STOP AL FUMO
NEI LOCALI PUBBLICI
Dr.Raffaele Bava
LE
NORME
ANTIFUMO
NEI
LUOGHI
Di
LAVORO
LA
PIANTA DEL TABACCO HA INIZIATO A
CRESCERE IN UN RISTRETTA ZONA
CENTRALE DEL CONTINENTE AMERICANO
VERSO IL 6000 A.C.
APPARTENENTE
SOLANACEE
ALLA FAMIGLIA DELLE
NEL 1700 È STATA CLASSIFICATA DA
LINNEO CON IL NOME DI “NICOTIANA”
IN ONORE DI DI JEAN NICOT
- Nicotiana
tabacum:
la più coltivata e
migliore per il
tabacco da fumo
- Nicotiana
rustica:usata per il
tabacco da fiuto
- Nicotiana
petunioides:solo
ornamentale
SE NE
DISTINGUONO
3 SPECIE:
I MAYA
ERA CRISTIANA








Gli abitanti delle
Americhe avevano
trovato svariate
modalità di utilizzo:
FUMANDOLO
SNIFFANDOLO
MASTICANDOLO
MANGIANDOLO
BEVENDOLO IN
TISANE
USANDOLO PER
CLISTERI
ALLUCINOGENI

Furono i primi a fumare il
tabacco
Conosciuto come sik’ar da
cui derivano le parole
“sigaro e sigaretta”
Il fumo −> inteso non
come forma di piacere,
bensì quale mezzo di
comunicazione con gli
dei,come l’incenso per i
cristiani
● Tra il V e VI sec. D.C.
i Maya si espansero nel
Nord-America e
trasferirono l’uso di
coltivare la pianta di
tabacco alle tribù indigene
del luogo che svilupparono
attorno all’uso di tabacco
una serie di ritualità
politiche e religiose
(es. calumet della pace)
,che
LA
SCOPERTA EUROPEA



PRIMA ->1492
Cristoforo Colombo
che fu il primo
europeo a possedere
foglie di tabacco,ma
le buttò in mare
IN SEGUITO ->1499
Amerigo Vespucci
notò l’abitudine degli
indigeni oltre che a
fumarlo a masticare il
tabacco.
Dopo 40 anni dalla sua
scoperta ->1530
divenne così di moda che la
SPAGNA iniziò le prime
coltivazioni a Santo
Domingo e a Cuba ed il
PORTOGALLO in Brasile.
- Il frate francescano Andrè
Thevet portò dal Brasile i
semi del “petun”(Nicotiana
tabacum)e la piantò nel suo
giardino.
- Da lì tramite l’ambasciatore
francese a Lisbona Jea Nicot
la pianta fu inviata come
dono alla regina Caterina de
Medici, che l’impiegò come
erba medicinale per la cura
della cefalea denominandola
erba regina
NEL CORSO DEL XVII SECOLO
Il tabacco non più
erba medicinale ma
consumo per puro
diletto.
 Nel 1602 un medico
sconosciuto Filarete
pubblicò un libretto
”Il lavoro degli
spazzacamini” ovvero
un avvertimento per i
tabagisti,nel quale
assimilava i danni da
fuliggine per gli
spazzacamini a quelli
da fumo di tabacco
per i tabagisti.



Nel 1604 il re d’Inghilterra
Giacomo I pubblicò in
modo anonimo “A
conterblaste (contrattacco)
to tabacco”nel quale
notava come i polmoni e il
cervello dei fumatori morti
fosse ricoperto da una
specie di fuliggine oleosa.
Fu lo stesso re Giacomo I
che per ridurre la
diffusione applicò la prima
tassa sul tabacco,il cui
consumò aumentò
comunque in modo
vertiginoso per tutto il
secolo.
Nel 1561


I monaci cistercensi
cominciarono a
piantare semi di
Nicotiana nei dintorni
di ROMA per uso
medico
La pianta cominciò ad
essere chiamata
“erba santa”
Di Contro
◦
Pietro Andrea
Mattioli,medico
senese nel 1586,nel
suo trattato “De
plantis epitome
utilissima”,avvertì per
primo i rischi insiti
nell’uso di tabacco e
lo definì
“erba violenta”
SI REGISTRARONO LE PRIME LIMITAZIONI DA
PARTE DEI GOVERNI E DELLA CHIESA VOLTI A
LIMITARE IL CONSUMO DI TABACCO
- IN RUSSIA NEL 1613(PROIBIZIONE DEL
FUMO)
- IN GIAPPONE NEL 1620 (PROIBIZIONE DEL
FUMO)
- IN TURCHIA NEL 1633 (IL SULTANO MURAD
IV ORDINÒ LA CONDANNA A MORTE DEI
FUMATORI)
- IN CINA NEL 1638 (DECAPITAZIONE A CHI
FACEVA USO O COMMERCIO DI TABACCO)
● 1645
FU PROIBITO L’USO DEL TABACCO AI
SACERDOTI
● 1650 BOLLA PAPALE
DI
INNOCENZO X
SI PROIBIVA IL FUMO ENTRO SAN PIETRO A ROMA
● 1665-1666 LA GRANDE PESTE BUBBONICA A
LONDRA ,OLTRE 70.000 MORTI, LE AUTORITA’
ESORTARONO I CITTADINI A CONSUMARE
TABACCO QUALE
“VALIDO MEZZO DI PREVENZIONE”
ADDIRITTURA AD ETON IL FUMO FU RESO
OBBLIGATORIO
●1700 Bernardino Ramazzini
pubblicò il “DE MORBIS ARTIFICUM
DIATRIBA” -> 1° trattato di Medicina del
lavoro: divise in 5 categorie le malattie
professionali e mise al secondo posto i
lavoratori dell’industria del tabacco.
● 1800 “il secolo del sigaro”; l’uso del
sigaro, inaugurato inizialmente dagli
Spagnoli, si propagò rapidamente e con
esso la sua produzione(famosi i sigari
prodotti a Cuba)
● 1832 fu inventata la sigaretta: durante la
guerra tra Egiziani e Turchi, questi in
mancanza di pipe avvolsero il tabacco in
tubetti di carta ed a fine guerra
l’importarono in Europa ; da qui la
celeberrima espressione
“fumare come turchi”
● 1862 nel Regno d’Italia con la Legge del
13 luglio sulle privative dei Sali e tabacchi
venne istituito il MONOPOLIO Di STATO
SUL TABACCO

Nella seconda metà del secolo cominciano ad
evidenziarsi gli effetti nocivi del fumo anche
se la relazione con il cancro ai polmoni viene
ancora considerata occasionale(circa 1%dei
rilievi autoptici dei tumori maligni)
● 1858 il prof. Salvatore Cacopardo di Palermo
segnalò gli effetti nocivi del fumo sul:
- cervello,stomaco,cuore,naso,olfatto e
- polmoni.
Definì tabaccomania -> la diffusione del
fumo e ne teorizzò la dipendenza e l’enorme
difficoltà a smettere.
Famosa a tal proposito la frase di Italo
Svevo nella Coscienza di Zeno : “giacchè mi
fa male non fumerò mai più, ma prima voglio
farlo per l’ultima volta. Accesi una sigaretta
e mi sentii subito liberato dall’inquietudine.
Le mie giornate finirono con l’essere piene di
sigarette e di propositi di non fumare più.”
Tuttavia ancora nel:
● 1899 “Merck’s Manual” testo di riferimento
ancora oggi per i medici di tutto il mondo,
anziché segnalarne la pericolosità,
consigliava l’uso del tabacco per la cura
dell’asma e della bronchite
F
I
N
E
800’
1900: UN SECOLO DIVISO A META’
I primi 50 anni

Incremento costante del
consumo di sigarette
grazie alle 2 guerre
mondiali e allo sviluppo
demografico.
Le potenti compagnie
del tabacco ne
incentivarono l’uso
grazie anche alla
pubblicità dei divi del
tempo quali
Clark Gable e
Humphrey Bogart
e alla emancipazione
femminile.
Gli ultimi 50 anni


Crescente presa di
coscienza dei danni
provocati all’uomo
dal tabacco
Furono pubblicati 3
importanti studi
epidemiologici sui
rapporti causali tra
cancro polmonare e
fumo di tabacco
In particolare L’11 gennaio 1964 fu dato alla stampa il
“Rapporto Terry” -> in cui si affermava che il fumo di
sigarette è causa di cancro del:
-
POLMONE
-
LARINGITE
-
BRONCHITE CRONICA.
-
Dopo il primo tra il 1967 ed il 2010 furono pubblicati altri
31 rapporti del Surgeon General cha hanno attribuito al
fumo la responsabilità di altre patologie.
Legge n. 584 del 11 novembre 1975 in Italia si vietò il fumo
nei luoghi pubblici:
-
OSPEDALI
-
CINEMA
-
SCUOLE
-
SALE Di ATTESA
-
MEZZI Di TRASPORTO PUBBLICI. L’applicazione della legge
fu accompagnata da uno slogan storico ”chi fuma avvelena
anche te ,digli di smettere”
Gennaio 1981 il “BRITISH MEDICAL JOURNAL” pubblicò uno
studio del dott. Takeshi Hirayama sui rapporti tra cancro
polmonare ed esposizione al fumo passivo: aumento dal 60
al 90% dell’incidenza di tumori polmonari nelle mogli dei
fumatori rispetto alle mogli dei non fumatori ed in relazione
crescente al numero di sigarette fumate
21° SECOLO
PAESI OCCIDENTALI
●
Una seppur lenta
diminuzione dei fumatori
sia per la maggiore
conoscenza degli effetti
nocivi che per l’opera di
contrasto delle associazioni
dei consumatori(class
action)
1989 in ossequio alle
NORME CEE -> fu emanata
una direttiva del Consiglio
dei ministri che impose
l’obbligo di stampare sui
pacchetti di sigarette una
tra le 3 frasi facoltative
proposte:
- “il fumo provoca il
cancro”
- “nuoce gravemente alla
salute”
- “il fumo provoca
malattie cardiovascolari”
PAESI IN VIA Di
SVILUPPO
● In forte aumento sia
la produzione che il
consumo di tabacco
OGGI
I PAESI OCCIDENTALI
- Sono nella 4°fase
dell’epidemia
Il Direttore Generale
dell’OMS nel 2008 ha
affermato che:
“ questa epidemia
deve essere
considerata una
priorità per la salute
pubblica e per i
leaders politici di ogni
Paese del mondo!”
I PAESI ORIENTALI
-
Sono appena entrati
nella 2° fase
EPIDEMIA
del
FUMO
Si stima che
allo stato nel
mondo vi
siano circa un
miliardo di
fumatori di cui
quasi la metà
(311 milioni in
Cina e 131
milioni in
India)
nei paesi in
via di
sviluppo.
Le autorità di salute pubblica e la
comunità scientifica hanno
promosso l’uso di sigarette
light,a bassa resa in catrame e
nicotina:
Nel 1990 l’ ITALIA a seguito di
analoga normativa CEE stabilì
che
entro il 1992  il contenuto di
catrame per sigaretta scendesse
a 15 mg.
entro il 1997  a 12mg.
dal 2001 a tutt’oggi  10 mg.
Però esiste il fenomeno della
Compensazione per il quale il
fumatore per inalare lo stesso
quantitativo di nicotina aspira più
profondamente e fuma più
sigarette.
P
E
R
T
A
N
T
O
LEGGI
ANTIFUMO NEL
MONDO:
● Nel 1994  La California fu il
1° Stato al mondo ad emettere
una legge antifumo nei luoghi di
lavoro
● Nel 1998  divieto totale di
fumo negli spazi chiusi
SUCCESSIVAMENTE … ANALOGHI
PROVVEDIMENTI NEI PAESI EUROPEI:
 IRLANDA
– nel marzo 2004  fu il 1°
Paese Europeo a bandire il fumo in tutti i
luoghi di lavoro chiusi
 REGNO UNITO  analogamente il
1 luglio 2007
 FRANCIA – il 1 luglio 2008  ha
totalmente abolito il fumo dagli spazi chiusi
 OLANDA e ROMANIA – il 1 luglio 2008 
divieto di fumo nei bar,club e ristoranti
 DANIMARCA  analogamente dal
15 agosto 2007

La 1° normativa antifumo  Regio
decreto 24 dicembre 1934 n. 2316
cd. “Testo unico delle leggi sulla
protezione ed assistenza della
maternità e dell’infanzia” :
− art. 258 comma 1° : “Chi vende o
somministra tabacco a persona
minore degli anni 16 è punito
con sanzione amministrativa
fino a lire 40.000.”
− art. 258 comma 2 : “E’ vietato ai
minori degli anni 16 di fumare
in luogo pubblico sotto pena
della sanzione amministrativa
di lire 4.000.”
In
I
T
A
L
I
A
NORMATIVA RECENTE :
● LEGGE 11 NOVEMBRE 1975 N.584 
“DIVIETO DI FUMARE IN DETERMINATI LOCALI E SU MEZZI
DI TRASPORTO PUBBLICO”
● DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI DEL 14 DICEMBRE 1995 
− “LE P.A. DEVONO ATTUARE IL DIVIETO DI FUMO
584 DEL 1975 ESERCITANDO
POTERE DI INDIRIZZO, DI CONTROLLO, VIGILANZA E
COMMINATO DALLA LEGGE
DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DELLE AZIENDE PUBBLICHE E
AZIENDE PRIVATE IN CONCESSIONE O IN APPALTO”.
− PER LOCALE APERTO AL PUBBLICO SI INTENDE : “QUELLO
IN CUI LA GENERALITÀ DEGLI AMMINISTRATI E DEGLI UTENTI
ACCEDE ,SENZA FORMALITÀ E SENZA BISOGNO DI
PARTICOLARI PERMESSI NEGLI ORARI STABILITI”.
− LE AMMINISTRAZIONI HANNO FACOLTÀ DI ESTENDERE IL
DIVIETO A LUOGHI DIVERSI DA QUELLI PREVISTI DALLA
LEGGE N.584 DEL
1975,CON L’OBBLIGO DI APPORRE
CARTELLI CON INDICAZIONE DEL
DIVIETO DI FUMO.
DIVIETO ASSOLUTO DI FUMO NEI
SEGUENTI LOCALI:
 Corsie
d’ospedale
 Aule di scuole d’ogni ordine e grado
 Sale d’attesa di : stazioni ferroviarie,
aeroportuali, marittime
 Sale chiuse di : cinema, teatri,
sale da ballo, musei, biblioteche,
gallerie d’arte.
LA SVOLTA DECISIVA :

Legge 16 gennaio 2003 n.3, entrata in
vigore nel 2005  art. 51 “Tutela della
salute dei non fumatori” :
“Il divieto di fumo in precedenza
riguardante solo alcuni luoghi pubblici e i
lavoratori impiegati in determinate
attività(cave – miniere - esposizioni ad
agenti biologici e chimici, pericolosi e
cancerogeni) si estende a:
− Tutti i locali chiusi,
− Con le sole eccezioni dei :
locali riservati ai fumatori e di quelli
privati non aperti ad utenti ed al pubblico.
IL D.P.C.M. DEL 23 DICEMBRE 2003
IN ATTUAZIONE DELL’ ART 51 DELLA
LEGGE 3 DEL 16 GENNAIO 2003
SPECIFICA CHE LE AREE PER
FUMATORI:
A)DEVONO ESSERE DELIMITATE DA PARETI A TUTTA
ALTEZZA SUI QUATTRO LATI
B)DEVONO ESSERE DOTATE DI INGRESSO CON PORTA
A CHIUSURA AUTOMATICA
C)NON RAPPRESENTARE UN LOCALE OBBLIGATO DI
PASSAGGIO PER I NON FUMATORI
D)ESSERE DOTATE DI IDONEI MEZZI DI VENTILAZIONE
E)ESSERE MANTENUTE IN DEPRESSIONE NON
INFERIORI A
5 PA(PASCAL)
F)LA SUPERFICIE DESTINATA AI FUMATORI DEVE ESSERE
COMUNQUE INFERIORE ALLA METÀ DELLA SUPERFICIE
COMPLESSIVA DELL’ESERCIZIO DESTINATO A RISTORAZIONE
G)L’ARIA PROVENIENTE DAI LOCALI PER FUMATORI NON È
RICICLABILE
H)NEI LOCALI IN CUI È VIETATO FUMARE DEVONO ESSERE
COLLOCATO CARTELLI ADEGUATAMENTE VISIBILI CON LA SCRITTA
“VIETATO FUMARE” INTEGRATA CON:
● LA RELATIVA PRESCRIZIONE DI LEGGE
● LE SANZIONI APPLICABILI AI CONTRAVVENTORI
● I SOGGETTI CUI SPETTA VIGILARE
SULL’OSSERVANZA DEL DIVIETO E CUI COMPETE
ACCERTARE LE INFRAZIONI
I LOCALI PER FUMATORI DEVONO ESSERE CONTRASSEGNATI DA
APPOSITI CARTELLI CON L’INDICAZIONE LUMINOSA CONTENENTE
LA SCRITTA
“AREA PER FUMATORI”
 L’accordo
stato-regioni del 16
Dicembre 2004 raccomanda ai datori di
lavoro nei luoghi di lavoro pubblici e privati
di fornire “un’adeguata formazione ai
lavoratori” :
 sui rischi per la sicurezza e la salute
derivanti dal fumo di tabacco attivo e
passivo
 sulle misure di prevenzione del fumo
adottate nel luogo di lavoro
 sulle procedure previste dalla normativa
vigente per la violazione del divieto
 sulle modalità per smettere di fumare
avvalendosi dei servizi competenti in
materia.
LE SANZIONI:
IL
D.LGS. N.81 DEL 9 APRILE 2008 OLTRE
ALLE “SANZIONI DI CARATTERE GENERALE” NE
HA PREVISTO ALCUNE DI CARATTERE
SPECIFICO:
ART 18 LETT.F AL DATORE DI LAVORO O
AL DIRIGENTE CHE NON RICHIEDA IL
RISPETTO DEL DIVIETO DI FUMARE NEGLI
AMBIENTI IN CUI È PROIBITO
ART
64  AL DATORE DI LAVORO CHE
CONSENTA AI LAVORATORI DI FUMARE
ART 163  AL DATORE DI LAVORO CHE
NON SEGNALI CON APPOSITA
CARTELLONISTICA IL DIVIETO DI FUMARE
ART.223
 MANCATA VALUTAZIONE DEL
RISCHIO DA ESPOSIZIONE AD AGENTI
CHIMICI
ART.235
 MANCATA IMPLEMENTAZIONE
DI MISURE VOLTE ALLA ERADICAZIONE DEL
RISCHIO
ART.236
MANCATA VALUTAZIONE DEL
RISCHIO DA ESPOSIZIONE AD AGENTI
CANCEROGENI
ART.237
AL DATORE DI LAVORO CHE
NON ABBIA PROVVISTO I LOCALI DOVE VI SIA
ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI DI
SEGNALI RIPORTANTI IL DIVIETO DI FUMO.
IL RISPETTO DEL DIVIETO DEVE
ESSERE FATTO OSSERVARE:

Negli uffici e
strutture private dall’

addetto alla
vigilanza con
l’eventuale intervento
della:
- polizia
amministrativa o
- agenti di polizia
giudiziaria o
- guardie giurate

Nelle strutture
pubbliche i
dirigenti preposti
individuano con atto
formale i soggetti cui
spetta vigilare
sull’osservanza del
divieto,accertare e
contestare le
infrazioni ed in loro
assenza ne sono
direttamente
responsabili
Le sanzioni possono
essere elevate dai vari
corpi di polizia locale
e giudiziaria


Le sanzioni possono essere pagate in : banca – uffici
postali o tesoreria provinciale se inflitte dagli organi
statali quali la Polizia e i Carabinieri
Se inflitte dai vigili urbani o dal personale del dipartimento
di prevenzione dell’azienda sanitaria - con modalità
diverse da regione a regione - l’ammontare della
sanzione va da : un minimo di euro 27,50 ad un massimo

di 275,00 raddoppiata se l’infrazione è commessa in
presenza di donna incinta e di minore di anni 12
I soggetti che sono incaricati di far rispettare l’osservanza
del divieto se inadempienti sono soggetti al pagamento di :
una somma da euro 220 ad euro 2200 aumentabili
della metà in caso di malfunzionamento degli impianti di
condizionamento ove previsti.
Gli eventuali ricorsi vanno indirizzati al :
- sindaco se la sanzione venga elevata dai vigili urbani o

altro organismi locali
- prefetto se la sanzione è stata elevata dagli organi statali
DIVIETO DI FUMO NEGLI STUDI MEDICI
● All’ingresso dello studio medico apporre ben in vista cartello
completo con tutte le indicazioni:
- Prescrizione di legge (art. 51 della legge 3/2003);
- Sanzioni applicabili ai contravventori;
- Soggetti cui spetta vigilare sull’osservanza del divieto e
quelli cui compete accertare le infrazioni
● Negli altri locali sono sufficienti cartelli semplici con il solo
richiamo al divieto di fumo.
● Il D.Lgs.493/1996 applicativo della L.626/1994 prevede che per
la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro i
cartelli devono avere specifiche caratteristiche di forma
colore e dimensioni.
● In particolare va utilizzato il colore rosso per la scritta
“VIETATO FUMARE” ;la dimensione del logo deve essere di
almeno 7 cm. di diametro se inserito in un cartello di
dimensioni UNI-A4(210x297) per risultare visibile fino a circa
3 m di distanza per come previsto anche dal comma 7 del
DPCM 23 dicembre 2003
L’ULTIMA
FRONTIERA
La
Sigaretta
Elettronica
OPPORTUNITA’
INCOGNITA
?
O


i fumatori di
sigarette elettroniche
non inalano sostanze
cancerogene che si
sprigionano dalla
combustione del
tabacco e della carta
Studi recenti
(università di
Catania)sostengono
possa essere d’aiuto a
chi vuole smettere di
fumare in quanto fa
mantenere la
gestualità ed evita
crisi di astinenza
i liquidi contenuti
all’interno delle
sigarette elettroniche
possiedono nicotina
che crea pertanto
dipendenza
 la FDA
nordamericana ha
rilevato due sostanze
potenzialmente
dannose:
- il Glicol dietilenico
(usata nell’antigelo)
- le nitrosamine

IN ITALIA LA NORMATIVA È IN
VIA D’EVOLUZIONE :
● 4 agosto 2011 - Ordinanza del Ministro
della Salute  divieto di vendita di sigarette
elettroniche contenenti nicotina ai minori di
anni 16
● 28 settembre 2012  il ministro Balduzzi
ha prorogato il divieto di fumo per i minori di
anni 16
● 2 aprile 2013 - Ordinanza il limite è
stato innalzato a 18 anni
● Di recente  il Ministro della Salute
Lorenzin ha esteso il divieto di fumo nei cortili
delle scuole anche alle sigarette elettroniche
AD OGGI, IL DIBATTITO E IL
RELATIVO RAPPORTO COSTO
-
BENEFICI RESTA UNA QUESTIONE
APERTA A FRONTE DEL SUO USO
SEMPRE PIÙ DIFFUSO :
- NEL 2012  I FUMATORI DI
SIGARETTE ELETTRONICHE SONO
600.000
- NEL 2013  SI STIMA CHE
SUPERERANNO IL MILIONE
QUANTI DIVERRANNO IN UN
PROSSIMO FUTURO?
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Le norme antifumo nei luoghi di lavoro