Anno XII (XXVII) - n° 9 - Settembre 1994 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. abbonamento postale gr. 111 - n° 144 - inf. 50%
"La Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amministrazione: 01027 Montefiascone,
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La paura
delle nascite
Il n u o v o s e g r e t a r i o d e l Partito P o p o l a r e I t a l i a n o
Si fa un gran parlare intorno al così detto problema demografico, dopo che l'ONU
ha lanciato al mondo un segnale d'allarme,
perché nascono troppi bambini. Di questo
passo - dicono i futurologi dell'ONU - tra
qualche decennio saremo in tanti sulla terra
che moriremo di fame. C'è un solo rimedio:
l'aborto e l'uso in massa dei contraccettivi.
Fa davvero tristezza sentir parlare così
da persone che hanno nelle mani le sorti dei
popoli. Questi signori sì che fanno paura.
E' ancora e sempre la solita civiltà del
prodotto e del godimento: "una civiltà delle
cose e non delle persone - dice il Papa -; una civiltà in cui le persone si usano come si
usano le cose".
Una logica disumana: essere di meno
per star meglio. Però, quando diciamo che è
immorale, gli economisti rispondono che è
inevitabile. E questo è falso: i fatti stessi lo
dimostrano, perché nel mondo contemporaneo non mancano le risorse per vivere.
Anzi, sono in aumento e possono aumentare di più. Tant'è vero che, in Europa, per salvare l'equilibrio di un certo mercato, bisogna distruggere i prodotti della terra, chiudere le stalle e pagare chi lascia incolti i
campi.
è stato eletto segretario del
Partito Popolare Italiano. Ha
garantito di non scegliere né
la destra né la sinistra ma di
riaggregare il centro, sì da farlo diventare un nuovo partito
condizionante i due estremi.
La scelta da lui compiuta
è la "dottrina sociale della
Chiesa" insieme a quelle verità intorno all'uomo, alla quale
va ancorata la libertà e la stessa democrazia.
Il nuovo segretario si
rende conto che il "partito nuovo" di piazza del Gesù si deve
porre di fronte ai problemi che
in questo momento interessano il paese e cioè: la ripresa economica, la riforma delle istituzioni, la democrazia intesa come sistema di garanzia per la libertà dei cittadini, la giustizia sociale che viene inquinata dalla mentalità "liberista" della nuova classe dirigente.
Il segretario avrà successo e credibilità se terrà fede ai principi fondamentali del
nuovo partito, sicuramente democratico e di centro e in dialogo non strumentale e non
subalterno sia con la destra che con la sinistra.
Alla base di tutto c'è una mentalità utilitaristica preoccupata solo di garantire il
benessere di chi sta bene. Non vuole che i
beni della terra siano ugualmente a disposizione di tutti e che, con la collaborazione di
tutti, ogni popolo sia in condizione di valorizzarli e di produrli, di usarli o scambiarli.
Signori dell'ONU, preoccupatevi di
promuovere la giustizia oggi piuttosto che
pianificare il domani.
A proposito dell'Africa: fin che era paese da conquistare e dominare, la popolazione numerosa faceva comodo. Quando la
gente serve, è bene che ce ne sia in abbondanza. Ora che diventa scomoda o pericolosa, ci si preoccupa che non diventi troppa.
Ma questa è civiltà?
Di qui l'impegno ad affermare con co* raggio che la morale cristiana è la più grande amica dell'umanità.
+ Fiorino, vescovo
Rocco Buttiglione
Gemellaggio ad Atene in nome di S. Margherita
Il 24 agosto, alle ore 18 (da noi erano
le ore 17), cinquantacinque
montefiasconesi si trovavano nella chiesa di S.
Marina (Margherita) in Atene (Grecia),
dove un sacerdote ortodosso, insieme ad
altri due, hanno cantato il vespro in onore
della Santa.
Al termine della cerimonia religiosa il
sacerdote ortodosso ha preso la parola interprete il sig. Belisario Capocci - ringraziandoci della presenza e dandoci notizie riguardanti la chiesa e la Santa.
D. Agostino ha espresso gratitudine a
nome di tutti, augurando che la comune
devozione a S. Margherita sia un piccolo
seme di unione tra le due Chiese: Cattolica
ed Ortodossa.
Di tutto daremo resoconto nel prossimo numero de "La Voce".
pag. 20
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
La dottrina buddista
Vista brevemente la vita di Buddha, vediamo ora - sempre schematicamente - la sua dottrina. Per chi vuol saperne di più rimandiamo a: "Storia delle Religioni" di Tacchi - Venturi, voi. 5 "Il Buddismo
nel mondo" di Armando Rizza, pagg. 753-798.
è religiosa. Non c'è il peccato, perché non c'è un Dio che sarebbe offeso dai peccati degli uomini e che giudicherebbe le loro azioni per ricompensarli o punirli, né c'è una persona che possa commettere un tale atto,
essendo il Sé un'idea falsa e illusoria; la morale buddista ha un carattere eminentemente pragmatico; l'atto buono è l'atto favorevole alla liberazione dal dolore, mentre quello cattivo è tutto ciò che è favorevole alla sofferenza.
- La meditazione, cioè un esercizio psico-somatico, che impegna il
corpo e la mente in una serie di atti fisici e mentali, per giungere ad una
I - Qual'è la dottrina spirituale-religiosa-"dharma" che il Buddha
comprensione del carattere non sostanziale di ogni realtà fenomenica. Inha insegnato, ma che ha valore indipendentemente dalla sua persofatti è per mezzo della meditazione che si raggiunge il nirvana.
na, perché è legge della realtà?
La meditazione può essere a) della tranquillità, si ottiene con la praa) Buddha nega l'esistenza di un Sé, sia individuale che universatica della meditazione seduta, durante la quale lo spirito si fissa su un sole, cioè l'esistenza d'un soggetto permanente, di un'Anima. Secondo Budlo oggetto (Zen); b) della visione profonda, è una folgorazione interiore
dha l'idea del Sé è una credenza falsa e immaginaria a cui nulla corrisponche mostra in maniera intuitiva la non sostanzialità e la miseria di tutti i fede nella realtà. Proprio a questa credenza si possono far risalire tutti i guai
nomeni fisici e mentali. Solo questa visione profonda conduce al nirvana.
del mondo, dai conflitti personali alle guerre tra le nazioni, cioè tutto il male del mondo.
- La saggezza, che consiste nella presa di coscienza, viva ed intuitiva, dei caratteri di miseria e non sostanzialità di tutte le forme dell'esistenb) E' inutile e ozioso cercare di rispondere alle questioni circa la
za. E' soprattutto un'esperienza spirituale che libera dall'ignoranza e dalnatura, l'origine e il carattere del mondo. L'unico problema che veral'illusione.
mente interessa l'uomo è "la liberazione totale e definitiva dal dolore". Non è soltanto il dolore fisico, ma è lo stato penoso di non sostanziaNel prossimo numero parleremo del "monachesimo" buddista e dellità e di vacuità che caratterizza ogni realtà e quindi la vita e l'essere delle tre forme di buddismo tutt'ora esistenti, per cui non si può parlare, ogl'uomo.
gi, di un unico buddismo.
c) Buddha nella predica di Benares enunciò le quattro Nobili Verità:
- Tutto è dolore; tutte le forme di esistenza,
settimanale della parrocchia, nel quale abbiamo
PERSONAGGIO DEL MESE
per loro natura, sono in ultima analisi dolorose.
pubblicato la foto della Santa tenuta nella CattePerché tutte le forme di esistenza sono transitodrale di Montefiascone.,
PFPPlMO DE LA ZFCCHITFLLA :
rie, sottoposte alla legge della continua trasforDi nuovo ti ringrazio per la Tua generosa omazione, dell'inarrestabile ciclo del nascere e
spitalità che ci hai dato durante la visita a Mon}Jon kaf (fcfto il cirte-llò?
del perire. Tutto è doloroso, tutto è transitorio e
tefiascone. Veramente è stato un giorno da non
tutto è "non io".
dimenticare!
- L'origine del dolore è nel desiderio aviColgo quest'occasione per rinnovare l'invito
do e appassionato, perché il desiderio produce
che io ho espresso a Te, perché tu partecipi all'attaccamento e incatena l'uomo alla sua condila prossima Festa che si terrà nella nostra parzione d'impermanenza e di condizionamento.
rocchia il 23 luglio 1995. Il mio desiderio è che tu
Come sfuggire al dolore e quindi al ciclo delle risia presente per tutta la settimana prima del 23
nascite (karma-samsara)?
luglio, perché in quei giorni avremo delle attività
particolari per ogni giorno. Ma io capisco bene
- Per liberarsi dal dolore bisogna distrugche tu avrai impegni connessi alla festa nella tua
gerne la causa, che è il desiderio. Una volta
parrocchia. Ma dopo il 20 luglio credo che ti sia
spento il desiderio, si è liberati dal karma (legge
possibile lasciare la parrocchia per pochi giorni.
della retribuzione degli atti) e si è sottratti al samsara (ciclo delle rinascite): si passa così dall'esistenza fenomenica, al nirvana, cioè ad uno stato di pace e di purezza, in cui c'è assenza di produzione, assenza di disparizione e assenza di
cambiamento. Il "nirvana" è l'estinzione assoluta del desiderio di vivere, che tiene l'uomo prigioniero della trasmigrazione. Anche se comporta
l'estinzione del Sé, è una realtà di cui non si può
dire niente. E' l'Assoluto, è il Vuoto, l'Assenza.
Buddha non ha mai detto che cosa sia positivamente il nirvana. Ha solo insegnato la via per
prepararsi a entrarvi.
- La quarta verità tratta del cammino per
raggiungere l'eliminazione del dolore. E' il
nobile ottuplice sentiero e cioè: la comprensione giusta, che consiste nella conoscenza delle
quattro verità sacre e nella convinzione che la
personalità non rappresenta un "IO" esistente
pier sempre. Di qui il pensiero giusto - la parola giusta - l'azione giusta - i mezzi d'esistenza giusti - lo sforzo giusto - l'attenzione giusta - la concentrazione giusta.
II Nobile Ottuplice Sentiero comporta essenzialmente tre elementi:
- la condotta etica: essa consiste nell'astenersi da tutte le cattive azioni che si possono
commettere con il corpo, con la voce e con il pensiero e che possono fare torto agli altri: l'assassinio, il furto, l'amore illecito, la menzogna, la
maldicenza, l'ingiuria, la parola sconsiderata, la
cupidigia, la visione erronea. La morale buddista
è conformità alla legge insegnata da Buddha,
cioè al famoso dharma = legge universale ed
eterna, a cui tutti gli esseri - uomini e dei - sono
sottomessi. Il comportamento non conforme al
dharma è erroneo, mentre quello conforme è esatto, corretto. Da questa concezione della morale due conseguenze: la morale buddista non
di ZELINDO GIANLORENZO
Parrocchia Santa Margherita
Ufficio Parrocchiale Sannat - Gozo (Malta)
1 agosto 1994
Carissimo Don Agostino,
chiedo scusa se solo oggi ho potuto scrivere questa lettera. Dopo il mio ritorno in parrocchia sono stato occupato con la preparazione
perla festa della nostra Patrona Santa Margherita. La festa si è tenuta domenica 24 luglio, e la
gente ha partecipato con tanto fervore alle funzioni tenute in chiesa.
Assieme a questa lettera accludo il libretto
pubblicato in occasione della Festa. Peccato
che dopo il mio ritorno questo libretto era già
pronto in tipografia, perché era mio desiderio di
fare qualche nota riguardo alla mia visita a Montefiascone.
Nel prossimo anno sarà una bella cosa se
Tu scrivi un piccolo messaggio per poter pubblicarlo nel libretto in occasione della Festa.
Accludo anche qui una copia del Bollettino
F I L - P A R R O C C A A R C I P R E T A L I U M A T R I C I TA
S A N N A T 1994
In questo pacco, tu trovi anche una copia del
libretto dell'anno scorso pubblicato dalla parrocchia di Santa Margherita a Sannat, e anche copie del libretto pubblicato dalla Comunità di Sannat che si trova a Melbourne in Australia in occasione della Festa di Santa Margherita che loro
fanno lì. Ringraziandoti di nuo vo ti saluto cordialmente, e fraternamente ti abbraccio.
Tuo in Cristo,
Don Tarcisio Camilleri, Arciprete
P.S. Un cordiale saluto, Don Tarcisio, a te e a tutta la tua
Comunità da parte mia e dei falisci, che hanno ancora
negli occhi la vostra cordiale accoglienza.
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
pag. 19
Tirana 1939 - E' il 1° battaglione del 3° Reggimento Granatieri di Sardegna, residente a Viterbo e trasferito a Tirana appunto nel 1939.
La foto riporta una sosta del battaglione in manovra sulle colline di Tirana.
E' presente - tra i due seduti in alto, quello più scuro - Castellani Fedele di anni 23. Ancora non era sposato, lo farà durante una breve
licenza nel 1942. Interessanti anche i muli, che servivano per trasportare materiale d'ogni sorta
E s t !
E s t ! !
di Bonaventura
Leggo in un severo libro di enologia che gli
stessi tecnici, per descrivere i caratteri delle
diverse specie di vini, sogliono ricorrere alle caratteristiche dell'ambiente, delle terre in cui le viti furono piantate e prosperarono, e diedero e
dànno i fiorenti grappoli d'uva, stillanti di rugiada
al mattino, indorati di sole la sera. Che cosa dirò dunque io delle terre che si stendono fra Orvieto e Montefiascone, come a dire fra due capisaldi celebri, fin da tempi remoti, della gloria di
Bacco? delle terre dolci e aspre insieme, che
sotto Montefiascone incoronano il lago di Bolsena? delle colline, luminose per biancore di crete
e trasmutanti di colori, che fanno coro, da lungi,
alla collina più famosa e tufacea sulla quale sorge il Duomo di Orvieto?
Sono nato proprio a mezza strada fra Montefiascone e Orvieto, come chi dicesse fra due
guanciali di colline ricche di viti o, se volete, più
prosaicamente, fra una fila di botti e un'altra; in
una regione dove non solo i bimbi, anche quelli dei contadini, come già il grande poeta tedesco, si lavano, appena nati, nel vino, ma ai bambini lattanti una delle prime parole che s'insegnano è, insieme con mamma e babbo, la parola "brumbo" che significa vino e, con grande
scandalo dei medici, ai bambini, insieme col latte, si dà vino, e nell'età in cui si ritorna fanciulli,
"latte dei vecchi" è chiamato il vino; e un tempo,
appena quaranta, cinquanta anni fa, le "feste ricordatòre", specie nei più umili borghi, si riconoscevano dal numero delle sbornie, dal numero di
coloro che verso sera, tra il lusco e il brusco, andavan traballando sugli acciottolati o lungo i fossi pericolosi... Montefiascone; già il suo nome è
tutto un programma! E ho sentito, in terre lontane, Tedeschi e Slavi fare schioccar la lingua a
Est!!!
Tecchi
E' un articolo che lo scrittore di Bagno regio riportò su "Radiostampa" nel 1961. Ci
piace riportarlo in omaggio allo scrittore e ad
esaltazione del nostro vino: Est! Est!! Est!!!
quel nome, come se già l'immagine del gran fiasco, del "fiascone", che vedevano innalzarsi nell'aria, con le forme della cupola del Fontana, li inebriasse; e chi può pronunziare la parola Orvieto senza pensare, oltre agli sfavillanti colori del
Duomo, ai suoi vini? Orvieto e i vini di Orvieto sono quasi diventati la stessa cosa.
Sono nato a mezza strada tra Montefiascone e Orvieto, e dunque bisogna stia attento a misurare le lodi, a non far torto all'una lodando troppo i vini dell'altra. E bisogna stia attento anche a
essere nel vero, a non lasciarmi prendere troppo dall'entusiasmo.
Orbene: o io mi sbaglio o a me pare vero,
senza far torto ad altri vini celebri d'Italia, che pochi nomi come quelli di Orvieto e di Montefiascone, il primo coi colori della facciata del suo Duomo quasi biondo e oro trascoloranti di là dalla parete di un puro cristallo, il secondo con la triplice
affermazione in crescendo: Est! Est!! Est!!!, come dire c'è, c'è, c'è la gioia del vino e della vita
nella terra del sole, pochi nomi dico, come quelli di Orvieto e di Montefiascone, sembrano adatti a risvegliare, specie nella mente di chi è lontano, un'immagine di allegrezza, di fiducia, di campagne luminose e sempre liete. E invece non è
così. Antica terra è quella di Orvieto e di Montefiascone, scavata in profondità dagli eventi della storia come da millenni la scavano gli aratri e
le vanghe, intrisa di sangue, di glorie e di lutti; e,
dunque, terra complicata, non facile a capirsi a
prima vista.
*
*
*
*
*
Il gusto amarognolo che è in fondo ai vini di
Orvieto e anche all'Est, Est, Est, credete a me,
non ci sta a caso... Ma la dolcezza gustosa e i-
nebriante, l'estro leggero e alle volte quasi spumeggiante dei vini di Orvieto e dell'Est, Est, Est
è come una protesta, una difesa contro quel dolore e quella serietà, contro la malinconia della
terra che lo ha prodotto; è come un sogno, un
momento di abbandono, uno scroscio di lietezza
festosa. E allora capirete che lo stesso gusto
d'amarognolo è come un pizzico, un aroma, che
aggiunge mordente all'estro, che aumenta di un
sapore in più il sapore denso e misterioso della
vita.
Leggerezza dei vini d'Orvieto e dell'Est, Est,
Est, quante volte se ne è sentito parlare! Se in un
albergo elegante e di gran lusso o anche in una
trattoria ben fornita chiedete vini leggeri o semplicemente abboccati, subito vi offriranno quelli
di Orvieto e l'Est, Est, Est di Montefiascone. Ed
è sorprendente che in una terra austera e scabra
e quasi grave come quella di Montefiascone nasca un vino che è di due o tre gradi più lieve di
quello, pur leggero, di Orvieto. Ma attenti a cotesta celebrata leggerezza! Non che il vino non sia
sincero; ma sotto quella leggerezza, che sembra
discendere con tanta innocente grazia giù per la
gola può esserci, proprio per le gole troppo avide, un inganno. Ritorna qui, anche a volerla discacciare, l'immagine della donna, che è sempre "dolce inganno"; e come può capitare con le
ragazze spigliate e dagli occhi ridenti di Orvieto,
già definito "covo di belle donne" o con le giovinette di Montefiascone, discendenti, verso sera,
quali cerbiatte, a far capolino dalle loro case austere sul gran vivaio delle auto e delle corriere
che s'apre in fondo alla cittadina, così, sotto l'apparente innocenza estrosa dei vini della nostra
regione, potrete trovare una forza inaspettata
e... perderci la testa.
pag. 20
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
la Voce dei (attori
Luci
per
l'elicottero
"Ancora una volta il tempestivo intervento di
un elicottero ha salvato la vita ad un nostro concittadino, rimasto vittima di un gravissimo incidente. Ma se il fatto fosse accaduto di notte, il
"miracolo" non si sarebbe verificato perché l'elicottero non poteva atterrare sul campo sportivo
perla totale assenza di una adeguata illuminazione".
A parlare così è il responsabile territoriale
della Fisos-Cisl, Bruno Ceccariglia che non risparmia pesanti critiche all'amministrazione comunale di Montefiascone per la mancanza di interventi, più volte sollecitati, atti a permettere,
l'atterraggio in ore notturne, per il trasferimento
urgente di traumatizzati gravi, in centri specializzati, come è stato per Corrado Biancalana, vittima di un tuffo sbagliato nelle acque del lago di
Bolsena. "Non è la prima volta - incalza Ceccariglia - che denunciamo questa grave lacuna e
non possiamo assistere passivamente a carenze di così grande portata. L'amministrazione comunale di Montefiascone, sulla gestione dell'eliporto, ha dimostrato una insensibilità inspiegabile. In sostanza si tratta di predisporre una illuminazione al campo sportivo, già suggerita, nei
particolari tecnici, dagli ufficiali del CAALE di Viterbo. Eppure - prosegue polemico il sindacalista ospedaliero - in tema di illuminazione gli amministratori comunali vantano una decennale esperienza.
Basti ricordare il mega lampione della Porta di Borgo, l'illuminazione dispendiosa del
Campo della Fiera e della zona rurale "Pecoroni" dove lo spreco è stato denunciato dagli stessi residenti".
Insomma con la vita non si scherza e Ceccariglia invita il sindaco Minciotti a provvedere
"prima che accada qualcosa di irreparabile per
colpa di quattro lampioni mai voluti installare".
L'atteggiamento del Comune, in questa delicatissima materia, è davvero sconcertante, eppure nessuno muove un dito.
Il M a g g i o r e
Piero Giraldo
pilota
commemorato
sul Monte
Galero
Il maggiore pilota dell'Aeronautica militare,
Piero Giraldo di Montefiascone, caduto insieme al capitano Paolo Ercolani di Rimini, sul
monte Galero, nel cuneese con un cacciabombardiere Tornado del 50° Stormo, è stato solennemente ricordato con una cerimonia svoltasi a
Garresio, il piccolo centro da dove si mossero i
primi soccorsi.
Sono stati i Viglili del Fuoco Volontari del paesino in provincia di Cuneo, che si trova alle fal-
R u b r i c a a c u r a di U m b e r t o Ricci
Non ci assumiamo la responsabilità di ciò che i lettori scrivono o dicono.
E' una pagina tutta loro, che mette alla prova la loro veridicità ed onestà.
de della montagna dove, nella notte del 18 novembre dello scorso anno, andò a schiantarsi il
Tornado, partito dalla base militare di San Damiano di Piacenza, ad organizzare la cerimonia
commemorativa. Da Montefiascone hanno partecipato, insieme ai familiari di Piero: il papà Flaviano, la mamma Maria e la sorella Ornella, il
sindaco Maurizio Minciotti con il gonfalone falisco portato da tre vigili urbani in alta uniforme.
Un cippo con i nomi dei due giovani ufficiali piloti e la data fatale, è stato benedetto dal parroco
Don Giuseppe Rizzo. Insieme alle più alte autorità civili e militari della valle alpina, erano presenti il comandante della base di Piacenza con
altri ufficiali, i rappresentanti del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino, Il CAI, le guide alpine ed
una grande folla. I familiari di Piero sono rimasti
profondamente commossi da tanta partecipazione di solidarietà da parte di gente, che tutto
sommato, nemmeno conosceva il loro caro congiunto. E nostro tramite vogliono ringraziarli tutti, ad uno ad uno, insieme al sindaco Minciotti
che è stato loro sempre molto vicino, fin da quella tragica notte di novembre. E quella notte furono proprio i Vigili Volontari di Garresio a raggiungere per primi quota 1700 ed avvistare i rottami
del Tornado, in una località che, ironia della sorte, si chiama "Fontana delle meraviglie"
Il d e p u r a t o r e
inquina
Il signor Pericle Napoli, noto meccanico,
denuncia un allarme igienico-sanitario nella frazione Martanello, alla periferia nord di Montefiascone, per la presenza di un depuratore sulla rete fognaria che non funziona.
L'impianto di depurazione, installato diversi
anni fa, in effetti, non ha mai funzionato a dovere ed oggi è ridotto ad una vasca dove ristagnano i liquami che ammorbano l'aria e attirano eserciti di zanzare. Proprio a ridosso di questo impianto abbandonato si trovano le abitazioni della frazione Martanello, i cui abitanti non ne possono proprio più e minacciano azioni di protesta
contro le autorità comunali e quelle sanitarie. Dice il signor Pericle Napoli: "Dobbiamo vivere con
le finestre ermeticamente chiuse e con questo
caldo infernale è davvero una tortura. Alla sera,
se usciamo per prendere un po'di refrigerio, siamo assaliti dalle zanzare e l'aria è irrespirabile
per il tanfo che proviene da quella vasca". Già
nel passato gli abitanti della frazione hanno protestato per iscritto nei confronti della USL VT1 e
si sono ripetutamente rivolti al sindaco Minciotti perché si provvedesse a sanare la situazione
diventata insostenibile. Nessuna risposta è mai
loro pervenuta. Lo stesso signor Napoli, recentemente dice di essersi recato alla USL per rinnovare la richiesta di un intervento risolutore,
ma, afferma che gli hanno risposto di ripetere la
denuncia scritta perché quella presentata non la
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trovano più.
Intanto continua il calvario di quelle famiglie,
abbandonate a se stesse, costrette a vivere in un
ambiente altamente degradato dal lato igienicosanitario. Basterebbe disattivare completamente l'inutile impianto di depurazione, costato tra
l'altro fior di milioni, escludere il vascone dalla rete fognante, coprirlo con una colata di cemento
e restituire quell'ambiente di campagna alla salubrità che gli dovrebbe essere propria.
Scambio
ex
Ospedale
O.N.P.I.
Prende sempre più consistenza l'ipotesi di
un accorpamento dei due ospedali di Montefiascone ed Acquapendente in una unica struttura.
Di questa proposta, da avanzare alla Regione, a
salvaguardia dell'assistenza ospedaliera alla
popolazione dell'Alto Lazio Viterbese, si fa portavoce il vice sindaco di Montefiascone, Aldo
Paolini, con l'appoggio della quasi totalità dei
medici ospedalieri. L'ipotesi di accorpamento
dei due nosocomi presso il grande complesso
della Casa di Riposo "Villa Serena" di Montefiascone è finalizzata al contenimento della spesa
sanitaria ed alla creazione di una moderna ed efficiente struttura ospedaliera. Un sensibile risparmio deriverebbe dalla riduzione'dei costi per
il personale, consistente nella soppressione
degli straordinari e della reperibilità. Inoltre si dimezzerebbero le spese di gestione: consumi,
manutenzione, attrezzature, appalti di cucina e
lavanderia e di locazione degli immobili adibiti a
consultori, ambulatori, ecc. L'economia di gestione ed il miglioramento dei servizi sarebbero
assicurati da una maggiore disponibilità del personale derivante dalla fusione dei due ospedali
e da nuove ed ampie strutture a disposizione. I
risparmi, in tal modo conseguiti, sarebbero utilizzati per la riconversione e ristrutturazione della
Casa di Riposo. Questo immobile è situato sulla strada Cassia, a 5 km. dal centro abitato di
Montefiascone, in un luogo incantevole a picco
sul lago di Bolsena. Si trova al centro di una grande proprietà di circa 40 ettari, in gran parte boschivi. Pertanto ampi spazi potrebbero essere
destinati ai servizi ausiliari per la riabilitazione ed
alla costruzione di un eliporto di cui si avverte la
mancanza. I due corpi di fabbrica che compongono la struttura, sono stati costruiti negli anni 70
ed hanno una ricettività di 260 posti letto. Sono
presenti servizi efficienti di cucina, lavanderia,
ascensori, montalettighe, ampi saloni, soggiorni
con TV, ecc. Di questa trasformazione e del conseguente scambio ne trarrebbero vantaggio anche gli anziani ospiti della Casa che sarebbero
trasferiti presso l'attuale immobile dell'ospedale,
nel centro urbano e quindi più favorevole alle
relazioni sociali tra gli ospiti e la comunità falisca.
tSk
Montefiascone (VT)
Strada Cassia Nord km. 93,800
tel. 0 7 6 1 / 8 2 5 7 1 1 - 8 2 6 2 8 2
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
NOTE DI AGRICOLTURA
Gli incendi
estivi
Una volta gli agricoltori durante l'estate "affocavano pe'pulì la
terra". Non era un'usanza ma una vera e propria pratica agronomica, chiamata "debbio" in termine tecnico. Il debbio ha origini antichissime, nacque insieme all'agricoltura, quando l'uomo si rese
conto che, per ottenere cibo più appetitoso ed abbondante, e soprattutto per fare scorte invernali, doveva coltivare le piante che
producevano alimenti.
Naturalmente alla base dell'agricoltura c'è la lavorazione del
terreno ed i primi agricoltori, per
lavorare il suolo, avevano solamente una rudimentale zappa di
legno che usavano a forza di
braccia e con tanto sudore della
fronte. I terreni erano allo stato
selvatico e per ripulirli dalle erbacce e dalle sterpaglie il modo
migliore era il fuoco, che senza
fatica ripuliva rapidamente grandi estensioni di terreno. Inoltre distruggeva i semi delle erbe infestanti ed eliminava/parassiti animali e vegetali, lasciando il terreno più fertile per l'apporto delle sostanze minerali contenute nelle ceneri.
Purtroppo gli incendi estivi attuali non hanno scopo agronomico, ma sono una vera e propria calamità, che provoca ingenti danni ecologici e materiali ed anche vittime umane e animali.
Quando la campagna era popolata di agricoltori e l'agricoltura andava a pieno ritmo, gli incendi non provocavano nessun danno, anzi, come sopra detto, erano addirittura una pratica agronomica indispensabile. Le coltivazioni estese a tutto il territorio implicavano la presenza massiccia e continua degli agricoltori che fungevano anche da guardiani deI fuoco, inoltre le colture diversificate evitavano il propagarsi incontrollato di eventuali principi di incendio.
Con la riduzione dell'attività agricola e con il conseguente esodo dalla campagna, il terreno è stato abbandonato a se stesso
e la vegetazione spontanea ha di nuovo preso il sopravvento invadendo completamente le aree abbandonate, che sono ritornate allo stato selvatico, come tanti anni fa. La macchia mediterranea abbandonata a se stessa e privata del pascolo allo stato brado, è diventata facile esca di incendio. In essa si sviluppa facilmente e rapidamente un sottobosco di diverse essenze vegetali, formando una enorme quantità di biomassa con strati secchi che si sovrappongono ogni anno.
Con tale situazione poco possono fare la stretta sorveglianza
della Forestale ed i diversi controlli delle altre forze dell'ordine, per
prevenire gli incendi.
Sarebbe più opportuno, più economico ed efficace far rifluire
gli agricoltori in campagna incentivando le attività rurali con attività collaterali, come sport, agriturismo ed artigianato agricolo che è
in via di estinzione, ed investendo l'agricoltore del ruolo di guardiano e protettore dell'ambiente, con adeguato tornaconto economico e mettendogli a disposizione infrastrutture degne di una società civile.
Gimberto
IMPRESA FUNEBRE
Il Batterio killer
In questi ultimi mesi la stampa e la televisione hanno dato
grande risalto al alcuni decessi avvenuti a Londra. Si è parlato di un
misterioso agente microbico che uccideva i pazienti in poche ore
determinando la "necrosi" (ossia la morte) di tutti i tessuti umani.
Sono notizie allarmanti se propinate senza la dovuta cautela. In
pratica cosa è successo? Semplicemente una anomala concentrazione di casi di "fascite necrotizzante" da infezione per streptococco B. emolitico di gruppo A. Sì proprio il banale streptococco che
normalmente troviamo nei tamponi faringei di soggetti con "mal di
gola". Anche un germe così diffuso è in grado, attraverso tossine da
lui normalmente prodotte, provocare casi di malattie molto gravi
con mortalità dal 20 al 50%. Come la febbre settica, sindrome da
shock tossico e fascite necrotizzante.
Queste complicazioni dell'infezione da streptococco sono dovute all'invasione di tutto il corpo da parte del microbo e delle sue
tossine, ma in casi molto limitati, non più del 5 -10% di tutte le infezioni da streptococco.
E ciò avviene soprattutto in soggetti defedati e con scarse difese immunologiche, quindi la popolazione in genere non corre alcun pericolo. Non vi è nessuna epidemia misteriosa ma una semplice concentrazione di casi in un periodo ristretto di tempo.
Con una pronta terapia antibiotica al primo sospetto siamo in
gi"ado di controllare e debellare la malattia.
Ancora una volta il concetto "la conoscenza debella la paura"
trova mirabile conferma.
Busà Angelo Cesare
Medico - Chirurgo
Reumatologo
Concittadini
che si fanno onore
Nel Consiglio di Amministrazione della Polizia di Stato del
5 agosto u.s. presieduto dal Ministro degli Interni on.le Maroni, su
richiesta del Capo della Polizia Prefetto Parisi, oltre i normali avvicendamenti, sono state decise alcune importanti promozioni nel
ruolo degli alti funzionari tra i quali i nostri concittadini Dott. Umberto Fanali e Dott. Felice Ferlizzi
Il primo, già Vice Questore Vicario presso la Questura di Bologna è stato nominato Questore ed assegnato alla sede di Oristano.
Il secondo, già Capo del Servizio Volanti della Questura di
Roma, è stato promosso 1° Dirigente ed è in attesa di assegnazione.
Ad entrambi gli alti Dirigenti della Polizia di Stato che in un
settore tanto importante delle istituzioni tengono alto il nome di
Montefiascone, vanno i più vivi rallegramenti e sinceri auguri "ad
maiora" anche da parte de "La Voce".
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pag. 20
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
Informazioni agrarie
Taccuino economico e tributario
A cura del Dott. Franco Radicati
Nel numero di Luglio della nostra rubrica ci siamo occupati delle disposizioni agevolative e di incentivazione alle nuove imprese per il sostegno
dell'economia contenute nel D.L. 357 del 10.6.94.
Completiamo ora il discorso, esaminando brevemente le disposizioni tributarie e di semplificazione degli obblighi fiscali disposte dallo stesso
provvedimento, che nel frattempo è stato convertito in Legge n. 489 del
8.8.94.
Cedolare secca sui dividendi di società quotate: sarà consentito ai
possessori di azioni delle società quotate in borsa di optare per la tassazione a titolo di imposta, nella misura del 12,5% in luogo della ritenuta di
acconto del 10%.
Riduzione IRPEG alle società di nuova quotazione in borsa: la disposizione tributaria ha finalità di incentivazione alla ammissione al mercato azionario da parte di quelle imprese ancora non quotate che posseggono dimensioni tali da consentirne la quotazione. E' stabilito che per tre
anni a far data dalla ammissione al mercato azionario l'IRPEG sia ridotta
dal 36% al 20%.
Soppressione di imposte minori: il provvedimento elimina la tassa
sui pesi e sulle misure e la tassa di concessione governativa sui frigoriferi.
Semplificazione di obblighi tributari: è forse il capitolo più importante in quanto sono stati eliminati e ridotti numerosi adempimenti formali che
risultavano inutili ai fini dei controlli contro l'evasione quanto fastidiosi e
vessatori per i contribuenti. Sono divisi come segue:
- in materia di IVA: soppresso l'obbligo di compilazione degli elenchi
Clienti e Fornitori; eliminato l'obbligo di allegare i mod. 101 e 102 alla dichiarazione annuale;
- in materia di contabilità: soppresso il repertorio annuale della clientela per i professionisti; soppressi i conti individuali dei sostituti d'imposta ed il registro dei codici meccanografici; consentito di conservare le scritture ed i documenti su supporti d'immagine (microfilms); si
considera regolare la contabilità anche se non stampata su registro
ma inserita negli archivi magnetici dei computers, a condizione che
venga stampata immediatamente a richiesta dei verificatori fiscali;
- vidimazioni contabili: sono soppresse tutte le vidimazioni contabili,
sia per gli effetti fiscali che per quelli civilistici.
Riduzione di sanzioni: sono state ridotte o eliminate alcune delle
sanzioni più vessatorie dell'ordinamento tributario: in materia di bolle di
accompagnamento per le quali un semplice errore di scrittura poteva costare milioni. Tali infrazioni possono ora essere definite con il pagamento
di un centesimo del massimo delle sanzioni previste dalla normativa. Anche ai fini delle infrazioni IVA, viene previsto che se l'omessa fatturazione
non modifica l'imposta da versare (in pratica, se il contribuente ha versato quanto dovuto), si applica solo la pena pecuniaria da lire 300.000 a lire 1.200.000, mentre nella normativa precedente ogni errore in materia di
fatturazione, comportava il versamento di una sanzione da due a quattro
volte l'imposta, anche se il contribuente aveva versato esattamente l'imposta dovuta.
A commento di questa breve panoramica, per la quale non poteva essere utilizzato un linguaggio meno tecnico, è da notare che le disposizioni in materia di semplificazione fiscale e di riduzione delle sanzioni possono senz'altro essere condivise, in quanto contribuiscono ad allentare quel
clima di tensione e di sfiducia tra Amministrazione Finanziaria e contribuenti che, lungi dal risolvere il problema dell'evasione fiscale, aggrava la
pressione ai contribuenti onesti e rende loro l'adempimento tributario più
gravoso a parità di esborso.
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del Dott. Massimo Angeloni, Via Nazionale 6, Montefiascone - tel. 0761/820716
Iniziamo il nostro appuntamento mensile con una buona notizia: è stata prorogata fino al 30 Settembre 1994 la scadenza per il REG. CEE 2078/
92 che prevede una serie di contributi per diverse azioni. Anche se ne abbiamo già parlato e sicuramente ne sarete già a conoscenza per sentito dire, vorrei ricordarvi alcune cose.
Per ogni azienda è possibile trovare il modo di accedere ai contributi senza per questo creare grossi problemi ai piani di coltivazione programmati. Importante è presentare bene le relazioni tecniche, con un'attenzione particolare alle prospettive future (probabili quote di produzione), in modo da avere chiaro l'attuazione delle singole misure. In vista di ciò il mio
consiglio è quello di accedere sicuramente ai contributi ma particolare attenzione deve essere posta nella scelta del tecnico che prepara l'attuazione poiché la situazione complicata della nostra agricoltura richiede una
preparazione adeguata. Per questo sono a vostra disposizione nel mio studio per qualsiasi informazione (gratuita).
La difesa delle colture nel mese di settembre riguarderà essenzialmente le linee da seguire per l'olivo e la vité.
Sulla vite ci preoccuperemo solo di controllare le infestazioni di tìgnoletta e le infezioni di muffa grigia. Un trattamento completo contro la muffa si può ottenere miscelando un esterefosforico con un formulato a base
di vinclozolina o clozolinate.
Per l'olivo è necessario seguire settimanalmente l'andamento dell'infestazione per intervenire, quando si raggiunge la soglia d'intervento (10
drupe su 100 colpite da punture fertile), con dimetoato o formotione. Per
chi ha iniziato la lotta contro la mosca con il metodo delle esche proteiche,
gli interventi devono essere cadenzati di 20 giorni dal momento della cattura degli adulti con le trappole sessuali e cromotropiche. In ogni caso è bene verificare l'efficacia del metodo controllando i frutti e se, nonostante le
esche proteiche, si dovesse superare la soglia d'intervento, sarà necessario intervenire con i classici prodotti antimosca su tutto l'oliveto. Per controllare la cocciniglia colpendola allo stadio di larva neonata, si userà un
prodotto fosforganico oppure deltametrina, efficace contro le neanidi di prima e di seconda età. Se ci fossero problemi con il ciclonio (occhio di pavone), si potranno abbinare al trattamento anticoccidico dei prodotti a base di rame.
Dott. Agr. Massimo Angeloni
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Tempo di confetti
A
Gli sposi Massimo Porroni e Teresa Fossati annunciano il loro
matrimonio, che si svolgerà nella basilica di S. Fiaviano N 1
settembre p.v.
E'un grande giorno, cari sposi, e vogliamo augurarvi sinceramente
che il vostro amore rimanga sempre fresco e bello, anzi aumenti di
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LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
pag. 19
Don Sante dott. Panichi Omaggio alla Basilica
Andando in casa della signorina Maria
Panichi,'abbiamo notato sulla parete una
grande fotografia di sacerdote. Incuriositi,
abbiamo chiesto e la signorina, che ha ora
85 anni, essendo nata nel lontano ferragosto del 1909, quasi con le lacrime agli occhi, ci ha raccontato ciò che ricordava della vita dello zio Don Sante Panichi.
I genitori della signorina erano Luigi
Panichi e Michelina Presciuttini, dai
quali sono nati quattro figli: Giovanni, MaLa signorina Maria da giovane
ria (di cui stiamo parlando), Francesco e
Margherita.
Di Don Sante non abbiamo rintracciato tante notizie. La signorina Maria ci ha detto che ha studiato a Roma, laureandosi nel 1904 in Sacra Teologia, nel 1905 in Filosofia, mentre nel 1906 acquista il baccalaureato in
Diritto Canonico. Nel frattempo faceva da viceparroco nella parrocchia di
S. Lorenzo in Lucina. Richiamato dal Vescovo in diocesi, ha svolto le veci del parroco nella parrocchia di S. Margherita.
Amante della gioventù, la riunì in gruppo dandogli il nome di "Robur".
Così pure fondò la "Fanfara" attirando, con questa
attività, tanti ragazzi. Mise
in atto un "Teatrino per i
giovani". La signorina Maria ricorda anche un titolo:
"La donna che porta i calzoni... correte, correte,
venite a veder". Era una
presa in giro al fenomeno
delle donne in calzoni,
grande novità per i tempi
di allora, cose ormai completamente superate oggi. Fu richiamato alle armi nella prima guerra mondiale ('15-'18). La nipote ricorda questo particolare. Come cappellano cercò di portare la Comunione ad un soldato morente, il qu^le ricevuta la particola non riuscì a consumarla. Don Sante senza esitazione prese la particola e la consumò. Niente di strano ci sarebbe.
Il soldato però era malato di spagnola e quello era il modo migliore di infettarsi. Di qui l'atto generoso di Don Sante. Si ammalò di ulcera allo stomaco, che poi in seguito si cicatrizzò.
Ebbe poi un attacco di paralisi, ma riuscì a tornare quasi normale. Ebbe mal di ossa... Quante sofferenze, ci dice la nipote, dovette sopportare!
Sul letto di morte venne da lui il Vescovo, Sua Ecc.za Mons. Rosi e,
rimasto solo con Don Sante (solo una parente era presente), dopo aver
parlato brevemente con lui gli disse: "Ci perdoniamo Don Sante!" Qualche
incomprensione tra superiore e suddito c'è sempre. Don Sante rispose: "E'
mio sacrosanto dovere".
Ora Don Sante Panichi, che i nostri vecchi, allora giovani, ricordano
con simpatia, riposa nel nostro cimitero cittadino. In un suo ricordino dell'epoca c'è questa scritta:
A ricordo di Don Sante dott. Panichi canonico penitenziere della cattedrale di Montefiascone, sacerdote pio, zelante, esemplare tutto cuore per il bene spirituale dei giovani che amò sino al sacrificio;
cappellano militare, instancabile nel guadagnare le anime dei feriti a
Cristo, rapito a soli 47 anni alla Chiesa, alla Patria, alla famiglia il 20
agosto 1926.
S. Flaviano: parte romanica tPenna e china di F. Tangari)
Arte Romanica
La struttura architettonica della Basilica di S. Flaviano è duplice: la parte più antica è distile romanico e l'altra, più moderna, è di
stile gotico. La prima si può datare al sec. XI e la seconda al sec.
XIII.
Dalla coppia dei pilastri romanici, fino alla parte absidale, abbiamo un complesso tutto romanico, armonico, tanto nella parte inferiore che superiore. E' tutta una fuga di archi, di colonne e di pilastri di varie forme e grandezze e in mezzo, quasi a far da divisione, corre l'inferriata del 1700, fatta costruire dal Card. Aldovrandi.
In tutto il lato di cui stiamo parlando, si evidenzia chiaramente
la forza, la potenza, la grandiosità propria del romanico, come possiamo anche scorgere in tanti altri monumenti sacri dell'Italia settentrionale e centrale, ma specialmente in S. Ambrogio di Milano.
Tutto ciò ci fa comprendere quanto sia stata forte anche nelle nostre terre l'influenza della scuola lombarda, tanto vivace e di moda
in quel periodo e possiamo senz'altro affermare che i capomastri,
i "maestri Comacini", dovettero aver lavorato anche nel nostro S.
Flaviano.
Nell'inquadratura a penna e china del Dott. Tangari, è "fotografata" la parte migliore e più importante di stile romanico. Con un
semplice colpo d'occhio, si può spaziare dal basso in alto in un cromatico susseguirsi di colori della pietra che vanno dallo scuro, al
grigio fino al chiaro. Slanciati appaiono i pilastri e le colonne della
parte in basso, più basse, tozze e quasi schiacciate quelle in alto.
La stessa cosa possiamo dire dei capitelli. Leggiadri, pieni di vita
quelli della parte sotto il matroneo, un po' goffi e appena abbozzati quelli lungo il matroneo.
Dalla sommità dei primi partono, piene di slancio e di fascino,
delle arcate che convergono, nella maggior parte, verso le navate
laterali e vicino, a fianco anzi di queste arcate, partono arditi costoloni, a sezione varia, alcuni sfaccettati ed altri tondi.
E' anche necessario che si osservino attentamente le pareti di
questa parte romanica della Chiesa, dove si trovano conci di peperino tagliati in modo regolare e disposti orizzontalmente; sono murati con un sottile tratto di malta.
Don Biagio Governatori
pag.
20
LA V O C E - n ' 9 - S e t t e m b r e 1 9 9 4
Don Biagio - Don Antonio
Veramente straordinario e degno di Rubro Signanda
lapillo, qui in Montefiascone e Diocesi, quest'ultimo 15 agosto 1994. Infatti straordinario fu il sole: per l'occasione accese tutte le stufe e poi spedì giù un vero solleone fuori serie. Un po' troppo, a dir vero, ma ci voleva: a suo modo, anche un bel sole fa lieta la festa. Straordinarie le speranze
fortemente auspicate per il fiorire di nuove vocazioni sacerdotali, che Dio voglia! Ma soprattutto straordinarie furono le
celebrazioni giubilari dei nostri carissimi Sacerdoti: D. Biagio Governatori e Mons. Antonio Patrizi.
Abbinato al suo 50° anno di Parrocchia, D. Biagio celebrò il suo 50° di sacerdozio nella vetusta chiesa di S. Flaviano. Il bel tempio, ornato a festa e reso luminoso da uno
splendido sole, offriva una magnifica cornice al solenne rito, mentre dagli agili archi e dalle dolci ogive, scendeva l'omaggio di quindici secoli di storia e di arte. Non meno festo-
t i quel fausto giorno era dedicato), ma anche alle sue benemerenze acquisite a suo tempo come Coadiutore della
Cattedrale, come animatore della Schola Cantorum, come
Rettore del Seminario e promotore di Vocazioni Sacerdotali. Benemerenze che, a giusto titolo, gli meritarono l'ono-
so l'apparato e il corteggio. In alto il sorriso compiacente
della Madonna delle Grazie, di S. Flaviano, di S. Biagio; più
in basso la devota schiera delle sante anime dei genitori, di
Mons. Rosi, di Mons. Liberato Tarquini e dei molti Vicari
D. Biagio-la sera del 14 maggio-è festeggiato in casa
del dr. Quintino Mezzoprete i cui, figli Marco e
Chiara, fanno gli onori di casa.
Perpetui suoi predecessori. In basso la folta corona dei parenti, degli amici concelebranti, dei parrocchiani. Da un lato, raccolto e attento, Mons. Vescovo assisteva ruminando il discorso d'occasione che poi avrebbe recitato in tono
scolo compilato dall'amico e compagno di studi D. Salva-
di patema benevolenza.
tore del Ciuco, dal titolo: "D. Biagio Governatori. Una vi-
Là, al centro, il cinquantenne festeggiato se ne stava
maestoso e commosso assaporando il frutto del suo apo-
ta per la Chiesa".
stolico sudore: premio raro, ma ben meritato. Intanto, fra
canti e suoni, continuò a svolgersi il sacro rito, per poi concludersi in comune letizia. A completarla anche per il corpo, venne servito un lauto convito, condito di auguri, d'Est
Est e di qualche strombetto. Di D. Biagio, della sua vita, del
Montefiascone, in Santa Margherita, il 15 agosto; la scelta
fu quanto mai opportuna, perché gli permise non solo di
suo lavoro, chi volesse saperne di più legga il relativo opu-
rendere omaggio al Seminario e all'opera delle Vocazioni
A sua volta Mons. Patrizi, in forme non meno solenni,
celebrò il suo Giubileo Sacerdotale e per renderlo più commemorativo lo celebrò in due tempi distinti. Il primo qui in
Sezione di Montefiascone del Ppi
Nessuno
ci potrà incolpare
e rinnovata
soprattutto
ora - siamo
di questo
della vita una visione
d'essere
negli uomini,
partito,
che cerca
prettamente
dalla parte
del più forte. La Vecchia
si è trasformata
di portare
nel Partito
avanti
i principi
Popolare
sociali
D.C.,
purificata
Italiano.
Noi - per
della Chiesa
ed ha
cristiana.
D o p o a v e r e s p r e s s o la più v i v a s o d d i s f a z i o ne p e r l'elezione di B u t t i g l i o n e q u a l e S e g r e t a rio N a z i o n a l e del Ppi, nella cui linea politica la sez i o n e di M o n t e f i a s c o n e si r i c o n o s c e tutta, s o d d i s f a z i o n e c o m u n i c a t a a n c h e p e r s o n a l m e n t e al
n e o s e g r e t a r i o t r a m i t e fax, il s e g r e t a r i o O t t a v i a n o A n g e l i si è felicitato p e r l'elezione in s e n o al
C o m i t a t o Provinciale di d u e m e m b r i di q u e s t a
s e z i o n e : il Dott. Silio T a s c i o t t i (primario a n e s t e sista d e l l ' O s p e d a l e di M o n t e f i a s c o n e ) e il Com a n d a n t e dei Vigili U r b a n i Luigi S a l v a t o r i . La
loro e l e z i o n e , oltre c h e u n a e v i d e n t e vittoria della c o e r e n z a della linea politica della s e z i o n e di
M o n t e f i a s c o n e e il r i c o n o s c i m e n t o d e l l a s u a forza, è a n c h e un forte s e g n a l e del s u p e r a m e n t o di
quelli c h e s o n o stati, fino a ieri, i giochi di c o r r e n t e e di p o t e r e . Il loro c o m p i t o n o n d e v e e s s e r e
p e r t a n t o di r a p p r e s e n t a n z a , m a m o m e n t o qualificante, p e r cui le i s t a n z e e s p r e s s e in s e n o al c o -
mitato c o m u n a l e d i v e n t i n o a n c h e i s t a n z e del
provinciale.
Il dibattito c h e è s e g u i t o t r a i c o m p o n e n t i del
c o m i t a t o sui punti all'o.d.g. h a ribadito c o n f o r z a
rificenza pontificia del Monsignorato. Il secondo, il 16 agosto, festa di S. Rocco, in Grotte di Castro, suo paese natio
e precisamente nel Santuario della Madonna del Suffragio.
Anche qui ogni particolare, per sua parte, contribuì a rendere straordinaria la Messa d'oro. Il bel tempio, dominato
in alto dalla statua della Madonna e in basso da quella di
San Rocco compatrono; la presenza di due Eccellenze: '
Mons. Boccadoro, che tesserà poi l'elogio d'occasione e
Mons. Remigio Ragonesi, suo amico e compagno di studi, dei numerosi concelebranti, dei famigliari, del folto pubblico e dell'attentissimo D. Angelo Maria in moto perpetuo.
Dal suo lato anche la Schola Cantorum, con i suoi dolci mottetti, contribuì non poco a nutrire e a tenere alto il clima dell'augùsto.Rito. Durante il quale il devoto celebrante
cinquantenne, se ne stava là in mezzo tutto assorto nel ricordo dei suoi illustri antenati, dei suoi genitori, dei Salotti, dei Capozzi e dei molti altri che, con il loro sangue e con
il loro esempio, gli prepararono il dono del Sacerdozio e di
questo memorabile giorno.
I dolci ricordi non lo distraevano però dallo stare attento" a quel che vedeva e a quel che sentivar omaggio e premio per il suo fedele servizio cinquantennale. L'epilogo fu
la gioia comune e una squisita mensa, intercalata da auguri, da applausi, da canti e dalle amenità del futuro sacerdote D. Tonino Pelosi. Auguri per un bis più ricco e prossimo
cinquantennio.
D. Domenico Cruciani
il fatto c h e la s e z i o n e n o n d e v e e s s e r e al serv i z i o di n e s s u n p o t e n t e n é g r u p p o locale, m a
d e v e e s s e r e l ' e s p r e s s i o n e delle e s i g e n z e p o litiche d e l l a g e n t e e q u e s t o a n c h e in c a s o di
eventuali, m a non auspicabili, contrasti con
certe scelte amministrative.
Il partito è della g e n t e e p e r t a n t o d e v e essere al servizio della g e n t e .
C o e r e n t e c o n q u a n t o detto, il c o m i t a t o sezionale ha individuato c o m e p r i m o m o m e n t o di imp e g n o i servizi socio-assistenziali, vista a n c h e
l'indifferenza delle f o r z e politiche, a m m i n i s t r a t i v e e ha d e c i s o di s c e n d e r e in c a m p o a d i f e s a della p r e s e n z a nel nostro territorio della struttura os p e d a l i e r a e di tutti i servizi ivi esistenti, p r e s e n -
GIOIELLERIA
z a m e s s a in d i s c u s s i o n e dalle " a g o s t a n e " s c e l t e
regionali; a z i o n e c h e si espliciterà a t t r a v e r s o :
a s s e m b l e e aperte, pubblici dibattiti di c a t e g o r i a ,
i n t e r p e l l a n z e e d a m m i n i s t r a t o r i locali e politici
n a z i o n a l i e altro.
Altro m o m e n t o qualificante del p r o g r a m m a
s a r à a n c h e quello relativo alla t r a s f o r m a z i o n e
della c a s a ex O . N . P . I . in R.S.A.
Il c o m i t a t o si a u g u r a c h e q u e s t a s u a o p e r a
p o s s a s e r v i r e a s m u o v e r e q u e l s e n s o di a p a t i a e
di s f i d u c i a c h e a l e g g i a f r a la g e n t e n o n t a n t o vers o la politica, q u a n t o la c l a s s e politica.
L'addetto stampa
Prof. Marinelli M a s s i m o
MENICHELLI
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LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
Ormai è materia d'archivio
Anche i festeggiamenti patronali 1994 in onore di S. Margherita vanno in archivio!
Con i festeggiamenti stessi passano ai posteri i fatti-fatterelli e fattacci che hanno accompagnato il Comitato nel mese antecedente la festa, occorrente per l'organizzazione delle varie manifestazioni che andremo a sintetizzare.
* Come ogni festa che si rispetti, la prima incombenza da espletare è l'organizzazione della raccolta dei fondi necessari tramite il passaggio casa per casa della parrocchia e dintorni di alcuni "malcapitati" componenti del Comitato. Si è usato impropriamente il termine di
"malcapitati", ma per quanto loro successo durante la questua con i nostri concittadini dovrebbero almeno essere chiamati "martiri". Infatti questi componenti hanno dovuto subire
le lagnanze di molti per la mancanza di... acqua! Per... le tasse! Per... il tempo bello o brutto!! E la furberia per fortuna di pochi: "mia moglie non c'è ed ha portato con se i soldi, mi
spiace!", oppure viceversa "mio marito non c'è ed io non ho soldi, mi spiace!", si suona al
campanello, l'inquilino risponde ed alla qualificazione dei componenti del Comitato: silenzio di tomba! Tuttavia quello capitato a due dei nostri in una oreficeria supera ogni immaginazione. Entrati nel negozio e fatta la rituale richiesta, l'orefice, con animo afflitto e contrito, ha risposto testualmente: "mi dispiace, ma avendo stabilito di concedere un contributo
ad un Comitato si ed ad uno no, voi siete capitati proprio quando tocca il no!!" chissà quale sarà stato, se c'è stato, un Comitato si! Ad ogni buon conto l'operazione raccolta ha avuto per fortuna un esito abbastanza favorevole e tranne i pochi furbi sopra accennati, notati però presenti alle varie manifestazioni, la maggior parte dei concittadini ha risposto volentieri alla richiesta dei componenti del Comitato Organizzatore.
* Pertanto il programma stilato dal Comitato medesimo è stato portato a termine in ogni sua
parte a cominciare da quella religiosa culminata con la processione notturna dove la Sacra Testa di S. Margherita è stata portata, lungo le vie e piazze cittadine, su un carro trainato da un paio di buoi come vuole la tradizione.
* La parte prettamente civile ha visto la sera della vigilia trasformare piazza Vittorio Emanuele in un incantevole gioco di acqua, luci e musica attraverso le fontane danzanti che hanno fatto entusiasmare il folto pubblico presente.
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Rendiconto della festa
Uscite
Affitto buoi per Processione
Assicurazione per buoi
Fiori per S. Margherita
Fontane
SIAE
ENEL
C e n a per operai fontane
Corsa ciclistica: premi
Offerta per a m b u l a n z a
Bande musicali
Noleggio palco
Merenda per musicanti e ciclisti
Fuochi artificiali
Affissione manifesti e rimborso spese benzina
Blocchetti, carte e marche bollate
T a s s a tombola 10%
600. 000
2 0 0 . 000
100. 000
4.000. 000
241. 000
253. 000
55. 000
500. 000
100. 000
3.700. 000
100. 000
150. 000
6.500. 000
308. 000
175. 000
456. 700
17.459.500
TOTALE
Entrate
Raccolta per vie
Raccolta Enti, Ditte, Banche
Tombola
9.484.000
6.160.000
1.650.000
TOTALE
17.294.000
Totale uscite
Totale entrate
17.459.500
17.294.000
TOTALE
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* La giornata della festa si è aperta con la ormai tradizionale mostra-mercato di piante
e fiori e proseguita nel pomeriggio con la corsa ciclistica per cicloamatori, ottimamente organizzata, oltre che dal Comitato, dal G.C. Caprio 1906, cui hanno partecipato ben
72 atleti di varie regioni.
* Il suono della fanfara dei bersaglieri ha aperto il 4° Raduno bandistico che ha visto
la partecipazione, oltre che della fanfara, della banda "P. Mascagni" di Poggio Murella
(GR) e della banda musicale cittadina.
* Alle ore 20,30 si è proseguito con l'estrazione della tradizionale tombola ed alle ore
22,30 si sono conclusi i festeggiamenti con i fantasmagorici fuochi artificiali sulle
sponde comunali del lago di Bolsena. Si caro montefiasconese hai letto proprio bene:
"... sulle sponde del lago di Bolsena" e non come avvenuto da 50 anni a questa parte nei
giardini della Rocca dei Papi. Ciò è avvenuto poiché la Commissione di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli, piombata a Montefiascone la mattina del 19 luglio u.s. alle ore 11,00, a seguito delle obiezioni riportate da un "ufficiale" dei W.FF., abilmente radiocomandato da un
alto "ufficiale" entrambi guarda caso nostri concittadini, ha dato parere negativo allo sparo di fuochi artificiali alla Rocca dei Papi adducendo che poteva succedere qualcosa che
il famoso incendio di S. Francisco, di americana memoria, in confronto poteva sembrare
un falò!!, quando ogni cittadino è a conoscenza che negli anni passati non vi è stato mai
nessun ferito, ne è stato mai incendiato nulla fuorché sterpaglie ed immondizie con grande soddisfazione dei giardinieri e spazzini! Tuttavia il lungo applauso che si è levato dalle migliaia di persone che si assiepavano lungo il litorale del lago al termine dei fuochi, ha
ripagato in parte i componenti del Comitato per la delusione e le arrabbiature patite per i
cavilli burocratici ed incomprensibili addotti dai due "ufficiali" dei W.FF. (ma non è compito del corpo cui appartengono spegnere eventuali incendi?) per lo spostamento dello sparo dei fuochi dal luogo tradizionale della Rocca dei Papi al Lago.
* Al termine di questa chiacchierata il Comitato Festeggiamenti Patronali in onore di S. Margherita desidera esprimere i più calorosi e fervidi ringraziamenti ai vari Enti, Istituti e concittadini che hanno contribuito alla piena riuscita dei festeggiamenti medesimi.
Il Presidente (Roberto Menghini)
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pag.
20
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
Manifestazioni estive
100 lire per...
Solidarietà verso i bambini mutilati da mine antiuomo
Dal 30 luglio le persone che hanno transitato nel sottopassaggio di
Piazzale Roma (entrando e uscendo dalla parte della piazza), hanno avuto l'occasione di ammirare la simpatica iniziativa della Cooperativa di Sviluppo Falisca.
In quella struttura che tutti conosciamo, infatti, i ragazzi e le ragazze
hanno allestito una mostra di beneficenza (sotto il patrocinio dell'Assessorato all'assistenza). Con disegni, pannelli e lavori dei bambini dei Campi
Solari, è stato riproposto un percorso pedagogico spesso ignorato; il bambino che in pochi anni deve apprendere ciò che l'uomo ha fatto in termini
di secoli. In sintesi è ciò che chiamiamo comunicazione tra generazioni.
L'uso del sottopassaggio per sensibilizzare gli adulti verso l'infanzia che
"scompare" diventa quindi anche un uso simbolico. L'aspetto benefico verso i bambini colpiti da mine antiuomo sottolinea un momento di riflessione sugli ormai troppo negati diritti dei bambini.
All'interno della mostra anche frasi significative come quella di Papa
Giovanni XXIII "Tutto il mondo è la mia famiglia"che, richiamano a valori portanti e che la cooperativa persegue quali concetti cardine per una
società giusta. Un'altra frase di T. Eliot dice: "Siamo gli uomini vuoti, gli
uomini impagliati che appoggiano l'un l'altro... " e sta a indicare coloro che vivono nel limbo, insensibili e noncuranti di ciò che accade loro intorno senza battersi per le ingiustizie...
All'insegna del provvisorio,
dell'accattivante, del guadagno la
XXXVI Fiera del Vino
La Fiera del Vino nel paese falisco si è ormai conclusa da qualche giorno, ma le polemiche su di essa, sul modo con cui è stata realizzata e su come, economicamente, è stata gestita, sono ancora vive tra i cittadini. Una
edizione della Fiera all'insegna di pochi stands. Cinque in tutto e solo tre
locali: la Cantina Sociale, la Cantina Leonardi e la Cantina Stefanoni.
Una edizione relegata nel tradizionale spazio di Piazzale Roma - Prato Giardino accuratamente chiuso in ogni lato onde controllare perfettamente gli accessi. Una edizione all'insegna del puro guadagno e tornaconto economico con l'immissione sul mercato di abbonamenti per una cifra
di lire 15.000 e cari biglietti per gli spettacoli della sera oscillanti tra le cinque e le diecimila lire. La fitta recinzione con il muro fantasma, su un tratto del quale è stato aggiunto uno striscione per impedire la visibilità da Porta di Borgo, aveva lo scopo di non far entrare nessuno senza pagamento
del biglietto.
Non solo, ma quest'anno è stata messa in atto anche la prassi del controllo dell'entrata-uscita delle persone con appositi timbri che venivano
messi sui biglietti ad ogni entrata ed uscita delle singole persone proprio
come la "merca" dei buoi. Dietro questa realtà chi ne ha sofferto è stato proprio l'Est! Est!! Est!!! falisco, che ha visto ridotta la sua commercialità, in
quanto diverse comitive turistiche di passaggio con il bus, una volta bloccati all'ingresso per pagamento del biglietto, hanno rinunciato all'ingresso
in Fiera e non hanno acquistato il vino, che invece erano intenzionati ad avere e per questo si erano appositamente fermati.
Trentaseiesima edizione della Fiera del Vkio che sta confermando
quanto è scaduta questa manifestazione falisca che ogni anno conta meno presenze di pubblico, meno smercio di vino e sta divenendo una fonte di guadagno per gli organizzatori. Tutti i cittadini rimpiangono le prime
edizioni, quando la Fiera era ricca di espositori locali, se ne contavano circa quindici, quando gli spettacoli erano di alto livello, quando l'ingresso era libero, quando il primario impegno di tutti era quello di far conoscere il
vino falisco ai villeggianti ed ai turisti senza costringerli a pagare sia l'ingresso che il vino. Certamente seri dubbi sorgono sulla validità della Fiera in rapporto al lancio sui mercati del vino falisco se, anche la prossima
edizione, della quale alcuni già si riempiono la bocca, dovesse realizzarsi in queste stesse condizioni ed in questo stesso contesto spazio-temporale.
E' giunto il momento che la Fiera del Vino, con appositi percorsi studiati e obbliganti i visitatori a percorrere certe vie ammirandone la bellezza ed adeguatamente ornate, torni nel centro storico, torni nelle vecchie cantine di Via Trento, di Via della Bandita, dove gli antichi padri producevano il vero "Amabile Nettare". E' giunto il momento del completo rinnovamento della Fiera che deve servire a far
conoscere il paese di Montefiascone, a far rinascere il centro storico.
E' giunto il momento che gli spettacoli vengano fatti nelle varie piazzette
del paese a secondo del loro tema e della loro importanza. Certi spettacoli dall'effimera valenza che allettano la vista ma artisticamente non
dicono nulla, devono scomparire dalla Fiera. Non si può più tollerare
che nei dintorni di una gloriosa ed artistica basilica come quella di S. Flaviano, si realizzi una manifestazione di scarso rilievo dai contenuti altamente profani.
Pietro Brigliozzi
Una sgradita sorpresa
L'iniziativa, va ricordato, ha avuto il riconoscimento del Ministro della
Pubblica Istruzione Francesco d'Onofrio (intervenuto ad inaugurare)
che, spogliato da ogni veste politica, è simpaticamente sceso tra la gente rispondendo a domande e comportandosi semplicemente da Ministro
della Pubblica Istruzione. Anche il Ministro Guidi, via fax, ha apprezzato
l'impegno delle ragazze e dei ragazzi della Cooperativa.
I ragazzi che spesso lavorano come volontari, forse meritano considerazione, anche se, come sono soliti dire (ma questa volta la beneficenza
lo richiede), riescono ad emergere (questa volta anche di più) nel "silenzio del frastuono...".
Egregio Signor Sindaco di Montefiascone
e al Direttore de "La Voce"
ritornando con piacere a Montefiascone quest'anno abbiamo trovato
la sgradita sorpresa di constatare che:
- le corse della "Rama" sono state completamente soppresse;
- gli autobus dell'Acotral non hanno più il capolinea in piazzale
Roma (altrimenti detto Porta di Borgo).
Tutto questo crea del disagio notevole sia agli abitanti del luogo che
agli ospiti che, per fruire di tutte le corse, devono utilizzare le due fermate presso S. Flaviano o presso il distributore Agip.
Speriamo che l'architetto che ha redatto il progetto e curato l'esecuzione dei la vori della piazza (al quale, più chea noi, piacerà) si ricordi della pavimentazione delle varie vie e delle strisce pedonali ormai inesistenti, nonché cerchi una soluzione per le fermate degli autobus, perché non crediamo che i villeggianti e i residenti di Montefiascone siano tutti e solamente della prima o della seconda età, ma che anche per essi il
tempo incalzi.
Seguono 25 firme
pag. 19
LA V O C E - n ' 9 - S e t t e m b r e 1994
Corteo Storico: successo di pubblico
I Balestrieri di Gubbio, la sagra del biscotto di Defuk. il Carroccio trainato da due magnifici buoi maremmani del peso di due quintali. Queste le principali novità della 265 edizione del Corteo Storico Falisco.
In barba alle difficoltà incontrate, la manifestazione si
è svolta come di consueto con l'approvazione del pubblico
presente. Il Carroccio, simbolo della libertà comunale, è
stato trainatoda due splendidi esemplari di buoi maremmani, che con la loro imponenza hanno reso spettacolare e
suggestiva la manifestazione. Sopra al Carroccio, oltre all'altare, ha trovato posto per la prima volta una botte di moscatello. che la leggenda vuole sia versato ogni anno sulla tomba del personaggio protagonista dei festeggiamenti: Jo. Defuk.
I Balestrieri di Gubbio hanno entusiasmato con le loro
gare di precisione il numeroso pubblico accorso nella piazza del Comune, troppo piccola per contenerlo tutto.
Premiata dai presenti l'iniziativa del Comitato di far
svolgere, contemporaneamente al Corteo, la sagra del biscotto di Defuk; i dolci, infatti, si sono esauriti in breve tem-
svolgersi della p r o s s i m a edizione
po, tanto da prevedere per la prossima edizione il raddoppio delle confezioni.
A tal proposito, il presidente, tramite questo periodico,
rivolge un appello a coloro che hanno a cuore le sorti del-
Tutto bene dunque, anche se le prime reazioni del Co-
la manifestazione, affinché affianchino ed integrino il consiglio direttivo per dare il giusto ricambio a chi si è impegnato fino ad oggi.
mitato per il Corteo, con in testa il presidente ed il suo vice,
lacoponi e Ranucci. sono state di malumore, per le numerose difficoltà di ordine burocratico, che per la prima volta
si sono dovute affrontare, tanto da mettere in dubbio lo
Per concludere, non possiamo non menzionare gli
sbandieratori falisci spettacolari e ammirati come sempre.
Musica alla Rocca dei Papi
Bravi anche i figuranti e il nuovo interprete del principale
personaggio, Defuk, nella persona del dott. Tommasini. Inoltre dobbiamo ricordare i vincitori del Palio delle botti e
dell'uva, due gare nelle quali si sono dati battaglia i rappresentanti di quattro contrade di Montefiascone: Verentana,
Torre, S. Flaviano, le Coste; hanno vinto nell'ordine: la contrada di S. Flaviano e della Verentana.
U.C.
G i u d i z i o d e c i s a m e n t e positivo sulla o t t a v a e d i z i o n e di C o n c e r t i v o c a li e s t r u m e n t a l i svoltasi dal 2 9 luglio all' 11 a g o s t o alla R o c c a dei Papi.
P r o m o s s a dalla C a n t i n a S o c i a l e di M o n t e f i a s c o n e in p e r s o n a del Pres i d e n t e Dott. F a b i o B r u g n o l i e del Direttore rag. M a r i o T r a p è , c o n l'aiuto e la c o n t r i b u z i o n e della R e g i o n e Lazio, d e l l ' A m m i n i s t r a z i o n e P r o v i n ciale, del C o m u n e di M o n t e f i a s c o n e , della C a m e r a di C o m m e r c i o e della C a s s a di R i s p a r m i o , l'importante m a n i f e s t a z i o n e è c r e s c i u t a rispetto a gli a n n i p r e c e d e n t i per q u a n t i t à e qualità di artisti c h e vi h a n n o p r e s o parte. Sotto la o r m a i b e n nota d i r e z i o n e artistica del M° Elio M a e s t o s i , 8 2 allievi, di cui 6 m o n t e f i a s c o n e s i , h a n n o p a r t e c i p a t o ai 2 3 corsi di p e r f e z i o n a m e n t o diretti d a d o c e n t i di alto prestigio, fra gli altri d a s e g n a l a r e la partec i p a z i o n e di u n g r u p p o di 12 e l e m e n t i p r o v e n i e n t i dalla Lettonia, altrettanti dal G i a p p o n e e c i n q u e dalla C o r e a .
S e m p r e più i m p o n e n t e l'orchestra ora diretta in p i a n t a stabile dal M °
S i l v a n o C o r s i del T e a t r o d e l l ' O p e r a di R o m a . O t t i m o il livello di professionalità e v i d e n z i a t o nelle varie esibizioni dagli allievi partecipanti ai corsi. M a
la s e r a t a i n d i m e n t i c a b i l e r i m a n e q u e l l a c o n c l u s i v a nella q u a l e l ' O r c h e s t r a
al g r a n c o m p l e t o ha e s e g u i t o m a g i s t r a l m e n t e m u s i c h e di Rossini, Puccini, M a s c a g n i , Listz e M e n d h e l s s o n . A p p l a u s i e richieste di bis a n o n finire.
S e m p r e p u r t r o p p o i n a d e g u a t a la p r e s e n z a del p u b b l i c o m o n t e f i a s c o n e s e m o l t o lento nella crescita culturale...!
G. Ferlizzi
dell'artigianato.
Mercatino
dell'antiquariato
e dell'artigianato
Sulle bancarelle che hanno occupato la Piazza centrale e il Corso abbiamo veduto tante cose del passato: dai
semplici oggetti di qualche decina di anni fa a vere opere
d'arte dell'antiquariato. Soprattutto abbiamo veduto tanta
gente che non si vedeva da tempo. Una vera invasione del
Centro, quasi con la meraviglia e la sorpresa dei giovani e
dei meno giovani, ma con la soddisfazione di tutti, per aver
Anni addietro si sentiva parlare della Piazza e del Cor-
almeno una volta fatto vivere vie e piazze nelle quali è rac-
so come dei luoghi di ritrovo e di vita della nostra città.
colta la storia della città.
La "passeggiata" da Piazza Vittorio Emanuele fino a
Vogliamo augurarci che questo recupero del Centro
Storico non sia occasionale ma l'inizio di una volontà di recupero di esso. Che ritorni ad essere un centro vivibile, di
dialogo, di rapporti, un luogo dove ci si possa incontrare
Marenghi era scritta nei ricordi di intere generazioni di falisci e ancora oggi le persone di mezza età se la ricordano
e, quando ne parlano, sono prese da un fremito di commozione, tante sono le memorie che si accavallano in loro.
Il luogo di incontro si spostò verso gli anni sessanta
con semplicità e cordialità. C'è bisogno nell'attuale socie-
verso "Porta di Borgo", la "Piazza" come la chiamano i gio-
tà anche di questi luoghi ricchi di storia e di arte per umanizzare la nostra vita fatta di corse e di stress. E' stato chiaro che quando si vuole si possono trovare iniziative che richiamano gente e che questa ama un centro che non sia un
vani di oggi. E il centro storico si è venuto via via spopolando, subendo la stessa sorte di tante altre città, con una differenza. In altre città esso è rimasto luogo di riferimento e
"tubo" per lo scorrimento delle macchine e basta. Speriamo
che il mercatino possa di nuovo realizzarsi almeno una vol-
di incontro, tanto che "andare in centro" è sinonimo di ritrovo, di compere, di appuntamenti reciproci.
Da noi questo non avviene, allo spopolamento demo-
direttivo: Tassoni Massimo, Cadetti Mauro, Paoletti Ai-
grafico non è subentrata una politica di valorizzazione del
fiero, Brucchi Mauro, Proietti Ennio, Silvestri Roberto,
centro storico. Quest'anno sembra che ci sia stata una in-
Scoponi Giorgio e con la collaborazione del sindaco Min-
versione di tendenza. Grazie al Comitato per il Centro Sto-
ciotti . dell'assessore Leonardi e dell'intera Giunta, si è da-
rico, presieduto dal solerte Bruno Marconi e dai signori del
to vita, nei sabati di agosto, al mercatino dell'antiquariato e
ta al mese e che il mercato settimanale possa ritornare ad
animare vie e piazze del Centro Storico.
Intanto ci rallegriamo con il Comitato del Centro Storico e gli auguriamo buon lavoro.
Don Fabio Fabene
pag.
20
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
Classe d'argento
1932
L'ultima domenica di luglio molti amici
della classe d'argento si sono trovati a partecipare alla S. Messa delle ore 11 in Cattedrale, celebrata dal Vescovo Mons.
Fiorino e concelebrata da D. Agostino.
Sono stati ricordati gli amici che
quest'anno hanno raggiunto il Creatore: le
signore Lucia Paoletti e Silvana Berni, i
sigg.ri G o f f r e d o Paolini ed Ernesto Maccaroni.
Poi un pranzo sociale alla "Commenda" e... l'appuntamento sarà di nuovo
a presto!
Il Vescovo ed alcune coppie dopo /,? S Messa
Tutti sono stati avvisati per lettera, anche se molti non hanno
affatto risposto... se non si vuol venire a pranzo, perché non venire
.. in chiesa per suffragare l'anima degli amici? Il Signore ci ha creati
liberi... ed ognuno può agire come meglio crede!
Un momento del pranzo. Il sor Pietro declama una sua poesia
Complimenti a! Circolo "MF 80"
Il Cantinone
Vadano elogi agli organizzatori
di questo Cantinone; fare la festa
presso via Trento amati miei signori
il Borgo medioevale si ridesta.
Già la cucina spande mille odori
di svariate vivande il far s'appresta,
venite che propizia è l'occasione,
è proprio qui che si farà il cenone.
La stupenda cucina che dispone
fagioli in salsa verde, la bruschettà,
la trippa al sugo, arrosto il coregone
e spiedini alla brace, la porchetta
fagioli al cotechino, vi propone
ombrichelli ed arrosti ognuno accetta,
pappardelle alla lepre, e al tavolino
l'Est! Est!! Est!!! genuino.
Manzi Felice
Sig. Presidente del Circolo "MF 80",
reduce da una gradevolissima serata
trascorsa in uno dei tavoli della XI Edizione
del "Cantinone", mi consenta esternarle le
mie migliori felicitazioni per una iniziativa
che fa onore agli organizzatori e che offre
un notevole servizio alla promozione dell'immagine turistica della Tuscia.
Con i più sinceri complimenti.
Vive cordialità.
Infatti si è constatato con la presenza di turisti,
villeggianti e stranieri, che il "Cantinone" ha ormai travalicato i confini cittadini ed è conosciuto e valorizzato in tutta Italia ed anche oltre!
e soddisfazione dei commensali e le parole di felicitazioni e congratulazioni come quelle espresse dal
sig. Presidente della Giunta Provinciale, saranno di
sprone per tutti i soci del Circolo "MF 80" per continuare, con l'impegno e l'entusiasmo che hanno contraddistinto le edizioni precedenti, questa settimana
gastronomica del "Cantinone" e cominciare a predisporre fin da ora la XII edizione.
Ugo Nardini
Pertanto queste presenze, gli attestati di fiducia
Il Circolo "MF 80"
Ci è sembrato naturale aprire questo articolo sul
"Cantinone" con la lettera inviataci dal Presidente
della Giunta Provinciale di Viterbo, poiché lo stesso
ha sintetizzato con la sua nota il successo della tradizionale settimana gastronomica dell'XI "Cantinone".
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
Il nonno ci chiede un sorriso
. "La Voce" E'GRATA Al SUOI
SOSTENITORI: Chiodi Rachele, Castellani Di Costanzo Iolanda, Farina Leo, Presciuttini Domenico, Ludovina
Maccaroni Anna, Francesconi Giulia, Scascitelli Ennio, Silvestri David, Trapè Claudia, Rossi Giuseppe, Perfetti Maria, Pepponi Rosa, Salvatore Paolino, Vergari Francesco, Corinti Domenico, Gamberi Antonio, Moscetti Luigi, Ferri Alberto, Lanzi Mario, Grossi Dina, Romanelli Lino, Poli Vittorina, Corba Torquato, Saraca Oliviero, Genovesi Angelo,
Della Casa Maria Grazia, Ricca Filippo, Catasca Vincenzo,
Ugolini Antonella, Sireus Rita, Angela-Giuseppa, Nicolari Roberto, Ciccarelli Alfredo e Moretti Beatrice, Manzi Socrate,
Sorelle Mutarelli, Giuliani Giuseppina, Fanali Umberto, Perdio Cesare, Giorgini Silvia, Del Canto Luigina, Ferri Gino,
Spina Fiorella, Azzolini Lucia, Rosella Rosati, Cesarini
Cesare, Franco Domenico.
AMICI: Giusti Mirella, Marianello Flaviano, Manzi Raffaele,
Manzi Giuseppe, Bonetto Alfonso, Rubbi Ada e Adele, Mariani Alba, Ugolini Orlando, Menghini Domenico, Marianello Luigi, Giraldo Venio, Valdannini Vincenzo, Mocini Aldo, Adagio
Teresa, Provini Lucia, L.G., Monanni-Quattranni,Saraca
Mocini Annita, Giraldo Tommaso, Saraca maria, Bracaccini
Eugenio, Fazi Mario.
BENEMERITI: Scoponi Flaviano, Giuliobello Marcello, Ospitoni Giulio, Pezzato Mauro, Dominici Dario, Dominici
Massimo.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Grossi-Mostardi
Presciuttini Domenico, Ciccarelli Anna,
Braguti Ottavio, PietroPaoli Giuseppe, Brachini Callisto, Benedetti Mario, Marzetti Torquato, Ficari Francesca, Famiglia
Scalia, Ceccarelli Caterina, Trapè Domenico, Scoponi Nunziata, Torri Noemi, Zampetta Francesco, Rivici Angelo, Pepponi Rosa, Luzzi Lucia e Clara, Andolfi Ginevra, Giungi Irma,
Famiglia Sennini, Rubbi Ada e Adele, Paceri Festa Rachele,
Paolocci Luca, Macchioni Barbara, Eleonora Donato,
lacoponi Donatella e Del Nonno Luca. I familiari in suffragio
di Pieri Vinicio, Franco Eusebio, Orzi Giuseppe, Mecali
Michele.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Andrea Pascucci di Giovanni e Ceccarelli
Giuliana; Eleonora Donato di Giuseppe e De Paolis Morena; Daniele Mocini di Roberto e Polidori
Paola; Nausicaa Rosadini di Mauro e Kolodko Zaneta; Alessandro Carloni di Pietro G. e Prospero
Paola; Diego Cimarello di Giuseppe Tofanicchio e
Roscani Roberta; Fabio Notazio di Claudio e Mancini Anna.
MATRIMONI: Bartoleschi Stefano e Stefania;
Cricco Fausto e Pezzato Dialina; Menghini Angelo e Maiucci Maria; Faina Aldo e Giuliani Giuliana;
Camicia Sandro e Avanzi Alessandra; Rubeca
Giuseppe e Brinchi Daniela.
MORTI: Melaragni Rosa 1912; Filiè Agostino
1901; Franco Eusebio 1925; Cocciola Umberto
1915; Orzi Giuseppe 1919; Pepponi Maria 1904;
Baldo Elso 1936; Manzi marsilia 1926; Paoletti Celestino 1956; De Santis Assunta 1906.
BRUCCHI
Ingrati! Ecco cosa siamo: degli ingrati!
Loro, i nostri nonni, hanno fatto tanto per noi; e noi li ringraziamo prendendoli a calci, sbattendogli la porta in faccia, abbandonandoli solo perché non sono più autosufficienti, solo perché
ora sono loro ad aver bisogno di noi, solo perché ora dobbiamo vivere la nostra vita e loro sono
solo un "peso"!
Loro: così deboli, fragili, bisognosi d'aiuto... guardandoli negli occhi si vede la sofferenza accettata con fede e rassegnazione; ma noi, così attenti a tutto, così intelligenti, così sapienti non
sappiamo leggere nei loro occhi e voltiamo le spalle a chi ci ha dato la vita, a chi ci ha dato di tutto per garantirci una vita serena.
I nostri padri, i nostri nonni, i padri dei nostri nonni...sono il nostro passato, le nostre radici:
hanno sofferto, lottato, lavorato per
noi; basta guardare le loro mani umide, i loro volti stanchi segnati dal
tempo e dal dolore, i loro occhi imMerita d'essere
pauriti , tristi per capire come deve
essere stata la loro esistenza... epricordato perché è ripure non ci hanno fatto mancare mai
masto sempre fedele
niente.
alla chiesa. E' nato II
DOMENICO MENGHINI
Noi non abbiamo tempo di fermarci a guardarli, di rivolgergli un
sorriso, una parola, di tenergli una
mano... abbiamo fretta: dobbiamo
correre, diventare grandi, importanti; non c'è tempo per l'amore, non c'è
tempo per la carità: ogni nostro gesto, ogni nostro istante è calcolato,
interessato, organizzato nei minimi
dettagli.
Non pensiamo mai che un
giorno invecchieremo... e allora inostri figli, i nostri nipoti, si comporteranno con noi così come noi facciamo con i nostri padri.
Eppure "mamma",
"papà",
"nonno" sono state le nostre prime
parole, era la loro attenzione che
cercavamo di attirare quando eravamo affamati, era da loro che correvamo a piangere dopo essere caduti
dalla bicicletta o aver litigato con un •
altro bambino, era nel loro grande
letto che ci nascondevamo quando il
buio ci spaventava o i tuoni non ci facevano dormire... ora sono loro i
bambini spaventati
o bisognosi
d'aiuto, hanno bisogno del nostro
aiuto!
14 settembre 1913.
Ha quindi 81 anni. SI è sposato nel
1936 con Marianna
Roncella,che
l'attende ora in cielo
dal 24 settembre
1985, la dolce compagna della sua vita, affezionata e fedele, ancora viva nella mente del
nostro Domenico.
Ha avuto tre figli: Venturina, Saverio ed
Antonio, dai quali sono nati 6 nipoti ed una
pronipote, per cui il nostro amico è ora bisnonno.
Ha fatto il muratore e ricorda con soddisfazione d'aver lavorato nella costruzione
dell'edificio delle Maestre Pie, nell'erezione
dell'Altare della Madonna della Rocca, nella
di Sua Ecc.za Mons. Rosi.
AI nostro Domenico formuliamo gli auguri di buon compleanno, di trascorrere in
serenità la sua vecchiaia, con la speranza
che arrivi a festeggiare prima I novanta e
poi... i CENTO ANNI!
Purtroppo in una società come la nostra che produce e consuma, consuma e produce senza mai fermarsi sembra non ci sia più posto per chi consuma e non produce, per chi è "solo un peso"; non c'è più posto per gli anziani, per le loro storie un po' "andate" ma sempre commoventi,
peri loro malinconici ricordi, per i proverbi, perle tradizioni... e allora figli e nipoti "scaricano" i nonni come pacchi ormai vecchi, consunti ed inutili, li abbandonano lasciandoli morire soli e amareggiati in una casa, in un ospizio, in un ospedale o peggio ancora per la strada... perché i nonni sono colpevoli... sono colpevoli di essere vecchi.
Se invecchiare è una colpa da pagare, tutti dovremmo prima o poi scontare la nostra pena.
Sembra impossibile ma tanti anziani muoiono per mancanza di cure, di igiene o semplicemente perché gli manca qualcosa che loro hanno sempre dato ai loro figli: un po' d'amore.
Apriamo gli occhi e il cuore: il nostro nonno ci chiede uh sorriso; perché negarglielo?
Antonella Ugolini
1954-1994
40 anni di successo
1968 Mercurio d'Oro
1984 Maestro d'Ottica
1986 Gran Croce al Merito
1991 Salvino d'Argento
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LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
0?giunto i! momento di sciogliere le vele (2 m. w)
Adamo Del Canuto
fìev. Don Agostino,
spero di non scrivere in ritardo per il
numero di settembre de "La Voce" per
inserire il necrologio di mio padre, ma
è tanta la pena nel ricordare là sua
morte che cerco di rimuovere ogni azione che me lo ricordi, ma domani è
un mese dalla sua morte ed è doveroso pensarci. Le mando una foto dove
papà ha la sua solita espressione dolce e semplice e fu fatta nell'89 a Montefiascone. Papà è nato a Viterbo
l'11.1.1902 ed è morto il 18.7.1994 a
Roma; è stato sposato con Albertina
Rosati di Montefiascone, morta nel
1976 sempre a Luglio,
lo, Luigina, sono l'unica figlia. Papà è stato un uomo buono e operoso, dolcissimo con me e tanto affettuoso anche con mio marito Antonio e ci ha
lasciato un gran vuoto. Lo ricordi con affetto a tanti di Montefiascone che
lo hanno conosciuto e stimato.
La saluto cordialmente
Del Canuto Luigina
Lo ricordiamo come un uomo di fede, praticante la nostra chiesa di
S. Margherita, durante il periodo estivo, quando si portava a Montefiascone, generoso con il giornale "La Voce", come per le necessità
della chiesa. Il Signore lo ricompensi per la sua bontà. Sua figlia può
andare orgogliosa di tale padre.
Eusebio Franco
Per Agnese Morini
Agnese,
hai corso veloce,
troppo veloce.
Quel che dovevi fare,
l'hai fatto, tutto, con amore.
Una vita segnata,
segnata di fede,
di impegno e anche di sofferenza:
un tesoro di vita:
ricchezza di virtù, di meriti.
Hai tracciato un sentiero,
esempio di coerenza e bontà,
seminata sempre, dappertutto.
Sei arrivata.
La meta.
Lì, composta,
avevi un sorriso
Giuseppe Orzi
Era appena giunto a Montefiascone, suo paese
natio, a trascorrere - in via Porticella - le ferie estive, quando improvvisamente il suo cuore - già
stanco da diversi anni - ha cessato di battere. Era il 30 luglio scorso.
Il sig. Eusebio, abbastanza giovane, ha lasciato
nel dolore la moglie Giacinta, il figlio Domenico
con la sua sposa Silvia ed il nipotino Gabriele,
per il quale stravedeva. Lavorava nella Polizia
Ferroviaria, ed ora ha compiuto il suo viaggio più
lungo e definitivo, prendendo il treno per l'eternità, dove avrà pace e gioia, e da dove proteggerà la sua famiglia.
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"La Voce" si unisce al lutto
ed alle speranze cristiane
delle famiglie Mocini-Pieretti per la dolorosa ed immatura scomparsa di Agnese. Vogliamo essere, con
calore, vicini in modo speciale alla figlia Annalisa, al
marito Raniero ed ai genitori Mario e Annita.
Rivolgiti a
Era il discendente
di una famiglia abbastanza conosciuta a
Montefiascone, sposato con la
signora Silvana Gallinelli, e padre di due figli già sposati e affermati nella
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Michele Mecali
vita:
la ^ ^ ^ ^ ^
^ ^ ^ ^ ^
1
sig.ra Mau^
—
ra e il sig. Massimo. Nonno, quindi, di due nipotini intelligenti e bravi quali sono Maria Cristina
e il futuro chierichetto Michele.
Il sig. Giuseppe da tempo era sofferente e non
poteva più custodire il suo allevamento di api,
con le quali aveva acquistato confidenza e padronanza. Ha voluto fare il ferragosto in cielo, all'età di 75 anni; stanco di questa vita terrena. Lo
rimpiangono i suoi cari, gli amici e tutti coloro che
hanno apprezzato e stimato la sua bontà.
Giunti ad una certa età c'è da aspettarsi la chiamata del Signore da un momento all'altro. Così
è stato per Michele, il 22 agosto, mentre trascorreva le ferie al mare. La sua vita è come quella
di tanti nostri uomini. Ha conosciuto lavoro, amore alla famiglia, onestà e amore a Dio Padre. Era del 1911, s'era sposato con Amelia Marziantonio, aveva considerato come figlio il dott. Giuseppe Fanali che, con la sposa Anna, gli aveva
regalato la nipotina Floriana, per la quale stravedeva. Ora Michele è in Dio e da lì continuerà
a proteggere la sua famiglia.
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LA V O C E - n" 9 - S e t t e m b r e - ! 994
Baldo Elso
Ciao, Celestino!
Celestino Paoletti è
stato uno degli artefici più
importanti del Montefiascone baseball. Prima come
giocatore, poi come allenatore, ha dato un notevole
contributo ai risultati attuali
della società. Basti pensare
che quasi tutti i giocatori
della attuale serie A2 hanno
iniziato a giocare sotto i suoi
consigli.
Da molti mesi stava
giocando la sua partita più
importante contro il male
dei nostri tempi. Purtroppo
ci ha lasciato all'inizio di agosto.
Ma non ha perso!
Come a volte succede in una partita di baseball, il risultato non gli ha
dato ragione, ma il vero vincitore è stato lui. La forza d'animo con la quale ha lottato contro il male e che soprattutto, ha mostrato a chi gli stava intorno, non è stata sconfitta. Andandosene, Celestino ha lasciato una famiglia sì addolorata, ( e noi ci stringiamo ancora intorno a Graziella, alle figlie ed ai parenti tutti), ma non disperata. La sua forza d'animo ha saputo trasformare una triste storia in un esempio di lotta contro il male, ma anche di accettazione del nostro destino che noi tutti, da cristiani, vorremmo
saper imitare. Così Celestino ha vinto! Lasciando la moglie Graziella, le
figlie e tutti noi che lo conoscevamo, con un incitamento che tante volte gli
avevamo sentito dire sul campo: FORZA RAGAZZI!
E noi ci faremo forza e ci sforzeremo di incoraggiare chi si sente debole intomo a noi anche ricordando questo suo coraggio. La presenza accanto a lui di tantissimi giovani il giorno della sua sepoltura è la dimostrazione che il suo incitamento durerà ancora. E se qualcuno avrà il dubbio
di non ricordarlo bene, potrà ascoltarlo, sottovoce ma fermo, davanti alla
sua tomba.
Si, perché il suo attaccamento alla nostra società, quel suo operare sempre con grande passione, Celestino lo ha voluto rendere evidente
anche sulla sua lapide, dove brilla la sua foto in divisa di allenatore di baseball.
Ciao Celestino, vedrai, il tuo incitamento non morirà.
Montefiascone Baseball
Per Enrico Manzotti
Trovare un vero amico è cosa rara,
ancor di più se sei un forestiero,
ma io l'ho conosciuta per davvero,
in mezzo a tanti, una persona cara.
Partita, la progenie, da Lubriano,
dopo aver valicato il grande mare,
ebbero in te un figlio Americano.
Poi tu, da grande, volesti vedere,
dei genitori tuoi, il natio paese,
e sei rimasto, fra mille sorprese,
ricordate negli anni, con piacere.
Molte ragazze t'hanno corteggiato,
ma quando hai conosciuto Vittorina,
tu alto, biondo, bello, lei carina,
piena di simpatia t'ha conquistato.
Quest'amicizia nostra, di famiglia,
nacque immediata e venne duratura
col passare del tempo, più sicura,
forte e sincera da far meraviglia.
Tante sere d'inverno, con gli amici,
attorno al fuoco di quel caminetto,
tra due caldarroste, un salsiccetto,
abbiam trascorso ora assai felici.
All'improvviso, or, sei andato via,
invano aspettiamo il tuo ritorno,
però, di sicuro, verrà un giorno
che potremo riunir la compagnia.
Portavi l'allegria a quella gente
che ti ha voluto bene veramente,
io sono uno di loro e con rispetto,
t'ho sempre chiamato: Zi' Righetto.
pag. 15
Era il bravo,
buono, rispettoso custode del cimitero. Da
circa due anni era stato costretto a lasciare il
lavoro, per curarsi dal
male del secolo, che
ha stroncato la sua forte fibra domenica 24
luglio. Ha lasciato nel
dolore la sposa Anna
Tabarrini ed i due figli
Maurizio, sposato
con la sig.ra Antonietta, e Fabio, ancora
giovane. I due nipoti
Consuelo e Lorenzo,
per i quali il nonno
stravedeva, promettono di averlo sempre
nel loro cuore e di non
stancarsi mai di pregare per lui. Ciao, nonno, in Paradiso! Ora
Elso è in festa in cielo
con tanti amici dei quali ha curato la tomba come custode del cimitero. Elso aveva 58 anni.
"A Madre Fernanda I1 "Inno dell'eternità"
Un soffio leggero,
all'albeggiar di un nuovo giorno
e di una nuova vita,
ti ha reciso da una composta sofferenza
per farti volteggiare,
libera ed appagata,
tra le verdi praterie del cielo,
là dove tutto è eterno,
sublime,
dove ci si inebria
di dolci e perenni certezze.
Un'orchestra dai mille suoni
vibrante note di eccezionale perizia
ed un coro di beati
han festeggiato il tuo arrivo
intonando I' "Inno dell'eternità".
Un benevolo e sincero sorriso,
un'esistenza semplice
lontana dai clamori e dall'avere,
spesa nel conforto e nella preghiera,
sono stati il tuo lasciapassare,
e rondine che garrisce felice
un nido colmo di gioie hai ritrovato.
Tu
allieterai le anime elette
con soavi melodie,
come facesti un tempo sulla terra
per noi comuni mortali,
con un tripudio di gioiosi sentimenti,
tra note virtuosamente intonate
con agili ed eburnee dita
sui tasti di un organo divino.
E quando chiederai, con fare amico,
di alunni, colleghi e consorelle
compagni della tua vita mortale,
una voce argentina ti risponderà:
"Madre Fernanda,
qui abbiamo la miglior scuola
e la più perfetta società del mondo!"
Solo allora
una lacrima di nostalgia
per i cari affetti terreni,
copiosamente maturati nel tempo
nelle persone che ti fecero corona
ed ancor oggi vividi e fecondi,
scenderà,
come fresca rugiada mattutina,
a render più gloriosi
i melodiosi tasti celestiali.
Gii
M. Rosaria Saraca
pag.
20
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
Graditi ospiti
Nella tarda serata del 7 agosto sono giunti a Montefiascone
26 bambini provenienti dall'Ucraina e precisamente dalla zona di
Kiev. Alcuni di essi sono orfani, tutti hanno subito direttamente o in-
direttamente gli effetti delle contaminazioni radioattive di Chernobyl.
La loro permanenza a Montefiascone si protrarrà fino al 29
agosto e la spesa per il soggiorno è a completo carico delle famiglie ospitanti; il Comune ha provveduto alle spese di viaggio in
pullmann.
Il giorno 8 agosto il Sindaco Minciotti ha ricevuto i bambini
in Comune presentandoli alle famiglie adottanti ed offrendo loro una medaglia-ricordo ed una pubblicazione su Montefiascone. I
bambini hanno contraccambiato con l'offerta di caratteristici oggetti ucraini.
Il giorno 17 tutta la comitiva, bambini ed ospitanti, ha partecipato alla udienza generale del Papa nella sala Paolo VI in Vaticano. La permanenza dei piccoli ospiti a Montefiascone ha essenzialmente scopo terapeutico onde eliminare 0 quanto meno ridurre le
conseguenze del contagio delle radiazioni causate dallo scoppio
della centrale nucleare di Chernobyl.
Perla benefica iniziativa di alto contenuto sociale ed umanitario, si ringrazia, oltre l'Amministrazione Comunale, la signora
Agata Dainelli, coordinatrice dell'accoglienza a Montefiascone ed
il signor Tomassini che ha tenuto i contatti con l'Ucraina per avviare e realizzare l'intero programma.
Un'affascinante esperienza di solidarietà
llftPPA
II Gruppo Caritas di Montefiascone, per tutto il mese di luglio,
è stato impegnato a gestire, al meglio delle proprie capacità, un
gruppo di sei persone, profughe dalla Croazia, provenienti dalla
Diocesi di Dakovo con la quale la nostra Diocesi si è unita in gemellaggio.
Grazie all'aiuto determinante delle Maestre Pie che hanno fornito i locali per l'alloggio: refettorio, dormitorio, cucina e servizi igienici, la permanenza del gruppo a Montefiascone è trascorso nella
maniera più piacevole con visita quasi quotidiana di alcune ore alla Rocca, al Prato Giardino, frequenti gite al lago, visite ai monumenti più interessanti di Montefiascone (Cattedrale, Cripta e S. Flaviano) e città limitrofe: Duomo di Orvieto, chiesa del Miracolo a Boisena, parco dei Mostri a Bomarzo, Villa Lante a Bagnaia, il caratteristico paesaggio di Civita di Bagnoregio; il tutto con abbondanti souvenirs fotografici.
Il luna park nella settimana di Santa Margherita è stato quotidianamente preso d'assalto dai più piccoli, la cui gioia fuoriusciva
dagli occhi e dalla bocca costantemente sorridenti.
Ma certamente l'avvenimento clou è stato costituito dall'Udien-
MOSCETTI
TELEVISORI
ELETTRODOMESTICI
LABORATORIO
RADIO
TV COLOR
IMPIANTI
ANTENNA
E RICEZIONE
DA SATELLITE
za del Papa del giorno 27.
Meritevoli di particolare menzione le straordinarie componenti del Gruppo che, con eccezionale generosità, hanno profuso affetto e servizio ai nostri ospiti per oltre dodici ore al giorno. I benefattori, benché non numerosi, sono stati generosi quanto è bastato a coprire le spese. Ad essi il nostro grazie e quello degli ospiti che
ci è gradito ricordare per nome: Branka, Drazenka, Artica, Danijet, Ivana, Mihaela.
Infine il giorno 29, nella Sala Consiliare del Comune, presenti
gli Assessori Ranaldi e Paolini, il Sindaco ha incontrato e salutato il gruppo consegnando a ciascuno una medaglia-ricordo della
nostra città ed una pubblicazione su Montefiascone.
Ci preme altresì riferire che il nostro Gruppo Caritas ha promosso e gestisce una trentina di adozioni a distanza di piccoli croati purtroppo ancora perseguitati dalla guerra e bisognosi di tutto.
Per ulteriori adozioni chi desidera notizie ed informazioni, può
rivolgersi al Centro Caritas, tel. 826684 il mercoledì e il sabato
di ogni settimana dalle ore 10 alle 12.
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LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
E' iniziata male la ripresa del
campionato per la Cattolica Baseball
La Cattolica Baseball ha iniziato nel peggiore dei modi l'ultima parte del campionato dopo la sosta di un mese, perdendo entrambi gli incontri a favore del Godo di Ravenna.
La sosta estiva non è stata buona per i montefiasconesi che proprio
nelle ultime partite giocate a luglio avevano ritrovato quella grinta che avevano smarrito a metà campionato. Ora i giovani montefiasconesi dovranno
rimboccarsi le maniche per cercare di terminare più degnamente possibile questo campionato che li ha portati ai massimi livelli del baseball italiano. Buone notizie arrivano invece dal fronte giovanile, dove i ragazzini
hanno dato una soddisfazione eccezionale alla società e a tutto il paese.
Infatti dopo aver raggiunto la finale del campionato regionale, da cui
i vincenti andranno a fare gli spareggi per diventare Campioni d'Italia, si sono anche aggiudicati un torneo internazionale giocato a Parma, dove hanno vinto tutti gli incontri, sconfiggendo anche squadre più blasonate con un
gioco spumeggiante che è difficile trovare in queste piccole categorie di
ragazzini.
Oltre tutto la nostra squadra è stata anche ammirata per la simpatia,
e proprio nella finale tutto il pubblico tifava per i nostri giovani ragazzini.
Ricordo poi che due di questi, e precisamente Federico Cuccari e
Luis Dominici sono neo campioni d'Europa, perché si sono aggiudicati il
titolo a Parigi alla fine di luglio.
La società vuole dunque ringraziare tutti questi piccoli fenomeni che
già hanno dato molte piccole soddisfazioni e che sono molto importanti per
il futuro della Cattolica Baseball.
Per quanto riguarda la prima squadra, speriamo che possa subito riprendersi e tornare a vincere, anche per migliorare la posizione in classifica che si è fatta scura negli ultimi periodi.
Zerbini Piergiorgio
5° Convegno
Vitivinicolo
VASTO ASSORTIMENTO TESSUTI
REGIONE LAZIO - UNITA' SANITARIA LOCALE ex USL VT/1
Direzione Sanitaria
Una risposta serena e convincente
In relazione a quanto apparso sul periodico "La Voce" di Montefiascone nel numero 8 agosto 1994 pagina 4 con titolo "Pulizia, fai
da te", faccio presente che la camera mortuaria dell'Ospedale è oggetto di particolare attenzione sotto il profilo igienico e del decoro,
sia in relazione a disposizioni di legge, sia per una sensibilità che ci
fa partecipi dei momenti tristi di familiari e parenti in caso di decesso.
Si è provveduto da parte della Direzione Sanitaria a continue
verifiche del lavoro svolto dal personale (da tempo particolarmente esiguo per una carenza generalizzata e che si va facendo drammatica) e sempre con risultati positivi; questi controlli vengono a cadenza settimanale; ho inoltre personalmente visionato i locali almeno una volta ogni mese.
Tutto ciò non può escludere tuttavia che motivi contingenti o
altro abbiano potuto far accadere l'episodio spiacevole riferito dal
Sig. R. y.
Evidentemente mancando qualsiasi riferimento a giorno, ora
o circostanza non sono in grado di rispondere in merito.
Ritengo però opportuno far presente che se non è dato a nessuno evitare con certezza disguidi o inconvenienti, è possibile in
molti casi (e questo ne è un esempio) porvi rimedio qualora questi
vengano segnalati con immediatezza alla scrivente Direzione Sanitaria.
Rinnovando la massima disponibilità ad una collaborazione
fra tutti, Le invio migliori saluti.
Il Direttore Sanitario - Dott. Mauro Goletti .
Testimoni di Geova "vessati" e pentiti
Combinando una felice iniziativa di
varie esibizioni, si è tenuto, il giorno 4 agosto presso la Rocca dei Papi i'8° Convegno Vitivinicolo per trattare un argomento
di grande interesse: "Riassetto delle denominazioni di origine controllata".
Dopo il saluto dato ai congressisti dal
Sindaco Minciotti e dall'Assessore all'Agricoltura Mario Trapè sono iniziate le relazioni esposte in maniera chiara e sintetica
del Dott. Silvio Battistuzzi, Presidente degli Enotecnici del Lazio e dell'Umbria; dal
Dott. Leonardo Rizzo, Presidente dell'Ass.ne Produttori Vinicoli del Lazio e dal Dott.
Gaetano Ciolfi, Direttore Istituto Sperimentale per l'Enologia di Velletri.
Un piacevole intermezzo musicale a
cura dei Docenti deli'8° Seminario Int.le
di Musica ed una quanto mai gradita cena
fredda con abbondante Est! Est!! Est!!! hanno fatto da cornice all'interessante pomeriggio nel quale si è perfettamente unito l'utile al dilettevole per il numeroso ed attento
pubblico.
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pag. 19
stimoni di Geova" e di subirne le "vessazioni" e
hanno scritto al Cardinale Giacomo Biffi, arcivescovo di Bologna, per chiedere di essere riammesse alla chiesa cattolica. Si tratta di madre e
figlia. La loro testimonianza è pubblicata come
esempio dalla rivista "La settimana" di Bologna,
destinata ai sacerdoti e agli operatori cattolici.
Costituiscono un pericolo perle nostre
comunità cristiane, difatti sono sempre in
giro per bussare nelle nostre case e... far
perdere del tempo!
Con delicatezza, con educazione ma
anche con fermezza non fermatevi a parlare.
Ricordate: si presentano con la Bibbia in mano, ma l'interpretano in maniera
grossolana e negano tutte le verità fondamentali del nostro Cristianesimo, cioè: Unità e Trinità di Dio, Redenzione di Cristo, i
Sacramenti, la Chiesa, i Santi, la Madonna. .. quando andate a stringere non ci rimane più niente.
Alla prossima fine del mondo, rimarranno solo loro; noi tutti faremo la fine del
gatto e del cane...
Non sono cristiani... l'unico loro merito è quello di costringerci ad approfondire
la nostra fede e farci esercitare la pazienza!
Il che non è poco!
Maria Angiola (questo il nome della madre) racconta la sua militanza di venti anni nei
Testimoni di Geova. Da loro - afferma - fu "isolata" dal mondo e dai suoi parenti "perché non credevano nella "Verità".
"Le nostre risorse finanziarie - spiega al
Card. Biffi - si dovevano donare per costruire Sale del Regno e Case Betel, dove vengono stampate le riviste".
"Purtroppo - prosegue - divenni cosi fanatica che pure mio marito mi lasciò, anche se avevamo già una bimba di due anni".
La figlia, ora diciottenne, ricorda, nella lettera, di aver subito molte umiliazioni, tra cui i capelli tagliati, un abbigliamento rigoroso, perché
aveva un padre considerato "un ribelle a Dio". La
ragazza racconta che il suo fidanzato, anche lui
Testimone di Geova, si è suicidato, e attribuisce
al movimento religioso la responsabilità di questo gesto.
Da "Il Tempo":
Non ne potevamo più di far parte dei "Te-
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LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
Don Pietro Zatuli ci lascia
Un anno di cammino umano e cristiano insieme a voi
Dal Settembre dell'anno scorso 1993, Il
Signore nella sua bontà ha voluto che le nostre strade e le nostre storie si incontrassero per fare insieme un tratto del pellegrinare umano e cristiano.
Infatti, per volontà di Dio, Sua Eccellenza il nostro Vescovo, Mons. Fiorino Tagliaferri, mi ha messo a disposizione della parrocchia di Santa Margherita quia Montefiascone. Chiamato per nomina a condividere
l'impegno pastorale di Don Agostino, abbiamo insieme cercato di metterci a lavorare impegnandomi personalmente nei diversi settori della vita parrocchiale. In modo
particolare mi sono occupato dei malati e
dei giovani.
La collaborazione e la bontà di tutti:
bambini, ragazzi, giovani, genitori, persone
anziane, suore, preti, cosi come la benedizione e il sostegno del Vescovo e del parroco hanno fatto del nostro cammino un bellissimo momento di ricca esperienza umana e cristiana.
Nel momento in cui si conclude questa
esperienza, il sentimento maggiormente
presente è quello di una sincera gratitudine
per la chiesa di Dio che è a Viterbo e per tutta la città di Montefiascone, i suoi abitanti e
i suoi cristiani. Tutti mi hanno quasi subito a dottato, facendo di ogni incontro un momento di autentica amicizia e fratellanza. A
tutti e ad ognuno di voi, dico un sincero grazie. Posso confessarvi che questa mia presenza in mezzo a voi mi ha aiutato nella crescita umana e cristiana. Ho vissuto profondamente e concretamente cosa vuol dire
"La Chiesa è universale".
Ora che i Vescovi della mia Chiesa mi
vogliono impegnare a casa, mi tocca dirvi
GRAZIE e ARRIVEDERCI, affidando alla
bontà e alla sollecitudine del Signore questo cammino fatto insieme. Spero solo che
il mio carissimo amico Don Alfonso Taty
(prete congolese, che dal seminario maggiore a questo giorno è stato mio compagno
di strada), che prenderebbe il mio posto, se
Dio lo vuole, possa trovare la stessa, anzi,
una maggiore accoglienza e collaborazione. Quello risulta il fattore indispensabile
perché possa esprimere al meglio le sue
qualità di cristiano e di prete. Il Signore ci ha
creati tutti diversi ma complementari. Don
Alfonso è un grande musicista: canta bene,
suona la chitarra ed altri strumenti.
Con i giovani dal Papa
Con i pellegrini da Padre Pio
Con Don Alfonso Taty
Messa dei giovani
Salvo imprevisto, il cambio delle consegne dovrebbe essere fatto prima del 15 settembre 1994. Il mio indirizzo, per chi vorrà
mantenere il contatto e per chi pensa di visitare un giorno l'Africa, è:
Don Pietro ZATULI
Conferenza Episcopale del Congo
B.P 164 BRAZZAVILLE / C O N G O
Tel. 00242/830629
Per il resoconto della pastorale presso
i giovani, si prega vedere la pagina 18 de
"La Voce" del mese di Luglio 1994.
Alcune foto ci ricordano certi bei momenti condivisi.
Don Pietro Zatuli
Con i pellegrini a Cascia
LA V O C E - n ' 9 - Settembre 1994
La Parola del Papa
a) Garantire e favorire la vita
maturo. Proprio per questo vale per l'embrione, non meno
che per gli individui già nati, il comandamento di Dio: "Non
uccidere"!
Domenica 7 agosto
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Nella Conferenza Internazionale sulla Popolazione,
tenutasi a Città del Messico nel 1984, si affermò giustamente che "in nessun caso l'aborto dovrebbe essere promosso come metodo di pianificazione familiare ". Mi auguro che un tale orientamento venga fortemente ribadito anche nella prossima Conferenza del Cairo. Se dovesse invece affermarsi un opposto indirizzo, volto a dare ulteriore
legittimazione alla pratica legale dell'aborto, l'umanità registrerebbe un altro grande fallimento del diritto e della giustizia.
Non solo per i singoli, infatti, ma anche per gli Stati e la
Comunità internazionale vale il principio morale secondo
cui la vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dai momento del concepimento. Dal primo
istante della sua esistenza, l'essere umano deve vedersiriconosciuti i diritti della persona. tra iqualiHdiritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita". (CCC, n. 2270).
Lo Stato ha il compito di garantire e favorire in tutti i modo possibili il rispetto della vita di ogni uomo.
Non si può invocare, contro questo dovere, la libertà di coscienza e di scelta, perché il rispetto della vita è fondamento di ogni altro diritto, compresi quelli della libertà. Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica, "il diritto inalienabile alla vita di ogni individuo umano innocente rappresenta un elemento costitutivo della società civile e della sua
legislazione" (CCC 2273), sicché "nel momento in cui una
legge positiva priva una categoria di esseri umani della
protezione che la legislazione civile deve loro accordare, lo
Stato viene a negare l'uguaglianza di tutti davanti alla legge. Quando lo Stato non pone la sua forza al servizio dei diritti di ciascun cittadino, e in particolare di chi è più debole,
vengono minati i fondamenti stessi di uno Stato di diritto"
(Congregazione per la Dottrina della fede, Istruzione Donum vitae, c. III).
Il Concilio non ha esitato a qualificare l'aborto come "abominevole delitto" (cfr Gaudium et spes, 51). A
fondamento di tale severo giudizio non v'è solo la parola
della Rivelazione, ma anche quella della ragione dell'uomo. La stessa scienza oggi reca le proprie conferme circa
il carattere umano dell'embrione, assicurandoci che esso,
fin dal concepimento, è un essere originale e biologicamente autonomo, dotato di una interna progettualità che si
va attuando senza soluzione di continuità fino allo sviluppo
Preghiamo la vergine Madre di Dio, perché illumini le
coscienze dei responsabili ed aiuti l'umanità a salvaguardare il rispetto per la dignità e il valore di ogni umana esistenza fin dal suo concepimento. Maria che ha avuto
il privilegio di portare in grembo il Signore della vita, ottenga ai genitori di rispettare la vita che sono chiamati a generare, alla società civile di sostenere con iniziative efficaci le
madri in difficoltà, ai governanti di fare leggi sempre e solo a servizio della vita.
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Calendario Parrocchiale
8 Settembre
Natività della Beata Vergine Maria
Sono 43 anni che Sua Ecc.za Mons.
Boccadoro è stato consacrato
Vescovo
8-9-10 Settembre
Esercizi dei giovani (Mons. Vescovo) T e m a :
"Diamo un senso alla nostra vita" Centro di
spiritualità "S. Lucia Filippini" Montefiascone.
P A T R O C I N I O DI S A N T A LUCIA
Incontri diocesani in preparazione alla festa della compatrona Lucia Filippini:
Lunedì 12
Giornata dei ragazzi
Martedì 13
Giornata di spiritualità per giovani e malati.
ore 16,00: S. M e s s a a S. Margherita.
Mercoledì 14
Catechesi familiare,
ore 16,00: Cripta S. Lucia ( M o m e n t o di preghiera),
ore 16,30: Relazione.
Venerdì 16
ore 16,15: Cripta: C o n v e g n o dei religiosi
S a b a t o 17
ore 21,00: Processione in notturna c o n il Crocifisso di S. Lucia
b) Dignità della d o n n a e tutela della vita
Domenica 14 agosto
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Riprendiamo il discorso sulla famiglia, desidero oggi dedicare un pensiero speciale alla donna, che nella famiglia svolge un ruolo peculiare e insostituibile.
Non manca chi rimprovera alla Chiesa di insistere troppo sulla missione familiare della donna e di trascurare il problema della sua attiva presenza nei vari settori della vita sociale In realtà non è così. La Chiesa è ben consapevole di quanto la società abbia bisogno del genio femminile in tutte le espressioni della civile convivenza ed insiste
perché sia superata ogni forma di discriminazione della donna nell'ambito del lavoro, della cultura, della politica, pur nel
rispetto del carattere proprio della femminilità: un indebito appiattimento dei ruoli, infatti, oltre ad impoverire la vita sociale, finirebbe con l'espropriare la stessa donna di ciò che le appartiene in modo prevalente od esclusivo.
Occorre respingere energicamente le tante forrtia di violenza e di sfruttamento, che in modo più o meno aperto mercificano la donna e calpestano ia sua dignità. Opportunamente, dunque, all'obiettivo di un miglioramento della condizione femminile nel mondo dedica attenzione il documento preparatorio della prossima Conferenza intemazionale del Cairo. E' in tale orizzonte di stima e valorizzazione della femminilità in tutte le sue espressioni che si colloca anche il discorso sulla missione materna della donna, missione così decisiva per i destini dell'umanità. Come ho scritto nella Lettera Apostolica Muiieris dignitatem, si può dire che, attraverso la maternità, Dio ha affidato l'essere umano alla donna in modo
tutto speciale (cfr n. 30). E' per questo che alla donna spetta anche un impegno di primo piano, nella tutela della vita umana fin dal concepimento. Chi più di una madre conosce il miracolo della vita che sboccia nel suo grembo?
Purtroppo incontra spesso obiettive difficoltà che le rendono più oneroso, talvolta fino all'eroismo, il suo compito matemo. Non di rado, però, tali insopportabili pesi derivano da indifferenza e inadeguata assistenza, dovute anche a legislazioni scarsamente sensibili al valore della famiglia, nonché ad una diffusa e distorta cultura, che esonera indebitamente
l'uomo nelle sue responsabilità familiari e, nei casi peggiori, lo porta a considerare la donna come oggetto di piacere o semplice strumento riproduttivo. Contro questa cultura oppressiva è doverosa ognilegittima iniziativa volta a promuovere l'autentica emancipazione femminile. Ma in tale impegno la dignità delia donna e la tutela della vita stanno dalla stessa parte, ed è auspicabile che in tale ottica si ponga coraggiosamente anche la Conferenza del Cairo.
Maria, genitrice del Figlio di Dio fatto uomo, è l'immagine pienamente riuscita della femminilità. Nella sua persona il
disegno di Dio sulla donna si è realizzato in modo esemplare. Guardino a Lei tutte le donne, in particolare tutte le mamme del mondo, per sentire e vivere pienamente la grandezza della loro missione.
D o m e n i c a 18
ore 11,00: Solenne Pontificale
ore 17,30: C o n f e r i m e n t o del Lettorato al Seminarista Massimiliano Crocetti
ore 20,30: Concerto per organo.
24-25 Settembre
Dall'orario legale si passa all'orario
solare. Bisogna riportare indietro l'orologio di un'ora.
La funzione domenicale si terrà alle
ore 16,30.
La S. M e s s a Vespertina del sabato
alle ore 17,00.
La M e s s a Vespertina della domenica sarà riportata nella Chiesa di S.
A n d r e a alle ore 18,00.
1 Ottobre - S a b a t o
Abbiamo ottenuto 100 posti per andare a recitare il S. Rosario con il
Papa in Vaticano.
Ipullmans partiranno alle ore 15,00.
Le iscrizioni le ricevono
soprattutto
Sr Nunziatina e Sr. Emanuela.
Affrettarsi se si vuol trovare posto.
Orario Festivo S a n t e M e s s e - I N V E R N A L E
Santa Maria del Giglio
Corpus Domini
Divino A m o r e
7,30
S. Maria del Giglio
Basilica S. Margherita
S. Giuseppe
Villa S. Margherita
-i n
I u
Basilica S. Margherita
S. G i u s e p p e
S. Maria delle Grazie
Villa S. Margherita
10,30
C o n v e n t o P. Cappuccini
I I
Basilica S. Margherita
S. Flaviano
8
S. Pietro (Benedettine)
C o n v e n t o P. Cappuccini
9
S. Francesco
9,30
S. Flaviano
C o r p u s Domini
1 1
3 0
'
S. Messa Vespertina
valevole per il precetto festivo:
SABATO - Basilica S. Margherita
ore 17
2
s
M a r i a del
Giglio
C o r p u s Domini
Basilica S. Margherita
17
"J8
S. Flaviano
s
Andrea
PRO DEFUNCTIS
9
10
11
17
23
24
30
settembre:
settembre:
settembre:
settembre:
settembre:
settembre:
settembre:
Eusebio Franco
Elisabetta Corinti
Giuseppe Orzi
Ciucci Luigi
Michele Mecali
Elso Baldo
Agnese Mocini
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20
LA VOCE - n ' 9 - Settembre 1994
La vita è vita!
• Apriamo la serie questa volta con la signorina Anna Ciccarelli che il 23 maggio ha arricchito mamma Beatrice Moretti e papà Alfredo. Siccome i due cantano e pregano, a
suon di chitarra, e sono sempre circondati da amici, ci credereste? la piccola Anna è nata cantando, dando lode al Signore per l'amore di cui è circondata, per l'affetto dei suoi
due fratellini: Giulio e Emmanuele e per l'amore di Dio Padre che l'ha voluta sua figlia con il Battesimo, il 31 luglio, la
domenica dopo la festa di S. Anna, di cui porta il nome. A
battezzarla è stato il Vescovo Luigi Boccadoro, che, insieme a lei, ha fatto diventare cristiana la piccola e cara
Giulia Xaferraj, portata in braccio da mamma Aida e da
papà Skender. I nonni presenti di Anna, Carmen, Luigi e
Luisa, e quelli assenti di Giulia, dalla lontana Albania, hanno versato per le loro nipoti qualche lacrima di gioia.
Presto Anna la vedremo con la chitarra in mano!
• Luca Paolocci, mezzo italiano perché figlio di Enzo, e
mezzo austriaco perché nato dalla signora Hufnagel Karin, domiciliato a Innsbruch, ha voluto portare una ventata
di gioia alla sorellina Alessia, alla cuginetta Daniela e a tutti i suoi cari.
• Il primo luglio la piccola Barbara ha portato una ventata di vita a papà Roberto Macchioni, a mamma Elena Mo-
sca. alla sorellina Elisa, nonché ai nonni e alla bisnonna
Anna Celeste che non entrava più nella pelle. E' rinata alla vita della grazia il 13 agosto.
• Il 26 giugno, atteso ed amato prima che vedesse la luce, Matteo Andreoni è venuto a togliere la pace a papà
Marcello e a mamma Ivana Maurizi, che però toccano il
cielo con il dito, tanta è la loro gioia, trasmessa anche ai
nonni e a tutto il parentado.
non erano abituati a passar grado. La zia Caterina, invece,
s'è mantenuta calma, pronta sempre a dare una mano.
• Vogliamo terminare la serie con la piccola, grande
Beatrice Ricci, venuta a portare luce di vita all'ing. Ferdinando ed alla gentile consorte Delia Ubaldi Ma chi più ha
• Il 4 luglio ha visto la luce di questo mondo il grande Alessandro Carloni, che è venuto a far compagnia alla sorellina Silvia di cinque anni, e ad aumentare lavoro a mamma
Paola Prospero e a papà Pietro. Se vedeste però che armonia in casa! Bravi, l'unione fa la forza... e la benedizione di Dio fa il resto.
• Altra bambina da segnalare, venuta il 24 luglio a far compagnia alla sorellina, è la piccola Eleonora Donato, che ha
messo KO mamma Morena De Paolis e papà Giuseppe.
Anche per lei s'è organizzata tutta la truppa di casa.
• Con il solleone, a Milano, il 5 agosto è sbucato Gabriele Catasca, mandando completamente in panne papà Filippo e mamma Patrizia Desideri. Non sappiamo quale
effetto abbia prodotto la notizia su nonna Annunziata, ma
sui nonni Rosa e Vincenzo ha portato giovinezza, perché
gioito è stato il fedele chierichetto Leonardo ed Estella Anna Linda di nove anni, che non stacca mai gli occhi dalla
sorellina, alla quale già vorrebbe far da mamma.
A tutti i bambini, venuti alla luce, auguriamo di trovare
odi costruire un mondopiùgiusto, più timorato diDio,
più sereno di quello che cerchiamo di vivere noi.
Neo-Laureati
* Il 21 luglio, presso l'Università della Tuscia di Viterbo, facoltà di Scienze Naturali, s'è laureato in Biologia il giovane Rossi Giampaolo, discutendo la tesi: "Cellulasi e trameddi estrogi". Relatore la ch.ma prof .ssa Anna Maria Gorzillo. La votazione è stata di 107/110.
Complimenti, neo dottore, e congratulazione anche ai genitori, alla sorella e al nonno Giovanni Buroni, che ha compiuto i suoi 93 anni.
* Il 28 luglio presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, s'è laureato in Medicina e Chirurgia con la votazione di 110/110 e lode, Luca Moscetti, discutendo la tesi sul-
Neo-laureati... in matrimonio!
+ Il 20 agosto, nella mistica chiesetta dei Padri Cappuccini, hanno pronunciato il loro sì perpetuo la signorina Donatella Jacoponi e Luca Del Nonno, méntre il loro cuore rimbalzava sia per l'amore che lo scuoteva e sia per la calura estiva. Papà Massimo, abituato ad
organizzare feste e cortei, s'è trovato questa volta in difficoltà... Tutto però èriuscitobene,
con un bel pranzo e con un bel viaggio di nozze!
+ Lo stesso giorno l'amico Giuseppe Carloni si è unito in matrimonio con la sig.na Angela Ligorio, facendo poi un bel viaggio di nozze in Grecia. Voglio un po' vedere se il matrimonio lo farà diventare più serio! Speriamo!
4» Il 3 settembre - in alto, alla Rocca dei Papi - si sono uniti per sempre Massimo Zampetta e Odetta Gabriela Petrescu. Il cuore, quando batte sul serio, non conosce confini, difatti Italia e Romania si uniscono per sempre.
+Nella basilicadi S. Flaviano si giureranno fedeltà a tutta prova la romanina Sabrina Montesi e Roberto Ugolini, andando poi ad abitare alle falde del Monte delle Croci.
Affermati... in matrimonio!
• Il 24 aprile del 1969 si giuravano amore gli sposi David Valleriani e Santina Moisè, amore che ha procreato due bei figli: Massimiliano e Walter. Alla festa del 25° c'erano tutti, soprattutto le mamme Geltrude e Rosa, mentre i loro mariti assistevano dal cielo. Quando l'amore è vero... cresce con il crescere degli anni.
f i Domenica 31 luglio, Bruna e Corrado, conrinnovatoamore, si sono presentati davan-
la "Somministrazione in Bolo VS infusione arteriosa epatica di CDDP e 5-Fluorouracile ev.
nella Chemioterapia delle metastasi epatiche non resecabili da cancro del colon retto". Relatore il ch.mo prof. Enrico Cortesi del dipartimento di Medicina sperimentale, titolare della cattedra di oncologia medica presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma.
Papà Luigi, nel darci la notizia, non entrava più nella pelle, mentre mamma Maria Pia Mocini ha preparato per l'occasione un bel pranzetto, al quale non poteva mancare lo zio D.
Luigi dr. Mocini. Dottò... stacci alla larga... ma cerca d'essere sempre bravo sia sulpiano umano che professionale e sicuramente farai molta strada!
vani sposi, per ringraziare il Signore di questi anni vissuti insieme.
Sembravano una giovane coppia se non ci fossero stati i figli Sonia e Mirco a testimoniare che gli anni sono veramente passati. Anzi, c'erano anche i nipotini Michael che tutto il
tempo della cerimonia ha seguito il papà Adriano come operatore fotografico, mentre Cristian. dopo aver gironzolato un po', ha creduto bene addormentarsi perché quello che si
stava svolgendo era troppo difficile per lui. Inoltre un gruppo di parenti si è stretto intomo
ai festeggiati per esprimere il loro affetto; in via eccezionale era presente anche Sr. Agnese, sorella della sposa.
Non ci resta che augurare alla felice coppia, a Don Biagio nel suo giubileo sacerdotale e
a tutti i partecipanti, un rinnovato fervore nel cammino intrapreso e ogni benedizione divina.
• Il 31 agosto ricorre il 25° di matrimonio del sig. Franco Paoletti e Ivana Catasca. La loro festa però sarà abbinata alla festa del matrimonio del figlio Michele con la sig.na Cinzia Quattranni, che avverrà il giorno 9 ottobre alle ore 11, mentre l'altro loro figlio, Stefano, sta per laurearsi in Agraria! Quanti auguri!!
Collaudati... in matrimonio!
Il 20 agosto, con spirito giovanile, si sono presentati presso la chiesetta della Madonna della Neve alla Rocca, i signori Salvatore Fumoso e Castellani Ines, per rinnovare il loro affetto ormai cresciuto, affermato e collaudato da 50 anni vissuti insieme ed arricchito da due
figli: Bruno sposato con Giuliana Pezzato e Marina sposata con il simpatico Gaddi Enzo, che hanno dato ai nonni il nipote Emmanuele.
Il sig. Salvatore è orgoglioso del lavoro svolto per 42 anni alla S.I.V. sempre lealmente ed
onestamente, meritandosi la stima e l'affetto dei suoi datori di lavoro, tanto che quando è
andato in pensione ha avuto come dono un bel pezzo di terra da coltivare ed una medaglia d'oro.
In lavori diversi, presso la stessa ditta, sono subentrati i suoi figli.
Vi auguriamo, cari sposi, digodervi ancora a lungo ciò che avete meritato nella vita e di risentirci ormaialla prossima scadenza dei 60 anni di vita coniugale. Sempre
con la benedizione della Vergine Santissima!
Per comodità dei lettori de "La Voce"
Potete versare sul c.c. n° 1853/76 presso la Banca Cattolica o sul c.c. n°
10/61268 presso la Cassa di Risparmio di Montefiascone, preoccupandovi di mettere il vostro nome per essere inseriti nella rubrica "La Voce è
grata ai suoi".
ti allo stesso altare ed allo stesso sacerdote, Don Biagio, che 25 anni fa li aveva visti gio-
Scarica

Rocco Buttiglione