Università degli Studi di Sassari
TERZA CONFERENZA DI ATENEO
SULLA DIDATTICA
La programmazione dei nuovi ordinamenti didattici
ATTI
Sassari, 27 novembre 2007
Si ringraziano i presidi, i referenti di Facoltà per la didattica e
tutti gli uffici.
a cura della Direzione Amministrativa
Settore comunicazione multimediale
[email protected]
+39 079 228864
Stampato presso la tipografia
Nuove Grafiche Puddu Ortacesus (CA)
novembre 2007
PRESENTAZIONE
La terza Conferenza della Didattica è dedicata alla programmazione dei nuovi ordinamenti didattici: discuteremo sui punti di forza e sui punti di debolezza dell’Ateneo,
partendo da una rigorosa valutazione dei risultati per arrivare alla definizione di nuovi obiettivi. Eviteremo la scorciatoia di una occasione celebrativa, per definire i nuovi
strumenti di valutazione e proporre una visione critica delle performances dell’Ateneo,
con l’obiettivo di un deciso salto in avanti in direzione della qualità e dell’efficienza:
l’attenzione sarà particolarmente concentrata sulle criticità, sui compiti didattici dei
docenti, sul nuovo impegno orario, sulla correzione delle inefficienze, soprattutto per
quanto riguarda alcuni risultati ed alcuni processi, con il proposito di migliorare le
prestazioni e garantire il successo formativo. Ci sottoporremo perciò ad una valutazione
interna, ai pareri degli studenti e ad una valutazione esterna, trasferendo i risultati dal
piano generale dell’Ateneo al livello delle singole Facoltà.
Sono ormai chiari i nuovi indirizzi ministeriali per gli Atenei italiani, definiti dal
Patto per l’Università, dalle linee generali di indirizzo per il triennio 2007-09 di cui al
decreto del 3 luglio e dalla legge finanziaria 2008 che sottopone l’erogazione del FFO
ad un Piano Programmatico volto a sviluppare l’efficienza del sistema universitario ed
a sostenere la qualità degli studi e delle ricerche. Per l’immediato il Ministro chiede
di conoscere gli interventi di razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa,
definendo i corsi di studio da istituire e da attivare rispetto ai requisiti minimi essenziali
in termini di risorse strutturali, nonché quelli da sopprimere. Chiede inoltre di conoscere il programma di sviluppo della ricerca scientifica, le azioni per il sostegno ed il
potenziamento dei servizi e degli interventi a favore degli studenti, i programmi di internazionalizzazione, il fabbisogno del personale docente e non docente. Dunque dovremo
discutere il rafforzamento dei corsi di laurea caratterizzati da più ampi margini di risorse, l’attivazione di corsi interfacoltà o interateneo, la riduzione della disseminazione
territoriale delle sedi didattiche, la coerenza dell’offerta formativa con le esigenze del
mondo produttivo, con le vocazioni e tradizioni culturali e produttive del territorio, con
il radicamento internazionale dell’Ateneo. Dovremo rafforzare i corsi di laurea caratterizzati da minori tempi di inserimento lavorativo dei laureati, ridurre la frammentazione
degli insegnamenti incrementando il numero di CFU attribuiti a ciascuno di essi, estendere la presenza di docenti stranieri. Auguro un dibattito aperto, sereno ed autocritico,
finalizzato ad una crescita del nostro Ateneo.
Sassari, 27 novembre 2007
IL RETTORE
Prof. Alessandro Maida
Relazioni generali
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Attilio Mastino
Prorettore
Cari amici,
la terza conferenza sulla didattica dopo quelle del febbraio 2004 e del settembre 2006 cade nel momento cruciale della programmazione dei nuovi ordinamenti didattici, all’indomani della pubblicazione della lettera dei Ministri
Mussi e Padoa Schioppa sul Patto per l’Università e la Ricerca col quale si è
avviata la fase fervida e complessa della valutazione e della programmazione
didattica, una fase accompagnata dalla diffusione di un’enorme quantità di
materiali, linee guida, decreti e circolari che impongono un passo più svelto
alla nostra azione di modernizzazione ed una correzione delle inefficienze che
ancora caratterizzano l’alta formazione nel nostro Ateneo.
Arriviamo a questo appuntamento attraverso una vasta riflessione che si è
sviluppata in alcune Facoltà con conferenze didattiche (come a Lingue ed a
Scienze Politiche), nel Senato Accademico, nel Consiglio di Amministrazione, con il contributo dei nostri referenti per la didattica e degli uffici che hanno efficacemente collaborato alla pubblicazione del volume dei pre-atti oggi
in distribuzione, con la presentazione di un quadro analitico di dati estratti dal
data warehouse e dal GISS dell’Ateneo e delle singole facoltà. Consentitemi
di esprimere un apprezzamento per quanti hanno collaborato a vario titolo,
ma l’impegno dei Presidi e del Senato è testimoniato dalla recente approvazione delle linee guida sui doveri didattici dei docenti che segna un momento
alto di assunzione di responsabilità, un’occasione di crescita e di riflessione
che inciderà profondamente sui comportamenti quotidiani dei docenti e degli
studenti, chiamati ad un impegno più rigoroso e verificabile, ad una presenza
in sede più ampia, ad azioni di tutorato che vanno ben oltre l’impegno orario
formale delle 120 ore. Anche l’istituzione della figura dello studente a tempo
parziale impegnato in attività lavorativa certificata, studente lavoratore e lavoratore studente, segna una tappa significativa e coraggiosa, un piccolo tas-
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Attilio Mastino
sello di un quadro complessivo che ci appare in movimento, anche se emerge
l’esigenza di coinvolgere sempre più professori ricercatori e studenti in un
discorso di modernizzazione e di qualità, per superare gli aspetti macroscopici di inefficienza e la generalizzata insoddisfazione degli studenti, che impongano prestazioni adeguate ai tempi nuovi che stiamo vivendo verso risultati
competitivi ed apprezzabili. Tutto ciò non si ottiene senza un contributo degli studenti che vorremmo, sono parole del Nucleo, trasformati da semplici
iscritti a studenti attivi, poiché al centro della vita dell’Università debbono
essere collocati proprio gli studenti, che con le loro esigenze e curiosità costituiscono la ragione stessa dell’esistenza delle istituzioni formative: convinti
come siamo che dal destino professionale degli studenti dipende strettamente
la reputazione, l’immagine, il peso della nostra Università.
Tito Livio, parlando della secessione della Plebe a Roma sul M. Sacro 2500
anni fa di fronte alle violenze del patriziato, racconta che Menenio Agrippa
sia riuscito a placare l’ira della Plebe raccontando un apologo col primitivo
e rozzo modo di parlare di quell’epoca lontana, prisco illo dicenti ed horrido
modo: nel tempo in cui nell’uomo le membra non erano tutte in piena armonia, come ora, ma ogni membro aveva una sua facoltà di parlare e di pensare,
le altre parti del corpo fecero una congiura contro il ventre, decidendo che le
mani non portassero il cibo alla bocca, la bocca non lo ricevesse, i denti non
lo masticassero. Ridussero così il corpo intero ad un’estrema consunzione,
totum corpus ad extremam tabem venisse: era un modo rozzo per indicare che
tutte le componenti di una società sono ugualmente necessarie e solidali. Ma
a me sembra che nella grande famiglia dell’Università gli studenti siano ancor
più necessari e centrali dei professori, dei tecnici, degli amministrativi.
Le accuratissime e meditate relazioni delle singole facoltà pubblicate nel
volume che oggi presentiamo rendono conto anche in chiave autocritica delle
diverse situazioni, affrontando le criticità e le aree per possibili interventi correttivi, in tema di architettura del sistema ma anche con riferimento ad aspetti
specifici come la definizione degli accessi, la verifica dei carichi didattici e
dei crediti assegnati, la riduzione del numero degli esami, le propedeuticità,
la definizione di trasversalità e sinergie, la organizzazione del tutorato, delle
lezioni e degli esami, l’obbligatorietà della pubblicazione di guide dello studente e la modernizzazione dei siti web. Più in generale rendono conto dei
tanti progressi raggiunti, sul piano delle strutture, dei laboratori, delle aule
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
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informatiche e telematiche per videoconferenze e teledidattica, dell’apertura
internazionale delle nostre Facoltà, del completamento delle piante organiche
e delle coperture dei settori scientifico disciplinari.
Obbligati a competere sul piano nazionale, siamo concentrati ora a dare
risposte positive anche per quelle Facoltà sottoposte alle direttive dell’UE in
particolare Medicina e Chirurgia e Medicina Veterinaria, tra breve sottoposta quest’ultima alle procedure di accreditamento europeo. Più in generale
nel seminario promosso qualche settimana fa dal Nucleo di Valutazione sulla
qualità dei corsi di studio e il loro accreditamento con la partecipazione del
Vice rettore del Politecnico di Torino Muzio Gola, abbiamo verificato come i
ministri europei riuniti a Bergen abbiano richiesto di passare dalla formazione
per credenziali a quella per competenze al fine di migliorare l’impiegabilità
del laureato e dare contenuti al valore legale del titolo di studio.
L’Ateneo ha ribadito in passato che intende adottare politiche di formazione sempre più aperte alle esigenze della società che deve considerare l’università come una risorsa: occorre allora perseguire l’affermazione di una nuova deontologia della professione docente e la crescita di un nuovo rapporto
docenti-studenti; va messa a fuoco la centralità dei diritti e dei doveri degli
studenti nelle attività didattiche dell’ateneo; va promossa la difesa della qualità, senza deroghe, nella didattica, nella ricerca, nella formazione e nel reclutamento del personale, in coerenza con la missione dell’università per garantire
un effettivo diritto allo studio con forme adeguate ed efficaci di supporto agli
studenti ed alle loro famiglie; infine, si deve ricercare l’efficienza, la trasparenza ed i comportamenti innovativi nella gestione; e ancora l’attenzione al
territorio, il rispetto della persona e delle diversità per diventare veramente
luogo di confronto e di crescita; l’adozione di adeguati strumenti per un modello innovativo di organizzazione del lavoro e di gestione del personale.
Noi operiamo in una Regione, la Sardegna, che presenta difficoltà specifiche legate all’insularità, all’isolamento delle zone interne, ai ritardi nella
realizzazione di reti di comunicazione, ai bassi livelli di investimenti nella
ricerca, alla debolezza del tessuto produttivo, come testimoniano i recentissimi dati dell’Osservatorio economico del Nord Sardegna che documentano
un preoccupante ritmo di cessazioni di imprese nelle province di Sassari ed
Olbia. La recente riforma della tassazione studentesca, definita nella proposta
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Attilio Mastino
di Lucia Giovanelli, risponde ad un’esigenza di maggiore equità e solidarietà
sociale e tende ad accrescere il numero degli studenti iscritti se si considera
che in Sardegna solo il 31% dei giovani tra i 19 ed i 25 anni è iscritto all’Università. Del resto parlando di insularità, non si possono trascurare le immense
potenzialità che questa Regione ha, non solamente culturali, ma anche scientifiche ed economiche, se si inoltra verso la fine del cantonalismo e dell’isolamento. Una regione che è terra sulla quale investire per creare quelle infrastrutture e quelle collaborazioni con altri Enti che permetterebbero di creare
veri e propri centri di eccellenza nel panorama mediterraneo ed europeo.
Vorrei avviare il mio intervento volgendo lo sguardo alla Scuola Superiore
dalla quale provengono i nostri studenti, all’indomani della drammatica valutazione dell’ IVALSI, che vede le scuole della Sardegna collocarsi agli ultimi
posti della graduatoria nazionale, con risultati particolarmente negativi nella
matematica, nelle scienze, anche nelle materie letterarie che l’ha collocata
anche in ritardo rispetto al Mezzogiorno, in particolare la provincia di Sassari
anche in rapporto ai risultati dei diplomati nelle ammissioni dei test di medicina. Il tema è in realtà un grande tema nazionale che non può essere limitato
alle scuole del Mezzogiorno e dell’isola.
L’introduzione dell’autonomia nelle scuole a partire dal 1999 con il DPR
275 non ha prodotto in Sardegna il grande e profondo cambiamento che ci si
attendeva. L’autonomia didattica delle scuole ha portato ad un incredibile incremento di una miriade di progetti di vario tipo, che però hanno avuto scarsa
capacità di incidere sul percorso formativo degli alunni. Appare inadeguato
l’utilizzo della quota del 20% del curricolo a disposizione delle scuole, con
scarso impiego delle possibili forme di flessibilità, come l’articolazione modulare del monte ore di ciascuna disciplina e l’aggregazione delle discipline in
ambiti ed aree. Le scuole sarde continuano a restare chiuse, ostinatamente non
si aprono, esclusi pochi casi, ad attività per gruppi di alunni provenienti da classi diverse o da diversi anni di corso. Le forme di orientamento e di continuità,
anche quelle concordate con l’Università, hanno dato risultati insoddisfacenti,
come testimonia il numero alto di abbandoni dopo il I anno di iscrizione all’Università. Del resto la Scuola ha necessità di portare gli alunni a ritrovare il
rigore nello studio, l’apprendimento di un metodo di lavoro e di analisi che poi
potrà essere utile in qualsiasi settore prescelto e ciò anche attraverso il ritorno
ad una preparazione che sia fondata su saldi contenuti disciplinari.
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
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Per quanto riguarda l’autonomia organizzativa, le Scuole sarde si sono
limitate in genere ad una riduzione delle ore a 50 minuti ed a degli adattamenti del calendario scolastico funzionali più alle esigenze del personale docente
che della scuola, mentre non sembrano essere sostanzialmente mutate le modalità di impiego dei docenti che, in base alla norma “possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali differenziazioni
nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate nel piano dell’offerta
formativa”.
Un vero e proprio insuccesso è poi quello dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo della scuola sarda, dato che scarsi sembrano essere i
risultati nella ricerca valutativa, nell’innovazione metodologica e disciplinare, nella ricerca didattica sulle tecnologie dell’informazione e sulla loro integrazione nei processi formativi. E ciò anche per responsabilità dell’Università
che si è poco aperta ad una efficace collaborazione e del resto modesti sono
stati nei fatti gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici.
Per quanto riguarda il personale docente della Scuola sono evidenti i disagi dovuti ad una formazione divenuta non più obbligatoria, mentre la classe
insegnante invecchia negli anni ed assume un atteggiamento disincantato di
fronte alle continue innovazioni. A fronte di un elevato numero di docenti in
servizio, di un forte investimento da parte dello Stato, non sembra corrispondere rinnovata ed adeguata offerta di istruzione e formazione.
Alla carenza di strutture scolastiche in alcune aree, soprattutto cittadine,
corrisponde nei paesi dell’interno - anche a causa del decremento demografico - una difficoltà di gestione e razionalizzazione degli edifici, dei laboratori
e delle strutture esistenti.
Sul piano della formazione degli alunni, tutto ciò si traduce in alti livelli
di dispersione scolastica (23%) che non si riduce nonostante i massicci investimenti regionali (20 milioni di euro), in un grado di preparazione degli studenti assolutamente inadeguato ad affrontare le sfide del mondo di oggi; nell’acquisizione di una formazione ancora legata ai contenuti, divenuti peraltro
sempre più modesti per qualità e quantità; in un atteggiamento di distacco,
di poco coinvolgimento, di scarso entusiasmo se non di rifiuto da parte dei
giovani sardi verso la scuola.
L’Università per suo conto non è riuscita a collegarsi con il mondo della
scuola e non è riuscita a recuperare i crediti mancanti soprattutto nelle discipline logico-matematiche e linguistiche, come testimonia il dato di Alma lau-
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Attilio Mastino
rea secondo cui le conoscenze dell’inglese scritto per i laureati non superano
il 38% a fronte del 60% della media italiana: il che pone il tema del futuro
ruolo del Centro Linguistico di Ateneo e del necessario impegno delle Facoltà, che debbono riassumere competenze in merito alla formazione linguistica
degli studenti, tema che consideriamo fondamentale se si vogliono veramente
recuperare debiti e garantire la qualità dei laureati.
Del resto nella nostra isola registriamo come più in generale nel paese
un deficit di iscrizioni nei corsi di laurea sperimentali e scientifici. La nostra
Università, fortemente radicata nella sua tradizione plurisecolare, arriva dunque in ritardo con difficoltà e incertezze ad adeguarsi al mondo nuovo delle
tecnologie e dell’innovazione.
Forte dei suoi 16819 studenti rispetto ai 32000 di Cagliari, delle sue 2600
matricole, dei suoi 1900 laureati, con 756 docenti e 605 tecnici-amministrativi, il nostro Ateneo rappresenta una risorsa per la città di Sassari, per la Sardegna e per il Paese: le strategie da mettere in essere riguardano l’espansione
della domanda, la lotta alla dispersione ed in particolare al tasso di abbandono
dopo il I anno, l’avvio della fase di riorganizzazione del processo didattico,
con interventi sul calendario, sui contenuti, sul carico didattico, anche se esiste il pericolo di impoverire il dibattito interno, appiattendolo e spostandolo
su un piano tecnico e organizzativo. Infine la riduzione del numero dei fuori
corso che nell’ultimo anno sono stati 7312, pari al 46% degli iscritti, con
livelli percentualmente più alti rispetto agli studenti in corso ad Agraria, Lettere, Lingue e Giurisprudenza.
Il Patto per l’Università del 2 agosto apre la prospettiva di una programmazione pluriennale di sviluppo del nostro ateneo, accompagnata dall’esigenza
di definire gli obiettivi da perseguire e gli incentivi per elevare la qualità della
didattica e l’efficacia della ricerca, nell’ambito di una crescente competitività
tra Atenei che rischia di danneggiare i più deboli: per migliorare le prestazioni, dovremo operare per rafforzare la cultura della valutazione, che pur non
avendo una tradizione antica, ha comunque raggiunto in questi anni grazie
all’impegno del Nucleo e dell’Ufficio di valutazione risultati che sono certamente andati al di là delle nostre speranze. Del resto la preziosa esperienza
CRUI del Campus One che continua ad esempio ad Oristano e che ha arricchito alcune delle nostre Facoltà; del resto anche i questionari per conoscere le opinioni degli studenti hanno rappresentato un’occasione preziosa per
coinvolgere l’intero universo dei docenti, impegnati sul versante della ricerca
nella valutazione CIVR e nei premi di produttività.
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
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Ci consola l’impegno che il Patto non comporterà il sacrificio di nulla di
ciò che di valido esiste sul territorio nazionale, sia con riferimento alla distribuzione geografica, sia con riferimento alle peculiarità della tradizione scientifica e didattica, che sarà nostro dovere definire e far conoscere all’esterno.
La nascita dell’ANVUR, la Agenzia per la Valutazione del sistema universitario e della ricerca, costituisce l’occasione per una svolta profonda, alla quale
intendiamo concorrere efficacemente.
Otto anni dopo il D.M. 509 del 1999 relativo alla riforma degli ordinamenti didattici modificato nel 2004 col D.M. 270, il Ministro Mussi con il D.M.
del 3 luglio n. 362 ha definito le linee generali di indirizzo della programmazione dell’Università per il prossimo triennio, con il D.M. del 26 luglio ha
individuato le linee guida per l’istituzione e l’attivazione dei corsi di laurea e
laurea magistrale e con il D.M. del 18 ottobre ha fissato i criteri ed i parametri
(indicatori) per la valutazione dei risultati dell’attuazione dei programmi delle Università, infine con DM 544 del 31 ottobre ha disposto la definizione dei
requisiti dei corsi di laurea e di laurea magistrale afferenti alle classi ridefinite
con i DD.MM. 16 marzo 2007, delle condizioni e criteri per il loro inserimento nella Banca dati dell’offerta formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi
di studio attivati. Prima ancora che alcuni di questi decreti siano pubblicati in
Gazzetta Ufficiale, siamo dunque ad una svolta radicale, che chiude la lunga
fase di sperimentazione nella quale l’Ateneo si è trasformato in un permanente cantiere di nuove forme di didattica frontale.
Il Ministro chiede di migliorare l’efficacia, la qualità e la coerenza dei
corsi di studio, garantendo una docenza adeguata numericamente, stabile e
responsabilizzata; inoltre di favorire la mobilità degli studenti e le modalità
di governo sempre più responsabili e trasparenti. Fissa tra i requisiti necessari
che imporranno la riprogettazione dei corsi di studio, secondo la proposta del
Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario:
• la trasparenza e la comunicazione
• la qualità
• i requisiti necessari di strutture e di docenza di ruolo, relativi alla numerosità dei docenti ed alla copertura dei settori scientifico-disciplinari
• le regole dimensionali relative agli studenti sostenibili.
Ci si chiede di intervenire ad esempio per migliorare l’indicatore di frequenza effettiva, il numero degli studenti equivalenti in rapporto ai crediti
conseguiti, l’indicatore di continuità tra gli iscritti al II e III anno, l’indicatore
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Attilio Mastino
di attrazione didattica in rapporto agli ingressi da altri Atenei, l’indicatore di
attrazione geografica, il tasso medio di abbandono, la durata media degli studi
per il conseguimento della laurea. Si aggiungono poi gli indicatori di impatto, con riferimento agli esiti occupazionali. Le tabelle predisposte da Paolo
Deledda per il volume in distribuzione rispondono credo per la prima volta a
questi parametri.
La complessità della materia è tale da richiedere un ulteriore approfondimento al di là di questa conferenza, con l’impegno di procedere rapidamente
in futuro alle modifiche dei Regolamenti didattici e di definire gli indicatori
di efficienza e di efficacia per superare criticità e migliorare i punti di forza,
correggendo le molte tendenze negative. La commissione presieduta dal prof.
Virgilio Mura lavora in questi giorni ad una proposta complessiva, che sarà
rigorosa e impegnativa per tutti e che dovrà arrivare alla stesura di un Piano
Programmatico volto a sostenere con gradualità l’efficienza del sistema e la
qualità degli studi e delle ricerche, attraverso la presenza di un sistema certificato, con spazi di premialità per le punte di eccellenza. Tutto ciò richiede una
messa a punto ulteriore del sistema informativo ed un diretto coinvolgimento
dei nuovi referenti per la didattica, alcuni dei quali potranno essere stabilizzati ed assunti a tempo indeterminato.
Voglio del resto aggiungere che non è pensabile che l’adeguamento dell’offerta formativa possa essere introdotto solo da alcune Facoltà, in attesa di
tempi migliori, dato che le conseguenze sarebbero devastanti: siamo chiamati
ad identificare le eccellenze del nostro Ateneo, che ne facciano in futuro un
faro sulle linee di formazione che riterremo di privilegiare. Nessuno può chiamarsi fuori da questa prospettiva.
Se vogliamo evitare pesanti ripercussioni sulla consistenza del Fondo di
funzionamento ordinario, dobbiamo combattere la proliferazione dei corsi di
studio che non rispondano ai bisogni di specializzazione del sistema produttivo
non solo regionale ma nazionale ed europeo, dobbiamo migliorare strutture e
servizi, aumentare ulteriormente il rapporto docenti studenti con uno sguardo
complessivo di ateneo, introdurre meccanismi per l’individuazione ed il recupero dei debiti formativi accertati per le matricole anche attraverso i corsi zero
per migliorare le competenze in ingresso, favorire la valorizzazione e messa
a frutto dei risultati della valutazione didattica e delle opinioni degli studenti
magari recependo le tante osservazioni fin qui pervenute al Nucleo, aumentare
il numero degli studenti che provengono da altre regioni e da altri Paesi.
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
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Il problema fondamentale del nostro Ateneo è rappresentato dalla scarsa
produttività, documentata dalla differenza accertata del 24,4% tra il FFO assegnato - quasi 80 milioni di euro - e quello teorico secondo i calcoli della
Commissione tecnica per la finanza pubblica, un tema sul quale insisteremo
più volte in questa conferenza, a causa dei rischi devastanti che può generale
un tale squilibrio, causato in particolare dai risultati deludenti della didattica e
dall’impegno per l’87% del FFO per assegni fissi lordi al personale di ruolo.
Difenderemo l’aliquota effettiva dell’1,17% e per farlo non ci resta altra strada
che innalzare l’aliquota standard o teorica dello 0,88%, individuando il contributo delle singole Facoltà che presentano una produttività inadeguata rispetto
agli strumenti assegnati. L’incremento del FFO deciso con la legge finanziaria
per il 2008 pari a 320 milioni potrà forse consentirci di superare per un anno
questo problema, che comunque è destinato a riproporsi drammaticamente
in futuro a causa delle progressive trasformazioni del modello di riequilibrio
nazionale sulla base delle indicazioni CNVSU che tendono ad assorbire la forbice tra aliquota teorica ed aliquota effettiva, misurando i risultati dei processi
formativi in rapporto alla domanda di formazione: dunque i crediti superati
che le segreterie studenti dovrebbero registrare con immediata puntualità, il
numero dei laureati, i laureati pesati, ma anche il rispetto delle soglie dei requisiti minimi per i corsi di laurea ed i requisiti di qualità, che si aggiungono
agli orientamenti locali che tengono conto della tradizione culturale e dell’originalità dei singoli corsi. E’ noto che dobbiamo lavorare più seriamente
per ridurre l’età media alla laurea, fissata in 27,1 anni negli atenei italiani ed
in 28,1 anni a Sassari, con punte di 32,8 anni a Scienze MM e di 31,7 anni a
Giurisprudenza. Il miglior risultato è quello di architettura con 23,8 anni, ma il
dato è legato anche alla recente costituzione della Facoltà. I dati interni forniti
dal Nucleo sono leggermente diversi, con una punta di 31 anni a Giurisprudenza, 28 anni a Scienze Politiche, 27 anni a Lettere e Agraria.
Tutto ciò è avvenuto proprio nel momento in cui l’Ateneo ha portato avanti
una coraggiosa politica di incremento del personale docente, che ha notevolmente innalzato l’organico delle Facoltà e non ha trascurato le promozioni interne.
Mentirei se dicessi che i nuovi obiettivi si possono realizzare senza un
coinvolgimento del personale tecnico e amministrativo, collaboratori preziosi che debbono perdere l’impaccio burocratico per essere caratterizzati dalla
flessibilità capace di dare immediate risposte alle esigenze degli utenti ed
indirizzarsi al raggiungimento del risultato entro tempi più contenuti, con un
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Attilio Mastino
salto di qualità che ci aspettiamo per le segreterie studenti ma più in generale
per tutta la struttura amministrativa dell’Ateneo, impegnata ad adottare misure di assicurazione interna della qualità per garantire che i corsi di studio
siano ben progettati, regolarmente monitorati e periodicamente riesaminati.
Anche in questa direzione sono opportune azioni concrete che consentano di
passare rapidamente dall’essere al dover essere, come a proposito dello snodo
relativo al delicato passaggio dello studente dalle triennali alle specialistiche
ed al conseguente riconoscimento dei crediti, tema che necessita di una sinergia con il personale docente per favorire percorsi individuali più flessibili, adeguata assistenza e risposte tempestive. Più in generale voglio ribadire
che la commissione bilancio proprio in questi giorni insiste per la nascita
nell’Ateneo di un ufficio programmazione capace di affiancarsi agli organi
accademici e di fornire elementi per avviare una fase di programmazione e di
controllo di gestione indispensabili per operare scelte qualificanti.
L’indagine de Il Sole 24 Ore del 29 ottobre 2007 ha dimostrato che solo tre
delle 11 Facoltà dell’Università di Sassari hanno un numero di docenti adeguato per reggere l’attuale offerta formativa, anche se il nostro Ateneo si colloca ai primi posti in Italia nel rapporto tra docenti e studenti. Particolarmente
gravi sono i casi di Lingue, Lettere, Farmacia, Architettura, Scienze Politiche
ed Economia, facoltà per le quali è urgente un ridimensionamento dell’offerta
formativa o un aumento del numero dei docenti, con una azione di riequilibrio
interno. Altre indagini come quella dell’Università Cattolica pubblicata da
Panorama hanno dimostrato che i laureati nelle università del Mezzogiorno
sono destinati ad avere nella vita lavorativa uno stipendio nettamente inferiore a quello dei colleghi laureati ad es. a Torino, Verona, Alessandria, ecc.
La recente indagine CENSIS pubblicata sul volume di Repubblica delle
scorse settimane ha visto il nostro Ateneo distinguersi tra i medi Atenei collocandosi al terzo posto su 19 università, con una valutazione di 92,8 punti
in calo rispetto all’anno precedente ma buona per servizi, borse, strutture e
in crescita per il Web. Tale valutazione ci pone in realtà all’ottavo posto in
Italia dopo Siena, Ancona, il Politecnico di Torino, Trento, Camerino, Pavia
e Trieste, se il calcolo viene esteso all’intero universo dei 58 atenei italiani.
Nel confronto tra i due Atenei sardi, Sassari si distingue nettamente da
Cagliari, anche se la forbice si riduce in un anno da 13 a 4,8 punti, soprattutto
per l’ottimo risultato della sede meridionale per il Web.
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La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine Sole 24 Ore
Confronto fra docenti di ruolo e docenti richiesti
Il Sole 24 Ore del 29 ottobre 2007
Fonte dati: MiUR
Facoltà per facoltà, il confronto fra i docenti di ruolo e quelli richiesti (tra parentesi),
e la differenza % rispetto ai parametri fissati dal ministero.
Sassari, 27 novembre 2007
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Classifica Medi Atenei
Confronto valutazione Censis 2006-2007
Censis 2006
Censis 2007
N°
ATENEO
1
ANCONA
93
103
110
90
2
SASSARI
83
109
105
85
N°
ATENEO
99
1
ANCONA
95,5
2
TRENTO
83
3
SASSARI
79
SERVIZI BORSE STRUTTURE WEB 2006
3
TRENTO
91
98
4
FERRARA
74
92
95
102
90,8
5
BRESCIA
79
92
110
93
91
74
88,5
93,5
6
MODENA-REGGIOEMILIA
78
85
104
86
88,3
7
MACERATA
77
93
89
87
86,5
8
UDINE
88
75
86
97
86,5
94
108
2007
109
81
101
95
103
95,5
104
97
91
92,8
98
4
MACERATA
79
93
92
96
90
5
MODENA EREGGIOEMILIA
79
81
105
94
89,8
6
FERRARA
74
92
94
98
89,5
7
BRESCIA
80
110
89
73
88
8
VENEZIA CA' FOSCARI
74
86
90
97
86,8
9
UDINE
79
80
86
98
85,8
10
REGGIOCALABRIA
75
93
77
94
84,8
11
TERAMO
76
89
87
82
83,5
12
BERGAMO
72
83
78
92
81,3
13
CASSINO
69
93
78
84
81
79,8
14
L'AQUILA
75
80
79
88
80,5
73
78,8
15
CATANZAROMAGNA GRECIA
75
95
68
73
77,8
82
75,3
16
FOGGIA
68
86
71
79
74,3
17
MOLISE
71
70
74
84
74,8
76
72,5
18
NAPOLI L'ORIENTALE
68
77
72
76
73,3
79
70
19
NAPOLI NAVALE
68
69
66
77
70
9
VENEZIA CA' FOSCARI
76
81
92
94
85,8
10
REGGIOCALABRIA
68
88
75
96
81,8
11
BERGAMO
73
84
84
85
81,5
12
TERAMO
70
94
89
69
80,5
13
L'AQUILA
75
74
82
88
14
CATANZARO
78
97
67
15
CASSINO
70
77
72
16
FOGGIA
71
88
72
66
17
NAPOLI L'ORIENTALE
69
74
71
18
NAPOLI PARTHENOPE
69
66
66
Sassari, 27 novembre 2007
SERVIZI BORSE STRUTTURE WEB
76
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
18
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Classifica generale Atenei
Confronto valutazione Censis 2006-2007
Censis 2006
Censis 2007
N° VOTO
ATENEO
SERVIZI BORSE STRUTTUREWEB
1 99
ANCONA
93
103
110
90
2 98
POLITECNICOTORINO
72
107
109
104
3 97,8
SIENA
102
87
100
102
4 95,5
SASSARI
83
109
105
85
5 93,5
TRENTO
92
93
91
98
6 93,5
ARCAVACATA
110
85
85
94
7 93,3
PAVIA
94
84
102
93
8 92
PADOVA
88
84
86
110
9 91,5
BOLOGNA
80
91
86
109
10 91,5
TRIESTE
85
80
103
98
11 91,5
CAMERINO
98
75
95
98
12 90,8
FERRARA
74
92
95
102
13 89,3
PISA
94
76
83
104
14 89,3
TORINO
72
91
90
104
15 88,5
BRESCIA
79
110
91
74
16 88,5
PERUGIA
86
89
86
93
17 88,3 MODENA-REGGIO EMILIA 78
85
104
86
18 88
GENOVA
79
85
102
86
19 87,3 POLITECNICOMILANO
73
76
102
98
20 86,8
IUAV VENEZIA
76
84
96
91
21 86,5
MACERATA
77
93
89
87
22 86,5
UDINE
88
75
86
97
23 86,5 ROMA TOR VERGATA
70
74
100
102
24 86,3
PARMA
78
74
99
94
25 86,3
URBINO
97
72
73
73
26 86
FIRENZE
84
77
78
105
27 86
VERONA
78
91
87
91
28 85,8 VENEZIACA' FOSCARI
76
81
92
94
N° VOTO
ATENEO
SERVIZI BORSE STRUTTURE WEB
1 100,8
SIENA
110
90
97
106
2 98
ANCONA
94
108
109
81
3 96,8 POLITECNICOTORINO
73
101
107
106
4 95,5
TRENTO
83
101
95
103
5 95,5
CAMERINO
94
77
101
110
6 95,3
PAVIA
92
89
103
97
7 93,3
TRIESTE
87
79
110
97
8 92,8
SASSARI
79
104
97
91
9 91
POLITECNICOMILANO
72
84
103
105
10 91
PADOVA
86
85
83
110
11 90,5
TORINO
71
95
89
107
12 90,5
BOLOGNA
75
92
86
109
13 90,3
IUAV VENEZIA
76
92
100
93
14 90,3
ARCAVACATA
102
83
82
94
15 90
MACERATA
79
93
92
96
16 89,8 MODENA-REGGIO EMILIA 79
81
105
94
17 89,5
FERRARA
74
92
94
98
18 89,3
PISA
91
81
80
105
19 88,5
PERUGIA
84
92
86
92
20 88,5
GENOVA
76
83
102
93
21 88
CAGLIARI
79
88
80
105
22 88
BRESCIA
80
110
89
73
23 87
VITERBO
81
85
93
89
24 86,8
VERONA
77
91
87
92
25 86,8
VENEZIACA' FOSCARI
74
86
90
97
26 86,3
PALERMO
81
79
82
103
27 86
FIRENZE
83
78
78
105
28 85,8
UDINE
79
80
86
98
NELLA CLASSIFICA SEGUONO ALTRI 30 ATENEI …
Sassari, 27 novembre 2007
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Atenei Sassari e Cagliari
Confronto valutazione Censis 2006-2007
2006
Sassari: 95,5 - Cagliari: 82,5
0
50
2007
Sassari: 92,8 - Cagliari: 88,00
100
150
strutture 2006
strutture 2007
servizi 2006
servizi 2007
borse di studio 2006
borse di studio 2007
web 2006
CAGLIARI
web 2007
SASSARI
Sassari, 27 novembre 2007
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
19
Il risultato, veramente incoraggiante, testimonia lo sforzo compiuto da un
Ateneo che certamente merita più attenzione e più comprensione, a dispetto
dei luoghi comuni un poco superficiali e sbrigativi. Si potrà obiettare che
l’indagine CENSIS utilizza parametri differenti da quelli impiegati dal Ministero per la ripartizione del FFO, ma sembra utile indicare la situazione in
dettaglio.
Le classifiche per le singole Facoltà sono calcolate sulla base di 5 parametri:
• la produttività - indice di regolarità degli studenti iscritti al nuovo ordinamento, tasso di iscritti in corso, tasso di laureati triennali, tasso di laureati
in corso;
• la didattica - numero di classi di laurea offerte, numero degli insegnamenti, rapporto docenti di ruolo/studenti iscritti, posti aula per iscritto, stages
per studenti, attività di monitoraggio e valutazione dei corsi;
• la ricerca - numero di unità di ricerca finanziate COFIN e FIRB, finanziamento medio per docente COFIN e FIRB, progetti comunitari approvati;
• il profilo docenti - età media dei docenti, invecchiamento, Erasmus in
uscita per docente, tasso di contratti a personale non di ruolo, rientro dei
cervelli;
• rapporti internazionali - movimenti ERASMUS in entrata ed in uscita,
università ospitanti per docente ancora ERASMUS;
• opportunità internazionali.
Ho voluto riportare una sintesi dei criteri utilizzati per indicare la serietà di
una rilevazione che non può essere in nessun modo ignorata, come fin qui un
poco sbrigativamente è stato fatto.
La Facoltà che ha ottenuto complessivamente la valutazione più positiva
è quella di Medicina Veterinaria, che con 92 punti è la prima dell’Ateneo, mentre Agraria prima l’anno scorso precipita alla 7° posizione. Seguono Scienze Politiche, Economia, Farmacia, Scienze MM, Medicina, Agraria,
Lettere, Lingue, Giurisprudenza, stabile con 77,2 punti.
Il voto più alto nella produttività è di Veterinaria, nel profilo docenti di
Lingue, nella didattica di Farmacia ma anche Medicina e Scienze MM, nella
ricerca di Economia e Lettere, nei rapporti esteri di Veterinaria.
20
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Università di Sassari
Classifica Facoltà
Censis 2006
Censis 2007
Agraria
87,2 Medicina Veterinaria
Lettere e Filosofia
87,2
Scienze MM. FF. NN.
86,4
Medicina Veterinaria
85,6
Economia
84,8
Medicina e Chirurgia
84
Agraria
83,2
Lettere e Filosofia
Giurisprudenza
Sassari, 27 novembre 2007
77,2
86,2
Scienze MM. FF. NN.
Farmacia
78,8
86,8
Farmacia
84
Medicina e Chirurgia
87
Economia
Scienze Politiche
Lingue e Lett. straniere
92
Scienze Politiche
84,6
84,6
83,8
82,8
Lingue e Lett. straniere
Giurisprudenza
82
77,2
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Ancora più in dettaglio:
Medicina Veterinaria, si colloca a livello nazionale in 7a posizione su 13, con
92 punti, dopo Parma con 97,2 punti.
Scienze Politiche 2a a Sassari, in netto miglioramento, si colloca in Italia in
13a posizione su 25 con 87 punti, rispetto a Trieste con 96 punti.
Economia stabilmente al terzo posto a Sassari, si colloca in Italia in 24a posizione su 49, con 86,8 punti, rispetto ai 107,4 punti di Padova.
Farmacia 4a a Sassari, si colloca in Italia in 23a posizione su 30, con 86,2
punti, rispetto ai 99,2 di Pavia.
Scienze MMFFNN quinta a Sassari in miglioramento crolla dalla 14° alla 28a
posizione in Italia su 41 Facoltà, prima Trento con 99,4 punti.
Medicina e Chirurgia, stabilmente 6a a Sassari, si colloca in 27a posizione su
36 Facoltà italiane con punti 84,6 rispetto ai 98,8 punti di Udine.
Agraria 7° a Sassari in peggioramento si colloca in 12a posizione su 20 Facoltà, con 83,8 punti rispetto ai 97,4 punti di Perugia prima classificata.
Lettere 8° a Sassari, passa dalla 14a posizione alla 28°, su 41 Facoltà, con
82,8 punti rispetto a Trento prima in classifica con 99,4.
21
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Lingue stabilmente 9a a Sassari, si colloca in 15a posizione in Italia su 18,
con 82 punti rispetto ai 92,8 di Udine.
Giurisprudenza, 10a a Sassari, migliora dalla 41a alla 35° posizione con 77,2
punti rispetto ai 104 punti di Trento, con un progresso complessivo del
7,5%.
Complessivamente l’ateneo si colloca in buona posizione, con un risultato
non negativo, che può comunque essere notevolmente migliorato.
Il quadro delle Facoltà non è però interamente positivo. Inoltre non è detto
che l’insularità possa continuare ad aiutare le due Università sarde a mantenere i propri clienti, dato che oggi quasi l’81% degli studenti sardi si immatricola in Sardegna, il che sottolinea la dimensione regionale e più ancora
provinciale (del Nord Sardegna) dell’Ateneo sassarese, che pesca su una popolazione che al 31 dicembre 2005 era di soli 469mila abitanti.
L’indagine AlmaLaurea 2007 mette in evidenza nel profilo dei 1926 laureati l’elevata età media alla laurea, il voto medio degli esami e della laurea
più alto delle medie nazionali, se ad esempio a Sassari il voto medio alla
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Facoltà Università di Sassari – Censis 2007
PRODUTTIVITÀ
VETERINARIA
SCIENZEPOLITICHE
MEDICINA
AGRARIA
ECONOMIA
SCIENZEMMFFNN
LINGUE
LETTERE
GIURISPRUDENZA
FARMACIA
0
10
20
30
40
PRODUTTIVITA' 2007
Sassari, 27 novembre 2007
50
60
70
80
90
100
110
PRODUTTIVITA' 2006
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
22
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Facoltà Università di Sassari – Censis 2007
PROFILO DOCENTI
LINGUE
LETTERE
SCIENZEMMFFNN
ECONOMIA
FARMACIA
SCIENZEPOLITICHE
AGRARIA
MEDICINA
GIURISPRUDENZA
VETERINARIA
0
10
20
30
40
50
DOCENTI 2007
Sassari, 27 novembre 2007
60
70
80
90
100
110
120
DOCENTI 2006
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Facoltà Università di Sassari – Censis 2007
DIDATTICA
FARMACIA
MEDICINA
SCIENZEMMFFNN
GIURISPRUDENZA
LETTERE
AGRARIA
ECONOMIA
LINGUE
VETERINARIA
SCIENZEPOLITICHE
0
10
20
30
40
50
DIDATTICA 2007
Sassari, 27 novembre 2007
60
70
80
90
100
110
120
DIDATTICA 2006
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
23
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Facoltà Università di Sassari – Censis 2007
RICERCA
LINGUE
FARMACIA
GIURISPRUDENZA
MEDICINA
SCIENZEMMFFNN
AGRARIA
VETERINARIA
SCIENZEPOLITICHE
ECONOMIA
LETTERE
0
10
20
30
40
50
RICERCA 2006
Sassari, 27 novembre 2007
60
70
80
90
100
110
RICERCA 2007
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Facoltà Università di Sassari – Censis 2007
RAPPORTI ESTERI
VETERINARIA
AGRARIA
FARMACIA
LETTERE
SCIENZEPOLITICHE
ECONOMIA
SCIENZEMMFFNN
LINGUE
GIURISPRUDENZA
MEDICINA
0
10
20
30
40
RAPPORTI ESTERI 2007
Sassari, 27 novembre 2007
50
60
70
80
90
100
110
120
RAPPORTI ESTERI 2006
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
24
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Posizione Facoltà Sassari a livello nazionale
Confronto dati Censis 2006-2007/2007-2008
45
41
40
35
35
30
25
25
31
27
27
22
18
20
15
31
28
27
14
12 12
15
18
17
13
10
7 7
2007-2008
5
2006-2007
0
Fonte: Indagini Censis 2006, 2007
Sassari, 27 novembre 2007
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
laurea è di 104,1 su 110 (a medicina 107,7) a fronte del 102,8 nazionale. La
Facoltà di Lettere ha il voto medio per esame più alto, 27,8 punti su 30. Un
confronto nazionale colloca i nostri studenti molto in basso per quanto riguarda la effettiva frequenza dei corsi, in particolare a Giurisprudenza.
Hanno compilato
il questionario
Sassari
Totale atenei
1.779 su 1.923
92,5%
159.287 su 185.361
85,9%
Totale Sassari
Totale atenei
Rapporto iscritti-laureati
Laureati
1.923
185.361
1,037%
Iscritti
14.969
1.765.774
0,084%
25
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006
Età media alla Laurea
Ateneo di Sassari
28,1
Atenei Italiani
27,1
25
26
27
28
29
30
Il calcolo dell’età media alla laurea tiene conto non solo del numero (intero) di anni compiuti, ma anche della data di nascita e della data di laurea
Sassari, 27 novembre 2007
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006
Età media alla Laurea per Facoltà
Atenei Italiani
Ateneo di Sassari
35
30
25
20
15
26,1
28,1
27,6
23,8
26,1 26,6
27,1
28,9
32,8
31,7
27,6
25,6 24,9
26,7
28,5
25,9 27
29,4
27,5
27,3 27,8
27,3
27,9 27,4
10
5
0
Il calcolo dell’età media alla laurea tiene conto non solo del numero (intero) di anni compiuti, ma anche della data di nascita e della data di laurea
Sassari, 27 novembre 2007
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
26
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006
Voto medio di laurea
105
104,1
104
102,8
103
102
101
100
Ateneo Sassari
Sassari, 27 novembre 2007
Altri atenei
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006
Frequenza dei corsi (valori in %)
70
60
50
40
Ateneo Sassari
30
Altri Atenei
20
10
0
più del 75% degli
insegnamenti previsti
Sassari, 27 novembre 2007
tra il 50% e il 75%
tra il 25% e il 50%
meno del 25%
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
27
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006
Frequenza dei corsi Facoltà Sassari (valori in %)
Scienze politiche
Scienze matematiche, fisiche e naturali
Medicina veterinaria
Medicina e chirurgia
Lingue e letterature straniere
meno del 25%
Lettere e filosofia
tra il 25% e il 50%
Interfacoltà
tra il 50% e il 75%
più del 75% degli insegnamenti previsti
Giurisprudenza
Farmacia
Economia
Architettura
Agraria
0
Sassari, 27 novembre 2007
10
20
30
40
50
60
70
80
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
L’indagine sulla valutazione della didattica da parte degli studenti nell’elaborazione fatta da Giuseppe Meloni ha visto nel 2005-06 emergere la
Facoltà di Architettura per il carico didattico e per l’organizzazione complessiva assieme a Scienze MM; quest’ultima Facoltà è la prima per la definizione delle modalità di esame, Lettere si distingue per gli orari di svolgimento
delle lezioni; Farmacia per la reperibilità dei docenti; Giurisprudenza per la
solidità delle conoscenze preliminari; Lettere per l’impegno dei docenti nello
stimolare l’interesse per la disciplina e per la chiarezza nell’esposizione oltre
che per la rispondenza tra carico di studio e numero di crediti. Ancora Lettere
emerge per l’adeguatezza del materiale didattico, Agraria per le attività didattiche integrative, Lingue - appare paradossale - per le aule, Agraria per i locali
e le attrezzature delle esercitazioni e dei laboratori, Lingue per l’interesse e
ancora Lettere per il grado di soddisfazione complessiva. I risultati dell’ultima indagine sulla valutazione della didattica sono in fase di distribuzione,
anche se mancano i quadri di riferimento, le medie di facoltà e di ateneo. Va
ovviamente precisato che la comparazione proposta tra le Facoltà è poco attendibile a causa delle diverse tradizioni culturali delle singole aree.
28
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Il carico di studio complessivo degli insegnamenti ufficialmente previsti
nel semestre è accettabile?
Architettura
6,9
Economia
6,8
Lingue LL.SS.
6,8
Scienze MM.FF.NN
6,8
Lettere e Filosofia
6,7
Scienze Politiche
6,5
Agraria
6,4
Farmacia
6,4
Giurisprudenza
6,4
Veterinaria
5,7
Medicina e Chirurgia
5,6
5
Interfacoltà
VALUTAZIONI
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 6,4
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. Giuseppe Meloni
Elaborazione dati: Luca Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
L’organizzazione complessiva (orario, esami intermedi e finali) degli
insegnamenti previsti nel semestre è accettabile?
Scienze MM.FF.NN.
6,9
Architettura
6,9
Agraria
6,7
Economia
6,6
Farmacia
6,6
Giurisprudenza
6,5
Lettere e Filosofia
6,5
Lingue LL.SS.
6,5
Scienze Politiche
6,3
Veterinaria
5,8
Medicina e Chirurgia
5,8
5
Interfacoltà
4
5
6
7
Media di Ateneo: 6,4
Sassari, 27 novembre 2007
8
9
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
29
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Le modalità dell’esame sono state definite in modo chiaro?
Scienze MM.FF.NN.
8,4
Farmacia
8,3
Agraria
8,1
8
Economia
Lettere e Filosofia
7,8
Architettura
7,8
Interfacoltà
7,8
Scienze Politiche
7,8
Medicina e Chirurgia
7,7
Veterinaria
7,7
Giurisprudenza
7,6
7,5
Lingue LL.SS.
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 7,9
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Il personale docente è effettivamente reperibile per chiarimenti e spiegazioni?
Farmacia
8,6
Lettere e Filosofia
8,5
Lingue LL.SS.
8,5
Scienze MM.FF.NN.
8,5
Agraria
8,4
Economia
8,4
Scienze Politiche
8,4
Architettura
8,1
Medicina e Chirurgia
8,1
Veterinaria
8,1
8
Giurisprudenza
7,9
Interfacoltà
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 8,3
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
30
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Il personale docente è effettivamente reperibile per chiarimenti e spiegazioni?
Farmacia
8,6
Lettere e Filosofia
8,5
Lingue LL.SS.
8,5
Scienze MM.FF.NN.
8,5
Agraria
8,4
Economia
8,4
Scienze Politiche
8,4
Architettura
8,1
Medicina e Chirurgia
8,1
Veterinaria
8,1
8
Giurisprudenza
7,9
Interfacoltà
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 8,3
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Il docente stimola/ motiva l’interesse verso la disciplina?
Lettere e Filosofia
8,1
Lingue LL.SS.
8,1
Agraria
7,8
Veterinaria
7,8
Scienze MM.FF.NN.
7,8
Scienze Politiche
7,8
Architettura
7,7
Economia
7,7
Farmacia
7,7
Giurisprudenza
7,7
Medicina e Chirurgia
7,7
7
Interfacoltà
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 7,8
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
31
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?
Lettere e Filosofia
Agraria
8,4
8,3
Lingue LL.SS.
8,3
Farmacia
8,1
Giurisprudenza
8,1
Medicina e Chirurgia
8,1
Veterinaria
8,1
Economia
8
Scienze MM.FF.NN.
8
Scienze Politiche
8
Architettura
7,8
Interfacoltà
7,6
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 8,1
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Il carico di studi richiesto da questo insegnamento
è proporzionale ai crediti assegnati?
Lettere e Filosofia
7,5
Giurisprudenza
7,4
Economia
7,3
Scienze Politiche
7,2
Agraria
7,2
Scienze MM.FF.NN.
7,2
Lingue LL.SS.
7,1
7
Architettura
6,8
Farmacia
Medicina e Chirurgia
6,8
Veterinaria
6,5
Interfacoltà
6,4
4
5
6
7
8
Media di Ateneo: 7,1
Sassari, 27 novembre 2007
9
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
32
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Il materiale didattico (indicato o fornito) è adeguato per lo studio della materia?
Lettere e Filosofia
8,1
Giurisprudenza
7,7
Lingue LL.SS.
7,7
Scienze MM.FF.NN.
7,7
Agraria
7,6
Economia
7,6
Farmacia
7,6
Scienze Politiche
7,6
Architettura
7,4
Medicina e Chirurgia
7,4
Veterinaria
7,1
Interfacoltà
6,9
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 7,6
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Le attività didattiche integrative (esercitazioni, laboratori, seminari, ecc.)
sono utili ai fini dell’apprendimento?
Agraria
8,1
Scienze MM.FF.NN.
8,1
8
Architettura
8
Lettere e Filosofia
Farmacia
7,9
Economia
7,7
Veterinaria
7,7
Giurisprudenza
7,6
Interfacoltà
7,4
Scienze Politiche
7,3
Medicina e Chirurgia
7,2
Lingue LL.SS
7,1
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 7,7
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
33
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Le aule in cui si svolgono le lezioni sono adeguate?
Lingue LL.SS.
7,7
Agraria
7,5
Farmacia
7,3
Medicina e Chirurgia
7,3
Veterinaria
7,2
Scienze MM.FF.NN.
7,2
Giurisprudenza
7,1
Lettere e Filosofia
7,1
Interfacoltà
7
Architettura
6,8
Economia
6,6
Scienze Politiche
6,1
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 7,1
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
I locali e le attrezzature per le attività didattiche integrative
(esercitazioni, laboratori, seminari, ecc.) sono adeguati?
Agraria
7,0
Farmacia
6,9
Scienze MM.FF.NN.
6,7
Architettura
6,6
Giurisprudenza
6,6
Medicina e Chirurgia
6,6
Lettere e Filosofia
6,4
Economia
6,3
Interfacoltà
6,3
Veterinaria
6,1
Scienze Politiche
5,6
Lingue LL.SS.
5,1
4
5
6
7
Media di Ateneo: 6,4
Sassari, 27 novembre 2007
8
9
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
34
Attilio Mastino
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Sono interessato agli argomenti di questo insegnamento (indipendentemente
da come è stato svolto)?
Lingue LL.SS.
8,8
Agraria
8,6
Lettere e Filosofia
8,6
Veterinaria
8,6
Economia
8,4
Giurisprudenza
8,4
Architettura
8,3
Farmacia
8,3
Medicina e Chirurgia
8,3
Scienze MM.FF.NN.
8,3
Scienze Politiche
8,3
Interfacoltà
7,8
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 8,4
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Indagine di valutazione della didattica 2005-2006
Sono complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo insegnamento?
Lettere e Filosofia
8,2
Lingue LL.SS.
8,1
Agraria
8
Farmacia
8
Economia
7,9
Giurisprudenza
7,9
Scienze MM.FF.NN.
7,9
Medicina e Chirurgia
7,8
Veterinaria
7,8
Scienze Politiche
7,6
Architettura
7,5
Interfacoltà
7,1
4
5
6
7
8
9
Media di Ateneo: 7,9
Sassari, 27 novembre 2007
10
Dati forniti dal Prof. G. Meloni
Elaborazione dati: L. Audino
Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
35
Il Nucleo di valutazione fornirà oggi dettagliate tabelle relative al peso
delle singole facoltà, con riferimento alla domanda intercettata, ai risultati,
dunque ai crediti prodotti, ai laureati pesati, consentendoci di valutare gli
squilibri, intesi come differenziata e spesso iniqua incidenza delle singole
facoltà sul FFO.
Siamo ormai arrivati ad un livello straordinario di dettaglio che ci consente
di estendere l’analisi e di misurare la produttività delle singole facoltà, attraverso il numero degli esami sostenuti e crediti maturati per anno accademico,
degli studenti che non hanno sostenuto esami o maturato crediti in un anno
accademico, degli studenti equivalenti, del tasso di permanenza e tasso di abbandono, del numero dei laureati in corso, del tempo medio di conseguimento
del titolo di studio, ecc.
Ci confronteremo nelle prossime settimane con le dimensioni quantitative
dell’offerta formativa, con i descrittori di Dublino per definire il peso ed i
contenuti delle offerte didattiche e con le tabelle elettroniche del Ministero,
che imporranno di identificare gli sbocchi professionali, le competenze e gli
obiettivi formativi correlati, rendendo più efficace il sistema di consultazione
con il territorio, forze sociali, ordini professionali ed istituzioni, coinvolti attraverso il comitato di indirizzo nel definire il progetto complessivo di un’università che si rinnova senza perdere il suo radicamento, sempre più proiettata
sul campo della competizione nazionale ed aperta a reti e relazioni internazionali: l’Ateneo intende essere il promotore di tutte quelle forme di dialogo
e di organizzazione della formazione professionale delle figure che sono utili
sia in chiave regionale, che europea. In altre parole l’imperativo sarà quello
di promuovere tavoli di confronto con gli altri enti, regionali, provinciali,
privati, per costruire le figure professionali del futuro.
Lo strumento dei Visiting Professor per il quale abbiamo investito oltre un
milione di euro nell’ultimo biennio, ha consentito di aprire al mondo il nostro
Ateneo, con un totale di 54 visite brevi dai 10 ai 30 gg. ed a 43 visite lunghe dai 3 ai 6 mesi di specialisti provenienti da moltissimi paesi europei, dal
Giappone, Canada, USA, Australia, Algeria, India, Cina, Cuba, Brasile, Venezuela, Colombia, Russia. Abbiamo con ciò anticipato le linee di indirizzo
del Ministro Mussi dal momento che la valutazione del nostro Ateneo verrà
effettuata anche sulla base della presenza di docenti e studenti stranieri.
36
Attilio Mastino
Tutto ciò si affianca agli ottimi risultati Erasmus rispetto alle basse medie
nazionali, anche se la nascita dei corsi triennali ha determinato una vera e propria crisi del programma: aumenta il numero degli studenti in uscita (arrivati
a 222 studenti per 1656 mesi, di essi 50 sono della Facoltà di Lingue, con una
media di 1,25 % rispetto alla media italiana di 1,13%), mentre gli studenti in
entrata sono un centinaio, di cui quasi 60 spagnoli.
Intendiamo impegnarci di più per garantire una tempestiva liquidazione
degli acconti per gli studenti in uscita e studiare in dettaglio il regolamento
relativo ai tempi di uscita. Abbiamo seguito la presentazione delle domande
per il nuovo Master and Back anche con il riuscito incontro con la dott.ssa
Rossella Oppes di Sardegna Ricerche.
Positive esperienze sul piano dell’inserimento lavorativo dei nostri laureati si sono avviate attraverso la banca dati AlmaLaurea e per la Facoltà di
Agraria con la banca dati Jupiter, aperta agli Enti Pubblici ed alle Aziende
private; un servizio di job placement è previsto per i laureati in Economia.
Anche altre Facoltà come Architettura hanno seguito i laureati in direzione
degli sbocchi lavorativi, mentre lo strumento dei tirocini e degli stages particolarmente sviluppato in alcuni corsi di laurea ha fornito un diretto rapporto
con il territorio.
Esperienze positive di autovalutazione, sono quelle di Campus Uno per i
corsi di laurea di Oristano, mentre lo strumento delle summer school ha rappresentato un efficace momento di condivisione e di confronto in alcune Facoltà, in particolare Archittettura e Giurisprudenza. Quest’ultima ha operato
anche attraverso la teledidattica ripetuta in diverse sedi.
Una feconda sinergia ha legato le nostre Facoltà di Architettura e di Scienze politiche all’Università telematica UNISOFIA, che ha esteso la sua attività di orientamento a tutto l’ateneo.
Infine abbiamo Facoltà come Lettere che hanno attivato un Servizio Informazioni e Accoglienza ed un Servizio di assistenza e consulenza studenti
con uno staff composto da pedagogisti, psicologi, esperti di orientamento e da
un addetto alle informazioni ed alla comunicazione. Avremo modo anche in
questa conferenza di parlare dei risultati delle attività di orientamento coordinate dall’Ateneo ed in particolare della prossima organizzazione a febbraio
di un nuovo salone dello studente aperto al mondo della scuola, anche se non
si può rinunciare all’interazione dei singoli docenti e delle singole facoltà
37
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Programma Socrates – Azione 2.2 ERASMUS
Andamento mobilità studentesca
0
50
100
150
200
250
222
AA 2006-2007
186
AA 2005-2006
TOTALE
195
AA 2004-2005
MASCHI
FEMMINE
185
AA 2003-2004
153
AA 2002-2003
Sassari, 27 novembre 2007
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica
Programma Socrates – Azione 2.2 ERASMUS
Studenti in uscita per Facoltà (A.A. 2006-2007)
Lingue e letterature straniere
50
Lettere e Filosofia
37
Scienze Politiche
29
Agraria
24
Giurisprudenza
18
Architettura
14
Medicina Veterinaria
14
Economia
13
Farmacia
10
SS.MM.FF.NN.
9
Medicina e chirurgia
4
0
Sassari, 27 novembre 2007
10
20
30
40
50
60
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore
38
Attilio Mastino
all’interno delle singole scuole attraverso forme nuove di integrazione che
privilegino il merito.
Abbiamo appena concluso una vivace trattativa con la Regione Sardegna
per il sostegno alle sedi gemmate, che ha visto l’Assessore Regionale Mongiu
fissare dei rigidi paletti sull’efficienza della didattica, sul riassorbimento entro
il fondo globale delle spese per la Facoltà di Architettura e del corso di laurea
della Facoltà di Scienze ad Alghero, sulla necessità di fondere alcuni corsi
di laurea come a Nuoro, sull’esigenza di chiudere alcune esperienze a nostro
avviso esaltanti come il curriculum di Archeologia subacquea di Oristano. Il
generoso impegno del Rettore e la disponibilità del Presidente Soru hanno
consentito di scongiurare un disastro, anche se rimane l’amaro in bocca per
l’assoluta insufficienza di attenzione per le attività della Facoltà di Economia
ad Olbia. Il dato positivo è rappresentato dalla volontà espressa dall’Assessore di arrivare ad un patto territoriale per l’Università e di promuovere con le
due Università una conferenza regionale sul sistema universitario. Del resto
non mi sfugge che anche nel decreto del 3 luglio il Ministro Mussi propone la
riduzione della disseminazione territoriale delle sedi didattiche non coerenti
col bacino di utenza e in assenza di stabilità delle strutture necessarie.
Tra i servizi di supporto siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dal Sistema bibliotecario. Su proposta della dirigente Elisabetta Pilia e del Presidente
Cecchino Sini, stiamo discutendo da qualche mese la Carta dei servizi del Sistema bibliotecario di Ateneo, che migliorerà il rapporto con gli studenti e più
in generale con gli utenti di un servizio essenziale che fornisce un contributo
qualificato alla didattica ed alla ricerca in coerenza con gli obiettivi di eccellenza della nostra Università, garantendo il pluralismo ed il valore della differenza, introducendo forme di innovazione tecnologica, di aggiornamento,
di impegno e professionalità, che vorremmo estendere a tanti altri settori del
nostro Ateneo. In questo senso il ruolo dei bibliotecari può essere un efficace
supporto per la formazione degli studenti e l’addestramento alla redazione
delle tesi, come dimostra il lodevole modello dell’apertura della Biblioteca
Pigliaru fino a tarda sera. Positivo è anche l’impegno della Regione per finanziare attraverso i fondi europei della Biblioteca scientifica regionale nell’ambito del progetto ILONET la schedatura di tutti i materiali grigi come tesi di
laurea e di dottorato, seminari, relazioni tecniche, materiali.
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
39
Contemporaneamente lavoriamo per assicurare nuovi servizi agli studenti,
come le tessere magnetiche da distribuire d’intesa con il Banco di Sardegna
per consentire il pagamento totale delle tasse all’inizio dell’anno senza oneri
per gli studenti.
Ma è tempo di pensare ad una vigorosa riforma della organizzazione informatica dell’Ateneo per garantire servizi di qualità e risolvere problemi che
quotidianamente vengono alla luce, i badge degli studenti, la certificazione
degli ingressi alle biblioteche, la registrazione degli esami, per non parlare di
una rete a colabrodo nonostante la banda larga sulla quale intendiamo investire ancora. Esiste più in generale il problema della formazione informatica
degli studenti e della fidelizzazione delle matricole attraverso il rilascio di
e-mail su dominio uniss e magari il ripristino del libretto cartaceo.
Altre azioni positive sono quelle della commissione per gli studenti disabili, della commissione mista Università ERSU che ha portato ad un nuovo
contratto con l’Azienda dei trasporti pubblici di Sassari per favorire il trasporto urbano degli studenti dell’Ateneo; come quelle dell’ERSU che sta notevolmente ampliato la disponibilità di posti letto nei collegi universitari.
Va sincronizzata la nomina delle rappresentanze studentesche nelle facoltà
che sono passate all’organizzazione della didattica sul tre più due.
Infine va perseguita la politica del riconoscimento del merito dei docenti
(anche attraverso i premi di produttività) e degli studenti, in una prospettiva
di inserimento nelle nuove Scuole europee di dottorato e - sia pure con le difficoltà che conosciamo - nel reclutamento per la ricerca.
I tempi nuovi che ci aspettano richiedono incisive politiche di Ateneo verso un futuro di eccellenza: l’avvio dell’azienda mista ospedaliero universitaria, la nascita del polo di eccellenza agrario e veterinario a Bonassai, la
costruzione dell’ospedale veterinario, il trasferimento della Facoltà di Farmacia accanto ai nuovi laboratori di Monserrato, il completamento del polo
bionaturalistico di Piandanna, la prossima riattivazione del CLA, le nuove
sedi per le facoltà in sofferenza come Economia, Lingue e Lettere, l’avvio
di una nuova integrazione dell’università nella città di Sassari come previsto
dal piano strategico, sono tutti aspetti complementari del grande sforzo per
un’università più moderna, più competitiva e più europea.
Efficienza e inefficienza didattica:
le implicazioni sul Fondo per il Finanziamento Ordinario
Paolo Silvestri
Nucleo di valutazione
Rina Sedda
Ufficio Valutazione e statistica
Come è noto il Fondo per finanziamento ordinario delle università (FFO)
viene annualmente attribuito agli atenei mediante due quote: la quota “storica”, che si consolida nel tempo, e la quota variabile che consente di aumentare, al margine, le entrate. La quota variabile è sostanzialmente assegnata
sulla base di un modello (di riequilibrio), che calcola la percentuale teorica
(aliquota standard o di riequilibrio), e che esprime quale dovrebbe essere il
peso dell’Ateneo sul sistema universitario pubblico.
Il modello di riequilibrio, messo a punto dal Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario (CNVSU), oltre ad essere annualmente utilizzato dal
Ministero per assegnare la quota di riequilibrio del FFO, verrà utilizzato anche
per l’erogazione dei fondi a valere sulla programmazione triennale 2007-09.
Il modello si basa su informazioni e indicatori che, per quanto imperfetti,
sono fortemente correlati con le prestazioni (didattiche e di ricerca) dell’Ateneo. Monitorare i risultati che stanno alla base del modello di riequilibrio e
individuare possibili spazi di miglioramento costituisce un’importante premessa per aumentare sia la qualità organizzativa delle strutture deputate alla
ricerca e alla didattica sia le risorse finanziarie su cui l’Ateneo può contare.
Gli indicatori impiegati nel modello sono prevalentemente calcolati in
aggregato, con riferimento alle performance complessive dell’Ateneo e non
sempre, per i non addetti ai lavori, la loro interpretazione è immediata ed utile. Per questa ragione da alcuni anni il Nucleo di valutazione dell’Università
di Sassari è impegnato ad analizzare i risultati del modello di riequilibrio. La
La relazione, curata dal prof. P. Silvestri e dalla dott.ssa R. Sedda, ha largamente beneficiato del lavoro e delle competenze dell’Ufficio Valutazione e Statistica dell’Ateneo.
42
Paolo Silvestri, Rina Sedda
capacità di fornire indicazioni utili al miglioramento è però tanto più elevata
quanto più si producono informazioni dettagliate, tese ad avvicinare la misurazione dei risultati ai centri di responsabilità.
Il contributo specifico di questo lavoro è di cercare di superare l’analisi aggregata di Ateneo, per ricostruire il contributo di ciascuna facoltà al perseguimento dei risultati che hanno determinato l’ammontare dell’aliquota teorica
di riequilibrio.
L’esercizio proposto si riferisce al riequilibrio 2006 e può essere aggiornato man mano che si rendono disponibili le informazioni. Dato il contesto
in cui questo lavoro viene presentato, l’enfasi viene maggiormente posta sui
risultati didattici dell’Ateneo, da cui il titolo della comunicazione.
Il documento è così articolato: nel primo paragrafo si riassumono le principali caratteristiche del modello di riequilibrio 2006, mostrando come si determina l’aliquota standard dell’Ateneo; nel secondo paragrafo si dà sinteticamente conto della metodologia applicata dal Nucleo per scomporre l’aliquota
standard per le diverse facoltà (e più in generale per dipartimenti/istituti e per
aree disciplinari); nel terzo si esemplificano alcuni possibili impieghi dell’esercizio.
1. Il Modello per il 2006: le principali caratteristiche
Il modello di riequilibrio calcola una percentuale teorica tenendo conto di
tre dimensioni del processo universitario (Tabella 1).
1. Dimensione domanda di servizi formativi (domanda): calcolata a partire dal numero di studenti (nel 2006, si considerano gli iscritti da 2 o 3 anni
nelle L e LSCU), ponderati sulla base di coefficienti tecnici differenziati per
corso di studio (i pesi vanno da 1 per giurisprudenza a 5 per medicina); il valore
così ottenuto - “studenti ponderati” - viene poi moltiplicato per due fattori che
tengono conto della “qualità” dell’offerta formativa e che sono approssimati
dal numero di corsi che presentano i requisiti minimi quantitativi e qualitativi
sul totale dei corsi attivati (K_RM) e dai corsi che presentano altri requisiti
di qualità (K_Q)1. I due fattori “qualità” assumono come valore massimo 1
e pertanto l’eventuale mancanza di requisiti, anche solamente in un corso, ha
l’effetto di ridurre il numero di studenti ponderati che è alla base del calcolo.
1
E’ necessario che almeno due indicatori di qualità sui tre proposti dal Ministero siano
presenti a livello di facoltà. Per il necessario approfondimento si rinvia all’Allegato.
Efficienza e inefficienza didattica
43
Il numero di studenti ponderati viene rapportato al corrispondente valore
nazionale (per il complesso delle università pubbliche). La percentuale che ne
risulta esprime l’aliquota teorica, riferita alla dimensione domanda dell’Ateneo, che dovrà essere aggregata con le due seguenti. È importante sottolineare
immediatamente che le performance di ciascun ateneo sono “relative”, cioè
non è sufficiente aumentare il numero di studenti equivalenti per vedere aumentata la propria aliquota, ma è necessario aumentarlo in misura maggiore
di quanto nello stesso periodo accada al resto del sistema universitario. Il
modello è dunque intrinsecamente competitivo.
2. Dimensione risultati del processo formativo (risultati): calcolata a
partire dal numero di crediti superati dagli iscritti in un determinato anno
(solare) e dal numero di laureati. Nel calcolo di questi ultimi si tiene conto
anche del ritardo con cui conseguono il titolo (un laureato in corso ha peso
1; un laureato con un anno di ritardo ha peso 0,7; un laureato con due anni di
ritardo ha peso 0,49; ecc.), nonché della durata dei corsi (Durata/3). Le due
dimensioni – crediti e laureati- vengono aggregate assegnando peso doppio
ai laureati. Il valore così ottenuto si rapporta ad analogo valore calcolato per
il complesso del SUI; la percentuale che ne risulta esprime l’aliquota teorica,
riferita alla dimensione risultati dell’Ateneo.
3. Dimensione risultati della ricerca scientifica (ricerca): calcolata a
partire dal numero di docenti (ordinari, associati e ricercatori) in servizio al
31 dicembre 2005 a cui si assegna peso unitario, indipendentemente dal ruolo;
ai docenti si aggiungono gli assegnisti (con peso 0,6), i dottorandi di ricerca
(con peso 0,8), il personale tecnico scientifico di categoria D ed E (con peso
0.8). La somma di questi dà il totale del “potenziale di ricerca”. Il valore così
ottenuto viene corretto per due fattori: il primo è moltiplicativo ed è calcolato
facendo la media del tasso di successo Prin (2004/2005/2006) e del valore
Civr2. Il secondo è additivo: a partire dai finanziamenti esterni per la ricerca
(sostanzialmente tutte le entrate rendicontate in bilancio diverse dai finanzia2
Il tasso di successo F_PRIN si basa sul numero medio di partecipanti di ateneo che nel
triennio 2003-2005 hanno ottenuto una valutazione positiva dei progetti interessati. Se
il tasso medio di successo di ateneo è superiore a quello a livello nazionale il fattore
F_PRIN determina un aumento del potenziale di ricerca iniziale, viceversa in caso contrario. Il fattore F_CIVR si basa sul rapporto fra i progetti (della valutazione triennale
2001-2003 del CIVR) pesati sulla base della qualità degli stessi (che va da eccellente-1-a
limitato -0,2) e i progetti presentati. Se questo rapporto è superiore a quello medio nazionale il fattore correttivo determina un aumento del potenziale di ricerca, viceversa questo
potenziale subisce una riduzione (cfr. l’Allegato).
44
Paolo Silvestri, Rina Sedda
menti Miur), questi sono trasformati in “docenti equivalenti”dividendoli per
un importo di 50.000 (costo medio per docente) e sommati al potenziale di
ricerca. Il valore così ottenuto si rapporta ad analogo valore calcolato per il
complesso del SUI; la percentuale che ne risulta esprime l’aliquota teorica,
riferita alla dimensione ricerca dell’Ateneo.
Le tre aliquote così calcolate (domanda = 0,81%, risultati = 0,63% e ricerca = 1,20% ) sono aggregate attribuendo peso di 1/3 a ciascuna; l’aliquota
che si ottiene costituisce l’aliquota teorica dell’Ateneo, che esprime quanto
“vale” l’Ateneo, ovvero quale è la sua dimensione “teorica” nel sistema universitario. Nel 2006 il peso teorico di Sassari è pari allo 0,88%.
L’effettiva applicazione dei criteri sommariamente richiamati varia di anno
in anno, in ragione sia dell’evoluzione del sistema universitario sia della disponibilità di informazioni (dati) attendibili3. Questo implica che la dinamica
delle aliquote nel tempo dipende:
a) sia dai criteri effettivamente impiegati dal Ministero,
b) sia dalla dinamica delle performance dell’Ateneo di Sassari,
c) sia dalla dinamica delle performance del sistema universitario nel suo complesso, dato la natura relativa/competitiva del modello4.
Ritornando ai dati presentati nella Tabella 1 è interessante commentare i
risultati del modello di riequilibrio 2006, ponendoli anche a confronto con
quelli che si erano registrati nel 2004 (i due modelli utilizzano le stesse variabili, con l’eccezione del fattore F_CIVR che non era presente nel modello del
2004). Emergono le seguenti indicazioni:
1) Domanda: è sensibilmente aumentato il peso degli iscritti (pesati) che sale
da 0,79% a 0,90%, ma una parte rilevante di questi è “persa per strada” a
causa della mancanza dei requisiti qualitativi (K_RM e K_Q), che fanno
scendere l’aliquota relativa alla domanda a 0,81%.
2) Risultati: il peso dei crediti è sensibilmente aumentato5, ma non è in linea
3
4
5
Nel Riequilibrio 2007, ad esempio, gli iscritti alla base del calcolo degli studenti equivalenti nella dimensione domanda, comprendono anche le LS biennali e si considerano
tutti gli iscritti “regolari”, cioè gli iscritti da un numero di anni minore o eguale ala durata
legale del corso, al netto delle matricole.
Per approfondimenti si rinvia, oltre alle relazioni annuali del Nucleo, al Doc 4/05 del
CNVSU e alla documentazione presente nel sito Miur (decreti di ripartizione del FFO).
Va però osservato che nel riequilibrio 2004, in seguito ad uno studio pubblicato dal Nucleo
di valutazione nel giugno del 2005 (www.uniss.it/nucleodivalutazione.it), era emerso un
Efficienza e inefficienza didattica
45
con quello degli iscritti (gli iscritti sono lo 0,86% del sistema universitario,
mentre i crediti solamente lo 0,61%): ciò significa che gli studenti dell’Università di Sassari fanno, in media, molti meno esami di quelli delle altre università. C’è inoltre una flessione nel peso dei laureati (che scendono
da 0.80% a 0,77%) e -ciò che è più grave- una notevole perdita di terreno
quando sono pesati sulla base del ritardo alla laurea: l’aliquota è infatti pari
a 0,60% ed è in flessione rispetto al 2004. L’aumento dell’aliquota della dimensione risultati che si registra nel periodo (da 0,54% a 0,63%) si spiega
esclusivamente per l’aumento dei crediti, dovuto, come si è osservato, ad
una pesante sottostima nel 2004.
3) Ricerca: l’Ateneo presenta risultati migliori quando si considera questa
dimensione. Il principale motivo è legato al numero di docenti, che sono
l’1,23% del sistema, e all’ammontare dei fondi esterni per la ricerca (pari
all’1,72% del sistema –dato non riportato nella tabella). Il “potenziale di
ricerca” si ridimensiona però sensibilmente quando si sommano ai docenti anche le altre figure (assegnisti, dottorandi e personale TS): l’aliquota
scende infatti da 1,23% a 1,08%; buono infine il risultato sotto il profilo
della ricerca misurato dal fattore F_PRIN (che è superiore alla media del
sistema) e dal fattore F_CIVR (che è solo leggermente inferiore al dato
medio del sistema universitario).
4) Nel complesso l’aliquota di riequilibrio dell’Ateneo è salita nel 2006 a
0,88%, contro lo 0,85% del 2004. Si tratta di un risultato positivo, che è
stato trainato dall’aumento del numero degli iscritti, dall’aumento (prevalentemente dovuto ad un effetto contabile) del numero dei crediti, dall’aumento del numero di docenti e da un miglioramento nella valutazione sul
Prin. Tutte le altre dimensioni sono peggiorate.
5) In sostanza, data la dimensione “grezza” dell’Ateneo (misurata dal numero
di iscritti e di docenti), l’Ateneo perde peso a causa di diverse “inefficienze”, di cui certamente quella più rilevante riguarda la dimensione risultati
del processo formativo, che segnala evidenti difficoltà delle strutture didattiche nel trasformare gli iscritti in “prodotti finiti”.
Alla aliquota teorica, calcolata dal modello, si contrappone l’aliquota “effettiva”, che è pari alla quota del FFO assegnato a Sassari sul complesso del
FFO in un determinato anno, ovvero quanto “costa” l’Ateneo di Sassari.
fenomeno di “undereporting” nelle registrazioni degli esami, che contribuì a peggiorare
la performance in termini di crediti acquisiti.
La Tabella 2 riporta il valore delle due aliquote dal 1995 al 2006. Si potrà
notare che l’andamento di entrambe le aliquote mostra notevoli discontinuità;
queste sono state principalmente causate da radicali cambiamenti nella struttura del modello, che è sensibilmente variato nel corso della sua applicazione.
A prescindere da queste repentine variazioni si può osservare che, nell’arco
dell’ultimo decennio, il peso standard di Sassari è andato calando, provocando una progressiva riduzione del finanziamento effettivo. Se, in particolare, ci
si concentra sugli anni più recenti (dal 2004, ossia da quando viene impiegato
il modello di riequilibrio prima illustrato), si nota che l’aliquota teorica ha
subito variazioni sia in aumento sia in diminuzione e che anche l’aliquota effettiva è variata nella stessa direzione, ma con intensità minore di quanto accadeva in precedenza, perchè negli ultimi anni, a causa di scarsità di risorse,
l’ammontare di fondi attributi dal Ministero con il riequilibrio è stato modesto
ed ha prevalso il peso della quota storica.
47
Efficienza e inefficienza didattica
Tabella 1 - Riequilibrio 2006 (e confronto con il riequilibrio 2004)
Periodo di
riferimento
Valore assoluto
Aliquota% Aliquota%
Differenza %
(SS/ITALIA) (SS/ITALIA)
Riequilibrio
2006
Riequilibrio
2006
Riequilibrio
2006
Riequilibrio Riequilibrio
(2006/2004)%
2006
2004
iscritti non pesati
Iscritti da due e tre anni alle L e alle LSCU
2003/2004
3.996
0,86%
0,82%
5%
iscritti pesati
I pesi vanno da 1 a 5 a seconda delle classi
a cui afferiscono i corsi di studio
2003/2004
10.458
0,90%
0,79%
14%
iscritti pesati per
KA_RM
Il fattore requisiti minimi si basa sul numero
di corsi che nel 2004/2005 erano privi di
requisiti minimi quanti-qualitativi
2004/2005
8.849
(6 corsi su
40 sono privi
di requisiti
qualitativi)
0,82%
0,80%
3%
iscritti pesati per
KA_RM e KA_Q
Il fattore requisiti di qualità si basa sul
numero delle risposte fornite dai Presidi
attraverso i nuclei di valutazione sulla
qualità dell’offerta formativa
2004/2005
8.741
(22 corsi sono
privi di requisiti
di qualità , di
cui 8 esplicitati
dalle risposte
negative e 14
senza nessuna
informazione)
0,81%
0,80%
1%
crediti superati
Crediti acquisiti dagli studenti iscritti alle
triennali (L) e alle triennali a ciclo unico
(LSCU)
2004
190.289
0,61%
0,46%
31%
numero laureati
Laureati totali al netto di quelli con una
laurea precedente
2004
1.736
0,77%
0,80%
-4%
laureati pesati
(ritardo)
Laureati pesati con pesi che vanno da 1
(lau con 0 anni di ritardo) a 0.24 (lau con 4
anni di ritardo o più)
2004
705
0,60%
0,63%
-4%
laureati pesati
(ritardo e durata)
Laureati pesati (ritardo) normalizzati per la
durata (D/3)
2004
985
0,66%
0,69%
-4%
0,63%
0,54%
16%
Variabili del modello
DOMANDA (1/3)
RISULTATI (1/3)
RISULTATI
(Cre*1/3+Lau*2/3)
RICERCA (1/3)
docenti totali
Numero docenti di ruolo
31.12.2005
711
1,23%
1,21%
0.93%
potenziale ricerca
Docenti di ruolo (con peso1) + assegnisti
di ricerca (peso 0.6), dottorandi (0.8),
tecnici (0.8)
31.12.2005
1.054
1,08%
1,08%
-
potenziale ricerca
per F_PRIN
Potenziale di ricerca moltiplicato per il
fattore F-Prin
Dati Prin triennio
2003 -2005
1.082
1,11%
1,07%
+4%
Dati Civr
valutazione
triennale
2001-2003
1.010
1.04%
-
-
1.046
1.07%
1.442
1.20%
1,20%
-%
0,88%
0,85%
4%
potenziale ricerca Potenziale di ricerca moltiplicato fattore Civr
per F_CIVR
potenziale ricerca
per media (di
F_PRIN e F_CIVR)
idem + FIN EST
Riscossioni 2005 fondi esterni diviso
50.000, costo ipotetico annuo di un
ricercatore (19.810/50.000=396)
31.12.2004
TOTALE
(Domanda + Risultati + Ricerca ) / 3
(0,81+0,63+1,20) / 3
48
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Tabella 2 - L’andamento dell’aliquota standard e dell’aliquota effettiva dal 1995 al 2006
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Aliquota standard (%)
Aliquota effettiva (%)
1,05
1,39
1,28
1,17
1,17
1,18
1,11
1,08
1,08
0,85
0,90
0,88
1,10
1,34
1,28
1,23
1,23
1,23
1,19
1,20
1,22
1,17
1,18
1,17
2. Scomposizione dell’aliquota standard per Facoltà
In questo paragrafo si dà sinteticamente conto di un esercizio condotto
dal Nucleo e che ha per obiettivo la ricostruzione del contributo di ciascuna
Facoltà (e più in generale di ciascuna struttura dell’Ateneo) al perseguimento
dei risultati che hanno determinato l’ammontare dell’aliquota di riequilibrio
del 2006. In questo modo è possibile esaminare più da vicino l’origine degli
squilibri strutturali fra domanda e risultati della formazione, che -come abbiamo visto- costituiscono uno dei fattori critici della performance dell’Ateneo.
Come si vedrà, per le dimensioni domanda e risultati, data la natura della
variabili utilizzate nel modello (iscritti, corsi di studio, crediti, laureati) è naturale disaggregare per facoltà. Più complessa è invece la disaggregazione della
dimensione ricerca, dove le variabili utilizzate dal modello hanno natura ibrida: alcune si riferiscono ai dipartimenti (assegnisti e dottorandi), altre all’area
scientifico disciplinare (F_PRIN e F_CIVR), altre ancora all’Ateneo nel suo
complesso (finanziamenti esterni e personale tecnico scientifico); altre possono
riferirsi indifferentemente alla facoltà, al dipartimento o all’area Cun (docenti).
Per ricondurre a comune denominatore il contributo fornito dalle diverse
strutture alla dimensione ricerca il metodo proposto dal Nucleo utilizza come
variabile “pivot” i singoli docenti (che hanno un riferimento univoco con una
facoltà, un dipartimento/istituto e un’area).
Efficienza e inefficienza didattica
49
Con questo metodo la scomposizione e riaggregazione dell’aliquota standard può essere fatta per le 11 facoltà, o per i 23 dipartimenti e 23 istituti
o per le 14 aree dell’Ateneo e può riferirsi a ciascuna delle tre dimensioni
considerate - domanda (0,81%), risultati (0,63%) e ricerca (1,20%) - prese
sia isolatamente, sia a coppie (ad es. domanda + risultati), sia, infine, per il
totale (0,88%).
2.1. La dimensione domanda e la dimensione risultati
Tutte le variabili che si riferiscono alla valutazione della domanda (studenti, variabili qualitative KA_RM e KA_Q) sono disaggregabili per facoltà.
Per i fattori KA_RM e KA_Q si attribuisce l’ammontare di studenti pesati che
sono persi ai corsi (ovvero alle facoltà) che l’hanno determinata.
Ogni docente (variabile pivot) si porta dietro il valore medio del contributo
della sua facoltà alla determinazione dell’aliquota standard della domanda
(0,81%); questo implica che i docenti della stessa facoltà, hanno lo stesso valore. A questo proposito è fondamentale sottolineare che non stiamo misurando il contributo di ciascun docente al raggiungimento della aliquota 0,81%,
ma che, dopo avere calcolato il contributo di ciascuna facoltà al raggiungimento di 0,81%, stiamo attribuendo ad ogni docente il valore medio (pro
capite) del contributo della sua facoltà.
Lo stesso discorso vale anche per le variabili che si riferiscono alla valutazione dei risultati (crediti e laureati).
Il contributo delle diverse strutture (facoltà, dipartimenti/istituti e aree)
alle due dimensioni didattiche è dunque trainato dal numero di studenti per
facoltà6. Gli elementi correttivi sono:
– i diversi pesi (che vanno da 1 a 5);
– la “produttività” delle diverse facoltà in termini di crediti e laureati;
– la distribuzione del numero di corsi che non hanno KA_RM e che non
hanno KA_Q.
Le Tabelle 3.1 e 3.2 mostrano la scomposizione dell’aliquota di Ateneo a
livello di facoltà, rispettivamente per le dimensioni domanda e risultati.
L’Ateneo di Sassari ha un totale di 3.996 studenti iscritti da due e tre anni,
6
Nel ribaltamento su dipartimenti e aree, le dimensioni domanda e risultati risentono del
quoziente studenti /docenti nelle diverse facoltà, nonché della numerosità di docenti nei
dipartimenti e nelle aree.
50
Paolo Silvestri, Rina Sedda
che diventano 10.458 quando pesiamo gli iscritti in base alle diverse classi
di appartenenza dei singoli corsi. Questo numero viene ridotto dal fattore
KA_RM (requisiti minimi). A causa di 6 corsi senza requisiti minimi, su un
totale di 40 corsi attivi (con numero di iscritti superiore a 1), si perdono 1.569
iscritti pesati (10.458-8.889), ovvero circa 261 per ogni corso senza KA_RM.
Analogo discorso per i 22 corsi che non hanno i requisiti di qualità: si perdono
148 iscritti pesati (8.889-8741), ovvero circa 7 per ogni corso senza KA_Q.
Gli studenti pesati “persi” sono attributi ai corsi che non hanno i requisiti e
quindi alle rispettive facoltà (per i dettagli si veda l’Allegato).
Come si può osservare ciascuna facoltà entra in questo meccanismo con
un determinato numero di studenti iscritti e ne esce con un diverso numero
di studenti pesati; la differenza dipende dal peso assegnato ai corsi di studio
(a seconda del gruppo e che varia da 1 a 5) e dall’eventuale mancanza di
requisiti minimi e qualitativi. Così ad esempio Medicina, che ha il 9% di
iscritti contribuisce all’aliquota relativa alla domanda per “ben” il 17%, mentre Giurisprudenza che ha il 12% degli iscritti contribuisce “solo” per il 6%,
perché i pesi che sono rispettivamente assegnati agli iscritti delle due aree
sono enormemente differenti (a Medicina il peso varia da 5 a 2,5 per le professioni sanitarie, mentre a Giurisprudenza prevalgono i corsi con peso pari
ad 1). Medicina perde qualcosa perché ha 7 corsi senza i requisiti qualitativi
(si veda l’Allegato).
In relazione alla dimensione risultati (Tabella 3.2), l’Ateneo di Sassari,
con un totale di 190.289 crediti acquisiti pesa lo 0.61% sul totale dei crediti di
tutti gli atenei pubblici; se passiamo ai laureati il totale di Ateneo è di 1.762,
che si riducono a 705 quando sono pesati in relazione al ritardo nel conseguimento del titolo di studio e salgono a 985 quando vengono normalizzati sulla
base della durata (D/3).
Anche in questo caso l’analisi per facoltà offre qualche informazione interessante: dal confronto tra la percentuale di iscritti e quella dei crediti, ad
esempio, si evince che la “bassa produttività” in termini di crediti è un fenomeno generalizzato, ma che non coinvolge tutte le facoltà: in particolare si
osservano l’eccezione di Architettura e di Scienze MFN, che danno un contributo positivo alla realizzazione dei crediti, dato il loro numero di iscritti.
51
Efficienza e inefficienza didattica
Tabella 3.1 - Contributo delle Facoltà alla aliquota teorica dell’Ateneo
di Sassari per la dimensione domanda (FFO 2006)
Facoltà
Iscritti
%
iscritti
pesati
%
iscritti
pesati
KA_RM
%
iscritti
pesati
KA_Q
%
domanda
%
12%
Agraria
310
0,07%
8%
1.392
0,12%
1.130
0,10%
1.097
0,10%
Architettura
89
0,02%
2%
312
0,03%
- 211
-0,02%
- 211
-0,02%
-2%
Economia
498
0,11%
13%
996
0,09%
996
0,09%
996
0,09%
11%
Farmacia
151
0,03%
3%
548
0,05%
548
0,05%
521
0,05%
6%
Giurisprudenza
460
0,10%
12%
574
0,05%
574
0,05%
574
0,05%
6%
12%
Lettere e filosofia
692
0,15%
17%
1.381
0,12%
1.120
0,10%
1.120
0,10%
Lingue e lett.straniere
326
0,07%
8%
652
0,06%
391
0,04%
364
0,03%
4%
Medicina e chirurgia
373
0,08%
9%
1.536
0,13%
1.536
0,14%
1.488
0,14%
17%
Medicina veterinaria
179
0,04%
5%
893
0,08%
893
0,08%
886
0,08%
10%
Scienze MFN
322
0,07%
8%
1.400
0,12%
1.400
0,13%
1.393
0,13%
16%
Scienze politiche
597
0,13%
15%
775
0,07%
514
0,05%
514
0,05%
6%
Totale
3.996
0,86%
100%
10.458
0,90%
8.889
0,82%
8.741
0,81%
100%
Ancora: confrontando la percentuale di iscritti con quella dei laureati si
evince che tutte le facoltà hanno un contributo negativo con l’eccezione di
Farmacia, Giurisprudenza e Lettere. Più interessante, per quanto riguarda i
laureati, è l’analisi del rapporto tra laureati pesati sul ritardo e il numero dei
laureati: tanto più è elevato questo rapporto tanto più basso è il tempo medio
di uscita dei laureati: le differenze tra facoltà sono notevoli. Quando si considerano i crediti + i laureati, ossia la dimensione risultati nel suo complesso e
la si pone a confronto con quella degli iscritti, si vede che la caduta da 0,86%
a 0,63% è di nuovo generalizzata, con l’eccezione di Architettura e Farmacia,
che presentano le stesse percentuali (0,02% e 0,03% rispettivamente).
La lettura di questi dati dà solamente una prima informazione sulla diversa produttività delle facoltà, in quanto è noto che sia per motivi strutturali
(si pensi alla presenza del numero chiuso in alcune facoltà, come Medicina)
sia per meccanismi di autoselezione, alcune facoltà hanno performance migliori di altre perché possono contare su studenti più preparati e motivati. Il
confronto corretto ai fini della verifica sulle performance di ciascuna facoltà
dovrebbe pertanto essere svolto guardando ai valori medi delle stesse facoltà
negli altri atenei.
52
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Tabella 3.2 - Contributo delle Facoltà alla aliquota teorica dell’Ateneo
di Sassari per la dimensione risultati (FFO 2006)
%
laureati
ritardo
%
Laureati
pesati
ritardo/
laureati
totali
35
0,03%
37,7%
Laureati
pesati
secondo
la durata
del corso
%
crediti*
2/3 +
laureati*
1/3
%
54
0,04%
0,05%
7%
-
0,00%
0,02%
4%
Facoltà
crediti
crediti
acquisiti
%
L-LSCU
Agraria
15.665 0,05% 8%
93
0,04%
5%
Architettura
10.252 0,03% 5%
-
0,00%
0%
Economia
23.333 0,07% 11%
226
0,09% 12%
82
0,07%
36,4%
109
0,07%
0,07%
12%
Farmacia
6.382 0,02% 3%
84
0,03%
4%
39
0,03%
46,2%
61
0,04%
0,03%
4%
Giurisprudenza 19.056 0,06% 10%
376
0,16% 22%
112
0,10%
29,8%
146
0,10%
0,07%
12%
25.811 0,08% 13%
389
0,16% 22%
153
0,13%
39,2%
196
0,13%
0,10%
16%
Lingue
13.058 0,04% 7%
e lett.straniere
138
0,06%
8%
56
0,05%
40,7%
72
0,05%
0,04%
7%
Lettere
e filosofia
%
laureati %
totali laureati
0,00%
Medicina
e chirurgia
18.533 0,06% 10%
127
0,05%
7%
78
0,07%
61,7%
152
0,10%
0,07%
12%
Medicina
veterinaria
7.535 0,02% 3%
63
0,03%
4%
27
0,02%
42,4%
42
0,03%
0,03%
4%
Scienze MFN
20.924 0,07% 11%
132
0,05%
7%
56
0,05%
42,8%
77
0,05%
0,06%
10%
Scienze
politiche
29.739 0,10% 16%
133
0,06%
8%
67
0,06%
50,3%
76
0,05%
0,08%
13%
705
0,60%
40,0%
985
0,66%
0,63% 100%
Totale Sassari 190.289 0,61% 100% 1.762 0,73% 100%
53
Efficienza e inefficienza didattica
Tabella 3.3 - Facoltà di Agraria: iscritti (da due e tre anni), crediti e
laureati
atenei
iscritti
2003-2004
%
su facolta’
crediti
2004
%
su atenei
laureati
2004
%
su facoltà
ANCONA
170
2,22%
12247
2,55%
138
3,46%
BARI
234
3,05%
16870
3,52%
150
3,77%
BASILICATA
404
5,27%
30858
6,43%
331
8,31%
BOLOGNA
474
6,19%
22395
4,67%
221
5,55%
CATANIA
411
5,36%
29898
6,23%
242
6,07%
FIRENZE
475
6,20%
13331
2,78%
79
1,98%
FOGGIA
206
2,69%
12379
2,58%
101
2,54%
MILANO
851
11,11%
63459
13,23%
583
14,63%
MODENA
77
1,01%
4633
0,97%
26
0,65%
MOLISE (CB)
221
2,88%
12475
2,60%
97
2,43%
NAPOLI - Federico II
355
4,63%
25494
5,31%
251
6,30%
PADOVA
617
8,05%
49120
10,24%
340
8,53%
PALERMO
369
4,82%
19081
3,98%
183
4,59%
PARMA
147
1,92%
9296
1,94%
99
2,48%
PERUGIA
294
3,84%
21310
4,44%
184
4,62%
PISA
370
4,83%
13918
2,90%
154
3,87%
REGGIO CALABRIA
271
3,54%
11747
2,45%
85
2,13%
SASSARI
296
3,86%
14794
3,08%
92
2,31%
TERAMO
148
1,93%
9956
2,07%
39
0,98%
TORINO
520
6,79%
40854
8,51%
264
6,63%
TUSCIA (VT)
420
5,48%
24849
5,18%
161
4,04%
UDINE
331
4,32%
20850
4,35%
164
4,12%
Totale
7661
100,00%
479814
100%
3984
100%
Nella Tabella 3.3 si offre un primo esempio, con riferimento alle facoltà
di Agraria. I dati su cui è opportuno concentrare l’attenzione riguardano gli
iscritti (da due e tre anni) del 2003/04 e i crediti e i laureati dell’anno 2004,
gli stessi dati utilizzati nel calcolo nel riequilibrio 20067.
7
I dati sugli iscritti e sui laureati di questa tabella non corrispondono a quelli delle tabelle
3.1 e 3.2 perché sono esclusi rispettivamente gli iscritti (pari a 13.6). e i laureati (pari a
1) del corso di interfacoltà in Biotecnologie, a cui partecipa anche Agraria. I dati relativi
alle facoltà di Agraria sono presentati a titolo meramente esemplificativo: il Nucleo sta
procedendo alla elaborazione degli stessi dati per tutte le facoltà.
54
Paolo Silvestri, Rina Sedda
La facoltà di Sassari ha il 3,86% del complesso degli scritti ad Agraria in Italia, ma presenta il 3,08% di crediti e il 2,31% di laureati, denotando dunque un
“produttività” inferiore a quella media nazionale (si vedano, per contrasto, le
facoltà di Milano, della Basilicata e di Padova). Interessante è anche esaminare
le dinamiche (Figura 1): la facoltà di Sassari mostra, nei quattro anni, un netto
aumento della sua quota di iscritti sul totale delle facoltà di Agraria; a questa
espansione non ha però fatto seguito un pari incremento nei crediti. In recupero
è, invece, la dinamica dei laureati, che però continua a mantenere un’incidenza,
sul totale delle facoltà di Agraria, minore di quella degli iscritti.
Figura 1 - L’evoluzione delle variabili nel periodo 2002-2006
% iscritti, crediti e laureati Sassari/Italia
Facoltà di Agraria: incidenza di iscritti, crediti e laureati di
Sassari sul complesso delle facoltà di Agraria
4,50%
Iscritti
da due e
tre anni
4,00%
3,50%
crediti LLSCU
3,00%
2,50%
2,00%
laureati
totali
1,50%
1,00%
2003
2004
2005
2006
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
2.2 La dimensione ricerca
Le variabili che si riferiscono alla valutazione della ricerca poggiano su
strutture diverse dalle facoltà, ovvero considerano l’attività dei docenti in
quanto appartenenti:
• o a un dipartimento/istituto;
• o a un’area disciplinare;
• oppure all’Ateneo nel suo complesso.
I principali problemi di trattamento delle informazioni hanno riguardato:
– l’attribuzione degli assegnisti e dei dottorandi (per dipartimento / istituto)
Efficienza e inefficienza didattica
55
– l’attribuzione dei FIN EST e del personale TS (pro capite di Ateneo)
– la scomposizione del fattore F_PRIN (per aree);
– la scomposizione del fattore F_CIVR (per aree).
Si vedano in sintesi, i criteri impiegati.
Docenti e ricercatori: il personale docente può essere attribuito a tutte le
strutture: facoltà, dipartimento / istituto, area (sulla base delle afferenze). La
sua allocazione non è problematica, posto che la base dati sui cui lavora il
Ministero sia la stessa a disposizione dell’Ateneo.
La corrispondenza univoca di ciascun docente sia ad una facoltà, sia ad un
dipartimento / istituto, sia ad un’area, rendono tale “variabile” un candidato
naturale per riallocare le altre grandezze.
Assegnisti e dottorandi: l’attribuzione di queste due “risorse” è più agevole e naturale per dipartimento / istituto, anziché per area (data anche la
natura del dato a disposizione). La sua allocazione è pertanto stata fatta pro
quota sui docenti di ciascun dipartimento / istituto. A seconda di come i docenti vengono aggregati (per facoltà, per dipartimenti o per area) si portano
dietro l’informazione.
Personale di ruolo area tecnico-scientifica (qual. D ed EP): Tecnicamente il personale TS è attribuibile per dipartimenti / istituti, ma al momento
non è disponibile l’informazione completa (il personale degli istituti sta in un
unico centro aggregato). È stato pertanto trattato come una risorsa di Ateneo
e la sua allocazione è stata fatta pro quota su tutti i docenti. Anche in questo
caso, a seconda di come i docenti vengono aggregati (per facoltà, dipartimenti, area) si portano dietro l’informazione. L’implicazione sottesa al criterio è
che la sua distribuzione è proporzionale al numero di docenti e ricercatori che
costituiscono una facoltà, un dipartimento, un’area.
Finanziamenti esterni: l’imputazione alle strutture dei finanziamenti
esterni (sono numerose aggregazioni di capitoli del bilancio: cfr. l’Allegato)
è impossibile sia perché si tratta di voci in entrata del bilancio dell’Ateneo
(riscossioni 2004), sia perché una quota rilevante (forse prevalente) ha natura
“indistinta”. La sua allocazione è pertanto stata fatta pro quota su tutti i docenti. Anche per questa voce vale quanto osservato per il personale di ruolo
dell’area tecnico-scientifica.
Fattore F_PRIN e Fattore F_CIVR: la loro attribuzione può essere fatta
solo sulla base delle 14 aree scientifico disciplinari. L’applicazione a livello
di singola area della formula con cui sono calcolati i due fattori richiede una
56
Paolo Silvestri, Rina Sedda
elaborazione più complessa. L’allocazione dei due fattori F_PRIN e F_CIVR
è fatta pro quota sui docenti di ciascuna area; a seconda di come i docenti
vengono aggregati (per facoltà, dipartimenti, area) si portano dietro l’informazione.
Il contributo delle diverse strutture (facoltà, dipartimenti/istituti, aree) alla
dimensione della ricerca è fortemente trainato dal numero di docenti e ricercatori che afferiscono alle medesime.
Elementi correttivi sono:
1. la distribuzione del numero di assegnisti e di dottorandi per dipartimenti/
istituti che non è strettamente proporzionale al numero di docenti;
2. il diverso tasso di successo delle diverse aree nel Prin e nel Civr.
Nella Tabella 4 vengono evidenziati i contributi relativamente alla dimensione ricerca delle aree scientifico disciplinari e delle strutture deputate alla
ricerca. Se vogliamo, per esempio, vedere il contributo alla aliquota teorica
per la dimensione ricerca (1,20%) dell’area 10 - Scienze dell’antichità, diremo che il contributo finale dell’8,3% è dato dal contributo iniziale del potenziale di ricerca, pari all’8,14%, che è stato migliorato grazie ai fattori F_PRIN
e F_CIVR che lo ha portato a 9,16%, ed è stato “peggiorato” per effetto del
fattore “entrate esterne per la ricerca”, perchè l’allocazione pro-quota ai docenti “premia” le aree che presentano una percentuale di docenti maggiore del
potenziale di ricerca corretto dai fattori F_PRIN e F_CIVR.
Lo stesso esercizio può essere ripetuto per i dipartimenti e gli istituti (Tabella I dell’Allegato).
dottorandi
peso 0,6
assegnisti
peso 1
docenti
0,01 0,68 167,17 3,34
0,01
10,5
0,01 0,003 0,8
0,8
11,28 0,01 1,08 195,04
3,9
0,02
0,04
15,18 0,01 0,003 0,8
37,39 0,03 0,010 2,5
32 4,18 1,72
24 2,38 3,36
711 70,83 322,46
13 - Scienze economiche e statistiche
14 - Scienze politiche e sociali
Totale SS
76 7,64 22,4
12 - Scienze giuridiche
96,57 0,08 0,027 6,7
52
1,76
2,34
41,54 0,04 3,97 891,59 17,83 0,08
59,38 0,05 0,017 4,2
47,22 0,04 0,013 3,3
1053,07 1,08 100,00 1,03 0,96 13,4 -43,98 1045,41 1,07 100,00 19810 396,2 1,72 1441,61 1,20 0,400 100,0
29,52 0,03 2,80 1,46 15,58 0,73 -6,93 33,85 0,03 3,24 668,69 13,37 0,06
37,75 0,04 3,58 0,99 -0,25 1,19 7,82
5,56 102,95 0,11 9,78 0,91 -9,06 0,85 -13,97 91,43 0,09 8,75 2117,52 42,35 0,18 133,79 0,11 0,037 9,2
7,5 0,86 -9,37 71,49 0,07 6,84 1253,8 25,08 0,11
72,43 0,07 6,88 1,1
10,62 0,01 1,01 1,05 0,51 1,06
28,48 0,03 2,72 445,79 8,92
85,76 0,09 8,14 1,11 9,09 1,12 10,87 95,74 0,10 9,16 1476,69 29,53 0,13 125,27 0,10 0,033 8,33
0,51
24,94 0,03 2,37 1,46 11,58 0,81 -4,5
11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
45 4,85 27,35 3,29
3,19
1,17
10 - Scienze dell’antichita’, filologico-letterarie e storico-artistiche
53 7,81 31,22 3,88
1,1
7
09 - Ingegneria industriale e dell’informazione
10,53 258,16 0,27 24,51 0,89 -28,63 0,85 -35,34 226,17 0,23 21,63 4012,15 80,24 0,35 306,41 0,25 0,083 20,8
16 2,5
8,13
144 18,89 118
120,35 0,12 11,51 2173,25 43,46 0,19 163,82 0,14 0,047 11,7
08 - Ingegneria civile ed Architettura
9,1
23,92 0,02 0,007 1,7
07 - Scienze agrarie e veterinarie
120,48 0,12 11,44 0,92 -9,36 1,06
0,02
78 11,18 39,01
20,17 0,02 1,92 1,11 2,16 0,76 -4,67 18,91 0,02 1,81 250,76 5,02
154 4,43 37,77 11,26 195,88 0,20 18,60 1,17 22,37 1,03 2,88 208,51 0,21 19,95 4290,77 85,82 0,37 294,33 0,24 0,080 20,0
5,7
7,16
79,94 0,08 7,59 1,02 1,8 0,96 -1,89 79,89 0,08 7,64 1699,59 33,99 0,15 113,88 0,09 0,030 7,5
1,02
06 - Scienze mediche
0,66
6,71 0,01 0,64 0,98 -0,12 1,1
13,94 0,01 0,003 0,8
05 - Scienze biologiche
13
POTENZIALE DI RICERCA
0,4
% su Italia
9
% su Sassari
61 4,17 16,08 4,46
F-Prin -norm
04 - Scienze della Terra
differenza F_Prin
03 - Scienze chimiche
F_civr_norm
0,44
%su italia
0
%su sassari
0,6
Riscossioni 2004 per
entrate per la ricerca
0,01
%le fondi esterni
per la ricerca
correttivo fondi
esterni per la ricerca
0,01 1,01 167,17 3,34
POTENZIALE DI RICERCA
FINALE
6
POTENZIALE DI RICERCA
PRIN-CIVR
10,6
%
02 - Scienze fisiche
differenza F_Civr
7,76 0,01 0,74 1,71 5,49 1,01 0,19
ENTRATE ESTERNE
RICERCA
1/3 ricerca
6
CIVR
%
01 - Scienze matematiche e informatiche
0,44
peso 0,8
1,24
personale tecnico
amministrativo
0,7
peso 0,8
codice area
PRIN
Tabella 4 - Il contributo delle aree alla aliquota teorica del riequilibrio 2006 per la dimensione ricerca
nell’ateneo di Sassari
Efficienza e inefficienza didattica
57
58
Paolo Silvestri, Rina Sedda
La Tabella 5 mostra la partecipazione delle singole facoltà alla realizzazione dell’aliquota standard dell’Ateneo (0,88%).
Questa ricostruzione si basa sull’ipotesi che ciascuna facoltà contribuisca
allo 0,88% in quanto ciascun docente si porta appresso il “contributo” che
deriva dalla attività didattica media della sua facoltà (componenti domanda
e risultati) e dal contributo che deriva dalla attività di ricerca media del suo
dipartimento e della sua area disciplinare.
Ad esempio, nella facoltà di Economia, i docenti in media hanno contribuito a determinare l’aliquota standard dell’Ateneo di 0,88 per 0,07, cioè per
l’8,4% dell’aliquota teorica. Il contributo percentuale in termini di domanda è
dell’11,39% sul totale, quello sui crediti del 12,26%, sui laureati dell’11,06%
e sulla ricerca del 4,58%.
Tabella 5 - Partecipazione all’aliquota standard delle facoltà in base
al modello per il 2006
Facoltà
1/3
domanda
%
2/9
crediti
%
1/9
laureati
1/3
ricerca
Agraria
0,10%
12,55%
0,05%
8,23%
0,04%
Architettura
-0,02%
-2,42%
0,03%
5,39%
0,00%
0,00%
0,05%
4,04%
0,02%
1,9%
Economia
0,09%
11,39%
0,07%
12,26%
0,07%
11,06%
0,05%
4,58%
0,07%
8,4%
Farmacia
0,05%
5,96%
0,02%
3,35%
0,04%
6,23%
0,07%
5,68%
0,05%
5,5%
Giurisprudenza
0,05%
6,57%
0,06%
10,01%
0,10%
14,79%
0,09%
7,11%
0,07%
8,0%
Lettere e filosofia
0,10%
12,81%
0,08%
13,56%
0,13%
19,86%
0,13%
10,99%
0,11%
12,7%
5,48%
0,17%
13,89%
totale
%
0,10%
11,9%
Lingue e lett.straniere
0,03%
4,16%
0,04%
6,86%
0,05%
7,34%
0,05%
4,19%
0,04%
4,9%
Medicina e chirurgia
0,14%
17,03%
0,06%
9,74%
0,10%
15,39%
0,28%
23,36%
0,16%
18,6%
Medicina Veterinaria
0,08%
10,14%
0,02%
3,96%
0,03%
4,31%
0,09%
7,82%
0,07%
7,6%
Scienze MFN
0,13%
15,94%
0,07%
11,00%
0,05%
7,84%
0,16%
13,21%
0,12%
13,3%
Scienze Politiche
0,05%
5,88%
0,10%
15,63%
0,05%
7,69%
0,06%
5,13%
0,06%
7,2%
Totale
0,81%
100%
0,61%
100,00%
0,66%
100,00%
1,20%
100,00%
0,88%
100,0%
3. Possibili impieghi dell’esercizio di scomposizione dell’aliquota standard per centri
Il metodo messo a punto dal Nucleo di valutazione è “costato” molto, nel
senso che è stato piuttosto oneroso metterlo a punto; esso però presenta enorme flessibilità e notevoli potenzialità di impiego.
Al fine di mostrare alcune finalità dell’esercizio svolto, si segnalano quattro
Efficienza e inefficienza didattica
59
possibili impieghi8. Una avvertenza: nuove metodologie richiedono sempre
una fase di rodaggio e di apprendimento per essere applicate correttamente9;
le indicazioni che vengono qui avanzate hanno quindi uno scopo meramente
illustrativo e di stimolo per ulteriori approfondimenti.
3.1. Allocazione delle risorse
Il primo possibile utilizzo è ai fini dell’allocazione di risorse tra centri (facoltà, dipartimenti/istituti, aree disciplinari). I criteri impiegati per attribuire
risorse all’interno di un ateneo suscitano sempre grandi discussioni, perché
è difficile trovare criteri equi, condivisi da tutti; inoltre i criteri che vengono
individuati non sono mai neutrali, ma “emettono” segnali (incentivi) che condizionano i comportamenti e non è sempre facile individuare criteri allocativi
esenti da effetti indesiderati. Il contributo che le diverse strutture danno alla
realizzazione di un obiettivo comune, quale la determinazione dell’aliquota
teorica dell’Ateneo, può allora essere utilizzato, da solo o in combinazione
con altri, come criterio “al di sopra delle parti”; si tratta di un criterio che, in
definitiva, trasmette alle strutture interne dell’Ateneo gli stessi incentivi che
il Ministero trasmette alle università.
Se si è alla ricerca di un indicatore allocativo per finanziare funzioni che
hanno a che fare con l’attività didattica delle facoltà, possiamo scegliere di
utilizzare la combinazione che riteniamo più adeguata, quale ad esempio la
somma di domanda e risultati (ma anche solo una delle due). Se invece occorre un indicatore per finanziare funzioni che riguardano i dipartimenti e sono
strettamente connesse con la ricerca possiamo usare la dimensione ricerca.
Ma se la funzione dei dipartimenti considerati è mista (come, ad esempio, il
finanziamento di laboratori dedicati sia alla ricerca sia alla didattica) possiamo pensare di usare un criterio che tenga conto di tutte le dimensioni.
8
9
Questo paragrafo tiene conto di alcuni preziosi suggerimenti che sono emersi durante la
prima presentazione dell’esercizio, avvenuto nel corso del Senato accademico allargato
ai consiglieri di amministrazione e ai presidenti dei corsi di laurea, il 3 aprile 2007.
Compito del Nucleo di valutazione è di aiutare a mettere a fuoco i pro e i contro delle diverse
soluzioni. Si pone, in ogni caso, un problema di scelta relativamente alle informazioni da
impiegare per le diverse finalità. Ad esempio: non è detto che i criteri con cui abbiamo risolto
alcun problemi di imputazione nella costruzione del modello (dove abbiamo operato con un
approccio positivo, teso a capire chi determina che cosa) vadano bene anche quando si utilizzano i risultati per finalità normative/allocative. In questo caso si potrebbe, ad esempio, discutere se la “penalizzazione” derivante dalla mancanza di requisiti minimi di un determinato
corso sia di responsabilità della Facoltà o del Senato (e quindi dell’Ateneo nel suo complesso);
nel secondo caso non si dovrà attribuire la perdita di studenti equivalenti a quella facoltà.
60
Paolo Silvestri, Rina Sedda
3.2. Confrontare i costi effettivi con i costi teorici
Sinora ci siamo concentrati sulla scomposizione dell’aliquota teorica tra le
diverse strutture. Sempre ai fini di eventuali esercizi allocativi può anche essere interessante riflettere su possibili confronti tra costi teorici e costi effettivi.
La principale difficoltà che incontra questo approccio è che la ricostruzione dei costi effettivi per strutture richiede la messa a punto di un sistema
di contabilità analitica particolarmente oneroso. Se però si considera che la
parte principale delle spese effettive di un ateneo è costituita dalle spese di
personale e che è ragionevole immaginare che anche le spese diverse da quelle del personale siano “trascinate” dalle prime (ci sono sia ragioni tecniche
sia ragioni di inerzia nella allocazione delle risorse che giustificano questa
assunzione, peraltro verificata in altri contesti) un primo, approssimativo, tentativo è costituito dal confronto tra distribuzione delle spese per il personale
afferente alle diverse strutture e le aliquote teoriche così calcolate.
In questa prospettiva strutture con un’aliquota effettiva sensibilmente più
elevata di quella teorica potrebbero essere segnaletiche di situazioni di eccesso di risorse rispetto allo standard (desunto dalla regola allocativa del Ministero); viceversa le altre.
3.3. Apprendimento ai fini del miglioramento: il confronto con gli altri
La funzione principale di questo progetto è sicuramente quella dell’apprendimento ai fini del miglioramento, attraverso la comprensione delle cause che determinano lo squilibrio fra domanda e risultati. L’individuazione di
margini di miglioramento non è però sempre ovvia e scontata, almeno fino a
quando non ci si pone a confronto con altre realtà10.
Abbiamo ad esempio già visto che, secondo i dati utilizzati nel riequilibrio
2006, l’Ateneo peggiora sensibilmente il suo standard quando si passa dalla
semplice considerazione della domanda di formazione (0.81%) alla valutazione dei risultati formativi (0.63%) e che, rispetto all’anno precedente, si
è registrato un miglioramento della componente risultati, che sale da 0,54%
a 0,63%, dovuto in special modo all’aumento del peso dei crediti, passati da
0,46% a 0,61%11, e un lieve peggioramento per i laureati standardizzati, passati da 0,69% a 0,66%.
10
11
Un esempio di applicazione di questo criterio è già stato avanzato nel paragrafo precedente, confrontando le performance delle facoltà dell’Ateneo con le medesime facoltà del
sistema universitario.
Cfr. la precedente nota 6 a proposito dell’ undereporting dei crediti nel 2003, causato da
ritardi nella registrazione degli esami.
61
Efficienza e inefficienza didattica
Abbiamo fatto abbastanza o si poteva realisticamente fare di più?
Il confronto con altri atenei di dimensioni comparabili mostra che il margine di miglioramento è ancora assai ampio. Dalla Tabella 8 si evince, ad
esempio, come a fronte di una differenza percentuale piuttosto contenuta in
termini di iscritti fra l’Ateneo di Sassari e quelli di Venezia e Brescia (Venezia
e Brescia hanno rispettivamente il 28% e il 2% di iscritti in più) la distanza
aumenta sensibilmente quando si passa a calcolare la differenza percentuale
in termini di crediti superati (Venezia e Brescia hanno rispettivamente il 110%
e il 62% dei crediti acquisiti in più rispetto a quelli di Sassari ) e in termini di
laureati pesati (Venezia e Brescia hanno rispettivamente il 108% e il 50% di
laureati in più rispetto a quelli dell’Ateneo di Sassari).
Tabella 6 - L’Ateneo di Sassari a confronto con Venezia e Brescia
Atenei/variabili
Differenza %
Differenza %
Venezia/ Sassari Brescia/ Sassari
Sassari 2006
Venezia 2006
Brescia 2006
iscritti non pesati
0,86%
1,10%
0,88%
27,91%
2,33%
iscritti pesati
0,90%
1,03%
0,95%
14,44%
5,56%
iscritti pesati per KA_RM
0,82%
1,06%
0,94%
29,27%
14,63%
iscritti pesati per KA_RM e KA_Q
0,81%
1,07%
0,94%
32,10%
16,05%
crediti superati
0,61%
1,28%
0,99%
109,84%
62,30%
numero laureati
0,77%
1,39%
0,87%
80,52%
12,99%
laureati pesati (ritardo)
0,60%
1,56%
1,02%
160,00%
70,00%
laureati pesati (ritardo e durata)
0,66%
1,37%
0,99%
107,58%
50,00%
RISULTATI (Cre*1/3+Lau*2/3)
0,63%
1,34%
0,99%
112,70%
57,14%
docenti totali
1,23%
0,97%
0,92%
-21,14%
-25,20%
potenziale ricerca
1,08%
0,97%
0,80%
-10,19%
-25,93%
potenziale ricerca per F_PRIN
1,11%
1,08%
0,81%
-2,70%
-27,03%
DOMANDA
RISULTATI (1/3)
RICERCA (1/3)
potenziale ricerca per F_CIVR
1,04%
1,04%
0,80%
0,00%
-23,08%
Media
1,07%
1,06%
0,80%
-0,93%
-25,23%
idem + FIN EST
1,20%
1,00%
0,86%
-16,67%
-28,33%
TOTALE
0,88%
1,13%
0,93%
28,41%
5,68%
62
Paolo Silvestri, Rina Sedda
3.4 Guardare avanti
Un limite del modello di riequilibrio è che i dati su cui è costruito sono
“vecchi” e limitano il confronto su “eventi” passati12. L’esperienza maturata dall’ufficio di supporto al Nucleo, con la messa a punto dell’esercizio di
scomposizione dell’aliquota teorica, consente tuttavia di utilizzare i dati più
aggiornati, che andranno ad alimentare il modello di riequilibrio, per monitorare il posizionamento dell’Ateneo.
Per determinare il peso teorico del nostro Ateneo rispetto al sistema nazionale è però necessario disporre degli stessi dati per tutti gli atenei, pena l’impossibilità a determinare il calcolo. Come infatti si è già osservato un tratto
importante del modello è il suo carattere competitivo: ciò che è rilevante ai
fini del miglioramento dell’aliquota standard non è (sol)tanto il miglioramento nella dinamica delle variabili di base nell’Ateneo di Sassari, ma la dinamica relativa. La posizione dell’Ateneo potrebbe migliorare anche di fronte ad
una flessione del numero, ad esempio, dei laureati se, nello stesso periodo, la
flessione dei laureati a livello nazionale fosse più pronunciata.
Cercando di anticipare il più possibile (e compatibilmente con lo stato
delle informazioni) l’andamento delle variabili che entrano nel modello è così
possibile verificare, ad esempio, se lo squilibrio fra domanda e risultati persiste e quindi individuare per tempo i necessari correttivi.
Nella Tabella 7 sono riportate le informazioni più aggiornate relative alle
variabili che sono a fondamento del modello attualmente adottato dal Ministero (riequilibrio 2007)13.
Nel 2008 (anno accademico 2006/07) a Sassari la crescita degli iscritti
rallenta (+4,3%), rispetto alla dinamica nazionale (+5,5%), dopo alcuni anni
12
13
I dati su cui viene calcolato l’aliquota di riequilibrio generalmente si riferiscono ad un
paio di anni prima; né potrebbe essere altrimenti, dal momento che il modello deve utilizzare dati definitivi per tutte le università. Va in ogni caso osservato che le relativa stabilità
del modello e i caratteri strutturali su cui si concentra, forniscono indicazioni che sono
certamente valide anche per il medio periodo.
I dati della Tabella 7, che si riferiscono al riequilibrio degli anni 2004, 2005 e 2006, sono
stati aggiornati coerentemente con i criteri usati dal Ministero per il calcolo del riequilibrio del 2007, che presenta alcune importanti novità. Dal 2007 si tiene infatti conto anche
degli iscritti alle lauree specialistiche biennali (LS) e si fa riferimento agli studenti “regolari”, ossia agli iscritti che risultano immatricolati da un numero di anni minore o uguale
alla durata legale dei corsi, al netto degli immatricolati; gli studenti regolari sono inoltre
ponderati sulla durata dei corsi. Simmetricamente nel calcolo dei crediti si tiene anche
conto dei crediti maturati nelle LS.
Efficienza e inefficienza didattica
63
di crescita sostenuta. Particolarmente evidente è la flessione degli immatricolati14, in particolare nell’ultimo anno (-8,4%, contro una dinamica positiva
del 2,1% a livello nazionale). La diminuzione degli immatricolati non sembrerebbe, almeno per l’anno 2006/07, avere inciso sugli studenti regolari, che
a Sassari aumentano in misura più sostenuta (+14,6% contro il 9,1%); si tratta
però di un dato che va assunto con una certa dose di cautela, dal momento che
il numero degli iscritti all’anno accademico 2006/07 è ancora provvisorio (si
riferisce infatti alla rilevazione al 31 gennaio).
Più critica la situazione per gli iscritti alle lauree specialistiche biennali
(LS): non solo a Sassari la crescita è più contenuta che a livello nazionale
(+30% contro il 36%), ma ciò che più conta è che il numero assoluto di iscritti
alle LS è particolarmente ridotto (0,35%). Siccome, a partire dal riequilibrio
2007, gli studenti regolari comprendono anche gli iscritti alle LS, la loro inclusione ha un effetto negativo sulla componente domanda e determina un
peggioramento dell’aliquota teorica. Questo effetto (che si è già manifestato
sul riequilibrio 2007), potrebbe essere attutito l’anno successivo, qualora risultasse confermata la dinamica positiva degli studenti regolari.
Per quanto riguarda le variabili che stanno alla base della componente risultati vanno segnalate due tendenze contrastanti: da un lato si registra una
dinamica positiva per i crediti, che aumentano del 12% (contro il 10% a livello nazionale); dall’altro, invece, si è verificata una più decisa flessione del
numero di laureati (al netto di quelli già in possesso di una laurea)15 rispetto
alla dinamica nazionale (-7,6% contro -4%); i laureati flettono anche quando
sono ponderati sul ritardo (e sulla durata), in particolare nell’ultimo anno. Interessante al riguardo è l’analisi del “tasso di conversione dei laureati in laureati ponderati” (TC, pari al rapporto tra laureati pesati / laureati) che rimane
più basso di quello nazionale (0,73 contro 0,80), nonostante la crescita molto
sostenuta dell’ultimo anno (da 0,59 a 0,73).
14
15
I dati 2006/2007 si riferiscono agli iscritti e agli immatricolati al 31 gennaio 2007 e pertanto sono da considerarsi provvisori. Il dato definitivo e ufficiale (iscritti e immatricolati
al 31 luglio 2007, in regola con il pagamento della tasse) per l’Ateneo di Sassari e per tutti
gli atenei sarà disponibile solo a dicembre 2007.
Ricordiamo che, ai fini del FFO, i dati che rilevano sono quelli dei laureati totali esclusi
coloro già in possesso di una laurea.
64
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Tabella 7 – L’evoluzione delle variabili del modello (iscritti, crediti e
laureati) nel quadriennio 2004-2008
riequilibrio
anno accademico
anno solare
2004
2005 e 2006
2007
2002/03
31 luglio
2003/04
31 luglio
2005/06
31 luglio
dati
anticipati
(MIUR)
riequilibrio
2008
2006/07 (‘31
GENN)
delta
2008
su
2007
2003
2004
2005
2006
15.628
15.320
15.897
14.969
1.658.582
1.674.821
1.706.041
1.663.323
% totali
0,94%
0,91%
0,93%
0,90%
iscritti totali L-LS-LSCU Sassari
5.958
7.706
11.638
12.133
4,30%
789.955
1.040.592
1.353.399
1.427.270
5,50%
0,75%
0,74%
0,86%
0,85%
iscritti totali Sassari
iscritti totali Italia
iscritti totali L-LS-LSCU Italia
% totali
Immatricolati L-LSCU Sassari
-5,80%
2.948
2.582
2.463
2.256
-8,40%
305.094
314.095
293.464
299.587
2,10%
% immatricolati
0,97%
0,82%
0,84%
0,75%
iscritti regolari L-LSCU Sassari
5.153
6.653
6.544
7.502
14,60%
9,10%
Immatricolati L-LSCU Italia
iscritti regolari L-LSCU Italia
650.407
798.686
797.766
870.359
% iscritti regolari
0,79%
0,83%
0,82%
0,86%
iscritti LS Sassari
0
0
483
631
30,60%
iscritti LS Italia
8.926
33.339
131.102
178.616
36,20%
% LS
0,00%
0,00%
0,37%
0,35%
2.205
4.071
4.564
5.877
28,80%
353.652
517.930
635.404
749.388
17,90%
0,62%
0,79%
0,72%
0,78%
3.223
5.965
6.470
8.511 (*)
31,50%
514.524
745.337
868.044
1.064.152
(*)
22,60%
peso medio durata - Sassari
1,46
1,47
1,42
1,45 (*)
peso medio durata - Italia -
1,45
1,44
1,37
1,42 (*)
iscritti regolari al netto matricole
L-LSCU e iscritti LS - Sassari
iscritti regolari al netto matricole
L-LSCU e iscritti LS - Italia
% iscritti regolari al netto
matricole+LS
iscritti regolari al netto matricole
L-LSCU e iscritti LS pesati per la
durata - Sassari
iscritti regolari al netto matricole
L-LSCU e iscritti LS pesati per la
durata - Italia
% regolari pesati durata
0,63%
0,80%
0,75%
0,80% (*)
anno accademico
2002/03
31 luglio
2003/04
31 luglio
2005/06
31 luglio
2006/07 (‘31
GENN)
65
Efficienza e inefficienza didattica
riequilibrio
anno solare
iscritti regolari al netto matricole L-LSCU
e iscritti LS pesati per la durata e i gruppi
delle classi- Sassari
iscritti regolari al netto matricole L-LSCU
e iscritti LS pesati per la durata e i gruppi
delle classi- Italia
2004
2005 e 2006
2007
dati
anticipati
(MIUR)
riequilibrio
2008
2003
2004
2005
2006
16.618
21.452 (*)
29,10%
20,30%
8.172
14.669
1.348.772
1.821.641
2.259.964
2.719.712 (*)
peso medio Sassari
3,71
3,6
3,64
3,65 (*)
peso medio Italia
delta
2008
su
2007
3,81
3,52
3,56
3,63 (*)
% regolari pesati per durata e gruppi di
classi
0,61%
0,81%
0,74%
0,79% (*)
crediti L-LS-LSCU - Sassari
110.315
190.289
242.889
274.017
12,80%
23.572.716
31.656.362
36.433.032
40.217.497
10,40%
% crediti
0,47%
0,60%
0,67%
0,68%
Laureati Sassari
1.639
1.762
1.882
1.930
2,55%
218.857
241.023
273.698
276.733
1,11%
0,75%
0,73%
0,69%
0,70%
1.606
1.736
1.847
1.706
-7,60%
202.315
225.910
251.653
241.587
-4,00%
0,79%
0,77%
0,73%
0,71%
crediti L-LS-LSCU - Italia
laureati Italia
% laureati
Laureati FFO-(al netto già in possesso di
titolo di studio) -Sassari
Laureati FFO-(al netto già in possesso di
titolo di studio) -Italia
% laureati
laureati ponderati per il ritardo - Sassari
laureati ponderati per il ritardo - Italia
% ponderati ritardo
628
705
831
1.023
23,00%
100.381
116.808
134.376
166.632
24,00%
0,63%
0,60%
0,62%
0,61%
laureati ponderati per ritardo e durataSassari
nr
985
1.084
1.241
14%
laureati ponderati per ritardo e durata-Italia
nr
148.615
163.238
192.412
18%
0,66%
0,66%
0,64%
0,57
0,59
0,73
0,66
0,65
0,80
% ponderati ritardo e durata
Tasso medio di conversione dei laureati
- Sassari
Tasso medio di conversione dei laureati
- Italia
(*)Gli studenti pesati del 2006/07 sono stimati applicando agli iscritti regolari del 2006/07 il peso medio (studenti pesati/studenti regolari) del triennio precedente.
66
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Osservazioni conclusive
In questo documento, di carattere prevalentemente metodologico, sono
stati esplorati i nessi tra efficienza didattica e modello di riequilibrio.
Si è illustrata la metodologia messa a punto dal Nucleo per trattare le informazioni attualmente disponibili al livello di massima disaggregazione oggi
possibile. Si è mostrato come il lavoro svolto dall’Ufficio permetta di esplorare diverse possibilità di trattamento dei dati e come questi consentano, una
volta che l’elaborazione venga estesa a tutte le facoltà, di evidenziare i principali aspetti problematici della didattica.
Si è mostrato come i punti maggiormente critici per l’Ateneo riguardino la
minor produttività didattica rispetto alla media nazionale, e come questo dato
sia generalizzato e interessi la maggior parte delle Facoltà. Si è anche mostrato, alla luce dei dati più aggiornati, come il problema tenda a persistere.
Va da sé che le indicazioni avanzate in questo documento hanno natura
esclusivamente diagnostica e che i rimedi debbano inevitabilmente scaturire
da una riflessione interna alle strutture didattiche, che coinvolga, accanto ai
responsabili dei corsi, la generalità dei docenti. La gamma di rimedi è certamente ampia e può andare dall’introduzione di sistemi di controllo della
qualità, alla riorganizzazione dei calendari delle lezioni e degli esami, al rafforzamento della attività di supporto, in particolare per le matricole con curricula deboli, alla corretta utilizzazione dei manager didattici, alla verifica della
piena corrispondenza del peso degli insegnamenti con i crediti formativi.
Un passaggio indispensabile per affrontare con la necessaria decisione
questi aspetti è però la presa d’atto, da parte dell’insieme del corpo docente,
della situazione critica della didattica.
L’applicazione della riforma degli ordinamenti didattici, che ci vede coinvolti in questi mesi, rappresenta un’importante occasione per rivedere l’offerta formativa. A giudizio del Nucleo è però assolutamente indispensabile che
i responsabili della progettazione dei corsi di studio e i singoli docenti, nel
momento in cui si impegnano a rivedere la struttura dei loro insegnamenti,
pongano al primo punto della loro agenda la necessità di disegnare progetti
diretti a migliorare la capacità di trasformare gli studenti da semplici “iscritti”
in studenti “attivi”.
In assenza di significativi interventi in questa direzione, il rischio che si
prospetta è un progressivo allontanamento delle performance dell’Ateneo
dalla media del sistema universitario, con le inevitabili, severe conseguenze
sul piano economico e finanziario.
67
Efficienza e inefficienza didattica
ALLEGATO
Domanda
Si considerano gli studenti iscritti al sistema universitario da due e da tre
anni per ciascuna delle università interessate, nei corsi di laurea e di laurea
specialistica a ciclo unico, relativamente all’anno accademico 2003/2004.
I dati sono forniti dal servizio Statistico del MIUR-Università. Gli studenti
sono pesati in base al gruppo di classi di laurea di appartenenza (v. Tabella
A). Gli iscritti ai corsi interfacoltà sono stati ripartiti fra le facoltà che hanno
partecipato all’attivazione del corso. Il valore attribuito a ciascun gruppo è il
seguente:
A
B
C
D
Professioni sanitarie
5
3,5
2
1
2,5
Tabella A- I raggruppamenti dei corsi di laurea “L” e “LSCU” (doc.
1/04 del CNVSU)
Cod_classe
Denominazione
Nmax GRUPPO
47/S
Medicina veterinaria
60
52/S
Odontoiatria e protesi dentaria
60
A
A
20
Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali
75
A
32
Scienze matematiche
75
A
16
Scienze della terra
75
A
40
Scienze e tecnologie zootecniche e delle produzioni animali
75
A
01
Biotecnologie
75
A
27
Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura
75
A
37
Scienze statistiche
75
A
25
Scienze e tecnologie fisiche
75
A
21
Scienze e tecnologie chimiche
75
A
46/S
Medicina e chirurgia
80
A
04/S
Architettura e ingegneria edile
100
B
14/S
Farmacia e farmacia industriale
100
B
26
Scienze e tecnologie informatiche
150
B
68
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Cod_classe
Denominazione
Nmax GRUPPO
29
Filosofia
150
B
24
Scienze e tecnologie farmaceutiche
150
B
22
Scienze e tecnologie della navigazione marittima e aerea
150
B
42
Disegno industriale
150
B
DS1
Scienze della difesa e della sicurezza
150
B
09
Ingegneria dell’informazione
150
B
08
Ingegneria civile e ambientale
150
B
07
Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale ed ambientale
150
B
06
Scienze del servizio sociale
150
B
10
Ingegneria industriale
150
B
35
Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
150
B
41
Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali
150
B
04
Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile
150
B
38
Scienze storiche
150
B
12
Scienze biologiche
150
B
17
Scienze dell’economia e della gestione aziendale
230
C
11
Lingue e culture moderne
230
C
19
Scienze dell’amministrazione
230
C
13
Scienze dei beni culturali
230
C
18
Scienze dell’educazione e della formazione
230
C
28
Scienze dell’economia
230
C
03
Scienze della mediazione linguistica
230
C
30
Scienze geografiche
230
C
33
Scienze delle attività motorie e sportive
230
C
39
Scienze del turismo
230
C
05
Lettere
230
C
02
Scienze dei servizi giuridici
300
D
23
Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo
300
D
15
Scienze politiche e delle relazioni internazionali
300
D
14
Scienze della comunicazione
300
D
34
Scienze e tecniche psicologiche
300
D
36
Scienze sociologiche
300
D
31
Scienze giuridiche
300
D
SNT4
Professioni sanitarie della prevenzione
75
San
SNT1
Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
75
San
SNT2
Professioni sanitarie della riabilitazione
75
San
SNT3
Professioni sanitarie tecniche
75
SciFor
Corsi del vecchio ordinamento in Scienze della Formazione Primaria
San
SciFor
69
Efficienza e inefficienza didattica
Tabella A1: I raggruppamenti dei corsi di laurea “LS” (doc. 1/04 del
CNVSU)
Classe
Descrizione classe
NMAX
Gruppo
60
A
07/S
Biotecnologie agrarie
08/S
Biotecnologie industriali
60
A
09/S
Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
60
A
20/S
Fisica
60
A
45/S
Matematica
60
A
50/S
Modellistica matematico-fisica per l’ingegneria
60
A
62/S
Scienze chimiche
60
A
69/S
Scienze della nutrizione umana
60
A
74/S
Scienze e gestione delle risorse rurali e forestali
60
A
77/S
Scienze e tecnologie agrarie
60
A
78/S
Scienze e tecnologie agroalimentari
60
A
79/S
Scienze e tecnologie agrozootecniche
60
A
81/S
Scienze e tecnologie della chimica industriale
60
A
85/S
Scienze geofisiche
60
A
86/S
Scienze geologiche
60
A
90/S
Statistica demografica e sociale
60
A
91/S
Statistica economica, finanziaria ed attuariale
60
A
92/S
Statistica per la ricerca sperimentale
60
A
03/S
Architettura del paesaggio
80
B
04/S
Architettura e ingegneria edile
80
B
06/S
Biologia
80
B
10/S
Conservazione dei beni architettonici e ambientali
80
B
11/S
Conservazione dei beni scientifici e della civiltà industriale
80
B
23/S
Informatica
80
B
25/S
Ingegneria aerospaziale e astronautica
80
B
26/S
Ingegneria biomedica
80
B
27/S
Ingegneria chimica
80
B
28/S
Ingegneria civile
80
B
29/S
Ingegneria dell’automazione
80
B
30/S
Ingegneria delle telecomunicazioni
80
B
31/S
Ingegneria elettrica
80
B
32/S
Ingegneria elettronica
80
B
33/S
Ingegneria energetica e nucleare
80
B
34/S
Ingegneria gestionale
80
B
70
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Classe
Descrizione classe
NMAX
Gruppo
35/S
Ingegneria informatica
80
B
36/S
Ingegneria meccanica
80
B
37/S
Ingegneria navale
80
B
38/S
Ingegneria per l’ambiente e il territorio
80
B
54/S
Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale
80
B
61/S
Scienza e ingegneria dei materiali
80
B
66/S
Scienze dell’universo
80
B
68/S
Scienze della natura
80
B
80/S
Scienze e tecnologie dei sistemi di navigazione
80
B
82/S
Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio
80
B
103/S
Teorie e metodi del disegno industriale
80
B
01/S
Antropologia culturale ed etnologia
100
C
02/S
Archeologia
100
C
05/S
Archivistica e biblioteconomia
100
C
12/S
Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico
100
C
13/S
Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo
100
C
15/S
Filologia e letterature dell’antichità
100
C
16/S
Filologia moderna
100
C
17/S
Filosofia e storia della scienza
100
C
18/S
Filosofia teoretica, morale, politica ed estetica
100
C
19/S
Finanza
100
C
21/S
Geografia
100
C
24/S
Informatica per le discipline umanistiche
100
C
39/S
Interpretariato di conferenza
100
C
40/S
Lingua e cultura italiana
100
C
41/S
Lingue e letterature afroasiatiche
100
C
42/S
Lingue e letterature moderne euroamericane
100
C
43/S
Lingue straniere per la comunicazione internazionale
100
C
44/S
Linguistica
100
C
48/S
Metodi per l’analisi valutativa dei sistemi complessi
100
C
51/S
Musicologia e beni musicali
100
C
53/S
Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie
100
C
55/S
Progettazione e gestione dei sistemi turistici
100
C
56/S
Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi
100
C
57/S
Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
100
C
59/S
Pubblicità e comunicazione d’impresa
100
C
71
Efficienza e inefficienza didattica
Classe
Descrizione classe
NMAX
Gruppo
63/S
Scienze cognitive
100
C
64/S
Scienze dell’economia
100
C
65/S
Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua
100
C
72/S
Scienze delle religioni
100
C
75/S
Scienze e tecnica dello sport
100
C
76/S
Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative
100
C
83/S
Scienze economiche per l’ambiente e la cultura
100
C
84/S
Scienze economico-aziendali
100
C
87/S
Scienze pedagogiche
100
C
93/S
Storia antica
100
C
94/S
Storia contemporanea
100
C
95/S
Storia dell’arte
100
C
96/S
Storia della filosofia
100
C
97/S
Storia medievale
100
C
98/S
Storia moderna
100
C
100/S
Tecniche e metodi per la società dell’informazione
100
C
104/S
Traduzione letteraria e in traduzione tecnico-scientifica
100
C
DS1/S
Scienze della difesa e della sicurezza
100
C
22/S
Giurisprudenza
120
D
49/S
Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali
120
D
58/S
Psicologia
120
D
60/S
Relazioni internazionali
120
D
67/S
Scienze della comunicazione sociale e istituzionale
120
D
70/S
Scienze della politica
120
D
71/S
Scienze delle pubbliche amministrazioni
120
D
73/S
Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale
120
D
88/S
Scienze per la cooperazione allo sviluppo
120
D
89/S
Sociologia
120
D
99/S
Studi europei
120
D
101/S
Teoria della comunicazione
120
D
102/S
Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica
120
D
SNT1/S
Scienze infermieristiche e ostetriche
60
San
SNT2/S
Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione
60
San
SNT3/S
Scienze delle professioni sanitarie tecniche
60
San
SNT4/S
Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione
60
San
72
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Tabella B - dati degli iscritti dell’Ateneo di Sassari da due e tre anni
per il 2003-2004 suddivisi per gruppi di appartenenza
Facoltà
corso di laurea
Peso Peso Peso Peso Peso
5
3,5
2
1
2,5
Somma di iscritti da due e tre anni
A
B
C
D
PS
Agraria
Biotecnologie- - L
13,6
Ingegneria agraria e pianificazione del territorio rurale – L
19
Scienze e tecnologie agrarie – L
48
Scienze e tecnologie forestali e ambientali – L
41
Scienze zootecniche – L
33
Tecnologie alimentari – L
30
Viticoltura ed enologia – L
Agraria
Architettura
104
Produzione e protezione delle colture agrarie – L
21
205,6
41
Scienze dell’architettura – L
48
Architettura
Economia
104
Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale – L
89
Economia – L
109
Economia aziendale - L
253
Economia e imprese del turismo - L
136
Economia
Farmacia
498
Biotecnologie- - L
Chimica e tecnologia farmaceutiche - LSCU
57
Farmacia - LSCU
42
Tecniche erboristiche - L
13
Tossicologia degli inquinanti ambientali - L
25
Farmacia
Giurisprudenza
13,6
13,6
137
Diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private - L
7
Scienze giuridiche - L
Servizio sociale a indirizzo europeo - L
Giurisprudenza
Lettere
407
45,75
45,75
414
Beni archivistici e librari - L
13
Beni demoetnoantropologici e ambientali - L
12
Beni storico-artistici e archeologici - L
Filosofia - L
17
31
Lettere - L
Restauro e conservazione dei beni culturali Scienze dei beni culturali - L
Scienze dell’antichità - L
Scienze delle professioni educative di base - L
35
12,5
88
6
279
73
Efficienza e inefficienza didattica
Servizio sociale a indirizzo europeo -
45,75
Studi umanistici (dal Medioevo all’età contemporanea) - L
16
Teoria e tecniche dell’informazione - L
137
Lettere
Lingue
89,25
Lingue e culture straniere moderne - L
134
Mediazione linguistica - L
192
Lingue
Medicina
466
137
326
Biotecnologie- L
13,6
Fisioterapia - L
24
Igiene dentale - L
5
Infermieristica - L
54
Logopedia - L
6
Medicina e chirurgia - LSCU
177
Odontoiatria e protesi dentaria - LSCU
32
Ostetricia - L
7
Servizio sociale a indirizzo europeo
45,75
Tecniche audiometriche - L
Tecniche audioprotesiche - L
2
Tecniche di laboratorio biomedico - L
5
Medicina
Veterinaria
222,6 45,75
Biotecnologie L
Gestione e protezione della fauna selvatica - L
11
141
Produzioni animali - L
13
178,6
Biotecnologie- - L
Chimica - L
13,6
17
Restauro e conservazione dei beni culturali
12,5
Scienze ambientali delle acque interne e lagunari - L
16
Scienze ambientali e naturali - L
1
Scienze ambientali terrestri - L
20
Scienze biologiche - L
Scienze della natura e delle sue risorse - L
Scienze dell’ambiente e delle produzioni marine - L
Scienze mfn
Scienze politiche
105
13,6
Medicina veterinaria - LSCU
Veterinaria
Scienze mfn
2
128
63
51
181,6 140,5
Scienze della comunicazione e giornalismo - L
351
Scienze dell’amministrazione e gestione delle risorse umane - L
64
Scienze politiche - L
136
Servizio sociale a indirizzo europeo
45,75
Scienze politiche
Totale complessivo
802
45,75
64
487
697
1354
1038
105
74
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Requisiti minimi e di qualità
Il fattore “requisiti minimi” si basa sulla verifica effettuata per i corsi di
laurea e di laurea specialistica a ciclo unico dell’a.a. 2004/05 ed è dato dal
rapporto tra il numero di corsi in possesso dei requisiti minimi sul numero di
corsi attivi. La situazione per Sassari è la seguente:
Tabella C- Corsi senza dei requisiti minimi per il 2004/2005
Facoltà
classe
corso
grado di copertura
classe
soglia
minimia
Agraria
7
Ingegneria agraria e pianificazione del territorio
rurale
30,00%
40%
Architettura
4
Scienze dell’Architettura
25,00%
40%
Architettura
7
Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale
22,00%
40%
Lettere e filosofia
Lingue e
lett. straniere
14
Teoria e tecnica dell’informazione
35,30%
40%
3
Mediazione linguistica
24,30%
40%
Scienze politiche
14
Scienze della comunicazione e giornalismo
33,33%
40%
Il fattore “qualità” è calcolato in base alle risposte fornite dai Nuclei di
valutazione al questionario proposto all’interno della procedura Nuclei 2005
sui corsi dell’a.a. 2004/05. In particolare sono state considerate le seguenti tre
domande:
1) Il sito indicato contiene informazioni specifiche e dettagliate sul corso?
2) Indicare se è stato individuato e reso pubblico un nucleo stabile di docenti
che funga da garante del corso di studi.
3) Indicare se il corso prevede un sistema di valutazione della qualità delle
attività svolte, diverso dalla sola raccolta delle opinioni degli studenti frequentati prevista dall’articolo 1 c. 2 della 370/99.
Il denominatore del fattore correttivo è dato dal numero di corsi attivi e proposti all’esame dei Nuclei, il numeratore dal numero di corsi per i quali è stata
data risposta affermativa ad almeno due delle tre domande sopra riportate.
Dati di dettaglio:
• Distribuzione per corso di studi degli studenti iscritti da due e da tre anni,
nell’a.a. 2003/04,ai corsi di laurea e laurea specialistica a ciclo unico.
• Elenco dei corsi di laurea e di laurea specialistica attivi nell’a.a. 2004/05
considerati ai fini dell’analisi del possesso dei requisiti minimi; distribuzione del N. di corsi attivi e di cui con requisiti minimi per ateneo e facoltà
75
Efficienza e inefficienza didattica
(l’attribuzione ai corsi dell’eventuale carenza di risorse delle facoltà è stato effettuato seguendo il criterio della minimizzazione del numero di corsi
senza requisiti, ovvero massimizzando il fattore correttivo).
• Risposte dei Nuclei di valutazione al questionario proposto all’interno della procedura Nuclei 2005.
La situazione per Sassari è la seguente:
Tabella D - Dati per facoltà sui requisiti minimi per il 2004/2005
facoltà
AGRARIA
Corsi attivi
Corsi con requisiti
minimi
Corsi con requisiti su
totale attivati
7
6
0,8571
ARCHITETTURA
2
0
ECONOMIA
3
3
1
FARMACIA
4
4
1
GIURISPRUDENZA
2
2
1
LETTERE E FILOSOFIA
LINGUE E LETTERATURE
STRANIERE
6
5
0,8333
2
1
0,5
MEDICINA E CHIRURGIA
4
4
1
MEDICINA VETERINARIA
SCIENZE MATEMATICHE,
FISICHE E NATURALI
2
2
1
5
5
1
SCIENZE POLITICHE
3
2
0,6667
totale
40
34
0,85
76
Paolo Silvestri, Rina Sedda
A
A
A
A
A
F
F
F
F
LI
LI
7/S
74/S
77/S
77/S
79/S
24
24
14/S
14/S
11
3
LI
3
LI
43/S
MC
SNT/1
MC
SNT/2
MC
SNT/3
MC
SNT/3
MC
SNT/3
MC
SNT/3
MC
SNT/4
MV
40
SMFN 82/S
Biotecnologie agrarie e ambientali
Progettazione e gestione dei sistemi forestali e ambientali
Produzioni vegetali e difesa in ambiente mediterraneo
Produzioni vegetali biologiche
Produzioni zootecniche mediterranee
Tecniche erboristiche
Tossicologia degli inquinanti ambientali
Farmacia
Chimica e tecnologia farmaceutiche
Lingue e culture straniere moderne
Mediazione linguistica
Mediazione linguistica (indirizzo Interpretazione e
traduzione)
Lingue straniere per la comunicazione internazionale
OSTETRICIA (abilitante alla professione sanitaria di
Ostetrica/o)
LOGOPEDIA (abilitante alla professione sanitaria di
Logopedista)
Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico)
Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di
Igienista dentale)
Tecniche audiometriche (abilitante alla professione sanitaria di Audiometrista)
Tecniche audioprotesiche (abilitante alla professione
sanitaria di Audioprotesista)
Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di
lavoro (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della
prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro)
Produzioni animali
Gestione dell’ambiente e del territorio
NO
NO
NO
NO
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
Valutazione
Indicare se il corso prevede un sistema di
valutazione della qualità delle attività svolte,
diverso dalla sola raccolta delle opinioni degli
studenti frequentati prevista dall’articolo 1 c.
2 della 370/99
Indicare se è stato individuato e reso pubblico un nucleo stabile di docenti che funga da
garante del corso di studi
Il sito indicato contiene informazioni specifiche e dettagliate sul corso?
Nome del corso
facolta
Codice Classe
Tabella E - Risposte fornite dai Presidi ai Nuclei e inseriti nella Banca
dati del Ministero “Nucleo 2005” (anno accademico 2004/2005)
nessuna risposta
nessuna risposta
nessuna risposta
nessuna risposta
nessuna risposta
Negativo
Negativo
Negativo
Negativo
Negativo
Negativo
nessuna risposta
SI
NO
NO
Negativo
nessuna risposta
nessuna risposta
nessuna risposta
nessuna risposta
nessuna risposta
nessuna risposta
nessuna risposta
SI
NO
nessuna risposta
negativo
77
Efficienza e inefficienza didattica
Risultati
Si considerano in questa sezione i Crediti Formativi Universitari (CFU)
acquisiti, nell’anno solare 2004, dagli studenti iscritti nei corsi di studio considerati nella sezione DOMANDA. Si considera inoltre il numero di soggetti
che hanno conseguito un titolo nello stesso anno solare nei corsi del nuovo e
del vecchio ordinamento (ad esclusione delle Scuole Dirette a Fini Speciali
e dei corsi di laurea specialistica non a ciclo unico), pesato in base al ritardo
nel conseguimento del titolo (v. Tabella F) ed in base alla durata del corso,
in ragione del fattore moltiplicativo D/3, dove D è pari alla durata del corso.
Il peso di ogni ateneo per questa sezione è composto per due terzi dai CFU
acquisiti e per un terzo dai laureati pesati.
Tabella F- Tempi di conseguimento del titolo e relativi pesi
Due anni e più prima della durata
0
Un anno prima della durata
0
Titolo conseguito nei tempi previsti
1
Un anno di ritardo
0,7
Due anni di ritardo
(0,7)^2
Tre anni di ritardo
(0,7)^3
Quattro anni ed oltre di ritardo
(0,7)^4
78
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Il potenziale di ricerca è composto dai docenti (pesati1), assegnisti (pesati
0,6), dottorandi, personale tecnico amministrativo (pesato 0,8).
Al potenziale di ricerca così composto vengono poi applicati due fattori correttivi, uno
moltiplicativo ed uno additivo. Il fattore moltiplicativo è in effetti dato dalla media di due fattori: il
fattore F-PRIN, basato sulla partecipazione, con valutazione positiva, dei docenti delle università
interessate ai bandi per i progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale, ed il fattore F-CIVR,
basato sui risultati ottenuti dal Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR). Il
fattore correttivo additivo è invece basato sulla capacità degli atenei di attrarre finanziamenti
esterni.
Il fattore F-PRIN è stato calcolato sulla base della partecipazione dei docenti dell’ateneo ad un
Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) che abbia ricevuto una valutazione positiva
(anche se poi non ha ottenuto il cofinanziamento) nel triennio 2003-2005; l’algoritmo di calcolo è il
seguente:
§ 1 14
K
¨1 ¦ wi Ateneo,i
¨ 3i1 K
nazionale ,i
©
FPRIN
·
¸
¸
¹
2
Dove:
w
i
Dij
D. j
K Ateneo,i
K nazionale ,i
;
mij
Dij
;
mi .
Di .
dove:
^Dij` = numero di docenti di ruolo dell’area i e dell’ateneo j
^mij` = numero di docenti di ruolo dell’ateneo j, partecipanti in un progetto PRIN nell’area i
che abbia ricevuto valutazione positiva.
Sostituendo si ottiene:
FPRIN
§
¨1 1
¨ 3 D
j
©
mij ·
¸
Di
¦
¸
m
i 1
i ¹
14
2
Il fattore correttivo viene poi “standardizzato” rapportando ogni valore al valore medio riscontrato
nell’insieme di atenei considerati
Il fattore correttivo F-CIVR si basa come detto sui risultati della valutazione triennale (2001-2003)
dei progetti di ricerca presentati dagli atenei al CIVR. I progetti sono stati catalogati e pesati come
riportato nella successiva tabella 3.
Tabella 3
Valutazione dei progetti
Eccellente
Buono
Accettabile
Limitato
Peso
1,0
0,8
0,6
0,2
Efficienza e inefficienza didattica
79
Il fattore correttivo è calcolato come rapporto tra progetti “pesati” e progetti presentati, il rapporto
viene poi “standardizzato” rapportando ogni valore al valore medio riscontrato nell’insieme di
atenei considerati.
Il fattore correttivo “finanziamenti esterni” è stato calcolato sulla base dei conti consuntivi degli
atenei nell’anno 2003, sommando le entrate (riscossioni) relative alle seguente voci:
¾ 1 2 2 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con altri Ministeri
¾ 1 2 3 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con Unione Europea
¾ 1 2 4 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con Org. pubblici esteri o int.li
¾ 1 2 5 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con Enti pubblici
¾ 1 2 6 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con soggetti Privati
¾ 1 3 1 0 Attività commerciale
¾ 2 2 3 0 Finanziamenti di Altri Ministeri per Ricerca scientifica
¾ 2 3 1 0 Trasferimenti correnti da Unione Europea
¾ 2 3 2 0 Trasferimenti correnti da Organismi pubblici esteri o internazionali
¾ 2 3 3 0 Trasferimenti correnti da Enti pubblici
¾ 2 3 4 0 Trasferimenti correnti da soggetti Privati
¾ 2 4 1 0 Trasferimenti per investimenti da Unione Europea
¾ 2 4 2 0 Trasferimenti per investimenti da Organismi pubblici esteri o internazionali
¾ 2 4 3 0 Trasferimenti correnti da Enti pubblici
¾ 2 4 4 0 Trasferimenti per investimenti da soggetti Privati
L’ammontare (in Keuro) così ottenuto viene diviso per 50 Keuro (il costo ipotetico annuo di un
ricercatore).
Dati di dettaglio:
x distribuzione per ateneo del numero di docenti al 31/12/2005
x distribuzione per ateneo ed area del N. di assegnisti di ricerca utilizzati nell’anno 2005, in
numero ed in mesi uomo;
x distribuzione per ateneo e corso di dottorato del N. di iscritti ai corsi di dottorato nell’a.a.
2004/05 (XVI ciclo e successivi);
x distribuzione per ateneo e qualifica del personale di ruolo dell’area tecnico scientifica,
qualifiche D ed EP al 31/12/2005;
x distribuzione per ateneo ed area del numero medio di docenti di ruolo nel triennio 20032005, e del numero medio di partecipanti ad un PRIN con valutazione positiva.
x dati di dettaglio relativi al calcolo del fattore correttivo “Finanziamenti esterni”, ovvero la
distribuzione per ateneo delle entrate proprie (riscossioni) per le voci sopra elencate
nell’anno 2004.
80
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Tabella G - classificazione dei prodotto CIVR 2001-2003, Ateneo di Sassari
Area
Prodotti
prodotti
presentati eccellenti
01 - Scienze matematiche e informatiche
02 - Scienze fisiche
03 - Scienze chimiche
04 - Scienze della terra
05 - Scienze biologiche
06 - Scienze mediche
07 - Scienze agrarie e veterinarie
08 - Ingegneria civile ed Architettura
09 - Ingegneria industriale e informatica
10 - Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e
storico-artistiche
11 - Scienze storiche, filosofiche, psicologiche e
pedagogiche
12 - Scienze giuridiche
13 - Scienze economiche e statistiche
14 - Scienze politiche e sociali
15f - Scienze e tecnologie per la valutazione e la
valorizzazione dei beni culturali
prodotti
buoni
prodotti
accettabili
prodotti
limitati
1
2
16
5
20
32
27
5
5
0
1
3
0
5
8
1
0
2
1
1
9
0
14
17
12
1
2
0
0
3
5
1
6
12
4
1
0
0
1
0
0
1
2
0
0
12
6
6
0
0
10
16
7
6
1
0
5
0
4
8
2
2
4
7
0
3
1
1
0
1
3
0
3
0
0
3.090
2.474
3.191
1.286
5.017
10.394
3.072
3.509
4.596
5.397
4.551
4.152
3.981
1.431
media 2003-05
docenti in progetti
valutati positivamente per area
(m i )
2
5
56
7
74
147
132
9
6
50
45
65
28
24
649,667
media 200305 docenti in
progetti valutati
positivamente per
area e per ateneo
- (m i j)
01 - Scienze matematiche e informatiche
02 - Scienze fisiche
03 - Scienze chimiche
04 - Scienze della Terra
05 - Scienze biologiche
06 - Scienze mediche
07 - Scienze agrarie e veterinarie
08 - Ingegneria civile ed Architettura
09 - Ingegneria industriale e dell’informazione
10 - Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
12 - Scienze giuridiche
13 - Scienze economiche e statistiche
14 - Scienze politiche e sociali
Totale complessivo
media 2003-05
docenti per area
scientifica ( Di)
area
media triennio
2003-2005 Ateneo
Tabella H - numero medio docenti per area (ateneo di SS e del Sistema
universitario) e numero medio docenti a progetti valutati positivamente
per area per il triennio 2003-2005)
2
2
32
4
30
46
53
8
4
19
19
15
8
12
254
1.347
1.140
1.681
582
2.310
2.559
1.496
1.640
2.448
1.628
1.531
1.128
1.142
368
1,1
1,1
0,95
2,78
2,71
1,32
0,95
2,71
4,91
44,2
0,05% 4,23% 1030,9
-4,42 32,65 0,03% 3,12% 501,52
1,15 25,12 0,03% 2,40% 362,21
-0,6 54,77 0,06% 5,24% 1030,9
-7,36 54,29 0,06% 5,19% 835,86
20,62
10,03
7,24
20,62
16,72
41,68 0,04% 3,96% -2,98
17,08 0,02% 1,62% -1,67
20,96 0,02% 1,99% 1,04
0,02% 2,08% 362,21
13,99 0,01% 1,34% 417,93
21,7
-3,68 38,35 0,04% 3,67% 417,93
-4,5
0,44
8,36
8,36
7,24
42,02 0,04% 3,99% 14,03 -8,04 45,02 0,05% 4,31% 1058,76 21,18
42,16 0,04% 4,00% -0,84
36,65 0,04% 3,48% -3,58
25,36 0,03% 2,41% -1,64
54,56 0,06% 5,18% 1,02
24
docenti
15 11
peso 1
0
assegnisti
15 2
peso 0,6
9
dottorandi
13 0
peso 0,8
0
pers. tecnico
38 3
peso 0,8
0
POTENZIALE DI RICERCA
INIZIALE
37 5
%
22
% su sassari
18 0
differenza F_Prin
13
17
POTENZIALE RICERCA
PRIN-CIVR
13 2
37 3
%
60,96 0,06% 5,79% -5,97
% su sassari
2,19
Riscossioni 2004 ricerca
35
%
0,04% 46,7
0,04% 0,01% 3,24%
0,04% 22,35 0,02% 0,01% 1,55%
0,03% 28,95 0,02% 0,01% 2,01%
0,09% 66,19 0,05% 0,02% 4,59%
0,09% 64,82 0,05% 0,02% 4,50%
0,04% 42,69 0,04% 0,01% 2,96%
0,03% 32,36 0,03% 0,01% 2,24%
0,09% 75,39 0,06% 0,02% 5,23%
0,07% 71,01 0,06% 0,02% 4,93%
0,06% 55,58 0,05% 0,02% 3,86%
POTENZIALE DI RICERCA FINALE
30 2
Correttivo fondi esterni
13,37
%
-4,22 42,21 0,04% 4,04% 668,69
RICERCA (1/3)
37,67 0,04% 3,58% 13,3
ENTRATE ESTERNE
RICERCA
% su sassari
24 3,83 12,46 1,76
differenza F_Civr
DIPARTIMENTO
DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E PIANIFICAZIONE
DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA
ANIMALE
DIPARTIMENTO DI BOTANICA
ED ECOLOGIA VEGETALE
DIPARTIMENTO DI CHIMICA
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E SISTEMI ARBOREI
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, IMPRESA E REGOLAMENTAZIONE
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, ISTITUZIONI E SOCIETA’
DIPARTIMENTO DI FARMACOLOGIA, GINECOLOGIA ED
OSTETRICIA
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEL TERRITORIO
DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE DELLE PIANTE
PRIN-CIVR
Tabella I - Il contributo delle strutture alla aliquota teorica del riequilibrio 2006 per la dimensione ricerca nell’ateneo di Sassari
Efficienza e inefficienza didattica
81
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
AGRONOMICHE E GENETICA
VEGETALE AGRARIA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
AMBIENTALI AGRARIE E DI
BIOTECNOLOGIE AGRO-ALIMENTARI
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
BIOMEDICHE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
DEI LINGUAGGI
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
DEL FARMACO
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E CELLULARI
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
GIURIDICHE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
UMANISTICHE E DELL’ANTICHITA’
DIPARTIMENTO DI SCIENZE
ZOOTECNICHE
DIPARTIMENTO DI STORIA
DIPARTIMENTO DI TEORIE
E RICERCHE DEI SISTEMI
CULTURALI
DIPARTIMENTO DI ZOOLOGIA E ANTROPOLOGIA
BIOLOGICA
DIPARTIMENTO FARMACO CHIMICO - TOSSICOLOGICO
Istituto di Anatomia Patologica
Istituto di Anestesia e Rianimazione
Istituto di Clinica Chirurgica
Generale e Terapia Chirurgica
0
18
43
16
0
0
20
0
18
24
25
0
0
0
0
0
11 0
16 0
42 7
23 3
18 3
16 2
61 6
15 2
13 2
30 8
26 0
10 2
21 0
5 0
0
5
10 0
0,73
0,37
1,54
0,37
0,73
1,9
0,95
2,19
1,1
4,46
1,17
1,32
1,68
3,07
1,17
0,8
0,01% 0,50% 0,71
10,59 0,01% 1,01% 1,42
5,29
22,23 0,02% 2,11% 0,17
5,29 0,01% 0,50% 0,71
11,79 0,01% 1,12% -1,2
47,52 0,05% 4,51% 4,28
29,36 0,03% 2,79% -2,59
55,76 0,06% 5,29% 6,02
17,08 0,02% 1,62% 2,19
84,17 0,09% 7,99% -6,98
18,14 0,02% 1,72% -1,92
20,85 0,02% 1,98% -0,7
38,95 0,04% 3,70% 4,67
83,06 0,09% 7,89% -0,13
31,34 0,03% 2,98% -3,18
11,64 0,01% 1,11% -2,19
9,2
0,01% 0,88% 306,48
640,83
19,07 0,02% 1,82% 417,93
11,77 0,01% 1,13% 278,62
0,21
0,1
11,4
5,7
0,01% 1,09% 278,62
0,01% 0,55% 139,31
-0,21 22,21 0,02% 2,12% 585,11
0,1 5,7
0,01% 0,55% 139,31
1,17
-2,55 48,39 0,05% 4,63% 724,42
-3,19 26,47 0,03% 2,53% 362,21
-0,41 58,56 0,06% 5,60% 835,86
1,8
5,57
2,79
11,7
2,79
5,57
14,49
7,24
16,72
8,36
0,01% 0,00% 0,59%
0,02% 16,97 0,01% 0,01% 1,18%
0,01% 8,49
0,05% 33,91 0,03% 0,01% 2,35%
0,01% 8,49 0,01% 0,00% 0,59%
0,02% 17,34 0,01% 0,01% 1,20%
0,06% 62,87 0,05% 0,02% 4,36%
0,03% 33,72 0,03% 0,01% 2,34%
0,07% 75,28 0,06% 0,02% 5,22%
0,04% 27,43 0,02% 0,01% 1,90%
0,15% 109,26 0,09% 0,03% 7,58%
0,04% 30,94 0,03% 0,01% 2,15%
0,06% 55,75 0,05% 0,02% 3,87%
-10,83 75,27 0,08% 7,20% 1699,59 33,99
10,03
12,82
0,03% 0,01% 2,55%
0,10% 107,98 0,09% 0,03% 7,49%
0,04% 36,7
0,03% 15,33 0,01% 0,00% 1,06%
0,04% 27,03 0,02% 0,01% 1,87%
18,11 0,02% 1,73% 445,79
20,91 0,02% 2,00% 501,52
42,93 0,04% 4,11%
84,58 0,09% 8,09% 1170,21 23,4
8,92
6,13
8,92
1,87
0,82
3,3
3,17
-3,93 27,78 0,03% 2,66% 445,79
-2,7
82
Paolo Silvestri, Rina Sedda
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5 0
10 1
0
0
17 0
0
0
0
5
10 2
0
1
10 1
0
3
8
6
5
4
711 70,83 322,46 52
Totale complessivo
0
13
0
0
10 0
0,29
0,44
0,37
0,59
0,73
0,37
1,24
0,73
0,07
0,22
0,37
0,73
0,73
1,24
0,22
0,66
0,73
0,51
0,22
7
0
0
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0,44
17
3
9
10
7
3
0
0
6
Istituto di Clinica Dermatologica
Istituto di Clinica Medica Generale e Terapia Medica
Istituto di Clinica Neurochirurgica
Istituto di Clinica Neurologica
Istituto di Clinica Odontoiatrica
Istituto di Clinica Ortopedica
Istituto di Ematologia
Istituto di Igiene e Medicina
Preventiva
Istituto di Malattie Infettive e
Parassitarie
Istituto di Matematica e Fisica
Istituto di Medicina Legale e di
Medicina del Lavoro
Istituto di Neuropsichiatria
Infantile
Istituto di Oftalmologia di Otorinolaringoiatria e di Urologia
Istituto di Patologia Generale,
Anatomia Patologica e Clinica
Ostetrico-Chirurgica Veterinaria
Istituto di Patologia Speciale
Chirurgica e Propedeutica Clinica
Istituto di Patologia Speciale e
Clinica Medica Veterinaria
Istituto di Patologia Speciale
Medica e Metodologia Clinica
Istituto di Scienze Geologico
Mineralogiche
Istituto di Scienze Radiologiche
Istituto di Tisiologia e Malattie
dell’Apparato Respiratorio
0,02%
0,00%
0,01%
0,02%
0,01%
0,00%
2,24%
0,30%
0,90%
1,46%
0,70%
0,30%
2,41
0,43
1,28
1,42
0,99
0,43
0,01% 0,60% 0,85
0,00% 0,10% 0,14
0,00% 0,30% 0,43
0,01% 0,50% 0,71
0,01% 0,80% 1,14
0,00% 0,40% 0,57
2,39%
0,33%
0,98%
1,55%
0,76%
0,33%
473,66
83,59
250,76
278,62
195,04
83,59
0,01% 1,09% 278,62
0,03%
0,00%
0,01%
0,02%
0,01%
0,00%
0,01% 0,65% 167,17
12
1,14
3,42
27,86
0,01% 1,15% 278,62
0,00% 0,11%
0,00% 0,33% 83,59
5,7
0,01% 0,55% 139,31
13,53 0,01% 1,29% 278,62
11,4
24,98
3,42
10,26
16,2
7,98
3,42
6,84
5,7
9,12
0,01% 0,87% 222,9
0,01% 0,91% 278,62
0,01% 0,55% 139,31
0,08
4,56
0,00% 0,44% 111,45
-3,12 15,91 0,02% 1,52% 167,17
0,1 5,7
0,01% 0,55% 139,31
0,17
-2,45 9,56
0,1
-4,17 14,22 0,01% 1,36% 473,66
0,21
0,02
0,06
0,1
1,15
0,21
0,35
0,06
0,19
0,21
0,15
0,06
0,12
1053,07 1,08% 100,00% 28,66 -43,98 1045,41 1,07% 100,00% 19810
4,23
16,75 0,02% 1,59% 1,44
5,29 0,01% 0,50% 0,71
8,47
11,79 0,01% 1,12% -1,99
5,29
17,99 0,02% 1,71% -3,38
11,19 0,01% 1,06% 1,42
1,06
3,18
5,29 0,01% 0,50% 0,71
11,19 0,01% 1,06% 3,54
10,59 0,01% 1,01% 1,42
23,59
3,18
9,53
15,39
7,41
3,18
6,35
396,2
2,23
3,34
2,79
4,46
5,57
2,79
9,47
5,57
0,56
1,67
2,79
5,57
5,57
9,47
1,67
5,02
5,57
3,9
1,67
3,34
34,45
5,09
15,27
21,77
11,88
5,09
0,03%
0,00%
0,01%
0,02%
0,01%
0,00%
0,01%
0,00%
0,00%
0,01%
0,00%
0,00%
2,39%
0,35%
1,06%
1,51%
0,82%
0,35%
0,00% 0,00% 0,12%
0,00% 0,00% 0,35%
0,01% 0,00% 0,59%
0,02% 0,01% 1,32%
0,01% 0,00% 0,59%
0,01% 0,00% 0,47%
1,72% 1441,61 1,20% 0,40% 100,00%
0,01% 6,79
0,01% 19,25 0,02% 0,01% 1,34%
0,01% 8,49 0,01% 0,00% 0,59%
0,02% 13,58 0,01% 0,00% 0,94%
0,02% 15,14 0,01% 0,00% 1,05%
0,01% 8,49
0,04% 23,69 0,02% 0,01% 1,64%
0,02% 17,57 0,01% 0,01% 1,22%
0,00% 1,7
0,01% 5,09
0,01% 8,49
0,02% 19,1
0,02% 16,97 0,01% 0,01% 1,18%
0,04%
0,01%
0,02%
0,02%
0,02%
0,01%
0,01% 10,18 0,01% 0,00% 0,71%
Efficienza e inefficienza didattica
83
Le attività di Orientamento
Vittorio Anania
Delegato rettorale all’Orientamento
La pianificazione e l’articolazione delle attività di Orientamento non può
prescindere dall’analisi della situazione della popolazione studentesca e dei
risultati dell’attività didattica. Non si pretende con questa breve nota essere
esaustivi sulla valutazione della didattica e sul fatto che i risultati riportati
possano a loro volta incidere sulla didattica stessa, ma si ritiene che alcune
considerazioni possano essere effettuate alla luce del fatto che tali analisi ci
hanno guidato sia nella richiesta di ulteriori finanziamenti sul PON riferibili
all’orientamento, sia nella predisposizione di ulteriori attività volte ad incidere su quei dati che risultavano sicuramente negativi. È opportuno analizzarne
alcuni prima di illustrare i risultati delle attività del Centro Orientamento.
L’andamento percentuale degli iscritti, è praticamente sovrapponibile in tutti
gli anni accademici interessati, senza sostanziali e/o evidenti scostamenti fra
gli stessi.
Andamento % degli iscritti ante - post riforma (dal 2003/2004 al 2006/2007)
Facoltà
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
INTERFACOLTA'
Totale
2003/2004
Iscritti
Ante
Post
45,34% 54,66%
0,00% 100,00%
47,08% 52,92%
59,17% 40,83%
68,88% 31,12%
51,91% 48,09%
47,00% 53,00%
51,87% 48,13%
54,49% 45,51%
38,63% 61,37%
24,00% 76,00%
0,00% 100,00%
48,07% 51,93%
2004/2005
Iscritti
Ante
Post
36,91% 63,09%
0,00% 100,00%
35,67% 64,33%
47,19% 52,81%
58,05% 41,95%
41,50% 58,50%
36,78% 63,22%
39,71% 60,29%
15,59% 84,41%
29,50% 70,50%
17,33% 82,67%
0,00% 100,00%
36,75% 63,25%
2005/2006
Iscritti
Ante
Post
28,60% 71,40%
0,00% 100,00%
24,37% 75,63%
32,10% 67,90%
44,93% 55,07%
32,08% 67,92%
28,46% 71,54%
27,93% 72,07%
10,32% 89,68%
23,19% 76,81%
12,20% 87,80%
0,00% 100,00%
27,55% 72,45%
2006/2007
Iscritti
Ante
Post
21,89% 78,11%
0,00% 100,00%
17,05% 82,95%
27,23% 72,77%
37,04% 62,96%
25,18% 74,82%
20,74% 79,26%
14,39% 85,61%
5,51% 94,49%
16,91% 83,09%
9,30% 90,70%
0,00% 100,00%
20,33% 79,67%
86
Vittorio Anania
ATENEO - Andamento degli iscritti dal 2003/2004 al 2006/2007
20000
17448
18000
17397
17236
16819
Numero degli iscritti
16000
14000
13400
12488
12000
9060
10000
8000
11004
8388
6000
6393
4000
3419
4748
2000
0
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
Anni Accademici
Post riforma
Ante riforma
Totale
Sicuramente degno di considerazione è il dato relativo agli abbandoni
dopo l’immatricolazione. I valori mostrano purtroppo una chiara tendenza
verso l’aumento progressivo dello stesso.
ATENEO - Abbandoni dopo il 1° anno : A.A. 2003 /2004 - 2006/2007
Anno Accademico
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
Immatricolati anno precedente
3.705
3.364
3.470
3.618
Iscritti al 2° anno
2861
2567
2614
2623
Tasso di abbandono
22,78%
23,69%
24,67%
27,50%
N.B. Il tasso di abbandono dopo il primo anno è stato stimato in base alla differenza tra gli immatricolati
di un dato anno accademico e gli iscritti al 2° anno dell'anno successivo
Deve essere rilevato che i valori risultano sempre molto alti, il che evidentemente richiede interventi molto incisivi destinati a ridurre drasticamente
questo dato molto negativo. Come si vedrà successivamente, le attività del
Centro Orientamento e delle singole Facoltà relative alla fase in entrata sono
tante ma ancora moltissimo dovrà essere fatto per incidere positivamente su
questo problema. Infatti con la medesima finalità ricordiamo che, presso il
Centro, è nuovamente attivo il servizio di counseling quale supporto psicolo-
87
Le attività di Orientamento
gico per una scelta più consapevole del percorso formativo. Altro problema
sicuramente disarmante è costituito dall’elevata percentuale degli studenti
fuori corso.
Quota % iscritti fuoricorso per facoltà e per A.A.
Facoltà
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
INTERFACOLTA'
2003/2004 2004/2005
36,95%
0,89%
38,13%
39,05%
59,54%
45,73%
41,83%
24,52%
24,70%
32,17%
21,65%
0,94%
44,41%
0,30%
44,05%
43,20%
62,24%
53,74%
50,11%
23,69%
15,75%
39,26%
39,76%
13,18%
2005/2006 2006/2007
55,82%
9,90%
52,35%
37,12%
56,39%
53,39%
52,82%
26,00%
31,13%
46,49%
38,62%
50,91%
56,03%
10,76%
36,71%
39,23%
49,75%
55,17%
51,40%
16,77%
40,26%
47,11%
40,35%
51,27%
Molte Facoltà hanno lavorato parecchio per ridurre questo dato estremamente negativo, ma i risultati, almeno in alcuni casi, sono in controtendenza.
Risulta praticamente stabile, invece, la percentuale dei laureati per Facoltà.
Andamento % dei laureati dall'anno solare 2003 al 2006
Facoltà
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
INTERFACOLTA'
Totale complessivo
2003
5,79%
0,00%
11,63%
3,44%
20,68%
20,55%
9,76%
8,68%
5,30%
6,75%
7,41%
0,00%
100,00%
2004
5,14%
0,00%
12,63%
4,58%
21,07%
21,02%
7,60%
9,17%
3,47%
7,15%
7,27%
0,89%
100,00%
2005
6,46%
3,02%
12,86%
3,12%
17,35%
17,83%
8,36%
7,67%
3,60%
6,67%
10,48%
2,59%
100,00%
2006
7,53%
4,15%
12,56%
3,43%
17,65%
16,98%
6,49%
6,28%
3,58%
7,06%
11,79%
2,49%
100,00%
Altro dato allarmante, sul quale porre particolare attenzione, è quello riferibile all’età media di conseguimento della laurea, che risulta essere abbastanza elevata in rapporto alla durata dei relativi Corsi di Studio.
88
Vittorio Anania
ATENEO - Età media alla laurea
Facoltà
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
INTERFACOLTA'
Totale complessivo
2003/2004
27
26
27
28
27
26
26
26
27
26
25
26,45
2004/2005 2005/2006 2006/2007
27
26
27
25
22
22
25
25
26
27
27
27
28
30
31
27
27
27
26
25
25
26
27
26
27
27
28
26
26
26
25
26
28
27
24
26
26,33
26,00
26,58
Questo dato continua ad essere estremamente preoccupante, anche alla
luce del fatto che, da tempo, è stato proposto un progetto per il recupero degli
studenti fuori corso, che prevedeva essenzialmente una riduzione del numero
di anni necessari per il conseguimento della laurea. È da ricordare che gli studenti fuori corso non sono calcolati dal MIUR nel computo del F.F.O. e nella
quota di riequilibrio.
Per riferirci ora alle principali attività del Centro Orientamento, la tabella
seguente mostra tutti i numeri necessari ad una corretta valutazione.
Dati Centro Orientamento 2004-2007
Numero
utenti 2004
Numero
utenti 2005
Informazioni
1.242
892
1054
698
Almalaurea e utilizzo Aula informatica
2.128
2.692
2569
977
Counseling**
4.723
4.774
4.547
4831
Manifestazione Orientamento
2.801
3.020
3.644
4354
Visite istit. Superiori
2.232
2.622
2.077
111
TOTALE
13.126
14.000
13.891
10971
Tipologia del servizio offerto
Numero
Numero
utenti 2006 utenti 2007*
*Dati aggiornati al mese di agosto
** Negli anni 2004 e 2005 il servizio è stato interrotto nei mesi di luglio e di maggio rispettivamente
Le attività di Orientamento
89
I dati riportati sono evidentemente positivi, ma è opportuno sottolineare
alcuni aspetti che, pur senza dare luogo a problemi insormontabili, hanno
determinato, a volte, incomprensioni e/o difficoltà operative. Nella maggior
parte dei casi si presenta ancora oggi una notevole confusione terminologica
relativa alle attività di Orientamento ed al Centro Orientamento come struttura. Non tutti hanno infatti ben presente l’esistenza e le funzioni espletate
all’interno del Centro, che troppo spesso viene identificato come semplice
riferimento per gli studenti che devono compilare il questionario AlmaLaurea
o richiesta della password per accedere ai servizi on line di Ateneo, senza
invece considerare che ogni attività legata all’Orientamento viene, quanto
meno, elaborata all’interno della struttura stessa. Quello che si evidenzia è
che in questi anni l’Orientamento nell’ambito dell’Università degli Studi di
Sassari ha rappresentato, senza ombra di dubbio, una realtà nuova ma sicuramente ben apprezzata dal territorio e dagli utenti. Infatti, negli anni presi
in considerazione, è sempre presente un continuo e costante aumento delle
presenze alle differenti attività del Centro stesso. Attraverso l’analisi delle
cifre possiamo facilmente rilevare come le attività rivolte all’Orientamento in
entrata risultino essere estremamente positive. Un discorso a parte merita il
Servizio di counseling che resta uno dei servizi più richiesti ed apprezzati e di
cui non ci si stanca mai di assicurarne la stabilità. I dati riferiti all’età dei richiedenti il servizio (non solo giovani ma anche “anziani”) e alla tipologia di
attività mettono in luce come, contrariamente a quanto ci saremmo aspettati,
sono proprio gli studenti già iscritti che maggiormente utilizzano il servizio
nel cosiddetto Orientamento in itinere e questo, probabilmente, quale conseguenza dell’elevata percentuale di abbandoni che è purtroppo presente, come
già detto, anche nel nostro Ateneo.
90
Vittorio Anania
Prove simulate accesso numero programmato
Istituto
n. studenti
n. studenti
area scientifica
area architettura
Tecnico Agrario Nuoro
7
Tecnico Comm.le e Geom. Alghero
1
Scientifico Castelsardo
6
5
Scientifico Alghero
9
Tecnico Comm.le “Chironi” Nuoro
5
7
Istituto Istr. Superiore Bosa
11
Tecnico Comm.le Macomer
6
2
Classico Olbia
15
5
Istituto Istr. Superiore Ghilarza
7
1
Magistrale Sassari
27
4
Scientifico Porto Torres
4
2
Scientifico Pozzomaggiore
1
Scientifico “Marconi” Sassari
36
21
Tecnico Comm.le Tempio Pausania
2
3
Classico “Canopoleno” Sassari
7
2
Tecnico Comm.le “Lamarmora” Sassari
5
Tecnico Geom. Sassari
3
19
Scientifico “Spano” Sassari
42
16
Classico “Azuni” Sassari
17
8
Tecnico Geom. “Ciusa” Nuoro
TOTALE
2
211
97
Le attività di Orientamento
SERVIZIO DI COUNSELING
Età degli utenti - Valori %
(Gennaio - Agosto 2007)
3%
6%
20%
9%
3%
16%
17%
2%
12%
19
20
21
22
14%
23
24
25
26
27-32
33 e oltre
Fonte Dati: Centro Orientamento Studenti
SERVIZIO DI COUNSELING
Tipologia di problemi - Valori % (Gennaio - Agosto 2007)
11%
32%
57%
Counseling in entrata
Counseling in itinere
Fonte Dati: Centro Orientamento Studenti
Counseling in uscita
91
92
Vittorio Anania
Tipologia d'informazioni richieste - Valori % (Gennaio-Agosto 2007)
13,8%
1,0%
3,3%
26,4%
1,1%
0,7%
1,1%
4,7%
0,1%
0,9%
2,4%
4,4%
0,6%
4,6%
6,7%
9,2%
4,4%
11,6%
0,7%
2,1%
Corsi di laurea
Borse di studio
Studenti decaduti
Tasse
Corsi d'informatica
Scuole di specializzazione
Tutorato
Orientamento
Almalaurea
Postlauream
Fuori corso
ERSU
Immatricolazioni
Tirocini/stage/master
Trasferimenti
ERASMUS
Piani di studio
Equipollenza
Counseling
Informazioni varie
Fonte Dati: Centro Orientamento Studenti
Merita inoltre una adeguata attenzione la consistente adesione alla simulazione delle prove previste per l’accesso ai Corsi di Laurea a numero programmato da parte degli studenti iscritti all’ultimo anno degli Istituti Secondari
Superiori.
Inoltre nell’ambito del Progetto “Azioni per l’Orientamento Professionale
e la Formazione Permanente”, sono stati attivati numerosi Corsi di Formazione a distanza, con l’obiettivo di perfezionare le conoscenze post-lauream.
Infine, fa piacere ricordare che è finalmente iniziata la sperimentazione
della registrazione degli esami on-line con il supporto operativo dell’Ufficio Coordinamento Segreterie Studenti. Questa sperimentazione, effettuata
al momento da pochissimi docenti, si spera di allargarla entro questo anno
accademico ad alcune facoltà al completo.
Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS
Rapporto narrativo mobilità docenti (TS) e studenti (SM)
A.A. 2006/2007
Antonfranco Temussi
Ufficio Ricerca e relazioni internazionali
Mobilità docenti
Organizzazione del Periodo di docenza all’estero
Nel coso dell’anno accademico 2006/2007 la mobilità TS è stata realizzata
presso quattro atenei di quattro paesi diversi: la “Albert Ludwigs Universität
Freiburg im Breisgau” in Germania, l’Université de Liège in Belgio, la “Universidad Politécnica de Valencia” in Spagna, e l’Université de Provence in
Francia.
L’attività svolta nel corso delle varie visite è stata concordata e preparata con i docenti referenti delle diverse sedi, i quali hanno anche specificato
nell’ambito di quali corsi sarebbero state svolte le ore di docenza e le attività
seminariali. In fase organizzativa si è provveduto a produrre tutti i materiali
utili allo svolgimento delle attività previste da ciascuna mobilità.
Da notare che tali mobilità sono state realizzate, sempre sulla base degli
Accordi Bilaterali, in alcuni casi, su esplicita richiesta dei Referenti delle sedi
straniere, in altri grazie ai rapporti intercorrenti tra i docenti e le rispettive
facoltà in seguito allo svolgimento di visite effettuate nel contesto della mobilità OM o nel contesto di altre attività didattiche o di ricerca.
Alla mobilità TS dei nostri docenti in uscita è normalmente corrisposta
una mobilità di docenti stranieri in entrata, il che ha comportato un consolidamento dei rapporti degli atenei tra i quali era stato stipulato un accordo
bilaterale.
Le lezioni sono state tenute dai nostri docenti nelle lingue dei Paesi di appartenenza delle sedi di destinazione, tranne nel caso dell’ateneo spagnolo in
cui la lingua utilizzata dal docente per tenere le lezioni è stato l’inglese.
94
Antonfranco Temussi
Contenuti del periodo di docenza all’estero
Le attività di docenza, riguardanti le aree umanistico-archeologica, linguistica e di Agraria, sono state svolte sotto forma di lezioni e/o seminari e sono
state caratterizzate da una forte collaborazione con i docenti referenti degli
istituti ospitanti, sia nella fase organizzativa, sia durante le lezioni e i seminari,
e da una costante interazione con gli studenti, che, in alcuni casi, hanno utilizzato il contenuto delle lezioni per redigere tesine e realizzare altri lavori.
Osservazioni su aspetti positivi e/o su eventuali difficoltà incontrate
Tutti i docenti in mobilità TS hanno dato un giudizio ottimo circa i risultati accademici della docenza (5 seguendo la scala indicata al Punto 4 delle
relazioni individuali). Il docente che ha tenuto i seminari in seminari in inglese nell’area di Agraria, ha poi rimarcato l’elevato grado di integrazione tra
studenti di nazionalità diverse (circa quaranta, provenienti da vari paesi UE e
anche dalla Turchia), secondo lo spirito del Programma Erasmus.
Altro aspetto positivo è che i rapporti, instaurati in ambito Erasmus, sono
stati spesso fondamentali per un ampliamento della collaborazione tra gli Istituti interessati anche in altri ambiti quali quello dei dottorati.
Come detto, i docenti hanno dato della loro esperienza di mobilità un giudizio altamente positivo, ma mentre alcuni non hanno dato alcun suggerimento per il miglioramento della mobilità TS, altri, pur confermando la positività
della loro esperienza all’Estero, hanno rimarcato la necessità di elevare il
massimale di contributo per ogni singolo flusso, date, non solo le spese vive
legate al viaggio e ai costi di soggiorno, ma altre spese connesse allo svolgimento delle lezioni. Un docente, in particolare, ritiene che, per il raggiungimento di risultati apprezzabili da un punto di vista didattico (con particolare
riferimento alla produzione di materiale didattico), la durata della mobilità
non dovrebbe mai essere inferiore ai 15 giorni e che le attività didattiche
svolte all’Estero dovrebbero ottenere un riconoscimento nell’ambito delle attività didattiche poste complessivamente in essere dal docente e non essere
considerate, come a volte accade, un qualcosa a parte.
Mobilità studenti
Periodo di studio
La media delle mensilità effettuate dagli studenti dell’Università degli Studi di Sassari in mobilità SM Erasmus, è pari a circa 7,4 (media che rispetta
Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS
95
l’andamento dell’anno precedente anche se il numero degli studenti in mobilità è considerevolmente aumentato). Molto rare solo le borse di soli 3 mesi
e abbastanza rare anche quelle di 7 e 8 mensilità, mentre le borse di 12 mesi
sono pari 28, oltre il 12,5% delle borse complessive. Complessivamente le
borse dai 10 ai 12 mesi ammontano a 47, pari al 21% del totale.
Permane la tendenza, già riscontrata nel 2005/2006, a regolarizzare la durata delle borse, avvicinandole sempre di più al semestre intero o all’anno
accademico, anche in funzione della necessità di partecipare con regolarità ai
corsi dell’università ospitante e di seguirli nella loro completezza.
Alcuni studenti lamentano qualche difficoltà ad adattarsi alle tempistiche e
alle prassi delle università che li accolgono, ma nel complesso la tendenza è
quella di un notevole sforzo per adeguarsi ai ritmi e alle regole delle università straniere e di conseguire sempre migliori risultati accademici.
La maggioranza degli studenti considera adeguata la durata del periodo di
studi trascorso all’Estero, con una considerevole minoranza che la considera
troppo breve.
I motivi che hanno spinto gli studenti ad effettuare un periodo di mobilità
all’Estero sono prevalentemente quelli accademici e culturali, ma molto frequenti sono anche quelli legati al desiderio di fare un’esperienza nell’ambito
dell’Unione Europea. Alcuni studenti considerano importante l’esperienza
della mobilità SM anche in vista della loro futura carriera lavorativa o in funzione del desiderio di fare un’esperienza in un nuovo contesto.
Informazione e supporto
Naturalmente varie sono le tipologie di informazione che si possono individuare in relazione alla mobilità studentesca: la maggioranza degli studenti
afferma di aver ricevuto le informazioni richieste dall’Istituto ospitante (in
particolare per ciò che concerne la scadenza per le immatricolazioni, l’invio
delle application forms, gli alloggi e i servizi di accoglienza) e da quello di
appartenenza, ma molto frequente è stato anche il ricorso all’informazione
mediante i siti Internet degli Istituti.
L’Istituto di appartenenza offre il proprio supporto per ciò che concerne
gli aspetti amministrativi, le application forms, i contatti con le sedi estere, e
anche mettendo a disposizione degli studenti gli strumenti di cui dispone (fax,
computer, telefoni, internet, etc.) e mantenendo i contatti con gli studenti durante il periodo di mobilità per via telefonica o mediante posta elettronica.
In diversi casi, gli istituti ospitanti hanno organizzato riunioni informative
e anche feste di benvenuto all’inizio dell’anno accademico.
96
Antonfranco Temussi
Il sito Internet del nostro Ateneo dispone di una sezione esclusivamente
dedicata al Programma Erasmus, che fornisce tutte le informazioni aggiornate
sul programma e rende disponibile on-line tutta la documentazione necessaria
agli studenti nelle varie fasi della candidatura, della mobilità e anche nelle
fasi successive al rientro. Questi servizi sono erogati anche in favore degli
studenti stranieri in mobilità presso il nostro Ateneo.
Alcuni problemi sussistono ancora per ciò che riguarda le informazioni
strettamente connesse alla didattica. Pur essendo prassi ormai consolidata
quella di mettere a disposizione degli studenti il learning agreement controfirmato dalla sede ospitante prima della partenza, in diversi casi, la carenza di
informazioni ottenibili dai siti internet degli Atenei e dagli uffici competenti,
rende necessaria la modifica del piano di studi inizialmente concordato e, a
volte, determina l’impossibilità di sostenere alcuni degli esami preventivati a
causa della poca chiarezza sulla periodizzazione delle lezioni e degli esami.
Altra fonte di informazione, attiva sin dal 2005/2006 e utile sia sotto
l’aspetto delle informazioni sulla didattica ma ancora di più sotto quello delle prassi amministrative e della ricerca degli alloggi nelle sedi ospitanti, è
l’Associazione Erasmus, costituita da studenti dell’Ateneo che hanno vissuto
l’esperienza della mobilità e che costituisce un valido supporto, sia per gli
studenti in entrata sia per quelli in uscita.
La grande maggioranza degli studenti dichiara di aver raggiunto un buon
livello di integrazione con gli studenti degli istituti ospitanti.
Alloggi e servizi
La maggior parte degli studenti ha soggiornato presso appartamenti con
altri studenti e alloggi privati, specie nell’Europa del Sud (con una notevole
varietà di canali informativi, che è ben rappresentata dalle opzioni indicate
nello schema di relazione individuale per la mobilità SM), mentre molto più
frequente è stata la disponibilità degli alloggi universitari nei paesi dell’Europa del Nord (naturalmente in questi casi le informazioni sono state erogate, in
particolare, dagli uffici universitari).
Utile, come detto sopra, è stato il supporto della citata associazione studentesca.
Complessivamente buoni sono stati i giudizi degli studenti sull’accesso
alle biblioteche, ai materiali di studio, ai computer e ai servizi di posta elettronica degli istituti ospitanti.
Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS
97
Riconoscimento accademico
Naturalmente tutti gli studenti hanno concordato un piano di studi prima
dell’inizio della mobilità (anche se, come detto prima, è stato spesso necessario apportare variazioni al piano di studi concordato, anche per le citate
difficoltà ad avere in alcuni casi un quadro chiaro delle attività didattiche, dei
calendari e dei crediti prima della partenza) e nella grande maggioranza dei
casi hanno sostenuto degli esami.
Il sistema ECTS ad oggi è adottato da tre delle facoltà del nostro Ateneo, ma
tutte riconoscono il periodo di studi all’estero, normalmente dopo il rientro.
Preparazione linguistica
A tutti gli studenti in partenza è stata data la possibilità di beneficiare di
corsi gratuiti di preparazione linguistica (almeno per le lingue più utilizzate:
inglese, spagnolo, tedesco e francese e portoghese) offerti dall’Ateneo e, a
volte, dalle sedi ospitanti, anche se, in alcuni casi, il peso economico di tali
corsi è stato a carico degli studenti.
La competenza linguistica degli studenti risulta essere notevolmente migliorata dopo il periodo di mobilità.
Costi
Le spese che gli studenti dichiarano di aver sostenuto variano a seconda
del paese di destinazione e così le indicazioni relative alle maggiori spese
sostenute per il soggiorno all’Estero.
La borsa UE e quelle aggiuntive vengono versate in più tranches: una prima della partenza (compatibilmente con l’attribuzione dei contributi da parte
dei vari enti erogatori), alcune durante la permanenza all’Estero e una parte a
saldo, a settembre/ottobre.
Quasi tutte le facoltà dell’ateneo rimborsano (entro determinati massimali)
le spese di viaggio di andata e ritorno e alcune erogano un contributo anche
per le spese di soggiorno.
Spesso gli studenti sono supportati economicamente dalle famiglie che
però nel corso dell’anno recuperano le anticipazioni effettuate, dato che, normalmente, l’ammontare delle varie borse (UE, MUR e RAS) copre gran parte
delle spese sostenute nei paesi in cui la vita è più cara e completamente le
spese sostenute negli altri paesi.
98
Antonfranco Temussi
Esperienza personale - valutazione del periodo di studio ERASMUS
La maggioranza degli studenti valuta in maniera più che positiva l’esperienza Erasmus sia da un punto di vista accademico sia personale, si dice
molto più propensa a cercare lavoro all’Estero e pensa di ricevere un aiuto da
questa esperienza anche nella vita lavorativa.
Moltissimi studenti vorrebbero ripetere l’esperienza della mobilità Erasmus e questo è evidente sia perché lo richiedono espressamente sia perché,
tra i candidati a partecipare alle varie tipologie di tirocini all’estero, sono
presenti in gran numero ex studenti Erasmus.
Tra gli aspetti maggiormente positivi, sono stati ripetutamente indicati la
possibilità di conoscere realtà accademiche, sociali e culturali diverse dalla
nostra, il perfezionamento della conoscenza delle lingue straniere, l’incontro
con gli studenti dei diversi paesi dell’Unione Europea.
Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS
99
Rendicontazione finanziaria finale
Attività decentrate
1) Mobilità degli Studenti (SM)
MOBILITÀ FINALE CON CONTRIBUTO PARZIALE O TOTALE*1
Studenti con contributo parziale o totale
Mesi
Euro Borse
Euro Bonus
Euro DIS
Euro SEV
Euro EILC
222
1656
230860
29700
3240
1040
0
MOBILITÀ FINALE TOTALMENTE SENZA CONTRIBUTO
Studenti
Mesi
0
0
2) Mobilità dei Docenti (TS)
MOBILITA’ FINALE CON CONTRIBUTO
Docenti
Giorni
Euro Borse
Euro DIS
Euro SEV
4
22
3200
0
0
MOBILITÀ FINALE SENZA CONTRIBUTO
Docenti
Giorni
*
0
0
I conteggi relativi a questa sezione comprendono tutti gli studenti che hanno ricevuto un
contributo comunitario (Borsa mensile/EILC/DIS/SEV/Bonus).
Relazioni di Facoltà
La Facoltà di Agraria
Maria Paola Masu
Referente di Facoltà per la didattica
Dati statistici
Dopo sei anni dall’introduzione dei nuovi Corsi di studio sono arrivati a
conclusione 3 cicli completi per le lauree triennali e almeno uno per qualche
corso di laurea specialistica; i dati oggi a disposizione sono sufficientemente
numerosi e valutabili con buona attendibilità.
Innanzitutto è bene precisare che i risultati sono stati influenzati dal passaggio di numerosi studenti dai corsi quinquennali a ciclo unico a quelli triennali; questi studenti avevano alle loro spalle diversi anni di carriera e notevoli
ritardi nel superamento degli esami.
Rispetto allo scorso anno, come si può evincere dai dati riportati nelle
tabelle 1 e 2, gli immatricolati nei corsi di laurea sono leggermente diminuiti mentre sono aumentati gli immatricolati nei corsi di laurea specialistica.
Il dato relativo al mese di ottobre 2007 indica 149 immatricolati nei corsi
triennali rispetto ai 179 dello scorso anno e circa 65 immatricolati nei corsi
specialistici (compresi gli iscritti sub condizione che dovrebbero laurearsi a
novembre e iscriversi successivamente) contro i 40 dell’anno precedente.
Si evidenzia in particolare che la flessione più significativa nelle immatricolazioni si è registrata nei corsi di laurea istituiti presso le sedi gemmate
di Nuoro e di Oristano, che probabilmente hanno perso l’iniziale attrattività
legata alla novità della presenza universitaria in sedi periferiche. In queste
sedi il numero degli iscritti si assesta ai livelli previsti inizialmente e indicati
come ottimali in fase di progettazione dei corsi.
104
Maria Paola Masu
Tab. 1 – Numero di immatricolati per corso di laurea
2001
2002
2002
2003
2003
2004
2004
2005
2005
2006
2006
2007
2007
2008*
Scienze e Tecnologie Agrarie
45
28
30
39
49
53
46
Produzione e Protezione Colture Agrarie
19
14
16
16
8
10
19
Scienze Zootecniche
26
33
28
35
34
30
23
Ingegneria Agraria / Progettazione e Pianificazione
36
112
61
38
-
-
-
Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali
41
44
54
44
40
30
29
Tecnologie Alimentari
18
46
37
30
32
24
14
Viticoltura ed Enologia
13
45
34
35
38
32
21
Totale
198
322
260
237
201
179
152
2004
2005
2005
2006
2006
2007
2007
2008 *
Produzioni Vegetali e Difesa in ambiente mediterraneo
-
-
9
2 (10)
Produzioni Vegetali Biologiche
-
-
-
4 (4)
Produzioni Zootecniche Mediterranee
-
-
18
1 (4)
Pianificazione e Gestione dell’ambiente e del territorio rurale
5
8
6
11 (20)
Biotecnologie Agrarie e Ambientali
-
-
-
1 (3)
Progettazione e Gestione dei sistemi forestali ambientali
-
-
7
- (5)
Scienze Viticole ed Enologiche
-
-
-
-
Totale
5
8
40
19 (65)
Corso di laurea
* 2007/2008 immatricolati al 15.10.2007
Tab. 2 – Numero di immatricolati per corso di laurea specialistica
Corso di laurea Specialistica
* 2007/2008: immatricolati al 15.10.2007- (tra parentesi gli iscritti sub condizione)
Il numero degli iscritti, che si è mantenuto fra più di 800 e oltre 900 negli
ultimi 3 a.a., risulta in leggera diminuzione; nel 2006/2007 gli iscritti totali
nelle lauree triennali sono stati 894, quest’anno, al 15 ottobre, il numero degli
iscritti è di 776. Ciò è legato alla leggera diminuzione delle immatricolazioni
e all’aumento progressivo del numero di studenti che col passare degli anni
conseguono in maniera più regolare il titolo di studio.
105
La Facoltà di Agraria
Tab. 3 – Numero di iscritti per corso di laurea
2001
2002
2002
2003
2003
2004
2004
2005
2005
2006
2006
2007
2007
2008 *
Scienze e Tecnologie Agrarie
66
83
100
131
169
188
195
Produzione e Protezione Colture Agrarie
39
42
60
70
72
67
59
Scienze Zootecniche
47
72
81
108
123
124
127
Ingegneria Agraria / Progettazione e Pianificazione
54
172
193
210
187
157
92
Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali
56
90
117
137
159
148
127
Tecnologie Alimentari
45
80
94
96
104
108
88
Corso di laurea
Viticoltura ed Enologia
28
71
71
84
99
102
88
Totale
335
610
716
836
913
894
776
* 2007/2008: iscritti al 15.10.2007
Altro dato da evidenziare è che la percentuale degli studenti fuori corso sul
totale degli iscritti nella Facoltà ha superato in media il 40%: nel 2006/2007
gli studenti fuori corso sono stati 413 su un totale di 950 iscritti nei corsi triennali. Come si può rilevare dalla tabella 4, negli anni accademici 2004/2005
e 2005/2006 l’incremento percentuale del numero degli studenti fuori corso
rispetto al numero totale degli iscritti è stato notevole, mentre, nel 2006/2007,
tale tendenza ha subito una decisa flessione, con un aumento del 7,3%. Anche
se l’incremento dei fuori corso ha subito un rallentamento, il dato è comunque
alto e può essere spiegato con il ritardo nel conseguimento del titolo finale
da parte degli studenti iscrittisi negli anni immediatamente successivi alla
Riforma, che più di tutti hanno risentito dell’istituzione di corsi triennali con
manifesti affollati di insegnamenti plurimodulari e non del tutto rispondenti
allo spirito e alle innovazioni previste dalla stessa Riforma.
Tab. 4 – Percentuale degli studenti fuori corso sul numero totale degli iscritti
Corso di laurea
2003 2004
2004 2005
2005 2006
2006 2007
FC
ISCR
%
FC
ISCR
%
FC
ISCR
%
FC
ISCR
%
Scienze e Tecnologie Agrarie
12
100
12,0
44
131
33,6
64
169
37,9
71
188
37,8
Produzione e Protezione Colt. Agr.
11
60
18,3
26
70
37,1
35
72
48,6
35
67
52,2
Scienze Zootecniche
12
81
14,8
26
108
24,1
41
123
33,3
41
124
33,1
Ing. Agraria / Progettazione e Pianif.
12
193
6,2
38
210
18,1
108
187
57,8
129
157
82,2
Scienze e Tecnol. Amb. e Forestali
5
117
4,3
24
137
17,5
46
159
28,9
63
148
42,6
Tecnologie Alimentari
19
94
20,2
25
96
26,0
35
104
33,7
45
108
41,7
Viticoltura ed Enologia
10
71
14,1
13
84
15,5
26
99
26,3
29
102
28,4
Totale
81
716
11,3
196
836
23,4
355
913
38,9
413
894
46,2
106
Maria Paola Masu
Rispetto agli anni accademici precedenti si nota un graduale incremento
del numero dei crediti acquisiti annualmente dagli studenti. La tabella mostra
che nel 2005/2006 il numero di crediti formativi conseguiti da uno studente in
un anno ha raggiunto una media di 21 CFU, con un picco medio di 31 e uno
minimo di 13 CFU. In media uno studente della Facoltà di Agraria ha acquisito negli ultimi 3 anni accademici il 30% circa dei 60 crediti per anno utilizzati
come base per il calcolo dell’indicatore “studente equivalente”1. Se si va ad
analizzare il numero di crediti acquisiti dai soli studenti “regolari” (studenti
iscritti entro il 3° anno) il dato medio raggiunge nel 2006 i 26 CFU annui, pari
al 42,9% dei crediti previsti. Questi dati medi sono calcolati sulla base di 60
CFU all’anno mentre sarebbero molto più elevati se si considerassero i crediti
effettivamente previsti nei Manifesti degli studi, infatti, più di 20 crediti sono
acquisibili in tutti i corsi della Facoltà solo alla fine del processo formativo a
conclusione del tirocinio e al superamento dell’esame di laurea.
Il numero dei crediti conseguiti dagli studenti, strumento di analisi dell’andamento delle carriere, sta in tutti i casi migliorando grazie al fatto che con il
passare degli anni i corsi hanno subito delle modifiche che li hanno avvicinati
sempre di più a quello che è lo spirito della Riforma in termini di numero di
esami per anno, di crediti attribuiti ad ogni insegnamento, di aderenza tra numero di CFU assegnati ed effettivo carico didattico degli insegnamenti. Il dato
non ha ancora raggiunto livelli soddisfacenti, ma è comunque superiore alla
media di Ateneo che vede una percentuale di crediti annui acquisiti rispetto a
quelli previsti, in forte diminuzione, assestata nel 2006/2007 al 20,86%.
Tab. 5 - Studente equivalente: Rapporto tra il numero di CFU medi conseguiti in un anno da uno studente e 60 CFU
Corso di laurea
1
2003/2004
2004/2005
2005/2006
MEDIA CORSO
crediti
% tot
crediti
% tot
crediti
% tot
crediti
% tot
Scienze e Tecnologie Agrarie
14
23,2
12
19,8
24
39,4
16
27,5
Produzione e Protezione Colture Agrarie
18
30,5
12
20,8
28
46,9
20
32,7
Scienze Zootecniche
16
27,0
14
24,1
31
52,4
21
34,5
Ing. Agraria / Progettazione e Pianificaz.
31
52,5
14
24,2
26
43,4
24
40,0
Scienze e Tecnologie Amb. e Forestali
17
28,8
18
29,2
13
22,1
16
26,7
Tecnologie Alimentari
14
23,9
14
22,6
13
22,2
14
22,9
Viticoltura ed Enologia
17
27,8
16
26,5
14
22,5
15
25,6
Media
18
30,5%
14
23,9%
21
35,6%
18
30,0%
Studente equivalente è un indicatore ministeriale definito dal rapporto fra il numero totale di crediti superati in
una data struttura didattica ed il numero medio di crediti per anno previsto per conseguire il titolo di studio nella
durata legale, dagli specifici ordinamenti.
107
La Facoltà di Agraria
Tab. 6 - Rapporto tra il numero di CFU medi conseguiti in un anno da uno studente regolare e 60 CFU
2003
Corso di laurea
2004
2005
2006
crediti
% tot
crediti
% tot
crediti
% tot
crediti
% tot
Scienze e Tecnologie Agrarie
10
16,3%
11
18,0%
22
36,3%
36
60,6%
Produzione e Protezione Colture Agrarie
14
23,8%
26
43,9%
23
39,0%
28
46,5%
Scienze Zootecniche
11
18,4%
12
20,2%
24
39,2%
45
75,8%
Ing. Agraria / Progettazione e Pianificaz.
47
77,7%
57
94,7%
27
45,2%
20
33,8%
Scienze e Tecnologie Amb. e Forestali
12
20,6%
18
29,9%
20
33,8%
19
32,4%
Tecnologie Alimentari
28
46,2%
18
30,0%
20
33,7%
19
31,5%
Viticoltura ed Enologia
22
36,4%
22
36,0%
18
30,0%
23
37,9%
Media
20
33,3%
22
37,1%
23
37,8%
26
42,9%
L’andamento del numero di studenti che non si riscrivono al corso, si trasferiscono o rinunciano agli studi è variato negli anni: nel 2005/2006 ha raggiunto una media di circa il 10% del totale degli iscritti nei corsi di Sassari e
poco più di 20% nelle sedi gemmate. Si nota inoltre che il maggior numero
degli abbandoni si ha dopo il 1° anno: nel 2005/2006 le mancate reiscrizioni al
secondo anno, dopo una lieve flessione nell’anno precedente, hanno raggiunto
in media il 31,8% rispetto agli immatricolati dell’anno precedente. I tassi di
abbandono della Facoltà sono leggermente superiori ai dati nazionali che evidenziano un tasso medio di abbandono del 26,6% nell’area scientifica2.
I motivi di queste mancate reiscrizioni sono da attribuire in parte ad un’insufficiente attività di orientamento agli studenti delle scuole superiori e di
tutorato nei confronti dei nuovi iscritti. Quest’anno la Facoltà di Agraria per
incrementare l’orientamento ha ospitato diverse scolaresche alle quali ha mostrato le strutture didattiche, le aule e i laboratori e ha illustrato le peculiarità
di ogni singolo corso di laurea inserito nel Manifesto della Facoltà nonché le
possibilità di lavoro previste dopo il conseguimento del titolo. Per il futuro
saranno incentivate maggiormente le visite presso gli istituiti superiori e gli
inviti in Facoltà, accompagnati dalla distribuzione di materiale informativo
che realmente spieghi agli studenti che si accingono ad iscriversi all’Università cosa si andrà a studiare, le difficoltà che presenta una Facoltà scientifica
e le possibilità future di impiego. E’ inoltre intendimento del Consiglio di
Facoltà sottoporre gli studenti ad un test di orientamento che dia la possibilità
di capire qual è il corso di laurea più vicino ai loro interessi e alla loro preparazione in ingresso.
2
Fonte dati: La Repubblica - Grandi guide. Università - Anno accademico 2007/2008.
108
Maria Paola Masu
Tab. 7 - Percentuale degli abbandoni sul totale degli iscritti
Corso di laurea
2002/2003
2003/2004
ABB ISCR
%
ABB ISCR
2004/2005
%
ABB ISCR
2005/2006
%
ABB ISCR
MEDIA
%
CORSO
Scienze e Tecnologie Agrarie
13
83
15,7
9
100
9,0
11
131
8,4
23
169
13,6
11,7
Produzione e Protezione
Colture Agrarie
4
42
9,5
5
60
8,3
7
70
10,0
5
72
6,9
8,7
Scienze Zootecniche
19
72
26,4
11
81
13,6
17
108
15,7
14
123
11,4
16,8
41
172
23,8
25
193
13,0
16
210
7,6
13
187
7,0
12,8
22
90
24,4
24
117
20,5
19
137
13,9
36
159
21,4
20,1
Tecnologie Alimentari
18
80
22,5
29
94
30,9
20
96
20,8
20
104
19,2
23,4
Viticoltura ed Enologia
18
71
25,4
18
71
25,4
18
84
21,4
28
99
28,3
25,1
Totale
135
610
22,1 121
716
16,9 108
836
12,9 139
913
15,2
16,8
Ingegneria Agraria
Progettazione e Pianificazione
Scienze e Tecnologie
Ambientali e Forestali
Tab. 8 - Percentuale degli abbandoni dopo il 1° anno sugli immatricolati dell’anno precedente
Corso di laurea
2002/2003
ABB IMM %
2003/2004
ABB IMM %
2004/2005
ABB IMM %
2005/2006
ABB IMM %
MEDIA
CORSO
Scienze e Tecnologie Agrarie
8
28
28,6
6
30
20,0
3
39
7,7
15
49
30,6
21,7
Produzione e Protezione Colture
Agrarie
3
14
21,4
3
16
18,8
2
16
12,5
1
8
12,5
16,3
Scienze Zootecniche
12
33
36,4
7
28
25,0
12
35
34,3
7
34
20,6
29,1
38
112 33,9
19
61
31,1
8
38
21,1
0
0
0,0
21,5
17
44
38,6
15
54
27,8
10
44
22,7
13
40
32,5
30,4
Tecnologie Alimentari
17
46
37,0
19
37
51,4
9
30
30,0
12
32
37,5
39,0
Viticoltura ed Enologia
12
45
26,7
13
34
38,2
11
35
31,4
16
38
42,1
34,6
Totale
107
322 33,2
82
260 31,5
55
237 23,2
64
201 31,8
30,0
Ingegneria Agraria / Progettazione
e Pianificazione
Scienze e Tecnologie Ambientali e
Forestali
Nella tabella 9 sono riportati i dati relativi al numero dei laureati nelle
lauree triennali, l’età media e il numero medio di anni impiegato per il conseguimento del titolo. Anche se in ritardo, iniziano a laurearsi gli studenti che
hanno sperimentato per primi la Riforma Universitaria e che hanno maggiormente risentito del cambiamento, in quanto hanno dovuto affrontare 21 esami
suddivisi in 36 moduli, molti dei quali sostenuti separatamente. La media
degli anni impiegati per il conseguimento del titolo è di 4,8 con un picco di
6,9 anni impiegati per il corso in Scienze Zootecniche. Questi dati, come già
109
La Facoltà di Agraria
detto, risentono dei trasferimenti dalle vecchie lauree alle triennali di studenti
che avevano alle spalle diversi anni di carriera.
Si evidenzia un notevole miglioramento a partire dal 2006, anno nel quale
si sono laureati 48 studenti, con un numero di anni impiegati in media pari
a 4,3 e un’età media di 24,8 anni. I dati del 2007 sono ancora incompleti in
quanto non si è svolta la sessione di novembre, ma si dovrebbe registrare,
considerando le domande di laurea presentate, un considerevole incremento
del numero dei laureati (66). Il dato nazionale sulle Facoltà di Agraria vede
laureati con un’età media di 25,6 anni che nel 35% dei casi consegue la laurea nei 3 anni previsti3. Il numero dei laureati e la durata media degli studi
dovrebbe migliorare ulteriormente nel prossimo futuro sia per l’aumento dei
CFU conseguiti in media annualmente (tabelle 5 e 6) sia per la revisione e
modifica dei piani di studio delle lauree triennali effettuata a partire dall’anno
accademico 2004/2005.
Scienze Zootecniche
Ingegneria Agraria/
Progett. e Pianificazione
4
3,3
24
23
1
10,0
laureati
anni imp.
Età med
4,7
22
16
4,7
22
1
3,0
21
11
3,0
21
8,7
27
14
5,1
26
22
6,9
26
8
4,5
26
9
4,1
22
55
4,0
24
10
5,1
28
12
5,1
28
28
5
6,4
26
2
4,0
23
21
6,0
25
6 4,3 30
9 2,4 33
Viticoltura ed Enologia
TOTALE LAUREATI
16 3,9 26,7 14 5,2 28,4
* 2007: sono compresi i laureati previsti per la sessione di novembre
2
5,5
36
6
4,5
32
25
4,2
33
18
6,3 28,6
48
4,3 24,8 162
Tecnologie Alimentari
3,5
6
3
Scienze e Tecnologie Ambientali e
Forestali
10
Età med
Produzione e Protezione Colt. Agrarie
anni imp.
Scienze e Tecnologie Agrarie
TOTALE
laureati
2006
Età med
anni imp.
laureati
Età med
anni imp.
laureati
Età med
anni imp.
Corso di laurea
laureati
Tab. 9 – Numero di laureati, numero medio di anni impiegati e età media alla laurea
2003
2004
2005
4,8 25,6
Nel 2006/2007 ci sono state 40 immatricolazioni nelle lauree specialistiche, e ciò, visto che il numero dei laureati nel 2006 è stato pari a 48, conferma
che la quasi totalità di laureati prosegue gli studi nella laurea specialistica.
Quest’anno sono state avviate tutte le Lauree Specialistiche previste dal Ma3
Fonte dati: Guida dell’Università - Lavoro e carriera - Campus - luglio 2008.
110
Maria Paola Masu
nifesto degli Studi, per un totale di 5 lauree a Sassari e una a Nuoro.
I dati sulle lauree specialistiche sono ancora molto limitati in quanto si
sono avute le prime immatricolazioni solo 3 anni fa nel corso di Pianificazione e gestione dell’ambiente e del territorio rurale. Si può comunque evidenziare che su 5 iscritti nel 2004/2005 4 si sono laureati, dei quali 2 in corso e
con il massimo dei voti, e vi è un unico studente fuori corso.
Tab. 10 – Numero iscritti nei corsi di laurea specialistica
2004
2005
2005
2006
2006
2007
2007
2008
Produzioni Vegetali e Difesa in ambiente mediterraneo
-
-
9
10
Produzioni Vegetali Biologiche
-
-
-
4
Produzioni Zootecniche Mediterranee
-
-
18
18
Pianificazione e Gestione dell’ambiente e del territorio rurale
5
13
14
18
Biotecnologie Agrarie e Ambientali
-
-
-
1
Progettazione e Gestione dei sistemi forestali ambientali
-
-
7
7
Corso di laurea specialistica
Scienze Viticole ed Enologiche
-
-
-
-
Totale
5
13
48
58
2007/2008 numero iscritti al 15.10.2007
Cosa si è fatto
La Commissione didattica e il Consiglio di Facoltà si sono occupati costantemente dei problemi inerenti la didattica, sottoponendo proposte e approvando delibere.
Un’importante delibera adottata in Consiglio è quella relativa alll’iscrizione agli anni successivi al primo previo il raggiungimento di un numero
minimo di crediti formativi. Per l’iscrizione al 2° anno sarà necessaria l’acquisizione di almeno 20 CFU; per l’iscrizione al 3° anno saranno necessari
almeno 50 CFU. Questi traguardi minimi vogliono essere uno stimolo per gli
studenti a studiare regolarmente sin d all’inizio del 1° anno.
Le matricole saranno facilitate nel raggiungimento di questi traguardi attraverso prove in itinere obbligatorie per tutti gli insegnamenti. In ogni semestre sarà data agli studenti la possibilità di sostenere due o più prove intermedie. Lo scorso anno sono state rese obbligatorie per tutti gli insegnamenti del
primo anno ma tutti i docenti sono stati invitati ad avvalersene anche per gli
insegnamenti del 2° e 3° anno. Alcuni docenti già utilizzavano questa modalità di verifica e molti altri l’hanno adottata, confermandone la notevole utilità e
la positività dei risultati raggiunti dagli studenti che hanno scelto di affrontare
le prove in itinere.
La Facoltà di Agraria
111
Uno strumento molto utile per monitorare tempestivamente il numero di
esami sostenuti in un anno, le difficoltà riscontrate dagli studenti e l’utilità delle prove in itinere potrebbe essere un questionario da somministrare agli studenti dopo il sostenimento di ogni esame. Di questo si è discusso ampiamente
sia in Commissione Didattica che in Consiglio di Facoltà ma purtroppo non si
è ancora giunti ad una decisione condivisa dalla maggioranza dei docenti. La
bozza sulla quale si sta discutendo prevede domande riguardanti la frequenza
alle lezioni, l’utilità delle esercitazioni e delle prove intermedie, l’eventuale
difficoltà di alcuni argomenti trattati durante le lezioni, le possibili problematiche nel superamento dell’esame legate alle modalità di verifica finale.
Attualmente si riesce ad osservare costantemente l’andamento delle carriere degli studenti attraverso i dati riportati nei Libretti di Tutorato. Infatti,
nel 2005/2006 la Facoltà ha istituito le Commissioni di Tutorato, una per ogni
corso di studio, composte da docenti e studenti. Queste, dopo ogni sessione d’esame, incontrano gli studenti, i quali presentano il libretto di tutorato
compilato con gli esami sostenuti e le attività svolte. Il libretto, che viene
consegnato a tutti gli immatricolati della Facoltà in occasione dell’inizio delle
lezioni, oltre ai dati anagrafici prevede 4 sezioni nelle quali dovranno essere
riportate le attività didattiche previste dal Manifesto, gli incontri obbligatori
3 volte l’anno con la Commissione, le principali tappe del tirocinio praticoapplicativo, le attività finalizzate alla preparazione dell’elaborato finale.
Ad ogni colloquio vengono verificati i risultati raggiunti dagli studenti e
gli eventuali problemi o dubbi emersi durante la loro carriera universitaria.
Gli incontri effettuati fino ad oggi hanno messo in risalto la gravosità del carico didattico del 1° anno, l’utilità delle verifiche intermedie che ha portato
ad un elevato numero di esami sostenuti, la difficoltà nell’apprendimento di
determinati insegnamenti di base. Gli studenti hanno inoltre sottolineato la
carenza nel sistema delle comunicazioni soprattutto per quanto riguarda le
sedi gemmate.
Si potranno raggiungere migliori risultati in termini di valutazione della didattica abituando gli studenti ad utilizzare questo strumento di crescita
e miglioramento, incoraggiandoli ad acquisire la sicurezza di poter esporre
senza timore le proprie opinioni, anche agevolati dalla presenza dei rappresentanti degli studenti che compongono la Commissione e degli studenti tutor
invitati a partecipare agli incontri.
Il Consiglio di Facoltà ha in parte adeguato le lauree specialistiche alle
direttive dei nuovi decreti ministeriali portando ad un massimo di 6 gli esami
112
Maria Paola Masu
per ogni anno e aumentando i crediti delle singole discipline. Sono stati previsti 30 CFU per l’elaborato finale a contenuto sperimentale.
Questo adeguamento non è stato ancora avviato per i corsi di laurea triennali. Il Consiglio ha ritenuto infatti opportuno non apportare nuove modifiche
a corsi sui quali si era intervenuti solo 2 anni prima e che verranno comunque
modificati a breve con i nuovi decreti.
Si è deciso di standardizzare e semplificare la predisposizione dell’elaborato
finale dei corsi triennali per non costringere gli studenti che proseguiranno gli
studi all’elaborazione di due tesi di laurea a distanza di due anni, tra l’altro
molto diverse per tipologia di elaborato e peso attribuitogli in termini di crediti
formativi: 10 CFU per l’elaborato delle lauree e 30 CFU per la tesi finale delle
lauree specialistiche. L’elaborato si articolerà in almeno 6 cartelle secondo un
format preordinato comprendente: introduzione, descrizione dell’attività svolta
o del tema trattato, discussione e considerazioni conclusive. In sede di discussione l’elaborato sarà corredato da una presentazione su supporto elettronico.
Si è inoltre riusciti ad uniformare la presentazione dei programmi dei singoli insegnamenti in un format che prevede, oltre alle informazioni sulla collocazione dell’insegnamento e sul docente titolare, gli obiettivi del corso, il
programma suddiviso per argomenti pesati ciascuno con il numero di CFU e
la modalità di svolgimento dell’esame. Tutti i programmi vengono pubblicati
sul sito Internet della Facoltà a partire da settembre, in modo che gli studenti conoscano a priori gli argomenti che andranno a studiare. Nel sito, oltre
ai programmi, che vengono continuamente aggiornati, vengono pubblicati i
Manifesti dei corsi di studio, il calendario delle lezioni, il diario degli esami
con le sessioni di laurea, tutte le informazioni e la modulistica riguardante il
tirocinio obbligatorio, gli esami di laurea, gli esami di stato, gli avvenimenti
della Facoltà, seminari, incontri, borse e tutte le altre informazioni utili agli
studenti per una migliore fruizione della didattica.
Entro fine ottobre verrà messo in rete il nuovo sito della Facoltà, costruito
in collaborazione con il Settore comunicazione multimediale di Ateneo, che,
oltre ad una veste rinnovata e ad una maggiore quantità di contenuti, offrirà
agli studenti una piattaforma Moodle, utile per ottenere un maggiore collegamento con la Facoltà, con i docenti e con tutti i servizi offerti. Consentirà
l’iscrizione ad una mailig list attraverso la quale gli studenti saranno informati sulle iniziative della Facoltà, sulle modifiche all’orario delle lezioni e degli
esami; ci si potrà iscrivere agli esami e si potrà scaricare la documentazione
messa a disposizione direttamente dai docenti. Questo strumento consentirà il
La Facoltà di Agraria
113
monitoraggio costante del numero di studenti che si iscrivono agli esami, che
si presentano e che li superano.
Quest’anno, in occasione dell’accoglienza delle matricole, è stata consegnata a ciascuna di loro la Guida dello Studente in formato elettronico all’interno
di una pendrive. Considerando i costi dello stampato, il tempo per la pubblicazione e la poca praticità di una Guida cartacea che il più delle volte viene
lasciata a casa, si è deciso di unire l’utilità di una guida dei servizi offerti dalla
Facoltà e dall’Ateneo ad un utile regalo per matricole che vivono in un periodo
caratterizzato da programmi informatici e multimedialità. Con la pendrive si è
voluto offrire uno stimolo alle matricole ad avvicinarsi al mondo dell’informatica che sarà fondamentale durante la loro formazione e nel futuro impiego. In
molti studenti si sono infatti rilevate notevoli carenze di base: pochi studenti
sanno utilizzare programmi basilari come Word, Excel o la semplice gestione
di file e cartelle, tanto meno possiedono un indirizzo di posta elettronica in un
ambito, quello universitario, nel quale il 90% delle comunicazioni con l’esterno, con i docenti e con la Amministrazione, avviene tramite posta elettronica.
Per agevolare ulteriormente il contatto degli studenti con la realtà informatica
si è potenziata l’aula internet che dispone oggi di 24 postazioni.
Un fattore importante per la Facoltà in termini di internazionalizzazione è
il numero di borse Erasmus attribuite agli studenti. Tramite questo progetto i
vincitori si confrontano con realtà diverse e hanno la possibilità di avvicinare
una seconda (o terza) lingua. Nel 2007/2008 sono state assegnate 30 borse suddivise su 9 sedi, 7 delle quali in Spagna (Barcellona, Siviglia, Valencia, Cordoba, Murcia, Extremadura, Isole Baleari), 1 in Svezia e 1 in Turchia. In queste
ultime 2 sedi le lezioni sono tenute in lingua inglese e pertanto le borse vengono di norma assegnate a studenti interessati a svolgere all’estero l’esperienza
del tirocinio. Ultimamente sono stati presi contatti con un’altra sede in Olanda
con la quale verrà sottoscritto da parte dell’Ateneo un bilateral agreement. Ad
oggi il numero delle Borse è riuscito a coprire tutte le richieste degli studenti
di Agraria e in parte degli studenti del corso interfacoltà in Biotecnologie. Si
registra una scarsa partecipazione degli studenti delle sedi decentrate.
Il progetto Jupiter, sportello che si occupa dell’inserimento dei laureati
della Facoltà di Agraria nel mondo del lavoro, ad un anno dalla sua inaugurazione ha raggiunto i primi risultati.
E’ stato stabilito un primo contatto con più di 200 aziende, Enti e professionisti, ai quali è stato sottoposto un questionario utile per capire in che modo
la Facoltà possa contribuire al meglio per rendere più competitive le imprese
114
Maria Paola Masu
sarde, mediante l’individuazione delle esigenze di queste ultime rispetto alle
attività di ricerca e formazione svolte dalla Facoltà di Agraria.
È stata creata una banca dati dei soggetti interessati ad avere rapporti con
la Facoltà, che viene incrociata con la banca dati, in fase di continua implementazione, dei laureati utenti dello sportello Jupiter (ad oggi 90). Sono stati
ricevuti e catalogati 48 curricula di laureati dei diversi corsi di studio. Le due
banche dati rappresentano uno strumento fondamentale per favorire l’incontro tra domanda e offerta di competenze professionali.
È stato inoltre predisposto un questionario da inviare periodicamente ai
laureati della Facoltà per seguirne l’inserimento nel mondo del lavoro. Tra
settembre ed ottobre sono stati inviati 90 questionari. Ad oggi ne abbiamo ricevuto circa 20 compilati, che sono attualmente in elaborazione. Il questionario contiene domande circa la formazione post laurea, lo stato occupazionale,
la tipologia e la durata di un eventuale contratto.
Da maggio, data in cui l’Ateneo di Sassari ha reso operativo il regolamento relativo agli stage per neolaureati, sono stati avviati i primi 12 stage post
laurea e altri sono in fase di avvio.
Ad oggi sono stati avviati 18 curricula alla selezione da parte di quattro
soggetti intenzionati ad assumere un neo laureato della Facoltà di Agraria.
A fine novembre si terrà il “Primo Workshop Jupiter”: incontro tra studenti e neolaureati con i rappresentanti di alcuni dei principali Enti Pubblici
e Aziende private attivi in Sardegna, occasione importante di contatto diretto
con il mondo del lavoro, utile a conoscere meglio i possibili ruoli del laureato
in Agraria presso soggetti di successo operanti in Sardegna e ad avvicinare
studenti e neolaureati alla realtà lavorativa sarda.
Per quanto riguarda i Sistemi di Qualità che saranno presi in esame in sede di
valutazione dei Corsi di Studio, è importante riportare l’esperienza portata avanti
dai Corsi con sede ad Oristano: Tecnologie Alimentari e Viticoltura ed Enologia. Il Progetto Campus Uno, elaborato sulle modalità di valutazione di Campus
One, e che vede come capofila l’Università di Cagliari, ha visto concludersi la
fase dell’autovalutazione, con la redazione del Rapporto di Autovalutazione per
entrambi i Corsi e proseguirà, entro i primi mesi del 2008, con un controllo da
parte di valutatori esterni che analizzeranno il lavoro svolto, verificando la veridicità delle dichiarazioni inserite nel Rapporto, attraverso interviste agli studenti,
colloqui con le parti interessate e visite presso le strutture didattiche.
La Facoltà di Architettura
Domenico Vargiu
Referente di Facoltà per la didattica
La sede gemmata di Architettura di Alghero è l’unica Facoltà della Sardegna ad essere interamente collocata in una città diversa dalla sede universitaria cui appartiene, il che implica anche tutti i suoi corsi, le attività formative e
le necessarie strutture di appoggio e di servizio.
In sostanza, non si tratta di un Corso di laurea “appoggiato” in altra località, ma di un intero insieme di Corsi di studi, con quel che consegue in termini
di necessità di risorse e, d’altro lato, di effetti positivi più ampi sulla realtà
territoriale in cui è collocato come ad esempio il gran numero di conferenze,
mostre e seminari svolti o la partecipazione a progetti, ricerche ed iniziative
promosse o sostenute dagli Enti locali.
La Facoltà, ha dovuto interamente realizzare (o per meglio dire ha in parte
costruito, in parte sta costruendo e in parte ha bisogno di costruire) innanzitutto le condizioni minime per la propria esistenza, che vanno dall’arredamento
e dall’attrezzatura degli spazi di lezione e di ricerca, dal pagamento delle
spese di pulizia, riscaldamento, illuminazione, connessione, alla realizzazione ex-novo di una biblioteca, alla progettazione e realizzazione di Laboratori
didattici (linguistico, di disegno industriale ed informatico), alle dotazione
minime degli uffici, al reclutamento e al pagamento diretto dello staff, alla
gestione e messa in atto delle attività culturali e formative (come le Scuole
Estive ed i corsi di aggiornamento e formazione), all’avvio della scuola di
dottorato internazionale, al sostegno alla ricerca.
Molte di queste cose sono state fatte, altre sono state iniziate, altre progettate, quasi tutte sono “in corso” ed alcune di esse rappresentano una necessità
costante, in particolare le spese per la gestione e la manutenzione degli edifici, la biblioteca, i servizi agli studenti che non possono essere condivisi con
quelli presenti a Sassari.
Data la giovane età della Facoltà, il numero dei docenti strutturati è limitato, le disponibilità di risorse ordinarie, pur utilizzate al massimo, non consente nel breve periodo un incremento significativo.
116
Domenico Vargiu
Nella tabella seguente è possibile seguire la crescita del numero dei docenti strutturati in relazione all’attivazione dei vari anni dei corsi di laurea
(ad esempio nell’a.a. 2005-2006 erano attivi due corsi di laurea con tre anni
ciascuno).
Corsi di Laurea,
annualità attivate
Docenti strutturati
2002 -2003
2003-2004
2004-2005
2
12
4
13
6
24
2005-2006 2006 - 2007 2007-2008
7+1
26
9+1
29
11+1
32
La riforma universitaria (cosiddetta del “3+2”), prendendo atto di alcune
anomalie dell’Università italiana (bassa percentuale di iscritti dopo le superiori, alto tasso di abbandoni, alto numero di fuori-corso) ha promosso una
serie di azioni, per affrontare i problemi all’origine di queste anomalie; a
livello nazionale, i risultati quantitativamente sono indiscutibili, ma da molti
si mette in discussione la loro qualità; infatti alle misure di razionalizzazione
non sempre ha fatto seguito un ripensamento profondo dei progetti formativi,
una loro ri-organizzazione che avrebbe imposto un adeguato investimento
nella didattica.
Un appunto particolare infatti, riguarda la così detta questione “geografica”, e cioè le evidentissime differenze di performance fra coloro che hanno
studiato al Nord e al Sud del Paese. I risultati del test d’accesso del settembre
2006 (dati CISIA) confermano che gli studenti si diplomano al sud del paese
riportano percentuali di successo mediamente più basse di quelli che hanno
studiato al nord.
In particolare, il punteggio medio riportato dai 12425 ragazzi che hanno
sostenuto la prova per l’accesso ad Architettura e Design è stato di 29,44
con una percentuale di successo pari al 36,8% (cioè il rapporto tra punteggio ottenuto e punteggio massimo) mentre i 198 ragazzi che hanno partecipato al test per la Facoltà di Architettura di Alghero, hanno riportato un
punteggio medio di 22,7 con una percentuale di successo pari al 28,4%.
Test 2006
N° studenti
Punteggio medio
% successo
Nazionale
12425
29,44
36,8%
Alghero
198
22,7
28,4%
Nonostante il ritardo formativo, anche grazie all’istituzione di “corsi zero”,
al termine della sessione degli appelli di recupero di settembre, questi studenti hanno conseguito in media l’80% dei crediti erogati.
Facoltà di Architettura
117
La scelta del numero chiuso per tutti i corsi di laurea (nell’anno accademico 2007-2008 sono 40 per Architettura, 40 per Scienze dell’Architettura
non frequentanti, 30 per Pianificazione e 30 per Design) è stata presa in modo
oculato con una attenta valutazione dei potenziali sbocchi lavorativi; ogni
anno infatti, il numero di domande di ammissione al test è stato molto elevato
rispetto al numero di posti, con un rapporto (per i corsi per frequentanti) sempre vicino o superiore a 3 domande per ogni posto disponibile.
Si è partiti nell’anno accademico 2002-2003 con i due corsi di laurea di
Architettura e Pianificazione, e progressivamente si sono aggiunti il corso
specialistico interuniversitario in Pianificazione e Politiche per l’Ambiente,
quello per non-frequentanti in Scienze dell’Architettura e, da quest’anno,
quello di Design.
La Facoltà ha puntato molto sul progetto didattico anche dal punto di vista
della qualità; un progetto nel quale gli studenti sono seguiti con molta attenzione da un numero elevato di giovani professionisti qualificati che fanno
loro da tutores (necessari per la sua qualità e complessità nel numero di uno
ogni 10 / 15 studenti), un progetto che li vede impegnati in molti laboratori
ad immersione piena, un metodo che vuole, anche con la presenza stabile di
docenti e collaboratori stranieri, dare loro una dimensione non provinciale:
tutto ciò ha comportato, comporta e comporterà non solo un elevato carico
didattico dei docenti strutturati, tutti utilizzati sino ai massimi delle ore richieste, ma la necessità docenti esterni impegnati in un rapporto di lungo periodo
(indispensabili a fronte di un numero limitato di docenti strutturati)
Un progetto didattico così complesso ha comportato, e continuerà a farlo
anche un sofisticato e raffinato uso delle nuove tecnologie per la sua gestione.
La Facoltà non solo è stata tra i promotori del processo di costruzione
dell’Università telematica, realizzando un corso per non frequentanti progettato con grande dettaglio, ma ha realizzato, con le sue competenze interne,
un sistema di gestione dell’attività didattica e di comunicazione efficace e
riconosciuto (ABCD), oltre a porsi come capo-fila del progetto e-learning
dell’Università di Sassari che ha in Alghero il suo polo.
I dati confortano la positività di questa analisi; limitandoci alle lauree
triennali (non avendo ancora svolto tutte le sessioni dell’anno accademico in
corso, il primo in cui gli studenti arrivavano alla laurea specialistica) abbiamo una percentuale di laureati in corso che supera il 70% (un altro 15% si è
laureato con un anno di ritardo).
118
Domenico Vargiu
Dati aggregati per Facoltà
Numero laureati coorte 2002/2003
Percentuale laureati su iscritti coorte
Numero laureati coorte 2003/2004
Percentuale laureati su iscritti coorte
2004/2005
61
71,8 %
---
2005/2006
13
15,3 %
75
70,1 %
Totale coorte
74
87,1%
75
70,1 %
2005/2006
4
9,3 %
47
83,9 %
Totale coorte
39
90,7%
47
83,9%
Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura
Numero laureati coorte 2002/2003
Percentuale laureati su iscritti coorte
Numero laureati coorte 2003/2004
Percentuale laureati su iscritti coorte
2004/2005
35
81,4 %
---
Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Numero laureati coorte 2002/2003
Percentuale laureati su iscritti coorte
Numero laureati coorte 2003/2004
Percentuale laureati su iscritti coorte
2004/2005
26
61,9 %
---
2005/2006
9
21,4 %
29
56,9 %
Totale coorte
35
83,3 %
29
56,9 %
Un altro dato particolarmente significativo è quello del numero di crediti
per studenti per anno, che porta ad ottenere un rapporto di studenti equivalenti
doppio rispetto alla media dell’Ateneo.
Crediti acquisiti per a.a. - studenti equivalenti
90,00%
80,00%
78,03%
81,55%
83,01%
76,73%
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
Valore Medio Ateneo
36,68%
37,67%
41,47%
36,48%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
2005-2006
2004-2005
2003-2004
2002-2003
Facoltà di Architettura
119
Facoltà di Architettura
Il numero di studenti che hanno svolto tirocini all’estero o fuori dell’isola
supera il 65% del totale, e il numero di Borse Erasmus per ora assegnate per
l’Anno accademico 2007 / 2008 è di 42 su una disponibilità totale di 52.
Nonostante siano presenti diversi vincoli per il passaggio da un anno all’altro (raggiungimento di un numero minimo di crediti, aver superato almeno
quattro esami su cinque delle materie trainanti i blocchi ecc ecc) gli studenti
appartenenti alle classi rimangono pressoché di numero costante. Nelle tabelle
seguenti è possibile seguire l’andamento delle classi nei vari anni accademici.
Classi Anno Accademico 2002-2003
Corso di Laurea
Scienze dell’Architettura
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Anno di corso
1° anno
1° anno
N° studenti
60
60
Anno di corso
1° anno
2° anno
1° anno
2° anno
N° studenti
64
47
63
44
Classi Anno Accademico 2003-2004
Corso di Laurea
Scienze dell’Architettura
Scienze dell’Architettura
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Classi Anno Accademico 2004-2005
Corso di Laurea
Anno di corso
N° studenti
Scienze dell’Architettura
1° anno
66
Scienze dell’Architettura
2° anno
55
Scienze dell’Architettura
3° anno
43
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
1° anno
62
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
2° anno
57
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
3° anno
42
Anno di corso
N° studenti
Classi Anno Accademico 2005-2006
Corso di Laurea
Architettura
1° anno
43
Scienze dell’Architettura
2° anno
66
Scienze dell’Architettura
3° anno
56
Architettura
4° anno
55
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
1° anno
43
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
2° anno
61
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
3° anno
51
120
Domenico Vargiu
Classi Anno Accademico 2006-2007
Corso di Laurea
Architettura
Architettura
Architettura
Architettura
Architettura
Scienze dell’Architettura (Teledidattica)
Scienze dell’Architettura
Scienze dell’Architettura
Scienze dell’Architettura
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Corsi Singoli
Anno di corso
1° anno
2° anno
4° anno
5° anno
1° anno ripetente
1° anno
3° anno
2° anno ripetente
3° anno ripetente o Fuori Corso
1° anno
2° anno
3° anno
2° anno ripetente
3° anno ripetente o Fuori Corso
N° studenti
42
43
69
60
1
70
58
3
14
29
36
48
29
14
5
Classi Anno Accademico 2007-2008
Corso di Laurea
Architettura
Architettura
Architettura
Architettura
Architettura
Architettura
Scienze dell’Architettura (Teledidattica)
Scienze dell’Architettura (Teledidattica)
Scienze dell’Architettura
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Design
Corsi Singoli
Anno di corso
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Ripetenti o furi corso
1° anno
2° anno
Ripetenti o fuori corso
1° anno
2° anno
3° anno
Ripetenti o fuori corso
1° anno
Previsione
40
42
43
80
69
10
40
70
15
30
30
36
30
30
12
Anche il tasso di abbandono del corso di studi, come si evince dalla tabella
seguente, è relativamente basso, valori più elevati si hanno in corrispondenza
dell’anno di attivazione del primo corso della Facoltà, dove ha pesato una
maggiore promiscuità tra studenti lavoratori e non.
121
Facoltà di Architettura
2006-2007
Scienze dell’Architettura
Pianificazione Territoriale Urbanistica ed
Ambientale
Scienze dell’Architettura Teledidattica
Architettura
2005-2006
2004-2005
2003-2004
2002-2003
M
F
M
F
M
F
M
F
M
F
0,0%
0,0%
6,8%
0,0%
0,0%
2,6%
4,4%
4,3%
7,1%
5,3%
1,0%
1,8%
5,0%
7,0%
6,2%
3,1%
6,0%
6,8% 12,8% 0,0%
1,8%
0,9%
6,3%
1,1% 11,5% 2,9%
-
-
-
-
-
-
Infine, poiché gli studenti sono i fruitori ultimi della complessa organizzazione, si ritiene utile evidenziare quelle che sono state le loro valutazioni.
Dall’ultimo rapporto Almalaurea relativo alle caratteristiche dei laureati di
ogni facoltà, Ateneo per Ateneo, (ottobre 2006), si evince che la Facoltà di
Architettura, nonostante tutte le difficoltà, è ai primi posti in Italia per gradimento da parte dei suoi studenti.
L’organizzazione degli esami, la disponibilità di aule, i servizi di biblioteca, le postazioni informatiche e gli eventi culturali, pur non ottenendo valutazioni elevate per i motivi già trattati, si allineano ai valori delle altre Facoltà
di Architettura.
Anche la sostenibilità del carico di studio viene considerata nella media,
mentre primeggia nella soddisfazione dei rapporti con i docenti, dove è di
gran lunga superiore a quella di tutti le altre Facoltà di Architettura.
Notevoli i risultati che si evincono dalla valutazione, sulla capacità di attrarre gli studenti, infatti, ben l’80,5% si iscriverebbero di nuovo allo stesso
corso nello stesso Ateneo.
Infine, il dato che più incoraggia nel perseguimento degli obiettivi prefissati è quello che riguarda la soddisfazione complessiva del corso di studi,
dove la Facoltà distacca in maniera considerevole Facoltà notoriamente più
blasonate.
122
Domenico Vargiu
Facoltà di Architettura
123
124
Domenico Vargiu
La Facoltà di Economia
Barbara Pes
Referente di Facoltà per la didattica
L’offerta formativa della Facoltà di Economia è attualmente caratterizzata
da 3 corsi di laurea triennali: uno per la Classe 28 - “Classe delle lauree in
Scienze economiche” - denominato Economia e due per la Classe 17 - “Classe delle lauree in Scienze dell’economia e della gestione aziendale” - denominati Economia aziendale e Economia e imprese del turismo di cui il secondo
delocalizzato presso la sede di Olbia; e da 2 corsi di laurea specialistica, uno
per la Classe 64/S - “Classe delle lauree specialistiche in Scienze dell’economia” - denominato Economia e nuove tecnologie e uno per la Classe 84/S
- “Classe delle lauree specialistiche in Scienze dell’economia e della gestione
aziendale” - denominato Consulenza e direzione aziendale rispettivamente la
diretta prosecuzione del corso di laurea della classe 28 e delle due classi 17.
I corsi di laurea triennali sono stati riprogettati ed attivati nell’a.a. 2005/2006,
contestualmente all’istituzione dei due corsi di laurea specialistica.
Da una recente indagine effettuata all’interno della riflessione sulla programmazione della Facoltà, è emerso come i corsi di laurea triennali offerti
siano di impostazione generalista, improntate alla formazione “culturale” interdisciplinare di base, come accade sovente nelle Facoltà di piccole dimensioni, come richiesto dal DM 270/2004 secondo il quale ciascun “corso di
laurea ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di
metodi e contenuti scientifici generali (art. 3 comma 4).
La valutazione della didattica
La possibilità di utilizzare il Data warehouse che archivia tutti le informazioni relative alle carriere degli studenti dell’Ateneo, permetterà di avere
dati uniformi e corretti, anche se i problemi di aggiornamento e riallineamento delle basi GISS (software per la Gestione Informatizzata delle Segreterie
Studenti) creano, allo stato attuale, notevoli problemi di coerenza tra i dati
126
Barbara Pes
estratti, con le conseguenti difficoltà interpretative: ad esempio, i dati relativi
al numero degli studenti iscritti ed ai crediti da questi conseguiti 2 o 3 anni accademici fa sono cambiati in maniera non irrilevante in due distinte estrazioni
a distanza di un mese, pur trattandosi di dati da considerarsi consolidati.
La Facoltà di Economia ha sempre cercato di effettuare una corretta valutazione della produttività della didattica (esami sostenuti e crediti maturati
per anno accademico; studenti che non hanno sostenuto esami o maturato crediti in un anno accademico; studenti equivalenti; tasso di permanenza e tasso
di abbandono; numero di laureati in corso; tempo medio di conseguimento
del titolo di studio), ma fino ad ora queste attività di analisi non hanno assunto
carattere strutturale e, anche se periodicamente, sono realizzate come oggetto
di ricerca all’interno di tesi di laurea e assegni di ricerca per l’impossibilità
di monitorare costantemente i dati di archivio relativi agli studenti della Facoltà, da parte della struttura amministrativa della stessa, e per la necessità di
un’analisi approfondita ed effettuata da esperti in materia statistica.
Principali problematiche della facoltà: le strutture
Attualmente la Facoltà si trova a dover affrontare due ordini di problemi, il
primo è relativo alla carenza cronica di strutture didattiche, il secondo è il ridotto numero di docenti di ruolo rispetto alle esigenze didattiche e di ricerca.
La Facoltà di Economia, a quasi vent’anni dalla sua istituzione, è quella
a cui è stato concesso il minore spazio all’interno degli edifici di proprietà
dell’Ateneo: al momento (a.a. 2007/2008) ha la piena disponibilità di soli
46 metri quadri, ovvero parte del 1° piano dell’ex presidenza di Scienze sita
in Corso Angioj, in cui, fin dall’a.a. 2006/2007 sono state attrezzate 40 postazioni con scrittoio al fine di consentire la localizzazione di alcune lezioni
del primo o del secondo anno dei corsi di laurea triennali (principalmente di
lingua straniera) che richiedono classi di piccole dimensioni.
Lo scorso 26 settembre, a seguito della riunione straordinario del Consiglio di Facoltà, considerato che la carenza di strutture didattiche idonee ad
ospitare gli insegnamenti del primo anno dei Corsi di laurea attivati dalla
Facoltà presso la Sede di Sassari non consentiva il regolare svolgimento dell’attività didattica con un minimo di regolarità e nel rispetto delle norme di
sicurezza e che , altresì, le valutazioni assolutamente negative sulle strutture
didattiche, più volte evidenziate anche dal Nucleo di valutazione, incidono
pesantemente sui risultati complessivi dell’attività didattica e, di fatto, vani-
La Facoltà di Economia
127
ficano i vantaggi finanziari portati all’Ateneo dall’elevato standard raggiunto
dall’area economica nella ricerca scientifica, ha disposto la sospensione con
effetto immediato delle lezioni del primo anno dei Corsi di laurea attivati
presso la Sede di Sassari.
Solo a seguito della riunione straordinaria del Senato Accademico del 4
ottobre 2007, la Facoltà è riuscita ad ottenere, per tutto l’a.a. 2007/2008, la
piena disponibilità dell’aula Magna dell’ex presidenza di Scienze in corso
Angioj (180 posti in quasi 170 metri quadri di superficie) e la disponibilità
parziale dell’aula Germania del Quadrilatero (220 posti su due livelli e quasi
165 metri quadri di superficie), in condivisione con la Facoltà di Giurisprudenza. Tali strutture sono appena sufficienti per garantire l’erogazione dei
corsi dei primi due anni dei CDL triennali, grazie allo sdoppiamento di tutte
le lezioni del I anno di corso, ma non risolvono i problemi strutturali che impediscono un’adeguata programmazione della didattica.
Gli altri 490 metri quadri a disposizione della Facoltà per l’attività didattica relativa al 3° anno di entrambi i corsi di laurea triennali della sede di
Sassari e dei due corsi di laurea specialistica, sono localizzati nell’edificio
sito in località Serra Secca e sono stati concessi dalla Provincia di Sassari in
comodato d’uso. Dall’a.a. 2006/2007, inoltre, la Provincia si è riappropriata
di una parte dell’edificio in cui insisteva un’aula da 80 posti e circa 80 metri
quadri, riducendo ulteriormente la disponibilità di strutture didattiche, nonostante l’accresciuto fabbisogno.
Nell’a.a. 2007/2008 si è deciso di ridurre al minimo indispensabile l’uso
dell’Aula Magna dell’ERSU, in via Padre Manzella, che fornisce 198 posti a
sedere in un ambiente totalmente inadatto all’attività didattica, anche se utilizzabile per lo svolgimento di esami scritti.
Principali problematiche della facoltà: la numerosità del corpo docente
Accanto alla scarsa disponibilità di spazi, appare altresì evidente come anche l’organico della Facoltà di Economia, pur incrementato rispetto agli anni
passati, sia fortemente sottodimensionato.
La Facoltà, a tutt’oggi, presenta il più alto rapporto studenti/docenti fra
quelli rilevati nell’Ateneo di Sassari. Secondo i dati del MIUR la Facoltà di
Economia ha, per l’anno accademico 2006/2007, 43,8 studenti per ogni docente interno (al 31/12/2006), come evidenziato dalla tabella 1.
128
Barbara Pes
Tabella 1 - Rapporto studenti/docenti al 31/12/06 nelle Facoltà
dell’Ateneo
Facoltà
Iscritti
2006/2007
Docenti
31/12/06
Rapporto studenti/docenti
a.a. 2006/207
Giurisprudenza
2.510
58
43,3
Scienze matematiche fisiche e naturali
1.181
95
12,4
Architettura
460
32
14,4
Agraria
460
91
5,1
Famacia
Lingue e letterature straniere
600
48
12,5
1.145
29
39,5
Lettere e filosofia
2.515
75
33,5
Economia
1.752
40
43,8
Medicina e chirurgia
1.453
175
8,3
Scienze politiche
1.552
42
36,9
518
61
8,5
Medicina veterinaria
Fonte: proprie elaborazioni su dati forniti dal Coordinamento Segreterie studenti e MIUR
A causa del ridotto numero di docenti di ruolo, la Facoltà di Economia
si è trovata costretta a limitare l’offerta formativa ai soli corsi di laurea di
base sopra menzionati. Inoltre, l’insufficiente numero di docenti impedisce
di adeguare i contenuti dei vari insegnamenti, a parità di disciplina, alle esigenze dei corsi di laurea in cui essi si inseriscono. Ad esempio la Matematica
(sia “generale” che “finanziaria”), ma anche le materie economiche (sia microeconomia che macroeconomia) ed altri insegnamenti richiederebbero un
programma, almeno in parte, differenziato tra studenti del Corso di laurea in
Economia rispetto a quello rivolto agli studenti del Corso di laurea in Economia aziendale.
Nella tabella che segue (tabella 2) è evidenziata, nello specifico, l’evoluzione dell’organico docenti della Facoltà dall’a.a. 1999/2000 ad oggi.
Tabella e grafico 2 - Evoluzione dell’organico docenti della Facoltà
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
1999/2000 2000/2001 2001/2002 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007
TOTALE
23
24
23
32
30
32
37
40
I fascia
3
6
8
8
7
10
11
14
II fascia
11
8
9
15
15
13
14
16
Ricercatori
9
10
6
9
8
9
12
10
Fonte: propria elaborazione su dati MIUR
129
La Facoltà di Economia
45
40
35
30
TOTALE
25
TOTALE I fascia
TOTALE II fascia
20
TOTALE Ricercatori
15
10
5
0
a.a. 1999/2000 a.a. 2000/2001 a.a. 2001/2002 a.a. 2002/2003 a.a. 2003/2004 a.a. 2004/2005 a.a. 2005/2006 a.a. 2006/2007
Fonte: propria elaborazione su dati MIUR
Va sottolineato che, per ovviare a tali problematiche, i docenti della Facoltà hanno acconsentito ad accrescere il loro impegno didattico nel tempo, tanto
che, allo stato attuale, più del 90% degli insegnamenti attivati in tutti i corsi di
laurea triennali e specialistici è coperto da docenti interni della Facoltà, come
mostra la tabella 3.
Tabella e grafico 3 - Corsi di laurea attivi, insegnamenti attivati e insegnamenti coperti con docenti interni per anno accademico
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
2000/2001 2001/2002 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007
TOTALE CDL ATTIVI
1
3
4
4
3
5
5
Annualità attivate
4
5
7
9
9
11
13
Totale insegnamenti attivati
67
57
72
79
108
104
127
Insegnamenti coperti con interni
35
32
47
63
72
76
117
% copertura insegnamenti con
docenti interni alla Facoltà
52,24
56,14
65,28
79,75
66,67
73,08
92,13
Fonte: propria elaborazione su dati reperiti sui verbali dei consigli della Facoltà
130
Barbara Pes
140
127
120
117
108
100
80
60
40
79
72
67
76
63
57
TOTALE CDL ATTIVI
Annualità attivate
47
35
4
Totale insegnamenti attivati
32
20
0
72
104
5
7
9
9
11
13
Ins. coperti con interni
5
5
4
4
3
1
3
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
a.a.
2000/2001 2001/2002 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007
Fonte: propria elaborazione su dati reperiti sui verbali dei consigli della Facoltà
Evoluzione di iscrizioni ed immatricolazioni
La Facoltà di Economia è sempre stata sempre, all’interno dell’Ateneo, una
delle Facoltà con il maggior numero di immatricolati e di iscritti (tra le prime 3
Facoltà anche negli ultimi anni accademici, come evidenziato nella tabella 4),
ma nonostante questi dati, largamente noti, come sottolineato dagli ultimi dati
forniti dal Nucleo di valutazione dell’Ateneo, la Facoltà di Economia “incide”
sul Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO 2006) per l’11,6%, mentre “costa”
soltanto il 5% delle risorse messe a disposizione dell’Università di Sassari.
Tabella 4 - Peso di iscritti ed immatricolati di ogni Facoltà rispetto al
totale dell’Ateneo, negli ultimi 3 anni accademici
Ordinamento
Giurisprudenza
Scienze matematiche fisiche e naturali
Architettura
Agraria
Farmacia
Lingue e letterature straniere
Lettere e filosofia
Economia
Interfacoltà
Medicina e chirurgia
Scienze politiche
Medicina veterinaria
Totale Ateneo
% Immatricolazioni generici
su totale Ateneo
2006
2005
2004
2007
2006
2005
13,9
20,1
16,4
9,0
6,8
11,1
5,6
3,7
3,4
5,6
3,7
3,4
2,3
5,7
3,9
6,8
6,7
7,9
13,4
16,3
17,4
14,0
13,5
13,1
2,0
1,5
3,4
15,0
6,6
5,4
11,2
13,5
12,8
1,2
1,8
1,9
100
100
100
% Iscritti su totale Ateneo
2006
2007
17,4
7,9
3,1
3,1
4,0
7,7
17,2
12,0
2,7
10,7
10,9
3,4
100
2005
2006
18,6
7,8
2,5
2,5
4,6
7,9
18,7
12,0
2,7
7,9
11,0
3,8
100
2004
2005
18,4
8,6
2,0
2,0
4,1
8,3
19,3
11,9
2,9
7,5
10,9
3,9
100
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
131
La Facoltà di Economia
Verificando nel dettaglio dei CDL della Facoltà di Economia l’andamento
di iscrizioni ed immatricolazioni (vedi tabella 5) occorre evidenziare la sostanziale stabilità delle iscrizioni ai corsi di laurea in Economia ed in Economia e imprese del turismo e la crescita di quelle al corso di laurea triennale
in Economia aziendale ed al corso di laurea specialistica in Consulenza e
direzione aziendale. In particolare per questo corso di laurea si è passati da 20
studenti realmente immatricolati nell’a.a. 2005/20061 a 82 immatricolati nell’a.a. 2006/2007, che probabilmente saranno molti di più nell’a.a. 2007/2008
tenendo conto che al valore indicato in tabella mancano ancora i laureati triennali della sessione di settembre 2007 che hanno chiesto l’iscrizione, nonché
tutti gli interessati all’iscrizione che matureranno il titolo di laurea triennale
nelle sessioni di novembre 2007 e febbraio 2008.
Tabella e grafico 5 - Iscritti per Corso di laurea e anno accademico
Iscritti
Ordinamento
2004/2005
2005/2006
2006/2007
1020
ECONOMIA E COMMERCIO
40
29
20
1028
ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.)
658
448
310
10E1
ECONOMIA
250
269
245
10E2
ECONOMIA AZIENDALE
588
716
767
1101
ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO
421
462
458
1155
CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE
0
33
103
1157
ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE
0
0
32
1.957
1.957
1.935
Totale
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
1
La restante parte dei 33 iscritti è costituita per 10 unità da studenti del Corso di laurea specialistica in Economia e nuove tecnologie e da 3 studenti che anno rinunciato agli studi. Il
corso di laurea in Economia e nuove tecnologie è stato formalmente attivato solo nell’a.
a. 2006/2007, ma, grazie la presenza di tutti gli insegnamenti del primo anno del corso
di laurea in questione all’interno del corso di laurea specialistico, già nell’a.a. 2005/2006
è stata data possibilità a quanti lo desiderassero di seguire le lezioni e sostenere i relativi
esami, ottenendo nell’a.a. successivo l’iscrizione al 2° anno del Corso di laurea specialistica in Economia e nuove tecnologie.
132
Barbara Pes
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
ECONOMIA E
NUOVE
TECNOLOGIE
CONSULENZA
E DIREZIONE
AZIENDALE
ECONOMIA E
IMPRESE DEL
TURISMO
ECONOMIA
AZIENDALE
ECONOMIA
ECONOMIA E
COMMERCIO
(N.O.)
ECONOMIA E
COMMERCIO
2004/2005
2005/2006
2006/2007
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
Nell’a.a. 2007/2008 il numero di immatricolati al Corso di laurea triennale
in Economia si è ridotto rispetto ai precedenti anni (vedi tabella 6). Probabilmente, la numerosità di circa 50 immatricolati al Corso di laurea in Economia, è quella che ci si può attendere a regime. Se è vero, infatti, che negli
scorsi anni accademici le immatricolazioni sono state più numerose, molte di
queste erano effettuate, verosimilmente, in modo affrettato e poco ragionato,
spingendo gli stessi studenti, nell’a.a. successivo a chiedere un passaggio al
Corso di laurea in Economia aziendale o a quello in Economia e imprese
del turismo. La maggiore consapevolezza con la quale i nuovi immatricolati
paiono aver effettuato la scelta nell’a.a. in corso, con tutta probabilità porterà
ad una drastica riduzione dei passaggi interni dal Corso di laurea in Economia
a quello in Economia aziendale, attualmente molto frequenti. Questo risultato
va ascritto alla maggiore attività di orientamento effettuata dalla Facoltà sia
con l’istituzione del Servizio di Orientamento2, attivato fin dal 20 agosto, sia
con l’istituzione della Prova di Autovalutazione che ha obbligato sia al momento dell’iscrizione alla stessa, che al momento del sostenimento, a prendere maggior coscienza dei contenuti dei Corsi di laurea prima dell’effettiva
iscrizione alla Facoltà.
2
Localizzato al piano terra del Palazzo Zirolia, nelle immediate vicinanze della segreteria
studenti.
133
La Facoltà di Economia
Tabella e grafico 6 - Immatricolati (iscritti al primo anno anche se non
al primo ingresso nel sistema universitario italiano) per Corso di laurea
e anno accademico
Immatricolazioni generici
Ordinamento
2004/2005
2005/2006
2006/2007
2007/2008
0
0
0
0
1020
ECONOMIA E COMMERCIO
1028
ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.)
3
0
0
0
10E1
ECONOMIA
81
93
72
55
10E2
ECONOMIA AZIENDALE
191
196
201
190
1101
ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO
164
156
140
168
1155
CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE
0
33
82
43
1157
ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE
Totale
0
0
22
7
439
478
517
435
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
250
200
2004/2005
2005/2006
2006/2007
2007/2008
150
100
ECONOMIA E
NUOVE
TECNOLOGIE
CONSULENZA
E DIREZIONE
AZIENDALE
ECONOMIA E
IMPRESE
DEL TURISMO
ECONOMIA
ECONOMIA E
COMMERCIO
(N.O.)
ECONOMIA E
COMMERCIO
0
ECONOMIA
AZIENDALE
50
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
Occorre non dimenticare il problema degli studenti fuori corso, che la Facoltà sta cercando di prevenire e ridurre con una serie di azioni al vaglio del
Consiglio della Facoltà proprio in questo periodo.
Il numero degli studenti iscritti fuori corso, come prevedibile, ha ripreso
ad aumentare leggermente (vedi tabella 7). Agli studenti dei corsi di laurea
quadriennale ormai fuori corso da tempo, che si riducono per via delle lauree
134
Barbara Pes
tardive, si aggiungono gli studenti dei corsi di laurea triennale, che vanno
invece ad ingrossare la quota dei “fuori corso”. Occorre precisare, ad ogni
modo, che il dato dell’a.a 2005/2006 è sottodimensionato a causa dell’elevato numero di studenti ripetenti, così iscritti nel passaggio dai vecchi ai nuovi
ordinamenti dei corsi di laurea triennali.
Tabella e grafico 7 - Peso degli iscritti fuori corso sul totale degli iscritti per Corso di laurea e anno accademico
% Iscritti FC su Iscritti
Ordinamento
2004/2005
2005/2006
2006/2007
1020
ECONOMIA E COMMERCIO
100,0
100,0
100,0
1028
ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.)
98,6
100,0
100,0
10E1
ECONOMIA
17,2
14,1
26,9
10E2
ECONOMIA AZIENDALE
21,9
6,8
25,0
1101
ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO
0,0
8,9
22,9
1155
CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE
1157
ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE
44,0
30,9
35,8
Media
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
120,0
100,0
80,0
2004/2005
2005/2006
2006/2007
60,0
40,0
Media
ECONOMIA E
NUOVE
TECNOLOGIE
CONSULENZA
E DIREZIONE
AZIENDALE
ECONOMIA E
IMPRESE DEL
TURISMO
ECONOMIA
AZIENDALE
ECONOMIA
ECONOMIA E
COMMERCIO
(N.O.)
0,0
ECONOMIA E
COMMERCIO
20,0
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
La Facoltà di Economia
135
Il fenomeno degli abbandoni
Tra gli indicatori che meglio sintetizzano le possibili difficoltà incontrate
dagli studenti nei propri corsi di studio, all’analisi dell’irregolarità e del rallentamento delle carriere, va affiancato il monitoraggio degli abbandoni, fenomeno particolarmente grave poiché impatta sia sugli indicatori di efficacia
ministeriali che sull’organizzazione stessa della didattica.
Lo studio degli abbandoni evidenzia come il corso di laurea in Economia e
imprese del turismo sia il più colpito dal fenomeno, soprattutto nei primissimi
anni dalla sua istituzione (2002/2003).
L’elevato numero di abbandoni (vedi tabella 8), uniti alla perdurante carenza di strutture didattiche hanno spinto la Facoltà ad istituire, nell’a.a.
2007/2008, una procedura per la verifica della preparazione degli aspiranti
immatricolati e della loro idoneità allo studio delle materie che formano oggetto dei corsi di laurea, che verrà replicata nei prossimi anni accademici allo
scopo di monitorare lo stato delle carriere fin dai momenti precedenti l’immatricolazione.
Il percorso volto all’incremento dell’efficienza della Facoltà di Economia
si basa quindi sulla riduzione degli immatricolati non motivati, che sarebbero
destinati all’abbandono.
Al fine di migliorare la didattica e ridurre gli abbandoni la Facoltà ha anche riorganizzato l’attività didattica creando una “finestra” di due settimane
per semestre in cui non si terranno lezioni e verranno calendarizzate prove
intermedie e finali per tutti gli insegnamenti con lezioni nel semestre rispettivamente da 10 e da 5 crediti. In questo modo gli studenti saranno invogliati a
studiare fin dalle prime lezioni per preparasi adeguatamente alle prove intermedie ed inoltre verrà evitato l’annoso problema di riduzione dei frequentanti
nei periodi in cui alcuni docenti fissavano delle prove intermedie.
I valori degli abbandoni relativi all’a.a. 2006/2007 sono eccessivamente
bassi e sicuramente falsati dal fatto che nell’a.a. 2007/2008 non sono state
ancora caricate tutte iscrizioni e di conseguenza tutte le mancate iscrizioni
dell’anno, per questa ragione non sono evidenziati nella tabella che segue.
136
Barbara Pes
Tabella 8 - Abbandoni rispetto agli iscritti per anno accademico di iscrizione
A.A.
Metriche
Ordinamento
2005/2006
2004/2005
% abbandoni/
% abbandoni/
Abbandoni Iscritti
Abbandoni Iscritti
iscritti
iscritti
M+F
M+F
M+F
M+F
M+F
M+F
1020
ECONOMIA E COMMERCIO
Sesso
5
29
17,2%
2
40
5,0%
1028
ECONOMIA E COMMERCIO
(N.O.)
27
448
6,0%
26
658
4,0%
10E1
ECONOMIA
53
269
19,7%
35
250
14,0%
10E2
ECONOMIA AZIENDALE
83
716
11,6%
74
588
12,6%
110
464
23,7%
111
421
26,4%
2
33
6,1%
0
0
0
0
0
0
1101
1155
1157
ECONOMIA E IMPRESE
DEL TURISMO
CONSULENZA E DIREZIONE
AZIENDALE
ECONOMIA E NUOVE
TECNOLOGIE
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
A.A.
Ordinamento
1020
1028
2003/2004
2002/2003
Metriche
abbandoni
Iscritti
%
abbandoni
iscritti
Sesso
M+F
M+F
M+F
M+F
M+F
M+F
3
57
5,3%
7
85
8,2%
36
893
4,0%
32
1.098
2,9%
ECONOMIA
E COMMERCIO
ECONOMIA
E COMMERCIO (N.O.)
abbandoni Iscritti
%
abbandoni
iscritti
10E1
ECONOMIA
39
225
17,3%
39
197
19,8%
10E2
ECONOMIA AZIENDALE
71
466
15,2%
73
370
19,7%
128
378
33,9%
174
352
49,4%
0
0
0
0
0
0
0
0
1101
1155
1157
ECONOMIA E IMPRESE
DEL TURISMO
CONSULENZA E
DIREZIONE AZIENDALE
ECONOMIA E NUOVE
TECNOLOGIE
Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti
Servizi offerti dalla facoltà
Aldilà delle problematiche sopra evidenziate, che, per quanto nella sfera
di incidenza della Facoltà, sono state affrontate con azioni correttive, la stessa
offre molteplici servizi didattici e di utilità per i propri studenti e laureati.
Dall’a.a. 2000/2001 è stato attivato il servizio di tutorato svolto da studenti
La Facoltà di Economia
137
“senior” della Facoltà (selezionati tra i migliori a partire dal secondo anno di
corso), cui possono rivolgersi i colleghi più “giovani” al fine di avere tutte
le informazioni necessarie a superare le principali difficoltà incontrate nel
percorso formativo.
Dall’a.a. 2002/2003 è presente un ufficio stage, uno de fiori all’occhiello
della Facoltà, che conta, al momento, più di 150 convenzioni con aziende ed
enti operanti a livello locale e nazionale e che ogni anno garantisce formazione aziendale ad almeno un centinaio tra studenti e laureati della Facoltà.
Sempre più frequentemente, inoltre, tali esperienze portano a concrete offerte
di assunzione per gli stessi tirocinanti.
Dall’a.a. 2003/2004 la Facoltà si è dotata di due aule informatiche, la prima, sita in via Sardegna, conta 42 postazioni e viene principalmente sfruttata
a fini didattici, l’altra, ubicata presso la sede di Serra Secca, mette 12 postazioni a disposizione degli studenti per la navigazione su internet, la compilazione di documenti e la stampa tutti i giorni dalle 9 alle 20.
Dall’a.a. 2004/2005 il nuovo portale web offre tutte le informazioni sulla
Facoltà e permette di: scaricare, agli utenti registrati, il materiale didattico
messo a disposizione dai docenti; iscriversi agli esami di profitto; visionare
i risultati degli appelli effettuati in forma scritta; contattare i docenti direttamente tramite il portale. Nel corso del presente anno accademico il sito verrà
sottoposto ad un aggiornamento che permetterà una più efficace navigabilità
e l’erogazione di nuove funzionalità.
Fin dalla sua istituzione il Corso di laurea in Economia e imprese del turismo offre a tutti gli utenti iscritti (studenti e docenti) una newsletter mensile
che riporta tutte le informazioni riguardanti la didattica, la segreteria studenti
e gli altri servizi offerti dal Polo Universitario di Olbia.
A breve verrà affiancato alle attività dell’ufficio “stage” un ulteriore servizio di job placement che metterà a disposizione sul portale della Facoltà tutti
i curriculum vitae dei laureati della Facoltà. Questi saranno visionabili, oltre
che attraverso la rete Internet, anche nelle postazioni allestite presso l’Associazione Industriali e la Camera di Commercio.
Dalla breve analisi effettuata, l’offerta didattica della Facoltà appare rispondere in maniera sempre più concreta sia alle esigenze degli studenti che
a quelle del mondo imprenditoriale, tuttavia rimangono alcune criticità interne ed esterne come il controllo dell’irregolarità delle carriere e l’inadeguata
disponibilità di aule per la didattica. È su questi campi che gli organi della
Facoltà stanno profondendo il loro impegno per migliorare i servizi offerti.
La Facoltà di Farmacia
Cinzia Pusceddu
Referente di Facoltà per la didattica
La Facoltà di Farmacia, delle Facoltà Scientifiche dell’Università di Sassari, è una delle più antiche. Nasce come scuola di Farmacia nella Facoltà
di Medicina sin dal 1800 e diviene Facoltà nel 1930. Dalla riforma Gentile
del 1937, la Facoltà ebbe un solo corso di laurea fino al 1986, anno in cui fu
modificato lo statuto dell’Università di Sassari con l’approvazione dell’istituzione del Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF),
articolato in cinque anni di corso. Dal 1991 i Corsi di Laurea in Farmacia
e CTF diventano quinquennali. I due Corsi di Laurea sono andati incontro
a tre modifiche degli ordinamenti didattici (1994, 1998, 2001) che a grandi
linee hanno conservato la peculiarità di formare degli esperti del farmaco con
caratteristiche professionali diversificate. Tuttavia i due corsi di laurea, ora
specialistici, a livello comunitario danno luogo alla figura del Farmacista a
seguito di Esame di Stato comune, che li abilita alla professione. I due Corsi
di Laurea e la Scuola di Farmacia Ospedaliera, inaugurata nel 1994, fanno
parte dei corsi di studio dell’area sanitaria. I percorsi formativi sono diversificati per più di 40 CFU1.
L’offerta formativa della Facoltà di Farmacia comprende due Corsi di
Laurea Specialistica a Ciclo Unico di durata quinquennale “Farmacia” e
“Chimica e Tecnologia Farmaceutiche” (Classe 14/S), con sede a Sassari, e
due Corsi di Laurea triennali, “Tecniche Erboristiche” e “Tossicologia degli
Inquinanti Ambientali” (Classe 24), (di quest’ultimo è attivato, per l’anno accademico 2007/08, solo il III anno) con sede a Tempio Pausania, istituiti nell’AA 2001/2002. Inoltre la Facoltà di Farmacia concorre al Corso di Laurea
Interfacoltà in Biotecnologie, assieme alle Facoltà di Scienze MM.FF.NN.,
Medicina e Chirurgia, Agraria, e Medicina Veterinaria.
Sono attivi inoltre il Master di II livello in “Tecnologie farmaceutiche e at1
I cenni storici introduttivi sono a cura del Preside, Prof. Giuseppe Paglietti.
140
Cinzia Pusceddu
tività regolatorie”, il Dottorato di ricerca in “Scienze e tecnologie chimiche”
e il Corso di Specializzazione in “Farmacia Ospedaliera”, l’unica attivata in
Sardegna. La Facoltà fa parte della European Association of the Faculties of
Pharmacy, ha attivato diversi programmi Erasmus/Socrates per lo scambio
di studenti con varie sedi universitarie (Belgio, Germania, Grecia, Norvegia,
Olanda, Polonia, Portogallo, Turchia, Spagna e Francia), alle quali si sono
aggiunte quest’anno Regno Unito, Corsica e Ungheria.
L’elevato ed inaspettato numero di matricole per il nuovo anno accademico ha creato non pochi problemi sia a livello logistico sia per quanto riguarda
l’organizzazione delle attività didattiche.
Tabella 1 - Numero di immatricolati ai Corsi di Laurea Specialistica
(quinquennali) e ai Corsi di Laurea triennali dal 2001/2002
Anno Accademico
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
Farmacia
30
32
38
50
85
37
157
CTF
32
33
32
52
75
37
93
Tecniche
Erboristiche
11
18
11
11
9
8
8
Tossicologia degli
Inquinanti Ambientali
19
18
11
3
9
-----------------------------------
Totale
92
101
92
116
178
82
258
Dall’analisi dei dati riassunti in tabella 1, relativi ai Corsi di Laurea quinquennali, risulta evidente la stabilità del numero di immatricolati negli anni
accademici 2001/02, 2002/03, 2003/04; si rileva un lieve aumento nel 2004/05
per poi arrivare ad un incremento del 70% nel 2005/06 rispetto all’anno precedente. Il considerevole aumento degli immatricolati nel 2005/06, ha spinto
la Facoltà ad istituire il “numero programmato”, con un conseguente calo di
iscrizioni nel 2006/07: 37 studenti per il Corso di Laurea in Farmacia e 37 per
CTF, contro i 60 posti disponibili per ciascun Corso di Laurea. Si è ritenuto
opportuno, quindi, eliminare la prova di selezione d’ingresso ed il risultato
è stato alquanto inaspettato: 157 immatricolati in Farmacia e 97 in CTF, numeri assolutamente inadeguati per le strutture a disposizione della Facoltà.
I 157 studenti del I anno del Corso di Laurea in Farmacia hanno iniziato le
lezioni con una settimana di ritardo, dopo l’iniziale sospensione dei corsi per
mancanza di un’aula che li ospitasse tutti. Ora la Facoltà di Scienze ha messo
141
La Facoltà di Farmacia
a disposizione l’Aula Magna del polo didattico di Via Vienna, risolvendo il
problema per il primo ciclo delle lezioni. Allo stato attuale non è dato sapere
se si tratta di vocazioni o semplicemente mancanza di test d’ingresso, ma con
gli studenti sempre più numerosi, le strutture a disposizione della Facoltà non
rispondono alle nuove esigenze: la sede di via Muroni è dotata di 7 aule, l’aula più grande ospita 80 persone, le altre hanno un numero di posti che va da un
minimo di 25 ad un massimo di 60. Solo in minima parte, il problema è stato
risolto con l’utilizzo delle tre aule dei nuovi laboratori didattici di via Vienna,
ciascuna delle quali provvista di circa 50 postazioni, con i relativi disagi causati dalla distanza tra le due sedi. Sinora il numero limitato di iscritti, aveva
facilitato i compiti di organizzazione delle attività didattiche e sistemazione
logistica, sfruttando al meglio ed intensivamente le strutture disponibili, ma
a partire dall’anno accademico in corso ciò non sarà più possibile.
Per una corretta analisi dei dati riguardanti la Facoltà, è necessario sottolineare la presenza di numerosi studenti iscritti ad ordinamenti pre-riforma,
che rappresentano circa il 30% degli iscritti totali ai Corsi di Laurea quinquennali.
L’Università Italiana è caratterizzata da un alto tasso di abbandoni e da
valori della durata effettiva degli studi in media assai più elevati di quelli
previsti dagli ordinamenti. Ne consegue che il numero degli iscritti non rappresenta necessariamente la domanda effettiva di servizio formativo, di cui,
invece, è un indicatore rappresentativo l’indicatore ministeriale denominato
“studente equivalente”, definito dal rapporto fra il numero totale di crediti
superati in una data struttura didattica ed il numero medio di crediti per anno,
previsto dagli ordinamenti di quella struttura, per conseguire il titolo di studio
nella durata legale.
Tabella 2 - Studenti equivalenti per Corso di Laurea
Corso di Laurea
Studenti
equivalenti
AA 2003/04
Studenti
equivalenti
AA 2004/05
Studenti
equivalenti
AA 2005/06
Studenti
equivalenti
AA 2006/07
Farmacia
33,48%
31,80%
18,26%
14,29%
Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
45,65%
45,55%
31,32%
21,34%
Tecniche Erboristiche
29,58%
30,62%
25,71%
3,29%
Tossicologia degli Inquinanti Ambientali
48,22%
24,95%
33,03%
14,63%
142
Cinzia Pusceddu
La percentuale di studenti equivalenti relativa agli anni accademici
2003/04, 2004/05, 2005/06 varia in maniera evidente tra i vari Corsi di Laurea della Facoltà. Nell’anno accademico 2003/04 gli studenti equivalenti del
Corso di Laurea in Farmacia sono pari al 33,48%, quelli di CTF al 45,65%,
in entrambi i casi si nota una leggera diminuzione nel 2004/05 ed un brusco
calo nel 2005/06, toccando valori del 18,26% (Farmacia) e 31,32% (CTF).
Analizzando nel dettaglio i dati relativi al 2005/06, (considerando che quelli
del 2006/07 sono parziali), i 219 iscritti nel Corso di Laurea in Farmacia hanno acquisito 2.362 CFU contro i 13.140 da acquisire, ciò significa che ogni
studente ha, in media, conseguito 10,78 CFU, mentre i CFU previsti all’anno
sono circa 60. Gli studenti di CTF hanno acquisito, invece, 3831 CFU, per
una meda individuale di 18,5 CFU. Il numero complessivo di studenti equivalenti della Facoltà ha subito, quindi, un forte decremento: da una percentuale
del 41,48% del 2002/03 al 25,35% del 2005/06. Tali valori sono influenzati
dal fatto che la durata media effettiva degli studi è maggiore della durata legale, gli studenti non completano anno per anno gli esami previsti. Inoltre dal
confronto con i dati relativi alle altre Facoltà dell’Ateneo di Sassari, emerge
che i valori più elevati si riscontrano laddove l’accesso è regolato dal numero
chiuso ed è quindi presente una selezione all’entrata degli studenti.
La percentuale degli studenti equivalenti è condizionata, inoltre, dai tassi
di abbandono, sebbene nella Facoltà di Farmacia, non siano eccessivamente elevati: la percentuale degli abbandoni oscilla tra un valore di 6,6% del
2002/03, 5,2% nel 2003/04, 7,2% nel 2004/05, rimane, quindi, più o meno
stabile ad eccezione di un picco nel 2005/06, pari al 13,7% (il valore del
2006/07 è da considerasi parziale).
Tabella 3 - Percentuale di abbandoni dall’anno accademico 2002/2003
al 2006/2007
Anno accademico
Iscritti
Abbandoni %
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
666
671
676
757
650
6.6%
5.2%
7.2%
13.7%
2.6%
Il 2005/06 è lo stesso anno in cui si è registrato un sostanziale aumento degli immatricolati. Dall’analisi dei dati sembra ormai diventato indispensabile
adottare il sistema della selezione all’ingresso; l’iscrizione di studenti non
La Facoltà di Farmacia
143
motivati e disinteressati alla Facoltà, oltre che falsare i dati, crea non pochi
disagi e influenza il buon andamento dell’attività didattica. Oltre la prova
d’ingresso sarebbe utile proporre alle future matricole una sorta di “prova di
orientamento”, al fine di verificare la reale attitudine dello studente alle materie di quel determinato corso di studi, diminuire la probabilità di abbandono
ed aumentare la probabilità di rapido inserimento professionale.
Allo stesso tempo, però, l’analisi dei dati sugli iscritti attivi, studenti che
hanno sostenuto esami o conseguito crediti, è alquanto incoraggiante: da un
75% di iscritti attivi del 2004/05, ad un 81,5% del 2005/06, fino ad un 98%
per l’anno accademico 2006/07 (vedi Tabella 4).
Tabella 4 - Numero di iscritti e iscritti attivi nei Corsi di Laurea pre
e post-riforma
Iscritti
Iscritti attivi
Corso di Laurea
2004/05 2005/06 2006/07 2004/05 2005/06
2006/07
Farmacia (N.O.)
156
129
101
109
104
100
CTF (N.O.)
163
114
76
86
78
75
Farmacia
138
219
199
124
178
194
CTF
139
207
209
127
186
207
Tecniche Erboristiche
43
49
41
34
40
39
Tossicologia degli Inquinanti Ambientali
37
39
24
28
31
22
Totale
676
757
650
508
617
637
La percentuale di studenti fuori corso rimane pressoché stabile negli anni:
il 42,8% del 2004/05 scende ad un valore del 36% nel 2005/06 e poi aumenta
leggermente, 39%, nel 2006/07. L’alta percentuale di studenti fuori corso è
da attribuire ai numerosi studenti dei vecchi ordinamenti e a quelli dei Corsi
di Laurea triennali. Per facilitare gli studenti fuori corso, i docenti concedono
spesso appelli d’esame straordinari e danno la propria disponibilità per spiegazioni e chiarimenti. Di recente, una commissione composta da alcuni docenti della Facoltà, ha svolto una indagine finalizzata alla comprensione delle
possibili cause del ritardo negli studi; è emerso che gran parte della responsabilità si deve attribuire alla scarsa preparazione iniziale degli studenti, all’insufficiente impegno individuale e all’eccessivo carico di lavoro. Nel 2005/06
sono stati valutati dagli studenti, nell’ambito delle rilevazioni effettuate dal
Nucleo di Valutazione, complessivamente 84 insegnamenti; di questi 29 hanno ricevuto una valutazione negativa per il carico di studio complessivo (voto
medio 6,4, valore sovrapponibile al punteggio medio a livello di Ateneo). Gli
studenti, inoltre, ritengono che per 17 insegnamenti il carico di studio richie-
144
Cinzia Pusceddu
sto non sia proporzionato ai crediti assegnati (voto 6,8, leggermente inferiore
a quello di Ateneo pari a 7,1).
Gli studenti sono, invece, soddisfatti per quanto riguarda il rispetto degli
orari di svolgimento delle attività didattiche (voto 8,8) e la chiarezza nella
definizione delle modalità d’esame (8,3) e reperibilità dei docenti (8,6).
Il numero dei laureati è passato da 24 nel 2002 a 66 nel 2006, con un
picco di 82 nel 2004. Il tempo medio di laurea per gli studenti dei Corsi di
Laurea Specialistica a Ciclo Unico oscilla tra i 7 anni del 2002 e gli 8,7 del
2006 con una età media alla laurea di 27/28 anni. Nell’attuale contesto italiano è noto che la durata effettiva degli studi è molto più elevata della durata
legale, il numero medio di anni necessari per arrivare alla laurea è più di 7. I
primi laureati dei Corsi di Laurea triennali del 2003 e 2004 hanno impiegato
3 anni per terminare gli studi, nel 2005 il tempo medio alla laurea è pari a 4
anni e nel 2006 arriva a 4,2. E’ ancora prematuro, però, analizzare i dati sui
laureati post-riforma, in modo particolare per i laureati dei Corsi di Laurea
quinquennali.
La Facoltà si sta adoperando per migliorare i servizi offerti agli studenti:
il sito web della Facoltà è stato completamente rivisitato ed aggiornato; gli
studenti hanno, ora, la possibilità di consultarlo per informazioni sull’orario
delle lezioni, calendario degli esami, manifesti degli studi, programmi dei
corsi, materiale didattico, modulistica varia, ecc. ed al più presto avranno la
possibilità di iscriversi agli esami on-line.
Alle matricole è stata distribuita una mini-guida della offerta formativa
della Facoltà, che contiene informazioni utili sui manifesti degli studi, obiettivi dei corsi di studio e sbocchi professionali, ma è in programma la stesura
di una vera e propria guida dello studente, articolata e dettagliata, con tutte le
informazioni sugli insegnamenti attivati in Facoltà, che speriamo di realizzare
in tempi brevi.
Ricordiamo con piacere che quest’anno la classifica Censis sulla valutazione della qualità della didattica negli atenei italiani, ha posto la Facoltà di
Farmacia al 2° posto, pari merito con l’Università di Pavia, un risultato incoraggiante e stimolante per il futuro.
La Facoltà di Giurisprudenza
Sonia Corda
Referente di Facoltà per la didattica
Premessa
La Facoltà di Giurisprudenza di Sassari, negli ultimi anni, ha ottenuto, nel
campo della didattica, sia a livello nazionale sia a livello di Ateneo, una serie
di risultati (certificati da dati ufficiali e comunque terzi rispetto alla stessa
Facoltà) così positivi da essere sorprendenti.
Indichiamo rapidamente tali risultati. Ricostruiamo, quindi, le nostre scelte, che li hanno permessi. Proponiamo, infine, alcune linee di condotta che ci
consentano di mantenere e migliorare i risultati già conseguiti e di ottenerne
di nuovi.
I risultati ottenuti
Iscrizioni
1. Incremento del numero delle iscrizioni: da 331 matricole dell’a.a. 2001/02
a 514 matricole dell’a.a. 2006/07 (+ 55%) contro un incremento corrispondente da 2.746 a 3.699 di tutto l’Ateneo (+ 35%) (fonte Coordinamento
segreterie studenti).
2. Iscrizioni da “teledidattica” (vedi, infra, § B.IV): nell’a.a. 2006/07 la didattica a distanza ha prodotto 68 (13%) immatricolazioni.
3. Flusso da altre Facoltà/Università: a.a. 2001-2002: 60 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 18,6% delle immatricolazioni); a.a. 2002-2003: 78 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 24,2% delle immatricolazioni); a.a. 2003-2004: 88
tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 22,39%
delle immatricolazioni); a.a. 2004-2005: 79 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 19,5% delle immatricolazioni); a.a.
2005-2006: 77 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equi-
146
Sonia Corda
valenti al 14,75% delle immatricolazioni); a.a.2006-07: 35 tra di Facoltà e
trasferimenti di Università (equivalenti al 6,81% delle immatricolazioni).
I passaggi di Facoltà nell’a.a. 2006/07 sono stati 1/4 rispetto ai trasferimenti di Università, di questi 86% è proveniente dalla Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari.
Valutazione da parte degli studenti
Nella valutazione effettuata durante l’a.a. 2004/05, la Facoltà ha ottenuto
il secondo posto (dopo la Facoltà di Agraria [la quale deve però governare un
terzo degli studenti di Giurisprudenza)]; nella valutazione dell’a.a. seguente,
la Facoltà è passata al 4° posto, pur ottenendo un voto superiore all’anno precedente in termini assoluti e restando comunque sopra la media dell’Ateneo.
Il peggioramento della classifica è dovuto al giudizio negativo degli studenti
sullo stato delle aule (il quale non dipende dalla Facoltà).
Dati CENSIS - Repubblica
Dai dati CENSIS - Repubblica del triennio solare 2004-2006, la Facoltà
di Giurisprudenza di Sassari risulta quella che, fra tutte le Facoltà giuridiche
d’Italia, ha realizzato il maggior progresso, seconda soltanto alla Facoltà di
Giurisprudenza di Trieste, nei parametri seguenti: produttività (+ 10%), didattica (+ 8%), profilo docenti (+ 9%), rapporti internazionali (+ 3%), con un
incremento medio generale di + 7,5%.
Dati ministeriali e del Nucleo di Valutazione d’Ateneo
1. Secondo la tabella fornita dal NdV sassarese (con dati dell’a.a. 2004/05) la
Facoltà di Giurisprudenza, a fronte di un concorso di 5,5% “pesato” sulla
“domanda” di didattica intercettata dall’Ateneo sassarese, concorre con il
10% dei CFU “pesati’ prodotti dallo stesso Ateneo e con il 14,8% dei laureati “pesati’ prodotti dall’Ateneo (CFU e laureati costituiscono, insieme,
la voce “risultati” della didattica). In sintesi, la Facoltà di Giurisprudenza
produce l’8,8% della “didattica” (“domanda” e “risultati”) dell’Ateneo.
N.B. Le iscrizioni considerate nella tabella del NdV corrispondono ad una fase nella quale la Facoltà di Giurisprudenza aveva registrato meno della metà delle immatricolazioni rispetto agli AA.AA. successivi. Il forte calo, all’inizio degli anni 2000, delle immatricolazioni
a Giurisprudenza è stato un fenomeno nazionale, dovuto alla riforma -c.d. “Berlinguer”- tesa
a sottrarre all’area giuridica la formazione degli amministratori pubblici.
La Facoltà di Giurisprudenza
147
2. Il forte scarto tra “domanda” e “risultati” (a favore dei “risultati”) realizzato
dalla Facoltà di Giurisprudenza di Sassari, significa che la Facoltà ha invertito il processo “storico” di accumulo di studenti fuori corso e le ha consentito, anzi, una loro riduzione sensibile; gli studenti fuori corso della facoltà di
Giurisprudenza sono passati da 2.201 dell’a.a. 2001/02 a 1.399 del 2006/07
(- 36,44%), con una “chiusura” tendenziale della “forbice” tra n. di laureati
entro la durata legale dei corsi di studio e n. laureati oltre tale durata.
Le “politiche” svolte
Scelte didattiche
1. Prudenza e attenzione alle professionalità nella attivazione dei corsi di laurea (triennale - specialistica - magistrale): la Facoltà, in pratica, ha fatto
subito la scelta, cui si è quindi finora attenuta, di attivare due Corsi di laurea: uno quinquennale, specialistico/magistrale, corrispondente all’impianto
tradizionale per la formazione di avvocati, magistrati e notai, uno triennale,
caratterizzato in senso più amministrativo che forense e per studenti i quali
(per ragioni diverse) preferiscono una laurea più breve, ed un ulteriore corso
di laurea triennale Interfacoltà (d’intesa con le Facoltà di Lettere e Filosofia,
di Medicina e Chirurgia e di Scienze Politiche della stessa Università degli
Studi di Sassari) in Servizio sociale ad indirizzo europeo.
2. Contenimento forte del numero degli esami: con la riforma della laurea in
Giurisprudenza dalla formula 3+2 della sommatoria di lauree triennale +
specialistica alla formula quinquennale unica della laurea magistrale, realizzata durante il 2006 a valere per l’a.a. 2006-07 in avanti, la Facoltà di
Giurisprudenza di Sassari ha ridotto il numero degli esami da 39 a 24 esami; l’anno successivo abbiamo riformato anche il corso di laurea triennale
in “Diritto delle amministrazioni” portandolo da 27 esami a 18 esami. Da
questo contenimento, il più marcato realizzato da qualsiasi altra Facoltà
giuridica italiana, la Facoltà di Giurisprudenza di Sassari si attende, per il
futuro, un miglioramento sensibile della “produttività”.
N.B. Con le scelte di cui ai punti “1” e “2”, abbiamo preceduto -e con forza- le indicazioni
ultimissime del Ministro della Università, Fabio Mussi.
3. Attivazione di tre “master” (di cui uno in collaborazione -mediante teledidattica- con la Facoltà giuridica della Università “P. Paoli” di Corsica).
4. Potenziamento forte dei “Tirocini”: abbiamo attivato Tirocini presso uffici
148
Sonia Corda
pubblici e privati, forensi e amministrativi a Sassari, Alghero, Olbia, Tempio Pausania, Oristano, Nuoro e Cagliari (inoltre, con il progetto CRUI/
MAE, ogni anno due nostri laureati possono svolgere tirocini semestrali
presso ambasciate italiane all’estero).
Iniziative di sostegno alla didattica specifiche della Facoltà
1. Corsi estivi: da due anni, durante il mese di luglio, la Facoltà organizza
corsi brevi intensivi (mediamente del “valore” di 3 CFU l’uno) seguiti da
esame regolare, per consentire agli studenti di alleggerire il carico di crediti semestrali; nel 2006 abbiamo svolto 17 corsi per un totale di 533 esami
finali (circa 1.500 CFU maturati, in un periodo altrimenti totalmente “morto”); nel 2007 sono stati svolti 16 corsi per un totale di 650 esami finali.
2. Corsi RUI: anche quest’anno la Facoltà di Giurisprudenza, unitamente alla
Fondazione RUI, ha organizzato per i suoi studenti tre corsi di formazione (“Comunicazione efficace”, “Metodologia dello studio” e “Tessere un
testo”) aventi come obiettivo quello di agevolare gli studenti nelle comuni
difficoltà di comunicazione (orale e scritta), apprendimento, sintesi, elaborazione di testi ecc. Tali corsi, in seguito a prova finale, danno la possibilità
di ottenere da 3 a 5 CFU.
3. Potenziamento del numero degli appelli di esame e di laurea: la Facoltà
ha raddoppiato gli appelli obbligatori aperti a tutti gli studenti e istituito
appelli ulteriori dedicati ai laureandi cui manchino uno o due esami per
potersi laureare.
4. Assistenza alla didattica: la Facoltà stipula ogni anno circa 25 contratti (26
nell’a.a. in corso), con una spesa annuale di € 85.000, per collaboratori
didattici (cultori della materia) assegnati alle varie cattedre e che ricevono
gli studenti su questioni inerenti le singole materie.
5. Informazione e consulenza agli studenti: la Facoltà ha attivato, oltre al
ricevimento giornaliero degli studenti effettuato del referente per la didattica, il loro ricevimento bisettimanale da parte della “Commissione per la
didattica” per informazioni e consulenze tecnico/didattiche generali e il
ricevimento quotidiano (anche telefonico) da parte di un “ufficio” di primo
impatto (finanziato dai proventi delle attività della Facoltà - corsi di informatica, “master”) per informazioni e consulenze semplici/organizzative.
6. Corsi “0” nelle materie presso le quali gli studenti trovano il massimo della
difficoltà iniziale (diritto privato, filosofia del diritto).
N.B. In questo caso, però, si tratta soltanto della nostra applicazione di una iniziativa nazionale.
La Facoltà di Giurisprudenza
149
Promozione della Internazionalizzazione
1. Crescita ERASMUS: tra il 2002 e il 2006 aumento da 8 a 30 delle borse di
studio finanziate dalla Facoltà con € 700 l’una. La Facoltà ha attivato rapporti ERASMUS con le Facoltà giuridiche di Barcellona, Granata, Murcia,
Poitiers, Corsica, Olsztyn.
2. Introduzione della iniziativa SPECQUE (collaborazione tra Parlamento
europeo e Parlamento canadese per la promozione della conoscenza della
istituzione parlamentare tra gli studenti): sostenuta dalla Facoltà con un
contributo annuale di € 5000.
Teledidattica
Siamo al 4° anno di sperimentazione della trasmissione a distanza, in video-conferenza diretta e bi-direzionale, dei nostri Corsi di laurea, in sei Comuni (Alà dei Sardi, Budoni, Elini, Ghilarza, La Maddalena e Tempio - quest’anno 5: Alà dei Sardi non ha rinnovato la convenzione) strategicamente
disposti in Sardegna.
Abbiamo:
• investito circa € 350.000 (€ 200.000 da parte della Facoltà ed € 25.000
da parte di ogni Comune) in materiale informatico inventariato;
• attivato ventuno aule attrezzate a disposizione dei corsi (tre aule presso la
Facoltà e tre aule presso ogni Comune) più una “cabina di regia” presso
la Facoltà e sei piccole biblioteche specializzate per la didattica giuridica
(una presso ogni Comune);
• impiegato undici unità di personale che, gravando sugli “utili” prodotti
della stessa tele-didattica, lavorano a tempo totale o parziale con professionalità ad hoc anche molto elevata (cinque tecnici presso la Facoltà e un
tutore d’aula presso ogni Comune) senza considerare gli aspetti amministrativi.
Promozione della immagine della Facoltà
1. Giornata delle matricole (con visita di matricole potenziali alle strutture
della Facoltà e lezioni tipo su questioni d’attualità giuridicamente rilevanti); visite di docenti e tecnici presso Scuole medie superiori della Provincia
e altre iniziative;
2. “Slogan” brevettato «Diritto al futuro» e oggetti con il logo della Facoltà;
3. Sostegno a iniziative sportive.
150
Sonia Corda
Proposte per il futuro
Proposte per la Facoltà
1. Mantenere/potenziare i risultati acquisiti mantenendo/potenziando le iniziative già attivate.
2. Potenziare l’ attenzione sul 1° anno: ad esempio potenziare i corsi cosiddetti “0” e verificarne il rendimento.
3. vigilare contro episodi possibili di mala-didattica.
4. Per quanto concerne gli obblighi didattici dei professori e ricercatori/assistenti, le posizioni della Facoltà si riconoscono nel documento prodotto dal
Senato Accademico.
5. Sostenere, con attività didattiche integrative e auto-finanziate, gli studenti
che incontrano maggiori difficoltà nel portare a termine il percorso degli
studi.
1.
2.
a.
b.
Proposte per l’Ateneo
Concentrarsi (per un periodo congruo di tempo: almeno un anno accademico) sui parametri MIUR, al fine di consentire sia agli uffici centrali
dell’Ateneo sia alle Strutture della Università (Facoltà e Dipartimenti) di
impegnarsi efficacemente su di essi (fino alla Conferenza d’Ateneo 2006
sulla didattica, l’attenzione dell’Ateneo è stata posta sui parametri CENSIS/Repubblica: vedi il volume degli atti II Conferenza sulla Didattica a
cura di Vanna Meloni).
Dare seguito operativo alla distinzione di competenze tra governo centrale
dell’Ateneo, Facoltà e Dipartimenti, facendo collaborare il NdV e i suoi
uffici, in maniera ordinaria, con le Facoltà sui parametri della didattica,
con i Dipartimenti sui parametri della ricerca scientifica e con il governo
centrale dell’Ateneo sugli uffici di supporto alla didattica e alla ricerca.
Per quanto riguarda la didattica, è comunque, assolutamente necessario e
urgente potenziare, nel personale e nelle dotazioni, la Segreteria studenti,
per un fine duplice:
Assicurare la regolarizzazione tempestiva delle carriere e la registrazione
tempestiva degli esami e delle lauree, ciò che influisce direttamente sui
dati della “domanda” e, soprattutto, dei “risultati”, sui quali il Ministero
valuta e finanzia le Università;
Assicurare l’ informazione “in tempo reale” alle Facoltà sull’andamento
dei singoli esami, in modo che esse (in particolare, i Presidi), possano
La Facoltà di Giurisprudenza
151
intervenire laddove si registrino/evidenzino anomalie (soprattutto ritardi)
nel flusso CFU/laureati.
3. Valorizzare la distinzione tra le iscrizioni a tempo pieno e a tempo parziale
promuovendola mediante un sistema di tassazione corrispondente anche in
positivo: meccanismo di incentivi (previo, ovviamente, un calcolo “costi/
benefici”).
4. Raccogliere (anche incrociandoli) dati sulla popolazione studentesca
(scuola di provenienza, età, etc.) che possano aiutare a fornirne profili atti
a “mirare” le metodiche della didattica.
152
Sonia Corda
Popolazione studentesca della Facoltà di Giurisprudenza di Sassari
Grafici e tabelle
Sommario
Note metodologiche
Immatricolati
Andamento degli immatricolati nel post riforma, A.A. 2001/02 - A.A. 2006/07
Distribuzione degli immatricolati per corso di laurea, A.A. 2004/05 - A.A. 2006/07
Immatricolati per coorte d’immatricolazione
Iscritti
Andamento degli iscritti nel post riforma, A.A. 2001/02 - A.A. 2006/07
Distribuzione degli iscritti per corso di laurea, A.A. 2004/05 - A.A. 2006/07
Studenti equivalenti per A.A. e corso di laurea
Iscritti per genere e corso di laurea che non hanno acquisito crediti
(superato esami) A.A. 2005/06
Abbandoni per A.A. e genere
Laureati
Andamento dei laureati nel post riforma, A.S. 2001 - A.S. 2006
Crediti acquisiti per genere e corso di laurea, A.S. 2006
Laureati per voto di maturità, genere e corso di laurea, A.S. 2006
Tempo medio ed età media alla laurea per A.S. e corso di laurea
Note metodologiche
Le elaborazioni che seguono sono state effettuate sulla base dei dati estratti dall’archivio
del Coordinamento Segreterie Studenti. I dati sugli immatricolati ed iscritti sono rilevati per
anno accademico mentre i laureati per anno solare.
Principali definizioni utilizzate per la redazione del presente elaborato
Immatricolato: si intende lo studente che nell’anno accademico di riferimento è al suo
primo ingresso nel sistema universitario italiano
Immatricolato generico: si intende lo studente al primo ingresso - al primo anno - ad
un dato corso di laurea.
Iscritti MIUR: si intende lo studente che alla data del 31 luglio dell’anno successivo all’iscrizione (x+1) risulta essere in regola con i pagamenti relativi all’ultima rata d’iscrizione.
Studente equivalente: è un indicatore dato dal rapporto fra il numero totale di crediti
superati in una data struttura didattica ed il numero medio di crediti per anno, previsto per
conseguire il titolo di studio nella durata legale, dagli specifici ordinamenti.
153
La Facoltà di Giurisprudenza
Immatricolati
Facoltà di Giurisprudenza - Andam ento degli im m atricolati nel post riform a
(A.A. 2001/02 - 2006/07)
800
700
Numero degli immatricolati
600
500
400
300
200
100
0
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
Anni Accadem ici
NB: nel grafico sono state considerate le immatricolazioni generiche
NB: nel grafico sono state considerate le immatricolazioni generiche
Distribuzione degli immatricolati per corso di laurea
Immatricolazioni
Immatricolazioni generiche
Corsi di Laurea
2006/07 2005/06 2004/05 2006/07 2005/06 2004/05
GIURISPRUDENZA (Quadriennale)
0
0
0
0
35
47
SCIENZE GIURIDICHE
0
448
352
0
514
419
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E
DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
24
40
48
42
75
68
GIURISPRUDENZA (Specialistica)
0
1
0
20
88
15
GIURISPRUDENZA (Magistrale)
350
0
0
452
0
0
Totale
374
489
400
514
712
549
154
Sonia Corda
Immatricolati per coorte d’ immatricolazione
Scienze Giuridiche
Anni Accademici
Coorte Immatricolazione
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08
Immatricolati della Coorte
338
338
338
338
338
338
Iscritti all’anno successivo
243
198
163
140
62
29
Laureati
0
0
16
12
0
0
Trasferimenti in uscita
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
1
2
1
1
0
91
37
10
11
0
0
Passaggi
4
5
7
0
78
7
Immatricolati della Coorte
0
390
390
390
390
390
Iscritti all’anno successivo
0
274
222
189
63
36
Laureati
0
0
0
5
0
0
Trasferimenti in uscita
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
0
4
1
2
0
0
112
44
21
1
0
Passaggi
0
4
4
6
123
1
Immatricolati della Coorte
0
0
335
335
335
335
Iscritti all’anno successivo
0
0
242
205
84
61
Laureati
0
0
0
1
0
0
Trasferimenti in uscita
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
0
0
0
0
0
0
0
90
28
3
0
Passaggi
0
0
3
7
118
5
Immatricolati della Coorte
0
0
0
413
413
413
Iscritti all’anno successivo
0
0
0
299
141
92
Laureati
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti in uscita
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
0
0
0
3
1
0
0
0
112
11
0
Passaggi
0
0
0
3
144
8
155
La Facoltà di Giurisprudenza
Diritto delle amm.e imprese pubbliche e private
Coorte Immatricolazione
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
Anni Accademici
2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08
Immatricolati della Coorte
24
24
24
24
24
24
Iscritti all’anno successivo
9
8
6
4
3
3
Laureati
0
0
0
1
0
0
Trasferimenti in uscita
0
0
0
0
1
0
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
15
1
1
1
0
0
Passaggi
0
0
1
0
0
0
Immatricolati della Coorte
0
46
46
46
46
46
Iscritti all’anno successivo
0
33
26
22
17
10
Laureati
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti in uscita
0
0
0
0
0
0
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
13
4
3
0
0
Passaggi
0
0
3
1
5
1
Immatricolati della Coorte
0
0
60
60
60
60
Iscritti all’anno successivo
0
0
34
25
18
13
Laureati
0
0
0
0
1
0
Trasferimenti in uscita
0
0
0
0
0
0
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
0
25
4
0
0
Passaggi
0
0
1
5
6
1
Immatricolati della Coorte
0
0
0
56
56
56
Iscritti all’anno successivo
0
0
0
30
27
15
Laureati
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti in uscita
0
0
0
0
0
0
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
0
0
22
1
0
Passaggi
0
0
0
4
2
2
Immatricolati della Coorte
0
0
0
0
37
37
Iscritti all’anno successivo
0
0
0
0
26
10
Laureati
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti in uscita
0
0
0
0
0
1
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
0
0
0
6
0
Passaggi
0
0
0
0
5
2
156
Sonia Corda
Giurisprudenza (specialistica)
Anni Accademici
Coorte Immatricolazione
2004/2005
2005/2006
2006/2007
2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08
Immatricolati della Coorte
0
0
15
15
15
0
Iscritti all’anno successivo
0
0
15
1
1
0
Laureati
0
0
0
14
0
0
Trasferimenti in uscita
Abbandoni (rinunce e mancate
iscrizioni)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Passaggi
0
0
0
0
0
0
Immatricolati della Coorte
0
0
0
41
41
41
Iscritti all’anno successivo
0
0
0
40
39
5
Laureati
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti in uscita
Abbandoni (rinunce e mancate
iscrizioni)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
Passaggi
0
0
0
0
1
0
Immatricolati della Coorte
0
0
0
0
21
21
Iscritti all’anno successivo
0
0
0
0
21
18
Laureati
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti in uscita
Abbandoni (rinunce e mancate
iscrizioni)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Passaggi
0
0
0
0
0
0
Giurisprudenza (magistrale)
Anni Accademici
Coorte Immatricolazione
2006/2007
2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08
Immatricolati della Coorte
0
0
0
0
380
380
Iscritti all’anno successivo
0
0
0
0
339
242
Laureati
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti in uscita
Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni)
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
39
0
Passaggi
0
0
0
0
2
6
157
La Facoltà di Giurisprudenza
Iscritti
Facoltà di Giurisprudenza - Andam ento degli iscritti nel post riform a
(A.A. 2001/02 - 2006/07)
3500
3000
Numero di iscritti
2500
2000
1500
1000
500
0
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
Anni Accadem ici
NB: nel grafico sono stati considerati gli iscritti MIUR
Distribuzione degli iscritti per corso di laurea
Corsi di Laurea
GIURISPRUDENZA (Quadriennale)
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM.
GIURISPRUDENZA (Specialistica)
GIURISPRUDENZA (Magistrale)
Totale
Iscritti MIUR
Iscritti
2006/07 2005/06 2004/05 2006/07 2005/06 2004/05
954
1.225
1.595
1.038
1.369
1.756
591
1.258
1.018
665
1.422
1.137
111
127
104
128
152
117
58
94
12
64
103
15
796
0
0
907
1
0
2.510
2.704
2.729
2.802
3.047
3.025
Distribuzione degli iscritti per corso di laurea
Corsi di Laurea
GIURISPRUDENZA (Quadriennale)
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM.
GIURISPRUDENZA
GIURISPRUDENZA
Totale
Iscritti Attivi
Iscritti FC
2006/07 2005/06 2004/05 2006/07 2005/06 2004/05
1.021
1.131
1.221
1021
1356
1676
646
1.275
946
345
352
205
126
129
98
29
10
2
64
46
1
4
0
0
894
1
0
0
0
0
2.751
2.582
2.266
1399
1718
1883
N.B.: per iscritti attivi s’intende studenti che hanno sostenuto esami o conseguito crediti.
158
Sonia Corda
Studenti equivalenti per A.A. e Corso di Laurea
Corsi di Studio
Iscritti
GIURISPRUDENZA (specialistica)
SCIENZE GIURIDICHE
GIURISPRUDENZA (magistrale)
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
Corsi di Studio
64
665
907
128
Iscritti
GIURISPRUDENZA (specialistica)
SCIENZE GIURIDICHE
103
1.422
GIURISPRUDENZA (magistrale)
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
Corsi di Studio
GIURISPRUDENZA (specialistica)
21,30%
1,65%
16,98%
7.680
A.A. 2005/2006
Crediti sostenuti
Crediti da
dagli iscritti
acquisire
nell’A.A.
nell’A.A.
4.240
6.180
20.804
85.320
3,10%
Studenti Equivalenti
68,61%
24,38%
0
60
0,00%
152
1.946
9.120
21,34%
15
GIURISPRUDENZA (magistrale)
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
238
Studenti Equivalenti
1
Iscritti
SCIENZE GIURIDICHE
A.A. 2006/2007
Crediti sostenuti
Crediti da
dagli iscritti
acquisire
nell’A.A.
nell’A.A.
818
3.840
657
39.900
9.239
54.420
A.A.2004/2005
Crediti sostenuti
Crediti da
dagli iscritti
acquisire
nell’A.A.
nell’A.A.
1.194
900
Studenti Equivalenti
132,67%
1.137
28.907
68.220
42,37%
0
0
0
0
117
1.948
7.020
27,75%
Iscritti A.A. 2005/06 che non hanno superato (acquisito) annulità (crediti) durante l’anno solare 2006 per genere e corso di laurea
Corsi di studio
Iscritti
Maschio
Femmina
GIURISPRUDENZA (quadriennale)
253
397
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
225
35
218
32
GIURISPRUDENZA (specialistica)
4
1
GIURISPRUDENZA (magistrale)
0
1
159
La Facoltà di Giurisprudenza
Abbandoni per A.A. e genere
A.A. 2006/2007
Corsi di Laurea
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM.E DELLE
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA (specialistica)
GIURISPRUDENZA (quadriennale)
GIURISPRUDENZA (magistrale)
Corsi di Laurea
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM.E DELLE
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA (specialistica)
GIURISPRUDENZA (quadriennale)
GIURISPRUDENZA (magistrale)
Corsi di Laurea
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM.E DELLE
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA (specialistica)
GIURISPRUDENZA (quadriennale)
GIURISPRUDENZA (magistrale)
Corsi di Laurea
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM.E DELLE
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA (specialistica)
GIURISPRUDENZA (quadriennale)
GIURISPRUDENZA (magistrale)
Corsi di Laurea
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM.E DELLE
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA (specialistica)
GIURISPRUDENZA (quadriennale)
GIURISPRUDENZA (magistrale)
Abbandoni
Iscritti
Inc. % abbandoni vs iscritti
Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina
7
11
278
328
2,5%
3,4%
3
5
66
64
4,5%
7,8%
0
1
19
0
3
28
21
22
2
52
0
0
65
0
15
22
0
60
0
0
84
0
8
10
0
56
0
0
69
0
11
5
18
10
61,1%
50,0%
0
67
0
0
91
0
0
996
0
0
1.595
0
0
6,7%
0
0
5,7%
0
19
46
0,0%
0,0%
406
652
0,2%
0,5%
326
655
5,8%
4,3%
A.A. 2005/2006
Inc. % abbandoni vs iscritti
Abbandoni
Iscritti
Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina
120
116
597
826
20,1%
14,0%
72
80
29,2%
27,5%
60
43
3,3%
0,0%
526
845
9,9%
7,7%
0
1
0
0,0%
A.A. 2004/2005
Inc. % abbandoni vs iscritti
Abbandoni
Iscritti
Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina
91
90
483
654
18,8%
13,8%
49
68
30,6%
32,4%
8
7
0,0%
0,0%
678
1.077
8,8%
7,8%
0
0
0
0
A.A. 2003/2004
Inc. % abbandoni vs iscritti
Abbandoni
Iscritti
Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina
83
92
365
538
22,7%
17,1%
33
34
24,2%
29,4%
0
0
0
0
825
1.322
6,8%
5,2%
0
0
0
0
A.A. 2002/2003
Inc. % abbandoni vs iscritti
Abbandoni
Iscritti
Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina
76
61
277
377
27,4%
16,2%
160
Sonia Corda
Laureati
Facoltà di Giurisprudenza - Andam ento dei laureati nel post riform a
(A.S. 2001 - 2006)
400
350
Numero dei laureati
300
250
200
150
100
50
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Anni Solari
Crediti Acquisiti per genere e corso di laurea (A. S. 2006)
Crediti (Sostenuti)
Corsi di studio
Maschio Femmina
9.194
15.999
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM. E DELLE
914
1.141
IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA (specialistica)
GIURISPRUDENZA (magistrale)
Totali
2006
Crediti (Acquisiti)
Studenti Regolari
Maschio Femmina
7.062,00 12.176,00
742,00
876,00
Crediti (Estero)
Maschio Femmina
0
129,00
0
0
1.518
1.894
1.518,00
1.894,00
0
0
130
345
90,00
295,00
0
0
11.756
19.379
9.412,00
15.241,00
0,00
129,00
Laureati per voto di maturità, genere e corso di laurea (A.S. 2006)
Laureati anno solare 2006 per voto di maturità
60-70
Corsi di studio
GIURISPRUDENZA
(quadriennale)
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMM. E
DELLE IMPRESE
PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA
(specialistica)
71-80
81-90
91-100
Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina
46
62
30
41
14
22
12
20
8
3
10
8
5
6
11
14
5
1
1
1
1
0
0
1
3
2
1
1
2
1
5
3
161
La Facoltà di Giurisprudenza
Tempo medio ed età media alla laurea per A. S. e corso di laurea
2006
Corso di studio
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE
PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA (Specialistica)
GIURISPRUDENZA (Quadriennale)
Corso di studio
SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE
PUBBLICHE E PRIVATE
GIURISPRUDENZA (Specialistica)
GIURISPRUDENZA (Quadriennale)
Laureati
Tempo Medio
di Laurea
Età media
alla Laurea
65
3,68
29
10
1,50
37
18
247
1,72
9,84
2005
Tempo Medio
di Laurea
31
30
Età media
alla Laurea
25
3,64
25
0
0
0
0
303
0
9,22
0
28
Laureati
2004
Corso di studio
Laureati
Tempo Medio
di Laurea
Età media
alla Laurea
SCIENZE GIURIDICHE
11
3,45
27
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE
PUBBLICHE E PRIVATE
0
0
0
GIURISPRUDENZA (Specialistica)
0
0
0
GIURISPRUDENZA (Quadriennale)
366
9,82
29
La Facoltà di Lettere e Filosofia
Roberto Corrias
Referente di Facoltà per la didattica
La Facoltà di Lettere e Filosofia ha un’offerta didattica ampia ed estremamente articolata, costruita al fine di dare un bagaglio culturale e professionale
“di stampo umanistico” il più completo possibile, capace di rendere i nostri
studenti dei professionisti adattabili e flessibili in grado di trovare spazio nel
mondo del lavoro. In quest’ottica la Facoltà è costantemente orientata a fornire corsi di laurea sempre più rispondenti alle esigenze emerse da parte degli
studenti e del mercato del lavoro, come dimostra la varietà di corsi offerti,
ancor più potenziata in quest’ultimo anno accademico.
Le novità sono importanti. Il nuovo corso di laurea specialistica di Scienze
Filosofiche e Forme della Comunicazione prevede due curricula (Filosofico
e Mediares) che permettono di dare uno sbocco agli studenti della triennale
di Filosofia e a quella di Teorie e Tecniche dell’Informazione. All’interno del
corso di laurea specialistica di Antropologia Culturale ed Etnologia è stato
attivato il nuovo curriculum Archivistico-Librario.
Complessivamente sono presenti 5 corsi di laurea triennale. Oltre ai più
classici Corsi di Lettere (4 curricula) e di Filosofia, sono presenti un corso
di Beni Culturali (4 curricula), Scienze delle Professioni Educative di Base,
Teorie e Tecniche dell’Informazione. A questi va aggiunto il corso interfacoltà di Servizio Sociale ad Indirizzo Europeo del quale la facoltà di Lettere
e Filosofia ha la responsabilità amministrativa in qualità di capofila, con la
collaborazione didattica delle Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Scienze
Politiche. Il Corso di Beni Culturali prevede nella sua articolazione il curriculum di Archeologia Subacquea attivo presso la sede gemmata di Oristano,
gestito in collaborazione con il ConsorzioUno.
I corsi di laurea specialistica o magistrale sono 6: Antropologia Culturale
ed Etnologia (con 2 curricula), Archeologia (3 curricula), Filologie e Culture
delle Modernità, Letterature e Storia del Mondo Antico, Programmazione e
164
Roberto Corrias
Gestione dei Servizi Educativi e Formativi, più il nuovo corso di Scienze Filosofiche e Forme della Comunicazione (2 curricula).
Docenti di ruolo
2004 2005
2005 2006
2006 2007
2007 2008
Ordinari
21
24
23
22
Associati
20
33
34
33
Ricercatori
25
15
17
19
Totale
66
72
74
74
Per far fronte ad un impegno didattico più articolato del passato si è provveduto ad incrementare l’organico dei docenti strutturati e, ove necessario, si
è attinto dalle professionalità del territorio. Nonostante vi siano stati docenti
che hanno concluso la propria attività per pensionamento e docenti che si
sono trasferiti ad altra Facoltà, dal 2004 ad oggi l’organico è stato sensibilmente potenziato. Il corpo accademico oltre che numericamente è anche, e
soprattutto, qualitativamente importante. I docenti si distinguono per l’attività
di ricerca di elevatissimo spessore che dà lustro, oltre che alla Facoltà, all’intero Ateneo.
Naturalmente viene garantito un adeguato sostegno agli studenti ancora
iscritti nei vecchi corsi quadriennali ante riforma. Nello scorso anno accademico sono stati contattati telefonicamente e convocati oltre 500 studenti; sono
stati effettuati incontri di gruppo ed individuali per verificare le ragioni del
ritardo dello studente fuori corso e per accertare eventuali difficoltà, al fine di
trovare possibili soluzioni che favorissero il conseguimento della laurea.
L’assistenza agli studenti è garantita ulteriormente da uno sportello (il
SIAM, Servizio di Informazione e Accoglienza alle Matricole) che quotidianamente fornisce informazioni di carattere generale/logistico, relative all’offerta formativa, fornisce sostegno agli studenti nell’iscrizione agli esami, registrare gli studenti nell’area riservata del sito internet di Facoltà.
Tirocini
2002 2003
2003 2004
2004 2005
2005 2006
2006 2007
Totale
rinuncia
10
10
11
0
2
33
in attesa
8
12
21
12
46
99
concluso
381
280
239
284
129
1.313
Totale
399
302
271
296
177
1.445
La Facoltà di Lettere e Filosofia
165
L’impegno profuso nella gestione di un’offerta formativa in grado di rispondere ai bisogni degli studenti è dimostrato dalle attività didattiche e formative organizzate dai corsi di laurea. Dall’anno accademico 2002/03 ad oggi
la nostra Facoltà ha permesso ad oltre 1300 studenti (su 1.445 pratiche) di
svolgere un tirocinio presso organizzazioni pubbliche e private, locali, nazionali ed internazionali, volto ad introdurre nel mondo del lavoro e a sperimentare sul campo le conoscenze acquisite. Alcuni studenti (33 negli ultimi 5
anni) hanno deciso di sostituire il tirocinio con altra attività didattica, mentre
99 devono ancora iniziarlo. Allo stato attuale vi sono 250 convenzioni stipulate con enti pubblici, privati e cooperative.
Inoltre, nello stesso periodo, nell’ottica di una maggiore integrazione culturale 221 studenti sono stati introdotti nel progetto Erasmus.
Alle attività a carattere pratico effettuate vanno aggiunti ogni anno diversi
scavi archeologici di elevato livello che coinvolgono un numero notevole di
studenti in siti ubicati in Sardegna o in altro territorio nazionale e internazionale. Si sottolinea come le attività di scavo siano valide ai fini del tirocinio
previsto nel piano di studio.
Scavi in corso
Cap de Forma (Minorca-Spagna)
S. Efisio
S’Elighe Entosu (Usini)
S. Efisio d’Orune
Lixus (Marocco)
Stagni Marceddì (Terralba)
Monte Sirai (Carbonia)
Su Coddu (Selargius)
Neapolis (Guspini)
Uchi Majus (Tunisia)
Nuraghe Lugherras (Paulilatino)
Villamar
Pozzo Sacro di Orri (Arborea)
Villaspeciosa
Relitto Mandriola A (Marina S. Vero Milis)
Villaggio Nuragico di Iloi (Sedilo)
S. Antioco
Zamaregia (Tunisia)
Scavi in preparazione
Forum Traiani (Fordongianus)
S. Imbenia (Alghero)
Neapolis (Nabeul - Tunisia)
In un ottica di maggiore occupabilità, si sottolinea come il mercato del
lavoro richieda sempre più, oltre a conoscenze specialistiche, anche conoscenze trasversali quali capacità di comunicazione, di analisi, di sintesi, di
raccolta informazioni, e soprattutto conoscenze informatiche di base e delle
lingue straniere. Sotto questo profilo viene offerto agli studenti un pacchetto
completo: ben 4 livelli di informatica e 3 differenti lingue straniere (inglese,
francese e spagnolo), alle quali vanno aggiunte quelle fornite dal Centro Linguistico di Ateneo.
166
Roberto Corrias
A questo riguardo va sottolineato come sia stata allestita un’aula informatica,
dotata di 35 postazioni, con accesso ad internet, fruibili liberamente dai nostri
studenti, un’aula multimediale dotata di 35 postazioni utilizzabile a fini didattici, ed un’aula telematica, dotata di 20 postazioni, predisposta per videoconferenze e teledidattica. A queste si aggiungono numerose postazioni posizionate
nella biblioteca interfacoltà e nei dipartimenti ospitati nei locali della Facoltà
Nonostante ciò che è stato evidenziato, spesso la Facoltà di Lettere e Filosofia viene percepita come “l’università che si frequenta per accedere all’insegnamento delle materie umanistiche”. Si evidenzia quindi un deficit di
flusso informativo verso l’esterno. La Facoltà sta cercando di dotarsi sempre
più di procedure idonee a dare visibilità e risalto a quanto realizzato dal punto
di vista didattico, culturale e scientifico, in modo da vedere riconosciuta la
leadership culturale nel nord e nel centro Sardegna, che già occupa di diritto.
A tal fine un ufficio o un referente incaricato per la comunicazione e il marketing potrebbe creare valore aggiunto e permettere di collaborare in modo più
stabile e produttivo con il territorio.
Per rendere più trasparente l’informazione verso l’esterno è stato allestito
un sito internet di Facoltà che permette a docenti, studenti e personale amministrativo di accedere in tempo reale ad informazioni relative a corsi di
studio, singoli insegnamenti, programmi, calendario delle lezioni ed esami,
notizie, comunicati. Ogni docente ha una pagina personale ove sono presenti
i propri insegnamenti, all’interno della quale vi sono programmi e libri di
testo adottati, informazioni utili, orario ricevimento studenti. Ogni volta che
il docente fissa la data di un esame, in automatico viene generata una pagina
di iscrizione on-line al medesimo che permette anche di pubblicare l’esito.
Il sistema permette di verificare l’utilizzo delle aule, e di prenotare le aule
libere in quel momento. Il sito www.lefweb.it è costruito in conformità della
L. Stanca sulla web accessibility. Le procedure hanno permesso di alleggerire
alcune pratiche burocratiche, permettendo il risparmio di tempo e l’utilizzo
del formato cartaceo.
Nella gestione della didattica la carenza e inadeguatezza degli spazi rappresenta una grossa limitazione. Infatti una grossa parte degli edifici teoricamente a disposizione sono in realtà impegnati ed utilizzati da biblioteche,
segreteria studenti, dalla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e diversi dipartimenti. Gli edifici della Facoltà hanno una superficie totale di circa 3.700
mq; di questi vi sono realmente a disposizione 2.200 mq, nei quali gravitano
oltre 3.000 persone, tra studenti, personale amministrativo e docenti.
La Facoltà di Lettere e Filosofia
167
Non esiste un’aula magna da utilizzare in proprio per lezioni particolarmente frequentate, lauree, iniziative e convegni; l’aula magna in comproprietà con la Facoltà di lingue appare sempre problematica. Vengono utilizzate
due aule in locazione da 150 posti site a 500 metri dalla Facoltà, che costringono gli studenti a continui spostamenti. Complessivamente gli spazi da
utilizzare per le lezioni appaiono insufficienti per i circa 1.200 studenti in
corso (immatricolati al primo anno e iscritti regolarmente in corso nei corsi
di laurea triennale e corsi di laurea specialistiche, e secondo le rilevazioni
dell’anno accademico 2006/2007), o per i circa 2.700 iscritti, che gravitano
nella Facoltà.
La carenza di spazi idonei impedisce di implementare i pochi laboratori
esistenti e renderli più funzionali e attrezzati rispetto allo stato attuale, e di
istituire nuovi laboratori di archeologia, paleo-etnoarcheologia, etc. in modo
da permettere agli studenti di apprendere conoscenze altamente professionalizzanti, e di fornire servizi a pagamento al territorio (biblioteche storiche,
archivi, etc) in grado di aumentare le fonti di finanziamento e di creare occupazione.
Numero di aule
1
2
1
1
2
3
1
1
Posti a sedere
66
63
55
54
50
45
40
25
A partire dai primi anni del 2000 la Facoltà di Lettere e Filosofia ha visto diminuire le iscrizioni con un’intensità variabile; dall’anno accademico
2004/05 questa tendenza è apparsa più importante. Volendo analizzare in dettaglio i dati di iscritti e immatricolati la situazione complessiva appare in
realtà positiva. Sebbene sia vero che gli iscritti siano in diminuzione, se viene
disaggregato il dato tra corsi attivi e corsi ad esaurimento si osserva che complessivamente i corsi attivi nell’ultimo triennio (dall’a.a. 04/05 al 06/07) sono
in aumento, mentre sono in calo gli iscritti ai vecchi corsi che stanno andando
ad esaurimento.
168
Roberto Corrias
Iscritti
lauree triennali
lauree specialistiche
Totale
Corsi ad esaurimento di vecchio o nuovo ordinamento
Totale
2004
2005
1.661
79
1.740
1.391
3.131
2005
2006
1.886
127
2.013
1.053
3.066
2006
2007
1.862
155
2.017
750
2.767
Variaz.
ultimo anno
-24
+28
+4
-303
-299
Laureati per anno solare
2002
2003
2004
2005
2006
totale
180
341
376
337
327
1561
Abbandoni in rapporto agli iscritti
iscritti
abbandoni
% abbandoni
2002 2003
2003 2004
2004 2005
2005 2006
2006 2007
3361
304
9
3265
327
10
3.171
351
11
3.049
428
14
2.768
66
2,5
La tendenza di quest’ultimo calo è da ricondursi sia al conseguimento della
laurea da parte degli studenti (una media di oltre 300 laureati ogni anno), sia
all’abbandono del corso di studio per motivi personali o perché già impegnati
nel mercato del lavoro. Infatti, tra gli abbandoni, ben 377 studenti facevano
parte di corsi ad esaurimento.
A questo si aggiunga la tendenza alla diminuzione complessiva degli studenti fuori corso che evidenzia il miglioramento delle performance della
didattica della Facoltà. Occorre monitorare l’andamento dei fuori corso nel
prossimo futuro in quanto se è accettabile giungere alla laurea con 1-2 anni di
ritardo, sarebbe patologico se i tempi per completare il ciclo di studio fossero
più lunghi.
Iscritti FC
Lauree triennali
Lauree specialistiche
Totale
Corsi ad esaurimento di vecchio o nuovo ordinamento
Totale
2004 2005
2005 2006
2006 2007
314
0
314
1.460
1.774
574
0
574
1.055
1.629
714
56
770
750
1.520
169
La Facoltà di Lettere e Filosofia
Nello stesso periodo si è verificato un calo degli iscritti, che si è manifestato sopratutto nell’anno accademico 2006/07. Secondo i primi dati non
definitivi nell’anno in corso si ha un leggero aumento che fa ben sperare rispetto alla tenuta della Facoltà e che dà fiducia rispetto ai corsi introdotti e
all’attenzione che viene dedicata alla gestione della didattica.
Lo scorso anno accademico è stata istituita la figura dello studente a tempo
parziale che, in quanto impegnato in attività lavorativa certificata, gode di una
riduzione delle tasse universitarie, a fronte del raddoppio dei tempi del percorso
di studio. Questo fa si che lo studente, oltre ad avere un risparmio economico,
diventa fuori corso dopo 6 anni (per i corsi triennali) e dopo 4 anni (per i corsi
specialistici). Sarebbe utile, sia al fine di agevolare gli studenti che per avere
delle statistiche più rispondenti alla realtà, differenziare la figura dello studente
che lavora in due differenti profili: da un lato quella dello studente-lavoratore,
vale a dire lo studente che, come part-time o stagionale, ha parte del proprio
tempo impegnato in attività lavorativa; dall’altra quella del lavoratore-studente, il lavoratore che dedica parte del proprio tempo libero all’attività di studio.
Immatricolazioni
Corsi di laurea
Filosofia
Teoria e Tecnica dell’Informazione
Scienze delle Professioni Educative di Base
Lettere
Scienze dei Beni Culturali
Antropologia Culturale ed Etnologia
Archeologia
Letteratura e Storia del Mondo Antico
Filologie e Culture della Modernità
Programmazione e Gestione dei Servizi
Educativi e Formativi
Scienze Filosofiche e Forme della Comunicazione
Totale
2004
2005
47
130
114
56
149
18
31
1
6
2005
2006
34
105
162
59
152
14
16
1
6
2006
2007
32
92
120
77
117
12
9
6
0
2007
2008
25
67
154
78
137
12
13
1
5
21
-573
22
-571
30
-495
19
12
523
Variaz.
ultimo
anno
-21,9%
-27,2%
+28,3 %
+1,3
+17,18%
=
+44,4%
-83,3%
-36,6%
+5,7%
I dati dell’ a.a. 2007/08 sono provvisori e aggiornati al 16 ottobre 2007
Se si considera l’andamento delle immatricolazioni in tutto l’Ateneo, la
Facoltà di Lettere e Filosofia ha guadagnato il primato per numerosità superando Giurisprudenza ed Economia, risultando una delle 3 Facoltà che hanno
guadagnato studenti, in controtendenza rispetto alle altre Facoltà che hanno
subito dei cali importanti.
170
Roberto Corrias
Immatricolati
Facoltà
Variazione
2006 2007 2007 2008
numerica
Percentuale
+28
+5,7
1
Lettere e Filosofia
495
523
2
Economia
507
471
-36
-7,1
3
Giurisprudenza
595
390
-205
-34,5
4
Scienze Politiche
414
376
-38
-9,2
5
Scienze MM.FF.NN
310
283
-27
-8,8
6
Farmacia
86
260
+174
+202,3
7
Lingue
250
258
+8
+3,2
8
Agraria
219
169
-50
-22,8
9
Architettura
205
127
-78
-38,0
10
Veterinaria
45
37
-8
-17,8
N.B. non è stata considerata la Facoltà di Medicina che ha delle variabili e dinamiche differenti derivanti
dall’obbligo di effettuare la specializzazione post-lauream (Dati provvisori aggiornati al 16 ottobre 2007)
La Facoltà è costantemente orientata alla ricerca della qualità e del miglioramento. Viene profuso un grande impegno nella somministrazione dei
questionari di valutazione della didattica. Nell’ultimo anno accademico sono
stati valutati 189 insegnamenti, pari all’86% del totale, con 3336 somministrazioni. Rispetto alle altre Facoltà, Lettere e Filosofia è seconda per insegnamenti valutati e terza per somministrazioni; va considerato che le prime
due sono Facoltà in cui vi è l’obbligo di frequenza.
I dati aggregati diffusi dal Nucleo di Valutazione danno una costante indicazione di miglioramento degli indicatori relativi alla Facoltà di Lettere e
Filosofia.
Insegnamenti valutabili
Insegnamenti valutati
Questionari somministrati
Copertura
2003 2004
2004 2005
2005 2006
2006 2007
Variaz.
155
42
1.243
27%
184
153
3.215
83%
186
172
3.199
92%
219
189
3.336
86%
33
17
137
Viene data particolare attenzione alla relazione del nucleo di valutazione,
ai commenti e alle valutazioni espressi dagli studenti in modo da migliorare
le performance dei singoli docenti, dei corsi di laurea e della Facoltà nel suo
complesso. In particolare, il Consiglio di Facoltà analizza dette informazioni
sia come aggregato, sia come valutazioni dei singoli docenti e, ove necessario, viene cercato il modo migliore per apportare i dovuti correttivi.
La Facoltà di Lettere e Filosofia
171
Nell’ultima rilevazione rilasciata dal nucleo di valutazione relativa all’anno accademico 2005/2006 (il 2006/2007 è in fase di elaborazione) la Facoltà
di Lettere e Filosofia risulta al 1° posto in ateneo per 6 quesiti, al 2° posto per
3 quesiti; elemento di pregio è che i dati di eccellenza riguardano l’attività
prettamente didattica, la qualità e la congruità delle discipline e la validità
dei docenti. Solo una volta è risultata al di sotto della media di ateneo con un
-0.1: una valutazione di 7.8 per la Facoltà contro una media di 7.9. Il dato assoluto più basso rilevato è quello relativo ai locali e attrezzature per le attività
didattiche che sono, a detta degli studenti, non molto adeguati, a conferma di
quanto espresso precedente in questo documento. Va sottolineato che, senza i
giudizi negativi relativi alle infrastrutture, le performance di Facoltà sarebbero estremamente migliori, situandosi sempre in posizione di eccellenza.
La verifica della qualità dell’attività didattica è un punto imprescindibile per settare un’offerta formativa capace di rispondere alle necessità e alle
aspettative degli studenti e del territorio in genere, così da attivare un circuito
virtuoso capace di generare valore per tutti gli stake-holders.
Il futuro è ormai alle porte. L’applicazione delle nuove classi di laurea
triennali e magistrali impone la riprogettazione dell’offerta formativa secondo nuovi criteri. Questo va visto non come un problema ma, piuttosto, come
occasione di crescita e di miglioramento, come una risorsa da sfruttare.
Allo stato attuale la Facoltà è impegnata a predisporre il cambiamento, ad
accettare la sfida. Nell’ottica di appartenenza al villaggio globale, le conoscenze sono più facilmente accessibili, ma le risorse sono limitate. Per poter
competere la Facoltà di Lettere e Filosofia deve riuscire a trovare forme di
finanziamento e/o di autofinanziamento. A tal fine sono in fase di studio e
progettazione Corsi di formazione permanente, Master di 1° e di 2° livello,
Summer School. Iniziative che permetterebbero di rafforzare i rapporti con il
territorio e di attivare o rinforzare forme di turismo culturale.
La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Maria Paola Sanna
Referente di Facoltà per la didattica
In attesa dell’entrata in vigore nel 2008-2009 del DM n.270/2004, con il
progressivo esaurirsi degli studenti del corso di studio quadriennale, dopo
aver attivato dall’anno accademico 2001/2002 i due corsi triennali in Lingue
e Culture Straniere Moderne (classe 11) e in Mediazione Linguistica (classe 3), la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Sassari
ha deliberato di rimodulare gli ordinamenti dei corsi di laurea succitati e di
ampliare la propria offerta formativa con l’attivazione del nuovo corso di
laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale per il Turismo (classe
3). L’offerta didattica si completa con due corsi biennali magistrali in Lingue
Straniere per la Comunicazione Internazionale (43/S) (dal 2004-2005), prosecuzione naturale del corso di laurea in Mediazione Linguistica, e in Lingue
e Letterature Moderne Euroamericane (42/S) (dal 2006-2007) prosecuzione
naturale del corso di Lingue e Culture Straniere Moderne.
Nel 2007-2008 partirà la 2a edizione del Master di I livello in Sistemi turistici per lo sviluppo locale e culturale: formazione di guide e operatori turistici che, attivato con successo lo scorso anno, si prefigge di creare figure
professionali altamente qualificate nell’ambito del settore Turismo.
La Facoltà si è mobilitata attivamente allo scopo di recepire le ulteriori
novità connesse con l’applicazione del DM 270/2004, con una serie di iniziative atte ad evitare che questo passaggio si risolva in una mera attività di
adeguamento normativo, ritenendo infatti che un nuovo cambiamento delle
regole dell’offerta didattica dell’Università debba essere preceduto da una
valutazione della riforma precedentemente introdotta. A questo proposito si
è proceduto a organizzare la Ia Conferenza di Facoltà sulla didattica (4
luglio 2007) durante la quale il Nucleo di Valutazione ha presentato la performance didattica della Facoltà dell’ultimo triennio e il risultato della valutazione da parte degli studenti, evidenziando le criticità e i potenziali interventi di miglioramento. Questa esperienza, alla quale hanno partecipato oltre
174
Maria Paola Sanna
che i docenti, il manager didattico e il personale amministrativo coinvolto
nell’attività didattica, ha sollecitato per un verso riflessioni critiche e valutazioni prospettiche aperte ad ulteriori sviluppi, e per altro verso, ha richiesto
uno sforzo interpretativo, una cura propositiva ed una gran disponibilità al
cambiamento che ha portato alla modifica degli ordinamenti didattici dei corsi di laurea dal 2007-2008, anticipando quelle che sono le indicazioni previste
dalla recente riforma. La Conferenza ha fatto emergere difficoltà da più parti
già evidenziate, sia dagli studenti sia dai docenti, durante altre occasioni di
confronto (commissione didattico-paritetica, consigli di corso, e così via). I
risultati della valutazione didattica dell’ultimo triennio, hanno stigmatizzato
alcuni giudizi negativi espressi dagli studenti, rispetto alla media d’Ateneo,
relativamente all’organizzazione complessiva degli insegnamenti (A2) ed
in particolare all’insoddisfacente adeguatezza dei locali e delle attrezzature (D2). Sul primo punto la Facoltà è intervenuta, a partire dal 2007/2008,
con una riduzione della didattica frontale e una calibratura dei programmi,
attraverso la riduzione del carico didattico (30 ore frontali x 6 cfu) e ad una
contrazione del numero delle attività formative da 25/27 a 21, compresa la
prova finale. Dal punto di vista qualitativo, al fine di garantire una maggiore
trasversalità alla preparazione di base, si è provveduto a creare sinergie di
carattere didattico tra le varie discipline, al fine di rendere più o organica la
preparazione degli studenti.
Il giudizio negativo espresso dagli studenti relativamente alle strutture
(D2) è in gran parte dovuto alla chiusura da oltre 3 anni dei laboratori linguistici del CLA. Tale chiusura, oltre che essere una grave penalizzazione sul
piano dell’apprendimento linguistico degli studenti della Facoltà di Lingue,
lo è anche sul piano del rendimento della performance della Facoltà, in quanto i locali sebbene non appartenessero alla Facoltà, sono stati erroneamente
percepiti da parte degli studenti come parte integrante della stessa, e pertanto
ne è stata attribuita alla Facoltà la responsabilità della relativa gestione.
L’iniziativa di promuovere la Ia Conferenza di Facoltà sulla didattica si
incardina dunque in un impegnativo percorso di confronto e di valutazione
collegiale sui temi della didattica che ha preso avvio, circa un anno fa, quale asse portante del programma di rilancio della Presidenza, e che diventerà
un appuntamento annuale preliminare rispetto agli adempimenti dell’offerta
formativa.
Tra le altre iniziative, si può qui menzionare anche la recente istituzione
della Commissione ordinamento didattico, composta dal Preside, dagli at-
La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
175
tuali presidenti di corso di laurea, dal manager didattico e da un rappresentante degli studenti, la quale rappresenta concretamente il primo passo verso la
ricerca di effettiva ottimizzazione del processo formativo, a partire da quella
che la Facoltà considera una premessa irrinunciabile, cioè la centralità dello
studente come riferimento dell’impegno nel miglioramento della didattica.
Nell’ambito dell’azione di rinnovamento della Facoltà, la Commissione
ordinamento didattico ha il compito di coadiuvare l’azione del governo collegiale e di porre solide basi per i cambiamenti che sono resi necessari dalla
nuova normativa nazionale con la redazione di un “progetto didattico formativo” per ciascuna classe di laurea che la Facoltà intenderà attivare compatibilmente con il nuovo quadro dei requisiti necessari, che si prevede comporteranno un drastico ridimensionamento del numero dei corsi.
L’obiettivo principale di questo gruppo di lavoro è quello di porre al centro del problema la questione dei contenuti, le finalità formative e le relative
modalità di realizzazione, con l’utilizzo dei Descrittori di Dublino, ed in parte
del Modello Informativo RdR 01/04 MIUR-CNVSU, le cui tabelle saranno
utilizzate per rendere trasparente il ragionamento progettuale che verrà presentato al Consiglio di Facoltà, secondo la logica dell’identificazione preliminare degli obiettivi professionali, delle conseguenti competenze e degli
obiettivi formativi che ne derivano in termini di espressione dei risultati di
apprendimento, ed infine dell’indicazione delle attività formative con le quali
lo studente acquisisce i risultati e con quali modalità di verifica questi vengono accertati.
In questa ottica è stata fondamentale l’attività che è stata svolta in parallelo attraverso la consultazione con le parti interessate (enti, aziende, ex
alunni, e così via) e, specialmente per quanto riguarda il corso in Mediazione
turistica e culturale del turismo, al fine di reperire informazioni, pareri,
suggerimenti per l’identificazione dei profili professionali di riferimento del
settore turistico, le corrispondenti principali funzioni e gli obiettivi formativi
specifici del corso di studio.
Contemporaneamente si è proceduto ad un censimento degli sbocchi professionali, e alla definizione delle modalità con le quali ciascuna area disciplinare dovrà redigere gli obiettivi formativi specifici.
176
Maria Paola Sanna
I dati sugli immatricolati
Il dato riguardante l’andamento degli immatricolati della Facoltà è negativo fino al 2005/2006, con una ripresa positiva nell’anno successivo pari al
+2,9%, dovuta all’incremento registrato dal corso di laurea in Lingue e Culture Straniere moderne, la cui crescita del 2006/2007 ha raggiunto il +26%.
03/04
04/05
05/06
06/07
07/08
1° livello Lingue e culture straniere moderne
-17,5%
-22,4%
-24,2%
+26,0%
-17,5%
1° livello Mediazione linguistica
+38,7%
-13,5%
-11,1%
-4,4%
-44,4%
+15,8%
-16%
-14,6%
+2,9%
+20,4%
totale
Il dato (parziale e totale) relativo al 2007/2008 è da considerarsi provvisorio, il trend della Facoltà è comunque positivo nel totale, dovuto in gran parte
all’attratività del cdl in Mediazione linguistica e culturale per il turismo
attivato dal 2007/2008, per il quale si registra un numero (provvisorio) di
immatricolati pari a 123, influenzando negativamente il dato delle immatricolazioni del cdl in Mediazione linguistica.
I grafici seguenti riportano i dati relativi agli immatricolati per corso di
studio:
andamento
immatricolati perper
corsocorso
di Laurea
Andamento
immatricolati
di laurea
250
208
180
200
150
160
153
150
100
103
LINGUE E CULTURE STRANIERE
MODERNE
MEDIAZIONE LINGUISTICA
85
66
50
50
63
0
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
177
Da questa primo grafo si evince una pressoché costante variazione in negativo degli immatricolati pari al -26,4% per il cdl di Mediazione linguistica rispetto al 2003/2004, anno in cui si è registrato il boom di immatricolazioni, stabilizzandosi comunque su valori sempre più elevati rispetto all’a.a
2002/2003, ma in lento declino con una perdita annua percentuale media nel
periodo 2003/2007 pari al -9,7%.
La situazione del cdl in Lingue e Culture Straniere Moderne invece è la
seguente: si registra una variazione in negativo a partire dal 2003/2004 fino al
2005/2006, con una perdita annua media percentuale pari al -21,4%. L’ultimo
anno accademico ha registrato un incremento pari al 26%. Il dato relativo al
2007/2008, dato provvisorio, registra un calo del 17,5%.
Per quanto riguarda i corsi di laurea specialistica, il dato sugli immatricolati in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale è in costante
crescita con variazioni percentuali notevoli (+111% nel 2005/2006 e +31,%
nel 2006/2007) e una variazione media percentuale nell’intero periodo del
71%. Il dato riguardante Lingue e Letterature Euroamericane non è valutabile statisticamente in quanto il corso è stato attivato nel 2006/2007.
In valore assoluto il numero di immatricolati alle lauree specialistiche è
nella media degli immatricolati dei corsi di laurea magistrale della Facoltà di
Lettere, che è pari a 16,8 immatricolati per anno contro il 16,3 della Facoltà
di Lingue.
andamento immatricolati per corso di Laurea magistrale
Andamento
immatricolati per corso di laurea magistrale
30
25
19
25
LINGUE STRANIERE PER LA
COMUNICAZIONE
INTERNAZIONALE
20
15
9
5
10
5
non attivo
non attivo
2004/2005
2005/2006
0
2006/2007
LINGUE E LETTERATURE
MODERNE EUROAMERICANE
178
Maria Paola Sanna
I dati sugli iscritti
Il numero degli iscritti è in costante calo, con una variazione percentuale
del -3% nell’a.a 2006/2007.
Iscritti Facoltà
Iscrittidi Lingue
1.500
1.450
1.447
1.433
1.364
1.400
1.350
1.294
1.300
1.255
1.250
1.200
1.150
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
Il dato riguardante gli abbandoni è positivo, con una variazione percentuale del -82,8% rispetto al numero degli abbandoni dell’a.a. precedente.
AbbandoniAbbandoni
Facoltà di Lingue
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
139
175
173
175
30
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
179
La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Anche il dato riguardante i fuori corso è in miglioramento, infatti nel
2006/2007 si registra una variazione percentuale in diminuzione del 4,9%.
fuori corso
Fuori Studenti
corso Facoltà
di Lingue
700
680
683
660
640
641
683
649
620
599
600
580
560
540
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
Il numero dei docenti di ruolo della Facoltà è in leggero aumento negli ultimi due anni, pur rimando sfavorevole il rapporto studenti/docenti (la Facoltà
è ancora tra quelle che possono attingere alla Mobilità Docenti). Attualmente
si attesta sulle 31 unità, per il futuro sono in programmazione nuovi posti di
ricercatore, dai 3 ai 4. Per la copertura degli insegnamenti si è dovuto necessariamente ricorrere a mutuazioni, supplenze, affidamenti gratuiti interni ed
in parte a docenze esterne retribuite.
Internazionalizzazione della Facoltà
All’interno del progetto di internazionalizzazione della Facoltà, con
l’obiettivo di qualificare e ampliare l’offerta didattica, nel corso dell’anno
accademico 2006/07, sono stati inviatati a tenere lezioni diversi docenti stranieri per le lingue e letterature straniere. Tale esperienza verrà rinnovata anche quest’anno con la presenza di professori di fama internazionale e visiting
professor, i quali affiancheranno i titolari di moduli di insegnamento o saranno loro stessi titolari di moduli di insegnamento predisponendo i programmi,
gestendo le lezioni e valutando il profitto.
Nell’ambito del programma Socrates-Erasmus la Facoltà ha stipulato degli
accordi secondo un principio di reciprocità con varie università europee che
permettono agli studenti di effettuare periodi riconosciuti di studio all’este-
180
Maria Paola Sanna
ro per la durata di un minimo di tre mesi a un massimo di un anno. Le sedi
universitarie straniere con le quali la Facoltà intrattiene rapporti di scambio
studenti sono: Università di Stoccolma; Università di Alicante; Università di
Valladolid; Università di Castilla La Mancha; Università di Huelva; Università di Amsterdam; Università di Berlino; Università di Paderborn; Università
di Vienna; Università di Salisburgo; Università di Hildesheim; Università di
Heidelberg; Università di Halle; Università di Manchester; Università di Savoie; Università di Tolosa II, Università di Liegi, Università di Chambery.
Nel 2006/2007 sono state vinte 53 borse di studio.
Miglioramento dei servizi
E’ in fase di sperimentazione la riorganizzazione di alcuni processi (pratiche studenti, verbalistica, e cosi via) relativamente alle attività amministrative, attraverso implementazioni di modulistica elettronica con gestione integrata di procedimenti amministrativi riguardanti l’intero iter delle istanze
degli studenti e dell’attivazione dei tirocini formativi e post-laurea, compresa
la conservazione digitale della documentazione amministrativa.
Per quanto riguarda la dotazione di supporti tecnologici per la didattica,
nell’a.a. 2006/2007 la Facoltà ha allestito una modernissima aula informatica
da 40 postazioni (di cui 2 per gli studenti diversamente abili) da destinare alle
esercitazioni/lezioni di informatica e di lingua straniera.
Nei locali ubicati nel sottopiano dell’edificio, fino a poco tempo fa occupati dal CLA, sono state allestite due aule didattiche dotate di lavagne luminose
multimediali. Un totem di ultima generazione è stato collocato al 1° piano,
per il collegamento ad internet degli studenti. La navigazione internet è possibile anche dagli spazi aperti della Facoltà tramite la rete wireless. Si è provveduto al censimento degli studenti all’interno del sistema di autentificazione
(ID, password) e all’implementazione del programma per la prenotazione online degli esami. Dall’a.a. 2007/2008 parte la sperimentazione della gestione
unificata delle aule tramite software applicativo di tipo gestionale.
La formazione sanitaria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia
Giulio Rosati
Preside della Facoltà
Tiziano Maccioni
Referente di Facoltà per la didattica
Il processo di adeguamento della Facoltà di Medicina e Chirurgia alle
direttive UE in materia di formazione universitaria
Il processo di adeguamento dei corsi di studio della Facoltà di Medicina
alle direttive UE finalizzate a costruire “uno spazio europeo di libera circolazione degli operatori sanitari” è iniziato nel 1981, con l’istituzione del
C.d.L. in Odontoiatria e Protesi Dentaria, e prosegue tuttora. Dal 1981 in poi,
in seguito alla emanazione di una serie di norme rivolte a dotare i corsi di
studio di area sanitaria (dai corsi di laurea alle scuole di specializzazione) dei
requisiti ordinamentali e strutturali indispensabili per renderli accreditabili
in ambito europeo, l’organizzazione didattica della Facoltà medica ha subito
profonde modifiche. Gli aspetti più problematici di questo lungo processo
sono rappresentati dall’esclusiva attribuzione alle Università del compito di
formare tutte le figure professionali del SSN, e dall’inserimento delle strutture didattiche della Facoltà medica all’interno di organizzazioni assistenziali
di elevata complessità (le Aziende ospedaliero-universitarie di cui all’art. 2
del D.L. 517/99) nelle quali sia garantito l’esercizio integrato delle funzioni
di didattica, ricerca e assistenza.
La Facoltà medica di Sassari, percependo l’importanza della formazione
universitaria di tutti gli operatori sanitari ai fini del miglioramento qualitativo
dell’assistenza erogata dal SSN, ha ampliato notevolmente la propria offerta
formativa, nonostante la docenza disponibile sia rimasta invariata (175 docenti nel 2001, 172 docenti nel 2007). Attualmente i corsi di studio inseriti
nello Statuto di Ateneo sono rappresentati da: 2 C.d.L. Magistrale a ciclo
unico (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria), 12 C.d.L. delle Professioni Sanitarie (Infermieristica, Ostetricia, Fisioterapia, Logopedia,
182
Giulio Rosati, Tiziano Maccioni
Tecniche di Laboratorio Biomedico, Igiene Dentale, Tecniche Audiometriche, Tecniche Audioprotesiche, Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica, Tecniche di Neurofisiopatologia, Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di
Lavoro), 43 Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria.
L’inserimento delle strutture formative della Facoltà medica di Sassari (e di
quelle di Cagliari) all’interno di organizzazioni assistenziali di elevata complessità è avvenuto invece con enorme ritardo. L’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari è stata infatti costituita soltanto nell’estate del 2007. La
nascita delle Aziende ospedaliero-universitarie, in quanto condizionata dalla
necessità di acquisire un’intesa con le Regioni di riferimento, si è sviluppata
in modo disomogeneo nelle distinte realtà regionali. In Sardegna la loro istituzione è stata particolarmente problematica, e se la Regione non ne sosterrà
lo sviluppo dotandole dei requisiti strutturali e tecnologici indispensabili per
certificarne l’elevata complessità assistenziale (in sintonia con le direttive UE
in materia) è prevedibile che molti dei corsi di studio attivati dalle Facoltà isolane, a cominciare dalle Scuole di Specializzazione, non vengano accreditati
per la mancanza dei requisiti assistenziali minimi codificati dagli organismi
nazionali che devono altresì verificarne il possesso.
L’offerta formativa di area sanitaria in Sardegna e nelle altre Regioni
Tutti i corsi di studio di area sanitaria sono ad accesso programmato. La
programmazione dei posti d’accesso per ogni singolo corso viene definita
annualmente di concerto tra il Ministero dell’Università e il Ministero della
Salute, in base al fabbisogno dichiarato dalle Regioni e dalle distinte categorie professionali, tenendo conto delle risorse didattiche a disposizione delle
Università. Una volta definito il numero globale dei posti di accesso a ogni
singolo corso, il Ministero della Salute effettua la loro ripartizione per Regioni e il Ministero dell’Università la loro ripartizione per Ateneo. Nell’a.a.
2006/2007 la Facoltà medica di Sassari ha ammesso 110 studenti al C.d.L. in
Medicina e Chirurgia, 25 studenti al C.d.L. in Odontoiatria e Protesi Dentaria,
160 studenti ai C.d.L. delle Professioni Sanitarie, e 103 laureati alle Scuole di
Specializzazione di area sanitaria. La Facoltà medica di Cagliari ha ammesso
170 studenti al C.d.L. in Medicina e Chirurgia, 20 studenti al C.d.L. in Odontoiatria e Protesi Dentaria, 155 studenti ai C.d.L. delle Professioni Sanitarie,
e 140 laureati alle Scuole di Specializzazione.
La formazione sanitaria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia
183
Considerando la ripartizione per Regioni dei posti per l’accesso ai corsi di
studio di area sanitaria relativa all’a.a. 2006-2007, la Sardegna si colloca nella media nazionale per l’accesso ai C.d.L. magistrale in Medicina e Chirurgia
(16,5 posti per 100.000 ab.) e in Odontoiatria e Protesi Dentaria (2,75 posti
per 100.000 ab.). Il rapporto tra il numero di domande e il numero dei posti
banditi per il C.d.L. in Medicina e Chirurgia è stato pari a 7,4, più elevato di
quello delle Regioni settentrionali (6,5) ed inferiore a quello delle Regioni
dell’Italia centrale (9,0).
In Sardegna appare invece gravemente carente, rispetto alla domanda ma
anche rispetto al fabbisogno reale, l’offerta formativa nel settore cruciale dei
C.d.L. delle Professioni Sanitarie. Nell’a.a. 2006-2007 i posti d’accesso complessivamente assegnati alle Università isolane sono stati 315 (160 a SS, 155
a CA), corrispondenti a 19,3 posti per 100.000 abitanti. Si tratta del valore più
basso in ambito nazionale. Nelle altre Regioni i valori sono risultati compresi
tra i 106 posti per 100.000 ab. della Campania e i 29,1 posti della Sicilia. In
sintonia con questo dato, la Sardegna è stata la Regione italiana con il rapporto
più elevato tra il numero di domande di accesso e il numero di posti messi a
bando. Per il C.d.L. in Scienze Infermieristiche il rapporto è stato di 3,3 (valore
medio nazionale 2), per il C.d.L. in Fisioterapia 23 (v.m.n. 10,5), per il C.d.L.
in Logopedia 19,3 (v.m.n. 9,2), per il C.d.L. in Tecniche di Laboratorio Biomedico 3,5 (v.m.n. 1,7), e analogamente per gli altri corsi. Se si considera poi il
fabbisogno reale di infermieri, stimato sulla base di un turnover del 6% e delle
stime effettuate dalla specifica categoria, in Sardegna il rapporto tra fabbisogno
e posti banditi è stato di 3,5, che è il valore più elevato in ambito nazionale.
Nelle altre Regioni il rapporto ha oscillato tra il valore di 0,6 del Lazio e quello
di 2,7 della Campania. Quanto riportato indica chiaramente che per la Sardegna l’incremento dell’offerta formativa nel settore delle professioni sanitarie è
un’emergenza non procrastinabile, non solo per le esigenze del SSR ma anche
per offrire a molti giovani una concreta possibilità d’inserimento nel mondo
del lavoro. L’incremento dell’offerta formativa richiede, tuttavia, una rinnovata
unità d’intenti tra Università e Regione, che determini un’esplicita formalizzazione di quanto disposto dall’art. 34 dei Protocolli d’intesa stipulati in data 11
ottobre 2004, che dice “La Regione s’impegna a partecipare agli oneri derivanti
dall’attivazione e dalla gestione dei corsi di laurea e di laurea specialistica delle
professioni sanitarie attivati su richiesta del SSR, con un contributo per ogni
anno stabilito per ciascun triennio da definirsi con apposito atto (…)”. Occorre
altresì realizzare l’intesa di cui al titolo IV dei predetti protocolli.
184
Giulio Rosati, Tiziano Maccioni
Per quanto concerne le Scuole di Specializzazione, per le quali deve essere
attuato il contratto di formazione specialistica previsto per tutti gli specializzandi in formazione e per le quali è stata avviata la verifica del possesso dei
requisiti assistenziali e tecnologici minimi per garantirne la sopravvivenza, la
Sardegna è stata storicamente penalizzata nella ripartizione delle borse assegnate dal Ministero. La media di borse assegnate agli Atenei isolani, infatti, è
stata sempre inferiore alla media nazionale. La RAS ha colmato tale carenza
con l’assegnazione di borse regionali. Secondo gli indirizzi comunitari, i posti messi a bando per l’accesso alle Scuole di Specializzazione devono corrispondere al 75% di quelli messi a bando per il C.d.L. in Medicina e Chirurgia.
Se ciò non avvenisse, molti laureati in Medicina avrebbero scarse possibilità
d’inserimento nel mercato sanitario.
Il ruolo dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari nell’accreditamento dei corsi di studio della Facoltà di Medicina
Il parametro più significativo per valutare la qualità didattica dei corsi
di studio della Facoltà di Medicina è il grado di competenza acquisito dalle
figure in formazione. In campo sanitario è competente chi possiede sia le
basi scientifiche e le cognizioni teoriche necessarie per assumere decisioni
responsabili e adeguate, sia le abilità necessarie per eseguire correttamente
gli atti che deve compiere. Il conseguimento della competenza, in altre parole, richiede ordinamenti didattici e percorsi formativi caratterizzati da una
costante ed equilibrata integrazione tra teoria e pratica. Per questa ragione il
perseguimento della competenza implica non solo un corpo docente capace di
trasmettere le conoscenze teoriche e funzionali allo specifico profilo professionale, ma anche e soprattutto la disponibilità di strutture assistenziali dotate
dei requisiti indispensabili per esporre le figure in formazione a un ampio
spettro di esperienze professionalizzanti. In mancanza di tale possibilità, diventa impossibile far percepire alle figure in formazione la rilevanza pratica
delle cognizioni teoriche.
A Sassari, il conseguimento della competenza così intesa è stato vanificato
dall’inadeguatezza delle strutture assistenziali a disposizione della Facoltà
medica, a causa dell’enorme ritardo nell’applicazione delle norme che hanno
ridefinito i rapporti di collaborazione tra Università e SSR. La Facoltà medica
di Sassari, pur avendo adeguato gli ordinamenti didattici dei corsi di studio in
coerenza con la necessità di realizzare durante il percorso formativo un’arti-
La formazione sanitaria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia
185
colata compenetrazione tra attività didattica teorica e professionalizzante, non
ha potuto sviluppare adeguatamente l’attività tecnico-pratica a causa delle
precarie condizioni di molti reparti e dell’obsolescenza delle attrezzature diagnostiche. Da qualche mese è stata costituita l’Azienda ospedaliero-universitaria, vale a dire la tipologia di organizzazione assistenziale che, secondo le
norme, dovrebbe consentire alla Facoltà di Medicina di attuare compiutamente i propri ordinamenti didattici. Se all’Azienda saranno assegnate le risorse
indispensabili per potenziarsi strutturalmente e tecnologicamente (facendole
così assumere concretamente quella connotazione di presidio assistenziale di
elevata complessità che le norme le attribuiscono e che è necessaria per accreditare i corsi di studio della Facoltà di Medicina), se vi sarà unità d’intenti
nel realizzare quella programmazione concordata delle attività dell’azienda
e della Facoltà che è prescritta dalle norme, gli obiettivi formativi dichiarati
negli ordinamenti didattici dei corsi di studio, a cominciare dalla acquisizione
della competenza, potranno essere finalmente raggiunti, con notevoli effetti
positivi per la qualità della didattica, l’accreditamento dei corsi di studio e il
funzionamento del SSR.
Il ruolo della Facoltà nel processo di miglioramento della didattica
Sul piano dei contenuti, gli insegnamenti di un corso di studio universitario
devono comprendere i principi e le conoscenze che caratterizzano tradizionalmente le specifiche discipline, ma devono altresì comprendere tematiche
nuove o di particolare attualità prodotte dal progresso delle conoscenze. Data
l’enorme mole di nuove acquisizioni che caratterizza il settore biomedico,
questa duplice necessità è particolarmente rilevante nel campo della formazione sanitaria, e se non opportunamente governata determina da una parte
l’espansione dei programmi dei vari insegnamenti, e dall’altra l’inserimento
di nuovi insegnamenti nel curriculum formativo. Questa espansione del curriculum formativo, in combinazione con la ridondanza di tematiche comuni a
varie discipline, determina un sovraccarico d’informazioni che crea crescenti
notevoli difficoltà alle figure in formazione, alimentando il numero dei “fuori
corso”. Il corso di studio più esposto al rischio del “information overload”
e della ridondanza di tematiche nei distinti programmi d’insegnamento, è il
C.d.L. magistrale in Medicina e Chirurgia, data la maggior rilevanza delle
cognizioni teoriche nel percorso formativo del medico. Lo specifico Consiglio di Corso di Laurea ha affrontato il problema individuando un appropriato
186
Giulio Rosati, Tiziano Maccioni
“core curriculum”, inteso come strumento finalizzato a fornire le conoscenze
teoriche e pratiche essenziali per la professione. I risultati sono stati positivi
ma non sufficienti. Il fenomeno del “information overload” persiste soprattutto a causa della difficoltà di ridurre la ridondanza di ben definiti argomenti
nei programmi di vari insegnamenti. Quello di arrangiare i curricula formativi
individuando gli aspetti “chiave” di ciascuna disciplina per dimensionare i
programmi d’insegnamento, è un obiettivo strategico difficile da realizzare
per la riluttanza dei docenti a revisionare i rispettivi programmi. Si tratta tuttavia di un obiettivo che bisogna perseguire, attraverso l’apporto costruttivo
di gruppi di lavoro ampiamente rappresentativi delle componenti interessate
al problema, costituiti non solo dai docenti “titolari” delle discipline.
Per quanto concerne i C.d.L. delle Professioni Sanitarie, oltre alla necessità di interagire con la RAS per creare le condizioni per un consistente incremento dei posti di accesso, essi non possiedono a tutt’oggi i requisiti minimi
di docenza. Ciascun corso prevede infatti almeno 5 docenti incardinati, di cui
2 per le discipline di base, 2 per le discipline caratterizzanti, e 1 per le discipline riservate allo specifico profilo professionale. Per le discipline di base
e caratterizzanti la Facoltà ha provveduto a soddisfare i requisiti minimi di
docenza incardinando nei corsi docenti originariamente afferenti ai corsi di
laurea magistrale. Per quanto concerne i docenti dello specifico profilo professionale (infermiere, logopedista, ecc.), le risorse finanziarie a disposizione
della Facoltà hanno consentito di reclutare un docente soltanto per la classe
(SNT/1). Restano totalmente sprovviste di tale essenziale requisito le altre tre
Classi delle Lauree delle Professioni Sanitarie (SNT/2, SNT/3, SNT/4), alle
quali afferiscono ben dieci corsi di laurea. Il corpo docente della Facoltà non
comprende docenti della tipologia necessaria per colmare questa carenza. Il
Consiglio di Facoltà ha discusso il problema nell’adunanza del 11 settembre,
segnalando all’Ateneo la necessità di attivare prospettivamente tre posti di
ricercatore, per la copertura di discipline riservate allo specifico profilo professionale.
La Facoltà di Medicina Veterinaria
Renata Fadda
Referente di Facoltà per la didattica
Nel 1998, dal 5 all’11 ottobre, la Facoltà di Medicina veterinaria ha ricevuto la visita della Commissione europea per l’accreditamento della Facoltà
di Medicina veterinaria (Eaeve). A fronte di una buona ubicazione geografica
della Facoltà e di spazi ritenuti sufficienti per lo svolgimento delle attività
didattiche teoriche-pratiche, il rapporto della Commissione europea ha evidenziato l’insufficienza numerica del personale docente e non docente; una
limitata attività pratica svolta dagli studenti della Facoltà; uno scarso monitoraggio della carriera degli studenti, che ha implicato spesso un percorso
formativo disordinato e confuso e poco coordinamento tra insegnamenti che
ha comportato, a volte, programmi ripetitivi e doppi.
In dieci anni, sebbene molte criticità non siano state ancora risolte, la Facoltà ha apportato alcuni correttivi.
Il corso di laurea in Medicina veterinaria è a programmazione nazionale.
Nell’anno accademico 2007/2008, su indicazione del Ministero, la Facoltà di
Sassari ha ammesso al corso di laurea specialistica 48 studenti, di cui 5 extracomunitari. Ne deriva un rapporto docente – studente più equilibrato e una
maggiore qualità della didattica.
Stabilire un contatto più diretto tra docenti e studenti è uno degli obiettivi
che la Facoltà si propone di adempiere con l’assegnazione, nel corrente anno
accademico, di un docente ad ogni immatricolato del corso di laurea specialistica, una sorta di tutor personalizzato che seguirà e sarà il punto di riferimento dello studente per tutta la carriera universitaria. L’iniziativa è resa possibile
dal numero di docenti di cui la Facoltà dispone: attualmente il corpo docente
si compone di 60 insegnanti, di cui 18 professori ordinari, 19 professori associati, 23 ricercatori. A questi si aggiungono numerosi contratti esterni, affidati
a professionisti del settore veterinario che impartiscono didattica e pratica sul
campo.
188
Renata Fadda
Una didattica di qualità significa anche sviluppare e rafforzare la comunicazione, intesa come scambio più immediato di informazioni. Una più corretta informazione comporta necessariamente una migliore organizzazione. A
tal proposito, accanto ad un sito web ufficiale più dinamico e aggiornato, a
breve sarà in rete un sito parallelo che, sfruttando le potenzialità della piattaforma Moodle, avrà come destinatari privilegiati i soli studenti della Facoltà
che avranno così la possibilità di essere aggiornati in tempo reale su esami,
orari e qualsiasi altro evento che riguardi prettamente la didattica. Il sito sarà
arricchito da un forum e da una sezione di Frequently asked questions (Faq)
che si proporrà di sciogliere i dubbi più comuni relativi all’organizzazione
del corso di studi prescelto. Dall’anno solare 2007, inoltre, anche la Facoltà
di Medicina veterinaria dispone di studenti tutor: si tratta di iscritti alla Facoltà che hanno il compito di orientare e indirizzare i colleghi nel percorso
di studio. Il servizio, per il momento, non ha prodotto grandi risultati, presumibilmente perché la Facoltà, nella sua dimensione familiare, si è sempre
servita del “passaparola” e quindi è poco consona a sfruttare i servizi che ha
a disposizione
Il numero di aule e strutture didattico-scientifiche di supporto all’attività
pratica e di tirocinio permette alla Facoltà di Medicina veterinaria di adempiere in maniera soddisfacente alle necessità didattiche dei suoi studenti. La
Facoltà dispone di 17 aule, con una capienza massima di 120 studenti e minima di 25, e di 28 strutture didattico-scientifiche, di supporto per attività
pratiche e di tirocinio, con posti che vanno da un minimo di 10 ad un massimo
di 50. Le strutture sono di proprietà della Facoltà. La disponibilità di aule e
laboratori non crea particolari problemi per lo svolgimento delle lezioni teoriche del corso di laurea specialistica e del neo corso in Produzioni animali,
indirizzo “Gestione e allevamento degli ovini e dei caprini”, attivato nell’anno accademico 2007/2008 a Sassari. Permane invece qualche difficoltà per la
pratica che, svolgendosi in laboratori con una capienza più ridotta, comporta
che gli studenti debbano essere suddivisi in gruppi.
Insufficiente invece il personale tecnico di cui dispone la Facoltà. I 18
tecnici non riescono a far fronte alle necessità di una Facoltà scientifica che
avrebbe bisogno di più personale con funzioni di supporto e assistenza nei
laboratori. La mancanza di personale tecnico comporta, inoltre, una sovrapposizione di compiti sul personale a disposizione, con conseguente soffe-
La Facoltà di Medicina Veterinaria
189
renza dell’organizzazione complessiva. Molto sentita la carenza di addetti
amministrativi nella sede decentrata di Ozieri dove, dall’anno accademico
2005/2006, si svolge il corso di laurea in Produzioni animali, indirizzo “Gestione e allevamento degli equini”. Una carenza che si manifesta nella mancanza totale di una Segreteria di riferimento e di qualsiasi tipo di assistenza
didattica. Ne risultano problemi di comunicazione e organizzazione che, per
i primi due anni, sono stati compensati dalla disponibilità della biblioteca
del Paese ma che, nel corrente anno accademico, vengono risolti dalla buona
volontà di qualche studente del corso e del personale, docente e non, della
Facoltà madre.
Qualche dato per meglio comprendere l’andamento della didattica
Utili, seppur non sempre attendibili, i questionari per la valutazione degli
insegnamenti che l’Ufficio di valutazione e statistica distribuisce ogni anno
agli iscritti. Uno strumento per raccogliere l’opinione e sondare il grado di
soddisfazione degli studenti relativamente all’organizzazione del corso di
studi. I risultati degli ultimi questionari rilevati, relativi all’anno accademico
2005/2006, sono sostanzialmente positivi. Le uniche insufficienze riscontrate sono relative al carico di studio degli insegnamenti, che ha registrato un
punteggio di 5,7, e un’organizzazione complessiva degli insegnamenti previsti nei semestri con un punteggio di 5,8. Apprezzata invece la disponibilità
e la chiarezza espositiva dei docenti (8,1). Tendenzialmente, i punteggi registrati seguono il trend di Ateneo ed evidenziano nel complesso una maggiore soddisfazione rispetto ai due anni accademici precedenti (2003/2004 e
2004/2005).
Per risolvere il problema del numero troppo elevato di ore di lezione e dei
programmi troppo vasti la Commissione didattica e il Consiglio di Facoltà
hanno adottato, negli ultimi anni, particolari misure. Nell’anno accademico
2005/2006 ai docenti è stato richiesto di compilare delle schede molto dettagliate con un’indicazione precisa del programma e delle esercitazioni da
svolgere, arricchite da consigli sia sui testi di studio da utilizzare sia sulle
modalità di preparazione dell’esame. Le schede si sono rivelate molto utili
anche per snellire programmi che, spesso, si presentavano simili a quelli di
altri insegnamenti affini.
E’ stato inoltre ridotto del 20% il numero di ore di lezione frontali, recuperato poi sotto forma di esercitazioni o appelli straordinari, e sono state reintrodotte le propedeuticità e l’obbligo di frequenza, garanzie di un percorso
190
Renata Fadda
formativo più ordinato e, si auspica, con meno lacune formative. Dall’anno
accademico 2007/2008, per poter accedere al 5° anno e frequentare il corso
integrato professionalizzante (Cip), sarà necessario aver conseguito 180 crediti formativi o aver sostenuto degli esami fondamentali specifici per il Cip
di riferimento. La decisione, molto contestata dagli studenti, si propone di
destinare il 5° anno alla sola preparazione della tesi di laurea e allo sviluppo
della professionalità.
È interessante, in una Facoltà a numero chiuso, soffermarsi sul numero
degli iscritti attivi, ossia gli iscritti che hanno sostenuto esami e/o acquisito
Cfu e quindi sono orientati a conseguire la laurea. Il dato è strettamente correlato con il numero degli studenti fuori corso, la durata degli studi e quindi i
laureati e la percentuale degli studenti equivalenti.
Si considereranno gli iscritti attivi, i fuori corso, i laureati e gli studenti
equivalenti del corso di laurea specialistica e dei due corsi di laurea triennale
nei tre anni accademici 2004/2005, 2005/2006 e4 2006/2007. Nel totale sono
inclusi anche il Diploma universitario in Produzioni animali 1093 e il corso di
laurea triennale in “Gestione e protezione della fauna selvatica” 10M4, ormai
conclusi.
Il numero degli iscritti attivi, secondo le tavole fornite dal Coordinamento
segreterie studenti, passa dai 486 nell’anno accademico 2004/2005 ai 540 del
2006/2007. Il dato, poco confortante, evidenzia le difficoltà degli studenti nel
concludere regolarmente il corso di studio, difficoltà che dipendono prevalentemente da orari delle lezioni molto pesanti, programmi di studio troppo vasti,
scarse conoscenze di base per poter affrontare più agevolmente il corso ed un
percorso di studi spesso disordinato e sconnesso.
Tabella 1 - Iscritti attivi negli a.a. 2004/2005, 2005/2006, 2006/2007
ORDINAMENTO
2004/2005
1090 MEDICINA VETERINARIA
6
1091 MEDICINA VETERINARIA
18
1093 PRODUZIONI ANIMALI (DIPL.UNIV.)
2
1094 MEDICINA VETERINARIA (N.O.)
19
10M3 MEDICINA VETERINARIA
414
10M4 GESTIONE E PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA
4
1114 PRODUZIONI ANIMALI
23
TOTALE
486
2005/2006
5
16
2
15
453
4
39
534
2006/2007
4
14
0
12
477
3
30
540
Dalla tabella risulta inoltre che corsi di laurea ormai non più attivi, quali i
vecchi ordinamenti 900, 910 e 940 del corso di laurea specialistica in Medi-
191
La Facoltà di Medicina Veterinaria
cina veterinaria ed il corso di laurea in Gestione e protezione della fauna selvatica hanno ancora degli iscritti attivi, una percentuale abbastanza piccola, il
6,91%, ma che incide sul generale andamento della didattica.
L’ordinamento 1114 in Produzioni animali - che include il curriculum in
“Gestione e allevamento degli ovini e dei caprini” di Nuoro, al secondo anno
nel 2005/2006, ed il curriculum in “Gestione e allevamento degli equini” di
Ozieri, al primo anno nel 2005/2006 - registra invece una diminuzione di
iscritti attivi dal 2005/2006 al 2006/2007. Il dato, apparentemente più confortante, meglio analizzato, rivela invece che si tratta di 9 abbandoni, con una
corrispondenza in percentuale del 23,07%. Un dato che riporta a delle lauree
triennali che, per la brevità e la supposta velocità del corso di studio, attraggono inizialmente un numero discreto di studenti ma che sono ancora poco
spendibili sul mercato del lavoro.
Necessario, quando si parla di iscritti attivi riferirsi al numero degli studenti fuori corso che, negli ultimi tre anni, sono aumentati di 119 unità, passando dai 100 del 2004/2005 ai 219 del 2006/2007.
Tabella 2 - Fuori corso negli a.a. 2004/2005, 2005/2006, 2006/2007
ORDINAMENTO
1090 MEDICINA VETERINARIA
1091 MEDICINA VETERINARIA
1093 PRODUZIONI ANIMALI (DIPL.UNIV.)
1094 MEDICINA VETERINARIA (N.O.)
10M3 MEDICINA VETERINARIA
10M4 GESTIONE E PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA
1114 PRODUZIONI ANIMALI
TOTALE
2004/2005 2005/2006 2006/2007
8
5
4
38
3
40
1
10
0
100
28
2
28
119
4
7
193
14
0
12
182
3
4
219
I motivi, oltre i carichi - già menzionati - di lezione e di studio troppo pesanti, derivano presumibilmente dal necessario passaggio da un vecchio ad
un nuovo ordinamento, sicuramente più snello ma che ha necessariamente
evidenziato parecchie carriere irregolari.
Diminuisce apparentemente il numero dei fuori corso nell’ordinamento
1114 Produzioni animali, sebbene, considerato che si tratta di lauree triennali
con pochi iscritti, con le prime lauree del corso di laurea con indirizzo in
“Gestione e allevamento degli ovi-caprini”, ci si sarebbe aspettati risultati più
positivi.
Le tabelle, fornite dal Coordinamento Segreterie studenti, mostrano la per-
192
Renata Fadda
centuale degli studenti equivalenti, ossia il rapporto tra il numero totale dei
crediti acquisiti dagli studenti nell’anno accademico preso in esame e il numero totale dei crediti che si dovrebbero acquisire in un anno.
Gli anni accademici considerati sono 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007
relativamente al corso di laurea specialistica, al corso di laurea in Produzioni
animali ed al corso di laurea in Gestione e protezione della fauna selvatica. I
dati mostrano un calo degli studenti equivalenti che scendono dal 46,36% del
2004/2005 al 21,73% del 2006/2007. Uno studente ha acquisito, in media,
nell’anno accademico 2006/2007,13,03 cfu di contro ai 27,81 del 2004/2005.
Un dato decisamente negativo che ancora una volta evidenzia le difficoltà che
gli studenti incontrano nel superare gli esami o acquisire i crediti.
Apparentemente migliore la percentuale degli studenti equivalenti nei corsi
di laurea in Produzioni animali. Si parla di 20,08 cfu acquisiti in media in un
anno, risultato migliore rispetto al corso di laurea specialistica ma in diminuzione rispetto ai 23,53 dello stesso corso nell’anno accademico 2004/2005.
Tabella 3 - Studenti equivalenti 2006/2007
CORSI DI STUDIO
Medicina veterinaria
Produzioni animali
Gestione e protezione
della fauna selvatica
481
30
CREDITI SOSTENUTI
DAGLI ISCRITTI NELL’A.A.
6.270
625
CREDITI DA
ACQUISIRE NELL’A.A.
28.860
1.800
STUDENTI
EQUIVALENTI
21,73%
34,72%
3
0
180
0,00%
507
45
CREDITI SOSTENUTI
DAGLI ISCRITTI NELL’A.A.
12.607
949
CREDITI DA
ACQUISIRE NELL’A.A.
30.420
2.700
STUDENTI
EQUIVALENTI
41,44%
35,15%
4
14
240
5,83%
496
30
CREDITI SOSTENUTI
DAGLI ISCRITTI NELL’A.A.
13.798
706
CREDITI DA
ACQUISIRE NELL’A.A.
29.760
1.800
STUDENTI
EQUIVALENTI
46,36%
39,22%
10
259
600
43,17%
ISCRITTI
Tabella 4 - Studenti equivalenti 2005/2006
CORSI DI STUDIO
Medicina veterinaria
Produzioni animali
Gestione e protezione
della fauna selvatica
ISCRITTI
Tabella 5 - Studenti equivalenti 2004/2005
CORSI DI STUDIO
Medicina veterinaria
Produzioni animali
Gestione e protezione
della fauna selvatica
ISCRITTI
La Facoltà di Medicina Veterinaria
193
I laureati nell’anno accademico 2006/2007 sono stati 52, un leggero peggioramento rispetto al 2005/2006 in cui i laureati sono stati 74. Evidentemente, la grossa disponibilità del personale docente di venire incontro alle esigenze degli studenti con esami fissati mensilmente e appelli di laurea sempre più
frequenti, quattro in un anno accademico, non è sufficiente. Età della laurea
e durata del corso di studio sono in leggero aumento. Nel 2006 i laureati
del ordinamento M3 del corso di laurea specialistica in Medicina veterinaria
registrano un’età alla laurea di 25 anni e un tempo medio per conseguire il
titolo di 7,14, un leggero peggioramento rispetto ai 24 anni ed una durata di
studi di 6,53 del 2004 ma un miglioramento rispetto ai 10,56 e i 28 anni degli
studenti iscritti al precedentemente ordinamento 940.
Tra le problematiche irrisolte permane un rapporto tra le ore di teoria
e pratica ancora poco equilibrato, in gran parte derivante dall’assenza dell’Ospedale veterinario, dell’ Azienda zootecnica ed il Mattatoio didattico sperimentale, strutture essenziali per una proficua attività didattica pratica. Per
compensare la mancanza delle strutture summenzionate, la Facoltà ha stipulato delle apposite convenzioni con enti pubblici esterni, quali l’Istituto zooprofilattico, le Asl, Ara e Agris dove gli studenti si recano, prevalentemente,
quando devono svolgere il tirocinio, obbligatorio prima della laurea.
E’ in fase di definizione l’ internato che gli studenti devono fare per preparare la tesi di laurea. Manca una programmazione e un regolamento interno che faciliti una scelta più equilibrata delle strutture e che eviti a studenti
“poco produttivi” di occupare posti che potrebbero essere destinati a studenti
che stanno per concludere il percorso formativo. Ne deriva, quindi, un sovraffollamento di alcune strutture e lunghe liste d’attesa che costringono spesso
a scegliere Istituti per cui si hanno meno attitudini. Al momento si sta procedendo ad una (ri)organizzazione dell’internato con l’obiettivo di ridimensionare il sovraffollamento e permettere un ricambio più equilibrato.
In previsione della prossima visita della Commissione Eaeve nel 2010 e
per migliorare la qualità della didattica, la Facoltà sta elaborando inoltre un
modello di autovalutazione che, evidenziando in maniera più precisa, i punti
di forza e di debolezza, contribuirà a migliorare la qualità dei servizi erogati
da Medicina veterinaria.
La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie
Antonio Corda
Referente di Facoltà per la didattica
Premessa
La Facoltà di Scienze M.F.N., a decorrere dall’a.a. 2004/05, presenta
un’offerta formativa consolidata su tre Corsi di Laurea, più uno InterFacoltà
(Biotecnologie), e quattro Corsi di Laurea Specialistica. In tal modo può ricoprire quattro diversi ambiti disciplinari: un ambito Ambientale-Naturalistico
(due Corsi di Laurea ed uno di Laurea Specialistica), un ambito BiologicoSanitario (un Corso di Laurea ed uno di Laurea Specialistica), un ambito Biotecnologico (un Corso di Laurea ed uno di Laurea Specialistica), e un ambito
Chimico (un Corso di Laurea ed uno di Laurea Specialistica).
Le Immatricolazioni
Il numero degli immatricolati ha parzialmente recuperato la flessione riscontrata nell’anno accademico 2005/06, probabilmente da imputare all’introduzione del numero programmato nei corsi di laurea di Scienze Biologiche
e Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine. Nel 2006/07, infatti, è
stato immatricolato un numero complessivo di 330 studenti matricole. Il numero di immatricolati in Biotecnologie, dopo gli elevati numeri riscontrati nei
primi anni di vita del corso, sembra essersi stabilizzato intorno a 40-50. (rif.
Fig 1, fonte: Datawarehouse - Coordinamento Segreterie studenti)
Attrattività verso gli studenti extra-provincia
Pur nella considerazione che con valori numerici bassi non è possibile
trarre conclusioni su base statistica e che pertanto i dati seguenti sono proposti a solo titolo informativo, si osserva che nel corso dell’ultimo a.a. si è evidenziata una lieve riduzione dal punto di vista della capacità di attrazione di
nuovi iscritti provenienti dalle altre province. Dal confronto dei valori per gli
a.a. 2005/06 e 2006/07 (fonte: MIUR immatricolati 2005, e 2006) risulta che:
Cagliari passa da 5 studenti matricole a 2 studenti per la Facoltà di Scienze
196
Antonio Corda
Im m atricolati
Immatricolati
Facoltà di Scienze MFN e Biotecnologie
400
SCIENZE BIOLOGICHE
370
330
350
300
SCIENZE AMBIENTALI E
NATURALI
BIOLOGIA SPERIMENTALE E
APPLICATA
GESTIONE DELL'AMBIENTE E
DEL TERRITORIO
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI
241
250
200
150
76
100
54
42
50
2004/2005
2005/2006
SCIENZE DELL'AMBIENTE E
DELLE PRODUZIONI MARINE
CHIMICA
2006/2007
CHIMICA Specialistica
SCIENZE AMBIENTALI E
NATURALI (Nuoro)
Totale Facoltà
BIOTECNOLOGIE
Fig. 11
Fig.
M.F.N. e rimane stabile a 1 studente per il Corso di Laurea in Biotecnologie;
per la Facoltà di Scienze M. F. N., calano gli immatricolati provenienti da
Nuoro (da 30 a 21 studenti, con Scienze Biologiche che cala da 21 a 11),
mentre gli studenti da Oristano rimangono sostanzialmente invariati (da 10 a
9) nonostante il calo di attrattività verificatosi su Scienze Biologiche (passano
da 7 a 3 studenti).
Il numero dei laureati
La ripartizione per Corso di Laurea dei laureati nel 2006, in Fig. 2 (fonte:
Datawarehouse - Coordinamento Segreterie studenti), pare evidenziare dei
benefici relativi all’introduzione delle lauree triennali.
Infatti, relativamente ai corsi triennali (nel grafico contraddistinti dalle
barre piene), per ciascun Corso di Laurea si può osservare una “gaussiana”
che ha il picco massimo per una durata del corso di laurea pari a 4 anni per
Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine e 5 anni per Scienze Biologiche. Tali indicazioni, peraltro, confermano il dato tendenziale complessivo
di Facoltà ottenuto sul parziale 2006 già indicato nella relazione presentata
alla Conferenza sulla Didattica 2006, nella quale si individuava un primo
“cluster” di aggregazione centrato sui 5 anni di durata effettiva degli studi.
Dal grafico in Fig. 1, mediante elaborazioni numeriche, si evince anche che
tra gli studenti laureati nel 2006 e immatricolati nel 2000/01 o anni precedenti
La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie
197
circa il 23 % risulta aver effettuato la scelta di passare al corso triennale, mentre il 77% ha proseguito gli studi nell’ordinamento quinquennale.
Si osserva infine un numero basso di laureati nel 2006 per il corso di laurea
triennale in Scienze Ambientali e Naturali, e per contro un numero decisamente alto di laureati in Scienze Naturali dell’ordinamento pre-riforma.
Laureati nel 2006 (ripartiti per a.a. prima immatricolazione)
Laureati nel 2006 (ripartiti per a.a. prima immatricolazione)
12
10
8
6
4
2
SCIENZE DELL'AMBIENTE E
DELLE PRODUZIONI MARINE
SCIENZE BIOLOGICHE
SCIENZE BIOLOGICHE (N.O.)
CHIMICA
0
.
c.
03
00
04
01
98
02
99
ec
ac
/20
/20
/20
/20
/19
/20
/19
pr
o
2
9
3
0
7
1
8
l
e
0
9
0
0
9
0
9
o
7
20
19
20
20
19
20
19
tit
99
di
/1
6
o
9
ss
19
se
s
po
in
ià
G
CHIMICA (N.O.)
SCIENZE AMBIENTALI E
NATURALI
SCIENZE NATURALI (N.O.)
Fig.
Fig. 22
Il dato relativo alla durata media del corso di studi, esclusivamente riferito
agli ordinamenti post-riforma si evince meglio dal grafico in Fig. 3. In esso
si rileva, quale nota positiva, il tendere della durata media degli studi alla
durata legale del corso di laurea. E’ ragionevole presupporre che il dato tenda
a stabilizzarsi verso tale valore con il progressivo ridursi dell’impatto dovuto ai passaggi degli studenti provenienti dai ante-riforma; tale effetto si può
notare dai valori di picco presenti in particolare nel periodo 2003-2005 con
la tendenza a ridursi progressivamente. Il corso di Chimica è passato da una
durata media di 3 anni ad una durata di 4 anni, tuttavia il dato non ha valenza
statistica considerato il basso numero dei laureati.
198
Antonio Corda
Tempo
medio
(anni)
Tempo
mediadidilaurea
laurea
(anni)
SCIENZE AMBIENTALI DELLE
ACQUE INTERNE E LAGUNARI
SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI
8,0
SCIENZE BIOLOGICHE
7,0
SCIENZE DELLA NATURA E DELLE
SUE RISORSE
SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE
PRODUZIONI MARINE
6,0
5,0
CHIMICA
4,0
3,0
SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI
2,0
BIOLOGIA SPERIMENTALE E
APPLICATA
GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL
TERRITORIO
1,0
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI
0,0
2002
2003
2004
2005
2006
BIOTECNOLOGIE
Fig.
Fig. 3
I tassi di abbandono
% Abbandoni nell'anno successivo, serie per coorte
% abbandoni
nell’anno
successivo - serie per coorte
Scienze Biologiche
Scienze biologiche
40%
35%
35%
30%
28%
26%
25%
2002/2003
25%
2003/2004
20%
2004/2005
15%
2005/2006
10%
5%
0%
2002/2003
2003/2004
2004/2005
a .a .
Fig.44
Fig.
2005/2006
199
La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie
% Abbandoni
nell'annosuccessivo
successivo, serie
per coorte
% abbandoni
nell’anno
- serie
per coorte
Scienze
dell'Ambiente eedelle
Produzioni
marine marine
Scienze
dell’ambiente
delle
Produzioni
28%
30%
25%
25%
24%
20%
20%
2002/2003
2003/2004
15%
2004/2005
2005/2006
10%
5%
0%
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
a .a .
Fig. 55
Fig.
% Abbandoni
nell'annosuccessivo
successivo, serie
per coorte
% abbandoni
nell’anno
- serie
per coorte
Scienze
Ambientali
e
Naturali
(SS)
Scienze Ambientali e Naturali (SS)
35%
29%
30%
25%
23%
2003/2004
20%
2004/2005
15%
11%
10%
5%
0%
2003/2004
2004/2005
a .a .
Fig.
Fig. 6
2005/2006
2005/2006
200
Antonio Corda
% Abbandoni
nell'annosuccessivo
successivo, serie
per coorte
% abbandoni
nell’anno
- serie
per coorte
Chimica
Chimica
40%
37%
35%
31%
30%
25%
2002/2003
21%
20%
2003/2004
17%
2004/2005
15%
2005/2006
10%
5%
0%
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
a .a .
Fig. 7
Tasso
Tasso di
di Abbandono
abbandono
Facoltà
Scienze
MFN
Facoltà Scienze M.F.N.e eBiotecnologie
Biotecnologie
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
SCIENZE BIOLOGICHE
SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI
MARINE
CHIMICA
SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (SS e NU)
BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA
GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
Fig. 88
Fig.
20
05
/2
00
6
20
04
/2
00
5
20
03
/2
00
4
20
02
/2
00
3
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI
Biotecnologie
La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie
201
Per quanto concerne i tassi di abbandono, nelle Figure 4-7 sono evidenziati, per ciascun Corso di Laurea, gli andamenti per coorte negli ultimi 5 anni
accademici (laddove rilevabili). In ciascun grafico sono evidenziati con frecce rosse i punti di picco dei tassi di abbandono al primo anno e le sequenze in
crescita per coorte; altresì sono evidenziati con frecce verdi i punti in corrispondenza dei quali i tassi di abbandono al primo anno sono in calo. Invece,
il grafico in Fig. 8, raffronta i tassi di abbandono complessivi, per i vari corsi
di laurea della Facoltà e di Biotecnologie. Si ricorda, ad ogni buon conto, che
i valori non assumono significato statistico laddove siano rapportati ad un
basso numero di iscritti.
Permangono le misure già introdotte da tempo per ridurre i tassi di abbandono dopo il primo anno nonché il tasso di inattività degli immatricolati.
Come avviene da alcuni anni a questa parte, la Facoltà attiva corsi propedeutici delle materie di base in cui gli studenti mostrano maggiori carenze
(matematica, fisica e chimica). Inoltre, molti insegnamenti del primo anno
prevedono le verifiche “in itinere”. Questa pratica intende essere utile agli
studenti come incentivo per impegnarsi nello studio sin dall’inizio della loro
esperienza accademica, e comunque contribuiscono ad una distribuzione su
tutto l’anno dell’impegno dello studente nelle fasi di valutazione.
Passaggi di facoltà (interno Ateneo)
Il fenomeno appare rilevante per il Corso di Laurea in Scienze Biologiche
e su un periodo temporale specifico (a.a. 2006/07) nel quale si evidenzia un
picco di richieste di cambio Facoltà. In particolare si tratta di 28 studenti, di
cui 18 che fluiscono verso Medicina e Chirurgia, e 5 verso Scienze Infermieristiche
Negli a.a. precedenti si è registrato un fenomeno di più modesta entità con
passaggi distribuiti su ampia gamma di Facoltà destinazione.
Trasferimenti
I dati più significativi riferiti al periodo 2003/04 - 2006/07 sono stati rilevati per i seguenti Corsi di Laurea:
• Scienze Biologiche
Il fenomeno interessa complessivamente 23 studenti in uscita e 4 in entrata. Il saldo, negativo, si accentua negli ultimi a.a. osservati. Interessa sia
i corsi pre-riforma sia quelli post-riforma e si concentra in particolare sugli
atenei di Cagliari e Roma.
202
Antonio Corda
• Scienze Ambientali e naturali
Il fenomeno interessa complessivamente 13 studenti in ingresso e 1 studente in uscita. Si osservano arrivi soprattutto dagli Atenei Cagliari e Bologna. La concentrazione è maggiore nei corsi post-riforma.
• Chimica
Il fenomeno interessa complessivamente 3 studenti in uscita (verso Milano
Pisa e Pavia) e 1 studente in entrata (da Bologna). Tre dei quattro movimenti
osservati interessano i corsi post-riforma.
Parametro “Studenti Equivalenti”
Il valore medio di Studenti Equivalenti (percentuale dei crediti mediamente conseguiti da uno studente durante l’anno di corso - considerato un valore
standard di 60 CFU - colloca la Facoltà di Scienze M.F.N. nell’a.a. 2005/06 in
posizione sostanzialmente allineata alla media di Ateneo: Fig. 9).
Destano interesse i valori conseguiti dalle Facoltà di Architettura e Medicina e Chirurgia (compresi tra 49,5% e 81,5% nello periodo dal 2002/03 al
2005/06). E’ probabile che le ragioni di un valore così elevato siano multifattoriali. Sarebbe di utilità generale per l’Ateneo studiare più approfonditamente le ragioni di tale fenomeno per individuarne le eventuali buone pratiche
sottostanti e quindi agevolare una eventuale loro diffusione presso altre Facoltà, per scelta autonoma delle pertinenti strutture didattiche.
Studenti Equivalenti
Studenti
equivalenti
50,00%
45,00%
40,00%
35,00%
30,00%
FACOLTA' DI SCIENZE MFN
25,00%
Media ATENEO
20,00%
15,00%
10,00%
5,00%
0,00%
2002/03
Fig.
Fig. 99
2003/04
2004/05
2005/06
La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie
203
Il grafico relativo ai singoli corsi di Laurea della Facoltà (Fig. 10) fornisce
dati più analitici. Appare chiaro il peso maggiore dovuto agli iscritti complessivi del corso di Laurea in Scienze Biologiche e, in misura inferiore, di quelli
in Scienze dell’Ambiente e Produzioni Marine e Chimica (Fig. 11). Tuttavia,
per ulteriori considerazioni sarebbe necessaria un’analisi più mirata con informazioni più specifiche.
Come misure generali rivolte a migliorare tale parametro, la Facoltà ha da
tempo introdotto lo strumento degli appelli straordinari per venire incontro
agli studenti ed incentivarli nel presentarsi agli esami. La loro regolamentazione, è eterogeneo tra i diversi corsi di laurea e spazia dalla possibilità di
richiesta mensile (Scienze Ambientali e Naturali e Scienze Biologiche) fino
alla possibilità di sostenerli in due sole sessioni annuali (Chimica, Biotecnologie, Biotecnologie Molecolari), durante l’interruzione delle lezioni. Infine,
gli studenti fuori corso hanno la possibilità di richiederli una volta al mese
senza altre restrizioni.
Studenti Equivalenti
Studenti
equivalenti
FacoltàScienze
ScienzeM.F.N.
MFN eeBiotecnologie
Facoltà
Biotecnologie
70,00%
SCIENZE BIOLOGICHE
60,00%
SCIENZE DELLA NATURA E DELLE
SUE RISORSE
SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE
PRODUZIONI MARINE
CHIMICA
50,00%
40,00%
SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI
(SS)
BIOLOGIA SPERIMENTALE E
APPLICATA
GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL
TERRITORIO
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI
30,00%
20,00%
10,00%
CHIMICA Spec
0,00%
2003/2004
Fig. 10
Fig.
10
SCIENZE AMBIENTALI DELLE
ACQUE INTERNE E LAGUNARI
SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI
2004/2005
2005/2006
SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI
(Nu)
BIOTECNOLOGIE
204
600
Antonio Corda
Iscritti Facoltà Scienze M.F.N.
Iscritti Facoltà di Scienze MFN
e Biotecnologie
e Biotecnologie
SCIENZE AMBIENTALI DELLE ACQUE
INTERNE E LAGUNARI
SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI
SCIENZE BIOLOGICHE
SCIENZE DELLA NATURA E DELLE SUE
RISORSE
500
SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE
PRODUZIONI MARINE
400
CHIMICA
SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (SS)
300
BIOLOGIA SPERIMENTALE E
APPLICATA
GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL
TERRITORIO
200
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI
100
CHIMICA Spec
SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (Nu)
0
2003/2004
2004/2005
2005/2006
BIOTECNOLOGIE
Fig.
11
Fig. 11
Attività di Tirocinio
Tra i tirocini pratico-applicativi, obbligatori per tutti gli studenti, quelli
svolti in strutture esterne all’Ateneo risultano in forte crescita. Sono stati 34
nel 2006/07 e, rispettivamente 20, 25 e 7 nel 2005/06, 2004/05 e nel 2003/04.
Il numero delle convenzioni attivate nell’ a.a. 2006/07 è pari a 45, ampliando
quindi, rispetto all’a.a. precedente (35 convenzioni attive), le possibilità di
scelta per un’esperienza esterna.
Organico
Il numero dei docenti della Facoltà di Scienze è di 92 unità, tra professori
di I e II fascia e ricercatori (dato al 31/10/2007), e presenta un rapporto tra i
professori (I a e II fascia) ed i ricercatori di 1,5, tra i più bassi dell’Ateneo. Il
quadro del corpo docente è completato da docenti a contratto destinati alla
copertura di 28 insegnamenti (o moduli) sui settori scientifico disciplinari integrativi o affini. Inoltre va considerato che il numero di corsi di laurea attivati ha
richiesto un certo livello di copertura degli insegnamenti tramite mutazione.
Infine, è doveroso ricordare lo sforzo di mobilità di una buona parte del
corpo docente verso le sedi di Alghero e Nuoro, dove sono tenuti rispettivamente i corsi di laurea in Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine ed
in Scienze Ambientali e Naturali (curriculum Ambientale).
La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie
205
Conclusioni
Da una prima analisi dei dati sembra che l’introduzione del numero programmato per i corsi di laurea di Scienze Biologiche, Scienze dell’Ambiente e
delle Produzioni Marine, e Biotecnologie, stia contribuendo al miglioramento
dei tassi di abbandono. Tuttavia, la misura non può intervenire sul problema
dell’utilizzo di alcuni corsi della Facoltà come “transito” verso altri corsi di
Laurea anch’essi ad accesso programmato; il fenomeno, seppur episodicamente, ha assunto una rilevanza importante sul corso di laurea di Scienze
Biologiche, con ben 28 studenti che nell’a.a. 2006/07 hanno cambiato corso
di laurea, in larga misura a favore di corsi di laurea della Facoltà di Medicina
e Chirurgia. Tale fenomeno può incide negativamente sui Tassi di Abbandono
e sul parametro Studenti Equivalenti.
Rimane un obiettivo delle strutture didattiche intervenire, mediante la diminuzione del numero degli esami e conseguente aumento del numero dei
CFU per insegnamento, al fine di ridurre ulteriormente la durata degli studi
e con l’obiettivo di migliorare il valore del parametro Studenti Equivalenti.
Per migliorare l’offerta di strutture a disposizione degli studenti, la
Facoltà ha recentemente realizzato i seguenti progetti:
- laboratorio per elaborazione dati (presso il Complesso Didattico di Via
Vienna), da mettere a disposizione degli studenti per l’elaborazione delle
tesi o di relazioni di laboratorio.
- acquisto di PC portatili per studenti a disposizione degli studenti per l’elaborazione di tesi e per attività di esercitazione.
- potenziamento delle attrezzature dei laboratori didattici.
Infine, va anche rilevato che nell’anno a.a. 2006/07:
- agli studenti beneficiari di borse di studio Erasmus è stata confermata la
possibilità di un rimborso spese fino ad un importo massimo di 500 euro;
- gli studenti del primo anno del Corso di Laurea in Chimica hanno fruito di
incentivi (contributi tasse di iscrizione) legati al merito (possesso di almeno 30 CFU all’atto della iscrizione al secondo anno);
- tutti i laureati regolari in Chimica (triennale) hanno fruito di premi di laurea.
La Facoltà di Scienze Politiche
Anatomia della Facoltà: relazione introduttiva1
Virgilio Mura
Preside della Facoltà
La Conferenza di oggi è una tappa del percorso che dovrà condurci nel
prossimo inverno a varare la riforma degli ordinamenti didattici sulla base
delle nuove classi di laurea e di laurea magistrale ufficialmente approvate dal
Ministero nei giorni scorsi. Una tappa importante di una attività di indagine e
di riflessione, che da tempo la Facoltà ha avviato - e che certo non si esaurisce
oggi - per conoscere meglio se stessa, per individuare, esaminare e possibilmente superare i punti di criticità, gli elementi di debolezza, le disfunzioni che
ancora permangono e che ancora ci impediscono di raggiungere quei livelli di
qualità nell’offerta didattica e nei processi formativi ai quali tutti, docenti e
studenti, legittimamente aspiriamo.
Ognuno di noi, ne sono sicuro, coltiva, probabilmente a ragione, l’intima
convinzione di essere, per un verso, un buon docente, e, per un altro, un buon
studente. Ma la questione rilevante non è questa, non è la rappresentazione
impressionistica che ognuno di noi fornisce di sé stesso a sé stesso, il punto fondamentale da approfondire spassionatamente, da analizzare dati alla
mano e, dunque, da verificare con freddezza, è se l’impegno corale, lo sforzo
che tutti insieme compiamo è sufficiente a conferire un elevato standard di
qualità al prodotto del nostro lavoro. E questa operazione la dobbiamo fare
senza compiacenti giustificazionismi, senza misconoscere o minimizzare i
punti critici, che ci sono e vanno segnalati, se vogliamo metterci in un’ottica
di correzione degli errori, di superamento dei limiti e di miglioramento complessivo delle nostre prestazioni.
Questa è la questione decisiva, non tanto perché sullo standard di qualità
si misura la nostra personale reputazione e il valore della nostra personale
appartenenza, che sono cose importanti ma, tutto sommato, in questo contesto
secondarie, quanto perché è sul versante della qualità che la Facoltà si gioca il
1
Relazione presentata in occasione della Conferenza di Facoltà sulla didattica (19 giugno 2007).
208
Virgilio Mura
proprio futuro. In altre parole, se non saremo in grado di elevare e stabilizzare
il livello qualitativo della didattica, non avremo un futuro di crescita e sviluppo, avremo, nella migliore delle ipotesi, un futuro di mera sopravvivenza e,
nella peggiore, di inevitabile declino.
Per almeno due ragioni. La prima è che il Ministero ha adottato a partire
dal 2004 un nuovo modello di ripartizione del FFO, che rappresenta la parte più cospicua delle entrate complessive dell’Università. Il modello calcola
l’aliquota teorica, cioè la percentuale di risorse che ogni Ateneo ha diritto di
ricevere, come quota di riequilibrio, cui si contrappone l’aliquota effettiva,
che è data dal costo reale di ogni Ateneo. L’aliquota teorica tende a crescere
(è passata dai 29 ml del 2004 ai 150 ml nel 2005) mentre tende a decrescere l’aliquota effettiva. In prospettiva l’aliquota teorica dovrebbe sostituire l’
aliquota effettiva. L‘aliquota teorica è costruita sulla base di tre indicatori
dimensionali, ognuno dei quali concorre per 1/3: la domanda di formazione, i
risultati del processo formativo, i risultati della ricerca. Su questo ultimo, che
riguarda soprattutto l’attività dei Dipartimenti, non è il caso di soffermarsi in
questa sede. A noi interessano, piuttosto, i primi due: la domanda di formazione e i risultati del processo formativo.
La domanda di formazione è calcolata sul parametro degli iscritti al secondo anno dei corsi di laurea triennali, cui si aggiungono due fattori correttivi: il
possesso dei requisiti minimi e i c.d. fattori di qualità, fra i quali la presenza
di un sito web dedicato e di processi di autovalutazione delle attività svolte.
I risultati del processo formativo sono calcolati sulla base dei CFU maturati
dagli studenti nei corsi di laurea triennali e dal numero dei laureati ponderati
sugli anni di ritardo e normalizzati rispetto alla durata legale. In parole più
semplici: i dati che contano, quelli che pesano sul serio, sono il numero degli
studenti stabilizzati, il numero degli studenti regolari e il numero dei laureati
in corso. Il che significa, se leggiamo i criteri al contrario, che i dati che penalizzano sono: il fenomeno della dispersione o degli abbandoni, l’acquisizione
di un numero di crediti annui inferiore a quello previsto dagli ordinamenti
didattici, il fenomeno degli studenti e dei laureati fuori corso.
Su questi parametri il Ministero eroga l’aliquota teorica del FFO agli atenei. Ma, attenzione, non mancano spinte e sollecitazioni, che io personalmente condivido, affinché gli stessi criteri vengano adottati anche nella ripartizione delle risorse da destinare alle Facoltà all’interno del nostro Ateneo.
La seconda ragione per la quale la questione della qualità diventa decisiva
è che vi sono molti segnali che avvertono che l’obiettivo del protocollo di
La Facoltà di Scienze Politiche
209
Lisbona, che è quello di portare l’investimento per la ricerca e l’Università a
poco più del 2% del PIL, non verrà realizzato nei tempi previsti. Soprattutto
in Italia, a causa del debito pubblico ingente, non è realistico aspettarsi un aumento considerevole delle risorse destinate all’Università. Anzi, ho la fondata
impressione che i finanziamenti statali siano destinati non solo a diminuire in
relazione ai costi crescenti (solo gli stipendi, non coperti da risorse aggiuntive, aumentano automaticamente di oltre il 4% annuo) ma, soprattutto, a diventare molti più selettivi nella loro distribuzione. Mi vorrei tanto sbagliare,
ma ho l’impressione che in un futuro non molto lontano, a prescindere dal
colore politico dei governi in carica, la maggior parte delle risorse pubbliche
sarà concentrata su pochi poli considerati eccellenti.
Ecco perché la questione della qualità diventa decisiva e perché la conferenza di Facoltà sulla didattica o analoghi momenti di riflessione e di autovalutazione dovrebbero diventare appuntamenti fissi, da ripetere regolarmente
con cadenza almeno annuale. Ovviamente – può apparire perfino offensivo
ricordarlo – la sfida della qualità non la si vince in termini puramente quantitativi, abbassando i livelli del rigore e facilitando i percorsi formativi, ossia,
per dirla brutalmente, regalando gli esami. Una tendenza opportunistica alla
quale qualche Facoltà e qualche Ateneo hanno, purtroppo, ceduto. Questo è
l’unico modo sicuro per perdere la sfida e per perdere pure la dignità legata al
nostro ruolo di docenti e di studenti. La sfida la si vince riducendo il numero
degli abbandoni, aumentando il numero degli studenti regolari e dei laureati
in corso, ma mantenendo nel contempo alta la qualità della formazione. La si
vince se si riesce ad aumentare gli indici di produttività senza abbassare quelli
della qualità.
E siccome operiamo in una logica di sistema, secondo la quale i punti
deboli di uno degli elementi si riflettono sul rendimento dell’insieme, il problema della qualità didattica riguarda tutti, nessuno escluso. Riguarda tutti
i corsi di studio, tutti i docenti, tutti gli studenti, l’intera struttura tecnicoamministrativa, insomma, chiunque, a qualunque titolo, operi nella Facoltà.
Non è un problema che può essere semplicemente scaricato sul preside o sui
presidenti dei corsi di laurea o su qualche collega particolarmente volenteroso
e generoso.
Il che è un invito a tutti a non chiamarsi fuori e a rimboccarsi le maniche,
perché alcuni dati fondamentali che riguardano la nostra realtà sono sicuramente da correggere.
210
Virgilio Mura
Dati sugli iscritti, sugli immatricolati, sugli abbandoni, sugli studenti
regolari, sugli studenti inattivi, sui fuori corso e sui laureati
I dati sugli iscritti contengono elementi interessanti, ma non sono problematici. Dopo l’impennata iniziale, che ha coinciso con l’avvio della riforma
degli ordinamenti e la triplicazione dei corsi di laurea, il numero degli iscritti
si è assestato sui 1700. Siamo ai limiti dell’utenza sostenibile e, per dimensione, ci collochiamo al quarto posto nell’Ateneo, dopo Giurisprudenza, Lettere
ed Economia. Possiamo ancora moderatamente crescere nelle lauree magistrali – e questa mi sembra la tendenza in atto – anche se i numeri per il momento sono più che soddisfacenti: all’interno dell’Università di Sassari siamo
la Facoltà con il maggior numero di iscritti nelle specialistiche, pur avendo
attivato solo due corsi di laurea e nonostante i limiti posti all’accesso.
Ne consegue che il nostro obiettivo primario non dovrebbe essere quello di
impegnarci in una politica di attrazione indiscriminata, ma quello di favorire
processi di autoselezione in grado di governare gli ingressi sulla base di solide motivazioni e di specifiche vocazioni.
Il problema della qualità nasce all’origine, al momento dell’accesso e investe successivamente le questioni, anch’esse cruciali, dell’organizzazione
della didattica e dell’impegno dei docenti. Non è un caso che la nostra Conferenza sia incentrata su questi tre grandi temi, che si articolano a loro volta in
un reticolo concatenato di sotto-temi.
Vediamoli, velocemente, uno per volta, cominciando dal problema dell’accesso.
Conosciamo tutti, anche perché se ne è parlato molto negli ultimi tempi, la
situazione quasi disastrosa della scuola italiana. Secondo le stime dell’OCSE
è agli ultimi posti nell’Europa a 25 per il rendimento (per la preparazione degli studenti) ed ai primi – se non al primo - per i costi d’esercizio. Un record
difficile da uguagliare.
Tutti noi, chi più o chi meno, abbiamo avuto occasione di lamentarci della
preparazione iniziale di molte delle nostre matricole. Cosa possiamo fare per
rimediare alle lacune iniziali? Io credo che i margini di intervento siano molto
limitati. E’ difficile, se non impossibile, per noi intervenire sulla scuola (anche se nel corso della giornata credo che qualche collega abbia in proposito
da avanzare talune proposte).
L’unico strumento che la normativa vigente ci riconosce è quello dell’individuazione e dell’assegnazione di debiti formativi, previo accertamento della
La Facoltà di Scienze Politiche
211
preparazione iniziale. Temo che sia un’arma spuntata, se non addirittura un
boomerang. Intanto perché non si possono fare corsi di recupero, che comunque non sono facili da organizzare, a costo zero. In secondo luogo perché il
tempo eventualmente impiegato per recuperare le lacune iniziali, e dunque
per pagare i debiti, è tutto tempo sottratto all’acquisizione dei crediti.
Mi spiego: il tempo a disposizione dello studente non è infinito. Il CFU è
l’unità di misura del tempo necessario all’apprendimento. Un credito equivale
a 25 ore di lavoro, 60 crediti – la media annua - equivalgono a 1500 di lavoro.
E lavorare per 1500 ore equivale a dedicare all’apprendimento oltre 6 ore
al giorno per 5 giorni alla settimana per 11 mesi all’anno. Il che non è poco,
se pensate che un operaio dell’industria tedesca – la locomotiva d’Europa lavora per meno di 1300 ore all’anno.
E, allora, in un dato periodo di tempo o recuperi debiti o acquisti crediti.
Per fare entrambe le operazioni occorre il doppio del tempo. Ma allora, a seconda del numero dei debiti da recuperare, tanto vale iscrivere direttamente la
matricola fuori corso. Risolvi, forse, un problema: quello delle lacune iniziali;
e ne apri, sicuramente, un altro: quello della durata degli studi.
Ma oltre alla lacune nella preparazione iniziale, la scuola ci consegna spesso studenti disorientati e “viziati”.
Disorientati, perché spesso pressati dalle aspettative dei genitori, non hanno le idee chiare sui percorsi da seguire e sulle attitudini necessarie per seguirli. Viziati, perché disabituati a considerare l’apprendimento in termini di
peso, di fatica, di attività di approfondimento, perché sprovvisti di un’etica
del lavoro, perché non del tutto consapevoli che gli anni dell’università sono
un investimento per il futuro e che quindi la condizione di studente è una
condizione da prendere sul serio, non foss’altro che per rispetto verso chi, pur
essendo capace e meritevole, all’Università non riesce tuttavia ad accedere.
Sull’orientamento non abbiamo fatto abbastanza. Negli anni scorsi più
che altro abbiamo fatto pubblicità. Ma ormai siamo tutti consapevoli che fare
opera di orientamento è cosa diversa e più impegnativa che fare marketing.
Dobbiamo investire molto su questo versante fondamentale per migliorare e
rendere sistematici i collegamenti con gli ultimi anni delle scuole superiori al
fine di aiutare gli studenti a non sbagliare la scelta iniziale, che insieme alle
lacune nella preparazione, è alla base degli abbandoni dopo un primo anno,
generalmente, trascorso nell’inattività.
Ma una efficace azione di orientamento, in grado di far emergere le attitudini e le vocazioni specifiche, è un’operazione inutile se non si accompagna
212
Virgilio Mura
alla prova di ammissione, che deve essere studiata e strutturata e mirata sulle
base delle specifiche caratteristiche dei singoli corsi di laurea. E anche questa
non è un’ impresa semplice, alla quale tuttavia ci dovremo seriamente preparare. La prova d’ammissione dovrebbe soprattutto servire a far comprendere
all’immatricolando se la scelta che sta per compiere è la scelta giusta. Libero
di provarci se il test è negativo, ma almeno abbia la consapevolezza delle
difficoltà cui andrà incontro. Una prova d’ammissione in funzione dissuasiva è il miglior servizio che possiamo rendere agli immatricolandi e alle loro
famiglie, alla Facoltà e all’Ateneo, perché dissuadere in questo caso equivale
a ri-orientare, significa non escludere dall’Università ma favorire inclusioni
mirate e ragionate.
Ma una volta superata la soglia, la matricola va accompagnata nel suo
percorso iniziale. Occorre perciò potenziare il servizio di tutorato e attivare il
monitoraggio delle carriere fin dalla prima sessione d’esami.
Il monitoraggio delle carriere deve poi proseguire nel secondo e nel terzo
anno di corso, divenendo così parte integrante del progetto didattico della Facoltà. È dal monitoraggio costante delle carriere infatti che si possono trarre
utili indicazioni per migliorare l’organizzazione complessiva della didattica.
Al momento non sono riscontrabili rilevanti differenze, sul piano dell’efficienza e della funzionalità, fra il regime dei bimestri, che abbiamo adottato
nell’a.a. 2003-2004, e l’attuale regime, articolato i due semestri, ognuno di 14
settimane, di cui due riservate alle prove d’esame intermedie o di recupero.
Inoltre, hanno dato buona prova le cinque sessioni d’esame di profitto (con
8/9 appelli) e le cinque sessioni all’anno d’esame di laurea.
La qualità dell’organizzazione dei servizi didattici dipende unicamente dalla nostra responsabilità (e dalla nostra volontà). I punti per migliorare
l’organizzazione complessiva sono facili da indicare, più difficili da attuare,
a causa soprattutto delle resistenze, diciamocelo francamente, che noi docenti
spesso frapponiamo.
La semestralizzazione dei corsi è un fatto di razionalizzazione, che aiuta
a distribuire l’attività di apprendimento lungo il corso dell’anno accademico,
a patto che i semestri siano equilibrati nel carico didattico, cosa non sempre,
come dovrebbe essere, scontata.
Il calendario delle lezioni e degli esami dovrebbe, come è logico, essere
costruito in funzione delle esigenze di apprendimento degli studenti. Se vogliamo aiutarli ad usare con il maggior profitto possibile le 1500 ore di lavo-
La Facoltà di Scienze Politiche
213
ro di cui dispongono in un anno, dovremmo concentrare l’attività didattica
frontale, proprio come si usa nelle scuole di ogni ordine e grado, in una parte
della giornata (o al mattino o al pomeriggio) lasciando che la parte rimanente
possa essere dedicata allo studio individuale. Anche questa misura di razionalizzazione, di per sé elementare, è più facile da dirsi che da attuarsi. Oggi
non mancano più le aule, mi auguro che non manchi neppure la disponibilità
a collaborare (spostare un orario alle volte è un impresa titanica, equivale a
infrangere abitudini consolidate e, spesso, a toccare piccoli privilegi).
Eppure basterebbe poco per migliorare sensibilmente la situazione: basterebbe che prima di indicare le proprie preferenze riguardo alle ore e ai giorni
di lezione, ogni docente si coordinasse con gli altri due colleghi che svolgono
il corso nel medesimo semestre. Si tratterebbe in fondo di fare tre telefonate,
agevolando di molto il lavoro degli uffici. Lo stesso dicasi per il calendario
degli esami. Vi sono dalle due alle otto settimane utili, a seconda dalle sessioni, per fissare la data dell’esame. Possibile che ancora non riusciamo ad
evitare del tutto la sovrapposizione e l’accavallamento di materie dello stesso
corso, dello stesso anno e dello stesso semestre? Anche in questi casi un maggior coordinamento fra i docenti non guasterebbe.
Ma la misura di razionalizzazione più importante, per migliorare la produttività, riguarda il problema del sovraccarico didattico: programmi dai
contenuti sproporzionati rispetto al tempo disponibile, iperfrazionamento
modulare, eccessivo numero di esami.
In particolare, riguardo al numero degli esami o all’articolazione modulare, è opportuno non disgiungere sotto il profilo concettuale il numero dei
crediti dal numero degli esami, giacché se è vero che ormai ragioniamo (e
calcoliamo) in termini di CFU, è altrettanto vero che i crediti si acquisiscono
superando gli esami: sotto questo profilo è preferibile, come indica il decreto
ministeriale che istituisce le nuove classi di laurea e di laurea magistrale, un
ordinamento che suddivida i 180 CFU in 16/18 esami da 10 CFU ognuno,
piuttosto che in 32/36 esami da 5 CFU ognuno, perché, anche a parità di carico didattico, per lo studente è più agevole (anche sotto l’aspetto psicologico)
organizzare il proprio curriculum se gli esami, sebbene più “pesanti”, sono
(relativamente) pochi.
Così come gioverebbe maggior coordinamento nella predisposizione dei
programmi dei corsi. A volte i contenuti di un corso (o parte di essi) sono replicati in un altro oppure non sono presenti né nell’uno né nell’altro, al punto
che, come risulta dalle schede compilate dagli studenti ed elaborate dal Nu-
214
Virgilio Mura
cleo di valutazione, in ben 46 corsi impartiti nello scorso anno, fra cui tutti gli
insegnamenti linguistici, gli studenti lamentano di non possedere sufficienti
conoscenze preliminari. E questo riguarda, e sembra incredibile, anche insegnamenti del 3° anno e perfino delle specialistiche.
Ma il punto più delicato - e forse anche il più difficile da realizzare, anche
se in questo campo abbiamo fatto passi da gigante - è quello di chiedere ai
docenti uno sforzo di intelligente attenzione per commisurare e proporzionare
i programmi d’esame al numero dei crediti (cioè delle ore di carico didattico)
riservate ad ogni singolo insegnamento.
Ogni ora che eccede il limite dei CFU assegnati all’insegnamento è un’ora
che si aggiunge al carico didattico complessivo annuo dello studente o un’ora
sottratta agli insegnamenti che insistono sullo stesso anno di corso.
Non si tratta evidentemente di effettuare meccaniche operazioni di sottrazione di pagine o di capitoli dai programmi, ma di capire, per ogni singola
disciplina, quali sono le conoscenze essenziali, i contenuti irrinunciabili per
acquisire una solida preparazione di base, in grado di contribuire al processo
di autoformazione dello studente secondo i canoni metodologici e il rigore
tipico della ricerca scientifica.
Si tratta, cioè, di ribadire, che l’università non è un istituto professionale,
ma in primo luogo una scuola di metodo. Il che non significa che è avulsa dal
mondo del lavoro, ma semplicemente che non può appiattirsi su questo né esistere ed operare in funzione di questo senza rinunciare alla propria missione.
Soprattutto nella società dell’informazione e della conoscenza, che dischiude nuove possibilità alla prospettiva del life long learning, dell’educazione permanente, soprattutto oggi, in un’epoca in cui le conoscenze acquisite
sembrano velocemente deperibili, soggette come sono a rapida obsolescenza,
diventa ancora più chiaro ed evidente che l’università è la sede elettiva della
produzione e della trasmissione del sapere critico, l’istituzione nella quale
si insegna ad imparare, ovvero si impara ad imparare, si impara a conoscere
sulla base del metodo scientifico.
Riguardo al miglioramento dei risultati della didattica, dobbiamo tornare
ad interrogarci sull’importanza della frequenza. Finora ci siamo attestati su
una soluzione di compromesso, limitandoci a raccomandarla. Oggi ci sono le
condizioni (abbiamo gli spazi sufficienti e l’ordinamento riconosce la distinzione fra studenti a tempo pieno e studenti a tempo parziale) per riproporre
il problema. La frequenza serve a migliorare la qualità dei processi di formazione (oltre che a favorire sicuramente i processi di socializzazione), oppure,
La Facoltà di Scienze Politiche
215
come da più parti si sostiene, è un supporto necessario soltanto per i meno
dotati, per gli studenti che presentano maggiori difficoltà di apprendimento?
La Carta dei diritti e dei doveri degli studenti, emanata pochi giorni fa dal
MUR, limita l’obbligatorietà della frequenza ai casi previsti dalle leggi nazionali e dalla normativa europea. Ma se riteniamo che la frequenza sia utile per
facilitare l’apprendimento e migliorare la qualità della didattica, quali misure
dovremmo adottare per incentivarla?
Un’altra questione sulla quale dobbiamo riflettere è quella dei tirocini. Il
servizio tirocini, che è un servizio costoso e impegnativo dal punto di vista
amministrativo, l’abbiamo istituito nel 2004 con buoni risultati sotto il profilo quantitativo, come risulta dalla relazione allegata agli atti. La domanda
da porsi è: sono serviti e servono, così come sono configurati, a migliorare
la qualità dei processi formativi in funzione di una preparazione mirata all’inserimento nel mondo del lavoro, oppure sono stati utilizzati, un po’ opportunisticamente, come uno strumento per acquisire facili crediti, magari
negli uffici comunali sotto casa? A me sembra chiaro che dobbiamo favorire
il primo tipo di tirocini e non incoraggiare il secondo, riservando l’esperienza
dei tirocini a casi accuratamente selezionati sulla base di specifici programmi
di formazione, necessari e coerenti rispetto al corso di studi intrapreso.
Sul Progetto Erasmus i risultati sono soddisfacenti, anche se permangono
difficoltà e problemi cronici, legati soprattutto alla rigidità del regolamento di
Ateneo riguardo ai requisiti richiesti e ai ritardi nell’erogazione delle borse.
Problemi per i quali la nostra Commissione esteri ha già prospettato soluzioni
adeguate, che speriamo possano essere recepite a livello di Ateneo fin dal
prossimo anno accademico. Attualmente disponiamo di 46 borse, una ogni 37
studenti. Un buon rapporto, migliore di quello di alcune Facoltà dell’Ateneo,
ma peggiore rispetto al rapporto di Architettura (1/9 ), Lingue (1/18), Lettere
(12/28), Agraria (1/31), Veterinaria (1/36). Un buon rapporto, nonostante i
referenti dell’interscambio siano soltanto tre colleghi (i professori Paolo Puddinu, Piero Sanna e Stefano Boffo), che sono coloro che hanno avviato e
curato i rapporti bilaterali con le università straniere per consentire ai nostri
studenti soggiorni di studio all’estero che vanno dai 5 ai 10 mesi all’anno.
Inutile sottolineare quanto l’esperienza Erasmus sia importante per la crescita
individuale e la formazione degli studenti. Non è invece inutile in questa sede
fare appello a tutti colleghi affinché, sull’esempio di Puddinu, Piero Sanna e
Boffo, si attivino per impostare nuovi rapporti al fine di arricchire (e ulteriormente differenziare) il quadro dell’offerta in un prossimo futuro.
216
Virgilio Mura
Sull’impegno dei docenti sono risuonate in questi mesi, a livello di Ateneo,
critiche insistite, in alcuni casi giustificate da episodi di clamoroso malcostume, in altri casi pretestuose e inutilmente polemiche. Il Senato accademico
si appresta ed esaminare in proposito un regolamento redatto da un’apposita
Commissione. In discussione non è tanto l’ormai annosa questione delle 120
ore di attività didattica frontale, sulla quale comunque dovremo prendere una
posizione precisa e conseguente, quanto il problema della presenza in sede,
soprattutto nel semestre in cui non siamo impegnati per la didattica. Un problema che viene affrontato nella bozza di regolamento secondo un ottica che
riflette un po’ troppo il punto di vista delle cosiddette facoltà scientifiche, nelle quali la presenza in sede è intrinsecamente legata allo svolgimento dell’attività di ricerca. Non è facile far capire che le facoltà umanistiche o di scienze
sociali hanno diverse esigenze e affrontano in modo peculiare il problema
della pendolarità dei docenti. Con ciò non voglio dire che il problema non
esiste. Il problema esiste soprattutto sotto il profilo della attività collaterali
relative ai compiti organizzativi, che incombono con il peso di un dovere su
tutti i docenti, e, in particolare, sui professori. Ed esiste anche, pur se affievolito dall’uso dei mezzi informatici di comunicazione, per quel che riguarda il
ricevimento degli studenti e la reperibilità. Se c’è un problema, allora bisogna
trovare la soluzione. E’ questa è la ragione per la quale è stato istituito un
apposito gruppo di lavoro. Sono sicuro che da questo gruppo, come del resto
dagli altri, scaturiranno proposte che ci aiuteranno a superare limiti e difficoltà e a cogliere l’obiettivo, che ci siamo proposti di raggiungere, che è quello
di migliorare gli indici di qualità della Facoltà.
Oggi dobbiamo istruire, chiarire, capire, per cercare poi di sciogliere i nodi
più intricati dei principali problemi sul tappeto. Per le risposte conclusive o le
decisioni operative c’è ancora tempo e c’è un’altra sede.
La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche
Luigi Mario Bua
Commissione didattica Facoltà di Scienze politiche
Il mio compito sarebbe quello di relazionare sui lavori della commissione
didattica. Dovrò però allargare il mio discorso ai temi collaterali dell’orientamento e dell’offerta formativa della Facoltà perché il lavoro della Commissione consistente nell’istruire le pratiche che saranno approvate in Consiglio
di Facoltà presuppone un rapporto approfondito con lo studente volto a porre
in rapporto le sue esigenze ed attese con quanto le opportunità offerte dalla
Facoltà e dal mondo universitario più in generale1.
Parlare quindi di didattica significa parlare dell’orientamento. Da questo
punto di vista pare necessario prima di tutto chiarire se ci sia un bisogno di
orientamento, perché si afferma che “gli studenti non chiedono, non si informano”. Ciò è per certi versi vero, ma potrebbe essere la conseguenza di
una incapacità a corrispondere ad un bisogno. Nella nostra esperienza le cose
stanno diversamente.
Nel 2004-05 abbiamo dato risposta a 389 e-mail, nel 2005-06 a 257, nel
2006-07 a 481. A questo si aggiungono le persone che ci hanno raggiunto per
telefono e o che abbiamo incontrato, forse altrettanto numerose.
È ovvio che ogni studente ci contatta varie volte e quindi riusciamo a coprire soltanto una parte degli studenti, ma con una strategia mirata a potenziare il
servizio si potrebbero raggiungere più persone: quello che è però importante
è certo offrire una visibilità al servizio perché la domanda individuale possa
esprimersi, ma ancora più efficacemente ricercare attivamente l’utenza che
necessita di orientamento2. Ma cosa intendiamo per orientamento?
1
2
Si tenga presente che in non pochi casi l’utilizzo di opportunità presenti presso altre facoltà ed altri atenei permette di dare coerenza ed efficacia a percorsi formativi più “mirati”.
In questi casi si ha di fronte uno studente con un progetto specifico e, in genere, motivato
per cui si tratta di scoprire con lui quali possano essere le scelte ottimali.
Vedremo oltre che sarebbe necessario, ad esempio, monitorare le prime sessioni di esame
delle matricole ed immediatamente prendere contatto con tutte quelle che non hanno sostenuto esami, poi con quelle che hanno sostenuto un solo esame ecc. in modo da verifica-
218
Luigi Mario Bua
Iniziamo dall’orientamento in ingresso perché qua scorgiamo più nettamente i limiti dell’impostazione fin qui seguita. Semplificando un po’ si
tratta di un’attività di informazione e di pubblicità indirizzata agli studenti
dell’ultimo anno delle superiori, a cui si affiancano alcuni servizi a domanda
individuale.
Riteniamo che ciò sia del tutto insufficiente perché arriva troppo tardi e
perché può dare solo informazioni. Per essere chiari: in quel momento i giochi
sono fatti, e nella migliore delle ipotesi si potrà aiutare lo studente a scegliere
in base al suo stato “scontando” tutte le precedenti scelte “inconsapevoli”.
Fare orientamento efficace comporta:
• l’essere presenti nei momenti iniziali del percorso3 e operare perché siano
chiari fin dall’inizio sia le opportunità, sia gli impegni che certi traguardi
comportano.
Si pensi all’assurdo dei debiti formativi mai recuperati, ma, più in generale, alla inadeguatezza della preparazione che la gran parte degli studenti
sta acquisendo. L’università non si può limitare a “constatare” questo stato
e porre delle barriere all’ingresso4 .
• Orientare quindi significa far cogliere agli studenti l’ineluttabilità dell’assunzione di responsabilità rispetto ad un modello culturale che comprende l’acquisizione del sapere come un’esigenza personale, la necessità di
proiettarsi su programmi di medio periodo, la richiesta di soddisfacimento
delle esigenze formative.
• Ma fare orientamento significa anche aprire un confronto tra colleghi che
lavorano nell’università e nella scuola per valutare insieme i problemi e
costruire delle soluzioni5.
3
4
5
re le situazioni e offrire indicazioni e accumulare conoscenza approfondita dei problemi.
Può essere sviluppato in vari momenti, ma almeno dall’inizio del terzo anno della scuola
superiore.
Le ultime circolari ministeriali chiariscono che questa scorciatoia del numero chiuso e
delle selezioni non è più percorribile, ma è anche assurdo che l’università accetti lo scadimento senza valer partecipare ad un riequilibrio della situazione.
Per rendere più chiara la proposta facciamo riferimento al problema delle lingue straniere: tutti si lamentano riguardo al livello di conoscenze acquisite ed è da tutti ammesso
che la preparazione di base delle lingue acquisita nell’università è del tutto insufficiente e
distoglie gli studenti dai loro studi “disciplinari” per troppo tempo. Pare ovvio che l’unica
soluzione è quella di attivare un servizio in comune tra Università e Istituti superiori e
Enti certificatori perché durante i cinque anni delle superiori gli studenti possano avere
le lingue “certificate”. Nel momento in cui si sono create le condizioni per ottemperare a
questa esigenza è anche giusto sanzionare chi chiede di iscriversi all’università senza il
La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche
219
La contraddittorietà delle domande poste alla scuola a livello individuale e
collettivo6, insieme ad una lunga campagna di disinformazione, hanno portato
ad una delegittimazione della scuola e ad una svalutazione del sapere, nonché
ad un declassamento sociale degli insegnanti per cui il prestigio di cui godevano si è enormemente ridotto anche se giovani e genitori sperano sempre di
incontrare durante il percorso un vero “maestro”7. Eppure la scuola è ormai
uno dei pochi luoghi in cui si compia il processo di socializzazione e in cui
l’acquisizione delle competenze avvenga in modo strutturato e non caotico8.
Necessita quindi:
• rilegittimare il sapere e i suoi operatori (livello culturale);
• Creare percorsi didattici e attività collaterali volte al conseguimento dei
risultati (livello strutturale)9;
6
7
8
9
possesso della lingua e poter dedicare le risorse dell’ateneo all’insegnamento specialistico-disciplinare della lingua.
A livello individuale le famiglie oscillano tra la richiesta di fornire maggiori competenze
e il diniego all’uso della severità, a livello collettivo si chiede alla scuola di impegnarsi a
fondo sul fornire competenze strumentali, e su questo versante si organizza l’istituzione,
salvo poi scaricare sulla scuola una domanda pedagogica crescente: educazione stradale,
educazione alla legalità, educazione sessuale, educazione alla salute e contro la droga,
educazione alimentare ecc. Poiché la funzione pedagogica è rimasta genericamente attribuita alla scuola, ma sottratta ai singoli insegnati, e posto anche che solleva grandi
responsabilità e possibili conflitti, viene annacquata e stemperata ancora come se si trattasse di acquisire ancora saperi strumentali per cui l’educazione sessuale viene attribuita
all’insegnate di scienze che potrà insegnare la fisiologia ma dovrà guardarsi dal parlare
delle relazioni tra i sessi, delle violenze alle donne, della sessualità come comunicazione
(e se fosse più idoneo un poeta?); oppure l’educazione stradale è attribuita al professore
di ginnastica forse perché superficialmente si tratta di mobilità?
Maestro è colui che possiede l’arte: il titolo di mastro ed il nome di battesimo per le arti
manuali, maestro e cognome per gli insegnanti.
Il luogo comune che i giovani apprendono molto di più attraverso altri canali si basa
su una generalizzazione di una situazione attribuibile solo a quei pochi ragazzi: solo il
possesso di un background culturale familiare permette di trarre profitto dai mezzi di
informazione, di attivare un processo di accumulazione, per la gran parte dei ragazzi
quelle informazioni sono solo rumore, spesso dannoso perché innesca illusioni riguardo
alle competenze di cui si pensa di disporre.
Così come proponiamo che si collabori per fornire nelle scuole superiori l’opportunità di
certificare la competenza linguistica, così pensiamo che debbano essere create strutture,
dal museo della scienza, a laboratori delle più varie discipline, a una serie programmata
e ricorrente di mostre e dibattiti su temi di attualità e di rilevanza in cui risalti sempre
l’approccio scientifico ai problemi. Tali attività debbono essere gestite e programmate in
collaborazione tra Università e scuole superiori. È necessario sottolineare che il lavorare
220
Luigi Mario Bua
• Creare le opportunità perché la motivazione professionale degli insegnanti
e dei docenti sia sostenuta è “protetta”10.
Sembra che questo stia avvenendo attraverso l’enfatizzazione che viene
posta ora sull’innovazione, le conoscenze, la ricerca, ma il tutto deve tradursi
in concreti progetti di collaborazione tra le differenti agenzie ed è anche compito dell’Università che ancora gode di un qualche prestigio e che possiede
maggiore forza contrattuale, sempre che la voglia usare.
A questo punto la richiesta di assunzione di responsabilità nei confronti dei
giovani e delle loro famiglie è pienamente legittima e non può ritenersi che
la selezione in ingresso volta a chiedere il prioritario recupero di competenze
sia ingiusta, immotivata, “di classe”11.
Il risultato di queste iniziative sarà quello di avere una minore eterogeneità
tra le matricole, sia per quanto riguarda le attese, sia nei comportamenti, sia
quindi nei rendimenti.
Orientamento nell’università
È lasciato alla casualità.
I soli studenti che sicuramente incontreranno un’occasione in cui si fa
orientamento sono quelli che chiedono una abbreviazione di corso o coloro
che si trasferiscono da altra facoltà o ateneo. Questi vengono tutti convocati
dalla Commissione didattica e con loro si discute delle loro esigenze , dei loro
programmi, dei vincoli e delle risorse che influiranno sul loro percorso, fino
a formulare un progetto personalizzato. L’incontro è anche l’occasione per
informarli sulle “regole” (tabelle ministeriali, offerta formativa, regolamenti)
e sulle modalità con cui possono affrontare alcune difficoltà (come tenersi in
contatto, con chi, “piccoli trucchi” per ottimizzare il proprio impegno).
Per le matricole si opera con troppo ritardo. La festa di Facoltà era una
10
11
a questi traguardi presuppone impegno, risorse, molta sapienza relazionale e non può
essere assolutamente gestita burocraticamente.
Associazioni professionali o strutture similari possono svolgere attivamente questa funzione di supporto e tutela, ma essenzialmente, è la strutturazione di attività collaterali,ad
alta visibilità sociale che innesca un diverso equilibrio nel rapporto tra docenti, richieste
dell’istituzione, dei dirigenti, dei colleghi, dei genitori, degli studenti.
Nel proseguo, quando parleremo dell’organizzazione per semestri e della possibilità di
autorizzare le iscrizioni sia al primo che al secondo semestre, risalterà la non drammaticità della richiesta di recupero di competenze per il singolo ed il vantaggio per l’Università
di non “accollarsi” una matricola che deve attuare un recupero: è assurdo chiedere ad
un’anatra zoppa di correre più delle sane.
La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche
221
buona occasione che sarebbe stato necessario articolare in modo da valorizzarla per le varie finalità che le si attribuivano, dal essere una data specifica
in cui si compie un rito di transizione ed incorporazione, trovandosi dentro la
struttura università per riconoscersi come membri di una “corporazione”, alla
ufficializzazione dell’inizio del processo formativo: subito dopo la festa momenti di incontro per informare su didattica, servizi, risorse a disposizione.
Attualmente nessuna iniziativa ha sostituito questi passaggi: il calendario
universitario generico e contraddittorio12, la festa ad anno molto iniziato e
fuori dei contesti di ateneo, estranea, le attività dei tutor anch’esse in ritardo.
Ma anche l’organizzazione dell’offerta formativa non aiuta perché, sovrabbondante di impegni nel primo anno, irraggiungibile come traguardo per
pressoché tutti gli studenti13, li porta a cercare soluzioni individuali e si perde
quella regolarità e gradualità che il curriculum dovrebbe proporre.
Bisogna quindi:
• riorganizzare il carico degli studi distribuito tra i tre anni;
• differenziare gli esami di base di modo che siano immediatamente percepiti come esami su cui investire attraverso l’attribuzione di un maggior
numero di crediti;
• portare il numero degli esami a 18 e riorganizzare il calendario accademico
in modo che per ogni semestre l’impegno risulti di 3 esami e quindi sia possibile una cadenza regolare di frequenza, studio, esame. Questa “chiarezza”
sarebbe di grande utilità nell’evitare i ritardi degli studenti a tempo pieno14.
12
13
14
Le incongruenze del calendario che risale al periodo prebellico e bellico (l’appello di
febbraio era stato istituito per i richiamati al fronte) sono un messaggio non secondario di
“disattenzione”, di “disinteresse” verso gli studenti, ma anche verso il proprio lavoro di
docenti.
Un numero rilevante di studenti sostiene l’esame di privato come ultimo esame, altri
seguono con impegno storia moderna traendone grandi frutti, ma tralasciano economia
politica, oppure tentano ripetutamente l’esame di statistica reiterando le stesse modalità
di preparazione inadeguate; una programmazione didattica deve essere capace di affrontare questi problemi dedicando le risorse necessarie (di ore, di CFU, di attività integrative
all’insegnamento ecc.) perché si superino le difficoltà. Non si può ritenere fisiologica una
situazione quale quella che si verifica nel primo anno.
Qualora si attuasse un riallineamento del calendario accademico si potrebbero prevedere
le iscrizioni non più vincolate all’inizio dell’anno accademico, ma all’inizio dei semestri:
questa soluzione, che apparentemente sembrerebbe complicare le cose, in realtà permetterebbe di risolvere il problema delle iscrizioni con debito formativo sia degli studenti
della triennale sia della specialistica (avrebbero a disposizione un semestre per recuperare
222
Luigi Mario Bua
Ma la soluzione più efficace è quella di monitorare i risultati degli studenti e
individuare fin dalle prime due sessioni di esami quali siano gli studenti in difficoltà: attraverso contatti elettronici o telefonici è già possibile raccogliere con
interviste semi strutturate una serie di informazioni importanti sulle ragioni del
“fallimento” e quindi procedere a contattare tutti gli studenti che necessitano
di un colloquio più approfondito. Iniziative quali quella proposta inducono un
atteggiamento molto favorevole da parte degli studenti15 ed aprono un circuito
comunicativo positivo anche per la Facoltà che assume una coscienza dettagliata dei problemi cui deve far fronte per migliorare la propria efficacia.
È anche necessario pianificare un’attività di orientamento per gli studenti
che siano arrivati al completamento del secondo anno.
La pianificazione dell’ultima parte del percorso in cui sono offerte parecchie alternative riguardo alla scelta degli esami16, all’usufruire dei tirocini,
dell’erasmus, alla scelta della tesi appare parecchio problematica. In genere
gli studenti sono molto disorientati e non hanno idea di come organizzare
un progetto congruente con le loro aspettative, una visione strategica, per
cui procedono, così come hanno fatto precedentemente, con scelte puramente
tattiche, di breve periodo17.
Questo momento di orientamento si collega quindi con l’orientamento in
uscita. Alcuni ritengono che sia possibile orientare le persone secondo quelli
che sono gli sbocchi del mercato. Queste persone hanno l’attendibilità dei
cartomanti e di coloro che propongono oroscopi, perché il mercato del lavoro
appare assolutamente variabile e quindi impredicibile con anni di anticipo, e
poi, quale il mercato del lavoro a cui fare riferimento, quello locale, quello
nazionale, internazionale?
15
16
17
senza dover perdere un intero anno)ed anche si risolverebbe il problema degli studenti
che, laureati a febbraio, entrano nella specialistica con mesi di ritardo.
L’esperienza è stata già fatta con tutti gli studenti fuori corso dei vecchi ordinamenti con
l’esito che molti hanno ripreso gli studi li hanno portati a termine.
Con la nuova “riforma Mussi” il ventaglio delle possibili scelte si amplia e vi è la possibilità di costruire percorsi che rispondono alle esigenze degli studenti in modo più dettagliato.
Ciò non significa che siano incapaci di scelte razionali, o affetti da opportunismo ed autolesionismo: se il loro orizzonte temporale è ridotto le loro scelte tenderanno ad essere
razionali nel breve periodo; gli studenti non sono antropologicamente differenti da tutte
le altre persone che, insegniamo, cercano di essere razionali.
La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche
223
È necessario certo avere un quadro delle condizioni attuali e prevedibili di
alcuni mercati del lavoro nei suoi caratteri strutturali di lungo periodo18, ma ben
più importante è rendere consapevole lo studente del come possa costruire una
scelta razionale in una situazione di incertezza od addirittura di ignoranza19.
Se il mercato del lavoro è fortemente incerto è opportuno massimizzare
l’attenzione sui fattori su cui si esercita un controllo cioè sulla propria motivazione, le proprie risorse, i propri vincoli ecc.. Si tratta di far emergere
quale sia l’area di benessere a cui lo studente aspira, quali siano le risorse di
competenza, economiche, di tempo, quali i vincoli, e quindi giungere a delle
scelte coerenti col raggiungimento della zona di benessere. La valutazione se
sia meglio accelerare il percorso o mirare a votazioni molto alte, se fare una
tesi compilativa od impegnarsi in una tesi di ricerca, se fare il tirocinio pre
laurea o post laurea e dove farlo, non può prescindere dal caso specifico, dai
dettagli della situazione individuale.
Ciò che deve essere acquisito è un metodo in cui una capacità esplorativa,
di valutazione delle opportunità e dei limiti, della condizione contingente e
degli esiti delle possibili scelte, si collocano in un quadro di razionalità al di
la delle fallaci scorciatoie rappresentate da un “orientamento semplicistico”
che comporta poi rilevantissimi costi individuali.
In questi colloqui c’è quindi una aspetto di sostanza, ma anche un aspetto
metodologico che va trasmesso ed acquisito riguardante la modalità con cui
si costruiscono le decisioni strategiche.
Questa necessità è ancora più vera per una facoltà come la nostra dove
l’eterogeneità degli studenti è massima sia per background, sia per aspirazioni, sia perché sono presenti studenti a tempo pieno, studenti che anche lavorano seppure saltuariamente e lavoratori studenti. Ognuno di questi insiemi, e
i soggetti che li compongono20.
18
19
20
Ogni segmento “maturo” del mercato del lavoro ha caratteristici andamenti ad onda
risultato del ritardo con cui vengono percepite le opportunità in ingresso, la saturazione,
l’indice di ricambio specifico e questo vale ancor più per le generazioni che verranno che
stanno per approfittare della fuoriuscita dal mercato del lavoro della generazione del baby
boom del dopo guerra. Ma bisogna anche valutare che l’innovazione tecnologica sta provocando una ristrutturazione profonda tecnica e sociale del lavoro nei servizi, così come
l’ha già provocata nel settore della produzione di beni.
La condizione di incertezza si pone quando vi sono alternative possibili e valutabili, di
ignoranza quando gli esiti di un percorso sono impredicibili per mancanza di informazioni o perché i traguardi si costituiscono nel fare.
Tra i lavoratori studenti, ad esempio, vi sono alcuni che mirano al titolo per un avanza-
224
Luigi Mario Bua
Se si vuole dare il massimo dell’efficacia all’orientamento in uscita sarebbe
anche necessario organizzare un servizio che tenga i contatti con i laureati e
che ricerchi ed intervisti i vecchi laureati: da un lato è necessario ricostruire
i loro percorsi verso il lavoro, dall’altro precostituire una possibile attività di
lobbing e di aiuto all’inserimento lavorativo dei giovani. Mantenere un’alta visibilità per la Facoltà ha immediate ricadute sulla possibilità di aiutare i nostri
giovani nei percorsi verso il lavoro, come anche una ampia “anedottica” sulle
riuscite e i fallimenti di coloro che li hanno preceduti nella stessa ricerca.
In conclusione quindi segnaliamo il carico di lavoro della Commissione
didattica: 477 pratiche da ottobre 2005.
Si tratta di numeri che evidenziano la necessità di un lavoro continuo durante tutto l’anno accademico poiché ormai molti potenziali studenti richiedono per tempo una verifica della loro possibile condizione all’accesso (specie i lavoratori studenti), ma ribadiamo che il lavoro non è distinguibile da
quello dell’orientamento.
Cogliamo anzi l’occasione per sottolineare che l’orientamento non può
essere attribuito a strutture esterne alla Facoltà poiché presuppone, per essere
efficace, una conoscenza approfondita delle opzioni culturali e scientifiche
che hanno portato alla formulazione dell’offerta formativa dalla Facoltà, una
conoscenza dettagliata delle regole e della ratio sottostante alle regole, ratio
che garantisce coerenza, uniformità, capacità di adattamento alle situazioni
nel trattare tutti i casi specifici, una credibilità del proponente quale rappresentante della “Facoltà che decide”21.
Per quanto riguarda le scelte che la Facoltà si avvia a compiere riguardo
agli ordinamenti pensiamo che si debbano ricreare quei margini di elasticità
che la Facoltà aveva peraltro scelto quando si era nei vecchi ordinamenti.
L’eterogeneità della domanda studentesca, più volte richiamata, necessita di
una capacità di interpretarla e di tradurla in un percorso formativo efficace,
ma anche che motivi lo studente attraverso una aderenza alle sue esigenze
formative.
Maggiori spazi di manovra non significa maggiore discrezionalità ed incertezza, ma anzi maggiore efficienza ed efficacia formativa di una Facoltà
21
mento di carriera, altri per soddisfare un’esigenza formativa, altri per pura soddisfazione
intellettuale.
Questo aspetto decisionale, sanzionatorio nel senso migliore del termine, è essenziale e
deve essere assolutamente percepito nel momento in cui si possono manifestare comportamenti “opportunistici”.
La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche
225
che ha chiari progetti e opera una chiara assunzione di responsabilità.
Tali spazi di “libertà” potranno provenire anche dalla gestione dei crediti
liberi: proponiamo che si detti una condizione che richiami gli studenti ad
una scelta coerente col percorso formativo anche per questi esami, avendo
presente che questo è rilevante quando il laureato, accedendo al mercato del
lavoro, sarà valutato per la sua coerenza formativa.
Nel recupero di elasticità si propone anche che per gli esami previsti in ordinamento da 4 CFU sia permessa un’integrazione a 8 CFU attraverso una sezione di didattica speciale autorizzata dalla Facoltà ed accettata dal docente.
Relazioni sulle
sedi decentrate
Facoltà di Agraria
Sedi decentrate di Nuoro ed Oristano
Le due sedi gemmate costituiscono un punto d’attrazione quasi esclusivamente per giovani residenti nel territorio circostante le città di Nuoro e di Oristano. Rispetto a questa condizione generale fa eccezione il corso di Viticoltura ed Enologia frequentato da studenti provenienti un po’ da tutta la Regione.
La presenza delle sedi universitarie ha consentito di migliorare l’attrattività delle due città in cui ogni anno si organizzano convegni di importanza
regionale, nazionale ed internazionale sulle tematiche di ricerca sviluppate
dai docenti dei corsi di laurea. La residenzialità richiesta dai corsi scientifici
ha, soprattutto a Nuoro, incrementato notevolmente la richiesta abitativa con
ripercussioni economiche di non secondario rilievo.
Si deve tuttavia sottolineare che l’esperienza nuorese è stata depotenziata sia
dai ritardi nella realizzazione delle strutture universitarie sia dalla finora mancata localizzazione in questa città delle strutture regionali quali l’Ente Foreste e
la Scuola forestale che, insieme ai corsi di laurea, avrebbero potuto costituire il
polo regionale di riferimento per la formazione del personale e il coordinamento
delle iniziative in ambito ambientale e forestale per tutto il territorio regionale.
Circa la qualità dell’insegnamento va sottolineato che nelle sedi gemmate
viene regolarmente compiuta la valutazione della didattica da parte degli studenti, secondo le modalità previste dal Nucleo di Valutazione dell’Università
degli Studi di Sassari.
Per quanto riguarda i corsi di Oristano la qualità dell’insegnamento è valutata anche con le procedure stabilite nell’ambito del progetto sperimentale
“Campus1” che prevede l’adozione di metodi di autovalutazione da parte dei
docenti e dei Consiglio di corso di laurea e l’intervento di valutatori esterni.
Per una sintetica rappresentazione della situazione della sede di Nuoro si
segnala che:
• ha 5 docenti di ruolo e si appresta a bandire un posto di ricercatore;
• la segreteria studenti è connessa direttamente con quella dell’Università di
Sassari;
230
Sedi decentrate di Nuoro ed Oristano
• la biblioteca fa parte del sistema bibliotecario d’Ateneo che paga le riviste
on-line;
• è sede di laurea specialistica in Progettazione e Gestione dei Sistemi Forestali e Ambientali;
• ha laboratori di ricerca;
• è sede del dottorato di ricerca in “Monitoraggio e controllo degli ecosistemi forestali in ambiente mediterraneo”.
Per la sede di Oristano si segnala che:
• sono presenti 3 docenti di ruolo (1 associato e 2 ricercatori);
• sono attivi laboratori di analisi, la cantina sperimentale e l’azienda viticola
con collezione di cloni;
• è in atto un programma MUR di autovalutazione della didattica.
Condizione occupazionale dei laureati della Facoltà nelle sedi decentrate
Nuoro
La gran parte dei laureati sono iscritti all’Albo professionale dei Dottori
Agronomi e Forestali.
Nel corso del 2007 circa 30 laureati sono stati assunti nei ruoli dell’Ente
Foreste e del Corpo Forestale.
• Due laureati in Scienze Forestali hanno conseguito il titolo di Dottore di
ricerca in “Monitoraggio e controllo dei sistemi forestali in ambiente mediterraneo” del XVIII ciclo e prestano la loro attività presso i laboratori
della sede di Nuoro come contrattisti del Consorzio per la Promozione
degli studi nella Sardegna Centrale.
• Undici laureati in Scienze Forestali e/o in Scienze Forestale ed Ambientali
frequentano il Dottorato di Ricerca in “Monitoraggio e controllo dei sistemi forestali in ambiente mediterraneo”: 5 laureati frequentano il XX ciclo,
4 il XXI ciclo e 2 il XXII ciclo.
Oristano
Indagine svolta nel luglio 2007 sui laureati da almeno 12 anni nei corsi di
laurea con sede ad Oristano (laureati fiano a luglio 2006):
231
Facoltà di Agraria
Corso di laurea in Tecnologie alimentari
Totale laureati: 17
Totale intervistati: 16
Occupato
In cerca di occupazione
Prosecuzione degli studi
Disoccupato
10
3
1
2
63%
19%
6%
12%
15
3
3
3
62,5%
12,5%
12,5%
12,5%
Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia
Totale laureati: 26
Totale intervistati: 24
Occupato
In cerca di occupazione
Prosecuzione degli studi
Disoccupato
Numero studenti, abbandoni, fuori corso e laureati dei corsi di laurea
con sede a Nuoro e Oristano
Iscritti 2006/2007
Corso di Laurea
Scienze forestali
Scienze forestali ed ambientali
Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali
Progettazione e gestione dei sistemi forestali e ambientali
Dottorati di ricerca
TOTALE NUORO
Tecnologie Alimentari
Viticoltura ed Enologia
TOTALE ORISTANO
4
62
182
7
22
277
118
130
248
Immatricolati 2006/2007
Corso di Laurea
Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali
Progettazione e gestione dei sistemi forestali e ambientali
TOTALE NUORO
Tecnologie Alimentari
Viticoltura ed Enologia
TOTALE ORISTANO
35
7
42
24
26
50
232
Sedi decentrate di Nuoro ed Oristano
Abbandoni 2005/2006
Corso di Laurea
Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali
36
Tecnologie Alimentari
20
Viticoltura ed Enologia
28
Fuori corso 2006/2007
Corso di Laurea
Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali
63
Tecnologie Alimentari
45
Viticoltura ed Enologia
29
Laureati
Corso di Laurea
2006
Scienze forestali
1
totali
41
Scienze forestali ed ambientali
23
85
Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali
10
10
Tecnologie Alimentari
2
20
Viticoltura ed Enologia
6
30
Facoltà di Economia
Corso di Laurea in Economia e Imprese del Turismo
Sede decentrata di Olbia
Il Corso di laurea in Economia e imprese del turismo
Il Corso di laurea in Economia e imprese del turismo e stato attivato ad Olbia nell’a.a. 2002/2003 dalla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi
di Sassari, con il preciso obiettivo di inaugurare un percorso formativo mirato
alla formazione di figure professionali di medio-alto livello per il settore del
Turismo, con una forte vocazione nazionale e internazionale, destinato ad
attrarre immatricolati non soltanto dal territorio regionale.
In questi anni il Corso di laurea ha rafforzato il suo legame con il territorio,
ha stretto rapporti con importanti realtà imprenditoriali nazionali e internazionali ed è riuscito nell’intento di fornire le professionalità qualificate richieste
dal sistema turistico.
La sede dell’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia testimonia la totale integrazione del Corso con il contesto socio-economico e rappresenta un esempio
innovativo di collaborazione e compenetrazione tra Università ed impresa.
Il Corso di laurea si caratterizza per un percorso formativo indirizzato allo
studio dell’economia e dell’economia aziendale, con particolare attenzione
all’analisi del sistema turistico e della gestione delle imprese. La preparazione di base è imperniata su cinque pilastri fondamentali: l’area matematicostatistica, quella economica, quella economico-aziendale, quella giuridica e
quella linguistica/informatica, tutte orientate specificamente alla maturazione
di competenze elevate nel settore di riferimento.
Lo studio prevede un approfondimento incentrato sullo studio, in una prospettiva sia aziendale che economica, delle varie attività turistiche, siano esse
organizzative (tour operator), di intermediazione (agenzie di viaggi) o di prestazione di servizi (imprese alberghiere, di trasporto, ecc.), nonché dell’azione
degli enti che si occupano di programmazione ed organizzazione del mercato
turistico. Grande attenzione è rivolta anche ai temi ambientali e allo sviluppo
sostenibile, in armonia con la valorizzazione e tutela dell’ambiente.
234
Sede decentrata di Olbia
Il triennio intende dunque costruire una base culturale solida e multidisciplinare adatta alla formazione di laureati in grado di coprire la varietà di ruoli
e di funzioni richiesti nel settore turistico o, alternativamente, di proseguire gli
studi nell’ambito di master o di lauree specialistiche collocabili in più classi.
I numeri del corso di laurea
II Corso di laurea in Economia e imprese del turismo conta oggi 461 iscrit1
ti , con 49 laureati. L’andamento dell’immatricolazioni si è attestato su un
valore medio di 160 nuovi iscritti2 per anno accademico, con una conferma
anche per l’a.a. 2007/20083.
2004/2005
2005/2006
2006/2007
Iscritti totali
411
431
461
Immatricolati
165
164
150
Fuori Corso
0
25
104
11 numero degli iscritti per anno risulta ottimale per garantire un buon livello di apprendimento (in relazione al sistema didattico e alla capacita delle
strutture), per organizzare il passaggio ai successivi livelli formativi (master
e specializzazione, attivabili in sede su tematiche specifiche in funzione di
nuovi finanziamenti), nonché per incentivare un buon assorbimento di professionalità da pane dei mercato.
L’efficacia del sistema didattico risulta confermata dalla percentuale di
studenti inattivi, pari al 3 1.61% e delle matricole e al 33% del totale degli
iscritti . Il dato infatti è più basso rispetto alla media delle altre Facoltà dell’area economico-giuridica non a numero chiuso.
L’attrattività e l’efficacia del corso di laurea sono determinate da tre fattori:
• la qualità della ricerca e della didattica;
• i legami virtuosi con il territorio, con ricadute socio-economiche importanti;
1
2
3
Numero degli iscritti secondo ì dati GISS - sistema informatico delle segreterie studenti
dell’Università degli Studi di Sassari - che considera gli studenti regolarmente iscritti nei
diversi anni di studio, le cui camere risultano attive e amministrativamente in regola.
Il primo anno accademico di attivazione ha segnato un picco di 393 immatricolazioni.
Il numero è stato stimato sulla base delle richieste di partecipazione al test di autovalutazione per l’immatricolazione al Corso di laurea in Economia e imprese del turismo per
l’A.A. 2007/2008. tenutosi ad Olbia, il giorno 13 settembre 2007.
235
Facoltà di Economia
• il sistema di servizi universitari a beneficio degli studenti e del territorio.
Ad oggi risultano 49 laureati in Economia e imprese del turismo.
La qualità della ricerca e della didattica
La ricerca e la didattica sono curate da un corpo docente impegnato stabilmente presso la Sede di Olbia, con esperienze specifiche maturate nell’analisi
dei fenomeni turistici. Il loro impegno ha consentito di assicurare nell’ultimo
anno accademico 31 corsi, metà dei quali specifici per lo studio del sistema
turistico.
2005/2006
2006/2007
2007/2008
Professori ordinari e straordinari
Docenti impegnati sulla sede di Olbia
5
7
7
Professori associati
6
7
7
Ricercatori universitari
7
6
6
Professori e ricercatori di altri Atenei
3
1
1
Docenti a contratto
3
4
4
Lettori di lingua straniera
2
2
2
Totale docenti
26
27
27
Assistenti
12
10
10
Assegnisti di ricerca
2
2
2
Le matricole e gli studenti inattivi sono coloro che non hanno maturato nemmeno un credito durante il primo anno di iscrizione matricole) o nel corso
dell’anno accademico. 1 valori sono riferiti all’a.a. 2006/2007.
Sin dalla sua attivazione, pertanto, la Sede di Olbia si è caratterizzata per la
presenza costante di un nucleo stabile di docenti di ruolo impegnati a tempo
pieno presso il Polo universitario, cosi che la configurazione organizzativa
dell’attività didattica risulta del tutto corrispondente a quella di una Sede universitaria vera e propria, molto distante dal tradizionale modello di approccio
delle Sedi gemmate.
Docenti di ruolo strutturati sulla sede di Olbia
7
Professori associati
Ricercatori universitari
9
0
9
1
4
4
6
5
5
236
Sede decentrata di Olbia
Al fine di favorire il percorso di internazionalizzazione del corso di laurea, alcuni docenti provenienti da esperienze in università americane e inglesi
hanno avviato moduli formativi in lingua inglese, accompagnati da seminari
e convegni con studiosi di rilevanza mondiale, tra i quali il premio Nobel per
l’Economia 2004, Prof. Robert Engle.
Negli ultimi due anni sono stati condotti numerosi progetti di ricerca,
alcuni dei quali hanno consentito di approfondire tematiche strettamente collegate allo sviluppo del territorio, con grande attenzione all’evoluzione del
sistema turistico, dei suoi attori e della Sardegna in generale.
Tra i temi trattati, in partnership con importanti enti pubblici e società private, possono essere ricordati:
• l’analisi sulla domanda turistica (Progetto Info Point dell’Assessorato al
Turismo della Regione Sardegna dal 2005 al 2007);
• l’analisi sulla qualità dei servizi aeroportuali e il profilo del passeggero
(GEASAR S.p.A.);
• il Piano di sviluppo socio-economico dell’Area Marina Protetta di Tavolata (AMPT e Ministero dell’Ambiente).
Lo sviluppo dell’attività di ricerca presso la Sede di Olbia, nella quale sono
stati coinvolti oltre 30 studenti e 10 laureati, conferma la peculiarità dell’approccio didattico e la volontà di attivare percorsi virtuosi nei quali l’attività
didattica si accompagni strettamente alla ricerca scientifica.
I legami virtuosi con le imprese e gli enti di ricerca: le ricadute socioeconomiche
II Corso di laurea ha tra i suoi obiettivi quello di integrarsi completamente
con un contesto socio economico dinamico, che spesso ha bisogno di trovare
dei momenti di riflessione importanti.
Una delle attività più significative per il coinvolgimento e lo sviluppo territoriale e legata all’organizzazione di eventi scientifici e all’attività di ricerca.
I Docenti del Corso di laurea sono stati i promotori di importanti di eventi e
giornate di studio che hanno premiato il Polo universitario anche a livello internazionale con significative menzioni presso le Università straniere e la pubblicazione di un numero monografico dell’Oxford Bulletin, dell’Università di Oxford.
Giova ricordare che, attraverso risorse esterne autoprocurate dalla Facoltà
di Economia, nel corso dei 5 anni di attività è stato possibile organizzare ben
93 eventi, nazionali e internazionali, all’interno dei locali del Polo universitario, tra i quali possiamo ricordare:
Facoltà di Economia
237
• il convegno internazionale “Frontiers in time series analysis” svoltosi tra
il 29 e il 31 maggio 2005 (in partnership con il Comune di Olbia. l’Ersu,
la Geasar S.p.A., la Banca San Paolo, la Confindustria del Nord Sardegna e alcune imprese locali), che ha visto la partecipazione di 80 studiosi mondiali di statistica ed econometria, che si sono confrontati su tempi
importanti proposti da studiosi quali il premio nobel per l’Economia Robert F Engle della New York University, Siem Jan Koopman, della Libera
Università di Amsterdam, e Jesus Gonzalo, dell’Università Carlos IH di
Madrid. L’occasione è stata celebrata anche dalla prestigiosa università di
Oxford, che ha dedicato all’evento una pubblicazione speciale sulla rivista
accademica «Oxford bulletin of economics and statistics»;
• il convegno internazionale “New tendencies in eco - tourism: the protected
areas networking and visioning challenge” svoltosi tra il 6 e l’8 ottobre
2006 (in partnership con l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna,
il Comune di Olbia, l’AMP di Tavolara, il Ministero dell’.Ambiente, la
Geasar S.p.A e Banca San Paolo) con la partecipazione dei massimi esperti
mondiali in materia di eco-turismo e di gestione dei parchi naturali, con
diffusione degli atti scientifici in tutte le università americane e italiane.
Nel corso dell’ultimo anno sono stati organizzati, tra gli altri:
• il convegno nazionale “La tutela dell’ambiente come terreno di incontro
fra pubblico e privato”, svoltosi l’8 aprile 2007 (in partnership con il Consorzio COMIECO), con la partecipazione di esperti nazionali sui temi legati al riciclo della carta e alle implicazioni ambientali ed economiche
connesse;
• il convegno “Calcio professionistico e diritto” svoltosi dal 7 al 9 giugno
2007 (in partnership con SKY TV. Fondazione Banco di Sardegna e Regione Autonoma della Sardegna), con la partecipazioni dei maggiori esperti
nazionali sulla legislazione sportiva, di magistrati e dirigenti sportivi;
• il convegno nazionale “Agenzie locali di sviluppo e internazionalizzazione: agire con reti corte per reti lunghe” svoltosi il 21 giugno 2007, realizzato dal FORMEZ in collaborazione con il Corso di laurea.
Tutti i convegni citati, unitamente agli altri, hanno consentito di coinvolgere l’intero territorio sull’analisi di tematiche utili per la crescita territoriale, nonché importanti per richiamare l’attenzione della comunità scientifica
nazionale e internazionale su un Polo universitario impegnato in importanti
attività di ricerca.
238
Sede decentrata di Olbia
L’animazione territoriale determinata dal dinamismo del corso di laurea ha
prodotto un crescente interessamento da parte delle realtà economiche nazionali e internazionali, che hanno scommesso sulla preparazione degli studenti
inserendoli all’interno delle proprie attività con gli stage.
La situazione attuale dei laureati
Come si accennava, presso il Polo universitario di Olbia si sono laureati in
Economia e imprese del turismo sinora 49 studenti.
La Facoltà di Economia, al pari di quanto avviene presso la Sede di Sassari, ha avviato un progetto di accompagnamento dei laureati nel mondo del
lavoro, attivando un apposito Ufficio stage e job placement, che ha dato
sinora risultati del tutto lusinghieri.
Ad oggi sono state attivate 38 convenzioni tra le aziende e il corso di laurea che, unitamente ai rapporti definiti dalla Facoltà di Economia, consentono
agli studenti di poter contare su un panorama di 200 imprese convenzionate.
In definitiva, l’offerta di stage pre e post laurea supera di gran lunga la domanda effettiva da parte degli studenti e dei laureati, superando annualmente
il numero di oltre 140.
Tra i partner degli stage si trovano realtà importanti quali ASTOI. Meridiana, Starwood, la società di gestione dell’Aeroporto Costa Smeralda (GEASAR S.p.A.) lo Yachting Club Costa Smeralda, la Moby Lines, la Tirrenia, la
Grandi Navi Veloci S.p.A., la SNAV.
Convenzioni di tirocinio (Olbia)
2005/2006
2006/2007
Stagisti già assunti dalle aziende
14
38
Stagisti già assunti dalle aziende
3
7
Tirocini attivati
37
66
Stagisti che hanno ricevuto offerte di lavoro a seguito dello stage
8
13
Dall’A. A. 2004/2005 all’A. A. 2006/2007 sono stati attivati 66 stage, che
hanno riguardato altrettanti studenti del 2° e 3° anno e i primi laureati, ai quali
le aziende hanno formulato 13 offerte di lavoro.
A seguito dell’esperienza, 13 aziende hanno avanzato una proposta di lavoro, accettata da 7 studenti/laureati.
Facoltà di Economia
239
Dei 49 laureati attuali, oltre il 50% risulta occupato, mentre il restante 50
% è impegnata in corsi di specializzazione e master. Di questi ultimi, oltre la
metà ha per ora rifiutato un’offerta di lavoro per proseguire negli studi.
Grazie alla credibilità acquisita dal Corso di laurea sul mercato, attualmente l’offerta di stage da parte delle imprese convenzionate risulta essere
superiore rispetto alla disponibilità degli studenti.
Il sistema dei servizi universitari a beneficio degli studenti e del territorio
Il corso di laurea in Economia e imprese del turismo ha dato impulso allo
sviluppo di un sistema universitario decentrato, identificabile con un Polo
universitario.
Al suo interno sono presenti tutti i servizi universitari, sia per gli studenti
del corso di laurea che per tutti gli studenti dell’Università di Sassari residenti
nella provincia di Olbia-Tempio.
•
•
•
•
•
I servizi riguardano:
segreteria didattica;
ufficio stage e job placement;
sportello unico (segreteria studenti, ERSU e CUS);
web agency per la comunicazione e i servizi informatici e multimediali;
biblioteca.
I servizi generali della Segreteria studenti (pratiche studenti Università di
Sassari), rivolti a tutto il territorio, sono stati erogati per 1664 ore all’anno,
con una media di 10000 contatti per la richiesta di informazione e l’evasione
di 3000 pratiche/anno4.
I servizi dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio di Sassari sono stati
erogati a 909 studenti5 e tra il gennaio 2006 e il settembre 2007 sono stati
erogati 1214 pasti nel ristorante convenzionato dell’aeroporto.
La pratica delle attività sportive promosse dal CUS e stata incentivata con
la sottoscrizione di 11 convenzioni con associazioni e centri sportivi operativi
nella citta di Olbia. Sono stati organizzai 2 tornei di calcio e promosse 3 iniziative agonistiche (pallavolo e calcio).
4
5
Fonte: protocollo segreteria studenti. Dal gennaio 2005 al settembre 2007 sono state
evase 6667 pratiche.
Fonte: protocollo ERSU Dal gennaio 2005 al settembre 2007.
240
Sede decentrata di Olbia
La biblioteca e un punto di riferimento per l’intera città di Olbia. I dati più
significativi degli ultimi due anni riguardano:
Volumi disponibili
Periodici cartacei disponibili
Periodici elettronici disponibili (collegamento al sistema di Ateneo)
Utenti giornalieri
(media nel periodo delle lezioni)
Utenti annuali
Prestiti (media mensile)
Prestiti annuali
A.A. 2005/2006 A.A. 2006/2007
1012
1200
4
4
1240
1310
55
1259
30
400
70
2700
45
455
La web agency del Polo universitario supporta tutti i servizi e le informazioni on line fruibili tramite il portale www.uniolbia.it, con la generazione
quotidiana dei contenuti e l’aggiornamento di tutte le pagine dedicate alle
utilities per studenti, docenti e utenti esterni.
Facoltà di Farmacia
Sede decentrata di Tempio Pausania
Nella sede gemmata di Tempio Pausania della Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Sassari sono presenti due corsi di laurea triennali
della classe 24: uno in “Tecniche Erboristiche” ed uno in “Tossicologia degli
Inquinanti Ambientali”. Quest’ultimo, attualmente, ha in essere solo il terzo
anno avendo la Facoltà deciso di sospendere momentaneamente i primi due
anni in attesa della modifica, a livello nazionale, dei nuovi ordinamenti didattici previsti per questo corso. Rimane attivo integralmente il corso di laurea
in “Tecniche Erboristiche” al quale quest’anno sono già state apportate alcune
modifiche utili ad ottenere un primo anno sovrapponibile con quello di “Tossicologia degli Inquinanti Ambientali”, in modo tale da ottenere un così detto
percorso formativo ad “Y” per entrambi i corsi di laurea.
La sede gemmata di Tempio Pausania si è rivelata in prevalenza un centro di attrazione per studenti residenti nel territorio circostante la cittadina
gallurese con alcune unità provenienti dalle province di Sassari, Nuoro ed
Oristano.
Il Comune di Tempio, recuperando i locali di una scuola media in disuso, ha
fornito un supporto logistico di notevole qualità. La ristrutturazione delle aule
e degli uffici ha consentito di poter usufruire di ambienti di ottima funzionalità
sia per la didattica teorica che per quella sperimentale. Inoltre l’amministrazione comunale si è fatta carico dell’acquisto di arredi e strumentazione scientifica di alto livello che consentono di svolgere una didattica all’avanguardia
e che potrebbe essere utilizzata per ricerche in vari settori, quali ad esempio:
l’analisi chimico tossicologica ambientale, quella forense, la botanica applicata e la microbiologia. Nella struttura sono infatti operativi:
ü una sala di spettroscopia attrezzata con 4 gascromatografi con sistema di
rivelazione FID, una gas massa, 3 cromatografi HPLC, 3 spettrofotometri
di assorbimento UV-VIS, uno spettrofotometro FT/IR;
ü un laboratorio analitico con uno spettrofotometro di assorbimento atomico
ed un sistema estrattivo a microonde;
242
Sede decentrata di Tempio Pausania
ü un laboratorio estrattivo e sintetico adatto in particolare per le sostanze
naturali;
ü due laboratori chimici con funzioni generali;
ü un laboratorio per preparazioni galeniche;
ü un laboratorio di analisi microbiologiche;
ü una sala di informatica con 13 postazioni computer in rete e connessi con
il sistema bibliotecario di ateneo presso il quale è possibile consultare la
maggior parte di riviste scientifiche internazionali.
Si deve però, purtroppo, sottolineare che la struttura soffre della totale assenza di personale tecnico atto all’utilizzo ed alla manutenzione della strumentazione che quindi non può essere sfruttata al massimo delle sue potenzialità
per quanto concerne la preparazione degli elaborati sperimentali di laurea e per
la ricerca. La struttura infatti, corredata del personale idoneo, potrebbe tranquillamente costituire un centro autonomo per il controllo dell’inquinamento
ambientale se non addirittura un’ARPA (Agenzia Regionale Per la Protezione
dell’Ambiente) fornendo al territorio diverse opportunità di lavoro.
Per quanto concerne la qualità dell’insegnamento si fa notare che nella
sede gemmata viene regolarmente valutata la qualità della didattica da parte
degli studenti seguendo le modalità previste dal Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Sassari. I risultati ottenuti negli anni sono sempre
stati nettamente al di sopra della media d’ateneo con grande soddisfazione da
parte degli studenti sia per quanto riguarda lo svolgimento dei corsi sia per
quanto concerne le strutture.
La presenza della sede universitaria ha senz’altro incrementato l’attrattiva
verso la cittadina gallurese nella quale sono stati promossi vari eventi scientifici. In particolare quest’anno si terrà, dal 3 al 6 Ottobre, la Scuola Nazionale
della Società Italiana di Fitochimica con la partecipazione di studiosi di livello internazionale su tematiche di ricerca sviluppate dai docenti dei due corsi
di laurea. Inoltre la necessità di risiedere in loco per gli studenti ha incrementato la richiesta abitativa della cittadina.
Infine, rappresentando sinteticamente la situazione della sede gemmata di
Tempio, si segnala che:
ü vi sono 2 docenti di ruolo (Ricercatori);
ü è operante una segreteria amministrativa con due unità di ruolo del Comune di Tempio che consentono di tenere aperta la struttura per otto ore
giornaliere;
ü la segreteria studenti è connessa direttamente con quella della sede centrale di Sassari e apre per due giorni alla settimana;
243
Facoltà di Farmacia
ü è operativo il servizio mensa dell’ERSU attraverso convenzione con ristorante di Tempio.
Condizione occupazionale dei laureati della Facoltà nella sede gemmata
Corso di Laurea in Tossicologia degli Inquinanti Ambientali
Totale laureati: 23
Totale intervistati: 23
Occupato
In cerca di occupazione
Prosecuzione degli studi
Disoccupato
20
3
—
—
86.9 %
13 %
—
—
16
—
—
—
100 %
—
—
—
Corso di Laurea in Tecniche Erboristiche
Totale laureati: 16
Totale intervistati: 16
Occupato
In cerca di occupazione
Prosecuzione degli studi
Disoccupato
Numero studenti, fuori corso, abbandoni e laureati
Iscritti al 2006/2007
Corso di Laurea
Tecniche Erboristiche
Tossicologia degli Inquinanti Ambientali
Totale
n° studenti
53
65
118
Immatricolati 2006/2007
Corso di Laurea
Tecniche Erboristiche
Tossicologia degli Inquinanti Ambientali
Totale
n° studenti
9
—
9
244
Sede decentrata di Tempio Pausania
Fuori corso al 2006/2007
Corso di Laurea
Tecniche Erboristiche
Tossicologia degli Inquinanti Ambientali
Totale
n° studenti
14
13
27
Abbandoni al 2006/2007
Corso di Laurea
Tecniche Erboristiche
Tossicologia degli Inquinanti Ambientali
Totale
n° studenti
23
28
51
Laureati AA.AA. 2003, 2004, 2005, 2006, 2007*
Corso di Laurea
Tecniche Erboristiche
Tossicologia degli Inquinanti Ambientali
Totale
n° studenti
16
23
39
*I dati relativi ai laureati nell’anno solare 2007 sono parziali e aggiornati al 31 marzo 2007.
Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali
Curriculum di Archeologia Subacquea
Sede decentrata di Oristano
Il curriculum di Archeologia Subacquea del Corso di Laurea in Scienze
dei Beni Culturali è stato attivato presso la sede gemmata di Oristano nell’A.
A. 2004-2005 dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’università degli Studi
di Sassari.
Le immatricolazioni sono state previste, con un numero programmato (20
studenti), solo per l’anno di attivazione.
Nell’A.A. 2007-2008 sono state riaperte le iscrizioni. Non essendo ad oggi
scaduti i termini per l’immatricolazione non sono disponibili i dati relativi
alle nuove iscrizioni.
Iscritti
I ANNO
II ANNO
III ANNO
A.A. 2004-2005
20
A.A. 2005-2006
A.A. 2006-2007
20
20
Laureati
Ovviamente avviandosi a conclusione il ciclo triennale per gli studenti immatricolatisi nell’A.A. 2004-2005 non sono ancora disponibili i dati relativi
ai laureati. La I sessione di laurea è prevista per il mese di novembre 2007 con
4 candidati laureati.
Breve descrizione del corso
La base della preparazione del laureato in Archeologia subacquea è costituita da un’ampia e approfondita conoscenza delle discipline umanistiche
e scientifiche della tradizionale laurea in archeologia della classe 13 delle
lauree triennali e della laurea magistrale 2/S, e dalla specifica conoscenza
246
Sede decentrata di Oristano
delle tecniche in ambiente subacqueo con particolare riferimento alla tutela e
conservazione dei beni indagati e alla sicurezza del lavoro.
Il laureato in Archeologia subacquea deve possedere anche un ampio spettro di competenze trasversali, che si estende dalla legislazione dei beni culturali subacquei, alle norme sulla sicurezza, all’archeometria, alle discipline
storiche, all’architettura navale, alla cartografia, alle tecniche per la realizzazione di un GIS etc.
A tal fine nel Curriculum in Archeologia subacquea vengono trattati quindi i singoli insegnamenti della classe 13, in modo da fornire all’archeologo
subacqueo:
• una conoscenza storico-archeologica del mondo antico e medievale con
particolare riferimento al viaggio via mare, all’ economia marittima, agli
insediamenti costieri, ai porti;
• una conoscenza dei problemi archeometrici specifici degli orizzonti dei
giacimenti subacquei;
• una capacità tecnica di intervento subacqueo.
I servizi del Consorzio UNO
Il Consorzio UNO coordina tutte le iniziative statuite dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e dal relativo corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali,
assicurando l’organizzazione dei corsi, dei viaggi di studio, degli scavi archeologici subacquei al fine di una ottimale realizzazione del curriculum.
Il Consorzio UNO mette a disposizione degli studenti iscritti nei corsi attivati ad Oristano:
• locali, attrezzature didattiche e scientifiche, laboratori;
• una biblioteca;
• il servizio di Segreteria Studenti, in collaborazione con la segreteria dell’Università di Sassari;
• supporto nell’organizzazione di tirocini presso le aziende o gli enti operanti nei settori interessati dai corsi di laurea;
• contributi per i tirocini, per le visite guidate e per i viaggi di studio;
• il servizio di management didattico, importante raccordo tra gli studenti,
i docenti, la struttura amministrativa universitaria e quella del Consorzio
UNO e il mondo del lavoro.
Il Manager didattico si occupa inoltre di orientamento e assistenza, orien-
Facoltà di Lettere e Filosofia
247
tamento durante l’intero percorso formativo degli studenti, comunicazione,
informazioni sull’organizzazione del Curriculum in Archeologia Subacquea
e sui programmi dei corsi, sui servizi didattici disponibili; informazioni su
servizi di segreteria e servizi di diritto allo studio;
• organizzazione contatti, eventi e seminari;
• controllo qualità, valutazione e accreditamento Curriculum in Archeologia
Subacquea;
• coordinamento, raccolta e analisi dei dati e delle informazioni; sostegno
processo di accreditamento Curriculum in Archeologia Subacquea;
• il servizio di tutorato, che prevede la presenza di giovani laureati esperti
nelle materie oggetto dei corsi di studio che mettono a disposizione degli
studenti la loro esperienza per assisterli nel percorso formativo; in particolare forniscono spiegazioni ulteriori relative ai contenuti dei corsi, conducono esercitazioni in classe e 10 individuali, danno indicazioni precise
sulla compilazione dei piani di studio, curano la preparazione dei materiali
didattici.
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Corso di Laurea in Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine
Sede decentrata di Alghero
Il Corso di Laurea di Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine di
Alghero è stato attivato nell’a.a. 2001/2002.
Il Corso si qualifica soprattutto per la qualità delle attività didattiche, in
particolare di quelle pratiche condotte in mare aperto con l’ausilio di imbarcazioni e attrezzature sofisticate.
Il Corso è a numero programmato e prevede l’ingresso di n. 40 matricole
ogni anno. Il numero di iscritti e laureati nel corso degli anni è riportato nelle
Tabelle 1 e 2. La quasi totalità dei laureati si è iscritta al corso di Laurea specialistica in Gestione dell’ambiente e del territorio presso la sede di Sassari.
Per l’a.a. 2007/2008 si intende riavviare l’obiettivo, già perseguito negli
anni precedenti ed interrotto a causa della riduzione dei finanziamenti e del
mancato supporto del Comune di Alghero per quanto concerne la messa a disposizione delle strutture necessarie per allestire i laboratori didattici. A questo si può aggiungere la necessità di sopperire alle carenze delle strutture del
Pou Salit, utilizzate per le attività del Corso di Laurea, che non sono sufficienti per ospitare gli studenti del Corso, in termini di capienza e di adeguatezza
dei servizi (riscaldamento, condizionamento, illuminazione, biblioteca, etc.)
come anche rilevato dagli studenti nei questionari per la valutazione della
didattica.
Il Comune di Alghero, che si era impegnato a mettere a disposizione del
Corso di Laurea una struttura idonea ove poter allestire i laboratori, non ha
ancora provveduto in merito, con la conseguenza che la strumentazione acquistata ed in corso di acquisizione non può essere utilizzata compiutamente.
Si spera pertanto di poter avviare quanto prima le procedure mirate all’acquisizione di strutture idonee, anche attraverso il ricorso alla locazione di locali
necessari per lo svolgimento delle attività sperimentali.
Peraltro, se verrà confermata la notevole riduzione delle risorse regionali
registrate lo scorso anno, sarà ben difficile che si possa procedere secondo
250
Sede decentrata di Alghero
gli intendimenti in quanto prioritariamente occorrerà garantire il pagamento
della docenza, del tutoraggio, della logistica a mare, della gestione dell’immobile e delle spese generali. E’ invece intendimento della Facoltà riportare
l’offerta formativa a livelli adeguati per confermare sia i risultati didattici già
conseguiti sia l’appetibilità del Corso di Laurea soprattutto per la qualità delle
attività didattiche svolte direttamente a mare che nel corrente anno accademico sono state fortemente penalizzate. Si vuole inoltre evitare il giudizio negativo degli studenti sulla logistica, fattore che potrebbe pesare negativamente
sull’efficienza didattica complessiva della Facoltà.
Pertanto, rispetto alle spese preventivate nei predenti esercizi, si manterrà
la ripartizione delle spese, ritarando le diverse voci e prevedendo capitoli per
l’allestimento di nuove strutture soprattutto per quanto concerne i laboratori
didattici.
Il bilancio preventivo per il 2007 è pertanto così articolato:
Spese per la Docenza
210.000,00 €
Spese per Tutoraggio e servizio coordinamento organ.
60.000,00 €
Logistica a mare
60.000,00 €
Locazione e allestimento immobile laboratori
120.000,00 €
Spese di Gestione immobili
40.000,00 €
Spese Generali di gestione
10.000,00 €
Arredi e Libri
20.000,00 €
Laboratori e Strumentazioni
50.000,00 €
TOTALE
570.000,00 €
Entrate proprie
Contributo miglioramenti servizi
Contributo di laboratorio
9.133,70 €
10.085,32 €
Tabella 1 - Immatricolati e iscritti
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2009/07
Iscritti
29
82
113
133
130
145
Immatricolati
22
53
52
50
24
40
251
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Tabella 2 - Laureati
anno di prima immatricolazione
<1999
1999
2000
2003/04
6
4
2004/05
5
5
2005/06
1
2006/07
0
1
totali
12
10
Dati all’11 settembre 2007
2001
2002
8
8
1
17
8
2
10
2003
2004
2005
totali
10
18
17
4
49
Fondo Unico per l’Università diffusa nel territorio
Tabella riassuntiva ripartizione fondi (2004 - 2007)
assegnazione
2004
assegnazione
2005
assegnazione
2006
assegnazione
2007
AILUN
1.033.000
850.000
950.000
950.000
Alghero
2.130.000
1.350.000
750.000
750.000
Olbia
152.000
129.000
129.000
137.000
Tempio
375.000
319.000
86.000
207.000
Nuoro
3.250.000
3.000.000
3.100.000
3.107.000
Oristano
2.400.000
2.220.000
2.220.000
2.227.000
Iglesias
495.000
445.000
445.000
452.000
FORGEA
200.000
170.000
170.000
170.000
TOTALE
10.035.000
8.483.000
7.850.000
8.000.000
Sede
Appendice
Disegno di legge per la promozione della ricerca scientifica e
dell’innovazione tecnologica in Sardegna
Intervento di Attilio Mastino
Prorettore dell’Università di Sassari
11 Ottobre 2006
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
Diritto allo studio, Scuole materne, Edilizia scolastica, Cultura, Musei, Biblioteche e archivi storici, Sport e Spettacolo, Ricerca scientifica, Formazione professionale
In apertura debbo esprimere l’apprezzamento dell’Università di Sassari
per il testo di questa proposta di legge primo firmatario l’on.le prof. Gessa
(che ha avuto il prestigioso riconoscimento della laurea ad honorem presso la
nostra università) per la promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna, che per la prima volta nella storia dell’autonomia
pone problemi particolarmente sentiti, quelli del finanziamento della ricerca
di eccellenza, della valutazione, del servizio al territorio, della formazione
dei ricercatori. A differenza dei disegni di legge precedenti, questo copre sia
l’ambito della ricerca sperimentale ed applicata sia l’ambito della ricerca di
base in particolare anche nei settori umanistici, rimasti fin qui ai margini dell’intervento regionale.
Desidero esprimere la soddisfazione per la definizione di obiettivi alti per
le politiche regionali, per la vastità dell’impianto della proposta di legge, per
la semplificazione delle norme, per le dimensioni stesse dell’intervento regionale, con risorse che sembra potranno superare i 55 milioni di euro, necessari
per ridurre l’altissimo divario nel rapporto investimenti per la ricerca/PIL,
ben lontani da quel 3% fissato a Lisbona ed attualmente fermi nel Mezzogiorno a livelli bassissimi, che non superano lo 0,70% in Sardegna. Ci auguriamo
che tali risorse non riducano lo stanziamento previsto per il fondo unico delle
due università della Sardegna finanziato dalla LR 26/96 che regola i rapporti
tra Regione e Università.
Si prospetta con questa legge un momento di razionalizzazione che tutti
abbiamo l’interesse possa essere il più possibile espressione di una riflessione
profonda e generale che coinvolga anche gli attori della ricerca in Sardegna.
258
Intervento di Attilio Mastino - 11 ottobre 2006
Desidero esprimere infine l’apprezzamento per il lungo lavoro dell’VIII
commissione, al quale hanno concorso alcuni dei più qualificati ricercatori
universitari, che la compongono.
L’Università vuole cogliere questo momento nella speranza che vengano
stabilite regole certe per migliorare l’internazionalizzazione, per favorire la
trasparenza nell’erogazione di risorse a favore del sistema della ricerca, per
aumentare l’efficacia degli investimenti e l’efficienza dei centri di ricerca, per
assicurare un servizio alle imprese ed a favore del tessuto produttivo.
Su impulso del Presidente Gessa abbiamo avviato all’interno delle due
Università una larga consultazione, che ha prodotto alcuni documenti che
abbiamo di volta in volta trasmesso alla Commissione VIII, con osservazioni
e proposte che in parte sono state già recepite nel testo in discussione e che saranno integrate nel testo e negli emendamenti proposti dall’Università di Cagliari, che domani saranno presentati dal Rettore Mistretta in Commissione.
Mi limiterò a toccare allora solo alcuni punti di carattere metodologico
assolutamente generale.
La Magna Charta universitatum, la solenne dichiarazione dei Rettori europei riuniti Bologna nell’ottobre 1988, indica tra i principia ac fundamenta
come pilastro dell’Universitas la ricerca scientifica, con linguaggio ciceroniano la scientiae pervestigatio, posta accanto e strettamente congiunta alla
docendi ratio.
La ricerca scientifica costituisce il principium, l’elemento che rende possibile e vitale universitario: a Sassari ed a Cagliari la ricerca scientifica è
insieme espressione di una tradizione di studi secolare, ma anche si inserisce
sempre più in un grande circuito europeo ed internazionale.
Se vogliamo combattere la licealizzazione dell’Università e se vogliamo
dare freschezza all’alta formazione ed ad una didattica di qualità dobbiamo
potenziare l’attività di ricerca nei nostri Centri e nei nostri Dipartimenti.
In Sardegna tradizionalmente il luogo centrale della ricerca è l’Università,
con i suoi dipartimenti, istituti, centri di ricerca, facoltà: a Cagliari il centro di
eccellenza di Neurobiologia delle dipendenze ed a Sassari quello della ricerca
biotecnologia sulla biodiversità della Sardegna e del Mediterraneo interpretano bene i tempi nuovi che stiamo vivendo. Le Università sviluppano tradizioni e reti di rapporti che costituiscono il retroterra di un’attività di ricerca riconosciuta nelle classifiche del CIVR, alle quali alcuni centri di ricerca
esterni all’Università non sono stati ancora sottoposti.
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
259
Per rendere le Università sarde più competitive, più internazionali, più europee non servono le bizzarre graduatorie tipo quella di Shanghai delle 500
migliori università del mondo, giudicata dal Presidente della Conferenza dei
Rettori assolutamente risibile e controproducente, oltretutto redatta nella piena
ignoranza delle tradizioni culturali di molte delle università europee. E’ necessario mobilitare risorse finanziarie analoghe a quelle che altri centri di ricerca
internazionali hanno a disposizione, garantendo la libertà della ricerca.
La ricerca scientifica può essere distinta in ricerca di base, libera, fondamentale da una parte; e ricerca orientata, finalizzata, corrispondente agli
obiettivi strategici di sviluppo di un territorio. L’una e l’altra sono assolutamente necessarie e vanno entrambe sostenute, in campo sperimentale così
come anche in campo umanistico. Esistono nel disegno di legge in esame
alcune improprietà di linguaggio e soprattutto si fissa all’art. 3 comma 1f il limite massimo del 20% per la ricerca fondamentale, lasciando evidentemente
la restante quota superiore all’80% alla ricerca applicata. Questo è certamente
un passo in avanti rispetto al vecchio disegno di legge Sassu che assegnava
il 100% dei finanziamenti alla ricerca fondamentale, ma non è ancora sufficiente, se si pensa che l’orientamento della legge finanziaria nazionale 2007 è
quello di destinare le consistenti risorse mobilitate per la ricerca (che passano
da 200 a 500 milioni di euro), al 50% per la ricerca libera ed al 50% per la
ricerca orientata, secondo quanto ha comunicato il Sottosegretario Modica
alla CRUI nella giornata di ieri.
Le risorse spese annualmente dalla Regione Sardegna, dal Governo e dall’Unione Europea per la ricerca in Sardegna sono certamente distribuite in
maniera poco efficace e non sono sufficienti per rendere i centri di ricerca isolani veramente competitivi. Operano del resto in Sardegna accanto all’Università altri soggetti coi quali si dovrebbe estendere la collaborazione, il CNR
innanzitutto, Polaris, CRS4, gli altri Enti di ricerca della Regione sarda, i cui
prodotti della ricerca come testimonia del resto la recente valutazione CIVR
(vedi allegato uno) non sembrano effettivamente adeguati alla massa dei consistenti finanziamenti mobilitati.
L’art. 33 della Costituzione riconosce il principio della autonomia delle
Università come valore da difendere: tale concetto fondamentale dovrebbe
essere esplicitamente richiamato nella legge sulla ricerca, per combattere il
rischio del centralismo regionale. Con la nuova legge sarà infatti la Regione
a fissare i settori privilegiati nei quali occorrerà svolgere la ricerca scientifica ed a definire gli indirizzi preferenziali per la ricerca: occorre ribadire
260
Intervento di Attilio Mastino - 11 ottobre 2006
che l’autonomia delle Università non rientra nella disponibilità del Consiglio
regionale e che comunque la libertà dei ricercatori è un valore da difendere:
contro il pericolo della centralizzazione e contro la rigidità della pianificazione regionale occorre studiare un sistema equilibrato, che sia finalizzato a
sostenere l’internazionalizzazione del sistema e l’efficacia degli investimenti
a favore dei processi di sviluppo del territorio.
È certamente positivo che la Regione si riappropri delle competenze in
materia di ricerca o di beni culturali o di ambiente, indichi gli obiettivi finalizzati allo sviluppo del sistema delle imprese ed alla concentrazione di gruppi
di ricerca e trasferimento tecnologico in settori di importanza strategica per
l’isola, definisca di conseguenza programmi di ricerca in campo sperimentale
(tecnico-scientifico) ed umanistico. Di conseguenza andrebbe rettificata la definizione prevista all’art. 1, dove si parla di ricerca scientifica ed umanistica,
come se la ricerca nelle Scienze umane non avesse la stessa dignità di rigore
metodologico e di metodo. Del resto proprio all’art. 1 si indica l’obiettivo di
rispondere a principi di sostenibilità ma forse anche di sussidiarietà.
Lo scopo della legge sarà quello di estendere e qualificare le dimensioni
del capitale umano mobilitato, di favorire l’internazionalizzazione dei centri
di ricerca, di diffondere la cultura scientifica (ancora troppo pochi studenti
si iscrivono alle Facoltà sperimentali), di ampliare il patrimonio dei brevetti
registrati dalla Sardegna.
Il tema della formazione è ripreso nella legge sulla ricerca con una strategia che appare ricalcare il master and back, con notevoli incentivi verso una
formazione che si svolga (art. 2, comma 1°) al di fuori del territorio regionale.
A questo proposito si deve operare più efficacemente per evitare una discriminazione delle due università sarde, che certo possiedono settori di eccellenza
anche in ambito tecnologico con un’altissima specializzazione di alcune aree
scientifiche competitive, dall’aerospaziale all’economia alle aree umanistiche. Attraverso una serie di Conferenze per la ricerca l’Università di Sassari
ha censito l’intero panorama dei Dipartimenti ed ha fatto emergere competenze diversificate ed apprezzate a livello internazionale. Del resto occorre
riconoscere che le Università hanno difficoltà a garantire una comunicazione
efficace ed a far percepire all’esterno i grandi cambiamenti e le grandi sfide
in atto.
Occorre estendere e non comprimere il numero dei ricercatori in formazione in Sardegna, attraverso la recente riforma delle scuole di dottorato, gli
assegni di ricerca, le borse di studio, la frequenza di laboratori sempre più
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
261
attrezzati e competitivi, con una costante confronto con realtà esterne, attraverso stages ed ampi soggiorni di studio presso laboratori internazionali. Il
tema della formazione del capitale umano è fondamentale per la Sardegna e
la prossima legge finanziaria prevede un piano di reclutamento nel triennio di
2000 ricercatori giovani, che potranno portare forze nuove nella ricerca.
Del resto occorre forse osservare il problema anche da un’altra prospettiva, rovesciandolo per chiedersi come le Università della Sardegna ed i nostri
laboratori possano attrarre ricercatori dall’esterno e possano riceve studenti e studiosi stranieri per i nostri centri di eccellenza. Così come il recente
strumento del regolamento per finanziare l’arrivo dei visiting professors e
visiting scientist sostenuto dalla Regione può consentire di attrarre studiosi
dai più prestigiosi centri di ricerca stranieri. Si pone il tema del Collegio Mediterraneo previsto dalla legge 26 ma rimasto lettera morta e di altri sistemi
di accoglienza per studiosi e studenti provenienti dai paesi mediterranei e
non solo.
Fondamentale è il tema della valutazione dell’attività di ricerca che consenta di premiare i talenti: un’attività che la legge sulla ricerca vorrebbe ora
trasferire in capo alla Regione. Ci sembra necessario osservare che occorre
evitare duplicazioni inutili: sono stati fatti notevoli passi in avanti negli ultimi anni in tema di valutazione, grazie alle banche dati informatizzate ed
all’attività del CIVR, che proprio in questi giorni viene abolito e sostituito
dall’Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca previsto nella legge finanziaria 2007, con una garanzia di terzietà rispetto
al Governo.
Il CIVR ha pesato per la prima volta nei mesi scorsi la ricerca scientifica nazionale, attraverso referee, utilizzo di impact factor, numero di citazioni, banche dati ISI, ecc. Con i circa 500 prodotti presentati le due università sarde hanno ottenuto ottimi risultati soprattutto in alcune aree,
arrivando ai 66 prodotti eccellenti per l’Università di Cagliari ed ai 32
prodotti eccellenti per Sassari. Alcune aree sono risultate particolarmente qualificate: Sassari risulta sopra la metà su 7 delle 15 aree, in particolare ha un rating altissimo, il primo in Italia, per le Scienze economiche e
statistiche, seguita da Ingegneria industriale e dell’informazione, Scienze dei BBCC, Scienze dell’antichità, Scienze fisiche, Scienze mediche.
La Regione non sembra si possa limitare a proporre semplicemente una nuova
valutazione, duplicando quella esistente. Deve viceversa assumere una centralità nella ricerca attraverso la trasparenza delle procedure di finanziamento,
262
Intervento di Attilio Mastino - 11 ottobre 2006
attraverso la pubblicizzazione delle valutazioni effettuate dall’Agenzia Nazionale, attraverso nuove banche dati, anagrafe, ecc.
La valutazione deve essere finalizzata alla premialità dei talenti, che proprio la Regione ha recentemente garantito attraverso il Regolamento sulla
produttività nella ricerca approvato dal Senato Accademico dell’Università di
Sassari con l’obiettivo di promuovere la competizione tra ricercatori e stimolare l’internazionalizzazione (allegato 3).
Il disegno di legge attribuisce alla Regione sarda competenze in materia di
valutazione e di premi per la ricerca, attraverso una procedura ancora non definita che non dovrebbe duplicare quella nazionale e che comunque dovrebbe
essere affidata a revisori anonimi.
Del resto l’Università non si sottrae ad una valutazione da parte della Regione, che sia finalizzata agli specifici obiettivi di sviluppo del territorio fissati dalla programmazione regionale. Del resto occorre forse un’anagrafe complessiva dei finanziamenti erogati con una valutazione ex post dei progetti
prescelti. La Regione, con le sue risorse, può certamente privilegiare alcuni
filoni di ricerca al servizio del territorio.
Occorre evitare duplicazioni anche a proposito dell’Anagrafe regionale
della ricerca, che si aggiunge all’anagrafe CINECA ed all’anagrafe dell’Università di Sassari, che attualmente censisce oltre 10.000 prodotti e che è in
fase di trasformazione per rispondere meglio al regolamento sulla premialità
in materia di produttività scientifica ed alle proposte operative a favore delle
aziende nell’ambito dell’Industrial liaison office.
Una duplicazione appare anche la nascita della Biblioteca scientifica regionale, che si aggiunge alle biblioteche on line delle Università e dei centri di
ricerca. Si potrebbe pensare ad una struttura leggera di collegamento e di presentazione unitaria delle risorse elettroniche disponibili a livello regionale.
Un aspetto centrale è rappresentato dalla composizione, la durata, i compiti della Commissione tecnica che deve elaborare il piano triennale per la
ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica (art. 12) ed i piani annuali (art.
13). Tale commissione, espressione della Giunta Regionale, potrebbe operare
con una durata inferiore ai 5 anni, che si avvicini alla durata triennale del
piano regionale. La commissione potrebbe essere composta da rappresentanti
delle aree scientifiche delle Università e dei centri di ricerca che a rotazione potrebbero essere sostituiti anche annualmente, garantendo un minimo di
continuità, ma allargando il più possibile la rappresentanza delle diverse anime della ricerca isolana.
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
263
Il tema fondamentale che si intende sollevare in questa sede è però quello
del riequilibrio territoriale nella destinazione dei finanziamenti della ricerca
e nella localizzazione dei centri di ricerca. In legge si sottolinea all’inverso
la necessità di garantire massa critica e accentramento in poli dell’attività di
ricerca, dimenticandosi forse che il proposito di creare poli diversi dalla sede
Polaris di Pula nel Nord Sardegna (Porto Conte Ricerche), a Nuoro (Ailun e
non solo) ed Oristano non ha avuto reale sviluppo. Abbiamo viceversa assistito ad una polarizzazione degli investimenti per la ricerca nella Sardigna meridionale, con risultati che andrebbero costantemente monitorati e certificati.
Tra gli obiettivi della legge occorre dunque introdurre il tema del riequilibrio territoriale, degli intereventi che contrastino l’attuale polarizzazione e
combattano la desertificazione del Nord Sardigna, che favoriscano la nascita
dei distretti tecnologici, come quello della Biomedicina citato all’art. 3 del disegno di legge o quello dei BBCC previsto dalla recente legge regionale del 16
settembre sui BBCC. Senza interventi di contrasto alla polarizzazione, sarà irreversibile un processo di ulteriore concentrazione di popolazione, di ricercatori, di strutture, di risorse che non sarà utile neppure alla Sardigna meridionale.
Un intervento importante della Regione potrebbe essere indirizzato al cofinanziamento di progetti di ricerca, FIRB, PRIN, ecc. che normalmente
vedono gli Atenei sardi raggiungere elevate percentuali di successo a livello
nazionale (su 109 progetti presentati per il PRIN dall’Università di Sassari,
sono 49 quelli finanziati, con un tasso di successo di 0,45 superiore allo 0,41
nazionale).
Occorre forse chiarire le modalità delle erogazioni di fondi da parte della
Regione attraverso bandi, gare, compartecipazione con imprese: va arricchito
il testo della legge per evitare problemi a posteriori.
In conclusione abbiamo lasciato il tema del rapporto con le imprese. E’
noto che uno dei limiti evidenti della ricerca in Sardegna è proprio quello
della debolezza del tessuto produttivo nel quale, secondo i dati delle Camere
di commercio, esiste una schiacciante maggioranza di piccole imprese ed un
consistente numero di imprese che chiudono. Del resto non esiste una adeguata sinergia tra il sistema regionale della ricerca ed il sistema delle imprese. Occorre promuovere azioni di promozione culturale ed imprenditoriale,
ricorrendo a strumenti differenti:
• informazione sui principali filoni di ricerca e sul possibile trasferimento
tecnologico, pubblicizzazione dei brevetti, ecc.
264
Intervento di Attilio Mastino - 11 ottobre 2006
• sostegno agli spin off quale strumento più idoneo per la costituzione di
imprese derivate dall’università sfruttando in contesti innovativi i risultati
della ricerca per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e per sostenere
l’inserimento dei giovani laureati adeguatamente qualificati nel mondo del
lavoro. Sono attualmente avviati alcuni spin-off delle Facoltà di Economia
ed Architettura.
• nascita di un ufficio di collegamento con le imprese, Industrial liaison office, con l’utilizzo dei fondi ottenuti dalle Università di Sassari (Capofila),
Cagliari, Genova, Milano Bicocca.
• riforma dell’anagrafe della ricerca finalizzata alla valutazione e premialità
della produttività scientifica ed al liaison office, al servizio delle imprese.
• nascita ufficio brevetti presso le Università.
In prospettiva le Università si propongono di promuovere le attività internazionali di ricerca attraverso mobilità dei docenti e finanziamento delle spese per la predisposizione di progetti per programmi comunitari (è allo studio
un regolamento dell’Università di Sassari).
Raccogliendo alcuni spunti del dibattito al quale hanno partecipato tutti
i componenti dell’VIII commissione, va sottolineato il tema del riequilibrio
territoriale e della creazione di centri di ricerca che valorizzino le particolari
vocazioni dei territori, anche se la nuova legge finanziaria limita gli investimenti delle università nelle sedi decentrate. L’Università concorda nell’esigenza di definire strumenti efficaci, capaci di stimolare la competizione e la
produttività. Certamente anche le due Università debbono avviare una riflessione autocritica, per favorire un ripensamento sugli strumenti impiegati e sugli obiettivi fissati, con lo scopo di favorire concentrazione di forse ed evitare
parcellizzazioni. Si pone anche il tema della miglior conoscenza delle lingue
straniere al fine di aumentare l’internazionalizzazione dei centri di ricerca
della Sardegna.
In conclusione desidero ringraziare la VIII Commissione per l’interesse
con il quale ha seguito questo intervento, che si spera possa contribuire a
migliorare il testo di un disegno di legge che appare innovativo e vitale per lo
sviluppo della ricerca scientifica nell’isola.
La programmazione del 2007
Intervento di Attilio Mastino
Prorettore dell’Università di Sassari
15 marzo 2007
Terza Commissione del Consiglio Regionale
Programmazione, Bilancio, Credito, Finanze
Onorevole Presidente,
a nome dell’Università di Sassari ringrazio Lei e la Commissione Programmazione e Bilancio del Consiglio Regionale per l’occasione offerta ai due
Atenei sardi di presentare un quadro della programmazione relativa all’anno
2007, con l’indicazione delle esigenze finanziarie e degli obiettivi prioritari
da raggiungere, per i quali rimando alla relazione programmatica del Rettore
ed al bilancio di previsione 2007, che abbiamo chiuso il 23 dicembre in Consiglio di Amministrazione, con decisioni difficilissime che tra l’altro hanno
imposto un contingentamento del programma di assunzione di giovani ricercatori e di personale tecnico e amministrativo.
Il M. Rettore prof. Alessandro Maida impegnato a Sassari per impegni
improcrastinabili, si scusa e mi ha pregato di ringraziarLa per l’attenzione
costante che il Consiglio Regionale riserva ai problemi dell’alta formazione
e della ricerca.
Ho partecipato stamane alla seduta a Roma della Conferenza dei Rettori
che ha coinciso oggi con la nascita della nuova CRUI: consegno in allegato il
documento inviato dal Presidente della CRUI al Sig. Presidente del Consiglio
dei Ministri, in merito alle gravi difficoltà che le Università debbono affrontare in questi mesi di drastiche riduzioni dei fondi di bilancio. E’ un documento
che esprime la preoccupazione dei Rettori e l’esigenza di interventi profondi
per migliorare drasticamente l’attuale situazione di sottofinanziamento dell’intero sistema universitario ed in particolare degli Atenei del Mezzogiorno.
Se l’Università è un bene pubblico, l’Università deve essere una responsabilità pubblica: se l’Università è una risorsa strategica del Paese, al centro dei
processi sociali e culturali, capace di creare ricchezza e sviluppo, l’Università
266
Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007
deve essere seguita dal mondo della politica e sostenuta adeguatamente.
Viceversa abbiamo denunciato al Presidente Prodi:
• l’inadeguatezza delle risorse;
• la carenza delle strutture organizzative e di governo;
• l’esistenza di una rivoluzione permanente in relazione al succedersi dei
nuovi ordinamenti didattici;
• l’inadeguatezza del Fondo di funzionamento ordinario, che rimane stabile
a fronte di un incremento degli stipendi vicino al 4% annuo, interamente a
carico degli Atenei;
• l’azzeramento del capitolo relativo all’edilizia universitaria.
La nuova dimensione soprannazionale e la sfida dell’internazionalizzazione si accompagnano ad un processo di competizione inedito nel quale le
Università della Sardegna si trovano in serie difficoltà, in ritardo nel loro
adeguarsi al velocissimo progresso tecnologico ed alle nuove tecnologie informatiche: certo non va enfatizzata l’esclusione di alcuni atenei dalla lista
delle 500 migliori università, il The Academic Ranking of World Universities
curato dalla Shangai Jiao Ton, valutata a livello CRUI come una vera e propria sciocchezza che non tiene conto in nessun modo della specificità delle
Università europee.
Negli ultimi anni la Regione Sardegna ha capito che l’Università non è solo
il possibile motore della crescita economica, in quanto è in grado di influire
profondamente sui costumi, sui comportamenti, sui modi di pensare, sullo
stato della cultura, per combattere il provincialismo culturale. L’Università è
il grande bacino nel quale vengono elaborati modelli concettuali, esperienze
intellettuali, i saperi fondamentali che defluiscono nella società: la responsabilità dell’Università in Sardegna è dunque particolarmente rilevante, perché
gli interventi innovativi nell’Università avranno riflessi positivi sull’intera
società isolana. Del resto l’Università non deve solo raccogliere i bisogni che
emergono dalla società ma deve essere capace di guardare a questi bisogni
con un punto di vista nuovo, contribuendo ad immaginare nuovi scenari e
nuovi orizzonti per la cultura nazionale, anche per la capacità di anticipare le
tendenze anziché di inseguirle.
La vitalità dell’Ateneo sassarese è legata alle sue radici secolari, alla sua
tradizione culturale, alle sue risorse ed alle sue energie interne, che possono
veramente trasformare l’Università nel luogo delle identità culturali, del sapere disinteressato che oggi non può però ignorare la pervasività dei saperi
tecnici. In questo senso l’Università arriva in ritardo a confrontarsi con l’in-
Terza Commissione del Consiglio Regionale
267
novazione e ciò soprattutto nel Mezzogiorno ed in Sardegna: eppure il punto di partenza contro ogni appiattimento e omologazione deve essere quello
del riconoscimento del valore della diversità, che diventa capitale culturale,
prezioso valore aggiunto se l’articolo 33 della Costituzione riconosce il significato straordinario dell’autonomia universitaria. Noi ci portiamo dietro
tradizioni di studi secolari che fanno parte della nostra identità di uomini
d’oggi e che possono costituire il lievito e la componente originale del nostro
entrare nel mondo delle nuove tecnologie. All’interno del bacino del Mediterraneo l’Università di Sassari può svolgere ancor più che in passato un ruolo
da protagonista: impegnata in una cooperazione con la riva Sud, che favorisca
un confronto culturale, che abbatta vecchi e nuovi steccati e che combatta la
divaricazione che quasi inesorabilmente il mondo sta drammaticamente vivendo dopo l’11 settembre 2001.
Non va dimenticato che in questi ultimi anni le Università sarde hanno
fatto passi da gigante: nel documento di metà legislatura (Due anni e mezzo
di governo della Regione, 20042006) la Giunta Regionale ha riconosciuto che
“l’Università rappresenta per la Sardegna un prezioso sistema di competenze
ed una risorsa indispensabile per lo sviluppo. Di conseguenza il Governo
regionale mira alla creazione di un sistema universitario regionale integrato,
attraverso interventi di grande respiro, che serviranno a rendere l’Università sarda più concorrenziale nel panorama internazionale, ne favoriscano
l’internazionalizzazione, arricchendo l’offerta di percorsi di specializzazione
e di servizi per gli studenti iscritti negli atenei regionali. La priorità resta
quella di elevare i livelli di istruzione nell’isola, riducendo il divario con
altre realtà nazionali, che vede ancora la Sardegna tra le ultime in Italia per
numero di laureati”.
Nel documento si richiamano alcuni accorti raggiunti, come quello per
la nascita del polo agroveterinario ad Alghero ed il piano coordinato “Una
nuova strategia di collaborazione tra Regione e Università per una Sardegna
più competitiva” in base al quale l’Università e gli Atenei programmano gli
interventi finanziati dal Fondo Unico delle Università nella misura di 13,5
milioni di Euro (4,7 per Sassari) che sono stati per l’ultimo anno numerosi e
qualificanti nei seguenti settori:
Valutazione e potenziamento dell’attività didattica
• Spese di funzionamento dei corsi di laurea, dei corsi di laurea magistrale,
dei master, delle Scuole di specializzazione in sede, con corsi per il recupe-
268
Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007
ro dei debiti formativi (in particolare corsi zero) e con assunzione a tempo
determinato di 11 “manager” didattici di Facoltà;
Al momento sono stati assunti a tempo indeterminato e parzialmente a
tempo determinato 11 “manager” di Facoltà. E’ in corso la programmazione
dell’offerta formativa per il 2006/2007. Sono stati finanziati i corsi zero di
recupero degli studenti in quasi tutte le Facoltà per una cifra di 34000 euro.
• Spese di investimento per attrezzature, con l’introduzione progressiva di
forme di premialità a favore delle aree caratterizzate da maggiore efficienza, efficacia e internazionalizzazione;
È stata distribuita una prima assegnazione per miglioramento dei servizi agli
studenti e attrezzature a tutte le Facoltà: Euro 200.000 per anno per i primi
due obiettivi.
• Finanziamento del miglior progetto di orientamento in entrata, in itinere,
in uscita: Euro 200.000.
Il progetto Orientamento, che prosegue il CampusOne è stato finanziato.
L’Università di Sassari è risultata vincitrice del Premio qualità della Pubblica Amministrazione (nell’ambito del Forum della Pubblica Amministrazione
bandito da Confindustria e dal Dipartimento della Funzione pubblica) per il
progetto di miglioramento della Divisione studenti che prevede iniziative di
orientamento in entrata, in itinere, in uscita. Tra i 40 premiati risultano due
sole università, Sassari e Trento.
• Diritto allo studio e servizi agli studenti, con un preciso sistema di valutazione ex ante dei risultati: Euro 383.000.
• contributo a favore della Facoltà di Giurisprudenza: Euro 52.000.
Totale Euro 835.000
Internazionalizzazione
• Programma di Visiting Professor e Visiting Scientist, secondo il regolamento di Ateneo, per vistite brevi 81030 giorni) o lunghe (36 mesi):
Euro 250.000.
È stato approvato il primo programma relativo al secondo semestre 2006
ed al primo semestre 2007.
Terza Commissione del Consiglio Regionale
269
Alta formazione di ricercatori
• Dottorati di ricerca e Assegni di ricerca ed altre forme di ricercatori a tempo
previste dalla legge 25 ottobre 2005 (posti di professori straordinari da coprire attraverso il conferimento di incarichi di durata triennale rinnovabili,
contratti triennali per instaurare rapporti di lavoro subordinato con dottori
di ricerca e specializzati ecc.), assunzione di ricercatori a tempo indeterminato: Euro 400.000, specificamente per Assegni di ricerca MIUR (rinnovi)
e per cofinanziamento assegni, secondo una graduatoria di Ateneo.
Al momento è stata svolta la II Conferenza dei dottorandi e degli assegnisti promossa d’intesa con la Fondazione Banco di Sardegna, che finanzia 22
assegni di ricerca (8 maggio). A carico del fondo regionale è stato finanziato
per intero il rinnovo biennale di 8 assegni ministeriali e sono stati cofinanziati
7 assegni parzialmente a carico dei Dipartimenti. Ulteriori cofinanziamenti
sono previsti nel II semestre. In servizio: 344 dottorandi da 21 dottorati e
circa 80 assegnisti.
Nascono le Scuole di dottorato.
Ricerca: finanziamento di gruppi di ricerca
• Approvazioni dei migliori progetti di ricerca con il Fondo di Ateneo per la
ricerca intrauniversitaria ex 60%: Euro 700.000.
È stata erogata l’intera somma a favore dei Dipartimenti, che sono stati
invitati ad introdurre criteri di premialità che saranno alla base delle future
assegnazioni. Verrà portato all’attenzione degli organi accademici un nuovo
regolamento, con lo scopo di migliorare la valutazione dell’intero processo.
I progetti di ricerca presentati nel 2006 attraverso l’anagrafe informatizzata
di Ateneo sono stati 297, grazie ad una concentrazione dei docenti in gruppi
di ricerca rispetto ai 423 progetti del 2003 (punta massima). I consuntivi presentati per via elettronica sono in regola con le domande. Le pubblicazioni
inserite sono 1434 nel 2006. Quelle rendicontate sono 1037 per il 2003.
• Premio di cofinanziamento per i progetti di ricerca nazionali interuniversitari ex 40% PRIN: Euro 580.000.
Sono stati erogati 53 premi:
• da 5000 euro per i 13 coordinatori nazionali finanziati
• di quasi 2000 euro per i 53 coordinatori locali (esclusi i 13 nazionali), con
270
Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007
una spesa di premi per 142.550 Euro.
Il cofinanziamento PRIN a carico dell’Università di Sassari è stato di 438
mila euro per 53 progetti finanziati, per complessivi 2,2 milioni di euro.
• Premi per ricercatori universitari e per gruppi di ricerca fondamentale, industriale e precompetitiva i cui risultati siano immediatamente valorizzabili in termini scientifici e industriali: Euro 100.000
Sono stati istituiti 20 premi da 5 mila euro (7 per l’area umanistica) per i
migliori ricercatori dell’Ateneo.
La commissione ricerca sta valutando anche la possibilità di concedere
contributi per la mobilità internazionale dei docenti impegnati nella presentazione di progetti di ricerca nell’ambito del VII PQ e non solo.
Totale Euro 1.380.000
Sistema bibliotecario
• Acquisto di libri e riviste scientifiche, con verifica del loro utilizzo nel tempo:
Euro 550.000
Le assegnazioni sono state effettuate per intero a favore del Sistema bibliotecario e delle Biblioteche decentrate. Circa 800 abbonamenti.
• Acquisto risorse elettroniche e banche dati on line, con verifica del loro
utilizzo nel tempo: Euro 270.000
Il Coordinamento dei Servizi bibliotecari è membro del CIPE (Cooperazione Interuniversitaria Periodici Elettronici), tramite il quale ha acquistato
l’accesso ad oltre 4.700 periodici elettronici, gran parte dell’area scientifica,
pubblicati da grossi editori quali Elsevier, Blackwell, Emerald, Lippincott,
Kluwer, Springer ed altri. I periodici elettronici sono stati messi a disposizione e visibili da tutte le postazioni dell’Ateneo, comprese le sezioni staccate di
Alghero, Nuoro e Olbia. La somma sarà impiegata per il rinnovo dell’abbonamento ai periodici elettronici.
Totale Euro 820.000
Terza Commissione del Consiglio Regionale
271
Edilizia
• Edilizia Universitaria: completamenti e manutenzioni: Euro 475.000
Servizi al territorio ed Università diffusa
• Contributo per la docenza dei Corsi gemmati (in particolare a Nuoro):
Euro 565.000
Somma totalmente vincolata per sostenere l’attività didattica dei corsi della
Facoltà di Agraria e della Facoltà di Scienze MMFFNN gemmati a Nuoro.
Totale Euro 4.725.000 per il 2006.
Come si può notare, si tratta di risorse fresche che hanno consentito un salto di qualità al nostro Ateneo e che sono confermate nella proposta di bilancio 2007, con l’aggiunta anzi di ulteriori 2 milioni di euro per il programma
Visiting Professor che non devono gravare sul fondo unico (chiederei che gli
obiettivi inseriti del testo all’art. 27/o vengano meglio precisati con riferimento all’arrivo di professori italiani e stranieri, Visiting Professor per la didattica, Visiting Scientists per la ricerca).
Sono inoltre stati finanziati dalla Regione nell’ambito dell’accordo di programma quadro interventi anche a favore dell’Università di Sassari:
P1 - Distretto tecnologico della biomedicina;
P3 - Progetto Cyber Sard – Rete di poli di calcolo ad alte prestazioni;
P4 - Centro di ricerca veterinario con annessa azienda zootecnica sperimentale. Realizzazione struttura, laboratori e acquisto relative attrezzature;
P 5A - Attivazione del Centro di biodiversità animale per la valorizzazione
del patrimonio animale con riferimento alla produzione ed alla ricerca al servizio dell’allevamento;
P5B - Realizzazione di un Centro sulla Biodiversità marina, mirato alla
conoscenza e all’allevamento di pesci e invertebrati della Sardegna;
P8 - Avvio per la realizzazione di altri Centri di competenza in Sardegna.
Voglio ricordare l’esigenza che l’intervento della Regione Sardegna risponda al principio del riequilibrio territoriale e della diffusione anche sul
Nord Sardegna, visto che troppo spesso abbiamo assistito al convergere di
consistenti risorse a favore del solo polo Polaris di Pula.
Voglio del resto richiamare oggi il tema della valutazione alla quale ci
siamo sottoposti in ambito CIVR, che ha consentito al nostro Ateneo di conseguire ottimi risultati in particolare in alcune aree.
272
Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007
La valutazione CIVR è stata articolata per aree e vede la nostra Università
collocarsi: tra le grandi strutture nelle aree delle Scienze Mediche e delle
Scienze Agrarie e Veterinarie; tra le medie strutture per le aree delle Scienze
chimiche, delle Scienze della terra, delle Scienze biologiche, delle Scienze
dell’antichità, delle Scienze storiche, delle Scienze giuridiche; tra le piccole strutture per le aree delle Scienze Matematiche, delle Scienze Fisiche,
dell’Ingegneria civile e architettura, dell’ingegneria industriale e informaz.,
delle Scienze economiche e statistiche, delle Scienze politiche e sociali, delle
Scienze dei Beni culturali.
Abbiamo ottenuto 32 giudizi eccellente (Cagliari 66), 82 buoni; 46 accettabile e 7 limitato.
Gli Eccellenti sono nell’ordine 8 per le scienze mediche, 6 per le scienze
dell’antichità, 5 per le scienze biologiche e per le scienze economiche e statistiche, 3 per le scienze chimiche, 2 per ingegneria industriale e dell’inf., 1 per
le scienze fisiche e per le scienze agrarie e vet. e per le scienze storiche.
Se guardiamo alla ranking list finale, siamo sopra la metà per 7 sulle 15
aree, a prescindere dalla distinzione tra grandi, medie e piccole strutture:
ü
ü
ü
ü
ü
ü
ü
Scienze economiche e statistiche 1 su 100, un risultato eccezionale
Ingegneria industriale e dell’informazione 10 su 100
Scienze dei BBCC 35 su 100
Scienze biologiche 40 su 100
Scienze dell’antichità 40 su 100
Scienze fisiche 47 su 100
Scienze mediche 48 su 100
Nettamente distaccate sono solo l’area delle Scienze storiche in 91° posizione, Ingegneria civile 91°, e Scienze della terra in 93° posizione.
Complessivamente l’ateneo si colloca in 57° posizione su 100 a livello nazionale, secondo il calcolo un poco empirico da me effettuato, che non tiene
conto della distinzione tra grandi, medie e piccole strutture.
A livello di brevetti, mobilità internazionale e altri coefficienti relativi alle
strutture il nostro Ateneo non ottiene risultati altrettanti brillanti.
L’Ateneo ha svolto in questi ultimi anni un consistente sforzo per incrementare l’autofinanziamento, anche se non ha potuto ancora adeguare le entrate dalle tasse studentesche che non coprono neppure il 6% del bilancio
complessivo: sono aumentate le entrate per contratti, prestazioni a pagamento, i contributi per l’attività di ricerca. Ciò ha portato ad una riduzione percentuale del contributo dello Stato all’Università di Sassari.
Terza Commissione del Consiglio Regionale
273
A distanza di dieci anni dall’approvazione della legge regionale legge n.
26/1996 si rende evidente la necessità di avviare un confronto tra la programmazione regionale e l’autonomia universitaria, allo scopo di un effettivo adeguamento allo spirito della legge regionale, che ha istituito il «Fondo globale
Interventi regionali per l’Università», ed ha stabilito le Norme sui rapporti
tra la Regione e le Università della Sardegna. Con il documento di programmazione trasmesso dall’Ateneo nel mese di maggio 2005 si cerca di fare un
passo in avanti nel tentativo di agganciare la programmazione universitaria in
materia di alta formazione con le linee tracciate dalla Regione Sarda nel documento di programmazione economica e finanziaria. La L.R. 26/96 intendeva
mettere in campo risorse pubbliche aggiuntive a favore delle due Università
della Sardegna, ma soprattutto intendeva razionalizzare gli interventi e trovare
un collegamento tra programmazione regionale e programmazione universitaria, favorendo una crescita dei due Atenei nel quadro degli obiettivi della
programmazione regionale definiti dal Consiglio e dalla Giunta regionali, pur
nel rispetto del principio costituzionale dell’autonomia universitaria che (sono
parole della Convenzione) segna «una chiara inversione di tendenza rispetto
ad una radicata politica centralistica nel settore dell’istruzione superiore».
Del resto il Senato Accademico condivide l’analisi per la quale «lo sviluppo economico, sociale e culturale della Sardegna non può andare disgiunto
dall’esistenza nell’Isola di un sistema universitario in grado di affrontare con
efficacia ed adeguati mezzi finanziari le rilevanti questioni che si pongono sul
piano della didattica e della ricerca scientifica».
Di conseguenza, l’Università accetta il metodo della concertazione e sottopone alla verifica delle Autorità Regionali gli indirizzi programmatici, che
rimangono aperti al contributo del Comitato paritetico RegioneUniversità,
previsto dall’art. 5 della L.R. 26/96, anche se rileva che i programmi predisposti dagli Atenei purtroppo in passato non hanno trovato risposta adeguata,
visto che il finanziamento regionale rimane basso (attorno ai 4,7 milioni di
Euro a favore dell’Università di Sassari).
Il documento di programmazione dell’Università di Sassari evidenzia innanzi tutto in premessa alcune problematiche del rapporto tra Università e Regione che rimangono esterne rispetto al campo delimitato dalla L.R. 26/96:
• l’assistenza sanitaria, in particolare attrezzature; parte della cooperazione
con i paesi in via di sviluppo, in particolare L.R. 19/96;
• i contributi per convegni dell’Assessorato regionale agli AA.GG (art. 69
L.R. 2/1994);
274
Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007
•
•
•
•
•
•
i contratti regionali art. 37 L.R. 2/94;
INTERREG;
la ricerca scientifica applicata;
la scuola di specializzazione per insegnanti;
i fondi per i corsi di lingua e cultura sarda previsti dalla L.R. 26/97;
i corsi di laurea gemmati sul territorio (i cui contributi prevalentemente
passano attraverso erogazioni della Regione ad Enti Locali, Consorzi ecc.)
con l’eccezione delle spese per la docenza sostenuti a Nuoro dalle Facoltà
di Agraria e Scienze M.F.N. Dunque i fondi per Olbia, Tempio, Alghero ed
Oristano, dovranno trovare specifica copertura nel bilancio regionale;
• finanziamenti ERASMUS di cui alla L.R. n. 25/2002; infine le somme
da destinarsi all’attivazione ed alla copertura di cattedre sulla lingua e la
cultura della Sardegna. Va aggiunto il tema, complesso, dell’Università
telematica della Sardegna (Unisofia).
L’Università si impegna per
• lo sviluppo di un sistema universitario integrato della Sardegna (comprendendo le due Università, il mondo della formazione superiore e della ricerca, Consorzio 21, Polaris ecc.) distribuire i finanziamenti della Regione
sarda per la programmazione didattica, il sostegno della ricerca scientifica
sia intrauniversitaria che interuniversitaria (Fondo di Ateneo ex 60% FAR,
cofinanziamenti PRIN, FIRB ecc.), gli interventi per il diritto allo studio,
l’edilizia universitaria, anche attraverso la contrazione di mutui con interessi a carico della Regione Sarda;
• la nascita di un’anagrafe informatizzata e condivisa della produzione
scientifica e dei brevetti;
• il sostegno ai centri di eccellenza;
• gli interventi a favore degli assegnisti di ricerca, del personale docente o
di ricerca precario per favorire il ricambio generazionale e l’ingresso di
nuove energie;
• le Scuole europee dei dottorati di ricerca;
• banca dati laureati accessibile gratuitamente dalle imprese;
• informatizzazione degli Atenei;
• biblioteche;
• Centro linguistico di Ateneo;
• il processo di valutazione della didattica, della ricerca, dell’assistenza;
• l’aumento dei numero dei brevetti;
Terza Commissione del Consiglio Regionale
275
• la nascita di un Industrial Liaison Office finalizzato al trasferimento tecnologico a favore delle imprese. Obiettivo dell’ILONET è la promozione
ed il rafforzamento della collaborazione con il mondo produttivo e dei
servizi a livello locale, nazionale ed internazionale. Tale obiettivo sarà
perseguito tramite una serie di obiettivi intermedi e temporalmente definiti tra i quali:
− il censimento e l’organizzazione delle competenze e delle attività presenti
presso gli atenei coinvolti; la predisposizione di metodologie di comunicazione efficaci, da attuarsi in ambito nazionale ed internazionale; la definizione e l’attuazione di efficaci azioni di supporto ai ricercatori nelle attività
di brevettazione e negoziazione dei risultati; la definizione e l’attuazione
di azioni finalizzate alla creazione di nuova impresa;
− la definizione e l’attuazione di azioni mirate per guidare ricercatori e aziende (specialmente PMI) nella predisposizione di contratti e convenzioni di
ricerca a finanziamento privato;
− il monitoraggio continuo delle attività svolte, al fine di valutare i risultati
delle azioni intraprese e di pianificare adeguatamente eventuali azioni correttive.
Voglio osservare che la proposta di bilancio prevede il mantenimento di un
piccolo fondo lingua e cultura sarda pari a 0,7 milioni di Euro, notevolmente
ridotto se ci auguravamo in passato che il fondo di 0,878 milioni di euro per
la sola Università di Sassari per il 2004 venisse consolidato per consentirci di
coprire 5 posti di professore di I fascia e 14 posti di professore di II fascia (per
una spesa complessiva di 1,044 milioni di Euro nel 200405 e di 1,266 milioni
di euro nel 200506): più precisamente la Facoltà di Lettere e Filosofia beneficia di 9 posti, le Facoltà di Agraria, di Scienze Politiche e di Lingue di due
posti, le Facoltà di Economia, di Scienze M.F.N., di Farmacia di un posto.
Di conseguenza mi permetto proporre alla commissione di valutare la possibilità di introdurre:
• l’incremento del SC03.027 da 0,700 milioni per corsi universitari sardi;
• l’incremento del Fondo unico per l’Università diffusa SC02.170, che è
stato ridotto a 6 milioni di Euro;
• l’incremento del SC02.171 Interventi regionali sull’Università (Fondo
Unico) pari a 13.500 (di cui 4,725 per Sassari), visto l’appesantimento
deciso in finanziaria (art. 27/r) di caricare sul fondo unico le spese valutate
in 400 mila euro per corsi di laurea delle professioni sanitarie.
276
Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007
Chiedo l’istituzione di un capitolo di bilancio di circa 2 milioni di euro
per finanziare i contratti di attività didattica e integrativa triennali previsti
dalla legge 25 ottobre 2005 (Nuove disposizioni concernenti i professori ed i
ricercatori universitari), che ancora non ha avuto una regolamentazione ministeriale ma che pure altri atenei hanno attuato.
Esprimo apprezzamento per le seguenti voci di bilancio:
• SC02.01621 di 2,500 euro per programmi comunitari Erasmus;
• fondo di 2 milioni di euro per un programma di Visiting Professor da
considerarsi aggiuntivi al fondo unico (occorre verificare o rettificare le
tabelle);
• il fondo per prestiti d’onore, per fittocasa studenti, per ERSU, per edilizia
studentesca, per Scuola di specializzazione insegnanti, per Scuole di specializzazione di medicina.
Per il fondo unico per l’Università diffusa nel territorio l’Università di
Sassari segnala la progressiva riduzione del fondo che sarà gestito per delega
del Consiglio dalla Giunta Regionale.
Le ultime assegnazioni hanno visto consistenti riduzioni del fondo:
FONDO UNICO PER L’UNIVERSITA’DIFFUSA NEL TERRITORIO
Stanziamento 2004
Alghero
Olbia
Tempio
Nuoro
Oristano
Iglesias
FORGEA
TOTALE
2.130.000
152.000
375.000
3.250.000
2.400.000
495.000
200.000
€ 9.002.000
Assegnazione 2005
1.350.000
129.000
319.000
3.000.000
2.220.000
445.000
170.000
€ 7.633.000
Percentuale riduzione
36,62
15,14
14,94
7,70
7,50
10,11
15,00
15,21
Nel 2006 il fondo è stato ulteriormente ridotto a 6 milioni di euro, pari al
15% di riduzione, a danno soprattutto delle sedi di Tempio (86 mila euro),
Olbia (129 mila euro) ed Alghero (750 mila euro). Hanno mantenuto lo stanziamento Oristano (2,220 milioni di euro) e Nuoro (3,100 milioni di euro)
considerate prioritarie dalla Giunta Regionale. Il rischio è che tale fondo non
copra le spese per la docenza, che in parte sono comprese nel fondo unico dell’Università. Non abbiamo obiezioni per il trasferimento della somma di 565
mila euro a favore del Consorzio nuorese dal Fondo unico, sempre che ciò
Terza Commissione del Consiglio Regionale
277
non preluda ad uno smantellamento dei corsi universitari nelle zone interne.
L’Università di Sassari richiama il divieto espresso in finanziaria per la
nascita di nuovi corsi di laurea in sede gemmata e di nuove Università in
Sardegna.
Rispondendo ad uno stimolo dei consiglieri regionali on.li Cucca, Diana,
Ladu, Farigu e Contu, l’Università ribadisce interesse al confronto e l’esigenza di un vasto programma di aggiornamento degli impianti tecnologici
dell’Università, come segnalato in occasione dell’approvazione del pacchetto
“piattaforme tecnologiche” che non risulta ancora esaminato dall’Assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna.
L’ampio ed articolato dibattito in Terza Commissione bilancio ha fatto
emergere i seguenti aspetti:
• l’esigenza, condivisa dall’Università di Sassari di un contenimento delle
iniziative di gemmazione sul territorio;
• gli interventi per combattere il fenomeno degli abbandoni e della dispersione;
• il varo di un grande progetto finanziato dalla Regione per l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole sarde, per favorire un collegamento delle
Scuole con il mondo universitario e per migliorare la qualità delle matricole, che spesso debbono seguire corsi zero di recupero in particolare in
ambito scientifico (matematiche), linguistico e letterario.
La Legge Regionale sull’educazione,
l’istruzione e la formazione professionale
Intervento di Attilio Mastino,
Prorettore dell’Università di Sassari
19 aprile 2007
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
Diritto allo studio, Scuole materne, Edilizia scolastica, Cultura, Musei, Biblioteche
e archivi storici, Sport e spettacolo, Ricerca scientifica, Formazione professionale
Onorevole Presidente,
a nome dell’Università di Sassari ringrazio Lei e la Ottava Commissione
del Consiglio Regionale per l’occasione offerta ai due Atenei sardi di discutere il disegno di legge n. 227 della Giunta Regionale del 3 maggio 2006 (su
proposta dell’Assessore Elisabetta Pilia) e le due proposte di legge n. 225 del
231 marzo 2006 (La Spisa e più) e n. 217 del 21 febbraio 2006 (Atzeri e Scarpa) riguardanti principi e norme per l’educazione, l’istruzione e la formazione
professionale.
Il M. Rettore prof. Alessandro Maida trattenuto a Sassari per impegni improcrastinabili, si scusa e mi ha pregato di ringraziarLa per l’attenzione costante che il Consiglio Regionale riserva ai problemi dell’alta formazione e
della ricerca.
I tre documenti del Consiglio Regionale hanno suscitato vivissime attese
nel mondo della Scuola ma anche nell’Università e sono frutto di una larga
consultazione delle forze sociali, dato che la Giunta Regionale (assessori Pilia
e Salerno soprattutto) ha a suo tempo promosso ben 21 incontri territoriali,
con i Presidi, i professori, il mondo della Scuola, i sindacati, ad alcuni dei
quali io stesso ho potuto partecipare con il delegato del Rettore prof. Gianfranco Nuvoli. Ho acquisito pareri presso alcune Facoltà dell’Università di
Sassari e ringrazio cordialmente i proff. Paolo Calidoni, Alberto Merler, Gabriella Mondardini, Gianfranco Nuvoli per la collaborazione.
La Regione mette finalmente ordine ed entra in modo autorevole ed ap-
280
Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007
prezzato nel mondo della Scuola, esercitando le competenze concorrenti con
lo Stato in materia di istruzione ed esclusive in materia di formazione professionale: si può ben prefigurare un allargamento delle attuali competenze
anche attraverso la prossima legge statutaria e la programmata revisione dello
Statuto sardo.
La Scuola italiana si trova inserita in una nuova dimensione soprannazionale e deve rispondere in modo più efficace alla sfida dell’internazionalizzazione, soprattutto deve far fronte ad un’inedita competizione che si sta
sviluppando nel territorio. Le responsabilità della Scuola nel Mezzogiorno ed
in Sardegna sono particolarmente rilevanti e la Giunta Regionale nel “Resoconto di metà legislatura” non ha mancato di sottolineare che i tempi nuovi
che siamo vivendo impongono alla Scuola un consistente sforzo di trasformazione e di modernizzazione, che non ha precedenti nella storia.
Nei documenti introduttivi al disegno di legge della Giunta Regionale ed
ai due progetti di legge si richiamano tematiche che l’Università non può non
condividere: si tratta di documenti di principi, che dovrebbero forse essere
arricchiti di contenuti, di obiettivi, di percorsi, soprattutto di risorse. C’è del
resto l’esigenza di ritrovare il giusto equilibrio tra la programmazione regionale e l’autonomia delle istituzioni scolastiche e delle Università, che giocano
ruoli diversi, tutti giuridicamente riconosciuti e correlati.
•
•
•
•
•
Tra i principi:
Conoscenza come fattore di continuità e competitività.
Potenziamento dell’apprendimento, per renderlo indipendente da fattori
quali l’età, le condizioni psico-sociali e le disabilità.
Articolazione della scuola Pubblica in compartimenti integrati (rete,
ecc.).
Elevazione del livello di qualificazione professionale per aggiornare le
competenze.
“Successo” educativo fin dalla prima infanzia.
Dunque il tema della conoscenza, come strumento indispensabile di crescita e di sviluppo, come investimento strategico per il nostro Paese: la necessità di aumentare il numero dei laureati, il numero dei diplomati, il numero dei diplomati che si iscrivono all’Università. L’obiettivo di concorrere
insieme a combattere gli abbandoni e la dispersione scolastica, a garantire il
successo formativo, ad intervenire per sostenere il disagio giovanile. Occorre
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
281
più efficacemente seguire gli studenti diplomandi che si preparano ai test di
ammissione alle Facoltà universitarie a numero chiuso, per quanto alcune
esperienze portate avanti nell’ultimo anno siano state effettivamente positive,
con l’ingresso di moltissimi studenti sardi nelle Facoltà mediche. In questa
direzione si muove anche per il prossimo triennio il servizio di Orientamento
e Riallineamento del progetto Uni-Sofia, che è in fase avanzata di allestimento e sarà disponibile dall’estate, in funzione del prossimo A.A. C’è però da
immaginare una prospettiva che vada oltre il prossimo triennio.
Del resto è certamente necessario che la Regione Sarda partecipi al processo di programmazione territoriale per la nascita in sede locale dei nuovi
corsi relativi alla istruzione e formazione professionale e accerti il legame tra
iniziative formative e mondo del lavoro. Se è vero che fin qui l’azione della
Regione Sarda non è stata molto brillante sul piano specifico della formazione professionale, va pur detto che di tale materia è stata data un’interpretazione ristretta, relegando il concetto a spazi addestrativi per le professioni
più strumentali, non comprendendo invece un’azione di formazione anche in
itinere per le professioni a più elevata qualificazione ed a livello post scuola
secondaria (il che interessa all’Università per un rapporto convenzionale più
stretto).
Analoga esigenza di concertazione del resto si segnala oltre che per la
Scuola anche per il mondo dell’Università, che deve raccordarsi più efficacemente con gli specifici percorsi scolastici attivi sul territorio seguiti dagli
studenti e confrontarsi con la programmazione regionale nel momento in cui
vengono attivati corsi di laurea triennale e specialistica a ciclo unico, corsi
di laurea magistrale, scuole di dottorato e masters, nell’ambito anche della
recente riforma degli ordinamenti didattici.
Va poi tenuto presente che il sistema vigente degli studi universitari prevede
(là dove il ciclo non sia rimasto o sia tornato unico) oltre alla laurea triennale
di base, quella magistrale (fino all’a.a. 2007-08 chiamata quasi sempre ancora
specialistica), che bisogna programmare in modo adeguato e coordinato, per
dare anche agli studenti sardi la possibilità di prosecuzione adeguata degli
studi fino al completamento dei due livelli quinquennali. Ciò è possibile fare
anche mediante un maggior coordinamento e turnazione eventuale fra le sedi
formative, garantendo diritto allo studio e qualità. Nella stessa prospettiva va
tenuto presente il terzo livello della formazione universitaria, caratterizzato
dalla presenza dei dottorati di ricerca. Va però anche considerato il sistema dei
master che deve essere curato in modo non pleonastico e ripetitivo, a seconda
282
Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007
delle effettive necessità che si manifestano in modo dinamico nel rapporto
tra sistema delle professioni e mercato del lavoro. Allo stesso modo non deve
essere ignorato il fabbisogno di docenti per le scuole di ogni ordine e grado,
attualmente soddisfatto dalla scuola di specializzazione per insegnanti, per la
quale sono previsti profondi cambiamenti. E’ questo un settore molto delicato
e importante, perché altrimenti non riusciremo a garantire un autofinanziamento culturale della scuola sarda. Stesso discorso vale rispetto ai dottorati
di ricerca, relativamente all’autofinanziamento delle Università sarde, poiché
i dottorati prevedono anche periodi di studi all’estero, confronti ad ampio
raggio, partecipazione a programmi europei e mondiali di ricerca. Analogo
appare il discorso relativo all’autofinanziamento del sistema dei servizi sociosanitari, attualmente previsto dalla normativa regionale e statale, che necessita di adeguate e capillari sedi di formazione universitaria, post-universitaria
e di tirocinio teorico-pratico per svolgere i propri molteplici compiti sia sul
piano del sociale che su quello sanitario, fra loro opportunamente integrati
anche sull’intero territorio regionale.
C’è poi molto da lavorare in Sardegna sul tema del miglioramento della
qualità dell’istruzione e della formazione professionale, della valutazione dei
risultati, della premialità, dell’accreditamento. Il tema che il Consiglio Regionale si trova ad affrontare è molto più generale, quello della Scuola che in
Sardegna oggi non prepara in modo adeguato i propri studenti, quello della
qualità dell’insegnamento, problema che è molto più esteso del problema specifico della dispersione o della preparazione ai test di ammissione alle Facoltà
a numero chiuso. E’ un tema che, mi pare, la legge affronta al momento in
modo ancora molto parziale, se è vero che occorre arrivare ad una specificazione mirata delle conoscenze per gli studenti che intendono intraprendere
studi universitari in corsi a numero programmato (quali architettura, medicina, professioni correlate, servizio sociale, educazione, ecc.).
Nasce con l’iniziativa del Consiglio Regionale un Sistema educativo regionale che in qualche modo coinvolge anche l’Università: il disegno di legge
della Giunta mette l’enfasi sulla centralità della Scuola pubblica. Del resto se
la Scuola è un bene pubblico, la Scuola deve essere ancor più che in passato
una responsabilità pubblica. La Scuola pubblica così come l’Università deve
diventare una risorsa strategica capace di creare ricchezza e sviluppo. Appare
evidente dai dati presentati dai Proponenti l’inadeguatezza delle risorse a favore della Scuola, dell’Università e della ricerca in Sardegna, la necessità di
una svolta che solo in parte la nuova legge regionale sembra potrà riuscire a
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
283
soddisfare, a meno che non si modifichi profondamente l’impianto di base.
Sono queste le vie per raggiungere l’obiettivo di un sistema educativo regionale non chiuso in sé ma capace di autosostenersi, anche rispetto al sostegno, alla tutela ed allo sviluppo di quella specificità sarda che il legislatore ha
voluto riconoscere alla nostra regione fin dal momento della fondazione della
Repubblica italiana e che lo Stato ha mostrato più volte di sostenere anche con
provvedimenti normativi talora più avanzati di quelli prodotti dalla Regione.
D’altro canto, vanno in questa direzione pure recenti provvedimenti regionali tesi ad una valorizzazione più efficace e permeante della società rispetto
alla lingua ed alla cultura sarda. E’ in questa direzione che ci pare vadano
assumendo concretezza quei principi di rispetto, pluralismo, interculturalità,
solidarietà che si cerca di valorizzare. Lo sforzo fatto finora dall’Università si
muove verso questi obiettivi ed è sicuramente incrementabile nel campo della
ricerca storica, antropologica, sociologica, geografica, pedagogico-didattica,
artistica, letteraria, filosofica, architettonica, medica, agronomica, ecc.
Rimane certo da precisare il ruolo della Scuola privata, degli Enti di formazione e delle alte Agenzie formative, temi che sono meglio illustrati nei
due progetti di legge di minoranza.
Va sottolineata una novità presente nel testo della Giunta Regionale, l’innalzamento dell’obbligo scolastico ai 18 anni, un obiettivo assolutamente
positivo che deve essere condiviso e che risponde alle basse percentuali di
scolarità presenti nel nostro Paese ed in particolare nell’isola.
Un tema ricorrente è poi quello della specificità del Sistema educativo
regionale sul piano culturale, identitario e geografico, anche se si può condividere l’idea della Giunta Regionale che l’obiettivo che abbiamo di fronte
non è quello della regionalizzazione della Scuola pubblica, con una riduzione
dell’orizzonte culturale, ma semmai quello di una progressiva internazionalizzazione, attraverso consistenti investimenti per migliorare ad esempio l’apprendimento delle lingue e l’informatica.
Nel documento vengono elencati i valori ai quali la Scuola deve rispondere, l’unitarietà, il pluralismo, la specificità, la parità, l’autonomia, la multiculturalità, la solidarietà sociale, la pace, il rispetto dell’ambiente e dello
sviluppo sostenibile. La Regione afferma l’esigenza che la Scuola combatta
forme di esclusione dalla società della conoscenza e si impegni di più per la
ricerca e l’innovazione tecnologica: consentitemi di dire che dopo la LR 1
del 18 gennaio 1999 è riconosciuta giuridicamente l’autonomia della Scuola
anche in materia di ricerca. In questi otto anni in realtà nulla è stato fatto in
284
Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007
proposito, forse anche per responsabilità dell’Università, mentre rimangono
vive le attese del mondo della Scuola per un impegno in particolare nel campo della ricerca didattica, pedagogica, psicologica, per la pubblicazione dei
risultati, per l’istituzione di luoghi di confronto e di dibattito. E’ fin qui mancato un vero supporto al mondo della scuola e volevo annunciare oggi che
lavoreremo per creare un rapporto più stretto e più efficace anche nel settore
della ricerca.
Il documento della Giunta Regionale affronta inoltre il tema degli Enti di
formazione, della programmazione regionale degli interventi nel rispetto dell’autonomia delle Scuole e delle Università, della valutazione, del controllo
ispettivo, del monitoraggio.
Ugualmente rilevante è il tema della collaborazione istituzionale e della
partecipazione agli organismi di confronto tra portatori di interessi, agenzie
formative, aziende, mondo del lavoro.
Vanno sottolineati anche gli aspetti che riguardano le nuove competenze
delle Province, dei Comuni, più in generale del sistema delle autonomie in
margine alla programmazione e pianificazione dell’offerta formativa ed all’internazionalizzazione, mentre rimane necessario coinvolgere le Università,
le istituzioni scolastiche autonome e le agenzie formative su alcuni grandi
temi come il diritto allo studio, la educazione degli adulti, il trasporto degli
studenti, il gemellaggio tra Scuole, le pari opportunità, la disabilità. Nascono
la Direzione regionale per l’istruzione, il Garante della formazione professionale, i distretti formativi, gli osservatori scolastici provinciali, le anagrafi
agganciate ad un nuovo sistema informativo. Si definisce un quadro, ancora
non sufficientemente chiaro, delle Università della terza età, che dovrebbero
essere inserite in rete e collegate alle due Università di Cagliari e di Sassari.
Soprattutto si rende necessario un sistema di accreditamento delle UTE, per
evitare una frammentazione sul territorio, per una programmazione del calendario delle attività, per un allargamento delle attività formative ben oltre
l’ambito degli anziani.
Tra i nuovi organismi proposti, segnalo le Conferenze provinciali per il sistema formativo e le Consulte regionali, soprattutto il Comitato regionale per
il sistema educativo ed il Nucleo regionale di valutazione del sistema scolastico, che si aggiunge alle competenze dell’INVALSI, dell’IRRE, dell’ISFOL.
Lasciatemi dire che forse la Scuola sarda non ha tanto bisogno di una miriade
di nuovi organismi, ma ha necessità di far funzionare poche e qualificate strutture dove nasca un fervido confronto tra soggetti, insegnanti, studenti, geni-
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
285
tori, mondo del lavoro, Università, mentre abbiamo assistito proprio in questi
giorni allo smantellamento di Istituti significativi come l’IRRE che vantavano
conoscenze, tradizioni, patrimonio di esperienze. La finanziaria 2007 sopprime gli IRRE, ora commissariati, che confluiranno – insieme all’INDIRE
- nell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ANSAS). Del resto proprio la soppressione silenziosa ed improvvisa dell’IRRE
nel passaggio tra il 2006 ed il 2007 non dovrebbe portare alla nascita di una
nuova struttura diretta da Roma, forse efficace sul piano dell’accentramento
amministrativo, ma dovrebbe anzi poter rilanciare l’iniziativa regionale per
salvaguardare una propria autonomia capacità di fornire risposte ai problemi
della Scuola, senza frammentare le competenze e le agenzie preposte. Quella
della moltiplicazione delle agenzie può costituire un problema pratico, tale da
affossare l’idea di un coerente sistema regionale per l’educazione, l’istruzione e la formazione.
Alla Amministrazione Regionale rimangono in capo competenze in materia di indirizzo, coordinamento, programmazione generale, definizione dell’importantissimo Piano triennale per il sistema educativo (previsto all’art.
5), punto di partenza per gli otto piani provinciali.
Ci sono dunque molte idee per arrivare ad un arricchimento dell’offerta
formativa che sia orientata verso le nuove professioni ed il mondo del lavoro:
nasceranno i Centri territoriali permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta, le Reti formative distrettuali, gli Albi regionali dei formatori, la carta dei diritti e dei doveri.
A proposito degli Albi dei formatori, voglio precisare che alcuni laureati
in Scienze dell’Educazione e l’Associazione dei Pedagogisti Sardi segnalano
una circolare della RAS (Assessorato Igiene e Sanità, prot. 24468/5 del 6
luglio 2005) inerente la funzione di educatore in cui, con riferimento alla LR
n.7 del 14.04.2005, art. 11, si afferma che qualsiasi diplomato di scuola superiore con 5 anni di esperienza nel sociale può assumere e svolgere le funzioni
di educatore. La preoccupazione presente nei docenti del Corso di laurea di
Scienze delle Professioni educative, della Facoltà di Lettere e di Filosofia e
del nostro Ateneo (penso anche della Facoltà di Scienze della Formazione
dell’Ateneo di Cagliari) è quella che il riconoscimento dei titoli, delle qualifiche e delle competenze professionali insieme alla equipollenza tra percorsi
formativi comporti una chiara definizione dei titoli rilasciati dalla scuola secondaria superiore e dalla formazione professionale e una distinzione rispetto
a quelli accademici conseguibili esclusivamente nelle università, nonché un
286
Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007
‘accreditamento’ degli stessi titoli presso la Regione Sarda con il riconoscimento pieno da parte delle figure professionali previste negli ordinamenti dei
due atenei sardi.
L’Università per la Scuola
L’aspetto centrale che vorremmo enfatizzato nella Legge Regionale e che
mi pare invece del tutto trascurato e marginale è quello del rapporto tra Scuola e Università: certamente sia nelle due Proposte di legge sia nel Disegno
di legge sono numerosi gli aspetti che riguardano l’Università che vengono
affrontati, ma complessivamente il tema appare frammentato e marginale, per
cui mi permetto di suggerire alla Commissione di istituire un articolo specifico riguardante i rapporti tra Scuola e Università, che favorisca la continuità tra istruzione, formazione professionale ed alta formazione universitaria,
soprattutto che renda esplicito e dovuto l’impegno dell’Università per una
sinergica collaborazione con il mondo della Scuola. Del resto ci sono molti
spazi per migliorare e rendere più attuale il testo del Disegno di legge. Raccogliendo i diversi spunti presenti nei tre documenti mi limiterò stamane a
trattare i temi relativi al rapporto tra Scuola e Università: limitare questo rapporto al tema dell’orientamento (art. 14) sarebbe effettivamente un po’ poco.
La collaborazione tra Scuola e Università ha una tradizione nel campo degli
IFTS, Istruzione e Formazione tecnica superiore, un settore che stando all’art.
28 del Disegno di legge dovrebbe assumere una nuova dignità.
Del resto è essenziale che i percorsi universitari, quelli del 3+2 come quelli
successivi alla laurea, vadano interconnessi con i percorsi scolastici e con il
riconoscimento dei crediti.
L’art. 15 del disegno di legge dedica poche parole alla Scuola speciale
regionale per la formazione degli insegnanti delle scuole: c’è da precisare
che opera attualmente il Consorzio regionale interuniversitario SIS presieduto da Manlio Brigaglia, che coordina le attività di due distinte Scuole SIS,
una a Sassari ed una a Cagliari, nell’ambito dell’attuale normativa nazionale.
A quanto pare nel giro di alcuni anni le Scuole saranno dimagrite, resteranno
come strutture trasversali di coordinamento di Ateneo, mentre i percorsi specifici saranno garantiti presso le diverse Facoltà. Voglio sottolineare l’attuale
positiva sinergia tra i due Atenei, l’attribuzione all’Università di Cagliari del
coordinamento amministrativo e soprattutto l’organizzazione delle attività di
formazione per gli insegnanti di sostegno.
A nostro avviso la legge regionale dovrebbe estendere questa formula e ga-
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
287
rantire finanziamenti adeguati per un Consorzio che effettivamente produce
preziosissimi posti di lavoro in ambito scolastico.
Un segnale chiaro ed eloquente dell’interesse della Regione in materia di
formazione degli insegnanti, in linea con quanto dichiarato nei progetti di
legge. (ed in stretta analogia con quanto già avviene per la formazione di operatori del settore medico, veterinario, ecc.) sarebbe che anche per quelli della
Scuola la Regione metta a disposizione per concorso Borse di studio destinate agli studenti che frequentano le scuole di specializzazione finalizzate
all’insegnamento, ora per la SSIS e poi per le lauree magistrali di formazione
degli insegnanti ai fini dell’accesso all’insegnamento, indicate nel recente DL
17.10.2005.
Rimane completamente irrisolto il problema della formazione degli insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia, che non è coperto nella Sardegna settentrionale per l’assenza di una Facoltà di scienze della Formazione:
la Regione potrebbe farsi carico del problema, avviando l’istituzione di un
apposito consorzio interuniversitario che metta in comune le risorse dei due
atenei o sostenga la formazione attraverso l’Università telematica Unisofia.
Vanno comunque trovate sinergie tra le due Università anche rispetto ad altri campi e settori, proprio partendo dall’esperienza della SISS: le sfide attuali
imposte dalla riforma degli ordinamenti didattici delle Università imporranno
sempre più l’utilizzo di forme di cooperazione strategica fra Università per
soddisfare obiettivi generali, specificabili in termini di percorsi determinati,
specifici territori e singoli anni accademici/formativi, anche in collaborazione
con gli Ordini professionali o con le Associazioni di categoria esistenti.
Il disegno della Giunta prevede convenzioni tra Scuola e Università nei
settori del patrimonio storico artistico ambientale della Sardegna: chi mi conosce sa quanto mi siano cari i temi dell’identità e della lingua. Si tratta però
di impegnarsi di più perché esiste un gravissimo ritardo della Scuola in Sardegna in ambito linguistico, informatico, matematico, come testimoniano i
deludenti risultati nelle prove scritte degli esami di maturità.
L’art. 7 della legge prevede che rappresentanti delle due Università siedano nel Comitato regionale per il sistema educativo, mentre all’art. 13 si tocca
il fondamentale tema della continuità didattica tra i diversi tipi di scuola e
Università, in rapporto ai crediti, alle lingue, all’informatica.
C’è poi un obiettivo da precisare, quello del contributo dell’Università
nella formazione e aggiornamento degli insegnanti e dei dirigenti scolastici,
nell’istruzione degli adulti (art. 24), nell’organizzazione delle Università del-
288
Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007
la terza età (art. 25), che dovrebbero essere maggiormente raccordate con il
mondo universitario.
Certamente si pone il problema dell’autofinanziamento culturale rispetto a
tre settori di promozione di civiltà e di dignità di vita:
• formazione degli insegnanti a tutti i livelli (dalla scuola della prima infanzia alle secondarie di ogni tipo, ivi compresi quelli delle lingue della
Sardegna);
• formazione degli operatori dei servizi socio-sanitari, senza i quali non può
essere attuata la legge sull’integrazione socio-sanitaria;
• formazione degli operatori dei beni storico-artistici-ambientali.
Rimane abbastanza oscuro l’art. 32 relativamente al contributo dell’Università nell’alta formazione integrata professionalizzante, mentre si sottolinea
all’art. 32 il ruolo dell’Università anche nel campo della formazione continua,
con l’istituzione degli assegni formativi per laureati.
All’art. 34 si prevedono accordi Scuola-Università per percorsi di formazione altamente qualificati in particolare per il personale della pubblica Amministrazione: preziosa è stata in questo campo l’esperienza di ITACA.
All’art. 35 si disegna il ruolo della Scuola Regionale della Pubblica Amministrazione, che dovrebbe nascere (a Nuoro?) come Centro regionale di
eccellenza.
Più delicato è il tema sollevato all’art. 36 dove si parla di accreditamento regionale delle Università: rispondendo ad uno stimolo dell’on.le Gessa,
voglio ricordare a questo proposito che i due Atenei della Sardegna godono
ai sensi dell’art. 33 della Costituzione di un’autonomia costituzionalmente
garantita, per cui non ritengono ammissibile che si proceda a livello regionale
ad un “accreditamento” delle Università. Stesso discorso in realtà deve essere
fatto anche per le istituzioni scolastiche, che in forza della LR 1 del 99 godono di un’autonomia che ne fa Enti preposti alla istruzione ed alla formazione
professionale, come ormai del resto è riconosciuto dopo la modifica del titolo
V della Costituzione.
Se il concetto che il legislatore intendeva esprimere fosse quello di una
programmazione concordata delle iniziative formative e soprattutto di una
verifica e valutazione dei risultati, l’Università non si sottrarrà ad un confronto finalizzato ad innalzare la qualità ed a migliorare il rapporto con il mondo
del lavoro e delle aziende.
Nel complesso il disegno di legge appare sostanzialmente in linea con le
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
289
leggi applicate in altre regioni italiane. A nostro avviso ci sono ancora spazi
per una progettazione di più ampia prospettiva:
a. che lasci spazio ad impostazioni o interventi, al momento pregiudicati;
ad es.: tener conto del principio della valorizzazioni del ruolo dell’insegnante con Borse di studio per studenti dei corsi di specializzazione SSIS,
render meno marginale e di rappresentanza il ruolo dell’Università, ecc.;
b. che risulti maggiormente aperta a nuove sperimentazioni metodologicodidattiche dell’ambito educativo che possano migliorare la definizione di
un progetto professionale di vita che abbia ricadute sull’isola.
Ad esempio: esperienze di scuola-lavoro, di tirocinio, di stage in ambiente
non scolastico su settori importanti della nostra isola (quali Turismo, Educazione ambientale, ecc.); valorizzare esperienze e competenze anche in
ambito locale, ove valide, insieme a quelle internazionali;
c. che renda la Regione meno isolata, per far risaltare la centralità della persona in modalità collaborative con i partner della educazione.
Ad esempio: Enti ed agenzie formative; ruolo dell’Università: risulta un
carente ricorso alle competenze degli atenei sardi, e quindi il loro ruolo
appare “marginale”.
La proposta di legge 225
La proposta di legge di Forza Italia prevede una più marcata distinzione
della materia in due Sottosistemi, con una bipartizione tra Istruzione e Formazione professionale, per quanto si affermi all’art. 3 la nascita di un unico
Sistema educativo regionale di istruzione e di formazione professionale,
che dovrà efficacemente integrarsi col sistema universitario, anche attraverso
la nascita di poli formativi.
Dunque il tema dei crediti e (all’art. 7) la nascita di una rete integrata di
orientamento Scuola/Università/professioni. All’art. 7 si prevede il finanziamento di progetti di orientamento e riallineamento nelle istituzioni universitarie. Nasce l’Istituto Regionale di valutazione, che si affianca all’INVALSI
(art. 9), mentre si afferma il principio della sussidiarietà verticale ed orizzontale della rete scolastica (art. 11).
All’art. 16 si prevede l’organizzazione della Conferenza annuale dell’Educazione, aperta all’Università ed addirittura all’art. 20 si dettano norme
sulla validità dei titoli di studio in rapporto all’accesso agli studi universitari,
un tema che richiederebbe un deciso approfondimento.
Mi ha particolarmente colpito l’art. 23 dedicato ai percorsi di formazio-
290
Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007
ne universitaria e post-universitaria, moduli professionalizzanti sperimentali
realizzati d’intesa con le imprese, con la certificazione dei crediti acquisiti
e l’identificazione di obiettivi specifici; ma anche corsi di specializzazione
post-laurea, perfezionamento e master, tematiche che sono completamente
assenti nelle altre proposte e disegni di legge.
Richiamati in legge i temi della formazione continua e del ruolo dell’Università in materia di apprendistato (art. 24), della formazione a distanza ed
e-learning, della formazione permanente, della formazione degli adulti, dell’accreditamento. Nell’organico regionale dei formatori entrano i ricercatori
universitari, mentre all’art. 33 si parla di formazione degli insegnanti ed all’art. 38 l’Università entra nel coordinamento pedagogico delle Scuole dell’infanzia.
La proposta di legge 217
Abbastanza simile, la proposta di legge sardista mette l’accento come è
naturale su una nuova politica identitaria del mondo della Scuola e per l’applicazione della LR 26 per la difesa della lingua e della cultura sarda, prevede
convenzioni Università-Scuola per l’educazione degli adulti ed all’art. 6 tratta
il tema della formazione e compiti degli insegnanti e dei dirigenti affidata all’Università. Particolarmente rilevante è il tema dei finanziamenti per l’edilizia, ma in sintesi si richiamano i principi relativi alle Università della terza età
(art. 13), ai servizi di formazione professionale erogati dalle università (art.
17), alle intese tra Regione e Università in tema di formazione superiore al
fine di individuare offerte formative integrate tra formazione scolastica, formazione professionale e formazione universitaria, attraverso percorsi professionalizzanti superiori. All’art. 21 si richiama il ruolo dell’Università anche a
proposito dell’apprendistato, all’art. 22 si istituisce la Scuola regionale della
Pubblica Amministrazione, si precisano le norme in materia di accreditamento (art. 25), Albo dei formatori (art. 28), dei Centri regionali di eccellenza
(art. 29), dell’osservatorio regionale per il sistema formativo, al cui interno
opereranno rappresentanti delle università (art. 32).
In conclusione volevo ricordare che in occasione della recente audizione
(15 marzo 2007) dei Rettori alla Commissione Bilancio (III) del Consiglio
Regionale, l’on.le Farigu ha proposto il varo di un grande progetto finanziato dalla Regione per l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole sarde,
per favorire un collegamento delle Scuole con il mondo universitario e per
migliorare la qualità delle matricole, che spesso debbono seguire corsi zero
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
291
di recupero in particolare in ambito scientifico (matematiche), linguistico e
letterario.
Si aprono con questa legge nuovi spazi per le istituzioni scolastiche e per
una sinergia col mondo delle Università. In conclusione lasciatemi dire l’apprezzamento per un aspetto centrale del disegno di legge della Giunta Regionale, che mette la persona al centro delle politiche regionali dell’istruzione:
per superare il disagio sociale si colloca al centro dei servizi educativi e più in
generale del welfare la persona e questo significa innanzi tutto una maggiore
responsabilità degli operatori della Scuola e la nascita del fondo unico per il
disagio: certo ci saremmo aspettati risorse più significative e convergenti da
parte dell’Assessorato regionale alla PI, ma anche da parte dell’Assessorato
alla Sanità, al Lavoro, ecc. per avviare una programmazione unitaria della
Regione a favore degli immigrati, dei carcerati, per favorire l’integrazione
sociale, temi che testimoniano passione, sensibilità e impegno sociale che
condividiamo ed apprezziamo.
Nel corso della discussione successiva a questo intervento, sono intervenuti il Presidente on.le Balia ed i consiglieri on.li Gessa, Amadu, Dedoni, Sanna,
che hanno richiesto un parere scritto e l’impegno dell’Università a confrontarsi a livello di Senato Accademico e di Facoltà per un approfondimento sui
temi sollevati dalla legge, aperta ad emendamenti e miglioramenti. Un giudizio positivo è stato dato dalla Commissione sulle forme adottate dall’Università di Sassari per i 20 premi per la produttività scientifica dei docenti.
292
Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007
ALLEGATO
Chi insegnerà nelle scuole dell’infanzia e primarie del Nord Sardegna?
(Nota di Paolo Calidoni)
Secondo i dati del Ministero della Pubblicazione, la situazione delle dotazioni organiche di insegnanti nelle scuole statali della Sardegna nell’a.s.
2006-2007 è la seguente:
Cagliari
Scuole dell’Infanzia
Scuole Primarie
1.249
3.169
Nuoro
635
1.289
Oristano
283
716
Sassari
857
2.144
3.024
7.318
Totale Sardegna
http://www.pubblica.istruzione.it/mpi/pubblicazioni/2006/alunni_classi.shtml#allegati
Per la scuola dell’Infanzia vanno aggiunti i docenti delle scuole paritarie
e la tendenza all’estensione del servizio ai bambini di età inferiore a tre anni.
E, come evidenzia la tabella, la maggior parte dell’organico opera e dovrà
essere rimpiazzata nelle provincie del Centro Nord.
Da circa un decennio la formazione iniziale degli insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia si svolge negli appositi corsi di laurea in una (o più, se
consorziate) università per regione. Il titolo così conseguito è ormai l’unico
abilitante che consente l’accesso nei ruoli.
Allo stato attuale, in Regione, il corso di laurea in scienze della formazione primaria è attivato solo presso l’Università di Cagliari ed ha iscritti
provenienti pressoché esclusivamente dal Sud Sardegna.
La conseguenza è che, una volta esaurite le graduatorie degli aspiranti non
laureati (intorno al 2010), non vi saranno che pochissimi giovani del Nord
Sardegna aventi titolo all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia.
E va ricordato che fino al 2015 è previsto un consistente turn-over degli
insegnanti al quale, se non si attuassero adeguati interventi, seguirebbe –in
Sardegna- un pesante pendolarismo.
Ipotizzando un trend di stabilità della popolazione ed un turn-over medio
di 1/30 dell’organico, ogni anno sono da reclutare, e quindi da formare, in
Ottava Commissione del Consiglio Regionale
293
regione circa 100 insegnanti di scuola dell’infanzia e poco più di 200 di
scuola primaria, a cui va aggiunta la formazione continua degli insegnanti in
servizio. Ed è opportuno facilitare la formazione di insegnanti di tutte le zone
dell’Isola, garantendo comunque a tutti alti livelli di preparazione che possano poi ricadere nei territori, riducendo il fenomeno del pendolarismo dei docenti che è tra i fattori della dispersione scolastica, così come la qualità della
formazione di base (che a sua volta dipende dalla formazione dei docenti).
La costituzione del Consorzio Unitel-Sardegna tra le Università di Cagliari e di Sassari e l’avvio del progetto UNISOFIA per l’erogazione policentrica di corsi di laurea in formato blended e-learning, costituiscono
importanti e significative opportunità d’intervento per affrontare il problema
della formazione degli insegnanti della scuola di base della Sardegna, anche
in tempi brevi.
Un corso per la formazione degli insegnanti in formato blended e-learning, del tipo erogato in altri contesti a bassa densità di popolazione (nel Nord
Europa ed in America, infatti:
• faciliterebbe la partecipazione di studenti delle diverse zone;
• potrebbe essere offerto anche agli insegnanti in servizio che intendano
riqualificarsi;
• indurrebbe una competenza più diffusa in grado di contrastare alla radice
la dispersione scolastica e, in virtù della tecnologia utilizzata, di valorizzare l’infrastruttura disponibile grazie al progetto Marte-Conoscere.
Inoltre:
• eleverebbe la produttività degli investimenti infrastrutturali e di know-how
realizzati negli anni passati (Marte-Conoscere-Sofia) ed in corso, producendo una ricaduta ed un effetto moltiplicatore perchè destinato alla formazione di formatori che poi operareranno in modo capillarmente diffuso
sul territorio avendo fruito di una elevata qualità di preparazione;
• il carattere modulare dei percorsi formativi in formato blended e-learning
consente l’utilizzo e la valorizzazione delle migliori competenze disponibili ed il reimpiego di alcuni segmenti formativi già prodotti nell’ambito
dei corsi di laurea on-line SOFIA già attivati;
• l’erogazione policentrica, oltre a facilitare la partecipazione degli studenti
con oneri più sostenibili, permette la costituzione di gruppi non troppo
numerosi, che possono essere accompagnati più da vicino nel percorso
formativo e nelle attività di laboratorio e di tirocinio.
Questi, in breve, i motivi che inducono a propone all’attenzione il problema ed a sollecitare un investimento strategico che, attraverso la qualificazione
della formazione di base e diffusa dei docenti, potrà avere effetti rilevanti nel
tempo e nei territori.
La fattibilità dell’operazione può contare sull’interesse dei docenti del corso di laurea in Scienze delle Professioni Educative di base dell’Università di
Sassari e sulla disponibilità del Corso di Laurea in Scienze della Formazione
Primaria dell’Università di Cagliari a studiare ed elaborare un progetto
esecutivo, avvalendosi del know-how di UnitelSardegna-Unisofia e dei rapporti interuniversitari ed interistituzionali nazionali ed internazionali di cui
dispongono.
Rilevazioni ed elaborazioni
statistiche sulla didattica
dell’Ateneo
Ufficio Coordinamento Segreterie Studenti
Il Data Warehouse di Ateneo
uno strumento di governance
Paolo Deledda*1
Referente statistico per la didattica
I cambiamenti intervenuti negli ultimi dieci anni nel sistema universitario italiano hanno avuto una portata notevole sotto diversi aspetti. A questo
riguardo, due considerazioni divengono rilevanti per giustificare, se non rendere necessaria, l’adozione di un software che integri la gestione di dati e
informazioni di diversa natura al fine di costituire un supporto alle decisioni
degli Organi che governano il nostro Ateneo. Tale applicativo risponde alla
definizione di Data Warehouse (DW).
L’attuazione della riforma degli ordinamenti universitari ha avuto come
effetto immediato la proliferazione di nuovi corsi di studio. Frutto spesso
di decisioni poco ponderate in relazione sopratutto al rapporto fra le risorse
necessarie e le reali ricadute dei nuovi corsi di studio. In questo frangente la
maggior parte degli Atenei si è impegnato a adottare strategie di breve periodo per far fronte alla limitatezza di risorse e a impegnarsi a ottenerne di nuove
per poter sostenere un offerta formativa basata su requisiti minimi fissati dal
MiUR cui spesso si è derogato.
In secondo luogo l’affievolirsi delle risorse destinate alle Università ha
portato il Ministero a introdurre criteri, parametri oggettivi di valutazione e
indicatori che incidono in maniera sempre più significativa sulla ripartizione
del Fondo di Funzionamento Ordinario. Questi interventi volti all’adozione
di differenti sistemi valutativi hanno posto l’intero sistema universitario a
ripensare le strategie relative all’allocazione delle proprie risorse in modo da
poter controllare in ogni momento i propri processi formativi e poter reagire
prontamente all’introduzione di nuovi parametri o indicatori.
In questo scenario, fin dall’applicazione del DM 509/99, alcuni fra i maggiori Atenei (Bologna, Firenze, Napoli Federico II per citarne alcuni) hanno
iniziato a dotarsi di sistemi informativi integrati di business intelligence, già
*
[email protected]
298
Paolo Deledda
in uso nelle grandi aziende e imprese commerciali, che sfruttando notevoli
capacità di elaborazione riescono a integrare dati presenti nell’ateneo in differenti basi di dati e, combinandoli fra di loro, offrire informazioni chiare e tempestive a supporto di una pianificazione strategica appropriata e sostenibile.
La scelta di dotarsi di un DW di Ateneo si è rivelata quasi obbligata e si
è orientata verso il prodotto sviluppato dal CINECA sulla piattaforma MicroStrategy 8. È da rilevare che i diversi applicativi in uso presso il nostro
Ateneo per la gestione della segreteria e dei servizi agli studenti (GISS), delle
carriere e degli stipendi del personale (CSA) e della contabilità economica,
finanziaria e patrimoniale (CIA) sono tutti forniti dal CINECA.
Il sistema di Data Warehouse di Ateneo nasce quindi da un progetto del
CINECA, che ha cercato di realizzare una piattaforma integrata e modulare che permettesse un’analisi affinata dei principali settori organizzativi dell’Ateneo. Nel tempo e col progredire del progetto sono stati studiati e attivati
diversi moduli di analisi, ognuno dei quali si sviluppa su informazioni e dati
provenienti da aree specifiche (Segreteria Studenti o l’amministrazione del
Personale, ad esempio). Questo sistema, altamente innovativo per le università italiane, fornisce uno strumento di assistenza e semplificazione del lavoro
degli organi amministrativi e dirigenziali delle Università fornendo tempestivamente dati certificati e affidabili e permettendo lo studio di queste informazioni con analisi e simulazioni.
Attualmente il DW sviluppato dal CINECA è adottato dai seguenti atenei:
•
•
•
•
•
•
•
•
Benevento: Sannio
Bologna
Calabria
Ferrara
Firenze
Insubria
Napoli: Federico II
Parma
•
•
•
•
•
•
•
Pavia
Salerno
Sassari
Torino
Trento
Trieste
Venezia
La fase operativa
A seguito della costituzione interna di un gruppo di lavoro dedicato all’implementazione del DW, avvenuta sul piano tecnico con il supporto del Centro
Elaborazione Dati, attualmente ci si è impegnati in sinergia con il CINECA
nella delicata fase di certificazione dei dati contenuti nei sistemi informativi
delle Segreterie studenti (GISS) cui seguirà quella dei dati di CSA e di CIA.
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
299
La certificazione dei dati contenuti negli archivi elettronici delle segreterie
studenti è partita nel mese di novembre del 2006. In una fase preliminare sono
stati individuati alcuni errori e anomalie relativamente alle informazioni contenute nella base dati di GISS. Tali anomalie erano perlopiù relative ad errate
informazioni di carattere anagrafico (errato codice fiscale, luogo di nascita,
residenza o domicilio non definito) o anomalie dei dati di carriere conseguenti
alle procedure di importazione dal sistema precedente a GISS o da errori (di
digitazione e/o procedura) nell’inserimento dati. Grazie al lavoro svolto si
è potuto approntare delle procedure di importazione e elaborazione dei dati
dal GISS al datamart del DW che hanno reso piuttosto accurato il sistema
di comunicazione fra gli applicativi e hanno ridimensionato notevolmente le
anomalie presenti nella base dati GISS
L’attività di certificazione vera e propria si articola in cinque fasi:
1. estrazione dei record dalla base dati di GISS e dal datamart del DW di
Ateneo;
2. esecuzione di un controllo di congruità al fine di identificare le eventuali
discordanze di dati tra ogni singolo record contenuto nei due sistemi;
3. identificazione delle anomalie, con conseguente individuazione della causa che l’ha generata;
4. invio di un report al CINECA in modo da trovare la soluzione più efficiente per risolvere il problema e eventualmente modificare le procedure di
elaborazione del dato da parte del Data Warehouse;
5. Correzione dell’anomalia nella base dati di GISS.
A oggi è stata completata (col coinvolgimento del CED e dell’Ufficio
Coordinamento Segreterie Studenti) la certificazione dei dati per gli anni accademici 2001/2002 -2006/2007 sulle seguenti aree:
• Iscritti MiUR
• Iscritti generici
• Immatricolati MiUR
• Immatricolati generici
• Passaggi, trasferimenti, abbandoni e lauree
È tuttora in fase di completamento la certificazione sugli Esami e verrà presto avviata la certificazione sui Versamenti e Tasse. A differenza delle altre
aree, per le quali la certificazione ha riguardato la totalità dei dati, per gli esami
la certificazione avviene su un campione casuale relativo al 20% delle carriere
degli studenti per ogni anno accademico in oggetto; i primi risultati di questa
300
Paolo Deledda
fase stanno comunque riportando dati molto confortanti con un tasso di anomalie della base dati GISS che si attesta intorno al 2% e con una tipologia che si
riferisce prevalentemente alla non corretta imputazione di esami convalidati.
In fase di certificazione dei dati sulle immatricolazioni (MiUR e generiche) sono state invece riscontrate poche e ben definite tipologie di errore:
• Carriere precedenti presso l’ateneo di Sassari. Le informazioni relative alla
prima immatricolazione al sistema universitario da parte di uno studente
venivano spesso perse poiché in GISS non vengono messe in relazione le
differenti carriere di uno stesso studente (inoltre, per uno stesso studente,
si è rilevata spesso più di una scheda anagrafica). Con le procedure di importazione adottate, il DWH attua uno schiacciamento di tutte le carriere di
uno studente adottando come chiave primaria il codice fiscale dello stesso
studente, recuperando e correggendo l’informazione.
• Iscrizioni in solo stato di passaggio per un anno accademico. Studenti che
hanno effettuato un passaggio di corso di studio si trovano registrato lo
stato di passaggio ma non quello di studente attivo per l’anno accademico
corrispondente. Le procedure prevedono la creazione di una carriera in stato attivo per lo stesso anno, le informazioni sullo studente vengono quindi
correttamente gestite nel datamart.
• Anno di prima immatricolazione valorizzato erroneamente. In questo caso,
per errori di digitazione nell’inserimento dati, le date di prima immatricolazione non coincidono con quelle relative all’atto di iscrizione. Il DWH ci
permette di rilevare l’errore e apportare le dovute correzioni.
Attuale impiego
Una delle principali ricadute del progetto riguarda sicuramente la possibilità di individuare con facilità gli errori contenuti nella base dati del GISS, di
classificarli per tipologie e di approntare le procedure opportune atte a correggere il dato in archivio in maniera automatica, con evidente risparmio del
tempo che sarebbe stato necessario al personale delle segreterie studenti per
apportare la correzione manualmente.
Grande importanza va data inoltre alla concreta possibilità di predisporre
degli interventi di formazione da svolgere nelle segreterie, mirati alla corretta
applicazione delle procedure e alla minimizzazione degli errori derivanti dall’inserimento manuale del dato.
A seguito delle prime fasi di certificazione si è comunque constatata l’affidabilità dei dati contenuti nel datamart e si è provveduto a utilizzare Micro-
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
301
strategy per elaborare i dati relativi alle seguenti rilevazioni ministeriali:
• Monitoraggio degli immatricolati al sistema universitario per l’anno accademico 2006/2007.
• Rilevazione sull’istruzione universitaria 2007 – 1^ parte - Laureati e crediti anno solare 2006.
• Rilevazione sull’istruzione universitaria 2007 – 2^ parte – Iscritti e immatricolati anno accademico2006/2007.
Viene inoltre costantemente utilizzato per fornire dati statistici (relativi
alle attività didattiche) alle Facoltà che ne fanno richiesta.
Negli anni precedenti, l’elaborazione dei dati inerenti le citate rilevazioni
avveniva mediante l’estrazione dei record sugli studenti dalla base dati GISS
e la successiva elaborazione con applicativi MSoffice (Access e Excel). L’elaborazione necessaria per ogni rilevazione poteva richiedere un tempo variabile fra le tre settimane e le dieci settimane.
I report
Le tabelle riportate nelle pagine seguenti sono state realizzate con il sistema di reportistica del DW di Ateneo, i dati sono aggiornati al 31 di ottobre
del 2007.
Questi sono solo alcuni esempi rispetto alle possibilità di analisi che può
restituire la piattaforma MicroStrategy 8 su cui si basa il DW di Ateneo.
Tutti i report sono infatti completamente interattivi e, grazie a un inter-
302
Paolo Deledda
faccia web WYSIWYG (What You See Is What You Get) familiare a chi
già utilizza applicativi come Excel o Powerpoint, l’utente può riorganizzare
qualunque report con semplici interventi di trascinamento degli oggetti o intervenendo sulle icone della barra degli strumenti, avere visualizzazioni completamente nuove dei dati, aggiungendo maggiori livelli di dettaglio e questo
senza richiedere assistenza specifica.
Nella tabella della pagina precedente è riportato un esempio di report sulle
immatricolazioni MiUR per Facoltà e anno accademico, il menu a tendina
evidenzia la possibilità di “drillare” (letteralmente perforare) il dato e ottenere
livelli sempre crescenti di dettaglio dell’analisi.
Le seguenti elaborazioni sono state eseguite prendendo come riferimento
la singola Facoltà o gli ordinamenti dei Corsi di Studio ad essa relativi. Le
uniche sigle utilizzate riguardano il livello (o tipologia) del Corso di Studi:
• CL - Corso di laurea ante riforma;
• L1 - Corso di laurea post riforma;
• L2 - Corso di laurea specialistica;
• LU - Corso di laurea specialistica a ciclo unico;
• LM - Corso di laurea magistrale.
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
303
I DATI
Studente Equivalente
Quello di Studente Equivalente è un indicatore di risultato relativo al processo di formazione dei Corsi di Studio.
Tale indicatore veniva definito già dieci anni fa (MURST - Osservatorio
per la valutazione del sistema universitario - Doc. 3/98) al fine di individuare
i criteri per il riparto della quota di riequilibrio del FFO. Esso indicava il rapporto fra il numero totale di esami superati in una data struttura didattica ed
il numero medio di esami per anno, previsto per conseguire il titolo di studio
nella durata legale, dagli specifici ordinamenti.
Con la riforma del Sistema Universitario il calcolo dell’indicatore viene
aggiornato con l’introduzione dei Crediti Formativi Universitari.
L’indicatore viene calcolato direttamente dall’Ufficio Statistico del Ministero sulla base delle rilevazioni annuali sugli Iscritti e sui Crediti; si deve qui
ricordare che il numero relativo agli iscritti viene riferito dal Ministero ai soli
iscritti in regola col pagamento delle tasse al 31 luglio dell’anno accademico
di riferimento (cosiddetti “Iscritti MiUR”).
La formula così espressa:
([(numero annualità o crediti sostenute nell’anno solare YYYY)/(numero
annualità o crediti medie annui previsti)]/(numero iscritti per l’A.A. XXXX/
YYYY))x100
ne restituisce il rapporto percentuale.
Attualmente sono in fase di realizzazione ulteriori report relativi agli indicatori sui requisiti minimi e qualificanti indicati recentemente dal Ministero.
304
Paolo Deledda
Studenti Equivalenti per Facoltà e Ordinamento
Ordinamenti post riforma
FACOLTA' DI AGRARIA
Metriche
A.A.
INGEGNERIA AGRARIA E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
RURALE
PRODUZIONE E PROTEZIONE DELLE COLTURE AGRARIE
SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE
SCIENZE E TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI
SCIENZE ZOOTECNICHE
TECNOLOGIE ALIMENTARI
VITICOLTURA ED ENOLOGIA
PIANIFICAZIONE E GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
RURALE
Ordinamento
10D1
10D2
10D3
10D4
10D5
10D6
10D7
1141
1149 PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RURALE
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
43,65%
21,54%
52,39%
46,74%
39,30%
22,03%
52,36%
22,61%
22,23%
20,98%
19,96%
29,22%
24,12%
22,64%
26,61%
30,28%
23,20%
28,83%
27,02%
23,93%
27,72%
88,21%
41,00%
42,59%
35,98%
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
Ordinamento
Metriche
A.A.
1009 SCIENZE DELL'ARCHITETTURA
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
79,58%
81,16%
83,52%
1100 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA ED AMBIENTALE
72,27%
1154 ARCHITETTURA
74,20%
79,92%
82,49%
FACOLTA' DI ECONOMIA
Ordinamento
10E1
10E2
1101
1155
Metriche
A.A.
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
35,52%
38,67%
37,01%
46,03%
40,10%
39,99%
31,75%
32,47%
25,93%
68,18%
Metriche
A.A.
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
25,71%
30,62%
29,58%
33,03%
24,95%
48,22%
18,26%
31,80%
33,48%
31,56%
45,55%
45,65%
ECONOMIA
ECONOMIA AZIENDALE
ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO
CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE
FACOLTA' DI FARMACIA
Ordinamento
10B4
10B5
10B6
10B7
TECNICHE ERBORISTICHE
TOSSICOLOGIA DEGLI INQUINANTI AMBIENTALI
FARMACIA
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Ordinamento
Metriche
A.A.
10G1 SCIENZE GIURIDICHE
DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE
1102
E PRIVATE
1136 GIURISPRUDENZA
1158 GIURISPRUDENZA
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
25,03%
42,50%
32,12%
21,23%
27,88%
67,06%
0,00%
132,67%
22,76%
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
305
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
Ordinamento
10L1
10L2
Metriche
A.A.
LINGUE E CULTURE STRANIERE MODERNE
MEDIAZIONE LINGUISTICA
1137 LINGUE STRANIERE PER LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
34,97%
27,03%
40,18%
34,91%
26,84%
33,66%
64,57%
21,11%
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
Ordinamento
Metriche
A.A.
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
9,72%
57,08%
47,72%
26,14%
21,08%
50,93%
24,59%
19,89%
36,53%
24,57%
29,35%
29,45%
33,33%
61,67%
64,29%
26,10%
31,61%
43,39%
10F1
10F2
10F3
10F4
10F5
10F6
BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
BENI DEMOETNOANTROPOLOGICI E AMBIENTALI
BENI STORICO-ARTISTICI E ARCHEOLOGICI
FILOSOFIA
SCIENZE DELL'ANTICHITA'
TEORIA E TECNICHE DELL'INFORMAZIONE
10F7
SCIENZE DELLE PROFESSIONI EDUCATIVE DI BASE
34,04%
32,94%
43,51%
10F8
STUDI UMANISTICI (DAL MEDIOEVO ALL'ETA' CONTEMPORANEA)
40,00%
29,76%
41,18%
29,12%
31,70%
35,75%
28,91%
91,67%
42,42%
27,74%
27,40%
35,65%
16,92%
16,67%
8,33%
40,10%
45,97%
26,43%
9,52%
LETTERE
SCIENZE DEI BENI CULTURALI
ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA
ARCHEOLOGIA
LETTERATURA E STORIA DEL MONDO ANTICO
FILOLOGIE E CULTURE DELLA MODERNITA
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI E
1142
FORMATIVI
1104
1105
1127
1128
1134
1135
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Ordinamento
Metriche
A.A.
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
10M1 MEDICINA E CHIRURGIA
49,83%
51,47%
57,12%
10M2 ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
52,73%
50,40%
53,09%
1106
FISIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI
FISIOTERAPISTA)
36,11%
68,74%
48,14%
1107
IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI
IGIENISTA DENTALE)
21,39%
100,00%
98,15%
1108
INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA
DI INFERMIERE)
55,65%
72,88%
110,18%
1109
LOGOPEDIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI
LOGOPEDISTA)
10,76%
141,19%
95,45%
1110
OSTETRICIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI
OSTETRICA/O)
47,58%
9,92%
57,65%
1111
TECNICHE AUDIOMETRICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
SANITARIA DI AUDIOMETRISTA)
22,22%
128,61%
76,07%
1112
TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE
SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA)
0,00%
153,00%
45,56%
52,73%
32,96%
39,92%
TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (ABILITANTE ALLA
1113 PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI LABORATORIO
BIOMEDICO)
306
Paolo Deledda
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
Ordinamento
Metriche
A.A.
10M3 MEDICINA VETERINARIA
10M4 GESTIONE E PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA
1114 PRODUZIONI ANIMALI
Metriche
A.A.
SCIENZE AMBIENTALI DELLE ACQUE INTERNE E LAGUNARI
SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI
SCIENZE BIOLOGICHE
SCIENZE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE
SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE
CHIMICA
SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI
BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA
GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI
CHIMICA
SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI
Ordinamento
10N1
10N2
10N3
10N4
10N5
1115
1122
1129
1148
1151
1153
1156
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
41,50%
46,65%
33,14%
5,83%
39,67%
89,12%
35,15%
39,22%
57,44%
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
43,89%
37,89%
64,13%
19,05%
24,77%
39,06%
33,52%
32,73%
39,31%
27,74%
35,70%
43,72%
35,82%
44,16%
56,20%
36,36%
48,62%
58,69%
35,78%
28,83%
40,69%
49,55%
60,42%
43,78%
40,28%
51,47%
39,33%
50,83%
24,58%
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
Ordinamento
Metriche
A.A.
10P1 SCIENZE POLITICHE
10P2 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E GIORNALISMO
10P3 SCIENZE DEL GOVERNO E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
32,19%
33,93%
35,53%
36,84%
41,06%
43,96%
9,09%
14,06%
10,48%
SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE
1116
UMANE
24,37%
24,46%
29,91%
1131 EDITORIA, COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE E GIORNALISMO
61,36%
67,76%
1143 SCIENZE POLITICHE
46,58%
32,06%
INTERFACOLTA'
Ordinamento
10I1
10I2
10I3
Metriche
A.A.
BIOTECNOLOGIE
RESTAURO E CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI
SERVIZIO SOCIALE AD INDIRIZZO EUROPEO
Studenti Equivalenti
2005/2006 2004/2005 2003/2004
39,78%
45,91%
46,51%
5,56%
17,71%
117,95%
35,79%
35,51%
53,02%
307
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
Immatricolazioni
Nelle tabelle che seguono è evidenziato l’andamento degli studenti immatricolati negli anni accademici 2003/2004 – 2006/2007.
Nella prima tabelle le metriche (cioè gli elementi che andiamo a misurare)
analizzate sono due: gli “immatricolati generici” e i cosiddetti “immatricolati
MiUR”. La prima definizione si riferisce all’immatricolato generalmente inteso: cioè lo studente che si iscrive per la prima volta ad un corso di studio,
la seconda in vece è la definizione di immatricolato che ci dà il MiUR e si
riferisce invece allo studente che entra per la prima volta nel sistema universitario italiano.
È fondamentale porre l’accento su questa differenza in quanto le analisi
effettuate dall’Ufficio di Statistica del MiUR si riferiscono al numero di immatricolati MiUR, o comunque alla variabile data dall’anno di prima immatricolazione al sistema universitario da parte dello studente.
Confronto fra "Immatricolati generici" e "Immatricolati MIUR" per Facoltà e A.A. (2003-2006)
Immatricolati MIUR
Immatricolati generici
Facoltà
2003/2004
A.A.
2004/2005
2005/2006
2006/2007
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
FACOLTA' DI AGRARIA
260
242
211
222
234
210
175
159
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
108
112
131
207
101
104
70
107
FACOLTA' DI ECONOMIA
457
439
480
522
379
388
391
352
FACOLTA' DI FARMACIA
98
129
202
87
85
116
178
83
511
549
712
526
392
400
489
378
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
604
582
577
501
476
397
391
330
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE
STRANIERE
299
265
238
251
276
219
183
186
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
98
180
232
552
84
144
181
304
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
74
62
65
45
64
56
48
39
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE
FISICHE E NATURALI
333
370
241
335
299
308
172
236
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
436
429
481
419
329
296
263
218
88
114
54
72
78
93
52
57
3.366
3.473
3.624
3.739
2.797
2.731
2.593
2.449
INTERFACOLTA'
Totale
4.000
3.800
Studenti immatricolati
3.600
3.400
3.200
Immatricolati generici
3.000
Immatricolati MIUR
2.800
2.600
2.400
2.200
2.000
2003/2004
2004/2005
2005/2006
Anno Accademico
2006/2007
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE
STRANIERE
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE
FISICHE E NATURALI
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
INTERFACOLTA'
Totale
Stato di carriera
34
1
3
51
31
3
303
241
81
61
246
297
74
2.475
Attivi
22
3
46
14
36
59
Rinunciati
212
98
331
71
352
411
Trasferiti in
uscita
1
1
19
2
2
0
1
0
0
2
0
4
6
Totale
329
78
2.797
299
84
64
276
234
101
379
85
392
476
Attivi
250
84
2.435
245
139
53
192
190
102
359
103
364
354
Rinunciati
45
8
286
58
5
3
26
20
2
29
11
36
43
5
0
0
1
0
0
0
2
0
0
1
1
10
Trasferiti in
uscita
2004/2005
Totale
296
93
2.731
308
144
56
219
210
104
388
116
400
397
Attivi
232
49
2.253
143
166
41
158
152
68
345
132
433
334
0
0
5
0
0
0
0
0
0
0
0
5
0
31
3
317
28
11
5
23
22
2
46
45
49
52
2005/2006
Rinunciati
2003/2004
1
4
2
2
1
0
0
1
2
5
0
0
18
Trasferiti in
uscita
A.A.
Totale
263
52
2.593
172
181
48
183
175
70
391
178
489
391
Attivi
200
52
2.214
195
296
38
164
140
102
325
76
334
292
18
5
229
38
7
0
22
19
5
27
7
43
38
2006/2007
Rinunciati
Facoltà
Trasferiti in
uscita
Immatricolati MiUR per Stato di carriera, per Facoltà e A.A. (2003-2006)
0
0
6
3
1
1
0
0
0
0
0
1
0
Totale
218
57
2.449
236
304
39
186
159
107
352
83
378
330
308
Paolo Deledda
Laureati
La tabella a lato, invece, pone
l’accento sullo stato di carriera degli immatricolati MiUR nel corso
degli stessi anni accademici. Possiamo così capire quali sono le
scelte degli studenti nell’anno del
loro primo ingresso nel sistema
universitario. Se si sono iscritti all’anno successivo (attivi), se
hanno esplicitamente abbandonato gli studi (Rinunciati), se si sono
trasferiti presso altro ateneo o se
si hanno conseguito il titolo. Quest’ultimo caso, all’apparenza anomalo, è giustificato dalla stipula di
convenzioni che hanno permesso
l’immatricolazione di studenti
con il contestuale riconoscimento
di un sufficiente numero di CFU.
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
309
Iscrizioni
Come per gli studenti immatricolati, anche per gli iscritti esistono differenti definizioni e corrispondenti metriche.
Nella tabella che segue vengono messi a confronto i valori relativi alle
principali di queste.
Tutti conosciamo la definizione di “iscritto” genericamente inteso, cioè
quello studente che ha formalizzato la propria iscrizione con il pagamento
della prima rata delle tasse universitarie e dei contributi di biblioteca e/o laboratorio; il MiUR tuttavia basa le sue rilevazioni periodiche su quegli studenti
che, alla data del 31 luglio dell’anno accademico di riferimento, risultano in
regola col pagamento per intero delle tasse di iscrizione: i cosiddetti “iscritti
MiUR”.
La terza definizione presa in esame è quella di “iscritto regolare” e indica
quegli studenti che sono iscritti al sistema universitario da un numero di anni
uguale o inferiore alla durata normale del Corso di Studi di ultima iscrizione.
L’evento discriminante da cui parte il computo degli anni di corso è la data
di prima immatricolazione al sistema universitario per gli iscritti ai corsi di
laurea di primo livello (L1) e laurea specialistica a ciclo unico (LU), per gli
studenti iscritti ai corsi di laurea specialistica (L2) è invece presa in considerazione la data di immatricolazione al Corso di Studi di secondo livello.
La definizione di “iscritto regolare” ci fornisce un indicazione molto più
precisa sulla regolarità da parte degli iscritti nel completamento degli studi di
quanto non ci restituisca la consueta distinzione fra studenti in corso e fuori
corso. Vengono così azzerate, infatti, le differenti regole e consuetudini con
cui ogni Ateneo prolunga (in modo più o meno appropriato) i termini che
attribuiscono la qualifica di studente in corso.
È da segnalare che le rilevazioni ministeriali relative al conseguimento di
crediti nell’anno solare, pongono particolare attenzione ai crediti conseguiti
– derivati da esami sostenuti – da quest’ultima categoria di studenti.
668
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
INTERFACOLTA'
Totale
17.450
426
1.768
1.203
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
1.432
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE
STRANIERE
1.346
3.265
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
3.117
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
671
FACOLTA' DI FARMACIA
225
1.310
2.019
Metriche
Iscritti
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
FACOLTA' DI AGRARIA
Facoltà
15.757
401
1.506
1.247
637
1.152
1.277
2.922
2.778
634
1.810
199
1.194
Iscritti
MIUR
Iscritti
Regolari
8.540
352
962
701
354
776
715
1.360
1.057
336
1.064
190
673
Iscritti
17.399
478
1.797
1.406
635
1.224
1.363
3.172
3.024
676
1.957
334
1.333
2004/2005
15.829
454
1.553
1.264
601
1.170
1.240
2.855
2.732
640
1.769
306
1.245
Iscritti
MIUR
2003/2004
Iscritti
Regolari
7.998
331
844
736
332
806
590
1.175
961
345
969
285
624
Iscritti
17.257
440
1.803
1.282
620
1.296
1.293
3.055
3.050
757
1.960
404
1.297
2005/2006
15.550
413
1.586
1.173
586
1.242
1.146
2.728
2.713
690
1.764
346
1.163
Iscritti
MIUR
A.A.
Iscritti
Regolari
8.006
186
865
611
307
847
550
1.193
1.189
447
975
318
518
Iscritti
17.039
434
1.784
1.291
550
1.724
1.260
2.820
2.848
652
1.956
505
1.215
2006/2007
15.449
403
1.565
1.189
519
1.621
1.148
2.527
2.526
603
1.773
464
1.111
Iscritti
MIUR
Iscrizioni per Facoltà e A.A. (2003-2006) – Confronto fra le metriche
Iscritti
Regolari
8.205
178
842
632
250
1.101
541
1.036
1.321
372
1.056
388
488
310
Paolo Deledda
Lauree
Laureati
Tempo
Medio
Laurea
28
Età
Laurea
78
223
14
8,81
7,89
3,21
27
26
30
18
104
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
L1
L2
L1
12
111
8,42
8,78
31
28
26
16
62
68
22
4,00
5,08
8,32
5,95
23
25
27
27
49
115
83
32
4,35
4,37
8,17
5,31
28
24
28
26
48
6
164
3,98
2,00
4,70
8,40
2,00
8,70
7,14
4,00
7
64
49
2
57
26
24
27
12,44
5,25
3,85
8,10
2,00
4,70
8,00
2,00
5,04
8,21
1,72
3,37
9,84
4,09
8,64
4,10
8,06
3,40
2,00
CL
7,77
6,53
4,27
27
8,85
4,69
4,45
27
11
8,98
27
2006
65
5,50
2
8,42
22
94
106
2,33
17
8,09
110
27
3
CL
29
40
LU
1,00
27
25
19
8,31
3,91
L1
59
47
4
27
26
18
8,45
4,08
26
69
38
7,69
CL
25
98
46
LU
3,33
27
25
30
8,67
4,79
L1
126
28
1
27
24
90
8,48
5,50
26
116
114
12
7,29
25
CL
26
130
4,77
L2
6,86
26
91
7
7,40
25
L1
124
5,24
27
75
247
1
26
33
7,77
25
28
78
7,43
25
246
3,64
9,22
155
5,00
27
25
303
11
55
114
CL
9
7,48
27
29
30
27
22
128
L2
L1
343
3,45
9,82
4,00
8,57
3,63
2
80
210
27
11
366
5
54
30
26
25
95
48
CL
7,36
28
34
26
21
7,87
3,51
27
27
18
332
9,52
3,20
7,49
3,33
8,25
5,83
Età
Laurea
L2
L1
343
CL
5
77
34
27
12
L1
3,17
45
CL
8,13
3
L1
213
26
26
Laureati
CL
7,69
3,81
9,18
Età
Laurea
57
193
16
80
Laureati
L1
L2
L1
CL
Tipo Corso di
Studi
Laureati
FACOLTA' DI SCIENZE
L1
MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
L2
FACOLTA' DI MEDICINA
VETERINARIA
FACOLTA' DI MEDICINA E
CHIRURGIA
FACOLTA' DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
FACOLTA' DI AGRARIA
Facoltà
Tempo
Medio
Laurea
2005
Tempo
Medio
Laurea
2004
Tempo
Medio
Laurea
2003
23
26
25
29
28
25
27
25
23
31
23
25
26
24
24
27
22
26
28
31
30
30
31
27
23
27
23
23
26
27
Età
Laurea
In questa tabella viene evidenziato l’andamento del numero dei laureati presso il nostro Ateneo, differenziato per tipologia di CdS, in relazione
all’età e al tempo medio di conseguimento del titolo dei nostri laureati.
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
311
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
FACOLTA' DI AGRARIA
Facoltà
LU
L1
CL
L2
L1
CL
LU
L1
L2
L1
CL
Tipo
Corso di
Studi
Rinunce, decadenze e decessi
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Metriche
A.A.
Anno Corso Abbandono
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Stato
Carriera
0
18
0
0
0
1
0
8
9
0
0
0
18
0
0
1
34
4
39
0
0
0
2
0
6
8
0
0
0
0
0
2
6
0
4
0
2006/2007
1
>1
0
0
0
0
0
0
20
3
0
0
20
3
2
147
0
0
9
2
14
49
74
0
0
89
56
1
8
3
1
3
0
129
5
0
8
1
11
5
30
29
3
85
12
0
14
10
0
4
0
130
0
0
2
0
7
14
23
0
0
92
38
0
6
4
2
0
0
116
11
3
7
0
5
0
26
23
4
71
18
0
4
4
0
0
Abbandoni
2005/2006
2004/2005
1
>1
1
>1
0
16
0
17
0
2
0
1
37
61
34
39
27
8
22
11
1
0
0
0
65
87
56
68
0
161
0
0
4
0
1
14
19
0
0
100
61
0
6
3
3
0
0
116
7
1
2
0
6
0
16
36
3
63
14
0
6
5
1
0
2003/2004
1
>1
0
9
0
2
60
32
24
5
0
0
84
48
312
Paolo Deledda
Abbandoni
La seguente tabella
rileva gli abbandoni
espliciti, cioè rinunce,
decadenze e decessi,
e quelli impliciti, ovvero le mancate iscrizioni, nel primo anno
di corso e in quelli
successivi per Facoltà
e tipologia di Corso di
Studio. Da rilevare che
le mancate iscrizioni
considerate come abbandoni impliciti solo
dopo due anni consecutivi che l’iscrizione
non viene rinnovata.
FACOLTA' DI MEDICINA E
CHIRURGIA
FACOLTA' DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI LETTERE E
FILOSOFIA
FACOLTA' DI
GIURISPRUDENZA
Facoltà
LU
L1
DU
CL
L2
L1
CL
L2
L1
DU
CL
LM
L2
L1
CL
Tipo
Corso di
Studi
Metriche
A.A.
Anno Corso Abbandono
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Stato
Carriera
2006/2007
1
>1
0
0
0
4
0
0
8
21
0
0
2
0
45
6
55
31
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
46
17
0
0
5
2
51
21
0
0
0
0
0
0
25
8
1
0
26
8
0
0
0
2
0
0
1
0
10
0
0
0
0
3
11
5
Abbandoni
2005/2006
2004/2005
1
>1
1
>1
0
108
0
131
0
2
0
13
89
103
77
71
62
24
47
23
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
152
238
124
238
0
82
0
61
0
5
0
12
0
1
0
5
0
1
0
0
98
122
88
90
63
19
54
29
2
8
6
0
11
3
3
0
174
241
151
197
0
39
0
28
0
0
0
4
34
52
49
41
29
14
32
17
1
0
1
0
64
105
82
90
0
13
0
10
0
2
0
1
0
0
0
0
2
4
3
1
12
0
3
0
3
4
5
3
2
0
3
1
19
23
14
16
2003/2004
1
>1
0
97
0
26
84
36
52
21
0
0
0
0
0
0
136
180
0
64
0
8
0
2
0
1
101
62
73
17
0
0
0
0
174
154
0
33
0
2
59
33
37
11
0
0
96
79
0
8
0
0
0
4
0
25
0
0
1
0
1
2
2
39
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
313
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI SCIENZE
POLITICHE
FACOLTA' DI SCIENZE
MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
FACOLTA' DI MEDICINA
VETERINARIA
Facoltà
Totale
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Totale
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Metriche
A.A.
Anno Corso Abbandono
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Mancate iscrizioni
Rinunce, decadenze e decessi
Stato
Carriera
Totale Ateneo
L1
L2
L1
CL
L2
L1
CL
LU
L1
DU
CL
Tipo
Corso di
Studi
295
127
2006/2007
1
>1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
2
0
0
0
0
0
0
40
6
0
0
5
2
45
8
0
0
0
0
0
0
24
20
0
0
4
1
28
21
0
0
6
1
6
1
915 1.151
886
966
Abbandoni
2005/2006
2004/2005
1
>1
1
>1
0
5
0
2
0
0
0
1
0
1
0
0
8
4
8
0
4
0
2
0
1
13
1
5
3
2
1
1
16
25
12
9
0
18
0
21
0
0
0
2
22
56
48
29
29
14
66
14
4
2
3
0
3
1
3
0
58
91
120
66
0
19
0
18
0
0
0
0
74
96
81
81
42
25
60
24
12
1
3
0
4
1
1
0
132
142
145
123
2
20
11
11
4
6
12
2
6
26
23
13
927
821
2003/2004
1
>1
0
6
0
3
0
0
0
4
0
0
0
2
5
3
5
18
0
17
0
0
32
16
55
13
0
0
0
0
87
46
0
22
0
4
100
45
45
29
0
0
0
0
145
100
4
17
8
2
12
19
314
Paolo Deledda
315
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
Trasferimenti
Le tabelle che seguono ci forniscono un quadro dei trasferimenti in ingresso e in uscita per ogni facoltà negli ultimi quattro anni accademici, col
dettaglio dell’Ateneo esterno di provenienza o destinazione.
FACOLTA' DI AGRARIA
A.A.
Ateneo Esterno
Metriche
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI MODENA
UNIVERSITA' DI PARMA
UNIVERSITA'DELLA TUSCIA - VITERBO
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2
1
0
0
0
1
0
4
2004/2005
ingresso
uscita
0
1
0
1
0
0
0
2
0
2
0
1
0
0
0
3
2005/2006
ingresso
uscita
0
0
1
1
0
0
0
2
0
1
0
0
0
0
1
2
2006/2007
ingresso
uscita
0
2
0
0
0
1
0
3
0
5
0
0
0
0
0
5
1
1
0
0
1
0
0
3
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
A.A.
Ateneo Esterno
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
IST. UNIV. ARCHITETTURA VENEZIA
POLITECNICO DI TORINO
UNIV. 'L. BOCCONI' MILANO
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI GENOVA
UNIVERSITA' DI PADOVA
UNIVERSITA' DI PAVIA
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2
0
0
0
0
1
1
0
1
5
2004/2005
ingresso
uscita
0
0
1
0
0
0
0
0
0
1
2
1
0
1
1
1
1
0
1
8
2005/2006
ingresso
uscita
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
1
1
4
2006/2007
ingresso
uscita
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
1
0
2
2
0
0
0
5
0
0
0
0
2
0
0
0
0
2
FACOLTA' DI ECONOMIA
Ateneo Esterno
A.A.
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
LIBERA UNIV.INTER.STUDI SOC.ROMA
LIBERA UNIVERSITÀ DI LINGUE E
COMUNICAZIONE- IULM
POLITECNICO DI TORINO
UNIV. 'L. BOCCONI' MILANO
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE'
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM
UNIVERSITA' DI ANCONA
UNIVERSITA' DI BARI
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI CATANIA
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI GENOVA
UNIVERSITA' DI LECCE
UNIVERSITA' DI MACERATA
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI MODENA
UNIVERSITA' DI PARMA
UNIVERSITA' DI PAVIA
UNIVERSITA' DI PERUGIA
UNIVERSITA' DI PISA
UNIVERSITA' DI SIENA
UNIVERSITA' DI TERAMO
UNIVERSITA' DI TORINO
UNIVERSITA' DI VENEZIA
UNIVERSITA' TELEMATICA 'GUGLIELMO
MARCONI'
UNIVERSITÀ DI MILANO"LA BICOCCA"
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2004/2005
ingresso
uscita
2005/2006
ingresso
uscita
2006/2007
ingresso
uscita
2
0
3
0
1
0
1
0
2
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
1
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
2
5
1
0
0
0
1
0
0
1
0
2
1
0
1
1
0
0
1
1
1
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
4
3
0
2
0
0
1
0
0
1
1
0
0
2
0
1
0
0
0
0
3
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
2
2
0
0
1
0
0
0
0
0
1
0
2
0
0
1
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
18
0
8
3
21
0
6
0
12
0
5
0
12
0
2
316
Paolo Deledda
FACOLTA' DI FARMACIA
Ateneo Esterno
A.A.
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI CAMERINO
UNIVERSITA' DI CATANIA
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI MESSINA
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI NAPOLI 'FEDERICO II'
UNIVERSITA' DI PARMA
UNIVERSITA' DI PAVIA
UNIVERSITA' DI SIENA
UNIVERSITA' DI TORINO
UNIVERSITA' DI URBINO
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
0
0
1
0
0
1
0
0
2
0
0
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0
1
5
2004/2005
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1
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1
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0
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2
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0
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0
0
0
1
1
0
0
0
0
2
2005/2006
ingresso
uscita
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
2006/2007
ingresso
uscita
0
3
2
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
6
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0
1
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0
5
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2
1
1
1
0
1
0
0
0
1
0
0
0
7
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Ateneo Esterno
A.A.
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
II UNIV. DI ROMA "TOR VERGATA"
II UNIVERSITA' DI NAPOLI
III UNIVERSITA' DI ROMA
IST. SUP. PAR. ED. FIS. PERUGIA
LIBERA UNIV.INTER.STUDI SOC.ROMA
LIBERA UNIVERSITA 'MARIA SS. ASSUNTA'
(LUMSA)
LIBERO IST.UNIV. 'C.CATTANEO'
CASTELLANZA
POLITECNICO DI TORINO
PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSIS
UNIV. 'L. BOCCONI' MILANO
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE'
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM
UNIVERSITA' DI ALESSANDRIA
UNIVERSITA' DI BARI
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI CAMERINO
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI GENOVA
UNIVERSITA' DI MACERATA
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI MODENA
UNIVERSITA' DI NAPOLI 'FEDERICO II'
UNIVERSITA' DI PADOVA
UNIVERSITA' DI PALERMO
UNIVERSITA' DI PAVIA
UNIVERSITA' DI PIACENZA
UNIVERSITA' DI PISA
UNIVERSITA' DI SIENA
UNIVERSITA' DI TORINO
UNIVERSITA' DI TRENTO
UNIVERSITA' DI UDINE
UNIVERSITA'DELLA TUSCIA - VITERBO
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2004/2005
ingresso
uscita
2005/2006
ingresso
uscita
2006/2007
ingresso
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3
1
0
0
0
1
2
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30
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51
0
1
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1
1
0
0
1
1
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0
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0
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19
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0
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30
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0
0
0
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41
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7
2
1
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
1
0
18
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1
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24
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0
1
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0
1
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0
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36
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1
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9
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0
0
24
1
1
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0
1
0
0
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0
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0
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29
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7
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0
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
13 317
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
Ateneo Esterno
A.A.
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
III UNIVERSITA' DI ROMA
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM
UNIVERSITA' DI BERGAMO
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI FERRARA
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI GENOVA
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI PARMA
UNIVERSITA' DI PAVIA
UNIVERSITA' DI PERUGIA
UNIVERSITA' DI PISA
UNIVERSITA' DI SIENA
UNIVERSITA' DI TORINO
UNIVERSITA' DI TRENTO
UNIVERSITA' DI VENEZIA
UNIVERSITA' DI VERONA
UNIVERSITA'DELLA TUSCIA - VITERBO
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2004/2005
ingresso
uscita
2005/2006
ingresso
uscita
2006/2007
ingresso
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0
1
0
1
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4
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1
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0
0
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18
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5
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0
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0
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0
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0
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0
1
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0
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7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
8
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
Ateneo Esterno
A.A.
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
III UNIVERSITA' DI ROMA
LIBERA UNIVERSITÀ DI LINGUE E
COMUNICAZIONE- IULM
POLITECNICO DI MILANO
SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI
LINGUISTICI "VERBUM"
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM
UNIVERSITA' DI BARI
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI PADOVA
UNIVERSITA' DI PARMA
UNIVERSITA' DI PISA
UNIVERSITA' DI TORINO
UNIVERSITA' DI TRIESTE
UNIVERSITA' DI UDINE
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2004/2005
ingresso
uscita
2005/2006
ingresso
uscita
2006/2007
ingresso
uscita
0
0
1
0
0
0
0
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1
0
0
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1
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0
0
0
1
0
0
0
2
0
0
0
4
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0
3
0
0
0
0
1
2
0
0
7
0
1
3
0
0
0
0
0
0
0
0
5
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
3
2
1
0
0
0
0
0
0
0
7
1
0
0
0
1
0
0
0
0
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1
0
1
0
1
1
1
0
0
1
8
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
4
318
Paolo Deledda
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Ateneo Esterno
A.A.
Metriche
2003/2004
ingresso
uscita
2004/2005
ingresso
uscita
2005/2006
ingresso
uscita
2006/2007
ingresso
uscita
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
II UNIV. DI ROMA "TOR VERGATA"
II UNIVERSITA' DI NAPOLI
IMPERIAL COLLEGE
POLITECNICO DI TORINO
UNIVERSITA' 'D'ANNUNZIO ' CHIETI
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' ROMA
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE
ORIENTALE
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA
IN VARESE
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI CATANIA
UNIVERSITA' DI CHIETI
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI FOGGIA
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI MODENA
0
1
0
0
0
0
0
1
0
0
2
0
2
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
2
1
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
2
1
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
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0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
0
1
0
0
1
0
0
1
0
0
0
1
2
0
0
0
2
0
0
0
1
0
0
1
0
0
0
2
3
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
0
1
3
1
0
0
0
0
1
1
3
1
0
0
0
1
0
2
0
0
0
0
0
1
0
0
0
2
1
0
0
0
0
UNIVERSITA' DI MODENA E REGGIO EMILIA
0
0
0
0
0
0
0
1
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
MILANO
0
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
5
0
0
1
0
0
0
0
1
0
2
0
0
0
0
1
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
1
1
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
1
0
0
0
0
0
1
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
8
13
13
6
16
7
12
9
DI NAPOLI 'FEDERICO II'
DI PADOVA
DI PALERMO
DI PARMA
DI PAVIA
DI PISA
DI SALERNO
DI SIENA
DI TORINO
DI VERONA
VITA-SALUTE SAN RAFFELE
Totale
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
Ateneo Esterno
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
UNIVERSITA'
DI
DI
DI
DI
DI
DI
DI
DI
DI
A.A.
Metriche
BOLOGNA
CAGLIARI
MESSINA
MILANO
NAPOLI 'FEDERICO II'
PARMA
PERUGIA
PISA
TERAMO
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
1
1
0
0
0
0
0
0
0
2
2004/2005
ingresso
uscita
1
0
0
0
0
0
1
1
0
3
0
3
0
0
0
0
0
0
0
3
2005/2006
ingresso
uscita
0
1
0
0
0
1
1
0
0
3
0
2
1
0
1
0
0
1
1
6
2006/2007
ingresso
uscita
2
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
1
0
2
0
0
0
0
0
3
2
0
0
0
0
0
0
0
0
2
319
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
A.A.
Ateneo Esterno
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
II UNIV. DI ROMA "TOR VERGATA"
LIBERA UNIVERSITA 'MARIA SS. ASSUNTA'
(LUMSA)
POLITECNICO DI MILANO
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI CAMERINO
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI GENOVA
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI MODENA
UNIVERSITA' DI PADOVA
UNIVERSITA' DI PALERMO
UNIVERSITA' DI PAVIA
UNIVERSITA' DI PISA
UNIVERSITA' DI SIENA
UNIVERSITA' DI TORINO
UNIVERSITA' DI VENEZIA
UNIVERSITA'DELLA TUSCIA - VITERBO
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2004/2005
ingresso
uscita
2005/2006
ingresso
uscita
2006/2007
ingresso
uscita
0
0
2
0
1
0
0
0
0
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1
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0
0
0
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0
1
0
1
1
7
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0
2
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1
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0
0
1
0
1
1
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0
0
0
8
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1
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
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0
3
0
0
0
1
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0
0
0
0
0
0
0
0
4
0
1
2
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
5
1
0
3
1
0
0
0
1
0
0
0
0
1
0
0
0
10
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
0
0
6
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
Ateneo Esterno
A.A.
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
III UNIVERSITA' DI ROMA
LIBERA UNIV.M.S.A.
LIBERA UNIVERSITÀ DI LINGUE E
COMUNICAZIONE- IULM
POLITECNICO DI TORINO
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE'
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA
IN VARESE
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI CAMERINO
UNIVERSITA' DI CASSINO
UNIVERSITA' DI CATANIA
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI MACERATA
UNIVERSITA' DI MESSINA
UNIVERSITA' DI MILANO
UNIVERSITA' DI MODENA
UNIVERSITA' DI NAPOLI 'FEDERICO II'
UNIVERSITA' DI PADOVA
UNIVERSITA' DI PAVIA
UNIVERSITA' DI PERUGIA
UNIVERSITA' DI PISA
UNIVERSITA' DI SIENA
UNIVERSITA' DI TORINO
UNIVERSITA' DI URBINO
UNIVERSITA' PER STRANIERI DI SIENA
UNIVERSITA' STAT. MOLISE
UNIVERSITÀ DI MILANO"LA BICOCCA"
UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2004/2005
ingresso
uscita
2005/2006
ingresso
uscita
2006/2007
ingresso
uscita
3
0
0
1
0
0
1
0
1
0
0
0
1
0
0
1
0
0
1
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0
1
0
0
1
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0
0
0
0
1
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0
0
0
0
0
0
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0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
7
0
0
1
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
16
3
2
0
0
0
1
0
0
1
0
0
1
0
0
0
1
2
0
0
0
1
0
14
1
4
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
9
0
4
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
0
0
7
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
2
0
0
0
0
0
7
1
2
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
6
0
1
0
1
0
0
1
1
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
0
0
0
9
0
5
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
9
INTERFACOLTA'
Ateneo Esterno
A.A.
Metriche
I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA"
II UNIV. DI ROMA "TOR VERGATA"
UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM
UNIVERSITA' DI CAGLIARI
UNIVERSITA' DI FIRENZE
UNIVERSITA' DI PARMA
UNIVERSITA' DI VERONA
Totale
2003/2004
ingresso
uscita
2004/2005
ingresso
uscita
2005/2006
ingresso
uscita
2006/2007
ingresso
uscita
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
1
1
0
0
0
3
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
1
0
0
1
2
0
0
1
0
1
29
1
0
2
3
0
0
2
0
24
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI ECONOMIA
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
Totale
3
0
FACOLTA' DI AGRARIA
2
1
0
1
3
1
2
1
0
14
0
1
1
15
FACOLTA' DI
GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
Facoltà di
destinazione
FACOLTA' DI SCIENZE
MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Facoltà di
Provenienza
A.A.: 2003/2004
7
1
0
0
0
1
0
0
0
4
0
1
0
30
0
0
0
0
1
1
0
1
23
0
4
0
6
0
0
0
0
0
1
0
3
0
0
2
0
FACOLTA' DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
34
1
1
0
1
1
2
28
0
0
0
0
0
FACOLTA' DI LETTERE E
FILOSOFIA
97
0
9
3
0
3
57
6
0
3
0
10
6
73
0
2
0
0
66
0
1
0
2
0
0
2
5
0
0
0
0
0
0
0
2
1
0
2
0
FACOLTA' DI MEDICINA E
CHIRURGIA
47
4
0
18
8
0
0
0
3
1
1
12
0
FACOLTA' DI SCIENZE
POLITICHE
71
0
40
0
2
7
6
1
1
2
0
0
12
12
7
0
0
1
0
0
0
0
0
0
4
0
16
56
22
12
83
72
37
13
37
1
50
36
435
Totale
FACOLTA' DI MEDICINA VETER
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
Passaggi ad altro Corso di Studi
Le seguenti tabelle riportano i flussi relativi ai passaggi di corso effettuati all’interno dell’Ateneo negli ultimi quattro
anni accademici. Il livello di analisi, qui impostato a livello di Facoltà, può essere facilmente portato (col DWd’Ateneo) a
livello di Corso di Studio o Ordinamento, per classe di laurea o per livello del Corso di Studi.
320
Paolo Deledda
3
7
1
1
0
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI ECONOMIA
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
Totale
1
FACOLTA' DI FARMACIA
2
24
36
0
0
0
0
4
0
4
1
0
13
0
FACOLTA' DI SCIENZE
MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
0
11
0
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
1
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
10
1
Facoltà di
destinazione
FACOLTA' DI
GIURISPRUDENZA
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Facoltà di
Provenienza
A.A.: 2004/2005
7
0
0
0
0
1
0
0
0
1
4
1
0
25
3
0
0
0
0
0
0
2
18
0
2
0
4
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
2
0
FACOLTA' DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
38
0
6
0
2
2
4
19
1
0
0
2
2
FACOLTA' DI LETTERE E
FILOSOFIA
43
1
3
0
2
3
21
6
0
0
1
2
4
38
0
3
0
0
30
0
2
0
0
0
2
1
15
0
2
1
0
0
5
0
0
0
1
3
3
FACOLTA' DI MEDICINA E
CHIRURGIA
72
6
2
12
10
1
1
0
8
1
0
30
1
FACOLTA' DI SCIENZE
POLITICHE
44
0
8
0
1
12
4
4
1
0
0
1
13
FACOLTA' DI MEDICINA
VETERINARIA
204
198
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
1
Totale
550
210
35
13
16
50
46
34
19
21
7
64
35
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
321
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
25
1
0
4
2
0
2
7
0
29
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI ECONOMIA
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
Totale
2
0
FACOLTA' DI AGRARIA
2
1
0
1
1
0
9
1
0
1
8
0
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
12
FACOLTA' DI
GIURISPRUDENZA
0
Facoltà di
destinazione
FACOLTA' DI SCIENZE
MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Facoltà di
Provenienza
A.A.: 2005/2006
14
0
0
0
0
0
0
2
0
3
8
1
0
10
2
0
0
0
0
1
0
0
3
1
3
0
12
0
1
0
0
1
0
0
6
0
0
3
1
FACOLTA' DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
20
0
1
1
1
1
2
11
1
0
0
0
2
FACOLTA' DI LETTERE E
FILOSOFIA
82
2
13
1
1
6
36
13
0
0
0
3
7
55
0
2
0
0
42
2
0
1
0
0
1
7
6
3
0
0
0
0
1
1
0
0
0
1
0
FACOLTA' DI MEDICINA E
CHIRURGIA
62
0
1
15
6
0
2
1
7
0
0
29
1
FACOLTA' DI SCIENZE
POLITICHE
68
0
12
0
1
8
31
2
0
0
1
4
9
FACOLTA' DI MEDICINA
VETERINARIA
14
3
0
0
2
0
0
0
1
2
0
6
0
Totale
397
12
39
20
11
61
80
30
26
9
11
59
39
322
Paolo Deledda
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
24
0
1
1
1
0
0
1
0
547
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
FACOLTA' DI ECONOMIA
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
Totale
1
0
FACOLTA' DI AGRARIA
1
1
1
1
2
2
4
0
0
0
11
0
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
540
FACOLTA' DI
GIURISPRUDENZA
3
Facoltà di
destinazione
FACOLTA' DI SCIENZE
MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E
NATURALI
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
Facoltà di
Provenienza
A.A.: 2006/2007
7
0
1
0
0
2
0
0
0
1
2
0
1
12
0
1
0
0
0
0
0
3
7
0
0
1
7
0
0
0
0
0
0
0
6
0
0
1
0
FACOLTA' DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
23
0
1
0
0
1
4
14
0
0
0
0
3
FACOLTA' DI LETTERE E
FILOSOFIA
36
0
3
0
1
2
20
2
1
2
2
1
2
65
1
1
1
0
55
0
0
0
0
0
0
7
9
0
0
0
0
0
3
0
1
0
1
1
3
FACOLTA' DI MEDICINA E
CHIRURGIA
63
3
3
17
4
0
2
0
7
0
0
26
1
FACOLTA' DI SCIENZE
POLITICHE
56
0
20
0
0
8
11
2
2
1
0
4
8
5
3
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
Totale
854
8
32
19
6
70
43
21
26
11
5
47
566
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
323
FACOLTA' DI MEDICINA
VETERINARIA
INTERFACOLTA'
FACOLTA' DI ECONOMIA
FACOLTA' DI FARMACIA
FACOLTA' DI AGRARIA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA
324
Paolo Deledda
Analisi delle coorti
L’ “Analisi della coorte” è un ulteriore strumento di controllo del processo formativo che, indicandoci la misura del variare nel tempo di un insieme omogeneo di
studenti, ci offre utili informazioni relative all’erogazione dell’offerta formativa di
un Corso di Studi.
La definizione di coorte è data dall’ insieme degli studenti che risultano iscritti al
primo anno di corso per un anno accademico di riferimento. Questo insieme comprende sia gli immatricolati per la prima volta nel sistema universitario, sia coloro
che sono transitati da altri Corsi di studio (ante o post riforma) ma sempre al primo
anno del Corso di Studi in questione.
Di fatto l’evento origine della coorte è l’essere iscritto a qualsiasi titolo al primo
anno di un Corso di Studi (ne sono esclusi solo ed unicamente gli studenti che vi
accedono per trasferimento da altro ateneo o abbreviazione di corso). Gli studenti
della coorte sono quindi considerati come un unico e omogeneo insieme, sottoposto
alle stesse condizioni e alle stesse esperienze per l’intera durata del corso di studi.
Relativamente ad ogni coorte se ne rileva la composizione al momento dell’iscrizione al primo anno per poi seguirne l’evoluzione lungo la durata del Corso
di studi; questo al fine rilevare quanti studenti, appartenenti all’insieme di partenza,
hanno conseguito il titolo entro i tempi previsti, quanti rimarranno ancora nel corso
di studio e quanti hanno, a vario titolo, abbandonato il percorso formativo.
Le pagine che seguono mettono a confronto le diverse coorti dei Corsi di Studio
attivati presso il nostro Ateneo negli AA.AA. 2002/2003 – 2006/2007. Per ogni
coorte vengono indicati gli immatricolati e, al succedere degli anni accademici,
vengono rilevati gli iscritti, i laureati, i trasferimenti in uscita, i passaggi ad altro
corso, gli abbandoni espliciti (cioè rinunce e decessi) e gli abbandoni impliciti (cioè
le mancate iscrizioni, che vengono però considerate come abbandoni solo dopo due
anni consecutivi di mancata iscrizione).
Le tabelle che seguono sono la risultante di una rilevazione estremamente elaborata e che solo grazie all’utilizzo del DW di Ateneo possiamo effettuare in tempi
brevi e con notevole accuratezza. Eventuali (minime e sporadiche) incongruenze
sono dovute unicamente a situazioni di carriera dello studente non ben definite dal
punto di vista amministrativo (esempi: passaggio ad altro corso effettuato a cavallo
di due anni accademici, mancata iscrizione per un solo anno accademico o eventuali anomalie nella gestione di alcune carriere, esempio i riconoscimenti dei diplomi
di infermiere per l’ammissione al corso cod. 1108 della Facoltà di Medicina e Chirurgia), esse rappresentano comunque una percentuale infinitesima rispetto al dato
correttamente restituito.
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
0
0
1
19
18
2002/2003
112
Ordinamento di immatricolazione: INGEGNERIA AGRARIA E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RURALE:10D1
Livello CdS: L1
40
1
0
0
0
1
42
0
0
0
2
0
0
0
1
6
13
62
8
0
0
1
2
69
4
0
0
0
3
74
0
0
4
0
1
62
2005/2006
2004/2005
2003/2004
38
1
0
1
0
0
51
3
0
1
0
0
2006/2007
36
0
0
0
0
0
47
0
0
0
0
0
2007/2008
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
325
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
0
0
0
2
1
2002/2003
13
Ordinamento di immatricolazione: PRODUZIONE E PROTEZIONE DELLE COLTURE AGRARIE:10D2
Livello CdS: L1
7
0
0
0
0
0
7
0
0
0
0
0
10
0
0
0
0
1
13
0
0
0
0
0
13
0
0
0
0
0
13
0
0
0
0
0
8
0
0
0
1
1
9
0
0
1
1
0
10
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10
0
0
0
0
0
7
0
0
0
0
0
4
0
0
0
0
0
11
0
0
0
1
0
15
0
0
0
2
1
4
0
0
0
0
0
8
4
0
0
0
0
2007/2008
10
0
0
0
0
2
2006/2007
10
0
0
0
0
0
14
2005/2006
2004/2005
2003/2004
326
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE:10D3
Livello CdS: L1
0
0
1
4
4
2002/2003
29
31
0
0
0
0
0
33
0
1
1
0
0
54
0
0
4
9
6
28
0
0
0
0
0
29
0
0
1
0
0
36
0
0
2
3
2
52
0
0
1
1
2
20
0
0
0
0
0
22
0
0
1
0
1
0
0
1
9
0
44
0
0
1
0
0
20
0
0
0
0
0
16
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
327
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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328
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
329
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
2006/2007
2005/2006
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Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
2006/2007
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2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Laureati della coorte
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2005/2006
2004/2005
2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
331
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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2004/2005
38
2006/2007
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2004/2005
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Livello CdS: L2
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
2004/2005
Coorte Immatricolazione
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2006/2007
332
Paolo Deledda
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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2006/2007
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Livello CdS: L2
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2006/2007
Coorte Immatricolazione
Ordinamento di immatricolazione: PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI FORESTALI AMBIENTALI:1144
Livello CdS: L2
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
333
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Passaggi ad altro corso
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELL'ARCHITETTURA:1009
Livello CdS: L1
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2005/2006
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2006/2007
10
2003/2004
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ARCHITETTURA
2006/2007
Coorte Immatricolazione
Ordinamento di immatricolazione: PRODUZIONI ZOOTECNICHE MEDITERRANEE:1147
Livello CdS: L2
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA
334
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ARCHITETTURA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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0
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2002/2003
51
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2005/2006
2004/2005
2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
335
2006/2007
2005/2006
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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Ordinamento di immatricolazione: ARCHITETTURA:1154
Livello CdS: LU
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0
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2006/2007
65
2005/2006
29
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ARCHITETTURA
2006/2007
Coorte Immatricolazione
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELL'ARCHITETTURA:1164
Livello CdS: L1
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ARCHITETTURA
336
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
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Metriche
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Livello CdS: L1
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2002/2003
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2005/2006
2004/2005
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
337
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA
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338
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA
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2005/2006
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2005/2006
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2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
339
Metriche
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33
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
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Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA
2006/2007
2005/2006
Coorte Immatricolazione
Ordinamento di immatricolazione: CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE:1155
Livello CdS: L2
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA
340
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI FARMACIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
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Laureati della coorte
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
341
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI FARMACIA
2005/2006
2004/2005
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2002/2003
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Metriche
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Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI FARMACIA
2006/2007
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2002/2003
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Metriche
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
343
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI FARMACIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
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Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
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Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
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Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE GIURIDICHE:10G1
Livello CdS: L1
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0
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56
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20
390
2005/2006
2004/2005
2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
345
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
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46
2005/2006
2004/2005
2003/2004
Ordinamento di immatricolazione: DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE:1102
Livello CdS: L1
346
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
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2007/2008
2006/2007
2005/2006
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
347
2006/2007
2005/2006
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Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA
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348
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
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2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
349
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
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2005/2006
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Metriche
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2005/2006
2004/2005
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
351
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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352
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DEI BENI CULTURALI:1105
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2007/2008
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2005/2006
2004/2005
2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
353
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA:1127
Livello CdS: L2
0
0
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1
2004/2005
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14
2007/2008
2006/2007
2005/2006
354
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
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Ordinamento di immatricolazione: ARCHEOLOGIA:1128
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31
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16
2007/2008
2006/2007
2005/2006
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
355
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
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2006/2007
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2007/2008
356
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
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2006/2007
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
357
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
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2004/2005
21
Ordinamento di immatricolazione: PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI E FORMATIVI:1142
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2007/2008
2006/2007
2005/2006
358
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
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2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
359
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
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Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
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Immatricolati della coorte
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2007/2008
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2006/2007
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208
2005/2006
2004/2005
2003/2004
360
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
2006/2007
2005/2006
2004/2005
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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2004/2005
9
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19
2007/2008
2006/2007
2005/2006
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
361
2006/2007
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE:1160
Livello CdS: L2
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
2006/2007 2007/2008
5
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0
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0
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362
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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2004/2005
2003/2004
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2007/2008
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2006/2007
9
2
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1
2005/2006
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
363
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2006/2007
2005/2006
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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0
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2002/2003
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2005/2006
0
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2007/2008
364
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
0
0
1
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2002/2003
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2004/2005
2003/2004
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84
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2007/2008
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2006/2007
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2005/2006
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
365
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
0
0
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2002/2003
5
2004/2005
5
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5
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2006/2007
2005/2006
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
0
0
0
2
0
2002/2003
9
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2003/2004
7
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0
1
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0
Ordinamento di immatricolazione: OSTETRICIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI OSTETRICA/O):1110
Livello CdS: L1
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2005/2006
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Ordinamento di immatricolazione: LOGOPEDIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI LOGOPEDISTA):1109
Livello CdS: L1
0
0
1
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0
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2005/2006
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2005/2006
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2007/2008
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0
2006/2007
6
0
0
1
0
0
2006/2007
366
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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2002/2003
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4
2005/2006
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
2002/2003 2003/2004 2004/2005
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2006/2007
Ordinamento di immatricolazione: TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA):1112
Livello CdS: L1
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2005/2006
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Ordinamento di immatricolazione: TECNICHE AUDIOMETRICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOMETRISTA):1111
Livello CdS: L1
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
367
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2006/2007
2005/2006
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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2002/2003
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7
2005/2006
Ordinamento di immatricolazione: TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO):1113
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2007/2008
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2006/2007
368
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
2006/2007
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2007/2008
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2006/2007
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
2006/2007
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2007/2008
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Livello CdS: L1
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2006/2007
Coorte Immatricolazione
Ordinamento di immatricolazione: TECNICA DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA):1161
Livello CdS: L1
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
369
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
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2005/2006
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2003/2004
370
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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2005/2006
2004/2005
2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
371
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
2005/2006
2004/2005
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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2005/2006
372
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Passaggi ad altro corso
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
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2005/2006
2004/2005
2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
373
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
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0
0
0
5
11
2002/2003
25
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
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2004/2005
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2006/2007
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2007/2008
374
Paolo Deledda
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE BIOLOGICHE:10N3
0
2
8
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12
2002/2003
144
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
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34
0
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2007/2008
69
1
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2006/2007
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192
2005/2006
2004/2005
2003/2004
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
375
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE:10N4
0
0
1
4
1
2002/2003
40
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
Livello CdS: L1
2004/2005
29
0
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3
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2
2003/2004
34
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2005/2006
20
1
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0
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0
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19
0
0
0
0
0
2007/2008
376
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
0
0
0
3
9
2002/2003
51
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE:10N5
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0
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2007/2008
36
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39
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
377
2006/2007
2005/2006
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2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
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2002/2003
24
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
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2007/2008
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378
Paolo Deledda
2006/2007
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2003/2004
Coorte Immatricolazione
Metriche
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
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Passaggi ad altro corso
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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iscrizioni)
iscrizioni)
iscrizioni)
iscrizioni)
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2003/2004
48
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
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2006/2007
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
379
2006/2007
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Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
380
Paolo Deledda
2006/2007
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Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
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7
2007/2008
2006/2007
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
381
2006/2007
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2004/2005
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
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Immatricolati della coorte
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Laureati della coorte
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2004/2005
18
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
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28
2007/2008
2006/2007
2005/2006
382
Paolo Deledda
2006/2007
2005/2006
2004/2005
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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2004/2005
5
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
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22
2007/2008
2006/2007
2005/2006
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
383
2006/2007
2005/2006
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
10
0
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384
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
2006/2007
2005/2006
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2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Passaggi ad altro corso
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Livello CdS: L1
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2002/2003
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2007/2008
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2006/2007
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98
2005/2006
2004/2005
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
385
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
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Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E GIORNALISMO:10P2
Livello CdS: L1
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0
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41
2002/2003
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2007/2008
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2006/2007
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10
222
2005/2006
2004/2005
2003/2004
386
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
2006/2007
2005/2006
2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
0
0
2
8
39
2002/2003
93
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE:1116
Livello CdS: L1
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
387
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
2006/2007
2005/2006
2004/2005
Coorte Immatricolazione
Metriche
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
0
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2004/2005
26
Ordinamento di immatricolazione: EDITORIA, COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE E GIORNALISMO:1131
Livello CdS: L2
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
2006/2007
Coorte Immatricolazione
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE:1163
Livello CdS: L1
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
0
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2007/2008
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2006/2007
123
388
Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
2006/2007
2005/2006
2004/2005
Coorte Immatricolazione
Metriche
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Immatricolati della coorte
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Immatricolati della coorte
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Immatricolati della coorte
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Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE POLITICHE:1143
Livello CdS: L2
0
0
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1
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2004/2005
17
0
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5
5
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2007/2008
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Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
389
Facolta di immatricolazione: INTERFACOLTA'
2006/2007
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2004/2005
2003/2004
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
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Trasferimenti in uscita
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Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
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Immatricolati della coorte
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Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: BIOTECNOLOGIE:10I1
Livello CdS: L1
0
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0
6
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2002/2003
68
42
0
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2007/2008
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2006/2007
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2005/2006
2004/2005
2003/2004
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Paolo Deledda
Facolta di immatricolazione: INTERFACOLTA'
2006/2007
2004/2005
2002/2003
Coorte Immatricolazione
Metriche
A.A.
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Immatricolati della coorte
Iscritti agli anni successivi
Laureati della coorte
Trasferimenti in uscita
Passaggi ad altro corso
Abbandoni espliciti (rinunce)
Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni)
Ordinamento di immatricolazione: SERVIZIO SOCIALE AD INDIRIZZO EUROPEO:10I3
Livello CdS: L1
0
0
1
16
34
2002/2003
216
150
12
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165
0
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2004/2005
2003/2004
21
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131
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0
0
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0
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2007/2008
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
391
Programma della Conferenza
Mattino ore 9.00
Saluto del Magnifico Rettore
Alessandro MAIDA
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
Attilio MASTINO, Prorettore
Gli indirizzi ministeriali per le Università
Lucia GIOVANELLI, Presidente della Consulta d’Ateneo
Efficienza ed inefficienza didattica: le implicazioni sul Fondo di Funzionamento
Ordinario
Paolo SILVESTRI, Nucleo di Valutazione
Il patto, la classifica, il budget delle Facoltà
Giovannino SIRCANA, Direttore Amministrativo
Migliorare la didattica: un fatto tecnologico, culturale, morale
Gabriele FARINA, Presidente del Consiglio degli studenti
Pomeriggio
ore 16.00
Dibattito
ore 19.00
Conclusioni del Magnifico Rettore
Alessandro MAIDA
Sommario
SOMMARIO
Presentazione del Magnifico Rettore
Alessandro Maida
3
Relazioni Generali
5
Attilio Mastino
La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale
7
Paolo Silvestri, Rina Sedda
Efficienza e inefficienza didattica: le implicazioni sul Fondo per il
Finanziamento Ordinario
41
Vittorio Anania
Le attività di Orientamento
85
Antonfranco Temussi
Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS
Rapporto narrativo
mobilità docenti (TS) e studenti (SM) A.A. 2006/2007
93
Relazioni di Facoltà
101
Maria Paola Masu
La Facoltà di Agraria
103
Domenico Vargiu
La Facoltà di Architettura
115
Barbara Pes
La Facoltà di Economia
125
Cinzia Pusceddu
La Facoltà di Farmacia
139
Sommario
Sonia Corda
La Facoltà di Giurisprudenza
145
Roberto Corrias
La Facoltà di Lettere e Filosofia
163
Maria Paola Sanna
La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
173
Giulio Rosati, Tiziano Maccioni
La formazione sanitaria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia
181
Renata Fadda
La Facoltà di Medicina Veterinaria
187
Antonio Corda
La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie
195
Virgilio Mura
Facoltà di Scienze Politiche, Anatomia della Facoltà: relazione introduttiva
207
Luigi Mario Bua
La Commissione didattica della Facoltà di Scienze Politiche
217
Relazioni sulle sedi decentrate
227
Sedi decentrate di Nuoro ed Oristano
Facoltà di Agraria
229
Sede decentrata di Olbia
Facoltà di Economia, Corso di Laurea in Economia e Imprese del Turismo
229
Sede decentrata di Tempio Pausania
Facoltà di Farmacia
241
Sede decentrata di Oristano
Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Scienze
dei Beni Culturali Curriculum di Archeologia Subacquea
425
Sommario
Sede decentrata di Alghero
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Corso di laurea in Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine
Fondo unico per l’Università diffusa
Tabella riassuntiva ripartizione fondi (2004 - 2007)
249
253
Appendice
255
Attilio Mastino
Disegno di legge per la promozione della ricerca scientifica
e dell’innovazione tecnologica in Sardegna
Intervento Ottava Commissione Regionale
257
La programmazione del 2007
Intervento Terza Commissione Regionale
265
La Legge Regionale sull’educazione, l’istruzione
e la formazione professionale
Intervento Ottava Commissione Regionale
279
Rilevazioni ed elaborazioni statistiche sulla didattica dell’Ateneo
Ufficio Coordinamento Segreterie Studenti
295
Paolo Deledda
Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance
297
Programma della Conferenza
393
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Libro Sassari.indb - Università degli Studi di Sassari