SAN CLEMENTE
INFORMA
ANNO XII - N. 43
Periodico dell’Amministrazione comunale di San Clemente
giugno 2012
APERTURA
CASA DELL’ACQUA
SABATO 30 GIUGNO ORE 18
In questo numero
Intitolazione
del Teatro
comunale
a G. Villa
Sabato 26 maggio
si è tenuta la
cerimonia di intitolazione del Teatro
comunale...
Intitolazione
del centro
sportivo a
E. Colletta
Sabato 2 giugno
è stato intitolato
il centro sportivo
di Sant’Andrea in
Casale a Ernesto...
A Note di vino:
Valle d’Aosta,
Umbria e
Campania
Domenica 8 luglio
prima serata di
Note di vino,
l’evento più atteso
dell’estate...
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San Clemente ha la sua Casa dell’Acqua,
apertura il 30 giugno
Nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale ha proceduto con un bando per l’assegnazione della gestione e della fornitura della
Casa dell’Acqua in modo da garantire una bella struttura unita ad un prodotto di estrema qualità, controllato e garantito nei minimi
particolari. Il bando è stato vinto dalla ditta Celli S.p.A. che con il progetto FonteAlma ha proposto una soluzione convincente ed
estremamente sicura per i cittadini e per i consumatori.
Adesso la Casa dell’Acqua è pronta e sarà aperta sabato 30 giugno alle ore 18 presso il parco di fianco al piazzale antistante il
teatro comunale “Giustiniano Villa” in via Tavoleto.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
L’impatto ambientale
Per limitare al massimo l’impatto ambientale dell’impianto utilizzabile con il pannello erogatore, sono state utilizzate soluzioni di
carattere tecnico e metodologico. L’impatto dell’impianto è stato analizzato e misurato nell’ambito dell’intero ciclo di vita con tecniche
LCA e LCT, individuando nella fase di utilizzo le principali criticità. Sono stati ridotti i consumi di energia (e in conseguenza le emissioni di CO2 in atmosfera) in percentuali variabili, a seconda del modello della macchina, comprese fra il 25% ed il 50%.
L’impianto è interamente in acciaio per evitare verniciature e trattamenti superficiali in qualche modo tossici e sono stati sviluppati
accorgimenti per la riduzione di sostanze tossiche o climalteranti. Ad esempio il gas espandente utilizzato per formare il poliuretano
espanso, utilizzato come isolante nella vasca del ghiaccio, è stato sostituito.
Per quanto riguarda la Casetta, oltre che all’utilizzo di parti delle superfici in acciaio o in rame al naturale, tutto è stato studiato
per garantire una durata della struttura nel tempo in modo che, terminato l’utilizzo come Casetta dell’Acqua, il “contenitore” non si
trasformi in un rifiuto da smaltire.
La casetta è stata progettata per inserirsi armoniosamente nei parchi e nelle città, grazie ad una estetica raffinata. Poi per avere una
seconda o una terza vita come box informazioni, come punto di ristoro, ecc.
L’impatto sulla salute del consumatore
Per quanto riguarda invece la salute del consumatore, sono stati utilizzati accorgimenti per i materiali a contatto con alimenti, con
l’aggiunta di nuove soluzioni volte a proteggere beccucci e parti esposte al pubblico da eventuali contaminazioni batteriche.
E’ stato installato un ozonizzatore ed altri sistemi di protezione igienica.
Proprio grazie a tutti questi accorgimenti è stato il primo sistema, e ad oggi è ancora l’unico, realizzato per le Fontane o Casette
pubbliche dell’acqua ad aver ottenuto il Marchio di Conformità Igienica TIFQ. A garanzia del consumatore, infatti, il sistema di erogazione è stato fatto analizzare e certificare dal TIFQ, ente preposto a rilasciare la certificazione di conformità al D.M 174/2004
(Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano).
Oltre che alla qualità nella progettazione e nella realizzazione dell’impianto, dal punto di vista igienico è anche molto importante la
scelta dei componenti. Un semplice piccolo nipplo, realizzato con un trattamento superficiale inadeguato, può facilmente rilasciare
nikel o altre sostanze tossiche nell’acqua, rendendo inutili tutti gli sforzi per erogare acqua fresca e gasata senza modificarne la
purezza. Anche la filtrazione ha la sua importanza. FonteAlma utilizza batterie di filtri che garantiscono un’acqua di qualità, privata
di eventuali odori sgradevoli e di particelle in sospensione, grazie all’utilizzo di prefiltri e di filtri a carbone attivo. Il risultato è un filtraggio dolce ed efficace, che non richiede energia e non spreca parte dell’acqua da filtrare, come accade con i filtri più aggressivi.
Perché San Clemente ha voluto
la Casa dell’Acqua?
Noi Italiani siamo tra i maggiori consumatori al mondo di acque minerali, con un consumo medio annuo di circa 200 litri pro capite.
Per questo affluiscono nelle discariche pubbliche più di 5 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno (circa 130.000 tonnellate). In
Italia solo una piccola parte di queste bottiglie viene avviata al riciclo, il resto provoca un forte impatto sull’ambiente. Consumiamo
petrolio ed energia per la produzione delle bottiglie e produciamo una gran quantità di CO2 (anidride carbonica) a causa dei mezzi
che ogni giorno provvedono alla distribuzione delle bottiglie stesse. Inoltre abbiamo problemi per la gestione del rifiuto in PET, il
quale, oltre all’impatto sull’ambiente, contribuisce in maniera significativa all’aumento dei costi per lo smaltimento a carico dell’intera
comunità.
Partendo da questi dati e considerando il crescente aumento dei prezzi dell’acqua che ognuno di noi acquista settimanalmente,
l’Amministrazione comunale di San Clemente ha fortemente voluto, organizzato e predisposto il progetto della “Casa dell’Acqua”
proprio con questo doppio scopo: ridurre l’impatto ambientale diminuendo la quantità di rifiuti in plastica da smaltire, provocato dal
consumo di acqua in bottiglia, e beneficiare di un risparmio rispetto all’acquisto di acqua minerale in bottiglia.
La Casa dell’Acqua del Comune di San Clemente
Rispetto ad altre “casine dell’acqua”, dove viene erogata acqua della rete idrica con un filtro che trattiene le possibili impurità (acqua
che comunque è garantita nella qualità), la Casa dell’Acqua di San Clemente ha caratteristiche completamente diverse: è microfiltrata con una serie di prefiltri e filtri a carbone attivo che eliminano eventuali particelle in sospensione e odori sgradevoli, nel contempo
mantiene i sali minerali che garantiscono un’acqua di elevata qualità, il sistema di microfiltrazione viene costantemente monitorato,
sottoposto a manutenzione e sanificato.
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San Clemente informa
Periodico dell’Amministrazione comunale di San Clemente
Piazza Mazzini, 12 – telefono 0541 862411 fax 0541 980710
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Perché scegliere la nostra Casa dell’Acqua?
Perché è economica: puoi beneficiare di un costo dell’acqua pari a 5 centesimi di euro al litro, avendo così un sensibile risparmio
rispetto all’acqua acquistata in bottiglia. Tutto ciò senza considerare costi di trasporto e gestione delle bottiglie.
Perché è ecologica: utilizzando la Casa dell’Acqua puoi contribuire a ridurre l’impatto ambientale dovuto alla CO2 emessa
durante la produzione, il trasporto e lo smaltimento delle bottiglie monouso in PET, rispettando così l’ecosistema globale e il territorio
in cui vivi (casa tua).
Perché è di qualità: utilizzando la nostra Casa dell’Acqua puoi attingere acqua microfiltrata di qualità, buona, fresca, naturale,
frizzante e leggermente frizzante. L’acqua potabile della rete idrica, infatti, viene costantemente controllata ed è un’acqua viva.
Se a tutto ciò si aggiunge che è il primo erogatore pubblico di acqua potabile in Italia ad aver ottenuto il Marchio di Conformità
Igienica (utilizza un sistema di microfiltrazione, viene costantemente monitorato, sottoposto a manutenzione e sanificato) ne consegue
che è possibile garantire degli elevati standard qualitativi dell’acqua erogata.
Le analisi relative all’acqua erogata saranno consultabili in Comune.
Come si utilizza la casa dell’acqua?
Recarsi direttamente presso la casina dell’acqua, inserire le monete e prendere direttamente dall’erogatore la quantità necessaria
d’acqua al costo di 5 centesimi di euro al litro.
Oppure, recarsi presso la sede comunale dove si potrà acquistare la chiave ricaricabile (al prezzo di 5 euro comprensiva di 30 litri
di acqua omaggio). Tale chiave potrà essere ricaricata presso la casina dell’acqua.
Progetto “Insieme in Comune”
La crisi economica in atto che sta investendo l’Europa e il nostro Paese, sta mettendo purtroppo a dura prova anche le famiglie
sanclementesi; il Comune di San Clemente, nell’ambito dei numerosi interventi già attivati in favore delle persone in difficoltà socioeconomiche, ha attivato un progetto finalizzato a contrastare l’attuale crisi, grazie al finanziamento ottenuto dal Fondo Sociale Locale
(Piani di zona 2011) ed all’impiego di risorse proprie. Il progetto di inserimento di volontari in lavori socialmente utili a carattere non
continuativo, è riservato a soggetti lavoratori disoccupati, italiani e stranieri, iscritti al Centro per l’impiego ed eventualmente segnalati dai servizi sociali della USL e si configura come aiuto prevalentemente socio-economico per contrastare lo stato di abbondono
ed il rischio di emarginazione. I volontari vengono inseriti negli Uffici comunali o affiancano gli operai, per un periodo da 3 mesi ad
un massimo di 6 mesi, sulla base di progetti da definirsi a seconda delle attitudini dei soggetti coinvolti con una definizione specifica
degli ambiti di intervento. L’obiettivo è far acquisire competenze specifiche e superare un momento di difficoltà socio-economica,
mantenendo il contatto con il mondo del lavoro come soggetto attivo, anche se sotto forma di volontariato, con un rimborso spese
mensile, il tutto favorendo e sviluppando il senso di solidarietà e di relazione tra culture e generazioni diverse.
A tutt’oggi sono stati attivati quattro interventi, due presso l’Area amministrativa e due presso l’Ufficio tecnico.
Intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di dare continuità, anche per il prossimo anno, all’iniziativa, prevedendo il
prosieguo e l’implementazione delle risorse. A tale fine si è già provveduto ad avanzare apposita richiesta di finanziamento al Fondo
Sociale Locale (Piani di zona 2012). L’augurio è che la stessa sia accolta così che la platea dei potenziali beneficiari possa senz’altro essere più ampia.
Distribuzione alimenti a famiglie bisognose
Da qualche settimana il Comune di San Clemente è attivo nella raccolta e nella distribuzione di beni di prima necessità che vengono
donati da tutti i negozi di alimentari, grandi e piccoli, del paese. L’iniziativa, nata dalla sensibilità del nuovo Conad City è stata
successivamente raccolta con entusiasmo da tutti gli operatori alimentari sanclementesi, il supermercato La Giunchiglia, il mini market
di via Tavoleto, Alimentari S.Andrea di via Tavoleto, il Dico e Angelini Maria di via Prati. Non sono mancate anche le iniziative di
privati cittadini che hanno direttamente fatto la spesa poi distribuita dal Comune. Una gara di solidarietà che fa onore a San Clemente e che onora l’amministrazione comunale di avere cittadini così attenti ai più bisognosi. A questo proposito, è possibile segnalare
in Comune eventuali situazioni di bisogno che saranno poi, naturalmente, vagliate e verificate dagli Uffici.
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San Clemente aderisce al progetto Equometro
per un accesso più equo ai servizi pubblici
San Clemente ha aderito al progetto Equometro ideato dalla Provincia di Reggio Emilia per garantire
un accesso più equo ai servizi pubblici. Per spiegare di cosa si tratta è necessaria una breve premessa
ricordando che, in questi tempi di risorse all’osso, le
pubbliche amministrazioni stanno rivolgendo le loro
attenzioni ai cosiddetti furbi dei contributi.
Sia chiaro, sono tante purtroppo le famiglie in
difficoltà e realmente bisognose di un aiuto da parte
del Comune, ma è innegabile che fa male dare
un contributo a chi magari si presenta agli uffici
comunali passando le proprie giornate in un bar a
spendere e spandere o disponendo di costose auto
di grossa cilindrata o godendo di un abbonamento
ad una televisione satellitare.
E’ questa l’origine del progetto Equometro, ideato
e realizzato dal vice presidente della Provincia di
Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi. Non si tratta di
uno strumento per il controllo fiscale, ma esclusivamente di equità.
Ad oggi, infatti e di fatto, l’unico strumento utilizzato per selezionare il reddito e quindi le varie domande di contributo che possono
riguardare il pagamento di una bolletta, di una retta, l’ottenimento di una casa popolare, è il modello ISEE. Tale modello però non fa
altro che basarsi proprio sulla dichiarazione dei redditi la quale non solo potrebbe non essere veritiera, ma soprattutto non considera
in alcun modo una serie di voci, in particolare non considera le spese e quindi il reale tenore di vita. Ma la valutazione andrà oltre,
considerando anche il semplice possesso di un bene, non più la sola proprietà dello stesso. In altre parole, un progetto che prende in
esame elementi che potrebbero far fortemente dubitare della reale necessità del richiedente.
Ad oggi i Comuni sono indifesi dinanzi ad un modello ISEE che fa davvero acqua da tutte le parti.
Da tempo l’amministrazione e gli uffici comunali cercavano una soluzione a questo problema. Ecco la ragione per la quale nei giorni
scorsi vi è stato un incontro a Reggio Emilia tra l’amministrazione comunale e il vice presidente della Provincia reggiana Saccardi.
“Il Comune di San Clemente - ha dichiarato il vicepresidente Saccardi - è il primo Comune della Romagna che si è interessato all’argomento venendo direttamente a conoscerci presso la nostra sede e la cosa ci riempie sinceramente di soddisfazione. Non posso che
fare i complimenti a chi, come noi, ha a cuore contemporaneamente le necessità dei più bisognosi ma anche il rispetto delle casse
dello Stato. Da parte nostra riteniamo che il progetto Equometro sia la soluzione ai furbetti in Porsche che chiedono soldi togliendoli
a chi ne ha veramente bisogno”.
“Il Comune di San Clemente è orgoglioso di essere fra i primi della Romagna a dire basta a queste ingiustizie” rimarca il sindaco
Christian D’Andrea.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Donato Meleti che non nasconde la propria soddisfazione nata dall’incontro con Saccardi
e che porterà il Comune di San Clemente a partecipare attivamente al progetto Equometro.
Prossimamente il vice presidente Saccardi sarà ospite proprio a San Clemente, al Teatro “Giustiniano Villa”, con il desiderio e l’auspicio di spiegare l’equometro a tutti i Comuni che fossero interessati a risolvere il problema della grave insufficienza dell’ISEE. La
speranza è che la scelta del paese di Giustiniano Villa non rimanga una scelta isolata.
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Intitolazione del Teatro comunale
a Giustiniano Villa nel ventennale del
concorso di poesia dialettale a lui dedicato
Sabato 26 maggio in occasione della premiazione dei vincitori della XX edizione
del concorso di poesia dialettale “G.Villa”, si è tenuta la cerimonia di intitolazione
del Teatro comunale di via Tavoleto al poeta Giustiniano Villa, nato a San Clemente
nel 1842. L’auditorium, posto all’interno della complessiva struttura polivalente, ha
sempre ospitato il concorso fin dalla sua costruzione, avvenuta circa dieci anni fa.
La scelta di intitolare il Teatro comunale a Giustiniano Villa è nata non soltanto
perché San Clemente gli ha dato i natali, ma soprattutto per onorare uno dei più
importanti padri della cultura romagnola da sempre elemento fondante del patrimonio culturale sanclementese.
San Clemente ha aderito alla campagna
per i diritti dei cittadini di origine straniera
Anche il nostro Comune ha aderito alla campagna nazionale “L’Italia sono anch’io”, promossa da un Comitato costituito da 19
organizzazioni della società civile, per la presentazione di due proposte di legge: una riforma sul diritto di cittadinanza, affinché
anche i bambini nati in Italia da genitori stranieri regolari possano essere cittadini italiani, e una nuova norma per il diritto elettorale
amministrativo ai lavoratori regolarmente presenti in Italia da cinque anni.
La finalità della proposta di legge ad iniziativa popolare è quella di mettere i nati da cittadini stranieri, residenti regolari in Italia, non
solo sullo stesso piano dei diritti a loro riferibili in virtù della cittadinanza, ma anche su quello dei doveri.
Se consideriamo che in Italia l’8% della popolazione totale è di origine straniera e di questi un quinto circa sono minori nati in gran
parte nel nostro Paese, è evidente che si possano ritenere cittadini italiani a tutti gli effetti. Però, ad oggi, la legge prevede che solo
al compimento della maggiore età si vedono riconosciuto il diritto a chiedere la cittadinanza. A loro, alle famiglie, vengono per lo
più frapposte soltanto barriere, limitazioni insormontabili e ingiustificate che danno luogo a disuguaglianze, ingiustizie e persecuzioni. Attualmente, circa cento residenti nel comune di San Clemente di età inferiore ai 18 anni, pur essendo nati in territorio italiano,
risultano essere a tutti gli effetti cittadini stranieri.
Ricordiamo che l’art. 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le persone impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno raggiungimento. Oggi questo principio nei confronti di milioni di stranieri è disatteso!
Riteniamo che l’uguaglianza debba essere considerata un valore fondamentale di ogni democrazia e che la decisione di persone di
origine straniera di diventare cittadini italiani sia una scelta da apprezzare e valorizzare, nella convinzione che la battaglia per il
riconoscimento dei diritti di ogni individuo sia decisiva per il futuro del nostro Paese e che dal processo di inclusione anagrafica si
debba passare a quello di inclusione sociale.
Per questo il Consiglio comunale, nella seduta del 21 dicembre 2011, ha deciso di aderire alla campagna popolare “L’Italia sono
anch’io”.
La campagna, durata sei mesi, ha superato di molto il tetto delle 50mila firme necessarie arrivando a oltre 200mila. Le due proposte
di legge, con le firme raccolte, sono state consegnate alla Camera nel mese di marzo dal Comitato promotore.
Politica ed Amministratori a San Clemente,
il nuovo volume della collana “I libri
di San Clemente”
Nuovi campi di calcetto e calciotto e intitolazione
del centro sportivo ad Ernesto Colletta
Il Comune di San Clemente si è arricchito di una nuova
importante area dedicata allo sport. Sono stati infatti
presentati, sabato 2 giugno, i nuovi impianti di calcio a
5 e calcio a 8 del centro sportivo di via Cerro. La presentazione è stata anche l’occasione per intitolare il centro
sportivo a Ernesto Colletta, scomparso nel 2008, fondatore
nei primi anni ‘70 di questi impianti sportivi a cui dedicò
tutta la sua vita. Il sindaco Christian D’Andrea ha ricordato
Colletta “come una persona che fino all’ultimo giorno della
sua vita ha dedicato gran parte del suo tempo all’attività
sportiva, all’incentivazione dello sport che ha permesso a
tante generazioni di sanclementesi di poter avere un luogo
in cui praticare sport. Per questo - ha proseguito il sindaco
- l’Amministrazione comunale insieme a tutti i gruppi consiliari hanno deciso di intitolargli il centro sportivo. Oggi, inoltre, consegniamo ufficialmente alla collettività di San Clemente due nuovi
e moderni impianti per il gioco del calcio a 5 e a 8”. Al termine del breve discorso del sindaco c’è stato un attimo di commozione
quando, in chiusura, ha voluto ringraziare tutta la sua Giunta e in particolare l’assessore Corrado Gaia che con determinazione ha
portato avanti il progetto. Il sindaco ha anche ringraziato le persone che hanno realizzato gli impianti e quelli che lo gestiranno.
Ha poi preso la parola l’assessore Gaia che, visibilmente commosso, ha ricordato Ernesto Colletta. La giornata si è conclusa con un
buffet e una partita di calciotto tra gli amministratori di San Clemente ed alcuni rappresentanti del Comune di Misano Adriatico e
della Provincia.
Corretto conferimento dei rifiuti e deiezioni dei
cani: iniziati i controlli
L’amministrazione comunale, con l’ausilio della polizia municipale e di operatori di HERA, ha cominciato ad effettuare una serie di
controlli tendenti a porre fine alla cattiva abitudine di non conferire i rifiuti negli appositi spazi, abitudine sbagliata di una minoranza
dei cittadini che però arreca grave danno a tutta la comunità.
Vale la pena ricordare che l’ordinanza del Sindaco n. 14 dell’8 giugno 2012 impone il corretto conferimento, così come il vigente “regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati”, approvato con delibera di consiglio comunale n. 92 del
27/07/2010.
Sul punto, l’amministrazione comunale non intende più tollerare atteggiamenti di così grave mancanza di senso civico, saranno pertanto comminate sanzioni nell’ipotesi in cui vengano accertate irregolarità. A tal proposito, e proprio per ridurre drasticamente questi
atteggiamenti che creano grave disagio alle più elementari regole di convivenza civile, il Comune di San Clemente ha stipulato una
convenzione con le Guardie Giurate Volontarie di Rimini. I volontari dell’associazione svolgeranno principalmente un’attività di educazione e di conoscenza delle ordinanze del Sindaco in materia ma procederanno senz’altro anche con le dovute sanzioni qualora
dovessero continuare atteggiamenti poco attenti all’educazione civica.
È importante sottolineare però, che la stragrande maggioranza dei cittadini sanclementesi sta dimostrando grande sensibilità alla
tutela dell’ambiente; eccezionali, infatti, i risultati ottenuti dal Comune di San Clemente nel campo della raccolta differenziata con il
60%. Davvero tanti, quindi, i cittadini virtuosi che l’amministrazione intende sentitamente ringraziare.
Le Guardie Giurate volontarie sono anche autorizzate ad eseguire una serie di controlli relativi ai cani, ad esempio il possesso, da
parte dei proprietari, dei mezzi necessari per l’immediata rimozione degli escrementi dell’animale (paletta e sacchetto o altri strumenti utili).
Tutti gli obblighi, oggetto di verifica dell’associazione Guardie Giurate volontarie, sono contenuti nelle ordinanze del Sindaco n. 14
(rifiuti) e n. 15 (cani) dell’8 giugno 2012, reperibili nel sito internet all’indirizzo www.sanclemente.it.
Si è tenuta il 31 maggio presso il Teatro comunale “G.Villa” la
presentazione del nuovo lavoro di Maurizio Casadei e Franco Baratti “Politica ed Amministratori a San Clemente” dedicato alla vita
amministrativa di San Clemente nei primi settant’anni del ‘900.
Un nuovo volume che è andato ad impreziosire ulteriormente la
collana “I libri di San Clemente”.Dopo l’introduzione del sindaco
Christian D’Andrea che ha voluto ricordare Antonio Semprini,
primo cittadino di San Clemente dal 1990 al 1993 scomparso lo
scorso anno, e la presentazione del volume da parte degli autori,
la serata è proseguita con una tavola rotonda con i sindaci del
paese che hanno raccontato storie ed aneddoti di politica cittadina oltre alla contestualizzazione storica di San Clemente. Alla
tavola rotonda hanno partecipato, oltre al sindaco D’Andrea, gli
ex sindaci Gianni Fanelli, Liviana Cannini e Mariano Guiducci. La
serata è stata condotta dal giornalista Francesco Cesarini.
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Biblioteca Tasini, apertura sperimentale
con orario continuato
Da mercoledì 16 maggio la biblioteca comunale “G.Tasini” ha avviato una fase sperimentale
con una giornata di apertura settimanale, il mercoledì, a orario continuato dalle ore 12.00 alle
19.00.
Si è trattato di una sperimentazione per andare incontro alle esigenze dei fruitori della biblioteca
che si è protratta fino a mercoledì 27 giugno 2012.
L’apertura anche in pausa pranzo è un’opportunità per chi ha necessità di usufruire del servizio in
orari più flessibili per conciliare le esigenze di vita e di lavoro.
Avendo avuto un’eccezionale risposta, il nuovo orario sarà confermato e riprenderà dal mese di
settembre.
Una coppia ha inaugurato i nuovi spazi
dell’ufficio anagrafe
Lo scorso gennaio all’apertura dei nuovi uffici dei servizi demografici i primi due utenti a varcare
la soglia dell’ufficio anagrafe sono stati Sammantha Baiocco e Christian Bragagna.
Una giovane e simpatica coppia che ben rappresenta il nostro Comune.
Ricordiamo, infatti, che San Clemente si trova al primo posto nella classifica regionale e provinciale tra i territori più giovani dei Comuni con più di 5000 abitanti.
Il nuovo ufficio anagrafe, il cui ingresso si trova direttamente su piazza Mazzini di fianco alla
torre medievale, è aperto: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.00; mercoledì
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00; sabato dalle 8.30 alle 12.00.
Family card
Anche il nostro Comune ha aderito al progetto della Provincia di Rimini denominato “Family card”.
L’iniziativa è finalizzata ad offrire un sostegno alle famiglie numerose e consiste nella distribuzione di una tessera nominativa, a chi
ne ha i requisiti, che dà diritto a sconti per l’acquisto di beni e servizi.
La tessera può essere richiesta dalle famiglie residenti con almeno tre figli a carico e reddito ISEE complessivo non superiore ai
15.000 euro.
Per info: Comune di San Clemente - Servizi sociali 0541 862421.
Il nostro premio in nome di Giustiniano Villa
Chissà quanti dei nostri concittadini sanno che San Clemente, da vent’anni, organizza un
premio di poesia dialettale dedicato a Giustiniano Villa. Chissà poi quanti di loro sanno
chi fosse Giustiniano Villa, un nome che ricorre nella vie, nelle iniziative e nella vita e nella
cultura di questa parte della amata Romagna. Giustiniano Villa nasce proprio nel nostro
comune il 20 settembre 1842 da Giovanni Villa e Amalia Bagli. E’ questa una delle poche
cose certe della sua vita. Poi, come si addice ai cantastorie di medioevale memoria, sulla
sua vita tanti indizi, ma pochissime certezze. Il padre segretario comunale, e la madre
una Bagli, famiglia benestante del paese le cui discendenze ancora oggi vivono nelle
case di San Clemente. E’ nella piazza del povero borgo di quel tempo che Villa vive la
sua infanzia. La modestia della famiglia non gli consente studi regolari e la sua istruzione
elementare gli viene impartita dalla zia Angelica (Angela) mentre dalla fornita biblioteca del figlio di questa, l’amato cugino Francesco Forlani, attinge buona parte della sua
cultura di base. Il diverso tenore di vita porta i due cugini a fare scelte politiche diverse:
l’uno (Francesco) Monarchico e legalista, l’altro (Giustiniano) repubblicano e socialista! Le
loro animate discussioni sono probabilmente la base su cui il Villa farà nascere i suoi tanti
e famosi dialoghi, i più importanti e popolari dei quali sono indiscutibilmente quelli fra il
padrone e il contadino. Importante fonte di ispirazione fu il mestiere che Giustiniano scelse
per mantenere la sua famiglia: il ciabattino. Un mestiere che non lo rese certo ricco ma che,
seguendo la sua indole, fu la fonte d’ispirazione della sua opera. Le prime zirudele e le prime poesie si sentirono alla antica Festa di San Gregorio a Morciano. Le misere condizioni
di vita, le esigenze di una moglie e tre figli, lo portarono a dovere migrare in cerca di una
vita meno stentata. << fec una risoluzion…/a diss: sarà quel che sarà!/ A voi andè t’una
zità!>> e il 24 ottobre 1882 scese a Rimini prima nel vecchio Borgo San Giovanni, poi “Ti
Perugein” dove sembra esercitasse il mestiere sotto padrone. Nel frattempo le sue composizioni aumentarono in quantità e la sua fama si diffuse a Rimini, a Sant’Arcangelo e in tutta
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la Romagna. Parallelamente ad essa crebbero le leggende e gli imitatori alcuni dei quali sconfinarono dal pesarese con la pretesa
di una inverosimile primogenitura della sua opera. Villa amava la sua gente e la sua terra. Aveva una cultura superiore alla media
del tempo e la metteva a disposizione delle classi più deboli e disagiate. Per meglio farsi capire da questa gente scelse la lingua che
parlavano ogni giorno. Come spiegò in maniera perfetta in un incipit in lingua a quella che è ritenuta la sua prima zirudela (scritta,
come lui stesso afferma, in San Clemente il 10 marzo 1874) egli scrive:
“Sorgete dalle tombe, o padri estinti / D’Italia i figli a rimirar vi piaccia, / Se appien volete voi essere convinti / Di quel perverso
mal che li minaccia / Volgete in ogni dove la pupilla / E nel secol dei lumi voi scorgete / Una turba pezzente e mai tranquilla, /
Querula, conculcata la vedete / E per danno maggior a lei son misti / Despoti, bacchettoni e barattieri / Truffatori, ignoranti ed
egoisti / E pochi ve ne cape de sinceri.
Ed ella miseranda se ne giace / Corrotta meschina ed ignorante / Il vero non distingue dal fallace / Da bocca e naso e più non
vede avante.
Ma è di mestier che io ometta l’italiano / Per afferrar il nostro bel dialetto / Acciò m’intenda bene anche il villano / Che attento lui
m’ascolta il poveretto.”
A quest’uomo ed alla sua memoria nel 1993, nella casa Santandreese del Maestro Umberto Corsucci, un allora giovane assessore
ed un gruppo di intellettuali riminesi e locali decise di dedicare un premio di poesia dialettale. Era tanto poca la fiducia che alcuni
degli appassionati valconchini decisero di defilarsi in fretta. Determinante fu però che San Clemente si inventò il COM’UNA VOLTA”
Palio gastronomico delle frazioni che avrebbe dovuto essere, oltre alla festa più importante del Comune, il supporto e la garanzia
di partecipazione della gente a tutta la manifestazione ed in particolare al Premio di Poesia Dialettale. Il primo libretto che raccolse
le poesie di tutti i partecipanti aveva 56 pagine e, cogliendo lo spirito che animava il Premio, diede spazio a tutti coloro che si
ritennero poeti. Fu il primo anno in cui la giuria presieduta dal professor Piero Meldini giudicò 26 poesie e la prima partecipazione
di una scuola: una prima media di Gemmano. Vinse una donna, la cattolichina Graziella Renzi Bianchi, con una poesia bellissima
“A Giuseppe” che raccontava il sempre troppo attuale dramma della droga visto dagli occhi di una madre usando la musicalità
“del nostro bel dialetto”. Il secondo anno il premio rafforzò il suo radicamento popolare. Oltre alle opere migliori i cittadini di San
Clemente e di tutta la Valconca trovarono nelle pagine del libercolo che conteneva tutte le poesie i versi degli amici, dei vicini di
casa mischiati a quello di poeti affermati. Al concorso di San Clemente sbarcano poeti dialettali del cesenate, di Sant’Arcangelo,
del ravennate. Vinse uno storico poeta cesenate, Giorgio Balestra, che si confermò anche nella terza edizione. Nel 1996, sempre
in onore di Villa, venne istituita la sezione zirudela. Antonio Gasperini da Montiano, vinse la sezione Poesia e il fusignanese Adolfo
Margotti si aggiudicò la prima edizione del premio per le zirudele. Nell’anno 1997, oltre alla conferma di Gasperini, vero mattatore
del concorso, “La Saragoina” del cavalier Vittorio Walderico Mazzotti, vince la sezione zirudele. Il cavalier Mazzotti però oltre alle
sue splendide composizioni,fa compiere al premio un salto di qualità con la sua splendida e coinvolgente recitazione. Con lui la
poesia diventa melodia ed il dialetto della sua Torre Pedrera una musica gentile. Nel 1998 “L’è arvata l’insteda” vince il premio per
la poesia dialettale. L’Autrice è una ventenne bella come la sua età: Annalisa Teodorani che negli anni a venire vincerà altri numerosi
premi di poesia dialettale e in lingua in tutta Italia. Nel 1999 arriva a San Clemente Umberto Carlini e diventa re del palco senza
abdicazione fino ai giorni nostri. Vince tre edizioni di seguito del Premio ma ne cavalca lo spirito e anche quando non vince riesce
ad essere protagonista regalando gioia ed emozione alla gente che lo applaude e lo adotta. Le edizioni successive vedono vincere
numerose volte Antonio Gasperini fra le poesie e l’ingegnere ravennate Franco Ponseggi in entrambe le sezioni. Il premio ha fra i
suoi vincitori la riminese Lidiana Fabbri, Antonio Brunelli di Predappio, il riminese Mauro Vannucci zirudellaro timido e verace, Gianfranco Miro Gori autore di coinvolgenti poesie, il sammarinese Checco Guidi, il cervese Luciano Fusconi, il lughese Sergio Chiodini
e della nuova entrata la corianese Anna Maria Pozzi, insegnante brava nel coinvolgere e preparare anche i suoi allievi che hanno
spesso cognomi lontani dalla Romagna e forse dall’Italia, ma che salgono sul palco e recitano nella lingua della terra che li ha accolti e sa essere anche la loro. C’è forse un modo migliore per onorare la memoria del Villa? La prossima edizione sarà la ventesima. E
San Clemente, che ha sempre fatto tutto da solo e fino ad oggi è riuscito a riportare in Romagna radici e pensieri di romagnoli che
vivono a Verona, Genova, Torino, Milano e li sul confine: a Bologna farà ancora tutto da solo. La storia di questo concorso va avanti
grazie al contributo determinante di tutte le amministrazioni che si sono succedute in questi due decenni. Anche quest’anno quindi si
assegnerà il premio realizzato da Umberto Corsucci e ci sarà il giudizio della sua giuria affidata all’esperienza del Professor Piero
Meldini, anima della cultura riminese e storico presidente. Se la San Clemente del Villa non esiste più, ci sono ancora molti aspetti
e condizioni sociali simili a quei tempi. Il libretto adesso ha 120/130 pagine, i poeti sono normalmente attorno a 40 e passa. Il
premio è cresciuto, ha vent’anni non è più adolescente.
Claudio Casadei
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Acquisizione parcheggi Fornace
Spazio gruppi consiliari
Il Comune procede spedito nella valorizzazione degli immobili di sua proprietà.
Già da qualche tempo è in corso la piena usufruibilità della biblioteca comunale (piazza Mazzini) e del teatro Giustiniano Villa a
Sant’Andrea in Casale. Ora è la volta della sala Fornace, un rilevante spazio pubblico sito all’interno dell’omonimo condominio. Infatti, nel corso del consiglio comunale del 5 marzo 2012, l’ente sanclementese ha acquisito, a titolo gratuito, dalla società “Fornace
srl” il cospicuo numero di 13 parcheggi di pertinenza dell’immobile e attigui agli spazi comunali.
Un’operazione a costo zero per le casse pubbliche, che consente finalmente di pensare a un futuro concreto per lo spazio comunale
di via Fornace che, fino ad oggi, era privo di parcheggi pertinenziali con evidente difficoltà di utilizzo.
L’esistenza di parcheggi dedicati, consentirà ora di realizzare quella cittadella culturale che appare la più consona all’esigenza di
tutti i cittadini e naturalmente dei condomini.
Rimaniamo dispiaciuti dai continui attacchi che una parte dell’opposizione rivolge, ormai quasi quotidianamente, all’Amministrazione comunale di San Clemente ed ai suoi rappresentanti di maggioranza, sfiorandone, molto spesso, la sfera
personale e professionale. Non è mai stato nel nostro stile rispondere alle polemiche sterili ed inutili; l’impegno profuso
da tutto il gruppo, infatti, è tale che di solito preferiamo dedicarci a cercare di fornire risposte ai problemi reali dei nostri
cittadini, tanto più in un contesto difficile come quello attuale, nel quale gli Enti locali sono costretti, loro malgrado, ad
un ruolo gravoso dato dalle ultime manovre finanziarie e visto il quadro di grande incertezza economica. Certamente ci
si aspetterebbe, da un’opposizione seria, una critica costruttiva, evitando di ricorrere ad un facile populismo o, peggio
ancora, inutile allarmismo. Abbiamo l’obbligo quindi di rispondere, soprattutto nei confronti dei cittadini, ai recenti
comunicati resi da ”Obiettivo San Clemente Oggi” che tendono solamente ad avvelenare il clima all’interno del paese.
Nel primo comunicato è stato fatto trapelare che l’Amministrazione sarebbe stata pronta a rilasciare dei “permessi ad
hoc” per la realizzazione di alcuni impianti di cogenerazione; da qui le feroci critiche e i presunti collegamenti con “lotti
che non c’erano” fino ad arrivare a critiche squisitamente personali; critiche che si possono notare sia direttamente dai
comunicati che dalle pagine internet di tale gruppo di opposizione. E’ chiaro che queste pesanti allusioni sono rivolte
anche al nostro sindaco, al quale non si capisce che cosa venga rimproverato. Infatti il sindaco, si è limitato ad esprimere due concetti davvero semplici
da capire: il primo è che non è mai esistita alcuna richiesta di istituire a Casarola impianti di biomasse, il secondo è che occorre, in ogni caso, sempre e
comunque rispettare la legge e le normative. Gli altri comunicati, ancora più violenti nei contenuti e nelle modalità, sono un chiaro attacco nei confronti
dell’assessore allo Sport (per delle presunte irregolarità nella realizzazione delle nuove strutture sportive), e del Presidente del Consiglio comunale (per
dubbia imparzialità); entrambi gli attacchi sono senza né capo né coda, dove è del tutto assente una ragione concreta. Vi sono contenuti solo volgari
allusioni, in una mescolanza di fatti e di eventi che non hanno alcun collegamento fra loro, solo tendenti a creare confusione. Se infatti le cose venissero
spiegate in modo corretto, nessuno avrebbe voglia di perdere tempo a leggere contenuti privi di qualunque interesse. Certo conosciamo bene il ruolo
dell’opposizione, in particolare quando è in atto una scissione interna carica di contestazioni e contrarietà, avendo difficoltà ad appigliarsi su fatti reali,
producendo comunicati stampa che possano fare presa su qualcuno. Noi come maggioranza abbiamo il dovere di reagire nei momenti in cui le accuse
prendono le forme di urla, offese e critiche gratuite, soprattutto per rispetto nei confronti dei cittadini, appoggiamo in pieno l’operato di tutta la maggioranza e confermiamo la nostra piena fiducia sia all’assessore allo Sport che al Presidente del Consiglio.
Sistemazione parco “G. Villa”
Importante intervento di sistemazione al principale parco del centro storico, il “G. Villa” di via Prati. Da tempo il parco necessitava di
interventi di potatura a risistemazione del verde.
L’assessorato all’ambiente e l’amministrazione comunale sono quindi intervenuti in maniera decisa e i risultati si sono subito visti.
La nuova immagine del parco è quella di uno spazio aperto e non più oberato da alcune piante che, negli anni, erano cresciute in
maniera un po’ disordinata e che non lo rendevano più fruibile in maniera adeguata.
L’intervento è un risultato concreto di democrazia partecipata al quale hanno dato il loro cortese contributo alcuni cittadini e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza.
L’auspicio del Comune è ora quello di vederlo più vissuto e sentito da parte di tutti i sanclementesi.
Valorizzazione area verde adiacente
all’ufficio postale di via Moretti
L’amministrazione comunale ha predisposto un importante progetto per la valorizzazione dell’area verde, di proprietà comunale,
adiacente all’ufficio postale di via Moretti, nel centro storico. Si tratta di un’area oggi priva di spazi aggregativi, per tale ragione il
Comune di San Clemente ha deciso di agire così da rendere finalmente usufruibile un nuovo spazio verde e di aggregazione.
Sarà realizzato un piccolo anfiteatro al centro, collegato da passerelle pedonali sia verso le poste, sia in direzione di via Pascoli.
L’intera struttura sarà circondata dal verde. A questo proposito, a breve comincerà la nuova piantumazione.
L’Amministrazione mette quindi a disposizione dei sanclementesi nuovi spazi all’aperto che potranno divenire, visto il genere di strutture che si andranno a realizzare, non solo spazi verdi ma anche spazi di cultura.
I provvedimenti del Consiglio comunale
Il Consiglio comunale di San Clemente ha approvato, nel corso della seduta del 5 marzo 2012, alcuni
importanti provvedimenti.
Ricordiamo in particolare che è stato ancora una volta rinnovato l’impegno a supportare il fondo di garanzia, meglio conosciuto come “fondo comune artigiano” a favore del credito delle imprese artigiane, con un
contributo annuo di euro 4.000,00. Una partecipazione attiva del Comune nel doveroso supporto alle tante
imprese oggi in difficoltà a causa delle ristrettezze creditizie degli istituti bancari.
È seguita l’approvazione di una modifica al Regolamento edilizio comunale che facilita l’apposizione di
recinzioni esterne al territorio urbanizzato. La precedente limitazione di recinzioni da costituire esclusivamente in siepe viva, con eventuale rete metallica ad essa addossata, non opera più per le recinzioni sui fronti
stradali delle aree di pertinenza di edifici esistenti o da costruire.
Un’altra delibera di rilievo ha riguardato l’informatizzazione dei SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive), attraverso la realizzazione di uno sportello unico telematico, denominato SUAPER, nell’ambito delle
attività dalla Community Network dell’Emilia Romagna. Un passo verso l’interazione tra i SUAP regionali e la
presentazione, per via telematica, delle domande degli utenti.
Con altro provvedimento sono state apportate alcune modifiche allo Statuto della società SIS, di cui il Comune di San Clemente detiene lo 0,26% delle quote, al fine di eliminare ogni ambiguità circa la natura della società ed il tipo di attività
da essa svolto e di adeguarlo in maniera più rigorosa al modello societario dell’in house providing.
In caso di emergenza
In caso di incidente o malore i feriti hanno spesso con loro un telefono cellulare ma gli operatori delle ambulanze, polizia, pompieri
o primi soccorritori non sanno chi contattare tra la lista interminabile di numeri salvati nella rubrica del telefono. Per questo le autorità
preposte al soccorso consigliano di mettere nella lista dei contatti la persona da avvisare in caso d’urgenza sotto lo pseudonimo
internazionale ICE (In Case of Emergency). In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare la definizione ICE1, ICE2,
ICE3, ecc.
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Far crescere l’invaso del Conca per non rimanere “schiavi” di Ridracoli.
Anche a San Clemente intendiamo seguire la strada già intrapresa da Cattolica e Morciano di Romagna. Per questi motivi abbiamo presentato una mozione, approvata dal consiglio comunale, con la quale si impegna il sindaco e l’assessore
all’ambiente a valutare il potenziamento dell’invaso del Conca per limitare la sudditanza idrica del territorio. La nostra
proposta è molto importante visto i gravi problemi di siccità che stanno interessando l’invaso artificiale di Ridracoli, ormai
allo stremo per assenza di pioggia e sprechi estivi (mancano 10 milioni di metri cubi d’acqua). Insomma dobbiamo
riprendere il progetto che risale agli anni settanta per potenziare l’invaso del Conca portandolo dagli attuali 6 -8 milioni
di metri cubi a circa 12 metri cubi. Tuttavia va rivisto il PTCP provinciale perché prevede zone potenzialmente occupate
da discariche a poco distanza dal Conca. Cosa Inammissibile!!! Riguardo al nuovo regolamento per le video registrazioni del consiglio comunale, possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti. Finalmente si potranno fare foto e riprese durante
i lavori del consiglio comunale. Infatti, il nuovo regolamento comunale per le videoregistrazioni (decisamente meglio
rispetto alle prime bozze concordate durante le conferenze dei capigruppo) è di maglie più larghe, consentendo le
videoriprese non solo ai giornalisti ma anche ai normali cittadini. Va comunque detto che non ci troviamo d’accordo con
quanto stabilito all’articolo 5, il quale recita testualmente: “Al fine di prevenire l’indebita divulgazione dei dati qualificati come “sensibili” dal D. Lgs. n.
196/2003, per tutelare ed assicurare la riservatezza dei soggetti presenti, sono assolutamente vietate le riprese audiovisive ogni qualvolta le discussioni
consiliari abbiano ad oggetto dati che attengono lo stato di salute, l’origine razziale o etnica, le convinzioni religiose o filosofiche, l’adesione a sindacati,
associazioni a carattere religioso, filosofico o sindacale, la vita e le abitudini sessuali. Parimenti sono assolutamente vietate le riprese audiovisive ogni
qual volta le discussioni consiliari hanno ad oggetto dati che, insieme a quelli sensibili, vanno a costituire la categoria dei dati “giudiziari” vale a dire
quelli che sono idonei a rivelare l’esistenza, a carico dell’interessato di alcuni provvedimenti di carattere penale”. Cosa si intende per soggetti presenti?
Se ci riferiamo al pubblico sappiamo bene che questo non può essere ripreso per rispetto della legge sulla privacy, mentre se si tratta di un consigliere
comunale non vedo il motivo per il quale si debbano interrompere le riprese quando il dibattito abbia ad oggetto dati che attengono l’origine razziale o
etnica, le convinzioni religiose o filosofiche, l’adesione a sindacati, associazioni a carattere religioso, filosofico o sindacale. Del resto ciascun consigliere
comunale eletto, qualche anno fa ha interamente dedicato una campagna elettorale per farsi conoscere e far conoscere il maggior numero di informazioni attinenti alla sua persona per poter essere alla carica. Viceversa ci troviamo assolutamente d’accordo a non fare riprese quando il dibattito verta su
tutto ciò che riguarda lo stato di salute di un individuo o le abitudini sessuali, in tal caso è necessaria la massima privacy e riservatezza. In fine intendiamo portarvi a conoscenza del fatto che abbiamo presentato due mozioni al bilancio 2012 attraverso le quali intendiamo chiedere alla maggioranza di
ridurre di mezzo punto percentuale l’IMU I Casa (che a San Clemente è pari al 5,5 per mille, una delle più alte in Provincia) e ridurre l’ammontare degli
oneri di urbanizzazione destinati al finanziamento della spesa corrente dirottando tali risorse per il finanziamento della spesa per investimenti. In ogni
caso, in occasione del prossimo numero del giornalino avrete modo di valutare personalmente i nostri emendamenti al bilancio 2012.
Vorremmo ricordare che lo scorso anno l’attuale maggioranza ha deliberato l’aumento delle indennità per Sindaco ed Assessori che ci è già costato per il 2011 quasi 75.000 euro in più all’anno, ovvero il +166% rispetto al 2010, indennità
mantenuta, ma nuovi sacrifici richiesti a tutti i cittadini, tranne alla “nostra casta”. A novembre siamo riusciti ad impegnare l’amministrazione a rimuovere l’addizionale comunale IRPEF già dal 2012, che vista la reintroduzione delle tasse sulla
prima casa, ci sembra il minimo che si possa fare in tempo di crisi, ed in vista dell’approvazione del bilancio preventivo
per il 2012! Peccato che con l’approvazione del bilancio sia stata prevista una addizionale IRPEF del 5,5%, una IMU
prima casa del 5,5% e per le seconde case del 10,6%!! Anche quest’anno è stata riproposta in Consiglio Comunale di
non aumentare le indennità, di diminuire il numero degli assessori e di mantenere la spesa per gli Amministratori come
nel 2010 se non di meno, visto che molte amministrazioni stanno procedendo a dei tagli nei servizi ai cittadini, noi
propiniamo prima il taglio alle loro indennità, incrementino le tasse e poi il taglio ai servizi, invece da noi si è provveduto
ad aumentare le tasse, mantenere le indennità e ridurre i servizi (vedi centro estivo, manutenzione aree verdi, strade,
ecc.). Abbiamo portato in consiglio comunale la discussione sulla casa dell’acqua in costruzione a Sant’Andrea, la quale
è costata a tutti noi cittadini qualcosa come 25.000€, mentre in altri comuni viene installata gratis dalle stesse aziende
che operano a San Clemente; si è discusso dei lavori in una parte del centro sportivo (dato in concessione per 30 anni ad un privato con l’uso gratuito
degli spogliatoi), con un cantiere aperto senza concessione (quindi abusivo) e senza protezioni, a pochi passi dall’area sportiva utilizzata dai ragazzi, e
nessun amministratore sapeva niente! Le nostre società sportive non sono state coinvolte ne eventualmente privilegiate nel progetto di gestione; si è parlato
dell’impianto di biomasse a Casarola, con un impegno preso dagli amministratori di avere un occhio di riguardo per il territorio ed i cittadini, infatti
adesso si è spostata a Sant’Andrea in casale la nuova centrale di cogenerazione a ridosso del centro sportivo di via Cerro (prevista nell’area produttiva
Econca); si è lavorato per poter avere le video registrazioni del consiglio comunale gratis, dopo numerose discussioni, è stato votato il regolamento che
consente a tutti di registrare e fare foto, non dopo numerosi scontri. Abbiamo anche ribadito l’esigenza di trasparenza sugli appalti e bandi pubblici, dal
bando per l’area sportiva, di un locale a ridosso delle mura del capoluogo, fino al lotto di terreno nella Zona industriale si Sant’Andrea, all’insaputa di
tutti. Dopo le ennesime menzogne sulla tempistica del ponte da parte del Presidente Vitali e dell’assessore Soldati, abbiamo assistito da spettatori all’inizio dei lavori per il nuovo ponte sul fiume Conca, ricordiamo che i lavori dovranno essere terminati entro il 28 febbraio 2013, dopo numerose interrogazioni e mozioni, finalmente si è partiti, forse…
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Tre serate dedicate alla valorizzazione del vino
e alla buona musica con
degustazioni di vini e assaggi
di prodotti tipici delle Regioni ospiti.
Quest’anno chiamate a partecipare
la Valle D’Aosta, l’Umbria e la Campania.
Domenica 8 LUGLIO
Degustazione di vini e prodotti tipici della Valle d’Aosta
Concerto Ambassador Band - Jazz tradizionale
Domenica 15 LUGLIO
Degustazione di vini e prodotti tipici dell’Umbria
Concerto Set them Three - bossanova
Domenica 22 LUGLIO
Degustazione di vini e prodotti tipici della Campania
Concerto Cialtrontrio - Italian swing style
degustazione&musica
Direzione organizzativa e artistica:
Piazza Mazzini ore 20.45
Bambini 0/5 anni gratuito
dai 5 ai 10 anni 6 euro
oltre i 10 anni 13 euro
Una lezione diversa e interessante
Pubblichiamo, di seguito, un articolo degli alunni di due classi della scuola primaria sul significato dello
stemma comunale.
Alcuni giorni fa è entrata nella nostra classe una persona importante: l’assessore alla Pubblica istruzione
del Comune di San Clemente, dott.ssa Cecchini Mirna.
Le maestre l’avevano invitata a scuola per spiegarci il significato dei simboli e dei colori del nostro
stemma comunale.
I Comuni italiani sono più di 8000: ognuno di essi ha un suo stemma.
Il Comune di San Clemente l’ha ottenuto nel 1984 per concessione del Presidente della Repubblica.
In alto, al centro c’è la corona regolamentare di Comune italiano. Sotto la corona c’è lo stemma a forma
di scudo suddiviso orizzontalmente in due parti. La parte superiore ha lo sfondo azzurro e rappresenta il
cielo; la parte inferiore è di color rosso e ricorda il colore dell’acqua del mar Adriatico, tinta dal sangue
del Papa Clemente, perseguitato, ucciso e gettato in mare, legato ad un’ancora nera.
Al centro dello stemma è raffigurata una croce d’argento che lo attraversa verticalmente con tre traverse
digradanti verso l’alto. Nel mezzo della parte inferiore della croce si trova una corona d’oro, simbolo
del dominio dei Malatesta. La corona sostiene cinque perle. E’ attraversata da un ramo di palma e da
un’ancora nera che ricorda il martirio di Papa Clemente.
Sotto lo stemma ci sono due rami: uno è di quercia, simbolo di solidità e potenza; l’altro è di alloro, simbolo di gloria e prestigio. I
due rami sono legati al centro da un nastro tricolore, simbolo della Repubblica Italiana.
Lo stemma è rappresentato sul gonfalone, conservato nella Sala Consigliare del Municipio di San Clemente.
Grazie alla spiegazione chiara e interessante dell’assessore Cecchini, abbiamo capito i colori e i simboli del nostro stemma comunale.
Gli alunni delle classi
III San Clemente
IIIA Sant’Andrea in Casale
5 per mille al Comune di San Clemente
per il sostegno alle attività sociali
Il Comune di San Clemente ha incassato 625,67 euro dal 5 per mille dell’IRPEF, riferito all’anno 2009, che i cittadini hanno destinato per il sostegno alle attività sociali.
L’Amministrazione comunale, oltre a ringraziare i sanclementesi che hanno effettuato questa scelta, desidera comunicare che la
somma è stata completamente spesa a favore dei più bisognosi. Infatti, l’intera somma è stata liquidata e destinata proprio a quelle
attività sociali scelte dai sottoscrittori del modulo IRPEF.
È importante sottolineare che il budget massimo disposto annualmente dal Comune per i servizi sociali era esaurito e che quest’ultimo
aiuto è stato reso possibile solo grazie alle entrate del 5 per mille.
Invitiamo quindi i cittadini a versare, anche per la prossima dichiarazione dei redditi, la propria quota del 5 per mille al Comune di
San Clemente (CF 82009450402), come in questo caso non un centesimo della loro generosità verrà sprecato.
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