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Comunicato stampa
Consigli del TCS per la restituzione di un veicolo in leasing
Emmen, 26 marzo 2015. Il 15% di tutte le automobili circolanti in Svizzera e quasi una
su due acquistate nuove sono in leasing. Visto l’ampio utilizzo di questo strumento da
parte dei consumatori, il TCS ha riassunto i punti più importanti da osservare alla
scadenza del contratto di leasing e al momento della restituzione del veicolo.
Il TCS consiglia, in ogni caso, di mettersi in contatto con la società di leasing, circa 3 mesi prima
della scadenza del contratto per informarsi sulla procedura da seguire. Infatti, a seconda
dell’interesse personale e dell’opzione d’acquisto, chi non volesse o potesse riscattare il veicolo,
dovrebbe prepararlo alla riconsegna.
Chi sceglie il leasing è responsabile dei danni, degli accessori mancanti e dei km in più
In linea di principio, al momento della firma, chi stipula un contratto di leasing s’impegna a
guidare il veicolo in modo prudente, averne cura ed effettuare i servizi periodici, conformemente
alle prescrizioni del costruttore. Il garage, che ha fornito l’automobile, allestisce un protocollo di
restituzione che la persona, stipulante il leasing, deve firmare. Danni, difetti e usura sono
paragonati con la lista di riconsegna della società di leasing che può essere consultata dal cliente.
Questa lista definisce anche quali deprezzamenti rientrano nell’uso normale del veicolo e quali
vanno invece a carico del titolare del leasing.
Per quanto riguarda l’estetica della vettura - ossia le condizioni di carrozzeria, lacca, cerchioni,
copri cerchi, paraurti, protezioni delle fiancate, vetri, retrovisori e componenti dell’illuminazione in generale vengono tollerati soltanto danni superficiali, come graffiature della lacca o della
protezione dei retrovisori esterni, ai quali si può facilmente ovviare, per esempio passando una
mano di polish. Nel caso invece di graffiature profonde che hanno intaccato la vernice di base, di
danni dovuti a ruggine e grandine, di trasformazioni manuali o di componenti e vetri fratturati, i
costi di riparazione devono essere assunti da chi ha stipulato il leasing o calcolati nella perdita di
valore del veicolo. Se il parabrezza ha delle scheggiature da sassi nel campo visivo del
conducente, occorre sostituirlo perché una semplice riparazione è vietata per legge. Per i
pneumatici: tagli, strappi, buchi, rotture e un’usura irregolare non sono tollerati; a volte si esige
anche uno spessore minimo del profilo.
Per l’interno dell’abitacolo, le contestazione riguardano: componenti danneggiate o mancanti,
buchi (dovuti a bruciature), strappi, graffiature, macchie, danni ai tappetini e alle guarnizioni delle
portiere e del cofano. La meccanica e l’impianto elettrico non sono quasi mai confutati se il
veicolo è stato usato in modo appropriato e se gli intervalli dei servizio sono stati rispettati. Se i
servizi non sono stati fatti e le riparazioni non eseguite, i danni derivanti possono essere
addeditati al titolare del leasing. La società gli può fatturare la mancanza di accessori come
istruzioni per l’uso, chiavi e schede di avviamento, triangolo di panne, giubbotto rifrangente,
ruota di scorta, utensili di bordo, ecc.. Sono, infine, conteggiati i chilometri percorsi in eccesso,
conformemente alla tariffa chilometrica stabilita nel contratto leasing.
I veicoli in leasing devono avere un’assicurazione casco totale; quindi i danni sono quasi sempre
presi a carico dalla compagnia assicurativa, ma devono essere annunciati immediatamente
all’assicurazione e non solo al momento della restituzione del veicolo.
1/2 Nel dubbio, chiedere una seconda perizia
Si consiglia di controllare lo stato del veicolo prima del momento della sua consegna, soprattutto
se si tratta di un’auto d’occasione, ciò per poter paragonare i due protocolli e respingere
contestazioni ingiustificate. Prima di firmare il protocollo sulle condizioni del veicolo, occorre
leggerlo attentamente e farsi spiegare in modo chiaro eventuali costi di ripristino. Se il titolare del
leasing nutre dubbi sul protocollo di ripresa, il TCS consiglia di chiedere una seconda perizia di
mediazione che può essere fatta da esperto indipendente dietro pagamento. In caso di riscatto
del veicolo c’è la possibilità di far valutare il veicolo da un secondo garage, però quest’offerta non
dev’essere formalizzata in un novo contratto fintanto che quello precedente è in vigore. Chi
stipula un contratto di leasing ha anche la possibilità di far controllare il veicolo presso un centro
tecnico del TCS, onde ottenere una perizia neutrale dettagliata sullo stato dell’auto. Questi test
auto-occasione offrono un quadro completo sui prossimi servizi, riparazioni, danni alla carrozzeria
e valore dell’auto. Per ulteriori informazioni: www.occasions-test.tcs.ch
Contatto per i media
Renato Gazzola, portavoce del TCS, 079 686 08 80, [email protected]
Le foto del TCS sono su Flickr - www.flickr.com/photos/touring_club/collections.
I video del TCS sono su Youtube - www.youtube.com/tcs.
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Consigli del TCS
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Contattare la società di leasing 3 mesi prima della scadenza del contratto.
Non per tutti i danni è necessaria una riparazione costosa; Smart Repair può essere una soluzione vantaggiosa
per i piccoli danni.
Il veicolo va restituito in condizioni che garantiscano un funzionamento sicuro.
Al momento della restituzione, controllare che il veicolo sia pulito, internamente ed esternamente, e che
nell’abitacolo non ci siano odori sgradevoli.
Quando si prende in consegna la vettura, occorre proteggere il rivestimento del fondo con tappetini in caucciù,
acquistabili separatamente.
In linea di principio, un danno va annunciato all’assicurazione casco totale, subito dopo averlo constatato.
Prevale la traduzione tedesca del comunicato stampa. 2/2 Il TCS è il più grande Club della mobilità in Svizzera. Associazione senza scopo di lucro, fondata a Ginevra nel 1896, si compone di un Club centrale e 24 sezioni. Interlocutore privilegiato delle autorità federali e cantonali, il TCS difende la libera scelta del mezzo di trasporto. Da oltre un secolo, s’impegna per la sicurezza di tutti gli utenti della strada, con campagne di sensibilizzazione e studi sulla qualità delle infrastrutture stradali. Il TCS è leader nella formazione e nel perfezionamento nella guida con 14 piste e 32 centri per i corsi “due fasi”. Attivo nella difesa dei consumatori, il TCS realizza ogni anno test di riferimento e offre, nei suoi 19 centri tecnici, consulenze indipendenti e competenti. I 220 pattugliatori del TCS effettuano annualmente oltre 300’000 interventi di soccorso e, nella grande maggioranza dei casi, consentono all'automobilista di riprendere il viaggio immediatamente. 1.5 milioni ca. di soci si affidano ai servizi di assistenza del TCS e più della metà sono in possesso del Libretto ETI, che rimpatria in Svizzera, ogni anno, oltre 1'000 persone e quasi 2'500 veicoli. Tramite il servizio medico ETI‐Med, la Centrale d’intervento ETI offre sia valutazioni sia consigli medici e organizza rimpatri sanitari verso la Svizzera in collaborazione con Alpine Air Ambulance, con aereo sanitario, elicottero o ambulanza. La protezione giuridica TCS, la TCS MasterCard e l’assicurazione auto TCS sono tra le prestazioni più conosciute del Club. Il TCS gestisce, inoltre, 34 campeggi e 2 alberghi. I soci ricevono, venti volte l'anno, "Touring", il giornale del Club stampato in 1,3 mio. di copie. 
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