ELENCO PROCEDURE
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Trasporto in regime ordinario e in urgenza
PA.RA.001
Procedura per il controllo dell’ambulanza
PA.RA.002
Procedura per la gestione, impiego e ripristino degli zaini di soccorso
PA.RA.003
Procedura per la pulizia,sanificazione,sanitizzazione delle ambulanze
PA.RA.004
Norme per lo svolgimento del servizio sanitario
PA.RA.005
Trasporto con auto
PA.RA.006
Divise di servizio
PA.RA.007
Centrale Operativa
PA.RA.008
Politica dell’Associazione
PA.RA.009
Formazione
PA.RA.010
Valutazione fornitori
PA.RA.011
Manifestazioni sportive
PA.RA.012
Centrale Operativa – comportamenti
PA.RA.013
Controllo qualità
PA.RA.014
Afferenze Ospedaliere
PA.RA.015
TRASPORTO IN REGIME ORDINARIO E IN
URGENZA
PA.RA 001
Rev. 0
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Trasporto in regime ordinario
e in urgenza
INDICE
1. Trasporto in regime ordinario
2. Trasporto in urgenza
16/01/2013
0
Emissione
Direttore Amm.vo
P.A. Ravenna
Data
Rev.
Motivo
Redatta da:
Approvata da:
TRASPORTO IN REGIME ORDINARIO E IN
URGENZA
PA.RA 001
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1. Trasporto in regime ordinario
Il trasporto interospedaliero viene effettuato da un equipaggio composto come minimo da autista e soccorritore.
Ogni equipaggio, dopo avere effettuato il controllo di inizio turno, comunica alla Centrale del Trasporto
Interospedaliero, attraverso il telefono derivato, l’operatività del mezzo .
Riceve dalla Centrale i dati per il servizio da svolgere – che annoterà sulla scheda paziente (modulo Amb 004).
I servizi eseguibili dalle ambulanze così identificate sono:







Dimissioni da ospedale verso domicilio
Ricoveri programmati in Ospedale o Casa di Cura
Accompagnamento a visite mediche programmate
Trasporto dializzati
Trasferimenti interospedali prenotati da reparto di degenza a reparto di degenza
Trasporti di pazienti che si recano in altre strutture per esami diagnostici o visite specialistiche di
consulenza.
Trasporto diversamente abili
L’equipaggio, collegato alla centrale operativa per mezzo della radio di bordo e di telefono cellulare, deve
comunicare alla centrale operativa il “caricato” e il “libero”
Resta inteso che qualora durante il trasporto, subentrassero problemi di salute per il trasportato si dovrà
contattare immediatamente al Centrale Operativa e successivamente passare sulla frequenza della Centrale
Operativa dell’emergenza per il necessario supporto.
Qualora, al cospetto del paziente da trasportare, l’equipaggio abbia dei dubbi sulla trasportabilità dello stesso
senza assistenza più qualificata (infermiere), prima di procedere al caricamento deve contattare la Centrale
Operativa con la quale affrontare e risolvere il problema.
Le operazioni di contatto con la centrale operativa e la compilazione della modulistica necessaria al servizio
vengono svolte indifferentemente da uno dei componenti l’equipaggio in base al ruolo che ricoprono in quel
momento. L’autista in genere tiene i contatti radio con la centrale; mentre il soccorritore si occupa della
compilazione della modulistica e della assistenza al paziente.
Al rientro in sede è obbligatorio espletare le operazioni di pulizia dell’ambulanza e di reintegro della biancheria. In
caso di servizio in emergenza si devono reintegrare anche gli eventuali ausili medicali utilizzati. Si deve procedere
TRASPORTO IN REGIME ORDINARIO E IN
URGENZA
PA.RA 001
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alla disinfezione della ambulanza in caso di trasporto di paziente affetto da patologia contagiosa o biologica in
base a quanto previsto dalla procedura PA-RA 004.
In caso di patologia non menzionata nella suddetta procedura il personale in servizio sulla ambulanza prenderà
contatto con il Reparto di provenienza o destinazione del paziente per ricevere istruzioni sulla corretta
sanificazione e sanitizzazione del mezzo. Al termine del servizio l’equipaggio dovrà riportare l’avvenuto
trattamento di sanificazione e sanitizzazione nelle note del foglio di viaggio (modulo Amb. 001) e comunicarlo
all’operatore di centrale
2. Trasporto in urgenza
Il servizio di urgenza/emergenza viene richiesto e gestito direttamente dall’Unità Operativa Emergenza
Territoriale 118
Gli equipaggi impegnati in tale servizio (autista/soccorritore e soccorritore) dopo aver controllato l’ambulanza
comunicano alla Centrale 118 l’operativo, la loro sigla e restano a disposizione.
Al termine del servizio effettuato l’equipaggio deve compilare la scheda paziente (modulo amb 004) e la scheda di
intervento di soccorso ( modulo Amb 006) in accordo di quanto previsto dalla procedura 118
Procedura per il controllo dell’ambulanza
PA.RA 002
Rev. 0
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Procedura per il controllo dell’ambulanza
INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
INTRODUZIONE
SCOPO
CAMPO DI APPLICAZIONE
RIFERIMENTI
DEFINIZIONI
RISORSE MATERIALI
COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
MODALITÀ OPERATIVE
STRUMENTI DI REGISTRAZIONE
31/01/2013
0
Data
Rev.
Emissione
Motivo
Direttore Amm.vo
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da:
Procedura per il controllo dell’ambulanza
PA.RA 002
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1. INTRODUZIONE
Il mezzo di soccorso deve essere sempre pronto ad affrontare qualsiasi situazione si presenti nello
svolgimento del servizio; perciò è bene ricordare che l’equipaggio è responsabile del mezzo e di tutto
il materiale sanitario presente (attrezzature, presidi, zaini, DAE, ecc…) e pertanto, se durante lo
svolgimento di qualsiasi intervento, si scopre che l’ambulanza non è dotata di tutti quei presidi
sanitari stabiliti nei decreti regionali, convenzioni AUSL e regolamenti interni dell’associazione, la
responsabilità civile e penale di questa inefficienza ricade sull’equipaggio.
2. SCOPO
Lo scopo della seguente procedura è quello di rendere uniformi le modalità di controllo di
funzionamento, efficienza del mezzo e le modalità di controllo di funzionamento, efficienza e
presenza di tutte le attrezzature e presidi all’interno del mezzo stesso.
3. CAMPO D’APPLICAZIONE
Questo documento è destinato a tutti gli operatori (dipendenti e volontari) che prestano servizio sui
mezzi di soccorso della Pubblica Assistenza di Ravenna.
4. RIFERIMENTI
Procedurali:
 Requisiti minimi richiesti da convenzione AUSL
 Circolari e comunicazioni di servizio Pubblica Assistenza Ravenna
5. DEFINIZIONI
 Check list: tradotto “lista di controllo”, si identifica qualsiasi elenco esaustivo di cose da fare o
da verificare per eseguire una determinata attività.
Controlli meccanici: controllo motore, funzionalità mezzo ed abitacolo di guida.
Controlli vano sanitario: controllo materiali, attrezzature ed impianti vano sanitario.
DAE: Defibrillatore Automatico Esterno.
Livelli olio motore, servosterzo, freni, acqua radiatore: (compreso tra max. e min.). Rientra
nella normalità un livello compreso tra la metà ed il max.
 Spia batteria (sulla batteria stessa): colore verde batteria OK, colore bianco batteria scarica,
colore nero batteria da sostituire.




PA.RA 002
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Procedura per il controllo dell’ambulanza
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6. RISORSE MATERIALI
Controlli meccanici

Guanti monouso

Torcia elettrica

Stracci per controllo livelli liquidi motore

Liquido per vetri

Liquido per acqua radiatore

Olio motore

Compressore

Pistola con manometro per controllo pressione pneumatici
Controlli vano sanitario

Guanti monouso

Torcia elettrica
7. COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
Controllo
motore
Controllo
efficienza
mezzo
Controllo
materiale
abitacolo
guida
Ispezione
esterna
veicolo
Controllo
vano
sanitario
Controllo
attrezzature e
materiali vano
sanitario
Autisti/soccorritori
dipendenti
X
X
X
X
X
X
Autisti/soccorritori
volontari
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Soccorritori volontari
E’ compito e responsabilità di tutto il personale in servizio sulle ambulanze comunicare
qualsiasi anomalia/guasto riscontrato durante il controllo del mezzo o durante il servizio al
Responsabile dei Mezzi (Ufficio Turni) o al Reperibile della Pubblica Assistenza.
8. MODALITÀ OPERATIVE
Procedura per il controllo dell’ambulanza
PA.RA 002
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I controlli relativi al mezzo e alle dotazioni sanitarie dello stesso sono da ritenersi, per la particolare
natura stessa del mezzo impiegato, strettamente legati tra di loro.
E’ buona norma presentarsi in servizio con un certo anticipo in modo tale da effettuare tutti i controlli
previsti e farsi trovare pronti ed operativi al momento di qualsiasi richiesta della centrale operativa.
Per una questione di praticità si suddividono i controlli in: meccanici + abitacolo di guida, vano
sanitario e pulizia.
 Controlli meccanici + abitacolo di guida:
I controlli giornalieri vengono fatti almeno dal primo autista (ma non si esclude che lo possano
fare tutti) che monta in servizio secondo la check list (modulo amb 005)
che verrà
successivamente illustrato.
Eventuali anomalie non risolvibili vengono segnalate al responsabile dei mezzi (ufficio turni)
oppure al Reperibile della Pubblica Assistenza, il quale provvederà a mettere il mezzo “fuori
servizio” e a sostituirlo.
I controlli revisionali d’officina sono disposti, gestiti e coordinati dal Responsabile dei mezzi
(ufficio turni), secondo opportuno calendario.
 Controlli vano sanitario:
I controlli giornalieri vengono fatti da qualsiasi membro dell’equipaggio che monta in servizio
nella giornata, secondo lo schema secondo la check list (modulo amb. 002) che verrà
successivamente illustrato.
Eventuali anomalie non risolvibili vengono segnalate al responsabile dei mezzi (ufficio turni)
oppure al Reperibile della Pubblica Assistenza, il quale provvederà a mettere il mezzo “fuori
servizio” e a sostituirlo.
I controlli revisionali d’officina sono disposti, gestiti e coordinati dal Responsabile dei mezzi
(ufficio turni), secondo opportuno calendario.
 Controlli pulizia:
I controlli di sanificazione sono gestiti secondo la procedura PA.RA. 004
CONTROLLI MECCANICI + ABITACOLO GUIDA
Con ambulanza a motore spento:
 Ispezionare la carrozzeria del veicolo - verificare la eventuale presenza di danni che





potrebbero impedire un intervento sicuro.
Ispezionare ruote e pneumatici - controllare che non vi siano danni. Cercare segni anomali e di
usura sul battistrada. Utilizzare il manometro/compressore per verificare che la pressione di
tutte le gomme sia regolare.
Ispezionate finestrini e specchietti - osservare se vi sono vetri rotti o parti mancanti. Controllare
che siano puliti e ben sistemati in modo da consentire la massima visibilità.
Controllate che le portiere si aprono regolarmente - verificare che le porte si chiudano e si
aprono perfettamente e che tutte le cerniere e i dispositivi di sicurezza funzionino.
Ispezionare tutti i componenti del sistema di raffreddamento - controllare il livello del liquido del
radiatore ed ispezionare i tubi del sistema assicurandosi che non vi siano crepe o perdite.
SOLO A MOTORE FREDDO, no al cambio turno.
Controllare il livello dell’olio motore, il liquido dei freni e del servosterzo. SOLO A MOTORE
FREDDO, no al cambio turno.
Procedura per il controllo dell’ambulanza
PA.RA 002
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 Controllare la batteria - Controllare l’indicatore. Ispezionare i cavi dei contatti della batteria

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
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
controllandone l’integrità ed eventuali segni di corrosione.
Controllate che non vi siano danni sulle superfici e rivestimenti interni - verificare che tutte le
superfici interne siano pulite.
Verificare che i finestrini si aprano e chiudano correttamente - controllare che la superficie
interna dei finestrini sia pulita.
Premere il pedale del freno - osservare se la corsa è normale o eccessiva. Premere finché il
pedale diventa duro.
Controllare le cinture di sicurezza - verificare che non siano danneggiate. Tirare tutte le cinture
srotolandole per assicurarsi che il meccanismo di riavvolgimento automatico funzioni.
Allacciare tutte le cinture e controllate che il gancio funzioni.
Sistemare il sedile in modo da poter stare comodamente seduti e nelle migliori condizioni per
manovrare il volante e premere i pedali.
Controllare il livello del carburante - effettuare il rifornimento appena il serbatoio raggiunge la
metà.
Segnare i KM di partenza sul foglio di viaggio.
Verificare presenza modulistica – schede pazienti, , fatturazione, rifiuti, pagamenti AUSL, carta
carburante, libretto per le ricevute.
Verificare presenza 3 stradari - Ravenna, Lugo, Faenza.
Se presente, verificare funzionamento navigatore satellitare - attendere che acquisisca il
segnale dal satellite.
Verificare presenza attrezzi per ruota di scorta - normalmente sotto al sedile dell’autista.
Verificare presenza torcia elettrica - verificarne il funzionamento.
Verificare estintore - presenza e carica (lancetta sul verde).
Verificare presenza catene da neve.
Avviare il motore dell’ambulanza:
 Controllare le spie sul cruscotto - verificare se vi siano delle luci accese che indichino
l’esistenza di possibili problemi riguardanti la pressione dell’olio, temperatura del motore o il
sistema elettrico del veicolo.
 Controllare gli indicatori presenti nel cruscotto - verificare che funzionino regolarmente.
 Controllare il freno a mano - tirare il freno a mano, ingranare la prima e verificate la tenuta del
freno a termine della prova rimettere in folle.
 Fare ruotare il volante - rilevare l’eventuale presenza di movimenti difficoltosi.
 Controllare il funzionamento dei tergi cristallo e degli spruzzi - ad ogni passaggio del
tergicristallo il vetro deve risultare pulito.
 Accendere le luci di emergenza (4 frecce) - chiedere al collega di fare un giro attorno
all’ambulanza e controllare che i lampeggiatori funzionino regolarmente. Spegnere le luci di
emergenza.
 Accendere tutte le altre luci del veicolo - chiedere al collega di fare un giro attorno
all’ambulanza e controllare i fari anteriori (posizione, anabbaglianti e abbaglianti), frecce, le luci
degli stop, i lampeggianti, gli strobo (ove presenti), i fari posteriori, le luci per l’illuminazione
laterale e posteriore.
Procedura per il controllo dell’ambulanza
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 Controllare l’impianto di condizionamento e riscaldamento - mentre viene controllato il
funzionamento dell’attrezzatura nell’abitacolo di guida, chiedere al vostro collega di ispezionare
l’impianto del vano sanitario. Controllare in questa fase anche l’apparecchiatura per
l’aspirazione/ventilazione.
 Provare il funzionamento della apparecchiatura di comunicazione - controllare le radio (portatili
e fisse) e tutti gli strumenti radiotelefonici.
 Eseguire la retromarcia - chiedere al collega di controllare se le luci della retromarcia ed il
cicalino sono funzionanti.
 Provare il clacson (solo una volta lasciato il garage in spazi aperti per evitare rumori nei
centri abitati).
 Provare la sirena (solo una volta lasciato il garage in spazi aperti per evitare rumori nei
centri abitati).
CONTROLLO VANO SANITARIO
 Verificare pannello di controllo elettrico del vano sanitario, testare tutte le utenze e le luci.
 Verificare la presenza e la collocazione ed integrità dello zaino di soccorso
 Verificare la presenza del materiale sanitario presente all’interno del vano sanitario seguendo
la check-list (modulo amb. 002) allegata al foglio di viaggio. Reintegrare l’eventuale materiale
mancante, vedi procedura dedicata.
 Verificare la presenza e la collocazione ed integrità di tutte le attrezzature in dotazione
standard (barella autocaricante, barella telo, barella cucchiaio, seggetta) ;
 Verificare l’integrità delle confezioni sterili. In caso di scadenza del materiale oppure dovesse
venire ritrovato anche solo parzialmente aperto, gettarlo e ripristinarlo.
 Non basta controllare la presenza di un presidio, è necessario assicurarsi che tale presidio sia
funzionante: DAE, aspiratore fisso, aspiratore portatile (se presente), saturimetro.
 Verificare l’impianto per ossigenoterapia fisso: 2 bombole da 6 litri di ossigeno a 200 bar,
tubazioni ed almeno un flussimetro. Verificare se vi sono perdite, i tubi non presentino
anomalie o crepe ed il corretto funzionamento dei flussimetri.
 Verificare la quantità di ossigeno presente nelle bombole fisse (bombole fisse quantità minimo
100bar, somma delle due bombole). Dopo aver verificato la quantità di ossigeno è necessario
richiudere le bombole, vuotare l’impianto e successivamente chiudere il selettore ed il
flussimetro.
 Verificare bombolino portatile da 3 litri a 200 bar. Se lancetta su tacca gialla prelevare un
secondo bombolino continuando ad utilizzare quello più scarico.
 Verificare la pulizia del vano sanitario.
 Verificare la presenza delle schede di soccorso (modulo amb 006)
 Biancheria
9. STRUMENTI DI REGISTRAZIONE
 Controlli meccanici e abitacolo di guida
Procedura per il controllo dell’ambulanza
PA.RA 002
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Per segnalare le anomalie dei controlli meccanici compilare il quaderno delle anomalie presente
in sala equipaggi ed informare il prima possibile il Responsabile dei mezzi o il Reperibile della
Pubblica Assistenza. Inoltre segnalare l’anomalie scrivendola anche nell’apposito spazio sul retro
del foglio di viaggio.
 Controlli del vano sanitario
Compilare l’apposita checklist allegata al foglio di viaggio (modulo amb. 002). Successivamente
lasciare foglio di viaggio e schede pazienti compilate nella apposita cassetta posta tra le due
porte tagliafuoco).
Procedura per la gestione, impiego e ripristino
degli zaini di soccorso
PA.RA. 003
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Procedura per la gestione, impiego e ripristino degli zaini di soccorso
INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
INTRODUZIONE
SCOPO
CAMPO DI APPLICAZIONE
RIFERIMENTI
DEFINIZIONI
RISORSE MATERIALI
COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
MODALITÀ OPERATIVE
STRUMENTI DI REGISTRAZIONE
16/01/2013
0
Data
Rev.
Emissione
Motivo
Direttore Amm.vo
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da:
Procedura per la gestione, impiego e ripristino
degli zaini di soccorso
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1. INTRODUZIONE
Il controllo del materiale sanitario e la sua locazione, è di fondamentale importanza quando si opera
nel campo del primo soccorso; per questo motivo si usano delle liste (Check-List) per la verifica del
materiale presente nel mezzo (ambulanza), della presenza del materiale al suo interno ed in
particolare dell’integrità dello zaino di soccorso, considerato il cuore dell’ambulanza.
Sicuramente oltre al ruolo rassicurante di poter uscire su un intervento con la certezza di avere tutto il
materiale al proprio posto e funzionante eseguire una Check-List ben fatta può essere la scusa per
ripassare come il materiale va utilizzato e per imprimere nella propria mente la posizione di ogni
singola cosa, perché il "Buon Soccorritore" lo zaino lo ha prima nella propria mente e poi sotto gli
occhi.
2. SCOPO
Lo scopo della seguente procedura è quello di rendere uniformi le modalità di gestione impiego e
ripristino degli zaini di soccorso in dotazione alla nostra associazione.
3. CAMPO D’APPLICAZIONE
Questo documento è destinato a tutti gli operatori (dipendenti e volontari) che prestano servizio sui
mezzi di soccorso della Pubblica Assistenza di Ravenna.
4. RIFERIMENTI
Procedurali:
 Linee guida sugli zaini di soccorso comunicateci dal Coordinatore Infermieristico - P.O. AUSL
Ravenna, U.O. Emergenza Territoriale Centrale Operativa 118.
Di legge:
 “Requisiti specifici per l’accreditamento delle strutture di soccorso/trasporto infermi” - Delibera
Regionale n°44 del 26.01.2009
5. DEFINIZIONI
 Abbocath: sono cateteri venosi usati in ambito ospedaliero con tempo di permanenza di 3 o 4
giorni, sono a punta aperta, di teflon con un diametro compreso tra 14 e 24 gauge.
 Catetere Mount: è un tubo corrugato, abbastanza corto che viene raccordato all'uscita di un
tubo endotracheale ai più comuni sistemi di ossigenazione come il "va e vieni".
Procedura per la gestione, impiego e ripristino
degli zaini di soccorso
PA.RA. 003
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 Coban: è una benda elastica auto aderente.
 Fixomull: Garza autoadesiva in tessuto non tessuto estendibile per il fissaggio di medicazioni
su aree estese soggette a movimenti frequenti.
 Hibidil: è un liquido antisettico con base alla Clorexidina gluconato. E’ un potente agente
antibatterico attivo contro una vasta gamma di organismi. Consigliato per tamponare ferite e
ustioni e in ostetricia. Hibidil è controindicato per i pazienti che hanno manifestato in
precedenza una reazione di ipersensibilità alla clorexidina. Tuttavia, tali reazioni sono
estremamente rare. Per uso esterno. Tenere fuori degli occhi ed evitare il contatto con il
cervello, le meningi, o dell'orecchio medio. Non utilizzare in cavità del corpo.
 Luan
/ Lidocaina: Lidocaina cloridrato gr 1. Facilita le manovre di intubazioni
esofagoscopiche, Il prodotto, associando all'azione lubrificante quella anestetica, permette di
evitare nelle manovre endoscopiche le reazioni spastiche e i riflessi partenti dalle mucose con
le quali gli strumenti vengono a contatto.
 Zaino di soccorso base: contente sacche estraibili contenenti tutto il necessario per
effettuare una valutazione base del paziente, piccole medicazioni e l’occorrente per effettuare
manovre BLS.
 Zaino di soccorso Tango: contente sacche estraibili contenenti tutto il necessario per
effettuare una valutazione base del paziente, piccole medicazioni, l’occorrente per effettuare
manovre BLS e un set necessario all’infermiere/medico per preparare una flebo.
 Zaino di soccorso Avanzato: contente sacche estraibili contenenti tutto il necessario per
effettuare una valutazione base del paziente, piccole medicazioni, l’occorrente per effettuare
manovre BLS, un set necessario all’infermiere/medico per preparare una flebo ed un set
contente il necessario per effettuare un’intubazione (medico).
 Set Medicazione: è una sacca di colore rosso presente all’interno dello zaino di soccorso
dove al suo interno è contenuto il materiale necessario per le piccole medicazioni:
Acqua ossigenata
1
Benda h 10cm
1
Cerotto medicato
Q.B.
Cerotto telato
1
Cerotto trasparente
1
Coban
1
Fascia rete elastica
Q.B.
Fixomul
Q.B.
Garza NON sterile
Q.B.
Garze sterili
8
Hibidil
2
Telino sterile piccolo
1
Sol. Fisiologica 100cc
1
Procedura per la gestione, impiego e ripristino
degli zaini di soccorso
PA.RA. 003
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 Set BLS: è una sacca di colore giallo presente all’interno dello zaino di soccorso dove al suo
interno è contenuto il materiale necessario per effettuare le manovre BLS:
Cannule nasali tg. 6
1
Cannule nasali tg. 7
1
Cannule nasali tg. 8
1
Cannule tg. 0 (pediatrica)
1
Cannule tg. 1 (pediatrica)
1
Cannule tg. 2 (pediatrica)
1
Cannule tg. 3
1
Cannule tg. 4
1
Cannule tg. 5
1
Filtro
1
Luan / Lidocaina
1
Maschera tg. 3
1
Maschera tg. 4
1
Maschera tg. 5
1
Pallone Ambu
1
Recervoir
1
 Set Infusione: è una sacca di colore verde, non è presente all’interno dello zaino di soccorso
base ma è da integrare ad esso in caso di servizi in emergenza (tango), viaggi particolari o
manifestazioni sportive. Al suo interno è contenuto il materiale necessario per preparare una
flebo:
Abbocath 18
2
Abbocath 20
1
Cerotto trasparente
1
Deflussore
2
Dermafilm
2
Garze sterili
4
Hibidil
1
Laccio emostatico
1
Raccordo “3 vie”
2
Siringa da 10cc
1
Siringa da 20cc
1
Siringa da 5cc
1
Sol. Fisiologica 100cc
1
Sol. Fisiologica 500cc
1
 Set Intubazione: è una sacca di colore azzurro, non è presente all’interno dello zaino di
soccorso base ma è da integrare ad esso in caso di servizi o viaggi particolari in presenza del
medico a bordo. Al suo interno è contenuto il materiale necessario per intubare un paziente:
Procedura per la gestione, impiego e ripristino
degli zaini di soccorso
Batterie scorta
Catetere Mount
Fettuccia bianca
Guida rigida
Lama 2
Lama 3
Lama 4
Laringoscopio
Lubrificante
Magill adulto
Siringa da 20cc
Tubo endotracheale adulto
Batterie scorta
Catetere Mount
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2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
6. RISORSE MATERIALI
Taxi
Sanitario
Zaino di soccorso
BASE
Zaino di soccorso
TANGO
Zaino di soccorso
AVANZATO
Servizio
Emergenza
Tango
Servizio
manifestazioni /
gare sportive
Viaggi
particolari con
infermiere
X
X
X
Viaggi
particolari
con medico
X
X
X
7. COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
Verifica
presenza ed
integrità zaino
prima servizio
Ripristino
zaini e
materiale
utilizzato
Verifica
scadenze
materiale
Autisti/soccorritori
dipendenti
X
X
X
Autisti/soccorritori
volontari
X
X
X
Soccorritori volontari
X
X
X
X
X
Responsabile zaini e
materiale sanitario
Approvvigio
namento
scorte
materiali
Registrazione
controlli e
ispezioni
X
X
X
Procedura per la gestione, impiego e ripristino
degli zaini di soccorso
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Il Responsabile zaini e materiale sanitario è responsabile dell’integrità di tutti gli zaini di soccorso
presenti sulle ambulanza e di quelli messi a scorta; inoltre è responsabile delle scorte a
magazzino di tutti i materiali sanitari (compresi i guanti monouso) per il ripristino delle ambulanze
e degli zaini.
I suoi compiti sono:
 Verificare periodica dell’integrità degli zaini e di tutte le sacche presenti al loro interno con sigilli
integri.
 Controllo periodico delle scadenze dei materiali sanitari contenuti all’interno degli zaini.
 Controllo periodico degli sfigmomanometri ed integrità dei fonendoscopi all’interno degli zaini.
 Sostituzione dei materiali sanitari scaduti all’interno degli zaini.
 Raccolta dei materiali scaduti e in collaborazione con il Direttore Amministrativo provvedere
allo smaltimento.
 Ripristino, controllo e sigillatura degli zaini utilizzati, vedi casi di cui sopra.
 Controllo scadenze dei materiali sanitari a scorta.
 Provvedere all’ordine dei materiali finiti o prossimi all’esaurimento.
 Cura il registro dei controlli/ispezioni.
 Coordinamento degli altri autisti soccorritori dipendenti nelle operazioni di ripristino, controllo
scadenze e registrazione controlli/ispezioni.
8. MODALITÀ OPERATIVE
Come descritto nella tabella riportata al punto 7 è competenza e responsabilità di tutto il
personale in servizio sull’ambulanza:
 Verificare la presenza e dell’integrità dello zaino di soccorso;
 Implementare o meno lo zaino di soccorso base con i set previsti per la tipologia di servizio
(tango, manifestazioni o viaggi con infermiere/medico);
 Ripristinare tutto il materiale utilizzato.
Durante i controlli dell’ambulanza di inizio turno, un equipaggio potrebbe trovarsi uno zaino
spiombato. Buona norma sarebbe quella di controllare tutto il materiale presente all’interno dello
zaino (ottima occasione di ripasso e utile al fine di verificare preventivamente le scadenze del
materiale stesso) ripristinando eventualmente le mancanze oppure provvedere alla sostituzione
dello zaino stesso con uno di quelli già controllati e piombati tra le due porte taglia fuoco.
Al termine del servizio l’equipaggio, se ha utilizzato del materiale, DEVE ripristinare tutto il
materiale utilizzato. Il materiale da ripristinare dovrà essere reperito presso:
 Locale Ripristino 118: se l’utilizzo del materiale è stato effettuato durante un servizio
AUSL (taxi, tango o viaggi con infermiere/medico);
 Magazzino Pubblica - presso ufficio formazione / autisti soccorritori dipendenti
(chiedere agli autisti/soccorritori dipendenti o al Responsabile zaini e materiale sanitario):
se il materiale è stato utilizzato durante un servizio di taxi a pagamento (privato o
struttura), manifestazioni o viaggi con infermiere/medico a pagamento.
Procedura per la gestione, impiego e ripristino
degli zaini di soccorso
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Questa attività di ripristino vale anche per i presidi/attrezzature presenti sull’ambulanza (es.
stecco bende, collari, barella cucchiaio, barella telo, spinale, ked, ecc…).
Il personale dipendente ed il Responsabile zaini/materiale sanitario avranno il compito di
provvedere al ripristino degli zaini ai quali non è stato possibile effettuare il ripristino. Questa
disposizione vale SOLO nel caso in cui un volontario utilizzi del materiale per viaggi a pagamento
e al rientro in sede, a causa dell’assenza del personale adibito alla consegna del materiale a
scorta, non è stato possibile effettuare il ripristino.
In tutti gli altri casi, soprattutto per i viaggi AUSL, sarà dovere del personale utilizzatore
(dipendente e volontario) effettuare il ripristino presso i locali del 118.
9. STRUMENTI DI REGISTRAZIONE
Compilazione e firma da parte del Responsabile zaini/materiale sanitario e dei autisti soccorritori
dipendenti che effettuano i controlli sul quaderno per la registrazione dei controlli/ispezioni
attualmente in uso e conservato all’interno dell’ufficio formazione/autisti soccorritori dipendenti.
Procedura per la pulizia - sanificazione sanitizzazione delle ambulanze
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Procedura per la pulizia - sanificazione - sanitizzazione delle ambulanze
INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
INTRODUZIONE
SCOPO
CAMPO DI APPLICAZIONE
RIFERIMENTI
DEFINIZIONI
RISORSE MATERIALI
COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
MODALITÀ OPERATIVE
STRUMENTI DI REGISTRAZIONE
16/01/2013
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Direttore Sanitario
Redatta da:
PA Ravenna
Approvata da:
Procedura per la pulizia - sanificazione sanitizzazione delle ambulanze
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1. INTRODUZIONE
L’ambulanza deve essere sempre pronta ad affrontare qualsiasi situazione si presenti nello
svolgimento del servizio.
L’ambulanza deve essere sempre e comunque pulita, e disinfettata periodicamente, almeno una volta
al mese.
Il materiale all’interno della cellula sanitaria deve essere posto in modo stabile, per evitare che cada
durante il trasporto mettendo in pericolo il personale in servizio ed i pazienti a bordo.
2. SCOPO
Lo scopo della seguente istruzione operativa è quello di rendere uniformi le modalità operative per la
disinfezione/pulizia dei vani dei mezzi di soccorso dell’associazione.
3. CAMPO D’APPLICAZIONE
Questo documento è destinato a tutti gli operatori che prestano servizio sui mezzi di soccorso della
Pubblica Assistenza di Ravenna.
4. RIFERIMENTI
Procedurali:
 “Protocollo per la sanificazione e sanitizzazione dei mezzi di soccorso ambulanza-automedelicottero” - P.O. AUSL Ravenna, U.O. Emergenza Territoriale Centrale Operativa 118.
Giugno 2002
Di legge:
 Memo 4° Edizione “La prevenzione del rischio infettivo negli operatori sanitari” Regione Emilia
Romagna - Assessorato alla Sanità - Settembre 1998.
 Decreto Ministero della Salute 26/9/90 “Norme di protezione del contagio professionale da
HIV nelle strutture sanitarie ed assistenziali pubbliche e private”.
 Decreto Ministero della Salute del 15/12/90.
 Decreto legge 9 maggio 2003, n.103. (GU n. 108 del 12-5-2003). Disposizioni urgenti relative
alla sindrome respiratoria acuta severa (SARS). Coordinato con la legge di conversione 10
luglio 2003, n. 166, pubblicata in G.U. n. 157 del 9 luglio 2003, recante “disposizioni urgenti
relative alla SARS”.
 D.Lgv. 81/08 e successive integrazioni e modificazioni.
 ISPESL: “Linee guida per la definizione degli standard di sicurezza ed igiene ambientale dei
reparti operatori”.
Procedura per la pulizia - sanificazione sanitizzazione delle ambulanze
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5. DEFINIZIONI
 Contaminazione: si intende la presenza di microrganismi su oggetti, dispositivi medici,
attrezzature, documenti cartacei, superficie corporea.
 Decontaminazione: processo che prevede le operazioni di pulizia, in grado di ridurre il
numero dei microrganismi presenti su dispositivi medici, attrezzature, strumenti ed altri oggetti
inanimati. La decontaminazione può essere attuata con mezzi chimici o fisici.
 Detergente: sostanza che modifica la forza di tensione superficiale. Agisce diminuendo la
tensione superficiale tra sporco e superficie da pulire, in modo tale da favorire l’asportazione
dello sporco stesso.
 Disinfettante: agente chimico in grado di distruggere i microrganismi ed in particolare quelli
patogeni riconosciuti, ma non necessariamente tutte le spore microbiche sugli oggetti
inanimati.
 Precauzioni standard: si intendono le idonee misure da adottare per prevenire l’esposizione
parenterale, mucosa e cutanea, ogni qualvolta si preveda un contatto accidentale con sangue,
tutti i liquidi corporei, secrezioni, escrezioni (escluso il sudore), senza tenere conto se
contengono sangue visibile.
 Pulizia: rimozione meccanica dello sporco da superfici, oggetti, cute e mucose. È eseguita di
norma con l’impiego di acqua con o senza detergenti.
 Pulizia di routine: pulizia eseguita regolarmente da tutto il personale in servizio sui mezzi di
soccorso al termine di ogni turno.
 Pulizia periodica: pulizia+sanificazione+sanitizzazione approfondita eseguita almeno una
volta al mese dal personale autista/soccorritore che sia dipendente o volontario. La pulizia
periodica dovrà essere regolarizzata tramite firma dell’apposito registro.
 Pulizia straordinaria: pulizia+sanificazione+sanitizzazione eseguita dal personale in servizio
sul mezzo di soccorso che ha trasportato pazienti affetti da malattie infettive/contagiose.
 Rischio biologico: probabilità di contrarre infezione per il lavoratore in ambiente di lavoro.
 Rischio infettivo: probabilità del paziente di contrarre infezioni in ambiente ospedaliero.
 Sanificazione: metodica che si avvale dell’uso di detergenti per ridurre il numero di
contaminanti batterici, come stabilito dalle norme di igiene su oggetti, superfici, ambienti.
 Sanitizzazione: metodica che si avvale dell’uso di disinfettanti per mantenere, per un tempo
relativo, il livello di sicurezza di contaminazione nei limiti fissati dalle normative dell’igiene su
oggetti e superfici.
6. RISORSE MATERIALI

Guanti monouso

Camice monouso + DPI per le vie aeree (se necessario, es. pulizia straordinaria)
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
Acqua

Secchi

Scopa

Scopone per lavaggio pavimenti

Panni e stracci puliti.

Spruzzini per le soluzioni di disinfettante (vedi in seguito)

Detergente per pavimenti

Detergente per vetri

Detergente disinfettante a base di sodio ipoclorito (ANTISAPRIL) da diluire al 3% (970ml di
acqua + 30ml di prodotto). La soluzione diluita, se correttamente conservata (non esposto a
fonti di calore o al sole in luogo fresco, pulito ed asciutto) mantiene la stabilità per sette giorni.

Disinfettante a base di Clorossidante elettrolitico gr.1,1% (DECS puro = 11.000ppm) da
utilizzare come segue:
 Per la decontaminazione di superfici orizzontali e verticali (compresi i pavimenti)
contaminate da schizzi o imbrattamento di sangue o altro materiale biologico (es. vomito),
DECS PURO (11.000 ppm).
 Per la disinfezione periodica delle pareti e del pavimento e delle superfici non metalliche
DECS da diluire al 10% (900ml di acqua + 100ml di prodotto (1.100ppm)). La soluzione
diluita, se correttamente conservata (non esposto a fonti di calore o al sole in luogo fresco,
pulito ed asciutto) mantiene la stabilità per sette giorni.
7. COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
Pulizia
giornaliera
Pulizia
periodica
Pulizia
straordinaria
Verifica
pulizia
Autisti/soccorritori
dipendenti
X
X
X
X
Autisti/soccorritori
volontari
X
X
X
X
Soccorritori volontari
X
X
X
X
Ufficio Turni
X
Delegati ispezione e
controllo
X
Registrazione Ispezione
pulizie
e controllo
X
X
X
X
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8. MODALITÀ OPERATIVE
Le operazioni di pulizia devono essere effettuate con la seguente frequenza:
 Pulizia interna di routine: durante il normale turno dopo ogni servizio che richiede la pulizia
interna del mezzo per vari motivi (es. fango, pioggia) e tutte le volte che si termina il turno.
 Pulizia esterna del mezzo: ogni qualvolta si renda necessaria in base allo sporcamento del
veicolo.
 Pulizia periodica: pulizia approfondita con sanificazione/sanitizzazione di ogni mezzo di
soccorso eseguita almeno una volta al mese.
 Pulizia straordinaria: durante il turno (o al termine di esso) dopo ogni servizio che richiede la
sanificazione/sanitizzazione del mezzo di soccorso a causa della presenza di materiale
biologico (es. sangue, vomito, saliva, ecc…) o a causa del trasporto di un paziente con una
patologia infettiva/contagiosa. Tali trasporti possono, se previsto, possono causare la fermata
del mezzo per effettuare le procedure di decontaminazione.
Pulizia interna di routine
Ad inizio turno, ogni equipaggio deve verificare lo stato di pulizia dell’ambulanza, con particolare
attenzione del vano sanitario, attraverso un controllo visivo e/o sulla base delle consegne lasciate
dall’equipaggio del turno precedente. Su questa base l’equipaggio valuterà la necessità di eseguire
o meno la pulizia del mezzo.
Durante il turno in caso di pioggia o successivamente ad un intervento in zona fangosa che
comporti uno sporcamento notevole del vano sanitario è opportuno che si proceda alla pulizia del
vano sanitario prima del servizio successivo.
A fine turno è necessario collegare l’ambulanza alla rete elettrica del garage (verificare che
l’interruttore sulla presa a muro sia inserito e che la spia di segnalazione collegamento rete
all’interno del mezzo sia accesa) ed effettuare la pulizia del mezzo articolata in questo modo:
a. Areare il mezzo aprendo tutte le porte;
b. Ripristinare la barella (sostituzione delle traverse, se necessario);
c. Mettere in ordine le coperte, piegarle e sistemarle sopra la barella;
d. Riordinare lo scomparto delle traverse pulite e non utilizzate;
e. Rimuovere tutte le traverse usate e depositare negli appositi contenitori;
f.
Raccogliere e gettare tutti i rifiuti e rimuovere quant’altro non pertinente al mezzo e/o servizio
sia nella cabina che nel vano sanitario;
g. Vuotare il bidone dei rifiuti del vano sanitario;
h. Verificare la corretta chiusura delle bombole dell’ossigeno ed eventualmente procedere allo
svuotamento dei tubi;
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i.
Spazzare e ripulire sia la cabina di guida sia il vano sanitario;
j.
Verificare che nel vano sanitario non vi siano dei residui biologici (sangue, vomito o altro…)
sia sul pavimento sia sulle pareti. In questo caso procedere alla sanificazione/sanitizzazione
della parte interessata:
 indossare guanti monouso;
 nel caso di schizzi, spruzzare o versare su un panno pulito il disinfettante DECS puro ed
applicarlo sul materiale da decontaminare;
 nel caso di sversamenti, versare direttamente il disinfettante DECS puro sul materiale da
decontaminare;
 in entrambi i casi, fare agire il disinfettante per circa 2 minuti;
 rimuovere il tutto con un panno pulito e al termine gettare il panno, i residui ed i guanti in
un sacchetto piccolo per rifiuti e gettarlo nel contenitore per rifiuti speciali sanitari a rischio
infettivo presso il deposito del 118 preposto;
 Indossare un altro paio di guanti;
 Ripassare le superfici interessate con un panno pulito bagna con acqua pulita;
k. Riempire il secchio con acqua pulita e versare un po’ di detergente per pavimenti. Lavare il
vano sanitario ed in cabina di guida (se presenti i tappetini rimuoverli e sbatterli).
l.
Terminata la pulizia verificare la chiusura dei finestrini e chiudere tutte le porte.
Pulizia esterna
La pulizia esterna del veicolo è necessaria al fine di salvaguardare l’immagine dell’associazione e
rendere più gradevole il servizio.
a. Verificare la chiusura di tutti i finestrini e che le porte siano ben chiuse;
b. Posizionare il mezzo nell’area adibita al lavaggio degli automezzi;
c. Effettuare un pre-lavaggio del mezzo con acqua corrente utilizzando la manichetta
dell’acqua;
d. Preparare il secchio con acqua e detergente (un bicchierino da caffè per circa 25 litri di
acqua);
e. Immergere lo scopone nel secchio e cominciare a insaponare strisciando energicamente
tutta la carrozzeria e le ruote del mezzo;
f.
Concluso la fase di lavaggio/insaponamento risciacquare con acqua corrente;
g. Lasciare qualche minuto scolare tutta l’acqua;
h. Procedere con degli stracci puliti ad una asciugatura grossolana della carrozzeria;
i.
Pulire con una spugna le battute delle portiere della cabina di guida, sia sul telaio sia sulle
portiere ed asciugare con uno o più panni;
j.
Dare il prodotto per il nero alle gomme;
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k. Con la spruzzino contenente il prodotto precedentemente utilizzato per le gomme ed uno
straccio lucidare i paraurti e i fascioni in basso in plastica scura.
Pulizia periodica
La pulizia periodica, per ovvie ragioni di continuità e regolarità, viene assegnata come mansione
agli autisti/soccorritori dipendenti, questo non toglie la possibilità ai volontari che possono svolgere
questa attività di essere svolta purché venga rispettata la procedura e registrazione della pulizia
svolta.
Eseguire la procedura per il lavaggio esterno del veicolo
Procedura cabina di guida:
a. Areare il mezzo aprendo tutte le porte;
b. Svuotare la cabina di guida rimuovendo tutte le attrezzature presenti sotto ai sedili;
c. Rimuovere i tappetini e sbatterli, se presenti;
d. Utilizzare l’aspirapolvere in dotazione per aspirare polvere e residui in tutti gli
scompartimenti, cassetti, portadocumenti delle portiere della cabina di guida compresi i
sedili;
e. Ripassare i tappetini, se presenti, con l’aspirapolvere;
f.
Passare un panno umido su tutte le superfici orizzontali/verticali per rimuovere polvere e/o
sporco, se necessario utilizzare più panni;
g. Pulire tutte le superfici del cruscotto e delle portiere con ANTISAPRIL diluito al 3%
applicandolo con lo spruzzino e strofinando con un panno pulito;
h. Pulire i vetri interni dell’abitacolo di guida con il detergente per i vetri con un panno (meglio
se effettuato con la carta di un quotidiano);
i.
Riempire il secchio con acqua pulita e versare un po’ di detergente per pavimenti. Lavare
la pavimentazione della cabina di guida.
j.
Mentre si asciuga la pavimentazione, spolverare e pulire tutte le attrezzature
precedentemente rimosse prima di riposizionarle nella cabina.
k. Quando la pavimentazione è asciutta riposizionare i tappetini se presenti.
Procedura vano sanitario:
a. Areare il mezzo aprendo tutte le porte;
b. Svuotare il mezzo scaricando la barella auto-caricante, la seggetta, barella cucchiaio, tutti i
materiali sanitari presenti liberi nel vano sanitario, nei cassetti e negli scomparti (stecco
bende, collari, materiale sanitario libero in ambulanza, traverse, cinghie, ecc…);
c. Raccogliere e gettare tutti i rifiuti e rimuovere quant’altro non pertinente al mezzo nel vano
sanitario;
d. Vuotare il bidone dei rifiuti del vano sanitario;
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e. Utilizzare l’aspirapolvere in dotazione per aspirare polvere e residui (terra, sassolini,
pezzetti di carta, ecc…) in tutto il vano sanitario compreso gli scompartimenti, cassetti,
cavità e pavimentazione;
f.
Passare un panno umido su tutte le superfici orizzontali/verticali (compreso l’interno degli
scomparti) per rimuovere polvere e/o sporco, se necessario utilizzare più panni;
g. Pulire i vetri interni del vano sanitario con il detergente per i vetri con un panno (meglio se
effettuato con la carta di un quotidiano);
h. Indossare guanti monouso e procedere alla detersione/disinfezione con ANTISAPRIL
diluito al 3%, applicandolo con lo spruzzino e strofinando energicamente su tutte le
superfici orizzontali e verticali (pareti, soffitto, piani di lavoro, nicchie, scomparti, arredi,
sedili, cassetti, contenitori, pianale barella, suppellettili, ecc…) e su tutte le attrezzature
fisse;
i.
Riempire il secchio con acqua pulita e versare un po’ di detergente per pavimenti (NON
utilizzare l’acqua usata precedentemente per la pulizia della cabina di guida). Lavare la
pavimentazione del vano sanitario.
j.
Mentre si asciuga la pavimentazione, passare con un panno umido tutte le attrezzature
(barella autocaricante, materasso della barella, barella cucchiaio, seggetta) scaricate in
precedenza dal mezzo, se necessario utilizzare più panni al dine di rimuovere polvere e/o
sporco;
k. Procedere alla detersione/disinfezione con ANTISAPRIL diluito al 3%, applicandolo con lo
spruzzino e strofinando energicamente sulla barella autocaricante, materasso della barella,
barella cucchiaio, seggetta, asse spinale e tutte le restanti attrezzature scaricate;
l.
Pulire il vano della barella cucchiaio, ove presente, con uno straccio pulito e bagnato
passarlo per tutta la lunghezza del vano stesso utilizzando un bastone da scopa. Ripetere
l’operazione con uno straccio pulito ed imbevuto di ANTISAPRIL diluito al 3%.
Riposizionare la barella cucchiaio nel suo vano.
m. Con pavimentazione asciutta, procedere alla disinfezione di tutte le superfici orizzontali e
verticali non metalliche (compreso il pavimento) con spruzzino contenente DECS diluito al
10% e panni puliti.
n. Ripristinare la barella con traverse pulite;
o. Mettere in ordine le coperte, piegarle e sistemarle sopra la barella;
p. Riordinare lo scomparto delle traverse pulite;
q. Riposizionare tutto il materiale in maniera ordinata e stabile all’interno del vano sanitario.
r.
Smaltire negli appositi contenitori per rifiuti tutti i materiali di risulta della pulizia.
Pulizia straordinaria
La pulizia straordinaria verrà eseguita ogni qualvolta venga effettuato il trasporto di pazienti che
rilasciano in ambulanza materiale biologico (es. sangue, vomito, saliva, ecc…) oppure affetti da
malattie infettive e contagiose.
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Materiale biologico
Concluso il servizio, equipaggio dovrà necessariamente tornare in sede per ripristinare le
condizioni di sanificazione/sanitizzazione dell’ambulanza.
a. Decontaminare tutte le superfici contaminate da sangue e/o altri liquidi biologici come di
seguito descritto:

indossare guanti monouso;

nel caso di schizzi, spruzzare o versare su un panno pulito il disinfettante DECS puro
ed applicarlo sul materiale da decontaminare;

nel caso di sversamenti, versare direttamente il disinfettante DECS puro sul materiale
da decontaminare;

in entrambi i casi, fare agire il disinfettante per circa 2 minuti;

rimuovere il tutto con un panno pulito e al termine gettare il panno, i residui ed i guanti
in un sacchetto piccolo per rifiuti e gettarlo nel contenitore per rifiuti speciali sanitari a
rischio infettivo presso il deposito del 118 preposto;

Indossare un altro paio di guanti;

Ripassare le superfici interessate con un panno pulito bagna con acqua pulita;
b. Smaltire aghi e/o siringhe negli appositi contenitori per taglienti;
c. I dispositivi medici e/o altro materiale monouso utilizzato per il paziente e per l’operatore in
un sacchetto e successivamente smaltito nel contenitore per rifiuti speciali sanitari a rischio
infettivo presso il deposito del 118 preposto;
d. Smaltire la biancheria sporca nei sacchetti forniti dalla ditta (lavanderia);
e. Ripristinare il materiale utilizzato oppure se recuperato e sporco procedere alla
decontaminazione (DECS puro panni e/o spazzolina con risciacquo sotto acqua corrente);
f.
Se il servizio era AUSL ripristinare il materiale monouso utilizzato presso il 118 (Ripristino
Ambulanze) comprese le attrezzature (cucchiai, spinali, collari e stecco bende) poiché
quest’ultime sono di proprietà e se vengono lasciate sui pazienti, quindi all’AUSL, dobbiamo
farcene riconsegnare altre o dal Pronto Soccorso o dal 118.
Malattie infettive/contagiose a trasmissione aerogena (TBC, Meningite, Parotite, Morbillo, Varicella,
Rosolia, Influenza A/H1N1)
Concluso il servizio, equipaggio dovrà necessariamente tornare in sede per ripristinare le
condizioni di sanificazione/sanitizzazione dell’ambulanza.
Durante il trasporto in ambulanza il paziente deve tenere la bocca e il naso coperto con una
mascherina chirurgica, se le sue condizioni cliniche lo permettono.
Il personale in servizio deve indossare mascherine con filtro FFP3 in caso di TBC e/o influenza
A/H1N1 in caso contrario sarà sufficiente una mascherina chirurgica, attenersi comunque alle
prescrizioni del Medico che ci darà in consegna il paziente;
o
Dopo il trasporto il mezzo deve essere sottoposto a ventilazione naturale per almeno 6 ore;
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o
La biancheria utilizzata dovrà essere smaltita in un sacchetto per biancheria dedicato con un
foglio riportante la scritta biancheria infetta;
o
Il materiale monouso, compresi i DPI, dovrà essere messo in un sacchetto e
successivamente smaltito nel contenitore per rifiuti speciali sanitari a rischio infettivo presso il
deposito del 118 preposto.
Nel caso in cui il paziente non possa indossare la mascherina durante il trasporto bisognerà
procedere anche con la sanificazione/sanitizzazione del vano sanitario:
a. Indossare, se precedentemente rimossa, una maschera con filtro FFP3 in caso di TBC e/o
influenza A/H1N1 in caso contrario sarà sufficiente una mascherina chirurgica, attenersi
comunque alle prescrizioni del Medico che ci darà in consegna il paziente;
b. Indossare guanti monouso e procedere alla detersione/disinfezione con ANTISAPRIL diluito
al 3%, applicandolo con lo spruzzino e strofinando energicamente su tutte le superfici
orizzontali e verticali e su tutte le attrezzature fisse;
c. Scaricare tutte le attrezzature utilizzate (barella autocaricante, cucchiaio, telo portaferiti,
seggetta) e/o esposte nel vano sanitario e non sigillate dagli appositi sacchetti;
d. Riempire il secchio con acqua pulita e versare un po’ di detergente per pavimenti. Lavare la
pavimentazione del vano sanitario;
e. Mentre si asciuga la pavimentazione, procedere alla detersione/disinfezione con
ANTISAPRIL diluito al 3%, applicandolo con lo spruzzino e strofinando energicamente su
tutte le superfici delle attrezzature appena scaricate;
f.
Con pavimentazione asciutta, procedere alla disinfezione di tutte le superfici orizzontali e
verticali non metalliche (compreso il pavimento) con spruzzino contenente DECS diluito al
10% e panni puliti e successivamente disinfettare anche le attrezzature precedentemente
trattate con ANTISAPRIL al 3%;
g. Ripristinare la barella con traverse pulite, mentre la biancheria utilizzata dovrà essere smaltita
in un sacchetto per biancheria dedicato con un foglio riportante la scritta biancheria infetta;
h. Il materiale monouso, compresi i DPI, dovrà essere messo in un sacchetto e
successivamente smaltito nel contenitore per rifiuti speciali sanitari a rischio infettivo presso il
deposito del 118 preposto.
i.
L’ambulanza dovrà rimanere in ventilazione naturale almeno 6 ore.
Malattie infettive/contagiose a trasmissione oro-fecale (salmonellosi, colera, epatite A, ecc…) e a
trasmissione cutanea (scabbia, ecc…)
Concluso il servizio, equipaggio dovrà necessariamente tornare in sede per ripristinare le
condizioni di sanificazione/sanitizzazione dell’ambulanza.
Durante il trasporto in ambulanza sotto al paziente bisognerà utilizzare il telo portaferiti
impermeabile e sopra di esso lenzuolini monouso che successivamente dovranno essere smaltiti
come rifiuto speciale.
Procedura per la pulizia - sanificazione sanitizzazione delle ambulanze
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Concluso il servizio procedere alla sanificazione/sanitizzazione del vano sanitario con particolare
attenzione alle attrezzature utilizzate e le maniglie delle stesse:
a. Indossare, se precedentemente rimossa una mascherina chirurgica;
b. Indossare guanti monouso e procedere alla detersione/disinfezione con ANTISAPRIL diluito
al 3%, applicandolo con lo spruzzino e strofinando energicamente su tutte le superfici
orizzontali e verticali e su tutte le attrezzature fisse;
c. Scaricare tutte le attrezzature utilizzate (barella autocaricante, cucchiaio, telo portaferiti,
seggetta);
d. Riempire il secchio con acqua pulita e versare un po’ di detergente per pavimenti. Lavare la
pavimentazione del vano sanitario;
e. Mentre si asciuga la pavimentazione, procedere alla detersione/disinfezione con
ANTISAPRIL diluito al 3%, applicandolo con lo spruzzino e strofinando energicamente su
tutte le superfici delle attrezzature appena scaricate;
f.
Con pavimentazione asciutta, procedere alla disinfezione di tutte le superfici orizzontali e
verticali non metalliche (compreso il pavimento) con spruzzino contenente DECS diluito al
10% e panni puliti e successivamente disinfettare anche le attrezzature precedentemente
trattate con ANTISAPRIL al 3%;
g. Ripristinare la barella con traverse pulite, mentre la biancheria utilizzata dovrà essere smaltita
in un sacchetto per biancheria dedicato con un foglio riportante la scritta biancheria infetta;
h. Il materiale monouso, compresi i DPI, dovrà essere messo in un sacchetto e
successivamente smaltito nel contenitore per rifiuti speciali sanitari a rischio infettivo presso il
deposito del 118 preposto.
Malattie infettive/contagiose a trasmissione ematica (HBV, HCV, HIV, ecc…)
Per questo tipo di pazienti non vi è la necessità di interventi di sanificazione/sanitizzazione
successivamente al trasporto, fatta eccezione ai casi in cui si verifichino perdite di sangue o di fluidi
biologici.
In tal caso attenersi alla procedura per la pulizia straordinari “Materiale Biologico”.
9.
STRUMENTI DI REGISTRAZIONE
Le pulizie vengono registrate nell’apposito modulo amb. 007 conservato in apposito raccoglitore e
annotate nel registro “pulizia e disinfezione ambulanze” conservati presso l’Ufficio turni
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Norme per lo svolgimento del servizio sanitario Rev. 0
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Norme per lo svolgimento del servizio sanitario
Le seguenti norme, spesso elementari e logiche, hanno lo scopo di omogeneizzare le procedure di intervento,
tengono conto della sicurezza del personale in servizio, dell’armonica cooperazione durante lo svolgimento dei
servizi e soprattutto riportano il paziente al centro dell’attenzione del soccorritore.
a) Sicurezza del soccorritore –Il soccorritore in primo luogo deve tutelare la propria sicurezza e la propria
salute. E’ obbligatorio che utilizzi tutti i dispositivi di protezione individuali quali:
1) Guanti Monouso – da indossare sempre quando si entra in contatto con feriti o ammalati. E’ buona norma
indossarli prima di scendere dall’ambulanza. In presenza di sangue è opportuno indossare due paia di
guanti.
2) Maschere monouso – da indossare quanto si sia a conoscenza di affezioni con possibilità di contagio per
via aerea; è opportuno in questi casi far indossare la mascherina anche al paziente
3) Occhiali monouso – vanno indossati a protezione degli occhi in presenza di rischio di schizzi e in genere in
presenza di rischio chimico-biologico
4) Camici monouso – vanno indossati in presenza di rischio chimico-biologico
5) Cinture di sicurezza – sono obbligatorie. Nonostante il personale operante sui mezzi di soccorso rientrino
nelle esenzioni di tale obbligo, è auspicabile ed opportuno fare uso delle cinture di sicurezza, sia nel vano
di guida sia in quello sanitario, salvo che ciò non intralci l’opera di assistenza al paziente.
b) Attenzioni verso il paziente – Al paziente vanno rivolte tutte le attenzioni professionali ed umane
nell’operare, così da non aggravare il suo disagio. Il paziente si trova sempre in una condizione di disagio
data dalla propria malattia; è importante alleviare questo disagio instaurando un rapporto premuroso e
cordiale. E’ importante prestare la massima attenzione nel trattare un paziente nelle varie fasi di soccorso,
barellaggio e trasporto, ricordandosi che si ha a che fare con una persona in sofferenza.
16/01/2013
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Direttore Amm.vo
Redatta da:
PA. Ravenna
Approvata da:
Trasporto con auto
PA.RA 006
Rev. 0
Pagina 1 di 1
Trasporto con auto
Il trasporto con auto viene effettuato per le persone che per la loro condizione fisica non necessitano di trasporto
in ambulanza ma non sono in grado di raggiungere i luoghi di cura con mezzi propri e non dispongono di una rete
parentale adeguata allo scopo. I pazienti sottoposti a dialisi vengono accorpati in ragione degli orari , dei luoghi di
partenza e delle destinazioni. I pazienti che richiedono singole visite e quindi in orari difficilmente compatibili con
quelli della dialisi vengono accompagnati singolarmente. Il personale volontario adibito a tale servizio riceve la
stessa formazione del soccorritore di base.
16/01/2013
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Direttore Amm.vo
Redatta da:
PA. Ravenna
Approvata da:
Divise di servizio
PA.RA 007
Rev. 0
Pagina 1 di 1
Divise di servizio
Tutto il personale in servizio è tenuto ad indossare la regolare divisa dell’Associazione che è composta dai seguenti
capi:
giubbotto – pantalone – pile – polo
I volontari che hanno frequentato il corso di base ed effettuato il periodo di addestramento previsto per il
raggiungimento della qualifica di soccorritore inoltrano richiesta alla Responsabile che ne cura la preparazione.
Il ritiro della divisa da parte del volontario comporta il pagamento di una cauzione di €. 100,00 che dovrà essere
versata al momento della richiesta della divisa stessa e sarà resa dopo 100 servizi dal momento della consegna
La divisa dovrà essere indossata all’interno degli spogliatoi messi a disposizione dalla Associazione dove sarà
possibile lasciare (negli armadietti dedicati e provvisti di chiusura) i propri indumenti fino al termine del servizio.
Il lavaggio sarà a cura del personale che dovrà provvedervi secondo le modalità contenute nelle istruzioni allegate
ai capi.
Al personale saranno consegnati un numero di capi proporzionalmente adeguati al numero di servizi settimanali
effettuati. La consegna di ogni capo sarà registrata su apposito modulo tenuto a cura dell’Ufficio preposto.
Il volontario può completare, a proprie spese, la divisa con maggiori capi e con capi utilizzati dalla Associazione ma
non resi disponibili per i volontari chiedendone autorizzazione alla Associazione.
Eventuali riparazioni resesi necessarie sono da effettuarsi a cura del volontario che verrà in seguito rimborsato
della spesa sostenuta presentando regolare scontrino fiscale.
Il volontario diviene responsabile del vestiario affidatogli e ne avrà cura provvedendo al lavaggio ed alle riparazioni
necessarie per il mantenimento del decoro, fino alla restituzione (per cessata attività di volontariato o per la
sostituzione in caso di eccessiva usura.
novembre 2012
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Direttore amm.vo
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da:
Centrale Operativa
PA.RA 008
Rev. 0
Pagina 1 di 1
Centrale Operativa
La Centrale Operativa gestisce il servizio di trasporto interospedaliero della Provincia di Ravenna.
Gestisce il trasporto interospedaliero per l’Azienda Asl di Ravenna (ambiti di Ravenna, Lugo e Faenza) con la quale
intrattiene un rapporto di convenzione
Gestisce parte del trasporto privato.
Due sono le figure presenti all’interno della centrale operativa: l’operatore radio e l’operatore alla ricezione. Tutto
il personale dipendente addestrato dispone di entrambe le qualifiche. I volontari possono essere anche solo
operatori alla ricezione (prima qualifica che si ottiene)
Dal lunedì al venerdì e il sabato mattina sono presenti in centrale due operatori contemporaneamente (1
operatore radio e 1 operatore alla ricezione, il sabato pomeriggio e i festivi la centrale è gestita da un solo
operatore che svolge sia l’attività di ricezione sia quella di gestione degli automezzi.
Le richieste di servizio pervengono alla centrale telefonicamente, per mezzo di fax o, per alcuni reparti ospedalieri)
attraverso il server per mezzo di un collegamento remoto.
Le richieste di servizi a carico del S.S.N. ci giungono dal personale dei reparti, dal servizio di ospedalizzazione
domiciliare e dal servizio anziani.
Le richieste di servizi a carico dei privati ci giungono direttamente dagli interessati o da persona da loro incaricata.
Gli operatori di centrale hanno compiti specifici e bene suddivisi. Modulo C.O.01
16/01/2013
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Coordinatore centrale
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da
POLITICA DELL’ASSOCIAZIONE
PA.RA 009
Rev. 0
Pagina 1 di 4
INDICE
1. Assicurazione dei volontari
2. Privacy
3. Sicurezza
4. Utilizzo dei Beni Aziendali e dei Sistemi Informatici
5. Tutela dell’immagine
6. Rendicontazione e documentazione
7. Rapporti con i committenti
8. Organi della Associazione
9. Rispetto delle procedure e dei protocolli
16/01/2013
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Dir. Amministrativo
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da:
POLITICA DELL’ASSOCIAZIONE
PA.RA 009
Rev. 0
Pagina 2 di 4
1. Assicurazione dei volontari
Tutti i volontari dal momento della loro iscrizione alla Associazione sono assicurati con polizza contro le malattie
professionali e l’infortunio. Sono altresì coperti da adeguata polizza assicurativa per i danni che in servizio, o per
causa di servizio possono arrecare a terzi.
2. Privacy
Durante la sua attività il volontario può avere accesso a dati sensibili il cui trattamento è regolato dalla legge sulla
Privacy 675/96 e successive modificazioni. E’ quindi tenuto al rispetto della legge e in alcun modo deve divulgare
le informazioni in suo possesso. L’Associazione provvede, durante il corso, ad informare i volontari sulla legge in
questione. Ai volontari al termine del corso viene richiesta la sottoscrizione della lettera d’incarico ed istruzioni
per il trattamento dei dati sensibili effettuato con strumenti cartacei. Allo stesso modo l’Associazione si impegna
alla conservazione dei dati sensibili relativi al volontario. Le schede dei pazienti, allegate ai relativi fogli di viaggio,
vengono dagli equipaggi inseriti in apposita buchetta chiusa a chiave. Le schede vengono ritirate dal personale
d’ufficio che provvede al controllo e alla regolarità relativa ai chilometri percorsi. Vengono successivamente
conservate in un Ufficio chiuso a chiave.
3. Sicurezza
In materia di sicurezza sui posti di lavoro l’Associazione è seguita da Ditta specializzata e da medico competente.
Sono stati redatti, e regolarmente aggiornati, il Documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute
durante il lavoro, il manuale per la movimentazione dei carichi, il manuale per gli addetti ai videoterminali, il
manuale operativo di gestione della sicurezza antincendio, il documento di valutazione del rischio di esposizione al
rumore. Sono state addestrate le squadre preposte all’antincendio con corso di medio rischio e la squadra
preposta al pronto soccorso con corso di base per soccorritori. I controlli e la manutenzione degli impianti e delle
attrezzature antincendio viene svolto, secondo i termini di legge, da Ditta specializzata.
4. Utilizzo dei Beni Aziendali e dei Sistemi Informatici
I volontari, i dipendenti e i collaboratori utilizzano e custodiscono con cura i beni dell’Associazione di cui
dispongono per ragioni di servizio o di ufficio.
Non è ammesso un uso difforme dei beni e delle risorse dell’Associazione.
Ogni volontario, dipendente o collaboratore è direttamente e personalmente responsabile della protezione e del
legittimo utilizzo dei beni e delle risorse affidategli per lo svolgimento delle proprie funzioni.
L’Associazione vigila, anche nel rispetto delle leggi vigenti, al fine di impedire utilizzi distorti degli stessi.
Rispetto all’utilizzo dei sistemi informatici, ognuno è responsabile della sicurezza dei sistemi utilizzati ed è
soggetto alle disposizioni normative in vigore ed alle condizioni dei contratti di licenza.
POLITICA DELL’ASSOCIAZIONE
PA.RA 009
Rev. 0
Pagina 3 di 4
Salvo quando previsto dalle leggi civili e penali, rientra nell’uso improprio dei beni e delle risorse associative
l’utilizzo dei collegamenti in rete per fini diversi da quelli inerenti il proprio lavoro.
Il personale che utilizza videoterminale frequenta l’apposito corso e riceve il manuale di informazione in merito ai
rischi per la sicurezza e la salute, le misure e attività di protezione e prevenzione, e sull’uso dei dispositivi di
protezioni individuali per il comparto Addetti ai videoterminali.
5. Tutela dell’immagine
L’immagine e la reputazione dell’Associazione rappresentano una risorsa immateriale essenziale.
I dipendenti, i volontari e i collaboratori dell’Associazione si impegnano ad agire in conformità ai principi dettati
dal Codice Etico in vigore nei rapporti tra colleghi, pazienti, fornitori e terzi in generale mantenendo un contegno
decoroso.
6. Rendicontazione e documentazione
Coloro ai quali è affidato il compito di tenere le scritture contabili sono tenuti ad effettuare ogni registrazione in
modo accurato, completo, veritiero e trasparente e a consentire i controlli e le verifiche da parte degli Organi
interni ed esterni preposti.
Ogni dipendente, volontario e collaboratore è tenuto, per quanto di sua competenza, a collaborare al fine di
assicurare la corretta rendicontazione di ogni atto di gestione e a custodire la documentazione di supporto
all’attività svolta, secondo criteri idonei a garantirne la facile reperibilità.
Quanto sopra esposto ha lo scopo di preservare l’affidabilità delle comunicazione dell’ Associazione a tutela della
corretta e veritiera rappresentazione dei risultati economici, patrimoniali e finanziari e a garanzia che l’insieme
delle attività svolte sia coerente all’assetto organizzativo, conforme alle leggi, ai regolamenti e alle norme interne
di vigilanza.
7. Rapporti con i committenti
L’Associazione uniforma i propri comportamenti nei rapporti con i committenti a principi di trasparenza,
affidabilità, responsabilità e qualità.
Valuta con attenzione la congruità e la fattibilità delle prestazioni richieste, con particolare cura alle condizioni
normative, tecniche ed economiche, in modo da rilevare tempestivamente le anomalie e in nessun caso
assumendo impegni che possano mettere l’Associazione in difficoltà sia economica che gestionale.
POLITICA DELL’ASSOCIAZIONE
PA.RA 009
Rev. 0
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8. Organi della Associazione
a) Statuto L’Associazione è retta dallo statuto che è legge dell’ Associazione e deve essere rispettato da tutti i
b)
c)
volontari, dipendenti e collaboratori
Assemblea Ordinaria e Straordinaria – si riunisce almeno una volta l’anno per trattare gli argomenti che
sono di sua competenza secondo quanto stabilito dall’art. 17 dello Statuto. Della Assemblea viene
redatto un verbale.
Il Consiglio Direttivo viene eletto dalla assemblea e dura in carica 3 anni. Elegge nel suo seno il
Presidente, due Vice Presidenti, il Segretario, l’Amministratore e nomina il Direttore Sanitario.
Prepara la relazione di missione, il bilancio consuntivo e preventivo, il bilancio sociale.
9. Rispetto delle procedure e dei protocolli
Tutti i componenti della Associazione sono tenuti al rispetto delle Procedure, dei Protocolli e del Codice Etico in
vigore nella Associazione. Chiunque fra i volontari, dipendenti e collaboratori veda inadempienze è tenuto a
segnalarle all’interessato inadempiente e, persistendo questi nelle proprie mancanze, a fare rapporto al Consiglio
o al Presidente. Le eventuali sanzioni disciplinari saranno assunte dal Consiglio Direttivo. In caso di dipendente, in
rispetto del CCNL.
FORMAZIONE
PA.RA 010
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FORMAZIONE
1. Premessa
2. Corso per soccorritori
2a. Programma corso base
3. Retraining
3a. Programma retraining
16/01/2013
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Dir. Amministrativo
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da:
FORMAZIONE
PA.RA 010
Rev. 0
Pagina 2 di 4
1. PREMESSA
Il personale, dipendente e volontario, dovrà essere adeguatamente formato secondo il piano di
formazione successivamente descritto. Il conseguimento della qualifica di soccorritore viene ottenuta
dopo avere frequentato il corso di base, sostenute le prove teorico/pratiche e frequentato il periodo di
addestramento previsto.
I formatori hanno la responsabilità di completare la formazione del soccorritore sul piano pratico,
nell’utilizzo di tutti i presidi presenti sulle ambulanze, sulla modulistica da compilare e sul corretto
comportamento da tenere con il personale dei reparti, con i pazienti e con i familiari o accompagnatori.
I formatori terranno (in ufficio) un libretto per ogni singolo volontario in addestramento sul quale annotare
le loro considerazioni. Al termine del periodo di addestramento previsto i formatori esprimeranno il loro
parere sul grado di formazione raggiunta e daranno il loro assenso alla consegna della divisa,
richiederanno un ulteriore periodo di addestramento o, al limite, esprimeranno parere negativo al
conseguimento della qualifica di soccorritore del volontario che sarà invitato a ripetere, se intende
proseguire nell’attività di volontariato, il corso.
2. CORSO PER SOCCORRITORI
I neo-soccorritori, terminato il corso, dovranno effettuare un MINIMO di 75 ore in addestramento in
ambulanza (le ore possono essere incrementate a discrezione degli istruttori). Le prime 40 ore in
addestramento verranno svolte con personale volontario/dipendente a discrezione dell’ufficio turni in
base all’esperienza degli equipaggi, mentre le successive 35 ore (o più) dovranno essere svolte
esclusivamente affiancati agli istruttori designati a tale ruolo al fine di effettuare una valutazione finale del
percorso del neo-soccorritore.
L’ufficio turni deve ottenere il nulla osta degli istruttori prima di inserire un neo-soccorritore come
secondo operatore in ambulanza.
Per diventare autisti-soccorritori: dal giorno dopo che il neo-soccorritore, con patente di guida conseguita
da almeno tre anni, diventerà secondo (gli verrà consegnata la divisa) e potrà incominciare
l’addestramento come autista. L’abilitazione di autista deve essere valutata positivamente da almeno due
istruttori di guida. Anche se gli istruttori di guida giudicheranno idoneo il neo soccorritore, potrà prendere
l’abilitazione e diventare “autista-soccorritore” solamente se ha effettuato almeno 24 (ventiquattro) servizi
da secondo.
Dopo 32 (trentadue) servizi da secondo operatore in taxi sanitario, un soccorritore potrà accedere al
corso di re-training per poter svolgere servizi in tango 118 purché svolga almeno 3 servizi in visione
(terzo) con personale qualificato in servizio tango 118.
2a. Programma corso base
Serata di presentazione:
 Iscrizioni;
 Presentazione Associazione e corso
 Colloquio con istruttori
20:30-22:30
Sicurezza del soccorritore
2
20:30-22:30
Cenni anatomia e fisiologia (parte 1):
 Apparato cardio-circolatorio
 Apparato respiratorio
 Parametri vitali
3
20:30-22:30
Visione dell’ambulanza + barellaggio
1
1°
Settimana
FORMAZIONE
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2°
Settimana
3°
Settimana
3°
Settimana
4°
Settimana
4
20:30-22:30
Cenni anatomia e fisiologia (parte 2):
 Apparato nervoso
 Dolore toracico e dispnea
 Emorragie ed emostasi
 Apparato muscolo scheletrico
5
20:30-22:30
Visione dell’ambulanza + barellaggio
6
20:30-22:30
Cenni anatomia e fisiologia (parte 3):
 Trauma cranico
 Trauma vertebro-midollare
 Trauma toracico e addominale
 Traumatologia articolare
7
20:30-22:30
8
20:30-22:30
9
20:30-22:30
Traumatologia (pratica)
10
20:30-22:30
Visione dell’ambulanza + barellaggio
11
20:30-22:30
Psicologia del soccorso e l’assistenza al paziente
12
20:30-22:30
Centrale radio e comunicazioni (1 ora)
Modulistica e Scheda infermieristica (1 ora)
13
20:30-22:30
Aspetti medico legali e responsabilità personale degli
operatori dei mezzi di soccorso
14
20:30-22:30
Traumatologia (pratica)
15
20:30-22:30
Intossicazioni
Ustioni
Folgorazioni
Sindrome da sommersione
Pazienti dializzati
Malattie infettive
16
20:30-22:30
Visione dell’ambulanza + barellaggio
17
20:30-22:30
Traumatologia (pratica)
18
20:30-22:30
Visione dello zaino di soccorso
Misurazione della pressione arteriosa
Piccole medicazioni
19
20:30-22:30
Traumatologia (pratica)
20
Dalle 20:00
Esami (quiz, traumatologia pratica, barellaggio)
21
20:30-22:30
BLSD teoria
22
20:30-22:30
BLSD pratica
5°
Settimana
6°
Settimana
7°
Settimana
8°
Valutazione paziente non traumatizzato
Valutazione paziente traumatizzato
Lesioni e dinamica del trauma (meccanismo del trauma)
Presentazione dei presidi dell’ambulanza:
 Collare cervicale
 Steccobende
 Barella cucchiaio
 Asse spinale
FORMAZIONE
PA.RA 010
Rev. 0
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Settimana
23
20:30-22:30
BLSD pratica
24
Dalle 20:00
Esami BLSD
N.B. :
I neo-soccorritori potranno iniziare l’addestramento in ambulanza dopo la terza lezione.
Accesso al corso BLSD è vincolato dal superamento degli esami (quiz, traumatologia pratica, barellaggio).
3. RE-TRAINING ANNUALE:
Il mantenimento delle capacità operative è una prerogativa molto importante e per questo sono previsti
aggiornamenti alla formazione dei soccorritori con cadenza annuale e carattere di obbligatorietà.
Il Gruppo Formazione provvede a stilare un calendario annuale dei corsi di aggiornamento al quale sono
chiamati i volontari in ordine alfabetico. Il programma dei corsi deve prevedere l’aggiornamento sulle
tecniche di rianimazione e traumatologia, sull’utilizzo degli ausili medicali d’ambulanza e aggiornare i
soccorritori su nuove tecniche e procedure, anche in accordo e secondo i protocolli in vigore presso il
118
I volontari che non effettuano il prescritto aggiornamento non potranno accedere ai servizi di emergenza
a rapporto con la Centrale Operativa Emergenza Territoriale 118.
Ogni anno i soccorritori che svolgono servizio in ambulanza dovranno frequentare un corso di
aggiornamento della durante di 12 ore + prove finali.
3a. Programma Retraining:
Patologie comuni:










Dolore toracico
Infarto
Dolori addominali
Ictus celebrale
Epilessia
Convulsioni
Dispnea
Paziente Psichiatrico
Intossicazioni
Malattie infettive
1° Lezione
20:00-23:00
2° Lezione
20:30-22:30
3° Lezione
20:30-22:30 Traumatologia (pratica)
4° Lezione
20:30-22:30 Traumatologia (pratica)
5° Lezione
20:00-23:00 BLSD teoria (1 ora) + pratica (2 ore)
6° Lezione
Dalle 20:00
Valutazione paziente non traumatizzato
Valutazione paziente traumatizzato
Esami (BLSD, Quiz, Trauma)
Procedura per valutazione fornitori
PA.RA 011
Rev. 0
Pagina 1 di 5
INDICE
1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI
3. RESPONSABILITA'
4. MODALITA’ OPERATIVE
5. QUALIFICAZIONE DEI FORNITORI
5.1 VALUTAZIONE DEL FORNITORE
16/01/2013
Data
0
Rev.
Emissione
Motivo
Dir. Amministrativo
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da:
Procedura per valutazione fornitori
PA.RA 011
Rev. 0
Pagina 2 di 5
1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Definire le attività svolte dalla Pubblica Assistenza di Ravenna per quanto concerne la valutazione,
selezione e monitoraggio dei propri fornitori, in base alla loro capacità di rispondere ai requisiti
contrattuali.
La procedura si applica ai fornitori di prodotti e/o servizi aventi influenza sulla qualità del servizio
erogato.
I prodotti/servizi principali dei quali la PA di Ravenna si approvvigiona appartengono alle seguenti
categorie:







Ambulanze e/o automezzi attrezzati
Materiali/attrezzature;
Apparecchiature durevoli;
Apparecchiature informatiche;
Farmaci /medicinali
Servizi di consulenza (T.U. 81/08 etc.);
Servizi di consulenza tecnica (Impianti elettrici, impianti termici, climatizzazione ecc...)
2. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI
Delibera Giunta Regionale n.44 del 26/01/2009
3. RESPONSABILITA'
Le responsabilità connesse alla gestione degli approvvigionamenti, sono a carico del Responsabile
amministrativo che può delegare i responsabili per competenza.
Fornitore: Persona o organizzazione che ha un contratto con la Pubblica Assistenza di Ravenna , o si
propone ad essa, per la fornitura di prodotti o servizi.
Fornitore qualificato: fornitore al quale è riconosciuta la capacità di fornire prodotti/servizi conformi ai
requisiti tecnici espressi nei documenti di acquisto.
Albo Fornitori: elenco dei Fornitori Qualificati.
Procedura per valutazione fornitori
PA.RA 011
Rev. 0
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Valutazione: esame svolto presso il fornitore o presso ns. Sede allo scopo di valutarne la capacità di
soddisfare requisiti contrattuali di Qualità dei prodotti forniti, della capacità produttiva e dei tempi di
consegna.
4. MODALITA’ OPERATIVE
I fornitori di cui si avvale la PA di Ravenna sono valutati per tipologia di prodotto fornito.
L’attività di valutazione dei fornitori consta di un duplice aspetto:
1.
Valutazione preventiva del fornitore per il suo inserimento nell’Albo Fornitori.
2.
Valutazione dell’andamento del prodotto/servizio offerto dal fornitore
La valutazione preventiva dei Fornitori per l’inserimento nell’Albo Fornitori è attuata dal Responsabile
della PA, tramite una preventiva raccolta di notizie sulla struttura ed il prodotto/servizio offerto dal
fornitore in esame, oppure con l’effettuazione di una visita al fornitore, quando ritenuto necessario.
Il livello qualitativo dei prodotti/servizi rilasciati dai Fornitori, inseriti nell’Albo Fornitori, è valutato e
monitorato periodicamente dai responsabili.
5. QUALIFICAZIONE DEI FORNITORI
Prima di essere iscritto nell’Albo dei Fornitori, il Fornitore é preventivamente valutato secondo i seguenti
criteri:
in termini di qualità:
•
Capacità di fornire documenti che includano gli esiti di controlli e collaudi effettuati sui prodotti,
•
Affidabilità globale del fornitore,
•
Valutazione iniziale della qualità del prodotto, con la possibilità di testarlo,
•
Precedenti esperienze di collaborazione o esperienze della PA di Ravenna con lo stesso fornitore.
in termini di costo;
•
Valutazione del prezzo anche in confronto col prezzo applicato, per lo stesso prodotto, da altre
ditte;
Procedura per valutazione fornitori
PA.RA 011
Rev. 0
Pagina 4 di 5
•
Valutazione del rapporto qualità/prezzo, qualora il prodotto abbia costo superiore ad altri, ma
consenta una maggiore efficienza.
La PA di Ravenna attua la prima valutazione dei Fornitori mediante raccolta di informazioni inerenti il
fornitore.
I Fornitori considerati “storici” sono valutati sulla base delle precedenti forniture.
5.1 VALUTAZIONE DEL FORNITORE
Per un nuovo fornitore o per un fornitore storico, il Responsabile esamina gli elementi per definire o
meno lo stato di qualifica del Fornitore; ad esempio: informazioni-dati raccolti, la documentazione di
qualità inviata dai fornitori, le evidenze di certificazioni di prodotto o di sistema, i risultati di visite di
valutazione, attribuisce un punteggio, calcola l’indice di valutazione e compila il modulo FOR.001.
Il giudizio di valutazione viene espresso con un numero di valore crescente da 1 a 5 (1=scarso 5=ottimo)
Nel caso in cui tale indice sia maggiore o uguale alla metà del massimo punteggio ottenibile, il fornitore
si considera qualificato.
Se l’esito delle valutazioni è positivo il Fornitore è qualificato.
I Fornitori qualificati sono inseriti nell’Albo Fornitori Qualificati (FOR.002).
Periodicamente il Responsabile esegue una verifica dello stato di qualifica dei Fornitori:
•
procede alla riqualificazione del Fornitore registrandone l’esito;
•
richiede al Fornitore l’adozione di azioni migliorative del prodotto/servizio rilasciato;
•
modifica i controlli in accettazione;
•
non riqualifica il Fornitore e avvia una ricerca di mercato per l’individuazione di Fornitori
potenziali alternativi.
L’esclusione di un Fornitore dall’Albo dei Fornitori Qualificati avviene a fronte di:
•
qualità non rispondente alle specifiche, con incapacità o non volontà di ovviare ai problemi;
•
non rispetto, grave o ricorrente, delle condizioni contrattuali;
•
perdita della competitività e/o dell’affidabilità economica.
Procedura per valutazione fornitori
PA.RA 011
Rev. 0
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La proposta di escludere un Fornitore dall’Albo Fornitori Qualificati deve essere approvata dal Consiglio
Direttivo
ASSISTENZA A MANIFESTAZIONI SPORTIVE
E/O GRANDI EVENTI DI PUBBLICO
PA.RA 012
Rev. 0
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INDICE
1. Premessa
2. Modalità operative
3. Procedura UOET 118
16/01/2013
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Dir. Amministrativo
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da:
ASSISTENZA A MANIFESTAZIONI SPORTIVE
E/O GRANDI EVENTI DI PUBBLICO
PA.RA 012
Rev. 0
Pagina 2 di 6
1. PREMESSA
La presente procedura si applica in caso di Assistenza a manifestazioni sportive e/o grandi eventi di
pubblico, come da disposizione dell’Unità Operativa Emergenza Territoriale 118.
2. MODALITA’ OPERATIVE
Gli equipaggi in servizio a manifestazioni sportive o/o grandi eventi di pubblico, dopo aver controllato il
mezzo a loro assegnato come da procedura PA.RA.002, comunicano alla centrale la loro partenza. Al
rientro comunicano l’orario di termine del servizio appuntandolo sull’apposito stampato (MOD AMB.001).
La comunicazione alla Centrale 118 delle manifestazioni sportive e/o grandi eventi viene effettuato
dall’ufficio turni.
L’equipaggio dell’ambulanza si deve attenere per l’espletamento del servizio a quanto indicato nel
protocollo 939/03 del UOET 118 che si allega
ASSISTENZA A MANIFESTAZIONI SPORTIVE
E/O GRANDI EVENTI DI PUBBLICO
PA.RA 012
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ASSISTENZA A MANIFESTAZIONI SPORTIVE
E/O GRANDI EVENTI DI PUBBLICO
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E/O GRANDI EVENTI DI PUBBLICO
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E/O GRANDI EVENTI DI PUBBLICO
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Centrale Operativa – Modalità operative
PA.RA 013
Rev. 0
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INDICE
15/03/2013
0
Emissione
Data
Rev.
Motivo
Operatore
Matteo Palli/M.Pia
Bianco
Redatta da:
Direttore Amm.vo
Coordinatore
Centrale
Approvata da:
Centrale Operativa – Modalità operative
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1. Obiettivi
Assicurare l’atteggiamento comune di tutti gli equipaggi e aiutare la Centrale Operativa nell’ottimizzazione
delle tratte.
2. Descrizione
Al fine di raggiungere l’obiettivo dichiarato sopra, è necessario segnalare all’operatore radio:
1.
Qualsiasi impedimento durante la fase di carico del paziente (ad esempio non pronto, mancanza lettera o
farmaci, poco collaborante o giudicato non trasportabile);
2.
Prima di avere il paziente sulla barella, l’esigenza di una probabile ambulanza in appoggio affinché la
Centrale si possa organizzare per inviarne una;
3.
Qualsiasi evento o situazione non standard durante il trasporto (ad esempio condizioni meteo avverse,
traffico particolarmente intenso o paziente che richiede un’andatura rallentata);
4.
Qualsiasi impedimento durante la fase di scarico del paziente (ad esempio mancanza posto letto,
problemi al reparto di destinazione, ecc.)
Si ricorda, inoltre, che:
1.
E’ consentito caricare un solo accompagnatore per paziente e ne deve essere data comunicazione alla
centrale. Eventuali deroghe devono essere autorizzate dalla stessa. Nel caso di un trasporto di più
pazienti, potrebbe essere impossibile caricare tutti gli accompagnatori. Il numero massimo di utenti
(equipaggio, pazienti e accompagnatori) a bordo del mezzo, è indicato sul libretto di circolazione e non
deve essere superato;
2.
E’ consentito caricare, per problemi logistici, un bagaglio per paziente;
3.
I pazienti non deambulanti, vanno trasportati in barella. E’ vietato caricare seggette o qualsiasi altra
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attrezzatura degli utenti che non fa parte della dotazione dell’ambulanza;
4.
La documentazione deve viaggiare insieme al paziente, e quindi va presa in carico dagli operatori
dell’ambulanza.
Contatti
Numero
Contatto
Note
3474107268
Cellulare Operatore Radio
Contattabile gratuitamente
cellulari di servizio
0545505050
Prenotazioni
0544693023
Operatore Radio
Chiamate Registrate
0544693022
Operatore Prenotazioni
Chiamate Registrate
dai
CONTROLLO QUALITA’
PA.RA 014
Rev. 0
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aprile 2013
Data
0
Rev.
Emissione
Motivo
Dir. Amministrativo
Redatta da:
P.A. Ravenna
Approvata da:
CONTROLLO QUALITA’
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Il processo per la definizione e misurazione degli standard di qualità va collocato all’interno dell’impianto
metodologico che l’Associazione attua per sviluppare il ciclo di gestione del controllo di qualità della
propria attività.
La finalità è di dotare l’Associazione di un sistema attraverso il quale attivare un processo di
miglioramento continuo dei risultati .
Questo sistema deve assicurare in prospettiva:
-
il miglioramento della qualità dei servizi resi attraverso una periodica revisione
l’ottimizzazione dei costi dei servizi resi attraverso il miglioramento degli standard economici
1. FINALITA’ E DEFINIZIONI
Il presente documento di valutazione della qualità, costituisce il primo passo verso la costruzione di un
sistema di controllo diffuso della qualità dell’azione associativa e ha le finalità di:
a) proporre un metodo per la misurazione della qualità dei servizi, coerente con le previsioni di bilancio
b) indicare, il percorso volto alla definizione di standard di qualità sempre maggiore.
Preliminari al concetto di standard di qualità sono i concetti di qualità dei servizi, di qualità effettiva, di
dimensione della qualità, di indicatore della qualità e di valore programmato.
2. IL PERCORSO METODOLOGICO PER L’INDIVIDUAZIONE DEGLI STANDARD DI QUALITA’
Va, a questo punto, chiarito il percorso occorrente alla definizione degli standard di qualità.
Sono evidenziati, in particolare, la sequenza delle fasi in cui si articola il processo, gli aspetti metodologici
e i nessi con l’impianto più in generale previsto. La definizione delle soluzioni organizzative, ossia i
processi, le procedure, i sistemi di monitoraggio e controllo necessari.
La definizione della mappa dei servizi
La prima azione è l’esatta individuazione dei servizi erogati. Tale azione è propedeutica non solo alla
misurazione della qualità dei servizi erogati, ma anche all’attivazione dell’intero sistema di misurazione e
valutazione della qualità”.
In sostanza l’Associazione deve individuare i processi di propria pertinenza, che comportano come
risultato finale l’erogazione di un servizio al pubblico. Per ogni tipologia individuata occorre analizzare:
- le principali caratteristiche dei servizi erogati;
- le modalità di erogazione;
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- la tipologia di utenza che usufruisce del servizio.
Tale analisi fornisce i dati e le informazioni necessarie per l’attuazione delle successive azioni finalizzate
all’elaborazione degli standard di qualità.
1) Erogazione dei servizi di trasporto – requisiti
- accessibilità del servizio
- tempestività di erogazione del servizio
- trasparenza delle informazioni
- sicurezza e attenzione al paziente
- formazione del personale
- idoneità degli automezzi
a) Per accessibilità si intende la disponibilità e la diffusione di un insieme predefinito di informazioni che
consentono, a qualsiasi potenziale fruitore, di individuare agevolmente e in modo chiaro il luogo in cui il
servizio o la prestazione possono essere richiesti, nonché le modalità per fruirne direttamente e nel minore
tempo possibile.
b) La tempestività è rappresentata dal tempo che intercorre dal momento della richiesta al momento
dell’erogazione del servizio o della prestazione. Una prestazione o un servizio è di qualità se il periodo di
tempo necessario all’erogazione è inferiore o uguale ad un limite temporale predefinito. L’indicatore è il
rispetto dei tempi indicati nella prenotazione per i servizi relativi a visite/consulenze. E’ invece di 90
minuti dal momento della prenotazione per i servizi richiesti da Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza,
Punto di Primo Intervento di Cervia
c) La trasparenza è caratterizzata dalla disponibilità/diffusione di un insieme predefinito di informazioni
che consentono, a colui che richiede il servizio o la prestazione, di conoscere chiaramente a chi, come e
cosa richiedere e in quanto tempo e il costo della prestazione . Ad esempio, l’erogazione di un servizio è
trasparente qualora siano resi noti, ai fruitori, utilizzando appropriati strumenti comunicativi, aspetti come:
i costi associati all’erogazione del servizio richiesto; i tempi di erogazione, l’efficacia del servizio (se è
erogato correttamente ed è coerente con le aspettative e rispetta l’esigenza espressa dal richiedente)
d) la sicurezza del paziente Al paziente vanno rivolte tutte le attenzioni professionali ed umane
nell’operare, così da non aggravare il suo disagio. Il paziente si trova sempre in una condizione di disagio
data dalla propria malattia; è importante alleviare questo disagio instaurando un rapporto premuroso e
cordiale. E’ importante prestare la massima attenzione nel trattare un paziente nelle varie fasi di soccorso,
barellaggio e trasporto, ricordandosi che si ha a che fare con una persona in sofferenza. Durante il
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trasporto il paziente deve sempre essere protetto, sia esso barellato o seduto, per mezzo delle apposite
cinture di sicurezza.
e) La formazione del personale comprende la partecipazione ad un corso di base di primo soccorso – corso
di Blsd – corsi di aggiornamento periodici
f) L’idoneità degli automezzi attraverso la manutenzione ordinaria programmata, le revisioni annuali, il
controllo dei presidi sanitari. Deve essere garantita la presenza di tutte le strumentazioni, e degli
apparecchi elettromedicali, dello zaino previsto per il servizio di trasporto. Deve essere verificato il
sistema di ancoraggio del paziente e del materiale. Deve essere effettuato il controllo meccanico di inizio
turno previsto dalla check list.
2) Economicità del servizio – requisiti
- Controllo dei costi dell’attività
MODALITA’ DI CONTROLLO
1) Erogazione dei servizi:
Controllo mensile delle check list compilate
Verifica mensile delle manutenzioni/revisioni dal piano di controllo delle ambulanze
Verifica mensile pulizia e disinfezione delle ambulanze dalle schede di pulizia degli automezzi e dal
registro delle disinfezioni/sanificazioni
Verifica semestrale del rispetto del piano di formazione/aggiornamento del personale
2) Economicità del servizio
Verifica trimestrale della rispondenza dei costi sostenuti con i costi preventivati
Bilancio di verifica trimestrale per la verifica dei risultati di bilancio ottenuti attraverso il confronto sia
con il bilancio preventivo sia con i risultati relativi allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
.
L’afferenza ospedaliera nei trasporti
interospedalieri non urgenti nella Provincia di
Ravenna
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L’afferenza ospedaliera nei trasporti interospedalieri non urgenti nella Provincia
di Ravenna
L’individuazione di percorsi di afferenza ospedaliera nei trasporti interospedalieri e,in particolare, di quelli
non urgenti, risulta fortemente limitata (se non impossibile)dal fatto che, tipicamente, detti trasporti
possono originare da un qualsiasi punto della rete ospedaliera, o territoriale, e destinare ad un qualsiasi
altro punto, sia esso territoriale o ospedaliero (provinciale, regionale, extra regionale).
Ci si limiterà quindi ad indicare alcuni elementi favorenti l’accesso alle strutture ospedaliere della
provincia di Ravenna , da impiegarsi in tutti i casi in cui non sia previsto o richiesto l’accesso alle/dalle
U.O. di emergenza – urgenza (PS, P.P.I.).
1) Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna :
l’accesso avviene dalla rampa di accesso all’ex Pronto Soccorso
Sono impiegabili le sedie e barelle eventualmente presenti.
2) Ospedale Civile S. Giorgio di Cervia
Accesso per dialisi e lungodegenza dall’ingresso sul retro
Accesso per Punto di Primo Intervento da ingresso laterale (P.P.I)
3) Ospedale civile di Lugo
L’accesso avviene preferibilmente dall’ingresso di Via Masi civico 3 o 7
In caso di richiesta di dimissione dal P.S. è possibile utilizzare l’ingresso di Viale Dante
Alighieri
4) Ospedale civile di Faenza
l’accesso avviene sempre attraverso l’ingresso del Pronto Soccorso
16/01/2013
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Emissione
Data
Rev.
Motivo
P.A. Ravenna
Redatta da:
Approvata da:
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Elenco delle procedure - Pubblica Assistenza Sezione Comunale di