Noè e il diluvio
Fin dalla creazione, Dio ha
sempre desiderato che la Sua
creatura più perfetta, l’essere
umano, comprendesse il Suo
grande amore e, pertanto, Lo
servisse e Gli ubbidisse per
ricambiare questo amore.
Purtroppo, però, il peccato di Adamo ed Eva avevano
reso l’uomo schiavo del diavolo e, quindi, sempre più
disposto al male che non al bene.
Le parti in rosso del racconto sono versi tratti direttamente dalla Bibbia
Infatti, dapprima
Adamo ed Eva furono
scacciati dall’Eden.
Poi Caino uccise il
fratello Abele
Lamec fece peggio
ancora uccidendo due
persone
Più passava il tempo, più gli uomini
diventavano cattivi e giunsero a tal
punto che tutti i loro pensieri non
erano altro che malvagità.
Non c’era nessuna
speranza che potessero
ravvedersi, allora Dio
volle porre fine a tanto
male.
… e decise di distruggere l’uomo.
Eppure, fra tanta malvagità v’era
un uomo che amava Dio e Lo
serviva; il suo nome era Noè.
Noè aveva 500 anni quando ebbe
tre figli: Sem, Cam e Iafet.
Non c’è che dire: un vecchietto
veramente arzillo!
La Bibbia dice: «Ma Noè trovò
grazia agli occhi del Signore».
A lui Dio disse: «Poiché la
terra è piena di violenza, Io la
distruggerò insieme ad ogni
essere vivente.
Tu mettiti in salvo e fatti
un’arca»
Quanto è meraviglioso l’amore di Dio! Gli basta la più piccola
opportunità per manifestare questo Suo grande amore.
Il Signore non solo disse a Noè di farsi
un’arca, ma gli diede anche delle
indicazioni precise su come doveva
operare.
Gli diede, insomma, un progetto
completo e molto dettagliato.
«Fatti un’arca di legno di gofer; falla a stanze e spalmala di pece
di dentro e di fuori; la lunghezza dell’arca sarà di 300 cubiti
(circa 137 m.), la larghezza di 50 cubiti (circa 23 m.) e l’altezza di
30 cubiti (circa 14 m. con una dislocazione di 43.300 tonnellate).
Farai all’arca una finestra,
in alto, di un cubito, metterai
la porta da un lato. Farai
l’arca a tre piani.»
Egli fece un patto con Noè (un
patto è un accordo con una
promessa) e gli disse: «Entra
nell’arca tu con tutta la tua
famiglia, perché ho visto che
sei giusto davanti a Me, in
questa generazione»
Poi gli disse ancora di far entrare nell’arca anche ... gli animali!
Due di loro, un maschio e una femmina, per ogni animale
impuro, sette coppie, invece, per ogni animale puro e sette coppie
anche per ogni tipo di uccello
[Il Signore, infatti, aveva diviso gli animali in puri e impuri.
Erano puri tutti quelli che avevano l’unghia spartita, il piede forcuto e
che ruminavano (Lev. 11:3)].
Era, perciò, necessario anche
provvedere il cibo per ciascuno di
essi e in quantità tale da bastare
per tutto il tempo che dovevano
rimanere sulla barca (e sarebbe
stato un tempo veramente lungo!)
Noè si mise subito all’opera
insieme alla sua famiglia e “fece
tutto quello che il Signore gli
aveva comandato”.
Ma, mentre il lavoro procedeva, Noè
continuò a predicare la prossima
catastrofe e ad invitare le persone a
sfuggire all’ira a venire [la Bibbia,
infatti, lo definisce “Predicatore di
giustizia” (2° Pt. 2:5)].
Purtroppo, però, nessuno lo
ascoltava, anzi tutti lo deridevano.
Anche noi oggi predichiamo che
Gesù sta per tornare e che Egli è
morto per ciascuno di noi, per
salvarci dal giudizio eterno; diciamo
alla gente che noi dobbiamo
accettare Lui come nostro personale
Salvatore per essere salvati, ma
quanto sono pochi quelli che
credono alla nostra predicazione!
Tuttavia Noè continuò a
proclamare la verità fino
all’ultimo momento disponibile
prima del diluvio perché quella
gente potesse scampare alla
tragedia.
Così dovremmo fare anche noi
e senza scoraggiarci degli
insulti e dell’indifferenza delle
persone, dobbiamo continuare
a proclamare il messaggio
della salvezza in Cristo.
Comunque, quando l'arca fu finita, Noè aveva 600 anni.
Il Signore gli disse: «di qui a sette giorni farò piovere sulla
terra per 40 giorni e 40 notti».
Ora non rimaneva che portare
tutti gli animali nel’arca. Non era
certo un compito alla portata di
Noè e dei figli, infatti fu il
Signore stesso far arrivare tutti
gli animali sull’arca
Infatti la Bibbia, che è sempre
molto precisa, ci dice che non
doveva essere Noè ad andare a
cercare e prendere tutti quegli
animali, ma che “essi verranno
a te (Gen. 6:20)”!
Trascorsi i sette giorni, le acque del
diluvio vennero sulla terra. Noè
aveva 600 anni, 2 mesi e 17 giorni.
Piovve sulla terra 40 giorni e 40
notti … le acque crebbero e
sollevarono l’arca
L’arca galleggiava sulla
superficie delle acque che
salirono 15 cubiti al di sopra
delle vette dei monti
Ora tutti quelli che prima schernivano
si accorgevano che Noè aveva detto la
verità.
Gridarono aiuto, cercarono di
raggiungere l’arca, …
… ma “tutti gli esseri viventi che
erano sulla faccia della terra
furono sterminati. Solo Noè
scampò con quelli che erano con
lui nell’arca”.
“ … e le acque rimasero alte sopra la terra per 150 giorni … e
alla fine dei 150 giorni cominciarono a diminuire”.
“ Nel 7° mese, il 17° giorno del mese, l’arca
si fermò sulle montagne di Ararat. Le
acque andarono diminuendo fino al 10°
mese”. Il primo giorno del mese, apparvero
le vette dei monti. Dopo 40 giorni Noè aprì
la finestra che aveva fatta nell’arca”.
“ Mandò fuori un corvo, il quale
uscì, andando e tornando,
finché le acque furono
prosciugate sulla terra”.
“ Poi mandò fuori la colomba … la
quale non trovò dove posare la
pianta del suo piede e tornò a lui
nell’arca”.
Aspettò altri 7 giorni, poi mandò di
nuovo la colomba fuori dell’arca”.
“ E la colomba tornò da lui verso la sera; ed ecco aveva nel
becco una foglia fresca d’ulivo”.
“ Così Noè capì che le acque erano
diminuite sopra la terra. Aspettò
altri 7 giorni, poi mandò fuori la
colomba; ma essa non tornò più da
lui.
L’anno 601 della vita di Noè le
acque erano asciugate sulla terra”.
“ Il 2° mese, il 27° giorno la terra era
asciutta”.
Noè era entrato nell'arca l'anno 600
della sua vita, il giorno 17 del secondo
mese (Genesi 7:11-13 ) e la lasciò il
giorno 27 del secondo mese dell'anno
successivo (Genesi 8,14-15 ).
Pertanto, ipotizzando un calendario lunare di 360 giorni, Noè
era stato nell'arca circa 370 giorni.
“Dio parlò allora a Noè dicendo: «Esci dall’arca tu, tua moglie,
i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. Tutti gli animali che
sono con te … falli uscire»
La prima cosa alla quale Noè pensò
appena sceso dall’arca, fu quella di
costruire un altare a Dio per
ringraziarlo per averli tenuti al sicuro.
Fu un comportamento molto gradito al
Signore.
La Bibbia dice: Il Signore sentì un odore soave; e il Signore
disse in cuor Suo: «Io non maledirò più la terra a motivo
dell’uomo, poiché il cuore dell’uomo concepisce disegni malvagi
fin dall’adolescenza; non colpirò più ogni essere vivente come
ho fatto»
Poi Dio parlò a Noè e ai suoi figli
dicendo: «Ecco, Io stabilisco il Mio
patto con voi, con i vostri discendenti
dopo di voi e con tutti gli esseri
viventi; nessun essere vivente sarà
più sterminato dalle acque del diluvio
e non ci sarà più diluvio per
distruggere la terra.
Ecco il segno del patto che Io faccio
tra Me e voi.
Io pongo il mio arco nella nuvola e servirà di segno del patto
fra Me e la terra. Avverrà che quando avrò raccolto delle
nuvole ad di sopra della terra, l’arco apparirà nelle nuvole.
Io mi ricorderò del patto e le acque non diventeranno più un
diluvio per distruggere ogni essere vivente».
Scarica

Noè e il diluvio - Vita Pentecostale