Misure di accompagnamento 2013/14
Progetto di Formazione e Ricerca in rete
RETE di SCUOLE OSSOLANE PER IL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
LA COMPRENSIONE DEL TESTO
SCUOLE IN RETE
1°Circolo Didattico–Domodossola
(scuola primaria di Masera classe 2a, Scuola L. Milani classe 5a A)
2°Circolo Didattico-Domodossola
(scuola primaria di Domodossola cl.2a C)
I. C. Innocenzo IX–Baceno (scuola primaria di Baceno classe 1a-2a)
I.C. Casetti-Crevoladossola (scuola primaria di Montecrestese cl.1a e pluricl. 4° - 5a)
I.C. di Piedimulera (scuola primaria di Pieve Vergonte, classe 1a)
I.C.Testore – S.Maria Maggiore (scuola primaria di Re, pl. 1a-2a scuola primaria di
Malesco e S. M. Maggiore 4a-5a)
Soggetti coinvolti:
- alunni delle classi prime e seconde, quarte e quinte di scuola primaria
- insegnanti di classe e/o osservatore
IL NOSTRO PERCORSO DI FORMAZIONE E RICERCA
RIFLESSIONE
CONCLUSIVA
VALUTAZIONE
SOMMINISTRAZI
ONE PROVE
PROGETTAZIONE
aprile - maggio
FORMAZIONE da
marzo a giugno
due settimane
maggio
fine maggio giugno
giugno
CONDIVISIONE E
DIFFUSIONE
giugno e/o
settembre
C.M. 22 del 26 agosto 2013: misure di
accompagnamento delle Indicazioni nazionali
2012… un impegno pluriennale da parte delle scuole che dovrà comprendere:

una fase di informazione, formazione, riflessione e confronto tra i
nuovi contenuti delle Indicazioni e le pratiche didattiche reali, le
novità in materia di valutazione, gli assetti disciplinari, le scelte
metodologiche;

una fase di formazione e di ricerca, rivolta anche a gruppi limitati di docenti,
in grado poi di svolgere funzioni di animazione, promozione, ricerca didattica
all'interno delle proprie comunità professionali – in forma di laboratorio, con
sperimentazioni didattiche sul campo ben delimitate e mirate che
consentano la verifica dei risultati;

c) una fase di documentazione degli esiti e di condivisione delle
innovazioni più efficaci anche in vista di una disseminazione più ampia.
La stesura del progetto
PERCHÉ ABBIAMO SCELTO LA COMPRENSIONE DEL TESTO?

Literacy in lettura significa comprendere, utilizzare e riflettere su testi
scritti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie
conoscenze e le proprie potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella
società. Secondo recenti indagini su larga scala, gli studenti italiani
mostrano risultati piuttosto deludenti.

Nella pratica quotidiana riscontriamo difficoltà sempre più diffuse di
comprensione del testo (discipline di studio, testi letterari, testi dei
problemi, quesiti logici, consegne…)

La comprensione del testo gioca un ruolo essenziale nella vita di un
giovane: dalla sfera privata a quella pubblica, dalla scuola al lavoro, dalla
sfera della cittadinanza attiva fino all’apprendimento per tutta la vita.
La stesura del progetto
TEMATICHE TRASVERSALI
DISCIPLINE
•CULTURA SCUOLA PERSONA
•PROFILO DELLO STUDENTE
•CURRICOLO VERTICALE
•DIDATTICA PER COMPETENZE
•AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
•VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE
•CITTADINANZA E COSTITUZIONE
•INCLUSIONE
•COMPETENZE DIGITALI
•COMUNITÀ EDUCATIVA E PROFESSIONALE
•CAMPI DI ESPERIENZA (SCUOLA
DELL’INFANZIA)
•ITALIANO
•LINGUA INGLESE E/O SECONDA LINGUA
•STORIA
•GEOGRAFIA
•MATEMATICA
•SCIENZE
•MUSICA
•ARTE E IMMAGINE
•EDUCAZIONE FISICA
•TECNOLOGIA
La stesura del progetto

CURRICOLO VERTICALE: per confrontarci con una
proposta didattica articolata e in progressione; per
sperimentare azioni e linee comuni accompagnate da
contenuti, linguaggi metodologie differenti a seconda
dell’età del discente.

DIDATTICA PER COMPETENZE: per confrontarci con una

INCLUSIONE: intesa come “sfida” educativa da vincere
didattica più interattiva e con “processi da attivare”,
mettendo in gioco motivazioni, emozioni, socialità.
con pratiche cooperative e potenziamento di strategie di
apprendimento
INCONTRI DI FORMAZIONE
3 incontri di 4 ore ciascuno articolati in una prima fase di introduzione del tema seguita da
esercitazioni pratiche
14 marzo 2014 dott.ssa BIANCO  Lo sviluppo della metacognizione in età scolare
28 marzo
16 giugno
dott.ssa BIANCO  Leggo per capire
dott. CALIGARIS  Tipologie testuali e vincoli interpretativi
COS’È LA METACOGNIZIONE?
IMPARARE AD IMPARARE
La metacognizione
Insieme delle CONOSCENZE che un soggetto possiede sulle proprie attività
cognitive ed il CONTROLLO che è in grado di esercitare su di esse
(Cornoldi, 1999)
La metacognizione è….
•
CONSAPEVOLEZZA di ciò che avviene nella nostra mente
mentre ricordiamo, leggiamo, risolviamo un problema, o
semplicemente fantastichiamo. E’ la consapevolezza sulla
mente all’opera.
•
CONTROLLO che esercitiamo sui nostri processi mentali.
La metacognizione: una marcia in più per
imparare
Atteggiamento metacognitivo:
“riguarda la generale propensione a riflettere sulla natura della propria
attività cognitiva e a riconoscere la possibilità di utilizzarla ed
estenderla: essa può aiutare il bambino anche quando egli non
possiede conoscenze specifiche utili per il compito proposto”.
Cornoldi e Caponi (1991).
La metacognizione
si può insegnare!
Importanza della didattica
metacognitiva
- ALUNNI DSA
- STUDENTE COME ATTIVO COSTRUTTORE DELLA CONOSCENZA
- APPROCCIO MATURO, FLESSIBILE E STRATEGICO AI COMPITI
- NON È TANTO UN INSEGNARE UN CONTENUTO, QUANTO INSEGNARE
UNA MODALITÀ DI APPROCCIO
- APPROCCIO COSTRUTTIVO AL FALLIMENTO
- È INTERIORIZZABILE E RIUTILIZZABILE
LA DIDATTICA METACOGNITIVA SI INSERISCE
NEI PROGRAMMI MINISTERIALI.
NON È QUALCOSA IN PIÙ: È UN MODO
DIVERSO DI FARE LE COSE!
La didattica
metacognitiva è…
• VERBALIZZARE: riflettere e commentare l’utilità di
cosa si sta facendo, come e perché lo si fa.
• ESPLICITARE le strategie;
• VERIFICARE le strategie: a conclusione di un’attività
riflettere su come si è svolto un compito e se il
risultato soddisfa o meno
CONTENUTI DI UN TRAINING METACOGNITIVO
più incontri :
• Somministrazione di esercizi
• Discussione di gruppo sui processi cognitivi attivati e strategie
• Discutere le possibili varianti delle procedure adottate per
risolvere un compito
I tempi dello sviluppo della
metacomprensione del testo…
Riflessioni sulla mente
SCUOLA DELL’INFANZIA
Attività-gioco sulla comprensione orale
Leggere serve per…
PRIMI ANNI DELLA PRIMARIA
Posso far fare cose alla mia mente mentre leggo
A seconda del mio obiettivo cambia il mio modo di
leggere
DAGLI 8-9 ANNI
Leggere diventa la base per attività complesse
come lo studio
Valutare la didattica metAcognitiva…
LIVELLO INIZIALE
POTENZIAMENTO
LIVELLO FINALE
FASE OPERATIVA
PROGETTAZIONE
due gruppi di lavoro
(classi 1a-2a e 4a-5a)  5 incontri pomeridiani
SOMMINISTRAZIONE
(ins.te di classe e osservatore)
due insegnanti
VALUTAZIONE del lavoro dei bambini
(ins.te e osservatore)
VALUTAZIONE DELL’ ATTIVITÀ E RIFLESSIONE
CONCLUSIVA in gruppo  1 incontro pomeridiano di 2 ore circa
Unità di apprendimento PERCORSO 1
per le classi* prima-seconda  ASCOLTO, LEGGO E
COMPRENDO - LE RANE INVIDIOSE
Unità di apprendimento PERCORSO 2
per le classi* quarta–quinta  ASCOLTO, LEGGO E
COMPRENDO - FAVOLANDO
*tenuto conto della presenza di alcune scuole con pluriclassi, si è pensato a unità
di apprendimento adatte ad almeno due classi consecutive
SVILUPPO DEL PERCORSO 1
COMPETENZE CHIAVE:
- Comunicazione nella madrelingua
- Imparare ad imparare
- Competenze sociali e civiche
DISCIPLINE COINVOLTE:
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
PRIMARIA
- L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più possibile adeguato alla situazione.
- Ascolta e comprende testi orali … cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
- Legge testi … facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa
e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
- Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti,…; rielabora testi … completandoli,
trasformandoli.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola
primaria
Ascolto e parlato:
 Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione,
discussione) rispettando i turni di parola.
 Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati
in classe.
 Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il
senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.
Lettura
 Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini;
comprendere il significato di parole non note in base al testo.
 Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l’argomento di
cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.
Leggere semplici e brevi testi narrativi, mostrando di saperne cogliere il
senso globale.
Scrittura:
 Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti
(per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi
con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).
 Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate
in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche
e di interpunzione.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
 Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul
contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole.
Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed
extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura.
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
 Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e
applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione
scritta.
La favola delle RANE INVIDIOSE
Prodotto atteso:
Per i bambini  realizzazione di una libretto attraverso attività metacognitive
individuali e di gruppo
Per i docenti  produzione di materiale utile alla
didattica e presentazione PowerPoint
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

Giudizi e osservazioni del 1° quadrimestre

Mancanza di tempo per somministrare una scheda criteriale
PASSAGGI CHIAVE
1° ESPLORAZIONE/ INFORMAZIONE fase di innesco
ATTIVITA'
Evento stimolo: presentazione del
titolo
(Le rane invidiose).
METODOLOGIA
Coinvolgimento diretto degli alunni
attraverso conversazione e domande
guidate.
TEMPI
30 minuti
LE RANE INVIDIOSE
IN AULA
- Evento stimolo: presentazione del titolo
(Le rane invidiose).
- Coinvolgimento diretto degli alunni attraverso
conversazione e domande guidate.
L’insegnante registra e raccoglie le risposte dei bambini.
PASSAGGI CHIAVE
2° ESPLORAZIONE/ INFORMAZIONE
ATTIVITA'
Gioco di ricostruzione della prima
parte della favola con tessere mobili
(5 immagini e 5 didascalie) da
mettere in sequenza
Gioco di imitazione in palestra o in
classe
METODOLOGIA
Attività laboratoriale a piccoli gruppi
Attività pratica di gruppo
TEMPI
30 minuti
30/60 minuti
IN AULA
Gioco di ricostruzione della prima parte della favola
con tessere mobili plastificate o cartonate (5 immagini
e 5 didascalie) da mettere in sequenza.
Lavoro a piccoli gruppi
Tempo 30 minuti
C’era una volta una tribù di rane che viveva
vicino ad un lago. Ogni giorno le rane
saltavano lentamente fino all’acqua dove
giocavano allegre.
Così le rane chiesero ad una fata di
trasformarle in lepri e finalmente riuscirono a
correre tanto veloci da attraversare tutto il prato
in un battibaleno.
Un giorno videro una lepre che sfrecciava
veloce. “ Che meraviglia!”, pensarono con
invidia.
Ma si accorsero presto che correre veloci era
faticoso. Le rane diventarono perciò tristi e
stanche: chiamarono di nuovo la fata che prese
la sua bacchetta magica e….
Allora ingelosite, cercarono di rincorrerla per
raggiungerla e superarla.
Un’immagine e una didascalia sono elementi
intrusi.
IN PALESTRA O
SPAZIO
APERTO
 Il testo viene letto dall’insegnante in uno spazio adeguato ad una drammatizzazione e/o giochi di
imitazione (palestra / classe adattata / atrio / cortile….)
 Riflessione collettiva sulle caratteristiche dei personaggi.
 Tempo 1 ora
3° SISTEMATIZZAZIONE / CONSOLIDAMENTO fase centrale
ATTIVITA’
Riordinare le sequenze della
favola sul proprio libretto,
individuando gli intrusi e
motivandone l’esclusione
 esercizi scritti individuali (cloze,
lessico, cancella la parola
sbagliata…)
METODOLOGIA
TEMPI
Lavoro individuale.
1 ora
Lavoro individuale.
1 ora
Allora ingelosite, cercarono di rincorrerla per raggiungerla
e superarla.
IN AULA
 Lavoro individuale sul libretto (riordinare le sequenze esatte e riconoscere
l’intruso)
motivare l’esclusione dell’intruso
Tempo 1 ora
 IN AULA
Lavoro individuale sul libretto : LESSICO
QUAL È, SECONDO TE, IL SIGNIFICATO DI QUESTA FRASE NELLA STORIA?
“…Un giorno videro
¨
una
lepre che sfrecciava veloce.
volava in cielo
¨ sognava di essere una freccia
¨ correre con la velocità di una freccia
¨ mangiava velocemente
…”
DOPO AVER ASCOLTATO LA FAVOLA, COMPLETA IL
TESTO INSERENDO LE PAROLE MANCANTI.
C’era una volta una tribù di _____ che viveva vicino ad un _____.
Ogni giorno le rane saltavano lentamente fino all’acqua dove giocavano
_____________.
Un giorno videro una _______ che sfrecciava veloce.
“ Che ________________!” pensarono con invidia.
Così le rane chiesero ad una ________ di trasformarle in
___________ e finalmente riuscirono a correre tanto veloci da
attraversare tutto il ________ in un battibaleno.
Ma si accorsero presto che correre veloci era __________.
Le rane diventarono perciò tristi e stanche: chiamarono di nuovo la fata
che prese la sua _____________ magica e………...
4° MOBILITAZIONE
momento del compito autentico
Consegna operativa: inventa il finale di una favola, lo scrive e lo
rappresenta sul suo libretto e lo racconta alla classe
IN AULA
Lavoro individuale sul libretto: inventa il finale della favola
(suggerimento: cosa avranno imparato le rane?)
 Rappresentazione grafica del finale sul libretto individuale
 Lettura dei vari finali da parte dei bambini e riflessione
collettiva su somiglianze e differenze…
5° Ricostruzione: (momento dell'acquisizione e
consapevolezza dei processi attuati da parte degli alunni nel
compito autentico) fase conclusiva
Attività
Metodologia
Tempi
Compilazione del
questionario
Lavoro individuale
15 minuti per ogni
questionario
OGNI ALUNNO A CONCLUSIONE DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO COMPILA I QUESTIONARI che
trova nelle ultime pagine del libretto.
Questionario autovalutativo per alunni
INDICATORI RIFERITI AL LAVORO INDIVIDUALE
Mi è piaciuto svolgere queste attività
Sono riuscito a svolgere i lavori assegnati
Ho incontrato dei momenti di difficoltà / incertezza
So raccontare con le mie parole il contenuto della favola letta
Ho chiesto aiuto alla maestra
Ho rispettato i tempi di lavoro
Penso di aver fatto un buon lavoro
Ho fatto meno di quello che mi aspettavo
Ho fatto più di quello che mi aspettavo
SI
NO
IN PARTE
Questionario autovalutativo per alunni
INDICATORI RIFERITI AL LAVORO DI GRUPPO
Mi è piaciuto lavorare nel piccolo gruppo
Sono riuscito a svolgere i compiti assegnati
Ho chiesto aiuto ai compagni
Sono stato aiutato dai compagni
Ho aiutato i compagni
Ho svolto con facilità il lavoro in gruppo
Ho incontrato dei momenti di difficoltà
Sono soddisfatto del risultato ottenuto
Penso di aver collaborato al lavoro del gruppo
Ho fatto meno di quello che mi aspettavo
I tempi di lavoro sono stati rispettati
Sono riuscito ad esprimere le mie idee
SI
NO
IN PARTE
INDICATORI PER LA COMPILAZIONE DELLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE -INSEGNANTE
Selezionare e individuare le informazioni
- Selezionare le informazioni utili e più adatte.
Mettere a fuoco il compito e le fasi operative
- Comprendere la consegna.
- Gestire tempi e fasi operative.
Partecipare al lavoro di gruppo
- Apportare contributi.
- Rispettare le regole del gruppo.
- Collaborare con i compagni mostrando disponibilità
nell'aiuto.
Dimostrare attenzione e interesse.
- Partecipare in modo attivo alle
spiegazioni.
- Partecipare in modo attivo al lavoro di gruppo.
- Intervenire nel momento opportuno e in modo appropriato.
-
Partecipazione e attenzione
Rubrica valutativa specifica
Dimensioni
Livelli
Essenziale
Intermedio
Avanzato
Mettere a fuoco il compito e le
fasi operative
Comprende la consegna solo con la guida
dell'insegnante e necessita di mediazione
continua per gestire tempi e fasi operative.
Comprende la consegna, ma richiede
interventi di supporto e di mediazione
dell'insegnante per gestire tempi e fasi
operative.
Comprende la consegna e gestisce tempi e
fasi operative in modo autonomo e
responsabile.
Individuare le informazioni
Ripercorre le esperienze vissute e
seleziona le informazioni utili con il
supporto dell'insegnante.
Ripercorre alcune esperienze vissute.
Seleziona la maggior parte delle
informazioni utili.
Ripercorre in modo completo le esperienze
vissute.
Seleziona le informazioni utili in modo
autonomo..
Partecipare al lavoro di gruppo
Partecipa saltuariamente.
Necessita di richiami per rispettare le
regole del gruppo e di sollecitazioni per
intervenire.
Parlare in pubblico
Necessita dell'accompagnamento costante
dell'insegnante per la partecipazione.
Partecipa attivamente ad alcune fasi
operative.
Interviene in modo complessivamente
corretto e pertinente anche se
talvolta va richiamato all'autocontrollo.
Gestisce la rappresentazione
chiedendo appoggi.
Partecipa in modo costruttivo e
continuativo.
Interviene in modo rispettoso e pertinente,
esprimendosi con modalità corrette.
Riesce in autonomia a gestire
pienamente la
rappresentazione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INSEGNANTE E OSSERVATORE REGISTRANO I RISULTATI DI OGNI ALUNNO
SCUOLA PRIMARIA ……………………………….. CLASSE …………………………..
NOMI ALUNNI
Mettere a fuoco il compito e
le fasi operative
Individuare le informazioni
Partecipare al lavoro di
gruppo
Parlare in pubblico
TENUTO CONTO DELL’ETA’ DEI BAMBINI COINVOLTI E DEL TIPO DI ATTIVITA’ PROPOSTE, SI E’ OPTATO
PER UNA VALUTAZIONE NON IN DECIMI
LEGENDA  E= livello essenziale
I = livello intermedio
A= livello avanzato
RISULTATI DELLE SCUOLE IN RETE
SCUOLA
CLASSE
N° ALUNNI
percorso 1
Mettere a fuoco il
compito e le fasi
operative
Individuare le
informazioni
Partecipare al
lavoro di gruppo
Parlare in pubblico
E
I
A
E
I
A
E
I
A
E
I
A
SCUOLA PRIMARIA DI
BACENO
primaseconda
3
9
1
2
1
4
1
3
-
1
4
2
5
1
1
4
2
4
1
4
1
2
4
SCUOLA PRIMARIA DI
MASERA
seconda
21
4
8
9
1
11
9
5
7
9
7
5
9
SCUOLA PRIMARIA DI
MONTECRESTESE
prima
9
2
1
6
1
2
6
1
1
7
1
3
5
18
5
9
4
5
9
4
4
12
2
8
6
4
SCUOLA PRIMARIA
KENNEDY
seconda
SCUOLA PRIMARIA DI
PIEVE VERGONTE
SCUOLA PRIMARIA DI
TOTALE
prima
RE
primaseconda
PRIMA
SECONDA
Risultati delle scuole in rete
METTERE A FUOCO IL COMPITO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
INDIVIDUARE INFORMAZIONI
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
PARTECIPARE al lavoro di GRUPPO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
PARLARE IN PUBBLICO
ESSENZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
Sono stati rispettati gli obiettivi del progetto:

Trasversalità (Discipline coinvolte: Italiano, scienze, arte e immagine,
educazione fisica)

Curricolo verticale (focalizzazione sui processi e sulla costruzione delle
competenze)

Inclusione (coinvolgimento di tutti gli alunni, materiale adattato alle
esigenze individuali)
Le insegnanti rilevano con soddisfazione la positiva risposta dei bambini
all’attività.
PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ EMERSE
NELLA FASE DI ATTUAZIONE
CRITICITÀ
tempi ridotti
impossibilità di programmare test
criteriali di partenza e quindi di
valutare la reale ricaduta sulla classe
 mancanza di referenti che
coordinassero il lavoro dei vari ordini di
scuola


difficoltà d’incontro a causa degli orari
di servizio diversi
 formazione in tempi diversi tra ordini di
scuola
 per ora mancanza di verticalità

PUNTI DI FORZA

formazione efficace e gradita

arricchimento personale

scambio di buone pratiche tra docenti
di istituti diversi

condivisione di esperienze e
problematiche nel gruppo di lavoro

confronto infanzia/primaria (I.C.
Casetti)
LE INSEGNANTI della scuola primaria
VORREBBERO CONTINUARE
il prossimo anno scolastico
IL LAVORO IN RETE
magari per elaborare un CURRICOLO
condiviso nel LESSICO e nella STRUTTURA
con tempi meno pressanti
“…TROVARSI INSIEME È UN INIZIO,
RESTARE INSIEME UN PROGRESSO…
LAVORARE INSIEME UN SUCCESSO!”
Creato dal coordinatore didattico della scuola primaria
I.C.Casetti Crevoladossola
Santin Patrizia
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Casetti Infanzia sintesi - Siti web cooperativi per le scuole