SOCIOLOGIA URBANA E RURALE
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Docente: dr. Alessandro Mongili, DRES.
Viale S. Ignazio, 78, II piano.
0706753767
[email protected]
Materiali sul corso:
ftp://spol.unica.it/didattica/mongili/urbana rurale
• Ricevimento: Giovedì 12-14.
• Esami: giovedì 26 settembre, alle ore 9.30, ex-teatro
dei ciechi (via Nicolodi); sabato 5 ottobre, alle ore
9.30, ex-teatro dei ciechi (via Nicolodi).
SOCIOLOGIA URBANA E RURALE
• AVVISO RELATIVO ALL’ESAME DEL
5 OTTOBRE
L’ESAME DEL II APPELLO DELLA SESSIONE
AUTUNNALE, ORIGINARIAMENTE PREVISTO PER IL
SABATO 5 OTTOBRE, E’ STATO RIPORTATO AL
GIOVEDI’ 10 OTTOBRE, ALLE ORE 10.00, PRESSO
L’AULA 10B (EX-ISTITUTO DEI CIECHI, VIA
NICOLODI).
SI RINGRAZIANO GLI STUDENTI PER LA
COMPRENSIONE.
SOCIOLOGIA URBANA E RURALE
Programmi dei moduli e del corso
MODULI FONDAMENTALI
• La possibilità di una sociologia degli ambiti territoriali, dr. A. Mongili. Testo: Ulf
Hannerz, Esplorare la città. Antropologia della vita urbana, Il Mulino,
Bologna 1992 (compresa l’Introduzione all’edizione italiana di A. Bagnasco,
escl. il Cap. V).
• Metodi qualitativi e quantitativi di analisi territoriale, dr. Aide Esu. La
dispensa: L’analisi del territorio nella programmazione degli interventi
di sviluppo. Guida all’uso degli indicatori è disponibile on-line presso il sito
www.inea.it, oppure all’indirizzo web ftp://spol.unica.it/didattica/mongili/urbana
rurale/analisi del territorio (il II capitolo della dispensa è però scaricabile
unicamente dal sito Inea).
MODULI SEMINARIALI O LAVORI GUIDATI
•
Il vicinato come ambito di analisi sociologica: problemi teorici e un’analisi del quartiere di S. Elia a Cagliari,
dr. Enrico Piras. Testi: M. Bulmer, Neighbours. The Work of Philip Abrams, Cambridge University Press,
Cambridge 1986, pp. 17-26, E.M. Piras, Sant’Elia tra appartenenza ed isolamento, CUEC, Cagliari 2001, pp.
48-69, 89-100.
•
•
I progetti di sviluppo locale UE: una simulazione guidata, dr. Sara Ferrari.
Stategie locali per l’occupazione: difficoltà e opportunità in contesti urbani e rurali, dr. M. Letizia Pruna.
SOCIOLOGIA URBANA E RURALE
L’esame e il corso
•
•
•
•
•
L’esame è scritto. Esso si articola in una serie di risposte offerte a 3 quesiti
scritti, che lo studente sceglierà fra 5 quesiti proposti. I quesiti riguarderanno
essenzialmente il materiale esposto nel corso dei primi due moduli fondamentali.
Sono da escludere quesiti riguardanti la simulazione progettuale guidata dalla
dott.ssa Ferrara.
Gli studenti non frequentanti - indipendentemente dalla facoltà di appartenenza
- dovranno presentare all’esame i testi indicati sulla presentazione (pagina)
precedente. Gli studenti che frequenteranno i moduli in cui sono previsti lavori
diretti dai docenti, potranno portare all’esame un programma ridotto.
Gli studenti-frequentanti vedranno riconosciuto il loro impegno nei moduli
seminariali o nei lavori guidati in sede di valutazione finale.
Dopo lo svolgimento della prova scritta, gli studenti devono informarsi sul giorno
in cui si terrà la correzione pubblica dei compiti e la registrazione del voto sul
registro degli esami.
I materiali del corso sono disponibili presso la copisteria della facoltà di scienze
politiche.
SOCIOLOGIA URBANA E RURALE
• I MODULO: La possibilità di una
sociologia degli ambiti territoriali.
• I. La nascita della sociologia urbana a
Chicago.
• II. Concettualizzare lo spazio urbano.
• III. Problemi di teoria.
• IV. La vita quotidiana nelle città.
LA SCUOLA DI CHICAGO
• UNA GRANDE CITTA’ IN FUSIONE
• 1886: 1° MAGGIO, HAYMARKET SQ.
• 1892: PRIMO DPT. DI SOCIOLOGIA:
NASCONO LE INDAGINI EMPIRICHE
SISTEMATICHE.
LA SCUOLA DI CHICAGO:
WILLIAM I. THOMAS
• Il contadino polacco in Europa e in
America (con F. Znaniecki), 1918-20.
• Impiego di documenti personali (lettere,
autobiografie, archivi privati).
• Informazioni soggettive: la definizione
della situazione definisce la realtà
sociale.
LA SCUOLA DI CHICAGO:
WILLIAM I. THOMAS
• I valori sociali condivisi condizionano gli
atteggiamenti.
• Le tendenze e le condizioni sono vissuti
alla luce di una definizione della
situazione condivisa dagli attori.
• Nella Chicago industriale le norme
sociali tradizionali vengono meno 
disorganizzazione sociale.
LA SCUOLA DI CHICAGO:
ROBERT E. PARK
• Influenza di G. Simmel  città come
luogo della modernità; ruolo del
denaro; fenomeno della moda; la figura
dello straniero.
• Influenza del lavoro giornalistico:
osservare le persone ordinarie durante
le attività ordinarie.
ROBERT E. PARK:
la città moderna
• Quartieri come aree con caratteristiche
proprie.
• Caratterizzazione: la divisione del lavoro
contro il sistema della parentela.
• Relazioni impersonali e differenziazione.
• Contagio sociale e mondi sociali
(‘regioni morali’): identità segmentali e
subculture.
ROBERT E. PARK:
l’ecologia umana
• Diversità spaziale e ordine ‘biotico’,
sotteso alla mediazione simbolica.
• L’ordine biotico si fonda sulla
competizione per lo spazio, controllato o
contrastato dagli obblighi morali.
• L’ecologia umana studia la città
privilegiando dati quantitativi.
ROBERT E. PARK:
l’ecologia umana
• La competizione per lo spazio è la
principale regolazione sociologica dello
spazio, misurabile attraverso il prezzo
dei suoli e l’analisi della dominanza,
della simbiosi e della successione dei
diversi gruppi sociali nel medesimo
spazio.
ROBERT E. PARK:
Gli allievi
• E. Burgess e il suo diagramma
idealtipico della città.
• Aree naturali: zone socialmente
caratterizzate che si sviluppano senza
progetto.
• Zone di transizione: aree socialmente
indeterminate.
ROBERT E. PARK:
Il ruolo dell’antropologia
•
1.
2.
3.
4.
Il metodo etnografico entra in
sociologia:
Osservazione nell’ambiente naturale
Interviste informali
Inchieste
Documenti personali, storie di vita.
RICERCHE A CHICAGO:
The Hobo, 1923
•
•
•
Nels Anderson: osservazione
partecipante, grande ricchezza
etnografica.
Studio delle zone di transizione e degli
accampamenti abusivi degli hoboes.
Tipologia dei vagabondi: (lavoro e
migrazione) lav. stagionali, l. migranti,
girovaghi, guardiani, barboni.
RICERCHE A CHICAGO:
The Gang, 1927
•
•
•
•
Frederic Thrasher: osservazione diretta, dati
non comparabili fra di loro, psicologismo
esplicativo.
Gangland: territorialità e omogeneità etnica
nelle zone di transizione.
Banda come gruppo conflittuale: importanza
del gruppo dei pari e delle strategie
d’adattamento.
Disorganizzazione sociale.
RICERCHE A CHICAGO:
The Ghetto, 1928
•
•
•
Louis Wirth: storia sociale comparata
dei quartieri ebraici in Europa e in
America.
Ebrei tedeschi e dell’Europa orientale:
integrazione o ghetto come area
naturale.
Residenza come indicatore degli stili di
vita.
RICERCHE A CHICAGO:
The Gold Coast and the Slum, 1929
•
•
•
Harvey Zorbaugh: studio del quartiere
eterogeneo di Lower East Side.
Documenti soggettivi, autointerviste,
ricca descrizione etnografica ma
povera analiticamente.
Le sei aree naturali: Gold Coast,
Appartamenti in affitto, Bohemia,
North Clark st., lo Slum, Little Sicily.
RICERCHE A CHICAGO:
The Taxi Dance-Hall, 1932
•
•
•
•
•
Paul Cressey: la descrizione di un
mondo sociale, di una carriera morale.
Valori, norme e linguaggi propri,
separati. Anonimato, bisogni esterni.
Proprietari, ragazze a noleggio, clienti.
Socializzazione delle ragazze.
Carriera discendente.
RICERCHE A CHICAGO:
I temi
•
•
•
•
Ghetti etnici, bande, occupazioni
devianti: moralismo e il concetto di
disorganizzazione sociale.
Pregiudizio assimilazionista e
moralismo etico.
Concettualizzazione del mondo sociale
come esito della differenziazione.
Oggettivismo ecologico.
La società urbana:
Urbanesimo come modo di vita
•
•
•
Louis Wirth (1938): città come
insediamento ampio, denso,
eterogeneo, permanente.
DIMENSIONE, DENSITA’,
ETEROGENEITA’: prossimità fisica,
distanza sociale.
Privacy e solitudine: sensibilità a segni
significativi (moda).
La società urbana:
Urbanesimo come modo di vita
•
•
•
•
Rapporti fra ruoli, non più fra persone.
Rapporti impersonali: gli altri come
mezzi > razionalità strumentale.
Mondi sociali giustapposti, uniti solo
da routines condivise.
Tolleranza e accettazione
dell’insicurezza e dell’incertezza.
La società urbana:
Urbanesimo come modo di vita
L’influenza di Georg Simmel (La metropoli e la
vita mentale, 1903)
• Intensificazione della vita nervosa come
reazione agli stimoli.
• Sofisticazione e atteggiamento blasé.
• Importanza del denaro e della
considerazione strumentale dei rapporti
sociali.
• Il ruolo dello straniero.
La società urbana:
Urbanesimo come modo di vita
•
Superamento dell’oggettivismo
ecologico.
•
Enfasi sulle relazioni sociali e le visioni
del mondo: importanza delle relazioni
faccia a faccia e della formazione delle
identità personali nei contesti urbani.
I mondi sociali.
•
Urbanesimo come modo di vita
Le critiche principali
•
•
•
•
La città come modello chiuso.
La città modella la società contemporanea.
L’urbanizzazione della campagna è
scarsamente considerata.
Confusione fra capitalismo, industrialismo e
urbanesimo: la dimensione e la densità
producono divisione del lavoro e
eterogeneità.
R. PARK E LA SCUOLA DI
CHICAGO: HUMAN ECOLOGY
•
Obiettivo: studiare le determinazioni
•
Storia naturale della città: equilibrio 
crisi  equilibrio.
Visione naturalistica che si rifà
all’ecologia e al darwinismo:
•
spaziali dei processi sociali.
cooperazione competitiva, equilibri fra
specie.
R. PARK E LA SCUOLA DI
CHICAGO: HUMAN ECOLOGY
•
Nelle società umane l’ordine simbiotico
(ecologico), campo della
competizione, interagisce con l’ordine
sociale (culturale), campo della
comunicazione.
•
•
Pensare insieme società e spazio
L’adattamento all’ambiente 
costitutivo delle società.
HUMAN ECOLOGY
Ordine simbiotico o biotico
•
•
•
Non più attori sociali ma membri di
popolazioni.
I membri reagiscono a stimoli comuni
(impulsi biotici): raggrupparsi fra simili,
distanziarsi dagli altri (fisicamente,
simbolicamente).
Nell’ordine simbiotico si generano i
comportamenti collettivi (panico, folla,
pubblico)
HUMAN ECOLOGY
L’adattamento all’ambiente
•
•
•
•
Città  concentrazione e distribuzione
della popolazione.
Maggiore densità  maggiore
differenziazione funzionale.
Processi di selezione e segregazione
spaziale.
Valore dei suoli  funzioni diverse in
aree diverse.
HUMAN ECOLOGY
Selezione/Segregazione
•
•
•
•
Aree: economia, cultura, figure sociali.
Economia: divisione del lavoro, classi
sociali
Cultura: processi politici, governo,
istituzioni preposte alla socializzazione
e al controllo sociale.
I membri delle popolazioni seguono
impulsi biotici costanti, formali.
HUMAN ECOLOGY
Considerazioni critiche
•
•
•
•
L’opposizione analitica fra simbiotico e sociale è
indistinguibile empiricamente
Non aree naturali, ma definibili secondo parametri
storico-sociali.
La pianificazione urbana si scontra con le sue
conseguenze inattese.
Ma  Alcune popolazioni hanno caratteri formali
indipendenti dai dati sociali (residenti, pendolari,
abitanti delle periferie, city users, met
businessmen).
La società rurale:
il modello della folk-society
•
•
•
•
Robert Redfield: la non-città  una
comunità isolata, autosufficiente.
Cultura orale coesa, norme e valori
condivisi: culture del sacro.
Relazioni parentali come cardine di
ogni relazione, anche economica.
Ostilità al profitto, etica della
convinzione
Georg Simmel (1858-1918)
La metropoli e la vita mentale, e Lo spazio e gli
ordinamenti spaziali della società (1903)
•
•
•
•
Vita quotidiana come dato sociologico
fondamentale.
Studiare la città è studiare la società
moderna.
La vita quotidiana nelle metropoli è
dominata dall’intellettualizzazione.
Le relazioni sociali si formano
spazialmente.
Georg Simmel (1858-1918)
La metropoli e la vita mentale, e Lo spazio e gli
ordinamenti spaziali della società (1903)
•
•
•
I ruoli sociali, le routines organizzative, le
forme espressive tendono ad avere una vita
culturale autonoma.
La spazializzazione delle istituzioni sociali
come forma di naturalizzazione.
Proprietà formali dei confini: Il contatto fra
mondi sociali può avvenire solamente in un
luogo: le strutture sociali influenzano le
determinazioni spaziali.
Georg Simmel (1858-1918)
La metropoli e la vita mentale, e Lo spazio e gli
ordinamenti spaziali della società (1903)
•
•
•
Condizioni dell’intellettualizzazione:
l’economia monetaria.
Ambiguità degli esiti: impersonalità,
solitudine, autonomia individuale, tendenze
all’individuazione.
L’esperienza dell’altro come straniero: colui
che arriva e rimane: lo sradicamento che
produce vicinanza/lontananza,
indifferenza/impegno, insomma distacco.
Max Weber
•
•
•
•
Città come insediamento di mercato, luogo
di produzione e di scambio: la città di
consumatori e la città di produttori.
La città di consumatori > le rendite.
La città di produttori > industriale o
commerciale, presenta industrie o
connessioni con i mercati esterni alla città.
La città regola la sua economia
Max Weber
•
•
•
La città è un gruppo, una comunità che
raggiunge la sua completezza nella città
occidentale, nel comune, che usurpa il
proprio potere al Signore.
Il patto degli armati e la città come
raggruppamento di difesa (coniuratio).
Nessun vincolo magico-religioso familiare
ma borghesia come insieme di cittadini >
importanza del Cristianesimo.
ALTRE FORME DI URBANESIMO
•
•
•
•
Gidéon Sjoberg, La città preindustriale
(1960), forme urbane feudali.
Tecnologia umana/animale vs.
meccanica.
Centralizzazione sociale (l’élite) e
spaziale (centro/palazzi/mura).
Differenziazione spaziale dei gruppi
sociali.
ALTRE FORME DI URBANESIMO:
SJOBERG
•
•
•
•
Visibilità degli status (deferenza, leggi
suntuarie, ecc.)
Marginalità del commercio e presenza
delle corporazioni.
Significatività delle reti di parentela e
delle divisioni per le élites.
Cultura popolare carnevalesca.
ALTRE FORME DI URBANESIMO:
PAUL WHEATLEY
•
•
•
•
•
The Pivot of the Four Quarters (1971).
Le città antiche come forme di
insediamento legate al contado.
Cittadini: proprietari terrieri e
guerrieri.
Controllo del simbolismo e del sacro.
Controllo delle eccedenze agricole.
MAX WEBER
Die Stadt (1921)
•
•
•
•
Città occidentale > antica e orientale
La città medievale come nuovo
fenomeno urbano opposto al contado.
Mercato, mura, statuti, corporazioni,
amministrazione autonoma, unità
culturale.
Crogiuolo della civiltà occidentale.
Tipo di insediamento e relazioni
sociali
•
•
•
Unico carattere originale
dell’urbanesimo: diversità sociale e
accessibilità fra gruppi diversi.
Nuovi processi originati dalla coscienza
della diversità: muta la vita quotidiana
Diversificazione dei ruoli e incremento
dei repertori e inventari di ruolo.
Tipo di insediamento e relazioni
sociali: i ruoli
•
•
•
Ambiti di ruolo: parentela, economia,
vicinato, ricreazione, traffico.
Manca la conoscenza personale
(anonimato, incertezza sui
comportamenti altrui, tolleranza)
Individualità come bricolage di ruoli:
role set e crescita del numero di ruoli
Tipo di insediamento e relazioni
sociali: le norme
•
•
•
•
•
Diminuisce la cogenza normativa.
Aumentano le routine condivise.
Segmentazione delle relazioni sociali
(differenziazione degli ambiti e dei ruoli).
Trasformazioni di relazioni di traffico in
rapporti personali, valore dell’intimità
Crescita delle subculture per contagio
sociale.
Comunità o società locale?
•
•
•
•
Comunità e società come forme di relazione
sociale.
Forme di comunità presenti nelle relazioni
societarie (parentela, amicizia, comunità di
luogo - villaggio, ma anche quartiere).
Le comunità locali vivono immerse in
rapporti di scambio e segmentati, societari.
La sociologia studia dunque società locali.
Studi di società locali:
princìpi metodologici
•
•
•
Riconducibilità di condizioni e strutture
spazio-temporali concrete a condizioni e
strutture spazio-temporali astratte, tipiche.
Dalla sociografia alla sintesi ed alla
modellizzazione.
Ricostruire un modello di comunità rispetto
a un problema (sviluppare un punto di vista
rilevante).
Studi di società locali:
la tradizione weberiana
•
•
•
•
Studiare la città in rapporto allo sviluppo
della modernità.
Trovare un punto di accesso al problema (in
Weber, il problema del potere, la politica).
Sviluppare su questa base un modello che
comprenda le relazioni economiche e
culturali.
Distinguere analiticamente le variabili
endogene (es.: culturali) da quelle esogene
(es.: economiche e politiche).
Concettualizzare le società
locali: Anthony Giddens
•
•
•
•
Struttura e azione sociale (mutamento)
Le strutture sociali come risorse per i
modelli stabili di comportamento (sistemi
sociali).
Sistemi sociali caratterizzati dalla loro
ripetibilità spazio-temporale.
Necessità della compresenza e rituali
dell’interazione come condizione
dell’integrazione sociale.
Anthony Giddens:
città come luogo di estensione
cronotopica delle relazioni sociali
•
•
•
•
Luogo di collegamento fra integrazione
sociale e dei modelli di comportamento.
Località: spazi fisici per relazioni sociali
tipiche.
Regionalizzazione del cronotopo: zone e
tempi speciali per pratiche sociali specifiche.
La città e la società come intersezioni di
mondi sociali diversi e luogo di confine e
negoziazione di norme e routine.
CARATTERI ESCLUSIVI
DELL’URBANESIMO
•
Relazioni di traffico e di
approvvigionamento: accessibilità e
segmentazione dei ruoli sociali, controllo e
gestione delle informazioni.
•
Quattro modi di esistenza urbana:
incapsulamento (chiusura dentro 1-2 ruoli);
segregazione (si vivono 2 o più ruoli senza
mischiare le reti); integrazione (si creano
legami fra mondi sociali); isolamento o
solitudine (nessuna relazione sociale: nelle
città è necessario coltivare le relaz. sociali).
La vita urbana nella sociologia di
Erving Goffman (1922-1982)
•
•
Oggetti: comportamento in pubblico;
interazione faccia a faccia (condizioni:
breve periodo di tempo, minima
estensione spaziale, interazioni
complete), ovvero durante la
compresenza e in virtù della
compresenza.
Oggetti: il Sé e la costruzione del
significato della vita sociale.
La vita urbana in Goffman:
il controllo delle impressioni
•
•
•
“Ciò che si esprime e ciò che si lascia
trasparire”: un’immagine vantaggiosa
per il Sé e credibile per gli altri.
Il Sé come presentazione.
La rappresentazione: la facciata
personale (aspetto fisico, il genere, il
look, la gestualità) e l’ambientazione
(l’arredamento della casa, i locali che
si frequentano).
La vita urbana in Goffman:
il modello drammaturgico (1)
•
•
•
Minimizzare gli aspetti spiacevoli.
Le tre tecniche principali: lealtà
drammaturgica (non tradire);
disciplina drammaturgica (“incollarsi”
al ruolo) e circospezione
drammaturgica (coscienza dei
momenti di ribalta e di retroscena).
Regioni anteriori (ribalta) e posteriori
(retroscena).
La vita urbana in Goffman:
il modello drammaturgico (2)
•
•
•
Il retroscena: rilassarsi, svolgere
attività che sulla ribalta possono
danneggiare, distrarsi.
Mostrare il retroscena: gioco di
sincerità, gioco di inganno.
Un ruolo sociale può essere
rappresentato da un attore sociale
collettivo: la ‘compagnia’.
La vita urbana in Goffman:
il modello drammaturgico (3)
•
Rappresentazione collettiva di un
ruolo: mantenere una facciata
comune.
•
•
I ruoli incongruenti nei rapporti con il
pubblico rilevante: delatore,
compare, spettatore puro,
mediatore e non-persona.
Gli attori credono in ciò che fanno.
La vita urbana in Goffman:
la sacralità del Sé e i rituali che la assicurano
•
•
•
DEFERENZA e CONTEGNO: i due
caratteri analitici dei rituali di
sacralizzazione del Sé.
FACCIA: valore sociale positivo
rivendicato dalle persone attraverso
rituali e giochi di faccia. Può essere la
nostra prigione, ma possiamo amarla.
Hanno un carattere instabile, fluido,
non dato.
La vita urbana in Goffman:
la sacralità del Sé e i rituali che la assicurano
•
•
•
•
DEFERENZA: attività simbolica che
esprime apprezzamento, legata alla
posizione sociale.
Rituali di discrezione (“non invadere”).
Rituali di presentazione, prescrizioni
(salutarsi, apprezzarsi, complimentarsi).
CONTEGNO: condotta simbolica con cui si
esprimono le qualità personali.
La vita urbana in Goffman:
La sociologia della sincerità e dell’inganno
•
Sociologia della sincerità > in positivo:
autocontrollo, tatto, savoir faire, cortesia, onore,
orgoglio, rispetto. In negativo: imbarazzo,
vergogna.
•
Sociologia dell’inganno > i giochi di raggiro:
attraverso la nostra ‘faccia’ positiva, si inducono gli
altri a prenderci come misura del loro
comportamento. La manipolazione e le false
alternative (o così o devi scontrarti con me o con la
tua ‘faccia’ positiva).
La vita urbana in Goffman:
LE ISTITUZIONI TOTALI
•
Personale e inmates: disuguaglianza e
distanza sociale. Le infrazioni alle regole
sono tollerate per il personale, sanzionate
per gli inmates (internati).
•
Gli internati sono costretti in un solo ruolo
sociale (di internato, appunto).
Annullamento del retroscena, limitazione
della facciata e dell’ambientazione (sotto il
controllo del personale).
•
La vita urbana in Goffman:
LE ISTITUZIONI TOTALI: la vita sotterranea
•
•
•
•
Gli internati tentano di sfuggire al controllo
del personale.
Si inventano ambientazioni, facciate e
NASCONDIGLI per i beni proibiti.
Alla profanazione del loro Sé gli internati
rispondono con dimostrazioni simboliche di
autostima.
Massima distanza dal ruolo, secondo pratiche
diffuse anche fuori dalle istituzioni totali
(dignità e romanticismo dell’autenticità).
La vita urbana in Goffman:
LA COMPRESENZA
•
•
•
•
•
•
Il problema dell’integrità simbolica e
fisica.
Sconosciuti come non-persone,
sfondo.
Lo spazio privato inviolabile (nicchia).
Confine labile fra sicurezza e pericolo.
L’intrusione: da sconosciuto ad
aggressore.
Violenza simbolica e violenza fisica.
La vita urbana in Goffman:
COSTRUZIONE DEL SÉ
•
•
•
Goffman si occupa di presentazione e
non di costruzione del Sé.
Accetta però che il Sé sia interpretato
come struttura sociale che nasce e si
sviluppa nelle interazioni.
Sostiene che i rituali dell’interazione
siano essenziali per costruire anche il
Sé.
COSTRUZIONE DEL SÉ:
ALTRI MODELLI
•
•
MODELLO DI CONTRASTO
(individuazione): scoperta
dell’individuo nel XII secolo: l’altro
come ‘altro Sé’.
Nelle società pre-moderne il Sé non è
importante. Empatia annullante.
Ostilità alle diversità rispetto al
modello culturale condiviso.
COSTRUZIONE DEL SÉ:
ALTRI MODELLI
•
•
•
•
•
MODELLO DI PRIVAZIONE: le relazioni sociali
non soddisfano il bisogno del Sé di essere
riconosciuto.
Sé ‘pubblico’ e Sé ‘privato’: retorica del Sé
autentico e distanza dai ruoli specifici che si
impersonano.
‘Dignità’ come valore e romanticismo
dell’autenticità.
Pratica dell’autenticità come prigione per gli
altri significativi.
Importanza dei rituali di discrezione.
IL SÉ E I RUOLI SOCIALI
•
•
•
Il Sé e i ruoli sociali come problemi per
gli individui.
Opposizione fra il ‘vero’ Sé e i ruoli: la
retorica dell’individualità.
La città come il luogo della
manipolazione della presentazione del
Sé e teatro dell’ ‘autenticità’, del
RIVELARE e insieme DISSIMULARE.
IL SÉ E I RUOLI SOCIALI
Manipolazioni nella presentazione del Sé
•
•
•
•
Strategie: interrompere la rappresentazione,
segregare i pubblici rilevanti di ruolo; la
‘distanza dal ruolo’.
I ruoli hanno pretese contraddittorie rispetto
al Sé, e si combinano bene se i valori, le
norme e le credenze sono simili in ruoli
diversi.
La presentazione di Sé permette di sfuggire
all’anonimato e alla segmentazione gestendo
la propria ‘faccia’.
Si cambia ruolo cambiando pubblico
rilevante.
Breve bibliografia di Erving Goffman
•
La vita quotidiana come
rappresentazione, Il Mulino,
Bologna.
•
•
•
Asylums. Le istituzioni totali,
Einaudi, Torino.
Stigma, Laterza, Roma-Bari.
Il rituale dell’interazione, Il
Mulino, Bologna.
Piano delle lezioni del II
Modulo (dr. A. Esu)
• Introduzione al corso: collocare il territorio, il contesto
territoriale
• Analisi territoriale, gli indicatori socio-economici: la
popolazione, il mondo della produzione, lavoro e non lavoro,
benessere e qualità della vita
• esercitazione sulla costruzione degli indicatori e la scelta delle
variabili di performance territoriale
• le metodologie qualitative:
 Ricerca -azione, studi di comunità
Empowerment le reti civiche
 Sviluppo rurale, P Rural Appraisal (PRA)
 La sostenibilità urbana, il sistema degli indicatori, le azioni
europee, la Carta di Ålborg, i piani di azione locale, alcune
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Territorio e politiche di governance
Perché e come studiare il territorio
Dimensione interdisciplinare del territorio
•geografico (ambiente/trasformazioni)
•sociologico (sistema sociale delle interrelazioni)
•antropologico (culture e valori)
•psicologico (approccio di empowerment)
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Funzioni di questi diversi approcci
Incrementare le conoscenze utili alle politiche di
governance per:
•facilitare la presa delle decisioni(problem
solving)
•formulare ricerche/azioni/interventi
•facilitare processi di sviluppo del territorio
•fornire una dimensione cognitiva dei fenomeni
sociali
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Collocare il territorio: il contesto ambientale
Approccio geografico
Approccio sociologico
Tratti distintivi di ogni territorio:
•morfologia
•struttura geografica
•caratteristiche dei suoli/pedologia
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Collocare il territorio: il contesto ambientale
Appr. Antropocentrico
uomo domina la natura
Appr.
Ecologicouomo-ambiente
S.Chicago
relazione
Sostenibilità
Paesaggio: insieme dei segni che l’interazione umana
lascia sul territorio
Isnard :”..a differenza dell’ecosistema, che risulta, da
interazioni biologiche, lo spazio nasce dall’iniziativa
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Approccio sociologico
Studiare lo spazio come un processo sociale:
 la produzione agricola, misura fortemente l’azione
dell’uomo di “lasciare segni” sul territorio *
 la produzione industriale, le infrastrutturazioni*
 forme di insediamento*
 le reti di trasporto*
per ciascuno di questi possiamo elaborare diversi piani di
analisi ed interpretazione che pongono l’accento su una
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Approccio sociologico
Alcuni esempi
Vie di trasporto, unire due o più punti
Distribuzione nel territorio
Le condizioni
Reti di trasporto
L’accessibilità
La differenziazione (private,
pubbliche -capillaritàofferta dei
servizi)
Percorribilità (elaborazione di tempi di
percorrenza,
diagrammi di flusso,
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Approccio sociologico
Alcuni esempi: Le piazze
Prima della piazza: il recinto sacro
In Medio Oriente/Egitto le grandi città erano costruite
secondo un disegno geometrico rettangolare o a forma di
quadrilatero, con fitte strade che si incrociano ad angolo
retto.
Non esisteva un luogo per le riunioni o per le attività
comuni.
Le autorità vivevano in spazi chiusi e difesi (il tempio, il
palazzo del re)
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Approccio sociologico
Alcuni esempi: Le piazze
MOSCHEA: luogo pubblico a tutti i mussulmani, è un
punto di aggregazione, è uno spazio sociale pur nel
rispetto della rigida gerarchia che regolava le autorità
politico-religiosa ed i fedeli
AGORA’:non è ancora la piazza ma svolge la stessa
funzione sociale, era uno spazio comune che dava agli
abitanti la coscienza di essere “cittadini”, membri di una
comunità e partecipi alle sue decisioni. Era il luogo del
mercato e centro politico religioso
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Approccio sociologico
Alcuni esempi: Le piazze
A pianta quadrata o a cerchi concentrici, la città europea
del Basso Medioevo ha al centro la piazza, il luogo dei
cittadini.
Secondo alcuni urbanisti le strette stradine medioevali
oltre a consentire una maggiore difesa in caso di attacco,
servivano a rendere ancor più stupefacente la visione della
piazza.
Nella piazza sorgevano i due principali edifici pubblici
simbolo del potere forte del Medioevo:il palazzo del
Comune e la Chiesa
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Approccio sociologico
Alcuni esempi: Le piazze
Nel ‘400-’500 nell’Italia del Rinascimento nasce
l’urbanistica, la scienza che progetta ed organizza la città.
In conformità con lo spirito razionale dell’epoca ci si
sforza di progettare la città perfetta nelle proporzioni, con
strade larghe e diritte e con edifici monumentali.
La piazza divenne uno dei modi attraverso i quali il
Signore della città, il duca, il principe manifestavano la
loro ricchezza, il loro potere, la loro magnificenza.
La piazza cominciò a perdere il suo valore di spazio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Approccio sociologico
Alcuni esempi: Le piazze
‘600 le monarchie assolute, la piazza è creata per stupire,
fu aperta al punto di incontro di nuovi assi viari, o
realizzata aggiungendo nuovi elementi o abbellendo una
piazza già esistente (le piazze reali francesi con al centro
la statua del re, Roma il piano “barocco” di Sisto V,
l’unione delle 7 basiliche ).
Frattura: le piazze medioevali continuano ad essere spazi
di aggregazione sociale ma perdono il ruolo di spazi
politici in cui si esprimeva la partecipazione al governo
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
La popolazione
Processi di deurbanizzazione e riurbanizzazione
Fino agli anni 60 le grandi aree urbanizzate del Nord del
mondo avevano sviluppato modalità di crescita
“centripeta”, diretto verso l’esterno, inglobando nel suo
cammino centri minori che fino a quel momento
avevano costituito entità autonome.
Geddes (Conurbazione) si allargano all’esterno aprendo
una vasta area di fasce suburbane, sobborghi
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Processi di deurbanizzazione e riurbanizzazione
Dalla fine degli anni 60 la tendenza si inverte, le città
centrali cominciano a perdere popolazione, dando luogo
al fenomeno descritto dai geografi come
deurbanizzazione (specie di quelle di più antica
industrializzazione)
Negli anni 80 si avviano processi di riqualificazione di
numerose zone della città centrale che spingono verso
una attrattività residenziale
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Processi di redistribuzione residenziale
SUBURBANIZZAZIONE
fuoriuscita dalla città centrale di popolazione che va a
vivere nelle fasce esterne, compiendo movimenti
pendolari giornalieri per raggiungere il posto di lavoro o
di studio
Gli insediamenti suburburbani sono fortemente
differenziati fra loro per FUNZIONI e
CARATTERISTICHE della popolazione
FUNZIONI:
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Processi di redistribuzione residenziale
CARATTERI DELLA POPOLAZIONE
a) zone suburbane destinate a ospitare ceti medi
b) aree di status privilegiate
c) aree destinate ad ospitare popolazione operaia o
immigrati
GENTRIFICATION (nobilitazione)
tendenza dei gruppi sociali appartenenti al ceto medioelevato a tornare a risiedere nelle parti centrali della città.
Secondo Savage e Warde occorrono 4 processi perché
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Come leggere il territorio
Gli indicatori socio-economici del territorio
PROFILO
Territoriale
COSA DESCRIVE
Caratteristiche fisico-ambientali
ed urbanisitiche
Demografico
Attività Produttive
Profilo della popolazione
La base economica della
popolazione
Distribuzione della popolazione
nelle attività economiche
Tipologia ed organizzazione dei
servizi
Attori sociali e reti relazionali
Istituzioni presenti nel territorio
Occupazione
Servizi
Psico-sociale
Istituzionale
Antropologico
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
La popolazione
Le caratteristiche demografiche (quantità-distribuzione sul territorio-strutture
delle dinamiche passate-tendenze attuali) sono gli elementi di base per
condurre analisi sociali e economiche.
Studio della DINAMICA DEMOGRAFICA
Analisi della dinamica demografica, ossia della composizione della
popolazione per età e per sesso e le sue variazioni nel tempo dovute al
movimento naturale (nascite e morti) ed al movimento migratorio (mobilità
della popolazione)
Fonti : Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, Annuario di
statistiche demografiche
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Le principali variabili che descrivono la popolazione
• La grandezza, relativa a un territorio di una data
superficie
• La densità media su quel territorio (abitanti/Km²)
• Distribuzione (per grado altimetrico, centri urbani e
centri rurali)
• Composizione per sesso e fasce d’età
• Il tasso annuo di natalità e di mortalità
• Il tasso annuo di accrescimento o di declino
(contempla il saldo netto tra il saldo di immigrazione
ed emigrazione che attraversa il territorio, l’entità il
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Dinamica demografica
I processi demografici sono causati da due forze
indipendenti:
Biologici: influenzano la fecondità e la mortalità
Sociali: la mortalità e la sua incidenza secondo l’età ed il
sesso sono condizionati anche dal tipo di
organizzazione sociale, alimentazione, igiene
individuale e pubblica, conoscenze ed organizzazione
sanitaria, sfruttamento delle risorse naturali e qualità
dell’ambiente, la natalità è condizionata da fattori
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Dinamica demografica
Popolazione residente in ciascun comune è costituita dalle
persone aventi dimora abituale nel Comune e presenti
alla data del Censimento, e dalle persone abitualmente
residenti ma che risultano assenti per: emigrazione,
servizio di leva,studio, ricovero in centri di cura,
detenzione, lavoro, turismo
La popolazione presente è costituita dalle persone presenti
nel Comune alla data del censimento e aventi dimora
abituali, e da persone presenti nel Comune alla data del
censimento ma aventi dimora abituale in altri comuni o
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Dinamica demografica
La composizione per età rappresenta uno degli aspetti
fondamentali per analizzare la struttura di una
popolazione
Il modo più semplice per visualizzare questa struttura è
quello di ricorrere ad una rappresentazione grafica
della ripartizione della popolazione per classi di età
(quinquennali). Questo tipo di rappresentazione
prende il nome di piramide d’età e può essere costruita
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Dinamica demografica
Tra gli indicatori più comunemente usati, l’età media
consente di sintetizzare la composizione per età della
popolazione e di definire un parametro semplice,ma
efficace di comparazione tra contesti territoriali e
socio-economici differenti
L’interpretazione di questo indicatore richiede analisi
approfondite poiché potrà assumere significati diversi:
Riduzione della natalità, aumento della vita media,
accentuate dinamiche insediative, trasferimento di
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Esempio INVECCHIAMENTO DELLA
POPOLAZIONE
L’invecchiamento della popolazione comporta una serie di
conseguenze sul piano sociale ed economico:
 Aumento della domanda di servizi socio-sanitari
 Incremento del numero delle pensioni che gravano
sulla popolazione attiva
 Riduzione della capacità progettuale della società
(popolazione che tende ad operare per se e non per le
generazioni future)
 Aumento delle aspettative di vita
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
La struttura familiare
L’evoluzione della struttura familiare rappresenta un
elemento significativo dei processi di mutamento di
una società. Le variazioni delle tipologie e
dell’ampiezza della famiglia nel tempo è associata alle
modificazioni storiche dei sistemi sociali in relazione
all’organizzazione della produzione, ai processi di
urbanizzazione, ai modelli di vita e di relazioni
familiari
Fino agli anni 50 quasi un terzo delle famiglie italiane era
composto da due o più nuclei familiari (famiglia
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
La struttura familiare
Nelle regioni centro-settentrionali buona parte della
popolazione agricola viveva in famiglie estese, le
nuove coppie andavano a vivere nella famiglia di
origine del marito (residenza patrilocale). Il modello
della popolazione agricola meridionale era la residenza
neolocale con maggiore separazione tra luogo di
residenza e luogo di lavoro, maggiore separazione tra
vita domestica e vita lavorativa
Nel boom economico l’urbanizzazione e
l’industrializzazione favoriscono la diffusione del
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Come leggere il territorio
Il lavoro
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
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Come leggere il territorio
Dinamica demografica
I processi demografici sono causati da due forze
indipendenti:
Biologici: influenzano la fecondità e la mortalità
Sociali: la mortalità e la sua incidenza secondo l’età ed il
sesso sono condizionati anche dal tipo di
organizzazione sociale, alimentazione, igiene
individuale e pubblica, conoscenze ed organizzazione
sanitaria, sfruttamento delle risorse naturali e qualità
dell’ambiente, la natalità è condizionata da fattori
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
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Come leggere il territorio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
Sociologia urbana e rurale
Come leggere il territorio
La struttura familiare
Sociologia urbana e rurale
La sostenibilità urbana
Sviluppo sostenibile: concetto chiave in questo
decennio
Idea centrale: le prospettive economiche ed
ambientali non devono essere in contrasto
possono essere ricomposte con reciproco
beneficio
Le città sono spesso percepite come agenti di
disastro ambientale sia a livello globale che
locale.
Sociologia urbana e rurale
La sostenibilità urbana
Qualsiasi iniziativa per migliorare le condizioni dell’ambiente urbano
corrisponde ad un aumento della spesa pubblica e privata, il costo
dell’inazione potrebbe rivelarsi estremamente elevato se valutato in
termini di:
•Salute
•Problemi sociali
•Produttività e interventi di recupero
Sociologia urbana e rurale
La sostenibilità urbana
Intervento a partire da un punto di vista globale
Tendenza a raggiungere risultati uniformi attraverso programmi a
copertura nazionale
Conseguenze:
•Non tenta di integrare la politica ambientale con altre politiche
•Produce strategie difficilmente adatte alla situazione locale
•Genera pressioni sociali e politiche volte ad ottenere esenzioni o
sussidi particolari
Intervento a partire da un punto di vista locale
Sfuggono alle logiche di breve periodo
Avvantaggiano criteri di efficienza economica (alcune città
potrebbero progredire più altre) introduzione di situazioni di
competitività
Sociologia urbana e rurale
La sostenibilità urbana
Tra pianificazione urbana e politica ambientale
possono insorgere dei conflitti poiché la prima
guarda alla questione ambientale come ad una
variabile tra tante, l’altra subordina le questioni
urbane e quelle ambientali
I problemi relativi all’utilizzo del territorio
acquisteranno importanza nei prossimi anni poiché
il processo di trasformazione spaziale continua
anche in quelle aree urbane che hanno smesso di
crescere in termini di popolazione, ampiezza o
Sociologia urbana e rurale
La sostenibilità urbana
Impronta ecologica è un metodo pratico che permette di
visualizzare in termini di superficie il nostro impatto
sull'ecosistema terrestre e, dunque, di capire se eccede quanto la
natura può supportare sul lungo termine e individuare i punti su
cui intervenire per diminuire il nostro "peso" sull'ecosistema
terrestre
Crescita delle città europee: 2/3 della popolazione europea vive
nelle aree urbane
Europa
79% della popolazione
USA
76% della popolazione
Giappone
77% della popolazione
Cambiamento strutturale modifica la scala dei problemi (locale regionale - globale) e la natura dei problemi (inquinamento
atmosferico)
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
Inquinamento atmosferico nella fase di rapida urbanizzazione
produce (emissione di ossidi di azoto – inquinanti da fonti
domestiche e industriali)
fase attuale la questione urbana diventa globale (ossido di
carbonio e di azoto)
Città:
assorbe quantità crescenti di risorse
produce quantità crescenti di emissioni e di rifiuti
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
Città di 1 milione di abitanti (EEA.TF 1995)
CONSUMA 2.000 tonnellate di cibo
11.500 tonnellate di combustibile
fossile
32.000 tonnellate di acqua
PRODUCE
1.500 tonnellate di inquinanti
atmosferici
1.600 tonnellate di rifiuti
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
CITTA’
RISORSE
ECOSISTEMA
AMBIENTE CIRCOSTANTE
Non è sufficiente una sostenibilità a livello locale
Si possono raggiungere obiettivi di sostenibilità
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
Rapporto stato ambiente e performances
ambientali in 51 città (utilizzazione di 55
indicatori)
• struttura urbana (densità di popolazione –
uso del suolo – mobilità)
• flussi di risorse (energia – acqua – materiali)
• qualità ambiente ( aria – rumore – aree verdi –
sicurezza stradale – qualità abitativa)
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
QUALITA’ DELL’AMBIENTE URBANO
• Miglioramento della qualità dell’aria: riduzione
degli ossidi di zolfo
• Sostituzione fonti energetiche (olio
combustibile gas delocalizzazione delle
industrie fuori dalla cintura urbana)
• Aumento dell’ossido di azoto e di monossido di
carbonio: supera i limiti posti dall’OMS
• Aumento del rumore congestione
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
GESTIONE RISORSE NATURALI
Consumi energetici
• variano in rapporto a: clima, grado di
urbanizzazione, struttura industriale
• uso domestico assorbe 1/3 del totale
• trasporto assorbe il 30%
• attività industriale e commerciale è una quota
variabile rispetto alla vocazione economica
della città
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
Le politiche per la città non sono riuscite a tenere
il passo con i profondi cambiamenti avvenuti
nella struttura urbana
La questione urbana è un sotto-insieme delle
politiche nazionali, le politiche urbane hanno
come oggetto i problemi non affrontati o risolti
da altre politiche
CARATTERE RESIDUALE politiche curative
nella concezione e nei fatti
Due deficit sono all’origine:
• insufficienza di investimenti privati/pubblici in
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
l’organizzazione dello spazio e delle abitazioni ha
un’influenza considerevole seppur indiretta su:
– inquinamento
– consumo energetico di materiali
zonizzazione urbana e standard di costruzione
hanno inibito l’adozione di nuovi percorsi
utilizzativi
tradizionalmente la città è un contenitore di edifici
di epoche differenti con diverse destinazioni
Sociologia urbana e ruraleLa sostenibilità urbana
Aree periferiche (a causa dei regolamenti,
preferenze, evoluzione dei valori immobiliari) si
sono sviluppate secondo un modello
monoculturale (villino bifamiliare coop.) con
unica destinazione d’uso e di stile simile
Le aree periferiche mostrano una bassa capacità di
cambiamento dell’ambiente costruito
Programma
• Introduzione
• Universalità del rapporto di vicinato.
• Perché se ne parla poco?
• Il tema del seminario
• Vicino e vicinato: due definizioni
problematiche.
• Il vicinato in città.
• I “villaggi urbani”.
• Il quartiere Sant’Elia.
Tutti, anche nelle più remote
aree rurali, hanno vicini di casa.
Abrams, 1986
• Chi non ha vicini di casa: senzatetto,
eremiti, ricercatori, chi vive in aree isolate.
• Chi ha vicini ma non li può frequentare:
reclusi, monache di clausura, pazienti di
ospedali psichiatrici.
• Casi in cui il vicinato ha un significato
diverso: popolazioni nomadi e “primitive”.
Perché la sociologia si interessa
poco ai rapporti tra vicini?
• Il senso comune suggerisce che il rapporto
di vicinato sia meno importante che in
passato, quindi trascurabile.
• La sociologia, dalle sue origini, ha ritenuto
che i rapporti tra vicini fossero destinati ad
un eclisse progressiva.
• Problemi a definire l’oggetto di studio.
Chi è il vicino, cosa è il vicinato.
• Lo spazio: elemento costitutivo.
• Non tutte le persone che abitano vicino a
noi sono “vicini”.
• Il vicino inteso come “buon vicino”.
• Definizioni operative e definizioni emiche.
• Rapporto tra vicino e vicinato.
• La necessità di dare una definizione.
Il vicinato in città.
• Fattori del declino del vicinato:
• Ruolo meno centrale della casa.
• Aumento della mobilità (fisica, sociale,
residenziale).
• Il ruolo dei mezzi di comunicazione.
• La volontà/possibilità di scegliere i partner
relazionali.
Quando, e per chi, il rapporto di
vicinato ha importanza.
• Donne, casalinghe, pensionati, anziani e
bambini.
• Il rapporto di vicinato come risposta alle
costrizioni ambientali.
• I villaggi urbani.
Il quartiere Sant’Elia.
• La particolare storia del quartiere.
• Le tre zone.
• Chi sono i vicini, che rapporti hanno tra
loro, quanto si aiutano e in quali situazioni.
• Isolamento/appartenenza.
Perché occuparsi di vicinato.
• Ambito intermedio.
• Buon vicinato = maggiore qualità della vita.
• Il vicinato come luogo da difendere
(territorial pissing) - litigiosità tra vicini.
• Servizi forniti all’interno del vicinato.
• Progettazione dal basso.
• Unità politico/amministrativa.
Il condominio.
• Il condomino come vicino.
• Il condominio: spazio soggetto a regole
comuni.
• Il gioco tra formale informale.
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SOCIOLOGIA URBANA E RURALE