Informazioni utili e suggerimenti pratici A cura del Centro Formazione AUSL 11 Empoli Stampato nel Luglio 2004. Hanno collaborato: E. Alfaroli, M. Fadanelli, A. Frullatori, A. Mancini, G. Marzuoli, G. Pasquini, R. Salvadori e F. Vacchina INDICE • Premessa pag. 4 • Tipologie di tesi pag. 5 • Figura di supporto nella realizzazione della tesi: il Relatore pag. 6 • Diagramma di attività pag. 7 • Struttura interna della tesi pag. 8 • Impostazioni per la stesura della tesi pag. 13 • Alcuni suggerimenti utili per la stesura della tesi pag. 14 • Internet e biblioteca: alleati preziosi per le Realizzazione della tesi pag. 15 • Come affrontare il giorno dell’esame pag. 20 • Esame finale dei Corsi di Laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia pag. 22 • Norme amministrative pag. 23 • Esame finale dei corsi Master della Facoltà di Medicina e Chirurgia pag. 24 Pagina 3 Premessa Questa guida è stata pensata per fornire agli studenti che si accingono alla stesura della tesi, alcune informazioni e suggerimenti utili, sia di carattere generale, che di tipo più specifico e tecnico necessarie per la presentazione della tesi. La guida si articola essenzialmente in due parti: nella prima parte vengono dati dei consigli tecnici e pratici per la realizzazione materiale della tesi; nella seconda parte, invece, verranno date delle indicazioni inerenti l’esame finale sia dei corsi di Laurea che dei corsi master attivi nel Dipartimento per la Formazione di Empoli. Il ruolo dei tutor, dei relatori, dei docenti resta comunque un supporto fondamentale nel momento in cui si conclude finalmente un percorso, quello formativo, e si apre una strada, quella professionale. Con la speranza che questo strumento possa essere utile non solo per preparare la tesi , ma per tutte le occasioni della vita professionale in cui sarà utile sapere “come scrivere cosa” Il Centro Formazione Pagina 4 Tipologie di tesi La tesi è una dissertazione scritta su un argomento attinente ad una delle discipline studiate nel corso di studi che ha per autore lo studente e ha lo scopo di dimostrare la piena conoscenza di un argomento generico o specifico della materia prescelta. Il lavoro prodotto sarà poi presentato e discusso, con il relatore, di fronte ad una commissione di docenti che valuterà l’apporto dato dallo studente a quel particolare argomento. Esistono varie tipologie di tesi ed è importante che il candidato abbia bene presente la metodologia che intende seguire.Tuttavia si distinguono essenzialmente due tipi di tesi: Tesi descrittiva: il candidato dimostra la compiuta conoscenza di un argomento, generico o specifico, compiendo una minuziosa ricerca bibliografica e rielaborando in maniera critica i dati raccolti. Tuttavia, la tesi descrittiva non è un collage di pezzi tratti da vari libri: l’abilità del candidato è quella di riuscire a rivedere e rielaborare con un’ ottica originale gli argomenti che sono già stati oggetto di trattazione altrui. Tesi di ricerca: presuppone la realizzazione di uno studio di ricerca su un particolare argomento. Questo tipo di tesi richiede da parte del candidato un duplice sforzo: da una parte occorre dimostrare la conoscenza della materia oggetto della ricerca, dall’altra si deve stendere un protocollo di ricerca e procedere con la raccolta dei dati e la loro successiva rielaborazione e analisi. Il lavoro di ricerca richiede tempi di realizzazione più lunghi, ma generalmente ottiene una valutazione maggiore in sede di discussione, sempre che risponda ai criteri di scientificità che essa comporta. Pagina 5 Figure di supporto alla stesura della tesi: il Relatore Lo studente che si appresta a realizzare una tesi incontrerà nel suo percorso una figura estremamente importante: il relatore. Il relatore è individuato tra i docenti dei vari corsi integrati ed il suo compito è quello di supportare metodologicamente il percorso della tesi, supervisionando il lavoro in tutte le sue fasi. Il relatore assolve a diverse funzioni di supporto: • aiuta lo studente nella programmazione del lavoro della tesi; • orienta il candidato nella individuazione di una documentazione bibliografica di base; • concorda con il candidato un calendario di massima con gli incontri di verifica: in occasione dell’incontro, lo studente consegna il materiale preparato, il relatore lo legge e interviene sia correggendo direttamente sia dando indicazioni sul contenuto e sulla forma; • valuta lo stato di avanzamento dell’elaborato; • stabilisce con lo studente quali aspetti dovranno emergere in modo preponderante durante la discussione della tesi. Pagina 6 Diagramma di attività Quando ci si appresta a realizzare la tesi, è necessario avere ben presente la scaletta temporale che porterà alla produzione dell’elaborato. Una tesi ha bisogno di molto tempo per essere realizzata, soprattutto se prevede al suo interno un lavoro di ricerca. La determinazione delle fasi di avanzamento costituisce di per sé una metodologia di lavoro utile per ottimizzare i tempi visto che spesso il candidato studia ancora o addirittura sta già lavorando. Esempio di diagramma sullo stato di avanzamento delle attività. Azioni I II III IV V mese mese mese mese mese VI mese Appello Raccolta materiale Schedatura Scaletta Elaborazione Correzione Stesura finale Consegna in segreteria Discussione Naturalmente saranno necessari diversi diagrammi di attività, settimanali o mensili personalizzabili in base alle proprie esigenze. In questo modo ci si abituerà ad acquisire un sistema di lavoro che potrà risultare utile anche nella futura vita professionale. Pagina 7 Struttura interna della tesi La tesi si articola secondo una struttura generale costituita: FRONTESPIZIO INDICE PREMESSA INTRODUZIONE CORPO DELL’ELABORATO (capitoli e paragrafi) CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA EVENTUALI ALLEGATI Analizziamo adesso nel dettaglio i singoli elementi sopra citati: IL FRONTESPIZIO: Il formato ufficiale con i loghi dell’università e l’impostazione standard deve essere richiesto presso la segreteria. Esso rappresenta la prima pagina della tesi e contiene i seguenti dati: • Denominazione dell’università (specificando facoltà e corso di laurea) • Titolo della tesi • Nome e cognome del relatore e del correlatore (se previsto) • Nome e cognome del candidato • Anno accademico E’ indispensabile che il candidato provveda a firmarlo e a farlo firmare al relatore e al correlatore affinché abbia validità formale. Pagina 8 L’INDICE: Scopo dell’indice è dare immediatamente al lettore una chiara idea dell’organizzazione interna dell’elaborato. Per la numerazione dei capitoli e dei paragrafi si potranno utilizzare indifferentemente cifre romane, cifre arabe o le lettere, purché venga seguito un ordinamento coerente. ES. 1. Titolo del capitolo Titolo del paragrafo Titolo del paragrafo Titolo del sottoparagrafo Titolo del sottoparagrafo I numeri di pagina si trovano tradizionalmente a destra e sono congiunti al titolo mediante una riga di punti. Da ricordare che la numerazione delle pagine non deve essere preceduta da sigla “P.” ES 1. Titolo del capitolo ……………………………………## Nella maggior parte dei casi l’indice viene posto all’inizio della tesi, in casi più rari si può trovare alla fine. Le pagine dell’indice, se poste all’inizio, dovrebbero avere una numerazione diversa dal resto della tesi, per esempio in numeri romani. LA PREMESSA: Lo scopo della premessa è presentare brevemente il lavoro, come fosse una lettera d’accompagnamento. Tale sezione non contiene alcuna informazione essenziale alla comprensione del testo, ma considerazioni personali sulle motivazioni che hanno determinato la scelta dell’argomento. Al termine della premessa possono essere posti eventuali ringraziamenti nei confronti di persone ritenute dal candidato particolarmente significative per l’elaborazione della tesi.Tuttavia dovrebbe essere fatto in modo discreto, magari scrivendolo a mano solo nella copia del relatore e nella propria. Da evitare assolutamente nelle slide di presentazione, sembrerebbe un tentativo di captatio benevolentiae. Pagina 9 L’INTRODUZIONE: Tale sezione ha lo scopo di aiutare il lettore ad addentrarsi nella tesi, fornendo una idea dell’argomento. L’introduzione illustra gli obiettivi del lavoro e le ragioni sottostanti la loro scelta; presenta gli strumenti utilizzati e l’organizzazione in parti e capitoli. E’ importante ricordare che l’introduzione va scritta solo dopo aver terminato i capitoli della tesi. Il CORPO DELL’ELABORATO: Rappresenta la parte centrale del lavoro ed è articolato in capitolo e paragrafi. All’interno dei vari capitoli il candidato dovrà arricchire il proprio elaborato con note e citazioni. Le “citazioni” riportano fedelmente le parole di un autore, e devono essere riportate nel testo della tesi tra le virgolette doppie “……”; se nel corso di una citazione si omettono alcune parole, l’omissione viene segnalata con l’inserzione di tre puntini di sospensione al posto della parte tralasciata. È importante che di ogni citazione sia riconoscibile l’autore, il testo e la pagina da cui si cita: per fare ciò si potrà ricorrere o ad un rinvio in nota, oppure si riporteranno i dati subito dopo la citazione tra parentesi tonda. Le “note” danno delle informazioni che non è opportuno presentare nell’area di testo. Si possono avere vari tipi di note: • Note di riferimento bibliografico: indicano la fonte della citazione. • Note di rimando o rinvio: arricchiscono un argomento discusso nel testo con ulteriori indicazioni bibliografiche di rinforzo mediante rinvii esterni ad altri testi o ad altri capitolo o paragrafi della tesi stessa. • Note di contenuto o discussione: si utilizzano per ampliare le affermazioni fatte nel corso della trattazione, evitando di appesantire il corpo del testo. Pagina 10 È importante ricordare che le note devono essere numerate progressivamente e raccolte tutte a piè di pagina oppure alla fine di ogni capitolo. La gestione delle note, sia a piè di pagina che a fine capitolo, avviene in modo automatico, e così viene gestita anche la loro numerazione, che può essere impostata come unica per tutta la tesi, oppure ricominciare da ad ogni nuovo capitolo. Le note vengono di solito impostate con un corpo più piccolo di quello dei testo (p.e. 10 punti) ed un'interlinea anch'essa ridotta (p.e. singola). Non si deve mai far passare per proprie affermazioni riprese da altri autori. Innanzi tutto il plagio è un reato, inoltre è possibile che nella commissione qualcuno conosca il testo di cui vi siete appropriati con gravi conseguenze sull’esito dell’esame. Per umiltà scientifica è indispensabile citare sempre, per altro questo darà l’impressione che vi siate documentati in modo approfondito. LE CONCLUSIONI: Costituiscono il punto d’arrivo dell’elaborato e contengono le conseguenze logiche che si ricavano dalla precedenti riflessioni. Le conclusioni devono essere chiare e sintetiche e possono offrire spunti per futuri approfondimenti. Devono mettere in luce i contributi originali del proprio lavoro, cosa che costituisce lo scopo principale dell’indagine svolta. E’ consigliabile rivedere la premessa alla luce delle conclusioni finali, infatti durante le ricerche può capitare che lo studio prenda una direzione nuova e più interessante. Pagina 11 LA BIBLIOGRAFIA: Contiene l’elenco delle opere, saggi e articoli della tesi. utilizzati per la stesura La bibliografia deve essere riportata nel seguente modo: Siti internet (sitografia): http://www.sitointernet.estensione (ultimo accesso: mese/anno) Es: http://www.miur.it (ultimo accesso 12/2003) La data dell’ultimo accesso è importante perché in Internet la disponibilità di molte informazioni cambia di continuo. Testi: Autore (Cognome e iniziale nome), titolo del testo, casa editrice, città e anno di pubblicazione Es: Casati M., La documentazione infermieristica, Mc Graw-Hill, Milano 1999 Riviste: Autore, “titolo dell’articolo”, in nome della rivista (in corsivo), N. (numero della rivista), anno, pagine Es: Barbino M.C, Jacobs B., Maggio M.A., “Il diversity management”, in Sviluppo e organizzazione, N. 184, 2001, p. 19-32 GLI ALLEGATI: Rappresentano dei documenti aggiunti al termine dell’elaborato, come ad esempio fac – simile di questionari utilizzati per i lavori di ricerca. Di solito ogni allegato viene preceduto da una pagina che riporta il numero dell’allegato stesso e il sottotitolo. Pagina 12 Impostazioni consigliate per la stesura della tesi • • • • • • • • • • Margine superiore 4 cm Margine inferiore 3,5 cm Margine sinistro 4 cm Margine destro 3 cm Carattere: Arial Times New Roman Dimensioni del carattere del testo: 12 – 14 pt Dimensione del carattere dei titoli: 14 – 16 pt Interlinea: 1,5 – 2 pt Stampa: Fronte Rilegatura: pelle o tela Pagina 13 Alcuni suggerimenti utili per la stesura della tesi La quantità di consigli che si possono dare ad uno studente che si appresta a preparare la tesi è molto grande. Raccogliamo qui alcuni suggerimenti importanti che non hanno trovato posto nei paragrafi precedenti, ma di cui vi consigliamo di tenere conto, al fine di migliorare la stesura dell’elaborato. • Tutte le parole straniere non di uso comune vanno riportate in corsivo. • Si deve evitare di eccedere con il grassetto e con le maiuscole, perché appesantiscono il testo, rendendone la lettura più faticosa. • Sono da evitare le sottolineature, che casomai devono essere sostituite dal corsivo o dai puntini di sospensione, ma è sempre bene chiedersi se è possibile farne a meno. • Se pensate di avere problemi con l'impaginazione, limitatevi a battere il testo senza intervenire in alcun modo sull'impaginazione e sullo stile del testo ed affidatevi in seguito a qualcuno di più esperto per le rifiniture. • Ricordate che usando un programma di videoscrittura tutto può essere modificato, spostato, aggiunto al vostro teso in qualsiasi momento: potete perciò scegliere di lavorare alle parti della vostra tesi nell'ordine che preferite. • Le illustrazioni è meglio che vengano aggiunte in una fase finale, subito prima dell'impaginazione, sia perché le cose potrebbero ancora cambiare, sia per il dispendio di memoria, e il conseguente rallentamento dei computer, che la loro introduzione nel testo comporta. • E’ consigliabile mettere un rientro ad ogni capoverso (con un tasto “TAB”) • Ricordare che la punteggiatura non deve essere preceduta, ma seguita, da uno spazio Pagina 14 Internet e biblioteca: alleati preziosi per la realizzazione della tesi Fino a questo momento abbiamo focalizzato la nostra attenzione su la metodologia e l’impostazione della tesi, ma è opportuno avere informazioni utili sulla modalità di reperimento dei dati. La ricerca del materiale bibliografico rappresenta infatti uno dei momenti più importanti nel lavoro di tesi e, spesso, la quantità di informazioni che il candidato riesce a raccogliere è talmente vasta che rischia di perdere di vista il vero obiettivo del proprio lavoro. Una delle fonti di ricerca dati più utilizzate è Internet, anche se spesso gli studenti sottovalutano la quantità di informazioni che vi possono reperire. Per provare ad orientare gli studenti del mondo multimediale vi proponiamo una selezione delle domande più frequenti legate al mondo di internet. Quale è il miglior motore di ricerca da usare per ricerche su internet? La situazione dei motori di ricerca è in continua evoluzione; attualmente il migliore è Google. Perché è importante cercare anche tra i gruppi di discussione? Google permette di fare una ricerca anche tra i gruppi di discussione scegliendo "Gruppi" invece di "Web". Questo vi permette di ritrovare altre persone interessate al vostro stesso argomento e attraverso i loro messaggi avere un aiuto immediato. Oppure, potreste avere la possibilità, conoscendo il loro indirizzo e-mail di contattare queste persone e averne un aiuto per posta elettronica. Ovviamente potete anche rivolgere una richiesta di aiuto a un gruppo come it.discussioni.universita.tesi-di-laurea o simili. In che lingua devo fare le ricerche? E' facile valutare la percentuale del Web nei vari linguaggi (a Febbraio 2002 i documenti HTML in italiano sono il 2% dei documenti in inglese). Queste percentuali cambieranno in futuro ma il messaggio qui e' chiaro: se voi vi limitate all'italiano state usando meno dell'1% delle risorse disponibili. Ormai l’inglese e' l'esperanto di Internet! Pagina 15 Come faccio a trovare le parole chiave giuste per fare la ricerca ? Semplice: procuratevi un articolo del tipo che vi serve (anche preso nella biblioteca) e cercate le parole dell'articolo! Cosa faccio se ottengo TROPPI risultati? • Aggiungete una o più parole che descrivono ciò che cercate. • Usate frasi racchiudendo più parole nei doppi apici • Eliminate pagine che a voi non servono usando una parola chiave col segno - davanti. Ad. esempio: Monaco - Baviera. • Usando magari la ricerca avanzata, fate ulteriori selezioni sulla lingua, sulla data, sul sito, etc Come si fa a giudicare l'autorevolezza di un documento? Potete fidarvi dell'informazione in esso contenuta? Non esiste un metodo sicuro ma vari criteri dettati dal buon senso e più o meno validi a seconda del tipo di informazione: 1. L'indirizzo della pagina e' un po' come la copertina delle riviste su carta: imparate a decifrarlo per capire da quale sorgente viene l'informazione. Grosso modo se l'informazione viene da un sito autorevole dovrebbe essere autorevole. 2. Il Pagerank di Google (appare nella toolbar) da un voto da 1 a 10 per ogni documento misurandone la popolarità.Se cercate solo ciò che e' più popolare allora questa e' una valutazione efficace, ma purtroppo la popolarità non sempre e' collegata all'autorevolezza di una pagina su argomenti scientifici. 3. Fate un controllo dell'informazione con altre pagine e in generale altre fonti. Sono tutte concordi? 4. Vedete se il sito e' stato raccomandato da una fonte autorevole. Per ogni materia esistono dei gruppi di esperti che esaminano sistematicamente i materiali sul Web nel loro campo raccomandando le migliori risorse. Ad esempio l'Internet Scout Project per il materiale scientifico. Pagina 16 5. Cercate di valutare voi stessi la pagina basandovi sull'aspetto della stessa. Una mancanza di coerenza, link non funzionanti, etc potrebbe essere un segno di non autorevolezza della stessa. Non bisognerebbe giudicare il contenuto dall'aspetto, ma un aspetto "trasandato" potrebbe indicare informazione ormai obsoleta. 6. Se siete abbastanza esperti della materia allora potete procedere a un esame sistematico Per finire ricordate che la differenza tra leggere un articolo su una rivista autorevole e leggerlo sul Web e' che ora il lavoro fatto dai recensori della rivista dovete farlo voi. Una volta che si e' trovato qualche buon indirizzo, come si fa a trovare altri indirizzi utili? Chi va in cerca di funghi, sicuramente conoscerà questo trucco: quando ne trovate uno, cercate intorno: quasi sempre ne troverete un altro! Su Internet questo si traduce con la seguente strategia: ogni volta che trovi un sito interessante, cerca su "google" "link: url del sito" avrai così una lista dei documenti che listano quel sito e che probabilmente ti metteranno in contatto con altro materiale interessante. Cos'e' la cache di Google e perché è cosi importante quando si fanno ricerche? Google memorizza una copia di tutte le pagine classificate. Questa copia e' accessibile attraverso la scritta "Cached".Questa copia, che potrebbe non corrispondere al documento originale, in quanto questo e' cambiato nel frattempo (passa circa un mese perché Google si accorga dei cambiamenti), e' utilissima in varie circostanze: • Se il documento originale e' temporaneamente inaccessibile • Se volete vedere con esattezza dove sono presenti le parole chiavi cercate • Per recuperare un documento ormai inaccessibile sul sito originario Perché e' importante saper cercare altri tipi di file (oltre quelli classificati dai motori di ricerca) e come si fa? I motori di ricerca classificano solo documenti contenenti testo (per lo piu' html e solo ora pdf, word, etc). Alcuni tipi di file, anch'essi contenenti Pagina 17 E' vero che molte riviste specializzate sono pubblicate anche in formato elettronico e accessibili a chi e' abbonato? Si, rivolgetevi alla biblioteca, informatevi di come sfruttare questa possibilità. Presso le biblioteche di area sanitaria sono solitamente presenti le banche dati elettroniche Medline o Cinhal in cui sono presenti le maggiori riviste scientifiche di area medica (Medline) o di area infermieristica e delle discipline affini (Cinhal). L’aiuto del bibliotecario sarà determinante per avere accesso alle pubblicazioni di tutto il mondo aggiornate settimanalmente Quanti libri ci sono su Internet? Esistono sul Web biblioteche digitali che mettono a disposizione gratis copie elettroniche di libri cartacei. Il numero di questi libri e' dell'ordine dei 20000 e sta aumentando costantemente. Se a questi libri online accessibili gratuitamente, si aggiungono quelli resi disponibili pagando da varie case editrici, allora si passa a oltre 100.000 libri. Ovviamente la maggioranza di questo materiale e' in inglese, non scoraggiatevi abituandovi a leggere in inglese le materie di vostro interesse acquisterete familiarità con il gergo della materia e capirete sempre meglio con il passare del tempo. Del resto anche le pubblicazioni scientifiche italiane vengono diffuse in inglese per essere disponibili a livello globale. E' possibile con Internet fare a meno dei vecchi mezzi di ricerca come biblioteche, esperti e data base online? Assolutamente no, ma e' diventata essenziale a chi deve fare ricerche di ogni tipo proprio perché facilita l'accesso a queste risorse pre-web. Ora infatti e' possibile col Web consultare cataloghi di biblioteche, reperire esperti e consultare database online. Inoltre se siamo fortunati, possiamo anche trovare l'informazione che ci serve direttamente sul Web. Man mano che l'informazione ondine aumenta questa possibilità diventa sempre più una realtà. Quelli che lavorano nel campo della ricerca delle informazioni conoscono benissimo le limitazioni di Internet, ma ormai non rinuncerebbero ad essa per nessun motivo. Pagina 18 E' facile copiare la tesi da Internet? Si, in teoria e' facilissimo:basta un lavoro di copia e incolla ed il gioco e' fatto. Il problema e' che e' anche estremamente facile per il professore accorgersi della cosa: basta che cerchi una frase della vostra tesi e scopre il trucco.Tra l'altro ora esistono strumenti a disposizione dei professori per fare questo controllo in maniera automatica. Ricordate che il plagio è un reato perseguibile per legge. Un ultimo consiglio? Un pericolo su Internet, e' di lasciarsi sedurre dal mezzo e invece di "cercare" mettersi a "navigare senza meta": perdere ad esempio un'ora per trovare un'informazione che ci sarebbe costata un minuto guardando in un libro che abbiamo a portata di mano. Quando fate una ricerca fissate il tempo che volete dedicargli e se non ci riuscite passate ad altro! Pagina 19 Come affrontare il giorno dell’esame Una volta ultimata la stesura della tesi, è giunto il momento tanto atteso dell’esame. Il candidato ha soltanto pochi minuti per presentare il proprio lavoro, pertanto deve sapere sfruttare al meglio il tempo che ha a disposizione. Per la presentazione del lavoro, di solito ci si avvale di un supporto grafico: negli ultimi anni la tendenza è stata quella di utilizzare slide multimediali, che hanno sostituito i “vecchi” lucidi. Nella presentazione si tende a centrare l’attenzione sugli aspetti più originali e qualificanti del proprio elaborato, privilegiando la rappresentazione grafica di tabelle e disegni al posto di lunghi testi scritti. Può essere utile preparare qualche lucido di riserva, da utilizzare nel caso in cui si avessero dei problemi col computer in sede d’esame. Durante l’esposizione i membri della commissione possono intervenire con domande; la valutazione finale viene data a porte chiuse partendo dalla media dei voti degli esami. Il momento dell’esposizione può suscitare ansia e apprensione a tal punto da compromettere l’esito della prova stessa, pertanto si consiglia di seguire alcuni semplici indicazioni per cercare di contenere le emozioni e suscitare l’interesse della commissione esaminatrice. Innanzitutto si deve fare attenzione al linguaggio non verbale Oltre il 70% di ciò che comunichiamo viene trasmesso non dalle parole, ma dal modo in cui gesticoliamo, moduliamo la voce, dal nostro sguardo e dalla postura. Dal momento in cui si entra di fronte alla commissione cercate di ricordare questi piccoli suggerimenti: 1) Salutate con un semplice " buongiorno! ", cercando un contatto visivo con tutta la commissione. Sorridete senza affettazione, state in posizione eretta senza gambe accavallate o braccia conserte, in questo modo non sembrerete sulla difensiva! 2) Controllate il respiro e prendete delle pause senza andare in apnea! Potreste sembrare impacciati, inoltre avreste difficoltà ad articolare le parole e potrebbe venirvi una sete insopportabile che sarebbe un’ulteriore motivo di disagio Pagina 20 3) Siate sicuri di voi stessi, anche se dentro non lo siete affatto quindi non tormentate il vostri capelli, le dita, la penna e soprattutto non tamburellate con le dita sul tavolo. Questo vale per ogni esame, ma a maggior ragione per chi opera in ambito sanitario: l'autocontrollo è, infatti, il vostro primo requisito professionale! 4) Durante l'esposizione ricordate che dovete rivolgervi a tutta la commissione. Cercate, dunque, un contatto visivo di almeno tre-quattro secondi con un po' tutti i membri della commissione e non fissate un punto virtuale oltre l'orizzonte! 5) Siate pronti ad adattarvi alla direzione che prende la discussione. Non ostinatevi a voler finire il discorso che avete preparato a casa; gli interventi dei docenti possono condurvi a toccare un argomento che non avevate previsto. Dimostrate la vostra prontezza e flessibilità senza ostinarvi a voler riportare il discorso sulla traccia che avevate preparato. Vi farebbe sembrare impreparati e privi di elasticità mentale! 6) Non remare contro voi stessi! C'è chi esordisce dicendo " So di essere stato un po' superficiale... ", oppure " Avrei dovuto fare questo, ma non ho avuto il tempo". C'è perfino chi racconta quanto sia stato duro lavorare, studiare, ecc.. I problemi personali non solo non interessano alla commissione, ma lasciano anche immaginare che potreste aver fatto un lavoro scadente. Sottolineate invece i vostri punti di forza. 7) Concludete ricordandovi di salutare la commissione (c’è chi esce voltando le spalle senza dire niente) e di uscire senza soffi, sbuffi o altri segni di un senso eccessivo di liberazione, ... ma fuori dalla porta via libera alle emozioni! Pagina 21 Esame finale dei corsi di Laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia L’esame finale, con valore abilitante per lo svolgimento della professione, rappresenta il punto d’arrivo del percorso di studi. Per essere ammessi a sostenere tale esame, lo studente deve avere superato tutti gli esami previsti dal piano di studi ed avere superato con valutazione positiva tutti i tirocini previsti. L’esame finale viene sostenuto di fronte ad una commissione nominata dal Rettore su proposta del consiglio del corso di Laurea, ed è composta da non meno di sette e non più di undici commissari. Tale commissione è presieduta dal Presidente del consiglio di corso di Laurea o da un suo delegato, e comprende almeno due rappresentanti del collegio professionale e un eventuale esperto in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e del Ministero della Sanità; inoltre fanno parte della commissione il coordinatore teorico – pratico del corso di Laurea e alcuni docenti del corso stesso. L’esame si svolge in due sessioni in periodi concordati su base nazionale: quella primaverile (marzo – aprile) e quella autunnale (novembre – dicembre). L’esame si compone di due prove: • dimostrazione di abilità pratiche: il candidato è chiamato a discutere con la commissione di un caso clinico contenente problematiche specifiche del corso di studi, dimostrando di sapere sviluppare sia la componente intellettiva e comunicativa che quella gestuale. • discussione di un elaborato di natura teorico–applicativa (TESI): il candidato presenta su supporto grafico una sintesi del proprio lavoro, avendo a disposizione un tempo massimo di circa dieci minuti. Il voto finale di conseguimento della laurea tiene conto della media aritmetica calcolata tra i voti conseguiti in ciascun corso integrato e delle valutazioni riportate nell’esame finale stesso. E’ utile sapere che la prova pratica consente di conseguire un massimo di sei punti, mentre la tesi permette di ottenere fino a tre punti; in casi particolari la commissione può attribuire un punteggio di quattro punti al candidato che si è distinto per la qualità e l’originalità del lavoro Pagina 22 Norme amministrative Per poter presentare la tesi di laurea occorre adempiere ad alcune formalità burocratiche. Il candidato deve presentare alla Segreteria Studenti la seguente documentazione: Domanda in marca da bollo indirizzata al Rettore (il modulo è distribuito dalla Segreteria Studenti) con allegati: Libretto universitario completo di tutti gli esami N. 2 copie del frontespizio della tesi firmato e timbrato in originale Attestazione del versamento di un bollettino per all’esame finale distribuito dalla Segreteria Studenti l ’ammissione Attestazione del versamento della tassa eraria (Ie) da effettuarsi sul c/c postale n. 1016 intestato all’Ufficio RegistroTasse – Concessioni Governative – Roma – Tasse scolastiche Questionario ALMALAUREA o modulo di rinuncia Entro i termini stabiliti gli studenti devono presentare alla segreteria le cinque copie della tesi, firmate dal Relatore e dal Correlatore se previsto, e timbrate presso l’Istituto o il Dipartimento cui appartiene il Relatore (timbro e firme in originale). Le copie della tesi sono solitamente così distribuite (ma informatevi sempre presso la segreteria per sicurezza): 1 copia per la segreteria 1 copia al Relatore 1 copia per ciascun Correlatore 1 copia alla Biblioteca di Medicina 1 copia per il laureando ( su tale copia sarà posto un timbro con la dicitura “ESEMPLARE ORIGINALE PER IL CANDIDATO”) Una volta discussa la tesi, per poter autocertificare il titolo conseguito occorre depositare in segreteria l’attestazione del versamento della tassa regionale. Inoltre presso la Segreteria si potrà ritirare: il diploma originale di maturità il libretto universitario il certificato di vaccinazione antitubercolare Pagina 23 Esame finale dei Corsi di Master della Facoltà di Medicina e Chirurgia Il master è un corso di formazione avanzata, per l’acquisizione di competenze specifiche nell’area prescelta. Ogni master è strutturato in n.3 moduli ed ha una durata complessiva di 1500 ore corrispondenti a 60 crediti formativi universitari e 250 ore corrispondenti a 10 crediti formativi universitari (CFU) che vengono attribuiti per l’elaborazione della tesi finale. Ogni modulo prevede l’alternanza di formazione in aula e contestualizzazione in laboratori e tirocini: al termine del modulo, dopo avere accertato la frequenza, è previsto un esame finale. Per il conseguimento del certificato “Master”, lo studente sostiene un esame finale che consiste nella dissertazione di un elaborato su tematiche trattate nel corso di studi; l’esame finale consente allo studente di ottenere una votazione da 1 a 8 punti. Pagina 24 Notes ————————————————— ————————————————— ————————————————— ————————————————— ————————————————— ————————————————— ————————————————— ————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— —————————————————————————————— www.med.unifi.it www.polobiomedico.unifi.it Student Point Empoli P.zza Ristori,1 Empoli 50053 (FI) Tel.0571/73683 FAX 0571/72855 Centro Formazione AUSL 11 P.zza Ristori, 1 Empoli 50053 (FI) www.usl11.tos.it