TG MAIL
PRESENTAZIONE
Già da alcuni anni la bibliotecaria Franca gestisce, insieme ad alcuni ragazzi, il comitato di
redazione delle V.
I ragazzi che fanno parte di questo gruppo sono due per classe (quindi in tutto 12).
Ogni ragazzo porta le sue idee che verranno discusse e, se ognuno è d’accordo, da queste idee
nasceranno testi, notizie, persino poesie e cruciverba con cui verranno composti degli articoli. Il
risultato è il TG MAIL, il giornalino online delle V.
Non è solo merito dei redattori, ma anche dei loro compagni di classe, perchè sono stati loro a
scrivere testi e poesie, con i quali sono stati fatti molti articoli.
Ringraziamo anche le insegnanti per la loro disponibilità.
In conclusione, vi auguriamo buona lettura e speriamo che questo giornalino vi piaccia.
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Sindachiamo: incontro con il Sindaco e con l’Assessore Pubblica Istruzione
Cineforum: Terra Madre
Che bello! Siamo andati alla scuola secondaria
Cultura: visita alla mostra di Van Gogh
Milano Romana
Visita a Cassina de’ Pecchi
Restart
Mediaset
I vandali
Progetto frutta
Merenda a scuola
Barriere architettoniche
Expo: cibo, cultura e identità
Cruciverba
Indovinelli
“SINDACHIAMO”
Alla scoperta del sindaco e dei suoi assessori
Venerdì 23 gennaio di quest’anno due rappresentanti di ogni classe quinta della scuola primaria
di Cassina De’ Pecchi hanno incontrato il sindaco, Massimo Mandelli e l’assessore all’istruzione
Laura Vecchi.
Questo incontro ha permesso a noi ragazzi di conoscere meglio questi due politici e toglierci
qualche curiosità sulle loro vite.
Quindi, già dall’inizio vorremmo
ringraziarli per la disponibilità e la
gentilezza nell’averci ospitato in
Comune e aver risposto alle nostre
domande.
Il sindaco, Massimo Mandelli ci ha
raccontato di essere nato nella sua
casa a Cassina De’ Pecchi nel 1959.
Dopo essersi diplomato come perito
agrario ha deciso di approfondire il
suo interesse per l’informatica, diventando consulente. Con suo fratello ha aperto una società
informatica nella quale ha lavorato fino al 2009. Negli anni ha coltivato molte passioni, come il
volontariato e l’entusiasmo nell’organizzazione di eventi. Per creare un luogo di ritrovo per i
giovani ha aperto nella località di Sant’Agata un locale, che inizialmente si chiamava “La casa
del popolo” e ora è noto alla cittadinanza come “La Spilleria”, dove passa parte del suo tempo
libero. Fin da quando era ragazzo si è sempre lasciato coinvolgere dalla politica, grazie al padre
operaio. Già nel 2004 è stato scelto come assessore e l’anno scorso è stato eletto sindaco.
Il nostro sindaco ci ha spiegato il Piano Governativo del Territorio, basato sulla rivalutazione
delle strutture già esistenti e l’ampliamento degli spazi verdi, con il progetto “Cassina De’
Parchi”. Inoltre, il progetto “Baciamo l’albero” nasce dall’esigenza di promuovere le zone verdi
nel nostro paese ma allo stesso tempo rinnovare gli alberi presenti. Questo consiste nel piantare
un albero nuovo per ogni albero sradicato e inoltre, creare delle sculture in legno intagliato dai
mezzi tronchi di 25 alberi malati.
Il sindaco ha posto poi grande importanza sul miglioramento della bellezza del nostro paese,
l’abbattimento delle barriere architettoniche a favore dei disabili, in particolare nell’utilizzo
della metropolitana e la volontà d’incrementare la partecipazione dei cittadini nella vita di paese.
A questo scopo ha deciso di adibire un banchetto al Comune ogni ultimo venerdì del mese in
occasione del mercato per dare la possibilità alla cittadinanza di esprimere il proprio punto di
vista: evidenziando le migliorie d’apportare, favorendo il confronto diretto riguardo la cosa
pubblica e perché no, riportando anche qualche lamentela. A questo scopo, il sindaco ha sempre
la porta del suo ufficio aperta per qualsiasi necessità.
La nostra assessore all’istruzione si chiama Laura Vecchi. È nata ad Imperia e dopo essersi
diplomata a Tortona, aver conseguito la laurea a Pavia e aver insegnato a Milano, è approdata
nel 2002 a Cassina De’ Pecchi incinta di suo figlio. Pur avendo viaggiato molto, si continua a
considerare una ragazza di campagna. Fin d’adolescente si è appassionata di politica, tanto che
già a 15 anni militava in un partito di sinistra e negli anni ha collaborato con molte associazioni
di volontariato. Laura Vecchi non solo lavora in Comune come assessore ma durante la
settimana insegna presso l’Istituto Superiore “ITSOS Marie Curie” di Cernusco Sul Naviglio.
Questa sua duplice attività lavorativa le permette di vivere in prima persona il limiti
dell’istituzione scolastica e mettere a fuoco i reali punti da dibattere e cambiare. A questo
proposito, i suoi obiettivi sono rivolti all’ampliamento del diritto alla scuola e alla possibilità
delle scuole di avere a disposizioni tempestivamente le maestre necessarie. Ora, sta risolvendo la
questione relativa alla sollecitudine nei controlli degli alimenti nelle mense e l’utilizzo nelle
scuole di acqua potabile del Comune, abbandonando l’acqua in bottiglia, dopo la pulizia dei tubi
dell’acquedotto. Pur rendendosi conto di quanto la sua attività di assessore alla pubblica
istruzione possa essere impegnativa, la considera decisamente una bella esperienza.
A noi ragazzi è piaciuto molto aver potuto intervistare il sindaco e l’assessore e abbiamo
constatato di essere “in buone mani”. Fidatevi anche voi…ve lo dicono grandi esperti!
OPINIONI INTERVISTA
Per noi giornalisti quest’intervista è stata molto interessante: il sindaco e l’assessore ci hanno
raccontato i loro fatti personali con naturalezza , come se fossimo stati loro cari amici e ci hanno
dato l’impressione di essere capaci nel loro lavoro … infatti lo sono!
Ma soprattutto la nostra prima impressione è stata: “Queste persone sono professionali nel loro
lavoro e ci si impegnano molto duramente per dare il meglio delle loro prestazioni”.
(a cura di Mario)
RECENSIONE FILM “TERRAMADRE”
GENERE: FILM – DOCUMENTARIO
REGIA: ERMANNO OLMI
TEMATICA: ALIMENTAZIONE,
RISPETTO DELLA NATURA
DURATA: 60 MINUTI
TRAMA:
Nel 2003 a Torino si tenne il progetto “TERRAMADRE” al progetto erano presenti quasi tutte
le nazioni del mondo per discutere sulla situazione mondiale del cibo, dell’acqua e delle
coltivazioni. Il film affronta il tema del rapporto uomo-natura. Una delle molte idee realizzate è la
banca dei semi, in cui sono contenuti tutti i campioni vegetali del mondo, in modo da mantenerli
per il futuro.
Il documentario parla anche di un signore che si isolò dal mondo per motivi personali. Visse
rifiutando ogni richiesta d’aiuto e si arrangiava coltivando ortaggi e frutta senza usare
fertilizzanti e prodotti chimici. Parla inoltre di un ragazzo di quindici anni che propose alla sua
scuola di fare un orto per coltivare verdura e fornirla alla mensa scolastica. Il progetto riuscì e
alcune scuole copiarono il progetto. L’ultima parte del documentario è muta, le immagini
descrivono la vita di un agricoltore che non utilizza prodotti chimici ed è molto ingegnoso.
GIUDIZIO: Ci è piaciuto per i frutti e per l’agricoltura.
ANGELINA, SASIL, ERIC, ANDREA DELLA “V”A
Il messaggio del film documentario TerraMadre è molto importante perché serve a salvare la
terra. Le multinazionali vogliono “distruggere” l’ambiente.
Noi dobbiamo aiutare le persone che stanno conservando i semi in quella grotta di ghiaccio;
questo film mi ha fatto capire che dobbiamo rispettare l’ambiente naturale e conservare il cibo
per le generazioni future. Alcune persone che vedono nei supermercati, verdure, frutti …
gigantesche, pensano che devono comprarle per forza, perché sono così belle e quindi buone; ma
più le cose sono grandi più ci sono tante schifezze dentro ( ormoni o conservanti ) e devi lavarle
prima di mangiarle.
Al progetto “Giardino dell’Eden” hanno partecipato tantissimi paesi; il TerraMadre day che
serve per onorare tutti i cibi locali e le comunità che le producano; si svolge da diversi anni il 10
dicembre, attraverso milioni di eventi unici al mondo.
Il film – documentario racconta anche il coraggio di un signore che ha voluto compiere una scelta
estrema : abbandonare la sua città e la civiltà dei consumi per vivere in modo diverso, in modo
naturale!
Carlo Petrini, presidente di slow – food, è riuscito nel luogo Piemontese a fare amare la natura e
l’ambiente.
Quindi, milioni di paesi stanno partecipando al “Giardino dell’Eden” per aiutare quei poveri semi
che rischiano di non poter dare più frutti, piante … cibo.
(Laura Condello 5C )
Ho visto un film per me molto bello, con un significato molto diverso dagli altri film :è il miglior
film che abbia mai visto.
Secondo me il significato è :nell’ultima generazione gli uomini sprecano il cibo e
l’acqua mentre in Africa e in Afghanistan c’è gente che darebbe tutto per avere un po’ di cibo e
dell’ acqua.
Se ognuno di noi, con un solo piccolo gesto ,riuscisse a evitare gli sprechi, si potrebbe capire
che la terra non va maltrattata .
Terra Madre è stata una riunione molto importante tra contadini di tutto il mondo qua in Italia
(Torino) per trovare una soluzione a quello che sta succedendo alla Terra.
C’è stato anche un gruppo di ragazzi della California che ha usato un campo di calcio per fare un
orto.
Nel giardino dell’Eden, sulle isole Svalbard, si sono presi dei semi e sono stati congelati, in
modo che, tra un po’ di anni ci saranno ancora dei semi da coltivare e usare .
Secondo me, le maestre hanno ci fatto vedere il documentario perché siamo piccoli e possiamo
riflettere; perché i grandi ormai hanno rovinato la Terra e siamo noi bambini che dobbiamo di
nuovo dar loro una lezione e farli ritornare a quando non sprecavano nulla .(a cura di Lia
Francini classe 5^C).
Il 16 Febbraio 2015 noi bambini della quinta D e altre quinte, siamo andati al cineforum a vedere
un film-documentario dal titolo “Terra Madre”, di Ermanno Olmi. Il film era molto educativo e
spiegava che il cibo e l'acqua sono importanti, quindi non bisogna sprecarli e non si deve
inquinare l'ambiente. Un signore di nome Carlo Petrini ha organizzato in Italia, a Torino, un
convegno dove si sono incontrati i rappresentanti di quasi tutti i Paesi del mondo. Una scena che
ho visto era che in Norvegia, in un'isola, alcune persone hanno deciso di creare un tunnel in
mezzo alla neve dove conservare i semi. Hanno fatto anche vedere l'esperienza di vita di un
signore che aveva deciso di vivere senza gas e senza luce, coltivando da solo il proprio campo e
si era isolato da tutti e da tutto. Quando un parente gli aveva chiesto se voleva che lo aiutasse a
coltivare utilizzando il trattore, lui aveva risposto di no. Quando gli portavano il cibo e altre
cose utili alla sopravvivenza, lui non prendeva il cibo, ma solo i fiammiferi, e visse così fino agli
ultimi dei suoi giorni. Un altro esempio mostrava un signore che anche lui coltivava a mano,
senza trattori, ma non era isolato, e usava il gas e la luce. La scena era muta, ma si capiva che si
può vivere a contatto con la natura senza isolarsi né rimanere da soli, ed è possibile lavorare
anche con le persone. Hanno fatto vedere inoltre un ragazzo che veniva da una scuola
Americana e che aveva proposto al preside della sua scuola d'iniziare a coltivare un orto con
altri ragazzi. Dopo un anno, alla mensa di quella scuola, hanno iniziato a mangiare le verdure che
avevano coltivato. Alla fine ci siamo confrontati sul film e sulle nostre impressioni. A me è
piaciuto molto perché il significato era: educare a non inquinare e non buttare il cibo e l'acqua
perché ci sono delle persone che soffrono per “quello” e possono morire.
Daniele Rossi 5 D
Terra Madre è un documentario che parla dell'importanza del cibo.
Molte persone che vengono da Paesi diversi di tutto il mondo, soprattutto contadini, vanno a
Torino a parlare delle coltivazioni e dell'importanza del cibo per il loro Paese.
In questo documentario, che abbiamo potuto vedere al cineforum vicino alla nostra scuola, mi
hanno colpito diverse scene, ma soprattutto quella in cui un ragazzo parla di un progetto
scolastico chiamato “Germoglio”, che porta avanti con i suoi compagni e consiste nel
trasformare un vecchio campetto da calcio in un magnifico orto, che produce frutta e verdura
che viene servita nelle loro mense.
Mi ha colpito anche la scena in cui viene mostrato un deposito che ha lo scopo di preservare
qualità di semi in caso alcune piante dovessero estinguersi.
Nel corso del film le scene erano tutte molto interessanti, ma soprattutto una: racconta di un
signore che anziano e stanco ha deciso di vivere lontano dalla tecnologia e dal mondo dove
vivono le altre persone. Egli abita in una cascina con letti di paglia, niente energia elettricità né
tubature dell'acqua, raccoglie l'acqua piovana. Non va a fare la spesa e mangia solo cibo che
coltiva lui stesso.
Per questo è la parte del film che mi ha colpito molto.
Credo di aver capito il messaggio del regista e il motivo per cui hanno creato questa esposizione
e d'ora in poi starò più attenta a prendermi cura dei doni che ci offre la natura.
a cura di Giulia Conte 5^E
Un giorno abbiamo visto un film di nome TERRA MADRE che mi ha colpito molto perchè ho
capito che cosa stiamo facendo al nostro pianeta e ho visto tante persone che si impegnavano a
salvare e difendere dalle MULTINAZIONALI.
Questo film ci mostra come sarebbe bello il mondo se lo curassimo bene; e un’altra cosa che mi
ha colpito è stata la scena degli esperti che congelavano i semi per le generazioni future.
C’era anche una scena che, secondo me, era esagerato:
perché un signore arrabbiato e contrario alle multinazionali decise di abbandonare tutto e di
andare a vivere da solo con la natura senza elettricità, gas e riscaldamento.( a cura di Luca
Tarenzi 5^C)
Mi ha anche colpito la riunione di 150 PAESI per discutere di tutto quello che succede e un
ragazzo della CALIFORNIA che racconta come con la sua classe ha usato un vecchio campo da
calcio per fare un’orto con molti semi e senza prodotti chimici
(scritto da Luca Tarenzi
USCITA ALLA SCUOLE MEDIE:
RACCONTO LA MIA ESPERIENZA E LE MIE IMPRESSIONI
Quest’oggi la mia classe ed io siamo andati
alla scuola media di Cassina per vedere
come si lavora.
Eravamo divisi in quattro gruppi: quello di
lettere, quello di tecnica, quello di arte e
quello di inglese. Io ero in quello di lettere
con Silvia V., Adrian, Valentina, Sasil e
Angelina.
L’aula era adornata con moltissimi disegni
di mille colori. Gli alunni ci hanno accolto
con simpatia e la loro professoressa ci ha regalato una stella di Natale. Ci ha chiamati alla
lavagna digitale uno ad uno e ci ha fatto scrivere, con un’apposita penna, degli “appunti” sulla
Spagna. Quando mi ha chiamato ero molto imbarazzato e quando sono tornata al mio posto ho
tirato un sospiro e stavo per svenire dal sollievo! Alla fine la nostra guida ci ha presi e siamo
andati nell’aula di scienze dove c’erano gli altri tre gruppi, ci hanno fatto fare merenda con dei
dolci e mmm, che bontà!
In seguito ci hanno fatto visitare le aule e i laboratori della scuola. Forse, anzi sicuramente, i
miei preferiti sono il laboratorio di informatica e la biblioteca. Finito il tour siamo tornati
nell’aula di scienze e abbiamo fatto qualche domanda a dei ragazzi di prima media. Dopo
l’”intervista” siamo andati in mensa dove abbiamo mangiato meglio che alle elementari. Ci siamo
proprio divertiti e abbiamo portato a casa anche un libretto con dei fogli colorati per descriverci
la nostra esperienza.
Mattia 5^A
…LA
VISITA ALLA SCUOLA MEDIA…
Il 14 Gennaio la mia classe è andata in visita alla scuola media di Via Sirio. Quando siamo
arrivati, ad accoglierci, c’era una professoressa ;al primo piano c’era un ampio spazio con delle
scale per salire ai piani superiori. La professoressa ci ha guidati all’aula di scienze dove c’erano:
tre tavoli, uno scheletro umano finto e una lavagna molto grossa. L’insegnante, a quel punto, ci
ha detto di mettere le giacche sui tavoli. In quella stanza c’erano 2 bambini di 3 media che si
chiamavano: Simone e Claudia; erano i nostri tutors. Siamo stati divisi in 4 gruppi. I primi 2
dovevano assistere alla lezione di matematica e a quella di palestra, sono andati con Claudia
;mentre quelli che dovevano assistere a musica e a italiano sono andati con Simone. Io sono
andato con Claudia e ho assistito alla lezione di matematica con gli alunni della 1C.L’aula era
molto grossa e c’erano molti bambini; c’erano 2 lavagne: una “classica”, mentre l’altra
funzionava con un proiettore.
Ci siamo seduti e abbiamo osservato che quando entrava un professore tutti si alzavano e
dicevano:<Buongiorno, prof!>.
Durante la lezione abbiamo parlato della storia del numero e della matematica. I bambini si
rivolgevano ai prof dando loro del “lei”. Quando è finita la lezione è venuta Claudia a
“prenderci” che ci ha guidati nuovamente all’aula di scienze dove abbiamo fatto merenda con dei
dolci preparati da alcuni ragazzi nel laboratorio di cucina. C’erano biscotti, caramelle, una torta
al cioccolato e delle brioscine alla marmellata; era tutto molto buono. Subito dopo, siamo andati
a visitare la scuola, stando sempre divisi negli stessi gruppi. Prima di avviarci, ci sono state date
delle mappe.
Per prima cosa siamo andati al primo piano dove c’erano il laboratorio di musica 1 con vari
strumenti musicali; l’aula era molto grossa. La nostra guida ci ha fatto vedere l’archivio
dov’erano riposti i banchi, le sedie e i mobili vecchi. Dopo siamo andati a visitare il secondo
laboratorio di musica dove abbiamo osservato strumenti artigianali fatti di tappi,
chiavi…;c’erano pure dei ricordi di alcuni ex alunni. Subito dopo , siamo andati a visitare la
biblioteca dove c’erano enormi scaffali pieni di libri e un computer che serviva alla bibliotecaria.
Successivamente siamo andati a visitare il laboratorio di informatica: c’erano molti computer
anche se Claudia ci ha detto che alcuni non funzionavano. Siamo andati a visitare anche l’aula
d’arte ,dove c’erano moltissimi vasetti di tempera e molti giornali sui tavoli. Sullo stesso piano
siamo andati a visitare l’Aula Magna che veniva utilizzata per fare teatro per le riunioni delle
docenti(dal suo nome si capisce che era molto grossa). Quando abbiamo finito di visitare il
secondo piano, ci siamo accorti che ognuno di essi era diviso per colore, infatti, su quello appena
visitato le pareti erano tutte blu mentre nel primo erano tutte gialle. Abbiamo iniziato la visita
del primo piano partendo dall’aula professori: c’erano vari scaffali con sopra i registri degli anni
precedenti, e al centro un tavolo con tante sedie attorno. Poi siamo andati a vedere l’aula
“Raggio di Luce”, frequentata dai bambini disabili e ho notato scaffali con lavoretti fatti da loro.
Successivamente abbiamo visitato il laboratorio di tecnologia dove si studia l’elettricità e le sue
funzioni e si fanno alcuni esperimenti. Per concludere siamo andati a visitare due laboratori
espressivi al piano terra della “scuola secondaria di primo grado G. Falcone”, era tutto verde e,
abbiamo visto anche il laboratorio di cucina dove, però, non siamo potuti entrare. In seguito
siamo entrati in quello di scienze che sembrava un vero e proprio laboratorio scientifico e in
quello d’informatica dove c’erano tantissimi computer. Alla fine ci siamo diretti verso la palestra
,che è molto grande: c’erano due canestri e vari attrezzi sportivi.
Al termine della visita siamo tornati nell’aula di scienze dove abbiamo parlato delle differenze fra
scuole elementari e medie. I tutor ci hanno dato anche un block notes per scrivere le nostre
sensazioni su quell’esperienza. Abbiamo poi raggiunto la mensa della media, abbiamo mangiato e
siamo tornati nella nostra scuola. A me quest’esperienza è piaciuta molto, ma rimango sempre
con l’ansia per quando dovrò andarci io.
Daniele Ferreri, 5 D
... IN VISITA ALLA SCUOLA MEDIA…
Oggi, 14 Gennaio, noi della quinta D, siamo andati alla scuola media ”GIOVANNI FALCONE “,
la scuola in cui quasi tutti andremo. Accompagnati dalle maestre, siamo entrati dall'ingresso
principale e siamo stati accolti da 2 tutor, Simone Basile e una ragazza di nome Claudia. Dopo
essere andati nell'aula di scienze, la prof. Vinci ci ha assegnati ai tutor e io, che dovevo
assistere ad una lezione di italiano, ho fatto educazione motoria, a causa di un errore! Dopo una
sudata ora di capriole con il professor Patelli e sua moglie, l'insegnante Bottini, tutti i gruppi si
sono ritrovati per fare un'abbondante merenda a base di biscotti al cioccolato, brioches alla
marmellata e una torta al cioccolato con zucchero a velo. Dopo quella sostanziosa merenda, ci
siamo di nuovo divisi in gruppi e poi siamo stati affidati ai tutor per un giro completo della
scuola. All'inizio siamo andati al piano “giallo”, cioè il primo piano, che ospita le classi delle
sezioni B-C-D. Inoltre sono presenti: il laboratorio di tecnologia, quelli espressivi per i bambini
con dei problemi e i loro rispettivi accompagnatori, l'aula professori dove si riuniscono gli
insegnanti per parlare di quali argomenti fare, le gite … C'era inoltre una professoressa di mia
sorella, la Spanu, che non faceva altro che farci domande su come ci trovavamo, se ci piaceva la
scuola, diceva che a lei farebbe piacere farci da insegnante... Successivamente siamo ritornati al
piano terra, il piano “verde”, che ospita le aule dei corsi E-F e alcune della C, il laboratorio di
scienze: il nostro punto di riferimento, l'aula di cucina dove, a gruppi, si va per preparare ottimi
dolci, il laboratorio di informatica, la palestra e una terza aula “Raggio di Luce” o espressiva.
Risalendo per l'ennesima volta le scale, ho notato il magnifico giardino che offre inoltre la
possibilità di fare numerosi giochi, tra cui calcio, pallavolo e corsa dei 200 – 600 metri.
L'ultima “parte” di scuola che abbiamo visitato è stato il piano “blu”(secondo piano)che
comprendeva, oltre a svariate aule, il laboratorio di musica dove si canta e quello dove si suona,
“guidato” dal prof. Padovani detto “Paddy”, gli archivi , l'aula di informatica, il laboratorio
d'arte, l'Aula Magna dove si fa teatro e la biblioteca. Oltre al programma, il nostro
simpaticissimo tutor ci ha fatto sbirciare nell'”aula di ascolto” dove la psicologa aiuta i ragazzi
dei diversi corsi con problemi psicologici con i compagni, i professori...Dopo il lungo giro per la
scuola siamo ritornati nell'aula di scienze e lì abbiamo chiesto alcune delucidazioni e sciolto
alcune nostre incertezze sulla scuola di cui fra qualche mese inizieremo a far parte. Dopo molte
domande ai ragazzi di terza e prima, siamo andati in mensa con un loro “omaggio”: dei colorati
taccuini con inciso il nostro nome. La mensa delle medie è molto diversa da quella delle
elementari. È molto più piccola e tutte le cose utili si prendono direttamente al bancone, per poi
sedersi e mangiare in tutta fretta!
Infine siamo tornati in classe, salutando i tutor. Questa “gita” mi è piaciuta molto e poi abbiamo
incontrato molti ragazzi per la scuola e io li conoscevo quasi tutti, quindi è stato bello perché
loro venivano lì, mi abbracciavano, mi davano un bacio sulla guancia...
Questa scuola mi è piaciuta molto e sono contenta di andarci.
Elena Luraschi
5D
A VEDERE LA STUPENDA MOSTRA DI VAN GOGH
GITA A PALAZZO REALE A VEDERE LA MOSTRA DI VAN GOGH
LA 5^ È ANDATA A MILANO A PALAZZO REALE A VEDERE LA MOSTRA DI VAN GOGH
PER FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SUL TEMA UOMO-NATURA IN VISTA DELL’EXPO
(NUTRIRE IL PIANETA)
IL GIORNO 14 GENNAIO 2015 LA 5^A È ANDATA A
VEDERE LA MOSTRA DI VAN GOGH A PALAZZO REALE.
VAN GOGH ABITAVA IN OLANDA (NEI PAESI BASSI) CON
UNA FAMIGLIA MOLTO NUMEROSA, LUI ERA MOLTO
LEGATO SPECIALMENTE A SUO FRATELLO THEO.
STAVA STUDIANDO PER FARE IL MISSIONARIO, MA NON
AVEVA MOLTA VOGLIA DI STUDIARE, ALLORA SI
TRASFERÌ A PARIGI, IN FRANCIA, PRESSO SUO FRATELLO
THEO, CHE AVEVA UNA CASA D’ARTE E INIZIÒ A
DIPINGERE COME GLI IMPRESSIONISTI.
DAPPRIMA A VAN GOGH NON INTERESSAVA DIPINGERE
L’AMBIENTE E I PICCOLI PARTICOLARI, MA IL LAVORO CHE FACEVANO I
PROTAGONISTI.
SUCCESSIVAMENTE SI TRASFERÌ AD ARLES E I SUOI QUADRI CAMBIARONO
RADICALMENTE:I COLORI DIVENNERO PIÙ VIVACI E IL SOGGETTO DIPINTO DIVENNE
IL PAESAGGIO.
ALCUNI DEI SUOI QUADRI ESPOSTI ALLA MOSTRA ERANO:
- I MANGIATORI DI PATATE
- I COLTIVATORI DI PATATE
- LA VIGNA VERDE
- CAMPO DI COVONI CON LUNA CHE SORGE
- L’UOMO CHE SI RIPOSA
- L’UOMO CHE ZAPPA
- IL SUO AUTORITRATTO
IL SUO AUTORITRATTO LO AVEVA FATTO
GUARDANDOSI ALLO SPECCHIO. VAN GOGH
NON POTEVA PAGARE DEI MODELLI, DOVEVA
VIVERE SOLO CON I SOLDI CHE GLI SPEDIVA
SUO FRATELLO THEO. FECE MOLTI QUADRI
MA NON NE VENDETTE NEMMENO UNO.
NELL’ULTIMO PERIODO DELLA SUA VITA FU RICOVERATO IN OSPEDALE PERCHÉ
SOFFRIVA DI ALLUCINAZIONI, AL PUNTO CHE ARRIVÒ A TAGLIARSI UN ORECCHI!
SILVIA FUMAGALLI
Accompagnati dalla guida Francesca, gli alunni della classe hanno
scoperto sentimenti, quadri ed emozioni del famoso pittore. Facendo
salti temporali Francesca ha spiegato tanti quadri e anche perché
erano fatti così: gli alunni hanno appreso tante informazioni su Van Gogh, come quella che il
pittore, nato in Olanda, quando dipingeva nella sua terra d’origine ritraeva contadini ed i colori
dei suoi quadri erano cupi e ricordavano la terra.
Andrea 5^A
All’inizio faceva degli schizzi con colori spenti. Faceva molti disegni che rappresentavano
contadini che lavoravano la terra.
Dopo un po’ di anni, e precisamente quando andò a vivere in Provenza, incominciò ad usare i
colori vivaci e dipinse un quadro che si chiamava “Campi di covoni con la luna che sorge”.
LUCA E GIOVANNI 5A
LA MILANO ROMANA
In epoca molto antica, Milano si chiamava in nome latino Mediolanum (in mezzo), era stata
fondata dai galli insubri, popolo celtico che l’ aveva scelta per la sua posizione in piano e al
centro della pianura Padana per costruirvi un luogo di culto pagano. Nel 222 a.C. Milano viene
conquistata dai romani. Diventa a tutti gli effetti una città romana che ha una buona economia
grazie alla gente laboriosa.
Quando a Roma diventa imperatore Diocleziano, egli divide l’impero in 4 parti (tetrarchia) e
assegna Mediolanum a Massimiano, un generale dell’ esercito.
Massimiano si preoccupa di trasformare la città in una seconda Roma. Allarga la cinta muraria
con torri poligonali (24 lati) e ci inserisce 8 porte che prendono il nome dal luogo di destinazione
(Porta Romana che va a Roma). A protezione delle città c’ erano dei fossati alimentati da fiumi
come il Seveso e il Nirone. Si attribuisce ai Romani la costruzione dei primi navigli. All’ interno
delle cinta murarie Massimiano fa costruire il palazzo imperiale (via Brisa), vicino al palazzo
imperiale fa costruire il Circo un luogo dove avvenivano le corse con le bighe e le quadrighe.
Esso aveva una forma ellittica con le mura che servivano come protezione della città sia come
perimetro del Circo. In via Circo, inserita in un palazzo, abbiamo visto la curva del Circo stesso,
l’altezza del muro era di 20 metri. Nella città c’era il foro, i magazzini, la zecca, le terme
dedicate a Ercole, infatti Diocleziano aveva scelto come divinità Giove e Massimiano aveva
scelto Ercole.
L’ anfiteatro era fuori dalle mura per motivi di sicurezza. Nel 313 d.C, l’ imperatore Costantino
si reca a Milano nel a Palazzo Imperiale e qui firma l’ editto di Milano (il Cristianesimo diventa
un’ altra religione da professare).Con il Cristianesimo Milano si arricchisce di chiese (S.
Ambrogio).
La chiesa di San Lorenzo, rispetto alle chiese di Croce latina, è circolare, poiché nata come
mausoleo. Al suo interno c’è la cappella di S. Aquilino dove è conservato il portale romano in
marmo inciso con diverse scene; ci sono anche 2 mosaici, uno intatto che racconta Gesù che
consegna le Scritture ai suoi apostoli, questa scena è ambientata in Paradiso poiché le tessere
che la compongono sono d’ oro. Nei sotterranei, della cappella di S. Aquilino, ci sono grosse
pietre, che fungono da fondamenta e che appartenevano all’ anfiteatro. Davanti alla chiesa di
San Lorenzo ci sono 16 colonne resti di un antico Tempio Romano. (a cura della 5^E)
Promuoviamo il nostro paese “ Cassina de’ Pecchi” sotto
l’aspetto turistico
Scesi dalla metropolitana, mezzo di collegamento tra Milano e il nostro paese, davanti a noi si
apre una piccola piazza punto di raccolta degli autobus che vanno nelle varie aziende e di
automobili private in attesa dei passeggeri del metrò.
Argenteo e silenzioso scorre sotto il metrò il Naviglio della Martesana, sulle cui rive i salici
piangenti fanno da rifugio a germani e gallinelle d’acqua.
Un lungo viale alberato conduce ad un’ altra piazza si affaccia il Comune, costruzione moderna,
rettangolare sorretta da pilastri.
Proseguendo si incontra la via più antica del paese, “la via Roma”, dove ci sono le case a corte,
le più vecchie del paese.
Attraversata la via Roma, proseguendo diritti si arriva alla zona residenziale del sito costituita da
case basse (4-5 piani) e da ampi giardini.
In piazza unità d’Italia si trova la scuola primaria.
Dietro di essa le case si diradano rapidamente per lasciare il posto alla campagna, con qualche
cascina sparsa , testimonianza che un tempo la vita si svolgeva lì.
Tra le frazioni di Cassina de’ Pecchi c’è S. Agata, costituita da una lunga via su cui si
affacciano case vecchie e nuove per la campagna.
Conosciamo i ghepardi
Il ghepardo è l’animale più veloce del mondo, riesce a superare
i 100 km orari in 3 secondi e mantenere questo ritmo per brevi
distanze, poiché non è molto resistente.
Vivendo in Africa, specialmente in Namibia, la sua velocità gli
permette di cacciare prede molto facilmente ed scappare o
difendersi quando è sotto attacco.
Distinguere un
ghepardo da un
leopardo non è molto difficile come si pensa, anzi è
molto semplice e la differenza si nota subito: i leopardi
sono tozzi e massicci con le macchie più grosse mentre
invece i ghepardi sono snelli e agili con macchie più piccole sparse in tutto il corpo.
Nel ghepardo c’è il fascino del gatto ma anche l’indole fedele del cane.
Questo animale vive nell’Asia e
nell’Africa in gruppi poco numerosi.
La loro coda può misurare
70-80cm, ed è proprio grazie
a questa lunghezza che riescono
ad utilizzarla come timone per curvare.
AMICI DA DIFENDERE: I DENTI
I denti sono molto importanti e vanno difesi perché tagliano il cibo e ci permettono di mangiare,
quindi di sopravvivere.
Gli adulti hanno trentadue denti, i bambini, invece, ne hanno venti da latte; a me ne sono caduti
otto (gli incisivi).
Anche se ho ancora tanti denti da latte, i miei genitori vogliono che io li curi, lavandoli due-tre
volte al giorno con due spazzolini: uno normale e uno monociuffo (per pulire bene anche i denti
posteriori) e mangiando pochi dolci e caramelle.
Inoltre, vado regolarmente a fare controlli dal dentista e finora non ho mai avuto carie; poco
tempo fa ho fatto pure una radiografia panoramica e non c’era niente fuori posto.
Per il momento la dentista ha detto che non è necessario mettere l’apparecchio! Spero che i miei
denti rimangano sani e che io non debba fare delle operazioni.
Cecilia 5^A
Res+art
Il giorno 16/05/2015 ho intervistato il sig. Jacopo Ceccarelli, in arte 2501, e i suoi collaboratori.
Arrivati lì però c’era un problema molto grave: il braccio del mezzo di trasporto che stavano
utilizzando si era bloccato e, senza esso non potevano arrivare al punto più alto del murales per
completarlo. Ma dopo vari tentativi per farlo ripartire è stato riparato, e con grande gioia e felicità
gli artisti hanno ripreso il lavoro.
Jacopo mi ha raccontato che l’idea è nata da un gruppo di ragazzi di Cassina de’ Pecchi; ci sono
oltre 20 artisti disponibili a riqualificare le zone più grigie, degradate e desolate di Cassina
riempiendole con dei murales astratti che possono sembrare qualunque cosa tu voglia. Molti
ragazzi pensano che il disegno non rappresenti niente ma in realtà l’ arte è un modo diverso di
vedere le cose.
In più ci sarà, il giorno 7/06/2015, una pedalata in giro per Cassina per ammirare i lavori finiti.
(Alice 5°E)
Racconto la mia esperienza agli studi televisivi di Mediaset
Ieri, 25/02/15, la 5^ A è andata a Milano 2, per
visitare gli studi di Mediaset.
Quando siamo arrivati ci ha accolto un signore
addetto al montaggio che ci ha fatto da guida. Ci
ha fatto appendere i cappotti in una stanza, poi
ci ha spiegato che nello schermo della televisione
ci sono i pixel, una grande quantità di puntini
colorati che formano le immagini che noi
vediamo, inoltre ci ha spiegato che i gesti e i
movimenti che noi pensiamo di vedere in tv sono
in realtà tante foto scattate una dopo l’altra, che
ingannano il nostro cervello per farci credere che
sia un movimento continuo.
Terminate le spiegazioni ci ha portato nella sala di Studio Aperto, dove si svolge il telegiornale,
c’erano tre telecamere: la 1^ e la 2^ controllavano gli angoli dello studio, invece la 3^ riprendeva
chi conduceva e raccontava gli avvenimenti accaduti.
Dopo siamo andati nella sala della regia, dove c’erano molte poltrone perché ci lavoravano
parecchie persone.
Scendendo le scale siamo arrivati nello studio del TG COM 24 che in quel momento trasmetteva
in diretta. L’esperienza più simpatica è stata quella di andare nella sala del doppiaggio, lì ho
ricevuto un autografo da Andrea Piovan, un attore che trasforma la sua voce e crea tanti
personaggi, è stato anche la voce della trasmissione Art Attac e ci ha fatto molto divertire.
Quando siamo andati nella sala assemblaggio abbiamo scoperto che stavano mettendo insieme le
immagini della rubrica I Nuovi Mostri che sarebbe andata in onda quella sera.
La cosa più bella è stata andare negli studi di Striscia la Notizia e sedersi sulle poltrone di
Ficarra e Picone, pensate che all’uscita dagli studi abbiamo incontrato Ficarra che andava al
lavoro, lui non poteva farci l’autografo, ma la mia maestra Flora ci ha fatto una foto con lui.
È stata la gita più bella del mondo, anche perché ci hanno regalato il cappello del Gabibbo. Chi
se lo immaginava!
Ines 5^A
…IN VISITA AGLI STUDI MEDIASET…
Il 18 febbraio, noi (la 5D), siamo andati a visitare gli studi Mediaset di Segrate.
Siamo partiti col pullman alle 14:00, dopo aver mangiato a scuola, e siamo arrivati alle 14:25.
Siamo entrati, e ad accoglierci c’era la zia di un nostro compagno, Simone. Abbiamo messo i
giubbotti in uno stanzino e ci ha accompagnato in una stanza.
Lì, ci ha spiegato come i giornalisti “fanno” un telegiornale. Prima di tutto si mettono in
contatto con degli inviati che si trovano in tutto il mondo. Appena questi comunicano loro una
notizia accaduta in quel momento (chiamata “ultim’ora”), cambiano la scaletta di quello che
dovevano annunciare e danno precedenza a quella appena arrivata con immagini, interviste, ecc.
Poi, siamo andati nello studio del programma “STUDIO APERTO”; c’erano un sacco di
telecamere e oltre 200 luci. Abbiamo scoperto che la telecamera “fa” sia da telecamera che da
“gobbo”, ossia suggeritore delle notizie per il/la giornalista. Infine, sotto la telecamera c’era un
timer che, permette all’annunciatore/annunciatrice di essere sempre aggiornato/a del tempo che
gli/le resta per concludere il telegiornale.
Successivamente, siamo andati anche a vedere la
sala di doppiaggio dove degli attori prestano la loro
voce per le pubblicità delle trasmissioni.
Abbiamo anche visitato lo studio di …
… sembra diverso da come si vede in tv; era tutto
grigio!!!, e, infatti, mancavano le luci! Appena
furono accese, tutto prese colore.
Il bello è stato quando ci siamo seduti dove si siede il pubblico, ci hanno inquadrato con la
telecamera e poi abbiamo fatto anche delle foto dove si siedono Ezio Greggio ed Enzino
Iacchetti. Per ultimo, come gadget, ci hanno regalato il cappello di Gabibbo!
Infine, abbiamo assistito alla diretta del “TGCOM 24”.
E’ stata un’ esperienza bellissima!!!!!
Tommaso Monzani
5D
SCUOLA SOMMERSA DA UN VELO DI POLVERE
VANDALI ALLA SCUOLA PRIMARIA
BRUTTI SCHERZI DI CARNEVALE: GLI ALUNNI SONO DOVUTI TORNARE A CASA
IL GIORNO 23 FEBBRAIO 2015, ALLA RIPRESA DELLE LEZIONI DOPO LE FESTIVITA' DI
CARNEVALE, SI E' SCOPERTO ALLA SCUOLA PRIMARIA DI CASSINA DE PECCHI
L'ARRIVO DEI VANDALI CHE DURANTE IL WEEK-END HANNO SPRUZZATO GLI
ESTINTORI RICOPRENDO TUTTI I PAVIMENTI DI UNA PATINA BIANCA.
LUNEDI', GLI ALUNNI SONO ARRIVATI SUL PIAZZALE DELLA SCUOLA: IL PERSONALE
AUSILIARIO E LE INSEGNANTI AVVISANO I POCHI GENITORI PRESENTI DI RITORNARE
A CASA IN QUANTO LA SUOLA E' INAGIBILE.
I BAMBINI, I CUI GENITORI NON ERANO PRESENTI, SONO STATI OSPITATI IN
PALESTRA, ALTRI ACCOLTI DAI GENITORI DEGLI AMICI.
IL COMUNE HA CHIAMATO UN'IMPRESA DI PULIZIA CHE CON DEI MACCHINARI
APPOSITI SI SONO MESSI AL LAVORO PER RIPULIRE.
I VANDALI HANNO PROBABILMENTE SCAVALCATO IL CANCELLO DELLA SCUOLA E
POI SONO ENTRATI DA UNA FINESTRA DIFETTOSA.
IL MOTIVO PER CUI HANNO FATTO QUESTA BRAVARA E' INCOMPRENSIBILE E IGNOTI
RIMANGONO I VANDALI!
LUCA, MANUEL,ANGELINA, CECILIA 5 A
LE MAESTRE HANNO CHIAMATO TUTTI I GENITORI DEI BAMBINI E ALLA FINE SONO
RITORNATI TUTTI A CASA, CON GRANDE GIOIA DEGLI ALUNNI CHE HANNO COSI'
PROLUNGATO IL WEEK-END DI CARNEVALE!
ADRIAN
PROGETTO FRUTTA A SCUOLA
La nostra scuola quest' anno ha deciso di aderire al
progetto regionale FRUTTA A SCUOLA, per
sensibilizzare noi bambini a conoscerne le sue qualità
e i benefici legati al suo consumo.
Così durante il corso dell' anno viene consegnato all'
intervallo della frutta e della verdura in base alla
stagionalità...In autunno caco e uva. In inverno arance e
mandarini, oltre a mele e pere. In primavera... speriamo
ci diano le fragole!
Inoltre, i primi di marzo, si è tenuta anche una lezione interattiva della durata di circa un’ ora,
che grazie ad un filmato ci ha fatto scoprire l’ importanza dei colori nella frutta e i suoi effetti
benefici sulla nostra salute. Per esempio il verde rinforza le ossa e protegge i denti. Il blu aiuta la
vista e la memoria. Il bianco protegge le ossa, il cuore e la circolazione. L’ arancione rinforza il
sistema immunitario e ci fa crescere sani.
Al termine ci è stato regalato il Patentino della Frutta, permettendoci così di poter effettuare a
casa dei giochi in 3D.
LA CLASSE 5°
PROGETTO MERENDA
Il progetto merenda è un modo divertente e “goloso” per condividere una stupenda esperienza
con i bambini diversamente abili.
Questo progetto ha avuto inizio nel 2013 su idea di Marianna, l’educatrice di Federico che è un
nostro compagno di classe molto sensibile.
Insieme ai bambini diversamente abili il martedì compriamo l’occorrente e il mercoledì
prepariamo dolciumi prelibati e stuzzichini salati , che poi gustiamo tutti insieme felici e contenti.
Grazie al progetto merenda i bambini diversamente abili si divertono, fanno divertire i loro
compagni e , soprattutto si fanno conoscere .
I bambini, appena vedono i dolci pronti che Federico ha preparato, si leccano i baffi, mentre altri
al posto di guardarli se li spazzolano in due bocconi.
La 5^ F
Anche i bambini,diversamente abili ,hanno i nostri stessi diritti.
Cassina…e la barriere architettoniche.
A Cassina ci sono tante barriere architettoniche: non si può entrare nei negozi con le carrozzine
e non si può usare la metropolitana.
Camminando per Cassina ci siamo resi conto che in generale il nostro paese non è adatto alla
vita quotidiana delle persone disabili.
A noi hanno insegnato che le persone diversamente abili sono uguali a noi e hanno i nostri stessi
diritti.
Se andiamo alla metropolitana notiamo che non ci sono nastri trasportatori per le persone con
difficoltà motorie, ma solo scale, rendendo così difficoltoso il loro utilizzo.
Noi proponiamo al sindaco e agli assessori di Cassina, a nome di tutti gli abitanti del nostro
paese di costruire dei nastri trasportatori.
Un altro problema è legato all’ingresso dei negozi, dove c’è quasi sempre uno scalino o a volte
più di uno. Una persona normale lo supera facilmente, ma per un disabile è un grande ostacolo
che a volte risulta insormontabile. Parlando con la mamma di un nostro compagno “speciale”
,abbiamo scoperto che,spesso,i posti riservati ai disabili sono occupati da macchine che non ne
hanno il diritto.
Noi della 5^ F che viviamo le nostre giornate con un bambino diversamente abile riusciamo a
capire molto bene le sue difficoltà e le sue esperienze .
Per questo motivo vi chiediamo di realizzare nei parchi alcuni giochi adatti a lui e ad altri come
lui per dargli le possibilità di divertirsi come noi.
Grazie a tutti quelli che ci vorranno aiutare a risolvere i problemi di cui abbiamo parlato
La 5^ F
EXPO MILANO 2015
FOODY E L’ EXPO
Di: Simone, Nicolò, Alice, Elena, Alex, Beatrice.
L’ Expo è un’ esposizione universale principalmente sul tema dell’ alimentazione, che si terrà a
Milano dall’ 1 Maggio al 31 Ottobre 2015. La mascotte dell’ Expo Milano 2015 è Foody ed è il
simbolo di questa edizione.
Egli è formato da frutti e verdure provenienti da tutto il mondo.
Il tema centrale è: NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA.
AMICI DI FOODY:
ARABELLA L’ ARANCIA
RAP BROTHERS I RAPANELLI
GURY IL COCOMERO
GUAGLIO’ L’ AGLIO
MANGHY IL MANGO
PIERA LA PERA
MAX MAIS LA PANNOCCHIA
JOSEPHINE LA BANANA
RODOLFO IL FICO
POMINA LA MELA
CHICCA LA MELAGRANA
UN PO’ DI STORIA…
La prima esposizione universale si tenne a Londra nel 1851 e per l’ occasione fu costruito un
grande edificio fatto tutto in vetro e ferro, chiamato infatti:
CRYSTAL PALACE.
Quando nel 1889 toccò a Parigi ospitare la manifestazione, fu eretta la
TORRE EIFFEL.
Vi prende parte la maggior parte dei Paesi di tutto il mondo per scambiare idee ed informarsi
sulle più recenti tecnologie e le innovazioni più importanti per il futuro.
Quest’ anno l’ Expo si terrà “ alle porte “ di Milano, in un area espositiva di circa 1 chilometro
quadrato, come 200 campi da calcio messi vicini. In questo vasto spazio sono stati invitati più di
140 paesi, con una previsione di oltre 20 milioni di visitatori, quasi 15 volte gli abitanti
dell’intera città di Milano.
Un viaggio tra cibo e ambiente
I 9 cluster dell’ Expo
Conosciamo le tematiche dell’ esposizione universale
Di: Francesco V., Viola, Alfredo, Cristian, Samuele, Rebecca
I nove cluster dell’ Expo Milano 2015 sono degli spazi dove vengono
presentati alcuni temi generali legati al cibo e all’ ambiente.
Vediamoli più da vicino.
1) La frutta e i legumi sono importanti nell’alimentazione per la maggior
parte della popolazione mondiale e sono fonti di vitamine.?
2) Le spezie sono da sempre merce ricercata negli scambi commerciali
e sono di facile conservazione.
3) I i cereali e tuberi sono l’elemento base dell’ alimentazione mondiale.
4) Il caffè è una delle bevande più bevute al mondo e fonte di reddito e
sviluppo agricolo per molti paesi.
5) Il cacao: questo prodotto che deriva dal cioccolato è fabbricato in tutto
il mondo
6) Il riso è simbolo di abbondanza ed è il
più consumato nel mondo; se
è mantenuto asciutto, si può
conservare quasi all’ infinito.
CURIOSITA’: il Piemonte coltiva la
metà del riso prodotto in Italia,
soprattutto a Novara e a Vercelli.
7) Le zone aride sono molto diverse tra loro, sono caratterizzate da agricoltura
che affronta la scarsità d’acqua.
8) Bio mediterraneo: sono tradizioni culinarie basate su grano,olivi e uva in
cui il pasto è anche un momento sociale e culturale.
9) Le isole, il mare e il cibo: realtà molto varie in termini di dimensioni e
risorse naturali, si basano per lo più sulla pesca.
Il cluster del cacao
Il padiglione espositivo di golosità
Di: Daniele, Maria, Irene, Lorenzo, Jhon, Asim
Entrando nel cluster del cacao, dà l’impressione di entrare in una giungla. Il concept trae infatti
ispirazione dai luoghi in cui il cacao viene coltivato: le piantagioni delle aree tropicali e
subtropicali. Le facciate degli edifici sono realizzate in un tessuto leggero e chiaro che si apre
lasciando in vista i rivestimenti: metafora della necessità di proteggere un prodotto prezioso e
aromatico come il cacao.
Il cluster del cacao accoglie nello spazio comune una serie di pali di diverse altezze e forme,
simbolo degli alberi sotto i quali il cacao cresce. L’atmosfera è quella densa e accogliente di una
foresta, dove la luce penetra nelle chiome degli alberi e si diffonde tra i padiglioni. .
Il Cluster è attraversato da un percorso principale che collega l’area riservata alla degustazione
e al relax all’ area eventi e a quella dedicata alle performance gastronomiche .
Simbolo di fertilità
Il cacao viene coltivato da millenni da molte popolazioni
precolombiane che hanno avuto un ruolo centrale nell’
alimentazione e nella cultura dei Maya e degli Aztechi.
Tra le molte preparazioni in cui veniva impiegato dagli
Aztechi una era la bevanda amara chiamata
“xocolatl”.Un’altra ricetta della tradizione univa le fave
di cacao al peperoncino. Usato come cibo, bevanda e
moneta, il cacao divenne simbolo di energia, fertilità e vita. Dietro il cioccolato che mangiamo o
sorseggiamo c’è un minuscolo frutto , quello del cacao . Più di 30 Paesi in via di sviluppo lo
producono e per la loro economia rappresenta la principale fonte di guadagno.
CIBO,CULTURA,IDENTITA!
A proposito di Expo, abbiamo parlato di cibo, cultura ed identità ed ecco cinque ricette: Etiopia,
Francia, Italia.
Il pane injera è il pane tipico di molte regioni africane, dall'Eritrea all'Etiopia.
L'injera è un pane rotondo, dalla consistenza spugnosa e dal sapore un po' acidulo, dovuto alla
sua lenta fermentazione, che ben si sposa con i sapori forti e molto speziati della cucina africana.
L'injera si prepara tradizionalmente con una cereale particolare, che si produce solo in Africa ed
è introvabile in Occidente, il teff. Noi lo abbiamo sostituito mescolando tre divers tipi di farina:
mais,
00
e
integrale.
Il pane injera viene cotto coperto su piastre di pietra molto calde, per pochissimi minuti; esso è
presente nella dieta di tutte le famiglie africane e, oltre a rappresentare un cibo di base, l'injera
funge
anche
da
piatto
e
da
posata
per
mangiare
altri
cibi.
L'injera si spezza infatti con le mani e serve da "cucchiaio" per raccogliere i cibi presenti sulla
tavola.
L'injera è una componente fondamentale di uno dei piatti più famosi della cucina africana ed
eritrea in particolare, lo zighinì
PREPARAZIONE
Per preparare il pane injera, mescolate con una frusta, in una ciotola capiente, le tre farine:
quella di mais, quella 00 e quella integrale .
Sciogliete il lievito di birra disidratato in 250 ml di acqua tiepida e versate il liquido a filo sulle
farine .
Mescolate energicamente con una frusta, per ottenere una pastella corposa, morbida e omogenea
che coprirete con la pellicola e lascerete fermentare per 2 giorni a temperatura ambiente .
Trascorsi 2 giorni, avrete un composto pieno di bolle. A questo punto, aggiungete ad esso 150
ml di acqua bollente e il bicarbonato .Mescolate con la frusta: la consistenza dovrà essere una
pastella liscia simile a quella delle crepes .
Coprite nuovamente il tutto con la pellicola e lasciate riposare ancora per un’ora, dopo la quale
il composto si presenterà gonfio e pieno di bolle .Per cuocere il pane dovrete usare un padellino
rotondo e antiaderente, simile a quello per le crepes: fatelo scaldare molto bene e versate su di
esso crica 70 gr di composto .
Non appena inizieranno a comparire delle bolle sulla superficie,coprite con un coperchio e
terminate cottura : ci vorranno circa 2 minuti, vi accorgerete che la cottura è terminata perché il
pane cambia colore . Una volta cotto, coprite il pane molto bene con la pellicola, per evitare che
si secchi. Ecco pronto il pane injera!
Ingredienti
-200 gr. di mandorle
-180 gr. di burro
-2 cucchiai di liquore
-50 gr. di cioccolato fondente
-200 gr. di farina
-200 gr. di zucchero
-1 bustina di vanillina
Preparazione
1)Frullate le mandorle dopo averle sbollentate , pelate e leggermente tosate al forno . Mescolate
le mandorle frullate , la farina ,lo zucchero e la vanillina , quindi impastate con cura con il burro
ammorbidito a temperatura ambiente e il liquore , fino ad ottenere un composto liscio e
ammorbidito .
2)Formate delle palline grandi come noci e disponetele su una placca da forno imburrata ,quindi
infornatele per 15 minuti a 160° .
Estraete la teglia lasciate raffreddare le palline biscottate:una volta fredde , staccatele
delicatamente dalla placca servendovi di una paletta.
3)Frantumate il cioccolato e scioglietelo sul fuoco mettendole in un pentolino a bagnomaria ;
quando sarà sciolto, prendetene poco per volta con un cucchiaino o con una spatolina e
spennellatele sulla superficie piatta delle palline , quindi unite i biscottini due a due : disponete i
“Baci di dama” su un’alzata per dolci o da cioccolatini
NON VI RESTA CHE GUSTARLO!!!!
Ingredienti
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



4 Kg di Mele Cotogne (ancora da Pulire)
1 Kg di Zucchero Semolato
1 Cucchiaino di Estratto di Vaniglia
Succo di 1 Limone
1 Cucchiaino di Agar Agar
Tappe di preparazione
Tappa 1
Lavate bene le mele cotogne, mettetele, intere, in una pentola coprite con acqua e lasciatele
bollire per circa 1 ora, o fino a quando con i rebbi di una forchetta non riuscirete a bucare la
mela
ed
arrivare
al
Una volta ammorbidite, scolatele e lasciatele raffreddare completamente.
torsolo.
Tappa 2
Quando le mele saranno fredde, pelatele, eliminate il torsolo e riducetele in purea, potete
passarle al passaverdure o con il frullatore ad immersione
Tappa 3
Mettete la purea di mele, insieme allo zucchero, la vaniglia e il succo di limone in una pentola dal
fondo spesso e fate cuocere, mescolando di tanto in tanto e coprendo con un coperchio per circa
1 ora e mezza, bisogna raggiungere una consistenza più densa di quella di una marmellata,
quando avrete quasi raggiunto la giusta densità, aggiungete l’agar agar, mescolate benissimo, in
modo che la polvere si distribuisca, cuocete altri 10 minuti e poi trasferite negli stampi in
silicone.
Fate raffreddare negli stampi circa un giorno, coperto con una garza.
Tappa 4
Il giorno seguente, accendete il forno a 100 °C e fate cuocere (anche se sarebbe più corretto
dire asciugare) le cotognate negli stampi, per circa 1 ora e mezza, trascorso questo tempo,
tiratele fuori dal forno, sformatele e lasciatele asciugare ancora una volta coperte da una garza
per un giorno.
Tappa 5
Il giorno seguente dovete ripetere l’operazione del giorno prima, quindi accendete il forno a 100
°C, ma questa volta poggiate su una griglia rivestita da carta forno le cotognate (senza più gli
stampi) sottosopra (dovete mettere in alto la parte che il giorno prima era negli stampi), fate
asciugare per un’altra ora e mezza e tirate fuori, fate asciugare ancora un giorno, coperte da
una garza, prima di impiattare.
Ingredienti
1. 5 mele
2. 150 g di burro
3. 150 g di zucchero
4. 5 uova
5. 200g di farina
6. ½ bustina di lievito
Preparazione
-Pulire le mele e tagliare a fette sottili in una terrina;
-sciogliere il burro,unire uova,zucchero,lievito,farina e creare un impasto denso e
non liquido;
-prendere una tortiera a bordo alto da foderare con carta da forno;
-coprire il fondo con lo zucchero e con fettine di burro,poi adagiare le mele;
-stendere l’impasto con il mattarello e poi coprire la tortiera;
-infornare a forno preriscaldato a 180° per 45 minuti;
-sfornare e lasciar riscaldare;
-capovolgere la torta e …servire.
Ingredienti
Cozze 500 g
Patate 500 g
Aglio 1 spicchio
Pangrattato 50 g
Prezzemolo 25 g
Acqua 300 g
Riso 300 gr
Olio extravergine d'oliva q. b.
Parmigiano reggiano 50 g
Preparazione:
Sale Per preparare il riso patate e cozze, iniziate a pulire le cozze: staccate il bisso da ogni
cozza (1) e eliminate le eventuali impurità sul guscio aiutandovi con una lana d'acciaio (2). Per
vedere nel dettaglio la pulizia delle cozze, cliccate qui. Con un coltellino apritele, iniziando dalla
punta e compiendo un giro seguendo il bordo del guscio della cozza (3), facendo attenzione a
raccogliere in un contenitore il liquido che fuoriesce.
Portate il mollusco dalla valva superiore a quella inferiore e staccate la valva vuota (4-5).
Filtrate il liquido fuoriuscito con un colino a maglie sottili e mettelo da parte (6).
Preparate ora la panatura: tritate finemente l'aglio e aggiungetelo al pangrattato (7); poi tritate il
prezzemolo e aggiungetene metà al pane grattugiato (8). Mescolate e aggiungete l'olio
extravergine d'oliva (9).
Pelate le patate e tagliatele a spicchi (10). Prendete una pirofila quadrata da 23 cm e ricoprite il
fondo con l'olio extravergine d'oliva, adagiate le patate (11), salate e pepate e aggiungete una
spolverata di prezzemolo (12).
Proseguite con uno strato di cozze (13), spolverate con il parmigiano e continuate aggiungendo il
riso crudo (14). Unite ora il liquido delle cozze che avete tenuto da parte (15), avendo cura di
versarlo delicatamente su tutta la pirofila.
Proseguite con un altro strato di patate, cozze e riso, aggiungete una spolverata di prezzemolo,
salate e pepate e completate lo strato con il pangrattato (16). Aggiungete delicatamente l'acqua,
da un lato della pirofila, fino ad arrivare appena sotto alla panatura (17). Completate con un filo
d'olio e infornate il riso patate e cozze, nella parte più bassa del forno, a 180° per 60 minuti a
forno statico. La superficie dovrà risultare ben dorata e il vostro riso patate e cozze sarà pronto
per essere gustato!
La 5^F
DAVANTI ALLA TELEVISIONE
Si sa che a noi bambini piace molto guardare la
televisione. A volte è difficile spegnerla per mettersi a
fare i compiti. Di solito guardo la televisione per circa
due ore al giorno. Alcuni tra i miei telefilm preferiti sono: Violetta, Suegna con migo, Somostu
yuo e braccialetti Rossi.
A proposito di “braccialetti rossi” una cosa che mi dà dispiacere è che i telefilm li fanno tardi e
finiscono ancor più tardi, quindi mia mamma non me li fa vedere fino alla fine. Con meno
pubblicità finirebbero prima!
Guardo la televisione per piacere: per passare il tempo e rilassarmi.
Giorgia 5 A
DAVANTI ALLA TELEVISIONE
Molti preferiscono stare davanti alla tv piuttosto che
uscire con gli amici; io personalmente guardo la
televisione la mattina e la sera. Guardo spesso Oggy
e i maledetti scarafaggi : è la storia di un gatto che
subisce i dispetti da parte di una banda di scarafaggi ,
composta da Joey , Dee Dee e Markey.
Loro nonostante cadono da altezze elevate , non si
fanno niente , combinano sempre disastri e non si
fanno male.
Un altro cartone che vedo spesso sono i Dalton,
quattro fratelli in un penitenziario che cercano disperatamente di evadere.
Il direttore della prigione si chiama Peiobdy, , poi c’è la segretaria, la signorina Betty, Bit ed
Emmett, due guardie carcerarie ed i detenuti.
I nomi dei Dalton sono: Joe , il più piccolo e più intelligente, Jock, William ed Averell, il più
alto ma il meno perspicace.
Loro trovano sempre un buon motivo per essere liberi, ma poche volte riescono ad evadere e li
catturano sempre.
Eric, Veronica e Giorgia
5A
ANCHE NOI TOPOREPORTER
Il 17 marzo 2015 nella classe 5 A è venuto un gruppo di fumettisti per spiegarci in cosa consiste
il loro lavoro. Ci hanno spiegato come si disegna, come si colora, come si scrive e il significato
delle onomatopee!
E' stato un evento fantastico perchè non capita spesso nella vita! Uno di loro ci ha fatto delle
caricature a modi topo/papero ed inventato il nome. Ci hanno regalato delle magliette con
davanti stampato l'immagine di topolino e dietro la scritta “Io sono un toporeporter”: davvero
bellissima!
Abbiamo fatto una foto di gruppo, ma la notizia più bella è stata che nel mese di aprile sarebbe
uscito un fumetto con delle pagine dedicate a noi. E' stata una giornata divertente ed
indimenticabile.
Gioele 5 A
Arrivata a scuola al mattino ero molto curiosa di sapere che tipo di intervento avrebbero fatto i
fumettisti. Quando sono arrivati Aldo, Francesco, Gianluca, Gabriella e Silvia, così si
chiamavano,ci hanno diviso in due gruppi: quello degli scrittori e quello dei disegnatori. Io ero in
quello degli scrittori, dove ci hanno diviso ancora in due sottogruppi ed inventare due storie dal
titolo: “Ricordi rubati” e “La chiave dei ricordi”.
I miei compagni in classe invece facevano le bandiere con il tema della pace e della libertà...(...).
Il bello di questa giornata è stato che il nostro lavoro dovrà essere pubblicato su “Topolino” che
uscirà il 15 Aprile con il numero 3099. E' stata un'esperienza unica!!!
SILVIA F. 5 A
BARZELLETTE
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SE STUDIARE FA BENE, PERCHE’ NON LO LASCIAMO FARE AGLI AMMALATI?
LA PROFESSORESSA DI LETTERE CHIEDE A PIERINO QUAL E’ IL CONTENUTO
DELL ‘ORTIS.
PIERINO RISPONDE :”CAROTIS, INSALATIS,CAVOLFIORIS...”
QUAL E’ IL COLMO PER UN MEDICO? ESSERE MOLTO PAZIENTE!
SE I GATTI HANNO I CANINI; PERCHE’ I CANI NON HANNO I GATTINI?
DUE CACCIATORI IN AFRICA SONO ASSALITI DAL LEONE. IL PRIMO SPARA MA
IL FUCILE SI INCEPPA. IL COMPAGNO: “CILECCA!”. E IL PRIMO: “NO, CI
MANGIA!”.
MAURINO AL PAPA’: “E’ VERO CHE LE CAROTE FANNO BENE ALLA VISTA?”
IL PAPA’: “CERTO! HAI MAI VISTO UN CONIGLIO CON GLI OCCHIALI?”
UN UOMO ALLA FERMATA DELL'AUTOBUS CHIEDE AD UN ALTRO: “SCUSI
PASSA DI QUI IL 28?”
L'ALTRO PRENDE LA SUA AGENDA , LA CONSULTA E DICE: “NO, IL 28 SONO IN
FERIE”.
DUE LIBRI: “CHE CALDO STANOTTE!” . “CI CREDO, HAI DORMITO CON LA
COPERTINA!”.
QUAL E' IL COLMO PER UN LAMPONE INNAMORATO? FARE UNA
DICHIARAZIONE DA....MORE!
APPENA TORNATA A CASA UNA PICCOLA ZANZARA CHIEDE ALLA MAMMA: “SE
MOSCA E' LA CAPITALE DELLA RUSSIA...IO, DI QUALE PAESE SONO
CAPITALE?”.
“MAMMA, E' VERO CHE LE API SANNO FARE IL MIELE?” “CERTO”. “E COME
FANNO A CHIEDERE I BARATTOLI?”.
SE UNA COZZA AVESSE IL MAL DI SCHIENA, SOFRIREBBE DI SCOGLIOSI
DOVE FA IL BAGNO UN CANGURO? NEL MAR...SUPIUO.
COSA FANNO DUE API SULLA LUNA? LA LUNA DI MIELE!
IL COLMO PER UNA MUCCA: AVERE IL RAFFREDDORE DA FIENO!
“DOTTORE UN CANE MI HA MORSO UN DITO” “E L'HA DISINFETTATO?” “NO,
E' SCAPPATO VIA SUBITO”.
ANGELINA, LETIZIA, LUCREZIA, IGOR 5 A
INDOVINELLI:
1. Cosa fa un temperino in un campo da calcio?
2. Perché l’arancia non va a fare la spesa?
3. Ci sono tre fratelli. A volte sono brutti, mentre altre volte sono belli. Il primo non c'è perché
sta uscendo, il secondo non c'è perché sta venendo, c'è solo il terzo che è il più piccolo dei tre,
ma quando manca lui nessuno degli altri due c'è. Chi sono?
4. Ci sono tre erreri in questo frase. Quali sono?
5. Se in una libreria trovo un libro in cui la prefazione è dopo l'epilogo, la fine è nella prima metà
del libro e l'indice è prima dell'introduzione. Che libro ho trovato?
(a cura della V)
CRUCIVERBA GEOMETRICO (PER COMPILARLO, PRIMA STAMPARE LA
PAGINA)
DEFINIZIONI CRUCIVERBA GEOMETRICO
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E' UN POLIGONO REGOLARE CHE HA 5 LATI
E' LA MISURA DEL CONTORNO, CIOE' LA SOMMA DELLE LUNGHEZZE DEI LATI
E' UN QUADRILATERO CON TUTTI I LATI UGUALI E GLI ANGOLI 2 ACUTI
E 2 OTTUSI
E' UN QUADRILATERO CON I LATI OPPOSTI CONGRUENTI E GLI ANGOLI 2 ACUTI E 2 OTTUSI
E' UN QUADRILATERO CON UNA COPPIA DI LATI PARALLELI
E' UN QUADRILATERO CON I LATI CONGRUENTI
E' UN QUADRILATERO CON I 4 LATI CONGRUENTI E 4 ANGOLI RETTI
PUO' ESSERE EQUILATERO, ISOSCELE E SCALENO
E' UN POLIGONO REGOLARE, CHE HA 7 LATI
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SILVIA F. 5 A
CRUCIVERBA
1E’ UNA MATERIA IN CUI SI STUDIA IL CORPO UMANO
2E’ UN LUOGO IN CUI SI FA LEZIONE
3LO USANO PER ANDARE IN GITA O A SCUOLA
4 E’ UN OGGETTO APPESO AL MURO O SI TROVA AL POLSO
5 E’ UNA PAUSA DURANTE IL GIORNO: PU0’ ESSERE LUNGO O CORTO
6 E’ UNA PERSONA CHE INSEGNA
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CRUCIVERBA A INDOVINELLI
1 QUAL E' L'UNICO UCCELLINO IN GRADO DI VOLARE ALL'INDIETRO E A PANCIA ALL'ARIA?
2 NON SONO MELA, NON SONO PERA, HO LA FORMA DI UNA SFERA. IL MIO SUCCO E' NUTRIENTE, E' UNA BIBITA
ECCELLENTE. NON PROCURO MAL DI PANCIA, HO LA BUCCIA E SONO ….?
3 QUANDO SERVE VIENE GETTATA E QUANDO NON SERVE VIENE CONSERVATA. CHE COS'E'?
4SE PRONUNCI IL SUO NOME, SI ROMPE. CHE COS'E'?
5SE DURANTE UNA CORSA SUPERI IL TERZO IN CHE POSIZIONE ARRIVI?
6COME SI CHIAMA IL PICCOLO DELLA MUCCA?
7COME SI CHIAMA IL PICCOLO DEL CAVALLO?
8 E' LEGGERO COME UNA PIUMA EPPURE NESSUN UOMO, PER QUANTO ROBUSTO, PUO' TRATTENERLO PER PIU'
DI QUALCHE MINUTO. CHE COS'E'?
9 SONO DURA, ROTONDETTA, COLOR CAFFE', STO CHIUSA IN UN RICCIO, MI TROVO IN MONTAGNA SONO...
10 E’ UN TUBERO
11 SONO UN FRUTTO NUTRIENTE, SONO BUONA ANCHE COME SUCCO E SONO AMICA DELLA MELA
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LUCREZIA 5 ADEFINIZIONI CRUCIVERBA
GEOGRAFICO
1- Il suo capoluogo è Milano
2- Il suo capoluogo è Bologna
3- Il suo capoluogo è Perugia
4- Il suo capoluogo è Ancona
5- Il suo capoluogo è Udine
6- Il suo capoluogo è Torino
7- Il suo capoluogo è L'Aquila
8- Il suo capoluogo è Venezia
9- Il suo capoluogo è Genova
10-Il suo capoluogo è Trento
11- Il suo capoluogo è Cagliari
12- Il suo capoluogo è Palermo
13- Il suo capoluogo è Catanzaro
14- Il suo capoluogo è Aosta
15- Il suo capoluogo è Roma
16- Il suo capoluogo è Firenze
17- Il suo capoluogo è Napoli
18- Il suo capoluogo è Bari
19- Il suo capoluogo è Campobasso
20- Il suo capoluogo è Potenza
SILVIA F. 5 A
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LUCA VA
CIAO SCUOLA
Scuola elementare ti saluto adesso,
già i quaderni nella scatola ho messo.
Tre mesi di vacanze voleranno via
poi andrò alle medie con tanta nostalgia.
Studiando verbi e osservando animali,
le mie maestre per me rimangon speciali.
Ragazzi e ragazze di tanta simpatia
tutti quanti pieni di fantasia.
Con voi ho passato disagi e malori
rimarrete nel mio cuore, siete i migliori!
Scuola piccola all’esterno, grande all’interno
con cervelli che si sforzano pieni d’impegno.
(a cura di Nicolò Cascia - Vc)
TEMPO
E’ strano pensare
Al tempo che passa.
Cinque anni sono passati
Veloci come il vento.
Eppure mi ricordo
All’inizio di questa avventura
Vedevo le montagne
Non la pianura.
Avevo paura
Del tempo stesso
Solo cinque anni
Sembravano una vita,
Adesso sembrano solo
Un granello di sabbia
In una clessidra.
Poiché anche l’acqua del grande fiume
Nasce da un ruscello;
dal ruscello si vede il fiume
dal fiume si vede il ruscello.
L’ inizio di una grande avventura
Che sfocerà nel mare
È la vita che va,
bisogna continuare.
(a cura di Giordano Motta 5C)
CRESCENDO…
Mi manchi già
E sono ancora qua.
Ci sto sempre a pensare
Anche quando sto a giocare
Però è ora di andare.
Resterò bambino
Il tuo piccino
Ero un pulcino
Ora sono un ragazzino.
È passato il tempo
Sono cresciuto tanto
Ma non così tanto
Da dirti “addio”
E questo sono io
Non son triste
Ne contento
Ma devo dire
Che mi accontento.
Passerò dalle filastrocche ai temi
E dalle tabelline alle equazioni.
Non ho paura
Perche so che la vita è una
Non va sprecata…
La si deve vivere
Perché ci è stata donata!
(a cura di Matteo Marvulli e Bianca
Restuccia 5C)
Crisalide
Ora è il momento di cambiare
È ora di spiegare le ali e avanzare
Per studiare, imparare e sapere.
Da matita a penna
Uno spazio nel mio cuore sarà sempre riservato a te.
Mi hai arricchito in questi anni
Di gloria e di tristezza.
Sei sempre stata con me
Ma è il momento di lasciare il nido
E vivere la vita che ti sorprende
O ti tradisce.
E come se tutto cambiasse
Il tempo passa
Ormai i ricordi
Si affollano nella testa
È quel ronzio fastidioso ma dolce
Che ti insegna che la vita scorre.
(a cura di Aurora Gjegji, Vittoria Marchiafava, Giorgia Lalumera, Emanuele
Lazzarini 5C)
Arcobaleno di passioni
Il tempo sta passando
E sembra ieri quando è iniziata la scuola.
Cerco di non sbagliare
E andare verso il mio futuro
Ma ogni tanto mi ritroverò a pensare al passato.
Più cresco più mi mancano le mie cose
Mi sono divertito ma ormai sto crescendo
Un giorno io sarò grande
Come la vita e il destino hanno deciso.
Tutti i ricordi sono nel mio cuore
Come un super arcobaleno colorato di passione.
Questa scuola non è stata fatta di mattoni
Ma di amore, allegria ed emozioni.
Poeti, principini, scrittori
E certe volte siamo diventati degli attori.
Sentirò la mancanza della scuola elementare
Ma la nostra crescita non si può bloccare
Perché il tempo non si può fermare.
La scuola primaria è quasi finita
La ricorderò per tutta la vita!
E nel tempo che va nel mio cuore
Sempre resterà, per la primaria,
un po’ d’amore.
Mi mancherà tanto questa scuola
Me ne andrò comunque con gioia.
Non ti saluto con un “addio”
Ma con un “ciao”
Come si fa con un amico.
E magari chissà
Forse il destino ci riunirà.
Cambierò pagina…
Ma ora è il momento di salutarvi
Siete i migliori!
ЯНIОКОАИ НЕ ЗАБУДУ МОЮ ПЕРШУ ШКОДУ!
Me emociona porgue es otro paso para mi vida esto guiere decir que estoy crescendo.
(a cura di Asia Priolo, Luca Deponti, Luca Vitali, Luca Tarenzi, Federico Feleppa, Monica
Alliata, Riccardo Carrieri, Laura Condello, Marcello Gobbo, Lia Francini, Olga Veklych, Andres
Alvarez 5C)
Senza titolo
Ormai sto crescendo
E la scuola sta finendo
Saluto la primaria
E vado in secondaria.
Noi mentre stiamo uscendo
Piangendo e gioendo
Felici ce ne andiamo
Ma neanche sorridiamo.
Dopo tutte quelle lezioni
Milioni di milioni
Senza mai ascoltare
Ma dopotutto imparare.
La mattina non ho voglia
E a superar la soglia,
poi non devi solo andare
devi anche ritornare.
Dopo voti, intervalli e soprattutto note
In mensa danno ancora le buone carote
E dopo quelle foto
Mi regalano la moto.
La filastrocca qui finisce
Ma non so se vi stupisce
La scuola, certe volte, infastidisce
Ma soprattutto, se ci pensi, istruisce!
(a cura di Giorgio Pisano
5C)
VERSO IL FUTURO
Il tempo passa
Ma i ricordi restano.
Sbocciamo come rose
Raggiungiamo il destino
Lasciando il passato.
Ci buttiamo in picchiata nel futuro,
come una cascata,
come un uccello libero.
Ci arrampichiamo su rami intrecciati
Come una corda dell’infinito.
Camminiamo su un tappeto di cristallo rosso e giallo
Seguendo le ombre della natura
Appoggiando il viso sulle braccia delle nuvole
Facendoci trasportare dal suono acuto della terra
E della vita che va!
(a cura di
Daiana)
…IL VIAGGIO È…
Il viaggio è un’avventura nell’altro mondo
per scoprirlo fino in fondo;
giri fiumi, giri mari
e non ti fermi finché non impari;
giri laghi, giri campagne
e scopri tante, alte montagne;
il viaggio è un’avventura,
in mezzo alla natura,
ma può fare anche paura!
Il viaggio è un’avventura interessante
e molto entusiasmante.
Per noi, il viaggio
è un’avventura nel mondo selvaggio,
in un nuovo paesaggio,
o in un bel villaggio,
è un piccolo miraggio.
QUESTO È IL NOSTRO MESSAGGIO…
PER LODARE IL VIAGGIO!!! ☺☺
REALIZZATA DA: Tommaso M., Elena L., Christian G., Enis D.(Vd)
Melissa B.
Il preside si è dimostrato molto disponibile con il comitato di redazione: è stato interessato ai
progetti e ha fornito la sua collaborazione, proponendo diversi metodi di uscita del giornalino, come
quello di inviarlo alle rappresentanti di classe; è stato molto interessato agli articoli, ed ha approvato
le idee dei redattori.
Tutti i redattori ringraziano la sua disponibilità e la sua collaborazione.
Si ringraziano per la collaborazione e le idee TUTTI i bambini delle classi V, i Docenti e la
Bibliotecaria.
Cassina de’ Pecchi, maggio 2015
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