Razionale per la valutazione del Rischio Cardiovascolare Globale • L’eziologia della Malattia Cardiovascolare è multifattoriale. • Punteggi di rischio multifattoriali (p.e. Modello Framingham) predicono il rischio individuale di Malattia Cardiovascolare ragionevolmente bene. • L’Efficacia dell’ intervento (p.e. Numbers Needed to Treat) è migliore tra i pazienti a rischio piu’elevato. • Le Linee Guida per il Trattamento riconoscono il rischio cardiovascolare globale - NCEP: 10% vs. 20% rischio a 10 anni Rischio di Coronaropatia aumenta con l’aumento del numero di fattori di rischio Analisi dei dati del Framingham Heart Study 70 60 Risk factors 50 40 Men Women 30 20 10 0 No risk factors 1 risk factor 2 risk factors 3 risk factors 4 risk factors 5 risk factors 6 risk factors • Systolic blood pressure (>160 mm Hg) • Cholesterol (>260 mg/dL) • HDL cholesterol (<35 mg/dL) • Diabetes • Smoking • Left ventricular hypertrophy confirmed by ECG *Estimated risk of coronary heart disease over ten years according to various combinations of risk factors Source: Kanel. Hypertens Res 1995; 18: 181–196 Malattia Coronarica è la piu’ prevalente Prevalenza della malattia coronarica per età e sesso1 20 Percentage of population 18 16 14 12 10 men women 8 6 4 2 0 25-44 45-54 55-64 Ages 1. American Heart Association. 2002 Heart and Stroke Statistical Update. AHA, 2002 65-74 75+ Categorie di Fattori di Rischio • Fattori di rischio indipendenti maggiori • Fattori di rischio correlati alle abitudini di vita • Fattori di rischio emergenti Fattori di rischio correlati alle abitudini di vita • Obesità (BMI 30) • Inattività fisica • Dieta aterogena • Sindrome Metabolica Fattori di Rischio Emergenti • Lipoproteina (a) • Omocisteina • Fattori Protrombotici • Fattori Proinfiammatori • Alterato assorbimento del glucosio • Aterosclerosi subclinica Punti Focali dell’ ATP III Colesterolo Totale (mg/dL) <200 Desiderabile 200–239 Borderline - Elevato 240 Elevato Punti Focali dell’ ATP III Colesterolo HDL (mg/dL) < 40 > 40 - < 60 60 Basso Desiderabile Elevato Punti Focali dell’ ATP III Trigliceridi (mg/dL) < 150 Normale 150 - 199 Borderline-Elevato 200 - 499 Elevato > 500 Molto Elevato Punti Focali dell’ ATP III Colesterolo LDL (mg/dL) <100 Ottimale 100–129 130–159 160–189 190 Quasi ottimale/sopra ottimale Borderline elevato Elevato Molto elevato Tre Categorie di Rischio che modificano gli obiettivi del colesterolo LDL Categoria di Rischio LDL Goal (mg/dL) CHD ed equivalenti di CHD <100 Fattori di Rischio multipli (2+) <130 0-1 fattori di Rischio <160 Equivalenti di Rischio cardiovascolare • Altre forme cliniche di malattia aterosclerotica (malattia vascolare periferica, aneurisma dell’aorta addominale e malattia delle arterie carotidi sintomatica) • Diabete • fattori di rischio multiplo che conferiscono un rischio a 10 anni di malattia cardiovascolare >20% Fattori di Rischio Maggiori (Escluso LDL) che modificano l’obiettivo delle LDL • Fumo di sigaretta • Ipertensione (BP 140/90 mmHg or trattamento antiipertensivo in corso) • Colesterolo HDL basso (<40 mg/dL) • Storia familiare di Malattia CV prematura –CHD in parente maschio di primo grado <55 anni –CHD in parente femmina di primo grado <65 anni • Età (uomo 45 anni; donne 55 anni) Valutazione del Rischio Calcola i fattori di rischio maggiori • Per pazienti con fattori di rischio (2+) multipli –Valutazione rischio a 10-anni • Per pazienti con 0–1 fattori di rischio –Valutazione rischio a 10 anni non richiesta –Molti pazienti hanno rischio a 10-anni <10% Equivalenti di Rischio Cardiovascolare • Rischio di eventi coronarici maggiori equivale a quello di malattia cardiovascolare conclamata • Rischio a 10-anni di Malattia Cardiovascolare Grave >20% Malattia Cardiovascolare Grave = infarto miocardico + morte coronarica FATTORI DI RISCHIO Non modificabili Modificabili ipercolesterolemia Familiarità Sesso età basso colesterolo HDL ipertrigliceremia intolleranza glucidica diabete ipertensione sovrappeso obesità fumo inattività fisica La dieta che oggigiorno viene indicata come la più adatta a prevenire le malattie cronico-degenerative è la DIETA MEDITERRANEA che può essere rappresentata dalla piramide della sana alimentazione La Piramide della sana alimentazione Da evitare: Grassi di origine animale (burro, panna, lardo) Da consumare con moderazione: Latticini e derivati, carne,uova Da preferire: Primi piatti come minestra, pasta o riso conditi con sughi vegetali, pesce, legumi, verdura, frutta Condimento di eccellenza: olio di oliva extra vergine PRIMI / SECONDI PIATTI: FREQUENZE SETTIMANALI Primi piatti: variare il più possibile tra quelli alla forchetta e quelli al cucchiaio Secondi piatti: non consumare ogni giorno carne e formaggio, ma variare tra i secondi piatti consumando spesso anche i legumi. Frequenze settimanali (7 pranzi e 7 cene): 4 volte carne 4 volte pesce 1 volta uova 1 volta formaggio 3 volte legumi - anche come piatto unico (pasta/fagioli, riso/piselli, ecc.) Vero o Falso? I prodotti integrali fanno dimagrire ed abbassano i livelli di colesterolo? Vero, ma attenzione La carne bianca è più magra di quella rossa e contiene meno colesterolo? Falso Le uova non devono essere consumate da persone con ipercolestrolemia? Falso Vero o Falso? L’olio di oliva è più grasso dell’olio di semi Falso La margarina rappresenta un’alternativa all’olio e al burro in un regime a basso contenuto di colesterolo? Falso Meglio usare dadi ed estratti al posto del sale di cucina? Falso Il consumo di vino favorisce il colesterolo HDL (“buono”) Falso Vero o Falso? Fette biscottate, crackers, grissini, pancarrè costituiscono una valida alternativa al pane da consumare in un regime ipocalorico? Falso Lo sport favorisce la diminuzione dei livelli di colesterolo? Vero E’ possibile mangiare, ogni tanto, qualcosa di non permesso? Vero LE CARTE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE IN ITALIA CARTE DEL RISCHIO SOGGETTI SENZA EVENTO CARDIO VASCOLARE SOGGETTI CON EVENTO CARDIO VASCOLARE CARTE DEL RISCHIO PER SOGGETTI CHE NON HANNO AVUTO UN EVENTO CARDIOVASCOLARE CARTE DEL RISCHIO Tali Carte sono state pubblicate dalla Società Europea di Cardiologia e sono ricavate dai dati dello Studio Framingham CARTE DEL RISCHIO PER SOGGETTI CHE NON HANNO AVUTO UN EVENTO CARDIOVASCOLARE •In base al testo della Nota 13 vengono considerati a rischio elevato i soggetti che hanno un rischio maggiore del 20% di incorrere in un evento cardiovascolare nei successivi 10 anni e che hanno valori di colesterolo tot. > 190 mg/dl o di colesterolo LDL > 115 mg/dl. CARTE DEL RISCHIO PER SOGGETTI CON MALATTIA CARDIOVASCOLARE CARTE DEL RISCHIO Tali Carte sono ricavate dai dati dello Studio GISSI-prevenzione condotto su circa 10000 pazienti italiani Carta del rischio cardiovascolare per i pazienti con cardiopatia ischemica Uomini Ischemia SI NO Normale funzione VS > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 >70 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 60-69 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 (morte, IMA, ictus a 4 anni) Disfunzione VS > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 50-59 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 <50 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 NO SI NO SI Aritmia > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 NO SI NO SI Ischemia SI NO > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 Ischemia SI NO Ischemia SI NO > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 ETA’ Ischemia SI NO Ischemia SI NO Disfunzione VS Ischemia SI NO Ischemia SI NO Normale funzione VS Livelli di rischio: Donne <2 - 3% 3.1 - 5% 5.1 -7.5% 7.6 -15% 15.1-30% Fattori di rischio Ipertensione Diabete FC < 64 65-69 70-74 >75 Fumo C HDL < 35 36-40 41-55 >55 Fibrinogeno >400 Leucociti <7.0 7.0 - 7.9 8.0 - 8.9 >9.0 Claudicatio Punti U D 2 2 3 7 -1 -2 0 -3 0 0 3 1 4 9 5 3 1 1 0 0 0 -3 5 1 -3 -4 -1 -1 0 0 5 2 5 12 CARTE DEL RISCHIO PER SOGGETTI CHE HANNO AVUTO UN EVENTO CARDIOVASCOLARE •In base alla Nota 13 vengono considerati a rischio elevato i pazienti che hanno un rischio > 5% di incorrere in un evento cardiovascolare nei successivi 4 anni e colesterolo LDL > 100 mg/dl oppure i pazienti con rischio < 5% e colesterolo LDL > 130 mg/dl Esempi di applicazione Caso 1 Caso 2 Caso 3 Esempi di applicazione Uomo Non storia di infarto Non diabete mellito Età: 52 Fumatore Pressione sistolica: 180 Colesterolo totale: 210 Caso 1 Esempi di applicazione Donna Non storia di infarto Diabetica Età: 51 Non fumatrice Pressione sistolica: 180 Colesterolo totale: 220 Caso 2 Esempi di applicazione Caso 3 Uomo Cardiopatia ischemica Non diabete mellito Età: 69 Pressione arteriosa: 180 Fumatore FC: 80 bpm Colesterolo totale: 200 Colesterolo HDL: 20 LDL 115 Claudicatio Normale funzione Ventr Sx Nessuna ischemia residua Presenza di aritmie Carta del rischio cardiovascolare per i paz. con cardiopatia ischemica Uomini Ischemia SI NO Normale funzione VS (morte, IMA, ictus a 4 anni) > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 >70 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 60-69 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 Livelli di rischio: Disfunzione VS > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 50-59 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 <50 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 NO SI NO SI Aritmia > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 NO SI NO SI Ischemia SI NO > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 Ischemia SI NO Ischemia SI NO > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 ETA’ Ischemia SI NO Ischemia SI NO Disfunzione VS Ischemia SI NO Ischemia SI NO Normale funzione VS Donne <2 - 3% 3.1 - 5% 5.1 -7.5% 7.6 -15% 15.1-30% Fattori di rischio Ipertensione Diabete FC < 64 65-69 70-74 >75 Fumo C HDL < 35 36-40 41-55 >55 Fibrinogeno >400 Leucociti <7.0 7.0 - 7.9 8.0 - 8.9 >9.0 Claudicatio Punti U D 2 2 3 7 -1 -2 0 -3 0 0 3 1 4 9 5 3 1 1 0 0 0 -3 5 1 -3 -4 -1 -1 0 0 5 2 5 12 Carta del rischio cardiovascolare per i paz. con cardiopatia ischemica Uomo Cardiopatia ischemica Non diabete mellito Fattori di rischio Età: 69 Pressione arteriosa: FC: 80 bpm Fumatore 180 Colesterolo totale: 200 Colesterolo HDL: 20 Claudicatio Normale funzione Ventr Sx Nessuna ischemia residua Presenza di aritmie Totale: 2 +3 +4 +5 +5 = 19 Ipertensione Diabete FC < 64 65-69 70-74 >75 Fumo C HDL < 35 36-40 41-55 >55 Fibrinogeno >400 Leucociti <7.0 7.0 - 7.9 8.0 - 8.9 >9.0 Claudicatio Punti U 2 3 -1 0 0 3 4 5 1 0 0 5 -3 -1 0 5 5 D 2 7 -2 -3 0 1 9 3 1 0 -3 1 -4 -1 0 2 12 Carta del rischio cardiovascolare per i paz. con cardiopatia ischemica Trattamento Donne per Uomini Ischemia SI NO Normale funzione VS Livelli di rischio: Disfunzione VS (morte, IMA, ictus a 4 anni) Colesterolo LDL >100 mg se a rischio elevato Colesterolo LDL >130 mg se a basso rischio <2 - 3% >70 tot. - HDL - (trigliceridi/5) (LDL= Colest. 3.1 - 5% > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 Uomo > 10 6 - 10 Cardiopatia ischemica 1-5 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 Non diabete mellito -2- 0 < -3 60-69 Età: 69 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 50-59 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 Pressione arteriosa: 180 FC: 80 bpm Fumatore > 10 Colesterolo totale: 200 61 -- 10 5 -2- 0 Colesterolo HDL: 20 < -3 Colesterolo LDL: 115 > 10 6 - 10 Claudicatio 1-5 Ischemia SI NO Ischemia SI NO ETA’ Ischemia SI NO -2- 0 Normale funzione Vent Sx < -3 Nessuna ischemia > 10 6 - 10 residua 1-5 -2- 0 Presenza di aritmie < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 <50 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 > 10 6 - 10 1-5 -2- 0 < -3 Totale:19 NO SI NO SI Aritmia NO SI NO SI Ischemia SI NO Ischemia SI NO Disfunzione VS Ischemia SI NO Ischemia SI NO Normale funzione VS 5.1 -7.5% 7.6 -15% 15.1-30% Fattori di rischio Ipertensione Diabete FC < 64 65-69 70-74 >75 Fumo C HDL < 35 36-40 41-55 >55 Fibrinogeno >400 Leucociti <7.0 7.0 - 7.9 8.0 - 8.9 >9.0 Claudicatio U 2 3 -1 0 0 3 4 5 1 0 0 5 -3 -1 0 5 5 Punti D 2 7 -2 -3 0 1 9 3 1 0 -3 1 -4 -1 0 2 12 Definizione di angina pectoris “Esiste una afflizione del torace caratterizzata da sintomi marcati e del tutto peculiari (…). La sua sede e la sensazione di strangolamento e angoscia che vi si accompagna non ne rendono impropria la denominazione di angina pectoris. Coloro che ne sono affetti vengono colpiti mentre Camminano (soprattutto se percorrono un tratto in salita e hanno appena mangiato) da una sensazione dolorosa ed estremamente sgradevole al torace (…); tuttavia, non appena essi si fermano, tutte queste manifestazioni scompaiono”. W Heberden, fine XVI sec CLASSIFICAZIONE PROGNOSTICA DELL’ANGINA Canadian Cardiovascular Society (CCS) I - da sforzo intenso prolungato II - lieve limitazione dell’attività fisica ordinaria III - importante limitazione del’attività fisica ordinaria IV - angina a riposo Sedi del dolore toracico 1: posizione del cuore nel torace 2: angina di petto 3: irradiazioni 4: sensazioni dolorose correlare a stati ansiosi ed emozioni da: M Caccavale. Intervista sul cuore e dintorni 1984. Adn Kronos, Roma Localizzazione del dolore toracico PL Prati, Cuore e Salute 3, 2001 Irradiazioni del dolore toracico ALCUNE POSSIBILI SEDI ED IRRADIAZIONI DEL DOLORE TORACICO DI ORIGINE ESOFAGEA Sleisenger MH, Fordtran JS: Trattato di gastroenterologia, Piccin Ed, Padova Innervazione cardiaca e splancnica EMANAZIONE SIMPATICA E PARASIMPATICA DEL CUORE ED EMBRICAZIONE DELL’INNERVAZIONE CARDIACA E SPLANCNICA LA DIAGNOSI DELL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA) Sleisenger MH, Fordtran JS: Trattato di gastroenterologia, Piccin Ed, Padova CLINICA Erronea attribuzione del dolore toracico cardiaco Delmonico et al., 1968 Brand et al., 1977 Dart et al., 1980 Ferguson et al., 1981 Kline et al., 1981 De Meester et al., 1982 Katz et al., 1989 Schofield et al., 1989 Nevens et al., 1991 Voskuil et al., 1996 Frøbert et al., 1996 Chauhan et al., 1996 Fass et al., 1998 Ho et al., 1998 Börjesson et al., 1998 Romand et al., 1999 Netzer et al., 1999 LA DIAGNOSI DELL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA) Pazienti 117 43 98 72 16 50 16 52 37 28 46 32 37 80 20 43 303 % origine esofagea 10 46 17 18 31 46 31 48 50 36 25 66 62 46 35 44 54 CLINICA IMA – Presentazione clinica I “FASTIDIO” (disconfort) • nel petto, epigastrio, braccia, polso o mandibola • compare sia da sforzo che a riposo • dura almeno 20 min ma può essere più breve • può svilupparsi nel centro del petto o a sin ed irradiarsi alle braccia, mandibole, schiena o spalle • solitamente non violento né particolarmente localizzato • può essere associato a dispnea, diaforesi, nausea, vomito o vertigine Myocardial Infarction Redefined. A consensus document of The Joint ESC / ACC Committee for the Redefinition of MI, September 2000 LA DIAGNOSI DELL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA) CLINICA IMA – Presentazione clinica II il “FASTIDIO” può originare nell’epigastrio (spesso causato da eccesso alimentare), braccia, spalle, polsi, mandibola o schiena • non varia con i movimenti dei muscoli della regione né è peggiorato dall’inspirio profondo I SINTOMI POSSONO INOLTRE INCLUDERE: • inspiegabile nausea o vomito, dispnea persistente, vertigini o sincopi anche in assenza di sintomi toracici PUO’ REAIZZARSI IN ASSENZA DI SINTOMI LA DIAGNOSI DELL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA) CLINICA Dolore toracico non coronarico: cause cardiovascolari • • • • • dissezione aortica stenosi aortica pericardite prolasso valvolare mitralico angina microvascolare (cardiopatia ipertrofica, sindrome x) • embolia polmonare • aritmie Hurst: The Heart. 9° edit. Mc Graw-Hill, 1998 Dolore toracico non coronarico: cause non cardiovascolari I A) toraco-polmonari – pleurite – polmonite – pneumotorace – costocondriti Hurst: The Heart. 9° edit. Mc Graw-Hill, 1998 Dolore toracico non coronarico: cause non cardiovascolari II B) gastrointestinali – reflusso/spasmo esofageo – ulcera peptica – colecistite, gastrite C) psichiatriche – attacchi di panico – nevrosi cardiaca – depressione Hurst: The Heart. 9° edit. Mc Graw-Hill, 1998 LA DIAGNOSI DELL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA) CLINICA Punteggio del dolore toracico I 1) SEDE sottosternale precordiale collo, mascella, epigastrio apicale +3 +2 +1 -1 2) IRRADIAZIONE • arti superiori • spalla, collo, dorso, mascella +2 +1 • • • • ML Geleijnse et al: European Heart Journal 2000 LA DIAGNOSI DELL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA) CLINICA Punteggio del dolore toracico II 3) CARATTERISTICHE • oppressivo, costrittivo, lacerante • senso di peso, costrizione • puntorio, trafittivo, a pugnalata +3 +3 -1 4) GRAVITA’ • severo • moderato +2 +1 ML Geleijnse et al: European Heart Journal 2000 LA DIAGNOSI DELL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA) CLINICA Punteggio del dolore toracico III • • • • • • • 5) MODIFICATO DA: nitrati posizione respiro 6) SINTOMI ASSOCIATI: dispnea nausea e vomito sudorazione precedente angina da sforzo +1 -1 -1 +2 +2 +2 +3 ML Geleijnse et al: European Heart Journal 2000 LA DIAGNOSI DELL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA) CLINICA