Comitato
Regionale
Lombardo
Periodico mensile della
Coop Lombardia
Comitato di Redazione
Antonio Bertolini, Sergio Ferrario.
Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi,
Oddino Magnani, Daniele Moltnisio,
Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo
Scalpelli, Elio Susani, Alberto Terzi,
Giorgio Voua.
Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli
Impaginazione:
Franco Malaguti Maria ttosa Torri
Stampa: Coop "Il Guado"
Coi-heti:i (MI) - Tel. 02-9794461-2
Spedizione in abbonamento
postale gruppo 111/70.
Disegni:
Marina Vecchi
Editrice Coop Lombardia
Viale Famagosta, 75
20142 Milano - Tel. 84.65.546
Autorizzazione del
Trib. di Milano n. 144
del 14 aprile 1982
la carta di Quale Consumo di
bassa qualità per la stampa ma di
alta qualità ecologica. E tutta
riciclata.
quale
Ormai anche il 1985 è alle
nostre spalle e come sempre
siamo al momento in cui si
devono tirare le somme, bisogna verificare che cosa ha
prodotto il lavoro quotidiano di dodici mesi, quali sono
stati gli obiettivi raggiunti e
quali quelli mancati.
Presto forniremo a tutti tramite il nostro giornale il bilancio completo ed analitico
della cooperativa e ci ritroveremo poi nelle sezioni soci
per discuterne a fondo, insieme: già sin d'ora però si
può anticipare che anche il
1985 è stato un anno positivo
che ci ha consentito di consolidare e sviluppare ulteriormente l'azienda. Gli obbiettivi raggiunti e superati sono
diversi, essi vanno dalle vendite che hanno registrato un
andamento largamente superiore al preventivo, al soddisfacente livello dei margini
e degli ammanchi e così via;
ma di queste cose potremo
parlare più diffusamente in
sede di analisi del consuntivo.
In questa sede mi preme invece sottolineare due risultati
che io ritengo particolarmente importanti in quanto sono
al tempo stesso premessa e
verifica del buono o cattivo
andamento aziendale e rappresentano l'essenza dell'essere cooperativo. Mi riferisco ovviamente al numero di
nuovi soci acquisiti ed al-
l'andamento del prestito sociale.
Per quanto riguarda i nuovi
soci avevamo previsto di poter contare su 12.000 nuovi
iscritti ed invece sono stati
ben 17.000 coloro che sono
entrati a far parte della nostra grande famiglia che ormai si compone di ben
72.000 membri.
raggiunto è rappresentato
dal prestito sociale che è andato largamente oltre i preventivi che assieme ci eravamo dati, raggiungendo i 13
miliardi contro i dieci previsti.
Ciò ci conforta particolarmente perché significa che
l'intesa e la fiducia soci-cooperativa cammina sui giusti
resvdto
di Sergio Ferrario
A questi nuovi soci rivolgiamo il più caloroso benvenuto nella Coop Lombardia
e lo facciamo promettendo
loro che ci impegneremo a
fondo perché possano trovare soddisfazione alle loro aspettative e non debbano
mai restare delusi della scelta
fatta.
L'altro grande obbiettivo
binari e si rafforza sempre
più ed è pertanto destinata a
produrre frutti sempre migliori.
pur vero che l'andamento
del mercato finanziario in
questo ultimo periodo ha
imposto anche a noi di adeguare il tasso di remunerazione, ma l'abbiamo fatto
Ecco e iniziative per il centenario della Lega
sempre avendo l'obbiettivo
di garantire ai nostri soci il
migliore livello possibile di
interesse, contenendo tali adeguamenti al minimo indispensabile, procrastinandoli
nel tempo, applicandoli comunque in misura largamente inferiore a ciò che avveniva nel mercato, tanto
che si può tranquillamente
affermare che la redditività
reale del nostro prestito sociale è ulteriormente migliorata.
È anche grazie a questi risultati che nel 1985 abbiamo
potuto aprire due nuovi negozi a Peschiera Borromeo
ed a Novate Milanese e avviare altri due cantieri per
importanti realizzazioni a
Brescia e a Milano oltre ad
acquisire alcuni terreni per lo
sviluppo futuro.
Ma gli appuntamenti che
abbiamo davanti sono ancora 'numerosi, lo sviluppo della cooperazione deve fare
ancora molta strada e possibilmente in tempi brevi che ci
consentano di recuperare il
ritardo che ancora abbiamo
rispetto ai nostri concorrenti.
Fín quando voi soci ci seguirete e ci sosterrete come avete
sin qui fatto state certi che
noi ci presenteremo puntuali
a tutti i traguardi ed assieme
costruiremo una Coop
Lombardia sempre più forte
e moderna al servizio dei
consumatori.
di Daniele Moltrasio
percorre la vita della Lega attraverso un prezioso materiale
raccolto dal nostro Comitato
regionale: è un avvenimento di
grande prestigio, sia per la sede
che ci ospiterà sia perla qualità
del lavoro di ricerca compiuto.
La Coop Lombardia, a fianco
di questa importante iniziativa,
ha voluto portare un autonomo contributo che si concretizzer'a in due mostre.
La prima, storica, ripercorrerà
le tappe di crescita del movimento cooperativo di consumo, visto in parallelo alla evoluzione dei consumi: una ricca
parte illustrativa farà da commento visivo a questo agile ma
preciso "excursus " storico. La
mostra sarà anche riprodotta
su depliant in un formato "a
lenzuolo" di oltre 2 metti che
potrà venire utilizzato come
materiale di studio per le scuole
La seconda sarà fotografica e
avrà per titolo "Tra sogno e
bisogno — I consumi in Italia
nella fotografia del dopoguer-
ra". L'obbiettivo di questa
mostra è quello di guardare al
passato per riscoprire i momenti, gli oggetti, i cibi che
hanno cambiato la nostra vita,
mostrandoli attraverso lo
sguardo di grandi fotografi e
di fotoamatori misconosciuti.
A questi due appuntamenti.
che si riproporranno in maniera itinerante sul territorio
regionale, sin da ora chiamiamo i nostri soci, per discutere e celebrare con loro questo avvenimento.
Entriamo dunque nel secondo
secolo di vita della Lega con
un programma che testimonia
la validità e le idee di- cui il
nostro movimento è portatore.
Non ci resta adesso che consolidare e allargare il grande e
importante patrimonio di esperienze e di lavoro che tanto
ha contribuito a rendere più
moderno e democratico il nostro paese. Questo è il nostro
augurio migliore e questo,
siamo sicuri, è l'impegno che
la Lega delle cooperative si assume.
Senza piombo è un'altra cosa
di Domenico Giusto
p. 2
Ortiche a colazione
di Sergio Uboldi
p. 4
Se anche le api preferiscono andarsense
di Simonetta Salvini
p. 5
Fame nel mondo
di Alberto Terzi
p. 6
Il consapevole obiettivo delle vendite per l'86
di Guido Toletti
p. 9
Il disgelo di primavera
di Fiorella Fumagalli
p. IO
Il contestatore, la striscia di Bretecher
p. IO
Offerte ai soci
p. I
E via dal caos della città
p. 12
Storie di
liyarnbirA
Avevamo fatto una promessa: per il 1986 un giornale più ricco. Nel numero
di gennaio sono comparsi per la prima volta i fumetti. Con febbraio, cioè su
questo numero, ecco una pagina scritta e compilata tutta dai bambini per i
bambini e... gli adulti. P una pagina curata da Mario Lodi, Gioacchino
Maviglia, Aldo Pallotti, Nello Pieroni ed Eligio Ornati. Si ripeterà per tutti i
numeri a venire. Fa parte del progetto di "Quale Consumo" di essere un
giornale vicino, sempre più vicino, ai problemi quotidiani. Anche dei
bambini.
A pagina 8
La nota economica
tomb relia
I nesiri cento anni
I cento anni che la Lega delle
Cooperative compie questo
anno portano un'eredità preziosa per i cooperatori di oggi:
sono gli sforzi di milioni di
uomini che nel corso di un secolo, attraverso guerre, dittature, sofferenze e tanto lavoro
hanno creduto in un'idea di solidarietà e sulla base di essa
hanno costruito un movimento che è oggi una grande realtà
economica del nostro paese.
Forse è per questo, per essere
stati così tanti a portare il peso
di cento anni di storia, che oggi
la Lega il suo secolo di età non
lo dimostra; anzi, l'immagine è
quella di un sistema di imprese
giovane, moderno, pronto a
compiere il suo secondo secolo
a passo spedito. Il 1986 è per
tutti i cooperatori un anno di
riflessione e di celebrazioni ed i
tempi e i modi di questo festeggiamento sono stati ormai
definiti sia a livello nazionale
che locale. Per quello che ci
concerne più da vicino è stata
prevista per maggio, a Milano,
presso il palazzo Reale, una
grande mostra storica che ri-
Questo mese
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Le feste natalizie del 1985
sono state caratterizzate da
un andamento meno consumistico degli anni scorsi e
da una forte tendenza a regalare prodotti fruibili.
Per gli stessi prodotti alimentari che pure nel corso
del 1985 hanno conosciuto
una crescita quantitativa
consistente si è segnalata a
dicembre una minore propensione agli acquisti.
di Valeria
Di boria
La tredicesima non è stata spesa allegramente soprattutto
perché oltre i soliti conguagli di fine anno, al suo assalto sono
andati rinnovi di bolli, abbonamenti, canoni e assicurazioni.
spese condominiali e relative integrazioni, riscaldamento,
tasse e ticket che hanno assorbito nel complesso quasi 7.000
miliardi, cioè la metà della torta.
Fra i regali natalizi ha prevalso di gran lunga il brindisi: vino.
spumante, champagne, brandy e whisky l'hanno fatta da
padrone. Più del 50 per cento dei regali ha avuto per comune
denominatore la bevanda nazionale e comunque prodotti a
base alcolica. Fra dicembre e gennaio sono state vendute 4
milioni e mezzo di cassette regalo, proposte dalle grandi
marche di bevande o da enoteche e negozi alimentari.
L'abbigliamento ha segnato un andamento positivo, in particolarc quello maschile; camicie, soprabiti, cappotti, impermeabili, abiti, giacche e pantaloni hanno avuto risultati
molto soddisfacenti. Al contrario l'abbigliamento in pelle ha
evidenziato un calo significativo.
Gli elettrodomestici bianchi, e i principali sono frigoriferi,
lavatrici, lavastoviglie, apparecchi TV, per la prima volta si
sono affacciati in modo consistente sul mercato dei regali,
contribuendo a migliorare i risultati di un settore che su base
annua aveva presentato un profilo molto basso.
La differenza negativa con l'Europa per la dotazione di
elettrodomestici delle famiglie italiane è ancora oggi molto
forte.
Quasi 300 mila famiglie non possiedono neppure un elettrodòmestico, I milione e 700 mila famiglie ne possiedono uno
soltanto e solo il 13 per cento delle famiglie, 2 milioni e 300
mila, li possiede tutti.
Chiudiamo con i giocattoli. Le vendite hanno avuto un
andamento molto sotto tono nonostante che su un buon 30
per cento dell'assortimento i prezzi fossero addirittura fermi
ai livelli dell'anno precedente. Contrariamente a quanto si
crede comunemente la quantità di denaro che le famiglie
spendono per giocattoli nel nostro paese è modesta se raffrontata ai dati degli altri paesi europei; 43 mila lire per
famiglia nell'ultimo Natale.
Buono sod n. 2
tuono son
Dom enico Giusto
Questo buono vale
Questo buono vale
L. 2.000 di sconto
L. 4M00 di sento
per l'acquisto di
2 confezioni di
per l'acquisto di una
Lattina di olio
Caffé Coop
da litri 5
extra vergine d'oliva Coop
Confezione Bar gr. 250
Confezione Prestigio gr. 250
Dal 5 al 24 maggio
Talloncino di prenotazione
Si parla sempre più frequentemente di benzina senza
piombo, marmitte catalitiche, etanolo nella benzina.
Può essere utile cercare di
chiarire i termini del problema. Nel motore di un'automobile a benzina in uno dei
quattro o sei cilindri viene
aspirata una miscela di aria e
benzina e subito dopo viene
compressa. Quando il pistone è giunto alla fine della sua
corsa una scintilla scoccata
dalla candela incendia la miscela che scoppia, da qui il
nome di motore a scoppio,
spingendo il pistone e quindi
facendo girare gli ingranaggi
e le ruote.
La miscela aria-benzina può
scocchi la scintilla (in questo
caso diciamo che il motore
"picchia in testa"). Questo
scoppio anticipato, chiamato autocletonazione, è dovuto olfatto che la benzina (che
è una miscela di diversi idrocarburi) ha un basso numero
di oliano (un modo di misurare la capacità autodetonome). Per aumentare il
numero di ottano viene aggiunto alla benzina un composto contenente piombo
chiamato pionzbotetraetile.
Quando la benzina si brucia
nei cilindri si producono gas
che vengono scaricati dal tubo di scappamento.
però scoppiare solo per
compressione, prima che
da ritagliare e consegnare al capo negozio
Per una lattina di 5 litri di olio extra vergine di
oliva Coop
Socio Sig. Da consegnare al capo negozio
Attenzione il buono sconto è valido solo se
timbrato dal capo negozio.
Acconto L. 5.000
Timbro del negozio
Dalia 22 marzo
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Sono socio dal 1983 e da tempo volevo farvi
presente una questione riguardante il giornale
"Quale Consumo". È molto bello, anche se il
nostro gruppo soci della Bicocca è un po' dimenticato, soprattutto quando fate delle gite ecc.
Ma la cosa che più mi sta a cuore farvi notare
riguarda il Buono Sconto Soci stampato in seconda pagina; dovendo questo essere ritagliato
per l'uso diventa difficile la lettura delle notizie
pubblicate in prima pagina.
Questi buoni non sarebbe più opportuno stamparli a parte anziché sui giornale?
Cordiali saluti.
Cosmo Carofiglio
-
'
•°00.
Quale consumo — 2
'r) 11 20
Caro socio,
il problema esiste e lo stiamo affrontando. Nel
passato avevamo distribuito un "libretto personale"ad ogni socio con buoni sconto numerati e sul
giornale ci limitavamo a segnalare la data dell 'iniziativa. Però avevamo riscontrato difficoltà nella
fase distributiva dei libretti e la soluzione giornale
ci sembrava la più idonea. Ora ci rendiamo conto
che si rende necessario anche questo superamento
che, oltretutto, ci obbliga ad inviare varie copie
del periodico ad una medesima famiglia (perché
ogni socio ha diritto al buono) con uno spreco
inutile. Pensiamo di poter risolvere il problema
entro il primo semestre di quest 'anno e ne daremo
doverosa informazione a tutti.
Comitato Socii Coop
Vigevzrno
Caro "Quale Consumo".
anche quest'anno, in occasione del Natale. abbiamo collocato un grosso cesto all'interno de]
Supermercato per effettuare la raccolta di doni da
devolvere agli orfanelli e agli anziani ospiti delle
Case di Riposo della nostra città, con la speranza
di portare nei loro cuori un po' di gioia e di
serenità. Hanno fatto da cornice a questa iniziativa la costante presenza in negozio di Babbo Natale e la distribuzione di tanti palloncini Coop colorati.
Ringraziamo, dunque, i soci, i clienti ed il direttore del supermercato per la spontanea generosità
dimostrata (ed è stata tanta); sono stati raccolti,
infatti, doni e offerte per un valore di quasi due
milioni, distribuiti iI 6 gennaio agli Istituti De'
Rodolfi e Divin Lavoratore ed alle Suore di Santa
Maria Maddalena.
Daniela Bonfico e Piero Geanza
Sezione Soci Vigevano
—essità di fdre rapidamente passi avanti nella battaglia contro l'inquinamento
a r-mr • .11nLA
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•
A
I terribili
gas
di scarico
di
un'automobile
La miscela di gas che esce
dalla marmitta di una automobile contiene diverse sostanze, alcune nocive altre
no.
Quelle non pericolose sono
in grande quantità e sono
acqua, anidride carbonica,
azoto. Quelle nocive sono in
piccola quantità e sono: ossido di carbonio, ossidi di a-
zoto, biossido di zolfo, idrocarburi non bruciati, ossidi
di piombo.
Tutti questi composti sono
inquinanti e possono far male alla salute. I composti di
piombo si depositano sul terreno fino a pochi metri dalla
strada mentre gli altri si disperdono nell'aria.
Anche se vengono scaricati
in piccola quantità (ogni 20
chilometri un'automobile
scarica circa l grammo di
piombo) è necessario evitare
di scaricarli q scaricarne il
meno possibile. Il modo più
sicuro è quello di non usare
l'automobile, un contributo
si può dado cercando dì usarla il meno possibile.
Comunque sono stati studiati altri metodi.
La marmitta
catalitica
può
fare
qualcosa
Un dispositivo adatto a diminuire gli scarichi automobilistici inquinanti è la marmitta catalitica.
Essa contiene particolari sostanze che trattengono le sostanze inquinanti e le trasformano in gas non dannosi
prima di scaricarli.
Purtroppo queste sostanze
vengono rese inattive dai
composti di piombo contenuti nei gas stessi. Ecco che è
quindi indispensabile togliere il piombo dalla benzina
per poter far funzionare la
marmitta catalitica e ridurre
l'inquinamento prodotto dai
motori a benzina.
Ma togliendo i composti di
piombo la benzina da "super" diventa "normale" e la
macchina "picchia in testa".
E quindi necessario usare altre sostanze che possano sostituire il piombo e aumentare il "numero di ottano" della
benzina.
Sostanze con queste caratteristiche e che non producono
inquinamento sono l'alcool
metilico e l'alcool etilico,
chiamati anche metanolo e
etanolo.
ribo
ctsa
an
Metolo
o etanolo?
La scelta
del
futuro
Queste sostanze miscelate
la benzina nelle proporzioni
dovute aumentano il numero di ottano. DaI punto di
vista tecnologico non ci sono
grandi problemi per la loro
produzione. Il metanolo si
può ottenere dal petrolio o
dal metano mentre retanolo
si ricava per fermentazione
da prodotti agricoli: nella
CEE si pensa di produrlo dai
cereali (grano, granoturco,
riso, ecc.) che prodotti in
quantità superiori al fabbisogno rimangono invenduti
(le cosiddette "eccedenze cerealicole").
Economia e politica
CD
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GC o
Quanto inquinano migliaia di auto nei vari ingorghi
e nelle ore di punta nei centri abitati?
Inventari Ti 985
Anche quest'anno la partecipazione dei soci agli
inventari di negozio ha dato il suo positivo contributo. Attenendosi alle precise disposizioni dei
capi negozio i soci si sono ben presto adeguati alle
nuove procedure inventariali dimostrando buona
volontà e attenzione alle più moderne esigenze.
Agli inventari del luglio '85 i soci presenti sono
stati 137, mentre al 2 gennaio '86 le presenze sono
state 92 pur di fronte ad una nostra mancata
informazione in tempo utile.
A Lodi arriva
il chiosco Coop
Dal 7 al 14 febbraio anche a Lodi si è tenuta,
presso il nostro supermercato Ia settimana del
Chiosco-informazioni.
Una dietista con il computer, una propagandista
del prodotto Coop e i nostri funzionari hanno
coinvolto soci e clienti per meglio approfondire il
significato dell'essere socio Coop. Anche a Lodi la
gente ha risposto in maniera positiva .e moltissimi
sono stati i nuovi soci.
Non ci resta dunque che dare appuntamento alla
prossima tappa del nostro chiosco itinerante che
sarà a Peschiera Borromeo.
Che cosa impedisce allora l'eliminazione del piombo, l'uso delle marmitte catalitiche
e l'impiego di metanolo e/ o
etanolo?
Consideriamo alcune situazioni:
t» Eliminare il piombo significa ridurre drasticamente
l'attività dei grossi complessi
industriali che producono gli
additivi per benzina (circa
metà del piombo prodotto
annualmente al mondo va
nella benzina).
e la marmitta catalitica può
costare circa un milione. Le
automobili in circolazione
sono alcuni milioni. II mercato delle marmitte è dell'or-
Scuola: due interventi
a Crema e Spino crAd.da
t in pieno svolgimento l'attività verso le scuole. A
aziendali e capi-negozio, ad un miglioramento
della offerta libri nei negozi in grado di offrire
spazio e strutture. Per I'86 continueranno poi, in
termini di proposte, le iniziative particolari con
volumi scontati di generi differenti e le campagne
me "Impariamo a mangiare" numerose sono le
richieste che vengono rivolte al settore soci e consumatori. Nei giorni 24, 28 e 29 gennaio si sono
e presto i nostri soci potranno sperimentarle direttamente a negozio. Per tutti l'appuntamento è
fissato sugli scaffali-Libri dei nostri supermercati
con nuove, interessanti proposte.
seguito dei seminari tenuti per presentare il volu-
tenute alcune lezioni su "Dieta e computer",
"Immagine del prodotto" e "Coloranti" con le
scuole medie "Agello" di Crema e "Chiesa" di
Spina d'Adda. Oltre 100 gli alunni interessati e
coinvolti dai nostri animatori.
Il ffilhoro alla Coop
Molti nostri soci abitualmente acquistano Libri al
supermercato. Questo è uno fra i tanti servizi che
Coop mette a disposizione dei suoi clienti badando, anche in questo settore, ad offrire un servizio
di qualità e convenienza.
Per mantenere questo standard in questo inizio di
anno siamo passati a razionalizzare l'esposizione
cercando di offrire, dove è possibile, un angolo
veramente piacevole ed interessante. In alcuni
negozi purtroppo, per lo spazio limitato, non è
stato più possibile mantenere il servizio (ad Arcore. Bollate, Cormano e Settimo M.) ma si è invece
proceduto, attraverso un confronto tra settori
stagionali. Grosse novità comunque si prevedono
Dal consiglio
d'amministrazione
Il Consiglio d'amministrazione riunito sabato 18
gennaio ha dedicato una lunga ed interessante
seduta all'esame dei risultati del seminario delle
Sezioni soci di Salice Terme.
La partecipazione ai seminario dei dirigenti delle
nostre sezioni soci è risultata numerosa e qualcata a testimonianza della crescita che le nuove
situazioni hanno impasto e ancor più imporranno nei prossimi mesi.
Oltre 70 mila soci rappresentano la forza della
nostra diversità e lo stimolo alla continuità ed al
rafforzamento delle attività che permettano di
modellare la struttura sociale alle nuove dimensioni della grande Cooperativa.
Due giorni di intenso dibattito hanno consentito
del Consigli o i (I nr, MA rit i
di con segnareall esa me
'
dine di alcune migliaia di miliardi. È evidente che questo
mercato è terreno di battaglia per grandi multinazionali.
• L'uso di additivi per benzina richiede la produzione
di enormi quantità di metanolo e etanolo. Anche in
questo caso la conquista di
questo mercato può far
scoppiare una guerra molto
dura tra le industrie petrolifere e le grandi aziende agricole.
Le scelte diventano perciò di
natura politica e ancora una
volta i problemi ecologici diventano come sempre problemi economici.
conclusivi del lavoro dei gruppi. Dal dibattito del
Consiglio è emerso un largo apprezzamento sui
contenuti dei documenti stessi,
ln particolare ci si è soffermati sui problemi della
riorganizzazione territoriale delle Sezioni soci,
sull'esigenza di costruire attraverso l'istituzione
del Consiglio generale un nuovo modo di intendere e migliorare i rapporti sociali.
Preso atto del grande interesse che i problemi
emersi hanno prodotto ad ogni livello delle istituzioni aziendali la discussione si è conclusa con la
convocazione delle Sezioni soci. L'obiettivo è
quello di riuscire sin dalla prossima assemblea di
bilancio a prendere importanti decisioni nel quadro delle proposte emerse dal Seminario stesso.
Siamo âncorsi> fin due sviste
Nell'articolo in 1" pagina del numero scorso di
Valerio di Jorio abbiamo riportato nel testo un
aumento dei costi in lire dei prodotti alimentari
errato: non è dello 0.05 ma dello 0,5. come appare
dalla tabella pubblicata sullo stessa numero.
In secondo luogo, nel pezzo sui sacchetti di carta,
va precisata la lista dei negozi esposta in tabella:
l'esperimento a Cremona-si terrà presso il supermercato di Via Ghinaglia e a Brescia presso quello
di Viale Venezia. Inoltre il numero dei supermercati interessati all'iniziativa è cresciuto. Adesso
con Peschiera Borromeo sono tredici.
3 — Quale consumo
Non è vero che sia solo un'erba fastidiosa
Sergio Uboldi della Coop Lime()
he
Si trovano nello shampoo,
sono medicinali,
stanno bene nella frittata
A tutti, prima o poi è capitato di fare "conoscenza" con
le ortiche, in verità senza
troppo entusiasmo.
Io ci sono letteralmente volato in mezzo. Fu al tempo
‘Iella mia prima bicicletta,
mentre percorrevo una stradina, caddi scivolando in una scarpata piena di ortiche.
Io sotto, la bicicletta sopra:
una posizione decisamente
scomoda. Per fortuna lì vicino c'era un contadino che,
vista la scena, si precipitò a
soccorrermi.
1Prifino:
avere
i guanti
per
raccoglierne
Non vi dico il bruciore: tutto
pieno di bollicene, rosso fitoco com'ero, sembravo un'aronda!
Le solite signore petulanti a
vedermi così conciato un po'
mi commiseravano, un po'
sorridevano divertite.
Ricordo che una di loro
commentò: - "va là che non
ti verranno i reumatismi!" Naturalmente non capii la
ragione di quella curiosa affirmazione, perlatro verissima.
Ira le erbe officinali che la
nostra Cooperativa Linneo
raccoglie e coltiva, non poteva mancare l'ortica: quelle
migliori, per intenderci, quelle che "pungono" più delle
altre le cogliamo a mezza
montagna, verso i 1500 metri. Durante la raccolta occorre proteggersi molto bene
con indumenti ed usare robusti guanti, però le orticate
non ci risparmiano lo stesso;
tuttavia non ho mai sentito
alcuno dei miei soci lamentarsi.
In pochi minuti il bruciore
passa, lasciando il posto ad
un lieve torpore.
L'ortica (Urtica dioica L.)
appartiene alla famiglia delle
Orticacee. Vi sono diverse
specie di questa pianta, la loro classificazione ha partico-
Dalla
primavera
ailll'autunrlio
tre stagilorag
cUi raccoâta
Dell'ortica useremo le parti
aeree che potranno essere
raccolte dalla primavera all'autunno.
La pianta va seccata all'ombra su graticci in strati sottili.
Una volta secca, aiutandovi
con i guanti leverete le foglie,
che utilizzerete al posto delle
sommità. Per uso domestico, infatti, è più pratico ser-
Buoni se
L
tare interesse per il botanico
ma le differenze sono meno
significative per l'erborista.
Per la verità va detto che la
cosiddetta "Ortica bianca"
(Lamium Album L.) pure avendone l'aspetto non va
confusa con le ortiche "normali". L'ortica bianca o Lamio ha proprietà diverse dalle piante di cui parliamo, si
differenzia per il fusto quadrato, tipico delle labiate, dai
fiori bianchi in glomeruli e
dal fatto che non punge.
Non è il caso di descrivere le
ortiche. Il grande medico del
Medio-Evo, Mattioli, diceva
con ragione, che l'ortica è
l'unica pianta che si riconosce anche di notte! Parleremo invece di questa pianta
meravigliosa, piena di virtù.
virsi delle foglie, che sono
ricche di principi attivi. Una
generosa manciata in infusione per venti minuti in un
litro d'acqua bollente, bevuta
a bicchieri nel corso della
giornata (almeno per quindici giorni) costituisce un ottimo depurativo, utile soprattutto nelle affezioni cutanee (eczemi, erpeti, acne.
ecc...).
Il succo fresco (circa 100
grammi) potrete utilmente
impiegarlo nelle diarree.
Il succo di ortica, inoltre è
emostatico.
2 9H 5
I) a causa dei disguidi nella consegna del giornale, o peri termini di tempo scaduti, o per insufficiente disponibilità del prodotto, alcuni soci non
hanno potuto usufruire dei vantaggi loro riserva-
ti.
Purtroppo, a prescindere dalla, nostra volontà,
dobbiamo affermare che non è facile prevedere il
Quale consumo — 4
numero delle adesioni, che varia da iniziativa a
iniziativa, e d'altronde non possiamo correre il
rischio di tenere migliaia e migliaia di pezzi in
magazzino a deperire. Facciamo del nostro meglio e ci impegnamo a migliorare la situazione.
Buoni sconto Soci 1985
Pz. Sconto ai soci
Cassetta mele
Golden
30.617 61.234.000
N° 2
Fustino Coop
23.444 53.057.000
N° 3
Borsa prodotti
Coop
36.169 288.005.000
Cassetta uva Italia
31.655 126.620.000
N° 4
2) Per quanto riguarda i prodotti non alimentari
(vedi caffett fiera) abbiano sempre precisato che si
tratta di forniture a stoccaggio perciò con un
numero di pezzi limitato.
N° 5 Caffè Prestigio o
decaff.
29.206 60.456.000
N° 6 Grana P.R gr. 500
39.803 168.764.000
Qui veramente non possiamo rischiare più di
tanto. Vorrà dire che nel prossimo futuro proporremo questi prodotti solo su prenotazione e in
termini di tempo molto precisi. Non esistono alternative.
758.136.000
Offerte ai Soci - Non alimentari
Pz.
N" I
3) Per ovviare ai disguidi di indirizzi errati o di
mancata consegna postale, stiamo vedendo di
superare la pubblicazione dei buoni sconto sul
giornale con una soluzione "tecnica" che preciseremo doverosamente in seguito.
La radice in erboristeria occupa un posto di tutto rispetto come antiforfora e per
tentare dí fermare la caduta
dei capelli.
Potrete preparare un decotto
concentrato (3 manciate di
radici triturate, bollite in un
litro d'acqua per 30 minuti)
che unirete a mezzo litro di
shampoo neutro. Userete
Ciò non esclude che vi dobbiate rivolgere al vostro medico per i provvedimenti del
caso.
Nu l
A fianco pubblichiamo la tabella dei buoni sconto
di cui i soci hanno usufruito nel corso del 1985. Si
tratta di un record straordinario rispetto a tutti gli
anni precedenti. D'altronde i soci continuano ad
aumentare e i riscontri positivi non mancano.
Il totale dei buoni sconto destinati agli alimentari
nel 1985 è stato di 190.897, con un risparmio
medio per socio di L. 39.700.
Nei non alimentari i buoni sconto sono stati
12.743 con un risparmio medio di L. 10.000.
anche se qui il calcolo è solo teorico essendovi
troppa differenza di valore tra i prodotti.
Con l'occasione vorremmo precisare alcune questioni che sono state sollevate dai nostri soci:
Per farsene
decotto:
cosa
consiglia
n'erb t rista
Biciclette
Risp. soci
1.235 61.750.000
N" 2
Set cucina
N° 3
Caffettiere inox
1.500
6.000.000
10.008 60.048.000
127.798.000
questo shampoo all'ortica
fatto con le vostre mani allo
stesso modo degli altri prodotti.
Un consiglio utile per tutti:
tra poco tornerà la primavera: cercate le ortiche durante
le vostre scampagnate; cogliete le cime tenere e fatene
un gustoso minestrone campagnolo, trattandole come
tutta l'altra verdura in foglia.
Potete anche farne una gustosa frittata tritandole fini e
sbollentandole un paio di
minuti prima di incorporarle
nelle uova.
Comunque le mangiate, le
ortiche vi faranno sicuramente bene, per l'alto tenore
di ferro e di sali minerali che
contengono e poi... ve le regala la natura!
Manifestamene podistien
13' "fin j' a la cava si
Grosso successo di partecipazione. di atleti e di
pubblico, alla 13° edizione podistica de In gir a la
cava, manifestazione ormai classica di fine stagione. Zeloforamagno ha vissuto una domenica
di sport molto intensa, grazie anche alla relativa
clemenza del tempo che ha permesso un'ottima
riuscita organizzativa, base di qualunque successo. Le iscrizioni sono state chiuse il venerdì, per
raggiunto completamento delle 2.500 unità.
A tutti i concorrenti la ricca borsa gastronomica
offerta dalla Coop nel contesto di una sponsorizzazione sportiva che guarda lontano.
Nel settore assoluto ha vinto Donati del Ciovasso
di Milano. Nel femminile vince la Bizioli della
Snam; il Trofeo assoluto di Società va al Ciovasso
davanti all'Edere Forti, Atletica Riccardi, Enervit, Varese e South London.
La vittoria nel settore amatori va a Fabio Rossi
nel maschile e a Silvana Saporiti nel femminile. I
vincitori di categoria sono: Ray Figg della Michetta, Franco Abbatesciana della Michetta, Ezio
Panizzardi, Viviam cent'anni, Dimitri Carmely
del Sant'Ambrogio; nel femminile Ia "solita" Rita
Zanaboni (Lanterna Gíuriati), Giovanna Colucci
(libera), Agostina Comencini (Lanterna Giuriati).
Al di là dei vincitori che devono comunque esserci
in una manifestazione sportiva, i veri vincitori
La salute, 'alimentazione, i tumori, l'inquinamento
Simonetta Salvini
anche le ap
;Iniscono
;:sfme
Reggio Emilia, 6-7 Dicembre 1985: Convegno nazionale "Alimentazione e salute'. La prima giornata è dedicata ad "Alimentazione e
Salute: la lezione della storia"
e al "Ruolo dell'informazione': L'argomento più delicato e scottante viene trattato il
secondo giorno: titolo della
sessione è "Alimentazione e
tumori':
Capita sempre più spesso di
leggere sui giornali articoli
sull'argomento, di sentire interviste ad illustri professori,
di essere bombardati da
messaggi che più o meno velatamente ci fanno capire che
dal modo in cui mangiamo
può dipendere la nostra salute, ma spesso le notizie ci
giungono in termini troppo
"difficili", o troppo poco
chiari per essere interpretati e
valutati nel modo giusto da
chi non è esperto. Anche
"Quale consumo", nel n. 4
del 1984, si è soffermato
l'argomento, che vuole qui
essere ripreso per contribuire
all'informazione ed all'aggiornamento dei lettori.
Il principale tenia trattato,
che tocca tutti da vicino, è
quello riguardante il diretto
ruolo del tipo di alimentazione o dei singoli alimenti
nell'insorgenza del cancro.
Il prof Maltoni, dell'Istituto
Oncologico di Bologna, ha
ricordato che sia studi sperimentali su animali, sia indagini dietetiche riguardanti
l'uomo, hanno ipotizzato
che l'eccesso calorico possa
facilitare l'insorgenza di alcuni tipi di tumore: come
puntualizzato dal prof. Crespi (direttore della sezione
Gastroenterologia dell'Istituto Regina Elena di Roma),
un consumo calorico in eccesso, e quindi un'ipernutrizione, influenza i processi
ormonali ed il metabolismo
lipidico; il rapporto che lega
questo malcostume alimentare ai tumori risulta essere
complesso.
Altro punto riguarda l'introduzione di grassi: pare, secondo entrambi i professori.
che un eccesso nel consumo
predisponga al tumore del
seno, del fegato e dellintestino. Spesso, purtroppo, ci si
limita ad osservare un singolo aspetto dell'alimentazione, in questo caso il consumo
di grassi, mentre, come fa
notare il prof Maltoni, possono esserci diversi fattori in
teragenti: ad esempio un
soggetto che consuma una
dieta molto ricca di grassi è
in genere un buon consumatore di carni, salumi ed al
contrario consuma poca
frutta e verdura; bisognerebbe forse analizzare il 09Mportamento alimentare più
che prendere in considerazione un singolo alimento,
per non essere portati ./mori
strada.
Legato allo stesso argomento è il tema della fibra alimentare (cioè cellulosa e sostanze simili contenute nei
vegetali e non digeribili dall''uomo). C'è stato il boom
della crusca, pubblicizzata
conte toccasana contro tutti i
mali, ma anche in questo caso la conclusione non è del
tutto corretta: infatti se da un
lato è vero che molti tipi di
tumore, come in particolare
quello dell'intestino, sono
praticamente assenti nelle
popolazioni più povere, dove la base dell'alimentazione
è data da cereali e verdura (il
che determina una dieta
molto ricca di fibre), dall'altro non bisogna trascurare il
fatto che in quei paesi lo stile
di vita è totalmente diverso
dal nostro, sicuramente c'è
un consumo alcoolico inferiore, si vive in ambienti meno inquinati, non vengono
usati additivi alimentari, pesticidi e fertilizzanti sono
molto meno diffusi, e si conduce probabilmente una vita
meno stressante, anche se
forse più dura, che nei paesi
industrializzati.
della giornata sono stati gli sportivi
in massa, il pubblico caloroso che
li ha sostenuti,
l'organizzazione
sempre all'altezza
del Gruppo Sportivo Zeloforamagno, i piccoli e i
grandi sponsors
che con il loro sostegno garantiscono la riuscita e la crescita di
questa simpatica domenica sportiva .
GRUPPO SPORTIVO
SEIOFORAMAND
La
pinna volta. del
Geas-Coop
Ottima prestazione di squadra degli atleti del
Geas-Coop. Domenica. primo dicembre, nella
corsa campestre del Massarescio, svoltasi a Casorezzo, gli atleti del Geas hanno vinto l'ambito
trofeo messo in palio dalla Società sportiva Atletica Casorezzo.
La classifica finale delle 29 società di atletica che
hanno acquisito punteggio vede nell'ordine ai
primi tre posti:
punti 333
1° Geas-Coop, Sesto S. Giovanni punti 270
2° Termozeta, Parabiago
punti 253
3° Riccardi, Milano
Grassi, fibre
e vitamine
fotto questo per sottolineare, come suggerito da Malto-
ni, che non dobbiamo illuderci di poter risolvere il problema cancro mangiando un
cucchiaio di crusca al giorno
e continuando ad abbuffarci
come se nulla fosse.
Si è anche parlato di vitamine, che sembrano svolgere un
ruolo protettivo a diversi livelli. Le più studiate sono la
A, la E e la C. Quest'ultima,
come spiega Crespi, avrebbe
un ruolo nel bloccare la formazione di nitroso-composti
(cancerogeni) a partire dai nitrati e nitriti, usati come additivi (ad esempio nei salumi e
nelle carni in scatola), come
fertilizzanti (in agricoltura), o
addirittura presenti naturalmente in alcuni alimenti.
A questo tema si ricollegano
anche le relazioni del dott.
Cabral, dell'Agenzia Interna-
zionale per le ricerche sul
cancro (IARC) di Lione, e
del dott. Soffritti, dell'Istituto
Oncologico di Bologna. Il
primo, presentando i risultati
di alcune ricerche sperimentali condotte nei laboratori di
Lione, mette in evidenza
quanto sia importante che
tutte le sostanze chimiche usate nell'alimentazione umana e in agricoltura, vengano
sperimeni ite in modo serio
prima di essere messe in circolazione; gli studi per valutarne gli effetti sono lunghi e
costosi, ma vale certamente
la pena di stanziare fondi a
questo scopo.
Il territorio
inquinato
Il problema dei pesticidi è stato toccato dal prof. Celli, do-
cente di Entomologia all'Università di Bologna; con alcune diapositive ha illustrato
la situazione dei nostro territorio ormai inquinato ad un
punto tale che le api, quasi
sparite, possono considerarsi
un vero e proprio indicatore
della "salute" di una zona;
viene spontaneo chiedersi
quale sia l'effetto del miele
sulla nostra salute!
Informazioni, notizie, risultati da tenere in mente, ma come risolvere il problema quotidiano della nostra alimentazione?
Rivedendo i punti sopra riportati si notano alcune contraddizioni. Per esempio:
come conciliare il fatto che
frutta e verdura "fanno bene"
(dovrebbero quindi essere
protettive, perché ricche di vi-
•
lamine e fibra), col fatto che
essendo coltivate in zone inquinate, ed essendo trattate
con antiparassitari e fertilizzanti contengono anche una
certa dose di sostanze non del
tutto innocue?
Come conciliare il fatto che al
giorno d'oggi si sta certamente meglio rispetto ai secoli
scorsi, col fatto che l'alimentazione dei paesi a minor tecnologia sembra predisporre
meno all'insorgenza dei tumori? Si può e si deve tornare
indietro, all'alimentazione dei
nostri avi, o bisogna invece
trovare soluzioni che guardino in avanti, proponendo eventualmente nuovi modelli
alimentari?
Come difenderci da sostanze
che noi stessi non possiamo
controllare, perché maneggiate da "altri" su cui noi abbiamo poca influenza?
Tutte domande più che pertinenti e legittime. Non a tutte
si può ancora dare una risposta, ma certamente qualche
suggerimento è emerso da
questo convegno.
Se quaUche consiglio è possibile
innanzitutto non è il caso di
fare dell'allarmismo, ma è
giusto informare ed informarsi. La dottoressa Saccani
ioni ha presentato i risultati
di un'indagine su un campione di popolazione di due città
(Reggio Emilia e Catania); ne
risulta che la gente è molto
sensibile all'argomento e vuole saperne di più, ma gli studiosi stessi non sono ancora
in grado di dare informazioni
precise e sicure. La soluzione
migliore sta nel buon senso,
dato che gli eccessi, si sa, sono
sempre dannosi.
Dal convegno svoltosi nel
giugno 1985 ad Aarhus (Danimarca) su "Dieta e Cancro"
è emerso un documento, presentato a Reggio Emilia dal
prof. Crespi, che cerca di riunire alcuni saggi consigli alimentari per mantenersi in
buona salute. In sintesi i consigli sono:
e ridurre il consumo dei grassi;
® consumare una dieta varia, ricca di frutta e verdura;
e consumare una dieta ricca in amido e fibre;
• mantenere un peso appropriato;
e non eccedere nel consumo di sale;
• preferire il consumo di prodotti freschi;
re ridurre o meglio evitare il consumo di alcool.
111 pesce dovrà
dichiarare la provenienza?
Un disegno di legge presentato ultimamente obbligherà i venditori a dichiarare in un apposito
cartello se si tratta di "pesce fresco nazionale"
oppure di "pesce fresco estero".
Il provvedimento è stato motivato dall'opportunità di valorizzare il pescato nazionale, che offre
maggiori garanzie di freschezza, permettendo all'acquirente di conoscere la pròvenienza del pesce,
poiché quello estero industrialmente costa di meno e non dovrebbe essere venduto allo stesso
prezzo.
Frattanto, però, va rilevato che gli italiani mostrano una crescente preferenza per il pesce pregiato. Sono aumentati infatti del 37%i consumi di
scampi, aragoste, gamberi e altri crostacei, analogamente ai pesci di pregio quali sogliole, spigole e
orate, mentre sono diminuiti del 33% quelli di
"pesce azzurro" (alici, sarde, sgombri).
Naturalmente l'impegno del
singolo cittadino non basta:
la presenza di cooperative di
produzione e distribuzione a
questo convegno dimostra
l'interesse e l'impegno del
movimento cooperativo per
la salute e l'educazione dei
consumatori.
L'impegno deve venire anche
e soprattutto da parte dello
stato, ed in particolare dell'Istituto superiore di Sanità
(rappresentato in questa occasione dal prof. Monacelli),
che si occupa del controllo
sulla produzione alimentare e
della sperimentazione di sostanze chimiche prima che
vengano messe in circolazione.
Sarebbe necessario che i controlli sulle industrie alimenta-
ri fossero più frequenti e rigidi: la scelta dell'individuo può
fermarsi solo sulla scelta della
composizione della dieta e
sull'acquisto dei singoli alimenti: essendo molti additivi
inutili e molto probabilmente
dannosi, un consumatore accorto potrebbe ad esempio
scegliere di non acquistare, o
almeno di ridurre, il consumo di alimenti conservati con
sostanze sospette.
Speriamo quindi che in futuro le responsabilità vengano
assunte da chi ne ha la competenza: come ricordato dal
prof. Maltoni, colpevolizzare
il singolo individuo ponendo
l'accento solo su dieta e fumo, fa si che vengano nascoste responsabilità più alte.
Sfida italiana
alla frutta esotica
Le piogge acide
sulle nostre foreste
Nel nostro Paese circa 3.800 ettari di terreno
agricolo sono oggi adibiti alla coltura di kiwi e in
poco tempo siamo diventati i primi produttori
europei e i terzi mondiali. dopo Nuova Zelanda e
Stati Uniti.
Anche la jojoba ha trovato un terreno adatto nel
nostro Mezzogiorno. Produce semi dai quali si
estrae una cera liquida utilizzabile per moltissimi
usi industriali, nell'industria cosmetica e farmaceutica.
Altri frutti gustosi e profumati come l'anona,
l'avocado e la fejoa, possono crescere in Calabria
e in Sicilia.
L'anona. un grosso frutto con polpa bianca o rosa
predilige zone calde e con poca acqua. Da esso si
ottengono succhi, gelati, profumi per sorbetti e
marmellata di gusto molto gradevole.
Le fejoa fornisce frutti grossi come un uovo, di
colore verde, rugosi e senza peluria, con polpa
aromatica e ricca di vitamine. L'avocado, tipico
frutto di importazione è ben conosciuto dai consumatori italiani che ne fanno uso frequente, soprattutto d'estate, nelle insalate e come antipasto.
Secondo i dati relativi all'importazione di frutta
tropicale nel nostro paese, gli italiani sono grandi
consumatori di questi prodotti.
In una intervista al direttore generale dell'Economia montana e Foreste del ministero
dell'Agricoltura e Foreste afferma che appena il 5% di boschi in Italia è sospettato di
essere danneggiato dalle piogge acide e solo
l'I% fortemente malato.
Il danno insomma non è ancora grave, Dalle
mappe dei danni, elaborate dal corpo forestale dello Stato emergono dati inediti: su
scala provinciale le aree più colpite sono
quelle di Varese e La Spezia; seguono (con
danni dal 20 al 30%) Viterbo e L'Aquila.
Le province di Pisa, Firenze, Gorizia, Pescara hanno fatto poi rilevare danni dal 15 al
20%. Su base regionale sono indenni le superfici a bosco del M olise e della Basilicata, e
con danni molto lievi quelle dell'Umbria.
della Calabria, del Piemonte, dell'Emilia
Romagna.
La dimostrazione scientifica precisa delle
piogge acide non c'è e si sta studiando in tutti
i laboratori del mondo.
5 — Quale consumo
Or
La produzione alimentare è (teoricamente) sufficiente p
Alberto Terzi
È facile cadere nella retorica
e solleticare la nostra emotività quando si parla di fame
nel mondo. Tutti noi temiamo la fame e chi di noi ha più
anni sulle spalle se ne ricorda
persino per averla vissuta. Ora, invece, il problema, per
chi vive nell'ocridente, si è
capovolto: la paura di non
mangiare a sufficienza, il
piacere del cibo ci portano
ad esagerare nell'alimentazione e non di rado incontriamo sulla nostra strada le
malattie del benessere. Tuttavia, abbiamo generalmente un certo rispetto verso le
persone che soffrono la fame
anche se spesso non ci chiediamo o non riusciamo a capire le cause che determinano la presenza nel mondo di
due situazioni così contrapposte: la sotto-alimentazione
e la sovralimentazione.
Prima di parlare delle cause
di questo problema provia-
a definire alcuni termini
che possono chiarire maggiormente cosa si intende per
fame. La sottoalimentazione
- afkrma la FAO - è dovuta
a un'assunzione insufficiente
di alimenti che determina un
apporto energetico inferiore
al livello minimo richiesto.
Ili malnutrizione, invece, è il
risultato di una carenza in
nutrimenti specifici o di un
regime non equilibrato e pertanto può manifestarsi sia
nei paesi con scarse disponibilità alimentari (per difetto)
sia nei paesi consumisti (per
eccesso).
MO
!IIII Paesi ad alto rischio.
Assunzione di calorie
inferiore di più del
1547, al nUnimo vitale.
Assunzione di calorie
fino al 15% in meno
del minimo vitale.
u
Tra il minimo vitale ed
il 15% in più,
u
Ira il 15% e il 30% in
più del minimo virate,
Assunzione di calorie
superiore del 30% al
minimo vitale.
1,*
SottoalimentalIVI
Malnutrizione
Vediamo, quindi, dove sono
localizzate a grandi Linee le
condizioni di sottoalimentazione e. di malnutrizione per
difetto, pur dando per scontato che, secondo indagini
recenti, la produzione alimentare mondiale è da considerarsi teoricamente sufficiente a soddisfare le esigenze
energetiche di ciascun abitante della Terra.
Se disegnassimo un nuovo
mappamondo che illustrasse
la distribuzione speciale dei
livelli di disponibilità alimentare pro-capite, noteremmo
che nelle regioni dove si verificano effettive carenze di cibo si manifestano contemporaneamente e in modo
correlato le seguenti situazioni: sono le regioni più povere, a più basso reddito pro-
Quale consumo — 6
T
capite, le meno sviluppate
dal punto di vista tecnologico, le più colpite da problemi
sanitari dovuti alle condizioni igieniche e all'insufficienza
di cibo ccc. ecc.
In poche parole, la fame si
annida dove c'è il sottosviluppo e il sottosviluppo dipende tanto dalla fertilità del
territorio o dal clima di una
regione, ma è la sommatoria
di una serie di condizioni sociali deplorevoli e in particolare dove non c'è reddito non
è possibile accedere al supermercato mondiale degli
alimenti. Questo significa
che il cibo va dove la gente se
lo può permettere e addirittura può capitare e capita
spesso che il paese produttore non possa permettersi di
consumare ciò che produce.
gal, uno Gt str
onsumatore da
Un esempio significativo di
come vengono distribuiti gli
alimenti è stato citato da Susan George, una coraggiosa
studiosa di questi problemi,
la quale dice: "Una società
che produce tonno, appartenente al gruppo Heinz, quella Heinz che fabbrica il Ketchup, investì in barche da pesca e in una fabbrica di
sgombri in scatola che forniva pesce ad almeno una parte dei poveri del Ghana, e
trasformò la fabbrica per
produrre tonno in scatola.
Poiché il tonno è un prodotto di valore tutte le scatole
venivano esportate: due terzi
del prodotto era tonno in
scatola per alimentazione
umana e un terzo era cibo in
scatola al tonno per gatti e
veniva esportato per la gioia
099
uttare
dei gatti americani, che nel
supermercato mondiale sono consumatori più interessanti di esseri umani poveri:
un gatto ricco ha molto più
valore per una società che un
essere umano povero".
Questi esempi, quasi mai, diventano notizie sui nostri
mass-media, anzi, di solito,
viene dato risalto a tutto ciò
che le nazioni benestanti
fanno per i paesi poveri i cosiddetti aiuti alimentari. Ma
vediamo più attentamente in
cosa consistono questi aiuti
alimentari.
:atti gli abitanti della Terra, invéligc'è 11..
Notizie
a cura di
Interno
Lidia Lemmi
Conferenza nazionale di organizzazione
della Lega. Di cosa discutono i cooperatori
o A Montecatini, in febbraio, si svolgerà la Conferenza nazionale di organizzazione della Lega. Cooperatori di tutte le regioni e di tutti i settori discuteranno su quale sia l'assetto organizzativo da dare al movimento cooperativo della lega per affrontare
i nuovi problemi posti dallo sviluppo sociale ed economica del,
nastro paese e per favorire la crescita della cooperazione.
Associazioni e Lega:
serve ancora questa formula?
kg Nel corso degli ultimi venti anni la Lega ha raggruppato le
cooperative di uno stesso settore di mercato in una Associazione. Oggi ci sono all'interno della Lega dieci associazioni di
settore che presidiano diverse aree di attività: consumo, abitazione, produzione e lavoro, servizi, cultura, turismo, agricoltura, pesca, dettaglianti, mutualità. Alcune di queste hanno un
ambito di lavoro preciso (consumo, agricoltura, abitazione),
altre hanno acembiti di riferimento sterminati (l'Associazione
delle Cooperative dei servizi per esempio raggruppa cooperativedi facchini e cooperative di ricercatori scientifici, informatica
e posteggiatori) e non si capisce come passano impostare strategie unitarie per le associate; altre ancora sono troppo deboli
per garantire una presenza efficace nelle regioni e sviluppare
un'attività di promozione.
Per di più tra i compiti della Lega e quelli delle Associazioni il
confine è diventato così impreciso che ci sono larghe zone di
incertezza sulla ripartizione delle responsabilità e duplicazioni
di servizi. Questi problemi si moltiplicano nel passaggio dal
livello nazionale a quello regionale (ogni regione ha la stessa
struttura di Lega e Associazioni) e in qualche caso a livello
provinciale (in Emilia, per esempio).
Chi decide per il movimento cooperativo?
n
Lfrica 1985 •
Per rispondere alle grandi sfide della vita economica italiana
e internazionale anche il movimento cooperativo deve attrezzarsi per iniziative di grandi dimensioni (il progetto di banca
cooperativa, l'ipotesi di acquisto della Sme ecc...). Come mettere insieme Ie risorse necessarie e decidere su iniziative di grandi
dimensioni?
L'attuale struttura della Lega, nella quale le responsabilità di
decisione sono suddivise in dieci associazioni di settore e in venti
diversi livelli regionali (senza contare quelli provinciali), rende
molto difficile assumere decisioni veloci su opportunità economiche che vanno affrontate in tempi rapidi. Se la cooperazione
vuole mettersi al passo con la fase di ripresa che vive l'economia
internazionale deve risolvere questo problema e trovare nuove
forme organizzative.
Le soluzioni proposte per questi problemi sono ancora oggetto
di discussione: sarà la Conferenza di organizzazione di Montecatini a indicare le nuove scelte della cooperazione.
•lb,
1.-derra"
a cura di
Vera Squarcialupi
-1,stero
Quanto costa il passaporto
Quanto sa di sale varcare i confini della patria? LO dimostra
anzitutto il prezzo che in Italia ha il passaporto che è in assoluto
il più caro di tutti gli altri paesi della Comunità europea. Questi
sono nell'ordine i prezzi dei vari paesi:
3
Paese
Líre
Italia
Francia
Irlanda
Belgio
Danimarca
Grecia
Paesi Bassi
Gran Bretagna
224.000
147.000
63.000
da 56.000 a 70.000*
56.000
41.000
da 38.000 a 47.000*
36.000
* a seconda delle tasse comunali
"porta a porta" da regolare
le Le vendite porta a porta, cioè le vendite a domicilio, saranno
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Lo•c'6
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!rLo sviluppo11"Wwi
dei paesi poveri
11 pericolo, a questo punto, è
però quello di fare dì tutte le
erbe un fascio a concludere
che gli aiuti non servono.
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0-_, 9, \
Non è proprio cosi. Infatti, si
può affermare che quel tipo
di aiuti che distribuisce Ie eccedenze produttive dei paesi
ricchi non è necessario così
come gli aiuti alimentari
spediti in gran qUantità per
fare una buona azione non
risolvono il problema di
fondo: lo sviluppo dei paesi
poveri.
La conclusione più opporluna in questa circostanza è
forse questa: per soddisfare
una delle esigenze fondamentali dell'uomo, l'alimentazione, non bisogna partire
dagli aiuti alimentari, ma da
una ridefinizione dei valori
dell'economia mondiale do-
ve il termine sviluppo non sì
identifichi nel profitto fine a
sè stesso, ma nella capacità dì
soddisfare i bisogni fondamentali dell'uomo (alimentazione, salute, ecc.) e dice
bene Willie Brandt quando
afferma: "la necessità di un
ordine internazionale che assicuri lo sviluppo e sia insieme equo e razionale per
quanto riguarda i rapporti
tra le nazioni, si impone di
per sè, né essa ha radici nelle
contingenze di particolari iniziative nazionali, di carattere sociale, economico e politico.
Ma non meno fondamentale
è la richiesta di una maggiore
equità nell'ambito delle singole nazioni, e non va dimenticato che essa ha dirette
conseguenze sulle prospettive di sviluppo economico".
regolate da una direttiva comunitaria clic è stata di recente
approvata dal Consiglio dei ministri della CEE dopo anni di
attesa. La Germania infatti stentava a prendere decisioni, influenzata da un potente gruppo editoriale tedesco specializzato
nella vendita a domicilio. La direttiva CEE si applicherà ai
contratti conclusi fra un commerciante che fornisce beni e
servizi e un consumatore durante visite non richieste dall'acquirente, sia nel suo domicilio, sia in quello di un altro consumatore, nonché nel suo luogo di lavoro, oppure durante un'uscita
organizzata dal commerciante al dì fuori dei suoi edifici di
vendita. Nelle eventuali transazioni, il commerciante é obbligato a informare per iscritto il consumatore del suo diritto di
annullare il contratto entro un termine di almeno 7 giorni, il
cosiddetto periodo di ripensamento. La direttiva è applicabile
qualunque sia il modo di pagamento, in contanti o a credito.
Ma alcuni prodotti non sono coperti da questa legislazione
comunitaria, cioè le vendite per corrispondenza, le assicurazioni, le vendite di titoli nonché le forniture regolari come quelle
del latte.
Lo spazio vitale per le galline
El Le galline ovaiale hanno finalmente ottenuto il loro "posto
all'ombra". infatti in seguito ad una direttiva comunitaria il loro
spazio vitale quando sono allevate in batteria dovrà passare da
400 centimetri quadrati (un po' pochi a dire il vero trattandosi di
uno spazio di 20 centimetri per 20) a uno spazio più ampio di
_450 centimetri quadrati (cioè poco più di 22 centimetri per 22,
altrettanto poco sempre a dir il vero!). Gli zoofili sono infuriati,
ma altrettanto lo saranno i consumatori che proprio per consentire questo pizzico di spazio in più sembra saranno costretti a
pagare più salato ogni UOVO prodotto dalle galline. quasi un 20
per cento in più, il che significa circa 44 lire per ogni uovo.
Per aiutare gli allevatori di pollame potranno intervenire i
finanziamenti pubblici perché altrimenti sembra che gli allevatori non ce la facciano proprio ad affrontare quello spazio in più
pari a un'unghia.
7 — Quale consumo
Questa pagina
a cura di Mano 111.1111.1"1"
Lodi
Caro piccolo lettore,
da oggi questa pagina sarà anche tua. Una pagina non
solo da leggere, ma da scrivere e disegnare, curata da
Mario Lodi, Gioacchino Maviglia, Aldo Pallotti, Nello
Pieroni e Eligio Ornati, tutti collaboratori di "AeB",
l'unico giornale italiano scritto e disegnato dai bambini.
Nasce quindi, in questo spazio, la collaborazione tra due
giornali che hanno obiettivi comuni: l'educazione alla
conoscenza della natura e ai suo rispetto, la
cooperazione, la pace.
La quota annuale è di L. 10.000, da inviare a mezzo conto
corrente postale n. 10496263 intestato ad "AeB", 26034 Piadena (CR). L'abbonamento decorre dal gennaio ma chi si
abbona durante l'anno riceve i numeri arretrati.
Molti soci hanno dei figli giovani: d'ora in poi "Quale
consumo" sarà anche il giornale dei loro bambini, sul
quale potranno magari leggere i loro pensieri. Infatti
tutti i bambini possono collaborare mandando pagine
dei loro diari, storie vere e inventate, poesie,
osservazioni, proprio come fanno i bravi giornalisti.
Possono scrivere sui più diversi argomenti: i giochi, la
scuola, i sentimenti, le speranze per il loro futuro, la pace
ecc. Purché siano i loro autentici pensieri e non la
ripetizione di quelli dei grandi.
Se hai anche tu un'idea originale, un'esperienza da
raccontare, un bel disegno non copiato, spediscilo a
"Quale Consumo", c/o Coop Lombardia, Via
Famagosta 75, 20142 Milano.
La redazione di "AeB" sceglierà gli scritti e i disegni più
interessanti e li pubblicherà su questa pagina e, se questa
non basta, sullo stesso "AeB", che va in tutto il mondo.
Cominciamo con alcuni testi e poesie sulla natura. Le
due storie dei bambini di Biassono hanno un preciso
significato: in una il possesso provoca la morte
dell'animale, nell'altra la liberazione è il risultato di una
riflessione non egoistica, una conquista non facile.
Buona lettura!
..n•n
iróia bamoídi
Zoo
a llun-ilac
Zoo, appari bello
solo agli ingenui:
sei in realtà
un luogo di tortura.
1~-
Annalisa, anni 11
S. Matteo delle Chiaviche (MN)
3
Nessuno sa
Un giorno mia mamma è andata giù nell'orto a prendere
l'insalata. Quando la stava per pulire, sopra una foglia ha
trovato una lumaca: era piccola piccola e trasparente.
L'abbiamo messa in una scatoletta e le abbiamo messo un
po' di insalata.
11 giorno dopo mi sveglio, vado lì e trovo tutta l'insalata
bucata. Era stata lei che l'aveva mangiata perché aveva fame.
Io messa ancora.
Ora vive in cucina, nella scatolina. Si arrampica sempre sul
coperchio, di dentro. Quando apro la scatoletta la trovo
sempre lì. Forse vuole uscire.
Io le dico se le piace stare nella scatoletta. Lei mi risponde che
è contenta di stare lì dentro, anche perché non è al buio, ma
in una scatoletta tutta trasparente. Lei ci sta bene, perché
vede tutta la mia cucina, e vede anche me...
***
Un giorno mi sono spaventata perché sono andata li e non
ho visto la lumachina sopra l'insalata. Poi ho visto che da
sotto l'insalata veniva fuori qualcosa e all'improvviso sono
spuntate le cornette. lo mi sono spaventata perché erano
spuntate così...
pesciolin di Massilmilhano
21 settembre
Oggi Massimiliano ha portato a scuola un pesciolino. E
piccolino, con le strisce nere e grige per tutto il corpo come il
gatto-tigre di Sebastiano. Massimiliano dice che è andato a
prenderlo suo papà alla "canonica".
Lorena
Le ho detto: "Mi hai fatto spaventare!"
E lei: "Eh, ma io non sapevo che eri venuta qui!"
Adesso la mia lumachina non ce l'ho più, perché era diventata grande e cominciava a non starci più nella scatoletta, ci
girava sempre perché voleva uscire. E allora un giorno io ho
detto a mia mamma: "Sarà meglio se la liberiamo!"
E mia mamma: "Sì, sarà meglio".
Era sempre al suo posto nella scatoletta, mia mamma l'ha
presa e siamo andati nell'orto dove c'è l'insalata. Lì abbiamo
messo giù la scatoletta senza coperchio e abbiamo aspettato
che la lumachina uscisse e andasse via...
Non è uscita subito, abbiamo dovuto aspettare un po'.
Quando è uscita, prima ha messo fuori le corrine, poi si è
arrotolata come una trottola, e dopo si è nascosta sotto una
foglia d'insalata. Ci ha fatto due buchini e ha messo fuori le
cornine. Infine è andata nel rosmarino e dopo un po' non si è
vista più.
lo ho detto: "Chissà come sarà contenta di essere libera!"
E mia mamma: "Hai proprio ragione". E cosi abbiamo
ripreso la scatoletta e siamo rientrate in casa.
Lorena, anni 6, Biassono (MI)
Insegnante Nello Pieroni
Nessuno sa
che mio zio ha liberato un uccellino
impigliato su un ramo
con dei fili di cotone.
Nessuno sa
che non esiste per me
un animale o un fiore
più bello di un altro.
Luca, anni 8, Novate (MI)
I•so bm
Orso bruno
col tuo pelo nero nero
al Lago rosso non vai più
a bere
perché hai paura
dell'uomo!
Orso bruno, solo solo!
Andrea Missaglia, anni 9, Agrate (MI)
Insegnante M. Grazia Zamparini
"11 101~ "111.„. 4111
Andiamo ai servizi
a cambiargli l'acqua
(Patrizia)
24 settembre
Questa mattina, quando siamo entrati in aula, abbiamo
trovato iI pesciolino morto, L'acqua era tutta sporca, il
pesciolino non si muoveva... Era adagiato su un fianco, con
la bocca aperta, era diventato quasi bianco. Nell'acqua non
c'erano più le bollicine come quando era pulita.
Per questo è morto, perché quelle bollicine sono l'aria, sono
l'ossigeno che lo fanno respirare. Perché anche nell'acqua c'è
l'aria e i pesci possono respirarla e vivere. E lui l'aria (l'ossigeno) non ce l'aveva più, l'aveva consumata tutta. E allora è
morto„.
Il pesciolino morto
(Sebastiano)
Il pesciolino di Massimiliano (Lorena)
Quale consumo — 8
22 settembre
Oggi Massimiliano ha portato da mangiare al pesciolino.
Prima di mettergli il mangiare nel vasetto, siamo andati a
cambiargli l'acqua. Abbiamo messo il vasetto sotto il rubinetto e mentre si riempiva, dall'acqua uscivano fuori le
bollicine. Erano tante.
Finito, siamo tornati in classe e gli abbiamo messo il mangiare.
A mezzogiorno, prima di andare via, abbiamo detto alla
bidella se domani, che è domenica, gli cambiava l'acqua.
Viviana
Diario-storia dei bambini della classe B di Biassono (Milano).
l nsegnante Nello Pieroni.
Andamento di mercato e risultati dell'anno trascorso
Dalla stampa
a cura di
Luciano Didero
di Guido Toled
n
c. n)biettive
o
O
•
ven dite p
11 1985, secondo anno della
nuova azienda unificata Coop Lombardia, è alle spalle.
Messe sul piatto tutte le esperienze fatte durante un anno
di lavoro è ora tempo di pensare a programmare il futuro
e i risultati che la Coop
Lombardia ha conseguito
nel 1985 costituiscono la base ovvia di partenza per la
costruzione del preventivo
delle vendite per il 1986.
L incremento che la nostra
Cooperativa ha realizzato
nell'anno appena trascorso è
certamente buono, molto al
di sopra del tasso di inflazione dei prodotti alimentari.
Ciò ci dovrebbe apparentemente spingere ad un ragionevole ottimismo per quanto
riguarda le vendite del 1986.
E tuttavia proprio l'analisi
dei dati di incasso del 1985 ci
obbliga ad una consapevole
prudenza.
Nel 1985 le vendite hanno
ri F 1-;- \ -----1D
infatti registrato un andamento molto differente Ira il
primo ed il secondo semestre
e tra grandi supermercati ed
altri punti di vendita.
Nel secondo semestre, ed in
particolare a ottobre e dicembre, le vendite hanno subito una forte diminuzione,
che, ad una prima analisi,
sembra da imputare ad un
calo della disponibilità della
clientela o ad un utilizzo del
reddito diverso rispetto al
passato.
I grandi supermercati hanno
fortunatamente mostrato una maggior capacità di espansione delle vendite, certamente legata alla validità
del servizio offerto.
I piccoli ed i medi punti di
vendita hanno invece maggiormente risentito della situazione generale e, salvo
qualche eccezione, hanno
prodotto risultati non molto
brillanti.
oP
.
9
Imballaggi riutilizzati
3 In base alla direttiva CEE n. 85/339 pubblicata sulla'
"Gazzetta Ufficiale CEE" tutti gli imballaggi destinati a
contenere alimenti allo stato liquido (eccetto lo yogurt)
dovranno essere riutilizzabili.
Dovrà essere promossa la produzione e la commercializzazione di contenitori riciclabili o nuovamente riempibili.
Per i materiali riciclati dovrà essere promossa la raccolta
selettiva, i contenitori nuovamente riempibili dovranno
riportare la scritta "imballaggio nuovamente riempibile".
Questa disposizione varrà dal 1988 anche per l'Italia e
comprende anche l'obbligo di una appropriata informazione dei consumatori in merito al valore economico ed
ecologico dell'iniziativa.
Additivi in USA: anidride solforosa
wilhiiirolairm
La
distribuzione
Lombardia A ciò si deve aggiungere
qualche considerazione di
carattere generale sulla situazione della distribuzione
dei prodotti alimentari in
Lombardia. re
Nella nostra regione è ormai
in atto una concorrenza diretta tra supermercati: nel futuro essa si accentuerà.
Sempre più bassa diventa la
quota di mercato catturabile
al dettaglio tradizionale;
sempre più alta diventa la
quota di mercato che gli ipermercati catturano ai supermercati.
Momenti della vita di uno dei nuovi supermercati della Coop Lombardia
Non sono ipotizzabili, in
quasi tutte le aree dove siamo presenti (pur con qualche fortunata eccezione), incrementi della popolazione
residente.
Gli incrementi dei consumi
pro capite sono, nella migliore delle ipotesi, modesti.
L'unico modo per incrementare Ie vendite reali risulterà
quindi quello di catturare
quote di mercato alla diretta
concorrenza, cercando contemporaneamente di mantenere vivo l'esodo dal dettaglio tradizionale.
L'obiettivo è quindi difficile
ed impegnativo e richiederà
l'impegno costante e determinato di tutti.
Queste sintetiche osservazioni ci spingono a proporre
per il 1986 un preventivo di
vendita attorno ai 330 milioni di lire che, nelle presenti
circostanze, costituisce un
ambizioso e difficile obiettivo.
n L'anidride solforosa e alcuni composti con essa apparentati (solfito e bisolfito di sodio e potassio, e altri) sono
additivi alimentari diffusi e utilizzati in Europa (con le
sigle E220, 221, 222. 223, 224, 226) e in USA.
Sono utilizzati a scopo conservativo e antiossidante (a
volte decolorante) in numerosi alimenti: vini, birre, frutta
e ortaggi conservati.
Proprio dagli USA vengono alcune recenti segnalazioni
che dimostrano che le perplessità di una parte del mondo
scientifico intorno all'innocuità di questo additivo non
sono infondate.
Apprendiamo dalla rivista americana "Food Technology" che il Food and Drug Administration (l'equivalente del nostro ministero della Sanità) ritiene che questi
composti, se utilizzati in materie prime quali frutta e
ortaggi, non siano più "GR AS" (sigla che può essere
tradotta con "considerati generalmente sicuri") come in
precedenza.
A questo proposito I'FDA propone una modifica delle
disposizioni vigenti in materia.
Un altro ente di controllo americano ha nel frattempo
proposto che la presenza di anidride solforosa e simili in
vini, malti e distillati venga indicata in etichetta quando
superiore ai livelli minimi registrabili analiticamente.
Francia: più informazione sugli alcoolici
n L'Académie de Médecine, apprendiamo dal "Bulletin
d'information" del Laboratoire cooperatif, ritiene che
vada estesa l'informazione dei consumatori, in particolare di quelli che hanno verificati motivi di salute. intorno ai
prodotti che contengono alcool.
Più specificamente ritiene che la presenza di alcool, in
qualunque quantità presente (anche minima) venga
sempre dichiarata in etichetta.
La proposta si riferisce ai prodotti alimentari, alle bevande, ai derivati di pasticceria e anche ai medicinali che.
comunque, ne contengano.
Tale indicazione dovrebbe essere poi espressa più chiaramente di quanto non si faccia attualmente: in grammi
per litro piuttosto che in gradi alcoolici.
In particolare per le bevande se ne propone l'indicazione
anche per i prodotti che ne contengono quantità modeste: un progetto di regolamentazione CEE attualmente
allo studio prevede l'indicazione del contenuto in alcool
solo se supera l'1,2% in volume.
9 — Quale consumo
Appuntamenti in LombarA
Fiorella Fumagalli
11 disgelo io . primi
Bergamo
L'ultimo giorno di febbraio,
quest'anno venerdì 28, ad
Aprica in provincia di Sondrio si ripete il tradizionale
corteo detto "Sunà de
Mars". I contadini girano
per le strade suonando e battendo secolari campanacci
per risvegliare l'imminente
stagione primaverile; alla fine vengono cotte e servite in
piazza le salsicce, mentre i
locali pubblici rimangono aperti fino all'alba. Si può facilmente pernottare: per ogni
informazione ci si rivolge all'efficientissima locale Azienda Autonoma di Soggiorno (0342/746116).
D
O
Lo stesso giorno Treviglio, a
metà strada da Milano e
Bergamo, festeggia la Madonna delle Lacrime, un'antica manifestazione religiosa
che risale al 1521. Si racconta
che durante l'assedio condotto dal generale francese Lautrec — Francia e Spagna si
disputavano la Lombardia
— l'immagine della Madonna dipinta sul campanile del
convento di Sant'Agostino
abbia versato autentiche lacrime, facendo arretrare generale e truppe ostili e salvando così la cittadina dal
saccheggio.
Accanto alla cerimonia religiosa (una novena officiata
in mattinata dal vescovo) si
apre una grande fiera con
parco divertimenti e venditori ambulanti di "biligoc", le
castagne infilzate nello spago.
E previsto anche un poutpourry di mostre: per informazioni dettagliate ci si rivolge allo 0363/47317. Interessante visitare, nel centro
storico, il santuario seicentesco, ampliato nel novecento
con le offerte della popolazióne: custodisce una pregevole serie di 16 quadri sulla
storia delta Vergine, dipinti
dal Montalto nel Seicento, e
una cappella settecentesca
affrescata dal Rodriguez.
Ira
Marzo si annuncia nell'01trepo pavese con solenni
mangiate e bevute.
A Retorbido, la seconda
domenica del mese, per la
"Sagra del polentone" vengono sistemati nel pomeriggio in piazza due o tre calderoni da mezzo quintale di farina l'uno; arriverà Re Bertoldo, la saggezza contadina
fatta persona, con un seguito
di vivaci carri mascherati
(0383/74003).
A Rovescala la "Primavera
dei vini" propone ogni weekend di marzo visite alle cantine, una decina in tutto, e
nella Sala esposizioni sulla
piazza principale. Gli assaggi
sono gratuiti e, innaffiati dalla Bonarda che è il vanto locale, si possono gustare piatti
tipici come i ravioli ripieni di
stracotto, malfatti e risotti,
bolliti e brasati. Informazioni presso la signora Fiera
Vercesi, 0385/48481.
Le feste di San Giuseppe
San Giuseppe, 19 marzo, in
molte località è la prima occasione per festeggiare la
primavera in arrivo.
A Lemma, sul lago di Como, il sabato precedente —
15 — si rinnova l'antica usanza dei falò, che risale forse
aI medioevo quando la popolazione subì rl saccheggio
dei comaschi, oppure richiama i roghi delle streghe.
che la tradizione vuole qui
numerose. Se ne può approfittare per una visita ai crotti
locali: quello del Misto (031/ 914495). che ha riaperto da
poco dopo la pausa invernale, offre antipasto di lavarcilo, pesci del lago e riso, salame di produzione locale e vini ben conservati nelle cantine naturali; quello dei Pescatori (031/914597) le primissime anguille, paté di
cavedano, "missoltini" (agoncelli salati e seccati al so-
co-ne4 tatatd-e;'zi
9-ti.01.-,
_7
le), risotti con filetti di pesce
persico e altre prelibatezze
della cucina lacustre.
Gandino, il più antico centro
di filatura e tessitura di lana
nell'area bergamasca, anticipa i festeggiamenti in onore
sempre di San Giuseppe alla
domenica 16, quando nel
centro storico si radunano
venditori ambulanti di rame,
falci e rastrelli lavorati artigianalmente.
Si può curiosare nelle fabbriche di coperte e tappeti, di
conduzione familiare e quasi
tutte disposte alla vendita al
dettaglio; sono ancora visitabili alcuni stabilimenti ottocenteschi, veri gioielli di
archeologia industriale, e gli
stenditoi o "chiodere" di legno, a due piani, che servivano a sostenere i panni di
lana stesi ad asciugare e ad
imbianchire al sole: se ne
possono vedere ancora molte lungo i pendii collinari
verso il torrente Romna
(035/745567).
Infine a Grosio, in Valtellina,
la "Sagra di san Giuseppe"
richiama il 19 e il 20 marzo
un festoso mercato, che può
essere un pretesto per vedere
le anziane del paese sfoggiare
il loro costume tradizionale,
unico in tutta la Lombardia
per il suo aspetto orientale:
ampia gonna nera, corpetto
di raso, maniche abbondanti, sete e ricami.
Leggenda vuole che, avendo
la peste fatto piazza pulita di
donne, gli uomini allora al
servizio della Repubblica di
Venezia avessero risolto il
problema facendosi inviare
dalla Serenissima un gruppo
di prigioniere turche. Ulteriori notizie allo
0342/845123.
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Le Nouvel Observateur
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Itinerario: Milano/ Ankara/ Cappadocia/ Istanbul/ Milano
Partenze: 13 marzo
Lire 1.050.000
23 marzo (Pasqua) Lire 1.170.000
Trasferimenti da/per aeroporto in Turchia. Pensione completa. Hotel di prima categoria. Visite ed escursioni guidate.
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11 - Quale Consumo
Servizio dello studio Fotogamma
Sulle nevi "immacolate"
o
Un giorno di festa, uno qualsiasi, in un qualsiasi
punto delle nostre montagne, Alpi o Appennini
che siano. Un bisogno di sgranchirsi, di riprovare
i muscoli, di fare una discesa. Aria e sport sulle
nevi, discese indiavolate o primi passi
tentennanti, una corsa indenne o, purtroppo, una
gamba... come è accaduto persino all'Avvocato.
Stare a guardare dalla poltroncina con la faccia al sole.
o
dal
ella ci
Ma... e la moda, dove la mettete la moda?
Il giubbotto imbottito grande marca e ultimo
grido, il paio di sci nuovi, gli stupendi guanti
felpati, le scarpe in pelle di foca del dopo sci. Un
bel pacchetto di biglietti per gli impianti di risalita
e poi discendere e risalire e così via. Un giorno,
due giorni. Tutti insieme, fuggiti via dalla
confusione di ogni giorno in città.
Mattino. Verso quale ski-lift? La pazienza è la virtù dello sciatore. Tutti in fila in attesa di salire.
t
Il gruppo degli indisciplinati: fanno ressa come se dovessero spingere.
Anche loro pronti per
•
la partenza del "gran fondo".
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N. 2 febbraio