23° incontro
Tutte le fasi della
confessione
La confessione è composta da cinque fasi
che cercheremo di comprendere meglio:
1. L’esame di coscienza;
2. Il pentimento;
3. Il proponimento;
4. La confessione;
5. La felicità.
Prima di accostarti a ricevere il Perdono da Dio Padre è importante
rendersi conto del Suo Amore per noi e che ci aspetta a braccia
aperte. Dio Padre ci ha amato quando ha creato tutte le cose
presenti nell’Universo. Tutto è suo dono. Dio Padre ci ha amato
ancora di più quando ha mandato suo Figlio Gesù, per liberarci dalla
schiavitù del male, per farci scoprire la gioia di essere figli di Dio,
fratelli gli uni degli altri, appartenenti alla stessa famiglia. Anche tu,
con il Battesimo, sei entrato a far parte della grande famiglia
che è la Chiesa, ed è proprio lì che hai imparato a chiamare Dio
«Padre nostro».
ABBIAMO GIA’ VISTO LA PRIMA
TAPPA: L’ESAME DI COSCIENZA
Cos’è il peccato?
PECCATO
è
Non amare Dio e il prossimo
Non ascoltare Gesù
Non vivere come un figlio di Dio
L’ESAME DI COSCIENZA
(si fa ogni sera)
Il peccato fa diventare il tuo cuore...
Ti sei ricordato di Dio durante la giornata?
Hai pregato per lodare e ringraziare Dio per i doni che ti ha fatto?
Quando preghi lo fai con il cuore o solo con parole distratte?
Vai a catechismo? Ti comporti bene? Studi con amore il catechismo?
Pronunci inutilmente il Nome di Gesù, della Madonna e dei Santi?
Sei andato a Messa la Domenica e nelle Feste? Partecipi con gioia?
Vuoi veramente bene ai genitori? Hai sempre ubbidito a casa, a scuola?
Gesù è presente in tutte le persone: hai sempre rispettato Gesù nei sacerdoti e nella catechista?
Hai sempre detto la verità a papà e mamma, agli insegnanti, ai compagni?
Hai fatto bene i compiti della scuola?
Hai dato il tuo aiuto a casa e dovunque hanno avuto bisogno di te?
Hai rispettato le cose che adoperi? Se hai rotto qualcosa, hai avuto il coraggio di dirlo? Hai riparato
hai danni che hai fatto?
Hai voluto bene a tutti, pensando che quello che faccio agli altri lo faccio a Gesù? O voglio bene solo
a chi mi è simpatico e non mi importa niente degli altri?
Sono stato invidioso delle cose degli altri?
Hai rispettato la natura? Hai danneggiato le piante? Hai evitato di sporcare?
Ho cacciato pensieri e desideri cattivi? Sono stato geloso delle mie cose?
Ho amato i poveri dando generosamente qualcosa dei miei beni?
Ti aiuta a vedere i peccati dentro il tuo cuore e ti fa dire:
“E’ colpa mia, sono stato io! Gesù perdonami”
Con l’esame di coscienza puoi vedere se stai vivendo come un
vero figlio di Dio.
Importantissimo ricordiamo che : Per fare bene l’esame di
coscienza bisogna dire assolutamente la verità!!! E’ inutile
mentire, si ammettono i propri errori senza vergogna.
Quando facciamo peccato? Quando ci allontaniamo da Dio,
facendo del male a noi stessi e agli altri. Il peccato è il male più
grande perché: separa da Dio, fonte del vero bene, e dai
fratelli; provoca disordine, solitudine, sofferenza; coinvolge
tutti, e non solo chi lo compie: Dio stesso, che soffre del
rifiuto e della lontananza di un suo figlio;
la comunità cristiana; la comunità degli uomini.
I peccati possono essere piccoli o grandi, Dio Padre li perdona
tutti, l’importante è riconoscerli e
chiedere il Suo aiuto per cambiare.
Per fare l’esame di coscienza ti puoi aiutare con
i 10 comandamenti.
I DIECI COMANDAMENTI
Io sono il Signore Dio tuo!
1. Non avrai altro Dio
all'infuori di me
(Non voglio fare come se Dio non ci fosse per
vivere come mi pare e piace! Cerco la parola di Dio!
Non mi rivolgo alle stelle, ai maghi, a chi dice
di leggere o di vedere bene e male o
futuro o colpe in carte o cristalli!)
2. Non nominare il Nome di Dio invano
(Lodo e ringrazio Dio per quello che lui è oltre che per quello
che fa! Cerco le parole più belle per parlare di Lui! Attribuisco
a Dio il bene, e tutto il bene, sia quello che faccio io che quello
che fanno gli altri! Non dò la colpa a Dio del male che capita,
del peccato degli uomini, delle mie incapacità di vivere
obbediente a lui. Non lo nomino per scherzo, come protagonista
di barzellette… )
Dio ti ama, amalo anche tu
3. Ricordati di santificare le feste
(Se in quel giorno pensi solo a te stesso hai
dimenticato il tuo Dio, sei già fuori strada. Se la
tua vita è in attesa di Dio
e lo apprezzi, celebri la festa
con amore, con gioia, con pace! )
4. Onora il padre e la madre
(Mi considero debitore a genitori, a nonni,
a fratelli: essi sono stati, sono e saranno
segno dell’amore di Dio
per me! Cerco di essere
anch’io dono di Dio
per loro!
5. Non uccidere
(Il mio prossimo è immagine di Dio: lo onoro e
lo rispetto, anche se non contraccambia!
Tengo il sorriso pronto per ogni persona! Non
approvo e non proteggo chi
fa il male: sarei
peggiore di lui!
Non tolgo l’onore, la stima,
il buon nome,
la salute a nessuno!
6. Non commettere adulterio
(Considero il matrimonio come
missione e come sacramento
creato da Dio)
7. Non rubare
(Considero le ricchezze proprietà di Dio;
Mi accontento del necessario, sono
generoso con i poveri. Non adopero il
denaro per accontentare gola e vanità,
piaceri e cose inutili)
8. Non dire falsa testimonianza
(Sapendo che gli altri sono figli di Dio, non mi
permetto di ingannarli, anzi, mi presento loro
limpido come l’acqua di sorgente! Sapendo
che io sono figlio di Dio, non dico bugie! Non
voglio che gli altri perdano la fiducia in me.
Con la mia vita voglio essere
testimone che Dio è amore
paziente! )
9. Non desiderare la donna d'altri
(Sto attento ai miei pensieri e i
desideri. Confronto i miei desideri con la
parola di Gesù e accolgo solo quelli che
mi realizzano come figlio di Dio!
Custodisco il mio cuore nella
fedeltà alla mia missione
in famiglia )
10. Non desiderare la roba d'altri
(Quanto io possiedo è strumento per la
mia missione nel mondo. Se un altro
adopera le mie cose per il Regno di Dio,
ecco, le adoperi pure! Domino l’invidia.
L’invidia rende avari, chiude gli occhi alle
necessità dei fratelli, fa
litigare e odiare.
2^ TAPPA: IL PENTIMENTO
Non basta elencare i peccati che abbiamo commesso,
bisogna anche capire che ogni volta che commettiamo un
peccato facciamo del male a qualcuno (la mamma, gli
amici, Gesù,…); per questo dobbiamo essere tristi e
dispiaciuti e pentirci del male che abbiamo commesso.
Diciamo che quando una persona compie un’azione
sbagliata o dire una bugia, disobbedire alla mamma,…) poi
prova un senso di colpa che non la fa stare bene e la
porta a pentirsi di ciò che ha fatto. Con l’esame di
coscienza capisci che hai fatto peccato e che hai
sbagliato, ma è difficile dire: “E’ colpa mia!!” Perché hai
paura di dire la verità e riconoscere di aver sbagliato?
Hai paura di non essere scusato? Ma non devi aver paura
perché Gesù è in mezzo a noi e con Lui possiamo
imparare a riconoscere i nostri peccati. Ricorda che
Gesù ti ama così come sei e ogni volta che chiedi
perdono, sarai perdonato!
Giovanni Battista iniziava le sue omelie predicando la
necessità di purificarsi attraverso il pentimento
(Matteo, 3:2-6). Era una novità per il suo pubblico: a
quel tempo i giudei avevano un modo molto particolare
di “liberarsi dai peccati”. Una volta l’anno, al tempo
della Pasqua, essi trasferivano simbolicamente i loro
peccati dentro a degli agnelli. Poi uccidevano questi
agnelli-“peccatori” come “offerta a Dio” e mangiavano
i loro corpi.
Ovviamente, tale assurdità non faceva che aumentare
la loro colpa agli occhi di Dio.
No, i propri peccati non possono essere trasferiti su
qualcun altro. Solo la stessa persona può lavarseli di
dosso con un sincero pentimento.
NON C’E’ PERDONO SENZA
PENTIMENTO
La conversione dal peccato e la
domanda di perdono sono atteggiamenti
importanti nella vita dei cristiani.
E’ importante conoscere l’amore di Dio,
la sua fedeltà, gli atteggiamenti di
fiducia, perché la legge e il giudizio non
devono far paura e non nascano
sentimenti di scoraggiamento o di
ansietà.
3^ TAPPA: PROPONIMENTO
Se ti penti per ciò che di sbagliato hai fatto, allora è
normale che ti impegni per non farlo più. Quando
capisci di aver fatto una cosa sbagliata, è giusto che ti
riproponi di non farla più (es: se dico una bugia alla
mamma, dopo aver capito che ho sbagliato ed essermi
pentito, devo impegnarmi a non dire più bugie).
Facendo l’esame di coscienza, ti sei reso conto di alcuni
tuoi difetti, di quanti sbagli fai magari anche
spesso…non preoccuparti, Dio Padre ti ama come sei,
l’importante è dispiacersi per il male fatto (anche
quando non è molto grave… ricordi che i peccati piccoli
sono come tanti sassolini…anche se sono piccoli fanno
male se entrano nella scarpa…soprattutto se sono
tanti!) e decidere di cambiare in meglio la nostra vita.
Un consiglio: scegli il tuo difetto più “grosso”, quello
che ti allontana di più dal Signore, dirai al Sacerdote
che quello è il difetto che vuoi impegnarti a correggere
con l’aiuto di Dio Padre.
4^ TAPPA: LA CONFESSIONE
Questo è il momento in cui ricevi il sacramento:
ti siedi di fronte al sacerdote pronto a chiedere
e ricevere il perdono di Gesù.
Il sacerdote inizia con il segno della croce. (fallo
anche tu)
Ti rivolge una parola di saluto e di accoglienza a
nome di Gesù.
Poi, tu dici al sacerdote (che in quel momento
rappresenta Gesù) quegli sbagli, quei peccati che
hai trovato facendo l'esame di coscienza,
indicando quello che più ti vuoi impegnare a
correggere.
Allora il sacerdote, a nome di Gesù, ti dà alcuni
consigli per migliorare la tua vita.
A questo punto, con questa preghiera dici che ti
dispiace di aver sbagliato e che non vuoi
sbagliare più:
ATTO DI DOLORE
Pietà di me o Signore
secondo la tua misericordia,
non guardare ai miei peccati
e cancella tutte le mie colpe.
Crea in me un cuore puro
e rinnova in me uno spirito
di fortezza e di santità
Amen
Il prete, a nome di Dio, ti consiglia un gesto di penitenza,
un proposito, cioè un impegno per comportarti in maniera
diversa, cercando di evitare i peccati che hai confessato.
Questo gesto di conversione può essere: una preghiera
che esprime la propria fede in Dio e il desiderio di fare la
sua volontà, un piccolo servizio; un gesto di carità, o altro.
Poi il sacerdote ti dona il perdono di Dio con queste
parole:
Dio, Padre di misericordia che ha riconciliato a sé il mondo
nella morte e risurrezione del suo Figlio,
e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati
ti conceda, mediante il ministero della Chiesa,
IL PERDONO E LA PACE.
E IO TI ASSOLVO
DAI TUOI PECCATI
NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO
SPIRITO SANTO».
E tu, con gioia e riconoscenza a Dio, che ti ha perdonato,
fai il segno della croce e rispondi:
Amen.
5^ TAPPA: LA FELICITA’
Che bello!! Finalmente hai ricevuto
l’abbraccio di Dio Padre, il suo Perdono,
il suo Amore, ora puoi ricominciare a
vivere in un modo nuovo.
Ora è il momento per ringraziare Gesù
del dono che ti ha fatto: esprimi subito
la tua gratitudine nella preghiera e fai
appena possibile il gesto che il
sacerdote ti ha indicato come
penitenza, come impegno per la tua
nuova vita.
QUALCHE RISPOSTA ALLE TUE DOMANDE
Quando mi devo confessare
ancora?
Non farne una questione di data. Il
catechista ti proporrà ancora dei
Devo confessarmi sempre
momenti per vivere questo
dallo stesso sacerdote?
sacramento insieme ai tuoi compagni
in modo particolare. Ma è
Non è necessario. È bene però
importante che tu ti confessi
che tu ti scelga un confessore
quanto senti il bisogno di migliorare
che ti diventi amico e ti
il tuo modo di vivere, dopo un
conosca di più: tutto qui.
peccato che senti più grave.
Quali peccati devo dire?
Non certo quelli di cui ti sei già confessato. È invece un
obbligo dire le cose che sono gravi. i peccati di cui non sei
certo che siano tali farai bene a chiedere consiglio al
confessore.
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