LA FUNZIONE DI
PIANIFICAZIONE E
CONTROLLO DI GESTIONE
• L'azienda è una struttura composita formata da
risorse di diversa natura, organizzata nelle sue
varie parti, per conseguire, attraverso un processo
di produzione di ricchezza, finalità ed obiettivi,
strumentali al raggiungimento del suo scopo
ultimo quale risulta dalla vision aziendale.
• Nel formulare la propria mission l'azienda definisce
la sua meta specificando:
– il ruolo sociale che intende svolgere;
– i confini entro i quali intende muoversi;
– i principi etici a cui intende ispirare le sue scelte di
governo ed i suoi comportamenti (mission).
Il tutto dev'essere finalizzato a
garantire nel tempo una
conveniente ed adeguata
remunerazione degli stakeholder.
Gli stakeholder sono tutti i portatori di interessi
direttamente o indirettamente coinvolti
nell'attività d'impresa:
– Azionisti
– Lavoratori
– finanziatori reali e potenziali
– Clienti
– Fornitori
– Comunità sociale
– Pubblica Amministrazione
• Il soddisfacimento degli interessi istituzionali
può realizzarsi solo se l'azienda è in grado di
svolgere la sua attività economica in
condizioni di tendenziale equilibrio
economico.
• La sostenibilità di tale equilibrio è legata alla
capacità dell'azienda di aumentare il suo valore
economico.
• Il principio dell'economicità ed il principio del
valore sintetizzano, dunque, le condizioni
necessarie a soddisfare le attese degli stakeholder
e rappresentano due parametri di riferimento alla
luce dei quali valutare le modalità di svolgimento
della combinazione produttiva.
• Tali principi devono trovare applicazione nelle
relazioni che si vengono ad instaurare tra l'impresa e
l'ambiente circostante.
• Ciò implica che le decisioni e le azioni poste in
essere da chi governa l’azienda devono essere volte a
coniugare l'efficienza della combinazione produttiva
con il soddisfacimento delle attese degli stakeholder
ed in particolare con quelle del cliente.
• In sintesi, il sistema aziendale dev'essere efficace
ed efficiente, ossia deve rispondere alle esigenze
del mercato e dell'ambiente utilizzando al meglio
le risorse disponibili.
• OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
• DECISIONI
• AZIONI
• RISULTATI
VISION AZIENDALE
(meta e domini)
MISSION AZIENDALE
(principi)
OBIETTIVI
FINALITA’
(traguardi quantitativi)
(traguardi qualitativi)
• Migliorare la tecnologia
• Reddito
• Aumentare la dimensione
• Valore
• Migliorare il know-how, la coesione e la
motivazione
• Migliorare la capacità relazionale e
informativa
INDIVIDUAZIONE DI UNA STRATEGIA
CONTROLLO
Per raggiungere i traguardi di lungo periodo
l’azienda deve propedeuticamente conseguire, nel
breve periodo, target ed obiettivi quantitativi e
qualitativi, che, pur nel loro continuo adattarsi ai
cambiamenti delle variabili interne ed esterne,
devono risultare coerenti rispetto alla meta
prefissata.
• A seguito di queste circostanze gli obiettivi aziendali si
distinguono a seconda della loro diversa dimensione
temporale in:
obiettivi di breve termine
obiettivi di medio-lungo termine
• Le due tipologie di obiettivi delineano due differenti
domini di riferimento delle scelte aziendali le quali, si
distinguono in
decisioni di breve e di lungo periodo.
Per facilitare il raggiungimento dei risultati e delle finalità
aziendali occorre innescare un circuito virtuoso tra:
• l'attività di governo volta a definire gli obiettivi, a
decidere attraverso quali percorsi raggiungerli e come
attuarli
• la creazione di un contesto lavorativo favorevole, in cui
si condividano gli obiettivi e le scelte aziendali, si acquistino
consensi e si attraggano risorse.
• Il meccanismo operativo che permette il funzionamento del circuito
è il sistema di controllo in quanto consente di svolgere in
sequenza logica le tre fasi fondamentali in cui si articola l'attività di
direzione:
– Definire le condizioni per realizzare e mantenere l’equilibrio
economico-finanziario nel medio lungo periodo
(pianificazione);
– determinare gli obiettivi di breve termine volti ad orientare il
comportamento di chi detiene responsabilità direttive
(programmazione);
– verificare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti e la loro
validità rispetto alle mutevoli situazioni di operatività generate
dal dinamismo ambientale (controllo)
• Il controllo è un meccanismo operativo finalizzato
ad orientare i comportamenti individuali ed
organizzativi verso il raggiungimento degli obiettivi
aziendali.
• Tale finalità è perseguita mediante:
– misurazioni analitiche
– responsabilizzazione su parametri-obiettivo
• Le misurazioni utilizzate nell'ambito del controllo, inteso
nella sua accezione più ampia, possono essere:
• di natura economico-finanziaria
• di natura fisico-tecnica
.… e possono essere
– a supporto delle decisioni da prendere
– a supporto dei comportamenti umani
– a supporto delle valutazioni dei risultati
• Le misurazioni economico-finanziarie possono essere di tipo:
– quantitativo - monetario
(es. reddito, capitale economico, costi, ricavi);
– quantitativo non monetario
(es. rendimenti, tempi);
– qualitativo
(es. soddisfazione del cliente, credibilità nei confronti degli
interlocutori aziendali)
• Tra le varie tipologie di misurazioni che abbiamo
ricordato particolare rilevanza è riconosciuta a quelle:
1. di natura economico-finanziaria,
2. esprimibili in termini quantitativo -monetari
3. aventi come oggetto redditività e valore
• Il controllo può essere:
– Controllo strategico, verifica la validità delle strategie in
conformità ai cambiamenti ambientali
– Controllo manageriale, verifica che l'organizzazione aziendale
sia sufficientemente motivata, condivida le scelte aziendali e
raggiunga i risultati desiderati;
• Effetti del controllo sull'organizzazione:
– Migliora l'informazione verso i dipendenti;
– Motiva i dipendenti
– Verifica che sussistano le capacità e le competenze necessarie per
svolgere le funzioni assegnate
• Come evitare i problemi del controllo:
– eliminazione delle attività aziendali (Outsourcing);
– automazione;
– centralizzazione;
– condivisione del rischio con soggetti esterni.
• La necessità di un controllo di gestione formalizzato nasce
soprattutto nelle seguenti situazioni:
– crescita dimensionale (strutturale e/o operativa);
– aumento della turbolenza ambientale;
• Oggetto del controllo possono essere:
– le azioni: gli strumenti utilizzati agiscono direttamente su
comportamenti dei dipendenti;
– i risultati: gli strumenti utilizzati tendono a
responsabilizzare i soggetti sugli esiti delle loro attività e a
gratificare coloro che migliorano le loro performance
• Il controllo dei risultati si identifica con il controllo di
gestione e consiste nel responsabilizzare gli individui (o gruppi
di individui) sugli esiti delle loro attività.
• L'obiettivo è quello di motivare i soggetti aziendali a
perseguire i risultati indicati dall'alta direzione (è utile
formalizzare un sistema di incentivazione legato ai risultati).
• Tali controlli incoraggiano i dipendenti ad intraprendere le
azioni più idonee per raggiungere i risultati desiderati
• Responsabilizzare significa:
– Far conoscere ai vari responsabili le aree di risultato critiche
per l'azienda;
– Fornire elementi di motivazione affinché i soggetti
raggiungano i risultati fissati dall'alta direzione
– assicurare un nesso tra la responsabilità assegnata al
soggetto e le leve su cui esso può esercitare il suo potere
decisionale.
Il controllo di gestione
È, quindi il processo attraverso il quale i
responsabili ai vari livelli si assicurano che le
risorse vengano acquisite ed impiegate in
modo efficace ed efficiente per il
conseguimento degli obiettivi d'impresa
Il controllo di gestione
• Il sistema di controllo è nel contempo:
– Un metodo di lavoro direttivo mediante il quale l'azienda si dota
di strumenti idonei a migliorare la qualità decisionale.
– Un sistema di misura e valutazione delle performance aziendali
in quanto gli obiettivi assegnati ai vari responsabili costituiscono
i parametri per valutare la loro capacità.
Il controllo di gestione
INPUT
PROCESSO PRODUTTIVO
COME DA BUDGET
OUTPUT
RISULTATI ATTUALI
REGOLATORE
FEEDBACK
confronto tra il budget e il
consuntivo
FEEDBACK
Controllo di Feedback e Forward
• Il FEEDBACK CONTROL riguarda il monitoraggio delle
differenze tra i risultati desiderati e risultati ottenuti. Su queste
informazioni si fondano le azioni correttive da apportare al
piano/programma.
• Con il FORWARD CONTROL le previsioni e quindi il piano
programma viene elaborato sulla base delle informazioni
acquisite confrontando i risultati attesi con quanto si vorrebbe
ottenere in un certo filtro. Gli interventi correttivi sono
finalizzati a ridurre queste differenze.
Fasi del controllo di gestione
• Definizione degli obiettivi da raggiungere entro un certo
periodo di tempo.
• Elaborazione ed approvazione di un programma
opportunamente articolato e coordinato per il
raggiungimento di tali obiettivi.
• Rilevazione delle informazioni consuntive
sull'andamento effettivo della gestione.
• Confronto tra risultati raggiunti e programmati.
• Analisi delle cause di scostamento.
• Adozione di adeguati provvedimenti "correttivi".
• I soggetti coinvolti nel CG sono :
– L’Alta Direzione (pianificazione, programmazione e
controllo);
– tutti i manager, fino ai livelli inferiori della struttura,
che necessitano di informazioni per prendere decisioni
utili per il buon funzionamento dell'impresa
(programmazione e controllo);
– gli specialisti del controllo (controller);
Gli elementi del sistema di controllo di
gestione
STRUTTURA
DIREZIONALE
DEFINIZIONE
OBIETTIVI
MODALITÀ DI
CONTROLLO LORO
RAGGIUNGIMENTO
PREDISPOSIZIONE
AZIONI CORRETTIVE
STRUTTURA TECNICOCONTABILE
CONTABILITÀ GENERALE
CONTABILITÀ
ANALITICA
BUDGET
COSTI STANDARD
REPORTING
STRUTTURA
ORGANIZZATIVA
MODALITÀ DI
DISTRIBUZIONE E
ASSEGNAZIONE DELLE
RESPONSABILITÀ
ECONOMICHE
ALL’INTERNO
DELL'AZIENDA
• Le dimensioni (variabili) del controllo:
– ECONOMICO-FINANZIARIO E VALORE
– ORGANIZZAZIONE (COESIONE E MOTIVAZIONE)
– KNOW-HOW INTERNO
– CAPACITÀ RELAZIONALE CON L'ESTERNO
– CLIENTI
– VIGILANZA
– AMBIENTE
– ETICA
Gli oggetti dei CG
• L'intero sistema aziendale mediante il
monitoraggio dei risultati globali (Bilancio).
• Specifici sub-sistemi aziendali mediante il
monitoraggio dei risultati dei sub-sistemi più
significativi. In quest'ultimo caso è importante
individuare le diverse modalità di disaggregazione
della gestione globale al fine di scegliere quella
più consona alle esigenze della direzione.
• Non tutte le aree di risultato sono aree di responsabilità o
centri di responsabilità, ossia degli insiemi di operazioni
sottoposti alla responsabilità di un preciso soggetto
nell'ambito della struttura organizzativa
• Sono aree o centri di responsabilità le funzioni aziendali o le
sub-funzioni. Le aree di risultato possono essere centri di
responsabilità solo se nell'ambito della struttura
organizzativa sono previste delle figure che presidiano tali
aree (project manager, product manager, process manager
etc.)
• L'individuazione ed il monitoraggio dei sub-sistemi è
necessario per:
– ridurre la complessità dell'azienda
– risalire alle vere cause dei risultati aziendali e alle
fondamentali "leve" per influenzarli
– individuare i soggetti a cui compete la responsabilità
dei risultati stessi
• Centri di costo
• Sono le aree di responsabilità in cui i responsabili sono in grado di
influenzare in modo diretto ed in misura significativa solo i costi.
• Centri di ricavo
• Sono i centri di responsabilità in cui le azioni dei rispettivi
responsabili influenzano in modo diretto ed in misura
significativa:
A) ricavi di vendita;
B) costi di funzionamento del centro stesso.
• Centri di profitto
• Sono unita' organizzative dotate di ampia autonomia decisionale nelle
quali i managers con le loro azioni sono in grado e influenzare in
modo diretto ed in misura significativa il risultato economico (ricavicosti) di particolari combinazioni produttive
Strumenti contabili del controllo di gestione
• Il controllo di gestione si avvale di adeguati strumenti
contabili, cioè di un sistema informativo per il controllo
economico-finanziario della gestione:
– la COGE e il BILANCIO DI ESERCIZIO
– la CONTABILITA' ANALITICA
– il BUDGET ed i COSTI STANDARD
Strumenti contabili ed extracontabili del controllo di gestione
CONTABILITA’
GENRALE E BILANCIO
D’ESERCIZIO
CONTABILITA’ ANALITICA
PER CENTRI DI COSTO E
PER ATTIVITA’
REPORTING
BUDGET ED ALTRE
MISURAZIONI A
PREVENTIVO
RILEVAZIONI
EXTRACONTABILI
Il processo logico del controllo di
gestione
CONTABILITÀ GENERALE
CONTABILITÀ ANALITICA
BUDGET
SISTEMA DI REPORTING
ESTERNO
MANAGEMENT
• LE MISURAZIONI DELLE PERFORMANCE
risultano da due fondamentali modelli di
determinazione quantitativa:
1.Il modello del bilancio
2.Il modello della creazione del valore
Il modello del bilancio e l'analisi
economico-finanziaria
• Obiettivi conoscitivi:
– comprendere la validità del modello come strumento di
misurazione delle performance aziendali;
– individuare un quadro di indicatori che consenta di
esprimere un giudizio sull'economicità aziendale;
– condurre un'analisi di gestione basata sugli indici e sui
flussi
Il bilancio
• Il sistema informativo è il principale mezzo di comunicazione delle
informazioni economiche aziendali all'ambiente di cui l'impresa è parte.
• Ogni informazione contenuta nel sistema bilancio-relazione trova la sua ragion
d'essere nel rendere più comprensibile l'evoluzione dell'assetto reddituale,
finanziario e patrimoniale d'insieme.
• Il sistema bilancio-relazione è l'occasione per presentare e diffondere:
– le linee ispiratrici del progetto strategico d'impresa, lo stile di
comportamento, i tratti essenziali della sua attività, i modi per realizzarla;
– il modo m cui sono state gestite le risorse acquisite da terzi e quelle proprie;
– la collocazione dell'impresa in prospettiva, sui mercati e nell'ambiente
economico sociale, per ciò che è e per ciò che si propone di essere
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IL SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO