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GEOMETRA
6
2007
Organo ufficiale del
Comitato Regionale
dei collegi dei
geometri del
Friuli Venezia Giulia
Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA
EDITORIALE
Le professioni si fanno più giovani
di Bruno Razza
7
COMPETENZE PROFESSIONALI
Contestata una circolare degli architetti
di Renzo Fioritti
14
TARIFFA PROFESSIONALE
Aboliti i minimi tariffari: quale tutela per il professionista
e il committente?
di Elio Miani
17
CANTIERI
Terre e rocce da scavo: sono o non sono rifiuti?
di Antonio Tieghi
20
GEOMETRA
4
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Indice
CATASTO
Catasto nuovo, problemi vecchi “mission impossible”
di Bruno Razza
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TOPOGRAFIA
Riuscito seminario sul funzionamento del sistema GPS
di Pasquale Bucci
30
DIRITTO
Scioglimento della comunione e divisibilità dei beni
di Antonio Tiso
34
ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI GORIZIA
Assemblea dell’Associazione
di PierGiuseppe Sera
35
ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI PORDENONE
Importante seminario sulla nuova tassazione degli immobili
di Tiziano Fior
ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINE
Nuova legge regionale, riforma dell’urbanistica e dell’attività
edilizia del paesaggio
di Gloria Gobetti
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Editoriale
Le professioni si fanno più giovani
Le liberalizzazioni attivate dal Governo impongono un reale cambiamento
che passa anche attraverso il rinnovamento della nostra attività professionale
di Bruno Razza
6/2007
dimensione GEOMETRA
Il direttore di DG
Bruno Razza
Quando è uscito il Decreto Bersani/
Visco sulle liberalizzazioni, abbiamo
tutti gridato allo scandalo, abbiamo
fatto manifestazioni di protesta di ogni
tipo, abbiamo cercato di smuovere il
torpore di tutti i nostri colleghi affinché si ribellassero ad un modo di legiferare che ci sembrava autoritaristico e violento. Quella normativa, così
strana ed innovativa, ci dava l’impressione di voler colpire al cuore le nostre attività lavorative ed economiche,
per distruggerci, per umiliarci, per punirci, cancellando la nostra storia e la
nostra consumata esperienza professionale. Poi è passato un po’ di tempo, probabilmente il Governo è ancora incerto sul da farsi e le decisioni
sulla riforma delle professioni sono in
posizione di stallo. Probabilmente sarà molto difficile vedere degli sviluppi
in tempi brevi, in quanto oggi si parla ancora di audizioni, di legge quadro, di deleghe al governo, di condivisioni e di veti incrociati, ma in realtà non è ancora chiaro come e dove
finiranno le professioni. Credo che si
sia aperta una fase di riflessione. Oggi
coloro che ieri gridavano e puntavano i piedi sembrano più calmi, alcuni
dicono di essere favorevoli alle scelte
4
governative, altri pur rimanendo contrari, dicono di vedere delle aperture
nella odierna politica; insomma tutti
siamo diventati più riflessivi e meno
impulsivi davanti a questi movimenti che ci riguardano. Una delle categorie più bistrattate dalla liberalizzazione Bersaniana, gli avvocati, fino a
ieri additati al pubblico ludibrio per
le loro esose parcelle e per i loro accordi con i clienti, oggi sono candidati a sostituire i notai (altra categoria vituperata) per l’autenticazione
degli atti di compravendita degli immobili dal valore catastale inferiore ai
100.000 euro.
Naturalmente questa straordinaria novità, che toglie competenze ai notai
per affidarle agli avvocati, sembra un
contentino o un prezzo da pagare per
aver immolato sull’altare dei sacrifici
la tariffa minima professionale. Probabilmente i notai (che sono a numero
chiuso) potranno anche fare a meno
di questo tipo di attività, mentre per
gli avvocati (che sono oltre 200.000)
sarà una notevole fonte di lavoro. Si
innesca così una conflittualità tra categorie per le competenze professionali ed il governo sembra deciso ad
segue a pag. 6
dimensione GEOMETRA
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andare avanti con questo tipo di novità, le quali determinano di sicuro il
concretizzarsi delle riforme nella nostra società.
Ma la vera novità nel dibattito e nelle
riflessioni in corso, forse ancora sottovalutata dai massimi sistemi nostri e
del mondo politico, è la discesa in pista dei giovani professionisti.
Recentemente giovani avvocati, notai,
commercialisti, ingegneri ed architetti, si trovano ed escono allo scoperto,
rivendicando la necessità di attivare una sorta di guerra santa contro la
conservazione del potere da parte di
un mondo dirigenziale anziano, quasi
a scatenare la battaglia del partito demografico, di fatto un movimento di
opinione impegnato a difendere ed a
proiettare i giovani nelle alte sfere delle professioni e della politica. Questi
giovani professionisti sono favorevoli
alla liberalizzazione di Bersani (mentre
per gli anziani dovrebbero essere contrari), sono favorevoli alla complessiva
revisione delle competenze, all’eliminazione dei privilegi dei professionisti
anziani e chiedono pari opportunità
di lavoro, anzi maggior possibilità di
lavoro, garantendo alla società qualità, modernità ed efficienza.
Quindi si tratta di valorizzare i giovani nel mondo delle professioni e della politica, cercando di metter fine ad
un mondo di vertice anagraficamente
antico e fossilizzato su storiche convinzioni ormai obsolete.
Secondo questi giovani professionisti il tipo di vertice attuale rimane ad
ogni livello ed in ogni settore, arroccato su vecchie posizioni, dove evidentemente si fa molta fatica a comprendere e ad apprezzare le innovazioni, nell’innata convinzione che so-
6
lo “ai miei tempi” si facevano le cose
buone e giuste. Credo che dovremmo
convincerci che questi giovani professionisti hanno ragione, non fosse
altro per l’entusiasmo e per la carica
che una nuova dirigenza ringiovanita
ovunque nella nostra società, potrebbe portare in ogni attività e di sicuro,
nel mondo professionale ed in quello
politico. Per convincerci basta osservare l’irrefrenabile modernizzazione
del nostro lavoro, le novità alle quali
ci dobbiamo con fatica adeguare, l’obbligatorietà morale e di necessità della
formazione continua, il doverci mantenere sempre al passo con i tempi o
meglio, a cercare di precederli: dobbiamo cercare di diventare ogni giorno giovani “dentro” e di conservarci
così. Ce la faremo?
Clinton e Blair hanno finito la loro
esperienza politica a meno di cinquant’anni, uscendo di scena da ruoli importantissimi a livello mondiale, perché le loro società riconoscono serenamente che pur essendo stati dei grandi personaggi, hanno già dato il massimo di quello che potevano dare alla loro causa. Da noi invece non succede, pare che per meritare di essere al vertice di qualche cosa si debba necessariamente essere alla soglia della pensione se non anche
oltre, mentre le idee giovani e le forze nuove per poter contare, debbono
aspettare di invecchiare. Allora forse
chissà che non abbia veramente ragione Bersani quando vuole riformarci fin
nel profondo delle nostre attività ed
i giovani professionisti che vorrebbero contare di più sostituendo coloro
che avendo già dato, dovrebbero come Blair, lasciare il campo al nuovo
che avanza.
A seguito di una provocatoria circolare dell’Ordine degli Architetti di Udine,
il Collegio di Udine ed il Consiglio Nazionale hanno risposto con fermezza
chiarendo la posizione della categoria
di Renzo Fioritti
Un nostro collega
no, atto progettuale firmato da un geometra
ha voluto firmare
in palese violazione dei limiti di competen-
un progetto di un
za dell’art. 16 R.D. 274/1929.
fabbricato multi-
E’ stata riconosciuta la mancata compe-
piano ad uso par-
tenza di un tecnico diplomato a redigere il
cheggio auto, che
segue a pag. 8
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Contestata una circolare
degli architetti
GEOMETRA
Competenze professionali
il Collegio di Udine (all’uopo interpellato
dallo stesso collega e dall’Ufficio Tecnico del Comune interessato) aveva chiaramente affermato trattarsi di un’opera
al di sopra delle competenze del Geometra.
Con il pretesto del corretto ricorso al
T.A.R., per l’annullamento della concessione edilizia rilasciata dal Comune,
il Presidente dell’Ordine degli Architetti
di Udine ha inviato ai R.U.P. ed ai componenti delle Commissione Edilizie delle
amministrazioni comunali della provincia
di Udine, oltre ai Presidenti degli Ordini
ed a diversi Enti della provincia di Udine
la seguente comunicazione:
“Oggetto: competenze
professionali
Di recente quest’Ordine è stato costretto ad
intervenire decisamente in ricorso avanti al
T.A.R. Friuli - Venezia Giulia per l’annullamento di una concessione rilasciata da un
Comune avente per oggetto la realizzazione
7
6/2007
di locali commerciali e parcheggi multipia-
to alla luce della equipollenza di titoli e di
ne in cubatura, che per l’entità economi-
competenze volute dal Regolamento Euro-
ca, che per la presenza di vincoli ambien-
peo. Crediamo sia quindi opportuno tra-
tali, precisando che il difetto di competen-
smettere gli estremi ed i contenuti di alcu-
za non era sanato dal fatto che il profes-
ne decisioni al fine di agevolare l’assun-
sionista si fosse avvalso, per il calcolo del-
zione di una corretta responsabilità pro-
le strutture in cemento armato, di profes-
fessionale.”
sionalità competenti.
Di seguito sono state riportate alcune co-
Nella diatriba sulle competenze, l’Ordine
siddette “Determinazioni” che in realtà
degli Architetti, P.P. e C. della provincia di
non sono altro che sentenze sulle compe-
Udine ha sempre interpretato con un crite-
tenze (naturalmente la nota riporta sol-
rio di equità professionale in modo elastico
tanto quelle contro i Geometri, mentre
il sopra citato art. 274 interessando, per ca-
ce ne sono altrettante se non di più, favo-
si dubbi, l’apposita Commissione Interpro-
revoli ai Geometri), senza assolutamente
fessionale nell’ambito della quale, da oltre
sottolineare che ogni sentenza riguarda il
dieci anni, si valutano le situazioni dub-
singolo episodio e dunque, fa storia a se,
bie. Recentemente, tuttavia, vi è stata una
essendo la causa riferita al caso specifi-
recrudescenza nell’assumere responsabili-
co e non alla generalità dei casi.
tà progettuali che esulano dall’equo regi-
La lettera così conclude:
me di competenza da parte di ogni catego-
“Riteniamo che questa comunicazione por-
ria professionale.
ti un minimo di chiarezza ad Ammini-
Negli ultimi tempi, sul tema delle compe-
stratori e Tecnici sottoposti ad un grava-
tenze, si sono avute determinazioni da par-
me di responsabilità civile e patrimonia-
te degli Organi preposti tendenti a rende-
le qualora essi non ottemperino alla veri-
re maggiore chiarezza su un tema di per sé
fica obbligatoria delle competenze profes-
intricato, che peraltro dovrà essere chiari-
segue a pag. 10
6/2007
dimensione GEOMETRA
progetto del complesso, sia per la dimensio-
8
in indirizzo, avente ad oggetto “competenze
professionali”, si trasmette in allegato, per
opportuna conoscenza, la diffida del Consiglio Nazionale Geometri, inviata all’Ordine degli Architetti sopraccitato.
Certi che il buon senso e l’interpretazione evolutiva dell’indicazione legislativa di
“modesta costruzione”, da sempre utilizzati dai responsabili comunali e le puntualizzazioni esposte dal Consiglio Nazionale Geometri, possano aver fatto rientrare i
dubbi e la confusione creata dalla comunicazione dell’Ordine degli Architetti summenzionata.
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Ricordiamo che rimane a disposizione la
sionali. (cfr. Determinazione n. 4 e Deter-
Commissione Interprofessionale, formata
minazione n. 8).
dai Presidenti degli Ordini degli Architet-
Da ultimo, pur convinti che ogni Ordine e
ti, Ingegneri, Geologi, Dottori Agronomi e
Collegio deve operare in modo tale da evi-
dei Collegi dei Geometri, Periti Industria-
tare eccessi da parte dei propri iscritti, si ri-
li e Periti Agrari della Provincia di Udine,
badisce la volontà di mantenere l’atteggia-
con sede c/o il Collegio dei Geometri della
mento collaborativo con le professioni tec-
Provincia di Udine in Via Grazzano 5/B,
niche nel Friuli – Venezia Giulia che da
alla quale rivolgersi per chiedere un pare-
molto tempo ha prodotto un sereno regime
re su eventuali casi dubbi.
di autoregolazione con la creazione della
Comunque, questo Collegio resta a disposi-
Commissione Interprofessionale.”
zione per eventuali ulteriori chiarimenti.”
Quindi dopo aver interpellato il Consi-
Il Consiglio Nazionale a firma del Presi-
glio Nazionale dei Geometri, che pron-
dente geom. Piero Panunzi così ha scrit-
tamente ha incaricato per una qualifica-
to all’Ordine degli Architetti Pianifica-
ta consulenza uno studio legale specia-
tori Paesaggisti e Conservatori della pro-
listico di Roma, il Collegio di Udine ha
vincia di Udine:
inviato per conoscenza a tutti i sindaci,
“Questo Consiglio ha ricevuto in copia dal
R.U.P. e componenti le Commissioni Edi-
Collegio Provinciale dei Geometri della
lizie dei Comuni della provincia di Udine,
Provincia di Udine una nota – a firma del
oltre a tutti gli Ordini ed enti a cui era
Presidente di cod. spett.le Ordine indiriz-
stata inviata la contestata circolare degli
zata ai RUP ed alle Commissioni Edilizie
Architetti, copia della diffida del Consi-
di tutti i Comuni della Provincia di Udine
glio Nazionale al Presidente dell’Ordine
e p.c. a diversi Ordini ed Enti – contenente
degli Architetti di Udine con la seguen-
n. 13 cosiddette “determinazioni”, che al-
te lettera accompagnatoria:
tro non sono che sentenze dei Giudici Am-
“A riscontro della nota Prot. 6621/K del
ministrativi e della Suprema Corte – ov-
09.03.2007 inviata dal Presidente dell’Or-
vero, in soli due casi, decreti presidenzia-
dine degli Architetti, Pianificatori e Con-
li o schemi di decreti non ancora approva-
servatori della Provincia di Udine, alle S.V.
segue a pag. 12
10
dimensione GEOMETRA
6/2007
ti – che, elencate senza alcun criterio logi-
tano dal fornire una disamina puntuale,
co – sistematico, si sono pronunciate sulla
completa ed obiettiva sull’argomento, è ol-
competenza dei tecnici laureati e non, con
tretutto in stridente contrasto con l’afferma-
particolare riferimento alla “incompeten-
zione in essa rinvenibile secondo cui “ogni
za” dei geometri.
Ordine e Collegio deve operare in modo ta-
Tale elencazione è preceduta dal riferimento
le da evitare eccessi dei propri iscritti”, af-
ad una decisione del TAR Friuli che nega la
fermazione assolutamente da condividere,
competenza dei geometri e che appare cor-
ma disattesa proprio dall’Ordine cui si ri-
retta nella sostanza, stante l’entità dell’ope-
volge, che ha incentivato i propri iscritti a
ra in discussione, nonché da un’autoatte-
sostenere un regime di competenza diver-
stazione di equità dei criteri di stima adot-
so da quello disciplinato dalla normativa
tati da cod. Ordine nel decidere casi atti-
di settore e dalla giurisprudenza, collegato
nenti alla questione, ed è eseguita da una
a “determinazioni” che tracciano un qua-
personalissima considerazione sull’utilità
dro confuso e partigiano.
della nota al fine di apportare chiarimen-
Questo Consiglio, che invece è certo che i
ti, con un non troppo velato collegamento
destinatari della nota opereranno in asso-
alla responsabilità civile e patrimoniale di
luta obiettività e competenza, per cui ap-
Amministrazioni e Tecnici qualora non si
pare superfluo che si addentri in una ben
attenessero, nell’esaminare progetti, ai con-
più completa disamina della delicata que-
tenuti della nota stessa.
stione, stigmatizza il comportamento di cod.
Questo Consiglio ha ritenuto dover interve-
Ordine che si è arrogato poteri che non ha,
nire, sottolineando come l’auspicata chia-
con buona pace “dei criteri di equità” che
rezza che con essa si intendeva dare, si ri-
con orgoglio ostenta, e lo
solve, al contrario, in una forte e malcelata
DIFFIDA
pressione che, ben lungi dal dirimere dub-
dal divulgare pareri, note e quant’altro pos-
bi, ingenera, invece, confusione e di imba-
sa interferire con gli interessi di altre Ca-
razzo, facendo presagire comportamenti
tegorie alle quali dovrà dar conto del pro-
dei tecnici cui è rivolta fuorviati e conse-
prio operato.”
guenti alla caotica, quanto assolutamen-
Con questo riteniamo di aver dato
te parziale ed inaccettabile, formulazione
un’adeguata risposta alla circolare so-
delle “determinazioni”, che da un lato at-
pra citata ed ora confidiamo di poter ri-
tengono esclusivamente a fattispecie – pe-
prendere il cammino della collaborazio-
raltro non riportate – in cui palesemente
ne con tutte le altre categorie professio-
i geometri non avevano competenza, dal-
nali tecniche e di poter operare serena-
l’altro si risolvono nell’affermazione di un
mente nell’ambito della Commissione
preteso generalizzato obbligo dei tecnici di
Interprofessionale, dove si può e si deve
espressamente motivare, sempre e comun-
discutere obiettivamente sui casi impor-
que, la competenza dei geometri, ricono-
tanti e dubbi della nostra edilizia.
sciuta a seguito dell’approvazione da par-
Naturalmente nel possibile confronto tra
te loro di progetti da questi redatti, obbli-
le diverse realtà tecniche odierne, si de-
go che va, invece, limitato – a tutto con-
ve anche tenere in debito conto il note-
cedere – ai casi di dubbia attribuzione di
vole sforzo di acculturamento che la no-
competenza.
stra categoria sta effettuando in materia,
Il contenuto della nota in questione, ben lon-
non ultimi i corsi sull’antisismica, che ha
12
GEOMETRA
dimensione
visto attivi protagonisti oltre 550 geome-
nalità che ha sempre contraddistinto la
tri della regione, di cui quasi 450 della
nostra Categoria, la quale come sempre,
provincia di Udine.
anche oggi, è in grado di rispondere al-
Questa è la risposta più concreta che pos-
le necessità del cittadino, con prestazio-
siamo dare per mantenere la professio-
ni di competenza e di qualità.
Tariffa professionale
Aboliti i minimi tariffari: quale tutela
per il professionista e il committente?
Considerazioni sugli orientamenti e sulle nostre nuove modalità operative
di Elio Miani
zione dei minimi tariffari si applica an-
ne del cosiddetto “Pacchetto Bersani”
che agli affidamenti disciplinati dal Dlgs
(decreto del 4 luglio 2006, coordinato
163/2006 (Codice degli appalti) e, per-
con la legge di conversione del 4 agosto
tanto, non sono più obbligatori i com-
2006 n. 248) che, con l’abolizione in
pensi di cui al D.M. 04.04.2001, con
particolare dell’obbligatorietà di tarif-
la conseguente soglia del ribasso massi-
fe fisse minime, ha indubbiamente mo-
mo del 20% previsto dal comma 12bis
dificato il metodo di valutazione della
dell’art. 4 della Legge 155/1989.
nostra attività professionale.
L’adeguamento del nostro Codice
Recentemente inoltre, l’Autorità di vi-
Deontologico, nello scorso novembre,
gilanza sui contratti pubblici ha defini-
alla Legge 248/2006 pur avendo già
tivamente chiarito con una determina-
anticipato diversi contenuti sulle libe-
zione (la n. 4 del 2007), che l’abroga-
ralizzazioni e sulla pubblicità, è stato
6/2007
dimensione GEOMETRA
Elio Miani
Siamo quasi ad un anno dall’emanazio-
14
ra adeguato dall’Autorità Garante del-
se di riferimento che, oltre ai parame-
la Concorrenza e del Mercato in una
tri economici, comprenda specifi ca-
riunione del 22 marzo 2007.
tamente anche le caratteristiche pre-
Ci si trova, pertanto, di fronte ad una
stazionali collegate, che garantiscano
situazione che, seppur prevista e pre-
l’esecuzione di un prodotto professio-
vedibile, crea comunque una profonda
nale di qualità.
sensazione di incertezza sul compor-
Agganciandomi a quanto già scritto al-
tamento da tenersi nei confronti della
cuni mesi fa, non posso che rimarcare
nostra committenza.
la necessità per il professionista (nel-
Per tutte le prestazioni espletate do-
l’interesse proprio ma anche per dove-
po il 5 agosto 2006, viene comunque
roso rispetto ai principi di trasparenza
meno la possibilità di poter richiede-
e chiarezza verso il committente), di
re il visto della parcella al Collegio per
sottoscrivere un disciplinare d’incarico
tutti quegli incarichi che, nel linguag-
che elenchi in modo chiaro le presta-
gio tecnico-bancario, si definiscono “in
zioni richieste, i relativi importi corri-
sofferenza” e, pertanto, viene preclusa
spondenti e le modalità di pagamento,
la possibilità di richiedere al giudice il
limitando al massimo i rimandi a tariffe
“decreto ingiuntivo”.
di riferimento e, nel caso ciò sia fatto,
Crollano pertanto i riferimenti ai quali
circoscrivendolo alle sole prestazioni di
ci eravamo abituati sin dall’inizio del-
difficile quantificazione iniziale.
la nostra libera professione ed è quin-
segue a pag. 16
GEOMETRA
di necessario rideterminare una ba-
dimensione
criticato e non è stato giudicato anco-
dimensione GEOMETRA
6/2007
In una recente riunione del Comita-
viduazione dei parametri economici e
to Ristretto Tariffa del Consiglio Na-
prestazionali necessari, sono stati in-
zionale, è stato deciso di predisporre
dividuati i seguenti ambiti, all’interno
un “manuale prestazionale” qualifican-
dei quali indicare le singole prestazio-
te per le singole attività professionali,
ni: edilizia pubblica – edilizia privata
il quale di fronte ad un probabile sce-
– rilievi topografici e catasto – ambito
nario di totale mancanza di parametri
estimativo – sicurezza – successioni e
economici (con una consentita forma
divisioni – espropri – consulenze va-
di pubblicità che possa unicamente far
rie (compravendita e legali) – gestio-
riferimento al prezzo e non alle qualità
ne beni – amministrazione di condo-
dei lavori), deve poter individuare nella
mini – tributi e fiscale – prevenzione
prestazione minima di qualità l’unico
incendi – risparmio energetico – arbi-
elemento che costituisca validamente
trati e consulenze giudiziarie – consu-
una trasparen-
lenze agrarie e
te salvaguardia
miglioramenti
del lavoro pro-
fondiari.
fessionale.
Certamente
Il lavoro che il
questo “ma-
Comitato, di
nuale presta-
cui faccio par-
zionale”, che
te unitamente
si spera possa
ad altri sette
essere definito
colleghi, si è
ed approvato
ripromesso di
entro l’anno,
portare a com-
non potrà es-
pimento, non
sere esaustivo
è certamente
ma di sicuro,
né semplice
costituirà un
né agevole.
valido riferi-
C o m e n o t o,
mento per noi
i lavori e gli
e per la nostra
incarichi che
committenza.
vengono affi-
In questo mo-
dati ai geometri sono tanti, complessi
do, nella figura del geometra libero pro-
e spesso estremamente variegati, per
fessionista tutti i nostri potenziali clien-
questo ogni suggerimento o indicazio-
ti potranno riconoscere la serietà del
ne, anche elaborata all’interno delle sin-
tecnico e la qualità delle prestazioni di
gole commissioni provinciali, è sem-
cui hanno bisogno.
pre ben accetta e tutti i contributi va-
Naturalmente, operando così con tra-
lidi potranno certamente essere por-
sparenza e competenza, aggiornandoci
tati all’attenzione del Comitato per
nel nostro lavoro attraverso la forma-
le successive determinazioni a livel-
zione continua, potremmo essere retri-
lo nazionale.
buiti con il giusto compenso rapporta-
Per poter attivare lo studio dell’indi-
to alla qualità della prestazione.
16
Cantieri
Utilizzo delle terre e rocce da scavo
di Antonio Tieghi
Nelle varie pere-
levati e macinati non costituiscono rifiu-
grinazioni su rivi-
ti e sono, perciò, esclusi dall’ambito di ap-
ste e siti web che
plicazione della parte quarta del presente
il nostro aggior-
decreto solo nel caso in cui, anche quan-
namento ci porta
do contaminati, durante il ciclo produtti-
a fare, a prescinde-
vo, da sostanze inquinanti derivanti dal-
re dalla formazione continua, ogni tan-
le attività di escavazione, perforazione e
to si trovano degli argomenti che pur
costruzione siano utilizzati, senza trasfor-
avendo dei risvolti importanti per la no-
mazioni preliminari, secondo le modalità
stra professione non vengono sufficien-
previste nel progetto sottoposto a valutazio-
temente focalizzati, anche perché di-
ne di impatto ambientale ovvero, qualora
spersi nei meandri delle numerosissime
il progetto non sia sottoposto a valutazio-
leggi, che nonostante le lamentele del
ne di impatto ambientale, secondo le mo-
nostro premier sulla scarsa produttività
dalità previste nel progetto approvato dal-
del parlamento, vengono continuamen-
l’autorità amministrativa competente, ove
te emanate.
ciò sia espressamente previsto, previo pare-
Tra queste, anche su sollecitazione di al-
dimensione
GEOMETRA
Terre e rocce da scavo:
sono o non sono rifiuti?
segue a pag. 18
cune imprese che si sono trovate in difficoltà sull’argomento, ho potuto focalizzare la presenza dell’art. 186 all’interno
del d. lgs. 152/2006 che parla di “Norme
in materia ambientale - Stralcio - Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”,
argomento che in prima battuta non ho
approfondito, in quanto non lo ritenevo
pertinente con la nostra normale attività professionale.
Invece l’art. 186 recita: “le terre e rocce da
scavo, anche di gallerie, ed i residui della
lavorazione della pietra destinate all’effet-
17
6/2007
tivo utilizzo per rinterri, riempimenti, ri-
da non riutilizzare in loco ma da reim-
autonome per la protezione dell’ambiente,
piegare altrove, stanno mettendo in dif-
sempreché la composizione media dell’in-
ficoltà le imprese esecutrici che volesse-
tera massa non presenti una concentrazio-
ro riutilizzare o cedere il materiale qua-
ne di inquinanti superiore ai limiti mas-
lora non fosse inquinato e idoneo ad una
simi previsti dalle norme vigenti e dal de-
qualche forma di utilizzo.
creto di cui al comma 2.”
Per lavori non soggetti a VIA (valuta-
Mi scuso se ho riportato integralmente
zione di impatto ambientale) è neces-
il primo comma dell’articolo 186, tra-
sario che il progetto che va in approva-
lasciando comunque i commi successi-
zione alla autorità competente preveda
vi, ma cercare di farne una sintesi non
espressamente la forma e modalità di
avrebbe evidenziato nella sua interez-
impiego del materiale di risulta e che il
za il problema.
tutto abbia un formale parere favorevo-
L’utilizzo delle terre e rocce da scavo
le dell’ARPA.
come NON RIFIUTO comporta note-
Stante così le cose ed assistendo a casi di
voli difficoltà e nel maggior numero dei
notevole criticità, da qui in avanti, i colle-
casi che fin’ora si sono presentati, sia in
ghi potranno dare una grossa mano con-
progettazione che nei capitolati dei la-
siderando in progettazione la impiegabi-
vori che prevedono scavi, anche piccoli
lità o meno dei materiali in parola.
e sbancamenti, con materiale di risulta
È utile precisare inoltre che l’articolo 186
6/2007
dimensione GEOMETRA
re delle Agenzie regionali e delle Province
18
ma 1 che si intende per effettivo utilizzo
per rinterri, riempimenti, rilevati e macinati) anche la destinazione progettualmente prevista a differenti cicli di produzione industriale.
Definisce inoltre il riempimento delle
cave coltivate, oppure la ricollocazione
in altro sito, a qualsiasi titolo autorizzata
dall’autorità amministrativa competente, qualora ciò sia espressamente previsto, previo, (ove il relativo progetto non
vrà anche essere indicato il sito di depo-
sia sottoposto a valutazione di impat-
sito del materiale stesso, il quantitativo,
to ambientale), parere delle Agenzie re-
la tipologia del materiale ed all’atto del
gionali per la protezione dell’ambiente.
riutilizzo, la richiesta dovrà essere inte-
Il tutto a condizione che siano rispetta-
grata con quanto previsto ai commi 6 e
ti i limiti di cui al comma 3 e la ricollo-
7 dell’art. 186. Il riutilizzo dovrà avve-
cazione sia effettuata secondo modalità
nire entro sei mesi dall’avvenuto depo-
progettuali di rimodellazione ambienta-
sito, salvo proroga su istanza motivata
le del territorio interessato.
dell’interessato.
Nel caso in cui non sia possibile l’imme-
In caso contrario le rocce e il terreno de-
diato riutilizzo del materiale di scavo, do-
vono essere gestiti come rifiuti.
dimensione
GEOMETRA
definisce (per i materiali di cui al com-
Catasto
Catasto nuovo, problemi vecchi
“mission impossible”
Abbiamo visitato la nuova sede del Catasto Fondiario di Monfalcone
di Bruno Razza
nalmente oggi l’Ufficio si è insediato nella
va sede del Catasto Fondiario di Monfal-
nuova sede, anche perché, continuando a
cone. Si trova in Piazzale Salvo D’Acqui-
stare nella vecchia sede, si sarebbe rischia-
sto, al piano terra, sotto la sede dell’Uf-
ta una denuncia da parte dell’azienda sa-
ficio Tavolare. Il palazzo è di proprietà
nitaria, a causa dell’inadeguatezza dei lo-
dell’Amministrazione Regionale, la qua-
cali rispetto alle funzioni che vi si svolge-
le, oltre ad ospitare i propri Uffici del Li-
vano, alle condizioni disagiate in cui la-
bro Fondiario al primo piano e l’Ufficio
voravano i dipendenti ed alle disfunzioni
del Lavoro al secondo piano, ha conces-
che doveva sopportare l’utenza.
so in comodato gratuito al Comune il
Sono trascorsi ormai due anni, da quan-
piano terra, affinché lo stesso Comune
do sono andato personalmente dal Di-
potesse ospitare la nuova sede del Cata-
rettore Generale dell’Agenzia del Terri-
sto Fondiario.
torio, per cercare di capire perché, nono-
Con grande fatica e con grande ritardo, fi-
stante la disponibilità del Comune, an-
6/2007
dimensione GEOMETRA
Da qualche settimana è operativa la nuo-
Gli spazi della nuova sede
20
rendesse disponibile a trasferirsi nei lo-
catastali, ecc.) invece no!
cali nuovi.
Tra rimpalli di competenze locali e cen-
Ho capito così come può essere farragi-
trali, tra balletti di responsabilità e ter-
nosa ed inconcludente la burocrazia del-
mini da rispettare per le procedure, sem-
la pubblica amministrazione, ma nono-
brava proprio di trovarsi davanti ad una
stante ciò credo che in questa occasio-
“mission impossible”.
ne si sia superata ogni ragionevole com-
Ho avuto l’occasione di parlare con il
prensione.
Direttore Generale dell’argomento per
Prima l’Amministrazione doveva recepi-
la prima volta, nel maggio del 2005 e
re la proposta del Comune, accettando o
l’inaugurazione è avvenuta alla fine del
meno le proposte avanzate, poi si dove-
maggio 2007, ma so per certo che cor-
vano sottoscrivere convenzioni ed accor-
rispondenze ed altre attività per far de-
di, poi valutare la sistemazione logistica,
collare l’iniziativa, erano già partite mol-
studiare l’arredamento, verificare le im-
to prima.
piantistiche, fare i progetti, le istanze e
Certamente i miei interventi a Roma non
le gare d’appalto, commissionare gli in-
sono stati in nessun caso risolutivi, ma
terventi edilizi, i collegamenti alle reti e
hanno rappresentato, assieme ai ripetu-
finalmente, fare il trasloco.
ti appelli dei Geometri del mandamen-
Cose da qualche mese (direte Voi lettori
to di Monfalcone e dell’intero Collegio
che siete tecnici esperti nelle costruzio-
dei Geometri di Gorizia, un piccolo con-
ni, negli appalti, nell’esecuzione dei la-
segue a pag. 22
GEOMETRA
vori e nelle pratiche edilizie comunali e
dimensione
cora l’Amministrazione Catastale non si
ro dell’utenza esterna, dove il funziona-
mostrato la volontà di cercare di aiuta-
le interfacciamento dei dati e delle pro-
re l’Agenzia del Territorio a migliorare la
cedure, fornisce un enorme aiuto ai Geo-
struttura catastale ed a concorrere fatti-
metri, ai tecnici in generale, ai dipenden-
vamente al miglioramento del servizio
ti ed al pubblico.
che l’Ufficio deve fornire all’utenza tec-
Però, affinché queste belle considerazioni
nica ed a quella privata.
trovino un effettivo riscontro sul luogo,
Bene, ora non parliamone più e guardia-
è necessario che le strutture siano ade-
mo avanti.
guate alla bisogna e, purtroppo, ancora
Assieme agli amici Bepi Sera (presiden-
non ci siamo.
te del Collegio dei Geometri di Gorizia)
Semplicemente l’Amministrazione Ca-
ed a Tullio Deiuri (segretario dello stes-
tastale si è oggi accontentata di trasfe-
so Collegio) abbiamo visitato sia l’Uffi-
rire il vecchio Ufficio nel nuovo, trasfe-
cio Tavolare che quello Catastale.
rendovi anche i vecchi problemi per cui,
Del Tavolare vi racconterò un’altra vol-
le novità e le bellezze da raccontare so-
ta, oggi parliamo del Catasto.
no ben poche.
E’ nota a tutti l’importanza di poter di-
Certamente lo spazio è maggiore di prima
sporre, nello stesso palazzo, dell’Ufficio
e l’ambiente è più salubre e luminoso (e
del Catasto Fondiario e dell’Ufficio Ta-
ci mancherebbe), ma l’utenza si trova an-
volare.
cora spaesata. Entrando nel grande stan-
Sul modello del Trentino Alto Adige, que-
zone, vi si trova centralmente una bella
sta sistemazione logistica in ogni man-
serie di sedie, dove si può attendere più
damento, permette una straordinaria ot-
comodamente il proprio turno e questo
timizzazione delle operazioni relative
è un progresso, ma apparentemente sem-
ai due Uffici, sia per quanto riguarda le
bra di essere dal medico condotto.
operazioni da eseguire tra di loro “inter-
In realtà non ci sono scrivanie, tavoli e
namente”, che per gli accessi ed il lavo-
segue a pag. 24
6/2007
dimensione GEOMETRA
tributo della nostra categoria che ha di-
Pubblico e tecnici in attesa (adesso ci sono almeno le sedie)
22
6/2007
dimensione GEOMETRA
Gli spazi dell’ufficio tavolare
banconi adeguati per fornire e ricevere i
le esigenze di un Ufficio, che rappresenta
servizi catastali, le postazioni dei dipen-
il maggior carico di lavoro ed il più gran-
denti sono del tutto anonime e forse an-
de bacino di utenza, tra tutti gli altri Uf-
che mal combinate.
fici presenti nella provincia.
Il grande spazio a disposizione è disper-
Il Direttore Regionale dell’Agenzia del
sivo, sottoutilizzato e non è sfruttato con
Territorio Ing. Giorgio LiVigni, tra qual-
un arredamento adeguato e per sorride-
che giorno andrà in pensione e da queste
re un po’, vi dico anche che non c’è il
pagine lo salutiamo con grande rispetto
telefono.
ed affetto, sia per il suo impegno che per
Non disperiamo…., sono cose che si pos-
la sua disponibilità, profuse con convin-
sono risolvere, ma quando? Probabilmen-
zione nel Catasto, in questi anni di sua
te è solo questione di tempo, ma quanto?
presenza tra di noi.
Speriamo non si tratti di altri due anni,
Molte cose sono state fatte e molti miglio-
sarebbe veramente troppo.
ramenti sono avvenuti in ambito catasta-
E poi, mi pareva di aver capito che per
le, ma dalle nostre parti, storicamente il
rendere un servizio completo al manda-
personale catastale è sempre stato sotto-
mento ed anche nell’ottica del decentra-
dimensionato ed è, secondo me, il proble-
mento delle funzioni catastali, avremmo
ma più grave da tanti anni irrisolto (non
dovuto vedere fin da subito nel nuovo Uf-
solo a Monfalcone ma anche nelle altre
ficio catastale di Monfalcone anche il Ca-
sedi) che sicuramente andrebbe affron-
tasto dei Fabbricati di competenza, del
tato con altra determinazione rispetto a
quale invece non c’è ancora traccia.
ciò che è stato fatto fin ora.
E poi, certamente i dieci dipendenti in
Speriamo che il successore dell’Ing. Li-
servizio, senza tecnici, senza ricambi e
Vigni ce la faccia, altrimenti tutto l’im-
senza un capo ufficio a tempo pieno, non
pegno nostro e di chi ci tiene al Catasto
possono essere sufficienti per soddisfare
sarà, ancora una volta, vano.
24
dimensione
6/2007
La Redazione ha verificato che nel Quaderno di approfondimento allegato al numero 4 di Dimensione Geometra di quest’anno, sono presenti alcune imprecisioni.
In particolare l’area del Comune di Basiliano è stata erroneamente inserita come pertinenza del polo catastale centrale di Udine, mentre in realtà fa parte del polo catastale di Codroipo.
Pertanto la mappa qui sotto pubblicata va a sostituire quella di pagina 3 del Quaderno suddetto.
In base alla nota del direttore regionale dell’agenzia del territorio datata 29 dicembre 2006 prot. n. 7371 per
alcuni comuni dell’area tavolare è variata l’ubicazione circoscrizionale degli uffici del catasto fondiario.
Si tratta dei comuni di Malborghetto-Valbruna, Pontebba e Tarvisio, per i quali l’ufficio del catasto fondiario
non si trova più a Gorizia, ma è stato trasferito a Udine a partire dalla fine del mese di gennaio 2007.
GEOMETRA
Errata corrige
Topografia
Riuscito seminario
sul funzionamento del sistema GPS
Il 16 maggio 2007 si è tenuto a Marina Lepanto (Monfalcone) il seminario
organizzato dal Comitato Regionale assieme alla Leica Geosystems
di Pasquale Bucci
vo topografico. Analogamente a quanto
contrato il seminario formativo organiz-
già avvenuto in altre regioni d’Italia, ha
zato dal Comitato Regionale dei Colle-
proposto, a vantaggio dei colleghi geo-
gi dei Geometri del Friuli Venezia Giu-
metri della nostra regione, questo semi-
lia, in collaborazione con la LEICA Geo-
nario informativo sui principi e le tecni-
systems.
che d’impiego del GPS sia in abito topo-
La riunione si è tenuta nella sala conve-
grafico che catastale.
gni del nuovo approdo turistico di “Ma-
La riunione, presieduta dal geom. Tiziano
rina Lepanto” a Monfalcone, con il tema:
Fior Presidente del Collegio di Pordeno-
“I sistemi di posizionamento satellitare nel-
ne e del Comitato Regionale dei Geome-
la Regione Friuli Venezia Giulia”.
tri, affiancato dal Geom. Mario Mocari-
La Leica fa parte delle società accredita-
ni (funzionario Leica), ha visto anche la
te dal Consiglio Nazionale dei Geometri
partecipazione del Direttore dell’Agen-
al fine di erogare alcuni servizi di forma-
zia Regionale del Territorio Ing. Giorgio
zione, supporto al tirocinio ed aggiorna-
LiVigni, che oltre a portare i saluti del-
mento professionale qualificato nell’am-
l’amministrazione che rappresenta, ha
bito della misura topografica e del rilie-
permesso al geom. Stefano Miani del Ca-
6/2007
dimensione GEOMETRA
Pasquale Bucci
Grande successo di partecipazione ha in-
26
GEOMETRA
dimensione
Il tavolo dei relatori durante l’intervento dell’ingegner Giorgio LiVigni
tasto di Udine, di rendere un’interessante
Le relazioni rese dai tecnici Leica e dal
relazione sulle applicazioni del GPS negli
Geom. Miani dell’Agenzia del Territo-
atti di aggiornamento catastale.
rio di Udine, hanno evidenziato l’impor-
Infatti, la sua vasta esperienza nel cam-
tanza, in ambito topografico e catastale,
po topografico, implementata già da al-
della presenza delle stazioni permanen-
cuni anni anche nell’uso del GPS in am-
ti GPS installate dalla Regione Friuli Ve-
bito catastale, gli ha consentito di rela-
nezia Giulia sul nostro territorio. Infatti ,
zionare in modo chiaro ed esaustivo tan-
la loro installazione, permette ora di uti-
to che la folta platea di tecnici presen-
lizzare il GPS con un solo ricevitore, sia
ti, ha potuto apprezzare la speditività e
in real-time che in post procession, ot-
la semplicità applicativa del sistema di
tenendo risultati di precisione planime-
posizionamento satellitare anche nel-
trica ed altimetrica eccezionali, anche a
l’aggiornamento catastale eseguito con
notevoli distanze dalla stazione perma-
le procedure Pregeo.
nente, risultati questi, non ipotizzabili
Particolarmente interessanti sono sta-
soltanto qualche anno fa.
ti anche gli altri interventi e le relazioni
Con ciò, non va sottovalutata ancora, la
dei funzionari Leica:
sensibile riduzione della spesa economica
In particolare, il Geom. Secchia ha rela-
necessaria per l’acquisto dell’attrezzatu-
zionato sul “posizionamento con tecniche
ra che oggi è a disposizione sul mercato,
satellitari nella Regione F.V.G.”, seguito
elemento questo, non di poca importan-
da un altro importante argomento qua-
za per l’economia gestionale ed operati-
le quello dei “Principi di funzionamento
va dei nostri studi professionali.
delle stazioni GPS regionali”; Il Geom. Vi-
In ogni caso la nostra stazione totale non
scomi, inoltre, ha illustrato le “Tecniche
va in pensione; infatti, non sempre è pos-
d’impiego del GPS negli atti di aggiorna-
sibile rilevare tutto con il GPS, sopratutsegue a pag. 28
27
6/2007
mento catastale”.
La sala durante il seminario
mentate anche con il ricevitore GPS;
vegetazione, terreni con particolare pen-
strumentazioni queste, di elevate capa-
dio, ecc.. Pertanto il GPS è senz’altro un
cità e precisione in grado, se motorizza-
valido strumento per il nostro lavoro, non
te, di essere utilizzate anche da un so-
ancora l’unico ma può essere affiancato
lo operatore. Momento atteso e sostan-
alla nostra stazione totale che mantiene
ziale del seminario, sono state le pro-
sempre la sua insostituibile valenza.
ve pratiche di utilizzo della strumenta-
Ormai, sul mercato, sono reperibili nu-
zione GPS, attuate dai partecipanti, sul
merosi esempi di stazioni totali imple-
vasto piazzale a disposizione antistante
6/2007
dimensione GEOMETRA
to in presenza di edifici alti e vicini, folta
L’intervento del geom. Mario Mocarini
28
GEOMETRA
stra una volta di più, quale sensibilità ed
sono formati quattro grandi gruppi di
attenzione i geometri rivolgono ai tanti
colleghi che, per un paio d’ore, assieme
aggiornamenti ed innovazioni tecnico-
ad un funzionario LEICA hanno prova-
strumentali che si susseguono costante-
to ad eseguire misurazioni simulate di
mente in questi ultimi anni.
punti determinati o casuali, mediante
Evidentemente la nostra categoria ha
l’utilizzo del GPS con il collegamento
compreso ed intende utilizzare con sem-
alle stazioni permanenti della Regione,
pre più crescente interesse la necessità
provando anche le tecniche di traccia-
della formazione continua obbligatoria,
mento in campagna e l’assunzione dei
nella quale merita investire il proprio
dati grezzi generati dallo strumento, da
tempo e la propria disponibilità per ac-
inserire nel libretto delle misure in am-
crescere le conoscenze e capacità pro-
bito catastale Pregeo.
fessionali, potenziando ed ampliando i
Infine va rilevato che la grande affluen-
campi del proprio sapere, elementi que-
za al seminario da parte dei nostri col-
sti essenziali per lo svolgimento di una
leghi arrivati da tutta la Regione, dimo-
moderna attività professionale.
29
dimensione
la sala convegni di Marina Lepanto. Si
6/2007
Le esercitazioni esterne
Diritto
Scioglimento della comunione
e divisibilità dei beni
del prof. Antonio Tiso docente di estimo - Bari
(Tratto dalla rivista Geocentro)
Prima parte
Il professor Antonio Tiso ha già collabo-
te o tacitamente, con riguardo a tutto il
rato con noi in passato, inviandoci alcuni
complesso dei beni costituenti il patri-
saggi in materia di estimo. Oggi ripren-
monio del de cuius.
diamo dalla rivista nazionale di catego-
Lo scioglimento della comunione è la
ria Geocentro, un suo scritto relativo al-
trasformazione della communio pro in-
la divisibilità dei beni che qui pubblichia-
divisa in proprietà individuale. Lo scio-
mo in due parti. Questo argomento sarà
glimento della comunione non può es-
di sicuro interesse per i colleghi che nor-
sere chiesto quando si tratta di cose che,
malmente vengono incaricati dai giudi-
se divise, cesserebbero di servire all’uso
ci per la redazione delle consulenze tec-
a cui sono destinate o verrebbero a per-
niche d’ufficio.
dere la loro utilità per effetto della se-
6/2007
dimensione GEOMETRA
parazione (art. 1112 c.c.).
Lo scioglimento della comunione, nel ca-
Nello scioglimento si profila la presen-
so della successione ereditaria legittima
za di una pluralità di interessi contrap-
disposta dal giudice, si apre, per ottem-
posti quali il diritto di proprietà di cia-
perare al principio della omogeneità del-
scun comunista, la tutela del titolare del-
le porzioni in natura ai coeredi (art. 727
la maggior quota, l’interesse della collet-
del C.C.), con il quesito tecnico-econo-
tività ad evitare pregiudizio alla pubblica
mico-estimativo della “comoda divisibi-
economia e igiene ipoteticamente deri-
lità” degli immobili caduti in successio-
vante dalla divisione del bene.
ne, così come previsto dall’art. 720 del
Il principio cardine che regola il modo di
C.C. Nel caso che il bene immobile non
procedere alla divisione è quello di cui
sia comodamente divisibile, il giudice ha
all’art. 727 del codice civile, fatto salvo
più soluzioni per addivenire allo sciogli-
quanto è disposto negli artt. 720 e 722.
mento della comunione.
L’art. 727 sancisce che “le porzioni devono essere formate, previa stima dei be-
Premessa
ni, comprendendo una quantità di mo-
La comunione si instaura quando alla
bili, immobili e crediti di eguale natura
morte del de cuius si apre la successione
e qualità, in proporzione dell’entità di
e, devoluta l’eredità a più persone (chia-
ciascuna quota”.
mati), questi l’accettano espressamen-
30
segue a pag. 32
dimensione GEOMETRA
6/2007
Quando oggetto della divisione sia un
criterio di “comoda divisibilità” di un im-
solo immobile o più immobili non co-
mobile, ai fini del disposto dell’art. 720,
modamente divisibili, trova applicazio-
occorre aver riguardo non solo alla sua
ne l’eccezione sancita nell’art. 720 c.c.,
natura e destinazione, ma, soprattutto,
mentre in caso di beni indivisibili nel-
all’intera massa da dividere in rapporto
l’interesse della produzione nazionale,
al numero delle quote dei condividenti.
trova applicazione quanto sancito nel-
Non si può parlare di indivisibilità quan-
l’art. 722 c.c.
do nel patrimonio comune vi sono più
La norma contenuta nell’art. 720 con-
immobili che, isolatamente considerati,
sente che gli immobili non comodamen-
non sono divisibili in frazioni corrispon-
te divisibili, o il cui frazionamento reche-
denti alle quote dei condividenti, ma pos-
rebbe pregiudizio alle ragioni della pub-
sono, tuttavia, uno o un gruppo, compor-
blica economia, siano compresi per in-
re la quota di alcuno di essi, in maniera
tero, con addebito dell’eccedenza, nella
che le quote degli altri condividenti pos-
porzione del coerede avente diritto alla
sano costituirsi con i rimanenti immobili
quota maggiore, o anche nelle porzioni
dell’eredità o della comunione.
di più coeredi, se questi ne richiedono
Il requisito della comoda divisibilità di
congiuntamente l’attribuzione: solo nel
un bene o di una unità immobiliare de-
caso che ciò non avvenga, si procede al-
ve essere rilevato tenendo conto anche
la vendita all’incanto.
della possibilità di procedere alla divisio-
Tale disposizione non è specifica della
ne senza spese rilevanti o imposizioni di
divisione ereditaria, potendo trovare ap-
limitazioni, pesi o vincoli a carico delle
plicazione, nella sua interezza, anche nel
singole quote e in maniera che il frazio-
caso di scioglimento delle ordinarie co-
namento dell’immobile, considerato sot-
munioni, costituite per altro titolo; on-
to l’aspetto economico e funzionale, non
de, accertata la non comoda divisibilità
produca un notevole deprezzamento del-
dell’immobile, anche qui rimane l’alter-
lo stesso, in relazione alla normale utiliz-
nativa tra vendita o attribuzione, con ad-
zazione del bene indiviso. Va cioè evitato
debito dell’eccedenza, alla quota di un
che, in relazione alla situazione oggetti-
condividente o di più condividenti che
va e attuale del bene una sua divisione
ne abbiano fatto richiesta.
in natura, nonostante l’impiego dei mo-
Il concetto giuridico di divisibilità di un
derni mezzi tecnici e scientifici, si appa-
immobile o di una U.I. Per determinare il
lesi inopportuna o addirittura porti alla
32
tando, per contro, che rimanga in qual-
Quando si parla di divisione ereditaria,
che modo pregiudicato l’originario valo-
inoltre, al fine dell’accertamento della
re del cespite, ovvero che ai partecipanti
comoda divisibilità degli immobili, de-
vengano assegnate porzioni inidonee alla
ve aversi riguardo alla situazione eco-
funzione economica dell’intero.
nomica (consistenza e valore) e giuri-
Il concetto di “comoda divisibilità” è stato
dica (numero ed entità delle quote) dei
oggetto di una estesa elaborazione dot-
beni al momento della divisione e non
trinale e giurisprudenziale e postula non
a quello dell’apertura della successione,
solo che il frazionamento del bene sia at-
e, quindi, anche all’eventuale concentra-
tuabile mediante determinazione di quo-
zione di più quote nella persona di un
te concrete suscettibili di autonomo e li-
solo coerede.
bero godimento, ma che lo stesso possa
In tema di divisione, deve intendersi per
avvenire senza dover affrontare la solu-
comoda divisibilità di un bene non tanto
zione di problemi tecnici eccessivamente
la mera possibilità di una sua materiale ri-
costosi e senza che alla fine ne derivi un
partizione tra gli aventi diritto, quanto la
sensibile deprezzamento del valore del-
sua concreta attitudine ad una ripartizio-
le singole quote, rapportate proporzio-
ne, da cui derivi a ciascun partecipante, o
nalmente al valore dell’intero.
gruppo di partecipanti, un bene il quale,
Mediante un’attenta lettura della copiosa
perdendo il minimo possibile dell’origi-
giurisprudenza formatasi sul concetto di
nario valore, come elemento di un’enti-
“comoda divisibilità” è possibile oggi in-
tà unitaria, non abbia neppure a subire
dividuare i criteri cardinali da tener pre-
particolari limitazioni funzionali o con-
senti nello stabilire l’applicabilità dell’art.
dizionamenti, con riguardo alla possibi-
720 c.c. alle varie casistiche che posso-
lità di attribuire a ciascun condividente
no presentarsi.
33
GEOMETRA
so da quello esistente.
dimensione
un’entità autonoma e funzionale, ed evi-
6/2007
creazione di un oggetto materiale diver-
Attività del Collegio di Gorizia
Assemblea dell’Associazione
Rinnovato il Consiglio direttivo
di PierGiuseppe Sera
Venerdì 8 giugno si è svolta presso la sede del Collegio di Gorizia la prevista assemblea per il rinnovo delle cariche. Alla
presenza di un discreto numero di iscritti, il presidente uscente Paolo Perazzi ha
tenuto la sua relazione sull’attività svolta nell’ultimo biennio, annunciando tra
PierGiuseppe Sera
l’altro la sua intenzione di dimettersi e
ria dei propri iscritti, è indispensabile la
quindi di non ricandidarsi per il ruolo di
presenza di un organismo adatto ed ido-
presidente, per motivi di lavoro.
neo per le gestioni tecnico economiche
Al termine della relazione è stato appro-
relative alle attività non istituzionali.
vato il bilancio e quindi si è sviluppato
L’associazione potrà così gestire l’orga-
tra i presenti un’interessante dibattito,
nizzazione di corsi, seminari e convegni
dal quale è emerso il significato e l’im-
e quindi non si tratterà più di una scato-
portanza che le associazioni dei Geome-
la vuota ma certamente diventerà un or-
tri istituite presso i collegi, vanno acqui-
ganismo importante per ogni collegio e
stando per il futuro.
sarà riempita di contenuti fondamentali
Infatti dovendo i collegi assumersi l’onere
e preziosi per tutti i Geometri.
per la formazione continua ed obbligato-
Alla fine delle votazioni, in aggiunta ai
sette consiglieri del Collegio, sono stati
eletti i geometri Crepaldi Jessica, Bran-
6/2007
dimensione GEOMETRA
dolin Roberto, Movio Denis e Visintin
Luca.
Il Consiglio così composto si è successivamente riunito per assegnare le cariche sociali. Su proposta del presidente
del Collegio la presidenza dell’Associazione è stata affidata al geometra Martinelli Silvio, la segreteria alla collega Crepaldi Jessica e la tesoreria alla riconfermata geometra Tunini Luana.
34
di Tiziano Fior
Il relatore
dott. Massimo Iervolino
ed il geom. Attilio
Rocca presidente
dell’Associazione
dei Geometri
di Pordenone
ni per i terreni agricoli, nonché l’acquisto delle aree edificabili e degli immobili
all’interno dei Piano di recupero, masse
plurime e cessioni di quote, oneri deducibili, il tutto con numerosi riferimenti
legislativi e sviluppando una serie di pregnanti casistiche.
Il terzo argomento ha riguardato esclusivamente le plusvalenze derivate dalla
cessione degli immobili. Anche in questa circostanza è stata fornita una nutrita esemplificazione applicativa.
Vista l’importanza degli argomenti trattati, confidiamo che il relatore stesso del
convegno ci fornisca prima possibile un
riepilogo sintetico dei contenuti della sua
relazione, da poter pubblicare su questa
rivista in modo da rendere un importante servizio ai nostri lettori ed a tutti i colleghi interessati.
Il pubblico
dei Geometri presenti
35
6/2007
Un interessante e riuscito seminario sui
nuovi scenari impositivi che interessano gli immobili, si è tenuto lo scorso 1°
giugno presso la Casa dello Studente di
Pordenone.
Relatore per l’occasione è stato il dott.
Massimo Iervolino già direttore dell’ufficio del Registro di Maniago e Pordenone nonché ex dirigente dell’Agenzia Regionale delle Entrate.
Il pubblico era costituito da geometri ed
è stato quello delle grandi occasioni, con
una platea che ha occupato ogni ordine
di posti tanto che si è dovuto trasferire il
dibattito in un’altra sala, più capiente.
Gli argomenti trattati hanno riguardato l’imposta sulle successioni e sulle donazioni, l’imposta di registro e quella
sui redditi.
Il primo argomento è stato visto alla luce di un testo coordinato vigente (sottolineando le novità e la normativa preesistente), il secondo argomento è stato
quello più corposo ed interessante.
Ha riguardato tutti gli elementi dell’accertamento di valore degli immobili a
seguito delle recenti disposizioni, le agevolazioni sulla prima casa, le agevolazio-
dimensione
Importante seminario sulla nuova
tassazione degli immobili
GEOMETRA
Attività del Collegio di Pordenone
Attività del Collegio di Udine
Nuova legge regionale, riforma
dell’urbanistica e dell’attività
edilizia del paesaggio
Grande partecipazione di pubblico (Geometri e Tecnici comunali) al seminario
organizzato dal Collegio presso il Centro Congressi di Udine Fiera
di Gloria Gobetti
6/2007
dimensione GEOMETRA
Gloria Gobetti
Il 31 maggio il Collegio dei Geometri di
Udine ha organizzato al Centro Congressi del Fiera di Udine un convegno sulla
lettura della nuova legge regionale urbanistica la 5/2007 dove sono intervenuti
come relatori i funzionari regionali della
pianificazione territoriale energia-mobilità-infrastrutture e trasporto. La sala all’insegna del “tutto esaurito” ha ospitato
un gran numero di iscritti, di responsabili tecnici dei comuni, di professionisti
di altre categorie professionali ed anche
di amministratori pubblici. La giornata
di approfondimento professionale è stata introdotta dal geometra Renzo Fioritti presidente del Collegio Geometri di
Udine ed è stata moderata dal geometra
Lucio Barbiero responsabile della commissione edilizia-urbanistica del Collegio Geometri di Udine.
Ha esordito il direttore regionale della
pianificazione territoriale, dr. Dario Danese, illustrando gli aspetti generali della nuova legge facendo anche dei riferimenti al PUR del 1978 e alla legge regionale 52/91 che ci ha accompagnato per
36
Il tavolo dei relatori geom. Lucio Barbiero, geom.
Renzo Fioritti, dott. Fabrizio Luckes, dott.ssa Dora
Lo Giudice, dott. Dario Danese
16 anni evidenziando pregi e punti critici. Ha parlato dei principi fondamentali della nuova legge ossia dell’aspetto
che avrà come funzione di “governo del
territorio” che si differenzia sostanzialmente dalla mera urbanistica con visione ristretta dello stesso. La nuova legge,
infatti, pone in primo piano “la riqualificazione dei sistemi insediativi e degli assetti territoriali, la prevenzione e il recupero del degrado ambientale e prevede un’attenta valutazione delle alternative di riuso e riorganizzazione dei tessuti insediativi esistenti prima di procedere a nuovi
impegni di suolo”. Ha posto poi l’atten-
37
GEOMETRA
dimensione
lustrando le semplificazioni di iter contenute nel nuovo disposto legislativo. A
tal proposito la Lo Giudice ha evidenziato che la regione dovrà provvedere
all’istituzione di un soggetto di pianificazione sovracomunale (l’AGEPA) a
seguito della perimetrazione degli ambiti (34 parti del territorio regionale) a
cui la regione conferirà delega per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche.
Questi nuovi soggetti attuando il Codice Urbani (D.Lgs 42/2004) sostituiranno le funzioni ora gestite dalla soprintendenza. Si è parlato, inoltre, del procedimento di formazione dei piani comunali strutturali, operativi e attuativi
(PSC, POC e PAC attuale PRPC), nonché della perequazione urbanistica, che
è quel procedimento previsto dalla nuova Legge Regionale che permette di assicurare la ripartizione dei diritti edificatori, ed oneri relativi, tra tutti i proprietari degli immobili inclusi in un predeterminato ambito; è stato toccato anche il delicato tema della compensazione urbanistica e territoriale per la quale
la legge prevede che i proprietari delle
aree da destinare a servizi possano concordare la cessione delle medesime al
comune a fronte di una compensazione
attuata mediante trasferimento di diritti edificatori in altre aree già predestinate dal comune stesso.
Ulteriori argomenti trattati sono stati
quelli relativi alla bioedilizia (art. 39)
e delle novità riguardanti l’attività edilizia libera (pannelli solari, fotovoltaici,
integrazione di impianti esistenti etc.)
nonché dell’introduzione del certificato urbanistico che sostituirà il certificato di destinazione urbanistica il quale indicherà la potenzialità edificatoria
impiegata dell’area interessata alla certificazione ed indicherà altresì i vincoli;
il comune dovrà evidenziare su apposita mappa catastale e con adeguate colorazioni e simbologie le aree già asservite urbanisticamente.
Il dibattito finale ha portato al chiarimento di ulteriori punti della norma
nei confronti della quale rimanevano,
da parte degli intervenuti, dei dubbi interpretativi.
6/2007
zione su un ulteriore aspetto della pianificazione territoriale regionale che è
l’aspetto associativo in forza del quale i
comuni dovranno associarsi per definire le previsioni di espansione edificatoria dei territori comunali (pianificazione
sovracomunale), strumento questo che
può essere avviato con l’unione di almeno cinque comuni o con un ambito di
almeno 30 mila abitanti. Ha poi evidenziato l’importanza del Piano Territoriale
Regionale in fase di formazione che sarà
lo strumento di pianificazione regionale
che identificherà le strategie e gli obiettivi di interesse della comunità regionale. L’intesa di pianificazione, conformità
del PSC al PTR, darà per la prima volta
ai comuni la possibilità di avere una gestione diretta del proprio territorio senza che la regione abbia la possibilità di
entrare nel merito delle scelte attuate;
dunque la conformità al PTR del piano
strutturale comunale sarà la “condizione” della piena autonomia di pianificazione del Comune.
E’ poi intervenuto il funzionario regionale dr. Fabrizio Luches che ha illustrato
in generale l’aspetto legale della legge, ha
anticipato i contenuti generali del PTR
in fase di definizione e discussione istituzionale anticipando alcuni contenuti
dello strumento pianificatorio. Ha concluso poi con alcuni approfondimenti riferiti a sentenze emesse in merito a delle problematiche su interventi di ristrutturazione edilizia facendo riferimento al
DPR 380/2001 ed alla legge regionale
52/91, ribadendo l’inderogabilità delle
distanze fissate dal Codice Civile.
Ha poi preso la parola il funzionario regionale dr.ssa Dora Lo Giudice la quale
ha trattato la parte di legge relativa alle risorse del paesaggio, al rilascio della
relativa autorizzazione paesaggistica il-
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Fabbricato in Comune di Povoletto,
località Ravosa
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