Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “J. M. Keynes” Via Bondanello, 30 - 40013 CASTEL MAGGIORE (BO) Tel. 0514177611 - Fax 051712435 C.F. 92001280376 - e-mail: [email protected] web: http://keynes.scuole.bo.it Castel Maggiore: Liceo Scientifico - Ist. Tecnico settori Economico e Tecnologico Bologna: Ist. Tecnico Commerciale Casa Circondariale - Via del Gomito, 2 – 40127 – BO ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “John Maynard Keynes” a.s. 2010-2011 1 INDICE capitolo titolo pagina 1 La nostra storia ed il contesto ambientale 3 2 Finalità 4 3 Organigramma-Calendario scolastico-Ricevimento Docenti_Coordinatori classe 6 4 Offerta formativa 14 5 Nuovo obbligo scolastico 16 6 Ampliamento offerta formativa 17 7 Aspetti organizzativi della didattica 22 8 Formazione personale Docente ed ATA 33 9 Organizzazione Sicurezza 34 10 Settore economico : -amministrazione,finanza e marketing, -relazioni internazionali per il marketing 35 11 Settore tecnologico: indirizzo costruzioni, ambiente e territorio 36 12 Liceo scientifico con programma ministeriale 37 13 Liceo scientifico con scelta opzionale lingua francese 37 14 I.G.E.A: quadro orario per classi 2-3-4-5 38 15 E.R.I.C.A.: quadro orario per classi 2-3-4-5 38 16 Geometri - PROGETTO CINQUE: quadro orario per classi 2-3-4-5 39 17 Liceo Scientifico –PNI: quadro orario per classi 2-3-4-5 39 18 Liceo Scientifico- BILINGUISMO: quadro orario per classi 2-3-4-5 39 19 Educazione agli adulti: Progetto Sirio ITC e progetto pluriclasse 40 20 Educazione agli adulti :Progetto Sirio: corso serale geometri 42 21 Protocollo di accoglienza alunni non italofoni 44 22 Elenco Progetti 50 23 Regolamento Istituto 54 24 Allegati al Regolamento di Istituto 68 2 1. La nostra storia ed il contesto ambientale L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore J. M. Keynes di Castel Maggiore è stato istituito con Decreto Provveditoriale prot. N° 958/A22 del 28 aprile 199 7 ed attuato dal primo settembre 1997 in base ad una scelta di razionalizzazione della rete scolastica che ha portato alla formazione di un’unica istituzione scolastica, aggregando diversi indirizzi di studio: • Tecnico Commerciale (IGEA, ERICA) , • Liceo Scientifico ( con mini sperimentazioni : P.N.I e bilinguismo) , • Professionale Commerciale: indirizzo economico aziendale e turistico • Tecnico per geometri ( progetto cinque ). • Progetto Sirio- educazione agli adulti ( attivato dal 1996 presso la Casa Circondariale “G. Dozza” di Bologna); • Tecnico per Geometri serale-Progetto Sirio ( attivato dall'a.s. 2006-07 ); Dall'a.s. 2009-2010 l’indirizzo geometri e l’indirizzo professionale, presenti nella sezione associata di S.Pietro in Casale, sono stati trasferiti nella sede centrale di Castel Maggiore. L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore J. M. Keynes contiene in sé il patrimonio di ciascuna delle scuole che lo compongono, scuole di lunga tradizione ed esperienza professionale che dallo scambio delle rispettive esperienze, ricevono un arricchimento per le loro specificità formative. Per la pluralità di offerta formativa proposta, l’Istituto Statale di Istruzione si pone come centro formativo, culturale e di aggiornamento per i giovani del territorio. Esso è inserito nella cintura bolognese, fa parte dell’ambito territoriale n. 04 e rappresenta l’unica istituzione scolastica superiore e rivolge la sua Offerta Formativa ad un’area che comprende 06 Comuni. Nel territorio sono presenti centri di aggregazione culturale e associativa che operano in collaborazione con Enti Locali; sono inoltre presenti diverse Scuole Secondarie di 1° grado ubicate in sei differenti Comuni ed anche nelle prima periferia di Bologna. Dal punto di vista economico nel territorio sono presenti aziende del settore terziario, aziende artigiane e piccole imprese che hanno rapporti commerciali anche con l’estero, che negli ultimi anni hanno assorbito mano d’opera extra-comunitaria, in conseguenza dell’intensificazione del processo immigratorio che ha interessato il territorio. Di conseguenza è aumentato il numero di allievi di origine extra-comunitaria. Con la riforma approvata il giorno 4 febbraio 2010 , l’Istituto si è visto trasformare il “ vecchio” indirizzo tecnico in due settori: ECONOMICO e TECNOLOGICO . Pertanto le classi prime frequenteranno i nuovi indirizzi che l’ Istituto offre : 1. • • 2. • del settore ECONOMICO, con un biennio comune e le seguenti articolazioni in due indirizzi che gli alunni potranno scegliere dal terzo anno: Amministrazione, finanza e marketing (ex IGEA); Relazioni internazionali per il Marketing (ex ERICA) del settore TECNOLOGICO, con l’indirizzo : Costruzioni,ambiente e territorio (ex geometri). Per quanto riguarda la sezione LICEO SCIENTIFICO, gli alunni potranno optare per: • • LICEO SCIENTIFICO LiCEO SCIENTIFICO con scelta opzionale della lingua francese (02 ore settimanali) Gli alunni delle classi 2^, 3^, 4^ e 5^, continueranno a frequentare i corsi del vecchio ordinamento del tecnico con RIDUZIONE del monte ore settimanale, rimane inalterato, invece, il monte ore settimanale per le classi del Liceo come indicato nelle pagine successive. 3 2. Finalità L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore (I.I.S.S.) J. M. Keynes, all’interno delle finalità generali del sistema formativo, completa la formazione dell’uomo e del cittadino costruendo: competenze culturali generali competenze culturali specifiche competenze professionali Queste competenze sono richieste dalla realtà socio-economica e culturale attuale e contestualmente sono in grado di promuovere e sviluppare le tendenze culturali e socio-economiche di lungo periodo in una prospettiva non solo locale. Questa finalità risponde ai bisogni individuali di educazione ed alle esigenze formative che emergono dallo sviluppo culturale, sociale ed economico. Questi bisogni e queste esigenze devono essere riferiti anche ad adulti che vogliano reinserirsi nel sistema formativo. I bisogni individuali di formazione, intesa come sintesi di istruzione ed educazione, in una società fortemente complessa, caratterizzata da un pluralismo di modelli e di valori si possono sintetizzare nella richiesta di: • orientamento allo studio ed al lavoro previsto dall’obbligo formativo • integrazione all’interno della scuola • integrazione tra scuola e realtà sociali, culturali ed economiche del territorio • curricoli scolastici flessibili. Si evidenziano quindi come finalità generali: • • valorizzare le doti e gli interessi di ciascuno creando un clima di lavoro positivo valutare gli studenti con rigore ed equità valorizzando l’impegno personale L’I.I.S.S. J. M. Keynes si dà il compito di realizzare una formazione efficiente per soddisfare i bisogni individuali. L’ azione formativa dell’ I.I.S.S. J. M. Keynes ha come destinatari sia i giovani tra adolescenza e prima giovinezza, sia gli adulti. L’I.I.S.S. J.M.Keynes, di conseguenza, individua alcune aree di intervento fondamentali: a) Il passaggio da un ordine di scuola ad un altro b) Integrazione all’interno della scuola c) Integrazione tra scuola e realtà socio-economiche a) Passaggio da un ordine di scuola ad un altro Questa azione si concretizza in tre aree di intervento che realizzano la richiesta di orientamento allo studio ed al lavoro previsto dall’obbligo formativo: • Accoglienza al momento dell’inserimento nell’istituto • Orientamento nel corso del percorso scolastico • Continuità tra scuola secondaria di 1° grado e di 2° grado; tra 1° biennio e 2° biennio; tra scuola secondaria e università o mondo del lavoro b) Integrazione all’interno della scuola L’I.I.S.S. Keynes riconosce l’esistenza di un livello di integrazione di base costituito dal reciproco rispetto tra le persone e che tale rispetto deve permeare la vita scolastica. L’I.I.SS.. Keynes riconosce come particolarmente rilevanti due azioni di integrazione: b1) Integrazione dei diversamente abili Per gli studenti diversamente abili operano in affiancamento ai docenti curricolari, docenti di sostegno ed educatori con specifiche competenze nell’ambito di quanto previsto dalla vigente legislazione in materia di 4 integrazione scolastica, offrendo un importante momento di reciprocità nell’apprendimento e nell’acquisizione di nuove competenze e di importante confronto per tutta la comunità scolastica al fine di promuovere verso la disabilità, che direttamente o indirettamente coinvolge tutti, un atteggiamento che impone la sfida più importante: la consapevolezza e l’accettazione del limite, che corrisponde, poi, al suo superamento. L’Istituto, per favorire il processo d’integrazione, promuove progetti specifici ( vedi progetti area integrazione alunni disabili) e, nei percorsi educativi individualizzati, attiva progetti integrati in collaborazione con altre scuole del territorio (Istituto Agrario “A. Serpieri”), con Centri di Formazione Professionale, Associazioni ed Enti del territorio. Inoltre, l’Istituto con l’intento di promuovere il benessere e il “ successo formativo” di tutti gli alunni con disabilità, si attiene all’applicazione dell’Accordo di Programma Territoriale, consultabile sul sito stesso della scuola nell’Area Diversabilità. Infine, particolare attenzione è riservata alle situazioni relative ai D.S.A.. In tale settore, l’Istituto investe risorse sia umane (esiste un referente per tutta l’area ed un gruppo di lavoro apposito) che economiche per attivare percorsi didattici personalizzati nel rispetto delle norme vigenti e con finalità socio educative in termini di integrazione scolastica e superamento del disagio. b2) Integrazione linguistica e socio-culturale per studenti non perfettamente italofoni Per gli studenti giunti da paesi stranieri e che non parlano/scrivono perfettamente in italiano, oltre alla necessaria attivazione di specifici corsi di allineamento alla lingua italiana, occorre favorire un’integrazione nel tessuto socio-culturale ed economico nel quale vengono a trovarsi dopo l’allontanamento dal paese d’origine. A questo proposito dall’anno scolastico 2004-2005 l’I.I.S.S. Keynes si è dotato di alcuni strumenti per costruire un ambiente accogliente per gli studenti stranieri non italofoni che sempre più spesso si iscrivono alla scuola superiore, avviando un profondo ripensamento a livello didattico e utilizzando al meglio le risorse di flessibilità organizzativa che l’autonomia scolastica consente. A tal fine è stata creata una Commissione Intercultura, nominata dal Collegio Docenti e composta da almeno un docente di ogni indirizzo, il cui compito è quello di favorire nella scuola l’affermarsi di questa nuova sensibilità e di seguire tutte le fasi di inserimento degli allievi stranieri nella vita scolastica, lavorando anche in stretto rapporto con gli Enti Locali e le realtà del territorio; inoltre la scuola ha approvato un Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri non italofoni che stabilisce le modalità di iscrizione, i criteri per l’assegnazione alle classi, criteri di valutazione, le attività per favorire il loro inserimento nella classe. Da questo a.s. l’ istituto aderisce al Protocollo di Accoglienza Provinciale, inserito in dettaglio a pag .39 ,tale protocollo prevede, laddove si consideri necessaria, la stesura di un Piano Educativo personalizzato, redatto dai Consigli di Classe, in cui si individuano concrete modalità di semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina, attraverso metodologie flessibili o percorsi individualizzati di alfabetizzazione (condotti da docenti esperti, alfabetizzatori e facilitatori linguistici esperti, volontari, convenzione con Centri Territoriali Permanenti, ecc.). Tramite questi strumenti, l’I.I.S.S. Keynes vuole favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione e promuovere un circuito comunicativo fra scuola e territorio per affrontare i temi dell’integrazione e della società multietnica nell’ottica di un sistema formativo integrato. c) Integrazione tra scuola e realtà socio-economiche Nel Piano dell’Offerta Formativa attuato anno per anno l’I.I.S.S. J. M. Keynes offre agli studenti la possibilità di entrare in contatto con istituzioni, associazioni ed altre realtà del territorio (con iniziative quali l’alternanza scuola-lavoro, attività culturali realizzate in collaborazione con enti e associazioni, progetti integrati) mirando ad una formazione culturalmente globale, all’apertura di possibili sbocchi professionali e ad una sempre maggiore sensibilizzazione degli studenti verso la realtà sociale e culturale di un territorio che assume sempre pi i connotati di area metropolitana. Particolare attenzione assume in questa direzione l’adesione del nostro istituto ai Piani territoriali di zona mediante i quali si realizzano attività relative all’educazione alla Salute e al superamento del disagio in collaborazione con enti e istituzioni del territorio e finalizzati ad attività di formazione e prevenzione. 5 Eliminato: ¶ 3. Organigramma Istituto Dirigente Scolastico: Santi Spadaro Collaboratori DS : Patrizia Montanari, Salvatore Merchionne Dirigente dei servizi amministrativi : Gianna Magnoni Referenti corso SIRIO ITC: Anna Grazia Zampiccinini, Francesca Cusati Referenti corso serale SIRIO : Anna Chiara Caselli, Procaccio Arianna FUNZIONI STRUMENTALI Gestione del POF: Giovanna Calzolari SERVIZI AGLI STUDENTI: Area orientamento: Linda Grassi Area integrazione alunni disabili: Simona Ferioli Area intercultura-Integrazione alunni stranieri, lotta alla dispersione e superamento disagio : Anna Chiara Caselli Area organizzazione e gestione in relazione a progetti dell’area informatica: Pamela Gallio Area nuove tecnologie e sviluppo informatico: Daniela Volta Area alternanza Scuola-Lavoro ed Ed.stradale : Marsilio Marta Area lingue straniere: Antonietta Merli Referente sede associata c/o Casa Circondariale: Anna Grazia Zampiccinini Area Ed. salute : Beatrice Masella Dipartimenti e Coordinatori Dipartimento n. 1 – storia dell’arte-Storia e Filosofia: Prof.ssa Corradi Dipartimento n. 2 – matematica – fisica: Prof.ssa Gozza Dipartimento n. 3– italiano – latino: Prof.ssa Badini Dipartimento n. 4 – italiano – storia e storia dell’arte: Prof.ssa Filippeschi Dipartimento n. 5 – lingue straniere: Prof.ssa Merli Dipartimento n. 6 – econ.az.le, geografia -trattamento testi-economia politica , diritto: Prof.ssa Montanari Dipartimento n. 7 – scienze e chimica: Prof.ssa Natalini Dipartimento n. 8 – educazione fisica: Prof.ssa Negroni Dipartimento n. 9 – sostegno alunni disabili: Prof.ssa Ferioli Dipartimento n. 10 – costruzioni –topografia – estimo – impianti: Prof. Cremona Dipartimento n. 11 – Religione Cattolica: Prof.Melegari Responsabili laboratori/palestre a CASTEL MAGGIORE Laboratori informatica - Prof.ssa Volta Laboratori linguistici – Prof.ssa Gallio Laboratori di chimica e scienze –Prof.ssa Natalini Laboratorio fisica – Prof.Landi Laboratorio fotografia – Prof.ssa Ferioli Aula speciale disegno – Prof.ssa Boni Palestra – Prof.ssa Negroni Laboratorio topografia/ costruzioni– Prof. Cremona Laboratorio informatica (Sede Dozza)– Prof.ssa Rescio 6 COORDINATORI DI CLASSE classi Docenti LICEO 1GL 2GL 3GL 4GL 5GL Cavalazzi Villani Riccioli Corradi Badini 1HL 2HL 3HL 4 HL 5 HL Natalini Amabile Gallio Volta Miglioli 10 classi ITC Docenti 1AM 2AE 3AE 4AE 5AE 5BE 1C/G 2CI 3CI 4CI 5CI Farolfi 2AG Sirugo 4AG Masella 5AG Filippeschi Merli Grassi Natale Piazzati Nardella Caselli Marsilio 11 classi Docenti ITG 3 Trentini Cremona Calzolari Classi ITCDOZZA Docenti 1/2AS 1/2BS 3/4/5AS 3/4/5BS Pasquali 3AGS Guidotti 4AGS Zampiccinini 5AGS Cusati 3 Classi Docenti ITG-SERALE Di Fresco Procaccio Caselli 3 CALENDARIO SCOLASTICO 2010-2011 Per un totale di 200 giorni di lezione Inizio delle lezioni :Martedì 14 settembre 2010 Termine delle lezioni: sabato 11 giugno 2011 Festività di rilevanza nazionale: - tutte le domeniche; - il 1° novembre, festa di tutti i Santi; - l’8 dicembre, Immacolata Concezione; - il 25 dicembre, S. Natale; - il 26 dicembre; - il 1° gennaio, Capodanno; - il 6 gennaio, Epifania; - il 9 aprile, lunedì dell’Angelo; - il 25 aprile, anniversario della Liberazione; - il 1° maggio, festa del lavoro; - il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica; - la festa del Santo Patrono; (30 novembre 2010) Sospensione delle lezioni: - il 2 novembre 2010, giornata di commemorazione dei defunti; - vacanze natalizie: 24, 27, 28, 29, 30, 31 dicembre 2010 e 3, 4, 5, 7, 8 gennaio 2011 - vacanze pasquali: 21, 22, 23, 26 e 27 aprile 2011 Sospensione attività didattiche deliberate dal consiglio di istituto in data 29 giugno 2010 - 29 novembre 2010 - 22, 23, 24, 25, 26 febbraio 2011 (corsi di recupero intermedi) - 3 e 4 giugno 2011 7 CORSI DIURNI: SCANSIONE ORE LEZIONI e numero ore settimanali 1^ 8-9 2^ 9-9.55 3^ intervallo 9.55-10.50 10.50-11.10 4^ 5^ 11.10-12.05 12.05-13.00 INDIRIZZI classi ECONOMICO e TECNOLOGICO 1^ n.ore settimanali 32 LICEO 1^ 27 LICEO P.N.I e BILINGUISMO I.G.E.A.-E.R.I.C.A. 2^-3^-4^- Come da 5^ vecchio ordinamento 2^-3^-4^ 32 I.G.E.A 5^ 35 E.R.I.C.A. 5^ 36 GEOMETRI GEOMETRI 2^ 4^ 5^ 33 32 36 CORSO SIRIO – GEOMETRI SERALE 2^ 4^-5^ 25 28 6^ 13.00-14.00 CORSO SERALE: SCANSIONE ORE LEZIONI 1^ 17.40-18.30 2^ intervallo 3^ 4^ intervallo 5^ 6^ 18.30-19.20 19.20-19.30 19.30-20.20 20.20-21.10 21.10-21.20 21.20-22.10 22.10-23.00 N.B. con recupero della riduzione secondo progetto POF Orari ricevimento: Dirigente scolastico Collaboratori Dirigente D.S.G.A Solo su appuntamento Solo su appuntamento tutti i giorni 11.00 - 13.00 Segreteria didattica Tutti i giorni 10,00- 12,00 Mercoledì 15-17 Segreteria amministrativa tutti i giorni 10.00 - 12.00 martedì 15 - 17 studenti: 10,45-11,00 e 13,30 8 DIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO Con propria delibera il Collegio dei docenti ha stabilito di suddividere l’anno scolastico in quadrimestri. 1° quadrimestre: inizio il primo giorno di calendario scolastico e termine al 31 gennaio 2011; 2° quadrimestre : inizio il 1 febbraio e termine l’ultimo giorno di calendario scolastico. Rapporti con le famiglie • • • • • • • Libretto giustificazione assenze Verifica assenze on-line Registro elettronico Ricevimenti individuali con i docenti Ricevimenti generali ( dicembre e marzo) Comunicazioni tramite sito web Comunicazioni per scioperi ed assemblee sindacali del personale In caso di proclamazione di sciopero del personale docente, il Dirigente informerà tempestivamente le famiglie (comunicato con firma di presa visione) . In caso di assemblea sindacale, vista la dichiarazione degli interessati, il Dirigente informerà le famiglie degli allievi comunicando eventuali variazioni di orario Alla segreteria Didattica genitori e studenti possono richiedere i seguenti documenti: certificato di iscrizione (per borse di studio, ecc..) • certificato di frequenza (per borse di studio, ecc..) • certificato di voti • certificato di promozione con o senza debito certificato di superamento dell’ Esame di Stato conclusivo • • certificato di attestazione dei giudizi (per gli esami di maturità prima del 1999) • certificato di idoneità Presso la Segreteria Didattica si possono avere informazioni e presentare le domande per • fornitura gratuita o semi-gratuita dei libri di testo, assegni di studio nei tempi e scadenze indicate dalla Regione Emilia Romagna • Il libretto delle riammissioni i va ritirato, da parte dei genitori di minori, prima dell’inizio delle lezioni. 9 RICEVIMENTO INDIVIDUALE DOCENTI su appuntamento COGNOME E NOME ORARIO 1. AIELLO FRANCESCO (A020 IMPIANTI) VENERDI‘ ORE 9,55 – 10,50 2. AMABILE FABRIZIA (A346 INGLESE) SABATO ORE 11,10 – 12,05 3. AMADUCCI MARIA RITA (A346 INGLESE) VENERDI‘ ORE 11,10 – 12,05 4. BADINI CATERINA (A051 LETTERE E LATINO) VENERDI‘ ORE 9,55 – 10,50 5. BAGOLINI ELENA (A042 INFORMATICA) 6. BONI DONATELLA (A025 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE) 7. BOZZA GIOVANNI (A038 FISICA) 8. CALZOLARI GIOVANNA (A047 MATEMATICA) 9. CARAVITA SERGIO (AD02 SOSTEGNO) SABATO ORE 11,10 – 12,05 MERCOLEDI’ ORE 13,00 – 14,00 GIOVEDI‘ ORE 12,05 – 13,00 VENERDI‘ ORE 9 - 9,55 GIOVEDI‘ ORE 13,00 – 14,00 10. CASELLI ANNA CHIARA (A050 MATERIE LETTERARIE) GIOVEDI‘ ORE 11,10 – 12,05 11. CAVALAZZI SABRINA (A047 MATEMATICA) GIOVEDI‘ ORE 12,05 – 13,00 12. CILIBERTO MARIA CARMELINA (A048 MATEMATICA) MERCOLEDI’ ORE 9,00 9,55 13. CORRADI CARLA (A037 FILOSOFIA E STORIA) 14. CREMONA LUIGI (A072 TOPOGRAFIA) SABATO ORE 8.00-9.00 LUNEDI’ ORE 9,55 – 10,50 15. CUSATI MARIA DOMENICA (A017 DISCIPL. EC. AZ.LI) SABATO ORE 09,55 – 10,50 16. DAL POZZO PIER GIORGIO (A058 ESTIMO) VENERDI‘ ORE 12,05 – 13,00 17. DE MATTEIS DANIELA (A060 SCIENZE) 18. DI FRESCO SILVIA (A050 ITAL-STORIA) Casa Circondariale VENERDI‘ ORE 11,10 - 12,05 19. DURANTE COSMO (A072 TOPOGRAFIA) LUNEDI’ ORE 19,30 – 20,20 20. FARINI CLAUDIA (A246 FRANCESE) VENERDI‘ ORE 9,55 – 10,50 21. FAROLFI CATHERINE (A060 SCIENZE) GIOVEDI ORE 9.00-9.55 10 22. FERIOLI SIMONA (AD02 SOSTEGNO) MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50 23. FILIPPESCHI ALBA ROSA (A050 MATERIE LETTERARIE) MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50 24. FINIGUERRA MICHELINA (A013 CHIMICA) MARTEDI’ ORE 9,00 – 09,55 25. FIORE RAYMOND ROGER (A032 CONVERSAZIONE INGLESE) MARTEDI’ ORE 12,05 – 13,00 26. GALLIO PAMELA (A346 INGLESE) 27. GALLOTTA MARIO (A019 DIRITTO) VENERDI‘ ORE 11,10 - 12,05 SABATO 0RE 13.00-14.00 28. GALLUCCI FRANCESCA (A051 LETTERE E LATINO) MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50 29. GOZZA MARIA GRAZIA (A049 MATEMATICA E FISICA) MARTEDI’ ORE 9,00 – 09,55 30. GRASSI LINDA (A246 FRANCESE) 31. GUGLIELMI STEFANIA (A346 INGLESE) 32. GUIDOTTI GABRIELLA (A048 MATEMATICA APPLICATA) VENERDI‘ ORE 09,00 - 09,55 SABATO 0RE 13.00-14.00 Casa Circondariale 33. HAUCK DORIS CAROLINE (CONVERS. TEDESCO) GIOVEDI’ ORE 11,10 – 12,05 34. ILLUMINATI ALESSANDRA (A346 INGLESE) Casa Circondariale 35. LAMBERTINI CLAUDIA (A017 ECONOMIA AZ.LE) VENERDI‘ ORE 11,10 - 12,05 36. LANDI ETTORE (A049 MATEMATICA EFISICA) VENERDI’ ORE 12.05-13.00 37. MAGLI GIUSEPPE (A346 INGLESE) VENERDI ORE 12.05-13.00 38. MARSILIO MARTA (A048 MATEMATICA APPLICATA) VENERDI’ ORE 09.55-10.50 39. MASELLA MARIA (A030 EDUCAZ. FISICA) LUNEDI’ ORE 09,55 – 10,50 40. MAZZINI ANGELA (A051 LETTERE E LATINO) VENERDI’ ORE 09.55-10.50 41. MELEGARI FRANCO (R.C. RELIGIONE) SABATO ORE 09.50 – 10,55 42. MERCHIONNE SALVATORE (A017 DISCIPL. EC. AZ.LI) 43. MERLI ANTONIETTA (A546 TEDESCO) VENERDI‘ ORE 12,05 - 13,00 VENERDI’ ORE 12.05 – 13,00 44. MIGLIOLI ORNELLA (A037 FILOSOFIA E STORIA) SABATO ORE 09,55 – 10,50 45. MITRA MARIA GRAZIA (A025 – A061 – ARTE) MERCOLEDI’ ORE 9,00 9,55 46. MONTANARI PATRIZIA (A017 DISCIPL. EC. AZ.LI) GIOVEDI’ ORE 13,00 – 14,00 47. NARDELLA MARIA ILARIA (A446 SPAGNOLO) MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50 48. NATALE NICOLA (A019 DIRITTO) MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05 11 49. NATALINI EMANUELA (A060 SCIENZE) 50. NEGRONI SANDRA (A030 EDUCAZ. FISICA) 51. NICOTRA GIOVANNI BATTISTA (A060 SCIENZE) LUNEDI’ ORE 11,10 – 12,05 MERCOLEDI’ ORE 11,10 - 12,05 VENERDI‘ ORE 13,00 - 14,00 52. PALESTINI VALERIA (AD01 SOSTEGNO) GIOVEDI’ ORE 9,55 – 10,50 53. PARISE MARIA CRISTINA (AD03 SOSTEGNO) GIOVEDI’ ORE 11,10 – 12,05 54. PASQUALI MARCO (A050 MATERIE LETTERARIE) MERCOLEDI’ ORE 9,00 - 9,55 55. PIAZZATI MARTARELLO FRANCESCO (A050 MATERIE LETTERARIE) 56. PIZZELLA ROSA (A246 FRANCESE) 57. PROCACCIO ARIANNA (A016 COSTRUZIONI) 58. PURIN MARIA PIA (CONVERS. FRANCESE) MARTEDI’ ORE 9,55 – 10,50 Casa Circondariale VENERDI‘ ORE 19,30 – 20,20 MERCOLEDI’ ORE 9,55 - 10,50 59. RESCIO SERENA (A075 TRATTAMENTO TESTI) LUNEDI’ ORE 12,05 – 13,00 60. RICCIOLI ANITA (A049 MATEMATICA E FISICA) LUNEDI’ ORE 09,00 – 09,55 61. SALOMONI WILLIAM (A030 EDUCAZ. FISICA) GIOVEDI‘ ORE 11,10 – 12,05 62. SAMPIERI CECILIA (A047 MATEMATICA) LUNEDI’ ORE 11,10 – 12,05 63. SANZ DIEZ DE ULZURRUN LORETTA (CONVERSAZIONE SPAGNOLO) SABATO ORE 11,10 – 12,05 64. SAVINO LOREDANA (A016 COSTRUZIONI) MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05 65. SCANZANO GIOVANNI (A047 MATEMATICA) GIOVEDI‘ ORE 20,20 – 21,10 66. SCHIAVO STEFANO (R.C. RELIGIONE) MERCOLEDI’ ORE 9,00 - 9,55 67. SGURA DAMIANA (A346 INGLESE) MERCOLEDI’ ORE 11,10 – 12,05 68. SIRUGO ELISA (A246 FRANCESE) SABATO ORE 13.00-14.00 69. TOLLARDO CRISTINA (A039 GEOGRAFIA ECONOMICA) 70. TOMASI PAOLO (AD01 SOSTEGNO) MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05 MERCOLEDI’ ORE 13,00 – 14,00 71. TRENTINI MARIA GEMMA (A050 MATERIE LETTERARIE) MARTEDI’ ORE 09,55 – 10,50 72. VALOTTA MARIA GRAZIA (supplente MARSILIA FRANCESCA) (A016 COSTRUZIONI) MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05 73. VILLANI IRENE (A051 LETTERE E LATINO) MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05 74. VOLTA DANIELA (A051 LETTERE E LATINO) LUNEDI’ ORE 9,55 – 10,50 75. ZAMPICCININI ANNA GRAZIA (A019 DIRITTO) MARTEDI’ ORE 11,10 – 12,05 12 . Gli spazi della didattica (I dati riportati si riferiscono a settembre 2010) Nella sede , oltre alle tradizionali aule, sono presenti laboratori e aule speciali nelle quali si svolge una parte della attività didattica Quantità 1 1 5 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 Tipologia aula Docente referente auditorium Tecnici palestra Negroni laboratori di informatica Volta laboratori multimediali (informatici e linguistici Volta-Gallio laboratorio di fisica Landi laboratorio linguistico Gallio aula musica Ferioli laboratorio di chimica e scienze Natalini aula da disegno Boni aule proiezione Tecnici aula di geografia Tollardo biblioteca Masi laboratorio fotografico Ferioli aula di topografia Cremona Aule polivalenti (sostegno, bilingue) I laboratori di informatica sono stati utilizzati e sono utilizzabili su richiesta di enti ed associazioni, sulla base di convenzioni. Gli studenti hanno a disposizione 1 aula per attività organizzate e gestite da loro. Questa aula attrezzata con una postazione informatica. 13 4. Offerta Formativa Indirizzi Settore Economico Dopo un biennio comune Amministrazione, Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing Settore Tecnologico Costruzioni, ambiente e territorio Liceo Scientifico Con programma ministeriale Con scelta opzionale Lingua Francese Il nostro Istituto offre del settore ECONOMICO dopo un biennio comune, due indirizzi : • • Amministrazione, finanza e marketing (ex IGEA) , Relazioni internazionali per il Marketing (ex ERICA) Del settore TECNOLOGICO : l’indirizzo • Costruzioni,ambiente e territorio (ex geometri). Per quanto riguarda la sezione LICEO il nostro Istituto offre: LICEO SCIENTIFICO programma ministeriale LICEO SCIENTIFICO con scelta opzionale della lingua francese Inoltre l ’Istituto opera in collaborazione con Centri di formazione, per la realizzazione di progetti integrati (Alternanza Scuola-Lavoro e IFTS) L’attività formativa svolta nell’Istituto si propone il successo formativo dell’alunno, cioè: • • lo sviluppo della persona in coerenza con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione nazionale (elevamento obbligo di istruzione, transizione scuola di base/scuola superiore, orientamento, integrazione, educazione alla salute, alla legalità, ecc) la realizzazione dei profili culturali e professionali, sulla base dei criteri nazionali previsti per gli indirizzi presenti nell’Istituto Il raggiungimento di questi traguardi avviene attraverso l’acquisizione delle conoscenze e competenze previste dalle materie scolastiche indicate nei curricoli (liceo, settore economico,settore tecnologico) recupero, potenziamento, approfondimento delle conoscenze e competenze indicate nei profili • attività formative complementari coerenti con le finalità e gli obiettivi del sistema di istruzione nazionale e funzionali alla realizzazione dei profili culturali e professionali (anche in collaborazione con soggetti esterni). Le attività proposte dagli studenti e finanziate dai fondi degli studenti sono assunte nel Piano della Offerta Formativa. 14 SCELTE ORGANIZZATIVO-GESTIONALI L’assetto organizzativo complessivo funzionale alla progettazione e gestione del Piano della Offerta Formativa ha come principi ispiratori la collegialità, la responsabilità e la valorizzazione delle professionalità. La realizzazione delle attività formative avviene impiegando risorse umane • Interne (docenti, personale tecnico in servizio presso l’Istituto di Istruzione Superiore J. M. Keynes) • Esterne (docenti universitari, docenti di Centri di Formazione, personale di altre scuole, esperti, personale di enti locali, esperti di associazioni, personale Aziende Sanitarie, personale dell’Azienda Regionale per protezione dell’Ambiente, personale di aziende pubbliche o private) . Le risorse finanziarie per la realizzazione della offerta formativa provengono da • Finanziamenti a carico del bilancio di istituto • Finanziamenti ministeriali • Finanziamenti regionali • Finanziamenti di enti locali • Finanziamenti da privati • Contributi volontari dei genitori I progetti presentati da enti locali, università, associazioni, altre scuole, privati vengono presi in considerazione se sono coerenti con la finalità primaria dell’I.I.S. J. M. Keynes Per la realizzazione del Piano della Offerta Formativa, il consiglio di Istituto individua come strumenti privilegiati la costituzione di reti tra soggetti istituzionali (enti locali, altre istituzioni scolastiche, centri di formazione, centri risorse, ecc...) e la stipula di convenzioni e contratti. Il processo di rinnovamento della scuola, avviato negli ultimi anni, ha cancellato il significato tradizionale di “attività didattica” e lo ha sostituito con nuove idee-guida: “sistema di istruzione”, “autonomia didattica e organizzativa” e “offerta formativa”. Con “sistema di istruzione” si indica che più soggetti (scuole, centri di formazione, aziende, enti, associazioni) contribuiscono, ciascuno per la propria parte, a formare il giovane. In collaborazione con tali soggetti l’I.I.S.S. J.M. Keynes attua progetti per la realizzazione dell’obbligo scolastico e formativo, per l’orientamento, per l’arricchimento delle professionalità, per i corsi post-diploma, per i corsi IFTS, per l’educazione degli adulti, per le attività (individuate dal Collegio Docenti) tese allo sviluppo della persona ed integrative o complementari al curricolo nazionale L’autonomia si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di formazione (educazione e istruzione) mirati allo sviluppo della persona, adeguati al contesto sociale, economico e culturale nel quale si trova la scuola, ai bisogni-domande delle famiglie e alle caratteristiche specifiche degli allievi. Quanto progettato e realizzato, ovviamente, deve essere coerente con gli obiettivi generali del sistema di istruzione, garantire comunque, la libertà di insegnamento, il pluralismo culturale e rispettare le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari valorizzandone le varie professionalità. L’I.I.S.S. KEYNES provvede e alla realizzazione di interventi di educazione, formazione, istruzione per lo sviluppo della persona tenendo conto: 1. DEL CONTESTO :culturale , sociale ed economico 2. DELLA DOMANDA delle famiglie 3. DELLE FINALITA’ DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE 4. DELLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 15 5. Nuovo obbligo scolastico La Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art 1 comma 622 ha innalzato l'obbligo di istruzione a dieci anni. Nel documento tecnico, allegato al Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139, sono indicate le competenze chiave di cittadinanza attese al termine dell'istruzione obbligatoria. L’art. 64, comma 4bis, della Legge 6.8.2008 n. 133 consente di assolvere l'obbligo di istruzione, oltre che nei percorsi scolastici, anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e - fino alla completa messa a regime delle disposizioni contenute nel predetto decreto - anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui all’Accordo del 19.06.2003 realizzati da strutture formative accreditate ai sensi del Decreto Ministeriale 29 novembre 2007. I saperi e le competenze di base ,per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione (10 anni di scuola), fanno riferimento ai quattro assi culturali: COMPETENZE di BASE asse dei padronanza della lingua italiana: linguaggi -Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale nei vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi padronanza della lingua straniera Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Altri linguaggi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali asse Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed matematico algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico asse Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla scientificorealtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di tecnologico sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate asse storico comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una sociale dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione , a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. - Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Con l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, all’alunno viene rilasciato il certificato delle competenze di base. 16 6. Ampliamento offerta formativa L’istituto offre agli studenti vari progetti, ma alcuni sono consolidati da anni: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Orientamento in entrata Orientamento in uscita Continuità Alternanza Scuola-Lavoro Gruppo sportivo sci La rete “Storia e Memoria Progetto Comenius Centro sportivo scolastico Un aiuto in matematica Musical Coro Kappa Laboratorio fotografico ECDL Alfabetizzazione per studenti non italofoni Certificazioni in lingua straniera (inglese-francese-tedesco-spagnolo) Corso di lingua francese Sportello di prima accoglienza (SPA) Attività alternative all’insegnamento della R.C. Biblioteca ORIENTAMENTO IN ENTRATA L’istituto organizza : • • • Giornate di scuola aperta Attività di pubblicizzazione con manifesti e volantini Pubblicità tramite sito web Inoltre sono previste varie attività: Programmazione con i referenti delle scuole secondarie di 1° grado per consolidare il modello di orien tamento I consigli di classe iniziali potranno programmare (anche col supporto di esperti esterni, CIOP, psicologa, ecc): • Attività per tutti gli studenti finalizzate alla conferma della scelta o al ripensamento sul corso di studi intrapreso • Attività di orientamento attraverso le discipline al fine di chiarire ai ragazzi quali abilità e quali competenze sviluppa lo studio all’interno del curricolo previsto dal corso di studio scelto • Nuclei tematici di interesse generale ( a cui concorrono le discipline dell’area comune ciascuna per le proprie competenze ) • Nuclei tematici specifici ( alla cui realizzazione concorrono le discipline specifiche di indirizzo • Attività di potenziamento attraverso l’uso delle tecnologie informatiche impiegate per costruire ipertesti sui temi pluridisciplinari per il potenziamento delle competenze e il rafforzamento delle motivazioni • Attività di recupero, per gruppi all’interno della classe o per classi aperte, secondo modalità da definire in base ai bisogni e alle disponibilità di risorse ( personale docente, finanziamenti, logistica, supporti audiovisivi ) Nella prima settimana dell’anno scolastico di attività agli alunni classi prime viene svolta l’accoglienza così strutturata: - Presentazione dell’indirizzo scelto 17 - Orientamento interno. - Primo percorso di educazione alla convivenza civile - Patto educativo - Test (di interessi, cognitivi, ecc) Nel corso della prima settimana possono essere previste attività propedeutiche mirate a potenziare le abilità di studio e a favorire il successo scolastico articolate in Modulo sul metodo, per addestrare alle tecniche di ascolto, lettura e scrittura. Attività affidata ai dicenti della classe che utilizzano le proprie discipline per lavorare sul metodo: questo modulo si può sviluppare sia in orario curricolare che in orario extracurricolare. Laboratori e attività di compensazione e recupero, con realizzazione di attività finalizzate a far focalizzare agli alunni i propri punti deboli e i propri punti forti e a trovare le strategie adeguate a trasformare l’insuccesso in successo formativo. In itinere: Monitoraggio: avviene soprattutto a livello di C. di Classe dove necessaria la segnalazione dell’insuccesso disciplinare e l’indicazione del tipo di intervento e dove possibile la verifica della positiva ricaduta sulla attività didattica di classe e del grado di recupero individuale. Dialogo con coordinatore e/o docenti della classe: Dialogo con esperti dello Sportello Prima Accoglienza. Al termine della attività di accoglienza alunni incontro dei docenti del C. di classe con i genitori degli alunni delle classi prime per : Presentare l’istituto. Patto educativo Organizzazione interna Presentazione del POF. In itinere: Colloqui individuali con i singoli docenti e\o il coordinatore/trice di classe per una informazione continua sul grado di inserimento, l’opportunità della scelta, la situazione didattica, gli interventi da attivare. Sportello di consulenza e aiuto psicologico. ORIENTAMENTO IN USCITA per le classi 4e e 5e: Orientamento universitario e al mondo e al mercato del lavoro Incontri-conferenze con docenti di aree diverse. Esperienze lavorative e stage estivi Partecipazione a laboratori aperti presso le sedi universitarie limitrofe Seminari sulla nuova disciplina giuridica del mercato del lavoro( cosiddetta Legge di riforma Biagi ) CONTINUITA’ Nel passaggio tra scuola superiore di 1° grado e sc uola superiore di 2° grado si auspica la formazione di gruppi di lavoro tra docenti dell’I.I.S.S. Keynes e scuole del territorio finalizzati a costruire percorsi didattici condivisi relativi ad abilità e competenze. Nel passaggio dal biennio al triennio possono essere previste attività di continuità per potenziare le abilità e le competenze, [e di orientamento nello sviluppo di quelle ritenute indispensabili per favorire il successo scolastico e per facilitare l’inserimento nel triennio. Sono da prevedere attività atte a potenziare ulteriormente il metodo di studio, attività creative per sviluppare la conoscenza di s e delle proprie attitudini. 18 Per tutte le classi del triennio si possono prevedere attività da svolgere attraverso le discipline, per sviluppare le abilità e favorire il raggiungimento degli obiettivi caratterizzanti il curricolo di studio scelto, favorendo le integrazioni al curricolo stesso attraverso: Potenziamento della conoscenza delle lingue straniere; Potenziamento delle competenze informatiche; Addestramento alla ricerca con il supporto della biblioteca ( per le classi 4e ) Attività. di potenziamento dell’area scientifica, mediante attività laboratoriali Nuclei tematici su attività musicali, teatrali, cinematografiche e di lettaratura. Lavoro di ricerca anche in forma seminariale ( classi 5e ) ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Da anni l’ Istituto partecipa ai progetti di “Alternanza Scuola-Lavoro” che vede coinvolti tutti gli Istituti Tecnici per Geometri della Provincia di Bologna, l’‘Ente di formazione I.I.P.L.E. (Istituto istruzione professionale lavoratori edili) e la Provincia di Bologna. Le finalità e gli obiettivi globali sono i seguenti: • assicurare ai giovani l’acquisizione,. oltre che di competenze di base, di conoscenze tecniche spendibili nel mondo del lavoro, • offrire periodi di apprendimento in situazione lavorativa per maturare competenze richieste nel mondo del lavoro, • far sperimentare un periodo di apprendimento mediante un’esperienza di lavoro come parte integrante del percorso formativo personalizzato, volto alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e degli obiettivi generale e specifici di apprendimento Inoltre, gli alunni hanno l’opportunità di cimentarsi in esperienze lavorative mediante stage estivo (tirocinio formativo di orientamento al lavoro) che da anni l’Istituto organizza stipulando apposite convenzioni con le aziende ed enti del territorio. CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Tale progetto per promuovere iniziative rivolte a favorire ed ampliare le attività ludico-motorie e sportive, all’interno del mondo della scuola, che possano rappresentare un momento di crescita umana, civile e sociale e possano inoltre fornire i dovuti contributi di prevenzione e rimozione del disagio giovanile nei suoi vari aspetti. Attività proposte: • Avviamento pratica sportiva: tornei interni di pallavolo e calcetto • Progetto sci: soggiorno in montagna con allenamenti e gara di istituto • Nuoto, pattinaggio, Freesbee, difesa personale • Corsa campestre ed atletica leggera • Giornata dello sport • Partita di calcio con sezione Dozza • Giochi sportivi studenteschi: fase provinciale per corsa campestre ed atletica leggera • Dama e scacchi LA RETE “STORIA-MEMORIA” La scuola aderisce alla rete “storia e memoria” promuovendo la partecipazione della società civile agli eventi della seconda guerra mondiale promossa dal Liceo Scientifico “E.Fermi” di Bologna che coordina15 Istituti secondari di 2° grado e due istituti secondari di 1° grado della Regione Emilia-Romagna. Costituita nel dicembre 2005,si propone di creare un reciproco sostegno tra le scuole aderenti per la sperimentazione di nuovi percorsi didattici miranti a realizzare con maggior successo gli obiettivi formativi delle discipline, grazie anche al coinvolgimento ed al supporto di istituti di ricerca ed associazioni culturali e professionali presenti sul territorio. 19 PROGETTO COMENIUS La nostra scuola è stata selezionata dalla CEE assieme ad un istituto tedesco e uno francese. Il progetto ha durata biennale e ha come obiettivo la conoscenza dell'altro inteso come diverso perchè straniero,porta il seguente titolo " connaitre nos différences pour plus de tolérance", conoscere le nostre differenze,un'opportunità per una maggiore tolleranza. Il partenariato multiculturale prevede la mobilità di docenti e studenti verso i paesi membri. UN AIUTO IN MATEMATICA Tale progetto, che si svolge da novembre a fine maggio, coinvolge gli alunni del biennio per una/ due ore settimanali ed ha come obiettivi: • il recuperare e/o potenziare le abilità di base • il consolidare le abilità acquisite. MUSICAL Alla realizzazione del progetto possono partecipare tutti gli allievi dell’Istituto, per fare una esperienza artistica complessa, ma nello stesso tempo stimolante. Infatti gli allievi si possono cimentare nella realizzazione di :scenografie, costumi, luci, attrezzeria, Direzione di scena e regia. L’impegno si può quantificare in un incontro settimanale, con esibizione finale CORO KAPPA Il progetto è rivolto a tutti gli studenti dell’Istituto e prevede un impegno settimanale di circa una ora, con esibizione finale ed ha i seguenti obiettivi : • far avvicinare gli studenti alla musica, in particolare classica • approccio al canto corale LABORATORIO FOTOGRAFICO Il progetto è dedicato agli alunni diversabili, ma esteso a tutti gli alunni dell’istituto. Ha come finalità generale : • favorire l’integrazione tra gli studenti • realizzare le foto di classe ECDL Tale progetto, con gestione del test center in collaborazione con AICA e ITIS Belluzzi , è rivolto a tutti gli studenti ed ha i seguenti obiettivi: • preparazione e svolgimento sessioni d'esame • Preparazione agli esami per la patente europea del computer ALFABETIZZAZIONE PER STUDENTI NON ITALOFONI Il progetto si rivolge agli alunni non italofoni, sia di prima alfabetizzazione sia a quelli che hanno già raggiunto un buon livello nella conoscenza della lingua italiana, ma che hanno ancora bisogno di un supporto per poter migliorare le loro competenze riguardo alla lingua italiana per lo studio. I corsi di alfabetizzazione sono svolti sia dai Docenti interni che da Docenti esperti. CERTIFICAZIONI IN LINGUA STRANIERA(inglese-francese-tedesco-spagnolo) Il progetto si prefigge l’organizzazione di corsi di preparazione alle tipologie di test della University of Cambridge per i livelli B1 (PET) e B2 (First Certificate) per la lingua inglese, per il livello B1 (DELF) per la lingua francese. CORSO DI LINGUA FRANCESE Il progetto è rivolto agli alunni delle classi prime che ne fanno richiesta, ed ha i seguenti obiettivi: • Comprendere /esprimersi con correttezza grammaticale e lessicale, in forma semplice scritta/orale in L2 richiesta e non prevista dal corso autorizzato dalla Riforma • Approfondire la lingua francese L2 studiata nelle ore curriculari • Favorire l’approccio interculturale grazie anche alla presenza di docente madrelingua 20 SPORTELLO DI PRIMA ACCOGLIENZA (SPA) Progetto le cui finalità generali dello Sportello di Prima Accoglienza (SPA) sono • la prevenzione del disagio e dei comportamenti a rischio fra gli /le alunni/e • la lotta alla dispersione scolastica ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Nel modulo di iscrizione la famiglia può scegliere tra le seguenti 4 opzioni: A .attività didattiche e formative : • Area Umanistica • Area Tecnica • Area Scientifica • Area Linguistica B. attività di studio e/o di ricerca individuale con assistenza del personale docente C. libera attività di studio e/o di ricerca individuali senza assistenza di personale docente D. Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica Nel caso la famiglia scelga l'opzione A, l'istituto organizza in base all’area scelta, l’attività di studio BIBLIOTECA A) Aperture antimeridiane, pomeridiane, serali B) Servizi offerti: 1. Prestito dei libri,riviste,audiolibro 2. Informazione e documentazione 3. Consulenza bibliografica e promozione alla lettura 4. Promozione dell’arte e al gusto della cultura e del sapere in tutte le sue forme perchè LIBERAMENTECREIAMO C) Attività proposte: eventi (anche interculturali), conferenze, mostre, tavole rotonde, presentazione di libri ed incontro con l'autore, COLONNALES, dama e scacchi, borse di studio, concorsi vari, uso critico di filmati e siti internet, far conoscere i musei ...del territorio e non solo, inaugurazione della biblioteca, lezioniconcerto,CONCORSO AFORISMI ED.2010/2011, ricerca su personaggi storici del territorio, formazione musicale (e non solo) "DOC'S", gare di lettura, PLANETARIO MOBILE DIGITALE, spettacoli...OVVERO QUALSIASI IDEA CHE PROMUOVA la CREATIVITA’, l'INGEGNO e la CULTURA in genere. NOVITA’: Il MERCALIBRO: punto “offerta-vendita-dono” di libri, riviste e Cd "fuori catalogo" Per il dettaglio fare riferimento al PROGETTO BIBLIOTECA 21 7. Aspetti organizzativi della didattica PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi del DPR 235/2007) La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione della persona, l’interazione sociale e la crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia, pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire un patto educativa con i genitori mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. La Scuola si impegna a: creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel POF in base all’autonomia scolastica, tutelando il diritto di apprendere; procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo, nel rispetto dei criteri stabiliti dagli organismi didattici della Scuola, chiarendone sempre le modalità e motivandone i risultati in tempi didatticamente adeguati; incoraggiare gli studenti gratificando il loro processo di formazione; comunicare regolarmente alle famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio, oltre che ad aspetti inerenti il comportamento; prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, cos da favorire l’interazione pedagogica con le famiglie; assicurare lo svolgimento di attività di sostegno, recupero, consolidamento e arricchimento, anche in orario extracurricolare. La Famiglia si impegna a: favorire un processo di crescita positiva ed un sereno sviluppo psicofisico, nel rispetto dell’autonomia educativa; instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa; tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le comunicazioni inviate dalla scuola (cartacee o su web), partecipando con assiduità alle riunioni previste; far rispettare l’orario di ingresso a scuola ai propri figli, limitare le uscite anticipate ed entrate in ritardo ai casi effettivamente indispensabili, giustificare sempre la assenze, anche con il certificato medico per assenze superiori ai cinque giorni (festivi compresi); garantire una frequenza assidua alle lezioni; verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola; intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal proprio figlio a carico di persone, arredi, materiali didattici, anche con il recupero e il risarcimento del danno. Lo studente si impegna a: prendere coscienza dei personali diritti e doveri; rispettare, ambienti, attrezzature; interagire correttamente con compagni e personale della scuola; usare un linguaggio ed un atteggiamento consoni ad un ambiente educativo; adottare un comportamento corretto e adeguato alle diverse situazioni; rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo ; essere cooperativi nei gruppi di compito, di livello ed elettivi; adottare sempre comportamenti adeguati alla salvaguardia della propria ed altrui sicurezza; frequentare con regolarità le lezioni; rispettare gli orari delle lezioni; rispettare il Regolamento di Istituto. Il presente Patto è stato approvato dal Consiglio di Istituto in data 02 luglio 2008, delibera n°12/20 08. 22 Programmazione (obiettivi, contenuti, metodi dell’insegnamento) L’I.I.S.S. J.M. Keynes intende la programmazione come il momento fondamentale della organizzazione dell’attività didattica a livello di: • singolo docente • dipartimenti disciplinari (gruppo di docenti che insegnano la stessa materia o materia affini) • Consiglio di Classe. Nel rispetto degli obiettivi previsti del sistema formativo nazionale, lo scopo della programmazione si concretizza in un progetto dinamico e flessibile che dia la possibilità di adottare soluzioni adeguate al contesto in cui si opera. Sono parte integrante della programmazione anche le indicazioni di: • modalità dell’intervento didattico • informazione sullo svolgimento dell’intervento didattico • verifica dell’apprendimento • recupero delle carenze di contenuto e di abilità o competenze tramite Sportelli didattici o corsi di recupero delle conoscenze e abilità di base Ferme restando la flessibilità e l’adeguatezza della programmazione ai diversi contesti, l’I.I.S.S. J.M. Keynes garantisce l’unitarietà delle modalità di attuazione della programmazione attraverso procedure comuni. La sequenza di queste procedure si articola nelle seguenti fasi: • analisi della situazione di partenza (conoscenze, abilità operative, competenze) • definizione degli obiettivi didattici, di ciascuna materia, concordati negli incontri di dipartimento (stesse materie o materie affini) • definizione degli obiettivi didattici, trasversali fra le materie scolastiche, concordati nei Consigli di Classe • selezione e organizzazione dei contenuti • specificazione delle metodologie di insegnamento/apprendimento • definizione dei criteri e delle modalità di verifica e di valutazione. Questa articolazione illustrata agli studenti, perchè la conoscenza preventiva del percorso didattico funzionale al raggiungimento degli obiettivi e perchè favorisce un maggior coinvolgimento degli alunni nel processo di apprendimento. Particolarmente importanti sono le riunioni di dipartimento in cui i docenti delle singole discipline elaborano, attraverso il confronto e la ricerca, le strategie didattiche ed hanno, quindi, la funzione di definire la programmazione disciplinare, stabilendo anche i livelli minimi di competenza necessari ad uno studente per poter accedere alla classe successiva. Funzionamento dei consigli di classe La programmazione didattica ha il suo punto centrale nel consiglio di classe che individua ed attua • gli obiettivi educativi comportamentali • gli obiettivi didattici trasversali • valuta il processo educativo della classe e dei singoli alunni nel modo più individualizzato possibile nel quadro di finalità e percorsi educativi fissati dal collegio dei docenti. Il Consiglio di classe: • accerta i livelli di partenza dei singoli alunni • elabora il profilo della classe creando gli opportuni collegamenti con la scuola media (per le classi prime) e con i consigli delle classi precedenti (per le classi seconde, terze, quarte, quinte) • assume informazioni sulla preparazione pregressa desunte dai risultati ottenuti negli anni precedenti e/o opportune prove di ingresso • stabilisce gli obiettivi trasversali comportamentali e cognitivi che riguardano: 23 a) la partecipazione intesa come interazione dinamica tra alunni/docenti/istituzione scolastica,; b) l’impegno dell’alunno nello studio; c) il/i metodo/i di studio comuni, d) gli obiettivi cognitivi comuni a tutte le discipline o per aree disciplinari e) concorda i comportamenti da tenere nella classe in relazione alla realizzazione degli f) obiettivi fissati g) organizza l’attività didattica per l’attuazione degli obiettivi disciplinari specifici definendo collettivamente la distribuzione del lavoro della classe per quel che concerne lo studio domestico, le verifiche sommative , le attività didattiche integrative o complementari h) decide la partecipazione della classe a particolari progetti didattici cercando di muoversi in una ottica interdisciplinare i) decide i criteri e i metodi di valutazione e valuta la necessità di interventi di recupero e di sostegno e li attua coerentemente alle decisioni del collegio dei docenti l) esamina i risultati didattici della classe e dei singoli alunni che saranno periodicamente comunicati alle famiglie secondo le indicazioni del collegio docenti. • stabilisce le Visite guidate ed viaggi di istruzione all’interno della propria programmazione didattica annuale . Gli obiettivi e i contenuti delle visite e dei viaggi sono parte integrante della programmazione delle materie scolastiche attinenti colla visita o col viaggio. Per questo motivo i loro risultati sono oggetto di misurazione. Le visite guidate ed i viaggi di istruzione sono una delle modalità di svolgimento dell’attività didattica. Il Consiglio di classe, trasformato in gruppo operativo come previsto dagli accordi di programma, elabora ed attua i piani educativi personalizzati per gli alunni disabili eventualmente presenti nelle classi. Misurazione e valutazione Misurazione e valutazione sono i due momenti distinti nei quali l’insegnante certifica, sulla base di obiettivi e criteri dichiarati, i risultati ottenuti dallo studente La misurazione ha lo scopo di controllare i risultati di apprendimento dello studente tramite prove. Si applica pertanto alle singole prove che si richiedono allo studente. I docenti, per una corretta misurazione, esplicitano agli studenti gli obiettivi di cui si intende verificare il grado di raggiungimento. Misurazione e prove di verifica sono, pertanto, correlate tra loro. Le prove di verifica sono rivolte a misurare conoscenze, abilità operative, competenze, che costituiscono le tre grandi aree dell’apprendimento. Con conoscenze si intendono: • nozioni • riconoscimento e conoscenza di fenomeni, sistemi, principi. Le abilità operative si riferiscono alla produzione ed applicazione delle conoscenze L e competenze sono “ciò che, in un contesto dato, si sa fare (abilità), sulla base di un sapere (conoscenze) per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre nuove conoscenze” Si utilizzano due tipi di prove di verifica dell’apprendimento: verifica formativa e verifica sommativa. Verifica formativa: ha come scopo il controllo, nel corso di un periodo prestabilito, del processo di apprendimento dello studente; si attua nel corso delle unità didattiche o dei moduli; è semplice; circoscritta sia per quanto riguarda gli obiettivi, sia i contenuti; avviene in tempi vicini a quelli dell’acquisizione dei contenuti. Alle verifiche formative va attribuito la funzione di indicatore di trend dell’apprendimento. Verifica sommativa: ha come scopo il controllo di competenze/abilità o conoscenze acquisite dagli studenti al termine di una parte significativa del loro percorso di apprendimento rispetto a standard prestabiliti. Ha le seguenti caratteristiche: è complessa; è articolata su più obiettivi; avviene al termine del periodo di acquisizione dei contenuti; è oggettiva (nei limiti dell’umano possibile).In sede di misurazione di verifiche dell’apprendimento si considerano solo ed esclusivamente i risultati. Con il termine risultato si intende il rapporto tra: obiettivi e standard minimi di apprendimento le prestazioni richieste agli studenti. 24 Ogni docente stabilisce, in sede di programmazione, il numero e la tipologia delle verifiche, rapportate al curricolo di ogni disciplina Le prove sommative devono essere in numero tale da garantire sufficienti elementi per la valutazione intermedia (quadrimestrale) e finale. Entro il periodo indicato dal Collegio Docenti per l’informazione infraquadrimestrale alle famiglie e relativa all’apprendimento degli studenti, ogni docente acquisisce almeno una verifica orale e scritta o pratica (per le discipline per le quali previsto il voto scritto o pratico) Le modalità di svolgimento delle singole prove è scelta dal singolo docente in accordo e in coerenza con quanto stabilito nel consiglio di classe e nei dipartimenti. Va preventivamente indicato se la prova è di tipo formativo o sommativo. La pianificazione delle prove sommative eviterà momenti di eccessivo carico. Il coordinatore di classe ha cura di garantire questa condizione. La valutazione è il processo attraverso cui si attribuisce un giudizio allo studente. Avviene a conclusione di un periodo prefissato. Nella valutazione, soprattutto finale, ogni insegnante nella valutazione del voto finale come giudizio terrà conto del raggiungimento degli obiettivi specifici della disciplina (profitto) e della progressione dell’apprendimento. Per le classi del triennio, nella attribuzione del credito scolastico il consiglio di classe terrà conto, oltre al profitto, della complessiva, diffusa ed omogenea disponibilità al dialogo educativo da parte dello studente o studentessa. Gli studenti sono preventivamente ed esattamente informati, soprattutto per le verifiche sommative: • sulle prestazioni che vengono loro richieste; • sulla scala di misurazione che sarà adottata (in decimi, trentesimi, punti globali, ecc.) • sui criteri di determinazione della soglia di sufficienza; • su quant’altro possa loro servire per affrontare consapevolmente la prova ed in coerenza alle richieste (a titolo esemplificativo: gestione del tempo, analisi della traccia...); Le prove si devono svolgere avendo presente: • pertinenza con le attività effettivamente svolte; • rapporto obiettivi/contenuti che si intende verificare; • funzionalità della scala di misurazione predisposta; Dopo ogni prova lo studente viene adeguatamente informato: della qualità del risultato ottenuto in ordine al raggiungimento del/degli obiettivi verificati; della attività che dovrà svolgere in caso di mancato o parziale raggiungimento del/degli obiettivi. 25 CRITERI ATTRIBUZIONE VOTO CONDOTTA Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri: Frequenza e puntualità Rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari Partecipazione attiva alle lezioni Collaborazione con gli insegnanti e compagni Rispetto degli impegni scolastici Voto 10 Vivo Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche Ruolo propositivo all’interno della classe Scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto e delle sue norme disciplinari Ottima socializzazione Voto 9 Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche Ruolo propositivo all’interno della classe Scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto e delle sue norme disciplinari Ottima socializzazione Voto 8 Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni Costante adempimento dei doveri scolastici Rispetto del Regolamento di Istituto Equilibrio nei rapporti interdisciplinari Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe Voto 7 Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori Discontinua l’ attenzione e la partecipazione alle attività scolastiche Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati Non sempre corretti i rapporti interdisciplinari Sporadici episodi di mancata applicazione del Regolamento di Istituto, quali ad esempio ritardi, non puntuali giustificazioni nelle assenze Una nota disciplinare o ammonimento scritto Per l’attribuzione del voto dovranno essere soddisfatti almeno 4 descrittori Disinteresse per alcune discipline Discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche Rapporti problematici con gli altri Frequente disturbo dell’attività didattica Frequenti episodi di mancata applicazione del Regolamento di Istituto, quali ad esempio ritardi, non puntuali giustificazioni nelle assenze Più note disciplinari o ammonimento scritto Comportamento di particolare gravità ( D.M.n.5/2009 art. 4 commi 1 e 2)* Voto 6 Voto 5 * D.M. n. 5 /2009 Articolo 4 Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente 1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle 26 studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 – nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). 2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente Decreto. Attività di sostegno e recupero Il Collegio Docenti, riunitosi il 22 gennaio 2008 in considerazione della normativa vigente, ha ritenuto obiettivi irrinunciabili: il miglioramento della qualità del processo insegnamento/apprendimento; in una maggior responsabilizzazione degli studenti nello studio individuale e nella regolare frequenza alle lezioni; integrare le attività di sostegno e recupero nell’ordinario percorso curricolare; potenziare nella fascia obbligatoria del biennio le attività di orientamento – riorientamento. Ha pertanto deliberato di adottare i seguenti criteri, tempi e modalità per la programmazione e svolgimento delle attività di sostegno e recupero. Le attività di sostegno hanno lo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico responsabilizzando gli studenti rispetto agli obiettivi didattici prefissati; innalzare il livello qualitativo del percorso formativo; avvicinare il livello di insegnamento a quello degli apprendimenti. Sostegno in itinere durante l’ordinario orario di lezione con recupero degli apprendimenti sulle parti di programma svolte, per la riformulazione delle strategie tese all’approfondimento e al consolidamento di abilità e competenze. Si svolgerà in periodi concordati in sede di Consiglio di Classe Sportello di sostegno pomeridiano sul “metodo di studio” attivato per le classi del biennio e tenuto da Docenti della classe individuati dal cdc. Lo sportello si svolgerà per dieci settimane con frequenza settimanale di 1 ora ½ a giorno fisso. Le attività di recupero hanno lo scopo di prevenire i debiti scolastici colmando tempestivamente le lacune evidenziate in sede di scrutinio. Tali attività, organizzate in modo strutturato dalla Scuola, devono essere affiancate da un impegno di studio individuale dello studente per raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti dai Docenti. Le attività di recupero si articolano in tre momenti: · Corsi di recupero dopo gli scrutini intermedi deliberati dai consigli di classe che individuano, in sede di scrutinio intermedio , le discipline e gli studenti destinatari del corso la cui frequenza è obbligatoria. I corsi si svolgeranno da febbraio ad aprile e il calendario delle attività verrà comunicato successivamente dal Docente delegato. · Corsi di recupero dopo gli scrutini finali per gli studenti la cui promozione verrà “sospesa” dal cdc per la presenza di debiti formativi. Il calendario dei corsi e delle verifiche finali sarà deliberato dal Collegio Docenti in Marzo e comunicato alle famiglie. 27 Criteri di promozione scrutini giugno In sede di scrutinio finale ogni docente propone un voto accompagnato da un giudizio motivato (in forma scritta nel caso di insufficienza). Il cdc, sulla base delle proposte di voto dei singoli docenti che tengono conto di tutti gli elementi di valutazione relativi all’intero anno scolastico, e precisamente: • voto di condotta • conoscenze, abilità, competenze; • Impegno e partecipazione all’attività didattica; • Raggiungimento dei livelli di soglia per ogni singola materia; • Impegno e risultati ottenuti nelle attività di recupero al termine del primo quadrimestre; delibera la promozione, la non promozione o la sospensione del giudizio finale. La promozione è deliberata in caso di esito finale positivo in tutte le discipline (valutazione almeno sufficiente in ogni disciplina e nella condotta), in tal caso lo studente è “ammesso alla frequenza della classe successiva”. Per tale valutazione si terrà conto: • voto di condotta (non inferiore a 6/10) • Dei risultati di profitto ottenuti nelle discipline oggetto di studio, con il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi; • Delle attitudini e delle capacità dello studente nell’organizzazione dello studio individuale; • Dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici; • Dei risultati conseguiti con la frequenza a eventuali corsi di recupero e/o sostegno in itinere organizzati dalla scuola; • della progressione nell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza; • Dalla regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche; • Dall’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa connessi; • Di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente. La non promozione è deliberata per gli studenti che presentano un voto di condotta inferiore a 6/10 oppure gravi e numerose insufficienze che non permettono di individuare le premesse per una ripresa attraverso le attività di recupero estive, al fine di un inserimento positivo dello studente nelle attività scolastiche della classe successiva. Oppure nel caso in cui lo studente, a prescindere dal numero di insufficienze, abbia una preparazione complessiva ritenuta inadeguata per affrontare con profitto la classe successiva. In tali casi lo studente è dichiarato “non ammesso alla frequenza della classe successiva”. La valutazione complessiva di non promozione terrà conto: • voto di condotta (inferiore a 6/10) • Del numero e della gravità delle insufficienze registrate nel corso dell’intero anno scolastico; • Dei miglioramenti conseguiti nel profitto rispetto ai risultati del primo quadrimestre; individuale; • Delle attitudini e capacità dimostrate dallo studente nell’organizzare lo studio • Dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici; • Dai risultati conseguiti con la frequenza ai corsi di recupero e/o sostegno in itinere; • Dalla regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche; • Dall’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa connessi; • Di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente; La delibera di non promozione deve essere accompagnata da una articolata motivazione individualizzata per ogni studente La sospensione del giudizio è deliberata dal cdc per gli studenti che evidenziano difficoltà in alcuni ambiti e materie ritenute superabili attraverso i corsi di recupero estivi e l’impegno personale dello studente nello studio autonomo. Come criterio generale il Collegio ritiene di indicare in tre il limite massimo del numero dei debiti formativi che lo 28 studente può contrarre in caso di sospensione del giudizio, non limitando comunque l’autonomia del cdc che può decidere caso per caso in funzione dell’interesse dello studente. Nella valutazione di sospensione del giudizio il cdc terrà conto: • Del numero e della gravità delle insufficienze registrate nel corso dell’intero anno scolastico; • Dei miglioramenti conseguiti nel profitto rispetto ai risultati del primo quadrimestre; • Delle attitudini e capacità dimostrate dallo studente nell’organizzare lo studio individuale; • Dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici; • Dai risultati conseguiti con la frequenza ai corsi di recupero e/o sostegno in itinere; • Dalla regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche; • della progressione nell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza; • Dall’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa connessi; • Di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente. La delibera di sospensione del giudizio deve essere accompagnata da una articolata motivazione individualizzata per ogni studente. In caso di sospensione del giudizio il cdc motiverà per ogni disciplina insufficiente le carenze dello studente e invierà alla famiglia comunicazione degli interventi di recupero organizzati dalla scuola con le indicazioni operative per lo studio individuale delle altre discipline risultate insufficienti. Criteri per scrutini settembre In sede di seconda convocazione dello scrutinio finale (settembre) ogni docente propone un voto accompagnato da un giudizio motivato (in forma scritta nel caso di insufficienza). Il cdc, sulla base delle proposte di voto dei singoli docenti che tengono conto di tutti gli elementi di valutazione relativi all’intero anno scolastico, e precisamente: • conoscenze, abilità, competenze; • impegno e partecipazione all’attività didattica; • raggiungimento dei livelli di soglia per ogni singola materia; • impegno e risultati ottenuti nelle attività di recupero al termine del primo quadrimestre; • frequenza ai corsi di recupero estivi assegnati • della progressione nell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza; • risultati conseguiti nella verifica finale di settembre; delibera la promozione, o la non promozione dello studente alla classe successiva. La promozione è deliberata in caso di esito finale positivo in tutte le discipline (valutazione almeno sufficiente in ogni disciplina), in tal caso lo studente è “ammesso alla frequenza della classe successiva”. Per tale valutazione si terrà conto: • della progressione apprendimento rispetto ai livelli riscontrati nella 1^ sessione di giugno • dei risultati di profitto ottenuti nelle discipline oggetto di studio, con il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi; • delle attitudini e delle capacità dello studente nell’organizzazione dello studio individuale; • dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici; • della regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche; • dell’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa connessi; • di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente: • della regolare partecipazione ai corsi di recupero estivi organizzati dalla scuola; • del risultato positivo conseguito nella/e verifica/e finale/i di settembre, in termini di conoscenze e competenze. La non promozione è deliberata per gli studenti che presentano gravi e numerose insufficienze che non permettono un inserimento positivo dello studente nelle attività scolastiche della classe successiva. Oppure nel caso in cui lo studente, a prescindere dal numero di insufficienze, abbia una preparazione complessiva ritenuta 29 inadeguata per affrontare con profitto la classe successiva. In tali casi lo studente è dichiarato “non ammesso alla frequenza della classe successiva”. La valutazione complessiva di non promozione terrà conto: • del numero e della gravità delle insufficienze registrate nel corso dell’intero anno scolastico; • dei miglioramenti conseguiti nel profitto rispetto ai risultati del primo quadrimestre; • ·delle attitudini e capacità dimostrate dallo studente nell’organizzare lo studio individuale; • dell’impegno dimostrato dallo studente nell’assolvere ai doveri scolastici; • ·nell’assolvimento di debiti formativi relativi all’anno scolastico precedente; • della regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre attività scolastiche; • dell’atteggiamento complessivo mantenuto nei confronti della vita scolastica e degli impegni ad essa connessi; • di ogni altro elemento utile a valutare impegno, e risultati ottenuti dallo studente; • del risultato negativo conseguito nella/e verifica/e finale/i di settembre, in termini di conoscenze e competenze. • Della mancata progressione apprendimento La delibera di non promozione deve essere accompagnata da una articolata motivazione individualizzata per ogni studente Criteri attribuzione credito scolastico Art 12 Reg. DPR 323/98 e D.M. 452/98 In conformità degli artt. 11 e 12 del Regolamento ex DPR 323 e successive modificazioni ed integrazioni, i cdc nell’attribuzione del credito scolastico terranno in considerazione i seguenti elementi: • Profitto inteso come media dei voti • Assiduità di frequenza, interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo e a tutte le attività didattiche, compreso l’insegnamento della religione cattolica (RC) o attività alternativa(AA) • Crediti derivanti da attività integrative e complementari organizzate dalla scuola ed inserite nel Pof • Crediti formativi • Integrazione del credito per gli anni precedenti 1 2 3 4 5 Punteggio Frequenza, interesse Attività integrative e Crediti formativi Integrazione complementari punteggio minimo da media Impegno, RC-AA voti 0,3 (medi) 0,3 per ogni attività 0,3 per ogni attività ____________ 0,6 (alti) 1,6 (eccellenze) L’allievo anche in presenza di una attività potrebbe non raggiungere il punteggio minimo necessario per ottenere il punteggio massimo della banda (0,6 arrotondato a 1), in quanto solo con un minimo di due attività (0,3*2) o con un riconoscimento do 0,6 da parte del cdc per impegno ed interesse raggiungerebbe il massimo punteggio ammesso dalla media dei voti. In presenza di debito/i formativo/i verrà assegnato in ogni caso il punteggio minimo di banda. CREDITO SCOLASTICO (attività integrative e complementari) Contribuiscono a formare il credito scolastico in senso stretto tutte le attività integrative e complementari previste dal Pof , che non siano curricolari, con attestato finale di frequenza da cui risulti la frequenza ad almeno il 75% degli incontri (es. teatro) CREDITO FORMATIVO Ai fini della attribuzione del credito formativo sono valutabili le esperienze acquisite al di fuori della scuola (sono pertanto escluse le attività degli stage estivi di borse di studio-lavoro) di appartenenza in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale (attività artistiche, culturali, sportive, di volontariato, di solidarietà, di lavoro) Tali esperienze devono essere: • coerenti con gli obiettivi formativi e didattici del consiglio di classe • rilevanti qualitativamente e quantitativamente in relazione al tempo ad esse dedicato e l’impegno profuso. 30 DOCUMENTAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO Volontariato ed attività sociali: la documentazione per la richiesta del credito deve consistere in una attestazione proveniente da Enti, associazioni e istituzioni riconosciute ai sensi della legge 266/91 (volontariato) , della Legge 49/87 (Organizzazioni Non Governative) e dal Decreto legislativo 460/98 (ONLUS, Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) presso le quali lo studente ha prestato la propria attività coerentemente con l’attività 1 di volontariato e sociale dell’Ente, Associazione, Istituzione per almeno 80 ore annuali2 Tali attestazioni devono contenere: denominazione dell’Ente, Associazione o Istituzione; autocertificazione riguardante l’iscrizione ai registri regionali di competenza e, per gli enti ecclesiastici, della tenuta separata delle scritture contabili per le attività riconosciute come ONLUS (Decreto legislativo 460/98, art. 10 lettera a). c. 1. La documentazione riguardante volontariato presso parrocchie o gruppi scout è considerata valida solo se i suddetti enti sono in possesso dei requisiti sopra citati. Lavoro: Attestazione della azienda presso cui si è svolta l’attività lavorativa per almeno 20 giorni lavorativi o almeno 100 ore unitamente alla fotocopia della busta-paga o della documentazione ufficiale da cui risulti il versamento dei contributi previdenziali a carico dell’azienda versati per la prestazione d’opera 3 (se non dovuti bisogna indicare la norma che non prevede il versamento). Periodi di lavoro multipli di 20 giorni lavorativi o di 140 ore sono considerati ulteriori periodi 4 Attività sportive: la certificazione agonistica deve avvenire su carta intestata della società sportiva con timbro e firma originali del presidente o del vice . Attività artistiche: per la musica il superamento di un esame al Conservatorio5 o la frequenza per almeno 80 ore annuali all’attività di una Filarmonica. Lingue straniere: la certificazione, relativa al superamento di un esame all’estero attestante il livello raggiunto, deve essere convalidata dalla autorità diplomatica o consolare La certificazione europea in lingue rilasciata da Enti Certificatori deve riportare il livello europeo delle abilità conseguite . ECDL Il superamento di due dei sette moduli previsti per il rilascio della licenza o il conseguimento del diploma finale ECDL. Frequenza di Corsi “Orientamento alla Sicurezza” svolti presso l’IIPLE di Bologna, al termine dell’attività didattica. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLE BORSE DI STUDIO-LAVORO Assegnazione alle classi: 1. classi quarte; 2. classi terze: in caso di eccedenza del numero di borse rispetto al numerodi alunni disponibili delle classi quarte; 3.classi quinte: in caso di eccedenza del numero di borse rispetto al numerodi alunni disponibili delle classi quarte e terze e compatibilmente con gli esami di Stato; 4. classi seconde: in caso di ulteriore eccedenza del numero di borse disponibili e compatibilmente con le richieste delle aziende. 1 Corsi attivati da Enti, Associazioni ed istituzioni qui richiamate non possono essere considerati “attività” 2 L’anno di riferimento quello scolastico 3 Il periodo di svolgimento della attività deve essere compresa nei dodici mesi precedenti la presentazione della documentazione 4 es. 40 giorni lavorativi sono pari a due attività 5 L’esame deve essere gi superato all’atto della presentazione della documentazione e deve essere stato sostenuto nel periodo compreso nei dodici mesi precedenti la presentazione della documentazione 6 L’esame deve essere gi superato all’atto della presentazione della documentazione e deve essere stato sostenuto nel periodo compreso nei dodici mesi precedenti la presentazione della documentazione 7 Gli esami devono essere gi superati all’atto della presentazione della documentazione e devono essere stato sostenuti nel periodo compreso nei dodici mesi precedenti la presentazione della documentazione. Idem per il rilascio della diploma finale 31 Assegnazione agli alunni: che hanno dato disponibilità in base al periodo, dando la priorità a chi non ha mai fatto esperienza precedentemente, in base ad una graduatoria che tenga conto dei voti del 1 quadrimestre e della promozione . tenendo conto delle richieste delle aziende (residenza, e, competenze specifiche) N. B.: La scelta della sede, da parte degli alunni, avverrà, a livello globale, in senso orizzontale (es.: i primi in graduatoria sceglieranno per primi, i secondi dopo e così via). A parità di condizioni si proceder al sorteggio; Per eventuali borse disponibili c/o l’ANFFAS prevista una selezione in base ad un corso di formazione a cura dell’Ente. Gli alunni che non dovessero superare tale corso possono sempre accedere alle altre borse secondo i criteri suddetti. Gli alunni delle classi seconde accedono alle borse di studio dopo aver valutato la disponibilità anche degli alunni che hanno gi fatto l’esperienzain passato. 32 8. Formazione personale Docente ed ATA La formazione in servizio del personale rientra tra gli elementi costitutivi della progettazione e gestione della offerta formativa e è rivolta sia al docenti, sia al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario in servizio presso l’I.I.S.S. J.M. Keynes. In particolare la formazione dei docenti ha come obiettivo l’aggiornamento in • Metodologie didattiche • Nuove tecnologie didattiche • Ambiti disciplinari • La formazione del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario ha come obiettivo l’aggiornamento in • Nuove competenze professionali • Sicurezza All’interno delle linee programmatiche della formazione si attuano i seguenti corsi di formazione: 1. Aggiornamento tecnologie informatiche docenti: alfabetizzazione software e uso della rete interna 2. Progetto ECDL: corsi preparatori per sostenere esami ECDL per il personale del Keynes 3. Altri corsi relativi alla professionalit docente 4. Corsi di aggiornamento in ambito disciplinare ORGANI E PROCEDURE Il Consiglio di Istituto stabilisce gli indirizzi generali per le attività dell’I.I.S.S.: J. M. Keynes e le scelte generali di gestione e di amministrazione. Gli organismi e le associazioni anche di fatto dei genitori e degli studenti formulano pareri e proposte. Il Collegio dei Docenti elabora il Piano dell’O. F. sulla base degli indirizzi generali e delle proposte. Il Consiglio di Istituto adotta il Piano. Il Dirigente scolastico, con i collaboratori e le Funzioni Strumentali all’offerta formativa attiva i necessari rapporti con gli enti locali e le realtà territoriali per promuovere tutte le iniziative volte alla realizzazione del POF. Il Dirigente scolastico, con i collaboratori e le Funzioni Strumentali all’offerta formativa , individua i modelli della verifica dell’azione svolta, anche mediante azioni di monitoraggio. 33 9. Organizzazione Sicurezza Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.): Arch. Andrea Vittuari Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (S.P.P.): Dott.ssa Magnoni Gianna D.S.G.A. Prof. Natalini Emanuela Responsabile Laboratorio Chimica/Scienze Prof. Landi Ettore Responsabile Laboratorio Fisica Prof.ssa Gallio Pamela Responsabile Laboratori Linguistici Prof.ssa Volta Daniela Responsabile Laboratori Informatica Prof.ssa Negroni Sandra Responsabile Palestra Sig. Lambertucci Vittoriano Assistente Tecnico area informatica Sig.ra Selmi Patrizia Assistente Tecnico area scientifica Sig.ra Barbieri Ombretta Collaboratore Scolastico Sig.ra Chiarini Simonetta Assistente Amministrativo Medico Competente (M.C.): Dott.ssa Tatiana Franco Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.): Sig.ra Selmi Patrizia Referente esterno : Prof. Caselli Giuseppe Responsabile cassette Pronto Soccorso: Sig.ra Galavotti Natalia Addetti al Servizio di Pronto Soccorso Cappelletti Sabrina Chiarini Simonetta Galavotti Natalia Maserati Maria Teresa Addetti al Servizio di Prevenzione incendi Barbieri Ombretta Binnekade Elisabeth Montagnini Antonella Stagni Gian Carlo 34 Di seguito sono riportati i quadri orario settimanali dei “nuovi” indirizzi e dei corsi già presenti nell’istituto. Per i “nuovi “indirizzi il corso è quinquennale e si divide come segue: 1° biennio , che comprende il primo ed il secondo anno , ed in un 2° biennio , che comprende il terzo ed il quarto anno di corso che col quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario. 10. Settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing PROFILO CULTURALE: si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree: l’economia,l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. DISCIPILNE 5° anno 1°BIENNIO 2°BIENNIO 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate( Scienze della terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate:Fisica 2 Scienze integrate :Chimica 2 Geografia 3 3 Informatica 2 2 2 2 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3 Economia Aziendale 2 2 6 7 8 Diritto 3 3 3 Economia Politica 3 2 3 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 2 1 1 1 1 1 32 32 32 32 32 10. Settore Economico : Relazioni Internazionali per il Marketing DISCIPILNE 1°BIENNIO 2°BIENNIO 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 3 3 3 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 Terza lingua straniera 3 3 3 Economia Aziendale e geo-politica 5 5 6 Diritto 2 2 2 Relazioni internazionali 2 2 3 Tecnologie della comunicazione 2 2 Matematica 4 4 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate( Scienze della terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate:Fisica 2 Scienze integrate :Chimica Geografia 2 3 3 Informatica 2 2 Seconda lingua comunitaria 3 3 Economia Aziendale 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali 32 32 32 32 32 35 11. Settore Tecnologico : “Costruzione Ambiente e Territorio” PROFILO CULTURALE : si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. DISCIPILNE 1°BIENNIO 2°BIENNIO 5°anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate( Scienze della terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate: Fisica 3 Complementi di matematica 1 1 Progettazione, costruzioni e impianti 7 6 7 Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4 Topografia 4 4 4 Gestione del cantiere e Sicurezza dell'ambiente di lavoro 2 2 2 laboratorio fisica (biennio) 3 2* Scienze integrate : Chimica 3 laboratorio chimica(biennio) 3 2* Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica 3 laboaratorio 3 2* Tecnologie informatiche 3 laboratorio 2* Scienze e tecnologie applicate 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 32 32 32 32 ore di laboratorio Totale ore settimanali 6 32 * Attività di laboratorio con compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. 36 12. Liceo Scientifico con programma ministeriale PROFILO Culturale: dà una valida preparazione scientifica ed umanistica. Favorisce l’acquisizione di conoscenze e metodi propri della matematica, della fisica , delle scienze naturali . Guida lo studente ad approfondire a e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. DISCIPILNE 1°BIENNIO 2°BIENNIO 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 5^ Matematica * 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali ( Biologia, Chimica, Scienze della Terra) 2 2 2 3 3 Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 27 27 30 30 30 Totale ore settimanali *con informatica al primo biennio 14. Liceo Scientifico con scelta opzionale della lingua francese: due ore settimanali oltre l’orario DISCIPILNE 1°BIENNIO 2°BIENNIO 5°anno 5^ 1^ 2^ 3^ 4^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Matematica * 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali ( Biologia, Chimica, Scienze della Terra) 2 2 2 3 3 Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 27 30 30 30 Lingua francese (scelta opzionale) Totale ore settimanali *con informatica al primo biennio 2 27+ 2 N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera,di una disciplina non linguistica(CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 37 Per le classi seconde, terze e quarte dei corsi : I.G.E.A. , E.R.I.C.A. e GEOMETRA il numero delle ore settimanali è stato portato a 32 ore. Per le classi quinte degli stessi corsi, il numero delle ore settimanali rimane inalterato. Per l’indirizzo LICEO le ore di tutte le classi seconde, terze, quarte e quinte, non ha subito alcuna riduzione. 14. IGEA DISCIPLINE 2^ 3^ 4^ Lingua e letterarura italiana 4 5 3 5^ 3 Storia 2 2 2 2 Prima lingua straniera 3 3 3 3 Matematica e informatica 4 - - - Scienza della materia e laboratorio 4 - - - Scienza della natura 3 - - - Elementi di diritto ed economia 2 - - Seconda lingua straniera 3 3 3 3 Matematica applicata - 4 3 3 3 2 3 2 6 9 9 Geografia economica Economia aziendale e laboratorio Diritto 2 3 3 Economia politica 3 2 3 Scienze delle finanze Trattamento del testo e della parola 3 Ed.Fisica 2 2 2 2 Religione/Materia alternativa 1 1 1 1 32 32 32 35 Totale ore settimanali 15. ERICA DISCIPLINE 2^ 3^ 4^ Lingua e letterarura italiana 4 4 4 5^ 4 Storia 2 2 2 2 Ed.giuridica economica 2 Prima lingua straniera 4 4 4 5 Seconda lingua straniera 4 4 4 5 4 3 4 Terza lingua straniera Matematica e informatica 4 - - - Scienza della materia 4 - - - Scienza della natura 3 Storia dell'arte e del territorio Matematica applicata - - - - 2 2 2 3 3 3 Geografia generale ed antropica 2 2 2 Elementi di Leg.Economico aziendale 4 5 6 2 Trattamento del testo e della parola 2 Ed.Fisica 2 2 2 Religione/Materia alternativa 1 1 1 1 32 32 32 36 Totale ore settimanali 38 16. Geometri - PROGETTO CINQUE 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letterarura italiana 4 3 3 3 Storia 2 2 2 2 lingua straniera 3 2 2 2 Matematica e informatica 5 3 3 2 Fisica e laboratorio 3 - - - Chimica e laboratorio 3 - - - Elementi di diritto ed economia 2 2 2 2 3 3 4 4 4 5 Topografia, fotogrammetria 4 4 5 Impianti 2 2 3 Geopedologia, estimo,economia 4 4 5 2 DISCIPLINE Geografia,scienze e laboratorio 4 Disegno e CAD 3 Disegno e progettazione Costruzioni, sicurezza nei cantieri 2 Ed.fisica 2 2 2 Religione/Materia alternativa 1 1 1 1 33 32 32 36 Totale ore settimanali 17. Liceo Scientifico- PNI 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 3 4 Lingua e cultura latina 5 4 4 3 Lingua e cultura straniera 4 3 3 4 Storia 2 2 2 3 2 3 3 DISCIPLINE Filosofia Matematica 5 5 5 5 Fisica 3 3 3 3 Scienze 2 3 3 2 Disegno e storia dell'arte 3 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 28 31 31 32 Totale ore settimanali 18. Liceo Scientifico- bilinguismo 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 3 4 Lingua e cultura latina 5 4 4 3 Prima Lingua straniera 4 3 3 3 Seconda lingua straniera 4 3 3 3 Storia 2 2 2 3 2 3 3 3 3 3 2 3 3 Filosofia Matematica 4 Fisica Scienze 2 3 3 2 Disegno e storia dell'arte 3 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 30 31 32 32 Totale ore settimanali 39 EDUCAZIONE AGLI ADULTI 19. IL PROGETTO SIRIO indirizzo commerciale presso la Casa Circondariale “G.Dozza” Il progetto Sirio nasce nell’ambito della Direzione generale per l’Istruzione Tecnica come corso rivolto agli adulti per favorire il rientro nel sistema formativo di persone che hanno abbandonato, per vari motivi, il percorso scolastico regolare. Gli studenti che terminano il quinto anno, una volta superato l’esame finale, conseguono un diploma tecnico – commerciale che permette loro l’accesso all’università. L’orario scolastico si articola su cinque giorni settimanali ed è organizzato tenendo conto delle esigenze interne dell’Istituto di pena.. Questo corso, pur dando ampio spazio alle materie professionali, lascia comunque l’opportunità per un discorso di tipo culturale generale. FINALITA’ Nella situazione specifica, vale a dire il carcere, cioè “un mondo a parte”, gli insegnanti dell’IIS KEYNES hanno valutato che la funzione primaria dell’esperienza scolastica sia quella di stabilire una relazione di confronto, scambio, discussione rispetto sia agli argomenti teorici, sia a quelli relativi al mondo esterno; la scuola quindi un’occasione per “tornare nel mondo” con maggiori capacità di analisi e giudizio. PROFILO In tutte le materie, oltre all’impegno per l’acquisizione delle conoscenze fondamentali, si lascia dunque ampio spazio alla discussione sia entrando strettamente nel merito, sia affrontando problemi di attualità oggetto di interesse comune o relativi alle rispettive visioni del mondo. A livello formativo generale questo contribuisce ad una maggiore coscienza di sé e delle proprie opinioni, e sviluppa l’abitudine ad argomentare le proprie affermazioni. Relativamente al profilo professionale si punta alla formazione di un lavoratore consapevole dei processi aziendali, dotato di strumenti interpretativi in particolare sulla gestione finanziaria ed economica e con alcune competenze a livello informatico. INSERIMENTO NELLE PLURICLASSI CON VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI Per assicurare il proseguimento del percorso formativo anche agli studenti che per l’esiguo numero non costituirebbero una classe, sono formate delle classi con alunni di livelli scolastici diversi (pluriclassi) con il riconoscimento delle competenze acquisite sulla base dei seguenti criteri: Gli studenti che dichiarano esperienze di lavoro di durata almeno annuale e che, nel caso di studenti stranieri, abbiano frequentato corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana documentati e/o documentabili sono inseriti nelle classi 2e; Gli studenti che dichiarano frequenze a percorsi scolastici, di durata almeno biennale e differenti rispetto al corso a cui chiedono l’iscrizione, sono inseriti nelle classi 3e, previa prova di verifica scritta e /o colloquio orale; Gli studenti che sono in possesso di titoli di studio di scuola superiore o universitaria possono essere iscritti alle classi 4e o 5e previa frequenza, all’inizio dell’anno scolastico di percorsi integrativi inerenti le discipline caratterizzanti il corso Sirio, come indicato nell’ O.M. 87/04. DIDATTICA Gli obiettivi sotto descritti sono comuni a tutte le discipline e vengono modulati a seconda dei livelli di partenza del singolo studente e della classe frequentata Obiettivi di tipo cognitivo: abitudine a comunicare in modo adeguato e coerente, a consultare i libri di testo, ad esercitarsi nel prendere appunti; capacità di riassumere in modo coerente, sapendo cogliere i concetti principali, capacità di produrre testi scritti abbastanza corretti e coerenti, capacità di esprimere giudizi motivati. Obiettivi comportamentali: impegno regolare, partecipazione attiva, rispetto delle persone, dell’ambiente, delle regole concordate e delle scadenze, capacità di organizzare il materiale scolastico. 40 Criteri di valutazione: Considerate le difficoltà oggettive e la specificità del progetto Sirio, i docenti ritengono che la valutazione debba essere abbastanza flessibile. Si terrà conto dei livelli di partenza, dell’interesse, della partecipazione, della puntualità nelle scadenze e dei progressi conseguiti. La misurazione andrà da 1 a 10. Metodo di lavoro: i consigli di classe si avvarranno di tutti i metodi di lavoro ritenuti efficaci: lezioni frontali, interattive, lavori di gruppo, utilizzo di ogni supporto multimediale a disposizione (audiocassette, video cassette, calcolatrici, PC) CREDITI SCOLASTICI Per quanto riguarda l’attribuzione del credito scolastico dalla 3° classe per accedere all’esame di St ato i Consigli di Classe terranno in considerazione i seguenti elementi: • Profitto inteso come media dei voti • Assiduità di frequenza, interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo e a tutte le attività didattiche • Crediti derivanti da attività integrative e complementari organizzate dalla scuola ed inserite nel Pof ( ad esempio teatro, corsi CEFAL…) Crediti formativi: sono valutabili le esperienze acquisite all’interno del carcere in ambiti e legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale (attività artistiche, culturali, sportive, di volontariato, di solidarietà, di lavoro) organizzati da altri soggetti diversi dalla scuola. Gli studenti possono avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per 1 ora settimanale • il monte ore è uguale a quello della terza classe PROGETTO PLURICLASSE DESTINATARI: gli studenti della Casa Circondariale di Bologna che hanno titolo per accedere alla frequenza alla quarta del Corso Sirio (promossi negli anni precedenti, idonei per titolo pregresso, idonei per accertamento delle competenze). OBIETTIVI: assicurare il proseguimento del percorso formativo anche agli studenti che, per l’esiguo numero, si vedrebbero altrimenti privati della possibilità di proseguire nella frequenza scolastica per il raggiungimento del diploma. ARTICOLAZIONE • Accoglienza nella terza classe di tutti gli adulti riconosciuti idonei a frequentare non solo la terza classe, ma anche la quarta • organizzazione modulare della didattica: ogni insegnante nei consigli di classe di programmazione specifica come organizzare la sua attività • flessibilità del lavoro di classe che tenga conto di diversi livelli di scolarizzazione degli allievi • accertamento delle competenze in ingresso e documentazione in uscita di quelle acquisite Per l’attuazione di questo progetto i consigli di classe (tranne gli scrutini) si svolgono collegialmente per il biennio ed il triennio (senza suddivisione di classi e di sezioni). 41 20. Progetto Sirio: Corso Serale Statale per Geometri Il corso e’ destinato a: • occupati o in cerca di occupazione • adulti che hanno interrotto percorsi scolastici e desiderano conseguire il diploma di geometra. Discipline 2^ 3^- 4^ 5^ Italiano-Storia 7 4 4 Lingua straniera(inglese) 3 2 2 Matematica 4 3 2 Fisica 2 Scienze 5 Diritto 2 2 Costruzioni,Disegno e progettazione 4 7 8 Topografia 4 3 Impianti 2 3 Geopedologia, Economia ed estimo 4 4 Totale ore annue 25 28 28 FINALITA’ Il corso serale SIRIO per geometri stato attivato presso l’Istituto Keynes dall’a.s. 2006-07 con lo scopo di affrontare il problema del lifelong-learning, o rientri formativi in et adulta, e permettere agli studenti lavoratori di completare la loro identità professionale. La filosofia del corso quella di superare i modelli e le metodologie rigide applicati all’utenza diurna, realizzando un percorso flessibile che valorizzi l’esperienza di cui sono portatori gli studenti-lavoratori del serale, e che integri il loro sapere e la loro cultura di partenza, stimolando e incoraggiando la ripresa degli studi per un rientro nel percorso formativo con successo. IL CORSO Il corso serale per geometri articolato su un progetto SIRIO per adulti. Il corso, in origine quinquennale, viene proposto su tre anni con inserimento diretto senza esame di ammissione al terzo anno o successivi, previa valutazione dei crediti scolastici e lavorativi presentati dallo studente. Dopo parere favorevole della Commissione, lo studente-lavoratore viene inserito direttamente al terzo anno e vengono predisposti dei percorsi individuali di recupero per le discipline (o parte di esse) non conosciute. LA DIDATTICA Ogni studente è assegnato ad un docente tutor con cui organizzerà un piano di studio modulare personalizzato in base alle discipline da seguire, orari di lezione concordati, presenze per le verifiche orali e scritto/grafiche. In ogni classe saranno nominati tutor per gruppi di 7/8 corsisti; i tutor definiscono la posizione del corsista con un incontro individuale e predispongono un percorso personalizzato in cui sono indicati i crediti attribuiti dalla scuola, i debiti da saldare, le materie da seguire divise in moduli secondo la programmazione del docente. Il piano personalizzato dovrà essere redatto dal tutor entro fine settembre – primi di ottobre in 3 copie (cdc, corsista, ufficio didattica). I docenti delle varie discipline concorderanno con ogni corsista i moduli di recupero e le date per le verifiche che saranno formali e verbalizzate. Il tutor viene informato dei debiti saldati che saranno ratificati in sede di scrutinio 1° quadrimestre. Ne llo scrutinio finale si delibera la promozione e si certificano i moduli superati. Durante il corso lo studente-lavoratore recupererà le discipline mancanti alla sua preparazione (relative al biennio), ed anche in questo caso sarà supportato dal tutor con cui concorderà il percorso di recupero. Il recupero dei debiti dovrebbe avvenire entro gennaio per permettere nel 2° quadrimestre lo svolgimento dei moduli relativi al 3° e 4° anno per tutti i corsist i. In caso di mancato saldo il debito rimane e la possibilità di saldo data nel 2° quadrimestre previo accordo. L’attività didattica coadiuvata da supporto informatico (teledidattica) con materiali on-line inseriti dai docenti e scaricabili dai corsisti per un continuo aggiornamento anche non in presenza. Il rapporto con i docenti viene regolarmente mantenuto anche per e-mail per un contatto costante e personalizzato. Le lezioni si svolgeranno con unità di 50’. I Docenti recuperano i 10’ mancanti di ogni lezione mediante: 1) Sportelli didattici per gli studenti. 2) Supplenze. 3) Produzione di materiale didattico. 42 LA MODULARITA’ L’insegnamento modulare prevede la scansione del programma in una serie di segmenti didattici omogenei. Ogni modulo rappresenta una parte significativa ed unitaria dell’intero percorso formativo e consente di perseguire precisi obiettivi cognitivi verificabili, documentabili e certificabili. Ogni modulo prevede: • presentazione del modulo e sua organizzazione in unità didattiche; • collegamento con altri moduli del percorso formativo; • obiettivi che si intendono raggiungere in termini di conoscenze, competenze e abilità; • verifiche formative per orientare il percorso di apprendimento; • verifiche sommative per la certificazione delle competenze; • eventuale fase di recupero per colmare lacune esistenti; • attribuzione dei crediti e relativa certificazione. La didattica modulare personalizzata permette un percorso formativo individuale valorizzando al massimo le esperienze e conoscenze pregresse. Per ogni disciplina si prevedono 3 / 4 moduli (2 / 3 per le discipline oggetto di debito curando le parti di programma propedeutiche agli studi successivi). Ogni modulo completato positivamente verrà certificato dal cdc. CRITERIO DI PROMOZIONE Al termine dell’anno scolastico il consiglio di classe valuta per ciascuno studente il superamento dei debiti assegnati all’inizio dell’anno, e il risultato didattico ottenuto nei diversi moduli svolti in ciascuna disciplina dell’anno in corso. L’ammissione all’anno successivo verrà deliberata dal cdc nel caso in cui lo studente abbia recuperato almeno il 75% dei debiti di partenza, e abbia conseguito profitto positivo in almeno sette discipline sulle dieci del curricolo (o un numero proporzionale in caso di crediti). Il profitto nella singola disciplina si considera positivo quando lo studente ha conseguito risultati positivi in almeno il 75% dei moduli svolti dal docente. La media dei voti verrà calcolata solo sulle materie effettivamente frequentate dallo studente, quindi le materie oggetto di credito non verranno considerate nel calcolo del credito scolastico. I REFERENTI Referente per la didattica del corso sono il Prof.ssa Caselli presente in Istituto tutte le mattine ad eccezione del Lunedì per informazioni generali su tutti gli aspetti didattico-organizzativi. Referente organizzativa la Prof.ssa Procaccio. Referente amministrativo del corso la Sig.ra Cappelletti, assistente amministrativo dell’ufficio didattica, che potrà fornire tutte le pratiche necessarie. Si ricorda che i corsisti possono chiedere al datore di lavoro di usufruire delle 150 ore di permesso. 43 21. IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI NON ITALOFONI . ACCORDO QUADRO PER L’ACCOGLIENZA (ORIENTAMENTO,ISCRIZIONE,ASSEGNAZIONE ALLE CLASSI E VALUTAZIONE) DEGLI STUDENTI NON ITALOFONI NELLE SCUOLE SECONDARIE DI 2° GRADO. - • • • • • • • • • • • • Viste le norme sul diritto allo studio art.38, DL 286 del 22.7.98 del Testo unico delle disposizioni sull'ingresso e sul soggiorno degli stranieri art. 45, DPR 394 del 31.8.99 del Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione art.1, DL 76 del 15.4.2005 Diritto-dovere all´istruzione e alla formazione Viste le disposizione normative relative su iscrizione e assegnazioni delle classi degli alunni stranieri art. 46, DPR 394 del 31.8.99 del Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione par.1 della CM 301 del 8.9.89 relativa a Inserimento degli stranieri nella scuola dell´obbligo: promozione e coordinamento delle iniziative per l´esercizio del diritto allo studio par.4 della CM 205 del 26.7.90 relativa all'educazione interculturale. CM 400 DEL 30.12.90 relativa alla “ Iscrizione degli alunni alle scuole materna, elementare, ed´istruzione secondaria di I e II grado” C.M. 67 del 7.3.92 relativa alla “Soppressione della ratifica ministeriale ai fini dell´iscrizione negli istituti e scuole di istruzione secondaria di studenti provenienti dall´estero” C.M. 5 del 12.1.94 relativa alla “Iscrizione nelle scuole e negli istituti di ogni ordine e grado di minori stranieri privi del permesso di soggiorno” C.M. 119 del 6.4.95 relativa alla “Iscrizione degli alunni alle scuole o istituti statali di ogni ordine e grado - Integrazioni e modifiche” art. 45 del D.L.286 DEL 25.7.98 , Testo unico delle disposizioni sull´ingresso e sul soggiorno degli stranieri C.M. 87 del 23.3.2000 relativa alla “Iscrizione dei minori stranieri alle classi delle scuole di ogni ordine e grado” Indicazioni operative del Documento MIUR febbraio 2006 Par. 1- Un´equilibrata distribuzione della presenza degli alunni stranieri;Par. 2 A – Area amministrativa; Par. 2 C – Area educativo didattica Viste le disposizione normative relative ad accoglienza e programmazione individualizzata - C.M. 73 del 2.3.94 - cap. 3 e 9 Dialogo interculturale e convivenza democratica: l´impegno progettuale della scuola Linee guida per l´accoglienza e l´integrazione degli alunni stranieri, Documento MIUR febbraio 2006 C.M. 301 del 8.9.89 - paragrafo 2 Inserimento degli stranieri nella scuola dell´obbligo: promozione e coordinamento delle iniziative per l´esercizio del diritto allo studio C.M. 205 del 26.7.90- paragr. 4 La scuola dell´obbligo e gli alunni stranieri. L´educazione interculturale D.P.R. 394 del 31.8.99.- art. 45/c4 Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell´immigrazione e norme... Viste le disposizione normative relative ai Rapporti scuola e famiglia straniera - C.M. 122 del 28.4.92 punto f , Pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione sulla educazione interculturale nella scuola - paragrafo "Linee di intervento" - D.P.R. 394 del 31.8.99.- art. 45/c5, Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell´immigrazione e norme... 44 - C.M. 205 del 26.7.90 - paragr. 6, La scuola dell´obbligo e gli alunni stranieri. L´educazione interculturale - Documento MIUR febbraio 2006, Indicazioni operative , Par. 2 B – Area comunicativo-relazionale –Area educativo-didattica-,Come accogliere Viste le disposizione normative relative all’ educazione interculturale: C.M. 205 del 26.7.90 - paragr. 6, La scuola dell´obbligo e gli alunni stranieri. L´educazione interculturale C.M. 122 del 28.4.92 - Pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione sulla educazione interculturale nella scuola - C.M. 73 del 2.3.94 - parte prima Dialogo interculturale e convivenza democratica: l´impegno progettuale della scuola - Documento MIUR febbraio 2006 Linee guida per l´accoglienza e l´integrazione degli alunni stranieri- Il contesto – par. 2 - C.M. 73 del 2.3.94 - Dialogo interculturale e convivenza democratica: l´impegno progettuale della scuola C.M. 138 del 27.4.93 - Pronuncia del CNPI su "L´educazione interculturale come prevenzione del razzismo e dell´antisemitismo - Tutto ciò premesso, tra le istituzioni scolastiche di secondo grado firmatarie dell’accordo si conviene quanto segue PARTE PRIMA (finalità dell’accordo, figure di riferimento e loro funzioni) Art. 1 - finalità dell’accordo Il presente accordo tra gli Istituti secondari di 2 grado di Bologna è nato dal confronto delle esperienze delle scuole i cui referenti hanno partecipato al gruppo di lavoro che ne ha curato la stesura. Esso persegue la finalità di condividere procedure e prassi di orientamento, iscrizione, assegnazione alle classi e valutazione degli studenti non italofoni. Art. 2 - figure di riferimento e loro funzioni a. sono figure di riferimento per le procedure previste dal presente accordo il Dirigente Scolastico, il Referente per gli allievi stranieri , la Commissione allievi stranieri, il Consiglio di classe. b. il Dirigente scolastico 1. Istituisce annualmente la Commissione intercultura su delibera del Collegio Docenti, individuando il Docente referente per gli allievi stranieri 2. Convoca la Commissione almeno una volta all’anno per l’illustrazione, condivisione e verifica delle procedure. 3. Assicura il rispetto delle indicazioni contenute nella C M n.2 del 2010 che fissa al 30 % il tetto massimo di stranieri per classe, valutando la possibilità di richiedere eventuali deroghe. 4. Informa i Consigli di Classe dell’inserimento in corso d’anno dell’allievo straniero (sulla base delle proposte della Commissione), per analizzare la situazione e prendere i primi accordi di natura didattica. 5. Assicura che i Consigli di Classe in cui sono inseriti allievi stranieri da alfabetizzare o con un grado intermedio di acquisizione della L2 adottino percorsi educativi personalizzati; 6. Stipula con gli Operatori socio-sanitari, con gli Enti locali, con altre Istituzioni - scolastiche e non eventuali accordi di collaborazione e/o convenzioni. 7. Propone al Collegio Docenti la delibera dei criteri di assegnazione alle classi degli studenti stranieri sulla base della normativa vigente ( art.45 DPR n 394 del 31/08/1999) c. Il Docente referente per gli allievi stranieri 1. Coordina i lavori della Commissione Intercultura raccordandosi con la Dirigenza. 2. Coordina le azioni di sostegno linguistico e disciplinare, scolastico ed extrascolastico, raccogliendo anche i suggerimenti e le richieste dei colleghi per l’acquisto di materiale scolastico specifico. 45 3. Predispone l’organizzazione dei contatti con gli allievi stranieri e le loro famiglie, i coordinatori di classe, i docenti di L2 e gli eventuali tutor e mediatori culturali; 5. Monitora i progetti e le attività avviate. 6. Formalizza, se necessario, la richiesta di un mediatore interculturale. 7. Svolge funzioni di raccordo tra i CTP e l’Istituto, in particolare per l’acquisizione del titolo di studio di scuola secondaria di 1° grado. 8. Prende eventualmente contatti con Enti locali, Servizi, altre Istituzioni per migliorare l’offerta didattico-educativa d. La Commissione allievi stranieri La Commissione è un'articolazione del Collegio dei Docenti. 1. Collabora con il Docente referente per l’attuazione delle azioni previste da questo Accordo 2. Procede all’adattamento dei programmi d’insegnamento,vaglia i materiali didattici approntati nel tempo e ne facilita la diffusione 3. Contatta le scuole medie di provenienza degli studenti stranieri per prendere informazioni sul percorso scolastico dell’allievo; 3. Effettua i test d’ingresso per accertare il livello di competenza linguistica; 4. Propone al Dirigente Scolastico la classe d’iscrizione in base ai criteri delineati alla voce “Assegnazione alla classe”; 5. Fornisce i primi dati raccolti al Consiglio di Classe in cui viene inserito l’allievo e. Il consiglio di classe 1. Predispone, come illustrato nell’apposita voce, un Percorso educativo personalizzato (Pep) per favorire l’inserimento nella classe e il successo scolastico 2. Individua, all’interno del curricolo, gli obiettivi essenziali per ciascuna disciplina, per favorire il successo scolastico, sostenere e motivare la prosecuzione degli studi; 3. Considera come elemento di valutazione il percorso (debitamente documentato) di alfabetizzazione e/o consolidamento della lingua italiana sostenuto dallo studente 4. Cura la socializzazione e l’interazione con i compagni PARTE SECONDA ( informazione, orientamento, iscrizione) Art. 3 - informazioni e orientamento All’arrivo presso l’Istituto, lo studente e la famiglia prendono contatto con il DS o con un suo delegato membro della Commissione Intercultura che fornisce loro le informazioni relative al percorso offerto dalla scuola e raccoglie notizie sul precedente percorso di studi effettuato dallo studente e sulle sue aspettative. Si accerta l’opportunità dell’iscrizione all’istituto stesso o si forniscono informazioni sull’offerta formativa alternativa presente nel territorio. L’attività di informazione e orientamento riguarda esclusivamente gli alunni stranieri che non provengono dalla scuola secondaria di 1° grado italiana . Art. 4 - iscrizione All’atto dell’iscrizione formale, la Segreteria verifica la documentazione presentata. ( Allegato n.x) e 1. comunica gli elenchi degli studenti stranieri iscritti, completi di dati anagrafici, alla Commissione intercultura fornendo anche recapiti telefonici utili; 2. avvisa tempestivamente il Docente Referente di qualsiasi notizia utile a favorire l’inserimento dello studente 3. invia una scheda raccolta dati alle scuole medie di provenienza dell'allievo nel mese di maggiogiugno (Vedi allegato n xx) al fine della formazione delle classi e della organizzazione di eventuali corsi estivi di L2 5. segnala alla Commissione i casi di studenti non in possesso di formale documentazione scolastica ( diploma di scuola secondaria di 1° grado o titolo e quipollente comprovato da dichiarazione di valore) per attivare la convenzione con i CTP del territorio come da allegato n.xxx. Si precisa altresì 46 che anche in caso di possesso di dichiarazione di valore è opportuno informare gli studenti e le loro famiglie della possibilità di acquisire il titolo di studi di scuola secondaria di 1° grado attraverso apposite convenzioni tra scuola e CTP PARTE TERZA (assegnazione alle classi) Art. 5 - Assegnazione alle classi Gli allievi stranieri che si iscrivono per la prima volta in un Istituto Secondaria di 2° grado o (a) provengono dalla scuola media frequentata in Italia e che si iscrivono alla classe prima oppure che si trasferiscono da altra scuola superiore frequentata in Italia o (b) si iscrivono senza avere frequentato in precedenza una scuola italiana; • Per gli allievi individuati al punto a) viene seguita la normativa di riferimento e i criteri generali definiti dall’Istituto, fatto salvo il diritto degli studenti a corsi e programmi personalizzati, da concordarsi nell’ambito dei Consigli di Classe, in caso di perduranti carenze linguistiche. • Per gli allievi individuati al punto b) la Commissione, sulla base delle disposizioni legislative (c. M. n. 301 del 08/09/1989, C.M. n. 205 del 26/07/ 1990 e D.P.R. n. 394 del 31/08/1999 art. 45), su mandato del Collegio Docenti, tenuto conto delle informazioni raccolte (scheda di iscrizione e documenti allegati, colloquio con l’allievo e la famiglia ), propone l’assegnazione alla classe. Pur privilegiando l’inserimento in una classe che corrisponda al percorso scolastico svolto dall’allievo e all’età anagrafica, come indicato nel D.P.R. n. 394 del 31/08/1999 art. 45, l’assegnazione deve prendere in esame le situazioni specifiche e, in base ai criteri deliberati dal Collegio Docenti, deve tenere conto: 1. dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’allievo; 2. del corso di studi seguito dall’allievo nel Paese di provenienza; 3. del titolo di studio posseduto dall’allievo; 4. dell’accertamento delle competenze, abilità , livelli di preparazione dell’allievo; 5. del grado di conoscenza della lingua. La Commissione Allievi Stranieri, nel decidere la distribuzione degli allievi stranieri nelle varie classi, valuta tutte le informazioni utili sulle sezioni della stessa fascia, prende contatto con la Commissione Formazione Classi e prende in considerazione i seguenti elementi: 1. presenza nella classe di altri allievi stranieri, per evitare una eccessiva concentrazione; 2. complessità delle classi. PARTE QUARTA (personalizzazione dei percorsi e indicatori per la valutazione) Art. 6 - La valutazione degli alunni stranieri La valutazione degli alunni stranieri, e in particolare dei neo-arrivati, pone la necessità di definire sia le modalità di valutazione e di certificazione, sia la stima dello specifico percorso di apprendimento. La valutazione non ha solo funzione certificativa, ma anche una funzione formativa/regolativa in grado di consentire, un continuo adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli alunni e ai traguardi programmati per il miglioramento dei processi e dei risultati, sollecitando, altresì, la partecipazione degli alunni e delle famiglie al processo di apprendimento (Linee Guida del MIUR, C.M. n 24 – 1.3.2006). La valutazione degli alunni stranieri, soprattutto nel biennio, considera come primo elemento il recupero dello svantaggio linguistico, poi il raggiungimento degli obiettivi trasversali e infine l’acquisizione delle competenze minime. Nel momento del passaggio o meno da una classe all´altra o da un grado scolastico al successivo, si fa riferimento a una pluralità di elementi fra cui la previsione di sviluppo dell´alunno. Ogni valutazione - iniziale, in itinere, finale – è strettamente collegata al percorso di apprendimento proposto agli alunni e , quello predisposto per gli alunni stranieri neo-arrivati ,è necessariamente personalizzato e sostenuto da interventi specifici per l´apprendimento della lingua italiana. Art. 7 - Compiti del Collegio docenti e della Commissione Intercultura 47 Spetta all’Istituzione scolastica, nel rispetto della normativa nazionale, l’esercizio dell’autonomia didattica e la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni ( art 4 DPR n 275/1999) E’ compito del Collegio docenti (art. 45, c 4, D.P.R. n.394/99) - nel rispetto dell’ impianto pedagogico, didattico ed organizzativo della scuola italiana dalle “Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati” insieme alle finalità del “Profilo educativo dello studente” - provvedere al necessario adattamento dei programmi di insegnamento e all’individuazione di specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni (art 3 L. n. 53/03). L’adattamento dei programmi d’insegnamento, per il tramite della Commissione intercultura, comporta l’individuazione di unità di apprendimento relative ai nuclei tematici fondanti di ogni disciplina per gli studenti stranieri; su tali nuclei i Consigli di classe procedono ad articolare la programmazione personalizzata utilizzando testi facilitati e individuando obiettivi minimi. Col fine generale di facilitare l’apprendimento e/o consolidamento della lingua italiana, l’organo collegiale preposto alla cura della didattica, attiva – in presenza di risorse finalizzate - corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti. Gli eventuali interventi di educazione linguistica quali i corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (ITALIANO/L2), , concorreranno alla valutazione formativa degli alunni stranieri. Art. 8 Compiti dei Consigli di classe A fronte della funzione dei Collegi docenti, ogni Consiglio di Classe, per poter valutare l’alunno straniero non alfabetizzato in lingua italiana, programma interventi di educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati, avvalendosi delle competenze del docente referente di settore, sulla base della storia scolastica precedente dell’alunno e ogni altra informazione fornita dalla Commissione Accoglienza. Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe è contenuta nel Piano di Studio Personalizzato (PSP), punto di riferimento essenziale per la valutazione dell’alunno straniero. Alla stesura del PSP concorrono tutti i docenti che , nell’ambito dei nuclei tematici fondamentali della propria disciplina, concentrano l’insegnamento/apprendimento sui concetti chiave delle stesse al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Il passaggio dalla lingua per comunicare alla lingua per studiare (fase ponte), condizione necessaria per prevenire o limitare l’insuccesso scolastico a cui vanno incontro molti studenti stranieri, coinvolge tutti i docenti in quanto esperti dei linguaggi settoriali. I Consigli di classe si confronteranno sulle strategie didattiche da adottare per facilitare l’apprendimento dei contenuti minimi e dei linguaggi settoriali. Art. 9 - Indicatori utili alla valutazione dell’alunno straniero da parte dei Consigli di Classe In un contesto che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “sommativa”, i Consigli di Classe prendono in considerazione i seguenti indicatori: il percorso scolastico pregresso; • gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza; • i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2; • i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati; • la motivazione; • la partecipazione; • • l’impegno; la progressione e le potenzialità d’apprendimento. • L’alunno straniero sarà quindi valutato sulla base del percorso di apprendimento compiuto nella consapevolezza che, durante i primi anni del suo inserimento scolastico, non potrà raggiungere le stesse prestazioni richieste ai compagni italiani. Art.10 – Formulazioni per la valutazione alunni stranieri In sede di valutazione degli alunni stranieri si distinguono i casi di coloro che, benché già scolarizzati in Italia, presentano ancora alcune difficoltà nell’uso della lingua italiana da quelli che invece non hanno nessuna competenza linguistica in italiano. 1. Gli alunni stranieri,già scolarizzati in Italia, con ancora alcune difficoltà nell’uso della lingua italiana in particolare per quanto riguarda la lingua dello studio, sono valutati considerando i progressi in relazione alle competenze di base degli assi culturali. Per quanto riguarda la 48 valutazione del 1° Quadrimestre si adottano i cri teri stabiliti dal Collegio docenti per tutti gli alunni. 2. Per gli alunni stranieri che non hanno nessuna competenza linguistica in italiano, sarà adattato l’orario settimanale delle lezioni al fine di consentire loro sia la frequenza di un corso di italiano L2 di livello elementare, ma anche l’inserimento nella classe durante le ore delle altre discipline. Per quanto riguarda la valutazione del 1° Quadrimes tre di questi alunni si adottano i seguenti criteri: • per la lingua italiana, intesa come materia curricolare, si fa riferimento alle schede di valutazione redatte dagli insegnanti titolari dei corsi di italiano L2 e alle schede di valutazione prodotte dal C.T.P qualora gli studenti lo abbiano frequentato; • per le materie il cui insegnamento e apprendimento è meno veicolato dalla lingua italiana (ad esempio, esercitazioni pratiche, disegno, educazione fisica, lingua straniera conosciuta), si procede alla valutazione dei progressi relativamente ai nuclei fondanti delle discipline stesse; • Per le materie per le quali non siano ancora state acquisite le competenze linguistiche che ne permettono lo studio, laddove necessario, si ricorre a formulazioni quali “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, il Consiglio di Classe - tenendo conto degli attuali orientamenti della linguistica e della pedagogia interculturale e facendo, inoltre, riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR in Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, Circ. min. n.24 del 01/03/2006, che sono orientate ad una valutazione più comprensiva e diluita in un arco di tempo più lungo, per rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione delle varie discipline, come dal PSP - può ricorrere alla formulazione “La valutazione espressa fa riferimento al P.S.P. (Piano di Studio Personalizzato), programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. 49 22. ELENCO PROGETTI POF Approvati dal Collegio del 12 ottobre 2010 F.S. Prof.ssa Calzolari Denominazione progetto 1 Centro sportivo scolastico 2 Avviamento al disegno iconografico 3 Centro studi per il progetto europeo 4 Dall'acqua per l'acqua 5 Finanza etica 6 Storia antica 7 Incontro con l'autore 8 La bottega equo-solidale 9 Musica insieme 10 Olimpiadi della Fisica e olimpiadi dell'informatica 11 Olimpiadi di matematica 12 Un aiuto in matematica 13 Ascom_Ascoblog 14 Sorveglianza alunni che non si avvalgono della religione cattolica 15 Conferenza di storia 16 Sulle regole dal libro di Gherardo Colombo 17 Uomini liberi : Giusti e protagonisti del dissenso. Vite e destini tra EST e Ovest. Percorsi di educazione alla cittadinanza “L’Europa ed il popolo degli zingari” 18 Progetto Eurodesk 19 Coro Kappa 20 Il Planetario a scuola 21 Biblioteca 22 Il quotidiano in classe 23 Unita’ D’Italia 1 2 3 4 Docente referente Classi Negroni Melegari Tutte Dozza Montanari Calzolari Melegari_Merchionne--Schiavo Gallucci Gallucci Schiavo Badini Gozza Sampieri Gozza Montanari Montanari Pasquali Piazzati Tutte classi quinte 1GL-2GL-1HL-2HL tutte Alunni interessati Alunni interessati Alunni interessati liceo biennio-triennio biennio_triennio Alunni interessati 2AE e altre interessate 5AE Piazzati Merli-Calzolari Sampieri Natalini Masi Zampiccinini Piazzati 2- AREA ORIENTAMENTO in ENTRATA ed USCITA Denominazione Progetto Docente referente Accoglienza , Grassicontinuità,orientamento in entrata Integrazione con le discipline Valotta tecniche Il Sistema e i servizi Volta informatici,Istruzioni per le classi prime Orientamento in uscita: Badini-Montanari-Filippeschi_ universitario e mondo del Calzolari lavoro triennio F.S. Prof.ssa Grassi Classi 1^C/G parte tecnologico 50 1 3- AREA INTEGRAZIONE F.S. Prof.ssa Ferioli Denominazione Progetto Docente referente Musical Ferioli 2 3 4 Foto di classe Laboratorio creativo Lezioni in serra - Serpieri Ferioli Ferioli Ferioli 5 Tutor amicale Ferioli 4- AREA INTERCULTURA F.S. Prof.ssa Caselli Denominazione Progetto Denominazione referente Sei più Caselli classi Classi 6- ORGANIZZAZIONE E GESTIONE IN RELAZIONE A PROGETTI DELL’AREA INFORMATICA NUOVE TECNOLOGIE E SVILUPPO INFORMATICO Denominazione Progetto 1 Un Podcast verso l'infinito: Radio Keynes 2 Sportello assistenza informatica Docenti/alunni 3 ECDL 4 F.S.Prof.ssa Gallio Docente referente Gallio Classi Volta Volta 5 Sperimentazione Registro elettronico Eccellenza in informatica Volta Gozza 6 Cl@ssi 2.0 Gallio 7- AREA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ed ED.STRADALE F.S. Prof. ssa Marsilio Denominazione progetto Docente referente Classi 1 Patentino ciclomotore e convivenza civile Marsilio tutte 2 Sicurezza stradale=scelta di vita Marsilio 2^- 4^ tutti indirizzi 5^ che hanno aderito l’anno precedente 3 Convivenza civile ed educazione stradale Marsilio 4 Borse estive-Scuola lavoroAlternanza tutte Marsilio 2^-3^-4^ Cremona 4^Ag 51 8- AREA LINGUE STRANIERE Denominazione Progetto F.S. Prof.ssa Merli Docente referente Classi Conversazione in lingua straniera francese Conversazione in lingua straniera francese Sirugo 2^CI Farini 4^-5^CI Certificazione in lingua francese DELF B1 Certificazione in lingua francese DELF B1 Sirugo 5 Gemellaggio Castel Maggiore/Ingré Dirigente Scolastico 6 Corso di lingua francese Grassi 7 Conversazione in lingua francese Certificazione in lingua spagnolaDELE Conversazione in lingua spagnola Conversazione in lingua inglese Grassi 1 2 3 4 8 9 10 11 12 Certificazione in lingua inglese (PET e FCE Grassi 2^-3^-4^-5^ HL Nardella Nardella 3^-4^CI- 3^-4^HL Amaducci 5^AE- 5^BE Gallio Keynes Theatre CompanyTeatro in lingua inglese Gallio 13 Conversazione in lingua inglese Amabile 1^GL-1^HL-4^GL-5^HL 14 Conversazione in lingua inglese Magli 5^CI 15 Conversazione in lingua inglese Guglielmi 1^C/G 16 Concorso “JUVENES TRANSLATORES” 17 Certificazione in lingua tedesca Merli 18 Conversazione in lingua tedesca Merli 19 Teatro in lingua francese Sirugo Grassi-Farini-Sirugo-Merli-NardellaAmaducci-Amabile- Caselli-Ferioli 52 9 –REFERENTE SEDE ASSOCIATA C/O CASA CIRCONDARIALE F.S. Prof.ssa Zampiccinini Denominazione Progetto Denominazione referente Classi 1 Progetto sulle mafie Zampiccinini 2 Percorso di diritto Zampiccinini 10- AREA ED.SALUTE F.S. Prof.ssa Masella Denominazione Progetto 1 Sportello di ascolto 2 Ed.salute ( progetti Ausl , Avis ) Docente referente Masella Masella Classi Tutte C.d.C.interessati 53 23. REGOLAMENTO DI ISTITUTO Con le modifiche apportate dal C. di Istituto in data 11-4 2007 ,02-7-2008 , 29-11-2008,17-03-'09 Premessa I - Diritti Art. 1 Partecipazione Art. 2 Libertà di espressione Art. 3 Consultazione II - Modalità per il funzionamento degli organi collegiali. Art. 4- Convocazione. Art. 5- Verbale delle riunioni. Art. 6 - Accesso ai verbali. Art. 7- Programmazione delle attività degli organi collegiali. 7.1- Consiglio di Istituto. 7.2 - Collegio dei docenti. 7.3- Consiglio di classe. III -Assemblee Art. 8 - funzionamento generale delle assemblee Art. 9 - Assemblea di classe degli studenti. Art. 10 - assemblea del comitato studentesco Art. 11 - Assemblea di Istituto. Art. 12 - Assemblea dei genitori IV - Sicurezza e Salute Art. 13 - Disposizioni per la sicurezza Art. 14 - Divieto di fumo ed uso del telefono cellulare V- Criteri generali dell'organizzazione didattica Art. 15 - Criteri di formazione delle classi iniziali Art. 16 - Criteri di formulazione dell'orario delle lezioni Art. 17 - Programmazione didattica Art. 18 - Orari Art. 19 - Intervallo Art. 20 - Colloqui tra docenti e famiglie Art. 21 - Accesso ai locali scolastici Art. 22 - Accesso ai locali scolastici oltre l’orario delle lezioni Art. 23 - -Utilizzo e parcheggio di mezzi propri mezzi di trasporto Art. 24 - Ufficio didattica VI- Comunicazioni agli alunni e ai genitori. Art. 25 - Comunicazioni alle famiglie. Art. 26 - Comunicazione delle assenze. VII- Alunni. Art. 27 - Premessa Art. 28 - Diritti 54 Art. 29 - Comportamento. Art. 30 - Danni alle cose. Entrata ed Uscita dalla scuola Art. 31 - Ingresso e uscita. Art. 32 - Ritardi. Art. 33 - Uscite anticipate. Art. 34 - Casi particolari. IX. Assenze Art. 35 - Assenze. Art. 36 - Riammissione alle lezioni Art. 37 - Libretto di riammissione X- Funzionamento della biblioteca, dei laboratori e della palestra. Art. 38 - Criteri generali di funzionamento XI - Disposizioni finali. Art. 39 - Spazi per l'informazione e la pubblicazione degli atti - Accesso ai documenti. Art. 40 - Sportello reclami. Art. 41 - Servizio di prevenzione e protezione dagli infortuni e calamità. Art. 42 – Pubblicità del Regolamento di Istituto. Art. 43 - Modifiche al Regolamento. 24. ALLEGATI 1. REGOLAMENTO LABORATORI 2. REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA. 3. REGOLAMENTO PALESTRA E ATTREZZATURE SPORTIVE. 4. REGOLAMENTO VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE. 5. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA 55 Premessa. Il presente regolamento, adottato ai sensi dell’articolo 10, 3 comma, del Decreto Legislativo 297 del 16 aprile 1994 e nel rispetto del DPR. 249/98 “Statuto delle studentesse e degli studenti” integrato con DPR 235/2007 parte integrante del POF (Piano della Offerta Formativa) dell'Istituto. Fanno parte integrante dei seguente regolamento i regolamenti riguardanti aspetti specifici - quali laboratori, biblioteca - deliberati dal Consiglio di Istituto. Oltre che al Consiglio di Istituto, l’iniziativa di proposta per ulteriori regolamenti riconosciuta alle componenti della comunità scolastica. Il regolamento di disciplina elaborato ai sensi del DPR 249/98 Statuto delle studentesse e degli studenti parte integrante del seguente regolamento. I regolamenti devono uniformarsi ai principi di libertà, tolleranza, democrazia propri della Costituzione della Repubblica Italiana. I. DIRITTI Art. 1 - Partecipazione Le componenti della comunità scolastica (genitori, alunni, docenti, personale ATA) hanno il diritto di partecipare alla vita della scuola. Le forme e i modi della partecipazione avvengono nel rispetto dei ruoli e funzioni definiti per ciascuna componente della legislazione in materia scolastica. Alla definizione del Piano della Offerta Formativa concorrono tutte le componenti della istituzione scolastica attraverso: gli organi collegiali istituzionali commissioni miste istituite su particolari argomenti assemblee di classe di genitori o studenti associazioni di diritto e di fatto dei genitori e degli studenti (Comitato genitori, Comitato Studentesco) Le proposte riguardanti singole classi vanno presentate al Consiglio di classe tramite il coordinatore di classe; le proposte riguardanti l’intero istituto vanno presentate al Collegio Docenti, tramite il Dirigente Scolastico, ed essere approvate nel Collegio Docenti di giugno per potere essere inserite nel Pof dell’anno scolastico successivo Art. 2 - Libertà di espressione Tutti i componenti della comunità scolastica hanno il diritto di esprimere liberamente dentro la scuola il proprio pensiero. L’espressione del proprio pensiero deve essere rispettosa della libertà di espressione dell’altrui pensiero . L’utilizzazione delle bacheche per l’affissione di volantini, giornali murali e altro non pu essere vietata, a condizione che i documenti esposti non siano anonimi o manifestamente offensivi e non rappresentino pubblicità per attività a fine di lucro ; tali materiali dovranno preventivamente essere portati a conoscenza della presidenza. Nell’ambito delle iniziative di anno in anno attivate per i progetti pu essere prevista la realizzazione del giornalino degli studenti. Ogni articolo dovrà essere firmato ; gli alunni maggiorenni che compongono la redazione si assumono, in solido tra loro, la responsabilità civile e disciplinare di quanto pubblicato. E’ vietata qualsiasi forma di propaganda elettorale nei locali della scuola, fatta eccezione per la propaganda relativa all'elezione degli organi collegiali. Al fine di consentire una reale collaborazione tra il personale tutto, che permetta l’instaurarsi di un clima di effettiva collaborazione, stima reciproca e solidarietà lavorativa, nell’interesse ultimo rappresentato dal raggiungimento degli obiettivi comuni, ognuno chiamato ad un comportamento che realizzi un sistema di relazioni sociali ed umane improntate al rispetto reciproco, alla correttezza di condotta, alla collaborazione partecipata del lavoro, alla condivisione delle tematiche scolastiche, alla trasparenza dei rapporti e non ultimo alla accoglienza dei saperi diversi Art. 3 - Consultazione Le componenti della istituzione scolastica hanno diritto ad esprimere parere consultivo su proposte di modifica dei curricoli esistenti, su proposte di introduzione di nuovi curricoli, sulle attività integrative-complementari. Le proposte che prevedano una rilevante modifica dell’organizzazione scolastica, sono oggetto di consultazione da parte delle componenti genitori e studenti. Le forme e i modi della consultazioni sono individuati dal Consiglio di Istituto. 56 II. Modalità per il funzionamento degli organi collegiali. Art. 4 - Convocazione. La convocazione degli organi collegiali disposta con preavviso non inferiore ai cinque giorni rispetto alla data della riunione, fatti salvi particolari motivi di urgenza.. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale Il presidente ha il potere di regolare la discussione sugli argomenti posti all'ordine del giorno e di fissare, all'inizio della riunione, la durata massima di ogni singolo intervento. Art. 5 - Verbale delle riunioni. Di ogni seduta dell'organo collegiale redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate, timbrate e siglate. Segretario del consiglio di classe un docente nominato dal Dirigente Scolastico. Segretario del Collegio dei docenti uno dei docenti nominati collaboratori dal Dirigente Scolastico. Il segretario del Consiglio d’Istituto viene di volta in volta nominato dal presidente tra i docenti, il personale ATA e i genitori. Il registro dei verbali, per consentire l'uso di sistemi di scrittura informatizzati, pu essere realizzato a fogli staccabili da rilegare alla fine di ogni anno. Il verbale fa fede di quanto discusso e deliberato nella riunione fino a prova di falso. Art. 6 - Accesso ai verbali. L'accesso ai verbali degli organi collegiali avviene senza particolari formalità da parte dei soggetti di seguito indicati. Studenti e genitori:possono accedere al verbale del Consiglio d'Istituto e al verbale del proprio consiglio di classe con esclusione delle parti inerenti a giudizi e valutazioni degli alunni. Docenti:hanno accesso al verbale del Consiglio d'Istituto, al verbale del Collegio dei docenti e al verbale del proprio consiglio di classe. Personale ATA: pu accedere al verbale del Consiglio d'Istituto. Al di fuori di quanto sopra specificato valgono le norme di cui alla L. 241 del 7/8/90. Art. 7 - Programmazione delle attivit degli organi collegiali. Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle rispettive competenze, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse. 7.1 - Consiglio di Istituto. Il Consiglio di Istituto organo collegiale di governo ed in quanto tale esercita le funzioni di indirizzo politicoamministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare, verificando la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Il Consiglio di Istituto convocato dal presidente del Consiglio ad orari consoni a tutte le componenti. Il presidente dispone la convocazione del Consiglio su richiesta del presidente della Giunta esecutiva, o a seguito della richiesta della maggioranza qualificata dei suoi componenti. Ciascuna riunione del Consiglio di Istituto , di norma, preceduta da una riunione della Giunta esecutiva, da effettuarsi con congruo anticipo: la Giunta esecutiva prepara i lavori, propone le delibere e agevola l’attività del Consiglio. La prima riunione del consiglio di nuova nomina convocata dal Dirigente Scolastico che presiede la seduta fino all’elezione del presidente. Le competenze del Consiglio di Istituto sono quelle indicate dal DM n 44 del 1 febbraio 2001: La riunione validamente costituita se risulta presente almeno la metà più uno dei componenti in carica; qualora tale numero non venga raggiunto, il presidente potrà direttamente fissare la data della nuova convocazione e decidere se pubblicare o meno all'albo i nomi dei presenti e degli assenti. I Consiglieri devono avere, in tempo utile, il materiale informativo dei punti all’ordine del giorno ,per poter consapevolmente partecipare alla discussioni del Consiglio In caso di assenza di tutta la componente genitori, il Consiglio di Istituto presieduto dal membro più anziano. Ogni argomento discusso può portare all'approvazione di una delibera per alzata di mano. La votazione segreta solo quando si trattano questioni relative a persone. Le bozze delle delibere vanno preparate dalla Giunta 57 Esecutiva. Le delibere sono rese immediatamente eseguibili. Le delibere devono essere affisse all’Albo OO.CC. entro 8 giorni. Non consentito introdurre nella discussione argomenti diversi da quelli iscritti all’ordine del giorno. In caso di urgenza il presidente può proporre l’inserimento di punti all’ordine del giorno. L’inserimento efficace se approvato a maggioranza qualificata del Consiglio stesso. Il Consiglio può decidere, a maggioranza, di invitare esperti per chiarire od approfondire argomenti gi posti all'ordine del giorno. Detti inviti sono disposti dal presidente prima delle riunioni e devono poi essere ratificati del Consiglio stesso. Il Consiglio di Istituto può deliberare di effettuare incontri informali con le varie componenti di base per trattare particolari problemi emergenti. Il Direttore dei servizi generali e amministrativi dell'Istituto, se non eletto, invitato alle sedute del Consiglio con facoltà consultive. Alle sedute del Consiglio, nei limiti imposti dalla capienza dei locali e quando non si trattino questioni di persone, possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate. Il presidente, qualora il comportamento del pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori, dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. Per il mantenimento dell’ordine il presidente esercita gli stessi poteri a tale fine conferiti dalla legge a chi presiede le riunioni del consiglio comunale. 7.2 - Collegio dei docenti. E’ convocato dal Dirigente Scolastico secondo la programmazione annuale degli organi collegiali deliberata all'inizio dell'anno scolastico; ogni qualvolta se ne presenti straordinaria necessità o dietro richiesta di almeno un terzo dei suoi membri. Nell'ambito delle competenze che gli sono proprie, come indicato nell’art. 7 del Decreto Legislativo 297 del 16 aprile 1994, il Collegio dei docenti provvede, all'inizio di ogni anno, a nominare al suo interno le commissioni e i gruppi di lavoro ritenuti necessari per il funzionamento della scuola e per la progettazione e verifica del POF (Piano della Offerta Formativa). 7.3 - Consiglio di classe. Il Consiglio di Classe convocato dal Dirigente Scolastico secondo programmazione o in casi d’urgenza su richiesta scritta e motivata di un terzo dei suoi membri o da due delle tre componenti nella loro interezza. Il CdC si svolge secondo due modalità: in forma chiusa riservata ai soli docenti quando all'odg: la programmazione didattica, la valutazione intermedia, lo scrutinio; in forma aperta con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori e degli allievi, in tutti gli altri casi. Al Consiglio di Classe aperto possono assistere gli allievi e i genitori della classe. Il C.d.C. presieduto dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, da un docente nominato in via continuativa Il Consiglio di classe si riunisce in seduta ordinaria con tutte le componenti almeno quattro volte nel corso dell’anno scolastico In seno al consiglio di classe viene nominato dal Dirigente Scolastico un coordinatore di classe con i seguenti compiti: mantiene continui contatti con i colleghi per valutare la regolarità dell'attuazione della programmazione didattica, l'esistenza di problemi generali di disciplina o rendimento, e quindi coordina l’organizzazione degli interventi di recupero e /o approfondimento coordina e controlla la distribuzione dei carichi di lavoro a casa, delle verifiche scritte( massimo una al giorno ed in casi eccezionali due) delle altre verifiche per garantire il necessario equilibrio negli impegni degli allievi; controlla con frequenza settimanale l’andamento delle assenze e dei ritardi degli alunni; svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le osservazioni e le proposte per presentarle al consiglio di classe; assume l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici e/o e-mail con la famiglia, anche per i figli maggiorenni, redigendone un promemoria da allegare al verbale del consiglio di classe; si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni straordinarie del consiglio; coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime; presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di classe e illustra la normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al funzionamento degli organi collegiali; raccoglie le proposte degli alunni e dei genitori relative al POF e le presenta al Consiglio di Classe .Il segretario redige il verbale delle sedute ordinarie e straordinarie su indicazione del Presidente utilizzando la modulistica predisposta dal Dirigente Scolastico su supporto informatico; cura la conservazione del registro dei verbali 58 assicurandosi che ogni pagina sia firmata, numerata e timbrata. Il verbale deve essere redatto entro cinque giorni dallo svolgimento della seduta. III. Assemblee. Art. 8 - Funzionamento generale delle assemblee Allo scopo di favorire la più ampia partecipazione democratica alla vita dell’Istituto entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico viene costituito il comitato studentesco, formato da tutti i rappresentanti di classe e dai rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio d’Istituto. Al medesimo scopo, sempre all’inizio dell’anno scolastico, viene istituito il Comitato genitori formato da almeno 20 genitori eletti in rappresentanza dei vari indirizzi scolastici dell’istituto. Il comitato studentesco pu essere convocato dal Dirigente Scolastico per sottoporre proposte e problemi inerenti il comportamento degli alunni, l’organizzazione delle attività integrative e complementari e per fornire indicazioni e informazioni in merito a particolari argomenti di interesse comune. Per consentire la pi ampia circolazione delle idee, la partecipazione democratica e il confronto, studenti e genitori possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola come di seguito indicato. Art. 9 - Assemblea di classe degli studenti. Agli alunni consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe al mese in orario scolastico. L’assemblea di classe ha il limite di due ore di lezione mensili e deve essere richiesta normalmente con preavviso di tre giorni al docente Collaboratore incaricato, salvo i casi di comprovata urgenza per i quali il limite di richiesta si riduce al giorno precedente. La riunione non pu essere richiesta sempre per lo stesso giorno e sempre nelle stesse ore della settimana, durante l'anno scolastico. L’assemblea viene richiesta compilando gli appositi moduli firmati dai docenti che concedono la propria ora di lezione e dai rappresentanti di classe. I rappresentanti di classe coordinano l’ordinato svolgimento dell’assemblea. Nel caso l’assemblea si svolga in modo tale da causare disturbo alle normali attivit didattiche delle altre classi o gli alunni si assentino dall’aula, il docente in orario o il Dirigente Scolastico possono sospendere l’assemblea e fare riprendere le normali lezioni, fatta salva l’adozione di provvedimenti disciplinari ove ne ricorrono gli estremi. Dell’assemblea di classe verrà redatto a cura dei rappresentanti, processo verbale con la sintesi degli argomenti trattati. Il verbale sarà consegnato in vicepresidenza entro una settimana, e comunque prima della richiesta dell’assemblea successiva. Durante gli ultimi 30 giorni di lezione non possono essere consentite assemblee di classe. Art. 10 - Assemblea del Comitato studentesco Il Comitato studentesco può riunirsi una volta al mese, per preparare i lavori dell'assemblea di Istituto e raccogliere le firme di richiesta. Il C.S. elegge un presidente delegato a tenere rapporti con la Dirigenza. Il Comitato Studentesco può essere convocato dal Dirigente Scolastico o dal 10% dei rappresentanti o da almeno 2 rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto. il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte a tutti gli organi collegiali della scuola. Art. 11 - Assemblea di Istituto. Agli alunni riconosciuto il diritto di svolgere un'assemblea di Istituto al mese in orario scolastico ; ulteriori esigenze di riunione potranno essere soddisfatte solamente in orario extrascolastico. A richiesta degli studenti le ore destinate ad assemblea possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, seminari, lavori di gruppo e attività di educazione alla salute. Non sono consentite assemblee negli ultimi trenta giorni di lezione. Alle assemblee degli studenti possono partecipare il Dirigente Scolastico e i docenti che lo desiderano. Le famiglie vengono avvisate con congruo preavviso e con tagliando di presa visione da restituire firmato se l'assemblea di Istituto viene svolta in locali diversi da quelli scolastici Il Comitato Studentesco deve darsi un regolamento per il funzionamento delle assemblee che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto e proporre all’inizio dell’anno una calendarizzazione di massima delle assemblee. L'assemblea convocata su richiesta della maggioranza del Comitato studentesco o su richiesta del 10% degli studenti. Il Comitato studentesco garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. Il Dirigente Scolastico o il docente delegato hanno il potere di intervento in caso di comprovata impossibilità dell'ordinato svolgimento dell'assemblea. 59 L’assemblea d’Istituto può essere articolata per indirizzo, per classi parallele, per sede o generale. Le modalità di svolgimento sono concordate dal presidente del C.S (Comitato Studentesco) con il Dirigente Scolastico in base ai locali disponibili e allo loro capienza, nel rispetto delle norme di sicurezza. L’assemblea ha il limite delle ore di lezione di un'intera giornata o un numero inferiore di ore in base all'o.d.g. presentato dal C.S che deve contenere punti riferiti alle problematiche interne all’Istituto, di attualità e di generale interesse, con lo scopo di conseguire momenti di crescita culturale, sociale, civile ed umana degli allievi. Deve essere richiesta con un preavviso di dieci giorni, elevato a quindici giorni se si richiede la partecipazione di estranei all'Istituzione scolastica. Il Dirigente Scolastico comunica l’autorizzazione per lo svolgimento della Assemblea almeno cinque giorni prima.. Per l’intera durata dell’assemblea d’istituto le lezioni sono interrotte e agli alunni non consentito trattenersi nelle aule e negli altri spazi non assegnati della scuola; la gestione dell’assemblea affidata al comitato studentesco. Gli alunni disabili sono tenuti a partecipare , nel limite del possibile, alle assemblee insieme ai loro educatori o insegnanti di sostegno: nei casi in cui la partecipazione, da parte loro, sia impossibile, gli educatori o insegnanti di sostegno possono proporre ai rappresentanti, prima dell’assemblea, una attività alternativa per l’alunno o gli alunni disabili. .Alle assemblee potranno intervenire, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, esperti di problemi sociali, culturali e scientifici indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Le famiglie saranno avvisate del luogo in cui si svolger l'assemblea, dell'orario di inizio e di probabile termine della stessa. Gli allievi si recheranno autonomamente nel luogo indicato, e sempre autonomamente rientreranno nelle loro abitazioni nel caso di svolgimento della assemblea in locali esterni l’istituto. Art. 12 - Assemblea dei genitori Può essere di classe o di istituto. L’assemblea di classe viene convocata dai rappresentanti dei genitori dopo aver ottenuto l'autorizzazione della Dirigenza per l'uso dei locali necessari. L’assemblea di istituto viene convocata se richiesta dal Comitato Genitori o da almeno il 10% dei genitori. Qualora il numero dei partecipanti superi la capienza dei locali disponibili, l’assemblea si dovrà spostare all’esterno della scuola. IV: Sicurezza e salute Art. 13 - Disposizioni per la sicurezza. La legislazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.L.vo 626/94 e C.M. 119 del 29/04/99) costituisce un’opportunità di promozione, all’interno delle istituzioni scolastiche, della cultura della sicurezza sul lavoro. L’Istituto , attualmente, a norma con le disposizioni ministeriali; i laboratori di Chimica, Informatica, Fisica sono conformi alle norme di sicurezza. In ogni vano dell’Istituto e della sede coordinata affissa una planimetria che indica il luogo in cui ci si trova e il percorso d’esodo da effettuare in caso di pericolo. Attraverso opportune informazioni e prove d’evacuazione, durante l’anno scolastico si mirerà a sviluppare la cultura della sicurezza e della prevenzione fra gli operatori della scuola e gli studenti. PIANO DI SICUREZZA L’ Istituto dotato dei sottoelencati sistemi di sicurezza e attrezzature antincendio che permettono, in caso di pericolo, un rapido intervento. Idranti antincendio. Attrezzature poste all’interno degli edifici, segnalate da cartello, erogano grandi quantit di acqua a pressione, per questo motivo si sconsiglia l’uso a chi non ha adeguata informazione. Estintori antincendio. Attrezzature mobili, segnalate da cartello, ed utilizzate per piccoli focolai. 60 Luci di emergenza. Lungo le vie di esodo e in tutti i vani nella sede centrale, sono state installate lampade a batteria che ne permettono il funzionamento anche in mancanza di elettricit. Allarme antincendio. Allarme sonoro che verrà azionato dal personale appositamente incaricato. Sede Centrale: suono di sirena. Sede coordinata: trilli ripetuti della campana con brevi intervalli. Piano di evacuazione. Le due sedi sono dotate di uscite di emergenza con scale esterne. Le uscite di emergenza sono state valutate tenendo presente il massimo affollamento in modo da sgombrare i vani scolastici nel più breve tempo possibile. I documenti VALUTAZIONE RISCHI e PIANO DI EMERGENZA, sono a disposizione presso l’ufficio sicurezza, per la consultazione di qualunque lavoratore e studente ne faccia richiesta. Durante le esercitazioni, così come durante le lezioni, gli alunni devono seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dai rispettivi docenti e mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari per prevenire il verificarsi di infortuni. I docenti le cui materie prevedono esercitazioni pratiche sono tenuti, prima di accedere ai laboratori per la prima volta, a illustrare le norme di sicurezza e di prevenzione. Alunni, docenti e personale sono tenuti a conoscere le disposizioni impartite per l’evacuazione degli edifici in caso di calamità o incendio, così come risulta dal piano di evacuazione affisso nella bacheca della sicurezza ed illustrato ad ogni classe dal docente coordinatore. In ogni piano esposta la planimetria generale di evacuazione, mentre in ogni locale dell’istituto affisso lo schema per raggiungere la più vicina uscita di sicurezza. Il materiale, le attrezzature e le uscite inerenti la sicurezza, devono essere utilizzate esclusivamente a tale scopo; ogni abuso o uso improprio sarà segnalato dal/dalla responsabile della sicurezza dell'istituto alla Dirigenza Scolastica che provveder per quanto di sua competenza. Art. 14 – Divieto di fumo nei locali scolastici e uso del cellulare In ogni locale dell'Istituto, compresi gli uffici, i corridoi e i servizi igienici, vige l'assoluto divieto di fumare agli alunni, agli operatori scolastici e anche agli ospiti occasionali (genitori, fornitori, ecc.). Durante le visite didattiche e i viaggi di istruzione ugualmente vietato fumare sui mezzi di trasporto e in ogni altro locale in cui ne sia fatto espressamente divieto. Nei confronti degli inadempienti saranno applicate dal personale nominato dal dirigente scolastico le sanzioni pecuniarie previste dalla legge 11 novembre 1975 n. 584, integrate dalla Legge finanziaria 2002. La mancata osservanza del divieto da parte degli alunni e degli operatori scolastici costituisce mancanza disciplinare e come tale sanzionabile ai sensi del presente regolamento. I docenti e tutto il personale sono tenuti a collaborare per far rispettare le presenti norme di comportamento, a prescindere dagli specifici rapporti di insegnamento e di servizio. E' vietato l'uso in qualsiasi forma del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici non autorizzati durante le attività didattiche svolte in classe, in palestra, nei laboratori, nelle aule speciali e durante le visite didattiche esterne, ad esclusione del previsto intervallo . Il telefono deve essere tenuto sempre spento e riposto e per nessun motivo deve essere utilizzato. Nel caso in cui uno studente venga sorpreso ad usarlo, il Docente tenuto a requisire l’apparecchio ed apporre una nota disciplinare sul registro di classe. L’apparecchio verrà consegnato all’ufficio di Presidenza che provveder a segnalare l’episodio ai genitori in caso di studente minorenne, fissando un appuntamento per il suo ritiro. La nota disciplinare sarà comunicata dal Docente coordinatore di classe alla famiglia in forma scritta tramite l’ufficio didattica. Lo studente maggiorenne potrà ritirare il telefono al termine delle lezioni. In caso di infrazione ripetuta per tre volte, il C.d.C. provveder ad infliggere una sanzione disciplinare in base all’art.3 del Regolamento di disciplina. V. Criteri generali dell'organizzazione didattica Art. 15 - Formazione delle classi iniziali Le classi prime sono formate secondo i seguenti criteri, in riferimento ai differenti corsi attivati nel ns. istituto quali Liceo Scientifico, Tecnico Commerciale, Tecnico Geometri, . Professionale per il Turismo: Con gli allievi provenienti dalla scuola media costituzione di fasce di merito mediante valutazione del giudizio della scuola di provenienza con i seguenti parametri di riferimento: sufficiente; buono; distinto, ottimo; etereogenicità riguardo al sesso . Inserimento omogeneo del numero di ripetenti con priorità agli alunni provenienti dallo stesso c.d.c. salvo: 61 espressa richiesta della famiglia dell’interessato; indicazione contraria e motivata dei docenti del c.d.c.; posti disponibili in numero inferiore rispetto alle richieste ( in questo caso si procede con il sorteggio) Inserimento omogeneo in rapporto ai casi problematici segnalati dalla scuola di provenienza Nel rispetto dei punti precedenti, assegnazione casuale alle differenti prime classi senza tenere conto della località o della scuola di provenienza Per le classi successive alle prime si procede secondo le norme generali di riferimento, tenendo conto che la previsione delle classi successive alle prime va effettuata in base al n. di classi precedenti funzionanti nello stesso istituto nell’a.s. di riferimento, garantendo la continuità didattica agli studenti, fatte salve le direttive emanate annualmente con apposito decreto interministeriale sugli organici e sulle modalità di attivazione delle classi in relazione alla loro consistenza numerica, emanato a cura del M.I.U.R. Art. 16 - Formulazione dell'orario delle lezioni L’orario delle lezioni formulato in base ai seguenti criteri: funzionalità con gli obiettivi didattico-formativi stabiliti dal POF distribuzione delle ore delle diverse discipline che eviti la concentrazione delle stesse in pochi giorni e con la prima ora di lezione equamente assegnata ai diversi docenti del c.d.c.; ottimizzazione di impiego per laboratori e palestre accorpamento massimo di due ore della stessa disciplina, ad eccezione di quelle che prevedono attività di laboratorio che possono essere accorpate fino ad un massimo di tre ; nella stessa classe la disciplina deve essere svolta in un’unica soluzione nell’arco della stessa giornata di lezione, salvo eventuali rientri pomeridiani ( prof.le) rispetto delle desiderata dei docenti compatibilmente con i punti precedenti, eventuale priorità viene data alle desiderate dell’anno precedente non accolte per oggettiva impossibilità. Evitare se possibile di assegnare come giorno libero quello maggiormente deputato alle riunioni degli organi collegiali, salvo espressa desiderata del docente. alternare la collocazione oraria delle differenti discipline sull’orario settimanale, consentendo una rotazione tra prime ed ultime ore nell’arco dei differenti giorni di attività didattica Art. 17 - Programmazione didatttica La programmazione didattica rappresenta la cornice per lo svolgimento dell’attività didattica curricolare ed integrativa ed ha le seguenti scadenze: Entro 30 giorni dall'inizio delle lezioni la scuola presenta il POF Entro 45 giorni dall'inizio delle lezioni il consiglio di classe nella completezza delle sue componenti delibera la programmazione didattica. di classe Entro 50 giorni dall'inizio delle lezioni i singoli docenti presentano il piano di lavoro individuale. Entro il mese di ottobre hanno inizio i colloqui individuali degli insegnanti con i genitori. Art. 18 - Orari I docenti sono tenuti a trovarsi nell'aula prima dell'accesso degli alunni, a essere solleciti durante il cambio dell’ora. I collaboratori scolastici in servizio sono tenuti a fare rispettare gli orari di ingresso e uscita indicati e ne sono direttamente responsabili. Art. 19 - Intervallo delle lezioni L'intervallo delle lezioni a tutti gli effetti attività didattica diversamente articolata; pertanto per garantire l'incolumità degli allievi vige l'assoluto divieto di uscire dagli spazi scolastici (edificio e area scolastica). La vigilanza affidata per gli spazi comuni (interni ed esterni) al personale ausiliario e ai docenti comandati in servizio, inoltre i docenti della terza ora sono responsabili della vigilanza all'interno dell'aula in cui hanno terminato la lezione. Art. 20 - Colloqui tra docenti e famiglie. Ogni docente destina al colloquio con le famiglie un’ora la settimana su appuntamento da richiedere direttamente all'insegnante tramite l'allievo. Il calendario delle ore di ricevimento e l’elenco dei docenti della classe frequentata dal proprio figlio consegnato ai genitori, per il tramite dei figli, di norma entro il primo mese di lezione. Copia di tale calendario anche consultabile nel sito web della scuola.. Nel corso dell'anno scolastico si sospendono i colloqui in tre brevi periodi : il 1 avviene prima del termine del 1 periodo di valutazione, il 2 62 successivo alla valutazione del 1 periodo, ed il 3 si effettua da metà maggio e sino alla fine delle attività didattiche. Nei mesi di dicembre e tra marzo ed aprile vengono organizzati i ricevimenti generali. Art. 21 - Accesso ai locali scolastici L’accesso a locali regolato dal Dirigente Scolastico. Le aule e gli spogliatoi, in assenza della classe, devono essere chiusi a chiave. il docente, che svolge la lezione in locali diversi dall’aula assegnata alla classe, si assicurerà della chiusura a chiave della porta dell'aula e/o dello spogliatoio. La scuola non risponde per i furti di denaro e oggetti di valore lasciati incustoditi. Art. 22 - Accesso ai locali scolastici oltre l'orario delle lezioni. Al di fuori delle ore di lezione, su richiesta di gruppi di alunni, docenti, genitori e/o personale a.t.a., potr essere concesso l'uso delle attrezzature e dei locali scolastici per attività di studio, culturali e ricreative previa stipula di apposita convenzione come da art. 2 c. 4, e art.5 c.1 del D.P.R. 596/1996 a firma di soggetto maggiorenne. Art. 23 - Utilizzo e parcheggio di propri mezzi di trasporto. Dopo l’arrivo a scuola da parte degli alunni o del personale, l’utilizzazione dei mezzi di trasporto vietata, per quanto riguarda gli allievi per tutta la durata delle attività didattiche, fino al momento di fare rientro in famiglia e per quanto riguarda il personale fino al termine dell’orario di servizio. All’interno del cancello della scuola la circolazione deve essere particolarmente prudente e tale da non causare pericolo alla propria ed altrui incolumità ed il parcheggio deve essere limitato agli spazi consentiti, rispettando le zone riservate. In ogni caso l’Istituto non pu essere considerato responsabile per danni a persone o a cose derivanti dalla circolazione dei mezzi personali di alunni e dipendenti n di eventuali danni o furti ai mezzi stessi durante la sosta. Art. 24 - Didattica L’ufficio didattica collabora con il coordinatore o la coordinatrice di classe e con la dirigenza scolastica nel rendere operativa la comunicazione tra scuola e famiglia Gli allievi e i genitori possono richiedere certificati e dichiarazioni negli orari di sportello indicati dal Consiglio di Istituto e dalla dirigenza scolastica. Se nel corso dell’anno scolastico rendessero necessarie modifiche nell’orario di sportello per un periodo limitato, queste saranno comunicate con anticipo ed affisse presso i locali dell’ufficio. In tal caso non sar possibile derogare, per il periodo indicato, dall’orario indicato. Gli allievi non possono entrare nei locali dell’ufficio didattica. Il personale dell’ufficio didattico può chiamare, in caso di necessità, l’allievo anche al di fuori dell’orario di sportello. Durante la esecuzione di prove di verifica scritte o orali, l’allievo non può recarsi presso l’ufficio didattica anche se chiamato. In tal caso si intende che l’allievo si rechi presso l’ufficio didattica al termine della prova. I rappresentanti di classe tengono i rapporti tra ufficio didattica e classe per tutti gli atti amministrativi che interessano l’intera classe (ad esempio autorizzazioni per visite guidate) VI. Comunicazioni agli alunni e ai genitori. Art. 25 - Comunicazioni alle famiglie. La comunicazione tra scuola e famiglia condizione indispensabile per realizzare la collaborazione necessaria per il raggiungimento del fine comune della crescita umana, culturale e professionale degli alunni. All'inizio dell'anno scolastico vengono consegnati ad allievi e famiglie una copia del POF, il Patto educativo,l'orario delle lezioni, il calendario scolastico comprensivo dei giorni di chiusura della scuola deliberati dal Consiglio di Istituto e gli orari di ricevimento dei docenti. 63 Eliminato: SI I genitori possono accedere e avere copia dei documenti inerenti l’organizzazione e la vita dell’Istituto facendone richiesta in segreteria. Tutte le comunicazioni di carattere generale vengono recapitate alle classi tramite i collaboratori scolastici. Il docente in orario tenuto a leggere interamente la comunicazione alla classe, a firmare e annotare sul diario di classe per ricevuta. In sede di valutazione intermedia, alle famiglie degli alunni che presentano scarso impegno, modesto profitto o comportamento non corretto, il Dirigente Scolastico invia comunicazione scritta, su indicazione del Consiglio di classe Per i medesimi argomenti I docenti possono comunicare con le famiglie dei propri alunni anche utilizzando il loro diario personale. Alle famiglie degli studenti che, in sede di scrutinio di giugno, ottengono la sospensione del giudizio , il consiglio di classe invierà, insieme ai programmi svolti nel corso dell'anno scolastico, anche la comunicazione degli interventi di recupero organizzati dalla scuola e le indicazioni operative per lo studio individuale delle altre discipline risultate insufficienti. Oltre a quanto previsto nei punti seguenti gli uffici possono comunicare con le famiglie anche telefonicamente e/o e-mail, su indicazione del Dirigente o dei docenti coordinatori di classe, per segnalare particolari problemi disciplinari, di profitto, di salute o per verificare ritardi e assenze. Art. 26 - Comunicazione delle assenze. L’istituto è dotato di un sistema organizzato di registrazione delle assenze, ritardi o uscite anticipate. I genitori possono collegarsi telefonicamente o via web con il provider che gestisce il servizio o tramite codice di accesso per verificare la situazione dei figli. VII. Alunni Art. 27 - Premessa. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249 del 24 giugno 1998), contenente indicazioni in merito ai diritti e ai doveri degli alunni e le norme di disciplina, parte integrante del presente Regolamento interno e si intende integralmente richiamato. Copia dello Statuto viene consegnato ad ogni studente al momento della prima iscrizione alla scuola, unitamente a copia del Regolamento interno. Art. 28 - Diritti Ogni studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale rispettosa della propria identità personale e culturale. Ogni alunno ha diritto al rispetto delle proprie convinzioni religiose. Gli alunni hanno diritto a conoscere il Piano della Offerta Formativa. A tale scopo una copia del Pof affissa all’albo di ciascuna classe. La conoscenza da parte degli alunni della programmazione didattica (di classe e delle singole materie) concorre a realizzare la consapevolezza dell’apprendimento individuale. Ogni consiglio di classe e ogni docente comunica la propria programmazione agli alunni. L’alunno deve essere informato tempestivamente sugli obiettivi da raggiungere, sulle competenze da sviluppare, sui criteri di misurazione e valutazione adottati, sui criteri di promozione, sui criteri di riconoscimento del credito scolastico e formativo. Le decisioni adottate dal Collegio Docenti sono diffuse a cura del Dirigente scolastico; le decisioni di pertinenza del Consiglio di classe sono rese note a cura del coordinatore di classe. Gli alunni hanno diritto a scegliere liberamente le attività integrative-complementari extracurricolari attivate dalla istituzione scolastica e comprese nel Pof. Gli alunni che hanno partecipato ad attività integrative-complementari o a progetti didattici curricolari esprimono il loro parere sulle attività svolte. Le forme e i modi per raccogliere tali pareri sono individuati dal Dirigente scolastico e dai responsabili delle attività e dei progetti. Art. 29 - Comportamento. Gli alunni devono tenere, all'interno dell'Istituto e durante qualsiasi attività didattica (viaggi di istruzione, visite guidate, esercitazioni, ecc.) un comportamento corretto e dignitoso.. L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare. 64 L’atteggiamento degli studenti deve essere in ogni momento rispettoso dei compagni, dei docenti, del personale e dei beni della scuola. . L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare Durante le lezioni gli alunni non possono allontanarsi dall'aula se non per particolari e seri motivi previa autorizzazione del docente in orario e non pi di un alunno per volta. Il rientro in aula deve essere sollecito. L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare Gli alunni, durante il cambio delle lezioni, devono restare in aula senza causare disturbo alle altre classi. L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare Non consentito recarsi nei laboratori senza la presenza dei docenti. Nei regolamenti dei laboratori, aule speciali, palestre sono indicate i comportamenti non ammessi. L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare I trasferimenti della classe dall’aula ai laboratori e alla palestra devono avvenire in modo ordinato, sollecito, senza arrecare disturbo alle altre classi e con l’accompagnamento del docente. L’inosservanza di quanto disposto rappresenta infrazione disciplinare Per tutta la durata delle lezioni e durante l’intervallo vietato agli alunni allontanarsi dall’Istituto o dall'area scolastica esterna. L’inosservanza di tale norma da considerarsi mancanza disciplinare di particolare gravità. I comportamenti, volontari o meno, potenzialmente capaci di pregiudicare la propria e l’altrui incolumità, la manomissione di dispositivi di sicurezza (estintori, impianti elettrici, segnaletica per l’evacuazione dell’edificio, ecc.) e la mancata osservanza delle disposizioni relative alla prevenzione degli infortuni impartite dai docenti, sono da considerare mancanze disciplinari di particolare gravità e come tali saranno sanzionate (fatte salve le eventuali responsabilità penali, ove ne ricorrano gli estremi). In caso di agitazioni studentesche le lezioni si svolgeranno regolarmente, compatibilmente con la situazione ambientale, e i Docenti segneranno presenti solo gli studenti che seguiranno le lezioni senza interruzione per l’intera durata della giornata. Tutti gli altri presenti nell’edificio scolastico, impegnati in altre attività non organizzate dall’Istituto, risulteranno assenti e dovranno giustificare. Art. 30 - Danni alle cose. Eventuali danni alle cose saranno addebitati allo studente che li ha provocati o all’intera classe di appartenenza (esclusi gli assenti) nel caso sia impossibile individuare il responsabile. Nei laboratori, nelle aule speciali e nelle palestre, utilizzabili da più classi nello stesso giorno, deve essere cura di ogni studente segnalare tempestivamente, all'inizio dell'attività didattica della propria classe, eventuali anomalie o danneggiamenti alle attrezzature ed alle apparecchiature da utilizzare al docente e/o al tecnico del laboratorio al fine di risalire alla classe che in precedenza ha utilizzato le apparecchiature e/o le attrezzature che risultano danneggiate e individuare il o i responsabili del danneggiamento. La mancata o tardiva segnalazione comporta l'addebito del danno alla classe e quindi agli allievi che hanno utilizzato da ultimi in ordine di tempo le attrezzature e/o le apparecchiature danneggiate e che comunque sono stati presenti nei locali ove il danno viene riscontrato. VIII. Entrata ed Uscita dalla scuola Art. 31 - Ingresso e uscita. Gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, ad eccezione di coloro i quali usufruiscono del servizio di pre-orario. Prima di tale orario non consentito agli alunni l'accesso ai corridoi e alle aule. Gli alunni che all'atto dell'iscrizione hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica sono tenuti a svolgere l'ora di studio individuale o assistito nei locali assegnati rimanendovi per l'intera ora con il docente incaricato della vigilanza. Gli allievi che hanno scelto "uscita dalla scuola" devono uscire dall'Istituto e farvi rientro solo all'inizio dell'ora successiva. Analogamente devono uscire dall'istituto gli alunni che terminano le lezioni in orario antimeridiano e che devono rientrare nel pomeriggio in istituto per attività extra-curriculari regolarmente programmate ed autorizzate; il rientro in istituto consentito all'orario di inizio delle suddette attività . In caso di attività cui possono assistere eventuali spettatori, questi devono essere preventivamente autorizzati ed al momento dell'ingresso in istituto dovranno depositare un documento di identità che verrà poi restituito al momento di uscita dall'istituto previa restituzione del “pass”. Analoga modalità del ritiro documento verrà adottata con tutti gli esterni che a vario titolo avranno necessita di entrare in istituto I genitori che per necessità di carattere didattico o di salute devono consegnare effetti personali agli allievi presenti in istituto, provvedono a depositare tali effetti personali in portineria ove non appena possibile potranno 65 essere ritirati dai destinatari, al cambio dell’ora o durante l’intervallo; il personale ausiliario addetto al servizio di portineria non può in ogni caso recarsi in classe per consegnarli direttamente agli allievi . All’atto dell’iscrizione viene consegnata alle famiglie la disposizione riguardante la normativa ministeriale inerente lo sciopero del personale scolastico e le relative modalità per assicurare i servizi minimi previsti dalla legge. Art. 32 – Ritardi e entrate posticipate. L'ingresso a scuola dopo l'inizio della prima ora di lezione e le uscite anticipate devono rappresentare dei fatti eccezionali. L'entrata con un ritardo fino a 10 minuti viene annotata sul registro di classe, direttamente dal docente dell'ora; Il ritardo abituale costituisce infrazione disciplinare, dopo il terzo ritardo nell'arco del mese si provveder a dare comunicazione alla famiglia del comportamento dell'allievo; nel caso che lo stesso entri in ritardo nel quadrimestre per almeno sei volte, il consiglio di classe può proporre provvedimenti disciplinari in sede di scrutinio. La richiesta di entrata posticipata deve essere presentata al docente presente in classe al momento dell'entrata a scuola tramite presentazione del permesso firmato dal genitore (per allievi minorenni). Tale richiesta va annotata sul registro di classe. Potranno essere compiuti accertamenti, anche telefonici, presso le famiglie per il controllo delle entrate ed uscite fuori orario L'entrata in ore successive alla prima non può essere concessa per pi di quattro volte nell'arco del quadrimestre , non pi di tre nell'arco del trimestre e non più di cinque nell'arco del pentamestre non può essere autorizzata per entrare in ore successive alla seconda (cio consentito entrare in ritardo, previa richiesta, al termine della prima o della seconda ora di lezione) In caso di ritardi preventivabili e inerenti motivi di carattere medico ( esami e visite mediche ) non necessario utilizzare le apposite richieste dal libretto delle giustificazioni delle assenze e ritardi, ma sufficiente la certificazione che attesti tale motivazione consegnata dai genitori al momento del rientro a scuola degli allievi minorenni che dovranno quindi essere accompagnati per il rientro. Art. 33 - Uscite anticipate. Con l’esclusione di eccezionali motivi di urgenza o salute l’uscita anticipata ammessa a partire dalla penultima ora di lezione della giornata. Sono consentite quattro uscite anticipate per quadrimestre,non più di tre nell'arco del trimestre e non più di cinque nell'arco del pentamestre . In caso di situazioni particolari (terapie, analisi, cc.) verranno concessi dietro richiesta della famiglia permessi speciali direttamente dal Dirigente Scolastico. L'uscita anticipata annotata sul registro di classe dal docente dell'ora precedente quella di uscita dietro presentazione dell'autorizzazione firmata dal collaboratore del dirigente scolastico. Il libretto con la richiesta di uscita anticipata deve essere depositato entro le ore 08,00 presso l’ufficio dei collaboratori del dirigente scolastico per essere successivamente restituito direttamente in classe allo studente prima dell’intervallo, previo controllo di regolarità e relativa autorizzazione apposta dal docente collaboratore in servizio; per gli alunni minorenni l’uscita consentita solo in presenza di un genitore o di altro parente precedentemente delegato dai genitori la cui delega deve essere depositata in segreteria al momento dell’iscrizione unitamente ad una fotocopia del documento del o dei soggetti delegati . Art. 34 - Casi particolari. In considerazione dell’ampio bacino di provenienza degli studenti dell’Istituto e dei problemi legati alla organizzazione e agli orari dei mezzi di trasporto, si verificano ogni anno casi particolari che richiedono la concessione di permessi permanenti di ingresso a scuola in ritardo o di uscita anticipata di alcuni minuti. Successivamente all’adozione dell’orario definitivo delle lezioni, le famiglie degli alunni che si trovano in condizioni di effettiva necessità devono presentare documentata richiesta specificando l’orario esatto dei mezzi di trasporto e ogni altra utile informazione. Non verranno prese in considerazione le richieste che, in termini di tempo, comportino vantaggi per gli alunni inferiori ai trenta minuti. La Dirigenza, verificate le motivazioni addotte e valutata l’ammissibilità della richiesta, rilascia i permessi permanenti annotandoli sulla prima pagina del registro di classe. I docenti delle ore interessate dai permessi presteranno particolare attenzione affinchè non si verifichino abusi. 66 IX Assenze Art. 35 - Assenze. Le assenze dalle attività scolastiche rappresentano per l’alunno una interruzione del processo di apprendimento e per questo devono assumere carattere di eccezionalità Gli alunni risultati assenti sono ammessi in classe dall'insegnante della prima ora purch muniti di richiesta di riammissione firmata dal genitore o da chi ne fa le veci o dallo stesso alunno se questi maggiorenne. Per le assenze causate da malattia di durata superiore ai cinque giorni necessario esibire il certificato medico. Per la riammissione da assenze superiori ai cinque giorni eccezionalmente motivate da esigenze di famiglia si potrà prescindere dal certificato medico, quando l’assenza sia stata preventivamente comunicata per iscritto alla Dirigenza della scuola. Art. 36 - Riammissione alle lezioni Il docente in servizio tenuto, entro i primi dieci minuti della prima ora, a fare l'appello, controllare gli assenti del giorno precedente, firmare le relative richieste di riammissione e prenderne nota sul registro di classe. Eventuali alunni privi di richieste di riammissione dovranno presentarla il giorno seguente. In caso di mancata presentazione della richiesta di riammissione nella seconda giornata di lezione, verrà contattata la famiglia dal coordinatore di classe previa telefonata o comunicazione scritta Art. 37 - Libretto di riammissione Agli atti della segreteria e nell’apposito spazio sul libretto delle riammissioni va depositata la firma autografa di coloro che sono autorizzati a richiedere la riammissione degli alunni alle lezioni. Al momento della iscrizione a ciascun anno di corso, viene consegnato il libretto di richieste di riammissione relativo all’anno di corso per il quale si chiede l’iscrizione. Non ammesso l’uso del libretto di riammissione dell’anno precedente. In caso di smarrimento del libretto delle riammissioni alle lezioni i genitori, o gli stessi alunni se maggiorenni, devono chiedere il rilascio di un duplicato rimborsandone il costo relativo. Il duplicato del libretto verrà consegnato privo di permessi di entrata ed uscita. X. Biblioteca, laboratori e palestra Art. 38 - Criteri generali di funzionamento Il funzionamento della biblioteca, dei laboratori e delle aule speciali, disciplinato da criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei docenti, con appositi regolamenti allegati al presente regolamento di Istituto. Il funzionamento della palestra e delle altre strutture sportive disciplinato dal Consiglio di Istituto in modo da assicurare la disponibilità a tutte le classi della scuola, oltre che per le necessità scolastiche, anche per le attività sportive degli alunni e degli insegnanti. Nelle ore rimaste ancora disponibili, la palestra può essere messa a disposizione di gruppi sportivi iscritti al CONI o ad altre associazioni non aventi scopo di lucro che ne facciano richiesta al Consiglio d’Istituto. Il regolamento della palestra e delle altre strutture sportive allegato in appendice al presente regolamento di Istituto. XI. Disposizioni finali. Art. 39 - Spazi per l'informazione e la pubblicazione degli atti - Accesso ai documenti L'Istituto dotato di bacheche sindacali, docenti, allievi, organi collegiali e Albo di Istituto. Gli aventi legittimo interesse possono richiedere copia dei verbali delle riunioni del Consiglio di Istituto, Collegio docenti e Consigli di classe. La richiesta di consultazione viene soddisfatta seduta stante, le copie fotostatiche vengono rilasciate su richiesta scritta indirizzata al Direttore dei servizi generali e amministrativi con il pagamento in marche da bollo di ogni due pagine. Gli alunni e i genitori possono chiedere in visione o fotocopia delle verifiche scritte, direttamente al docente della disciplina o presentando richiesta scritta all'ufficio didattica. 67 Art. 40 - Sportello osservazioni e suggerimenti Nell'Istituto attivato uno sportello reclami presso l'Ufficio didattica. Chiunque verifica o riscontra carenze nel servizio può presentare reclamo in forma scritta, e-mail o fax indicando generalità ed indirizzo dello scrivente. Reclami in forma anonima non verranno presi in considerazione. Il Dirigente scolastico, dopo le necessarie indagini, agir in modo da rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo e risponder in forma scritta entri 15 giorni. Art. 41 - Servizio di prevenzione e protezione dagli infortuni e calamità Nell'Istituto opera un servizio di prevenzione e protezione con i seguenti compiti: redazione ed aggiornamento del piano di esodo, redazione ed aggiornamento del piano di valutazione dei rischi, organizzazione delle prove di evacuazione, informazione a personale ed allievi sulle norme e sui dispositivi di prevenzione e protezione, organizzazione delle squadre di pronto soccorso e lotta antincendio, organizzazione dei corsi di aggiornamento per il personale, controllo della segnaletica e della cartellonistica di informazione. Art. 42 - Pubblicità del regolamento di Istituto. Il presente regolamento rimarrà esposto all'albo dei docenti e degli studenti e sarà consegnato ad ogni famiglia degli studenti unitamente a copia dello Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249/98). Art. 43 - Modifiche al regolamento. Ciascun membro del Consiglio d'Istituto può proporre modifiche, soppressioni e aggiunte agli articoli di questo regolamento, le quali dovranno essere approvate con la maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio in carica. Per quanto non direttamente previsto nel presente regolamento, si fa riferimento alla normativa vigente. 24. ALLEGATI ALREGOLAMENTO DI ISTITUTO REGOLAMENTO LABORATORI 1. LABORATORI DI CHIMICA E FISICA Art.1 (accesso) L’acceso ai laboratori di chimica e fisica consentito dopo prenotazione da parte dell’insegnante su apposito registro, sul quale viene anche annotata l’esperienza da svolgere. In questo modo il tecnico può curare sia la preparazione del materiale e delle attrezzature, sia il loro stato dopo che l’esperienza stata svolta. Nel momento in cui la classe accede al laboratorio l’insegnante firma il registro. Gli allievi possono accedere ai laboratori di chimica e fisica solo se accompagnanti dal docente o dal tecnico. Art. 2 (procedure e sicurezza) Nei laboratori di chimica e fisica le esperienze vengono di solito svolte per gruppi numerati da 1 ad un massimo di 6. I banchi dei laboratori sono anch’essi numerati da 1 a 6 in modo che ogni studente lavori nel banco corrispondente al numero del proprio gruppo. Gli allievi sono tenuti a rispettare le procedure di lavoro e le norme di sicurezza distribuite dai docenti ad inizio anno scolastico e relative ai comportamenti che devono essere osservati nel corso delle esperienze scientifiche. Tali procedure e norme sono allegate al presente regolamento e ne fanno parte integrante. Nei laboratori obbligatorio indossare il camice e gli occhiali protettivi La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare. Art. 3 (comportamento) Nei laboratori di scientifici non si possono consumare vivande e bevande. .Nei laboratori scientifici, oltre alle norme di sicurezza generali, vanno osservate scrupolosamente le norme di sicurezza specifiche ed indicate nei locali. La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare. 2. LABORATORI DI INFORMATICA Art. 1 (accesso) Gli allievi sia singolarmente che per classe possono accedere ai laboratori di informatica, solo in presenza di un docente, che firmerà un apposito registro La inosservanza di quanto indicato al comma precedente rappresenta infrazione disciplinare Art. 2 (configurazioni) 68 Le configurazione della rete locale e dei computer sono di pertinenza esclusiva dei tecnici autorizzati dalla dirigenza scolastica. fatto divieto ad alcun altro componente della comunità scolastica modificare le configurazioni della rete o dei computer. La inosservanza di quanto indicato ai commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare Art. 3 (software) L'installazione di software di qualsiasi natura di pertinenza dei tecnici autorizzati dalla dirigenza scolastica. fatto divieto ad alcun altro componente della comunità scolastica installare software. La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare Art. 4 (account) Agli studenti iscritti all'I.I.S.S. Keynes viene creato un account personale sul sistema informatico di istituto. Tale account consente agli alunni di fruire dei seguenti servizi utilizzabili come supporto alle attività didattiche casella di posta elettronica personale sul server di istituto spazio personale sui dischi di rete accessibile solo con identificazione spazio per la costruzione di una pagina web wiki di istituto. Art .5 (accesso ai servizi internet) Gli allievi possono accedere ai servizi internet: sotto la diretta responsabilità dei docenti presenti in laboratorio e tramite account dei docenti stessi La inosservanza di quanto indicato al comma precedente rappresenta infrazione disciplinare Art. 6 (utilizzo stampanti) Gli allievi possono utilizzare le stampanti sotto la sorveglianza dei docenti e per materiale inerente alle attività didattiche. La inosservanza di quanto indicato al comma precedente rappresenta infrazione disciplinare Art. 7 (comportamento) Nei laboratori di informatica non si possono consumare vivande e bevande. Gli allievi sono tenuti a rispettare le indicazioni, date da docenti e tecnici, relative all’utilizzo delle attrezzature collocate nei laboratori. Nei laboratori di informatica, oltre alle norme di sicurezza generali, vanno osservate le norme di sicurezza specifiche ed indicate nei locali. La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare. 3. LABORATORI LINGUISTICI Art. 1 (accesso) L’accesso ai laboratori linguistici regolato da orari predisposti dalla dirigenza scolastica (o suo delegato) ad inizio o in corso d’anno scolastico Gli studenti possono accedere ai laboratori linguistici solo se accompagnati dl docente. Il piano di accesso ai laboratori redatto tramite apposito elenco che deve rimanere nel raccoglitore sulla cattedra. Art. 2 (sicurezza) Nei laboratori linguistici, oltre alle norme di sicurezza generali, vanno rispettate le norme specifiche di sicurezza segnalate nei locali. In particolare è’ vietato correre per non incespicare o danneggiare la canaline elettriche poste sul pavimento. La inosservanza di quanto indicato al comma precedente da parte degli studenti rappresenta infrazione disciplinare Art. 3 (Comportamento) Nei laboratori linguistici non si possono consumare cibi o bevande. All’interno dei laboratori linguistici lo studente tenuto ad occupare la postazione di lavoro assegnata Lo studente deve evitare bruschi strappi ai cordoni delle cuffie, danni ai cavi, forzature ai tasti o allo sportello del drive o del registratore. E’ vietato rimuovere la cassetta audio dal registratore se non su specifica richiesta del docente. Ogni studente tenuto a verificare, all’inizio della permanenza in laboratorio, la propria postazione ed a segnalare al docente eventuali anomalie o danni. La inosservanza di quanto indicato ai commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare 69 AULE SPECIALI (disegno, geografia, topografia, laboratorio fotografico, sale proiezione) Art. 1 (accesso) L’accesso alle aule speciali regolato da orari predisposti dalla dirigenza scolastica (o suo delegato) ad inizio o in corso d’anno scolastico Gli allievi possono accedere alle aule speciali per svolgere attività didattiche previste dal POF, secondo gli orari e le modalità indicati per i medesimi dalla dirigenza scolastica La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare Art. 2 (comportamento) Nelle aule speciali non si possono consumare vivande e bevande. Gli allievi sono tenuti a rispettare le indicazioni, date da docenti o tecnici relative all’utilizzo delle attrezzature collocate nelle aule stesse. Nelle aule speciali, oltre alle norme di sicurezza generali, vanno osservate le norme di sicurezza specifiche indicate nei locali o dai docenti e tecnici. La inosservanza di quanto indicato nei commi precedenti rappresenta infrazione disciplinare. REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA. Art.1 - Accesso All’inizio di ogni anno scolastico vengono stabilite le fasce orarie di accesso alla biblioteca. Esse saranno rese note mediante affissione alla porta dell'aula e con apposita comunicazione alle classi. Art.2 - Utenti Potranno accedere al prestito del materiale librario, esclusi quindi gli audiovisivi e le attrezzature: gli insegnanti, gli alunni, il personale ATA, i genitori degli alunni. Art.3 - Prestito e consultazione Manuali, vocabolari, enciclopedie, grandi atlanti, collane e pubblicazioni speciali non saranno concessi in prestito, ma potranno essere consultati esclusivamente nelle fasce orarie di apertura della biblioteca. Il prestito avverrà solo previa compilazione dell’apposita scheda. La durata del prestito di 30 giorni. Tutti i testi presi in prestito devono essere restituiti entro la fine dell'anno scolastico. In caso di smarrimento o danneggiamento di un libro preso in prestito, il prestatario risultante dalla scheda dovrà ricomprarne una copia e consegnarla alla biblioteca oppure rimborsare alla scuola la somma pari al costo corrente dell'opera. In caso di impossibilità a reperire il libro smarrito dovrà essere rimborsata una somma pari al costo di un'opera simile per contenuti e per veste tipografica, a giudizio del bibliotecario e del Dirigente. 6. REGOLAMENTO PALESTRA E ATTREZZATURE SPORTIVE. Art. 1 - Utilizzazione della palestra La palestra e le altre strutture sportive sono utilizzate per le lezioni di educazione fisica e per le esercitazioni inerenti le attività del gruppo sportivo scolastico. Le attrezzature sportive in possesso dell'Istituto devono essere salvaguardate da deterioramento e danni dovuti ad incuria ed uso improprio. Art. 2 - Attrezzature Il sub consegnatario della palestra (docente responsabile) responsabile della conservazione degli ambienti, delle attrezzature e del rispetto delle norme di sicurezza Nel corso delle lezioni ogni insegnante responsabile del corretto uso dei piccoli e grandi attrezzi e del riordino e della custodia del materiale utilizzato. I danni alle attrezzature che si dovessero verificare, anche soltanto per usura e normale uso, vanno segnalati al sub consegnatario che ne prender nota per possibili riparazioni o sostituzioni. Il controllo, lo stato d'uso e il normale utilizzo degli spogliatoi e servizi annessi, demandato al docente di educazione fisica in servizio ed al personale ausiliario che cura la pulizia dell'impianto e ne riferisce al sub consegnatario. Durante l’intervallo i docenti di educazione fisica devono provvedere a chiudere a chiave le porte di ingresso delle palestre. 70 Art. 3 - Utenti esterni - responsabilità I responsabili dei gruppi estranei all'Istituto che usufruiscono dell'impianto sono tenuti a sottoscrivere una dichiarazione di assunzione di responsabilità per danni che dovessero derivare a persone o cose. Art. 4 - Accesso alla palestra E' fatto divieto fare entrare gli alunni e gli estranei all'Istituto nei locali della palestra senza la presenza di un insegnante della materia o del responsabile della società sportiva. L’accesso alla palestra consentito solo con le scarpe da ginnastica destinate esclusivamente ad essere utilizzate all’interno della struttura. Gli spogliatoi vanno tenuti chiusi a chiave durante lo svolgimento delle lezioni per evitare furti dagli indumenti e dalle borse depositate. La chiave degli spogliatoi custodita dall'insegnante di educazione fisica. Art. 5 - Comportamento Gli alunni, durante le lezioni, non potranno allontanarsi senza il formale consenso dell’insegnante. L’uso improprio delle strutture e delle attrezzature, oltre a comportare il rimborso degli eventuali danni cagionati, comporterà l’adozione di provvedimenti disciplinari. 71 REGOLAMENTO DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE, VISITE GUIDATE. Art. 1 - Premessa. Le visite guidate e i viaggi di istruzione presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa programmazione didattica e culturale predisposta fin dall’inizio dell’anno scolastico e si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità degli alunni e rientrano tra le attività integrative della scuola. Art. 2 - Accompagnatori. Gli accompagnatori dei viaggi di istruzione sono individuati dal CdC tra i docenti della classe, preside compreso, con preferenza per i docenti delle discipline coinvolte dal programma di viaggio. Fatto salvo il numero minimo di accompagnatori previsto dalla vigente normativa (uno ogni quindici alunni), le visite guidate e i viaggi di istruzione possono essere effettuati solo se almeno uno degli accompagnatori fa parte del consiglio della classe. In caso di presenza di allievi disabili il CdC dovrà prevedere la presenza del docente di sostegno o dell'educatore. Art. 3 - Partecipanti alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione. La partecipazione degli alunni alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione obbligatoria; gli allievi che non partecipano all'attività sono tenuti a frequentare le lezioni. Eventuali assenze dalle iniziative programmate devono avere carattere di eccezionalità ed essere giustificate. In ogni caso non possono essere organizzati ed autorizzati viaggi di istruzione che non prevedono la partecipazione di almeno i tre quarti degli alunni della classe. Oltre agli studenti e ai rispettivi accompagnatori, consentita la partecipazione ai viaggi di istruzione, nei limiti delle disponibilità dei posti e a totale loro onere e responsabilità e senza recare pregiudizio alla migliore riuscita delle attività programmate, alle seguenti categorie di persone: genitori degli allievi; personale docente e ATA dell'Istituto, compatibilmente con le esigenze di servizio. Art. 4 - Durata dei viaggi di istruzione. I viaggi di istruzione hanno, preferibilmente durata massima di 2 giorni per le classi prime ; di 3 giorni per le classi seconde, di 5 giorni classi terze, quarte e quinte con aggiunta eventuale di un giorno festivo. In casi eccezionali scrupolosamente documentati e motivati, quali ad esempio i soggiorni di studio a carattere linguistico o l’opportunità di costituire un gruppo di partecipanti non eccessivamente esiguo, il CdC potrà proporre di utilizzare un maggiore numero di giornate. Gli scambi con l'estero ed i soggiorni studio potranno avere durata fino a due settimane secondo la programmazione del CdC. Art. 5- Organizzazione. Nelle riunioni convocate all’inizio di ogni anno scolastico (ottobre) i consigli di classe, nell’ambito della programmazione didattica, individuano la meta del viaggio di istruzione che intendono proporre. L'ufficio didattica, in collaborazione con la commissione viaggi provvede alla richiesta di preventivi "provvisori" affinchè i CdC nella loro formulazione completa (docenti, allievi, genitori) possano in novembre deliberare per una proposta definitiva. In dicembre gli allievi dovranno versare un acconto per l’adesione al viaggio di istruzione. Non appena acquisiti i preventivi dei viaggi deliberati e gli altri elementi previsti dalle C.M. sui viaggi di istruzione, il Dirigente scolastico dar esecuzione al Programma annuale individuando le agenzie più convenienti per lo svolgimento dei viaggi e provveder alla conferma delle prenotazioni. Almeno 15 giorni prima della partenza, gli allievi verseranno la quota a saldo e l’ufficio didattica comunicherà alle famiglie i programmi dettagliati e gli estremi degli alberghi individuati. Non potranno in alcun modo essere autorizzati viaggi di istruzione che non presentino i requisiti stabiliti dal presente regolamento e dalla vigente normativa. Le visite didattiche sono programmate, ove possibile, fin dall’inizio dell’anno scolastico e approvate dai consigli di classe. Il docente proponente le visite didattiche, non appena in possesso di tutti gli elementi necessari e comunque con anticipo di almeno sette giorni rispetto alla data di effettuazione, deve provvedere a compilare l’apposito modulo di richiesta indicando la classe, la data di effettuazione, l’ora di partenza e di ritorno, il mezzo di trasporto richiesto, il nome dei docenti accompagnatori e la sintetica motivazione della visita. 72 Gli alunni e le rispettive famiglie devono essere preventivamente informati, a cura del docente coordinatore di classe e del docente proponente, nell’ambito delle sedute del C.d.c., dell’eventuale costo a loro carico per l’effettuazione della visita (costo per mezzi di trasporto ; biglietti di ingresso a mostre, fiere, convegni, musei, rappresentazioni teatrali ;.costo per le prestazioni di una guida, ecc.) . Non potranno essere autorizzate iniziative non deliberate dai consigli di classe o con richieste formali presentate oltre i termini indicati. Non in alcun modo consentito ai singoli docenti e agli studenti interessare individualmente le agenzie, o altri operatori turistici, per acquisire preventivi e programmi di viaggio, anche ad evitare sovrapposizioni. Nell'organizzazione e nell'effettuazione dei viaggi di istruzione e delle visite guidate devono essere rigorosamente rispettate le norme ministeriali alle quali si rimanda per quanto non espressamente indicato nel presente regolamento. Il piano annuale delle gite e dei viaggi di istruzione viene reso noto a tutte le componenti scolastiche con apposita circolare del Dirigente Scolastico al fine di favorire la più ampia informazione in proposito ed anche l’eventuale partecipazione, a richiesta, del personale A.T.A., come previsto dalle disposizioni ministeriali su gite e viaggi di istruzione. Art. 6 - Comportamento degli alunni e vigilanza dei docenti. Le norme ministeriali relative ai viaggi di istruzione non consentono tempi morti nel programma del viaggio ; gli alunni devono quindi essere sotto il controllo dei docenti accompagnatori in ogni momento della giornata. I docenti, sui quali incombono l’obbligo di vigilanza e le responsabilità previste dall’art. 2048 del c.c. e dall’art. 61 della legge 312/1980, riferiranno al CdC ogni atteggiamento irregolare o indisciplinato tenuto dagli alunni per i provvedimenti del caso. I docenti dovranno inoltre vigilare affinchè durante il viaggio di istruzione non abbiano a verificarsi eccessi di alcun genere (alcol, fumo, uso di droghe, atti di offesa a cose e/o persone) e mettere in atto tutti gli accorgimenti per attuare ogni forma di prevenzione senza rinunciare in nessun caso al proprio ruolo educativo. Comportamenti non corretti da parte dei singoli verranno sanzionati a norma del presente regolamento ; comportamenti non corretti da parte di tutta la classe pregiudicano lo svolgimento delle uscite e dei viaggi di istruzione nel successivo anno scolastico. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA (DPR 249/98 integrato dal DPR 235/2007 e dal D.M.5/2009) Art. 1 – Comunità scolastica La Scuola luogo di formazione che integra l'azione educativa del genitore mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La vita nella comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro et e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 – Diritti degli studenti (Vedi art. 28 Regolamento di Istituto) Art. 3 – Doveri Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio Gli studenti, in quanto corresponsabili della propria formazione, nello svolgimento di attività scolastiche, sia in ambiente scolastico sia extra-scolastico (lezioni esterne, visite guidate, viaggi di istruzione, stage ecc.) debbono osservare le indicazioni dei docenti, degli operatori scolastici, dei collaboratori esterni. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere sempre un atteggiamento corretto e rispettoso, anche formale, nelle parole e nelle azioni, nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, dei compagni, del personale scolastico e di qualsiasi persona con cui vengano a contatto. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 73 Art. 4 – Responsabilità Disciplinare I regolamenti dell’Istituto individuano i comportamenti che si configurano come infrazioni disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3. La responsabilità disciplinare personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni (sono ammessi testimoni). Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto di ogni singola disciplina. Non infrazione disciplinare la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. Mancanze disciplinari I comportamenti contrari ai doveri di cui all’art.3 e al Patto educativo di corresponsabilità configurano mancanze disciplinari. In particolare, costituiscono mancanze disciplinari i seguenti comportamenti: Ritardi Assenze non giustificate Mancanza del materiale didattico occorrente Mancato rispetto delle consegne per il lavoro domestico Mancato rispetto delle consegne per il lavoro a scuola Disturbo delle attività didattiche Uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche Sporcare gli ambienti scolastici Uso di linguaggio irrispettoso verso gli altri Danneggiare volontariamente materiali, arredi o strutture Uso di linguaggio offensivo verso gli altri Esercitare violenze psicologiche verso gli altri Esercitare violenze fisiche verso gli altri Commettere reati o azioni di compromissione dell’incolumità altrui) In caso di mancanze disciplinari gli organi di cui all’art. 6 valutano l’opportunità di infliggere le sanzioni di cui all’art. 5 Art. 5 - Sanzioni disciplinari I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al mantenimento di un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio della rieducazione , della riparazione del danno o dello svolgimento di attività in favore della comunità scolastica. Le sanzioni sono: a) richiamo verbale : -ritardi - assenze non giustificate -mancanza del materiale didattico occorrente b) consegne da svolgere in classe: -mancato rispetto delle consegne per il lavoro domestico c) consegne da svolgere a casa ( attività di ricerca , approfondimenti, riflessione): -aver tenuto un comportamento negligente durante lo svolgimento dell'attività scolastica d) richiamo scritto sul registro di classe e lettera di convocazione alla famiglia : -per uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche -uso di linguaggio irrispettoso ed offensivo verso, docenti , compagni e personale della scuola - disturbo attività didattiche e) richiamo scritto sul registro ed esclusione dalle attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola (viaggi di istruzione – stage – ecc.) : - comportamento non corretto che evidenzia scarsa responsabilità con i compagni ed il personale della scuola f) richiamo scritto sul registro e pulizia degli ambienti scolastici durante l'intervallo : 74 - sporcato arredi ed ambienti scolastici g) richiamo scritto sul registro e risarcimento danno : -danneggiamento volontario ed in modo irreparabile di materiali, arredi e/o strutture della scuola - danneggiamento volontario di oggetti dei compagni - furti di oggetti di valore dei compagni h) allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a quindici giorni : -atteggiamento scorretto ed irrispettoso nelle parole o nei fatti nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti ,del personale scolastico e di qualsiasi persona con cui vengono a contatto i) allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni: - se ha commesso reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana( minaccia, violenza privata, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale) - se ha provocato volontariamente reati tali da rendere inagibili i locali scolastici ( incendi, allagamenti , manomissione cancelli ingresso istituto) l) allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico - se lo studente, rientrato dopo l'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni , ha continuato a commettere gli stessi reati. - se gli interventi attuati per l'inserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico non hanno dato risultati positivi m) allontanamento fino al termine delle lezioni dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato -se lo studente stato allontanato dalla comunità per più periodi superiori a quindici giorni - se lo studente, rientrato dopo l'allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni , ha continuato a commettere gli stessi reati. - se gli interventi attuati per l'inserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico non hanno dato risultati positivi Nei periodi di allontanamento deve essere previsto un percorso didattico con lo studente, per preparare il rientro nella comunità scolastica e non interrompere il processo di apprendimento. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni deve essere previsto , in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario , con i servizi sociali un percorso di recupero educativo mirato all'inclusione , alla responsabilizzazione ed al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. Art. 6 - Organi competenti Il Docente e/o il Dirigente Scolastico sono competenti per mancanze lievi ( ritardi, assenze non giustificate, mancanza di materiale didattico, mancato rispetto delle consegne per il lavoro domestico, mancato rispetto delle consegne per il lavoro a scuola) Il Dirigente Scolastico competente in prima istanza per le mancanze relative la sicurezza. Il C.d.c. nella sua composizione completa, competente per le sanzioni relative alle mancanze di cui ai punti ( disturbo attività didattiche, uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche, uso di linguaggio irrispettoso ed offensivo verso gli altri,sporcare gli ambienti scolastici) Il CdI è competente per le sanzioni che comportano l’allontanamento dalla classe per periodi superiori ai 15 giorni e per quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato. Tali sanzioni vengono inflitte per reati che violino la dignità e il rispetto della persona o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Nei casi gravi di recidiva, atti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine delle lezioni. Gli organi competenti deliberano dopo aver preventivamente sentito a propria discolpa lo studente interessato che può farsi assistere dai genitori, testimoni o insegnanti. Allo studente può essere offerta la possibilità di convertire la sospensione dalle lezioni con attività a favore della comunità scolastica 75 Le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame, compresi quelli di qualifica, sono inflitte dalla commissione d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 7 - Consiglio di garanzia e ricorsi Il Consiglio di Istituto nomina un consiglio di garanzia composto da , Dirigente scolastico che lo presiede, due insegnanti ed un rappresentante personale ATA designati dal CDI, uno studente nominato dal CS, un genitore . Il consiglio di garanzia dura in carica tre anni. Al consiglio di garanzia vanno rivolti i ricorsi contro le delibere dei Consigli di Classe in tema di sanzioni disciplinari agli studenti, anche in caso di sospensione dalle lezioni . I ricorsi debbono essere inviati al consiglio entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione e il consiglio assume la relativa delibera entro i 10 giorni successivi. In caso di ricorso al consiglio di garanzia, i provvedimenti disciplinari sono sospesi dalla loro applicazione fino al pronunciamento del suddetto organo. L’organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, decide anche su conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del Regolamento di disciplina. Art. 8 - Modalità applicative Le procedure relative all'irrogazione della sanzione disciplinare debbono concludersi entro 30 giorni dall'avvenuta contestazione. Superato tale limite temporale il procedimento estinto. Nell’erogare la sanzione disciplinare l’organo competente terrà conto: dell’età e della personalità dello studente, della gravità dell’infrazione, della reiterazione dell’infrazione. Fermo restando ci che prevede l'art. 5 nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento dalla scuola, il C.d.c. provvede ad indicare le modalità di contatto tra lo studente e i docenti e tra lo studente e la classe. Art. 9 - Norme finali Il presente regolamento parte integrante del regolamento interno e della carta dei servizi della scuola. Eventuali modificazioni sono deliberate a maggioranza assoluta dal Consiglio di Istituto, sentito il parere del collegio docenti e consultati i rappresentanti dei genitori e degli studenti. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali della scuola fornita copia agli studenti al momento dell'iscrizioni. 76