GUIDA DELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA
ANNO ACCADEMICO 2005/06
PROGRAMMI D’ESAME
PREMESSA: si avvisano gli studenti che eventuali cambiamenti
saranno comunicati all’inizio delle lezioni, sulla guida on-line
reperibile sul sito della facoltà, nonché sulle pagine web personali dei
docenti.
http://www.eco.uninsubria.it/
http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm
Alfabetizzazione informatica (idoneità di informatica A)
3
Diritto Amministrativo
4
Calcolo delle probabilità
6
Diritto Commerciale A
6
Diritto Commerciale A,
7
(corso di laurea part time)–
7
Diritto Commerciale – B
8
Diritto degli Scambi Internazionali
9
Diritto dell’Economia
10
Diritto dell’Unione Europea
11
Diritto fallimentare
12
Diritto Tributario A
12
Diritto Tributario A (modalità part-time)
13
Diritto Tributario B
14
Economia Aziendale
16
Economia Aziendale (Part-Time)
17
Econometria dei Mercati Finanziari A
19
Econometria dei Mercati Finanziari B
20
Economia dei mercati monetari e finanziari A
21
Economia dei mercati monetari e finanziari B
22
Economia Dello Sviluppo (Laurea Specialistica)
24
Economia degli Intermediari Finanziari A
26
Economia Degli Intermediari Finanziari A -(Corso di Laurea parttime)
28
Economia Degli Intermediari Finanziari B (Economia Bancaria) 30
Economia Del Mercato Mobiliare A
32
Economia Del Mercato Mobiliare B
33
Economia dell’Unione Europea
35
Economia e Gestione delle Imprese A
35
Economia e Gestione delle imprese A
37
Modalità part time
37
1
Economia e Gestione delle Imprese B
Economia e Gestione delle Imprese B
(Modalità part time)
Economia e Gestione delle Imprese internazionali
Economia e Gestione dell’Innovazione Aziendale
Economia Industriale
Economia Internazionale A
Economia MonetariaEconomia Regionale A
Finanza Aziendale A
Finanza Aziendale A (modalità part-time)
Finanza Aziendale B
Finanza aziendale internazionale
Finanziamenti Di Aziende
Gestione Dei Rischi
Informatica di Base B
Istituzioni di Diritto Privato 1° anno
Istituzioni di Diritto Pubblico (laurea triennale)
Istituzioni di Diritto Privato B
Istituzioni di Diritto Pubblico
( Corso di laurea part-time)
Istituzioni di Diritto Pubblico B (laurea triennale)
Istituzioni di Diritto Pubblico B (laurea part-time)
Istituzioni di Ragioneria
Lingue Straniere
Marketing A
Marketing A (Part-Time)
Matematica
Matematica A (Part-Time)
Matematica Generale B (Part-time)
Matematica per l’Economia
Matematica Finanziaria A
38
39
39
41
42
44
45
46
48
50
51
52
53
54
56
57
58
60
61
63
63
65
67
68
70
77
78
79
80
81
81
82
Matematica Finanziaria B
Marketing Internazionale
Macroeconomia A
(Part-Time)
Macroeconomia A
Macroeconomia B
Macroeconomia Internazionale
Microeconomia
Microeconomia Applicata (modalità part-time)
Modelli finanziari a tempo continuo
Organizzazione Aziendale A
Organizzazione Aziendale B: Sistemi Informativi
Organizzazione del lavoro
Politica Economica
Principi di Programmazione Informatica A
Ragioneria B
Ragioneria Avanzata (A)
Revisione Contabile
Ragioneria Avanzata (B)
Ricerca Operativa
Scienza delle Finanze A
Scienza delle Finanze B
Seconda Lingua
Sistemi finanziari comparati
Sociologia
Statistica di Base (Statistica descrittiva)
Statistica per l’Impresa
Statistica Inferenziale
Statistica Inferenziale (corso di laurea Part-Time)
Storia Economica (1° ANNO)
Storia Economica (3° ANNO)
Strategia e Politica Aziendale
83
84
85
85
86
87
88
90
91
92
93
94
95
97
98
99
100
102
103
104
105
106
107
109
111
113
114
115
116
117
119
120
2
Tecniche di previsione economica
Teoria Delle Decisioni
Teoria Dell’impresa e del Consumatore
Temi Avanzati (6 ore = 1 credito)
121
122
123
124
Alfabetizzazione informatica (idoneità di informatica A)
a.a. 2005-2006
Docente: Accursio Giordano
Il corso di Idoneità Informatica (A), considerate l’eterogenea
provenienza e di formazione degli allievi, si propone di uniformare le
conoscenze informatiche di base degli allievi medesimi e di fornire le
conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea della Facoltà di
Economia.
Il corso riguarda:
• Generalità su hardware e software
• Reti e posta elettronica
• Videoscrittura
• Foglio elettronico
• Presentazioni
Il corso è svolto in 36 (trentasei) ore, equamente ripartite fra lezioni
frontali ed esercitazioni.
Si da di seguito il programma.
•
•
•
•
•
•
•
•
Struttura generale di un elaboratore elettronico secondo il
modello di Von Neumann
Desktop e menu di Avvio
Costruzione e gestione di files e cartelle
Documenti come forma di comunicazione, definizione di
ipertesto.
Programmi di videoscrittura
Schermata iniziale e barre principali dei comandi
Documenti: creazione di documenti ed apertura di documenti
esistenti
Inserzione, modifica e formattazione del testo
3
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Formattazione di caratteri, paragrafi, sezioni del documento
Stili di carattere e paragrafo
Strutturazione di un documento
Costruzione di un sommario a partire dalla struttura del
documento
Programmi di presentazione
Schermata iniziale e barre principali dei comandi
Nuova presentazione ed apertura di una presentazione
esistente
Diapositive (slides) e loro layout
Organizzazione e progettazione di una presentazione
Effetti d’animazione e di transizione
Le esercitazioni sono svolte in laboratorio con l’assistenza del
docente; l’esame prevede una prova pluridisciplinare che coinvolge
gli argomenti ed i programmi trattati.
Diritto Amministrativo
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso
COLLABORATORI
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’obiettivo del Corso è di approfondire lo studio del diritto
amministrativo, inteso come quella branca del diritto pubblico che
“regola (in modo rilevante per i terzi) l’organizzazione della pubblica
amministrazione e inoltre l’attività amministrativa da questa
studio
dell’amministrazione
nel
duplice
significato
di
amministrazione in senso funzionale ed amministrazione in senso
organizzativo.
Il Corso è strutturato moduli didattici che tengono conto
dell’attivazione dell’insegnamento sia nella laurea triennale, sia nella
laurea specialistica.
Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali si potranno
affiancare alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point),
che saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente.
PROGRAMMA DEL CORSO
Gli argomenti che verranno principalmente trattati riguardano: la
definizione dei principi generali del diritto amministrativo e le fonti
del diritto amministrativo; l’amministrazione come organizzazione
amministrativa e in particolare l'organizzazione amministrativa
italiana; l’amministrazione come attività amministrativa e il
procedimento amministrativo; gli interventi pubblici nell'economia e i
servizi pubblici locali; l’attività di diritto comune della pubblica
amministrazione e in particolare l’attività contrattuale; il sistema di
esplicata” (Sandulli), cioè come quella disciplina che ha per oggetto lo
4
giustizia amministrativa e lineamenti del processo giurisdizionale
SEMINARI
amministrativo
Gli studenti frequentanti svolgeranno una
parte
seminariale
obbligatoria, la cui valutazione andrà a confluire nella valutazione
MATERIALE DIDATTICO
complessiva, su casi pratici di particolare attualità.
Per gli studenti frequentanti la preparazione si baserà su dispense e
materiali distribuiti dal docente durante le lezioni.
MODALITA’ D’ESAME:
Per gli studenti non frequentanti il testo obbligatorio consigliato è E.
L’esame consiste in una prova orale, eventualmente preceduta da una
Casetta, Compendio di diritto amministrativo, Quarta edizione
prova scritta.
riveduta e aggiornata, Milano, Giuffrè, 2004.
Si prevedono inoltre, per tutti gli studenti, le seguenti letture critiche
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
obbligatorie:
Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
a) Per gli studenti della laurea triennale: M. Cammelli, La
pubblica amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2004.
b) Per gli studenti della laurea specialistica in Economia e
RECAPITO
DI
POSTA
NUMERO
DI
TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI:
Management: F. Merusi, M. Passaro, Le autorità indipendenti,
[email protected]
Il Mulino, Bologna, 2003.
tel. 0332-215365
c) Per gli studenti della laurea specialistica in Economia e Diritto
ELETTRONICA,
pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm
d’Impresa: G. Corso, La giustizia amministrativa, Il Mulino,
Bologna, 2005 (2.a edizione).
5
Diritto Commerciale A
a.a.2005-2006
Calcolo delle probabilità
(Processi Stocastici)
A.A. 2005/06, II semestre.
Docente:
Emanuele Casini
Presentazione del corso:
Il corso si propone, dopo una introduzione al calcolo delle
probabilita’, di fornire alcuni modelli a problemi di tipo economico.
Programma del corso:
Introduzione alla probabilita’: variabili aleatorie, distribuzioni e
densita’, valore atteso e varianza, legge dei grandi numeri. Modelli
economici: il modello binomiale, il modello di Black e Scholes.
Testi consigliati:
www.dartmouth.edu/~chance/teaching_aids/books_articles/probabilit
y_book/amsbook.mac.pdf
www.istituti.usilu.net/trojanif/web/Master_USI/Probability_0405/Lect
ureNotes/Lecturenotes.pdf
Ricevimento: su appuntamento.
Indirizzo e-mail: [email protected]
Il corso viene svolto nel primo trimestre dal prof. Sergio Patriarca,
con l’eventuale collaborazione della dott.ssa Ilaria Capelli.
Il corso mira a fornire le nozioni di base del diritto commerciale. In
particolare, dopo una breve introduzione mirante ad inquadrare questa
branca del diritto nell’ambito dell’ordinamento giuridico, si procederà
a descrivere la figura centrale dell’imprenditore, per poi passare alla
nuova disciplina dell’impresa agricola, nonché allo “statuto
dell’imprenditore commerciale.
Verrà in seguito affrontata la disciplina dell’azienda, con particolare
riferimento alle tematiche relative al trasferimento.
Dopo avere affrontato la nozione di società, si passerà a descrivere la
disciplina delle società di persone.
Nella parte finale del corso verranno fornite le nozioni di base delle
società di capitali, con specifico riferimento alle innovazioni
introdotte dalla riforma entrata in vigore il primo gennaio 2004.
Per la preparazione dell’esame il testo consigliato è: CAMPOBASSO,
Manuale di diritto commerciale, III^ edizione, UTET, Torino, 2004,
limitatamente alle pag. 1-67 e 103-333. E’ tuttavia possibile utilizzare
altri manuali, purché non precedenti al 2004, per le parti
corrispondenti.
6
Quanto alle modalità dell’esame, lo studente può scegliere tra uno
scritto (risposta, in forma di breve composizione, a tre domande tra le
quattro proposte) o il tradizionale esame orale.
Gli studenti saranno regolarmente ricevuti secondo l’orario che sarà
comunicato non appena si conoscerà l’orario delle lezioni.
Indirizzo e.mail: [email protected]
Diritto Commerciale A,
(corso di laurea part time)–
a.a.2005-2006
DOCENTE:DOTT.SSA ILARIA C APELLI
Lo scopo del corso consiste nell’acquisizione degli elementi
fondamentali del diritto dell’impresa e delle società. Saranno
analizzate le norme principali in materia di impresa individuale,
società di persone e società di capitali.
PROGRAMMA DEL CORSO:
I – Principi generali:
Nozione ed evoluzione storica del diritto commerciale.
II- L’impresa e gli imprenditori:
L’imprenditore: nozione (art. 2082 cod. civ.), imprenditore e
lavoratore autonomo, il piccolo imprenditore (2083 cod. civ.),
l’imprenditore agricolo (art. 2135 cod. civ.), l’imprenditore artigiano,
l’imprenditore commerciale, lo statuto dell’imprenditore commerciale
e gli ausiliari dell’imprenditore (artt. 2188 – 2220 cod. civ.), il registro
delle imprese, l’impresa familiare (art. 230 bis cod. civ.), l’azienda e
la sua circolazione (artt. 2555 – 2562 cod. civ.).
III - Le società:
La nozione di società (art. 2247 cod. civ.), società e comunione (art.
2248 cod. civ.), i tipi di società (art. 2249 cod. civ.), soggettività e
personalità giuridica, la società semplice (artt. 2251 – 2290 cod. civ.):
disposizioni generali, i rapporti fra i soci, i rapporti con i terzi e la
responsabilità per le obbligazioni sociali, lo scioglimento del rapporto
sociale limitatamente ad un socio e lo scioglimento della società; la
società in nome collettivo (artt. 2991 – 2312 cod. civ.): nozione e
norme applicabili, la responsabilità dei soci; la società in accomandita
semplice (artt. 2313 – 2324 cod. civ.): nozione e norme applicabili; le
società di capitali dopo la riforma (d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6), le
caratteristiche principali della riforma e le più rilevanti differenze
rispetto alla normativa previgente; nozioni essenziali in materia di
società per azioni: la costituzione (artt. 2325 – 2341 cod. civ.), i patti
parasociali (art. 2341 bis e 2341 ter cod. civ.), i conferimenti (artt.
2342 – 2345 cod. civ.), le azioni e le obbligazioni.
Durante le lezioni potranno essere utilizzati materiali integrativi,
che saranno resi disponibili ai frequentanti. Saranno approfonditi
taluni temi particolari, anche mediante materiale didattico ulteriore
rispetto al libro di testo, con lo scopo di arricchire le conoscenze di
base e di far acquisire un metodo di studio che consenta un approccio
critico e non puramente mnemonico alla materia.
Si consiglia agli studenti di frequentare le lezioni muniti di
un’edizione aggiornata del codice civile.
Durante le lezioni possono essere rilevate le presenze in aula.
MODALITÀ DI PREPARAZIONE DELL’ ESAME E TESTO CONSIGLIATO.
Per preparare l’esame è necessario studiare le norme del codice civile
relative alle materie previste nel programma del corso. La
preparazione dovrà, quindi, avere come punto di riferimento le norme
relative alle materie trattate e, pertanto, è indispensabile l’utilizzo e lo
7
studio, per le parti che interessano, del codice civile aggiornato,
completo di leggi collegate. A tale proposito, si consiglia il Codice
Civile e leggi collegate curato da De Nova, Zanichelli, ed. 2004.
È inoltre necessario studiare un manuale di diritto commerciale. Si
consiglia: Gian Franco Campobasso, Manuale di Diritto
Commerciale, III edizione a cura di Mario Campobasso, UTET,
Torino, 2004, da pag. 1 a pag. 67 e da pag. 113 a pag. 333. Altri
manuali possono essere utilizzati, purché preventivamente concordati
con il docente.
Lo studente che si accinge alla preparazione dell’esame sappia che,
per il superamento dello stesso, è sempre presupposta la conoscenza
istituzionale della disciplina delle obbligazioni trattata nel corso di
diritto privato.
Modalità di svolgimento dell’esame: orale o, in alternativa, mediante
prova scritta, da sostenere alla fine del corso.
Non esistono dispense del corso. Qualunque dispensa od altro
materiale didattico sia proposto da terzi, non proviene dall’Università,
né è stato visionato o approvato dal docente.
Le indicazioni relative all’orario di ricevimento saranno date
successivamente. La docente è contattabile al seguente recapito di
posta elettronica: [email protected]
La recente entrata in vigore della riforma societaria impone una
riconsiderazione dell’intera disciplina delle società di capitali.
Il corso è specificamente dedicato allo studio della nuova disciplina
della società per azioni e della società a responsabilità limitata, con
una particolare enfasi dedicata alle novità in materia di finanziamento
dell’impresa e di corporate governance
L’ultima parte del corso sarà dedicata alle operazioni straordinarie, la
cui disciplina ha fatto anch’essa oggetto di modifica da parte della
riforma.
Per la preparazione dell’esame il testo consigliato e’:
ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il diritto delle società, a cura di
Olivieri, Presti e Vella, Bologna, Il Mulino, 2004, nelle parti in cui si
tratta della disciplina delle società di capitali e con esclusione
dell’ultimo capitolo.
Quanto alle modalità dell’esame, lo studente può scegliere tra uno
scritto (risposta, in forma di breve composizione, a tre domande tra le
quattro proposte) o il tradizionale esame orale.
Gli studenti saranno regolarmente ricevuti secondo l’orario che sarà
comunicato non appena si conoscerà l’orario delle lezioni.
Diritto Commerciale – B
a.a.2005-2006
Indirizzo e.mail: [email protected]
Il corso viene svolto nel primo trimestre dal prof. Sergio Patriarca,
con l’eventuale collaborazione della dott.ssa Ilaria Capelli.
8
Diritto degli Scambi Internazionali
(Diritto delle Comunità europee – parte speciale)
a.a.2005-2006
DOCENTE: Dott. Davide Diverio
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso mira a fornire le linee essenziali della disciplina del mercato
interno soffermandosi, in particolare, sulle libertà di circolazione
previste dal Trattato CE e sulla disciplina degli appalti pubblici.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso è strutturato in due moduli.
Nel primo verranno esaminati, attraverso ampi riferimenti alla
giurisprudenza della Corte di giustizia, i principi comunitari in materia
di libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei
capitali. Gli studenti frequentanti potranno approfondire singoli casi
giurisprudenziali con la predisposizione di brevi relazioni scritte.
Il secondo modulo sarà dedicato allo studio della disciplina
comunitaria degli appalti pubblici. In particolare, verranno
approfonditi, anche con l’ausilio di relatori esterni, i temi dell’ambito
di applicazione oggettivo e soggettivo delle direttive in materia di
appalti pubblici, della nozione di organismo di diritto pubblico,
dell’applicazione del diritto comunitario al fenomeno delle
concessioni, degli strumenti di tutela giurisdizionale azionabili dai
singoli.
MATERIALE DIDATTICO
Per la preparazione dell’esame è indispensabile una buona conoscenza
delle disposizioni del Trattato CE relative alle libertà fondamentali di
circolazione (artt. 23-31; 39-60), delle direttive e delle altre fonti di
diritto derivato relative alle procedure di aggiudicazione degli appalti
pubblici. Tali testi sono reperibili sul sito internet dell’UE
www.europa.eu.int
La giurisprudenza comunitaria esaminata a lezione verrà messa a
disposizione dal docente nel corso delle lezioni in un’apposita
dispensa.
Quali testi di riferimento, si consigliano:
•
per il primo modulo
G. STROZZI (a cura di), Diritto dell’Unione europea – Parte
Speciale, Torino, Giappichelli, 2005, pp. 1-68; 171-293
o, in alternativa,
G. TESAURO, Diritto comunitario, Padova, Cedam, 2003, pp. 367449; 495-566
•
per il secondo modulo
V. SALVATORE, Diritto comunitario degli appalti pubblici, Milano,
Giuffré, 2003
MODALITA’ D’ESAME
L’esame è orale. Gli studenti frequentanti saranno ammessi ad una
prova scritta di fine corso.
9
economica materiale; le dinamiche istituzionali della Costituzione
RICEVIMENTO
economica italiana dal 1948 ad oggi.
Si rinvia alla pagina web http://www.eco.uninsubria.it/docenti/diverio/
MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO:
POSTA ELETTRONICA
[email protected]
Il testo di riferimento è G. Di Gaspare, Diritto dell’economia e
dinamiche istituzionali, Cedam, Padova 2003.
Diritto dell’Economia
(I modulo)
a.a.2005-2006
Ulteriore materiale sarà indicato dal docente a lezione.
DOCENTE
MODALITA’ D’ESAME:
Prof. Giorgio Grasso
L’esame si svolgerà in forma orale.
PRESENTAZIONE E PROGRAMMA DEL CORSO
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Corso si compone di due Moduli.
Il primo, di diritto pubblico dell’economia, affronterà i seguenti
argomenti: la genesi del diritto dell’economia e l’oggetto e il metodo
della disciplina di studio; il diritto dell’economia e lo Stato di diritto;
le Costituzioni economiche dello Stato liberale e dello Stato
democratico di diritto; la Costituzione economica italiana. Analisi
degli
articoli
dedicati
ai
rapporti
economici;
l’integrazione
comunitaria e la Costituzione economica italiana; la Costituzione
Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
RECAPITO
DI
POSTA
ELETTRONICA,
NUMERO
DI
TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI:
[email protected]
tel. 0332-215365
10
Diritto dell’Unione Europea
Per la preparazione dell’esame è indispensabile una buona conoscenza
del Trattato CE e del Trattato sull’Unione europea, nelle loro versioni
più aggiornate. Tali testi sono reperibili sul sito internet dell’UE
www.europa.eu.int
DOCENTE: Dott. Davide Diverio
Quale testo di riferimento, si consiglia:
PRESENTAZIONE DEL CORSO
F. POCAR, Diritto dell’Unione e delle Comunità europee, Milano,
Giuffré, 2004
(Diritto delle Comunità europee – Parte generale)
a.a.2005-2006
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti essenziali per
comprendere il processo di integrazione europea dalle origini ad oggi.
PROGRAMMA DEL CORSO
L’evoluzione storica del processo di integrazione europea: dalla
Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ai Trattati di Roma,
l’Atto Unico Europeo, il Trattato sull’Unione europea, i Trattati di
Amsterdam e di Nizza, il Trattato che adotta una Costituzione per
l’Europa.
Il quadro istituzionale dell’Unione europea e delle Comunità europee:
Consiglio europeo, Consiglio dell’Unione europea, Commissione,
Parlamento europeo, Corte dei conti, le istituzioni monetarie e gli
organi consultivi.
La Corte di giustizia e il Tribunale di Primo grado delle Comunità
europee: competenze contenziose e non contenziose.
Le norme emanate dalle istituzioni comunitarie.
I rapporti fra il diritto comunitario e il diritto degli Stati membri.
MODALITA’ D’ESAME
L’esame è orale. Gli studenti frequentanti saranno ammessi ad una
prova scritta di fine corso.
RICEVIMENTO
Si rinvia alla pagina web http://www.eco.uninsubria.it/docenti/diverio/
POSTA ELETTRONICA
[email protected]
MATERIALE DIDATTICO
11
Diritto Tributario A
Diritto fallimentare
a.a.2005/2006
a.a.2005-2006
Docente: Prof. Maria Cristina PIERRO
DOCENTE : prof. Umberto Ferrari
Presentazione del corso
Testi consigliati:
Il corso analizza il sistema tributario italiano con particolare riguardo
ai principi costituzionali e comunitari che lo informano, alla struttura
dell’obbligazione tributaria (tributo) nonché al procedimento di
imposizione e di riscossione dei tributi. Particolare attenzione sarà
dedicata all’attività di controllo della dichiarazione, e alle varie
modalità di accertamento fiscale. Il corso analizzerà anche le sanzioni
amministrative tributarie e il contenzioso tributario al quale saranno
dedicate, per un approfondimento e per una conoscenza pratica delle
strategie processuali, alcune lezioni (sei ore) tenute dal dott. Gorgoni
nell’ambito dei temi avanzati di area giuridica (per il contenuto di
queste ultime rinvio alla mia pagina web).
Antonio Caiafa, Nuovo Diritto delle Procedure Concorsuali , CEDAM
Padova 2006
per la preparazione dell'esame vanno esclusi i capp.
2,18,19 .
Aldo Fiale, Diritto Fallimentare, edizioni Simone 2006
Peraltro, essendo la materia nuovissima ( la riforma è del
gennaio di quest' anno) si richiede, anche per chi non frequenta la
conoscenza sopratutto del nuovo testo di legge .
Programma
MODALITA’ DI ESAME : L’esame si svolgerà attraverso
l’interrogazione del candidato
ORARI DI RICEVIMENTO : ci si riserva di indicare gli orari di
ricevimento al momento della definizione dell’orario di lezione .
RECAPITI : sono contattabile sempre al seguente indirizzo di posta
elettronica [email protected] od , alternativamente , all’indirizzo
[email protected]
Per comunicazioni telefoniche sono reperibile ai seguenti numeri :
038225227, 038229788.
-
-
Nozioni generali (gli istituti; le fonti; interpretazione e
integrazione);
I princìpi costituzionali e comunitari;
Struttura dell'imposta (le fattispecie; l'obbligazione tributaria; i
soggetti);
Dinamica dell'imposta (il procedimento impositivo; gli
obblighi dei contribuenti; la dichiarazione; il controllo della
dichiarazione; l'istruttoria amministrativa; l’accertamento
fiscale e sue modalità; l'avviso di accertamento; le misure
antielusive);
La riscossione;
Crediti d’imposta e rimborso;
12
-
Le sanzioni amministrative tributarie;
Il processo tributario
Testi consigliati
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale,
VIII ed., Torino, Utet, 2003.
Per il codice si consiglia:
F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, ultima edizione
ovvero
M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005,
Editore Finanze e Lavoro, 2005
Modalità d’esame
L’esame consiste in un colloquio orale. Lo studio della materia dovrà
essere necessariamente condotto con l’ausilio dei testi di legge
contenuti nel codice tributario che saranno segnalati durante le lezioni.
Diritto Tributario A (modalità part-time)
a.a.2005-2006
Docente: Prof. Maria Cristina PIERRO
Presentazione del corso
Il corso analizza il sistema tributario italiano con particolare riguardo
ai principi costituzionali e comunitari che lo informano, alla struttura
dell’obbligazione tributaria (tributo) nonché al procedimento di
imposizione e di riscossione dei tributi. Particolare attenzione sarà
dedicata all’attività di controllo della dichiarazione, e alle varie
modalità di accertamento fiscale. Il corso analizzerà anche le sanzioni
amministrative tributarie e il contenzioso tributario al quale saranno
dedicate, per un approfondimento e per una conoscenza pratica delle
strategie processuali, alcune lezioni (sei ore) tenute dal dott. Gorgoni
nell’ambito dei temi avanzati di area giuridica (per il contenuto di
queste ultime rinvio alla mia pagina web).
Programma
Tesi di laurea
-
V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti
sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non
superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente.
-
Orario di ricevimento: lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali
variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà
e-mail: [email protected]
-
Nozioni generali (gli istituti; le fonti; interpretazione e
integrazione);
I princìpi costituzionali e comunitari;
Struttura dell'imposta (le fattispecie; l'obbligazione tributaria; i
soggetti);
Dinamica dell'imposta (il procedimento impositivo;
gli
obblighi dei contribuenti; la dichiarazione; il controllo della
dichiarazione; l'istruttoria amministrativa; l’accertamento
13
-
fiscale e sue modalità; l'avviso di accertamento; le misure
antielusive);
La riscossione;
Crediti d’imposta e rimborso;
Le sanzioni amministrative tributarie;
Il processo tributario
Orario di ricevimento: lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali
variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà
e-mail: [email protected]
Testi consigliati
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale,
VIII ed., Torino, Utet, 2003.
Per il codice si consiglia:
F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, 2005
Ovvero
M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005,
Editore Finanze e Lavoro, 2005
Modalità d’esame
L’esame consiste in un colloquio orale. Lo studio della materia dovrà
essere necessariamente condotto con l’ausilio dei testi di legge
contenuti nel codice tributario che saranno segnalati durante le lezioni.
Tesi di laurea
V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti
sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non
superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente.
Diritto Tributario B
a.a.2005-2006
Docente: Prof. Maria Cristina PIERRO
Presentazione del corso
Il corso indaga il sistema dell’imposizione diretta - IRPEF, IRES con particolare riguardo alla fiscalità d’impresa (imprenditore
individuale, società di persone e società di capitali).
Dopo un’analisi delle caratteristiche essenziali delle due imposte
saranno studiate le categorie di reddito, tenendo conto delle rilevanti
modificazioni introdotte dalla riforma fiscale nell’ambito dei redditi di
capitali, dei redditi diversi e dei redditi d’impresa (la nuova fiscalità
finanziaria, pex, ecc.)
A completamento dei contenuti del corso sono previsti dei seminari
sull’elusione e i suoi riflessi sulle operazioni di finanza straordinaria,
sulla trasparenza fiscale, sul consolidato, nonché sull’eliminazione
delle interferenze fiscali dal bilancio d’esercizio.
L’orario dei seminari sarà concordato all’inizio del corso.
Programma
14
IRPEF e IRES
-
-
presupposto, soggetti passivi (distinzione tra società di persone
e società di capitali), la residenza fiscale, i redditi
transnazionali, la
determinazione
dell’imponibile
e
dell’imposta;
i redditi fondiari, di capitale, di lavoro dipendente e autonomo,
diversi
il reddito d’impresa
a) nozione di imprenditore fiscale;
b) determinazione del reddito (contabilità semplificata e
ordinaria) e criteri che presiedono la loro determinazione
art. 109. TUIR
c) i beni relativi all’impresa;
d) componenti positive del reddito d’impresa: in particolare i
ricavi, le plusvalenze patrimoniali, l’istituto della
participation exemption, dividendi interessi, proventi
immobiliari;
e) componenti negativi: in particolare gli ammortamenti dei
beni materiali, immateriali e gratuitamente devolvibili, gli
accantonamenti;
f) le società di capitali
g) gli enti commerciali e non commerciali.
h) Il consolidato nazionale,
i) La trasparenza fiscale;
j) La stabile organizzazione
k) Le operazioni straordinarie
l) La fiscalità comunitaria e internazionale.
Testi consigliati
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. II, Parte speciale,
settima edizione, Torino, UTET, 2005 (PARTE PRIMA: cap. da I –
VIII; PARTE QUARTA tutta). Si consiglia la lettura della parte II e
della Parte III
Dispense sulle tematiche oggetto dei seminari.
Lo studio della materia dovrà essere necessariamente condotto con
l’ausilio TUIR aggiornato alla riforma del 2004. a questo scopo si
segnala
F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, ultima edizione.
ovvero
M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005,
Editore Finanze e Lavoro, ultima edizione
Modalità d’esame
L’esame consiste in un colloquio orale.
Tesi di laurea
V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti
sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non
superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente.
Orario di ricevimento: lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali
variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà
e-mail: [email protected]
15
•
Economia Aziendale
a.a.2005-2006
DOCENTI: PROF. GIANLUCA
DANIELA MONTEMERLO
COLOMBO
e
PROF.SSA
COLLABORATORI: PATRIZIA GAZZOLA, ELENA QUERCI,
FRANCESCO SACCO
PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di economia aziendale è
introduttivo all’ampio insieme dei corsi aziendalistici offerti dalla
Facoltà. Affronta, pertanto, alcuni temi di base che saranno
approfonditi in successivi corsi, nonché concetti di fondo che di
norma sono dati per acquisiti nel prosieguo del curriculum.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso è strutturato nelle seguenti parti:
• Introduzione: il concetto di azienda e di istituto; le relazioni
azienda ambiente
• Le logiche di funzionamento dei tipi base di azienda
(famigliare, di produzione, pubblica e non-profit)
• La gestione: le operazioni, i processi e le combinazioni
economiche
• L’analisi dei costi; la gestione operativa e la gestione
strategica
• La rilevazione: il reddito e il capitale di funzionamento; i
principi di determinazione del reddito d’esercizio; le diverse
configurazioni di capitale e i relativi criteri di valutazione; la
dinamica finanziaria e monetaria
L’organizzazione: i principi generali; le strutture organizzative
PROGRAMMA ANALITICO
• Presentazione del corso. L’attività economica, gli istituti e le
aziende
• L’attività economica delle persone e delle aziende
• Le aziende come ordine economico degli istituti
• La struttura delle aziende. L’assetto istituzionale: concetti
generali
• L’evoluzione delle aziende e la loro varietà
• L’assetto istituzionale delle imprese
• I processi produttivi
• Le combinazioni economiche
• L’assetto tecnico
• I costi di produzione: la correlazione tra elementi di costo ed
oggetti di costo
• Le economie di scala
• Le economie di apprendimento , di raggio d’azione, di
transazione
• Le relazioni tra prezzi e costi. La Break even analysis
• L’applicazione della BEA per le indagini di simulazione
• Le decisioni di prezzo
• Il patrimonio
• Il principio di economicità
• Gli accadimenti, il sistema dei valori, il modello di bilancio, il
• Principio di competenza
• Il modello di bilancio
• Il reddito d’esercizio e il capitale di funzionamento
16
•
•
•
•
•
•
•
•
L’applicazione del principio di competenza
La struttura del reddito per parti della gestione e del
patrimonio per grado di liquidità
L’equilibrio reddituale e patrimoniale rappresentato mediante
indici
Le determinanti del risultato operativo
Le strategie d’impresa e orientamento strategico di fondo
Sistema competitivo e strategie competitive
L’organizzazione
Discussione di casi
STRUTTURA DIDATTICA
Il corso ha una durata di 70 ore divise in lezioni teoriche e lezioni
destinate alla presentazione e alla
discussione in gruppi di casi o di problematiche affrontate nelle
lezioni teoriche.
TESTI
Airoldi-Brunetti-Coda, Corso di economia aziendale, 2005
Economia aziendale. Casi, a cura di Daniela Montemerlo, Il
Pellicano, 2005
-
Stanza n. 19 in via Montegeneroso 71
Prof.ssa Montemerlo
- Martedì alle 17.30
- Stanza n. 19 in via Montegeneroso 71
RECAPITI:
Prof. Colombo
+39 (0332) 39.5528
Prof.ssa Montemerlo
+39 (0332) 39.5528
Dr.ssa Gazzola +39 (0332) 39.5529
Dr.ssa Querci
+39 (0332) 39.5530
Dr. Sacco
+39 (0332) 39.5530
[email protected]
Tel.
[email protected] Tel.
[email protected]
Tel.
[email protected]
Tel.
[email protected]
Tel.
Economia Aziendale (Part-Time)
a.a.2005-2006
MODALITÀ D’ESAME
L’esame è articolato in 2 prove scritte (solo per frequentanti) e/o una
prova orale. Ognuna delle due prove scritte è strutturata con una parte
di questionario, una di domande aperte e una di esercizi quantitativi.
DOCENTI: PROF. GIANLUCA COLOMBO
RICEVIMENTO STUDENTI:
PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di economia aziendale è
introduttivo all’ampio insieme dei corsi aziendalistici offerti dalla
Facoltà. Affronta, pertanto, alcuni temi di base che saranno
approfonditi in successivi corsi, nonché concetti di fondo che di
norma sono dati per acquisiti nel prosieguo del curriculum.
17
Prof. Colombo
- Lunedì, ore 14.00-15.00
COLLABORATORI: PATRIZIA GAZZOLA, ELENA QUERCI,
FRANCESCO SACCO
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso è strutturato nelle seguenti parti:
• Introduzione: il concetto di azienda e di istituto; le relazioni
azienda ambiente
• Le logiche di funzionamento dei tipi base di azienda
(famigliare, di produzione, pubblica e non-profit)
• La gestione: le operazioni, i processi e le combinazioni
economiche
• L’analisi dei costi; la gestione operativa e la gestione
strategica
• La rilevazione: il reddito e il capitale di funzionamento; i
principi di determinazione del reddito d’esercizio; le diverse
configurazioni di capitale e i relativi criteri di valutazione; la
dinamica finanziaria e monetaria
• L’organizzazione: i principi generali; le strutture organizzative
PROGRAMMA ANALITICO
• Presentazione del corso. L’attività economica, gli istituti e le
aziende
• L’attività economica delle persone e delle aziende
• Le aziende come ordine economico degli istituti
• La struttura delle aziende. L’assetto istituzionale: concetti
generali
• L’evoluzione delle aziende e la loro varietà
• L’assetto istituzionale delle imprese
• I processi produttivi
• Le combinazioni economiche
• L’assetto tecnico
• I costi di produzione: la correlazione tra elementi di costo ed
oggetti di costo
•
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•
•
Le economie di scala
Le economie di apprendimento , di raggio d’azione, di
transazione
Le relazioni tra prezzi e costi. La Break even analysis
L’applicazione della BEA per le indagini di simulazione
Le decisioni di prezzo
Il patrimonio
Il principio di economicità
Gli accadimenti, il sistema dei valori, il modello di bilancio, il
Principio di competenza
Il modello di bilancio
Il reddito d’esercizio e il capitale di funzionamento
L’applicazione del principio di competenza
La struttura del reddito per parti della gestione e del
patrimonio per grado di liquidità
L’equilibrio reddituale e patrimoniale rappresentato mediante
indici
Le determinanti del risultato operativo
Le strategie d’impresa e orientamento strategico di fondo
Sistema competitivo e strategie competitive
L’organizzazione
Discussione di casi
STRUTTURA DIDATTICA
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni in aula e assignment che gli
studenti devono svolgere online – singolarmente o in gruppo –
utilizzando la piattaforma di elearning BlackBoard.
TESTI
Airoldi-Brunetti-Coda, Corso di economia aziendale, il Mulino, 2005
18
Economia aziendale. Casi, a cura di Daniela Montemerlo, Il
Pellicano, 2005
MODALITÀ D’ESAME
L’esame è articolato in 2 prove scritte (solo per frequentanti) e/o una
prova orale. Ognuna delle due prove scritte è strutturata con una parte
di questionario, una di domande aperte e una di esercizi quantitativi.
RICEVIMENTO STUDENTI:
Prof. Colombo
- Venerdì, ore 16.00-17.00
- Stanza n. 19 in via Montegeneroso 71
RECAPITI:
Prof. Colombo
+39 (0332) 39.5528
Dr. Ferri
+39 (0332) 39.5529
Dr.ssa Querci
+39 (0332) 39.5530
[email protected]
Tel.
[email protected]
Tel.
[email protected]
Tel.
Econometria dei Mercati Finanziari A
(3° anno laurea primo livello, secondo ciclo),
a.a.2005-2006
Una breve presentazione del corso.
Il corso introduce allo studio e alla previsioni dei fenomeni finanziari
e della loro rischiosità. Il corso si incentra sui sistemi autoregressivi
vettoriali (VAR) integrati di ordine 1 e cointegrati (I(1)), e sui
processi di tipo
generalized autoregressive
conditional
heteroskedasticity (GARCH). Per entrambi i tipi di processo si
presentano i risultati di rappresentazione, alcuni elementi di
inferenza, e l'uso dei modelli per la previsione dei fenomeni
economici.
Il programma del corso
I processi VAR stazionari e i processi VAR integrati di ordine 1, I(1).
Il teorema di rappresentazione di Granger: rango e spazio di
cointegrazione. Stima e test nei modelli I(1). La previsione
intervallare con modelli cointegrati: previsione di sottoprocessi
stazionari e previsione di sottoprocessi non-stazionari.
I processi con eteroschedasticità condizionata autoregresiva
(GARCH) uniequazionali: risultati di rappresentazione di stazionarietà
di secondo ordine. Elementi di inferenza di processi GARCH.
Previsione statica e dinamica di processi GARCH. Loro uso per la
stima del value at risk di un portafoglio di attività finanzarie.
Eventuali seminari/esercitazoni
Sono previsiti incontri seminariali su alcuni temi specifici. Sono anche
previsiti seminari e esercitazioni su software applicativo per la stima
di modelli VAR I(1) e GARCH. Il programma degli incontri verrà
comunicato a lezione.
La bibliografia: testi obbligatori e consigliati
•Nome
del Docente e di suoi eventuali Collaboratori:
(Paolo Paruolo, collaboratori: Dott. Raffaello Seri, Dott.a
Christine Choirat.)
Gardini A. et Al. (2000) Econometria, vol. II, Franco Angeli editore.
19
Gallo G.P., B. Pacini (2002) Metodi quantitativi per i mercati
finanziari, Carocci Editore.
Le modalità dell’esame
Elaborato (tesina) individuale e esercizi settimanali
individuali; prova finale orale.
Indicazioni sul ricevimento
martedì 11-13.
Un recapito di posta elettronica, se disponibile:
[email protected]
Eventuali altre note informative a propria scelta
Il sito del corso è accessibile sul modulo di e-learning
(Blackboard), al sito http://elearning.uninsubria.it
Econometria dei Mercati Finanziari B
(1° anno laurea specialistica LS 19, primo ciclo),
a.a.2005-2006
Nome del Docente e di suoi eventuali Collaboratori:
(Paolo Paruolo, collaboratori: Dott. Raffaello Seri, Dott.a
Christine Choirat.)
Una breve presentazione del corso.
Il corso prosegue lo studio (rispetto a EMFA) della previsioni dei
fenomeni finanziari e della loro rischiosità.Il corso prosegue lo studio
di sistemi autoregressivi vettoriali (VAR) integrati di ordine 1 e 2 e
cointegrati, e sui processi di tipo generalized autoregressive
conditional heteroskedasticity (GARCH) di tipo multivariati. Si
considerano aspetti di rappresentazione, di inferenza, e previsione.
Il programma del corso
I processi VAR integrati di ordine 1 e 2, I(1) e I(2). Stima e test nei
modelli I(1) e I(2). La multi-cointegrazione e modelli di stock-flow.
Specificazione e stima dei processi; uso dei modelli in fase di
previsione.
I processi con eteroschedasticità condizionata autoregresiva
(GARCH) multi-equazionali. Inferenza di processi GARCH.
Previsione statica e dinamica di processi GARCH.
Stima e test di modelli finanziari con il meto generallizato dei
momenti, GMM.
Aspetti di analisi di sopravvivenza e loro applicazioni.
Eventuali seminari/esercitazoni
Sono previsiti incontri seminariali sui modelli di analisi di
sopravvivenza. Sono anche previsiti seminari e esercitazioni su
software applicativo per la stima di modelli VAR I(1) e GARCH. Il
programma degli incontri verrà comunicato a lezione.
La bibliografia: testi obbligatori e consigliati
Gardini A. et Al. (2000) Econometria, vol. II, Franco Angeli editore.
Materiale bibliografico integrativo è disponibile sul sito del corso.
Le modalità dell’esame
Prova scritta e prova orale; prova intermedia per
frequentanti.
Indicazioni sul ricevimento
martedì 11-13.
Un recapito di posta elettronica, se
[email protected]
Eventuali altre note informative a propria scelta
disponibile:
20
Il sito del corso è accessibile sul modulo di e-learning
(Blackboard), al sito http://elearning.uninsubria.it
caldamente la presenza alle lezioni. Tuttavia esistono due libri di testo
che possono rappresentare un’utile lettura:
• Stephen LeRoy and Jan Werner, Principles of Financial Economics,
Cambridge University Press, 200 (ISBN: 052 1 586054).
Economia dei mercati monetari e finanziari A
a.a.2005-2006
DOCENTE: Massimo Guidolin
OBIETTIVI DEL CORSO. Questo corso fornisce un introduzione ai
concetti fondamentali della teoria economica del prezzo delle attività
(finanziarie e non), note anche come Asset Pricing Theory. Particolare
attenzione viene dedicata alle implicazioni dei modelli di equilibrio
dinamico intertemporale. La prima parte del corso è focalizzata sui
concetti base utili nell’analisi economica (modelli di equilibrio,
assenza di opportunità di arbitraggio, scelte di portafoglio, etc.). la
seconda parte sviluppa risultati classici di asset pricing, con i modelli
CAPM, I-CAPM ad APT.
PROGRAMMA DEL CORSO
MATERIALE DEL CORSO:
Le lezioni saranno organizzate attorno la proiezione e discussione
(interattiva!) del materiale del corso, rappresentato da dei lucidi. I
lucidi verranno resi disponibili (prima delle lezioni, quando possibile)
attraverso la pagina web del corso. Durante le lezioni, e’ possibile che
i lucidi vengano integrati da esempi e dimostrazioni matematiche,
quando resi necessari della discussione in aula. Quindi si consiglia
• Keith Cuthberson, Quantitative Financial Economics,John Wiley
&Sons,1 996 (ISBN: 047 1 95360 1 ).
Questi libri sono disponibili nella bibliotecha di ateneo e sono
(ovviamente) in Inglese.
Valutazione
Il seguente schema di valutazione verra’ applicato agli studenti
frequentanti:
30% Tre ‘problem sets’ con esercizi ispirati dal materiale delle lezioni
(10% ciascuno).
Ciascun problem set raccoglie diversi esercizi, di difficolta’ variabile.
70% Un esame finale scritto su tutto il materiale del corso. Lo
svolgimento dei problem sets e’ vivamente consigliato anche perche’
rappresentativi delle domande dell’esame finale.
Gli appelli d’esame successivi a quello immediatamente successivo al
corso assegneranno invece un peso del 100% ad una prova scritta che
includera’ domande di tipo teorico ed anche brevi esercizi.
Programma dettagliato
1. Rassegna dei concetti fondamentali: rendimenti, valori attuali,
curve di indi fferenza.
2. Equilibrio ed arbitraggio nei mercati finanziari: linear pricing and
positive linear pricing.
21
3. Principi di valutazione delle attivita’: probabilita’ neutrali al rischio
ed il ‘Teorema Fondamentale della Finanza’.
4. Il concetto di rischio: avversione al rischio; confronto tra
caratteristiche oggettive dei payo ffs delle attivita’ finanziarie.
5. Scelte ottime di portafoglio: risultati di statica comparata con una e
piu’ attivita’.
Ufficio:
E-mail:
Orariolezioni:
Webpage:
B.Modelli di AssetPricing.
6. Prezzo delle attivita’ in modelli di equilibrio generale dinamico: il
Consumption Capital Asset Pricing
Model (CCAPM).
7. Analisi Media-Varianza: Il principio del ‘Beta Pricing’.
8. Il Capital Asset Pricing Model (CAPM).
9.Factor Pricing e ArbitragePricing Theory (APT).
10. Introduzione alla teoria della valutazione in contesti dinamici
(multiperiodali): proprieta’ di martinagala dei prezzi e versioni
condizionate del CAPM e del CCAPM.
Questocorsofornisceun’introduzioneaiconcettifondamentalidellateoria
delprezzodelleattivita’(finanziarie)derivate,peresempiocontrattifutures,
atermine,opzioni(warrants)ditipoEuropeoedAmericano,ecc.Questeatti
vita’rappresentanovalorimobiliarichepaganoquantita’futurechedipende
donocontrattualmentedalprezzodialtreattivita’,chiamateattivita’“sottos
tanti”Ilcorsosiconcentrasulletecnicheanalitichededicateallavalutazione
ditalititoli,ossiasustrumentiutilialladeterminazionedelprezzoacuiessido
vrebberoesserescambiatiinmercaticoncorrenziali,prividiostacoliallaneg
oziazione,edinassenzadiopportunita’diarbitraggio.Lagranpartedelmate
rialecopertonelcorsoe’dicarattereessenzialmentematematico,erichiede
quindialcuneconoscenzepreliminariditeoriadellaprobabilita’.
RECAPITI
Indirizzo e-mail: [email protected]
ORARIO DI RICEVIMENTO: mercoledì ore 13:00 – 14:00
Economia dei mercati monetari e finanziari B
DOCENTE:MassimoGuidolin
IV Ciclo 2005/2006
Numero8
[email protected]
Giovedi’,14:00-16:00;Venerdi’,14:00-16:00
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/mguidolin/mguidolin.html
DescrizionedelCorso
MaterialidelCorso
Lelezionisarannoorganizzateattornolaproiezioneediscussione(interattiv
a!)delmaterialedelcorso,rappresentatodadeilucidi.Ilucidiverrannoresidi
sponibili(primadellelezioni,quandopossibile)attraversolapaginawebdel
corso.Durantelelezioni,e’possibilecheilucidivenganointegratidaesempi
edimostrazionimatematiche,quandoresinecessaridelladiscussioneinaul
a.Quindisiconsigliacaldamentelapresenzaallelezioni.Tuttaviaesistonod
22
uelibriditestochepossonorappresentareun’utilelettura:
Appuntidilezione(lec1).Ep
.
ps(cap.1).Jarrow-
•
Epps,T.,W.,PricingDerivativeSecurities,WorldScientific,2000(
ISBN:9810242980).
.
Jarrow,R.,andS.,Turnbull,DerivativeSecurities,SouthWesternP
•
ub.,2000(ISBN:0538877405).
Valutazione
Lafrequenzadelcorsoe’obbligatoria.Perrenderequestaregolacogente(efr
uttuosaperlostudente)ilseguenteschemadivalutazioneverra’applicato:
Turnbull(cap.1).
2.Rassegnadeglistrumentimatematicidacalcolodifferenzialeedanalisim
atematica.
Appuntidilezione(lec2).Ep
ps(cap.2.1).
3.Rassegnadeglistrumentifondamentalidateoriadellaprobabilita’emate
maticastatistica.
30%
Tre‘problemsets’coneserciziispiratidalmaterial
edellelezioni(10%ciascuno).Unproblemsetracco
gliediversiesercizi,didifficolta’variabile.
70%
Unesamefinalescrittosututtoilmaterialedelcorso.
Losvolgimentodeiproblemsetse’vivamenteconsigl
iatoancheperche’rappresentatividelledomandedell
’esamefinale.
Appuntidilezione(lec3).Ep
ps(cap.2.2).
4Tassidiinteresseedilprezzodeititolizero-couponprividirischio.
Appuntidilezione(lec4).
Epps(cap.4.1).
Programmadettagliato
A.Concettifondamentali.
1.Rassegnadeiconcettifondamentali:contrattiderivati.
B.RisultatiGeneraliinAssenzadiIpotesiParametrichesullaDinamicadelP
23
rezzoFondamentale.
1.
5IlPrezzoNo-Arbitragedicontrattifuturesedatermine.
Appuntidilezione(lec5).
Epps(cap.4.2).
Jarrow-Turnbull(cap.2)
Appuntidilezione(lec8).
2.
6LimitiedintervallialprezzoNo-Arbitragedelleopzioni.
Appuntidilezione(lec6).
Epps(cap.4.3).
Jarrow-Turnbull(cap.3).
10IlmodellodiBlackandScholes:proprieta’dimartingale.Caratteristiche
Epps(cap.6.1-6.2).
Jarrow-Turnbull(cap.4).
deiprezzidiBlack-Scholes
Appuntidilezione(lec8).
Epps(cap.6.2-6.4).
C.RisultatiinPresenzadiIpotesiParametrichesullaDinamicadelPrezzoFo
Jarrow-Turnbull(cap.8).
ndamentale.
7DinamicaBernoulliana:Struttura,ApplicazioniedImplementazione.
11Modelliavanzatidiprezzodelleopzioni:volatilita’stocastica,jumpsere
Appuntidilezione(lec7).
gimi.Modellinon-Gaussiani.
Epps(cap.5).
Appuntidilezione(lec8).
Jarrow-Turnbull(cap.5-6).
Epps(cap.8-9).
Jarrow-Turnbull(cap.9).
8CalcoloStocastico:IntegraleeFormuladiItˆo.
Appuntidilezione(lec8).Ep
ps(cap.5).JarrowTurnbull(cap.5-6).
9IlmodellodiBlackandScholes:l’equazionealledifferenzeparziali.
Economia Dello Sviluppo (Laurea Specialistica)
a.a.2005-2006
24
Docente: G.Garofoli
PROGRAMMA
A) Le tendenze dell’economia mondiale
1. Il commercio internazionale: problemi e tendenze di lungo periodo
2. Lo scenario economico internazionale
3. Problemi e prospettive dei paesi in via di sviluppo
B) Lo sviluppo economico: i modelli interpretativi
1. La teoria dello sviluppo economico: il periodo formativo
2. Il modello di Nurkse: le dimensioni del mercato e l’incentivo ad
investire
3. Il modello di Arthur Lewis: sviluppo economico con disponibilità
illimitata di forza lavoro
4. Samir Amin e la teoria della dipendenza: genesi e sviluppo del
sottosviluppo
5. Albert Hirschman e le connessioni nello sviluppo economico
C)
1.
2.
3.
4.
Una revisione critica dei modelli di sviluppo economico
Le dicotomie dello sviluppo
La teoria della regolazione
Industrializzazione e sviluppo: la crisi dei paradigmi
Analisi dei processi reali di industrializzazione: quali le
interpretazioni possibili?
D) Le opportunità di sviluppo nei paesi a basso e medio reddito
1. L’articolazione dello sviluppo nei paesi poveri
2. Lo sviluppo endogeno
3. Sviluppo umano e sviluppo sostenibile
4. Le strategie di sviluppo economico: quali lezioni dai casi di
successo?
bibliografia
Testi di riferimento:
Boggio L., Seravalli G., Lo sviluppo economico, Il Mulino, Bologna,
2003
Durante il corso saranno distribuite letture più direttamente connesse
al corso e saranno date le indicazioni definitive per i testi di esame.
modalità d'esame
Esame orale
ricevimento studenti
martedì 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario
delle lezioni)
E-mail
25
[email protected]
Economia degli Intermediari Finanziari A
a.a. 2005-2006
DOCENTE: Prof. Rossella LOCATELLI
OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze
di base sulla struttura e sul funzionamento dei mercati e degli
intermediari finanziari. Ci si soffermerà in particolare sulle funzioni e
sulle caratteristiche strutturali e operative degli intermediari bancari.
Ci si propone inoltre di analizzare le caratteristiche tecniche dei
prodotti bancari e finanziari.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Articolazione e funzioni del sistema finanziario
1.1. Gli archetipi di contratti finanziari
1.2 I saldi finanziari dei macrosettori
1.3 Le funzioni del sistema finanziario: funzione assicurativa,
funzione di sollegamento tra settori in surplus e settori in deficit,
funzione monetaria, funzione di trasmissione della politica monetaria
e della politica economica.
1.4. Tipologie di intermediari finanziari: mediatori finanziari,
investitori delegati e asset transformers (banche e assicuratori).
1.5. Le ragioni dell’esistenza degli intermediari: il ruolo dei costi di
transazione, l’approccio delle asimmetrie informative
2. La specificità degli intermediari bancari
2.1 La funzione monetaria e il ruolo delle banche nel sistema dei
pagamenti.
2.2. La funzione creditizia e la valutazione e la selezione dei rischi.
2.3. La trasmissione della politica monetaria e i rapporti con le
autorità monetarie.
2.4. Le caratteristiche tecniche ed economiche delle principali
operazioni bancarie
3. Modelli di sistemi finanziari e di banca
3.1. La relazione tra intermediari e mercati
3.2. Banca universale, banca specializzata, gruppi polifunzionali e
conglomerati finanziari
3.3. L’evoluzione istituzionale del sistema finanziario e bancario
italiano
4. La regolamentazione degli intermediari finanziari
4.1. Le motivazioni della vigilanza sugli intermediari finanziari e su
quelli bancari. La specificità della vigilanza sulle banche
4.2. Vigilanza per funzioni e per soggetti. Organi di controllo
4.3. Obiettivi e principali strumenti di vigilanza
MATERIALE DIDATTICO:
TESTI OBBLIGATORI:
M.ANOLLI-R.LOCATELLI, Le operazioni finanziarie. Strumenti
finanziari e contratti assicurativi, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1,
cap. 6 (par. 7 e 8)
26
M.BORRONI-M.ORIANI, Le operazioni bancarie, Il Mulino,
Bologna, 2002
G. FORESTIERI – P. MOTTURA, Il sistema finanziario, Egea,
Milano, 2002 ( le parti da studiare saranno indicate con apposito
avviso).
Durante le lezioni verrà distribuito materiale bibliografico utile per
approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi
che sarà considerato parte integrante della bibliografia obbligatoria.
La docente si riserva di comunicare eventuali variazioni nei testi
obbligatori con apposito avviso e nel corso delle lezioni.
L’esame consiste in una prova scritta.
MODALITÀ D’ESAME
ARGOMENTI PER TESI DI LAUREA
TESTI CONSIGLIATI
1.BANCA D’ITALIA, Relazione Annuale, Roma.
2.BANCA D’ITALIA, “Bollettino Economico”, numeri vari.
3. R.BRIZI-F.SASSO-C.TRESOLDI, Le banche e il sistema dei
pagamenti, Il Mulino, Bologna, 1998
4.J. REVELL, Saggi di microeconomia bancaria, (a cura di F.
CESARINI e R. LOCATELLI), Il Mulino, Bologna, 1993.
5.A.M. TARANTOLA (a cura di), La vigilanza sulle banche e sui
gruppi bancari, Il Mulino, Bologna, 1996
La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una
varietà di tipologie di tesi di laurea sia di tipo empirico (analisi di dati
statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con interviste) che di
rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche
istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia),
gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di
raccolta), di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti
dalle banche italiane) che di volta in volta l’evoluzione normativa e di
mercato rendono attuali.
AVVERTENZE
AVVERTENZE
Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni e di esercitazioni.
Sono previsti alcuni seminari di docenti di altre università e di
operatori su temi specifici come approfondimento delle tematiche
affrontate nel corso delle lezioni. Nel corso delle lezioni sono inoltre
previste presentazioni di lavori di gruppo da parte di studenti relativi
all'approfondimento di specifiche tematiche. I risultati conseguiti con i
lavori di gruppo e con la presentazione degli stessi in aula verranno
valutati dalla docente e contribuiranno a determinare la valutazione
finale in sede di esame.
Si consiglia di presentarsi all’esame avendo superato l’esame di
matematica finanziaria
RECAPITI
Indirizzo e-mail: [email protected]
Telefono: 0332 215001/2
ORARIO DI RICEVIMENTO
Martedì ore 14.30-15.30, quarto piano, via Ravasi 2
27
Economia Degli Intermediari Finanziari A -(Corso di
Laurea part-time)
a.a. 2005-2006
Prof. Rossella LOCATELLI
OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze
di base sulla struttura e sul funzionamento dei mercati e degli
intermediari finanziari, con particolare riferimento alle funzioni e alle
caratteristiche strutturali e operative degli intermediari bancari. Il
corso offre inoltre una conoscenza di base degli strumenti e dei
contratti finanziari.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Articolazione e funzioni del sistema finanziario
1.1. Contratti, intermediari e mercati finanziari: i concetti di base
1.2. I saldi finanziari dei macrosettori
1.3. Tipologie di intermediari finanziari
1.4. Le ragioni dell’esistenza degli intermediari e le funzioni generali
del sistema finanziario
2. La specificità degli intermediari bancari
2.1. La funzione di produzione delle banche e il loro ruolo nel
sistema finanziario
2.2 . La funzione monetaria e il ruolo delle banche nel sistema dei
pagamenti
2.3. La funzione creditizia e la valutazione e la selezione dei rischi
2.4. La trasmissione della politica monetaria e i rapporti con le
autorità monetarie
2.5. I modelli di banca e gli intermediari non bancari
2.6 I principali contratti bancari
3. La specificità degli intermediari assicurativi e previdenziali
3.1. Gli intermediari assicurativi e la dimensione del mercato
assicurativo in Italia
3.2. Le assicurazioni sulla durata della vita umana e la gestione del
risparmio
3.3. I fondi pensione e la previdenza:
4. La securities industry e i mercati
4.1. La relazione tra intermediari e mercati
4.2. I principali mercati
4.3. Le società di intermediazione mobiliare e le società di gestione
del risparmio
4.4 I fondi comuni di investimento
5. I modelli di sistema finanziario e degli intermediari
5.1. Banca universale, banca specializzata, gruppi polifunzionali
5.2. I conglomerati finanziari
5.3. L’evoluzione istituzionale del sistema finanziario e bancario
italiano
6. La regolamentazione degli intermediari finanziari
6.1. Le motivazioni della vigilanza sugli intermediari finanziari e su
quelli bancari.
6.2. Organi di controllo e modalità di divisione del lavoro
6.3. Obiettivi e principali strumenti di vigilanza
28
BIBLIOGRAFIA
Testi obbligatori
M.ANOLLI-R.LOCATELLI, Le operazioni finanziarie. Strumenti
finanziari e contratti assicurativi, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1,
cap. 6 (par. 7 e 8)
M.BORRONI-M.ORIANI, Le operazioni bancarie, Il Mulino,
Bologna, 2002
A.FERRARI – E. GUALANDRI – A. LANDI – P. VEZZANI, Il
sistema finanziario: funzioni mercati e intermediari, Giappichelli,
Torino, 2004
La docente si riserva di comunicare eventuali variazioni nei testi
obbligatori con apposito avviso e nel corso delle lezioni.
Testi consigliati
1. ANIA, L’assicurazione italiana nel 2004, Roma
2. BANCA CENTRALE EUROPEA, Bollettino mensile
3. BANCA D’ITALIA, Relazione Annuale, Roma.
4. BANCA D’ITALIA, “Bollettino Economico”, numeri vari.
5. CONSOB, Relazione Annuale, Roma
6. R. CORIGLIANO, L’intermediazione finanziaria, Bologna,
Bonomia University Press, 2002
5. A. SAUNDERS –M.M. CORNETT-M.ANOLLI, Economia degli
intermediari finanziari, McGraw-Hill, 2004
Siti consigliati
1. ABI, www.abi.it
2. ASSOCIAZIONE
NAZIONALE
FRA
LE
IMPRESE
ASSICURATRICI, www.ania.it
3. BANCA CENTRALE EUROPEA, www.ecb.int
4. BANCA
DEI
REGOLAMENTI
INTERNAZIONALI,
www.bis.org
5. BANCA D’ITALIA, www.bancaditalia.it
6. CONSOB, www.consob.it
7. COVIP, www.covip.it
8. ISVAP, www.isvap.it
AVVERTENZE
Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni frontali e con
l’utilizzo della piattaforma di e-learning Blackboard.
Durante le lezioni verrà segnalato materiale bibliografico utile per
approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi.
Nella settimana precedente ogni lezione è richiesto allo studente di
leggere le parti di testo che costituiranno la base per la lezione. A tal
fine, all’inizio del corso verrà reso noto il piano delle letture.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in una prova scritta.
I testi d’esame sono disponibili nella pagina apposita nella piattaforma
Blackboard
ARGOMENTI PER LA PROVA FINALE DELLA LAUREA
TRIENNALE
La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una
varietà di tipologie di lavori di approfondimento, sia di tipo empirico
(analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con
29
interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare
tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in
Italia), gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche
di raccolta) e di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità
offerti dalle banche italiane), che di volta in volta l’evoluzione
normativa e di mercato rendono attuali.
RECAPITI
Indirizzo e-mail: [email protected]
1.1. La rappresentazione del processo di produzione bancaria e dei
suoi riflessi economici
1.2. L’attività della banca vista attraverso il bilancio
2. Obiettivi e vincoli della gestione
2.1. La creazione di valore come obiettivo principale della gestione
2.2. Equilibrio economico e analisi della performance
2.3. Equilibrio finanziario e solvibilità
3. La gestione bancaria come gestione di rischi
ORARIO DI RICEVIMENTO
Martedì ore 14.30-15.30, secondo piano, via Monte Generoso 71
oppure su appuntamento.
3.1. I rischi nell’impresa bancaria: tassonomia e tecniche di
misurazione
3.2. La gestione finanziaria e integrata
4. Le tradizionali aree di gestione
Economia Degli Intermediari Finanziari B (Economia
Bancaria)
a.a. 2005-2006
Prof. Rossella LOCATELLI
OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze
di base con riferimento ai principali temi della gestione degli
intermediari bancari.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. La banca come impresa: profili microeconomici
4.1. La raccolta e il patrimonio
4.2. Gli impieghi
4.3. L’operatività in titoli
4.4. La tesoreria e la liquidità
Testi obbligatori
R. LOCATELLI, Redditività e creazione di valore nelle banche, Il
Mulino, Bologna, 2000
M.ONADO, La banca come impresa, Il Mulino, Bologna, 2004 (le
parti da studiare saranno comunicate con apposito avviso)
Testi consigliati
30
1. M. ANOLLI - P. GUALTIERI, La misurazione del rischio di
credito nella gestione delle banche, Il Mulino, Bologna, 1999
2. A. BANFI, Le banche e l’intermediazione mobiliare, seconda
edizione, Il Mulino, Bologna, 2000
3. R. BRIZI - F. SASSO - C. TRESOLDI, Le banche e il sistema dei
pagamenti, Il Mulino, Bologna, 1998
4. S. DE ANGELI (a cura di), Banca universale o gruppo creditizio?,
Bancaria Editrice, Roma, 2005
4. M. L. DI BATTISTA, La politica della raccolta delle banche, Il
Mulino, Bologna, 1996
5. P. GUALTIERI, La gestione finanziaria delle banche, Il Mulino,
Bologna, 1996
6. R. LOCATELLI, Rischio e intermediazione nelle banche e negli
assicuratori, Il Mulino, Bologna, 1995
7. C. SCHENA, La gestione del patrimonio delle banche, Il Mulino,
Bologna, 1996
8. A. SAUNDERS, Financial Institutions Management, Mc Graw
Hill, 3rd edition, 1999
9. J.F. SINKEY, Commercial Bank Financial Management, Prentice
Hall, 5th edition, 1998
10. A. SIRONI, Rischio e valore nelle banche. Risk management e
capital allocation, Egea, Milano, 2005
AVVERTENZE
Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni e di esercitazioni di
approfondimento. Sono previsti alcuni seminari di docenti di altre
università e di operatori su temi specifici come approfondimento delle
tematiche affrontate nel corso delle lezioni. Nel corso delle lezioni
sono inoltre previste presentazioni di lavori di gruppo da parte di
studenti relativi all'approfondimento di specifiche tematiche. I risultati
conseguiti con i lavori di gruppo e con la presentazione degli stessi in
aula verranno valutati dalla docente e contribuiranno a determinare la
valutazione finale in sede di esame.
Durante le lezioni verrà distribuito materiale bibliografico utile per
approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi
che sarà considerato parte integrante della bibliografia obbligatoria.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste in una prova orale.
ARGOMENTI PER TESI DI LAUREA
La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una
varietà di tipologie di tesi di laurea sia di tipo empirico (analisi di dati
statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con interviste) che di
rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche
istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia),
gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di
raccolta), di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti
dalle banche italiane) che di volta in volta l’evoluzione normativa e di
mercato rendono attuali.
RECAPITI
Indirizzo e-mail: [email protected]
ORARIO DI RICEVIMENTO
Martedì ore 14.30-15.30, primo piano, via Monte Generoso 71
31
Economia Del Mercato Mobiliare A
a.a.2005-2006
Crediti didattici: 5
2° ciclo
Docente: Prof. Cristiana Schena
Presentazione del corso
Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze
fondamentali necessarie per comprendere l’operatività del mercato
mobiliare.
Programma del corso
1. Le funzioni del mercato mobiliare.
2. Mercato primario e secondario dei titoli: le principali forme
organizzative.
3. Disciplina del mercato mobiliare e riflessi sulla struttura
organizzativa dei mercati. Criteri ed organismi di controllo dei
mercati mobiliari.
4. Tassonomia, funzioni economiche e caratteristiche tecniche degli
strumenti finanziari.
5. Elementi di valutazione degli strumenti finanziari.
6. Motivazioni della quotazione degli strumenti finanziari.
Organizzazione e struttura operativa dei principali mercati
regolamentati italiani: le modalità di contrattazione; i sistemi di
liquidazione e garanzia.
7. L’attività di intermediazione mobiliare:
7.1. i servizi di intermediazione mobiliare:
a)
l'intervento degli intermediari nelle operazioni di mercato
primario: aumenti di capitale, collocamento dei titoli,
offerte pubbliche di azioni;
b)
i servizi di negoziazione offerti mediante sistemi di
negoziazione tradizionali ed alternativi;
c)
i servizi di consulenza e di gestione dell’investimento in
titoli: la gestione individuale e collettiva del risparmio;
7.2. modalità di accesso, regole di comportamento e
caratteristiche operative degli intermediari mobiliari e degli
investitori istituzionali.
8. Un’analisi dei dati riferiti alla security industry italiana.
Struttura della didattica e materiale didattico di supporto:
Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali
con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del
programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei
seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti
materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione
dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma
di esame.
Programma di esame:
Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del
sostenimento dell’esame tratti da:
a) BANFI A. (a cura di), I mercati e gli strumenti finanziari.
Disciplina e organizzazione della borsa, Utet-Isedi, Torino,
Nuova edizione 2004.
b) AA.VV., Come si legge il Sole 24 Ore, Ed. 2001: cap. 9; pp. 381397.
c) Uselli, Dispensa esercizi – Ed. 2005-06
Letture di approfondimento:
d) ANOLLI M., Elementi di economia del mercato mobiliare.
Struttura e liquidità del mercato azionario, Il Mulino, Bologna,
2001, capitoli 1, 4.
e) FABRIZI P.L., L’economia del mercato mobiliare, Egea, Milano,
32
2003: capp.4, 5, 6, 15, 16. (oggetto del ciclo di esercitazioni)
f) FERRARI A. – GUALANDRI E. – LANDI A. – VEZZANI P.,
Gli strumenti finanziari, Giappichelli, Torino, 2004.
FERRARI A. – GUALANDRI E. – LANDI A. – VEZZANI P., Il
sistema finanziario: funzioni,mercati e intermediari, Giappichelli,
Torino, 2004: cap. I, cap. II (par. 5, 6); cap. V, cap. VI.
g) CENNI S. – FERRETTI R., Economia dei mercati e degli
strumenti finanziari, Giappichelli Editore, Torino, 2004, capp. 1,
2, 3, 4, 11, 12.
Modalità d'esame: L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente
che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può
sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di
esami.
Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la
verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta
e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni
dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale
termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato
rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere
nuovamente l’esame.
Ricevimento studenti: Martedì, ore 11-13 presso la Facoltà di
Economia, salvo modifiche che verranno segnalate presso l’ufficio del
docente
e
nella
pagina
web
del
docente
(http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html).
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Economia Del Mercato Mobiliare B
a.a.2005-2006
Crediti didattici: 5
4° ciclo
Docente: Prof. Cristiana Schena
Presentazione del corso
Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze
fondamentali necessarie per la gestione e la valutazione degli
strumenti finanziari e dei portafogli gestiti. I concetti vengono
inquadrati nella realtà operativa e regolamentare italiana.
Programma del corso
1. Lo sviluppo delle attività di asset management e di private
banking in Italia: gli ambiti operativi ed i riflessi organizzativi e
professionali.
2. L’attività di gestione dei portafogli di investimento:
a. fasi della gestione (asset allocation strategica e tattica,
market timing, stock picking);
b. tecniche di gestione (le strategie attive e passive);
c. la valenza dell’analisi fondamentale e dell’analisi tecnica.
3. La valutazione della performance: il rendimento del portafoglio,
il benchmark, i criteri ed i modelli di valutazione delle
performance corrette per il rischio, la selezione dei gestori.
Struttura della didattica e materiale didattico di supporto:
Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali
33
con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del
programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei
seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti
materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione
dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma
di esame.
Programma di esame:
Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del
sostenimento dell’esame tratti dai seguenti testi:
1) Musile Tanzi P. (a cura di), Manuale del private banker, Manuale
del private banker, Milano, 2003.
2) Schena C., Private banking e wealth management: una nuova sfida
per le banche italiane?, Sviluppo & Organizzazione, n.194, 2002.
3) Assogestioni Benchmark e fondi comuni, 1999 (scaricabile dal
seguente
indirizzo
web
http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/92020.p
df)
4) Assogestioni, Futuro di valore: Fondi pensione socialmente
responsabili, 2004 (scaricabile dal seguente indirizzo web
http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/futuro_v
alore.pdf
5) Standard Italiani di Presentazione delle Performance degli
Investimenti (IPPS) - Versione italiana dei GIPS, 2002
(http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/92050.
pdf)
6) Rapporto di Merrill Lynch and Capgemini scaricabile dal seguente
indirizzo
web
http://www.capgemini.com/news/2004/WorldWealthReport2004.pdf
Letture di approfondimento:
- Assogestioni:
a.
Guida
alla
classificazione,
2003
http://www.assogestioni.it/asso/risparmio/files/40020.pdf
b. Manuale per l'analisi della teoria e delle tecniche di
valutazione della perfomance di un portafoglio di
investimento. Testo elaborato da Prometeia per
Assogestioni
http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazi
oni/92030.pdf
c. Guida italiana al risparmio gestito. Fact book 2005.
(http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicaz
ioni/FB2005.pdf)
- FABRIZI P.L., L’economia del mercato mobiliare, Egea, Milano,
2003.
- Ferretti R. – Vezzani P., La gestione del risparmio, Il Sole 24 ore
Libri, 2001.
- Fuller R. J. – Farrell J. L., Analisi degli investimenti finanziari,
McGraw-Hill, Milano, 1993.
- PriceWaterhouseCoopers, Global private banking / Wealth
management Survey, 2004.
- Siegel J.J., Rendimenti finanziari e strategie di investimento, Il
Mulino, Bologna, 2003.
- Wilmott P., Introduzione alla finanza quantitativa, Egea, Milano,
2003.
Modalità d'esame: L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente
che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può
sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di
esami.
Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la
verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta
e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni
dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale
34
termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato
rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere
nuovamente l’esame.
Ricevimento studenti: Martedì, ore 11-13 presso la Facoltà di
Economia, salvo modifiche che verranno segnalate presso l’ufficio del
docente
e
nella
pagina
web
del
docente
(http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html).
Imposte, occupazione e crescita. Concorrenza, regolamentazione e
privatizzazione nei servizi di pubblica utilità.
Testi obbligatori:
Petretto A., Economia pubblica e Unione Europea, Il Mulino,
Bologna, 2002.
Testi consigliati:
Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni.
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
L’esame si svolge in forma di colloquio orale; sono previste relazioni
individuali su specifici argomenti.
Economia dell’Unione Europea
a.a.2005-2006
(Laurea Specialistica, terzo ciclo)
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Docente: Anna Marenzi
Economia e Gestione delle Imprese A
a.a.2005-2006
L’obiettivo del corso è quello di fornire il quadro generale della
politica economica europea, consentendo ai partecipanti di acquisire
le conoscenze di base necessarie per comprendere il funzionamento
delle politiche e delle istituzioni economiche dell’Unione Europea.
Particolare enfasi è posta sui principali temi di finanza pubblica che
caratterizzano il dibattito nell’UE. In particolare, sono approfondite le
tematiche relative alla disciplina e alla convergenza fiscale,
all’applicazione dei principi di tassazione internazionale e alla
riforma dello stato sociale.
Programma:
Teorie della disciplina fiscale e Patto di stabilità e crescita. Principi di
tassazione internazionale. La concorrenza fiscale in aree economiche
integrate. Welfare state, efficienza, equità e crescita economica.
DOCENTE: Alberto Onetti
COLLABORATORI: Alessia Pisoni, Paola Moiraghi
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di
impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia
nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di
implementazione (individuazione della strategia d’impresa).
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
35
A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA
- Perché parlare di strategia?
- Introduzione al concetto di strategia
- Le fasi del processo di elaborazione strategica
- I punti qualificanti: razionalità, coerenza e orientamento a
medio-lungo termine
B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO
- L’analisi ambientale
- La definizione del campo di attività: settore, mercato e
business
- La valutazione del posizionamento competitivo
o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello
concorrenziale
o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale
con fornitori e clienti
- Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di
successo e fattori igienici
C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL
VANTAGGIO COMPETITIVO
-
Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze?
Risorse interne e risorse esterne all’impresa
L’analisi delle risorse e competenze
Risorse e competenze e vantaggio competitivo
-
La focalizzazione
I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un suo
ripensamento
E) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Cotta Ramusino E. - Onetti A. La strategia d’impresa, Il Sole
24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 3, 4.1, 4.2, 4.3 e 5.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
(materiale didattico: testi obbligatori)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
[email protected]
D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE
- La necessità di un orientamento strategico di fondo
- Le opzioni strategiche di base
- La leadership di costo
- La differenziazione
36
Economia e Gestione delle imprese A
Modalità part time
a.a.2005-2006
DOCENTE: Enrica Pavione
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di
impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia
nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di
implementazione (individuazione della strategia d’impresa).
PROGRAMMA DEL CORSO
A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA
- Perché parlare di strategia?
- Alcune definizioni del concetto di strategia
- I punti qualificanti del concetto di strategia
- Razionalità e coerenza: la strategia come processo
B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO
- L’analisi ambientale
- La definizione del campo di attività: settore, mercato e
business
- La valutazione del posizionamento competitivo
o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello
concorrenziale
o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale
con fornitori e clienti
- Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di
successo e fattori igienici
C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL
VANTAGGIO COMPETITIVO
-
Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze?
Risorse interne e risorse esterne all’impresa
L’analisi delle risorse e competenze
Risorse e competenze e vantaggio competitivo
D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE
- La necessità di un orientamento strategico di fondo
- Le opzioni strategiche di base
- La leadership di costo
- La differenziazione
- La focalizzazione
MATERIALE DIDATTICO
- Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole
24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 3, 4 e 5.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
37
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
[email protected]
Economia e Gestione delle Imprese B
a.a.2005-2006
DOCENTE: Enrica Pavione
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il Corso si propone di approfondire le modalità di individuazione e
valutazione delle modalità di sviluppo strategico disponibili a livello
corporate, anche in considerazione delle più recenti tendenze in atto
nel mondo delle imprese. In particolare attenzione verrà dedicata al
tema della definizione degli obiettivi di impresa.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA
- Quali obiettivi?
o economici,
o intermedi
o di breve e di medio-lungo periodo
o non economici
Chi fissa gli obiettivi?
o Gli stakeholders interni
o Gli stakeholders economici e finanziari
o Gli stakeholders dell’ambiente sociale, politico e
istituzionale
Stakeholders e obiettivi nei differenti modelli di capitalismo
o La public company del modello anglosassone
o La condivisione degli obiettivi nel modello renano
o L’impresa familiare italiana
B) LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE
- Condizioni e vettori di sviluppo
o Lo sviluppo orizzontale del mercato
o Lo sviluppo verticale per integrazione
o Lo sviluppo per diversificazione
o Lo sviluppo internazionale
-
Il dibattito sulla diversificazione
o Le ragioni della diversificazione
o Le modalità della diversificazione (correlata e
conglomerale)
o Diversificazione e performance economica
o Rifocalizzazione o conglomerizzazione?
C) IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA: ALCUNI
PROBLEMI APERTI
- Problemi di conoscenza
- Dimensione d’impresa ed esplicitazione della strategia
- Strategia deliberata ed evoluzione dell’impresa
- Percezione soggettiva e intuizione: il “fattore umano” nella
strategia
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C) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Cotta Ramusino E. - Onetti A. La strategia d’impresa, Il Sole
24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 2, 6.1, 6.2 e 6.3
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
(materiale didattico: testi obbligatori)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
Il Corso si propone di approfondire le modalità di individuazione e
valutazione delle modalità di sviluppo strategico disponibili a livello
corporate, anche in considerazione delle più recenti tendenze in atto
nel mondo delle imprese. In particolare particolare attenzione verrà
dedicata al tema della definizione degli obiettivi di impresa.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA
- Quali obiettivi?
o economici,
o intermedi
o di breve e di medio-lungo periodo
o non economici
- Chi fissa gli obiettivi?
o gli stakeholders interni
o gli stakeholders economici e finanziari
o gli stakeholders dell’ambiente sociale, politico e
istituzionale
- Stakeholders e obiettivi nei differenti modelli di capitalismo
o La public company del modello anglosassone
o La condivisione degli obiettivi nel modello renano
o L’impresa familiare italiana
[email protected]
Economia e Gestione delle Imprese B
(Modalità part time)
a.a.2005-2006
DOCENTE: Enrica Pavione
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
B) LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE
- Condizioni e vettori di sviluppo
o Lo sviluppo orizzontale del mercato
o Lo sviluppo verticale per integrazione
o Lo sviluppo per diversificazione
o Lo sviluppo internazionale
-
Il dibattito sulla diversificazione
o Le ragioni della diversificazione
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o Le modalità della diversificazione (correlata e
conglomerale)
o Diversificazione e performance economica
MATERIALE DIDATTICO
Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore
Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 2 e 6
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
[email protected]
Il Corso si propone di illustrare le finalità che sono alla base delle
scelte di internazionalizzazione delle imprese e le modalità con cui
queste si manifestano anche alla luce dei numerosi contributi teorici
sul tema.
Vengono inoltre approfondite le diverse opzioni strategiche,
organizzative e finanziarie con cui un percorso di
internazionalizzazione può essere implementato.
Una parte del corso è dedicata alle specificità delle modalità di
internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) LA DEFINIZIONE DI IMPRESE INTERNAZIONALI E LE
PRINCIPALI MODALITA’ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
- Internazionalizzazione attiva e passiva
- Le principali modalità d’internazionalizzazione: esportazione,
investimenti diretti e nuove forme
- L’evoluzione del fenomeno dell’internazionalizzazione: flussi
e evoluzione degli investimenti diretti all’estero
- Le finalità: market seeking, resources ed efficiency seeking,
strategic assets seeking
B) LE TEORIE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
- Il modello del ciclo di vita del prodotto
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Nell’attuale contesto competitivo l’internazionalizzazione rappresenta
sempre meno una opzione strategica e costituisce sempre più una
condizione necessaria per acquisire e sostenere il vantaggio
competitivo.
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-
Economia e Gestione delle Imprese internazionali
a.a.2005-2006
DOCENTE: Alberto Onetti
COLLABORATORI: Massimo Cortili, Alessia Pisoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Nell’attuale contesto competitivo l’internazionalizzazione rappresenta
sempre meno una opzione strategica e costituisce sempre più una
condizione necessaria per acquisire e sostenere il vantaggio
competitivo.
Il Corso si propone di illustrare le finalità che sono alla base delle
scelte di internazionalizzazione delle imprese e le modalità con cui
queste si manifestano anche alla luce dei numerosi contributi teorici
sul tema.
Vengono inoltre approfondite le diverse opzioni strategiche,
organizzative e finanziarie con cui un percorso di
internazionalizzazione può essere implementato.
Una parte del corso è dedicata alle specificità delle modalità di
internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) LA DEFINIZIONE DI IMPRESE INTERNAZIONALI E LE
PRINCIPALI MODALITA’ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
- Internazionalizzazione attiva e passiva
- Le principali modalità d’internazionalizzazione: esportazione,
investimenti diretti e nuove forme
-
L’evoluzione del fenomeno dell’internazionalizzazione: flussi
e evoluzione degli investimenti diretti all’estero
Le finalità: market seeking, resources ed efficiency seeking,
strategic assets seeking
B) LE TEORIE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
- Il modello del ciclo di vita del prodotto
- La teoria dei vantaggi monopolistici e delle imperfezioni del
mercato
- L’approccio dei costi di transazione
- La teoria eclettica
- Il modello della scuola svedese
C) L’ARCHITETTURA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE
INTERNAZIONALI
- Il modello multinazionale
- Il modello internazionale
- Il modello globale
- Le architetture reticolari: il modello transnazionale e il
modello scandinavo
D) PMI E INTERNAZIONALIZZAZIONE
- Problemi e ostacoli
- Il percorso sequenziale
- Il percorso seriale
- Le strategie di nicchia globale
- Le imprese “istant international”
- L’internazionalizzazione dei distretti
E) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali
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MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Cotta Ramusino E. - Onetti A. La strategia d’impresa, Il Sole
24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 6.4.
- Zucchella A. - Maccarini M., I nuovi percorsi di
internazionalizzazione. Le strategie delle piccole e medie
imprese italiane, Giuffrè, Milano, 1999.
- Majocchi A., Economia e strategia dei processi di
internazionalizzazione, Giuffrè, Milano, 1997, Capitolo 1.
- Majocchi A. - Onetti A., Le PMI italiane in Romania. I
risultati sulle strategie delle imprese italiane nei distretti
industriali romeni, in Velo D. – Majocchi A. (a cura di),
L’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese
nell’Europa centro Orientale, Giuffrè Editore, Milano, 2002.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
- Caroli M.G. - Fratocchi L., Nuove tendenze nelle strategie di
internazionalizzazione delle imprese, Franco Angeli, Milano,
2000.
- Caroli M.G., Globalizzazione e localizzazione dell’impresa
internazionalizzata, Franco Angeli, Milano, 2000.
- Doz Y., Santos J., Williamson P. Da globale a metanazionale.
Le strategie di successo nell'economia della conoscenza, Il
Mulino, 2004.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi
in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
(MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
[email protected]
Economia e Gestione dell’Innovazione Aziendale
a.a.2005-2006
DOCENTE: Alberto Onetti
COLLABORATORI: Luigi Jemoli
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il Corso si propone di illustrare il ruolo dell’innovazione all’interno
dell’attuale scenario competitivo. L’innovazione non è concepita
esclusivamente in termini tecnologici ma anche sotto un profilo
strategico, ossia come capacità di individuare e implementare business
model in grado di conseguire vantaggi competitivi sostenibili.
Parte specifica del corso sarà dedicata al management
dell’innovazione (gestione, organizzazione e finanza) anche in
considerazione delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie.
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Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) I MODELLI D’IMPRESA DALLA OLD ALLA NEW
ECONOMY
- L’impresa fordista: il paradigma produttivo, organizzativo e
tecnologico
- Il vantaggio competitivo nel modello post-fordista: varietà,
competenze distintive e relazionali
B) LE RISORSE RELAZIONALI
- L’outsourcing
o Definizione e motivazioni
o Tipologie, vantaggi e rischi
- Gli accordi strategici
o Definizione e motivazioni
o Modalità
- Risorse relazionali e architetture d’impresa
o Reti di impresa e impresa virtuale
C) IL MANAGEMENT DELL’INNOVAZIONE
- Concetti di base
o Innovazione radicale ed incrementale
o Innovazione di prodotto e di processo
- L’evoluzione del concetto di innovazione
o La conventional vision e la prospettiva tecnologica
dell’innovazione
o Il superamento della conventional vision e la
prospettiva strategica dell’innovazione
o Innovazione sustaining e disruptive
- Le fonti dell’innovazione
o L’approccio technology push
o L’approccio market pull
o I limiti degli approcci tradizionali: l’approccio
“innovation push - customer pull”
- Innovazione e vantaggio competitivo
o Il first mover advantage
o L’attacker’s advantage
C) LA FINANZA DELL’INNOVAZIONE
- Innovazione e finanza
- BIC, Business Angels, Venture Capital, Fondi Chiusi
- I mercati a supporti della crescita aziendale
- Innovazione e spin-off universitari
- La costruzione di un Business Plan
D) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole
24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 4.4, 7 e 8.
- Lipparini A. - Lorenzoni G., Imprenditori e imprese. Idee,
piani, processi, Il Mulino, 2000.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
- Doz Y., Santos J., Williamson P. Da globale a metanazionale.
Le strategie di successo nell'economia della conoscenza, Il
Mulino, 2004.
- Malerba F. (a cura di), Economia dell’Innovazione, Roma,
Carocci, 2000 (capitoli 1-2-3-4-5-6-7-13-15-16)
- Garrone P. - Mariotti S., L’economia digitale, Bologna, Il
Mulino, 2001 (pagg-7-69).
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
43
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi
in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
(MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
[email protected]
Economia Industriale
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Fabio Montobbio
PRESENTAZIONE DEL CORSO: L'economia industriale vuole
spiegare i comportamenti delle imprese, la dinamica dei prezzi e la
quantità di prodotti offerti all'interno dei diversi settori industriali. I
fatti stilizzati che l'economia industriale vuole spiegare riguardano il
numero di imprese che competono in un settore, la loro dimensione e i
loro livelli di profitto. L'economia industriale si pone inoltre il
problema di valutare il benessere sociale di diverse forme di
concorrenza. L'economia industriale e l'economia dell'innovazione
forniscono alcuni criteri per l'intervento pubblico in termini di
regolamentazione dei monopoli, garanzia della concorrenza, politiche
di protezione della proprietà intellettuale e di supporto all'innovazione
tecnologica.
PROGRAMMA DEL CORSO
- Fatti stilizzati e i temi dell'economia industriale
- Alcune definizioni e concetti fondamentali. Elasticità della domanda,
costo opportunità, costo irrecuperabile, economie di scala, economie
di varietà, surplus dei consumatori e dei produttori.
- Il monopolio. Monopolio come quota di mercato, e monopolio come
potere di mercato (regola dell'elasticità). Posizione dominante e abuso
di posizione dominante.
- La regolamentazione. La regolamentazione del monopolio. La regola
del prezzo efficiente delle componenti e cenni sul caso del settore
telefonico.
-La concorrenza perfetta. Le ipotesi e i risultati del modello di
concorrenza perfetta.
- Una introduzione ai giochi simultanei non cooperativi in forma
normale (il dilemma del prigioniero): strategie dominanti ed equilibrio
di Nash.
- Oligopolio. Il duopolio di Bertrand. Le funzioni di reazione. Le
caratteristiche dell’equilibrio Nash-Bertrand.
- La fissazione del prezzo con vincoli di capacità.
- Oligopolio. Il modello di Cournot. La statica comparata nel modello
di Cournot. Cournot con n imprese. Il confronto fra le diverse forme
di mercato in termini di benessere sociale.
- Collusione. Interazione strategica e stabilità degli accordi di
collusione.
44
- Collusione. Perché i prezzi oscillano ? Riduzioni segrete,
fluttuazioni della domanda e asimmetrie fra le imprese. I fattori che
facilitano la collusione.
- L'economia industriale nel contesto dell'evoluzione recente del
pensiero economico e della storia economica. Perché l'approccio
struttura-comportamento-performance non ha dato risultati
soddisfacenti ? La scuola di Chicago.
- Inefficienza allocativa nel modello di Cournot. Esempio di nuova
economia industriale empirica: la stima del costo marginale.
- Concentrazione di mercato e barriere all'entrata. L'evidenza
empirica. Le determinati esogene delle barriere all'entrata: la
dimensione del mercato, la tecnologia (costi fissi).
- Costi di entrata esogeni e tecnologia: scala minima efficiente e
coefficiente di economie di scala.
- Costi di entrata endogeni: l'asta per le licenze. Il caso UMTS
- Deterrenza all'entrata. Prezzo limite. Minacce credibili e impegni
vincolanti.
- Prezzi e comportamenti predatori. Il caso microsoft. La scuola di
Chicago e le diverse spiegazioni dei prezzi predatori.
- Il caso Microsoft.
- Incentivi all'innovazione e i modelli di R&S. Gli incentivi
all'innovazione e le strutture di mercato. Incentivi privati ed
efficienza. Il modello di Arrow, Le critiche al modello di Arrow. La
ricerca di base. L'attività di ricerca cooperativa.
- Economia dei brevetti. Cosa è un brevetto, la sua durata e la sua
ampiezza.
- Rendimenti crescenti da adozione, esternalità di rete e pathdependency.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Cabral, L. (2002). Economia industriale. Carocci.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Appunti e materiale aggiuntivo sul sito del corso:
http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/IO/ecind.htm
MODALITA’ D’ESAME:
Scritto: tre domande brevi e due lunghe.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo)
Vedere sito: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/ric2.htm
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
NUMERO
DI
Tel. 0332-395512
e-mail: [email protected]
Economia Internazionale A
a.a.2005-2006
DOCENTE: PROF. FRANCESCO ABBATE
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di offrire agli studenti gli strumenti concettuali e
teorici per comprendere le determinanti, le dinamiche e gli effetti
delle relazioni economiche internazionali e per interpretare il processo
di globalizzazione dell’economia. L’insegnamento approfondisce i
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temi di economia internazionale reale, ossia le teorie e le politiche del
commercio internazionale e degli investimenti diretti esteri.
PROGRAMMA DEL CORSO
L'economia della globalizzazione
La teoria ricardiana del commercio internazionale
Il modello di Heckscher-Ohlin
Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio
internazionale
Gli strumenti della politica commerciale
L'Organizzazione mondiale del commercio e gli accordi commerciali
regionali
Investimenti diretti esteri ed imprese multinazionali
Bilancia dei pagamenti e contabilità nazionale
TESTI OBBLIGATORI
P. R. Krugman e M. Obstfeld, Economia internazionale, vol. 1, 3ª
edizione, Milano, Hoepli, 2003.
A. Parenti, Il Wto, Bologna, Il Mulino, 2002.
TESTI CONSIGLIATI
F. Bonaglia e A. Goldstein, Globalizzazione e sviluppo, Bologna, Il
Mulino, 2003.
MODALITÀ D’ESAME
E’ prevista una prova scritta - con domande a risposta multipla - e una
orale facoltativa a cui sono ammessi coloro che abbiano superato la
prova scritta. Nell’orale gli studenti hanno la possibilità di migliorare
il voto dello scritto fino ad un massimo di tre punti.
I frequentanti saranno inoltre valutati secondo i seguenti criteri:
1) partecipazione alla discussione in aula;
2) eventuale attività di ricerca (tesine individuali o di gruppo).
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected]
Economia Monetaria-
Anno Accademico 2005/06
Giancarlo Bertocco
Il corso ha un duplice obiettivo: i) specificare gli elementi distintivi
che caratterizzano un’economia monetaria: verranno presentati due
approcci teorici che si differenziano in relazione alle conclusioni circa
la neutralità o meno della moneta e delle grandezze finanziarie; ii)
analizzare gli aspetti più significativi della politica monetaria italiana
negli anni precedenti l’ingresso nell’Unione Monetaria Europea e
della politica monetaria dell’Unione Monetaria Europea.
A. I caratteri di una economia monetaria in una prospettiva
neoclassica: la riformulazione della Teoria Quantitativa della
moneta.
- La critica di Friedman alla curva di Phillips.
- La Nuova Macroeconomia Classica:
- le aspettative razionali
- l’incoerenza temporale della politica monetaria.
- Indipendenza e credibilità delle autorità monetarie.
- Regole e discrezionalità della politica monetaria.
- Alcuni esempi di regole: monetary targeting; inflation targeting;
regola di Taylor.
46
- La critica al teorema B. I caratteri di una economia monetaria in
una prospettiva keynesiana: i Nuovi Keynesiani e l’approccio
delle asimmetrie informative.
Modigliani-Miller.
- L’approccio delle asimmetrie informative: l’analisi di Akerlof.
- Le implicazioni riguardanti il meccanismo di trasmissione della
politica monetaria: il canale del credito.
- Il razionamento del credito
C. La Politica Monetaria in Italia
- L’interpretazione monetarista: l’inflazione degli anni settanta e il
processo di disinflazione degli anni ottanta e novanta.
- L’interpretazione keynesiana: le cause dell’inflazione degli anni
settanta; l’adesione al Sistema Monetario Europeo e la politica di
stabilizzazione del cambio degli anni ottanta; la crisi valutaria del
1992; la riduzione dell’inflazione negli anni novanta e l’adesione
all’Unione monetaria Europea.
D. La Politica Monetaria dell’Unione Monetaria Europea.
- Gli obiettivi della Politica Monetaria
- La strategia della Banca Centrale Europea.
Bibliografia:
Parte A:
-Delli Gatti, Gallegati: Macroeconomia. Giappichelli Editore, 2001
Cap. 9: La critica di Friedman alla curva di Phillips, le aspettative
adattive e il monetarismo, pp. 217-238.
Cap. 10, par. 10.1-10.4: L’ipotesi di aspettative razionali e la Nuova
Macroeconomia Classica, pp- 239-258.
Bofinger, P. Monetary policy, Oxford University Press, pp. 174-187;
209-221; 248-253; 257-263; 268-269.
Parte B:
-Kreps D., Corso di microeconomia, Il Mulino, 1994. Cap. 17°:
Selezione avversa e segnalazione di mercato, pp. 731-735.
- Bertocco G., Appunti di Economia monetaria
Parte C:
- Bertocco G., Il ruolo della politica monetaria nel pensiero di tre
governatori della Banca d’Italia, Politica Economica, 1992, dic., pp.
325-359.
- Bertocco G., Il governo della moneta e del credito in Italia.
Un’analisi del meccanismo di trasmissione della politica monetaria
nel periodo 1960-95, Politica Economica, 1997, dic, pp. 309-344.
- Bertocco G., Is inflation a monetary phenomenon only? A non
monetarist episode of inflation: the italian case, Studi Economici,
2002/3, pp. 19-44. E’ disponibile la versione in italiano.
Parte D:
- Banca Centrale Europea: La strategia di politica monetaria
dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino Mensile della
BCE, gennaio 1999, pp. 39-51.
- Banca Centrale Europea: I due pilastri della strategia della BCE,
Bollettino Mensile della BCE, novembre 2000, pp. 39-49.
- Banca Centrale Europea: La relazione tra politica monetaria e le
politiche di bilancio nell’area dell’Euro, Bollettino Mensile della
BCE, febbraio 2003, pp. 37-49.
- Banca Centrale Europea:Analisi monetaria in termini reali,
Bollettino Mensile della BCE, ottobre 2004, pp. 43-67.
47
(i testi di questi articoli possono essere scaricati dal sito della BCE)
MODALITA’ D’ESAME
Prova scritta
Lo studente dovrà rispondere a quattro domande: spazio disponibile
per ogni risposta: due facciate di foglio A4
Tempo a disposizione per lo scritto: un’ora e trenta minuti.
Criterio di correzione: verrà attribuito un punteggio compreso tra 0 e
7,5 punti per ogni risposta.
Prova orale
Lo studente dovrà sostenere anche un esame orale nel caso in cui il
docente lo ritenga opportuno.
In caso contrario, lo studente potrà registrare il voto dello scritto
oppure potrà chiedere di svolgere anche l’esame orale.
.
Economia Regionale A
a.a. 2005-2006
Docente: Prof. Gioacchino Garofoli
PROGRAMMA
A) Sviluppo economico regionale
4. Sviluppo economico regionale: i patterns di sviluppo
5. Processi di localizzazione industriale. Concentrazione e
dispersione produttiva a livello territoriale: il ruolo delle economie
di urbanizzazione e delle economie di localizzazione
6. Squilibri regionali e sviluppo economico: le varie ipotesi
interpretative (Williamson, Myrdal, Perroux, la teoria della
dipendenza)
7. Regioni e nazioni: localizzazione e commercio internazionale. I
vantaggi della specializzazione produttiva
E)
6.
7.
8.
L’articolazione territoriale dello sviluppo economico italiano
Le fasi dello sviluppo economico italiano dal dopoguerra ad oggi
Le interpretazioni dello sviluppo squilibrato italiano
La politica di sviluppo e di riequilibrio regionale: gli interventi dal
dopoguerra ad oggi
F) I nuovi termini della questione territoriale
5. Dallo sviluppo concentrato alla diffusione territoriale dello
sviluppo
6. Piccola impresa e industrializzazione diffusa: il modello degli anni
’70 – ’80
7. Distretti industriali e sistemi produttivi locali. una specificità
dell’economia italiana?
8. Le politiche di sviluppo locale dalla programmazione negoziata
alla progettazione integrata territoriale
48
bibliografia
Testi di riferimento:
Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (con
esclusione dei cap. 2, 3 e 8, oltre all’appendice del cap. 1)
Garofoli G., Sistemi locali di impresa e performance dell’impresa
minore in Italia, in Traù F. (a cura di), La questione dimensionale
nell’industria italiana, Il Mulino, Bologna, 1999 (anche sul sito
http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
Garofoli G., Sviluppo locale e ruolo delle Agenzie: una riflessione sul
caso italiano, in AA.VV., Il ruolo delle Agenzie locali nello sviluppo
territoriale, Formez – Inea, Roma, 2001 (anche sul sito
http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
Garofoli G., Sviluppo locale e “governance”, in AA.VV., Governance
e sviluppo territoriale, Formez, Roma, 2003, pp. 97-126 (anche sul
sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
In alternativa (in quanto il libro Economia del territorio è fuori
catalogo):
Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991
(2^ ediz. 2001) (Parte I) (pp. 9 - 132)
Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (capp. 1 esclusa appendice-, 4 e 7)
Una ulteriore alternativa (solo per gli studenti della Laurea
specialistica) è la seguente:
Garofoli G. (a cura di), Impresa e territorio, Il Mulino, Bologna, 2003
(introduzione e capp. VIII, XIV, XVII, XVIII, XIX)
Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (capp. 1 e 4)
Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991
(2^ ediz. 2001) (cap. 2, pp. 27 – 47) (in alternativa cap. 6 di Economia
del territorio)
(ordinamento quadriennale)
Programma di esame:
Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (con
esclusione del cap. 8 e dell’appendice al cap. 1)
Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991
(2^ ediz. 2001)
Garofoli G., Sviluppo locale e ruolo delle Agenzie: una riflessione sul
caso italiano, in AA.VV., Il ruolo delle Agenzie locali nello sviluppo
territoriale, Formez – Inea, Roma, 2001 (anche sul sito
http://eco.uninsubria.it/dipeco/)
modalità d'esame
Prova scritta ed esame orale
ricevimento studenti
49
martedì 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario
delle lezioni)
E-mail
[email protected]
Programma del corso
1. Introduzione alla finanza aziendale
2. Le misure della performance economica dell’impresa
- L’analisi finanziaria sui dati di bilancio
- Rendimento e rischio nell’attività d’impresa
- La struttura del passivo
- I metodi tradizionali di valutazione
3. La pianificazione finanziaria
- Modelli di pianificazione finanziaria
- La costruzione del conto economico prospettico
- La costruzione dello stato patrimoniale prospettico
- La costruzione del rendiconto finanziario
- La gestione della liquidità
- La gestione del credito commerciale
Finanza Aziendale A
A.A. 2005-2006
Periodo di insegnamento
3° trimestre, 2006
Docente
Davide Secchi
Presentazione del corso
Il corso si propone di fornire un quadro introduttivo e generale dei
principi della finanza d’impresa. Le lezioni saranno articolate in modo
che il quadro teorico di riferimento sia sempre sviluppato sulla base di
esercitazioni.
4. Il fabbisogno finanziario
- Il calcolo del fabbisogno finanziario
- Il cash-flow: operativo ed equity side
- Il prospetto fonti-impieghi
- Il fabbisogno prospettico e le modalità di copertura
- Asset-Liability Management (cenni)
Testo d’esame
Cotta Ramusino E., Onetti A. 2005. Strategia d'azienda. Milano: Il
Sole-24Ore; Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S. 2003. Principi di
finanza aziendale. Milano: McGraw-Hill.
Letture consigliate
50
Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F 1997 o ultima edizione.
Finanza aziendale. Bologna: Il Mulino; Damodaran A. 2002. Finanza
d’azienda. Milano: Apogeo.
Modalità d’esame
L’esame sarà in forma scritta sia per frequentanti che per i non
frequentanti (il compito sarà tuttavia differente).
Il corso si propone di definire quali sono i principi fondamentali su cui
è fondata la finanza d’impresa. Le lezioni saranno articolate in modo
che il quadro teorico di riferimento sia sempre posto in relazione alla
pratica della finanza d’impresa. Accanto alle tradizionali teorie, verrà
fatto cenno ad alcuni tra i più recenti avanzamenti nella disciplina.
PROGRAMMA DEL CORSO
Ricevimento studenti
Mercoledì 14:00-15:00; Venerdì 11:00-13:00
Informazioni aggiornate sono rese note attraverso la pagina personale:
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/dsecchi/Slides.htm
1. Il significato della finanza
- L’ambito disciplinare
- L’ambito professionale
- I principi fondamentali della finanza
Posta elettronica
Davide Secchi: [email protected]
2. La valutazione d’azienda
- Perché valutare un’impresa?
- Elementi base per la valutazione
- L’analisi strategica quale premessa
Altre note informative
Le informazioni sul corso, il materiale didattico ordinario e
integrativo, nonché la possibilità di scambiare opinioni con il docente
e con i colleghi sarà possibile anche attraverso la piattaforma
Blackboard. Le modalità di accesso saranno definite a lezione.
Finanza Aziendale A (modalità part-time)
a.a.2005-2006
DOCENTE: Alberto Onetti
COLLABORATORI: Davide Secchi
Presentazione del corso
3. L’analisi finanziaria
- Riclassificazione del bilancio
- Analisi per indici
- Analisi dei flussi
4. L’analisi prospettica
- La costruzione del bilancio previsionale (conto economico,
stato patrimoniale e flussi di cassa): modalità ed elementi
- La valutazione di scenari alternativi (“what if analysis”) e la
quantificazione dell’impatto di eventi non previsti e delle
capacità di resistenza dell’impresa (“stress analysis”)
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
51
Cotta Ramusino E., Rinaldi L. 2003. La valutazione d'azienda. Il Sole
24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 2, 7, 8 e 9.
sfruttare le varie offerte di carattere principalmente didattico offerte
dalla piattaforma per l’e-learning.
Letture consigliate
Brealey R.A. Myers S.C. Principles of Corporate Finance. New
York: McGraw-Hill, 1991.
Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F, Finanza aziendale.
Bologna: Il Mulino, 1997.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui
temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale)
basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
[email protected]
[email protected]
ALTRE NOTE INFORMATIVE
Il docente ha attivato il sito del corso di Finanza aziendale A, ad uso
degli studenti, presso la piattaforma Blackboard. Ciò rende più facile
l’interazione tra studenti e docente, attraverso una serie di strumenti
facili da utilizzare on-line da una connessione qualsiasi (anche quella
di casa propria). L’invito, che verrà ribadito in aula è quello di
Finanza Aziendale B
A.A. 2005-2006
Periodo di insegnamento
4° trimestre, 2006
Docente
Davide Secchi
Presentazione del corso
Il corso si propone di fornire una panoramica di alcuni degli strumenti
più diffusi per l’analisi finanziaria delle imprese, sulla base di quanto
appreso dal corso di Finanza Aziendale A.
Programma del corso
1. Introduzione al corso
2. La valutazione d’azienda
- I metodi per la valutazione (approfondimenti)
- Il costo del capitale (approfondimenti)
52
3. L’efficienza del mercato
- Definizione di mercato efficiente
- Le “anomalie” di mercato
Posta elettronica
Davide Secchi: [email protected]
4. La politica dei dividendi
- La controversia sui dividendi
- La questione della struttura finanziaria
- Il grado ottimale di indebitamento
- Le decisioni di investimento e di indebitamento
Altre note informative
Le informazioni sul corso, il materiale didattico ordinario e
integrativo, nonché la possibilità di scambiare opinioni con il docente
e con i colleghi sarà possibile anche attraverso la piattaforma
Blackboard. Le modalità di accesso saranno definite a lezione.
5. La finanza straordinaria e altri argomenti
- La finanza straordinaria: fusioni e acquisizioni
- Cos’è il “risk management”
- Le opzioni
Testo d’esame
Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S. 2003. Principi di finanza
aziendale. Milano: McGraw-Hill.
Letture consigliate
Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F 1997 o ultima edizione.
Finanza aziendale. Bologna: Il Mulino; Damodaran A. 2002. Finanza
d’azienda. Milano: Apogeo.
Modalità d’esame
L’esame sarà in forma scritta sia per frequentanti che per i non
frequentanti (il compito sarà tuttavia differente).
Ricevimento studenti
Mercoledì 11:00-13:00; Venerdì 14:00-15:00
Informazioni aggiornate sono rese note attraverso la pagina personale:
http://eco.uninsubria.it/webdocenti/dsecchi/Slides.htm
Finanza aziendale internazionale
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Maurizio Ettore Maccarini
PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di finanza aziendale
internazionale, dopo una introduzione nella quale si illustra il
funzionamento del sistema finanziario internazionale e la sua
evoluzione si propone di offrire agli studenti una panoramica sulle
opportunità di finanziamento e di gestione dei rischi disponibili sul
mercato internazionale dei capitali
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Il sistema finanziario internazionale
a) Strumenti, operatori, mercati, organismi di sorveglianza
b) Mercati domestici, mercati esteri, euromercati/xenomercati
c) L’evoluzione dei mercati finanziari internazionali (cenni
storici))
2. Gli strumenti finanziari internazionali
53
a) Le opportunità di finanziamento sul mercato internazionale
dei capitali
b) I bond. Euroobbligazioni e obbligazioni estere. Mercato
primario e secondario.
c) I prestiti sindacati internazionali
d) Il mercato monetario internazionale (Mercato
interbancario, EuroCD, Euronotes, Commercial papers)
e) Le Medium terms notes
f) International Equities (Euroequities e Azioni estere)
3. I derivati
a) Trading direzionale, hedging, copertura
b) Futures e Forward
c) Options: call, put, cap, floor
d) Swaps, Forwad Rate Agreements (FRA)
e) Gli strumenti sintetici
4. La gestione del rischio di tasso e di cambio
a) Il rischio di mercato: la struttura dei tassi di interesse a
termine
b) Il rischio valutario: determinanti: valute, importi, scadenze;
c) Il rischio valutario: tipologie di rischio: transattivo,
economico, competitivo, traslativo
d) La gestione dei rischi
MATERIALE DIDATTICO
Dispensa e lucidi
MATERIALE DIDATTICO: LETTURE
Kirt C. Butler, Multinational Finance, South-Western, 2000.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame è in forma scritta al primo appello e in forma orale negli
appelli successivi. Verterà sul contenuto delle lezioni per i
frequentanti e con modalità da concordare per i non frequentanti
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo)
Lunedì ore 16:00
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
[email protected]
tel. 0382 9866439
NUMERO
DI
Finanziamenti Di Aziende
a.a.2005-2006
Crediti didattici: 5
3° ciclo
Docente: Prof. Cristiana Schena
Presentazione del corso
Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze
fondamentali necessarie per valutare gli strumenti, le operazioni e le
tecniche tradizionali ed innovative utilizzabili dalle imprese ai fini del
reperimento di risorse finanziarie. Particolare attenzione è rivolta alla
gamma di soluzioni che possono rivelarsi efficaci e convenienti
soprattutto per le imprese di medio-piccole dimensioni italiane. A ciò
si affianca l’analisi dei principali servizi offerti dagli intermediari
finanziari nell’ambito delle attività di corporate e investment banking.
Programma del corso
9. Il ruolo dei mercati e degli intermediari finanziari nel
54
soddisfacimento delle esigenze finanziarie delle diverse tipologie
di imprese.
10. Il rapporto banca-impresa-mercato in Italia alla luce dei dati
relativi alle fonti finanziarie utilizzate dalle imprese. Evoluzione e
prospettive di sviluppo dei criteri di valutazione dei bisogni
finanziari delle imprese: dalla logica del credito garantito ai
sistemi di internal rating ed allo sviluppo dei servizi di corporate
banking.
11. Le principali modalità di finanziamento delle imprese.
a) Il ricorso al canale intermediato: il credito a breve, medio e
lungo termine; i finanziamenti in pool; il leasing; i crediti
agevolati; i crediti di firma.
b) Il supporto offerto dai CONFIDI alle PMI.
c) Il ricorso al mercato mediante strumenti di debito e di capitale.
12. Gestione e copertura dei rischi:
a) Servizi di pagamento e di gestione della tesoreria per la
gestione del rischio di liquidità. I servizi di home banking e
cash management.
b) Gli strumenti derivati e i servizi assicurativi per la copertura dei
rischi di credito e di mercato (cenni).
c) La securitization dei crediti di impresa: uno strumento di
reperimento di fondi e di esternalizzazione della gestione dei
crediti.
13. I servizi di consulenza e di assistenza finanziaria:
a) servizi informativi e di consulenza finanziaria;
b) i servizi di gestione dei crediti (il factoring);
c) l’assistenza per le operazioni sul mercato primario e secondario
dei titoli.
14. Gli interventi sul capitale di rischio ed il supporto alle operazioni
di finanza strutturata:
a) l’acquisizione di partecipazioni bancarie nelle imprese: le
banche italiane ed il mercato del controllo delle imprese;
b) il ruolo dei fondi chiusi;
c) le attività di private equity e venture capital in Italia: un’analisi
delle principali forme di intervento (start up financing, LBO e
MBO);
d) il project finance.
15. Il ruolo delle banche nella risoluzione della crisi dell’impresa:
a) la ristrutturazione dei crediti bancari;
b) banche e piano di risanamento aziendale.
Struttura della didattica e materiale didattico di supporto:
Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali
con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del
programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei
seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti
materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione
dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma
di esame.
Programma di esame:
Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del
sostenimento dell’esame tratti da:
- Banca d'Italia, Relazione annuale 2004, Roma maggio 2005.
- Forestieri G. (a cura di), Corporate & Investment Banking,
Egea, Milano, 2003.
- Monti E., Manuale di finanza per l’impresa, Utet Libreria,
Torino, 2000.
Modalità d'esame: L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente
che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può
sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di
esami.
Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la
55
verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta
e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni
dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale
termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato
rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere
nuovamente l’esame.
monitoraggio e reporting dei rischi d’impresa, analizzando modelli di
enterprise risk management nella gestione dei rischi strategici, puri,
finanziari ed operativi. In particolare, durante il corso saranno
approfonditi essenzialmente alcuni aspetti e modelli operativi di
gestione dei rischi di credito, dei rischi di mercato e dei rischi
operativi.
Ricevimento studenti: Martedì, ore 11-13 presso la Facoltà di
Economia, salvo modifiche che verranno segnalate presso l’ufficio del
docente
e
nella
pagina
web
del
docente
(http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html).
Programma del corso
16. Introduzione e modalità di classificazione dei rischi.
17. Il modello integrato di gestione dei rischi: dal risk management
all’enterprise risk management.
18. I modelli di controllo e di governo dei rischi.
19. Il sistema di controllo interno, la gestione dei rischi ed il risk
assessment.
20. L’applicazione di metodologie di gestione dei rischi di credito.
21. I modelli applicativi per la gestione dei rischi di mercato.
22. La gestione dei rischi operativi.
23. La mitigazione dei rischi: i modelli di gestione e gli strumenti
derivati.
24. Gli effetti dell’applicazione dei principi contabili internazionali
sulla gestione dei rischi finanziari.
25. Evoluzione e sviluppo di nuovi modelli di risk management.
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Gestione Dei Rischi
a.a.2005-2006
Crediti didattici: 5 - 4° ciclo
Docente: Prof. Carlo Arlotta
Presentazione del corso
Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze
fondamentali in tema di gestione dei rischi aziendali, nell’ottica di
metodologie e practise di gestione sviluppate essenzialmente dagli
intermediari finanziari e dalle imprese industriali. Nell’ambito dei
cambiamenti di regolamentazione, che interessano soprattutto gli
intermediari, ed in considerazione della maggiore consapevolezza
sviluppata anche dalle imprese industriali nell’ambito delle tematiche
di gestione integrata dei rischi, il corso intende approfondire alcune
metodologie di individuazione, analisi, valutazione, gestione,
Struttura della didattica e materiale didattico di supporto:
Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali
con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del
programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei
seminari verrà messo a disposizione degli studenti frequentanti
materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione
dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma
di esame.
56
Si da di seguito il programma.
Programma di esame:
Il docente segnalerà nel corso delle lezioni e mediante avvisi le
“Letture scelte” utili ai fini del sostenimento dell’esame.
Modalità d'esame: L’esame consiste in una prova scritta. .
Ricevimento studenti: martedì di lezione dalle 16 alle 18
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
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Informatica di Base B
a.a. 2005-2006
Docente: Accursio Giordano
Il corso di Idoneità Informatica (A), considerate l’eterogenea
provenienza e di formazione degli allievi, si propone di uniformare le
conoscenze informatiche di base degli allievi medesimi e di fornire le
conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea della Facoltà di
Economia.
Il corso riguarda:
• Generalità su hardware e software
• Reti e posta elettronica
• Videoscrittura
• Foglio elettronico
• Presentazioni
Il corso è svolto in 36 (trentasei) ore, equamente ripartite fra lezioni
frontali ed esercitazioni.
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Generalità sulle reti
Internet e Browsers
Client di posta elettronica
Videoscrittura: approfondimenti
Inserzione di immagini, collegamenti ed “oggetti” in genere
Tabelle
Presentazioni: approfondimenti
Grafici, immagini, tabelle, collegamenti ed “oggetti” nelle
diapositive
Trasformazione di un documento di Word in presentazione di
PowerPoint.
Foglio elettronico
Schermata iniziale e comandi generali
Righe, colonne, celle
Fogli di calcolo e fogli-grafico
Organizzare i dati
Formati numerici delle celle
Selezione, modifica, spostamento di celle
Riferimenti fissi e relativi delle celle
Grafici: tipi, creazione, modifica, inserimento di linee di
tendenza
Funzioni e formule
Le esercitazioni sono svolte in laboratorio con l’assistenza del
docente; l’esame prevede una prova pluridisciplinare che coinvolge
gli argomenti ed i programmi trattati.
57
Istituzioni di Diritto Privato 1° anno
a.a.2005-2006
DOCENTE: ALBA F. FONDRIESCHI
Nei suoi profili formativi, il corso, complessivamente considerato
(parte A e parte B), tende a fornire allo studente il quadro degli istituti
di diritto privato nei loro caratteri e trasformazioni, anche nel contesto
europeo e con riferimento al diritto pubblico (in particolare ai principi
e valori costituzionali).Verranno anche analizzate le connessioni degli
istituti oggetto del programma, di seguito dettagliatamente indicato,
con le odierne articolazioni del diritto privato (dal diritto commerciale
al diritto industriale e del lavoro), in modo da consentire una adeguata
ed il più possibile approfondita conoscenza della realtà giuridica
contemporanea e delle sue interferenze con la più recente evoluzione
delle esperienze economiche e sociali. Particolare attenzione, infine,
sarà rivolta alla disciplina privatistica del mercato, dell’impresa ed
agli strumenti giuridici di circolazione della ricchezza.
Nelle sue linee essenziali il programma di Istituzioni di diritto privato
A è il seguente:
Realtà giuridica e realtà economica.
Il diritto ed il diritto privato in generale. Fonti ed interpretazione del
diritto. La norma giuridica. Legalità costituzionale e legalità
comunitaria. Le fonti europee del diritto privato.
Realtà giuridica e realtà economica. Il mercato.
Soggetti e mercato.
I soggetti: le persone. Le formazioni sociali. La famiglia. Il sindacato.
Persona fisica e persone giuridiche. Gli enti collettivi. L’imprenditore
e le società: cenni. L’azienda. I produttori, i consumatori ed i
professionisti. Tutela della concorrenza e del mercato. Libertà di
concorrenza e repressione della concorrenza sleale.
Iniziativa economica privata e circolazione della ricchezza.Strumenti
giuridici. Situazioni e rapporti giuridici. Fatti, atti e negozi giuridici.
L’obbligazione in generale. Autonomia privata e controlli pubblici.
Autonomia negoziale ed autonomia contrattuale. Il contratto in
generale.
Vicende della successione mortis causa. La donazione: cenni.
Il patrimonio: conservazione e tutela.
Beni, diritti reali e possesso.Le azioni a difesa della proprietà e del
possesso. Comunione e condominio. I valori mobiliari.
Diritti di credito e garanzie.
Le obbligazioni: fonti e struttura. Altre fonti di obbligazione. Le
promesse unilaterali (in particolare i titoli di credito). I valori
mobiliari e le forme di regolazione dei mercati finanziari.
Modificazioni e circolazione del credito. Modi di estinzione.
L’inadempimento e la mora (responsabilità contrattuale. Cenni e
differenze con la responsabilità extracontrattuale). Garanzie (reali,
personali e atipiche). La tutela dei diritti. I mezzi di conservazione
della garanzia patrimoniale. Pubblicità e trascrizione. La prova dei
fatti giuridici. Prescrizione e decadenza.
MODALITA’ D’ESAME: orale
Al termine del ciclo di lezioni verrà effettuata una prova di verifica,
non obbligatoria, sulla base di un test con un numero predeterminato
di domande a risposta multipla. Ai fini dell’esame orale si terrà conto,
nella valutazione complessiva, dell’eventuale esito positivo della
prova di verifica svolta dagli studenti frequentanti.
58
TESTI CONSIGLIATI PER L’ESAME (IN ALTERNATIVA TRA
LORO):
Diritto privato A
P. Perlingieri Istituzioni di diritto civile, ESI, Napoli, 2001 (Parte
prima, pagg. 3-58; Parte seconda, pagg. 61-78; Parte terza, pagg.81193; Parte quarta, pagg. 197-288 e 324-327, 332-338; Parte quinta,
pagg. 341-345; Parte sesta, pagg. 369-372 e 381-384; Parte settima,
pagg. 397-401; Parte ottava, pagg. 447-455; Parte nona, pagg. 477482, 493-495):
in alternativa: E. Russo, G. Doria, G. Lener, Istituzioni delle leggi
civili, Cedam, Padova, 2001 (Parte I, pagg. 3- 175, 183-191, 216-232;
Parte II, pagg. 235-273, 337-348; Parte III, pagg. 373-440; Parte IV,
pagg. 443-596, 597-601, 611-650).
Gli studenti possono inoltre utilizzare il seguente testo: Torrente, P.
Schlesinger; Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima
edizione, previo accordo con il docente in merito alle parti da studiare.
E’ in ogni caso indispensabile che lo studio del manuale prescelto sia
integrato con quello del codice civile, ultima edizione. Fra le varie
edizioni del codice, si segnalano, in via puramente indicativa:
F. Galgano, B. Inzitari, Codice civile e leggi collegate, Cedam,
Padova..
G. De Nova, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, Bologna.
A. Di Majo, Codice civile con la Costituzione e le principali norme
complementari, Giuffrè, Milano.
Per la verifica della propria preparazione all’esame può essere utile la
lettura di:
G. Iudica, P. Zatti, Linguaggio e regole del diritto privato. Casi e
domande, Cedam, Padova, 2001.
P. Cendon, Come affrontare e superare l’esame di diritto privato,
Giuffrè, Milano, ultima edizione.
LETTURE CONSIGLIATE (a coloro che intendono ampliare e
approfondire gli argomenti in programma e in generale lo studio del
diritto privato):
P. Barcellona, Diritto privato e società moderna, Jovene, Napoli,
1996.
P. Perlingieri, Il diritto civile nella legalità costituzionale, ESI,
Napoli.
G.B. Ferri, Negozio giuridico, in Digesto delle discipline privatistiche,
sezione civle, vol. XIII, Utet, Torino.
AA.VV., Diritto privato europeo, a cura di N. Lipari, , vol. I e II,
Cedam, Padova, 1997.
L. Mengoni, Autonomia privata e costituzione, in Banca, borsa e titoli
di credito, 1997, pagg. 1 ss.
D. Messinetti, voci: «Danno giuridico», in Enciclopedia del diritto,
App. Agg., vol. I, 1997; «Abuso del diritto», in Enciclopedia del
diritto, App. Agg., vol. II, 1998; «Oggetto (dei diritti)», in
Enciclopedia del diritto ,vol. XXIX, 1979; «Personalità (diritti
della)», in Enciclopedia del diritto ,vol. XXXIII, 1983.
G. Vettori (a cura di), Persona e mercato. Lezioni., Cedam, Padova,
1996.
P. Schlesinger, Codice civile e sistema civilistico: il nucleo codicistico
e i suoi satelliti, in Rivista di diritto civile, 1993, I, 403 ss.
TESI DI LAUREA
Per l’assegnazione delle tesi gli studenti dovranno rivolgersi
direttamente al docente durante gli orari di ricevimento fissati
all’inizio dell’anno accademico. Gli studenti potranno scegliere anche
titoli di tesi interdisciplinari in Diritto dell’economia, previo colloquio
con i docenti interessati, e purchè abbiano superato gli esami di
Istituzioni di diritto privato (A+B), Istituzioni di diritto pubblico (A) e
Diritto commerciale (A+B).
59
PROGRAMMA DEL CORSO
Istituzioni di Diritto Pubblico (laurea triennale)
a.a.2005 - 2006
Le Parti di cui si compone il Corso riguardano in particolare: il diritto
DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso
e le sue fonti (le fonti in generale, la Costituzione, le fonti
COLLABORATORI
subcostituzionali, le fonti regionali e l’interpretazione delle fonti atto e
PRESENTAZIONE DEL CORSO
la loro efficacia); lo Stato (elementi costitutivi; forme di Stato; Stato e
L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione di base
ordinamento internazionale; Stato e Unione europea; Stato e Chiesa
sul diritto costituzionale italiano ed alcune nozioni fondamentali sul
cattolica); i diritti e i doveri dei cittadini (principio di uguaglianza,
diritto amministrativo.
diritti di libertà, diritti sociali e diritti politici); l’ordinamento della
I due diversi insegnamenti costituiscono, secondo una classica
Repubblica (forme di governo; Parlamento; Presidente della
partizione, le materie portanti della disciplina di studio chiamata
Repubblica; il Governo e la pubblica Amministrazione; gli organi
diritto pubblico, che comprende al suo interno anche materie come il
ausiliari; la magistratura); le Regioni e le autonomie locali (nozioni
diritto penale, il diritto tributario, il diritto ecclesiastico.
generali; gli organi delle Regioni; la potestà normativa regionale; la
Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali potranno affiancarsi
potestà amministrativa regionale; la potestà tributaria regionale); le
alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point), che
garanzie della Costituzione (la revisione costituzionale; la giustizia
saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente, finalizzate a
costituzionale; il sindacato di legittimità costituzionale; le altre
fornire agli studenti alcune nozioni sul metodo di studio del diritto
competenze della Corte). E’ richiesta inoltre la conoscenza della
pubblico e sull’impiego di strumenti quali i codici e le raccolte
Costituzione italiana nel testo vigente (v. ad esempio il testo curato da
normative, in forma cartacea e on-line.
M. Siclari, La Costituzione della Repubblica italiana nel testo vigente,
Roma, Aracne Editrice, 2003).
60
MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO:
Per gli studenti della laurea quadriennale che devono sostenere ancora
l’esame di Istituzioni di diritto pubblico (vecchio ordinamento),
R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Seconda edizione,
corrispondente a Istituzioni di diritto pubblico + Istituzioni di diritto
Giappichelli, Torino, 2004.
pubblico B, il testo consigliato è P. Caretti, U. De Siervo, Istituzioni di
Saranno indicate all’inizio del Corso le parti da omettere.
diritto pubblico, 7.a edizione, Giappichelli, Torino, 2004. Per essi la
prova consiste in una prova orale.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Si consiglia per la migliore preparazione dell’esame la consultazione
di una raccolta delle leggi fondamentali di diritto pubblico e
Il Prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
costituzionale nel testo vigente (ad es. A. Mattioni (cur.), Il codice
il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
costituzionale, La Tribuna, Piacenza, 2004)
RECAPITO
MODALITA’ D’ESAME:
DI
TELEFONO
POSTA
E
ELETTRONICA,
EVENTUALI
ALTRI
NUMERO
DI
RECAPITI:
[email protected]
L’esame, nell’appello di fine Corso, consiste in una prova scritta
tel. 0332-215365
obbligatoria, eventualmente seguita da una prova orale, secondo le
pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm
indicazioni che saranno fornite al momento dell’inizio del Corso.
Negli appelli successivi, l’esame consiste in una prova orale
Istituzioni di Diritto Privato B
eventualmente preceduta da una prova scritta obbligatoria.
a.a.2005-2006
Docente: Prof. Maurizio Felice d’Ettore
Per gli studenti stranieri l’esame consiste sempre in una prova orale.
61
Nelle sue linee essenziali il programma per la Parte B è il seguente:
Contratti tipici e contratti atipici: alcune figure particolari. Commercio
elettronico e disciplina del contratto. La banca e i contratti di banca. I
contratti di borsa. Le assicurazioni. I titoli di credito. La famiglia e i
rapporti parentali. Il Matrimonio. Rapporti tra i coniugi. Regime
patrimoniale della famiglia. Le convenzioni matrimoniali. Lo
scioglimento della comunione. Il fondo patrimoniale. L’impresa
familiare. Separazione personale dei coniugi e scioglimento del
matrimonio. Annullamento, scioglimento del matrimonio e divorzio.
Cenni. Filiazione, adozione e affidamento familiare. Cenni Atti illeciti
e responsabilità civile. L’impresa, le società. Forme e disciplina del
lavoro. Le successioni per causa di morte. Le successioni cd. anomale.
Testamento e fenomeni parasuccessori. Gli atti di liberalità tra vivi. Il
contratto di donazione, le donazioni indirette. Donazione modale e
donazione mista. Liberalità ed atti solidali. Gli enti non profit. Tutela
giurisdizionale e prove. Gli strumenti processuali. La giustizia civile.
Il fallimento e le altre procedure concorsuali. Cenni Parti del
programma saranno oggetto anche di corsi di esercitazioni per i
necessari ed ulteriori approfondimenti in vista della preparazione
all’esame e per sostenere la prova facoltativa di verifica riservata agli
studenti frequentanti.
MODALITA’ D’ESAME: orale
Al termine del ciclo di lezioni ed esercitazioni verrà effettuata una
prova di verifica, non obbligatoria, sulla base di un test con un numero
predeterminato di domande a risposta multipla. Ai fini dell’esame
orale si terrà conto, nella valutazione complessiva, dell’eventuale esito
positivo della prova di verifica svolta dagli studenti frequentanti.
TESTI CONSIGLIATI PER L’ESAME (IN ALTERNATIVA TRA
LORO):
Diritto privato B (Parte quarta, pagg. 289-323, 327-331; Parte quinta,
pagg. 346-365; Parte sesta, pagg. 369-394; Parte settima, pagg. 397443; Parte ottava, pagg. 456-474; Parte nona, pagg. 477-497).
E. Russo, G. Doria, G. Lener, Istituzioni delle leggi civili, Cedam,
Padova, 2001.
Diritto privato B (Parte I, pagg.173-182, 193-216; Parte II, pagg.
275-336, 349-369; Parte IV, pagg. 601-609, 653-706). Il Manuale
Russo-Doria-Lener, deve essere integrato, per sostenere l’esame di
Istituzioni di diritto privato B, con le seguenti parti del Manuale di
diritto civile di P. Perlingeri: Parte quarta, pagg. 327-331; Parte
quinta, pagg. 341-365; Parte sesta, pagg. 369-394; Parte nona, pagg.
477-497).
Gli studenti possono anche utilizzare il seguente testo:
Torrente, P. Schlesinger, Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano,
ultima edizione.
Le parti da studiare sul Manuale Torrente-Schlesinger, dovranno
essere concordate con il Docente.
E’ in ogni caso indispensabile che lo studio del manuale prescelto sia
accuratamente integrato con quello del Codice Civile (del cui testo,
corredato dalle principali leggi speciali, esistono in commercio
numerose edizioni). Fra le varie pubblicazioni del genere, si segnalano
in via puramente indicativa:
F. Galgano, B. Inzitari, Codice civile e leggi collegate, Bologna,
Cedam, ultima edizione.
De Nova, Codice civile e leggi collegate, Bologna, Zanichelli, ultima
edizione.
A. Di Majo, Codice Civile con la Costituzione e le principali norme
complementari, Milano Giuffrè, ultima edizione.
Per la verifica della propria preparazione all’esame può essere utile
la lettura di:
62
G. Iudica, P. Zatti, Linguaggio e regole del diritto privato. Casi e
domande, Padova, Cedam, 2001.
P. Cendon, Come affrontare e superare l’esame di diritto privato,
Giuffrè, Milano, ultima edizione.
Istituzioni di diritto privato (A+B), Istituzioni di diritto pubblico (A) e
Diritto commerciale (A+B).
LETTURE CONSIGLIATE (a coloro che intendono ampliare ed
approfondire gli argomenti in programma ed in generale lo studio del
diritto privato):
P. Barcellona, Diritto privato e società moderna, Jovene, Napoli,
1996.
P. Perlingeri, Il diritto civile nella legalità costituzionale, ESI, Napoli.
G.B. Ferri, Negozio giuridico, in Digesto disc. priv., sez. civ., vol.
XIII, Utet, Torino.
AA.VV., Diritto privato europeo, a cura di N. Lipari, vol. I e II,
Cedam, Padova, 1997.
L. Mengoni, Autonomia privata e costituzione, in Banca Borsa e tit.
cred., 1997, p. 1 ss.
D. Messinetti, Voci dell Enciclopedia del Diritto, Milano, Giuffrè:
“Danno giuridico” in App. Agg. Vol. I – 1997, “Abuso del diritto” in
App. Agg. Vol. II – 1998, “Oggetto” (dei diritti) Vol. XXIX – 1979,
“Personalità” (Diritti della) Vol. XXXIII – 1983.
Persona e mercato. Lezioni (a cura di G. Vettori), Cedam, Padova,
1996.
Schlesinger, Codice civile e sistema civilistico: il nucleo codicistico e
i suoi satelliti, in Riv. Dir. civ., 1993, I, 403 ss.
Istituzioni di Diritto Pubblico
( Corso di laurea part-time)
TESI DI LAUREA
Per l’assegnazione delle tesi di laurea gli studenti dovranno rivolgersi
direttamente al docente durante gli orari di ricevimento fissati
all’inizio dell’anno accademico. Gli studenti potranno scegliere anche
titoli di tesi interdisciplinari in Diritto dell’economia, previo colloquio
con i docenti interessati, e purchè abbiano già superato gli esami di:
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso
COLLABORATORI
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione di base
sul diritto costituzionale italiano ed alcune nozioni fondamentali sul
diritto amministrativo.
I due diversi insegnamenti costituiscono, infatti, secondo una classica
partizione, le materie portanti della disciplina di studio chiamata
diritto pubblico.
Alle lezioni frontali tradizionali si affiancheranno lezioni e attività di
esercitazioni da svolgere on-line.
PROGRAMMA DEL CORSO
63
il testo curato da M. Siclari, La Costituzione della Repubblica italiana
Le Parti di cui si compone il Corso riguardano in particolare: il diritto
nel testo vigente, Roma, Aracne Editrice, 2003).
e le sue fonti (le fonti in generale, la Costituzione, le fonti
subcostituzionali, le fonti
MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO:
R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Seconda edizione,
Giappichelli, Torino, 2004.
regionali e l’interpretazione delle fonti atto e la loro efficacia); lo
Saranno indicate all’inizio del Corso le parti da omettere.
Stato (elementi costitutivi; forme di Stato; Stato e ordinamento
internazionale; Stato e diritto comunitario; rapporti Stato-Chiesa
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
cattolica e rapporti Stato e altre confessioni religiose); i diritti e i
doveri dei cittadini (principio di uguaglianza, diritti di libertà, diritti
sociali, rapporti economici e diritti politici); l’ordinamento della
Repubblica (forme di governo; Parlamento; Presidente della
Repubblica; il Governo e la pubblica Amministrazione; gli organi
ausiliari; la magistratura); le Regioni e le autonomie locali (nozioni
Si consiglia per la migliore preparazione dell’esame la consultazione
di una raccolta delle leggi fondamentali di diritto pubblico e
costituzionale nel testo vigente (ad es. A. Mattioni (cur.), Il codice
costituzionale, La Tribuna, Piacenza, 2004).
MODALITA’ D’ESAME:
generali; gli organi delle Regioni; la potestà normativa regionale; la
potestà amministrativa regionale; la potestà finanziaria regionale); le
garanzie della Costituzione (la revisione costituzionale; la giustizia
costituzionale; il sindacato di legittimità costituzionale; le altre
competenze della Corte costituzionale). E’ richiesta inoltre la
L’esame consiste in una prova scritta, seguita da un’eventuale prova
orale. Per gli studenti stranieri la prova scritta può essere sostituita da
una prova orale.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
conoscenza della Costituzione italiana nel testo vigente (v. ad esempio
64
Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
RECAPITO
DI
POSTA
ELETTRONICA,
NUMERO
DI
TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI:
[email protected]
In esso vengono sviluppati con maggiore approfondimento alcuni
argomenti solamente tratteggiati nel Corso di Istituzioni di diritto
pubblico A e vengono affrontate con particolare attenzione le parti
concernenti il diritto amministrativo ed il diritto delle autonomie
locali, il cui ruolo si è fortemente accresciuto con la riforma del Titolo
V della Costituzione.
tel. 0332-215365
Il Corso è strutturato in due moduli didattici, dedicati appunto al
“Diritto regionale e delle pubbliche amministrazioni” e alle “Libertà
fondamentali e diritti di cittadinanza”.
Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali si potranno
affiancare alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point),
Istituzioni di Diritto Pubblico B (laurea triennale)
che saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente.
a.a.2005-2006
DOCENTE Prof. Giorgio Grasso
PROGRAMMA DEL CORSO
Dott. Paolo Zuddas (contratto)
Gli argomenti del Corso riguardano, in particolare: la storia
costituzionale italiana, la sistematica dei diritti di libertà, il potere
PRESENTAZIONE DEL CORSO
giudiziario, la Corte costituzionale e le sue funzioni residuali rispetto
L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione
al sindacato di costituzionalità delle leggi, le Regioni e gli enti locali,
progredita sul diritto costituzionale italiano e su alcune parti del diritto
gli atti amministrativi e le forme di tutela contro le attività
amministrativo.
amministrative illegittime.
65
Esercitazioni.
pubblico B, il testo consigliato è P. Caretti, U. De Siervo, Istituzioni di
diritto pubblico, 7.a edizione, Giappichelli, Torino, 2004.
Durante
il
Corso
potranno
svolgersi
attività
seminariali
o
esercitazioni.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame si svolgerà in forma orale, eventualmente preceduta da una
MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO:
prova scritta obbligatoria.
P. Caretti, U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, 7.a ed.,
Giappichelli, Torino, 2004 (si indicheranno successivamente le parti
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
del testo che possono essere omesse).
Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
R. Bifulco, Le Regioni. La via italiana al federalismo, Il Mulino,
il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
Bologna, 2004.
RECAPITO
DI
POSTA
ELETTRONICA,
NUMERO
DI
Si consiglia per la migliore preparazione dell’esame la consultazione
TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI:
di una raccolta delle leggi fondamentali di diritto pubblico e
[email protected]
costituzionale nel testo vigente (ad es. A. Mattioni (cur.), Il codice
tel. 0332-215365
costituzionale, La Tribuna, Piacenza, 2004).
pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm
Per gli studenti della laurea quadriennale che devono sostenere
l’esame di Istituzioni di diritto pubblico (vecchio ordinamento),
corrispondente a Istituzioni di diritto pubblico A + Istituzioni di diritto
66
Istituzioni di Diritto Pubblico B (laurea part-time)
La Parte del Corso dedicata al diritto pubblico regionale riguarderà in
particolare: le origini dell’ordinamento regionale italiano; i rapporti
a.a.2005-2006
tra regionalismo e federalismo; l’organizzazione della Regione; la
DOCENTE prof. Giorgio Grasso
potestà statutaria; la forma di governo regionale; le funzioni regionali
(le funzioni legislative e regolamenatari; le funzioni amministrative;
COLLABORATORI
l’autonomia finanziaria); i rapporti Stato Regioni (in particolare il
potere sostitutivo statale e i meccanismi di collaborazione); il diritto
regionale e la Corte costituzionale.
PRESENTAZIONE DEL CORSO
La Parte del Corso dedicata alla disciplina del procedimento
L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione
amministrativo e
progredita di alcuni degli argomenti studiati nel Corso di Istituzioni
amministrativo riguarderà in particolare: l’introduzione metodologica
di diritto pubblico A.
al diritto amministrativo; l’amministrazione come organizzazione e
In
particolare,
nell’anno
accademico
2005-2006,
ad alcuni istituti fondamentali del diritto
verranno
l’amministrazione come attività; le situazioni giuridiche soggettive del
approfonditi i due macrotemi rappresentati dal diritto pubblico
diritto amministrativo; gli atti e il procedimento amministrativo alla
regionale e dalla disciplina del procedimento amministrativo e di
luce della l. n. 241/1990; l’attività contrattuale della pubblica
alcuni istituti fondamentali del diritto amministrativo.
amministrazione (cenni); lineamenti di giustizia amministrativa.
Alle lezioni frontali tradizionali si affiancheranno lezioni e attività di
esercitazione che gli studenti verranno a svolgere on-line.
MATERIALE DIDATTICO. TESTI CONSIGLIATI:
PROGRAMMA DEL CORSO
67
S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le
riforme, Bologna, Il Mulino, 2003.
RECAPITO
DI
POSTA
ELETTRONICA,
NUMERO
DI
TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI:
Dispense di diritto amministrativo fornite dal docente.
[email protected]
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
tel. 0332-215365
Si consiglia per la migliore preparazione dell’esame la consultazione
di una raccolta delle leggi fondamentali di diritto pubblico e
costituzionale nel testo vigente (ad es. A. Mattioni (cur.), Il codice
costituzionale, La Tribuna, Piacenza, 2004).
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame consiste in una prova scritta, seguita da un’eventuale prova
orale.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione,
il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
Istituzioni di Ragioneria
a.a.2005-2006
(I anno, III ciclo)
Docente: Prof.ssa G. Gavana
Introduzione ai concetti di capitale, reddito e bilancio di esercizio
La suddivisione della vita dell’impresa in periodi amministrativi
La suddivisione della gestione aziendale in esercizi
La nozione di reddito di esercizio
La nozione di capitale di funzionamento
Il principio di competenza economica
La rappresentazione del sottosistema dei valori del reddito nel conto
economico
La rappresentazione del sottosistema dei valori del capitale di
funzionamento nello stato patrimoniale
La produzione economica di impresa: le operazioni di rivalutazione
La contabilità generale: oggetto, strumenti e metodo
Lo scambio monetario: soggetti, oggetti e fasi
68
La natura dei valori che originano dallo scambio monetario
Il momento della rilevazione dei valori
Il principio di competenza temporale
Il conto come strumento di rilevazione
Il metodo della partita doppia
Il piano dei conti
I libri contabili
Le rilevazioni d’esercizio (o continuative)
L’acquisto di fattori produttivi
Il leasing
L’acquisizione del fattore lavoro
La vendita delle produzioni
I debiti non numerari (finanziamenti passivi)
Le operazioni aventi ad oggetto il capitale netto:
- costituzione dell’impresa e aumenti di capitale sociale
- rimborso di capitale sociale
- l’acquisto di azioni proprie
Le rilevazioni di fine esercizio (di assestamento)
Le fatture da emettere e da ricevere
L’ammortamento e la svalutazione delle immobilizzazioni mat.li e
immat.li
Il TFR di competenza dell’esercizio
La svalutazione dei crediti
Le rimanenze finali d’esercizio
I ratei e risconti
I fondi rischi futuri e i fondi costi futuri
I costi capitalizzati per costruzioni in economia
I contributi in conto capitale
Le imposte di competenza dell’esercizio
Le rilevazioni di chiusura e riapertura del sistema di valori
La chiusura del sistema di valori
La riapertura del sistema di valori
La destinazione del reddito di esercizio
Il bilancio destinato a pubblicazione
Il collegamento tra contabilità generale e bilancio destinato a
pubblicazione
La clausola generale (art. 2423 c.c.): il bilancio attendibile, non
attendibile, falso in senso tecnico-aziendale
I principi generali di determinazione del reddito e del capitale di
bilancio (art. 2423bis c.c.)
I principi generali di esposizione del reddito e del capitale di bilancio
Forma, struttura e contenuto dello stato patrimoniale ex art 2424 c.c.
Forma, struttura e contenuto del conto economico ex art. 2425 c.c
La nota integrativa e la relazione sulla gestione
Testi consigliati:
- G. FRATTINI, Contabilità e Bilancio, EGEA, 2001.
- P. ANDREI – AM. FELLEGARA, Contabilità generale e bilancio
d’impresa, Giappichelli, Torino, 2004.
Materiale ad uso didattico predisposto dal docente (lucidi delle
lezioni on-line)
Modalità d’esame:
l’esame consiste in una prova scritta
Ricevimento studenti:
mercoledì ore 11.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali
modifiche all’orario di ricevimento consultando la pagina web del
docente)
69
indirizzo e-mail: [email protected]
Note informative:
Prima di affrontare gli argomenti propri del corso di Ragioneria
A, si consiglia il ripasso delle seguenti tematiche trattate nel corso
di Economia Aziendale:
• Il sistema degli accadimenti aziendali
• Le operazioni istituzionali; le operazioni di gestione; le
operazioni di organizzazione; le operazioni di
rilevazione; le operazioni di rivalutazione
• Il sistema delle operazioni di gestione: l’area caratteristica,
patrimoniale, finanziaria, dei tributi
• Il sistema delle operazioni di gestione: i processi di operazioni,
le coordinazioni di processi e le combinazioni di processi
• L’equilibrio reddituale e l’equilibrio monetario della gestione
Testo di riferimento: Airoldi-Brunetti-Coda, Economia Aziendale, Il
Mulino.
•
Corsi di lingua straniera per gli studenti iscritti alla laurea
triennale, alla laurea specialistica, alla laurea quadriennale
(corsi diurni e corsi part-time)
Servizi alla didattica
• laboratori di autoapprendimento
• corsi multimediali interattivi
• materiali di autovalutazione on line
• test di certificazione del livello di conoscenza delle lingue
straniere
• assistenza di tutor nei laboratori linguistici
Altre attività
• corsi extracurriculari di lingua
• corsi ad hoc e a pagamento
Certificazioni internazionali
• Esami di certificazione secondo lo Schema di Riferimento
Europeo riconosciuto in tutti i paesi dell’UE
Lingue Straniere
a.a.2005-2006
Docente: Maria Teresa Fabbro
Il Centro Linguistico della Facoltà di Economia dell’Università
dell’Insubria ha lo scopo di sviluppare e coordinare i servizi linguistici
della Facoltà.
Didattica
LAUREE TRIENNALI
Vengono qui riportate informazioni utili sul percorso didattico e
modalità di accertamento delle lingue straniere previste nel piano di
studi di ciascun studente.
Quadro Comune di riferimento Europeo
Nella definizione dei diversi livelli di conoscenze e competenze
linguistiche, la Facoltà di Economia si attiene al Quadro Comune di
70
Riferimento Europeo quale piattaforma comune comparabile a livello
internazionale.
Prima lingua straniera: Inglese
E’ posizionata nel piano di studi al I anno (uso della lingua – livello
B2 – 3 crediti)) e al II anno (composizione scritta, lettura e
comprensione, espressione orale – livello B2 – 4 crediti) per gli
studenti immatricolati al I anno (sia diurni che part- time) nell’a.a.
2005-2006.
E’ posizionata al III anno per gli studenti part-time immatricolati
nell’a.a. 2003-2004.
Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza linguistica
iniziale dello studente.
E’ posizionata nel piano di studi al II anno (uso della lingua,
composizione scritta, lettura e comprensione, espressione orale livello
– B2 – 8 crediti) per gli studenti iscritti al II anno e successivi nell’a.a.
2005-2006. Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza
linguistica iniziale dello studente.
Inglese avanzato
E’ posizionato nel piano di studi tra le materie facoltative all’interno
del curriculum delle lauree triennali e di quelle specialistiche
magistrali. Gli studenti devono aver precedentemente superato
l’esame di idoneità ed aver inserito ufficialmente nel proprio piano di
studi questo insegnamento.
Seconda lingua straniera: francese, tedesco, spagnolo
E’ posizionata nel piano di studi del III anno per gli studenti dei corsi
diurni (livello B1 – 5 crediti). Per gli studenti che si iscriveranno al II
anno nell’a.a. 2006-2007 (livello B1 – 4 crediti). Per gli studenti che
si iscriveranno ai corsi part-time sarà posizionata al IV anno (livello
B1 -5 crediti). Il percorso didattico varia secondo il livello di
conoscenza linguistica iniziale dello studente.
Modalità di accertamento della conoscenza delle lingue straniere
L’accertamento è effettuato mediante esame. E’ consentito il
riconoscimento di certificazioni internazionali tra quelle riconosciute
dalla Facoltà di Economia previa verifica da parte del docente.
Programmi d’apprendimento e d’esame
Vengono qui di seguito riportati i programmi d’apprendimento e
d’esame.
LINGUA INGLESE
Requisiti minimi d’ingresso
Lo studente non madrelingua inglese che desideri iscriversi ad un
corso di laurea triennale, al fine di poter raggiungere il livello di
competenza linguistica fruibile in ambito professionale, è
opportuno abbia già una discreta padronanza di questa lingua.
Per garantire dei livelli di competenza linguistica adeguati a
quanto richiesto nel mondo del lavoro (livello B2 dell’esame
finale), il percorso curriculare di lingua inglese è previsto parta da
un livello post-intermedio di conoscenze e competenze
linguistiche. In relazione al Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le lingue stabilito dal Consiglio d’Europa, la
Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria indica, per gli
studenti non madrelingua inglese, il livello B1 quale livello minimo
d’ingresso all’Università.
71
Vengono qui di seguito descritti i requisiti minimi d’ingresso per la
lingua inglese e le modalità per colmare eventuali debiti formativi.
1: Conoscenze e competenze linguistiche al livello B1
Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di
operare efficacemente utilizzando la lingua inglese. Comprende i
punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in
grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività
quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di
vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di
precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della
domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da
parte dell’interlocutore.
LEGGERE
Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani
d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione.
ASCOLTARE
Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del
messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione
che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con
chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del
suo livello di competenza.
Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e
istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice.
PARLARE
Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con
ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo
semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti
famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e
scambiare informazioni.
La pronuncia è chiaramente comprensibile.
SCRIVERE
Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni
contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee
espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e
rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole
proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi.
COMPETENZE GRAMMATICALI
Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture:
- Forma passiva
- Uso degli articoli
- Aggettivi e pronomi indefiniti
- Pronomi personali
- Participio presente
- Gerundio
- Discorso indiretto
- Uso dei modi e dei tempi verbali
- Costruzioni impersonali
- Espressioni di scopo, fine, causa e conseguenza.
Come prepararsi e raggiungere il livello B1
Si consiglia il materiale seguente:
R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press
M. Vince, English Grammar Practice for Italian Students,
Heinemann, 1999
Chris Redston & Gillie Cunningham, face2face (with Cd-ROM Audio
CD), Cambridge University Press
72
Si suggerisce inoltre di integrare la propria preparazione mediante le
seguenti attività:
- fare esercizi sui punti grammaticali specifici del livello B1
- svolgere le attività previste dal sistema multimediale interattivo
installato presso il laboratorio informatico linguistico
- ampliare il proprio vocabolario mediante lettura, ascolto,
ripetizione insieme allo speaker e rielaborazione con parole
proprie degli articoli delle seguenti riviste: Speak up, Spotlight e
Business Spotlight
- leggere, scrivere brevi brani (lettere, e-mail)
- svolgere attività di ascolto (es. audiocassette, TV, film in lingua
inglese senza sottotitoli)
2. Come valutare a quale livello corrisponde la propria competenza
linguistica
Presso i laboratori linguistici della Facoltà è disponibile un test per
valutare in autonomia le proprie conoscenze linguistiche e, in base al
risultato, programmare il percorso didattico.
Il test di autovalutazione (ascolto, scrittura, lettura) è inoltre
disponibile nel sito www.dialang.org/intro.htm.
Esame d’idoneità
Preparazione all’esame di inglese, livello B2
Le indicazioni seguenti sono rivolte agli studenti di tutti i corsi di
laurea triennali.
Gli studenti iscritti al I anno nell’a.a. 2005-2006, inclusi gli studenti
del I anno iscritti al corso part-time nell’a.a. 2005-2006, potranno
sostenere l’esame di lingua inglese in 2 tranches: il I anno potranno
sostenere l’esame di grammatica su PC (3 crediti), il II anno potranno
sostenere la seconda parte dell’esame costituita dalla prova scritta e
dalla prova orale (4 crediti). Gli studenti dei corsi diurni iscritti negli
anni antecedenti all’a.a. 2005-2006 e gli studenti iscritti al III anno del
corso part time nell’a.a. 2005-2006 (8 crediti) dovranno sostenere
l’esame completo in un’unica sessione.
Livello B2
Nella definizione dei diversi livelli di competenza linguistica, la
Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria si attiene al Quadro
Comune di Riferimento Europeo stabilito dal Consiglio d’Europa. In
base a tale schema, il livello B2 (detto anche post-intermedio)
corrisponde ad una conoscenza specifica di strutture grammaticali e
sintattiche e di abilità comunicative quali qui di seguito indicate.
Strutture grammaticali e sintattiche
• Uso di Present Simple e Continuous, Past
Simple, Present Perfect simple
• Uso di will e going to
• Uso del Conditional
• Uso di infinito e gerundio
• Uso degli ausiliari modali per esprimere
capacità, obblighi, consigli, ecc.
• Forma passiva
• Forma interrogativa e “question words”
• Aggettivi e avverbi
• Congiunzioni e preposizioni
• Sostantivi “countable” e “uncountable”
• Articoli determinativi
• Comparativi e superlativi
• Pronomi personali
• Uso di Past Progressive, Past Perfect Simple
• Uso del Past Conditional
• Uso delle diverse forme per esprimere il
futuro
73
Uso di “subject questions”, di domande con
“prepositional verbs” e di “question tags”
• Uso degli ausiliari modali nel passato e per
esprimere probabilità
• Forma passiva nei tempi indicativi e con gli
ausiliari modali
• Uso del “reported speech”
• Uso delle forme verbali non finite
• Uso di forme corrette per comparare e
commentare dati e cifre
• Uso di forme corrette per accettare, rifiutare,
negoziare
• Espressione
di
ipotesi,
condizione,
opposizione, concessione
• Descrizione di azioni in evoluzione
• Espressione dell’anteriorità nel futuro e nel
passato
NOTA: L’esame di verifica delle conoscenze delle strutture
grammaticali e linguistiche sarà effettuato su PC.
•
Competenze comunicative
• Redigere un testo breve, chiaro, dettagliato e
strutturato in modo adeguato, su diversi
argomenti anche di economia in senso
generale, esponendo un punto di vista e
fornendo le argomentazioni favorevoli e
contrarie di opinioni diverse (incluse
motivazioni, spiegazioni, casistiche, ecc. –
es., una presentazione che valuti un
sondaggio sull'uso dell’auto in città).
•
•
•
•
•
•
Leggere testi autentici con un buon livello di
comprensione su argomenti generali e
relativi al proprio campo di studio e di
lavoro (es., un articolo sulla politica di
espansione dell’UE) con presentazione di
informazioni, idee ed opinioni.
Comprendere un discorso di una certa
lunghezza su argomenti sia concreti che
astratti (es., un discorso sui vantaggi e
svantaggi dell’uso dell’energia nucleare).
Comprendere un brano di “authentic spoken
English” previsto per un pubblico di madre
lingua (es., una conferenza stampa di Bush)
Prendere parte ad una conversazione
prolungata su argomenti generali o relativi
al proprio campo di studio (economia,
gestione delle imprese).
Partecipare ad una conversazione con una
certa scioltezza e spontaneità (es., senza
lunghe pause perché si cerca la traduzione di
un pensiero)
Possedere un vocabolario personale ampio e
un buon livello di controllo della propria
espressione orale in lingua inglese.
Come valutare il proprio livello di competenza in lingua inglese
Al fine di programmare la propria preparazione, è importante
conoscere a quale livello corrispondono le proprie conoscenze e
competenze linguistiche sia dal punto di vista grammaticale e
sintattico che da quello comunicativo. Al fine di definire tale livello,
si invitano gli studenti a fare il test di autovalutazione presso il Centro
74
linguistico oppure on line. Tale test posiziona il risultato in base al
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. Si suggerisce
inoltre lo svolgimento periodico dello stesso test quale strumento per
verificare i propri progressi durante la preparazione.
Quanto tempo dedicare allo studio della lingua straniera
Lo studio delle lingue straniere richiede un apprendimento graduale e
costante delle diverse conoscenze e competenze, che non può essere
realizzato in tempi brevi.
Nel caso di un comprovato livello di partenza pari ad A2 sono
necessarie almeno 120 ore di lavoro per raggiungere il livello B1 e
ulteriori 120 ore per raggiungere il livello B2.
Come preparare le diverse competenze richieste all’esame
L’esame verte sulla verifica delle quattro abilità linguistiche:
comprensione scritta, produzione scritta, comprensione orale e
produzione orale.
Bibliografia
Comprensione e produzione scritta
- M. Thomson, Writing Skills for Business English, Egea
- G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English,
Longman (Book+WorkBook)
- Leo Jones, Progress to First Certificate, Cambridge University
Press
Comprensione orale
- G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English,
Longman (Book+WorkBook)
- Tony Lynch, Study Listening (with CD or audio cassette),
Cambridge University Press
Revisione grammaticale
R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press
Martin Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambrdige University
Press
Come integrare la propria preparazione
Al fine di raggiungere il livello B2, oltre alle attività sopra descritte si
suggerisce di
- leggere testi autentici da riviste e quotidiani (eventualmente anche
da testate specializzate relative al mondo dell’economia quali The
Economist, The New York Times, The Financial Times
- esercitarsi a scrivere relazioni, articoli, temi, lettere complesse,
ecc.
- guardare i telegiornali in lingua inglese (es., CNN e BBC)
- esercitarsi ad esprimere motivazioni a sostegno delle opinioni
espresse anche da terzi
- ampliare il proprio vocabolario
NOTA
Per lo sviluppo delle 4 abilità linguistiche necessarie per raggiungere
il livello di competenza richiesto (B2 della Quadro Comune di
Riferimento Europeo), presso il Centro Linguistico è installato un
programma multimediale interattivo che gli studenti possono
utilizzare in modalità di autoapprendimento. Per poter accedere
all’esame, gli studenti frequentanti devono aver raggiunto il
livello 4++ del programma Tell Me More oltre ad avere integrato
la propria preparazione mediante lo studio dei testi e le attività
sopra indicati. Verranno inoltre organizzati degli incontri specifici
finalizzati allo sviluppo dell’attività del writing.
Per poter accedere all’esame gli studenti non frequentanti
dovranno sostenere un pre-esame presso il laboratorio
75
informatizzato di lingue. Le date saranno comunicate con congruo
anticipo.
Le stesse modalità valgono anche per gli studenti part-time.
Orario di apertura dei laboratori linguistici: dal lunedì al venerdì dalle
9.00 alle 17.00.
Certificazioni internazionali di competenza nella lingua inglese
riconosciute dalla Facoltà di Economia
Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate
mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di
riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di
Economia:
University of Cambridge: First Certificate in English (FCE)
Pitman Examination Institute (PEI): ESOL (B2 ) + SESOL
Trinity College of London: ISE II
Edexcel International of London: livello 3 intermedio
British Institutes: First Examination Master in English Language
(Vantage)
NOTA: Gli studenti in possesso dei certificati sopra elencati
dovranno, inoltre, dimostrare di saper leggere testi autentici con un
buon livello di comprensione su argomenti generali e relativi al
proprio campo di studio e di lavoro (es., un articolo sulla politica di
espansione dell’UE) con presentazione di informazioni, idee ed
opinioni.
INGLESE AVANZATO, LIVELLO C1
Il corso di inglese avanzato è riservato agli studenti delle lauree
triennali e delle lauree specialistiche che desiderino perfezionare la
conoscenza e competenza linguistica inglese.
Questo corso sarà tenuto sotto forma di workshop con frequenza
obbligatoria. Per l’accesso è richiesto il livello di competenza
linguistica B2.
Il corso sarà tenuto in modalità frontale tradizionale e saranno
utilizzati testi autentici di economia, finanza e business, filmati
specialmente destinati alla formazione di managers, servizi televisivi
specifici di business e borsa.
Livello C1
Lo studente con competenze linguistiche di livello C1 comprende una
vasta gamma di testi complessi e lunghi, in particolare testi
economici, finanziari e di business, e ne sa riconoscere il significato
implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua
inglese in modo flessibile ed efficace per scopi sociali e professionali.
Riesce a produrre testi chiari e dettagliati su temi vari e impegnativi,
in particolare temi economici, finanziari e di business. Si esprime in
modo scorrevole e spontaneo, senza alcuno sforzo nella ricerca delle
parole; sa discorrere con disinvoltura di argomenti diversi attinenti gli
ambiti sociali, accademici e professionali dimostrando di saper
controllare bene le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di
coesione.
Esame finale
L’esame finale si basa su un testo fornito dall’esaminatore. Gli
studenti dovranno fare un riassunto dei punti principali del testo ed
esprimere delle opinioni su alcuni dei punti trattati. La valutazione si
baserà sulla qualità linguistica del testo prodotto e sulla struttura e
76
chiarezza delle argomentazioni. La valutazione terrà inoltre conto del
dossier di lavoro svolto dallo studente, che sarà oggetto di discussione
in lingua inglese nel corso dell’esame orale.
Marketing A
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Maurizio Ettore Maccarini
PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di marketing si propone in
primo luogo di offrire agli studenti una panoramica dei concetti base e
dei principali aspetti teorici del marketing. Una volta analizzate e
sviluppate le nozioni fondamentali della materia il corso illustrerà le
principali applicazioni pratiche degli strumenti illustrati
PROGRAMMA DEL CORSO
1Il ruolo del marketing nell’impresa moderna
2 Il concetto di “customer satisfaction”
2.1. definizioni
3.La pianificazione strategica di marketing
3.1. Il piano di marketing
4.Il sistema informativo di marketing
4.1. Le fonti interne
4.2. Le fonti esterne
5. L’analisi del comportamento del consumatore
5.1. I fattori che influenzano il comportamento del consumatore
5.2. Il concetto di elasticità della domanda: misura e stima
6. La segmentazione di mercato
6.1. I criteri di segmentazione
6.2. La selezione dei target di mercato
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
P. Kotler, Gary Armstrong, J. Saunders, V. Wong, Principi di
marketing, Edizione italiana a cura di W. G. Scott, ISEDI editore –
Prentice Hall International –
Cap 1, 3, 6, 7, 8, 9, 10 e 11
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Nel corso delle lezioni verranno indicate letture di approfondimenti
dei diversi temi trattati. Per un approfondimento generale si può fare
riferimento ai seguenti volumi:
- P. Kotler, W. G. Scott, Marketing management. Analisi,
pianificazione, attuazione e controllo Pagine XXXVI-1068. ISEDI –
Capitoli 1-11.
- J. J Lambin “Marketing strategico e operativo” capitoli 1- 10 (con
esclusione del capitolo 8)
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame è in forma scritta e verterà sul contenuto delle lezioni per i
frequentanti e sul testo obbligatorio per i non frequentanti
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo)
Lunedì ore 16:00
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
[email protected]
tel. 0382 9866439
NUMERO
DI
77
Marketing A (Part-Time)
a.a.2005-2006
DOCENTE: Maria De Luca
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il ruolo del marketing è cresciuto progressivamente di importanza a
seguito della più accesa competizione tra le imprese e dello sviluppo
più lento dei consumi. Inoltre i consumatori tendono ad esprimere una
domanda sempre più attenta e selettiva. Il marketing è la funzione
aziendale che deve dare risposta a queste istanze.
Il Corso si propone di illustrare quale sia il ruolo del marketing
rispetto alle diverse aree funzionali dell’impresa e di individuarne gli
elementi definitori di carattere generale.
Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) ORIENTAMENTO D’IMPRESA E RUOLO DEL MARKETING
- L’orientamento alla produzione
- L’orientamento al prodotto
- L’orientamento alle vendite
- L’orientamento al marketing
- L’orientamento sociale
B)
MARKETING E COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA
D’IMPRESA
- La comunicazione organizzativa d’impresa obiettivi e pubblici
di riferimento: un paradosso
- La comunicazione di marketing e la sua evoluzione
- La logica sistemica ed il marketing
-
Il ruolo del marketing nella gestione d’impresa orientata alla
creazione di valore
Il ruolo del marketing nella comunicazione interna ed esterna
C) LA COSTRUZIONE DI UN MARKETING PLAN
- Dalla pianificazione strategica al marketing plan
- Business plan e marketing plan
- Il marketing mix: le 4 p
D) LA SEGMENTAZIONE
- Micro- e macro-segmentazione
- Differenze tra retail/consumer marketing e industrial
marketing
E) IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
- Le fasi del ciclo di vita
- La configurazione del marketing mix nelle diverse fasi
F) L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE
- Le decisioni di consumo
- La scala dei valori di Maslow
- Le diverse tipologie di consumo
G) IL LANCIO DI UN NUOVO PRODOTTO
- La valutazione delle idee innovative
- La business analysis
- Le fasi
H) LE POLITICHE DI PREZZO
- Esame della relazione tra obiettivi dell’impresa e prezzo
- Analisi della domanda
- Stima dei costi della produzione
78
-
Analisi dei concorrenti
Scelta del metodo e definizione del prezzo
I) IL MARKETING DEI SERVIZI
- Il sistema di servuction
- La questione della capacità
- L’elemento qualitativo
- La partecipazione
L)
PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001),
Principi di marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 1, 3, 6, 7, 8, 9,
10 e 11.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
- Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management.
Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI.
- Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill.
- Grönroos C. (2002), Management e marketing dei servizi: un
approccio al management dei rapporti con la clientela,
Torino: ISEDI.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi
trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata
su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi
obbligatori per non frequentanti)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail:
Dott.ssa Maria De Luca: [email protected]
Matematica
a.a.2005-2006
DOCENTI: PROF. ANGELO GUERRAGGIO, PROF. MATTEO
ROCCA, DOTT. MARCO PAPI
PRESENTAZIONE DEL CORSO E PROGRAMMA
Matematica A:
Il programma prevede cenni alla ricostruzione di R. Struttura d’ordine
di R. Estremo superiore e massimo (inferiore e minimo) di un
insieme. Il sistema ampliato dei numeri reali.
Struttura metrica. Punto interno, esterno, isolato, di frontiera, di
accumulazione; insieme aperto, chiuso.
L’insieme Rn. Struttura metrica. Struttura algebrica: spazio vettoriale
e sua dimensione. Trasformazioni lineari. Calcolo matriciale.
Determinante e rango di una matrice. Matrice inversa. Sistemi di
equazioni lineari: loro discussione e soluzione.
Definizione di limite.
79
Funzioni continue e loro proprietà. Asintoti verticali e orizzontali.
Teoremi sui limiti. Operazioni sui limiti. Forme di indecisione. Infiniti
e infinitesimi. Calcolo dei limiti.
Definizione di derivata e suo significato geometrico. Derivabilità e
continuità. Teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hospital, Taylor. Studio
della monotonia di una funzione. Concavità, flessi. Asintoti verticali e
orizzontali. Studio di funzione. Definizione di integrale definito.
Condizioni necessarie e/o sufficienti per l’integrabilità. Primitive.
Teorema del valor medio. Teorema fondamentale del calcolo
integrale. Calcolo di primitive. Integrale improprio.
TESTI
A.Guerraggio,Matematica,2004,Bruno Mondadori
Giovanni P.Crespi,Matteo Rocca,Temi svolti di Matematica,Datanova
,2001
MODALITÀ D’ESAME
l’esame consta di una prova scritta e di una prova orale.
Sono ammessi alla prova orale gli studenti che riportano nella prova
scritta una valutazione pari ad almeno 15/30. In caso contrario gli
studenti sono fortemente sconsigliati dal presentarsi alla prova orale;
gli studenti possono sostenere la prova orale nello stesso appello in
cui hanno sostenuto ( e superato) la prova scritta o nell’appello
successivo. Coloro che non sostengono la prova orale nei suddetti due
appelli dovranno ripetere la prova scritta; gli studenti che pur essendo
stati ammessi alla prova orale, riportano una valutazione
complessivamente insufficiente devono ripetere anche la prova scritta.
gli studenti che pur essendo stati ammessi alla prova orale, riportano
una valutazione complessivamente insufficiente devono ripetere anche
la prova scritta
RICEVIMENTO STUDENTI
Gli orari di ricevimento verranno affissi nella bacheca della Facolta’
di Economia.
E-MAIL: [email protected]
[email protected]
[email protected]
Matematica A (Part-Time)
a.a.2005-2006
DOTT. ENRICO MIGLIERINA
PRESENTAZIONE DEL CORSO E PROGRAMMA
Il programma prevede cenni alla ricostruzione di R. Struttura d’ordine
di R. Estremo superiore e massimo (inferiore e minimo) di un
insieme. Il sistema ampliato dei numeri reali.
Struttura metrica. Punto interno, esterno, isolato, di frontiera, di
accumulazione; insieme aperto, chiuso.
L’insieme Rn. Struttura metrica. Struttura algebrica: spazio vettoriale
e sua dimensione. Trasformazioni lineari. Calcolo matriciale.
Determinante e rango di una matrice. Matrice inversa. Sistemi di
equazioni lineari: loro discussione e soluzione.
TESTI
A.Guerraggio,Matematica,2004,Bruno Mondatori
Giovanni P.Crespi,Matteo Rocca,Temi svolti di Matematica,Datanova
,2001
MODALITÀ D’ESAME
l’esame consta di una prova scritta
RICEVIMENTO STUDENTI
Lunedì ore 11.00
E-MAIL: [email protected]
80
Matematica Generale B (Part-time)
a.a.2005-2006
DOTT. ENRICO MIGLIERINA
Il programma si occupa dei seguenti argomenti: definizione di limite.
Funzioni continue e loro proprietà. Asintoti verticali e orizzontali.
Teoremi sui limiti. Operazioni sui limiti. Forme di indecisione. Infiniti
e infinitesimi. Calcolo dei limiti.
Definizione di derivata e suo significato geometrico. Derivabilità e
continuità. Teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hospital, Taylor. Studio
della monotonia di una funzione. Concavità, flessi. Asintoti verticali e
orizzontali. Studio di funzione. Definizione di integrale definito.
Condizioni necessarie e/o sufficienti per l’integrabilità. Primitive.
Teorema del valor medio. Teorema fondamentale del calcolo
integrale. Calcolo di primitive. Integrale improprio.
TESTI
A.Guerraggio,Matematica,2004,Bruno Mondatori
Giovanni P.Crespi,Matteo Rocca,Temi svolti di Matematica,Datanova
,2001
MODALITÀ D’ESAME
l’esame consta di una prova scritta
RICEVIMENTO STUDENTI
Lunedì ore 11.00
E-MAIL: [email protected].
Matematica per l’Economia
a.a.2005-2006
(II ciclo)
Docente: Matteo Rocca
Il corso ha l’obiettivo di fornire alcuni strumenti matematici
indispensabili nell’Analisi Economica. Calcolo differenziale per
funzioni di piu’ variabili, problemi di ottimizazione e equazioni
differenziali, costituiscono i principali temi trattati. Verranno illustrate
alcune applicazioni.
Programma:
1)
2)
3)
4)
5)
Funzioni
di
piu’
variabili:
limiti,
continuita’,
differenziabilita’.
Teorema delle funzioni implicite.
Funzioni convesse e concave.
Problemi di ottimizzazione: ottimizazione libera e vincolata.
Equazioni differenziali ordinarie.
Bibliografia: A. Guerraggio, S. Salsa, Metodi Matematici
per l’Economia e le scienze sociali, Giappichelli, Torino,
1997.
Modalita’ d’esame: l’esame consiste in una prova orale.
Ricevimento: l’orario verra’ affisso nella bacheca della
Facolta’
81
e-mail: rocca@eco,uninsubria.it
Titoli zero-coupon; titoli con cedola fissa; tassi a pronti e a
termine; titoli indicizzati;
3. La curva dei rendimenti:
Matematica Finanziaria A
a.a. 2005/2006
il principio di arbitraggio; calcolo della curva dei rendimenti;
duration e convexity;
4. Immunizzazione finanziaria.
Docente:Giovanna Redaelli
Obiettivo: Il corso affronta le problematiche di valutazione e scelta
degli investimenti in condizioni di certezza. L’obiettivo è far acquisire
i concetti finanziari elementari di valore e rendimento delle operazioni
finanziarie.
A) Programma:
1. Definizioni fondamentali:
Operazioni finanziarie; tassi di interesse e di sconto; leggi di
capitalizzazione; rendite; ammortamento di prestiti indivisi;
B) Bibliografia
E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in Azienda, EGEA, dispensa n.
1 ed eserciziario collegato
Oppure:
U. Cherubini, G. Della Lunga, Matematica Finanziaria, McGraw Hill
2002, capitoli: 2, 3, 5 e 6
C) Modalità d’esame
L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo.
leasing;
Criteri di scelta tra investimenti: TIR, VAN, APV
2. Titoli obbligazionari:
D) Ricevimento studenti
82
Il ricevimento studenti si svolge nel Dipartimento di Economia come
da avviso affisso nella bacheca dell’Università e sul sito del docente.
selezione di portafoglio: modello media-varianza; indicatori di
rischio alternativi alla varianza: VaR, Expected Shortfall.
E’ possibile contattare il docente al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
6. Strumenti matematici o analitici per le decisioni e le scelte
finanziarie:
Matematica Finanziaria B
a.a. 2005/2006
Docente: Giovanna Redaelli
ottimizzazione libera;
ottimizzazione vincolata;
equazioni differenziali ordinarie del primo ordine.
Obiettivo: Il corso affronta le problematiche di scelta degli
investimenti e gestione del portafoglio in condizioni di incertezza; si
7. Introduzione agli strumenti finanziari moderni:
approfondiscono anche le metodologie di valutazione degli strumenti
evoluzione dei prezzi di mercato;
derivati. L’obiettivo è far acquisire i concetti finanziari e gli strumenti
opzioni; contratti a termine, futures, swaps;
matematici che permettono di risolvere problemi di scelta finanziaria
modello di Black-Scholes; pricing dei titoli derivati.
ottima e di valutazione di attività finanziarie in ambito aleatorio.
B) Bibliografia
A) Programma:
E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in Azienda, EGEA, dispense n.
3 e 5 e relativo eserciziario
5. Scelte finanziarie in condizioni di incertezza:
Oppure:
criteri di scelta in ambito aleatorio (dominanza stocastica, criterio
U. Cherubini, G. Della Lunga, Matematica Finanziaria, McGraw Hill
media-varianza);
2002, capitoli: 4, 7 e 8
teoria dell’utilità;
83
C) Modalità d’esame
A) Il marketing e le determinanti del processo di
internazionalizzazione
L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo.
B) L’internazionalizzazione del settore
D) Ricevimento studenti
Il ricevimento studenti si svolge nel Dipartimento di Economia come
da avviso affisso nella bacheca dell’Università e sul sito del docente.
E’ possibile contattare il docente al seguente indirizzo e-mail:
[email protected]
C) L’impresa internazionale e lo sviluppo dell’attività
dell’impresa all’estero
D) Le condizioni di ingresso in un mercato estero
E) Il macro-ambiente del paese estero e la concorrenza dinamica
F) Analisi del settore, politiche di differenziazione e
posizionamento di mercato
G) Il vettore prodotto nel marketing internazionale
Marketing Internazionale
a.a.2005-2006
DOCENTE: Maria De Luca
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso di marketing internazionale ha un taglio prevalentemente
applicativo ed è volto ad illustrare l’applicazione pratica dei concetti
teorici sviluppati nel corso di marketing base.
Una parte specifica è poi dedicata alle tematiche del marketing
internazionale e prevede presentazioni di casi aziendali.
PROGRAMMA DEL CORSO
H) Il lancio di nuovi prodotti ed il ciclo di vita del prodotto
I)
-
Le modalità di ingresso in un mercato estero:
L’entrata attraverso l’esportazione;
L’investimento diretto
Le acquisizioni
J) Le condotte di coalizione nei processi di
internazionalizzazione
K) La politica dei prezzi: stima dei costi e strategie di definizione
del prezzo
L) Le politiche di distribuzione: tipologie dei canali distributivi e
loro valutazione
84
M) Pubblicità e comunicazione nel marketing internazionale
N) PARTE SEMINARIALE
- Casi e testimonianze aziendali
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001),
Principi di marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 13, 14, 15, 16,
17, 18, 19, 20, 21, 22.
- Valdani E., (2000), Marketing Globale, Milano, EGEA.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Nel corso delle lezioni verranno indicate letture di approfondimenti
dei diversi temi trattati. Per un approfondimento generale si può fare
riferimento ai seguenti volumi:
- Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management.
Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI.
- Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill.
MODALITA’ D’ESAME:
Studenti frequentanti
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi
trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula
Studenti non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata
sulle letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi obbligatori
per non frequentanti)
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e
durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in
volta.
Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail:
Dott.ssa Maria De Luca: [email protected]
Macroeconomia A
(Part-Time)
a.a.2005-2006
Anno di corso: 3°
Ciclo: 1°
Docente: Prof. Alberto Sdralevich
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso è articolato su 18 ore di lezione. Si dà per scontato un
ragionevole impegno autonomo da parte degli studenti. Le lezioni
dovrebbero avere soprattutto la funzione di collocare gli argomenti
specifici nel contesto complessivo e di verificarne la comprensione.
Il programma prevede la presentazione delle principali categorie
concettuali della contabilità nazionale e una prima analisi delle loro
interconnessioni nell’ambito di un modello del tipo IS-LM.
A questo scopo sono esaminati il mercato dei beni e il mercato della
moneta, prevalentemente nell’ambito di un sistema chiuso.
Sono anche presentati e discussi alcuni “fatti stilizzati” relativi al
funzionamento di una moderna economia di mercato e alle
macrovariabili più importanti.
85
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Introduzione al corso
2. Nozioni di contabilità nazionale
3. Il comportamento di alcune macrovariabili
4. Il mercato dei beni
5. Il mercato finanziario e la moneta
6. Il modello IS-LM
7. Equilibrio, modelli statici, modelli dinamici
8. Il punto di vista neoclassico e quello keynesiano
9. Cosa può fare la politica macroeconomica
L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate sul sito del
docente, dove si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle
prove scritte.
RICEVIMENTO
Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o
sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del
docente.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Blanchard O., Macroeconomia. Il Mulino, Bologna, 2004. Edizione
italiana a cura di Francesco Giavazzi. (da non confondere con la
versione in due volumi “Scoprire la Macroeconomia”).
RECAPITI DEL DOCENTE
Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a
lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare
l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo
[email protected].
Telefono 0332.215210.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Gli appunti delle lezioni, le indicazioni sull’uso dei testi, gli altri
materiali di studio consigliati sono disponibili sul sito del docente.
Il materiale coperto da copyright è accessibile soltanto dalla rete
interna dell’Ateneo.
Macroeconomia A
a.a.2005-2006
ASSISTENZA ON LINE
Il docente proporrà esercizi sugli argomenti svolti a lezione, di norma
ogni settimana. Gli esercizi svolti saranno corretti e pubblicati in
forma anonima via e-mail. Gli studenti potranno comunicare via email con il docente sui temi oggetto del corso secondo regole che
saranno definite di comune accordo.
Docente:Giancarlo Bertocco
Il corso si propone di presentare i temi di cui si occupa la
macroeconomia e di descrivere gli aspetti fondamentali delle due
principali teorie macroeconomiche: la teoria neoclassica e la teoria
keynesiana.
MODALITA’ D’ESAME:
Programma del corso:
86
1) Nozioni introduttive
a) l’oggetto dello studio della macroeconomia;
b) elementi di contabilità nazionale.
2) La macroeconomia neoclassica
a) il mercato del lavoro;
b) il mercato dei beni;
c) il mercato del credito;
d) la teoria quantitativa della moneta.
3) La critica di Keynes alla teoria neoclassica
a) l’ipotesi di salari monetari rigidi;
b) la critica alla teoria neoclassica del tasso di interesse.
4) La macroeconomia keynesiana: il modello reddito-spesa
a) il principio della domanda effettiva e il capovolgimento della
legge di Say;
b) il moltiplicatore del reddito;
c) gli effetti sul reddito di una variazione della domanda
autonoma;
d) gli effetti sul reddito di una modificazione della propensione al
consumo;
e) gli effetti della politica fiscale.
5) La macroeconomia keynesiana: il modello IS-LM
a) la teoria keynesiana della moneta e del tasso di interesse;
b) l’interdipendenza tra il mercato dei beni e il mercato della
moneta
c) l’equilibrio IS-LM
d) la politica monetaria e la politica fiscale
e) banca centrale, credito e offerta di moneta.
Testo consigliato:
D. Delli Gatti; M. Gallegati: Macroeconomia. Fatti, teorie,
politiche. Giappichelli Editore, Torino.
Le modalità d’esame sono specificate sul sito del dipartimento
Macroeconomia B
a.a.2005-2006
Anno di corso: 3°
Ciclo: 2°
Docente: Prof. Alberto Sdralevich
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso è destinato a studenti che hanno sostenuto l’esame di
Macroeconomia A, i cui contenuti sono dati per noti.
In particolare si dà per scontata la conoscenza degli schemi di
contabilità nazionale e del modello macroeconomico keynesiano
semplice relativo a sistemi chiusi.
Il programma prevede lo sviluppo dei modelli a prezzi flessibili ADAS, anche con aspettative adattive e razionali, l’introduzione della
moneta e del sistema bancario, nonché l’estensione a sistemi aperti
con cambi fissi e flessibili. In questo quadro di riferimento sono
analizzate le possibilità e gli effetti delle politiche macroeconomiche
monetaria e fiscale.
Per i soli studenti nel cui piano di studi non compare l’esame di
Macroeconomia B, il corso e l’esame valgono come Politica
Economica A.
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PROGRAMMA DEL CORSO
1. Introduzione al corso
2. Ricapitolazione: il modello keynesiano semplice e il modello neoclassico
3. Una parentesi: la nozione di equilibrio nei modelli economici
4. Ripresa del modello IS-LM
5. La politica monetaria e fiscale
6. Domanda e offerta di moneta; strumenti di politica monetaria
7. Un modello a prezzi flessibili: AD-AS
8. La politica economica con prezzi flessibili
9. Curva di Phillips
10. La critica alla curva di Phillips
11. Aspettative Adattive e Aspettative Razionali
12. Le implicazioni per la politica economica
13. Il modello di economia aperta. La bilancia dei pagamenti
14. Cambi fissi e cambi flessibili
15. Il reddito di equilibrio in economia aperta
16. Economia aperta e mercato dei capitali
17. La politica economica in sistemi ad economia aperta
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Blanchard O., Macroeconomia. Il Mulino, Bologna, 2004. Edizione
italiana a cura di Francesco Giavazzi. (da non confondere con la
versione in due volumi “Scoprire la Macroeconomia”).
Il docente proporrà sul suo sito esercizi sugli argomenti svolti a
lezione, di norma ogni settimana. Gli esercizi svolti saranno corretti e
pubblicati in forma anonima.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate sul sito del
docente, dove si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle
prove scritte.
RICEVIMENTO
Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o
sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del
docente.
RECAPITI DEL DOCENTE
Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a
lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare
l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo
[email protected].
Telefono 0332.395536.
Macroeconomia Internazionale
anno 2005/06.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Gli appunti delle lezioni, le indicazioni sull’uso dei testi, gli altri
materiali di studio consigliati sono disponibili sul sito del docente.
Il materiale coperto da copyright è accessibile soltanto dalla rete
interna dell’Ateneo.
ESERCIZI
Docente: Marcello Spanò
Presentazione del corso
Il corso si compone di una parte istituzionale e di una parte a struttura
seminariale. La parte istituzionale si propone di fornire alcuni
strumenti teorici per la comprensione di fenomeni di macroeconomia
internazionale quali i costi e i benefici della liberalizzazione dei
movimenti dei capitali (globalizzazione), la volatilità dei tassi di
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cambio, le crisi della bilancia dei pagamenti, ecc. La parte seminariale
richiede la partecipazione attiva degli studenti frequentanti che si
divideranno in piccoli gruppi e presenteranno a lezione documenti
interpretabili alla luce della teoria esposta nella prima parte del corso.
La partecipazione attiva degli studenti, che non è obbligatoria ma su
base volontaria, verte su argomenti concordati con gli interessati e
consentirà agli stessi di semplificare l’esame finale.
Programma del corso
1) Parte propedeutica (affrontata in corsi del triennio, non è
oggetto d’esame):
1. La bilancia dei pagamenti e la contabilità nazionale
CL, 1.1, 1.2, 1.3
2. Strumenti della politica monetaria in economia aperta
CL, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 (tranne 2.5.2).
3. Equilibrio esterno ed equilibrio interno: il modello IS-LM in
economia aperta
Qualsiasi manuale di base (es.: BFD, 27.4, 27.5, 27.6, 27.7,
27.8)
2) Il mercato internazionale dei capitali
1. Globalizzazione e integrazione finanziaria
CL, 3.1, 3.2, 3.3.
MP, 3.1, (1.3, 1.4 facoltativi)
2. Benefici dell’integrazione finanziaria
CL, 3.5.
MP, 3.1
3) Il mercato valutario e il tasso di cambio
1. Il mercato valutario, gli agenti, il ruolo dei flussi e degli stock
CL, 3.4
2. Tasso di cambio e parità del potere d’acquisto
CL, 4.1,4.2 (escluso 4.2.5),4.3.
3. Tasso di cambio e parità dei tassi d’interesse
CL, 5.1,5.2,5.3,5.4.
4) Attività finanziarie e determinazione del tasso di cambio
1. Il modello monetario
CL, 7.1,7.3,7.8 (escluso 7.8.1).
2. Il modello monetario a prezzi rigidi (Dornbusch)
CL, 7.5
3. Modelli di equilibrio di portafoglio
CL, 7.6,7.7.
5) Valutazione del grado di integrazione finanziaria
1. Misurazioni e valutazioni quantitative
CL, 3.6,3.8
MP, 2
2. Valutazioni storiche
MP, 2.2.
6) Integrazione finanziaria e regimi di cambio
2. La triade impossibile
MP, 6.1
CL, 8.2 (escluso 8.2.2).
3. Cambi fissi e credibilità
MP, 6.2
CL, 8.3, 8.6
4. Vantaggi e costi dei cambi flessibili
MP, 6.2
7) I rischi dell’integrazione finanziaria
1. Crisi di debito, crisi valutarie e crisi finanziarie
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MP, 5.1, 5.2 (escluso riquadro 5.1).
2. Modelli di crisi valutaria di prima generazione (anni 70 e 80)
CL, 11.1,11.2(escluso 11.2.3),
3. Modelli di crisi valutaria di seconda generazione (primi anni 90)
CL, 11.3
4. Verso una terza generazione di modelli di crisi (le crisi asiatiche di
fine anni 90).
CL, 11.4 (escluso “una semplice formalizzazione”),11.5
MP 5.3
5. Politiche di intervento e di prevenzione delle crisi
MP,5.4
Bibliografia : testi obbligatori e consigliati
TESTI PER L’ESAME:
(CL) E. COLOMBO, M. LOSSANI, Economia monetaria
internazionale, Carocci, 2004.
(MP) S. MANZOCCHI, L. PAPI, Economia dell’integrazione
finanziaria, Carocci 2002.
TESTI INTEGRATIVI (per consultazione):
(G) G. GANDOLFO, Corso di Economia Internazionale, Volume 2,
Economia Monetaria Internazionale, UTET libreria.
(KO) KRUGMAN, P. e M. OBSTFELD, Economia Internazionale,
Volume 2, 3a edizione, Hoepli, Milano 2003.
(BFD) BEGG FISHER DORNBUSCH, Principi di Economia.
Modalità dell’esame
aperte che vengono proposte. Non più di quattro risposte verranno
valutate e saranno sufficienti a prendere un punteggio massimo di 0 e
lode.
Ricevimento studenti
Lunedì dalle 10.30 alle 12.30 oppure per appuntamento.
Recapito di posta elettronica
[email protected]
Microeconomia
a.a.2005-2006
(Prof. Michele Bernasconi)
Il corso di Microeconomia ha lo scopo di fornire una conoscenza degli
strumenti di base per l’analisi economica. Gli argomenti del corso
sono:
Teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio del consumatore; le
preferenze del consumatore e la teoria dell’utilità; le funzioni di
domanda individuale; le scelte in condizioni di incertezza; le scelte
intertemporali; la domanda aggregata e le misure di elasticità;
Teoria della produzione: la tecnologia e la funzione di produzione; i
problemi di massimizzazione del profitto e di minimizzazione dei
costi; le funzioni di costo e le funzioni di offerta dell’impresa
concorrenziale; l’offerta dell’industria.
L’esame è esclusivamente scritto e consiste in una prova di due ore.
Lo studente dovrà rispondere a quattro su cinque delle domande
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Forme di mercato: monopolio e monopsonio; oligopoli, concorrenza
imperfetta e fondamenti di teoria dei giochi; mercati di concorrenza
perfetta ed equilibrio economico generale; cenni di teoria delle aste.
Variabili qualitative (dummy). Test di cambiamento strutturale.
La stima di equazioni di costo e di domanda.
Argomenti di base della teoria economia dell’informazione e della
analisi economica del diritto.
Il testo per il corso è:
Varian, H.L. "Microeconomia", 2002, V edizione, Cafoscarina,
Venezia
Uso delle stime a scopi decisionali e previsivi.
Esercitazioni su dati reali
Eventuali seminari: nessuno
Microeconomia Applicata (modalità part-time)
a.a.2005-2006
DOCENTE: Raffaello Seri
PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso introduce allo studio della
relazione
fra fenomeni economici. Al termine del corso ci si attende che lo
studente sia in grado di stimare, condurre test e prevedere con il
modello di regressione con un numero arbitrario di regressori.
Il programma del corso:
Lo studio delle relazioni economiche.
Il modello di regressione lineare. La specificazione lineare.
La bibliografia, testo obbligatorio:
Dispense disponibili online.
La bibliografia, testi consigliati:
Queste letture integrative sono di approfondimento e non sono
necessarie
per il superamento dell'esame. Sono qui riportate per futuri auspicabili
approfondimenti.
Gardini A. et Al. (2000) Econometria, vol. I, II, Franco Angeli editore
Paruolo P. (1999) Elementi di statistica, Carocci editore
Gli stimatori dei minimi quadrati e loro proprietà; aspetti previsivi.
Effetti del venir meno (in tutto o in parte) degli assunti di
specificazione. Eteroschedasticità e autocorrelazione.
Le modalità dell’esame:
Prova scritta. Possibile prova intermedia durante le lezioni per i
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frequentanti.
Indicazioni sul ricevimento:
giorno e ora da stabilire secondo la convenienza degli studenti
(seguendo le indicazioni per il Dipartimento di Economia).
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: email
[email protected]
<mailto:[email protected]>
Modelli finanziari a tempo continuo
a.a.2005-2006
Docente
Giovanni Della Lunga
Presentazione
Il corso di modelli finanziari nel tempo continuo ha lo scopo di
introdurre lo studente ai principali argomenti riguardanti lo sviluppo
di modelli di finanza computazione per la valutazione dei prodotti
derivati. Nell’ambito del corso le lezioni teoriche sono accompagnate
da esercitazioni pratiche al computer utilizzando Visual Basic per
Excel.
Programma del Corso
Programmazione in VBA per Excel
Prodotti di Volatilità
Esercizio Anticipato
Barriere
Alberi Binomiali
Alberi Trinomiali
Come Implementare un Metodo alle Differenze Finite
Prodotti Path Dependent
Metodo Monte Carlo
Generazione Scenari
Metodi di Riduzione della Varianza
Volatilità Implicita e Smile
Prodotti di Correlazione
Index Linked
Correlazione e Codipendenza
Generazione di Variabili Correlate
Bibliografia
S. Benninga “Modelli Finanziari – La finanza con Excel”
McGraw-Hill (2001)
U. Cherubini, G. Della Lunga “Matematica Finanziaria –
Applicazioni con VBA per Excel” McGraw-Hill (2001)
U. Cherubini, G. Della Lunga “Il Rischio Finanziario”
McGraw-Hill (2000)
E. Gaarder Haug “The Complete Guide to Option Pricing
Formulas” McGraw-Hill (1998)
M. Jackson, M. Staunton “Advanced Modelling in Finance
using Excel and VBA” Wiley Finance (2001)
Modalità Esame
Realizzazione di un’applicazione in VBA con discussione e
documentazione.
Ricevimento
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Giovedi Mattina 10.00-12.00 previo appuntamento.
Recapito e-mail
[email protected]
Organizzazione Aziendale A
Introduzione. La disciplina organizzativa.
La struttura organizzativa e le sue determinanti
Gli elementi della struttura. Evoluzione delle teorie organizzative
Obiettivi, strategia e organizzazione
Meccanismi di integrazione: collegamenti verticali e orizzontali.
Le principali strutture organizzative.
Ambiente e organizzazione.
Organizzazione, strategia e ambiente istituzionale
Relazioni tra organizzazioni
Tecnologia e organizzazione
AA 2005 – 2006, 2° ciclo
Docente: Prof. Alfredo Biffi
Cultore della materia: Dott. Roberto Fonso
Presentazione del corso
Il corso ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza delle variabili
organizzative fondamentali ai fini della comprensione dei meccanismi
di funzionamento dell'impresa.
Esso pone le fondamenta della teoria organizzativa collegandola alla
strategia aziendale e alla sociologia. Viene discusso quanto
l’organizzazione contribuisca a conseguire risultati aziendali in
termini di efficienza, efficacia ed equità tenendo conto del contesto
economico ed istituzionale, dell’ambiente competitivo e
dell’evoluzione tecnologica. Lo studente comprende che ogni
soluzione organizzativa ha vantaggi e svantaggi e che le concrete
scelte organizzative adottate devono essere adeguate rispetto ai fini e
al contesto economico/istituzionale in cui l’azienda è radicata.
Programma del corso
Materiale didattico
Testi obbligatori
Frequentanti: Lezioni e casi distribuiti dal docente
Non frequentanti: Organizzazione Aziendale di Richard L. Daft
edizione Apogeo 2004 cap. 1–7 compreso
Modalità d’esame
L’esame si svolge in forma orale. I frequentanti possono portare il
relativo programma fino agli appelli di giugno/luglio compresi.
Indicazioni sul ricevimento
L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente.
Il docente può essere contattato via email all’indirizzo
[email protected]
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Organizzazione Aziendale B: Sistemi Informativi
AA 2005 – 2006, 4° ciclo
Docente responsabile: Prof. Alfredo Biffi
Cultore della materia: Dott. Roberto Fonso
Presentazione del corso
Il corso ha l’obiettivo fondamentale di presentare modelli, metodi e
tecniche di pianificazione, analisi e progettazione del Sistema
Informativo Aziendale in una prospettiva manageriale e nei suoi
impatti di carattere organizzativo. In questo senso il corso, anche
tramite casi ed esemplificazioni tratte dalla realtà aziendale, vuole
sviluppare le capacità di analisi, di progettazione e di valutazione dei
S.I. e completare la preparazione di chi si deve occupare della
gestione d’impresa (pubblica o privata). Particolare attenzione verrà
inoltre dedicata ai S.I. di supporto al management d’azienda (i c.d.,
Sistemi Informativi Direzionali) essendo quest’area di competenza
particolarmente coerente con il piano di studi di Economia, in
particolare con i corsi relativi alla gestione d’impresa (marketing,
finanza, controllo di gestione, ragioneria e amministrazione, e così
via).
Il corso affronta i seguenti argomenti: descrizione del sistema
informativo aziendale e delle sue componenti; i sistemi informativi
operativi ed i sistemi direzionali; il ruolo strategico e il ruolo
organizzativo dell'ICT; l’organizzazione dei sistemi informativi in
azienda. Infine viene proposta una discussione critica delle
Tecnologie Informatiche più recenti che si stanno diffondendo nelle
imprese italiane (ERP, CRM, Web, ecc.), con particolare riferimento
alle piccole e medie imprese (PMI). La didattica si avvarrà di un forte
impiego di casi, applicazioni ed esempi aziendali.
Programma del corso
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il sistema informativo: definizioni e modelli di analisi.
Il processo di produzione delle informazioni e della conoscenza in
azienda.
La funzione S.I. in azienda.
Le scelte di “make or buy” nei prodotti e servizi informatici.
I sistemi informativi di tipo ERP
I sistemi informativi per la gestione delle relazioni col mercato
(sistemi di CRM, Customer Relationship Management).
I sistemi informativi basati su Internet (Portali aziendali e
pubblici, commercio elettronico, eProcurement, ...).
Il ciclo di vita e la pianificazione dei S.I.
I Sistemi Informativi Direzionali (SID): modelli di analisi e di
progettazione e il ruolo dei sistemi di Datawarehouse e di
Business Intelligence.
L’evoluzione dell’impiego delle tecnologie informatiche e della
comunicazione in logica strategica ed organizzativa
Materiale didattico:
Testi obbligatori
per frequentanti:
P.F. Camussone, Il sistema informativo aziendale; ETAS, 1998 –
capp. 1-18, esclusi capp. 5,6, 7, 11 e 15
Materiale integrativo e Casi aziendali a cura del docente.
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per non frequentanti:
• P.Pasini, I sistemi informativi direzionali, Egea, 2004.
• P.F. Camussone, Il sistema informativo aziendale; ETAS, 1998
cap. 1-18 completi
Modalità di esame: l’esame si svolgerà in forma orale. I frequentanti
possono portare il relativo programma fino alla sessione d’esame di
settembre compresa.
L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente..
Il docente può essere contattato via email all’indirizzo
[email protected]
Organizzazione del lavoro
A.A. 2005 – 2006, 3° ciclo
Docente responsabile dell’insegnamento: Prof. Alfredo Biffi
Cultore della materia: Dott. Roberto Fonso
Presentazione del corso
La disciplina dell’Organizzazione del Lavoro tratta i temi della
progettazione delle unità organizzative a livello di microstruttura
(ruoli, compiti e mansioni, ecc.), dei sistemi di gestione delle risorse
umane (competenze, conoscenze, abilità) e delle persone (motivazione
e sviluppo), delle dinamiche di comportamento organizzativo a livello
individuale e di gruppo (decisioni, conflitti, leadership, diversità),
della divisione del lavoro a livello intraorganizzativo (processi e
progetti), interorganizzativo (reti e accordi) e internazionale
(globalizzazione e cultura).
Dal punto di vista dinamico ed integrato i temi sono affrontati in
logica di innovazione e cambiamento: il potere viene affrontato come
vincolo e come possibilità d’azione, in un processo in cui le pratiche
manageriali (Total quality Management, Business Process
Reengineering, Knowledge Management, Project Management,
Human Resources Management, Invisible Asset Management e così
via) evidenziano la forte interdipendenza tra piano operativo, piano
simbolico e piano politico.
Programma del corso
Il corso si fonda su un tema di rilevanza d’attualità e scientifica. Lo
specifico programma annuale viene comunicato nel trimestre
precedente al corso ed è richiesta l’iscrizione al medesimo almeno una
settimana prima del suo inizio.
Il tema dell’anno in corso è il seguente: organizzazione del lavoro
secondo la logica dei processi e dei progetti nelle imprese di differenti
settori industriali. Nella scelta dei settori di approfondimento saranno
privilegiati quelli che o per core business o per specificità di processi
operativi e progetti hanno l’esigenza di valorizzare ed organizzare le
capacità di innovazione per potere esistere ed operare: ne
costituiscono esempi le industrie creative (cinema, design, architettura
ecc.), le industrie manifatturiere (processi di ricerca e sviluppo) o di
servizi ad alto valore aggiunto (ICT, consulenza direzionale, ecc.).
Modalità didattiche e d’esame
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Il corso è strutturato in forma seminariale e presenta modalità
didattiche interattive con il fine di preparare gli allievi, riflettendo su
come progettare un sistema organizzativo focalizzato sull’ottenimento
di risultati di innovazione, ad impostare un lavoro di sintesi e
valutazione della letteratura esistente su di un tema, scrivere un
documento sintetico, completo e rilevante per il lettore, presentare il
proprio punto di vista davanti ad un pubblico competente.
L’intento di questa modalità didattica e di partecipazione al corso è
quello di creare un contesto sperimentale in cui sviluppare capacità
che saranno richieste nella vita universitaria (ad esempio tesi di
laurea, relazioni di stage ecc.) e professionale (gestione di progetti,
presentazioni formali e così via).
La struttura del corso prevede tre momenti specifici:
• Una fase dedicata alla presentazione dei temi da parte del docente
e di testimonial selezionati tra uomini di azienda e professionisti;
• un momento di supporto metodologico al lavoro di
predisposizione dei risultati di ricerca da parte dei singoli e/o dei
gruppi;
• una fase di presentazione e discussione dei lavori da parte degli
allievi.
Il carico di lavoro di ciascun momento (numero di moduli da 2 ore)
sarà definito con l’aula in funzione del numero di partecipanti e della
numerosità e tipologia dei progetti di approfondimento scelti.
Sono previste anche lezioni in laboratorio informatico per
l’apprendimento all’utilizzo di strumenti di progettazione
organizzativa.
L’esame si svolgerà in forma orale.
Materiale didattico: testi obbligatori
Per tutti gli studenti è elemento propedeutico al corso la conoscenza
del libro del corso di “Organizzazione aziendale”: R.L. Daft “
Organizzazione aziendale”, ed. Apogeo 2001 (Cap. 1 – 7 e 13) o
2004 (cap. 1 – 8)
Studenti frequentanti
All’inizio del corso saranno presentati e assegnati gli specifici temi di
lavoro ai singoli o gruppi di studenti. A seconda del numero di
studenti e dei temi selezionati ciascun allievo sarà coinvolto su uno o
due argomenti. Il docente metterà a disposizione, per ogni tema, una
prima lista di titoli di riferimento con i quali cominciare il lavoro di
ricerca.
Gli studenti responsabili dell’argomento dovranno:
- leggere la letteratura proposta dal docente
- ampliare la ricerca ad altri contributi e scrivere una breve
relazione (10-20 pagine in funzione delle dimensioni del gruppo e
del numero di temi affidati)
- distribuire al docente e agli altri allievi il materiale almeno 3
giorni lavorativi prima del giorno della presentazione
- presentare formalmente il contributo discutendolo con docente ed
aula.
La valutazione d’esame avverrà sulla base dei seguenti criteri:
- contributo al lavoro d’aula (parte introduttiva e presentazioni degli
altri allievi: 30%)
- qualità dell’elaborato consegnato (50%)
- qualità della presentazione e capacità di suscitare interesse e
dibattito in aula (20%)
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Studenti non frequentanti
L’esame sarà in forma orale sui seguenti testi (a scelta fra il blocco A
a il blocco B):
A:
• R.L. Daft, Organizzazione Aziendale, ed. Apogeo 2004, cap.10 –
13
• G. Costa, Economia e direzione delle risorse umane, Utet 2003
B:
• R.L. Daft, Organizzazione Aziendale, ed. Apogeo 2004, cap.10 –
13
• A. Biffi, Process management e reengineering, ed. Egea, 1999
• Baglieri – Biffi – Coffetti – Ondoli – Pecchiari – Pilati – Poli –
Sampietro, Organizzare e gestire progetti, ed. Etas 2004
Indicazioni sul ricevimento
L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente..
Il docente può essere contattato via email all’indirizzo
[email protected]
Politica Economica
a.a.2005-2006
Anno di corso: 3°
Ciclo: 1°
Docente: Prof. Alberto Sdralevich
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso è destinato agli studenti nel cui piano di studi sono presenti
sia il Corso di Macroeconomia A che quello di Macroeconomia B: è
fortemente consigliato il previo superamento di entrambi gli esami.
Si dà per scontata la conoscenza degli schemi di contabilità nazionale
e dei modelli macroeconomici neoclassici e keynesiano, dei modelli a
prezzi flessibili AD-AS, delle teorie delle aspettative, dei modelli
aperti con cambi fissi e flessibili.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Introduzione al corso
2. Tipologia delle politiche economiche; la Teoria della Politica economica;
obiettivi, neutralità dei modelli
3. Qualche cenno alla storia degli interventi pubblici
4. Tempo, incertezza, aspettative. Strumenti, obiettivi, gerarchia delle autorità
5. Benessere, funzioni di preferenza, disinteresse del decisore
6. Le decisioni di comitato e la politica economica in democrazia
7. La BCE: organizzazione, obiettivi
8. La BCE: strumenti e strategia
9. Il Patto di stabilità
10. I problemi dell’economia italiana: crescita e occupazione
11. La crescita della produttività
12. I conti con l’estero
13. L’inflazione: inflazione strutturale e importata
14. Shock esterni: effetti sui prezzi e sul reddito
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15. Efficacia delle politiche e meccanismi di aggiustamento in
regime di cambi fissi
Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a
lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare
l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo
[email protected].
Telefono 0332.395536.
16. La politica economica nell’Unione Europea: vincoli e possibilità
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Dispense del docente sugli argomenti di cui ai punti 2-9.
Appunti pubblicati in tempo reale sugli argomenti svolti a lezione
Documenti ufficiali (Bollettino BCE, Relazione Banca d’Italia)
Principi di Programmazione Informatica A
a.a.2005-2006
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
I testi consigliati sono di norma disponibili sul sito del docente. Il
materiale coperto da copyright è accessibile soltanto dalla rete interna
dell’Ateneo.
DOCENTE: Mauro Bello
ESERCIZI
Sul sito del docente potranno essere proposti esercizi sugli argomenti
svolti a lezione. Gli esercizi svolti saranno corretti e resi pubblici in
forma anonima.
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso ha l’obiettivo di approfondire i concetti di base della
programmazione, per consentire agli studenti di acquisire la
capacità
di affrontare l’analisi di problemi, in particolare di natura
finanziaria,
e di risolverli progettando e sviluppando programmi codificati con
un
linguaggio ad alto livello.
Oltre allo studio delle caratteristiche principali dei linguaggi di
programmazione imperativi, durante il corso verranno anche
introdotti i concetti fondamentali della programmazione a oggetti.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate sul sito del
docente, sul quale si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle
prove scritte.
RICEVIMENTO
Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o
sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del
docente.
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
NUMERO
DI
COLLABORATORI: Luca Bristot, Rita Bissola
PROGRAMMA DEL CORSO
· Richiamo delle principali funzioni di MS Excel
· Concetti fondamentali sulla programmazione
· I linguaggi di programmazione
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· Realizzazione di macro
· Progettazione top-down e bottom-up
· Diagrammi a blocchi e pseudo-codifica
· Variabili, costanti, tipi di dati
· Operatori aritmetici e logici
· Algoritmi e strutture dati
· Elementi base di programmazione strutturata
· Istruzioni di assegnazione, di controllo, iterative
· Il debug
· Concetti di programmazione a oggetti
· Interfacce utente e menu
· La documentazione dei programmi
· Esempi di sviluppo di applicazioni.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Durante lo svolgimento del corso, dopo l’orario di lezione. Negli altri
periodi su appuntamento tramite comunicazione con il docente via
email.
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA
[email protected]
Ragioneria B
a..a. 2005/2006
DOCENTE: Prof. Patrizia Gazzola
EVENTUALI SEMINARI
COLLABORATORI: Dott. ssa .Querci
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Cherubini U., Della Lunga G., Matematica finanziaria - Applicazioni
con Visual Basic per Excel, McGraw-Hill, Milano, 2002.
PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di analizzare,
in dettaglio, la disciplina civilistica che regola la redazione del
bilancio di esercizio destinato a pubblicazione. L’esame della
normativa è integrato dai dovuti riferimenti ai precetti della teoria
economico-aziendale e dalla consultazione dei principi contabili
nazionali.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Case Bradley J., Millspaugh A.C., VisualBasic.NET Guida alla
programmazione, McGraw-Hill, Milano, 2003.
Gottfried B. S., Visual Basic, McGraw-Hill, Milano, 2001.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame consiste in una prova pratica di laboratorio, con l’obiettivo
di verificare sia la capacità di analisi del problema assegnato e di
disegno logico della soluzione, sia l’abilità nell’implementazione
delle specifiche del programma.
PROGRAMMA DEL CORSO
La clausola generale (art. 2423 c.c.);
I principi generali di determinazione del reddito e del capitale di
bilancio (art. 2423bis c.c.):
Il principio di continuità dell’attività aziendale
Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma
Il principio di prudenza
Il principio di realizzazione
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Il principio di competenza economica
Il principio di valutazione separata degli elementi eterogenei compresi
nelle singole voci
l principio di costanza nell’utilizzo dei criteri di valutazione;
I principi generali di esposizione del reddito e del capitale di bilancio;
I modelli quantitativi del bilancio di esercizio: conto economico e
stato patrimoniale;
Forma, struttura e contenuto dello stato patrimoniale ex art 2424 c.c.;
Forma, struttura e contenuto del conto economico ex art. 2425 c.c.;
I criteri di valutazione (art. 2426 c.c.);
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Titoli e partecipazioni
Rimanenze di magazzino
Lavori in corso su ordinazione di durata pluriennale
Crediti
Debiti;
La funzione prevalentemente informativo-descrittiva della nota
integrativa (art. 2427 c.c.);
La funzione prevalentemente esplicativa della relazione sulla gestione
(art. 2428 c.c.);
MATERIALE DIDATTICO
Indicazioni bibliografiche aggiornate saranno fornite dal docente
all’inizio del corso
MODALITÀ D’ESAME
L’esame è articolato in una prova scritta obbligatoria per tutti e in una
prova orale facoltativa.
La prova scritta e la prova orale vertono su tutto il programma.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
martedì alle ore 11.00. Eventuali modifiche all’orario di ricevimento
saranno tempestivamente comunicate tramite avviso esposto in
Facoltà e pubblicato sul sito alla pagina web del docente.
Indirizzo mail: [email protected]
Tel. 0332/395529
Ragioneria Avanzata (A)
3° anno – 1° ciclo
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Anna Arcari
COLLABORATORI: dott. Andrea Lissoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso di Ragioneria Avanzata (A) è proposto agli studenti con la
finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione
contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di
misurazione economica introdotti con il corso base di Ragioneria.
L'obiettivo didattico prioritario è favorire, attraverso lezioni di
inquadramento teorico
e discussioni di casi aziendali,
l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e
di funzionamento dei sistemi di contabilità analitica nelle imprese
manifatturiere e di servizi (Cost Accounting System). In esso si
affrontano le problematiche connesse alle diverse modalità di calcolo
dei costi di prodotto/servizio in via analitica. In particolare vengono
100
poste in evidenza le peculiarità connesse al calcolo del costo di
prodotto/servizio per tener conto:
- delle differenti tipologie di processi produttivi (a lotti, a flusso
continuo, su commessa/progetto),
- degli oggetti di misurazione economica differenti dai prodotti
o dai servizi (reparti, fasi di processo o unità organizzative),
- della diversa natura dei valori di funzionamento (valori
consuntivi, normalizzati, standard).
PROGRAMMA DEL CORSO:
PARTE A -I sistemi di misurazione dei costi
A. 1. I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a
consuntivo:
- i metodi contabili ed extra-contabili per il calcolo dei costi di
produzione
- il calcolo dei costi di produzione col sistema del reddito vs.
sistema patrimoniale
- i criteri di classificazione e le tipologie di costi (diretti e
indiretti; variabili e fissi, speciali e comuni)
- le diverse metodologie di calcolo dei costi di produzione
(direct e full costing)
- il calcolo dei costi nelle diverse tipologie di processi
produttivi: per commessa, per lotti e a flusso continuo, tra cui
le produzioni congiunte
- i metodi tradizionali di imputazione dei costi indiretti per il
calcolo del costo pieno
A.2. I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a
preventivo:
- il sistema dei costi normalizzati
- il sistema dei costi standard
-
la determinazione del costo standard di reparto e di prodotto
l'analisi degli scostamenti per via contabile ed extra-contabile
ATTIVITA’ OPZIONALI:
In subordine alla disponibilità di aziende operanti sul territorio
saranno organizzate visite presso le loro sedi o invitati testimoni
aziendali per analizzare esperienze concrete di sistemi funzionanti di
contabilità dei costi in differenti contesi produttivi.
MATERIALE DIDATTICO:
I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti:
a. J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" EGEA ed. 2000 (cap. 1-9)
b. Dispensa di casi ed esercitazione predisposta a cura del docente –
ed. EGEA 2003
MODALITA' D'ESAME
L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e
domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale
didattico specificato al punto precedente.
Non è possibile sostenere nessun orale integrativo.
ORARIO DI RICEVIMENTO
Visibile sul sito
RECAPITI
[email protected]
Ufficio dipartimento economia – Via Monte Grappa– Varese
15314
101
Revisione Contabile
a.a.2005-2006
Laurea Specialistica in Economia e Commercio
II anno - I trimestre
Docente: Prof.ssa Giovanna Gavana
Collaboratori: Dott. Ivan Spertini e Dott. Paolo Rota
MODULO A - L’armonizzazione contabile nell’Unione Europea
(G. Gavana)
La nuova strategia dell’UE nei confronti del processo di
armonizzazione contabile internazionale
La strategia elaborata per le imprese europee “global player”: il
Regolamento 1606/2002
La strategia seguita per le “altre” imprese: la modernizzazione delle
direttive contabili
La scelta di adottare i Principi contabili Internazionali
I postulati di bilancio negli IAS/IFRS
Le principali differenze tra IAS/IFRS e principi contabili nazionali
La Legge Comunitaria 2003 (art. 25): l’adozione degli IAS/IFRS in
Italia
Il D. Lgs. 38/2005 di esercizio delle opzioni previste dall’art. 5 del
Regolamenti 2002/1606/Ce
Il D. Lgs 394/2003 di attuazione della direttiva 65/2001/Ce
I principi contabili di riferimento per le imprese non obbligate ad
adottare gli IAS/IFRS
MODULO B – Il sistema dei controlli istituzionali
(G. Gavana)
La revisione contabile: l’evoluzione del quadro normativo
Il sistema dei controlli istituzionali delineato dal TUF per gli emittenti
quotati
Il sistema dei controlli istituzionali delineato dalla riforma del diritto
societario per le società che non fanno ricorso al mercato del capitale
di rischio
MODULO C – La revisione contabile
(Dott. Ivan Spertini e Dott. Paolo Rota – KPMG Varese)
I principi di revisione
Le fasi della revisione contabile
Il sistema di controllo interno
Il rischio di revisione
Le procedure di validità
Le procedure di revisione applicate a:
- Disponibilità liquide
- Immobilizzazioni immateriali e materiali
- Debiti verso fornitori
- Personale
- Crediti verso clienti
Considerazioni su frodi, errori e fatti illegali
Continuità aziendale (PR 570)
Materiale didattico:
- Lucidi del docente (on-line sulla pagina web del docente)
- Per approfondimenti: G. Bruni (a cura di), Revisione aziendale
e di bilancio, ISEDI, 2004
Modalità d’esame:
L’esame consiste in una prova orale
Ricevimento studenti:
102
mercoledì ore 11.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali
modifiche all’orario di ricevimento consultando la pagina web del
docente)
indirizzo e-mail: [email protected]
PROGRAMMA DEL CORSO:
PARTE B: Il ruolo delle informazioni economiche nei processi di
gestione delle imprese (Managerial Control System). Più
analiticamente:
Ragioneria Avanzata (B)
3° anno – 2° ciclo
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Anna Arcari
COLLABORATORI: dott. Andrea Lissoni
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Il corso di Ragioneria Avanzata (B) è proposto agli studenti con la
finalità di
approfondire e ampliare le conoscenze della
strumentazione contabile ed extra-contabile aziendale inerente i
processi di misurazione economica introdotti con il corso di
Ragioneria Avanzata (A).
L'obiettivo didattico prioritario del corso è favorire, attraverso lezioni
di inquadramento teorico
e discussioni di casi aziendali,
l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e
di funzionamento dei sistemi di programmazione e controllo
economico-finanziario della gestione (Managerial Control System).
In esso si approfondiscono in modo particolare gli aspetti connessi
all’uso delle informazioni elaborate attraverso i sistemi di contabilità
analitica a fini decisionali, di gestione e di programmazione e
controllo economico-finanziario aziendale.
B.1. L'uso delle informazioni economiche a fini decisionali.
- la Break Even Analysis
- il calcolo economico nelle decisioni operative
- il calcolo economico nei contesti decisionali caratterizzati da
condizioni di incertezza e di rischio
B.2. Gli strumenti per la gestione dei costi
- I nuovi orientamenti nel sistema di calcolo dei costi di
prodotto: l' Activity Based Costing
- La gestione manageriale dei costi: l’Activity Budget
Management
B.3. Gli strumenti per la programmazione e il controllo della
gestione:
- il budget e la programmazione della gestione
- il processo razionale di costruzione del Budget
- l'articolazione della struttura strategica in aree di risultato
- l'articolazione della struttura organizzativa per centri di
responsabilità economica
- la dimensione organizzativa del budget
- le problematiche specifiche di Transfer Pricing
i criteri di progettazione del Reporting economico - finanziario
103
ATTIVITA’ OPZIONALI:
In subordine alla disponibilità di aziende operanti sul territorio
saranno organizzate visite presso le loro sedi o invitati testimoni
aziendali per analizzare esperienze concrete di sistemi funzionanti di
contabilità dei costi in differenti contesi produttivi.
MATERIALE DIDATTICO:
I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti:
a. J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" EGEA ed. 2000 (cap. 10-15)
b. Casi ed esercitazione predisposta a cura del docente e resi
disponibili on line.
MODALITA' D'ESAME
L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e
domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale
didattico specificato al punto precedente.
Non è possibile sostenere nessun orale integrativo.
ORARIO DI RICEVIMENTO.
Visibile sul sito
RECAPITI
[email protected]
Ufficio dipartimento economia – Via Monte Grappa– Varese
Ricerca Operativa
(I ciclo, III anno laurea triennale)
a.a.2005-2006
Docente: Enrico Miglierina
Il corso si propone di fornire un’introduzione alla programmazione
matematica sia da un punto di vista teorico sia da un punto di vista dei
metodi di risoluzione utilizzati per affrontare i più comuni problemi di
ottimizzazione che si incontrano nelle applicazioni economiche e
finanziarie.
Schema del programma del corso:
Programmazione lineare:
• Introduzione
• Forma standard di un problema di programmazione
lineare
• Struttura e proprietà delle soluzioni
• Dualità
• Metodi di risoluzione (metodo del simplesso, cenno ad
altri metodi).
• Programmazione lineare intera
• Applicazioni
Programmazione nonlineare:
• Prerequisiti matematici
• Problemi di ottimizzazione libera
• Problemi con vincoli di uguaglianza
• Problemi con vincoli di disuguaglianza
• Metodi risoluzione
104
•
Applicazioni
Bibliografia :
P.Serafini, Ottimizzazione, Zanichelli 2000;
V. Comincioli, Analisi numerica, Mc Graw Hill 1990; Altri testi
saranno indicate durante le lezioni.
• Ricevimento: ogni lunedì dalle 11 alle 13, oppure su
appuntamento scrivendo a
[email protected]
Scienza delle Finanze A
(terzo anno di corso, primo ciclo)
a.a.2005-2006
fallimento del mercato: il monopolio, le esternalità e le asimmetrie
informative.
Servizi di pubblica utilità e politiche per la concorrenza: produzione
pubblica, regolamentazione ed efficienza; due concetti fondamentali:
monopolio naturale e mercati contendibili; le imprese pubbliche e le
tariffe; le politiche per la concorrenza.
Teoria dell’imposta: le entrate pubbliche; classificazione delle entrate;
gli elementi costitutivi dell’imposta; struttura delle aliquote e
progressività delle imposte; imposte dirette e indirette, personali e
reali; criteri di ripartizione del carico tributario; gli effetti distrorsivi
delle imposte; l’incidenza delle imposte in equilibrio parziale.
Il decentramento fiscale: la teoria economica del decentramento; i
trasferimenti intergovernativi: motivazioni, effetti economici e
modelli di perequazione; il finanziamento degli enti decentrati in
Italia.
Cenni sulla spesa per il welfare.
Docente: Anna Marenzi
Lo scopo del corso è quello di fornire gli strumenti di teoria
economica necessari per comprendere il ruolo economico dello Stato
nelle moderne economie di mercato. Le lezioni pongono particolare
enfasi sui concetti e sulle problematiche che appaiono più rilevanti per
comprendere la realtà economica italiana.
Programma:
La funzione di stabilizzazione e sviluppo: un quadro della finanza
pubblica italiana; la politica fiscale nell’Europa economica e
monetaria; cenni sulla teoria della sostenibilità del debito pubblico.
Teorie generali della finanza pubblica, beni pubblici e fallimento del
mercato: economia privata ed economia pubblica; economia con beni
pubblici; cenni sui meccanismi di decisione politica; altre cause di
Testi obbligatori:
Bosi P., Corso di Scienza delle Finanze, Il Mulino, Bologna, terza
edizione (2003).
Pearce D.W. e Turner R.K., Economia delle risorse naturali e
dell’ambiente, Il Mulino, Bologna, 1991 (capitoli : 4 - 5 -6).
Testi consigliati:
Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni,
Gli studenti della Laurea Specialistica sono pregati di contattare il
docente.
L’esame si svolge in forma scritta; su richiesta del docente è prevista
un’eventuale integrazione orale.
105
Durante il periodo di lezione il ricevimento si svolgerà il lunedì dalle
15,30 alle ore 16,30.
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Scienza delle Finanze B
(Laurea Specialistica, secondo anno,secondo ciclo)
a.a.2005-2006
Docente: Anna Marenzi
L’obiettivo del corso è quello di fornire un contributo alla
comprensione del ruolo economico svolto dalle imposte, con una
particolare attenzione al contesto istituzionale italiano. Il corso è
organizzato in due moduli: Imposte e imprese; Imposte e
redistribuzione.
La tassazione delle attività d’impresa rappresenta uno degli strumenti
impositivi più importanti nei sistemi tributari moderni. La sua
importanza non risiede tanto nella capacità di raccogliere una quantità
considerevole di risorse quanto nel fatto che essa è in grado di
condizionare le scelte delle imprese. Pertanto, questo strumento è
oggetto di particolare interesse da parte degli studiosi, i quali mirano
ad individuare forme compatibili con gli obiettivi ed i principi su cui si
fondano gli Stati moderni. Il primo modulo analizza le interferenze del
sistema fiscale nel processo decisionale delle imprese con particolare
riferimento alle scelte di distribuzione degli utili, di investimento e di
finanziamento. Il quadro analitico entro il quale sarà sviluppata
l’analisi rappresenta uno strumento adeguato per interpretare le
riforme della tassazione dei redditi d’impresa introdotte nel nostro
paese a partire dalla fine degli anni ’90.
Nelle società moderne lo Stato ha il potere di modificare la
distribuzione del reddito operata dal mercato e lo esercita in misura
molto intensa utilizzando una molteplicità di strumenti. Il secondo
modulo è orientato allo studio delle imposte come strumento
redistributivo del bilancio pubblico. Dopo una presentazione dei
principali indicatori statistici comunemente utilizzati, l’attenzione sarà
concentrata sull’effettivo ruolo redistributivo svolto dall’imposta
personale sul reddito del nostro
Programma:
Introduzione: un quadro di sintesi delle imposte in Italia; i tributi
nell’economia italiana: imposte erariali sul reddito, imposte
indirette erariali, imposte regionali e locali;. la pressione fiscale in
Italia e confronto con i paesi europei
IMPOSTE ED IMPRESE: EQUITÀ ED EFFICIENZA DELLA TASSAZIONE DELLE
IMPRESE: UNO SGUARDO ALLA TEORIA; EQUITÀ DI UN’ IMPOSTA SUI
PROFITTI DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI : IL PROBLEMA DELLA DOPPIA
TASSAZIONE DEGLI UTILI;EFFICIENZA DI UN’ IMPOSTA SUI PROFITTI: LE
SCELTE DI INVESTIMENTO E DI FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE.
La tassazione dei redditi d’impresa in Italia; la tassazione delle società
di capitali; l’imposta regionale sulle attività produttive.
Equità ed efficienza della tassazione delle imprese: le soluzioni
adottate nel contesto italiano; gli incentivi fiscali alla
capitalizzazione delle imprese: la Dual Income Tax; gli incentivi
fiscali agli investimenti: la legge Tremonti, la legge Visco, la legge
Tremonti-bis; la normativa a contrasto del fenomeno della Thin
Capitalization.
La tassazione del risparmio: i redditi di capitale e i redditi diversi:
omogeneità del prelievo; il coordinamento della tassazione dei
redditi finanziari in presenza di liberalizzazione finanziaria.
Imposte e redistribuzione: la riforma dell’imposta personale sul
reddito; l’imposta sul reddito IRE a regime; aspetti di equità verticale
106
ed orizzontale; gli effetti redistributivi: le misure di disuguaglianza e
di benessere.
Testi obbligatori:
Bosi P. e M.C. Guerra , I tributi nell’economia italiana, Il Mulino,
Bologna, sesta edizione (2005).
Panteghini P.M., La tassazione delle società, Il Mulino, Bologna,
2005.
Testi consigliati:
Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni.
L’esame si svolge in forma di colloquio orale.
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Seconda Lingua
a.a.2005-2006
DOCENTE: Maria Teresa Fabbro
lingua possono essere acquisiti sulla base di certificazioni (attestanti il
livello di competenza raggiunto rispetto al Framework europeo di
riferimento) rilasciate da strutture didattiche universitarie, interne o
esterne all’Ateneo, specificamente competenti per la conoscenza delle
lingue, previa eventuale verifica della preparazione da parte di
un’apposita Commissione. Sono altresì valide le certificazioni
rilasciate da organismi culturali ufficialmente riconosciuti (vedasi
elenco allegato, che sarà annualmente aggiornato).
Obiettivo dell’insegnamento è fornire agli studenti competenze
linguistiche adeguate ad un utilizzo appropriato e spontaneo della
lingua prescelta. Il livello di uscita del percorso di apprendimento
corrisponde al livello B2 (Independent User – livello intermedio
superiore) della classificazione del Consiglio d’Europa, riportata nel
precedente paragrafo Quadro Europeo di Riferimento.
Tuttavia, in considerazione della diversità di livelli di competenza
linguistica degli studenti all’atto della loro iscrizione all’Università, è
prevista un’alternativa di uscita dal percorso di apprendimento al
raggiungimento del livello B1 (livello intermedio) di competenza
linguistica.
A tal fine, nella sala multimediale di autoapprendimento agli studenti
saranno indicati specificamente i percorsi finalizzati al
raggiungimento, rispettivamente, dei livelli B1 o B2.
La seconda lingua può essere scelta tra le seguenti: francese, spagnolo
e tedesco.
Test di valutazione all’ingresso
I crediti formativi (5 crediti) attribuiti alla seconda lingua possono
essere acquisiti solo con il superamento dei relativi esami di profitto. I
crediti formativi attribuiti per la competenza nell’uso della seconda
Al fine di valutare la competenza linguistica degli studenti, è previsto
che questi sostengano un test di valutazione all’ingresso.
In linea generale, questi test sono organizzati agli inizi del mese di
febbraio e nella seconda metà del mese di settembre.
107
Per essere ammessi, gli studenti dovranno preliminarmente iscriversi
presso la Sala Multimediale Linguistica presentando il proprio
tesserino universitario e lo statino aggiornato rilasciato dalla
Segreteria Studenti.
Il test viene svolto al computer presso la Sala Multimediale
Linguistica.
All’atto di iscrizione al test d’ingresso ciascun studente dovrà
dichiarare a quale livello di uscita intende terminare il proprio
percorso di apprendimento.
Qualora risultasse in possesso di un certificato della Scuola Superiore
attestante le sue competenze linguistiche secondo il Quadro Europeo
di riferimento, allo studente potrà essere convalidato il livello
raggiunto, fatta salva la facoltà del docente di richiedere una prova di
verifica.
Struttura e organizzazione dei corsi
I corsi sono costituiti da percorsi guidati attraverso un programma di
autoapprendimento, che consente la definizione di percorsi didattici
personalizzati per ogni studente in base alle conoscenze di ciascuno,
la verifica della pronuncia e dell’attività svolta da ogni studente.
E’ ugualmente previsto un precorso preparatorio finalizzato
all’acquisizione di competenze linguistiche adeguate ad un proficuo
inserimento nei corsi finalizzati al raggiungimento del livello di
competenza linguistica B1 o B2. Al termine del precorso, lo studente
sostiene una prova di valutazione delle competenze linguistiche
acquisite al fine di verificare se debba seguire un ulteriore precorso
particolarmente focalizzato sulle carenze messe in evidenza dalla
prova di valutazione oppure possa accedere al corso successivo
finalizzato al raggiungimento del livello prescelto.
Accertamento delle competenze linguistiche
L’accertamento delle competenze linguistiche ha luogo attraverso un
esame effettuato mediante computer consistente in prove di verifica
della comprensione scritta e orale, commisurate al livello di
competenza prescelto (B1 o B2). L’esame prevede una valutazione
finale di idoneità.
La prova di idoneità può essere sostenuta soltanto dopo aver superato
tutti gli esami del secondo anno del corso di laurea.
Il livello di competenza raggiunto (B1 - livello intermedio o B2 - uso
indipendente della lingua- livello intermedio superiore) potrà essere
certificato qualora lo studente intenda seguire corsi presso Università
europee, che abbiano adottato il Framework europeo di riferimento.
Analogamente, lo studente che abbia sostenuto un esame di inglese
presso un’Università in Europa ottenendo dei crediti e la
certificazione del livello di competenza raggiunto sulla scala del
Framework europeo di riferimento, se corrispondente al livello B1 o
B2, potrà richiedere al docente la convalida dell’esame, fatta salva la
facoltà del docente di richiedere una prova di verifica. Qualora il
livello di competenza linguistica raggiunto sia inferiore o non venga
certificato, lo studente dovrà sostenere la prova di verifica delle sue
competenze linguistiche secondo le modalità previste.
Gli studenti già in possesso di una certificazione fra quelle qui di
seguito indicate o che la conseguano durante il triennio del corso di
laurea possono richiederne la registrazione in sostituzione dell’esame
di idoneità previsto.
Certificazioni internazionali di lingua inglese
corrispondenti all’esame di idoneità dei livelli B1 e B2
riconosciute
108
Esami di francese
DELF 2° – Diplôme Elémentaire de Langue Française (equivalente al
livello B2)
DELF 1° – Diplôme Elémentaire de Langue Française (equivalente al
livello B1)
Esami di tedesco
ZDBF – Zertifikat Deutsch für den Beruf (equivalente al livello B2)
ZD – Zertifikat Deutsch (equivalente al livello B1)
Esami di spagnolo
DBE – Diploma Basico de Español (equivalente al livello B2)
CIE – Certificado Inicial de Español (equivalente al livello B1)
Lingua italiana per stranieri
Presso la Sala Multimediale è a disposizione degli studenti stranieri un
corso multimediale self-access di lingua italiana.
Sistemi finanziari comparati
a.a.2005-2006
DOCENTE: PROF. RENE’ CHOPARD
PROGRAMMA DEL CORSO
Le caratteristiche dei sistemi bancari
Sistemi orientati agli intermediari
Sistemi orientati ai mercati
Elementi teorici
L’approccio neoclassico
Il problema dell’informazione
Economie di scale e di scopo degli intermediari
Gli istituzionalisti e l’ “endogeneità” delle istituzioni
La realtà bancaria
La securitizzazione
La banca: un’industria dell’informazione
Lo spazio di produzione del sistema bancario elvetico: la struttura
La morfologia del sistema bancario svizzero
L’eterogeneità del sistema
Le categorie di banche
Le caratteristiche “culturali”
I principali indicatori
Gli istituti: dimensione ed efficienza
Gli sportelli: l’articolazione territoriale
Il personale: tecnologia e capitale umano
L’evoluzione dell’ultimo decennio
Dimensione ed efficienza
Economie di scala e di scopo
Fusioni e incorporazioni
La concentrazione del sistema bancario svizzero
Lo spazio di mercato del sistema bancario elvetico: il mercato
Definizioni
Il bilancio
Le attività fuori bilancio
Il bilancio aggregato
L’evoluzione
Le modalità di rifinanziamento per le imprese
Le caratteristiche dei sistemi bancari
Sistemi orientati agli intermediari
Sistemi orientati ai mercati
Elementi teorici
109
L’approccio neoclassico
Il problema dell’informazione
Economie di scale e di scopo degli intermediari
Gli istituzionalisti e l’ “endogeneità” delle istituzioni
La realtà bancaria
La securitizzazione
La banca: un’industria dell’informazione
Lo spazio di produzione del sistema bancario elvetico: la struttura
La morfologia del sistema bancario svizzero
L’eterogeneità del sistema
Le categorie di banche
Le caratteristiche “culturali”
I principali indicatori
Gli istituti: dimensione ed efficienza
Gli sportelli: l’articolazione territoriale
Il personale: tecnologia e capitale umano
L’evoluzione dell’ultimo decennio
Dimensione ed efficienza
Economie di scala e di scopo
Fusioni e incorporazioni
La concentrazione del sistema bancario svizzero
Lo spazio di mercato del sistema bancario elvetico: il mercato
Definizioni
Il bilancio
Le attività fuori bilancio
Il bilancio aggregato
L’evoluzione
Le modalità di rifinanziamento per le imprese
La ripartizione settoriale
Le attività “fuori bilancio”
Il private banking
Interessi e commissioni
Evoluzione e ripartizione tra categorie di banche
La redditività
Lo spazio di sostegno del sistema bancario elvetico: il contesto
Il quadro monetario: la Banca Nazionale Svizzera
Le basi legali
L’organizzazione
I compiti
La politica monetaria
Lo strumentario
Il bilancio
Il quadro giuridico: la legislazione bancaria svizzera
Il principio di creazione
Il principio di gestione
Le modalità di controllo
Il segreto bancario
La convenzione di diligenza
La lotta contro il riciclaggio
Le variabili informali
Fondamenti metodologici dell’economia dello scambio
Personalizzazione
Dei servizi bancari e scambio sociale
La banca e il suo linguaggio
Cultura bancaria e regionalizzazione delle attività
Dipendenza e indipendenza delle banche: l’esempio della piazza
finanziaria ticinese
TESTI
Testo di base
R. Chopard, Il sistema bancario ticinese e la piazza finanziaria
svizzera. Caratteristiche, evoluzione, prospettive nel contesto europeo
e internazionale, Bellinzona, Meta edizioni, 1992 (diffusione in Italia
110
Utet libreria)
Testi consigliati
Banca Nazionale Svizzera, compiti, strumenti, organizzazione,
Zurigo, Banca Nazionale Svizzera.
P. Bernasconi, R. Chopard (a cura di), Novità legislative per le attività
bancarie svizzere. Le nuove leggi federali sulle banche, sulle borse e
sui fondi d’investimento, Bellinzona, Meta-edizioni, 1997.
N. Blattner, H. genberg, A. Swoboda (a cura di), Banking in
Switzerlan, Heidelberg:Physica-Verlag, 1993
R. Chopard ( a cura di), Il sistema bancario svizzero contro il
riciclaggio. Le direttive della commissione federale delle banche, la
convenzione dell’Associazione svizzera dei banchieri, le
raccomandazioni del GAFI, Bellinzona, Meta-edizioni, 1993
R. Chopard (a cura di), Sulla gestione patrimoniale. Strumenti ,
mercati, regole, Bellinzona, Meta-edizioni, 1997
R. Chopard, Il sistema bancario svizzero fra linguaggio e cultura. In:
W. G. Scott ( a cura di ), Manuale di marketing bancario.1. Mercato,
innovazione e strategie, Torino, UTET Libreria, 1995 (cap. 5, pp 7484)
R. Chopard, La banca ticinese nell’economia del nord-Italia,
Bellinzona, Meta-edizioni, 1998
Unione delle Banche Svizzere, Lessico Bancario UBS. Termini
ricorrenti nella pratica bancaria. Italiano, tedesco, francese, inglese,
Zurigo, Unione delle Banche Svizzere.
R. Chopard, L. Nieri, Organizzazione e politiche di offerta degli
intermediari svizzeri di gestione del risparmio. In: A. Banfi, M.L. Di
Battista (a cura di), Tendenze e prospettive del risparmio gestito,
Bologna, Il Mulino, 1998
R. Kästli, K. Aeberhard, La banca un’impresa nel contesto dei suoi
mercati. Traduzione a cura del Centro Studi Bancari di Vezia.
Recapito: [email protected]
Sociologia
Anno Accademico 2005-2006
Docente: Prof. Lelio Demichelis
Il Corso si propone di analizzare i processi che hanno generato e poi
consolidato le forme e i contenuti delle strutture sociali del
Novecento, per valutarne poi le ultime trasformazioni e la crisi. Crisi
prodotta dai cambiamenti dell’organizzazione della tecnica e dalla
globalizzazione di fine secolo. In particolare: analisi del sistema della
tecnica come forma/modo di organizzazione sociale pre-dominante;
analisi dei cambiamenti intervenuti nel mondo delle imprese (dal
fordismo al postfordismo, dal lavoro sicuro alla flessibilità/precarietà
sociale e individuale); mutamenti delle/nelle società di massa e
dei/nei modelli di consumo (il consumismo e la ‘produzione’ dei
consumatori); crisi dei legami sociali, nuovi conformismi; mutamenti
nei concetti di spazio e tempo. Valutazione quindi dei loro effetti
sulle forme di organizzazione sociale.
Programma
Parte prima
111
La società. La socializzazione. La modernità. Catena di montaggio,
società di massa, fordismo. Tempo e spazio. L’organizzazione
industriale e il lavoro sud-diviso. Sistema sociale, organizzazione
sociale. Il taylorismo come organizzazione del lavoro e della società.
Lavoro, senso/scopo del lavoro. La tecnica come fattore preordinante e pre-dominante. Impresa cattedrale, partiti e società di
massa, sindacato. Utopie, ideologie, movimenti collettivi nel
Novecento. Conformismo, influenza sociale, persuasione e
manipolazione. Lo Stato sociale. L’organizzazione tecnica ed
economica e l’ordine sociale conseguente, secondo Anders.
L’addestramento alla funzione richiesta dalla tecno-economia, nascita
del concetto di funzionarietà. La società dei consumi, il ciclo
produzione-consumo secondo Anders. Bisogni, desideri, capricci,
moda. Dai persuasori occulti di Packard al neuromarketing di oggi.
Tecnologie visibili e tecnologie invisibili.
sociale e bulimia consumistica. Dalla piazza (agorà) al centro
commerciale, dall’antica polis partecipativa alla comunità degli
indifferenti. Gli effetti di Internet. Le nuove gerarchie del potere
globalizzato. L’edonismo come pedagogia sociale. Accettazione o
rifiuto della ‘diversità’ (etnica, culturale, dei valori). Auto-nomia e/o
etero-nomia nella società tecnologica. Conformismo: conformazione, conform-azione. Il nuovo conformismo.
Lauree specialistiche
Verrà svolta una parte specifica e aggiuntiva (6 ore) per gli Studenti
delle Lauree specialistiche, con analisi e discussione del pensiero di
Michel Foucault sviluppate in Sorvegliare e punire (Einaudi).
Controllo e assoggettamento dei corpi, discipline sociali e
individuali, addestramento, manipolazione degli individui - nelle
società dal XVIII secolo ad oggi.
Parte seconda
La globalizzazione, ieri e oggi. Dalla catena di montaggio alla rete
informatica: il nuovo modello di organizzazione produttiva e sociale.
Mercato globale, tecnica e new (net) economy. La post-modernità. La
crisi dello Stato sociale. Dal fordismo al postfordismo, dalla
sicurezza alla insicurezza, dalla concentrazione (imprese, lavoro,
società) alla dispersione. La società flessibile/precaria. Tempo e
spazio: dal reale al virtuale. Stato, sovranità e mercato. Fine delle
ideologie e delle utopie sociali e politiche. L’aumento delle
disuguaglianze. Poveri e ricchi globali. Crisi dei legami sociali.
Modalità di svolgimento dell’esame
Discussione orale
Parte terza
Dalla società di massa di ieri alla società individualizzata di oggi.
Dalla modernità pesante alla modernità liquida, secondo Bauman.
Nuovi e vecchi valori, nichilismo sociale, solidarietà/accoglienza,
competizione/esclusione. Beni privati e/o beni comuni. Anoressia
Recapito
[email protected]
Materiale didattico: testi obbligatori
Gunther Anders – L’uomo è antiquato – vol. II, Bollati
Boringhieri.
Zygmunt Bauman – Modernità liquida – Editori Laterza
Ricevimento
Previo appuntamento, salvo indicazioni successive
112
Statistica di Base (Statistica descrittiva)
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Antonietta Mira
COLLABORATORI: Dr. Giovanni Fonseca, Dr. Antonio Colangelo
PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di illustrare
come organizzare ed analizzare un insieme di dati. La parte teorica di
introduzione dei concetti di base sara' affiancata da una parte piu'
strettamente applicata. Dal punto di vista metodologico e formativo, il
corso si propone di sviluppare le capacita' di sintesi e di astrazione.
Relativamente agli aspetti applicativi, oltre agli esempi presentati a
lezione, sono previste, subordinatamente alla disponibilita' di
collaboratori, esercitazioni integrative (per ora facoltative, dato
l'elevato numero di studenti a lezione). In tali esercitazioni si
utilizzera' il software Excel che, pur non essendo un pacchetto
applicativo statistico di tipo specifico, e' ampiamente diffuso nel
mondo del lavoro. In particolare, le esercitazioni prevedono l'analisi di
dati reali in ambito economico e aziendale.
PROGRAMMA DEL CORSO: Aspetti generali: L'impiego di
tecniche statistiche in ambito economico e aziendale. Fonti dei dati.
La necessita' di indagini campionarie. Popolazione obiettivo e
campione. Pianificazione e fasi di un'indagine campionaria.
L’informazione statistica come supporto alle decisioni in ambito
economico e aziendale.
Analisi descrittiva di un insieme di dati: Immaginiamo di avere un
insieme di dati (di tipo qualitativo e/o quantitativo) nel nostro
computer. La prima cosa che vorremo fare e' esplorarli, fornendone
una descrizione sintetica ma informativa, mediante grafici, tabelle,
indici statistici. In particolare, ci interessera' esplorare le possibili
relazioni (statistiche) fra diverse variabili. Questa parte del corso ha
lo scopo di presentare le prime tecniche di analisi descrittiva di un
insieme di dati. Più in dettaglio, gli argomenti trattati saranno i
seguenti.
Raccolta, organizzazione e descrizione dei dati. Tipi di dati:
qualitativi e quantitativi. Distribuzioni di frequenza. Rappresentazioni
grafiche: grafici a torta, istogrammi, la funzione di ripartizione
empirica. Misure di centralita': media, moda, mediana e loro
proprieta'. Quantili. Misure di variabilita': campo di variazione;
differenza interquartile; scarto quadratico medio; varianza;
coefficiente di variazione. La concentrazione di un carattere
trasferibile: curva di concentrazione; rapporto di concentrazione.
Analisi di dati multidimensionali: Tabelle a doppia entrata. Frequenze
congiunte, marginali e subordinate. Relazioni fra due caratteri:
indipendenza e connessione. Dati quantitativi: diagramma di
dispersione; covarianza; coefficiente di correlazione lineare; retta
interpolante; funzione di regressione; coefficiente di determinazione.
Modello teorici: Modelli teorici per analizzare un insieme di dati.
Modelli teorici discreti: bernoulliano; binomiale; di Poisson. Modelli
teorici continui: distribuzione gaussiana; distribuzione esponenziale
negativa.
MATERIALE DIDATTICO: TESTO PRINCIPALE
G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica,
Maggioli 2003, Rimini.
ALTRI TESTI CONSIGLIATI:
A. Mira, Esercizi di analisi dei dati con soluzioni ragionate,
Ed. Spiegel
113
Statistica per l’Impresa
Molteni e Piccarreta, Elementi di Statistica Descrittiva, Edizioni
EGEA.
D. Freedman, R. Pisani e R. Purves, Statistica, 1998, Mc Graw Hill,
Milano.
A.A. 2005/2006, I ciclo
Elementi di statistica. P. Paruolo, Carocci editore.
MODALITA’ D’ESAME: L'esame prevede una prova scritta
composta da due moduli. Il primo modulo è a risposte chiuse a scelta
multipla. Il secondo modulo è a risposte aperte con esercizi da
svolgere. Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Si consulti il sito del corso indicato sotto per averi gli orari di
ricevimento aggiornati.
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
[email protected]
[email protected]
[email protected]
NUMERO
Sito internet:
http://eco.uninsubria.it/WebDocenti/amira/index.html
Su questo sito internet saranno disponibili gli orari di ricevimento
studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati
con parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico.
DI
Docente: Giovanni Fonseca
Presentazione del corso: Il corso si propone di fornire alcuni
strumenti statistici utili in ambito aziendale. In particolare si
illustreranno metodi sviluppati per l'analisi dei questionari, l'analisi
dei processi produttivi e della qualità dei prodotti.
Programma:
1. Richiami di statistica: distribuzioni di probabilità: normale, t di
Student, F, Chi-quadrato, esponenziale; verifica d'ipotesi per la media
e per confronti fra medie di popolazioni normali; verifica d'ipotesi per
proporzioni; livello di significatività osservato (p-value).
2. Controllo statistico della qualità: carta di controllo per il valor
medio; carta di controllo per attributi; carta di controllo per il numero
di non conformità; carte di controllo alternative per la media.
3. Affidabilità dei sistemi: funzione di intensità di rotture; prove
simultanee; prove sequenziali; confronto fra due campioni.
4. Analisi della varianza: test t a 2 campioni e generalizzazione della
verifica d'ipotesi per il confronto fra 2 medie; analisi della varianza ad
un criterio.
5. Dati categoriali: verifica d'ipotesi nel caso multinomiale; verifica
d'ipotesi nel caso multinomiale con probabilità dipendenti da un
parametro; test per l'indipendenza fra caratteri.
Bibliografia: dispense del docente.
Modalità d’esame: L'esame è scritto con esercizi e domande di
teoria.
Ricevimento: consultare il sito del corso.
Email: [email protected]
114
Statistica Inferenziale
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Antonietta Mira
COLLABORATORI: Dr. Giovanni Fonseca, Dr. Antonio Colangelo
PRESENTAZIONE DEL CORSO: In questo corso verranno
presentati i principali concetti del ragionamento statistico inferenziale
sia dal punto di vista teorico che applicativo. Verranno inoltre forniti
alcuni elementi di calcolo delle probabilita'.
Dal punto di vista metodologico e formativo, il corso si propone di
sviluppare le capacita' di ragionamento deduttivo, inferenziale e
previsivo a supporto di decisioni in ambito aziendale, economico e
finanziario, attraverso l'utilizzo di strumenti probabilistici.
Relativamente agli aspetti applicativi, oltre agli esempi e casi di studio
presentati a lezione, sono previste esercitazioni integrative su dati
reali.
PROGRAMMA DEL CORSO:
Aspetti generali: Inferenza statistica e campionamento. Calcolo delle
Probabilita'. Se i dati che abbiamo provengono da un'indagine
campionaria, ci daranno solo una conoscenza parziale del fenomeno
che stiamo studiando. Come possiamo giudicare se il campione sia
"rappresentativo"? La probabilita' e' lo strumento che l'inferenza
statistica utilizza per modellare la variabilita' campionaria e quindi
giudicare la bonta' delle stime o previsioni effettuate sulla base di dati
campionari. Più in generale, in ambito economico, assumere
condizioni di conoscenza perfetta non e' un'ipotesi realistica. Gli
operatori agiscono in condizioni di incertezza. E' possibile organizzare
ed elaborare le informazioni incomplete a disposizione degli
operatori, in modo da fornire un supporto alle loro decisioni in
condizioni d'incertezza? La probabilita' e' un modo efficace per
modellare l'incertezza.
Più in dettagli gli argomenti trattati saranno i seguenti.
La probabilita' come strumento per modellare la variabilita'
campionaria. Eventi ed operazioni fra eventi. Definizione assiomatica
della probabilita'. Interpretazioni della probabilita'. Alcuni teoremi
elementari. Probabilita' subordinata. Teorema delle probabilita' totali.
Indipendenza fra eventi. Teorema di Bayes. Numeri aleatori discreti e
continui. Funzione di ripartizione. Funzione di densita'. Valore atteso.
Momenti. Varianza. Quantili.Vettore aleatorio e indipendenza
statistica. Trasformazione di numero aleatorio. Somma di numeri
aleatori. Il teorema del limite centrale.
Inferenza statistica: Supponiamo di avere dei dati risultato di
un'indagine campionaria. Nel corso di Analisi dei Dati abbiamo
imparato ad darne una descrizione sintetica mediante grafici e
indicatori. Ma come possiamo estendere i risultati relativi al campione
all'intera popolazione obiettivo? Il passaggio da una conoscenza
parziale a conclusioni generali e' compito del ragionamento induttivo
o "inferenziale". Le conclusioni ottenute sono necessariamente
incerte; se l'incertezza e' regolata dal calcolo delle probabilita',
parleremo di inferenza "statistica". Questa parte del corso ha lo scopo
di presentare le nozioni di base dell'inferenza statistica. In particolare
gli argomenti trattati saranno i seguenti.
Stima puntuale: Stimatori e loro proprieta'. Metodo dei momenti.
Metodo della massima verosimiglianza. Confronto fra stimatori.
Stima per intervallo: definizione e interpretazione. Intervallo di
confidenza per la media, per una frequenza, per la differenza fra
medie.
Verifica di ipotesi statistiche. Ipotesi nulla e ipotesi alternativa. Errori
di prima e seconda specie e loro probabilita'. Livello di significativita'
osservato (p-value). Verifica di ipotesi sulla media, su una frequenza,
115
sulla differenza fra due medie. Relazioni fra intervalli di confidenza e
verifica di ipotesi.
MATERIALE DIDATTICO:
TESTO PRINCIPALE
G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica, Maggioli
2003, Rimini.
ALTRI TESTI CONSIGLIATI:
S. Petrone, Esercizi di inferenza, Ed. Spiegel, Milano, 2003
A. Mira e S. Petrone, Esercizi di calcolo delle probabilità,
Ed. Spiegel
D.M. Cifarelli, Introduzione al Calcolo delle Probabilita', 1998, Mc
Graw Hill, Milano.
D. Freedman, R. Pisani e R. Purves, Statistica, 1998, Mc Graw Hill,
Milano
R. Piccarreta e P. Veronese, Lezioni di Inferenza Statistica, 2001,
Schonenfeld & Ziegler, Milano
Elementi di statistica. P. Paruolo, Carocci editore
MODALITA’ D’ESAME: L'esame prevede una prova scritta
composta da due moduli. Il primo modulo è a risposte chiuse a scelta
multipla. Il secondo modulo è a risposte aperte con esercizi da
svolgere. Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO
Si consulti il sito del corso indicato sotto per averi gli orari di
ricevimento aggiornati.
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
[email protected]
[email protected]
[email protected]
NUMERO
DI
Sito internet:
http://eco.uninsubria.it/WebDocenti/amira/index.html
Su questo sito internet saranno disponibili gli orari di ricevimento
studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati
con parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico.
Statistica Inferenziale (corso di laurea Part-Time)
A.A.2005/2006, I ciclo
Docente: Giovanni Fonseca
Presentazione del corso: Il corso si propone di fornire gli strumenti
statistici di base utili nell'analisi di campioni casuali provenienti da
una popolazione d'interesse. Nella prima parte del corso si
illustreranno le necessarie competenze di calcolo delle probabilità.
Programma:
116
1. Calcolo delle probabilità: eventi, probabilità e definizione
assiomatica; variabili aleatorie e momenti; distribuzioni di probabilità
discrete: bernoulliana, binomiale, Poisson; distribuzioni di probabilità
continue: esponenziale, normale, t di Student.
2. Statistiche campionarie: media e varianza campionaria;
distribuzione della media campionaria; distribuzione della varianza
campionaria.
3. Stima puntuale: stimatori e stime; proprietà di uno stimatore;
metodi di stima: il metodo dei momenti; metodi di stima: la massima
verosimiglianza.
4. Stima intervallare: introduzione; intervalli di confidenza per la
media di una popolazione Normale con varianza nota e ignota;
intervalli di confidenza per la media di una popolazione bernoulliana;
intervalli di confidenza per la media di una popolazione qualsiasi;
intervalli di confidenza per la differenza delle medie di 2 popolazioni
Normali con varianze note e ignote; intervalli di confidenza per la
differenza delle medie di 2 popolazioni bernoulliane; intervalli di
confidenza per la differenza delle medie di 2 popolazioni qualsiasi.
5. Verifica d'ipotesi: introduzione, livello di significatività e regione di
rifiuto; verifica d'ipotesi per la media di una popolazione Normale con
varianza nota e ignota; verifica d'ipotesi per la media di una
popolazione bernoulliana; verifica d'ipotesi per la media di una
popolazione qualsiasi; verifica d'ipotesi per la differenza delle medie
di 2 popolazioni normali con varianze note e ignote; verifica d'ipotesi
per la differenza delle medie di 2 popolazioni bernoulliane; verifica
d'ipotesi per la differenza delle medie di 2 popolazioni qualsiasi;
livello di significatività osservato (p-value).
Bibliografia:
Probabilità e statistica (II ediz.) (2001). G. Cicchitelli. Editore:
Maggioli.
Esercizi di Calcolo delle Probabilita'. Mira, Petrone. Editore:
Schonfeld, Ziegler.
Lezioni di Statistica Inferenziale. Piccarreta e Veronese. Editore:
EGEA, Milano.
Modalità d’esame: L'esame è composto da una prima parte con 8
domande a risposta multipla e da una seconda parte con esercizi. Il
superamento dell'esame è vincolato al conseguimento di un punteggio
minimo, nella prima parte.
Ricevimento: consultare il sito del corso.
Email: [email protected]
Storia Economica (1° ANNO)
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Luisa PICCINNO
COLLABORATORI: Dott. Andrea Zanini
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso, della durata di un ciclo (36 ore), è orientato a fornire un
quadro generale e sistematico-interpretativo dei più importanti
problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno
caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico
dell’Europa. Verranno altresì fornite alcune nozioni di inquadramento
generale concernenti l’evoluzione del pensiero economico dal XVIII
secolo agli inizi del Novecento.
PROGRAMMA DEL CORSO
117
Parte monografica: Lo sviluppo economico europeo tra età
moderna e contemporanea
Ulteriore materiale didattico (concernente in particolare l’evoluzione
del pensiero economico) verrà distribuito a lezione e sarà reso
disponibile on line
-
MODALITA’ D’ESAME:
-
Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati
nazionali nel corso del Seicento
Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello
sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo.
Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione
industriale
Scambi internazionali e sistemi monetari
Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000); la cooperazione
internazionale
Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad
oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti,
studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della
prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si
può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello
regolare, che si svolgerà in forma scritta o orale a discrezione del
docente.
.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo)
SEMINARI
Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal
docente sulla pagina web personale.
Il corso monografico sarà affiancato da una serie di seminari dedicati
alle principali tematiche concernenti l’evoluzione del pensiero
economico dal Settecento ai primi decenni del Novecento.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a
cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A.
Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli,
2002, pp. 85-459.
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
NUMERO
DI
e.mail: [email protected]
tel. +39 0332 395553
fax +39 0332 395509
web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html
118
pagina web di Storia economica:
http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html
-
Storia Economica (3° ANNO)
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Luisa PICCINNO
COLLABORATORI: Dott. Andrea Zanini
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso, della durata di un ciclo (36 ore), è orientato a fornire un
quadro generale e sistematico-interpretativo dei più importanti
problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno
caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico
dell’Europa. Partendo quindi dall’analisi dell’espansione europea nel
corso del XVII secolo e dall’affermazione dei grandi Stati nazionali,
si procederà ad esaminare i mutamenti di natura economico-sociali
derivanti dall’avvio del processo di industrializzazione, per poi
giungere ad individuare i fattori critici che hanno influenzato lo
sviluppo economico mondiale nel corso del XX secolo.
PROGRAMMA DEL CORSO
Parte monografica: Lo sviluppo economico europeo tra età
moderna e contemporanea
-
Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati
nazionali nel corso del Seicento
Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello
sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo.
Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione
industriale
Scambi internazionali e sistemi monetari
Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000); la cooperazione
internazionale
Nota: Gli studenti del vecchio ordinamento (laurea quadriennale), per
i quali tale insegnamento vale una annualità, sono pregati di prendere
contatto con il docente per concordare le opportune integrazioni di
programma.
SEMINARI
Il corso monografico sarà affiancato da una serie di seminari dedicati
alle principali tematiche concernenti l’industrializzazione italiana.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a
cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A.
Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli,
2002, pp. 85-459.
Ulteriore materiale didattico verrà distribuito a lezione e sarà reso
disponibile on line
119
MODALITA’ D’ESAME:
Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad
oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti,
studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della
prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si
può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello
regolare, che si svolgerà in forma orale o scritta a discrezione del
docente.
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo)
Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal
docente sulla pagina web personale.
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
NUMERO
DI
Strategia e Politica Aziendale
a.a.2005-2006
DOCENTE: Prof. Francesco SACCO
COLLABORATORI: Dr. Francesco FERRI
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il corso si propone di introdurre lo studente nella problematica
strategica delle aziende a livello sia di singola area strategica di
attività, sia di azienda nel suo complesso. Le domande fondamentali a
cui cerca di dare una risposta sono: perchè un’azienda ha successo?
Come costruire il successo nel tempo? Il successo di oggi può essere
mantenuto in futuro? Come un’azienda oggi in difficoltà può
reinserirsi in un sentiero di crescita profittevole? Tali domande sono
evocative del sentiero di sviluppo didattico del corso, che intende
mettere in relazione la dimensione statica della strategia con quella
dinamica per cogliere il potenziale esplicativo e di comportamento
manageriale che essa contiene.
e.mail: [email protected]
tel. +39 0332 395553
fax +39 0332 395509
PROGRAMMA DEL CORSO
Strategia e performance
web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html
pagina web di Storia economica:
http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html
•
•
•
•
La strategia aziendale: definizioni a confronto
L’individuazione dell’assetto strategico dell’impresa
Le determinanti della redditività operativa
La valutazione della formula imprenditoriale
120
•
La gestione strategica
Analisi a livello ASA nella prospettiva statica
•
•
•
•
•
L’analisi della struttura del settore
La rete del valore
Le risorse e le competenze aziendali nella sostenibilità del
vantaggio competitivo
Costruire e sostenere un vantaggio competitivo di
differenziazione
Le strategie incentrate sul vantaggio di costo
Analisi strategica a livello ASA nella prospettiva dinamica
•
•
L’analisi della evoluzione del settore
L’analisi dinamica delle risorse e delle competenze
-
V. CODA, L’orientamento strategico dell’impresa, Torino,
Utet, 1988.
MODALITA’ D’ESAME:
- Orale
INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo)
- Come da bacheca
RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA,
TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI
Via Monte Generoso,71
21100 Varese
Telefono ufficio (0332) 395530
NUMERO
DI
Email: [email protected]
Valutazione della strategia: principi e strumenti
EVENTUALI SEMINARI
- Sono previste testimonianze di imprenditori.
MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI
- G. INVERNIZZI (a cura di), Strategia e Politica Aziendale –
Testi, Milano, McGraw-Hill, 2004.
- G. INVERNIZZI (a cura di), Strategia e Politica Aziendale –
Casi, Milano, EGEA, 2004.
MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI
Tecniche di previsione economica
A.A. 2005-2006, 3o anno, 1o semestre.
Docente
Alessandro Rossi, Joint Research Centre of European Commission,
Via E.Fermi,1 21020 ISPRA- Varese.
Presentazione del corso
Il corso denominato “tecniche di previsione economica si propone di
fornire agli studenti del terzo anno della facoltà d’Economia alcuni
strumenti matematici necessari per analizzare e prevedere serie
storiche economiche. In particolare, dopo aver rivisto alcuni concetti
121
probabilistici di base –variabili aleatorie, distribuzioni di probabilità,
momenti, proiezioni lineari, processi stocastici-, si definisce e si
motiva l’analisi delle serie storiche. In seguito si introduce il concetto
di stazionarietà –forte e debole- ed il teorema di Wold: concetto
chiave dell’intero corso. Il resto dell’insegnamento è incentrato sullo
studio dei processi ARIMA, dove l’intero ciclo d’identificazione
(tramite ACFs e PACFs), stima (equazioni di Yule-Walker e metodo
di massima verosimiglianza), e diagnostica (test d’incorrelazione e
normalità dei residui), è sviluppato con un certo dettaglio. Infine si
descrivono le proprietà salienti di alcuni processi stocastici integrati –
random walk, local linear trend etc,. Il corso si conclude spiegando
brevemente l’effetto dell’ aggregazione di processi della classe
ARIMA (structural time-series models) e la loro forma “ridotta”.
Programma
i.
Concetti di base: variabili aleatorie, distribuzioni di
probabilità, momenti, proiezioni lineari, processi stocastici;
ii.
Analisi delle serie storiche: definizioni e scopo.
iii.
Processi stazionari, predizioni lineari ed il teorema di Wold.
iv.
Introduzione ai Processi ARMA: processi MA e AR.
v. Processi ARMA in pratica: specificazione, stima e diagnostica.
vi.
Non-stazionarietà e modelli ARIMA.
vii.
Aggregazione di processi ARIMA.
Esercitazioni
Risoluzione d’esercizi a cura del docente- 4 ore.
Bibliografia
1. Dispense curate dal docente. Disponibili on-line all’indirizzo:
2. http://www.jrc.cec.eu.int/uasa/doc/Insubria
3. Spanos (1986): Statistical Foundations of Econometric
Modelling. Cambridge University press.
4. J.D. Hamilton (1994): Time Series Analysis. Princeton
University Press.
5. A.C. Harvey (1981): Time Series Models. Hervester
Wheatsheaf.
Modalità d’esame
Scritto basato sulla risoluzione di esercizi.
Ricevimento
Contattare il numero 0332 789724
e-mail
[email protected]
Teoria Delle Decisioni
a.a.2005-2006
3 Anno Laurea Triennale
IV CICLO
Prof.ssa Elena MOLHO
Il corso intende fornire alcune conoscenze di base di teoria delle
decisioni rilevanti per le applicazioni economiche e finanziarie. Dopo
una presentazione degli strumenti matematici necessari, si tratteranno
le decisioni individuali in ambito certo e in condizioni di rischio e di
incertezza. Verrà inoltre presentato qualche elemento di teoria della
scelta sociale.
122
PROGRAMMA DEL CORSO
1) Relazioni binarie: relazioni d’equivalenza, relazioni d’ordine.
Preferenza stretta, preferenza debole e indifferenza. Scelta e
preferenze rivelate. Teoria dell’utilità in ambito certo. Proprietà
della funzione di utilità: continuità, monotonia, quasiconcavità.
2) Teoria della scelta sociale. Ordinamento paretiano e efficienza. La
funzione di scelta sociale. La funzione di benessere sociale. I
teoremi del benessere. Regole di scelta sociale. Il teorema di
impossibilità di Arrow.
3) Scelte in condizioni di rischio. L’utilità secondo von NeumannMorgenstern: assiomi e costruzione della funzione d’utilità.
Dominanza stocastica e assiomatizzazione alternativa. Certo
equivalente. Premio per il rischio e avversione al rischio assoluta e
relativa: l’indice di de Finetti, Arrow e Pratt. Generalizzazione alle
distribuzioni con densità continua. Applicazioni: domanda di
assicurazioni e domanda di attività finanziarie.
4) Scelte in condizioni di incertezza. L’approccio di Savage. La
teoria di Anscombe e Aumann. Critiche e paradossi: il paradosso
di San Pietroburgo, i paradossi di Allais, i paradossi di Ellsberg,
altri problemi. La prospect theory di Kahneman e Tversky.
TESTI CONSIGLIATI
Kreps, D., Corso di Microeconomia, Il Mulino, Bologna, 1993 –
Cap.2 (Par. 1), Cap. 3, Cap. 5.
Castagnoli-Peccati, La Matematica in Azienda: Strumenti e Modelli –
Vol. 5 – Incertezza e dintorni, EGEA, Milano, 1996 – Cap. 2.
Materiale integrativo sulle relazioni binarie, sul modello di Savage e
sui paradossi.
Gli studenti non frequentanti prendano contatto con il docente (in
orario di ricevimento o per e-mail all’indirizzo [email protected])
L’esame consiste in una prova orale.
Ricevimento studenti: martedì ore 11-13.
Email: [email protected]
Teoria Dell’impresa e del Consumatore
a.a.2005/2006
Prof. Fabio Montobbio
Descrizione e Programma del corso
Il corso propone una serie di applicazioni avanzate di
microeconomia. La rimozione di alcune ipotesi base rispetto ai casi
base della microeconomia consente di affrontare l’analisi di scelte
articolate dei consumatori e dell’impresa. In particolare l’analisi delle
scelte di consumo viene estesa al problema della scelta di risparmio
che è una scelta intertemporale di ritardo del consumo, alle scelte in
condizioni di incertezza, applicabili per esempio alle lotterie e alle
assicurazioni, e alle scelte con informazione asimmetrica, quando,
come spesso accade, non tutti gli agenti dispongono dello stesso set
informativo.
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Tale analisi microeconomica avanzata permette di studiare in
dettaglio mercati importanti come il mercato del lavoro e la scelta fra
consumo e tempo libero con interessanti applicazioni al mercato
dell’istruzione e all’economia della scienza, le gare per ottenere una
innovazione il problema della scelta delle spese in Ricerca e Sviluppo
e da come dipende dai regimi di proprietà intellettuale, e infine la
concorrenza in presenza di tecnologie dell’informazione ed economie
di rete.
aree disciplinari illustrando in modo approfondito alcune linee di
indagine su cui si concentra la ricerca nelle singole aree disciplinari.
Lo scopo è quello di presentare allo studente possibili linee di
indagine e di approfondimento e le metodologie disponibili per la
impostazione di un lavoro di ricerca finalizzato alla stesura della tesi
di laurea specialistica.
Testi
Modalità d’esame
I corsi di temi avanzati potranno presentare differenze
nell’impostazione. Tuttavia la caratteristica comune è quella di essere
corsi di tipo seminariale, tenuti sotto la responsabilità di un docente
della facoltà anche da esperti, professionisti e studiosi della materia.
Il programma dettagliato dei singoli corsi e il calendario dei relativi
seminari saranno comunicati con successivo avviso
L’esame consiste in una prova scritta.
MODALITÀ D’ESAME
Ricevimento
Saranno comunicate in seguito. È possibile che si scelgano modalità
di accertamento differenti dal tradizionale esame a fine corso.
Verrà invece accertata la presenza – ai fini dell’acquisizione dei
crediti relativi - attraverso la compilazione di apposito registro.
H.R.Varian, “Microeconomia”, Cafoscarina, ultima edizione (2002),
più ulteriore materiale fornito a lezione.
http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/ric2.htm
PROGRAMMA DEL CORSO
Temi Avanzati (6 ore = 1 credito)
OBIETTIVI DEL CORSO. I corsi “temi avanzati” si propongono di
offrire elementi di conoscenza su tematiche avanzate relative a singole
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guida della facolta` di economia anno accademico 2005/06