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Quest’ opera contiene tutte le informazioni utili per iniziare il
vostro approccio con la chitarra. Se si pensa a tutto il materiale
che internet ci da a disposizione gratuitamente per imparare
cose nuove, questo vuol essere un piccolo aiuto per imparare
a leggere e capire tutte quelle risorse che potete trovare (tablature, canzoni con gli accordi, spartiti ecc).
Le varie “unit” sono state pensate in modo tale da potere permettere a chi studierà su questo mauale risultati veloci sullo
strumento (poter notare i prori miglioramenti di volta in volta
stimola all’ apprendimento e appassiona di più allo strumento) e diventare allo stesso tempo consapevoli di ciò che si sta
facendo.
La chitarra si usa solitamente o per accompagnare o come
solista. Affronteremo entrambi i discorsi e dovendo un chitarrista conoscere sia ciò che riguarda lo “strumming” sia ciò che
riguarda il suonare melodie, ne parleremo in parallelo in modo
da allenarci fin da subito sia in uno che nell’ altro utilizzo dello
strumento.
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ma quante chitarre ci sono?
Non esiste un solo tipo di chitarra, esistono chitarre grandi,
piccole, medie, con corde di nylon, di rame, di acciaio.
La chitarra che si ha, almeno all’inizio, è scelta in base al genere che si pensa di suonare e alla sonorità che si cerca oppure in base allo zio (è risaputo che l’80% di coloro che iniziano a suonare la chitarra iniziano con la chitarra di uno zio).
Conosciamo i tre tipi più visti, conosciuti e utilizzati.
Chitarra classica
La chitarra classica nasce nella seconda
metà del 1800.
Ha una forma a “8”, solitamente di abete o cedro è caratterizzata dalle tre corde
più acute di nylon che gli conferiscono
un suono piuttosto caldo.
Chitarra folk
Chiamata anche chitarra acustica, ma essendo anche la la classica una chitarra acustica, è più corretto darle il suo nome: “folk”.
La differenza più visibile è data dalle corde
che in questo caso sono tutte in metallo
e gli conferiscono un suono squillante
Molte chitarre acustiche come questa hanno una spalla mancanteper poter arrivare
con più facilità a tastipiù vicini alla buca.
Chitarra elettrica
Esse sono caratterizzate dal fatto di non
avere una cassa armonica, loro non ne
hanno bisogno perchè il suono non deve
uscire dalo strumento ma da un amplificatore.
Per questo motivo hanno uno o più pick
up (microfoni particolari) al posto della
buca.
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corde
paletta
corpo
tastiera (i ferretti
chiavette /
meccaniche
buca
si chiamano tasti)
capotasto
manico7
ponte
(formato da:
tavola, fasce e fondo)
postura
Prima di provare a fare i primi accordi impariamo duo o tre
cose su come appoggiare le dita in modo da rendere al massimo con la minima fatica.
Il pollice non si deve vedere
Deve stare in basso per due motivi:
1 riesci ad arrivare meglio alla 6a corda con tutte le dita
2 riesci a premere con più forza le corde
Dito a martello
Per non toccare le altre corde che altrimenti non suonano
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Solo la punta
Il plettro lo teniamo tra l’ indice e il pollice in modo che solo
la punta esca dall’ “impugnatura”.
La plettrata
Il movimento della mano destra deve essere:
PRECISO
VELOCE
FLUIDO
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corde
La chitarra è uno strumento a pizzico (in certi generi anche a
percussione) con 6 corde.
Le corde sono poste dalla più acuta alla più grave dal basso
verso l’ alto.
Ogni corda ha il nome della nota che dovrebbe suonare se
suonata singolarmente senza premere tasti, la prima corda
(quella più in basso) si chiama “mi” e pizzicata suonerà naturalmente un “mi”.
Questo potrà sembrare un osservazione ovvia ma anche se
lo fosse è comunque importante per iniziare ad accordare e
quindi per poter iniziare a suonare.
L’ A-B-C degli accordi
Capita spesso di trovare sul web e nei canzonieri gli accordi o le
note scritti al posto che “DO” , “RE”con le lettere “A” , “B” ecc. Un
trucco per ricordarsi quali lettere sono associate agli accordi/
note è iniziare a dire l’alfabeto associandolo alle note della scala
di DO partendo dal LA.
A
B
C
D
LA
SI
DO
RE
E
MI
F
FA
g
SOL
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Il nome delle corde quindi lo potete tovare anche scritto:
E B G D A E
gli accordi
Tablature
Iniziamo a vedere le prime tablature, un modo con cui si
possono scrivere gli accordi, essi altro non sono che schemi.
vediamo come si legge l’ accordo di LA maggiore.
La tablatura ci schematizza in modo intuitivo quale dito preme quale corda in che tasto.
L’ accordo di LA
Questo è il LA,proviamo a copiarlo guardandolo
il 1o dito (l’ indice) preme la 4a corda all’ altezza del 2o tasto,
Il 2o dito (il medio) preme
la 3a corda all’ altezza del
2o tasto.
Il 3o dito (l’ anulare) preme la 2a corda all’ altezza
del 2o tasto.
Ora proviamo a schematizzare questa fotografia
e dove avevamo messo le
dita mettiamo il numero
del dito messo.
Questa è la tablatura del LA
Tutti gli accordi possono essere scritti in questo modo ma
Bisogna fare attenzione perchè vedere una tablatura è come
vedere la chitarra di fronte quindi ciò che è in basso va in alto
e ciò che è in alto va in basso!
Le tablature possono essere scritte sia con i numeri sia con
dei pallini poiché poco importa quale dito usi, a confrontodell’importanza di schiacciare QUELLA corda in QUEL tasto!
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caged
Qui non affronteremo nessun concetto nuovo ma imparare
queste piccole cose è così importante da prendere tutta una
unit.
Nella chitarra esistono 5 “forme/geometrie” che permettono
di ricavare tutti gli accordi, queste forme sono le forme di:
do, la, sol, mi, re.
Iniziamo ad imparare bene a fare questi accordi e più avanti.
ipareremo a costruire gli altri accordi.
do
la
sol
mi
re
la-
mi-
re-
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melodie e assoli
Vediamo come si tablano gli assoli o le melodie.
Ecco la tablatura di “smoke on the water”.
Queste vengono chiamate sempre tablature ma si leggono
diversamente.
Ci sono sei righe una per corda e dei numeri che indicano
due cose: la corda da suonare e il tasto da premere.
Queste tablature non si leggono a blocchi come prima ma
bisogna iniziare a leggere, da sinistra a destra.
La nota da suonare si troverà sulla corda dove c’è il numero,
mentre il numeroindicherà a sua volta il tasto dove posizionare il dito.
Leggiamo assieme.
Lo “0” indica la prima nota
che dobbiamo suonare, esso
indica che la corda va suonata a vuoto ed essendo messo
sulla prima corda (MI) dovrai
colpire con il plettro la prima
corda.
La seconda nota che suoniamo subito dopo alla corda a
vuoto di prima è la nota che
si triva sempre sulla prima
corda ma sul terzo tasto.
La terza nota si trova sempre
sulla sulla corda del MI e si
trova al quinto tasto.
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La quarta nota è la corda MI a vuoto
Dopo si suonerà la nota posta sul terzo tasto
Questa nota si trova sulla prima corda MI premendo il sesto
tasto
Subito dopo si suona la nota al quinto tasto ecc
Le note scritte pià vicine naturalmente dovranno essere
suonate più velocemente una dopo l’ altra rispetto a note
scritte con più spazio fra l’ una e l’ altra
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la scala cromatica
7 note DO RE MI FA SOL LA SI
Quante sono le note? 7? …NO!
La scala cromatica, che è composta da tutte le note esistenti,
è composta da 12 gradini.
Tutti noi anche solo per sentito dire, sappiamo da quali note
è composta la scala maggiore di DO (DO RE MI… SI).
Possiamo vedere dove si trovano sulla nostra
scala cromatica.
SI
LA
SOL
FA
MI
RE
DO
Come si chiamano gli altri gradini (il #)
Se si “mette” un diesis “#” ad una determinata nota la innalziamo di un gradino. Per sapere il nome dei gradini
vuoti basta innalzare le note del gradino sotto con
un #. Ecco la scala cromatica con
tutte le note.
LA
SOL#
SOL
FA#
FA
MI
RE#
RE
DO#
DO
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SI
LA#
Semitono
Ogni gradino di questa scala dista un semitono l’uno dall’altro ed ogni gradino è uguale ad un tasto della chitarra.
Il # alza di un semitono la nota (nel caso del MI e FA o del SI e
del DO la distanza è già di un st.) ciò vuol dire che se prendiamo in esempio la corda del MI questa a vuoto suonerà un MI.
Se premiamo 1° tasto facciamo un gradino della nostra
scala cromatica e quindi troviamo il FA.
Se premiamo il 2° tasto un
gradino della nostra scala
cromatica e quindi troviamo
il FA # ecc.
Non solo i #
Oltre ai diesis “#” però c’è da dire che esistono i bemolli “b”.
lo stesso suono SOL # può essere chiamato anche LAb in
base alla situazione.
Noi ora non impareremo a determinare quando chiamare
quel determinato suono con # o b ma impareremo a riconoscere quando le note che ci chiamano in modo diverso
hanno lo stesso suono.
Il b
Il bemolle “b” abbassa di un semitono la nota.
Prendiamo in esame la corda SOL, a vuoto suona la nota
SOL, al primo tasto sappiamo che troviamo il SOL # e sul 2°
tasto il LA. Partiamo ora da questo LA e decidiamo di abbassarlo di un semitono (cioè scendere si un gradino della scala,
scendere di un tasto) diventa un LA b.
Il SOL # e il LA b condividono quindi lo stesso suono.
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DO
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DO#/REb
RE
RE#/MIb
MI
FA
FA#/SOLb
SOL
SOL#LAb
Ecco la scala cromatica con entrambi i nomi dei gradini.
I tempi semplici dividono la pulsazione in due
LA
LA#/SIb
SI
DO
DO#/REb
RE
RE#/MIb
MI
accordi
Lo stesso procedimento che utilizziamo per sapere dove
sono le note sulle corde lo applichiamo per sapere come si
fanno tutti gli accordi.
Sapendo le posizioni del CAGED sappiamo già fare gli accordi di DO, LA ,SOL, MI, RE, MI- , LA- e RE-.
Facciamo l’accordo di MI.
Spostiamo tutto l’accordo di un tasto avanti .
Spostandolo di un tasto faremo un gradino della nostra
scala cromatica e quindi la posizione in cui ci troveremo
non sarà più di MI ma di FA.
ATTENZIONE
Le note fatte dalle corde a “vuoto” devono anche loro essere spostate di un tasto!
Ecco che per fare l’accordo di FA ci serve imparare a fare il
barrè!
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Barré
Di cosa si tratta?
Semplice a dirsi ma un po’ meno a farsi, si tratta di premere
TUTTE le corde con un solo dito.
Ciò ci permette di poter fare il FA facendo questa posizione.
Una volta fatto il FA possiamo spostarlo in avanti di un tasto
per trovare il FA# e poi il SOL il SOL# ecc.
fa #
sol
Lo stesso si può fare con le altre posizioni del CAGED anche
se le più “comode” e quindi più utilizzate da spostare sono
quelle di MI e di LA.
Barre’ esercizi e strategie
Il segreto per imparare bene il barrè è ... esercitarsi!
Sicuramente, a lungo andare, ti verranno i calli, un modo
per farli venire più velocemente è quello di “grattare” il dito
sulle corde (quando inizia veramente a fare male smetti per
un po’ e poi ripeti altrimenti viene una vescica).
Esercizi utili sono quelli di fare solo il barrè e suonarlo sgranando nota per nota così da vedere quali zone del dito non
hanno abbastanza forza.
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tempo
Il 90% delle canzoni si basano su battute con 4 pulsazioni,
facciamo un accordo a scelta e proviamo a fare una pennata in giù in ogni pulsazione,
Le frecce sono disegnate verso l’alto perché vanno viste al
contrario come le tablature; siccome la chitarra va vista al
contrario. Proviamo ora a fare qualche altro esercizio facendo solo pennate in su per ogni pulsazione e alla fine proviamo anche a fare una pulsazione in giù e un’altra in su.
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Tempi semplici, composti e shuffle
Tempi semplici
I tempi semplici dividono
la pulsazione in due
Tempi composti
I tempi composti dividono
la pulsazione in tre
Tempi shuffle
I tempi shuffle dividono la
pulsazione in 2 ma non in
due parti uguali come nei
tempi semplici, in termini
corretti si dice che viene divisa in crome puntate, è una sonorità tipica di jazz, funk, blues ecc.
esercizi per la ritmica
Nella prossima pagina troviamo alcuni esercizi per la ritmica
che aiutano ad acquisire fluidità e togliere un po’ di quell’
impaccio che si ha agl’ inizi.
Scegli un accordo che vuoi e prova queste ritmiche a tempo,
se non hai un metronomo su youtube trovi tutti i metronomi
che vuoi. Inutile dire di iniziare con tempi lenti (60) e aumentare pian piano la velocità (arriva anche fino a 150 se riesci).
Gli esercizi son divisi in base ai 3 tempi: semplici, composti
e shuffle.
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esercizi tempi semplici
esercizi tempi composti composti
esercizi tempi shuff le
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SPIDER-MAN
Ci sono alcuni esercizi che aiutano ad allenare le dita e
aiutano a muoverle in modo indipendente. Questi esercizi
si chiamano “ragni”. Qui ce ne sono scritti 9, dal più facile
al più difficle, le cose più importanti da ricordare mentre si
fanno questi esercizi sono 3:
Il plettro
Alterniamo sempre la plettrata giù/su (se le
prime volte ti viene difficile pensare al plettro fai
pennate solo in giù... alla fine rimane un esercizio per la mano sinistra e non per la destra)
Un dito per volta
Metti un dito alla volta e mentre premi con il
dito successivo NON alzare le dita che stanno già
premendo.
Ogni dito il suo tasto
Premi il primo tasto con il primo dito, il secondo
con ilsecondo, il terzo con il ecc. ...... mi raccomando!
Buon esercizio!
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Siamo quindi arrivati alla fine di questo piccolo
libretto e spero che queste poche pagine possano esserti di aiuto.
Abbiamo visto come fare gli accordi e come
leggere le tablature. Ora non ti rimane altro che
andare a cercare le canzoni che più ti piacciono
ed iniziare ad allenarti con quelle!
Su youtube o su internet ci sono molte canzoni
consigliate per chi inizia a suonare, cercale così
da iniziare piano piano e, con il tempo,riuscire a
cambiare sempre meglio e più velocemente gli
accordi.
Buona fortuna con il tuo percorso musicale e...
...a presto!
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puoi trovare le video lezioni su:
internet
www.chitarraconmos.it
youtube
mose morsut
facebook
chitarra con mos
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Scarica

fa # sol - chitarra con mos