LA
GLOBALIZZAZIONE
GLOBALIZZAZIONE
• Con il termine globalizzazione si indica il fenomeno
di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi
a livello mondiale in diversi ambiti,il cui effetto primo
è una decisa convergenza economica e culturale
fra i Paesi del mondo.
• Il termine globalizzazione è stato utilizzato dagli
economisti, a partire dal 1981, per riferirsi
prevalentemente agli aspetti economici delle
relazioni fra popoli e grandi aziende.
• Il fenomeno, invece, va inquadrato anche nel
contesto dei cambiamenti sociali, tecnologici e
politici, e delle complesse interazioni su scala
mondiale che in questi ambiti hanno subito una
sensibile accelerazione già negli anni ‘60.
VILLAGGIO
GLOBALE
globalizzazione è un concetto culturale emerso
• La
attorno al 1960 quando lo studioso canadese Marshall
McLuhan coniò il termine global village.
• Si tratta di un metaforico ossimoro adottato da McLuhan
per indicare come, con l’evoluzione degli strumenti di
comunicazione, il mondo sia diventato piccolo ed abbia
assunto i comportamenti tipici di un villaggio.
• La fama di McLuhan è legata alla sua interpretazione
visionaria degli effetti prodotti dai media.
• La sua riflessione ruota intorno all’ipotesi secondo cui il
mezzo tecnologico, che determina i caratteri strutturali
della comunicazione, produce effetti pervasivi
sull’immaginario collettivo, indipendentemente dai
contenuti dell’informazione di volta in volta veicolata. Di
qui, la sua celebre tesi secondo cui “il mezzo è il
messaggio”.
RELAZIONI UOMO-AMBIENTE
• L’effetto
primario
del
fenomeno
della
globalizzazione è rappresentato dall’evoluzione
delle scale di interazione tra popolazioni
umane e ambiente.
• Si distinguono quattro scale crescenti di
interazione:
– Locale;
– Regionale;
– Globale;
– “Glocale” (interazione tra una popolazione
globale tenendo conto delle specificità locali di
ogni ambiente spaziale).
GLOCALIZZAZIONE
• Glocalizzazione o glocalismo è un
termine introdotto dal sociologo Zygmunt
Bauman per adeguare il panorama della
globalizzazione alle realtà locali, così da
studiarne meglio le loro relazioni con gli
ambienti internazionali:
– l’uso di tecnologie di comunicazione
elettronica, come Internet, per fornire servizi
locali su base globale o internazionale;
– la creazione di strutture organizzative locali,
che operano su culture e bisogni locali, al
fine di diventare multinazionali o globali.
GLOBALIZZAZIONE:
ALCUNI FEEDBACK POSITIVI
• Contrazione dello spazio geografico;
• Evoluzione dei sistemi di trasporto;
• Contrazione di tempi e costi dei viaggi;
• Aumento della mobilità spaziale;
• Crescita del turismo internazionale;
• Aumento
dell’accesso
alle
tecnologie
dell’informazione e dalla comunicazione;
• Aumento della velocità di introduzione di nuove
tecnologie.
NUOVO SPAZIO GEOECONOMICO
• Lo Stato-nazione rappresenta l’unità spaziale di
riferimento per i geografi, eppure nello spazio
geoeconomico attuale si registra la presenza di una
nuova unità decisionale strategica.
• La grande impresa multinazionale (coorporation) ha
il potere di coordinare e controllare operazioni di
natura economico-finanziaria in più Paesi.
• Le maggiori imprese multinazionali possono avere
budget maggiori di quelli delle economie dei Paesi in
via di sviluppo in cui operano
• Tali imprese giocano un ruolo importante nei processi
di globalizzazione ed hanno una forte influenza sulle
relazioni internazionali degli Stati coinvolti.
LA CITTÀ GLOBALE
• Le città globali sono il centro di snodo per
commerci, finanza, attività bancarie, innovazioni
e sbocchi economici.
• Il termine città globale, che differisce da
megalopoli, fu coniato da Saskia Sassen in un
seminario di lavoro del 1991.
• Se megalopoli si riferisce a città di enormi
dimensioni, una città globale è, invece, una
metropoli di gran potere e influenza.
• Le città globali, secondo la Sassen, hanno molto
più in comune le une con le altre che con le città
coesistenti nel medesimo Stato.
LA CITTÀ GLOBALE
• New York, Los Angeles, Tokyo, Parigi, Londra,
Berlino, Milano, Bombay, Seul e Pechino sono
normalmente considerate come città globali, ma il
termine viene applicato anche ad altre metropoli.
• La nozione riguarda il potere della città creato al
suo interno. È vista come un contenitore dove
vengono concentrate abilità e risorse.
• Questo la rende più potente in termini di influenza
su quel che avviene nel mondo.
• L’impatto delle città su altri luoghi, siano questi
l’hinterland o luoghi più remoti, viene considerato
nel concetto di impronta ecologica della città.
LA CITTÀ GLOBALE
• Le città moderne creano un proprio microclima
derivante dalla diffusione nelle stesse di ampie
superfici rigide che si scaldano al sole e che
incanalano l’acqua piovana in condotti sotterranei.
Per questo il clima è spesso più ventoso e più
nuvoloso di quanto non sia nella campagna
circostante.
• D’altro canto, poiché tali fenomeni tendono a
riscaldare le città rispetto alle campagne (formando
la cosiddetta isola termica cittadina), i tornado
aggirano spesso gli agglomerati urbani.
• I rifiuti e le fognature sono due problemi rilevanti
per le città, così come l’inquinamento dell’aria
proveniente dai motori a combustione interna.
PROBLEMI AMBIENTALI GLOBALI
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Cambiamento climatico;
Riscaldamento globale;
Scarsità di acque dolci e loro inquinamento;
Deforestazione e desertificazione;
Perdita di biodiversità;
Malattie emergenti;
Smaltimento dei rifiuti;
Problemi di governance;
Insicurezza alimentare;
Povertà.
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P.Hagget 2004 Cap.16