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L’incontro promosso dal Rotary Club
Entra nel vivo la campagna elettorale a Lucera
Il lavoro nero in
Capitanata
LA LOTTA PER UN
CONTENITORE VUOTO
di Erika Raimo
Lucera. E’ stato l’Auditorium
del Liceo Classico “Bonghi”, la
cornice dell’incontro incentrato
sulla scottante tematica de: “Il
Lavoro Nero in Capitanata.”
Il convegno è stato organizzato dal Rotary Club di Lucera,
Manfredonia, San Giovanni Rotondo e Gargano, con il patrocinio del Comune di Lucera, dell’Ordine degli Avvocati di Lucera
e dell’Ordine degli Avvocati di
Foggia, ed ha avuto luogo lo scorso 10 marzo a partire dalle ore
17,30 circa.
Il primo oratore del Convegno
è stato il Presidente del Rotary
Club di Lucera, dott. Giovanni
Calcagnì. Dopo i doverosi saluti
e ringraziamenti il Presidente
Calcagnì, con dovizia di particolari, ha espresso la relazione
introduttiva al convegno che ha
toccato i seguenti punti: “Riflettere sul Lavoro Nero in Capitanata
ed indicare i vecchi e nuovi strumenti per combattere l’emarginazione sociale e conseguire trasparenza al mercato del lavoro:
è il servizio che i nostri Club intendono offrire alla collettività nell’ambito degli scopi rotariani per
l’etica in ogni attività; bisogna incoraggiare l’ideale del “servire”
inteso come motore propulsore di
ogni attività sociale e civile.” Il
relatore ha messo in evidenza,
successivamente, problema
atavico relativo allo sfruttamento
degli immigrati che, solo dopo gli
articoli di Fabrizio Gatti per
l’Espresso, si è diffuso nell’opinione pubblica.
“Gatti non esagera parlando di
schiavitù”-ha continuato il Presidente Calcagnì- lo schiavismo
moderno non è fatto di catene,
ma approfitta della condizione di
bisogno economico, morale e/o
culturale di una grande fetta della popolazione mondiale.”
Auspicando “utili ed originali contributi da parte dei presenti, e
delle organizzazioni che essi
eventualmente rappresentano”, il
dott. Calcagnì ha concluso il suo
discorso introduttivo.
La parola è poi passata al Sindaco di Lucera, dott. Giuseppe
Labbate, il quale ha messo in luce
la grave problematica del lavoro
nero in Capitanata dicendo che:
“il lavoro nero è una conseguenza di una scarsa conoscenza di
lavoro nella provincia.”
L’Avv. Donato Caputo, Assistente del Governatore Pasquale
Satalino Distretto 2120- PugliaBasilicata- Rotary International ha
illustrato a grandi linee, “il piacere con cui il Rotary International
sollecita riflessioni che sposano
l’etica del lavoro e colgono i bisogni più diffusi della collettività”.
È stato il Preside del Liceo
“Bonghi”, prof. Michele Schiena,
l’oratore successivo, il quale ha
indicato il “Bonghi” come “la fucina dove sono stati forgiati tanti
professionisti che onorano Lucera
e la provincia di Foggia.” Successivamente il Preside Schiena
ha descritto il lavoro nero come
“un tema sociale di scottante attualità”.
Il relatore successivo è stato il
dott. Giuseppe Pellegrino, Presidente del Tribunale di Lucera, il
quale ha descritto il lavoro nero
come “un problema che ci trova
impreparati. Ultimamente si sono
verificati numerosi casi di separazioni e divorzi a causa dell’aumento delle badanti: essendo
molto giovani e carine sono, nella maggior parte dei casi, la causa della rottura delle famiglie; tuttavia si verifica, subito dopo un
fenomeno di ritorno da parte dei
separati.”
Il Presidente dell’Ordine degli
Avvocati di Lucera, Avv. Giuseppe Agnusdei, è stato l’oratore
successivo. Dopo i doverosi saluti, lo stesso Presidente
Agnusdei ha introdotto il suo intervento con le seguenti parole:
“Porto il saluto di una classe
forense che mostra il suo interesse e la sua partecipazione al problema.” Ha continuato dicendo:
“L’immigrazione è un fattore rilevante nell’ambito del lavoro nero
e riguarda la collettività locale.”
Sono stati espressi del relatore
riferimenti alla categoria forense
e a come essa svolga la sua funzione secondo l’interesse generale, al di là dei luoghi comuni.
La parola è poi passata al Presidente dell’Ordine degli Avvocati
di Foggia, Avv. Guido De Rossi.
continua in 2ª
di Tonino Del Duca
Lucera. E’ ormai entrata nel
vivo la campagna elettorale per il
rinnovo del Consiglio Comunale
di Lucera. E’ bene chiarire subito
per i cittadini che non ci sono
speranze per una inversione di
tendenza rispetto al passato.
Tutto procede come sempre, all’insegna della frantumazione politica, delle manovre, del clientelismo, dei piccoli calcoli personali e dei grandi problemi collettivi, che si vogliono risolvere e, invece, si aggravano sempre più.
Innanzitutto ci sono da sottoline-
are la scarsa presa dei partiti sulla
gente e la difficoltà di comprensione della stessa politica, divenuta quasi una questione “privata” di gruppi, gruppetti e singoli
personaggi che fanno e disfano
alleanze, accordi e liste civiche;
tale difficoltà di comprensione non
fa altro che sancire sempre più il
distacco dei cittadini dalla politica. Non nascondiamo che anche
noi spesso ci troviamo in difficoltà di fronte ad avvenimenti che ci
sfuggono. Per una prima comprensione della realtà comunale
cerchiamo, quindi, di analizzare
la situazione politica attuale alla
luce degli ultimi avvenimenti. Nell’ultima settimana c’è stato un
Consiglio Comunale inaspettato,
un incontro dei DS, una conferenza stampa della nuova Margherita, una conferenza di presentazione del Piano Urbanistico Generale da parte del sindaco
Labbate e un incontro sullo stesso argomento organizzato
dall’AIAL dell’ing. Mario Maggiore.
I partiti del Centro- Sinistra si
presentano in ordine sparso. Da
una parte DS- SDI (una parte) e
Rifondazione Comunista, che
appoggiano come candidato sindaco Vincenzo Morlacco, dall’altra la nuova Margherita, guidata
da Giuseppe Pica, che costituisce la vera novità dello schieramento. Infatti dopo la celebrazione del congresso cittadino è stato eletto il Consiglio Direttivo formato da: Giuseppe Pica coordinatore comunale, Antonio Chiella,
Mario Follieri, Antonio Morelli,
Comingio Rossi, Rosario
Marzano, Donato Santangelo,
Michele Ciavotta, Angelo Ciro Di
Gioia, Alfonso Ferro. Nell’incontro della delegazione dei partiti del
centro- sinistra la Margherita ha
chiesto di celebrare le primarie
per la individuazione del candidato
sindaco, ottenendo un bel rifiuto.
A questo punto la spaccatura
sembra ormai inevitabile, per cui
quasi certamente la Margherita
andrà ad individuare un candidato di Centro alleandosi con altre
liste locali, come quella per la
Moldaunia guidata dal medico
Porzio e le tre dell’Alleanza di
Centro.
meno nei prossimi giorni le segreterie dell’UDC e di AN nonché
il commissario di FI chiariscano
le posizioni dei rispettivi schieramenti.
Esiste, poi, il mondo variegato
delle liste locali, che sono in grado di condizionare in maniera
determinante il risultato elettorale. Quattro finora quelle che si
sono presentare alla ribalta: la lista per la Moldaunia, “Insieme per
Cambiare”, “3L” e “Italia di Mezzo”, che può comunque essere
considerata un partito rappresentato a livello nazionale da Follini.
Infine un’ultima considerazione: è evidente che il Comune di
lucera si trova in una situazione
finanziaria disastrosa, essendo
oberato da debiti derivanti da giudizi persi (eredi Sacco in primo
luogo). In questa prospettiva a
che cosa serve accapigliarsi per
un contenitore vuoto??
La spaccatura esiste anche tra
i partiti del centro- destra, che
ancora non ancora riescono ad
individuare ufficialmente il proprio
candidato sindaco. I nomi finora
in ballottaggio sono quelli noti di
Peppino Labbate, sindaco uscente, e il sen. Costantino Dell’Osso. Ci aspettiamo che quanto
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“La serva padrona”
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a Lucera
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Lucera. L’Associazione Amici
della Musica “Giovanni Paisiello”
di Lucera, per il quarto appuntamento con la XXIV Stagione
concertistica di sabato 10 marzo
ha proposto l’operetta. “Classica
di Più: d’Opera e da Camera” è
infatti il nome dato alla stagione
2007 che prevede ben quattro
serate dedicate all’opera e all’operetta insieme ai grandi concerti di musica classica e da camera.
L’opera buffa cantata è stata
“La serva padrona” in omaggio a
Giovanni Paisiello, il musicista
che dà il nome all’Associazione,
mentre il libretto è di G.A. Federico.
A esibirsi sono stati il soprano
Rosaria BUSCEMI, vincitrice di
numerosi concorsi nazionali e
internazionali, e il basso Giovanni GUARINO, che ha tenuto numerosi concerti e recitals nei
maggiori teatri italiani ed esteri,
dagli Stati Uniti all’Australia.
I due cantanti lirici sono stati
accompagnati dalla pianista
continua in 2ª
N.5 del 15.3.2007
MERIDIANO 16
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Il lavoro nero in Capitanata
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Lo stesso ha espresso considerazioni in merito alla: “forza ed alla
fierezza con cui le procure di
Lucera conducono la battaglia
difficile contro la piaga secolare
del lavoro nero.” Il lavoro nero è
stato descritto come “una piaga
devastante della Terra ricca di risorse culturali, storiche e umane
ma prigioniera di retaggi antichi.
Le parole conclusive del
Presidente De Rossi sono
state l,e seguenti: “L’Università, le Procure di Foggia e di Lucera, gli Ordini
di Foggia e di Lucera si
stanno muovendo ponendosi come referenti della
collettività.”
luce il bisogno di snellire le procedure perché “è impensabile rivolgersi ai caporali per poter assumere persone”; il secondo oratore si è soffermato a descrivere
quanto possa essere importante
“Analizzare le funzioni di intreccio tra un’economia che vive di
legalità e gli aspetti che vanno ad
aggredire questo vanto.”
Il Preside della Facoltà
di Giurisprudenza dell’Università di Foggia nonché
Ordinario di Diritto del Lavoro, prof. Maurizio Ricci, ha
illustrato la situazione regionale: essa è passata
dal 33,4% nel 1995 al
41,2% nel 2005: la presenza del lavoro nero nella nostra regione è in pericoloso aumento. “Occorre -ha
concluso il relatore- intervenire sul piano legislativo
ed extralegislativo.”
L’oratore successivo è
stato il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lucera,
dott. Massimo Lucianetti. Lo stesso dopo aver illustrato la condizione di illegalità nella quale siamo
sommersi, ha sottolineato l’importanza di aumentare i controlli. “L’Italia non è mai stata stimolata a regolamentare il fenomeno”.
Da parte sua il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale
di Foggia, dott. Vincenzo Russo ha
affermato che il fenomeno potrebbe essere ingigantito e che spesso
“siamo
bravi
ad
autoflaggellarci.” Successivamente l’oratore ha messo in luce la difficoltà degli imprenditori che si verifica nel momento in cui, gli stessi
si trovano a dover accogliere legalmente i lavoratori perché gli uffici
di collocamento sono diminuiti.
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La “serva padrona” a Lucera
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Ma sul piccolo palco della Sala
“Paisiello”, oltre ai cantanti e alla
pianista, c’è stato anche un
mimo. Si tratta di Camillo FACCHINO, in realtà un tenore
diplomato in canto al Conservatorio di musica N. Rota di Monopoli che vanta un’attività
concertistica di riguardo e che lo
ha visto protagonista di alcune
rappresentazioni con importanti
di Pippo Grasso
Lucera. Chi vorrebbe essere
nei panni di chi governerà Lucera
nei prossimi anni? Domanda
canonica quando si vuole
evidenziare la gravità di una situazione, ma un po’ ipocrita se
si pensa che i panni che nessuno vorrebbe indossare sono quelli
dei lucerini.
Abitano una città che vive un
periodo di estrema sfiducia e senza prospettive, ripiegata su se
stessa e incattivita, che ha bruciato i suoi giovani perché non ha
creato per loro uno straccio di
futuro, e che nonostante i proclami, i programmi ed i sogni vari,
non è cambiata granchè se non
in peggio, con l’ulteriore aggravante di non essere nemmeno consapevole
della
propria
condizione.Le intenzioni di chi ha
amministrato negli ultimi anni
saranno pure state di quelle migliori (anche se così non è sembrato), ma i fatti, i nudi e crudi
fatti, sono più che evidenti: quasi
nessuno sviluppo (economico,
civile, culturale), abbandono e frustrazione (soprattutto nei giovani, principali vittime), in una parola squallore, dal quale ognuno, più
o meno consapevolmente, cerca
di fuggire vivendo alla giornata,
attaccato unicamente al proprio
interesse materiale, senza alcun
tipo di condivisione come sarebbe proprio di una comunità civile
che si rispetti e voglia crescere.
Quartieri (in centro e periferia)
abbandonati a se stessi, senza
controllo o vigilanza, strade fatte
ormai solo di buche, la sera pressoché buie, e percorse da un traffico anarchico, senza regole né
sanzioni.
E un alternarsi e rispecchiarsi
di macerie virtuali e macerie vere,
che costellano Lucera come un
triste rosario: Via Vittorio Veneto,
l’area dell’ex Mulino Sacco (ferita anche economica per la città),
l’ex Asilo Sant’Anna in Piazza
Duomo, la zona San Matteo,
Santa Maria delle Grazie, le
Sacramentine, e l’elenco potrebbe continuare.
In un paese che volesse dirsi
civile tutto questo sarebbe sufficiente, anzi sovrabbondante, per
tracciare un bilancio e poter dare
un giudizio: nella realtà a Lucera
non si farà ne l’uno né l’altro,
cosicché indifferentemente ognuno continuerà ad indossare i propri panni (o le proprie maschere),
quelli dei venditori di sogni e quelli
degli eterni presi in giro.
Al Garibaldi tanti applausi per
il gruppo teatrale “Alter Ego”
Come stabilito le conclusioni
sono state delineate dall’avv Donato Caputo assistente del governatore Pasquale Satalino Distretto-2120-Puglia-Basilicata- Rotary
International, il quale ha ribadito
il concetto espresso dal presidente Avv. Giuseppe Agnusdei, ovvero ribadendo che agli immigrati
viene negato il diritto alla difesa,
in quanto gli stessi non possono
farsi valere poiché sono costretti
a vivere nell’ombra di un feroce
ricatto: quello di essere dichiarati lavoratori non regolari di fronte
alla legge.
All’incontro erano inoltre presenti i quattro presidenti del
Rotary Club di Lucera (Giovanni
Interessanti sono stati gli inter- Calcagnì), Antonio Nasuti
venti del dott. Angelo Miano, pre- (Manfredonia), Nicola Gentile
sidente di “Unione Agricoltori” e (Gargano) e Graziano Pretto (San
di Di Mola, delegato Camera di Giovanni Rotondo).
Erika Raimo
Commercio.
Il primo ha messo in
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Cinzia MAURANTONIO, anch’ella vincitrice di numerosi concorsi
nazionali e internazionali.
MACERIE
orchestre e formazioni cameristiche.
Dopo l’opera, ecco che ora fa
la sua comparsa a Lucera anche
l’operetta, introdotta anch’essa
nel calendario della stagione
concertistica per soddisfare una
precisa richiesta avanzata negli
ultimi anni dal pubblico lucerino,
sempre più esigente e desideroso di partecipare a eventi musicali di alta qualità.
La presentazione del concerto
è stata affidata a Francesco
Mastromatteo.
Lucera. Applausi, applausi……
e ancora applausi per l’Associazione teatrale “Alter Ego” reduce del successo della commedia
“U spose n’è bbune”, portata in
scena dal 9 all’11 marzo nell’ambito della rassegna teatrale dedicata alle compagnie locali.
Anche quest’anno il Sodalizio
lucerino ha registrato il “tutto
esaurito”al Teatro Garibaldi, riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica.
Dopo essersi confrontato con
la “vis” comica di E. Scarpetta con
“Il medico dei pazzi” dello scorso
anno, stavolta il regista Lello Di
Gioia ha puntato ancora più in
alto, cimentandosi in un lavoro liberamente tratto da “Niente da
dichiarare” del commediografo
francese C. Hennequin, riadattato
da Marchetti e Pellicano. Una
commedia brillante dalla comicità vivace e sottile, tipicamente
francese dal ritmo incalzante, che
ha richiesto agli attori elevate doti
espressive e sceniche, ricca di
momenti esilaranti e con il prov-
videnziale colpo di scena finale.
La vicenda è tutta incentrata
sul “calvario” del povero Roberto
De Rosa, interpretato dal travolgente Giovanni Ciccarelli, che non
riesce, durante il viaggio di nozze, a diventare il marito dell’ingenua moglie Paola, (Elena
Mastroluca) a causa del “brusco”
intervento di un doganiere. Dopo
un susseguirsi di equivoci e di
scambi di abiti, il giovane, ben
consigliato da un amico di famiglia, grazie ad un corso di pittura
“astratta”, infine, riuscirà ad assolvere i suoi doveri familiari.
Il Gruppo ha compiuto davvero
passi da gigante, dall’ambito parrocchiale in cui è nato fino ad oggi,
dimostrando una forte crescita
professionale e raccogliendo numerosi successi.
Gli attori, di cui alcuni giovanissimi, sono animati da un grande entusiamo e soprattutto dalla
voglia di imparare, anno dopo
anno, tutti i segreti dell’affascinante arte della recitazione.
Il teatro pieno, gli applausi e le
risate della gente sono il premio
meritato per tanto impegno e professionalità. (asdd)
A San Marco in Lamis grande
successo per “ La Poceide” di
Joseph Tusiani
San Marco in Lamis. Sono ormai in
tanti i Sammarchesi e non, ad occuparsi della fortuna ed opera poliglotta di
Joseph Tusiani, prolifico letterato italo americano di fama internazionale, originario di questi luoghi. Lo si sta facendo,
a qualsiasi livello e sede accademica,
istituzionale e culturale in genere, con
premi, pubblicazioni, tesi di laurea, raccolte critiche, meticolose bibliografie e
quant´altro. L´ultimo riconoscimento è
stato messo a segno dal locale Lions
Club, presieduto dall´instancabile Raffaele Cera, emerito past governatore del
distretto 108 e dirigente scolastico di
lungo corso, che si è fatto promotore
ed organizzatore di una simpatica e divertente iniziativa, come la riduzione e
rappresentazione teatrale de “La
poceide” (sulla Pulce), considerata una
delle invenzioni satiriche tra le più riuscite
dell´immaginifico
genio
sammarchese. La stessa, andata in
scena l´altra sera nell´Auditorium della
Scuola Media “F. De Carolis”, ha riscosso, infatti, un grosso successo di pubblico e di critica, tanto più rilevante, in
quanto selezionato con apposito invito,
ha prodotto l´effetto di una vera e propria giuria. “La Poceide” è un poemetto
che, seppure ispirandosi nel contenuto
al filone eroicomico di Francesco Paolo
Borazio e di altri, ha una connotazione
originale, in quanto i protagonisti della
satira non sono più i poteri forti degli
uomini, ma pulci, zanzare e mosche, visti questa volta non più come insetti
fastidiosi e pericolosi nemici della salute dell’uomo, ma come vittime delle sue
malattie, in particolare del colestero, il
moderno male del sangue, che trasmesso e diffuso dall´uomo, mina la salute
dei suoi “intimi” ospiti, come gli insetti
sopra citati. Il “colesterolo” mette in crisi
le autorità sanitarie. Alla fine il rimedio si
trova con la solita ricetta, quella
dell´alimentazione: non più carne, ma
solo pesce, legumi e verdure.
Risanato l´uomo, gli insetti finalmente tornano a succhiare
sangue buono. Ideatore e regista
della commedia musicale è Angelo Gualano, ammiratore ed interprete fedele dell´uomo e dell´opera
dell´illustre autore. Gli attori sono:
Angelo Ciavarella, Maria Antonietta
Totta, Erika Martino, Raffaele
Nardella e Matteo Aucello. La
scenografia è stata curata da Celeste Gualano, mentre le musiche
dallo stesso Angelo Gualano che
è stato anche l´esecutore al piano
e al Keyboard. Al sassofono e soprano, si è esibito, invece, Antonio
Aucello
(Fonte SammarcoComunica).
N.5 del 15.3.2007
MERIDIANO 16
ANDREA PAZIENZA E IL
MOVIMENTO DEL ‘77
Foggia. Seconda edizione per
la rassegna “My Generation-Miti,
personaggi, fatti, eventi che hanno segnato il percorso di intere
generazioni”, organizzata dalla
Biblioteca provinciale “La Magna
Capitana” di Foggia (info tel.
0881687533), in collaborazione
con le associazioni Suoni dal
Mondo di Foggia e Club Stampa
Alternativa del Gargano. Per l’edizione 2007 tre serate-evento che
rievocano, attraverso testimonianze dirette e materiali audio e video, i mitici fermenti generazionali del 1977 (dal genio di Andrea
Pazienza alla carica dirompente
del punk italiano e pugliese) e
raccontano i sogni e l’energia
creativa della “Generazione
Woodstock”.
La rassegna è iniziata mercoledì 14 marzo alle 18, presso
l’Auditorium della Biblioteca provinciale di Foggia, con
“TRENT’ANNI FA A BOLOGNA
C’ERA ANCHE ANDREA PAZIENZA - Racconti e testimoni del
Movimento del ’77, tra genialità
individuali e proclami collettivi”.
Gino Nardella, attore e
cabarettista, ed Enzo Verrengia,
scrittore e giornalista culturale,
mitici sodali sanseveresi di Andrea Pazienza nelle scorribande
bolognesi degli anni ’70, hanno
raccontato il “terribile” ed ineguagliabile 1997 di Bologna, la repentina evoluzione del genio creativo
di Pazienza, i suoi proficui ma
contraddittori rapporti con il Mo-
vimento.
Il libro “Ali di Piombo” di Concetto Vecchio (ed. BUR Rizzoli
Futuropassato), presentato dal
giornalista Gianni Laterza, è servito da canovaccio per conoscere le lotte di piazza, le vittime innocenti, le radio libere, la piaga
dell’eroina, il terrorismo del 1977
italiano, attraverso il racconto di
un 35enne giornalista e scrittore
catanese che all’epoca dei fatti
frequentava l’ultimo anno d’asilo.
Inoltre sono stati proiettati preziosi documenti filmati: “La Rivoluzione Interrotta Di Andrea Pazienza”, reportage con interviste
a Renato De Maria, Vincenzo
Mollica, Filippo Scozzari e altri
su Andrea disegnatore, poeta,
autore, rock star; “Speciale Rai
3”, intervista di Carlo Romeo ad
Andrea Pazienza, con varie clip
animate; “Il Popolo Alto”, documentario di Giovanni Ferrara. Intervista a Enrico Palandri (autore
di “Boccalone”) sul ‘77.
Gino Nardella ha chiuso l’evento
con la lettura di aforismi e divagazioni teatrali abbinati alle foto
di Andrea Pazienza, tratte dalla
mostra “Uno ogni sacco d’anni”,
da lui stesso curata.
La seconda edizione di “My
Generation” prosegue venerdì 16
marzo con la serata “Generazione Woodstock”, che prevede la
proiezione del film “My
Generation” di Thomas Haneke e
Barbara Kopple, un film documentario che racconta i trent’anni di
storia di Woodstock, dal concerto originale del 1969, passando
per il venticinquesimo anniversario, nel 1994, fino alla baraonda
del 1999, e le testimonianze sulla controcultura in Puglia dei primi anni Settanta di Marcello Cavallo e Gianni Laterza
Venerdì 30 marzo, speciale
evento “Lumi di Punk: Storie dalla Puglia dei Wogs, degli Skizo
e della Giungla”, con la partecipazione dello scrittore e poeta
Enzo Mansueto e del film maker
Angelo Amoroso D’Aragona, due
importanti protagonisti di quella
stagione, e la presentazione del
libro di Marco Philopat “LUMI DI
PUNK - la scena italiana raccontata dai protagonisti” (Xbook, Milano 2006).
(Nella foto:Gino Nardella)
Il M° Domenico de Biase e il suo violino: tra
recital solistici e musica da camera
Lucera. Il Direttore dell’Orchestra da Camera di Lucera
Domenico de Biase ha proposto,
negli ultimi mesi, un programma
concertistico che spazia dal recital per violino solo all’insolito,
ma tecnicamente impegnativo,
repertorio per due violini concertanti, per arrivare al repertorio
delle “Sonate a tre” ,tipiche del
periodo Barocco che il M°
Domenico de Biase esegue con
il “LUCERA MODERN TRIO”
composto da 2 violini e clavicembalo (quest’ultimo nel ruolo di
“continuo”).
In qualità di solista, in recitals
per violino solo, Domenico de
Biase si è esibito il 13 Gennaio a
Troia presso la Chiesa di San
Francesco e il 14 Gennaio presso la Sala Concerti dell’Associazione Amici della Musica di Margherita di Savoia. In Ambedue gli
appuntamenti il M° de Biase ha
eseguito un repertorio barocco
con una Fantasia di Telemann e
le difficili Sonate e Partite di Bach
(la prima sonata e la prima partita), per terminare con l’esecuzione di ben cinque Capricci di
Paganini, evidenziando solidità
tecnica e sicurezza esecutiva.
L’ultimo appuntamento con il programma per violino solo è del 3
Marzo all’Auditorium “San Giacomo” di San Marco La Catola, in
un concerto organizzato dalla
“Parrocchia San Nicola di Mira”
in collaborazione con l’Associazione “Artecultura” di Lucera.
Nella serata Domenico de Biase
ha eseguito, oltre alla Partita n.1
di Bach e alle Fantasie n. 1 – 3 –
8, tre capricci di Paganini e la
difficile Sonata Op. 27 n.1 di
Ysaye.
Con il repertorio dei “Duetti per
2 violini Concertanti” Domenico
de Biase ha realizzato quattro
concerti: 23 Dicembre a Troia
presso la Chiesa di San Francesco in duo con il violinista Fabrizio Rongioletti, realizzando l’esecuzione integrale dei “6 Duetti
Concertanti Op. 20” di Viotti, il 19
gennaio presso la chiesa di Santa Maria della Spiga in Lucera, in
duo con il violinista Luca Borrelli
(esecuzione integrale dell’Op. 20
di Viotti) , il 4 febbraio a Foggia
presso il “Centro Artistico per la
musica e la danza Echi e Movimenti” in collaborazione con l’As-
sociazione Li.A.M.M. di San Severo, in duo col violinista Fabrizio
Rongioletti (esecuzione integrale dell’Op. 20 di Viotti) ed infine il
25 Febbraio a San Severo presso l’Auditorium dell’Istituto Suore Sacramentine di Bergamo in
collaborazione con l’Associazione Li.A.M.M. , in duo con Luca
Borrelli (esecuzione integrale
dell’Op. 20 di Viotti).
Con l’ensemble barocco
“LUCERA MODERN TRIO” (2 violini e cembalo), Domenico de
Biase (violino primo), Luca
Borrelli (violino secondo) e
Simona (cembalo per il basso
continuo), hanno proposto il progetto musicale “La Sonata a tre
nel periodo barocco” esibendosi
il 27 febbraio ad Ortanova presso
l’Auditorium del I Circolo (in collaborazione con l’Associazione
Artecultura di Lucera) e il 4 Marzo a Foggia presso il “Centro Artistico Echi e Movimenti” (in collaborazione con l’Associazione
Li.A.M.M. di San Severo). In ambedue i concerti hanno eseguito
le Sonate a tre di: Telemann,
Fasch, e Vivaldi.
(asdd)
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La Provincia di Foggia
commissiona uno studio
sui danni della diga di
Occhito
Foggia. A quaranta anni dalla
costruzione della grande diga di
Occhito, un esperto incaricato dalla Provincia di Foggia avrà il compito di realizzare un’accurata e complessa ricerca.
Si tratta di uno studio utile a
quantificare quale sia stato il danno economico-sociale e ambientale arrecato dal secondo lago artificiale – tra quelli in terra battuta d’Europa. Non sarà un’analisi fine
a sé stessa. Servirà come parametro per stabilire quale dovrà essere il ristoro economico per i Comuni sul cui territorio sorgerà una seconda diga, quella di Piano dei Limiti, struttura che sarà realizzata a
valle della diga di Occhito. La novità, accolta positivamente dai sindaci di Celenza Valfortore e di
Carlantino, entrambi interessati direttamente dal progetto, è emersa
nell’ultima riunione a Palazzo Dogana convocata dal presidente
Carmine Stallone proprio per discutere del nuovo invaso. All’incontro erano presenti anche Francesco Santoro e Vito Guerrera, sindaci di Celenza e Carlantino, oltre
a una delegazione tecnica del Consorzio di Bonifica della Capitanata.
I PARAMETRI. Nello studio commissionato dalla Provincia di Foggia, saranno presi in considerazione diversi elementi: 1) Il costo economico, e a lungo termine per le
comunità locali, rappresentato dalla rinuncia a una fetta importante
di terreno agricolo 2) L’impatto sulla salute e sulla vita quotidiana dei
cittadini causato dai cambiamenti
climatici preventivati, poiché in
prossimità delle grandi dighe, tutto intorno a quelle enormi distese
d’acqua, aumenta fortemente
l’umidità 3) Le possibili conseguenze negative della nuova cola-
ta di cemento sui fenomeni di dissesto idrogeologico che già minano la stabilità del territorio
nell’Appennino dauno settentrionale. <E’ stato fatto un passo avanti.
Siamo moderatamente soddisfatti
soprattutto per il ruolo di mediazione attiva che la Provincia di Foggia
sta svolgendo>. Questo il commento che Francesco Santoro e
Vito Guerrera, sindaci rispettivamente di Celenza Valfortore e di
Carlantino, hanno affidato a una
nota congiunta.
GLI ESPROPRI. L’intesa con
Palazzo Dogana riguarda anche un
secondo punto, il valore degli
espropri. Stallone, in veste di presidente della Commissione provinciale per la determinazione dei valori di riferimento per le indennità
di esproprio, si è impegnato a valutare la richiesta dei Comuni di
una equiparazione dei parametri
pugliesi con quelli molisani (molto
più “sostanziosi”). <Il presidente
della Provincia ha assunto un ruolo di mediazione e di protagonista
a difesa dell’economia dei nostri
comuni>, hanno evidenziato
Santoro e Guerrera. <Lo ribadiamo
ancora una volta. Non siamo contrari per principio alla costruzione
della seconda diga ma non possiamo essere considerati solo un
bacino di raccolta dell’acqua. Già
la prima diga, quella di Occhito, ha
causato l’impoverimento dell’economia dei comuni a causa delle
vaste aree di terreni occupati dall’invaso, un fatto che ha determinato la sottrazione all’agricoltura
dei terreni più fertili, con il conseguente aumento della disoccupazione e dell’emigrazione. Con il
secondo invaso bisogna fare in
modo che la storia non si ripeta>.
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The Carpino Style a
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Venezia
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Continua con “Hello, Mister
Fogg!” l’esperimento della mostra
permanente della Fondazione
Giorgio Cini a Venezia degli
ascolti di musica rara e
“ricercata”alle 17.30 di ogni sabato. Tali matinées sono organizzate quest’anno in una capricciosa successione di dislocazioni
del punto di ascolto (da Berlino a
Carpino, a New York, Rocky
Mountains, da Parigi a Mahé, da
Bologna a La Alberca, dal
Dahomey a Montecatini ecc.) nel
corso della quale si realizza il
sogno del viaggio planetario del
verneano Mister Fogg.
Un viaggio tutto vissuto alla ricerca di monumenti, radici, fronde, oasi, arbusti, virgulti, talee,
petali, archetipi, modelli, mostri,
semi, grani, fragranze, umori della
musica del mondo intero in un
tempo storico tanto indefinito
quanto reale.
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Speciale Solidarietà
“Agatocalomachìa”
ovvero la guerra tra
bello e giusto
La società contemporanea
sforna stereotipi e modelli
comportamentali volti all’omologazione dell’intera razza umana.
Tutti, penso, avranno udito una
frase del genere. Qualcuno, spero, si sarà domandato: “Su che
basi poggiano codesti cliché?”, “In
che modo si installano così repentinamente in noi?”, “E come
mai incidono tanto profondamente sui nostri comportamenti?”.
Procediamo per gradi...
Il processo di “appiattimento
dell’ individualismo” che si sta
attuando nelle nostre società è,
purtroppo, fondato su valori
caduchi, prettamente estetico —
materiali, e non su valori morali
imperituri ed apodittici che regolano il comportamento degli uomini permettendo. al contempo,
la formazione di “individui indipendenti dotati di personalità”. Non
parliamo poi dell’ipocrita, nonchè
vile, metodo di diffusione di questi famosi modelli. Questi vengono lanciati sul mercato (naturalmente attraverso i nostri
affezionatissimi mass - media) a
mò di detersivi!
Si parla a questo proposito, di
persuasione per associazione. Mi
spiego meglio: il prodotto da lanciare (una tutina color carne aderente a tal punto da contenere la
tua “ciccia”, comprimendola, e ti
permette, finalmente, di indossare l’abito attillatissimo dei tuoi
sogni) viene associato a qualcosa considerato da tutti buono e
giusto (un modo semplice e veloce per riconquistare tuo marito! il
segreto dello stare bene con sé
stesse!).
Insomma, infimi valori estetico
— materiali sono mascherati da
nobili valori morali. Intendiamoci:
il “volersi bene” o il “rispettare sé
stessi” non dipende certo da una
tutina! L’autostima è frutto, invece, di un profondo lavoro interiore
che richiede impegno e costanza. La parte della società in tutto
ciò? Beh, essa si limita esclusivamente a propinarci rimedi palliativi artefici, in conclusione, di
un’apparenza fiorente e gaia che
cela un avvizzito e rugoso spirito. E noi ci lasciamo abbindolare
da questa capziosa solidarietà! E
lasciamo addirittura che la moda,
come determina il piacere, così
determini anche il buono e il giusto (senza dare troppa importanza al fatto che se fosse una cosa
“seria” non cambierebbe ogni
anno...). Essa sa come raggiungerci (mass - media), plasmarci
(persuasione per associazione) e
soprattutto come ingannarci
(guardati intorno). Le nostre personalità diventano sempre più
molli, i nostri punti di riferimento
instabili e i nostri valori
camaleontici; nel frattempo, la
nostra società — passerella acquista, in virtù dei riflettori, sempre più potere, legittimando
l’equazione bello = giusto.
Ma questo è solo uno dei tanti
modi per dimostrare che al mondo non è la giustizia a governare
bensì la forza.
MONTE SANT’ANGELO (FG).
dell’Upi (Unione delle Province Italiane) e dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni
d’Italia).
Anna de Marco
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Nicola Pinto eletto
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presidente regionale
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UNCEM
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Il presidente della Comunità
Montana del Gargano, Nicola
Pinto, socialista dello Sdi, è
stato eletto nei giorni scorsi
coordinatore
regionale
pugliese dell’Uncem (Unione
Nazionale Comuni e Comunità Enti Montani). Pinto, che
sostituisce l’uscente Antonio
Mazzamurro (Udeur), dimessosi per motivi personali dall’incarico, sarà anche rappresentante della Puglia nel
direttivo nazionale dell’importante sodalizio sindacale, giuridico, programmatico e
progettuale degli Enti montani. L’Uncem ha lo stesso grado di rappresentanza e lo
stesso potere contrattuale
“Ringrazio il mio predecessore
per il brillante lavoro svolto “ spiega Pinto in una nota. “Rappresenterò con il mio mandato tutte
le Comunità montane della nostra
regione, cercando di far valere le
istanze dei pugliesi anche a livello nazionale”. L’Uncem, come
noto, garantisce anche la
rappresentatività nelle decisioni
programmatiche e progettuali
della Regione Puglia. All’Unione,
costituita nel 1952, aderiscono
350 comunità montane, 4.195 comuni classificati montani, oltre ad
alcune amministrazioni provinciali
ed altri Enti autonomi.
N.5 del 15.3.2007
MERIDIANO 16
In scena a Foggia e Lucera
Funny Money di Ray Cooney
Foggia. Il 9 e 10 marzo alle ore
21.00 all’ODA Teatro in C.so del
Mezzogiorno a Foggia è stata
rappresentata la divertentissima
“Funny Money” ovvero “Una valigia piena di soldi”, una commedia di Ray Cooney in due atti della durata di circa 2 ore.
Lo stesso autore ha già visto
rappresentare su Foggia, dagli
stessi attori lo scorso anno, un’altra delle sue commedie, “Taxi a
due piazze”, che grazie al grande successo riscosso potè essere replicata successivamente
in provincia.
La compagnia che ha allestito
la commedia è la “Daunia Spet-
tacoli” curata da Germano
Benincaso, con la regia di Lello
Manna.
Confermato il cast della commedia precedente con Nicola
Ciccariello, Stefania Benincaso,
Domenico Cavallo, Daniela Balta,
Vincenzo del Sordo, Luca
Cicolella e Rocco Rampino, più
Tony Campanozzi che collabora
con la compagnia per la prima
volta.
Le scenografie sono state curate da Giuseppe Grasso mentre
l’assistenza alla regia è di Oriana
Casiello. Seguiranno le repliche
di Funny Money il 16 e 17 marzo
al Teatro Garibaldi di Lucera e il
25 marzo al Teatro del Fuoco di
Foggia.
Per prenotare i biglietti ci si
potrà rivolgere alla segreteria del
Teatro Regio di Capitanata al tel.
347.8381608 c/o Chiesa Madonna del Rosario in via Guglielmi 8
a Foggia con orari di vendita, dal
lunedi al venerdi, dalle 10,30 alle
12,30.
Anche a Torremaggiore
donne in festa
di Severino Carlucci
Torremaggiore. 8 marzo, festa
della Donna, una festa dedicata
all’altra metà del cielo, che quest’anno si è svolta senza il concorso delle mimose, perché,
come sostengono i botanici, per
l’effetto dei capricci climatici, questo fiore simboleggiante la virtù
femminile, era già sfiorito.
tuttavia, poiché la donna merita una sua giornata di festa all’anno, a supplire alla mancanza
delle mimose ha provveduto la
civica amministrazione mettendo
a disposizione delle festeggianti
il teatro comunale “Luigi Rossi”
dove un nutrito gruppo o di donne
sul diviso in soprani e contratti in
concorso con un gruppo di uomini sul diviso in 1 < e bassi ha allietato il pubblico presente che
esibendosi coralmente in composizioni per piano e con loro. In
questa occasione il concerto del
coro polifonico “Laudate
Dominum” diretto dal bravissimo
maestro Michelangelo Martino
con il concorso della soprano
solista Concetta D’Alessandro e
della pianista Monica Dall’Oglio
ha suscitato l’entusiasmo degli
ascoltatori che hanno sottolineato con un prolungato applauso
alla fine di ogni brano la bravura
degli esecutori.
I brani eseguiti, in una maggioranza arrangiati, per piano e coro
dal maestro Martino, vanno da tre
cantate di Francesco Paolo Tosti: “sogno”, “serenata” e “A
Vucchella”, quest’ultima su versi
di Gabriele D’Annunzio, fino al
due celebri arie composte da
Gaetano Donizetti: “Io te voglio
bene assaje” e “ canzone
marinara”. Dove è emerso di più
l’affiatamento corale del coro
polifonico è stato durante l’esecuzione di tre celeberrimi brani
corali: “Ave Maria” di Franz
Schubert , “o Signore che dal tetto
natio” da “I lombardi alla prima
crociata” e “va pensiero” dal
Nabucco, entrambi di Giuseppe
Verdi. Oltre ai brani classici del
firmamento coristico sono stati
eseguiti brani tratti da opere di
Giovanni Sebastiano Bach,
Wolfang A. Mozart e Franz
Schubert.La programmata esibizione dell’Ave Maria arrangiata
sulle note dell’Intermezzo della
“Cavalleria Rusticana” di Pietro
Mascagni è stata sostituita
dall’AVE MARIA dell’Otello di
Verdi, mirabilmente eseguita dal
soprano Concetta d’Alessandro;
e non poteva mancare in questa
esibizione canora un omaggio ad
Ennio Morricone, il nostro celebre compositore di colonne sonore, oscar alla carriera; ed a ren-
MERIDIANO 16
Registrato presso il Tribunale di
Lucera il 22.9.86 al n.60. Iscritto nel
Registro Operatori Comunicazione
al n. 12458. Articoli e foto, anche
se non pubblicati, non si restituiscono. Gli articoli firmati
rispecchiano il pensiero dell’autore, che si assume la responsabilità
a norma di legge.
dergli omaggio è stato il nostro
bravo sassofonista Michele
Faienza che al sax tenore ha
eseguito il il brano “Gabriel’s
oboe”.
Dopo la esibizione corale della
canzone napoletana “i’ te vurria
vasà” di Edoardo di Capua e dello spiritual “Oh when the saints”
accompagnati dalla pianista
Dell’Oglio, il soprano d’Alessandro ed il maestro Martino dotato
di voce baritonale si sono esibiti
nella celebre aria Mozartiana “Là
ci darem la mano”, meritandosi
lo scrosciante applauso dei presenti. Lo spettacolo è stato presentato da Alessio Faienza che
prima della esecuzione di ogni
singolo brano ha parlato della
solennità della festa della donna.
Dei componenti del coro polifonico
vanno menzionati i capilista Angela di Pumpo per i soprani,
Marianna Balsamo per i contralti, Michele di Battista per i tenori
e Salvatore Di Ianni per i bassi.
In questa festa della donna senza le mimose alle coriste è stata
offerta una margherita come simbolo di prosperità per l’avvenire.
C O O R D I N A T O R E
REDAZIONALE: Silvio Di Pasqua
Stampa: Artigrafiche Di Palma &
Romano - Foggia
Associato all’USPI
UNIONE
STAMPA
PERIODICA
ITALIANA
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n. 5 (502) del 15.3.2007