LA PATOLOGIA GENERALE (I)
Scienza multidisciplinare basata sulla ricerca volta:
- all’ individuazione dei fattori che concorrono alla comparsa dei
fenomeni patologici,
- al chiarimento dei meccanismi da essi innescati per alterare lo
stato di salute,
- nonche’ alla comprensione delle interrelazioni che si
verificano tra le cause ed i vari costituenti dell’ organismo.
La si puo’ definire come la scienza che si occupa del come e del
perche’ avviene il turbamento dello stato di salute.
Stato di salute (I) : dalla Costituzione dell’ O.M.S.
La salute e’ uno stato di benessere fisico, mentale e sociale
completo e non la semplice assenza di malattia.
Il godimento dello standard di salute piu’ elevato che si possa
conseguire e’ uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano,
senza distinzione di razza, religione, opinione politica, condizione
economica e sociale.
La salute di tutti i popoli e’ fondamentale per il conseguimento
della pace e della sicurezza, e dipende dalla massima
collaborazione tra individui e Stati......
...I governi sono responsabili della salute dei rispettivi popoli ed a
tale responsabilita’ possono rispondere solo tramite la
predisposizione di misure sanitarie e sociali adeguate.
Stato di salute (II).
Lo stato di salute nella pratica medica si concretizza in un un
concetto di tipo statistico: quando i valori di determinati parametri
del soggetto coincidono nei range dei valori di riferimento
posseduti da soggetti definiti “nella norma”, il soggetto viene
definito sano.
PATOLOGIA GENERALE: Stato di salute
Claude Bernard (1813-1878) introdusse per primo in Fisiologia il
concetto che i processi vitali sono possibili perche’ l’ organismo
e’ in grado di adattare la funzione dei suoi organi e sistemi a
stimolazioni perturbanti di varia natura in modo da riuscire a
rimanere costante, nell’ ambito di confini rigidamente ristretti, il
proprio ambiente interno, definito milieu interieur .
Nel XX secolo si preciso’ il concetto di omeostasi: insieme dei
meccanismi messi in atto da ogni essere vivente per mantenere
costante sia sotto l’aspetto costituitivo che sotto quello funzionale
la sua composizione.
PATOLOGIA GENERALE: Stato di salute
Es di omeostasi: i meccanismi che presiedono all’ equilibrio
idrico ed elettrolitico, o a quello acido-base, i meccanismi della
termoregolazione, i meccanismi atti a controllare il metabolismo, i
meccanismi a retroazione (feedback).
La condizione di salute e’ quindi il risultato di un fine equilibrio
(omeostatico, appunto) di tutta una serie di processi anatomofunzionali, fisici e chimici .
Il continuo, incessante, lavoro dell’ organismo per il
mantenimento dell’ omeostasi e’ stato rilevato recentemente dai
comportamenti funzionali di tipo caotico presenti nello stato di
salute.
Caos.
“Caos e frattali in fisiologia
umana”, AL Goldberger
Le Scienze, 260, 27-33,
1990.
“Chaos. Predicting the
unpredictable”. WJ Firth
BMJ, 303, 1565-8, 1991.
“Fractal dynamics in
pathology..” AL Goldberger
PNAS, 88, 2466-72, 2002
LA MALATTIA
Lo stato di salute e’ quindi una condizione soggettiva di benessere
fisico-psichico nella quale tutte le funzioni dell’ organismo
risultano nell’ equilibrio omeostatico del soggetto sano.
La malattia si estrinseca allora all’ apice di varie manifestazioni
morbose. Con la malattia si ha un turbamento grave della funzione
di uno o piu’ organi che si riflette in una modificazione della
condizione omeostatica originaria ed induce contemporaneamente
uno stato di reattivita’ dell’ organismo.
LA MALATTIA
Nel caso di un una perturbazione di lieve entita’ della condizione
omeostatica, la cellula, il tessuto, l’ organismo, rispondono
rapidamente all’ evento stressante in modo da raggiungere una
condizione di equilibrio diversa da quella originaria, che consente
il mantenimento dello stato di salute.
Diremo che e’ avvenuto il fenomeno dell’ adattamento.
Quando invece la perturbazione e’ di maggiore entita’ il
ristabilimento della condizione omeostatica avviene con maggiore
lentezza e l’organismo mette in atto una serie di fenomeni reattivi
che contrastano l’ azione dell’ agente perturbante. Durante questo
periodo, lontano dall’ equilibrio omeostatico, si ha la malattia.
ETIOLOGIA
L’etiologia e’ la disciplina che studia le cause che provocano
questo turbamento persistente dell’ omeostasi dell’ organismo.
Una causa di malattia e’ detta determinante quando da sola e’ in
grado di produrre una diretta relazione con l’ evento, cioe’ quando
da sola e’ in grado di provocare la malattia. La causa e’ detta
coadiuvante quando facilita l’azione di un’altra causa, e viene
allora anche detta concausa.
ETIOLOGIA
L’ organismo su cui agisce la causa puo’ comportarsi in modo
differente, puo’ essere:
- recettivo, cioe’ ne subisce le conseguenze
- refrattario, cioe’ non subisce alcuna conseguenza
- resistente, cioe’ sono particolarmente efficaci i meccanismi
difensivi della barriera mucocutanea o dell’ immunita’ naturale
aspecifica.
- reattivo, cioe’ sono particolarmente efficaci i meccanismi dell’
immunita’ specifica.
LA MALATTIA (III)
But remember,.., that no external cause is efficient without a
predisposition of the body itself. Otherwise, external causes
which affect one would affect all.
Galeno, 200 d.C.
LA MALATTIA
La malattia produce spesso ( ma non sempre) fenomeni soggettivi
(perdita della normale cenestesi) ed obiettivi che vanno sotto il
nome di sintomi e segni (*). Lo studio di questi consente al
medico la diagnosi o le ipotesi diagnostiche probabili che una
volta confrontate con le prove di laboratorio ed esami portera’ alla
diagnosi definitiva che permette di individuare la malattia.
Verra’ quindi fornita una prognosi, cioe’ la durata e l’esito.
(*) la diplopia o l’ anisocoria possibili in un ictus ad es.
LA MALATTIA: ESITI (V)
La malattia si presenta sempre in una condizione dinamica, cioe’ in
evoluzione.
L’esito di una malattia puo’ essere vario:
- la malattia puo’ culminare nella morte dell’ organismo.
- altrimenti, si potra’ avere la guarigione, che, quando e’ completa,
comporta la cosiddetta restitutio ad integrum.
- od ancora, si puo’ instaurare una nuova condizione di equilibrio
che rende la malattia persistente
ADATTAMENTI E MALATTIA (II)
Le cellule, i tessuti, l’ organismo, si adattano ai cambiamenti
modificando il comportamento biochimico o di accrescimento.
Per es. (adattamenti metabolici fisiologici):
Durante un periodo di digiuno vengono metabolizzati acidi grassi
dal tessuto adiposo per fornire energia.
Durante un periodo di carenza relativa di calcio (dieta,
gravidanza), viene rilasciato il paratormone dalle paratiroidi,
vengono conseguentemente attivati gli osteoclasti cosicche’ il
calcio venga mobilizzato dalla matrice ossea.
Dopo somministrazione di un tossico (alcool) vengono indotti gli
enzimi microsomiali epatici che causano il metabolismo e la
conseguente distruzione della sostanza.
ADATTAMENTI E MALATTIA (III)
Le cellule, i tessuti, l’ organismo, si adattano ai cambiamenti
modificando il comportamento biochimico o di accrescimento.
Per es. (adattamenti fisiologici strutturali):
Per aumento di stimolazione ormonale o per aumento delle
prestazioni funzionali di un tessuto si puo’ produrre un aumento
dell’ attivita’ cellulare (aumento della grandezza o del numero delle
cellule).
Per riduzione di stimolazione ormonale o diminuizione delle
prestazioni funzionali di un tessuto si puo’ produrre una
diminuizione dell’ attivita’ cellulare (riduzione del numero o della
grandezza delle cellule).
Per alterazione del microambiente cellulare o tissutale si puo’ avere
alterazione della morfologia cellulare (per raggiungere una struttura
piu’ confacente all’ ambiente cambiato).
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