2 | ADN KRONOS - LABITALIA Martedì 27 marzo 2012 il Giornale del Piemonte OCCUPAZIONE IN BREVE Dall’uovo di Pasqua spuntano mille lavori Quando le aziende cambiano manager Le agenzie ex interinali scaldano i motori per i nuovi avviamenti da Roma Ricerche di personale dall’uovo pasquale? Tra addetti alle vendite e alle casse, camerieri e commessi,non sono poche le opportunità di impiego offerte in questo periodo dalle agenzie per il lavoro. A cominciare dal periodo delle festività di Pasqua. «La primavera -spiega a LABITALIAStefano Agarossi di ManpowerGroup- è un momento importante anche per quanto riguarda l’industria, e le opportunità di assunzione con contratti di somministrazione aumentano a partire proprio da questo periodo anche per la produzione.I profili più ricercati sono sempre quelli più qualificati e specializzati, con competenze elevate e trasversali che permettano alle aziende di competere in un mercato che si prospetta ancora difficile anche per il trimestre che sta per iniziare. Si cerca soprattutto personale di vendita, commessi, cassieri, e profili specializzati nei diversi settori alimentari (banconisti macelleria, pescheria, panetteria-pasticceria, gastronomia, salumeria), oltre ad addetti distribuzione scaffali». Come spiega a LABITALIA Russo, referente di Gi Group, «sostanzialmente fino a questo momento stiamo registrando un andamento delle richieste in linea con quello dell’anno scorso, non registriamo dati che ci facciano pensare a un aumento delle richieste o a una loro diminuzione. Abbiamo riscontrato in questo perio- do un aumento delle richieste da parte delle aziende della Gdo in corrispondenza con le festività pasquali. Inoltre, abbiamo avuto un aumento delle richieste di addetti alle casse, visto che adesso ci sono più turni da dover coprire». Registra ancora Gi Group, «per quanto riguarda il settore lusso, abbiamo avuto richieste da parte dei nostri clienti del settore moda per addetti alle vendite da impiegare nelle boutique di Firenze, Venezia, Porto Cervo, Portofino, Capri,visto che per queste attività in questo periodo si apre la stagione turistica». Senza dimenticare, spiega Russo, che «sono state diverse richieste di personale dal settore turistico-alberghiero». Per il picco pasquale e in vista della stagione estiva, ancheAdecco sta registrando, come spiega Loira Rossi a LABITALIA, «un aumento considerevole di ricerche del personale nel settore del turismo rispetto allo scorso anno, in particolare per il comparto aeroportuale con 40 addetti al check in a Firenze, 40 assistenti di volo Roma e Malpensa, 30 addetti imballaggio bagagli sui principali aeroporti, 30 operatori unici aeroportuali, 10 addetti al cambio valuta, agenti di rampa, manutentori». Più stabile, spiega Rossi, la ricerca per quanto riguarda hotel e ristoranti. C’è un picco di richieste, secondo Rossi, anche «per il settore fashion dove i profili più richiesti sono: sales assistant settore luxury, store manager, hostess di eventi, vestieriste soprattutto nelle città meta del turismo pri- maverile come Firenze, Milano, Roma, Venezia». Secondo l’agenzia per il lavoro Openjob Metis il «quest’anno - spiega a LABITALIA Piccolo - la quasi totalità delle opportunità lavorative legate all’avvicinarsi della Pasqua è generata dall’industria alimentare, in particolare dolciaria, che ricerca in tutta Italia più di 100 addetti alla produzione e al confezionamento. Inoltre, crea un indotto di egual misura principalmente nei settori logistica e trasporti». Anche nel periodo pasquale non mancano le ricerche tecniche come quelle portate avanti in questo periodo da Randstad , che «seleziona in questo periodo ingegneri e disegnatori, progettisti elettrici e agenti di commercio e monomandatari. Ma anche project manager, sistemisti e programmatori. Senza dimenticare molte posizioni aperte nel settore metalmeccanico e in quello informatico». Certificato malattia è contestabile INCA - CGIL STUDIO DELLA CONFAPI Piccole imprese: solo una su tre ha ottenuto l’ok per un fido bancario ROMA. Per le pmi è allarme credito. Oltre il 56% delle pmi ha chiesto alle banche di poter ampliare i propri affidamenti, ma solo il 36% ha ottenuto, almeno in parte, risposte positive. Per il 19% però c’è stato un netto rifiuto da parte degli istituti di credito, che ha costretto molte piccole imprese a chiudere i battenti. Questa la fotografia scattata dal effettuato da Confapi Milano e presentato alla Camera di commercio nel corso di una tavola rotonda, «Recessione economica e credit crunch, imprenditori e istituzioni a confronto», cui hanno preso parte, tra gli altri, oltre al presidente di Confapi Paolo Galassi, il presidente della Camera di commercio di Milano Carlo Sangalli, il vicepresidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli, il direttore generale della direzione strategie e mercati finanziari dell’Abi Gianfranco Torriero. L’aspetto che più ha sorpreso Confapi è la scarsa trasparenza su questo tema da parte del sistema bancario che nel 46% dei casi non ha neppure reso noto il rating assegnato all’azienda e, anche quando lo comunica, nell’81% dei casi non lo ha fatto per iscritto. «Il 49% degli imprenditori - osserva Galassi - prevede di non dar vita, nel 2012, a investimenti. Ai clienti che non rispettano le scadenze di pagamento, spesso grandi aziende o la pubblica amministrazione, si aggiungono le banche, che fanno venir meno il tradizionale supporto alla crescita delle imprese, e la prossima entrata in vigore delle regole previste da Basilea 3. Tutti i piccoli e medi imprenditori che hanno già dato tutte le loro garanzie cosa d’altro possono dar se non un’economia migliore e un’occupazione in crescita?». Di tutto questo, sostiene Galassi, «diamo sempre e solo la colpa alle banche, ma non è solo così, è colpa di un sistema politico nazionale. O questo governo si mette in testa di puntare sul Pil o noi l’Italia non la tiriamo fuori dalla crisi». Per il rappresentante dell’Abi, Torriero, «il mondo bancario sta studiando tutta una serie di misure per interveni- Il lavoro in somministrazione promette nuove opportunità lavorative in linea con la Pasqua 2011, soprattutto nell’alimentare re, in una fase negativa come l’attuale, a sostegno delle imprese. Sono tutte misure che immaginano l’utilizzo dei fondi messi a disposizione della Bce e in particolare con una operatività che permette di mantenere il tasso originale di finanziamento per la durata di tre anni». Per il presidente della Camera di commercio di Milano, Sangalli, «la stretta creditizia è diventata un’emergenza per le piccole e medie imprese e di conseguenza per l’economia italiana entrata in recessione: è dunque urgente ridare ossigeno al sistema imprenditoriale per ritornare a vedere la luce della crescita. Proprio per questo stiamo realizzando una raccolta fondi tra le principali Camere di commercio italiane per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese impegnate sul fronte dell’internazionalizzazione una sessione speciale del Fondo centrale di garanzia. Il fondo, pari a 20 milioni di euro, dovrebbe garantire un miliardo di crediti». «Veri invalidi vittime dei controlli» ROMA. «Un’operazione verità sulla concessione e la revoca dell’indennità di accompagnamento e dell’invalidità, per parlare non solo della caccia ai ”falsi” invalidi ma anche dei tanti casi che a causa delle verifiche straordinarie avviate dal 2010 si sono visti negare i loro diritti». Così Franca Gasparri, dell’Inca Cgil Umbria, denuncia con LABITALIA l’aumento nella sua regione dei casi cui vengono negati invalidità e sussidio di accompagnamento. «C’è stato un caso a Spoleto - ricorda Gasparri - di un cieco che guidava il pullmino: su questo sono state fatte trasmissioni televisive nazionali, ma si sono invece dimenticate le tante, tante persone che, sottoposte a controlli a volte invasivi e lesivi della dignità personale, hanno visto revocarsi le loro prestazioni, misconoscere il loro grado di invalidità mentre poi un tribunale ha detto che queste persone erano malate davvero». Gasparri racconta che uno dei primi casi verificatisi in Umbria riguardò la «situazione di un bambino nato cerebroleso. Chiamato a controllo dall’Inps attraverso le commissioni mediche della Asl, sarebbe risultato un miglioramento eclatante delle sue condizioni tant’è che non è stato più riconosciuto invalido». Il caso è stato portato dall’Inca davanti al giudice del lavoro, e la causa è stata vinta. «In poco tempo abbiamo avviato decine di azioni legali, ottenendo molti risultati e solo nelle ultime due settimane - ricorda - di 20 cause avviate ne abbiamo vinte 19 e solo per una dobbiamo ricorrere in appello». Perché uno dei punti più spinosi della questione sono proprio le ROMA. Il manager italiano è una figura professionale in continua evoluzione e, a causa della crisi economica e anche della riorganizzazione dei modelli industriali, assume sempre di più un ruolo a 360 gradi nelle aziende in cui lavora. «Il termine manager -spiega infatti a LABITALIA Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager- indica figure tra loro molto diverse, dall’imprenditore al super impiegato, ma il manager è soprattutto un professionista, che si è affermato per merito, grazie ai suoi risultati e che non appartiene certo alla cosiddetta casta. Nel settore privato sono circa 120.000 e altrettanti ci sono nel settore pubblico: sono una componente della classe dirigente di questo Paese». Tuttavia, la crisi ha colpito duro anche questa categoria: «I dirigenti di aziende industriali inizi degli anni ’90 erano circa 110.000: oggi sono solo 80.000». La colpa non è solo della crisi, dice Ambrogioni, «ma anche delle modifiche dei modelli aziendali sempre più snelli. Oggi è una figura meno professional e più general manager e cioè deve saper guardare a 360 gradi a quello che c’è intorno all’azienda, lo deve saper interpretare e portare all’interno dell’azienda». modalità per poter contestare un verdetto negativo. «La domanda di invalidità si avvia con una certificazione del proprio medico di famiglia - spiega Gasparri - che viene inoltrata on line all’Inps, che passa la pratica alle commissioni mediche delle Asl per il parere in merito. Se il parere è negativo e la domanda è respinta ci sono solo 6 mesi di tempo per fare ricorso davanti al giudice del lavoro». «Qualche giorno fa -racconta Franca Gasparri- si è presentata da noi una signora in sedia a rotelle, Rossella, ammalata di una gravissima forma di sclerosi multipla. Da una visita a cui era stata sottoposta le veniva riconosciuta un’invalidità solo del 75% e niente indennità di accompagnamento, a fronte di malattia che la inchioda su una sedia a rotelle, che le procura incontinenza e turbe neurologiche importanti. E di casi così ce ne sono tanti». Marco Bottazzi, medico legale dell’Inca Cgil, ricorda con LABITALIA che le indennità di accompagnamento «sono l’unica prestazione che il nostro Paese preveda per i soggetti che presentano gravi difficoltà nella vita quotidiana. In altri paesi ci sono prestazioni che vengono date solo per il fatto di essere anziani e in Italia questa forma di civiltà ce l’ha solo la provincia di Trento». ROMA. Il certificato medico attestante lo stato di malattia del dipendente può essere contestato dal datore di lavoro. Se ha motivo di ritenere insussistente la denunciata malattia del lavoratore. A sostenerlo, facendo riferimento a una «giurisprudenza consolidata», un parere del Centro Studi dei consulenti del lavoro. In particolare, si sottolinea, il datore di lavoro può domandare in giudizio la verifica dell’attendibilità della certificazione prodotta dal lavoratore, anche laddove non abbia richiesto una visita di controllo. Infatti, si spiega, «il controllo delle assenze del lavoratore per infermità previsto dall’articolo 5, legge 20 maggio 1970, numero 300, non costituisce l’unico mezzo concesso al datore di lavoro per contestare l’attendibilità del certificato medico prodotto dal lavoratore, che può sempre mettere in dubbio tale certificazione mediante il ricorso all’autorità giudiziaria». Per i consulenti del lavoro, infatti, la legge «lascia integro il potere-dovere del giudice di merito di controllare l’attendibilità degli accertamenti sanitari, avvalendosi dei poteri istruttori che gli conferisce il rito del lavoro». informazione pubblicitaria Venerdì 30 Marzo 2012 La Voce .SPECIALE LAVORO 19 IL SONDAGGIO Presentato da Confapi a Milano su recessione economica e credit crunch Le piccole e medie imprese pagano l’effetto della crisi ROMA - L'accesso al credito, oltre alla tassazione, è uno dei problemi più grossi per le piccole e medie imprese. Oltre il 56% di queste, nell'ultimo anno, ha chiesto alle banche di poter ampliare i propri affidamenti ma solo il 36% ha ottenuto risposte positive. Questa la fotografia scattata dal sondaggio effettuato da Confapi Milano e presentato alla Camera di commercio nel corso di una tavola rotonda, 'Recessione economica e credit crunch, imprenditori e istituzioni a confronto'. Il quadro che emerge dall'indagine evidenzia come lo scarso rating dell'azienda sia la prima causa di criticità del rapporto con gli istituti di credito. L'aspetto che più ha sorpreso Confapi è la scarsa trasparenza su questo tema da parte del sistema bancario.” “La recessione economica - afferma Galassi comprime gli utili delle aziende e alimenta il circolo vizioso dei mancati o ritardati pagamenti che fanno vernir meno la liquidità per affrontare l'ordinaria gestione. La finanza aiuta di più le grandi imprese che le piccole”. Tutto questo "è' colpa di un sistema politico nazionale. Inoltre, il 60% delle piccole e medie imprese pensa di ridurre il personale". Per il rappresentante dell'Abi, Torriero, "il mondo bancario sta studiando tutta una serie di misure per intervenirea sostegno delle imprese sottoscrivendo un nuovo accordo su nuove misure in favore delle pmi, dove si ripropone la possibilità di non ripagare la quota capitale dei mutui o poter chiedere in banca l'allungamento dei prestiti. Ci stiamo concentrando su due misure che vorremmo; la prima spiega Torriero, "ri- IL CASO Parla Franca Gasparri dell'Inca Cgil Umbria “Troppi i casi in cui si negano invalidità e accompagnamento” ROMA - “Un'operazione verità sulla concessione e la revoca dell'indennità di accompagnamento e dell'invalidità, per parlare non solo della caccia ai 'falsi' invalidi ma anche dei tanti casi che a causa delle verifiche straordinarie avviate dal 2010 si sono visti negare i loro diritti. Una vera 'caccia alle streghe' che penalizza i veri invalidi". Così Franca Gasparri, dell'Inca Cgil Umbria, denuncia con Labitalia l'aumento nella sua regione dei casi cui vengono negati invalidità e sussidio di accompagnamento. L'Inca, dice Gasparri, "vuole raccontare un'altra storia per sfatare luoghi comuni, in particolare per la mia regione, in cui si racconta che tanti invalidi siano 'falsi'". "C'è stato un caso a Spoleto - ricorda Gasparri - di un 'cieco' che guidava il pulmino: su questo sono state fatte trasmissioni televisive nazionali, ma si sono invece dimenticate le tante persone che hanno visto revocarsi le loro prestazioni, misconoscere il loro grado di invalidità mentre poi un tribunale ha detto che queste persone erano malate davvero. "Se si guardano le pratiche - racconta Gasparri - si leggono le cose più impensate: un sordomuto che non lo è più e diventa udente, uno schizofrenico grave ha un'improvvisa guarigione, una signora con tumore avanzato e metastasi ossee viene riconosciuta invalida al 60%. Praticamente dei miracoli". Gasparri racconta che uno dei primi casi verificatisi in Umbria riguarda la "situazione di un bambino nato cerebroleso". "Chiamato a controllo dall'Inps attraverso le commissioni mediche della Asl, sarebbe risultato un miglioramento eclatante delle sue condizioni tant'è che non è stato più riconosciuto invalido". Il caso è stato portato dall'Inca davanti al giudice del lavoro, e la causa è stata vinta. "In poco tempo abbiamo avviato decine di azioni legali, ottenendo molti risultati e solo nelle ultime due settimane -ricorda- di 20 cause avviate ne abbiamo vinte 19 e solo per una dobbiamo ricorrere in appello". Perché uno dei punti più spinosi della questione sono proprio le modalità per poter contestare un 'verdetto' negativo. "La domanda di invalidità si avvia con una certificazione del proprio medico di famiglia che viene inoltrata on line all'Inps, che passa la In collaborazione con Labitalia/Adnkronos pratica alle commissioni mediche delle Asl per il parere in merito. Se il parere è negativo e la domanda è respinta -dice- ci sono solo 6 mesi di tempo per fare ricorso davanti al giudice del lavoro, e non ci sono altri modi di opporsi". "Qualche giorno fa -racconta Franca Gasparri- si è presentata da noi una signora in sedia a rotelle, Rossella, ammalata di una gravissima forma di sclerosi multipla. Da una visita a cui era stata sottoposta le veniva riconosciuta un'invalidità solo del 75% e niente indennità di accompagnamento, a fronte di malattia che la inchioda su una sedia a rotelle. Marco Bottazzi, medico legale dell'Inca Cgil, ricorda con Labitalia che le indennità di accompagnamento "sono l'unica prestazione che il nostro Paese prevede per i soggetti che presentano gravi difficoltà nella vita quotidiana". "Andare a restringere questa prestazione e dire che hanno diritto all'indennità di accompagnamento solo coloro che sono permanentemente a letto, vuole dire ridurre di molto questo diritto e soprattutto creare un grave problema sociale". Fabio 25 anni, da ripetizioni per il computer dalla A alla Z (es: pacchetto office, internet o programmi di grafica), servizio fax, battiture testi e stampe anche in inglese. Inoltre si fa assistenza e riparazioni sui computer (fisso e portatile), elettrodomestici, cellulari. Zone lavorative Rovigo, Ferrara e Padova e anche province. Anche a domicilio. Tutto privatamente. Chiamate per un preventivo gratuito. Cell: 349.0557696 e -mail: [email protected] Fabio 25, diplomato in economia aziendale con 84/100 (equivalente al titolo di studio di ragioneria), con i seguenti attestati: grafico attestato dell’ex libretto formativo “personale addetto alla produzione e vendita delle sostanze alimentari”, muletto e attestato europeo Maitre (cameriere di sala)/ barista cerca lavoro nel periodo estivo (mare o montagna) come: barista, sicurezza, settore impiegatizio, magazziniere, autista, commesso o altri tipi di lavoro. (NB: si gradisce il vitto e alloggio) cell: 349.0557696 e-mail: [email protected] guarda la gestione del supporto finanziario nei confronti delle imprese che vogliano investire e quindi ipotizzando un apposito plafond che supporti progetti d'investimento; l'altra misura cercherà di risolvere l'annoso problema che è quello della risoluzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione". Per il presidente della Camera di commercio di Milano, Sangalli, “è urgente ridare ossigeno al sistema imprenditoriale per ritornare a vedere la luce della crescita". In breve Sito dell’Inps On line gli Open data ■ E' disponibile, sul portale web dell'Inps (www.inps.it), la nuova sezione informativa dedicata agli Open Data. In questa nuova sezione informativa saranno progressivamente pubblicati una serie di dati gestiti dall'Istituto, categorizzati per argomento e fonte, che potranno essere consultati dai cittadini e utilizzati da operatori pubblici e privati per condurre ricerche, produrre soluzioni informatiche, agevolare la condivisione di informazioni tra enti e istituzioni pubbliche nazionali e comunitarie. E' possibile accedere ai dati operando a piacere una selezione per argomento, per fonte o per periodo, e per ogni serie di dati è riportata la data di aggiornamento, il numero di download effettuati, il tipo di file utilizzato e la licenza d'uso. Federmanager La crisi cambia il manager ■ Il manager italiano è una figura professionale in continua evoluzione e assume sempre di più un ruolo a 360 gradi nelle aziende in cui lavora. “Con il termine manager - spiega infatti a Labitalia Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager - si intendono figure tra loro molto diverse, dall'imprenditore al super impiegato, ma il manager è soprattutto un professionista, che si è affermato per merito, grazie ai suoi risultati e che non appartiene certo alla cosiddetta casta”. I dirigenti d'azienda nel nostro Paese non sono pochi: “Nel settore privato sono circa 120.000 e altrettanti ci sono nel settore pubblico: sono una componente della classe dirigente di questo Paese, attraverso cui passa una parte importante delle scelte operative e gestionali che determineranno la crescita o meno dell'Italia”. Tuttavia, la crisi ha colpito duro anche questa categoria e la colpa non è solo della crisi, dice Ambrogioni, “ma anche delle modifiche dei modelli aziendali sempre più snelli”. Anche il ruolo del manager è cambiato: “Oggi è una figura meno professional e più general manger e cioè deve saper guardare a 360 gradi a quello che c'è intorno all'azienda, lo deve saper interpretare e portare all'interno dell'azienda”. Consulenti del lavoro Il certificato medico è contestabile ■ Il certificato medico attestante lo stato di malattia del dipendente può essere contestato dal datore di lavoro. Se ha motivo di ritenere insussistente la denunciata malattia del lavoratore. A sostenerlo, facendo riferimento a una “giurisprudenza consolidata”, un parere della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro. In particolare, si sottolinea, il datore di lavoro può domandare in giudizio la verifica dell'attendibilità della certificazione prodotta dal lavoratore, anche laddove non abbia richiesto una visita di controllo. Infatti, si spiega, “il controllo delle assenze del lavoratore per infermità non costituisce l'unico mezzo concesso al datore di lavoro per contestarne l'attendibilità”. 10 Lunedì 26 marzo 2012 CORRIERE DEL GIORNO CORRIERE DEL GIORNO 11 Lunedì 26 marzo 2012 SPECIALE Redazione Spettacoli: tel. 099 4553231 [email protected] in collaborazione con l'AdnkronosEmail: Lavoro LE RICERCHE IN CORSO DI MANPOWER, GI GROUP, ADECCO, OPENJOBMETIS LA DENUNCIA DEL PATRONATO Una vera caccia alle streghe che penalizza i veri invalidi. BREVI DAL LAVORO La primavera 'batte' la crisi: in arrivo opportunità di lavoro in grande distribuzione, turismo e lusso Inca Cgil, troppi casi in cui si negano invalidità e accompagnamento ROMA - 'Entra' la primavera, la Pasqua è alle porte e, nonostante la crisi, le aziende 'scaldano' i motori della ricerca del personale, in vista dei momenti 'caldi' della stagione turistica. E tra addetti alle vendite e alle casse, camerieri e commessi, non sono poche le opportunità di impiego offerte in questo periodo dalle agenzie per il lavoro. A cominciare dal periodo delle festività pasquali. "La primavera -spiega a LABITALIA Stefano Agarossi, Field Operation Director di ManpowerGroupè un momento importante anche per quanto riguarda l'industria, e le opportunità di assunzione con contratti di somministrazione aumentano a partire proprio da questo periodo anche per la produzione. I profili più ricercati sono sempre quelli più qualificati e specializzati, con skill e competenze elevate e trasversali che permettano alle aziende di competere in un mercato che si prospetta ancora difficile anche per il trimestre che sta per iniziare". In particolare, "nel periodo prima delle feste pasquali Manpower ha in previsione un aumento degli inserimenti di personale in particolare nel commercio: Grande distribuzione, Stores specializzati, catene e singoli esercizi. Si cerca soprattutto personale di vendita, commessi, cassieri, e profili specializzati nei diversi settori alimentari (banconisti macelleria, pescheria, panetteria-pasticceria, gastronomia, salumeria), oltre ad addetti distribuzione scaffali". Con la divisione specializzata ManpowerGroup Solutions "per il Sales&Marketing sono numerose inoltre le opportunità come promoter di diversi prodotti pasquali (uova, cioccolato in generale, colombe) nei supermercati e ipermercati, e come merchandiser". E come spiega a LABITALIA Virginia Russo, referente Delivery Lombardia Ovest di Gi Group, "sostanzialmente fino a questo momento stiamo registrando un andamento delle richieste in linea con quello dell'anno scorso, non registriamo dati che ci fanno pensare a un incremento delle richieste o a una loro diminuzione. Abbiamo riscontrato -aggiunge- in questo periodo un aumento delle richieste da parte delle aziende della Grande distribuzione organizzata in corrispondenza con le festività pa- ROMA - "Un'operazione verità sulla concessione e la revoca dell'indennità di accompagnamento e dell'invalidità, per parlare non solo della caccia ai 'falsi' invalidi ma anche dei tanti casi che a causa delle verifiche straordinarie avviate dal 2010 si sono visti negare i loro diritti. Una vera 'caccia alle streghe' che penalizza i veri invalidi". Così Franca Gasparri, dell'Inca Cgil Umbria, denuncia con LABITALIA l'aumento nella sua regione ("ma il modello è sovrapponibile in tutte le altre regioni d'Italia", dice) dei casi cui vengono negati invalidità e sussidio di accompagnamento. L'Inca, dice Gasparri, "vuole raccontare un'altra storia per sfatare luoghi comuni, in particolare per la mia regione, in cui si racconta che tanti invalidi siano 'falsi'". "C'è stato un caso a Spoleto -ricorda Gasparri- di un 'cieco' che guidava il pulmino: su questo sono state fatte trasmissioni televisive nazionali, ma si sono invece dimenticate le tante, tante persone che, sottoposte a controlli a volte invasivi e lesivi della dignità personale, hanno visto revocarsi le loro prestazioni, misconoscere il loro grado di invalidità mentre poi un tribunale ha detto che queste persone erano malate davvero. Insomma, casi che se non altro sono altrettanto eclatanti di quelli raccontati sui 'falsi invalidi'". "Se si guardano le pratiche -racconta Gasparri- si leggono le cose più impensate: un sordomuto che non lo è più e diventa udente, uno schizofrenico grave ha un'improvvisa guarigione, una signora con tumore avanzato e metastasi ossee viene riconosciuta invalida al 60%. Pratica- INPS: DISPONIBILI ON LINE SU PORTALE ISTITUTO OPEN DATA ROMA - E' disponibile, sul portale web dell'Inps (www.inps.it), la nuova sezione informativa dedicata agli Open Data, dati liberamente accessibili ai fini del 'riutilizzo' da parte di soggetti esterni quali cittadini, aziende, enti, istituzioni ecc. Continua così l'impegno dell'Istituto verso una sempre maggiore trasparenza e qualità delle proprie attività istituzionali, nell'intento di rendere sempre più agevole l'utilizzo dei servizi erogati e con l'obiettivo di essere sempre più vicino ai suoi utenti e ai cittadini in generale. Anche il progetto Open Data, infatti, si inserisce nel processo di innovazione tecnologica che l'Inps ha intrapreso da diversi anni e che vedrà la completa telematizzazione dei servizi offerti entro il 2012. In questa nuova sezione informativa, pertanto, saranno progressivamente pubblicati una serie di dati gestiti dall'Istituto, categorizzati per argomento e fonte, che potranno essere consultati dai cittadini e utilizzati da operatori pubblici e privati per condurre ricerche, produrre soluzioni informatiche, agevolare la condivisione di informazioni tra enti e istituzioni pubbliche nazionali e comunitarie. Si accede al servizio direttamente dalla home page del portale Inps, attraverso il pulsante posto sulla barra comandi nella parte superiore della pagina. La sezione si divide in due sottosezioni: la prima, denominata Informazioni, spiega cosa sono, a cosa servono e come si usano gli Open Data, mentre la seconda, denominata Open Data Inps, costituisce il data base vero e proprio, i cui contenuti vanno dalle aliquote contributive ai requisiti pensionistici, dai dati relativi alle prestazioni a sostegno del reddito agli osservatori sulle varie tipologie di lavoratori, tanto per fare alcuni esempi. E' possibile accedere ai dati operando a piacere una selezione per argomento, per fonte o per periodo, e per ogni serie di dati è riportata la data di aggiornamento, il numero di download effettuati, il tipo di file utilizzato e la licenza d'uso. squali. Inoltre, dopo la liberalizzazione degli orari dei servizi commerciali abbiamo avuto un aumento delle richieste di addetti alle casse, visto che adesso ci sono più turni da dover coprire". E ancora, registra Gi Group, "per quanto riguarda il settore lusso, abbiamo avuto richieste da parte dei nostri clienti del settore moda per addetti alle vendite da impiegarenelle boutique di Firenze, Venezia, Porto Cervo, Portofino, Capri,visto che per queste attività in questo periodo si apre la stagione turistica". Senza dimenticare, spiega Russo, che "ci sono state diverse richieste di personale dal settore turistico-alberghiero, che inizia adesso a pianificare la stagione turistica e quindi a selezionare il personale. Abbiamo registrato anche un picco di richieste di profili dal settore alimentare, con le aziende che operano nel settore conserviero che stanno cominciando a organizzare la stagione produttiva". E per il picco pasquale e in vista della stagione estiva, anche Adecco sta registrando, come spiega Loira Rossi, candidate manager Tourism&Fashion di Adecco Italia, a LABITALIA, "un aumento considerevole di ricerche del personale nel settore del turismo rispetto allo scorso anno, in particolare per il comparto aeroportuale con 40 addetti al check in a Firenze, 40 assistenti di volo Roma e Malpensa, 30 addetti imballaggio bagagli sui principali aeroporti, 30 operatori unici aeroportuali, 10 addetti al cambio valuta, agenti di rampa, manutentori". Più stabile, spiega Rossi, la ricerca per quanto riguarda hotel e ristoranti, che coinvolge "gastronomi, addetti al bar, camerieri, responsabili punti vendita e allo stesso tempo cominciamo a registrare anche la partenza del settore alberghiero: segretari di ricevimento, personale per i piani, cuochi, pasticceri nelle principali città turistiche". C'è un picco di richieste, secondo Rossi, anche "per il settore fashion dove i profili più richiesti sono: sales assistant settore luxury, store manager, hostess di eventi, vestieriste soprattutto nelle città meta del turismo primaverile come Firenze, Milano, Roma, Venezia". Per tutti i profili Adecco richiede "esperienza, disponibilità a lavorare su turni, nei giorni festivi e nei week end, predisposizione al contatto con il pubblico e una buona conoscenza della lingua inglese". E secondo l'agenzia per il lavoro OpenjobMetis il "periodo pasquale è sicuramente un momento topico per le assunzioni di determinate figure professionali in particolari settori, sebbene non si registrino picchi di assunzioni paragonabili a quelli del periodo natalizio". Quest'anno, spiega a LABITALIA Laura Piccolo, National key account grandi clienti di OpenjobMetis, "la richiesta delle figure professionali legate alle festività pasquali si è mantenuta costante rispetto allo stesso periodo del 2011, anche se il picco di inserimenti si è registrato più 'sotto data' rispetto all’anno scorso". Per OpenjobMetis, la quasi totalità delle opportunità lavorative legate all’avvicinarsi della Pasqua è generata dall'industria alimentare, in particolare dolciaria, che ricerca in tutta Italia più di 100 addet- ti alla produzione e al confezionamento. Inoltre, crea un indotto di egual misura principalmente nei settori logistica e trasporti. Anche le grandi catene della Gdo, spiega l'agenzia per il lavoro, in vista delle festività pasquali ricercano addetti alla vendita per i diversi reparti (50 figure in tutta Italia), addetti al rifornimento scaffali (20), cassieri (30). In ambito retail, l'arrivo delle nuove collezioni primavera-estate genera diverse richieste di addetti a ll ’allestimento vetrine e punti vendita. Il fabbisogno è anche dettato dalla sostituzione per i turni di riposo dei dipendenti diretti (oltre 200 'weekender'). E arrivano le prime richieste, secondo OpenjobMetis, di personale per alberghi e ristoranti: in particolare, sono molto richiesti receptionist per strutture alberghiere in tutta Italia, pronte ad accogliere i primi turisti. Un discorso a parte vale per l'industria dolciaria specializzata, per cui le uova di Pasqua rappresentano il core business: in questo caso, l'inserimento di lavoratori addetti alla produzione e al confezionamento avviene già nei mesi di novembre/dicembre e prosegue fino alla vigilia di Pasqua. E anche nel periodo pasquale non mancano le ricerche 'tecniche' come quelle portate avanti in questo periodo da Randstad che, come comunica a LABITALIA, "seleziona in questo periodo ingegneri e disegnatori, progettisti elettrici e agenti di commercio e monomandatari. Ma anche project manager, sistemisti e programmatori. Senza dimenticare molte posizioni aperte nel settore metalmeccanico e in quello informatico". PRESENTATO A MILANO UN SONDAGGIO EFFETTUATO DA CONFAPI Galassi, per le pmi è allarme credit crunch ROMA - Per le pmi è allarme credit crunch. L'accesso al credito, oltre alla tassazione, è uno dei problemi più grossi per le piccole e medie imprese. Oltre il 56% di queste, nell'ultimo anno, in piena crisi economica, ha chiesto alle banche di poter ampliare i propri affidamenti ma solo il 36% ha ottenuto, almeno in parte, risposte positive. Per il 19% però c'è stato un netto rifiuto da parte degli istituti di credito, che ha costretto molte piccole imprese a chiudere i battenti. Questa la fotografia scattata dal sondaggio effettuato da Confapi Milano e presentato alla Camera di commercio nel corso di una tavola rotonda, 'Recessione economica e credit crunch, imprenditori e istituzioni a confronto', cui hanno preso parte, tra gli altri, oltre al presidente di Confapi, Paolo Galassi, il presidente della Camera di commercio di Milano, Carlo Sangalli, vicepresidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, e il direttore ge- nerale della direzione strategie e mercati finanziari dell'Abi, Gianfranco Torriero. Il quadro che emerge dall'indagine evidenzia come lo scarso rating dell'azienda sia la prima causa di criticità del rapporto con gli istituti di credito. L'aspetto che più ha sorpreso Confapi è la scarsa trasparenza su questo tema da parte del sistema bancario che nel 46% dei casi non ha neppure reso noto il rating assegnato all'azienda e, anche quando lo comunica, nell'81% dei casi non lo ha fatto per iscritto. Tutto questo comporta, nei casi più gravi, la chiusura della stessa azienda ma sempre più spesso il blocco degli investimenti. "Il 49% degli imprenditori -osserva Galassi- prevede di non dar vita, nel 2012, a investimenti. La recessione economica comprime gli utili delle aziende e alimenta il circolo vizioso dei mancati o ritardati pagamenti che fanno vernir meno la liquidità per affrontare l'ordinaria gestione". "Ai clienti che non rispettano le scadenze di pagamento, spesso grandi aziende o la pubblica amministrazione, si aggiungono le banche -sottolinea Galassi- che fanno venir meno il tradizionale supporto alla crescita delle imprese e la prossima entrata in vigore delle regole previste da Basilea 3 non potrà che peggiorare la situazione. La finanza -osserva Galassi- aiuta di più le grandi imprese che le piccole. Tutti i piccoli e medi imprenditori che hanno già dato tutte le loro garanzie cosa d'altro possono dar se non un'economia migliore? Un'economia, cioè, che pensa al Pil. Il 53% sostiene che non ha un'attenzione particolare dal sistema bancario, anzi ha una riduzione e una maggiore richiesta di garanzia che costringe le aziende a non crescere comportando un danno anche sull'occupazione". Di tutto questo, sostiene Galassi, "diamo sempre e solo la colpa alle banche, ma non è solo cosi'". "E' colpa - avverte - di un sistema politico nazionale. O questo governo si mette in testa di puntare sul Pil o noi l'Italia non la tiriamo fuori dalla crisi e non avremo neanche i soldi per pagare i debiti che abbiamo fatto. Inoltre, il 60% delle piccole e medie imprese pensa di ridurre il personale e quindi anche in questo campo il segnale è negativo". Per il rappresentante dell'Abi, Torriero, "il mondo bancario sta studiando tutta una serie di misure per intervenire, in una fase negativa come l'attuale, a sostegno delle imprese". "Abbiamo sottoscritto nel febbraio scorso - ricorda un nuovo accordo su nuove misure in favore delle pmi, dove riproponiamo la moratoria, cioè la possibilità di non ripagare la quota capitale dei mutui o poter chiedere in banca l'allungamento dei prestiti". "Sono tutte misure -osserva Torriero- che immaginano l'utilizzo dei fondi messi a disposizione della Bce e in particolare con una operatività che permette di mantenere il tasso originale di finanziamento per la durata di tre anni. Inoltre ci stiamo concentrando su due misure che vorremmo definire in un arco temporale particolarmente breve". La prima misura, spiega Torriero, "riguarda la gestione del supporto finanziario nei confronti delle imprese che vogliano investire e quindi ipotizzando un apposito plafond che supporti progetti d'investimento; l'altra misura cercherà di risolvere l'annoso problema che è quello della risoluzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione". Per il presidente della Camera di commercio di Milano, Sangalli, "la stretta creditizia è diventata un'emergenza per le piccole e medie imprese e di conseguenza per l'economia italiana entrata in recessione: è dunque urgente ridare ossigeno al sistema imprenditoriale per ritornare a vedere la luce della crescita". "Proprio per questo -ricorda Sangallistiamo realizzando una raccolta fondi tra le principali Camere di commercio italiane per favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese impegnate sul fronte dell 'inter naziona lizzaz ione attraverso una sessione speciale del Fondo centrale di garanzia". Il fondo, pari a 20 milioni di euro, dovrebbe garantire un miliardo di crediti mente dei miracoli". Gasparri racconta che uno dei primi casi verificatisi in Umbria riguarda la "situazione di un bambino nato cerebroleso". "Chiamato a controllo dall'Inps attraverso le commissioni mediche della Asl, sarebbe risultato un miglioramento eclatante delle sue condizioni tant'è che non è stato più riconosciuto invalido". Il caso è stato portato dall'Inca davanti al giudice del lavoro, e la causa è stata vinta. "In poco tempo abbiamo avviato decine di azioni legali, ottenendo molti risultati e solo nelle ultime due settimane -ricorda- di 20 cause avviate ne abbiamo vinte 19 e solo per una dobbiamo ricorrere in appello". Perché uno dei punti più spinosi della questione sono proprio le modalità per poter contestare un 'verdetto' negativo. "La domanda di invalidità si avvia con una certificazione del proprio medico di famiglia -spiega Gasparri- che viene inoltrata on line all'Inps, che passa la pratica alle commissioni mediche delle Asl per il parere in merito. Se il parere è negativo e la domanda è respinta -dice- ci sono solo 6 mesi di tempo per fare ricorso davanti al giudice del lavoro, e non ci sono altri modi di opporsi". Questo "spaventa molte persone, sia per i tempi, sia per le difficoltà, sia per i costi". Quindi, "l'Inca molto spesso aiuta le persone a promuovere un'azione offrendo il proprio servizio medico e legale: le aiutiamo a non rinunciare ai propri diritti, offrendo un servizio a costi 'fuori mercato' con contributi minimi per l'attività legale e a volte neanche quelli". "Qualche giorno fa -racconta Franca Gasparri- si è presentata da noi una signora in sedia a rotelle, Rossella, ammalata di una gravissima forma di sclerosi multipla. Da una visita a cui era stata sottoposta le veniva riconosciuta un'invalidità solo del 75% e niente indennità di accompagnamento, a fronte di malattia che la inchioda su una sedia a rotelle, che le procura incontinenza e turbe neurologiche importanti. E di casi così ce ne sono tanti. Ma ora c'è la 'caccia al furbetto': e Rossella su una sedia a rotelle che non vede concesso il suo diritto come la chiamiamo? Certo non 'furbetta'". Marco Bottazzi, medico legale dell'Inca Cgil, ricorda con LABITALIA che le indennità di accompagnamento "sono l'unica prestazione che il nostro Paese prevede per i soggetti che presentano gravi difficoltà nella vita quotidiana". "In altri paesi - spiega - ci sono prestazioni che vengono date solo per il fatto di essere anziani e in Italia questa forma di civiltà ce l'ha solo la provincia di Trento". "Andare a restringere questa prestazione e dire che hanno diritto all'indennità di accompagnamento solo coloro che sono permanentemente a letto o talmente dementi da non avere più alcun rapporto con la vita quotidiana, vuole dire ridurre di molto questo diritto e soprattutto creare un grave problema sociale". FEDERMANAGER, CRISI E RIORGANIZZAZIONE AZIENDE CAMBIANO IL DIRIGENTE D'AZIENDA ROMA - Il manager italiano è una figura professionale in continua evoluzione e, a causa della crisi economica e anche della riorganizzazione dei modelli industriali, assume sempre di più un ruolo a 360 gradi nelle aziende in cui lavora. "Con il termine manager -spiega infatti a LABITALIA Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager- si intendono figure tra loro molto diverse, dall'imprenditore al super impiegato, ma il manager è soprattutto un professionista, che si è affermato per merito, grazie ai suoi risultati e che non appartiene certo alla cosiddetta casta. Il 90% dei manager che conosco -sottolinea Ambrogioni- viene da un ceto medio e sono figure che si sono affermate per il proprio lavoro". I dirigenti d'azienda nel nostro Paese non sono pochi: "Nel settore privato -ricorda Ambrogioni- sono circa 120.000 e altrettanti ci sono nel settore pubblico: sono una componente della classe dirigente di questo Paese, attraverso cui passa una parte importante delle scelte operative e gestionali che determineranno la crescita o meno dell'Italia". Tuttavia, la crisi ha colpito duro anche questa categoria: "I dirigenti di aziende industriali -afferma il presidente di Federmanager- agli inizi degli anni '90 erano circa 110.000: oggi sono solo 80.000, quindi abbiamo perso circa 30.000 posizioni dirigenziali in circa 20 anni". E la colpa non è solo della crisi, dice Ambrogioni, "ma anche delle modifiche dei modelli aziendali sempre più snelli"."Questo ha significato -rimarca Ambrogioniperdita di competenze, di storie professionali e di livelli che andavano invece riorientati verso il modello delle pmi e su questo abbiamo tutti fatto troppo poco". Comunque, anche il ruolo del manager è cambiato: "Oggi -sottolinea il presidente di Federmanager- è una figura meno professional e più general manger e cioè deve saper guardare a 360 gradi a quello che c'è intorno all'azienda, lo deve saper interpretare e portare all'interno dell'azienda". CONSULENTI LAVORO, DATORE PUÒ CONTESTARE CERTIFICATO MALATTIA DIPENDENTE ROMA - Il certificato medico attestante lo stato di malattia del dipendente può essere contestato dal datore di lavoro. Se ha motivo di ritenere insussistente la denunciata malattia del lavoratore. A sostenerlo, facendo riferimento a una "giurisprudenza consolidata", un parere della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro. In particolare, si sottolinea, il datore di lavoro può domandare in giudizio la verifica dell'attendibilità della certificazione prodotta dal lavoratore, anche laddove non abbia richiesto una visita di controllo. Infatti, si spiega, "il controllo delle assenze del lavoratore per infermità previsto dall'articolo 5, legge 20 maggio 1970, n. 300, non costituisce l'unico mezzo concesso al datore di lavoro per contestare l'attendibilità del certificato medico prodotto dal lavoratore, che può sempre mettere in dubbio tale certificazione mediante il ricorso all'autorità giudiziaria". Per i consulenti del lavoro, infatti, la legge "lascia integro il potere-dovere del giudice di merito di controllare l'attendibilità degli accertamenti sanitari, avvalendosi dei poteri istruttori che gli conferisce il rito del lavoro". LAVORO Ilsettorealberghiero, inparticolare,iniziaadesso apianificarelastagione equindiaselezionare ilpersonaledaassumere ROMA - “Entra” la primavera, la Pasqua è alle porte e, nonostante la crisi, le aziende “scaldano” i motori della ricerca del personale, in vista dei momenti “caldi” della stagione turistica. E tra addetti alle vendite e alle casse, camerieri e commessi, non sono poche le opportunità di impiego offerte in questo periodo dalle agenzie per il lavoro. A cominciare dal periodo delle festività pasquali. «La primavera - spiega a Labitalia Stefano Agarossi, Field Operation Director di ManpowerGroup - è un momento importante anche per quanto riguarda l’industria, e le opportunità di assunzione con contratti di somministrazione aumentano a partire proprio da questo periodo anche per la produzione. I profili più ricercati sono sempre quelli più qualificati e specializzati, con skill e competenze elevate e trasversali che permettano alle aziende di competere in un mercato che si prospetta ancora difficile anche per il trimestre che sta per iniziare». In particolare, «nel periodo prima delle feste pasquali Manpower ha in previsione un aumento degli inserimenti di personale in particolare nel commercio: grande distribuzione, Stores specializzati, catene e singoli CORRIERE NAZIONALE L SABATO 24 MARZO 2012 L 11 IL DATO Manager d’azienda con la valigia in mano ROMA - Il manager italiano è una figura professionale in continua evoluzione e, a causa della crisi economica e anche della riorganizzazione dei modelli industriali, assume sempre di più un ruolo a 360 gradi nelle aziende in cui lavora. I dirigenti d'azienda nel nostro Paese non sono pochi, tuttavia, la crisi ha colpito duro anche questa categoria: «I dirigenti di aziende industriali - afferma il presidente di Federmanager Giorgio Ambrogioni - agli inizi degli anni ‘90 erano circa 110.000: oggi sono solo 80.000, abbiamo perso circa 30.000 posizioni dirigenziali in circa 20 anni. E la colpa non è solo della crisi, ma anche delle modifiche dei modelli aziendali sempre più snelli». I manager in Italia sono numerosi, 120.000 nel pubblico e altrettanti nel privato (InfoPhoto) Se la primavera batte la crisi Opportunità di impiego in grande distribuzione, turismo e lusso Le richieste di posti sono in aumento rispetto all’anno scorso esercizi. Si cerca soprattutto personale di vendita, commessi, cassieri, e profili specializzati nei diversi settori alimentari (banconisti macelleria, pescheria, panetteria-pasticceria, gastronomia, salumeria), oltre ad addetti distribuzione scaffali». Con la divisione specializzata ManpowerGroup Solutions «per il Sales& Marketing sono numerose inoltre le opportunità come promoter di diversi prodotti pasquali (uova, cioccolato in generale, colombe) nei supermercati e ipermercati, e come merchandiser». Gi Group registra, per quanto riguarda il settore lusso, «richieste Credito e tassazione Piccole e medie imprese lanciano l’allarme ROMA - Per le nomica e credit pmi è allarme crecrunch, imprendit crunch. L’acditori e istituziocesso al credito, ni a confronto”. oltre alla tassazioIl quadro che ne, è uno dei proemerge dall’inblemi più grossi dagine evidenper le piccole e zia come lo scarmedie imprese. so rating delOltre il 56% di l’azienda sia la queste, nell’ultiprima causa di mo anno, in piecriticità del rapna crisi economiporto con gli istica, ha chiesto alle tuti di credito. banche di poter Aziende in difficoltà L’aspetto che ampliare i propri più ha sorpreso affidamenti ma solo il 36% ha Confapi è la scarsa trasparenza ottenuto, almeno in parte, ri- su questo tema da parte del sisposte positive. Per il 19% però stema bancario che nel 46% dei c’è stato un netto rifiuto da par- casi non ha neppure reso noto il te degli istituti di credito, che ha rating assegnato allìazienda e, costretto molte piccole imprese anche quando lo comunica, nela chiudere i battenti. Questa la l’81% dei casi non lo ha fatto fotografia scattata dal sondag- per iscritto. Tutto questo comgio effettuato da Confapi Mila- porta, nei casi più gravi, la chiuno e presentato alla Camera di sura della stessa azienda ma commercio nel corso di una ta- sempre più spesso il blocco devola rotonda, “Recessione eco- gli investimenti. Con l’arrivo della bella stagione anche la grande distribuzione cerca lavoratori da parte dei nostri clienti del settore moda per addetti alle vendite da impiegare nelle boutique di Firenze, Venezia, Porto Cervo, Portofino, Capri, visto che per queste attività in questo periodo si apre la stagione turistica». Senza dimenticare, spiega Russo, che «ci sono state diverse richieste di personale dal settore turi- stico-alberghiero, che inizia adesso a pianificare la stagione turistica e quindi a selezionare il personale». E per il picco pasquale e in vista della stagione estiva, anche Adecco sta registrand «un aumento considerevole di ricerche del personale nel settore del turismo rispetto allo scorso anno, in particolare per il comparto aeroportuale con 40 addetti al check in a Firenze, 40 assistenti di volo Roma e Malpensa, 30 addetti imballaggio bagagli sui principali aeroporti, 30 operatori unici aeroportuali, 10 addetti al cambio valuta, agenti di rampa, manutentori». «I veri invalidi vengono penalizzati» La denuncia dell’Inca Cgil Umbria Gasparri: «In troppi casi negati handicap e accompagnamento» ROMA - «Un’operazione verità sulla concessione e la revoca dell’indennità di accompagnamento e dell’invalidità, per parlare non solo della caccia ai “falsi” invalidi ma anche dei tanti casi che a causa delle verifiche straordinarie avviate dal 2010 si sono visti negare i loro diritti. Una vera “caccia alle streghe” che penalizza i veri invalidi». Così Franca Gasparri, dell’Inca Cgil Umbria, denuncia con Labitalia l’aumento nella sua regione («ma il modello è sovrapponibile in tutte le altre regioni d’Italia», dice) dei casi cui vengono negati invalidità e sussidio di accompagnamento. L’Inca, dice Gasparri, «vuole raccontare un’altra storia per sfatare luoghicomuni, in particolare perla mia regione, in cui si racconta che tanti invalidi siano “falsi”». «C’è stato un caso a Spoleto - ricorda Gasparri- di un “cieco” che guidava il pulmino: su questo sono state fatte trasmissioni televisive nazionali, ma si sono invece dimenticate le tante, tante persone che, sottoposte a controlli a volte invasivi e lesivi della dignità personale, hanno visto revocarsi le loro prestazioni, misconoscere il loro grado di invalidità mentre poi un tribunale ha detto che queste persone erano Blitz dei carabinieri contro falsi invalidi (InfoPhoto) IL PARERE Il datore può contestare certificato malattia dipendente ROMA - Il certificato medico attestante lo stato di malattia del dipendente può essere contestato dal datore di lavoro. Se ha motivo di ritenere insussistente la denunciata malattia del lavoratore. A sostenerlo, facendo riferimento a una “giurisprudenza consolidata”, un parere della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro. In particolare, si sottolinea, il datore di lavoro può domandare in giudizio la verifica dell’attendibilità della certificazione prodotta dal lavoratore, anche laddove non abbia richiesto una visita di controllo. malate davvero. Insomma, casi che se non altro sono altrettanto eclatanti di quelli raccontati sui “falsi invalidi”». «Se si guardano le pratiche - racconta Gasparri - si leggono le cose più impensate: un sordomuto che non lo è più e diventa udente, uno schizofrenico grave ha un’improvvisa guarigione, una signora con tumore avanzato e metastasi ossee viene riconosciuta invalida al 60%. Praticamentedei miracoli». «In poco tempo abbiamo avviato decine di azioni legali, ottenendo molti risultati e solo nelle ultime due settimane- ricorda - di 20 cause avviate ne abbiamo vinte 19». Perché uno dei punti più spinosi della questione sono proprio le modalità per poter contestare un “verdetto” negativo. «La domanda di invalidità si avvia con una certificazione del proprio medico di famiglia - spiega Gasparri che viene inoltrata on line all’Inps, che passa la pratica alle commissioni mediche delle Asl per il parere in merito. Se il parere è negativo e la domanda è respinta - dice - ci sono solo sei mesi di tempo per fare ricorso al giudice del lavoro, e non ci sono altri modi di opporsi». Questo «spaventa molte persone, per tempi, difficoltàe costi».