Indice Piano Offerta Formativa _____________________________________________ p. 3 Indirizzi e scelte generali del Consiglio d'Istituto _______________________ p. 4 Ricominciamo: Atto di Indirizzo __________________________________________ p. 5 Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" __________________________________ p. 11 Contesto territoriale ______________________________________________________ p. 13 Area Innovazione ____________________________________________________________ p. 14 Enrico Fermi __________________________________________________________ p. 16 Progettazione organizzativa ________________________________________ p. 18 Organigramma d'Istituto ____________________________________________ p. 18 Risorse umane ___________________________________________________________________ p. 19 Uffici ______________________________________________________________________________ Orario dei servizi di Segreteria p. 25 Tempo della Scuola __________________________________________________________ Orario delle lezioni Calendario scolastico p. 25 Comunicazione e qualità ____________________________________________________ Rapporti Scuola Famiglia Modalità di comunicazione Calendario degli incontri scuola - famiglia Orario di ricevimento dei docenti p. 27 Risorse strutturali _____________________________________________________ Prospetto generale dell'Istituto Consistenza laboratori p. 31 Progettazione educativa ________________________________________ p. 36 Scuola delle Competenze ___________________________________________________ p. 35 Finalità formative e Obiettivi ______________________________________________ p. 35 Lavorare per Competenze __________________________________________________ Competenze chiave di Cittadinanza Competenze di base degli Assi culturali Curriculo e competenze p. 38 PECUP____________________________________________________________________________ Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del Settore Tecnologico p. 46 Sbocchi occupazionali e il proseguimento degli studi ______________________ p. 48 Integrazione degli alunni con disabilità _____________________________________ p. 49 Integrazione degli alunni con DSA ________________________________________ p. 50 Integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana _________________ p. 58 Progettazione curriculare ______________________________________ p. 60 Percorsi di studio___________________________________________________________ p. 60 Nuovo ordinamento Percorsi di studio___________________________________________________________ p. 73 Vecchio ordinamento Offerta Formativa ___________________________________________________________ p. 79 Patto per la Scuol@ 2.0 _____________________________________________ p. 81 Progetto di identità dell'Istituto Valutazione _________________________________________________ p. 83 Valutazione del percorso formativo ________________________________________ p. 83 Criteri di valutazione __________________________________________________________ p. 84 Valutazione finale degli allievi _______________________________________________ p. 85 Progetto Recupero e Approfondimento ____________________________________ p. 88 Valutazione del comportamento degli studenti ___________________________ p. 91 Validità dell'anno scolastico ___________________________________________________ p. 95 Valutazione delle Competenze _______________________________________________ p. 97 Tabelle di valutazione ________________________________________________________ p. 100 Valutazione d'Istituto ____________________________________________ p. 107 Progetto AU.MI.________________________________________________________ p. 110 Questionari di rilevazione del grado di soddisfazione ____________________ p. 111 Servizi aggiuntivi offerti dall'Istituto ______________________________________ p. 113 Allegati _________________________________________________________________ 1. Regolamento d'Istituto (Delibera C.I. 30/07/2009 - Delibera C.I. 17/10/2011) 2. Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n 249/1998 - D.P.R. n. 235/2007) 3. Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. n. 235 /2007 - Delibera Collegio Docenti 9/10/2008 - Delibera C.I. 15/10/2008) Piano Offerta Formativa il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche. Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) introdotto dal Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni Scolastiche (art. 3 del D.P.R. n.275/1999) è "il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia", in coerenza con "gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi". La scuola dichiara così il suo modo di essere e i principi ispiratori dell'attività formativa e educativa al fine di migliorare l'efficacia dell'attività didattica. In attuazione dell'autonomia scolastica, il nostro Istituto: - rende visibili le sue scelte culturali, educative, didattiche ed organizzative - progetta le attività curricolari ed extracurricolari con cui intende arricchire la sua offerta formativa - si presenta all'utenza e alle altre istituzioni del territorio - assume un impegno nei confronti del personale, degli studenti e delle loro famiglie. Il P.O.F è strettamente connesso con gli altri documenti ufficiali dell'Istituto che ne costituiscono parte integrante: 1. Regolamento d'Istituto (Delibera C.I. 30/07/2009 - Delibera C.I. 17/10/2011). 2. Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n 249/1998 - D.P.R. n. 235/2007) aggiornato in base alla normativa e alle Linee di Indirizzo che definiscono la Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa. 3. Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. n. 235 /2007 - Delibera Collegio Docenti 9/10/2008 - Delibera C.I. 15/10/2008). 3 Indirizzi e scelte generali del Consiglio d'Istituto Il P.O.F. è stato redatto tenendo conto dei criteri generali sotto indicati deliberati dal Consiglio d'Istituto a. il P.O.F. sarà predisposto in modo da favorire l'implementazione di un sistema di qualità volto al miglioramento dell'erogazione dei servizi istituzionali ed al miglioramento dei tassi di successo scolastico b. in tale ottica saranno particolarmente curati i progetti volti al recupero e al sostegno degli studenti in difficoltà, dei quali dovrà essere misurata l'efficacia nel conseguimento degli obiettivi previsti c. i progetti di approfondimento dovranno essere prevalentemente orientati alle tematiche di specializzazione ed ai rapporti con il mondo del lavoro. In tale contesto dovrà essere dato particolare rilievo a progetti di alternanza scuola lavoro che dovranno coinvolgere tutti gli indirizzi d. nella relazione di presentazione dei progetti dovrà essere indicata la provenienza delle risorse finanziarie da utilizzare che dovrà essere prevalentemente esterna, salvo che per i progetti di cui al punto b) e. nell'ammissione delle proposte progettuali nel P.O.F. il Collegio dei docenti terrà conto degli esiti del monitoraggio svolto anche in itinere in base alla valutazione dei punti deboli emersi dall'analisi del P.O.F. dell'Istituto f. alla luce dell'analisi del P.O.F. il Collegio dei docenti delibera il potenziamento dell'offerta formativa curriculare (il potenziamento delle attività laboratoriali, dei progetti innovativi di qualificazione tecnica, il progetto Patto scuola 2.0) al fine di compensare il gap tra il livello di apprendimento interno e quello nazionale. g. i progetti sono stati classificati in base alle aree individuate e deliberate dal Collegio dei docenti in area alunni - area innovazione - area orientamento - aria offerta formativa curriculare. 4 Ricominciamo! Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico Palanca Patrizia 6 Settembre 2012 Sono stata sempre convinta, e lo sono ancor più con il passare del tempo, che per mandar bene le cose in tutti i sistemi lavorativi, e soprattutto in un sistema di particolare delicata rilevanza come quello scolastico, occorra non solo erogare servizi che abbiano caratteristiche di elevata qualità, si suol dire di qualità totale, ma che siano, al tempo stesso, di altrettanto elevata qualità le correlate modalità di erogazione. Il servizio che viene dato a scuola deve poter soddisfare le esigenze dei prioritari destinatari che sono gli alunni, ma per essere realmente di qualità deve produrre cambiamento. Il servizio di qualità che riguarda la scuola, infatti, non ha né può avere in sé i caratteri della staticità e del meccanicismo, ma i caratteri della dinamicità, della processualità, della creatività, essendo rappresentati da azioni ed interventi dal valore essenzialmente pedagogico, culturale, tecnico e professionale. Anche l'organizzazione che ne consegue ha i caratteri inevitabili della processualità, della inventività e del cambiamento, non potendo essere prefigurata un'organizzazione statica, che vale per sempre e che è applicata come modello fisso per tutte le circostanze: alcune coordinate, peraltro, sono volta per volta prescritte, altre sono variabili flessibili e dipendono, in larga misura, dalla lettura circostanziata autonoma che se ne fa e dalla capacità di corrispondere in termini di congruenza alle esigenze che ne scaturiscono. Considero, in tal senso, il contesto scolastico, nella duplice articolazione, quella di sistema didattico, che connota la relazione di insegnamento - apprendimento tra docente e alunno, e di sistema scolastico tout court, che connota la relazione di contorno al sistema didattico e che si sviluppa tra gli adulti (docenti, dirigenti, operatori, genitori, realtà varie istituzionali e non di territorio). Questo deve essere fortemente caratterizzato da una intensa qualità di rapporti interpersonali, dove a prevalere sia l'accreditamento dei soggetti adulti del rapporto quanto a competenze esperte che esprimono e quanto a credibilità e a fiducia che ispirano, dove i processi siano connotati da un elevato grado di appagamento e di soddisfazione per tutti, sia per chi rende o è chiamato a rendere anche in titolarità sussidiaria e concorrente il servizio, sia per chi lo riceve direttamente o indirettamente, come alunni e famiglie. È ancora mia profonda convinzione che l'efficacia delle azioni scaturisca in gran parte dal privilegiare l'ascoltare e il comunicare, come dal tentare il più possibile di impregnare di ciò le relazioni educative ed educazionali. 5 Inoltre è anche opportuno sottolineare che le azioni di un dirigente, anche in rispetto alle teorie filosofiche di Carl Rogers, devono a volte costituire una vera e propria sfida a favore di una scuola che, inevitabilmente centrata sui processi riguardanti da vicino le persone, richiedano, oltre alle specifiche competenze tecnico - operative, che non possono mai fare difetto, capacità di farsi accettare ed essere vicino alle persone, di analizzare e di capire insieme atteggiamenti e comportamenti per essere tutti in grado di prevenire ed evitare situazioni patologiche, sviluppando comportamenti positivi. Pertanto la tensione personale e professionale va, a mio avviso costantemente volta alla ricerca e al consolidamento di comportamenti utili a capire ascoltando e a chiarire comunicando, nella reciprocità relazionale, senza porre limite alcuno, almeno nelle intenzioni, né porre resistenze di sorta di carattere burocratico e senza soluzione di continuità. Lavorare, con le persone, con le quali si è condiviso, anche se in ambiti diversi il cammino come docente, significa, secondo me, far leva, su tali rapporti come valore e come risorsa, non mortificandone in alcun modo la portata. Anzi è importante cercare, pur nella inevitabile problematica complessità dei nuovi rapporti e pur nella inevitabile accettazione di essi, di farla vivere da tutti come punto di vantaggio per dare espressione e accreditamento alla nuova funzione e agli effetti che potrebbero scaturirne sul piano della correlata direzione, organizzazione, gestione dei processi scolastici in un momento, peraltro, particolarmente problematico e tutto da esplorare come quello dello scenario dell'autonomia e delle innovazioni, nonché dei fermenti di varia natura, compresi quelli della resistenza, connessi con le riforme del sistema educativo di istruzione e di formazione. Direzioni che vorrei dare a miei i primi interventi - Riacclarare, sul terreno progettuale ed esecutivo, attività e iniziative, che hanno avuto, nel tempo, il conforto della decisione condivisa da parte di tutti gli organismi collegiali. - Caratterizzare le azioni per la continuità con quelle dei tanti predecessori. La scelta di un comportamento di tal tipo si rende più che necessaria. Non si può, infatti, arrivare in un contesto di lavoro, peraltro delicato per la complessità delle relazioni umane che in esso si incrociano, e azzerare tutto: i processi continuano, le persone che sono state protagoniste attive di essi ne hanno tracciato e approfondito i solchi, i fenomeni cui si è dato seguito hanno sortito i loro effetti e i contesti non possono essere destabilizzati per la volontà di chi, intervenendo come nuovo, ritiene che il passato non riguardi lui e gli altri. - Dare spazio all'ideazione e alla concreta organizzazione di nuove iniziative didattiche e culturali, perché le situazioni, che devono progredire, devono essere sottoposte sempre al vaglio attento e puntuale della discussione collegiale e alla condivisione, senza accedere tuttavia a progetti connotati da eventuale velleitaria "grandiosità", ma procedendo dalle piccole cose di facile accesso e tenendo conto della economicità organizzativa, della essenzialità e significatività propositiva e della effettiva resa in termini di reale efficacia 6 per l'apprendimento e per l'educazione degli alunni. - Supportare, con specifiche proposte e con organizzazione di specifici interventi informativo - formativi decisi insieme, il personale docente e le famiglie allo scopo di garantire loro le condizioni per l'immissione facilitata nelle nuove realtà prefigurate in campo innovativo, facendo contestualmente un inevitabile percorso personale di informazione-formazione rispetto alle novità incombenti e alle emergenziali risultanti dagli impatti che insegnanti e genitori potrebbero avere con le riforme stesse. Questo è dare viva espressione alla funzione coordinativa e di raccordo richiesta al Dirigente. - Continuare, se è abitudine consolidata, o iniziare a coinvolgere nella scuola tutte le realtà del territorio senz'altro intenzionate nella maggior parte a realizzare con la scuola stessa progetti partenariali. In questo contesto il Dirigente assume un ruolo di mediazione che il prof. Scurati avrebbe definito di "lubrificazione degli interstizi tra scuola e territorio"; - Non far prevalere il monopolio del proprio punto di vista per situazioni in cui è prevista l'assunzione di responsabilità individuali e collegiali, ma di non rinunciarvi in alcun modo, e di proporlo come uno dei punti di vista possibili, utili, nell'eventualità, alla comparazione e alle scelte conseguenti, che l'autonomia delle istituzioni scolastiche ha reso di gran lunga più cogenti. - Motivare e mobilitare ogni persona, incardinata nel sistema scolastico ed esterna allo stesso, allo scopo di convogliare ogni energia intellettiva ed operativa per sostenere ancor più e ancor meglio i processi educativi, didattici, educazionali professionali ed occupazionali futuri. L'impegno del Ds è quello di non disperdere alcuna risorsa, ma di utilizzare al meglio e al massimo dei potenziali tutte le persone per ogni verso e per diversa misura coinvolte nel sistema educativo dell'Istituto Tecnico "E. FERMI". - Contribuire a realizzare un clima scolastico dove a prevalere sia il consenso e la collaborazione, orientati al raggiungimento dei fini e degli obiettivi prioritari della scuola. Questo aspetto così delicato consiste nel rendere concreto il principio secondo cui un buon dirigente scolastico è colui che rifugge da logiche peregrine e velleitarie, connotate da atteggiamenti ideologici fini a se stessi, centrati su aprioristiche configurazioni del proprio ruolo e sul conseguente atteggiamento impositivo di esso. Le parole - chiave, espressione di principi considerati posti a fondamento dei comportamenti indicati sono, dunque, quelle di proposta, discussione, comparazione, collegialità, condivisione, rendicontabilità, verifica, valutazione, continuità, riorientamento, efficacia, essenzialità, significatività, concretezza, realizzabilità. - Curare la messa in atto di azioni coerenti rispetto agli obiettivi che si vogliono perseguire, come di creare le condizioni per quella che viene definita una "struttura organizzativa scolastica di successo". 7 Le variabili 1) La necessità di lavorare avvalendosi in prima istanza della struttura consegnata ab origine dal legislatore, ricollocando azioni e responsabilità nello spazio della competenza di ciascun soggetto a cui viene assicurato il suo spazio di potere e di azione definito dalla normativa in vigore. Come la necessità in itinere di assegnazione di compiti, in autonomia, a scopi di studio, di ricerca, come ad esempio le commissioni e i dipartimenti. E come ancora l'identificazione con flessibilità di "Chi Fa" e di "Chi fa che cosa" con visibilità interno - esterna. 2) La necessità di individuare, fin dall'inizio, insieme con altri, modalità e mezzi di cui è necessario avvalersi per i primi approcci di contesto, approcci peraltro differenziati in ragione delle persone e delle funzioni che esse esprimono, e per gli approcci in itinere, quando ormai ciascuna soggettività è stata collocata nel suo ambito di competenza. 3) La necessità di mettere a fuoco una prima sommaria strategia, attraverso la quale si può affrontare, dalle diverse postazioni di lavoro individuali e collegiali, la realtà specifica dell'anno, senza rompere con il passato, ma anzi riacclarandolo nel presente come punto di partenza, inevitabilmente scremato in ragione delle nuove e diverse esigenze e delle eventuali persone nuove arrivate. Si tratta di individuare problematiche emergenti e ordinarie, finalità, obiettivi prioritari, metodi di lavoro, scansioni temporali, fasi, modalità di verifiche e di rendicontazione, modalità di documentazione dei percorsi. 4) La cura di individuare, con l'apporto di tutte le soggettività incardinate, consentendo anche l'accesso ad espressioni di volontariato istituzionale, lo staff di coloro che, in prima battuta prima, in itinere poi, dovranno rappresentare l'aiuto valido ed esperto per il dirigente nuovo a tale incarico e la forza trainante ben accetta da tutti. 5) La necessità di porre attenzione nella cura dello stile dell'Istituto, che consiste, in particolare: -nel connotare le azioni di ciascuno e di tutti, per vario verso coinvolti nell'istituzione, a porre in essere comportamenti sempre corretti e coerenti, estremamente rigorosi e attenti alla persona umana, con la funzione richiesta dal ruolo in prevalenza educativo, educazionale, culturale e organizzativo; - nel dedicare tempo, tutto il tempo possibile, per parlare e trattare con le persone e delle persone, piuttosto che di sterile burocrazia e di velleitarie progettualità utili solo all'immagine; - nel trasmettere e veicolare azioni e comportamenti valoriali, identificabili con l'assetto teleologico della scuola, circoscrivibili nell'assetto tecnico-professionale- pedagogico culturale che ne fa da sfondo integratore. 6) Dare impulso a un Progetto di Istituto, tutto trasversale al Piano dell'Offerta formativa, che consideri assolutamente prioritari il rispetto della persona umana, i suoi diritti inalienabili, le sue esigenze di crescita culturale e biopsicologica, la sua formazione integrale personale, educativa, culturale e professionale, le sue proiezioni valoriali di 8 natura spirituale ed etica, il suo senso di appartenenza alla comunità locale, nazionale, europea e del mondo. Struttura, quindi, prima in ipotesi e poi in attuazione concreta, con progettualità in progress, un sistema di valori di Istituto, che, ancorato alle premesse assiologiche, indicate dall'assetto del nuovo sistema ordinamentale, tenga in debito conto delle esigenze prioritarie di ogni persona e delle specifiche esigenze degli alunni accolti e del contesto socio-culturale di riferimento; 7) Mettere in campo competenze e micro competenze, tutte necessarie a rendere la scuola una vera e propria comunità educante e di apprendimento significativo. Ogni scuola si può muovere sulla base delle condizioni e delle variabili sopra indicate, ma a rendere efficaci le azioni è sempre la mediazione di tutti. Tra i tutti, un posto dovrebbe essere occupato anche dal Dirigente, che è lì per mediare, capire, comparare, richiamare a coerenza, sottolineare, invitare, suggerire, motivare, gratificare, parlare, far parlare, ascoltare: non è semplice, ma occorre esserci. Il ruolo del Dirigente si concretizza, dunque, in parte, in una funzione coordinativa e di direzione centrate sulla managerialità efficace, che produce cultura, dialogo, ascolto, modificazione di comportamento, testimonianza educativa e culturale, che orienta l'organizzazione didattica e della didattica, la direzione e la gestione dei processi interni e partenariali con le realtà sussidiarie verso le finalità generali del processo educativo, culturale e professionale degli alunni e del contesto sociale Quali le difficoltà, ipotizzabili nella concreta espressione del nuovo ruolo? La regola, posta a fondamento di ogni azione e di ogni intervento, è quella della trasparenza e della visibilità interno - esterna: tutti devono sapere il tutto possibile. Mi riferisco, ad esempio, all'ampiezza del campo in cui deve concretamente esplicitarsi il ruolo dirigente. Si tratta dell'ambito procedurale di ciò che è prescritto e dell'ambito di ciò che è discrezionale. Si comprende come sia più facile lavorare su e con ciò che è prescritto: può essere difatti complesso, ma lo studio, la ricerca, l'approfondimento, volta per volta, caso per caso, intervengono in soccorso. Quando invece il campo in cui si esplicita il ruolo dirigente investe il discrezionale, le difficoltà aumentano, poiché si tratta di lavorare con l'inedito o quasi, essendo volta per volta la situazione di contesto ad esigere un intervento, che da un lato non violi la norma, ma che dall'altro evochi una circostanziata lettura delle esigenze e un'accurata individuazione delle opportunità per farvi fronte, senza che gli interventi che ne conseguono vengano meno all'obbligo di garantire il rispetto delle stesse norme e del principio di equità di trattamento delle persone. Le certezze di fondo ipotizzate potrebbero essere le seguenti: - non fare cose che non siano confortate dal riscontro scritto: la norma non va mai violata. 9 - quando l'impatto è con il discrezionale, allora occorre ben leggere le esigenze di contesto e le possibili risposte, alla luce di tutte le opportunità e le convenienze che favoriscono la crescita e lo sviluppo del sistema attraverso le persone destinatarie di tali interventi. Qui il dirigente trova aiuto nei pareri facoltativi o obbligatori di competenza degli organismi collegiali di istituto, nella espressione facoltativa di libero parere richiesto, in istruttoria, alle singole soggettività di istituto, individualmente o collegialmente e alle RSU. L'ambito discrezionale prefigura e presuppone l'obbligo per il dirigente di ridurre il più possibile il peso che potrebbe derivare alle percezioni dei soggetti coinvolti di essere eventualmente destinatari di imparzialità di trattamento con l'inevitabile ricaduta sulla percezione dei destinatari dell'azione discrezionale di essere bistrattato, non considerato, maltrattato etc etc… Conclusioni Cercherò di svolgere il mio ruolo sempre con e attraverso gli altri, senza peraltro rinunciare in alcun modo né per alcun istante a controllare ogni situazione, sia rispetto alle relazioni umane e professionali che rispetto all'organizzazione e alle procedure, informando tutti adeguatamente, analizzando e valutando se quello che viene attuato sia utile o marginale, gradito o inefficace e, all'occorrenza, decidendo e concretamente operando, sotto ogni profilo e in ogni direzione compresa nei suoi compiti e nelle sue attribuzioni. Irrinunciabili nel raggiungimento di ogni traguardo di crescita saranno la difficile e continua costruzione di una identità di questo Istituto contestualizzato in un ampio territorio, la conseguente correlazione tra le diverse unità strutturali del POF per la identificazione di una cornice unitaria, filo conduttore tra tutte le diverse proposte progettuali con la stretta adeguatezza alle esigenze dell'utenza, come ancora la delicata attivazione di un'organizzazione razionale e sinergica di sistema tra i referenti delle varie figure di sistema, per un lavoro proficuo e costruttivo di cui alla base non dovrà mai mancare entusiasmo e chiarezza, l'indispensabilità del lavoro di ciascuno per il successo finale e per lo sviluppo di quel senso di appartenenza ad una scuola con una sua particolare vision. Con l'augurio di un buon inizio per tutti ….. il vostro Dirigente Scolastico Palanca Patrizia 10 Istituto Tecnico Tecnologico Enrico Fermi una breve sintesi della lunga e ricca storia della nostra scuola dalle origini ad oggi: una presenza significativa nel Piceno nel segno dell'Autonomia. L'Istituto Tecnico Tecnologico "Industriale Enrico Fermi" viene istituito nell'anno scolastico 1959/60 come sezione staccata dell'Istituto "Montani" di Fermo. Il D.P.R. n. 1915 del 22 maggio del 1960 istituisce, a decorrere dal 1 ottobre 1960, l'Istituto Tecnico Industriale di Ascoli Piceno «ordinato su un corso completo di cinque classi per la specializzazione in Chimica Industriale [e] autorizza la graduale prosecuzione del corso in Elettrotecnica già funzionante come sezione staccata». L'Istituto ha un totale di 138 allievi ospitati nella sede di via D. Angelini 18 e rappresenta, da subito, un riferimento culturale certo per la città di Ascoli e per l'intera provincia. Preside incaricato è l'ing. Gino Postacchini. I primi studenti che conseguono il titolo di "Perito Industriale Capotecnico di Chimica Industriale" e "Perito Industriale Capotecnico di Elettrotecnica" si diplomano nell'A.S. 1963/64. Nello stesso anno la presidenza passa all'ing. Calisto Minnucci. A decorrere dall'A.S. 1964/65 vengono istituite le specializzazioni di Elettrotecnica e Telecomunicazioni. In questi anni l'ITIS ha quattro sedi: Palazzo Ferretti in via Pretoriana per il biennio, Palazzo GIL in via M. Federici per la specializzazione di Telecomunicazioni, Palazzo Pascali di via Soderini per quella di Elettrotecnica e la sede di via D. Angelini per Chimica. Nell'A.S. 1966/67 è attivata la specializzazione di Materie Plastiche nella sede della Scuola Media Salaria inferiore (ex Mari). Il 5 aprile 1966 iniziano i lavori per la costruzione del nuovo edificio dell'ITIS in via della Repubblica 31/A, di proprietà dell'Amministrazione provinciale e progettato dall'architetto Rutelli. Nell'A.S. 1967/68 diviene preside il prof. Gianfranco Capponi. Dall'A.S. 1968/1969 le classi del biennio e gli uffici sono trasferiti in una parte del nuovo Istituto. Nell'A.S.1970/71 sono attivati i corsi serali di Elettrotecnica. Dall'A.S. 1972/73 l'Istituto di via della Repubblica ospita tutte le specializzazioni. Nell'A.S. 1974/75 la presidenza è assunta dal prof. Angelo Albertini e in quegli anni è attivata le specializzazione di Elettronica divenuta poi Elettronica e Telecomunicazioni. Il 18 novembre 1982 il Provveditorato agli Studi decreta l'intitolazione dell'ITIS, precedentemente deliberata dal Collegio dei Docenti del 6/11/81, a Enrico Fermi. 11 Nell'A.S. 1995/96 il prof. Giorgio Lattanzi è il nuovo preside dell'Istituto. L'anno successivo è istituita la specializzazione in Informatica di cui esiste già un corso serale. Il 1 settembre 2007 assume la dirigenza la prof.ssa Bianca Maria Pia Marrè e nel seguente anno scolastico 2008/09 è attivata la nuova specializzazione di Meccanica. Il Regolamento recante la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli Istituti Tecnici (Atto n.133) approvato dal Governo in data 4 febbraio 2010 conclude la riforma degli ordinamenti del secondo ciclo. I nuovi ordinamenti degli istituti tecnici, in vigore a partire dalle prime classi funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, sono stati poi definiti con il Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 88. Il nuovo ordinamento dell'ITI "E. Fermi" entrato, dunque, in vigore il 1 settembre 2010 rafforza l'identità dell'Istituto fondata sulla cultura tecnica e scientifico - tecnologica. Dall'A.S. 2010/11 sono attivi i seguenti indirizzi: Meccanica, Meccatronica ed Energia, Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni, Chimica, Materiali e Biotecnologie. Il 1 settembre 2011 il dirigente scolastico dell'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" è la dott.ssa Agnese Ivana Sandrin. Dall'A.S. 2011/12 è attivato il nuovo indirizzo di Logistica e Trasporti. Il 1 settembre 2012 la prof.ssa Patrizia Palanca è il nuovo dirigente scolastico. 12 Contesto territoriale l'Istituto e il territorio di riferimento: un'analisi del panorama sociale, economico, culturale ed istituzionale. L'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" di Ascoli Piceno è ubicato in Viale della Repubblica 31/A e sorge su un'area di 15.400 mq nel quadrante sud - orientale della città, non lontano dalla stazione ferroviaria e dalla fermata degli autobus. L'edificio scolastico, ben individuabile nel contesto urbano, è circondato da una vasta area recintata adibita a parcheggio che risponde alle esigenze di tutte le componenti dell'utenza e facilmente raggiungibile dalle varie direzioni sia con mezzi pubblici sia in auto. I collegamenti sono garantiti da bus pubblici e dal servizio ferroviario Ascoli Piceno/San Benedetto del Tronto, con una stazione di fermata presso l'Istituto. La Provincia di Ascoli Piceno è una provincia delle Marche di 209.701 abitanti. Si estende su una superficie di 1.304 km² e comprende 33 comuni. Il bacino di utenza dell'Istituto "E. Fermi" ha un raggio di circa 30 km ed è comprensivo della provincia di Ascoli Piceno e di una parte delle province di Teramo e di Rieti. L'economia del territorio ascolano, di medio sviluppo, è caratterizzata da un'agricoltura intensiva a valle, estensiva a monte e da un'industria di piccola e media impresa ed artigianale, potenzialmente in grado di assorbire un elevato numero di periti tecnici industriali. Il problema dello sviluppo economico ed industriale è connesso alla disomogeneità del territorio e alle difficoltà di viabilità stradale e ferroviaria. Il settore del commercio è più attivo nelle zone costiere, nella forma del turismo estivo, ma, anche ad Ascoli, negli ultimi anni, si è registrato un notevole incremento di presenze e di permanenze. Ascoli, città d'arte e di storia, ha una tradizione culturale rilevante sottolineata anche dalla presenza dell'Università con la quale esistono forme di collaborazione. La collaborazione è estesa anche alle altre Università regionali, soprattutto alle Facoltà afferenti agli indirizzi dell'Istituto Tecnico. L'Istituto nella ricerca di un miglioramento continuo della proposta formativa, collabora con Enti locali quali la Provincia, il Comune e la Regione e con associazioni di categoria e culturali. L'Istituto offre ai propri studenti, provenienti anche da fuori provincia e da altre regioni, una valida preparazione culturale e professionale per il proseguimento degli studi universitari e/o l'inserimento nel mondo del lavoro in un territorio con bisogni produttivi e occupazionali diversificati che richiedono competenze specializzate nel campo meccanico e logistico, informatico e chimico, elettronico ed elettrico. 13 Area INNOVAZIONE L'Istituto si è posto da quest'anno una nuova SFIDA, per appropriarsi di una nuova IDENTITÀ come SCUOLA dell'INNOVAZIONE e come CENTRO DI RIFERIMENTO CULTURALE SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DEL TERRITORIO, in conformità al dettato normativo. La finalità cardine è consentire agli studenti di raggiungere competenze qualificate e professionali che aderiscano sempre più ai fabbisogni formativi espressi dalle realtà economiche e produttive del paese, inserendo all'interno dei percorsi curriculari, nel 20% dell'autonomia scolastica, progetti in sinergia con le AZIENDE LEADER locali e le UNIVERSITÀ, attinenti alle innovazioni e allo sviluppo che la scienza e le tecnologiche continuamente producono. L'obiettivo di questi progetti inseriti in una specifica AREA, denominata appunto Area dell'Innovazione, è l'acquisizione per tutti gli alunni di una padronanza delle competenze scientifiche e tecnologiche - anche in una prospettiva di sviluppo - che consenta ai nostri diplomati di interpretare, partecipare, gestire e coordinare i processi produttivi del mercato caratterizzato da innovazioni continue nella speranza di una reale spendibilità. Al contempo si cerca di fornire allo studente quella base culturale e quelle specifiche competenze necessarie alla comprensione delle problematiche scientifiche collegate alla tecnologia, che gli permettano non solo di intervenire nei processi in atto ma, altresì, di sviluppare capacità creative e progettuali necessarie per intercettare e presidiare l'innovazione. Questi progetti specifici di qualificazione della nostra offerta vengono coordinati dal Comitato Tecnico Scientifico e proposti e realizzati in sinergia con Imprese ed Università dai docenti di tutte le Aree di Indirizzo. L'inizio di questi nuovi processi è stato l'INCONTRO SCUOLA TERRITORIO del 16 Novembre 2012, con la definizione di una modalità unitaria e condivisa nella proposizione di progetti tra Impres, Università e Istituzioni, costituendo così una base di avvio per la costituzione di un POLO TECNICO PROFESSIONALE (art.52 della Legge 35/2012). Dall'a.s. 2012 – 2013, l'ITT "E.FERMI" è PARTNER di ASCOLI21, il POLO SCIENTIFICO dell'Area SGL CARBON insieme con Aziende Leader e Università. 14 Aziende in collaborazione con l'ITT "E.Fermi" PROGETTI INNOVATIVI IN COLLABORAZIONE CON AZIENDE UTILIZZANDO AUTONOMIA 20% E FLESSIBILITÀ 30% E 35% LABORATORI ESPERENZIALI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO IN SITUAZIONE COMUNITÀ DI PRATICA 15 Enrico Fermi «Ci sono soltanto due possibili conclusioni: se il risultato conferma le ipotesi, allora hai appena fatto una misura. Se il risultato è contrario alle ipotesi, allora hai fatto una scoperta». scoperta Enrico Fermi Enrico Fermi (Roma, 29 settembre 1901 - Chicago, 28 novembre 1954) 1954 è stato un fisico italiano naturalizzato statunitense,, tra i più noti al mondo, principalmente per i suoi studi teorici e sperimentali nell'ambito della meccanica quantistica. quantistica Già da bambino mostrò grande interesse e propensione per la matematica ma e la fisica. Laureatosi nel 1922 alla Scuola Normale di Pisa, nel 1926 scoprì la legge statistica, oggi nota come "statistica statistica di Fermi", Fermi e nello stesso anno è chiamato da O.M.Corbino (intorno al quale si forma il gruppo di studio ribattezzato in seguito "i ragazzi di Via Panisperna",, dalla sede dell'istituto dell istituto e composto da Rasetti, Segré, Amaldi, Majorana, Trabacchi, Pontecorvo e lo stesso Fermi che porterà la fisica italiana ai più alti livelli) livelli alla cattedra di Fisica Teorica all'Università all Università di Roma, che mantenne fino al 1938. In quell'anno, anno, dopo aver ritirato il Premio Nobel a Stoccolma, vinto «per aver a dimostrato l'esistenza esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti dall'irradiazione dall irradiazione del neutrone, e per la conseguente scoperta delle reazioni nucleari indotte dai neutroni lenti», si trasferì con la famiglia negli Stati Uniti, alla Columbia University di New York, per sfuggire le leggi razziali emanate dal regime fascista. Fermi ha elaborato l'equazione l della statistica quantistica di Fermi-Dirac Fermi a cui obbediscono le particelle elementari, oggi nota come statistica antisimmetrica FermiFermi Dirac, dal nome dello scienziato inglese Dirac,, che seppur in ritardo di circa sei mesi rispetto a Fermi, giunse alle stesse conclusioni. Nel 1933 propose la sua teoria del "decadimento b" e, nel 1934, ottenne i primi isotopi radioattivi dal bombardamento con neutroni. 16 Nel 1942 si trasferì al Metallurgical Laboratory di Chicago, dove progettò e guidò la costruzione del primo reattore nucleare a fissione, che produsse la prima reazione nucleare a catena controllata. Tra 1944 e il 1946 lavorò ai laboratori di Los Alamos e fu uno dei direttori tecnici del Progetto Manhattan, che portò alla realizzazione della bomba atomica. Successivamente si dedicò allo studio della struttura subatomica e all'analisi delle reazioni fra Pioni e Nucleoni e insegnò Fisica all'Università di Chicago, dove rimase fino alla morte. Enrico Fermi è stato il primo ad interessarsi alle potenzialità delle simulazioni numeriche in ambito scientifico, nonché l'iniziatore di una fecondissima scuola di fisici, sia in Italia, sia negli Stati Uniti d'America. Portano inoltre il suo nome il fermio (elemento radioattivo), i fermioni (particelle con spin semi-intero), l'unità di misura del fermi (equivalente a 10/15 metri), il laboratorio americano Fermilab; il dipartimento di fisica della University of Chicago dove era solito lavorare è che ora conosciuto come The Enrico Fermi Institute. Il Riconoscimento Presidenziale statunitense Enrico Fermi fu stabilito nel 1956 in memoria dei suoi successi e della sua statura di grande uomo di scienza. Gli è stato inoltre dedicato un cratere sulla Luna. L'attività di Fermi si è manifestata in molti campi della fisica, ed egli è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi scienziati di sempre. 17 1. Progettazione organizzativa le risorse strutturali e le risorse umane della scuola contribuiscono a strutturare la programmazione e a determinare il successo del Piano dell'Offerta Formativa. 1.1 Organigramma di Istituto Dirigente Scolastico Patrizia Palanca Collaboratori Omar Laurenzi Serafino Celani Funzioni Strumentali Segreteria Didattica Direttore S.G.A. Anna Maria Policicchio Giunta Esecutiva Responsabile della Sicurezza Prevenzione e Protezione dell'Ambiente di Lavoro (R.S.P.P.) Giuliano Tartaglia Collegio dei Docenti Medico competente Dott. Savino Fatone AREA ALUNNI AREA ORIENTAMENTO AREA INNOVAZIONE E SVILUPPO AREA POF Anselmi Andrea Galanti Maria Simonetti Gianfranco Bruni Antonio Citeroni Manuela Silvestri Luigi Di Ascenzo Sandra Grassi Augusto Mattioli Luigi Camaiani Francesca Coordinatori di dipartimento Segreteria Amministrativa e del Personale Presidente del Consiglio d'Istituto Paolo Filiaci Coordinatori di Indirizzo Assistenti Tecnici Consigli di classe Collaboratori scolastici Servizio Documentazione e Stampa Ufficio Tecnico Responsabili di laboratorio Magazzino 18 Gruppo H Psicologa Responsabile della qualità Giampiero Damiani Comitato di valutazione Responsabile Rete Informatica e Web Renato Del Gobbo 1.2. Risorse umane Dirigenza, Personale scolastico e Studenti Dirigente scolastico DSGA Docenti Assistenti Amministrativi Assistenti Tecnici Collaboratori Scolastici Studenti Palanca Patrizia Policicchio Anna Maria N. 104 N. 7 N. 14 N. 11 N. 847 (classi 37) ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL'ISTITUTO Collaboratori del Dirigente Scolastico Funzioni Strumentali al PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) Coordinatori di Classe Coordinatori di Dipartimento Coordinatori di Indirizzo Responsabili di laboratorio Ufficio Tecnico Responsabile della Sicurezza Prevenzione e Protezione dell'Ambiente di Lavoro (R.S.P.P.) Responsabile del Sistema Informativo dell'Istituto e della Sicurezza Informatica Responsabile della Qualità Psicologa Medico competente COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO collaboratore Celani Serafino collaboratore Laurenzi Omar FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Anselmi Andrea AREA ALUNNI Galanti Maria Simonetti Gianfranco AREA ORIENTAMENTO Bruni Antonio Citeroni Manuela Silvestri Luigi INNOVAZIONE SVILUPPO Di Ascenzo Sandra Grassi Augusto Mattioli Luigi POF Camaiani Francesca 19 COORDINATORI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classi Docente Classi Docente 1. 1^A ET/EA Capretti Angela 20. 3^A ET Grassi Augusto 2. 1^B ET/EA Corradetti Alessandra 21. 4^A ET Mattioli Luigi 3. 1^ C ET/EA Innangi Elvira 22. 3^A EA Ferretti Luigino 4. 1^A INF Petrucci Caterina 23. 4^A EA Pignotti Gabriele 5. 1^B INF Mancini Rina 24. 4^B EA Traini Marco 6. 1^A CHI Trebaldi Angela 25. 5^A EA Mariani Peppino 7. 1^A MEC Bruni Antonio 26. 5^B EA Prezzavento Paolo 8. 1^A TRA Galanti Maria 27. 9. 2^A ET/EA Amadio Roberta 3^A INF Di Bella Mario 28. 3^B INF Latini Rosanna 10. 2^B ET/EA Galanti Maria 29. 3^C INF Ferroni Luciano 11. 2^A INF Tondi Emiliana 30. 4^A INF Di Marco Elvezio 12. 2^B INF Priori Domenico 31. 4^B INF Verdecchia Emily 13. 2^C INF Galanti Marco 32. 5^A INF Del Gobbo Renato 14. 2^A TRA Camaiani Francesca 33. 3^A MEC Poli M. Rita 15. 2^A MEC Camaiani Francesca 34. 3^B MEC Marchetti Renato 16. 3^A CH Citeroni Manuela 35. 4^A MEC Marchetti Renato 17. 4^A CH Coccia Maria 36. 4^B MEC Traini Ernesto 18. 5^A CH Pierantozzi Patrizia 37. 5^A MEC Canestrini Alberto 19. 5^B CH Simonetti Gianfranco COORDINATORI DI DIPARTIMENTO Classe di concorso discipline A034 - A035 -C260 - C270 Elettronica, Elettrotecnica Docente Mariani Peppino A042 - C310 Informatica Del Gobbo Renato A019 - A050 -A346 -IRC Diritto, Lettere,Lingua Straniera, Religione Pierantozzi Patrizia A013 - A038 - A060 - C240 C290 - A029 A047-A048-C310 A020-A071-C320 A013-C240 Chimica, Scienze Integrate - Chimica, Fisica, Scienze, Biologia, Scienze motorie Matematica, Calcolo Meccanica, Tecnologia e Disegno Chimica Triennio Galanti Marco Tondi Emiliana Traini Ernesto Citeroni Manuela COORDINATORI DI INDIRIZZO Indirizzo Docente 1. Biennio Tondi Emiliana 2. Chimica Simonetti Gianfranco 3. Elettronica e Telecomunicazioni Mattioli Luigi 4. Elettrotecnica e Automazione Grassi Augusto 5. Informatica Di Marco Elvezio 6. Meccanica, Trasporti e Logistica Canestrini Alberto 20 RESPONSABILI DI LABORATORIO Docente Spazio - Laboratorio Botticelli Luciano Palestra Gregori Leopoldo Aula Disegno 1-2-3 / Lab. Tecnol. Mecc. Biennio Traini Ernesto Lab. Meccanica Triennio Di Marco Elvezio Laboratorio Sistemi Automatici Traini Marco Lab. di Matematica - 3° piano Pignotti Gabriele Laboratorio Misure Elettriche 1 Ruggia Calogero Laboratorio Misure Elettriche 3 Del Gobbo Renato Laboratori: Informatica Triennio 3 - Informatica Triennio 4 Di Bella Mario Laboratorio Linguistico Biennio e Triennio Mattioli Luigi Laboratori: Elettronica attico Amadio Roberta Laboratori: Chimica Biennio Cimaroli A.Maria Gabinetto Scientifico Mariani Peppino Laboratori: T.D.P. - Elettrotecnica - Laboratorio T.D.P. Elettronica Malavolta Pietro Laboratori di Fisica: Classi Prime e Classi Seconde Ferretti Barbara Laboratori: Analisi Chimica classi Quarte/Quinte (CH2) Ferrari Ezio Organico di fatto in sostituzione del titolare Velenosi Alessandra 14 ore a disposizione Bruni Antonio 2 ore a disposizione Serafino Celani 8 ore a disposizione Grassi Augusto Laboratori: Chimica Classi Terze - Tecnol. Chimiche (CH1) Ufficio Tecnico - Sala Proiezioni - Sala Stampa-Laboratorio Multimediale Botticelli Luciano Coord. Attività Sportive (CSS) Galanti Ida Coordinatore attività di sostegno agli alunni diversamente abili Damiani Giampiero Responsabile della Qualità – AUMI Responsabile della Sicurezza Prevenzione e Protezione dell'Ambiente di Lavoro (R.S.P.P.) Responsabile del Sistema Informativo dell'Istituto e della Sicurezza Informatica Medico competente Tartaglia Giuliano Del Gobbo Renato Savino Fatone Responsabile funzioni mantenimento dell'accreditamento 21 GRUPPO H 1. Componente direttiva Patrizia Palanca 2. Componente medica Dott.ssa Pasqualini Carla - ASUR 13 3. Componente medica Dott.ssa Longo Maria - ASUR 14 4. Posto sostegno Galanti Ida 5. Posto sostegno Mariani Manuela 6. Docente Angelini Vittoria 7. Docente Gurdi Ennio 8. Componente genitore Girolami Marina 1ACH 9. Componente alunno COMITATO DI VALUTAZIONE 1. DS Palanca Patrizia 2. docente Latini Rosanna 3. docente Tondi Emiliana 4. docente Celani Serafino 5. docente Simonetti Gianfranco 6. docente Poli M.Rita 7. docente Corradetti Alessandra COMMISSIONE ORARIO COMMISSIONE BAR 1. Gregori Leopoldo 2. Coccia Maria 1. Damiani Giampiero 2. Marano Luigi 3. Tinaro Lina 3. Galanti Maria 4. Bruni Antonio COMITATO ELETTORALE ORGANO DI GARANZIA 1. Malavolta Pietro 2. Migliori Rita 1. Dirigente Scolastico 3. Galanti Maria 3. Genitore C.I. 2. Docente Serafini Manuela 4. Alunno C.I. 22 CONSIGLIO D'ISTITUTO - COMPONENTI (n°19 - in carica per il 2010/2011-2011/2012-2012/2013) N. COGNOME 1. Palanca 1. Filiaci NOME RUOLO Patrizia Paolo Dirigente Scolastico Presidente del CdI - Genitore 2. Ciampanella Teresa Genitore 3. Natalini Antonella Genitore 4. Seghetti Angelini Roberta Vittoria Genitore Insegnante 3. Camaiani Citeroni Francesca Manuela Insegnante Insegnante 4. Di Marco Elvezio Insegnante 5. Coccia Maria Insegnante 6. Grassi Augusto Insegnante 7. Gregori Leopoldo Insegnante 8. Posto vacante 1. Poli Ademario Insegnante ATA 2. Tinaro Lina Carmela ATA 1. Chiappini Gioia Studente 2. Mancini Davide Studente 3. Traini Davide Studente 4. Ricci Edoardo Studente 1. 2. GIUNTA ESECUTIVA - COMPONENTI (n°6 - in carica per il 2010/2011-2011/2012-2012/2013) N. COGNOME NOME 1. Palanca Patrizia RUOLO Dirigente Scolastico - Presidente della Giunta Esecutiva 2. Policicchio Anna 3. Poli 4. Grassi Ademario ATA Insegnante Augusto 5. Natalini Ricci Antonella Genitore Edoardo Studente 6. DSGA 23 "gli Istituti Tecnici possono dotarsi, nell'esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa, di un comitato tecnicoscientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione delle aree di indirizzo e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Ai componenti del comitato non spettano compensi ad alcun titolo". D.P.R. 15 marzo 2010 (Regolamento per il riordino degli Istituti Tecnici) art.5 comma 3 lettera d: Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), il cui primo incontro funzionale si è svolto in data 17 novembre 2012, esercita una funzione consultiva generale sull'attività di programmazione, sull'innovazione didattica, sulla gestione di flessibilità e autonomia dell'Istituto [Quote di autonomia (20%) e flessibilità (30% - 35%)], monitorando costantemente le esigenze, del mondo produttivo e dell'impresa per un progresso parallelo e per la declinazione della filiera formativa su quella produttiva per l'acquisizione da parte degli studenti di competenze adeguate e spendibili. Il CTS analizza gli aspetti tecnici e scientifici dei piani di innovazione, svolge funzioni di coordinamento dei progetti innovativi, inseriti nel curricolare utilizzando la quota prevista dall'autonomia, quelli degli stage in azienda e dell'alternanza scuolalavoro, esamina i fabbisogni professionali del territorio anche al fine di promuovere la partecipazione a poli e distretti formativi, costituendo una base per la realizzazione di un Polo Tecnico Professionale (Legge 35/2012, art. 52). 24 2. Uffici - la Segreteria Didattica la Segreteria Amministrativa e del Personale l'Ufficio Tecnico Orario lunedì - sabato: dalle 8.00 alle 9.00 dalle 10.50 alle 13.00 Segreteria Didattica (Sportello) martedì e giovedì: dalle 14.30 alle 17.00 Tel. n. 0736/41674 Fax 0736/342307 Web www.itisap.it E mail [email protected] Viale della Repubblica - 31 63100 - ASCOLI PICENO (AP) 3. Tempo della scuola 3.1. Orario delle lezioni ENTRATA 7.55 - 8.00 Giorni della settimana 1ª ora di lezione dalle ore 8.00 alle ore 9.00 2ª ora di lezione dalle ore 9.00 alle ore 10.00 3ª ora di lezione dalle ore 10.00 alle ore 10.50 INTERVALLO dalle ore 10.50 alle ore 11.05 4ª ora di lezione dalle ore 11.05 alle ore 12.00 5ª ora di lezione dalle ore 12.00 alle ore 13.00 6ª ora di lezione dalle ore 13.00 alle ore 14.00 25 Lunedì Mercoledì Venerdì Sabato Martedì Giovedì 3.2 Calendario scolastico delibera della Giunta Regionale Marche n. 548 del 23/04/2012. Inizio delle lezioni 12 settembre 2012 Festività di rilevanza nazionale tutte le domeniche 1° novembre, festa di tutti i Santi; l'8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre, Natale; il 26 dicembre; il 1° gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il giorno di lunedì dopo Pasqua; il 25 aprile, Anniversario della Liberazione; il 1° maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica ORDINANZA n. 68 Prot. n. 5254 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Sospensione delle lezioni dal 02/11/2012 al 03/11/2012 (ponte Ognissanti) dal 24/12/2012 al 05/1/2013 (vacanze natalizie) dal 28/03/2013 al 02/04/2013 (vacanze pasquali) delibera della Giunta Regionale Marche n. 548 del 23/04/2012. Ulteriori sospensioni delle attività didattiche 11 e 12 febbraio 2013 (vacanze di carnevale) delibera del Consiglio d'Istituto 08 giugno 2012/ 15 giugno 2012 30/04/2012 (ponte 1° maggio) delibera della Giunta Regionale Marche n. 548 del 23/04/2012. Termine delle lezioni 8 giugno 2013 delibera della Giunta Regionale Marche n. 548 del 23/04/2012. Totale giorni lezione 209 26 delibera della Giunta Regionale Marche n. 548 del 23/04/2012. 4. Comunicazione e qualità i Rapporti Scuola – Famiglia e le modalità di comunicazione La scuola è impegnata a stipulare un patto di corresponsabilità con le famiglie e con gli alunni con cui si stabilisce un rapporto di collaborazione reciproca tra docenti, genitori e studenti: l'allievo conosce gli obiettivi educativi e didattici del suo curriculo e il percorso per raggiungerlo; il docente esplicita la propria offerta formativa e il proprio intervento didattico; il genitore accetta l'offerta formativa della scuola e collabora con questa per la piena riuscita del successo scolastico del figlio. Infatti, il contesto familiare rimane ambiente primario di educazione dei figli. Con i genitori la scuola può condividere la preoccupazione formativa, trovare sostegno e collaborazione mediante l'incontro ricorrente, sia esso individuale o di classe, e realizzare un proficuo cammino comune che, muovendo dallo specifico delle singole discipline, interessi l'intero percorso educativo dello studente. L'Istituto in ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 135/2012 (razionalizzazione della spesa pubblica, digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dematerializzazione delle comunicazioni) ha avviato le procedure per la gestione on – line delle comunicazioni scuola – famiglia. I rapporti con le famiglie prevedono diverse modalità: Ricevimento individuale dei Dirigente scolastico: il Dirigente scolastico e i suoi collaboratori ricevono settimanalmente previo appuntamento. Ricevimento individuale dei Docenti: colloquio individuale in orario antimeridiano, sospeso nei mesi in cui avvengono i colloqui generali Ricevimento generale: incontri pomeridiani nei mesi di Dicembre 2012 e Aprile 2013 Coordinatore di classe: il Dirigente scolastico attribuisce l'incarico di coordinatore di classe ad un docente che ha il compito di fare da tramite, relativamente ai problemi della classe o dei singoli studenti, tra gli alunni e i docenti e tra la classe e il Dirigente scolastico, con particolare attenzione a: - didattica (interdisciplinarietà e pluridisciplinarietà) e comportamento della classe - frequenza e/o disagio dei singoli studenti - iniziative e attività extrascolastiche (coordinamento e realizzazione) Registro elettronico: che consente ai genitori, tramite password, di accedere al sito dell'Istituto per verificare giornalmente le assenze dei propri figli Accesso, tramite internet, alle valutazioni intermedie e finali Invio di comunicazioni e documenti per valutazione tempestive Libretto delle giustificazioni: con codice a barre che mediante un lettore elettronico segnala l'assenza o il ritardo Invio SMS: ai genitori con informazioni sulle assenze, ritardi ed eventuali note ricevute dai propri figli. 27 5. Calendario degli incontri Scuola - Famiglia RICEVIMENTO GENERALE Classi BIENNIO 1° quadrimestre TRIENNIO 2° quadrimestre Mese Orario 12 dicembre 2012 15.00 - 19.00 14 dicembre 2012 aprile 2013 15.00 - 19.00 RICEVIMENTO DEI DOCENTI IN ORARIO ANTIMERIDIANO Mese Novembre 2012 Gennaio 2013 Febbraio 2013 Marzo 2013 Maggio 2013 II settimana Sett. dal 12 al 17 novembre 2012 Sett. dal 7 al 12 gennaio 2013 Sett. dal 13 al 19 febbraio 2013 Sett. dal 4 al 9 marzo 2013 Sett. dal 2 all'8 maggio 2013 IV settimana Sett. dal 26 al 1 dicembre 2012 Sett. dal 21 al 26 gennaio 2013 Sett. dal 18 al 23 marzo 2013 ORARIO RICEVIMENTO ANTIMERIDIANO DEI DOCENTI (applicazione art.64 Regolamento d'Istituto) Cl.Conc. Cognome Nome Giorno Orario AO29 Albanesi Stefano Giovedì 12.00 -13.00 C320 Alfonsi Attilio Lunedì 11.00 -12.00 A013 Amadio Roberta Venerdì 9.00 - 10.00 C240 Angelini Vittoria Martedì 10.00 - 10.50 REL. Anselmi Andrea Giovedì 12.00 - 13.00 C270 Ballatori Massimo Martedì 10.00 - 10.50 A346 Benvenuti Anna Mercoledì 10.00 - 10.50 A029 Botticelli Luciano Lunedì A346 Bracciolani Manuela Mercoledì 11.05 - 12.00 C240 Bruni Antonio Lunedì 10.00 - 10.50 A029 Cacciatori Armando Lunedì 9.00 - 10.00 A050 Caciagli Stefano Lunedì 10.00 - 10.50 A050 Camaiani Francesca Venerdì 10.00 - 10.50 A020 Canestrini Alberto Venerdì 9.00 - 10.00 A047 Capretti Angela Venerdì 11.05 - 12.00 C270 Celani Serafino Sabato 10.00 - 10.50 A042 Ciccanti Rossella Mercoledì 10.00 - 10.50 A060 Cimaroli Anna Maria Lunedì 11.05 - 12.00 C260 Cipollini Maurizio Martedì 10.00 - 10.50 A013 Citeroni Manuela Sabato 10.00 - 10.50 28 10.00 - 10.50 A050 Cittadini Gilda / Mancini Rina Sabato 11.05 - 12.00 A047 Coccia Maria Martedì 9.00 - 10.00 A050 Corradetti Alessandra Venerdì 9.00 - 10.00 A038 Costantini Stephen Venerdì 11.05 - 12.00 A019 Croce Gianfranco Lunedì 8.00 - 9.00 A042 Damiani Giampiero Mercoledì 11.05 - 12.00 A050 De Angelis Pasqualina Lunedì 9.00 - 10.00 A042 Del Gobbo Renato Giovedì 10.00 - 10.50 A047 Di Ascenzo Sandra Martedì 9.00 - 10.00 A346 Di Bella Mario Lunedì 9.00 - 10.00 C320 Di Leonardo Domenico Martedì 10.00 - 10.50 A034 Di Marco Elvezio Giovedì 11.05 - 12.00 A019 Donnini Macciò Daniela / Giorgi Emidio Sabato 10.00 - 10.50 A013 Ferrari Ezio Lunedì 8.00 - 9.00 A035 Ferretti Luigino Mercoledì 10.00 - 10.50 A034 Ferroni Luciano Giovedì 11.05 -12.00 C240 Ferretti Barbara Martedì 11.05 - 12.00 D.O.S. Fiori Giulio Venerdì 12.00 - 13.00 A060 Folchi Vici D'Arcevia Clemente Sabato 10.00 - 10.35 D.O.S. Galanti Ida Sabato 8.00 - 9.00 A038 Galanti Marco Martedì 9.00-10.00 A034 Galanti Maria Lunedì 10.00 -10.50 A035 Grassi Augusto Sabato 10.00 - 10.50 A071 Gregori Leopoldo Venerdì 10.00 - 10.50 C260 Gricinella Gianfranco RELIG Gurdi Ennio Giovedì 9.00 - 10.00 A071 Innangi Elvira Venerdì 12.00 - 12.30 A019 Ippolito A.Maria Dionisia Lunedì 10.00 - 10.50 A050 Latini Rosanna Martedì 9.00 -10.00 A020 Laureati Giuseppe Giovedì 11.00 - 12.00 C320 Laurenzi Omar Lunedì 10.00 -10.50 A346 Luzi Maria Antonietta Sabato 9.00 - 10.00 C290 Malavolta Pietro Martedì 12.20 - 13.00 D.O.S. Mandozzi Giovanna Giovedì 10.00 - 10.50 C310 Marano Luigi Lunedì 11.05 - 12.00 A020 Marchetti Renato Venerdì 11.05 - 12.00 D.O.S. Mariani Manuela A035 Mariani Peppino Lunedì 10.00 - 10.50 A071 Martorelli Pietro Lunedì 9.00 - 10.00 A034 Mattioli Luigi Venerdì 10.00-10.50 29 A050 Merlonghi Stefania Sabato 9.00-10.00 A050 Mozzoni Luigina Giovedì 10.00 -10.30 C320 Nardinocchi Gianluca Martedì 13.00 - 14.00 C310 Palmieri Giuseppe Mercoledì 10.00 -10.50 A050 Peroni Melania Lunedì 9.00 - 10.00 A047 Pica Maria Pia / Amici Anna Maria Sabato 11.05 - 12.00 A050 Pierantozzi Patrizia Giovedì 10.00 - 10.50 A035 Petrucci Caterina Mercoledì 11.05 - 12.00 C270 Piermarini Maurizio Martedì 11.05 - 12.00 A035 Pignotti Gabriele Venerdì 10.00 - 10.50 A047 Poli Maria Rita Giovedì 9.00 - 10.00 A346 Prezzavento Paolo Venerdì 10.00 - 10.50 A013 Priori Domenico Martedì 9.00 - 10.00 A047 Rizza Pasqualina Mercoledì 9.00 - 10.00 A035 Ruggia Calogero Martedì A019 Savini Antonella Mercoledì 10.00 - 10.50 A019 Serafini Manuela Martedì 10.00 - 10.50 C260 Silvestri Luigi Venerdì 10.00 - 10.50 A020 Silvestri Spartaco Giovedì 11.05 - 12.00 A038 Silimperi Rino Sabato 11.05 - 12.00 A013 Simonetti Gianfranco Giovedì 11.05 - 12.00 A042 Simonetti Simone Sabato 10.00 - 10.50 A050 Sirocchi Valeria / Mennea Maria Giovedì 12.00 - 13.00 A048 Sorrentino Giampaolo Mercoledì 9.00 - 10.00 C310 Talamonti Donatella Martedì 11.05 - 12.00 A013 Tartaglia Giuliano Sabato 10.00 - 10.50 A047 Tondi Emiliana Martedì 9.00 - 10.00 A029 Tossichetti Domenico Sabato 10.00 -10.50 A020 Traini Ernesto Lunedì 11.05 - 12.00 A047 Traini Marco Mercoledì 9.00 - 10.00 A050 Trebalbi Angela Lunedì 11.05 - 12.00 A034 Tulli Luigi Lunedì 9.15 - 10.00 A050 Verdecchia Emily Mercoledì 11.05 - 12.00 RELIG Villani Francesco Giovedì DOS Vitelli Fabiola 30 11.05 - 12.00 9.00 - 10.00 6. Risorse strutturali le strutture e le attrezzature, gli spazi e le dotazioni tecniche. L'articolazione progettuale dell'edificio è su disegno stellare, con il fulcro corrispondente alle scale principali degli alunni nell'incrocio fra i due principali corpi didattici; i corpi si sviluppano in tre direzioni presentando al termine dei "sottofulcri" anch'essi corrispondenti a collegamenti verticali. La struttura, composta anche da un ampio cortile interno, risale agli anni Sessanta e risponde a un preciso modello dell'architettura scolastica di quegli anni: grandi spazi, ampi laboratori, aule adeguate e impianti polisportivi attrezzati. In tale contesto, gli studenti godono, ancora oggi, di un ambiente funzionale allo svolgimento delle attività curricolari ed extracurricolari presenti nel piano dell'offerta formativa. La struttura edilizia odierna è oggetto di sistematici interventi di manutenzione e adeguamento in materia di sicurezza ed è stata ampliata negli anni per sopperire all'incremento della popolazione scolastica. Le aule dotate di ampie vetrate sono disposte su 4 piani; al piano terra sono collocati gli uffici del dirigente e dei collaboratori, l'ufficio del direttore amministrativo, gli uffici della segreteria amministrativa e del personale e di quella didattica e l'ufficio tecnico. L'edificio comprende i laboratori tecnologicamente rispondenti alle esigenze delle varie discipline didatticamente indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi specifici di indirizzo. Staccati dalla struttura principale sono presenti: - una casamatta per gas compressi collegata ai laboratori interni - una piazzola coperta per lo stoccaggio dei rifiuti tossici da portare allo smaltimento - un capannone (Laboratorio Misure Elettriche 2 - Laboratorio TDP Elettrotecnica) - una palestra integrata dagli spazi esterni adiacenti, un campo pavimentato e uno inerbito. (campo di calcio, campo di basket, campo di pallavolo). 31 6.1 Risorse strutturali: il prospetto generale SPAZIO CAPANNONE PALESTRA SPAZI COMUNI AULE UFFICI casamatta per gas compressi collegata ai laboratori Lab. Misure Elettriche 2 piazzola coperta per lo stoccaggio dei rifiuti tossici da Lab. TDP Elettrotecnica portare allo smaltimento integrata dagli spazi esterni adiacenti, un campo pavimentato e uno inerbito PIANO INTERRATO PIANO TERRA PIANO PRIMO Lab. Tecn. Meccanica Biennio Lab. Meccanica Triennio BAR n.3 aule multimediali n. 3 aule compiti aule Dipartimenti aula RSU Infermeria Ufficio elettorale n.9 classi n.2 aule multimediali Uffici del D.S. Ufficio del D.S.G.A. Uffici: dei Collaboratori del D.S. della Segreteria didattica della Segreteria amministrativa e del Personale Ufficio Tecnico Magazzino Lab. Tecnologia Chimica Lab. Tecnologia Meccanica Lab. Chimica Biennio Biblioteca C.I.C. n. 2 aule per studenti disabili Aula Disegno 1 - Aula Disegno 2 Aula Disegno 3 - Aula CAD Sala Proiezioni/Sala Stampa/ Lab. Multimediale Gabinetto Scientifico primo mezzanino - SALA DOCENTI PIANO SECONDO LABORATORI Museo d'Istituto Lab. Fisica Classi 1^ Lab. Fisica Classi 2^ Lab. Sistemi Automatici Lab. Tdp Elettronica Lab. Misure Elettriche 1 n.17 classi secondo mezzanino - AULA MAGNA PIANO TERZO Lab. Linguistico Biennio Lab. Linguistico Triennio Lab. Informatica 1 Lab. Informatica 2 Lab. Chimica 2 Lab. Chimica 3 Lab. Chimica 4 Lab. Tecnologie Chimiche Lab. Elettronica 1 e 2 Lab. Informatica 3 e 4 n.11 classi n.2 aule multimediali PIANO ATTICO 32 6.2 Laboratori attivi a.s. 2012 - 2013 PER TUTTI GLI INDIRIZZI INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA laboratorio linguistico 1 laboratorio linguistico 2 laboratori di fisica (n. 2) laboratorio di scienze laboratorio di tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica (n.3) laboratorio di chimica 1° biennio laboratori di informatica 1° biennio (n. 2) laboratorio di elettronica industriale laboratorio di sistemi automatici laboratorio di tecnologie disegno e progettazione laboratorio di misure elettriche laboratorio di impianti elettrici laboratorio di elettromeccanica laboratorio di sistemi automatici laboratorio di elettronica laboratorio di telecomunicazioni INDIRIZZO INFORMATICA laboratorio di informatica e sistemi laboratorio di matematica E TELECOMUNICAZIONI laboratorio di elettronica laboratorio di analisi qualitativa laboratorio di analisi quantitativa laboratorio di analisi tecnico strumentale INDIRIZZO CHIMICA laboratorio di impianti chimici laboratorio di sistemi INDIRIZZO MECCANICA laboratorio aula disegno cad laboratorio di tecnologia meccanica laboratorio di sistemi e automazione industriale laboratorio di meccanica e macchine laboratorio impianti e disegno laboratorio di tecnologia e meccanica laboratorio di robotica e automazione industriale laboratorio di meccanica applicata e macchine 33 6.2.1 Consistenza laboratori settore elettrico LABORATORI ATTREZZATURE PRINCIPALI Misure elettriche 3° anno - Strumenti di misura analogici e digitali per circuiti in c.c.- c.a. - Oscilloscopi, generatori di funzioni alimentatori. - Assortimento di componenti per realizzazione di circuiti di prova. Misure macchine elettriche - Strumenti di misura analogici e digitali per circuiti in c.c.- c.a. - Analizzatori di reti elettriche. - Assortimento di motori e generatori di diversa potenza e tipologia. Banchi prova. TDP – CAD (elettrotecnica) - Computers e software per la progettazione di impianti elettrici e simulazione di circuiti. - Vari PLC e sistemi di sviluppo. TDP – Impianti (elettrotecnica) - Banchi prova per realizzazione e collaudo di impianti elettrici. - Dispositivi per la costruzione di macchine elettriche e circuiti. Sistemi Automatici - Computers e software per la simulazione di sistemi di varia natura. - Sistemi di sviluppo per microprocessori e PLC - Componentistica e software per la progettazione e realizzazione di sistemi di controllo analogici e digitali. TDP – CAD, circuiti (elettronica) - Computers e software per la progettazione di circuiti elettronici e loro simulazione. - Vari sistemi di sviluppo per PIC e Microprocessori. - Strumenti per la realizzazione di circuiti elettrici, elettronici. Elettronica Telecomunicazioni - Oscilloscopi analogici e digitali, generatori di funzioni, misuratori di campo, analizzatori di spettro (fino a 1,5 Ghz). - Apparati radio didattici ricetrasmittenti. 6.2.2 Consistenza laboratori settore meccanico LABORATORI ATTREZZATURE PRINCIPALI Analisi qualitativa - 34 Postazioni - Banchi attrezzati omologati e muniti di adeguate cappe attrezzate Analisi quantitativa - 32 postazioni di lavoro - Spettrofotometri - Cromato grafo Ionico Analisi tecnico strumentale -Spettrofotometro FT-IR ATR - Strumentazione PSA Impianti chimici e Sistemi - Impianti pilota di distillazione -Impianto pilota di scambio termico - Impianto pilota di regolazione - Turbine pompe. 34 6.2.3 Consistenza laboratori settore chimico LABORATORI ATTREZZATURE PRINCIPALI Tecnologia Meccanica. - Strumenti di misura analogici e digitali per misure di controllo e funzionali - Dinamometro digitale per prove sui materiali - Apparecchiature per prove non distruttive: lampada di Wood - Controlli a ultrasuoni - Prove meccaniche. Laboratorio Informatico (Meccanica) - Computers e software per la progettazione di componenti e simulazioni di costruzioni. - Disegno CAD e software applicativi di sistemi propulsivi. - Software applicativi di logistica. Laboratorio di Meccanica - Strumenti di misura analogici e digitali per misure di controllo e funzionali. - Dinamometro digitale per prove sui materiali. - Sistema integrato motore-pompa-turbina - Turbine pompe. 6.2.4.Consistenza laboratori settore informatico LABORATORI ATTREZZATURE PRINCIPALI Informatica 1 - 18 postazioni dotate di compuer. - Software di sviluppo, gestionali, pianificazione ecc. - Video proiettore, stampanti. Informatica 2 - 18 postazioni dotate di compuer. - Software di sviluppo, gestionali, pianificazione ecc. - Video proiettore, stampanti. Informatica 3 - 18 postazioni dotate di compuer. - Software di sviluppo, gestionali, pianificazione ecc. - Video proiettore, stampanti. Informatica 4 - 24 postazioni dotate di compuer. - Software di sviluppo, gestionali, pianificazione ecc. - Video proiettore, stampanti, plotter (A1) 35 2. Progettazione educativa «La scuola si impegna per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità o di svantaggio e alla valorizzazione delle eccellenze». 2.1 Scuola delle Competenze L'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" è una scuola che offre formazione tecnica nei seguenti indirizzi: "Chimica, Materiali e Biotecnologie", "Elettronica ed Elettrotecnica", "Informatica e Telecomunicazioni", "Meccanica, Meccatronica ed Energia", "Trasporti e Logistica". «L'identità degli Istituti Tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione europea, costruita attraverso lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico con l'obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all'esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l'accesso all'università e all'istruzione e formazione tecnica superiore». [Regolamento Atto n. 133 - Riordino degli Istituti Tecnici] 2.2 Finalità formative e obiettivi Le finalità formative dei percorsi di studio del settore tecnologico sono così compendiate: - formare tecnici in grado di supportare la gestione e l'innovazione delle imprese nei settori corrispondenti ai vari indirizzi di studio - assumere autonome responsabilità nei processi tecnologici ed economici - attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni - sostenere lo sviluppo personale a partire dalle competenze di cittadinanza al fine dell'apprendimento permanente e dell'occupabilità. L'obiettivo primario che l'Istituto si prefigge è una solida preparazione professionale coniugata armonicamente con una formazione culturale e umana completa, per consentire allo studente di esplicare al meglio le proprie capacità ed esperienze non solo nel mondo del lavoro, ma anche nella più complessa e articolata realtà sociale e culturale con cui dovrà imparare a confrontarsi e interagire. 36 L'Istituto "E. Fermi" tenuto conto delle finalità proprie dell'istruzione tecnica e scientifica, del PECUP (Profilo Educativo, Culturale e Professionale dell'alunno), delle competenze culturali professionali e sociali che gli studenti dovrebbero raggiungere alla fine del corso di studi, della realtà del territorio in cui opera, dell'evoluzione del mondo del lavoro, dei bisogni e delle aspettative dell'utenza, PONE AL CENTRO della propria attività didattica ed educativa LO STUDENTE, la sua formazione umana, culturale e professionale e il processo di apprendimento - insegnamento, promuovendo l'innalzamento del successo formativo e la valorizzazione delle potenzialità di ciascun alunno e il miglioramento della qualità del servizio offerto. L'Istituto intende perseguire i seguenti obiettivi: - sviluppare negli studenti il senso della responsabilità personale e il rispetto delle regole - favorire lo sviluppo dei processi cognitivi, dai più semplici ai più complessi - promuovere l'attitudine alla riflessione critica e razionale - sviluppare l'attività di orientamento per favorire la maturazione dell'identità personale e sociale degli studenti - attuare strategie di recupero e sostegno per il superamento di difficoltà e carenze - concretizzazione delle conoscenze e delle abilità acquisite attraverso l'operatività - favorire capacità di studio e di aggiornamento autonome - valorizzare l'uso delle nuove tecnologie - favorire l'inserimento nel mercato del lavoro dei giovani diplomati - promuovere rete con scuole, enti di formazione del territorio, aziende e Università. La programmazione formativa dell'Istituto "E. Fermi" interagisce con: - Agenzie Nazionali per Progetti Europei e Progetti Assistiti dal Ministero. - Regione Marche per calendario scolastico, formazione professionale post-secondaria e post - obbligo scolastico, formazione tecnico superiore, rete scolastica. - Provincia per interventi di edilizia scolastica, fornitura di materiali d'ufficio, piani di utilizzazione dell'edificio e delle attrezzature - Comuni per servizi di supporto organizzativo per gli alunni in situazione di svantaggio o di disabilità e per contributi che sostengono la realizzazione del P.O.F. - ASUR con consulenti ed esperti per servizi relativi al C.I.C. - Università, Cup, Ass. Industriale, Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Maestri del Lavoro, Scuola Impresa, Imprese e Industrie del territorio per organizzare percorsi di alternanza scuola - lavoro e per orientamento post -secondaria - Scuole Secondarie di I grado per orientamento post-scuola secondaria di I grado. - Scuole Secondarie di II grado del territorio ascolano per accordi di rete e consorzi - Fondazione Carisap e Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno - Associazioni culturali e di volontariato. 37 2.3 Lavorare per Competenze «Chiave della felicità è lo scoprire che cosa uno è adatto a fare e il dargli l'opportunità di farlo». Dewey «Le competenze finali si presentano come un insieme integrato di conoscenze, abilità e atteggiamenti, necessario ad esplicare in maniera valida ed efficace un compito lavorativo». Pellerey L'impianto del nuovo sistema degli Istituti Tecnici è diretto alla promozione di un insieme di competenze descritte nel profilo educativo, culturale e professionale sia generale, sia relativo ai singoli indirizzi, intendendo per competenza "la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale". L'elemento centrale di una formazione efficace, per competenze, è costituito dalla possibilità di "mobilitare i talenti degli studenti" privilegiando l'azione, significativa ed utile, in quanto situazione di apprendimento reale ed attiva, capace di collocare gli alunni in esperienze significative concrete, sfidanti, che suscitano interesse e sollecitano un apprendimento per scoperta e come conquista personale. Questa prospettiva valorizza l'identità della scuola e la mette in relazione con gli attori significativi del proprio contesto territoriale con cui condividere la responsabilità educativa e da cui ricavare occasioni e stimoli per arricchire i percorsi formativi dei propri studenti. Lavorare per competenze significa, dunque, favorire negli studenti la maturazione della consapevolezza dei propri talenti, di un rapporto positivo con la realtà sostenuto da curiosità e volontà, dove riconoscere le criticità e le opportunità che si presentano, di assumere responsabilità autonome, e quindi essere in grado di comprendere, orientarsi e agire, nella prospettiva del servizio inteso come contributo al bene comune. Le competenze, previste dall'obbligo di istruzione, cui fare riferimento nell'impostare l'attività formativa del primo biennio, sono divise in due categorie: 1) Competenze chiave di Cittadinanza 2) Competenze di base degli Assi culturali 38 2.3.1 Competenze chiave di cittadinanza 1. IMPARARE AD IMPARARE: organizzare l'apprendimento utilizzando e scegliendo varie fonti e varie modalità di informazione e formazione anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. 2. PROGETTARE: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio/lavoro utilizzando le conoscenze apprese per raggiungere gli obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. 3. COMUNICARE: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità differente, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico). Saper applicare le regole ed i principi fondamentali. Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Saper collegare argomenti della stessa disciplina e/o di discipline diverse e cogliere prime relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, lontani nel luogo e nello spazio individuando differenze, cause ed effetti. 4. COLLABORARE E PARTECIPARE: interagire nel gruppo comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie ed altrui capacità, gestendo le conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune ed attività collettive nel riconoscimento dei diritti degli altri. 5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale, far valere al suo interno diritti e bisogni riconoscendo quelli degli altri, le regole e le responsabilità. 6. RISOLVERE I PROBLEMI: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenente a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE L'INFORMAZIONE: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti e con i diversi strumenti comunicativi, valutandone l'attendibilità e l'utilità, distinguendo fatti ed opinioni. 39 2.3.2 Competenze di base degli Assi culturali 1. ASSE DEI LINGUAGGI Competenze Abilità Conoscenze Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti. Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale. Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale. Esporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati. Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo. Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista. Individuare il punto di vista dell'altro in contesti formali ed informali. Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi. Applicare strategie di lettura. Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo. Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario. Principali strutture grammaticali delle lingua italiana. Elementi di base della funzione della lingua. Lessico fondamentale per gestire comunicazioni orali in contesti formali ed informali. Contesto, scopo e destinatario della comunicazione. Codici fondamentali della comunicazione orale verbale e non verbale. Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo. Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni. Rielaborare in forma chiara le informazioni. Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative. Utilizzare una lingua straniera per i principali Interagire in conversazioni brevi e semplici scambiando 40 Strutture dei testi narrativi, espositivi, argomentativi. Principali connettivi logici. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi. Tecniche di lettura analitica e sintetica. Tecniche di lettura espressiva. Denotazione e connotazione. Principali generi letterari con particolare riferimento alla tradizione italiana. Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere. Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura e revisione. Lessico di base della lingua straniera su argomenti di vita scopi comunicativi ed operativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico. Utilizzare e produrre testi multimediali. informazioni. Ricercare informazioni all'interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale. Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all'ambito personale e sociale. Scrivere correttamente brevi testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio. Riconoscere e apprezzare le opere d'arte. Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio. Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva. quotidiana, sociale e professionale. Uso del dizionario bilingue. Regole grammaticali fondamentali. Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi d'uso comune. Semplici modalità di scrittura. Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua. Elementi fondamentali per la lettura/ascolto di un'opera d'arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica). Principali forme di espressione artistica. Principali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo. Uso essenziale della comunicazione telematica. 2. ASSE MATEMATICO Competenze Abilità Conoscenze Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche in forma grafica. Comprendere il significato logico - operativo di numeri appartenenti a sistemi numerici diversi. Saper convertire da una all'altre (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti a interi). Comprendere il significato di potenza, calcolare potenze, applicarne le proprietà. Risolvere brevi espressioni nei diversi sistemi numerici. Rappresentare la soluzione di un problema con un'espressione e calcolarne il valore. Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità. Comprendere i passaggi di una dimostrazione. Gli insiemi numerici, rappresentazioni, operazioni, ordinamento. Sistemi di numerazioni. Espressioni algebriche e operazioni. Equazioni e disequazioni di I grado. Sistemi di equazioni e disequazioni di I grado. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per Formalizzare il percorso di soluzione di un problema 41 Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione. Circonferenza e cerchio. Teoremi di Euclide e di Pitagora. Fasi risolutive di un problema con diagrammi. risolvere problemi. attraverso modelli algebrici e grafici. Convalidare risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni. Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità specifiche di tipo informatico. Riconoscere una relazione tra variabili in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla in una funzione. Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati e rappresentarli mediante istogrammi e diagrammi a torta. Tecniche di risoluzione di un problema con frazioni, proporzioni, percentuali, equazioni e disequazioni di I grado. Significato di analisi e organizzazione dei dati numerici. Piano cartesiano. Funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici. La notazione scientifica per i numeri reali. Concetto di approssimazione. 3. ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO Competenze Abilità Conoscenze Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Raccogliere dati attraverso l'osservazione diretta dei fenomeni naturali, fisici, chimici, biologici, geologici o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi o media. Organizzare e rappresentare dati raccolti. Individuare una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli. Utilizzare classificazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. Riconoscere i principali aspetti di un ecosistema. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell'ambiente. Saper spiegare il principio di funzionamento e la struttura dei principali dispositivi fisici e software. Utilizzare le funzioni del software per produrre testi e comunicazioni multimediali. Concetto di misura e sua approssimazione di errore. Tecniche di misurazione e sequenze dell'operazione. Fondamentali meccanismi di catalogazione. Utilizzo programmi software. Concetto di sistema e di complessità. Schemi, tabelle, grafici e software dedicati. Semplici schemi per presentare correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente all'ambito scientifico caratteristico del percorso formativo. Concetto di ecosistema. Struttura del computer, di internet, struttura generale ed operazioni di principali pacchetti applicativi. 42 4. ASSE STORICO - SOCIALE Competenze Abilità Conoscenze Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli, secondo le coordinate spazio temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Leggere anche in modalità multimediale le differenti fonti per ricavarne informazioni su eventi storici. Individuare mezzi e strumenti dell'innovazione tecnologica attraverso le epoche storiche. Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi della Costituzione; le caratteristiche essenziali della norma giuridica a partire dalla propria esperienza e dal contesto scolastico. Identificare i diversi modelli di organizzazione sociale e le principali relazioni tra Persona Famiglia -Società -Stato. Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio. Forma diacronica e sincronica le principali tappe storiche dalla preistoria fino al XX secolo. Le diverse tipologie di fonti, le principali tappe dello sviluppo dell'innovazione tecnico scientifica e tecnologica . La Costituzione italiana e dello Stato e le sue funzioni. Conoscenze di base sul concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti. Collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. 43 Principali problematiche relative all'integrazione e tutela dei diritti umani. Conoscenza degli strumenti essenziali per leggere il tessuto produttivo del proprio territorio. Principali soggetti del sistema economico del proprio territorio. 2.3.4 Curricolo e Competenze L'identità dell'Istituto Tecnico Tecnologico trova la sua più specifica connotazione nel 2° Biennio e nel 5° anno, in quanto, oltre a fornire una solida base culturale, esso si propone l'approfondimento delle conoscenze tecnologico-scientifiche, onde far pervenire lo studente all'acquisizione di competenze professionali che gli permettano di intervenire attivamente nei processi di trasformazione in atto e di "intercettare l'innovazione". L'integrazione delle "tre culture": umanistica, scientifica e tecnologica dovrà essere l'orizzonte all'interno del quale si colloca l'azione formativa. Se il 1° Biennio ha rinforzato conoscenze e abilità di base con la valorizzazione della dimensione orientativa degli insegnamenti, ha garantito la consapevolezza della scelta dell'articolazione operata dagli studenti e con la disciplina "Scienze e tecnologie applicate" ha "gettato un ponte" verso il 2° Biennio, pur garantendo il consolidamento delle competenze degli assi culturali, si propone di sviluppare e potenziare conoscenze, abilità e competenze delle discipline dell'area di indirizzo con l' incremento del monte ore della stessa. Integrazione fra le aree Il curricolo del 2° Biennio pone le basi per ciò che le Linee guida definiscono la "dimensione politecnica" che le discipline d'indirizzo devono assumere per promuovere la progressiva acquisizione di abilità e competenze professionali. Ciò va concretizzato attraverso una metodologia condivisa di stile laboratoriale, dove le interdipendenze e le relazioni sono operativamente composte in una visione unitaria dei saperi. L'azione didattica si premurerà pertanto di coniugare strumenti di indagine e di verifica, collegando esperienze di studio e contesti reali, attraverso attività di alternanza scuola-lavoro: tirocini e/o stage, in cui lo studente possa applicare validamente linguaggi di carattere generale e specifico, raccogliere ed elaborare dati per mezzo di idonei strumenti, verificare la validità e l'adeguatezza di quanto appreso e soprattutto potrà conoscere e sperimentare direttamente l'interdipendenza tra cultura professionale, tecnologie e dimensione operativa delle conoscenze. Le discipline afferenti all'Area generale devono garantire lo sviluppo della dimensione teorico-culturale di conoscenze, abilità e competenze proprie delle discipline d'indirizzo. Per quanto riguarda le competenze linguistico-comunicative, oltre al potenziamento del corretto utilizzo del patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana in situazioni di vita e professionali, nel 5° anno è previsto l'insegnamento di una disciplina dell'Area di indirizzo in inglese. 44 Per quanto riguarda le competenze storico-sociali, è previsto l'approfondimento del rapporto fra gli insegnamenti dell' Area d'indirizzo e la dimensione storica, attraverso il riconoscimento dell'interdipendenza esistente tra i vari fenomeni socio-culturali ed economici, nella dimensione locale e globale. Per quanto riguarda le competenze matematico-scientifiche, occorre mirare a potenziare l'utilizzo di linguaggi specifici per la rappresentazione e la soluzione di problemi tecnico-scientifici, offrendo strumenti per la comprensione dell'interconnessione fra i saperi. In particolare, la disciplina Complementi di matematica dovrà costituire l'anello di congiunzione fra cultura matematico-scientifica e tecnologico- professionale. Nell'ambito dell'ordinamento riformato degli Istituti Tecnici Tecnologici viene prospettata un'idea di istruzione che implica pratiche didattico - pedagogiche che pongano al centro dell'azione educativa la persona. "Lavorare per competenze" significa pertanto guidare gli studenti attraverso percorsi formativi che sollecitino apprendimenti efficaci capaci di offrire risposte significative alle domande di senso, che valorizzino l'identità della scuola come comunità educante collegata al territorio Il lavoro individuale e collegiale dei docenti deve sostenere e facilitare il collegamento organico tra Area generale e Discipline di indirizzo, attraverso la verifica dei risultati degli apprendimenti in rapporto ai saperi e alle competenze organizzati in modo flessibile, articolato, adeguato all'innovazione e in stretto rapporto con la domanda del mercato del lavoro. Gli strumenti operativi per realizzare concretamente organici collegamenti tra scuola e realtà produttiva, con il reciproco scambio di esperienze formative, sono: progetti di alternanza scuola-lavoro, attività di tirocinio e/o stage che permettano agli studenti una diretta esperienza dei meccanismi regolativi ed organizzativi dei contesti lavorativi e della realtà imprenditoriale. In relazione alle esigenze del territorio, alle filiere produttive di riferimento, all'innovazione e ai fabbisogni del mercato del lavoro, gli Istituti Tecnici Tecnologici possono prevedere spazi di progettazione didattica per utilizzare quote di autonomia e di flessibilità. La scuola è dunque sollecitata dalla Riforma ad uscire da una visione riproduttiva del sapere, legata alla logica delle discipline e completamente svincolata dal mondo reale, onde valorizzare il ruolo attivo e costruttivo del soggetto che cresce attraverso l'apprendimento e si pone nei confronti della realtà in modo critico e costruttivo. 45 2.4 PECUP - Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del Settore Tecnologico Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico - scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l'innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: - individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali - orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l'utilizzo di appropriate tecniche di indagine - utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi - orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell'ambiente e del territorio - intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall'ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo - riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi - analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita - riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali - riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. 46 2.4.1 Sbocchi occupazionali e prosecuzione degli studi Al termine del corso di studi, gli studenti conseguono il diploma di Istruzione Tecnica che, oltre a costituire titolo abilitante per alcuni insegnamenti tecnico pratici presso gli Istituti Secondari di II grado, ad abilitare all'esercizio di una libera professione ed a fornire un'adeguata preparazione per l'inserimento nel mondo del lavoro, consente l'accesso a tutte le facoltà universitarie. ACCESSO A TUTTE LE FACOLTÀ UNIVERSITARIE DIPLOMA DI ACCESSO AI CORSI IFTS E ITS ACCESSO ALLE PROFESSIONI TECNICHE PRESSO AZIENDE PUBBLICHE E ISTRUZIONE TECNICA LIBERA PROFESSIONE ACCESSO A CARRIERE DI CONCETTO NEL SETTORE PUBBLICO INSEGNAMENTO TECNICO PRATICO PRESSO ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI 47 2.5 Integrazione degli alunni con disabilità Al fine dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, l'obiettivo fondamentale dell'ITI è lo sviluppo degli apprendimenti e delle competenze raggiungibili attraverso una progettazione educativa individualizzata che offra agli studenti con disabilità gli strumenti necessari per una completa integrazione scolastica. In osservanza alla Legge n. 104/92 che sancisce il diritto allo studio e allo sviluppo degli allievi con disabilità, nella logica della costruzione di un progetto di vita "sostenibile" che consenta all'alunno di "avere un futuro" e nella prospettiva di un innalzamento della sua qualità della vita, l'Istituto offre un percorso formativo finalizzato a creare un ambiente favorevole alla socializzazione degli alunni e articolato sui seguenti progetti: - attività di pre - accoglienza per favorire la conoscenza della nuova realtà di una Scuola Superiore anche al fine di contenere le ansie inevitabilmente legate alla diversa realtà che l'alunno dovrà affrontare. - percorso integrazione scuola - lavoro per garantire all'alunno concrete opportunità di sviluppo sia sul piano degli apprendimenti disciplinari, sia su quello dell'acquisizione di abilità operative e pratiche e permettergli di svolgere un ruolo attivo all'interno della società, superando quelle condizioni che possono impedire lo sviluppo delle potenzialità nell'apprendimento, nella comunicazione e nelle relazioni sociali. - laboratorio protetto creativo - espressivo per realizzare una situazione formativa strutturata in cui l'allievo potrà simulare un'attività lavorativa in un contesto rassicurante e adeguato. - attività di nuoto - terapia per favorire il miglioramento delle capacità condizionali e coordinative degli schemi motori di base e dei processi di socializzazione in situazioni ambientali variate. - progetto territorio per approfondire la conoscenza del territorio della città, sapersi orientare al suo interno e migliorare la capacità di stare bene con se stessi e stare bene con gli altri. 48 2.6 Integrazione degli alunni con DSA L'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi", tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Linee guida (12 luglio 2011) e della Legge n.170/2010, provvede ad attuare i necessari interventi pedagogico - didattici per il successo formativo degli alunni e degli studenti con DSA, attivando percorsi di didattica individualizzata e personalizzata e ricorrendo a strumenti compensativi e misure dispensative. L'Istituto ha previsto una serie di azioni per assicurare all'alunno con DSA gli strumenti adeguati per conseguire il successo scolastico : - un protocollo di accoglienza: i genitori al momento dell'iscrizione compilano un modulo informativo e consegnano la Diagnosi - nell'ambito del Progetto Accoglienza si effettua un Consiglio di Classe congiunto al quale partecipano tutti i Docenti delle classi con alunni con DSA e il Docente Referente per i DSA presieduto dal Dirigente Scolastico con l'obiettivo di fornire una corretta e il più possibile esaustiva informazione sugli alunni iscritti. - incontri di programmazione ai quali partecipa tutto il C. di C. e i genitori con compilazione del modulo per il Piano Didattico Personalizzato (PDP) predisposto in accordo con la normativa vigente aggiornata (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto - legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) legge 8 Ottobre 2010 n. 170). La scuola, dunque, garantisce ed esplicita, nei confronti di studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, sia attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, sia con l'adozione di modalità valutative che consentono allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l'applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l'espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all'abilità deficitaria. Strategie metodologiche e didattiche - valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce 49 - utilizzare schemi e mappe concettuali insegnare l'uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline dividere gli obiettivi di un compito in "sotto obiettivi" offrire anticipatamente schemi grafici relativi all'argomento di studio, per orientare l'alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali privilegiare l'apprendimento dall'esperienza e la didattica laboratoriale promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell'alunno l'autocontrollo e l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari promuovere l'apprendimento collaborativo. Misure dispensative All'alunno con DSA è garantito l'essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso: - la lettura ad alta voce - la scrittura sotto dettatura - prendere appunti - copiare dalla lavagna - il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti - la quantità eccessiva dei compiti a casa - l'effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati - lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni - sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico. Strumenti compensativi Altresì l'alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo: aiuti nella parte automatica della consegna che permettono all'alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. (A seconda della disciplina e del caso, possono essere: formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento, tabella delle misure e delle formule geometriche, computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner, calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante registratore e risorse audio quali sintesi vocale, audiolibri, libri digitali, software didattici specifici, vocabolario multimediale). 50 Strategie utilizzate dall'alunno nello studio - strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi) - modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico) - modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto) - riscrittura di testi con modalità grafica diversa - usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature). Strumenti utilizzati dall'alunno nello studio - strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici), fotocopie adattate - utilizzo del PC per scrivere, testi con immagini, software didattici) Valutazione - programmare e concordare con l'alunno le verifiche - prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) - valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale - far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive) - introdurre prove informatizzate - programmare tempi più lunghi per l'esecuzione delle prove - pianificare prove di valutazione formativa. 51 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: …………………………………………… ANNO SCOLASTICO: ……………………………………………… ALUNNO: …………………………………………………. Dati generali Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medicospecialistica redatta in data… da… presso… aggiornata in data… da presso… Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso effettuati da… presso… periodo e frequenza….. scolastico Scolarizzazione pregressa modalità…. Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell'infanzia , nella scuola primaria, nella scuola sec. 1° grado Rapporti scuola-famiglia 52 FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO Elementi desunti Elementi desunti dalla diagnosi dall'osservazione in classe Lettura Velocità Correttezza Comprensione Elementi desunti Elementi desunti dalla diagnosi dall'osservazione in classe Scrittura Grafia Tipologia di errori Produzione Elementi desunti Elementi desunti dalla diagnosi dall'osservazione in classe Calcolo Mentale Per iscritto Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica: Ulteriori disturbi associati: Altro Bilinguismo o italiano L2: Livello di autonomia: 53 DIDATTICA PERSONALIZZATA Strategie e metodi di insegnamento: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio: Discipline linguistico-espressive Discipline logico-matematiche Discipline storico-geografico-sociali Altre 54 VALUTAZIONE (anche per esami conclusivi dei cicli) L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di: Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi Italiano Matematica Lingue straniere …. …. …. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE - valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce - utilizzare schemi e mappe concettuali - insegnare l'uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) - promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline - dividere gli obiettivi di un compito in "sotto obiettivi" - offrire anticipatamente schemi grafici relativi all'argomento di studio, per orientare lnella discriminazione delle informazioni essenziali - privilegiare l'apprendimento dall'esperienza e la didattica laboratoriale - promuovere processi metacognitivi per sollecitare l'autocontrollo e l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento - incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari - promuovere l'apprendimento collaborativo MISURE DISPENSATIVE All'alunno con DSA è garantito l'essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso: - la lettura ad alta voce - la scrittura sotto dettatura - prendere appunti - copiare dalla lavagna - il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti - la quantità eccessiva dei compiti a casa - l'effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati - lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni - sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico 55 STRUMENTI COMPENSATIVI Altresì l'alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all'alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. - formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento - tabella delle misure e delle formule geometriche - computer con programma di videoscrittura, con sintesi vocale correttore ortografico; stampante e scanner - calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante - registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) - software didattici specifici - vocabolario multimediale STRATEGIE UTILIZZATE DALL'ALUNNO NELLO STUDIO - strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi) - modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico) - modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto) - riscrittura di testi con modalità grafica diversa - usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature) STRUMENTI UTILIZZATI DALL'ALUNNO NELLO STUDIO - strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici) - fotocopie adattate - utilizzo del PC per scrivere - registrazioni - testi con immagini - software didattici - altro VALUTAZIONE (ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI) - Programmare e concordare con l'alunno le verifiche - Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) - Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale - Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive) - Introdurre prove informatizzate - Programmare tempi più lunghi per l'esecuzione delle prove - Pianificare prove di valutazione formativa 56 2.7 Integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana L'ITT "Fermi", nell'ambito dei compiti attribuiti dal DPR 31/08/99 e al fine di garantire a tutti gli studenti il successo formativo, promuove progetti e attività inerenti l'inserimento, l'integrazione, l'interazione culturale e la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica. L'istituto organizza attività di sostegno linguistico declinate in corsi di alfabetizzazione linguistica della lingua italiana (A1) e di consolidamento nei vari livelli (A2, B1, B2) e dispone di progetti di educazione interculturale che attuano percorsi didattici per educare alla solidarietà, alla cooperazione, all'accettazione della "diversità", alla convivenza interculturale e all'integrazione e al rispetto delle regole del vivere civile. Progetto ITALIANO L2 - INTERCULTURA Il Progetto, dovendo rispondere a un'utenza estremamente eterogenea di cui una parte di origine straniera e di seconda generazione, prevede attività legate agli aspetti linguistici e attività didattico educative rivolte anche alla dimensione socio affettiva, orientate all'accoglienza e alla costruzione del senso di appartenenza alla comunità scolastica. Il Progetto si declina in un percorso di educazione all'interculturalità attraverso il cinema che è già di per sé un oggetto interculturale, perché utilizza linguaggi differenti. Infatti, la fruizione di un film propone simboli visivi riconoscibili e condivisibili al di là di rigidi schemi culturali; per questo la sequenza filmica permette di andare oltre i pregiudizi relativi alle razze e ai confini geografici e consente agli alunni di fare esperienza paritetica con coetanei appartenenti ad altra cultura in uno spazio, quello della scuola, dove, non solo diritti e doveri hanno pari dignità, ma anche emozioni e sentimenti risultano condivisi. Il confronto fra i film proposti alle classi L2 e la discussione dopo l'analisi, accompagna alla maturazione di diversi livelli di ragionamento, orientati anche oltre l'intenzionalità comunicativa che il film esprime. Si attiva così lo sviluppo del senso critico e della capacità di scelta attraverso l'argomentazione e quindi la costruzione di una motivazione ragionata, che è un passaggio fondamentale per l'acquisizione dell'autonomia di pensiero e per la promozione della predisposizione mentale alla valorizzazione di messaggi plurimi e all'accoglimento di differenti prospettive. 57 Finalità e obiettivi formativi - sviluppare e potenziare le competenze linguistico - comunicative degli alunni stranieri, in modo da fornire loro gli strumenti necessari sia per relazionarsi e per interagire con il nuovo contesto di accoglienza, sia per intraprendere un graduale processo di apprendimento linguistico e didattico che miri al successo scolastico. - guidare gli studenti stranieri in un progressivo percorso di educazione alla cittadinanza europea in grado di favorire una condivisione partecipata di valori e principi e, di conseguenza, una più piena e consapevole partecipazione alla vita sociale della comunità locale. - stimolare la conoscenza e la socializzazione tra gli studenti stranieri e i loro compagni italiani, incoraggiando, fin dalle fasi iniziali del processo di inserimento, la nascita di relazioni positive improntate sulla cooperazione e sul riconoscimento reciproco delle differenti culture di appartenenza. 58 3. Progettazione curricolare «Non importa ciò che è stato scoperto nel passato e che conclusione ne possa esser tratta. Se arriva un nuovo risultato, devi guardare al futuro». Enrico Fermi Il nuovo corso di studi è ordinato in due Bienni e un Quinto anno di orientamento. Permane ancora il precedente Corso di Studi (vecchio ordinamento) strutturato in un Triennio d'indirizzo. Con l'applicazione della riforma solo le classi quarte e quinte seguono il curricolo secondo le specializzazioni dell'ordinamento tradizionale. VECCHIO ORDINAMENTO ITIS Chimica Elettronica e Telecomunicazioni Elettrotecnica e Automazione Informatica Meccanica 3.1 Nuovo Ordinamento L'identità dell'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l'approfondimento, l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità si declina in percorsi di studi strettamente correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del territorio locale e nazionale. I nuovi profili che contraddistinguono ciascun indirizzo sono configurati in modo da rispondere efficacemente alle richieste del mondo del lavoro e delle libere professioni e si riferiscono al quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF) per favorire la mobilità delle persone all'interno dell'Unione Europea, corrispondere alle esigenze poste dall'innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni nonché alle vocazioni del territorio. 59 Gli indirizzi del settore tecnologico fanno riferimento alle aree di produzione e di servizio nei diversi comparti tecnologici, con particolare attenzione all'innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi. I percorsi dell'Istituto "E. Fermi" si dividono in cinque indirizzi e sette articolazioni. NUOVO ORDINAMENTO ITT Chimica, Materiali e Biotecnologie Elettronica ed Elettrotecnica Chimica e Materiali Elettronica Informatica e Telecomunicazioni Meccanica, Meccatronica e Energia Informatica Meccanica e Meccatronica Elettrotecnica Trasporti e Logistica Costruzione del mezzo Logistica Telecomunicazioni L'INDIRIZZO "CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE" integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all'innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese e presenta l'articolazione Chimica e materiali che approfondisce competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico - biologiche, nei processi di produzione L'INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA" integra competenze scientifiche e tecnologiche nel campo dei materiali, della progettazione, costruzione e collaudo, nei contesti produttivi di interesse, relativamente ai sistemi elettrici ed elettronici, agli impianti elettrici e ai sistemi di automazione; presenta due articolazioni di Elettronica per approfondire la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; di Elettrotecnica che approfondisce la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e impianti elettrici, civili e industriali 60 L'INDIRIZZO "INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI" integra competenze scientifiche e tecnologiche nel campo dei sistemi informatici, dell'elaborazione delle informazioni, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; presenta l'articolazione Informatica che approfondisce l'analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche L'INDIRIZZO "MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA" integra competenze scientifiche e tecnologiche di ambito meccanico, dell'automazione e dell'energia e presenta l'articolazione Meccanica e Meccatronica che approfondisce, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro L'INDIRIZZO "TRASPORTI E LOGISTICA" integra competenze specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi, nonché l'organizzazione di servizi logistici. Le articolazioni presenti nella specializzazione sono Costruzione del mezzo che riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo e l'acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d'idoneità all'impiego dei mezzi medesimi e Logistica che approfondisce le problematiche relative alla gestione, al controllo degli aspetti organizzativi del trasporto anche al fine di valorizzare l'acquisizione di idonee professionalità nell'interrelazione fra le diverse componenti. 61 3.1.1 Percorsi di studio del nuovo Ordinamento Il nuovo corso di studi, ordinato in due bienni e un quinto anno di orientamento, suddivide gli apprendimenti in un'area di insegnamento generale comune e in aree di indirizzo specifiche. L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire la preparazione di base attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico - tecnologico, asse storico - sociale. Le aree di indirizzo hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze specifiche attraverso abilità e conoscenze. L'attività didattica ed educativa è centrata sullo studente, sulla sua formazione umana, culturale e professionale, sul processo di apprendimento, sul miglioramento della qualità del servizio offerto. Il percorso formativo prevede l'uso di metodologie volte a sostenere l'allievo nell'apprendimento tramite un'attenta progettazione didattica, l'integrazione disciplinare, percorsi individualizzati, attività di recupero e sostegno, attuazione di progetti di approfondimento per ampliare l'offerta formativa e migliorare le competenze degli studenti. I nuovi percorsi danno ampio spazio alle metodologie di insegnamento e apprendimento di tipo laboratoriale, finalizzate a sviluppare le competenze degli allievi attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze in contesti applicativi, l'analisi e la soluzione di problemi ispirati a situazioni reali e il lavoro per progetti che, insieme agli stage, tirocini e alternanza scuola - lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni. 62 INDIRIZZO "CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE" Articolazione: "Chimica e materiali" Attività e insegnamenti di indirizzo Attività e insegnamenti di area generale AREA DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua Straniera inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (scienze della terra e biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica / Attività Alternative Scienze integrate (fisica) Scienze integrate (chimica) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Chimica organica e biochimica Chimica analitica e strumentale Tecnologie chimiche industriali Totale ore settimanali 1°biennio I II 4 4 3 3 2 2 4 4 2 2 2 2 2 2 1 1 2° biennio III IV 4 4 3 3 2 2 3 3 V 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 1 5 7 4 32 1 5 6 5 32 3 8 6 32 3(1)* 3(1) 3(1) 3(1) 3(1) 3(1) 3(2) 3 32 32 *Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio): 1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio 2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta. Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Chimica, Materiali e Biotecnologie" a conclusione del percorso quinquennale: - scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali - descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione - gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza - gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali - configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti - sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. 63 Sbocchi occupazionali - il Diplomato nell'indirizzo "Chimica, Materiali e Biotecnologie" è in grado di: • collaborare, nei contesti produttivi d'interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l'analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale • integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all'innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese • applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi • collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto • verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell'area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti • essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. 64 INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Articolazioni: "Elettronica" - "Elettrotecnica" 1°biennio Attività e insegnamenti di indirizzo Attività e insegnamenti di area generale AREA DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua Straniera inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (scienze della terra e biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica / Attività Alternative Scienze integrate (fisica) Scienze integrate (chimica) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici Elettrotecnica ed elettronica Sistemi automatici Totale ore settimanali I 4 3 2 4 2 2 2 1 II 4 3 2 4 2 2 2 1 3(1) 3(1) 3(1) 3(2) 3(1) 3(1) 3(1) 2° biennio III 4 3 2 3 IV 4 3 2 3 V 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 1 1 5 5 6 7 4 32 6 5 32 6 6 32 3 32 32 *Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio): 1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio 2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta. Nell'indirizzo sono previste le articolazioni di Elettronica e di Elettrotecnica: la prima per approfondire la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici, la seconda per l'approfondimento della progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e impianti elettrici, civili e industriali. Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Elettronica ed Elettrotecnica" a conclusione del percorso quinquennale: - applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell'elettrotecnica e dell'elettronica - utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi 65 - analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento - gestire progetti - gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali - utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione - analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. Sbocchi occupazionali - il Diplomato in "Elettronica ed Elettrotecnica" è in grado di: • operare nell'organizzazione dei servizi e nell'esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi • sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici • utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato • integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell'automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all'innovazione e all'adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione • intervenire nei processi di conversione dell'energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza • nell'ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell'organizzazione produttiva delle aziende. 66 INDIRIZZO "INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI" Articolazione: "Informatica" Attività e insegnamenti di indirizzo Attività e insegnamenti di area generale AREA DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua Straniera inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (scienze della terra e biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica / Attività Alternative 1°biennio I II 4 4 3 3 2 2 4 4 2 2 2 2 2 2 1 1 Scienze integrate (fisica) 3(1)* Scienze integrate (chimica) 3(1) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) Tecnologie informatiche 3(2) Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Sistemi e reti Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni Gestione progetto, organizzazione d'impresa Informatica Telecomunicazioni Totale ore settimanali 32 2° biennio III IV 4 4 3 3 2 2 3 3 V 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 1 4 1 4 4 3 3 4 3(1) 3(1) 3(1) 3 32 6 3 32 6 3 32 3 6 32 *Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio): 1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio 2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta. Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Informatica e Telecomunicazioni" a conclusione del percorso quinquennale: - scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali - descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione - gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza - gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali - configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti - sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. 67 Sbocchi occupazionali - il Diplomato in "Informatica e Telecomunicazioni" è in grado di: • collaborare, nell'ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell'organizzazione produttiva delle imprese • collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta sia orale • esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell'obiettivo, nell'analisi e nella realizzazione delle soluzioni • utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione • definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d'uso. INDIRIZZO "MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA" Articolazione: "Meccanica e Meccatronica" 1°biennio Attività e insegnamenti di indirizzo Attività e insegnamenti di area generale AREA DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua Straniera inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (scienze della terra e biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica / Attività Alternative I 4 3 2 4 2 2 2 1 Scienze integrate (fisica) 3(1)* Scienze integrate (chimica) 3(1) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) Tecnologie informatiche 3(2) Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Meccanica, macchine ed energia Sistemi e automazione Disegno, progettazione e organizzazione industriale Totale ore settimanali 32 *Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio): 1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio 2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta. 68 II 4 3 2 4 2 2 2 1 2° biennio III IV 4 4 3 3 2 2 3 3 V 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 1 4 4 1 4 3 4 3 3 4 5 32 32 32 3(1) 3(1) 3(1) 3 32 Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Meccanica, Meccatronica ed Energia" a conclusione del percorso quinquennale: - individuare le proprietà dei materiali in relazione all'impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti - misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione - organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto - documentare e seguire i processi di industrializzazione - progettare strutture apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura - progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura - organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure - definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi - gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali - gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza Sbocchi Occupazionali - il Diplomato in "Meccanica, meccatronica ed energia" è in grado di: • integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione • contribuire all'innovazione, all'adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi • intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell'energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell'ambiente • agire autonomamente, nell'ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale • pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d'uso. 69 INDIRIZZO "TRASPORTI E LOGISTICA" Articolazioni: "Costruzione del mezzo" - "Logistica" 1°biennio Attività e insegnamenti di indirizzo Attività e insegnamenti di area generale AREA Articolazione Costruzione del mezzo DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua Straniera inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (scienze della terra e biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica / Attività Alternative Scienze integrate (fisica) Scienze integrate (chimica) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Elettrotecnica, elettronica e automazione Diritto ed economia Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo Meccanica, macchine e sistemi propulsivi I 4 3 2 4 2 II 4 3 2 4 2 2 2 2 1 2 1 3(1)* 3(1) 3(1) 3(1) 3(1) 3(1) III 4 3 2 3 IV 4 3 2 3 V 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 1 3 2 1 3 2 3 2 5 5 8 3 3 4 3 3 3 3 3 3 5 32 3 5 32 3 6 32 3(2) 3 Logistica Scienze della navigazione e struttura dei mezzi di Articolazione trasporto Meccanica e macchine Logistica Logistica Totale ore settimanali *Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio): 2°biennio 32 32 1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio 2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta. Nell'indirizzo sono previste le articolazioni "Costruzione del mezzo" e "Logistica". L'articolazione "Costruzione del mezzo" riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo: aereo, navale e terrestre e l'acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d'idoneità all'impiego dei mezzi medesimi. L'articolazione "Logistica" riguarda l'approfondimento delle problematiche relative alla 70 gestione, al controllo degli aspetti organizzativi del trasporto: aereo, marittimo e terrestre, anche al fine di valorizzare l'acquisizione di idonee professionalità nell'interrelazione fra le diverse componenti. Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Trasporti e Logistica" a conclusione del corso quinquennale: 1. identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di progettazione, costruzione e manutenzione dei suoi diversi componenti. 3. mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi. 4. gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo scarico dei passeggeri e delle merci, anche in situazioni di emergenza. 5. gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la regolazione. 6. valutare l'impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie. 7. gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità, nel rispetto delle normative di sicurezza. Sbocchi Occupazionali - il Diplomato in "Trasporti e Logistica" è in grado di: • integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in materia di trasporto; • intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di bordo; collaborare nella pianificazione e nell'organizzazione dei servizi; • applicare le tecnologie per l'ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all'innovazione e all'adeguamento tecnologico e organizzativo dell'impresa; • agire, relativamente alle tipologie di intervento, nell'applicazione delle normative nazionali, comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, del trasporto delle merci, dei servizi e del lavoro; • collaborare nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell'ambiente e nell'utilizzazione razionale dell'energia. 71 3.1.2 Percorsi di studio del vecchio Ordinamento Per l'A.S. 2012/13 permane ancora il precedente Corso di Studi (vecchio ordinamento) strutturato in un Triennio d'indirizzo (rimangono le classi quarte e quinte) che permette di conseguire, al termine dei cinque anni, il Diploma di "Perito Capotecnico Industriale" negli indirizzi di: Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica, Chimica, Meccanica, Elettrotecnica e Automazione. Tale diploma è valido per l'accesso a tutti i corsi di laurea universitari, agli impieghi nelle aziende pubbliche e private, all'iscrizione all'albo professionale previo tirocinio ed esame di Stato, ai concorsi della pubblica amministrazione e alla libera professione. II corso di studio iniziale, raccordato alla scuola secondaria di I grado e propedeutico al triennio, mira, attraverso la proposizione di adeguati elementi culturali e formativi, a far acquisire agli studenti: - una articolata e solida preparazione di base - il potenziamento delle abilità relative alla lettura ed alla interpretazione dei testi con conseguente arricchimento delle capacità espressive - lo sviluppo delle capacità logico - matematiche - una più completa e complessa abilità nella formalizzazione, anche grafica, delle conoscenze raggiunte - la capacità di gestire nuove modalità di approccio scientifico alla realtà - il perfezionamento di abilità operative finalizzate all'esecuzione di "pezzi finiti" e di esperienze funzionali. INDIRIZZO CHIMICA DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO Educazione Fisica Religione / Attività Alternative Lingua e lettere italiane Storia Matematica Lingua Straniera Economia industriali con elementi di diritto Chimica Fisica e Laboratorio Chimica organica. Biorg. delle fermentazioni e Laboratorio Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio Tecniche chimiche industriali, principi di automazione e di organizzazione industriale. Totale ore settimanali IV 2 1 3 2 3 3 2 3 (1) V 2 1 3 2 3 2 2 3 5 (3) 3 (2) 4 (3) 6 (6) 4 (2) 5 (2) 32 32 Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un insegnante specifico per il laboratorio (tecnico - pratico). 72 il Perito Chimico è in grado di: sbocchi occupazionali: - documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici ed organizzativi del proprio lavoro - comprendere i rapporti esistenti fra le attività del suo ambito operativo e i problemi della salvaguardia dell'ambiente e della tutela della salute - operare come addetto agli impianti anche con competenze sul loro controllo - inserirsi in un gruppo di progettazione e partecipare all'elaborazione e realizzazione di sintesi industriali di prodotti di chimica fine - analizzare le problematiche chimiche, impiantistiche, - tecnologiche connesse alle produzioni industriali - valutare i materiali ed i prodotti dal punto di vista fisico, chimico e microbiologico. 73 tecnico di laboratorio di analisi adibito a compiti di controllo nei settori: chimico, merceologico, biochimico, farmaceutico, clinico, ambientale tecnico addetto alla conduzione ed al controllo di impianti di produzioni chimiche e di materiali tecnico addetto alla conduzione di impianti di depurazione e smaltimento rifiuti urbani ed industriali. INDIRIZZO ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO IV V Educazione Fisica 2 - Religione / Attività Alternative 1 - Lingua e lettere italiane 3 - Storia 2 - Matematica 3 - Lingua Straniera 2 - Economia industriali con elementi di diritto 2 - Meccanica e macchine 3 - Elettrotecnica 5 (2) - Elettronica 3 (2) - Sistemi automatici 3 (2) - Telecomunicazioni - - 3 (2) - 32 - Tecnologia disegno e progettazione Totale ore settimanali Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un insegnante specifico per il laboratorio (tecnico - pratico). il Perito in Elettronica e Telecomunicazioni è in grado di: - acquisire padronanza nelle tecniche di misura adottate e nelle motivazioni delle eventuali procedure normalizzate - approfondire la conoscenza delle funzioni di elaborazione e generazione dei segnali - sviluppare competenze relative ai moderni sistemi di telecomunicazioni digitali - progettare e analizzare sistemi per l'elaborazione, la trasmissione e ricezione di segnali elettrici, gestione di impianti di sicurezza e allarme - risolvere problemi di controllo e manutenzione, messa a punto ed ottimizzazione degli apparati di elaborazione, controllo e visualizzazione dati di processo. 74 sbocchi occupazionali: in tutte le aziende dove esiste un controllo di processo nelle le aziende che producono o utilizzano apparecchiature elettroniche e che si occupano di hardware nel campo delle telecomunicazioni nei centri di elaborazione dati nei sistemi di protezione ambientale nell'insegnamento tecnico pratico nell'impiego pubblico e privato. INDIRIZZO ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO Educazione Fisica Religione / Attività Alternative Lingua e lettere italiane Storia Matematica Lingua Straniera Economia industriali con elementi di diritto Meccanica e macchine Elettrotecnica Elettronica Sistemi automatici Impianti elettrici Tecnologia disegno e progettazione Totale ore settimanali IV 2 1 3 2 3 2 2 4 (2) 3 4 (2) 2 4 (3) 32 V 2 1 3 2 3 2 2 5 (2) 4 (2) 4 4 (3) 32 Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un insegnante specifico per il laboratorio (tecnico - pratico). il Perito in Elettrotecnica e Automazione è in grado di: - progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici ma completi - partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di impianti e sistemi sovrintendendo alla manutenzione degli stessi - analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari - analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, conversione trasporto e utilizzazione dell'energia elettrica. 75 sbocchi occupazionali: impianti di produzione, distribuzione e utilizzazione di energia elettrica impianti elettrochimici, siderurgici aziende di costruzione di macchine elettriche automazioni industriali e civili. INDIRIZZO INFORMATICA DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO Religione / Attività Alternative Lingua e Lettere Italiane Storia ed Educazione Civica Lingua Straniera (inglese) Matematica gen. applicata e Lab. Educazione Fisica Calcolo delle prob., statistica, ricerca operativa e Laboratorio Elettronica e Laboratorio Informatica generale, applicaz. tecnico scientifiche e Laboratorio Sistemi,automazione e Laboratorio Totale ore settimanali IV 1 3 2 3 5 (2) 2 2 (1) 5 (2) 5 (3) 4 (2) 32 V 1 3 2 3 3 (1) 2 3 (1) 5 (2) 5 (2) 5 (3) 32 Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un insegnante specifico per il laboratorio (tecnico pratico). il Perito in Informatica è in grado di: sbocchi occupazionali - collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione dei programmi applicativi - collaborare alla progettazione di sistemi industriali e telematici - sviluppare pacchetti software nell'ambito di applicazioni di calcolo tecnico-scientifico e di sistemi gestionali - progettare sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta e il dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni - scegliere e implementare la tipologia di rete più opportuna per il collegamento di computer - pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in realtà produttive e dimensionare sistemi di elaborazione dati - curare l'esercizio di sistemi di elaborazione dati - assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione di base sul software e sull'hardware. 76 imprese specializzate nella produzione di software aziende che gestiscono software dimensionamento ed esercizio di sistemi di elaborazione dati, organizzazione e gestioni di reti di computer industrie addette alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazioni enti di gestione servizi informatici industrie di hardware gruppi di consulenza software ed hardware. INDIRIZZO MECCANICA DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO Educazione Fisica Religione / Attività Alternative Lingua e lettere italiane Storia Matematica Lingua Straniera Economia industriale con elementi di diritto Meccanica applicata e macchine a fluido Tecnologia meccanica ed esercitazioni Disegno, Progettazione ed Organizzazione industriale Sistemi ed automazione industriale Totale ore settimanali IV 2 1 3 2 3 (1) 2 2 4 (2) 4 (3) 5 4 (3) 32 V 2 1 3 2 3 (1) 2 2 5 4 (3) 5 (3) 3 (3) 32 Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un insegnante specifico per il laboratorio (tecnico - pratico). il Perito in Meccanica è in grado di: sbocchi occupazionali: - riconoscere le caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei materiali - riconoscere le caratteristiche funzionali - scegliere l'impiego delle macchine utensili - organizzare e gestire la produzione industriale - applicare i principi di funzionamento delle macchine a fluido - utilizzare le norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro. fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di lavorazione programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché dell'analisi e della valutazione dei costi dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali progettazione di elementi e semplici gruppi meccanici controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione gestione di sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC controllo e messa a punto di impianti, macchinari e servizi di manutenzione gestione della sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente. 77 3.2 Offerta Formativa L'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" ponendosi come obiettivo primario la crescita degli studenti in contesti formativi, lavorativi e sociali secondo una prospettiva di orientamento lungo tutto l'arco della vita, dà priorità ad alcuni progetti curriculari, che garantiscono la pari opportunità tra gli studenti ai fini di colmare le diversità e rimuovere i disagi che possano condizionare il raggiungimento delle finalità formative e professionalizzanti. Lo sviluppo qualitativo dell'offerta formativa si basa ulteriormente su di una serie di progetti, articolati in aree specifiche: 3.2.1 Elenco Progetti AREE PROGETTUALI AREA ALUNNI progetti di integrazione e di accoglienza progetti di solidarietà e di benessere stili di vita corretta N. DENOMINAZIONE PROGETTO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. progetti specifici per il disagio 16. progetti particolari di inserimento 17. in ambiti lavorativi e sociali per 18. 19. persone con disagio 20. 21. 22. AREA OFFERTA FORMATIVA 23. 24. 25. 26. 27. 28. Corso di Nuoto - Terapia Laboratorio protetto sala - stampa Laboratorio protetto creativo - espressivo Territorio per lo sviluppo delle autonomie sociali Laboratorio Italiano L2 Pigotta dell'UNICEF Emporio del povero Caritas (dona cibo) Musico terapia Centro Sportivo Scolastico Corso base di florovivaismo Educare allo sci Percorsi integrati scuola lavoro Natale in un click Espad Italia 2013 Giornate della scienza dell'alimentazione Peer-education: stili di vita; alcool - guida sicura e malattie sessualmente trasmissibili C.I.C. Oltre la scuola Itisaund – progetto Musica Viaggi d'Istruzione Il lavoro come presentarsi Attività Motorie e Sportive extracurriculari 2012 -13 (Centro Sportivo Scolastico) Signori si diventa Educazione alla cittadinanza attiva Giochi di Archimede - Olimpiadi della Matematica Olimpiadi della Chimica Olimpiadi di Informatica Olimpiadi di lingua italiana 78 progetti del curricolare 29. 30. 31. 32. 33. progetti di arricchimento potenziamento del curricolare AREA ORIENTAMENTO progetti orientamento AREA INNOVAZIONE stage, tirocini alternanza scuola - lavoro progetti di autonomia e flessibilità progetti curriculari anche con esperti esterni per competenze di nicchia progetti di potenziamento laboratoriale aree di indirizzo progetti di sicurezza 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. Il poliziotto un amico in più Olimpiadi del talento e della cultura Sportello di matematica per le classi prime e terze Cineteca – aula proiezioni CLII (insegnamento di una disciplina in lingua straniera) Introduzione al CAD - 3D Come assemblare, inizializzare, mettere in rete un PC Come assemblare, inizializzare, mettere in rete un PC (triennale) ECDL - studenti interni Le grandi invenzioni Green Technologies Museo d'istituto Giornale d'istituto Corso di teatro - alla faccia del bicarbonato di sodio Intranet d'Istituto e Privacy Microcontrollori: applicazioni English 4 U Magica chimica Camici chimici scuola media Essenze e coloranti Esperimento gioc@ndo ECDL - studenti esterni Il lavoro … come presentarsi Orientamento in itinere e in uscita Alternanza scuola lavoro PATTO per la SCUOL@ 2.0. Progetto Leonardo Costruzione di Pezzi meccanici speciali:dal progetto alla realizzazione del pezzo (Cronistoria di una Commessa) Un Mondo di Polimeri Determinazione dei parametri analitici di campioni di acqua di sorgenti site nel comune di Spinetoli PHARMAKON 711 Impianti elettrici e tecnologici; industriali e civili dal progetto alla cantierizzazione La logistica nella tecnologia e tecnica di rappresentazione grafica ECO-TRASHWARE <WEB> BULDING Tre Indirizzi: Meccanica / Elettronica /Automazione / Chimica in una unica realtà aziendale 79 3.3 Progetto di identità dell'Istituto PATTO per la SCUOL@ 2.0. Progetto d'Istituto per la costruzione della Scuol@ 2.0. Obiettivi preposti: 1. Scuola Polo sicurezza (DL 81/2008) Destinatari: docenti/studenti/personale A.T.A dell'istituto e di quelli in rete Finalità: aggiornamenti formazione/informazione 2. Formazione professionale: Destinatari: studenti - in età scolare e non - soggetti già qualificati - studenti in obbligo scolastico.(dell'istituto e non) - docenti (centro di addestramento per attività di pratiche didattiche innovative europee). Finalità: limitare la dispersione scolastica offrire la possibilità di una qualifica specifica finalizzata al reale inserimento nel mondo del lavoro nel Piceno; realizzare in modo sempre più efficace l'alternanza scuola - lavoro con interventi didattici formativi di esperti delle industrie nei nostri laboratori e successiva accoglienza degli allievi all'interno degli opifici del territorio. 3. Formazione - informazione Riordino dei cicli Destinatari: docenti dell'Istituto e di quelli in rete Finalità: Approfondimento sulle misure di Accompagnamento - (DSA - insegnare per competenze - valutazione delle competenze - lavorare su progetti di formazione, partecipare a bandi concorso e condividerli in rete). Orientamento (indirizzi articolazioni - opzioni offerta formativa che tenga conto delle esigenze del territorio e delle attitudini e problematiche individuate sulla popolazione scolastica in ingresso. Ampliare l'offerta formativa nel contesto della flessibilità e / o della autonomia (Progetti per la ricerca nella cosmetica e nelle biotecnologie terapeutiche). 4. Inserirsi su un circuito in Europa ed oltre con Comenius Destinatari: studenti - famiglie - enti locali - istituzioni pubbliche e private - industrie sul territorio. Finalità: Realizzare e condividere progetti con didattica trasversale innovativa laboratoriale dell'apprendimento, con l'utilizzo di esempi pratici di unità didattiche 80 specifiche finalizzate al protagonismo attivo degli allievi (cambiamento del paradigma dall'insegnamento all'apprendimento-sviluppo di competenze-coinvolgimento delle famiglie e del territorio) -Realizzare una alternanza scuola lavoro che sia coerente con le figure professionali delineate in orientamento e le competenze configurate all'interno dei progetti con restituzioni condivisibili (Robotica-sistemi di controllo – modellizzazione di sistemi per simulazioni).Praticare l'intercultura nel modo più ampio possibile del termine attraverso la conoscenza e la condivisione di risorse e competenze Partecipare al Comenius. 5. Scuola digitale: Destinatari: studenti e insegnanti scuola media di primo e secondo grado/famiglie /studenti Finalità: snellire le operazioni di segreteria, ottimizzare le relazioni scuola famiglia, registro digitale, adempimenti nuova legislazione regionale, partecipazione a bandi predisposti per incrementare gli interventi di digitalizzazione, condivisione di dati, mantenere rapporti con la popolazione scolastica in uscita dal nostro istituto, monitorare le figure professionali richieste sul territorio, attuare un piano pluriennale di trasformazione delle aule in aule 2.0. Costruzione di una piattaforma e di una rete di collegamento tra le scuole medie di primo e secondo grado di Ascoli Piceno e della Vallata del Tronto e della Val Vibrata e, in senso più ampio, delle intere regioni Marche e Abruzzo. 81 4.Valutazione «Anche con riguardo all'efficacia della comunicazione o con gli allievi e le loro famiglie, la valutazione deve rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentabilità». 4.1 Valutazione del percorso formativo La valutazione periodica ed annuale degli alunni, riferita agli apprendimenti e al comportamento, e sulla base degli indirizzi generali fissati dal Ministero, è di competenza dei docenti dell'istituto. Il Dpr n. 122/09 contempla le tre forme di valutazione che la scuola in quanto istituzione scolastica deve realizzare: 1. la valutazione autentica: esamina il profilo del soggetto che apprende; è diagnostica, funzionale, tempestiva e orientativa di percorsi formativi successivi; valuta se gli interventi sono adeguati al conseguimento dei traguardi formativi proposti 2. la valutazione amministrativa: valutazione quadrimestrale e finale con evidenti esiti amministrativi, voti, ammissione o non ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato. Scaturisce dal grado di raggiungimento degli obiettivi cognitivi e formativi e dal rispetto degli standard minimi fissati per ogni disciplina. Per la sua valenza educativa e formativa, tiene conto non solo delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite, ma anche del loro sviluppo rispetto al livello di partenza del singolo alunno, dell'impegno e dell'interesse dimostrati nelle varie attività, dell'assiduità nella frequenza, del recupero di eventuali debiti pregressi e della maturazione della persona. 3. la valutazione certificativa: sintesi tra le prime due, certifica i risvolti pratici in termini di spendibilità; ha, infatti, rilevanza esterna in quanto certifica i traguardi di competenze. 82 4.2 Criteri di valutazione I Consigli di Classe deliberano sugli alunni in conformità ai seguenti criteri. VALUTAZIONE PER L'APPRENDIMENTO La valutazione deve fornire allo studente la possibilità di una "automisura". Deve cioè avere sempre una ricaduta positiva sull'alunno, anche nel caso di risultati negativi, nel senso di contribuire a sviluppare una "coscienza di sé" dalla quale l'allievo può partire per migliorare il proprio metodo di studio. VALUTAZIONE COMPLESSIVA La valutazione deve andare oltre la pura "media dei voti" per inquadrare globalmente la figura dell'alunno tenendo conto di diversi fattori quali: - il profitto - il raggiungimento degli obiettivi formativo - cognitivi fissati dal Consiglio di Classe - la partecipazione al dialogo - l'impegno - la progressione. VALUTAZIONE "ORIENTATIVA" La valutazione deve aiutare l'alunno ad orientarsi, cioè a costruire l'immagine di sé dalla quale passare progressivamente, nel corso degli anni, all' idea di sé ed infine al progetto di sé. Deve essere considerata l'opportunità di dare consigli di ri-orientamento. Per il biennio i criteri per la valutazione periodica, che devono essere uguali per tutte le classi ed essere fissati nel rispetto degli obiettivi, sono tradotti in competenze, conoscenze e abilità, come previsto dalle Linee guida per gli Istituti Tecnici dal D.M. 137/2007 relativo all’obbligo di istruzione. Il riferimento è la "tabella delle competenze" adottata dal Consiglio di Classe in applicazione dell'obbligo scolastico. Negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti è formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale. Il voto unico «costituisce una sintesi e deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie» (CM n. 89/2012 per la "Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado – Indicazioni per gli scrutini dell'anno scolastico 2012 - 13"). In questo a.s. gli scrutini intermedi e quelli finali per le classi quarte e quinte si svolgeranno con le conseguenti modalità nel rispetto delle normi vigenti. La C.M. n. 94 - Prot. n. 6828 del 18 ottobre 2011, nelle more dell'adozione delle modifiche e integrazioni al D.P.R. 122/2009, regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni, dispone le seguenti indicazioni: 83 "Il voto è espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc. L'ampia varietà di forme di verifica concorre a valorizzare pienamente i diversi stili di apprendimento, le potenzialità e le diverse attitudini degli studenti". Le verifiche periodiche di conoscenze e di abilità sono parte integrante del processo formativo didattico, sono di competenza di ogni docente e permettono di individuare da una parte gli interventi di sostegno e di recupero da attivare, dall'altra gli interventi di approfondimento. 4.3 Valutazione finale degli allievi 4.3.1 Scrutini finali e giudizi sospesi Durante lo scrutinio finale il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti delle prove effettuate nell'ultimo quadrimestre e dalla valutazione complessiva dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione dimostrati nell'intero percorso formativo. La proposta di voto tiene conto anche delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, dell'esito delle verifiche relative agli interventi di recupero precedentemente effettuati. Dall'analisi dei voti e dei giudizi il C.d.c. delibera la promozione, la sospensione di giudizio o la non ammissione alla classe successiva. L'alunno è ammesso alla classe successiva se ha ottenuto la sufficienza in tutte le discipline e nel comportamento. Nei confronti degli studenti che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, il Consiglio di classe procede alla sospensione del giudizio finale. La scuola comunica alle famiglie le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le carenze dell'alunno nelle varie discipline e informa inoltre delle modalità e del calendario dei corsi di recupero estivi. I genitori, che non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero, sono tenuti a comunicarlo alla scuola. Gli studenti hanno l'obbligo di sostenere la sessione degli esami di recupero, secondo il calendario deliberato dal Collegio dei docenti, pena la non ammissione alla classe successiva. Il Consiglio di classe, nello scrutinio finale integrativo, procede alla verifica dei risultati conseguiti ed alla formulazione del giudizio definitivo. In caso di esito positivo l'alunno è ammesso a frequentare la classe successiva. 84 4.3.2 Credito scolastico Come stabilito dalla normativa vigente (D.P.R. n. 99/2009) in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno un apposito punteggio denominato credito scolastico. La somma dei singoli punteggi attribuiti nel corso del triennio( ultimi 3 anni di corso) costituisce il credito scolastico con cui il candidato si presenta agli Esami di Stato ed esprime la valutazione del grado di preparazione complessivo dell'alunno. Criteri per l'attribuzione del credito scolastico Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni alunno nello scrutinio finale degli ultimi tre anni, il credito scolastico tenendo conto della media dei voti conseguiti a fine anno scolastico cui è attribuito un punteggio (credito scolastico) compreso in un intervallo prefissato dalla legge e specificato nella Tabella A - D.M. n. 99 del 2009. TABELLA CREDITO SCOLASTICO - CANDIDATI INTERNI Media dei Credito scolastico (Punti) voti I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤10 7-8 7-8 8-9 Il credito scolastico va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione: la media M dei voti (il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti; non si dà luogo ad attribuzione di credito scolastico per gli anni in cui l'alunno non consegue la promozione alla classe successiva) la frequenza, assidua e di qualità l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative la valutazione dell'insegnamento RC la partecipazione positiva ad attività extracurricolari o ad attività di tutoraggio a favore di altri studenti 4.3.3 Credito formativo Il credito formativo consiste in esperienze qualificate, svolte dall'allievo, debitamente documentate, dalle quali derivino competenze coerenti con l'indirizzo di studi frequentato, accertate e valutate dai Consigli di classe. Il credito formativo contribuisce all'attribuzione del credito scolastico. Poiché la normativa vigente prevede che il voto 85 di condotta concorra alla attribuzione del credito scolastico, il Collegio docenti, con delibera del 18.05.2009, ha previsto che gli studenti con voto di condotta pari a 6 - 7 non possano accedere alla fascia alta del credito. Il credito formativo consente di assegnare la quota massima di punti prevista dalla fascia di credito scolastico data dalla media. Nell'attribuzione del credito formativo il Consiglio di classe si attiene al dettato del D.M. 452 del 12/11/98 che limita il campo delle esperienze extrascolastiche. Sono considerate valide solo le attività certificate che abbiano le seguenti caratteristiche. 1 Volontariato: solo quello svolto con associazioni riconosciute e documentato con precisione, esercitato per un arco di tempo non inferiore a tre mesi oppure caratterizzato da uno svolgimento intensivo 2 Lavoro: attività lavorative preferibilmente inerenti al corso di studi 3 Attività sportiva: solo se praticata a livelli agonistici impegnativi e con risultati apprezzabili 4 Corsi di lingua straniera: svolti in Italia o all'estero, solo se adeguatamente valutati e documentati con certificazione 5 Esperienze di educazione ambientale: adeguatamente certificate e solo se esulano dalle proposte curricolari dell'istituto 6 Esperienze artistiche: significative, continuate nel tempo e documentate 7 Certificazioni europee: per esempio Trinity College, Patente Europea del Computer (ECDL), ect… 8 Stages: solo se svolti al di fuori del periodo delle lezioni, con frequenza di almeno il 75% e con valutazione positiva 9 Impegni svolti all'interno della scuola: previsti dall'autonomi a scolastica e solo se riconosciuti a livello collegiale e di consiglio di classe (ad esempio attività di accoglienza, etc...). 4.3.4 Criteri di non ammissione La triripetenza per motivi comportamentali è negata, salvo casi assolutamente eccezionali, il C.D, sulla proposta del Consiglio di Classe, con la sola componente dei docenti, ove particolari gravi circostanze lo giustifichino, può consentire, con deliberazione motivata, l'iscrizione per un terzo anno. 86 4.4. Progetto Recupero e Approfondimento Recuperare le carenze evidenziate nel corso dello svolgimento dell'attività didattica è un compito imprescindibile per insegnanti e per studenti, al fine di una formazione sempre più flessibile e individualizzata. Un primo passo per rendere efficace tale intervento consiste nella distinzione tra la necessità di recuperare abilità e competenze trasversali alle varie materie, è quella di recuperare precisi contenuti disciplinari. Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del P.O.F. e rappresentano pertanto, insieme ai corsi di studio, un elemento fondamentale dell'offerta "curriculare" della scuola [DM n.42 del 22.5.2007; DM n.80 del 03.10.2007; DM n.92 del 05.11.07] Gli interventi di recupero cosiddetti "strutturati", cioè quelli che la scuola deve necessariamente organizzare allo scopo di recuperare le insufficienze e i debiti riscontrati in sede di scrutinio intermedio o finale e che costituiscono obbligo di frequenza per gli alunni destinatari, possono essere: ATTIVITÀ DI RECUPERO Recupero in itinere: 1. attività di sostegno da svolgersi in orario di lezione secondo la programmazione individuale del singolo docente 2. recupero pomeridiano 3. sportello didattico 4. recupero finalizzato agli esami di stato Recupero a fine anno scolastico: 1. recupero estivo Recupero in itinere: 1. corsi tenuti in orario extra – scolastico; 2. interventi realizzati in orario curricolare sdoppiando la classe e svolgendo attività differenziate per far fronte sia alle necessità di recupero degli alunni in difficoltà, sia all'esigenza di valorizzare le eccellenze (potenziamento). I corsi di recupero e approfondimento possono essere organizzati sia per classi, sia per gruppi di studenti aventi carenze omogenee e provenienti da classi parallele. Ciò è reso possibile dal fatto che l'Istituto si è dotato di una programmazione disciplinare a livello dipartimentale nella quale tutti i docenti della disciplina hanno concordato competenze "base" ritenute irrinunciabili. 87 I corsi di recupero vengono attivati dal C.di c. sia per le materie dell'area comune, sia per quelle dell'area di indirizzo, con particolare riguardo alle discipline che, statisticamente, fanno registrare il maggior numero di insufficienze. In aggiunta agli interventi di recupero strutturati, i docenti possono attivare: interventi di sostegno sul gruppo classe, cioè attività in orario scolastico o extra scolastico realizzate in ogni periodo dell'anno, a cominciare dalle fasi iniziali, allo scopo di prevenire l'insuccesso e ridurre i corsi di recupero strutturati successivi agli scrutini; interventi di sostegno a "sportello" pomeridiano con compiti di consulenza per le difficoltà legate al metodo di studio. L'approfondimento può essere svolto sia in ambito curricolare parallelamente agli interventi di recupero effettuati con sdoppiamento della classe, sia in orario extra – scolastico con attività di tipo tecnico – scientifico, artistico, linguistico o informatico (progetti). Obiettivi specifici dell'attività di recupero sono: il recupero delle conoscenze, abilità e competenze delle discipline risultate insufficienti; l'acquisizione di un adeguato metodo di studio. L'obiettivo specifico dell'attività di approfondimento è: la valorizzazione delle eccellenze mediante progetti integrati che permettano di accedere a contenuti disciplinari di livello superiore e al di fuori dei programmi disciplinari. 1. MODALITÀ E TEMPI D'INTERVENTO Nel primo quadrimestre sono previste esclusivamente le attività di sostegno e progettuali indicate nel POF ed attivabili dopo incarico. Alla fine del primo quadrimestre le normali attività didattiche saranno sospese, per circa due settimane e ciascun docente provvederà individualmente, sentito il consiglio di classe, a programmare azioni di recupero e approfondimento. Prima della consegna delle valutazioni di metà secondo quadrimestre i docenti programmeranno prove di verifica per certificare l'eventuale recupero del debito riportato nel primo quadrimestre. Nel secondo quadrimestre, i docenti, in base alle necessità della classe e di singoli alunni, programmeranno ulteriori azioni di sostegno per colmare i debiti ancora esistenti, le nuove difficoltà riscontrate e per preparare i compiti in classe. Per la quinte classi saranno possibili corsi pomeridiani di recupero in vista dell'Esame di Stato. Dopo gli scrutini finali saranno organizzati corsi estivi di recupero nel periodo dal 24 giugno al 13 luglio. All'inizio del secondo quadrimestre, contestualmente alla sospensione delle lezioni per il recupero curricolare, potranno essere effettuati corsi di approfondimento. Altri corsi di approfondimento (progetti) saranno effettuati al pomeriggio. 2. MODALITÀ DEL RECUPERO - APPROFONDIMENTO FEBBRAIO 2013 Le classi potranno essere divise in due gruppi: il primo svolgerà attività di recupero, il secondo attività di approfondimento, ma solo nelle materie con insegnante in compresenza; 88 le attività di recupero, programmate dal C.di c., saranno tenute dal docente della materia e avranno precedenza su quelle di approfondimento; l'approfondimento potrà essere effettuato per temi, non solo per materia, con conseguente accorpamento delle classi; le attività si svolgeranno secondo il normale quadro orario; i progetti di approfondimento da svolgere nel periodo dovranno essere approvati dai C.di c. nei tempi previsti dal presente progetto; alla fine del corso, prima della consegna della pagellina di metà secondo quadrimestre, i singoli docenti provvederanno alla verifica del recupero del debito. 3. MODALITÀ PER IL RECUPERO ESTIVO - Recupero a fine anno scolastico: Per il recupero delle insufficienze conseguenti agli esiti degli scrutini finali saranno programmate attività di recupero da realizzarsi dal 24 giugno al 13 luglio. Per tale attività la scuola si avvarrà di docenti interni e/o della collaborazione di soggetti esterni. Le operazioni di verifica finale, effettuate dal 22 al 30 agosto, saranno organizzate dai C.di c. in una apposita riunione da effettuarsi nel mese di giugno 2013, dopo gli scrutini finali, e saranno condotte dai docenti delle discipline interessate congiuntamente agli altri insegnanti di classe (in nessun caso dovrà essere una riedizione degli esami di settembre). Per la predisposizione dei gruppi di recupero gli allievi con giudizio sospeso potranno essere accorpati per classi parallele o anche, eccezionalmente, per classi verticali (prime con seconde, terze con quarte). La scuola provvederà a dare comunicazione sui tempi e modalità di recupero alle famiglie, fermo restando la possibilità che esse hanno di provvedere autonomamente al recupero delle carenze disciplinari del figlio informandone formalmente la scuola. VALUTAZIONE Nelle settimane che seguiranno la sospensione delle lezioni per attività di recupero – approfondimento e alla fine di agosto ogni docente del Consiglio di classe verificherà con prove concordate a livello di dipartimento e di Consiglio di Classe se lo studente ha recuperato il debito. MONITORAGGIO Verrà costantemente monitorata la frequenza, l'indice di gradimento degli studenti, gli esiti finali (numero di studenti che hanno recuperato il debito) e l'opinione dei docenti tramite questionari , colloqui personali, registro ed esito degli scrutini. 89 4.5 Valutazione del Comportamento degli studenti La valutazione del comportamento degli studenti è espressa in decimi, è attribuita collegialmente dal Consiglio di classe e concorre alla valutazione complessiva. Infatti, se inferiore a sei decimi determina la non ammissione al successivo anno di corso o all'Esame di Stato. Per l'attribuzione del voto, in riferimento alla normativa vigente (Art.2 L. n.169/2008, D.M. n.5 del 16/01/2009, Circolare n.50 del 20 maggio 2009 e D.P.R. n.122/2009), sono presi in considerazione i seguenti criteri, articolati in indicatori e descrittori di gravità, deliberati dal Collegio docenti e adottati dai singoli Consigli di classe. Ogni C. di c. in attribuisce il voto di condotta sulla base dei criteri di seguito riportati: 1) Rispetto del Regolamento d'Istituto e del Patto di Corresponsabilità 2) Frequenza e puntualità 3) Partecipazione al dialogo educativo 4) Impegno personale 5) Il voto di condotta è parte integrante della valutazione degli alunni, le valutazioni inferiori al sei sono considerate negative e determinano in sede di scrutinio finale la non ammissione alla classe successiva. 10 partecipazione consapevole e costruttiva alla vita scolastica capacità di organizzare in modo autonomo il proprio lavoro puntualità e rispetto delle consegne; conseguimento di risultati significativi spirito di collaborazione e capacità di coinvolgere la classe nel dialogo educativo frequenza regolare 9 partecipazione interessata e critica alla vita scolastica adempimento regolare degli obblighi scolastici con risultati rilevanti contributo di rilievo alle attività educative della classe frequenza regolare 8 attenzione e partecipazione costanti alle attività scolastiche svolgimento dei compiti assegnati partecipazione alle attività di classe secondo le proprie attitudini e capacità; frequenza regolare. 7 interesse, impegno e attenzione selettivi rispetto delle scadenze e svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati partecipazione discontinua alle attività della classe richiami e ammonizioni verbali frequenza abbastanza regolare 90 6 interesse superficiale nei confronti della vita scolastica adempimento saltuario e approssimativo dei compiti assegnati rapporti non sempre corretti con i compagni di classe e/o i docenti, sanzionati con ammonizioni scritte o sospensioni stabilite dal consiglio di classe reiterati provvedimenti disciplinari del consiglio di classe numerosi ritardi e assenze, giustificati in modo non puntuale assenze strategiche. 5 violazioni gravi e sistematiche dei doveri individuati dall'art. 3 del D.P.R.299/98 comportamento scorretto, lesivo o non rispettoso nei confronti del personale scolastico ammonizioni scritte reiterate provvedimenti disciplinari, come previsto dal DPR 122/2009 e ai sensi dell'articolo 4 comma 7 D.P.R. n° 249/1998 e del successivo comma 9 quando siano stati commessi reati in caso di violazione della dignità e pericolo per l'incolumità delle persone in caso di violenza grave, mancanza di rispetto per il patrimonio e/o gravi violazioni della sicurezza interna casi di elevato allarme sociale. REGOLAMENTO D'ISTITUTO Art.53 Mancanze disciplinari, Sanzioni, Organi competenti a comminare le sanzioni MANCANZE DISCIPLINARI Mancanza di rispetto, anche formale, nei confronti del DS, dei Docenti, del Personale tutto della Scuola e dei Compagni. Mancato assolvimento degli impegni di studio (non rispetto delle consegne, della puntualità nel presentare i lavori, mancanza di diligenza, scarsa partecipazione al dialogo educativo) Atti di bullismo (anche cibernetico) e prevaricazione, atteggiamenti lesivi della dignità Violenza fisica o verbale, intimidazioni, atti di SANZIONI ammonizione verbale annotazione scritta sospensione dalle lezioni Inf. 15 gg. / sup 15 gg * ammonizione verbale annotazione scritta; svolgimento di attività di studio o ricerca Annotazione scritta Attività di studio e/o approfondimento Sospensione dalle lezioni Inf. 15 gg. / 91 ORGANO COMPETENTE Docente/ DS ** Docente/ DS ** DS ** Consiglio di classe/ ** Consiglio di Istituto ** ORGANO CUI RICORRERE PER L'IMPUGNAZIONE Non impugnabile Non impugnabile Ricorso scritto entro 15 giorni all'Organo di Garanzia Docente/ DS Docente/ DS Non impugnabile Non impugnabile Docente/ DS Docente/ DS DS**Consiglio di classe/Consiglio Non impugnabile Non impugnabile Ricorso scritto entro 15 razzismo e di intolleranza Furti e atti di vandalismo Detenzione di oggetti pericolosi Uscita dall'aula o dai laboratori senza il permesso del Docente Assenze, entrate in ritardo o uscite anticipate ingiustificate Falsificazione della firma o di documenti o incuria nella conservazione di questi Mancata osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell'Istituto Azioni che mettono a rischio la sicurezza delle persone e delle strutture sup 15 gg Sospensione dallo scrutinio finale Sospensione dalle lezioni Inf. 15 gg. / sup 15 gg Risarcimento dei danni Sospensione dalle lezioni Sospensione dallo scrutinio finale Ammonizione verbale Annotazione scritta Ammonizione scritta da inviare alla famiglia Recupero del tempo perso con attività aggiuntive Ammonizione scritta da inviare alla famiglia di Istituto Consiglio di Istituto Consiglio di classe/ Consiglio di Istituto gg. all'Organo di Garanzia Consiglio di classe Consiglio di Istituto Docente/ DS Docente/ DS Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Consiglio di Classe Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Annotazione scritta Docente/ DS Docente, Svolgimento di attività di studio o ricerca. Sospensione dalle lezioni Inibizione alla partecipazione a viaggi d'istruzione, visite guidate, attività sportive Sospensione dalle lezioni Comportamento tale da costituire turbativa dell'attività scolastica Richiamo verbale Annotazione scritta Sospensione dalle lezioni inf. 15 gg/sup.15 gg.* Permanenza, durante le ore di lezione, nei corridoi, nell'ingresso e i tutti i luoghi della scuola non adibiti all'attività didattica Richiamo verbale Annotazione scritta 92 Docente/ DS Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Non impugnabile Non impugnabile Consiglio di Classe DS** Consiglio di Classe Consiglio di Classe Consiglio di Classe (fino a 15gg.)/ Consiglio di Istituto (oltre 15 gg.) Docente/ DS Docente/ DS Consiglio di Classe Consiglio di Istituto Docente/ DS Docente/ DS Non impugnabile Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Non impugnabile Non impugnabile Non impugnabile Non impugnabile Utilizzo scorretto delle strutture, dei macchinari e dei sussidi didattici. Comportamento tale da arrecare danni al patrimonio della scuola Utilizzo di telefoni cellulari e di dispositivi di ripresa o di riproduzione sia video sia audio Richiamo verbale Annotazione scritta Risarcimento dei danni Docente/ DS Docente/ DS Consiglio di classe Sequestro dispositivo elettronico Annotazione scritta Docente/ DS Mancata osservanza del divieto di fumare in tutti gli ambienti scolastici Richiamo verbale Sospensione dalle lezioni Annotazione scritta Docente/ DS Consiglio di classe Docente DS Non impugnabile Non impugnabile Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Non impugnabile Pagamento multa secondo normativa specifica Utilizzo del locale o del servizio bar durante le ore di lezione Uso di alcolici o di sostanze stupefacenti Abbigliamento o comportamento non consono all'ambiente scolas. Linguaggio inadeguato: espressioni violente, triviali, ingiurie, minacce… Richiamo verbale Annotazione scritta Ammonizione scritta da inviare alla famiglia Svolgimento di attività di studio o ricerca. Sospensione dalle lezioni Richiamo verbale / Annotazione scritta Richiamo verbale / Annotazione scritta sospensione Sospensione dalle lezioni oltre 15 gg. Docente/DS Docente/DS Consiglio di Classe Consiglio di Classe Consiglio di Classe Docente/DS Docente/DS Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Non impugnabile Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Non impugnabile Non impugnabile Ricorso scritto entro 15 gg. all'Organo di Garanzia Gravi atti di bullismo, gravi atti Consiglio di Ricorso scritto illeciti già sanzionati e Istituto entro 15 gg. recidivanti all'Organo di Garanzia Fatti di rilevanza penale o Allontanamento Consiglio di Ricorso scritto fatti che determinano dalla comunità Istituto (oltre 15 entro 15 gg. pericolo all'incolumità delle scolastica gg.) all'Organo di persone Garanzia È vietato fumare in tutti i locali scolastici; nella varie aree dell'edificio scolastico, sono designati i preposti alla vigilanza sul rispetto del divieto. Il mancato rispetto del divieto, da parte del personale e degli studenti è perseguito sia con sanzione pecuniaria che disciplinare. Il divieto di fumo rientra nel più ampio impegno di educazione alla salute e alla sicurezza. 93 Docente/DS Consiglio di Classe Non impugnabile 4.6 Validità dell'anno scolastico (CM. n.20 del 4 marzo2011- delibera del Coll. Doc. del 24/10/2011) Il Collegio Docenti Visto l'art.14 comma 7 del DPR 22/06/2009 n.122 e la C.M. n.20 del 4 marzo 2011, che "ai fini della validità dell'anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale" e che pertanto il totale delle ore di assenza non dovrà essere superiore ad un quarto dell'orario complessivo delle ore di lezione; constatato che, in via del tutto eccezionale, le Istituzioni scolastiche possono stabilire "motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite", in particolare "per assenze documentate e continuative, a condizione comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati". preso atto che compete "al Collegio docenti definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza"; accertato che è compito del Consiglio di classe verificare il rispetto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti, e che se tali assenze,. pur rientrando nelle deroghe previste, impediscono comunque di procedere alla fase finale, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo; considerato che il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute dalla scuola, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di Stato; determina le quote orarie personalizzate di frequenza minima e di assenza massima Ore settimanali di insegnamento disciplinare: n.32 per n.33 settimane (durata a.s.) n. 1056 ore Minimo di frequenza per essere ammesso allo scrutino finale n. 792 ore pari ai ¾ del totale Limite massimo di assenza pari al 25% del monte ore complessivo n. 254 ore stabilisce le seguenti tipologie di deroga per assenze motivate e giustificate, "a condizione comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati". 1. Assenze per ricovero ospedaliero, documentato con certificato di ricovero e di dimissione, e successivo periodo di convalescenza prescritto dal medico del SSN 2. Assenze continuative (da 5 giorni in su) per gravi motivi di salute adeguatamente documentati e certificati dal medico curante 3. Terapie e/o cure programmate con carattere di continuità o di periodicità, conseguenti ai gravi motivi di salute di cui al precedente punto 94 4. Donazioni di sangue 5. Assenze continuative (da 5 giorni in su) dovute a gravi, imprevedibili, documentabili ed eccezionali motivi familiari 6. Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I., a livello interregionale e nazionale per tutte le discipline sportive 7. Partecipazioni ad attività culturali, artistiche, sportive, organizzate a cui l'Istituto scolastico aderisce o di cui riconosce il valore formativo, purché preventivamente autorizzate 8. Adesioni e confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo 9. Assenze dovute a motivi di giustizia o alla necessità di mantenere i rapporti con genitori detenuti, nell'ambito di appositi programmi definiti dalle autorità e dai servizi competenti e/ o per lutti 10. Assenze per le lezioni "perse" e/ o riduzioni di orario autorizzate in ingresso, per cause di forza maggiore. 95 4.7 Valutazione delle competenze La definizione europea di competenze precisa che esse debbano essere collegate alle risorse interne (conoscenze, abilità, altre qualità personali dello studente). Valutare le competenze significa accertare "non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare consapevolmente con ciò che sa". «Una competenza si manifesta quando uno studente è in grado di affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse personali e quelle, se disponibili, esterne utili o necessarie. Naturalmente la natura del compito o del prodotto, che può essere più direttamente collegato con uno o più insegnamenti, oppure riferirsi più direttamente a un'attività tecnica e/o professionale, caratterizza la tipologia e il livello di competenza che si intende rilevare.[…] Il compito deve poter sollecitare la valorizzazione delle conoscenze, delle abilità apprese e delle altre caratteristiche personali in maniera non ripetitiva e banale. Il livello di complessità e di novità del compito proposto rispetto alla pratica già consolidata determina poi la qualità e il livello della competenza posseduta. Conoscenze comprese e abilità apprese risultano componenti essenziali dell'esercizio delle competenze: devono essere utilizzate in maniera fluida e corretta e soprattutto collegate tra di loro in situazioni reali e contesti operativi». (Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici - direttiva MIUR n.57 del 15 luglio 2010) 96 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (*) (DENOMINAZIONE DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA)(**) CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE acquisite nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione N° ........... IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***) Visto il regolamento emanato dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di uffici; certifica(1) che l... studente/ssa cognome ............................................... nome ............................... nato/a il ..../..../......, a ........................................... Stato ............... iscritto/a presso questo Istituto nella classe ....... sez ....... (****) indirizzo di studio (*****).............................................................. nell'anno scolastico ..................... nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione, della durata di 10 anni, ha acquisito le competenze di base di seguito indicate. (*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al logo del MIUR anche quella della REGIONE di riferimento. (**) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire "Istituzione scolastica" con "Struttura formativa accreditata". (***) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre sostituire 'Il Dirigente Scolastico' con 'Il Direttore/Legale Rappresentante della Struttura formativa accreditata'. Per le istituzioni scolastiche paritarie, il certificato è rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche. (****) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre sostituire 'Istituto nella classe ... sezione ...' con "Struttura formativa accreditata". (*****) Nel caso di percorsi di IeFP occorre sostituire 'indirizzo di studio' con 'percorso di qualifica o diploma professionale'. 97 COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (2) Asse dei linguaggi LIVELLI lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi lingua straniera utilizzare la lingua operativi (3) ..................... per i principali scopi comunicativi ed altri linguaggi utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario utilizzare e produrre testi multimediali Asse matematico utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Asse scientifico - tecnologico osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall'esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Asse storico - sociale comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all'allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l'informazione). Lì .................. il .................. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (1) .................................................... (1) Il presente certificato ha validità nazionale. (2) Livelli relativi all'acquisizione delle competenze di ciascun asse: Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione "livello base non raggiunto", con l'indicazione della relativa motivazione Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli (3) Specificare la prima lingua straniera studiata 98 4.8 Tabelle di valutazione 4.8.1 TABELLA DI VALUTAZIONE PER TUTTE LE DISCIPLINE Voto in 10 decimi verifiche scritte e orali COMPETENZE 1 Non evidenziate Non riesce ad utilizzare le scarse conoscenze Non applica le conoscenze minime anche se guidato. Si esprime in modo scorretto e improprio Applica le conoscenze minime se guidato ma con errori. Si esprime in modo improprio Applica le conoscenze con imperfezione. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Si esprime in modo semplice ma corretto. Sa individuare elementi di base e li sa mettere in relazione Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni. Espone in modo corretto e linguisticamente appropriato. Compie analisi coerenti 2 3 4 5 6 7 8 Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi. Espone con proprietà linguistica e compie analisi corrette 9 Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo anche a problemi complessi. Espone in modo fluido ed utilizza i linguaggi specifici. Compie analisi approfondite e individua correlazioni precise 10 Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche a problemi complessi e trova da solo le soluzioni migliori. Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato CONOSCENZE Non espresse Non attivate Quasi inesistenti Non sa rielaborare Frammentarie e piuttosto lacunose Lacunose e parziali Gravemente compromesse dalla scarsità delle informazioni Controlla in maniera poco razionale le proprie acquisizioni Limitate e superficiali Gestisce con difficoltà situazioni semplici Sufficienti rispetto agli obiettivi minimi ma non approfondite Rielabora sufficientemente le informazioni e gestisce situazioni semplici Ha acquisito contenuti sostanziali con alcuni riferimenti interdisciplinari o trasversali Ha acquisito contenuti sostanziali con alcuni approfondimenti interdisciplinari e trasversali 99 ABILITÀ Rielabora in modo corretto le informazioni Rielabora in modo corretto e significativo e sa gestire situazioni nuove Organiche, articolate e con autonomi approfondimenti Rielabora in modo corretto ed esercita un controllo intelligente delle proprie acquisizioni Organiche, approfondite ed ampie Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse, con originalità e creatività. Ha attivato il processo di interiorizzazione 4.8.2 TABELLE VALUTAZIONE ESAMI DI STATO Prova scritta di ITALIANO - tipologia a - analisi e commento di un testo Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi Candidato ___________________________________________ classe _________ INDICATORI Conoscenza specifica degli argomenti richiesti DESCRITTORI SPECIFICI Riconoscimento, comprensione, contestualizzazione del testo VALUTAZIONE PUNTI GREZZI da attribuire 0 1 2 2,5 3 4 5 Peso X Punti Prestaz. non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Peso = 10 Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo Padronanza della Completezza Prestaz. non data 0 lingua, capacità dell'analisi del testo gravem. 1 espressive logicoper gli aspetti Insufficiente 2 Insufficiente linguistiche morfosintattici, 2,5 Mediocre stilistici, retorici 3 Sufficiente Peso = 4 4 Discreto/Buono 5 Buono/Ottimo Capacità di Articolazione e Prest. non data 0 organizzare il testo organicità dell'analisi gravem. 1 richiesta Insufficiente 2 Insufficiente 2,5 Mediocre 3 Peso = 3 Sufficiente 4 Discreto/Buono 5 Buono/Ottimo Capacità di Esame del Presta.non data 0 elaborazione "significato" fino ad gravem. 1 critica, originalità arrivare ad Insufficiente 2 e/o creatività un'interpretazione Insufficiente 2,5 contestualizzata Mediocre 3 Peso = 3 Sufficiente 4 Discreto/Buono 5 Buono/Ottimo Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi / 100 SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale 0 5 10 15 1 2 3 4 20 5 25 30 6 35 7 40 8 45 9 50 55 10 60 11 65 70 75 80 85 90 95100 12 13 14 15 Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). ________________________lì____________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15 Il Presidente I Commissari 100 Prova scritta di ITALIANO - tipologia B - articolo di giornale Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi Candidato ___________________________________________classe ___________ INDICATORI DESCRITTORI SPECIFICI Possesso di conoscenze Conoscenza relative all'argomento e specifica degli argomenti richiesti capacità di avvalersi in modo esatto del materiale proposto Peso = 10 Padronanza della lingua, capacità espressive logico e linguistiche Peso = 4 Capacità di organizzare il testo Peso = 3 Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività VALUTAZIONE PUNTI GREZZI da attribuire 0 1 2 2,5 3 4 5 0 1 2 2,5 3 4 5 Prestazione non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo Prestazione non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo Linguaggio coerente con l'argomento e il destinatario (regole linguistiche, lessicali e semantiche del genere prescelto) Tipo di giornale, pagina (1^pag., cron. Estera, di costume, politica…) titolo, destinatario, rispetto n. colonne, annotazioni, struttura testo (lineare, suddivisa da intitolazioni intermedie e/o da interviste) Taglio originale personale Peso = 3 Prestazione non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo 0 1 2 2,5 3 4 5 Prestazione non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo 0 1 2 2,5 3 4 5 Peso X Punti Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi / 100 SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale 0 5 10 15 1 2 3 4 20 5 25 30 6 35 7 40 8 45 9 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95100 10 11 12 13 14 Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). _________________________ lì___________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15 Il Presidente I Commissari 101 15 Prova scritta di ITALIANO - tipologia b - saggio breve Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi Candidato ____________________________________________classe ___________ INDICATORI DESCRITTORI SPECIFICI VALUTAZIONE Conoscenza specifica degli argomenti richiesti Possesso di conoscenze relative all'argomento e capacità di avvalersi in modo esatto del materiale proposto Prestazione non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo Prestazione non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo Prestazione non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo Prestazione non data gravem. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Buono/Ottimo Peso = 10 Padronanza della lingua, capacità espressive logicolinguistiche Linguaggio coerente con l'argomento (regole linguistiche, lessicali e semantiche di genere/ambito specifico) Peso = 4 Capacità di organizzare il testo specifico Peso = 3 Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività PUNTI GREZZI da attribuire 0 1 2 2,5 3 4 5 0 1 2 2,5 3 4 5 0 1 2 2,5 3 4 5 0 1 2 2,5 3 4 5 Titolo scelta redazionale destinatario del testo, rispetto del n. max di colonne, annotazioni, struttura (introduzione, corpo, conclusioni) Capacità di elaborare in modo completo e critico il materiale e di far emergere il proprio punto di vista Peso = 3 Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi Peso X Punti /100 SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale 0 5 10 15 1 2 3 4 20 5 25 30 6 35 7 40 8 45 9 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95100 10 11 12 13 14 Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). _________________________ lì___________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15 Il Presidente I Commissari 102 15 Prova scritta di ITALIANO - tipologia c - tema di argomento storico Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi Candidato ___________________________________________ classe ___________ INDICATORI DESCRITTORI SPECIFICI VALUTAZIONE PUNTI Peso X GREZZI Punti da attribuire Conoscenza Conoscenza esatta Prestazione non data 0 specifica degli in senso diacronico gravem. Insufficiente 1 argomenti richiesti (evoluzione nel Insufficiente 2 tempo) e sincronico 2,5 Mediocre (in una data fase) Sufficiente 3 Peso = 10 Discreto/Buono 4 Buono/Ottimo 5 Padronanza della Competenze Prestazione non data 0 lingua, capacità linguistiche lessicali gravem. Insufficiente 1 Insufficiente espressive logicoanche di tipo 2 linguistiche, lessicali storiografico Mediocre 2,5 Sufficiente 3 Peso = 4 Discreto/Buono 4 Buono/Ottimo 5 Capacità di Organizzazione dei Prestazione non data 0 organizzare il testo fatti distinti dalla gravem. Insufficiente 1 interpretazione Insufficiente 2 Mediocre 2,5 Sufficiente 3 Peso = 3 Discreto/Buono 4 Buono/Ottimo 5 Capacità di Analisi della Prestazione non data 0 elaborazione critica complessità gravem. Insufficiente 1 dell'evento storico, dell'evento storico e Insufficiente 2 Mediocre originalità e/o valutazione critica 2,5 creatività Sufficiente 3 Discreto/Buono 4 Peso = 3 Buono/Ottimo 5 Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi /100 SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale 0 5 10 15 1 2 3 4 20 5 25 30 6 35 7 40 8 45 9 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95100 10 11 12 13 14 Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). _________________________ lì___________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15 Il Presidente I Commissari 103 15 Prova scritta di ITALIANO - tipologia d - tema di ordine generale Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi Candidato ____________________________________________ classe ___________ INDICATORI DESCRITTORI SPECIFICI VALUTAZIONE PUNTI GREZZI da attribuire Conoscenza Conoscenza della Prestazione non data 0 specifica degli questione e dei gravem. Insufficiente 1 argomenti richiesti problemi connessi Insufficiente 2 (aderenza alla Mediocre 2,5 traccia) Sufficiente 3 4 Discreto/Buono Peso = 10 Buono/Ottimo 5 Padronanza della Competenze Prestazione non data 0 lingua, capacità linguistiche coerenti gravem. Insufficiente 1 espressive logicocon il tema Insufficiente 2 linguistiche Mediocre 2,5 Sufficiente 3 Discreto/Buono Peso = 4 4 Buono/Ottimo 5 Capacità di Costruzione di un Prestazione non data 0 organizzare il testo discorso ordinato e gravem. Insufficiente 1 coerente Insufficiente 2 Mediocre 2,5 Sufficiente 3 Peso = 3 Discreto/Buono 4 Buono/Ottimo 5 Capacità di Capacità allo sviluppo Prestazione non data 0 elaborazione critica, critico della questione gravem. Insufficiente 1 originalità e/o affrontata Insufficiente 2 creatività Mediocre 2,5 Sufficiente 3 Peso = 3 Discreto/Buono 4 Buono/Ottimo 5 Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi Peso X Punti /100 SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi) Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale 0 5 10 15 1 2 3 4 20 5 25 30 6 35 7 40 8 45 9 50 55 10 60 11 65 70 75 80 85 90 95100 12 13 14 15 Punteggio voto in 15esimi La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al 100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e x = punteggio grezzo percentuale). _________________________ lì__________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15 Il Presidente I Commissari 104 Seconda Prova scritta Data la varietà delle tipologie, la griglia di valutazione è a discrezione di ogni Consiglio di Classe. Terza Prova scritta Candidato __________________________________________classe ___________ Indicatori Punteggio massimo Prestazione non data Grav. Insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreta Buona Ottima Eccellente Prestazione non data Grav. insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreta Buona Ottima Eccellente Prestazione non data Grav.insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreta Buona Ottima Eccellente 1) Completezza e correttezza di conoscenze e abilità sugli argomenti richiesti Punti 8 2) Chiarezza e coerenza nell'articolazione della risposta al quesito e/o nello svolgimento dell'esercizio Livelli di valore/valutazione Punti 4 3)Padronanza del codice linguistico specifico Punti 3 1 2 3,2 4,5 5,8 6,6 7,4 7,7 8 0 0,9 1,6 2 2,4 2,8 3,2 3,6 4 0 0,6 1,2 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3 Per un punteggio decimale inferiore allo 0,5 si arrotonda all'intero inferiore; superiore o uguale allo 0,5 si arrotonda all'intero superiore. _________________________ lì___________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15 Il Presidente I Commissari NELLA COMPILAZIONE DI TALE GRIGLIA SI È TENUTO CONTO DELLA SEGUENTE CORRISPONDENZA: VOTO IN DECIMI LIVELLO DI VALUTAZIONE VOTO IN QUINDICESIMI 1 PRESTAZIONE NON DATA 1 2-3 PRESTAZIONE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 3,5 4 PRESTAZIONE INSUFFICIENTE 6 5 PRESTAZIONE MEDIOCRE 8 6 PRESTAZIONE SUFFICIENTE 10 7 PRESTAZIONE DISCRETA 11,5 8 PRESTAZIONE BUONA 13 9 PRESTAZIONE OTTIMA 14 10 PRESTAZIONE ECCELLENTE 15 105 COLLOQUIO (valutazione in 30esimi) CANDIDATO ……………………………………………… CLASSE …………………. INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALL'INDICATORE Conoscenza specifica degli argomenti 10 PUNTI LIVELLI DI VALORE/ VALUTAZIONE - gravem. Insufficiente - Insufficiente - Mediocre - Sufficiente - Discreto - Buono - Ottimo - stentata Esposizione dell'argomento proposto dal candidato 7 PUNTI - lacunosa - incerta - sicura - fluida e appropriata - uso stentato ed erroneo del linguaggio specifico Competenze linguistiche specifiche Capacità critica, di rielaborazione e di collegamento delle tematiche Discussione sugli elaborati scritti Capacità di autocorrezione e/o capacità di conferma/ giustificazione motivata delle scelte effettuate 5 PUNTI 2 PUNTI ≤3 4 5 6 7 8 9 ≤3 4 5 6 7 ≤1 - uso parziale e non accurato del linguaggio specifico 2 - uso incerto del linguaggio specifico 3 - uso sicuro del linguaggio specifico -uso appropriato e fluido del linguaggio specifico - Scarso 6 PUNTI PUNTEGGIO PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI ASSEGNATO DIVERSI LIVELLI 4 5 - Scarso ≤2 3 4 5 6 ≤1 - Insufficiente - Sufficiente - Discreto/Buono - Ottimo 1,5 2 2,5 3 - Insufficiente - Sufficiente -Discreto/Buono - Ottimo Totale punteggio voto in 30 - esimi /30 N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato in eccesso all'unità superiore per valori decimali ≥ 0,5; all'unità inferiore per valori decimali < 0,5. Alla prova giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 18/30. Al punteggio di 0/30 corrisponde il punteggio voto di 1/30. ________________________lì__________ VOTO COMPLESSIVO DELLA PROVA ………/ 30 Il Presidente I Commissari 106 4.9 Valutazione d'Istituto I processi di autovalutazione dell'istituzione scolastica nell'ottica del miglioramento del servizio offerto. L'Istituto per l'a.s. 2012/2013 provvede ad effettuare un monitoraggio su alcune attività della scuola per attivare processi di autovalutazione al fine di migliorare il servizio scolastico, mettendo in atto il seguente percorso valutativo: Valutazione interna monitoraggi in itinere e/o finali per: - corsi di recupero - corsi di approfondimento e attività aggiuntive - bisogni formativi dei Docenti - corsi di formazione dei Docenti - orientamento - rilevazione sulla efficacia del P.O.F. - rilevazione mediante questionari sulle esigenze di studenti e genitori e del contesto esterno. adesione al progetto AU.MI - "Autovalutazione Miglioramento Marche e modello marchigiano di valutazione delle istituzioni scolastiche" (delibera del Consiglio d'Istituto del 15 Ottobre 2008) Sono strumento di autovalutazione delle attività svolte dall'Istituto: - le schede di valutazione compilate dagli studenti frequentanti i progetti elaborate all'atto della loro conclusione. - la scheda di valutazione compilata dai Docenti all'atto della conclusione di un progetto o della sua sospensione. 107 4.9.1 Proposte azioni compensative ai punti deboli evidenziati dal monitoraggio a. s. 2011-12 EFFICACIA DELL'ORIENTAMENTO. Progetti propulsivi per un maggiore interesse da parte dei frequentanti e di chi dovrà scegliere l'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi"; progetti "rosa" per una maggiore iscrizione di alunne. INDIVIDUAZIONE DELLE EFFETTIVE ESIGENZE DELLE AZIENDE DEL TERRITORIO. Azioni propulsive del CTS. Potenziamento attività con opzioni (progetti) nelle articolazioni degli indirizzi inerenti all'autonomia del 20% e alla flessibilità del 30% e del 35% dell'orario curricolare, stage, tirocini, alternanza scuola - lavoro. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI. Disfunzioni interne inerenti alla necessità di reimpostare un regolamento più efficace per una maggiore correttezza del comportamento alunni. (Una maggiore autorevolezza, rivisitazione sanzioni, reimpostazione interesse, condivisione di regole, misure cautelative con la chiusura delle porte esterne e di collegamento al bar, etc.). INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI ISTITUTO. Mediante CIRCOLARI e con quanto deliberato al punto 8 del Collegio Docenti del 0909-2011 sulla compilazione e custodia atti (registri di classe, personali, verbali, valutazione, Composizione CIC - Allargamento composizione CTS). DIDATTICA E METODOLOGIA Unitarietà e snellimento della modulistica inerente i verbali dei Consigli di classe con modelli predisposti e delle schede di valutazione (acquisizione indicazioni operative del d.p.r. 122/09, normativa legge Gelmini 169/2008, Atto di indirizzo 2008, dpr 249 e dpr 235) 108 4.9.3 Progetto AU.MI. Il progetto rientra nell'ambito delle finalità dell'accordo di rete AU.MI. denominato "Autovalutazione MIglioramento REndicontazione sociale" che intende diffondere una cultura dell'Autovalutazione e della Rendicondazione sociale finalizzata al Miglioramento del servizio. Nucleo essenziale del progetto è la formazione del personale della scuola per accrescere la loro capacità di mettere in atto processi auto valutativi e di miglioramento, fornendo gli strumenti per attuare le relative procedure, anche in vista dell'attuazione del regolamento ministeriale sulla Valutazione del Sistema Scolastico. La rete ha lo scopo di favorire la trasparenza delle rilevazioni e la comparazione sincronica e diacronica dei dati del monitoraggio autovalutativo attraverso una piattaforma on line www.aumi.it che serve da archivio delle attività realizzate dalla rete e dalle scuole. Il Progetto si prefigge inoltre la finalità di implementare su scala regionale e sulla totalità delle istituzioni scolastiche, un modello di valutazione del sistema scolastico marchigiano affinché lo stesso sia riconosciuto e utilizzato dagli enti territoriali e a dalle altre istituzioni pubbliche e/o private con la collaborazione degli stakeholder, nell'ottica della rendicontazione sociale. Il progetto si compone di tre fasi. Fase1: MONITORAGGIO. La rete AU.MI. mette a diposizione delle scuole un data base sulla piattaforma on line www.aumi.it. nel quale inserire i dati di scuola relativi agli indicatori della MAPPA della QUALITÀ del sistema scolastico marchigiano con FATTORI relativi a Contesto, Risorse, Processi, Esiti. Segue un REPORT sul monitoraggio in cui, attraverso riunioni su base provinciale, vi è una lettura ed analisi dei dati del monitoraggio. Fase2: MIGLIORAMENTO. La comparazione dei dati rende visibili elementi prima non ben conosciuti, sulla base dei quali far partire momenti di riflessione interni alla scuola e finalizzati all'individuazione delle necessità di cambiamento e quindi all'elaborazione dei progetti di miglioramento. Fase3: RENDICONTAZIONE SOCIALE. Sintesi e completamento delle due precedenti fasi attraverso la realizzazione del BILANCIO SOCIALE sulla base delle linee guida formalizzate attraverso la sperimentazione portata avanti da un gruppo di scuole della rete in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche con la finalità di fornire alle scuole gli strumenti per rendere conto, in modo trasparente, a tutti gli interlocutori privati e pubblici (genitori, studenti, enti locali, altre istituzioni scolastiche, ect.) della modalità di realizzazione degli obiettivi prefissati dall'istituzione scolastica nei suoi documenti d'identità (POF, Patto Educativo, ect.), il loro grado di raggiungimento, le scelte operate, le attività svolte, i servizi erogati dichiarando anche le risorse a tal fine utilizzate. 109 Questionario rilevazione grado soddisfazione - Alunni Progetti P.O.F. 2012/2013 Titolo attività frequentata: Progetto___________________________________________________ Presentazione: Ti chiediamo, ai fini della valutazione della qualità del progetto, di assegnare un punteggio da 1 (minimo) a 5 (max) a ciascuna delle voci indicate riferendole all'azione formativa alla quale stai partecipando. CONTENUTI DIDATTICI Coerenza dei contenuti con gli obiettivi dell'intervento formativo Coerenza dei contenuti con le aspettative personali Chiarezza degli argomenti trattati 1 2 3 4 5 METODOLOGIE UTILIZZATE Equilibrio tra parte teorica e parte pratica Equilibrio tra lavoro individuale e lavoro di gruppo Utilizzo di metodi attivi (coinvolgimento dei partecipanti nell'attività didattica) 1 2 3 4 5 APPRENDIMENTI Conoscenze generali Conoscenze specifiche Capacità operative 1 2 3 4 5 ORGANIZZAZIONE Adeguatezza della durata dell'intervento Adeguatezza della documentazione didattica Adeguatezza delle strumentazioni e delle tecnologie di supporto Adeguatezza degli orari delle attività rispetto alle esigenze personali 1 2 3 4 5 GRADO DI SODDISFAZIONE Per i contenuti dell'intervento formativo Per le relazioni con altri partecipanti Per le relazioni con i Docenti Soddisfazione complessiva 1 2 3 4 5 Data di somministrazione del questionario ___________________ 110 Questionario rilevazione grado soddisfazione - Docenti Presentazione: Le chiediamo, ai fini di di intraprendere un processo autovalutativo nell'Istituto, di assegnare un punteggio da 1 (minimo) a 5 (max), a ciascuna delle voci indicate. 1. Consapevolezza nel gruppo docente del valore formativo e di sviluppo professionale dei processi auto valutativi 1 2 3 4 5 2. Disponibilità a mettere in discussione le proprie pratiche professionali insieme ai colleghi 1 2 3 4 5 3. Disponibilità ad ascoltare e tenere conto di punti di vista esterni sul funzionamento della scuola (genitori, scuole, altre istituzioni..) 1 2 3 4 5 4. Senso di appartenenza all'identità culturale e progettuale di Istituto (riconoscimento nel P.O.F.) 1 2 3 4 5 5. Importanza della presenza del "Nucleo di autovalutazione della qualità del servizio scolastico" 1 2 3 4 5 6. CONTENUTI DIDATTICI Coerenza dei contenuti dell'attività dell'intervento formativo Chiarezza degli argomenti trattati 1 2 3 4 5 ordinata con gli obiettivi 7. ORGANIZZAZIONE Ambiente fisico/logistico Adeguatezza delle strumentazioni e delle tecnologie di supporto Adeguatezza dei servizi di segreteria 1 2 3 4 5 8. GRADO DI SODDISFAZIONE Per i contenuti dell'intervento formativo direttamente svolto Per il rapporto tra impegno personale e risultati ottenuti in classe Per il raggiungimento degli obiettivi formativi preposti Soddisfazione complessiva 1 2 3 4 5 Data di somministrazione del questionario ___________________ 111 5. Servizi Aggiuntivi offerti dall'Istituto PATENTE EUROPEA DI INFORMATICA European Computer Driving Licence (ECDL) -"Patente Europea di guida del computer". CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Con decreto del 19 gennaio 2006 l'Istituto "E.Fermi" ha ottenuto dalla Regione Marche Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro - l'accreditamento per l'esercizio delle attività di orientamento e formazione professionale per le seguenti macrotipologie: - obbligo formativo - formazione superiore - formazione continua. CORSI DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA L'U.S.R. per le Marche, visti i decreti attuativi sulla sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lg n.81/2008) ha individuato l'Istituto come scuola polo per la sicurezza che organizza corsi per: 1. rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 2. responsabile del primo soccorso 3. responsabile delle misure di prevenzione e protezione degli incendi 4. RSPP responsabile dei servizi di protezione e prevenzione. 5. ASPP addetto al servizio di protezione e prevenzione ANALISI PER UTENZE ESTERNE I laboratori di Materie Plastiche e di Chimica hanno in dotazione moderne attrezzature che consentono sperimentazioni didattiche all'avanguardia ed analisi chimiche e meccaniche sofisticate di materiali. L'alta tecnologia delle strumentazioni e le competenze specifiche altamente qualificate dei Docenti di indirizzo consentono un servizio non solo interno alla scuola ma anche per l'utenza esterna che faccia apposita richiesta all'Istituto. 6. Allegati 1. Regolamento d'Istituto (Delibera C.I. 30/07/2009 - Delibera C.I. 17/10/2011). 2. Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n 249/1998 - D.P.R. n. 235/2007) aggiornato in base alla normativa e alle Linee di Indirizzo che definiscono la Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa. 3. Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. n. 235 /2007 - Delibera Collegio Docenti 9/10/2008 - Delibera C.I. 15/10/2008). Funzione Strumentale 112