LA BIODIVERSITA’
Arianna Peirano
Piera Gandolfo
Marco Aschero
CL II° E
A.S. 2008/2009
Regno:
Animali
Famiglia:
Tenrecidi
Ordine:
Insettivori
Classe:
Mammiferi
Phylum:
Cordati
Subphylum:
Vertebrati
La provenienza e le origini del
tenrec
I tenrec sono piccoli mammiferi simili a porcospini ,opossum, talpe o
toporagni, diffusi prevalentemente in Madagascar ma anche in altre
aree dell'Africa orientale . La famiglia Tenrecidae conta in totale 34
specie, 31 delle quali sono esclusive dell’isola, dove hanno avuto la loro
culla evolutiva differenziandosi in modo da occupare svariate nicchie
ecologiche. Essi sono adattati a vivere negli ambienti più vari , da quello
delle foreste, ai deserti, agli habitat acquatici.
Le principali specie del
Tenrec
Tra le specie appartenenti alla famiglia delle Tenrecidae che
vivono in Madagascar si possono ricordare:
 Il tenrec toporagno a coda corta che abita le zone ricoperte di
foresta,
sia secche che pluviali.
 Il tenrec toporagno di Talazac (Microgale talazaci) che abita le zone
ricoperte di foresta pluviale ad altezze variabili, sia in pianura che
in aree
montuose.
 Il tenrec talpa che abita le zone paludose e lacustri, le aree irrigate e le risaie.
Deve il nome comune alla vaga somiglianza con la talpa: infatti, così come
le talpe nostrane, questo animale ha il pelo nero corvino e gli occhi di
piccole dimensioni rispetto al corpo: tuttavia, la somiglianza si ferma qui, visto
che i tenrec talpa hanno grosse orecchie e zampe sottili.
 Il tenrec riccio minore, che abita le zone ricoperte di foresta pluviale, le
savane, le zone cespugliose e le praterie. Raggiunge i 25 cm di lunghezza. La
pelle è rosa scuro tendente al viola, ricoperta sul dorso da uno strato di
aculei simili a quelli dei ricci (alla somiglianza coi quali la specie deve il nome
comune), mentre sul ventre e sulla testa (al di sotto delle orecchie) il pelo è
rado e biancastro. Le zampe sono piuttosto lunghe, le orecchie grandi. Se in
pericolo, può appallottolarsi. Si nutre prevalentemente di insetti; le femmine
partoriscono in media una decina di cuccioli per nidiata.
Le caratteristiche fisiche del tenrec
Il Tenrec è caratterizzato da un muso appuntito, lungo e sottile, simile ad
una piccola proboscide e da una coda rudimentale, lunga poco più di
1 cm. Il manto è disseminato di aculei che possono essere usati attivamente
come difesa unitamente ai canini difesa unitamente ai canini che nei
maschi possono raggiungere 15 mm. Il tenrec può ottenere una lunghezza
di circa 25-40 cm ed un peso di 1,5 – 2,5 kg. Caratteristica dei Tenrecidae
è quella di avere una cloaca, ossia un tratto comune dove sfociano
l'intestino e l'apparato urogenitale, diffuso in rettili, anfibi e uccelli, molto
e l'apparato urogenitale, diffuso in rettili, anfibi e uccelli, molto meno nei
mammiferi. Altra caratteristica peculiare è quella di avere una
temperatura corporea piuttosto bassa, che rende inutile la presenza di
testicoli nei maschi per raffreddare lo sperma.
Comportamento
Sono animali tendenzialmente solitari, ad esclusione del periodo riproduttivo
(ottobre – novembre). Le femmine possono essere molto prolifiche, esse
scavano una tana nella quale, dopo una gestazione di 56 – 64 giorni, sono
in grado di dare alla luce sino a 32 piccoli che allattano per tre settimane
utilizzando un numero massimo di 32 mammelle, più di ogni altro mammifero;
dopo lo svezzamento i piccoli seguono la madre alla ricerca di cibo e
diventano totalmente autonomi all’età di circa due mesi. Hanno inoltre
abitudini notturne, una vista assai scarsa, basano il loro orientamento sul tatto
e sull’olfatto grazie alla presenza di vibrisse1 assai sensibili sul muso, sono
animali onnivori, si cibano di insetti e di piccoli animali che trovano nelle
fessure e nel substrato, scavando buche nel terreno.
vibrissa1: pelo o setola in rapporto con terminazioni nervose, con funzione quasi sempre sensoriale tipica
della maggior parte dei mammiferi.
Generalmente i Tenrec durante le ore più calde del giorno vivono in tane
scavate in prossimità delle rive dei corsi d’acqua. Durante la stagione secca
(maggio – settembre), quando le risorse sono limitate, vanno in letargo.
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