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Pavia e pavese
LA PROVINCIA PAVESE MARTEDÌ 3 GENNAIO 2012
i numeri
20
MANCANO 20 SPORTELLISTI IN
PROVINCIA E SONO ALTRETTANTI I
POSTINI GIA’ IDONEI CHE ASPETTANO
DI PASSARE ALLO SPORTELLO
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IERI MATTINA ALLE POSTE CENTRALI
DI PAVIA ERANO APERTI SOLTANTO
CINQUE SPORTELLI SU NOVE
100
GLI UFFICI POSTALI IN PROVINCIA CHE
FUNZIONANO CON UN SOLO
OPERATORE SONO CENTO. IN CASO DI
ASSENZA SI DEVE SPOSTARE IL
PERSONALE DA ALTRI UFFICI
‘‘
francis
voidoc
Ho solo questo
giorno di ferie, devo per
forza restare in coda
2
A BELGIOIOSO IERI ERANO APERTI
SOLO 2 SPORTELLI SU 3 NONOSTANTE
L’AUMENTO DEL CARICO DI LAVORO
PER LA CHIUSURA DI FILIGHERA
di Marianna Bruschi
◗ BELGIOIOSO
Ore 11.13. Sul tabellone dell’ufficio postale di Belgioioso si illumina il numero 69. Un signore si alza e si avvicina allo sportello. Una donna entra in quello stesso momento, prende il
biglietto e si mette in coda: è il
numero 92. Ci sarà da aspettare. Ma non si può rinunciare
alla pensione. Giornata nera
ieri negli uffici postali. Chiusi
quelli di Filighera e Inverno
per assenza di personale. E
clienti dirottati su Belgioioso e
Villanterio, con conseguente
intasamento. Non è andata
meglio a Pavia: nelle poste centrali erano aperti 5 sportelli su
9, code anche all’ufficio davanti alla stazione ferroviaria.
Ieri era il primo giorno di ritiro della pensione. Oggi, se
non si riuscirà a riaprire i due
uffici, potrebbe essere una
giornata anche più difficile.
Per ritirare la pensione si va in
ordine alfabetico. Ieri toccava
a chi ha il cognome che inizia
per A e B. Oggi tocca alle quattro lettere successive. E’ il risiko delle Poste: mancano venti sportellisti in provincia per
pensionamenti (forzati e non)
e malattie, e per riuscire a coprire tutti gli uffici si spostano i
dipendenti da una parte all’altra. Ma questa operazione ieri
non è bastata, tanto che Inverno e Filighera non hanno aperto.
«E’ il manicomio», commenta una signora affacciandosi alla porta dell’ufficio di via Mazzini a Belgioioso. Non entra
nemmeno. Gli sportelli funzionano solo al mattino e anche
Filighera e Inverno chiusi
Alle Poste è caos pensioni
‘‘
miranda
bergamaschi
Volevo ritirare i
soldi, ma se va avanti così
faccio un libretto in banca
Le saracinesche restano abbassate per mancanza di personale, disagi a catena
Lunghe code negli uffici di Belgioioso e Villanterio indicati come alternativa
Chiuso l’ufficio di Filighera, clienti dirottati a Belgioioso
questo raddoppia i disagi. E’
un ufficio postale nascosto
quello di Belgioioso, se ne vedono pochi così defilati. L’ingresso e persino l’insegna sono sotto la rientranza di un palazzo. Sulla porta a vetri c’è un
adesivo tondo con la scritta
«sportello amico». Ieri sembrava una battuta, uno scherzo.
C’erano almeno 50 persone in
Anche a Inverno non c’era personale per aprire l’ufficio
attesa alle 11. Prima era anche
peggio. «Io ho preso il permesso dal lavoro e non rinuncio,
ma è più di un’ora che sono in
coda», dice Franco Valle. La
moglie lo aspetta al bar. «Le ho
detto “ci metto 5 minuti”», ma
non sono bastati. «Dopo 37 anni di lavoro ero contenta di venire a ritirare la pensione – dice Miranda Bergamaschi – ma
se va avanti così faccio un libretto in banca, non si può
aspettare così tanto in coda».
La signora Luisa ha preso il numerino e ha fatto in tempo a
passare da casa a sistemare le
borse della spesa. Quando è
tornata alle poste aveva davanti ancora una buona oretta di
attesa. In dieci minuti, passano tre persone. Operazioni
lunghe. «Ma assumere personale, no? Ci sono tanti giovani
che ne hanno bisogno», dice
Peppino Zanaboni. E’ rimasto
in coda un’ora e 20. Francisc
Voidoc, artigiano edile, ieri
non lavorava e voleva approfittare della giornata di riposto
per le bollette. «Non si pensa
alla gente che lavora – dice –
una volta questo ufficio chiudeva alle sette di sera e si riusciva a passare dopo il lavoro».
I sindacati si aspettavano disagi per l’avvio del 2012 con pensionati non sostituiti, ma non
al punto da non poter aprire
gli uffici. La serranda abbassata in via Albertario nasconde
un cartello scritto a mano con
un pennarello blu. «Per le pensioni rivolgersi a Belgioioso».
Anche quello di Filighera è un
ufficio poco vistoso. L’insegna
crollata a novembre non è ancora stata sostituita. Due chilometri separano Belgioioso e Filighera. Ma ieri mattina l’orario dei pullman era ridotto per
le vacanze scolastiche. Un disagio in più per i pensionati.
su Twitter @MariannaBruschi
«In provincia mancano venti impiegati»
A Pavia nella sede centrale aperti cinque sportelli su nove: «Servono provvedimenti urgenti»
◗ PAVIA
Lunghe code all’ufficio in piazzale della stazione a Pavia
Ieri con due uffici chiusi sono
andati in tilt i due sportelli indicati come alternativa. Ma i
problemi sono più diffusi. «In
tutta la provincia mancano 20
sportellisti – spiega Maurizio
Dassù, sindacalista della Cisl –
perché ci sono stati altrettanti
pensionamenti forzati e non, e
non sono arrivate le sostituzioni ed è la prima volta in cui nel
primo giorno di ritiro delle
pensioni non si riescono ad
aprire degli uffici». Ma cosa è
successo ieri? «La collega che
era stata assegnata a Filighera
è stata spostata su un altro ufficio a sua volta in criticità e non
c’era nessuno disponibile ad
aprire questo ufficio – spiega
Dassù – A Belgioioso il direttore deceduto qualche mese fa
non è ancora stato sostituito e
su tre sportelli ne sono stati
aperti due». I clienti di Filighera sono stati dirottati a Belgioioso, quelli di Inverno (l’altro
ufficio chiuso) a Villanterio.
Ma non sono stati gli unici Comuni coinvolti dai disagi. A Pavia, alle poste centrali erano
aperti 5 sportelli su 9, lunghe
code anche all’ufficio della stazione. I venti sportellisti man-
canti sono distribuiti in tutta la
provincia. «L’azienda distacca
il personale dai grandi uffici
per coprire il personale che
manca – spiega ancora il sindacalista della Cisl – Quindi soffrono anche gli uffici di Voghera, Varzi, Stradella e Vigevano». Oggi forse un dipendente
di Chignolo andrà ad aprire Filighera. «La situazione è peggiorata rispetto allo scorso anno – spiega Giacomo De Lorentis, sindacalista della Cgil –
In provincia di Pavia siamo
più che all’osso, sono aumentati gli uffici con un solo operatore». Le situazioni difficili so-
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franco
valle
Ho chiesto un
permesso dal lavoro
Situazione insostenibile
‘‘
peppino
zanaboni
Dovrebbero
assumere dei giovani
per non creare disagi
no tante. «A Torre d’Isola per
esempio su 26 giorni lavorativi
più della metà l’ufficio ha solo
il direttore invece di poter aprire i due sportelli – spiega De
Lorentis – eppure è un paese
che sta crescendo». I sindacati
hanno chiesto all’azienda di
«sportellizzare i portalettere».
Ci sono infatti ancora una ventina di postini considerati idonei dall’azienda per essere trasferiti agli sportelli che però
non vengono spostati. «E ci sono anche 12 assunti a tempo
indeterminato con il “progetto
svincolo” che lavorano con un
part time di 15 giorni al mese –
spiega De Lorentis – basterebbe trasformare il loto contratto». «E’ un’emergenza incontrollata e occorrono provvedimenti urgenti che chiediamo
da mesi», ribatte Maurizio Dassù.
(ma.br.)
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Filighera e Inverno chiusi Alle Poste è caos pensioni