Visita il nostro sito: meridiano16.com L’informazione Direttore Responsabile: Tonino Del Duca. Redazione, Amministrazione e Pubblicità: EDISTAMPA via Donatello, 44 LUCERA fax e tel. 0881.548481. P. IVA 00994420719. Abbonamento annuale 22 numeri: ordinario 15,00, benemerito 30,00, sostenitore, enti ed associazioni 51,00. ccp 10772713. Tariffe pubblicità b/n e avvisi: •. 3,70 a mm. di colonna + IVA. Per le posizioni di rigore aumento dal 30 al 70%. Anno XXII n.5 (502) del 15.3.2007. Prezzo: e 0,70 Poste Italiane spa- Spedizione in A.P. DL 353/2003 (L. 27/2/2004 n.46) art1, comma 2, DCB FOGGIA globale L’incontro promosso dal Rotary Club Entra nel vivo la campagna elettorale a Lucera Il lavoro nero in Capitanata LA LOTTA PER UN CONTENITORE VUOTO di Erika Raimo Lucera. E’ stato l’Auditorium del Liceo Classico “Bonghi”, la cornice dell’incontro incentrato sulla scottante tematica de: “Il Lavoro Nero in Capitanata.” Il convegno è stato organizzato dal Rotary Club di Lucera, Manfredonia, San Giovanni Rotondo e Gargano, con il patrocinio del Comune di Lucera, dell’Ordine degli Avvocati di Lucera e dell’Ordine degli Avvocati di Foggia, ed ha avuto luogo lo scorso 10 marzo a partire dalle ore 17,30 circa. Il primo oratore del Convegno è stato il Presidente del Rotary Club di Lucera, dott. Giovanni Calcagnì. Dopo i doverosi saluti e ringraziamenti il Presidente Calcagnì, con dovizia di particolari, ha espresso la relazione introduttiva al convegno che ha toccato i seguenti punti: “Riflettere sul Lavoro Nero in Capitanata ed indicare i vecchi e nuovi strumenti per combattere l’emarginazione sociale e conseguire trasparenza al mercato del lavoro: è il servizio che i nostri Club intendono offrire alla collettività nell’ambito degli scopi rotariani per l’etica in ogni attività; bisogna incoraggiare l’ideale del “servire” inteso come motore propulsore di ogni attività sociale e civile.” Il relatore ha messo in evidenza, successivamente, problema atavico relativo allo sfruttamento degli immigrati che, solo dopo gli articoli di Fabrizio Gatti per l’Espresso, si è diffuso nell’opinione pubblica. “Gatti non esagera parlando di schiavitù”-ha continuato il Presidente Calcagnì- lo schiavismo moderno non è fatto di catene, ma approfitta della condizione di bisogno economico, morale e/o culturale di una grande fetta della popolazione mondiale.” Auspicando “utili ed originali contributi da parte dei presenti, e delle organizzazioni che essi eventualmente rappresentano”, il dott. Calcagnì ha concluso il suo discorso introduttivo. La parola è poi passata al Sindaco di Lucera, dott. Giuseppe Labbate, il quale ha messo in luce la grave problematica del lavoro nero in Capitanata dicendo che: “il lavoro nero è una conseguenza di una scarsa conoscenza di lavoro nella provincia.” L’Avv. Donato Caputo, Assistente del Governatore Pasquale Satalino Distretto 2120- PugliaBasilicata- Rotary International ha illustrato a grandi linee, “il piacere con cui il Rotary International sollecita riflessioni che sposano l’etica del lavoro e colgono i bisogni più diffusi della collettività”. È stato il Preside del Liceo “Bonghi”, prof. Michele Schiena, l’oratore successivo, il quale ha indicato il “Bonghi” come “la fucina dove sono stati forgiati tanti professionisti che onorano Lucera e la provincia di Foggia.” Successivamente il Preside Schiena ha descritto il lavoro nero come “un tema sociale di scottante attualità”. Il relatore successivo è stato il dott. Giuseppe Pellegrino, Presidente del Tribunale di Lucera, il quale ha descritto il lavoro nero come “un problema che ci trova impreparati. Ultimamente si sono verificati numerosi casi di separazioni e divorzi a causa dell’aumento delle badanti: essendo molto giovani e carine sono, nella maggior parte dei casi, la causa della rottura delle famiglie; tuttavia si verifica, subito dopo un fenomeno di ritorno da parte dei separati.” Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lucera, Avv. Giuseppe Agnusdei, è stato l’oratore successivo. Dopo i doverosi saluti, lo stesso Presidente Agnusdei ha introdotto il suo intervento con le seguenti parole: “Porto il saluto di una classe forense che mostra il suo interesse e la sua partecipazione al problema.” Ha continuato dicendo: “L’immigrazione è un fattore rilevante nell’ambito del lavoro nero e riguarda la collettività locale.” Sono stati espressi del relatore riferimenti alla categoria forense e a come essa svolga la sua funzione secondo l’interesse generale, al di là dei luoghi comuni. La parola è poi passata al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Foggia, Avv. Guido De Rossi. continua in 2ª di Tonino Del Duca Lucera. E’ ormai entrata nel vivo la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Lucera. E’ bene chiarire subito per i cittadini che non ci sono speranze per una inversione di tendenza rispetto al passato. Tutto procede come sempre, all’insegna della frantumazione politica, delle manovre, del clientelismo, dei piccoli calcoli personali e dei grandi problemi collettivi, che si vogliono risolvere e, invece, si aggravano sempre più. Innanzitutto ci sono da sottoline- are la scarsa presa dei partiti sulla gente e la difficoltà di comprensione della stessa politica, divenuta quasi una questione “privata” di gruppi, gruppetti e singoli personaggi che fanno e disfano alleanze, accordi e liste civiche; tale difficoltà di comprensione non fa altro che sancire sempre più il distacco dei cittadini dalla politica. Non nascondiamo che anche noi spesso ci troviamo in difficoltà di fronte ad avvenimenti che ci sfuggono. Per una prima comprensione della realtà comunale cerchiamo, quindi, di analizzare la situazione politica attuale alla luce degli ultimi avvenimenti. Nell’ultima settimana c’è stato un Consiglio Comunale inaspettato, un incontro dei DS, una conferenza stampa della nuova Margherita, una conferenza di presentazione del Piano Urbanistico Generale da parte del sindaco Labbate e un incontro sullo stesso argomento organizzato dall’AIAL dell’ing. Mario Maggiore. I partiti del Centro- Sinistra si presentano in ordine sparso. Da una parte DS- SDI (una parte) e Rifondazione Comunista, che appoggiano come candidato sindaco Vincenzo Morlacco, dall’altra la nuova Margherita, guidata da Giuseppe Pica, che costituisce la vera novità dello schieramento. Infatti dopo la celebrazione del congresso cittadino è stato eletto il Consiglio Direttivo formato da: Giuseppe Pica coordinatore comunale, Antonio Chiella, Mario Follieri, Antonio Morelli, Comingio Rossi, Rosario Marzano, Donato Santangelo, Michele Ciavotta, Angelo Ciro Di Gioia, Alfonso Ferro. Nell’incontro della delegazione dei partiti del centro- sinistra la Margherita ha chiesto di celebrare le primarie per la individuazione del candidato sindaco, ottenendo un bel rifiuto. A questo punto la spaccatura sembra ormai inevitabile, per cui quasi certamente la Margherita andrà ad individuare un candidato di Centro alleandosi con altre liste locali, come quella per la Moldaunia guidata dal medico Porzio e le tre dell’Alleanza di Centro. meno nei prossimi giorni le segreterie dell’UDC e di AN nonché il commissario di FI chiariscano le posizioni dei rispettivi schieramenti. Esiste, poi, il mondo variegato delle liste locali, che sono in grado di condizionare in maniera determinante il risultato elettorale. Quattro finora quelle che si sono presentare alla ribalta: la lista per la Moldaunia, “Insieme per Cambiare”, “3L” e “Italia di Mezzo”, che può comunque essere considerata un partito rappresentato a livello nazionale da Follini. Infine un’ultima considerazione: è evidente che il Comune di lucera si trova in una situazione finanziaria disastrosa, essendo oberato da debiti derivanti da giudizi persi (eredi Sacco in primo luogo). In questa prospettiva a che cosa serve accapigliarsi per un contenitore vuoto?? La spaccatura esiste anche tra i partiti del centro- destra, che ancora non ancora riescono ad individuare ufficialmente il proprio candidato sindaco. I nomi finora in ballottaggio sono quelli noti di Peppino Labbate, sindaco uscente, e il sen. Costantino Dell’Osso. Ci aspettiamo che quanto 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 “La serva padrona” 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 a Lucera 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Lucera. L’Associazione Amici della Musica “Giovanni Paisiello” di Lucera, per il quarto appuntamento con la XXIV Stagione concertistica di sabato 10 marzo ha proposto l’operetta. “Classica di Più: d’Opera e da Camera” è infatti il nome dato alla stagione 2007 che prevede ben quattro serate dedicate all’opera e all’operetta insieme ai grandi concerti di musica classica e da camera. L’opera buffa cantata è stata “La serva padrona” in omaggio a Giovanni Paisiello, il musicista che dà il nome all’Associazione, mentre il libretto è di G.A. Federico. A esibirsi sono stati il soprano Rosaria BUSCEMI, vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, e il basso Giovanni GUARINO, che ha tenuto numerosi concerti e recitals nei maggiori teatri italiani ed esteri, dagli Stati Uniti all’Australia. I due cantanti lirici sono stati accompagnati dalla pianista continua in 2ª N.5 del 15.3.2007 MERIDIANO 16 PAG. 2 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 123456789012345678901234567890121234567890123456789012345678901212345678901 continua dalla prima... 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 Il lavoro nero in Capitanata 12345678901234567890123456789012123456 Lo stesso ha espresso considerazioni in merito alla: “forza ed alla fierezza con cui le procure di Lucera conducono la battaglia difficile contro la piaga secolare del lavoro nero.” Il lavoro nero è stato descritto come “una piaga devastante della Terra ricca di risorse culturali, storiche e umane ma prigioniera di retaggi antichi. Le parole conclusive del Presidente De Rossi sono state l,e seguenti: “L’Università, le Procure di Foggia e di Lucera, gli Ordini di Foggia e di Lucera si stanno muovendo ponendosi come referenti della collettività.” luce il bisogno di snellire le procedure perché “è impensabile rivolgersi ai caporali per poter assumere persone”; il secondo oratore si è soffermato a descrivere quanto possa essere importante “Analizzare le funzioni di intreccio tra un’economia che vive di legalità e gli aspetti che vanno ad aggredire questo vanto.” Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Foggia nonché Ordinario di Diritto del Lavoro, prof. Maurizio Ricci, ha illustrato la situazione regionale: essa è passata dal 33,4% nel 1995 al 41,2% nel 2005: la presenza del lavoro nero nella nostra regione è in pericoloso aumento. “Occorre -ha concluso il relatore- intervenire sul piano legislativo ed extralegislativo.” L’oratore successivo è stato il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lucera, dott. Massimo Lucianetti. Lo stesso dopo aver illustrato la condizione di illegalità nella quale siamo sommersi, ha sottolineato l’importanza di aumentare i controlli. “L’Italia non è mai stata stimolata a regolamentare il fenomeno”. Da parte sua il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, dott. Vincenzo Russo ha affermato che il fenomeno potrebbe essere ingigantito e che spesso “siamo bravi ad autoflaggellarci.” Successivamente l’oratore ha messo in luce la difficoltà degli imprenditori che si verifica nel momento in cui, gli stessi si trovano a dover accogliere legalmente i lavoratori perché gli uffici di collocamento sono diminuiti. 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 La “serva padrona” a Lucera 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 Ma sul piccolo palco della Sala “Paisiello”, oltre ai cantanti e alla pianista, c’è stato anche un mimo. Si tratta di Camillo FACCHINO, in realtà un tenore diplomato in canto al Conservatorio di musica N. Rota di Monopoli che vanta un’attività concertistica di riguardo e che lo ha visto protagonista di alcune rappresentazioni con importanti di Pippo Grasso Lucera. Chi vorrebbe essere nei panni di chi governerà Lucera nei prossimi anni? Domanda canonica quando si vuole evidenziare la gravità di una situazione, ma un po’ ipocrita se si pensa che i panni che nessuno vorrebbe indossare sono quelli dei lucerini. Abitano una città che vive un periodo di estrema sfiducia e senza prospettive, ripiegata su se stessa e incattivita, che ha bruciato i suoi giovani perché non ha creato per loro uno straccio di futuro, e che nonostante i proclami, i programmi ed i sogni vari, non è cambiata granchè se non in peggio, con l’ulteriore aggravante di non essere nemmeno consapevole della propria condizione.Le intenzioni di chi ha amministrato negli ultimi anni saranno pure state di quelle migliori (anche se così non è sembrato), ma i fatti, i nudi e crudi fatti, sono più che evidenti: quasi nessuno sviluppo (economico, civile, culturale), abbandono e frustrazione (soprattutto nei giovani, principali vittime), in una parola squallore, dal quale ognuno, più o meno consapevolmente, cerca di fuggire vivendo alla giornata, attaccato unicamente al proprio interesse materiale, senza alcun tipo di condivisione come sarebbe proprio di una comunità civile che si rispetti e voglia crescere. Quartieri (in centro e periferia) abbandonati a se stessi, senza controllo o vigilanza, strade fatte ormai solo di buche, la sera pressoché buie, e percorse da un traffico anarchico, senza regole né sanzioni. E un alternarsi e rispecchiarsi di macerie virtuali e macerie vere, che costellano Lucera come un triste rosario: Via Vittorio Veneto, l’area dell’ex Mulino Sacco (ferita anche economica per la città), l’ex Asilo Sant’Anna in Piazza Duomo, la zona San Matteo, Santa Maria delle Grazie, le Sacramentine, e l’elenco potrebbe continuare. In un paese che volesse dirsi civile tutto questo sarebbe sufficiente, anzi sovrabbondante, per tracciare un bilancio e poter dare un giudizio: nella realtà a Lucera non si farà ne l’uno né l’altro, cosicché indifferentemente ognuno continuerà ad indossare i propri panni (o le proprie maschere), quelli dei venditori di sogni e quelli degli eterni presi in giro. Al Garibaldi tanti applausi per il gruppo teatrale “Alter Ego” Come stabilito le conclusioni sono state delineate dall’avv Donato Caputo assistente del governatore Pasquale Satalino Distretto-2120-Puglia-Basilicata- Rotary International, il quale ha ribadito il concetto espresso dal presidente Avv. Giuseppe Agnusdei, ovvero ribadendo che agli immigrati viene negato il diritto alla difesa, in quanto gli stessi non possono farsi valere poiché sono costretti a vivere nell’ombra di un feroce ricatto: quello di essere dichiarati lavoratori non regolari di fronte alla legge. All’incontro erano inoltre presenti i quattro presidenti del Rotary Club di Lucera (Giovanni Interessanti sono stati gli inter- Calcagnì), Antonio Nasuti venti del dott. Angelo Miano, pre- (Manfredonia), Nicola Gentile sidente di “Unione Agricoltori” e (Gargano) e Graziano Pretto (San di Di Mola, delegato Camera di Giovanni Rotondo). Erika Raimo Commercio. Il primo ha messo in 12345678901234567890123456789012123456 Cinzia MAURANTONIO, anch’ella vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali. MACERIE orchestre e formazioni cameristiche. Dopo l’opera, ecco che ora fa la sua comparsa a Lucera anche l’operetta, introdotta anch’essa nel calendario della stagione concertistica per soddisfare una precisa richiesta avanzata negli ultimi anni dal pubblico lucerino, sempre più esigente e desideroso di partecipare a eventi musicali di alta qualità. La presentazione del concerto è stata affidata a Francesco Mastromatteo. Lucera. Applausi, applausi…… e ancora applausi per l’Associazione teatrale “Alter Ego” reduce del successo della commedia “U spose n’è bbune”, portata in scena dal 9 all’11 marzo nell’ambito della rassegna teatrale dedicata alle compagnie locali. Anche quest’anno il Sodalizio lucerino ha registrato il “tutto esaurito”al Teatro Garibaldi, riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica. Dopo essersi confrontato con la “vis” comica di E. Scarpetta con “Il medico dei pazzi” dello scorso anno, stavolta il regista Lello Di Gioia ha puntato ancora più in alto, cimentandosi in un lavoro liberamente tratto da “Niente da dichiarare” del commediografo francese C. Hennequin, riadattato da Marchetti e Pellicano. Una commedia brillante dalla comicità vivace e sottile, tipicamente francese dal ritmo incalzante, che ha richiesto agli attori elevate doti espressive e sceniche, ricca di momenti esilaranti e con il prov- videnziale colpo di scena finale. La vicenda è tutta incentrata sul “calvario” del povero Roberto De Rosa, interpretato dal travolgente Giovanni Ciccarelli, che non riesce, durante il viaggio di nozze, a diventare il marito dell’ingenua moglie Paola, (Elena Mastroluca) a causa del “brusco” intervento di un doganiere. Dopo un susseguirsi di equivoci e di scambi di abiti, il giovane, ben consigliato da un amico di famiglia, grazie ad un corso di pittura “astratta”, infine, riuscirà ad assolvere i suoi doveri familiari. Il Gruppo ha compiuto davvero passi da gigante, dall’ambito parrocchiale in cui è nato fino ad oggi, dimostrando una forte crescita professionale e raccogliendo numerosi successi. Gli attori, di cui alcuni giovanissimi, sono animati da un grande entusiamo e soprattutto dalla voglia di imparare, anno dopo anno, tutti i segreti dell’affascinante arte della recitazione. Il teatro pieno, gli applausi e le risate della gente sono il premio meritato per tanto impegno e professionalità. (asdd) A San Marco in Lamis grande successo per “ La Poceide” di Joseph Tusiani San Marco in Lamis. Sono ormai in tanti i Sammarchesi e non, ad occuparsi della fortuna ed opera poliglotta di Joseph Tusiani, prolifico letterato italo americano di fama internazionale, originario di questi luoghi. Lo si sta facendo, a qualsiasi livello e sede accademica, istituzionale e culturale in genere, con premi, pubblicazioni, tesi di laurea, raccolte critiche, meticolose bibliografie e quant´altro. L´ultimo riconoscimento è stato messo a segno dal locale Lions Club, presieduto dall´instancabile Raffaele Cera, emerito past governatore del distretto 108 e dirigente scolastico di lungo corso, che si è fatto promotore ed organizzatore di una simpatica e divertente iniziativa, come la riduzione e rappresentazione teatrale de “La poceide” (sulla Pulce), considerata una delle invenzioni satiriche tra le più riuscite dell´immaginifico genio sammarchese. La stessa, andata in scena l´altra sera nell´Auditorium della Scuola Media “F. De Carolis”, ha riscosso, infatti, un grosso successo di pubblico e di critica, tanto più rilevante, in quanto selezionato con apposito invito, ha prodotto l´effetto di una vera e propria giuria. “La Poceide” è un poemetto che, seppure ispirandosi nel contenuto al filone eroicomico di Francesco Paolo Borazio e di altri, ha una connotazione originale, in quanto i protagonisti della satira non sono più i poteri forti degli uomini, ma pulci, zanzare e mosche, visti questa volta non più come insetti fastidiosi e pericolosi nemici della salute dell’uomo, ma come vittime delle sue malattie, in particolare del colestero, il moderno male del sangue, che trasmesso e diffuso dall´uomo, mina la salute dei suoi “intimi” ospiti, come gli insetti sopra citati. Il “colesterolo” mette in crisi le autorità sanitarie. Alla fine il rimedio si trova con la solita ricetta, quella dell´alimentazione: non più carne, ma solo pesce, legumi e verdure. Risanato l´uomo, gli insetti finalmente tornano a succhiare sangue buono. Ideatore e regista della commedia musicale è Angelo Gualano, ammiratore ed interprete fedele dell´uomo e dell´opera dell´illustre autore. Gli attori sono: Angelo Ciavarella, Maria Antonietta Totta, Erika Martino, Raffaele Nardella e Matteo Aucello. La scenografia è stata curata da Celeste Gualano, mentre le musiche dallo stesso Angelo Gualano che è stato anche l´esecutore al piano e al Keyboard. Al sassofono e soprano, si è esibito, invece, Antonio Aucello (Fonte SammarcoComunica). N.5 del 15.3.2007 MERIDIANO 16 ANDREA PAZIENZA E IL MOVIMENTO DEL ‘77 Foggia. Seconda edizione per la rassegna “My Generation-Miti, personaggi, fatti, eventi che hanno segnato il percorso di intere generazioni”, organizzata dalla Biblioteca provinciale “La Magna Capitana” di Foggia (info tel. 0881687533), in collaborazione con le associazioni Suoni dal Mondo di Foggia e Club Stampa Alternativa del Gargano. Per l’edizione 2007 tre serate-evento che rievocano, attraverso testimonianze dirette e materiali audio e video, i mitici fermenti generazionali del 1977 (dal genio di Andrea Pazienza alla carica dirompente del punk italiano e pugliese) e raccontano i sogni e l’energia creativa della “Generazione Woodstock”. La rassegna è iniziata mercoledì 14 marzo alle 18, presso l’Auditorium della Biblioteca provinciale di Foggia, con “TRENT’ANNI FA A BOLOGNA C’ERA ANCHE ANDREA PAZIENZA - Racconti e testimoni del Movimento del ’77, tra genialità individuali e proclami collettivi”. Gino Nardella, attore e cabarettista, ed Enzo Verrengia, scrittore e giornalista culturale, mitici sodali sanseveresi di Andrea Pazienza nelle scorribande bolognesi degli anni ’70, hanno raccontato il “terribile” ed ineguagliabile 1997 di Bologna, la repentina evoluzione del genio creativo di Pazienza, i suoi proficui ma contraddittori rapporti con il Mo- vimento. Il libro “Ali di Piombo” di Concetto Vecchio (ed. BUR Rizzoli Futuropassato), presentato dal giornalista Gianni Laterza, è servito da canovaccio per conoscere le lotte di piazza, le vittime innocenti, le radio libere, la piaga dell’eroina, il terrorismo del 1977 italiano, attraverso il racconto di un 35enne giornalista e scrittore catanese che all’epoca dei fatti frequentava l’ultimo anno d’asilo. Inoltre sono stati proiettati preziosi documenti filmati: “La Rivoluzione Interrotta Di Andrea Pazienza”, reportage con interviste a Renato De Maria, Vincenzo Mollica, Filippo Scozzari e altri su Andrea disegnatore, poeta, autore, rock star; “Speciale Rai 3”, intervista di Carlo Romeo ad Andrea Pazienza, con varie clip animate; “Il Popolo Alto”, documentario di Giovanni Ferrara. Intervista a Enrico Palandri (autore di “Boccalone”) sul ‘77. Gino Nardella ha chiuso l’evento con la lettura di aforismi e divagazioni teatrali abbinati alle foto di Andrea Pazienza, tratte dalla mostra “Uno ogni sacco d’anni”, da lui stesso curata. La seconda edizione di “My Generation” prosegue venerdì 16 marzo con la serata “Generazione Woodstock”, che prevede la proiezione del film “My Generation” di Thomas Haneke e Barbara Kopple, un film documentario che racconta i trent’anni di storia di Woodstock, dal concerto originale del 1969, passando per il venticinquesimo anniversario, nel 1994, fino alla baraonda del 1999, e le testimonianze sulla controcultura in Puglia dei primi anni Settanta di Marcello Cavallo e Gianni Laterza Venerdì 30 marzo, speciale evento “Lumi di Punk: Storie dalla Puglia dei Wogs, degli Skizo e della Giungla”, con la partecipazione dello scrittore e poeta Enzo Mansueto e del film maker Angelo Amoroso D’Aragona, due importanti protagonisti di quella stagione, e la presentazione del libro di Marco Philopat “LUMI DI PUNK - la scena italiana raccontata dai protagonisti” (Xbook, Milano 2006). (Nella foto:Gino Nardella) Il M° Domenico de Biase e il suo violino: tra recital solistici e musica da camera Lucera. Il Direttore dell’Orchestra da Camera di Lucera Domenico de Biase ha proposto, negli ultimi mesi, un programma concertistico che spazia dal recital per violino solo all’insolito, ma tecnicamente impegnativo, repertorio per due violini concertanti, per arrivare al repertorio delle “Sonate a tre” ,tipiche del periodo Barocco che il M° Domenico de Biase esegue con il “LUCERA MODERN TRIO” composto da 2 violini e clavicembalo (quest’ultimo nel ruolo di “continuo”). In qualità di solista, in recitals per violino solo, Domenico de Biase si è esibito il 13 Gennaio a Troia presso la Chiesa di San Francesco e il 14 Gennaio presso la Sala Concerti dell’Associazione Amici della Musica di Margherita di Savoia. In Ambedue gli appuntamenti il M° de Biase ha eseguito un repertorio barocco con una Fantasia di Telemann e le difficili Sonate e Partite di Bach (la prima sonata e la prima partita), per terminare con l’esecuzione di ben cinque Capricci di Paganini, evidenziando solidità tecnica e sicurezza esecutiva. L’ultimo appuntamento con il programma per violino solo è del 3 Marzo all’Auditorium “San Giacomo” di San Marco La Catola, in un concerto organizzato dalla “Parrocchia San Nicola di Mira” in collaborazione con l’Associazione “Artecultura” di Lucera. Nella serata Domenico de Biase ha eseguito, oltre alla Partita n.1 di Bach e alle Fantasie n. 1 – 3 – 8, tre capricci di Paganini e la difficile Sonata Op. 27 n.1 di Ysaye. Con il repertorio dei “Duetti per 2 violini Concertanti” Domenico de Biase ha realizzato quattro concerti: 23 Dicembre a Troia presso la Chiesa di San Francesco in duo con il violinista Fabrizio Rongioletti, realizzando l’esecuzione integrale dei “6 Duetti Concertanti Op. 20” di Viotti, il 19 gennaio presso la chiesa di Santa Maria della Spiga in Lucera, in duo con il violinista Luca Borrelli (esecuzione integrale dell’Op. 20 di Viotti) , il 4 febbraio a Foggia presso il “Centro Artistico per la musica e la danza Echi e Movimenti” in collaborazione con l’As- sociazione Li.A.M.M. di San Severo, in duo col violinista Fabrizio Rongioletti (esecuzione integrale dell’Op. 20 di Viotti) ed infine il 25 Febbraio a San Severo presso l’Auditorium dell’Istituto Suore Sacramentine di Bergamo in collaborazione con l’Associazione Li.A.M.M. , in duo con Luca Borrelli (esecuzione integrale dell’Op. 20 di Viotti). Con l’ensemble barocco “LUCERA MODERN TRIO” (2 violini e cembalo), Domenico de Biase (violino primo), Luca Borrelli (violino secondo) e Simona (cembalo per il basso continuo), hanno proposto il progetto musicale “La Sonata a tre nel periodo barocco” esibendosi il 27 febbraio ad Ortanova presso l’Auditorium del I Circolo (in collaborazione con l’Associazione Artecultura di Lucera) e il 4 Marzo a Foggia presso il “Centro Artistico Echi e Movimenti” (in collaborazione con l’Associazione Li.A.M.M. di San Severo). In ambedue i concerti hanno eseguito le Sonate a tre di: Telemann, Fasch, e Vivaldi. (asdd) PAG. 3 La Provincia di Foggia commissiona uno studio sui danni della diga di Occhito Foggia. A quaranta anni dalla costruzione della grande diga di Occhito, un esperto incaricato dalla Provincia di Foggia avrà il compito di realizzare un’accurata e complessa ricerca. Si tratta di uno studio utile a quantificare quale sia stato il danno economico-sociale e ambientale arrecato dal secondo lago artificiale – tra quelli in terra battuta d’Europa. Non sarà un’analisi fine a sé stessa. Servirà come parametro per stabilire quale dovrà essere il ristoro economico per i Comuni sul cui territorio sorgerà una seconda diga, quella di Piano dei Limiti, struttura che sarà realizzata a valle della diga di Occhito. La novità, accolta positivamente dai sindaci di Celenza Valfortore e di Carlantino, entrambi interessati direttamente dal progetto, è emersa nell’ultima riunione a Palazzo Dogana convocata dal presidente Carmine Stallone proprio per discutere del nuovo invaso. All’incontro erano presenti anche Francesco Santoro e Vito Guerrera, sindaci di Celenza e Carlantino, oltre a una delegazione tecnica del Consorzio di Bonifica della Capitanata. I PARAMETRI. Nello studio commissionato dalla Provincia di Foggia, saranno presi in considerazione diversi elementi: 1) Il costo economico, e a lungo termine per le comunità locali, rappresentato dalla rinuncia a una fetta importante di terreno agricolo 2) L’impatto sulla salute e sulla vita quotidiana dei cittadini causato dai cambiamenti climatici preventivati, poiché in prossimità delle grandi dighe, tutto intorno a quelle enormi distese d’acqua, aumenta fortemente l’umidità 3) Le possibili conseguenze negative della nuova cola- ta di cemento sui fenomeni di dissesto idrogeologico che già minano la stabilità del territorio nell’Appennino dauno settentrionale. <E’ stato fatto un passo avanti. Siamo moderatamente soddisfatti soprattutto per il ruolo di mediazione attiva che la Provincia di Foggia sta svolgendo>. Questo il commento che Francesco Santoro e Vito Guerrera, sindaci rispettivamente di Celenza Valfortore e di Carlantino, hanno affidato a una nota congiunta. GLI ESPROPRI. L’intesa con Palazzo Dogana riguarda anche un secondo punto, il valore degli espropri. Stallone, in veste di presidente della Commissione provinciale per la determinazione dei valori di riferimento per le indennità di esproprio, si è impegnato a valutare la richiesta dei Comuni di una equiparazione dei parametri pugliesi con quelli molisani (molto più “sostanziosi”). <Il presidente della Provincia ha assunto un ruolo di mediazione e di protagonista a difesa dell’economia dei nostri comuni>, hanno evidenziato Santoro e Guerrera. <Lo ribadiamo ancora una volta. Non siamo contrari per principio alla costruzione della seconda diga ma non possiamo essere considerati solo un bacino di raccolta dell’acqua. Già la prima diga, quella di Occhito, ha causato l’impoverimento dell’economia dei comuni a causa delle vaste aree di terreni occupati dall’invaso, un fatto che ha determinato la sottrazione all’agricoltura dei terreni più fertili, con il conseguente aumento della disoccupazione e dell’emigrazione. Con il secondo invaso bisogna fare in modo che la storia non si ripeta>. 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 The Carpino Style a 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Venezia 123456789012345678901234567890121234567 123456789012345678901234567890121234567 Continua con “Hello, Mister Fogg!” l’esperimento della mostra permanente della Fondazione Giorgio Cini a Venezia degli ascolti di musica rara e “ricercata”alle 17.30 di ogni sabato. Tali matinées sono organizzate quest’anno in una capricciosa successione di dislocazioni del punto di ascolto (da Berlino a Carpino, a New York, Rocky Mountains, da Parigi a Mahé, da Bologna a La Alberca, dal Dahomey a Montecatini ecc.) nel corso della quale si realizza il sogno del viaggio planetario del verneano Mister Fogg. Un viaggio tutto vissuto alla ricerca di monumenti, radici, fronde, oasi, arbusti, virgulti, talee, petali, archetipi, modelli, mostri, semi, grani, fragranze, umori della musica del mondo intero in un tempo storico tanto indefinito quanto reale. PAG. 4 Speciale Solidarietà “Agatocalomachìa” ovvero la guerra tra bello e giusto La società contemporanea sforna stereotipi e modelli comportamentali volti all’omologazione dell’intera razza umana. Tutti, penso, avranno udito una frase del genere. Qualcuno, spero, si sarà domandato: “Su che basi poggiano codesti cliché?”, “In che modo si installano così repentinamente in noi?”, “E come mai incidono tanto profondamente sui nostri comportamenti?”. Procediamo per gradi... Il processo di “appiattimento dell’ individualismo” che si sta attuando nelle nostre società è, purtroppo, fondato su valori caduchi, prettamente estetico — materiali, e non su valori morali imperituri ed apodittici che regolano il comportamento degli uomini permettendo. al contempo, la formazione di “individui indipendenti dotati di personalità”. Non parliamo poi dell’ipocrita, nonchè vile, metodo di diffusione di questi famosi modelli. Questi vengono lanciati sul mercato (naturalmente attraverso i nostri affezionatissimi mass - media) a mò di detersivi! Si parla a questo proposito, di persuasione per associazione. Mi spiego meglio: il prodotto da lanciare (una tutina color carne aderente a tal punto da contenere la tua “ciccia”, comprimendola, e ti permette, finalmente, di indossare l’abito attillatissimo dei tuoi sogni) viene associato a qualcosa considerato da tutti buono e giusto (un modo semplice e veloce per riconquistare tuo marito! il segreto dello stare bene con sé stesse!). Insomma, infimi valori estetico — materiali sono mascherati da nobili valori morali. Intendiamoci: il “volersi bene” o il “rispettare sé stessi” non dipende certo da una tutina! L’autostima è frutto, invece, di un profondo lavoro interiore che richiede impegno e costanza. La parte della società in tutto ciò? Beh, essa si limita esclusivamente a propinarci rimedi palliativi artefici, in conclusione, di un’apparenza fiorente e gaia che cela un avvizzito e rugoso spirito. E noi ci lasciamo abbindolare da questa capziosa solidarietà! E lasciamo addirittura che la moda, come determina il piacere, così determini anche il buono e il giusto (senza dare troppa importanza al fatto che se fosse una cosa “seria” non cambierebbe ogni anno...). Essa sa come raggiungerci (mass - media), plasmarci (persuasione per associazione) e soprattutto come ingannarci (guardati intorno). Le nostre personalità diventano sempre più molli, i nostri punti di riferimento instabili e i nostri valori camaleontici; nel frattempo, la nostra società — passerella acquista, in virtù dei riflettori, sempre più potere, legittimando l’equazione bello = giusto. Ma questo è solo uno dei tanti modi per dimostrare che al mondo non è la giustizia a governare bensì la forza. MONTE SANT’ANGELO (FG). dell’Upi (Unione delle Province Italiane) e dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni d’Italia). Anna de Marco 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 Nicola Pinto eletto 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 presidente regionale 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 UNCEM 12345678901234567890123456789012123456 12345678901234567890123456789012123456 Il presidente della Comunità Montana del Gargano, Nicola Pinto, socialista dello Sdi, è stato eletto nei giorni scorsi coordinatore regionale pugliese dell’Uncem (Unione Nazionale Comuni e Comunità Enti Montani). Pinto, che sostituisce l’uscente Antonio Mazzamurro (Udeur), dimessosi per motivi personali dall’incarico, sarà anche rappresentante della Puglia nel direttivo nazionale dell’importante sodalizio sindacale, giuridico, programmatico e progettuale degli Enti montani. L’Uncem ha lo stesso grado di rappresentanza e lo stesso potere contrattuale “Ringrazio il mio predecessore per il brillante lavoro svolto “ spiega Pinto in una nota. “Rappresenterò con il mio mandato tutte le Comunità montane della nostra regione, cercando di far valere le istanze dei pugliesi anche a livello nazionale”. L’Uncem, come noto, garantisce anche la rappresentatività nelle decisioni programmatiche e progettuali della Regione Puglia. All’Unione, costituita nel 1952, aderiscono 350 comunità montane, 4.195 comuni classificati montani, oltre ad alcune amministrazioni provinciali ed altri Enti autonomi. N.5 del 15.3.2007 MERIDIANO 16 In scena a Foggia e Lucera Funny Money di Ray Cooney Foggia. Il 9 e 10 marzo alle ore 21.00 all’ODA Teatro in C.so del Mezzogiorno a Foggia è stata rappresentata la divertentissima “Funny Money” ovvero “Una valigia piena di soldi”, una commedia di Ray Cooney in due atti della durata di circa 2 ore. Lo stesso autore ha già visto rappresentare su Foggia, dagli stessi attori lo scorso anno, un’altra delle sue commedie, “Taxi a due piazze”, che grazie al grande successo riscosso potè essere replicata successivamente in provincia. La compagnia che ha allestito la commedia è la “Daunia Spet- tacoli” curata da Germano Benincaso, con la regia di Lello Manna. Confermato il cast della commedia precedente con Nicola Ciccariello, Stefania Benincaso, Domenico Cavallo, Daniela Balta, Vincenzo del Sordo, Luca Cicolella e Rocco Rampino, più Tony Campanozzi che collabora con la compagnia per la prima volta. Le scenografie sono state curate da Giuseppe Grasso mentre l’assistenza alla regia è di Oriana Casiello. Seguiranno le repliche di Funny Money il 16 e 17 marzo al Teatro Garibaldi di Lucera e il 25 marzo al Teatro del Fuoco di Foggia. Per prenotare i biglietti ci si potrà rivolgere alla segreteria del Teatro Regio di Capitanata al tel. 347.8381608 c/o Chiesa Madonna del Rosario in via Guglielmi 8 a Foggia con orari di vendita, dal lunedi al venerdi, dalle 10,30 alle 12,30. Anche a Torremaggiore donne in festa di Severino Carlucci Torremaggiore. 8 marzo, festa della Donna, una festa dedicata all’altra metà del cielo, che quest’anno si è svolta senza il concorso delle mimose, perché, come sostengono i botanici, per l’effetto dei capricci climatici, questo fiore simboleggiante la virtù femminile, era già sfiorito. tuttavia, poiché la donna merita una sua giornata di festa all’anno, a supplire alla mancanza delle mimose ha provveduto la civica amministrazione mettendo a disposizione delle festeggianti il teatro comunale “Luigi Rossi” dove un nutrito gruppo o di donne sul diviso in soprani e contratti in concorso con un gruppo di uomini sul diviso in 1 < e bassi ha allietato il pubblico presente che esibendosi coralmente in composizioni per piano e con loro. In questa occasione il concerto del coro polifonico “Laudate Dominum” diretto dal bravissimo maestro Michelangelo Martino con il concorso della soprano solista Concetta D’Alessandro e della pianista Monica Dall’Oglio ha suscitato l’entusiasmo degli ascoltatori che hanno sottolineato con un prolungato applauso alla fine di ogni brano la bravura degli esecutori. I brani eseguiti, in una maggioranza arrangiati, per piano e coro dal maestro Martino, vanno da tre cantate di Francesco Paolo Tosti: “sogno”, “serenata” e “A Vucchella”, quest’ultima su versi di Gabriele D’Annunzio, fino al due celebri arie composte da Gaetano Donizetti: “Io te voglio bene assaje” e “ canzone marinara”. Dove è emerso di più l’affiatamento corale del coro polifonico è stato durante l’esecuzione di tre celeberrimi brani corali: “Ave Maria” di Franz Schubert , “o Signore che dal tetto natio” da “I lombardi alla prima crociata” e “va pensiero” dal Nabucco, entrambi di Giuseppe Verdi. Oltre ai brani classici del firmamento coristico sono stati eseguiti brani tratti da opere di Giovanni Sebastiano Bach, Wolfang A. Mozart e Franz Schubert.La programmata esibizione dell’Ave Maria arrangiata sulle note dell’Intermezzo della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni è stata sostituita dall’AVE MARIA dell’Otello di Verdi, mirabilmente eseguita dal soprano Concetta d’Alessandro; e non poteva mancare in questa esibizione canora un omaggio ad Ennio Morricone, il nostro celebre compositore di colonne sonore, oscar alla carriera; ed a ren- MERIDIANO 16 Registrato presso il Tribunale di Lucera il 22.9.86 al n.60. Iscritto nel Registro Operatori Comunicazione al n. 12458. Articoli e foto, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gli articoli firmati rispecchiano il pensiero dell’autore, che si assume la responsabilità a norma di legge. dergli omaggio è stato il nostro bravo sassofonista Michele Faienza che al sax tenore ha eseguito il il brano “Gabriel’s oboe”. Dopo la esibizione corale della canzone napoletana “i’ te vurria vasà” di Edoardo di Capua e dello spiritual “Oh when the saints” accompagnati dalla pianista Dell’Oglio, il soprano d’Alessandro ed il maestro Martino dotato di voce baritonale si sono esibiti nella celebre aria Mozartiana “Là ci darem la mano”, meritandosi lo scrosciante applauso dei presenti. Lo spettacolo è stato presentato da Alessio Faienza che prima della esecuzione di ogni singolo brano ha parlato della solennità della festa della donna. Dei componenti del coro polifonico vanno menzionati i capilista Angela di Pumpo per i soprani, Marianna Balsamo per i contralti, Michele di Battista per i tenori e Salvatore Di Ianni per i bassi. In questa festa della donna senza le mimose alle coriste è stata offerta una margherita come simbolo di prosperità per l’avvenire. C O O R D I N A T O R E REDAZIONALE: Silvio Di Pasqua Stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano - Foggia Associato all’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA