diocesi
Domenica 24 gennaio 2010
«Fiaccolina». Pietro accompagna il cammino dei chierichetti
Interviste ai futuri sacerdoti e un inserto sulla preghiera
Un dizionario di «ecclesialese»
«P
rete o parroco? Arcivescovo o
Comunicazioni sociali, e lo stesso
cardinale? Porporato o
Tacchini. «Confronti su quelli che, di
monsignore? Tante volte noi
primo acchito, potevano sembrare
giornalisti, di fronte ad “affari di
semplici esercitazioni linguistiche e che
Chiesa”, ci siamo trovati nel dubbio sui
invece si rivelavano particolari
termini da usare, tante volte abbiamo
importanti - scrive ancora il giornalista
utilizzato a sproposito quelli che
dell’Ansa -. Una delle ultime volte, su
sembravano sinonimi e che tali non
una vicenda fonte anche di polemiche,
erano». Così scrive Gabriele Tacchini,
riguardante certe prese di posizione di
fino a qualche mese fa alla guida della
quello che molti giornali avevano
sede Ansa della Lombardia, nella
definito parroco e che tale non era,
prefazione del libro «Mitra al Cardinale»
trattandosi di un semplice prete, è
(Centro Ambrosiano, pagine 64, euro
venuta fuori una considerazione: ci
6). Si tratta di un piccolo dizionario di
vorrebbe un piccolo dizionario (anche
«ecclesialese-italiano», realizzato
se può sembrare una parola grossa) per
dall’Ufficio per le Comunicazioni sociali
dare modo ai giornalisti di raccapezzarsi
La copertina del libro
della Diocesi di Milano con la speranza
fra i tanti termini religiosi, di uso più o
di agevolare il lavoro di coloro meno comune». Ecco allora il frutto di
soprattutto i giornalisti - che sono spesso alle prese con questo lavoro curato soprattutto da Federica Vernò e
la terminologia in uso nella Chiesa ambrosiana.
che si è avvalso della consulenza e della revisione di
Questo libretto è nato da uno dei tanti confronti fra
monsignor Marco Navoni, dottore ordinario della
don Davide Milani, responsabile dell’Ufficio per le
Biblioteca Ambrosiana, e del supporto di «Imagina».
ulla tua Parola getterò le
reti». Con questa frase
Pietro esprime la sua
fiducia in Gesù e, anche se la notte
è stata infruttuosa, getta in acqua
le reti e la pesca sarà straordinaria.
L’episodio, raccontato nel Vangelo
di Luca, è stato reinterpretato da
Bruno Dolif nel fumetto
pubblicato sul numero di gennaio
di Fiaccolina. Pietro è davvero un
uomo generoso e si fida
ciecamente di Gesù. Si può
imparare a conoscerlo meglio
anche con la nuova rubrica «Pietre
vive», curata da don Domenico
Gilardi, che ha lo stesso titolo del
testo che l’Arcivescovo ha scritto
per questo anno pastorale. Mese
dopo mese, puntata dopo puntata,
i giovani lettori di Fiaccolina
impareranno qualcosa di più del
«S
La copertina del numero di gennaio
primo Papa, facendosi raccontare
direttamente da lui, attraverso
un’«intervista», alcuni episodi
salienti della sua vita. Pietro li
accompagnerà fino a giugno e sarà
la figura di riferimento in estate
durante la «Tre giorni chierichetti»,
dove è annunciata una grande
sorpresa. Inoltre, a partire da
questo numero di gennaio,
Fiaccolina presenta i sacerdoti di
domani, attraverso le interviste ai
diaconi che verranno ordinati
preti a giugno. Infine, nelle pagine
centrali, si trova la prima parte di
un inserto da conservare dedicato
alla preghiera. Fiaccolina è
disponibile presso l’Ufficio del
Segretariato per il Seminario, a
Milano (piazza Fontana 2, tel.
02.8556278).
Ylenia Spinelli
La Madonnina posta sul tetto
del grattacielo Pirelli: è una
copia in miniatura della celebre
statua del Duomo
domenica 31 gennaio. Una copia della Madonnina
sul tetto del nuovo palazzo della Regione
omenica prossima 31 gennaio, alle ore 16, il cardiDionigi Tettamanzi salirà al trentanovesimo piaDnale
no del nuovo palazzo della Regione Lombardia (che con
i suoi 161,3 metri è l’edificio più alto oggi esistente in Italia), per benedire una copia della Madonnina del Duomo che sarà posta sul tetto. «In questo modo - spiega il
presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni,
che accompagnerà l’Arcivescovo - i tre edifici più alti della città, l’Altra Sede (nome che deve essere confermato da
un sondaggio popolare, ndr), il Palazzo Pirelli e il Duomo, avranno alla loro sommità la stessa Madonnina».
Una copia in miniatura della Madonnina, infatti, era già
stata collocata nel 1960 in cima al grattacielo Pirelli, il primo edificio che a Milano aveva superato in altezza il Duomo che, con la statua dorata che raffigura l’Assunta (posta sulla guglia maggiore nel 1774), misura 108 metri e
50 centimentri.
Per lungo tempo, il primato della cattedrale si era rivelato inattaccabile. Negli anni Trenta del secolo scorso, tuttavia, con il progredire delle scienze architettoniche e per
«rispetto» a quello che era ormai considerato il simbolo
per eccellenza della città, l’amministrazione comunale
decretò che nessun edificio potesse innalzarsi oltre la Madonnina. Così, quando nel 1933, su disegno di Giò Ponti,
venne eretta nel Parco Sempione la Torre Littoria (oggi nota come Torre Branca), i costruttori si fermarono alla fatidica soglia di 108 metri, a quanto si dice per intervento diretto di Mussolini che non voleva urtare la suscetti-
il via all’Ambrosianeum
Vivailconcilio.it
domani on line
omani alle 11.30, in
occasione del 51°
anniversario dell’annuncio
del Vaticano II, la Fondazione
Ambrosianeum organizza un
incontro nella sua sede di via delle
Ore 3 a Milano (Sala Falck), per
presentare il nuovo sito web
www.vivailconcilio.it a poche ore
dalla sua messa online.
Interverranno monsignor Luigi
Bettazzi, il più giovane vescovo
italiano presente al Concilio;
Marco Garzonio, presidente di
Ambrosianeum, e Marco
Vergottini, coordinatore del
progetto. Il sito web, sostenuto
dallo stesso Ambrosianeum, ha tra
i patrocinatori i cardinali Carlo
Maria Martini e Roberto Tucci, e il
vescovo Luigi Bettazzi, è promosso
dai teologi Giacomo Canobbio,
Piero Coda, Severino Dianich,
Massimo Nardello, Gilles Routhier
e Marco Vergottini. Le pagine
virtuali raccolgono fonti, interventi
magisteriali, letture teologiche,
materiale multimediale
(immagini, foto, video) e
aggiornano su incontri, iniziative e
documenti legati alle tematiche
promosse dal Vaticano II.
D
sale
della
comunità
bilità dei fedeli ambrosiani. Una sorta di «timore reverenziale» che, nel dopoguerra, frenò forse anche i progettisti della Torre Velasca, inaugurata nel 1958, che infatti è alta due metri in meno rispetto alla cattedrale...
I tempi però erano ormai maturi perchè il record del Duomo venisse infranto. E infatti, da lì a poco, Giò Ponti si prese la sua «rivincita» con la realizzazione del grattacielo Pirelli, un edificio che con i suoi 127 metri era allora il più
alto d’Italia e fra i più alti del mondo. Emanuele Dubini,
«storico» amministratore delegato del gruppo della Bicocca, in un’intervista di alcuni anni fa al Corriere della
Sera, ricordava «certe terribili discussioni con la Curia perchè non dovevamo superare la Madonnina...». Fu allora
che, probabilmente su suggerimento dello stesso arcivescovo Montini, subito accolto da Piero e Alberto Pirelli,
sul tetto del grattacielo venne posta una copia in miniatura (alta, cioè, 85 centimetri) della celebre statua.
Il tutto avvenne senza clamori nè cerimonie ufficiali, tanto che, anche quando il «Pirellone» fu ceduto alla Regione Lombardia, nel 1978, la presenza di questa copia della Madonnina era nota soltanto a una cerchia ristretta di
persone. Una vicenda che fu raccontata al grande pubblico a metà degli anni Novanta da Gian Mario Merli, un
medico con la passione per la storia meneghina. Oggi, così, dall’alto del nuovo palazzo della Regione, del Pirellone e, naturalmente, del Duomo, la Madonnina continua
a vegliare sulla città di Milano e sui suoi abitanti.
Luca Frigerio
«Duse» - Agrate Brianza
Cinema e teatro
della migliore qualità
il corso. Una ricerca del «sacro»
nell’arte contemporanea
DI
DOMENICO SGUAITAMATTI*
B
enedetto XVI incontrando gli artisti lo scorso 21 novembre citava
il pittore Georges Braque in questa sua espressione: «L’arte è fatta
per turbare, mentre la scienza rassicura». Una caratteristica,
questa del «turbare» che con diverse modalità e situazioni ha sempre
caratterizzato l’arte in genere perché rivelatrice dell’animo dell’artista,
specchio del suo tempo e, sovente, suscitatrice di domande in chi,
anche secoli dopo, la contempla e l’ammira. L’arte moderna e
contemporanea, ancor di più, ha questa particolare capacità di portare
ad una sana e positiva inquietudine. Certe sue forme ermetiche, certe
espressioni aggressive, certo cromatismo esasperato o certe ricerche
che superano e stravolgono immagini fin qui troppo razionali,
risapute e stereotipe, spesso danno voce ad aneliti e disagi propri
dell’uomo di oggi e del mondo in cui vive, suscitando interrogativi di
fronte ai quali si può variare dall’essere o totalmente sordi o
completamente risucchiati e coinvolti.
Il nuovo corso di «Arte - Fede - Cultura» organizzato dalla Diocesi di
Milano, e che prende avvio sabato 30 gennaio, tra gli altri obiettivi, ha
proprio quello di aiutare a porci in ascolto attento e rispettoso di
queste voci di cui l’arte contemporanea è espressione, a volte, serena,
spesso, drammatica. E sono voci che riguardano l’uomo, amato o
calpestato; la vita, vissuta o rifiutata; il mondo, costruito o distrutto;
Dio, cercato o negato. In questo senso osiamo affermare che è
possibile e doverosa una ricerca del «sacro» anche nell’arte
contemporanea. Lo afferma ancora il Papa nel medesimo discorso:
«La bellezza colpisce, ma proprio così richiama l’uomo al suo destino
ultimo, lo rimette in marcia, lo riempie di nuova speranza, gli dona il
coraggio di vivere fino in fondo il dono unico dell’esistenza. (....) Se
accettiamo che la bellezza ci tocchi intimamente, ci ferisca, ci apra gli
occhi, allora riscopriamo la gioia della visione, della capacità di
cogliere il senso profondo del nostro esistere, il Mistero di cui siamo
TELENOVA 2 - DIGITALE TERRESTRE
parte e da cui
possiamo attingere la
pienezza, la felicità, la
passione dell’impegno
quotidiano».
Un valente teologo,
monsignor Franco
Giulio Brambilla,
vicario della cultura
per la nostra Diocesi,
ed un esperto
studioso, nonché
Un particolare di un’opera di Lucio Fontana
riconosciuto storico
scelto come logo dell’iniziativa
dell’arte, come
monsignor Timothy
Verdon, della Diocesi
di Firenze, sono i primi ad accompagnarci in questa affascinante
ricerca, a darci quelle esatte lunghezze d’onda con le quali porci in
ascolto profondo e corretto di diverse espressività artistiche
contemporanee, anche di quelle che rischiano di «inquietarci».
*Ufficio Beni Culturali - Diocesi di Milano
Incontri al sabato dalle 9.15 alle 12.30 in Curia a partire dal 30 gennaio
Il corso di «Arte - Fede - Cultura» si svolge, a partire da sabato 30
gennaio, in alcuni sabati fino ad aprile, dalle ore 9.15 alle ore 12.30
presso la Sala convegni della Curia arcivescovile di piazza Fontana 2 a
Milano. Su www.chiesadimilano.it si può prendere visione dettagliata
del programma unitamente alle modalità per le iscrizioni che vanno
fatte pervenire alle Sdop (Scuole diocesane operatori pastorali): tel.
02.583991315; e-mail: [email protected].
Paderno Dugnano
Programmi dal 25 al 31 gennaio
Ci ha lasciati Angelo Valadé
Tutti i giorni alle ore
7, 12 e 18 - Commento al Vangelo proposto
dalla Liturgia ambrosiana, con don Giuseppe Grampa, parroco a Milano.
Dal lunedì al venerdì
alle ore 8 - Santa Messa in rito ambrosiano
in diretta dal Duomo di Milano.
Sabato alle ore 17.30 - Santa Messa Vigiliare
in rito ambrosiano in diretta dal Duomo di Milano.
Domenica alle ore 9.30 - Santa Messa festiva
in rito ambrosiano in diretta dal Duomo di Milano.
Lunedì alle ore 9, 12 e 22 - «Il diavolo e l’acqua santa».
Giovedì alle ore 17, 20.30 e 22.30 - Tesori
d’arte sacra: il Duomo di Siena.
iornalista, laico impegnato
in ambito ecclesiale, culturale e civile, Angelo Valadé
(nella foto) è deceduto il 18 gennaio all’età
di 78 anni a Paderno
Dugnano.
Nel 1975, alla nascita
del settimanale diocesano Città
nostra, ne fu uno dei primi collaboratori, svolgendovi il ruolo
di caporedattore centrale per
vent’anni. Terminata la presenza del settimanale sul territorio
della Zona pastorale VII (Sesto
San Giovanni), a fine ’99, con
altri collaboratori della redazione di Paderno Dugnano diede
vita al settimanale Città 2000,
che da due anni è passato alla ca-
G
dodici anni dalla riapertura, la
sala della comunità «Duse» di
Agrate Brianza vive una continua
evoluzione nella proposta per offrire
cinema e teatro della migliore qualità.
Educare alla cultura, intercettare i gusti
del pubblico ed essere un connettore
per le realtà associative del territorio
sono i valori che hanno guidato le
scelte del gruppo di gestione.
Il cinema è proposto la domenica e il
giovedì (cineforum) mentre la
rassegna teatrale, organizzata con la
collaborazione del Comune, raccoglie
nomi di richiamo.
La Sala ha una forte vocazione alla
innovazione, ha infatti scelto di
informare il pubblico attraverso
newsletter e di dotarsi del sistema
digitale Microcinema che ha permesso
di proporre una stagione lirica e, dal
12 marzo, anche il balletto.
Chi sceglie il «Duse» racconta di essere
rimasto colpito dalla bellezza della
struttura e dal gruppo di volontari. «I
volontari sono la chiave per
distinguerci dai tanti cinema
commerciali del territorio - raccontano
i responsabili Lorenza Brambilla e
Giuliana Porta - . Accogliere con
cordialità e professionalità è quello
che chiediamo ai nostri 100 membri
dello staff (la maggioranza sono
ragazzi e giovani)».
Cineteatro «Duse», via Marco d’Agrate
49, Agrate Brianza. Tel. 039.6058694.
A
denza mensile, dirigendolo dal primo
numero sino a quello
di domenica scorsa.
Fu consigliere comunale per la Democrazia cristiana dal 1964
al 1968; dopo aver aderito al Partito popolare italiano nel 1993,
fu candidato al Senato nel collegio di Cinisello Balsamo alle elezioni politiche del 1994.
Uomo di vasta cultura e profonda fede, e parimenti di grande
umiltà e senso del dovere, si è
sempre distinto per l’appassionata ricerca della verità, si trattasse del più piccolo fatto di cronaca o della riflessione sui principali documenti del Papa e dell’Arcivescovo di Milano.
in libreria. Ai preti gli scritti postumi
di don Giorgio Basadonna
ubblicato dopo la morte dell’autore, il volume «Prete nel mondo» (Centro Ambrosiano, pagine
104, euro 9), raccoglie in appendice anche l’omelia esequiale di monsignor
Erminio De Scalzi e il testamento spirituale di don Giorgio Basadonna. Il libro non vuole presentare alcune figure di preti che lungo i secoli hanno lasciato un segno nella storia del mondo, e hanno iniziato tradizioni vive ancora ai nostri giorni. Parlando di «prete nel mondo», don Basadonna ha
voluto invece rintracciare questa presenza non sempre
vistosa ma molto spesso utile nel segreto delle coscienze e nel divenire delle relazioni sociali. Ma per chi sono
questi scritti postumi? «Per te, fratello prete queste mie
riflessioni - scrive don Giorgio -! Vorrei che tu fossi felice della tua avventura sempre nuova nel correre dei giorni e degli incontri sempre diversi, felice per il mistero che
disegna le tue giornate dolorose e gioiose, dove gioca l’amore instancabile di Dio, dove la tua umanità si allarga
e il tuo cuore ferito scopre dimensioni infinite!».
P
L’interno del «Duse» di Agrate Brianza
un film da vedere
«La prima cosa bella»
a prima cosa bella» di
Paolo Virzì ci racconta 30
anni di vita di una famiglia
partendo da una donna, malata
terminale, e dai ricordi dei suoi
due figli, toccati in modi diversi
dalla eccentricità della madre e
da diverse vicende sfortunate. Il
film ci regala uno sguardo
semplice e toccante su diversi
temi familiari tra cui l’amore
madre-figli, la malattia e il
perdono. Interpretazioni molto
riuscite di tutti gli attori e una
bella fotografia per una pellicola
consigliata anche a chi si chiede
(come il protagonista) quale sia il
rimedio contro l’infelicità. Ed è
più semplice di quello che
crediamo.
«L
A cura di Itl - Divisione Sale della comunità. Telefono: 02.6713161
(centralino); fax: 02.67493113; e-mail: [email protected]
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