Spizzica.. Spizzica.. SETTIMANALE DI POLITICA E COSTUME Autorizzazione del tribunale di Siracusa n.2/2003 Spedizione in abbonamento postale Pubblicità inferiore al 70 % € 0,50 diretto da Salvo Benanti Anno 26 Telefono 0931412883. Email: [email protected] - tipografia LegoPrint srl Partecipa da sola e..vince Senza avversari, servizio idrico in mano agli spagnoli (con Ligean e Onda): Chi sono? Saranno in grado? Il Comune ha diffuso questo comunicato sulla gara relativa al servizio idrico: La spagnola Depuracion de aguas del Mediterraneo, in raggruppamento temporaneo d‟impresa con la Ligean di Roma e la Onda, sempre di Roma, con un ribasso dello 0,5333, si è aggiudicata la gara, mediante procedura negoziata, per l‟affidamento in concessione del servizio idrico integrato dei Comuni di Siracusa e Solarino celebrata stamani presso la sede dell'ufficio Gare e appalti. La società iberica è stata l‟unica ad aver presentato un‟offerta: le altre due concorrenti, Severn Trent Italia e Acquereggine, infatti, non hanno partecipato. L'importo della concessione, a base di gara, era di 16 milioni 527 mila euro l'anno, coincidente con i ricavi stimati comprensivi della quota tariffaria per la somministrazione, fognatura e depurazione per un volume di acqua fatturabile pari a circa 9milioni e 800 metri cubi. Come da capitolato, la gestione durerà un anno rinnovabile fino a un massimo di altri due successivi. L‟aggiudicataria, ha proposto un ribasso che permetterà l‟applicazione di tariffe ulteriormente ribassate rispetto a quelle previste in Capitolato già minori di quelle praticate dai Sai 8. La vincitrice, inoltre, non potrà cedere la gestione ad altri e dovrà assorbire 85 lavoratori dell'ex Sai 8, dando priorità agli ex Sogeas. “Si chiude una fase emergenziale, che dura dal 19 giugno, durante la quale i servizi di erogazione dell‟acqua e di smaltimento dei reflui sono stati non solo assicurati ma per certi versi anche migliorati. Adesso se ne apre un‟altra che sarà sicuramente più stabile e che ci porterà alla gestione pubblica dell‟acqua. Devo ringraziare quanti finora hanno permesso e permetteranno, nella fase transitoria, il regolare svolgimento del servizio: dalla puntuale erogazione dell‟acqua al corretto smaltimento dei reflui, dai turni emergenziali cui sono stati costretti i lavoratori alla celerità dei servizi erogati, dalla segnalazione e risoluzione dei guasti ai nuovi allacciamenti posso affermare che l‟esame è stato sicuramente superato. Adesso occorre fare in fretta ma sono soddisfatto per il lavoro fin qui fatto ed ottimista per quello che ci attende nel breve, medio e lungo termine”. Lo dichiara il sindaco, Giancarlo Garozzo. Da un punto di vista amministrativo si andrà molto celermente. “Adesso l‟esito della gara andrà in pubblicazione per tre giorni”dichiara Natale Borgione, ingegnere capo dell’Ente- che aggiunge: “Seguirà l‟aggiudicazione, l‟esame della documentazione richiesta e la stipula del contratto: contiamo di chiudere tutto nell‟arco di un mese, salvo imprevisti”. ^^ La prima legittima domanda è: chi sono? La seconda: hanno i titoli e l'esperienza per svolgere un lavoro complesso e difficile come la gestione del servizio idrico? La terza e l'ultima: dietro le nuove sigle spagnole ci sono sempre loro, i soliti noti, che hanno saccheggiato per decenni la gestione dell'acqua pubblica a Siracusa o sono imprese nuove, trovate in base alla legge dell'Offerta nel mercato? Confesso di saperne poco, troverei poco credibile che i gaglioffi – politici e non politici - che hanno governato negli ultimi decenni l'acqua a Siracusa abbiano favorito una gara con un solo partecipante senza un interesse specifico: la “Depuracion de aguas del Mediterraneo”. La società iberica è stata l‟unica ad aver presentato un‟offerta: le altre due concorrenti, Severn Trent Italia e Acquereggine, infatti, non hanno partecipato. Il tempo (brevissimo) ci svelerà tutto, basta attendere. Saremo sorpresi delle eventuali novità? Non ci possono essere sorprese da chi amministra questa città. E' un libro aperto e scritto fin dall'inizio in tutti i settori. Ho piacere che abbia assorbito il personale della SAI 8 e dia priorità, in futuro, al personale ex Sogeas. Ma non erano 150 i dipendenti? Cosa è stata, una pulizia etnica?. Bisognerà vedere di che personale si tratta, sia gli uni che gli altri. Dipendenti veri di SAI 8 o prefabbricati per ragioni politiche (ne conosco già qualcuno). Ci saranno anche Consulenti che affosseranno la società? Ardite operazioni finanziarie? Poi nuovi debiti, nuovo fallimento e...voilà...si ricomincia con il 3 tormentone (dopo Sogeas e Sai 8)? FONDATO NEL 1988 N° 29/2014 Domenica 5 ottobre 2014 Martines (Onda) Servizio idrico? Non ne capisco proprio niente Fantastica la dichiarazione a caldo di Luigi Martines, direttore di Onda Energia, dopo la notizia che lo vede nella cordata vincente che gestirà il servizio idrico a Siracusa e Solarino. “Di servizio idrico – confessa Martines – non ne capisco nulla. Il mio ruolo sarà diverso, mi occuperò dell‟energia che è il primo costo del servizio in questione”. E sulla parentela con Granata (Martines è il cognato)? “Non ho tempo per questo tipo di gossip, io lavoro 24 ore al giorno e la polemica non mi interessa”. Ezechia Reale: una scelta sbagliata Per il servizio idrico ci voleva un bando europeo, la società che ha vinto ha già fallito a Palermo. Antimafia? Liti nel Pd, ma è necessaria. Il voto suppletivo per le Regionali 2012 è un‟alterazione. Non mi candido nel 2018 Allora Ezechia Paolo Reale, da assessore regionale alle risorse agricole e alla pesca, cosa stai facendo per Siracusa? Sto lavorando per la Regione e il mio compito e di guardare tutti allo stesso modo anche se il mio cuore resta sempre a Siracusa. Sono stato molto presente in tutte le realtà della filiera agroalimentare nella nostra provincia ed ho partecipato sempre nell‟ottica di portare ad Expo 2015 il meglio della nostra qualità. Aggiudicato il servizio idrico con una sola impresa partecipante. Qual è la tua impressione? Una volta acclarata l‟incapacità del Comune di gestire sia pure provvisoriamente il servizio, quella fatta mi sembra una scelta sbagliata. E‟ sbagliata perché si privatizza l‟acqua, è sbagliata per il modo in cui è stata fatta, è sbagliata perché l‟impresa che ha vinto è la stessa che si era aggiudicata il servizio idrico a Palermo e che poi si è dimostrata non all‟altezza del compito tanto da aver disdetto il contratto. E‟ sbagliata perché doveva esserci maggiore se- renità ed un bando europeo che ci garantisse sulla accertata professionalità del vincitore. Il 13 e 14 ottobre arriva la commissione Antimafia La prima cosa che emerge nettamente sull‟arrivo dell‟Antimafia è che la richiesta di averla qui nasce da diatribe interne ad un partito (il Pd ndr), è sotto gli occhi di tutti. In ogni caso valuto necessaria la presenza a Siracusa dell‟Antimafia per alcune infiltrazioni mafiose che ci sono state in diversi e importanti comuni della Provincia, si pensi solo che ad Auguista fino a qualche istante prima dello scioglimento giuravano che non c‟erano infiltrazioni mafiose di nessuna natura. Ecco da questo punto di vista è meglio fare chiarezza, come anche in altre vicende di pubblico dominio. Alla fine domenica prossima si vota per le suppletive alle Regionali 2012. A me sembra un‟alterazione di quella che è la normale dinamica di un risultato elettorale e di elezioni che vivono nel momento in cui sono svolte, farne una porzione viola Comunale a +3549 TeatroVerga +3436 E’ fatta, anzi no. Torniamo indietro (foto all’interno) Siamo gli unici a parlare di un teatro ormai dimenticato alcune norme ed apre varchi pericolosi oltre ad avvelenare il clima. Rispetto la decisione della magistratura, ma non la condivido. Questa votazione, ripeto, apre varchi pericolosi. Tant‟è che abbiamo deciso che articolo 4 e l’assessore regionale non prenderanno nessuna posizione sul voto di domenica. Di fatto al Vermexio non c’è opposizione L‟opposizione non è riuscita ad organizzarsi, con vari pezzi che hanno vissuto di atti propri e non coordinati. Riuscire ad organizzarsi è la prima cosa da fare se l‟opposizione vuole essere davvero incisiva. Nel 2018 se ti candidi sindaco, il tuo avversario sarà quasi certamente Francesco Italia Nel 2018 non mi candido sindaco. Francesco Italia sta facendo con attenzione l‟attività del vicesindaco e quindi meriterebbe una chance per candidarsi. Se la sua candidatura sarà una scelta di continuità con l‟attuale assetto chiaramente sarò dall‟altra parte della barricata. Via Crispi +2889 Buio pesto e basole che affondano, come la nostra città 2 Domenica 5 ottobre 2014 Assenti e ben pagati Quattro riunioni di Consiglio comunale per non fare praticamente un cazzo. Due sono andate deserte rispettivamente con 16 e 12 consiglieri presenti su 40. Cioè una trentina di consiglieri che vengono pagati mensilmente dai siracusani fanno gli assenteisti, tali e quali i dipendenti asp oggi nel tritacarne mediatico. In pratica questi consiglieri non fanno il lavoro per cui vengono retribuiti e vengono anche meno all'impegno solennemente assunto e cioè quello di tutelare e difendere la comunità siracusani. GliNiente amministratori del nulla di concreto per la città. La Giunta Garozzo si caratterizza per lapidi, riconoscimenti forzosi, cittadinanze onorarie a tinchitè, mostre e spettacolini a pioggia La Giunta Garozzo si sta caratterizzando per lapidi e riconoscimenti vari sparsi su tutta la città, spesso senza informare la città (qualcuno sa che qualcuno del Comune ha messo una lapide in piazza Archimede?). Una gestione dall'alto che francamente ha ben poco di democratico. Ad esempio, non è dato di sapere per iniziativa di chi, il Consiglio comunale, in odore di Bulgaria, dovrebbe deliberare il conferimento della cittadinanza onoraria al bielorusso Aleksandr Bialiatski. Chi è Bialiatski? Un attivista bielorusso, arrestato dal regime per le sue battaglie in difesa della libertà. Nobile, ma che c'entra con la cittadinanza onoraria di Siracusa? Che c'entra Siracusa? Se la nostra città dovesse conferire cittadinanze onorarie a tutti gli attivisti e i difensori della libertà prevaricati dai regimi sparsi per tutto il mondo, non la finiremmo più. Si camminerebbe al ritmo di 10 cittadinanze onorarie a Consiglio comunale. Insomma, con tutto il rispetto, mettiamo un freno a riconoscimenti e attestati, a lapidi e cittadinanze onorarie, Siracusa è al lumicino. Anche al Vermexio si lavori per produrre fatti concreti, di inconsistenze e invenzioni incongrue ne abbiamo già a iosa. E invece no. L‟amministrazione continua a non fare un cazzo, ci seppellisce di comunicati sul nulla. Nell‟ordine una mostra a Montevergini, il settimo-comunicato-settimo sul centro di raccolta a targia, un progetto risi- bile, un corso di formazione, la pulizia di un terreno, la limonicoltura, la festa dello sport, tre spettacolini qui e là e così via. Ci sono poi le perle di umorismo involontario, come il comunicato sulla bici ritrovata. Ecco uno stralcio: Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini è stata ritrovata nella zona di viale Teocrito una bici del servizio go bike modificata, precedentemente rubata in una delle postazioni tornate ad essere fruibili da qualche mese. Il ritrovamento, ad opera di agenti della Polizia municipale, che su disposizione del comandante Enzo Miccoli, si sono messi sulle tracce dell'uomo, reo del furto, seguendo le indicazioni giunte al comando di via del Molo. Dopo l'identificazione per l'uomo, sono state avviate le opportune procedure. Il mezzo sequestrato torna nella disponibilità del comune.. Tutto per una bici ritrovata? Una follia. Ma c‟è di più e cioè la dichiarazione dell‟assessore. “Sono soddisfatto e orgoglioso – dice infatti l'assessore alla Polizia municipale Antonio Grasso - per quanto accaduto. I nostri agenti, infatti, grazie alle segnalazioni di cittadini, sono riusciti a ritrovare una delle tante bici scomparse, aiutandoci a rendere un servizio per la collettività. Un servizio alla collettività per una bici? Trasecoliamo. Io, Dino e quelli della notte Cartia è un personaggio che ha amato moltissimo Siracusa e merita un ricordo vero, senza ipocrisie e paludamenti Molti vecchi amici mi hanno chiesto notizie di un pezzo che avevo scritto per ricordare la mia amicizia con Dino Cartia. Un pezzo scritto circa tre anni addietro, per me praticamente un’altra vita. Per fortuna, e grazie a chi si ne occupa, c’è l’archivio de I FATTI e così dopo una lunga e laboriosa ricerca, sono riuscito a trovare l’articolo in questione. Come sempre, quando rileggo mi viene voglia di fare cambiamenti, ma poi ho deciso di lasciare il pezzo così come era stato concepito. Senza aggiustamenti, ecco quindi il pezzo originale: Eravamo in una trattoria di Trastevere a Roma e dopo aver cenato da Dio, tutti insieme chiedemmo a Rosa Balistreri di suonarci qualcosa. Per magia spuntò dal nulla una chitarra e Rosa intonò “ma comu fanu i babbaluci cu li conna a rumpire i „mbalate…” E‟ stato quello un momento della mia vita in cui sono stato veramente felice, e Dino era con me, a babbiare, a spiegare la vera Roma a me che arrivavo da Siracusa e avevo conosciuto Roma sempre da turista. Avevo 31 anni, avevo vinto il Premio Capodieci per il giornalismo che mi era stato consegnato in Campidoglio, immeritatamente vicino a mostri sacri come Ruggero Orlando e Piero Angela e una quantità di artisti immensi, come appunto Rosa Balistreri. Dino, che insieme ad Armando Greco, era il cuore del Premio Capodieci, mi aveva preso sotto la sua disinteressata protezione. Mi aveva portato in giro per la capitale insieme a mia moglie, mi aveva fatto conoscere personaggi illustri, il noto editore, il noto libraio eccetera. Mi aveva riscaldato il cuore con il suo affetto. Nel mentre pensava all‟organizza- zione, a sanare contrasti e vanità artistiche di soggetti vari, ed era nonostante questo “manicomio” sempre presente con me, sempre attento e affettuoso, come anche Armando. Eravamo siracusani fuori le mura. Da allora e per quasi 40 anni con Dino Cartia siamo stati amici veri, di quelli che quando trovavamo il tempo (che non avevamo quasi mai) si raccontavano tutto, gioie e dolori. Con cruda sincerità. Io sapevo le sue debolezze e lui sapeva le mie, era un conforto poter parlare liberamente con qualcuno. E‟ una cosa che succede di rado nella vita visto che in quasi tutti prevale la voglia di recitare la parte che gli altri ci hanno assegnato. Io ero il giornalista aggressivo e rampante? Bene, quando parlavo facevo il giornalista aggressivo e rampante. Dino era accreditato di un pizzico cinismo e anche lui osservava questo copione. Qual era la realtà? Beh, non lo dico, non tradisco un amico a cui ho voluto, voglio e vorrò bene. Dico invece chi era Dino per me. Intanto un amante, che dico un amante, un cultore del supercazzeggio. Dino aveva amato come un pazzo Efisio Picone (insieme nella foto a destra), figura assai nota ai siracusani con qualche anno sulle spalle. Efisio era estro e genialità, voglia di vivere e voglia di farsi male in lui erano un tutt‟uno. Aveva amato Armando Greco che in quanto a pazzie non era secondo a nessuno. Aveva amato il giornalista Mazzone e l’imprenditore Baglieri e tanti, tanti altri. Tutti brillanti per diversità ma con il denominatore comune dell‟amore immenso per Siracusa, per una città che strega i suoi figli. “Quelli della notte” con Dino e molti di quelli che ho menzionato prima lo giravamo senza telecamere a Siracusa molto prima che, con tutto il rispetto, ci pensasse Renzo Arbore. E tanto più i personaggi erano singolari tanto più ce ne innamoravamo. Altro carattere distintivo la cultura. Magari qualcuno ha sorriso per qualche imperfe- zione linguistica, ma Dino era uomo di cultura vero, ricercatore accanito, in grado di perdere settimane, mesi, anni per arrivare a dimostrare una sua intuizione. Il suo archivio è vastissimo e la municipalità siracusana dovrebbe pensare fin da subito ad acquisirlo dopo aver contattato i parenti. Lui amava stupirmi e quando ci vedevamo o ci sentivamo per telefono aveva sempre una chicca da raccontarmi, ..ho trovato uno scritto…lo sai che c‟è una foto degli anni cinquanta… Amava moltissimo la sua famiglia, a modo suo, con l‟arma dell‟ironia, con la battuta che solo apparentemente era pungente ma da cui si evinceva un affetto appassionante, travolgente. Dino aveva apprezzato molto una pagina che avevo fatto sul mio giornale in occasione della scomparsa di Michele Messina, grande avvocato e grande amico. “Non succede” mi aveva detto “ma se succede, mi raccomando”. La battuta era detta in siciliano e tradotta perde molto, il tono comunque era quello ironico di sempre, della “burrula”. Avevo pensato di raccontare tutte le cose che abbiamo fatto insieme, conoscenze, zingarate, trasmissioni, giornali, articoli, viaggi. Quello che di solito si fa quando manca un personaggio come Dino. Ma non me la sento. In queste occasioni io e Dino invece amavamo raccontare la famosa battuta del barone al mezzadro. Quando il mezzadro gli comunicava che era morto qualcuno in paese, il barone era stentoreo: “O fan culu cu mori”. Come accade nella vita arrivò anche il giorno del barone, praticamente in fin di vita. E il mezzadro pungente: e ora che dice barone? E il nobile con un fil di voce “O fan culu cu resta”. Sarà dissacrante ma io e Dino pensavamo che il barone non avesse poi tanto torto. E sono certo che lui lo pensa ancora. Ho sempre ritenuto che il più grande privilegio, sollievo e conforto dell'amicizia fosse quello di non dover mai spiegare nulla. 3 Domenica 5 ottobre 2014 Condividete la vostra password L‟approccio mai banale di un prete che ci ha fatto riscoprire il piacere di essere cattolici. Un grande carisma e una indubbia capacità di comunicare Isabella Benanti E' facile dire che al giorno d'oggi non ci sono più bravi cattolici. E' facile dirlo e probabilmente corrisponde anche al vero ma accanto a questa domanda dovrebbe subito sorgerne un'altra: e i bravi preti? Perchè la fede è un qualcosa di interiore, che devi sentire dentro di te, è qualcosa a cui devi credere senza prove scientifiche però l'essere un buon cattolico, l'essere ligio a quei, in fondo pochi, doveri che la cristianità impone dipende da tantissimi fattori e uno dei principali è proprio quello di avere dei bravi pastori, degli uomini di chiesa che ti avvicinino al luogo sacro, che ti trascinino, che ti coinvolgano e che non ti facciano percepire il momento religioso come un momento quasi pesante, di quelli difficili da digerire, di quelli che ti strapperesti i capelli al pensiero di svegliarti la domenica mattina per sentire un'ora di omelia tra l'arcaico, il banale e il soporifero. Il compito di un parroco, di un pastore di anime non dovrebbe proprio essere questo? Non dovrebbe essere quello di cercare e trovare i modi per intercettare l'interesse dei fedeli e riportarli a vivere la cristianità in maniera naturale e gioiosa? Io confesso che per lungo, lunghissimo tempo, la speranza di ritrovare quel piacere, quell'interesse e quella curiosità ad andare in chiesa e a prender parte ai riti sacri l'avevo perso. Poi nel luglio dello scorso anno io e il mio compagno decidiamo di sposarci e scegliamo la chiesa dell'Immacolata. A fine settembre la comunicazione dell'imminente inizio del corso prematrimoniale e ad ottobre il primo incontro con le altre coppie in procinto di sposarsi e con padre Marco. Parliamoci chiaro, in generale quando tra futuri sposini si parla di corso prematrimoniale lo si fa sbuffando, pensando a quella partita di calcetto che dovrai sacrificare in settimana o a quel telefilm che dovrai registrare per stare lì a sentire un'ora di letture o di prediche banali che potrebbe benissimo farmi mia nonna. Ed invece grazie a Padre Marco io ho riscoperto inaspettatamente il piacere di essere cattolica. Il giovedì sera per me e mio marito quel raduno nella chiesa dell'Immacolata era diventato un appuntamento irrinunciabile, un'ora passata insieme a parlare di ogni sfaccettatura del matrimonio ma a parlarne in maniera reale, vera, diretta, senza dietrologie, senza censure, senza fingere di essere fuori dalla realtà e senza predicare concetti e principi che sono lontani dai giovani, dalla società nel suo insieme. Padre Marco prima ancora che un prete è una persona che vive la realtà e che su quella realtà plasma il suo modo di comunicare. Ricordo ancora quel giovedì sera in cui affrontando il tema della totale sincerità che deve vigere all'interno di una coppia sposata e lui esordì chiedendoci: "Il vostro fidanzato ha la vostra password di Facebook?", un approccio che ci spiazzò e che indubbiamente catturò la nostra attenzione. "Se siete sposati e siete una cosa sola i segreti non devono esistere in nessun campo, questo non vuol dire che il vostro compagno debba rovistare nelle vostre cose o debba tenervi sotto controllo ma vuol dire che voi la vostra password di Facebook gliela dareste perchè non c'è nulla in quel social network che non condividereste anche con lui e lui non la userebbe perchè si fida ciecamente di voi." Colpiti e affondati. Il messaggio è arrivato chiaro e diretto e tutti noi ce lo siamo sentito sulla pelle perchè si parlava di cose che conosciamo, che fanno parte delle nostra quotidianità, che sono vicine, che ci interessano. Non ci vogliono chissà quali stregonerie per rendere la religione un fatto moderno, per catturare l'attenzione di chi ti ascolta e fare in modo che ritorni una seconda volta ad ascoltarti. Ci vuole carisma, ci vuole capacità di comunicare, ci vuole di essere profondamente motivati ed appassionati in quel che si è deciso di fare, in quella missione religiosa che si è deciso di intraprendere. Giudecca vicina a padre Marco Una comunità intera vicina al parroco dell’Immacolata. Durante l’omelia molti momenti di commozione per la gente e per lo stesso prelato che è stato chiamato dal vescovo a svolgere il suo compito nel quartiere di via Italia In dieci anni di “Taccuino” poche volte ho fatto cronaca: l‟ho sempre lasciata a penne più esperte. Ma non posso fare a meno di riportare la freschezza d‟una esperienza che ho vissuto lo scorso giovedì 25 settembre. Senza alcun invito formale, ma solo col passa-parola, una intera comunità si e‟ riunita a tarda sera nella chiesa dell‟Immacolata; tanta ma tanta gente sembrava quasi che fosse la Messa della “Svelata””.Non c‟erano pubbliche autorità per salutare un parroco che oltre a fare il prete e‟ stato l‟unico operatore sociale della Giudecca. C‟erano soltanto un ex presidente di “Ortigia”” Antonio Drago, e mio nipote Massimo Milazzo se autorità può definirsi un consigliere comunale dell‟opposizione. Ma c’era tanta gente: tanti uomini e donne ma anche tanti ragazzi, e padre Marco, perché di lui stiamo parlando di quel mezzo-rivoluzionario di padre Marco Tarascio dell‟Immacolata, si e‟ commosso più volte durante la Messa ed ogni volta che si fermava perché non riusciva ad andare avanti scoppiava l‟applauso dei fedeli per dirgli che la sua commozione era la loro commozione. Alla fine della Messa hanno preso la parola alcuni fedeli: per primo una donna che ha parlato a nome di quelli che non c‟erano più ma dal Cielo avrebbero vegliato su padre Marco. Poi Sebastiano Cutrufo il presidente della Confraternita dell’Immacolata, il quale ha ricordato che quando dieci anni fa arrivò in parrocchia Padre Marco la confraternita era costituita solo da due persone: oggi sono in quaranta che organizzano non soltanto la festa dell‟Immacolata, ma anche quella a mare dell‟Assunta. Poi ha preso la parola un guerrafondaio: il papà inconsolabile di Gianluca Bianca che ha detto del bene che ha fatto a lui e a sua moglie padre Marco: dalla disperazione ha portato tutta la famiglia alla fiducia in un Dio buono. Ma la freschezza della serata e‟ stata la presenza di tanti bambini di nove-dieci anni che sono venuti a salutare il sacerdote che li aveva battezzati, e di tante coppie che padre Marco aveva sposato. Padre Marco da parte sua nell‟omelia ha ricordato la figura del sacerdote che va dove il Signore vuole che vada e se il suo Vescovo l‟ha trasferito in un'altra parrocchia non poteva che obbedire. Tutti i salmi finiscono in gloria: la affollatissima comunità dei Catacumenali a cui padre Marco ha dedicato per dieci anni tutti i sabato sera per la loro Messa ha organizzato la sua usuale “Agape””: rifacendosi alle tradizioni dei primi cristiani i catacumenali organizzano dopo la Messa la comunione del cibo: ogni famiglia porta un piatto e tutti insieme nella gioia e nella reciproca offerta vivono un momento di comunità. Padre Marco domenica prossima andrà a prender possesso d‟una parrocchia vastissima e difficilissima di oltre nove mila anime, quella di San Metodio nel quartiere di via Italia (comunemente inteso Vietnam). Lo accompagnano il nostro ringraziamento per quello che ci ha dato in questi anni e le nostre preghiere. Titta Rizza Tutto questo da ora in avanti Padre Marco dovrà farlo nella parrocchia di Via Italia, parrocchia a lui assegnata dall'attuale vescovo. E se certamente sono felice per i fedeli di quella parrocchia che potranno godere delle sue illuminanti e originali prediche dall'altra parte credo che prelevare da Ortigia, luogo di grande raccoglimento dei religiosi siracusani e luogo in cui si celebra grandissima parte dei matrimoni della nostra città con annesso obbligo di frequentare i corsi prematrimoniali per i giovani sposini, sia un'occasione mancata. Una personalità come quella di Padre Marco avvicina la gente alla chiesa, avvicina soprattutto i giovani alla chiesa, quelle decine di giovani che annualmente sceglievano l'Immacolata come luogo per celebrare il loro matrimonio avevano l'occasione di imbattersi in lui, di rendersi conto che la nostra religione non è solo libri impolverati, versi in latino, padre nostro, ave maria e andiamo in pace... c'è molto di più. Relegare una personalità come quella di Padre Marco (probabilmente considerata troppo stravagante da quelle stesse mummie ricoperte di croci d'oro massiccio che considerano fin troppo stravagante anche Papa Francesco) ad un‟altra realtà sa davvero tanto di occasione sprecata. E per Siracusa, purtroppo, non sarebbe la prima volta. Faccio i solarium e dimentico le zone balneari Riceviamo e pubblichiamo: La stagione balneare appena conclusa non può di certo essere annoverata tra quelle più riuscite, quanto meno per i cittadini siracusani residenti nelle zone di mare. In realtà, tale situazione è purtroppo ormai atavica ma i cittadini, giustamente, non si sono ancora rassegnati a questo stato di quasi abbandono nel quale da decenni si trovano. A fronte di un sacrosanto incremento degli accessi al mare in città infatti, grazie ai solarium, le spiagge e le coste della zona balneare sono state trascurate, senza alcuna manutenzione e in balia degli elementi, nonostante le numerose promesse, probabilmente “da marinaia”, dell'allora assessore alle Risorse Mare. Eppure, questi cittadini non sono di serie B perché la loro tassazione è la stessa, e in molti casi supera, quella degli abitanti degli altri quartieri della città; i servizi loro resi però sono carenti e, in certe situazioni, pressoché nulli. Parlo soprattutto del servizio di raccolta rifiuti, pulizia e cura delle strade, veri e propri miraggi per molti abitanti, con situazioni al limite della decenza e della sopportazione umana. Vengo a volte contattato da persone che mi mostrano cartelle Tari di oltre 1000 euro, in zone nelle quali spesso sono presenti discariche abusive nonché prive di cassonetti; la loro frustrazione è però anche la mia quando riscontro in questa amministrazione una totale mancanza di dialogo e collaborazione. Non sto qui a riprendere sterili polemiche nate da una legittima e doverosa critica politica verso chi doveva curare il rapporto con le circoscrizioni e le Risorse Mare ma è chiaro che in questo modo non si può più andare avanti; auspico infine che il vicesindaco Italia, assessore tra le altre cose proprio all'Ambiente, cominci finalmente ad ascoltare le istanze dei cittadini, di cui le circoscrizio- ni sono la prima e più diretta rappresentanza istituzionale, senza nascondersi dietro un'incompetenza di delega che, da vicesindaco, è ridicolo portare avanti. Avv. Giuseppe Culotti Presidente Neapolis “Spoglia Cristo e vesti Maria”, così si diceva una volta per stigmatizzare un‟operazione poco intelligente che finiva per scontentare tutti. E‟ esattamente quello che è successo nell‟estate appena conclusa. Garozzo e i suoi prodi si sono dedicati ai tre nuovi solarium e si sono scordati delle zone balneari, completamente abbandonate a se stesse, come dice qui accanto il presidente di Neapolis, Giuseppe Culotti. Abbandonate alla spazzatura, con le strade scassate e mai pulite, con le spiagge libere lasciate in mano a nessuno. Per tutte l‟esempio di Ognina. In questa popolosa cntrada balneare, circa tremila persone sono state lasciate per tutta l‟estate senza la piccola spiaggetta, frequentatissima in particolare dallae famiglie, dai bambini e dagli anziani. Con scuse varie non si è fatto nulla e la spiaggetta è rimasta chiusa a giugno, luglio, agosto, settembre. A nulla sono valse le proteste, probabilmente ad Ognina non risiedevano supporter di questa amministrazione e così sono stati puniti tutti. 4 Domenica 5 ottobre 2014 Opinioni e repliche Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente chiediamo repliche stringate, o comunque compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti. cittadinisulwebcittadinisulwebcitt Gl’intossicati Dissidente? No, emarginato Vivono colmi di veleno che per primi intossica loro. Stracolmi di livore hanno scordato la parola perdono. Parlano di Dio, ma rimettere i peccati ai propri debitori è solo una frase da recitare in preghiera. Rancorosi e puntigliosi hanno posto l'umanità in due recinti: i buoni ed i cattivi. E nessuno, chiuso il cancello, transiterà più da un recinto all'altro, a costo di prendere delle cantonate a proprie spese o perpetrare l'ennesima iniquità a danno del loro prossimo. La vendetta li anima, il sorriso è un'ipocrita smorfia facciale del quale non godranno mai davvero, perché tutto nel loro mondo è artefatto e tristemente immutabile. La loro condanna in vita è l'ineluttabilità di un verdetto pronunciato dal quale non derogano più, restando di fatto soli o circondati dal risentimento che non riesce a placarsi mai e che intossica i loro giorni. Prigionieri dei loro pregiudizi mimano uno spaventevole Dio biblico, la peggiore espressione della non misericordia. Il mondo non è andato come se lo aspettavano e di questo sono furenti e la devono far pagare a qualcuno: a loro stessi per primi, perché non troveranno mai pace ed amore. Roberto Cafiso Vitadacani Parla l‟assessore Liddo Schiavo: Lavoro 24 ore al giorno e ho portato risultati concreti alla città. Zappulla fa solo conferenze stampa contro di me Liddo Schiavo ci dicono che sei un assessore dissidente Vuoi dire emarginato, chiuso nel mio settore di solidarietà sociale dove lavoro tutto il giorno per tutti i giorni. No, no dissidente nel senso che non hai amorosi sensi col sindaco e il resto della Giunta Non è vero, non sono dissidente, diciamo che ho rapporti formali. Diciamo allora che non ci sono amorosi sensi Addirittura amorosi sensi no, diciamo meglio che sto nel mio. Non hai partecipato ad alcune delibere di Giunta Solo un fatto casuale Hai disertato anche la delibera sul bilancio 2014 E‟ successo, avevo impegno fuori città, non è una presa di posizione politica. Qualcuno dice che non hai gradito il piano dei renziani per il futuro al Comune? Quale Piano? Beh, ad esempio che l’attuale vicesindaco Italia sarà il candidato sindaco nella prossima tornata elettorale Questo lo so, è già deciso, Italia sarà il candidato ma non è detto che sarà il nuovo sindaco. Parliamo dei tuoi nemici Princiotta e Zappulla? Zappulla è deputato nazionale e in pratica ha fatti solo quattro conferenze stampa, una contro il sindaco e tre contro di me. Non mi pare il massimo, da un deputato nazionale ci si aspetta ben altro. Gli asili nido? Rispetto l‟atto di indirizzo del Consiglio e abbiamo fatto il nuovo bando pubblico. Ovviamente ci sono problemi di bilancio visto che prima si spendevano ter milioni e ora è a disposizione un milione e mezzo di euro. In qualche modo faremo. I finanziamenti contestati? In malafede, una contestazione in malafede. Sto portando a Siracusa finanziamenti per milioni che posso documentare. Ho fatto il massimo possibile ed ho anche esplorato campi nuovi che ci hanno portato altri fondi. Ho fatto tutto il mio dovere. Magari fai una conferenza stampa e lo dici Non ho tempo per le conferenze stampa, io lavoro all‟assessorato h24 e quando torno a casa sono sfinito e voglio solo riposare.. In definitiva, non sei dissidente e fai per intero il tuo dovere Forse sono dissidente dall‟Italia, non nego di aver fatto un pensierino, insieme ai miei familiari, per lasciare l‟Italia. Siamo inaffidabili. Il tuo stato d’animo in questo momento? Te l‟ho detto prima, sono un emarginato nel mio settore. Gatti immigrati al Nord Una panoramica sull'attività delle volontarie e su certe associazioni animaliste (perchè tali si autodefiniscono) fa emergere una realtà tutt'altro che edificante. Fare le volontarie animaliste non significa essere al di sopra della legge che regola questo settore. La normativa nazionale e quella regionale sanciscono diritti e doveri delle associazioni di volontariato animalista al fine di tutelare gli animali cosiddetti di compagnia, in particolare cani e gatti. Pertanto tali norme devono essere rispettate. In realtà dalle determine pubblicate nei siti delle amministrazioni comunali, leggiamo che molti Comuni siciliani si affidano a volontarie dell'ultima ora e a vere e proprie trafficanti di creature. Ciò per 'pulire' il territorio dai cani randagi a costi contenuti. A Siracusa, su iniziativa personale, una pseudo volontaria, utilizzando la sigla di un'associazione nazionale e soprattutto facendo credere che i nostri cani nei canili stavano morendo, aveva tentato di iniziare l'esportazione verso il nord dei nostri randagi. Essendo stata stoppata per i cani, la pseudo volontaria ha ripiegato su altro e sta inviando al nord i poveri gatti che vivono in colonia in Ortigia. Ciò senza chiedere al Comune ed all'Asp le dovute autorizzazioni. Queste creature vengono spedite al nord in aereo, come pacchi postali!!! Immaginate per un attimo il terrore di un povero micio infilato nella stiva di un aereo! I gatti vengono spediti senza alcuna garanzia del loro stato di salute, senza le suddette autorizzazioni da parte degli organi competenti e soprattutto non viene mai pubblicato alcun documento di pre-affido e di post-affido. Le compagnie aeree che accettano di trasportare gatti randagi dovrebbero pretendere che anche per loro si rispettasse la legge. Infatti pure i gatti devono avere un microchip ed un libretto sanitario prima di essere spediti, soprattutto in mancanza di una formale adozione. Spesso il modo di operare di certe volontarie è discutibile ed anche illegale. Prendono il primo cane che incontrano sulla strada o sulla spiaggia e dopo averlo fotografato postano immediatamente su Facebook, insieme alla foto, l'IBAN e chiedono soldini. Si inventano che il cane è maltrattato, non curato e affamato e che servono quattrini per portarlo dal veterinario. Non prendono assolutamente in considerazione il rispetto della normativa che prevede di fare denuncia di ritrovamento del cane, di farlo ricoverare presso una struttura convenzionata con il Comune di appartenenza o stallarlo in attesa di farlo visitare dai Veterinari dell'ASP di apparteneza. Non attendono il trascorrere dei tempi stabiliti dalla normativa prima di metterlo in adozione e quindi prima di spedirlo per chissà quale destinazione. Nulla di tutto ciò! La cosa importante per certe pseudo volontarie è aver trovato una creatura qualsiasi che permetta loro di 'battere cassa'! Per il resto chi si oppone a tale loro anomalo ed illegale modo di operare viene insultato e diffamato. Tutto in nome di un volontariato animalista presumibilmente a scopo di lucro!!! Elena Caligiore 5 Domenica 5 ottobre 2014 Spero=cementificazione Landieri: Continuo a sognare una passeggiata che inizi dalla Marina e prosegua fino al Ciane. C‟era nel Prg.. Maurizio Landieri, da una settimana il sindaco Garozzo è impegnato sulle regionali suppletive… Ma davvero? Sinceramente mi sono stancato di seguire le vicende del PD siracusano, delle liti Marziano-Garozzo. C’è in ballo un seggio al Parlamento regionale, ma veramente non se ne può più. Mentre si pensa alle suppletive, arrivano nuove tasse, e siamo allo stremo. Lo capiranno prima o poi? La commissione antimafia slitta al 13 otto- bre. Qualcuno a Siracusa è in ansia? Male non fare e paura non avere, diceva mio nonno. Ripeto: ben venga l‟antimafia. Pazienza per eventuale aumento nei consumi di ansiolitici. Sulla Spero si prepara una delle più grandi cementificazioni subite da Siracusa. Non ci saranno recuperi e riqualificazioni, ma solo demolizioni.. Io continuo a sognare una passeggiata che inizi dalla Marina e prosegua fino al Ciane. Pensare che era pure previsto nel piano regolatore. Fanno capolino diverse iniziative in barba al Prg e le strade continuano ad essere scassate. Se ne dovrebbe occupare l’assessore Rossitto che tuttavia politicamente non dà segnali di vita.. Ti dicono sempre che mancano i fondi. Hai visto Corso Gelone? Semplici rattoppi. Stamattina ci camminavo a piedi, non hanno nemmeno ridisegnato le strisce pedonali. Sinceramente Rossitto non so chi sia e me ne scuso. L’informazione sul web dovrebbe essere Siamo la prima generazione, dal dopoguerra, che ha fatto passi indietro. Leggevo qualche giorno fa che è nato un fenomeno sconosciuto prima: l‟emigrazione dei cinquantenni. Pazzesco. al massimo vista anche la quantità di giornalisti che vi operano, invece L‟informazione sul web è una brutta bestia. Internet è un mare pieno di pesci. Ma va filtrato tutto, verificato, altrimenti alla rete prendi bufale e non pesci. Girano le sciocchezze più allucinanti. Questo spiega il moltiplicarsi dei siti complottasti, dei fautori delle scie chimiche, delle notizie più incredibili (e false) che girano in maniera virale. Verificate tutto, bastano pochi minuti e si evitano cattive figure. I disoccupati non sono diminuiti, anzi sono aumentati. E non si vede alcuna luce in fondo al tunnel. Siamo la prima generazione, dal dopoguerra, che ha fatto passi indietro. Leggevo qualche giorno fa che è nato un fenomeno sconosciuto prima: l‟emigrazione dei cinquantenni. Pazzesco. La puzza della zona industriale non è diminuita anzi è aumentata Siracusa non è più pulita ma più sporca.. La zona industriale è l‟emblema di questa città. E‟ senza futuro. Se non si cambia radicalmente non c‟è futuro. Aveva ragione Sciascia quando diceva che in Sicilia il futuro non si coniuga nemmeno nei verbi. Tirando le somme? Ce la caveremo, non so come, ma ce la caveremo. Ma devono cambiare tante cose. Bisogna prendere coscienza della situazione ed avere coraggio. Nessun commento sulla Sgarlata Parla l’ex sindaco Spagna: Doveroso ricordare Jano Battaglia. Si dovrebbe fare qualcosa nella zona di villaggio Epipoli, è davvero disastrata.Ortigia è rinata con la legge speciale e i contributi ai privati Caro Fausto Spagna, insieme a tanti amici – e tu tra loro – stiamo chiedendo al Comune di ricordare Jano Battaglia, consigliere comunale ed assessore per 20 anni, oltre ad essere stato un grande organizzatore di Sport. E' morto da 4 anni ma sembra ancora tra noi con la sua esuberanza, simpatia, umanità. Il tuo ricordo? Sempre molto vivo : conoscevo Jano da bambino, lui del “Castello” io della “Turba”, in Ortigia. Una amicizia mai incrinata dalla politica, dalla comune presenza in Consiglio Comunale dove stavamo in partiti e gruppi consiliari diversi. Ricordare Jano, il suo impegno per lo Sport in questa città, le infinite manifestazioni sportive, culturali, di spettacolo, di cui era infaticabile promotore, mi sembra doveroso. Avvocato Spagna, tu non ti interessi più di politica, ma resti osservatore attento. Allora, come va la Giunta Garozzo? Aggiungi che sto anche poco in città, altro che osservatore attento. Ho visto qualche nuova rotonda sparti traffico in più. Molto utile. Spero sempre che ne facciano una a Viale Epipoli angolo Tremilia dove l'assenza della pur minima segnaletica è causa di ricorrenti e disastrosi incidenti. Ma nessuno se ne occupa. Così come trovo ancora una volta le condizioni di viale Epipoli incredibili, altro che terzo mondo : fogne a cielo aperto, condutture rotte, strada scassata in larghi tratti...senza che nessuno faccia qualcosa, forse mancano consiglieri comunali ed assessori residenti nella zona. Non so spiegarmelo altrimenti... E' una disattenzione che riguarda tutta la città, non soltanto viale Epipoli. Altro argomento: la scoppola della Tari non è una pioggia sul bagnato per i contribuenti siracusani che hanno ormai solo pochi spiccioli in tasca? Una ulteriore mazzata di cui il governo finge di non conoscere la pesantezza e gli effetti gravemente recessivi. Altro che incentivare i consumi. Alla fine domenica si votano le suppletive alle regionali 2012. Candidati anche Crocetta, Musumeci, Bufardeci e chi più ne ha più ne metta, con partiti scomparsi e liste elettorali cristallizzate.... Si è davanti ad una vicenda allucinante, grottesca con tanti interrogativi rimasti senza risposta. C'entra la delinquenza, la mafia, alcuni candidati interessati al sabotaggio ?. Tu hai capito qualcosa? No. Una quantità di notizie contrastanti e alla fine.. Si torna a votare con le mille assurdità che questo comporta ma nessuno sa ancora dirci cosa sia realmente successo,se quanto sostenuto sull'allagamento e la perdita delle schede, poi, se non sbaglio, il parziale ritrovamento, sia credibile... Ne ha parlato “La Repubblica” ma immagino che una vicenda così paradossale ed assurda solleciterà l'interesse e la curiosità di altri importanti media nazionali. La Giustizia ne esce a pezzi, per essere generosi. L’ex assessore Sgarlata non ha fatto una bella uscita di scena Mi astengo dai commenti. Ci sono funzionari regionali che restano in auge con tutti i governatori.. E' sempre avvenuto. A volte è indice di intelligenza amministrativa (non disperdere l'esperienza accumulata da quel funzionario), altre volte è la solita storia di clientele, di rapporti personali particolari. Niente che non si sappia ma che a livello regionale raggiunge livelli indecenti senza che qualcuno si indigni o indaghi. Aria di rispetto di Castello Maniace, un architetto, Francesco Vinci, ha proposto di togliere i cancelli e farla diventare una piazza. Condivide? Con alcuni accorgimenti è una idea interessante : utilizzare l'immensa area ex militare prospiciente il Castello. Cambierebbe tutto: piazza,ingresso al Castello. Certo è necessario un progetto di altissimo livello. Si potrebbe pensare ad un concorso di idee a livello internazionale. Sei stato sindaco per quasi cinque anni e la tua sindacatura fu caratterizzata dal rilancio di Ortigia. Oggi, sono una dozzina i politici che dicono di aver rilanciato Ortigia Ai miei tempi abbiamo promosso nuove ed appropriate leggi regionali su Ortigia, su tutte quella approvata nel 1986, che segnò una svolta sui contributi ai privati, la loro entità e le modalità di erogazione. Una iniziativa assunta anche dal compianto Nino Consiglio... Poi l'illuminazione di Ortigia, l'illuminazione di Piazza Duomo,la nuova pavimentazione di Piazza Duomo, l'isola pedonale, l'approvazione del Piano Particolareggiato e tante altre cose. Altri hanno proseguito con eguale efficacia.. Da oltre un decennio non si ricevono più fondi per i restauri dei privati e per opere di interesse pubblico. O, almeno, non ne sono al corrente. I restauri privati sono stati la vera molla della rinascita di Ortigia, spero che nessuno lo dimentichi. Oggi ho apprezzato la discesa libera al mare a Lungomare Ortigia, che ha avuto – senza costi a carico del Comune – un grande successo tra turisti, residenti e non residenti. L’attuale Consiglio comunale è deludente sia per asservimento ai voleri dell'Amministrazione sia per il quoziente di assenteismo. Tre quarti dei consiglieri sempre più spesso disertano l’aula.. Non seguo e mi meraviglia, Consiglieri comunali di fresca nomina hanno di solito un grande interesse ed una grande energia. Lo sai chi sono i deputati nazionali? Magari solo il cognome? No comment In conclusione, stiamo vivendo un periodo di oscura mediocrità? Questo si, senz'altro, soprattutto il livello regionale, che a me sembra collassato come mai nel passato. La Presidenza di Raffaele Lombardo ha segnato il baratro, basti pensare la efferatezza di rallentare ed impedire la spesa dei fondi comunitari. Il deficit di spesa di quei fondi – occultato spesso con pietosi artifici – erano prevedibili già nel Gennaio 2008 senza aspettare gli anni successivi e le denunzie degli organi di controllo che erano allarmanti fin da allora. Come si possono sottrarre alla Sicilia 6 – 7 miliardi di investimenti? Chi lo ha fatto andrebbe realmente processato. Ed anche chi ha mantenuto per opportunismo un silenzio colpevole in quegli anni, silenzio che dura anche ora : una Sicilia viva avrebbe dovuto allora manifestare compatta contro Lombardo. Crocetta è andato sulla stessa strada, clientele, favoritismi, parole, melodrammi.. In un quadro politico frantumato, dove manca una vera maggioranza parlamentare, è difficile fare qualcosa. 6 Domenica 5 ottobre 2014 Ambiguità al Maniace Bar e discoteca autorizzati dal Comune, chiaramente lo ha detto solo la dottoressa Basile Il bar e la discoteca davanti al castello Maniace li ha autorizzati il Comune. E‟ questo quanto emerge dopo una lunga e difficoltosa ricerca. E‟ così, ma nessuno lo dice ufficialmente, anzi ufficialmente lo ha detto solo la dottoressa Beatrice Basile, ex Soprintendente di Siracusa: “le licenze, ha sottolineato, le ha date il Comune, a ciascuno il suo”. Prima tappa dal dottor Correnti, responsabile comunale per le attività produttive. Lo abbiamo cercato telefonicamente una dozzina di volte senza mai rintracciarlo e così gli abbiamo inviato tre email fra il 9 e il 15 settembre. Alla fine il suo collega Francesco Sgarlata ci ha fatto sapere che loro hanno autorizzato la somministrazione visto che gli interessati hanno presentato la scia. Per discoteca, rumori e altro dovevamo rivolgerci al dottor Ortisi, responsabile ambiente ed eventualmente alla commissione pubblici spettacoli. Abbiamo scritto al dottor Ortisi: “Ci rivolgiamo a lei per sapere se è il suo ufficio che autorizza la discoteca che quasi quotidianamente opera nel piazzale antistante la fortezza del Castello Maniace. Naturalmente abbiamo già chiesto alla Soprintendenza che ci ha assicurato che si tratta di licenza/autorizzazione comunale”. Dopo un paio di giorni la risposta, questa: “In relazione alla Sua richiesta si comunica che il pubblico esercizio che opera nel piazzale antistante la fortezza del Castello Maniace è autorizzato a produrre emissioni sonore, come tutti coloro che ne hanno fatto richiesta, nel rispetto dei limiti previsti dalle normative vigenti e degli orari stabiliti dalle relative ordinanze del Sindaco. Le autorizzazioni di cui trattasi vengono rilasciate sulla base di una relazione audiofonometrica redatta da tecnico abilitato e l'attività di sorveglianza sulle emissioni viene svolta dall' A.R.P.A. F.to Il Dirigente (Dott.G.Ortisi).” Risposta in burocratichese. Per chiarezza abbiamo inviato il 25 settembre e reiterato il 29 settembre scorso questa breve email: “Dr. Ortisi, non comprendiamo bene e reiteriamo la domanda: Sono autorizzati dal Comune bar e discoteca all'interno dell'area del Maniace, su spazio del demanio?”. Nessuna risposta. In ogni caso non pensiamo davvero che questa situazione oggettivamente ambigua possa ancora andare avanti. Un monumento come il castello federiciano ha il vincolo di zona A ed è automaticamente vincolata anche l‟area di pertinenza, che è poi quella dove impropriamente si fanno megabar e discoteca. Pensiamo che queste considerazioni – su cui ha convenuto la dottoressa Basile auspicando un utilizzo meno invasivo e più civile - siano condivise dal sindaco Garozzo e dal vicesindaco Italia come anche dal nuovo Soprintendente Calogero Rizzuto. C’è la proposta dell’architetto Francesco Vinci di “fare” piazza Maniace (nella foto il disegno) e ridare quindi decoro e fruibilità “senza cancelli, senza esclusive e senza eventi continui”, ad un sito che mezzo mondo ci invidia. E‟ un punto di partenza. Perché difendo il resort alla Pillirina Parla Riili: la città chiede sviluppo e lavoro e quei pochi che alzano la voce non la rappresentano in alcun modo, né ora né quando i cittadini votano Riceviamo e pubblichiamo: Continuiamo a leggere sulla stampa interventi provenienti dai soliti noti che mirano a screditare anche il nuovo progetto del Resort che dovrebbe sorgere nella penisola della Maddalena, all‟interno della costa nota col nome “Pillirina”. E‟ il solito ritornello di uno sparuto gruppetto che si autoproclama ambientalista, secondo il principio del “no a tutto”, a prescindere dalla reale conoscenza di quello che si decide di bloccare a tutti i costi. Personalmente non conosco l‟imprenditore che ha ancora il coraggio di proporre un investimento così rilevante, ma come rappresentante della categoria dei Costruttori che l‟ANCE ha il diritto e il dovere di assistere in ogni modo, considero indifferibile invitare tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti ad un atteggiamento sereno e privo di pericolosissimi estremismi. Il progetto originario del Resort venne giudicato invasivo e ne venne chiesto un ridimensionamento, immediatamente accettato dalla società proponente che ha elaborato una soluzione rispettosa della tutela dei luoghi. Ma nel frattempo la macchina micidiale del “NO” si era messa in moto, ottenendo da politici immaginari, che sicuramente non hanno studiato a dovere tutta la faccenda, un affrettato provvedimento di avvio della istituzione di una riserva su tutta la penisola della Maddalena, perché, con la solita arroganza, l‟iniziativa fosse definitivamente uccisa sul nascere. Adesso, dopo la radicale revisione del progetto, si deve procedere alla riperimetrazione della istituenda Riserva, che sarebbe leggermente ridimensionata per consentire una pacifica convivenza di tutela e sviluppo: in altre parole potrà esserci la riserva, da gestire con improbabili fondi pubblici che non verranno e lasceranno tutto nell‟inevitabile degrado, e sarà salvato l‟investimento privato, che contrariamente a quello pubblico esiste ed è ancora disponibile, per creare una struttura ricettiva di eccezionale valenza in termini di immediata occupazione e di attrazione turistica stabile. Ma ci vuole molto a comprendere che i passaggi della convivenza civile e democratica sono stati correttamente consumati, e smetterla di fare le cassandre del malaugurio, evocando disastri ambientali inesistenti? Chiediamo ufficialmente al Sindaco di assumersi, come è abituato a fare, le sue responsabilità di amministratore ed al nuovo Assessore Regionale all‟Ambiente di adoperarsi per la riperimetrazione della riserva in tempi brevissimi, prima che anche questo investimento finisca altrove, ricordando che la città chiede sviluppo e lavoro e che quei pochi che alzano la voce non la rappresentano in alcun modo, né ora, né al momento in cui i cittadini, in democrazia, esprimono il loro giudizio su chi li ha amministrati. Massimi Riili Il Comune non dà servizi e pretende tasse dai cittadini Riceviamo e pubblichiamo: Comune e Guardia di Finanza insieme per contrastare l‟evasione fiscale. I dettagli di questa collaborazione sono contenuti in un protocollo d'intesa che la Giunta ha approvato stamattina e che, nei prossimi giorni, sarà firmato dal sindaco, Giancarlo Garozzo, e dal Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle, Colonnello Antonino Spampinato. Elemento centrale dell'accordo è lo scambio di informazioni tra le due istituzioni. Il Comune fornirà ai finanzieri i dati in suo possesso per favorire gli accertamenti e il Comando di via Epicarmo disporrà i servizi necessari. I controlli riguarderanno le tasse sui rifiuti e sulla casa, nelle varie forme registrate negli anni, la tassa di soggiorno, le imposte sulla pubblicità e sull'occupazione del suolo pubblico. L'intesa si occupa anche degli sconti sui servizi concessi in base al reddito (come nel caso delle rette per gli asili ta base imponibile ai fini delle tasse e delle imposte. nido e per la refezione scolastica): il Comune fornirà alla Guardia di Finanza gli elenchi delle persone sulle quali c'è il dubbio che abbiano denunciato proventi infe- riori a quelli reali e e le relative documentazioni; le Fiamme Gialle, compiuti gli accertamenti, forniranno al Comune le informazioni per la determinazione della corret- E' un comunicato pazzesco! Il Comune più inadempiente del mondo si veste di legalità e fornisce alla Finanza tutte le informazioni che possiede per lottare l'evasione. In teoria l'assunto sarebbe giusto, non lo è per il comune retto da Garozzo e company. Coi siracusani strozzati dalle tasse senza avere in cambio uno straccio di servizio. Ma il comune made in Garozzo fa anche di più, fornirà anche i nomi di quelli che lui pensa abbiano denunciato proventi inferiori a quelli denunciati. Una assurdità, come dire che basta avere cattivi rapporti con qualcuno di quelli che comandano/decidono e zac ti arriva la Finanza. A questo punto l'arma è una sola. Per ogni servizio che il Comune non svolge e fa pagare, denuncia in Procura. 7 Domenica 5 ottobre 2014 Barbie non scalfisce Lucia Giuseppe Piccione: Provocazione inutile, sciocca, ed offensiva del sentimento di tanti fedeli. Dal 14 al 22 la Santa ritorna a Siracusa, la Curia dica no alle strumentalizzazioni Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione dell‟avvocato Giuseppe Piccione sulla nuova trovata molto pubblicitaria di due artisti argentini, Pool Paolini e Marianela Perelli che hanno travestito da Barbie anche Santa Lucia: : Una provocazione inutile, sciocca, ed offensiva del sentimento di molte persone ad opera di artisti che non hanno nulla da dire. Dopo la Barbie ballerina e quella con i costumi del mondo, per la bambola più famosa del mondo arriva la versione religion kit. E così ecco la Barbie Vergine Maria e dea Kalì. Ma anche la Vergine di Lourdes e quella di Fatima. E per concludere Santa Lucia, la martire siracusana. 33 esemplari dell‟esposizione “Barbie, The Plastic Religion”. Non so se le bambole arriveranno nei negozi, mi auguro proprio di no, in quanto la “religione non è plastica” e l‟iniziativa è di cattivo gusto. Si rischia di banalizzare e fare diventare solo un gioco la testimonianza di chi, come Lucia, è stata coerente al Vangelo. Per quanto ci riguarda attediamo con ansia l'arrivo delle spoglie da Venezia a dicembre per i festeggiamenti della nostra patrona. Preghiera e devozione popolare. Dieci anni fa migliaia di persone accolsero le spoglie e penso che quest'anno vedremo in processione molti più fedeli. Sono queste le notizie che dovremmo commentare. Giuseppe Piccione Presidente della deputazione della Cappella di S. Lucia Mi associo alle parole espresse dall'avv. Pucci Piccione contro le bambole religiose, compresa Santa Lucia. Mancano, ricorda Piccione, poche settimane all'arrivo delle spoglie della nostra amatissima Martire a Siracusa ed è bene preparasi . Il mio auguro è che questo evento religio- so, sentito da tutta la città, sia programmato in modo più serio di quanto fu fatto dieci anni or sono, dove ci fu una indegna gazzarra per intestare a questo o a quel politico l'evento che, notoriamente, aveva avuto una lunghissima gestazione da cui erano del tutto estranei i mediocrissimi politici del centrodestra di allora, diventati cattolicissimi in quelle poche ore. Speriamo che Garozzo non ripeta gli stessi errori di protagonismo fastidioso, speriamo che la Curia e la Deputazione di Santa Lucia impediscano questa volta facili strumentalizzazioni politiche. sb Regionali „14, chi entra e chi esce Pepè Genovese elenca tutte le possibilità, ma sembra scontato che ci saranno modifiche rispetto al voto del 2012, Coltraro corre grossi rischi Sono poco più di 4.000 gli iscritti nelle liste elettorali dei 9 Seggi di Pachino e Rosolini che domani, Domenica 5 Ottobre, si recheranno alle urne per rivotare per i deputati della nostra provincia all'Assemblea Regionale Siciliana. Un numero troppo piccolo di elettori per modifcare il risultato complessivo che si ebbe due anni fa; sufficente però a sconvolgere l'attuale compagine provinciale. Considerando infatti i numeri delle elezioni dell'autunno del 2012 sono tre i dati sensibili a un possibile cambiamento: 1) Quello dell'MPA, partito di Pippo Gennuso, che con 12.261 suffraggi venne superato dalle 12.354 preferenze di Cantiere Popolare che comportò la rielezione dell'on. Pippo Gianni, per una differenza di appena 93 voti. 2) La lista del Megafono, per cui risultò eletto l'on. Coltraro, questa volta non usufruirà del contributo del candidato avv. Giovanni Giuca che con le sue 2.870 preferenze portò il quoziente di quel partito a 13.043 voti. Domenica il Megafono parte da quota 10.173. 3)L'on. Bruno Marziano venne eletto nella lista del Partito Democratico con 5.657 preferenze inseguito da Giovanni Cafeo con un quoziente individuale di 5.366, vale a dire con un distacco, si fa per dire, di appenna 291 voti. Gennuso Domenica gioca in casa e nel 2012 l'MPA ottenne 2.678 voti a Rosolini e 1.636 preferenze a Pachino. Per il risultato elettorale complessivo di Cantiere Popolare invece quei due comuni sono quasi ininfluenti. L'MPA potrà superare anche di poco Cantiere Popolare e riprendersi il seggio per Pippo Gennuso. Gianni nel frattempo però è divenuto sostenitore di Crocetta, avendo fatto votare alle Europee la sua candidata assessore Stancheris, potrebbe ..e Garozzo dimentica Siracusa Scrive sul web il sindaco Giancarlo Garozzo: Déjà vu sulle elezioni regionali di Rosolini e Pachino: tutta la vecchia nomenclatura del partito di Siracusa concentrata contro un singolo candidato. I buoni, i puri, gli onesti da un lato, il nemico da abbattere dall'altro. Mi ricorda, ed è un piacevole ricordo, le primarie 2013 per la scelta del candidato Sindaco di Siracusa... Cioè Siracusa sta andando in malora e il suo primo cittadino è impegnato a fare la guerra dentro il Pd. Non solo, va ad incontri e conferenze a Pachino e Rosolini, fa campagna elettorale etc E la città? Senza servizio idrico ora malamente aggiudicato, senza bando di igiene urbana, senza lavoro, ricolma di spazzatura, inquinata..poco importa, il Pd prima di tutto. Quindi Garozzo impegnatissimo altrove, per fortuna è sul pezzo il suo capo di gabinetto. Ops, come dici, non abbiamo neanche lui? Come, il candidato è proprio il capo di gabinetto? Semu pessi. quindi resistere e non farsi superare con l'aiuto del presidente della Regione che non sosterrà Coltraro che si è staccato da lui e dal partito. Per altro Crocetta lo scorso martedi ha partecipato alla riunione, tenutasi a Palermo, dei renziani siciliani. Nello scontro tra Gennuso e Gianni, che ha provocato il rifacimento delle elezioni, a farne le spese sarà quindi il notaio Coltraro? Ma non è tutto. L'on.le Marziano a seguito della nomina ad assessore regionale del giovane architetto rosolinese Piergiorgio Gerratana, ha denunciato il presidente della Regione per scambio di voto. Secondo il sospetto di Bruno Marziano a seguito di tale nomina Giuca avrebbe già indirizzato buona parte del suo elettorato sul candidato renziano del PD Giovanni Cafeo. In effetti spostare 300 voti su 2.800 non è granchè difficile. Certamente Marziano non è rimasto con le mani in mano ma, secondo i bene informati, nel 2012 avrebbe raggiunto il massimo che potrebbe ora sperare di ottenere. Morale della favola la ripetizione delle elezioni di Domenica 5 Ottobre 2014 pur se limitata porterà molto probabilmente ad un nuovo e diverso risultato per quanto riguarda la nostra compagine provinciale a Sala d'Ercole: Pippo Gennuso tornerà a fare l'onorevole regionale per la sua Rosolini; Pippo Gianni resterà deputato regionale in quanto Cantiere Popolare in ogni caso risulterà con un quoziente di lista superiore a quello del Megafono che invece perderà il seggio a danno del notaio dr. Coltraro. Ma Noi camerieri Dopo l‟affitto del teatro comunale a D&G ( come hanno fatto visto che, vedi foto, non funzionava il servizio antincendio?) scrisse Salvo Ferlito: L'amministrazione affitta le sue pietre in gran silenzio perché, essendo l'evento un fatto privato, se avesse comunicato la cosa alla cittadinanza ci sarebbero stati "problemi di ordine pubblico". Testuali parole del sindaco, quindi silenzio e spazzola, ragazzo, che qui son passati i gran signori lasciando la mancia per la città, circa ventimila euro, un milionesimo di quel che abbiamo speso di soldi pubblici per l'infinito ed inutile restauro.Soldi nostri, per restaurare uno spazio pubblico usato poi per fatti privati, come si usa fare nella odiosamata Patria aretusea, che affitta l'anfiteatro romano per le cene e il teatro greco per i caroselli Ferrari. ad uscire di scena ci sarebbe anche Bruno Marziano a vantaggio di Giovanni Cafeo che supererebbe il primo grazie all'apporto elettorale del neo assessore regionale. In tal modo Crocetta a Siracusa otterrebbe un ottimo risultato personale con due deputati amici eletti: Gianni e Cafeo. La discesa di Marziano e l'ascesa di Cafeo nel PD siracusano rappresenterebbe la fine di un'era provinciale della sinistra, iniziata alla fine degli anni '90 dello scorso secolo, quando fù la CGIL con le sue risorse umane ed organizzative a sostenere un PCI- DS strutturalmente decimato assieme a DC e PSI. Per 16 anni la sinistra siracusana così come quella nazionale ha subito la supremazia organizzativa del sindacato. Con la campagna elettorale delle amministrative del 2013 a egemonia fotiana e con l'avvento nazionale di Matteo Renzi, senza alcuna enfasi, il Partito Democratico torna ad essere un partito essenzialmente laico, non più costretto nella oramai angusta di una dottrina pseudo laburista perchè a supremazia sindacale. Un sindacato divenuto viappiù conservatore dello statu quo a Roma come a Palermo. Tutto ciò consentirà al PD di poter approdare ad una dottrina nuova del lavoro, inteso unitariamente non solo come dipendente ed autonomo ma anche lavoroimpresa e lavoro cooperativo come per altro già previsto nel Titolo V° del nostro Codice Civile che di meriti giuridici ne ha altrettanti quanto la Costituzione. Pepè Genovese 8 Domenica 5 ottobre 2014 contromano Panegirico del prof. Stefano Palasciano Candidato al Nobel e illustre siracusano “Vergin di servo encomio e di codardo oltraggio”, m‟accingo a “sciogliere” un cantico ad un uomo, Stefano Palasciano, che - come scrive il “prof. dott. Pietro Ferrara, senatore della Repubblica” - “raggiunge puntualmente la difficile dimensione della genialità”. E‟ con l‟orgoglio del concittadino ammirato che esterno qui il mio vivo e vibrante supporto alla candidatura del prof. Palasciano al premio Nobel per la letteratura che sarà presentata giovedì 9 ottobre a Villa Politi ed a cui interverranno – cito dall‟invito - l‟Arcivescovo Emerito Giuseppe Costanzo, Mons. Ignazio Sbona, l’on. Pippo Lo Curzio, il dott. Claudio Calabrese, direttore dell‟accademia di belle arti “Mediterranea” di Rg e il dott. Giancarlo Garozzo sindaco di Siracusa” ospiti del presidente del comitato promotore, senatore Ferrara. Ragioni di spazio mi impediscono, ahimè, di illustrare compiutamente le ragioni per cui il prof Palasciano, “giornalista e docente universitario” merita il premio istituito da Alfred Nobel. Mi limiterò al alcun brevi, ma certamente illuminanti, cenni, tratti dal sito “stefanopalasciano.it” che potrete consultare per arricchire la vostra cultura e apprezzare al meglio l‟opportunità che Palasciano offre all‟accademia di Stoccolma per addurre nuovo prestigio al suo elenco di premiati. Alcuni cenni auto-biografici per i pochi che non conoscono le opere e i giorni di Stefano: Nato a Siracusa il 26 dicembre del 1960. Sin da bambino ha coltivato con indefettibile amore gli studi umanistici che lo hanno portato ad abbracciare la professione di giornalista e scrittore. E‟ laureato in Discipline Umanistiche e Artistiche con il massimo dei voti, ed è docente universitario di Storia dell‟Arte greco-romana, di Psicologia della percezione e di Teoria e metodo dei mass media all‟Accademia di Belle Arti “Mediterranea” di Ragusa, di cui è anche vicedirettore. Inoltre, Palasciano è impegnato pure nell‟insegnamento universitario della Letteratura italiana e di Storia della filosofia. Intellettuale polivalente, “Palasciano è autore di oltre ottomila servizi giornalistici culturali, una parte dei quali pub- Elezioni al giro di boa, con la premessa d‟obbligo che dopo i risultati di lunedì si avrà un‟altra ondata di ricorsi e contestazioni. Finalmente, dopo quasi un anno di trepidazione, a Rosolini e a Pachino, alcuni elettori sono chiamati a votare rimettendo indietro il foglio del calendario e le lancette dell‟orologio al 28 ottobre 2012. Pochi seggi, sei a Pachino e tre a Rosolini, che faranno esprimere al massimo 78 mila elettori, che probabilmente creeranno un piccolo terremoto politico a danno di un paio di deputati regionali illustri che rischiano di non tornare a sedere a sala d‟Ercole. Una sorta di tempesta in una bottiglia di acqua minerale che potrebbe cambiare al massimo la vita di qualche privilegiato professionista della politica della provincia di Siracusa. Tutti si chiedono chi sarà a lasciare il posto a Pippo Gennuso, l’ex deputato regionale del MPA che per 93 voti ha dovuto cedere lo scranno al “maestro” Pippo Gianni, suo talent scout che lo volle candidato non eletto nell‟Udc sul finire degli anni ‟90. Anche allora Gennuso si trovò ad affrontare una vera guerra giudiziaria che si rivelò costosa quanto inutile nel tentativo di far decadere l‟eletto Iano Sbona, che riuscì a fare modificare dall‟Ars una norma che lo rendeva compatibile come medico Inail e deputato regionale. La guerra del 2013, come al solito, condotta tra Tar e Cga, ha visto prevalere Gennuso contro l‟intera deputazione regionale che non si aspettava l‟enorme potenza di fuoco giuridico sfoggiata per l‟occasione dagli avvocati dell‟uomo di Rosolini. Gli scommettitori danno per scontata l‟elezione del Gennuso perché, da sondaggi mirati condotti proprio dove i deputati combattono per conquistare anche un semplice voto, sembrerebbe ineluttabilmente proteso a rastrellare almeno il 70 per cento dei voti disponibili. La squadra dei “man in black” di Gennuso gioca in casa, conoscendo molto da vicino sia il terreno di scontro sia gli abitanti-elettori. La parola d‟ordine che passa di bocca in bocca, di pizza in pizza, di birra in birra è diventata un refrain: “ votate il paesano che vi trovate accanto quando avete bisogno, sempre e non solo quando c‟è da votare ”. La campagna elettorale condotta dai fedelissimi di Gennuso sembra essere l‟unica che si concede ad un monitoraggio costante, perché, senza bisogno di avere amici a cui chiedere si ricava veramente che blicati dal prestigioso quotidiano catanese “La Sicilia”. E vi prego qui di considerare che Palasciano ha solo 53 anni. Il che significa che, per superare gli 8000 articoli, negli ultimi 30 anni ha scritto almeno un articolo al giorno, tutti i giorni, domeniche escluse (Natale, Capodanno, Pasquetta, Ferragosto ed Epifania compresi). Ma questi numeri eccezionali, che denotano un intelletto straordinariamente prolifico, non devono far per un attimo pensare ad un lavoro frettoloso. Il senatore Ferrara nel suo “Documento programmatico” per la candidatura al Nobel ci informa infatti del metodo di lavoro di Stefano spiegandoci che: “Palasciano legge con grande sveltezza due o tre libri e ne consulta altri dieci solo per scrivere un articolo di venti righe”. E questo lavoro da i suoi frutti. Nel suo sito infatti possiamo trovare alcuni degli ultimi articoli scritti, e che vi invito caldamente a leggere, che sin dal titolo riflettono il travaglio intellettuale che ne ha innescato la stesura. Cito solo gli ultimi due: “Nullafacenti a vita, ma non per scelta” ed “Energumeni impazziti il pericolo delle strade”. Ma la diuturna, quotidiana attività giornalistica trentennale non ha impedito a Palasciano di produrre, oltre alla contemporanea attività didattica, anche una pregevole serie di libri. L‟intera produzione saggistica e narrativa del prof. Stefano Palasciano – spiega sempre il sen. Ferrara - presenta chiaramente una molteplicità di pregi, fra cui quello incontestabile di essere davvero originale ed efficace nell‟esprimere con raffinata eleganza e limpida concinnità idee, concetti, valori ed emozioni, grazie agli impeccabili impianti logico-linguistici ed ai brillanti piani di comunicazione dell‟Autore, i quali sono certamente segni di una palese genialità”. Palasciano “Inoltre, ha all‟attivo parecchi libri di saggistica e narrativa che privilegiano gli opposti filoni dell‟agiografia (vita dei santi) e della narrativa thriller”. Nel suo sito sono citati dei riferimenti culturali e stilistici che in un caso, scrive sempre Ferrara, sono stati superati. E‟ il caso della narrativa noir: Molto probabilmente nemmeno il grande scrittore inglese Stevenson, autore del celeberrimo “Dottor Jekyll e mister Hyde” è riuscito meglio di Palasciano a descrivere con tanta icasticità e precisione impressionante la doppia natura di certi esseri umani che li spinge irresistibilmente a commettere crimini allucinanti contro una umanità buona e inerme. Per la saggistica il Nostro non è da meno: “Tanto per capire meglio lo stile del Palasciano, possiamo citare il magnifico esempio del grande scienziato e filosofo inglese Bertrand Russell, premio Nobel per la Letteratura. In una delle sue più famose opere, intitolata “Storia della filosofia occidentale” Ma quali sono le opere di Palasciano che superano Stevenson e riecheggiano stilisticamente Bertrand Russel? Nel suo sito Stefano, generosamente, offre alcuni titoli alla lettura gratuita: La storia di Santa Lucia (Stefano Palasciano Editore); Fondamenti di Osteopatia (Bertrand Russel University S.A. Manuel Espinosa Batista Ave Paitilla - Panama City - Republic of Panama) Il potere del male (Palasciano Editore); La vera storia di Padre Pio (Stefano Palasciano Editore); Le apparizioni e i miracoli della Madonna di Medjugorje (Bertrand Russel University S.A. Manuel Espinosa Batista Ave Paitilla - Panama City - Republic of Panama); Il Barocco Siciliano (editore non citato). Concludo il panegirico con le misurate parole del “manifesto” per la sua candidatura al Nobel, a cui aderisco con passione: “Stefano Palasciano può essere sicuramente uno squarcio di luce, un guardiano spirituale, una speranza di rinascita a quegli splendori ormai opachi, se non addirittura spenti, che diedero nutrimento e pregio a tutti i viventi di un grande arco temporale che, partendo dalla civiltà greco.romana, si estende come un magico arcobaleno sino agli inizi del XX secolo, periodo in cui si è soliti far iniziare la grande crisi delle coscienze e della civiltà contemporanea”. Credo che la candidatura di Palasciano al Nobel sia ciò che Siracusa merita. Alta metafora della nostra città, del nostro carattere, della nostra cultura, del nostro presente. Hasta lo Palasciano siempre Joe Strummer Elezioni regionali: Al peggio non c‟è fine il consenso elettorale per il “paesano” c‟è, ed è rilevante. Da stime fatte da personaggi che vivono la politica della zona sud della provincia, i competitor di Gennuso avrebbero da spartirsi, quel che resta in libertà degli elettori che andranno a votare materialmente: “al massimo il 30 per cento” di 7.000 elettori. Come dire che tutti gli altri partiti e candidati dovranno contare su poco meno di 2.000 voti, pochini per permettere gli agognati stravolgimenti previsti da coloro che non amano i politici. Gennuso non lo dice, però a lui la riscossa dopo la trombatura del 2012 da sola non basterebbe, dovrebbe essere accompagnata dalla “caduta” dell‟on. Pippo Gianni che il rosolinese considera colui che gli ha soffiato il posto all‟Ars riuscendo a presentare in prefettura una dichiarazione correttiva dei voti riportati in un seggio di Città Giardino frazione del Comune di Melilli. Pippo Gianni però non è tipo da cedere alle prime difficoltà, specialmente che ora, dicono, sia entrato nel cuore del Presidente della Regione Crocetta, che a Rosolini (come raccontano gli avvenimenti delle ultime settimane attorno alla nomina dell‟assessore regionale Piergiorgio Gerratana) conta, anche senza essere fisicamente sul luogo. Il fatto che il desiderio di Gennuso si avveri e Pippo Gianni esca dall‟Ars per lasciargli il posto è un fatto che entusiasma poco tutto il popolo siracusano che, ormai, risulta contagiato dalla febbre del 5 ottobre, più degli abitanti di Rosolini e Pachino. Ai siracusani interessa la battaglia in corso tra i renziani ispirati da Gino Foti e i riformisti del Pd che si rico- www.ifattidelladomenica.it noscono nel deputato regionale Marziano. Quanto ci stia mettendo di suo il candidato alla Regione Giovanni Cafeo, discepolo primo dell‟on. Foti, non è dato sapere, anche se dall‟esterno si notano i bagliori dei fuochi d‟artificio che esplodono quotidianamente sulla piazza dei comuni interessati dall‟evento elettorale. Ai conoscenti che gli chiedono come va la campagna per Cafeo, il vecchio leone della Dc siracusana, risponde “E chi minchia ni sacciu ju, sunu cazzi „ca nun mantaressuno”. Ovviamente, mente come riesce a fare solo lui, infatti, mai campagna elettorale è stata tanto importante per Luigi Foti come quella di domenica 5 ottobre nei due paesi della zona sud, per il canuto signore del potere aretuseo, poter dire “ho fatto eleggere Giovanni alla Regione” supera di gran lunga la soddisfazione che prova attualmente quando gli viene riconosciuto di avere avuto il ruolo di comprimario nella elezione del sindaco Giancarlo Garozzo a Siracusa. Scalzare Bruno Marziano dalla postazione occupata all‟Ars rappresenta la più grande delle soddisfazioni che la politica possa offrirgli sul viale del tramonto che non sembra essere ancora arrivato per lui, e risulta tra i più attivi politici che Siracusa abbia ancora, perché impegnato su mille fronti, senza mai apparire. Nonostante l‟impegno profuso per battere Marziano, l‟unico vero ostacolo per acquisire l‟egemonia del PD siracusano, Foti non ha trovato vita facile nel tessere la ragnatela. A Pachino dove ci sono il doppio degli elettori rispetto ai tre seggi di Rosolini, l‟intera amministrazione comunale del Sindaco Roberto Bruno, ancora in luna di miele con i suoi concittadini, è schierata apertamente dalla parte dell‟unico deputato regionale del PD. Non ultimo, Gino Foti deve considerare che Marziano è un emulo in versione siciliana e più attuale del pensiero politico di Massimo D‟Alema. Un osso duro, insomma, uno che di campagne elettorale ne ha fatte tante vincendole tutte, meno quella per le europee del 2004, difficile da oscurare. Nel caso dovesse prevalere Gino Foti nel PD di Siracusa tutto cambierà perché nuovi equilibri emergeranno a favore di chi propugna il verbo di Matteo Renzi. Se Cafeo dovesse registrare un nuovo tonfo elettorale subendo ( nonostante tutti gli effetti speciali utilizzati nel girare il suo film da co-protagonista) la probabile riconferma del suo più odiato amico di partito, anche in questo caso molto cambierà nell‟attuale linea attendista del PD provinciale. L‟acceleratore limitato su cui ha dovuto, fino ad oggi, pigiare Bruno Marziano tornerebbe libero di far correre il PD verso nuove mete. Davanti alle elezioni di Pachino e Rosolini anche la Commissione nazionale Antimafia, che doveva essere a Siracusa per il 29 e 30 di settembre, ha deciso di far slittare di due settimane il suo intervento in loco richiesto dal parlamentare Pippo Zappulla: una spada di Damocle che pende ancora per qualcuno? Abbiamo trascurato volutamente di scrivere dei due deputati Enzo Vinciullo e Giambattista Coltraro che teoricamente potrebbero rimanere inficiati nella vicenda che li riguarda da vicino a cui guardano con una certa preoccupazione. Nessuno ha capito perché l‟on. Vinciullo del NCD, che si farà votare però nella lista dello scomparso PDL, è colui che ha gridato scompostamente più di altri suoi colleghi per evitare le urne in questa singolare vicenda elettorale. Ha fatto pensare di voler evitare di far scoprire di essere diventato debole e vulnerabile? Coltraro, è quello che tace di più, anche se conosce bene l‟ordine impartito da Crocetta di non votare per la lista del Megafono dove il notaio di Augusta è stato eletto nel 2012. Portare i voti del Megafono a Cafeo del PD è la strategia crocettiana che prevede di prendere due piccioni con una sola “fava”. Eliminare il cuperliano Marziano che lo vorrebbe sfiduciare in aula e impedire al Megafono il quorum per la rielezione dell‟ormai inviso Coltraro, che ha lavorato per far morire il gruppo all‟Ars della lista del Presidente.