Informatore della Comunità Pastorale S. Ambrogio - Parabiago - Anno VI - numero 34– 23 novembre 2014
Parrocchie Ss. Gervaso e Protaso & Ss. Lorenzo e Sebastiano, Gesù Crocifisso e Visitazione della B. V. Maria a s. Elisabetta
Sito Internet: www.santigervasoeprotaso.it
La Chiesa - 14. Universale vocazione alla Santità
CALENDARIO
LITURGICO
SETTIMANALE
Liturgia delle ore:
II settimana
Domenica
23 novembre
II DOMENICA
D’AVVENTO
Lunedì 24 nov.
Feria
Ger 2,1-2a; 3,1-5; Sal
76; Mt 11,16-24
Martedì 25 nov.
Feria
Ger 3,6-12; Sal 29; Mt
12,14-21
Mercoledì 26 nov.
feria
Ger 3,6a.12a.14-18;
Sal 86; Mt 12,22-32
Giovedì 27 nov.
Feria
Ger 3,6a.19-25; Sal
85; Mt 12,33-37
Venerdì 28 nov.
Feria
Ger 3,6a; 4,1-4;
Sal 26; Mt 12,38-42
Sabato 29 nov.
Feria
Ger 3,6a; 5,1-9b;
Sal 105; Mt 12,43-50
Domenica 30 nov.
Is 51,1-6; Sal 45;
2Cor 2,14-16a;
Gv 5,33-39
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
Un grande dono del Concilio Vaticano II è stato quello di aver recuperato una visione di Chiesa fondata
sulla comunione. Questo ci ha aiutato a capire meglio che tutti i cristiani, in quanto battezzati, hanno
uguale dignità davanti al Signore e sono accomunati dalla stessa vocazione, che è quella alla santità (cfr
Cost. Lumen gentium, 39-42). Ora ci domandiamo: in che cosa consiste questa vocazione
universale ad essere santi? E come possiamo realizzarla?
1.Innanzitutto dobbiamo avere ben presente che la santità non è qualcosa che ci procuriamo noi, che
otteniamo noi con le nostre qualità e le nostre capacità. La santità è un dono, è il dono che ci fa il
Signore Gesù, quando ci prende con sé e ci riveste di se stesso, ci rende come Lui.
2.Tutto questo ci fa comprendere che, per essere santi, non bisogna per forza essere vescovi, preti o
religiosi: no, tutti siamo chiamati a diventare santi! Tante volte, poi, siamo tentati di pensare che la
santità sia riservata soltanto a coloro che hanno la possibilità di staccarsi dalle faccende ordinarie, per
dedicarsi esclusivamente alla preghiera. Ma non è così! Qualcuno pensa che la santità è chiudere gli
occhi e fare la faccia da immaginetta. No! Non è questo la santità! La santità è qualcosa di più grande, di
più profondo che ci dà Dio. Anzi, è proprio vivendo con amore e offrendo la propria
testimonianza cristiana nelle occupazioni di ogni giorno che siamo chiamati a diventare
santi. E ciascuno nelle condizioni e nello stato di vita in cui si trova. Ma tu sei consacrato, sei
consacrata? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione e il tuo ministero. Sei sposato? Sii santo
amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un
battezzato non sposato? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro e offrendo del
tempo al servizio dei fratelli. “Ma, padre, io lavoro in una fabbrica; io lavoro come ragioniere, sempre con
i numeri, ma lì non si può essere santo…” – “Sì, si può! Lì dove tu lavori tu puoi diventare santo. Dio ti dà
la grazia di diventare santo. Dio si comunica a te”. Sempre in ogni posto si può diventare santo, cioè ci si
può aprire a questa grazia che ci lavora dentro e ci porta alla santità. Sei genitore o nonno? Sii santo
insegnando con passione ai figli o ai nipoti a conoscere e a seguire Gesù. E ci vuole tanta pazienza per
questo, per essere un buon genitore, un buon nonno, una buona madre, una buona nonna, ci vuole
tanta pazienza e in questa pazienza viene la santità: esercitando la pazienza. Sei catechista,
educatore o volontario? Sii santo diventando segno visibile dell’amore di Dio e della sua presenza
accanto a noi. Ecco: ogni stato di vita porta alla santità, sempre! A casa tua, sulla strada, al lavoro, in
Chiesa, in quel momento e nel tuo stato di vita è stata aperta la strada verso la santità. Non
scoraggiatevi di andare su questa strada. E’ proprio Dio che ci dà la grazia. Solo questo chiede il Signore:
che noi siamo in comunione con Lui e al servizio dei fratelli.
3. A questo punto, ciascuno di noi può fare un po’ di esame di coscienza, adesso possiamo farlo, ognuno
risponde a se stesso, dentro, in silenzio: come abbiamo risposto finora alla chiamata del Signore alla
santità? Ho voglia di diventare un po’ migliore, di essere più cristiano, più cristiana? Questa è
la strada della santità. Quando il Signore ci invita a diventare santi, non ci chiama a qualcosa di pesante,
di triste… Tutt’altro! È l’invito a condividere la sua gioia, a vivere e a offrire con gioia ogni momento della
nostra vita, facendolo diventare allo stesso tempo un dono d’amore per le persone che ci stanno accanto.
Se comprendiamo questo, tutto cambia e acquista un significato nuovo, un significato bello, un
significato a cominciare dalle piccole cose di ogni giorno. Un esempio. Una signora va al mercato a fare
la spesa e trova una vicina e incominciano a parlare e poi vengono le chiacchiere e questa signora dice:
“No, no, no io non sparlerò di nessuno.” Questo è un passo verso la santità, ti aiuta a diventare più
santo. Poi, a casa tua, il figlio ti chiede di parlare un po’ delle sue cose fantasiose: “Oh, sono tanto
stanco, ho lavorato tanto oggi…” – “Ma tu accomodati e ascolta tuo figlio, che ha bisogno!”. E tu ti
accomodi, lo ascolti con pazienza: questo è un passo verso la santità. Poi finisce la giornata, siamo tutti
stanchi, ma c’è la preghiera. Facciamo la preghiera: anche questo è un passo verso la santità. Poi arriva
la domenica e andiamo a Messa, facciamo la comunione, a volte preceduta da una bella confessione che
ci pulisca un po’. Questo è un passo verso la santità. Poi pensiamo alla Madonna, tanto buona, tanto
bella, e prendiamo il rosario e la preghiamo. Questo è un passo verso la santità. Poi vado per strada,
vedo un povero un bisognoso, mi fermo gli domando, gli do qualcosa: è un passo alla santità. Sono
piccole cose, ma tanti piccoli passi verso la santità. Ogni passo verso la santità ci renderà delle persone
migliori, libere dall’egoismo e dalla chiusura in se stesse, e aperte ai fratelli e alle loro necessità.
Cari amici, nella Prima Lettera di san Pietro ci viene rivolta questa esortazione: «Ciascuno viva secondo la
grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di
Dio. Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l’energia ricevuta
da Dio, perché in tutto venga glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo» (4,10-11). Ecco l’invito alla
santità! Accogliamolo con gioia, e sosteniamoci gli uni gli altri, perché il cammino verso la santità non si
percorre da soli, ognuno per conto proprio, ma si percorre insieme, in quell’unico corpo che è la Chiesa,
amata e resa santa dal Signore Gesù Cristo. Andiamo avanti con coraggio, in questa strada della santità.
Papa Francesco all’udienza di mercoledì 19 novembre
La tentazione di SCENDERE DALLA CROCE
E’ la quarta tentazione indicata da papa Francesco nell’omelia a conclusione del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia
(ottobre 2014). Ce la presenta con queste parole:
“La tentazione di scendere dalla croce, per accontentare la gente, e non rimanerci, per compiere la volontà del
Padre; di piegarsi allo spirito mondano invece di purificarlo e
piegarlo allo Spirito di Dio”.
E’ una tentazione sempre presente...
È una tentazione sempre presente nella storia dei credenti, fin dalla Croce di Cristo ricordiamo l’urlo della gente:
“sei Figlio di Dio, scendi dalla croce, e ti crederemo”.
La sfida era segno di un pensiero legato a volontà di potenza, di dominio, di prestigio eclatante. ma sarebbe stato solo
manifestazione di potere non certamente di amore, in questa logica Gesù da Figlio di Dio avrebbe potuto fare tutto…
invece, “da ricco che era si è fatto povero per noi…”
Lo “stare nascosti con Cristo in Dio”( ) è la strada da intraprendere: questa ci è consegnata da Gesù stesso.
La storia parla di prestigi e di cadute, la vita di momenti belli, esaltanti e di declino inarrestabile e a volte deprimente; il
nostro cammino cristiano di esaltazione e di fragilità misere...
Domenica 23 novembre
Giornata nazionale
di sensibilizzazione
sulle offerte per il
sostentamento del
Clero diocesano
Attento a non levarti la grazia della Spirito
santo; che non arrivi il giorno del giudizio e il
giudice non dica:
“Sono stato io a scrivere le tue pagine;
perché tu hai cancellato le mie lettere? Sono
stato ancora io a scrivere i miei doni; perché
tu hai cancellato i miei benefici e hai scritto il
tuo disonore?”
Cara lettrice Caro lettore
Le scrivo per ricordarLe l’impegno dei nostri sacerdoti, che
probabilmente anche Lei conosce e frequenta nella Sua
parrocchia e che in tutta Italia dedicano la vita al servizio del
prossimo.
Portano la Parola del Vangelo, fanno opere di carità,
accoglienza e conforto nelle grandi periferie urbanecosì come
nei piccoli centri. Animano la Parrocchia con le tante attività
negli oratori , nei campi estivi, i corsi di preparazione
matrimoniale, il catechismo.
La loro presenza è un dono prezioso per tutti ma ha bisogno del
sostegno di tutti. Per questo mi rivolgo a quanti sono
consapevoli del valore di tale presenza, perché aiutino
generosamente i nostri sacerdoti.
L’offerta per il sostentamento del clero, deducibile dalla
dichiarazione dei redditi, è una via nuova di condivisione
fraterna, possibile a partire dal Concordato del 1984 tra lo Stato
e la Chiesa cattolica, che ha eliminato il sostegno economico
diretto statale e ha affidato i pastori alle comunità stesse.
Se apprezza la presenza e il bene che ogni giorno i nostri
sacerdoti diocesani compiono con la preghiera, i sacramenti, le
opere di carità e le attività educative, mi permetto di chiedere la
Sua sollecitudine e premura nei loro confronti, in particolare
verso i sacerdotiche hanno più bisogno, sostenendoli con
un’offerta secondo le Sue possibilità.
La ringrazio fin d’ora per quanto vorrà e potrà donare e La
salutocon cordialità.
Nunzio Galantino
Vescovo
Sui sacerdoti puoi sempre contare ora sono loro a contare su di te
I sacerdoti hanno tutti la stessa missione. Diamo loro gli stessi mezzi
per poterla svolgere
Le offerte per il sostentamento aiutano tutti i sacerdoti diocesani, in
tutta Italia
Il tuo contributo alla loro opera
Offerte per i nostri sacerdoti. Un sostegno a molti per il bene di tutti
s. Ambrogio
DOMENICA
Ore 8
23 SECONDA DOMENICA DI AVVENTO
Santa Messa
Domenica insieme per i ragazzi di Terza Elementare
10,30
Santa Messa
INIZIATIVE DI AVVENTO
SFORZIAMOCI DI PARTECIPARE
ALLA SANTA MESSA DI OGNI GIORNO
PRIMA DELLA MESSA LA RECITA DELLE LODI
PER I RAGAZZI DELLE MEDIE 10 MINUTI CON GESU’ ALLE 7,30
LIBRETTO CON LE MEDITAZIONI DI AVVENTO
Martedì 25 21 A Villastanza Incontri di Avvento
Mercoledì
26 ore 21Consiglio d'Oratorio
Sabato 30 16 ESPOSIZIONE ADORAZIONE E SANTE CONFESSIONI
18 SANTA MESSA VIGILIARE
21 La Compagnia Teatrale “La Strana Famiglia” presenta:
“Non sparate sul postino” Commedia brillante in tre atti
Adulti € 6,00 ragazzi € 3,00
DOMENICA 30 TERZA DOMENICA DI AVVENTO
Ore 8 Santa Messa
Ore 9 Domenica insieme per i ragazzi di Prima Media
10,30 Santa Messa
14,30 Incontro Genitori
CONTINUA LA BENEDIZIONE ALLE FAMIGLIE SECONDO IL
PROGRAMMA
DOMENICA 30 DOPO LA MESSA DELLE 10,30
SI PUO’ RITIRARE LA “CASSOEULA”
VA PRENOTATA ENTRO GIOVEDI’ 27 (€ 8,00 una porzione € 15 per 2 porzioni)
APPUNTAMENTI
Domenica 23
Ore 18.00 Vesperi a Villastanza
Lunedì 24
ADO a Pregnana Milanese
Ritrovo all’Oratorio alle 20,30
Domenica 30
Ore 18.00 Vesperi a Ravello
La scuola media s. Ambrogio è presente da 38 anni sul nostro
territorio e ha contribuito a istruire e formare migliaia di studenti.
Voluta dalla Parrocchia e delle famiglie che ritengono importante
offrire ai propri figli un’istruzione e un’educazione caratterizzata
dall’esperienza cristiana vissuta.
Come in origine ancor oggi la scuola contribuisce alla maturazione umana dei ragazzi attraverso lo studio delle discipline. Sotto
l’aspetto didattico sono significativi i risultati ottenuti nelle prove
invalsi, progressivamente migliorati negli anni ed arrivati quest’anno ad essere di 10 punti percentuali superiori ai valori medi delle
scuole lombarde e del nord ovest (eccellenze in Italia), sia in italiano sia in Matematica – i dati invalsi sono pubblicati sul sito del
MIUR.
Sotto l’aspetto educativo l’attenzione alla persona è presente nel
metodo di lavoro a scuola e a casa, nei contenuti e nelle attività
curricolari, nella condivisione dell’esperienza cristiana da cui la
scuola è nata, operante in ogni aspetto della vita scolastica
La direzione
“Nel delicato frangente storico che il nostro Paese attraversa, i
cristiani devono impegnarsi con maggiore rigore ed energia in
quell’eminente forma di carità che è la politica”
IL CAMPO è IL MONDO
Via da percorrere incontro all’umano
Angelo Scola - Cardinale Arcivescovo di Milano
INCONTRO DI SPIRITUALITA’
PER I CRISTIANI IMPEGNATI
NELLE REALTA’ SOCIALI E POLITICHE
Decanato
Villoresi
Domenica 30 novembre dalle 9.00 alle 12.30
con la celebrazione della s. Messa
oratorio femminile via Meda, 1 - Nerviano
“la politica è una maniera esigente di vivere
l’impegno cristiano al servizio degli altri”
(Paolo VI, Octogesima Adveniens, 46)
AVVENTO
Tempo di salute, pace e riconciliazione,
tempo in cui lodare e ringraziare perpetuamente
il Padre eterno per la sua infinita misericordia
per la venuta del suo unigenito Figlio,
che per smisurato amore verso di noi peccatori
Egli mandò
per liberarci dalla tirannide del demonio,
per invitarci al cielo,
per comunicarci i secreti celesti,
per dimostrarci la verità,
per insegnarci i costumi,
per seminare in noi le virtù,
per arricchirci dei tesori della sua grazia,
e farci figlioli suoi, eredi e possessori della vita eterna.
(s. Carlo Borromeo – Lettere pastorali)
Il 29 e 30 Novembre 2014
presso Villa Ida Lampugnani di Parabiago
sarà presente un banchetto di beneficenza del gruppo
“S. Vincenzo de Paoli” di Parabiago
Vi Aspettiamo Numerosi!!!!!!
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CALENDARIO La Chiesa - 14. Universale vocazione alla Santità