Articoli qui.Uniud di February 2006 01.02.2006 L'università di Udine laurea ad honorem Gian Carlo Michellone Cerimonia mercoledì 8 febbraio alle 11 nel Castello di Udine Il presidente del Centro Ricerche Fiat, Gian Carlo Michellone, riceverà dall’università di Udine la laurea honoris causa in Economia aziendale. “Manager dell’innovazione”, Michellone ha “saputo coniugare – come recita la motivazione – la tecnologia all’economia dell’innovazione, cogliendo e affrontando con successo i problematici aspetti economici e di trasferimento tecnologico sottesi a tutti i processi innovativi”. La cerimonia di conferimento si terrà mercoledì 8 febbraio, alle 11, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine. Ai saluti del rettore, Furio Honsell, e del preside della facoltà di Economia, Gian Nereo Mazzocco, seguirà la laudatio di Cristiana Compagno, ordinario di Strategie di imprese. Il rettore proclamerà quindi dottore magistrale honoris causa Gian Carlo Michellone che terrà una lectio doctoralis su “Economia e management dell’innovazione”. Gian Carlo Michellone è nato nel 1940 a Cambiano (Torino). Dopo la laurea in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino viene assunto in Fiat. Nel 1969 è responsabile del progetto Antilock, (l’attuale ABS, sistema frenante per autoveicoli) e autore di numerosi brevetti che la Fiat ha licenziato ad aziende americane. Dal 1971 al 1975 gestisce il Team Fiat a Chicago per l’applicazione del sistema Antilock sui veicoli americani e, in Italia, guida l’ufficio progettazione componenti di Fiat Auto. Successivamente, per tre anni, presso il neonato Centro Ricerche Fiat (CRF), assume la direzione del Centro nuovi prodotti con l’obiettivo di avviare iniziative imprenditoriali e ricerche su energie alternative, bioconversione, ingegneria ambientale e per l’agricoltura. Passato all’Iveco, nella direzione Nuove iniziative, dal 1981 diventa amministratore delegato della Rockwell Cvc, joint-venture italo-americana con stabilimenti e mercati europei. Nel 1984 fonda la direzione Innovazione in Fiat Auto e, successivamente, guida la direzione Prodotto di Fiat Auto stessa. Dal 1990 diventa amministratore delegato e direttore generale del CRF. Dal 2004 è membro del comitato esecutivo del Gruppo Fiat. Dal 2005 è responsabile della Ricerca e dell’innovazione di tutto il gruppo nonché presidente del Centro Ricerche Fiat. Autore di 139 brevetti, ha ricoperto anche diversi incarichi extra aziendali fra i quali: presidente dell’Associazione tecnica automobile (Ata) e sindaco del Comune di Cambiano dal 1970 al 1990. Nel 2000 collabora alla fondazione del Consorzio Friuli Innovazione e firma la convenzione tra l’Associazione tecnica automobile e università di Udine per tirocini e stage post laurea. Nel 2001 sostiene l’avvio di alcuni laboratori di ricerca dell’Agemont di Amaro e favorisce la collaborazione tra l’ateneo friulano e il Centro Ricerche Fiat che darà luogo a contratti di ricerca nei settori dell’informatica, della fluidodinamica e dei servizi. Nel 2002 assume la presidenza del neocostituito Centro Ricerche PlastOptica di Amaro, nato dalla collaborazione tra Centro Ricerche Fiat, Automotive lighting rear lamps Italia e Agemont, per sviluppare ricerche nei campi dell’ottica, dello stampaggio di materiali plastici, e delle micro e nanotecnologie. Nel 2004 promuove il corso di Psicologia delle relazioni con borsa di dottorato di ricerca in Economia dell’innovazione presso l’università di Udine. 02.02.2006 A Gorizia il braccio destro di Costanzo autore di "Amici" e "Buona domenica" Domani, 3 febbraio, nella sede di piazza Vittoria Lavorando fianco a fianco con uno dei mostri sacri della tv italiana, ha scritto un pezzo della storia recente della televisione, contribuendo al successo di trasmissioni-cult come il “Maurizio Costanzo Show”, “Amici” e “Buona Domenica”. Ora, Antonio Giampieri, l’uomo che lavorando dietro le quinte ha “inventato” dal nulla personaggi mediatici come Kledi e Costantino, sarà a Gorizia, ospite del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Ateneo di Udine, domani, venerdì 3 febbraio alle 10.30 nell’aula Bianca del Palazzo del cinema di piazza Vittoria. Autore e redattore per i programmi televisivi prodotti da Maurizio Costanzo, Giampieri terrà un incontro-seminario per gli studenti del Dams dell’Università di Udine. Sotto la lente la storia della televisione, ripercorsa in tutte le sue tappe, dai programmi di culto ai flop, la tv del futuro, ma anche il problema degli ascolti televisivi, quell’audience legata a doppio filo con gli investimenti pubblicitari, che, a colpi di share, è in grado di decretare il successo o la prematura dipartita di un programma. Giampieri parlerà anche della tv di qualità e dei generi televisivi – dal reality show al talk show alle trasmissioni di approfondimento giornalistico - aiutando gli studenti ad entrare nel “laboratorio” mediatico e accompagnandoli per mano a scoprire come si costruisce un programma e che ruolo rivestono i vari professionisti del dietro le quinte televisivo, autori, redattori e direttori di produzione. Giampieri dall’88 lavora come autore e redattore per le trasmissioni prodotte da Costanzo, tra cui “Maurizio Costanzo Show”, “Amici”, creatura di Maria De Filippi, “Buona Domenica”, “Agenzia matrimoniale” e l’ultimo nato in casa Costanzo, “Tutte le mattine”. Inoltre collabora anche alla redazione del Maurizio Costanzo Show sul digitale terrestre. Docente di Produzione televisiva al Cinecittà campus, ha anche insegnato al corso di alta formazione in Programmazione e produzione televisiva diretto dallo stesso Costanzo e da Mario Porcellini e ha tenuto lezioni in diversi master di marketing e comunicazione d’azienda. 03.02.2006 Quaranta idee innovative dell'Ateneo alla prima Fiera internazionale Espositori dell’università ad Innovaction dal 9 all’11 febbraio Il museo virtuale di Baghdad, la ricostruzione in 3D delle Grandi Terme di Aquileia, un percorso virtuale personalizzabile per leggere il patrimonio storico-artistico della città di Udine, il simulatore di volo delle Frecce Tricolori, il progetto per la prototipazione rapida dei capi di abbigliamento, un software per preservare l’autenticità delle opere musicali nei nuovi media e sul web, il prototipo per antenne radio base per cellulari le cui minori dimensioni garantiscono impatto ambientale ridotto. L’università di Udine cala gli assi e presenta una quarantina fra le sue idee più innovative alla prima fiera internazionale dell’innovazione che si svolgerà da giovedì 9 a sabato 11 febbraio alla Fiera di Udine. Ideale luogo di incontro fra domanda e offerta, “Innovaction” si compone di tre piazze in cui saranno presentate anche le idee non ancora trasformate in innovazioni e che stanno quindi cercando partners e finanziatori. Ventisei espositori dell’ateneo saranno presenti nella piazza delle idee e 14 in quella dell’innovazione, oltre allo stand dell’università di Udine dove saranno presentati brevetti, spin off, dottorati di ricerca, Start Cup, il Premio nazionale dell’innovazione che quest’anno sarà ospitato a Udine e il Centro per la ricerca e l'innovazione tecnologica in agricoltura. Molti progetti presentati dai ricercatori dell’ateneo friulano sviluppano le loro idee utilizzando la tecnologia applicata ai beni culturali per proporre prototipi innovativi per valorizzare il turismo e il patrimonio storico e artistico. Una scelta innovativa quella dell’università di Udine, che ha scelto di dimostrare come le idee spendibili sul mercato non devono per forza utilizzare soltanto i saperi scientifici, ma che questi saperi, uniti a quelli umanistici ed economici possono produrre progetti competitivi. Il dipartimento di Ingegneria civile presenterà i sistemi antisismici per l’edilizia, il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali le nuove varietà vegetali sviluppate negli ultimi anni, in particolare quelle di kiwi e girasole, il laboratorio di interazione uomo-macchina presenterà tre progetti basati sulle tecnologie mobili e 3D: il primo è un prototipo di guida turistica mobile Tech4Tourism, un sistema palmare Gps con cui è possibile essere informati sui percorsi turistici in base alla posizione in cui ci si trova, il secondo il simulatore di volo realizzato con le Frecce Tricolori e il terzo il progetto per la prototipazione rapida dei capi di abbigliamento realizzato con Benetton Group. Significativo il caso del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali che presenta ben sette progetti, molto diversi fra loro per competenze e finalità, a dimostrazione della complessità dei saperi presenti in questa struttura: dalla camera ottica per il restauro delle pellicole cinematografiche alle ricostruzioni virtuali 3D di Aquileia a Qatna in Siria per la valorizzazione turistica, dal prototipo “Leggere una città: un progetto per Udine” per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico di città, siti monumentali e territori, impostato su un sistema di georeferenziazione che permette di integrare topografia e cronologia, offrendo percorsi virtuali personalizzabili fino ad un modello di editoria e di gestione delle informazioni, con applicazione ad un testo sulle relazioni fra il Friuli e l’Estremo Oriente. Infine, agli stand dei progetti, si aggiungono quelli dell’incubatore d’impresa Technoseed, del Network per la valorizzazione della ricerca universitaria e e di Friuli Innovazione, gestore del Parco scientifico e tecnologico, attivo da poco più di un anno grazie al ruolo di regia dell’ateneo friulano. Dodici progetti per il turismo regionale Martedì 7 febbraio alle 17.30 in sala Tomadini, facoltà di Economia Dodici progetti innovativi per dare maggiore impulso al settore turistico regionale. Sono quelli realizzati dai partecipanti alla terza edizione del master di primo livello in Sviluppo turistico del territorio organizzato dalla facoltà di Economia dell’università di Udine con il sostegno della Camera di commercio e la Confcommercio di Udine. I progetti saranno illustrati martedì 7 febbraio, alle 14, nella sala Tomadini della facoltà di Economia, in via Tomadini 30/a, a Udine. Seguirà, alle 17.30, la cerimonia di consegna dei diplomi di master alla quale parteciperanno il rettore, Furio Honsell, il presidente di Confcommercio, Giovanni Da Pozzo, in rappresentanza anche della Camera di commercio, il preside della facoltà di Economia, Gian Nereo Mazzocco, e il direttore del master, Francesco Marangon. Concluderà i lavori l’assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi. Le ricerche riguardano, fra l’altro, il Movimento turismo del vino e l’offerta eno-turistica regionale, un’ipotesi di certificazione per Lignano Pineta spa, un’analisi del bilancio e della domanda di Lignano Sabbiadoro Gestioni, la promozione del prodotto turistico Friuli Venezia Giulia, la progettazione di weekend leisure a Spilimbergo, l’attività delle Agenzie di informazione e accoglienza turistica (Aiat), una proposta turistica per il Friuli Collinare, il porto di Trieste, un progetto di sviluppo turistico nel comprensorio del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, i borghi storici e rurali del medio-basso Friuli da valorizzare, la progettazione di pacchetti turistici delle agenzie viaggi e la promozione del territorio attraverso il Consorzio Dolce Nordest. Intanto si sono già aperte le iscrizioni alla quarta edizione del master che forma i futuri manager del settore turistico. Professionisti destinati ad inserirsi nelle organizzazioni dei viaggi e dell’accoglienza. Per essere ammessi è richiesta la laurea triennale, o del vecchio ordinamento, in qualsiasi disciplina. È previsto un numero massimo di 25 iscritti. Il corso dura un anno e ha un valore di 60 crediti formativi. I partecipanti svolgeranno uno stage di quattro mesi in enti e aziende, private e pubbliche. Le domande di preiscrizione dovranno pervenire entro venerdì 24 febbraio all’università di Udine, Ripartizione didattica-Sezione servizi agli studenti e ai laureati, via Mantica 3, 33100, Udine o all’Ufficio protocollo dell’ateneo, in via Palladio 8. Manifesto e modulo di ammissione sono disponibili anche on-line all’indirizzo www.uniud.it/didattica/post_laurea, alla voce Master e perfezionamento. Per informazioni: segreteria del master, 0432-249205, http://web.uniud.it/youmust/; o segreteria didattica, 0432-556680, [email protected]. Arriva in edicola il dvd realizzato dagli studenti di Linguaggi e tecnologie dei nuovi media Le registrazioni di “900 Civile” distribuite in tutta Italia Non succede di frequente che studenti universitari si confrontino in ambiti lavorativi nazionali durante il loro periodo di studi. Non capita nemmeno che il frutto del loro impegno abbia una larga divulgazione, arrivando nelle case di migliaia di italiani. Ma, come per ogni regola, esiste l’eccezione. Un’eccezione che riguarda gli studenti che frequentano il corso di laurea specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media dell’università di Udine al campus del Consorzio universitario di via Prasecco. In particolare quelli del corso di Cinematografia documentaria e sperimentale tenuto dal regista e docente pordenonese Marco Rossitti. Una decina di allievi impegnati in diversi ruoli, dalle riprese al montaggio digitale, dall’aiuto regia alla registrazione del suono e al mixaggio, che nei mesi di ottobre e novembre scorsi hanno filmato al Deposito Giordani e in altre città della regione la rassegna teatrale “900Civile” organizzata dall’Associazione provinciale per la prosa. Da questo mese vedranno comparire il loro lavoro su 180 mila dvd prodotti dalle edizioni de “l’Unità” e distribuiti nelle edicole di tutta Italia in una collana intitolata “Teatro INcivile”. Un titolo provocatorio, per una collana nata con l’intento di valorizzare la nuova drammaturgia italiana: un teatro s/comodo, che ci parla di un’Italia dimenticata, rimossa, difficile. Un teatro vero, fatto di sei spettacoli e sei autori dalla personalità forte e coraggiosa, che ora approdano in edicola per dare la possibilità anche a chi non va a teatro di conoscerli e, per chi li ha amati dal vivo, di rivederli. Un doppio lavoro sulla memoria, quello degli artisti che ricostruiscono e ci restituiscono un nostro passato più o meno recente, e quello reso possibile dalla documentazione televisiva di spettacoli pensati per la scena. L’iniziativa ha potuto realizzarsi grazie alla collaborazione tra Assoprosa di Pordenone, Teatro club di Udine e la facoltà di Scienze della formazione dell’università di Udine, che ha attivati da tempo a Pordenone il corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali e la laurea specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media. Il primo dvd in edicola è “Fabbrica” di e con Ascanio Celestini. Seguiranno “Italiani cìncali!” di Mario Perrotta (in edicola il 29 marzo), “mPalermu” di Emma Dante (12 aprile), “maggio ’43” di Davide Enia (26 aprile), “Nati in casa” di Giuliana Musso (10 maggio), “ I Pescecani, ovvero quello che resta di Bertolt Brecht” di Armando Punzo (24 maggio). La regia televisiva dei sei spettacoli è di Marco Rossitti, che ogni anni laurea decine di studenti, pronti a confrontarsi con la realtà professionale dei set cinematografici, degli studi televisivi e dei festival di settore. 06.02.2006 Due assegni di ricerca a concorso all'università di Udine Domande entro mercoledì 8 febbraio L’università di Udine ha bandito un concorso per titoli e colloquio, qualora previsto, per l’attribuzione di due assegni del valore di 6742,15 e di 16.138 euro, della durata, rispettivamente, di cinque e dodici mesi ciascuno, per collaborare allo svolgimento di attività di ricerca in archeologia e in ingegneria gestionale. Per essere ammessi i candidati devono possedere il dottorato di ricerca oppure la laurea conseguita con il vecchio ordinamento, o l’attuale laurea magistrale, e un curriculum scientifico-professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca. Ciascun assegno potrà essere rinnovato. Le domande di ammissione, redatte in carta semplice, corredate della documentazione richiesta e indirizzate al Magnifico rettore dell’università di Udine-Ripartizione ricerca, Sezione ricerca pubblica – via Palladio 8, 33100, Udine, dovranno pervenire all’ateneo entro mercoledì 8 febbraio a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, oppure essere consegnate direttamente all’Ufficio protocollo dell’università. Bando e fac-simile della domanda sono reperibili anche on line all’indirizzo www.uniud.it/ateneo/normativa, Albo ufficiale, bando n. 27. Per ulteriori informazioni: 0432-556680/556375. L’assegno di 6742,15 euro viene attribuito per collaborare per cinque mesi alla ricerca del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali sulle “Fasi più antiche dell’età del bronzo in Italia nordorientale: ricerca di indicatori archeologici, analisi di evidenze ceramiche, elementi del rituale funerario, confronti con le culture europee”. I 16.138 euro destinati a chi lavorerà per dodici mesi alla ricerca sull’“International operations management” prevede un colloquio che si terrà mercoledì 22 febbraio alle 12 nella sala riunioni del dipartimento di Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica, presso il polo scientifico dei Rizzi, in via delle Scienze 208, a Udine. Come cambia la comunicazione politica con il ritorno al proporzionale Workshop venerdì 10 alle 14 a Palazzo Antonini Come si svolgerà la campagna elettorale da qui al 9 aprile prossimo? Che tipo di comunicazione utilizzeranno i candidati alla Camera e al Senato? Come farà l’elettore a destreggiarsi tra i messaggi che gli arriveranno dai candidati alle elezioni politiche e da quelli delle amministrative? Sono queste solo alcune delle domande alle quali cercherà di dare una risposta il workshop organizzato dalla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’università di Udine sul tema “Comunicare la politica nel nuovo sistema elettorale: le nuove strategie di comunicazione con il ritorno al proporzionale” che si terrà venerdì 10 febbraio alle 14, nella sala Convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine. La politica esce così dalle segreterie dei partiti e dagli schermi televisivi per approdare in un’aula universitaria dove diventerà oggetto di analisi alla luce dell’entrata in vigore della nuova legge elettorale. «L’opinione pubblica – dice il professor Vincenzo Orioles, promotore dell’iniziativa – è scarsamente informata sulle conseguenze politiche del ritorno al sistema proporzionale e di come queste siano influenzate dal tipo di comunicazione che sarà utilizzata, da partiti e candidati, durante questa campagna elettorale». Si tratta di un incontro di studi quindi, ma anche di un momento in cui viene data a studenti, cittadini, politici, operatori dei mezzi di informazione, la possibilità di entrare nei meccanismi di una materia, come la politica, che nel momento in cui si coniuga alla comunicazione diventa particolarmente complessa da interpretare. A discuterne, con il preside della facoltà prof. Orioles, saranno Marco Cucchini, analista politico e docente universitario che definirà il profilo della nuova legge elettorale, Franco Chiarenza, giornalista e docente all’università La Sapienza di Roma di Etica della comunicazione che si soffermerà sugli scenari che precedono e che seguiranno il voto del 9 aprile, Maria Bruna Pustetto, presidente dell’Associazione italiana consulenti politici che si addentrerà sugli effetti di spersonalizzazione dei candidati e il ruolo dei leaders nel sistema proprorzionale. Fabio de Visintini, direttore della comunicazione della Regione Friuli Venezia Giulia, traccerà la linea di confine tra la comunicazione politica e quella istituzionale mentre Massimo Panzini, docente in relazioni pubbliche all’università di Udine metterà a confronto le strategie di comunicazione utilizzate nelle elezioni politiche e in quelle amministrative. Comunicato congiunto Università-Associazione italiana consulenti politici Anno Accademico 2005-2006: inaugurazione il 1° marzo Cerimonia alle 10 nell’aula magna di piazzale Kolbe a Udine L'inaugurazione dell'anno accademico 2005-2006 dell'Università di Udine si svolgerà mercoledì 1° marzo alle 10 nell'aula magna di piazzale Kolbe, (via Chiusaforte) a Udine. La cerimonia, seguendo un percorso ormai consolidato, inizierà con la relazione del Rettore, Furio Honsell. Seguiranno gli interventi del rappresentante degli studenti e del rappresentante del personale tecnico-amministrativo. La cerimonia si concluderà con l'intervento di Giuseppe Morandini, presidente della Piccola Industria di Confindustria. Quello ad essere inaugurato è il 28° anno accademico dell’ateneo friulano, nato nel 1978 e che oggi conta 10 facoltà, 43 corsi di laurea triennale e 46 di laurea specialistica, una ventina di master, 31 scuole di specializzazione, 28 dipartimenti di ricerca e 19 corsi di dottorato. La prolusione è stata affidata quest’anno a Carlo Tasso, docente di Sistemi di elaborazione dell’informazione e preside della facoltà di Scienze, che parlerà de “L’informatica per la società della conoscenza”. La cerimonia prevede anche la distribuzione dei riconoscimenti al personale collocato in quiescenza e si concluderà e con il canto del “Gaudeamus”. In occasione dell’inizio dell’anno accademico, prima dell’inizio della cerimonia, alle 8.30 l’arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, celebrerà la Santa Messa nella chiesa di S. Cristoforo, in piazzetta S. Cristoforo a Udine. Tumore al seno: diagnosi migliore con il prototipo dell'Ateneo friulano Il progetto sarà presentato il 9 febbraio ad Innovaction In Europa una donna su otto rischia di morire di tumore al seno. In Friuli Venezia Giulia questa patologia interessa il 15% della popolazione femminile. Nonostante i miglioramenti del trattamento abbiano permesso di diminuire il tasso di mortalità, resta molto da fare per la diagnosi. Punta al miglioramento di questo settore il progetto “Mammogrid”, realizzato dall’università di Udine con l’università di Cambridge e il Cern di Ginevra, che sarà presentato giovedì 9 febbraio alle 15 alla fiera Innovaction. Mammogrid è il primo esempio in Europa di applicazione di questa tecnologia nel settore della salute per il trattamento e la distribuzione di immagini fra ospedali e laboratori geograficamente lontani l’uno dall’altro. L’uso di immagini in formato standardizzato favorisce una migliore comparazione fra i casi e permette di migliorare lo studio epidemiologico. Il prototipo sviluppato dai ricercatori permette l’accesso ad una banca dati di oltre 30 mila immagini mammografiche, localizzate in Inghilterra, a Cambridge e in Italia, a Udine. I server (denominati “Grid-Box”) sono stati messi a disposizione dei clinici degli ospedali di Cambridge e di Udine e dei ricercatori dell’università di Oxford e di Bristol, mentre la cosiddetta organizzazione virtuale del sistema è situata al Cern. La banca virtuale di entrambi gli ospedali contiene dati relativi a ben 1.200 pazienti. Il tempo medio di acquisizione delle immagini da un ospedale all’altro è di circa 14 secondi. “Il progetto – spiega Massimo Bazzocchi, direttore del dipartimento di ricerche mediche e morfologiche dell’ateneo friulano, che ha coordinato il progetto - permette un lavoro di squadra fra radiologi, fisici e ingegneri informatici. È in grado di fornire una seconda opinione, oltre ad eventuali analisi comparative di immagini mammografiche, impensabili prima d’ora. Si aprono così nuovi orizzonti a indagini statistiche più accurate sull’incidenza e la morfologia dei vari tipi di tumore mammario”. I risultati ottenuti, se scambiati e trasferiti fra tutti gli ospedali d’Europa, aprono nuove prospettive nel campo della telediagnosi a distanza, facilitando così la diagnosi precoce di tumori rari, la consultazione degli specialisti ed il monitoraggio epidemiologico. Ora il progetto ha raggiunto la maturità necessaria da permetterne il trasferimento all’industria. Già alcuni ospedali e compagnie di diversi paesi europei si sono dimostrati interessati a conoscere i risultati di Mammogrid. La fiera dell’innovazione sarà un’occasione per spiegare le potenzialità del progetto. Tumore al seno: diagnosi migliore con il prototipo dell'Ateneo friulano Il progetto sarà presentato il 9 febbraio ad Innovaction In Europa una donna su otto rischia di morire di tumore al seno. In Friuli Venezia Giulia questa patologia interessa il 15% della popolazione femminile. Nonostante i miglioramenti del trattamento abbiano permesso di diminuire il tasso di mortalità, resta molto da fare per la diagnosi. Punta al miglioramento di questo settore il progetto “Mammogrid”, realizzato dall’università di Udine con l’università di Cambridge e il Cern di Ginevra, che sarà presentato giovedì 9 febbraio alle 15 alla fiera Innovaction. Mammogrid è il primo esempio in Europa di applicazione di questa tecnologia nel settore della salute per il trattamento e la distribuzione di immagini fra ospedali e laboratori geograficamente lontani l’uno dall’altro. L’uso di immagini in formato standardizzato favorisce una migliore comparazione fra i casi e permette di migliorare lo studio epidemiologico. Il prototipo sviluppato dai ricercatori permette l’accesso ad una banca dati di oltre 30 mila immagini mammografiche, localizzate in Inghilterra, a Cambridge e in Italia, a Udine. I server (denominati “Grid-Box”) sono stati messi a disposizione dei clinici degli ospedali di Cambridge e di Udine e dei ricercatori dell’università di Oxford e di Bristol, mentre la cosiddetta organizzazione virtuale del sistema è situata al Cern. La banca virtuale di entrambi gli ospedali contiene dati relativi a ben 1.200 pazienti. Il tempo medio di acquisizione delle immagini da un ospedale all’altro è di circa 14 secondi. “Il progetto – spiega Massimo Bazzocchi, direttore del dipartimento di ricerche mediche e morfologiche dell’ateneo friulano, che ha coordinato il progetto - permette un lavoro di squadra fra radiologi, fisici e ingegneri informatici. È in grado di fornire una seconda opinione, oltre ad eventuali analisi comparative di immagini mammografiche, impensabili prima d’ora. Si aprono così nuovi orizzonti a indagini statistiche più accurate sull’incidenza e la morfologia dei vari tipi di tumore mammario”. I risultati ottenuti, se scambiati e trasferiti fra tutti gli ospedali d’Europa, aprono nuove prospettive nel campo della telediagnosi a distanza, facilitando così la diagnosi precoce di tumori rari, la consultazione degli specialisti ed il monitoraggio epidemiologico. Ora il progetto ha raggiunto la maturità necessaria da permetterne il trasferimento all’industria. Già alcuni ospedali e compagnie di diversi paesi europei si sono dimostrati interessati a conoscere i risultati di Mammogrid. La fiera dell’innovazione sarà un’occasione per spiegare le potenzialità del progetto. 07.02.2006 Master di II livello per formare esperti in didattica della fisica moderna Presentazione delle iscrizioni entro lunedì 13 febbraio Per l’anno accademico 2005/2006 e 2006/2007 è attivato all’università di Udine il master universitario di II livello in “Innovazione didattica in fisica e orientamento”, proposto come iniziativa congiunta da 16 università capofila ammesse al finanziamento Prin 2004-2006 (progetti di rilevante interesse nazionale) e coordinato dall’ateneo friulano. «Il corso – spiega Marisa Michelini, direttore del master e delegato del rettore per l’orientamento e il tutorato – offre agli insegnanti un percorso che comprende la fisica quantistica, relativistica, statistica e della materia, ossia quella parte della fisica moderna che ancora oggi non fa a pieno parte dell’insegnamento della fisica». Tra gli obiettivi del master, dunque, l’approfondimento delle competenze degli insegnanti di fisica su aspetti operativi delle strategie didattiche legate all’innovazione e l’orientamento e la formazione di insegnanti esperti nella didattica della fisica moderna. Per maggiori informazioni e modalità di iscrizione sono reperibili on line il manifesto degli studi e il fac-simile della domanda all’indirizzo http://www.uniud.it cliccando su “didattica”, “post laurea”, “master e perfezionamento”. E’ previsto un numero massimo di 50 iscritti e saranno messe a disposizione 20 borse di studio da 1.200 euro ciascuna. La domanda di ammissione al master e relativi allegati dovranno pervenire entro lunedì 13 febbraio alla Ripartizione didattica, sezione Servizi agli studenti e ai laureati in via Mantica 3 a Udine. In caso di invio postale, la domanda dovrà pervenire entro la stessa data all’Ufficio protocollo dell’università di Udine in via Palladio 8 – 33100 Udine. Il master di II livello ha un valore di 60 crediti formativi e ha la durata di 2 anni accademici, da marzo 2006 a giugno 2008: gran parte delle attività didattiche saranno svolte in rete telematica. Per l’iscrizione al master è richiesto uno dei seguenti titoli: lauree specialistiche in classe 20/S, 45/S, 62/S, 66/S, 80/S o equivalenti ai fini dell’insegnamento della fisica; laurea vecchio ordinamento in Matematica, Fisica, Matematica e fisica, Ingegneria; qualunque laurea vecchio ordinamento congiunta con l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie in fisica o in matematica e fisica”. Ischemia cerebrale: prevenzione, trattamenti e servizi. Congresso a Udine Appuntamento venerdì 10 e sabato 11 febbraio Mettere a confronto le esperienze sullo stroke, l’ischemia cerebrale, con alcuni dei maggiori esperti del settore, non solo per favorire l’aggiornamento, ma anche per ridiscutere i modelli organizzativi e le reti di servizi che negli ultimi anni sono andati realizzandosi spesso in modo diversificato nelle diverse realtà regionali. Sono gli obiettivi del congresso “Stroke conference 2006”, organizzato dall’Università di Udine e dall’Azienda ospedaliera S. Maria della Misericordia venerdì 10 e sabato 11 febbraio con apertura alle 9.15, nella sala Convegni della Camera di Commercio di Udine in piazza Venerio 7/8, primo piano. Il congresso spazierà su argomenti quali la prevenzione, i servizi, le nuove tecniche, le terapie, la riabilitazione e i trattamenti per l’ictus. Maggiori informazioni e modalità di iscrizione sono reperibili on line all’indirizzo http://www.udinestroke.meetandwork.com «Nuovi e più sofisticati metodi di indagine – spiegano il direttore della clinica di Neurologia del Policlinico universitario di Udine e il direttore della Neurologia-neurofisiopatologia ospedaliere, Paolo Bergonzi e Gian Luigi Gigli – si sono rivelati preziose fonti di informazioni sulla fisiopatologia dell’evento ischemico cerebrale, ed è radicalmente cambiato l’approccio terapeutico all’ictus ischemico in fase acuta». Oggi è disponibile una mole di dati «grazie ai quali – continuano i direttori – incominciano a delinearsi le potenzialità e i rischi degli interventi e si stanno accumulando prove di efficacia della riabilitazione cognitiva». Il recupero funzionale del paziente colpito da ischemia cerebrale «può oggi contare – concludono Bergonzi e Gigli -, accanto ai metodi tradizionali di riabilitazione motoria, su efficaci metodi alternativi, fondati sulla stimolazione sensoriale intensiva, di tipo farmacologico e sulla plasticità neuronale». Ischemia cerebrale: prevenzione, trattamenti e servizi. Congresso a Udine Appuntamento venerdì 10 e sabato 11 febbraio Mettere a confronto le esperienze sullo stroke, l’ischemia cerebrale, con alcuni dei maggiori esperti del settore, non solo per favorire l’aggiornamento, ma anche per ridiscutere i modelli organizzativi e le reti di servizi che negli ultimi anni sono andati realizzandosi spesso in modo diversificato nelle diverse realtà regionali. Sono gli obiettivi del congresso “Stroke conference 2006”, organizzato dall’Università di Udine e dall’Azienda ospedaliera S. Maria della Misericordia venerdì 10 e sabato 11 febbraio con apertura alle 9.15, nella sala Convegni della Camera di Commercio di Udine in piazza Venerio 7/8, primo piano. Il congresso spazierà su argomenti quali la prevenzione, i servizi, le nuove tecniche, le terapie, la riabilitazione e i trattamenti per l’ictus. Maggiori informazioni e modalità di iscrizione sono reperibili on line all’indirizzo http://www.udinestroke.meetandwork.com «Nuovi e più sofisticati metodi di indagine – spiegano il direttore della clinica di Neurologia del Policlinico universitario di Udine e il direttore della Neurologia-neurofisiopatologia ospedaliere, Paolo Bergonzi e Gian Luigi Gigli – si sono rivelati preziose fonti di informazioni sulla fisiopatologia dell’evento ischemico cerebrale, ed è radicalmente cambiato l’approccio terapeutico all’ictus ischemico in fase acuta». Oggi è disponibile una mole di dati «grazie ai quali – continuano i direttori – incominciano a delinearsi le potenzialità e i rischi degli interventi e si stanno accumulando prove di efficacia della riabilitazione cognitiva». Il recupero funzionale del paziente colpito da ischemia cerebrale «può oggi contare – concludono Bergonzi e Gigli -, accanto ai metodi tradizionali di riabilitazione motoria, su efficaci metodi alternativi, fondati sulla stimolazione sensoriale intensiva, di tipo farmacologico e sulla plasticità neuronale». A Gorizia si studia on-line con 37 Pc in più e il Web senza fili Il rettore: «Il polo goriziano sta crescendo in modo costante» Nel polo goriziano dell’Ateneo di Udine la rivoluzione multimediale è compiuta. Grazie al nuovo laboratorio informatico da 70mila euro inaugurato oggi, 7 febbraio, dal prorettore, professoressa Maria Amalia D’Aronco assieme al presidente del Consorzio universitario del Friuli Giovanni Frau e al direttore del centro polifunzionale goriziano dell’Università Mauro Pascolini, sono state triplicate le postazioni computer a disposizione degli studenti, che, con i 37 pc della nuova aula multimediale, passano da 19 (quelle disponibili nel laboratorio esistente, che resterà attivo) a 56, cui si aggiungono le 23 dei laboratori linguistici e di interpretariato. Non solo: dalla scorsa settimana è stato attivata anche la rete wireless nell’aula studio al piano terra di Palazzo Alvarez, che consentirà agli studenti e ai docenti la navigazione sul web senza fili, fino ad un massimo di 64 utenti. Soddisfatto il rettore dell’Ateneo friulano Furio Honsell: «Sono molto lieto, - ha dichiarato - perché il polo universitario goriziano dell’Università di Udine sta crescendo in modo costante e consistente, anche per quanto riguarda l’infrastruttura telematica». Grazie al contributo del Consorzio universitario del Friuli e ai fondi stanziati dall’Ateneo di Udine per gli arredi e la calblatura, dice il direttore del Cego Mauro Pascolini, «il polo goriziano dell’Università friulana si è dotato di un laboratorio di altissimo livello, con strutture all’avanguardia finalizzate alla didattica, fra cui il videoproiettore collegato al computer, ma anche al videoregistratore e al lettore dvd, l’impianto di amplificazione e l’impianto audio che consentirà ai docenti di far lezione con l’utilizzo del microfono. E’ stata prevista anche una postazione riservata agli utenti disabili. Quest’aula multimediale è veramente un valore aggiunto per la sede goriziana perché, oltre a valorizzare tutti gli insegnamenti finalizzati all’informatica, dalle 8.30 alle 18.30, nelle ore in cui non viene utilizzato per la didattica, sarà accessibile a tutti gli studenti regolarmente iscritti ai corsi dell’Ateneo di Udine attivi a Gorizia». Per accedere al sistema sarà sufficiente che gli allievi utilizzino la loro password personale o la Smart Card, il libretto elettronico: con queste stesse “chiavi” multimediali potranno anche crearsi un’area dati riservata e accessibile da tutti i pc per salvare i loro documenti personali. Oltre ai 37 computer dotati di monitor a schermo piatto e software Office 2003 e Windows XP con collegamento web, nella nuova aula al primo piano di Palazzo Alvarez sono disponibili una stampante laser a rete, un impianto audio-video con videoproiettore fisso, schermo avvolgibile e impianto di amplificazione, oltre al radiomicrofono e al sistema di videosorveglianza con telecamere. Non bastasse, ogni laboratorio informatico è attrezzato con un help desk attivo 24 ore su 24 per la risoluzione di eventuali problemi informatici. Al nuovo “cuore” multimediale di Palazzo Alvarez dalla scorsa settimana si è aggiunta poi la possibilità di navigare sul web senza bisogno di attaccare il computer ad una linea telefonica. La sala studio al piano terra della sede goriziana dell’Università di Udine, infatti, con un progetto di Ateneo, è stata trasformata in un’aula wireless, dotata di un sistema wi-fi per la connessione senza fili e accessibile agli studenti dalle 8 alle 19. Attivata in forma sperimentale già da un paio di settimane ma accessibile agli utenti solo da lunedì scorso, l’aula multimediale è stata studiata per poter consentire il collegamento Internet ad un massimo di 64 utenti in contemporanea. Utilizzando le stesse “credenziali” richieste dai laboratori informatici, gli studenti potranno navigare gratis e senza fili seguendo su un apposito url le istruzioni per la configurazione dei loro pc portatili: a quel punto, ad ogni connessione, riceveranno un indirizzo IP, che cambierà ogni volta. Nessun timore per gli hacker: il traffico di ogni utente sarà cifrato e non visibile neanche dai colleghi presenti nella stessa aula, in modo da tutelare gli studenti da importune intrusioni nei loro pc. Il sistema wireless installato a Palazzo Alvarez supporta sia portatili con sistema Windows sia computer che utilizzano una piattaforma Apple, ma anche alcuni palmari. Gian Carlo Michellone dottore honoris causa in Economia aziendale Cerimonia mercoledì 8 febbraio alle 11 nel Castello di Udine Gian Carlo Michellone, responsabile della Ricerca e dell’innovazione del Gruppo Fiat e presidente del Centro Ricerche Fiat, riceverà dall’università di Udine la laurea magistrale honoris causa in Economia aziendale mercoledì 8 febbraio alle 11 nel salone del Parlamento del Castello di Udine. La cerimonia di conferimento della laurea ad honorem, proposta dalla facoltà di Economia, sarà presieduta dal rettore, Furio Honsell. Dopo i saluti del preside della facoltà di Economia, Gian Nereo Mazzocco, seguirà la laudatio di Cristiana Compagno, ordinario di Strategie di imprese. Il rettore proclamerà quindi dottore magistrale Gian Carlo Michellone che terrà una lectio doctoralis su “Economia e management dell’innovazione”. 08.02.2006 Comunicare e tradurre: il master consegna i diplomi Cerimonia venerdì 10 febbraio alle 11 a Palazzo Antonini Il presidente della Camera di commercio di Udine, Adalberto Valduga, l’amministratore delegato della Moroso spa, Roberto Moroso, e il direttore del personale della Snaidero spa, Gianni Merlo, saranno gli ospiti d’onore alla cerimonia di consegna dei diplomi di master alle undici partecipanti al master “Comunicare e tradurre: organizzazione e gestione degli eventi”, organizzato dall’ateneo friulano in collaborazione con la Camera di commercio di Udine e la Fondazione Crup. La cerimonia si terrà venerdì 10 febbraio, alle 11, nella sala Convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine. Interverranno il rettore, Furio Honsell, il direttore e il vice direttore del master, Marisa Sestito e Mauro Pascolini, e il preside della facoltà di Lingue, Vincenzo Orioles. Giunto alla seconda edizione, il master forma esperti nella progettazione e gestione applicata ai settori della convegnistica, delle grandi mostre, della divulgazione scientifica, delle arti figurative, dello spettacolo e della promozione culturale, sviluppando e perfezionando le competenze nel campo della comunicazione e della realizzazione di eventi. Gian Carlo Michellone, manager dell'innovazione ad honorem Honsell: «Un modello per gli imprenditori, un leader del nostro tempo» Con 1200 brevetti attivi, importanti innovazioni come i motori Common rail e Multijet, un valore della produzione pari a 130 milioni di euro in crescita del 7% all’anno e un organico altamente qualificato di 930 unità, il Centro Ricerche Fiat (CRF) è il più importante centro di ricerca privato europeo. Da sedici anni è guidato da un imprenditore e manager dell’innovazione, Gian Carlo Michellone, responsabile per la Ricerca e l’innovazione del gruppo Fiat, che l’università di Udine ha laureato ad honorem in Economia aziendale per “aver saputo coniugare la tecnologia all’economia dell’innovazione, cogliendo e affrontando con successo i problematici aspetti economici e di trasferimento tecnologico sottesi a tutti i processi innovativi”. Il presidente del Centro Ricerche Fiat, uno dei fondatori del Consorzio Friuli innovazione che oggi gestisce il Parco scientifico e tecnologico di Udine, è «un modello per tutti gli imprenditori, un leader del nostro tempo» ha detto il rettore, Furio Honsell, nel corso della cerimonia di conferimento svoltasi nel Salone del Parlamento del Castello di Udine. «Michellone – ha aggiunto Honsell – è un ambasciatore dell’innovazione che si è distinto per la sua capacità di far scoprire il divertimento della creatività, trasformandola da individuale a collettiva». L’innovazione? Nasce sull’orlo del caos. «In un mondo imprenditoriale in cui c’è una sola certezza, l’incertezza – ha spiegato Michellone nella sua lezione magistrale su “Economia e management dell’innovazione” –, se, per nostra fortuna, siamo sull’orlo del caos, dobbiamo restarci. E’ lì che nasce l’innovazione a tutto campo, quella che permette ad un’azienda di prosperare anche in tempi difficili». Poiché «nessuno è più creativo di chi sa che se non lo è il giorno dopo sarà impiccato – ha aggiunto –, il management deve aggiungere cambiamenti ai cambiamenti già in atto». Dire innovazione, che sia di prodotto, di processo o di metodi di lavoro, però non basta. «Essa ha valore – ha ribadito Michellone – solo quando è trasferita ai clienti che la utilizzano, conta cioè l’innovazione in uso». Innovazione significa quindi «trasferimento di idee nuove sul mercato con il giusto profitto» ha chiarito Michellone che, nel 1969, a 29 anni, inventò e brevettò l’Antilock, il sistema antislittamento, noto come Abs, oggi in dotazione su quasi tutte le automobili. Tuttavia, la gestione dell’innovazione nei suoi vari aspetti non è facile. «Fondamentale – ha sottolineato – è la crescita delle persone e, in particolare, la formazione dei ricercatori, di coloro cioè che, interni ed esterni all’azienda, sviluppano idee per la competitività aziendale». Compiti del management sono perciò anche quelli di «allenare i collaboratori a mantenere l’eccellenza – ha spiegato il presidente del CRF – e, vera sfida per il successo nel lungo termine, trasformarli in maestri che sappiano trasmettere il loro sapere, i loro valori e i loro comportamenti positivi». Autore o coautore di oltre 140 brevetti, sessantacinque anni, nato a Cambiano, nel torinese, comune del quale è stato anche sindaco per una ventina d’anni, Michellone è entrato in Fiat subito dopo la laurea in Ingegneria meccanica . «Da vero manager dell’innovazione – ha spiegato nella sua laudatio, Cristiana Compagno, ordinario di Strategie di imprese alla facoltà di Economia dell’ateneo friulano –, dal 1989, quando fu nominato amministratore delegato e direttore, ha impresso al Centro ricerche di Orbassano un cambiamento strategico, organizzativo e culturale che ne ha consentito il rilancio aprendo nuove prospettive di sviluppo duraturo». Da «centro di costo» lo trasformò in «centro di profitto» cambiandone la prospettiva. Come? «Ricercando sul mercato – ha sottolineato Compagno – le opportunità di potenziali clienti ai quali vendere non ricerca ma competitività». Consapevole delle forti relazioni tra formazione, conoscenza e innovazione, Michellone ha dato vita ad una collaborazione strutturata con l’università di Udine e ad una qualificata serie di iniziative mirate, anche in ambito locale. «Il trasferimento tecnologico di un grande centro di ricerca – ha spiegato la professoressa Compagno – è anche un veicolo di trasmissione di stimoli per la generazione di autonomi processi innovativi nel sistema e di avvio di circoli virtuosi». In questa direzione vanno la partecipazione, fin dal 1998, alla creazione del Consorzio Friuli innovazione, il sostegno all’avvio dei laboratori del Centro internazionale di ricerca per la montagna (Cirmont) e del Centro ricerche PlastOptica di Amaro, il finanziamento di numerosi progetti di ricerca, fra i quali, quello che ha dato origine al laboratorio di prototipazione rapida e al primo spin-off dell’ateneo friulano e, più recentemente, il supporto all’edizione 2006 del Premio nazionale per l’innovazione che si terrà a Udine. 10.02.2006 Arte, storia e poesia in Ateneo, conferenze del mese di febbraio Martedì 14 e mercoledì 15 porte aperte a tutti gli interessati Arte, poesia, storia, musica e teatro nel mese di febbraio all’università di Udine. Martedì 14 febbraio nella sala convegni di palazzo Antonini, in via Petracco 8, a cura del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali, della Scuola di specializzazione e dottorato di ricerca in storia dell’arte dell’ateneo friulano, dalle 11 alle 13 Barbara Agosti, dell’università della Calabria, parlerà di “Paolo Giovio nella letteratura artistica del Cinquecento. Dalle 15 alle 17 Carlo Sisi, della Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti di Firenze, affronterà la “Scultura dell’Ottocento in Toscana. Temi e contesti”. Dalle 17 alle 19 appuntamento con Enrico Crispolti, dell’ateneo di Siena, per un’“Intervista sulla scultura del Novecento”. Martedì 14 e mercoledì 15 alle 17 nell’aula 7 di palazzo Antonini, in via Petracco 8, via alla due giorni dedicata a Edoardo Sanguneti, organizzata dal dipartimento di Italianistica e dalla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’università di Udine. Martedì 14, Niva Lorenzini, dell’università di Bologna, e Anna Panicali, dell’ateneo friulano, condurranno “Parola, musica e teatro. Incontro con Edoardo Sanguineti”. Mercoledì 15, Carla Marcato e Vincenzo Orioles, dell’università di Udine, introdurranno “La parole nuove. Conferenza di Edoardo Sanguineti”. Mercoledì 15 alle 11 nella sala Florio di palazzo Florio in via Pallaio 8, il dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’università di Udine, nell’ambito del dottorato di ricerca in Scienze dell’antichità, organizza una lezione di Andrea Giardina, de La Sapienza di Roma, su “Res novae e mos maiorum nell’età dei Gracchi”. Edoardo Sanguineti all'Ateneo di Udine Appuntamento martedì 14 e mercoledì 15 febbraio Doppio appuntamento all’università di Udine con Edoardo Sanguineti, per un confronto con il narratore, il poeta, il critico. Una due giorni organizzata dalla facoltà di Lingue e letterature straniere e dal dipartimento di Italianistica dell’ateneo friulano, martedì 14 e mercoledì 15 febbraio alle 17, nell’aula 7 di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. Martedì 14 Niva Lorenzini, dell’università di Bologna, e Anna Panicali, dell’università di Udine, conducono “Parola, musica, teatro”, un incontro conversazione con Sanguineti che leggerà anche alcuni suoi testi. Mercoledì 15 Carla Marcato e Vincenzo Orioles, dell’università di Udine, introducono la conferenza dedicata a “Le parole nuove”, in riferimento all’attività di Sanguineti sullo studio dell’evoluzione della lingua. Edoardo Sanguineti è nato a Genova il 9 dicembre 1930. È stato esponente di punta della neo-avanguardia del Gruppo 63, il movimento istituito nel 1963 da un gruppo di giovani intellettuali, scrittori, poeti, studiosi di estetica, accomunati dalla ricerca di nuove forme espressive. Sanguineti è stato docente di letteratura italiana all’università di Torino, Salerno e Genova, ed è stato impegnato in politica come consigliere comunale della sua città e deputato in Parlamento. È autore di poesie e romanzi, ha scritto libretti per le musiche di Luciano Berio, soggetti per balletti e una riduzione dell’Orlando furioso di Ariosto per la regia teatrale di Luca Ronconi. Ha collaborato con i suoi testi con musicisti e ha scritto un buon numero di saggi. Collaborazioni per studenti: selezione per fare le guide a mostre e laboratori Domande entro giovedì 16 febbraio Faranno le guide alla mostre e ai laboratori allestiti in occasione della sedicesima edizione delle Giornate di diffusione della cultura scientifica, in programma nel periodo marzo-aprile, gli studenti dell’università di Udine che il Centro interdipartimentale per la didattica (Cird) dell’ateneo intende selezionare per avviare rapporti di collaborazione alla tariffa oraria di 7,50 euro. Le domande di ammissione alla selezione dovranno pervenire entro le 12 di giovedì 16 febbraio alla segreteria del Cird, in via delle Scienze 208, a Udine. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 14. Bando e fac simile della domanda sono reperibili presso il Cird oppure anche on line all’indirizzo www.uniud.it/ateneo/normativa, Albo ufficiale, bando n. 45. Per ulteriori informazioni telefonare al numero, 0432 558211. Per partecipare i candidati devono essere iscritti, per l’anno accademico 2005-2006, al secondo anno di corso, o successivi, di uno dei corsi di laurea delle facoltà di Scienze, Ingegneria o Scienze della formazione, e aver superato, entro il 30 settembre 2005, i due quinti degli esami previsti dal piano di studio seguito fino all’anno accademico 2004-2005. La selezione verrà effettuata valutando, ai fini della formazione della graduatoria: frequenza e valutazione dei relativi esami dei corsi di Didattica della fisica, Preparazione di esperienze didattiche, Fisica 1 e 2, Fisica generale 1 e 2; quoziente del rapporto tra numero di esami superati e anno di corso; votazione media degli esami sostenuti integrata dalla valutazione di altri titoli ed esami attestanti specifici requisiti professionali; aver svolto attività di guida alla mostra Gei o altre mostre simili. 11.02.2006 Per l'Ateneo di Udine nuove aule allo Stella matutina L’inaugurazione si terrà il 14 febbraio alle 12 Il futuro campus dell’Ateneo di Udine a Gorizia inizia a prendere forma. Martedì 14 febbraio alle 12, infatti, in via Nizza 36 nel capoluogo isontino, verranno inaugurate le cinque nuove aule ricavate nel complesso dello Stella Matutina gestito dai gesuiti, per un totale di quasi 300 posti. Al taglio del nastro sarà presente il prorettore dell’Università friulana Maria Amalia D’Aronco, assieme al direttore del Centro polifunzionale goriziano Mauro Pascolini e a Nicolò Fornasir, presidente del consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia, che ha curato la “regia” del percorso che porterà alla formazione della futura cittadella accademica. All’inaugurazione interverranno anche il sindaco di Gorizia, Vittorio Brancati, il presidente della Provincia di Gorizia, Giorgio Brandolin, il presidente della Camera di commercio di Gorizia Emilio Sgarlata e il presidente della Fondazione Carigo Franco Obizzi, oltre ad una delegazione della Compagnia di Gesù. Fondamentale per il raggiungimento di questo primo obiettivo, oltre al contributo del Consorzio goriziano, è stato il cospicuo sostegno finanziario della Camera di commercio di Gorizia, che, come ha ricordato il presidente del Consorzio Nicolò Fornasir, «attraverso un congruo impiego delle risorse del Fondo Gorizia, ha reso possibili gli investimenti per il completo e funzionale arredo dei locali». Come sottolinea il direttore del Cego Mauro Pascolini: «grazie a queste nuove aule finalmente gli studenti avranno a disposizione spazi più adeguati per la didattica, luminosi, in un ambiente già finalizzato ad attività di tipo culturale». Un tassello in più verso il futuro campus che si aggiunge al primo passo compiuto dall’Ateneo quest’estate, quando – come ricordò il rettore durante l’inaugurazione dell’anno accademico – acquisì i 2400 metri quadri della Stella Matutina, comprensivi dell’ex cinema. A completare la cittadella degli studi saranno l’area dell’ex Locchi, messa a disposizione da subito dal Comune, fra un anno l’ex Casa Lenassi, destinata al nuovo dipartimento di Scienze della comunicazione, l’aula magna dell’Iti Galilei e, tra due anni, il complesso di Santa Chiara, che sarà sede del Dams. 13.02.2006 A Lignano l'Ateneo di Udine chiama a raccolta i guru dello spettacolo Il 15 febbraio alle 9.30 al centro civico di via Treviso In tempi di tagli finanziari, come si può riuscire ad organizzare eventi culturali di spessore? Qual è il segreto di una manifestazione riuscita? Come funziona la macchina organizzativa di colossi come la Biennale di Venezia o il Teatro Verdi di Trieste o lo Stabile regionale? Per rispondere a queste ed altre domande l’Ateneo di Udine ha chiamato a raccolta i guru dello spettacolo regionale e nazionale, per una giornata di studi a Lignano Sabbiadoro. Durante il convegno, che si terrà il 15 febbraio dalle 9.30 alle 17 al centro civico di via Treviso 2 nella città balneare, verranno al pettine, infatti, tutti i nodi di attualità nell’organizzazione di eventi dello spettacolo. Giunta alla sua seconda edizione, la giornata di studi su ’“Economia e gestione della cultura e dello spettacolo”, organizzata dal master di II livello in Progettazione, economia e gestione degli eventi dello spettacolo mutuato dal corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo della sede goriziana dell’Università di Udine in collaborazione con la facoltà di Economia dell’ateneo friulano, introdurrà l’inizio delle lezioni del corso avanzato del Dams, diretto da Roy Menarini. Fra i relatori figurano nomi di spicco della scena nazionale, come Vincenzo Cavaliere, consulente per Ad hoc culture e direttore tecnico della Fondazione Accademia nazionale di Santa Cecilia, che parlerà dell’ideazione e della progettazione degli eventi culturali e Alan Porta, esponente del The Culture Business di Bologna, che tratterà il tema “La storia delle donne e degli uomini al cinema, Il Biografilm Festival” e Giuseppe Capotorto del Comune di Parma che disserterà dei finanziamenti comunitari agli eventi culturali e di spettacolo. Inoltre al convegno interverranno personalità ben note al pubblico regionale, come Alberto Bevilacqua del Css di Udine, che affronterà il tema del coordinamento artistico di un teatro sperimentale, ma anche Armando Zimolo, sovrintendente del Verdi di Trieste e Stefano Curti, responsabile dell’ufficio marketing e comunicazione del Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia e corrispondente italiano del sito internet teatrale “Playbill on line” di New York, che racconterà l’esperienza del Rossetti nella promozione della cultura. Il giornalista Marco Pacini, invece, parlerà di come si organizza un grande evento charity come il Premio Terzani. A raccontare cosa significa fare spettacolo oggi in Italia dal punto di vista del management sarà poi Andrea Moretti, professore ordinario della facoltà di Economia dell’Università di Udine., che tratterà il tema de “Il prodotto culturale e il suo rapporto con il territorio”. Ad introdurre i lavori con la presentazione del piano didattico del master e della giornata sarà il direttore del corso avanzato del Dams Roy Menarini. A questo evento seguiranno altre giornate di studi, a cadenza più o meno bimensile, con l’obiettivo di affrontare in maniera approfondita alcuni aspetti specifici dell’organizzazione di eventi dello spettacolo, e di costituire un appuntamento fisso per gli addetti ai lavori Salone dello studente 2006, vetrina sulla realtà universitaria friulana Appuntamento venerdì 17 e sabato 18 febbraio Prenderà il via venerdì 17 febbraio alle 9 nell’aula A del polo scientifico dei Rizzi di via delle Scienze 208 a Udine il Salone dello studente 2006, organizzato dall’università di Udine in collaborazione con l’Ente regionale per il diritto allo studio (Erdisu), il Comune e la Provincia di Udine. Trentaquattro gli stand presenti quest’anno alla due giorni, vetrina dell’ateneo udinese che offre una panoramica completa a quanti vogliono conoscere e vivere la realtà universitaria friulana. Accanto alla presentazione delle 10 facoltà, dei 43 corsi di laurea triennale e 46 di laurea specialistica, ci saranno gli stand delle associazioni studentesche, dei servizi territoriali attivi nell’ambito dell’orientamento, di Start Cup e Technoseed, di Cittàteneo, della Regione, del Comune e della Provincia di Udine, del Css teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia. Hanno già dato la loro adesione una trentina di scuole dalle province di Udine, Pordenone, Treviso, Belluno e Venezia. Venerdì 17 febbraio dopo il saluto del rettore Furio Honsell proseguiranno per tutta la mattinata le presentazioni dei corsi di laurea, le visite agli stand e ai laboratori didattico-scientifici e i colloqui con docenti e orientatori. Nel pomeriggio, porte aperte a ragazzi e adulti con tre gli approfondimenti dedicati alle caratteristiche dei corsi di laurea specialistica, alle indicazioni generali utili per comprendere e muovere i primi passi nel mondo universitario, e a tutti coloro che sono interessati a riprendere gli studi, anche in qualità di studente-lavoratore. Dalle 15 alle 16 “Obiettivi puntati sui corsi di laurea specialistica”, dalle 16 alle 17 “Università, istruzioni per l’uso” e dalle 17 alle 18 incontro su “Non è mai troppo tardi per laurearsi”. Il Salone rimarrà aperto anche nella giornata di sabato 18 febbraio dalle 9 alle 13. Al Salone sarà possibile incontrare docenti, orientatori e studenti, cui saranno sottoposti anche i quesiti prodotti nel forum attivato in Internet con i ragazzi delle scuole dal 25 gennaio al 9 febbraio. Negli spazi del Centro servizi informatici e telematici e del Centro linguistico e audiovisivi d’ateneo, gli studenti potranno simulare le prove di inglese e di informatica comuni a tutti i corsi di laurea dell’università, oltre a verificare come ci si iscrive alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso tramite immatricolazione on line. Gli interessati avranno la possibilità di navigare in Internet con connessione Wi-Fi e sperimentare i servizi messi in rete dall’ateneo di Udine. Informazioni su http://www.orientamento.uniud.it/orientamento/salone2006. Dalle Ande a Udine: Hernan Mamani, indio, sciamano e scrittore Giovedì 16 febbraio alle 16 a Palazzo Antonini, Udine Erede di un’antica generazione di curanderos andini, divulgatore delle conoscenze sciamaniche della tradizione spirituale Inca e sacerdote egli stesso, lo scrittore peruviano Hernán Huarache Mamani sarà a Udine, giovedì 16 febbraio alle 16, nell’aula 8 di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, per presentare il suo ultimo romanzo, “La donna dalla coda d’argento”, edito da Mondadori. Nel corso dell’incontro, organizzato dal dipartimento di Lingue e letterature germaniche e romanze dell’università di Udine in collaborazione con l’Associazione laureati in lingue, verrà proiettato un video sull’ambientazione del romanzo e verranno letti alcuni brani del suo nuovo libro. Mamani parlerà anche, aiutato da un filmato, del progetto “Jardín de la vida y de la paz” per fornire ai bambini un’istruzione che vada dalla scuola materna all’università. Si tratta, in pratica, di una scuola, inaugurata nel 2004, dedicata ai bambini più poveri che abitano nella regione peruviana di Arequipa, città ad un migliaio di chilometri da Lima. Gli insegnamenti che impartisce Mamani sono incentrati soprattutto sulla donna e i poteri che la Madre natura le ha conferito, sul rapporto di coppia e sul benessere ed equilibrio personale in armonia con la natura. Oltre a scritti e saggi su scienza, medicina e cultura andina, Mamani è autore di altri due romanzi, “Negli occhi dello sciamano” e “La profezia della curandera”, entrambi editi da Piemme. Mamanni è un indio nato a Chivay, un villaggio della Cordigliera delle Ande, in Perù. Dopo essersi laureato in Economia ha riscoperto le sue origini incaiche fino a diventare curandero. Ha insegnato lingua quechua e cultura andina all’università di Arequipa e da anni sta lavorando ad un progetto di conservazione e diffusione della cultura del suo Paese. La lingua quechua è antichissima. Attualmente è praticata da oltre otto milioni di parlanti, ripartiti, principalmente, in Ecuador, Perù, Bolivia, Colombia, Cile e Argentina. 14.02.2006 Per l'Ateneo di Udine 5 nuove aule e 3 studi per docenti allo Stella Matutina Questa mattina, 14 febbraio, l’inaugurazione degli spazi Primi passi verso la realizzazione del campus dell’Ateneo di Udine a Gorizia. Oggi, 14 febbraio, sono stati inaugurati i nuovi locali per la didattica ricavati nel complesso del centro culturale Stella Matutina di via Nizza 36, gestito dalla Compagnia di Gesù: cinque nuove aule (per un totale di quasi 300 posti), di cui una attrezzata come laboratorio teatrale, e tre studi per docenti, che consentiranno al polo isontino dell’Università friulana di dare una prima importante risposta alla carenza di spazi e ai problemi logistici che ne conseguono. «Il campus sta mettendo radici – ha detto il prorettore, Malia Amalia D’Aronco. Questo è il primo passo ed è un passo significativo: a Gorizia potremo costruire il nostro futuro, che è degli uomini formati e completi». Nicolò Fornasir, presidente del consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia, che ha curato la “regia” del percorso che porterà alla formazione del campus goriziano dell’Ateneo di Udine, ha espresso la sua soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, che costituisce una prima tappa verso la futura realizzazione di una “cittadella universitaria” nel centro urbano di Gorizia, espressione concreta della vocazione universitaria del capoluogo isontino. A questo primo tassello se ne aggiungeranno presto degli altri, come ha ricordato il direttore del centro polifunzionale goriziano Mauro Pascolini. «Entro settembre acquisiremo 15 aule da 25 posti ciascuna all’ex Fermi, da cui ricaveremo 8 locali per la didattica e 3 studi per docenti. Sempre a settembre potremo contare anche sull’auditorium da 270 posti e su un’aula da 60 posti circa all’Iti Galilei». I tempi sono stati confermati dall’assessore provinciale Luciano Migliorini. Il Comune, per parte sua, come hanno assicurato il sindaco Vittorio Brancati e l’assessore Claudio Cressati, entro fine anno concluderà i lavori a Casa Lenassi (destinata al nuovo dipartimento di Scienze della Comunicazione) e entro il primo semestre del 2006 metterà in cantiere le opere al complesso di Santa Chiara, che sarà sede del Dams. Nel centro culturale Stella Matutina sono state ricavate al primo piano quattro aule per la didattica da 50, 60, 75 e 82 posti e uno spazio (con capienza di 15 posti) attrezzato con moquette sul pavimento e luci di scena che, come spiega il direttore del Centro polifunzionale goriziano Mauro Pascolini, «sarà adibito a laboratorio teatrale per il corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo». Inoltre, nel complesso edilizio sono stati attrezzati anche tre studi per i docenti del polo isontino dell’Ateneo di Udine. I locali sono stati concessi in affitto dalla Compagnia di Gesù. L’operazione è stata resa possibile dal contributo finanziario del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario goriziano (che coprirà anche gli oneri di locazione) e dal fondamentale sostegno della Camera di commercio di Gorizia, rappresentata ieri dal presidente. Emilio Sgarlata. Come ha ricordato il presidente del Consorzio Nicolò Fornasir, «attraverso un congruo impiego delle risorse del Fondo Gorizia, la Cciaa di Gorizia ha reso possibili gli investimenti per il completo e funzionale arredo dei locali». L’Università di Udine, poi, ha contribuito con risorse proprie all’allestimento e all’adeguamento funzionale dei locali e alcuni lavori sono stati svolti anche dai padri gesuiti, rappresentati ieri da padre Luigi Della Vecchia, che nell’esprimere la sua «gioia di ospitare i corsi dell’Università di Udine» ha annunciato che «il mio sogno è di riuscire a creare a breve allo Stella Matutina anche degli spazi di studio per gli universitari». All’inaugurazione delle aule dello Stella Matutina sono intervenuti anche il presidente della Fondazione Carigo Franco Obizzi e la presidente del corso di laurea in Relazioni Pubbliche Maddalena Del Bianco. Da Udine al corso di specializzazione della International Dairy School Un udinese tra i 50 studenti europei ammessi Marco Bassi, ventiquattrenne udinese, studente del corso di laurea specialistica in Nutrizione, allevamento e benessere animale della facoltà di Medicina veterinaria dell’ateneo di Udine, si è aggiudicato, con la vincita del concorso di selezione, la partecipazione alla prima edizione del corso internazionale di specializzazione in “Allevamento della bovina da latte”, che si svolgerà alla International dairy school di Wageningen in Olanda dal 19 al 27 febbraio. Il corso è aperto a soltanto 50 studenti selezionati in tutti i Paesi europei. Tre gli italiani ammessi: Bassi e due studenti universitari di Padova e Napoli. «La partecipazione di Bassi al corso internazionale – sottolinea Mauro Spanghero, docente di nutrizione e alimentazione animale, tutor di Bassi nella preparazione della selezione – costituisce un riconoscimento della qualità delle attività didattiche e di ricerca svolte alla facoltà di Medicina veterinaria udinese nel settore dell’allevamento degli animali da reddito e contribuisce a rafforzare la collocazione sempre più internazionale delle attività svolte dall’ateneo friulano». La International dairy school, avviata lo scorso anno e composta da membri della prestigiosa università di Wageningen e della Associazione olandese di allevatori di bovine da latte, si propone come una struttura internazionale di didattica e sperimentazione nel settore delle più moderne tecnologie d’allevamento delle bovine, per perfezionare processi produttivi rispettosi dell’ambiente, del benessere degli animali e orientati alla produzione di latte di alto standard qualitativo. 15.02.2006 Fisco e internazionalizzazione: i regimi impositivi per le imprese Seminario venerdì 17 febbraio alle 15.30, sala Tomadini Il fisco non è uno spettatore neutrale quando l’imprenditore decide di internazionalizzare l’azienda. Il regime impositivo, infatti, è diverso a seconda degli strumenti giuridici utilizzati per realizzare un’operazione di delocalizzazione – produttiva, commerciale o semplicemente logistica –, o per espandere la propria attività all’estero. Per delineare alcuni percorsi idonei a consentire la realizzazione di una corretta pianificazione fiscale internazionale, la facoltà di Economia e il dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Udine, in collaborazione con l’Associazione libere professioni economico-giuridiche, hanno organizzato un seminario sulle “Variabili fiscali nell’internazionalizzazione delle imprese” che si terrà venerdì 17 febbraio alle 15.30 presso la sala Tomadini della facoltà di Economia, in via Tomadini 30, a Udine. Il prof. Carlo Garbarino, dell’università Bocconi di Milano, parlerà di “Strumenti e tecniche di pianificazione fiscale internazionale”; Giampiero Porcaro, docente presso le università di Udine e Bolzano, illustrerà “Il regime impositivo dei dividendi, interessi, royalties di fonte estera”, mentre Samantha Buttus, docente all’ateneo friulano, farà il punto sulla “Delocalizzazione tra obiettivi imprenditoriali e finalità fiscali”. Mario Nussi, professore di Diritto tributario all’università di Udine, modererà l’incontro durante il quale verrà anche presentato il volume di Carlo Garbarino, ”Manuale di tassazione internazionale”, edizioni Ipsoa, Milano. Donati trecentomila euro alla clinica Ematologica Lascito testamentario della signora Guerrina De Stefani Importante donazione a favore della ricerca medica dell’università di Udine. La clinica Ematologica del Policlinico universitario ha ricevuto trecentomila euro frutto di un lascito testamentario della signora Guerrina De Stefani, vedova Agnola, deceduta il 9 febbraio 2005. Un gesto generoso in segno di gratitudine per i risultati ottenuti dalla clinica nella cura di un caro amico di famiglia della signora De Stefani. La somma verrà utilizzata per favorire la ricerca nel campo delle terapie per la cura delle leucemie, dei linfomi e dei mielomi. In particolare, servirà a finanziare un posto di ricercatore dedicato ai trapianti di midollo. «Il Policlinico – ha detto il presidente, Fabrizio Bresadola – è particolarmente grato per questa donazione che riconosce nella clinica un centro di eccellenza scientifica, ma anche un luogo dove ci si fa carico del malato e delle sue problematiche». Negli ultimi cinque anni la clinica Ematologica si è dedicata soprattutto allo sviluppo di programmi di trapianto di cellule staminali emopoietiche – le cellule del midollo osseo a partire dalle quali si differenziano le altre cellule ematiche: globuli bianchi, rossi, piastrine – per la terapia delle leucemie, dei linfomi e dei mielomi utilizzando donatori familiari e da registro, raggiungendo una posizione di riferimento nazionale ed europeo. «La qualità dell’assistenza – spiega il direttore della clinica, Renato Fanin, che ha coordinato due progetti di rilevanza nazionale sul trapianto da donatore – non può prescindere dalla ricerca e l’attenzione scientifica è attualmente rivolta a cellule e molecole implicate nel successo di un trapianto». È stato proprio un lascito testamentario di 500 mila euro, ricevuto alla morte del cav. Carlo Melzi nel novembre 2000 a consentire alla clinica Ematologica di realizzare il Centro trapianti, una delle più prestigiose strutture italiane per trapianti dell’adulto. «Gesti generosi come questi – aggiunge Bresadola – sono molto importanti per mantenere a livello di eccellenza la qualità della ricerca e dell’assistenza in Italia». Donati trecentomila euro alla clinica Ematologica Lascito testamentario della signora Guerrina De Stefani Importante donazione a favore della ricerca medica dell’università di Udine. La clinica Ematologica del Policlinico universitario ha ricevuto trecentomila euro frutto di un lascito testamentario della signora Guerrina De Stefani, vedova Agnola, deceduta il 9 febbraio 2005. Un gesto generoso in segno di gratitudine per i risultati ottenuti dalla clinica nella cura di un caro amico di famiglia della signora De Stefani. La somma verrà utilizzata per favorire la ricerca nel campo delle terapie per la cura delle leucemie, dei linfomi e dei mielomi. In particolare, servirà a finanziare un posto di ricercatore dedicato ai trapianti di midollo. «Il Policlinico – ha detto il presidente, Fabrizio Bresadola – è particolarmente grato per questa donazione che riconosce nella clinica un centro di eccellenza scientifica, ma anche un luogo dove ci si fa carico del malato e delle sue problematiche». Negli ultimi cinque anni la clinica Ematologica si è dedicata soprattutto allo sviluppo di programmi di trapianto di cellule staminali emopoietiche – le cellule del midollo osseo a partire dalle quali si differenziano le altre cellule ematiche: globuli bianchi, rossi, piastrine – per la terapia delle leucemie, dei linfomi e dei mielomi utilizzando donatori familiari e da registro, raggiungendo una posizione di riferimento nazionale ed europeo. «La qualità dell’assistenza – spiega il direttore della clinica, Renato Fanin, che ha coordinato due progetti di rilevanza nazionale sul trapianto da donatore – non può prescindere dalla ricerca e l’attenzione scientifica è attualmente rivolta a cellule e molecole implicate nel successo di un trapianto». È stato proprio un lascito testamentario di 500 mila euro, ricevuto alla morte del cav. Carlo Melzi nel novembre 2000 a consentire alla clinica Ematologica di realizzare il Centro trapianti, una delle più prestigiose strutture italiane per trapianti dell’adulto. «Gesti generosi come questi – aggiunge Bresadola – sono molto importanti per mantenere a livello di eccellenza la qualità della ricerca e dell’assistenza in Italia». 17.02.2006 Salone dello studente 2006: folla di giovani all'inaugurazione Sabato 18 ultima giornata per visitare gli stand «Scegliete il corso di laurea che vi piace di più, cercate di divertirvi perché soltanto in questo modo si riesce davvero ad essere creativi e ad andare oltre le conoscenze già acquisite». La “ricetta” per iscriversi alla laurea giusta arriva direttamente dal rettore Furio Honsell che, all’inaugurazione della tredicesima edizione del Salone dello studente, invita i ragazzi a vivere il momento della scelta universitaria da protagonisti. «Siete voi le eccellenze di questa università. La forza del nostro ateneo sta nell’impegno e nella qualità dei suoi studenti – ha detto il rettore -. Per rendere indimenticabili gli anni dell’università, dovete essere voi i protagonisti. L’università e i suoi docenti vi aiuteranno a trovare la vostra vocazione». All’inaugurazione del salone erano presenti anche Sergio Cecotti, sindaco di udine, Marzio Strassoldo, presidente della Provincia e Ferdinando Milano, presidente dell’Erdisu. Con oltre tremila visitatori e 43 scuole del Friuli Venezia Giulia e del Veneto orientale, l’edizione 2006 del salone dell’orientamento, si avvia a battere ogni record. Una folla di ragazzi ha partecipato alla giornata inaugurale, dimostrando, molto interesse per le presentazioni dei diversi corsi di laurea. «Il salone non è un semplice elenco di corsi e facoltà – hanno sottolineato Marisa Michelini, delegata del rettore per l'Orientamento e il tutorato e Roberto Pinton, delegato del rettore per i servizi di orientamento agli studenti secondari – ma una concreta opportunità di capire cosa significa acquisire determinate competenze e scegliere quelle più adatte per il lavoro che si desidera intraprendere». Ma cosa chiedono i ragazzi? Le domande più frequenti riguardano le differenze sul piano lavorativo fra i diversi corsi di laurea, la possibilità di fare esami all’estero, le materie su cui verte l’esame di ammissione nei corsi dove è previsto, la possibilità di realizzare stage. C’è poi chi chiede se la frequenza delle lezioni è obbligatoria o se le aule sono accessibili anche alle persone con disabilità motoria. C’è tempo ancora sabato 18 febbraio per visitare i 34 stand e conoscere gli obiettivi dei corsi di laurea dell’ateneo friulano. Dalle 9 alle 10 gli studenti potranno partecipare alle presentazioni delle facoltà di Ingegneria, Agraria, Giurisprudenza e Scienze della formazione, dalle 10 alle 11 a quelle della facoltà di Scienze, Veterinaria, Lingue e Medicina, dalle 11 alle 12 a quelle delle facoltà di Economia, Lettere, delle lauree sanitarie e del corso in Biotecnologie. Fino alle 13 sarà possibile visitare i 34 stand, parlare non docenti e studenti e capire come funzionano i laboratori didattico-scientifici. Programma dettagliato e informazioni su http://www.orientamento.uniud.it/orientamento/salone2006. All'Università di Udine nasce un "Industrial liaison office" Il Ministero finanzia il progetto realizzato con Sissa, Napoli e Sannio C’è anche quello dell’Università di Udine fra i 12 progetti finanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca per la creazione e il potenziamento di Industrial liaison office (Ilo), ovvero di uffici di trasferimento delle conoscenze dalle università alle aziende. L’obiettivo è quello di avere strutture di riferimento per aprire concrete forme di collaborazione fra il sistema pubblico della ricerca e il sistema industriale. L’Università di Udine, in particolare, parteciperà al progetto Unisco University-industry community- comunità inter- e intra-universitaria per la trasformazione della conoscenza scientifica in competenza di impresa. Il costo del progetto è di 800 mila euro, ed è stato cofinanziato per 524.300 euro. Capofila di Unisco è l’Ateneo del Sannio (Benevento), partner sono l’ateneo di Udine, la Scuola superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste e la Seconda università di Napoli (Caserta). «L’università di Udine – ha detto il rettore Furio Honsell – è pronta a cogliere ogni strumento innovativo a disposizione. Questo integra le iniziative già avviate con successo nel settore dell’innovazione, allargando lo strumento alla rete nazionale e contribuendo a costituire il sistema regionale del trasferimento tecnologico». Compito del nuovo ufficio sarà quello di realizzare un punto di riferimento stabile per rafforzare i rapporti con il tessuto economico e produttivo locale, in particolare con le piccole e medie imprese (Pmi), al fine di diffondere i programmi e i risultati di ricerca delle università, e di promuovere idonee forme di cooperazione con il tessuto imprenditoriale, per risolvere le problematiche correlate anche al trasferimento tecnologico e al sostegno degli spin-off. Previsti dalla Piano triennale di sviluppo del sistema universitario 2004-2006, i progetti Ilo presentati sono stati 18, dei quali 12 valutati positivamente e quindi ammessi al cofinanziamento. A essi fanno capo 12 università capofila e 30 atenei partner. Cinque i principali risultati attesi: la creazione di una infrastruttura avanzata comune per mappare competenze e gestire informazioni, la condivisione di tecniche di best practices tra personale interno e operatori esterni, l’avvio di almeno 40 team congiunti università-imprese, composti da ricercatori, studenti, tecnici delle imprese, neo e piccoli imprenditori e tirocinanti; la formulazione di almeno 40 “output università-imprese” realizzati dai team, come, ad esempio, contratti di ricerca, business plan per spin off, progetti formativi, il coinvolgimento di almeno 100 Pmi in iniziative di promozione e valorizzazione della ricerca. Terremoto nel Mediterraneo e "catastrofe" in letteratura greca Appuntamento lunedì 20 e giovedì 23 febbraio Nell’ambito delle attività del Laboratorio per la ricerca e la didattica della storia dell’ateneo di Udine, che promuove attività di sperimentazione di nuovi modi di insegnare e studiare la storia attraverso la partecipazione attiva di docenti universitari e della scuola e degli studenti, proseguono nel mese di febbraio i seminari con gli insegnanti sul tema “Catastrofi fra natura e storia – un percorso sulle fonti nella storia medievale, moderna e contemporanea”. Lunedì 20 febbraio dalle 15.30 alle 16.30 nell’aula 8 del polo di scienze della formazione in via Margreth 3, a Udine, Bruno Figliuolo, professore di storia medievale all’ateneo friulano, parlerà del “Terremoto Stato e società nel bacino del Mediterraneo del XV secolo”. Giovedì 23 febbraio dalle 17.30 alle 18.30 sempre nell’aula 8 di via Margreth, Giuseppe Frappa dell’università di Udine affronterà il tema “Catastrofe: storia di una parola nella letteratura greca”. 20.02.2006 Sviluppo turistico del territorio: aperte le iscrizioni al master Domande di ammissione entro venerdì 24 febbraio Formare i futuri manager del settore turistico: professionisti destinati ad inserirsi nelle organizzazioni dei viaggi e dell’accoglienza. È l’obiettivo della quarta edizione del master di primo livello in Sviluppo turistico del territorio organizzato dall’università di Udine in collaborazione con la Camera di commercio di Udine e la Confcommercio di Udine. Per iscriversi è richiesta la laurea triennale, o del vecchio ordinamento, in qualsiasi disciplina, oppure un titolo rilasciato all’estero riconosciuto idoneo dal consiglio del master. È previsto un numero massimo di 25 iscritti. Il corso ha una durata annuale e un valore di 60 crediti formativi. I partecipanti potranno svolgere uno stage di quattro mesi in enti e aziende private e pubbliche. La frequenza alle attività didattiche e allo stage è obbligatoria. Le domande di preiscrizione dovranno pervenire entro venerdì 24 febbraio all’università di Udine, Ripartizione didattica-Sezione servizi agli studenti e ai laureati, via Mantica 3, 33100, Udine o all’Ufficio protocollo dell’ateneo, in via Palladio 8. Manifesto e modulo di ammissione sono disponibili anche on-line all’indirizzo www.uniud.it/didattica/post_laurea, alla voce Master e perfezionamento. Per ulteriori informazioni rivolgersi segreteria organizzativa del master, tel. 0432-249205, http://web.uniud.it/youmust/; o alla segreteria didattica, tel. 0432-556680, [email protected]. L’ammissione è subordinata al superamento di una prova che si terrà giovedì 2 marzo: è previsto un test di cultura generale su turismo e informatica, una prova di conoscenza della lingua inglese, un colloquio individuale e la valutazione del curriculum vitae dei candidati. Verranno accolte anche le domande dei candidati che si laureeranno ad aprile. Il master consentirà di approfondire la conoscenza del sistema turistico analizzando i diversi tipi di aziende turistiche (alberghi, tour operator, ristoranti, operatori congressuali, Aiat, musei, parchi, ecc) anche nel loro rapporto con l’ambiente economico, la domanda e le politiche pubbliche; di potenziare il collegamento con il mondo del lavoro; di attiveranno capacità progettuali, con particolare riferimento allo sviluppo di destinazioni turistiche, e di potenziare il carattere di internazionalità dei partecipanti. Le attività del corso, che ha sede presso la facoltà di Economia dell’ateneo friulano, inizieranno lunedì 20 marzo. Il master si articolerà in aree formative: contabilità, bilancio, programmazione e controllo delle aziende turistiche; economia del turismo e del territorio; economia, tecnologia e management delle aziende turistiche; elaborazione dei dati economici; gestione finanziaria delle aziende turistiche; gestione project work; laboratori Ict per il turismo; legislazione del turismo; marketing e comunicazione dei prodotti e delle destinazioni turistiche; organizzazione e gestione delle risorse umane nelle aziende turistiche; politiche per lo sviluppo della destinazione turistica; tourism English. Pubblicati gli atti del convegno "Ado Furlan nella scultura italiana del Novecento" Il volume, curato da Flavio Fergonzi e Caterina Furlan, sarà presentato mercoledì 22 febbraio alle 17 a Palazzo Montereale-Mantica a Pordenone Sarà il palazzo Montereale-Mantica, nel cuore del centro storico cittadino, a far dar cornice, mercoledì 22 febbraio alle 17, alla presentazione del volume “Ado Furlan nella scultura italiana del Novecento” a cura di Flavio Fergonzi e Caterina Furlan, con la collaborazione di Massimo De Sabbata. Alla presentazione dell’opera, che raccoglie gli atti del convegno di studio che si è svolto nel dicembre del 2004 presso il Convento di San Francesco, saranno presenti, oltre ai curatori, il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, il presidente della Provincia, Elio De Anna, il presidente del Centro iniziative culturali, Giacomo Ros, il presidente della Fondazione Crup, Silvano Antonini Canterin e il direttore del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’università di Udine, Arnaldo Marcone. “Ado Furlan nella scultura italiana del Novecento” edito dalla “Forum”, realizzato con il contributo della Fondazione Crup, della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’università di Udine (dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali), contiene 28 contributi di specialisti di storia dell’arte e dell’architettura del Novecento, suddivisi in due filoni strettamente correlati tra loro. Il primo ha attinenza con la ricostruzione della vita e dell’opera di Furlan che, attivo prevalentemente in Friuli, ma legato a importanti artisti e architetti milanesi e romani degli anni Trenta, soggiornò nella capitale nel pieno sviluppo di quella corrente artistica che va sotto il nome di “Scuola romana”. Il secondo, è inerente la messa a punto degli studi relativi alla scultura italiana del Novecento, con approfondimenti su temi, quali la sindacalizzazione delle arti in età fascista, le istituzioni espositive, il dibattito critico sulla scultura e il rapporto tra architettura e decorazione, offrendo un quadro preciso e metodologicamente aggiornato delle arti in Italia dagli anni Trenta ai Cinquanta del secolo scorso. Cinquecento pagine, dunque, e oltre 350 illustrazioni in bianco e nero che offrono una rilettura storica della figura di Ado Furlan sotto diversi punti di vista, l’ambiente pordenonese e quello romano, il contesto regionale, la sua formazione, i gloriosi anni Trenta, gli interessi culturali dell’artista e l’ampia produzione scultorea. Ricordiamo che le celebrazioni per il centenario della nascita di Furlan frutto della collaborazione tra l’università degli studi di Udine, la Provincia di Pordenone, il Comune di Pordenone, il Centro iniziative Culturali Pordenone e la Fondazione Ado Furlan, sono state scandite da varie iniziative culminate nelle tre mostre attualmente in corso a Pordenone. Fino al 26 febbraio nel Convento San Francesco si potrà ammirare l’esposizione “Lo scultore e le passioni del suo tempo”, nella quale le opere di Ado Furlan dialogano con quelle di altri grandi maestri italiani e stranieri dell’Otto e Novecento, presso la nuova sede Provincia di Pordenone in corso Garibaldi, è aperta la mostra “Scultura in Friuli Venezia Giulia. Figure del Novecento”, mentre la Galleria Sagittaria ospita la rassegna “Artisti e amici romani. Opere 1930-1945”. Cooperazione internazionale: il programma comunitario Tempus Mercoledì 22 febbraio alle 14.30 a Palazzo Antonini, Udine Dal 1990 il programma comunitario Tempus è lo strumento privilegiato della Commissione europea per attivare progetti di cooperazione nel settore dell’istruzione superiore tra gli Stati membri dell’Unione e i paesi partner di Bruxelles: Stati balcanici, dell’Europa orientale, dell’Asia centrale e del Mediterraneo. Per illustrare attività, obiettivi e opportunità di Tempus, il Centro rapporti internazionali (Crin) dell’università di Udine ha organizzato un incontro su “Il programma Tempus: un’opportunità di cooperazione internazionale per le università italiane” che si terrà mercoledì 22 febbraio alle 14.30 nella sala Atti di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine. Dopo l’introduzione del rettore, Furio Honsell, le caratteristiche generali del programma Tempus saranno spiegate da Massimo Plaino, del Centro rapporti internazionali. Seguiranno le relazioni dei professori Saverio Ambesi, Giuseppe Zerbi e Alessio Lokar, rispettivamente sui progetti Tempus di Medicina, Agraria ed Economia. La dirigente responsabile del Crin, Elisabetta Vecchio, fornirà le informazioni tecniche sui moduli applicativi del programma, mentre Sonia Bosero, del Crin, illustrerà le buone pratiche di gestione e rendicontazione dei progetti Tempus. Concluderà i lavori l’intervento del prorettore, Maria Amalia D’Aronco, delegata per i Rapporti internazionali. L’università di Udine coordina tre programmi: “Sviluppo dell’agricoltura biologica in Siberia”, “Sviluppo delle facoltà di Medicina della Repubblica federale di Serbia e Montenegro” e Sviluppo delle facoltà di Economia della Serbia e Montenegro”. Ai programmi possono partecipare università, istituzioni pubbliche e private, industrie, aziende, camere di commercio e associazioni di categoria. I progetti hanno una durata bi o triennale con finanziamenti variabili fra 300 e 500 mila euro. Tempus non si occupa di attività di ricerca ma può fornire borse di mobilità individuali a personale accademico e non che opera nell’ambito dell’istruzione superiore in modo che possa lavorare su specifiche attività in altri paesi. 21.02.2006 Influenza aviaria: i rischi reali Venerdì 24 febbraio alle 16 aula magna Kolbe, a Udine La recente comparsa anche in Italia del virus H5N1 in alcuni volatili selvatici ha riacceso le preoccupazioni per una possibile diffusione dell’influenza aviaria nel nostro Paese. Per fare chiarezza sulla vicenda e informare la cittadinanza con esperti che si occupano quotidianamente del problema, sia dal punto di vista della diffusione della malattia fra i volatili sia dei rischi reali per l’uomo, la facoltà di Medicina veterinaria dell’università di Udine ha organizzato l’incontro pubblico, “Influenza aviaria: i rischi reali”, in programma venerdì 24 febbraio alle 16 nell’aula magna dell’ateneo, in piazzale Kolbe 1, a Udine. Nell’occasione verranno esaminati i vari aspetti legati alla tutela del consumatore, alla situazione dell’industria avicola nazionale e degli allevamenti in Friuli Venezia Giulia e i problemi connessi agli uccelli migratori che interessano la nostra regione. L’incontro si aprirà con gli interventi del rettore, Furio Honsell, del preside della facoltà, Marco Galeotti, e del direttore del dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza alimentare del ministero della Salute, Romano Marabelli. Seguiranno le relazioni di Ilaria Capua, virologa dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, centro di riferimento nazionale per l'emergenza aviaria (Influenza aviaria: eziologia e riflessi zoonosici); Stefano Marangon, direttore sanitario dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Diffusione della malattia e prospettive di controllo); Pierluigi Viale, direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico universitario di Udine (Le dimensioni del problema in patologia umana); Renato Coassin, direttore del servizio Sanità pubblica veterinaria della Regione Friuli Venezia Giulia (Piani di monitoraggio e controllo attivati in Friuli Venezia Giulia); Marco Sandonà, responsabile assicurazione qualità del gruppo Agricola berica (Strumenti normativi e certificazioni volontarie ai fini della tutela delle carni avicole italiane); Domenico Lanari, docente di Zoocolture alla facoltà di Medicina veterinaria dell’università di Udine (Gli allevamenti avicoli in Friuli Venezia Giulia), e Fabio Perco, direttore della stazione biologica dell’Isola della Cona, riserva naturale della foce dell’Isonzo (Gestione dell’avifauna migratoria in rapporto al problema dell’influenza aviaria). «L’influenza aviaria – spiega il preside della facoltà di Medicina veterinaria, Marco Galeotti – è una malattia virale che colpisce gli uccelli, soprattutto polli, tacchini e uccelli acquatici». Dai paesi del Sud Est asiatico il virus è stato portato dai migratori fino in Europa dove sono stati segnalati diversi focolai epidemici nel pollame. «In natura – aggiunge Galeotti – alcune specie di volatili selvatici, specialmente anatidi, anatre e simili, sono portatori sani del virus. Il convegno vuole essere un momento di incontro fra la cittadinanza e gli esperti del settore. Alla fine delle relazioni, infatti, sarà aperto un dibattito al quale tutti potranno partecipare». Per ulteriori informazioni: 0432 558575, [email protected]. Malattie infettive e pronto soccorso: il modello udinese fa scuola Giovedì 23 febbraio alle 9, aula magna Kolbe a Udine Per garantire un approccio corretto e tempestivo alle malattie infettive fin dall’arrivo dei pazienti in ospedale, la collaborazione tra i professionisti dell’emergenza e gli specialisti in malattie infettive deve essere sempre più stretta e continuativa. Dalle favorevoli esperienze di collaborazione maturate presso il polo sanitario udinese nasce l’idea del corso di formazione per medici e infermieri, “Le infezioni alla porta: l’approccio infettivologico all’ingresso in ospedale”, organizzato dalla clinica di Malattie infettive del Policlinico universitario di Udine e dall' Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, che si terrà giovedì 23 febbraio, con inizio alle 9, nell’aula magna Kolbe, in piazzale Kolbe 1, a Udine. Il corso mira alla condivisione di obiettivi e percorsi assistenziali innovativi attraverso la discussione di situazioni verificatesi realmente. Per ulteriori informazioni: 0432 559355. Le relazioni iniziali saranno tenute dal direttore della clinica di Malattie infettive, Pierluigi Viale, e dal direttore del dipartimento di Medicina d’urgenza dell’Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, Rodolfo Sbrojavacca. «Il ruolo dell’approccio infettivologico – spiega Viale – va assumendo un’importanza crescente in rapporto sia alla continua emergenza, o riemergenza, di situazioni cliniche allarmanti dal punto di vista epidemiologico quali la Sars , l’influenza e la tubercolosi, sia al costante incremento di incidenza di infezioni associate a elevati livelli di gravità. È sempre più pressante quindi la necessità di garantire a paziente e società una gestione infettivologica di eccellenza evitando sprechi di risorse per situazioni non gravi e, al contempo, assicurando ai pazienti critici la miglior gestione dell’infezione nel tempo più rapido». Il corso è rivolto, in particolare, a medici specialisti in malattie infettive, medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, anestesia e rianimazione, chirurgia generale e infermieri. Malattie infettive e pronto soccorso: il modello udinese fa scuola Giovedì 23 febbraio alle 9, aula magna Kolbe a Udine Per garantire un approccio corretto e tempestivo alle malattie infettive fin dall’arrivo dei pazienti in ospedale, la collaborazione tra i professionisti dell’emergenza e gli specialisti in malattie infettive deve essere sempre più stretta e continuativa. Dalle favorevoli esperienze di collaborazione maturate presso il polo sanitario udinese nasce l’idea del corso di formazione per medici e infermieri, “Le infezioni alla porta: l’approccio infettivologico all’ingresso in ospedale”, organizzato dalla clinica di Malattie infettive del Policlinico universitario di Udine e dall' Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, che si terrà giovedì 23 febbraio, con inizio alle 9, nell’aula magna Kolbe, in piazzale Kolbe 1, a Udine. Il corso mira alla condivisione di obiettivi e percorsi assistenziali innovativi attraverso la discussione di situazioni verificatesi realmente. Per ulteriori informazioni: 0432 559355. Le relazioni iniziali saranno tenute dal direttore della clinica di Malattie infettive, Pierluigi Viale, e dal direttore del dipartimento di Medicina d’urgenza dell’Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, Rodolfo Sbrojavacca. «Il ruolo dell’approccio infettivologico – spiega Viale – va assumendo un’importanza crescente in rapporto sia alla continua emergenza, o riemergenza, di situazioni cliniche allarmanti dal punto di vista epidemiologico quali la Sars , l’influenza e la tubercolosi, sia al costante incremento di incidenza di infezioni associate a elevati livelli di gravità. È sempre più pressante quindi la necessità di garantire a paziente e società una gestione infettivologica di eccellenza evitando sprechi di risorse per situazioni non gravi e, al contempo, assicurando ai pazienti critici la miglior gestione dell’infezione nel tempo più rapido». Il corso è rivolto, in particolare, a medici specialisti in malattie infettive, medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, anestesia e rianimazione, chirurgia generale e infermieri. 22.02.2006 Think tank Università-Coldiretti sulle energie rinnovabili con materie prime agricole Conferenza stampa il 24 febbraio con Honsell, Bonfanti e Zbogar Sarà presentata ufficialmente il 24 febbraio alla stampa e ai ricercatori una nuova iniziativa fra Università di Udine e Coldiretti del Fvg nel settore dell’innovazione energetica, un “think tank” che avrà l’obiettivo di sviluppare le conoscenze nel settore delle energie rinnovabili con materie prime di origine agricola nel quale l’Italia è la Cenerentola in Europa. Saranno il magnifico rettore prof. Furio Honsell, il presidente dell’azienda agraria universitaria Servadei prof. Pierluigi Bonfanti, il preside della facoltà di Agraria dell’ateneo friulano Angelo Vianello, il presidente di Coldiretti del Fvg Dimitri Zbogar e il direttore Oliviero Della Picca a illustrare l’articolato progetto di ricerca del think tank. Nel corso della conferenza stampa saranno presentati anche tre progetti concreti, alla cui realizzazione collaboreranno l’Università e i tecnici di Coldiretti. All’incontro saranno presenti il prof. Luciano Ceccon, docente di tecnologia dei cicli produttivi; il prof. Gioacchino Nardin, docente di Impianti industriali e delegato del rettore per la valutazione delle problematiche e l’impiantistica energetica; il prof. Romano Giovanardi, docente di agronomia; il prof. Roberto Chiumenti, docente di costruzioni rurali e territorio e agroforestale; il prof. Franco Rosa, docente di economia e estimo rurale; il prof. Giampaolo Vannozzi, docente di agronomia e coltivazioni erbacee; il prof. Alessandro Trovarelli, docente di Chimica Industriale e tecnologica e il dott. Roberto Iodice, direttore del Ceta (Centro di ecologia teorica e applicata). La conferenza stampa si terrà il 24 febbraio alle 12 all’azienda agraria universitaria Servadei in via Pozzuolo 324 a Udine. Seguirà un brindisi con i prodotti del territorio. COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO UNIVERSITA' - COLDIRETTI FVG Seminario con Gabriele Basilico, fotografo dell'architettura Appuntamento venerdì 24 febbraio al Campus dei Rizzi Riprendono con l’avvio del nuovo anno accademico le iniziative culturali “AAA. Arti Artefatti Architetture”, organizzate dal corso di studi in architettura dell’ateneo di Udine e dedicate all’approfondimento e alla diffusione di tematiche inerenti il progetto, la costruzione, la rappresentazione e la diffusione dell’architettura. Venerdì 24 febbraio alle 15, nell’aula D del polo scientifico dell’università di Udine in via delle Scienze 208, Gabriele Basilico, tra i più noti fotografi italiani di architettura, terrà il seminario dal titolo “La città sparpagliata”. «Vedo la città – scrive Basilico come un grande corpo che respira, un corpo in crescita, in trasformazione e mi interessa coglierne i segni, osservarne la forma, come un medico che indaga le trasformazioni del corpo umano. Cerco in continuazione ogni punto di vista, come se la città fosse un labirinto e lo sguardo cercasse un punto di penetrazione». Basilico sarà introdotto dall’intervento “Paesaggi costruiti” del fotografo di architettura Marco Zanta. Gabriele Basilico (Milano 1944) è uno dei più noti fotografi italiani di architettura riconosciuto al livello internazionale. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private internazionali e il suo lavoro è stato esposto presso musei e istituzioni, gallerie private italiane ed europee. Laureato in architettura, i suoi campi d’azione privilegiati sono il paesaggio industriale e le aree urbane. «Con le mie immagini – appunta Basilico - amo indagare la realtà delle periferie delle grandi metropoli, trovo molto interessante lavorare su di esse, è come un tentativo di rileggere nei sobborghi una realtà ricostruita dalla mia sensibilità». Nel 1982 il fotografo milanese realizza un ampio reportage sulle aree industriali della sua città, “Ritratti di fabbriche”. Nel 1985 è invitato dal governo francese a far parte del gruppo di noti fotografi impegnati nella Mission Photographique de la DATAR (Délégation a l'Aménagement du Territoire et à l'Action Regionale), la più vasta e articolata campagna fotografica realizzata in Europa in tutto il XX secolo per documentare le trasformazione del paesaggio transalpino. Il suo contributo a la Mission viene esposto nella grande collettiva a Parigi nel Palais de Tokyo (1985). Seguono anni di intenso lavoro in cui si alternano commissioni pubbliche e ricerche sul territorio che sono state raccolte in libri “culto” come: Italia&France, Bord de Mer, Porti di Mare, Paesaggi di Viaggi, Scambi, L' esperienza dei luoghi, fino all'esperienza “sconvolgente” della serie realizzata nella martoriata Beirut (Basilico Beyrouth 1994). The Interrupted City (1996) è un lavoro su Milano, la città in cui Gabriele Basilico è nato, vive e lavora. Nel 1996 la giuria internazionale della VI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia gli attribuisce il premio Osella d’Oro per la fotografia di architettura contemporanea. Il tema dell'identità della città tra preesistenza storica e sviluppo contemporaneo, tra distruzione e ricostruzione postbellica, tra utopia urbanistica e cantiere per il futuro, è ben rappresentato dal lavoro sulla città di Berlino del 2000, conseguente ad un invito ricevuto dalla DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst). Nel 2000 Basilico riceve il premio dell’INU, Istituto Nazionale di Urbanistica, per il suo contributo alla documentazione fotografica dello spazio urbano contemporaneo. Nel 2003 esce il suo libro Beirut 1991 (2003) Il fotografo italiano viene inviato con altri autori contemporanei quali Robert Frank, Josef Koudelka, René Burri, Raymond Depardon e Fouad Elkoury a comporre quella che sarebbe rimasta negli anni a venire la “memoria storica” di un'epoca di devastante follia. Il suo nuovo libro “Scarred city” presenta 161 fotografie inedite , realizzate tra il 2001 e il 2004 che affrontano il tema della periferia. Marco Zanta (1962) vive e lavora a Treviso. Ha cominciato ad occuparsi di fotografia all’inizio degli anni Ottanta. Nel 1991 è invitato a documentare i nuovi stabilimenti progettati da Afra e Tobia Scarpa per il gruppo Benetton. Ha partecipato a numerose campagne fotografiche su Prato, Milano, Spilimbergo (Ud), Venezia. Tra le varie esposizioni ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1997, ha esposto al Musée des Beaux Arts di Charleroi, a palazzo Fortuny di Venezia, alla Galerie Contretype di Bruxelles, e, ancora, a Bari, Firenze, Milano. Tra le pubblicazioni, Iconema, Rumore Rosso, The Space Between. Photographs about Japan, Lontano. Ha ricevuto il Premio Orvieto Fotografia, 2001, il Premio Oscar Goldoni, Modena per la Fotografia, 2001, il Programme Mosaique, Centre National de l’Audiovisuel (CNA), Luxembourg, 2003. 23.02.2006 Biotecnologie sanitarie: ultimi giorni per iscriversi alla laurea specialistica Fino a martedì 28 febbraio in Ripartizione didattica C’è tempo fino a martedì 28 febbraio per iscriversi, nella sede della Ripartizione didattica d’ateneo in via Mantica 3 a Udine, dal lunedì al venerdì dalle 9.45 alle 11.45, al corso di laurea specialistica in Biotecnologie sanitarie, il nuovo corso interfacoltà attivato quest’anno dall’università di Udine. Gli obiettivi formativi del corso riguardano in particolare gli ambiti di interesse della medicina rigenerativa, le patologie in cui è prevedibile lo sviluppo di tecnologie innovative e l’applicazione di cellule staminali, la progettazione e conoscenza delle possibilità applicative dei biomateriali. Gli iscritti potranno optare per biotecnologie sanitarie indirizzo medico o indirizzo delle biotecnologie veterinarie. I laureati specialisti di indirizzo medico potranno operare in enti o centri di ricerca pubblica o privata e in aziende del settore biotecnologico/biomedico/farmaceutico con particolare riguardo a quelli che operano nel campo della medicina rigenerativa. I laureati del corso di laurea specialistica in biotecnologie sanitarie, indirizzo biotecnologie veterinarie, sono professionisti altamente qualificati a dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e a coordinare programmi di sviluppo e di sorveglianza delle biotecnologie applicate alle Scienze animali e veterinarie, tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici e di tutela ambientale. Pubblicato il bando Socrates/Erasmus per contributi UE per studiare in Europa Compilazione delle candidature entro giovedì 2 marzo L’Università di Udine ha pubblicato il bando per l’assegnazione di contributi dell’Unione europea alla mobilità studenti per l’anno accademico 2006/2007 nell’ambito del programma Socrate/Erasmus. Le borse a disposizione per soggiorni di studio da 3 a 12 mesi sono oltre 350, con destinazione in più di 150 università di tutta Europa. Sono ammessi alla selezione di assegnazione gli studenti regolarmente iscritti a un corso di laurea triennale, specialistica o di diploma di specializzazione, di dottorato di ricerca o master, che non abbiano già beneficiato di contributi Socrates/Erasmus e Lingua e che non usufruiscono di altre borse di studio finanziate dall’Unione europea. La scadenza del bando, reperibile on line all’indirizzo http://www.uniud.it/didattica/servizi_studenti/programma_socrates, è fissata alle 12 di giovedì 2 marzo. Per presentare la propria candidatura, gli studenti devono compilare on line il modulo della domanda disponibile su Sindy. Non dovranno consegnare copia cartacea al Centro rapporti internazionali d’ateneo, ma sarà cura del candidato conservare una copia cartacea del modulo come prova dell’avvenuta candidatura. Gli studenti dovranno inserire on line anche la lettera di motivazione, e potranno indicare eventuali certificati di conoscenza delle lingue straniere. I dottorandi, gli iscritti a master e a corsi di laurea interfacoltà devono compilare la domanda cartacea scaricabile on line e consegnarla al Centro rapporti internazionali in via Palladio 2 a Udine, insieme alla lettera di motivazione e agli eventuali attestati di conoscenza delle lingue straniere. 24.02.2006 Come si spiega l'economia a Nordest dal globale al locale Massimo Massaro ospite di Relazioni Pubbliche a Gorizia il 1° marzo Quale strategia dovrebbero adottare le aziende friulane per farsi conoscere? Quali assi nella manica dovrebbero giocarsi per essere ugualmente vincenti nell’ambito locale come in quello globale? Come nasce un quotidiano leader del giornalismo finanziario italiano? A queste e ad altre domande risponderà un relatore d’eccezione, ospite dell’Ateneo di Udine a Gorizia: Massimo Massaro, capoarea Nordest del Sole 24 ore, che mercoledì 1 marzo dalle 10 alle 13 a Palazzo Alvarez (aula P), sede del polo goriziano dell’Università friulana sarà il protagonista di un incontro dal titolo la comunicazione economica: dal globale al locale, organizzato dall’associazione culturale Prospettive, formata da laureati del corso in Relazioni Pubbliche, e dall’associazione studentesca Asgo, in collaborazione con i professori Luca Brusati e Francesco Pira. Temi della mattinata saranno la gestione della comunicazione dal punto di vista dell’azienda, il giornalismo finanziario e il rapporto tra un giornale come il Sole 24 ore e il mondo dell’economia italiana ed internazionale in un momento come l’attuale, di profondi cambiamenti e di innovazione continua. Gli stessi docenti faranno da spalla all’illustre ospite per sviluppare la discussione su temi legati al corso di laurea in Relazioni Pubbliche, di sicuro interesse per gli studenti e per le autorità cittadine che interverranno. Il giornalismo ed il mondo dell’informazione legata all’economia è stato troppo spesso criticato e messo sotto accusa, soprattutto nell’ultimo periodo. Un’opportunità come quella messa a disposizione a Palazzo Alvarez potrà aiutare il pubblico a conoscere meccanismi e realtà che altrimenti rischierebbero di restare confinati fra gli addetti ai lavori. Biotecnologie orientate all'impresa: disponibili cinque borse di studio di 2500 euro Incontro informativo lunedì 27 febbraio alle 12, ai Rizzi Cinque borse di studio annuali di 2500 euro. È l’opportunità messa a disposizione di chi è interessato ad iscriversi al corso di laurea internazionale in Biotecnologie orientate alla creazione d’impresa, organizzato dalla facoltà di Medicina veterinaria dell’università di Udine in consorzio con altre otto università italiane e straniere. Requisito essenziale: una buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata. Il preside, Marco Galeotti, terrà un incontro per illustrare le caratteristiche del corso di laurea e le modalità di iscrizione lunedì 27 febbraio, alle 12, nella sala riunioni del polo scientifico dei Rizzi, in via delle Scienze 208, a Udine. Le lezioni dell’anno accademico 2005-2006 stanno infatti per iniziare ma c’è ancora la possibilità di iscriversi fino a venerdì 3 marzo. Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria studenti, in via delle Scienze 208, tel. 0432 558380, oppure alla presidenza della facoltà di Medicina veterinaria, tel. 0432 558575/6, [email protected]. Tutte le attività didattiche si tengono in inglese, principalmente presso l’università di Perugia. Oltre all’università di Udine, fanno parte del consorzio che organizza il corso quelle di Perugia e Lecce, il King’s College di Londra, la Charles University di Praga, e gli atenei di Bonn, Budapest, Gdanks e Lisbona. Il piano di studi comprende insegnamenti e attività di laboratorio sugli aspetti biologici del mondo animale e vegetale, biotecnologie microbiche e applicate ai mammiferi, applicazione delle biotecnologie in diversi settori, bioinformatica, ingegnerizzazione di molecole e tessuti, aspetti legali delle proprietà intellettuali, economia ed etica in biotecnologia. L’ultimo semestre del triennio è dedicato allo svolgimento di un progetto di ricerca che può essere sviluppato sia in università, sia presso un’azienda, in Italia o all’estero. Think tank Università-Coldiretti sulle energie rinnovabili con produzioni agricole regionali Zbogar e Honsell: “Anche la Regione deve fare la sua parte” E’ stata presentata ufficialmente questa mattina alla stampa e ai ricercatori una nuova iniziativa fra Università di Udine e Coldiretti del Fvg nel settore dell’innovazione energetica, un “think tank” con l’obiettivo di sviluppare le conoscenze nel settore delle energie rinnovabili con materie prime di origine agricola nel quale l’Italia è la Cenerentola in Europa. E, nel segno della concretezza che questa nuova iniziativa vuole avere fin dall’inizio, sono stati presentati anche tre progetti di collaborazione fra Università di Udine, Crita, Ceta, Coldiretti e Ciase. Ad illustrare l’iniziativa del think tank e i progetti sono stati il rettore prof. Furio Honsell, il presidente dell’azienda agraria universitaria Servadei Pierluigi Bonfanti, il preside della facoltà di Agraria Angelo Vianello, il prof. Romano Giovanardi, il presidente di Coldiretti del Fvg Dimitri Zbogar e il direttore Oliviero Della Picca. Ma perché il think tank sull’energie rinnovabili di origine agricola? “Perché siamo convinti – ha detto Zbogar - che l’agricoltura multifunzionale possa contribuire in maniera significativa alla risoluzione del problema energetico e del problema ambientale ad esso collegato. Stimoliamo e sosteniamo con forza, quindi, tutte le iniziative che propongono modelli di sviluppo economico sostenibili dal punto di vista ambientale e che possono anche rappresentare una opportunità di reddito per le imprese agricole, nell’ottica proprio di un percorso virtuoso che da un problema sviluppa una soluzione che è a sua volta una opportunità ed una risorsa”. “Credo sia doveroso per l’Università di Udine, anche alla luce della positiva esperienza con Coldiretti sul fronte legislativo (la proposta di legge per la ricomposizione fondiaria nell’area montana) mettere sul piatto – ha detto Honsell – le migliori energie per contribuire a dare soluzione a un problema che rappresenta una delle sfide maggiori del nostro tempo, quello energetico”. L’accordo è stato sancito dal rettore dell’Università di Udine, affiancato dai professori Romano Giovanardi, Pierluigi Bonfanti, presidente dell’azienda agraria “Servadei” e Angelo Vianello, preside della facoltà di Agraria e presidente del Crita, il Centro di Ricerca ed Innovazione Tecnologica in Agricoltura. L’intento non è solo quello di stimolare nuovi filoni di studio, ottimizzare le ricerche in corso, individuare le competenze già presenti e crearne di nuove, ma anche quello, come accennato, di dare avvio a progetti concreti nei settori maturi. “In Fvg ci sono circa 90.000 ettari coltivati a mais, dei quali una parte dovrà essere a breve riconvertita – come ha spiegato Della Picca - mentre nell’area montana la produzione legnosa disponibile è di gran lunga superiore a quella prelevata. Se si considera che in Fvg solo l’8% dell’energia elettrica è derivata da produzioni rinnovabili, tutte idroelettriche, e se si considera che nella vicina Carinzia il 20% della superficie agricola è destinata a produzioni energetiche, si capisce quanto siamo in ritardo, ma anche quanti spazi di sviluppo ci siano davanti a noi utilizzando un sistema di imprese a rete nel pieno dell’ambiente”. Ma ecco i tre progetti, illustrati dal prof. Romano Giovanardi. Il primo è un progetto per lo sviluppo della filiera produttiva delle biomasse combustibili da colture erbacee ed arboree; il secondo riguarda la produzione di biogas da allevamenti animali, mentre il terzo è un progetto di collaborazione di più ampia portata e riguarda lo studio delle azioni da attivare a sostegno delle energie rinnovabili di origine agricola. In questo contesto anche la Regione deve fare la sua parte e diventare protagonista per il sostegno delle filiere agroenergetiche prevedendo adeguate misure nella stesura del piano di sviluppo rurale (Psr) e del piano energetico regionale (Per). Erano fra gli altri presenti il prof. Luciano Ceccon, docente di tecnologia dei cicli produttivi; il prof. Gioacchino Nardin, docente di Impianti industriali e delegato del rettore per la valutazione delle problematiche e l’impiantistica energetica; il prof. Roberto Chiumenti, docente di costruzioni rurali e territorio e agroforestale; il prof. Franco Rosa, docente di economia e estimo rurale; il prof. Giampaolo Vannozzi, docente di agronomia e coltivazioni erbacee; il prof. Alessandro Trovarelli, docente di Chimica Industriale e tecnologica, il prof. Roberto Iodice, direttore del Ceta (Centro di ecologia teorica e applicata), il direttore del Ciase dott. Loris Merlino, i direttore delle federazioni provincia di Coldiretti di Udine, Pordenone, il presidente del Consorzio Agrario Carlo Colussi. 27.02.2006 Liberalizzazione dei servizi in tema di gas ed energia, Maresca "rapporteur" Nomina dal Foro europeo dell’energia e dei trasporti Maurizio Maresca, ordinario di diritto internazionale all’università di Udine, è stato nominato dal Foro europeo dell’energia e dei trasporti, l’organo interno della Commissione europea che prepara gli atti normativi e le Comunicazioni della Commissione in materia di trasporti ed energia, rapporteur nella Comunicazione sui diritti degli utenti nell’ambito della liberalizzazione dei servizi in materia di energia e gas. Maresca, dunque, dovrà redigere il rapporto sui servizi di interesse generale che sarà sottoposto ad approvazione del Foro europeo, e che costituirà l’ossatura di una Comunicazione in tema di liberalizzazione dei servizi in materia di gas ed energia in rapporto ai diritti degli utenti (imprese e consumatori). La compatibilità tra liberalizzazione del mercato, sviluppo economico e tutela degli utenti rappresenta il nuovo obiettivo che la Commissione europea e gli Stati membri si sono dati. «Com’è noto – spiega Maresca – la liberalizzazione dei mercati energetici ha determinato vari problemi, soprattutto sotto il profilo del livello delle tariffe, ad esempio altissimo in Italia rispetto a quello praticato nei Paesi vicini, anche per l’impossibilità dei consumatori di acquisire energia sul mercato libero». L’università di Udine coordina sette istituti, appartenenti alle università di Trieste, Milano, della Tuscia e Cattolica di Piacenza, per l’elaborazione di un progetto di interesse nazionale (Prin) sui servizi di interesse generale. La nomina di Maresca da parte del Foro europeo rappresenta un riconoscimento di impegno dell’ateneo friulano nella tematica dei diritti degli utenti nell’ambito dei servizi di interesse generale. L'Università di Udine festeggia 28 anni Inaugurazione dell’anno accademico 2005-2006 mercoledì 1° marzo Dieci facoltà, ventotto dipartimenti, 43 corsi di laurea triennale e 46 di laurea magistrale, 18 master universitari molti dei quali d’intesa con istituzioni locali, 19 corsi di dottorato di ricerca, 29 Scuole di specializzazione, un Policlinico universitario a gestione diretta con 18 cliniche e 8 istituti e con oltre 850 operatori, un’Azienda Agraria, una Casa Editrice. Sono i numeri dell’Università di Udine che mercoledì 1° marzo alle 10 nell'aula magna di piazzale Kolbe, (via Chiusaforte) inaugurerà l’anno accademico 2005-2006, il 28° della sua storia. L’ateneo friulano si estende oggi su un campus diffuso costituito da cinque poli, a Udine, Pordenone (oltre 1000 studenti), Gorizia (oltre 2000 studenti), Cormòns, Gemona, e svolge inoltre attività didattica e di ricerca a Cividale, Mestre, Tarcento, Gradisca, Tolmezzo, Lignano, Amaro. Dopo la relazione del Rettore, Furio Honsell, ci saranno gli interventi di Michele Lorenzon, rappresentante degli studenti, e di Carla Rigon, rappresentante del personale tecnico-amministrativo. Proseguendo in quella che dall’anno scorso vuole diventare una tradizione, è previsto anche l’intervento del presidente della Regione, Riccardo Illy. La cerimonia si concluderà con l'intervento di Giuseppe Morandini, presidente della Piccola Industria di Confindustria. La prolusione è stata affidata quest’anno a Carlo Tasso, docente di Sistemi di elaborazione dell’informazione e preside della facoltà di Scienze, che parlerà de “L’informatica per la società della conoscenza”. La cerimonia prevede anche la distribuzione dei riconoscimenti al personale collocato in quiescenza e si concluderà e con il canto del “Gaudeamus”. In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, prima dell’inizio della cerimonia, alle 8.30 l’arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, celebrerà la Santa Messa nella chiesa di S. Cristoforo, in piazzetta S. Cristoforo a Udine. Complessivamente l’Ateneo di Udine muove oltre 20mila persone: 723 tra docenti e ricercatori, 570 tra tecnici e amministrativi, 726 docenti esterni, sono attualmente iscritti oltre 16mila studenti e circa un migliaio tra assegnisti di ricerca, borsisti, specializzandi e dottorandi di ricerca. Dalla sua nascita ad oggi, l’Università di Udine ha creato ben 18.500 laureati. Numerose le attività che l’università ha portato avanti in questi anni. Ha attivato uno dei cinque centri di eccellenza ministeriali di area medica in Italia, il “Mati”, sulla neurofisiologia e plasticità muscolare in condizioni di stress, sette centri interdipartimentali in tecnologie ambientali, sistemi informativi territoriali, fluidodinamica, didattica disciplinare, friulano, medicina rigenerativa e ingegneria tissutale, sicurezza e gestione di emergenze e incidenti rilevanti. Ha al suo attivo oltre 2.400 convenzioni con imprese e istituzioni per attività di tirocinio, una trentina di convenzioni operative con associazioni di categoria e professionali, oltre 200 con istituti scolastici dall’infanzia a quelle secondarie per attività di tirocinio, orientamento e ricerca in didattica. In questi anni le facoltà dell’Ateneo di Udine si sono sviluppate intorno a specificità che le caratterizzano sul piano nazionale e le valorizzano sul piano internazionale: tecnologie agroalimentari, ambientali, conservazione dei beni culturali, informatica, ingegneria gestionale, lingue, scienze bancarie, trapiantologia, diritto dell’Unione Europea.