Conservatorio di Musica di Mantova
Settore artistico disciplinare CODM/04 Storia della musica
Prof. Francesco Iuliano
Vademecum per gli studenti delle discipline storico-musicali
anno accademico 2015-2016
1.
Considerazioni introduttive
riguardanti tutti i campi disciplinari e tutti gli insegnamenti di discipline storicomusicali impartiti presso il Conservatorio di Mantova.
2.
Corsi generali di Storia della musica (vecchio ordinamento, pre-accademici))
Livello di accesso ai corsi accademici
Obiettivi, articolazione dei corsi, indicazioni bibliografiche, materiale di studio,
modalità di esame:
2.1 obiettivi dei corsi di vecchio ordinamento e pre-accademici e requisiti richiesti come
livello di accesso ai corsi accademici
2.2 articolazione e contenuti dei corsi di vecchio ordinamento e pre-accademici e
programma richiesto per la verifica del livello di accesso ai corsi accademici
2.3 bibliografia per i corsi di vecchio ordinamento e pre-accademici e per l’esame di
ammissione ai corsi accademici
2.4 modalità di esame per i corsi di vecchio ordinamento e pre-accademici e per l’esame
di ammissione ai corsi accademici
3.
Corsi accademici: obiettivi, programmi, indicazioni bibliografiche, modalità di
esame
3.1 obiettivi dei corsi accademici
3.2 Storia e storiografia della musica I. Anno acc. 2015-2016
3.3 Storia e storiografia della musica II. Anno acc. 2015-2016
3.4 Storia e storiografia della musica (studenti dei corsi Jazz) Anno acc. 2015-2016
3.5 Storia ed estetica della musica (Biennio). Anno acc. 2015-2016
4.
Prove di ascolto in sede d’esame
4.1 modalità, obiettivi, repertorio e criteri di valutazione della prova di ascolto
4.2 repertorio della prova per l’esame di promozione (vecchio ordinamento)
4.3 repertorio della prova per tutti gli altri esami
1
CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE RIGUARDANTI TUTTI GLI INSEGNAMENTI DI
DISCIPLINE STORICO-MUSICALI IMPARTITI PRESSO IL CONSERVATORIO DI MANTOVA
Ogni edificio necessita di solide fondazioni. Il contratto fra un docente e i suoi studenti, in sede
accademica, ritengo non possa fondarsi che sulla chiarezza: deve essere chiaro quello che, con tutti i
suoi limiti, un docente offre; deve essere chiaro ciò che egli chiede.
Ecco perché sottolineo che ciò che state per leggere è fondamentale per capire che cosa vi offrirò
e che cosa vi chiederò: leggetelo con attenzione. Ciò vi riguarda tutti, al di là dei differenti corsi
da voi frequentati
Due considerazioni preliminari, molto elementari:
• esiste un rapporto direttamente proporzionale fra la qualità di un musicista e la quantità di musica che
egli conosce sufficientemente bene
• se si utilizzano le parole corrette è più facile comunicare: comprendere e farsi comprendere; e questo
nella professione del musicista ha un certo peso
Non occorrono molti e sofisticati argomenti per illustrare le precedenti considerazioni, che non a torto
potrebbero anche essere ritenute banali.
Non conosco alcun buon musicista (strumentista, cantante, direttore, compositore) che non sia anche (o
non sia anche diventato, prima o poi) un buon conoscitore di Musica, anzi: di una grande quantità di
Musiche. Più musica si conosce, più musiche si conoscono, più si è Musica. Più si è consapevoli degli
aspetti teorici, storici ed estetici, e più si diventa buoni musicisti.
Ma che cosa intendo dire, qui, utilizzando le generiche locuzioni conoscere musica, e conoscere
musiche?
Vi sono ovviamente molti modi di conoscere musica. Consideriamo qui tre tipologie, con denominazioni
puramente descrittive:
la semplice esposizione alla musica (per esempio: ascolto una Sinfonia di Brahms mentre guido
l’automobile, e cioè mentre faccio qualcosa che assorbe la mia attenzione) è di per sé una formidabile
fonte di conoscenza e di arricchimento musicale: l’ascolto in una condizione di non concentrazione
(sull’ascolto) determina l’attivazione di potentissimi canali di percezione e di ricezione della musica;
l’ascolto del musicofilo: quello, cioè, di colui che, con grande amore per la musica, intensamente e con
specifica attenzione gode, per esempio, dell’Offerta musicale di Bach, attraverso ascolti ripetuti,
concentrati, che gli consentano di conoscere il brano, di ricordarlo, vale a dire di coglierne la struttura
essenziale, la scansione degli eventi musicali, attraverso l’arco espressivo fondamentale e le sue
articolazioni più minute: e questo senza possedere alcuna specifica nozione tecnica o teorica, e senza
saper leggere la partitura musicale;
l’ascolto del musicista, infine: esso unisce alle caratteristiche dei tipi precedenti (l’ascolto del musicofilo,
in particolare, di fondamentale e irrinunciabile importanza) la consapevolezza di strumenti tecnici e
teorici, l’attitudine alla lettura della partitura, e, beninteso (e cosa più importante), la capacità di saper
usare questi strumenti professionali.
Tutte e tre queste tipologie di ascolto, pur così elementarmente delineate, sono fondamentali per il
musicista: e dico, tutte e tre!
A un musicista occorre conoscere approfonditamente una vasta quantità di musica, vale a dire di
musiche, utilizzando sia gli strumenti di una semplice esposizione alla musica, sia quelli della costanza
di un ascolto ripetuto, attento e concentrato (e amorevole!), sia quelli professionali (conoscenze tecnicoteoriche, lettura, osservazione e analisi della partitura musicale).
Ma non basta.
A un musicista sono necessarie altre due competenze: deve saper cogliere le differenze fra, e mettere in
relazione le, musiche, riconoscendone tratti stilistici epocali, e conoscere le relazioni fra gli elementi
stilistici ed i contrassegni culturali generali di ogni epoca storica; deve inoltre saper esprimere descrizioni
e valutazioni musicali in relazione a tutto quanto riguarda il proprio bagaglio di conoscenza del
repertorio, in modo sufficientemente chiaro, corretto e appropriato, tale da farsi comprendere dai suoi
colleghi, e, se necessario, dal pubblico.
Quanto al primo aspetto, si tratta – come è chiaro – della missione specifica dell’insegnamento delle
discipline storico-musicali in un Conservatorio di musica: consentire al musicista di sviluppare piena
consapevolezza dello stile musicale nel suo divenire storico (e, solo per fare un esempio, eseguire
Beethoven conoscendo la portata eversiva che il suo uso delle dinamiche, o del ritmo armonico,
dovettero avere rispetto allo stile dell’epoca, e quindi attribuendo – oggi! – nell’esecuzione il giusto peso
a questi elementi).
Quanto al secondo aspetto (saper esprimere argomenti musicali in modo sufficientemente chiaro,
coretto e appropriato, tale da farsi comprendere dai colleghi musicisti e, se necessario, dal pubblico)
esso è decisamente troppo sottovalutato! So bene, avendo pratica di musicista militante, che durante
una concertazione in duo, in trio o in altre formazioni, a volte non servono molte parole, perché ci si
capisce musicalmente. Ma intanto non è sempre così; e poi, anche quando c’è una buona intesa
musicale, possono sorgere divergenze di vedute: saper proporre i propri argomenti nel modo corretto
attraverso una espressione chiara e precisa, non serve tanto a mettersi in luce, quanto piuttosto ad
elevare la qualità della concertazione e, si spera, dell’esecuzione. Dunque: in un Conservatorio di
musica non è tollerabile l’utilizzo di un linguaggio non tecnico, lessicalmente sciatto e approssimativo,
perché esso è (o diventa) di solito concettualmente debole. La differenza lessicale fra soggetto e tema,
solo per fare un esempio, deve essere chiara, perché è sostanziale, e i termini vanno usati nel modo
appropriato: gli esempi potrebbero essere centinaia.
Inoltre, spesso al musicista vengono richieste prestazioni anche, per così dire, discorsive e verbali: la
didattica, anzitutto, a qualsiasi livello, trae enormi vantaggi da un linguaggio chiaro e tecnicamente
esatto; e poi quelle molteplici occasioni della vita concertistica in cui allo strumentista viene richiesto di
trasformarsi in relatore, o anche solo di dire due parole: anche quando non si può usare un linguaggio
tecnico, il saperlo dominare aiuta a scegliere le parole non tecniche più adatte.
Ecco, il compito dello studio delle discipline storico-musicali in un Conservatorio, a mio parere,
corrisponde a quanto ho cercato di esporre fin qui: in quanto precede stanno le premesse comuni a tutti i
differenziati obiettivi e percorsi dei vari corsi di contenuto storico-musicale, dai corsi di fascia preaccademica ancora vigenti, ai corsi accademici di primo e secondo livello, ai master che potranno in
futuro essere istituiti.
Per tutte queste ragioni, ogni esame di discipline storico-musicali presso il Conservatorio di
Mantova è costituito, oltre cha da una prova orale, da una preliminare prova di ascolto
individuale: essa è parte integrante di ogni esame e contribuisce in modo assai significativo a
comporne la valutazione (fino al punto di compromettere il superamento dell’esame).
Modalità di svolgimento, obiettivi, repertorio e criteri di valutazione di questa prova possono
essere letti nella sezione 4 di questo vademecum
Infine un avviso di natura diversa: ma è importante - anche in questo caso - la massima chiarezza.
In Conservatorio è previsto un obbligo di frequenza: ogni tipologia di corso prevede un monte orario e nei corsi pre-accademici e di nuovo ordinamento - una soglia minima al di sotto della quale la frequenza
del corso non può essere convalidata (ognuno si informi per la parte che gli compete).
Pur rendendomi conto che il funzionamento di un istituzione accademica può comportare problemi
logistici, desidero che sappiate che per la registrazione delle presenze mi atterrò, oltre che alle regole, a
un criterio di buon senso e di dignità accademica: considerata la natura collettiva (e non - dunque individuale) delle lezioni dei miei corsi, non convaliderò la presenza ad una mia lezione se lo
studente entrerà con oltre un quarto d’ora di ritardo o chiederà di uscire con anticipo superiore ai
dieci minuti. Ne consegue che in ognuno dei due casi lo studente risulterà assente.
I casi di impedimento permanente da parte dello studente a una presenza che rispetti questi canoni
vanno presentati al Direttore del Conservatorio, e non al docente.
2
CORSI GENERALI DI STORIA DELLA MUSICA (VECCHIO ORDINAMENTO, AD
ESAURIMENTO; CORSI PRE-ACCADEMICI), E LIVELLO DI ACCESSO AI CORSI
ACCADEMICI:
OBIETTIVI, ARTICOLAZIONE DEI CORSI, INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE,
MATERIALE DI STUDIO, MODALITÀ DI ESAME
2.1
obiettivi dei corsi di vecchio ordinamento e pre-accademici e requisiti richiesti come
livello di accesso ai corsi accademici
In questa fascia ricadono attualmente problematiche didattiche assai articolate, vale a dire:
•
i corsi di vecchio ordinamento (Corso biennale di Storia della musica con esame di promozione fra
il primo e il secondo anno di corso ed esame finale di Licenza sull’intero programma del corso
biennale, compresa una parte di Acustica musicale)
•
i corsi pre-accademici
•
il livello di accesso richiesto per i candidati di ammissione al Triennio di I livello che non abbiano
conseguito la vecchia Licenza di Storia della musica (o la cosiddetta Certificazione di competenza
nei cosiddetti corsi pre-accademici)
•
la non obsolescenza delle conoscenze fondamentali di Storia della musica generale acquisite
durante la fase pre-accademica, e la loro individuale maturazione in successive e più evolute fasi
dello studio musicale
Nel volgere di alcuni anni il primo dei tre punti, quello riguardante i corsi di vecchio ordinamento, verrà
meno, dato che tali corsi proseguono solo ad esaurimento.
Tuttavia manterranno grandissima importanza il secondo e il terzo punto, anche se essi non
corrisponderanno più, in futuro, ad insegnamenti effettivamente impartiti nei Conservatori. L’importanza
risiede, certo, nel fatto che gli obiettivi (i livelli di conoscenza, abilità e competenze) di questa fascia
verranno considerati pre-requisiti per l’accesso ai corsi accademici (Triennio e Biennio).
Ma c’è di più: essi costituiscono il fondamento di conoscenze che un musicista non può non possedere e
dominare. Per questa ragione il possesso di questi requisiti e la loro ulteriore maturazione verranno fatti
oggetto di verifica anche nel corso degli studi di fascia accademica.
Gli obiettivi di questi studi possono essere così sintetizzati:
Conoscenze
Ricognizione dettagliata dell’evoluzione storica del linguaggio musicale occidentale (dal Medioevo al XX
secolo) dal punto di vista tecnico-compositivo, stilistico ed estetico, con riguardo alle scelte di repertorio
(generi e forme musicali) ed alle relazioni fra esse e le mutevoli condizioni della ricezione
Costruzione di un ampio repertorio di testi (musicali e non) connessi alla narrazione storica, esaminati
con strumenti analitici adeguati, anche al fine di porre in relazione il repertorio musicale con i grandi
quadri storico culturali di riferimento e con i significati ideali, simbolici, allegorici, poetici, estetici, sociali,
politici
Conoscenza delle fonti e dei modelli procedurali della ricerca storico-musicale
Fondamenti di storiografia: problematiche metodologiche
Metodologie e strumenti della ricerca bibliografica e della ricerca di fonti multimediali
Abilità
Costruire, sviluppare e affinare la capacità di ascolto e di analisi delle musiche, finalizzandole alla
comprensione dei singoli testi e, insieme, alla consapevolezza concreta del reticolo di relazioni tecnicocompositive, stilistiche ed estetiche che permea lo sviluppo storico del linguaggio musicale
Riconoscere, attraverso il costante percorso di conoscenza dei testi (ascolto/analisi), il divenire dello stile
musicale, anche in relazione allo sviluppo della prassi esecutiva
Utilizzare in modo appropriato gli strumenti concettuali e lessicali specifici della disciplina
Realizzare una ricerca bibliografica e di fonti multimediali
Competenze
Al termine del periodo di studio lo studente:
•
ha acquisito una ampia conoscenza del repertorio musicale e gli strumenti analitici necessari per
sviluppare ulteriori e più approfondite analisi storico-stilistiche
•
sa evidenziare le connessioni tra fenomeni stilistici, quelle tra fenomeni storico-musicali, e quelle
fra tali fenomeni e gli specifici contesti epocali
•
può realizzare una ricerca bibliografica e di fonti multimediali
Tali obiettivi riflettono una visione moderna, non “letteraria” ma pragmatica e tecnica della disciplina,
nella quale il punto di partenza e/o di arrivo di ogni osservazione sia il concreto dato musicale.
Lo strumento principale di lavoro è dunque costituito dal repertorio della musica occidentale, dal
Medioevo al XX secolo, che è anche l’oggetto della narrazione storica.
La sfida della conoscenza più ampia possibile di tale repertorio persegue dunque finalità e utilizza
strumenti coerenti con lo specifico contesto conservatoriale: riconoscimento degli elementi costitutivi
dello stile musicale nello sviluppo della “storia delle musiche”, affinamento di capacità analitiche,
ampliamento e approfondimento della conoscenza del repertorio stesso.
Dunque: musiche, ascolto, analisi
L’obiettivo curricolare finale è quello di condurre lo studente di fascia pre-accademica all’approccio più
specifico richiesto dalle discipline storico-musicali nei corsi di fascia accademica, i cui corsi avranno tutti
taglio monografico.
2.2
articolazione e contenuti dei corsi di vecchio ordinamento e pre-accademici (programma
richiesto per la verifica del livello di accesso ai corsi accademici)
Tutte le informazioni seguenti (articolazione e contenuti dei corsi, bibliografia, modalità di esame)
riguardano:
•
•
•
gli studenti di vecchio ordinamento (esami di promozione ed esami di licenza)
gli studenti ammessi al corso accademico di I livello con debito in Storia della musica
gli studenti dei corsi pre-accademici, iscritti o privatisti, candidati prova finale per la certificazione di
competenza
La numerazione indicata alla voce “Materiale” fa riferimento al materiale che verrà reso disponibile dal
docente all’inizio del corso Storia della musica I : dall'antichità al XVIII secolo (54 ore in 27 lezioni)
1. LEZIONI 1 E 2: INTRODUZIONE
Materiale: 01
Ascolti: da definire durante le lezioni
2. LEZIONI 3 E 4: CENNI SULLA MUSICA DELL’ANTICA GRECIA E SUL CANTO CRISTIANO LITURGICO
Manuale: Surian capitoli 3 e 4
Ascolti:
Lectio Sancti Evangelii
Alleluja Pascha nostrum
Inno Veni redemptor gentium
Responsorio Christus factus est
3. LEZIONI 5, 6, 7, 8 E 9: LA POLIFONIA FRA IL X E IL XV SECOLO
Materiale: da 02 a 17
Manuale: Surian capitoli 5, 6, 7, 8, 9, 10
Ascolti:
Angelus ad pastores ait
Stirps Jesse
Mira lege
Domino fidelium - Domino
Dominator - Ecce - Domino
Pucelete - Je languis - Domino
Viderunt omnes (Leonin e Perotin)
Petrus de Cruce: Aucun - Lonc tans - Annuntiantes
Machaut: De toutes fleurs
Machaut: Ma fin
Machaut: Qui es promesses
Machaut: Kyrie e Gloria
Jacopo da Bologna: Fenice fui
Giovanni da Cascia: Per larghi prati
Dunstable: Quam pulchra es
Dufay: Missa L’Homme Armé
De la Rue: Missa L’Homme Armé
Cara: Io non compro più speranza
Desprez: El Grillo
Desprez: Tu solus qui facis mirabilia
Desprez: Absalon fili mi
4. LEZIONI 10 E 11: LA POLIFONIA SECOLARE NEL CINQUECENTO
Materiale: da 18 a 32
Manuale: Surian capitolo 11
Ascolti:
Arcadelt: Il bianco e dolce cigno
Festa: Madonna, io v’amo e taccio
Arcadelt: Ahimè, dov’è ‘l bel viso
Willaert: Aspro core e selvaggio e cruda voglia
Rore: Datemi pace
Wert: Datemi pace
Marenzio: Vezzosi Augelli
Marenzio: Solo e pensoso
Wert: Solo e pensoso
Gesualdo: Mercè grido piangendo
Gesualdo: Sospirava il mio core
Gesualdo: Io parto
Gesualdo: Ardita zanzaretta
5. LEZIONI 12 E 13: LA POLIFONIA SACRA NEL CINQUECENTO
Materiale: da 33 a 34
Manuale: Surian capitolo 11
Ascolti:
Bach: Corali, Preludi corali e Cantate su corali
Palestrina: Credo dalla Missa Papae Marcelli
6. LEZIONI 14 E 15: LE GRANDI TRASFORMAZIONI DEL LINGUAGGIO MUSICALE TRA LA FINE DEL XVI E L’INIZIO DEL
XVII SEC. L’EPOCA DI CLAUDIO MONTEVERDI
Materiale: da 35 a 46
Manuale: Surian capitolo 13, 14
Ascolti:
Giovanni Gabrieli: In Ecclesiis
Monteverdi: Sonata sopra Sancta Maria Ora Pro Nobis
Caccini: Amarilli mia bella
Monteverdi: Lasciatemi morire
Monteverdi: Si ch’io vorrei morire
Monteverdi: Batto qui pianse
Monteverdi: O come sei gentile
Monteverdi: Ogni amante è guerrier
Monteverdi: Gira il nemico insidioso
Monteverdi: Il combattimento di Tancredi e Clorinda
7. LEZIONI 16 E 17: L’OPERA NEL SEICENTO
Materiale: da 46 a 52
Manuale: Surian capitolo 14
Ascolti:
Peri: da Euridice: Prologo; Nel puro ardor; Racconto della messaggera
Monteverdi: da Orfeo: Toccata; Prologo; Vi ricorda; Racconto della messaggera
Cesti: da Orontea: Atto I Scene V - IX; Atto II Scena XVII
8. LEZIONE 18: SEICENTO: ORATORIO E CANTATA
Materiale: da 53 a 54
Manuale: Surian capitolo 15
Ascolti:
Carissimi: Jonas
Carissimi: Il mio core è un mar di pianti
Carissimi: Bel tempo per me se n’andò
Rossi: Poi che mancò speranza
Bononcini: Vidi in cimento due vaghi amori
Bononcini: Cieco nume, tiranno spietato
9. LEZIONI 19, 20 E 21: LA MUSICA STRUMENTALE FRA CINQUECENTO E SETTECENTO
Materiale: da 54 a 59
Manuale: Surian capitoli 17 e 20
Ascolti:
Spinacino: Ricercare
Gabrieli A.: Ricercare XII Tono
Gabrieli G.: Canzona La Spiritata
Gabrieli G.: Ricercar sopra Re Fa Mi Don
Frescobaldi: Cento partite sopra passacagli
Frescobaldi: Capriccio sopra la battaglia
Frescobaldi: Toccata quinta
Legrenzi: Trio Sonata
Corelli: Sonata op. III n. 2
Corelli: Sonate op. V n. 8, 9, 12
Corelli: Concerti op. VI n. 3, 6, 12
Vivaldi: Concerti op. VIII n. 6, 8, 12
10. LEZIONI 22, 23, 24 E 25: L’OPERA SERIA ITALIANA DAL PRIMO SETTECENTO A GLUCK
Materiale: da 61 a 71
Manuale: Surian capitolo 19
Ascolti:
Pergolesi: L’Olimpiade (Sinfonia; Atto I, Scene I-VIII)
Händel: Giulio Cesare in Egitto (Sinfonia; Atto I, Scene VII-VIII; Atto III, Scena IV)
Händel: Jephte (How dark, O Lord, are Thy decrees)
Traetta: Armida: ouverture; Recitativo e Aria di Rinaldo
Gluck: Orfeo ed Euridice: Atto II
Mozart: Idomeneo: Atto I (Tutte nel cor vi sento); Atto II (Finale)
11. LEZIONI 26 E 27: BACH
Manuale: Surian capitolo 21
Ascolti:
È richiesta la conoscenza dei seguenti lavori di Johann Sebastian Bach:
Concerti BWV 1049, BWV 1050, BWV 1051
Suites BWV 1068, BWV 1069
Die Kunst der Fuge BWV 1080
Aria con variazioni BWV 988
Concerto BWV 971
Passion BWV 244: prima parte
Cantata BWV 61
Cantata BWV 140
Preludi corali dall’autografo di Lipsia: BWV 656, 659, 662, 665
Passacaglia e fuga BWV 582
Storia della musica II: dal XVIII al XX secolo (54 ore in 27 lezioni)
12. LEZIONI 1, 2 E 3: L’OPERA COMICA NEL SETTECENTO
Manuale: Surian capitolo 19
13. Lezioni 4, 5, 6, 7, 8: L’età di Haydn, Mozart, Beethoven
Manuale: Surian capitolo 22, 23
14. LEZIONI 9, 10 E 11: L’OTTOCENTO. LA MUSICA SINFONICA
Manuale: Surian capitolo 24
15. LEZIONI 12 E 13: L’OTTOCENTO. LA MUSICA DA CAMERA E PIANISTICA. IL LIED
Manuale: Surian capitolo 24
16. LEZIONI 14, 15 E 16: L’OTTOCENTO. L’OPERA IN ITALIA E IN FRANCIA
Manuale: Surian capitoli 18, 25 e 26
17. LEZIONE 17 E 18: IL SECONDO OTTOCENTO: NAZIONALISMI
Manuale: Surian capitolo 24
18. LEZIONI 19, 20 E 21: L’OPERA TEDESCA. WAGNER
Manuale: Surian capitolo 27
19. LEZIONI 22 E 23: IL PRIMO NOVECENTO A VIENNA. SCHÖNBERG, BERG, WEBERN
Manuale: Surian capitolo 28, 31
20. LEZIONI 24 E 25: IL PRIMO NOVECENTO A PARIGI. DEBUSSY, SATIE, RAVEL
Manuale: Surian capitolo 29
21. LEZIONI 26 E 27: IL PRIMO NOVECENTO. STRAVINSKIJ. BÁRTOK
Manuale: Surian capitolo 29, 32
Il repertorio che è indispensabile conoscere in sede di esame di licenza o di prova finale del preaccademico coincide con quello indicato per la prova di ascolto: vedi la sezione 4.3 di questo
vademecum
2.3
bibliografia per i corsi di vecchio ordinamento e pre-accademici e per l’esame di ammissione ai
corsi accademici
Il principale strumento di lavoro: il repertorio
In base alle considerazioni introduttive, è evidente che annetto la massima importanza alla conoscenza
del repertorio.
Durante il corso viene preso in considerazione un ampio repertorio di musiche: per la parte del 1° anno,
data la natura del repertorio, si considererà sufficiente (ai fini di un corso generale di Storia della musica)
il repertorio analizzato e fornito allo studente (tranne, ovviamente, per quanto riguarda Bach); per la
parte del 2° anno, viceversa, è del tutto evidente – data la portata quantitativa e qualitativa delle musiche
di cui ci si occuperà – che le musiche prese in considerazione durante il corso saranno solo una scelta
forzata di esempi, funzionali alla esposizione di argomenti di volta in volta considerati: in altri termini, non
potremo ascoltare interi lavori teatrali, o l’intero corpus sinfonico beethoveniano o brahmsiano, o l’intero
Sacre di Stravinskij, ma è ovvio che ogni musicista DEVE conoscere lavori di simile importanza, e che la
conoscenza di questo repertorio influisce sull’esito dell’esame.
Una indicazione di repertorio è stata data nelle pagine precedenti di questo vademecum: il repertorio
indicato per la I annualità (tranne Bach) sarà messo a disposizione dal docente (quello per la II annualità
è di facilissimo reperimento)
Manuali (e altre indicazioni bibliografiche)
Data la natura prevalentemente seminariale del corso, l’uso di un manuale è indispensabile.
Il testo indicato è:
Elvidio Surian: Manuale di storia della musica, 4 volumi, Rugginenti Editore
Si può affiancare (non sostituire) il testo di Surian con:
Mario Carrozzo, Cristina Cimagalli: Storia della musica occidentale, 3 volumi, Armando Editore
Recentissimamente una nuova opera di taglio manualistico è apparsa sul mercato. Si tratta di:
Paolo Fabbri e altri: Musica e società, Mcgraw Hill Education, 3 volumi (il terzo è in preparazione),
Milano 2012-2014 (Mi riservo una valutazione approfondita quando sarà disponibile l’intera opera)
Per una visione d’insieme, non manualistica, della storia della musica occidentale, si può leggere:
Paul Griffiths: Breve storia della musica occidentale, Einaudi
Un ampio e assai interessante manuale di storia della musica, che può essere utilizzato per un primo
approccio alla migliore musicologia storica anglosassone (e come utile punto di riferimento per
comprendere il livello di approfondimento pre-bachelor’s degree degli studi di storiografia musicale
generale nelle facoltà musicali del mondo anglosassone):
Richard Taruskin - Christopher H. Gibbs: The Oxford History of Western Music. College
edition. Oxford University Press, 2013
Gli studenti di vecchio ordinamento dovranno sostenere, in sede di esame di Licenza, anche una prova
di Acustica: la bibliografia di tale prova verrà comunicata durante il corso.
Altri strumenti di studio
Per rapida consultazione consiglio (sebbene sia ormai datata):
AA. VV.: Enciclopedia Garzanti della musica, Garzanti editore, Milano, 1996
Più di recente l’editore Carocci ha iniziato la pubblicazione di piccoli, agili, lessici musicali. Ne sono
disponibili, per ora, due:
AA. VV. (a cura di Fabrizio Della Seta): Breve lessico musicale, Carocci, Roma, 2009
AA. VV. (a cura di Fabrizio Della Seta): Le parole del teatro musicale, Carocci, Roma, 2010
Per approfondimenti lo strumento di partenza indispensabile è:
AA. VV. The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Oxford University Press
Può risultare utile anche:
AA. VV. Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, UTET
Infine segnalo che molto materiale prezioso può essere reperito in:
AA. VV. (a cura di Jean-Jaques Nattiez): Enciclopedia della musica, 5 voll., Einaudi
Grove, DEUMM ed Enciclopedia Einaudi sono consultabili in Biblioteca
2.4
modalità di esame per i corsi di vecchio ordinamento e pre-accademici e per l’esame di
ammissione ai corsi accademici
Gli studenti di vecchio ordinamento sosterranno una prova alla fine del I anno (esame di promozione) il
cui esito determina o meno il passaggio al II anno, e una prova finale (esame di licenza) sull’intero
programma e su un programma di acustica
Gli studenti dei corsi pre-accademici sosterranno una sola prova alla fine del II anno di corso.
I candidati ammessi al Triennio “con debito” sosterranno una prova sull’intero programma
In tutti i casi si tratterà di esame orale
La durata della prova sarà compresa fra i trenta ed i quaranta minuti
Attenzione!
Tutte le prove di esame prevedono una preliminare prova individuale di ascolto
Obiettivi, modalità, repertorio e criteri di valutazione di tale prova: vedi sezione 4 di
questo vademecum
3
CORSI ACCADEMICI: OBIETTIVI, PROGRAMMI, INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE,
MODALITÀ DI ESAME
3.1 obiettivi dei corsi accademici
Il possesso dei requisiti di conoscenze, abilità e competenze raggiunti nel corso generale di Storia della
musica in fascia pre-accademica è considerato fondamentale e irrinunciabile per l’accesso ai corsi
accademici, i cui obiettivi possono così essere sintetizzati:
monografie di un certo respiro (epoche, generi, forme) nel Triennio, con complessità e livello di
approfondimento crescente nelle due annualità previste
monografie di più minuzioso impianto analitico, e di più ambiziosi propositi, nel Biennio
Il lavoro sarà condotto nel rispetto di un principio fondamentale: se è necessario dubitare che la musica
sia sufficiente per comprendere la Musica, astraendola da ogni contesto (storico, stilistico, culturale,
sociale), è obbligatorio pensare (in un Conservatorio di musica, in particolare) che la musica sia
necessaria. Tutto parte dalla musica; lo sguardo si allarga; alla musica si ritorna. Naturalmente cresce,
rispetto alla fascia pre-accademica, la complessità degli obiettivi didattici, la delimitazione dei temi, il loro
livello di approfondimento, e il livello di utilizzo degli strumenti analitici e del linguaggio.
Per quanto riguarda i corsi accademici di I livello (con esclusione del corso in annualità unica per gli
studenti dei vari corsi Jazz), il taglio monografico dei corsi, tuttavia, non preclude - anzi, rende
necessaria - la costante verifica delle conoscenze fondamentali di Storia della musica generale.
Tale verifica avrà luogo attraverso la somministrazione, in ogni seduta di esame, di una prova
preliminare individuale di ascolto:
Obiettivi, modalità, repertorio e criteri di valutazione di tale prova: vedi la sezione 4 di questo
vademecum
3.2 Storia e storiografia della musica I. Anno acc. 2015-2016
36 ore, 4 CF
Argomento del corso
La musica nel XX secolo
Bibliografia
Il corso dedicherà molto spazio alla analisi ed alla discussione di testi musicali e non: il
materiale fondamentale del corso sarà dunque costituito dal repertorio di musiche e di testi
considerati.
Gli studenti dovranno comunque approfondire le parti in programma attraverso lo studio delle
corrispondenti parti dei due manuali di storia della musica generale seguenti (entrambi):
•
Surian: Manuale di storia della musica, Rugginenti, vol. 4
•
Carrozzo-Cimagalli: Storia della musica occidentale, vol. 3, capitoli dal 40 al 44
Altro materiale verrà messo a disposizione dal docente durante il corso
Repertorio
Gli ascolti considerati durante il corso verranno messi a disposizione degli studenti
Altri ascolti verranno indicati dal docente durante il corso
Modalità d’esame
Sarà possibile sostenere l’esame a partire dalla sessione di giugno-luglio 2016
Colloquio orale (durata: fra i trenta ed i quaranta minuti)
Il taglio monografico del corso non preclude - anzi, rende necessaria - la verifica delle
conoscenze fondamentali di Storia della musica generale.
Tale verifica avrà luogo attraverso la somministrazione, in ogni seduta di esame, di una
prova preliminare individuale di ascolto: Obiettivi, modalità, repertorio e criteri di
valutazione di tale prova: vedi sezione 4 di questo vademecum
3.3 Storia e storiografia della musica II. Anno acc. 2015-2016
36 ore, 4 CF
Argomento del corso
Wagner: Der Ring des Nibelungen. Una guida all’ascolto
Bibliografia
Il corso intende offrire un primo approccio al Ring wagneriano.
Strumenti di studio saranno pertanto, semplicemente libretti, spartiti e guide all’ascolto:
Richard Wagner: Der Ring des Nibelungen (testo tedesco e traduzione italiana, consigliata
quella di Guido Manacorda, v. infra)
Richard Wagner: Der Ring des Nibelungen (vocal scores, reperibili sul sito http://imslp.org/wiki/
Category:Wagner,_Richard
AA.VV.: Der Ring des Nibelungen, Guide all’ascolto e saggi introduttivi, pubblicate dal Teatro La
Fenice, Venezia (il libretto è dato nella versione originale e nella traduzione italiana di Guido
Manacorda)
Altro materiale verrà messo a disposizione durante il corso
Repertorio
Richard Wagner: Der Ring des Nibelungen
Modalità d’esame
Sarà possibile sostenere l’esame a partire dalla sessione di giugno-luglio 2016
Colloquio orale (durata: fra i trenta ed i quaranta minuti)
Il taglio monografico del corso non preclude - anzi, rende necessaria - la verifica delle
conoscenze fondamentali di Storia della musica generale.
Tale verifica avrà luogo attraverso la somministrazione, in ogni seduta di esame, di una
prova preliminare individuale di ascolto: Obiettivi, modalità, repertorio e criteri di
valutazione di tale prova: vedi sezione 4 di questo vademecum
3.4 Storia e storiografia della musica (studenti dei corsi Jazz). Anno acc. 2015-2016
36 ore, 4 CF
Argomento del corso
Dopo un inquadramento delle principali questioni di fondo legato allo sviluppo storico della
musica occidentale, il corso prenderà in considerazione la musica del XX secolo, dall’epoca di
transizione tra i due secoli alle avanguardie del secondo dopoguerra.
Due moduli specifici saranno dedicati alla musica in Unione Sovietica dalla Rivoluzione del
1917 al “disgelo” ed alla musica negli Stati Uniti d’America dalla Guerra di Secessione alla
Guerra fredda
Bibliografia
L’impostazione delle lezioni sarà di tipo seminariale, con discussione di testi (musicali e non).
Un manuale generale di storia della musica potrà agevolare la preparazione. Consiglio uno dei
seguenti (la scelta dipenderà anche dal livello delle pregresse conoscenze musicali degli
studenti e potrà esser discussa col docente):
Surian: Manuale di storia della musica, Rugginenti, vol. 4
Carrozzo-Cimagalli: Storia della musica occidentale, vol. 3, capitoli dal 40 al 44
AA.VV.: Storia della musica, Einaudi, capitoli XII e XIII
Materiale ulteriore verrà messo a disposizione durante il corso
Repertorio
Il corso si svilupperà (anche) attraverso una serie di ascolti, che saranno a disposizione degli
studenti. Altri ascolti verranno indicati dal docente durante il corso
Modalità d’esame
Sarà possibile sostenere l’esame a partire dalla sessione di giugno-luglio 2016
Colloquio orale (durata: fra i trenta ed i quaranta minuti)
3.5 Storia ed estetica della musica (Biennio). Anno acc. 2015-2016
15 ore, 5 CF
Argomento del corso
I bambini, uno sguardo sulla verità:
Modest Musorgskij (Boris Godunov. La stanza dei bambini. Quadri di una esposizione)
Bibliografia
La bibliografia verrà comunicata all’inizio del corso
Repertorio
È necessaria la conoscenza approfondita dei lavori oggetto del corso
Modalità d’esame
Sarà possibile sostenere l’esame a partire dalla sessione di giugno-luglio 2016
Colloquio orale (durata: fra i trenta ed i quaranta minuti)
Il taglio monografico del corso non preclude - anzi, rende necessaria - la verifica delle
conoscenze fondamentali di Storia della musica generale.
Tale verifica avrà luogo attraverso la somministrazione, in ogni seduta di esame, di una
prova preliminare individuale di ascolto: Obiettivi, modalità, repertorio e criteri di
valutazione di tale prova: vedi sezione 4 di questo vademecum
4
PROVE DI ASCOLTO IN SEDE DI ESAME:
OBIETTIVI, MODALITÀ, CRITERI DI VALUTAZIONE
4.1
Modalità, obiettivi, repertorio e criteri di valutazione della prova di ascolto
Per ogni esame (vecchio ordinamento, nuovo ordinamento, pre-accademici, verifica di ammissione al
triennio, “debito”) è prevista una prova di ascolto preliminare individuale
Modalità di svolgimento della prova
Ad ogni candidato verranno somministrati due ascolti, tratti da repertori diversificati in base alla tipologia
di esame, e indicati alla fine di questa sezione
Obiettivo della prova
I lavori proposti all’ascolto vanno individuati con precisione. Ma questo non è sufficiente: bisogna inoltre
mostrare di saper collocare ogni lavoro nel contesto tecnico e stilistico della produzione dell’epoca, del
genere e del compositore cui appartiene.
In caso di opere teatrali (in aggiunta a quanto previsto dal punto precedente), è necessario conoscerne
la trama, e individuare il momento dell’azione in cui si colloca l’esempio proposto.
Oltre all’ascolto approfondito e ripetuto (vedi Introduzione di questo vademecum), per la preparazione di
questa prova serve, anzitutto, la persistenza e l’approfondimento delle nozioni di storia della musica
generale maturate attraverso i manuali; in secondo luogo è bene consultare opere enciclopediche come
DEUMM o Grove, entrambe disponibili in biblioteca; inoltre possono essere utili le guide all’ascolto,
sovente di buona qualità, facilmente reperibili on line.
Anche partiture e spartiti sono di facilissimo reperimento: http://imslp.org
Repertorio della prova
Per tutte le prove (tranne che per l’esame di promozione di vecchio ordinamento) il repertorio è lo
stesso. Esso (arrotondato pesantemente per difetto, credetemi) è modellato sul normale repertorio che
qualsiasi appassionato di musica, frequentatore di concerti o di teatri d’opera, conosce molto bene.
Il fatto che il repertorio sia unico comporta che lo studente che - poniamo - dovesse terminare il corso
pre-accademico, iscriversi al triennio e, successivamente, al biennio, si troverà a dover sostenere la
prova d’ascolto per quattro volte con lo stesso repertorio. Se questo dovesse apparire bizzarro, pongo
semplicemente due quesiti:
esiste un numero massimo di volte per contemplare il Cristo morto di Mantegna?
se ho letto il Cantico dei cantici a quindici anni e lo rileggo a trenta, capisco le stesse cose?
Modalità di valutazione della prova
La prova, in tutti i casi, costituisce parte integrante dell’esame e contribuisce in modo assai significativo
a comporne la valutazione (fino al punto di compromettere il superamento dell’esame).
Con la sola esclusione degli esami di licenza di vecchio ordinamento, inoltre, un esito particolarmente
negativo della prova di ascolto può pregiudicare il proseguimento stesso dell’esame: ciò avviene
quando, su richiesta di almeno un commissario d’esame, l’esame si interrompe dopo la prova di ascolto
e la commissione decide sulla opportunità di proseguirlo.
4.2
Repertorio per la prova di ascolto
ESAME DI PROMOZIONE DI VECCHIO ORDINAMENTO
Il repertorio è costituito dai brani indicati nel programma del corso (vedi sezione 2.2, limitatamente alla
parte riguardante il I corso) e - per lo più - ascoltati e analizzati durante il corso
4.3
Repertorio per la prova di ascolto
ESAME DI LICENZA DI VECCHIO ORDINAMENTO
ESAME FINALE DEL CORSO PRE-ACCADEMICO
ESAME VERIFICA AMMISSIONE TRIENNIO ED ESAME PER IL “DEBITO”
ESAMI DI TRIENNIO E BIENNIO NUOVO ORDINAMENTO
Arcangelo Corelli
Sonate op. V n. 8, 9, 12
Concerti op. VI n. 3, 6, 12
Antonio Vivaldi
Concerti op. VIII n, 6, 8, 12
Johann Sebastian Bach
Concerti BWV 1049, BWV 1050, BWV 1051
Suites BWV 1068, BWV 1069
Die Kunst der Fuge BWV 1080
Aria con variazioni BWV 988
Concerto BWV 971
Passion BWV 244: prima parte
Cantata BWV 61
Cantata BWV 140
Preludi corali dall’autografo di Lipsia: BWV 656, 659, 662, 665
Passacaglia e fuga BWV 582
Georg Friedrich Händel
Giulio Cesare in Egitto (atto I)
Messiah (integrale)
Giovanni Battista Pergolesi
La serva padrona
L’Olimpiade (Sinfonia. Atto I, Scene I-VIII)
Christoph Willibald Gluck
Orfeo ed Euridice (atto II)
Franz Joseph Haydn
Quartetti op. 76 n. 2, 3, 6
Sinfonie n. 102, 103, 104
Die Schöpfung (Parte I, Parte III)
Wolfgang Amadeus Mozart
Quartetti KV 575, 589, 590
Sonata in do minore KV 457
Concerti KV 466 e 467
Sinfonie KV 543, 550, 551
Le nozze di Figaro (integrale)
Don Giovanni (integrale)
Die Zauberflöte (integrale)
Ludwig van Beethoven
Quartetti op. 59 n. 1, 2, 3; op. 74; op. 131; op. 135
Sonate op. 31 n. 2, op. 47, op. 53, op. 57, op. 96, op. 110, op. 111
Sinfonie (tutte)
Concerti op. 19, 37, 73, 77
Missa op. 123
Franz Schubert
Momenti musicali D 780
Sonata D 960
Quartetti D 804 e D 810
Sinfonie n. 5 e n. 8
Winterreise
Hector Berlioz
Symphonie fantastique
Fryderyk Chopin
Concerto n. 2
Preludi op. 28
I quattro scherzi
Sonata op. 35
Robert Schumann
Carnaval op. 9
Fantasia op. 17
Sinfonie n. 2 e n. 3
Quintetto op. 44
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Sinfonie n. 3 e n. 4
Ouverture op. 26
Concerto op. 64
Franz Liszt
Faust-Symphonie
Concerto n. 1
Sonata in si minore
Années de pèlerinage, II (Italie)
Johannes Brahms
Sinfonie (tutte)
Concerti op. 77 e op. 83
Quartetti op. 51 n. 1 e op. 67
Sonate op. 78 e op. 108
Pezzi op. 118 e op. 119
Anton Bruckner
Sinfonie n. 4 e n. 7
Gustav Mahler
Sinfonie n. 1 e n. 5
Dieci Lieder aus Des Knaben Wunderhorn (1888-1896)
Antonin Dvorak
Sinfonie n. 8 e n. 9
Pëtr Il'ič Ciajkovskij
Sinfonie n. 5 e n. 6
Concerti op. 23 e op. 35
Modest Musorgskij
Quadri di una esposizione
Gioachino Rossini
Il barbiere di Siviglia (integrale)
Giuseppe Verdi
Rigoletto (integrale)
Aida (integrale)
Richard Wagner
Das Rheingold (integrale)
Tristan und Isolde (integrale)
Arnold Schönberg
Pezzi op. 16
Pezzi op. 19
Suite op. 25
Alban Berg
Sonata op. 1
Pezzi op. 6
Lyrische Suite (1926)
Concerto (1935)
Anton Webern
Pezzi op. 10
Bagatelle op. 9
Variazioni op. 27
Claude Debussy
Prélude à l'après-midi d'un faune
Préludes Libro I (2, 5, 11, 12); Libro II (3, 4, 8, 11)
Trois Nocturnes
Images per orchestra
La Mer
Quartetto in sol minore (1893)
Maurice Ravel
Rapsodie espagnole
La Valse
Le tombeau de Couperin
Miroirs
Quartetto in fa maggiore (1904)
Concerto in sol (1931)
Igor Stravinskij
Petruška
Le Sacre du printemps
Apollon musagète
Sinfonia in do
Ebony concerto
Messa
Bela Bartok
Musica Sz. 106 (1937)
Quartetti Sz. 40 e Sz. 114
Sonata Sz. 110 (1937)
Il Mandarino meraviglioso
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informazioni - francescoiuliano.it