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Comunicato stampa
Crashtest del TCS: nuovi metodi indicano la strada per il futuro
Emmen, 8 novembre 2011. Il TCS ha eseguito più volte un crash test con due vetture di
struttura e di peso differente. Questo test avanguardista ha dimostrato il rischio
elevato per i passeggeri– specie quelli seduti nel veicolo più leggero-, di essere feriti in
caso di urto frontale. Tuttavia, una nuova procedura permette ora di paragonare due
veicoli diversi, con risultati significativi. Se i dati estrapolati dai nuovi test venissero
applicati in modo coerente, il rischio di ferimento sulle strade svizzere potrebbe
diminuire nettamente.
Negli ultimi anni, il livello di sicurezza delle automobili moderne è salito sensibilmente, non da
ultimo grazie a numerosi test per la protezione dei consumatori. Nel caso di prove standard
riguardanti collisioni frontali, durante le quali viene esaminata la protezione degli occupanti della
vettura, l’energia cinetica scaturita dall’urto viene di regola assorbita dalla zona deformabile
(come nei test Euro NCAP). L’abitacolo rimane stabile e i passeggeri sono protetti in maniera
adeguata dalla cintura e dagli airbag.
Problemi nella deviazione delle forze d’urto
Sulla base delle conoscenze derivanti dalla ricerca sugli incidenti, si sa che le forze scaturite
dall’impatto non sono sempre dirottate lungo le componenti dell’auto previste a questo scopo e
non vengono quindi assorbite dalla zona deformabile. Le forze d’urto cui è sottoposto l’abitacolo
sono quindi maggiori e, di conseguenza, le possibilità di sopravvivenza degli occupanti si riducono
notevolmente. Questi effetti, che innalzano il rischio di ferimento dei passeggeri, sono il risultato
di una serie di fattori:


quando le componenti portanti della parte anteriore delle automobili non reggono, per
esempio se le vetture coinvolte nell’incidente sono equipaggiate solo con supporti
longitudinali simili a lance perforanti.
quando le componenti anteriori delle automobili non hanno la medesima stabilità, tanto
che la zona deformabile della vettura più “leggera“ è già esaurita ancora prima che quella
dell’auto più stabile incominci a piegarsi.
Test soggettivi auto-auto
In passato, il TCS ha messo in evidenza più volte questo problema mediante test auto-auto,
fornendo anche una valutazione soggettiva. Nel 2008, ad esempio, venne eseguito un crashtest
tra un’Audi Q7 e una Fiat 500. Mentre l’abitacolo della Fiat si è accartocciato vistosamente, la
zona deformabile dell’Audi non ha praticamente assorbito l’energia d’urto. Il supporto
longitudinale della Q7 è rimasto rigido, perforando addirittura la zona destinata ai piedi della 500.
A causa della scarsa compatibilità delle due vetture, vi è stato un elevato rischio di ferimento dei
passeggeri della Fiat.
Possibili test comparativi tra auto diverse
Per poter svolgere test tra auto diverse al fine di permettere anche una valutazione oggettiva, la
compatibilità delle vetture può essere verificata mediante un nuovo metodo: col nuovo crashtest
di compatibilità, l’auto da esaminare si scontra con un ricoprimento del 50% contro una barriera
del peso di 1400 kg che procede, in senso inverso, alla stessa velocità e che è dotata di un
elemento deformante. Si simula così un tipico incidente con un veicolo della diffusa classe media
inferiore. Sulla scorta delle immagini relative alla deformazione degli elementi e all’andamento
della velocità della barriera è possibile alla fine valutare in maniera oggettiva la compatibilità delle
automobili. Importante per una buona valutazione:
1/3 

la presenza di un ampio “scudo protettivo“ sulla superficie frontale dell’automobile, che
copra su tutta la larghezza del veicolo una fascia situata a un’altezza di 300-650 mm dal
suolo;
una rigidità adattata della parte frontale del veicolo, che consenta alle forze prodotte
dall’urto d’essere assorbite nella propria zona deformabile.
I test si completano
Nell’ambito della ricerca in questione, la nuova procedura del test è stata applicata anche all’Audi
Q7 e alla Fiat 500, il crashtest auto-auto del 2008 è servito da utile supporto. Con i risultati dei
nuovi crashtest di compatibilità, le lacune delle vetture possono essere evidenziate e valutate
obiettivamente, ossia senza l’influsso dell’altra automobile: l’Audi Q7 è dotata di una struttura
frontale molto poco omogenea e di supporti longitudinali assai rigidi, mentre per la Fiat 500 la
larghezza dello “scudo protettivo“ non è sufficientemente ampia da proteggere l’intero abitacolo.
Il rischio più elevato di ferimento dei passeggeri della Fiat 500 rispetto all’Audi Q7, constatato nel
crashtest auto-auto del 2008, è legato direttamente all’interazione di questi due fattori.
La compatibilità delle vetture determina la sicurezza dei passeggeri
L’adempimento dei criteri stabiliti dal crastest frontale Euro NCAP è un presupposto importante
per una buona protezione degli occupanti. Tuttavia, al fine di migliorare ulteriormente la
sicurezza del veicolo in caso di incidente, occorre anche incrementare la compatibilità delle
automobili. Perciò è importante, da una parte, equipaggiare i veicoli con uno “scudo protettivo“ e
, dall’altra, fare in modo che la geometria e la rigidità delle componenti portanti siano
maggiormente rese compatibili. Se questi aspetti verranno tenuti in maggiore considerazione
nella fabbricazione delle automobili, la protezione degli occupanti potrà essere migliorata
notevolmente sia in caso di collisioni con altre vetture che di urto in cui è coinvolto un solo
veicolo. Si può partire dal presupposto che, grazie a queste misure, è possibile ridurre di circa il
7% il rischio di ferite mortali o gravi dei passeggeri di una vettura. Ciò significa, prendendo come
riferimento le statistiche attuali sul numero di incidenti in Svizzera, circa 9 morti e 90 feriti gravi
in meno ogni anno.
2/3 Contatto per i media
Renato Gazzola, portavoce del TCS, 079 686 08 80, [email protected]
Le foto del TCS sono su Flickr - www.flickr.com/photos/touring_club/collections.
I video del TCS sono su Youtube - www.youtube.com/tcs.
I risultati complessivi dell'analisi possono essere scaricati all'indirizzo www.pressetcs.ch.
Risultati del crashtest di compatibilità
Compatibilità
Fiat 500
La compatibilità della Fiat 500 è
soddisfacente.
Una
sezione
appropriata della parte frontale del
veicolo è costruita in maniera
omogenea; ciò permette alla 500
di assorbire molta energia nella
propria
zona
deformabile,
causando danni limitati all’altro
veicolo. Il suo scudo protettivo
denota carenze nella zona della
ruote anteriori.
Audi Q7
La compatibilità dell’Audi Q7 è
globalmente insufficiente. Sono
presenti sia supporti longitudinali
molto rigidi, che si infilano come
lance nell’altra vettura, sia parti
estremamente molli. Lo scudo
protettivo dell’Audi presenta in
particolare nelle parti più esterne
chiare
carenze;
se
viene
sollecitato in questa zona, lo
scudo è in grado di assorbire solo
una debole quantità di energia e
di velocità.
Scudo
protettivo
nella zona
frontale del
veicolo
Giudizio:
Troppo rigido
Estremamente
molle
Troppo molle
Buono
3/3 Con 1,6 milioni di soci, il TCS è il più grande Club della mobilità in Svizzera. Associazione senza scopo di lucro, fondata a Ginevra nel 1896, si compone di 24 sezioni e di un Club centrale. Interlocutore privilegiato delle autorità cantonali e federali, il TCS difende la libera scelta del mezzo di trasporto. Da oltre un secolo, si impegna per la sicurezza di tutti gli utenti della strada, attraverso campagne di sensibilizzazione e studi sulla qualità delle infrastrutture stradali. Le 15 piste destinate all’istruzione e i 31 centri per la formazione in due fasi fanno del TCS il leader in materia di formazione e perfezionamento alla guida. Attivo nella difesa dei consumatori, il TCS realizza ogni anno test di riferimento e offre, nei suoi 18 centri tecnici, consulenze indipendenti e competenti. I 220 pattugliatori del TCS compiono annualmente quasi 290'000 interventi di soccorso e, in circa 86% dei casi, consentono all'automobilista di riprendere il viaggio immediatamente. Oltre 700'000 persone si affidano al Libretto ETI che ogni anno rimpatria in Svizzera quasi 800 persone e 2'800 veicoli. La protezione giuridica TCS, la TCS Mastercard e l’assicurazione auto TCS sono tra le prestazioni più famose del Club, che dispone inoltre di 37 campeggi e 2 alberghi. Venti volte all'anno, i soci ricevono "Touring", il giornale del Club che raggiunge 1,3 milioni di copie. Per tutti questi motivi, una famiglia su due si fida del TCS !
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