Indice
Piano Offerta Formativa _____________________________________________ p. 3
Indirizzi e scelte generali del Consiglio d'Istituto _______________________
p. 4
Ricominciamo: Atto di Indirizzo __________________________________________ p. 5
Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" __________________________________
p. 11
Contesto territoriale ______________________________________________________
p. 13
Area Innovazione ____________________________________________________________ p. 14
Enrico Fermi __________________________________________________________
p. 16
Progettazione organizzativa ________________________________________
p. 18
Organigramma d'Istituto ____________________________________________
p. 18
Risorse umane ___________________________________________________________________
p. 19
Uffici ______________________________________________________________________________
Orario dei servizi di Segreteria
p. 25
Tempo della Scuola __________________________________________________________
Orario delle lezioni
Calendario scolastico
p. 25
Comunicazione e qualità ____________________________________________________
Rapporti Scuola Famiglia
Modalità di comunicazione
Calendario degli incontri scuola - famiglia
Orario di ricevimento dei docenti
p. 27
Risorse strutturali _____________________________________________________
Prospetto generale dell'Istituto
Consistenza laboratori
p. 31
Progettazione educativa ________________________________________
p. 36
Scuola delle Competenze ___________________________________________________
p. 35
Finalità formative e Obiettivi ______________________________________________
p. 35
Lavorare per Competenze __________________________________________________
Competenze chiave di Cittadinanza
Competenze di base degli Assi culturali
Curriculo e competenze
p. 38
PECUP____________________________________________________________________________
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del Settore Tecnologico
p. 46
Sbocchi occupazionali e il proseguimento degli studi ______________________
p. 48
Integrazione degli alunni con disabilità _____________________________________
p. 49
Integrazione degli alunni con DSA ________________________________________
p. 50
Integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana _________________
p. 58
Progettazione curriculare ______________________________________
p. 60
Percorsi di studio___________________________________________________________
p. 60
Nuovo ordinamento
Percorsi di studio___________________________________________________________
p. 73
Vecchio ordinamento
Offerta Formativa ___________________________________________________________
p. 79
Patto per la Scuol@ 2.0 _____________________________________________
p. 81
Progetto di identità dell'Istituto
Valutazione _________________________________________________
p. 83
Valutazione del percorso formativo ________________________________________
p. 83
Criteri di valutazione __________________________________________________________
p. 84
Valutazione finale degli allievi _______________________________________________
p. 85
Progetto Recupero e Approfondimento ____________________________________
p. 88
Valutazione del comportamento degli studenti ___________________________
p. 91
Validità dell'anno scolastico ___________________________________________________
p. 95
Valutazione delle Competenze _______________________________________________
p. 97
Tabelle di valutazione ________________________________________________________
p. 100
Valutazione d'Istituto ____________________________________________
p. 107
Progetto AU.MI.________________________________________________________
p. 110
Questionari di rilevazione del grado di soddisfazione ____________________
p. 111
Servizi aggiuntivi offerti dall'Istituto ______________________________________
p. 113
Allegati _________________________________________________________________
1. Regolamento d'Istituto (Delibera C.I. 30/07/2009 - Delibera C.I. 17/10/2011)
2. Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n 249/1998 - D.P.R. n. 235/2007)
3. Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. n. 235 /2007 - Delibera Collegio Docenti
9/10/2008 - Delibera C.I. 15/10/2008)
Piano Offerta Formativa
il documento fondamentale costitutivo
dell'identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche.
Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) introdotto dal Regolamento dell'Autonomia
delle Istituzioni Scolastiche (art. 3 del D.P.R. n.275/1999) è "il documento fondamentale
costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole
scuole adottano nell'ambito della loro autonomia", in coerenza con "gli obiettivi generali
ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi". La scuola dichiara così il suo modo di essere
e i principi ispiratori dell'attività formativa e educativa al fine di migliorare l'efficacia
dell'attività didattica. In attuazione dell'autonomia scolastica, il nostro Istituto:
- rende visibili le sue scelte culturali, educative, didattiche ed organizzative
- progetta le attività curricolari ed extracurricolari con cui intende arricchire la sua
offerta formativa
- si presenta all'utenza e alle altre istituzioni del territorio
- assume un impegno nei confronti del personale, degli studenti e delle loro famiglie.
Il P.O.F è strettamente connesso con gli altri documenti ufficiali dell'Istituto che ne
costituiscono parte integrante:
1. Regolamento d'Istituto (Delibera C.I. 30/07/2009 - Delibera C.I. 17/10/2011).
2. Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n 249/1998 - D.P.R. n.
235/2007) aggiornato in base alla normativa e alle Linee di Indirizzo che
definiscono la Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa.
3. Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. n. 235 /2007 - Delibera Collegio
Docenti 9/10/2008 - Delibera C.I. 15/10/2008).
3
Indirizzi e scelte generali del Consiglio d'Istituto
Il P.O.F. è stato redatto tenendo conto dei criteri generali sotto indicati deliberati dal
Consiglio d'Istituto
a. il P.O.F. sarà predisposto in modo da favorire l'implementazione di un sistema di
qualità volto al miglioramento dell'erogazione dei servizi istituzionali ed al
miglioramento dei tassi di successo scolastico
b. in tale ottica saranno particolarmente curati i progetti volti al recupero e al
sostegno degli studenti in difficoltà, dei quali dovrà essere misurata l'efficacia nel
conseguimento degli obiettivi previsti
c. i progetti di approfondimento dovranno essere prevalentemente orientati alle
tematiche di specializzazione ed ai rapporti con il mondo del lavoro. In tale
contesto dovrà essere dato particolare rilievo a progetti di alternanza scuola lavoro che dovranno coinvolgere tutti gli indirizzi
d. nella relazione di presentazione dei progetti dovrà essere indicata la provenienza
delle risorse finanziarie da utilizzare che dovrà essere prevalentemente esterna,
salvo che per i progetti di cui al punto b)
e. nell'ammissione delle proposte progettuali nel P.O.F. il Collegio dei docenti terrà
conto degli esiti del monitoraggio svolto anche in itinere in base alla valutazione
dei punti deboli emersi dall'analisi del P.O.F. dell'Istituto
f. alla luce dell'analisi del P.O.F. il Collegio dei docenti delibera il potenziamento
dell'offerta formativa curriculare (il potenziamento delle attività laboratoriali, dei
progetti innovativi di qualificazione tecnica, il progetto Patto scuola 2.0) al fine di
compensare il gap tra il livello di apprendimento interno e quello nazionale.
g. i progetti sono stati classificati in base alle aree individuate e deliberate dal
Collegio dei docenti in area alunni - area innovazione - area orientamento - aria
offerta formativa curriculare.
4
Ricominciamo!
Atto di Indirizzo
del Dirigente Scolastico
Palanca Patrizia
6 Settembre 2012
Sono stata sempre convinta, e lo sono ancor più con il passare del tempo, che per mandar
bene le cose in tutti i sistemi lavorativi, e soprattutto in un sistema di particolare delicata
rilevanza come quello scolastico, occorra non solo erogare servizi che abbiano
caratteristiche di elevata qualità, si suol dire di qualità totale, ma che siano, al tempo
stesso, di altrettanto elevata qualità le correlate modalità di erogazione.
Il servizio che viene dato a scuola deve poter soddisfare le esigenze dei prioritari
destinatari che sono gli alunni, ma per essere realmente di qualità deve produrre
cambiamento.
Il servizio di qualità che riguarda la scuola, infatti, non ha né può avere in sé i caratteri della
staticità e del meccanicismo, ma i caratteri della dinamicità, della processualità, della
creatività, essendo rappresentati da azioni ed interventi dal valore essenzialmente
pedagogico, culturale, tecnico e professionale.
Anche l'organizzazione che ne consegue ha i caratteri inevitabili della processualità, della
inventività e del cambiamento, non potendo essere prefigurata un'organizzazione statica,
che vale per sempre e che è applicata come modello fisso per tutte le circostanze: alcune
coordinate, peraltro, sono volta per volta prescritte, altre sono variabili flessibili e
dipendono, in larga misura, dalla lettura circostanziata autonoma che se ne fa e dalla
capacità di corrispondere in termini di congruenza alle esigenze che ne scaturiscono.
Considero, in tal senso, il contesto scolastico, nella duplice articolazione, quella di sistema
didattico, che connota la relazione di insegnamento - apprendimento tra docente e
alunno, e di sistema scolastico tout court, che connota la relazione di contorno al sistema
didattico e che si sviluppa tra gli adulti (docenti, dirigenti, operatori, genitori, realtà varie
istituzionali e non di territorio). Questo deve essere fortemente caratterizzato da una
intensa qualità di rapporti interpersonali, dove a prevalere sia l'accreditamento dei
soggetti adulti del rapporto quanto a competenze esperte che esprimono e quanto a
credibilità e a fiducia che ispirano, dove i processi siano connotati da un elevato grado di
appagamento e di soddisfazione per tutti, sia per chi rende o è chiamato a rendere anche
in titolarità sussidiaria e concorrente il servizio, sia per chi lo riceve direttamente o
indirettamente, come alunni e famiglie.
È ancora mia profonda convinzione che l'efficacia delle azioni scaturisca in gran parte dal
privilegiare l'ascoltare e il comunicare, come dal tentare il più possibile di impregnare di
ciò le relazioni educative ed educazionali.
5
Inoltre è anche opportuno sottolineare che le azioni di un dirigente, anche in rispetto alle
teorie filosofiche di Carl Rogers, devono a volte costituire una vera e propria sfida a favore
di una scuola che, inevitabilmente centrata sui processi riguardanti da vicino le persone,
richiedano, oltre alle specifiche competenze tecnico - operative, che non possono mai fare
difetto, capacità di farsi accettare ed essere vicino alle persone, di analizzare e di capire
insieme atteggiamenti e comportamenti per essere tutti in grado di prevenire ed evitare
situazioni patologiche, sviluppando comportamenti positivi.
Pertanto la tensione personale e professionale va, a mio avviso costantemente volta alla
ricerca e al consolidamento di comportamenti utili a capire ascoltando e a chiarire
comunicando, nella reciprocità relazionale, senza porre limite alcuno, almeno nelle
intenzioni, né porre resistenze di sorta di carattere burocratico e senza soluzione di
continuità.
Lavorare, con le persone, con le quali si è condiviso, anche se in ambiti diversi il cammino
come docente, significa, secondo me, far leva, su tali rapporti come valore e come risorsa,
non mortificandone in alcun modo la portata. Anzi è importante cercare, pur nella
inevitabile problematica complessità dei nuovi rapporti e pur nella inevitabile accettazione
di essi, di farla vivere da tutti come punto di vantaggio per dare espressione e
accreditamento alla nuova funzione e agli effetti che potrebbero scaturirne sul piano della
correlata direzione, organizzazione, gestione dei processi scolastici in un momento,
peraltro, particolarmente problematico e tutto da esplorare come quello dello scenario
dell'autonomia e delle innovazioni, nonché dei fermenti di varia natura, compresi quelli
della resistenza, connessi con le riforme del sistema educativo di istruzione e di
formazione.
Direzioni che vorrei dare a miei i primi interventi
- Riacclarare, sul terreno progettuale ed esecutivo, attività e iniziative, che hanno avuto,
nel tempo, il conforto della decisione condivisa da parte di tutti gli organismi collegiali.
- Caratterizzare le azioni per la continuità con quelle dei tanti predecessori. La scelta di un
comportamento di tal tipo si rende più che necessaria. Non si può, infatti, arrivare in un
contesto di lavoro, peraltro delicato per la complessità delle relazioni umane che in esso si
incrociano, e azzerare tutto: i processi continuano, le persone che sono state protagoniste
attive di essi ne hanno tracciato e approfondito i solchi, i fenomeni cui si è dato seguito
hanno sortito i loro effetti e i contesti non possono essere destabilizzati per la volontà di
chi, intervenendo come nuovo, ritiene che il passato non riguardi lui e gli altri.
- Dare spazio all'ideazione e alla concreta organizzazione di nuove iniziative didattiche e
culturali, perché le situazioni, che devono progredire, devono essere sottoposte sempre al
vaglio attento e puntuale della discussione collegiale e alla condivisione, senza accedere
tuttavia a progetti connotati da eventuale velleitaria "grandiosità", ma procedendo dalle
piccole cose di facile accesso e tenendo conto della economicità organizzativa, della
essenzialità e significatività propositiva e della effettiva resa in termini di reale efficacia
6
per l'apprendimento e per l'educazione degli alunni.
- Supportare, con specifiche proposte e con organizzazione di specifici interventi
informativo - formativi decisi insieme, il personale docente e le famiglie allo scopo di
garantire loro le condizioni per l'immissione facilitata nelle nuove realtà prefigurate in
campo innovativo, facendo contestualmente un inevitabile percorso personale di
informazione-formazione rispetto alle novità incombenti e alle emergenziali risultanti
dagli impatti che insegnanti e genitori potrebbero avere con le riforme stesse. Questo
è dare viva espressione alla funzione coordinativa e di raccordo richiesta al Dirigente.
- Continuare, se è abitudine consolidata, o iniziare a coinvolgere nella scuola tutte le
realtà del territorio senz'altro intenzionate nella maggior parte a realizzare con la
scuola stessa progetti partenariali. In questo contesto il Dirigente assume un ruolo di
mediazione che il prof. Scurati avrebbe definito di "lubrificazione degli interstizi tra
scuola e territorio";
- Non far prevalere il monopolio del proprio punto di vista per situazioni in cui è
prevista l'assunzione di responsabilità individuali e collegiali, ma di non rinunciarvi in
alcun modo, e di proporlo come uno dei punti di vista possibili, utili, nell'eventualità,
alla comparazione e alle scelte conseguenti, che l'autonomia delle istituzioni
scolastiche ha reso di gran lunga più cogenti.
- Motivare e mobilitare ogni persona, incardinata nel sistema scolastico ed esterna allo
stesso, allo scopo di convogliare ogni energia intellettiva ed operativa per sostenere
ancor più e ancor meglio i processi educativi, didattici, educazionali professionali ed
occupazionali futuri. L'impegno del Ds è quello di non disperdere alcuna risorsa, ma di
utilizzare al meglio e al massimo dei potenziali tutte le persone per ogni verso e per
diversa misura coinvolte nel sistema educativo dell'Istituto Tecnico "E. FERMI".
- Contribuire a realizzare un clima scolastico dove a prevalere sia il consenso e la
collaborazione, orientati al raggiungimento dei fini e degli obiettivi prioritari della
scuola. Questo aspetto così delicato consiste nel rendere concreto il principio secondo
cui un buon dirigente scolastico è colui che rifugge da logiche peregrine e velleitarie,
connotate da atteggiamenti ideologici fini a se stessi, centrati su aprioristiche
configurazioni del proprio ruolo e sul conseguente atteggiamento impositivo di esso.
Le parole - chiave, espressione di principi considerati posti a fondamento dei
comportamenti indicati sono, dunque, quelle di proposta, discussione, comparazione,
collegialità, condivisione, rendicontabilità, verifica, valutazione, continuità,
riorientamento, efficacia, essenzialità, significatività, concretezza, realizzabilità.
- Curare la messa in atto di azioni coerenti rispetto agli obiettivi che si vogliono perseguire,
come di creare le condizioni per quella che viene definita una "struttura organizzativa
scolastica di successo".
7
Le variabili
1) La necessità di lavorare avvalendosi in prima istanza della struttura consegnata ab
origine dal legislatore, ricollocando azioni e responsabilità nello spazio della competenza di
ciascun soggetto a cui viene assicurato il suo spazio di potere e di azione definito dalla
normativa in vigore. Come la necessità in itinere di assegnazione di compiti, in autonomia,
a scopi di studio, di ricerca, come ad esempio le commissioni e i dipartimenti. E come
ancora l'identificazione con flessibilità di "Chi Fa" e di "Chi fa che cosa" con visibilità
interno - esterna.
2) La necessità di individuare, fin dall'inizio, insieme con altri, modalità e mezzi di cui è
necessario avvalersi per i primi approcci di contesto, approcci peraltro differenziati in
ragione delle persone e delle funzioni che esse esprimono, e per gli approcci in itinere,
quando ormai ciascuna soggettività è stata collocata nel suo ambito di competenza.
3) La necessità di mettere a fuoco una prima sommaria strategia, attraverso la quale si
può affrontare, dalle diverse postazioni di lavoro individuali e collegiali, la realtà specifica
dell'anno, senza rompere con il passato, ma anzi riacclarandolo nel presente come punto
di partenza, inevitabilmente scremato in ragione delle nuove e diverse esigenze e delle
eventuali persone nuove arrivate.
Si tratta di individuare problematiche emergenti e ordinarie, finalità, obiettivi prioritari,
metodi di lavoro, scansioni temporali, fasi, modalità di verifiche e di rendicontazione,
modalità di documentazione dei percorsi.
4) La cura di individuare, con l'apporto di tutte le soggettività incardinate, consentendo
anche l'accesso ad espressioni di volontariato istituzionale, lo staff di coloro che, in prima
battuta prima, in itinere poi, dovranno rappresentare l'aiuto valido ed esperto per il
dirigente nuovo a tale incarico e la forza trainante ben accetta da tutti.
5) La necessità di porre attenzione nella cura dello stile dell'Istituto, che consiste, in
particolare:
-nel connotare le azioni di ciascuno e di tutti, per vario verso coinvolti nell'istituzione, a
porre in essere comportamenti sempre corretti e coerenti, estremamente rigorosi e
attenti alla persona umana, con la funzione richiesta dal ruolo in prevalenza educativo,
educazionale, culturale e organizzativo;
- nel dedicare tempo, tutto il tempo possibile, per parlare e trattare con le persone e
delle persone, piuttosto che di sterile burocrazia e di velleitarie progettualità utili solo
all'immagine;
- nel trasmettere e veicolare azioni e comportamenti valoriali, identificabili con l'assetto
teleologico della scuola, circoscrivibili nell'assetto tecnico-professionale- pedagogico culturale che ne fa da sfondo integratore.
6) Dare impulso a un Progetto di Istituto, tutto trasversale al Piano dell'Offerta formativa,
che consideri assolutamente prioritari il rispetto della persona umana, i suoi diritti
inalienabili, le sue esigenze di crescita culturale e biopsicologica, la sua formazione
integrale personale, educativa, culturale e professionale, le sue proiezioni valoriali di
8
natura spirituale ed etica, il suo senso di appartenenza alla comunità locale, nazionale,
europea e del mondo.
Struttura, quindi, prima in ipotesi e poi in attuazione concreta, con progettualità in
progress, un sistema di valori di Istituto, che, ancorato alle premesse assiologiche,
indicate dall'assetto del nuovo sistema ordinamentale, tenga in debito conto delle
esigenze prioritarie di ogni persona e delle specifiche esigenze degli alunni accolti e del
contesto socio-culturale di riferimento;
7) Mettere in campo competenze e micro competenze, tutte necessarie a rendere la
scuola una vera e propria comunità educante e di apprendimento significativo.
Ogni scuola si può muovere sulla base delle condizioni e delle variabili sopra indicate, ma a
rendere efficaci le azioni è sempre la mediazione di tutti. Tra i tutti, un posto dovrebbe
essere occupato anche dal Dirigente, che è lì per mediare, capire, comparare, richiamare a
coerenza, sottolineare, invitare, suggerire, motivare, gratificare, parlare, far parlare,
ascoltare: non è semplice, ma occorre esserci.
Il ruolo del Dirigente si concretizza, dunque, in parte, in una funzione coordinativa e di
direzione centrate sulla managerialità efficace, che produce cultura, dialogo, ascolto,
modificazione di comportamento, testimonianza educativa e culturale, che orienta
l'organizzazione didattica e della didattica, la direzione e la gestione dei processi interni e
partenariali con le realtà sussidiarie verso le finalità generali del processo educativo,
culturale e professionale degli alunni e del contesto sociale
Quali le difficoltà, ipotizzabili nella concreta espressione del nuovo ruolo?
La regola, posta a fondamento di ogni azione e di ogni intervento, è quella della
trasparenza e della visibilità interno - esterna: tutti devono sapere il tutto possibile.
Mi riferisco, ad esempio, all'ampiezza del campo in cui deve concretamente esplicitarsi il
ruolo dirigente. Si tratta dell'ambito procedurale di ciò che è prescritto e dell'ambito di
ciò che è discrezionale. Si comprende come sia più facile lavorare su e con ciò che è prescritto: può essere difatti complesso, ma lo studio, la ricerca, l'approfondimento, volta per
volta, caso per caso, intervengono in soccorso.
Quando invece il campo in cui si esplicita il ruolo dirigente investe il discrezionale, le
difficoltà aumentano, poiché si tratta di lavorare con l'inedito o quasi, essendo volta per
volta la situazione di contesto ad esigere un intervento, che da un lato non violi la norma,
ma che dall'altro evochi una circostanziata lettura delle esigenze e un'accurata
individuazione delle opportunità per farvi fronte, senza che gli interventi che ne
conseguono vengano meno all'obbligo di garantire il rispetto delle stesse norme e del
principio di equità di trattamento delle persone.
Le certezze di fondo ipotizzate potrebbero essere le seguenti:
- non fare cose che non siano confortate dal riscontro scritto: la norma non va mai
violata.
9
-
quando l'impatto è con il discrezionale, allora occorre ben leggere le esigenze di
contesto e le possibili risposte, alla luce di tutte le opportunità e le convenienze che
favoriscono la crescita e lo sviluppo del sistema attraverso le persone destinatarie di
tali interventi.
Qui il dirigente trova aiuto nei pareri facoltativi o obbligatori di competenza degli
organismi collegiali di istituto, nella espressione facoltativa di libero parere richiesto, in
istruttoria, alle singole soggettività di istituto, individualmente o collegialmente e alle RSU.
L'ambito discrezionale prefigura e presuppone l'obbligo per il dirigente di ridurre il più
possibile il peso che potrebbe derivare alle percezioni dei soggetti coinvolti di essere
eventualmente destinatari di imparzialità di trattamento con l'inevitabile ricaduta sulla
percezione dei destinatari dell'azione discrezionale di essere bistrattato, non considerato,
maltrattato etc etc…
Conclusioni
Cercherò di svolgere il mio ruolo sempre con e attraverso gli altri, senza peraltro
rinunciare in alcun modo né per alcun istante a controllare ogni situazione, sia rispetto alle
relazioni umane e professionali che rispetto all'organizzazione e alle procedure,
informando tutti adeguatamente, analizzando e valutando se quello che viene attuato sia
utile o marginale, gradito o inefficace e, all'occorrenza, decidendo e concretamente
operando, sotto ogni profilo e in ogni direzione compresa nei suoi compiti e nelle sue
attribuzioni.
Irrinunciabili nel raggiungimento di ogni traguardo di crescita saranno la difficile e continua
costruzione di una identità di questo Istituto contestualizzato in un ampio territorio, la
conseguente correlazione tra le diverse unità strutturali del POF per la identificazione di
una cornice unitaria, filo conduttore tra tutte le diverse proposte progettuali con la stretta
adeguatezza alle esigenze dell'utenza, come ancora la delicata attivazione di
un'organizzazione razionale e sinergica di sistema tra i referenti delle varie figure di
sistema, per un lavoro proficuo e costruttivo di cui alla base non dovrà mai mancare
entusiasmo e chiarezza, l'indispensabilità del lavoro di ciascuno per il successo finale e per
lo sviluppo di quel senso di appartenenza ad una scuola con una sua particolare vision.
Con l'augurio di un buon inizio per tutti ….. il vostro Dirigente Scolastico Palanca Patrizia
10
Istituto Tecnico Tecnologico Enrico Fermi
una breve sintesi della lunga e ricca storia
della nostra scuola dalle origini ad oggi:
una presenza significativa nel Piceno
nel segno dell'Autonomia.
L'Istituto Tecnico Tecnologico "Industriale Enrico Fermi" viene istituito nell'anno
scolastico 1959/60 come sezione staccata dell'Istituto "Montani" di Fermo.
Il D.P.R. n. 1915 del 22 maggio del 1960 istituisce, a decorrere dal 1 ottobre 1960,
l'Istituto Tecnico Industriale di Ascoli Piceno «ordinato su un corso completo di cinque
classi per la specializzazione in Chimica Industriale [e] autorizza la graduale
prosecuzione del corso in Elettrotecnica già funzionante come sezione staccata».
L'Istituto ha un totale di 138 allievi ospitati nella sede di via D. Angelini 18 e
rappresenta, da subito, un riferimento culturale certo per la città di Ascoli e per l'intera
provincia. Preside incaricato è l'ing. Gino Postacchini.
I primi studenti che conseguono il titolo di "Perito Industriale Capotecnico di Chimica
Industriale" e "Perito Industriale Capotecnico di Elettrotecnica" si diplomano nell'A.S.
1963/64. Nello stesso anno la presidenza passa all'ing. Calisto Minnucci.
A decorrere dall'A.S. 1964/65 vengono istituite le specializzazioni di Elettrotecnica e
Telecomunicazioni. In questi anni l'ITIS ha quattro sedi: Palazzo Ferretti in via
Pretoriana per il biennio, Palazzo GIL in via M. Federici per la specializzazione di
Telecomunicazioni, Palazzo Pascali di via Soderini per quella di Elettrotecnica e la sede
di via D. Angelini per Chimica.
Nell'A.S. 1966/67 è attivata la specializzazione di Materie Plastiche nella sede della
Scuola Media Salaria inferiore (ex Mari).
Il 5 aprile 1966 iniziano i lavori per la costruzione del nuovo edificio dell'ITIS in via della
Repubblica 31/A, di proprietà dell'Amministrazione provinciale e progettato dall'architetto
Rutelli.
Nell'A.S. 1967/68 diviene preside il prof. Gianfranco Capponi. Dall'A.S. 1968/1969 le
classi del biennio e gli uffici sono trasferiti in una parte del nuovo Istituto.
Nell'A.S.1970/71 sono attivati i corsi serali di Elettrotecnica.
Dall'A.S. 1972/73 l'Istituto di via della Repubblica ospita tutte le specializzazioni.
Nell'A.S. 1974/75 la presidenza è assunta dal prof. Angelo Albertini e in quegli anni è
attivata le specializzazione di Elettronica divenuta poi Elettronica e Telecomunicazioni.
Il 18 novembre 1982 il Provveditorato agli Studi decreta l'intitolazione dell'ITIS,
precedentemente deliberata dal Collegio dei Docenti del 6/11/81, a Enrico Fermi.
11
Nell'A.S. 1995/96 il prof. Giorgio Lattanzi è il nuovo preside dell'Istituto. L'anno successivo
è istituita la specializzazione in Informatica di cui esiste già un corso serale.
Il 1 settembre 2007 assume la dirigenza la prof.ssa Bianca Maria Pia Marrè e nel seguente
anno scolastico 2008/09 è attivata la nuova specializzazione di Meccanica.
Il Regolamento recante la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico degli Istituti Tecnici (Atto n.133) approvato dal Governo in data 4 febbraio
2010 conclude la riforma degli ordinamenti del secondo ciclo.
I nuovi ordinamenti degli istituti tecnici, in vigore a partire dalle prime classi
funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, sono stati poi definiti con il Regolamento
emanato con Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 88.
Il nuovo ordinamento dell'ITI "E. Fermi" entrato, dunque, in vigore il 1 settembre 2010
rafforza l'identità dell'Istituto fondata sulla cultura tecnica e scientifico - tecnologica.
Dall'A.S. 2010/11 sono attivi i seguenti indirizzi: Meccanica, Meccatronica ed Energia,
Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni, Chimica, Materiali e
Biotecnologie.
Il 1 settembre 2011 il dirigente scolastico dell'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" è
la dott.ssa Agnese Ivana Sandrin.
Dall'A.S. 2011/12 è attivato il nuovo indirizzo di Logistica e Trasporti.
Il 1 settembre 2012 la prof.ssa Patrizia Palanca è il nuovo dirigente scolastico.
12
Contesto territoriale
l'Istituto e il territorio di riferimento:
un'analisi del panorama sociale,
economico, culturale ed istituzionale.
L'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" di Ascoli Piceno è ubicato in Viale della Repubblica
31/A e sorge su un'area di 15.400 mq nel quadrante sud - orientale della città, non lontano
dalla stazione ferroviaria e dalla fermata degli autobus.
L'edificio scolastico, ben individuabile nel contesto urbano, è circondato da
una vasta area recintata adibita a parcheggio che risponde alle esigenze di tutte le
componenti dell'utenza e facilmente raggiungibile dalle varie direzioni sia con mezzi
pubblici sia in auto. I collegamenti sono garantiti da bus pubblici e dal servizio ferroviario
Ascoli Piceno/San Benedetto del Tronto, con una stazione di fermata presso l'Istituto.
La Provincia di Ascoli Piceno è una provincia delle Marche di 209.701 abitanti. Si estende
su una superficie di 1.304 km² e comprende 33 comuni. Il bacino di utenza dell'Istituto "E.
Fermi" ha un raggio di circa 30 km ed è comprensivo della provincia di Ascoli Piceno e di
una parte delle province di Teramo e di Rieti.
L'economia del territorio ascolano, di medio sviluppo, è caratterizzata da un'agricoltura
intensiva a valle, estensiva a monte e da un'industria di piccola e media impresa ed
artigianale, potenzialmente in grado di assorbire un elevato numero di periti tecnici
industriali.
Il problema dello sviluppo economico ed industriale è connesso alla disomogeneità del
territorio e alle difficoltà di viabilità stradale e ferroviaria.
Il settore del commercio è più attivo nelle zone costiere, nella forma del turismo estivo,
ma, anche ad Ascoli, negli ultimi anni, si è registrato un notevole incremento di presenze e
di permanenze. Ascoli, città d'arte e di storia, ha una tradizione culturale rilevante
sottolineata anche dalla presenza dell'Università con la quale esistono forme di
collaborazione. La collaborazione è estesa anche alle altre Università regionali, soprattutto
alle Facoltà afferenti agli indirizzi dell'Istituto Tecnico.
L'Istituto nella ricerca di un miglioramento continuo della proposta formativa, collabora
con Enti locali quali la Provincia, il Comune e la Regione e con associazioni di categoria e
culturali.
L'Istituto offre ai propri studenti, provenienti anche da fuori provincia e da altre regioni,
una valida preparazione culturale e professionale per il proseguimento degli studi
universitari e/o l'inserimento nel mondo del lavoro in un territorio con bisogni produttivi e
occupazionali diversificati che richiedono competenze specializzate nel campo meccanico
e logistico, informatico e chimico, elettronico ed elettrico.
13
Area INNOVAZIONE
L'Istituto si è posto da quest'anno una nuova SFIDA, per appropriarsi di una nuova
IDENTITÀ come SCUOLA dell'INNOVAZIONE e come CENTRO DI RIFERIMENTO
CULTURALE SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DEL TERRITORIO, in conformità al dettato
normativo.
La finalità cardine è consentire agli studenti di raggiungere competenze qualificate e
professionali che aderiscano sempre più ai fabbisogni formativi espressi dalle realtà
economiche e produttive del paese, inserendo all'interno dei percorsi curriculari, nel
20% dell'autonomia scolastica, progetti in sinergia con le AZIENDE LEADER locali e le
UNIVERSITÀ, attinenti alle innovazioni e allo sviluppo che la scienza e le tecnologiche
continuamente producono.
L'obiettivo di questi progetti inseriti in una specifica AREA, denominata appunto Area
dell'Innovazione, è l'acquisizione per tutti gli alunni di una padronanza delle
competenze scientifiche e tecnologiche - anche in una prospettiva di sviluppo - che
consenta ai nostri diplomati di interpretare, partecipare, gestire e coordinare i processi
produttivi del mercato caratterizzato da innovazioni continue nella speranza di una
reale spendibilità.
Al contempo si cerca di fornire allo studente quella base culturale e quelle specifiche
competenze necessarie alla comprensione delle problematiche scientifiche collegate
alla tecnologia, che gli permettano non solo di intervenire nei processi in atto ma,
altresì, di sviluppare capacità creative e progettuali necessarie per intercettare e
presidiare l'innovazione.
Questi progetti specifici di qualificazione della nostra offerta vengono coordinati dal
Comitato Tecnico Scientifico e proposti e realizzati in sinergia con Imprese ed
Università dai docenti di tutte le Aree di Indirizzo.
L'inizio di questi nuovi processi è stato l'INCONTRO SCUOLA TERRITORIO del 16
Novembre 2012, con la definizione di una modalità unitaria e condivisa nella proposizione
di progetti tra Impres, Università e Istituzioni, costituendo così una base di avvio per la
costituzione di un POLO TECNICO PROFESSIONALE (art.52 della Legge 35/2012).
Dall'a.s. 2012 – 2013, l'ITT "E.FERMI" è PARTNER di ASCOLI21, il POLO SCIENTIFICO
dell'Area SGL CARBON insieme con Aziende Leader e Università.
14
Aziende in collaborazione con l'ITT "E.Fermi"
PROGETTI INNOVATIVI IN COLLABORAZIONE
CON AZIENDE UTILIZZANDO AUTONOMIA 20%
E FLESSIBILITÀ 30% E 35%
LABORATORI ESPERENZIALI
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO IN SITUAZIONE
COMUNITÀ DI PRATICA
15
Enrico Fermi
«Ci sono soltanto due possibili conclusioni:
se il risultato conferma le ipotesi,
allora hai appena fatto una misura.
Se il risultato è contrario alle ipotesi,
allora hai fatto una scoperta».
scoperta
Enrico Fermi
Enrico Fermi (Roma, 29 settembre 1901 - Chicago, 28 novembre 1954)
1954 è stato un fisico
italiano naturalizzato statunitense,, tra i più noti al mondo, principalmente per i suoi
studi teorici e sperimentali nell'ambito della meccanica quantistica.
quantistica
Già da bambino mostrò grande interesse e propensione per la matematica
ma
e la fisica.
Laureatosi nel 1922 alla Scuola Normale di Pisa, nel 1926 scoprì la legge statistica, oggi
nota come "statistica
statistica di Fermi",
Fermi e nello stesso anno è chiamato da O.M.Corbino
(intorno al quale si forma il gruppo di studio ribattezzato in seguito "i ragazzi di Via
Panisperna",, dalla sede dell'istituto
dell istituto e composto da Rasetti, Segré, Amaldi, Majorana,
Trabacchi, Pontecorvo e lo stesso Fermi che porterà la fisica italiana ai più alti livelli)
livelli
alla cattedra di Fisica Teorica all'Università
all Università di Roma, che mantenne fino al 1938. In
quell'anno,
anno, dopo aver ritirato il Premio Nobel a Stoccolma, vinto «per aver
a
dimostrato
l'esistenza
esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti dall'irradiazione
dall irradiazione del neutrone, e per la
conseguente scoperta delle reazioni nucleari indotte dai neutroni lenti», si trasferì con
la famiglia negli Stati Uniti, alla Columbia University di New York, per sfuggire le leggi
razziali emanate dal regime fascista.
Fermi ha elaborato l'equazione
l
della statistica quantistica di Fermi-Dirac
Fermi
a cui
obbediscono le particelle elementari, oggi nota come statistica antisimmetrica FermiFermi
Dirac, dal nome dello scienziato inglese Dirac,, che seppur in ritardo di circa sei mesi
rispetto a Fermi, giunse alle stesse conclusioni.
Nel 1933 propose la sua teoria del "decadimento b" e, nel 1934, ottenne i primi isotopi
radioattivi dal bombardamento con neutroni.
16
Nel 1942 si trasferì al Metallurgical Laboratory di Chicago, dove progettò e guidò la
costruzione del primo reattore nucleare a fissione, che produsse la prima reazione
nucleare a catena controllata.
Tra 1944 e il 1946 lavorò ai laboratori di Los Alamos e fu uno dei direttori tecnici del
Progetto Manhattan, che portò alla realizzazione della bomba atomica.
Successivamente si dedicò allo studio della struttura subatomica e all'analisi delle
reazioni fra Pioni e Nucleoni e insegnò Fisica all'Università di Chicago, dove rimase fino
alla morte.
Enrico Fermi è stato il primo ad interessarsi alle potenzialità delle simulazioni
numeriche in ambito scientifico, nonché l'iniziatore di una fecondissima scuola di fisici,
sia in Italia, sia negli Stati Uniti d'America.
Portano inoltre il suo nome il fermio (elemento radioattivo), i fermioni (particelle con
spin semi-intero), l'unità di misura del fermi (equivalente a 10/15 metri), il laboratorio
americano Fermilab; il dipartimento di fisica della University of Chicago dove era solito
lavorare è che ora conosciuto come The Enrico Fermi Institute.
Il Riconoscimento Presidenziale statunitense Enrico Fermi fu stabilito nel 1956 in
memoria dei suoi successi e della sua statura di grande uomo di scienza.
Gli è stato inoltre dedicato un cratere sulla Luna.
L'attività di Fermi si è manifestata in molti campi della fisica, ed egli è universalmente
riconosciuto come uno dei più grandi scienziati di sempre.
17
1. Progettazione organizzativa
le risorse strutturali e le risorse umane
della scuola contribuiscono
a strutturare la programmazione
e a determinare il successo
del Piano dell'Offerta Formativa.
1.1 Organigramma di Istituto
Dirigente Scolastico
Patrizia Palanca
Collaboratori
Omar Laurenzi
Serafino Celani
Funzioni
Strumentali
Segreteria
Didattica
Direttore S.G.A.
Anna Maria Policicchio
Giunta Esecutiva
Responsabile della Sicurezza Prevenzione e
Protezione dell'Ambiente di Lavoro (R.S.P.P.)
Giuliano Tartaglia
Collegio
dei Docenti
Medico competente
Dott. Savino Fatone
AREA ALUNNI
AREA ORIENTAMENTO
AREA INNOVAZIONE E SVILUPPO
AREA POF
Anselmi Andrea
Galanti Maria
Simonetti Gianfranco
Bruni Antonio
Citeroni Manuela
Silvestri Luigi
Di Ascenzo Sandra
Grassi Augusto
Mattioli Luigi
Camaiani Francesca
Coordinatori di
dipartimento
Segreteria
Amministrativa e
del Personale
Presidente del Consiglio d'Istituto
Paolo Filiaci
Coordinatori di
Indirizzo
Assistenti
Tecnici
Consigli di
classe
Collaboratori
scolastici
Servizio
Documentazione
e Stampa
Ufficio Tecnico
Responsabili
di laboratorio
Magazzino
18
Gruppo H
Psicologa
Responsabile
della qualità
Giampiero Damiani
Comitato
di valutazione
Responsabile Rete
Informatica e Web
Renato Del Gobbo
1.2. Risorse umane
Dirigenza, Personale scolastico e Studenti
Dirigente scolastico
DSGA
Docenti
Assistenti Amministrativi
Assistenti Tecnici
Collaboratori Scolastici
Studenti
Palanca Patrizia
Policicchio Anna Maria
N. 104
N. 7
N. 14
N. 11
N. 847 (classi 37)
ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL'ISTITUTO
Collaboratori del Dirigente Scolastico
Funzioni Strumentali al PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)
Coordinatori di Classe
Coordinatori di Dipartimento
Coordinatori di Indirizzo
Responsabili di laboratorio
Ufficio Tecnico
Responsabile della Sicurezza Prevenzione e Protezione dell'Ambiente di Lavoro (R.S.P.P.)
Responsabile del Sistema Informativo dell'Istituto e della Sicurezza Informatica
Responsabile della Qualità
Psicologa
Medico competente
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
collaboratore
Celani Serafino
collaboratore
Laurenzi Omar
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Anselmi Andrea
AREA ALUNNI
Galanti Maria
Simonetti Gianfranco
AREA ORIENTAMENTO
Bruni Antonio
Citeroni Manuela
Silvestri Luigi
INNOVAZIONE SVILUPPO
Di Ascenzo Sandra
Grassi Augusto
Mattioli Luigi
POF
Camaiani Francesca
19
COORDINATORI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classi
Docente
Classi
Docente
1.
1^A ET/EA Capretti Angela
20. 3^A ET
Grassi Augusto
2.
1^B ET/EA Corradetti Alessandra
21. 4^A ET
Mattioli Luigi
3.
1^ C ET/EA Innangi Elvira
22. 3^A EA
Ferretti Luigino
4.
1^A INF
Petrucci Caterina
23. 4^A EA
Pignotti Gabriele
5.
1^B INF
Mancini Rina
24. 4^B EA
Traini Marco
6.
1^A CHI
Trebaldi Angela
25. 5^A EA
Mariani Peppino
7.
1^A MEC
Bruni Antonio
26. 5^B EA
Prezzavento Paolo
8.
1^A TRA
Galanti Maria
27.
9.
2^A ET/EA Amadio Roberta
3^A INF Di Bella Mario
28. 3^B INF
Latini Rosanna
10. 2^B ET/EA
Galanti Maria
29. 3^C INF
Ferroni Luciano
11. 2^A INF
Tondi Emiliana
30. 4^A INF
Di Marco Elvezio
12. 2^B INF
Priori Domenico
31. 4^B INF
Verdecchia Emily
13. 2^C INF
Galanti Marco
32. 5^A INF
Del Gobbo Renato
14. 2^A TRA
Camaiani Francesca
33. 3^A MEC
Poli M. Rita
15. 2^A MEC
Camaiani Francesca
34. 3^B MEC
Marchetti Renato
16. 3^A CH
Citeroni Manuela
35. 4^A MEC
Marchetti Renato
17. 4^A CH
Coccia Maria
36. 4^B MEC
Traini Ernesto
18. 5^A CH
Pierantozzi Patrizia
37. 5^A MEC
Canestrini Alberto
19. 5^B CH
Simonetti Gianfranco
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO
Classe di concorso
discipline
A034 - A035 -C260 - C270 Elettronica, Elettrotecnica
Docente
Mariani Peppino
A042 - C310
Informatica
Del Gobbo Renato
A019 - A050 -A346 -IRC
Diritto, Lettere,Lingua Straniera, Religione
Pierantozzi Patrizia
A013 - A038 - A060 - C240
C290 - A029
A047-A048-C310
A020-A071-C320
A013-C240
Chimica, Scienze Integrate - Chimica, Fisica,
Scienze, Biologia, Scienze motorie
Matematica, Calcolo
Meccanica, Tecnologia e Disegno
Chimica Triennio
Galanti Marco
Tondi Emiliana
Traini Ernesto
Citeroni Manuela
COORDINATORI DI INDIRIZZO
Indirizzo
Docente
1.
Biennio
Tondi Emiliana
2.
Chimica
Simonetti Gianfranco
3.
Elettronica e Telecomunicazioni Mattioli Luigi
4.
Elettrotecnica e Automazione
Grassi Augusto
5.
Informatica
Di Marco Elvezio
6.
Meccanica, Trasporti e Logistica Canestrini Alberto
20
RESPONSABILI DI LABORATORIO
Docente
Spazio - Laboratorio
Botticelli Luciano
Palestra
Gregori Leopoldo
Aula Disegno 1-2-3 / Lab. Tecnol. Mecc. Biennio
Traini Ernesto
Lab. Meccanica Triennio
Di Marco Elvezio
Laboratorio Sistemi Automatici
Traini Marco
Lab. di Matematica - 3° piano
Pignotti Gabriele
Laboratorio Misure Elettriche 1
Ruggia Calogero
Laboratorio Misure Elettriche 3
Del Gobbo Renato
Laboratori: Informatica Triennio 3 - Informatica Triennio 4
Di Bella Mario
Laboratorio Linguistico Biennio e Triennio
Mattioli Luigi
Laboratori: Elettronica attico
Amadio Roberta
Laboratori: Chimica Biennio
Cimaroli A.Maria
Gabinetto Scientifico
Mariani Peppino
Laboratori: T.D.P. - Elettrotecnica - Laboratorio T.D.P. Elettronica
Malavolta Pietro
Laboratori di Fisica: Classi Prime e Classi Seconde
Ferretti Barbara
Laboratori: Analisi Chimica classi Quarte/Quinte (CH2)
Ferrari Ezio
Organico di fatto in
sostituzione del
titolare
Velenosi Alessandra
14 ore a disposizione
Bruni Antonio
2 ore a disposizione
Serafino Celani
8 ore a disposizione
Grassi Augusto
Laboratori: Chimica Classi Terze - Tecnol. Chimiche (CH1)
Ufficio Tecnico - Sala Proiezioni - Sala Stampa-Laboratorio
Multimediale
Botticelli Luciano
Coord. Attività Sportive (CSS)
Galanti Ida
Coordinatore attività di sostegno agli alunni diversamente abili
Damiani Giampiero
Responsabile della Qualità – AUMI
Responsabile della Sicurezza Prevenzione e Protezione
dell'Ambiente di Lavoro (R.S.P.P.)
Responsabile del Sistema Informativo dell'Istituto e della
Sicurezza Informatica
Medico competente
Tartaglia Giuliano
Del Gobbo Renato
Savino Fatone
Responsabile funzioni mantenimento dell'accreditamento
21
GRUPPO H
1.
Componente direttiva
Patrizia Palanca
2.
Componente medica
Dott.ssa Pasqualini Carla - ASUR 13
3.
Componente medica
Dott.ssa Longo Maria - ASUR 14
4.
Posto sostegno
Galanti Ida
5.
Posto sostegno
Mariani Manuela
6.
Docente
Angelini Vittoria
7.
Docente
Gurdi Ennio
8.
Componente genitore
Girolami Marina 1ACH
9.
Componente alunno
COMITATO DI VALUTAZIONE
1.
DS
Palanca Patrizia
2.
docente
Latini Rosanna
3.
docente
Tondi Emiliana
4.
docente
Celani Serafino
5.
docente
Simonetti Gianfranco
6.
docente
Poli M.Rita
7.
docente
Corradetti Alessandra
COMMISSIONE ORARIO
COMMISSIONE BAR
1. Gregori Leopoldo
2. Coccia Maria
1. Damiani Giampiero
2. Marano Luigi
3. Tinaro Lina
3. Galanti Maria
4. Bruni Antonio
COMITATO ELETTORALE
ORGANO DI GARANZIA
1. Malavolta Pietro
2. Migliori Rita
1. Dirigente Scolastico
3. Galanti Maria
3. Genitore C.I.
2. Docente Serafini Manuela
4. Alunno C.I.
22
CONSIGLIO D'ISTITUTO - COMPONENTI (n°19 - in carica per il 2010/2011-2011/2012-2012/2013)
N. COGNOME
1. Palanca
1. Filiaci
NOME
RUOLO
Patrizia
Paolo
Dirigente Scolastico
Presidente del CdI - Genitore
2.
Ciampanella Teresa
Genitore
3.
Natalini
Antonella
Genitore
4.
Seghetti
Angelini
Roberta
Vittoria
Genitore
Insegnante
3.
Camaiani
Citeroni
Francesca
Manuela
Insegnante
Insegnante
4.
Di Marco
Elvezio
Insegnante
5.
Coccia
Maria
Insegnante
6.
Grassi
Augusto
Insegnante
7.
Gregori
Leopoldo
Insegnante
8.
Posto vacante
1.
Poli
Ademario
Insegnante
ATA
2.
Tinaro
Lina Carmela ATA
1.
Chiappini
Gioia
Studente
2.
Mancini
Davide
Studente
3.
Traini
Davide
Studente
4.
Ricci
Edoardo
Studente
1.
2.
GIUNTA ESECUTIVA - COMPONENTI (n°6 - in carica per il 2010/2011-2011/2012-2012/2013)
N. COGNOME NOME
1. Palanca
Patrizia
RUOLO
Dirigente Scolastico - Presidente della Giunta Esecutiva
2.
Policicchio
Anna
3.
Poli
4.
Grassi
Ademario ATA
Insegnante
Augusto
5.
Natalini
Ricci
Antonella Genitore
Edoardo
Studente
6.
DSGA
23
"gli Istituti Tecnici possono dotarsi,
nell'esercizio della loro autonomia didattica e
organizzativa, di un comitato tecnicoscientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la
finanza pubblica, composto da docenti e da
esperti del mondo del lavoro, delle professioni
e della ricerca scientifica e tecnologica, con
funzioni consultive e di proposta per
l'organizzazione delle aree di indirizzo e
l'utilizzazione degli spazi di autonomia e
flessibilità.
Ai componenti del comitato non spettano
compensi ad alcun titolo".
D.P.R. 15 marzo 2010 (Regolamento
per il riordino degli Istituti Tecnici)
art.5 comma 3 lettera d:
Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), il cui primo incontro funzionale si è svolto in
data 17 novembre 2012, esercita una funzione consultiva generale sull'attività di
programmazione, sull'innovazione didattica, sulla gestione di flessibilità e
autonomia dell'Istituto [Quote di autonomia (20%) e flessibilità (30% - 35%)],
monitorando costantemente le esigenze, del mondo produttivo e dell'impresa per
un progresso parallelo e per la declinazione della filiera formativa su quella
produttiva per l'acquisizione da parte degli studenti di competenze adeguate e
spendibili.
Il CTS analizza gli aspetti tecnici e scientifici dei piani di innovazione, svolge funzioni
di coordinamento dei progetti innovativi, inseriti nel curricolare utilizzando la quota
prevista dall'autonomia, quelli degli stage in azienda e dell'alternanza scuolalavoro, esamina i fabbisogni professionali del territorio anche al fine di promuovere
la partecipazione a poli e distretti formativi, costituendo una base per la
realizzazione di un Polo Tecnico Professionale (Legge 35/2012, art. 52).
24
2. Uffici
-
la Segreteria Didattica
la Segreteria Amministrativa e del Personale
l'Ufficio Tecnico
Orario
lunedì - sabato:
dalle 8.00 alle 9.00
dalle 10.50 alle 13.00
Segreteria
Didattica
(Sportello)
martedì e giovedì:
dalle 14.30 alle 17.00
Tel. n. 0736/41674
Fax 0736/342307
Web www.itisap.it
E mail [email protected]
Viale della Repubblica - 31
63100 - ASCOLI PICENO (AP)
3. Tempo della scuola
3.1. Orario delle lezioni
ENTRATA
7.55 - 8.00
Giorni della settimana
1ª ora di lezione dalle ore 8.00
alle ore 9.00
2ª ora di lezione dalle ore 9.00
alle ore 10.00
3ª ora di lezione dalle ore 10.00
alle ore 10.50
INTERVALLO
dalle ore 10.50
alle ore 11.05
4ª ora di lezione dalle ore 11.05
alle ore 12.00
5ª ora di lezione dalle ore 12.00
alle ore 13.00
6ª ora di lezione dalle ore 13.00
alle ore 14.00
25
Lunedì
Mercoledì
Venerdì
Sabato
Martedì
Giovedì
3.2 Calendario scolastico
delibera della Giunta Regionale
Marche n. 548 del 23/04/2012.
Inizio delle lezioni
12 settembre 2012
Festività di rilevanza
nazionale
tutte le domeniche
1° novembre, festa di tutti i
Santi;
l'8 dicembre, Immacolata
Concezione;
il 25 dicembre, Natale;
il 26 dicembre;
il 1° gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il giorno di lunedì dopo Pasqua;
il 25 aprile, Anniversario
della Liberazione;
il 1° maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale
della Repubblica
ORDINANZA n. 68 Prot. n. 5254
Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca
Sospensione delle lezioni
dal 02/11/2012 al 03/11/2012
(ponte Ognissanti)
dal 24/12/2012 al 05/1/2013
(vacanze natalizie)
dal 28/03/2013 al 02/04/2013
(vacanze pasquali)
delibera della Giunta Regionale
Marche n. 548 del 23/04/2012.
Ulteriori sospensioni
delle attività didattiche
11 e 12 febbraio 2013
(vacanze di carnevale)
delibera del Consiglio d'Istituto
08 giugno 2012/ 15 giugno 2012
30/04/2012
(ponte 1° maggio)
delibera della Giunta Regionale
Marche n. 548 del 23/04/2012.
Termine delle lezioni
8 giugno 2013
delibera della Giunta Regionale
Marche n. 548 del 23/04/2012.
Totale giorni lezione
209
26
delibera della Giunta Regionale
Marche n. 548 del 23/04/2012.
4. Comunicazione e qualità
i Rapporti Scuola – Famiglia e le modalità di comunicazione
La scuola è impegnata a stipulare un patto di corresponsabilità con le famiglie e con gli
alunni con cui si stabilisce un rapporto di collaborazione reciproca tra docenti, genitori
e studenti: l'allievo conosce gli obiettivi educativi e didattici del suo curriculo e il
percorso per raggiungerlo; il docente esplicita la propria offerta formativa e il proprio
intervento didattico; il genitore accetta l'offerta formativa della scuola e collabora con
questa per la piena riuscita del successo scolastico del figlio. Infatti, il contesto familiare
rimane ambiente primario di educazione dei figli.
Con i genitori la scuola può condividere la preoccupazione formativa, trovare sostegno e
collaborazione mediante l'incontro ricorrente, sia esso individuale o di classe, e
realizzare un proficuo cammino comune che, muovendo dallo specifico delle singole
discipline, interessi l'intero percorso educativo dello studente. L'Istituto in
ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 135/2012 (razionalizzazione della spesa
pubblica, digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dematerializzazione delle
comunicazioni) ha avviato le procedure per la gestione on – line delle comunicazioni
scuola – famiglia. I rapporti con le famiglie prevedono diverse modalità:
Ricevimento individuale dei Dirigente scolastico: il Dirigente scolastico e i suoi
collaboratori ricevono settimanalmente previo appuntamento.
Ricevimento individuale dei Docenti: colloquio individuale in orario antimeridiano,
sospeso nei mesi in cui avvengono i colloqui generali
Ricevimento generale: incontri pomeridiani nei mesi di Dicembre 2012 e Aprile 2013
Coordinatore di classe: il Dirigente scolastico attribuisce l'incarico di coordinatore di
classe ad un docente che ha il compito di fare da tramite, relativamente ai problemi
della classe o dei singoli studenti, tra gli alunni e i docenti e tra la classe e il
Dirigente scolastico, con particolare attenzione a:
- didattica (interdisciplinarietà e pluridisciplinarietà) e comportamento della classe
- frequenza e/o disagio dei singoli studenti
- iniziative e attività extrascolastiche (coordinamento e realizzazione)
Registro elettronico: che consente ai genitori, tramite password, di accedere al sito
dell'Istituto per verificare giornalmente le assenze dei propri figli
Accesso, tramite internet, alle valutazioni intermedie e finali
Invio di comunicazioni e documenti per valutazione tempestive
Libretto delle giustificazioni: con codice a barre che mediante un lettore elettronico
segnala l'assenza o il ritardo
Invio SMS: ai genitori con informazioni sulle assenze, ritardi ed eventuali note
ricevute dai propri figli.
27
5. Calendario degli incontri Scuola - Famiglia
RICEVIMENTO GENERALE
Classi
BIENNIO
1° quadrimestre
TRIENNIO
2° quadrimestre
Mese
Orario
12 dicembre 2012
15.00 - 19.00
14 dicembre 2012
aprile 2013
15.00 - 19.00
RICEVIMENTO DEI DOCENTI IN ORARIO ANTIMERIDIANO
Mese
Novembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Maggio 2013
II settimana
Sett. dal 12 al 17 novembre 2012
Sett. dal 7 al 12 gennaio 2013
Sett. dal 13 al 19 febbraio 2013
Sett. dal 4 al 9 marzo 2013
Sett. dal 2 all'8 maggio 2013
IV settimana
Sett. dal 26 al 1 dicembre 2012
Sett. dal 21 al 26 gennaio 2013
Sett. dal 18 al 23 marzo 2013
ORARIO RICEVIMENTO ANTIMERIDIANO DEI DOCENTI
(applicazione art.64 Regolamento d'Istituto)
Cl.Conc. Cognome Nome
Giorno
Orario
AO29
Albanesi Stefano
Giovedì
12.00 -13.00
C320
Alfonsi Attilio
Lunedì
11.00 -12.00
A013
Amadio Roberta
Venerdì
9.00 - 10.00
C240
Angelini Vittoria
Martedì
10.00 - 10.50
REL.
Anselmi Andrea
Giovedì
12.00 - 13.00
C270
Ballatori Massimo
Martedì
10.00 - 10.50
A346
Benvenuti Anna
Mercoledì 10.00 - 10.50
A029
Botticelli Luciano
Lunedì
A346
Bracciolani Manuela
Mercoledì 11.05 - 12.00
C240
Bruni Antonio
Lunedì
10.00 - 10.50
A029
Cacciatori Armando
Lunedì
9.00 - 10.00
A050
Caciagli Stefano
Lunedì
10.00 - 10.50
A050
Camaiani Francesca
Venerdì
10.00 - 10.50
A020
Canestrini Alberto
Venerdì
9.00 - 10.00
A047
Capretti Angela
Venerdì
11.05 - 12.00
C270
Celani Serafino
Sabato
10.00 - 10.50
A042
Ciccanti Rossella
Mercoledì 10.00 - 10.50
A060
Cimaroli Anna Maria
Lunedì
11.05 - 12.00
C260
Cipollini Maurizio
Martedì
10.00 - 10.50
A013
Citeroni Manuela
Sabato
10.00 - 10.50
28
10.00 - 10.50
A050
Cittadini Gilda / Mancini Rina
Sabato
11.05 - 12.00
A047
Coccia Maria
Martedì
9.00 - 10.00
A050
Corradetti Alessandra
Venerdì
9.00 - 10.00
A038
Costantini Stephen
Venerdì
11.05 - 12.00
A019
Croce Gianfranco
Lunedì
8.00 - 9.00
A042
Damiani Giampiero
Mercoledì 11.05 - 12.00
A050
De Angelis Pasqualina
Lunedì
9.00 - 10.00
A042
Del Gobbo Renato
Giovedì
10.00 - 10.50
A047
Di Ascenzo Sandra
Martedì
9.00 - 10.00
A346
Di Bella Mario
Lunedì
9.00 - 10.00
C320
Di Leonardo Domenico
Martedì
10.00 - 10.50
A034
Di Marco Elvezio
Giovedì
11.05 - 12.00
A019
Donnini Macciò Daniela / Giorgi Emidio Sabato
10.00 - 10.50
A013
Ferrari Ezio
Lunedì
8.00 - 9.00
A035
Ferretti Luigino
Mercoledì 10.00 - 10.50
A034
Ferroni Luciano
Giovedì
11.05 -12.00
C240
Ferretti Barbara
Martedì
11.05 - 12.00
D.O.S.
Fiori Giulio
Venerdì
12.00 - 13.00
A060
Folchi Vici D'Arcevia Clemente
Sabato
10.00 - 10.35
D.O.S.
Galanti Ida
Sabato
8.00 - 9.00
A038
Galanti Marco
Martedì
9.00-10.00
A034
Galanti Maria
Lunedì
10.00 -10.50
A035
Grassi Augusto
Sabato
10.00 - 10.50
A071
Gregori Leopoldo
Venerdì
10.00 - 10.50
C260
Gricinella Gianfranco
RELIG
Gurdi Ennio
Giovedì
9.00 - 10.00
A071
Innangi Elvira
Venerdì
12.00 - 12.30
A019
Ippolito A.Maria Dionisia
Lunedì
10.00 - 10.50
A050
Latini Rosanna
Martedì
9.00 -10.00
A020
Laureati Giuseppe
Giovedì
11.00 - 12.00
C320
Laurenzi Omar
Lunedì
10.00 -10.50
A346
Luzi Maria Antonietta
Sabato
9.00 - 10.00
C290
Malavolta Pietro
Martedì
12.20 - 13.00
D.O.S.
Mandozzi Giovanna
Giovedì
10.00 - 10.50
C310
Marano Luigi
Lunedì
11.05 - 12.00
A020
Marchetti Renato
Venerdì
11.05 - 12.00
D.O.S.
Mariani Manuela
A035
Mariani Peppino
Lunedì
10.00 - 10.50
A071
Martorelli Pietro
Lunedì
9.00 - 10.00
A034
Mattioli Luigi
Venerdì
10.00-10.50
29
A050
Merlonghi Stefania
Sabato
9.00-10.00
A050
Mozzoni Luigina
Giovedì
10.00 -10.30
C320
Nardinocchi Gianluca
Martedì
13.00 - 14.00
C310
Palmieri Giuseppe
Mercoledì 10.00 -10.50
A050
Peroni Melania
Lunedì
9.00 - 10.00
A047
Pica Maria Pia / Amici Anna Maria
Sabato
11.05 - 12.00
A050
Pierantozzi Patrizia
Giovedì
10.00 - 10.50
A035
Petrucci Caterina
Mercoledì 11.05 - 12.00
C270
Piermarini Maurizio
Martedì
11.05 - 12.00
A035
Pignotti Gabriele
Venerdì
10.00 - 10.50
A047
Poli Maria Rita
Giovedì
9.00 - 10.00
A346
Prezzavento Paolo
Venerdì
10.00 - 10.50
A013
Priori Domenico
Martedì
9.00 - 10.00
A047
Rizza Pasqualina
Mercoledì 9.00 - 10.00
A035
Ruggia Calogero
Martedì
A019
Savini Antonella
Mercoledì 10.00 - 10.50
A019
Serafini Manuela
Martedì
10.00 - 10.50
C260
Silvestri Luigi
Venerdì
10.00 - 10.50
A020
Silvestri Spartaco
Giovedì
11.05 - 12.00
A038
Silimperi Rino
Sabato
11.05 - 12.00
A013
Simonetti Gianfranco
Giovedì
11.05 - 12.00
A042
Simonetti Simone
Sabato
10.00 - 10.50
A050
Sirocchi Valeria / Mennea Maria
Giovedì
12.00 - 13.00
A048
Sorrentino Giampaolo
Mercoledì 9.00 - 10.00
C310
Talamonti Donatella
Martedì
11.05 - 12.00
A013
Tartaglia Giuliano
Sabato
10.00 - 10.50
A047
Tondi Emiliana
Martedì
9.00 - 10.00
A029
Tossichetti Domenico
Sabato
10.00 -10.50
A020
Traini Ernesto
Lunedì
11.05 - 12.00
A047
Traini Marco
Mercoledì 9.00 - 10.00
A050
Trebalbi Angela
Lunedì
11.05 - 12.00
A034
Tulli Luigi
Lunedì
9.15 - 10.00
A050
Verdecchia Emily
Mercoledì 11.05 - 12.00
RELIG
Villani Francesco
Giovedì
DOS
Vitelli Fabiola
30
11.05 - 12.00
9.00 - 10.00
6. Risorse strutturali
le strutture e le attrezzature,
gli spazi e le dotazioni tecniche.
L'articolazione progettuale dell'edificio è su disegno stellare, con il fulcro corrispondente
alle scale principali degli alunni nell'incrocio fra i due principali corpi didattici; i corpi si
sviluppano in tre direzioni presentando al termine dei "sottofulcri" anch'essi
corrispondenti a collegamenti verticali. La struttura, composta anche da un ampio cortile
interno, risale agli anni Sessanta e risponde a un preciso modello dell'architettura
scolastica di quegli anni: grandi spazi, ampi laboratori, aule adeguate e impianti
polisportivi attrezzati. In tale contesto, gli studenti godono, ancora oggi, di un
ambiente funzionale allo svolgimento delle attività curricolari ed extracurricolari
presenti nel piano dell'offerta formativa.
La struttura edilizia odierna è oggetto di sistematici interventi di manutenzione e
adeguamento in materia di sicurezza ed è stata ampliata negli anni per sopperire
all'incremento della popolazione scolastica.
Le aule dotate di ampie vetrate sono disposte su 4 piani; al piano terra sono collocati
gli uffici del dirigente e dei collaboratori, l'ufficio del direttore amministrativo, gli uffici
della segreteria amministrativa e del personale e di quella didattica e l'ufficio tecnico.
L'edificio comprende i laboratori tecnologicamente rispondenti alle esigenze delle
varie discipline didatticamente indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi
specifici di indirizzo.
Staccati dalla struttura principale sono presenti:
- una casamatta per gas compressi collegata ai laboratori interni
- una piazzola coperta per lo stoccaggio dei rifiuti tossici da portare allo smaltimento
- un capannone (Laboratorio Misure Elettriche 2 - Laboratorio TDP Elettrotecnica)
- una palestra integrata dagli spazi esterni adiacenti, un campo pavimentato e uno
inerbito. (campo di calcio, campo di basket, campo di pallavolo).
31
6.1 Risorse strutturali: il prospetto generale
SPAZIO
CAPANNONE
PALESTRA
SPAZI
COMUNI
AULE
UFFICI
casamatta per gas compressi collegata ai laboratori
Lab. Misure Elettriche 2
piazzola coperta per lo stoccaggio dei rifiuti tossici da
Lab. TDP Elettrotecnica
portare allo smaltimento
integrata dagli spazi esterni adiacenti, un campo pavimentato e uno inerbito
PIANO
INTERRATO
PIANO TERRA
PIANO PRIMO
Lab. Tecn. Meccanica Biennio
Lab. Meccanica Triennio
BAR
n.3 aule
multimediali
n. 3 aule
compiti
aule
Dipartimenti
aula RSU
Infermeria
Ufficio
elettorale
n.9 classi
n.2 aule
multimediali
Uffici del D.S.
Ufficio del D.S.G.A.
Uffici: dei
Collaboratori del
D.S.
della Segreteria
didattica
della Segreteria
amministrativa
e del Personale
Ufficio Tecnico
Magazzino
Lab. Tecnologia Chimica
Lab. Tecnologia Meccanica
Lab. Chimica Biennio
Biblioteca
C.I.C.
n. 2 aule per
studenti disabili
Aula Disegno 1 - Aula Disegno 2
Aula Disegno 3 - Aula CAD
Sala Proiezioni/Sala Stampa/
Lab. Multimediale
Gabinetto Scientifico
primo mezzanino - SALA DOCENTI
PIANO
SECONDO
LABORATORI
Museo d'Istituto
Lab. Fisica Classi 1^
Lab. Fisica Classi 2^
Lab. Sistemi Automatici
Lab. Tdp Elettronica
Lab. Misure Elettriche 1
n.17 classi
secondo mezzanino - AULA MAGNA
PIANO TERZO
Lab. Linguistico Biennio
Lab. Linguistico Triennio
Lab. Informatica 1
Lab. Informatica 2
Lab. Chimica 2 Lab. Chimica 3
Lab. Chimica 4
Lab. Tecnologie Chimiche
Lab. Elettronica 1 e 2
Lab. Informatica 3 e 4
n.11 classi
n.2 aule
multimediali
PIANO ATTICO
32
6.2 Laboratori attivi a.s. 2012 - 2013
PER TUTTI GLI INDIRIZZI
INDIRIZZO ELETTRONICA
ED ELETTROTECNICA
laboratorio linguistico 1
laboratorio linguistico 2
laboratori di fisica (n. 2)
laboratorio di scienze
laboratorio di tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica (n.3)
laboratorio di chimica 1° biennio
laboratori di informatica 1° biennio (n. 2)
laboratorio di elettronica industriale
laboratorio di sistemi automatici
laboratorio di tecnologie disegno e progettazione
laboratorio di misure elettriche
laboratorio di impianti elettrici
laboratorio di elettromeccanica
laboratorio di sistemi automatici
laboratorio di elettronica
laboratorio di telecomunicazioni
INDIRIZZO INFORMATICA laboratorio di informatica e sistemi
laboratorio di matematica
E TELECOMUNICAZIONI
laboratorio di elettronica
laboratorio di analisi qualitativa
laboratorio di analisi quantitativa
laboratorio di analisi tecnico strumentale
INDIRIZZO CHIMICA
laboratorio di impianti chimici
laboratorio di sistemi
INDIRIZZO MECCANICA
laboratorio aula disegno cad
laboratorio di tecnologia meccanica
laboratorio di sistemi e automazione industriale
laboratorio di meccanica e macchine
laboratorio impianti e disegno
laboratorio di tecnologia e meccanica
laboratorio di robotica e automazione industriale
laboratorio di meccanica applicata e macchine
33
6.2.1 Consistenza laboratori settore elettrico
LABORATORI
ATTREZZATURE PRINCIPALI
Misure elettriche
3° anno
- Strumenti di misura analogici e digitali per circuiti in c.c.- c.a.
- Oscilloscopi, generatori di funzioni alimentatori.
- Assortimento di componenti per realizzazione di circuiti di prova.
Misure macchine
elettriche
- Strumenti di misura analogici e digitali per circuiti in c.c.- c.a.
- Analizzatori di reti elettriche.
- Assortimento di motori e generatori di diversa potenza e tipologia.
Banchi prova.
TDP – CAD
(elettrotecnica)
- Computers e software per la progettazione di impianti elettrici e
simulazione di circuiti.
- Vari PLC e sistemi di sviluppo.
TDP – Impianti
(elettrotecnica)
- Banchi prova per realizzazione e collaudo di impianti elettrici.
- Dispositivi per la costruzione di macchine elettriche e circuiti.
Sistemi Automatici
- Computers e software per la simulazione di sistemi di varia natura.
- Sistemi di sviluppo per microprocessori e PLC
- Componentistica e software per la progettazione e realizzazione di
sistemi di controllo analogici e digitali.
TDP – CAD,
circuiti
(elettronica)
- Computers e software per la progettazione di circuiti elettronici e loro
simulazione.
- Vari sistemi di sviluppo per PIC e Microprocessori.
- Strumenti per la realizzazione di circuiti elettrici, elettronici.
Elettronica
Telecomunicazioni
- Oscilloscopi analogici e digitali, generatori di funzioni, misuratori di
campo, analizzatori di spettro (fino a 1,5 Ghz).
- Apparati radio didattici ricetrasmittenti.
6.2.2 Consistenza laboratori settore meccanico
LABORATORI
ATTREZZATURE PRINCIPALI
Analisi qualitativa
- 34 Postazioni
- Banchi attrezzati omologati e muniti di adeguate cappe attrezzate
Analisi quantitativa - 32 postazioni di lavoro
- Spettrofotometri
- Cromato grafo Ionico
Analisi tecnico
strumentale
-Spettrofotometro FT-IR ATR
- Strumentazione PSA
Impianti chimici
e Sistemi
- Impianti pilota di distillazione
-Impianto pilota di scambio termico
- Impianto pilota di regolazione
- Turbine pompe.
34
6.2.3 Consistenza laboratori settore chimico
LABORATORI
ATTREZZATURE PRINCIPALI
Tecnologia
Meccanica.
- Strumenti di misura analogici e digitali per misure di controllo e
funzionali
- Dinamometro digitale per prove sui materiali
- Apparecchiature per prove non distruttive: lampada di Wood
- Controlli a ultrasuoni
- Prove meccaniche.
Laboratorio
Informatico
(Meccanica)
- Computers e software per la progettazione di componenti e simulazioni
di costruzioni.
- Disegno CAD e software applicativi di sistemi propulsivi.
- Software applicativi di logistica.
Laboratorio di
Meccanica
- Strumenti di misura analogici e digitali per misure di controllo e
funzionali.
- Dinamometro digitale per prove sui materiali.
- Sistema integrato motore-pompa-turbina
- Turbine pompe.
6.2.4.Consistenza laboratori settore informatico
LABORATORI
ATTREZZATURE PRINCIPALI
Informatica 1
- 18 postazioni dotate di compuer.
- Software di sviluppo, gestionali, pianificazione ecc.
- Video proiettore, stampanti.
Informatica 2
- 18 postazioni dotate di compuer.
- Software di sviluppo, gestionali, pianificazione ecc.
- Video proiettore, stampanti.
Informatica 3
- 18 postazioni dotate di compuer.
- Software di sviluppo, gestionali, pianificazione ecc.
- Video proiettore, stampanti.
Informatica 4
- 24 postazioni dotate di compuer.
- Software di sviluppo, gestionali, pianificazione ecc.
- Video proiettore, stampanti, plotter (A1)
35
2. Progettazione educativa
«La scuola si impegna
per il successo scolastico di tutti gli studenti,
con una particolare attenzione al sostegno
delle varie forme di diversità o di svantaggio
e alla valorizzazione delle eccellenze».
2.1 Scuola delle Competenze
L'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" è una scuola che offre formazione tecnica nei
seguenti indirizzi: "Chimica, Materiali e Biotecnologie", "Elettronica ed Elettrotecnica",
"Informatica e Telecomunicazioni", "Meccanica, Meccatronica ed Energia", "Trasporti e
Logistica".
«L'identità degli Istituti Tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere
scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione europea, costruita
attraverso lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di
carattere generale e specifico con l'obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione
all'esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido
inserimento nel mondo del lavoro e per l'accesso all'università e all'istruzione e
formazione tecnica superiore».
[Regolamento Atto n. 133 - Riordino degli Istituti Tecnici]
2.2 Finalità formative e obiettivi
Le finalità formative dei percorsi di studio del settore tecnologico sono così compendiate:
- formare tecnici in grado di supportare la gestione e l'innovazione delle imprese nei
settori corrispondenti ai vari indirizzi di studio
- assumere autonome responsabilità nei processi tecnologici ed economici
- attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni
- sostenere lo sviluppo personale a partire dalle competenze di cittadinanza al fine
dell'apprendimento permanente e dell'occupabilità.
L'obiettivo primario che l'Istituto si prefigge è una solida preparazione professionale
coniugata armonicamente con una formazione culturale e umana completa, per
consentire allo studente di esplicare al meglio le proprie capacità ed esperienze non
solo nel mondo del lavoro, ma anche nella più complessa e articolata realtà sociale e
culturale con cui dovrà imparare a confrontarsi e interagire.
36
L'Istituto "E. Fermi" tenuto conto delle finalità proprie dell'istruzione tecnica e
scientifica, del PECUP (Profilo Educativo, Culturale e Professionale dell'alunno), delle
competenze culturali professionali e sociali che gli studenti dovrebbero raggiungere
alla fine del corso di studi, della realtà del territorio in cui opera, dell'evoluzione del
mondo del lavoro, dei bisogni e delle aspettative dell'utenza,
PONE AL CENTRO
della propria attività didattica ed educativa LO STUDENTE, la sua formazione umana,
culturale e professionale e il processo di apprendimento - insegnamento, promuovendo
l'innalzamento del successo formativo e la valorizzazione delle potenzialità di ciascun
alunno e il miglioramento della qualità del servizio offerto.
L'Istituto intende perseguire i seguenti obiettivi:
- sviluppare negli studenti il senso della responsabilità personale e il rispetto delle regole
- favorire lo sviluppo dei processi cognitivi, dai più semplici ai più complessi
- promuovere l'attitudine alla riflessione critica e razionale
- sviluppare l'attività di orientamento per favorire la maturazione dell'identità personale e
sociale degli studenti
- attuare strategie di recupero e sostegno per il superamento di difficoltà e carenze
- concretizzazione delle conoscenze e delle abilità acquisite attraverso l'operatività
- favorire capacità di studio e di aggiornamento autonome
- valorizzare l'uso delle nuove tecnologie
- favorire l'inserimento nel mercato del lavoro dei giovani diplomati
- promuovere rete con scuole, enti di formazione del territorio, aziende e Università.
La programmazione formativa dell'Istituto "E. Fermi" interagisce con:
- Agenzie Nazionali per Progetti Europei e Progetti Assistiti dal Ministero.
- Regione Marche per calendario scolastico, formazione professionale post-secondaria e
post - obbligo scolastico, formazione tecnico superiore, rete scolastica.
- Provincia per interventi di edilizia scolastica, fornitura di materiali d'ufficio, piani di
utilizzazione dell'edificio e delle attrezzature
- Comuni per servizi di supporto organizzativo per gli alunni in situazione di svantaggio o di
disabilità e per contributi che sostengono la realizzazione del P.O.F.
- ASUR con consulenti ed esperti per servizi relativi al C.I.C.
- Università, Cup, Ass. Industriale, Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio,
Confartigianato, Maestri del Lavoro, Scuola Impresa, Imprese e Industrie del territorio
per organizzare percorsi di alternanza scuola - lavoro e per orientamento post -secondaria
- Scuole Secondarie di I grado per orientamento post-scuola secondaria di I grado.
- Scuole Secondarie di II grado del territorio ascolano per accordi di rete e consorzi
- Fondazione Carisap e Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno
- Associazioni culturali e di volontariato.
37
2.3 Lavorare per Competenze
«Chiave della felicità
è lo scoprire che cosa uno è adatto a fare
e il dargli l'opportunità di farlo».
Dewey
«Le competenze finali si presentano come
un insieme integrato di conoscenze, abilità e atteggiamenti,
necessario ad esplicare in maniera valida ed efficace
un compito lavorativo».
Pellerey
L'impianto del nuovo sistema degli Istituti Tecnici è diretto alla promozione di un
insieme di competenze descritte nel profilo educativo, culturale e professionale sia
generale, sia relativo ai singoli indirizzi, intendendo per competenza "la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in
situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale".
L'elemento centrale di una formazione efficace, per competenze, è costituito dalla
possibilità di "mobilitare i talenti degli studenti" privilegiando l'azione, significativa ed utile,
in quanto situazione di apprendimento reale ed attiva, capace di collocare gli alunni in
esperienze significative concrete, sfidanti, che suscitano interesse e sollecitano un
apprendimento per scoperta e come conquista personale. Questa prospettiva valorizza
l'identità della scuola e la mette in relazione con gli attori significativi del proprio
contesto territoriale con cui condividere la responsabilità educativa e da cui ricavare
occasioni e stimoli per arricchire i percorsi formativi dei propri studenti.
Lavorare per competenze significa, dunque, favorire negli studenti la maturazione
della consapevolezza dei propri talenti, di un rapporto positivo con la realtà sostenuto da
curiosità e volontà, dove riconoscere le criticità e le opportunità che si presentano, di
assumere responsabilità autonome, e quindi essere in grado di comprendere, orientarsi e
agire, nella prospettiva del servizio inteso come contributo al bene comune.
Le competenze, previste dall'obbligo di istruzione, cui fare riferimento nell'impostare
l'attività formativa del primo biennio, sono divise in due categorie:
1) Competenze chiave di Cittadinanza
2) Competenze di base degli Assi culturali
38
2.3.1 Competenze chiave di cittadinanza
1. IMPARARE AD IMPARARE: organizzare l'apprendimento utilizzando e scegliendo
varie fonti e varie modalità di informazione e formazione anche in funzione dei
tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
2. PROGETTARE: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio/lavoro utilizzando le conoscenze apprese per raggiungere gli
obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le
possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
3. COMUNICARE: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario,
tecnico, scientifico) e di complessità differente, trasmessi utilizzando linguaggi
diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico). Saper applicare le regole ed i
principi fondamentali. Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme,
procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, utilizzando linguaggi diversi e
diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali). Saper collegare argomenti della stessa disciplina e/o di discipline
diverse e cogliere prime relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, lontani nel
luogo e nello spazio individuando differenze, cause ed effetti.
4. COLLABORARE E PARTECIPARE: interagire nel gruppo comprendendo i diversi punti
di vista, valorizzando le proprie ed altrui capacità, gestendo le conflittualità,
contribuendo all'apprendimento comune ed attività collettive nel riconoscimento
dei diritti degli altri.
5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE: sapersi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale, far valere al suo interno diritti e bisogni riconoscendo
quelli degli altri, le regole e le responsabilità.
6. RISOLVERE I PROBLEMI: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando
ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline.
7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: individuare e rappresentare,
elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi
e concetti diversi, anche appartenente a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello
spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE L'INFORMAZIONE: acquisire ed interpretare
criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti e con i diversi strumenti
comunicativi, valutandone l'attendibilità e l'utilità, distinguendo fatti ed opinioni.
39
2.3.2 Competenze di base degli Assi culturali
1. ASSE DEI LINGUAGGI
Competenze
Abilità
Conoscenze
Padroneggiare gli
strumenti espressivi ed
argomentativi
indispensabili per
gestire l'interazione
comunicativa verbale in
vari contesti.
Comprendere il messaggio
contenuto in un testo orale.
Cogliere le relazioni logiche tra le
varie componenti di un testo
orale.
Esporre in modo chiaro, logico e
coerente esperienze vissute o
testi ascoltati.
Riconoscere differenti registri
comunicativi di un testo.
Affrontare molteplici situazioni
comunicative scambiando
informazioni, idee per esprimere
anche il proprio punto di vista.
Individuare il punto di vista
dell'altro in contesti formali ed
informali.
Padroneggiare le strutture della
lingua presenti nei testi.
Applicare strategie di lettura.
Individuare natura, funzione e
principali scopi comunicativi ed
espressivi di un testo.
Cogliere i caratteri specifici di un
testo letterario.
Principali strutture grammaticali
delle lingua italiana.
Elementi di base della funzione
della lingua.
Lessico fondamentale per
gestire comunicazioni orali in
contesti formali ed informali.
Contesto, scopo e destinatario
della comunicazione.
Codici fondamentali della
comunicazione orale verbale e
non verbale.
Principi di organizzazione del
discorso descrittivo, narrativo,
espositivo, argomentativo.
Leggere, comprendere
ed interpretare testi
scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario
tipo in relazione ai
differenti scopi
comunicativi.
Ricercare, acquisire e selezionare
informazioni generali e specifiche
in funzione della produzione di
testi scritti di vario tipo.
Prendere appunti e redigere
sintesi e relazioni.
Rielaborare in forma chiara le
informazioni. Produrre testi
corretti e coerenti adeguati alle
diverse situazioni comunicative.
Utilizzare una lingua
straniera per i principali
Interagire in conversazioni brevi
e semplici scambiando
40
Strutture dei testi narrativi,
espositivi, argomentativi.
Principali connettivi logici.
Varietà lessicali in rapporto ad
ambiti e contesti diversi.
Tecniche di lettura analitica e
sintetica. Tecniche di lettura
espressiva. Denotazione e
connotazione.
Principali generi letterari con
particolare riferimento alla
tradizione italiana.
Contesto storico di riferimento di
alcuni autori e opere.
Fasi della produzione scritta:
pianificazione, stesura e
revisione.
Lessico di base della lingua
straniera su argomenti di vita
scopi comunicativi ed
operativi.
Utilizzare gli strumenti
fondamentali per una
fruizione consapevole
del patrimonio artistico.
Utilizzare e produrre
testi multimediali.
informazioni.
Ricercare informazioni
all'interno di testi di breve
estensione di interesse
personale, quotidiano, sociale o
professionale.
Descrivere in maniera semplice
esperienze ed eventi, relativi
all'ambito personale e sociale.
Scrivere correttamente brevi
testi su tematiche coerenti con i
percorsi di studio.
Riconoscere e apprezzare le
opere d'arte.
Conoscere e rispettare i beni
culturali e ambientali a partire
dal proprio territorio.
Comprendere i prodotti della
comunicazione audiovisiva.
quotidiana, sociale e
professionale.
Uso del dizionario bilingue.
Regole grammaticali
fondamentali.
Corretta pronuncia di un
repertorio di parole e frasi d'uso
comune.
Semplici modalità di scrittura.
Cultura e civiltà dei paesi di cui
si studia la lingua.
Elementi fondamentali per la
lettura/ascolto di un'opera
d'arte (pittura, architettura,
plastica, fotografia, film,
musica).
Principali forme di espressione
artistica.
Principali componenti strutturali
ed espressive di un prodotto
audiovisivo. Uso essenziale della
comunicazione telematica.
2. ASSE MATEMATICO
Competenze
Abilità
Conoscenze
Utilizzare le tecniche e
le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico
rappresentandole anche
in forma grafica.
Comprendere il significato logico
- operativo di numeri
appartenenti a sistemi numerici
diversi. Saper convertire da una
all'altre (da frazioni a decimali,
da frazioni apparenti a interi).
Comprendere il significato di
potenza, calcolare potenze,
applicarne le proprietà. Risolvere
brevi espressioni nei diversi
sistemi numerici. Rappresentare
la soluzione di un problema con
un'espressione e calcolarne il
valore.
Impostare uguaglianze di
rapporti per risolvere problemi
di proporzionalità. Comprendere
i passaggi di una dimostrazione.
Gli insiemi numerici,
rappresentazioni, operazioni,
ordinamento. Sistemi di
numerazioni.
Espressioni algebriche e
operazioni. Equazioni e
disequazioni di I grado. Sistemi di
equazioni e disequazioni di I
grado.
Confrontare ed
analizzare figure
geometriche,
individuando invarianti
e relazioni.
Individuare le strategie
appropriate per
Formalizzare il percorso di
soluzione di un problema
41
Gli enti fondamentali della
geometria e il significato dei
termini: assioma, teorema,
definizione.
Circonferenza e cerchio.
Teoremi di Euclide e di Pitagora.
Fasi risolutive di un problema con
diagrammi.
risolvere problemi.
attraverso modelli algebrici e
grafici. Convalidare risultati
conseguiti sia empiricamente, sia
mediante argomentazioni.
Analizzare dati ed
interpretarli
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli
stessi anche con l'ausilio
di rappresentazioni
grafiche, usando
consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità specifiche
di tipo informatico.
Riconoscere una relazione tra
variabili in termini di
proporzionalità diretta o inversa
e formalizzarla in una funzione.
Raccogliere, organizzare e
rappresentare un insieme di dati e
rappresentarli mediante
istogrammi e diagrammi a torta.
Tecniche di risoluzione di un
problema con frazioni,
proporzioni, percentuali,
equazioni e disequazioni di I
grado.
Significato di analisi e
organizzazione dei dati
numerici.
Piano cartesiano.
Funzioni di proporzionalità
diretta, inversa e relativi grafici.
La notazione scientifica per i
numeri reali.
Concetto di approssimazione.
3. ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO
Competenze
Abilità
Conoscenze
Osservare, descrivere
ed analizzare fenomeni
appartenenti alla
realtà naturale ed
artificiale e
riconoscere nelle sue
varie forme i concetti
di sistema e di
complessità.
Raccogliere dati attraverso
l'osservazione diretta dei
fenomeni naturali, fisici, chimici,
biologici, geologici o degli
oggetti artificiali o la
consultazione di testi o media.
Organizzare e rappresentare dati
raccolti. Individuare una
possibile interpretazione dei dati
in base a semplici modelli.
Utilizzare classificazioni e/o
schemi logici per riconoscere il
modello di riferimento.
Riconoscere i principali aspetti di
un ecosistema.
Essere consapevoli del ruolo che
i processi tecnologici giocano
nella modifica dell'ambiente.
Saper spiegare il principio di
funzionamento e la struttura dei
principali dispositivi fisici e
software.
Utilizzare le funzioni del
software per produrre testi e
comunicazioni multimediali.
Concetto di misura e sua
approssimazione di errore.
Tecniche di misurazione e
sequenze dell'operazione.
Fondamentali meccanismi di
catalogazione.
Utilizzo programmi software.
Concetto di sistema e di
complessità.
Schemi, tabelle, grafici e
software dedicati. Semplici
schemi per presentare
correlazioni tra le variabili di un
fenomeno appartenente
all'ambito scientifico
caratteristico del percorso
formativo. Concetto di
ecosistema. Struttura del
computer, di internet, struttura
generale ed operazioni di
principali pacchetti applicativi.
42
4. ASSE STORICO - SOCIALE
Competenze
Abilità
Conoscenze
Comprendere il
cambiamento e la
diversità dei tempi
storici in una
dimensione diacronica
attraverso il confronto
tra epoche e in una
dimensione sincronica
attraverso il confronto
tra aree geografiche e
culturali.
Capacità di percepire gli eventi
storici nella loro dimensione
locale, nazionale, europea e
mondiale e di collocarli, secondo
le coordinate spazio temporali,
cogliendo nel passato le radici
del presente.
Leggere anche in modalità
multimediale le differenti fonti
per ricavarne informazioni su
eventi storici.
Individuare mezzi e strumenti
dell'innovazione tecnologica
attraverso le epoche storiche.
Comprendere le caratteristiche
fondamentali dei principi della
Costituzione; le caratteristiche
essenziali della norma giuridica a
partire dalla propria esperienza e
dal contesto scolastico.
Identificare i diversi modelli di
organizzazione sociale e le
principali relazioni tra Persona Famiglia -Società -Stato.
Riconoscere i principali settori in
cui sono organizzate le attività
economiche del proprio
territorio.
Forma diacronica e sincronica le
principali tappe storiche dalla
preistoria fino al XX secolo.
Le diverse tipologie di fonti, le
principali tappe dello sviluppo
dell'innovazione tecnico
scientifica e tecnologica .
La Costituzione italiana e dello
Stato e le sue funzioni.
Conoscenze di base sul concetto
di norma giuridica e di gerarchia
delle fonti.
Collocare l'esperienza
personale in un sistema
di regole fondato sul
reciproco
riconoscimento dei
diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela
della persona, della
collettività e
dell'ambiente.
Riconoscere le
caratteristiche essenziali
del sistema socio
economico per orientarsi
nel tessuto produttivo
del proprio territorio.
43
Principali problematiche relative
all'integrazione e tutela dei
diritti umani.
Conoscenza degli strumenti
essenziali per leggere il tessuto
produttivo del proprio territorio.
Principali soggetti del sistema
economico del proprio territorio.
2.3.4 Curricolo e Competenze
L'identità dell'Istituto Tecnico Tecnologico trova la sua più specifica connotazione nel
2° Biennio e nel 5° anno, in quanto, oltre a fornire una solida base culturale, esso si
propone l'approfondimento delle conoscenze tecnologico-scientifiche, onde far
pervenire lo studente all'acquisizione di competenze professionali che gli permettano
di intervenire attivamente nei processi di trasformazione in atto e di "intercettare
l'innovazione".
L'integrazione delle "tre culture": umanistica, scientifica e tecnologica dovrà essere
l'orizzonte all'interno del quale si colloca l'azione formativa. Se il 1° Biennio ha
rinforzato conoscenze e abilità di base con la valorizzazione della dimensione
orientativa degli insegnamenti, ha garantito la consapevolezza della scelta
dell'articolazione operata dagli studenti e con la disciplina "Scienze e tecnologie
applicate" ha "gettato un ponte" verso il 2° Biennio, pur garantendo il consolidamento
delle competenze degli assi culturali, si propone di sviluppare e potenziare conoscenze,
abilità e competenze delle discipline dell'area di indirizzo con l' incremento del monte
ore della stessa.
Integrazione fra le aree
Il curricolo del 2° Biennio pone le basi per ciò che le Linee guida definiscono la
"dimensione politecnica" che le discipline d'indirizzo devono assumere per
promuovere la progressiva acquisizione di abilità e competenze professionali. Ciò va
concretizzato attraverso una metodologia condivisa di stile laboratoriale, dove le
interdipendenze e le relazioni sono operativamente composte in una visione unitaria
dei saperi.
L'azione didattica si premurerà pertanto di coniugare strumenti di indagine e di
verifica, collegando esperienze di studio e contesti reali, attraverso attività di
alternanza scuola-lavoro: tirocini e/o stage, in cui lo studente possa applicare
validamente linguaggi di carattere generale e specifico, raccogliere ed elaborare dati
per mezzo di idonei strumenti, verificare la validità e l'adeguatezza di quanto appreso e
soprattutto potrà conoscere e sperimentare direttamente l'interdipendenza tra cultura
professionale, tecnologie e dimensione operativa delle conoscenze.
Le discipline afferenti all'Area generale devono garantire lo sviluppo della dimensione
teorico-culturale di conoscenze, abilità e competenze proprie delle discipline d'indirizzo.
Per quanto riguarda le competenze linguistico-comunicative, oltre al potenziamento
del corretto utilizzo del patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana in
situazioni di vita e professionali, nel 5° anno è previsto l'insegnamento di una disciplina
dell'Area di indirizzo in inglese.
44
Per quanto riguarda le competenze storico-sociali, è previsto l'approfondimento del
rapporto fra gli insegnamenti dell' Area d'indirizzo e la dimensione storica, attraverso
il riconoscimento dell'interdipendenza esistente tra i vari fenomeni socio-culturali ed
economici, nella dimensione locale e globale.
Per quanto riguarda le competenze matematico-scientifiche, occorre mirare a
potenziare l'utilizzo di linguaggi specifici per la rappresentazione e la soluzione di
problemi tecnico-scientifici,
offrendo
strumenti per la
comprensione
dell'interconnessione fra i saperi. In particolare, la disciplina Complementi di
matematica dovrà costituire l'anello di congiunzione fra cultura matematico-scientifica
e tecnologico- professionale.
Nell'ambito dell'ordinamento riformato degli Istituti Tecnici Tecnologici viene
prospettata un'idea di istruzione che implica pratiche didattico - pedagogiche che
pongano al centro dell'azione educativa la persona. "Lavorare per competenze"
significa pertanto guidare gli studenti attraverso percorsi formativi che sollecitino
apprendimenti efficaci capaci di offrire risposte significative alle domande di senso,
che valorizzino l'identità della scuola come comunità educante collegata al territorio
Il lavoro individuale e collegiale dei docenti deve sostenere e facilitare il collegamento
organico tra Area generale e Discipline di indirizzo, attraverso la verifica dei risultati
degli apprendimenti in rapporto ai saperi e alle competenze organizzati in modo
flessibile, articolato, adeguato all'innovazione e in stretto rapporto con la domanda del
mercato del lavoro.
Gli strumenti operativi per realizzare concretamente organici collegamenti tra scuola e
realtà produttiva, con il reciproco scambio di esperienze formative, sono: progetti di
alternanza scuola-lavoro, attività di tirocinio e/o stage che permettano agli studenti
una diretta esperienza dei meccanismi regolativi ed organizzativi dei contesti lavorativi
e della realtà imprenditoriale.
In relazione alle esigenze del territorio, alle filiere produttive di riferimento,
all'innovazione e ai fabbisogni del mercato del lavoro, gli Istituti Tecnici Tecnologici
possono prevedere spazi di progettazione didattica per utilizzare quote di autonomia e
di flessibilità.
La scuola è dunque sollecitata dalla Riforma ad uscire da una visione riproduttiva del
sapere, legata alla logica delle discipline e completamente svincolata dal mondo reale,
onde valorizzare il ruolo attivo e costruttivo del soggetto che cresce attraverso
l'apprendimento e si pone nei confronti della realtà in modo critico e costruttivo.
45
2.4 PECUP - Profilo culturale e risultati di
apprendimento dei percorsi del Settore Tecnologico
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico - scientifica e
tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l'innovazione dei processi, dei
prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
- individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti
modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei
diversi contesti, locali e globali
- orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con
l'utilizzo di appropriate tecniche di indagine
- utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi
- orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di
riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di
lavoro sia alla tutela dell'ambiente e del territorio
- intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall'ideazione alla
realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli
strumenti di progettazione, documentazione e controllo
- riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo
dei diversi processi produttivi
- analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo
sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita
- riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e
ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali
- riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività
lavorativa.
46
2.4.1 Sbocchi occupazionali e prosecuzione degli studi
Al termine del corso di studi, gli studenti conseguono il diploma di Istruzione Tecnica
che, oltre a costituire titolo abilitante per alcuni insegnamenti tecnico pratici presso gli
Istituti Secondari di II grado, ad abilitare all'esercizio di una libera professione ed a fornire
un'adeguata preparazione per l'inserimento nel mondo del lavoro, consente l'accesso a
tutte le facoltà universitarie.
ACCESSO A TUTTE
LE FACOLTÀ
UNIVERSITARIE
DIPLOMA DI
ACCESSO
AI CORSI IFTS E ITS
ACCESSO ALLE
PROFESSIONI
TECNICHE
PRESSO AZIENDE
PUBBLICHE E
ISTRUZIONE
TECNICA
LIBERA
PROFESSIONE
ACCESSO A CARRIERE
DI CONCETTO
NEL SETTORE PUBBLICO
INSEGNAMENTO
TECNICO PRATICO
PRESSO ISTITUTI
TECNICI E
PROFESSIONALI
47
2.5 Integrazione degli alunni con disabilità
Al fine dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, l'obiettivo fondamentale
dell'ITI è lo sviluppo degli apprendimenti e delle competenze raggiungibili attraverso
una progettazione educativa individualizzata che offra agli studenti con disabilità gli
strumenti necessari per una completa integrazione scolastica.
In osservanza alla Legge n. 104/92 che sancisce il diritto allo studio e allo sviluppo degli
allievi con disabilità, nella logica della costruzione di un progetto di vita "sostenibile"
che consenta all'alunno di "avere un futuro" e nella prospettiva di un innalzamento
della sua qualità della vita, l'Istituto offre un percorso formativo finalizzato a creare un
ambiente favorevole alla socializzazione degli alunni e articolato sui seguenti progetti:
- attività di pre - accoglienza per favorire la conoscenza della nuova realtà di una
Scuola Superiore anche al fine di contenere le ansie inevitabilmente legate alla
diversa realtà che l'alunno dovrà affrontare.
- percorso integrazione scuola - lavoro per garantire all'alunno concrete opportunità
di sviluppo sia sul piano degli apprendimenti disciplinari, sia su quello
dell'acquisizione di abilità operative e pratiche e permettergli di svolgere un ruolo
attivo all'interno della società, superando quelle condizioni che possono impedire lo
sviluppo delle potenzialità nell'apprendimento, nella comunicazione e nelle relazioni
sociali.
- laboratorio protetto creativo - espressivo per realizzare una situazione formativa
strutturata in cui l'allievo potrà simulare un'attività lavorativa in un contesto
rassicurante e adeguato.
- attività di nuoto - terapia per favorire il miglioramento delle capacità condizionali e
coordinative degli schemi motori di base e dei processi di socializzazione in situazioni
ambientali variate.
- progetto territorio per approfondire la conoscenza del territorio della città, sapersi
orientare al suo interno e migliorare la capacità di stare bene con se stessi e stare
bene con gli altri.
48
2.6 Integrazione degli alunni con DSA
L'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi", tenendo conto delle indicazioni contenute
nelle Linee guida (12 luglio 2011) e della Legge n.170/2010, provvede ad attuare i
necessari interventi pedagogico - didattici per il successo formativo degli alunni e degli
studenti con DSA, attivando percorsi di didattica individualizzata e personalizzata e
ricorrendo a strumenti compensativi e misure dispensative.
L'Istituto ha previsto una serie di azioni per assicurare all'alunno con DSA gli strumenti
adeguati per conseguire il successo scolastico :
- un protocollo di accoglienza: i genitori al momento dell'iscrizione compilano un
modulo informativo e consegnano la Diagnosi
- nell'ambito del Progetto Accoglienza si effettua un Consiglio di Classe congiunto al
quale partecipano tutti i Docenti delle classi con alunni con DSA e il Docente
Referente per i DSA presieduto dal Dirigente Scolastico con l'obiettivo di fornire una
corretta e il più possibile esaustiva informazione sugli alunni iscritti.
- incontri di programmazione ai quali partecipa tutto il C. di C. e i genitori con
compilazione del modulo per il Piano Didattico Personalizzato (PDP) predisposto in
accordo con la normativa vigente aggiornata (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli
alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del
decreto - legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge
30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di
apprendimento (DSA) legge 8 Ottobre 2010 n. 170).
La scuola, dunque, garantisce ed esplicita, nei confronti di studenti con DSA, interventi
didattici individualizzati e personalizzati, sia attraverso la redazione di un Piano
didattico personalizzato, sia con l'adozione di modalità valutative che consentono
allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento
raggiunto, mediante l'applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per
l'espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione
e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla
padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all'abilità
deficitaria.
Strategie metodologiche e didattiche
- valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio
iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e
riepiloghi a voce
49
-
utilizzare schemi e mappe concettuali
insegnare l'uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)
promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline
dividere gli obiettivi di un compito in "sotto obiettivi"
offrire anticipatamente schemi grafici relativi all'argomento di studio, per orientare
l'alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali
privilegiare l'apprendimento dall'esperienza e la didattica laboratoriale
promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell'alunno l'autocontrollo e
l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento
incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
promuovere l'apprendimento collaborativo.
Misure dispensative
All'alunno con DSA è garantito l'essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali
ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del
caso:
- la lettura ad alta voce
- la scrittura sotto dettatura
- prendere appunti
- copiare dalla lavagna
- il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
- la quantità eccessiva dei compiti a casa
- l'effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati
- lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni
- sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico.
Strumenti compensativi
Altresì l'alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di
compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo:
aiuti nella parte automatica della consegna che permettono all'alunno di concentrarsi
sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla
correttezza. (A seconda della disciplina e del caso, possono essere: formulari, sintesi,
schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento, tabella delle misure e delle
formule geometriche, computer con programma di videoscrittura, correttore
ortografico; stampante e scanner, calcolatrice o computer con foglio di calcolo e
stampante registratore e risorse audio quali sintesi vocale, audiolibri, libri digitali,
software didattici specifici, vocabolario multimediale).
50
Strategie utilizzate dall'alunno nello studio
- strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o
diagrammi)
- modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico)
- modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di
supporto)
- riscrittura di testi con modalità grafica diversa
- usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature).
Strumenti utilizzati dall'alunno nello studio
- strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici), fotocopie
adattate
- utilizzo del PC per scrivere, testi con immagini, software didattici)
Valutazione
- programmare e concordare con l'alunno le verifiche
- prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua
straniera)
- valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e
collegamento piuttosto che alla correttezza formale
- far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe
concettuali, mappe cognitive)
- introdurre prove informatizzate
- programmare tempi più lunghi per l'esecuzione delle prove
- pianificare prove di valutazione formativa.
51
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
SCUOLA SECONDARIA
ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………
ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………
ALUNNO: ………………………………………………….
Dati generali
Nome e cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante coordinatore
della classe
Diagnosi medicospecialistica
redatta in data…
da…
presso…
aggiornata in data…
da
presso…
Interventi pregressi e/o
contemporanei al percorso
effettuati da…
presso…
periodo e frequenza…..
scolastico
Scolarizzazione pregressa
modalità….
Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla
didattica nella scuola dell'infanzia , nella scuola primaria,
nella scuola sec. 1° grado
Rapporti scuola-famiglia
52
FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti Elementi desunti
dalla diagnosi
dall'osservazione
in classe
Lettura
Velocità
Correttezza
Comprensione
Elementi desunti Elementi desunti
dalla diagnosi
dall'osservazione
in classe
Scrittura
Grafia
Tipologia di
errori
Produzione
Elementi desunti Elementi desunti
dalla diagnosi
dall'osservazione
in classe
Calcolo
Mentale
Per iscritto
Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:
Ulteriori disturbi associati:
Altro
Bilinguismo o italiano L2:
Livello di autonomia:
53
DIDATTICA PERSONALIZZATA
Strategie e metodi di insegnamento:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
54
VALUTAZIONE (anche per esami conclusivi dei cicli)
L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di:
Disciplina
Misure
dispensative
Strumenti
compensativi
Tempi aggiuntivi
Italiano
Matematica
Lingue
straniere
….
….
….
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
- valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio
iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e
riepiloghi a voce
- utilizzare schemi e mappe concettuali
- insegnare l'uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)
- promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline
- dividere gli obiettivi di un compito in "sotto obiettivi"
- offrire anticipatamente schemi grafici relativi all'argomento di studio, per orientare
lnella discriminazione delle informazioni essenziali
- privilegiare l'apprendimento dall'esperienza e la didattica laboratoriale
- promuovere processi metacognitivi per sollecitare l'autocontrollo e l'autovalutazione
dei propri processi di apprendimento
- incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
- promuovere l'apprendimento collaborativo
MISURE DISPENSATIVE
All'alunno con DSA è garantito l'essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai
fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:
- la lettura ad alta voce
- la scrittura sotto dettatura
- prendere appunti
- copiare dalla lavagna
- il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
- la quantità eccessiva dei compiti a casa
- l'effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati
- lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni
- sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico
55
STRUMENTI COMPENSATIVI
Altresì l'alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di
compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte
automatica della consegna, permettono all'alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi
oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza.
- formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento
- tabella delle misure e delle formule geometriche
- computer con programma di videoscrittura, con sintesi vocale correttore ortografico;
stampante e scanner
- calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
- registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
- software didattici specifici
- vocabolario multimediale
STRATEGIE UTILIZZATE DALL'ALUNNO NELLO STUDIO
- strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o
diagrammi)
- modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico)
- modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di
supporto)
- riscrittura di testi con modalità grafica diversa
- usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature)
STRUMENTI UTILIZZATI DALL'ALUNNO NELLO STUDIO
- strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici)
- fotocopie adattate
- utilizzo del PC per scrivere
- registrazioni
- testi con immagini
- software didattici
- altro
VALUTAZIONE (ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI)
- Programmare e concordare con l'alunno le verifiche
- Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua
straniera)
- Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e
collegamento piuttosto che alla correttezza formale
- Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe
concettuali, mappe cognitive)
- Introdurre prove informatizzate
- Programmare tempi più lunghi per l'esecuzione delle prove
- Pianificare prove di valutazione formativa
56
2.7 Integrazione degli alunni con cittadinanza
non italiana
L'ITT "Fermi", nell'ambito dei compiti attribuiti dal DPR 31/08/99 e al fine di garantire a
tutti gli studenti il successo formativo, promuove progetti e attività inerenti
l'inserimento, l'integrazione, l'interazione culturale e la prevenzione del disagio e della
dispersione scolastica. L'istituto organizza attività di sostegno linguistico declinate in
corsi di alfabetizzazione linguistica della lingua italiana (A1) e di consolidamento nei
vari livelli (A2, B1, B2) e dispone di progetti di educazione interculturale che attuano
percorsi didattici per educare alla solidarietà, alla cooperazione, all'accettazione della
"diversità", alla convivenza interculturale e all'integrazione e al rispetto delle regole del
vivere civile.
Progetto ITALIANO L2 - INTERCULTURA
Il Progetto, dovendo rispondere a un'utenza estremamente eterogenea di cui una
parte di origine straniera e di seconda generazione, prevede attività legate agli aspetti
linguistici e attività didattico educative rivolte anche alla dimensione socio affettiva,
orientate all'accoglienza e alla costruzione del senso di appartenenza alla comunità
scolastica.
Il Progetto si declina in un percorso di educazione all'interculturalità attraverso il
cinema che è già di per sé un oggetto interculturale, perché utilizza linguaggi differenti.
Infatti, la fruizione di un film propone simboli visivi riconoscibili e condivisibili al di là di
rigidi schemi culturali; per questo la sequenza filmica permette di andare oltre i
pregiudizi relativi alle razze e ai confini geografici e consente agli alunni di fare
esperienza paritetica con coetanei appartenenti ad altra cultura in uno spazio, quello
della scuola, dove, non solo diritti e doveri hanno pari dignità, ma anche emozioni e
sentimenti risultano condivisi. Il confronto fra i film proposti alle classi L2 e la
discussione dopo l'analisi, accompagna alla maturazione di diversi livelli di
ragionamento, orientati anche oltre l'intenzionalità comunicativa che il film esprime. Si
attiva così lo sviluppo del senso critico e della capacità di scelta attraverso
l'argomentazione e quindi la costruzione di una motivazione ragionata, che è un
passaggio fondamentale per l'acquisizione dell'autonomia di pensiero e per la
promozione della predisposizione mentale alla valorizzazione di messaggi plurimi e
all'accoglimento di differenti prospettive.
57
Finalità e obiettivi formativi
- sviluppare e potenziare le competenze linguistico - comunicative degli alunni
stranieri, in modo da fornire loro gli strumenti necessari sia per relazionarsi e per
interagire con il nuovo contesto di accoglienza, sia per intraprendere un graduale
processo di apprendimento linguistico e didattico che miri al successo scolastico.
- guidare gli studenti stranieri in un progressivo percorso di educazione alla
cittadinanza europea in grado di favorire una condivisione partecipata di valori e
principi e, di conseguenza, una più piena e consapevole partecipazione alla vita sociale
della comunità locale.
- stimolare la conoscenza e la socializzazione tra gli studenti stranieri e i loro
compagni italiani, incoraggiando, fin dalle fasi iniziali del processo di inserimento,
la nascita di relazioni positive improntate sulla cooperazione e sul riconoscimento
reciproco delle differenti culture di appartenenza.
58
3. Progettazione curricolare
«Non importa ciò che è stato scoperto nel passato
e che conclusione ne possa esser tratta.
Se arriva un nuovo risultato, devi guardare al futuro».
Enrico Fermi
Il nuovo corso di studi è ordinato in due Bienni e un Quinto anno di orientamento.
Permane ancora il precedente Corso di Studi (vecchio ordinamento) strutturato in un
Triennio d'indirizzo. Con l'applicazione della riforma solo le classi quarte e quinte
seguono il curricolo secondo le specializzazioni dell'ordinamento tradizionale.
VECCHIO ORDINAMENTO
ITIS
Chimica
Elettronica e
Telecomunicazioni
Elettrotecnica e
Automazione
Informatica
Meccanica
3.1 Nuovo Ordinamento
L'identità dell'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" è connotata da una solida base
culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione
europea. Costruita attraverso lo studio, l'approfondimento, l'applicazione di linguaggi e
metodologie di carattere generale e specifico, tale identità si declina in percorsi di
studi strettamente correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e
produttivo del territorio locale e nazionale.
I nuovi profili che contraddistinguono ciascun indirizzo sono configurati in modo da
rispondere efficacemente alle richieste del mondo del lavoro e delle libere professioni
e si riferiscono al quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF) per favorire la
mobilità delle persone all'interno dell'Unione Europea, corrispondere alle esigenze
poste dall'innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e
delle professioni nonché alle vocazioni del territorio.
59
Gli indirizzi del settore tecnologico fanno riferimento alle aree di produzione e di
servizio nei diversi comparti tecnologici, con particolare attenzione all'innovazione dei
processi, dei prodotti e dei servizi. I percorsi dell'Istituto "E. Fermi" si dividono in
cinque indirizzi e sette articolazioni.
NUOVO ORDINAMENTO
ITT
Chimica,
Materiali e
Biotecnologie
Elettronica ed
Elettrotecnica
Chimica e
Materiali
Elettronica
Informatica e
Telecomunicazioni
Meccanica,
Meccatronica
e Energia
Informatica
Meccanica e
Meccatronica
Elettrotecnica
Trasporti e
Logistica
Costruzione
del mezzo
Logistica
Telecomunicazioni
L'INDIRIZZO "CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE" integra competenze di
chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di
organizzazione e automazione industriale, per contribuire all'innovazione dei processi
e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento
tecnologico e organizzativo delle imprese e presenta l'articolazione Chimica e
materiali che approfondisce competenze specifiche nel campo dei materiali, delle
analisi strumentali chimico - biologiche, nei processi di produzione
L'INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA" integra competenze scientifiche e
tecnologiche nel campo dei materiali, della progettazione, costruzione e collaudo, nei
contesti produttivi di interesse, relativamente ai sistemi elettrici ed elettronici, agli
impianti elettrici e ai sistemi di automazione; presenta due articolazioni di Elettronica
per approfondire la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti
elettronici; di Elettrotecnica che approfondisce la progettazione, realizzazione e
gestione di sistemi e impianti elettrici, civili e industriali
60
L'INDIRIZZO "INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI" integra competenze scientifiche
e tecnologiche nel campo dei sistemi informatici, dell'elaborazione delle informazioni,
delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;
presenta l'articolazione Informatica che approfondisce l'analisi, la comparazione e la
progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni
informatiche
L'INDIRIZZO "MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA" integra competenze
scientifiche e tecnologiche di ambito meccanico, dell'automazione e dell'energia e
presenta l'articolazione Meccanica e Meccatronica che approfondisce, nei diversi
contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e
gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro
L'INDIRIZZO "TRASPORTI E LOGISTICA" integra competenze specifiche e metodi di
lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la
realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi, nonché
l'organizzazione di servizi logistici. Le articolazioni presenti nella specializzazione sono
Costruzione del mezzo che riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo e
l'acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d'idoneità all'impiego
dei mezzi medesimi e Logistica che approfondisce le problematiche relative alla
gestione, al controllo degli aspetti organizzativi del trasporto anche al fine di
valorizzare l'acquisizione di idonee professionalità nell'interrelazione fra le diverse
componenti.
61
3.1.1 Percorsi di studio del nuovo Ordinamento
Il nuovo corso di studi, ordinato in due bienni e un quinto anno di orientamento,
suddivide gli apprendimenti in un'area di insegnamento generale comune e in aree di
indirizzo specifiche.
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire la preparazione di base attraverso
il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di
istruzione: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico - tecnologico, asse
storico - sociale.
Le aree di indirizzo hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze
specifiche attraverso abilità e conoscenze. L'attività didattica ed educativa è centrata
sullo studente, sulla sua formazione umana, culturale e professionale, sul processo di
apprendimento, sul miglioramento della qualità del servizio offerto. Il percorso
formativo prevede l'uso di metodologie volte a sostenere l'allievo nell'apprendimento
tramite un'attenta progettazione didattica, l'integrazione disciplinare, percorsi
individualizzati, attività di recupero e sostegno, attuazione di progetti di
approfondimento per ampliare l'offerta formativa e migliorare le competenze degli
studenti.
I nuovi percorsi danno ampio spazio alle metodologie di insegnamento e
apprendimento di tipo laboratoriale, finalizzate a sviluppare le competenze degli allievi
attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze in contesti applicativi, l'analisi e la
soluzione di problemi ispirati a situazioni reali e il lavoro per progetti che, insieme agli
stage, tirocini e alternanza scuola - lavoro sono strumenti didattici fondamentali per
far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo
collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni.
62
INDIRIZZO "CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE"
Articolazione: "Chimica e materiali"
Attività e insegnamenti
di indirizzo
Attività e insegnamenti
di area generale
AREA
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua Straniera inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica / Attività Alternative
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate (chimica)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Chimica organica e biochimica
Chimica analitica e strumentale
Tecnologie chimiche industriali
Totale ore settimanali
1°biennio
I
II
4
4
3
3
2
2
4
4
2
2
2
2
2
2
1
1
2° biennio
III
IV
4
4
3
3
2
2
3
3
V
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
1
5
7
4
32
1
5
6
5
32
3
8
6
32
3(1)* 3(1)
3(1) 3(1)
3(1)
3(1)
3(2)
3
32
32
*Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio):
1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio
2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta.
Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Chimica, Materiali e Biotecnologie" a
conclusione del percorso quinquennale:
- scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali
- descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione
- gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di
gestione della qualità e della sicurezza
- gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali
- configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti
- sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
63
Sbocchi occupazionali - il Diplomato nell'indirizzo "Chimica, Materiali e Biotecnologie"
è in grado di:
• collaborare, nei contesti produttivi d'interesse, nella gestione e nel controllo dei processi,
nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici,
partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per
l'analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale
• integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi
chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire
all'innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il
sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese
• applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di
lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi
• collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio
di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto
• verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le
procedure e i protocolli dell'area di competenza; controllare il ciclo di produzione
utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e
gestione degli impianti
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui sono applicate.
64
INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
Articolazioni: "Elettronica" - "Elettrotecnica"
1°biennio
Attività e insegnamenti
di indirizzo
Attività e insegnamenti
di area generale
AREA
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua Straniera inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica / Attività Alternative
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate (chimica)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed
elettronici
Elettrotecnica ed elettronica
Sistemi automatici
Totale ore settimanali
I
4
3
2
4
2
2
2
1
II
4
3
2
4
2
2
2
1
3(1)
3(1)
3(1)
3(2)
3(1)
3(1)
3(1)
2° biennio
III
4
3
2
3
IV
4
3
2
3
V
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
1
1
5
5
6
7
4
32
6
5
32
6
6
32
3
32
32
*Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio):
1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio
2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta.
Nell'indirizzo sono previste le articolazioni di Elettronica e di Elettrotecnica: la prima
per approfondire la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti
elettronici, la seconda per l'approfondimento della progettazione, realizzazione e
gestione di sistemi e impianti elettrici, civili e industriali.
Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Elettronica ed Elettrotecnica" a
conclusione del percorso quinquennale:
- applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature
elettriche ed elettroniche i procedimenti dell'elettrotecnica e dell'elettronica
- utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura
per effettuare verifiche, controlli e collaudi
65
- analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle
apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro
utilizzazione e interfacciamento
- gestire progetti
- gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali
- utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di
applicazione
- analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.
Sbocchi occupazionali - il Diplomato in "Elettronica ed Elettrotecnica" è in grado di:
• operare nell'organizzazione dei servizi e nell'esercizio di sistemi elettrici ed elettronici
complessi
• sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e
apparati elettronici
• utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato
• integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire
nell'automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in
grado di contribuire all'innovazione e all'adeguamento tecnologico delle imprese
relativamente alle tipologie di produzione
• intervenire nei processi di conversione dell'energia elettrica, anche di fonti alternative, e
del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i
dispositivi alle normative sulla sicurezza
• nell'ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul
lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti
e dell'organizzazione produttiva delle aziende.
66
INDIRIZZO "INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI"
Articolazione: "Informatica"
Attività e insegnamenti
di indirizzo
Attività e insegnamenti
di area generale
AREA
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua Straniera inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica / Attività Alternative
1°biennio
I
II
4
4
3
3
2
2
4
4
2
2
2
2
2
2
1
1
Scienze integrate (fisica)
3(1)*
Scienze integrate (chimica)
3(1)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Sistemi e reti
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici
e di telecomunicazioni
Gestione progetto, organizzazione d'impresa
Informatica
Telecomunicazioni
Totale ore settimanali
32
2° biennio
III
IV
4
4
3
3
2
2
3
3
V
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
1
4
1
4
4
3
3
4
3(1)
3(1)
3(1)
3
32
6
3
32
6
3
32
3
6
32
*Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio):
1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio
2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta.
Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Informatica e Telecomunicazioni" a
conclusione del percorso quinquennale:
- scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali
- descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione
- gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di
gestione della qualità e della sicurezza
- gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali
- configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti
- sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
67
Sbocchi occupazionali - il Diplomato in "Informatica e Telecomunicazioni" è in grado di:
• collaborare, nell'ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della
tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e
nell'organizzazione produttiva delle imprese
• collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica
capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta sia orale
• esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team,
un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell'obiettivo,
nell'analisi e nella realizzazione delle soluzioni
• utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale
caratterizzato da forte internazionalizzazione
• definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d'uso.
INDIRIZZO "MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA"
Articolazione: "Meccanica e Meccatronica"
1°biennio
Attività e insegnamenti
di indirizzo
Attività e insegnamenti
di area generale
AREA
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua Straniera inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica / Attività Alternative
I
4
3
2
4
2
2
2
1
Scienze integrate (fisica)
3(1)*
Scienze integrate (chimica)
3(1)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Meccanica, macchine ed energia
Sistemi e automazione
Disegno, progettazione e organizzazione
industriale
Totale ore settimanali
32
*Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio):
1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio
2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta.
68
II
4
3
2
4
2
2
2
1
2°
biennio
III
IV
4
4
3
3
2
2
3
3
V
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
1
4
4
1
4
3
4
3
3
4
5
32
32
32
3(1)
3(1)
3(1)
3
32
Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Meccanica, Meccatronica ed Energia" a
conclusione del percorso quinquennale:
- individuare le proprietà dei materiali in relazione all'impiego, ai processi produttivi e ai
trattamenti
- misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna
strumentazione
- organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione,
di controllo e collaudo del prodotto
- documentare e seguire i processi di industrializzazione
- progettare strutture apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e
analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra
natura
- progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di
macchine e di sistemi termotecnici di varia natura
- organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di
trasporto, nel rispetto delle relative procedure
- definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica
applicata ai processi produttivi
- gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali
- gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della
qualità e della sicurezza
Sbocchi Occupazionali - il Diplomato in "Meccanica, meccatronica ed energia" è in
grado di:
• integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi
informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione
• contribuire all'innovazione, all'adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese,
per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione,
analizzandone e valutandone i costi
• intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione,
gestione ed utilizzo dell'energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo
energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell'ambiente
• agire autonomamente, nell'ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul
lavoro e della tutela ambientale
• pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando
il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali
d'uso.
69
INDIRIZZO "TRASPORTI E LOGISTICA"
Articolazioni: "Costruzione del mezzo" - "Logistica"
1°biennio
Attività e insegnamenti
di indirizzo
Attività e insegnamenti
di area generale
AREA
Articolazione
Costruzione
del mezzo
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua Straniera inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e
biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica / Attività Alternative
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate (chimica)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Elettrotecnica, elettronica e automazione
Diritto ed economia
Struttura, costruzione, sistemi e impianti
del mezzo
Meccanica, macchine e sistemi propulsivi
I
4
3
2
4
2
II
4
3
2
4
2
2
2
2
1
2
1
3(1)*
3(1)
3(1)
3(1)
3(1)
3(1)
III
4
3
2
3
IV
4
3
2
3
V
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
1
3
2
1
3
2
3
2
5
5
8
3
3
4
3
3
3
3
3
3
5
32
3
5
32
3
6
32
3(2)
3
Logistica
Scienze della navigazione e struttura dei mezzi di
Articolazione trasporto
Meccanica e macchine
Logistica
Logistica
Totale ore settimanali
*Insegnamenti in compresenza (attività di laboratorio):
2°biennio
32
32
1. Discipline di indirizzo: n.17 ore settimanali nel 2° biennio
2. Discipline di indirizzo: n.10 ore settimanali in quinta.
Nell'indirizzo sono previste le articolazioni "Costruzione del mezzo" e "Logistica".
L'articolazione "Costruzione del mezzo" riguarda la costruzione e la manutenzione del
mezzo: aereo, navale e terrestre e l'acquisizione delle professionalità nel campo delle
certificazioni d'idoneità all'impiego dei mezzi medesimi.
L'articolazione "Logistica" riguarda l'approfondimento delle problematiche relative alla
70
gestione, al controllo degli aspetti organizzativi del trasporto: aereo, marittimo e terrestre,
anche al fine di valorizzare l'acquisizione di idonee professionalità nell'interrelazione fra le
diverse componenti.
Competenze del Diplomato nell'indirizzo "Trasporti e Logistica" a conclusione del
corso quinquennale:
1. identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di
trasporto.
2. gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di
progettazione, costruzione e manutenzione dei suoi diversi componenti.
3. mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi.
4. gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e
lo scarico dei passeggeri e delle merci, anche in situazioni di emergenza.
5. gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la
regolazione.
6. valutare l'impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie.
7. gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità, nel rispetto delle
normative di sicurezza.
Sbocchi Occupazionali - il Diplomato in "Trasporti e Logistica" è in grado di:
• integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei
mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste
dalle norme vigenti in materia di trasporto;
• intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di
bordo; collaborare nella pianificazione e nell'organizzazione dei servizi;
• applicare le tecnologie per l'ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali
è in grado di contribuire all'innovazione e all'adeguamento tecnologico e organizzativo
dell'impresa;
• agire, relativamente alle tipologie di intervento, nell'applicazione delle normative
nazionali, comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, del trasporto delle
merci, dei servizi e del lavoro;
• collaborare nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell'ambiente e
nell'utilizzazione razionale dell'energia.
71
3.1.2 Percorsi di studio del vecchio Ordinamento
Per l'A.S. 2012/13 permane ancora il precedente Corso di Studi (vecchio ordinamento)
strutturato in un Triennio d'indirizzo (rimangono le classi quarte e quinte) che permette di
conseguire, al termine dei cinque anni, il Diploma di "Perito Capotecnico Industriale" negli
indirizzi di: Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica, Chimica, Meccanica, Elettrotecnica
e Automazione.
Tale diploma è valido per l'accesso a tutti i corsi di laurea universitari, agli impieghi nelle
aziende pubbliche e private, all'iscrizione all'albo professionale previo tirocinio ed esame di
Stato, ai concorsi della pubblica amministrazione e alla libera professione. II corso di studio
iniziale, raccordato alla scuola secondaria di I grado e propedeutico al triennio, mira,
attraverso la proposizione di adeguati elementi culturali e formativi, a far acquisire agli
studenti:
- una articolata e solida preparazione di base
- il potenziamento delle abilità relative alla lettura ed alla interpretazione dei testi con
conseguente arricchimento delle capacità espressive
- lo sviluppo delle capacità logico - matematiche
- una più completa e complessa abilità nella formalizzazione, anche grafica, delle
conoscenze raggiunte
- la capacità di gestire nuove modalità di approccio scientifico alla realtà
- il perfezionamento di abilità operative finalizzate all'esecuzione di "pezzi finiti" e di
esperienze funzionali.
INDIRIZZO CHIMICA
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
Educazione Fisica
Religione / Attività Alternative
Lingua e lettere italiane
Storia
Matematica
Lingua Straniera
Economia industriali con elementi di diritto
Chimica Fisica e Laboratorio
Chimica organica. Biorg. delle fermentazioni e
Laboratorio
Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio
Tecniche chimiche industriali, principi di
automazione e di organizzazione industriale.
Totale ore settimanali
IV
2
1
3
2
3
3
2
3 (1)
V
2
1
3
2
3
2
2
3
5 (3)
3 (2)
4 (3)
6 (6)
4 (2)
5 (2)
32
32
Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si
svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un
insegnante specifico per il laboratorio (tecnico - pratico).
72
il Perito Chimico è in grado di:
sbocchi occupazionali:
- documentare e comunicare adeguatamente gli
aspetti tecnici ed organizzativi del proprio
lavoro
- comprendere i rapporti esistenti fra le attività
del suo ambito operativo e i problemi della
salvaguardia dell'ambiente e della tutela della
salute
- operare come addetto agli impianti anche con
competenze sul loro controllo
- inserirsi in un gruppo di progettazione e
partecipare all'elaborazione e realizzazione di
sintesi industriali di prodotti di chimica fine
- analizzare le problematiche chimiche,
impiantistiche,
- tecnologiche connesse alle produzioni industriali
- valutare i materiali ed i prodotti dal punto di
vista fisico, chimico e microbiologico.
73
tecnico di laboratorio di analisi adibito a
compiti di controllo nei settori: chimico,
merceologico, biochimico, farmaceutico,
clinico, ambientale
tecnico addetto alla conduzione ed al
controllo di impianti di produzioni chimiche
e di materiali
tecnico addetto alla conduzione di impianti
di depurazione e smaltimento rifiuti urbani
ed industriali.
INDIRIZZO ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
IV
V
Educazione Fisica
2
-
Religione / Attività Alternative
1
-
Lingua e lettere italiane
3
-
Storia
2
-
Matematica
3
-
Lingua Straniera
2
-
Economia industriali con elementi di diritto
2
-
Meccanica e macchine
3
-
Elettrotecnica
5 (2)
-
Elettronica
3 (2)
-
Sistemi automatici
3 (2)
-
Telecomunicazioni
-
-
3 (2)
-
32
-
Tecnologia disegno e progettazione
Totale ore settimanali
Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si
svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un
insegnante specifico per il laboratorio (tecnico - pratico).
il Perito in Elettronica e Telecomunicazioni
è in grado di:
- acquisire padronanza nelle tecniche di misura
adottate e nelle motivazioni delle eventuali
procedure normalizzate
- approfondire la conoscenza delle funzioni di
elaborazione e generazione dei segnali
- sviluppare competenze relative ai moderni sistemi
di telecomunicazioni digitali
- progettare e analizzare sistemi per l'elaborazione,
la trasmissione e ricezione di segnali elettrici,
gestione di impianti di sicurezza e allarme
- risolvere problemi di controllo e manutenzione,
messa a punto ed ottimizzazione degli apparati di
elaborazione, controllo e visualizzazione dati di
processo.
74
sbocchi occupazionali:
in tutte le aziende dove esiste un
controllo di processo
nelle le aziende che producono o
utilizzano apparecchiature elettroniche
e che si occupano di hardware
nel campo delle
telecomunicazioni
nei centri di elaborazione dati
nei sistemi di protezione ambientale
nell'insegnamento tecnico pratico
nell'impiego pubblico e privato.
INDIRIZZO ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
Educazione Fisica
Religione / Attività Alternative
Lingua e lettere italiane
Storia
Matematica
Lingua Straniera
Economia industriali con elementi di diritto
Meccanica e macchine
Elettrotecnica
Elettronica
Sistemi automatici
Impianti elettrici
Tecnologia disegno e progettazione
Totale ore settimanali
IV
2
1
3
2
3
2
2
4 (2)
3
4 (2)
2
4 (3)
32
V
2
1
3
2
3
2
2
5 (2)
4 (2)
4
4 (3)
32
Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si
svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un
insegnante specifico per il laboratorio (tecnico - pratico).
il Perito in Elettrotecnica e Automazione è in
grado di:
- progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici
semplici ma completi
- partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo
di impianti e sistemi sovrintendendo alla
manutenzione degli stessi
- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e
non lineari
- analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di
generazione, conversione trasporto e utilizzazione
dell'energia elettrica.
75
sbocchi occupazionali:
impianti di produzione, distribuzione e
utilizzazione di energia elettrica
impianti elettrochimici, siderurgici
aziende di costruzione di macchine
elettriche
automazioni industriali e civili.
INDIRIZZO INFORMATICA
DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO
Religione / Attività Alternative
Lingua e Lettere Italiane
Storia ed Educazione Civica
Lingua Straniera (inglese)
Matematica gen. applicata e Lab.
Educazione Fisica
Calcolo delle prob., statistica, ricerca operativa e Laboratorio
Elettronica e Laboratorio
Informatica generale, applicaz. tecnico scientifiche e Laboratorio
Sistemi,automazione e Laboratorio
Totale ore settimanali
IV
1
3
2
3
5 (2)
2
2 (1)
5 (2)
5 (3)
4 (2)
32
V
1
3
2
3
3 (1)
2
3 (1)
5 (2)
5 (2)
5 (3)
32
Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si svolgono sempre con la
presenza dell'insegnante della disciplina e di un insegnante specifico per il laboratorio (tecnico pratico).
il Perito in Informatica è in grado di:
sbocchi occupazionali
- collaborare all'analisi di sistemi di vario genere
ed alla progettazione dei programmi applicativi
- collaborare alla progettazione di sistemi
industriali e telematici
- sviluppare pacchetti software nell'ambito di
applicazioni di calcolo tecnico-scientifico e di
sistemi gestionali
- progettare sistemi di elaborazione dati, anche in
rete locale, inclusa la scelta e il
dimensionamento di interfaccia verso apparati
esterni
- scegliere e implementare la tipologia di rete più
opportuna per il collegamento di computer
- pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche
in realtà produttive e dimensionare sistemi di
elaborazione dati
- curare l'esercizio di sistemi di elaborazione dati
- assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione
dati fornendo loro consulenza e formazione di
base sul software e sull'hardware.
76
imprese specializzate nella produzione di
software
aziende che gestiscono software
dimensionamento ed esercizio di sistemi di
elaborazione
dati, organizzazione e gestioni di reti di
computer
industrie addette alla progettazione di
sistemi industriali e di telecomunicazioni
enti di gestione servizi informatici
industrie di hardware
gruppi di consulenza software ed hardware.
INDIRIZZO MECCANICA
DISCIPLINE D'INSEGNAMENTO
Educazione Fisica
Religione / Attività Alternative
Lingua e lettere italiane
Storia
Matematica
Lingua Straniera
Economia industriale con elementi di diritto
Meccanica applicata e macchine a fluido
Tecnologia meccanica ed esercitazioni
Disegno, Progettazione ed Organizzazione industriale
Sistemi ed automazione industriale
Totale ore settimanali
IV
2
1
3
2
3 (1)
2
2
4 (2)
4 (3)
5
4 (3)
32
V
2
1
3
2
3 (1)
2
2
5
4 (3)
5 (3)
3 (3)
32
Le ore tra parentesi indicano le ore di laboratorio. Le ore di laboratorio si
svolgono sempre con la presenza dell'insegnante della disciplina e di un
insegnante specifico per il laboratorio (tecnico - pratico).
il Perito in Meccanica è in grado di:
sbocchi occupazionali:
- riconoscere le caratteristiche di
impiego, dei processi di lavorazione e
del controllo di qualità dei materiali
- riconoscere le caratteristiche funzionali
- scegliere l'impiego delle macchine
utensili
- organizzare e gestire la produzione
industriale
- applicare i principi di funzionamento
delle macchine a fluido
- utilizzare le norme antinfortunistiche e
di sicurezza del lavoro.
fabbricazione e montaggio di componenti meccanici,
con elaborazione di cicli di lavorazione
programmazione, avanzamento e controllo della
produzione nonché dell'analisi e della valutazione dei
costi
dimensionamento, installazione e gestione di
semplici impianti industriali
progettazione di elementi e semplici gruppi
meccanici
controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e
dei prodotti finiti
utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di
movimentazione e di produzione
gestione di sistemi informatici per la progettazione e
la produzione meccanica
sviluppo di programmi esecutivi per macchine
utensili e centri di lavorazione CNC
controllo e messa a punto di impianti, macchinari e
servizi di manutenzione
gestione della sicurezza del lavoro e tutela
dell'ambiente.
77
3.2 Offerta Formativa
L'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi" ponendosi come obiettivo primario la crescita degli
studenti in contesti formativi, lavorativi e sociali secondo una prospettiva di orientamento
lungo tutto l'arco della vita, dà priorità ad alcuni progetti curriculari, che garantiscono la pari
opportunità tra gli studenti ai fini di colmare le diversità e rimuovere i disagi che possano
condizionare il raggiungimento delle finalità formative e professionalizzanti.
Lo sviluppo qualitativo dell'offerta formativa si basa ulteriormente su di una serie di
progetti, articolati in aree specifiche:
3.2.1 Elenco Progetti
AREE PROGETTUALI
AREA ALUNNI
progetti di integrazione e
di accoglienza
progetti di solidarietà e
di benessere
stili di vita corretta
N. DENOMINAZIONE PROGETTO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
progetti specifici per il disagio
16.
progetti particolari di inserimento 17.
in ambiti lavorativi e sociali per 18.
19.
persone con disagio
20.
21.
22.
AREA OFFERTA FORMATIVA
23.
24.
25.
26.
27.
28.
Corso di Nuoto - Terapia
Laboratorio protetto sala - stampa
Laboratorio protetto creativo - espressivo
Territorio per lo sviluppo delle autonomie sociali
Laboratorio Italiano L2
Pigotta dell'UNICEF
Emporio del povero Caritas (dona cibo)
Musico terapia
Centro Sportivo Scolastico
Corso base di florovivaismo
Educare allo sci
Percorsi integrati scuola lavoro
Natale in un click
Espad Italia 2013
Giornate della scienza dell'alimentazione
Peer-education: stili di vita; alcool - guida sicura e
malattie sessualmente trasmissibili
C.I.C.
Oltre la scuola
Itisaund – progetto Musica
Viaggi d'Istruzione
Il lavoro come presentarsi
Attività Motorie e Sportive extracurriculari 2012 -13
(Centro Sportivo Scolastico)
Signori si diventa
Educazione alla cittadinanza attiva
Giochi di Archimede - Olimpiadi della Matematica
Olimpiadi della Chimica
Olimpiadi di Informatica
Olimpiadi di lingua italiana
78
progetti del curricolare
29.
30.
31.
32.
33.
progetti di arricchimento
potenziamento del curricolare
AREA ORIENTAMENTO
progetti orientamento
AREA INNOVAZIONE
stage, tirocini
alternanza scuola - lavoro
progetti di autonomia e
flessibilità
progetti curriculari anche con
esperti esterni per competenze
di nicchia
progetti di potenziamento
laboratoriale
aree di indirizzo
progetti di sicurezza
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
56.
57.
58.
59.
60.
61.
62.
63.
64.
Il poliziotto un amico in più
Olimpiadi del talento e della cultura
Sportello di matematica per le classi prime e terze
Cineteca – aula proiezioni
CLII (insegnamento di una disciplina in lingua
straniera)
Introduzione al CAD - 3D
Come assemblare, inizializzare, mettere in rete un PC
Come assemblare, inizializzare, mettere in rete un
PC (triennale)
ECDL - studenti interni
Le grandi invenzioni
Green Technologies
Museo d'istituto
Giornale d'istituto
Corso di teatro - alla faccia del bicarbonato di sodio
Intranet d'Istituto e Privacy
Microcontrollori: applicazioni
English 4 U
Magica chimica
Camici chimici scuola media
Essenze e coloranti
Esperimento gioc@ndo
ECDL - studenti esterni
Il lavoro … come presentarsi
Orientamento in itinere e in uscita
Alternanza scuola lavoro
PATTO per la SCUOL@ 2.0.
Progetto Leonardo
Costruzione di Pezzi meccanici speciali:dal progetto
alla realizzazione del pezzo (Cronistoria di una
Commessa)
Un Mondo di Polimeri
Determinazione dei parametri analitici di campioni
di acqua di sorgenti site nel comune di Spinetoli
PHARMAKON 711
Impianti elettrici e tecnologici; industriali e civili dal
progetto alla cantierizzazione
La logistica nella tecnologia e tecnica di
rappresentazione grafica
ECO-TRASHWARE
<WEB> BULDING
Tre Indirizzi: Meccanica / Elettronica /Automazione
/ Chimica in una unica realtà aziendale
79
3.3 Progetto di identità dell'Istituto
PATTO per la SCUOL@ 2.0.
Progetto d'Istituto per la
costruzione della Scuol@ 2.0.
Obiettivi preposti:
1. Scuola Polo sicurezza (DL 81/2008)
Destinatari: docenti/studenti/personale A.T.A dell'istituto e di quelli in rete
Finalità: aggiornamenti formazione/informazione
2. Formazione professionale:
Destinatari: studenti - in età scolare e non - soggetti già qualificati - studenti in obbligo
scolastico.(dell'istituto e non) - docenti (centro di addestramento per attività di
pratiche didattiche innovative europee).
Finalità: limitare la dispersione scolastica offrire la possibilità di una qualifica specifica
finalizzata al reale inserimento nel mondo del lavoro nel Piceno; realizzare in modo
sempre più efficace l'alternanza scuola - lavoro con interventi didattici formativi di
esperti delle industrie nei nostri laboratori e successiva accoglienza degli allievi
all'interno degli opifici del territorio.
3. Formazione - informazione Riordino dei cicli
Destinatari: docenti dell'Istituto e di quelli in rete
Finalità: Approfondimento sulle misure di Accompagnamento - (DSA - insegnare per
competenze - valutazione delle competenze - lavorare su progetti di formazione,
partecipare a bandi concorso e condividerli in rete). Orientamento (indirizzi articolazioni - opzioni offerta formativa che tenga conto delle esigenze del territorio e
delle attitudini e problematiche individuate sulla popolazione scolastica in ingresso.
Ampliare l'offerta formativa nel contesto della flessibilità e / o della autonomia
(Progetti per la ricerca nella cosmetica e nelle biotecnologie terapeutiche).
4. Inserirsi su un circuito in Europa ed oltre con Comenius
Destinatari: studenti - famiglie - enti locali - istituzioni pubbliche e private - industrie
sul territorio.
Finalità: Realizzare e condividere progetti con didattica trasversale innovativa
laboratoriale dell'apprendimento, con l'utilizzo di esempi pratici di unità didattiche
80
specifiche finalizzate al protagonismo attivo degli allievi (cambiamento del paradigma
dall'insegnamento all'apprendimento-sviluppo di competenze-coinvolgimento delle
famiglie e del territorio) -Realizzare una alternanza scuola lavoro che sia coerente con
le figure professionali delineate in orientamento e le competenze configurate
all'interno dei progetti con restituzioni condivisibili (Robotica-sistemi di controllo –
modellizzazione di sistemi per simulazioni).Praticare l'intercultura nel modo più ampio
possibile del termine attraverso la conoscenza e la condivisione di risorse e
competenze Partecipare al Comenius.
5. Scuola digitale:
Destinatari: studenti e insegnanti scuola media di primo e secondo grado/famiglie
/studenti
Finalità: snellire le operazioni di segreteria, ottimizzare le relazioni scuola famiglia,
registro digitale, adempimenti nuova legislazione regionale, partecipazione a bandi
predisposti per incrementare gli interventi di digitalizzazione, condivisione di dati,
mantenere rapporti con la popolazione scolastica in uscita dal nostro istituto,
monitorare le figure professionali richieste sul territorio, attuare un piano pluriennale
di trasformazione delle aule in aule 2.0.
Costruzione di una piattaforma e di una rete di collegamento tra le scuole medie di
primo e secondo grado di Ascoli Piceno e della Vallata del Tronto e della Val Vibrata e,
in senso più ampio, delle intere regioni Marche e Abruzzo.
81
4.Valutazione
«Anche con riguardo all'efficacia della comunicazione
o con gli allievi e le loro famiglie,
la valutazione deve rispondere a criteri
di coerenza, motivazione,
trasparenza e documentabilità».
4.1 Valutazione del percorso formativo
La valutazione periodica ed annuale degli alunni, riferita agli apprendimenti e al
comportamento, e sulla base degli indirizzi generali fissati dal Ministero, è di competenza
dei docenti dell'istituto.
Il Dpr n. 122/09 contempla le tre forme di valutazione che la scuola in quanto
istituzione scolastica deve realizzare:
1. la valutazione autentica: esamina il profilo del soggetto che apprende; è diagnostica,
funzionale, tempestiva e orientativa di percorsi formativi successivi; valuta se gli
interventi sono adeguati al conseguimento dei traguardi formativi proposti
2. la valutazione amministrativa: valutazione quadrimestrale e finale con evidenti esiti
amministrativi, voti, ammissione o non ammissione alla classe successiva o all'esame
di Stato. Scaturisce dal grado di raggiungimento degli obiettivi cognitivi e formativi e
dal rispetto degli standard minimi fissati per ogni disciplina. Per la sua valenza
educativa e formativa, tiene conto non solo delle conoscenze, delle abilità e delle
competenze acquisite, ma anche del loro sviluppo rispetto al livello di partenza del
singolo alunno, dell'impegno e dell'interesse dimostrati nelle varie attività,
dell'assiduità nella frequenza, del recupero di eventuali debiti pregressi e della
maturazione della persona.
3. la valutazione certificativa: sintesi tra le prime due, certifica i risvolti pratici in
termini di spendibilità; ha, infatti, rilevanza esterna in quanto certifica i traguardi
di competenze.
82
4.2 Criteri di valutazione
I Consigli di Classe deliberano sugli alunni in conformità ai seguenti criteri.
VALUTAZIONE PER L'APPRENDIMENTO
La valutazione deve fornire allo studente la possibilità di una "automisura". Deve cioè
avere sempre una ricaduta positiva sull'alunno, anche nel caso di risultati negativi, nel
senso di contribuire a sviluppare una "coscienza di sé" dalla quale l'allievo può partire
per migliorare il proprio metodo di studio.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
La valutazione deve andare oltre la pura "media dei voti" per inquadrare globalmente
la figura dell'alunno tenendo conto di diversi fattori quali:
- il profitto
- il raggiungimento degli obiettivi formativo - cognitivi fissati dal Consiglio di Classe
- la partecipazione al dialogo
- l'impegno
- la progressione.
VALUTAZIONE "ORIENTATIVA"
La valutazione deve aiutare l'alunno ad orientarsi, cioè a costruire l'immagine di sé dalla
quale passare progressivamente, nel corso degli anni, all' idea di sé ed infine al progetto
di sé. Deve essere considerata l'opportunità di dare consigli di ri-orientamento.
Per il biennio i criteri per la valutazione periodica, che devono essere uguali per tutte
le classi ed essere fissati nel rispetto degli obiettivi, sono tradotti in competenze,
conoscenze e abilità, come previsto dalle Linee guida per gli Istituti Tecnici dal D.M.
137/2007 relativo all’obbligo di istruzione. Il riferimento è la "tabella delle
competenze" adottata dal Consiglio di Classe in applicazione dell'obbligo scolastico.
Negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati
raggiunti è formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello
scrutinio finale. Il voto unico «costituisce una sintesi e deve fondarsi su una pluralità di
prove di verifica riconducibili a diverse tipologie» (CM n. 89/2012 per la "Valutazione
periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di
secondo grado – Indicazioni per gli scrutini dell'anno scolastico 2012 - 13"). In questo
a.s. gli scrutini intermedi e quelli finali per le classi quarte e quinte si svolgeranno con
le conseguenti modalità nel rispetto delle normi vigenti.
La C.M. n. 94 - Prot. n. 6828 del 18 ottobre 2011, nelle more dell'adozione delle modifiche
e integrazioni al D.P.R. 122/2009, regolamento recante il coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione degli alunni, dispone le seguenti indicazioni:
83
"Il voto è espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte,
strutturate e non strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc.
L'ampia varietà di forme di verifica concorre a valorizzare pienamente i diversi stili di
apprendimento, le potenzialità e le diverse attitudini degli studenti".
Le verifiche periodiche di conoscenze e di abilità sono parte integrante del processo
formativo didattico, sono di competenza di ogni docente e permettono di individuare
da una parte gli interventi di sostegno e di recupero da attivare, dall'altra gli interventi
di approfondimento.
4.3 Valutazione finale degli allievi
4.3.1 Scrutini finali e giudizi sospesi
Durante lo scrutinio finale il docente della disciplina propone il voto in base ad un
giudizio motivato desunto dagli esiti delle prove effettuate nell'ultimo quadrimestre
e dalla valutazione complessiva dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione
dimostrati nell'intero percorso formativo. La proposta di voto tiene conto anche delle
valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, dell'esito delle verifiche relative
agli interventi di recupero precedentemente effettuati. Dall'analisi dei voti e dei
giudizi il C.d.c. delibera la promozione, la sospensione di giudizio o la non
ammissione alla classe successiva.
L'alunno è ammesso alla classe successiva se ha ottenuto la sufficienza in tutte le
discipline e nel comportamento. Nei confronti degli studenti che non hanno conseguito la
sufficienza in una o più discipline, il Consiglio di classe procede alla sospensione del
giudizio finale.
La scuola comunica alle famiglie le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le
carenze dell'alunno nelle varie discipline e informa inoltre delle modalità e del calendario
dei corsi di recupero estivi. I genitori, che non ritengano di avvalersi delle iniziative di
recupero, sono tenuti a comunicarlo alla scuola. Gli studenti hanno l'obbligo di sostenere
la sessione degli esami di recupero, secondo il calendario deliberato dal Collegio dei
docenti, pena la non ammissione alla classe successiva.
Il Consiglio di classe, nello scrutinio finale integrativo, procede alla verifica dei risultati
conseguiti ed alla formulazione del giudizio definitivo. In caso di esito positivo l'alunno è
ammesso a frequentare la classe successiva.
84
4.3.2 Credito scolastico
Come stabilito dalla normativa vigente (D.P.R. n. 99/2009) in sede di scrutinio finale, il
Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno un apposito punteggio denominato credito
scolastico.
La somma dei singoli punteggi attribuiti nel corso del triennio( ultimi 3 anni di corso)
costituisce il credito scolastico con cui il candidato si presenta agli Esami di Stato ed
esprime la valutazione del grado di preparazione complessivo dell'alunno.
Criteri per l'attribuzione del credito scolastico
Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni alunno nello scrutinio finale degli ultimi tre
anni, il credito scolastico tenendo conto della media dei voti conseguiti a fine anno
scolastico cui è attribuito un punteggio (credito scolastico) compreso in un intervallo
prefissato dalla legge e specificato nella Tabella A - D.M. n. 99 del 2009.
TABELLA CREDITO SCOLASTICO - CANDIDATI INTERNI
Media dei
Credito scolastico (Punti)
voti
I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤10
7-8
7-8
8-9
Il credito scolastico va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione:
la media M dei voti (il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun
modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla
media M dei voti; non si dà luogo ad attribuzione di credito scolastico per gli anni in cui
l'alunno non consegue la promozione alla classe successiva)
la frequenza, assidua e di qualità
l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative
la valutazione dell'insegnamento RC
la partecipazione positiva ad attività extracurricolari o ad attività di tutoraggio a
favore di altri studenti
4.3.3 Credito formativo
Il credito formativo consiste in esperienze qualificate, svolte dall'allievo, debitamente
documentate, dalle quali derivino competenze coerenti con l'indirizzo di studi
frequentato, accertate e valutate dai Consigli di classe. Il credito formativo contribuisce
all'attribuzione del credito scolastico. Poiché la normativa vigente prevede che il voto
85
di condotta concorra alla attribuzione del credito scolastico, il Collegio docenti, con
delibera del 18.05.2009, ha previsto che gli studenti con voto di condotta pari a 6 - 7
non possano accedere alla fascia alta del credito. Il credito formativo consente di
assegnare la quota massima di punti prevista dalla fascia di credito scolastico data
dalla media. Nell'attribuzione del credito formativo il Consiglio di classe si attiene al
dettato del D.M. 452 del 12/11/98 che limita il campo delle esperienze
extrascolastiche. Sono considerate valide solo le attività certificate che abbiano le
seguenti caratteristiche.
1 Volontariato: solo quello svolto con associazioni riconosciute e documentato con
precisione, esercitato per un arco di tempo non inferiore a tre mesi oppure
caratterizzato da uno svolgimento intensivo
2 Lavoro: attività lavorative preferibilmente inerenti al corso di studi
3 Attività sportiva: solo se praticata a livelli agonistici impegnativi e con risultati
apprezzabili
4 Corsi di lingua straniera: svolti in Italia o all'estero, solo se adeguatamente valutati
e documentati con certificazione
5 Esperienze di educazione ambientale: adeguatamente certificate e solo se
esulano dalle proposte curricolari dell'istituto
6 Esperienze artistiche: significative, continuate nel tempo e documentate
7 Certificazioni europee: per esempio Trinity College, Patente Europea del
Computer (ECDL), ect…
8 Stages: solo se svolti al di fuori del periodo delle lezioni, con frequenza di almeno il
75% e con valutazione positiva
9 Impegni svolti all'interno della scuola: previsti dall'autonomi a scolastica e solo
se riconosciuti a livello collegiale e di consiglio di classe (ad esempio attività di
accoglienza, etc...).
4.3.4 Criteri di non ammissione
La triripetenza per motivi comportamentali è negata, salvo casi assolutamente
eccezionali, il C.D, sulla proposta del Consiglio di Classe, con la sola componente dei
docenti, ove particolari gravi circostanze lo giustifichino, può consentire, con
deliberazione motivata, l'iscrizione per un terzo anno.
86
4.4. Progetto Recupero e Approfondimento
Recuperare le carenze evidenziate nel corso dello svolgimento dell'attività didattica è
un compito imprescindibile per insegnanti e per studenti, al fine di una formazione
sempre più flessibile e individualizzata. Un primo passo per rendere efficace tale
intervento consiste nella distinzione tra la necessità di recuperare abilità e competenze
trasversali alle varie materie, è quella di recuperare precisi contenuti disciplinari.
Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del P.O.F. e
rappresentano pertanto, insieme ai corsi di studio, un elemento fondamentale
dell'offerta "curriculare" della scuola [DM n.42 del 22.5.2007; DM n.80 del 03.10.2007;
DM n.92 del 05.11.07]
Gli interventi di recupero cosiddetti "strutturati", cioè quelli che la scuola deve
necessariamente organizzare allo scopo di recuperare le insufficienze e i debiti
riscontrati in sede di scrutinio intermedio o finale e che costituiscono obbligo di
frequenza per gli alunni destinatari, possono essere:
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Recupero in itinere:
1. attività di sostegno da svolgersi in orario di lezione secondo la programmazione
individuale del singolo docente
2. recupero pomeridiano
3. sportello didattico
4. recupero finalizzato agli esami di stato
Recupero a fine anno scolastico:
1. recupero estivo
Recupero in itinere:
1. corsi tenuti in orario extra – scolastico;
2. interventi realizzati in orario curricolare sdoppiando la classe e svolgendo attività
differenziate per far fronte sia alle necessità di recupero degli alunni in difficoltà,
sia all'esigenza di valorizzare le eccellenze (potenziamento).
I corsi di recupero e approfondimento possono essere organizzati sia per classi, sia per
gruppi di studenti aventi carenze omogenee e provenienti da classi parallele. Ciò è reso
possibile dal fatto che l'Istituto si è dotato di una programmazione disciplinare a livello
dipartimentale nella quale tutti i docenti della disciplina hanno concordato competenze
"base" ritenute irrinunciabili.
87
I corsi di recupero vengono attivati dal C.di c. sia per le materie dell'area comune, sia
per quelle dell'area di indirizzo, con particolare riguardo alle discipline che,
statisticamente, fanno registrare il maggior numero di insufficienze.
In aggiunta agli interventi di recupero strutturati, i docenti possono attivare:
interventi di sostegno sul gruppo classe, cioè attività in orario scolastico o extra
scolastico realizzate in ogni periodo dell'anno, a cominciare dalle fasi iniziali, allo scopo
di prevenire l'insuccesso e ridurre i corsi di recupero strutturati successivi agli scrutini;
interventi di sostegno a "sportello" pomeridiano con compiti di consulenza per le
difficoltà legate al metodo di studio.
L'approfondimento può essere svolto sia in ambito curricolare parallelamente agli interventi
di recupero effettuati con sdoppiamento della classe, sia in orario extra – scolastico con
attività di tipo tecnico – scientifico, artistico, linguistico o informatico (progetti).
Obiettivi specifici dell'attività di recupero sono:
il recupero delle conoscenze, abilità e competenze delle discipline risultate insufficienti;
l'acquisizione di un adeguato metodo di studio.
L'obiettivo specifico dell'attività di approfondimento è:
la valorizzazione delle eccellenze mediante progetti integrati che permettano di accedere a
contenuti disciplinari di livello superiore e al di fuori dei programmi disciplinari.
1. MODALITÀ E TEMPI D'INTERVENTO
Nel primo quadrimestre sono previste esclusivamente le attività di sostegno e progettuali
indicate nel POF ed attivabili dopo incarico.
Alla fine del primo quadrimestre le normali attività didattiche saranno sospese, per circa
due settimane e ciascun docente provvederà individualmente, sentito il consiglio di classe,
a programmare azioni di recupero e approfondimento. Prima della consegna delle
valutazioni di metà secondo quadrimestre i docenti programmeranno prove di verifica per
certificare l'eventuale recupero del debito riportato nel primo quadrimestre. Nel secondo
quadrimestre, i docenti, in base alle necessità della classe e di singoli alunni,
programmeranno ulteriori azioni di sostegno per colmare i debiti ancora esistenti, le
nuove difficoltà riscontrate e per preparare i compiti in classe. Per la quinte classi saranno
possibili corsi pomeridiani di recupero in vista dell'Esame di Stato. Dopo gli scrutini finali
saranno organizzati corsi estivi di recupero nel periodo dal 24 giugno al 13 luglio.
All'inizio del secondo quadrimestre, contestualmente alla sospensione delle lezioni per
il recupero curricolare, potranno essere effettuati corsi di approfondimento. Altri corsi
di approfondimento (progetti) saranno effettuati al pomeriggio.
2. MODALITÀ DEL RECUPERO - APPROFONDIMENTO FEBBRAIO 2013
Le classi potranno essere divise in due gruppi: il primo svolgerà attività di recupero, il
secondo attività di approfondimento, ma solo nelle materie con insegnante in compresenza;
88
le attività di recupero, programmate dal C.di c., saranno tenute dal docente della materia e
avranno precedenza su quelle di approfondimento;
l'approfondimento potrà essere effettuato per temi, non solo per materia, con
conseguente accorpamento delle classi;
le attività si svolgeranno secondo il normale quadro orario;
i progetti di approfondimento da svolgere nel periodo dovranno essere approvati dai C.di
c. nei tempi previsti dal presente progetto;
alla fine del corso, prima della consegna della pagellina di metà secondo quadrimestre, i
singoli docenti provvederanno alla verifica del recupero del debito.
3. MODALITÀ PER IL RECUPERO ESTIVO - Recupero a fine anno scolastico:
Per il recupero delle insufficienze conseguenti agli esiti degli scrutini finali saranno
programmate attività di recupero da realizzarsi dal 24 giugno al 13 luglio.
Per tale attività la scuola si avvarrà di docenti interni e/o della collaborazione di
soggetti esterni. Le operazioni di verifica finale, effettuate dal 22 al 30 agosto, saranno
organizzate dai C.di c. in una apposita riunione da effettuarsi nel mese di giugno 2013,
dopo gli scrutini finali, e saranno condotte dai docenti delle discipline interessate
congiuntamente agli altri insegnanti di classe (in nessun caso dovrà essere una
riedizione degli esami di settembre). Per la predisposizione dei gruppi di recupero gli
allievi con giudizio sospeso potranno essere accorpati per classi parallele o anche,
eccezionalmente, per classi verticali (prime con seconde, terze con quarte).
La scuola provvederà a dare comunicazione sui tempi e modalità di recupero alle
famiglie, fermo restando la possibilità che esse hanno di provvedere autonomamente
al recupero delle carenze disciplinari del figlio informandone formalmente la scuola.
VALUTAZIONE
Nelle settimane che seguiranno la sospensione delle lezioni per attività di recupero –
approfondimento e alla fine di agosto ogni docente del Consiglio di classe verificherà
con prove concordate a livello di dipartimento e di Consiglio di Classe se lo studente ha
recuperato il debito.
MONITORAGGIO
Verrà costantemente monitorata la frequenza, l'indice di gradimento degli studenti, gli
esiti finali (numero di studenti che hanno recuperato il debito) e l'opinione dei docenti
tramite questionari , colloqui personali, registro ed esito degli scrutini.
89
4.5 Valutazione del Comportamento degli studenti
La valutazione del comportamento degli studenti è espressa in decimi, è attribuita
collegialmente dal Consiglio di classe e concorre alla valutazione complessiva. Infatti,
se inferiore a sei decimi determina la non ammissione al successivo anno di corso o
all'Esame di Stato. Per l'attribuzione del voto, in riferimento alla normativa vigente (Art.2
L. n.169/2008, D.M. n.5 del 16/01/2009, Circolare n.50 del 20 maggio 2009 e D.P.R.
n.122/2009), sono presi in considerazione i seguenti criteri, articolati in indicatori e
descrittori di gravità, deliberati dal Collegio docenti e adottati dai singoli Consigli di classe.
Ogni C. di c. in attribuisce il voto di condotta sulla base dei criteri di seguito riportati:
1) Rispetto del Regolamento d'Istituto e del Patto di Corresponsabilità
2) Frequenza e puntualità
3) Partecipazione al dialogo educativo
4) Impegno personale
5) Il voto di condotta è parte integrante della valutazione degli alunni, le valutazioni
inferiori al sei sono considerate negative e determinano in sede di scrutinio finale la
non ammissione alla classe successiva.
10
partecipazione consapevole e costruttiva alla vita scolastica
capacità di organizzare in modo autonomo il proprio lavoro
puntualità e rispetto delle consegne; conseguimento di risultati significativi
spirito di collaborazione e capacità di coinvolgere la classe nel dialogo
educativo
frequenza regolare
9
partecipazione interessata e critica alla vita scolastica
adempimento regolare degli obblighi scolastici con risultati rilevanti
contributo di rilievo alle attività educative della classe
frequenza regolare
8
attenzione e partecipazione costanti alle attività scolastiche
svolgimento dei compiti assegnati
partecipazione alle attività di classe secondo le proprie attitudini e capacità;
frequenza regolare.
7
interesse, impegno e attenzione selettivi
rispetto delle scadenze e svolgimento non sempre puntuale dei compiti
assegnati
partecipazione discontinua alle attività della classe
richiami e ammonizioni verbali
frequenza abbastanza regolare
90
6
interesse superficiale nei confronti della vita scolastica
adempimento saltuario e approssimativo dei compiti assegnati
rapporti non sempre corretti con i compagni di classe e/o i docenti,
sanzionati con ammonizioni scritte o sospensioni stabilite dal consiglio di
classe
reiterati provvedimenti disciplinari del consiglio di classe
numerosi ritardi e assenze, giustificati in modo non puntuale
assenze strategiche.
5
violazioni gravi e sistematiche dei doveri individuati dall'art. 3 del
D.P.R.299/98
comportamento scorretto, lesivo o non rispettoso nei confronti del
personale scolastico
ammonizioni scritte reiterate
provvedimenti disciplinari, come previsto dal DPR 122/2009 e ai sensi
dell'articolo 4 comma 7 D.P.R. n° 249/1998 e del successivo comma 9
quando siano stati commessi reati
in caso di violazione della dignità e pericolo per l'incolumità delle persone
in caso di violenza grave, mancanza di rispetto per il patrimonio e/o gravi
violazioni della sicurezza interna
casi di elevato allarme sociale.
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Art.53 Mancanze disciplinari, Sanzioni, Organi competenti a comminare le sanzioni
MANCANZE DISCIPLINARI
Mancanza di rispetto, anche
formale, nei confronti del DS,
dei Docenti, del Personale
tutto della Scuola e dei
Compagni.
Mancato assolvimento degli
impegni di studio (non
rispetto delle consegne, della
puntualità nel presentare i
lavori, mancanza di diligenza,
scarsa partecipazione al dialogo
educativo)
Atti di bullismo (anche
cibernetico) e prevaricazione,
atteggiamenti lesivi della
dignità Violenza fisica o
verbale, intimidazioni, atti di
SANZIONI
ammonizione
verbale
annotazione
scritta
sospensione dalle
lezioni Inf. 15 gg. /
sup 15 gg *
ammonizione
verbale
annotazione
scritta;
svolgimento di
attività di studio o
ricerca
Annotazione scritta
Attività di studio e/o
approfondimento
Sospensione dalle
lezioni Inf. 15 gg. /
91
ORGANO
COMPETENTE
Docente/ DS **
Docente/ DS **
DS ** Consiglio
di classe/ **
Consiglio di
Istituto **
ORGANO CUI
RICORRERE PER
L'IMPUGNAZIONE
Non impugnabile
Non impugnabile
Ricorso scritto entro
15 giorni all'Organo
di Garanzia
Docente/ DS
Docente/ DS
Non impugnabile
Non impugnabile
Docente/ DS
Docente/ DS
DS**Consiglio
di
classe/Consiglio
Non impugnabile
Non impugnabile
Ricorso scritto entro
15
razzismo e di intolleranza
Furti e atti di vandalismo
Detenzione di oggetti
pericolosi
Uscita dall'aula o dai
laboratori senza il permesso
del Docente
Assenze, entrate in ritardo o
uscite anticipate ingiustificate
Falsificazione della firma o di
documenti o incuria nella
conservazione di questi
Mancata osservanza delle
disposizioni organizzative e di
sicurezza dell'Istituto
Azioni che mettono a rischio
la sicurezza delle persone e
delle strutture
sup 15 gg
Sospensione dallo
scrutinio finale
Sospensione dalle
lezioni Inf. 15 gg. /
sup 15 gg
Risarcimento dei
danni
Sospensione dalle
lezioni
Sospensione dallo
scrutinio finale
Ammonizione
verbale
Annotazione scritta
Ammonizione
scritta da inviare
alla famiglia
Recupero del
tempo perso con
attività aggiuntive
Ammonizione
scritta da inviare
alla famiglia
di Istituto
Consiglio di
Istituto
Consiglio di
classe/
Consiglio di
Istituto
gg. all'Organo di
Garanzia
Consiglio di
classe
Consiglio di
Istituto
Docente/ DS
Docente/ DS
Ricorso scritto entro
15 gg. all'Organo di
Garanzia
Consiglio di
Classe
Ricorso scritto
entro 15 gg.
all'Organo di
Garanzia
Annotazione scritta
Docente/ DS
Docente,
Svolgimento di
attività di studio o
ricerca.
Sospensione dalle
lezioni
Inibizione alla
partecipazione a
viaggi d'istruzione,
visite guidate,
attività sportive
Sospensione dalle
lezioni
Comportamento tale da
costituire turbativa dell'attività
scolastica
Richiamo verbale
Annotazione scritta
Sospensione dalle
lezioni inf. 15
gg/sup.15 gg.*
Permanenza, durante le ore di
lezione, nei corridoi,
nell'ingresso e i tutti i luoghi
della scuola non adibiti
all'attività didattica
Richiamo verbale
Annotazione
scritta
92
Docente/ DS
Ricorso scritto
entro 15 gg.
all'Organo di
Garanzia
Non impugnabile
Non impugnabile
Consiglio di
Classe
DS** Consiglio
di Classe
Consiglio di
Classe
Consiglio di
Classe (fino a
15gg.)/
Consiglio di
Istituto (oltre 15
gg.)
Docente/ DS
Docente/ DS
Consiglio di
Classe
Consiglio di
Istituto
Docente/ DS
Docente/ DS
Non impugnabile
Ricorso scritto entro
15 gg. all'Organo di
Garanzia
Ricorso scritto entro
15 gg. all'Organo di
Garanzia
Ricorso scritto
entro 15 gg.
all'Organo di
Garanzia
Non impugnabile
Non impugnabile
Non impugnabile
Non impugnabile
Utilizzo scorretto delle
strutture, dei macchinari e
dei sussidi didattici.
Comportamento tale da
arrecare danni al patrimonio
della scuola
Utilizzo di telefoni cellulari e
di dispositivi di ripresa o di
riproduzione sia video sia
audio
Richiamo verbale
Annotazione
scritta
Risarcimento dei
danni
Docente/ DS
Docente/ DS
Consiglio di
classe
Sequestro dispositivo
elettronico
Annotazione scritta
Docente/ DS
Mancata osservanza del
divieto di fumare in tutti gli
ambienti scolastici
Richiamo verbale
Sospensione dalle
lezioni
Annotazione scritta
Docente/ DS
Consiglio di
classe
Docente
DS
Non impugnabile
Non impugnabile
Ricorso scritto
entro 15 gg.
all'Organo di
Garanzia
Non impugnabile
Pagamento multa
secondo normativa
specifica
Utilizzo del locale o del servizio
bar durante le ore di lezione
Uso di alcolici o di sostanze
stupefacenti
Abbigliamento o
comportamento non consono
all'ambiente scolas.
Linguaggio inadeguato:
espressioni violente, triviali,
ingiurie, minacce…
Richiamo verbale
Annotazione scritta
Ammonizione
scritta da inviare
alla famiglia
Svolgimento di
attività di studio o
ricerca.
Sospensione dalle
lezioni
Richiamo verbale /
Annotazione
scritta
Richiamo verbale /
Annotazione
scritta
sospensione
Sospensione dalle
lezioni oltre 15 gg.
Docente/DS
Docente/DS
Consiglio di
Classe
Consiglio di
Classe
Consiglio di
Classe
Docente/DS
Docente/DS
Ricorso scritto
entro 15 gg.
all'Organo di
Garanzia
Non impugnabile
Ricorso scritto
entro 15 gg.
all'Organo di
Garanzia
Non impugnabile
Non impugnabile
Ricorso scritto entro
15 gg. all'Organo di
Garanzia
Gravi atti di bullismo, gravi atti
Consiglio di
Ricorso scritto
illeciti già sanzionati e
Istituto
entro 15 gg.
recidivanti
all'Organo di
Garanzia
Fatti di rilevanza penale o
Allontanamento
Consiglio di
Ricorso scritto
fatti che determinano
dalla comunità
Istituto (oltre 15
entro 15 gg.
pericolo all'incolumità delle
scolastica
gg.)
all'Organo di
persone
Garanzia
È vietato fumare in tutti i locali scolastici; nella varie aree dell'edificio scolastico, sono designati i
preposti alla vigilanza sul rispetto del divieto. Il mancato rispetto del divieto, da parte del personale
e degli studenti è perseguito sia con sanzione pecuniaria che disciplinare. Il divieto di fumo rientra
nel più ampio impegno di educazione alla salute e alla sicurezza.
93
Docente/DS
Consiglio di
Classe
Non impugnabile
4.6 Validità dell'anno scolastico
(CM. n.20 del 4 marzo2011- delibera del Coll. Doc. del 24/10/2011)
Il Collegio Docenti
Visto l'art.14 comma 7 del DPR 22/06/2009 n.122 e la C.M. n.20 del 4 marzo 2011, che "ai fini
della validità dell'anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è
richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale" e che pertanto il totale delle ore
di assenza non dovrà essere superiore ad un quarto dell'orario complessivo delle ore di
lezione;
constatato che, in via del tutto eccezionale, le Istituzioni scolastiche possono stabilire
"motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite", in particolare "per assenze documentate
e continuative, a condizione comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del
Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati".
preso atto che compete "al Collegio docenti definire i criteri generali e le fattispecie che
legittimano la deroga al limite minimo di presenza";
accertato che è compito del Consiglio di classe verificare il rispetto dei criteri definiti dal
Collegio dei docenti, e che se tali assenze,. pur rientrando nelle deroghe previste, impediscono
comunque di procedere alla fase finale, considerata la non sufficiente permanenza del
rapporto educativo;
considerato che il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute dalla scuola, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva o all'esame finale di Stato;
determina
le quote orarie personalizzate di frequenza minima e di assenza massima
Ore settimanali di insegnamento disciplinare: n.32 per n.33 settimane (durata a.s.)
n. 1056 ore
Minimo di frequenza per essere ammesso allo scrutino finale
n. 792 ore pari ai ¾ del totale
Limite massimo di assenza pari al 25% del monte ore complessivo
n. 254 ore
stabilisce
le seguenti tipologie di deroga per assenze motivate e giustificate, "a condizione
comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la
possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati".
1. Assenze per ricovero ospedaliero, documentato con certificato di ricovero e di
dimissione, e successivo periodo di convalescenza prescritto dal medico del SSN
2. Assenze continuative (da 5 giorni in su) per gravi motivi di salute adeguatamente
documentati e certificati dal medico curante
3. Terapie e/o cure programmate con carattere di continuità o di periodicità, conseguenti ai
gravi motivi di salute di cui al precedente punto
94
4. Donazioni di sangue
5. Assenze continuative (da 5 giorni in su) dovute a gravi, imprevedibili, documentabili ed
eccezionali motivi familiari
6. Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute
dal C.O.N.I., a livello interregionale e nazionale per tutte le discipline sportive
7. Partecipazioni ad attività culturali, artistiche, sportive, organizzate a cui l'Istituto
scolastico aderisce o di cui riconosce il valore formativo, purché preventivamente
autorizzate
8. Adesioni e confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
sabato come giorno di riposo
9. Assenze dovute a motivi di giustizia o alla necessità di mantenere i rapporti con genitori
detenuti, nell'ambito di appositi programmi definiti dalle autorità e dai servizi competenti e/
o per lutti
10. Assenze per le lezioni "perse" e/ o riduzioni di orario autorizzate in ingresso, per cause di
forza maggiore.
95
4.7 Valutazione delle competenze
La definizione europea di competenze precisa che esse debbano essere collegate alle
risorse interne (conoscenze, abilità, altre qualità personali dello studente).
Valutare le competenze significa accertare "non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa
fare consapevolmente con ciò che sa".
«Una competenza si manifesta quando uno studente è in grado di affrontare un
compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse
personali e quelle, se disponibili, esterne utili o necessarie. Naturalmente la natura del
compito o del prodotto, che può essere più direttamente collegato con uno o più
insegnamenti, oppure riferirsi più direttamente a un'attività tecnica e/o professionale,
caratterizza la tipologia e il livello di competenza che si intende rilevare.[…] Il compito
deve poter sollecitare la valorizzazione delle conoscenze, delle abilità apprese e delle
altre caratteristiche personali in maniera non ripetitiva e banale. Il livello di
complessità e di novità del compito proposto rispetto alla pratica già consolidata
determina poi la qualità e il livello della competenza posseduta. Conoscenze comprese
e abilità apprese risultano componenti essenziali dell'esercizio delle competenze:
devono essere utilizzate in maniera fluida e corretta e soprattutto collegate tra di loro
in situazioni reali e contesti operativi».
(Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici - direttiva
MIUR n.57 del 15 luglio 2010)
96
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE,
DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (*)
(DENOMINAZIONE DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA)(**)
CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE
acquisite nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione
N° ...........
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***)
Visto il regolamento emanato dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca
(ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007,
n.139;
Visti gli atti di uffici;
certifica(1)
che l... studente/ssa
cognome ............................................... nome
...............................
nato/a il ..../..../......, a ........................................... Stato
...............
iscritto/a presso questo Istituto nella classe ....... sez ....... (****)
indirizzo di studio
(*****)..............................................................
nell'anno scolastico .....................
nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito indicate.
(*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al
logo del MIUR anche quella della REGIONE di riferimento.
(**) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni,
occorre sostituire "Istituzione scolastica" con "Struttura formativa accreditata".
(***) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni
occorre sostituire 'Il Dirigente Scolastico' con 'Il Direttore/Legale Rappresentante della Struttura
formativa accreditata'. Per le istituzioni scolastiche paritarie, il certificato è rilasciato dal
Coordinatore delle attività educative e didattiche.
(****) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni
occorre sostituire 'Istituto nella classe ... sezione ...' con "Struttura formativa accreditata".
(*****) Nel caso di percorsi di IeFP occorre sostituire 'indirizzo di studio' con 'percorso di
qualifica o diploma professionale'.
97
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI
(2)
Asse dei linguaggi
LIVELLI
lingua italiana:
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti
leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera
utilizzare la lingua
operativi
(3)
..................... per i principali scopi comunicativi ed
altri linguaggi
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario
utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi
anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico
Asse scientifico - tecnologico
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall'esperienza
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico - sociale
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,
della collettività e dell'ambiente
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con
riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all'allegato 2 del regolamento citato in
premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5.
agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni;
8. acquisire e interpretare l'informazione).
Lì .................. il ..................
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(1)
....................................................
(1) Il presente certificato ha validità nazionale.
(2) Livelli relativi all'acquisizione delle competenze di ciascun asse: Livello base: lo
studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità
essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto
il livello base, è riportata l'espressione "livello base non raggiunto", con l'indicazione della
relativa motivazione
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note,
compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli (3) Specificare la prima lingua straniera
studiata
98
4.8 Tabelle di valutazione
4.8.1 TABELLA DI VALUTAZIONE PER TUTTE LE DISCIPLINE
Voto in
10 decimi
verifiche
scritte e
orali
COMPETENZE
1
Non evidenziate
Non riesce ad utilizzare le scarse
conoscenze
Non applica le conoscenze minime
anche se guidato.
Si esprime in modo scorretto e
improprio
Applica le conoscenze minime se
guidato ma con errori.
Si esprime in modo improprio
Applica le conoscenze con
imperfezione. Si esprime in modo
impreciso. Compie analisi parziali
Applica le conoscenze senza
commettere errori sostanziali. Si
esprime in modo semplice ma
corretto. Sa individuare elementi di
base e li sa mettere in relazione
Applica autonomamente le conoscenze
anche a problemi più complessi, ma
con imperfezioni. Espone in modo
corretto e linguisticamente
appropriato. Compie analisi coerenti
2
3
4
5
6
7
8
Applica autonomamente le
conoscenze anche a problemi più
complessi. Espone con proprietà
linguistica e compie analisi corrette
9
Applica le conoscenze in modo
corretto e autonomo anche a
problemi complessi. Espone in modo
fluido ed utilizza i linguaggi specifici.
Compie analisi approfondite e
individua correlazioni precise
10
Applica le conoscenze in modo
corretto e autonomo, anche a
problemi complessi e trova da solo le
soluzioni migliori. Espone in modo
fluido, utilizzando un lessico ricco ed
appropriato
CONOSCENZE
Non espresse
Non attivate
Quasi inesistenti
Non sa rielaborare
Frammentarie e piuttosto
lacunose
Lacunose e parziali
Gravemente
compromesse dalla
scarsità delle
informazioni
Controlla in maniera
poco razionale le
proprie acquisizioni
Limitate e superficiali
Gestisce con difficoltà
situazioni semplici
Sufficienti rispetto agli
obiettivi minimi ma non
approfondite
Rielabora
sufficientemente le
informazioni e gestisce
situazioni semplici
Ha acquisito contenuti
sostanziali con alcuni
riferimenti
interdisciplinari o
trasversali
Ha acquisito contenuti
sostanziali con alcuni
approfondimenti
interdisciplinari e
trasversali
99
ABILITÀ
Rielabora in modo
corretto le informazioni
Rielabora in modo
corretto e significativo e
sa gestire situazioni
nuove
Organiche, articolate e con
autonomi
approfondimenti
Rielabora in modo
corretto ed esercita un
controllo intelligente
delle proprie acquisizioni
Organiche, approfondite
ed ampie
Sa rielaborare
correttamente ed
approfondire in modo
autonomo e critico
situazioni complesse, con
originalità e creatività. Ha
attivato il processo di
interiorizzazione
4.8.2 TABELLE VALUTAZIONE ESAMI DI STATO
Prova scritta di ITALIANO - tipologia a - analisi e commento di un testo
Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato ___________________________________________ classe _________
INDICATORI
Conoscenza
specifica degli
argomenti richiesti
DESCRITTORI
SPECIFICI
Riconoscimento,
comprensione,
contestualizzazione
del testo
VALUTAZIONE
PUNTI GREZZI
da attribuire
0
1
2
2,5
3
4
5
Peso X
Punti
Prestaz. non data
gravem.
Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Peso = 10
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
Padronanza della
Completezza
Prestaz. non data
0
lingua, capacità
dell'analisi del testo
gravem.
1
espressive logicoper gli aspetti
Insufficiente
2
Insufficiente
linguistiche
morfosintattici,
2,5
Mediocre
stilistici, retorici
3
Sufficiente
Peso = 4
4
Discreto/Buono
5
Buono/Ottimo
Capacità di
Articolazione e
Prest. non data
0
organizzare il testo organicità dell'analisi
gravem.
1
richiesta
Insufficiente
2
Insufficiente
2,5
Mediocre
3
Peso = 3
Sufficiente
4
Discreto/Buono
5
Buono/Ottimo
Capacità di
Esame del
Presta.non data
0
elaborazione
"significato" fino ad
gravem.
1
critica, originalità
arrivare ad
Insufficiente
2
e/o creatività
un'interpretazione
Insufficiente
2,5
contestualizzata
Mediocre
3
Peso = 3
Sufficiente
4
Discreto/Buono
5
Buono/Ottimo
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
/ 100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in15esimi)
Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale
0
5
10
15
1
2
3
4
20
5
25
30
6
35
7
40
8
45
9
50
55
10
60
11
65
70 75 80 85 90 95100
12
13
14
15
Punteggio voto in 15esimi
La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione
quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al
100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e
x = punteggio grezzo percentuale).
________________________lì____________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15
Il Presidente
I Commissari
100
Prova scritta di ITALIANO - tipologia B - articolo di giornale
Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato ___________________________________________classe ___________
INDICATORI
DESCRITTORI
SPECIFICI
Possesso di conoscenze
Conoscenza
relative all'argomento e
specifica degli
argomenti richiesti capacità di avvalersi in
modo esatto del
materiale proposto
Peso = 10
Padronanza della
lingua, capacità
espressive logico e
linguistiche
Peso = 4
Capacità di
organizzare il
testo
Peso = 3
Capacità di
elaborazione
critica, originalità
e/o creatività
VALUTAZIONE
PUNTI GREZZI
da attribuire
0
1
2
2,5
3
4
5
0
1
2
2,5
3
4
5
Prestazione non data
gravem. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
Prestazione non data
gravem. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
Linguaggio coerente con
l'argomento e il
destinatario (regole
linguistiche, lessicali e
semantiche del genere
prescelto)
Tipo di giornale, pagina
(1^pag., cron. Estera, di
costume, politica…)
titolo, destinatario,
rispetto n. colonne,
annotazioni, struttura
testo (lineare, suddivisa
da intitolazioni
intermedie e/o da
interviste)
Taglio originale
personale
Peso = 3
Prestazione non data
gravem. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
0
1
2
2,5
3
4
5
Prestazione non data
gravem. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
0
1
2
2,5
3
4
5
Peso X
Punti
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
/ 100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi)
Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale
0
5
10
15
1
2
3
4
20
5
25
30
6
35
7
40
8
45
9
50
55 60 65 70 75 80 85 90 95100
10
11
12
13
14
Punteggio voto in 15esimi
La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione
quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al
100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e
x = punteggio grezzo percentuale).
_________________________ lì___________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15
Il Presidente
I Commissari
101
15
Prova scritta di ITALIANO - tipologia b - saggio breve
Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato ____________________________________________classe ___________
INDICATORI
DESCRITTORI
SPECIFICI
VALUTAZIONE
Conoscenza
specifica degli
argomenti richiesti
Possesso di conoscenze
relative all'argomento e
capacità di avvalersi in
modo esatto del materiale
proposto
Prestazione non data
gravem. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
Prestazione non data
gravem. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
Prestazione non data
gravem. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
Prestazione non data
gravem. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto/Buono
Buono/Ottimo
Peso = 10
Padronanza della
lingua, capacità
espressive logicolinguistiche
Linguaggio coerente con
l'argomento (regole
linguistiche, lessicali e
semantiche di
genere/ambito specifico)
Peso = 4
Capacità di
organizzare il testo
specifico
Peso = 3
Capacità di
elaborazione critica,
originalità e/o
creatività
PUNTI
GREZZI
da attribuire
0
1
2
2,5
3
4
5
0
1
2
2,5
3
4
5
0
1
2
2,5
3
4
5
0
1
2
2,5
3
4
5
Titolo scelta redazionale
destinatario del testo,
rispetto del n. max di
colonne, annotazioni,
struttura (introduzione,
corpo, conclusioni)
Capacità di elaborare in
modo completo e critico il
materiale e di far
emergere il proprio punto
di vista
Peso = 3
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
Peso X
Punti
/100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in15esimi)
Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale
0
5
10
15
1
2
3
4
20
5
25
30
6
35
7
40
8
45
9
50
55 60 65 70 75 80 85 90 95100
10
11
12
13
14
Punteggio voto in 15esimi
La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione
quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al
100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e
x = punteggio grezzo percentuale).
_________________________ lì___________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15
Il Presidente
I Commissari
102
15
Prova scritta di ITALIANO - tipologia c - tema di argomento storico
Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato ___________________________________________ classe ___________
INDICATORI
DESCRITTORI
SPECIFICI
VALUTAZIONE
PUNTI
Peso X
GREZZI
Punti
da attribuire
Conoscenza
Conoscenza esatta
Prestazione non data
0
specifica degli
in senso diacronico
gravem. Insufficiente
1
argomenti richiesti (evoluzione nel
Insufficiente
2
tempo) e sincronico
2,5
Mediocre
(in una data fase)
Sufficiente
3
Peso = 10
Discreto/Buono
4
Buono/Ottimo
5
Padronanza della
Competenze
Prestazione non data
0
lingua, capacità
linguistiche lessicali
gravem. Insufficiente
1
Insufficiente
espressive logicoanche di tipo
2
linguistiche, lessicali storiografico
Mediocre
2,5
Sufficiente
3
Peso = 4
Discreto/Buono
4
Buono/Ottimo
5
Capacità di
Organizzazione dei
Prestazione non data
0
organizzare il testo fatti distinti dalla
gravem. Insufficiente
1
interpretazione
Insufficiente
2
Mediocre
2,5
Sufficiente
3
Peso = 3
Discreto/Buono
4
Buono/Ottimo
5
Capacità di
Analisi della
Prestazione non data
0
elaborazione critica complessità
gravem. Insufficiente
1
dell'evento storico, dell'evento storico e Insufficiente
2
Mediocre
originalità e/o
valutazione critica
2,5
creatività
Sufficiente
3
Discreto/Buono
4
Peso = 3
Buono/Ottimo
5
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
/100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in15esimi)
Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale
0
5
10
15
1
2
3
4
20
5
25
30
6
35
7
40
8
45
9
50
55 60 65 70 75 80 85 90 95100
10
11
12
13
14
Punteggio voto in 15esimi
La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione
quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al
100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e
x = punteggio grezzo percentuale).
_________________________ lì___________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15
Il Presidente
I Commissari
103
15
Prova scritta di ITALIANO - tipologia d - tema di ordine generale
Misurazione del punteggio grezzo in 100esimi e valutazione in 15esimi
Candidato ____________________________________________ classe ___________
INDICATORI
DESCRITTORI
SPECIFICI
VALUTAZIONE
PUNTI
GREZZI
da
attribuire
Conoscenza
Conoscenza della
Prestazione non data
0
specifica degli
questione e dei
gravem. Insufficiente
1
argomenti richiesti problemi connessi
Insufficiente
2
(aderenza alla
Mediocre
2,5
traccia)
Sufficiente
3
4
Discreto/Buono
Peso = 10
Buono/Ottimo
5
Padronanza della
Competenze
Prestazione non data
0
lingua, capacità
linguistiche coerenti
gravem. Insufficiente
1
espressive logicocon il tema
Insufficiente
2
linguistiche
Mediocre
2,5
Sufficiente
3
Discreto/Buono
Peso = 4
4
Buono/Ottimo
5
Capacità di
Costruzione di un
Prestazione non data
0
organizzare il testo discorso ordinato e
gravem. Insufficiente
1
coerente
Insufficiente
2
Mediocre
2,5
Sufficiente
3
Peso = 3
Discreto/Buono
4
Buono/Ottimo
5
Capacità di
Capacità allo sviluppo
Prestazione non data
0
elaborazione critica, critico della questione
gravem. Insufficiente
1
originalità e/o
affrontata
Insufficiente
2
creatività
Mediocre
2,5
Sufficiente
3
Peso = 3
Discreto/Buono
4
Buono/Ottimo
5
Totale punteggio grezzo espresso in 100-esimi
Peso X
Punti
/100
SCALA GRAFICA DI TRASFORMAZIONE (dal punteggio grezzo in 100esimi al punteggio voto in 15esimi)
Punteggio grezzo in 100esimi o in percentuale
0
5
10
15
1
2
3
4
20
5
25
30
6
35
7
40
8
45
9
50
55
10
60
11
65
70 75 80 85 90 95100
12
13
14
15
Punteggio voto in 15esimi
La corrispondenza tra la scala del punteggio grezzo e quella del punteggio voto è stata calcolata in base ad una interpolazione
quadratica che fa corrispondere allo 0% delle prestazioni il punteggio di 1/15, al 50% delle prestazioni il punteggio di 10/15 e al
100% delle prestazioni il punteggio di 15/15, secondo l'equazione y = - 6,34 x2 + 20,34 x + 1 (dove y = punteggio voto in 15esimi e
x = punteggio grezzo percentuale).
_________________________ lì__________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15
Il Presidente
I Commissari
104
Seconda Prova scritta
Data la varietà delle tipologie, la griglia di valutazione è a discrezione di ogni Consiglio di Classe.
Terza Prova scritta
Candidato __________________________________________classe ___________
Indicatori
Punteggio massimo
Prestazione non data
Grav. Insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreta
Buona
Ottima
Eccellente
Prestazione non data
Grav. insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreta
Buona
Ottima
Eccellente
Prestazione non data
Grav.insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreta
Buona
Ottima
Eccellente
1) Completezza e correttezza di conoscenze
e abilità sugli argomenti richiesti
Punti 8
2) Chiarezza e coerenza nell'articolazione
della risposta al quesito e/o nello
svolgimento dell'esercizio
Livelli di valore/valutazione
Punti 4
3)Padronanza del codice linguistico
specifico
Punti 3
1
2
3,2
4,5
5,8
6,6
7,4
7,7
8
0
0,9
1,6
2
2,4
2,8
3,2
3,6
4
0
0,6
1,2
1,5
1,8
2,1
2,4
2,7
3
Per un punteggio decimale inferiore allo 0,5 si arrotonda all'intero inferiore; superiore o uguale allo 0,5 si arrotonda all'intero superiore.
_________________________ lì___________Punteggio voto attribuito alla prova:______ /15
Il Presidente
I Commissari
NELLA COMPILAZIONE DI TALE GRIGLIA SI È TENUTO CONTO DELLA SEGUENTE CORRISPONDENZA:
VOTO IN DECIMI
LIVELLO DI VALUTAZIONE
VOTO IN QUINDICESIMI
1
PRESTAZIONE NON DATA
1
2-3
PRESTAZIONE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
3,5
4
PRESTAZIONE INSUFFICIENTE
6
5
PRESTAZIONE MEDIOCRE
8
6
PRESTAZIONE SUFFICIENTE
10
7
PRESTAZIONE DISCRETA
11,5
8
PRESTAZIONE BUONA
13
9
PRESTAZIONE OTTIMA
14
10
PRESTAZIONE ECCELLENTE
15
105
COLLOQUIO
(valutazione in 30esimi)
CANDIDATO ……………………………………………… CLASSE ………………….
INDICATORI
PUNTEGGIO MASSIMO
ATTRIBUIBILE
ALL'INDICATORE
Conoscenza specifica
degli argomenti
10 PUNTI
LIVELLI DI VALORE/
VALUTAZIONE
- gravem. Insufficiente
- Insufficiente
- Mediocre
- Sufficiente
- Discreto
- Buono
- Ottimo
- stentata
Esposizione
dell'argomento
proposto dal candidato
7 PUNTI
- lacunosa
- incerta
- sicura
- fluida e appropriata
- uso stentato ed erroneo
del linguaggio specifico
Competenze
linguistiche specifiche
Capacità critica, di
rielaborazione e di
collegamento delle
tematiche
Discussione sugli
elaborati scritti
Capacità di
autocorrezione e/o
capacità di conferma/
giustificazione
motivata delle scelte
effettuate
5 PUNTI
2 PUNTI
≤3
4
5
6
7
8
9
≤3
4
5
6
7
≤1
- uso parziale e non
accurato del linguaggio
specifico
2
- uso incerto del linguaggio
specifico
3
- uso sicuro del linguaggio
specifico
-uso appropriato e fluido
del linguaggio specifico
- Scarso
6 PUNTI
PUNTEGGIO
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE AI ASSEGNATO
DIVERSI LIVELLI
4
5
- Scarso
≤2
3
4
5
6
≤1
- Insufficiente
- Sufficiente
- Discreto/Buono
- Ottimo
1,5
2
2,5
3
- Insufficiente
- Sufficiente
-Discreto/Buono
- Ottimo
Totale punteggio voto in 30 - esimi
/30
N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene
approssimato in eccesso all'unità superiore per valori decimali ≥ 0,5; all'unità inferiore per valori decimali < 0,5. Alla prova
giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 18/30. Al punteggio di 0/30 corrisponde il punteggio voto
di 1/30.
________________________lì__________ VOTO COMPLESSIVO DELLA PROVA ………/ 30
Il Presidente
I Commissari
106
4.9 Valutazione d'Istituto
I processi di autovalutazione
dell'istituzione scolastica
nell'ottica del miglioramento
del servizio offerto.
L'Istituto per l'a.s. 2012/2013 provvede ad effettuare un monitoraggio su alcune attività
della scuola per attivare processi di autovalutazione al fine di migliorare il servizio
scolastico, mettendo in atto il seguente percorso valutativo:
Valutazione interna
monitoraggi in itinere e/o finali per:
- corsi di recupero
- corsi di approfondimento e attività aggiuntive
- bisogni formativi dei Docenti
- corsi di formazione dei Docenti
- orientamento
- rilevazione sulla efficacia del P.O.F.
- rilevazione mediante questionari sulle esigenze di studenti e genitori e del
contesto esterno.
adesione al progetto AU.MI - "Autovalutazione Miglioramento Marche e modello
marchigiano di valutazione delle istituzioni scolastiche" (delibera del Consiglio
d'Istituto del 15 Ottobre 2008)
Sono strumento di autovalutazione delle attività svolte dall'Istituto:
- le schede di valutazione compilate dagli studenti frequentanti i progetti elaborate
all'atto della loro conclusione.
- la scheda di valutazione compilata dai Docenti all'atto della conclusione di un
progetto o della sua sospensione.
107
4.9.1 Proposte azioni compensative ai punti deboli
evidenziati dal monitoraggio a. s. 2011-12
EFFICACIA DELL'ORIENTAMENTO.
Progetti propulsivi per un maggiore interesse da parte dei frequentanti e di chi dovrà
scegliere l'Istituto Tecnico Tecnologico "E. Fermi"; progetti "rosa" per una maggiore
iscrizione di alunne.
INDIVIDUAZIONE DELLE EFFETTIVE ESIGENZE DELLE AZIENDE DEL TERRITORIO.
Azioni propulsive del CTS.
Potenziamento attività con opzioni (progetti) nelle articolazioni degli indirizzi inerenti
all'autonomia del 20% e alla flessibilità del 30% e del 35% dell'orario curricolare, stage,
tirocini, alternanza scuola - lavoro.
COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI.
Disfunzioni interne inerenti alla necessità di reimpostare un regolamento più efficace
per una maggiore correttezza del comportamento alunni. (Una maggiore
autorevolezza, rivisitazione sanzioni, reimpostazione interesse, condivisione di regole,
misure cautelative con la chiusura delle porte esterne e di collegamento al bar, etc.).
INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI ISTITUTO.
Mediante CIRCOLARI e con quanto deliberato al punto 8 del Collegio Docenti del 0909-2011 sulla compilazione e custodia atti (registri di classe, personali, verbali,
valutazione, Composizione CIC - Allargamento composizione CTS).
DIDATTICA E METODOLOGIA
Unitarietà e snellimento della modulistica inerente i verbali dei Consigli di classe con modelli
predisposti e delle schede di valutazione (acquisizione indicazioni operative del d.p.r.
122/09, normativa legge Gelmini 169/2008, Atto di indirizzo 2008, dpr 249 e dpr 235)
108
4.9.3 Progetto AU.MI.
Il progetto rientra nell'ambito delle finalità dell'accordo di rete AU.MI. denominato
"Autovalutazione MIglioramento REndicontazione sociale" che intende diffondere una
cultura dell'Autovalutazione e della Rendicondazione sociale finalizzata al
Miglioramento del servizio.
Nucleo essenziale del progetto è la formazione del personale della scuola per
accrescere la loro capacità di mettere in atto processi auto valutativi e di
miglioramento, fornendo gli strumenti per attuare le relative procedure, anche in vista
dell'attuazione del regolamento ministeriale sulla Valutazione del Sistema Scolastico.
La rete ha lo scopo di favorire la trasparenza delle rilevazioni e la comparazione
sincronica e diacronica dei dati del monitoraggio autovalutativo attraverso una
piattaforma on line www.aumi.it che serve da archivio delle attività realizzate dalla
rete e dalle scuole.
Il Progetto si prefigge inoltre la finalità di implementare su scala regionale e sulla
totalità delle istituzioni scolastiche, un modello di valutazione del sistema scolastico
marchigiano affinché lo stesso sia riconosciuto e utilizzato dagli enti territoriali e a
dalle altre istituzioni pubbliche e/o private con la collaborazione degli stakeholder,
nell'ottica della rendicontazione sociale.
Il progetto si compone di tre fasi.
Fase1: MONITORAGGIO. La rete AU.MI. mette a diposizione delle scuole un data base
sulla piattaforma on line www.aumi.it. nel quale inserire i dati di scuola relativi
agli indicatori della MAPPA della QUALITÀ del sistema scolastico marchigiano con
FATTORI relativi a Contesto, Risorse, Processi, Esiti.
Segue un REPORT sul monitoraggio in cui, attraverso riunioni su base provinciale,
vi è una lettura ed analisi dei dati del monitoraggio.
Fase2: MIGLIORAMENTO. La comparazione dei dati rende visibili elementi prima non
ben conosciuti, sulla base dei quali far partire momenti di riflessione interni alla
scuola e finalizzati all'individuazione delle necessità di cambiamento e quindi
all'elaborazione dei progetti di miglioramento.
Fase3: RENDICONTAZIONE SOCIALE. Sintesi e completamento delle due precedenti
fasi attraverso la realizzazione del BILANCIO SOCIALE sulla base delle linee guida
formalizzate attraverso la sperimentazione portata avanti da un gruppo di scuole
della rete in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche con la
finalità di fornire alle scuole gli strumenti per rendere conto, in modo
trasparente, a tutti gli interlocutori privati e pubblici (genitori, studenti, enti
locali, altre istituzioni scolastiche, ect.) della modalità di realizzazione degli
obiettivi prefissati dall'istituzione scolastica nei suoi documenti d'identità (POF,
Patto Educativo, ect.), il loro grado di raggiungimento, le scelte operate, le attività
svolte, i servizi erogati dichiarando anche le risorse a tal fine utilizzate.
109
Questionario rilevazione grado soddisfazione - Alunni
Progetti P.O.F. 2012/2013
Titolo attività frequentata:
Progetto___________________________________________________
Presentazione:
Ti chiediamo, ai fini della valutazione della qualità del progetto, di assegnare un punteggio da 1
(minimo) a 5 (max) a ciascuna delle voci indicate riferendole all'azione formativa alla quale stai
partecipando.
CONTENUTI DIDATTICI
Coerenza dei contenuti con gli obiettivi dell'intervento formativo
Coerenza dei contenuti con le aspettative personali
Chiarezza degli argomenti trattati
1 2 3 4 5
METODOLOGIE UTILIZZATE
Equilibrio tra parte teorica e parte pratica
Equilibrio tra lavoro individuale e lavoro di gruppo
Utilizzo di metodi attivi (coinvolgimento dei partecipanti nell'attività
didattica)
1 2 3 4 5
APPRENDIMENTI
Conoscenze generali
Conoscenze specifiche
Capacità operative
1 2 3 4 5
ORGANIZZAZIONE
Adeguatezza della durata dell'intervento
Adeguatezza della documentazione didattica
Adeguatezza delle strumentazioni e delle tecnologie di supporto
Adeguatezza degli orari delle attività rispetto alle esigenze personali
1 2 3 4 5
GRADO DI SODDISFAZIONE
Per i contenuti dell'intervento formativo
Per le relazioni con altri partecipanti
Per le relazioni con i Docenti
Soddisfazione complessiva
1 2 3 4 5
Data di somministrazione del questionario ___________________
110
Questionario rilevazione grado soddisfazione - Docenti
Presentazione:
Le chiediamo, ai fini di di intraprendere un processo autovalutativo nell'Istituto, di assegnare
un punteggio da 1 (minimo) a 5 (max), a ciascuna delle voci indicate.
1. Consapevolezza nel gruppo docente del valore formativo e di
sviluppo professionale dei processi auto valutativi
1
2
3
4
5
2. Disponibilità a mettere in discussione le proprie pratiche professionali
insieme ai colleghi
1
2
3
4
5
3. Disponibilità ad ascoltare e tenere conto di punti di vista esterni
sul funzionamento della scuola (genitori, scuole, altre istituzioni..)
1
2
3
4
5
4. Senso di appartenenza all'identità culturale e progettuale di
Istituto (riconoscimento nel P.O.F.)
1
2
3
4
5
5. Importanza della presenza del "Nucleo di autovalutazione della
qualità del servizio scolastico"
1
2
3
4
5
6. CONTENUTI DIDATTICI
Coerenza dei contenuti dell'attività
dell'intervento formativo
Chiarezza degli argomenti trattati
1 2 3 4 5
ordinata
con
gli
obiettivi
7. ORGANIZZAZIONE
Ambiente fisico/logistico
Adeguatezza delle strumentazioni e delle tecnologie di supporto
Adeguatezza dei servizi di segreteria
1 2 3 4 5
8. GRADO DI SODDISFAZIONE
Per i contenuti dell'intervento formativo direttamente svolto
Per il rapporto tra impegno personale e risultati ottenuti in classe
Per il raggiungimento degli obiettivi formativi preposti
Soddisfazione complessiva
1 2 3 4 5
Data di somministrazione del questionario ___________________
111
5. Servizi Aggiuntivi offerti dall'Istituto
PATENTE EUROPEA DI INFORMATICA
European Computer Driving Licence (ECDL) -"Patente Europea di guida del computer".
CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Con decreto del 19 gennaio 2006 l'Istituto "E.Fermi" ha ottenuto dalla Regione Marche Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro - l'accreditamento per l'esercizio delle attività di
orientamento e formazione professionale per le seguenti macrotipologie:
- obbligo formativo
- formazione superiore
- formazione continua.
CORSI DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA
L'U.S.R. per le Marche, visti i decreti attuativi sulla sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lg
n.81/2008) ha individuato l'Istituto come scuola polo per la sicurezza che organizza corsi per:
1. rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
2. responsabile del primo soccorso
3. responsabile delle misure di prevenzione e protezione degli incendi
4. RSPP responsabile dei servizi di protezione e prevenzione.
5. ASPP addetto al servizio di protezione e prevenzione
ANALISI PER UTENZE ESTERNE
I laboratori di Materie Plastiche e di Chimica hanno in dotazione moderne attrezzature
che consentono sperimentazioni didattiche all'avanguardia ed analisi chimiche e
meccaniche sofisticate di materiali. L'alta tecnologia delle strumentazioni e le
competenze specifiche altamente qualificate dei Docenti di indirizzo consentono un
servizio non solo interno alla scuola ma anche per l'utenza esterna che faccia apposita
richiesta all'Istituto.
6. Allegati
1. Regolamento d'Istituto (Delibera C.I. 30/07/2009 - Delibera C.I. 17/10/2011).
2. Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. n 249/1998 - D.P.R. n. 235/2007)
aggiornato in base alla normativa e alle Linee di Indirizzo che definiscono la
Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa.
3. Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. n. 235 /2007 - Delibera Collegio
Docenti 9/10/2008 - Delibera C.I. 15/10/2008).
Funzione Strumentale
112
Scarica

Indice - E. Fermi