INDICE
Comunicato stampa generale
Le Gallerie
Main Section
New Entries
Back to the Future
Present Future
Le altre iniziative in fiera
Con/Text
Art Editions
Book Corner
Meeting Point
Musei in mostra
Art Walks
Calendario incontri (Meeting Point, Book Corner)
Il programma collaterale
It’s Not the End of the World
Artissima / Palazzo Madama
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Fondazione Merz
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
LIDO
Museo Diffuso della Resistenza / 98weeks, Beirut
Museo di Antichità / Auto Italia South East, Londra
Archivio di Stato (Sezioni Riunite) / Irmavep Club, Parigi
Museo della Sindone / Public Fiction, Los Angeles
MAO Museo d’Arte Orientale / SOMA, Città del Messico
Artissima 2012
Sarah Cosulich Canarutto
Informazioni pratiche
ARTISSIMA 2012
Internazionale d’Arte Contemporanea
8 novembre 2012
9-10-11 novembre 2012
Presentazione alla stampa, anteprima collezionisti, inaugurazione
Apertura al pubblico
Oval, Lingotto Fiere, Torino
Artissima 2012, Internazionale d’Arte Contemporanea, per la prima volta sotto la direzione di Sarah
Cosulich Canarutto, si svolge da venerdì 9 a domenica 11 novembre 2012 (preview giovedì 8 novembre)
negli spazi dell’Oval, Lingotto Fiere a Torino.
L’edizione 2012 di Artissima è caratterizzata da molte novità, per quanto concepita nel segno della
continuità rispetto ai punti di forza che nel corso degli anni hanno permesso alla manifestazione di
conquistare una posizione di grande rilievo nel contesto nazionale e internazionale e di attirare l’interesse di
specialisti, del grande pubblico e della stampa.
Con l’edizione 2012 Artissima intende consolidare la sua identità di palcoscenico esclusivo della migliore
ricerca nel campo delle arti visive, rafforzando ulteriormente la qualità e internazionalità della fiera
unitamente alla sua forte vocazione sperimentale e culturale. Artissima si propone sempre più come un
appuntamento di alto livello, dinamico e coinvolgente, non solo per l’importante selezione delle gallerie
presenti, ma anche grazie a nuove risposte progettuali in grado di allargare il raggio di azione della fiera
dall’Oval fino alla città e al suo territorio.
Quest’anno infatti il progetto di Sarah Cosulich Canarutto prevede un innovativo programma collaterale
che inaugura una speciale collaborazione di Artissima con le principali istituzioni artistiche e culturali
della città, del contemporaneo e non solo, attraverso una duplice iniziativa. Due progetti sinergici e
ambiziosi che mirano ad ampliare la proposta espositiva di musei, fondazioni e istituzioni del territorio,
rafforzando ed evidenziando l’importanza dell’offerta culturale di Torino e valorizzando al tempo stesso
Artissima e il suo ruolo quale elemento di attrazione e di propulsione per la città.
Artissima nel 2012 ha anche ritenuto prioritario far proprie le difficoltà che il mercato dell’arte si trova a dover
affrontare, attivando e incrementando specifici contatti a livello con l’obiettivo di attrarre, in fiera e in città, un
più ampio pubblico di visitatori qualificati e per stimolare le acquisizioni in fiera: 180 grandi collezionisti
internazionali, provenienti anche da paesi emergenti per il mondo dell’arte, come Turchia, Arabia Saudita e
Brasile, saranno a Torino nelle giornate di Artissima.
LA FIERA
Artissima 2012 ospita 172 gallerie (53 italiane e 119 straniere) suddivise nelle tradizionali quattro sezioni.
Incrementata la presenza di gallerie straniere soprattutto da paesi nuovi quali Brasile, Guatemala, Islanda,
Israele, Marocco e dall’Europa dell’Est.
• Main Section, che raccoglie le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale scelte
dal Comitato di Selezione. La sezione conta 96 gallerie provenienti dall’Italia, Stati Uniti, Sud
America, Asia e Medio Oriente tra i nomi più consolidati della scena artistica internazionale.
• New Entries, riservata alle più interessanti giovani gallerie, con meno di cinque anni di attività e
presenti per la prima volta ad Artissima, scelte dal Comitato di Selezione. Quest’anno sono state
ammesse 32 gallerie provenienti da 17 paesi. Una giuria internazionale assegnerà durante la fiera il
premio Guido Carbone alla galleria della sezione New Entries ritenuta più meritevole per il lavoro di
ricerca e promozione di giovani artisti.
• Present Future, da dodici anni costituisce un’importante piattaforma di lancio per i nuovi talenti
dell’ultima generazione artistica. Dedicata quest’anno a 20 artisti emergenti invitati da un team di
giovani curatori internazionali e presentati dalle loro gallerie di riferimento, la sezione è realizzata in
collaborazione con illycaffè che mette a disposizione il premio illy Present Future. Una giuria
composta da quattro direttori di prestigiose istituzioni internazionali assegnerà all’artista considerato
•
•
più interessante il premio che quest’anno consisterà nella produzione di una mostra nella prestigiosa
sede del Castello di Rivoli in occasione di Artissima 2013.
Back to the Future, sezione dedicata ad artisti attivi negli anni ’60 e ’70 che, nonostante non siano
sempre conosciuti dal grande pubblico, occupano un ruolo importante nella storia dell’arte.
Quest’anno gli artisti sono stati proposti e selezionati da un Comitato curatoriale composto da grandi
nomi della scena internazionale. Back to the Future, che dalla sua prima edizione ha riscosso
grande interesse da parte delle gallerie, dei collezionisti e della stampa, nel 2012 propone 19 artisti
presentati da 17 gallerie con progetti espositivi monografici di livello museale.
Art Editions, novità del 2012, propone un’interessante selezione di 5 spazi riservati alle edizioni
d’arte, ospitati in un’area dedicata in fiera.
Con/TEXT
Artissima 2012 presenta Con/TEXT, una nuova piattaforma pensata per arricchire l’esperienza dei visitatori,
che raccoglie gli editori, le pubblicazioni, le edizioni d’arte, il bookshop e il book corner con l’obiettivo di
offrire al pubblico un modo nuovo di abitare la fiera, di rilassarsi, leggere, sfogliare riviste e libri, riflettere e
condividere idee.
ART WALKS / ART QUESTIONS
Dopo il successo riscontrato nella passata edizione, prosegue anche quest’anno il programma Art Walks,
iniziativa esclusiva di visite a cura di collezionisti e curatori internazionali che, come “guide” d’eccezione,
accompagneranno il pubblico alla scoperta della fiera in un percorso di propria scelta, seguendo diverse
tematiche, tipologie di opere o artisti, tendenze o linguaggi e mezzi espressivi.
Inoltre quest’anno un importante numero di direttori di musei, curatori e critici sono coinvolti in un ricco
programma di talk e presentazioni. Tra queste Artissima propone Art Questions, un ciclo di incontri che
vuole rispondere ad alcune questioni fondamentali della contemporaneità legate alle istituzioni, ai musei e ai
rapporti generazionali.
IL PROGRAMMA COLLATERALE
Il programma collaterale di Artissima 2012 si sviluppa interamente al di fuori dell’Oval.
It’s Not the End of the World attiva una collaborazione tra Artissima e le più importanti istituzioni torinesi di
arte contemporanea per costruire insieme una mostra diffusa. Artissima LIDO crea un percorso di progetti
sperimentali in musei e spazi inusuali del Quadrilatero Romano.
IT’S NOT THE END OF THE WORLD
Artissima 2012 presenta un progetto totalmente inedito e innovativo, che vede il coinvolgimento delle
principali istituzioni per il contemporaneo del territorio torinese: Castello di Rivoli Museo d’Arte
Contemporanea, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Merz e
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Con il titolo It’s Not the End of the World l’iniziativa riunisce
cinque progetti espositivi diversi, prodotti da Artissima, curati e ospitati dai rispettivi musei e istituzioni: un
percorso unico che ironicamente vuole fare riferimento alla profezia Maya sulla fine del mondo nel dicembre
2012, ma anche alla difficile situazione del finanziamento alla cultura in Italia.
L’intervento di Artissima nell’ambito del progetto coordinato è realizzato a Palazzo Madama, sede del
Museo di Arte Antica, e, come per le altre istituzioni, si protrarrà oltre il tempo della fiera. It’s Not the End of
the World si propone di riflettere sulla realtà del mondo che ci circonda attraverso mostre, installazioni video
e performance di cinque noti artisti internazionali: Ruin – Politics di Dan Perjovschi a Palazzo Madama per
Artissima; Tulkus 1880 to 2018 di Paola Pivi al Castello di Rivoli; Homeless Paradise di Valery Koshlyakov
alla GAM; Beirut, I Love You – A Work in Progress di Zena el Khalil alla Fondazione Merz; The End –
Venezia di Ragnar Kjartansson alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
ARTISSIMA LIDO
La seconda iniziativa del programma collaterale ripropone in una veste completamente nuova il progetto
Artissima LIDO dedicato ad artisti giovani e pensato per la caratteristica cornice del Quadrilatero Romano,
nel centro storico di Torino. Quest’anno Artissima ha invitato 5 spazi alternativi internazionali a realizzare
un progetto espositivo specificatamente immaginato per alcuni inconsueti musei e istituzioni del quartiere:
l’Archivio di Stato, il MAO Museo d’Arte Orientale, il Museo della Sindone, il Museo di Antichità e il Museo
Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. Le organizzazioni non-
profit coinvolte sono: 98weeks (Beirut), Auto Italia South East (London), Irmavep Club (Paris), Public
Fiction (Los Angeles), SOMA (Mexico City). Un esperimento di cooperazione tra l’attività di conservazione
propria di un’istituzione museale e la “creazione” tipica dei collettivi, tra l’esistente e l’idea, tra arti e discipline
diverse.
Il programma, articolato in una serie di mostre site-specific, installazioni, video e performance, rappresenta
un complemento alla fiera offrendo alla città e ai visitatori di Artissima progetti espositivi strutturati, ma
dinamici e sperimentali. L’iniziativa vuole essere anche un’occasione di scambio e di visibilità per gli artisti
italiani, perché a ciascuno degli spazi alternativi invitati verrà chiesto di portare nelle loro rispettive città il
progetto di un artista del nostro paese.
ARTISSIMA è un marchio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino; per incarico dei tre
Enti, è promossa dalla Fondazione Torino Musei, costituita dal Comune di Torino per curare e valorizzare il
patrimonio artistico e museale della Città. La diciannovesima edizione di ARTISSIMA viene realizzata
attraverso il sostegno dei tre Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Camera di commercio di
Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
L’organizzazione è curata da Artissima srl, società costituita nel 2008 per gestire i rapporti artistici e
commerciali della fiera.
La manifestazione si avvale della collaborazione di:
Main Partner:
Partner:
In-kind Sponsor:
Media Coverage:
UniCredit
Fiat, illycaffè, Iren, Lauretana, Lonmart
CarloAngela, Exclusive Brands Torino, Ferrero Rocher, l’Eclettico, Robe di Kappa,
Tisettanta
SKY Arte HD
CONTATTI PER LA STAMPA
Paola C. Manfredi Studio
Via Marco Polo, 4 – 20124 Milano
T +39 02 87238004 – F + 39 02 87238014
[email protected]
Paola C. Manfredi – M +39 335 54 55 539 – [email protected]
Francesca Buonfrate – M +39 393 46 95 107 – [email protected]
Fondazione Torino Musei
T +39 011 4429523 – F +39 011 4429550
Daniela Matteu – [email protected]
Tanja Gentilini – [email protected]
ARTISSIMA 2012: LE GALLERIE
COMITATO DI SELEZIONE
Il Comitato di Selezione di Artissima è responsabile per la scelta degli espositori di MAIN SECTION e NEW
ENTRIES.
Fanno parte del Comitato le seguenti gallerie:
Daniele Balice, BaliceHertling, Paris
Isabella Bortolozzi, Isabella Bortolozzi, Berlin
Mario Cristiani, Galleria Continua, San Gimignano, Beijing, Le Moulin
Casey Kaplan, Casey Kaplan Gallery, New York
Peter Kilchmann, Galerie Peter Kilchmann, Zurich
Norma Mangione, Norma Mangione Gallery, Torino
Gregor Podnar, Galerija Gregor Podnar, Berlin, Ljubljana
MAIN SECTION
La sezione raccoglie una selezione di gallerie tra le più rappresentative del panorama artistico mondiale.
Sono state selezionate in Main Section 96 gallerie provenienti da 21 diversi paesi (44 italiane e 52
straniere):
1/9 UNOSUNOVE, Roma, Milano, 401, Berlin, A PALAZZO, Brescia, SAMY ABRAHAM, Paris, AMT,
Bratislava, CHRISTIAN ANDERSEN, Copenhagen, ANNEX14, Bern, ARTERICAMBI, Verona, ALFONSO
ARTIACO, Napoli, ENRICO ASTUNI, Bologna, BALICEHERTLING, Paris, BOLTELANG, Zurich,
BONOMO, Bari, Roma, ISABELLA BORTOLOZZI, Berlin, BRAVERMAN, Tel Aviv, BUGADA &
CARGNEL, Paris, CARDI BLACK BOX, Milano, CARLINA, Torino, CHARIM, Vienna, CIRCUS, Berlin,
CONTINUA, San Gimignano, Beijing, Le Moulin, RAFFAELLA CORTESE, Milano, GUIDO COSTA, Torino,
HILARY CRISP, London, ELLEN DE BRUIJNE, Amsterdam, MONICA DE CARDENAS, Milano, Zuoz,
MASSIMO DE CARLO, Milano, London, TIZIANA DI CARO, Salerno, UMBERTO DI MARINO, Napoli,
ELASTIC, Malmö, KONRAD FISCHER, Berlin, Düsseldorf, FOKSAL, Warsaw, HONOR FRASER, Los
Angeles, FRUIT & FLOWER DELI, Stockholm, GENTILI, Prato, GREEN ON RED, Dublin, GIACOMO
GUIDI, Roma, REINHARD HAUFF, Stuttgart, HOLLYBUSH GARDENS, London, ANDREAS HUBER,
Vienna, HUSSENOT, Paris, I8, Reykjiavik, IBID, London, IN ARCO, Torino, INVERNIZZI, Milano,
KALFAYAN, Athens, Thessaloniki, CASEY KAPLAN, New York, PETER KILCHMANN, Zurich, KLEMM'S,
Berlin, KRINZINGER, Vienna, LAVERONICA, Modica, LE GUERN, Warsaw, LETO, Warsaw, JOSH
LILLEY, London, LISSON, London, Milano, MAGAZZINO, Roma, NORMA MANGIONE, Torino,
FRANCESCA MININI, Milano, MASSIMO MININI, Brescia, MONITOR, Roma, MOTINTERNATIONAL,
London, MARK MÜLLER, Zurich, Vienna, NÄCHST ST. STEPHAN ROSEMARIE SCHWARZWÄLDER,
Vienna, FRANCO NOERO, Torino, LORCAN O'NEILL, Roma, OPDAHL, Stavanger, Berlin, OREDARIA,
Roma, FRANCESCO PANTALEONE, Palermo, PARROTTA, Stuttgart, Berlin, ALBERTO PEOLA, Torino,
PERES, Berlin, GIORGIO PERSANO, Torino, PHOTO&CONTEMPORARY, Torino, PHOTOLOGY, Milano,
PIKTOGRAM/BLA, Warsaw, PINKSUMMER, Genova, GREGOR PODNAR, Berlin, Ljubljana,
PROMETEOGALLERY, Milano, Lucca, RIBORDY, Geneva, LIA RUMMA, Milano, Napoli, S.A.L.E.S.,
Roma, SAKS, Geneva, SCHAU ORT. CHRISTIANE BÜNTGEN, Zurich, FEDERICA SCHIAVO, Roma,
ESTHER SCHIPPER, Berlin, SUZY SHAMMAH, Milano, SPAZIOA, Pistoia, SPROVIERI, London, SUPER
WINDOW, Bordeaux, Kyoto, CATERINA TOGNON, Venezia, TRIUMPH, Moscow, TUCCI RUSSO, Torre
Pellice, TIM VAN LAERE, Antwerp, FEDERICO VAVASSORI, Milano, VISTAMARE, Pescara, MARTIN
VAN ZOMEREN, Amsterdam.
NEW ENTRIES
Speciale punto di riferimento per la nuova creatività, riservato alle più interessanti giovani gallerie, con meno
di cinque anni di attività, presenti per la prima volta ad Artissima.
Sono state selezionate in New Entries 32 gallerie provenienti da 17 paesi (3 italiane, 29 straniere):
ATHR, Jeddah, BENDANA | PINEL, Paris, JOHAN BERGGREN, Malmö, THOMAS BRAMBILLA, Bergamo,
COLE, London, CRYSTAL, Stockholm, DUKAN HOURDEQUIN, Paris, EXILE, Berlin, FRUTTA, Roma,
FURINI, Roma, CHRISTOPHE GAILLARD, Paris, JEANINE HOFLAND, Amsterdam, KOLONIE, Warsaw,
DIANE KRUSE, Hamburg, LABORATORIO, Prague, EMANUEL LAYR, Vienna, MAX MAYER, Düsseldorf,
ANI MOLNÁR, Budapest, PM8, Vigo, JEROME POGGI, Paris, RECEPTION, Berlin, ROTWAND, Zurich,
MARION SCHARMANN, Cologne, SCHWARZ, Berlin, SOCIÉTÉ, Berlin, JOSEPH TANG, Paris,
TEMNIKOVA & KASELA, Tallinn, TEMPO RUBATO, Tel Aviv, TORRI, Paris, RACHEL UFFNER, New York,
VOICE, Marrakech, WORKS|PROJECTS, Bristol
Quest’anno New Entries si caratterizza anche per la presenza di gallerie che provengono da città e paesi per
la prima volta rappresentati in fiera, quali Jeddah, Vigo, Bristol, Tallinn, Tel Aviv, Marrakech che testimoniano
la vivacità della scena contemporanea internazionale.
Durante Artissima una Giuria internazionale assegnerà il Premio Guido Carbone – istituito dalla fiera nel
2006 e riservato alle New Entries – alla galleria ritenuta più meritevole per il lavoro di ricerca e promozione di
giovani artisti.
Giuria del Premio Guido Carbone – ARTISSIMA 2012
Rodrigo Moura, Direttore Arte e Programmi Culturali, Inhotim, Minas Gerais, Brasile
Nicolaus Schafhausen, Direttore Artistico, Kunsthalle Wien, Vienna
Laura Viale, Artista, membro permanente in rappresentanza della famiglia di Guido Carbone, Torino
Hamza Walker, Direttore Educazione, The Renaissance Society of the University of Chicago, Chicago.
BACK TO THE FUTURE
Back to the Future è la sezione speciale di Artissima dedicata a mostre personali di opere storiche di artisti
attivi tra gli anni ’60 e ’70 non sempre conosciuti dal grande pubblico. Obiettivo di questa sezione è di
proporre progetti espositivi di livello museale in grado di dimostrare la fondamentale influenza di questi artisti
sulla produzione artistica delle nuove generazioni.
Back to the Future, inaugurata nel 2010 è ormai parte dell’identità di Artissima e del suo impegno nei
confronti dell’arte giovane e sperimentale. Giovane è anche questa sezione, non per l’età anagrafica dei suoi
artisti ma per la loro posizione di iniziatori e per la rilevanza che il loro lavoro mantiene oggi.
Il Comitato curatoriale che quest’anno ha selezionato e proposto gli artisti è composto da importanti
curatori e direttori di istituzioni museali:
Jan Hoet, Studioso e Curatore, Brussels
Vasif Kortun, Direttore, SALT e Founding Director Platform Garanti Contemporary Art Center, Istanbul
Joanna Mytkowska, Direttrice, Museum of Modern Art, Warsaw
Vicente Todolì, Artistic Advisor, Hangar Bicocca, Milano.
Partecipano alla sezione 19 gallerie (6 italiane e 13 straniere) provenienti da 8 diversi paesi:
GUGLIELMO ACHILLE CAVELLINI, WUNDERKAMMERN, Roma; HANNE DARBOVEN, CRONE, Berlin;
MARIO DAVICO, BIANCONI, Milano; VALIE EXPORT, CHARIM, Vienna; PIERO FOGLIATI, GAGLIARDI
ART SYSTEM, Torino; POUL GERNES, BO BJERGGAARD, Copenhagen; JAROSŁAW KOZŁOWSKI,
PROFILE, Warsaw; MARIA LASSNIG, BARBARA GROSS, Munich; ARNOLD ODERMATT, SPRINGER
BERLIN, Berlin; GINA PANE, L'ELEFANTE, Treviso; WALTER PFEIFFER, SULTANA, Paris; JÓZEF
ROBAKOWSKI, PROFILE, Warsaw; ROMAN SIGNER, HÄUSLER, Munich, Zurich; KEITH SONNIER,
HÄUSLER, Munich, Zurich; VITTORIO TAVERNARI, MASSIMO MININI, Brescia; ERWIN THORN, GEORG
KARGL, Vienna; FRANCO VACCARI, P420, Bologna; JOSIP VANISTA, FRANK ELBAZ, Paris;
CONSTANTIN XENAKIS, KALFAYAN, Athens, Thessaloniki
La sezione Back to the Future è arricchita dalla presenza di tre librerie antiquarie che propongono
cataloghi, libri, edizioni uniche su artisti degli anni ’60 e ’70:
L'ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO, Gussago BS; LIBRERIA ANTIQUARIA FREDDI, Torino;
GIORGIO MAFFEI, Torino
PRESENT FUTURE
La lunga collaborazione tra illycaffè e Artissima si rinnova per il dodicesimo anno consecutivo nel segno di
Present Future, la speciale sezione della fiera dedicata all’arte emergente internazionale che si è
consolidata nel tempo come un’affermata piattaforma di lancio per i talenti di ultima generazione.
L’edizione 2012 di Present Future presenta un gruppo di 20 artisti geograficamente eterogeneo, selezionato
da un giovane e dinamico comitato curatoriale attraverso un lungo e attento lavoro di ricerca. I progetti,
presentati dalle gallerie di riferimento in uno spazio espositivo dedicato all’ingresso del padiglione fieristico,
includono proposte inedite realizzate ad hoc per la manifestazione.
Durante Artissima, una giuria di direttori e curatori museali internazionali nominerà l’artista vincitore del
Premio illy Present Future. Da quest’anno il premio di 10.000 euro consisterà nella produzione di una
mostra dell’artista selezionato nella prestigiosa sede del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea in
occasione di Artissima 2013.
Inoltre, come ogni anno, l’artista premiato avrà l’opportunità di presentare un progetto di tazzina d’artista per
la “illy Art Collection”.
Da vent’anni illycaffè promuove la diffusione dell’arte contemporanea attraverso il sostegno ad artisti e
mostre internazionali; frutto di questo impegno è anche il Premio illy Present Future che si è rivelato nel
tempo un’eccezionale fucina di talenti. Lo confermano i numerosi artisti come Phil Collins, Mateo Tannatt,
Patricia Esquivias, Luca Francesconi, Shizuka Yokomizo, Padraig Timoney, Michael Beutler, Melanie
Gilligan e Dina Danish vincitori delle passate edizioni, ora affermati e stimati a livello internazionale.
Comitato curatoriale Present Future – ARTISSIMA 2012
Luigi Fassi (Coordinatore), Curatore Arti Visive, Steirischer Herbst, Graz
Erica Cooke, Curatrice indipendente, New York
Fredi Fischli, Curatore, Studiolo, Zurich
Inti Guerrero, Direttore Artistico e Curatore Associato, Teor/ética, San José, Costa Rica
Sarah Rifky, Curatrice indipendente, Cairo
Giuria del Premio illy Present Future – ARTISSIMA 2012
Matthew Higgs, Direttore, White Columns, New York
Beatrice Merz, Direttrice, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino
Gregor Muir, Direttore Esecutivo, ICA – Institute of Contemporary Arts, London
Beatrix Ruf, Direttrice, Kunsthalle Zürich, Zurich
Artisti e Gallerie Present Future – ARTISSIMA 2012
MERIS ANGIOLETTI, SCHLEICHER/LANGE, Berlin; STUART BAILES, EDEL ASSANTI, London;
STÉPHANE BARBIER BOUVET, GRAFF MOURGUE D'ALGUE, Geneva; SAM FALLS, INTERNATIONAL
ART OBJECTS, Los Angeles; ZACHARY FORMWALT, D + T, Brussels; RACHEL FOULLON, LDT LOS
ANGELES, Los Angeles; ANNA K.E., FIGGE VON ROSEN, Cologne, Berlin; LEE KIT, VITAMIN,
Guangzhou; EMIL MICHAEL KLEIN, GAUDEL DE STAMPA, Paris; BASIM MAGDY, NEWMAN
POPIASHVILI, New York; ALEXANDER MASSOURAS, SKYLIGHT PROJECTS, New York; KASPAR
MÜLLER, FRANCESCA PIA, Zurich; JENNY PERLIN, SIMON PRESTON, New York; NAUFUS RAMÍREZFIGUEROA, PROYECTOS ULTRAVIOLETA, Guatemala City; MATHEUS ROCHA PITTA, SPROVIERI,
London; VANESSA SAFAVI, JENNIFER CHERT, Berlin; DANIEL STEEGMANN MANGRANÉ, MENDES
WOOD, Sao Paulo; SANTO TOLONE, LIMONCELLO, London; NICK VAN WOERT, YVON LAMBERT,
Paris; MOLLY ZUCKERMAN-HARTUNG, KADEL WILLBORN, Karlsruhe
ALTRE INIZIATIVE IN FIERA
CON/TEXT
Artissima 2012 presenta Con/TEXT, una nuova piattaforma pensata per arricchire l’esperienza dei visitatori.
Una grande area che intende offrire al pubblico un modo nuovo di vivere la fiera, leggere, sfogliare riviste e
libri, riflettere e condividere idee.
Lo spazio raccoglie le edizioni d’arte, gli editori e le pubblicazioni, il Bookshop e il Book Corner.
Design by Tisettanta
ART EDITIONS
Novità assoluta ad Artissima 2012 è la presenza di una sezione dedicata alle più importanti edizioni d’arte
internazionali. Al suo debutto, Art Editions conta la presenza di 5 grandi protagonisti alcuni dei quali – come
il leggendario spazio White Columns di New York – presenti per la prima volta in Italia:
GDM…, Paris
ICA, London
OTHER CRITERIA, London
WHITE COLUMNS, New York
WHITECHAPEL, London
EDITORIA
ART TEXTS PICS, Milano, ARTE - Cairo Editore, Milano, ARTE E CRITICA, Roma, ARTESERA, Torino,
ARTFORUM, New York, ART REVIEW LTD, London, ARTRIBUNE, Roma, BENGAL FOUNDATION,
Dhaka, CURA.MAGAZINE & BOOKS, Roma, DROME, Roma, Brussels, EXIBART, Roma, FLASH ART Politi Editore, Milano, FRUIT OF THE FOREST, Miami, IL GIORNALE DELL’ARTE - U. Allemandi Editore,
Torino, INSIDE ART, Roma, JULIET, Muggia (TS), KALEIDOSCOPE, Milano, LA STRADA, St. Laurent du
Var, MONTANARI EDITORE, Ravenna, MOUSSE - Magazine and Publishing, Milano, NERO MAGAZINE,
Roma, PIPELINE, Hong Kong, EDITRICE QUINLAN, Castel Maggiore (BO), SEGNO, Pescara,
ZÉRODEUX, Nantes, ZÉROQUATRE, Lyon
BOOK CORNER
COMPAGNIA DI SAN PAOLO
Il Book Corner è dedicato a presentazioni di libri, cataloghi e progetti speciali a cura di istituzioni, gallerie e
case editrici con la partecipazione di artisti, direttori museali, curatori, critici ed esperti. Accanto al Book
Corner, è ospitato lo spazio Compagnia di San Paolo dedicato alla giovane creatività artistica con progetti e
interventi del bando Generazione Creativa.
ALTRI ESPOSITORI
CASTELLO DI RIVOLI.TV, EXCLUSIVE BRANDS TORINO, FESTIVAL CLUB TO CLUB, FIAT,
LAURETANA, LONMART, L’ECLETTICO, SKY ARTE HD
BOOKSHOP LUXEMBURG LIBRERIA INTERNAZIONALE
MEETING POINT
FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CRT
Un’area speciale della fiera, il Meeting Point, è riservata alla presentazione di progetti, ricerche ed eventi a
cura di musei, istituzioni e associazioni pubbliche e artistiche. Novità del 2012 sono le Art Questions, un
ciclo di tre incontri coordinati da Artissima su alcune questioni fondamentali della contemporaneità
istituzionale, museale e generazionale su cui sono stati invitati a discutere direttori di museo, curatori, critici e
artisti di grande rilievo nella scena artistica contemporanea.
MUSEI IN MOSTRA
Prosegue anche nel 2012 la speciale iniziativa che Artissima dedica a musei, fondazioni e istituzioni
pubbliche e artistiche del territorio che in un grande spazio del padiglione fieristico allestiscono una esclusiva
rassegna che illustra l’offerta espositiva di arte contemporanea a Torino e in Piemonte.
Ogni istituzione presenta un’opera della propria collezione o legata alla mostra in corso nella propria sede
nei giorni di Artissima, al fine di creare un vero e proprio spazio museale dove i visitatori possono scoprire
opere inedite e conoscere in anteprima mostre ed iniziative in programma nella regione.
Con Musei in mostra prosegue la collaborazione inaugurata, con grande successo di pubblico lo scorso
anno, con i Dipartimenti Educazione del network ZonArte che propone workshop, laboratori, incontri, tavoli
di confronto aperti a giovani, famiglie e operatori culturali.
Istituzioni Partecipanti
Accademia Albertina delle Belle Arti, Associazione Artegiovane, Barriera, Castello di Rivoli Museo d’Arte
Contemporanea, CeSAC Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee, Città di Torino, CittadellarteFondazione Pistoletto, Collezione La Gaia, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT,
Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Spinola Banna per l’Arte,
Fondazione 107, Fondo Giov-Anna Piras, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino,
PAV Parco Arte Vivente, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Provincia di Torino / Eco & Narciso,
Regione Piemonte, Resò.
Artisti
Talgat Karim Asyrankulov, Banksy, Ettore Favini, Andrea Guerzoni, Giorgio Guidi, Zhang Huan, Marco
Illuminato, Alfredo Jaar, Robert Kusmirowski, Mario Merz, Aleksandra Mir, Remo Salvadori, Anna Scalfi
Eghenter, Simon Starling, Vedovamazzei.
Resò (Paola Anziché, Ottavia Castellina, Dina Danish, Eva Frapiccini, Francesca Macrì, Magdi Mostafa,
Amilcar Packer, Irene Pittatore, Alessandro Quaranta, Sunil Vallu). Six-coups-de-dés (Aurora Meccanica,
Michela Depetris, Roberto Fassone, Maya Quattropani, Juan Sandoval, Driant Zeneli).
ZonArte è il progetto promosso e sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT,
che riunisce i Dipartimenti Educazione delle principali istituzioni piemontesi dedicate all’arte del nostro
tempo: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, GAM Galleria
d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Merz, PAV Parco Arte Vivente, in collaborazione con
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
ART WALKS
Tra le iniziative a disposizione del pubblico, ogni anno Artissima propone un esclusivo calendario di visite
guidate della fiera. Per l’edizione 2012 le “guide” d’eccezione sono importanti collezionisti e curatori
italiani e stranieri che accompagneranno i visitatori in un percorso di propria scelta tra gli stand delle
gallerie, seguendo tematiche, tipologie di opere o artisti, diverse tendenze, linguaggi o mezzi espressivi.
Le visite guidate sono completamente gratuite e possono essere prenotate al numero 011 19744106 o
inviando una email a [email protected]
VENERDÌ 9 NOVEMBRE
ore 12 Filipa Ramos (in italiano)
Critica e curatrice indipendente. Ha diretto lo studio di Joseph Kosuth e ora coordina la Fondazione Antonio
Ratti a Como. Insegna Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Brera di Milano ed è redattrice
associata di Manifesta Journal.
ore 15 Flavio Albanese & Mariuccia Casadio (in italiano)
Albanese è architetto, designer e collezionista. È stato direttore di Domus dal 2007 al 2010. È il
vicepresidente del CISA (Centro Internazionale Studi di Architettura A. Palladio) / Casadio è art consultant di
Vogue Italia. Ha collaborato in veste di curatrice o consulente alla realizzazione di diverse mostre e cataloghi
di arte, cultura e stile. Ha realizzato con Maurizio Cattelan i numeri della rivista Permanent Food.
ore 16.30 Matt Aberle (in inglese)
Manager, collezionista con base a Los Angeles, ha iniziato a collezionare nel 1994 focalizzando la sua
ricerca sugli artisti emergenti del territorio.
SABATO 10 NOVEMBRE
ore 12 Andrew Berardini (in inglese)
Critico d’arte, scrive per Artforum, LA Weekly, Mousse e Purple e racconti per diverse pubblicazioni.
Recentemente con Sarah Williams ha lanciato una nuova rivista dal titolo The Art Book Review.
ore 15 Sandra Mulliez (in francese)
Collezionista dal 2005, fonda a Parigi SAM Art Projects, un progetto che ambisce a promuovere l’opera di
artisti stranieri in Francia e di artisti francesi all’estero. All’inizio degli anni Ottanta è stata artista militante,
realizzando diverse performance.
ore 16.30 Wilhelm Schürmann (in inglese)
Collezionista da quarant’anni. Nel 1984 la sua collezione di fotografie è stata venduta al Getty Museum di
Los Angeles. Negli ultimi dieci anni la Collezione Schürmann ha prestato 900 opere a oltre 100 istituzioni
internazionali.
DOMENICA 11 NOVEMBRE
ore 12 Flaminio Gualdoni (in italiano)
Storico dell’arte e curatore. Insegna Storia dell’Arte all’Accademia di Brera di Milano. Collabora con Il
Corriere della Sera e dal 2006 tiene la rubrica “Il criptico d’arte” su Il Giornale dell’Arte.
ore 15 Fanny Gonella (in inglese)
Curatrice alla Bonner Kunstverein, Bonn. Ha fondato lo spazio-progetto indipendente Korridor a Berlino e
curato mostre a Vienna, Copenhagen e Parigi. Il suo ultimo progetto, Keys to our heart, è un programma
online di video d’artista basato sul formato televisivo.
Per Art Walks, i curatori hanno scelto dei percorsi tematici specifici, originali e sorprendenti: Andrew
Berardini A Somewhat Bleary-Eyed Approximation on the Magic of Saleable Objects / Fanny Gonella
Cherchez la femme: a re-feminisation of the art fair landscape / Flaminio Gualdoni Back to the Future / Filipa
Ramos Bestiario: un percorso alla ricerca dell’animalesco.
In collaborazione con Lonmart Insurance
CALENDARIO MEETING POINT
FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CRT
VENERDÌ 9 NOVEMBRE
ore 11.30
artmob: tracce di mobilitazione.
10 percorsi di intervento nello spazio urbano in Piemonte a cura di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto con il
sostegno ANCI. In collaborazione con i Comuni di Alessandria, Asti, Casale Monferrato e Giaveno.
ore 13
Dall’arte che cura alle donne del Terzo Paradiso.
Il progetto Re-birth di Michelangelo Pistoletto incontra la Fondazione Medicina a Misura di donna.
Intervengono: Michelangelo Pistoletto; Chiara Benedetto, direttore Dipartimento Ginecologia e Ostetricia,
Ospedale S. Anna, Torino, presidente Fondazione Medicina a Misura di Donna – MAMD; Gabriella Gabella
Baima Bollone, Distretto Rotary 2031; Anna Pironti, responsabile capo Dipartimento Educazione Castello di
Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Introduce e modera: Catterina Seia, vice presidente MAMD.
ore 14.30
LET’S TALK RESÒ II edition.
Intervengono: Fulvio Gianaria, presidente Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT; Eva
Frapiccini, artista; Massimiliano e Gianluca De Serio, artisti.
Moderatore: Claudio Cravero, curatore PAV Parco Arte Vivente.
ore 16
ARTISSIMA ART QUESTIONS
Spending Reviews or Saving
Previews? A Propositional Toolbox for the (Italian) Museum.
Relatori: Douglas Fogle, curatore indipendente; Vasif Kortun, direttore SALT, Istanbul; Joanna Mytkowska,
direttrice Museum of Modern Art in Warsaw; Vicente Todolì, artistic advisor Hangar Bicocca, Milano (dal
2013).
Moderatore: Nicolaus Schafhausen, direttore artistico Kunsthalle Wien.
SABATO 10 NOVEMBRE
ore 11.30
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli ed Eni presentano il progetto di lettura delle opere d’arte in
collaborazione con il Primo Liceo Artistico di Torino.
Intervengono: Marcella Pralormo, direttrice Pinacoteca Agnelli; Lucia Nardi, responsabile attività culturali Eni;
Alessandro Fabbris, Dipartimento Educazione Pinacoteca Agnelli; Claudio Donzelli, Primo Liceo Artistico.
ore 13
L’arte contemporanea nel Medio Oriente.
Intervengono: Mario Cristiani, Galleria Continua, San Gimignano, Beijing, Le Moulin; Mohammed Hafiz, Athr
Gallery, Jeddah, Saudi Arabia; Véronique Rieffel, Institut des Cultures de l’Islam, Paris.
ore 14.30
Presentazione del Programma per l’Arte Italiana.
a cura di AMACI Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani.
ore 16
ARTISSIMA ART QUESTIONS
Clash or Crash? A Few Fresh Thoughts on a Very Old Generational Game.
Relatori: Rodrigo Moura, direttore Art and Cultural programs Inhotim, Minas Gerais, Brazil; Gregor Muir,
direttore ICA – Institute of Contemporary Arts, London; Beatrix Ruf, direttore Kunsthalle Zurich; Hamza
Walker, director of Education, The Renaissance Society of the University of Chicago.
Moderatore: Barbara Casavecchia, critica e curatrice indipendente.
ore 17.30
La Borsa per Giovani Artisti Italiani, edizione 2012.
Incontro con gli artisti della mostra “La storia che non ho vissuto (testimone indiretto)” e il presidente degli
Amici Sostenitori del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea curatrice Marcella Beccaria.
DOMENICA 11 NOVEMBRE
ore 11
TOO MUCH? L’investimento in arte e la fiscalità.
Intervengono: Franco Dante, dottore commercialista, esperto di fiscalità dell’arte; Marilena Pirrelli, giornalista
Il Sole 24 Ore e ideatrice di ArtEconomy24; Marina Mojana, art advisor e giornalista.
Con il sostegno di Arteconomy 4 – Plus24 / Il Sole 24 Ore.
ore 13
Le occasioni sprecate: la legge del 2%.
Promosso da: Benvenuti in Italia, Associazione Piemontese Arte APA, Artegiovane.
Intervengono: Davide Mattiello, presidente Benvenuti in Italia; Riccardo Cordero, presidente Associazione
Piemontese Arte APA; Roberto della Seta, senatore, presidente Ecodem; Anna Maria Tatò, dirigente
centrale Ministero Infrastrutture; Antonio Zavaglia, dirigente Assessorato Cultura Regione Lombardia;
Cesare Burdese, esperto edilizia carceraria.
Conclusioni: Michele Coppola, Assessore alla Cultura.
Moderatore: Alvise Chevallard, presidente Artegiovane.
ore 14.30
Paola Pivi presenta il progetto Tulkus 1880 to 2018.
ore 16
ARTISSIMA ART QUESTIONS
Surviving or Compromising?
(New) Possible Responsibilities of the Independent Art Spaces.
Relatori: Julieta Aranda, artista e co-fondatrice e-flux, New York; Luigi Fassi, curator Arti Visive, Steirischer
Herbst, Graz, Austria; Matthew Higgs, direttore White Columns, New York; Sarah Rifky, curatrice
indipendente; Anton Vidokle, artista, fondatore e direttore e-flux, New York.
Moderatore: Ana Teixeira-Pinto, curatrice indipendente.
ore 17.30
Anomalie di gravità.
Conversazione su “Estetiche del clima”.
Intervengono: Ettore Favini, artista; Heiko Hansen, artista duo He-He; Irina Novarese e gruppo artisti;
Daniele Fazio, agronomo.
Moderatori: Lisa Parola, a.titolo; Claudio Cravero, curatore PAV Parco Arte Vivente.
CALENDARIO BOOK CORNER
COMPAGNIA DI SAN PAOLO
VENERDÌ 9 NOVEMBRE
ore 12
Vertigine del reale
Presentazione del catalogo di Cristiano Berti a cura di Luigi Fassi, edito da Allemandi & C.
Il volume raccoglie il lavoro degli ultimi dieci anni dell’artista.
Intervengono: Cristiano Berti; Luigi Fassi, curatore Arti Visive Steirischer Herbst, Graz.
ore 13.30
Francesco Carone
Presentazione della monografia dell’artista, edita da Nero
a cura di SpazioA.
Intervengono: Francesco Carone; Marinella Paderni, critica e curatrice indipendente; Alberto Salvadori,
direttore artistico Museo Marino Marini, Firenze.
ore 15
Think Twice. Twenty years of contemporary art from the Collection Sandretto Re Rebaudengo
Il catalogo delle opere della collezione in mostra attualmente alla Whitechapel Gallery di Londra.
Intervengono: Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione; Francesco Bonami, direttore
artistico della Fondazione.
ore 17.30
Generazione Creativa. Un’esperienza nell’arte contemporanea
a cura di Compagnia di San Paolo.
Intervengono: Luca Ballarini, fondatore & creative director Bellissimo, publisher ITALICnews.it; Luigi Fassi,
curatore Arti Visive Steirischer Herbst, Graz, Austria; Cecilia Guida, docente di Storia dell’arte Accademia di
Belle Arti, l’Aquila e curatrice indipendente.
Moderatore: Luca Remmert, vicepresidente Compagnia di San Paolo.
SABATO 10 NOVEMBRE
ore 12
Luca Bertolo
Presentazione della monografia dell’artista edita da Cura Books
a cura di SpazioA.
Intervengono: Luca Bertolo; Davide Ferri, critico e curatore indipendente; Elena Volpato, curatrice GAM
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino.
ore 13.30
“Didesign” ovvero niente
edito da Espress Edizioni, 2012.
Strumenti critici e criticabili per leggere la produzione degli anni zero
a cura di Michele Cafarelli.
Intervengono: Gianluigi Ricuperati, saggista e scrittore; gli autori: Michele Cafarelli, Chiara Comuzio, Marco
Ruffino.
ore 15
Carol Rama. Casta, sfrontata, stella. Biografia corale di un’artista extra-ordinaria
edito da Prinp Editoria d’Arte.
Intervengono: Gianna Besson, autrice del libro e giornalista; Dario Salani, editore d’arte; Maria Cristina
Mundici, Archivio Carol Rama; Alvise Chevallard, presidente Associazione Artegiovane; Michele Carpano,
tutore legale Carol Rama; Andrea Guerzoni, artista; Bruna Biamino, fotografa e curatrice dell’apparato
fotografico del libro.
ore 16.30
Re-Immaginare la Città tra Making Space Taking Place e Vessel
il progetto di Antony Gormley con Continua.
Intervengono: Anna Coliva, direttrice Galleria Borghese, Roma; Mario Codognato, curatore indipendente;
Giuseppe Blengini, architetto Studio Daniel Libeskind; Mario Cristiani, Galleria Continua, San Gimignano, Le
Moulin, Beijing.
ore 18
pubblica-azione
Incontro e working conference in occasione della presentazione del catalogo della mostra in corso a
Cittadellarte “ARTInRETI. Pratiche artistiche e trasformazione urbana in Piemonte”.
Intervengono: 6secondsTO (Torino), a.titolo (Torino), Acting Out (Torino), Asilo Bianco (Ameno), Banca della
Memoria ONLUS (Chieri), Eco e Narciso (Torino), Kaninchen-Haus (Torino), Par coii bsgna semnà/Chi
semina raccoglie (Frassineto Po), PAV Parco Arte Vivente (Torino), Progetto Diogene (Torino), UrbeRigenerazione Urbana (Torino). Coordinamento di Cittadellarte.
DOMENICA 11 NOVEMBRE
ore 12
Il libro d’arte come mestiere. Dialogo con Mauro Loce
Mauro Loce, star internazionale dell’editoria d’arte, racconta la professione del tipografo, tra opere uniche,
libri d’inestimabile valore e volumi fuori formato come il Corano più grande al mondo.
A cura di SGI Torino.
ore 13.30
Streaming Blood
Presentazione del progetto editoriale di Loveyourhen Publisher, in occasione della pubblicazione dell’opera
prima.
Intervengono: Claudio Cravero, curatore PAV Parco Arte Vivente; Brondius, autore della sezione sonora
dell'opera; l’editore.
ore 15
Mainolfi, fare il proprio volo ogni giorno
edito da Prinp Editoria d’Arte.
Intervengono: Luigi Mainolfi; Gian Alberto Farinella, filosofo; Guido Curto, curatore e docente Accademia
Albertina di Belle Arti, Torino e curatore; Riccardo Passoni, vicedirettore GAM Galleria Civica d’Arte Moderna
e Contemporanea, Torino.
ore 16.30
SVEART 2012 – Saint Vincent European Art – L’arte europea si incontra a Saint-Vincent.
Intervengono: Federico Faloppa, curatore SVEART 2012; Claudia Trafficante, responsabile organizzazione
SVEART 2012; Marco Fiore, Presidente Associazione Insaintvincent, delegato della Regione Valle d’Aosta.
IT’S NOT THE END OF THE WORLD
Progetto collaterale di Artissima 2012
Cinque progetti per Torino: Artissima con Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, GAM
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Merz e Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo.
Artissima 2012 propone un progetto culturale con una formula totalmente inedita e innovativa, che dà vita a
una importante collaborazione con le principali istituzioni per il contemporaneo del territorio torinese.
L’iniziativa unisce cinque progetti di cinque artisti nelle maggiori istituzioni della città: Paola Pivi al Castello di
Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Valery Koshlyakov alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea, Ragnar Kjartansson alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Zena el Khalil alla
Fondazione Merz e Dan Perjovschi, artista selezionato da Artissima, nell’importante contesto di Palazzo
Madama. Non si tratta di una mostra tematica, ma di un progetto con uno sfondo condiviso, quello di una
riflessione sul mondo attuale con le sue diverse realtà e contraddizioni, con artisti e interventi specifici curati
e ospitati dalle istituzioni coinvolte nelle rispettive sedi.
Obiettivo del progetto, concepito e prodotto da Artissima, è rafforzare il network dell’arte contemporanea a
Torino e allargare l’offerta culturale in città. Il titolo It’s Not the End of the World, riferimento alla profezia
Maya sulla fine del mondo nel dicembre 2012, vuole essere una risposta ottimistica e attiva nei confronti
della difficile situazione economica attuale e dei suoi risvolti sulla cultura in generale.
• Ruin – Politics di Dan Perjovschi a Palazzo Madama per Artissima.
L’artista rumeno Dan Perjovschi (Sibiu, Romania, 1961) presenta una nuova serie di disegni realizzati
direttamente sul pavimento della Corte Medievale di Palazzo Madama, uno spazio fortemente connotato
dalla presenza di rovine d’epoca romana. L’idea di rovina diviene punto di partenza per un’analisi dell’artista
sulla società contemporanea, spaziando da problematiche globali a questioni specificatamente europee per
arrivare a toccare l’Italia con le sue realtà e contrasti.
• Tulkus 1880 to 2018 di Paola Pivi al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Il progetto di Paola Pivi (Milano, 1971) propone, attraverso una summa fotografica di tutti i tulku (figura
religiosa del Buddhismo tibetano, ritenuta la reincarnazione di altri influenti maestri) nel mondo, il
ribaltamento dell’approccio convenzionale al mondo buddista “straniero”. Un lavoro colossale, che ha
impegnato per due anni un team di esperti a livello internazionale nella ricerca, raccolta e catalogazione di
migliaia di immagini che raccontano la diaspora tibetana.
• Homeless Paradise di Valery Koshlyakov alla GAM.
Valery Koshlyakov (Salsk, Russia, 1962) è stato invitato a realizzare una installazione site-specific negli
spazi di ingresso della GAM. Il progetto prevede la realizzazione di un secondo accesso temporaneo, sopra
e sotto la pensilina di accesso al museo, concepito come collegamento ideale tra realtà civile e mondo
dell’arte. Koshlyakov invita il visitatore a entrare in una città immaginaria, un rifugio abitativo che – quasi
come un’Arca di Noè – gli uomini costruiscono, con materiali semplici e poveri, per la loro sopravvivenza.
• Beirut, I Love You – A Work in Progress di Zena el Khalil alla Fondazione Merz.
Zena el Khalil (Londra, 1976) vive e lavora a Beirut. La video-installazione proposta dalla Fondazione Merz è
realizzata intorno ai temi e ai personaggi di un lungometraggio girato in collaborazione con il regista Gigi
Roccati, ispirato all’omonimo romanzo e memoir pubblicato dall’artista nel 2008. Il racconto di un amore
universale sullo sfondo dei conflitti globali, rivendicando il ruolo della bellezza in opposizione a ogni minaccia
incombente.
• The End – Venezia di Ragnar Kjartansson alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
La Fondazione Sandretto presenta una installazione di Ragnar Kjiartansson (Reykjavik, Islanda, 1976) che
l’artista ha presentato nel 2009 alla Biennale di Venezia, per il padiglione Islandese. Una performance di sei
mesi, durante i quali Kjartansson ha dipinto giorno dopo giorno lo stesso soggetto in costume da bagno. A
Torino l’artista presenterà una nuova performance musicale, realizzata appositamente per Artissima.
“Il budget pubblico destinato alla realizzazione di un progetto culturale collegato alla fiera – ha detto Sarah
Cosulich Canarutto, direttrice di Artissima – è stato quest’anno condiviso con alcune delle principali
istituzioni per il contemporaneo del territorio. In un’epoca in cui i musei si trovano a fronteggiare le difficoltà
dei tagli nei finanziamenti, la possibilità di sostenere la loro attività portando l’energia di un progetto nuovo
che affianchi il loro programma rappresenta un’occasione importante di visibilità e sostegno ai musei, all’arte
contemporanea, alla città e di conseguenza alla fiera stessa. Inoltre, poiché i progetti realizzati nei contesti
museali avranno una durata più lunga rispetto ai giorni della manifestazione, Artissima potrà godere di una
maggiore visibilità nel tempo oltre che negli spazi, in un gioco di connessioni e rimandi sul territorio”.
Tutti i progetti espositivi sono aperti al pubblico da venerdì 9 novembre 2012 sino al 6 gennaio 2013, ad
eccezione del lavoro di Dan Perjovschi a Palazzo Madama, che chiuderà il giorno 8 dicembre 2012.
Con il sostegno di Compagnia di San Paolo
DAN PERJOVSCHI – Ruin Politics
a cura di Sarah Cosulich Canarutto
9 novembre – 8 dicembre 2012
Opening venerdì 9 novembre ore 18. Sarà presente l’artista con una performance
Palazzo Madama, Corte Medievale
Piazza Castello – Torino
Orario: martedì-domenica 9-19, lunedì chiuso.
Sabato 10 novembre (Notte delle Arti Contemporanee): apertura straordinaria fino alle 23
Ingresso libero e gratuito / INFO: 011 4433501 – www.palazzomadamatorino.it
Nel contesto del progetto It's Not the End of the World Artissima ha invitato l’artista rumeno Dan Perjovschi a
realizzare un intervento site-specific, a cura di Sarah Cosulich Canarutto, in uno dei palazzi simbolo della
città di Torino. Palazzo Madama, già sede del Senato del regno sabaudo e oggi sede del Museo Civico di
Arte Antica, rappresenta il centrum della città, ed è quindi lo spazio ideale dove ospitare un artista che fonda
la sua ricerca sulla riflessione critica sulla società.
Dan Perjovschi presenta una nuova serie di disegni realizzati direttamente sul pavimento della Corte
Medioevale di Palazzo Madama, uno spazio fortemente connotato dalla presenza di rovine d’epoca romana.
Proprio l’idea di rovina diviene punto di partenza per un’analisi dell’artista sulla società contemporanea,
spaziando da problematiche globali a questioni specificatamente europee per arrivare a toccare l’Italia con le
sue realtà e contrasti.
Perjovschi utilizza infatti il disegno per raccontare con pungente ironia e irriverente spontaneità meccanismi,
strutture e paradossi del mondo attuale. Attraverso immagini rapidamente abbozzate che richiamano la
tradizione della vignetta satirica, l’artista costruisce una sorta di viaggio tra i conflitti dell’uomo
contemporaneo. Dall’economia alla politica, dalla religione al mondo dell’arte, dal provincialismo alla
globalizzazione, i disegni dell’artista hanno la capacità di coinvolgere lo spettatore e a sottoporlo, attraverso
taglienti provocazioni, a costanti dubbi e interrogativi. Dal confronto tra storia e presente, individuo e
collettività, identità e appartenenza, l’opera di Perjovschi sottolinea stereotipi e contraddizioni del nostro
presente.
L’affascinante contesto della Corte Medievale di Palazzo Madama crea un dialogo inaspettato tra il lavoro
dell’artista e il passato e offre al visitatore ulteriore punto di partenza nell’interpretazione del messaggio. La
scelta di questo edificio storico, così importante per la città, deriva anche dalla volontà di coinvolgimento di
un pubblico non esclusivamente legato all’arte contemporanea, che nell’installazione di Perjovschi può
trovare interessanti e stimolanti spunti di riflessione.
Biografia Dan Perjovschi
Dan Perjovschi (Sibiu, Romania, 1961) vive e lavora a Bucarest. Tra le mostre personali di Perjovschi si
segnalano: il Padiglione Rumeno alla Biennale di Venezia del 1999, nel 2005 l’esposizione al Museo Ludwig
di Colonia, nel 2006 la mostra alla Tate Modern di Londra e a Portikus di Francorforte, nel 2007 al MOMA di
New York e alla Kunsthalle di Basilea e al Wiels Center for Contemporary Art di Bruxelles nel 2008, mentre
nel 2009 è invitato dal Museum of Contemporary Art Kiasma di Helsinki, dal Van Abbemuseum di Eindhoven
in Olanda e dalla Salzburger Kunstverein di Salisburgo. Nel 2010 Perjovschi lavora al San Francisco Art
Institute e al Royal Ontario Museum di Toronto. Tra le mostre collettive si segnalano le partecipazioni alle
Biennali di Istanbul, Bucarest, Siviglia nel 2006, alla Biennale di Venezia nel 2007, a quella di Mosca nel
2007 e nuovamente nel 2010, alla Biennale di Sydney nel 2008 e a quella di Lione nel 2010. In Italia ha
esposto al MART di Rovereto, al Centro d'Arte Contemporanea di Villa Manin a Udine, nel 2009 al Castello
di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e recentemente al MAXXI di Roma. Dan Perjovschi nel 2004 ha vinto
il George Maciunas Award.
PAOLA PIVI - Tulkus 1880 to 2018
a cura di Davide Trapezi
9 novembre 2012 – 6 gennaio 2013
Opening venerdì 9 novembre ore 10
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia - Rivoli (TO)
Orario: martedì-venerdì ore 10-17, sabato-domenica ore 10-19, lunedì chiuso. Sabato 10 novembre (Notte delle Arti
Contemporanee): apertura straordinaria fino alle 22 con ingresso secondo tariffa ordinaria.
Biglietto d'ingresso: intero € 6.50, ridotto € 4.50. Gratuito per i minori di 11 anni, ingresso libero per i possessori di
Abbonamento Musei e Torino Card / INFO: 011 9565222 – www.castellodirivoli.org
Negli ultimi decenni l’interesse dell’arte contemporanea nei confronti delle immagini buddiste è cresciuto in
modo esponenziale. Dal fascino esotico del simbolismo iconografico buddista passando per approcci più
concettuali e filosofici, fino agli interessi più superficiali e di mercato, gli artisti hanno dovuto affrontare
questa pratica filosofica e religiosa e l’hanno usata per trasformare le immagini in qualcosa d’altro: le loro
opere d’arte. L’approccio di Paola Pivi a questo mondo di simbolismo filosofico e religioso segue una
traiettoria nettamente diversa e peculiare. Nel suo progetto Tulkus 1880 to 2018, a cura di Davide Trapezi,
l’artista ribalta l’approccio convenzionale al mondo buddista “straniero” creando una nuova opera d’arte
buddista, dove la sua presenza di artista viene distillata e resa effimera in una “opera d’arte senza arte”. È
come se l’artista avesse apprezzato la grandezza del soggetto, ricercando e raccogliendo la
“manifestazione” del suo viaggio artistico e lasciando che si esprimesse per quello che è, senza far nulla o
aggiungere, togliere o mutare il significato originario di queste immagini. I ritratti dei tulku tibetani (considerati
le reincarnazioni riconosciute dei maestri buddisti) che hanno attirato l’attenzione di Paola Pivi fanno parte
del gran numero di immagini religiose diffuse nelle aree dove è presente il buddismo tibetano. Il progetto
Tulkus 1880 to 2018 aspira ad essere la raccolta delle fotografie di tutti i tulku del mondo, dall’inizio della
fotografia a oggi. Si tratta di un lavoro colossale che ha visto un team di esperti internazionali al lavoro per
due anni raccogliendo, cercando e catalogando migliaia di immagini nel mondo. È il primo tentativo di
censimento dei tulku di tutte le scuole buddiste tibetane, condotto fin nelle aree geografiche più estreme.
Inoltre, si tratta di un’impresa unica e senza precedenti che, nell’organizzazione e presentazione di queste
immagini, lega la ricerca accademica al mondo dell’arte contemporanea. La raccolta sta avvenendo in molte
aree del mondo, con immagini trovate in templi, musei, archivi, studi, ecc., ma anche prese in prestito da
privati, scansionate e restituite, o scattate da fotografi professionisti in templi o circostanze private. Molte di
queste immagini raccontano la storia della diaspora tibetana. Nella moltitudine apparentemente caotica,
esse trasmettono tutte lo stesso identico potere spirituale, al di là del passato, presente e futuro.
La mostra al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea sarà composta da circa 1000 ritratti di tulku. Il
progetto verrà poi sviluppato in mostre successive in altre istituzioni internazionali per i prossimi anni fino al
suo completamento che comporta un obiettivo di oltre 1500 ritratti. La mostra seguente sarà allestita nel
2013 al Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam.
Biografia Paola Pivi
Paola Pivi è nata a Milano nel 1971. Vive e lavora ad Anchorage, Alaska (USA). Ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale
di Venezia nel 1999 per la miglior partecipazione nazionale al Padiglione Italia, assieme a Monica Bonvicini, Bruna
Esposito, Luisa Lambri e Grazia Toderi. Ha esposto presso importanti musei e gallerie, fra cui: Musée d’Art Moderne de
la Ville de Paris (1999), P.S.1 MoMA, New York (2000, 2001, 2003, 2007), MACRO, Roma (2003, 2010), CCA Wattis
Institute for Contemporary Arts, San Francisco (2005), White Columns, New York (2005), Kunsthalle Basel, Basilea
(2007), Palazzo Grassi, Venezia (2008), Tate Modern, Londra (2009), e Rockbund Art Museum, Shanghai (2012). Ha
partecipato a progetti di arte pubblica a Rotterdam nel 2010-2011 con Sculpture International Rotterdam e a New York
nel 2012 con Public Art Fund. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni permanenti fra cui quella del
Guggenheim Museum di New York, del Centre Pompidou a Parigi, del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea e
della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino e del MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo a Roma.
VALERY KOSHLYAKOV - Homeless Paradise
a cura di Anna Musini e Gregorio Mazzonis
9 novembre 2012 – 6 gennaio 2013
Opening sabato 10 novembre ore 10
GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 - Torino
Orario: martedì-domenica ore 10-18, lunedì chiuso. Sabato 10 novembre (Notte delle Arti Contemporanee): apertura
straordinaria fino alle 23
Ingresso libero / INFO: 011 4429518 – www.gamtorino.it
In occasione del progetto It’s Not the End of the World, la GAM presenta Homeless Paradise,
un’installazione site-specific di Valery Koshlyakov, a cura di Gregorio Mazzonis e Anna Musini, allestita negli
spazi di ingresso al museo. Più precisamente si tratta di un secondo e nuovo accesso temporaneo, un
piccolo insediamento che si sviluppa sopra e sotto la pensilina all’entrata della GAM creando un
collegamento ideale tra realtà civile e mondo dell’arte. Con realismo e poesia Koshlyakov invita il visitatore in
una città immaginaria, un rifugio abitativo che gli uomini arrangiano per la loro sopravvivenza, come un’Arca
di Noè, fatta di materiali semplici e poveri. Un accampamento che sembra essere sorto spontaneamente,
registrando il ricordo di esperienze vissute, di un vagabondare randagio, di una condizione nomade.
Il lavoro di Koshlyakov si adatta e si permea di volta in volta sui luoghi in cui sorge: alla fase progettuale
costituita da numerosi disegni e bozze, l’artista affianca una meticolosa ricerca legata ai materiali – spesso
elementi di recupero quali cartone, ferro, legno, plastica, nastro adesivo – con i quali realizza sculture
magniloquenti. Il senso di precarietà e di provvisorietà che le opere suggeriscono stride con un’iconografia
che affonda le radici nella memoria dei monumenti classici e moderni della tradizione artistica europea. La
bellezza delle vestigia del passato è riproposta attraverso materiali essenziali che sembrano delle rovine
immaginarie, reperti archeologici utopici collocati in uno spazio-temporale indefinito. Oltre all’evidente
riscoperta dell’arte antica, classica e moderna, nel lavoro di Koshlyakov predomina il riferimento al
costruttivismo russo, al suprematismo di Kazimir Malevich così come ai disegni e ai progetti architettonici di
Laszlo Moholy Nagy, El Lissitzky, Antonio Sant’Elia e di Kurt Schwitters, in un’oscillazione tra passato e
futuro, realtà e fantasia, rigore geometrico e casualità.
Biografia Valery Koshlyakov
Nato a Salsk in Russia nel 1962, vive e lavora tra Mosca e Parigi. Dal 1987 entra a fare parte del gruppo Art or Death
costituito da giovani artisti attivi tra il 1981 e il 1991. Gli esponenti del gruppo sono oggi considerati tra i più importanti
artisti russi sulla scena contemporanea e nel 2009 si è tenuta una retrospettiva presso lo State Museum of Modern Art of
the Russian Academy of Arts come progetto speciale all’interno della Terza Biennale di Arte Contemporanea di Mosca.
Valery Koshlyakov ha partecipato a grandi mostre internazionali quali Bienal de Sao Paulo, San Paolo, Brasile (2002);
50ma Esposizione Internazionale Biennale d’Arte, Venezia, Padiglione Russo (2003); Martin-Gropius-Bau, Berlin; State
Historical Museum, Moscow (2004); Solomon R. Guggenheim Museum (2005) New York, (2006) Bilbao; la Maison
Rouge (2007) Paris; River Station Hall (2008), Perm; Paris, Musée du Louvre, (2010-2011) Paris; Arts Santa Monica
(2012) Barcelona. Tra le mostre personali più recenti vi sono: Iconuses. Choice of Scale, National Museum of
Architecture (2001), Moscow; Paysage, lieu de vie, Mairie de Paris, Hôtel d’Albret (2004) Paris; MACRO, (2005) Roma;
Iconuses. Dressing the Space, The State Russian Museum (2005), St Petersburg; Golden Age, Baden- Baden
Kunstverein (2007); Sarcophagus, Museum of Lenin (2008), Krasnoyarsk, Russia; Fondazione Volume, (2009) Roma.
ZENA EL KHALIL - Beirut, I Love You – A Work in Progress
a cura di Maria Centonze
9 novembre 2012 – 6 gennaio 2013
Opening sabato 10 novembre ore 12
Fondazione Merz
Via Limone 24 - Torino
Orario: martedì-domenica 11-19, lunedì chiuso. Sabato 10 novembre (Notte delle Arti Contemporanee): apertura
straordinaria ad ingresso gratuito dalle 19 alle 22.
Biglietto d’ingresso: intero € 5, ridotto € 3,50. Gratuito bambini fino a 10 anni, maggiori di 65 anni, disabili e ingresso
libero per i possessori di Abbonamento Musei e Torino Card / INFO: 011 19719437 – www.fondazionemerz.org
La Fondazione Merz presenta la video installazione Beirut, I Love You – A Work in Progress dell’artista Zena
el Khalil, parte del progetto ideato da Artissima 19 It’s Not the End of the World.
Il lavoro nasce dalla collaborazione tra l’artista e il regista Gigi Roccati ed è realizzato intorno ai temi e ai
personaggi di un film lungometraggio ancora da realizzare ispirato all’omonimo romanzo e memoir
pubblicato da Zena el Khalil nel 2008; ne svela il processo creativo mediante una messa in scena ed
attraverso immagini documentarie, memorie personali e familiari.
Il video racconta una storia universale di amore tra due grandi amiche, ambientata sulla linea dei conflitti
globali, nel crepuscolo del secondo millennio; è un atto di resistenza che rivendica la bellezza contro la
costante minaccia della guerra. Con questo progetto Zena el Khalil mira a rompere gli stereotipi, costruendo
metaforici ponti tra Oriente e Occidente.
Durante l’invasione israeliana del Libano nel 2006, Zena el Khalil iniziò a tenere un blog:
beirutupdate.blogspot.com. Nel suo blog, Zena scriveva un resoconto quotidiano della vita sotto le bombe e
la stampa internazionale presto la definì la Anna Frank del Libano. Zena fu uno dei primi blogger molto
seguiti del Medio Oriente, quasi ad anticipare quello che sarebbe più tardi divenuto il citizen journalism, e
l’uso di internet nella primavera araba. Nel suo blog Zena non raccontava solo dell'invasione, ma anche della
sua famiglia e della sua migliore amica Maya, alla quale era stato recentemente diagnosticato un cancro. “La
prima notte in cui sono cadute le bombe ho iniziato un blog. Se dovevamo morire di una morte senza senso,
volevo assicurarmi che il mondo intero sapesse come e perché. Non volevo che diventassimo un altro
numero... un’altra statistica senza nome. Ho scritto tutti i giorni e proprio come Sharazade, credevo che
condividere le nostre storie potesse tenerci in vita.” Dopo molte pressioni internazionali l’invasione si
concluse, ma poche settimane dopo Maya perse la sua battaglia contro il cancro. Come processo di
guarigione, Zena ha continuato a scrivere e due anni dopo è nato il libro di memorie dal titolo Beirut, I Love
You. Da allora, el Khalil ha iniziato la collaborazione con il regista italiano Gigi Roccati, per adattare il suo
libro in un film lungometraggio. In questo processo, i due hanno partecipato a numerosi laboratori
internazionali di scrittura, vincendo tutti e tre i premi di produzione del prestigioso TFL - Torino Film Lab
Framework Awards, e aggiudicandosi anche il sostegno del Fondo Europeo allo sviluppo cinema di MEDIA.
Biografia Zena el Khalil
Zena el Khalil è nata a Londra nel 1976, vive a Beirut. Artista visiva, scrittrice e attivista culturale, lavora con una varietà
di formati che vanno dalla pittura all'installazione alla performance, dalla tecnica mista al collage, alla scrittura. I temi
centrali del suo lavoro includono la questione della violenza e quella della sessualità, utilizzando materiali trovati nella
sua città, Beirut. El Khalil ha esposto a livello internazionale a New York, San Francisco, Miami, Londra, Parigi, Tokyo e
Dubai. Con mostre personali a Lagos, Londra, Monaco, Torino e Beirut. Il suo lavoro è stato anche esposto presso
istituzioni come il Mori Art Museum, in Giappone; Institute du Monde Arabe, Paris, la Fondazione Boghossian, Brussels,
il Royal College of Art, London, la National Gallery di Bosnia ed Erzegovina, Sarajevo; la Barajeel Art Foundation,
Emirati Arabi Uniti, l'Institut für Auslandsbeziehungen, Berlin e White Box, Munich.
RAGNAR KJARTANSSON - The End–Venezia
a cura della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
9 novembre – 6 gennaio 2013
Opening sabato 10 novembre ore 11
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16 - Torino
Orario durante la fiera: venerdì 9 novembre 10-19 – sabato 10 novembre (Notte delle Arti Contemporanee) 10-23 –
domenica 11 novembre 10-19.
Orario al termine della fiera: lunedì-martedì-mercoledì chiuso, giovedì 20-23, venerdì-sabato-domenica 12-19.
Ingresso gratuito / INFO: 011 3797600 - http://www.fsrr.org
L’opera di Ragnar Kjartasson si basa su una singolare commistione tra arte visiva, musica e teatro. Le sue
performance sono strutturate sulla ripetizione ad infinitum di un’unica formula: un gesto, una parola, un’aria
musicale o un’immagine pittorica. Questo dispositivo dà vita a opere in cui durata e resistenza hanno un
ruolo fondamentale, nella più classica tradizione della performance e body art, con riferimento esplicito alla
pratica estenuante delle prove teatrali. Il gusto per la teatralità, la messa in scena e la recitazione sono
caratteristiche del suo lavoro, di cui l’artista è sempre protagonista nelle vesti di diversi personaggi, dal
cavaliere alla rock star, dal rivoluzionario all’incarnazione della Morte.
The End–Venezia (2009) è il frutto di uno dei suoi lavori più ambiziosi, realizzato per la 53° Biennale di
Venezia, in cui Kjartansson ha rappresentato l’Islanda. In un periodo in cui il suo Paese era al centro di un
tracollo economico e finanziario senza precedenti, l’artista ha dato vita a un personaggio decadente, privo di
futuro, che trova in Venezia la città ideale per godere appieno della propria dolcissima fine. Per tutta la
durata della Biennale, sei mesi, Kjartansson ha vissuto i panni di un pittore bohémien, che nel proprio studio
sul Canal Grande passava il tempo dipingendo, giorno dopo giorno, il ritratto dello stesso giovane modello.
Interpretato dall’amico e artista Páll Haukur Björnsson, questi indossava solo un costume da bagno Speedo,
aggirandosi languido nello studio, fumando sigarette, bevendo birra, ascoltando musica e posando per
l’artista: un cliché, di ironica messa in scena. Giorno dopo giorno i quadri realizzati si accumulavano nello
spazio, insieme a mozziconi e bottiglie vuote. I 144 dipinti che compongono The End–Venezia (2009) sono il
documento artistico di questa esperienza. L’installazione ha l’aspetto di un’antica quadreria, in cui i muri
sono tappezzati di dipinti dal pavimento al soffitto, a sottolineare il carattere di maniacale accumulazione e
ossessiva ripetizione del medesimo soggetto, benché le scelte formali siano le più varie, dal realismo
dettagliato all’abbozzo quasi astratto, passando per innumerevoli citazioni di stili ben noti. In occasione di
questa nuova esposizione dell’opera Kjartansson offrirà al pubblico la possibilità di conoscere un’altra
fondamentale dimensione della sua identità, quella di musicista professionista. In Islanda è infatti celebre
come rockstar e ha fatto parte di molti complessi tra cui i Trabant, band di synth rock. A Torino Kjartansson
proporrà un concerto eccezionale, mettendo insieme una Superband costituita da alcuni tra i più celebri
musicisti della scena islandese: Kjartan Sveinsson (Sigur Ros), Thorvaldur Grondal (Trabant), David Thor
Jonsson (The Blue Ice Band), Ragnar Kjartansson (Trabant), Kristin Anna Valtysdottir (Mum).
Biografia Ragnar Kjartansson
Nato nel 1976 a Reykjavík, Islanda. Vive e lavora a Reykjavík. Il lavoro di Ragnar Kjartansson ha ricevuto grande
riconoscimento internazionale ed è stato presentato in mostre personali e collettive in gallerie, musei e biennali. Nel 2012
il Migros Museum di Zurigo gli ha dedicato la sua prima personale in Svizzera. Nel 2011 il suo progetto per Performa a
New York, Bliss, una performance musicale dal vivo della durata di 12 ore, ha vinto il premio Malcolm McLaren. Sempre
nel 2011 il Carnegie Museum of Art ha organizzato una personale, Song, ospitata in seguito dal Museum of
Contemporary Art di North Miami e dall’ICA di Boston, e la Frankfurter Kunstverein ha presentato la sua prima grande
retrospettiva in Europa, Ragnar Kjartansson: Endless Longing, Eternal Return. Nel 2009 ha rappresentato l’Islanda alla
Biennale di Venezia. Kjartansson ha partecipato alla Triennale di Torino (2008), a Manifesta 8 (2008) e numerose
edizioni del Reykjavik Arts Festival (2012, 2008, 2005, 2004). Saggi e recensioni sul suo lavoro sono state pubblicati da
Artforum, Art in America, ArtReview, Frieze, Modern Painters, e The New York Times.
ARTISSIMA LIDO
Progetto collaterale di Artissima 2012
a cura di Francesca Bertolotti e Sarah Cosulich Canarutto
5x5
Cinque spazi alternativi internazionali in cinque musei e istituzioni del Quadrilatero Romano.
La seconda edizione di Artissima LIDO, che completa l’offerta culturale di Artissima 2012, propone in una
veste completamente rinnovata il progetto off della fiera avviato la scorsa edizione, dedicato ad artisti giovani
e pensato per la caratteristica cornice del Quadrilatero Romano. LIDO intende proseguire la riflessione sul
tema degli “spazi indipendenti”, ampliandone la visione a livello internazionale e dando impulso al potenziale
curatoriale e artistico dell’iniziativa.
Quest’anno 5 spazi non-profit, esclusivamente internazionali, sono stati invitati da Artissima a realizzare
un progetto espositivo specificamente pensato per alcuni inconsueti musei e istituzioni culturali del quartiere:
l’Archivio di Stato, il MAO Museo d’Arte Orientale, il Museo Diffuso della Resistenza, della
Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, il Museo della Sindone, il Museo di Antichità.
LIDO si colloca nel segno già tracciato da Artissima nel 2012 con It’s Not the End of the World, favorendo un
dialogo proficuo tra la fiera e le altre istituzioni culturali della città, e si propone come un esperimento di
cooperazione tra l’attività di conservazione propria di un’istituzione museale e la “creazione” tipica dei
collettivi, tra l’esistente e l’idea, tra arti e discipline diverse.
Le cinque organizzazioni no-profit coinvolte sono: 98weeks (Beirut), Auto Italia South East (London),
Irmavep Club (Paris), Public Fiction (Los Angeles), SOMA (Mexico City).
Il programma, articolato in una serie di mostre site-specific, installazioni, video e performance, rappresenta
un complemento alla fiera, offrendo alla città e ai visitatori di Artissima progetti espositivi strutturati, ma al
contempo dinamici e sperimentali.
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Words… Action
a cura di 98weeks (Beirut)
Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
Per il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà,
98weeks presenta un programma di film libanesi e siriani, mai distribuiti in Italia, sul tema della
Resistenza, e un workshop di scrittura, moderato dallo scrittore Christian Raimo, sull’idea di Costituzione
e le sue possibili democrazie. •
MY SKIN IS AT WAR WITH A WORLD OF DATA
a cura di Auto Italia South East (London)
Museo di Antichità
Per il Museo di Antichità Auto Italia South East produce collettivamente un nuovo film atto ad esplorare
la funzione paranoica dell’immagine nella società dell’iper-realtà e dell’iper-connettività.
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Libretto VI
a cura di Irmavep Club (Paris)
Archivio di Stato (Sezioni Riunite)
All’Archivio di Stato Irmavep Club allestisce una mostra che indaga le nozioni di memoria e
trasmissione, delineando nuove traiettorie tra oralità e scrittura, in una visita guidata del presente
attraverso il passato.
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Treating Shadows as Real Things
a cura di Public Fiction (Los Angeles)
Museo della Sindone
Nella Chiesa del SS. Sudario, all’interno del Museo della Sindone, Public Fiction propone un intervento
artistico che coinvolge la nostra percezione sensoriale, intellettiva e spirituale, presentando una mostra
collettiva che si confronta con la flessibilità della percezione stessa e con lo spazio del metafisico.
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A Waiting Search
a cura di SOMA (Mexico City)
MAO Museo d’Arte Orientale
Per il MAO Museo d’Arte Orientale, SOMA collabora con l’artista messicano Daniel Monroy Cuevas per
realizzare un nuovo percorso, disegnato dalla luce della riscoperta, che trasforma il museo, l’architettura
e gli oggetti, in una esperienza immersiva.
L’iniziativa vuole anche essere un’occasione di scambio e di visibilità per gli artisti italiani: a ciascuno degli
spazi alternativi invitati è stato chiesto di portare nelle loro rispettive città il progetto di un artista del nostro
paese.
In quest’ottica, Artissima ha instaurato una collaborazione con lo spazio-progetto Cripta747, già parte attiva
nell’edizione 2011, per la creazione di TAXI, una piattaforma web pensata per essere luogo di ricerca e di
incontro per curatori, artisti e istituzioni, e che in prima istanza aiuterà i collettivi di LIDO a navigare all’interno
della scena artistica emergente in Italia. TAXI è a cura di: Francesca Boenzi, Michele D’Aurizio, Gianluigi
Ricuperati, Caterina Riva, Guido Santandrea, Marianna Vecellio.
Punto di incontro per tutti i visitatori di LIDO sarà l’Artissima Social Club negli spazi di Magnifica Preda nel
cuore del Quadrilatero Romano.
Il progetto di Artissima LIDO è stato realizzato grazie al sostegno di: Camera di commercio di Torino,
Alliance française, British Council, DuParc Contemporary Suites, Sound Division.
ARTISSIMA LIDO
Quadrilatero Romano, Torino
8-11 novembre 2012 – tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22
opening 9 novembre ore 19-22
Ingresso libero al Museo della Sindone e all’Archivio di Stato
Ingresso gratuito su presentazione del biglietto di ingresso di Artissima al Museo di Antichità e Museo
Diffuso della Resistenza
Ingresso ridotto su presentazione del biglietto di ingresso di Artissima al MAO Museo d’Arte Orientale
Words… Action
a cura di 98WEEKS (Beirut) http://98weeks.blogspot.it/
Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
C.so Valdocco 4A, Torino
8-11 novembre 2012 – tutti i giorni ore 10-22
opening 9 novembre ore 19-22
ingresso gratuito su presentazione del biglietto di ingresso ad Artissima
Il lavoro di 98weeks è orientato alla ricerca e opera principalmente in un contesto locale e per la comunità
specifica di Beirut, Libano. Per questo motivo i progetti internazionali, come Artissima LIDO, rappresentano
una sfida interessante per il collettivo. Come tradurre all’estero le preoccupazioni che motivano il lavoro di
un’organizzazione libanese? A quale pubblico rivolgersi? Lavorare per chi? A questi interrogativi 98weeks
cerca di dare una risposta presentando al Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra,
dei Diritti e della Libertà due eventi paralleli.
Il primo progetto è un workshop di scrittura condotto dallo scrittore Christian Raimo che esplora i rapporti
tra scrittura e Resistenza, analizzando i modi in cui scrivere può essere una forma di azione. Punto di
partenza del progetto è una rilettura del testo della Costituzione Italiana proiettato sugli specchi dell’ultima
sala del museo, e una riflessione sul rapporto di responsabilità tra Stato e cultura. Attraverso un esercizio
collettivo, i partecipanti al workshop, selezionati con un bando pubblico, saranno invitati a riscrivere la
Costituzione per reinterpretarne il significato e per immaginarsi un’idea alternativa di Stato e di Costituzione.
Domenica 11 novembre alle ore 14 Christian Raimo e 98weeks presentano il risultato del laboratorio di
scrittura con una lettura pubblica e una conversazione.
Il secondo progetto presentato è un programma video che attraverso una serie di opere di artisti
provenienti da Libano, Siria, Kuwait e Danimarca racconta storie di resistenza, riflettendo sulla terminologia
e sul significato della parola “resistenza” in contesti specifici. Lungometraggi, mediometraggi e cortometraggi
di Maher Abi Samra, Basma Al Sharif, Omar Amiralay, Christian Ghazzi, Ahmad Ghossein, Marwan
Hamdan, Joanna Hadjithomas & Khalil Joreige, Ali Kays, Lasse Lau, Mohammad Malas, Rania &
Raed Rafei, Ghassan Salhab, Roy Samaha, Mohamed Soueid, Rania Stephan, e Akram Zaatari.
98weeks è un progetto di ricerca e un’associazione di artisti fondato da Marwa Arsanios e Mirene Arsanios
nel 2007. Il progetto è concepito per lavorare su un nuovo argomento di ricerca ogni 98 settimane, attraverso
forme diverse di esplorazione e di indagine, sia pratiche che teoriche, quali laboratori, seminari, gruppi di
lettura, pubblicazioni e mostre. Nel 2009 98weeks si è anche dotato di uno spazio fisico, dove organizza
conversazioni, incontri e proiezioni legati al tema prescelto di ricerca.
Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
Il Museo Diffuso della Resistenza è un centro che si dedica alla comunicazione della storia e della memoria
dei valori della Resistenza, collegandoli e mantenendoli vivi in raccordo con la perenne vicenda dei Diritti e
delle Libertà fondamentali della persona. Il Museo ha sede nel complesso dei Quartieri Militari, costruito
nella prima metà del Settecento, su disegno di Filippo Juvarra. Nello stesso palazzo hanno sede l’Archivio
Nazionale Cinematografico della Resistenza, l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della
società contemporanea “Giorgio Agosti” e il Centro internazionale di studi Primo Levi. Si è così creato uno
spazio di incontro tra ricerca e divulgazione che può contare su un’ampia cineteca e videoteca, una
biblioteca di oltre 70.000 volumi e un imponente archivio di documenti cartacei, fotografici e sonori.
Informazioni per il pubblico: 011 4420780 – www.museodiffusotorino.it
MY SKIN IS AT WAR WITH A WOLD OF DATA a cura di AUTO ITALIA SOUTH EAST (London)
http://autoitaliasoutheast.org/
Museo di Antichità
Via XX settembre 88, Torino
8-11 novembre 2012 – tutti i giorni dalle ore 10 alle 22
opening 9 novembre ore 19-22
ingresso gratuito su presentazione del biglietto di ingresso ad Artissima
Auto Italia South East risponde all’invito di Artissima LIDO con la produzione di un nuovo film, MY SKIN IS
AT WAR WITH A WORLD OF DATA, concepito come un’impresa collettiva dagli artisti Kate Cooper,
Marianne Forrest, Andrew Kerton e Jess Wiesner.
Il film esplora la funzione paranoica dell’immagine nella società dell’iper-reale e dell’iper-connesso,
appropriandosi di strategie di comunicazione derivate dal mocap (una tecnica cinematografica di cattura del
movimento), dalle campagne pubblicitarie dei prodotti di bellezza, e dalle immagini di stock (libere da diritti)
che si trovano su internet. L’obiettivo è quello di investigare il ruolo dell’immagine nel processo di produzione
del corpo contemporaneo e della performance del sé.
Le immagini sono oggi costantemente ri-prodotte e abitate nella velocità delle nostre relazioni: nella
sindrome da connettività totale che caratterizza la nostra epoca, tale velocità è anche parte fondante nella
presentazione estetica del corpo. MY SKIN IS AT WAR WITH A WORLD OF DATA indaga il corto circuito
inevitabile prodotto dal consumo, dalla post-produzione e dalla distribuzione che costituiscono la
mediazione dell’immagine, nell’economia della nostra esperienza quotidiana. Come afferma un
personaggio del film: "Per produrre te stessa, hai bisogno di conoscere il tuo valore. La mia interiorità è solo
un ampliamento della fabbrica, e gli ormoni industriali mi assicurano una produttività visibile – tutto il
giorno, ogni giorno".
Auto Italia South East allestisce un nuovo film, specificamente commissionato per l’occasione, all’interno del
Museo di Antichità, contrapponendo alle vetrine di conservazione dei reperti archeologici una serie di
immagini sature, glossy e totalmente artefatte.
Auto Italia South East è un’organizzazione di artisti fondata nel 2007 con l’intento di commissionare e
produrre nuovi progetti, attraverso una costante collaborazione con un crescente gruppo di artisti. Auto Italia
South East crea nuove opportunità di sviluppo per approcci di produzione alternativi, e sperimenta nuove
possibilità di partecipazione.
Museo di Antichità
Le origini del Museo risalgono alla metà del Cinquecento, con le raccolte di antichità del duca Emanuele
Filiberto di Savoia, poi incrementate da Carlo Emanuele I nella Galleria d’arte da lui creata. Al secondo
decennio del Settecento risale la costituzione del Regio Museo dell'Università, voluto da Vittorio Amedeo II
re di Sardegna. Nel corso dell'Ottocento quasi tutte le antichità classiche vennero trasferite nel palazzo
dell'Accademia delle Scienze, dove si era nel frattempo formata un'importante collezione egizia. Nacque così
il Regio Museo di Antichità greco-romane ed egizie. A partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento crebbe
d'importanza la Sezione topografica piemontese e ligure in un rinnovato allestimento, all’interno dello stesso
palazzo. Nel 1940, con la definitiva separazione dal Museo Egizio, nasce il nuovo Museo di Antichità, che
dal 1982 è trasferito in una sede propria, nelle Serre di palazzo Reale, dove ora sono ospitate le Collezioni.
Una nuova struttura, raccordata alle Serre e creata nel 1998, accoglie la Sezione del Territorio piemontese.
Di prossimo allestimento è la Sezione di Torino nel piano sotterraneo della Manica Nuova di Palazzo Reale.
Informazioni per il pubblico: 011 5212251 – www.museoarcheologico.piemonte.beniculturali.it
Libretto VI
a cura di IRMAVEP CLUB (Paris) www.irmavepclub.com
Archivio di Stato (Sezioni Riunite)
Via Piave 21, Torino
8-11 novembre 2012 – tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22
opening 9 novembre ore 19-22
ingresso libero
Irmavep Club allestisce all’Archivio di Stato di Torino una mostra che indaga le nozioni di memoria e
trasmissione, delineando nuove traiettorie tra oralità e scrittura, in una visita guidata attraverso il “passato
nel presente”. La visita alla mostra si svolge a intervalli regolari, come in uno spettacolo o una performance,
dove i visitatori sono guidati da una stanza all’altra dell'edificio, secondo un percorso prestabilito attraverso il
labirinto di simmetrie dell’Ex-Ospedale San Luigi.
La natura orale assume così una nuova posizione, anche se la guida rimane in silenzio, accompagnando il
visitatore a sostare di tanto in tanto, per ascoltare un suono, guardare un film e osservare un oggetto.
L’Archivio di Stato diventa lo sfondo di una narrazione in cui le opere sono disposte nel passato, dislocate
all'interno di un tempo raccontato, fatto di chilometri di carta e inchiostro, di mappe antiche, di giganteschi
macchinari per la conservazione della conoscenza. In questo tempio dell'ordine cronologico e della
razionalità mnemonica che è l'Archivio, Libretto VI annulla i riferimenti spazio-temporali per ripristinare nuovi
tempi e movimenti della percezione.
Come diceva Walter Benjamin, "la memoria stabilisce la catena della tradizione che trasmette il passato da
generazione a generazione".
Artisti in mostra: Daniel Gustav Cramer, Adélaïde Feriot, Jacob Jessen e Phillip Sollmann.
Irmavep Club è un collettivo di artisti e curatori, uno spazio autonomo e itinerante ospitato da gallerie
private o istituzioni museali. Strutturato come un club, Irmavep vuole creare legami e stimolare confronti tra i
suoi membri – artisti, critici e curatori – esponendo opere d’arte ancora sconosciute al pubblico. I primi
cinque capitoli, mostre collettive e personali, sono stati presentati rispettivamente nelle gallerie di Parigi
schleicher+lange e Art:Concept, alla Motive Gallery di Amsterdam e al Musée départemental d’art
contemporain, a Rochechouart, in Francia. Ogni "Livret" è concepito come una conversazione critica tra le
opere esposte, rispecchiando il desiderio di mantenere due direzioni parallele: guardare ai decenni passati
esponendo opere di giovani artisti.
Archivio di Stato (Sezioni Riunite)
Le quattro sezioni in cui si articola l’Archivio di Stato di Torino sono lo specchio e il risultato di una vicenda
plurisecolare. L’originario Tesoro di carte dei conti di Savoia risale al XII secolo. Conservato in età medievale
a Chambéry, l’Archivio della dinastia sabauda si divise ben presto in due: uno destinato a conservare i titoli, i
documenti politicamente e giuridicamente più importanti per la dinastia; il secondo per i documenti relativi
alla contabilità e alle finanze dello Stato. L’Archivio dei titoli, divenuto Archivio ducale e trasportato per
volontà del duca Emanuele Filiberto a Torino, nuova capitale dello Stato, divenne nel Settecento Archivio di
Corte. Costituito dall’immensa mole degli antichi Archivi sabaudi e dagli Archivi post-unitari degli Enti
periferici dello Stato italiano nella provincia di Torino, rappresenta una fonte di informazioni, un vero ponte
sulla storia, su cui si affacciano 1300 anni di vita del Piemonte, dell’Italia e dell’Europa. Lo splendido edificio
che oggi ospita le Sezioni Riunite dell'Archivio di Stato è stato costruito tra il 1818 e il 1843 come ospedale e
lazzaretto. Abbandonato all'inizio del XIX secolo, è stato destinato all'Archivio nel 1925, e interamente
ristrutturato nel 1980.
Informazioni per il pubblico: 011 4604111 – www.archiviodistatotorino.beniculturali.it
Treating Shadows as Real Things
a cura di PUBLIC FICTION (Los Angeles) www.publicfiction.org
Museo della Sindone – Chiesa del SS. Sudario
Via San Domenico 28, Torino
8-11 novembre 2012 – tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22
opening 9 novembre ore 19-22
ingresso libero
La Sacra Sindone è, per i fedeli, un misterioso rimando alla realtà di Cristo: si tratta di un’icona – nel senso
più profondo e spirituale del termine - che parla di fede, la cui presenza rimanda dal visibile all'invisibile.
L'impronta dell’uomo morto come il Cristo dei Vangeli che essa conserva, richiede lo sforzo del superamento
dell’oggetto in sé. Il beato Giovanni Paolo II la definì proprio per questo “specchio del Vangelo”,
sottolineando la forza nello stesso tempo espressiva ed evocativa di quell’immagine, nella quale ciascuno
può vedere riflessa la drammatica realtà della Passione di Cristo. Il valore epifanico di tale icona trova un
riscontro nel suggestivo contesto del Museo della Sindone e soprattutto nella superba decorazione barocca
della Chiesa del SS. Sudario, sulla cui volta si libra la teofania della Trasfigurazione, che di fatto è un
cambiamento di percezione e di sostanza, un cambiamento che lascia disorientati. La volta affrescata con un
superbo e complesso gioco di prospettive e trompe-l’oeil vuole condurre l’osservatore a superare le barriere
materiali della muratura per gettare uno sguardo sull’infinito.
Public Fiction - Lauren Mackler in collaborazione con Andrew Berardini - eludendo le questioni
teologiche, riflette su questi concetti tramite un intervento artistico che nel campo del reale coinvolge la
nostra percezione sensoriale, intellettiva e spirituale, presentando una mostra collettiva che si confronta
con la flessibilità della percezione stessa e con lo spazio del metafisico. Su queste premesse, e con la
volontà di illustrare e giocare con l'antico principio del "come sopra, così sotto", Public Fiction allestisce una
mostra che funziona quasi come un'illusione ottica.
Su un pavimento di specchi, il cui effetto è destinato a bilanciare o disorientare l'esperienza dello spazio
fatta dallo spettatore, sono strategicamente posizionate opere di artisti quali Lucas Blalock, Sarah Cain,
Giorgio de Chirico, Samara Golden, Mark Hagan, Anthony Lepore, Andrea Longacre-White, Carlo
Mollino e Ry Rocklen. L'idea alla base della scelta degli artisti e delle opere è da una parte la fascinazione
per l'instabilità della percezione, per la partecipazione e per la possibilità dell’epifania, e dall'altra
l'investigazione dell'effetto speciale e della "impossibilità dell'oggetto" che oggi si riscontra in tanta arte
contemporanea.
Public Fiction è uno spazio fisico ed editoriale fondato a Los Angeles nel 2010 dalla curatrice e graphic
designer Lauren Mackler. Trattando il graphic design come un'avventura insieme editoriale e curatoriale,
Public Fiction organizza serie di mostre ed eventi che durano tre mesi e che si sviluppano attorno ad un
unico tema. L'oggetto di interesse e di studio varia a seconda del variare del contesto e del momento, ma è
spesso collegato alla storia di Los Angeles, e all'intersezione tra finzione e realtà propria della California
meridionale.
Museo della Sindone
Il Museo della Sindone è stato fondato nel 1936 dalla Confraternita del SS. Sudario di Torino ed è allestito
nella cripta della chiesa del SS. Sudario, nuova sede inaugurata il 15 aprile 1998. Il museo propone
un’informazione completa sulle ricerche sindonologiche dal '500 ad oggi cogliendo gli aspetti storici,
scientifici, devozionali e artistici. Tra gli oggetti esposti: le lastre di G. Enrie del 1931, la cassetta in cui la
Sindone arrivò a Torino nel 1578, incisioni e libri antichi dal 1500 al 1800, immagini tridimensionali, fotografie
al microscopio elettronico di pollini, microtracce e tele, frutto di esperimenti volti a spiegare l'immagine.
Gioiello del museo è la cinquecentesca teca in argento e pietre dure che ha custodito la Sindone fino al
1998. Animano la visita una serie di affreschi virtuali sul tema della Passione di Gesù proiettati sulla volta
della cripta che lentamente ma continuamente mutano.
Informazioni per il pubblico: 011 4365832 - www.sindone.org
A Waiting Search
a cura di SOMA (Mexico City) http://somamexico.org
MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11, Torino
8-11 novembre 2012 – tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22
opening 9 novembre ore 19-22
ingresso ridotto su presentazione del biglietto di ingresso di Artissima
SOMA, spazio per la formazione artistica contemporanea, in occasione di Artissima LIDO ha scelto di
collaborare con l’artista messicano Daniel Monroy Cuevas.
La video-installazione che Monroy Cuevas presenta negli spazi del MAO Museo d’Arte Orientale trasforma il
museo, l’architettura e gli artefatti in un suggestivo percorso di scoperta. L’artista manipola e combina
digitalmente immagini di ambienti oscuri e isolati dell’edificio da lui riprese e le riproietta in una suggestiva
“spedizione sotterranea” che sovrappone diversi momenti temporali.
Oscurando intere sezioni delle sale, l’artista dirige lo sguardo dello spettatore su luoghi e aspetti del museo
spesso trascurati e, al tempo stesso, confonde la demarcazione tra simulazione, documentazione e realtà.
Intento di Monroy Cuevas è quello di utilizzare l’architettura e le opere esposte per rivelare la manipolazione
cronologica e storica inerente al processo di canonizzazione dell’arte e della storia. Al tempo stesso,
rivelando alcuni spazi sconosciuti del MAO, l’opera evidenzia e sottolinea anche metaforicamente il ruolo, la
posizione e la responsabilità di un’istituzione culturale.
SOMA è uno spazio per la formazione di artisti contemporanei nato con l’intento di offrire un modello
alternativo al convenzionale approccio pedagogico di educazione artistica. SOMA comprende tre piattaforme
distinte: un programma accademico equivalente a un master, un concorso internazionale per residenze
d’artista e un programma annuale aperto al pubblico. SOMA ha rappresentato fin dalla nascita un’importante
alternativa alle dinamiche del sistema scolastico messicano e oggi è diventato un centro vitale della scena
artistica contemporanea in Messico, fornendo una piattaforma interdisciplinare per artisti, accademici e
operatori culturali.
SOMA ha scelto di presentare l’opera di Monroy Cuevas, studente del programma accademico in corso, a
riconoscimento della fondamentale importanza attribuita alla propria missione educativa.
Daniel Monroy Cuevas si è diplomato al Centro de Artes Audiovisuales di Guadalajara, in Messico, per poi
specializzarsi in cinema alla Vancouver Film School. Il suo lavoro si concentra soprattutto su disegni, video e
installazioni, esplorando i limiti fisici e virtuali di questi media per generare esperienze estetiche in grado di
innescare una nuova consapevolezza emotiva, mentale e spaziale. Le sue opere sono spesso concepite per
un luogo specifico che gli consente di sfruttarne determinate caratteristiche fisiche e spaziali e di manipolare
l’interazione tra realtà e finzione. Il lavoro di Monroy Cuevas scardina le convenzioni della rappresentazione
filmica, e le sue installazioni video mirano a renderci consapevoli del movimento e dello spazio filmico,
sovvertendo l’approccio sequenziale allo spazio cinematografico.
MAO Museo d’Arte Orientale
Inaugurato nel 2008, il MAO è ospitato nella storica sede di Palazzo Mazzonis (sec. XVIII). Il patrimonio del
museo comprende circa 1500 opere, di particolare pregio e spettacolarità, in parte provenienti da collezioni
preesistenti presso diverse istituzioni della città, in parte acquisite grazie agli interventi di sostegno della
Città di Torino, della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo. Il progetto espositivo del museo si
articola secondo cinque aree culturali ben definite: Asia Meridionale, Cina, Giappone, Regione Himalayana e
Paesi Islamici e trova una naturale corrispondenza nella struttura edilizia dell’edificio in altrettanti spazi
espositivi, comunicanti ma strutturalmente distinti, atti ad ospitare le diverse sezioni.
Informazioni per il pubblico: 011 4436927 – www.maotorino.it
ARTISSIMA 2012
Internazionale d’Arte Contemporanea
Sarah Cosulich Canarutto
Direttrice
Sarah Cosulich Cararutto (Trieste, 1974) dal 2004 al 2008 è stata curatrice del Centro d’Arte
Contemporanea di Villa Manin di Udine, realizzando oltre 20 progetti espositivi.
In passato ha lavorato in ambito museale a Berlino e Londra e nel 2003 è stata assistente curatrice del
direttore Francesco Bonami alla 50° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Ha contribuito, in qualità di direttore artistico, alla nascita della Galleria Cardi Black Box, seguendone il
programma curatoriale del primo anno di attività.
Dal 2010 ha vissuto e lavorato in Svizzera, seguendo alcune collezioni private in qualità di Advisor.
Ha scritto di arte contemporanea su riviste specializzate e tenuto seminari di museografia e pratica
curatoriale presso istituti universitari in Italia e all’estero. È l’autrice dei volumi monografici su Jeff Koons
(2006) e Gabriel Orozco (2008) per la collana Supercontemporanea (Electa Mondadori).
Nel febbraio 2012 è stata nominata direttrice di Artissima a Torino, dove si è trasferita.
ARTISSIMA 2012
Internazionale d’Arte Contemporanea
OVAL – Lingotto Fiere
INFORMAZIONI PRATICHE
9-10-11 novembre 2012
Apertura al pubblico / Tutti i giorni ore 11-19
Biglietti
Intero: € 15,00
Ridotto: € 10,00 (Ragazzi 12-18 anni. Over 65. Studenti universitari su presentazione del libretto
universitario. Militari in divisa).
Ingresso omaggio su presentazione abbonamento Torino Musei e Torino Card dal 9 all’11 novembre.
Ingresso gratuito per i disabili con accompagnatore.
Catalogo
Euro 18,00 – In vendita al Bookshop e all’Info Point.
ARTISSIMA è un marchio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino; per incarico dei tre
Enti, è promossa dalla Fondazione Torino Musei, costituita dal Comune di Torino per curare e valorizzare il
patrimonio artistico e museale della Città. La diciannovesima edizione di ARTISSIMA viene realizzata
attraverso il sostegno dei tre Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Camera di commercio di
Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
L’organizzazione di ARTISSIMA è curata da Artissima srl, società costituita nel 2008 per gestire i rapporti
artistici e commerciali della fiera.
ARTISSIMA
via Bertola 34 – 10122 Torino – T +39 011 19744106 – F +39 011 19746106
www.artissima.it – [email protected]
Main Partner:
Partner:
In-kind Sponsor:
Media Coverage:
UniCredit
Fiat, illycaffè, Iren, Lauretana, Lonmart
CarloAngela, Exclusive Brands Torino, Ferrero Rocher, l’Eclettico, Robe di Kappa,
Tisettanta
SKY Arte HD
CONTATTI PER LA STAMPA
Paola C. Manfredi Studio
Via Marco Polo, 4 – 20124 Milano / T +39 02 87238004 – F + 39 02 87238014
[email protected]
Paola C. Manfredi – M +39 335 54 55 539 – [email protected]
Francesca Buonfrate – M +39 393 46 95 107 – [email protected]
Fondazione Torino Musei
T +39 011 4429523 – F +39 011 4429550
Daniela Matteu – [email protected]
Tanja Gentilini – [email protected]
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Artissima 2012