I Quaderni
di Edilio
PIANO
DI PREVENZIONE
IN EDILIZIA
UN PROGRAMMA DI AZIONI
PER COSTRUIRE CANTIERI SICURI
Un supplemento di
numero 19 | dicembre 2011
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
indice
Supplemento di
{
3
6
8
11
14
I progetti di formedil
Gli organismi bilaterali:una risorsa per la prevenzione
La cabina di regia nazionale ha individuato le prospettive per migliorare la vigilanza
Rischio alcol e stupefacenti: obblighi e responsabilità per il medico competente
Rischio salute in edilizia: la sorveglianza sanitaria per dipendenti e autonomi
2
3
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
Dal 2011 la Banca dati formazione costruzioni è stata arricchita di due nuovi strumenti
I PROGETTI DI FORMEDILI
SUL TEMA DELLA PREVENZIONE
PER GLI ORGANISMI BILATERALI
di Giovanni Carapella, direttore Formedil
Nell’ultimo biennio il Formedil, ente bilaterale di emana-
L’obiettivo/risultato perseguito dal Formedil è l’ampliamen-
zione contrattuale per la formazione nel settore delle co-
to quantitativo della platea dei potenziali utenti dell’attività
struzioni, ha messo in campo una forte innovazione della
formativa del sistema bilaterale di settore (sia lavoratori sia
propria offerta formativa con l’obiettivo di elevare il livello di
imprese) e l’attivazione di un circuito virtuoso che consenta
professionalità e di ridurre il numero di infortuni.
di inserire lavoratori e imprese che vi si rivolgono all’interno
Il Formedil, attraverso le 100 scuole edili che compongo-
di un vero e proprio servizio formativo di settore.
no il sistema, ha agganciato la più ampia platea possibile
Un servizio formativo capace di agganciare il lavoratore al
di lavoratori al momento del primo ingresso in cantiere e li
momento dell’ingresso nel settore attraverso istituti quali:
ha accompagnati lungo tutto l’arco della carriera lavorativa
•
le 16 ore prima e il contratto di apprendistato;
mettendo a loro disposizione, su tutto il territorio nazionale,
•
offrire una formazione professionalizzate e una educazio
corsi effettivamente fruibili, efficaci e il più possibile omoge-
ne al comportamento lavorativo sicuro nelle aree di co
nei. All’interno di questa visione, il progetto Mics – Modu-
genza delle norme del D.Lgs. n. 81/2008 (ponteggi,
li integrati per costruire in sicurezza, risulta senza dubbio
macchine e attrezzature di cantiere, preposti );
strategico e, formalmente approvato a dicembre 2010 dalle
• offrire possibilità di rientri in formazione continua durante
parti sociali del settore, è candidato a essere riconosciuto
la carriera lavorativa attraverso specifici PSP - piani di
come buona prassi dagli interlocutori istituzionali pubblici.
sviluppo professionale (si veda la figura 1), che intreccino formazione utile e capitalizzabile a esperienza
professionale
Supplemento di
Figura 1. PIano di sviluppo professionale
4
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
La Banca dati formazione costruzioni
parte della tradizione italiana e della storia dei centri di ec-
ricerca che si è protratta per un biennio e si è conclusa con
In questo quadro è stata prima attivata sperimentalmente
cellenza.
la definizione di un percorso formativo modulare per le at-
e, successivamente, a partire dal mese di dicembre 2010,
A partire dall’emanazione del D.Lgs. n. 81/2008, un gruppo
messa a regime la BDFC - Banca dati formazione costru-
trezzature, sintetizzato nello schema 1.
1
di lavoro Formedil ha avviato una sperimentazione e una
zioni, che consente già oggi a ciascun giovane o lavoratore
adulto, italiano o straniero che sia, che sia formato all’interno di una delle 100 scuole edili italiane, di ricevere la
registrazione della formazione svolta e l’attestazione degli
adempimenti normativi e contrattuali eventualmente assolti
attraverso il rilascio del libretto personale di formazione professionale edile (si veda il riquadro 1).
A partire dal 2011 la Banca dati formazione costruzioni è
stata arricchita di due nuovi strumenti:
•
il libretto personale del formatore edile che consentirà
a Formedil di certificare la formazione erogata alle risorse umane interne al sistema;
•
il registro dell’impresa formativa che permetterà alle
scuole di rilasciare alla singole imprese una attestazione della formazione erogata ai dipendenti.
In questo quadro di riferimento strategico si è mosso con
una sua peculiarità e specificità il progetto 16 ore MICS
(moduli integrati per costruire in sicurezza) affrontando, in
particolare, il tema dell’informazione, della formazione e
dell’addestramento prevista dal D.Lgs. n. 81/2008, come
modificato e integrato dal D.Lgs. n. 106/2009, all’art. 73, per
i lavoratori incaricati dell’uso delle attrezzature e delle macchine.
La formazione nel campo delle macchine da cantiere, siano
esse attrezzature di sollevamento che macchine movimento
terra, macchine per i sondaggi e le perforazioni, macchine
per il trasporto e il getto del CLS o macchine stradali, fa
Supplemento di
Formazione per le Attezzature: percorso modulare
5
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
I criteri guida che hanno ispirato l’elaborazione del modello
altri settori critici.
avviare una interlocuzione positiva con il Ministero del La-
MICS attrezzature sono:
Nel biennio 2009 – 2010, mentre è stato definito e delinea-
voro e delle Politiche sociali e la Conferenza unificata delle
•
modularità, flessibilità, certificabilità;
to il modello operativo MICS attrezzature, le scuole edili in
Regioni e delle province autonome.
•
unitarietà del modello a livello nazionale;
decine di sedi territoriali hanno erogato sperimentalmente
Con questo lavoro, il sistema delle scuole edili Formedil si
•
economia di scala e standard qualitativi misurabili;
la formazione per la conduzione di MMT e di gru, per mac-
è candidato a pieno titolo a operare come soggetto titolare
•
integrazione stretta e contestualità tra formazione pro-
chine perforatrici di piccolo e grande diametro, per altri tipi
della formazione ex comma 5, art. 73, e si è proposto come
fessionalizzante ed educazione alla sicurezza e alla sa-
di attrezzature. Sono stati tenuti centinaia di corsi modulari
portatore di uno stile formativo e di una cultura della co-
lute;
per migliaia di utenti, una vera sperimentazione sul campo
struzione della professionalità che, se andrà a buon fine la
estensione della platea degli utenti e delle imprese
per il sistema formativo di settore.
sperimentazione pronta a partire per i prossimi mesi, potrà a
destinatarie dell’offerta formativa;
Questa sperimentazione nel mese di dicembre del 2010 è
pieno titolo candidarsi a essere riconosciuta dalle istituzioni
Questi criteri costituiscono un riferimento utile per qualsiasi
stata fatta propria dalle parti sociali di settore in uno specifi-
competenti come “buona prassi”.
intervento formativo di massa nel settore delle costruzioni e
co accordo sindacale che ha recepito obiettivi, metodologie
un esempio di azione positiva che l’edilizia può trasferire ad
e indicazioni operative di MICS consentendo al Formedil di
•
Riquadro 1
Il sistema Formedil: oltre 20 mila allievi in formazione nel primo semestre 2011
A partire dal 2010 il Formedil ha attivato una Banca dati nazionale dove sono registrati in tempo reale i corsi e le
esperienze formative frequentate da lavoratori del settore nelle singole province.
Banca dati formazione costruzioni
Primo semestre 2011
Attività realizzate dalle scuole edili
Formazione professionale e per la sicurezza
corsi
Totale n.
di cui con
CPT
1.997
643
Totale n.
21.307
di cui
italiani %
83,3
allievi
di cui
stranieri
%
16,7
per operai 1.873
578
19.348
80,2
19,8
per tecnici 124
65
1.959
88,9
11,1
Dati riferiti a un campione di 80 scuole sul totale di 100 aderenti a Formedil.
Supplemento di
di cui
maschi %
imprese
Totale n.
87,5
di cui
femmine
%
12,5
6.642
87,4
88,0
12,6
12,0
5.990
652
1
Coordinato da Claudio Tombari referente nazionale del progetto.
6
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
Nel 2010 incrementata significativamente l’attività di informazione
GLI ORGANISMI BILATERALI:
UNA RISORSA
PER LA PREVENZIONE
di Giuseppe Moretti, direttore del CNCPT, Commissione Nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali
Nel settore dell’edilizia le parti sociali (ANCE, ANAEPA-CONFARTIGIANATO, CNA COSTRUZIONI, FIAE CASA, CLAAI, FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL, LEGA COOP,
Previsti all’art. 51, D.Lgs. n. 81/2008, gli organismi paritetici sono definiti all’art. 2, comma
CONFCOPERATIVE, AGCI, ANIEM) hanno costituito in ogni provincia italiana i CPT, cioè i
1, lettera ee), «organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei
Comitati paritetici territoriali per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro che
prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul paino nazionale, quali sedi
sono coordinati da una Commissione nazionale (CNCPT) che ha compiti di indirizzo della
privilegiate per: la programmazione di attività formative e l’elaborazione e la raccolta di buo-
rete sull’attività che deve essere svolta.
ne prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul
Il “sistema” ha operato sulla base delle indicazioni della contrattazione collettiva (nazionale
lavoro;l’assistenza alle imprese finalizzata all’attuazione degli adempimenti in materia; ogni
e territoriale) e delle attribuzioni stabilite dalle leggi.
altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimenti». Gli
Il CPT è l’ente paritetico deputato a svolgere funzioni di supporto e di consulenza alle im-
organismi che svolgono la propria attività in cantiere sono i Comitati paritetici territoriali che
prese e ai lavoratori, nell’interesse di entrambi, sulla sicurezza degli ambienti di lavoro ed
svolgono funzioni di supporto e di consulenza alle imprese e ai lavoratori, con l’assistenza
esercita le seguenti attività:
tecnica in cantiere e l’organizzazione di corsi formativi e informativi. Una previsione per l’at-
• effettua visite di consulenza tecnica e assistenza, tramite tecnici professionalmente qua-
tività del CNCPT è la progettazione di un modello unico per la procedura di asseverazione
che sarà poi testata su tutto il territorio nazionale.
lificati, per favorire la corretta attuazione delle norme di sicurezza nei cantieri edili;
•
svolge le attività previste dal D.Lgs. n. 81/2008 coordinato con le modifiche introdotte
dal D.Lgs. n. 106/2009, nonché le attività di formazione e di informazione degli addetti
per specifiche responsabilità e specifichi rischi secondo i rilievi assunti nelle visite tec
niche in cantiere;
•
assiste le imprese e i lavoratori per trasferire tecnologie e buone prassi nelle procedure
organizzative in attuazione del D.Lgs. n. 81/2008 coordinato con le modifiche introdotte
dal D.Lgs. n. 106/2009;
• informa e aggiorna i dirigenti e i preposti in materia di sicurezza all’interno dei cantieri.
Supplemento di
7
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
La programmazione delle attività
tare un modello unico per la procedura di asseverazione che dovrà essere attuata, previa
La recente Conferenza nazionale dei CPT che si è svolta a Lucca
2
è stata l’occasione per
una fase di sperimentazione sull’intero territorio nazionale.
verificare il lavoro prodotto e per programmare l’attività futura.
In sostanza, i CPT sono stati chiamati a un ulteriore salto di qualità, «passando dall’attuale
In particolare, per quanto riguarda le visite di assistenza tecnica in cantiere, che rappresen-
controllo degli standard di sicurezza dei cantieri ad un ruolo di assistenza tecnica di altissi-
tano l’attività strategica dell’ente, nell’arco di 4 anni, sono passate da 41.090 visite del 2007
mo livello che dovrà continuare ad evolversi contestualmente alle condizioni di lavoro che
a 51.308 del 2010, con un incremento di 10.218 interventi. I cantieri visitati nel 2010 sono
si presenteranno» 3 .
stati 24. 371, in numero inferiore al totale delle visite poiché i tecnici tornano più volte nei
Il Testo unico sicurezza, infatti, ha affidato agli organismi paritetici il compito di «supportare
cantieri per verificare che i suggerimenti dati trovino concreta attuazione.
le imprese nell’individuazione di soluzioni tecniche ed organizzative dirette a garantire e
Si tratta di una attività in forte espansione come è possibile riscontrare dai dati riportati nella
migliorare la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché a rilasciare un’attestazione
tabella 1.
dello svolgimento delle attività e dei servizi di supporto al sistema delle imprese tra cui
numero visite
effettuate
numero cantieri
visitati
numero visite
richieste
dall’impresa
numero visite
segnalate
Nord ovest
Quadro dell’attività dei CPT sul territorio nazionale
Nord est
Centro
Sud
Tabella 1
l’asseverazione dell’adozione e dell’efficace attuazione dei modelli di organizzazione e ge-
Isole
Italia
stione della sicurezza della quale gli organi di vigilanza possono tenere conto ai fini della
27.265
9.935
6.105
6.148
1.855
51.308
13.536
3.208
4.148
2.400
1.079
24.371
1.425
1.819
920
678
329
5.171
212
14
273
1.102
126
1.727
programmazione delle proprie attività».
È possibile ritenere che entro l’autunno il modello unico per l’asseverazione sarà ultimato
e, quindi, sperimentabile sul territorio nazionale.
Formazione e informazione
Ma anche l’attività di informazione è stata significativamente incrementata considerando
che nel 2010 si sono tenute conferenze di cantiere che hanno coinvolto 14.817 lavoratori,
mentre le campagne informative sviluppate territorialmente sono state 120 e 127 i convegni
e i seminari tenuti sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro.
L’attività di formazione ha visto una sempre maggiore focalizzazione su quella di primo
livello, raggiungendo nel corso del 2010 il numero di 30.928 lavoratori coinvolti. È significativa la partecipazione dei lavoratori ai corsi sui ponteggi, nonostante sia in calo rispetto
agli anni precedenti, quella per gli addetti al pronto soccorso e quella per gli addetti incendi.
Nella tabella 2 è evidenziata la partecipazione ai corsi, diffusa e omogenea per tutte le aree
territoriali del paese.
2
Svolge attività
di formazione
Lavoratori
Addetti
ponteggi
Addetti pronto
soccorso
Addetti incendi
Coordinatore
RLS
Preposti
RSPP ASPP
Datori di lavoro
Addetto funi
Addetti rim.
amianto
Agg. RSPP
FAD
RLST
dirigenti
Totale
e 17 giugno 2011 a Lucca.
Per quanto riguarda la programmazione dell’attività futura, nella Conferenza nazionale di
3
Supplemento di
Isole
Italia
16
16
16
16
12
76
8.735
5.562
8.298
4.905
3.428
30928
2.610
1.772
1.673
1007
808
7870
2.112
2.009
983
756
633
6493
1.535
163
770
1.439
338
542
111
1.394
690
521
411
287
165
123
672
1.118
581
522
308
213
176
692
583
470
18
772
150
425
39
248
73
161
123
13
4718
2593
2590
2463
1866
1193
423
84
175
27
286
12
77
44
43
3
14
23
33
24
21
12
6
5
19
21
176
17
13
71
43
97
La 10° Conferenza nazionale CNCPT, Uniti per un sistema strategico sulla sicurezza nel lavoro, si è tenuta il 16
Le previsioni
Lucca è stato deciso di affidare alla Commissione nazionale (CNCPT) il compito di proget-
Nord
ovest
Tabella 2
Partecipazione ai corsi di formazione e informazione
Nord est
Centro
Sud
Si veda la relazione di apertura della Conferenza di Lucca di Marco Garantola, presidente della CNCPT, su
www.prevenzionecantieri.it .
8
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
Dal 2011 la Banca dati formazione costruzioni è stata arricchita di due nuovi strumenti
LA CABINA DI REGIA NAZIONALE
HA INDIVIDUATO LE PROSPETTIVE
PER MIGLIORARE LA VIGILANZA
a cura della Cabina di regia del Piano nazionale edilizia
Il coinvolgimento dei produttori dei materiali, delle attrezzature e degli impianti per l’edili-
Il lavoro di prevenzione svolto in questi anni dal mondo delle imprese, dagli enti pubblici,
zia, la qualificazione delle imprese, accordi tra i diversi soggetti, la formazione continua,
dai professionisti è stato sicuramente molto importante e i risultati si cominciano a vedere,
il miglioramento della programmazione e del coordinamento del cantiere, la sorveglianza
sia in termini di riduzione dei danni sia di crescita di tutto il sistema.
sanitaria, una migliore programmazione della vigilanza e l’implementazione dei controlli
Per consolidare i risultati è indispensabile rilanciare, però, su obiettivi precisi e con strategie
sinergici dei diversi enti ispettivi. Questi sono i punti che la Cabina di regia del piano edilizia
efficaci; devono essere coinvolti anche altri attori, incrementando la crescita culturale della
ha individuato e dovrebbe sviluppare nel tempo al fine di favorire la prevenzione all’interno
prevenzione favorendo la prevenzione attiva dall’interno del cantiere e assicurando un con-
del cantiere edile.
trollo efficace del territorio.
Le direttrici sulle quali si ritiene che nel prossimo futuro debba essere puntata l’attenzione
dei diversi soggetti che a vario titolo operano in cantiere sono le seguenti:
•
l’attivazione di politiche sinergiche tra PubblicheAmministrazioni, Parti sociali, Ordini
e Collegi volte ad escludere le situazioni di rischio più gravi -nessuno più può accettare
di collaborare professionalmente in situazioni con diffuso e grave rischio di infortunio,
come ad esempio in cantieri “sotto il minimo etico di sicurezza”-, incrementare le soluzioni di sicurezza e migliorare la formazione, con contenuti tempestivamente aggiornati
a copertura delle diverse tipologie di rischio e lavorazioni, favorendo la diffusione delle
innovazioni tecnologiche a supporto;
•
il coinvolgimento dei produttori di materiali, di attrezzature e impianti per l’edilizia per
innestare la sicurezza direttamente nelle modalità costruttive. Per esempio, è necessa-
Supplemento di
9
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
rio che nella produzione di elementi per la realizzazione dei solai o dei tetti siano indi-
tare che nei cantieri continuino a convivere due modi diversi per costruire, quello comu-
cate le procedure che garantiscano il montaggio in condizioni di sicurezza. Le indica-
nemente praticato e l’altro sicuro;
zioni d’uso/montaggio dovranno incorporare la sicurezza, per evitare che questa debba
•
•
essere pensata dopo da ogni impresa o coordinatore per la sicurezza. Analogamente, per
do sui documenti prodotti dai coordinatori e dalle imprese. C’è necessità di snellire la bu-
i ponteggi dovrà essere avviato un percorso che porti a libretti che contemplino il
rocrazia eliminando formalità inutili a favore di indicazioni pratiche che seguano l’effetti
montaggio corretto/sicuro dei vari elementi nelle diverse situazioni. E questo anche per
vo andamento della costruzione offrendo soluzioni leggibili e realmente praticabili. È
l’uso delle diverse attrezzature, degli apprestamenti o degli impianti. Anche l’edilizia deve
difficile per i lavoratori e per le imprese utilizzare documenti che non siano aderenti
abituarsi a pensare la sicurezza prima, incorporandola nell’opera e, quindi, nelle varie
all’andamento dell’opera; serve uno sforzo da parte delle associazioni e degli ordini, dei
componenti che portano alla realizzazione dell’opera stessa;
collegi e degli enti pubblici, degli organismi paritetici e dei singoli professionisti per cre-
la qualificazione delle imprese - sulla questione sta lavorando la Commissione consul-
are una piattaforma di soluzioni costruttive sicure e praticabili. Queste soluzioni inserite
4
•
il miglioramento della programmazione e del coordinamento nei cantieri intervenen
tiva permanente . Sarà fondamentale che chi si appresta a diventare imprenditore edile,
nei documenti saranno oggetto della formazione continua di lavoratori e di preposti. Il
come autonomo o con dipendenti, abbia una formazione e una organizzazione tali da
portale www.prevezionecantieri.it potrà raccogliere le maggiori esperienze di sicurezza
poter organizzare in sicurezza il cantiere o, comunque, i lavori che gli sono affidati;
e diffonderle sul territorio nazionale offrendo materiale per la formazione, la costruzione
la formazione continua, documentata e di qualità dei lavoratori e dei preposti, innanzi-
dei PSC e dei POS;
tutto per tutti coloro che entrano per la prima volta in cantiere, tenendo in debita consi-
•
la sorveglianza sanitaria: è tempo che anche i lavoratori edili siano diffusamente salva-
derazione le problematiche degli stranieri, e successivamente, con aggiornamenti pe-
guardati dal rischio di danni alla salute, con una corretta valutazione dei rischi di ma-
riodici sulle nuove tecnologie e sulle procedure di lavoro, con insegnamento pratico, in
lattia professionale e con un controllo sanitario preciso e diffuso. Si tratta di un diritto
cantiere, utilizzando metodi didattici progettati per gli adulti. È necessario, quindi, su-
fondamentale dei lavoratori e di un dovere del datore di lavoro, diritto che, probabil-
perare la formazione d’aula sulla sicurezza praticata con il metodo scolastico usato per
mente per l’evidenza del rischio infortunistico, è stato fino a ora ingiustamente trascu-
gli studenti, passando alla formazione professionale integrata con la sicurezza per evi-
rato;
Supplemento di
10
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
•
l’archivio delle notifiche e il sistema informativo dedicato necessario per la programma
nergici dei vari enti ispettivi, primi fra tutti ASL, DPL e INAIL ( ma anche INPS, Polizia
zione della vigilanza e l’efficacia delle azioni di controllo e di prevenzione. Sarà neces-
Municipale, Carabinieri, Guardia di finanza), per evitare dispendio di risorse, per non
sario passare al sistema di notifica on line, così da semplificare gli obblighi dei com-
vessare, involontariamente ma per carenze organizzative, le imprese con controlli
mittenti e avere dati certi e aggiornati. Anche sulla base della miniera di dati forniti dalle
ripetuti. La sinergia nei controlli è indispensabile anche per affrontare in maniere ef
notifiche si potrà costruire un sistema informativo nazionale di supporto a una vigilanza
ficace la piaga del lavoro nero e irregolare; dove non sono rispettati i diritti fondamentali
moderna, in grado di controllare i cantieri a maggior rischio e che meno investono in
dei lavoratori, la legalità nei rapporti di lavoro e negli appalti, non è possibile pensare sia
sicurezza, indispensabile per coordinare le azioni dei diversi enti di controllo, utile per
rispettata la sicurezza. Occorre sottolineare che il tema della legalità deve iniziare dai
l’applicazione dell’art. 14, decreto legislativo n. 81/2008, sulla reiterazione dei reati e,
lavori e dagli appalti pubblici, che dovrebbero diventare una “fiore all’occhiello” delle
magari, anche per la gestione della “patente a punti” di cui all’art. 27;
pubbliche amministrazioni e costituire un traino per tutto il settore edile.
• l’evoluzione del sistema di vigilanza che, anche attraverso l’alimentazione di un archivio
In sintesi è richiesto a tutti di agevolare una crescita culturale complessiva che consenta
notifiche informatizzato, consenta un controllo attivo del territorio, una azione di intel-
di consolidare i risultati raggiunti, migliorare le performance di ciascun soggetto aumentan-
ligence che punti al monitoraggio di tutti i cantieri, scoraggiando l’aggiramento della
do la competitività delle imprese e del sistema Paese, sui quali gravano i costi della non
normativa in materia e spingendo a investire in sicurezza. Solo se esiste la certezza che
sicurezza e, partendo del comparto edilizia, sperimentare un nuovo modo di relazionarsi,
le situazioni a maggior rischio saranno sicuramente ispezionate ci sarà convenienza a in-
di confrontarsi e di lavorare insieme per un obiettivo comune da traslare e di riutilizzare
vestire in sicurezza. Il controllo deve essere effettuato di routine anche sull’affidataria,
nell’immediato in altri settori.
cioè sull’impresa che ha per legge il compito di gestire il cantiere. Inoltre, deve essere
affrontata la questione dei lavoratori autonomi, che costituiscono gran parte della forza
lavoro in edilizia. Spesso sono inquadrati formalmente come autonomi ma di fatto
4
sono inseriti come dipendenti all’interno dell’organizzazione del cantiere. La fruizione di
renzo Fantini e Antonio Leonardi, Qualificazione delle imprese per aumentare la sicurezza nel settore dell’edilizia,
un archivio comune e aggiornato consentirà anche l’implementazione dei controlli si-
in questo numero a pag. XX.
Supplemento di
Si veda l’art. 6, decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; si veda anche, per un approfondimento sul tema, di Lo-
11
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
Le morti dovute a malattia professionale superano quelle provocate da infortunio
RISCHIO ALCOL E STUPEFACENTI:
OBBLIGHI E RESPONSABILITA’
PER IL MEDICO COMPETENTE
di Giancarlo Marano, direzione generale della prevenzione sanitaria
L’assunzione di alcol o di sostanze stupefacenti costituisce un fattore di rischio elevato di
I dati forniti dall’ILO hanno indicato che circa il 10% degli incidenti sul lavoro sono connessi
infortunio sul lavoro in generale e nel lavoro edile in particolare. Il medico competente ha
all’uso di droghe e di alcol e che gli infortuni sul lavoro alcol–correlati possano aggirarsi
un ruolo fondamentale nell’applicazione della complessa normativa che vieta l’assunzione
intorno a una percentuale del 25 %.
e la somministrazione di alcol e di stupefacenti, anche se permangono aspetti di criticità. La
Questi dati comportano, per la vastità del fenomeno, una rilevante responsabilità per il
sorveglianza sanitaria, la promozione della salute in funzione del rischio e la professionalità
medico competente, in relazione al ruolo rivestito nell’ambito del sistema integrato di tutela
del medico competente riusciranno a tutelare la salute e l’integrità psico-fisica dei lavoratori
e di sicurezza della salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro nei confronti del rischio
maggiormente sensibili ed esposti al rischio di infortunio per uso/abuso di sostanze stupe-
infortuni per alcol e droga.
facenti e alcol.
Il rispetto puntuale delle previsioni normative in materia di divieto di assunzione durante
l’attività lavorativa di alcol e/o di droghe è basato sul controllo sanitario dei lavoratori da
parte del medico competente che, oggettivamente, per gli aspetti sfumati e indefiniti delle
norme, disorganiche anche rispetto all’individuazione dell’obiettivo principale che deve essere perseguito se la tutela dei terzi o la salute e la sicurezza del lavoratore stesso, si trova
nell’imbarazzo nel dare una pratica attuazione ai compiti previsti rispetto al ruolo previsto
(se di verifica a garanzia dell’incolumità collettiva degli altri lavoratori e dei terzi nei confronti
del rischio rappresentato dal lavoratore che faccia uso di droghe o di alcol o di prevenzione
del rischio di infortunio lavorativo in rapporto con l’assunzione di alcol e droghe, a tutela
dell’incolumità del lavoratore stesso e anche dei terzi).
Supplemento di
12
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
Le criticità della norma
te il turno lavorativo.
Le criticità interpretative e applicative sono emerse, in particolare, per il rischio alcol, per il
A tal riguardo non interviene a dirimere ogni dubbio nemmeno la formulazione dell’art. 41,
quale l’art. 15, legge n. 125/2001, ha previsto un coinvolgimento diretto del medico com-
D.Lgs. n. 81/2008, dal momento che la sorveglianza sanitaria per l’accertamento dell’ido-
petente, così come del medico dei servizi di vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro,
neità alla mansione per il rischio alcol, lungi dal prevedere la possibilità di controlli estempo-
per verificare, con l’esecuzione di controlli alcolimetrici, il rispetto del divieto di assunzio-
ranei “a sorpresa” per verificare la trasgressione al divieto di assunzione di alcolici durante
ne/somministrazione di alcolici durante lo svolgimento di mansioni individuate, dall’intesa
l’attività lavorativa, secondo le previsioni letterarie contenute nell’art. 41 è limitata esclusi-
Stato/Regioni del 2006, come «Attività lavorative che comportano un elevato rischio di
vamente alla verifica di presenza o meno di condizioni di alcoldipendenza , oltretutto cir-
infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza e l’incolumità dei terzi» (tra le quali rientrano
coscritta ai «casi e alle condizioni previste dall’ordinamento». Queste condizioni ricorrono
anche i lavoratori addetti ai comparti per l’edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni
in pratica solo nei limitati e specifici casi in cui la possibilità di controlli risulta prevista in
che prevedono attività in quota e attività di trasporto e di movimentazione terra) senza che,
disposizioni normative di settore o in determinati contratti di lavoro o anche in regolamenti
tuttavia, la norma preveda indicazioni pratiche sulle procedure che devono essere seguite
specifici, previsioni tutte che, per l’appunto, possono essere ricompresse nella generica
nell’effettuazione dei controlli, sui test che devono essere utilizzati e, soprattutto, sul valore
definizione di “ordinamento”, per altro in assenza di procedure condivise e codificate in un
soglia che deve essere considerato indicativo per la positività del test, nonché la chiara
accordo Stato/Regioni per effettuare le visite mediche e i controlli di idoneità alla mansione
individuazione di un livello di alcolemia, il cui superamento, risultando non compatibile
da parte del medico competente. Inoltre, sebbene risulti che debba essere effettuata sem-
con la condizione di sobrietà richiesta per lo svolgimento in sicurezza della mansione,
pre la valutazione del rischio specifico alcol per le attività individuate nell’intesa del 2006
in maniera incontestabile comporti un giudizio di inidoneità temporanea alla mansione e
(dal momento che questo rischio deve essere considerato sempre presente per presunzio-
l’allontanamento immediato dal lavoro, misura non prevista espressamente, ma da ritenere
ne di legge), non altrettanto chiara risulta l’obbligatorietà dell’effettuazione della sorveglian-
presumibilmente sottintesa, in caso di accertamento di avvenuto consumo di alcolici duran-
za sanitaria per tutti i lavoratori che svolgono queste mansioni “a rischio”.
Supplemento di
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I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
Il ruolo del medico competente
ma 2, art. 41, dovrà essere effettuata sulla base di protocolli sanitari pre-definiti in funzione
L’assenza di precise indicazioni normative al riguardo non può rappresentare un elemento
dei rischio specifico alcol , tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati.
giustificativo ed esimente, sotto il profilo delle responsabilità, per il medico competente
In conclusione, oltre all’obbligo di controlli per le mansioni individuate a rischio particolare
che, in ogni caso, è tenuto all’applicazione delle norme e a effettuare i controlli previsti,
dall’intesa del 2006 per l’alcol e dall’intesa del 2007 per gli stupefacenti, in via generale, è
avendo come punti fermi gli obblighi che gli derivano dalle responsabilità nel coinvol-
responsabilità del medico competente considerare in ogni attività lavorativa in cui è chia-
gimento nella valutazione dei rischi in merito ai rischi specifici individuali rappresentati
mato a operare il rischio individuale dell’abuso di bevande alcoliche o di patologie alcol
dall’assunzione di alcol [art. 28, comma 2, lettera e), che ha previsto la partecipazione alla
correlate e dell’uso di stupefacenti in funzione di una aumentata frequenza di infortunio
valutazione del rischio del medico competente).
o di aggravamento per esposizione lavorativa, potendo il consumo di alcol costituire un
È certamente responsabilità del medico competente procedere all’individuazione dei sog-
fattore di rischio aggiuntivo individuale particolare, per il quale possono necessitare con-
getti che, per caratteristiche personali, di appartenenza culturale o di genere , risultano
trolli sanitari mirati nell’ambito della sorveglianza sanitaria, anche se l’obbligo della stessa
esposti a maggior rischio di infortuni o di malattie derivanti da consumo abituale di alcolici
sorveglianza sanitaria risulta previsto in funzione della prevenzione di altri fattori di rischio
o di abuso, per valutare la necessità della sorveglianza sanitaria quale misura di tutela.
specifico.
Il controllo sanitario in questi casi rientra, infatti, nelle previsioni generali di tutela che vedo-
Il concetto di sorveglianza sanitaria, infatti, non può essere ridotto all’accertamento dell’ido-
no nel medico competente il soggetto obbligato alla predisposizione dell’attuazione delle
neità al lavoro in funzione di un determinato rischio specifico, ma abbraccia una visione
misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica dei lavoratori e all’attuazione e
più ampia, secondo la definizione dell’art. 2, lettera m), di «insieme degli atti medici fina-
valorizzazione di programmi di promozione della salute in funzione del rischio valutato [art.
lizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di
25, comma 1, lettera a)].
lavoro ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa»
In assenza di procedure previste con accordo Stato/Regioni, necessariamente la sorve-
tra cui certamente non possono essere esclusi i controlli sanitari necessari per ridurre il
glianza sanitaria per la verifica delle condizioni di assenza di alcoldipendenza in occasione
rischio di infortuni lavorativi
delle visite per la valutazione dell’idoneità di cui alle lettere a), b), d), e-bis) ed e-ter), com-
valutazione dei rischi ne abbia dimostrata la necessità .
Supplemento di
rappresentati dall’assunzione di alcol e /o droghe, dove la
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I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
Le morti dovute a malattia professionale superano quelle provocate da infortunio
RISCHIO SALUTE IN EDILIZIA:
LA SORVEGLIANZA SANITARIA
PER DIPENDENTI E AUTONOMI
di Giovanni Moresconi, direttore della Unità ospedaliera di Medicina del lavoro degli Ospedali Riuniti
di Bergamo, e Matteo Marco Riva, dirigente medico della Unità Ospedaliera di Medicina del lavoro
degli Ospedali Riuniti di Bergamo
La letteratura internazionale negli ultimi anni è stata molto arricchita di pubblicazioni che
Le tecnologie e i materiali utilizzati sono in rapidissima evoluzione, questo se da un lato
trattano i temi delle malattie da lavoro, la loro prevenzione e la sorveglianza sanitaria in
ha ridotto alcuni rischi tradizionali, per esempio quelli correlati allo sforzo fisico, alla espo-
edilizia. I dati INAIL hanno confermato che il settore delle costruzioni non solo ha il primato
sizione a polveri e vibrazioni, dall’altro ne ha introdotti di nuovi (agenti chimici, scuotimenti
delle morti per infortunio, ma si colloca fra i primi posti anche per il numero delle malattie
ecc.). Le condizioni di lavoro sono anche influenzate da “variabili” ambientali difficilmente
professionali segnalate e riconosciute, ne consegue che le informazioni sulle condizioni
controllabili (come, per esempio, le condizioni climatiche).
di rischio e di tutela della salute dei lavoratori devono essere ulteriormente implementate.
In cantiere, quindi, risulta oggettivamente complesso stabilire l’entità, le modalità e la du-
Le criticità che caratterizzano l’edilizia risiedono, in buona parte, nella complessità del
rata dell’esposizione e tutto questo rende difficile non solo la stima dei “rischi”, ma talvolta
settore. L’attività di cantiere, infatti, spesso è configurata come la realizzazione di veri e
anche la loro identificazione. A questo è necessario aggiungere anche una complessa or-
propri prototipi secondo i quali “un cantiere può essere simile ad un altro, ma mai uguale”.
ganizzazione del lavoro che prevede il sistematico ricorso al subappalto, la contemporanea
presenza di più imprese nello stesso cantiere, lunghe trasferte per raggiungere il luogo di
lavoro, un elevato numero di ore lavorate ecc. Il settore edile è anche costituito da numerose piccole e piccolissime imprese e da una elevata percentuale di lavoratori autonomi.
È necessario che i medici competenti siano in grado, non solo di programmare e di attuare
una idonea sorveglianza sanitaria dei lavoratori, ma anche di contribuire fattivamente a una
Supplemento di
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I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
riduzione delle malattie occupazionali e degli infortuni. Questo è possibile solo quando il
con la stessa attenzione riservata alla sicurezza. Prevenzione significa analizzare i vari
medico del lavoro partecipa attivamente alla valutazione del rischio e alla programmazione
aspetti del lavoro per identificare i rischi non solo a breve termine, ma anche a lungo ter-
di interventi di prevenzione ambientale e personale (il medico competente visto come
mine.
consulente globale dell’impresa).
È importante ricordare che le patologie professionali comportano sovente una compromis-
Dunque, è richiesta una specifica formazione per il medico, sia perché il cantiere rappre-
sione della capacità lavorativa che può giocare un ruolo determinante nel favorire eventi
senta una realtà ad “alto rischio” per la salute sia perché il medico del lavoro è spesso
infortunistici. Il ruolo dei “fattori umani” e, in particolare, delle condizioni di salute, è stato per
l’unico professionista della prevenzione nelle piccole imprese.
troppo tempo trascurato e sarebbe auspicabile approfondire l’argomento.
La prevenzione dei rischi
Le evidenze epidemiologiche
I mass media informano con una certa ricorrenza e puntualità sugli infortuni, in particolare,
Occorre stabilire qual è la dimensione del problema delle malattie da lavoro in Italia. A livello
quelli mortali. È divulgato, invece, molto poco sulle malattie da lavoro, sulla loro prevalenza
nazionale (dati INAIL) il rapporto fra denunce di malattia professionale e addetti nel 2009
e sull’impatto sulla salute.
era dello 0.26%. Colpisce il fatto che nello stesso periodo, in uno studio condotto in provin-
Tuttavia, stando ai dati di letteratura internazionale, è oramai consolidato che le morti con-
cia di Bergamo, su un campione di 1320 edili sottoposti ad accertamenti clinici secondo il
seguenti a malattia professionale superano di molto quelle provocate da infortunio, rap-
protocollo sanitario proposto da SIMLII , sono state segnalate 47 patologie professionali,
presentando oltre il 90% del totale delle morti per causa lavorativa. A fronte di una stima
pari al 3.56%, quasi 14 volte superiore al dato nazionale.
da parte dell’ILO di 160000 decessi ogni anno correlati al lavoro, riferita all’area dei paesi
dell’UE, solo 10000 (un quindicesimo del totale) sono riconducibili a eventi infortunistici.
Pertanto, il problema della prevenzione è prioritario e deve essere affrontato quantomeno
Supplemento di
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I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
In altri studi condotti dallo stesso gruppo di ricerca a partire da fine anni ’90 5 è possibile riscontrare che la prevalenza di patologie occupazionali nel settore si attesta attorno al 12%,
con una incidenza annua di nuovi casi in soggetti monitorati nel tempo compresa tra 1 - 2%
(stima calcolata nell’arco di 8 anni di osservazione).
Se da un lato la prevalenza complessiva di patologie correlabili al lavoro è sostanzialmente
rimasta invariata dalla seconda metà degli anni ’90 ad oggi, nel corso degli anni si è potuto
osservare, a ogni modo, una importante variazione per quanto riguarda la tipologia dei
quadri più ricorrenti.
Nel grafico 1 è riportata la percentuale delle singole patologie sul totale delle diagnosticate,
riferita a 3 periodi di osservazione, il quinquennio 1996-2000 e gli anni 2006 e 2008.
A fronte dunque di una prevalenza complessiva stabile, l’andamento nel tempo ha visto
ridursi di molto l’importanza dell’ipoacusia da rumore e il rapido incremento delle patologie
muscoloscheletriche. Stime più recenti e proiezioni sugli andamenti degli ultimi anni fanno
pensare che sia avvenuto il “sorpasso” dei quadri di natura muscoloscheletrica e che oggi
gli stessi si attesterebbero oltre il 50% del totale di patologie professionali nel settore.
Questo risultato, che nasce da una esperienza di “ricerca attiva” delle patologie nel settore
Grafico 1 – Patologie registrate tra il 1996-2000, nel 2006 e nel 2008
Supplemento di
finanziata dalla Regione Lombardia, è in linea, peraltro, con il gold standard internazionale,
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I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
la Health and Safety Executive ha stimato, infatti, che la prevalenza annua di patologie
Il protocollo sanitario e il modello gestionale del SSA
lavoro correlate nel settore edile in Inghilterra sia del 3.68% (Self-reported work-related
Per migliorare la qualità della tutela della salute dei lavoratori e per cercare di recuperare
illness and workplace injuries in 2008/09: Results from the Labour Force Survey). Un altro
il “sommerso” delle malattie professionali, da un lato, è necessario avere dei riferimenti
riferimento interessante sono i dati che ha fornito “The Health and Occupation Reporting
validati e, dall’altro, è importante che i medici competenti applichino protocolli idonei, per
network” (THOR), sempre in riferimento alla popolazione della Gran Bretagna, le ultime
esempio quelli proposti nel 2007 dalla Health and Safety Executive
stime di incidenza annua di patologie lavoro-correlate in edilizia sono del 2,64%.
liana di medicina del lavoro ed igiene industriale nel 2008 e ai quali si rimanda per appro-
Altre malattie da lavoro con elevata frequenza nel settore risultano essere le dermatiti da
fondimenti.
contatto, le malattie respiratorie e le angioneurosi professionali. Di più complessa valutazio-
Un ulteriore riferimento sono le linee guida della Regione Lombardia 8 , che sul tema è stata
ne è la patologia neoplastica, anche se i dati recenti della letteratura indicano una maggiore
pioniera già oltre 9 anni fa, di cui è in via di pubblicazione l’aggiornamento (2011).
mortalità per tumori negli edili e una minore aspettativa di vita.
Nel settore sono note le difficoltà nella gestione di attività di prevenzione tra cui la sorve-
È evidente, dunque, che in Italia è presente una grave sottostima del fenomeno e che il
glianza sanitaria. Nello specifico, il medico del lavoro, se non adeguatamente supportato,
tema deve essere coerentemente affrontato. Sottostima che in parte trova una spiegazione
difficilmente “da solo” è in grado di garantire una adeguata tutela della salute. È necessario
nelle difficoltà diagnostiche di alcune patologie e in parte nel fatto che numerosi quadri cli-
definire, dunque, un modello di gestione del SSA che dia garanzie di efficacia e di efficien-
nici (per esempio, quelli di natura neoplastica) si manifestano tardivamente, anche dopo il
za. In letteratura, è stato proposto un modello 9 sulla base del quale, in provincia di Berga-
pensionamento. È anche probabile che un ruolo, nella sottostima, lo giochi la mancata ap-
mo, tra la fine del 1994 e l’inizio del 1995, ha preso avvio una iniziativa promossa dal CPT
plicazione di protocolli appropriati di sorveglianza sanitaria da parte dei medici competenti
di Bergamo e realizzata dalla UOOML, che si basa sul “modello consortile” come scelta
6
per i quali è auspicabile un aggiornamento specifico .
7
o dalla Società ita-
strategica per tutelare i lavoratori edili e fornire adeguato supporto alle imprese 10 .
Il modello ha posto in carico all’organismo paritetico gli aspetti organizzativi e gestionali
Supplemento di
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I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
dell’attività (contatti con le imprese, organizzazione delle
ratori che subiscono gli effetti peggiori sulla propria salute.
Del Lavoro Nelle Unita’ Produttive, atti del convegno “Organizzazione e co-
visite mediche e degli accertamenti sanitari, invio dei refer-
Si tratta, inoltre, di una popolazione che è frequentemente
sti dell’attività di medico competente nell’applicazione del Dlvo
ti, stipula dei contratti ecc.) e alla UOOML la sorveglianza
disattenta alla tutela della propria salute, come testimonia
ALMLII, Bergamo 24 novembre 1995.
sanitaria.
l’elevata prevalenza di infortuni e di malattie occupazionali.
10
Oltre ad avere garantito il rispetto degli obblighi di legge,
È auspicabile, quindi, nello spirito della norma, che anche i
piccola impresa: quale organizzazione?, G. Ital Med Lav Erg 2009, pag.
il modello ha prodotto significativi miglioramenti nell’orga-
titolari di impresa e i lavoratori autonomi effettuino, in coe-
307.
nizzazione del servizio, nel coinvolgimento delle imprese e
renza con quello che è stabilito per i lavoratori dipendenti,
dei lavoratori, la partecipazione dei medici competenti nella
una sorveglianza sanitaria periodica con le modalità già in-
valutazione dei rischi, la qualità delle prestazioni sanitarie,
dicate in precedenza.
626/94”,
Si veda, di G. Mosconi, La sorveglianza sanitaria nell’artigianato e nella
la qualità della formazione e dell’informazione, la collabora-
I componenti della Cabina di regia del Piano nazionale edi-
zione con le altre figure della prevenzione, il contenimento
lizia:
dei costi e sono stati anche sviluppati numerosi progetti di
Flavio Coato, Marcello Breda, Francesco Ciardo (Veneto),
Si veda di M. M. Riva, G. Pavesi, F. Bartolozzi, C. Bancone, G. Mosconi,
Divo Pioli, Fabio Rimini, Michele Bertoldo (Emilia Roma-
Differenze nella prevalenza di malattie professionali in edilizia tra la fine
gna), Irene Chirizzi, Andrea Cini, Alessandro Matteucci (To-
I lavoratori autonomi, artigiani e titolari di impresa
degli anni ’90 ed il 2006, G Ital Med Lav Erg 2007, pag. 311.
scana), Ferruccio Ginnante (Liguria), Bruno Pesenti, Gio-
Altro tema che deve essere considerato è la sorveglian-
6
Si veda, di Autori vari, Occupational health standards in the construction
vanni Achille, Valerio Dò (Lombardia), Salvatore La Monica,
za sanitaria dei titolari di impresa, artigiani e lavoratori
industry. HSE Books “Health and Safety Laboratory for the Health and Sa-
Stefano Nava, Walter Lazzarotto (Piemonte), Sandro Celli,
autonomi del settore edile, per i quali il DLgs. n. 81/2008,
fety Executive, 2007 (scaricabile dal sito www.hse.gov.uk/research/rrpdf/
Massimo Giuliano (Lazio), Enrico Maria Ognibeni, Marco
all’art. 21, comma 2, ha stabilito che possono beneficiare
rr584.pdf)
Pecoraro (Trento), Giuseppe Zappacosta (Abruzzo), Giam-
della sorveglianza sanitaria su base volontaria. Nel settore
7
piero Pieretti (Marche), Antonio Leonardi, Edda Paino (Sici-
edile questi lavoratori operano spesso in condizioni di pre-
8
carietà, sono esposti a rischi elevati, lavorano molto spesso
edilizia, in SS n. 3 al BURL al n. 51/2002.
Salvatore Careddu (Sardegna), Emma Anna Rita Ciconte
più di 8 ore al giorno. Ne consegue che sono tra i lavo-
9
(Calabria), Raffaello Bellino (Puglia).
ricerca applicata.
Supplemento di
5
Si veda la nota 1.
Si veda, di AAVV, Linee guida regionali per la sorveglianza sanitaria in
Si veda, di P. Apostoli et al. Modelli Organizzativi E Servizi Di Medicina
lia), Giuseppe Rizzo (Campania), Roberto Ghizzi (Bolzano),
I QUADERNI DI EDILIO - Speciale tecnico normativo. Sicurezza
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