C ORRIERE
DELLA
S ERA U M ARTEDÌ
6
G IUGNO
Tempo Libero
2006
IL CARTELLONE
ANFITRIONE
IL LIBRO / 1
11
IL LIBRO / 2
La nuova stagione del Sistina
Uno spettacolo
da «Squali» a Montesano e De Sica fatto dai bimbi
Dodici storie dell’Italia di oggi Omosessuali al confino
dai gourmet alle tasse e al lifting nell’Italia fascista
È la prima stagione del Sistina senza Pietro Garinei, scomparso
il mese scorso, ma la linea artistica è quella di sempre: grandi
spettacoli, grandi interpreti, e qualche incursione nelle novità. Il
cartellone si inagura il 10 ottobre con «Squali», novità assoluta
di Alberto Luca Recchi. A novembre il sipario si apre su Enrico
Montesano, ancora mattatore di due ore di divertimento. Tra gli
altri, «Sweet Charity» con Lorella Cuccarini; «Parlami di me»,
scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime per Christian De
Sica; «Tootsie» con Marco Columbro e Chiara Noschese; e
Michelle Hunziker (foto) in «Cabaret».
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TEATRO SISTINA tel. 06.4200711
Edoardo Camurri, Erich B. Kusch e Maria Giovanna Maglie
presentano il volume «Tic. Tipi Italiani Contemporanei» di
Camilla Baresani e Renato Mannheimer (Bompiani). Come in un
film a episodi della commedia italiana, il libro presenta una
varietà di personaggi rappresentativi dell’Italia contemporanea,
colti in una loro giornata-tipo. Undici racconti scritti dalla
Baresani e corredati dalle notazioni psico-sociologiche di
Mannheimer. Un’Italia fatta di gourmet, di famiglie strette
dall’incalzare delle rate, di sognatori impegnati nel volontariato,
di donne arrese o combattive in nome del lifting.
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SALA STAMPA ESTERA, via dell'Umiltà 83/c, alle 18.30
Una compagnia teatrale formata
interamente da bambini: la classe
quarta B della scuola elementare
Badini. Oggi alle 18.30, al Teatro
Anfitrione, in via San Saba 24, va
in scena, in un’unica data, lo
spettacolo «Lascia che il sole
splenda», della compagnia di
mimo e musica Il Gabbiano. Lo
spettacolo è stato ideato e
diretto da Paola Coretti. Ingresso
5 euro, per i bambini 3.
«La città e l'isola» (Donzelli) di Tommaso
Giartosio e Gianfranco Goretti è il racconto di
una pagina dimenticata della storia italiana: il
confino degli omosessuali nell'Italia fascista.
Si trattò di una vasta opera di segregazione e
repressione svolta dal regime fascista
all'indomani delle leggi razziali, in un silenzio
assoluto a cui contribuirono anche le vittime.
Lo presentano, con gli autori, Mauro Ajello,
Franco Grillini e Angelo Ventrone.
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LA FELTRINELLI, piazza Colonna, ore 18
Il festival Un’edizione che, come al solito, si annuncia ricca di problemi economici e polemiche. Ma anche spettacolare
A Spoleto Ercole, la Hilton e Maselli
L’evento è Vivaldi. Per la prosa «Il Frutto amaro» di Chessa: la guerra civile dopo il ’43
Omaggio a Menotti:
«Che bello rivederti»
«Che bello vederti». Gian Carlo Menotti è omaggiato in una processione affettuosa. Arriva nel giardino della Galleria di
Villa Borghese col figlio Francis, su un bolide scoperto la cui marca è fra gli sponsor. Sono accolti dall’affascinante Anna
Coliva, padrona di casa. Gian Carlo, l’inventore del festival, nato nel 1911, si siede
e ascolta. È la prima volta che non prende
la parola alla presentazione del Festival di
Spoleto: la 49ª edizione dal 30 giugno al
16 luglio. Due notizie belle e due brutte:
Spoleto accoglierà la «prima» mondiale
in epoca moderna di Ercole sul Termodonte di Vivaldi, e avrà un’apertura strepitosa con Dudamel e Yundi Li; ma vanno registrate le defezioni di Alessandro Gassman (era atteso ne L’ignorante e il folle di
Bernhard) e la mancata riconsegna del Teatro Nuovo: doveva essere restituito il 15
maggio, si continua a armeggiare tra lampadari, bagni, corridoi. Il centro storico,
inoltre, è sottosopra per il sottopasso.
V. Ca.
Non è più come ai vecchi tempi,
quando si mettevano in scena tre
opere. Ma il Festival di Spoleto convive da sempre con guai economici e
guerre intestine. Comunque l’unica
opera, Ercole sul Termodonte di Vivaldi, il 6 luglio al Caio Melisso, è di
assoluto richiamo. E Francis Menotti: «Sarà uno spettacolo trasgressivo». Il Festival si rivolge ancora allo
specialista del barocco Alan Curtis.
Si è rinunciato a Motezuma, sempre
del prete rosso, perché se n’è parlato
molto, è uscita anche un’edizione discografica, non è più una novità. E
poi ci sono state liti forsennate su chi
dovesse metterla in scena per primo:
Spoleto non prende liti di seconda
mano.
Il direttore Alan Curtis, che guiderà Il Complesso Barocco, protagonista Zachary Stains, è il deus ex machina: «Era un’opera considerata
perduta, esiste il libretto e diversi studiosi di Vivaldi hanno trovato 29
arie in vari manoscritti in Europa.
Ora possiamo metterle in scena, abbiamo ricostruito i recitativi, c’è tutto». Il libretto è di Nicola Francesco
Haym, autore anche del Giulio Cesare in Egitto di Haendel. Nell’Ercole
si ritrovano gli stessi umori e scarti
buffi e spiritosi. Euristeo, re di Micene, istigato da Giunone invidiosa delle glorie d’Ercole, ordina all’eroe che
gli era debitore di portargli le armi di
Antiope, regina delle Amazzoni, credendola un’impresa impossibile.
«C’è una guerra tra i greci e le amazzoni - dice Curtis - ma l’amore trionfa sulla guerra, è questo il messaggio. C’è una guerra tra sessi. È un Vivaldi vicino all’opera buffa, Laura
Cherici farà Martesia, una ragazza
che non aveva mai visto un uomo in
tutta la sua vita e chiede alla mamma: Che tipo di bestia è? Poi si innamora di tutti». E la trasgressione? «Il
regista John Pascoe ha deciso che Ercole è sempre nudo in scena, tranne
che per una pelle di leopardo a mo’
di mantello, mentre le amazzoni hanno un seno nudo e l’altro coperto.
Fa parte dell’iconografia, perché
cambiare ora? Non viviamo tempi
così pudichi».
L’opera non sarà integrale, sono
stati operati alcuni tagli per momenti e un personaggio non rilevanti
drammaturgicamente. Il recupero è
frutto di un lavoro di quasi 12 anni.
Cecilia Bartoli era interessata, «io
mi sono buttato nel progetto per
lei»; poi, curiosamente, nel cast è su-
PRIMA Alan Curtis, direttore di «Ercole sul Termodonte»
di Antonio Vivaldi con il protagonista Zachary Stains
bentrata, nel ruolo di Ippolita, una
cantante con lo stesso cognome che
però non ha la stessa fama, Marina
Bartoli.
La musica vivrà un altro momento importante con l’apertura, il primo luglio in piazza del Duomo: due
giovani stelle e una grande orchestra: il direttore Gustavo Dudamel
con la Filarmonica di Israele, e il pianista Yundi Li. In programma l’ouverture da La forza del destino, il
Concerto per piano n.1 di Liszt e la
Quinta Sinfonia di Shostakovich.
Minore appeal il concerto di chiusura, il 16 luglio, con l’Orchestra di Lione diretta da Alexander Liebreich.
Canti, arie e songs di Menotti il 2 luglio alla Rocca col soprano Christine Brewer. Poi i consueti Concerti di
Mezzogiorno (presente il pianista
Jean-Yves Thibaudet)
Il cinema accomuna due personaggi piuttosto lontani: la retrospettiva
dedicata a Citto Maselli e quella (più
mini) dedicata a Paris Hilton, l’eccentrica ereditiera «hot» della catena alberghiera. La danza propone,
tra l’altro, due compagnie al debutto
in Italia: «Spectrum Dance Theatre
e Creative Outlet Dance Company.
Tornano i Grandi Processi.
Discorso a parte per la prosa: dopo anni di proposte di basso profilo,
Basilica di Massenzio
Le attrazioni di Erri De Luca
e l’ottimismo di Javier Cércas
Javier Cércas, scrittore catalano che questa sera incontra a
Massenzio il pubblico del Festival delle Letterature insieme a
Erri De Luca, dice di essere ottimista. Dice che è nella natura
dell’essere umano essere ottimista e che tutti gli uomini lo sono, anche se non c’è vita senza crisi. Dice che anche le città
mediterranee si possono considerare ottimiste, o meglio vitaliste, ma si rischia di cadere nel solito cliché dei paesi latini che
sono sempre allegri. Dice che Roma, più che ottimista è caotica. Ci viene per la quarta volta e trova il traffico pazzesco.
Chiede: «Perché non ci sono vigili? Li hanno eliminati?»
Erri De Luca si dichiara «mediocrista». «Comunque - aggiunge - i nostri tempi mediocri sono migliori di quelli toccati
ai nostri genitori. La mia generazione è stata la prima ad aver
saltato a vent’anni il turno della guerra, grazie ai nostri genitori che hanno scritto nella Costituzione la condanna per la
parola guerra. Condanna che oggi si è un po’ affievolita. Anche per questo sono convinto che non bisogna toccare quella
carta».
Cércas, che è passato improvvisamente dall’anonimato alla popolarità con la pubblicazione del romanzo «Soldati di
Salamina» (in italiano dall’editore Guanda, 2002), leggerà un
brano intitolato «Contro la natura». Racconta che ha cominciato scrivendo storie per i giornali, poi ha lasciato la carriera
di professore universitario per
dedicarsi completamente a quella di scrittore: «Il mio ideale è
Flaubert, che si dedicava interamente al mestiere, lavorando
ogni giorno un certo numero di
ore stabilite. Il lavoro dello
scrittore dovrebbe assomigliare
a quello dell’operaio dentro
LO SCRITTORE Erri De Luca
una fabbrica: rispetto dell’orario e della disciplina. Tuttavia
mi sono accorto che per me non funziona: passo giorni interi
senza scrivere niente e poi di colpo mi siedo al tavolo e vado
avanti per dodici ore di seguito».
De Luca, che a diciassette anni scappò da Napoli e si fermò a Roma, travolto dal movimento del Sessantotto, leggerà
«Attrazioni», un brano ispirato dalla lettura di una poesia di
Marina Cvetaeva, dal verso che dice: «Oltre l’attrazione terrestre esiste l’attrazione celeste». Per lo scrittore, che non è religioso, questa attrazione celeste fa parte della natura. Sostiene che c’è una forza che preme verso l’alto per contrastare
quella di gravità. È la forza che fa crescere gli alberi, alzare le
montagne. Anche l’amore, anche la religione, perfino una serenata sono forze che tendono verso l’alto. Eseguirà serenate
Francesco Bruno, che accompagna musicalmente le letture.
Lauretta Colonnelli
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MASSENZIO, via dei Fori Imperiali. Ingresso gratuito ritirando il biglietto al botteghino a partire dalle 19. In caso di pioggia l’incontro sarà al
teatro Quirino.
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MOSTRE
Il Presidente
va segnalato Il Frutto Amaro di Pasquale Chessa. Al San Nicolò il 30
giugno andrà in scena uno spettacolo che era nato nello scorso dicembre
al Teatro Valle come originale presentazione del libro Guerra civile di
Chessa. Interpreti Francesco Siciliano, Barbara Folchitto, Roberto Citran, regia di Gianfranco Pannone.
La guerra civile italiana raccontata
come un film attraverso i documenti, le foto, le testimonianze dei protagonisti. È un libro diventato spettacolo. Dal ’43 al ’48: la licenza di tempo per arrivare al lieto fine: la Costituzione.
Valerio Cappelli
GIULIO ARISTIDE SARTORIO
Chiostro del Bramante, via
della Pace. Orario: tuti i giorni
10-20, sabato 10-24, domenica
10-21.30, lunedì chiuso.
Fino all'11 giugno
Parco della Musica, viale Pietro
de Coubertin 30, , tel.
06.80241281. Orario: tutti i giorni
dalle 11 alle 20. Ingresso
gratuito.
Fino al 30 luglio
LA GUARDIA SVIZZERA
PONTIFICIA. 500 ANNI DI
STORIA, ARTE, VITA
Città del Vaticano, Braccio di
Carlo Magno, piazza San
Pietro, tel. 06.68193064. Orario:
lun.-mar.-gio.-ven. e dom. ore
9-19, sab. 9-20, mer. 13-19. La
biglietteria chiude un'ora
prima.
Fino al 30 luglio
CARTELES DE LA GUERRA
CIVIL. SPAGNA 1936-1939. ARTE
E PROPAGANDA PER LA
LIBERTA'
Centrale Montemartini, via
Ostiense 106. Orario: tutti i
giorni alel 9 alle 19 (la
biglietteria chiude un'ora
prima).
Fino al 18 giugno
SUGGESTIONI EGIZIE
A VILLA ADRIANA
Antiquarium del canopo di Villa
Adriana, via di Villa Adriana 204,
Tivoli. Tel. 06.39967900. Orario:
tutti i giorni dalle 9 a un'ora
prima del tramonto.
Fino al 15 ottobre
INGEBORG BACHMANN
E ROMA.
CON FOTOGRAFIE
DI GARIBALDI SCHWARZE
Casa di Goethe
via del Corso 18, tel.06.32650412.
Orario: mar.-dom. 10-18.
Chiuso il lunedì.
Fino al 2 luglio
MODIGLIANI
Complesso del Vittoriano Via
San Pietro in Carcere, tel.
06.6780664. Orario: lun.-gio.
9,30-19,30; ven. e sab.
9,30-23,30; dom. 9,30-20,30.
Fino al 25 giugno
ROSEMARIE TROCKEL: DISEGNI
DELLA COLLEZIONE DEL
CENTRE POMPIDOU, PARIGI
Accademia tedesca di Villa
Massimo, Largo di Villa
Massimo 1-2, tel.06.44259340.
Ingresso libero. Orari: da lunedì
a giovedì dalle 9 alle 13 e dalle
14 alle 17, venerdì dalle 9 alle
13.
Fino al 30 giugno
ROSEMARIE TROCKEL:
MENOPAUSE
MAXXI, via Guido reni 2, tel.
06.3210181. Orario: tutti i giorni
11-19, chiuso il lunedì, ingresso
gratuito.
Fino al 27 agosto
PABLO ECHAURREN. AL RITMO
DEI RAMONES
Foyer Sinopoli, Auditorium
ANTONELLO DA MESSINA.
L'OPERA COMPLETA
Scuderie del Quirinale, via
XXIV maggio 16, tel.
06.39967500. Orario: da
domenica a giovedì 10-20;
venerdì e sabato 10-22,30.
Fino al 25 giugno
DAMIEN HIRST, DAVID SALLE,
JENNY SAVILLE
Museo Carlo Bilotti. Aranciera
di Villa Borghese, tel.
06.82059127. Orario: 9-19. La
biglietteria chiude mezz'ora
prima. Lunedì chiuso.
Fino al 1˚ ottobre
RAFFAELLO DA FIRENZE A
ROMA
Galleria Borghese, piazzale
Scipione Borghese 3,
prenotazione obbligatoria tel.
06.32810. Orario: tutti i giorni
9-19, chiuso il lunedì.
Fino al 27 agosto
HENRI CARTIER-BRESSON.
OMAGGIO A ROMA - RITRATTI
Museo di Palazzo Braschi,
piazza di San Pantaleo 10, tel.
06.82059127. Orario: mar.-dom.
9-19, chiuso lunedì.
Fino al 29 ottobre
ATELIERS D'ARTISTA.
FONDAZIONE PASTIFICIO
CERERE
Biblioteca di Villa Mercede, via
Tiburtina 113. Ingresso libero.
Orari: lunedì 13-19, mar.-gio.
9-19, ven. 9-14, sab. 9-13
Fino a gennaio 2007
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A Spoleto Ercole, la Hilton e Maselli