Samuel P. Huntington
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The Clash of Civilizations? Apparso per la prima volta
sulla Rivista Foreign Affairs nell’estate 1993.
Rivista pubblicata dal Council of Foreign Relations,
un importante think tank americano.
Publicato per la prima volta come libro ,The Clash of
Civilizations and the Remaking of World Order (1996)
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Rivoluzione iraniana (1979)
Guerra sovietico-afghana (1979-1989)
1° Guerra del Golfo (1990-1991): invasione del
Kuwait
Dissoluzione della Jugoslavia (1990)
Guerra di Croazia (1991-1995)
Guerra di Bosnia (1992-1995): croati, bosniaci e
serbi
«La tesi di fondo di questo saggio è che la cultura
e le identità culturali – che al livello più ampio
corrispondono a quelle delle rispettive civiltà –
stanno alla base dei processi di coesione,
disintegrazione e conflittualità che
caratterizzano il mondo post-Guerra fredda» (p.
14)
 «Il mondo sarà ordinato per civiltà, o non lo sarà
affatto» (p. 225)
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La Civiltà vs. le Civiltà
Etnia e Cultura
«Una civiltà rappresenta dunque il più vasto
raggruppamento culturale di uomini ed il più ampio
livello di identità culturale che l’uomo possa
raggiungere dopo quello che distingue gli esseri
umani dalle altre specie» (p. 48)
«La religione è un basilare elemento caratterizzante
delle civiltà» (p. 55)
Civiltà
Religioni
Occidentale
Islamica
Cristianesimo (CattolicoProtestante)
Islamismo (Sciiti, Sunniti)
Indù
Induismo
Cinica
Confucianesimo
Giapponese
-
Latino americana
-
Africana
-
Ortodossa
Cristianesimo ortodosso
-
Buddismo
http://www.treccani.it/enciclopedia/le-religioni-nell-era-globale_(Atlante-Geopolitico)/
http://www.treccani.it/enciclopedia/le-religioni-nell-era-globale_(Atlante-Geopolitico)/
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Gilles Kepel, La revanche de Dieu. Chrétiens, juifs et
musulmans à la reconquête du monde, Paris, Le
Seuil, 1991.
Jose Casanova, Public religions in the modern world,
Chicago, University of Chicago Press, 1994.
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Conflitti di faglia: conflitti «tra stati limitrofi
appartenenti a civiltà diverse, tra gruppi di civiltà
diverse che vivono all’interno di una stessa
nazione, e tra gruppi che, come nel caso dell’esx
Unione Sovietica e Jugoslavia, tentano di
costruire nuovi stati dalle macerie di quelli
vecchi» (p. 304)
«Nel mondo che sta nascendo, i rapporti tra stati e gruppi
appartenenti a civiltà diverse non saranno stretti e avranno spesso
carattere antagonista. Alcuni di essi tuttavia appaiono
potenzialmente più conflittuali di altri. A livello regionale, o
microlivello, la linea di faglia più pericolosa sembra quella che separa
il mondo islamico dagli stati adiacenti ortodossi, indù, africani e
cristiano-occidentali. Al livello generale, o macrolivello, la frattura
principale è tra ‘l’Occidente e gli altri’ , con i conflitti più intensi
destinati a scoppiare tra le società musulmane e asiatiche da un lato
e quella Occidentale dall’altro. Gli scontri più pericolosi del futuro
nasceranno probabilmente dall’interazione tra l’arroganza
occidentale, l’intolleranza islamica e l’intraprendenza sinica» (p.265)
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2. Lo scontro delle civiltà