Il mondo, le Comunità si possono fare migliori … é compito e responsabilità mia Pastorale sociale Diocesi Cremona Alta formazione cammino sociale e politico 1 Il mondo, le Comunità si possono fare migliori Perché richiamiamo la esortazione apostolica di papa Francesco al Sinodo dei Vescovi ottobre 2012 “Evangelii gaudium” ? in particolare i capp. 2 e 4 Nella crisi dell’impegno comunitario La dimensione sociale della evangelizzazione: l’inclusione sociale dei poveri; il bene comune e la pace sociale; il dialogo sociale come contributo alla pace. … per dare “fondamento” alla riflessione e al cammino formativo sull’impegno sociale e politico dei laici 2 Il mondo, le Comunità si possono fare migliori Lo spirito della scelta “Una fede autentica - che non è mai comoda e individualista - implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra”. par.183 Evangelii gaudium3 Il mondo, le Comunità si possono fare migliori L’assunzione di responsabilità, personale e di Comunità “Di fronte a situazioni tanto diverse, ci è difficile pronunciare una parola unica e proporre una soluzione di valore universale. Del resto non è questa la nostra ambizione e neppure la nostra missione. Spetta alle Comunità cristiane analizzare obiettivamente la situazione del loro paese”. par.184 Evangelii gaudium4 Il mondo, le Comunità si possono fare migliori Il mandato “Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo … Perciò và! Io ti mando”. Es 3, 7-8.10 par.187 Evangelii gaudium5 La Diocesi La Pastorale sociale in cooperazione con UCSC offre questo cammino formativo Ogni credente è chiamato all’impegno nella/per la propria Comunità, “… nonostante … ”, dentro alla complessità del tempo, dei luoghi, delle situazioni, in una visione e atteggiamento “laico” e con una preparazione sistematica all’impegno sociale politico economico tocca a ciascuno di noi tocca alle nostre Comunità 6 La Diocesi La Pastorale sociale in cooperazione con UCSC offre questo cammino formativo I perché, le finalità del cammino formativo offerto dalla pastorale sociale della Diocesi di Cremona, in collaborazione con UCSC Il filo rosso … “ La pastorale sociale è un aspetto ineludibile … per la promozione integrale di ogni essere umano ” 7 Le attese della Diocesi e della Pastorale sociale • Quali? esplicitarle ad esempio … coltivare la formazione come un luogo educativo educare alla solidarietà proporsi di poter contare su un/una giovane, una persona, impegnata, in ogni Parrocchia sulla pastorale sociale far nascere un gruppo “attento” ai temi della pastorale sociale nella Diocesi … … 8 Perché la formazione oggi; la formazione all’impegno comunitario … (par.184 E.g.) • Siamo chiamati dalla esortazione apostolica “Evangelii gaudium” ad avere interesse, cura, preparazione, impegno per la promozione integrale dell’uomo • Riportiamo alla nostra attenzione alcuni assunti che “attengono” alla formazione sociale e politica, perché ne sono propedeutici … 9 Perché la formazione oggi; la formazione all’impegno comunitario … (par.184 E.g.) • Alcuni assunti … • la religione non può essere relegata alla segreta intimità della persona • apprendere il linguaggio della prossimità (par. 11) • le sfide del mondo attuale (par. 77-96) • la parola solidarietà si è logorata, occorre creare nuova mentalità, che pensi in termini di comunità (par.188) 10 Perché la formazione oggi; la formazione all’impegno comunitario … (par.184 E.g.) • l’azione per i poveri nella Chiesa è … categoria teologica, prima che categoria culturale, sociologica, politica, filosofica (par.198) 11 Perché la formazione oggi; la formazione all’impegno comunitario … (par.184 E.g.) • la promozione integrale di ogni essere umano (par. 198) … quante parole sono diventate scomode! Dà fastidio che si parli di etica, … di solidarietà mondiale, … di distribuzione dei beni, … di difendere i posti di lavoro, … di dignità dei deboli, … di un Dio che esige un impegno per la giustizia; altre volte queste parole sono opportunisticamente usate … oppure sono usate comodamente, da lasciare indifferenti …” •“ • la pastorale sociale come aspetto ineludibile (par. 258) 12 Alcune parole-chiave per il cammino formativo • Le parole-chiave … • La Evangelii gaudium esplicita alcune parole-chiave; alcune sono attinenti più all’ambito sociale e altre più alla sfera politica: • Opzione per le “periferie”; le periferie come “luoghi”, geografici, fisici, materiali, spirituali … luoghi della povertà, della emarginazione; 13 Alcune parole-chiave per il cammino formativo • Giustizia, “… ascolta il grido per la giustizia e desidera rispondervi con tutte le sue forze” (par.188) • Equità, la iniquità, le iniquità come radice dei mali sociali • Assumere le “fragilità” (par.59, 60, 202, 204) (par.197,198, 209) • Promuovere inclusione come opzione preferenziale; la inclusione dei poveri (par.208) 14 Alcune parole-chiave per il cammino formativo, • Denaro, no alla idolatria del denaro il denaro è servizio non governo (par.57) • Lavoro, rifiuto della cultura dello scarto (par.53) • Famiglia,crisi culturale,fragilità (par.66) • Politica/politici, la nuova mentalità politica, politici capaci (par.205) • Bene comune, cittadinanza, i diritti di cittadinanza nel mondo (par.189,190,203) 15 Alcune parole-chiave per il cammino formativo, un linguaggio evocativo e concreto Messaggi e parole-chiave sono espressione di un linguaggio evocativo e concreto a cui ci richiama papa Francesco e che ci guida • Territorio, come si sta sul territorio, nel proprio ambito, nel proprio Comune; • Condivisione, come si condividono temi e questioni politiche e sociali attraverso la pastorale sociale; come si fa partecipazione; • Tempo, come ci si sincronizza con il tempo, il vissuto quotidiano che sta attorno a noi, ma anche quello storico, quel vissuto che “costringe” la 16 società e la politica ad evolvere; Alcune parole-chiave per il cammino formativo, un linguaggio evocativo e concreto • Speranza/fede, come si vive la “speranza”, quella speranza che sta dentro al messaggio evangelico; per dirla con uno dei “Preti dalla fine del mondo” Viaggio tra i curas villeros di Bergoglio - citato da don Luigi Ciotti nella prefazione del libro “ … Gesù ama l’uomo libero, liberato liberatore ”; 17 Alcune parole-chiave per il cammino formativo, un linguaggio evocativo e concreto • Comunità, come si sta dentro la propria Comunità; come si opera nella propria Comunità; perché per starci e viverci, occorre operare con pazienza, tessere relazioni, conquistarsi la fiducia delle persone, della gente, operare con continuità per costruire per il bene comune … quel bene che è patrimonio perché bene e perché comune; • Rete solidale/legami/relazioni, come si fa rete tra le Comunità particolari e la Comunità più larga - Diocesi - e la Comunità umana, che sbarca ogni momento … attraverso le connessioni, le informazioni, i gommoni … e ci butta addosso una marea di drammi; 18 Alcune parole-chiave per il cammino formativo, un linguaggio evocativo e concreto … “ … siamo impegnati a costruire caparbiamente speranza, insieme, nella condivisione, nel vissuto quotidiano delle Comunità …“ 19 Il cammino formativo: la sequenzialità dei temi • Le aree , il sapere, il saper fare • Politica • Sociale • Economica 20 Il cammino formativo: la sequenzialità dei temi • Le aree • Politica » Istituzioni UE, integrazione Giuridico-Economica continentale: un ordine multilivello? prof. Dino Guido Rinoldi UCSC Mi diritto UE » Politiche UE, Stati, Popoli, sovranità nazionali e poteri mondiali prof. Dino Guido Rinoldi UCSC Mi diritto UE » Sistemi elettorali e ruolo dei partiti politici in Italia e nella UE prof. Paolo Sabbioni UCSC Mi istituzioni diritto pubblico » Costituzione italiana tra aggiornamento o riforma prof. Paolo Sabbioni UCSC Mi istituzioni diritto pubblico » Tecnologie informatiche e vita delle persone tra: informazione partecipazione consenso prof. Gianni Ferretti prof. Pier Cesare Rivoltella PolitecnicoCR informatica e comunicazione UCSC Mi didattica pedagogia21 Il cammino formativo: la sequenzialità dei temi • Le aree • Sociale » Confronto tra sistemi di welfare anglosassoni e mediterranei in una prospettiva europea prof. GianPaolo Barbetta UCSC Mi politica economica » La sussidiarietà come strategia di partecipazione alla vita politica e sociale nelle comunità locali, in un quadro di UE prof. Simona Barbetta UCSC Mi scienze politiche » Laboratorio. Sussidiarietà verticale e Solidarietà: come coniugarle don Bruno Bignami dott.Silvia Corbari lettura D.S.C. ACI Cremona luoghi solidarietà » Politiche sociali. Politiche socio-familiari: quale messaggio dalla 47^ settimana sociale dott. Francesco Beletti Forum associazioni famiglie » Laboratorio. Famiglia soggetto politico e sociale dott. MariaGrazia Antonioli dott.Mario Mantovani 22 Consultorio famigliare Cremona Il cammino formativo: la sequenzialità dei temi • Le aree • Economica » Crescita. Decrescita in una prospettiva europea di bene comune dott. Alberto Berrini economista » Finanza etica: strumenti ed esperienze prof. Andrea Petrucci UCSC gestione finanziaria » Laboratorio. Banca etica, un nuovo modo di fare finanza dott. Paolo Cominini Banca etica dott. Alberto Hoch Banca etica » Alla ricerca di Testimoni: don Giuseppe Dossetti Centro Studi don Giuseppe Dossetti Monteveglio BO 23 Il cammino formativo: gli appuntamenti di inizio e di conclusione • In introduzione » Riflessioni sul rapporto tra cattolici e politica On. Savino Pezzotta • In chiusura » Economia civile: un modello economico a misura d’uomo Prof. Stefano Zamagni 24 Il cammino formativo “odora dell’odore del gregge” un cammino, certo, sociale politico, di studio e ricerca, ma “odora dell’odore del gregge”; temi e questioni odorano di quell’odore pratico che viene da chi si impegna nella condivisione e partecipazione - i pastori - , ma anche da tutto quel laicato, volontariato, che vogliono dare testimonianza di un rinnovato sentire, di una rinnovata testimonianza, attraverso l’impegno sociale e politico, attraverso il servizio offerto alle proprie Comunità; un cammino formativo-educativo può essere altresì un “laboratorio di idee”, con tutto ciò che questo implica; può essere anche - per i giovani e meno giovani che vi accedono - una comunità di pratica, luogo di trasferimento di esperienze … se lasciamo spazio allo spirito e alla creatività, tutto diventerà lucente 25 e caldo. Il cammino formativo e il metodo • Il metodo formativo in questo caso il metodo è fondamentale al raggiungimento degli obbiettivi e risultati che ci proponiamo; la formazione si fa processo educativo - attraverso il metodo attivo -, valorizza le personali esperienze, si avvale del coinvolgimento e della partecipazione … 26 Il cammino formativo e il metodo i laboratori • I LABORATORI finalità e metodo • o preparare un caso da porre alla discussione del Gruppo di lavoro • o predisporre un gioco di ruolo • o un gioco creativo sulla economia/finanza 27 Il cammino formativo e il metodo i laboratori • sulla sussidiarietà suggerirei l’uso di un caso, da preparare per tempo, offrendolo alla discussione del Gruppo; perché il tema della sussidiarietà è fatica farlo capire alla “dimensione” della politica e realizzarla, in un accordo con le Istituzioni locali …; • sulla famiglia, forse è meglio un gioco di ruoli, giocato tra Istituzioni comunali e associazioni di famiglie/genitori sulla distribuzione delle risorse pubbliche nei servizi offerti … scuole, nidi, trasporti, servizi sociali-sanitari … • sulla banca etica e il modello di nuova finanza, non sarebbe male un gioco creativo, aiutati dal dott. Hoch che peraltro vedo essere responsabile culturale di Banca etica … 28 Il cammino formativo e il metodo don Giuseppe Dossetti , il “testimone” • Alla ricerca di un “luogo” simbolico di forte testimonianza • La uscita al Centro Studi don Giuseppe Dossetti a Monteveglio Bologna; il significato della ricerca di un testimone e di una testimonianza forte nel cammino formativo 29 Il cammino formativo e il metodo il Lavoro di Gruppo • Il LAVORO di GRUPPO, perché? – Lo scambio e la interazione tra i partecipanti; conoscenze e esperienze dei partecipanti sono preziose per fare apprendimento; la circolarità dello scambio delle relazioni e conoscenze, fa crescere il gruppo e raggiungere gli obiettivi dati; – La gestione del TEMPO, della lezione/relazione introduttiva, nel Lavoro di Gruppo, della restituzione, del confronto e integrazione da parte del relatore; – L’accompagnamento e la facilitazione migliora il Lavoro di Gruppo, gli permette di raggiungere risultati nel tempo scarso a disposizione.30 Il cammino formativo e il metodo le verifiche • Le VERIFICHE periodiche di gradimento, di taratura del cammino formativo; la verifica finale 31 Il cammino formativo e il metodo il patto formativo • Il PATTO FORMATIVO tra i partecipanti e lo staff che accompagna, è necessario per un lavoro di insieme, di rispetto reciproco, di scambio tra i partecipanti al gruppo, ma anche per affiatarlo … 20 incontri sono molti • Cosa comporta il patto formativo? • La rete, il collegamento 32 Incontro propedeutico 4 ottobre 2014 ore 09.30-12,30 perché? accoglienza, conoscenza, relazione, informazione » In plenaria – Presentazione dei “fondamenti” del cammino formativo della Pastorale sociale Perché un corso di alta formazione sull’impegno sociale politico Oggi, incontro propedeutico, il raccontarsi slide 1>19 (tempo ’30) • Compilazione di un QUESTIONARIO personale di facilitazione (tempo ’10) – due gruppi da 10 ( max 12 partecipanti per gruppo) – » In Gruppo “RACCONTO di me, raccontiamo di noi” (‘5 per ciascuno tempo ‘60 ) » In plenaria – La “restituzione” dei partecipanti, in particolare sulle aspettative … ( tempo quanto serve ‘ 30 ) – La parola allo Staff su formazione, programma, temi, metodologia 33 formativa, aspetti organizzativi slide 20>32 (quanto in questa nota … tempo ‘30) Il cammino formativo e il metodo il questionario • Il Questionario personale di conoscenza e facilitazione 34 Il cammino formativo e il metodo, raccontarsi Questionario Racconto di me: il questionario personale Il questionario è finalizzato ad una migliore conoscenza personale e delle sue aspettative, oltre alla utilità per indirizzare al meglio il percorso formativo. Le assicuriamo il massimo riserbo e la massima tutela delle informazioni raccolte. Grazie per la collaborazione! • • • • • • • • • • COGNOME ………………………………… NOME ….……………………………… ETÀ' …………………………… TITOLO di STUDIO …………………………………. PROFESSIONE ……………………………………… (se studente, indicare università, corso di laurea e anno di corso) ……………………………………… MAIL ……………………… TELEFONO …………………… CELL …………………… PARROCCHIA di PROVENIENZA …………………………………… AMBITI di IMPEGNO eventualmente esercitati: PARROCCHIALE O SOCIALE O VOLONTARIATO O POLITICO O ALTRO O ………………………………………………………………………………………………………………………… (Specificare gli incarichi, i ruoli, le competenze eserciate) • • • • • • Che significato ha per lei la parola “pastorale sociale”? ………………………………………………………………………………………………………………………… Quali sono le sue aspettative sul percorso di formazione e sui temi proposti? ………………………………………………………………………………………………………………………… Come e da chi ha avuto informazioni sul percorso formativo diocesano? ………………………………………………………………………………………………………………………… • Desidera ricevere il materiale didattico prodotto dai Relatori e dai Lavori di Gruppo al suo domicilio? SI-O NO-O Prima di avere conoscenza del presente corso di Alta formazione, sapeva della esistenza nella Città di Cremona di una sede della Università Cattolica? SI- O NO- O 35 Vuole aggiungere altro, qualche considerazione? • • Il cammino formativo e il metodo il raccontarsi • In gruppo per raccontarsi, conoscersi, affiatarsi … fare gruppo 36