NEV - NOTIZIE EVANGELICHE
protestantesimo - ecumenismo - religioni
22 dicembre 2010
settimanale - anno XXXI - numero 51
* EDITORIALE: Protestantesimo: la rivoluzione di un altro cristianesimo, di Silvana Nitti
* INTERVISTA: Younan, presidente della Federazione luterana mondiale
* Ecumenismo. A gennaio la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
* Migranti. Messaggio della Conferenza di Vienna a conclusione dell'iniziativa Migration 2010
* Ecumenismo. A Roma una conferenza per “riprendere le sfide di Edimburgo, 1910-2010”
* Libri. Per il Natale dei più piccoli la storia di Noè narrata e illustrata da D'Incalci
* TELEGRAFO: Notizie in breve
* APPUNTAMENTI
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Questo è l’ultimo numero dell’anno
Il prossimo numero uscirà mercoledì 12 gennaio 2011
A TUTTI VOI UN BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO
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La redazione
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EDITORIALE
Protestantesimo: la rivoluzione di un altro cristianesimo
di Silvana Nitti, docente di Storia del cristianesimo e delle chiese alla Federico II di Napoli
Un breve dibattito sul ruolo della Riforma protestante nella formazione del mondo moderno si è svolto a
partire dal recente volume di W. G. Naphy, "La rivoluzione protestante - L’altro cristianesimo" (Raffaello
Cortina ed., Milano 2010). Una recensione a firma di Luca Gallesi (Avvenire, 10/12) utilizzava
capziosamente il libro di Naphy per dimostrare che il protestantesimo è la fonte dei peggiori mali della
modernità, dal degrado dell’arte figurativa (tutto quello che ci sarebbe da dire in proposito sta
nell’iconoclastia, o al massimo nel minimalismo contemporaneo, dimenticando qualcosa come
Rembrandt, tanto per dirne una), a questioni ben più gravi, come l’etica della responsabilità, che
nell’articolo si riduce a "coscienza dell’individuo", fonte solo di disordine.
Nella stessa pagina Franco Cardini rincarava la dose sostenendo che sarebbe "tragicomico il
riferimento ai diritti civili quando si parla di protestantesimo", in quanto piuttosto "viene in mente
l’irrigidimento ferocissimo sia sul piano dei costumi che su quello dell’ortodossia", e addirittura la "corsa
all’individualismo esasperato", che avrebbe prodotto nient’altro che "l’ateizzazione dell’Occidente" e "la
caduta del senso morale".
E’ vero che l’onestà del libro di Naphy, che non nasconde i problemi, storici o attuali, del
protestantesimo, si presta a queste strumentalizzazioni. Ma è penosamente chiaro che la pagina
dell'Avvenire aveva il solo scopo di confermare il lettore italiano nella sua ignoranza del
protestantesimo, per richiamarlo una volta di più a una accorta subordinazione all’autorità ecclesiastica:
poiché nella Bibbia "si trovano argomenti tanto a condanna quanto a giustificazione" di qualsiasi scelta
etica o politica, sarà bene non lasciare "a se stesso il lettore delle Sacre Scritture", affinché non scelga
"da solo la verità che gli interessa".
Come si vede, non si potrebbero coniugare più astutamente di così una interpretazione del
protestantesimo lontanissima ormai da qualunque seria indagine storica (cattolica, protestante o laica
che sia), con l’obiettivo strategico di buona parte del cattolicesimo italiano: ribadire che l’unico
cristianesimo ancora vincente sarebbe quello romano (ma chissà poi dove fondano questa sicurezza),
e proporlo come la sola riserva di insegnamenti (i "valori cristiani"!) utili a salvare il mondo moderno
dalla catastrofe. Il libro di Naphy, invece, pur con l’ingenuità di chi scrive per un pubblico ben altrimenti
informato, e dunque descrivendo onestamente la complessità delle vicende storiche senza poter
prevedere simili strumentalizzazioni, è una convinta illustrazione di come, attraverso i secoli, il
protestantesimo abbia contribuito a stabilire le fondamenta delle società più evolute e democratiche
della modernità.
Per fortuna Giulio Giorello ha risposto egregiamente sul Corriere della Sera (12/12) alla pagina
dell'Avvenire, ricordando che invece Naphy mostra che l’individualismo protestante "non coincide col
fare ciò che si vuole: è invece un monito circa il pesante carico della responsabilità del singolo per le
proprie credenze e azioni". E concludeva: "Il puritanesimo non è mai stato odio della gioia, ma
trasparenza della coscienza, dirittura morale e volontà di non cedere a qualsiasi potere iniquo.
Nell’Italia di oggi, di fronte a corruzione, opportunismo e disonestà, tristi compagne dell’acquiescenza ai
potenti di troppi nostri concittadini, non dovremmo cercare di essere davvero individualisti e puritani?
Con legittimo orgoglio, visto che anche in Italia (penso ai valdesi, ma non solo) si è manifestato il
coraggio di un cristianesimo diverso, insofferente di autoritarismo e gerarchia". (NEV-Notizie
evangeliche 51/10)
INTERVISTA
Munib Younan: Pregare affinché i cristiani rimangano in Terra Santa
a cura di Luca Baratto
Roma (NEV), 22 dicembre 2010 - Lo scorso 15 e 16 dicembre il presidente della Federazione luterana
mondiale (FLM), vescovo Munib Younan, ha guidato a Roma una delegazione della FLM in visita alla
Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) e al Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei
cristiani. In Vaticano, la delegazione luterana ha avuto un'udienza con papa Benedetto XVI. Durante la
sua permanenza a Roma, abbiamo intervistato Younan, che è anche vescovo della Chiesa evangelica
luterana in Terra Santa.
Nei colloqui avuti in Vaticano quali temi avete affrontato?
Vorrei innanzitutto ricordare che la scorsa estate l’Assemblea generale della FLM ha eletto il suo nuovo
Consiglio all’interno del quale siedono ora diversi nuovi membri, me compreso. Si è trattato dunque per
molti della prima visita in Vaticano nella nostra veste di consiglieri della FLM. Per questa ragione,
nell’incontro avuto con papa Benedetto XVI, abbiamo confermato come prima cosa le buone relazioni
tra le nostre chiese e riaffermato l'importanza del dialogo tra luterani e cattolici. Dialogo che ha dato il
suo frutto maggiore nella Dichiarazione congiunta del 1999 sulla Giustificazione per fede, e che
chiaramente vogliamo proseguire. Abbiamo sottolineato anche la buona cooperazione tra le nostre
chiese sul piano della diaconia e della difesa dei diritti dei più deboli. Personalmente ho apprezzato il
modo in cui Benedetto XVI ha affrontato la questione della recessione mondiale, sottolineando come le
sue ripercussioni più gravi riguardino i poveri del mondo. In ultimo, abbiamo sollevato un tema
controverso: quello dell'eucaristia. La nostra speranza di luterani è che per il 2017, l'anno in cui
celebreremo il 500° anniversario della Riforma protestante, sia possibile avere una dichiarazione
congiunta sull'ospitalità eucaristica.
Lei, oltre ad essere presidente dei luterani mondiali, è anche vescovo della Chiesa luterana in
Terra Santa. In base alla sua esperienza, quali sono oggi le sfide che i cristiani del Medio Oriente
devono affrontare e cosa possono fare le altre chiese cristiane per aiutarli?
Quando si parla di Medio Oriente non si può fare di ogni erba un fascio. Ogni nazione ha problemi
specifici. Al momento la situazione che preoccupa di più è quella dei cristiani in Iraq, perseguitati per la
loro appartenenza di fede. Sono però molto preoccupato anche per ciò che succede in Egitto e in
Sudan. In Terra Santa, Giordania compresa, c'è invece libertà religiosa di cui anche noi cristiani
godiamo. Alle chiese cristiane del mondo chiedo soprattutto di pregare affinché i cristiani possano
rimanere in Terra Santa. Una Terra Santa senza cristiani non avrebbe senso. Dunque, aiutateci a
rimanere! Ci sono infatti alcune cose che possono rendere più forti i cristiani in Palestina e nel Medio
Oriente. Innanzi tutto, le chiese possono aiutarci a formare i nostri giovani, garantire loro
un'educazione. L'educazione può trasformare il mondo da luogo di conflitti ed estremismi a luogo di
pace e moderazione. Alle chiese cristiane del mondo chiediamo anche di incoraggiare la moderazione
in un tempo di estremismo. Non abbiamo bisogno di gente che infiammi ancora di più i conflitti in cui
viviamo. Infine, è essenziale che i cristiani si pronuncino sempre per la giustizia e la pace, per la
riconciliazione e il perdono.
Nel suo viaggio in Italia ha incontrato anche i rappresentanti della Chiesa evangelica luterana in
Italia. Qual è il messaggio che ha portato loro?
Come presidente della Federazione luterana mondiale è stato naturale per me visitare le sorelle e i
fratelli luterani in Italia. Li abbiamo incontrati e abbiamo ascoltato la loro testimonianza: personalmente
ringrazio il Signore per il loro impegno ecumenico e per quello a favore dei diritti dei migranti, svolto
attraverso il loro sostegno alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Su queste due
strade voglio incoraggiarli a proseguire e ad essere di esempio per altre chiese di minoranza. Anche se
i luterani in Italia sono una piccola minoranza voglio dire loro che la forza della chiesa non sta mai nei
numeri, nelle proprietà che possiede, nei conti in banca, o nel potere politico che può avere, ma sta
sempre nell'essere dei testimoni viventi del nostro Signore Gesù.
Ecumenismo. A gennaio la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
Il testo biblico quest'anno è proposto dalle chiese di Gerusalemme
Roma (NEV), 22 dicembre 2010 - “Uniti nell'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello
spezzare il pane, nella preghiera” (Atti 2:42) è il testo biblico scelto quest'anno per la “Settimana di
preghiera per l’unità dei cristiani” (18-25 gennaio 2011). Quest’anno il materiale della Settimana è stato
preparato da un gruppo di responsabili delle Chiese di Gerusalemme, tra gli altri, dal patriarca emerito
di Gerusalemme dei Latini, Michel Sabbah, e da Munib Younan, vescovo della chiesa luterana di
Giordania e di Terra Santa nonché presidente della Federazione luterana mondiale (FLM). Il testo
biblico ricorda il "richiamo alle origini della prima Chiesa in Gerusalemme che ispira al rinnovamento e
al ritorno all'essenza della fede; è una chiamata a rivivere il tempo in cui la Chiesa era ancora unita".
All'interno del tema vengono presentati quattro elementi peculiari della comunità cristiana originaria, ed
essenziali alla vita di ogni comunità cristiana, ovunque essa si trovi. "In primo luogo la parola, che era
trasmessa dagli apostoli; in secondo luogo la comunione (koinonia), che era una caratteristica dei primi
credenti ogniqualvolta si riunivano insieme; in terzo luogo, anch'esso segno distintivo della prima
chiesa, la celebrazione eucaristica (lo spezzare il pane), che ricorda la nuova alleanza inaugurata da
Gesù con la sua sofferenza, morte e resurrezione; in quarto luogo l'offerta di una incessante preghiera.
Questi quattro elementi costituiscono i pilastri delle vita della Chiesa e della sua unità". In occasione
della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani del 2010 sono stati commemorati i grandi movimenti
missionari della cristianità, con la celebrazione del centenario della Conferenza missionaria
internazionale di Edimburgo 1910. "Quest'anno - si legge nel testo che promuove le iniziative in Italia le chiese di Gerusalemme ci invitano a meditare su quella prima grande attività missionaria, per cui il
cuore dell'attività dei seguaci di Gesù non si rivelò nell''andare fuori' ma nel 'riunirsi dentro'. Essi - si
legge - furono chiamati a contemplare ciò che era il fulcro della loro fede, esemplificato nel modo in cui
gli apostoli sprigionarono la forza delle parole e delle azioni di Gesù e come queste furono espresse nel
loro insegnamento, e nel modo in cui essi vivevano e celebravano ciò che fu compreso come l'essenza
dell'essere di un discepolo". L'invito rivolto a tutti i cristiani d'Italia, condiviso nel testo - che porta le
firme del presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Massimo Aquilante; del
presidente della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo Mansueto Bianchi, vescovo di
Pistoia; dell'arcivescovo ortodosso d'Italia e di Malta ed esarca per l'Europa Meridionale, metropolita
Gennadios - è quello di unire le voci nella lode al Dio trinitario elevando la preghiera per l'Unità dei
cristiani in tutto il mondo, ma soprattutto nella nostra terra. La brochure è scaricabile dal sito
http://www.prounione.urbe.it/att-act/i_sett-preg.html.
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è promossa congiuntamente dalla Commissione Fede
e Costituzione del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e dal Pontificio Consiglio per la promozione
dell’unità dei cristiani.
Migranti. Messaggio della Conferenza di Vienna a conclusione dell'iniziativa Migration 2010
Franca Di Lecce: "Facciamo nostro il messaggio 'Insieme, non separati'"
Roma, (NEV) 22 dicembre 2010 - "Migration 2010, l'anno che le chiese europee hanno dedicato alle
migrazioni, si avvia alla conclusione, ma per noi significa un nuovo inizio e un rinnovato impegno per
l'anno che abbiamo davanti." Questo il commento di Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e
migranti (SRM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) che ha partecipato alla
Conferenza tenutasi a Vienna il 18 e il 19 dicembre a conclusione dell'iniziativa Migration 2010.
"Facciamo nostro - ha proseguito Di Lecce - l'appello del messaggio 'Insieme, non separati' perchè
come chiese siamo convinte che i diritti fondamentali dei migranti non possano essere separati dai diritti
degli altri". Il messaggio finale di Migration 2010 è uscito in concomitanza con la Giornata mondiale del
migrante. Il testo si apre con il passo biblico del Levitico (19: 33-34) "Tratterete lo straniero, che abita
fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso”.
Per dodici mesi le chiese di tutta Europa hanno approfondito la loro riflessione, non solo teologica, su
diversi aspetti delle migrazioni forzate, dello sfruttamento della tratta di esseri umani e della detenzione,
tenendo conto del contesto internazionale, degli effetti della globalizzazione e del cambiamento
climatico nel sistema socio economico mondiale. "Molte chiese in Europa hanno lavorato in modo
concreto anche in situazioni difficili e altre hanno iniziato questo cammino. Tra le attività la fornitura di
cibo e di riparo per molte persone disagiate, la cura di famiglie di migranti e la tutela dei loro diritti,
l'assistenza spirituale, e ancora la visita ai detenuti e iniziative per ricordare coloro che hanno perso la
vita nel difficile viaggio verso l'Europa. Spesso - si legge ancora nel mesaggio - si è potuto condividere
vere e proprie celebrazioni e culti comunitari. Molte chiese hanno invece iniziato a fare una vera e
propria mappatura delle comunità presenti nei propri quartieri". Nel testo si evidenzia: "I cristiani sono
migranti per vocazione. Come chiese siamo sinceramente preoccupati per il fatto che i migranti e i
rifugiati siano esclusi sempre più dalla società europea". Il messaggio conclude con l'invito: "Cerchiamo
di celebrare la diversità insieme e trovare il modo di affrontare le comuni sfide della società - insieme,
non separati".
Ecumenismo. A Roma una conferenza per “riprendere le sfide di Edimburgo, 1910-2010”
L'incontro del 10 gennaio, organizzato da FCEI, CEI e Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia
Roma (NEV), 22 dicembre 2010 - Il 2010 è stato l'anno del Centenario della Conferenza di Edimburgo
in cui, nel 1910, nacque il movimento ecumenico contemporaneo. Durante tutto l'anno si sono
susseguiti incontri e giornate di studio su ciò che Edimburgo ha significato e sul cammino ecumenico
compiuto nel corso di un secolo. Il nuovo anno si apre ancora all'insegna di Edimburgo con una
conferenza che si terrà il prossimo 10 gennaio a Roma, presso la Facoltà valdese di teologia, con il
titolo “Riprendere le sfide di Edimburgo, 1910-2010. L'eredità e le prospettive raccolte da un secolo di
ecumenismo” (vedi appuntamenti). Organizzato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia
(FCEI), dall'Ufficio per l'ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale italiana (CEI) e dalla
Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia, l'incontro, che si colloca pochi giorni prima dell'inizio della
Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, “vuole fare il punto su cosa è emerso dal dialogo
ecumenico di questo anno che in fondo è servito per fare analisi e bilanci sull’ecumenismo in Italia –
spiega Letizia Tomassone, vice presidente della FCEI –. In particolare, quali sono le vere questioni
aperte oggi nel nostro paese? Su quali nodi dobbiamo cercare un terreno comune e su quali possiamo
osare delle aperture?”.
A Edimburgo, nel 1910, per la prima volta i rappresentanti di chiese e organizzazioni missionarie si
posero il problema delle divisioni tra i cristiani come impedimento a una credibile predicazione
dell'evangelo. “Molti dei temi affrontati nel 1910 sono ancora presenti nel mondo in cui ci troviamo a
portare oggi la nostra testimonianza – precisa Tomassone -. Come allora, sono presenti le spinte a
superare le barriere confessionali e a cercare le vie di un dialogo possibile tra chiese storiche e giovani
chiese del Sud del mondo”. Altre cose sono invece cambiate e non solo dal punto di vista storico – con
due guerre mondiali, la Shoah e infinite guerre coloniali e post-coloniali a fare da terribile spartiacque.
Nell'ambito ecumenico è nel frattempo nato il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), ci sono state le
aperture del Concilio Vaticano II che hanno portato la chiesa di Roma ad impegnarsi nell'ecumenismo.
In più, sottolinea Tomassone, “oggi è presente una forte consapevolezza delle 'asimmetrie e squilibri di
potere' che percorrono il mondo, come recita il testo finale della Conferenza che lo scorso giugno, a
Edimburgo, ha celebrato il Centenario. Le urgenze della pace e quelle dell’ambiente, rese complesse
da una profonda ingiustizia globale, sono domande inevitabili per l’evangelizzazione oggi. Le chiese
sono capaci di una parola comune, di un cammino in cui ci si affianca, nella diversità, rispondendo alla
chiamata dell’unico Cristo?”. Su tutte queste questioni nell'incontro del 10 gennaio si confronteranno
l'archimandrita Evangelios Yfantidis, il professor Gianni Colzani e il professor Fulvio Ferrario,
“esponenti delle tre famiglie confessionali cristiane che vogliono insieme dipanare ancora alcuni fili, per
portare avanti la tessitura ecumenica, che richiede pazienza e impegno, e il cui disegno, anche oggi, è
opera di Dio”, conclude Tomassone.
Libri. Per il Natale dei più piccoli la storia di Noè narrata e illustrata da D'Incalci
Ravasi: “Per la Bibbia spiegata ai fanciulli diamo la palma della 'semplicità' alla Claudiana”
Roma (NEV), 22 dicembre 2010 - “Noè rimase in silenzio, a bocca aperta. Aveva seicento anni e
davanti a sé il compito di salvare la creazione”. Così Tommaso D'Incalci racconta - e sopratutto disegna
- la formidabile missione affidata al famoso personaggio biblico nel suo “L'arca di Noè” (pagg. 48, euro
10), volumetto illustrato a colori per la collana dedicata dalla Claudiana ai più piccoli. E' questa l'uscita
natalizia 2010 dell'editrice protestante che nel corso degli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione
alle pubblicazioni per i bambini, tanto da meritarsi la considerazione del biblista Gianfranco Ravasi: “Per
quanto riguarda la Bibbia spiegata ai fanciulli diamo la palma della 'semplicità' autentica alla collana per
bambini di Claudiana”. L'arca di Noè non è che l'ultimo di una serie di titoli pubblicati nel corso degli
anni. Di carattere prettamente natalizio è “Il Natale nella Bibbia e nella tradizione” (ed.
Claudiana/Elledici, pagg. 44, euro 9.50) con testi di Laura Lattughini e illustrazioni di Silvia Gastaldi. Il
libro propone testi e illustrazioni delle storie legate alla nascita di Gesù, distinguendo quanto si ritrova
nei testi evangelici di Matteo e Luca – la stalla, i pastori, i magi e la stella – e quanto invece si deve alla
tradizione – la neve, l'albero di Natale, i nomi dei magi, la definizione del 25 dicembre come data di
nascita di Gesù. Testo e illustrazioni dipingono un 'presepio' al tempo stesso fondendo e distinguendo
“la testimonianza evangelica, la fantasia figurativa e la devozione”, come scrive Paolo Debenedetti nella
prefazione. Nel catalogo Claudiana è ben presente la figura di Gesù. Claire Musatti e Silvia Gastaldi,
rispettivamente testi e illustrazioni, propongono “Le parabole di Gesù” in cui le “briciole di esperienza
umana” usate da Gesù per proporre i suoi “paragoni” - questo il significato di parabola - vengono
proposte con parole dirette ai bambini e disegni che riportano l'autenticità della predicazione di Gesù: il
fatto cioè che le cose più importanti sono spesso visibili solo col cuore. Non mancano poi la storia di
Davide, il racconto della creazione, la figura di Gesù come viaggiatore – che ripropone lo schema di
spostamenti geografici dalla Galilea a Gerusalemme che caratterizza e dà ritmo alle narrazioni
evangeliche. In ultimo, ricordiamo per i bambini e ragazzi tra i 9 e i 13 anni, “Racconta la Bibbia ai tuoi
ragazzi”, un vero 'classico' del genere, scritto da Maria G. Girardet e Thomas Soggin (ed.
Claudiana/Elledici, pagg. 308, euro 14). Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it
TELEGRAFO
(NEV) - “In questi giorni in cui torniamo ad ascoltare i racconti della nascita del nostro Signore e
salvatore Gesù Cristo, vogliamo riconsacrarci alla lode di Dio nell'alto dei cieli e al nostro ministerio per
la pace qui sulla terra”. Così si è espresso il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio
ecumenico delle chiese (CEC), nel saluto di Natale rivolto alle chiese membro del CEC. Richiamandosi
al coro degli angeli in Luca 2:13-14, Tveit pone in evidenza i grandi contrasti del Natale, primo fra tutti
quello della rivelazione della gloria di Dio nell'alto dei cieli rivolta ai pastori, i più umili tra gli abitanti di
Israele. “Anche il nostro mondo è pervaso da contrasti non meno grandi di quelli presenti nel testo
biblico. Ovunque vediamo l'enorme contraddizione tra la povertà e la ricchezza, la tirannide e la
giustizia, la forza bruta e i sinceri tentativi di riconciliazione. In tutto ciò siamo pienamente consapevoli
del bisogno del nostro mondo di una pace autentica”. Il discorso di Tveit prosegue verso gli impegni del
2011, tra i quali la Consultazione ecumenica internazionale sulla pace convocata dal CEC a Kingston
(Giamaica) il prossimo maggio, a conclusione del “Decennio 2001-2010 per sconfiggere la violenza”.
“Per il CEC – ha ribadito Tveit – la pace è una parte vitale della comunione tra le chiese e della
costruzione dell'unità tra i cristiani”.
(NEV) - In Germania il Natale unisce in un messaggio comune evangelici e cattolici. Gli incaricati per
l'ecumenismo della chiesa evangelica e di quella cattolica, rispettivamente il vescovo di Braunschweig
Friedrich Weber e monsignor Gerhard Ludwig Müller (Ratisbona), hanno deciso di registrare insieme un
messaggio di Natale. Il messaggio realizzato a Würzburg, ribadisce la volontà delle due chiese di
superare ciò che ancora le divide. Weber, incaricato della Chiesa evangelica luterana per i rapporti con
i cattolici, ha evidenziato che “il messaggio di Natale della venuta di Dio al mondo è il messaggio
centrale che dobbiamo continuare a trasmettere insieme in armonia". Pertanto, "anche nel nuovo anno i
cristiani devono fare di tutto per ridurre al minimo le differenze ancora esistenti, affinché la nostra
azione ecumenica non ostacoli il cammino di Dio” ha auspicato il vescovo evangelico. Il messaggio
dunque invita ancora una volta all'unità, ha voluto sottolineare monsignor Müller, incaricato della
Conferenza episcopale per l'ecumenismo.
(NEV) - Radio Beckwith Evangelica (RBE) apre una sede a Torino. Il progetto in questione prevede la
gestione da parte di Radio Beckwith della Sala prove musicale da poco ultimata nei locali vicini al
tempio valdese di corso Oddone. Negli stessi locali la radio ha attrezzato uno studio per realizzare
programmi con la prospettiva di offrire, in futuro, dirette dalla città. “La radio - ha raccontato all'agenzia
NEV il direttore Matteo Scali - in questi anni ha compiuto enormi passi avanti sul piano della
comunicazione. Oggi l'emittente si può ascoltare (oltre che in FM sulle due frequenze storiche) anche a
Torino e nel Piemonte Occidentale, sul Digitale terrestre e in streaming dal sito”. “Attraverso questa
iniziativa - ha proseguito Scali - è iniziato un percorso di avvicinamento ai membri di chiesa, ai
catecumeni e agli abitanti del quartiere che si presenta multietnico, dunque palestra di dialogo
importante nel cammino interreligioso. Abbiamo cercato - ha concluso Scali - di esportare il nostro
modo comunitario di fare radio verso un territorio differente dal nostro cercando di porre attenzione alle
specificità che naturalmente incontreremo".
(NEV) - Su iniziativa della rivista "Confronti" - nell'ambito del progetto Dialog-Arti sostenuto dall’8 per
mille della Tavola valdese - è uscito in questi giorni il cd musicale “Nagamat A Salam Shalom, suoni e
note di pace dal Medio Oriente”. Realizzato da giovani israeliani e palestinesi in occasione dei concerti
tenuti nelle tre edizioni del progetto "Note di pace", promosse con il contributo della Chiesa evangelica
luterana in Italia (CELI), il cd riprende il titolo del progetto "Nagamat A-Salam Shalom" e contiene brani
della tradizione ebraica e palestinese. I ragazzi - tra i 13 e i 17 anni - appartengono alle scuole dar Al
Khalima di Betlemme, nei Territori Palestinesi, e alla scuola Frank-Kibbbuz Sasa di Israele. Non si tratta
di professionisti ma di giovani che suonano uno strumento a livello scolastico. Diretti dal maestro Dario
Arcidiacono, i ragazzi hanno portato la loro musica in Italia attraverso concerti in diverse città. Insieme
al loro strumento eseguono brani della tradizione culturale di appartenenza e li condividono con l'Altro.
Studiare insieme la musica dell'Altro diventa un'occasione per conoscersi, per stare vicini, per parlarsi:
un'occasione purtroppo oggi difficile in Israele e Palestina. I brani musicali sono registrazioni dal vivo,
ogni traccia viene presentata tradotta in italiano: Fadi Abu Dhiab, Alice Manfroni, Dena Raiter, Elia
Vitelli, introducono l'ascoltatore alle tradizioni di due popoli che, in questa occasione, dialogano
attraverso la musica.
(NEV/Notizie Avventiste) - Il Congresso del Perù ha approvato, all’inizio di dicembre, la legge che
garantisce la libertà religiosa a tutti i cittadini, una libertà già riconosciuta dalla costituzione del paese
sudamericano. L’atto è avvenuto un anno dopo l'incontro che ha unito 40.000 peruviani nella capitale
Lima per un festival a sostegno della libertà religiosa. La legge garantisce l’esercizio pubblico e privato
della religione, a meno che tale espressione non violi la libertà e i diritti fondamentali degli altri e dove
sia minacciato l’ordine pubblico e la sicurezza. In modo speciale, la legge protegge le convinzioni
religiose degli studenti e chiede alle istituzioni educative pubbliche di rispettarle, ritenendo che praticare
la propria fede non debba avere conseguenze negative sul profitto dello studente. Essa proibisce anche
ogni “azione od omissione” discriminante contro una persona a causa della fede. “Siamo molto contenti
di vedere che il nostro lavoro ha avuto un ruolo nell’approvazione di questa legge storica avventista”, ha
affermato John Graz, direttore del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa della Chiesa
avventista mondiale. Per Graz la legge è un testamento all’impegno di tutti i difensori della libertà
religiosa in Perù.
(NEV) - La Commissione sinodale per la diaconia valdese (CSD) cerca giovani fra i 18 e i 30 anni
interessati a svolgere un progetto di volontariato all'estero di lungo periodo (dai 6 ai 12 mesi) in strutture
assistenziali ed educative (centri per giovani, minori, disabili e anziani). Per partecipare ai progetti non
occorre fare parte della chiesa valdese. La CSD è un'organizzazione accreditata per il Servizio
volontariato europeo, nell'ambito del programma comunitario "Gioventù in Azione". Il servizio inizia a
settembre 2011, la data di presentazione della domanda varia a seconda del paese, ma sarebbe
meglio
contattare
l'ufficio
volontariato
della
CSD
entro
fine
dicembre
2010:
[email protected]
(NEV/VE) - Margot Kässmann, già presidente della Chiesa evangelica tedesca (EKD) e vescova
luterana di Hannover, è stata nominata docente onoraria della Ruhr-Universität di Bochum. La Facoltà
evangelica di teologia dell’Università ha voluto manifestare con questa nomina “il grande
apprezzamento nei confronti dell’esperienza e della competenza teologica di Kässmann”, ha affermato
il rettore Elmar Weiler. A partire dal 1° gennaio, Kässmann sarà “visiting professor” della RuhrUniversität; per un anno insegnerà e promuoverà ricerche nel campo della teologia ecumenica e
dell’etica sociale. Kässmann è da poco rientrata in Germania dagli Stati Uniti dove ha insegnato, per
quattro mesi, alla Emory University di Atlanta.
(NEV) - I valdesi raccontati ai ragazzi. Esce in questi giorni il libro di Franco Giampiccoli "I valdesi
raccontati ai miei nipoti", (ed. Claudiana, pagg.120, euro 12). "E' possibile raccontare otto secoli di
storia valdese in un libretto, per di più a dei ragazzi?", si chiede l'autore. Giampiccoli costruisce un
percorso in sette giornate di dialogo immaginario con i nipoti. Sullo sfondo delle principali vicende
storiche del movimento valdese - le persecuzioni, l'adesione alla Riforma protestante, l'epopea
dell'esilio-rimpatrio, l'uscita dal ghetto alpino - sfilano Valdo, il fondatore, Giosuè Gianavello, il ribelle,
Henry Arnaud, il condottiero, Charles Beckwith, il benefattore, nonché una serie di comprimari che,
spinti dall'amore per l'evangelo, si inseriscono nella trama del Risorgimento e oltre. Claudiana, via S.
pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it
(NEV) – E' un itinerario per persone in ricerca quello che Ruggero Lattanzio, pastore battista a Bari,
delinea nel suo “L’alba dell’Amore. Dal buio del proprio smarrimento interiore, alla luce di una vita
nuova dedicata ad amare” (gruppo Albatros Il Filo, pagg. 92, euro 10). “Questo libro – si legge nella
presentazione - invita il lettore a seguire un percorso di ricerca esistenziale che approda all’incontro con
Cristo: l’unico uomo che ha portato a compimento il senso ultimo dell’esistenza umana, vivendo
pienamente nell’Amore di Dio”. Lattanzio propone due itinerari: il primo vuole condurre l'essere umano
a ritrovare se stesso nell'incontro con l'altro; il secondo si incammina lungo la via di Gesù Cristo per
osservare pienamente il comandamento che ci invita ad amare Dio e amare il prossimo come noi
stessi. Come si legge ancora nella presentazione: l'autore “ci esorta a ricercare in Gesù la via per
uscire fuori dal nostro disorientamento. Non però il Gesù delle tradizioni religiose popolari, che spesso
enfatizzano la sua divinità a discapito della sua umanità, né tanto meno quello di alcuni recenti best
seller che, volendo a tutti i costi enfatizzare invece la sua umanità, ne hanno distorto la figura e il
messaggio, bensì il Gesù testimoniato dalle pagine del Nuovo Testamento”.
(NEV) - Curato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), è uscito “Un giorno una
parola” (ed. Claudiana, pagg. 292, euro 10), l'edizione italiana 2011 delle “Losungen”, la raccolta di
passi biblici e meditazioni giornaliere edite fin dal 1731 dalla comunità dei Fratelli Moravi. Un lezionario
tradotto in 43 lingue che costituisce uno strumento quotidiano di riflessione per una vasta comunità
internazionale ed ecumenica di lettori. Il volume si apre con una introduzione che il teologo valdese
Paolo Ricca, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, dedica al rapporto tra Bibbia e
Risorgimento. Il testo è arricchito da diciotto tavole illustrate con ritratti di personalità protestanti
dell'epoca risorgimentale. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it
(NEV) – Si apre con un editoriale del decano Holger Milkau l'ultimo numero del 2010 di
“Miteinender/Insieme”, la rivista bimestrale della chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). In
sommario, notizie dalle chiese della CELI, Giornata mondiale di preghiera delle donne 2011, Paul
Tillich, Lutero a Roma, coppie omosessuali, ecumenismo, Lucas Cranach il Vecchio.
Miteinender/Insieme, via Aurelia Antica 391, 00165 Roma; www.chiesaluterana.it
(NEV) - “Federazione evangelica svizzera, Gottfried Locher nuovo presidente”, “Interrogativi sul
buddismo, domande di un protestante liberale”, e “Aree di sosta cercasi in Svizzera, intervista a Daniel
Huber” sono i titoli di copertina del numero di dicembre di “Voce evangelica”, mensile della Conferenza
delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera (CELIS). In sommario, ricordo di Adriana Zarri,
dialogo cristiano-islamico, donne prete, chiesa riformata del Ticino, Durich Chiampell, il problema del
male, recensioni. Voce evangelica, via Landriani 10, Lugano; www.voceevangelica.ch.
APPUNTAMENTI
CAMPAGNA (Salerno) – Giovedì 23, nell'ambito delle iniziative natalizie "A New Christams
Atmosphere", celebrazione di Natale con concerto del gruppo “Jesus Bikers”, composto da motociclisti
cristiani. Alle 19 presso la chiesa battista, via Mameli 150/152.
MESSINA – Giovedì 23, la chiesa valdese invita al concerto natalizio del coro polifonico Giovanni
Pierluigi da Palestrina. Alle ore 19.30 in via Laudamo 16.
PINEROLO (Torino) – Giovedì 23, la chiesa valdese invita a un concerto d’organo “Natale in musica”.
Partecipano le corali valdesi di San Secondo e Pinerolo; organisti Vjera Sostarec e Angelo Merletti. Alle
21 nel tempio di via dei Mille 1.
VERONA – Dal 29 dicembre al 2 gennaio, Congresso della Gioventù avventista sul tema “Io vi dò la
vita e ve la dò ad esuberanza”. Intervengono Corrado Cozzi, Roberto Iannò, Irene Notarbartolo, Saverio
Scuccimarri, Filippo Brocadello, Monja Valle. Presso l'Hotel San Marco City Resort. Per il programma:
www.giovaniavventisti.it
TAVERNA (Catanzaro) – Dal 30 dicembre al 2 gennaio, il Centro evangelico Bethel organizza il campo
“Yes, weekend”. Per informazioni e prenotazioni: tel. 329.8060847.
VELLETRI (Roma) – Dal 5 al 9 gennaio, campo studi della Federazione giovanile evangelica italiana
(FGEI) sul tema “Chi (ci) crediamo di essere?”. Presso il Centro metodista Ecumene, via del Cigliolo
141.
ARICCIA (Roma) – Giovedì 6, la chiesa battista invita allo spettacolo musicale “Se davvero fosse
Natale”, a cura del gruppo teatrale della comunità. Alle 17 in via A. Chigi 38.
ROMA – Lunedì 10, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, l'Ufficio per l'ecumenismo e il
dialogo della CEI e la Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia, organizzano la conferenza “Riprendere le
sfide di Edimburgo, 1910-2010. L'eredità e le prospettive raccolte da un secolo di ecumenismo”.
Intervengono Evangelos Yfantidis, Gianni Colzani e Fulvio Ferrario; introduce Letizia Tomassone. Alle
17 presso l'aula magna della Facoltà valdese di teologia, via Pietro Cossa 40.
ROMA – Martedì 11, per il corso su “Roma, il Nuovo Testamento e il primo cristianesimo”, organizzato
dalla Facoltà valdese di teologia, prima lezione del professor François Bovon (Università di Harvard,
USA) dal titolo “La città di Roma e la prima comunità cristiana”. Dalle 9 alle 11 presso l'aula magna
della Facoltà valdese, via Pietro Cossa 40. Gli incontri sono aperti al pubblico; per motivi organizzativi è
necessario comunicare la propria partecipazione a: [email protected]; tel. 06.3207055.
Per il programma completo: www.facoltavaldese.org
ROMA – Mercoledì 12, per il corso su “Roma, il Nuovo Testamento e il primo cristianesimo”,
organizzato dalla Facoltà valdese di teologia, seconda lezione del professor François Bovon (Università
di Harvard, USA) dal titolo “Paolo e l'epistola ai Romani”. Dalle 9 alle 11 presso l'aula magna della
Facoltà valdese, via Pietro Cossa 40. Gli incontri sono aperti al pubblico; per motivi organizzativi è
necessario comunicare la propria partecipazione a: [email protected]; tel. 06.3207055.
Per il programma completo: www.facoltavaldese.org
MILANO – Mercoledì 12, nell'ambito del corso di formazione adulti, incontro sulla concezione del
peccato nelle diverse confessioni cristiane. Alle 20.45 presso la sala della chiesa valdese, al primo
piano di via Francesco sforza 12a.
TELEVISIONE – Sabato 25 su RAIDUE alle 10, a cura della rubrica “Protestantesimo”, Culto
evangelico di Natale in diretta eurovisione dalla chiesa luterana di Saint Jean di Wissembourg, in
Alsazia (Francia). Predicazione a cura dei pastori Christophe Zenses e Angela Fabian.
Domenica 26 su RAIDUE all'una di notte circa, la rubrica “Protestantesimo” manda in onda una nuova
puntata con il servizio “L'evangelo secondo Bach”, alcuni brani dell'Oratorio di Natale commentati dal
musicologo Guido Barbieri e dal teologo Paolo Ricca. Repliche lunedì 27 all'una di notte circa, e lunedì
3 gennaio alle 9.30, sempre su RAIDUE.
Domenica 9 gennaio su RAIDUE all'una di notte circa, la rubrica “Protestantesimo” manda in onda una
nuova puntata con i servizi “La scuola sotto attacco”, “Cranach il veccchio: Lutero in mostra alla Galleria
Borgehse”, e la rubrica biblica “Il mondo della Bibbia: Giacobbe”. Replica lunedì 10 sempre su RAIDUE
all'una di notte circa. Le trasmissioni di “Protestantesimo” sono disponibili anche sul sito della RAI,
attraverso il link alla pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv041.php
RADIO – Ogni domenica mattina e nei giorni di Natale e Capodanno, alle 7.30 su RAI Radiouno, “Culto
Evangelico” propone una predicazione (25 e 26 dicembre, pastore Massimo Aprile; 1°, 2 e 9 gennaio,
pastore Gianni Genre), notizie dal mondo evangelico, appuntamenti e commenti di attualità. Le
trasmissioni possono essere riascoltate collegandosi al sito di RAI Radiouno, attraverso il link alla
pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv03
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