Pride Rivista mensile – Autorizzazione del tribunale di Milano n. 351 del 7/5/1999 – Direttore responsabile: Gianni Rossi Barilli. Distribuzione gratuita in tutti i locali (in edicola o libreria 2,5 euro). Trasporto esonerato da DDT ai sensi del DPR n. 472 del 14/8/1996
IL MENSILE GAY ITALIANO
140 • FEBBRAIO 2011
(2,5 € in edicola e libreria)
www.prideonline.it
copia gratuita
SPECIALE DISCO
CURARE L’AIDS
CHAT GPS
2
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
3
7
Come sta la notte?
Stefano Bolognini
10
Vent’anni di Mucca
Gianni Rossi Barilli
13
Sulle piste degli orsi
Marco Albertini
16
Cronaca Italia
20
Cronaca estero
25
Guarire l’Aids
Giulio Maria Corbelli
28
Fenomeno Glee
Antonio Malvezzi
30
Sussurri e Grindr
Paolo Colonna
32
Ragazze all’antica
Andrea Pini
34
L’amore a Bucarest
Francesco Gnerre
38
Il nostro caro trash
Roberto Cangioli
40
Carta gaygrafica
Francesco Belais
42
Ultracorpi
44
Omorama
Alessandro Insy Loan Michetti
46
Cinema
Vincenzo Patanè
48
Teatro
Mario Cervio Gualersi
50
Libri
Francesco Gnerre
52
Musica
Roberto Cangioli
54
Vita notturna
Francesco Belais
56
Metropoli
64
Dove e cosa
PRIDE 140
FEBBRAIO 2011
Foto in copertina: Manuel Scrima
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Rossi Barilli
E-mail: [email protected]
AMMINISTRATORE UNICO
Frank Semenzi
ART DIRECTOR
Paolo Colonna
SEGRETERIA DI REDAZIONE
Marco Albertini
E-mail: [email protected]
Edito da:
Associazione Culturale GLBT
Stampato da:
EmmeK editore s.r.l.
di Fino Mornasco (CO)
REDAZIONE
via Antonio da Recanate 2
20124 Milano
Tel. (+39) 02 87384843
Fax (+39) 02 87384844
10
28
42
Apertura:
14:30–19:30 da lun. a ven.
o su appuntamento
PUBBLICITÀ PRIDE
Frank Semenzi: (+39) 335 6133417
E-mail: [email protected]
Abbonamento annuale: 50 €
Abbonamento semestrale: 30 €
(assegno intestato ad “Associazione
GLBT” o bonifico bancario)
4
FEBBRAIO
www.prideonline.it
48
La prenotazione di spazi pubblicitari
deve avvenire entro il giorno 5 del mese
precedente la pubblicazione (es. il 5 gennaio
per il numero di febbraio).
I comunicati stampa (anche per
l’aggiornamento della guida ai locali gay
d’Italia e per l’agenda) e i file grafici relativi
alla pubblicità devono pervenire in redazione
entro il giorno 10 del mese precedente la
pubblicazione (es. il 10 gennaio per il numero
di febbraio).
Non si garantisce la pubblicazione di quanto
prenotato o pervenuto oltre tali date.
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
5
Servizio di intermediazione camere
per esempio
Berlino
da 19,- €
e
per persona/nott
www.ebab.com · Call +49-30-236 236 10
6
febbraio 2011 · PRIDE
CULTURA + ATTUALITÀ
COME STA LA NOTTE?
New York, Sydney, Amsterdam, Londra, Tokyo: le notti gay cambiano pelle in ogni angolo
del globo e la cultura dance mostra la corda. E in Italia cosa succede?
TESTO — STEFANO BOLOGNINI · [email protected]
Sodoma potrebbe essere distrutta per la
seconda volta, ma per carità, niente fuoco
divino. Stando alle analisi dei media gay
internazionali, bar, quartieri, disco e cruising
godrebbero di pessima salute insieme al
giornalismo tematico, alle chiese friendly, alle
spiagge nudiste e ai maschi pompati di steroidi.
L’ Entrepreneurship Magazine, un giornale economico, prevede addirittura il tramonto dei bar
gay esattamente per il 2020.
In effetti, un breve tour per i quartieri gay
sparsi in ogni angolo del globo è sconsolante.
Negli Stati Uniti è stop, o quasi, ai mega eventi
dance del controverso “Circuit”, party a base
di migliaia di decibel frequentatissimi da gay,
che dopo un picco nel 2000, sono crollati con
l’addio prematuro ai vari “Red Party”, “FireBall”,
“The Morning Party”. A New York ha chiuso
l’enorme discoteca Roxy, mentre Christopher
Street, il quartiere gay simbolo del movimento
dei diritti, sarebbe in degrado per l’ampia diffusione di spaccio e prostituzione. Rallentano la
somministrazione di alcolici e le “scheccate” da
bar anche a Toronto: due locali rimasti contro
i sei di solo una decina di anni fa e a Boston
sette sopravissuti, erano sedici negli anni
’90. Auckland ha uno solo superstite, mentre
a Miami i locali gay sono ormai tutti misti. Il
declino di San Francisco e dintorni è diventato
oggetto di discussioni accademiche con una
tesi intitolata Gay bar nella Silicon Valley, studio
del declino di una istituzione sociale. E non si
chiude solo in America.
A Tokyo si spengono definitivamente le luci
stroboscopiche in almeno un terzo dei club del
quartiere gay Ni-chôme, secondo i dati pubblicati dall’ Independent. L’economista australiano
Brad Ruting, rileva il declino di Oxford Street,
il quartiere gay di Sydney: negozi e locali sono
sempre meno gay e gli omosessuali sono poco
interessati a frequentarli. Giusto per aggiungere un tocco di esotismo, il Mumbai Mirror,
accenna che a Nuova Dehli, in India, sarebbero
deserti persino i tradizionali luoghi di cruising
PRIDE · febbraio 2011
all’aperto sostituiti dalle chat.
Anche le notti della vecchia Europa non
godrebbero di perfetta salute. La scena gay di
Londra, in un report di Time Out, nonostante il
sempre considerevole numero di appuntamenti
settimanali, sarebbe in degrado per una svolta
auto-distruttiva, tra droghe pesanti, morti per
Ghb, una pericolosa droga sintetica, e sesso non
protetto.
Non scorrono più fiumi di champagne nemmeno
a Parigi, dove i locali del Marais sono alle prese
con norme sempre più restrittive tanto che il
mensile Têtu ha intitolato una inchiesta “Le
notti di Parigi hanno un futuro?”. Più a nord,
Copenhagen chiude due locali storici e concentra i party nel week-end, così come Amsterdam,
dove ha chiuso la storica discoteca Exit e il
quartiere gay nei giorni feriali sarebbe pressoché deserto.
In tutte le analisi sulla pessima salute delle notti
gay tra gli imputati d’eccezione, oltre alle turbolenze della crisi economica, c’è evidentemente
internet che avrebbe accolto la comunità gay
ormai orfana di spazi pubblici.
Ma, tra le righe del nefasto bollettino medico,
più che una condanna a morte, si legge una
“crisi” di tumultuosa trasformazione. Nei paesi
che hanno raggiunto un buon grado di accettazione dell’omosessualità è maturato un sentimento comune che vive il locale esclusivo come
un anacronismo. La scomparsa delle nuove
generazioni dai locali gay storici della scena
7
ATTUALITÀ + CULTURA
internazionale ne è la più limpida testimonianza:
per chi è cresciuto a sesso scaricabile dal web
e Will & Grace l’orientamento sessuale è un
dettaglio, la visibilità scontata e l’esclusività dei
locali gay non necessaria. Ma allora, chi e cosa
frequentano i gay nel mondo, oltre a internet?
Secondo Winq, un patinato giornale di cultura
queer globale, il futuro che già stiamo vivendo è
nei locali misti. Il resto lo si può tranquillamente
godere con un giro preventivo su GayRomeo,
frequentato sito di incontri on-line. Tramontata
poi l’era delle grandi discoteche, l’offerta estera
si starebbe specializzando in micro-nicchie. È
il caso di New York dove la serata “Mantrax!”
accoglie gay appassionati di heavy metal. La
Grande Mela offre spazi anche al “Party Tall” per
uomini alti più di un metro e ottanta o addirittura
al “Main Man”, una feste gay dedicata agli omosessuali che odiano le feste gay. A Washington
è grande successo per un bar sport, 10 maxi
schermi che proiettano partite, che ha appena
inaugurato una serata friendly. Il gestore che
fino a ieri serviva solo tifosi eterosessuali dice:
“Non immaginavo ci fossero tanti gay e lesbiche
amanti dello sport”.
I sex club, per parte loro, rispondono alla crisi
riducendo il dress code solo ai calzini al Club
Church di Amsterdam, mentre a Parigi e Berlino
funzionano serate per ogni feticismo immaginabile. La crescita globale del bareback, dell’uso di
droghe soprattutto nei sex club e delle infezioni
da Hiv non sembrano impensierire più di tanto,
mentre a Londra alcuni locali affrontano il problema offrendo stanze giusto per smaltire gli
effetti nefasti del Ghb.
L’allarme ecatombe globale della scena gay va
quindi riclassificato piuttosto come mutazione
antropologica della notte gay. Prova ne siano
anche quei paesi dove i locali godono di ottima
salute, a dispetto della crisi della cultura del
divertimento nelle capitali occidentali. Accade
in tutto l’est europeo e specialmente a Varsavia,
con una scena gay frizzante e in costante
ascesa. A Cuba, nel gennaio scorso, è stata
inaugurata la prima discoteca gay ufficiale,
mentre centinaia di gay con gli occhi a mandorla
ballano Madonna, Lady Gaga o Kylie a Shanghai
al Club Bobos e Singapore è la destinazione
gay più cool dell’Asia. Sono città che solo oggi
sperimentano una scena visibile ed esclusiva e
che, tra trent’anni, si troveranno probabilmente
a fare i conti con comunità gay che considererà
8
l’esclusività un anacronismo.
L’Italia, con una quarantina d’anni di movimento
di liberazione gay alle spalle, dovrebbe essere
giunta al giro di boa delle notti gay, ma per le
sue ben note peculiarità mostra ancora una
volta una situazione particolare. Da nord a sud
si spende meno e si esce meno, tanto che il
numero di ingressi dei sessanta club affiliati al
Circuito uno di Arcigay ha un trend che segue
esattamente quello della crisi economica:
un meno 3% tra 2008 e 2009, a inizio crisi, per
arrivare a oggi con un meno 10% complessivo,
traducibile in migliaia di ingressi in meno. Ma
nonostante i numeri non lusinghieri i locali non
hanno chiuso, e nelle notti gay italiane si intravedono, solo in embrione, le novità che abbiamo
osservato sulla scena internazionale.
Al Cassero di Bologna funzionano bene i party
molto tematizzati con un pubblico misto, mentre
Muccassassina di Roma tiene: “Nonostante la
crisi i risultati di quest’anno sono ottimi, ma in
tutta la Capitale c’è movimento e ci sono nuove
serate, anche underground, a partire dal lunedì.
In una città dove la gay street muove i primi
passi solo ora c’è un terreno nuovo e ancora
molto da costruire. E speriamo che l’Europride
porti a un nuovo rinascimento”, spiega l’art
director Diego Longobardi.
A Milano non si può parlare di crisi per Join The
Gap (c/0 il Borgo del Tempo Perso), ormai da anni
la domenica gay per eccellenza organizzata da
Arcigay Milano, a costante e massiccia frequentazione di giovani, mentre dai 30 anni in su sta
vivendo una seconda giovinezza il sabato dello
storico One Way. Stefano, il responsabile, spiega:
“Offriamo un’atmosfera familiare, musica dance
e prezzi bassi e abbiamo coinvolto molta gente.
È cambiato l’orizzonte delle notti milanesi, è tramontato lo sballo totale e il fashion. La clientela
ci chiede qualcosa di intimo, tranquillo, vuole
sentirsi a casa sua”. Vanno bene, senza rincorrere le notti di Ibiza o New York del tempo che
fu, anche le partecipate serate dei Magazzini
generali e di “Barbarella”, ma c’è un’altra Milano
che, come altre città europee, ha abbandonato
senza rimpianti i luoghi tradizionali della movida
esclusivamente gay, e che preferisce il misto del
“Patchouli”, con karaoke, drag queen tra ragazzini sculettanti etero, lesbiche, gay e trans. O
che prima della discoteca si ritrova nell’atmosfera casual chic del Mono: modernariato, cocktail abbondanti e barbe gay alternative in un
contesto però almeno per definizione “misto”.
Molto più a sud, dove la scena gay è ancora una
novità, ci si ingrandisce. Giovanni Caloggero,
amministratore del gruppo Pegaso di Catania,
che gestisce la più grande discoteca gay del
meridione dichiara: “In questi ultimi due anni
l’aumento di presenze è di oltre il 20% e ci
vengono a trovare persino dalla Puglia e dalla
Calabria. Abbiamo inaugurato una seconda
pista e nuove serate come quella della
domenica invernale. Siamo in crescita, altro che
crisi”. Insomma la movida gay italiana mantiene
dei capisaldi che sembrano non risentire più di
tanto dell’aria di smobilitazione che spira dalle
storiche mecche gay internazionali. Anche
da noi, però, tra i più giovani si diffonde la
predilezione per situazioni meno etichettate.
Francesco, 20 anni, intercettato al Borgo
spiega: “Ieri serata etero del Karma, ero qui con
i miei amici etero, oggi, serata gay, sono ancora
qui con loro. La musica è molto diversa ma
sono due belle serate”; Paolo, 18 anni, romano,
mentre sorseggia una birra sulla gay street si
chiede che “cos’è un cruising? Non ti basta il
web per trovare?” e Filippo, 19 anni, di Torino in
chat conclude: “Non capisco questa cosa dei
locali gay esclusivi, io vado ovunque”. Speriamo
che il trend rappresenti un progresso, anche se
qualche punto interrogativo in proposito c’è.
febbraio 2011 · PRIDE
CORONA
LA MIA
VERITÀ
25 MARZOh.21
TEATRO COLOSSEO - TORINO
Prevendite:
www.teatrocolosseo.it
Via Madama cristina 71 20125 torino
Biglietteria aperta dal lunedì al sabato
dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
tel. 011/6698034 011/6505195
[email protected]
corona_manifesto.indd 1
PRIDE · febbraio 2011
infoline:
www.teatrocolosseo.it
www.ticketone.it
tel. 011/19500822
[email protected]
14/12/10 19.24
9
ATTUALITÀ + CULTURA
VENT’ANNI DI MUCCA
Il celebre party del venerdì sera del circolo Mario Mieli di Roma inaugura il suo terzo decennio
con il vento in poppa e celebra la propria storia con un lussuoso libro fotografico.
TESTO — GIANNI ROSSI BARILLI
Foto: Marco Rossi
Almeno all’inizio, il rapporto tra il movimento gay italiano e la disco
come suprema forma del divertimento contemporaneo (o trasgressione
controllata che dir si voglia), non è stato dei più sereni. Proprio quel Mario
Mieli da cui proviene il nome del circolo che ha inventato e fatto crescere
Muccassassina, la serata disco a tutt’oggi più blasonata della capitale,
tuonava nei lontani anni Settanta contro la falsa liberazione offerta agli
omosessuali dallo sfruttamento commerciale del loro bisogno di aggregazione, che rappresentava secondo la sua analisi un incasellamento nel
sistema della tolleranza repressiva a spese della potenzialità rivoluzionaria della soggettività gay. E quando una trentina d’anni fa, a Torino, il Fuori
10
cominciò a promuovere delle serate di autofinanziamento in discoteca,
l’ala più radicale del movimento organizzava volantinaggi davanti alla
porta del locale per boicottare quella che considerava una svendita degli
ideali alla logica del capitale. Già da questi esempi si può valutare quanta
acqua sia passata nel frattempo sotto i ponti, ma il mutamento epocale si
realizzò già dai primi anni Ottanta, quando le prospettive della rivoluzione
(gay e non) erano sfumate e un nuovo ordine incalzava, senza peraltro
sminuire più di tanto la voglia di vivere delle masse gaie che non erano
costituite di intellettuali e pian piano uscivano dai cespugli e dai cessi delle
stazioni per andare a riempire le piste da ballo con annessa dark room.
febbraio 2011 · PRIDE
CULTURA + ATTUALITÀ
Così il movimento fece tesoro della massima
“se non puoi batterli unisciti a loro” e si adattò
pragmaticamente a deviare verso scopi sociali
almeno una parte del crescente flusso di
risorse che proveniva dalla nuova industria del
divertimento notturno. Le serate di autofinanziamento diventarono presto un’abitudine che
nessuno più si sognava di contestare e una
voce non trascurabile per far quadrare i magri
bilanci dei vari circoli politici omosessuali sparsi
per l’Italia. Tra questi il Mario Mieli, erede diretto
dei collettivi romani degli anni Settanta e fiero
della propria indipendenza al punto da non
entrare nella rete nazionale creata da Arcigay a
metà degli Ottanta. Fu qui che il format dell’iniziativa per raccogliere fondi (e per stare insieme
inventandosi qualcosa di diverso dal solito) si
perfezionò in modo originale, fino a produrre
il marchio di Muccassassina che ormai da due
decenni è “il” venerdì notte della scena glbt
romana. L’evoluzione di questo appuntamento
settimanale, migrato nel tempo in diverse sedi
sviluppando la propria identità, ci racconta
molto della nostra storia collettiva. Dai primi
“scantinati” dove si sperimentava una creatività al tempo stesso audace e senza pretese
ai megaspazi ipertecnologici di oggi dove si fa
spettacolo secondo criteri più professionali,
nel bene e nel male, c’è un salto che ci dice chi
eravamo e chi siamo diventati. La costante
comunque, almeno per quanto riguarda la
Mucca, è un successo che non ha conosciuto
soste e il mantenimento del legame con la
realtà associativa di provenienza. La storia di
Mucca è quindi a pieno titolo anche la storia
del circolo Mario Mieli, e non solo per via dei
soldi che la Mucca puntualmente produce ogni
venerdì. Le iniziative politiche e culturali del
circolo sono sempre passate giocoforza anche
qui, dalle campagne di prevenzione dell’Aids
degli anni Novanta al mitico Wordlpride del
2000 fino ad arrivare all’Europride di quest’anno.
Contemporaneamente però ciascuna delle due
realtà ha una propria fisionomia autonoma
che si è evoluta anche per conto proprio.
Muccassassina ha cambiato pelle molto più
spesso della casa madre, seguendo il filo della
propria popolarità, della mutevole tendenza
discotecara e dell’innegabile creatività delle
sue direzioni artistiche. C’è chi alle volte la considera una figlia un po’ degenere, ma è così che si
è conquistata una fama addirittura internazionale che mantiene nel tempo a livello di critica
e soprattutto di pubblico (anche 4.000 persone
a sera). Oggi la Mucca è di fatto un party misto,
anzi che più misto non si può, stando all’elenco
dei frequentatori che la presidente del circolo
Mario Mieli Rossana Praitano stila nell’introduzione al libro prodotto per celebrare il ventennale: “Vengono ragazzini e signore, coppie e
singoli, dive e borgatari, stranieri e italiani, gay e
trans, sessantenni e sbarbati, etero e lesbiche,
palestrati e orsi, padri di famiglia e nonne, e via
di seguito”. Il miscuglio prevale sulle identità a
compartimenti stagni, anche se gay, lesbiche e
trans restano, dice ancora Praitano, “i padroni di
casa”. E questo è certo un ottimo modo per diffondere una cultura del rispetto della diversità
propria e altrui. Diciamoci però francamente
che non è questo il motivo principale per il quale
si va alla Mucca. E per spiegare meglio questo
punto lasciamo la parola alle immagini di queste
pagine, un piccolo assaggio di quelle contenute
nel libro, realizzate a titolo gratuito da importanti fotografi ai quali si è rivolto il direttore
artistico Diego Longobardi per documentare il
meglio delle serate di Muccassassina.
PRIDE · febbraio 2011
Foto: Marco Ronca
Foto: Mirta Lispi
Foto: Fanny Coletta
Foto: Marco Ronca
11
Solo
€ 19,9
al m ese0
L’AMORE NON È UNA BOTTA E VIA
La ricerca del partner basata sull’affinità di coppia
Offerta esclusiva PRIDE:
http://it.gay-parship.com/pride
12
febbraio 2011 · PRIDE
CULTURA + ATTUALITÀ
SULLE PISTE DEGLI ORSI
La socialità bear si è ridotta a mera occasione di intrattenimento o resistono l’orgoglio e
la provocazione della propria doppia “diversità”, omosessualità e fisicità fuori dai canoni di
bellezza comune? Facciamo il punto della situazione all’inizio del nuovo decennio.
TESTO — MARCO ALBERTINI · [email protected] | ILLUSTRAZIONE — GIANLUCA “NEROBEAR” MANNA
Se nel lontano 1979 un anoressico David
Bowie cantava I am a Dj, I am what I play, sono un
dj e sono ciò che suono, tre decenni dopo questa
affermazione da noi sembra essere diventata
“Sono un dj bear, vieni a ballare con me”.  È un
dato di fatto che in Italia oltre a dei carri o a uno
sparuto spezzone di corteo a qualche pride, il
mondo ursino oramai pubblicamente vive quasi
esclusivamente di feste in discoteca, dove è il
nome di chi si troverà alla consolle a fungere da
richiamo principale.
Malgrado ciò, dopo anni di stagnazione agitata
da alcuni spunti di dibattito ospitati anche
sulla nostra rivista, il blog Noirpink modello
Pandemonium
http://noirpink.blogspot.com
ha recentemente rilanciato con forza tra i
suoi post l’analisi della cultura bear nelle sue
potenzialità e nelle critiche che le vengono
mosse. E partendo da un’intervista a Les Kirk
Wright, autore dei due volumi di The Bear Book
- Readings in the History and Evolution of a Gay
Male Subculture, nel blog è scaturita una riflessione a più voci su come si è evoluto e come sta
cambiando il mondo degli orsi a livello globale,
tra storia, gender and queer studies, sociologia
e opinioni personali nelle quali ci si può più o
meno ritrovare.
Quando a un certo punto della nostra evoluzione come comunità anche vestire dalla taglia
XL in su o possedere in maniera molto rilevante
i caratteri sessuali secondari dei maschi adulti
(come la pelosità diffusa) e stazza o altezza non
proprio da proporzionata statua greca diventò
politicamente corretto, gli “orsi” diventarono di
fatto soggetti di interesse erotico alla luce del
sole all’interno della cultura visiva gay. Questa
forma del desiderio era sicuramente sempre
esistita ma non era esibita o pubblicamente
condivisa. Secondo Wright in questa “nuova”
dimensione estetica c’era una forza politica
potenzialmente rivoluzionaria e sovversiva,
utile a una “rottura più ampia dell’ordine delle
relazioni di potere (ma) queste potenzialità
sono rimaste in larga parte inespresse”. In
parole povere la rivoluzione è fallita perché,
se la bellezza è una forma di potere, l’estetica
ursina ha “solo” imposto una nuova forma di bellezza e un nuovo modo di esercitare del potere
e dell’oppressione sociale, trasformando
l’identità bear in un fenomeno commerciale e
basta. Su questa scia si potrebbe qui inserire
il pensiero espresso da Francesco Macarone
PRIDE · febbraio 2011
13
ATTUALITÀ + CULTURA
SUPERSTAR DJ
SABATO 06.FEB.2010
21 FEB.
6 FEB.
BEARDOC PRESENTA
UN ALTRO SUPERSTAR DJ
FROM LONDON
HI-FI SEAN
E GLI SPECIAL
BEAR DANCERS
APERITIVO A PADOVA
DOMENICA
21.FEB.2010
BUFFET OFFERTO DALLE 19 ALLE 22
MUSICA POPBEAR PER BALLARE
E LO SPETTACOLO DI LINDA E AMICHE
INGRESSO 10 EURO
SUPERSTAR DJ
SABATO 06.MAR.2010
C
M
Y
CONTINUA LA SERIE
DI OSPITI INTERNAZIONALI
BEARDOC PRESENTA
CM
MY
DJ MARANDOS
FROM EQUINOX–
BARCELONA
CY
CMY
14
16 MAG.
6 MAR.
K
Flexo/ via Turazza 19/ Padova IT / info e prenotazioni: +39 334 1459804/ www.beardoc.com / Ingresso riservato ai soci Uno Club Card
Palmieri, antropologo sociale e fondatore a
Roma di Euro, Epicentro Ursino Romano, e maggiormente noto con il nome Warbear. Secondo
lui “la stereotipizzazione dei linguaggi ha prodotto l’ennesima identità funzionale al mercato
gay. (…) Basta prendere una persona qualsiasi
di genere maschile (biologica o meno), metterle
una camicetta a quadretti, (…) farle crescere
la barba, farle tatuare una zampa d’orso su un
braccio e farla ingrassare un po’. Ecco a voi un
“Mac Bear”: un bell’orso preconfezionato pronto
a essere carburante per la macchina-mercato
dell’entertainment ursino”.
Ci va persino più pesante Perdido, disegnatore
bear e blogger che si è impegnato a far proseguire la fanzine cartacea WOOF! (vedi Pride n.
111) su internet http://wooflog.blogspot.com.
Nel post dal titolo “RicOrsi Storici – la cosiddetta
disfatta dei Bears” dichiara che “La rivoluzione
degli Orsi, a nostro parere, non è fallita per il
semplice fatto che non è mai neppure iniziata.
La componente destabilizzante è tuttora un
mero potenziale, ed è innegabile che le logiche
tiranne della società dei consumi abbiano affossato qualcosa di così interessante sul nascere”.
Gianbattista Ventrella, co-fondatore insieme
al compagno Carlo Molinari di Orsiitaliani, il
primo gruppo bear nato in Italia, invece non
pensa “che si possa caricare la comunità bear
di aspettative ‘rivoluzionarie’ che in realtà non
sono mai state percepite dalla maggioranza
dei membri. Ritengo che le associazioni di orsi
siano nate dalla mera esigenza di condividere
un ideale estetico ignorato o ridicolizzato dai
mass-media gay e non, di poter dire di trovare
un ciccione come Galeazzi magnificamente stupendo e, viceversa, di trovare un declamato sex
symbol come Brad Pitt meno erotico di un palo
della luce, senza per questo essere guardato
come un marziano...”. Per evitare di dilungarmi,
e soprattutto di distorcere involontariamente il
pensiero altrui, vi rimando alla lettura completa
dei vari interventi e dei commenti che ne sono
conseguiti sui due blog segnalati.
Tornando però alla tesi espressa all’inizio dell’articolo, tutte queste elucubrazioni teoriche, per
quanto affascinanti, quasi spariscono nel nulla
se scendiamo su un piano di realtà. L’unica radura
dove possiamo trovare il mondo ursino italiano
sembra essere oramai la pista di una qualche
discoteca nel fine settimana. Per verificare se
ciò sia vero consultiamo qualche esperto del
settore. Come Gianluca del
gruppo Subwoofer di Roma.
Oltre a organizzare feste bear
nella capitale o in giro per
l’Italia e l’Europa, Subwoofer
annualmente è presente a
vari pride, allestisce mostre
d’arte a tema e vi consigliamo
di vedere i loro video-flyer sul
canale YouTube www.youtube.com/subwoofervision. A
Gianluca chiediamo se davvero la scena bear italiana sia
diventata solo un sistema per
offrire “futile” divertimento.
“Sicuramente”, ci risponde, “il
fatto di aver assunto un vero
e proprio status riconosciuto
all’interno della comunità
glbt (qi) ha cambiato la
percezione che molti orsi (e
loro ammiratori... perchè non
scordiamoci che oltre a chi si
sentiva escluso per la propria
stazza, c’era anche chi si sentiva stigmatizzato e giudicato
nei proprio gusti) avevano
di se stessi, non più come
elemento al di fuori di un
gruppo, ma come parte integrante di esso. Questo non
può non aver cambiato un po’
le carte in tavola. Ogni party
gay mainstream si è dotato di
una nuova lista, di una nuova
nicchia, per un nuovo bacino di utenza, senza
troppe domande sui contenuti che potevano
essere apportati da questa comunità che prima
sonnecchiava a bordo pista e che ora invece si
scatena sotto un palco. Il processo, d’altronde,
non vale solo per gli orsi; credo che sia lo specchio di una situazione di ben più ampia portata,
una corsa verso un inoffensivo, omologato
minimo comun denominatore che riunisca tutti
sotto un unico tendone. Stessa musica per
tutti, un go-go boy un po’ più peloso, e via”.
E delle istanze “rivoluzionarie” che avevano
contraddistinto il movimento bear ai suoi albori
cosa ne è stato? “Forse”, prosegue Gianluca,
“gli orsi che partecipavano di questo processo
di cambiamento avevano desideri molto
diversi. Ricordo i primi bear toga party come un
momento di grande esplorazione, in cui si riunivano persone che venivano da ambienti e da
esperienze anche molto differenti, con il forte
desiderio di incontrarsi. E c’era una curiosità per
i contenuti, per l’immaginario che si esplorava,
che ora non può forse più esserci. In ogni caso,
anche il contesto è cambiato, l’Italia è cambiata
e non di poco in pochi anni... Anche la scena
ursina si è trasformata, in osmosi con ciò che
la circonda. Una sola cosa mi viene da dire, da
affermare anche con una certa sicurezza, come
una caratteristica immutata, e per me anche
molto di peso nell’ambiente bear. La molla principale, quello che fa scattare tutto, che stacca
l’orso dal computer, dalla Playstation, dalla Wii,
dalla chat, sono gli amici. Non è così importante
il DOVE si va, ma è importante andarci con gli
amici, o per incontrare gli amici. Quello è il vero
motore che smuove tutti, dai tempi dei primi
mitici bear toga party a oggi”.
A Claudio di Cockette, la serata bear milanese
che con il nome iniziale di Moquette ha stravolto
gli schemi per il ricercatissimo suono house,
techno ed electro che propone, domandiamo
invece come interpreta l’importanza, talvolta ai
limiti del divismo, assunta dalla figura del bear
dj. Anche questo è un segno di omologazione?
“Trovo che il fenomeno del bear dj”, spiega,
“sia una di quelle mode momentanee dovute
al forte sdoganamento della scena ursina.
Iconizzato come uomo barbuto e robusto, il bear
in questo momento storico appartiene anche al
mondo etero, tanto che come etichetta il termine è oramai entrato nel linguaggio comune
e possiamo ritrovarlo anche in riviste patinate
o durante la settimana della moda maschile.
Cockette non si riconosce in icone bear che si
inventano dj, perché ‘essere dj è una cosa seria,
non scherziamo!’. Crediamo fortemente nel
bisogno di innovazione, e così come il Magnum
Club Italia fu partecipe nella creazione della
scena bear italiana solo ludica e sociale venti
anni fa, Cockette vuole reinventare la dimensione di club gay, dove i bear finalmente, dopo
anni di ghetto sociale, possono integrarsi con
altre realtà presenti nel mondo del clubbing. Ci
sono ottimi bear dj che prima di essere orsi sono
dj, e noi ci rivolgiamo a loro cercando di offrire
qualità e innovazione musicale in un ambiente
che ormai da tempo ha congelato la voglia di
proposte diverse dal mercato ‘gaga-madonnaro
ricoperto di pelo’. Il bear dj è solito suonare
musica commerciale, house, i più avventurosi
techno-house, in serate che invitano l’aggregazione di persone dalle stesse caratteristiche
fisiche, dove tutto inizia come sempre e finisce
allo stesso modo... Questa è la formula per
arricchirsi sfruttando ciò che ora sembra tanto
in voga! Ma quando il pelo stancherà, la musica
annoierà e i dj cambieranno hobby cosa ne
rimarrà?”.
In attesa dei prossimi sviluppi bisogna accettare
che ci troviamo di fronte a un mondo bear 2.0
ma già in evoluzione e sapersi adeguare. In
fondo che male c’è a ritrovarsi spensierati su
una pista da ballo a cantare: “Oh oh oh I want a
‘bear’ romance…”?
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
15
CRONACA ITALIA
>> Roma Secondo cifre diffuse dall’Associazione avvocati matrimonialisti
italiani (Ami), l’11% delle separazioni
giudiziali è causato da tradimenti omosessuali: il 7% attribuibile ai mariti e il
4% alle mogli. Il presidente nazionale
dell’Ami, Gian Ettore Gassani, pensa
però che si tratti della punta dell’iceberg: Il fenomeno dell’omosessualità
dei genitori”, ha affermato, “è molto
più radicato di quanto si possa immaginare e tantissime coppie tendono a
nascondere queste vicende optando
per la separazione consensuale”.
>> Roma È finita male, nel weekend di
metà gennaio, una serata di festa e
sesso progettata in chat alla quale
avevano preso parte sette uomini.
Due dei partecipanti si sono sentiti
male a causa di un eccesso di droghe e
alcol: uno era già morto quando hanno
cercato di soccorrerlo, mentre l’altro è
stato ricoverato in coma all’ospedale.
Le cronache locali, per una volta, non
si sono sbizzarrite sul filone morboso
degli incontri gay a luci rosse, descrivendo l’episodio per quello che è stato:
un tragico incidente.
>> Torino L’edizione numero ventisei
di “Da Sodoma a Hollywood – Torino
Glbt Film Festival” si svolgerà dal 28
aprile al 4 maggio prossimi al cinema
Massimo. Il comitato di selezione
conferma ancora una volta l’intento
di rinnovare la manifestazione,
attraverso una scelta scrupolosa dei
titoli, un maggiore coinvolgimento
della città e del pubblico e una più
articolata serie di appuntamenti
collaterali per dare prestigio all’evento.
L’immagine-guida di questa edizione è
stata affidata al disegnatore Massimo
Fenati, autore di Gus&Waldo, la coppia
a fumetti di pinguini gay le cui avventure sono diventate famose in Italia e
all’estero.
>> Sanremo Pronto a partire, dal 15 al
19 febbraio, l’ennesimo festival della
canzone. Due le imprescindibili icone
gay in concorso: Patty Pravo con Il
vento e le rose e Anna Oxa con La
mia anima d’uomo. Tra le aspiranti
icone c’è sicuramente Giusy Ferreri
con Il mare immenso e per chi ama le
emozioni forti Anna Tatangelo con
Bastardo. La massima attesa riguarda
però la ventilata apparizione di nostra
signora Lady Gaga in qualità di ospite
strapagata.
16
La consulta si ripete
Ai primi di gennaio la stampa nazionale ha parlato di un nuovo intervento
della corte costituzionale sul tema del matrimonio tra persone dello
stesso sesso, sottolineando che si è trattato ancora una volta di un no,
in quanto la diversità di sesso è “elemento essenziale” dell’istituto matrimoniale nel nostro ordinamento. In realtà, precisano gli avvocati di Rete
Lenford (animatori con l’associazione radicale Certi Diritti della campagna
di affermazione civile che lo scorso anno ha condotto decine di coppie
omosessuali a chiedere ai rispettivi municipi le pubblicazioni matrimoniali),
non si è trattato di una nuovo sentenza ma di un’ordinanza che giudicando
un caso analogo a quelli in precedenza presentati alla corte ha rinviato
alla sentenza emessa nell’aprile scorso. Che in effetti diceva no al matrimonio tout court ma nel contempo affermava il diritto fondamentale
delle coppie omosessuali al riconoscimento delle loro unioni. Specificando
testualmente che “spetta al parlamento, nell’esercizio della sua piena
discrezionalità, individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le
unioni suddette, restando riservata alla corte costituzionale la possibilità
d’intervenire a tutela di specifiche situazioni. Può accadere infatti”, aggiungevano i giudici, “che in relazione a ipotesi
particolari, sia riscontrabile la necessità
di un trattamento omogeneo tra la condizione della coppia coniugata e quella
della coppia omosessuale, trattamento
che questa corte può garantire con il
controllo di ragionevolezza”.
Nel frattempo il parlamento non si è
mosso di un millimetro, mentre alla
consulta sono approdate altre richieste
di esprimersi sulle norme vigenti che
ricalcavano nelle motivazioni quelle
esaminate con la sentenza di aprile. E a
queste la corte ha dato e darà risposte
in fotocopia. Appare quindi strumentale il trionfalismo dei politici in cerca
di voti in nome della difesa della famiglia tradizionale, che salutano queste
ripetizioni come stop nuovi di zecca, ma dall’altro lato ogni riaffermazione
del già detto contribuisce a sottolineare la fase di stallo in cui si trova la
battaglia per il riconoscimento delle unioni gay. L’unica cosa certa è che i
tempi per uscirne non saranno brevi. Sul versante legale restano in campo
i ricorsi in appello contro sentenze negative in primo grado presentati in
diverse città, che potrebbero aprire la strada a ulteriori ricorsi presso la
corte di cassazione (una cui eventuale pronuncia negativa renderebbe
possibile rivolgersi alla corte europea di giustizia) o di nuovo presso la corte
costituzionale con quesiti diversi rispetto a quelli già affrontati. Come si
dice, campa cavallo, ma al momento si tratta della sola prospettiva per
così dire concreta. Una soluzione politica infatti non è all’orizzonte, dal
momento che tra crisi economiche e intrighi istituzionali la questione glbt
è di nuovo scomparsa dall’agenda di tutte le forze in campo. Se ne riparlerà
(forse) in una delle prossime legislature.
Ospite pericoloso
Ospitare in casa temporaneamente una persona e ritrovarsi tra capo
e collo un’accusa di sfruttamento della prostituzione non capita tutti i
giorni, ma è proprio quel che è successo a un quarantacinquenne di Trento,
assegnatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, che qualche
mese fa, rientrando a casa a tarda notte, aveva trovato la porta sprangata. All’interno c’era il suo ospite, un ragazzo che gli era stato presentato
da un parente con la richiesta di ospitarlo per un paio di settimane, che
rifiutava di aprire per non meglio specificati motivi. Il padrone di casa aveva
chiamato la polizia e aveva così scoperto che il suo ospite, al momento
in compagnia di un cliente, in sua assenza si travestiva e si prostituiva
nell’appartamento. Il ragazzo colto in flagrante aveva però raccontato una
storia diversa agli agenti, dicendo che abitava in quella casa da alcuni mesi
e che pagava a titolo di subaffitto quasi tremila euro al mese. Di qui l’accusa di sfruttamento della prostituzione a carico del quarantacinquenne,
smontata per sua fortuna da diversi testimoni a discarico ma soprattutto
da una situazione di indigenza che non rendeva credibile che percepisse
una rendita da tremila euro al mese. Il titolare dell’appartamento infatti,
disoccupato da lungo tempo, era assistito dalla Caritas e non aveva neppure un euro in banca. C’è voluto comunque qualche mese prima che il
giudice decidesse di archiviare il procedimento di fronte agli elementi di
prova che contraddicevano le affermazioni dell’ex ospite.
febbraio 2011 · PRIDE
www.gothicsauna.ch
VICOLO VECCHIO 3
CH - 6900 MASSAGNO
LUGANO
T +41 91 967 50 51
18
Partner
* BEARS DAY
INGRESSO RIDOTTO
E CONSUMAZIONE
PER TUTTI I BEARS
LOOK
ORDINARY LOOK TOWEL
dese
Ingresso libero Sauna finlan
rco
notu
Bag
ne
azio
Consum
Idromassaggio
obbligatoria
SATURDAY DOUBLE LIVE
CORSO STATI UNITI, 35 - 10128 TORINO
Tel. 346 3006612 - [email protected]
Studi gay
DOCCIA
IDROMASSAGGIO
BAGNO TURCO
SAUNA
AREA LETTURA
AREA FUMATORI
YOUNG & BEARS FRIENDLY
Piuttosto originale nella formula, nel panorama angusto
dei rapporti tra cultura glbt e
università italiana, è partito a
gennaio all’Università Statale
di Milano un corso interamente
dedicato
alle
tematiche
omosessuali. Si tratta di undici
lezioni con diverse prospettive
disciplinari (storica, giuridica,
psicologica ecc.) che faranno
ottenere agli studenti dei
crediti a patto di frequentarne
almeno l’80% e di produrre al
termine del corso un elaborato
su uno degli aspetti affrontati.
Coordinatrice del corso è la professoressa Antonella Besussi, docente di filosofia alla facoltà di scienze
politiche, che in collaborazione con il collettivo Gay Statale ha definito un
programma che prevede la partecipazione di docenti dell’ateneo milanese
e di altre università nonché anche di esperti non accademici.
A Roma invece l’XI municipio ha organizzato un corso di aggiornamento
rivolto alle educatrici scolastiche di asili nido e scuole materne per
imparare a interagire come si deve con il fenomeno sempre più diffuso
di bambini con due mamme o due papà. “La nostra iniziativa”, ha spiegato
l’assessore alle politiche culturali dell’XI municipio Carla Di Veroli, “vuol
essere un’occasione per approfondire la conoscenza degli aspetti sociologici e psicologici di questi nuclei familiari. E vuole dare strumenti concreti
alle maestre per rispondere adeguatamente agli interrogativi pedagogici
nel lavoro di tutti i giorni”. Secondo Marilena Grassadonia dell’associazione
Famiglie Arcobaleno, “la scuola deve essere il primo posto dove un bimbo
di genitori omosessuali deve sentirsi accettato, accolto. Gli educatori
perciò hanno un ruolo centrale”.
w
Lounge bar, Privé, Cabaret Sho
Sorteggio
INGRESSI
OMAGGIO
per
ore 21.30
SABATO*
E SE
30
XY S
H
o
NAK re 22 OW
ED
PAR
TY
VENERDÌ ore 22
NAKED PARTY
LUNEDÌ ore 22
NAKED PARTY
Aiutare una persona transessuale senzatetto è discriminatorio nei confronti degli homeless “normali”. Parola del consigliere regionale toscano
del Pdl Giovanni Donzelli, che ha vivacemente protestato per l’accoglienza
ricevuta da un giovane transessuale in una struttura comunale gestita
dalla Caritas a Firenze. “Essere gay o trans”, a parere di Donzelli “non deve
essere un titolo preferenziale” per conquistarsi il diritto a non morire di
freddo in strada nelle notti invernali. Il presunto scandalo nasce dal fatto
che il circolo Arcigay di Firenze, dopo aver bussato invano a varie porte per
trovare ospitalità al ragazzo, si è rivolto direttamente al sindaco Matteo
Renzi, per intercessione del quale un posto è saltato fuori. Ecco dunque
che l’ombra della discriminazione al contrario si è presentata alla mente
del consigliere Donzelli. Arcigay Firenze si è sentita perciò in dovere di
rispondergli: “Se Donzelli stesso pensasse a proporre politiche più serie
e inclusive sull’accoglienza e l’assistenza ai senza fissa dimora in città,
forse non ci troveremmo nella condizione di dover chiamare un sindaco
il sabato sera alle 22 per lanciare un appello disperato”. Il giovane in
questione, specifica inoltre l’associazione, “non è ‘un protetto dell’Arcigay
cui è stata trovata una via preferenziale’, come affermato da Donzelli, ma
una persona rifiutata da più strutture con posti disponibili proprio per la
discrepanza tra i suoi documenti d’identità femminili e l’aspetto esteriore
maschile, dunque oggetto di una duplice grave discriminazione. Per questo
ci siamo rivolti al sindaco, che si è adoperato per porre immediato rimedio
alla questione”.
Su questioni simili si litiga anche a Modena, dove il consigliere comunale e
regionale del Pdl Andrea Leoni è insorto contro l’apertura di uno sportello
contro le discriminazioni per il quale sono stati stanziati 36.000 euro sotto
la voce consulenze. Una spesa inutile, secondo Leoni, in questi tempi di
vacche magre e restrizione dei servizi sociali. Un anonimo graffitaro ha poi
sintetizzato il malumore con scritte in rima in giro per la città indirizzate
al sindaco: “Trentaseimila euro ai gay rifili, ma poi li neghi agli asili. Grazie
Pighi”. Nella polemica sono intervenuti la locale sezione dell’Agedo, coinvolta nel progetto antidiscriminazioni, e l’assessore alle politiche sociali
Francesca Maletti, quest’ultima per chiarire che i fondi stanziati non sono
comunali, ma regionali e statali, e vincolati alla realizzazione di iniziative
per la lotta a ogni forma di discriminazione (non solo nei confronti dei gay)
della quale si occuperà appunto lo sportello contestato.
garageclub.it
Pdl e discriminazioni
ME
RCO
L
ore
LIV
21. EDÌ
CRONACA ITALIA
SALA TV
LOUNGE BAR
AREA RELAX
febbraio 2011 · PRIDE
CRONACA ITALIA
Sconto di pena
Quanto vale un tentato omicidio esclusivamente motivato dall’odio omofobico?
Un anno fa i giudici di primo grado avevano condannato Alessandro Sardelli
(qui a fianco), noto alle cronache con il
soprannome di “Svastichella”, a sette
anni di carcere per aver aggredito a
Roma, nell’agosto del 2009, una coppia
di ragazzi gay colpevoli di essersi baciati
all’interno del suo campo visivo. A dodici
mesi di distanza il processo d’appello ha
ridotto la pena a quattro anni, nonostante la richiesta di conferma della
condanna in primo grado avanzata dal
pubblico ministero. Una perizia medicolegale ha ridimensionato la gravità delle
ferite inferte a uno dei due ragazzi,
rimasto a lungo in ospedale prima di riprendersi, e l’odio omofobico, in base
alle norme in vigore, non costituisce un aggravante. Così, da un passaggio
giudiziario all’altro, il caso che aveva fatto fremere di indignazione il paese
intero non è sembrato più tanto tremendo e meritevole di una punizione
severa. A Dino, il giovane mandato in ospedale da Sardelli, è rimasto l’amaro
in bocca. “Sono indignato”, ha dichiarato, “di fronte a quei politici che
dicono di voler combattere la violenza e poi non fanno nulla. Dovrebbero
vergognarsi. Quattro anni per un tentato omicidio non sono nulla, considerando anche che difficilmente otterrò il risarcimento del danno, essendo
l’aggressore nullatenente”. Il comune di Roma era parte civile al processo
e il sindaco Gianni Alemanno ha commentato così la sentenza d’appello:
“Non possiamo non rimanere profondamente perplessi di fronte a questa
sentenza perché riduce a quattro anni una condanna per tentato omicidio.
Tutto questo non sarebbe successo se in Italia esistesse una norma che
preveda un’aggravante per omofobia. Credo che il parlamento debba fare
una riflessione al di là degli schieramenti politici, per vedere di approvare
questa norma”.
Nel frattempo le aggressioni nella capitale proseguono indisturbate. Poco
prima di capodanno, un ragazzo di ventidue anni è stato assalito da tre
coetanei all’uscita di un locale a Trastevere, insultato perché gay, picchiato e ferito a un orecchio con un coccio di vetro. Anche in questo caso
l’indignazione a caldo è stata tanta, ma i responsabili dell’aggressione
sono rimasti ignoti.
Dialogo a Pavia
Forse non tutti sanno che il 13 gennaio è
la giornata dedicata al dialogo tra religioni
e omosessualità in memoria di Alfredo
Ormando, intellettuale gay siciliano che
proprio in quel giorno, nel 1998, si diede
fuoco in piazza San Pietro a Roma in segno
di protesta contro la chiusura del Vaticano
nei confronti delle persone omosessuali.
Quest’anno, per onorare la ricorrenza,
diverse associazioni glbt locali hanno inviato
ai rispettivi vescovi una lettera per chiedere
di aprire un confronto sul tema. In generale
la risposta è stata il silenzio assoluto, ma
un’eccezione c’è stata, nella persona del vescovo di Pavia Giovanni Giudici
(sopra) che ha risposto positivamente. Forse sollecitato dal fatto che
Arcigay gli ha inviato una lettera aperta pubblicata sul quotidiano locale
La provincia pavese. “Ci appelliamo a voi”, diceva il testo, “consapevoli
delle differenze che ci dividono, per promuovere una riflessione su una
questione fondamentale, che potrebbe veder nascere un proficuo dialogo
tra differenti visioni e permettere un confronto in grado di individuare un
terreno di impegno comune, finalizzato al rispetto della dignità umana”.
La lettera citava poi senza reticenze i punti di divergenza tra movimento
glbt e gerarchie cattoliche, dalla richiesta di depenalizzazione mondiale
dell’omosessualità promossa all’Onu e osteggiata dal Vaticano alle terapie
riparative. Monsignor Giudici, pur seccato per l’invito recapitato “a mezzo
stampa”, ha risposto che da parte sua “non esistono obiezioni, purché
questo confronto non avvenga sotto i riflettori ma venga utilizzato come
occasione per comprendere meglio le problematiche umane che riguardano questo tema”. Se son rose fioriranno, ma non contiamoci troppo.
PRIDE · febbraio 2011
19
CRONACA ESTERO
>> LONDRA Un magistrato inglese ha
multato due albergatori cristiani per
essersi rifiutati di affittare una camera
doppia a una coppia gay nel loro
albergo nel sud dell’Inghilterra. A nulla
sono valse le obiezioni degli imputati,
marito e moglie, che hanno invocato
le loro convinzioni religiose e hanno
garantito che, per non discriminare
nessuno, avrebbero fatto la stessa
cosa con una coppia eterosessuale
non sposata. Ai ricorrenti è stato
riconosciuto un risarcimento di 1800
sterline ciascuno.
>> Madrid Secondo l’amministrazione
di centrodestra della capitale spagnola il pride fa troppo rumore. Così
l’assessorato all’ambiente ha aperto
una procedura contro il Collettivo gay
e lesbiche di Madrid (Cogam), che ogni
anno organizza l’evento, contestando
l’eccesso di decibel e il degrado
ambientale che puntualmente si
verifica nel quartiere di Chueca per
celebrare l’orgoglio glbt. Il Cogam
rischia una pesante multa, ma la
comunità glbt madrilena è sul piede di
guerra e fa notare che il pride, oltre a
quello politico e culturale, ha un valore
economico non trascurabile determinato dal forte afflusso turistico. In
tempi di crisi, conviene sabotarlo?
>> Stoccolma Per la serie “a volte
ritornano”, anche gli Abba hanno
annunciato una rimpatriata dopo quasi
trent’anni di assenza dalle scene. Lo ha
dichiarato a un settimanale svedese
l’ex componente dell’iconica band
Agnetha Fältskog, spiegando che
l’intenzione sarebbe quella di riunire
il gruppo per pochi eventi a scopo
benefico.
>> Toronto L’organismo canadese di
sorveglianza sulle trasmissioni radiotelevisive ha raccomandato la censura
nei confronti di Money for Nothing,
una celebre hit dei Dire Straits del
1985, perché nel testo compare tre
volte la parola faggot (finocchio) usata
come insulto verso gli omosessuali.
Nell’ordinanza si riconosce che
l’intento della canzone era ironico e
non omofobico, ma si osserva che
il termine faggot risulta comunque
inappropriato. Alcune organizzazioni
glbt hanno applaudito alla decisione,
mentre alcune radio canadesi per
protesta hanno trasmesso per ore di
seguito la canzone incriminata.
20
Il piccolo principe
Un bambino ha bisogno di un papà e una mamma o possono bastare anche
due babbi, uno stuolo di bambinaie e cameriere a disposizione, una nursery
stile Versailles e la prospettiva di ereditare un patrimonio attualmente
stimato in 175 milioni di sterline? L’interrogativo si pone dopo che sir
Elton John e il suo compagno David Furnish hanno annunciato al mondo
la nascita del loro primo figlio Zachary Jackson Levon Furnish-John. Il
piccolo, venuto al mondo grazie all’imprescindibile aiuto di un’anonima
madre in affitto, è nato in California il 25 dicembre scorso (sarà solo una
coincidenza?) ed è stato presentato ufficialmente in società tre settimane dopo con un servizio in esclusiva della rivista Ok Magazine, che ha
messo ovviamente in copertina
una foto dell’augusta famiglia gay.
Con il pargolo che se la dorme beatamente in braccio a sir Elton, del
tutto ignaro delle polemiche innescate ai quattro angoli del pianeta
dalla notizia della sua nascita. In
Italia, addirittura, il sottosegretario
Carlo Giovanardi ha salutato il
lieto evento evocando il “racket dei
feti” e gli esperimenti eugenetici
dei nazisti. Con il solo plausibile
effetto di far rivoltare nella tomba
il vecchio Adolf, visto che pare
proprio che il padre biologico del
piccolo Zachary sia il sessantetreenne Elton (e non il più giovane
e belloccio David), ovvero quanto
di più lontano dalla stirpe di eroi
wagneriani vagheggiata nel Terzo
Reich. Anche in Gran Bretagna
(patria della coppia John-Furnish
unita in civil partnership secondo la
legge inglese dal 2005) le cose non
sono andate del tutto lisce perché
la Bbc ha pensato bene di affidare
la gestione dei servizi dedicati alla
nascita di Zachary a un fondamentalista cristiano, suscitando le comprensibili ire della comunità glbt.
Di tutto questo il piccolo principe non si cura minimamente, anche perché
babbo e babbo gli hanno regalato come “stanza dei giochi” un appartamento a Los Angeles, adiacente al loro, del valore di due milioni di dollari.
Qui crescerà con tutti gli agi, circondato dalle tate. E se ciò non dovesse
bastare a colmare il deficit di figure femminili di riferimento paventato dai
critici della genitorialità gay, avrà a disposizione ben due madrine lesbiche:
Ingrid Sischy e la sua partner Sandy Brant, amiche di vecchia data di Elton
John. Nel frattempo già si vocifera che i Furnish-John abbiano in mente di
dare a tambur battente a Zachary anche un fratellino o una sorellina.
Vittoria in Uganda
La magistratura ugandese, lo scorso 3 gennaio, ha posto un limite di principio alla persecuzione indiscriminata delle persone glbt che imperversa
nel paese, vietando l’outing a mezzo stampa. Un’iniziativa legale era stata
avviata da tre esponenti di un’associazione per i diritti glbt dopo che
nell’ottobre scorso il tabloid ugandese Rolling Stone aveva pubblicato una
lista di nomi, foto e indirizzi di attivisti omosessuali, con l’incitamento a
impiccarli come titolo di copertina (vedi anche Pride n. 139). In novembre un
tribunale aveva vietato in via temporanea a Rolling Stone di ripetere l’esperimento in attesa di una sentenza definitiva e generale sull’argomento
che è infine arrivata due mesi dopo. Il giudice ha così stabilito che d’ora
in avanti nessun giornale avrà il diritto di violare la privacy dei cittadini
glbt con l’intento di danneggiarli, fino a metterne seriamente in pericolo la
vita come è accaduto con lo “scoop” di Rolling Stone. Tale testata è stata
condannata al pagamento delle spese legali e a risarcire i tre attivisti che
avevano promosso la causa con una somma pari a circa 500 euro ciascuno.
Non un granché sul piano economico, hanno commentato i risarciti, ma
quello che conta è il principio. Nel frattempo in Uganda l’omosessualità
resta illegale a tutti gli effetti e ancora pende come una spada di Damocle
in parlamento una proposta di legge per inasprire le pene di chi commette
atti “contronatura”. Il tutto in un clima in cui le campagne omofobe fomentate dal fondamentalismo religioso sono all’ordine del giorno.
febbraio 2011 · PRIDE
c/o BORGO DEL TEMPO PERSO
Photo: Ilario Botti - Artwork: Marco Contini
via F. Massimo, 36 - MILANO - MM3 Porto di Mare
Comitato Provinciale Arcigay Milano
C.I.G. - Centro di iniziativa Gay
Tel. 02.54.12.22.25
www.arcigaymilano.org
03 nel 1951 nasce ad Aradeo (LC) GIOVANNI MINERBA, fondatore insieme ad OTTAVIO MAI della prima rassegna europea di film a
tematiche omosessuali nel 1986: il Torino GLBT Film Festival 09 nel 1951 nasce BRUNO FIORENTINO, tra i fondatori del FUORI! 10 nel 2002
inaugura al Colony di Milano JOIN THE GAP 16 nel 1954 nasce a Villanuova sul Clisi (BS) GIANPAOLO SILVESTRI, già Senatore della Repubblica
e tra i fondatori di Arcigay 22 nel 1980 nasce a Latina il cantante TIZIANO FERRO 23 nel 1984 nasce il GIG Centro di Iniziativa Gay di Milano
PRIDE · febbraio 2011
21
CRONACA ESTERO
Complotti anticristiani
L’educazione sessuale e civile
impartita nelle scuole pubbliche di
molti paesi europei è una minaccia
per la libertà religiosa. Lo ha ribadito
il 10 gennaio papa Ratzinger in un
discorso agli ambasciatori accreditati in Vaticano. Il problema si verifica,
ha spiegato, “là dove è imposta la
partecipazione a corsi di educazione
sessuale o civile che trasmettono
concezioni della persona presunte
neutre, ma che in realtà riflettono un’antropologia contraria alla fede e
alla retta ragione”. La tesi papale è che i cattolici per godere a pieno della
loro libertà devono poter continuare a opprimere con la loro propaganda i
peccatori (vedi gli omosessuali). Un po’ come se il Ku KluX Klan dicesse che
il divieto di incitare ai pogrom è un vulnus insopportabile per la libertà di
espressione (e talvolta in effetti l’ha fatto). Le sottili argomentazioni del
pontefice non esauriscono comunque la creatività che regna nel giardino
di delizie della pastorale cattolica. Si pensi per esempio al cardinale di
Cordoba Demetrio Fernandez (sopra), che in un’omelia pronunciata subito
dopo Natale nella cattedrale della città spagnola ha denunciato nientemeno che un complotto organizzato dall’Unesco (sì, proprio l’organizzazione
Onu per l’educazione, la scienza e la cultura) allo scopo di far diventare
omosessuale la metà della popolazione mondiale entro vent’anni. La fonte
di questa scottante informazione, ha affermato Fernandez, è il cardinale
Ennio Antonelli, che presiede in Vaticano il Pontificio consiglio per la famiglia. E lo strumento per attuare il diabolico progetto sono i programmi per
introdurre nelle scuole “l’ideologia di genere”. Secondo la quale, sempre
secondo Fernandez,”nessuno nasce uomo o donna, bensì sceglie secondo
il suo capriccio, e può cambiare sesso quando vuole, a suo piacimento”. Il
che naturalmente è in totale contrasto con il piano divino della creazione.
Questo però è ancora niente rispetto ai danni che gli omosessuali, con le
loro assurde pretese di libertà, provocano a giudizio di alcuni fondamentalisti cristiani d’oltreoceano. Come la profetessa televisiva statunitense
Cindy Jacob, che a quanto pare è stata l’unica a capire che una recente (e
a prima vista inspiegabile) moria di migliaia di uccelli in Arkansas è stata
il frutto dell’ira di Dio contro l’abolizione del divieto di dichiararsi gay o
lesbiche nelle forze armate americane. E perché prendersela proprio con
l’Arkansas? Perché qui era stato governatore Bill Clinton, che appena
eletto presidente aprì la prima breccia verso il riconoscimento dei militari
omosessuali con il compromesso del don’t ask don’t tell. Il collegamento
può sembrare tortuoso, ma sicuramente meno di quello stabilito dalla
Philadelphia Church of God tra le devastanti alluvioni che hanno colpito
l’Australia negli ultimi mesi e la vergogna rappresentata dalla parta del
Mardi Gras di Sydney.
La parità avanza
Il dipartimento di stato americano ha annunciato che da questo mese sarà
introdotta sui passaporti, alla voce “informazioni sui genitori” (per i figli
minorenni), la dizione “genitore 1” e “genitore 2” per riconoscere l’esistenza
di famiglie diverse da quelle eterosessuali. In un primo tempo si era detto
che le definizioni tradizionali di “padre” e “madre” sarebbero scomparse,
ma poi, al primo accenno di prevedibili polemiche politiche, il segretario di
stato Hillary Clinton ha corretto il tiro con una soluzione di compromesso:
i genitori saranno qualificati come “madre o genitore 1” e “padre o genitore
2” per smussare un po’ il conflitto tra amici e nemici della famiglia gay.
Nel frattempo, l’idea che omo e etero non siano poi così diversi come alcuni
ancora pensano, lo attesta sempre più di frequente anche la scienza, a
costo di scoprire l’acqua calda. Uno studio condotto da un’équipe di
neurobiologi dello University College di Londra ha stabilito che quando ci
sono in ballo sentimenti d’amore e d’affetto il cervello degli umani gay si
comporta proprio come quello degli umani etero. Proviamo insomma tutti
le stesse emozioni secondo schemi cerebrali comuni, sui quali il diverso
orientamento sessuale non incide per nulla. Incide invece parecchio, ma
qui usciamo dal terreno della biologia per entrare in quello della cultura,
quando si tratta di decidere chi deve fare i lavori di casa. Una ricerca della
facoltà di scienze della salute dell’università australiana di La Trobe ha
messo a confronto i modelli di organizzazione domestica di 317 coppie
dello stesso sesso con quelli di 958 coppie eterosessuali, concludendo che
le prime si dividono le incombenze quotidiane in modo molto più paritario
delle seconde. Come volevasi dimostrare, qualche volta gay è meglio.
22
febbraio 2011 · PRIDE
CRONACA ESTERO
Omocidio a Manhattan
La vita di Carlos Castro (a
sinistra nella foto), sessantacinquenne giornalista e sostenitore dei diritti gay notissimo
in Portogallo, è finita in un lago
di sangue al trentaquattresimo
piano del Hotel Intercontinental
a Times Square, nel cuore di
New York. Qui il 7 gennaio l’ha
trovato la polizia, allertata da
un’amica che non riusciva a
mettersi in contatto con lui,
all’interno della stanza che occupava da alcuni giorni con il suo connazionale e giovane fotomodello Renato Seabra (a destra). I due facevano
coppia fissa da alcuni mesi, dopo che Seabra si era fatto conoscere in
Portogallo partecipando a un reality per aspiranti modelli, ma il giovane,
che ha confessato di averlo ucciso, ha negato che fossero amanti. Fatto
sta che avevano deciso di trascorrere insieme la vacanze di fine anno negli
Stati Uniti ed erano andati d’amore e d’accordo per una settimana abbondante prima che Seabra, al culmine di una violenta lite sentita da numerosi
altri ospiti dell’albergo, fracassasse il cranio del suo anziano compagno di
viaggio con un computer portatile e poi, in pieno raptus, lo evirasse con
l’aiuto di un cavatappi. Il giovane omicida è stato fermato poco dopo la scoperta del corpo di Castro in un’ospedale dove era andato a farsi medicare
alcune ferite al viso e alle mani che si era provocato lottando con la sua
vittima e poi mettendo in atto un maldestro tentativo di suicidio. In evidente stato confusionale, Seabra ha raccontato agli agenti di aver tagliato
i testicoli a Castro per liberarlo dei suoi “demoni omosessuali”. È stato così
temporaneamente ricoverato in un ospedale psichiatrico e pochi giorni
dopo è stata formalizzata nei suoi confronti l’accusa di omicidio volontario.
Un macho tutto per noi
Dopo il clamoroso coming
out alla fine del 2009, il
campione di rugby gallese
Gareth Thomas (a fianco)
non ha smesso di praticare lo
sport che lo ha reso famoso
ma ha intrapreso in parallelo
la nuova carriera di testimonial internazionale dei diritti
glbt. In questa veste è stato
di recente ospite negli Stati
Uniti del talk show di Ellen
DeGeneres, dove ha rivelato
di aver ricevuto le confessioni private di molti altri atleti gay che ancora non hanno avuto il coraggio
di dichiararsi. “Non voglio forzarli a uscire allo scoperto”, ha affermato
Gareth, “ma l’influenza degli sportivi è tale che se si dichiarassero per
lanciare un messaggio positivo potrebbero cambiare il mondo. Mostrare
che si può essere gay e fare sport insieme agli altri è un messaggio molto
forte da porre all’attenzione degli adulti e dei più giovani”.
Thomas ha di recente raccontato la propria esperienza anche in un video
(disponibile su internet) realizzato nell’ambito di un progetto per la prevenzione dell’omofobia e del bullismo. Ha parlato di come è cresciuto in un
ambiente machista e di come si è sentito costretto a mentire sulla propria
omosessualità per poter diventare un giocatore di rugby, entrando poi
in crisi per l’impossibilità di continuare a vivere nella menzogna. “Essere
sinceri con se stessi rende liberi”, ha concluso. “Ognuno ha diritto di gestire
il proprio destino, ma mentire mette il vostro destino nelle mani di un altro,
perché vi fa vivere nella paura di essere scoperti. Dire la verità è riprendere
le cose in mano. Chiunque vogliate diventare, fatelo dicendo la verità.
Credetemi, ne vale la pena”.
Nel frattempo è in cantiere un film biografico su questo coraggioso atleta,
in cui a vestire i panni del protagonista sarà l’attore Mickey Rourke, che ha
rivelato in un’intervista di aver sempre desiderato girare un film sul rugby
e di avere finalmente trovato nella storia di Gareth Thomas lo spunto
adeguato. Resta però il fatto che Rourke, se pure ha il carisma, non ha più
il fisico per interpretare il ruolo al meglio. Oltre vent’anni di eccessi di vario
genere lo separano infatti dal sex symbol rugbysta. Speriamo che almeno
per le scene negli spogliatoi si serva di una controfigura.
PRIDE · febbraio 2011
23
24
febbraio 2011 · PRIDE
CULTURA + ATTUALITÀ
GUARIRE L’AIDS
Dai nuovi farmaci alla terapia genetica, tutte le strade intraprese dalla ricerca scientifica
per trovare una cura in grado di debellare completamente il virus Hiv.
TESTO — GIULIO MARIA CORBELLI · [email protected]
Nel mondo della ricerca sull’Hiv si torna a ragionare di “cura”. Non solo
di “terapia” o “trattamento” ma di “cura” nel senso classico del termine,
cioè di qualcosa che permetta di stare in buona salute per lungo tempo
senza terapie. Una vera rivoluzione della speculazione scientifica, che fino
a poco tempo fa considerava la guarigione un obiettivo irraggiungibile.
Oggi persino la più importante società scientifica di lotta all’Aids mondiale,
la International Aids Society, ha deciso di costituire un gruppo di lavoro
internazionale chiamato Towards a cure. Lo scopo? Coordinare gli sforzi
che la ricerca compie in ogni angolo del pianeta per capire come liberarsi
da questo stramaledetto virus. A capo di questo gruppo di cervelloni c’è un
premio Nobel del calibro di Françoise Barré-Sinoussi, quella che insieme a
Luc Montagnier nel 1983 individuò per la prima volta il virus Hiv. Un gruppo
di tutto rispetto, quindi, che non si perderebbe – speriamo – dietro a vuote
utopie.
Ma è davvero possibile trovare una cura per l’Hiv? O, per dirla in altro modo,
qualcuno è mai guarito dall’Hiv? Sembra di sì: circa tre anni fa si è parlato
molto del cosiddetto “Paziente di Berlino”. In realtà Timothy Ray Brown
non è affatto di Berlino ma è lì che vive e che nel 2007 ha subito un duplice
trapianto di midollo osseo. Dal momento che Timothy, oltre ad avere una
brutta forma di leucemia che rendeva urgente il trapianto, era anche sieropositivo, i medici pensarono bene di provare a trapiantargli un midollo speciale. L’Hiv per attaccare e distruggere le cellule del sistema immunitario
usa delle “porte di ingresso” o recettori; quella che usa più frequentemente
è chiamata CCR5, ma alcune persone per motivi genetici ne sono sprovvisti
e per loro diventare sieropositivi risulta quasi impossibile. Il midollo usato
per aiutare Timothy è stato prelevato proprio da un donatore che presenta
questa particolare “resistenza” al virus. E sembra che oltre a guarirlo dalla
leucemia, lo abbia anche guarito dall’infezione da Hiv. I risultati delle analisi
di Timothy 38 mesi dopo il trapianto sono stati pubblicati a dicembre su
una prestigiosa rivista scientifica: il virus non è rintracciabile né nel suo
sangue, né nel liquido cervico-spinale, né nella mucosa intestinale, nonostante da tre anni non assuma terapia antiretrovirale.
Gero Hütter, a capo del team di medici che ha seguito il caso, considera
“ragionevole concludere che in questo paziente si sia raggiunta la guarigione dall’infezione da Hiv”. Altri commentatori affermano che probabilmente il virus c’è ancora ma in quantità talmente irrilevanti che non solo
non risulta nelle analisi effettuate ma non può nemmeno riprendere a
replicarsi in maniera da compromettere la salute del paziente.
Bisogna tenere presente che, prima del duplice trapianto di midollo osseo,
Timothy ha dovuto subire anche un massiccio trattamento chemioterapico
che ha distrutto quasi completamente le cellule del suo sistema immunitario; opera completata, in concomitanza con l’intervento, dai farmaci
immunosoppressori necessari per evitare il rigetto del trapianto. Questo
potrebbe – secondo i medici – aver fatto piazza pulita delle cellule infette
così che, come risulta anche dalle analisi, tutte le cellule del sistema immunitario che Timothy ha attualmente sono derivate dal midollo osseo che
gli è stato donato mentre sono completamente sparite tutte quelle che
aveva prima del trapianto.
Come si può capire, tutti questi interventi se da un lato hanno permesso
a Timothy di smettere di assumere farmaci antiretrovirali senza sviluppare l’Aids, dall’altro hanno gravemente compromesso il suo stato di
salute: oltre ai due trapianti e ai pesanti trattamenti chemioterapici e
PRIDE · febbraio 2011
immunosoppressori collegati, un anno e mezzo dopo l’intervento un grave
problema neurologico lo ha portato a una temporanea cecità e a problemi
di memoria. Lui stesso ha raccontato la sua esperienza alla rivista tedesca
Stern, riferendo della complessa fisioterapia che ha dovuto seguire e dei
cambiamenti della sua personalità notati dagli amici. Al giornalista che
gli ha chiesto se non sarebbe stato meglio continuare a vivere con l’Hiv
Timothy ha risposto: “Forse. Forse sarebbe stato meglio. Ma non mi faccio
più questo genere di domande”.
Insomma, ciò che lo ha guarito – ammesso che lo abbia fatto – non è una
strategia che possa essere applicata su larga scala e probabilmente neanche a poche altre persone. Ma dal punto di vista scientifico è sicuramente
una svolta fondamentale, perché può essere considerata la proof of concept, cioè la prova a livello teorico, che la guarigione non è irraggiungibile. E
questo incoraggia gli studi in questo campo, che oggi possono cominciare
a guardare con speranza al sostegno dei maggiori istituti internazionali.
Da un lato ci sono coloro che, sulla scia della storia di Timothy, indagano la
possibilità di modificare geneticamente il sistema immunitario in modo da
25
ATTUALITÀ + CULTURA
Françoise Barré-Sinoussi
proteggerlo dall’attacco del virus. Ma dall’altro
lato l’obiettivo principale continua a essere la
“eradicazione”, cioè il tentativo di usare i nuovi
farmaci, più potenti e meglio tollerabili, per uccidere tutte le cellule infette presenti nell’organismo così da debellare completamente il virus.
In questo campo, la sfida più grossa è rappresentata dai reservoir, quelle “riserve” di virus
che persistono nonostante la terapia faccia
piazza pulita tutto intorno. Alcune cellule del
sistema immunitario hanno il compito di conservare a lungo la memoria delle infezioni che l’organismo ha subito. Per mantenere i loro “ricordi”
nel tempo, queste cellule reservoir hanno vite
lunghe in cui non fanno niente, non si replicano
ma sopravvivono in uno stato di latenza. A lungo.
E si portano dentro tracce dell’Hiv. Purtroppo
questo cellule non sono attaccabili dai farmaci,
che sono efficaci solo sulle cellule attive, capaci
di riprodursi. Inoltre tracce di virus, anche se in
quantità minime, restano anche in altre cellule
del sistema immunitario, come una flebile, infinitesimale infezione che continua a svolgersi
anche quando i farmaci sembrano lavorare
alla perfezione. Infine ci sono organi del corpo
umano in cui i farmaci riescono a penetrare
con maggiori difficoltà e lì possono conservarsi
delle cellule infette inattaccabili. Tutto questo
fa sì che, se dopo aver abbattuto la carica virale
a livelli non rilevabili si interrompe la terapia,
la replicazione virale riprende nel giro di poche
settimane, ricominciando a distruggere il
sistema immunitario.
Pochi anni fa si era sperato che l’utilizzo dei farmaci di nuovissima generazione, da poco disponibili, potesse costituire un’arma importante
per abbattere questa replicazione residua. Si
sperava, cioè, che aggiungendo questi farmaci,
più efficaci e meglio tollerati dei precedenti, agli
altri – almeno tre – che generalmente compongono la terapia antiretrovirale altamente attiva
(Haart – Highly active anti-retroviral therapy)
26
si potesse eliminare i reservoir ed eradicare
il virus. Così non è stato, purtroppo: tutte le
ricerche fatte con questa strategia di intensificazione della terapia non hanno dato i risultati
sperati.
La strategia che si sta cercando di mettere in
campo, quindi, è quella di un attacco su diversi
fronti: da un lato intensificare la terapia per
rendere minima la replicazione virale, dall’altro
stimolare il sistema immunitario perché faccia
uscire allo scoperto e renda attaccabili anche
quelle cellule latenti che conservano il virus per
decenni pur in presenza dei farmaci. Su questa
linea si muove ad esempio lo studio Eramune,
il più importante studio internazionale verso
una cura promosso proprio dal gruppo di lavoro
Towards a cure della International Aids Society.
Lo studio è già partito anche in Italia, ma se c’è
qualcuno che vuole correre ad arruolarsi nella
speranza di essere un novello “Paziente di
Berlino” è bene che prenda in considerazione
che si tratta solo dei primi passi della ricerca in
questo settore, passi non ancora confortati da
risultati eclatanti.
Notizie incoraggianti ma ancora lontane da
approdi concreti vengono anche dalla terapia
genetica: gli ingegneri del Dna stanno provando
a modificare i codici in maniera da stimolare la
produzione di cellule resistenti al virus che possano soppiantare quelle infette negli individui
sieropositivi. Paula Cannon dell’Università della
California ha sperimentato questo approccio
nei topi: utilizzando una tecnica detta “dita di
zinco”, ha modificato il genoma di alcune cellule
staminali per inibire lo sviluppo del recettore
CCR5 e ha poi inoculato queste staminali modificate in un gruppo di roditori, successivamente
infettati con il virus Hiv. Dopo 12 settimane, il
sistema immunitario dei topi “geneticamente
modificati” aveva mantenuto la forza iniziale
mentre quello di altri topi infettati e non modificati si era fortemente indebolito. Ora la Cannon
spera di poter provare questo approccio anche
sugli uomini, anche se in realtà un suo collega
californiano del Beckman Research Institute
ha provato un approccio simile su quattro
volontari: oltre a indurre una modificazione
che inibisse lo sviluppo del CCR5, John Rossi ha
anche cercato di impedire al virus di adottare
diverse modalità di attacco delle cellule e che
si sviluppassero così resistenze. Secondo i risultati pubblicati sulla rivista Science Translational
Medicine, i quattro pazienti hanno tollerato
bene la terapia sperimentale e le cellule hanno
effettivamente prodotto delle armi capaci di
contrastare il virus Hiv fino a due anni dopo
l’intervento. Tuttavia non sono guariti né si è
registrata una diminuzione della carica virale,
secondo Rossi perché la quantità di cellule
modificate era, per motivi di sicurezza, molto
bassa, troppo per dare risultati clinici. E ora lui
e i suoi colleghi progettano un nuovo studio in
cui impiegheranno questa tecnica in maniera
più massiccia. “È uno studio piccolo ma è un
passo nella giusta direzione” ha commentato
Pablo Tebas, che conduce anche lui uno studio
all’Università di Pennsylvania su una terapia che
mira a distruggere il CCR5 nelle cellule. Secondo
Tebas, “la cosa più promettente è che questo
studio mostra che puoi modificare le cellule
staminali in modo da renderle resistenti all’Hiv
e che la progenie di queste cellule sarà ancora
resistente ma comunque funzionante”.
Insomma gli studi in questa direzione ci sono,
e sono anche numerosi e alcuni persino
incoraggianti. Almeno per gli scienziati. Per
chi vive con l’Hiv e per chi vuole rimanere
sieronegativo, invece, si tratta di notizie che
possono solleticare la curiosità ma che per ora
non portano a nulla di certo. Ciò che è sicuro, e
che a dispetto delle illazioni di alcuni esponenti
del clero cattolico è stato confermato da
innumerevoli ricerche scientifiche, è che
l’infezione si previene evitando che sangue o
sperma di una persona sieropositiva penetrino
nell’organismo, cosa che è facile fare anche
nel più acrobatico rapporto sessuale usando
profilattici, lubrificanti, dental dam e tutte le
simpatiche diavolerie che la cultura del safer
sex ha messo a nostra disposizione.
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
27
ATTUALITÀ + CULTURA
FENOMENO GLEE
La serie musicale più amata dell’anno conquista i Golden Globes e viene apprezzata persino
dal quotidiano cattolico Avvenire. Nella seconda stagione è arrivato un nuovo personaggio
gay, Blaine: si metterà con Kurt?
TESTO — ANTONIO MALVEZZI
Darren Everett Criss
Persino il quotidiano cattolico Avvenire, per voce di Mirella Poggialini,
tesse le lodi di Glee, telefenomeno dell’anno approdato sul preserale di
Italia Uno, parlando di “racconto avvincente, abile sceneggiatura e buona
regia”. In realtà lo share delle prime puntate è stato piuttosto deludente,
il 4,68%, ma si può spiegare col fatto che i veri fan, i cosiddetti gleeks,
le hanno già viste su Fox dove va già in onda la seconda stagione. Per il
pubblico generalista tricolore, poi, Glee è forse troppo innovativo mentre
oltre oceano, ai Golden Globes, il serial musicale amato da ben 8 milioni di
spettatori americani, si è accaparrato ben tre premi. Il motivo principale
del successo di Glee e delle vendite stratosferiche della colonna sonora
(milioni di copie in tutto il mondo) è probabilmente da ricercare nella capacità di ribaltare il paradigma del teen movie, dove i protagonisti non sono
ricchi e affermati ma emarginati alla ricerca di riscatto, senza una visione
pietistica quanto piuttosto affermativa della diversità: il malinconico
gay Kurt con la voce da soprano (Chris Colfer) sa fronteggiare omofobia
e discriminazione, realizzandosi attraverso la musica, vera protagonista
della serie: i numeri cantati e danzati sono davvero di grande fattura –
vedi quelli della puntata dedicata al Rocky Horror Picture Show, in grado di
ricreare lo spirito dell’originale aggiornandolo alla queerness contemporanea – e non semplici riempitivi coreografici.
La seconda serie ha portato tra le altre cose una bella novità. Si chiama
Blaine ed è uno splendido ragazzo moro dichiaratamente gay. Lo interpreta un apollineo ventitreenne californiano ma dal sangue misto
28
irlandese-filippino, Darren Everett Criss. Attore ma non solo, Darren si è
fatto le ossa a teatro dove ha fatto parlare di sé per una curiosa “musicover” del maghetto più famoso del mondo, A Very Potter Musical.
In tv è già apparso in cinque episodi di Eastwick e in una puntata di Cold
Case, lasciando il segno per l’abbinamento vincente di capacità recitative
e un’avvenenza fuori dal comune.
“Dopo un po’ di esperienza nello show – ha dichiarato a Interview il bel
Darren – ero davvero emozionato all’idea di vedere un personaggio così
forte, un giovane uomo, gay e orgoglioso senza paura di esserlo, fare la
sua apparizione in un network televisivo tra l’altro importante e conosciuto come la Fox. È la prima volta che vedo uno studente apertamente
omosessuale così giovane e innocente che deve fare i conti col fatto di
essere apertamente gay a un’età così giovane. Ma il mio personaggio
non viene definito dal suo orientamento sessuale, non è ciò che davvero
importa di Blaine: naturalmente è una parte importante della sua persona.
Ma Blaine non la pensa così, quantomeno nella società utopistica in cui
vive alla Dalton Academy, dove tutto quanto sembra fin troppo perfetto”.
“È un personaggio alla Tom Ford, molto carismatico, composto ed elegante” ha puntualizzato Criss a Vanity Fair. “Non direi che è molto ‘regina’,
è solo molto, molto ‘cool’. Ha anche avuto molte esperienze negative e
tribolazioni vissute anche da Kurt. Quando lo incontriamo, Blaine vede
molto di se stesso in Kurt in termini di esperienze e nel modo in cui vedono
il mondo intorno. Sente il bisogno di condividere la sua esperienza, essere
una fonte di forza per lui e aiutarlo davvero. Ha un’energia straordinaria.
Non potrei averne una percezione più positiva. Io sono cresciuto nella
comunità gay ma sono etero. So che la gente vuole saperlo e quando dico
che ‘non importa se Blaine è gay o no’ pensa che io sia gay. Così mi definisco un maschio eterosessuale ma come attore la questione è recitare un
personaggio. In questo caso si tratta di un omosessuale”.
Infatti, l’arrivo di Blaine da una scuola “rivale” della fittizia William McKinley
High School a Lima, paesotto dell’Ohio realmente esistente, lo porterà ad
avvicinarsi al Glee club nemico per questioni di bullismo omofobico – argomento quanto mai di attualità anche in Italia – e attirerà l’attenzione di
Kurt che, a parte l’amicizia con Mercedes Jones, non ha certo compagni
affettuosi con cui condividere il tempo libero.
Kurt inizierà presto ad ammirarlo, sia come cantante che come persona e
in America i veri fan si chiedono a gran voce: allora, è finalmente arrivato
l’uomo della vita di Kurt? Si fidanzeranno? Blaine gli dedicherà una romantica serenata? Ovviamente non tocca a noi rispondere ma la curiosità è
tanta.
Vi possiamo anticipare che in una scena – onirica? – i due sembrano flirtare
e corrono al rallentatore mano nella mano al ritmo di un classico natalizio,
Baby it’s Cold Outside che è uno dei cavalli di battaglia di Darren Criss. La
vita di Criss sembra davvero procedere parallelamente a quella di Blaine,
visto che Darren ha già realizzato un Ep dal titolo Human ed è apparso in
varie raccolte tra cui una curiosa compilation dal titolo Me and My Dick (‘Io
e il mio pisello’), bizzarra colonna sonora dell’omonimo musical softcore
prodotto da Team StarKid. Forse l’unico tocco vagamente trasgressivo di
un attore/cantante che sembra persino troppo bello per essere vero.
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
29
ATTUALITÀ + CULTURA
SUSSURRI E GRINDR
Un breve vademecum per orientarsi nella giungla delle chat Gps che aiutano a trovare
sempre l’uomo ideale più vicino. È la geolocalizzazione, bellezza.
TESTO — PAOLO COLONNA · [email protected]
Cosa sei frocio a fare, ormai, senza un profilo
su qualche chat? L’unica eccezione che conosco
è il nostro Direttore – un caso a parte, glielo dico
sempre (“Sei licenziato”, ndr) – ma anche lui sa
benissimo che da parecchi anni il battuage più
praticato dai gay (single e non) è di gran lunga
quello online.
So cosa state pensando: “Tante grazie, bella,
devi arrivare tu a raccontarcelo e addirittura
scriverci su un pezzo? E non l’aveva già fatto
qualcun altro, per di più?” No, calma, anche nel
consueto tran tran del rimorchio via chat ogni
tanto c’è qualche novità. Bisogna restare al
passo con i tempi: se ancora non l’avete, quindi,
cominciate subito a risparmiare qualche euro e
compratevi uno smartphone.
Già, perché le chat per iPhone e simili hanno
una marcia in più, rispetto a quelle di pc e mac:
il Gps (acronimo di Global Positioning System).
“Ommadonna” – direte – “ma questo deve proprio tirarsela da esperto di informatica? Che
noia”. Coraggio, è tutto molto semplice, ve lo
spiego in un paragrafo.
Grazie al Gps il telefonino è in grado di registrare
la vostra posizione ovunque siate, e le chat che
sfruttano questo sistema possono non soltanto mettervi in contatto con il vostro uomo
ideale, ma anche segnalarvi quanto è vicino. Se
siete in palestra, in metropolitana o dal parrucchiere con il vostro smartphone potete dunque
individuare il futuro marito a pochi metri da voi,
conquistarlo con le vostre brillanti doti interlocutorie e finire orizzontali in tempi brevissimi.
Pratico, no?
La chat Gps più diffusa fra i gay sparsi sul globo è
sicuramente Grindr (www.grindr.com), con oltre
un milione di utenti. Creata circa un paio di anni
fa dal geek californiano trentenne Joel Simkhai
e disponibile inizialmente solo per iPhone, ora la
si può usare anche con il Blackberry (versione
attualmente in beta), con l’iPad e presto persino con gli smartphone basati su Android, il
sistema operativo di proprietà di Google. Grindr
esiste in due versioni: quella basic è gratuita,
mentre quella X(tra) con qualche funzionalità in
più e senza annunci pubblicitari costa 2,39 € al
30
mese. Intuitiva, user-friendly e veloce, Grindr ha
riscosso quasi subito un enorme successo, ed
è facile capire perché. Usarla è semplicissimo:
basta scattarsi una foto e crearsi un profilo con
i dati salienti, e non appena lo smartphone avrà
registrato la vostra attuale posizione vedrete
comparire accanto alla vostra le foto degli altri
maschietti disponibili in zona, disposti in ordine
di vicinanza. Una volta individuato quello più
appetibile potrete quindi comunicargli gusti
e misure opportunamente dettagliati, bombardarlo di foto esplicite, e inviargli il vostro
indirizzo con tanto di mappa per raggiungervi in
men che non si dica. Non manca anche un pizzico di ironia, a partire dal nome stesso (grinder
significa letteralmente “tritacarne”). E se non
siete soddisfatti della fauna locale potete
sempre cliccare sul pulsante “Load More Guys”,
ed ecco spuntare in elenco tanti altri uomini
pronti all’uso, anche se magari un po’ meno
dietro l’angolo.
Un avvertimento, però: fate molta attenzione
alla foto che scegliete per il profilo e al testo
che scrivete (vi consiglio di leggere con attenzione le guidelines sul sito prima di crearlo). Per
rimanere disponibile sull’App Store dell’iPhone
Grindr impone delle regole piuttosto rigide:
evitate quindi di esporre le pudenda sul profilo
(volendo, però, potete sempre inviarle in privato
alla vostra potenziale preda). Se non rispettate
le condizioni d’uso non solo verrete bannati e il
vostro profilo sarà inesorabilmente cancellato,
ma la procedura per poter poi ricomparire sul
Tritacarne è piuttosto complicata (parlo per
esperienza diretta, ovviamente). Il neo-puritanesimo di Grindr (e Apple) è già stato sbeffeggiato a dovere: sul sito di Queerty potete
vedere una divertente gallery di profili bannati
di recente, con la motivazione per ognuno:
(http://tinyurl.com/yypazqu).
Naturalmente Grindr non è l’unica applicazione
di questo tipo: ad aggiungere la geolocalizzazione (!) ora si sono decise pure le chat storiche
per pc (Gaydar, Me2, Manhunt e anche la più
fetish Recon.com, tutte con le rispettive app);
stranamente su iPhone GayRomeo è un po’ in
ritardo, ma il Gps è imminente pure per loro;
c’è poi anche Scruff (www.scruffapp.com), un
clone di Grindr pensato per bear e orsofili; e
infine Fab (http://fab.com), per usare la quale
però è necessario avere un profilo su Facebook
(d’altra parte chi non, escludendo il Direttore?)
e che è appunto più simile a un social network
vero e proprio per soli froci che a una chat.
Ce n’è già per tutti i gusti, insomma, e questo
elenco è sicuramente destinato ad allungarsi
ancora. Che aspettate, quindi? State ancora
incollati al pc sulle chat normali a perdere
tempo prezioso con l’uomo con cui avreste
volentieri già messo al mondo dei figli, se soltanto non abitasse a Canicattì? Antiche.
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
31
ATTUALITÀ + CULTURA
RAGAZZE ALL’ANTICA
La memoria dei femminelli resiste nella tradizione popolare della provincia napoletana
e rivive a teatro grazie all’impegno di un’apposita associazione. Con grande successo di
pubblico, come ha dimostrato un recente spettacolo a Torre Annunziata.
TESTO — ANDREA PINI · [email protected]
Torre Annunziata è oggi una disordinata
città “moderna”, fatta di strade lunghissime
sigillate da palazzoni post anni ’60, con la
visione del mare negata. Eppure fino a 50 anni
fa era un antico e bel paese di pescatori sulle
rive del golfo, stretto sotto il Vesuvio, lungo
la strada tra Napoli e Pompei. Poi è esplosa la
speculazione edilizia ed è finita. Nei paesi della
zona come Torre Annunziata, Torre del Greco,
Pagani, Nocera, Castellammare, e un po’ in
tutta la provincia di Napoli sopravvive ancora
oggi nella memoria e nella cultura collettiva
l’antica tradizione dei femminelli.
A Torre, negli anni ’50 e ’60 i femminelli vivevano
nei vicoli. Ostentavano la femminilità ma erano
in genere vestiti da uomo e si travestivano
solo in determinate occasioni, forse a casa
loro per ricevere i giovani in cerca di esperienze
sessuali, a volte nelle feste private, a volte in
eventi popolari in cui si organizzavano manifestazioni pubbliche: potevano anche essere
i festeggiamenti perché una squadra locale di
calcio aveva vinto un torneo! Nei vicoli si ricorda
anche una coppia di masculoni, che erano due
lesbiche conosciute da tutti. E i femminelli vivevano mescolati con il popolo, con un loro ruolo
riconosciuto e accettato.
La femminell è una figura antica e rispettata,
integrata nella cultura popolare. Aveva sentimenti e movimenti femminili in un corpo che
era maschile quasi per sbaglio e questo non
metteva in discussione la virilità dei maschi
etero. Non a caso il femminell era chiamato
molto spesso anche mezzafemmina, sia a Torre
che in molte altri parti dell’Italia del centrosud. Il suo ruolo era quello di avviare al sesso
il giovane maschio (etero) prima che arrivasse
al matrimonio, facendo da tampone all’esuberanza virile degli adolescenti e dei giovani, e
proteggendo nel contempo la verginità delle
ragazze da marito.
Invece il ricchione o recchione è una figura
più moderna, con un tipo di omosessualità più
maschile. Recchione è diventato un termine
spregiativo, perché riferito a un maschio che
ha perso la dignità di essere maschio. Non a
caso per offendere qualcuno qui ancora si
usa dire: sei un ricchione piuttosto che: sei
una femminell.
32
La figura del femminell era molto diffusa in
tutta l’area circumvesuviana e nella provincia
napoletana e non era una caratteristica solo
della città di Napoli. Anzi oggi si può dire che
a Napoli è scomparsa ed è rimasta solo come
folklore (mentre le moderne femminelle si sono
trasformate in trans). Invece nella provincia
sopravvive ancora, anche se solamente nella
memoria popolare, come ha dimostrato lo straordinario successo di un recente spettacolo
torrese cui hanno assitito 500 persone stipate
al teatro Politeama l’8 gennaio scorso.
La cosa più straordinaria è probabilmente la
partecipazione del pubblico. Addirittura è pieno
di famiglie con bambini, che senza problemi
godono di uno spettacolo “sboccato”, pieno di
doppi sensi molto forti, di continui riferimenti
al sesso e agli organi sessuali… In nessun’altra
parte d’Italia i genitori avrebbero portato i figli
piccoli a vedere cose del genere! Lo spettacolo
va avanti e indietro tra il palco e la platea con
un ritmo e un’energia senza pari.
Gino
Di
Cristo,
presidente
dell’AFAN
(Associazione Femmenell Antiche Napoletane)
presenta il gruppo degli Spaccapaese con
Gerardo Amarante. L’attore Ciro Cascina
introduce lo spettacolo in modo strepitoso,
irrompendo in mezzo al pubblico, e recitando
un pezzo di Raffaele Viviani, prima in versione
maschile e poi in versione femminell. Tutti sono
completamente coinvolti e rapiti perché l’intervento di Ciro è esplosivo, “arriva dritto al cuore”,
dice qualcuno. Non è un pezzo sulla figura del
femminiell: è una femminiell scatenata che
ognuno può sentire nel proprio corpo, con il
proprio corpo, proprio fisicamente.
Lo spettacolo che segue con il gruppo
degli Spaccapaese è quasi un classico
dell’avanspettacolo, recitato dal bravissimo
Gerardino Amarante, fatto di gag, battute,
barzellette, storie inventate (come la saga degli
Widsòr inglesi, in versione mezzafemmina),
tutto a sfondo smaccatamente sessuale
e omosessuale; intervallato con canzoni e
musiche dal vivo (tammorre, castagnette,
triccabballacche, putipù, scetavajasse, flauti
e organetto): musiche tradizionali e canzoni
popolari raccolte soprattutto nella vicina zona
dell’agro nocerino e risalenti al ‘600 e al ‘700,
rispettando la lingua antica. Uno dei pezzi
proposti, ripreso anche ne La gatta cenerentola,
è stato ‘O rosario re femminelli (Il rosario dei
femminelli). E poi ancora una tammurriata
per la  Madonna delle galline (canto a ritmo
di tammorra che si usa ancora oggi a Pagani
per la celebrazione della Madonna locale). E
Francesca a castiello, canto che si usava nei
campi tra i contadini raccontando i fatti e le
corna  dei loro proprietari terrieri. E anche una
bella filastrocca-scongiuro antico tradizionale
contro i malocchi, che non guasta mai!
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
33
ATTUALITÀ + CULTURA
L’AMORE A BUCAREST
Uno sguardo inedito sulla realtà gay della Romania e una bella storia d’amore nel romanzo
di un giovane scrittore romeno.
TESTO — FRANCESCO GNERRE · [email protected]
Bucarest 1992. In un liceo della città un
gruppo di studenti sta provando la messa
in scena teatrale di un testo tratto da
Dichiarazione d’amore, un film culto del 1985
che secondo molti critici anticipava la rivoluzione del 1989 e la caduta di Ceausescu.
Ad assistere alle prove c’è anche Nicu, uno
studente della facoltà di giornalismo che deve
scrivere un articolo per la rivista universitaria a
cui collabora. Appena entrato nella palestra del
liceo e ha guardato i giovani attori, è stato colpito dal ragazzo che interpreta il ruolo del protagonista, il diciassettenne Gabriel: due occhi
verdi, “così belli da sembrare finti: due pietre
preziose premute a forza in una maschera di
gesso”.
Comincià cosi Quei giorni a Bucarest di Stefan
B. Rusu (Playground, Roma 2010, pp.154, euro
11,00), un romanzo ambientato in Romania ma
scritto in italiano da un autore romeno che da
anni vive nel nostro paese. “Per pubblicarlo”,
afferma Stefan, “mi ha molto aiutato l’editor
Angelo Bresciani, soprattutto per lo stile e per
l’individuazione di certe parole”.
34
I due giovani protagonisti scoprono presto di
amarsi, ma debbono fare i conti con le difficoltà
di vivere una storia d’amore gay nei primi anni
Novanta in Romania dove la legge proibisce di
essere omosessuali e dove al terrore di essere
frocio si aggiunge un terrore ancora maggiore,
quello di essere scoperti. Eppure Nicu questo
terrore un po’ lo ha superato, e forse perché
si è sentito protetto dal denaro, dall’eleganza
e dall’aria sicura dello straniero ricco, vive già
una storia con Vittorio, un italiano che lavora a
Bucarest per conto di una delle prime aziende
venete che ha scelto di investire nella Romania
postcomunista. La sua relazione è però complicata dalla differenza di classe: Vittorio con il
suo completo Armani ha l’aspetto dell’attore di
un telefilm americano e la sua casa sembra “una
profumeria per ricchi”, mentre Nicu ha ancora
l’impressione di “puzzare di povertà”, “delle file
per il pane, della carne tritata, dell’acqua calda
a giorni alterni, delle scarpe aggiustate con lo
spago”.
Gabriel sembra avere meno problemi, forte
dell’incoscienza della sua giovane età, ma deve
fare i conti con l’omofobia della società e della
famiglia. Suo padre è un intellettuale, noto
architetto, professore universitario tra i più stimati a Bucarest, ma nemmeno lui fa eccezione
malgrado le sue idee politiche progressiste,
perché in Romania scrive il narratore, “l’odio per
i froci è come il tifo per la nazionale di calcio,
come la bandiera, unisce tutti”.
All’autore del romanzo, che come abbiamo
accennato ora vive in Italia, chiedo il perché di
un’omofobia così forte. “La mia storia”, risponde
Stefan B. Rusu, “è ambientata nei primi anni
Novanta, perché sono quelli che ho conosciuto
meglio prima di venire in Italia. Ho cercato di presentare un’immagine della Bucarest di quegli
anni, a volte insistendo sui dettagli che sottolineano la decadenza materiale della città, le
sue chiusure sociali, ma anche le speranze e la
vivacità dei giovani. Oggi Bucarest è cambiata
molto, ma l’omofobia è rimasta quasi inalterata.
Le leggi che condannavano l’omosessualità non
ci sono più, ma l’ostracismo sociale e familiare
sono ancora fortissimi. La chiesa ortodossa è
molto più chiusa di quella cattolica, anche se
può sembrare difficile da credere. La conseguenza è che non esistono luoghi di aggregazione e al pride partecipano di solito non più di
duecento-trecento persone, scortate da mille
poliziotti per evitare le aggressioni da parte di
militanti dell’estrema destra”.
“Negli ultimi tempi”, dice ancora Stefan, “ho
pochi contatti con il mondo gay romeno, ma
so che esiste un’associazione molto attiva,
Accept (http://accept-romania.ro), che lotta per
difendere i diritti dei gay, la società romena è
però molto maschilista e se la situazione è difficile a Bucarest, figuriamoci nei piccoli centri”.
Un’omofobia così acuta c’entra con l’eredità del
regime comunista? “Non credo”, spiega Stefan,
“che il comunismo abbia contribuito più di tanto
a questa chiusura. Si tratta di una questione
culturale più ampia. In tutto l’est europeo le
libertà individuali non sono tenute in gran conto
rispetto all’idea di collettività e di nazione.
L’anima della nazione spesso da noi è più forte
dell’individuo”.
L’amore dei giovani protagonisti del romanzo
sfida però tutti gli ostacoli e procede con sorprendenti colpi di scena per arrivare a un finale
che appare più una proiezione utopica da parte
di chi ha bisogno di sognare un altro mondo
possibile che un verosimile scioglimento dei
conflitti. Il romanzo è comunque appassionante
e nelle ultime pagine persino commovente. I giovani protagonisti appaiono molto diversi dall’immagine che molti hanno in Italia dei romeni “belli
e dannati”, spesso violenti e responsabili di
alcuni dei più efferati omicidi di gay degli ultimi
anni. “Io non credo”, mi dice ancora l’autore del
romanzo, “che oggi i romeni siano più violenti di
altri giovani di altre comunità. Penso che si tratti
di un cliché veicolato dai media. Certo un atteggiamento di risentimento verso gli italiani pieni
di soldi che sono venuti in Romania a comprare
qualsiasi cosa forse c’è stato negli anni scorsi,
ma sono convinto che oggi non sia più così. Del
resto anche il fascino che l’italiano esercitava
sui giovani, oggi è sentito molto di meno”.
febbraio 2011 · PRIDE
313_pride_pgp_210x144_05_2010_V3.qxp:-
25-05-2010
14:29
Pagina 1
La Griglia
La migliore carne di Milano il
solo nei ristoranti del
gruppo Ethos, cotta sulla griglia a
legna, oltre a carni di Chianina
Certificate, Nebraska, Aberdeen
Angus, Bufala, Costate e Fiorentine
di Scottona nazionali.
Le Farine biologiche
macinate a pietra
Abbiamo scelto per voi farina di
grano tenero, farina di grano tenero
integrale, kamut, farro integrale e
monococco.
Il Pane
Il nostro pane, viene prodotto
artigianalmente e rispetta le
seguenti peculiarità:
1) A lievitazione naturale con
pasta madre.
2) Con farina da agricoltura
biologica.
3) Cotto con forno a Legna.
Via Farini, angolo via Giuseppe Ferrari
(Parcheggio pubblico del Monumentale 1 minuto a piedi)
RESTAURANT
PIZZERIA
STEAK HOUSE
20100 Milano - Tel. 02 36637422
[email protected] - www.graniebraci.it
Le Pizze
Le nostre pizze sono prodotte con
100% di farina di grano tenero tipo
“0” biologica, acqua, olio, sale, lievito
di birra. Cotte nel tradizionale
forno a legna. Oltre all’impasto
classico abbiamo anche l’impasto
prodotto con 100% farina integrale
di grano tenero biologica macinata
a pietra ad alto contenuto di fibre.
Si accettano tutte le carte di credito • Aria condizionata • Ingresso animali consentito
ORARI: 12.00 - 14.30 / 19.00 - 24.00
Sempre aperti
Tutti i ristoranti del gruppo Ethos
utilizzano energia ad impatto
Zero LifeGate
PRIDE · febbraio 2011
Tutti i ristoranti del gruppo Ethos aderiscono
al progetto strutture eco-sostenibili
di Legambiente Turismo
35
36
febbraio 2011 · PRIDE
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
PRIDE · febbraio 2011
37
ATTUALITÀ + CULTURA
IL NOSTRO CARO TRASH
Viaggio allucinante nelle discariche del pop italiano, dove la tematica glbt trova ovviamente
un posto d’onore. Come testimonia Orrore a 33 giri, un blog interamente dedicato alla
conservazione e divulgazione della nostra spazzatura musicale.
TESTO — ROBERTO CANGIOLI · [email protected]
Diciamo(ce)lo: certe canzoni lasciano il segno. Talvolta sono così…
inascoltabili che proprio per questo meritano di essere ricordate e menzionate ai posteri. Come fossero l’antitesi al nostro blasonato Festival, che
paradossalmente con il passare degli anni sembra abbia sostanzialmente
sovvertito il suo scopo, ossia premiare le canzoni italiane più significative,
visti certi risultati oggettivamente scandalosi come l’aver promosso nel
2010 in seconda posizione il terzetto Pupo, Emanuele Filiberto e Luca
Canonici.
D’altro canto parlare sempre e solo di belle canzoni a volte risulta scontato, banale e tutto sommato semplice. “Ci sono migliaia di siti web che
parlano ed elogiano i dischi ritenuti ‘stupendi’, ci spiega Vittorio ‘V I K K’
Papa, ideatore del blog Orrore a 33 giri (www.orrorea33giri.com), “cinque
anni fa mi accorsi che invece nessuno in Italia avesse pensato a dischi
dimenticati e accantonati, per cui eccoci qui; dopo un lustro, riusciamo
ancora a suscitare interesse, spinti soprattutto dalla voglia di confrontarci con un’audience più ampia, che solo il web può fornire”.
Orrore a 33 Giri si prefigge di parlare di musica trash italiana e straniera, “weird music”, canzoni comiche e demenziali; suggerisce percorsi
38
alternativi all’ascoltatore, fornendo spunti, riscoprendo dischi e personaggi del passato, senza perdere di vista l’attualità e sempre usando
una sana dose di ironia mista a preparazione e conoscenza della materia,
senza avere paura di prendere posizioni scomode o impopolari.
Senza scomodare gli stornelli beceri di Occhio Fino e Culattini Fiorello
(vedi articolo “Musica e pregiudizi” uscito su Pride di febbraio 2009) – che
comunque trovate menzionati sul sito – è sufficiente scandagliare uno
qualsiasi degli argomenti che appaiono sulla pagina principale di Orrore a
33 giri per imbattersi in prelibatezze musicali di rara caratura compositiva.
Non c’è da stupirsi se una massiccia dose di queste ghiottonerie rientrano
sotto l’etichetta “gay music” (http://tinyurl.com/5v6y2wj), poiché statisticamente c’è una miriade di gay che pur di avvicinarsi a un microfono e
mettersi in mostra firmerebbe carte false. Non solo. Come confermano
anche Francesco “Roger” Roggero e Franco “FrankDee” Malatesta,
che affiancano Vittorio nella ricerca e nella proposta delle segnalazioni,
“abbiamo scoperto che il pubblico omosessuale è assolutamente attratto
e interessato all’argomento! Tanti gay e transgender ci contattano per
segnalarci nomi, dischi o rivelarci qualche gossip da dietro le quinte”.
febbraio 2011 · PRIDE
CULTURA + ATTUALITÀ
Alcune di queste chicche preziose si perdono
nel tempo, altre paradossalmente sono
recentissime, segno che la storia musicale del
passato non ha insegnato evidentemente nulla
o più semplicemente che il dio denaro non si
preoccupa del livello culturale di ciò che sforna
quotidianamente sul mercato. Vediamone
alcune, tra le più eclatanti, ascoltabili su Orrore
a 33 giri o rintracciabili su YouTube.
Il gusto per alcune baracconate ha radici lontane: sull’onda del Renatino italiano nel 1979 i
Triangolo, capitanati dai fratelli Tirelli (già nei
Quarto Sistema assieme a un giovanissimo
Cristiano Malgioglio) propongono un pop-rock
delirante cercando di elevarsi a Queen e Bee
Gees nostrani. Più interessante della musica
sono le note misogine (“Gli uomini sono stupidi
e le donne ancora di più”) all’interno dell’Lp e le
foto in chiaro stile gay leather che lanciano un
presentimento sull’identità del gruppo: ci fanno
o ci sono?
La vita artistica di Clem Sacco (Clemente
all’anagrafe) è simile a quella di tante meteore.
Dopo aver riscosso un certo successo negli
anni ’60, per sbarcare il lunario in un’epoca non
troppo remota, accettò di esibirsi all’Alexander
Bar (uno tra i più vecchi locali gay di Milano) en
travesti interpretando vari stili, dal rock al soul,
in maniera sempre ironica. Il risultato di quelle
serate è il disco di Clementina Gay contenente
il bizzarro Forse Che Sì, Forse Che No, Non Si Sa!
che, considerando lo standard dell’epoca, non
sfigura nella media dei brani proposti allora.
Nonostante la censura in Italia, il successo
negli anni ’70 di Je t’aime, moi non plus produsse
nel nostro paese una serie di canzoni erotiche
destinate a un mercato di nicchia. Per lo più
questi 45 giri venivano esiliati nei mercatini,
non certo esposti nei negozi di dischi più famosi.
Interessante la proposta di Timothy, che
affianca a una serie di canzoni etero sullo stile
della più famosa d’oltralpe, anche un brano in
versione gay. Uscito con il nome di Timothy
e Luca, Due descrive nei minimi particolari la
fellatio con i fiocchi che Luca ha praticato a
un altro, proprio mentre è intento a rendere lo
stesso servizio all’amico (Timothy) che nonostante l’incazzatura si eccita come uno stallone. Su Orrore a 33 giri a tal proposito si legge:
“Impareggiabile il dialogo tra i due, dove il principio femminista di indipendenza e libertà (anche
sessuale) viene ribaltato in chiave omosessuale
(‘io faccio quello che mi pare’)”. Fantastico.
Rimanendo a una trentina di anni fa, è emblematica l’esperienza di Louis e Loran, virtuali
progenitori dei più recenti Kymera, che propongono con coraggio la loro Gay, riassumendo il
peggio di Renato Zero, Cristiano Malgioglio e
Raffaella Carrà con un inno pop antesignano
dell’emancipazione omosessuale (“Tu sei donna
come me, la mia vera identità l’ho nascosta, sai
perché? Perché sono gay!”). Ineguagliabile il
coretto di rimando… sono gay, sono gay…
Chissà come la prenderebbe Povia se venisse a
sapere che già nel 1981 Gianni Greco anticipò
con la sua Tommi i pruriti che più tardi sarebbero diventati quelli di Luca che era gay. Tommi
racconta la vicenda di un ragazzo ancora evidentemente indeciso che, pronto per uscire
al suo primo appuntamento omosessuale,
impeccabilmente vestito da donna, si rompe un
tacco scendendo le scale e in lacrime torna in
casa a chiamare la ragazza che ha conosciuto
a scuola, per chiederle di uscire con lui. Gianni
Greco, che più tardi come autore de L’elefante
gay (portata in auge dall’allora bambina Erika
Mannelli all’Ambrogino d’Oro del 1984), chiuderà
PRIDE · febbraio 2011
un’ideale trilogia sull’omosessualità, inserisce
come lato b del 45 giri Donna più donna, probabilmente una delle primissime canzoni italiane
in cui viene affrontato l’amore saffico, anche se
purtroppo il voyeurismo etero pervade tutto il
testo conferendogli un che di morboso.
Purtroppo, volenti o nolenti, nella spazzatura
musicale non ci finiscono solo le meteore: vi
sono personaggi dello spettacolo che magari
all’apice della loro carriera, hanno sentito
quell’irrefrenabile bisogno di addentare un
microfono per puro esibizionismo, con risultati
talvolta inquietanti.
Lo scrittore Aldo Busi, ad esempio, si è cimentato una ventina di anni fa in Pazza (mai titolo
fu così azzeccato), musicassetta e relativo
supporto: un libretto contenente i testi dei
brani e due racconti inediti dello scrittore di
Montichiari. Elementi che contraddistinguono
quest’opera unica nel suo genere (sperando
che rimanga tale) sono l’ossessionante desiderio di sbandierare una presunta superiorità
culturale e l’assoluta assenza di talento musicale dell’interprete, per altro non mascherata
(volutamente?).
Più recentemente anche la drag queen italiana
più famosa ha voluto cimentarsi alla voce per
passione della buona musica. Platinette da
viva – vol.1 racchiude una serie di cover tutto
sommato non scontate, ma comunque intrise
di “orgoglio gay”. Anche qui il trash si pesa a
quintali, ma se nel caso di Busi l’intenzionalità
poteva apparire dubbia, qui è una certezza.
Anche il modesto e divino Otelma ha voluto
suggellare il sogno di lanciarsi nell’empireo stellato musicale con il cd Divino infarcito di bieca
dance e brani nazional popolari pieni di doppi (?)
sensi di dubbio gusto. Due titoli su tutti: il Gelato
(“Ha due palle, ha un cono retto, bello lungo e
prediletto, ha il sapore dell’amore, ne van pazze
pure le suore…”) e Ti infilo una candela rossa
(dove?). Non c’è che dire, un’uscita divina, come
il titolo del brano che chiude questo must della
cultura trash.
In mezzo a cotante leccornie di elevato spessore c’è da sbizzarrirsi; certo è che per ricercare
queste rarità camp, una certa predisposizione
alla cultura gay bisogna pur averla…
“La cosa strabiliante è che non siamo gay,
anche se è una domanda ricorrente da parte di
chi ci legge; siamo open minded: ci piace avere
a che fare con gente simpatica e soprattutto
pensante, tutto il resto è noia; sarebbe il nostro
sogno organizzare una festa in un locale gay con
la gente che balla sulle note de L’elefante gay.
Wow, che figata!”. Che frociata, diremmo noi...
39
ATTUALITÀ + CULTURA
CARTA GAYGRAFICA
L’Italia è un paese gay friendly? A giudicare dalla toponomastica si direbbe proprio di sì.
Ecco una piccola guida geografica dei paesi e delle città più “gay” nel nostro paese, con un
occhio al resto del mondo.
TESTO — FRANCESCO BELAIS · [email protected] | ILLUSTRAZIONE — ALEN PINKU
Proprio quest’anno si festeggiano i centocinquanta anni dell’unità
d’Italia, il nostro bel paese, così variegato per paesaggi e tipologia di
popolazione. Dal momento che viviamo in una nazione che inizia a nord
con Chiasso per terminare all’estremo sud con Brindisi e Trapani, mi sono
domandato: sarà forse per questo che il caos e la confusione, su tutti i
fronti, vi dominano incontrastati? Se la risposta è affermativa, allora
l’Italia dovrebbe essere anche un paese dove non esiste l’omofobia, dove
i gay vivono benissimo, godono di tutti i diritti e via discorrendo e, chissà,
magari nella mente di buona parte della popolazione già lo è.
Vi domandate perché? Be’, provate a spulciare sulla nostra cartina geografica (magari con l’aiuto di Google Maps) vedrete quante amene località
dal nome evocativo, per quanto riguarda le tematiche che ci stanno a
cuore, si possono scoprire sul nostro territorio. E senza alcuna distinzione
tra nord e sud, checché ne dicano i leghisti.
Primo posto in assoluto nella top list della gay geografia spetta (a pari
merito) a due località in provincia di Napoli: Frocia Prima e Frocia Seconda,
sotto il comune di Scisciano. Non è da meno Femminella, ridente (vorrei
ben vedere) località nel comune di Civitella Roveto, in provincia de L’Aquila.
40
La nostra capitale, come al solito, fa buon sfoggio di sé e, anche in questo
caso, non tradisce le aspettative: sulla via Casilina, già famosa per le sue
attrattive legate alle trasgressioni trans, dopo Tor Vergata e Tor Bella
Monaca troviamo Torre Gaia e Finocchio. Finocchio d’altra parte è un
paese davvero inflazionato, se ne trova uno anche in Romagna, in provincia di Sarsina, dalle parti di Cesena, e un altro nelle vicinanze di Bologna a
San Benedetto Val di Sambro.
C’è un Finocchito a Ogliastro Cilento, in provincia di Salerno e un
Finocchieto a Stroncone (anche il comune cui appartiene non suona male),
in provincia di Terni, un altro Finocchieto in provincia di Chieti e, sempre da
quelle parti, stavolta in provincia di Rieti, pure una Finocchietana.
Se vogliamo riappropriarci della Corsica, c’è una bella Finocchiaja anche
là, non distante da Porto Vecchio e, all’estremo nord, al largo di Bastia c’è
una piccola isoletta dal simpatico nome di Finocchiarola. Chissà se sulle
sue rive non vi sia pure una spiaggia gay, male non ci starebbe davvero.
Come non suonerebbe strano poter dire: “Quest’estate vacanze gay a
Finocchiarola e poi, magari per sbaglio, ritrovarsi tutti a Torre del Lago”.
Sembra che in Corsica i finocchi non manchino davvero. Sempre sull’ex
territorio italiano, alle spalle di Ajaccio c’è anche una bella Finocchia, sotto
il paese di Cuttoli – Corticchiato (da notare, tutti nomi estremamente…
francesi!).
Tornando in Italia, molti di noi potrebbero chiedere la cittadinanza onoraria
di Ricchiò, in terra siciliana, nel Comune di Caronia, in provincia di Messina.
E che dire di Gaione, località in provincia di Parma, di Gaiola e di Gaietto
dalle parti di Cuneo, oppure di Gaiole in Chianti in Toscana?
C’è un Gaio (chissà magari anche più di uno) pure sotto Spilinbergo, in
provincia di Pordenone e un’altra Gaiola la troviamo anche in provincia di
Padova, non distante da Limena.
In Lombardia, nella provincia di Varese vicino a Grezzana troviamo invece
Busoni, che forse sarebbe stato meglio dalle parti di Bologna, visto che là
ce ne sono tanti.
C’è un’area a Reggio Emilia con il nome di Buco del Signore, che ai più
cattolici potrebbe risultare un tantino blasfemo. Buco Masi, che potrebbe
suonare come uno strumento di lavoro del celebre porno attore gay, è
piuttosto una frazione del comune di Finale Emilia, Modena. Una Bucolia
e una Bucolia Superiore Terza, si trovano invece dalle parti di Lamezia
Terme, in provincia di Catanzaro.
Per gli amanti delle robe forti c’è pure Fisto, nel comune di Spiazzo, in
provincia di Trento cui potrebbe fare da contraltare Checchin, frazione di
Camposampiero, Padova. Ma il top del top – purtroppo – non si trova in
Italia. Il primato assoluto della gay geografia va al continente africano con
ben due paesi dal nome di Culo, uno in Zaire e uno in Angola.
Mi fermo qui. La lezione di gay geografia è finita per oggi. Resta soltanto
una domanda: come si chiameranno gli abitanti di tutti i paesi menzionati?
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDEmarketcall
PRIDE · febbraio 2011
16-12-2010
12:01
Pagina 1
41
PORTFOLIO
42
febbraio 2011 · PRIDE
ULTRACORPI
Dopo aver esposto all’Istituto italiano di cultura a Tokyo nel 2009,
reduce da una mostra a Madrid allestita per MadBear 2010 e in
attesa di vedere i suoi lavori in occasione dell’Europride a Roma
questa estate, vi presentiamo alcune illustrazioni a tema omoerotico di Stefano Centonze in arte Onze.
Diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, collabora
regolarmente con il quotidiano il Manifesto ma numerosi suoi
lavori sono apparsi anche su Corriere della Sera, la Repubblica,
Liberazione e altre riviste, e ha disegnato copertine per volumi editi
da Mondadori, Feltrinelli e Laterza.
Nel suo universo figurativo spiccano i colori vivi e una linea che
ricorda la street art, e per Pride ha selezionato immagini attinenti
soprattutto al mondo ursino, proposto anche sotto l’originale sfaccettatura della presenza di uno stimolo materno a nutrire, proteggere e far crescere, suggerimento visivo di un aspetto che il gay
bear manifesta con rilevanza.
www.onze111.com
PRIDE · febbraio 2011
43
RUBRICHE
Omorama
di Alessandro Insy Loan Michetti
[email protected]
ANTROPOLOGIE NEWYORKESI
Tra le scienze sociali l’antropologia è la mia preferita.
Ti permette di vedere, studiare, analizzare forme e comportamenti umani in maniera assolutamente soggettiva
e arbitraria. Non si richiedono popolazioni ampie da cui
desumere statistiche dalla precisione matematica, ma
basandosi tutto sull’occhio insindacabile dell’osservatore
le relazioni finali si liberano delle critiche dei detrattori
sebbene risultino poi molto spesso attendibili quanto I
viaggi di Gulliver.
Il mese scorso ho passato 4 settimane a New York proprio
con questo intento: capire se e quali fossero le differenze
tra i nostri gay e quelli che popolano quell’infilzata di grattaceli conficcati come frecce nel centro di un’isola che a
vederla in fase di atterraggio stupisce per la sua esigua
estensione. Mi sono quindi appostato nei locali, imboscato
tra le fratte dei parchi, appollaiato alle uscite dei ristoranti
per capire: è davvero New York la terra promessa per i gay?
E la risposta (ricordate soggettiva perché l’antropologia lo
permette?) è sì. Lo è. Ma quando esce spontaneamente
la domanda successiva: sono gli omosessuali newyorkesi
diversi da quelli nostrani? La risposta è: neppure per sogno.
Non sono più alti né più bassi, non hanno tre occhi o due
cazzi: e che ci crediate o meno sono in tutto e per tutto
uguali a noi. Sono certamente più socievoli e se entri in un
bar da solo non ti vedi lampeggiare sulla testa una scritta al
neon che pulsa gridando “qui c’è uno sfigato!”. Per cui dopo
dieci minuti uno straccio d’uomo con cui avere un’inattesa
e a volte piacevole conversazione lo trovi. E non necessariamente deve poi finire con la sua mano che lascivamente
si insinua tra le tue mutande allo scoccare del terzo drink.
Certo, non sono tutti degli animatori di villaggi turistici e
anche all’ombra della statua della libertà esiste l’irritante
razza dei palo-in-culo, ma in linea di massima la voglia di
conoscere anche uso amicizia è molto diffusa.
New York è la terra delle opportunità? Sicuramente. E se
quello che cerchi è un uomo qui ne trovi a miliardi e molti
44
bellissimi. Ma altrettanto abbondanti sono anche le possibilità di essere scaricati o meglio, di non essere neppure
presi in considerazione per qualcosa che possa sopravvivere al primo incontro. Qui si corre, si trotta e si ha sempre
qualcos’altro da fare per fermarsi a considerare se quella
è la persona giusta per te e se vuoi rivederla una seconda
volta. Ma anche in questo non trovo che l’Atlantico sia uno
spazio sufficientemente ampio per rendere le cose drammaticamente differenti. Qui costruire un rapporto può
essere altrettanto irreale ed essere mollati è ugualmente
frequente. A cambiare semmai è il modo in cui lo si fa.
Codici culturali differenti hanno creato tecniche e frasari
raffinati in decenni di appuntamenti dribblati e abbandoni
repentini di campo portandoli a essere solo molto più carini
di noi nel momento in cui ti dicono (o ti fanno capire) che “è
stato bellissimo incontrarti, buona fortuna”. Potendo scegliere io sono comunque per la morbida linea americana
che ti permette di uscire con un briciolo di sportiva dignità.
Cortesia che invece in Italia ti puoi anche
scordare perché al di là dei matti che
ci sono in cielo, in terra e in ogni luogo,
qui da noi si tende a essere più grezzi e
piuttosto che affrontare la questione in
maniera aperta e matura preferiscono
sparire nel nulla per cui ti chiedi se non
sia il caso di coinvolgere la redazione
della Sciarelli o invece, all’estremo
opposto, iniziano una serie di minuetti e
machiavellismi, di motivazioni cavillose,
di spiegazioni inconcepibili che allungano
e dilungano un semplice e unico assunto:
non c’è trippa per gatti.
New York è la terra del rimorchio facile?
In generale sì, ma sempre con quel retrogusto di puritanesimo dal quale non si
riescono a liberare da quando venne
esportato a bordo del Mayflower insieme
alle foglie di tè. Malgrado le tante battaglie per la liberazione sessuale, alle spalle
dei newyorchesi, anche negli approcci più
sfacciati, vedi sempre un padre pellegrino
che gli pizzica le orecchie. E le mille luci
di New York seducono ancora? E come!
Almeno me. Sicuramente si è persa l’extravaganza che si
respirava allo Studio 54, al Roxy e al The Saint. Tutto ormai
sembra confezionato con nastri di perbenismo e borghesia
ed entrando nei locali a volte ti chiedi: “Ma è tutto qua?”. Ma
questo è il rischio che corrono tutti i miti, gli ombelichi del
mondo e i primi della classe: le aspettative sono sempre
altissime e gli aggettivi che ti sei guadagnato devono
sempre essere superlativi, assoluti. Scendere dall’ottimo
al buono non è ammissibile, pena critiche feroci da amante
deluso. Del resto è comprensibile, siamo cresciuti nel suo
mito del “tutto di più” per mantenere il quale tutti i suoi
abitanti, dal delivery boy della pizzeria a Woody Allen, si
danno un gran da fare. Per una città che non sembra vivere
per loro quanto semmai il contrario. Una divinità fatta di
street e di avenue alla quale votano la loro vita vestali
indefesse sempre in a hurry per mantenere ardente il suo
faro che nonostante tutto proietta ancora una luce seducente e ammirata su tutto il mondo.
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
45
RUBRICHE
Cinema
di Vincenzo Patanè
[email protected]
I RAGAZZI STANNO BENE
Presentato al Festival di Roma fuori concorso I ragazzi
stanno bene, diretto dall’americana Lisa Cholodenko, ha
fatto parlare molto di sé. Merito anche della presenza
della bravissima e bella Julianne Moore, che si dimostra
sempre più un’icona gay, vicina in ogni sua dichiarazione ai
nostri bisogni (è stata premiata con il Marc’Aurelio al festival proprio nei giorni delle infauste dichiarazioni omofobe
di Berlusconi…) e protagonista di tanti film fondamentali
a tematica gay, come Lontano dal paradiso, The Hours e
A Single Man. Al centro della storia una famiglia lesbica,
che vive felicemente in un’accogliente casa fuori città in
California. Jules (Julianne Moore) e Nic (Annette Bening)
sono una coppia affiatata, stanno da molto tempo
assieme e si amano sin
dai tempi del college.
Grazie all’inseminazione
artificiale hanno potuto
realizzare il loro desiderio di avere dei figli, che
hanno cresciuto con
amore: la diciottenne
Joni (Mia Wasikowska)
e il quindicenne Laser
(Josh Hutcherson).
A rompere quest’atmosfera positiva è la
curiosità dei ragazzi
che vogliono conoscere
il donatore all’origine
della loro nascita. È
Laser a fare la prima mossa, anche perché sente il bisogno
di confrontarsi con una figura maschile. Così, quando Joni
si prepara ad andarsene per frequentare il college, la convince a rintracciare il loro padre biologico. Benché un po’
riluttante, Joni si dà da fare: telefona alla banca del seme
e fa contattare il padre Paul (Mark Ruffalo), un attraente
quarantenne proprietario di un ristorante biologico, per
chiedergli se vuole incontrarla. Paul accetta. Ora è uno
scapolo incallito, con alle spalle una vita spensierata,
nella quale, quando aveva 19 anni, trovava “più divertente
donare lo sperma invece che il sangue”. La prima reazione
di Jules e Nic alla notizia è indispettita, ma poi acconsentono a invitare Paul a casa. La sua presenza di fatto
allarga la famiglia, anche perché inizialmente piace a tutti,
ma poi finisce per sconvolgerne gli equilibri. I due ragazzi
restano affascinati dal suo stile di vita indipendente; in
Laser, che vive un momento di sessualità confusa, scatta
poi un desiderio di emulazione. Ma la cosa più forte è l’attrazione reciproca fra Paul e Jules, che così scopre il sesso
con un uomo. Quando Nic scopre il loro rapporto, iniziano
litigi a tutto campo. In un finale non privo di sorprese, non
tutto sarà come prima e i legami all’interno della famiglia
dovranno essere ridefiniti.
La sceneggiatura è stata scritta dalla regista, che vive con
una donna e ha un figlio ottenuto con inseminazione artificiale, e da Stuart Blumberg, un ex donatore di sperma. Il
film indipendente ha faticato a trovare dei finanziamenti,
perché a molti è sembrato rischioso mostrare una famiglia
lesbica serena, in opposizione agli schemi precostituiti.
Alla fine si è però dimostrata una scommessa vinta,
perché il film viene regolarmente accolto dovunque da
successo di pubblico e critica e le due protagoniste sono
già in lizza per il Golden Globe e gli Oscar.
Di fondo è una commedia, che sa divertire ma sa anche
mostrare la complessità e l’umanità dei personaggi. Da
un lato ci sono i ragazzi e Paul i quali, ciascuno a modo
proprio, sentono l’esigenza di incontrarsi. Dall’altro Nic
e Jules. Quest’ultima è il personaggio più complesso:
se prova attrazione per Paul è anche perché vive un
momento di forte vulnerabilità. Dopo aver provato a
fare diversi lavori, Jules si è dedicata anima e corpo alla
conduzione della famiglia e ora, mentre i ragazzi stanno
diventando grandi, si sente stanca e un po’ inutile. Ma è
una crisi tipica di tutte le coppie che stanno assieme da
tanti anni e che quindi sono fatalmente un po’ logore. Il
film mostra dunque come i meccanismi dell’amore e della
coppia siano in fondo sempre gli stessi, soprattutto in
una famiglia in cui i figli crescono e cominciano a vivere la
propria vita. Da questo punto di vista, Paul è solo ciò che
porta a galla una crisi latente. Peccato solo per la solita
pecca: mentre i rapporti fra le due protagoniste sono visti
con una certa fisicità ma sempre in maniera casta, sotto
le coperte (mentre guardano film porno gay maschili…),
quelli fra Jules e Paul sono ben più espliciti. Certo, si vuole
mostrare la carica erotica esplosiva di un nuovo rapporto
però che noia…
DA NON PERDERE
Esce in dvd (Cinemare) + o - Il sesso confuso – Racconti di Mondi nell’era Aids, di Andrea Adriatico e Giulio Maria
Corbelli. Il film-documentario, ripercorrendo la storia della malattia a partire dalla comparsa nel 1981, fa intelligentemente il punto della situazione su un fenomeno che ha stravolto i nostri costumi di vita, mutando il modo di
rapportarci con gli altri, e ha scatenato sentimenti profondi, dalla piena solidarietà alla più sprezzante omofobia.
È un’opera corale in cui tante persone (a cominciare proprio dai due registi), note e meno note, raccontano in che
maniera hanno avuto personalmente a che fare col virus. Nel contempo, viene ripercorso il modo differente in
cui la malattia è stata percepita nei quattro decenni dell’era Aids, fino ai giorni nostri, nei quali è un nemico che
conosciamo sicuramente meglio e forse ci fa un po’ meno paura ma è tutt’altro che debellato e che vive sordo e
rancoroso in agguato vicino a noi. Il film, ben girato e pieno di momenti significativi, con interessanti contrapposizioni di diversi punti di vista, è fondamentale in un paese come il nostro in cui, a differenza di altri, si è fatto poco
o niente sull’argomento.
46
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
47
RUBRICHE
Teatro
di Mario Cervio Gualersi
[email protected]
IL MARE DI (NA)POLI
“Si scrive perché si cerca compagnia, poi
si pubblica perché gli editori danno un po’ di
denaro”. Lo affermava Anna Maria Ortese
(1914-1998), una delle voci più straordinarie (e sottovalutate) della narrativa del
Novecento, la cui vita ha dovuto sopportare
grandi dolori e ristrettezze economiche.
Poveri e semplici, Il porto di Toledo, L’iguana,
Il cardillo addolorato sono i romanzi più noti
che ci hanno regalato pagine indimenticabili, ma altrettanto significativi sono i racconti di Il mare non bagna Napoli, usciti nel
1953, malinconico ritratto di un’Italia uscita
malconcia dalla guerra. Si raccontano
piccoli e grandi drammi familiari, lotte per
trovare un lavoro che riscatti dalla miseria, speranze mai
appagate di incontrare l’amore, espedienti per rendere
l’esistenza meno dura. A questi si è ispirato Paolo Poli per
il suo nuovo spettacolo, Il mare. Ottantun anni portati
spavaldamente, instancabile nei travestimenti da gran
dama dall’animo gretto, popolana maliziosa, bersagliere
o torero (assolutamente fuori contesto, ma gli si perdona
tutto), Paolo si prodiga attraverso sketch, canzoni e balletti per comporre un mosaico che illustra la nostra storia
minore dagli anni Trenta ai Settanta. Ricordi ed emozioni
del pubblico più maturo si affastellano sulle note di Si fa
ma non si dice (Milly), Tango Italiano (Milva), il mambo di
Besame mucho, il refrain di Legata a un granello di sabbia
(Nico Fidenco) rivisitate dal mattatore, ma anche gli spettatori più giovani vengono coinvolti in questo divertissement che svela un passato relativamente recente ma,
al tempo stesso, lontano anni luce dalla nostra spietata
quotidianità. Dove sono finite quelle zitelle trepidanti,
le nobildonne spocchiose, le borghesotte arricchite dal
boom economico che giocavano a fare le intellettuali con
i neologismi mediati dalle riviste femminili? A differenza
di quanto succedeva lo scorso anno con i Sillabari, tratti
dai racconti di Goffredo Parise, i personaggi della Ortese
si fondono al meglio con l’esuberanza visiva dell’affabulatore Poli e prendono vita in un susseguirsi di rapidissime
vicende, una sorta di vertigine della parola in cui il nostro
è benissimo coadiuvato dai fedeli Mauro Barbiero, Fabrizio
Casagrande, Alberto Gamberini e Giovanni Siniscalco,
attori, mimi e ballerini, quasi sempre en travesti per animare romantiche adolescenti, signorinette imbranate ma
anche Messaline con tanto di bighe, sposine timorate e
vogliose vedovelle. Squadra vincente non si cambia, così
non possono mancare i rutilanti costumi di Santuzza Calì,
le musiche di Jacqueline Perrotin, le coreografie di Claudia
Lawrence e soprattutto i meravigliosi fondali dipinti di
Lele Luzzati, vere opere d’arte che continuano a testimoniare la grandezza dell’artista scomparso. Inevitabile un
accenno ai 150 anni dell’unità di questa disastrata Italia
che qualche testa balzana vorrebbe dividere di nuovo:
chi se non Paolo a vestirne i panni tricolori? Scoppiano gli
applausi ma c’è ancora tempo per gli imperdibili bis finali:
doppi e tripli sensi a sfondo erotico con le rime – solitamente censurate – di Lorenzo Stecchetti, Palazzeschi o
qualche altro scomodo poeta minore. Fino al 6 febbraio
all’Eliseo di Roma, poi la lunga tournée prosegue a Napoli
(8-13/2), Reggio Calabria (18-20/2), Pescara (1-3 marzo),
Livorno (7-8/3), Imperia (10/3), Lodi (13/3), Sondrio (15/3),
Vercelli (17/3), Genova (18-20/3), Bergamo (22-27/3) e
Palermo (18-29 maggio).
IN CARTELLONE
Autore della nuova drammaturgia napoletana, attore in palcoscenico e sullo schermo, da qualche anno Enzo Moscato si cimenta in veste
di chansonnier. In questa veste propone Toledo suite, un viaggio musicale colto e raffinato, popolare e originale in cui l’antico e il moderno,
l’aspro e lo smarrito si armonizzano grazie alle elaborazioni musicali di Pasquale Scialò e ai testi di Brecht, Duras, Cohen, Viviani, Weill, Taranto,
supportati dalle immagini sceniche di Mimmo Paladino. Moscato affida alla forma-canzone per mandarci dei segnali, quasi ferite mentali vicine
all’essenza del teatro. Alla sala Ridotto del Mercadante di Napoli dal 17 al 27/2.
Tradotta in 30 lingue, ha fatto sfracelli e raccolto una messe di premi in Francia, a Londra e New York. Art, pièce di Yasmina Reza (di cui la scorsa
stagione abbiamo visto Il dio della carneficina) è una riflessione sull’amicizia al maschile, le complessità delle sue geometrie emotive e la sottile
linea che spesso la divide dall’amore. La disputa sull’acquisto di un dipinto travolge Serge, il suo più caro amico Marc e Yvan che vorrebbe mettere pace ma diventa bersaglio dei loro attacchi. Diretto da Giampiero Solari, un trio d’eccezione: Alessio Boni (seduttivo Caravaggio televisivo),
Alessandro Haber e Gigio Alberti. Al teatro Franco Parenti di Milano dall’8 al 20/2.
48
febbraio 2011 · PRIDE
FEBBRAIO
2011
TUTTI I VENERDÌ
COMMERCIAL DISCO
CON ANIMAZIONE - DJ A ROTAZIONE
GRAZIANO DJ - MR MADS DJ
BINO VOICE
NUOVI PREZZI! VISITA IL SITO PER SCOPRIRLI!
VENERDÌ 11
TACCHI ALLO
SBARAGLIO
CON DONNA RACHELE
LADY DELIRIA, FENICIA
POMPOSA & MISS VIOLETTA
VOICE IVANCA PERVINCA
SABATO 19
DISCO HARD
NOVITÀ!
SABATO 12
MARZO
BEAROMEO’S
VENERDÌ 4
SURPRISE PARTY
GIORGINO DJ
LOLA VOICE
SUPER
CARNEVALE
TUTTI I MERCOLEDÌ
BEARBAR
DALLE 21 ALLE 2
LOUNGE DJ SET CON MR MADS DJ
SABATO 5 MASK PARTY
SABATO 26 FIST PARTY
TUTTI I MARTEDÌ UNDERWEAR PARTY
DALLE 21 ALLE 2
TUTTI I GIOVEDÌ NAKED PARTY
DALLE 21 ALLE 2
WWW.ROMEOSCLUB.IT
NEW!
RICHIEDI LA TESSERA
ON LINE ALL’INDIRIZZO
WWW.ROMEOSCLUB.IT
DOMENICA 6 E DOMENICA 20 FEBBRAIO
NAKED DALLE 16 ALLE 22
In tutte le serate HARD
ingresso under 25
5€
ROMEO’S CLUB
Via Giolfino 12 Verona info +39 045 8403215 - Nicola +39 347 6374337
[email protected]
AVVISO RISERVATO AI SOCI ARCI
DOMENICA / GIOVEDÌ 14.00 - 1.00
VENERDÌ / SABATO 14.00 - 2.00
UNDER 25
INGRESSO 5 EURO
TUTTI I GIORNI
PRIDE · febbraio 2011
49
RUBRICHE
Libri
di Francesco Gnerre
[email protected]
ROBERTO CARNERO
MORIRE PER LE IDEE
Morire per le idee. Vita letteraria di
Pier Paolo Pasolini
Bompiani, Milano 2010
pp. 206, 10,50 €
A 35 anni dalla morte, nel 2010, è riesploso il “caso
Pasolini” con la pubblicazione di libri e con l’annuncio da
parte del senatore Marcello Dell’Utri di essere venuto in
possesso di un capitolo del romanzo incompiuto Petrolio
in cui potrebbe nascondersi la causa dell’assassinio dello
scrittore. Il senatore prima annuncia grandi rivelazioni, poi
arretra e non è facile capire se dietro le sue “rivelazioni”
ci sia la volontà di autopromuoversi come bibliofilo o millanteria, oppure, conoscendo il personaggio, altri oscuri
motivi. Sentito dai magistrati egli comunque non ha dato
spiegazioni convincenti su come sia venuto in possesso
del capitolo del romanzo che non è stato reso pubblico.
È ora probabile, anche in seguito alle rivelazioni di Pino
Pelosi (che prima si era autoaccusato del delitto ed era
stato condannato a 9 anni, poi, di recente, ha raccontato
a sorpresa una versione diversa dei fatti) che l’inchiesta
venga di nuovo riaperta, ma è difficile credere che si possa
arrivare a una verità chiara e definita. Probabilmente non
sapremo mai con certezza se a uccidere Pasolini sia stato
il solo Pino Pelosi o una banda di ragazzi di vita, o dei picchiatori fascisti o degli agenti dei servizi segreti; se quella
morte si possa spiegare con le dinamiche del rapporto di
Pasolini con i ragazzi che rimorchiava o se sia stata l’esecuzione di una condanna emessa da poteri più o meno
occulti che si servirono di Pelosi come esca per far tacere
definitivamente lo scrittore che sapeva e soprattutto
diceva troppo.
Alla questione dell’omicidio e ai misteri che circondano
quella morte, il libro di Carnero, il più interessante tra
quelli pubblicati su Pasolini nel corso dell’anno, dedica
poche pagine in un’appendice in cui si ricostruisce sinteticamente quanto sappiamo con certezza, le diverse
ipotesi sull’assassinio, sugli “attori” presenti sulla scena
del delitto la notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975, e sugli
eventuali mandanti, perché il libro non vuole essere un
ennesimo scoop su quel tragico avvenimento. C’è anzi un
invito esplicito a evitare che l’attenzione, tutta spostata
sulla vicenda della morte, possa finire con il “depotenziare” la carica conoscitiva, di indagine e di provocazione
dell’opera di Pasolini. E per far emergere questa carica
conoscitiva Carnero rilegge la complessa opera pasoliniana nella sua interezza seguendo un criterio a metà tra
il tematico e il cronologico, rimandando continuamente a
esperienze biografiche dello scrittore, alla storia italiana,
alle analisi lucide e impietose dello scrittore, alle sue intuizioni profetiche che mettevano a fuoco problemi con cui
ancora oggi siamo chiamati a confrontarci. L’autore, senza
venir meno al suo ruolo di studioso ma evitando tecnicismi
e elucubrazioni, riesce a rendere la lettura scorrevole e
appassionante ricorrendo di frequente alle parole dello
stesso Pasolini, che spesso sorprendono ancora per la
loro attualità.
Uno spazio più ampio è dedicato al romanzo Ragazzi di vita,
come esempio di un’analisi più approfondita di un testo tra
i più letti dello scrittore, ma il lettore che non è uno studioso di letteratura o che conosce Pasolini più per motivi
extraletterari legati agli scandali della sua vita e della sua
morte, ha la possibilità di avvicinarsi agevolmente a tutta
l’opera di Pasolini, forse l’intellettuale italiano più importante e originale del Novecento che continua a suscitare
interesse e ad affascinare per il suo stesso modo di essere
intellettuale, sempre conflittuale, sempre caratterizzato
da uno scarto rispetto alle regole e alla morale codificate,
sempre coscienza critica della società.
Quanto al tema dell’omosessualità, che certo Carnero
non minimizza, come spesso si è fatto da parte di molti
critici, va aggiunto a quanto egli scrive che una volta che
a Pasolini era stato impedito, nel 1949 con lo scandalo
di Ramuscello, di tenere nascosto il suo segreto, egli ne
aveva fatto uno strumento di conoscenza, e parlava da
omosessuale sempre, anche se l’argomento, come succede in alcuni dei più controversi interventi giornalistici,
poi confluiti in Scritti corsari e Lettere luterane, era il carcere, l’aborto, la mutazione antropologica o la scomparsa
delle lucciole. E non sono molti gli intellettuali italiani che
hanno osato esibire così provocatoriamente il loro disagio
di essere omosessuali in una società così fortemente
omofoba, e proclamare in maniera così forte quanto
possa essere insostenibile e “intollerabile, per un uomo,
essere tollerato”.
SEGNALAZIONI
Curzio Malaparte, La pelle, Adelphi, Milano 2010, pp. 380, 20,00 €
Il noto romanzo del 1949 in una nuova edizione curata da Caterina Guagni e Giorgio Pinotti, corredato da una “storia del libro”. Condannato
insieme al suo autore (il consiglio comunale di Napoli nel 1950 vota all’unanimità “il bando morale di Curzio Malaparte dalla città”), messo
all’Indice dalla chiesa per “immoralità”, La pelle rimane, tra tanto populismo neorealista del dopoguerra, uno degli esempi più belli di narrativa
carnevalesca e liberatoria. Famoso, tra gli altri, l’episodio della figliata dei femminielli napoletani nel capitolo “Il figlio di Adamo”.
Marco “Dalissimo” Pelliccione, Nessun dio sulla terra, Editrice Zona, Civitella in Val di Chiana (Ar) 2010, pp. 126, 13,00 €
Romanzo d’esordio che ricorda un po’ il film Le fate ignoranti (la morte di un uomo che lascia una moglie e un fidanzato, la curiosità dei due
sopravvissuti di incontrarsi e di conoscersi), ma l’atmosfera è completamente diversa: il fidanzato rimasto solo vive l’ossessione della perdita
in maniera inquietante e morbosa e la narrazione assume i toni del “giallo” con suggestioni letterarie surreali e misteriose.
Giustina Porcelli, La prima donna, Morellini Editore, Milano 2010, pp. 270, 17,90 €
Mentre sta per rinascere come donna, Gabriele (poi Lele, Gabrielle e infine Gabry) ripercorre il caos della sua vita difficile, dalle amicizie e complicità infantili in un paese del sud Italia alla realizzazione del suo sogno. Un romanzo di esordio che mette insieme toni da commedia e tentativi
di cogliere la verità di un’esperienza complessa come il cambiamento di sesso.
50
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
51
RUBRICHE
Musica
di Roberto Cangioli
[email protected]
PRIDE VIDEO CLASSICS
Chissà quante volte
in gioventù avrete registrato su una cassetta
audio o su cd le canzoni
che in quel determinato
momento
rappresentavano la vostra colonna
sonora personale (oggi
si chiama banalmente
playlist), magari da portare appresso assieme
all’inseparabile,
ormai
vetusto walkman. Bene,
tutti sanno che esistono
da tempo in commercio
svariate compilation audio
che ripropongono temi cari all’universo gay, tanto che
quattro anni fa l’Independent si prese l’onere di stilare una
sorta di hit parade “rosa” in cui vennero inclusi un centinaio di titoli e persino il nostro mensile, anni fa, pubblicò la
famigerata “Pride compilation”. Per i suddetti presupposti
riteniamo lodevole l’iniziativa da parte di una piccola etichetta indipendente brasiliana di pubblicare due dvd che
includono quelli che a detta del curatore risultano essere
le canzoni da sempre risuonate nelle orecchie e nel cuore
di un “gay DOCG”.
Certo, non sempre la qualità audio/video è ottimale – d’altronde basti pensare alla scarsa reperibilità di alcuni brani
che sono andati irrimediabilmente perduti negli archivi
delle case discografiche e alla difficoltà di ottemperare
al pagamento dei diritti d’autore (sulla cui legislazione il
Brasile chiude spesso più di un occhio) – e la scelta dei
titoli risulta talvolta opinabile (all’appello mancano inspiegabilmente fra l’altro Abba e Village People), tuttavia va
ammirato lo sforzo di racchiudere in due volumi una sorta
di storia del videoclip gay.
Scontato che tra i 32 brani costituenti questi Pride Video
Classics vol.1 & 2 fossero inclusi must come Smalltown
Boy dei Bronsky Beat e Relax dei Frankie Goes To
Hollywood, più sorprendente il fatto che appaiano episodi
famosi, ma raramente visti in Tv una trentina di anni fa e
oltre, come gli intramontabili I Will Survive di Gloria Gaynor,
La Vie En Rose di Grace Jones, I Feel Love di Donna Summer,
You Make Me Feel di Sylvester e il divertente duetto Elton
John/RuPaul di Don’t Go Breaking My Heart. Questi video,
che risultano interessanti quasi esclusivamente per il
ruolo enciclopedico che rivestono, erano tuttavia ben
lontani dal voler toccare una qualsiasi tematica o raccontare una storia; si limitavano a riprendere l’esibizione del
cantante, tutt’al più inserendo in scena qualche ballerina.
Senza voler togliere nulla alle interpretazioni di artisti gay
come i Pet Shop Boys, dei loro “parenti stretti” Erasure, di
Boy George e del coraggioso Jonny McGovern di Soccer
Practice; né sminuendo le icone Cher e Kylie Minogue (tutti
inclusi in questi due dvd), da annotare la presenza di episodi mai visti in Italia e di altre “meteore” come i deliranti
Army of Lovers con la loro Crucified, la spagnola Monica
Naranjo con Amor y Lujo o il più recente It’s Ok To Be Gay
di Tomboy, tutti video che senza perifrasi sbandierano la
diversità come antidoto al grigiore quotidiano. Ce n’è per
tutti i gusti e per tutti i paesi, tranne l’Italia, dove nessuno
fin’ora aveva mai osato tanto.
Entrambi i dvd, disponibili presso la catena Fnac in
Brasile (www.fnac.com.br), si possono acquistare a basso
costo via internet all’indirizzo del produttore http://nfk.
lojapronta.net.
NOTE IN PILLOLE
Joan as Police Woman – The Deep Field (Pias)
Joan Wasser si è fatta notare una decina di anni fa per aver preso parte alla corte di Antony & The Johnsons e
di Rufus Wainwright quando già aveva formato la sua band, Joan As Police Woman, influenzando positivamente
molti artisti grazie al suo spirito libero e pregno di ottimismo; lo stesso che si percepisce in questo The Deep Field,
definito da lei stessa come “Il mio disco più estroverso e gioioso”, ma è anche il suo album più sentimentale, intimo
e al contempo più universale mai pubblicato. Sana ventata di speranza d’inizio anno.
Mylène Farmer – Bleu Noir (Universal)
Alla fine Mylène Farmer – icona francese e precorritrice di temi ambigui e scandalosi – si è lasciata produrre da
firme straniere come Moby, RedOne e Archive. Pur non rinunciando alle proprie tradizioni che la vogliono regina
dell’eletro-pop d’oltralpe, parcheggiato giusto un momento il collaboratore di sempre Laurent Boutonnat, questo
Bleu Noir supera a pieni voti la prova esterofila risultando un disco appetibile e coerente con la precedente
produzione della rossa Madonna francese per eccellenza. Écoutez par vous-mêmes!
52
febbraio 2011 · PRIDE
X tutto il 2011 presentando questo coupon in uno dei 3 negozi riceverai subito il 50% di sconto su un DVD da 20€ a tua scelta, pagandolo solo 10€
VIENI DALLE NOSTRE PARTI?? ABITI IN ZONA?? ... SCEGLI IL SEXY SHOP + VICINO A TE:
PRIDE · febbraio 2011
53
RUBRICHE
Vita notturna
di Francesco Belais
[email protected]
Il popolo della notte ha bisogno di nuovi spazi. Questa è un’esigenza che si respira ormai da un po’ di tempo. La maggior
parte dei luoghi deputati all’intrattenimento danzante notturno sono discoteche vecchie almeno di una ventina d’anni,
se non di più. Hanno sicuramente cambiato pelle a seguito di vari restyling architettonici, ma nonostante questo resta
quella patina di vecchiume che non si toglie nemmeno con i migliori lifting. Non parliamo poi dei tanti storici locali che
sono diventati garage, supermercati, negozi di scarpe o grandi magazzini. Non è un bel segno, come non lo è il fatto che la
stessa fine l’abbiano fatta molti cinema e teatri delle nostre città. Del resto, il commercio smuove molto più denaro della
musica e dell’arte in generale. Qualche tempo fa mi sono trovato a visitare la meravigliosa struttura del Maxxi di Roma, il
nuovo museo di arte contemporanea. Durante la visita ho pensato: come sarebbe bello se anche la musica elettronica,
house, minimal ecc., espressione artistica contemporanea di musicisti visionari e un po’ sballati, potesse avere una sua
collocazione più idonea, degli spazi così belli, moderni e avveniristici. Delle strutture per essere ascoltata e ballata come
le compete. Ma anch’io sono un pazzo, sognatore e visionario e mi sa che, almeno in Italia, questa resterà per molto solo
un’idea di pochi. Ma visto che sognare è gratis, tanto vale farlo alla grande.
GENTE DELLA NOTTE DANI TORO
Dj spagnolo, 28 anni, nato a Valencia
sotto il segno dei Gemelli, si divide tra
Barcellona e Milano. È uno dei resident
di Barbarella (Milano) di Deseo
54 (Valencia) e dei party europei
itineranti White e Black della Riedjik
Prod. In rete il suo sito personale è
www.danitoro.com, su Facebook:
Dani Toro.
Dani Toro è il tuo vero nome o un nome d’arte?
Daniel è ovviamente il mio vero nome, Toro è un
nickname, i miei amici a Valencia mi chiamavano così
quando iniziai a fare palestra.
Come e quando hai cominciato a fare il dj?
Faccio il dj dal ‘99, un amico mi prestò un paio di vecchi
turntables della Akiyama e iniziai a fare i primi mix.
Col tempo poi riuscii a comprarmi i piatti Technics,
carissimi all’epoca.
Com’è stata la tua “prima volta” al mixer di una disco?
A Valencia dove lavoravo come pr, ero molto nervoso,
volevo dare il meglio, ma non sapevo se tecnicamente
ci sarei riuscito. È strano ma quando metti su due
pezzi, e vedi che la gente risponde bene, senti dentro
di te una delle migliori sensazioni al mondo.
Fai o facevi anche un lavoro di giorno?
Facevo. Ho sempre lavorato nel campo dell marketing.
Riuscivi a conciliare entrambe le cose?
Sì, anche se molte volte sono mancato a riunioni
importanti per poter suonare. L’ultimo caso e stato al
pride di Madrid del 2009, quando per andare a suonare
mi licenziai. Ma voi ragazzi non fate queste cose.
Quali sono le più grandi differenze tra la movida gay
spagnola e quella italiana?
In Spagna siamo molto piu liberi di organizzare certi
eventi, abbiamo piu supporto pubblico e questo si
rispecchia nei party, nei pride ecc. La movida in Italia
ora sta crescendo, posti come Roma o Milano sono
sempre più vivi sulla questione glbt.
Torniamo alla vita notturna, qual è la cosa più
imbarazzante che ti è accaduta in una serata?
Quando il padrone di un locale mi ha domandato che ne
pensavo del ragazzo ventenne che stava facendo il dj.
Io, vista la differenza di età tra i due, gli chiesi se fosse
suo figlio. In realtà mi rispose che era il suo fidanzato.
Cosa porti con te ogni sera nella tua borsa dei dischi?
Sempre le cuffie Sehnheiser, la Mini Kaos pad, un
panino integrale con tacchino o se riesco un shake di
proteine. Sai, alle 3 del mattino viene una certa fame.
La cosa più bella dell’essere un dj?
Far ballare la gente. Vengo da un lavoro in cui le cose
non mi andavano niente male, ma quello che mi dà la
musica non ha prezzo.
Sei single o fidanzato?
Single, qualche candidato?
Mai rubato il fidanzato a un amico?
Solo preso in prestito!
Cosa pensi della scena gay italiana?
Si devono fare ancora molti passi ma li deve fare
sopratutto la gente. In Spagna quando la gente ha
incominciato a farli allora le cose si sono potute
cambiare pure in politica...
PIATTI CALDI
AA. VV. - Dj Ravin presents Dubai Fashion District (Energy)
Si aggiunge una nuova città alla serie dedicata ai quartieri della moda. Queste compilation vengono distribuite
in tutto il mondo e riscuotono sempre più successo grazie alle qualità musicali delle tracking-lists raffinate ed
eclettiche. Dubai è la nuova capitale per eccellenza della moda e rappresenta una porta aperta sul mondo arabo
tutto da scoprire, sui caldi colori e sul mix di suoni, tendenze e luoghi che mescolano il gusto occidentale alla
tradizione orientale.
AA. VV. - Josè Padilla - Bella musica 3 (Energy)
Prosegue il percorso musicale alla scoperta di quei brani che resistono alle mode e ai tempi, selezionati dal padre
spirituale del genere chill-out. Direttamente dalla sua raccolta infinita Josè Padilla confeziona il terzo volume,
fornendo una nuova selezione di brani che cavalcano le stagioni evocando emozioni positive in una fusione di
diversi stili musicali che spaziano dal classico al contemporaneo.
54
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
55
METROPOLI
Metropoli
www.prideonline.it
ITALIA
ERMES
Ermes è l’unica agenzia matrimoniale per
“altrosessuali” in Italia, quindi non solo per gay
e lesbiche ma anche per tutte quelle persone
che non possono essere individuate nell’eterosessualità e al tempo stesso non vogliono
rinunciare all’idea di un rapporto affettivo
stabile (bisex, trans, asessuati, ermafroditi,
intersessuali, queer). L’agenzia Ermes fornisce
un’assistenza altamente qualificata per la
ricerca dell’anima gemella, basata sull’affinità
oggettiva unita alla conoscenza diretta degli
iscritti da parte dello staff, nel rispetto assoluto
della privacy. Attraverso una fitta rete di collaboratori e i vari uffici italiani ed esteri, offriamo
colloqui informativi personalizzati gratuiti,
riservati e solo su appuntamento in tutta Italia,
anche nei giorni festivi. Vi forniremo supporto
logistico e organizzativo per incontrare il
partner o, se siete una coppia, organizzeremo
il vostro matrimonio legale all’estero. Da noi
troverete totale disponibilità all’ascolto, al
sostegno e al consiglio in qualunque problematica. Partendo da Perugia l’agenzia Ermes
è in continua espansione: tenetevi aggiornati
visitando il sito web. Per realizzare i vostri sogni
affettivi, fidatevi di chi cerca per voi come voi
stessi fareste!
www.agenziaermes.com
GAY PARSHIP
Anno nuovo, amore vero! Dai desideri alla
realizzazione il passo intermedio necessario è
l’azione: perché Cupido possa scoccare le sue
frecce bisogna creare delle occasioni giuste. E
iscriversi a gay-Parship.it è il primo passo nella
giusta direzione! Con oltre 1 milione di iscritti, è
la prima e più importante agenzia europea on
line rivolta a single omosessuali in cerca di una
storia d’amore importante e duratura. Il servizio
si basa sul metodo Parship per determinare
l’affinità di coppia tra le persone. La registrazione è semplice, gratuita e include il test di
personalità: i risultati sono immediatamente
disponibili, insieme a suggerimenti mirati per le
proprie relazioni. E ora gli utenti hanno a disposizione anche una specifica applicazione iPhone
gratuita da scaricare dall’App Store. In questo
modo collegarsi ai propri contatti, inviare
messaggi, ricevere le notifiche potrà avvenire
davvero in tempo reale. Per conoscere in tempi
ancora più rapidi la persona giusta, quella “per
una vita insieme”.
it.gay-PARSHIP.com
GAY LOVE SPIRIT
Gay Love Spirit è una rete internazionale di
istruttori e terapeuti, e il centro su cui si basa
il lavoro è la connessione fra sessualità e spiritualità nell’uomo. Il proposito è dunque una
56
consapevole esplorazione di questa connessione insieme ad altri uomini. Questo seminario per esordienti si terrà a Milano durante un
intero fine settimana. Ci sarà un’ampia varietà
di esercizi col corpo, meditazione e molti incontri sensuali, nonché tecniche di respirazione e
massaggio. Sii curioso e stimolato dall’idea di
incontrare persone differenti e fai conoscenza
con loro attraverso i vari esercizi. L’istruttore
Thomas e i suoi assistenti ti accompagneranno
e ti aiuteranno a fare delle nuove esperienze dei
sensi in un ambiente davvero protetto.
Info: 3312196969
www.gaylovespirit.it
LEATHER FEST
Il gruppo Leather Friends Italia organizza
sabato 12 presso il Flexo Club di Padova
“Leather Fetish Party”, dress code: leather,
fetish, worker. rubber, jeans, no fashion. Dj
Set Rikk Hard. Per tutti gli amanti del genere è
possibile aderire al nuovo gruppo iscrivendosi
direttamente sul posto. Il prossimo 9 aprile
grande evento internazionale sempre presso il
Flexo Padova: “MisterLeatherMan” Italy.
www.lfitalia.it
PIEMONTE
TORINO
011 SAUNA CLUB
Con la stagione invernale la Sauna 011 ha
aggiunto un nuovo appuntamento a tema al
suo programma ricreativo. Concepita secondo
lo schema gia testato con grande successo
dei naked party del sabato notte, la serata del
mercoledì si propone a un pubblico di soci più
vasto. Mix di naked, underwear e jockstrap
l’evento ha inizio alle 20 al cruising bar della 011
e alle 22:30 la 011 sospenderà i servizi “acqua”
per aprire le porte a “Evening free”, per continuare tutti insieme la nottata.
Info: 011 284263
www.011saunaclub.it
GARAGE CLUB
Ampliato su due livelli con lounge bar, ristorazione, area fumatori, sala video, sauna finlandese con cromoterapia, vasca idromassaggio
Jacuzzi, ambienti relax, bagno turco e climatizzazione. Per tutti rientro giornaliero e ingresso
per la serata successiva gratuiti. Riduzioni per
gli under 25, militari, forze dell’ordine, soci
circolo Maurice, associazione GayLib e per gli
orsi del sito www.superbear.eu. Sabato è “Bears
day”, ingresso ridotto con consumazione per
tutti i bear. Tutti i mercoledì alle 21:30 “Live
sexy show” e a seguire naked party. Lunedì e
venerdì dalle 22 il molto frequentato “Naked
party”. Sabato sera alle 21.30 “Saturday double
live: ordinary look (lounge bar, privé, cabaret
show con ingresso libero e prima consumazione
obbligatoria) e towel look (lounge bar, privé,
cabaret show, sauna finlandese, bagno turco
e idromassaggio). Sorteggio ingressi omaggio
per Les Folies Scandal. Tutti i giorni, dalle 19
aperitivo offerto ai soci. Aperto tutti i giorni
dalle 14 alle 2 (orario prolungato nelle serate
naked).
Info: 346 3006612
www.garageclub.it
LOMBARDIA
MILANO
DEPOT
Volete divertirvi ma rimanere anonimi? Curiosi
di conoscere anche l’universo fetish femminile o bisex? Semplicemente stare nudi senza
pregiudizi? Provare qualche esperienza un po’
“forte”? Indossare le vostre divise in pelle, lattice o military? Depot vi permette tutto questo e
anche di più e questo lo caratterizza da quasi 10
anni. Una serie di appuntamenti a tema sempre
in evoluzione e l’intenzione di stupirvi ancora
in futuro lo rende unico e inimitabile, grazie
soprattutto ai clienti. Il calendario completo lo
trovate su Pride oppure sul sito.
www.depotmilano.com
GRANI E BRACI
Grani&Braci, il ristorante, pizzeria e steak house
di via Farini (M2 Garibaldi), e tutti i ristoranti
del Gruppo Ethos (Acqua e farina ad Agrate,
Sanmauro a Casatenovo e Risoamaro a Mariano
Comense) vi suggeriscono di venire a degustare le pizze con impasto di kamut, antenato
del grano duro. Una pizza molto più leggera
e digeribile rispetto a quella con impasto
classico grazie all’assenza di lieviti aggiunti.
Naturalmente rimangono in menù le pizze con
impasto classico e quelle con impasto integrale.
E per gli amanti dell’alimentazione sana e naturale, tutti i ristoranti hanno pasta bio, verdure
bio, carni bio, birre bio, vini bio, caffè biologico,
in un’ottica di ricerca di sapori veri e di salute
per una corretta alimentazione.
Info: 02 36637422
www.graniebraci.it
ILLUMINED
Tre piani di superdivertimento vi aspettano
all’Illumined. Al piano superiore ogni sera dalle
22 e la domenica dalle 20, apre la “sala Fire”,
la naked area del locale dove a date prefissate
si tengono gli appuntamenti speciali. Il bar è
aperto 24 ore su 24 e nel piano seminterrato la
zona relax è sempre pronta, pulita e attrezzata
con numerose e accoglienti cabine. Gli appuntamenti speciali nella “sala Fire” del mese di
febbraio sono: “Fire Off” (Fire Zone spegne
le luci) ogni lunedì; “Fist” venerdì 4; “Dildos”
venerdì 11; “Masked” venerdì 18; “Total Naked“
venerdì 25; Domenica 20 “Fist” dalle ore 15.
“Naked Party” tutti i sabati. L’ingresso è riservato esclusivamente ai soci Arcigay muniti di
tessera e di un documento di identità. Cruising
Illumined è in via Napo Torriani 12 (vicino alla
Stazione Centrale).
Info: 02 66985060
LA CESIRA – DQ
Giovedì 10 ci penserà la Cesira con il suo staff
a mettere sotto torchio il bellissimo Giorgio
Ronchino, il personaggio più “chiacchierato”
della scorsa edizione del Grande Fratello. La
serata sarà realizzata con la speciale e graditissima collaborazione di Ego Milano. Giovedì 24
vogliamo finalmente vedere il suggestivo palco
dell’Ariston calcato dalla Cesira, che in “Perché
San Remo è San Remo” si presenterà a noi nel
ruolo di presentatrice ufficiale del festival e non
mancheranno le sorprese! E al termine delle
esibizioni Moira dj ci farà scatenare con la sua
febbraio 2011 · PRIDE
cruising bar
24 ore su 24
7 giorni su 7
VIA NAPO TORRIANI 12
(STAZIONE CENTRALE)
MIILANO - TEL.0266985060
avviso riservato ai soci
in g re s s o e s c lu s iva m e nte c o n u n o - c a r d e d o c u m e nto di i d e nti t à
PROGRAMMA SALA FIRE FEBBRAIO
FIST PARTY
VEN 04/02 DALLE 22.00
DOM 20/02 DALLE 15.00
DILDOS PARTY
VEN 11/02 DALLE 22.00
MASKED PARTY
VEN 18/02 DALLE 22.00
TOTAL NAKED PARTY
VEN 25/02 DALLE 22.00
FIRE OFF
FIRE ZONE SPEGNE LE LUCI
TUTTI I LUNEDÌ DALLE 22.00
NAKED PARTY
TUTTI I SABATI DALLE 22.00
VIA NAPO TORRIANI 12
(STAZIONE CENTRALE)
MIILANO - TEL.0266985060
PRIDE · febbraio 2011
57
GIORNO & NOTTE
Art Club
Metropoli
www.prideonline.it
58
Finalmente, per tutti gli amanti della musica
dance e soprattutto delle nuove tendenze, ha
riaperto l’Art Club Musical Theatre, il famoso
locale a Desenzano del Garda.
A un anno dalla festa di chiusura “ArrivederciArt”
(vedi Pride novembre 2009), il 1° dicembre 2010
è stato inaugurato il nuovo spazio, creato ex
novo e ideato in chiave moderna dalla speciale e
vulcanica Madame Sisì.
Troverete un angolo dove si può degustare
esclusivamente dell’ottimo vino e una zona tutta
per ballare, comprensiva di una pista dove si
possono esibire i migliori artisti, non solo dj.
Il locale è sistemato su due livelli e i colori prevalenti sono, ovviamente, il rosa e il bianco.
Madame SìSì vi aspetta tutti i mercoledì,
venerdì e sabato. Non conoscete la Madame?
Aggiungetevi al fan club diventando suoi amici
su Facebook!
www.artclubdisco.it
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
59
METROPOLI
inconfondibile selezione musicale. Buffet, prima
consumazione, spettacolo e disco a 12 euro.
Cene su prenotazione a partire da 35 euro. Lo
Stacco apre alle 20:30 e lo spettacolo inizia alle
22:15.
Info e prenotazioni Max 333 2600608
www.lacesira.it
Metropoli
METRÒ CENTRALE SAUNA
www.prideonline.it
Gli appuntamenti
domenicali alla sauna Metrò
Centrale sono indimenticabili: un affollamento
di corpi che si scaldano in questo freddo
inverno! Domenica 6 e domenica 20, inoltre, vi
aspetta un ricco buffet nel fornitissimo bar ma
tutti i giorni della settimana puoi creare il tuo
spazio di divertimento a seconda dei tuoi gusti.
Spazia dalla zona acqua, con la vasca idromassaggio e gli scuri antri della sauna a vapore,
alle zone fitness e cruising con le cabine relax.
Sempre a disposizione un servizio massaggi,
anche su prenotazione. Per maggiori dettagli
visita il nostro sito.
Info: 02 66719089
www.metroclub.it
ONEWAY
Sabato 5 torna dj Giorgino col suo ricco programma per una serata bear davvero speciale.
Sabato 12 dj Max Morelli vi scuoterà con la sua
musica house-commerciale fino all’alba. Grande
appuntamento sabato 19 con il “Kylie Minogue
Tribute Party” e nel corso della serata avrete la
possibilità di vincere due biglietti per il concerto
dell’ 8 marzo al Mediolanum Forum di Assago;
in consolle dj Giorgino. Sabato 26 ritorna con
noi dj Max Morelli. Ingresso 15 euro e in lista 12
euro.
Info e liste: 02 2421341, 348 7424824, Angelo
345 7091435
www.onewaymilano.com
STUDIO KNOW HOW
Proprio accanto alla stazione Centrale lo Studio
Know How è il più grande sex shop gay only in
Italia che soddisfa ogni esigenza grazie al suo
assortimento di dvd per ogni gusto, accessori
fetish, leather, bdsm dei migliori produttori
mondiali, gadget per un regalo divertente
o per sentirsi più orgogliosi. In fase finale di
costruzione il nuovo sito di e-commerce che vi
permetterà di scegliere e acquistare da casa in
tutta comodità e con la cortesia, la discrezione
e il supporto di sempre.
Info: 02 67391224
www.skhonlinemi.com
BRESCIA
LIVING ROOM
Il Living Room è un locale giovane e colorato,
dove la varietà dei cocktail, dei drink e della
birra offre una selezione pronta a soddisfare la
richiesta del cliente più esigente, in un’atmosfera familiare frizzante e qualche volta un po’
pazza. L’ampia fascia oraria d’apertura, dalla
prima colazione all’aperitivo serale, lo rende un
luogo perfetto per tutti. Nelle serate “LVR” lo
spazio si trasforma con eventi a tema ogni fine
settimana e sempre nuovi ogni mese.
LE CHIC LOUNGE MUSIC BAR
Le Chic questo mese si declina in versione
“Television”, dal bianco e nero alle serie Tv,
oltre a due special openings di lunedì da non
60
perdere! Venerdì 4 “Black & White” sfoggia i
tuoi abiti optical. Venerdì 11 “Imagine you and
me in a sweet night”. Venerdì 18 “The L Word
first season party”, una serata tutta da scoprire
dove il protagonista sarai tu, porta la tua macchina fotografica. Domenica 20 “Aperidisco”
dalle 18:30. Special opening lunedi 14 per San
Valentino, un clima romantico tra fragole e
champagne (gradita la prenotazione). Lunedì
21 “Speed Date only4men”, pochi minuti per
conoscersi ma molto divertimento assicurato
(iscrizione necessaria al 349 7184020). Venerdì
4 marzo carnevale a Le Chic e inoltre tutti
i giovedì aperitivo e karaoke e la domenica
“Aperitivo Chic”! Dal lunedì al mercoledì puoi
organizzare da noi la tua festa privata!
Info, liste e tavoli: 349 5401850
NEW TRAP GENERATION
Sabato 5 Grace Jones, grande regina della
disco-dance anni ‘80, sarà la protagonista
incontrastata dell’Icon party! Sabato 12 “All the
lovers party”, dedicato a innamorati, amorini e
amorazzi, e chi più ne ha più ne deve mettere
(la generosità innanzitutto)! Venerdi 18 “Rage”,
serata super-specializzata e non per tutti, con
dress code d’ingresso molto intransigente!
Sabato 19 la serata bear del gruppo Extralarge
a tema “Motorway” per gli appassionati di
autostrade, moto e motociclisti! In attesa della
megafesta di compleanno del Trap, “Soft & hot”
party. Ringraziamo tutti i nostri soci che finora
hanno creduto nella proposta del New Trap
di Franco, Max, Colette, Matteo, Luca, Mattia,
Marco, Cristian, Gigi, Mizzy, Vincenzo, Sergio,
Alfredo, Enrico, Lorenzo, Gino, Nico, Giovanni,
Mauro. In main room musica commerciale by Mr
Mads dj & Luca Carrara. Al Primopiano musica
house con Renato dj & guest djs. Ingresso riservato ai soli soci Arci e Arcigay.
Info: 340 6857585
www.trapmad.it
RAGE
Venerdì 18 secondo appuntamento “strictly
dress code” per gli amanti del genere leather,
militare, uniform, rubber, s/m o naked presso il
Trap.
Una rigida selezione all’ingresso garantirà
l’accesso alle serate solo a chi avrà un abbigliamento a tema. L’ampio guardaroba all’entrata
permetterà ai clienti del locale di cambiarsi
(o spogliarsi) comodamente.
Le serate sono
aperte anche ai club leather che vogliono promuovere le loro iniziative. Ingresso riservato ai
possessori di tessere Arci-Arcigay.
Riduzione
all’ingresso a chi presenterà tessera di associazioni o leather club italiani e/o stranieri.
www.rageclub.it
TRENTINO ALTO ADIGE
BOLZANO
PAPARAZZI
Geena Queenie, esuberante padrona di casa
del Paparazzi, ha il piacere di comunicarvi che
la discoteca diventa anche pub da mercoledì a
domenica dalle 18 alle 2 (escluse le serate disco).
Inoltre vi invita alla nuova serata con buffet
“Dimanche imperial” domenica 6 dalle 20 alle
3, un evento da non perdere! E per il terzo anno
consecutivo ci sono anche le serate “The First
Disco” con l’immancabile animazione, il primo e
terzo sabato del mese.
Info Andrea 333 6071630
www.thefirstdisco.it
SAUNA EXIT
Veniteci a trovare e godetevi il nuovo look, provate il nuovo massaggiatore e per le giornate
“only men in sauna” consultate il sito o iscrivetevi a www.gayromeo.com/sauna-exit-bolzano.
Seguite la penombra tra candele e incensi e
troverete la via del piacere tra due saune finlandesi, un bagno turco, due vasche idromassaggio da 4 e da 6 posti, sala relax, camerini
relax e uno snack bar dove si possono gustare
anche pasti caldi. Scoprite nuovi amici in un
ambiente e in un’atmosfera unici per comfort,
divertimento e relax.
Info: 347 4700645
www.sauna-exit.it
VENETO
VENEZIA
METRÒ VENEZIA SAUNA
Sono tanti i turisti stranieri che vengono in
vacanza a Venezia e passano a farci visita alla
sauna di Mestre, perché siamo vicinissimi alla
stazione e all’aeroporto Marco Polo. Gente
nuova per conoscere chi vuoi tu e divertirti
in un locale pulito, alla moda, con personale
professionale e massaggiatori anche su appuntamento. Metrò Venezia è intrigante, discreta e
puoi trovare dalla zona acqua alla zona fetish
del “Black level” dove sbizzarrire le tue fantasie.
Aperto tutti i giorni dalle 14 alle 2
Info 041 5384299
www.metroclub.it
PADOVA
THE BLOCK
Sabato 5 “Shocking Party” con dj Francesco
Belais e in sala Randy “Priscilla Splendor show”
per festeggiare i compleanni di Mat, Fefé e
Daitarn. Sabato 12 “Kamasutra” con dj Andy J
e performance de “I coniugi Gismonti”. Grande
appuntamento con “Takeshy Kurosawa fashion
party” sabato 19 con dj Vins Langella, in regalo
le nuove t-shirt Randy e in sala Randy “Le
Barbie atomiche”. Per il compleanno di Fabio
sabato 26 “I love Barcelona” con dj Enrico
Arghentini, live performance di Miss Pomponia
e show di Lady Violet, AD Marco B, Mitho Voice.
Ogni sabato notte nelle due sale a rotazione i
dj Andy J, Ronkini, Jack, Killer. Apertura dalle
23 alle 4.
Info 339 060434
www.block.it
FLEXO CLUB
Il Flexo è aperto dal mercoledì alla domenica
per tante serate all’insegna del divertimento!
Si parte il mercoledì con “Il Salotto di Linda”;
giovedì e venerdì cruising bar per tutti gli
appetiti; sabato serata disco; domenica torna
Miss Linda a presentare gli spettacoli di drag
queen e il karaoke sino a tarda ora. Sabato 5
Beardoc, la serata evento per l’universo orsi ed
estimatori, con ospite “MrGagaBear” in tour in
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
61
METROPOLI
esclusiva e dj set by Massimo Santi. Sabato 12
“Leather Night”, serata organizzata dal gruppo
Leather Friends Italia con dress code leather,
fetish, worker, jeans, rubber, no fashion. Sabato
19 “Dirty” con strip boy e live sex show. Sabato
26, dopo il successo del capodanno, “Bent 4”
e il Flexo si trasforma ancora per una serata
indimenticabile.
Info 049 8074707, 339 7379579
www.prideonline.it
www.flexoclub.it
Metropoli
HOT DOG NAKED CLUB
Per tutti gli amanti dei Naked Party lo Hot
Dog è il posto giusto 7 giorni su 7 tutto l’anno!
All’interno diverse zone completamente attrezzate: dark zone, camerini, stanza degli specchi,
mega lettone, sling, glory holes “open & close”,
sale Tv XXX, bar. Lunedì entri in due e paga uno;
martedì nudi in maschera fornita dal club; mercoledì nudi o slip; giovedì torna a grande richiesta “Orgia Party”; venerdì solo nudi; sabato
nudi o slip; domenica sempre più ricca: apertura
alle 14 nudi in maschera sino alle 20 e dopo solo
nudi e alle 17 buffet offerto al bar. Domenica 6
e 20 ”Hot Boy Show”, dove potrete “toccare” il
cielo con un... Riduzioni sugli ingressi nei passaggi tra i club Hot Dog, sauna Metrò Padova,
Flexo Club, sauna Metrò Venezia a Mestre.
www.hot-dog-club.com
OFFICINA
Per tutto il mese di febbraio Officina vi aspetta
dal giovedì alla domenica con eccitanti appuntamenti. Ogni giovedì e sabato solo nudi,
venerdì continua l’appuntamento orgia con
ingresso naked-underwear. Speciale orgia con
Giovanni animatore hard venerdì 18 e con Luca
MI venerdì 25. Ogni domenica pomeriggio un
diverso appuntamento, visita il calendario per
tutti gli eventi del mese! Domenica 13 pomeriggio in collaborazione con Porsei Veneti e
domenica 27 “Jeans party”. Sabato 26 secondo
appuntamento con “Il mercato degli schiavi”.
Per essere informato su ogni iniziativa iscriviti
al club virtuale www.gayromeo.com/officina,
potrai conoscere tutti i membri!
Info: 349 0941909
www.clubofficina.com
VERONA
ROMEO’S
Tutti i venerdì Romeo’s propone commercial
disco con a rotazione Mr Mads dj e Graziano
dj e la voce di Bino Voice. Venerdì 11 Donna
Rachele aprirà le porte di “Tacchi allo sbaraglio”, la serata più top del venerdì sera, in
compagnia di Lady Deliria, Fenicia Pomposa
e Miss Violetta, voice Ivanca Pervinca. Sabato
12 torna BeaRomeo’s con “Surprise Party”,
festa tutta da scoprire e in consolle Giorgino
dj e Lola Voice. Per i più golosi non mancherà
l’ormai attesissimo angolo BearPasta! Sabato
19 “Disco Hard”, una nuova serata avvolta dal
mistero per ballare ma soprattutto divertirsi alla
grande! Hard Sesssion Romeo’s parte sabato
5 con “Mask Party”; sabato 26 “Fist Party”;
domenica 6 e 20 “Naked” dalle 16 alle 22; tutti
i martedì “Underwear Party” dalle 21 alle 2 e
tutti i giovedì “Naked Party” dalle 21 alle 2. Tutti
i mercoledì sera continua la serata BearBar,
per farsi quattro chiacchiere e risate, divertimento e anche un po’ di buona musica suonata
dal nostro Mr Mads dj. La programmazione
62
completa e ancora di più sul nostro nuovo sito.
Info: 340 9660487
www.romeosclub.it
SKYLIGHT
Tutti i sabati lo Skylight di San Bonifacio
(Verona) ti offre serate indimenticabili. La sala
centrale “Heart Tattoo Room” con i dj Andrea
de Luca e Daniel propone la musica commerciale ed è il nucleo della serata. Qui assisterete
agli show di Le Killer, Miss Nanà, Kelly Minogue
e Demetra Devil, e all’animazione dei bellissimi
ragazzi Skylight nei tubi trasparenti che alle
3 si trasformano in docce. Sabato 26 “Karma
Burlesque”, lo show dei Karma B. La sala “Giulio
Cesare”, impero della musica techno-house,
ospita i dj più in voga nei club italiani e londinesi
affiancati dai dj Kuya e Emme. Sabati 5 Nacha
World, sabato 12 Tasty Tim, sabato 19 Giusy
Consoli. Il “Kitchen Privé”, casa dei dj Carlotta
e Max, è dedicato alla musica revival di grande
successo. La pizzeria è sempre a disposizione
fino alla chiusura della serata. Apertura locale
alle ore 00:30.
Info: 3382390848
www.skylightdisco.com
TOSCANA
FIRENZE
FABRIK
Ogni venerdì “Show yourself!”, (w)underwear
& fetish night. Un nuovo appuntamento per far
vedere chi sei: in mutande, sui tacchi, con il kilt,
vestito da calciatore, con le catene, con le piume,
in pelle, in gomma, come vuoi... Ammissione
libera, no dresscode. Giovedì “Blackout Party”,
illuminazione a intensità ridotta, contatti ad
alto voltaggio. Sabato 5 “Stars on 45”, musica
anni ‘70-’80-’90 solo da 45 giri! Domenica 13
e 27 “HardSexParty h. 16-21”, dress code obbligatorio: leather, rubber, sospensorio o total
naked (ammissione riservata in lista sul nostro
sito) dalle 16 alle 21. La serata prosegue regolarmente fino alle 3. Sabato 19 “Bears Troops”,
l’evento della comunità ursina toscana. Weblist
esclusivamente sul nostro sito.
Info: 349 8906645
www.fabrikfirenze.it
EMILIA ROMAGNA
BOLOGNA
CRUISING 69
Ha aperto a Bologna un nuovo cruising in via De’
Carracci 69, a due passi dalla stazione ferroviaria, facilmente raggiungibile anche a piedi! 180
metri quadrati di spazio hard per i tuoi freddi
pomeriggi. Cabine, labirinto, sling, darkroom,
video ma, vera grande novità per Bologna, un
cruising aperto sin dal primo pomeriggio!
Info: Massimo 349 4702213
www.gayromeo.com/cruising69
MOVIDA CLUB
Continuano le serate hard che ormai da due
anni riscuotono un notevole successo. Il locale
è a due passi da piazza Maggiore e a dieci
minuti dalla stazione, ed è aperto tutti i giorni
dalle 21:30 a tarda notte e il sabato fino alle
5 del mattino. Su 250 metri quadri di spazio
troverai a tua disposizione cabine, glory holes,
darkroom, sling, una sala fumatori, 2 sale video,
un fornitissimo bar e musica di qualità. Per gli
eventi tieniti sempre aggiornato sul sito
Info: 051 232507
www.cruisingmovida.com
LAZIO
ROMA
K CLUB
Da gennaio K è tornato ad accogliere i propri
uomini 7 giorni su 7! È possibile accedere tutti
i giorni della settimana al locale che 15 anni fa
ha dato vita a una nuova tipologia di intrattenimento gay e bisex nella capitale.
www.ksexclub.it
SOUVENIR
Il primo gay shop della capitale ha aperto i battenti nella gay street romana, via di San Giovanni
in Laterano (a pochi passi dal Colosseo) per
essere punto di riferimento della comunità
romana e non solo. Al suo interno, arredato
con gusto e stile moderni, trovano spazio libri,
un’ampia scelta di volumi fotografici, dvd, cd,
abbigliamento intimo con marchi in esclusiva
per Roma, sex toys, gadget e accessori rainbow
per tutti i gusti. Souvenir sarà inoltre anche
l’info corner dell’Europride 2011 dove sarà
possibile avere anche informazioni su test hiv,
malattie sessualmente trasmissibili, consultori
psicologici, assistenza legale e informazioni
sulle attività delle associazioni glbt romane.
www.souvenirsouvenir.eu
CAMPANIA
NAPOLI
DEPOT
Vi ricordiamo tutti i sabati la serata “Black
out” completamente al buio e da questo
mese il venerdì potrete entrare al club senza
obbligo di dress code particolare. Domenica
6 e 20 appuntamento underwear dalle 20 alle
3. Domenica 13 e 27 doppio appuntamento:
dalle 15 alle 22 “Masked naked “e dalle 22 alle
3 open cruising night senza obblighi di dress
code. Da noi gli under 25 hanno tanti vantaggi
in più: per loro martedì, mercoledì e domenica
l’ingresso costa solo 7 euro con consumazione
e guardaroba compresi. Un motivo in più per
non mancare agli appuntamenti del mese!
www.depotnapoli.com
SAUNA APOCALIXE
È in via Giuseppe Ricciardi 21 la nuova sauna
per soli uomini Apocalixe. Su due piani, con
sauna finlandese, bagno turco, grotta idro, sale
video tv e xxx, sala fumatori, dark room, sex
room.
Info: 081 5543298 Enzo 333 9467202
www.apocalixe.com
febbraio 2011 · PRIDE
STUDIO KNOW HOW
ENTERTAINMENT
DVD n. 12902
DVD n. 12926
DVD n. 12930
DVD n. 12944
DVD n. 12970
DVD n. 12985
DVD n. 12987
DVD n. 13036
DVD n. 13040
DVD n. 13041
DVD n. 13068
DVD n. 13073
DVD n. 13094
DVD n. 13099
DVD n. 13100
DVD n. 13105
DVD n. 13106
DVD n. 13123
DVD n. 13124
DVD n. 13125
Per informazioni e ordini tel. 02 67391224
MILANO Via Antonio da Recanate 7 (MM Centrale) 20124 tel. 02-67391224 fax 02-67847756
Aperto dal lunedì al sabato (orario continuato) h. 9,30 - 19,30
ROMA Via S.Gallicano 13 (Trastevere) tel. 06-58335692 fax 06-58390427
Chiuso il lunedì, aperto dal martedì al sabato h. 10,00 - 20,00
www.skhonlinemi.com
[email protected]
PRIDE · febbraio 2011
63
DOVE & COSA
Dove & Cosa
www.prideonline.it
ANCONA
Locali e discoteche
Pensiero Stupendo
Via Montignano 3, Castel Colonna (AN)
ven.–sab. e prefestivi 23:00–04:00
tel. 347 0779266, 347 4758758
www.pensierostupendo.net
Saune
Velluto
S.S. Adriatica Sud 184, Marzocca (AN)
dom. lun e gio. 15:00–24:00, ven.
15:00–01:00, sab. 15:00–02:00
chiuso martedì e mercoledì
www.saunavelluto.it
Ristoranti
Trattoria Anita
via al Luio 60, Alzano Lombardo (BG)
chiuso lunedì e martedì a pranzo
tel. 035 521830
Saune
ASTI
The City Sauna
via della Clementina 8
tel. 035 240418
www.thecitysauna.com
Locali e discoteche
Shop
Boschetto Bar
viale Partigiani 34
tel. 0141 352471, 347 5811687
Center Fantasy sex shop
via Manzù 3/d, Curno (BG)
tel. 035 614111
www.centerfantasy.it
BARI
Associazioni
Between Project
tel. 346 1674512
www.betweenproject.com
Kabum Pride Village Associazione
Promozione Pari Opportunità
tel. 348 6104584
www.lefateignoranti.fan-club.it
Locali e discoteche
El Merendero Disco
SS 100 uscita Adelfia, Rutigliano (BA)
www.elmerenderodisco.it
Makumba Gay Pride
c/o Heineken Disco Pub
via G. Pastore km 1.100, Gioia del Colle (BA)
one night gay ogni primo e terzo sabato
tel. 347 3670135
www.gaybari.it
North Wind Disco Pub
via Giannone 18 (zona campus)
21:00–4:00, chiuso lunedì
tel. 080 5580028
www.nordwinddiscopub.eu.com
NovantaGradi Events, iniziative del
gruppo e sulla movida gay pugliese
tel. 340 3523807, 347 5053583
www.novantagradievents.com
Saune
Millennium Bath
via Adriatico 13
mar.–ven. 15:30–23:00, sab.–dom.
15:30–24:00, chiuso lunedì
tel 080 5342530
www.millenniumbath.com
BERGAMO
Locali e discoteche
Divina Fashion Bar
borgo Santa Caterina 1
19.00–2.00, chiuso domenica e lunedì
www.bardivina.it
Get Up Club
via Bianzana 46
tel 349 5525092
64
www.discogetup.com
Mamo’s Bar
via Baschenis 13/a
dalle 17:00, chiuso lunedì
tel. 035 270014
www.mamos.it
Altro
Comotti Gomme
via Giovanni XXIII 1, Azzano S. Paolo
(BG)
sconti per i lettori di Pride
tel. 035 532110
[email protected]
BOLOGNA
Associazioni
AGEDO Bologna
c/o Arcigay Il Cassero
tel. 338 1869101
www.agedo.org
Arcigay nazionale
via Don Minzoni 18
tel. 051 6493055
www.arcigay.it
Comitato provinciale Arcigay Il
Cassero
via Don Minzoni 18
tel. 051 6494416
www.cassero.it
Gruppi sportivi
Bogasport asd
Volley, basket, calcetto e tennis
Vieni a giocare con noi!
tel. 338 1083693
[email protected]
www.bogasport.it
Bart
via Polese 47/a
tel. 051 243998
www.bartclub.net
Cruising Club 69
via De’ Carracci 69
tutti i giorni dalle 14:00
tel. 349 4702213
www.gayromeo.com/officina69
Easy Staff
stagione invernale c/o La Scuderia
piazza Verdi 9
one night venerdì 22:00–04:00
www.gaybologna.com
Blitz Disco Dinner
one night sabato con cena, drag show
e disco
via Circonvallazione Nord 147, Bazzano
(BO)
dalle 21:00
tel. 338 1459580
Ganesh
via Polese 47/c
19:00–03:00
tel. 051 5877771
Movida Club
via S. Felice 6/b
lun.–dom. 22:00–04:00
tel. 051/232507
www.cruisingmovida.com
Red Club
via del Tipografo 2
dalle 23:00 venerdì e sabato
tel. 051 6011241
www.discoredclub.com
Ristoranti
Trattoria Papa Re
piazza Unità 6
chiuso domenica
tel. 051 356120
Saune
Black Sauna
via del Tipografo 2
14:00–02:00, ven.–sab. 14:00–03:00
chiuso martedì
tel. 051 6011241
www.blacksauna.com
Cosmos Sauna
via Boldrini 22
Steam
via Ferrarese 22/i
dalle 14:00
tel. 051 363953
www.steamsauna.it
Shop
Igor Libreria
via S. Petronio Vecchio 3
tel. 051 229466
www.facebook.com/igor.libreria
La Boutique dell’Eros
via Polese 32
tel. 051 4070551
www.laboutiquedelleros.it
Robintur – Felsina Viaggi
via Guerrazzi 19/e
tel. 051 235181
www.robintur.it
BOLZANO
Hotel
Gruppo Pesce
c/o piscina Vandelli via di Corticella
180/4
allenamenti mar. e ven. 19:30–20:20
(primo turno) 20:20–21:10 (secondo
turno)
tel. 329 4547793
Hotel
I Portici Hotel, 4 stelle
via Indipendenza 69
tel. 051 42185
www.iporticihotel.com
Locali e discoteche
Alpin Garden Wellness Resort, 5 stelle
via J. Skasa 68, Ortisei (BZ)
tel. 0471 796021, fax 0471 796601
www.alpingarden.com
Locali e discoteche
Bossanova Pub
via Cappuccini 8/a
tel. 347 4575846
Paparazzi disco & pub
via Galvani 39
mer.–dom. 18:00–02:00
tel. 333 6071630
www.thefirstdisco.it
Saune
Exit sauna wellness
via Visitazione 2/Mariaheimweg 2
mar. gio. ven. 18:00–24:00, sab. dom.
14:00–24:00, chiuso lunedì
www.sauna-exit.it
BRESCIA
Locali e discoteche
Art Club Musical Theatre
via Mella 4, Desenzano del Garda (BS)
tel. 030 9127285
www.artclubdisco.com
Antico Borgo (dalla Giò)
via Borgo Trento 38
Circolo Le Visionnaire
concerti live, proiezioni, esposizioni
contrada Carmine 10/c
18:00–01:00 da lunedì a sabato
www.levisionnaire.info
Big Mama’s
via Mapella 7, Lonato (BS)
tel. 347 2563585, 347 1509452
www.bigmamas.it
DayBar
viale Europa 45/m, Montichiari (BS)
www.daybar.it
Factory Disco
c/o Parking Centro Commerciale
Italmark
via Padana superiore 171, Ospitaletto
(BS)
tel. 338 7460610, 328 4828471
www.factorydisco.it
Le Chic, lounge music bar
via del Palazzo 1, Montirone (BS)
gio. e dom. 19:00–02:00, ven.–sab.
22:30–05:00
tel. 349 5401850
Living Room Bar
via E. Ferri 31
tel. 030 2310939
lun. 07:30–15:00, mar.–ven. 07:30–
01:00, sab. 17:00–02:00, dom. chiuso
Out Limits
via U. Foscolo 2, Paderno Franciacorta
(BS)
22:30–05:00 venerdì e sabato
tel. 335 8775189
www.outlimits.it
Re Desiderio Pub
vicolo Lungo 11
www.redesiderio.com
Sisì pub
piazza Duomo 13/a, Desenzano del
Garda (BS)
tel. 030 9140085
lun.–sab. 21:00–02:00, dom. 18:00–
02:00, chiuso primo lun. e mar. del mese
www.sisipub.com
Trap
via Castagna 55
venerdì e sabato
tel. 340 6857585
www.trapmad.it
Saune
Splash Club
via Faustinella 1, Desenzano del Garda (BS)
lun.–ven. 15:00–01:00, sab. 15:00–
02:00, dom. 14:00–24:00
tel. 030 9142299
www.splashclub.it
Shop
Sexy Shop C’est La Vie
viale Marconi 130, Desenzano del Garda
(BS)
aperto tutti i giorni
tel. 030 9911784
Altro
Lucas Kazan Production
produzione film hard
via del Molin 45/f, Desenzano del Garda (BS)
tel. 333 2017811
www.lucaskazan.com
BRINDISI
Hotel
B&B Lune Saracene
strada Provinciale 28, OstuniFrancavilla km 13, S. Michele Salentino
tel. 0831 966294
www.lunesaracene.it
Pietrefitte B&B
contrada Pascarosa SP14 Ostuni/
Martina Franca
tel. 0831 330778, 348 0446507
www.pietrefitte.com
CAGLIARI
Locali e discoteche
Go Fish
via G.B. Venturi 12/14
giovedì e sabato
tel. 070 45453169, 348 5876314
www.go-fish.it
Il Fico d’India
lungomare Poetto
tel. 070 380936
Rainbow Café
via Rossini 16 angolo via Verdi
tel. 347 6078384
Altro
Il Delfino club, agenzia relazionale per
gay e lesbiche (su appuntamento)
via Bonaria 66
tel. 331 5262754
www.agenziaildelfino.com
CASERTA
Ristoranti
Taverna La Napoli Popolare
viale degli Ulivi, Pinetamare (CE)
tel. 081 5094144, 339 1221381, 331
9390916, 393 6748577
CATANIA
Associazioni
KALON associazione culturale glbte
Tel. 393 6711629
www.kalonglbte.it
Hotel
B&B Crispi Rooms
via Francesco Crispi 15, 1° piano
tel./fax 095 532548
www.crispirooms.com
Tre Vie Style Apartment
via Santa Barbara
tel. 347 8388791
[email protected]
www.3vie.eu
B&B Four rooms
via Monserrato 9
tel. 095 448239, 348 3243872
www.4roomshotel.com
Hotel Villa Romeo, 3 stelle
via Platamone 8
tel. 095 534714
www.hotelvillaromeo.it
Locali e discoteche
Codice Rosso cruising bar
via Conte Ruggero 48
tel. 340 9076099
www.ilcodicerosso.com
Diva Club
viale Kennedy 80, Lidi Playa
one night venerdì dalle 23:30
tel. 349 2693745
febbraio 2011 · PRIDE
DOVE & COSA
via de’ Macci 8r
tel. 055 2469022
www.yagbar.com
www.sanmauroweb.it
Saune
Associazioni
Florence Baths
via Guelfa 93 rosso
tel. 055 216050
www.florencebaths.eu
Friendly Versilia
Tel. 199 443686 (infoline)
www.friendlyversilia.it
LUCCA
Hotel
Altro
Extro, parrucchieri
via di Avane 58, Empoli (FI)
tel. 0571 82007
B&B La Mimosa
via Pisana 66
tel. 0583 583121
www.bblamimosa.it/lgbt.html
FORLÌ - CESENA
Hotel
Villaggio Camping delle Rose
via Nazionale Adriatica 29, Gatteo a
Mare (FC)
tel. 0547 86213
www.villaggiorose.com
Locali e discoteche
Exarea Café
viale Gramsci 81
one night giovedì dalle 21:00 alle 24:00,
domenica aperitivo con drag show dalle
19:00 alle 22:00
tel. 338 5652490
www.myspace.com/exarea81
GENOVA
Locali e discoteche
www.cristinagarofalo.it
Le Capannine
viale Kennedy 93, Lidi Playa, Stradella
Capannine
tel. 349 2693745
one night venerdì
www.cristinagarofalo.it
Pegaso’s Circus
viale Kennedy 80, Lidi Playa
one night sabato e prefestivi
tel. 095 7357268, 348 3534116
www.pegasos.it
Ristoranti
Neva Caffè
piazza San Francesco 4/5
07:00–03:00
tel. 095 315545
Saune
Terme di Achille
via Tezzano 13
da mar.a dom. 14:00–24:00, sab. no stop
t. 095 7463543, 333/4305708
www.termediachille.com
Sauna Mykonos
via Platamone 20
da mar. a dom. 16:00–23:00
tel. 095 531355
www.saunamykonos.it
COMO
Ristoranti
Risoamaro
via Milano (Mariano Comense)
chiuso domenica
tel. 031 750997
www.risoamaro.it
COSENZA
Altro
Libreria Domus Universitaria
corso Italia 74-84
tel. 0984 36910
CREMONA
Associazioni
PRIDE · febbraio 2011
Comitato provinciale Arcigay La Rocca
via Speciano 4 (presso ARCI)
www.arcigaycremona.it
La Goccia, gay credenti
via De Berenzani 18/c
tel. 0372 471622, 347 4116736
Locali e discoteche
Notte Praga
viale Po 129/d
one night sabato 23:00–04:00
t. 0372 410798, 349 3763150
www.nottepraga.com
Aqua Club Bar (presso la sauna)
aperto ven.–sab. 21:30–02:00
Virgo Discoclub
via Carzino 13 rosso
tel. 347 8151451
www.virgoclub.com
Saune
Aqua Club
salita Salvatore Viale 15/r
dom.–lun., mer.–gio. 15:00–21:00
ven.–sab. 15:00–21:00 e 21:30–02:00
chiuso martedì
tel. 010 5533098
FIRENZE
GROSSETO
Hotel
Associazioni
Medici Hotel, 2 stelle
via de’ Medici 6
tel. 055 284818
www.hotelmedici.it
Pensione Matilde
via Nazionale 17
tel. 055 2690935, 392 9127871
www.pensionematilde.eu
Friendly Maremma
www. friendlymaremma.it
Locali e discoteche
LECCO
Ristoranti
Ristorante Sanmauro
via De Gasperi 82 (Casatenovo)
tel. 039 9202601
B&B Las Dunas
via Alfano 20/b, Torre del Lago (LU)
tel. 348 9173963
www.lasdunasbeb.com
B&B Libano
via Tabarro 23, Torre del Lago (LU)
tel. 335 5955290
www.bedandbreakfast-libano.it
Locali e discoteche
Adagio
viale Europa 9, Torre del Lago (LU)
12–notte
tel. 392 9232446
www.adagiolounge.com
Stupid!A
viale Europa 1, Torre del Lago (LU)
tel. 0584 350976
www.stupida.tv
Frau Disco
viale Europa, Torre del Lago (LU)
tel. 0584 342282
www.fraumarleen.com
G-Live
via Casola, Marina di Massa (LU)
tel. 392 9618819
www.glive.eu
Mama Beach
viale Europa a 100 m dal Mama Mia,
Torre del Lago (LU)
www.mamabeach.it
Mama Mia
viale Europa 5, Torre del Lago (LU)
tel. 345 1068618
www.mamamiadisco.com
Priscilla bar tabacchi
viale Europa, Torre del Lago (LU)
aperto tutto l’anno, Pride in
distribuzione
tel. 0584 341804
www.priscillacaffe.it
Ristoranti
Buddy
Fast Food – Caffè –Ristorante
viale Europa, 9
Torre del Lago (LU)
tel. 346 9952338
www.buddyhouse.it
Bigodini
venerdi e sabato cena e drag show
c/o Buddy
Viale Europa, 9
Torre del Lago (LU)
dalle 21:00
tel. 346 9952338
www.bigodiniristorante.it
MANTOVA
Shop
Etnoambienti, mobili etnici
via Lonato 4, Castiglione delle Stiviere
(MN)
chiuso lunedì mattina
tel. 0376 638007, 339 1118042
www.etnoambienti.it
MESSINA
Locali e discoteche
Shatulle Bar
piazza Palladini 4, Taormina (ME)
tel. 0942 23056
MILANO
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay CIG
Centro di Iniziativa Gay
via Bezzecca 3
lun.–ven. 15:00–20:00
tel. 02 54122225
Telefono amico gay: 20:00–23:00 lun.
mar. gio. ven. 02 541222227
www.arcigaymilano.org
AGEDO nazionale Associazione Genitori
Di Omosessuali
via Bezzecca 4
giov 14:00–17:30
tel. 02 54122211
www.agedo.org
ASA Associazione Solidarietà Aids
via Arena 25
tel. 02 58107084
www.asamilano.org
Gruppo del Guado, cristiani
omosessuali
via Soperga 36
tel. 392 6466944, 347 7345323
www.gaycristiani.it
VARCO - Rete Evangelica Fede e
Omosessualità
Gruppo GLBT valdese
c/o chiesa Valdese di Milano
via della Signora 6
http://gruppovarco.altervista.org
Gruppi Sportivi
Crisco club, gay disco - cruising bar
via San Egidio 43/r
tel. 055 2480580
aperto dalle 22:00, chiuso dom. e mar.
www.criscoclub.com
Fabrik cruising bar
via del Lavoro 19 zona ind. Fibbiana,
Calenzano (FI)
mar.–dom. dalle 22:00
tel. 349 8906645
www.fabrikfirenze.it
Hard Bar 85
via Guelfa 85 rosso
tel. 055 2645461
www.hardbar85.it
Piccolo Café
borgo Santa Croce 23/r
tel. 055 2001057
Tabasco Disco Gay
piazza Santa Cecilia 3
055 213000
www.tabascogay.it
Y.A.G. B@R
65
DOVE & COSA
Gruppo Pesce Milano
Non le solite vasche! Nuoto e
nuoto sincronizzato con il gruppo
SyncDifferent
tel. 340 5246398
www.gruppopesce.org,
[email protected]
Hotel
Hotel Charly, 2 stelle
via Settala 76
sconti ai lettori di Pride secondo
disponibilità (no periodi fiera)
tel. 02 2047190
www.hotelcharly.com
Hotel Garda, 3 stelle
via Napo Torriani 21
sconti ai lettori di Pride secondo
disponibilità (no periodi fiera)
tel. 02 66982626
www.hotelgardamilan.com
B&B Maggiolina
via Edolo 6
tel. 392 4994983
www.bbmaggiolina.it
Locali e discoteche
Afterline Club
via Sammartini 25
lun.–sab. dalle 22:00, domenica chiuso
tel. 02 36519232, 339 3876398
www.afterline.it
Barbarella club
c/o Shocking Club, bastioni di Porta
Nuova 12
one night sabato
www.barbarellaclub.com
Bomberos, disco-club
via Plezzo 16
tel. 366 3409812, 333 5987284
ven. 22:00–04:00:, sab. 23:00–05:00
www.discobomberos.com
Join the Gap by CIG
c/o Borgo del Tempo Perso, via Fabio
Massimo 36
one night domenica dalle 20:00
tel. 02 54122225
Cockette
tel. 345 4670794, 345 6054350
www.cocketteparty.com
Company Club
via Benadir 14
chiuso lunedì
tel. 02 2829481
www.companyclub.org
Cruising Canyon
via Paisiello 4
Depot cruising bar
via dei Valtorta 19
chiuso giovedì
tel. 02 28970999
www.depotmilano.com
Flexo
via Oropa 3
mar.–dom. dalle 21:00
tel. 02 26826709
www.flexoclub.it
Gasoline
via Bonnet 11
H.D.
via Caruso ang. via Tajani
lun.–mar. ven.–sab.
tel. 02 718990
Illumined cruising
via Napo Torriani 12
aperto 24 ore tutti i giorni
tel. 02 66985060
www.club-illumined.com
King
via Derna 19
chiuso martedì
tel. 346 1472861
www.kingmilano.com
K.O. Club
via Resegone 1
dom.–gio. 22:00–03:00, ven.–sab.
22:00–06:00,
tel. 339 7798450
www.koclubmilano.com
Le Maschere
via Maiocchi 1
10:30–2:00
tel. 02 20240176, 339 5621382
Mono
via Lecco 6
dj-set dopo le 23:00, chiuso lunedì
tel. 339 4810264, 347 4434228
www.myspace.com/monomilano
Next Groove Café
via Sammartini 23
10:00–02:00
tel. 339 2019933, 389 1073546
Nuova Idea
via De Gasperi 14, Corsico (MI)
gio. 23:00–03:00, sab. 21:30–04:00
Tel. 333 4816780
One way disco
via F. Cavallotti 204, Sesto S. Giovanni
(MI)
one night venerdì e sabato
tel. 02 2421341, 348 7424824
www.oneway.it
Pour Homme
c/o Magazzini Generali, via Pietrasanta
16
one night sabato, 23:30–05:00
tel. 333 6656658, 334 1178011
www.pourhomme.tv
Rhabar
alzaia Naviglio Grande 150
mer.–dom. 19:00–02:00
www.rhabar.it
Stacco
via Noto 10
one night gio. serata DQ con La Cesira
staff dalle 20:30
tel. 348 0435725, 333 2600608
www.lacesira.it
That’s all
c/o Black Hole, viale Umbria 118
one night venerdì
tel. 339 3632056, 388 7556380
www.thats-all.com
Transfer, disco-cruising
via Breda 158
tel. 393 3880515
[email protected]
X Club
via Sammartini 23
mer.–dom. dalle 21:00 fino al mattino
tel. 02 67070683, 328 7022099
www.xclubmilano.com
Ristoranti
Acqua e Farina
via dell’Artigianato 4 (Agrate Brianza)
tel. 039 6893022
www.acquaefarina.net
Cavallini
via Mauro Macchi 2
tel. 02 6693174
Grani e Braci
via Farini angolo via Ferrari
tel. 02 36637422
www.graniebraci.it
Saune
Alexander’s Club Sauna
via Pindaro 23
tutti i giorni 13:00–01:00
tel. 02 2550220
www.alexandersauna.net
Magic Sauna
via Maiocchi 8 (4°piano)
10:30–24:00, chiuso martedì
tel. 02 29406182
Metrò Milano Centrale
via Schiapparelli 1
12:00–24:00
tel. 02 66719089
www.metroclub.it
Metrò Milano Cimiano
via Oropa 3
mer.–dom. 14:00–21:00
t. 02 28510528
www.metroclub.it
Royal Hammam
via Plezzo 16
aperta tutti i giorni dalle 12:00
www.royalhammam.com
Terme di Milano
via Varese 4
tel. 02 29000516
Thermas
via Bezzecca 9
tel. 02 5450355
dom.–gio. 12:00–24:00, ven.–sab.
66
12:00–01:00
www.thermasclub.com
Shop
Arconati 9, arte e cornici
via Arconati 9
tel. 02 54100035, 338 7246028
[email protected]
Babele libreria
v.le Regina Giovanna 24/b
lun. 15:00–19:30, mar.–sab. 10:30–19:30,
dom. 15:00–19:30
tel. 02 36561408
www.libreriababele.it
Bushido Sex Shop
via Andrea Doria 48/a
tel. 02 6693651
lun. 11:00–19:30, mar.–sab. 09:30–19:30
dom 09.30–13:00
www.bushidomilano.com
CanCan Paris à Milan, oggettistica e
regali
via de Amicis 7
tel. 02 80502683
Imbarcogay Viaggi
corso di Porta Romana 128
tel. 02 36504844
www.imbarcogay.it
Internet Café
piazza Duca d’Aosta 14
lun.–ven. 08:00–24:00, sab.–dom.
09:00–24:00
www.gayromeo.com/internetcafemilano
La Milanottica
via Vitruvio 43
sconti per i lettori di Pride
tel. 02 6693723
Pier Open Space, libri, moda e
oggettistica
via Mortara angolo via Alessandria
lun. 14:00–19:00, mar.–sab. 10:00–19:30,
dom. 15:00–19:00, chiuso ultima dom.
del mese
tel. 02 89075230
www.pierpourhom.it
Studio Know How Entertainment sexy
shop, leather shop
via Antonio da Recanate 7
tel. 02 67391224
lun.–sab. 09:30–19:30
www.skhonlinemi.com
Altro
Massaggi rilassanti e terapeutici
antistress, shiatsu, watsu e sportivi
Armando Migliolaro, via Gluck 50
tel. 347 2364970
www.ilmassaggiatore.eu
Terapista del massaggio
Massaggi antistress, decontratturanti
e shiatsu. Depilazione corpo (anche
zone intime). Su appuntamento,
anche a domicilio.
via Elio Reguzzoni 9
tel. 345 2162929
[email protected]
Massaggiatore americano
Massaggio professionale per
momenti rilassanti
tel: 339 740 9383 (Joel)
[email protected]
Aquarosa, centro estetico
via Anfiteatro 6
lun.–sab. 09:00–21:00
tel. 02 36519654
Il Delfino club, agenzia relazionale per
gay e lesbiche (su appuntamento)
via Monte di Pietà 21
tel. 340 8789989
www.agenziaildelfino.com
Il Dito e la Luna, edizioni lesbiche, gay
e transgender
www.ilditoelaluna.com
Ermes, agenzia matrimoniale per
altrosessuali (su appuntamento)
tel. 328 7140165
www.agenziaermes.com
L’altro martedì
c/o Radio Popolare FM 107.6
mar. dalle 22:40 alle 23:30 anche in
streaming
www.radiopopolare.it
MODENA
Locali e discoteche
Frozen
via Contrada 346
ogni martedì21:00–02:00
www.myspace.com/frozenitaly
Fusion Clubkfe
via Donzi 8
ogni giovedì 18:00–01:00
www.fusionclubkfe.com
Shop
Robintur – CTM
via Bacchini 15
tel. 059 2133601
www.robintur.it
NAPOLI
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay Antinoo
vico san Geronimo 17
lun.–ven. 17:00–21:00
tel./fax 081 5528815
www.arcigaynapoli.org
Ponti Sospesi, gay credenti
www.gruppopontisospesi.eu
Hotel
Casa vacanze La Casa dei Gigli
via Tribunali 339
tel. 320 0123663
[email protected]
Dolce sonno Morelli
via Domenico Morelli 49
tel. 081 2452291, 338 3576314
Locali e discoteche
Depot
via della Veterinaria 72
mar.–sab. dalle 21:00, dom. 15:00–03:00
tel. 081 7809578
www.depotnapoli.com
Macho Lato, disco-cruising-lounge club
via Abate Minichini 62
tel. 320 1994834, 328 3093182,
081/7803062
lun.–dom. dalle 22:00
www.macholato.it
Redmoon Disco
Centro direzionale Isola A/7 (via Taddeo
da Sessa - Corso Meridionale)
giovedì serata “bear”
tel. 349 5943306
www.bearsofnaples.it
The Basement, cruising sex bar
via Atri 36b
ven.–dom. dalle 22:00, lun. dalle 18:00,
ogni seconda e ultima domenica del
mese dalle 15:00
tel. 081 19252174
www.thebasement.onlc.eu
Saune
Blu Angels Sauna
Centro direzionale Isola A/7 (via Taddeo
da Sessa - Corso Meridionale)
tutti i giorni 14:00–22:00
tel. 081 5625298
www. saunabluangels.com
Altro
Freelovers, organizzazione serate
tel. 392 6391100
www.freelovers.it
febbraio 2011 · PRIDE
DOVE & COSA
Casa-museo con esposizione
permanente di mattonelle antiche e
collezionismo vario
via Garibaldi 11
tel. 340 0971561
[email protected]
www.stanzealgenio.it
PARMA
Locali e discoteche
Disco Andromeda
via Gramsci 5, Soragna (PR)
sabato e prefestivi dalle 22:00
tel. 0524 597204
Le Male Club
via Monte Sporno 18, Alberi (PR)
tel. 347 1556550
PERUGIA
Shop
Castro Market
9:30–19:00 da lunedì a venerdì
tel. 800 993305 (info e ordini), 075
8583526 (da cell.)
www.castromarket.it
Altro
Ermes, agenzia matrimoniale per
altrosessuali (su appuntamento)
via Luigi Catanelli 12
tel. 075 6211461, 377 2469784, 377
2463451
www.agenziaermes.com
PESARO - URBINO
Locali e discoteche
Chikos, discoclub
via dell’Aguzzafame 87
tel. 335 8775189, 0523 497050
sab. 22:30–05:00
www.chikos.it
Movie disco
via Dante Alighieri 9, Monticelli d’Ongina
(PC)
tel. 349 6764924, 328 4822132
Altro
Nirvana Studio, per il tuo benessere
psicofisico
piazza Casalino 6, Fiorenzuola d’Arda
(PC)
tel. 380 5478212
www.gianantoniocorna.it
PISA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay Pride!
via San Lorenzo 38
tel. 050 555 618
www.arcigaypisa.it
Locali e discoteche
Bar Colors
via Mossotti 10
tel. 050 500248
www.colors.fm
CATCH! cruising club
via della Canapiglia 15, Migliarino Pisano
(PI)
lun.–ven. dalle 17:00, sab.–dom. dalle
16:00
tel. 050 843466
www.catchclub.it
RMX
c/o Dress Code, via di Gello 175
Località Le Melorie - Ponsacco (PI)
tel. 345 1347346
www.rmxdisco.it
PADOVA
c/o Randy Disco, via Bernina 18
one night sabato
tel. 333 9060434, 348 4500418
www.block.it
Tiratardi Pub
via Palermo 20
tel. 347 7096771
www.tiratardi.it
Shop
PESCARA
Saune
Locali e discoteche
Saune
Saune
Anima bar
via Vicenza 15
21:00–02:00, chiuso martedì
Bertelli’s, wine bar
via Gritti 3
aperto tutti i giorni dalle 18:00
tel. 347 8809766
Café Bangkok
strada dei Colli 45
aperto tutti i giorni
tel. 340 8137773
Dancing queen
one night domenica c/o Flexo
Flexo Multiclub
via Turazza 19, int. 3
mer.–dom. festivi e prefestivi dalle
22:00
tel. 049 8074707, 339 7379579
www.flexoclub.it
Flexo Club, disco-bar-cruising
via Turazza 19
mer.–dom. dalle 22:00
tel. 049 8074707, 339 7379579
www.flexoclub.it
Hot Dog
via Turazza 19, scala A
lun.–sab. dalle 20:00, dom. e festivi
dalle 14:00
tel. 338 6665207
www.hot-dog-club.com
Officina cruising
via A. Volta 1/7, Limena (PD)
gio.–sab. 22:00–03:00
tel. 349 0941909
www.clubofficina.com
Perché no? café
via Manzoni 4
19:00–02:00, chiuso lunedì
Tel. 348 8246191
The Block
Metrò Club
via Turazza 19
tel. 049 8075828
14:00–02:00
www.metroclub.it
Rainbow Thermas
viale Europa 10, Montesilvano (PE)
tel. 392 3459549, 340 7708324
dom.–ven. 15:00–02:00, sab. orario
continuato
www.rainbowclubthermas.com
Siesta Club 77
via Porta a Mare 26
dom.–gio. 15:00–24:00, ven.–sab.
15:00–01:00
tel. 050 2200146
Napoligaypress, gay news blog a
Napoli e in Campania
www.napoligaypress.it
Velenika, organizzazione serate
tel. 349 6748557
www.velenika.it
PRIDE · febbraio 2011
Altro
Agenzia LeiLeiLuiLui, agenzia
matrimoniale e relazionale
tel. 049 2050393, 349 0893495
www.agenzialuiluileilei.it
Tanti Lati Latitanti
c/o Radio Gamma 5 MHz 94,0
lun. dalle 19.30 alle 21.30 anche in
streaming
tel. (in diretta) 049 700700, 049 700838
www.radiogammacinque.it
Sexy Moon sex shop
via Nazionale Adriatica 21/23, Gabicce
Mare (PU)
tel./fax 0541 953608
www.sexyromagna.com
Locali e discoteche
Phoenix
via Caravaggio 109
mer.–dom.
tel. 085 73689, 338 5252134
www.phoenixclub.it
PIACENZA
Altro
Gay.it S.p.A.
via Ravizza 22/f
www.gay.it
Out Travel, agenzia viaggi
tel. 800 131011, 050 3155555
www.outtravel.it
PORDENONE
Locali e discoteche
Heaven Club
via Friuli 16, Fontanafredda (PD)
mar.–sab. 22:00–04:00, chiuso
dom.–lun.
tel. 0434 999828
www.heavenclub.it
RAVENNA
Ristoranti
Blu Bar
viale Da Verrazzano 30
chiuso lunedì, estate sempre aperto
tel. 333 2420334
Art Livingston café/ristopub
via Marabina 239, Lido di Dante (RA)
dalle 9:00 all’alba
Hotel
Zeus
via Vivaldi 66, Lido di Classe (RA)
tel. 0544 939172
www.zeushotel.it
Locali e discoteche
Calipsho, bar gelateria
via M. Polo 22, Lido di Classe (RA)
tel. 0544 939234
Shop
Cactus Sex Shop
viale da Verrazzano 24, Lido di Classe
(RA)
tel. 0544 948207
www.sexyromagna.com
¿Why Not? Sex Shop
Via Circ.ne al Molino 74/a
tel. 0544 39308
www.sexyromagna.com
REGGIO EMILIA
Locali e discoteche
Planet Café
via Guido Da Castello 13/d
one night martedì
tel. 0522 436660
RIETI
Altro
Ermes, agenzia matrimoniale per
altrosessuali (su appuntamento)
via Giuseppe Garibaldi 252
tel. 393 1552725
www.agenziaermes.com
RIMINI
Hotel
B&B Casa Madana
via Giumbo 26/a
www.casamadana.com
PALERMO
Locali e discoteche
Exit Bar
piazza S. Francesco di Paola 40
21:00–03:00 chiuso martedì
tel. 091 6111990, 348 7814698
www.exitdrinks.com
Gatto Nero, disco-pub
via rua Formaggi 15
one night mar. 22:30–2:30
I grilli bar
largo Cavalieri di Malta 11
Shop
AltroQuando libreria
via Vittorio Emanuele 143
tel. 091 6114732
www.altroquando.org
Altro
Associazione Stanze al Genio
67
DOVE & COSA
Apollion Sauna
via Mecenate 59/a
14:00–23:00 tutti i giorni
tel. 06 4825389
www.apollionsauna.com
Europa Multiclub
via Aureliana 40
tel. 06 4823650
www.gaysaune.it
Mediterraneo Sauna
via Pasquale Villari 3
13:00–23:00 tutti i giorni
tel. 06 77205934
www.saunamediterraneo.it
Terme di Roma
via Persio 4
tel. 06 7184378
Shop
tel. 327 1437119
www.agenziaildelfino.com
Ermes, agenzia matrimoniale per
altrosessuali (su appuntamento)
uffici zona via Tiburtina (metro stazione
Tiburtina)
tel. 349 5924298
www.agenziaermes.com
SASSARI
Associazioni
MOS Movimento Omosessuale Sardo
via Rockfeller 16/c
tel. 079 219024
www.movimentomosessualesardo.org
SIRACUSA
Locali e discoteche
Souvenir, books, gadgets, fashion, toys
via S. Giovanni in Laterano 26
tutti i giorni dalle 12:00 alle 24:00
tel. 06 97845755
www.souvenirsouvenir.eu
Locali e discoteche
Classic Club, discoteca
via Feleto 11
tel. 0541 7311134
www.clubclassic.net
Enigma Labirint Club
via Ausa 173, Coriano (RN)
mer. e ven.–dom. 21:30–04:00
tel. 0541 729401
www.enigmalabirintclub.com
Fuera
piazzale Gondar 1, Bellariva (RN)
tutti i giorni dalle 21:00, martedì drag
queen show
tel. 338 4655512
www.fuera.it
ROMA
Associazioni
AGEDO Roma
c/o Circolo Mario Mieli
lunedì 17:00–19:00
tel. 06 5413985
www.agedo.roma.it
Circolo di Cultura Omosessuale Mario
Mieli
via Efeso 2/a
tel. 06 5413985
www.mariomieli.org
Comitato provinciale Arcigay Gruppo
ORA
via N. Zabaglia 14
mer. Welcome Group 19:00–21:00, ven.
Gruppo Giovani 19:00–21:00
tel. 06 64501102
www.arcigayroma.it
Gay Help Line, consulenza legale,
psicologica, medica, info su locali ed
associazioni glbt
lun. mar. gio. ven. 16:00–20:00
tel. 800 713 713 (gratuito anche da cell.)
www.gayhelpline.it
R.E.F.O. rete evangelica fede e
omosessualità
c/o chiesa valdese di piazza Cavour
www.refo.it
Hotel
B&B Gaspare
via Balilla 16
tel. 328 8333486, 328 3631863
[email protected]
www.bbgaspare.com
Hotel Derby, 3 stelle
via Vigna Pozzi 7
tel. 06 5136978
www.hotelderby.it
B&B Frutta e Verdura
via Vibio Sequestre 20
t. 347 2446721
68
www.fruttaeverdura.roma.it
Second Floor Colosseo
via San Giovanni in Laterano 10
Tel. 06 96049256, 333 4118620
www.2floor.it
Locali e discoteche
Alibi
via Monte Testaccio 39/44
mer.–sab.
tel. 06 5743448
Amigdala
secondo e quarto ven. del mese c/o
Rising Love, via delle Conce 14
tel. 392 0929671
www.amigdalaqueer.it
Circolo degli Artisti
via Casilina Vecchia 42
one night Omogenic ogni ven. dalle
23:00
tel. 06 70305684
www.circoloartisti.it
Coming Out Pub
via S. Giovanni in Laterano 8
tel. 06 7009871
www.comingout.it
Eagle Club
via Placido Zurla 68
tutti i giorni dalle 22.30
www.eagleclubroma.com
Frequency
via Enea 34
ven. e dom. dalle 15:00
tel. 340 6939719
www.thefrequency.it
Frutta e Verdura
c/o Studio 69, via Monte Testaccio 94
after hour dom. e festivi dalle 04:30
tel. 347 8797063
Garbo
vicolo Santa Margherita 1/a (Trastevere)
chiuso lunedì
tel. 06 5812766
Gate
via Tuscolana 380
tutti i giorni 14:00–21:00
tel. 340 6939719, 347 6123752, 06
7840335
www.gateroma.it
Glamdala
c/o Lanificio 159, via di Pietralata 159/a
ogni terzo sabato del mese
tel. 392 0929671
www.amigdalaqueer.it
Hangar Disco Bar
via in Selci 69
chiuso martedì
tel. 06 48813971
www.hangaronline.it
Il Diavolo Dentro
largo Itri 23/24
lun.–gio. 16:00–20:00, ven.–sab.
22:00–04:00, chiuso dom.
tel. 392 3388267
www.ildiavolodentro.com
K Men’s Club
via Amato Amati 6/8
22:30–04:00, chiuso lunedì
tel. 06 21701268, 349 5876731
www.ksexclub.it
My bar
via S. Giovanni in Laterano 12
09:00–02:00
tel. 06 7004425
www.anfiteatro-mybar.com
Muccassassina
c/o Qube, via di Portonaccio 212
one night venerdì
www.muccassassina.com
Skyline Bar
via Pontremoli 36
22:30–03:00, ven.–sab. 22:30–04:00,
dom. 17:00–03:00
tel. 06 7009431
www.skylineclub.it
Ristoranti
Ristorante Cinese Città in Fiore
via Cavour 273
tel. 06 4824874
Taverna Edoardo II
vicolo Margana 14
chiuso martedì
tel. 06 69942419
www.edoardosecondo.com
Pani’s Restaurant
via Laurentina 62/a
da mar. a sab. la sera, dom. a pranzo
tel. 06 5408949
www.panisrestaurant.it
Saune
Libreria Caffetteria Biblios Café
via del Consiglio Regionale 11
tel. 093 121491, 347 7908092
www.biblios-cafe.it
TARANTO
Box Sex Store
via delle Mimose 65/67
tel. 06 2312679
Edizioni Libreria Croce
via Noto 23
tel. 06 4746780
www.edizionicroce.com
Icecream Bears, dolci artigianali
via S. Giovanni in Laterano 120
tel. 06 97997028
www.myspace.com/icecreambears
Imbarcogay, agenzia viaggi
via L. Vanvitelli 33
tel. 06 5743912
www.imbarcogay.it
Internet Café
via Cavour 213
09:00–01:00
Non Solo Capelli
Largo Giovanni Ansaldo 6-7
tel. 06 5139600
Quiiky, tour operator gay
via della Consulta 52
tel. 800 030109, 06 45595886
www.quiiky.com
Studio Know How
sexy shop, oggettistica, DVD
via S. Gallicano 13 (Trastevere)
mar.–sab. 10:00–20:00
tel. 06 58335692, fax 06 58390427
Altro
Il Delfino club, agenzia relazionale per
gay e lesbiche (su appuntamento)
via Lima 7
Locali e discoteche
Cocomero’s
viale Jonio 160, S. Vito (TA)
tel. 099 4002795, 348 5416059
www.cocomerosclub.com
TORINO
Associazioni
Circolo culturale glbt Maurice
via Stampatori 10-12
tel. 011 5211116
tel. Linea amica ConTatto 011 5211132
lun.–ven. 19:00–21:00 sab. 15:00–17:00
www.mauriceglbt.org
Fondazione Sandro Penna
via Santa Chiara 1
tel. 011 5212033
www.fondazionesandropenna.it
Locali e discoteche
Caffè Leri
corso Vittorio Emanuele II 64
chiuso lunedì
tel. 011 543075
www.caffeleri.it
Extreme
via San Massimo 31
tel. 392 7132209
www.myspace.com/extremecafe
Les Folies Scandal
c/o Life, corso Massimo D’Azeglio 3
one night sabato dalle 23:30
tel. 347 5811687
www.lesfoliescandal.it
Metropolis
febbraio 2011 · PRIDE
DOVE & COSA
via Santa Maria Maddalena 18
chiuso sabato mattina
tel. 0332 811310
Saune
CONFORTEVOLE • DISCRETO • ORIGINALE
New Flug Sauna
strada Paradisera 58, Gallarate (VA)
dom.–ven. dalle 15:00 alle 24:00
chiuso sabato
tel. 0331 245959, 347 2362437
www.newflug.org
VENEZIA
Hotel
B&B Fujiyama
Solo camere per non fumatori
calle Lunga San Barnaba 2727A,
Dorsoduro
tel. 041 7241042, fax 041 2771969
www.bedandbreakfast-fujiyama.it
OFFERTE
SPECIALI PER I LETTORI DI
ED UN SIMPATICO REGALO
PRIDE
VIA VIGNA POZZI, 7 (LARGO 7 CHIESE)
GARBATELLA 00145 ROMA
TEL. 06.51.34.955-06.51.36.978 FAX 06.51.20.059
[email protected]
WWW.HOTELDERBY.IT
via Principessa Clotilde 82
one night al sabato
tel. 011 484116
Queever
c/o La Gare, via Sacchi 65
one night domenica dalle 20:00
www.queever.it
Shortbus, libreria-cocktail café culturale
v. Gaudenzio Ferrari 5/i
mar.–sab. 18:30–02:30
tel. 011 2763987
www.shortbuscafe.it
Tunnel Club, cruising
via Sordevolo 7/b
dom.–gio. 21:00–02:00, ven.21:00–
03:00, sab. 21:00–04:00
tel. 345 5948018
www.tunnel.sitiwebs.com
XXX Cruising bar
via Messina 5/d
naked party mar. 20:00–02:00 e sab.
22:00–06:00
tel. 011 284263
www.011saunaclub.it
Zi’ Barba Ristovineria
via Pellico 13/e
tel. 011 658391
www.zibarba.com
Saune
011 Sauna
via Messina 5/d
lun.–ven. 14:00–02:00, sab. 14:00–
06:00 dom. e fest. 14:00–01:00
tel. 011 284263
www.011saunaclub.it
Garage Club
corso Stati Uniti 35
tutti i giorni 14:00 –02:00
tel. 346 3006612
www.garageclub.it
Shop
Semplicemente Chic!
Boutique-studio per la cura
dell’immagine
via F.lli Calandra 6/a
tel. 011 8197862
www.semplicementechic.com
PRIDE · febbraio 2011
Artifex, stile & design
via Nizza 32
mar.–sab. 10:30–13:00, 15:30–19:30
tel. 011 5361527
www.artifextorino.com
Legrenzi Rooms
123456 78 9
Calle Legrenzi
30171 Mestre (Venezia)
tel. (+39) 041 5044145
fax (+39) 041 5041165
www.legrenzirooms.com
B&B La Venise
via Dante 107, Mestre (VE)
tel. 348 7751836
www.lavenise.it
Glitter, disco-cruising bar
via delle Macchine 41/43, Marghera (VE)
tel. 346 2113085, 338 6677997
www.glitterdisco.com
Saune
Il Delfino club, agenzia relazionale per
gay e lesbiche
via San Francesco d’Assisi 22
tel. 340 8789989
www.agenziaildelfino.com
Metrò Venezia
via Cappuccina 82/b, Mestre (VE)
14:00–02:00, ven.–sab. 14:00–03:00
tel. 041 5384299
www.metroclub.it
Locali e discoteche
Gold
via L. da Vinci 4, Godega S. Urbano (TV)
one night sabato
tel. 334 3165316
www.discogold.it
UDINE
Locali e discoteche
Pabitele
via Fiume 13
one night mercoledì dalle 21:30
VARESE
Locali e discoteche
Zsa Zsa
via Orrigoni 7
tel. 349 1734234 (info/liste), 346 2211545
www.zsazsa.it
Ristoranti
Ristorante del pesce La Posada
via Rodari 18
10:00–15:00 e 17:00–02:00, tutti i giorni
tel. 0332 812650
www.ristoranteposadavarese.com
Quattrocento
Al Braciere
via Adigetto 6/a
tel. 045 597249
Saune
The City Sauna
via Giolfino 12
14:00–02:00
tel. 045 520009
Shop
Sexy Shop Prima o Poi
corso Milano 51
tel. 045 8187000
Sexy Shop Secret Paradise
via XX Settembre 43, Cavalcaselle SS.
11 (VR)
tel. 045 6402471
Altro
I Max
Parrucchieri e truccatori
via Monte Ortigara 12 Bussolengo (VR)
tel. e fax 045 6701077
www.imaxparrucchieri.it
Imbarco Immediato, associazione
gaylesbica Ticino
via Colombi 1, Bellinzona
tel. 0041 (0) 798498717
www.imbarcoimmediato.ch
Locali e discoteche
The Oc, lounge bar
Strada Cantonale
Magliasina di Pura
aperto dalle 17
chiuso lunedì
tel. 0041 916065157
Saune
Gothic
vicolo Vecchio 3, (Massagno)
lun.–gio. e dom. 14:00–23:00,
ven.–sab. e prefestivi 14:00–01:00
t. 0041 91 9675051
www.gothicsauna.ch
Hotel
Lugano guesthouse
via Tesserete 7, (Massagno), vicino alla
Gothic sauna (dove vi sarà consegnata
la chiave)
t. 0041 91 9676077
www.gothicsauna.net/ita/guesthouse.
html
VICENZA
Associazioni
Associazione “La parola”
Gruppo gay credenti
martedì 20:30–23:00
tel. 347 4920873
[email protected]
Aletheia, associazione glbt
circoscrizione 6, via Thaon de Revel 44
incontri mer. dalle 20:30
tel. 333 2912035
www.gruppoaletheia.it
Altro
Erre studio’s, parrucchieri
rampa Cavalcavia 17, Mestre (VE)
mar.-sab. 09:00–18:00, no prenotazione
tel. 041 5314679
VERONA
Hotel
Saune
Hobby One Club
via L.da Vinci 4, Godega S. Urbano (TV)
chiuso lunedì
tel. 0438 388256
www.hobbyone.it
Ristoranti
SVIZZERA - LUGANO
Associazioni
Locali e discoteche
Altro
TREVISO
via Fontanella 28, S. Bonifacio (VR)
tel. 045 7612587, 338 2390848, 347
4200010
www.skylightdisco.com
Il Minotauro
A pochi km dal centro di Verona
ospitalità con formula bed and
breakfast – Massaggi biointegranti
tel. 338 3407227
[email protected]
B&B Casal dei Pazzi
tel. 045 597249, 347 8149538
Locali e discoteche
L’Église
via Santa Felicita 8
12:00–02:00, ristorante solo a pranzo
tel. 045 961178, 338 3907839
www.eglise.it
Luclà bar
via Bentegodi 4/a
lun.–ven. 07:00–02:00, sab.–dom.
18:00–02:00
tel. 345 2290250
www.luclacaffe.it
Romeo’s Disco Bar
via Giolfino 12
ven. sab. dom. disco dalle 23:00
tel. 335 7713380
www.romeosclub.it
Skylight
ESTERO
GERMANIA - BERLINO
Hotel
Art Hotel Connection
Fuggerstraße 33
tel. 0049 (30) 210218800
www.arthotel-connection.de
Per essere inseriti, a pagamento,
nella rubrica Dove & Cosa di
Pride contattare:
[email protected]
SPAGNA - BARCELLONA
Altro
Ermes, agenzia matrimoniale per
altrosessuali (su appuntamento)
calle Casp 51, at.7
tel. +39 075 6211461, +39 377 2463451,
+39 377 2469784
www.agenziaermes.com
SPAGNA - GRAN CANARIA
Hotel
Pasiòn Tropical
c/o Las Adelfas 6, Playa del Inglés, San
Agustìn
tel. 0034 928770131
www.pasion-tropical.com
Abbonatevi a Pride!
[email protected]
SVIZZERA - LOCARNO
Locali e discoteche
Max Way Bar
via B. Rusca 34
chiuso domenica
tel. 0041 91 7512936
www.maxwaybar.ch
Su Dove & Cosa on line trovate
anche la lista completa dei circoli
politici Arcigay:
www.prideonline.it
69
70
febbraio 2011 · PRIDE
PRIDE · febbraio 2011
71
Scarica

Febbraio