Parrocchia S. Andrea
via Milano n. 76 Tel. 02/92107539
20096 Pioltello (MI),
e mail: [email protected]
Diocesi di Milano
16 Gennaio 2013
Mercoledì 16 Gennaio 2013, ore 21.00
nel salone don E. Civilini del centro parrocchiale
sessione del Consiglio Pastorale Parrocchiale
Ordine del giorno :
•
Introduzione da parte di don Aurelio con momento di preghiera
•
Nomina del secondo moderatore
•
Incontro con referenti Gruppo Missionario e riflessione
•
Varie ed eventuali : calendario quaresimale , commissione oratorio aggiornamento
Introduzione Don Aurelio
Vangelo Giovanni (4, 19-26)
«"Signore, vedo che sei un profeta! I nostri padri, samaritani, adoravano Dio su
questo monte; voi in Giudea, dite che il posto per adorare Dio è a Gerusalemme":
Gesù le dice: "Voi samaritani adorate Dio senza conoscerlo; noi in Giudea lo
adoriamo e lo conosciamo, perché Dio salva gli uomini cominciando dal nostro
popolo. Ma credimi: viene il momento in cui l'adorazione di Dio non sarà più legata a
questo monte o a Gerusalemme, viene un'ora, anzi è già venuta, in cui gli uomini
adoreranno il Padre guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio. Dio è spirito. Chi lo
adora deve lasciarsi guidare dallo Spirito e dalla verità di Dio".
Questo brano di Vangelo racchiude in sé alcuni aspetti dell'adorare e del celebrare che sono al centro della
liturgia.
E' un inciso cioè sono alcuni versetti dentro la grande discussione o riflessione che Gesù ha fatto con la
Samaritana. Un Gesù che l'aspetta al pozzo. Sarebbe bello vedere un pò questa esperienza di Gesù che
aspetta al pozzo la Samaritana come l'esperienza della domenica nella quale Gesù aspetta noi a celebrare
l'eucarestia e vorrebbe che l'incontro che noi facciamo con lui sia un incontro che porti ciascuno alla verità
secondo lo spirito e quindi il celebrare che noi facciamo ogni domenica, segno specifico della liturgia
cristiana, dovrebbe diventare per ciascuno di noi realmente il momento, nel quale impariamo sempre di più il
percorso della verità; la celebrazione non è fine a se stessa ma la celebrazione arriva al cuore dell'uomo, al
cuore di ciascuno di noi e in quel momento preciso della celebrazione il Signore vorrebbe che ciascuno di
noi avesse questo cuore capace di accoglierlo, non solo nella parola, non solo nella celebrazione
dell'eucarestia, quindi nel momento del sacrificio e del corpo e del sangue di cristo, ma anche nella
celebrazione comunitaria. Ogni liturgia avviene nella comunità e quindi arrivare all'eucarestia nella verità
perchè poi ripartiremo della verità che abbiamo percepito durante quell'eucarestia, significa che ciascuno di
noi si rende conto che la propria vita ha bisogno di un costante cammino per rendere sempre più esplicito
dentro di sè questo incontro con Cristo. La liturgia porta all'incontro con il Signore, se porta all'incontro
solamente con noi stessi, sia del celebrante sia di chi prepara i momenti celebrativi dell'eucarestia, se non
porta a cristo è una preparazione, è un celebrare che non è vero; non porta alla verità. allora per questo la
celebrazione, la liturgia deve portare ciascuno di noi alla vita perchè il signore vuole che quello che noi
abbiamo accolto diventi veramente sostanza, diventi concretezza, diventi capacità di relazione, perchè è lì
che ci siamo confrontati ed è molto significativo il fatto che il Signore ci ha consegnato la Chiesa, questo
dono del Signore dentro un anno che costantemente noi riprendiamo, perchè abbiamo bisogno di renderlo
sempre più forte dentro di noi, sempre più vero, sempre più significativo e allora l'anno liturgico, la
celebrazione liturgica, i momenti liturgici avranno un significato profondo che è quello dove ciascuno di noi
sperimenta in un modo forte, certamente questo incontro con il Signore. Se c'è una celebrazione liturgica
dove non c'è comunità perchè coloro che celebrano non vivono alla ricerca di questa verità e questo spirito
che il signore ha donato, le nostre celebrazioni liturgiche sono vuote sono vane non hanno significato,
proprio perchè il celebrare deve rendere concreta e visibile la presenza di Cristo, che abbiamo incontrato
nella celebrazione, che abbiamo portato nella vita di ogni giorno della settimana e che questo vivere
quotidiano fa riportare a ciascuno di noi nella celebrazione della liturgia domenicale, che è quella per
eccellenza. davvero tutto quello che noi abbiamo sperimentato in positivo e negativo proprio perchè
ciascuno di noi possa avere davvero in un modo pieno la possibilità di rendere grazie al signore di tutto ciò
che abbiamo ricevuto e nello stesso tempo rendere grazie al signore per quello che ancora una volta in
questa eucarestia possiamo ricevere. Ecco non importa dove vivere la liturgia ma come vivere la liturgia, la
cosa più importante è il cuore e la liturgia deve abilitare ciascuno di noi a vivere questa esperienza partendo
dal fatto che il Signore ha preso il nostro cuore, abita il nostro cuore, allora le liturgie avranno un significato.
La vera liturgia è quella vissuta in uno spirito di comunione e condivisione, la sola che ha un valore
veramente grande. Questo è per invitare ciascuno di noi affrontando questa sera la riflessione sulla liturgia, il
celebrare della nostra comunità che ciascuno di noi si presenti con questo desiderio di portare veramente
quello che sta condividendo sta vivendo proprio nel proprio cuore e quindi il desiderio di fare in modo che
ogni liturgia che viviamo, abbia dentro di sé, il desiderio di fare scoprire ancora di più che bello è essere
cristiani, che belle è stare inseme proprio come diceva la prima comunità cristiana :”erano contenti di cantare
salmi e inni al signore celebrando insieme l'eucarestia”. Ecco ciò che noi dovremmo consegnare a chi
incontriamo nella nostra esistenza uscendo dall'eucarestia è la gioia di avere ancora una volta incontrato il
Signore. Questo possa così aiutare ciascuno di noi anche questa sera ad essere qui a comunicare non tanto
situazioni ma a comunicare il desiderio di fare in modo che uscendo da questo incontro ciascuno di noi
possa dire di non avere perso tempo, ma di avere messo a disposizione della comunità se stesso che vive
questa esperienza del celebrare per poter fare in modo che la nostra comunità si arricchisca sempre di più
di questo grande dono che il Signore, fa realmente a ciascuno di noi. Nel piano pastorale “AL di sopra di
tutto ci sia la carità, tra gli strumenti utili per raggiungere l'obbiettivo generale “la comunione e la
condivisione” è riportata una sottolineatura sulla preghiera. Ecco vi inviterei quando ritornerete a riprendere
in mano questo richiamo vero che dall'89 abbiamo tra le mani. Tra le altre cose sempre su questo testo
relativamente alla liturgia viene scritto "Dimmi come celebri e ti dirò che comunità sei" è uno dei modi per
interpretare che sostanza hai e che tessuto c'è dentro. Cerchiamo di fare in modo che davvero questo
impegno che già da allora abbiamo ricevuto come dono di riflessione per la nostra comunità e quindi per un
impegno per la nostra comunità possa essere ripreso e vissuto nella pienezza.
Partecipano alla riunione rappresentanti del gruppo liturgico e dei cori Don Carrera e
Coretto della Gioia.
Verifica verbale precedente riunione
Nessun commento o aggiunta.
Nomina moderatori
Ferruccio Ceriotti accetta l'incarico di moderatore, le figure devono essere due. Nessuno si offre,
verrà riproposta la nomina il prossimo CP
Commissione Oratorio
I componenti saranno Lorenzo Corti/ Maddalena Arosio per il CP a cui si aggiungono altre persone
impegnate nelle varie attività Giovanni Bergomi / Silvia Gorla / Manenti ci si augura che anche altri
rappresentanti dei gruppi d'oratorio si aggiungano prossimamente. La prima riunione sarà il giorno 22
Gennaio p.v.
Commissione per cominciare un lavoro per preparare i momenti e le attività dell'oratorio.
Commissione per mettere le basi di un'esperienza che deve andare avanti e creare momenti e attività da cui
partire per poi crescere.
Necessità di non essere numerosi ma un rappresentante per tutte le realtà coinvolte.
Commissione Liturgica
Gruppo liturgico : presenta le attività di chi si occupa della preparazione della liturgia.
Si occupa della programmazione e organizzazione dei turni di cantori, lettori, organista.
Sottolinea la necessità di preparazione di chi partecipa a rendere più viva e partecipata la liturgia.
Segnala la difficoltà di trovare persone per preparare la S,.Messa delle ore 11,30 e quelle vespertine .
Molta la disponibilità ma non come impegno fisso e costante. Si occupa insieme ad altre quattro persone
della preparazione delle riflessioni, preghiere e introduzioni per le varie celebrazioni.
Il gruppo liturgico si occupa della preparazione delle celebrazioni dei momenti forti insieme ai catechisti, nel
triduo pasquale si segue la tracia del libretto preparato qualche anno fa.
Segnala dei problemi che sono : l'ampliamento della partecipazione al gruppo e il rifacimento del libretto dei
canti, propone e segnala la mancanza e quindi la necessità sdi formazione per chi particpa e da la propria
disponibilità.
Il gruppo liturgico si occupa anche della preparazione di altre celebrazioni, processioni, Via Crucis.
Coretto della Gioia : vede la partecipazione di ragazzi e genitori, ha un repertorio vario che andrebbe meglio
inserito nella liturgia, rifacendo e allestendo un nuovo libro dei canti. Evidenzia la necessità, su sollecitazione
dei presentii, di una figura che sia da guida per tutta l'assemblea.
Coro Don Carrera : si incontra una volta la settimana per provare alcuni canti ed è presente nelle
celebrazioni solenni o a richiesta del parroco. I canti sono abbastanza conosciuti dalla comunità a parte
quelli in latino.
In generale le osservazioni sul coro e la partecipazione, indicano la necessità di trovare un approccio
diverso, dove il coro deve essere meno protagonista, deve invitare e stimolare l'assemblea a partecipare alla
liturgia, a non essere solo spettatore.
E' necessario trovare il modo per aiutare sia i piccoli che gli adulti, a partecipare sempre di più al canto, ma
attenzione a non porre attenzione solo a questo perchè la liturgia non è solo canto, ma è fatta anche di
ascolto, di silenzi, di preghiera, di ritmo valori che la commissione liturgica deve cercare di recuperare e
diffondere.
La celebrazione liturgica deve comunque essere un equilibrio di tutte le componenti della celebrazione,
nessuno dei momenti deve essere troppo lungo o breve per arrivare ad una celebrazione snella, partecipata
e significativa.
Celebrare - È il momento in cui il progetto liturgico, concretizzato in una precisa
animazione, a sua volta definita in una sequenza ordinata viene effettivamente svolto e
attuato. Non ci si dimentichi mai di mantenere un clima di preghiera e di silenzio che
renda «parlanti» i testi, i gesti e i simboli prescelti, curando il ritmo celebrativo ed
evitando «vuoti», rifuggendo dai personalismi e ricercando sempre la sobrietà: quando
basta una frase, non fare un discorso, quando basta una parola, non dire una frase,
quando basta un gesto, non dire una parola, quando basta uno sguardo, non fare un
gesto.
Altre osservazioni vengono fatte in relazione agli spazi dove collocare le varie figure coinvolte nella
liturgia, soprattutto per il coro e l'organizzazione di alcuni momenti della liturgia.
Al termine Don Aurelio richiama a non porre attenzione esclusivamente agli aspetti tecnici
dell'argomento, ed evitare che la liturgia sia solo un evento sensazionale, ma che sia un evento
vissuto. Sicuramente gli strumenti sono molto importanti per arrivare a questo ma sono anche molti
altri gli aspetti su cui lavorare e fare attenzione. La premura deve essere che la celebrazione arrivi ai
fedeli e compito nostro e della Commissione Liturgica è quello di coordinare tutti i momenti e gli
strumenti disponibili per fare della celebrazione un momento educativo che porti a cambiare la vita, la
celebrazione deve essere un'esperienza che inviti al cambiamento. Ogni celebrazione deve essere un
passo in avanti nel nostro vissuto.
Ecco allora la necessità di una COMMISSIONE LITURGICA che raccolga tutti coloro che collaborano,
da chi pulisce a chi legge a chi canta e che con riunioni periodiche si adoperino per coordinarsi nel
rendere sempre più vive le nostre celebrazioni.
Viene deciso che il gruppo liturgico che non ha una serie di incontri fissato, effettuerà una riunione
ogni due mesi il primo Martedì, anche in vista dell'imminente periodo quaresimale. Alla commissione
parteciperanno i vari referenti dei gruppi coinvolti (Adriana, Elena, Antonella etc)
Varie ed eventuali
Calendario : viene presentato un calendario liturgico parrocchiale, con già segnati gli impegni e gli
incontri previsti, onde evitare, ove possibile il sovrapporsi di eventi e riunioni.
Tutti i gruppi sono invitati a segnalare momenti e impegni in modo da aggiornare il calendario.
Problema casa : partirà una proposta di sostegno economico delle famiglie sottoposte a sfratto, con
la creazione di un fondo, in modo da aiutare le famiglie evitandone lo sfratto e generare un eventuale modo
di reintegrarlo chiedendo ove possibile la restituzione rateale delle somme percepite.
Giovedì di Quaresima : Jacopo presenta brevemente le iniziative dei 4 Giovedì di Quaresima
organizzati e preparati da gruppo la Corte dei Limoni.
Al termine viene comunicato che il prossimo Consiglio Pastorale si terrà il giorno 13 Gennaio, Mercoledì alle
ore 21.00
N.B. Allegato calendario liturgico parrocchiale
Scarica

Mercoledì 16 Gennaio 2013, ore 21.00 nel salone don E. Civilini del