COHESION TERRITORIALE ET PARTENARIAT ETAT-REGIONS pour la période de programmation 2007-2013 Séminaire de benchmarking sur l’Objectif Compétitivité régionale et emploi, Le Fonds Européen Agricole de Développement Rural (FEADER), les aides d’État à finalité régionale (AEFR). Rapporti tra Stato e Regioni in Italia Lucio Pesetti Responsabile della P.O. « Rapporti con le Istituzioni comunitarie » 31 mai 2006 - Bruxelles L’objectif Compétitivité régionale et emploi Suddivisione dei fondi in Italia Programmazi proposta compromess compromess Diff 00one 2000 Commissione o lux 15/06 o UK 16/12 06/07-13 2006 OBIETTIVO CONVERGENZA PHASING OUT (Basilicata) PHASING IN (Sardegna) OB. COMPETITIVITA' E OCCUPAZIONE OB. COOPERAZIONE TERRITORIALE totale 17.875,00 655,00 1.673,00 6.735,00 426,00 19.063,00 454,00 582,00 6.099,00 1.700,00 17.819,00 338,00 660,00 4.545,00 770,00 % 18.813,00 938,00 5,25 449,00 -206,00 -31,45 911,00 -762,00 -45,55 4.755,00 -1.980,00 -29,40 770,00 344,00 80,75 27.364,00 27.898,00 24.132,00 25.698,00 -1.666,00 -6,09 L’objectif Compétitivité régionale et emploi feder 2000-06 + sot. Trans piemonte valle d'aosta 509.760.000,00 % FSE 2000-06 totale 2000-2006 200006 474.396.090,00 984.156.090,00 14,61 16.770.000,00 41.962.041,00 58.732.041,00 0,87 liguria 201.440.000,00 165.720.774,00 367.160.774,00 5,45 lombardia 209.090.000,00 704.780.473,00 913.870.473,00 13,57 bolzano 33.820.000,00 91.839.911,00 125.659.911,00 1,87 trento 17.610.000,00 102.859.183,00 120.469.183,00 1,79 veneto 298.420.000,00 388.759.911,00 687.179.911,00 10,20 friuli v g 100.730.000,00 165.374.983,00 266.104.983,00 3,95 emilia romagna 128.030.000,00 591.343.315,00 719.373.315,00 10,68 toscana 336.430.000,00 313.841.423,00 650.271.423,00 9,65 umbria 157.030.000,00 103.462.000,00 260.492.000,00 3,87 130.710.000,00 129.838.843,00 260.548.843,00 3,87 387.640.000,00 402.630.535,00 790.270.535,00 11,73 abruzzo 193.510.000,00 180.796.434,00 374.306.434,00 5,56 molise 128.600.000,00 28.569.664,00 157.169.664,00 2,33 2.849.590.000,00 3.886.175.580,00 6.735.765.580,00 100,00 marche lazio L’objectif Compétitivité régionale et emploi Ripartizione indicativa proposta dalla Commissione criteri popolazione totale densità popolazione NUTS 3 con un livello di disoccupazione infeiore all media del gruppo PIL regionale % 45 45 10 33 L’objectif Compétitivité régionale et emploi proposta commissione % 2000-06 diff 00- diif 06/07-13 corr/ue piemonte 14,61 16,20 1,59 10,88 valle d'aosta 0,87 0,70 -0,17 -19,72 liguria 5,45 6,00 0,55 10,07 13,57 8,20 -5,37 -39,56 bolzano 1,87 1,20 -0,67 -35,68 trento 1,79 0,80 -0,99 -55,27 veneto 10,20 10,60 0,40 3,90 3,95 3,70 -0,25 -6,34 10,68 5,00 -5,68 -53,18 toscana 9,65 12,70 3,05 31,55 umbria 3,87 4,70 0,83 21,53 marche 3,87 4,80 0,93 24,09 lazio 11,73 15,00 3,27 27,85 abruzzo 5,56 6,30 0,74 13,37 molise 2,33 4,10 1,77 75,71 100,00 100,00 0,00 0,00 lombardia friuli v g emilia romagna L’objectif Compétitivité régionale et emploi • Coerenza con gli obiettivi della politica di coesione • Percorsi trasparenti e condivisi tra le Regioni • Safety net tra la passata e la futura programmazione Soluzione di equilibrio L’objectif Compétitivité régionale et emploi • Gennaio 2003 costituzione del Gruppo di Contatto Ministeri/Regioni • Febbraio 2005 Intesa sulla nota tecnica relativa alla definizione del QRSN • Nuovo ruolo istituzionale delle Regioni (modifica del Titolo V della Costituzione) L’objectif Compétitivité régionale et emploi Quadro di Riferimento Strategico nazionale (QRSN) • Ogni Regione ha elaborato un Documento Strategico Provvisorio • A livello nazionale le Amministrazioni centrali hanno elaborato un Documento Strategico Provvisorio L’objectif Compétitivité régionale et emploi Istituzione dei Tavoli tecnici e dei Gruppi di lavoro Tavoli Tecnici • n. 8 tavoli tecnici per discutere alcuni grandi temi ("Ricerca e innovazione Banche e aiuti di stato, territorio“, “internazionalizzazione”, "Servizi sociali, inclusione sociale, sicurezza e legalità “, “Città”, “Istruzione, formazione” “Ambiente, risorse naturali” etc.) • formati dalle Amministrazioni centrali, dalle Regioni e dal partenariato economico-sociale e istituzionale L’objectif Compétitivité régionale et emploi Istituzione dei Tavoli tecnici e dei Gruppi di lavoro Gruppi di lavoro • N. 10 gruppi di lavoro per elaborare il QSN (“cooperazione”, “capacity building, premialità”, “monitoraggio e controllo”, etc.) • formati dalle Amministrazioni centrali, dalle Regioni e dal partenariato istituzionale L’objectif Compétitivité régionale et emploi A livello regionale nell’elaborazione del DSPR sono stati realizzati incontri con: • • • ANCI, UPI e UNCEM Rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori Università L’objectif Compétitivité régionale et emploi Esempio di griglia: priorità tematiche/priorità geografiche per interventi nelle priorità geografiche SPECIFICITA’ TERRITORIALI (da Reg. FESR) TEMATICHE TERRITORIALI TEMATICHE TERRITORIALI CONCENTRAZIONE TEMATICA URBANO HANDICAP NATURALE (ART.8) (ART.10) (da Art. 5 Reg, FESR) Innovazione ed economia della conoscenza, attraverso il supporto alla progettazione e all'implementazione di strategie INNO VAZI ONE innovative regionali contribuenti ad un efficiente sistema di innovazione regionale, ed in particolare: - - a) Rafforzamento capacità R&S sostegno dei centri di competenza industriale o tecnologica regionali del trasferimento di innovazione - sviluppo delle previsioni tecnologiche e collegati promozione delle tecnologico direttamente agli obiettivi regionali di sviluppo economico - confronto delle politiche internazionali per la promozione dell’innovazione attraverso: - sostegno congiunte a nel politiche campo innovative della R&S e dell'innovazione - promozione di reti di cooperazione tra università e imprese - sostegno di reti e distretti di PMI b) stimolare l’innovazione nelle PMI - facilitazione dell’accesso delle PMI ai attraverso: servizi avanzati di supporto alle imprese - supporto all’integrazione di tecnologie ecosostenibili ed innovative nelle PMI - sfruttamento di nuove idee c) promozione dell'imprenditorialità - attraverso: nuove imprese da parte dell’università e incoraggiamento alla creazione di delle imprese esistenti. d) creazione di nuovi strumenti finanziari e di incubatori per la creazione e l'espansione di imprese ad uso intensivo della conoscenza NTE AMBIE Ambiente e prevenzione dei rischi, in particolare: a) - stimolare gli investimenti per la riabilitazione dei siti e terreni contaminati Le FEADER Quadro generale L’Italia (stima di marzo) avrà - 3,1 mld per la convergenza - 3,1 mld per il centro nord - 0,8 mld per lo sviluppo rurale (dicembre 2005) Le FEADER - a livello nazionale si ha un PROGAMMA STRATEGICO NAZIONALE (all’esame della DG Agri) - Ogni Regione ha un PIANO DI SVILUPPO RURALE (in fase di elaborazione) Le FEADER 1. Il partenariato Stato - Regioni - - L’agricoltura è di competenza delle Regioni Ogni Regione ha attivato un partenariato (incontri con le organizzazioni del settore, con le amministrazioni locali) L’approccio Leader è mantenuto a livello regionale Le FEADER 2. La dimensione della coesione territoriale - Tutto il territorio regionale è interessato: ogni Regione differenti priorità di intervento nel proprio territorio, - Ogni Regione sceglie le proprie priorità. Le FEADER 2.1 La définizione dei criteri territoriali - Non c’è ancora una ripartizione delle risorse per Regione - Ogni Regione rispetta i minimi previsti dai Regolamenti. Le FEADER 2.2 Rapporto con eventuali piani di sviluppo rurale regionali integrati - Ogni Regione ha un coordinamento con gli altri fondi Les aides d’état à finalité régionale Quadro generale - L’Italia passa dal 10% al 3,9% della popolazione eleggibile all’87.3.c 58.462.375 * 3,9 = 2.280.033 Les aides d’état à finalité régionale 1. Il partenariato Stato - Regioni - Non c’è stato nessun dialogo tra le amministrazioni centrali (PCM – Dipartimento Pol Com e MEF- DPS) e le Regioni - Le informazioni se c’erano erano tardive - Le Regioni del centro – nord sono chiamate a suddividersi la popolazione Les aides d’état à finalité régionale Les aides d’état à finalité régionale 2.1 La definizione dei criteri generali A livello italiano siamo ancora in fase di individuazione dei criteri per l’individuazione dei territori - Pragmatismo Circoscrizioni con insediamenti produttivi Aiuti alle imprese – minimo di popolazione Conclusions/Bilan • C’è una riforma istituzionale che riconosce alle Regioni nuove competenze • Difficoltà da parte delle Amministarzioni centrali di riconoscere questo ruolo delle regioni • Partecipazione delle Regioni alla fase ascendente