GUARDIA D’ONORE
Registrazione del Tribunale di Roma n° 300/86 del 10/06/1986
C/0553/2011
Vittorio Emanuele I Re di Sardegna, fondatore dell’Arma dei Carabinieri Reali (1814)
gennaio / febbraio 2014
1
SOMMARIO
pag.
GENNAIO
-
FEBBRAIO
2014
Dalla Presidenza
1
Lettere al Direttore
12
Quote sociali
15
Avvisi
16
Cronaca delle delegazioni
18
Direzione:
00186 Roma - Via della Minerva, 20
Tel. 06.67.93.430
Fax. 06.69.92.54.84
Prossimi eventi
41
Libri
43
Indirizzo Internet:
www.guardiadonorealpantheon.it
Cultura
45
Nuovi iscritti
46
Oggettistica
47
Rivista bimestrale dell’Istituto
Nazionale per la Guardia d’Onore
alle Reali Tombe del Pantheon
E-mail dell’Istituto:
[email protected]
Modulo di domanda di ammissione 48
Direttore Responsabile:
Ugo d’Atri
Le lettere e gli articoli esprimono unicamente le opinioni
degli autori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica
riservata. per le riproduzioni anche se parziali, è fatto
abbligo di chiederne preventiva autorizzazione, citarne
la fonte, inviando all’Istituto una copia.
Registrazione del Tribunale di Roma
n.° 300/86 del 10-06-1986
Spedizione in abbonamento postale
Del presente numero di 48 pagine sono state
stampate 4000 copie
Finito di stampare il 21/3/2014
Impaginazione e stampa: Co.Art s.r.l.
www.co-art.it
Prevista consegna alle poste il il 25/3/2014
SOMMARIO
La collaborazione del Direttore
e dei soci è da sempre gratuita e mai può assumere la
forma di lavoro dipendente
o di collaborazione autonoma perché incompatibile
con la natura volontaristica
dell’Istituto Nazionale per la
Guardia d’Onore alle reali
Tombe del Pantheon, di cui
la Rivista è organo.
Fermo quanto precede, la
direzione si riserva di ospitare, in attuazione all’art. 21
della Costituzione, interventi
anche di non soci a titolo
gratuito, riservandosi sempre e comunque il diritto di
apportare tagli e modifiche
ritenute necessarie.
Ogni collaborazione implica
accettazione integrale e senza
riserve di quanto precede.
Hanno collaborato a questo numero:
Ugo d’Atri
Alessandro Berghinz
Domenico Giglio
Fernando Jesus Pascual
Carmine Passalacqua
Giovanni Ruzzier
Nicola Squiccimarro
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
DALLA
PRESIDENZA
VERBALE DEL
CONSIGLIO GENERALE
DEL 18 GENNAIO 2014
Alle ore 9,40 il Presidente Capitano di Vascello Dr.
Ugo d’Atri fatto l’appello, presenti di persona 90 su
140 aventi diritto, dichiara validamente aperto il
Consiglio Generale.
Sul primo punto all’o. d. g. il Presidente dà la parola al Presidente del Collegio dei Revisori Dr.
Pietroni, il quale illustra la relazione al bilancio
consuntivo 2013 e preventivo 2014, distribuiti ai
presenti. In assenza di interventi, il bilancio consuntivo viene messo ai voti ed approvato all’unanimità.
Si passa poi a discutere sui seguenti argomenti
all’o. d. g.: bilancio preventivo 2014 e revisione
delle quote sociali. Il Presidente informa l’assemblea di un lievissimo calo degli iscritti, in misura
assai inferiore a quella registrata da altre associazioni di natura analoga, e fa presente che nonostante ciò, data l’assenza di sovvenzioni pubbliche
e l’incostanza del volontariato in segreteria, ritiene
inevitabile un aumento delle quote sociali.
Intervengono il Ten. Col. Cipriani, l’Avv. Gadaleda,
il Prof. Romano, il Dr. Bacci, l’Ins. Restifo, il Dr.
Venturelli, il Dr. Ruggeri, l’Avv. Rocco di
Torrepadula, il Gen. Giacalone, il Prof. Savica, il
Prof. Falzone, il Cap. De Angelis, il Gen. Chiriatti,
il Prof. Suriano, il Dr. del Pinto, il Rag. Trentin, il
M.llo Ruzzier, l’Avv. Lapis, il Dr. Di Martino, il Dr.
Arfilli, il Cav. Di Maria, la Sig.ra Poggi, la Dr.ssa
Antonelli. Vengono avanzate e discusse le seguenti
idee. Alcuni sono per l’invio della rivista Guardia
d’Onore on-line ai soci che ne facciano richiesta,
richiedendo una maggior quota sociale a quanti,
invece, desiderassero ricevere la rivista cartacea.
Altri ritengono lunga la cadenza bimestrale della
rivista e propongono l’aggiunta di una “newsletter”
via e-mail a cadenza più breve. Altri ancora vorrebbero concentrare la parte culturale della rivista
in un solo numero annuale per risparmiare e privilegiare argomenti confacenti ad un pubblico giovane. La rivista cartacea resta per molti importante
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
perché raggiunge anche i tanti iscritti privi di supporto informatico.
Terminata la discussione, messa ai voti dal
Presidente la proposta di mantenere invariata la
quota sociale, questa è bocciata a maggioranza
(quarantotto voti contro trentatré), con un astenuto, mentre messa ai voti la proposta di aumento
della quota sociale, questa è approvata a maggioranza, con un astenuto. Di conseguenza il
Presidente chiede di votare sulla proposta di
aumento della quota sociale ad euro 50,00 e l’assemblea approva la proposta a maggioranza, con
undici astenuti.
Il presidente mette quindi ai voti il bilancio preventivo 2014, che viene approvato a maggioranza,
con due astenuti.
Viene data quindi lettura ai presenti del messaggio
augurale e di ringraziamento rivolto in occasione
del Consiglio Generale da S. A. R. il Principe
Vittorio Emanuele di Savoia, Duca di Savoia e
Principe di Napoli, ai Membri del Consiglio
Generale ed alle Guardie d’Onore alle RR. TT. del
Pantheon.
I lavori dell’assemblea vengono quindi interrotti
per la pausa pranzo.
Alle 15,00 i lavori riprendono con la richiesta del
Presidente di approvare l’inserimento nel Comitato
d’Onore dell’Istituto delle seguenti Guardie
d’Onore: Conte Niccolò Calvi di Bergolo, Generale
Corpo d’Armata C.C. Dr. Antonio D’Errico, Signor
Bruno Perlasca, Dr. Giampiero Covelli, On. Avv.
Enzo Trantino. Uditi i nomi, l’assemblea li approva per acclamazione.
Il Presidente prosegue concedendo sia la Medaglia
al Merito di Servizio alla Memoria della G. d’O.
Piero Luigi Barbagallo, di Enna, che le Medaglie di
Benemerenza alle Guardie d’Onore Avv. Francesco
Attanasio, Cav. Marcantonio Pasin, Cap.
Massimiliano Gottardi, Dr. Walter Luigi Cotti
Cometti, Dr. Nicola Venturelli, Prof. Ciro Romano,
Conte Avv. Gerardo Rocco dei Principi di
Torrepadula, Nob. Avv. Angelo Gadaleta, Cav.
Alberto Di Maria, Dr. Gabriele Cialdini, Cav.
Alessandro Ortenzi, Nob. Gabriele Mariani di
1
Corneto, Dr. Augusto Genovese, Dr. Federico Pizzi.
Il Presidente sottolinea il fatto di aver voluto premiare quest’anno soprattutto i giovani dell’Istituto.
Il Presidente dà quindi la parola al Consultore Di
Martino, il quale chiede il voto sul seguente ordine
del giorno: «Visto l’art. 2 dello Statuto dell’Istituto
Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe
del Pantheon “L’Istituto Nazionale per la Guardia
d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon è patriottico, apolitico, apartitico” (...)” e premesso che
l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle
Reali Tombe del Pantheon è un Ente Morale posto
sotto la vigilanza del Ministero della Difesa si invitano il Presidente e gli organi statutari a vigilare e
a intervenire affinché nessuna delegazione promuova cerimonie, iniziative o manifestazioni in
collaborazione con soggetti di natura politica e partitica anche se di carattere monarchico e con ordini cavallereschi di dubbia origine, anche solo accostando il simbolo dell’Istituto a loghi, diciture e
stemmi di dette realtà».
Su richiesta del Delegato Ruggeri, il proponente
chiarisce che ovviamente il suddetto ordine del
giorno non può riguardare iniziative congiunte tra
Guardia d’Onore ed Ordini Dinastici della R. Casa
di Savoia, la cui origine è notoriamente legittima.
L’ordine del giorno, messo ai voti, è approvato a
maggioranza, astenutosi il Presidente.
Il Presidente prosegue chiedendo ai Delegati di diffondere il libro dell’On. Alberto Lembo dal titolo “Morire
a Napoli”, dedicato alla memoria del Capitano di
Fregata M. O. V. M. Conte Carlo Fecia di Cossato,
opera edita dal nostro Istituto nel 2013. Il Presidente
dà quindi la parola all’Ing. Giglio, il quale presenta in
anteprima l’ultimo libro del Sen. Prof. Domenico
Fisichella dal titolo “Dittatura e Monarchia. L’Italia
tra le due Guerre”, Carocci Editore 2014.
Su richiesta del Presidente, Mons. Millimaci comunica le piccole modifiche migliorative richieste dal
Vicariato di Roma per l’approvazione ecclesiastica
della “Preghiera della Guardia d’Onore”, ed il
testo emendato viene approvato all’unanimità.
Segue la premiazione del concorso cinematografico
dedicato a S.M. la Regina Elena dalla Delegazione
di Enna e intitolato “I corti dell’Unità d’Italia”. Il
Delegato di Enna Ins. Restifo, durante la premiazione, ha ringraziato il Presidente per il riconoscimento concesso alla memoria della G. d’O.
Barbagallo, che ha servito l’Istituto con coraggio,
lealtà ed entusiasmo.
Il Presidente riferisce sui buoni rapporti maturati
in ASSOARMA e comunica le modalità di svolgimento delle celebrazioni del 19 gennaio: corteo
2
autorizzato dall’Altare della Patria al Pantheon,
preceduto dalla Fanfara dei Bersaglieri, e celebrazione liturgica accompagnata dal Coro
dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Su invito del Presidente, il Nob. Dr. degli Uberti
relaziona riguardo al progetto di una benemerenza
premiale in occasione del centesimo anniversario
dell’inizio della Prima Guerra Mondiale per commemorare i nostri “Eroi senza tempo”.
Su invito del Presidente, l’Avv. Murano presenta il
progetto di massima di una missione umanitaria
per i bambini orfani e vittime di mutilazioni in
Afghanistan.
Il Presidente richiama l’attenzione sul fatto che nel
2014 ricorre il bicentenario della fondazione
dell’Arma dei Carabinieri e che quest’anno è altresì preparatorio alle celebrazioni del centenario
della Prima Guerra Mondiale.
Alle ore 17,40, non essendoci altro argomento su
cui deliberare, il Presidente dichiara concluso il
Consiglio Generale.
Erano presenti: d’Atri, del Mercato, Di Martino,
Marini Dettina, Morganti, Antonelli, Pietroni,
Alicicco, Falcioni, Pellegrino, Gadaleta, Garosci,
Bertrand, Grassi, Ruggeri, Duvina, Barlozzari,
Quadrani, Ruffier, del Pinto, Lombardo di Cumia,
Dragonetti, Suriano, Millimaci, Di Maria, Romano,
Arfilli, Pizzi, degli Uberti, Lazzarino de Lorenzo,
Pierato, Monescalchi, Cipriani, Gottardi, Morale,
Cardellini, De Andrea, Bruno P., Conzon, Lovison,
Balzarotti,
Mastroianni,
Poggi,
Allegrini,
Filimberti, Cotti Cometti, Bressani, Venturelli,
Trentin, Giacalone, Belladonna, de Razza Planelli,
Pontelli, Sciarrino, De Tomasi, Angeli, Ruzzier,
Tizzoni, Flamigni, Aiudi, Luciani, De Angelis,
Forconi, Belli, Barzaghi, Sirabella, Giusti, Caruso,
Petri, Pasin, Savini, D’Orazio, Rocco di
Torrepadula, Genovese, D’Errico, Cassa, Piazzolla,
delli Carri, Chiriatti, Calò, Mazza, Bacci, Costa,
Lapis, Grancagnolo, Iacona, Restifo, Falzone,
Carrier-Dalbion, Giuliano di Sant’Andrea.
Erano assenti: De Pasquale, Bruno M., Monti
Bragadin, Zoppi di Zolasco, Longo, Basile, Fata,
Palaja, Marabello, Pironi, Triberti, Chersola,
Pastorino, Bosio, Ponza, Colucci, Carlevarini,
Moschini, Bernardinetti, D’Addazio, Orrino, Palaja
di Tocco, Santoro, D’Angelo, Staglianò, Tomaino,
Mattoli, Gatti, Frau, Dinucci, Saponaro, Garbin,
Nardi, Ardissone, De Cesari, Soldà, Galli, Selva,
Mongillo, Francica di Panaya, Bonaventura,
D’Appolito, Terranova, Saba, Marmonti, Gentile,
Coda di San Grato, Tabili de Andrade,
Donfrancesco, Lombardo, Ierardi.
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ROMA – 19 GENNAIO 2014
136° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE
DELL’ISTITUTO
Il 136° anniversario della fondazione dell’Istituto è
stato celebrato in Roma secondo le consuete
modalità.
Alle 9,30 varie centinaia di Guardie d’Onore si
sono riunite ai piedi dell’Altare della Patria.
Due Granatieri di Sardegna, in Grande Uniforme,
hanno deposto una corona d’alloro al Sacello del
Milite Ignoto, seguite dal labaro dell’Istituto, decorato di quaranta medaglie d’oro al valor militare
(alfiere Ortenzi, scorta Cialdini e Mariani di
Corneto), dal presidente dell’Istituto, capitano di
vascello dr. d’Atri, e dai consultori nob. avv. A.
Marini Dettina e dr. Di Martino.
Labari e Bandiere del regno d’Italia schierati dentro la cancellata, ai piedi della scalinata, ai lati
della quale si disponevano le Guardie d’Onore.
Dopo l’omaggio al Milite Ignoto, si formava un corteo, lungo ed ordinato, preceduto dalle Bandiere
stemmate e dai tanti labari dell’Istituto e di diverse
associazioni d’arma, che dall’Altare della patria
raggiungeva il Pantheon, accompagnato dalla fanfara della sezione di Roma dell’Associazione
Nazionale Bersaglieri. Almeno trecento i partecipanti al corteo, guidato dalla Guardia d’Onore
Massimiliano Gottardi, capitano dei bersaglieri.
La Santa Messa è stata officiata al Pantheon dall’arciprete della Basilica, mons. Daniele Micheletti,
concelebranti le Guardie d’Onore mons. Millimaci,
fra Marco Galdini de’ Galda, mons. Castiglione.
Presenti i labari dei Bersaglieri e dell’Associazione
Caduti Senza Croce.
Al termine della funzione religiosa, il giovane dr.
Federico Pizzi, ispettore dell’Istituto, ha letto il
messaggio di Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele
di Savoia, Duca di Savoia e Principe di Napoli, il
Quale si è operato il giorno 21; ha fatto seguito un
breve intervento celebrativo del comandante d’Atri
e la preghiera della Guardia d’Onore, letta dal delegato provinciale di Roma, col. pil. Caruso.
Infine, Bandiere e labari, seguiti dal presidente
dell’Istituto, hanno reso omaggio alle Reali Tombe.
Si è infine svolta, all’Hotel de la Minerve, una
colazione sociale con novantadue presenti.
Hanno partecipato alle varie fasi dell’evento oltre
cinquecento persone, in un contesto di armonia e di
serenità. Oltre alla quasi totalità delle cariche
sociali, erano presenti vari componenti del comitato d’onore dell’Istituto, fra i quali il principe don
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
Carlo Massimo, il principe Maurizio Gonzaga
marchese del Vodice, il conte Nicolò Calvi di
Bergolo, la dottoressa Anita Garibaldi, il prof. dr.
Pier Luigi Duvina, presidente della Consulta dei
Senatori del Regno, le Guardie d’Onore Camillo
Savini in rappresentanza del presidente della
provincia di Pescara, Vittorio Sabato, in rappresentanza del sindaco di Taormina e il prof. Gaetano
Scaravelli in rappresentanza del sindaco di
Reggiolo. Fra gli ospiti, il sen. prof. Domenico
Fisichella, già vicepresidente del Senato e ministro
dei Beni Culturali, il Generale di Corpo d’Armata
Mario Buscemi, presidente di Assoarma, il Generale
di Corpo d’Armata Bruno Simeone ed il Generale
di Brigata Aerea Catalano dell’Associazione
Nazionale Giuseppe Garibaldi, l’avv. Antonio
d’Amelio, la dr.ssa Annamaria Menotti, segretaria
generale dell’Istituto del Nastro Azzurro fra
Decorati al Valor Militare, la Guardia d’Onore Gen.
Blais e l’Ambasciatore Falaschi per l’Associazione
Nazionale Arma di Cavalleria (il quale nella circostanza è entrato a far parte dell’Istituto unitamente
alla consorte), il ten. Flumeri, presidente della sezione
di Roma dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
9
ORE DI SERVIZIO DI GUARDIA 2013
Le Guardie d’Onore sono pregate di comunicare a questa Presidenza entro la data del 17-04-2014 il
numero delle ore di servizio di guardia prestate da ciascuno nel corso del 2013, con esclusione quindi degli
anni precedenti.
Le comunicazioni potranno pervenire in qualunque modo (telefono 066793430, fax 0669925484, e-mail:
[email protected], per lettera o direttamente).
Come negli ultimi anni si è fatto ricorso all’autocertificazione per economia del personale; si fa peraltro
riserva di effettuare controlli a campione.
Il numero delle ore tiene anche conto dei servizi prestati presso le Tombe Reali provvisoriamente all’estero, per le quali sono state attribuite 4 ore per ciascun servizio, così come per le cerimonie di Roma
(anniversario dell’Istituto, gennaio) e di Altacomba (marzo).
Per le messe ufficiali al Pantheon sono state attribuite 2 ore di servizio.
Si ricorda che i servizi di guardia sono esclusivamente quelli espletati presso le Tombe dei Re e delle
Regine d’Italia (Pantheon, Alessandria d’Egitto, Montpellier, Altacomba), non altri. È stato quindi eliminato dal conteggio e quindi dal totale ogni altro tipo di servizio.
10
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
I SOLITI QUATTRO PASSI NEL TESSERAMENTO
Val d’Aosta
Piemonte
Liguria
Lombardia
Trentino
Alto-Adige
Veneto
FriuliVenezia
Giulia
EmiliaRomagna
Toscana
Marche
Umbria
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Basilicata
Puglia
Calabria
Sicilia
Sardegna
Estero
Totale
Iscrizioni
2012
Iscritti al
31/12/2012
Iscritti al
1/1/2013
Iscritti al
31/12/2013
Iscritti al
1/1/2014
16
382
149
386
25
Nuove
iscrizioni
2013
7
44
14
52
1
5
29
16
42
-
19
442
170
420
27
22
423
166
431
25
21
373
143
401
18
27
10
238
100
214
92
23
9
235
98
205
97
22
203
181
13
193
184
24
6
1
58
14
1
27
2
66
9
38
5
21
424
190
77
42
603
139
19
242
14
458
150
458
103
309
4422
172
68
39
507
118
16
206
9
382
124
410
87
271
3862
14
6
1
50
10
3
16
9
38
21
28
13
29
402
186
77
39
557
124
21
220
20
417
144
441
99
302
4240
171
62
29
480
103
19
187
19
379
108
395
82
234
3710
Considerazioni
Abbiamo perso oltre centocinquanta iscritti.
A fronte di un numero basso di nuove iscrizioni
(402, record negativo della mia presidenza, cioè
degli undici anni), abbiamo avuto 530 radiazioni
per morosità; il numero di deceduti (più alto del
solito) e dimissionarî (non molti) ha inoltre superato il numero degli ex iscritti recuperati.
Motivi:
a. una crisi economica che colpisce tutti e che
rende difficile l’esborso anche di 30 euro l’anno
per i tanti titolari di pensione sociale e per i giovani che, in gran parte, non hanno lavoro;
b. un collettivo senso di avvilimento che attraversa
tutta la popolazione italiana e mette in crisi tutto
l’associazionismo;
c. lo scarso o inesistente impegno di diversi ispetGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
tori e molti delegati: se non si curano gli iscritti,
essi se ne vanno.
Elementi di soddisfazione per quanto concerne
Aosta, Asti (il grande Triberti), Alessandria,
Savona, tutta la Lombardia, sempre più regioneguida (Milano con il suo affiatato gruppo dirigente,
gli ottimi Venturelli a Mantova, Cotti Cometti a
Brescia, Filimberti a Varese), Vicenza, il FriuliVenezia Giulia con un solo moroso, l’EmiliaRomagna, il Molise, la Basilicata (grazie ai
Dragonetti), alcune delegazioni siciliane, la Puglia
(in particolare Barletta e Taranto per merito di
Franco Calò).
Con il disastro quotidiano che viviamo, poteva
andar peggio.
Evviva.
Ugo d’Atri
11
LETTERE
AL DIRETTORE
Quello che segue è il discorso del presidente russo
Boris Yeltsin, tenuto il 18 luglio 1998 a San
Pietroburgo, in occasione della ri-sepoltura dei
resti dello zar e della sua famiglia, trucidati a
Ekaterinburg ottanta anni prima.
Nicola Squiccimarro
“Cari compatrioti, oggi è una giornata storica per
la Russia. Sono trascorsi ottanta anni dall’uccisione
dell’ultimo imperatore russo e della sua famiglia.
Noi abbiamo taciuto a lungo su questo crimine
mostruoso. Noi dobbiamo dire la verità: il massacro
di Ekaterinburg è stato uno degli eventi più vergognosi della nostra storia. Seppellendo i resti delle
vittime innocenti, noi vogliamo espiare i peccati dei
nostri avi.
Coloro che hanno commesso questo crimine sono
tanto colpevoli quanto coloro che lo hanno
approvato per decenni. Noi siamo tutti colpevoli.
Non possiamo mentire a noi stessi, giustificando
insensate crudeltà in campo politico. Il massacro
della famiglia Romanov è il risultato di una intransigente frattura nella società russa fra “noi” e
“loro”. Le conseguenze di questa frattura sono evidenti anche adesso.
La sepoltura dei resti di Ekaterinburg è, prima di
tutto, un atto di umana giustizia; è un simbolo dell’unità della nazione; è l’espiazione di una colpa
comune. Noi tutti portiamo la responsabilità della
memoria storica della nazione.
Ed è per questo che io non avrei potuto non essere
qui oggi. Io devo essere presente qui sia come uomo
che come presidente.
Io chino il capo di fronte alle vittime dello spietato
assassinio. Nel costruire una nuova Russia, dobbiamo fare affidamento sulla esperienza della sua
storia. Molte pagine gloriose sono connesse coi
Romanov. Ma a questo nome è concatenata una
delle lezioni più amare: ogni tentativo di cambiare
vita con la violenza è condannato al fallimento.
12
Noi concludere questo secolo, che è stato un secolo
di sangue e di violenza in Russia, nel pentimento e
nella pace, a prescindere dalle opinioni politiche,
etniche o religiose. Questa è per noi un’occasione
storica. Nell’avvento del nuovo millennio, dobbiamo fare questo per la nostra generazione e per
amore verso quelle future.
Onoriamo queste vittime innocenti dell’odio e della
violenza.
Che la terra sia loro leggere come una piuma!”
MAFALDA DI SAVOIA E UDINE
Udine si è dimenticata di Mafalda di Savoia. Da
anni il sottoscritto tenta di ottenere l'intitolazione
di una strada, ma nulla da fare. Anziché procedere,
l'amministrazione comunale di Udine ha pensato
bene di proporre l'intitolazione a Federico
Vincenti, presidente Anpi provinciale dal 1964,
morto a fine agosto di quest’anno. Non discuto sul
ruolo che Vincenti ha ricoperto per l’Anpi e per la
città, anzi. Il mio attacco è diretto ad alcuni esponenti del Pd che hanno lanciato l’intitolazione di
una strada di Udine al partigiano. Evidentemente il
Pd non conosce minimamente la storia d’Italia e
per questo continuano a commettere ingenuità. Ho
messo nero su bianco, con richiesta scritta, quando
ricoprivo la carica di delegato Provinciale delle
Guardie d’onore alle Reali Tombe del Pantheon.
Avevo inviato ufficialmente una lettera al sindaco
Honsell e all'assessore Franco Della Rossa per sottoporre la richiesta di intitolazione di una strada di
Udine alla principessa Mafalda di Savoia martoriata e lasciata morire; internata nel lager di
Buchenwald e morta il 28 agosto 1944; ebbene non
ebbi mai il piacere di ottenere alcun tipo di risposta da parte del sindaco né tanto meno dell’allora
assessore Franco Della Rossa mi aspettavo almeno
un diniego motivato, ma neppure quello.
La vera risposta la attendo da sei lunghissimi anni.
Non mi interessa la comunicazione di prassi che
viene inviata per tutte le richieste che vengono sotGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
toposte alla Commissione. Non ho mai avuto il
piacere di ricevere la risposta ufficiale che dimostra
cioè che la Commissione ha esaminato la pratica; la
semplice comunicazione di prassi è da intendersi,
dal mio punto di vista, come una non risposta
poiché si presume che la risposta consegua alla
‘seduta utile’ durante la quale risulti inserita nell’o.
d. g. l’intitolazione; come mai nell’arco di 6 anni
non c’è mai stata una seduta utile? Per cancellare
però piazzale Cadorna, non sono stati spesi 6 anni!
Visto che i membri della commissione vengono
definiti di spiccata cultura storica, ci congratuliamo con queste menti eccellenti che sono riuscite
a togliere un nome già assegnato e storicamente
riconosciuto; non è da storici, indipendentemente
dalla visione storica, rinnegare la storia stessa. Mi
auguro che almeno adesso vengano seguiti dei criteri di oggettività storica e di lungimiranza e attinenza con la storia nazionale rispetto alle dediche
delle strade…; vorrei ricordare a chi non rispose
alla mia missiva che Mafalda rappresenta una vittima sacrificata sull’altare degli olocausti perpetrati in una guerra dove l’odio ha espresso le sue
più turpi facce; quanto ai parametri di scelta per i
nomi da assegnare alle strade, servirebbero maggiore senso critico e giudizio storico.
Alessandro Berghinz
Già Delegato Provinciale di Udine delle Guardie
d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon
Al Direttore di GUARDIA d'ONORE, Cap. di
Vascello Ugo d'Atri
Ho il piacere di rivolgermi a Lei per rispondere alla
lettera dell’On. Alberto Lembo, pubblicata nel
numero "Luglio - Agosto 2013 di Guardia
d'Onore".
L’Italia fu trattata dall'imperialismo anglosassone,
associato al comunismo dell’U. R. S. S., come un
soggetto da umiliare. In questo avevano la complicità del Presidente del Consiglio di Ministri De
Gasperi, che aveva già tradito il Re nella notte sul
13 Giugno, 1946.
L’Italia, con la maggioranza degli altri paesi
d’Europa è l’erede dello spirito del Sacro Impero
Romano Germanico, che dobbiamo restaurare con
la Monarchia. Tanto l'imperialismo anglosassone
come il comunismo servono all'Anticristo; essi utiGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
lizzano le forze militari e la guerriglia, come anche
la finanza internazionale e i mercanti di armi,
senza Dio e senza Patria.
La Banca Rothschild (Inghilterra), aveva sovvenzionato la rivoluzione di Lenin, il quale aveva
anche concesso lo sfruttamento del petrolio della
Siberia alla Standard Oil Co. (U. S. A.).
Io sono d'accordo con il Professore Lembo, dovremo lavorare seriamente per la Restaurazione della
Real Casa di Savoia sul Trono d'Italia. La
traslazione delle salme delle LL. AA. R.R. i Re
Vittorio Emanuele III e Re Umberto II sarebbe un
grande successo in quel senso. Senza dubbio, tutto
il popolo italiano li riceverà con devozione e così
potranno riposare nella loro Patria, nel Pantheon,
accanto ai loro suo padre, nonno e bisnonno. Noi
dovremo fare questo lavoro, Dio e la Santissima
Vergine ci aiuteranno.
Con i miei affettuosi saluti.
Guardia d'Onore FERNANDO JESÚS PASCUAL
ACCADE IL 3 GENNAIO 2014, IN ITALIA!!!
Questa non è la favola del nuovo anno, questa che
sto per raccontare è la storia di un Italiano, profugo italiano in Patria, con tanto di certificato prefettizio, nato a Pirano, provincia di Pola (Regno
d’Italia) il 28 novembre 1934 ed esule dalla stessa
città dopo l’occupazione slavo-comunista.
Questa mattina mi sono recato all’ufficio postale per
fare un vaglia onde poter ricevere il “Calendario”
degli Asmarini aderenti all’Associazione Nazionale
Reduci e Rimpatriati d’Africa. Fra noi profughi c’è
stima e rispetto reciproco! Niente da fare! Sono nato
in “Slovenia”! Dove si trova Pirano? Ora in
Slovenia! Risulto EE (escursionista estero!). Non è
la prima volta che mi succede di essere trattato
peggio dell’ultimo immigrato africano! Certe volte
mi hanno fatto nascere in Jugoslavia, in Bosnia, in
Montenegro...
Sono arrabbiato! C’è la Legge 15 febbraio 1989,
n.54 “Norme sulla compilazione di documenti
rilasciati a cittadini italiani nati in comuni ceduti
dall’Italia ad altri Stati in base al trattato di pace”,
pubblicata sulla G. U. del 22 febbraio 1989, composta da soli DUE articoli che non viene applicata
o viene raramente applicata. Sui miei documenti
personali, fino a quando non è stata creata la
provincia di Prato, trovavo scritto “PO” cioè Pola e
13
questo mi stava bene, adesso trovo scritto “PL” che
non trova riscontri. Insomma, bisogna fare in modo
che i computer vengano adeguatamente predisposti, cosa che non avviene e, siamo nel 2014!
Sono orgogliosamente Italiano! ma non mi sento
tutelato da questa Repubblica che ho servito con
onestà ed onore per quasi 40 anni indossando con
fierezza le”stellette”. Noi esuli siamo stati sempre
considerati scomodi testimoni di un periodo buio
della storia nazionale. Noi ricordiamo agli ex
comunisti ed alla sinistra di questo Paese le atrocità che sono state commesse in nome dell’antifascismo, e questo non sta bene! Noi ricordiamo, e
non soltanto agli ex comunisti, la tragedia delle
Foibe e dell’Esodo, e questo fa storcere il naso a
parecchi. Forse la Repubblica ci vuol fare pagare il
nostro mancato voto in suo favore?
Con Legge 30 marzo 2004, n.92 è stato sancito che
il 10 febbraio di ogni anno venisse celebrato il
Giorno del Ricordo per commemorare le vittime
delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Credo
che le Leggi che ho citato bastino ed avanzino per
ridare dignità e rispetto a chi come me è esule italiano in Patria. Si attivino, dunque, tutte le procedure necessarie al fine di porre termine a questa
vergognosa, penosa situazione. Noi Istriani,
Fiumani e Dalmati non abbiamo NULLA da farci
perdonare. Sono i burocrati, i politici, gli affaristi,
gli opportunisti, le lobby che devono chiedere perdono a noi! Concludo. Disse Sua Maestà il Re
Umberto II: “L’Italia innanzitutto”, fate tutti
tesoro di queste parole e, una buona volta,
adeguatevi! Il profugo italiano in Patria,
Giovanni Ruzzier
Gentile Redazione,
sovente e troppo volte abbiamo letto sui mass
media italiani che le Monarchie sono in crisi, che
c'è voglia di cambiamento ed i sondaggi nelle relative Nazioni, danno vincenti i sostenitori dell'eventuale repubblica! Lasciamo perdere i pettegolezzi
di ogni sorta, roba da spioni del buco della serratura, dove ogni gesto è considerato malamente e non
si sa mai se i Popoli sono veramente rabbiosi, come
si dice, oppure vivono serenamente, in un contesto
di piena libertà sociale e morale.
In questi giorni la "sorpresa" per gli Italiani!
Noi tutti condannati a vivere in perenne crisi eco14
nomica ed istituzionale, guardando le sceneggiate
delle botte in Parlamento e tante altre tristi situazioni, apprendiamo che la Fiat si sposta e combinazione sceglie Olanda e Regno Unito per assolvere
ai pagamenti di tasse e contributi, mentre il premier Letta ritorna da un "faticoso" viaggio nelle
Nazioni del Golfo Persico, dopo aver chiesto aiuti
ed investimenti a Sceicchi, Emiri e Sovrani arabi.
Ma non ero scritto che la repubblica "fondata sul
lavoro" è la migliore di tutte?
Adesso devi scoprire che le Monarchie assicurano
benessere e vita sociale avanzata, per chi ha la fortuna di essere "suddito"! Noi l'abbiamo sempre
detto, eredi di quella metà del Popolo italiano che
votò Monarchia al referendum contestato del 1946,
ma siamo stati derisi e calpestati, anche se abbiamo
pagato tasse e collaborato al buon andamento della
Nazione. Adesso dobbiamo ridere amaramente di
quanto succede e di come si cerca di rimediare ai
danni di una classe politica dedita a tutto, fuorché
a pensare come il "buon padre di famiglia"!
Sono argomenti che apprezzano in pochi o forse in
maggioranza, quella silenziosa degli astenuti al
voto ad ogni tornata elettorale!
Cordialmente
Carmine Passalacqua, Guardia d'Onore, per
Unione Monarchica Italiana
Caro Carmine,
il nostro Istituto si occupa di storia, non di politica.
In ogni caso, di fronte allo sfacelo in cui versa la
società italiana di oggi, uno sfacelo obiettivamente
rilevato da chiunque, il nostro pensiero deve necessariamente andare ad una tradizione di autorevolezza istituzionale, di prestigio in politica estera,
di competenza e disinteresse della classe politica, di
sano ed indiscutibile progresso economico e sociale,
di alfabetizzazione delle masse, di patriottismo, di
efficienza e onestà della pubblica amministrazione,
di rispetto per le Forze Armate, di ordine, di spirito di sacrificio, di senso del dovere, di senso di
appartenenza alla comunità nazionale che si rintraccia nella storia del Regno d'Italia. È la storia
dei nostri genitori, dei nostri nonni e del nostri bisnonni. Erano persone per bene. Dobbiamo essere
orgogliosi di loro, non già vergognarcene.
La vergogna appartiene all'ora presente.
U. d'A.
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
QUOTE
SOCIALI
AMMISSIONE .............................................................100 Euro (senza fascia e cravatta/foulard)
.....................................................................................150 Euro (con fascia e cravatta/foulard)
RINNOVI ANNUALI ................................................... 50 Euro
SOCI SOSTENITORI ...................................................oltre 50 Euro
DIPLOMI DI GUARDIA D’ONORE, GUARDIA D’ONORE SCELTA, MERITO DI SERVIZIO .....50 Euro
I versamenti possono essere eseguiti sul
C.C.P. 59325001: INTESTATO A ISTITUTO NAZIONALE PER LA GUARDIA D’ONORE ALLE REALI
TOMBE DEL PANTHEON
Le coordinate bancarie dell’Istituto sono le seguenti:
numero conto: 000000092139
IBAN (coordinate bancarie internazionali) IT84R 05390 03201 000000092139
BIC: ARBAIT 33042
Banca Etruria, via Uffici del Vicario n° 45/48, 00186 Roma, tel 06/69768340
SOCI SOSTENITORI
Amicarelli Scalisi Antonietta
Barbarino Fiorenzo
Borrini Francesco
Casadei Alberto
Cernuzio Vittorio
Cernuzio Vittorio
Cosentino Agatina
Cotti Cometti Valter
Damonte Vittorio Silvestro
De Felice Basso Carlo
Falcioni Giovanni
Fantinel Fabrizio
Filimberti Marco
Garavaglia Monica
Gorza Gloria
Grandi Maria Luisa
Hoegen Dijkhof Hans
Ilardi Ernesto
Ilardi Roberto
Lembo Alberto
Lesti Mauro
Maiorano Velia
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
Mastrosanti Giovanni Battista
Nardi Umberto
Nicastro Francesco
Notarnicola Angela Maria
Perego Giuseppe
Piarulli Franco
Pietroni Armando
Porretti Francesco
Regina Antonio
Rizzi Alberto
Rubino Giacomo
Salucci Carlo Andrea
Slongo Santino Giorgio
Taglioretti Franco
Tourinho Marques Caio Cesar
Tura Mirko
Zoppi Giacomo
Cafiero Gennaro
Carlini Lorenzo
Colasante Licia
Giordano Emilio
Visaggio Claudio
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AVVISI
La Guardia d’Onore Alberto Raspagni con la qualifica di "Maestro D'arte Orafa", Perito ed Esperto della
camera di commercio di Alessandria e consulente tecnico del giudice presso i tribunali, residente a Valenza
(AL) ha realizzato per l’Istituto i seguenti gioielli:
1. Anello ufficiale della "Guardia d'Onore": il gioiello è in argento 925°/°° (anallergico, senza nickel), realizzato a mano da Maestri Orafi artigiani a Valenza, con
smalti colorati (blu e rosso oppure tricolore) ed incisione artigianale personalizzata
con nome, cognome e numero della Guardia d'Onore. Può essere realizzato in argento rodiato, argento dorato o in oro su ordinazione. Si esegue su misura del dito
per cui è necessario comunicare la misura del diametro interno dell'anello espresso
in mm prima dell'ordine. Il prezzo è di Euro 220,00 compresa iva 22% (Argento).
Prezzo in oro su richiesta. Sono compresi scatola e garanzia, esclusa spedizione.
2. Bracciale "Tricolore": Il gioiello è in argento 925°/°° (anallergico, senza
nickel), rodiato, realizzato a mano da Maestri Orafi artigiani a Valenza con incastonati zirconi di prima qualità prodotti in Italia. Le misure standard sono lunghezza uomo 21 cm, donna 18 cm. Su richiesta è possibile eseguire altre misure
personalizzate. Il prezzo è di Euro 110,00 compresa iva 22% . Sono compresi
scatola e garanzia, esclusa spedizione.
3. Anello "Nodo Savoia": Il gioiello è in argento 925°/°° (anallergico, senza nickel),
realizzato a mano da Maestri Orafi artigiani a Valenza con zirconi di prima qualità prodotti in Italia. Il gioiello può essere realizzato in argento rodiato, argento
dorato o in oro con brillanti su ordinazione. Il prezzo è di Euro 150,00 compresa
iva 22% (Argento). Prezzo in oro e brillanti su richiesta. Sono compresi scatola
e garanzia, esclusa spedizione.
4. Anello "Chevalier": Si eseguono su richiesta anelli in argento, in oro bianco
o giallo con stemma blasone di famiglia. Personalizzato, inciso a mano con le
antiche tecniche di "Sigillo" o "Incisione artistica". Il costo è variabile a seconda dei materiali utilizzati ,le
caratteristiche dello Stemma e la tecnica di incisione richiesta .
5. "Gemelli": Si eseguono polsini da camicia in argento , oro giallo o bianco
di vari modelli personalizzati, incisi con iniziali, stemmi di famiglia o smalti.
Il costo è variabile a seconda dei materiali utilizzati e le caratteristiche della
personalizzazione richiesta.
Per ulteriori informazioni contattare Alberto Raspagni ai seguenti recapiti:
e-mail: [email protected], cell. 339 3688213.
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CRONACHE DELLE
DELEGAZIONI
AGRIGENTO
Naro, 15 Dicembre 2013
Le Guardie d’Onore di Agrigento, entrando dalla navata centrale in corteo con le bandiere Sabaude e i
Labari delle delegazioni di Agrigento, Enna e Caltanissetta, si sono riunite nella Chiesa di San Francesco in Piazza Garibaldi a Naro (AG) per la partecipazione alla Santa Messa in onore di S. A. R. la
Regina Elena di Savoia, Rosa d’Oro della Cristianità,
in occasione del 63° anniversario della sua scomparsa avvenuta il 28 novembre del 1952.
Prima dell’inizio della Santa Messa il delegato Pino
Iacona dopo avere spiegato e fatto conoscere chi
sono le G. d. O., ha presentato alla comunità l’ingresso della nuova G. d’O. dr. Pino Luigi Trafficanti
consegnandogli lo spillino, lo statuto ed il libretto, ed
è stato salutato con un caloroso applauso da tutti i
presenti.
Il parroco don Stefano Casà nella sua omelia ha
dato ampio spazio nel presentare la figura della Regina Elena, manifestando anche l’intento di voler diventare la nostra guida spirituale e di voler entrare
a far parte delle Guardie d’Onore.
Molto più approfonditamente, alla fine della Santa
Messa, la Guardia d’Onore Dr. Pio Vella Cannella, ha
parlato di S. A. R. la Regina Elena di Savoia facendo
conoscere a tutti i fedeli presenti in Chiesa le doti di
umanità da Lei posseduti durante la vita e fino agli
ultimi giorni della sua morte.
La Santa Messa si è conclusa con la lettura della preghiera delle Guardie d’Onore.
Dopo la messa ci si è recati tutti al Ristorante “Julie
& Grace” per il conviviale per gli Auguri Natalizi,
che ha visto presenti, oltre le Guardie d’Onore di
Agrigento: Calogero Cangemi, Calogero Celauro,
Pino Iacona, Giuseppe La Mendola, Maria Liguori,
Vincenzo Racalbuto, Giovanni Spina Sr, Giovanni
Spina Jr, Giovanni Terranova, M. Luisa Tornambè,
Pino Luigi Trafficanti, Salvatore Vella, Pio Vella
Cannella, Grazia M. Rita Vella Cannella, Salvatore
Vella Cannella, anche la presenza del delegato di
Caltanissetta Enzo Falzone con Sandra Serpente e la
presenza della G. d’O. Luigi Scillia della delegazone
di Enna, e tanti altri simpatizzanti.
Tutto si è concluso con il taglio della torta con su raffigurata l’immagine della Regina Elena.
ALESSANDRIA
MOSTRA REALIZZATA A CURA
DELLA DELEGAZIONE DI ALESSANDRIA
Tutto è cominciato quando il nostro Presidente Nazionale Ugo d’Atri, alla fine del 2012, propose alle
Cariche Sociali di celebrare in qualche modo il trentesimo anniversario della scomparsa di S. M. Umberto II. Durante un’assemblea di soci, il 13 dicembre 2012, nacque l’idea di realizzare una mostra che
tenesse in considerazione il rapporto tra il Principe
di Piemonte Umberto ed il territorio alessandrino. La
proposta venne discussa a più riprese in tutte le assemblee soci che seguirono e si concretizzò nella ricerca di materiali d’archivio e biblioteca che evidenziassero tale rapporto. Ai primi di settembre del
2013, nel corso di un’assemblea, chiesi la collaborazione dei soci che risiedono in Comuni centri zona
(Acqui, Casale, Cassine, Ovada, Novi Ligure, Tor-
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GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
tona,Valenza) per avere un aiuto nella ricerca dei
materiali.
Con la collaborazione del socio Cassero, scrivemmo
a tutti i 190 Comuni della Provincia di Alessandria,
per chiedere l’accesso agli Archivi storici ed avere
così notizie dei verbali di Giunta e Consiglio relativi,
in modo particolare, al Settembre 1904, anno di
nascita del Principe ereditario Umberto. Da moltissimi Comuni arrivarono risposte relative alle ricerche effettuate.
Ad Acqui si interessarono i soci Torielli e Cappella,
a Cassine il socio Cassero, ad Ovada Adiletta, a
Novi Ligure Di Stefano. Negli altri Comuni e ad
Alessandria andai personalmente negli Archivi Storici e nelle Biblioteche a ricercare notizie sui giornali
d’epoca.
A Casale ebbi la collaborazione preziosa dei soci
Amisano e Bourbon, a Valenza potei contare su Raspagni e Ronza, per alcuni Comuni del Monferrato
mi avvalsi della collaborazione del socio Lombardi.
Il socio Sensi mi indicò un’Agente di un’Assicurazione, che predispose una pratica vantaggiosa per il
materiale originale da esporre.
Il lavoro di ricerca andò avanti circa tre mesi, durante i quali scoprivo ogni giorno notizie interessantissime e venivo a conoscenza di innumerevoli visite del Principe Umberto nel nostro territorio.
A Tortona, nella Biblioteca civica, venni a scoprire
moltissime foto relative ad inaugurazioni di Fiere e
Monumenti ad opera di Umberto e la stessa cosa avvenne a Casale.
Ad Alessandria andai praticamente ogni giorno per
due mesi, nell’Archivio di Stato e nella Biblioteca civica, dove trovai notizie importanti e sconosciute a
molti del passaggio del Principe Umberto nella nostra città, in più occasioni.
Ma la cosa più entusiasmante e commovente fu incontrare persone che avevano conosciuto personalmente il Principe da bambini o da ragazzi, e che conservavano di lui un bellissimo ricordo. Molte di
queste persone mi fecero avere foto, biglietti di auguri, scritti di Umberto e furono orgogliose di vederli
esposti nelle vetrine della mostra.
L’ufficio del Turismo di Alessandria collaborò in
modo ammirevole alla raccolta di materiali portati
dai cittadini, dopo che il giornale “Il Piccolo” di Alessandria, in più articoli, chiese il coinvolgimento della
cittadinanza alla ricerca di tutto ciò che potesse risultare utile al tema proposto.
La redazione del Giornale della Diocesi di AlessanGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
19
dria “La Voce alessandrina” mise a mia disposizione il suo notevole archivio storico e potei così trovare notizie molto interessanti riportate dai giornali
“L’Ordine” e “La Libertà”, come si chiamava “La
Voce” nel passato. Nella Biblioteca Civica di Alessandria trovai nel “Corriere di Alessandria” (oggi
non più esistente) e nella Rivista “Alexandria” notizie e foto relative alle innumerevoli volte che il
Principe Umberto, spesso accompagnato dalla consorte, Principessa Maria Josè visitò il territorio della
attuale provincia di Alessandria, da solo negli anni
venti, accompagnato dalla Principessa negli anni
trenta, freschi sposi.
La notizia più importante per la città, quella su cui
la stampa locale si soffermò più a lungo durante la
presentazione della mostra in conferenza stampa, fu
l’inaugurazione, da parte dei Principi di Piemonte,
del Liceo Classico Giovanni Plana, nell’ottobre del
1931. Questa fu una vera scoperta per la cittadinanza, che rimase affascinata, durante la visita della
mostra, dalle immagini e dal discorso che venne
pronunciato dal Podestà e dal Preside del Liceo dinanzi ai Principi. L’immagine che fu da noi scelta
per il manifesto e la locandina della mostra fu proprio quella relativa all’Inaugurazione, con i Principi
sorridenti davanti alla Scuola, accolti dalle Autorità
cittadine, con alle spalle un’auto nera targata AL!
Nell’Archivio di Stato di Alessandria, che conserva
anche tutti i documenti storici del Comune, ho trovato, durante la mia ricerca, dei bellissimi grandi
manifesti con cui le Autorità cittadine avvisavano la
popolazione degli avvenimenti più importanti. Tra
questi il manifesto del settembre 1904 con cui si annunciava solennemente, con un linguaggio aulico, la
nascita del Principe Ereditario, invitando a rendere
onore alla millenaria Casa Savoia e a gioire per
l’Augusto Evento. Nell’ottobre del 1931 il grande
manifesto invitava la cittadinanza ad onorare con la
presenza, con fiori, con abiti adeguati, l’arrivo dei
Principi nella nostra città per l’inaugurazione di
quel Liceo che era il vanto di una città di provincia.
Molto interessanti poi le delibere di Giunta e di Consiglio, reperite negli Archivi storici comunali di tutta
la provincia, che riguardano i provvedimenti che i
vari Comuni assunsero nell’occasione della nascita
del Principe Ereditario Umberto. Molti sono stati anche i telegrammi che le varie Autorità cittadine spedirono alla Famiglia Reale in occasioni particolari,
come ad esempio i Genetliaci del Principe.
A Casale i vecchi articoli del giornale “Il Monferrato”
20
riportano alla luce le innumerevoli visite dei Principi
di Piemonte nella zona, in modo particolare al Santuario di Crea dove è conservato il manto che la Principessa Maria Josè ricamò con gli stemmi delle due
Case (di Savoia e del Belgio) e poi donò alla Madonna, nell’anniversario del Concilio di Efeso che
sanciva la Maternità di Maria. L’amico e socio di
Monza del nostro Istituto, Vincenzo Panza, grande ed
esperto collezionista, collaborò alla realizzazione
della mostra con pezzi di pregio della sua collezione
Sabauda, ampliando così la ricca documentazione
raccolta.
Il socio di Alessandria, Conte Niccolò Calvi di Bergolo, contribuì, con riproduzioni di immagini, tratte
da riviste d’epoca sulla vita privata di Umberto e con
foto di famiglia, a rendere la mostra davvero unica
ed originale. Le molte sculture del Conte Calvi, che
troneggiavano al centro delle sale, rappresentavano
ulteriori momenti del percorso dedicato alla figura di
S. M. Umberto II di Savoia.
Il collezionista Tony Frisina di Alessandria ha contribuito alla mostra con interessanti cartoline raffiguranti il Principe Umberto in visita ad Alessandria,
in varie epoche e momenti.
Il collezionista filatelico Alberto Vezzalini ci ha prestato la sua interessante collezione filatelica consistente in francobolli su lettere, cartoline, raccomandate, espressi, per ogni giorno del regno di Umberto
II, dal 9 maggio al 13 giugno 1946, giorno dell’abbandono dell’Italia da parte del Re.
Dopo la lettura di un libro dedicato a Milly, la cantante-attrice originaria di Alessandria che alla fine
degli anni venti frequentò il Principe Umberto, con
il quale condivideva interessi musicali ed artistici, mi
sono messa in contatto con la nipote di Milly, la signora Millina, la quale molto volentieri mi ha fornito
materiale interessante relativo alla tenera amicizia
tra il Principe ereditario d’Italia e l’artista alessandrina. Un bello scorcio di vita d’altri tempi, una tenera parentesi rosa.
Il Museo del cappello “Borsalino” concesse un modello
anni 40, simile a quello indossato da Umberto il giorno
della partenza per l’esilio e l’Argenteria ex “Cesa” inviò un’apparecchiatura di piatti e posate per “la tavola
del Re”. Tutto ciò a testimonianza del legame tra la famiglia Reale e le aziende alessandrine.
Tutta questa documentazione venne esposta nelle
sale di Palazzo Monferrato di Alessandria, gentilmente concesse dalla Camera di Commercio che
vide in questa iniziativa un interessante momento di
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
coinvolgimento della cittadinanza per conservare la
memoria storica del territorio alessandrino.
Il Comune di Alessandria patrocinò l’evento e ci
stampò pieghevoli e locandine, con affissione gratuita. Anche la Provincia ed il Consiglio Regionale
del Piemonte diedero il Patrocinio alla nostra iniziativa.
Una volta recuperato tutto il materiale si procedette
all’allestimento, nelle bellissime ed ampie sale di
Palazzo Monferrato, dopo che alcuni soci avevano in
precedenza predisposto un percorso da seguire.
Amisano, Bourbon, Cassero, Calvi di Bergolo, Di
Stefano, Milanese, Panza, Scaffino, Ulandi e la sottoscritta, lavorarono ininterrottamente tre giorni e
mezzo all’allestimento, coadiuvati dalle responsabili
dell’Ufficio del Turismo del Comune di Alessandria.
Si decise di introdurre il tema della mostra con l’esposizione di pannelli esplicativi sulla storia ed il
ruolo del nostro Istituto, pannelli già esposti nel
2011, in occasione del 150mo anniversario della
proclamazione del regno d’Italia.
Molto interessante per noi e per il pubblico fu l’esposizione del documento originale relativo al Congresso dei Veterani delle Guerre d’indipendenza del
1848-49, tenutosi in Torino nel luglio del 1884.
Tale Congresso fu l’atto iniziale di quello che sarebbe
diventato l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore
alla Reali Tombe del Pantheon. Il prezioso documento è di proprietà del nostro socio di Casale Monferrato, arch. Giulio Bourbon, il cui bisnonno,
Claude Marie, fu uno dei fondatori dell’Istituto.
L’inaugurazione della mostra fu il 29 novembre alle
ore 17. Il folto pubblico che affollava la sala conferenze poté ascoltare l’introduzione dell’Ispettore Marabello che lesse il messaggio di saluto pervenuto da
S. A. R. il Principe Vittorio Emanuele e il saluto del
Presidente Nazionale Ugo d’Atri. I relatori Gustavo
Mola di Nomaglio e Niccolò Calvi di Bergolo illustrarono la figura di Umberto II in modo coinvolgente. L’Assessore alla Cultura, Vittoria Oneto, del
Comune di Alessandria che ha patrocinato l’evento,
unitamente al Consiglio Regionale del Piemonte ed
alla Provincia, intervenne per elogiare l’iniziativa legata alla riscoperta della nostra storia più recente.
In sala molti soci della delegazione di Alessandria,
Novara, Pavia, Savona, Torino e molti rappresentanti delle varie Associazioni Combattentistiche e
d’Arma.
Dopo le relazioni e il taglio del nastro, visita della
mostra con Autorità e folto pubblico. Al termine del
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
percorso ci si è recati al Castello di Piovera, ospiti del
Conte Calvi, dove nella suggestiva atmosfera della
serra, si è consumata la cena, terminata con una meravigliosa ed enorme “torta sabauda”!
Dal 29 novembre all’8 dicembre, giorno di chiusura,
i visitatori sono stati numerosissimi, e la vigilanza
alla mostra venne offerta dai soci Amisano, Adiletta,
Balbo, Balossino, Calvi di Bergolo, Cassero, Francese, Lombardi, Luxardo, Ronza, Scaffino, Pin, che
si alternarono al mio fianco.
Due scolaresche visitarono la mostra, dietro invito
del Dirigente Scolastico Provinciale dott. Meduri e fui
molto lieta di spiegare agli studenti il percorso storico dell’esposizione.
Molti cittadini si complimentarono per l’iniziativa
che riportava alla luce momenti legati al nostro passato più recente. Molte persone anziane uscivano con
le lacrime agli occhi!
Questo evento si è configurato quindi come un viaggio attraverso la nostra provincia, viaggio a volte faticoso, a volte entusiasmante e ricco di soddisfazioni, alla ricerca dei rapporti tra il territorio
alessandrino e Umberto II di Savoia. Durante la settimana della mostra altri eventi collaterali hanno
completato l’iniziativa: sabato 30 novembre: S.
Messa, nel Duomo di Alessandria, in memoria di S.
M. Umberto II, celebrata da Mons. Gianluca Gonzino, Cappellano Spirituale delle Delegazioni di Novara-Vercelli-Alessandria. La dott.ssa Carla Pirovano, della Delegazione di Milano ha ricordato la
figura di S. M. Umberto II, delineando il profilo di
un uomo dalla profonda onestà e senso del dovere.
Al termine della Messa, la benedizione è stata impartita nella Cappella della Madonna del Rosario, restaurata qualche anno fa a cura degli Ordini Dinastici di Casa Savoia. Lunedì 2 dicembre: visita
guidata al Castello di Piovera, dei Conti Calvi di Bergolo, dove si sono potuti ammirare i “Ricordi privati
di Umberto di Savoia”. Martedì 3 dicembre: presso
la Camera di Commercio di Alessandria si è tenuta
la conferenza “Umberto II e la Sacra Sindone” a cura
del Prof. Luciano Orsini, Direttore dell’ufficio Beni
Culturali della Diocesi di Alessandria. Il tema ha riguardato la storia della Sindone in relazione a Casa
Savoia. Dopo la conferenza, che ha riscosso un buon
successo di pubblico, “cena sabauda” presso la Bouvette di Palazzo Monferrato. Tutte le mattine la mostra è rimasta aperta alle Scuole. Il socio Mirco
Ulandi ha preparato un dvd completo, con immagini
di tutto il percorso, compresa la rassegna stampa del21
l’evento. L’evento è stato realizzato dall’Istituto nella
persona della delegata provinciale di Alessandria,
prof.ssa Paola De Andrea.
27 gennaio 2014
Nel Giorno della Memoria si è svolta la cerimonia organizzata dal Comune, in ricordo della Principessa
Mafalda di Savoia Assia, vittima della barbarie nazista. La Delegazione di Alessandria, con la Delegata
De Andrea e le GG. d’O. Balossino, Calvi di Bergolo,
Francese, Lombardi, Luxardo, Scaffino, hanno partecipato con il labaro della Delegazione, unitamente
ad altre Associazioni d’Arma. La cerimonia, presieduta dal Sindaco di Alessandria R. Rossa e dal prefetto R. Tafuri, ha visto la lettura degli avvenimenti
che portarono alla tragica fine della Principessa,
considerata il simbolo delle vittime femminili del Nazismo e, la successiva deposizione di una corona
d’alloro al monumento a Lei dedicato.
A conclusione della cerimonia il Sindaco ha ringraziato i presenti, in modo particolare citando ogni Associazione per l’importante contributo dato alla manifestazione.
ASTI
San Secondo, 3 novembre 2013
La Delegazione di Asti con il Delegato Comm. Giovanni Triberti ha partecipato presso l’Insigne Collegiata di San Secondo in Asti ad una Santa Messa in
suffragio degli Ufficiali defunti appartenenti a nobili
famiglie astigiane di antica tradizione militare.
Sono stati ricordati per la Marina Militare: il leggendario Ammiraglio Umberto Cagni (due M. B. V.
22
M. e una M. O. V. C.) e Manfredo Manera sommergibilista (M. B. V. M.); per i Carabinieri: Generale
Ferdinando Manera, Generale Cosma Manera,
Maggiore Luigi Manera, Capitano Umberto Manera,
Tenente Paolo Cagni, Colonnello Giorgio Cagni
Reggimento Cavalleria Savoia; per Esercito Italiano
il Colonnello Giovanni Trapassi; per Fanteria il Tenente Giovanni Paolo Cagni; per i Granatieri di Sardegna il Generale Manfredo Cagni; per la Guardia di
Finanza il Maresciallo Maggiore Fernando Manera;
per gli Alpini il Capitano Corrado Lucrezi (Div. Tridentina 6° Battaglione Verona, prigioniero in Russia
nel campo di Suzdal); per l’Artiglieria il Tenente Cesare Cagni; per la Croce Rossa la N. D. Vivina Fernanda Manera.
Alla celebrazione, officiata da don Giuseppe Gallo,
Guardia d’Onore di Asti e Rettore della Collegiata,
erano presenti autorità civili, militari e religiose e le
associazioni combattentistiche e d’arma con labari e
bandiere.
GG.DD.OO. presenti: Giovanni Triberti (delegato),
Severino Agagliati (alfiere), Antonio Ambrosino,
Luigi Caroli, Federico Bollito, Lorenzo Triberti, Andrea Pellegrino, Ivano Gavazza, Alessandro Raviola.
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
trambi Guardie d’Onore della Delegazione di Asti.
Presenti autorità civili, militari e religiose. GG. d’O.
presenti: Andrea Ponzone (alfiere), Giuseppe Nobili,
Walter Occhiena, Umberto Montani.
Costigliole d’Asti, 4 novembre 2013
Una rappresentanza della Delegazione di Asti ha
partecipato, su invito del sindaco, alla commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Dopo la S.
Messa è seguita la sfilata al monumento dei caduti,
con deposizione della corona di alloro. Presenti autorità civili, militari e religiose. GG. d’O. presenti:
Pier Giuseppe Bugnano, Corrado Rustichelli.
Monale, 4 novembre 2013
Una rappresentanza della Delegazione di Asti ha
partecipato, su invito del sindaco, alla commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Dopo la S.
Messa è seguita la sfilata al monumento dei caduti,
con deposizione della corona di alloro. Presenti autorità civili, militari e religiose. GG. d’O. presenti: Severino Agagliati (alfiere), Giancarlo Calvo, Silvia
Amoggi.
Valfenera, 4 novembre 2013
Una rappresentanza della Delegazione di Asti ha
partecipato, su invito del sindaco, alla commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Dopo la S.
Messa è seguita la commemorazione dei caduti
presso le lapidi. Le Guardie d’Onore sono state ringraziate per la loro presenza dal Sindaco Dr. Paolo
Lanfranco e dall’Assessore Piercarlo Bollito, enGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
Asti, 4 novembre 2013
La Delegazione di Asti ha partecipato con il Delegato
Comm. Giovanni Triberti su invito del sindaco alla
celebrazione della giornata dell’Unità Nazionale e
delle Forze Armate. La cerimonia, un’ occasione
per non dimenticare, è cominciata al cimitero cittadino con la benedizione al sacrario militare dei caduti e la deposizione delle corone di alloro. La giornata è continuata con la cerimonia in piazza Primo
Maggio alla presenza delle massime autorità civili e
armate della città di Asti con il picchetto, l’alzabandiera e la deposizione delle corone al monumento dei caduti di tutte le guerre. La mattinata si
è conclusa con la preghiera del combattente e la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Le Guardie d’Onore
presenti sono state ringraziate da S. E. il Prefetto di
Asti e dal Sindaco per la loro partecipazione. GG.
d’O.: Giovanni Triberti, Luigi Caroli, Giorgio Galeasso, Andrea Pellegrino, Antonello Lilliu, Antonio
Ambrosino, Lorenzo Triberti.
Castelnuovo Don Bosco, 10 novembre 2013
Nella terra dei Santi Giovanni Bosco, Domenico Savio, Giuseppe Cafasso e del Beato Giuseppe Allamano si è svolta la manifestazione organizzata dalla
Delegazione di Asti delle Guardie d’Onore alle Reali
Tombe del Pantheon e dell’U. N. I. R. R. (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia, Sezione di Asti) in
collaborazione con il Comune con un convegno sui
seguenti temi: “1943 – la Battaglia del Don e la campagna di Russia” e “le figure dei Re d’Italia Vittorio
Emanuele III, il Re soldato, e Umberto II, il Re di
Maggio.
La cerimonia è iniziata con la sfilata a cui hanno
partecipato le autorità civili, militari e religiose, le associazioni combattentistiche , d’arma e di volontariato con labari e bandiere verso il monumento ai caduti dove è stata deposta una corona e dove si è
svolta l’alzabandiera, il convegno ha avuto sede
presso la sede del Municipio ed è iniziato con i saluti
del Sindaco Dr. Giorgio Musso e del Parroco di S.
Andrea Apostolo Don Edoardo Serra ai numerosi
partecipanti.
Gli argomenti sono stati trattati dai relatori: Dr.
23
Paolo Lanfranco, sindaco di Valfenera: la battaglia
di Nikolajewka a 70 dalla fine della guerra in Russia; Dr. Carlo Alberto Goria, sindaco di S. Paolo Solbrito: la Cavalleria Savoia nella battaglia di Isbuscenskij; Mons. Vittorio Croce, vicario Generale della
Diocesi di Asti: riflessioni sulla guerra tra storia e attualità; Cav. Diego Boraso, studioso locale di storia:
Vittorio Emanuele III, il Re Soldato e Umberto II, il
Re di Maggio.
Il Comm. Giovanni Triberti Delegato di Asti delle
Guardie d’Onore, Vice Presidente Nazionale dell’U.
N. I. R. R. e Presidente della sezione di Asti ha illustrato le finalità delle due associazioni e l’importanza
delle tematiche storiche oggetto del convegno. Il
Prof. Felice Andriano, Capo Gruppo degli Alpini di
Castelnuovo Don Bosco, ha svolto il ruolo di moderatore.
Al termine il Sindaco Dr. Musso ha commemorato i
caduti e dispersi castelnovesi della Guerra di Russia.
I relatori sono stati molto apprezzati dal folto pubblico presente per la loro capacità nell’esporre e
trattare argomenti importanti di un periodo storico
significativo del nostro passato; al termine della conferenza si è svolta la sfilata versa la chiesa dei Santi
Castelnovesi in cui è stata celebrata la S. Messa in
memoria dei caduti e dispersi in Russia, dei reduci
defunti, dei caduti di tutte le guerre e dei defunti di
Casa Savoia.
Il rito è stato officiato da Mons. Vittorio Croce con
l’ausilio di Don Luigi Binello, direttore del Centro
Missionario Diocesano, Parroco di Cisterna e Cappellano delle Guardie d’Onore e dell’UNIRR di Asti.
La celebrazione è stata accompagnata dagli inni sacri egregiamente cantati dalla mezzo soprano Dr.ssa
Paola Nebiolo, Guardia d’Onore di Asti, accompagnata all’organo dalla pianista Prof.ssa Alessandra
Silvano.
Sono stati letti dalla Prof.ssa Montani Silvia i messaggi di saluti pervenuti per l’occasione da S. E. il
Vescovo di Asti Mons. Francesco Ravinale, dal Vice
Prefetto Vicario di Asti dr. Paolo Ponta, dal Presidente Nazionale delle Guardie d’Onore alle Reali
Tombe del Pantheon Dr. Ugo d’Atri e da S. A. R .
Vittorio Emanuele di Savoia.
La Guardia d’Onore di Torino Giovanna Curione ha
recitato le preghiere del caduto in Russia e della
Guardia d’Onore.
La manifestazione si è conclusa con una cena conviviale.
Il servizio d’ordine e di sicurezza è stato interamente
24
coordinato dalla Guardia d’Onore di Torino Gualtiero De Andreis come sempre con competenza e serietà.
La Delegazione delle Guardie d’Onore e la sezione U.
N. I. R. R. di Asti si sono fatte promotrici di una sottoscrizione benefica, che è stata illustrata dal Comm.
Giovanni Triberti durante il Convegno , al fine di
raccogliere dei fondi da destinare all’acquisto di attrezzature per il servizio di oculistica dell’Ospedale
Massaja di Asti. Al riguardo il Dr. Vincenzo Palombo, Dirigente di Oculistica, accompagnato dal Dr.
Biondi, del servizio di oculistica, ha spiegato a tutti
i presenti la funzione delle apparecchiature oggetto
della raccolta benefica, che purtroppo la sanità pubblica non fornisce, vista l’attuale crisi economica
italiana, ma che sono utilissime, se non indispensabili, per gli utenti con difficoltà e per la prevenzione.
Si tratta di nr. 3 tavoli, su cui appoggiare la strumentazione, per i tre ambulatori di oculistica, aventi caratteristiche tecniche atte ad agevolare le visite e le prestazioni oculistiche ai pazienti portatori di handicap,
costretti su sedie a rotelle; nr. 1 apparecchio misuratore della vista, ad altissima precisione, per la primissima infanzia, per la diagnosi precoce e la prevenzione
di insorgenza della cecità nei bambini, da utilizzare negli asili nido e nelle scuole materne ed elementari di
Asti e Provincia.
I promotori dell’iniziativa confidano nella generosità
di tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa benefica finalizzata all’acquisto di tali apparecchiature.
I versamenti e i bonifici andranno effettuati presso
la Banca d’Alba, agenzia di Piazza Alfieri 37 – Asti,
con le seguenti coordinate: IBAN: IT88 X085 3010
3040 0058 0101 143 ISTITUTO NAZIONALE PER
LA GUARDIA D’ONORE ALLE REALI TOMBE –
SEZIONE DI ASTI. sottoscrizione pro Ospedale
C.Massaja/Asti; BIC: ICRAITRREQ0.
Si ringraziano le Autorità: S. E. il Prefetto di Cremona, già Prefetto di Asti, Dr.ssa Paola Picciafuochi,
il vice Prefetto di Asti dr. Paolo Mastrocola, il Consigliere Regionale Rosanna Valle, i Sindaci di: Castelnuovo Don Bosco Dr. Giorgio Musso, Valfenera
Dr. Paolo Lanfranco, San Paolo Solbrito dr. Carlo Alberto Goria, Cisterna Cav. Renzo Peletto, Capriglio
Dr.ssa Vittorina Cozzolino, di Montafia Dr.ssa Marina
Conti, il Consigliere comunale Rag. Andrea Visconti in
rappresentanza del Sindaco di Asti Avv. Fabrizio Brignolo, il Segretario comunale di Piea Daniele Zaia,
l’Assessore del Comune di Valfenera Piercarlo Bollito,
l’Ispettore Capo della Digos Lilliu Antonello, l’Ispettore
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
della Digos Meli Pietro, il Commissario della Digos Meli
Raimondo, il Maresciallo Capo dei Carabinieri Umberto Montani, il Brigadiere Nobili Giuseppe, il Tenente
della Guardia di Finanza Nello Scrimaglio, Mons. Vittorio Croce Vicario Generale della Diocesi di Asti e Direttore del settimanale “La Gazzetta d’Asti”, Don
Luigi Binello Direttore del Centro Missionario Diocesano, parroco di Cisterna d’Asti e cappellano delle
Guardie d’Onore e dell’UNIRR, Don Edoardo Serra
parroco di Castelnuovo Don Bosco, il Comm. Alberto
Marinetto Priore dell’Arciconfraternita SS. Annunziata di San Damiano d’Asti.
Le Associazioni: UNIRR di Asti, Guardie d’Onore di
Asti, Guardie d’Onore di Novara con il Delegato
Marco Lovison, Nastro Azzurro di Asti, Associazione Marinai d’Italia, Associazione Nazionale Autieri di Asti con il Presidente Francesco Bonaccorsi,
Gruppo storico di Castelnuovo Don Bosco, Associazione Alpini con il Presidente Prof. Felice Andriano,
Associazione ANRRA Regionale con il vice Presidente Nazionale dr. Morera, UMI con il Presidente
rag. Luigi Caroli, il Vice Presidente rag. Giancarlo
Bussi e il segretario rag. Antonio Ambrosino, Associazione Nazionale Carabinieri sez. di Villanova d’Asti con il Presidente M.llo Enrico Rosso, le giacche
verdi Prov.li di Asti con il Presidente Cav. Marco Berruti, le Guardie d’Onore Interalleate Federali di
Arezzo e Savona, Associazione Nazionale Artiglieri
con il Presidente Rag. Giovanni Taccagno. Un sentito ringraziamento ai signori De Andreis Gualtiero
addetto alla sicurezza, Corino Giovanni operatore riprese video, alla Dr.ssa Paola Nebiolo mezzo soprano, alla Prof.ssa Alessandra Silvano pianista e a
tutti i numerosissimi partecipanti.
Guardie d’Onore presenti: Giovanni Triberti, Delegato – Giancarlo Bussi, Vice Delegato – Luigi Caroli,
Segretario – Corrado Rustichelli, Referente Asti Sud
e alfiere – Diego Boraso, alfiere – Federico Bollito, alfiere – Nello Scrimaglio, alfiere – Giuseppe Nobili, alfiere – Umberto Montani, alfiere – Paola Nebiolo –
Mario Bassignana – Giorgio Galeasso – Lorenzo Triberti – Piercarlo Bollito – Carlo Alberto Goria –
Paolo Lanfranco – Luigi Cattaneo – Andrea Visconti – Piergiuseppe Bugnano – Antonio Lilliu –
Rosa Calvaccio – Giuliana Villa – Antonio Ambrosino - Vittorio Pia – Dino Aresca – Marco Berruti –
Elma Benetti – Paolo Crucco – Osvaldo Dezzani –
Ivano Gavazza – Paolo Mastrocola – Andrea Ponzone
– Andrea Pellegrino – Enrico Rosso – Romolo Triberti – Rosanna Valle – Marco Zarli.
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
Asti, 21 novembre 2013
Su invito del comando Provinciale dei Carabinieri di
Asti la Delegazione provinciale delle Guardie d’Onore ha partecipato alla celebrazione della Virgo
Fidelis e del 72° anniversario della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano.
Presenti tutte le autorità militari, civili e religiose
della città.
La S. Messa si è svolta nell’Insigne Collegiata San Secondo officiata dal Vescovo di Asti Monsignor Francesco Ravinale e dalla Guardia d’Onore Mons. Giuseppe Gallo.
GG. d’O. presenti: Triberti Giovanni (delegato),
Agagliati Severino (alfiere), Bollito Federico, Dezzani
Osvaldo, Gavazza Ivano, Triberti Lorenzo, Caroli
Luigi.
Costigliole d’Asti, 24 novembre 2013
La Delegazione di Asti ha partecipato alla celebrazione della Virgo Fidelis e del 72° anniversario della
Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano. Vi è stata la deposizione della corona di alloro
al monumento dei caduti con accompagnamento
della Banda Comunale. È seguita la Santa Messa
presso la parrocchia Nostra Signora di Loreto.
GG. d’O. presenti: Bugnano Piergiuseppe, Rustichelli Corrado, Scrimaglio Nello.
Villanova, 24 novembre 2013
La Delegazione di Asti ha partecipato alla celebrazione della Virgo Fidelis e del 72° anniversario della
Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano.
Vi è stata corteo verso la bellissima chiesa di San
Martino dove è stata celebrata la Santa Messa officiata dal Parroco Don Michele Cherio durante la
quale sono stati ricordati i Carabinieri caduti e in
particolare l’eroico sacrificio del Vice Brigadiere
Salvo d’Acquisto.
GG. d’O. presenti: Triberti Giovanni (delegato), Cattaneo Luigi (alfiere), Ponzone Andrea (alfiere), Bollito Piercarlo, Lanfranco Paolo, Goria Carlo Alberto,
Rosso Enrico Dezzani Osvaldo.
San Damiano, 25 gennaio 2014
La Delegazione provinciale ha partecipato, su invito
dello stimatissimo Priore dell’Insigne Arciconfraternita SS. Annunziata, Comm. Alberto Martinetto,
alla commemorazione per il 71° Anniversario dei Caduti e dispersi nella steppa Russa.
25
Il Priore Comm. Alberto Martinetto è sempre molto
attivo e dedito nel mantenere vivo il nome dell’Arciconfraternita e sempre impegnato nel ricordare
gli eroi caduti nella tragica Campagna di Russia e in
tutte le guerre e a lui va tutta la più viva ammirazione e apprezzamento.
La cerimonia ha avuto inizio con il raduno sul piazzale della Chiesa Ss. Cosma e Damiano e ingresso
con i labari e bandiere; è seguita la S. Messa, durante
la quale sono stati ricordati tutti i reduci defunti della
Sezione U. N. I. R. R. di Asti.
La Delegazione di Asti, con quattro bandiere, era
presente con i soci: Federico Bollito – Alfiere, Severino Agagliati – Alfiere, Vittorino Pia – Alfiere, Diego
Boraso – Alfiere, Marco Berruti, Roberta Tomasini,
Andrea Ponzone.
Asti, 27 gennaio 2014
La Delegazione provinciale ha partecipato, presso il
prestigioso Teatro Alfieri e su invito del Prefetto di
Asti, Pier Luigi Faloni, d’intesa con la Provincia, il
Comune e l’Ufficio Scolastico Territoriale, ad una cerimonia in occasione del Giorno della Memoria, per
la consegna delle Medaglie d’Onore concesse a cittadini o ai familiari dei deceduti, internati nei campi
di concentramento nazisti o destinati al lavoro coatto
per l’economia di guerra durante il secondo conflitto
mondiale.
Presenti tutte le autorità civili, militari e religiose, in
un teatro completamente gremito di ospiti.
La Delegazione di Asti, presente con due bandiere,
era rappresentata da: Federico Bollito – Alfiere, Severino Agagliati – Alfiere, Vittorino Pia, Giuseppe
Scaletta, Gianfranco Vaccaneo, Antonello Lilliu, Antonino Lo Giudice, Marcello Dezani, Alessandro
Pinna, Paolo Lanfranco, Carlo Alberto Goria.
patriati d’Africa (A. N. R. R. A.), presieduta dall’ing.
de’ Molinari, con la partecipazione dell’Istituto, si è
svolta una visita al Sacrario Militare dei Caduti
d’Oltremare cui ha fatto seguito una Santa Messa.
Nel pomeriggio, nello storico Circolo dell’Unione, è
stato proiettato un lungometraggio realizzato dal
dr. Ascanio Guerriero sulla leggendaria figura del Barone Amedeo Guillet, Ufficiale di Cavalleria del Regio Esercito, insignito dall’Ordine Militare di Savoia e di numerose decorazioni al valor militare,
che animò la resistenza italiana in Africa Orientale
dopo la caduta dell’Amba Alagi.
Circa duecento le persone presenti, fra le quali le
principali autorità militari di Bari e i rappresentanti delle Associazioni combattentistiche; ben poche
le Guardie d’Onore, fra le quali il presidente dell’Istituto, capitano di vascello d’Atri, l’ispettore regionale della Puglia, dr. Fata (al Sacrario), i delegati
provinciali di Bari, rag. Cassa, di Foggia, rag. delli
Carri, di Taranta, gen. Calò, i conti Valperga di Masino, l’avv. Calvano, il dr. Stoduto.
BOLOGNA
4 novembre 2013
Come ogni anno la delegazione di Bologna dell'Istituto, su invito del Prefetto ha partecipato il giorno
4 novembre alla cerimonia celebrativa della Vittoria
e delle Forze Armate sfilando assieme alle altre Associazioni d'Arma, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, ai Militari dell'Esercito, alla Croce Rossa ed
ai Vigili del Fuoco.
Il corteo uscito dal cortile del Palazzo Comunale ha
percorso l'intero perimetro della Piazza Maggiore
gremita di cittadini posizionandosi, dato l'elevato
BARI
Corato, 25 gennaio 2014
Presso la Parrocchia di Maria SS. Incoronata, il
Rev.mo Mons. Don Gino De Palma ha officiato una
S. Messa in onore e suffragio di Vitantonio La Monica, Tenente dei Granatieri.
19 febbraio 2014
Ad iniziativa dell’Associazione Amici della Somalia
(AMI. SOM.), presieduta dalla marchesa Ripa di
Grande, e dell’Associazione Nazionale Reduci e Rim26
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
numero di partecipanti, su tre lati della grande
piazza un tempo dedicata a Vittorio Emanuele II.
Dopo gli interventi celebrativi delle Autorità civili e
militari, un corpo musicale ha eseguito brani patriottici a conclusione della manifestazione. Erano
presenti: L'Ispettore Regionale Dionigi Ruggeri, l'Alfiere Raffaele Galliani e le Guardie d'Onore Nicolò
Rocco di Torrepadula, Andrea de Tomasi, Salvatore Caudarella, Emilio Manzini, Giovanni Sabbatini, Franco Cacciari e Patrizio Galliardi.
21 novembre 2013
Presso l’Istituto scolastico “il Guercino” di Bologna
nella aula magna, si è svolta una conferenza tenuta
dalla Delegazione Provinciale di Bologna delle Guardie d’Onore del Pantheon. Alla conferenza, aperta
dal Delegato Provinciale della Città Dr. Giampiero
Alberti, ha partecipato l’Ispettore Regionale Dr. Dionigi Ruggeri, la Segretaria Regionale Sig.ra Serena
Savorani e la Guardia d’Onore Raffaele Galiani.
La Dirigente scolastica dell’Istituto “il Guercino”, la
Preside Giovanna Cantile, dopo aver accolto con
grande cordialità la rappresentanza del nostro Istituto, ha portato il saluto di tutto il corpo insegnante,
in parte presente nella stessa aula. Tema della conferenza, è stata la storia dell’Istituto Nazionale delle
Guardie d’Onore del Pantheon, dei moti avvenuti a
Bologna nel 1848 e delle molte visite presso la
stessa Città dei Sovrani della Casa Regnante. L’Ispettore Ruggeri ha approfondito questi argomenti
con dovizia di particolari, stimolando la curiosità da
parte dell’uditorio, composto da ben 5 classi di
alunni dell’Istituto. I 150 ragazzi presenti, hanno
mostrato interesse per i fatti storici accaduti nella
loro Città e per la nostra divisa, indossata per l’occasione, dall’Alfiere Raffaele Galiani.
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
Momento di grande importanza che, ha contribuito
a stimolare l’interesse di tutti i presenti, è stato l’intervento via telefono, dal Suo studio di Roma, del
Presidente del nostro Istituto, Dr Ugo D’Atri. Con solennità ma, anche con toni paterni il Presidente ha
salutato i i presenti e particolarmente i ragazzi che
hanno apprezzato l’intervento, salutandolo con un
lungo applauso. Applauso che ha poi salutato i membri della Delegazione, al termine della conferenza.
L'iniziativa ha dato il via a Bologna ad un progetto
regionale che si propone di tenere conversazioni negli Istituti scolastici per far conoscere ai giovani l'I.
N. G. O. R. T. P. e per approfondire i fatti storici locali inseriti nell'intero percorso risorgimentale.
La prima tappa di questa iniziativa si era tenuta
nella primavera scorsa a Forlì nel Liceo scientifico
Paulucci de’ Calboli con la partecipazione della Dottoressa Anita Garibaldi.
7 febbraio 2014
Il volume edito dall’Istituto “Morire a Napoli”, sulla
vita del Capitano di Fregata Conte Carlo Fecia di
Cossato (1908-1944), Medaglia d’Oro al Valor Militare, è stato presentato al Circolo Ufficiali di Bologna.
La presentazione è avvenuta in collaborazione fra l’Istituto e il Centro Studi Storico-Militari presieduto
dal Col. g. (ALP) Luciano Salerno, che ha introdotto
l’autore dl libro, Guardia d’Onore on. dr. Alberto
Lembo.
Erano presenti almeno un centinaio di persone.
Ha fatto seguito una riunione conviviale con settantacinque partecipanti.
Prima dell’eveneto, un gruppo dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, insieme al dr. Beccarini Fecia di Cossato, nipote dell’Eroe, al figlio del dr. Bec-
27
carini, all’on. Lembo, al capitano di vascello d’Atri,
al dr. Ruggeri, alla dr.ssa Garibaldi, al dr. De Tommasi e al dr. Balzarotti, con i labari dell’A. N. M. I.
e dell’Istituto, ha reso omaggio alla tomba di Carlo
Fecia di Cossato, che morì a Napoli ma fu poi sepolto
nel cimitero di Bologna per volontà ed a spese di Sua
Maestà il Re Umberto II.
Al Circolo Ufficiali, erano fra gli altri presenti il direttore, Col. f. s. p. e. Buscaroli, il Col. f. (ALP) Luciano Salerno, presidente del centro studi storicomilitari Gen. Gino Bernardini”, l’ispettore regionale
dell’Emilia-Romagna dell’Istituto, dr. Ruggeri, e la
segretaria, sig.ra Savorani, l’ispettore Arfilli e la
consorte, il delegato di Bologna, sig. De Tomasi, e la
segretaria, sig.ra Squerzanti, il delegato di Modena,
Nardi, il delegato di La Spezia, Balzarotti, il delegato
di Forlì, Flamigni, il delegato di Ravenna, Angeli, il
delegato di Rimini, Ruzzier.
Ottimi organizzatori della serata il dr. Ruggeri e la
sig.ra Savorani.
BRESCIA
alle celebrazioni ufficiali per la Festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.
Milano, 9 novembre 2013
L’Alfiere Gianfranco Acri ha partecipato alla cerimonia commemorativa del 95° Anniversario della
Vittoria organizzata dalla Delegazione di Milano,
Lodi, Monza/Brianza.
Pisa, 14 novembre 2013
Il Delegato, le GG. d’O. Elena Abbiatico, Claudio
Beltrami, Gianfranco Guglielmi, Giorgio Gatelli, Antonino Didiano ed il simpatizzante Antonio Tonni
hanno visitato la Caserma Gamerra – scuola Centro
Addestramento Paracadutisti.
CROTONE
Scandale, lunedì 9 dicembre 2013
Si è svolta presso l’Eremo di Santa Croce in Corazzo
di Scandale la cerimonia in suffragio di Sua Maestà
Vittorio Emanuele III, ricorrendo il 66° anniversario
della Sua morte. Il tutto si è svolto nel più assoluto
San Martino della Battaglia, 3 novembre 2013
San Martino della Battaglia, 3 novembre 2013
Il Delegato, l’Alfiere Francesco Giuseppe Spada, le
GG. d’O. Gianfranco Guglielmi ed Efrem Piantoni
hanno partecipato alla Festa dell’Unità d’Italia e
delle Forze Armate (Santa Messa presso la Chiesa
Ossario, Alzabandiera, Onor Caduti).
Brescia, 4 novembre 2013
L’Alfiere Francesco Giuseppe Spada ha partecipato
28
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
clima cordiale tra gli intervenuti, ovvero Guardie
D’Onore alle Reali Tombe del Pantheon di Crotone.
Si è evidenziato il ruolo di Crotone nei Reali di Savoia ricordando il defunto Barone Falcone Lucifero,
nato a Crotone il 3 Gennaio 1898, morto a Roma il
2 Maggio 1997, sepolto a Crotone come sua volontà. Ministro della Real Casa Savoia nominato il
1944 e poi Cavaliere dell’Ordine Supremo della
Santissima Annunziata, massima onorificenza di
Casa Savoia concessa per la prima volta ad una
personalità che non fosse né a capo di uno Stato né
appartenesse a una dinastia reale.
Dopo il pranzo, consumato nell’Eremo, il neo Commissario di Crotone Cav. Vincenzo Costa a seguito
scambi di Auguri Natalizi, ha consegnato alcuni Attestati a ricordo della Giornata, agli intervenuti,
Guardie d’Onore: Francesca Grosso; Sergio Paturzo;
Concetta Lamonaca; Giuseppe Geracitano; Francesco Caparra; Ugo Madarena; Francesco Cerra; Don
Franco Sinopoli (Neo Cappellano Spirituale). All’unanimità si è concordato di programmare future
adesioni per un rinnovamento della Delegazione di
Crotone oltre a ripetuti eventi nel tempo per mantener i rapporti duraturi. Auguri da parte della Delegazione di Crotone sono stati inoltrati a Sua Maestà
Reale Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto ed
alle loro consorti e prole, con la speranza di averli
presto a Crotone. Gli Auguri sono stati estesi anche
al Presidente dell’Istituto Cap. di Vascello Dr. Ugo
D’atri, al personale della Sua Segreteria ed a tutte le
Guardie D’Onore del Mondo.
15 febbraio 2014
Le elezioni per il delegato provinciale hanno sancito
la vittoria del cav. Vincenzo Costa, già commissario
della delegazione. La notizia è stata riportata anche
dalla stampa locale.
FIRENZE
22 dicembre 2013
Le Guardie d’Onore fiorentine, unitamente alla delegazione toscana degli Ordini Dinastici di Casa Savoia, si sono riunite per una Santa Messa, seguita da
una riunione conviviale per gli auguri di Natale e da
un concerto tenuto dalla Guardia d’Onore Maestro
Leonardo Previero.
Quasi cento i partecipanti alla funzione religiosa (concelebrante la Guardia d’Onore don Andrea Ghiselli) e
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
circa ottanta i presenti alla riunione conviviale.
Fra i presenti, il capitano di vascello d’Atri e consorte, il prof. Pier Luigi Duvina con la consorte e i
figli prof. Giovanni e Cecilia, il dr. Vidaich, il dr.
Ruggieri, il dr. Balzarotti, il dr. Astolfi, la sig.ra Dal
Toso Mattiello, il sig. Ferri Graziani, il dr. Noferi, il
gen. Cirneco e consorte, il sig. Pippi, l’ing. Castini,
il dr. Pietro Belli, il dr. Salvatore Belli e consorte, il
prof. avv. Bellizzi, l’ing. Leporelli, il sig. Lapucci, la
dr.ssa Martini, il dr. Rispoli, il dr. Bottura.
FOGGIA
19 dicembre 2013
La Delegazione Provinciale ha promosso la celebrazione ufficiale della Santa Messa in Memoria dei Reali
di Casa Savoia e della Principessa Mafalda e della
Guardia d’Onore della nostra provincia Onorevole
Stefano Cavaliere Parlamentare per molte Legislature, monarchico prima e poi democristiano ma con l’ideale monarchico sempre in cuore. Alla presenza del
Commissario Onofrio delli Carri dell’ex Delegato Francesco Saverio Russo e consorte, del Delegato di Bari
Oronzo Cassa con autorità civili e militari ed associazioni combattentistiche e d’arma e la partecipazione di
un folto pubblico. Il Reverendo Monsignor Pierino
Russo assistente spirituale della Delegazione, durante
l’omelia si è soffermato, tra l’altro, sulle principali figure storiche della monarchia sabauda che con una
saggia azione politica, militare ed amministrativa, realizzarono il sogno dell’Italia “Una Libera ed Indipendente”. La Corale San Camillo composta da 22 eccellenti coristi diretta dal Maestro Rosario Lacasella ha
fatto da sfondo alla commovente celebrazione. Una
preghiera speciale è stata fatta per tutte le Guardie d’Onore defunte della provincia che si sono distinte per
onestà ed impegno civile, come il compianto Onorevole
Stefano Cavaliere. Erano presenti molte Guardie d’Onore tra cui: De Petra, Regolo, Cavaliere, Marzocco,
Stoduto, De Giorgi, Marinaccio, Di Giorgio Rina–Cavaliere, Calvano, Bux, De Trino, De Troia, Candolini,
Livrerio- Bisceglia, Marciello, Panniello e Mininni della
delegazione di Bari. Alla fine della Messa il Delegato
Onofrio delli Carri nel ringraziare i presenti ha consegnato le pergamene a molti sottoscrittori della quotaparte per l’acquisto del nuovo labaro sociale.
La cerimonia ha avuto la sua conclusione con canti natalizi magistralmente eseguiti dalla Corale San Camillo
di Foggia.
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San Severo, 27 gennaio 2014
Nel salotto buono della città di San Severo, grandissimo centro in Provincia di Foggia, nell’assolato
tavoliere delle Puglie che parte dal sub Appennino e
degrada verso il mare è stata presentata, con una nutrita partecipazione di Guardie d’Onore di Foggia e
di Bari, la prima fatica letteraria della Guardia d’Onore Avv. Matteo Nazario Calvano dal titolo:
“TIEMPE BELLE E NA VOTA” nell’Auditorium del
Teatro Verdi di San Severo.
Ha moderato i lavori il Prof. Francesco Giuliani docente dell’Università di Foggia, mentre ha commentato l’opera il Prof. Gaetano Magelli dell’Università di Bari.
Come detto c’era il pubblico delle grandi occasioni,
molto attento alla presentazione del libro ed al commento dello stesso Autore. Il Sindaco di San Severo
Avv. Gianfranco Savino ha omaggiato l’Avv. Calvano
di una targa ricordo, il gesto è stato ricambiato e successivamente la G. d’O.: Calvano ha omaggiato con
targhe anche il relatore ed il moderatore. Infine a
tutti i presenti è stata regalata una copia del libro di
Calvano. Erano tra l’altro presenti le G. d’O: Ferro,
Portincasa, delli Carri, Calvano, Cupaiuolo, Galli,
Perricone, Modola, Del Re, Ravanelli, Regolo, Volpe
e da Bari il Delegato Oronzo Cassa.
GENOVA
4 dicembre 2013
Il volume “Morire a Napoli”, opera della Guardia
d’Onore On. Alberto Lembo sull’ultima fase della
vita e sulla morte del Capitano di Fregata Conte
Carlo Fecia di Cossato, Medaglia d’Oro al Valor Militare, è stato presentato dall’autore al Circolo Ufficiali dell’Esercito.
Oltre sessanta i convenuti, fra i quali il gen. Patrone,
Comandante del Comando Esercito “Liguria”, il
presidente dell’Istituto, capitano di vascello d’Atri,
gli ispettori Zoppi, prof. Monti Bragadin e cav. Marabello, la delegata provinciale di Genova, prof.ssa
Saponaro Monti Bragadin.
Ha fatto seguito una cena di gala nei locali del circolo.
10 febbraio 2014
Una delegazione dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon guidata
dall’Ispettore Generale per la Comunicazione e le Re30
lazioni Pubbliche Cav. Fabrizio Marabello, è stata ricevuta dal Generale di Divisione Francesco Patrone,
Comandante del Comando Esercito “Liguria” nella
sede di Largo della Zecca a Genova.
Durante l’incontro, avvenuto in un clima di grande
cordialità e simpatia, Marabello ha illustrato al Generale Patrone le finalità del Sodalizio, la più antica
e prestigiosa Associazione d’Arma e Combattentistica
del mondo nata nel 1878 dopo la morte di S. M. Re
Vittorio Emanuele II, primo Sovrano d’Italia, “Padre della Patria” e protagonista, insieme a Camillo
Benso conte di Cavour, a Giuseppe Garibaldi e a Giuseppe Mazzini, dell’Unità Nazionale.
All’incontro erano presenti il Prof. Stefano Emanuele
Monti Bragadin (Ispettore Generale per l’Italia Settentrionale), il conte Giacomo Zoppi di Zolasco (Ispettore Regionale per la Liguria), il Cav. Lorenzo Pastorino, i Sigg. Franco Scrigna e Tiziano Baroncini in
rappresentanza della Delegazione Provinciale di Savona, mentre, per la Delegazione Provinciale di ImpeGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
Guardia di Finanza in servizio presso la Scuola
Ispettori e Sovrintendenti de l’Aquila.
Il sito ripropone e sintetizza quanto già pubblicato
dalla Presidenza Nazionale di Roma. Ha lo scopo di
assicurare una capillare diffusione dell’Istituto sul
territorio aquilano e di accrescerne la sua costante
presenza al fine d’incentivare e promuovere il valore
patriottico e simbolico delle Guardie d’Onore alle
Reali Tombe del Pantheon, espressione di riconoscente ossequio verso la Dinastia dei Savoia.
ria sono intervenuti il Sig Pietro Tommaso Chersola e
l’Ing. Giovanni Chersola.
Inoltre, hanno partecipato il Prof. Paolo Erasmo Mangiante e il Dott. Stefano Emanuele Pietrafraccia per gli
Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia.
L’AQUILA
4 novembre 2013
Una rappresentanza delle Delegazione aquilana, formata dal Commissario Cav. Uff. (OMRI) Francesco
Antonio Galli, dalla G. d’O. M.llo Pietro Trinchini e
dalla G. d’O. M.llo Potito Antolino, ha partecipato al
Concerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza.
8 novembre 2013
On-line il nuovo sito internet della Delegazione Provinciale delle Guardie d’Onore di L’Aquila:
www.guardiadonorelaquila. Il nuovo portale è stato
realizzato, su iniziativa della G. d’O. Potito Antolino,
grazie al prezioso e fondamentale apporto di Pasquale Lafiosca, entrambi neo-marescialli della
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
14 dicembre 2013
Gemellaggio con la locale Sezione dell’Associazione
Nazionale Finanzieri d’Italia per la Delegazione
aquilana, rappresentata dal Commissario Cav. Uff.
(OMRI) Francesco Antonio Galli, e dalla G. d’O.
M.llo Potito Antolino promotore dell’evento. Il tutto
si è svolto grazie alla disponibilità del Presidente
della Sezione ANFI, Mar. Aiut. Domenico Del Pinto,
presso il noto ristorante “Il Baco da Seta”.
Tra i circa 50 convenuti, erano presenti: il Prefetto
di L’Aquila, S. E. dott. Francesco Alecci (Socio Onorario ANFI), del Gen. B. Michele Carbone, Comandante della Scuola Ispettori della G. d. F. (di stanza
nel capoluogo abruzzese), e del Col. Castrignanò
Giovanni Domenico, Comandante Provinciale della
G. d. F. di L’Aquila, a cui i Rappresentanti dell’ Istituto hanno consegnato il libro “Storia e Ruolo della
Guardia d’ Onore alle Reali Tombe del Pantheon”
(scritto dalla G. d’O. avv. Alfonso Marini Dettina)
nonché il Calendario Storico del 2014.
Da sx: il Cav. Uff. Galli, il Presidente della Sezione
ANFI Mar. Aiut. Del Pinto, il Gen. B. Carbone, il Prefetto S.E. dott. Alecci, il Col. Castrignanò, il Vice Presidente della Sezione Brig. Capo Osvaldo Fontana.
31
Durante il convivio il Mar. Aiutante Del Pinto è intervenuto per ricordare tutti i caduti della Guardia
di Finanza, i Soci della Sezione venuti a mancare
nell’ultimo anno, per ringraziare le Autorità presenti
e tutti i convenuti, ed infine per leggere il messaggio
di saluto rivolto dal Comandante Regionale Abruzzo
della Guardia di Finanza, Gen. B. Francesco Attardi,
assente per sopravvenute esigenze istituzionali.
Un particolare momento è stato l’ omaggio reso dai
presenti al novantacinquenne Socio ANFI Mar. Capo
Giovanni De Carolis (nella foto a sx), già reduce della
2ª guerra mondiale alla quale prese parte con il 2°
Battaglione Mobilitato della Guardia di Finanza che
operò nei Balcani meridionali.
Carabinieri di Castel di Sangro e il Comandante
della Stazione Carabinieri di Pettorano Sul Gizio
M.llo CARRIERO Vito.
La lapide scoperta dal Sindaco Mauro Leone che ha rivolto agli astanti un saluto di ringraziamento per la
presenza e commosse parole in ricordo dei caduti, in
particolare, delle Foibe. Gli studenti Larocca e Carlino
della scuola Media Capograssi di Sulmona, presente
con nutrita schiera di studenti accompagnati dagli insegnanti, hanno letto una poesia di Levi e un pensiero
scritto dagli studenti stessi. Speaker della manifestazione il vicesindaco Berarducci Pasquale.
MANTOVA
4 novembre 2014
Su invito del Gen. Quarta Comandante della Legione
Carabinieri Abruzzo, il rappresentante della delegazione Galli di Acciano Francesco Antonio, unitamente alla Guardia Trinchini Piero ha presenziato
alla Posa della Corona al Monumento dei Caduti di
L’Aquila, presenti il Prefetti e altre autorità cittadine
e militari.
21 novembre 2014
La delegazione è stata rappresentata, nella Caserma
dei Carabinieri, sede del Comando Provinciale dell’Arma, dal responsabile della Delegazione Galli di
Acciano, alla celebrazione della SS. Messa in onore
della Virgo Fidelis, patrona dell’arma. Era presente
tutto lo “stato Maggiore” della Provinciale dell’Arma. Dopo la cerimonia v’è stato il pranzo sociale
dell’A. N. C., con la presenza del responsabile della
delegazione dell’Istituto.
Rocca Pia, 10 febbraio 2014
Nella giornata del ricordo una delegazione dell’Aquila (Galli di Acciano – Agostinelli – Trinchini) ha
partecipato alla inaugurazione della lapide in memoria di tutte le barbarie umane commesse in tutte
le guerre, su espresso invito del Sindaco Mauro
Leone.
La cerimonia è iniziata con il raduno presso la sede
civica, da cui in corteo ci si è recati al monumento
dei caduti, ove è stata scoperta la lapide.
Alla manifestazione hanno partecipato rappresentanze delle associazioni combattentistiche, con Labaro, i comuni di Roccaraso e Pescocostanzo, rappresentati dagli assessori; erano presenti il Capitano
Pasquale De Corato, comandante la Compagnia dei
32
30 gennaio 2014
Santa Messa in suffragio di S.M. il Re Umberto II.
Cena degli auguri di Natale.
MESSINA
Roccavaldina, 21 dicembre 2013
La delegazione di Messina, ha commemorato i “CaGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
NAPOLI
duti di tutte le Guerre”, presso il Comune di Roccavaldina.
L’organizzazione è stata curata dalle Guardie d’Onore Villanti Silvano, Scibilia Nicola e Smedile Santi.
Alle ore 11.00 nella Chiesa Madre di S. Nicola di Bari
Don Vincenzo Castiglione, Rettore della Chiesa Archimandrita del SS. Salvatore di Messina, ha celebrato la Santa Messa in onore dei “Caduti di tutte le
Guerre”. Erano presenti alla Commemorazione le
GG. d’O. provenienti da Messina e provincia, il Delegato Prov.le Matteo Santoro, il Sindaco di Roccavaldina e il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri.
A conclusione della Celebrazione Eucaristica le G.
d’O., il Delegato e il Sindaco hanno deposto, dinanzi
al Monumento dei Caduti, una corona di alloro.
La Commemorazione si è conclusa in un noto locale
di Roccavaldina per lo scambio degli auguri del
Santo Natale, cui hanno partecipato alcuni amici del
“Kiwanis Club Tirreno” con il Presidente Dott. Gaetano Mammana.
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
19 dicembre 2013
Cena degli auguri della delegazione napoletana delle
Guardie d’Onore nella prestigiosa sede del Circolo
Canottieri Napoli.
Circa venticinque presenti fra i quali il Delegato, Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula e Consorte,
Avv. Francesca Ruggiero, il Presidente dell’Istituto,
Cap. di Vascello dr. Ugo d’Atri, il Consultore Avv.
Pier Francesco del Mercato, il Prof. Giovanbattista
de’ Medici, Principe di Ottajano, membro del Comitato d’Onore dell’Istituto, il Presidente Aggiunto
Emerito della S. C. di Cassazione, dr. Mario Putaturo
e Consorte, l’Avv. Mario di Tuoro ed il Dr. Natalino
Pellegrino del Rotary Club di Ottaviano, la Preside
Maria Grazia Giordano, il Prof. Ing. Gioacchino di
Martino, la Professoressa Margherita Calò, l’Ing.
Lucio Brancaforte, il Cav. Vincenzo Triente Castaldo, la Sig.na Stefania Carrano, il Com.te Paolo
Monda, il Cav. Ettore Araimo, il dr. Pietro Russo, il
dr. Alessandro Sarno, l’Avv. Paolo Sautto e la Consorte Isabella Emione, l’avv. Antonio Scalingi e la
Consorte, avv. Federica Teresa d’Atri, il sig. Pierluigi
Moccia.
Un particolare ringraziamento va rivolto al Cav. Ettore Araimo ed alla Prof.ssa Margherita Calò, i quali
hanno fornito un’indispensabile contributo all’organizzazione ed alla riuscita dell’evento, in particolare curando le relazioni con il Presidente ed il cerimoniere del Circolo Canottieri Napoli.
25 gennaio 2014
La cerimonia per la beatificazione di Sua Maestà
Maria Cristina di Savoia Regina delle Due Sicilie si
è svolta nella Basilica di Santa Chiara alla presenza
di numerosi Principi Reali, fra i quali le LL. AA. RR.
i Principi Clotilde, Maria Gabriella e Amedeo di Savoia, Dom Duarte di Braganza, Carlo di Borbone,
Martino d’Asburgo.
Fra i concelebranti della Santa Messa, officiata dai
cardinali Sepe e Amato, le Guardie d’Onore don
Andrea Cardin, fra Marco Galdini de’ Galda, mons.
Gianluca Gonzino, don Abid Sid. Don Pasquale Gargine, don Giampaolo Civillini, don Geronimo Mirabilii, padre Leone Esposito Mocerino.
La delegazione dell’Istituto era composta dal principe prof. Giovan Battista de’ Medici di Ottajano, dal
capitano di vascello dr. Ugo d’Atri, dal conte avv. Gerardo Mariano Rocco dei principi di Torrepadula, dal
33
gretaria dell’Istituto, sig.ra Maria Letizia Giovannini,
il prof. Angelo Scognamiglio, la nob. prof.ssa Maria
Antonietta Coccanari de’ Fornari, il rag. Marco Perciballi, il nob. avv. Domenico Marini Dettina, il prof.
Antonio Maria Bellizzi, il cav. gr. cr. Sergio Antoniuzzi, l’avv. Paolo Sautto, il dr. Bruscino, la prof.ssa
Vicchio, Mattia Buonaiuto e Alfonso D’Iorio, la dr.ssa
Rosemary Iadicicco.
Dopo la funzione religiosa, sessantuno Guardie d’Onore hanno preso parte ad una riunione conviviale,
infine circa settanta Guardie d’Onore sono intervenute al ricevimento offerto da Ettore Araimo a Palazzo Spinelli di Laurino.
PADOVA
com.te Paolo Monda, dal dr. Paolo Arfilli, dalla
prof.ssa Guglielmina Pierro d’Atri, dalla sig.ra Giovanna Liverzani, dalla preside Maria Grazia Giordano, dal prof. ing. Gioacchino Di Martino, dal cav.
Ettore Araimo, dal sig. Pier Luigi Moccia e dal cav.
Alberto Di Maria.
Fra i duemila intervenuti, circa un centinaio di
Guardie d’Onore presenti nelle varie delegazioni
(ordini cavallereschi e organizzazioni monarchiche),
fra le quali i Principi Carlo Massimo e Carlo Giovanelli, i consultori avv. Pierfrancesco del Mercato e
nob. avv. Alfonso Marini Dettina, il presidente del
collegio dei revisori dei conti, dr. Armando Pietroni,
gli ispettori duca dr. Gian Andrea Lombardo di Cumia, prof. dr. Ciro Romano, nob. avv. Angelo Gadaleta e Stefano Dragonetti, il delegato di Avellino dr.
Augusto Genovese, l’avv. Francesco Atanasio, il prof.
Aldo Anzevino, il dr. Giorgio Raho, ben ventisei
Guardie d’Onore di Cagliari con il delegato Lello
Saba e Vito Fusaro, il cap. Antonio Covino, la se34
Cena degli auguri natalizi.
PALERMO
25 gennaio 2014
Nella Cappella Palatina di Palazzo Reale ha avuto
luogo un solenne Te Deum di ringraziamento per la
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
Santo Sepolcro di Gerusalemme, nonché della delegazione provinciale di Palermo dell’Istituto.
PORDENONE
12 febbraio 2014
Il Delegato provinciale di Pordenone Franco Sciarrino, accompagnato da un’altra Guardia e su invito
del Comitato organizzatore, ha partecipato presso il
Teatro “G. Verdi” di Pordenone ad un concerto tenuto dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia di
Udine.
Erano presenti il Generale Comandante della Brigata
Alpina Julia, il Vice Presidente della Regione Friuli
Venezia Giulia nonché le massime Autorità civili, militari e religiose di Pordenone e provincia.
POTENZA
6 dicembre 2013
L’Istituto ha partecipato nella persona dell'Isp. Stefano Dragonetti, all'evento "Note di Solidarietà",
svoltosi venerdì 6 Dicembre a Potenza presso il teatro stabile; il quale ha portato anche il saluto alle au-
Beatificazione di S. M. Maria Cristina di Savoia,
Regina delle Due Sicilie. La cerimonia, organizzata
da un apposito Comitato, è stata presieduta da S. E.
Rev.ma l’Arcivescovo di Palermo Cardinale Paolo
Romeo. Hanno partecipato numerosi cittadini nonché rappresentanze: del Sovrano Militare Ordine di
Malta; del Sacro Militare Ordine Costantiniano di
San Giorgio; dell’Ordine Equestre dei Cavalieri del
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
35
torità presenti. Il progetto dallo scopo benefico di
raccolta fondi, per l'acquisto di attrezzature per il reparto di Pediatria dell'ospedale San Carlo di Potenza, ci ha visti collaborare con le associazioni ed i
vari club service presenti nella nostra città. Grazie
anche alla partecipazione attiva della Delegazione,
si è riusciti a raccogliere la quota di 4700 euro da devolvere al reparto di pediatria, rappresentato dal
direttore Generale dell'ospedale San Carlo Dott.
Giampiero Maruggi.
RIMINI
2 novembre 2013
Alla cerimonia organizzata dalla Ass. Naz. Marinai
d'Italia in ricordo dei marinai Caduti in guerra, con
deposizione di una corona di alloro al monumento in
memoria dei Marinai d'Italia, erano presenti, su invito, le GG. d'O. Aleardo M. Cingolani e Giorgio Galvani (alfiere)con il Labaro della Delegazione.
3 novembre 2013
Su invito del Comune di Santarcangelo di Romagna,
la G. d'O. Giorgio Galvani, con il Labaro della Delegazione ha partecipato alla cerimonia dedicata
alla Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate ed alla celebrazione della S. Messa in memoria dei Caduti.
4 novembre 2013
Su invito del Prefetto e del Sindaco di Rimini hanno
partecipato alla cerimonia in occasione della Festa
dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, che ha
avuto luogo nella centrale Piazza Cavour, le GG. d'O.
Aleardo M. Cingolani e Giorgio Galvani (alfiere)
con il Labaro della Delegazione. Lo stesso giorno il
Delegato Giovanni Ruzzier si trovava a Pirano (Slovenia) dove, su sua iniziativa, dopo 68 anni di oblio,
ricevuta anche l'adesione del Console Generale d'Italia a Capodistria (Slovenia) dott.ssa Maria Cristina
Antonelli, ha ricordato i Piranesi Volontari Caduti
nella Ia Guerra Mondiale. Omaggi floreali del Console e di Ruzzier sono stati deposti alla lapide che ricorda i Caduti, unica lapide rimasta intatta in Slovenia dopo l'occupazione jugoslava. Nell'occasione
Ruzzier indossava cravatta, bracciale e basco d'ordinanza e salutava militarmente all'indirizzo della
lapide. Presenti alla cerimonia, oltre al Console ed al
suo entourage, rappresentanti della Comunità Ita36
liana di Pirano, il dott. Kristjan Knez Presidente
della Società di Studi Storici e Geografici di Pirano,
il Presidente dell'Università Popolare di Trieste Silvio Del Bello e Franco Viezzoli Presidente della "Famea Piranesa"in esilio.
11 novembre 2013
La G. d'O. Arturo Menghi Sartorio ha partecipato all'incontro con il Presidente dell'Istituto C. V. Ugo
D'Atri, promosso dalla Delegazione di Parma, presso
la sala Assoarma della città, nella ricorrenza del
Trentennale della scomparsa di Umberto II di Savoia
Re d'Italia
16 novembre 2013
Il Delegato Giovanni Ruzzier ha partecipato, a Ravenna, alla Conferenza "Cognomi, Sigilli e Stemmi,
mutazioni di una stessa identità" indetta dalla Delegazione ravennate dell'Istituto in collaborazione
con l'UNUCI di Ravenna. Hanno presieduto l'evento l'avv. Claudio Angeli, Delegato di Ravenna ed
il Gen. Tommaso Mancini, Presidente dell'U. N. U.
C. I. Ravenna. Relatore il Gen. Massimo Iacopi.
4 dicembre 2013
Su invito congiunto del Comando 2°/121°Rgt. Artiglieria C. A. "Ravenna", Comando Capitaneria di
Porto e Guardia Costiera e Comando Provinciale Vigili del Fuoco, le GG. d'O. Aleardo M. Cingolani,
Giovanni Ruzzier e Giorgio Galvani (alfiere) con
Labaro della Delegazione hanno assistito alla Santa
Messa in onore di Santa Barbara, Patrona delle suddetta specialità. Inquadrato con l'Associazione Polizia di Stato era presente la G. d'O. Giosue Tumminello.
ROMA
27 novembre 2013
L’Istituto ha presentato presso la sede del Gruppo
Medaglie d’Oro al Valor Militare, gentilmente concessa dal su presidente, Gen. Div. CC M. O. V. M.
Umberto Rocca, Guardia d’Onore, il documentario
“Così lontani, così vicini”, realizzato dal Centro
Studi Roma Tremila con il supporto dello Stato
Maggiore Difesa e con il contributo di Finmeccanica.
Il documentario è stato girato in Afghanistan, al seguito del 9° Reggimento Alpini, e in Italia e narra
cinque storie di ufficiali e soldati italiani nell’avamGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
posto afghano e delle loro famiglie.
Nell’occasione il Gen. Rocca ha donato all’Istituto la
medaglia celebrativa dei 180 anni dell’istituzione
delle medaglie d’oro al valor militare.
Fra i presenti, gli autori del documentario, il giornalista Pino Scaccia e il dr. Alessandro Conte, S. A.
R. la Principessa Luciana Hassan dell’Afghanistan
con la nipote Flaminia, il capitano di vascello Ugo
d’Atri, il generale Sergio Filipponi, il sig. Enrico Bilotti, l’avv. Giulio Murano, il sig. Pier Luigi Moccia,
l’ing. Tullio Caraffa, il ten. col. Carlo Cetteo Cipriani, il col. Paolo Caruso, il sig. Giovanni Benvenuto con la consorte, il cap. Jesse R. James, il cap.
Massimiliano Gottardi, promotore dell’iniziativa.
28 novembre 2013
Nel 61° anniversario della morte di S. M. la Regina
Elena, l’Istituto ha fatto officiare una S. Messa al
Pantheon, celebrante l’arciprete della Basilica, mons.
Micheletti, concelebrante la Guardia d’Onore fra
Marco Galdini de Galda.
La funzione è stata organizzata con la collaborazione
del Centro Internazionale di Arte, Cultura e Scienza
Foyer des Artistes guidato dal dr. Morgante ed è stata
accompagnata dal coro Nostra Signora di Bonaria di
Ostia Antica diretto dal maestro Davide Clementi.
Erano presenti circa ottanta persone fra le quali le
Guardie d’Onore: Baldan, Barlozzari e consorte, Barone, Benvenuto, Bilotti, Blais, Bosco, Cardinale,
Caruso, Covino, Crisafulli, d’Atri, De Nardo, Dettori,
Di Tosto, Dragonetti de Torres, Ferrari, Figà Talamanca, Figaccio, Gagliani Caputo, Garibaldi, Gonzaga, Iannaccone, James, Lazzarino de Lorenzo,
Mastrosanti, Mereu, Monescalchi F., Monescalchi T.,
Otta, Pietroni, Riva, Rovere, Rutili, Satta, Sinibaldi,
Zucchi F., Zucchi V.
13 dicembre 2013
Cena degli augurî di Natale organizzata al Circolo
Ufficiali delle Forze Armate d’Italia organizzata dall’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali
Tombe del Pantheon, dall’Istituto del Sacro Romano
Impero e dalla delegazione di Roma e del Lazio degli Ordini Dinastici di Casa Savoia.
Fra i novantaquattro presenti, il capitano di vascello d’Atri, il conte Stefano Guelfi Camaiani, il nob.
avv. Alfonso Marini Dettina, che ha letto il messaggio fatto pervenire da S. A. R. il Principe Vittorio
Emanuele di Savoia, il dr. Pietroni, il gen. Blais, il
col. Cardinale, le Principesse Luciana e Mahera
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
Hassan d’Afghanistan, il dr. Tarelli, la dr.ssa Anita
Garibaldi, l’on. Quarzo, il ten. col. dr. Barlozzari, il
nob. avv. Domenico Marini Dettina, il dr. Teodoro
Monescalchi, il sig. Fabio Monescalchi, il dr. Giampiero Covelli, l’avv. Berardi, il capitano di vascello
Guinzio, il dr. Ernesto Ilardi, il sig. Marco Ilardi, il
dr. Iannaccone, il sig. Fantinel, il dr. Carpinelli,
l’arch. Fornaciari, il dr. Vincenzo Borgia, il dr. Nicotera, il dr. Emilio Giordano, il sig. Alessandro Ortenzi, il cap. Covino, il cap. Guacci, la sig.ra Pantano, la sig.ra Ballarati, il col. Caruso, il sig. Mario
Bianchi, la sig.ra Liverzani, la sig.ra Duma, il dr. Cutellè, il ten. col. Cafiero, il sig. Moccia, il sig. Stifano,
il sig. Dongiovanni, il dr. Giovanni De Pasquale con
la consorte Germana e la figlia Federica, il sig. Mottola, la sig.ra Avallone, l’amb. Cassani Pironti, l’avv.
Pazzaglia, l’avv. Murano, il sig. Otta, il conte Tabili
de Andrade, il dr. Tripepi, il m.llo Antolino, il sig. Assogna, la sig.ra Politelli, il cap. Caprilli, il dr. Catrambone, il dr. Ghergely, il dr. Crapanzano, il dr. da
Riva Grechi, il dr. De Piccis, l’ing. Ferrero, il dr. Figà
Talamanca, la dr.ssa Gambarotta, il conte La Longa
Mancini, il sig. Mortolini.
37
17 dicembre 2013
L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle
Reali Tombe del Pantheon, unitamente alla delegazione di Roma e del Lazio degli Ordini Dinastici di
Casa Savoia ed alla delegazione romana dell’Istituto
del Sacro Romano Impero, ha commemorato la figura di S. M. il Re Umberto II nel complesso di San
Salvatore in Lauro. Relazioni sono state tenute dall’avv. Filippo Maria Berardi e dal Conte don Enzo
Capasso Torre delle Pastene.
A seguire, una Santa Messa in onore dei Santi Maurizio e Lazzaro, organizzata dagli Ordini Dinastici e
officiata da don Pietro Bongiovanni, concelebrante
la Guardia d’Onore fra marco Galdini de Galda.
Fra i circa cinquanta partecipanti, il principe don
Carlo Massimo con la consorte, il principe Maurizio
Gonzaga marchese del Vodice, il capitano di vascello Ugo d’Atri, il nob. avv. Alfonso Marini Dettina,
il dr. Armando Pietroni, il gen. Valerio Blais, il cap.
Antonio Covino, il dr. Antonio Iannaccone, il dr.
Teodoro Monescalchi, il prof. Emmanuele Emanuele, la sig.ra Giovanna Liverzani, il sig. Silvano
Bastianelli, il comm. Marco Perciballi, la c.ssa Anna
Teodorani, la sig.ra Maria Grassi, il gr. uff. Dino
Maddalena, il dr. Martino Castellani, il cap. Andrea
Guacci, la sig.ra Paola Avallone, il nob. avv. Domenico Marini Dettina, l’avv. Andrea Sciuto, l’avv. Giulio Murano, il dr. Massimo Arsetti, il dr. Alvise Figà
Talamanca, il dr. Gianluigi Chiaserotti, il dr. Antonio Lazzarino de Lorenzo, l’amb. Fabio Maximo
Cassani Pironti.
19 dicembre 2013
Il capitano di vascello d’Atri, presidente dell’Istituto
ha preso parte a Palazzo Barberini alla riunione nel
corso della quale il ministro della Difesa, on. Mauro,
ha fatto gli auguri di Natale ai vertici delle Forze Armate ed ai presidenti delle Associazioni combattentistiche e d’arma.
28 dicembre 2013
Nel 66° anniversario della morte di Sua Maestà il Re
Vittorio Emanuele III, una Santa Messa è stata officiata al Pantheon. Concelebranti erano le Guardie
d’Onore fra Marco Galdini de Galda e don Andrea
Ghiselli. Fra i circa duecento presenti, le Guardie
d’Onore Gonzaga del Vodice di Vescovato, d’Atri,
Pietroni, S. Russo, Furlan, Murano, Caruso, Duma,
Di Crosta, Alloggio, Arsetti, Barlozzari, Bianchi, Bilotti, Ciotti, Contedini F., Crisafulli, Crocco, Davitti,
38
Deiana, Di Carlo, Figà Talamanca, Fornaciari P.,
Iannaccone, Ingrosso, Liverzani, Marini Dettina,
Mastrosanti, Mereu, Militano, Monescalchi T., Panico, Porro Papa, Rovere, Savarese, Soldà, Verna.
9 gennaio 2013
Il 136° anniversario della morte di Sua Maestà il Re
Vittorio Emanuele II è stato ricordato con una Santa
Messa al Pantheon, celebrante Mons. Daniele Micheletti, arciprete della Basilica di Santa Maria ad
Martyres, concelebrante la Guardia d’Onore don Simone Lupi.
Fra i presenti, le Guardie d’Onore d’Atri, Pietroni, A.
Marini Dettina, Caruso, Tarelli, Covino, Gottardi, Cipriani, Giovannini, A. Ruffino, Barlozzari, Giglio, P.
Fornaciari, E. Fornaciari, Mastrosanti, Aldo Leo,
Angela Leo, Locci, Dongiovanni, Bastianelli, Pignalosa, Liverzani, Alicicco, Coculo Satta, Murano, Rocchi, Furlan, Deiana, Porro Papa, Bilotti, De Piccis,
Figà Talamanca, Savarese, Lazzarino de Lorenzo.
27 gennaio 2014
Nel 13° anniversario della morte di Sua Maestà la
Regina Maria Josè, è stata celebrata al Pantheon una
Santa Messa. Officiante Mons. Micheletti, arciprete
della Basilica, erano presenti le Guardie d’Onore:
Barlozzari, Caruso, Cialdini, Cipriani, d’Atri, D’Orazio, Fantinel, Gagliani Caputo F., Giglio, Giovannini, James, Liverzani, Marini Dettina A., Mereu.
1° febbraio 2014
Alla guardia d’onore solenne erano presenti: Bilotti,
Caruso, Mereu, Militano, Mottola, Nicolosi, Saldicco,
Savarese, Sinibaldi.
12 febbraio 2014
L’Istituto ha promosso la presentazione alla libreria
Borghese dell’ultima opera del sen. prof. Fisichella,
“Dittatura e Monarchia. L’Italia tra le due guerre”.
Fra gli altri, con l’Autore e la consorte, erano presenti
il comandante d’Atri, il nob. avv. Alfonso Marini
Dettina, la marchesa Ripa di Meana, il gen. Boscardi, il gen. Alexitch, il dr. Carpinelli, il dr. Olivieri,
l’avv. Murano, il sig. Goretti, la dr.ssa Pantano, il dr.
Guerriero, il dr. Felici, il dr. Alicicco.
22 febbraio 2014
Alla guardia d’onore solenne erano presenti: Crisafulli, Deiana, Delprete, Gagliani Caputo F., Gizzi,
Mereu, Sinibaldi, Zanzotto.
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
SIRACUSA
Lentini, 30 novembre 2013
Con il patrocinio della Delegazione prov.le ha avuto
luogo la IV edizione del Premio M. O. V. M. Luigi
Briganti, promosso dalla Sezione cittadina dell’Istituto del Nastro Azzurro. Dopo il corteo e la deposizione di un serto d’alloro al Monumento ai Caduti in
piazza Umberto I, presso il Palazzo Municipale si è
svolta l’austera cerimonia di consegna del premio che
per il 2013 è stato conferito al Comando Militare
Marittimo Autonomo in Sicilia con sede in Augusta,
al 41° Stormo dell’Aeronautica Militare con sede
presso l’aeroporto di Sigonella, alla Capitaneria di
Porto di Siracusa e al Comitato prov.le della Croce
Rossa Italiana di Siracusa. Al saluto del Sindaco di
Lentini, Alfio Mangiameli, ha fatto seguito l’intervento della G.d’O. Ivan Grancagnolo, delegato
prov.le dell’Istituto, che ha illustrato le motivazioni
del premio teso a esaltare l’impegno delle Forze Armate nell’opera di salvataggio e assistenza dei flussi
migratori verificatisi di recente nel Mediterraneo.
Siracusa, 14 dicembre 2013
Per iniziativa congiunta della Delegazione, dell’Istituto del Nastro Azzurro, dell’Unuci e degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia- Delegazione Sicilia Orientale, è stata celebrata presso la chiesa di San
Paolo Apostolo in Siracusa una solenne Santa Messa
nell’imminenza del Santo Natale e in memoria dei
militari italiani caduti in guerra. Il sacro rito, officiato da mons. Giuseppe Greco, Vicario generale
emerito dell’Arcidiocesi di Siracusa, e da mons. Thomas Rohr, assistente spirituale del Vicariato di Siracusa degli OO.DD.SS., unitamente ai sacerdoti Salemi, Sapienza e Sparacino, ha visto la presenza
delle Autorità militari della provincia e di Guardie
d’Onore provenienti dalle province di Ragusa, Catania, Enna, Messina e Caltanissetta. Al termine
della cerimonia è stata data lettura del messaggio inviato da S. A. R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia.
TARANTO
Massafra, 7 settembre 2013
Si è svolta il 7 settembre 2013 a Massafra, una cerimonia commemorativa, semplice, ma sentita, per
ricordare i Caduti della Regia Nave da Battaglia
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
ROMA, nel settantesimo anniversario del suo affondamento, avvenuto il 9 settembre 1943 al largo
delle coste della Sardegna.
Affondamento in cui, tra i 1.393 caduti, si annoverano 1 Ufficiale, 1 Sottufficiale e 2 Marinai di Massafra
La cerimonia, patrocinata dal Comune di Massafra,
ha visto le Guardie della Delegazione - Sede di Massafra - impegnate nella organizzazione e nello svolgimento della stessa.
Essa ha avuto inizio alle ore 18:15 nel Teatro Comunale dove il Sindaco, Dott. M.C. TAMBURRANO,
dopo aver rivolto il saluto della Città ai convenuti,
ha introdotto l’evento.
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Di seguito, dopo l’intervento dell’Assessore alla Cultura, G. d’O. Antonio CERBINO, Il Prof. Cosimo Damiano FONSECA, Accademico dei Lincei, ha commemorato con una splendida allocuzione il tragico
Evento. La conclusione è stata affidata all’Amm. di
Sq. Ermenegildo UGAZZI, C.te in Capo del Dipartimento M.M. dello Jonio e del Canale d’Otranto.
Al termine della cerimonia commemorativa si è dato
seguito alla deposizione di una corona d’alloro presso
la lapide posta in Via Caduti della Nave Roma, a ricordo dei quattro massafresi periti nella tragedia.
La Cerimonia ha avuto il suo prosieguo e conclusione
con l’apertura di una mostra fotografica e cinematografica, organizzata dall’Associazione Fotografica
“Grandangolo”, che ha visto la presenza di un folto
gruppo di visitatori.
Erano inoltre presenti, oltre alle Autorità Civili e Militari del Territorio, l’Associazione Combattenti e
Reduci e l’Associazione Carabinieri in congedo.
Hanno preso parte alla manifestazione il Delegato
Provinciale delle G. d’O., Cav. Uff. Francesco
CALO’, il Fiduciario per Massafra, G. d’O. Antonio
GIANNICO e le GG. d’O.: Antonio VIESTI, Vice Sindaco di Massafra, Tommaso DE LUCA, Giuseppe
RUSSO, Carlo MAGGIORE, Donato MONTEMURRO, Vincenzo MARAGLINO, Giuseppe TORELLI, Antonio TORELLI.
Presso la sala dell'Hotel "Vomano", in una piccola
ma significante cerimonia, è stata consegnata all'Esploratore Scientifico, Guardia D'Onore Peluzzi Davide, la bandiera tricolore Sabauda, dall'Ispettore
Regionale G. d’O. Abruzzo sig. Cristhofer Ruffier e
dal Commissario per la Prov. di Teramo Cav. Gaetano D'Addazio, per la prossima spedizione in Nepal
e sul maestoso Himalaya, realizzata appositamente
per l'evento, con l'augurio del Presidente dell'Istituto
e della delegazione Teramana, con preghiera di far
sventolare sul picco più alto dell'Himalaya la bandiera con i colori Sabaudi.
TERNI
7 dicembre 2013
TERAMO
Montoro al Vomano, 1° febbraio 2014
L'ispettore delle Guardie d'Onore dell'Umbria, dr.
Stefano Barlozzari, ha partecipato ad una Santa
Messa organizzata dal Delegato per l’Umbria degli
Ordini Dinastici, conte Pietro Niccolini, presso la
chiesa di San Salvatore in Terni. A seguire si è tenuta
una riunione conviviale presso il Circolo "Il Drago"
in Palazzo Morelli, cui ha partecipato anche il delegato di Terni dell’Istituto, cap. Mauro De Angelis. Lo
scopo della cena era una raccolta di fondi in favore
delle popolazioni della Sardegna colpite dalla recente
alluvione.
TORINO
3 dicembre 2013
Il volume “Morire a Napoli”, opera della Guardia
d’Onore On. Alberto Lembo, dedicata alla figura del
Capitano di Fregata Conte Carlo Fecia di Cossato,
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GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
(Centro Studi Piemontesi), dal Conte Fabrizio Antonielli d’Oulx (Associazione per la Valorizzazione
delle Tradizioni Storico-Nobiliari Vivant), dal Conte
Carlo Buffa di Perrero (Ordini Dinastici di Casa Savoia), dal Capitano di Vascello Ugo d’Atri, dal prof.
Claudio Cardellini e dal Cav. Fabrizio Marabello
dell’Istituto; moderatore il Conte Gustavo Mola di
Nomaglio.
Oltre sessanta le persone presenti, fra le quali il Generale di Corpo d’Armata Franco Cravarezza, il
Ten. Col. Roberto Pintus, presidente dell’Associazione Nazionale Volontari di Guerra, il conte Carlo
Gustavo Figarolo di Gropello, il dr. Ugo Berutti.alluvione.
ARGENTINA
Medaglia d’Oro al Valor Militare, è stato presentato
dall’Autore al Centro Studi Piemontesi.
Sono stati portati saluti dalla dr.ssa Albina Malerba
Il delegato del paese sudamericano, avv. Horacio
Humberto Savoia, ha inviato una nota al quotidiano “La Capital”, pubblicata lo scorso 1° febbraio, in cui sollecitava da parte dell’autorità municipale della città di Mar del Plata l’applicazione di
un’ordinanza in cui si dispone la collocazione di un
monumento dedicato a S. M. il Re Umberto I, che attualmente giace in un deposito comunale.
PROSSIMI
EVENTI
Sabato 29 marzo 2014
Salerno, evento in ricordo del 70° anno dalla morte
dell’Arcivescovo salernitano Mons. Nicola Monterisi.
In mattinata, visita di S. Em. Card. Francesco
Monterisi alla Scuola Media “Nicola Monterisi” (Via
V. Loria) ed incontro col corpo docente e studenti; ore
16.30, museo dello sbarco (via Generale Clark, 5),
convegno “MONS. NICOLA MONTERISI E LA
CITTÀ DI SALERNO” interventi di: S. Ecc. Mons.
Luigi Moretti, Arcivescovo: Introduzione. Ciro
Romano, Ispettore cultura Guardie d’Onore (Univ.
“Federico II”- Univ. Jyvaskyla, Finlandia): Salerno e
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
i suoi vescovi, genesi e storia; Nicola Oddati,
Direttore Museo dello Sbarco (Univ. di Salerno):
L’Arcivescovo Monterisi e Salerno negli anni 19431944; don Michele Di Martno (Istituto Teologico
Salernitano): Nicola Monterisi, pastore; S. EM. Card.
Francesco Monterisi: conclusione.
Sabato 29 Marzo 2014
Varese, intestazione della Delegazione provinciale
dell’Istituto alla M. O. V. M., Maggiore Alberto
Litta Modignani. Programma: ore 9 visita del
Presidente d’Atri alla Caserma Garibaldi, sede
41
della delegazione, ed incontro con personale direttivo della locale sezione U.N.U.C.I. – picchetto
d’Onore; ore 10 inaugurazione della targa esplicativa a lato della lapide a ricordo della visita del Re
Vittorio Emanuele II a Varese. Saranno presenti i
rappresentanti delle Associazioni d’Arma, una
banda musicale e un gruppo di Garibaldini con
divise storiche; ore 10.30 spostamento da Villa
Mirabello in Piazza Monte Grappa per
“Ammassamento” con Associazioni d’Arma,
Autorità, Fanfara dei Bersaglieri; a seguire, corteo
in Corso Matteotti e successiva deposizione di una
corona d’alloro ai Caduti; ore 11 corteo dall’Arco
Mera a Piazza Monte Grappa, ove il corteo verrà
sciolto e avverrà lo spostamento in Piazza della
Motta; ore 11.15 Santa Messa nella chiesa di
Sant’Antonio Abate; ore 12.30 conviviale al Palace
Hotel; dalle ore 15 alle ore 15.30 visita della sezione
risorgimentale dei Musei Civici di Varese – Villa
Mirabello con racconto storico eseguito sul quadro
del Pagliano. Alle cerimonie sarà presente il Dottor
Gian Battista Litta Modignani, figlio di Alberto
Litta Modignani, il presidente dell’Istituto, capitano
di vascello dottor Ugo d’Atri, rappresentanti delle
Associazi oni combattentistiche e le Autorità; particolarmente degna di nota è la presenza del Sergente
Arch. Giancarlo Cioffi, uno degli ultimi partecipanti alla famosa carica di cavalleria di Isbuscenskj ed
attendente del Maggiore Litta Modignani durante la
spedizione dell’A. R. M. I. R. del 1942, nonché
Presidente della Sezione di Milano “Savoia
Cavalleria” dell’Associazione Nazionale Arma di
Cavalleria. Que st’ultima associazione interverrà con
diversi associati e labaro.
Domenica 30 marzo 2014
Salerno, Cattedrale, ore 12, Solenne Pontificale presieduto da S. Em. Card. Francesco Monterisi. Seguirà
una colazione sociale presso il ristorante “Lo scapolatiello” (Corpo di Cava). Quota di partecipazione
35 €. Per informazioni e adesioni: [email protected]; 335/6289899 (ore 18-20).
Lunedì 31 marzo 2014
Napoli, Basilica Maggiore di Santa Chiara, ore 19,
Santa Messa in onore della Beata Maria Cristina di
Savoia, Regina delle Due Sicilie.
Sabato 5 aprile 2014
Casale Monferrato (AL), Palazzo Gozzani di
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Treville, via Mameli n° 29, ore 20, “Ballo dei 100 e
non più 100”. R. S. V. P. entro il 31 marzo 2014
(tel.
388/0010099
–
051/900323
–
[email protected]).Quota di partecipazione: 90 euro. Cravatta nera.
Domenica 6 aprile 2014
Venezia, circolo ufficiali, conferenza e conviviale
con relatore Franco Perlasca (seguiranno dettagli).
Mercoledì 30 aprile 2014
Napoli, Basilica Maggiore di Santa Chiara, ore 19,
Santa Messa in onore della Beata Maria Cristina di
Savoia, Regina delle Due Sicilie.
Venerdì 13 giugno 2014
Roma, Pantheon, ore 18, Santa Messa in suffragio
dei Caduti di via Medina.
Lunedì 30 giugno 2014
Napoli, Basilica Maggiore di Santa Chiara, ore 19,
Santa Messa in onore della Beata Maria Cristina di
Savoia, Regina delle Due Sicilie.
Martedì 29 luglio 2014
Roma, Pantheon, ore 18, Santa Messa in suffragio
di Sua Maestà il Re Umberto I.
Martedì 30 settembre 2014
Napoli, Basilica Maggiore di Santa Chiara, ore 19,
Santa Messa in onore della Beata Maria Cristina di
Savoia, Regina delle Due Sicilie.
Venerdì 31 ottobre 2014
Napoli, Basilica Maggiore di Santa Chiara, ore 19,
Santa Messa in onore della Beata Maria Cristina di
Savoia, Regina delle Due Sicilie.
Venerdì 28 novembre 2014
Roma, Pantheon, ore 17, Santa Messa in suffragio
di Sua Maestà la Regina Elena.
Domenica 30 novembre 2014
Napoli, Basilica Maggiore di Santa Chiara, ore 19,
Santa Messa in onore della Beata Maria Cristina di
Savoia, Regina delle Due Sicilie.
Domenica 28 dicembre 2014
Roma, Pantheon, ore 10.30, Santa Messa in suffragio di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III.
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
LIBRI
DITTATURA E MONARCHIA:
Il Crepuscolo degli Dei
di Domenico Giglio
Avevamo definito “trilogia” i lavori storici di
Domenico
Fisichella
dall‘“Elogio
della
Monarchia”, a“Il Miracolo del Risorgimento“, al
“Dal Risorgimento al Fascismo” ed ora con l’uscita
nel gennaio 2014, del volume “Dittatura e
Monarchia. L’Italia tra le due guerre”, (Editore
Carocci) riguardante il periodo 1922 – 1946, siamo
alla tetralogia, di wagneriana memoria, della quale
l’ultima opera è “Il crepuscolo degli Dei” , con l’incendio finale del Walhalla, strana coincidenza con
un libro che si chiude con la scomparsa del duce del
fascismo, del Re e della Monarchia.
Fisichella, iniziando l’opera con il 1922 e l’avvento
legalitario al potere di Mussolini, si sofferma giustamente, prima di approfondire il problema italiano,
con il quadro istituzionale, politico ed economico
dell’Europa, quale uscito dalla Grande Guerra, 1914
– 1918, dopo i vari trattati di pace, ed il clima che si
respirava negli anni successivi, con un particolare
interesse sulla vicenda della Germania di Weimar,
che tanto poi ci avrebbero condizionato e dove Hitler
ed il partito nazionalsocialista raggiungono il potere
con una serie di success i elettorali che resero
inevitabile l’ascesa di Adolf Hitler al Cancellierato e
poco dopo a Capo dello Stato, a seguito della scomparsa del Presidente della Repubblica, l’ultra ottuagenario Feldmaresciallo Hinderburg, (di convinzioni
monarchiche), unificazione delle cariche che insieme
ai pieni poteri venne concessa ad Hitler, anche da
deputati di altri partiti, che forse non avevano studiato le vicende italiane di alcuni anni prima.
Dopo questa panoramica europea Fisichella passa
ad esaminare la vicenda italiana con una attenzione particolare ai tre anni dall’ottobre 1922 al
1925 dove ancora il fascismo non era né partito
unico, né regime, con le gravissime responsabilità
degli “aventiniani” che non seppero cogliere, dopo
il delitto Matteotti, la possibilità di sgretolare la
maggioranza parlamentare del “listone” governativo, che aveva senza dubbio stravinto le elezioni
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
politiche del 1924, rendendo praticamente inutile il
meccanismo maggioritario della legge Acerbo, ma
nel quale, dato numerico impressionante e poco
conosciuto, i “fascisti” erano solo 227, saliti a 255,
ma sempre minoranza sui 535 totali. Non afferrata
questa possibilità dalle opposizioni e legando così
le mani alla Corona, il governo Mussolini poté
proseguire indisturbato il suo cammino e così nel
1926 vengono promulgate le leggi base del regime,
sancita la decadenza dei deputati aventiniani, che
avevano tentato di rientrare nell’aula di
Montecitorio nel gennaio, in occasione della morte
della Regina Madre Margherita, per cui fino al
1928 rimase in aula solo una decina di oppositori,
tra cui Giolitti.
Segue poi l’analisi delle modifiche del sistema elettorale, per il 1928, fino alla successiva scomparsa
della Camera dei Deputati e l’avvento della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni, la persistenza del Senato del Regno, e la sua composizione,
oltre al significato etico che il fascismo intendeva
dare allo Stato, per cui Fisichella si sofferma a
chiarire il relativo concetto, partendo da Rousseau
e da Hegel; ed egualmente se il fascismo potesse
definirsi un regime totalitario e non semplicemente
autoritario, dimostrando l’impossibilità del totalitarismo in una nazione dove persisteva la Corona
con le Forze Armate legate al giuramento al Re ed
era presente la Chiesa Cattolica con il Pontefice.
Non c’è settore dell’attività governativa, dalla
politica economica e sociale, allo sviluppo dell’industria e dell’agricoltura, alle opere pubbliche in
Italia e nelle Colonie, che non venga esaminato e
documentato, anche con dati numerici, per poi
passare, per il periodo fino al 1935 ed all’impresa
etiopica, alla politica estera, mettendo in risalto, in
numerosi casi, la continuità della stessa, con gli indirizzi precedenti alla presa di potere del fascismo. E
per l’impresa etiopica, che vide forse la massima adesione popolare al regime, anche per le “sanzioni”
decretateci contro dalla Società delle Nazioni, l’Italia
si era mossa certa che non vi sarebbe stata, ed in
effetti non vi fu, una vera opposizione alla nostra
43
guerra ed alla conquista da parte della Francia e
dell’Inghilterra, che si limitò ad un enorme concentramento nel Mediterraneo di 144 navi da guerra per
800.000 tonnellate di stazza.
Dopo la conquista dell’Etiopia ed alla proclamazione dell’Impero, l’Italia, malgrado discorsi e
toni militareschi, come nel discorso mussoliniano
del “carro armato”, desiderava ed aveva bisogno
della pace, vedi l’ultimo bagliore del convegno di
Monaco di Baviera del 1938, ma la guerra civile
spagnola con il nostro intervento in aiuto ai nazionalisti di Francisco Franco, lentamente, ma inesorabilmente ci avvicinava alla Germania hitleriana,
Germania che giustamente Fisichella ricorda essere
una repubblica, e da qui l’alleanza, l’Asse Roma Berlino, la guerra scatenata da Hitler nel settembre
1939, dopo l’allucinante connubio con l’Unione
Sovietica, per spartirsi le spoglie della Polonia, la
nostra giustificata “non belligeranza” per nove
mesi, ed infine, dopo i travolgenti successi tedeschi
in Francia, su quello che si era ritenuto il primo
esercito del mondo (sic), la nostra entrata in guerra il 10 giugno 1940, guerra che doveva essere
breve e parallela a quella germanica.
Fisichella tratteggia, con ricchezza di dati e di
citazioni di numerosi altri storici, come aveva fatto
anche in precedenza, l’evoluzione negativa della
guerra, la perdita dell’Africa, lo sbarco angloamericano in Sicilia, il 25 luglio ed il nuovo governo, e
la conclusione dell’armistizio con il Regno d’Italia
ridotto a poche province del Sud, avendo però salvato la continuità dello Stato, e non cercato di salvare la Monarchia come si scrisse e si continua a
scrivere, evitando la “debellatio”, e la lenta, ma
costante ripresa dello Stato stesso e delle Forze
Armate, con la partecipazione di sempre più
numerosi reparti del Regio Esercito alla campagna
per la liberazione della restante parte del territorio
nazionale dalla occupazione germanica, la cosiddetta “cobelligeranza”, non valorizzata in sede di
Trattato di Pace. Infine il difficile inizio della
Luogotenenza del Principe Umberto, dopo la sofferta decisione del Re Vittorio Emanuele, il 12
aprile 1944, di ritirarsi dalla vita pubblica non
appena fosse stata liberata Roma, e con il Re
Vittorio Emanuele, scrive Fisichella scompare
“l’ultimo uomo del Risorgimento rimasto in Italia”,
quell’uomo che da bambino non voleva giuocare il
27 marzo, perché era l’anniversario della sfortunata battaglia di Novara del 1849 e che all’atto del44
l’abdicazione ha il coraggio morale di scrivere di
avere sempre mirato al bene della Nazione “anche
se posso avere errato”! Trattando poi del referendum e di come si arrivasse allo stesso, dopo che il
Luogotenente era risalito nella stima, sia dei governanti e militari angloamericani, particolarmente
Churchill e Clark, sia di politici italiani e diventato
Re anche di nome, il 9 maggio 1946, stava riconquistando il favore popolare, Fisichella effettua
un’analisi attenta dei dati “ufficiali” dai quali
emerge chiarissimo che la repubblica ha vinto dove
vincevano partiticamente i social-comunisti e cioè
nel centro nord, dove pure per 18 mesi vi era stata
una persistente e faziosa propaganda antisabauda
della repubblica di Salò, e che senza questi voti, di
cui quelli comunisti erano non certo per una repubblica democratica mazziniana e per di più di un
partito legato ad una potenza straniera l’URSS, i
voti repubblicani di una modesta parte di
democristiani, liberali, demo-sociali, oltre ad
azionisti e repubblicani storici non sarebbero bastati alla vittoria della repubblica, di fronte alla
massiccia maggioranza monarchica del meridione.
Con questa opera nella quale nella parte finale
Fisichella si sofferma anche sulla realtà attuale con
interessanti raffronti sui dati elettorali e sui governi
della repubblica e relative alleanze e sulla marcia
“verso lo zero”, si conclude il ciclo di 85 anni di
storia del Regno d’Italia, esposta con la serenità ed
obiettività dello studioso che ha senza dubbio le sue
convinzioni razionali in merito alla superiorità
della monarchia costituzionale ed al ruolo positivo,
anche nei momenti più difficili di questi anni,
svolto dalla Corona, ma lascia ai fatti esposti la relativa dimostrazione e sono i fatti spesso ignorati,
che confermano e rafforzano le convinzioni, quando siano visti senza gli occhiali deformanti della
faziosità e della passione di parte.
Nota :
Il volume uscito nelle librerie il 23 gennaio 2014 è
stato presentato su iniziativa del Circolo di Cultura
ed Educazione Politica Rex, presieduto dall’ing.
Domenico Giglio, a Roma, domenica 26 gennaio,
dall’autore sen. prof. Domenico Fisichella, ad un
folto e qualificato pubblico che acquistate le copie
disponibili si è stretto intorno all’Autore per sollecitarne la firma e la dedica. Attualmente, alcune
copie sono disponibili presso la segreteria
dell’Istituto..
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
CULTURA
ALBERTO BECHI LUSERNA: eroe e martire
di Domenico Giglio
L’episodio oggetto di questa rievocazione è il barbaro assassinio del tenente colonnello Alberto Bechi
Luserna, Capo di Stato Maggiore della divisione
paracadutisti Nembo, di stanza, in Sardegna, nel
Campidano. Avuta la comunicazione dell’armistizio un battaglione della divisione ebbe una reazione di rifiuto dell’accettazione dello stesso decidendo di aggregarsi alle truppe tedesche per proseguire le ostilità. A tale notizia il comandante della
Nembo, generale Ercole Ronco, fedele al giuramento al Re e che nel dopoguerra aderì al Partito
Nazionale Monarchico, divenendone a Roma un
suo importante esponente, ritenne necessario inviare il suo Capo di Stato Maggiore dai ribelli per convincerli a recedere dal loro ammutinamento. Così il
colonnello Bechi Luserna, il 10 settembre 1943, su
una auto di servizio, con due reali carabinieri raggiunse il gruppo verso Macomer, e fermato dai
ribelli ad un posto di blocco istituito sulla statale
Carlo Felice, dove oggi sorge in ricordo un cippo, in
località “Castigadu”, fu barbaramente ucciso da
una raffica di mitra, insieme con uno dei carabinieri, mentre cercava di parlare con i paracadutisti
sovversivi, ed il suo corpo, chiuso in un sacco fu
successivamente gettato in mare dai suoi uccisori,
alle Bocche di Bonifacio. Terminava così tragicamente, per mano fratricida, la carriera di uno dei
più brillanti ufficiali del Regio Esercito, insignito di
quattro medaglie di bronzo , per le sue azioni in
Libia, in Etiopia e ad El Alamein , con la divisione
paracadutisti Folgore, di cui narrò le vicende in un
suo scritto “I Ragazzi della Folgore“, da cui è stata
poi tratta l’epigrafe che si trova nel Sacrario
Militare Italiano di El Alamein ,dove si recarono, in
doveroso omaggio, il Re Vittorio Emanuele III,
durante il suo esilio in Egitto insieme con il figlio,
il Re Umberto II, anche Lui ormai esiliato: “Fra le
sabbie non più deserte - son qui di presidio per l’eternità i ragazzi della Folgore – fior fiore di un
popolo e di un Esercito in armi. – Caduti per un’iGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
dea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dello
stesso nemico, - essi additano agli italiani, nella
buona e nell’avversa fortuna, - il cammino dell’onore e della gloria . – Viandante, arrestati e riverisci. – Dio degli Eserciti, - accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell’angolo del cielo - che riserbi ai
martiri ed agli Eroi.”
L’Esercito ha giustamente ricordato Alberto Bechi
Luserna intitolando al suo nome la Caserma di
Macomer, attualmente sede del quinto reggimento
del Genio Guastatori, appartenente alla Brigata
Sassari e recentemente il 28 maggio 2010 il locale
Lions Club di Macomer, con grande sensibilità e
coerenza con i propri valori fondamentali, ha donato un busto, in pietra basaltica, sorretto da una
colonna, con l’effigie del martire, esposto ad un
lato dell’ingresso principale della Caserma.
Il miglior suggello alla figura di Alberto Bechi
Luserna, esempio fulgido di fedeltà al giuramento
al Re, è la motivazione della medaglia d’oro
conferitaGli alla memoria: “Ufficiale di elevate
qualità morali ed intellettuali, più volte decorato al
valore, Capo di S. M. di una divisione di paracadutisti, all’atto dell’armistizio, fedele al giuramento prestato ed animato solo da inestinguibile fede e
da completa dedizione alla Patria, assumeva senza
esitazione e contro le insidie e le prepotenze tedesche, il nuovo posto di combattimento. Venuto a
conoscenza che uno dei reparti dipendenti, sobillati da alcuni facinorosi, si era affiancato ai tedeschi,
si recava con esigua scorta e attraverso una zona
insidiata da mezzi blindati nemici, presso il reparto stesso per richiamarlo al dovere. Affrontato con
le armi in pugno dai più accesi istigatori del movimento sedizioso, non desisteva dal suo nobile
intento, finché, colpito, cadeva in mezzo a coloro
che Egli aveva tentato di ricondurre sulla via del
dovere e dell’onore . Coronava così, col cosciente
sacrificio della vita, la propria esistenza di valoroso soldato, continuatore di una gloriosa tradizione
familiare di eroismo. - Sardegna, 10 settembre
1943”
45
NUOVI
ISCRITTI
NUMERO
COGNOME
E
NOME
GRADO MILITARE
PROFESSIONE
CITTÀ
NASC.
23.099
MELANDRONE Giovanni
Tenente artiglieria c. a.
Funzionario scientifico
Milano
1933
23.100
ARNABOLDI Mario
Aviere scelto
Imprenditore
Cernobbio (CO)
1965
23.101
VALLE Lorenzo
Alpino
Pensionato
Torino
1949
23.102
BOGAZZI Enzo
Soldato
Funzionario amministrativo
Carrara (MS)
1956
23.103
AGRIFOGLIO Vincenzo
Primo capitano
Funzionario di banca
Varese
1960
23.104
BENATTI Federico
Studente universitario
Milano
1993
23.105
RIGOLLET Ornella
Impiegata statale
Aosta
23.106
VACCA Efisia
Casalinga
Nus (AO)
23.107
DE PICCIS Mauro
Dipendente pubblico
Roma
23.108
CELORIA Maria Luisa
Avvocato
Milano
23.110
FANTÒ Umberto Maria
Studente universitario
Cumiana (TO)
1990
23.111
ABBIATE Mario
Imprenditore
Milano
1957
23.112
BERNABITI Gregorio
Santa Marinella (RM)
1994
23.113
GOTTA Giacomo Guglielmo
Fante
Operaio
Ceresole Reale (TO)
1976
23.114
MATTIELLO Francesco
Sottocapo Nocchiere di P.
Sottufficiale di Marina
Macerata Campania (CE)
1983
23.115
CASADIO Paolo Alberto
Sergente di Marina
Imprenditore
Ravenna
1961
23.116
MASCOLO Emanuele
Capitano degli Alpini
Ufficiale dell'Esercito
Rivoli (TO)
1979
23.117
LOVERA Roberto
Carabiniere
Artista lirico
Roma
1964
23.118
FORNACIARI Paolo
Primo aviere
Architetto
Roma
1963
23.119
FORNACIARI Edoardo
Studente universitario
Roma
1991
23.120
MARTINELLI Giuseppe
Caporlamaggiore art.
mont.
Artigiano
Artogne (BS)
1955
23.121
ZARBA Vincenzo
Luogotenente CC.
Sottufficiale dei Carabinieri
Desenzano del Garda (BS)
1960
23.122
TONNI Antonio
Alpino
Perito industriale
Serle (BS)
1978
23.123
GALLI Aldo
Studente universitario
Pisogne (BS)
1993
23.124
CONTINI Marco
Graduato dei Carabinieri
Sinnai (CA)
1965
46
Appuntato scelto CC.
1976
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
OGGETTISTICA
Fascia da Braccio
Foulard
Cravatta sociale
Sciarpa
Cravatta
Marinella
Dist. commemorativo
per il trentennale della
morte del Re Umberto II
€ 20,00
€ 30,00
€ 30,00
€ 30,00
€ 100,00
€ 30,00
Distintivo
G. d’O. Scelta
Distintivo
Ispettore
Distintivo G. d’O.
Scelta Ispettore
Distintivo
G. d’O.
Medaglia al Merito
di Servizio grande
Medaglia al Merito
di Servizio piccola
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 10,00
€ 50,00
€ 30,00
Barrette
di riconferma perla
Medaglia al Merito di
Servizio piccola
Fregio in
materiale plastico
Calendario 2013
€ 20,00
€ 5,00
€ 10,00
Centenario morte
V.E. II
€ 20,00
Calendario 2014
Volume
“Morire a Napoli”
Volume “Storia e
ruolo della Guardia
d’Onore”
€ 10,00
€ 10,00
€ 30,00
Scudetto di stoffa
Medaglia Regina
Elena
DISTINTIVI COMMEMORATIVI
Trentennale
Quarantennale
Quarantennale
morte R.E.
morte V.E. III
morte V.E. III
€ 30,00
Scudetto ricamato
Bandiera
(in imitolana)
€ 25,00
€ 50,00
€ 30,00
€ 30,00
€ 10,00
€ 20,00
Adesivo tricolore
Distintivo Ispettore
riconfermato
(più di una conferma)
Fregio da basco
CD AUDIO
"Alle radici
della millenaria
Casa Savoia"
€ 2,00
€ 20,00
€ 15,00
€ 10,00
Sotto ciascun oggetto sono indicate le offerte minime per la cessione dei gadget sopraelencati.
La cessione può essere effettuata soltanto ai soci. Gli oggetti sono disponibili presso l'Istituto; in caso di spedizione occorrerà aggiungere € 5
per le spese postali. Per verificare l’effettiva disponibilità dei singoli articoli, consultare la sezione “Oggettistica” del nostro sito internet
www.guardiadonorealpantheon.it
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
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Allego 2 fotografie formato tessera ed euro 100,00 quale quota (minima) di ammissione e contributo associativo annuale.
48
GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2014
MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE
AL CARABINIERE A CAVALLO GIOVANNI BATTISTA SCAPACCINO
“Per aver preferito farsi uccidere dai fuorusciti nelle mani dei quali era caduto piuttosto che gridare «viva la
Repubblica», a cui volevano costringerlo, gridando invece «viva il Re»".
Pont des Echelles (Savoia) 3 febbraio 1834
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Numero 1 - Istituto Nazionale per la Guardia d`Onore alle Reali