Securope®
manuale di utilizzo e manutenzione
CONFORME ALLA NORMA EN 795 CLASSE C
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Indice
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1. INTRODUZIONE
1.1 DAL PROGETTISTA ALL’UTILIZZATORE
pag. 3
pag. 3
2. INFORMAZIONI TECNICHE
2.1 DESCRIZIONE PRODOTTO
2.2 SCHEMA FUNZIONALE
2.3 COMPOSIZIONE TIPO
2.4 COMPOSIZIONE AGGIUNTIVA
pag. 4
pag. 4
pag. 5
pag. 5
pag. 5
3. OPERATORI E LORO DOTAZIONE
3.1 UTILIZZATORI
3.2 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI (DPI)
pag. 6
pag. 6
pag. 6
4. OPERAZIONI PRELIMINARI ALL’UTILIZZO E ALLA MANUTENZIONE
4.1 DA PARTE DEL PROPRIETARIO
4.2 DA PARTE DELL’UTILIZZATORE/MANUTENTORE
pag. 10
pag. 10
pag. 11
5. UTILIZZO
5.1 ARRIVO IN PROSSIMITÀ DELL’ACCESSO
5.2 OPERAZIONI DI CONTROLLO
5.3 ACCESSO DIRETTO ALL’IMPIANTO
5.4 ACCESSO ALL’IMPIANTO CON PERCORSO DI RISALITA
5.5 MUOVERSI LUNGO L’IMPIANTO
5.6 SUPERAMENTO DEGLI INTERMEDI
5.7 MUOVERSI IN PROSSIMITÀ DEL BORDO (EFFETTO PENDOLO)
5.8 CHIUSURA DELL’INTERVENTO
pag. 12
pag. 12
pag. 12
pag. 12
pag. 13
pag. 13
pag. 14
pag. 14
pag. 14
6. MANUTENZIONE
6.1 MANUTENZIONE ANNUALE
6.2 MANUTENZIONE IN CASO DI ARRESTO DI UNA CADUTA
6.3 MANUTENZIONE DELLA NAVETTA
pag. 15
pag. 15
pag. 16
pag. 16
7. SCHEDA DI UTILIZZO E MANUTENZIONE (SUM)
pag. 17
8. GARANZIE
8.1 DURATA
8.2 ESCLUSIONE
8.3 LIMITAZIONI
8.4 RESPONSABILITÀ
8.5 VERIFICA E MANUTENZIONE
8.6 FORO COMPETENTE
pag. 18
pag. 18
pag. 18
pag. 18
pag. 19
pag. 19
pag. 19
9. RIFERIMENTI
9.1 MANUALI
9.2 NORMATIVE
9.2.1 NORME TECNICHE
9.2.2 NORMATIVE NAZIONALI
9.2.3 NORMATIVE LOCALI
9.3 SITI INTERNET
pag. 20
pag. 20
pag. 20
pag. 20
pag. 21
pag. 21
pag. 21
manuale di utilizzo e manutenzione
1. Introduzione
Nei lavori svolti in luoghi ove esiste pericolo di caduta, al fine di consentire all’operatore che
deve eseguire le operazioni di manutenzione di muoversi agevolmente lungo l’area di lavoro,
va installata una protezione contro le cadute dall’alto sicura ed ergonomica, cioè di “comodo”
utilizzo per l’operatore.
Il sistema in questione deve essere previsto nell’Elaborato Tecnico della Copertura (ETC) che viene
redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), in accordo col progettista,
ed è integrante sia del progetto sia del fascicolo tecnico dell’opera. L’ETC è quindi composto da
diversi documenti, spettanti a differenti soggetti, in particolare:
COORDINATORE/TECNICO: elaborati grafici con evidenziati i percorsi e gli accessi alla copertura, relazione tecnica con le soluzioni progettuali adottate, relazione di calcolo per supporti e
fissaggi alla struttura.
PRODUTTORE: certificazione del prodotto, manuale d’installazione, di utilizzo e manutenzione.
INSTALLATORE: dichiarazione di conformità delle opere eseguite.
1.1 Dal progettista all’utilizzatore
Nel rispetto dei punti indicati in precedenza, l’obiettivo di SOMAIN Italia è quello di creare un filo
diretto tra il progettista della linea vita e l’utilizzatore finale, passando dal produttore e dall’installatore, grazie alla seguente catena di passaggi:
Studio della linea tramite software con interfaccia grafica di immediata comprensione e restituzione degli elementi costituenti la linea vita (in alternativa all’appoggio al nostro ufficio tecnico).
Fornitura degli elementi previsti per l’intero sistema direttamente da SOMAIN Italia o dalla catena
di rivenditori autorizzati.
Installazione con facili procedure secondo il Manuale di Montaggio ad opera di installatori formati da SOMAIN Italia.
Utilizzo della linea secondo il Manuale di Utilizzo.
Rispetto della manutenzione prevista dal Manuale di Manutenzione.
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2. Informazioni tecniche
2.1 Descrizione prodotto
La linea vita SECUROPE® è conforme alla norma UNI EN 795 classe C che comprende i dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali, con la possibilità di
un’inclinazione massima di 15° rispetto all’orizzontale.
È costituita da una fune metallica tesata tra due o più elementi, con un assorbitore di energia montato
all’estremità della linea, che smorza l’energia in caso di caduta dell’operatore. Il fissaggio può avvenire
direttamente sulla struttura, su lamiera con apposite piastre, su supporti adeguatamente dimensionati.
L’impianto in oggetto si caratterizza per:
l’utilizzo, che avviene con apposita navetta che consente Il passaggio agli intermedi, senza lo
sgancio dell’operatore, come imposto dal principio dell’ergonomia riportato nel D.lgs 81/2008
l’elevata adattabilità a svariate tipologie di coperture in acciaio con diversi sistemi di fissaggio
direttamente su lamiera
l’elevata duttilità a qualsiasi geometria del luogo da mettere in sicurezza vista la possibilità di
realizzare curve con gli stessi elementi intermedi
l’assorbimento dell’energia che si sviluppa in caso di intervento avviene con l’assorbitore d’energia (fino a 20 m) e il frizionamento della piastrina sul semicerchio degli elementi intermedi
la possibilità di giunzione del cavo con apposito elemento
La distanza tra due elementi intermedi è variabile in funzione della lunghezza dell’intero impianto,
aumenta al crescere della lunghezza totale della linea, fino ad un massimo di 12 m.
Le piastre utilizzate su copertura in lamiera si adattano alla maggior parte delle tipologie presenti
in commercio, sia grecate che aggraffate, semplici o doppie. Le stesse sono state appositamente
studiate e testate per la particolare applicazione e quindi certificate. I supporti della linea vita devono
essere dimensionati in modo da sopportare il carico trasmesso in caso di caduta da un ingegnere
qualificato. Possono essere montati su travi in conglomerato cementizio armato, legno o acciaio,
direttamente o con apposite contropiastre. Ne deriva che anche le travi devono essere in grado di
sopportare tali carichi e tale resistenza deve essere garantita in fase progettuale o con verifiche
direttamente sul posto.
Questo tipo di impianto è certificato per l’utilizzo contemporaneo da parte di 2 operatori per ogni
campata fino ad un massimo di 4. L’operatore che utilizza questo tipo di sistema deve indossare
imbracatura conforme alla norma UNI EN 361 e doppio cordino conforme alla UNI EN 354 munito
di assorbitore di energia secondo la UNI EN 355 o, in sostituzione di questi ultimi due DPI, deve
aver un dispositivo di tipo retrattile secondo la norma UNI EN 360. L’aggancio alla linea avviene con
un connettore conforme alla norma UNI EN 362 all’apposita navetta prima menzionata.
Questo impianto è di tipo deformabile e può comunque essere utilizzato per l’eventuale recupero,
che deve avvenire entro 20/25 minuti per evitare danni gravi permanenti, con apposito kit di
recupero conforme alla norma UNI EN 341. Tutti i componenti sono in acciaio inox. La linea vita
in questione è stata testata con prove sia statiche che dinamiche dall’Ente Certificatore Apave,
abilitato secondo normativa UNI EN 364 e gli elementi utilizzati di volta in volta sono conformi
a quelli testati.
Segue una descrizione dettagliata del sistema.
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2.2 Schema funzionale
LDV027
LDV004
LDV023
LDV005
LDV023
LDV012
LDV002
LDV012
LDV023
LDV012
LDV002
LDV005
LDV023
2.3 Composizione tipo
La composizione tipo vale per una linea vita fino a 20 m
2 elementi d’estremità ART. LDV002 con cilindro di chiusura ART. LDV005
elementi intermedi ART. LDV012 (in numero variabile) con anello di chiusura ART. LDV027
1 assorbitore d’energia semplice ART. LDV022 o assorbitore d’energia con molla ART. LDV032
1 tenditore ART. LDV025
cavo inox Ø8 mm ART. LDV004
1 cartello obbligatorio ART. A0 in prossimità di ogni accesso
1 piombino identificatore ART. C35
2 navette con connettore ART. LDV001
piastre e/o supporti
pinza crimpatrice
2.4 Composizione aggiuntiva
La composizione aggiuntiva vale per linee vita più lunghe di 20 m o non rettilinee
sostituire l’assorbitore d’energia con un ulteriore tenditore ART. LDV025
eventuali elementi intermedi ART. LDV012, per linee vita lunghe o non rettilinee fino a massimo 200 m
cilindro di giunzione per cavo in caso di prolungamento o sostituzione parziale del cavo ART. LDV026
punti di ancoraggio singoli per consentire lo sbarco in copertura e/o per evitare l’effetto pendolo
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3. Operatori e loro dotazione
3.1 Utilizzatori
L’impianto a rotaia SECUROPE® è certificato per l’utilizzo contemporaneo da parte di 3 operatori (è
possibile su richiesta aumentare il numero di utenti). Questo impianto è di tipo indeformabile e può
essere utilizzato per l’eventuale recupero dell’operatore rimasto sospeso, che deve avvenire entro
20/25 minuti per evitare danni gravi.
L’impianto necessita dell’utilizzo di appositi DPI di III^ categoria, per cui è necessaria specifica formazione secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/2008 - Testo unico in materia di Sicurezza, così come il
recupero dell’eventuale infortunato deve essere effettuato da persona appositamente formata.
3.2 Dispositivi di protezione individuali (DPI)
L’utilizzo di questo impianto è consentito esclusivamente all’operatore munito di appositi Dispositivi di Protezione Individuali (DPI).
Si ricorda che la manutenzione dei DPI è stabilita dal produttore nella scadenza e nella forma indicate nel manuale di utilizzo, previa compilazione di una scheda con indicate la data di messa in
servizio, la data delle successive manutenzioni, la data di scadenza.
La scelta dei DPI che meglio si adattano alle esigenze di lavoro è da valutare in ogni
singolo caso e, nel caso di lavori in quota, la minima dotazione è:
IMBRACATURA
Requisiti minimi
conforme alla norma UNI EN 361
completa di cosciali e bretelle regolabili
attacco dorsale e/o sternale
Meglio se così integrata
cosciali imbottiti
attacco sia dorsale sia sternale
cintura lombare con attacchi di posizionamento conforme alla UNI EN 358
attacco centrale conforme alla UNI EN 813
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Doppio cordino elastico munito di ASSORBITORE DI ENERGIA
Il cordino deve avere per norma una lunghezza massima ad assorbitore compatto di 2 m, compresi i connettori, e deve avere le seguenti specifiche:
doppio cordino elastico conforme alla UNI EN 354 con due connettori per l’attacco alla linea conformi alla UNI EN 362
assorbitore di energia conforme alla UNI EN 355 con connettore per l’attacco all’imbracatura conforme alla UNI EN 362
DISPOSITIVO RETRATTILE
Qualora il lavoro in quota necessiti di una lunghezza di cordino superiore a 2 m, in abbinamento o in sostituzione del doppio cordino con assorbitore, può essere utilizzato un dispositivo retrattile con cavo d’acciaio con le seguenti specifiche:
conforme alla UNI EN 360
dotato di sistema retrattile, sistema autobloccante e dissipatore d’energia interni
cavo di acciaio della lunghezza necessaria
dotato di connettori, uno per l’attacco alla linea e uno per l’attacco all’imbracatura, conformi alla UNI EN 362
per l’utilizzo su pendenze inferiori al 30% è obbligatorio integrare lo stesso con un cordino in acciaio con assorbitore o con
altro dispositivo indicato dal produttore del retrattile per consentire l’uso dello stesso anche in posizione orizzontale
Il dispositivo anticaduta retrattile prevede obbligatoriamente la revisione annuale presso centri autorizzati dal produttore, come
previsto dalla Norma UNI EN 360, perché dotato di un particolare sistema di arresto che va revisionato da persona competente.
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CONNETTORI
I connettori sono elemento fondamentale per realizzare le connessioni tra imbracatura e cordino o dissipatore e tra gli stessi e la linea vita e devono avere le seguenti specifiche:
conformi alla norma UNI EN 362
dotati di doppio movimento volontario (chiusura a vite, girevole automatica o doppio sistema di apertura)
Cordino in acciaio zincato con ASSORBITORE
Qualora il dispositivo retrattile sia utilizzato in orizzontale va integrato con cordino per garanzia dell’efficacia di intervento, con le seguenti specifiche:
in acciaio zincato
dotato di assorbitore di energia
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Navetta con connettore ART. LDV001
La navetta con connettore costituisce l’elemento fondamentale per l’utilizzo della linea vita perché consente
il superamento degli intermedi senza lo sgancio dell’operatore.
dotata di anello per aggancio di un connettore
utilizzabile da una sola persona alla volta
utilizzabile solo su cavo in acciaio inox diametro 8 mm
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4. Operazioni preliminari all’utilizzo e alla manutenzione
4.1 Da parte del proprietario
Il proprietario dell’immobile su cui è montata la linea vita SECUROPE® è il primo responsabile
di tutte le operazioni che si svolgono nella sua proprietà e che comportano l’utilizzo di particolari
sistemi di sicurezza. È autorizzato quindi a concedere l’accesso a questo tipo di impianto solo a
operatori che ritiene adatti, nel rispetto di alcune prescrizioni.
Conservare la certificazione dell’impianto in buono stato e composta da:
nome e numero impianto: ogni impianto ha un suo numero identificativo da cui è possibile risalire alla composizione e ai dati indicati nei punti successivi
costruttore: nome e dati dall’azienda costruttrice (Fallprotec)
distributore: nome e dati dall’azienda distributrice (Somain Italia)
rivenditore: nome e dati dall’azienda rivenditrice (autorizzata da Somain Italia)
installatore: nome e dati dall’azienda installatrice affiliata al rivenditore autorizzato che firma la corretta posa secondo un progetto e come dal Manuale di Montaggio
progetto dell’impianto: disegni quotati dell’impianto rispetto alla struttura su cui è montato a timbro e firma di tecnico abilitato dal quale si evincono i punti di accesso, l’eventuale
percorso di risalita all’impianto vero e proprio mediante i punti di ancoraggio singoli, la
posizione dell’impianto SECUROPE® in classe C, eventuali zone calpestabili
certificazione degli elementi costituenti il particolare impianto (certificazione
dell’impianto e non di ogni singolo elemento adattato all’uso in questione)
mettere a disposizione di qualsiasi utilizzatore la certificazione completa
mettere a disposizione dell’operatore il presente MANUALE DI UTILIZZO E MANUTENZIONE, dal quale si evincono gli utilizzi della linea e le relative ispezioni o
manutenzioni obbligatorie mediante la compilazione della SCHEDA DI UTILIZZO E
MANUTENZIONE (SUM)
controllare l’idoneità dell’utilizzatore che deve aver effettuato appositi corsi di
formazione per dispositivi di protezione individuali anticaduta di III^ categoria
Qualora il proprietario non si attenga, anche parzialmente, agli adempimenti indicati al presente punto, oltre a perdere la garanzia sull’impianto, mette in pericolo
la sicurezza di altre persone. Qualora il proprietario non ottenga dall’operatore
l’idoneità all’utilizzo dei dispositivi di protezione anticaduta deve proibire l’utilizzo dell’impianto stesso.
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4.2 Da parte dell’utilizzatore/manutentore
L’utilizzatore che si appresta ad intervenire in un luogo dove è montato l’impianto SECUROPE®
deve obbligatoriamente essere formato all’utilizzo di questo tipo di impianto e deve effettuare le
seguenti operazioni preliminari:
richiedere al proprietario il presente MANUALE DI UTILIZZO E MANUTENZIONE, dal
quale si evincono gli utilizzi della linea e le relative ispezioni o manutenzioni obbligatorie mediante la compilazione della SCHEDA DI UTILIZZO E MANUTENZIONE (SUM)
controllare l’esistenza della certificazione dell’impianto composta dagli elementi indicati al punto precedente e in particolare prendere atto del progetto con l’indicazione
del punto di accesso
essere dotato dei necessari DPI, tenuti in condizioni ottimali, per utilizzare questo
impianto (visti in precedenza)
per quanto possibile, prima di ogni impiego procedere a un esame visivo dei componenti della linea vita. In caso di dubbio, fare effettuare un controllo dalla società
installatrice, da un ente di controllo o da una persona addetta alla manutenzione, abilitata e competente per tale tipo di intervento. La linea vita SECUROPE® necessita di
manutenzione annuale del sistema da parte di persona abilitata e competente. Qualora
lo si ritenga necessario esiste la possibilità di effettuare tale ispezione da parte di una
nostra persona abilitata e competente per tale tipo di intervento. Le stesse procedure
vanno rispettate nel caso in cui il sistema abbia arrestato una caduta.
Qualora l’operatore non disponga di tutti gli elementi, indicati al presente paragrafo, deve rifiutare l’utilizzo dell’impianto per qualsiasi operazione.
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5. Utilizzo
5.1 Arrivo in prossimità dell’accesso
La prima fase di utilizzo è la seguente:
L’operatore, dotato dei DPI necessari, raggiunge il punto di accesso come indicato dal progetto allegato alla certificazione
presa visione del cartello identificativo dell’impianto, posizionato in prossimità di ogni accesso,
nel quale sono elencati: tipo di linea, numero di serie, numero massimo di operatori che possono
utilizzare la linea vita in contemporanea su ogni singola tratta, tirante d’aria, data entrata in servizio
della linea vita, l’obbligo di indossare un dispositivo di protezione individuale (DPI) di 3° categoria, il nome del costruttore, il nome del distributore, il nome del rivenditore, il nome dell’installatore.
Tutti questi elementi devono ovviamente corrispondere a quelli già visti nella certificazione
5.2 Operazioni di controllo
Appena arrivati in prossimità dell’accesso procedere, per quanto possibile, come segue:
ad un esame visivo dell’integrità dei componenti della linea vita e in particolare osservare che
non siano presenti dei punti di ruggine sugli elementi, che i fissaggi siano tutti presenti e che la
biglia dell’assorbitore non sia entrata nel cilindro
ad una verifica del piombino identificatore, per accertarsi che non sia stato manomesso
In caso di dubbio, fare effettuare un controllo dalla società che ha realizzato il
montaggio, da un ente di controllo o da una persona del servizio di manutenzione,
competente e abilitata per tale tipo di intervento.
5.3 Accesso diretto all’impianto
Dopo aver raggiunto il punto d’accesso, prima di accedere al luogo di lavoro, è necessario:
agganciare la navetta al cavo premendo sull’apposita molla
una volta rilasciata la molla per assicurare la navetta al cavo è necessario inserire nell’apposito anello un connettore
se si usa il dispositivo retrattile, bloccare la navetta con il connettore attaccato alla carcassa
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linee vita
del dispositivo e connettere il capo libero del dispositivo all’attacco anticaduta dorsale dell’imbracatura
se si usa il cordino con assorbitore, bloccare la navetta con il connettore sul capo libero del
cordino e connettere il capo con l’assorbitore all’attacco anticaduta dorsale dell’imbracatura
5.4 Accesso all’impianto con percorso di risalita
Dopo aver raggiunto il punto d’accesso, prima di sbarcare sul luogo di lavoro, è necessario:
risalire fino alla linea vita per mezzo dei punti d’ancoraggio singoli, posti a distanza di circa
150/200 cm uno dall’altro, usando il doppio cordino in dotazione. Rimanendo sempre ancorati
ad almeno un punto di ancoraggio risalire, agganciandosi e sganciandosi in alternanza, fino a
raggiungere la linea vita
agganciare la navetta al cavo premendo sull’apposita molla
una volta rilasciata la molla per assicurare la navetta al cavo è necessario inserire nell’apposito anello un connettore
se si usa il dispositivo retrattile, bloccare la navetta con il connettore attaccato alla carcassa
del dispositivo e connettere il capo libero del dispositivo all’attacco anticaduta dorsale dell’imbracatura
se si usa il cordino con assorbitore, bloccare la navetta con il connettore sul capo libero del
cordino e connettere il capo con l’assorbitore all’attacco anticaduta dorsale dell’imbracatura
5.5 Muoversi lungo l’impianto
Al raggiungimento dell’impianto si procede:
rimanendo ancorati con cordino o con sistema retrattile alla navetta muoversi lungo l’impianto
con cautela, parallelamente al cavo della linea vita, fino a raggiungere il punto desiderato.
accertarsi che la navetta segua il movimento dell’operatore facendo attenzione a eventuali
ostacoli presenti che potrebbero impedire la regolare caduta e creare problemi all’operatore o
danneggiare i DPI.
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5.6 Superamento degli intermedi
In caso di presenza degli elementi intermedi, sia in un tratto rettilineo che i caso di curve, si ricorda
che, come imposto dal principio dell’ergonomia riportato nel D.lgs 81/2008, questi devono essere
superati rimanendo sempre ancorati alla linea vita, quindi procedere come segue:
facilitare il passaggio della navetta sull’elemento intermedio e se connessi con
il dispositivo retrattile accompagnare tale dispositivo a superare l’intermedio evitando di dare scossoni che potrebbero danneggiare la struttura di copertura.
5.7 Muoversi in prossimità del bordo (effetto pendolo)
Se la zona interessata all’intervento dell’operatore è
situata vicino al bordo della falda e quindi esiste la
possibilità di una caduta laterale che genera un effetto pendolo, è necessario un doppio ancoraggio:
verificare la presenza nella zona di un
punto d’ancoraggio, solitamente posto a circa 2 m dal bordo e con un’ispezione visiva
controllarne lo stato d’usura
rimanendo sempre connessi alla linea
vita principale, procedere all’ancoraggio del connettore di un cordino al dispositivo
individuato. Con questa semplice operazione si crea una triangolazione d’ancoraggio dell’operatore, evitando così l’eventuale effetto pendolo
5.8 Chiusura dell’intervento
Quando l’intervento in copertura è terminato, non lasciare sulla stessa nessuna attrezzatura o
alcun detrito, verificare l’integrità della linea vita SECUROPE® e compilare l’apposita Scheda
di Utilizzo (SU).
In caso di danneggiamento o di stress subito della linea vita SECUROPE® va avvisato prontamente il responsabile del sistema o il proprietario, che provvederà a far intervenire l’installatore
della linea vita, oppure direttamente SOMAIN Italia srl.
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6. Manutenzione
L’impianto SECUROPE® è costituita interamente da elementi in acciaio inox, è di tipo indeformabile e, come dichiarato dal produttore, necessita di manutenzione annuale ed ogni qualvolta in cui
il sistema abbia arrestato una caduta.
Per gli interventi di manutenzione è necessario attenersi alle procedure indicate nel
Manuale di Utilizzo.
La manutenzione è comunque obbligatoria in caso di intervento della linea e alla scadenza dei 10
anni di garanzia per ottenere il rinnovo.
La manutenzione serve per verificare la presenza di eventuali anomalie dell’impianto e deve essere
effettuata da persona a conoscenza delle raccomandazioni e delle istruzioni emesse dal fabbricante,
applicabili ai componenti dell’impianto. L’operatore deve essere in grado di identificare e valutare
l’entità di tali difetti e avviare l’azione correttiva da intraprendere. In caso di dubbi contattare SOMAIN Italia che provvederà con un proprio tecnico a risolvere i problemi riscontrati.
Al termine di qualsiasi intervento di manutenzione il controllore deve compilare, e sottoscrivere,
la Scheda di Intervento (SI) e consegnarla al proprietario dell’impianto. È necessario compilare
inoltre la Scheda di Utilizzo e Manutenzione (SUM) nella quale si evidenziano tutti gli interventi effettuati sulla linea con relativi operatori.
6.1 Manutenzione annuale
Le operazioni da effettuare in caso di manutenzione annuale sono:
sostituzione piombino identificatore
presenza cartello identificatore
pulizia del cavo da eventuali residui
verifica dell’usura della navetta e il corretto scorrimento della stessa sul cavo specialmente nei
passaggi sugli intermedi e nelle curve
verifica del corretto tensionamento del cavo
controllo della tenuta dei punti della crimpatura del cilindro di chiusura (per le estremità) o
dell’anello di chiusura (per gli intermedi)
verifica della tenuta dei grani degli elementi intermedi
controllo che la biglia non sia entrata nel cilindro dell’assorbitore
controllo dell’assenza di corrosione sugli elementi
Le azioni correttive sono riportate nell’apposita Scheda di Intervento (SI) che il manutentore,
autorizzato, deve rilasciare obbligatoriamente alla fine di ogni intervento.
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6.2 Manutenzione in caso di arresto di una caduta
Le operazioni di manutenzione da effettuare nel caso in cui il sistema abbia arrestato una caduta sono le stesse viste in precedenza, con l’aggiunta di:
controllo dello stress che può aver subito il cavo, in particolare in corrispondenza del punto di
caduta
controllo dello stress che possono aver subito gli elementi d’estremità e intermedi
controllo di eventuali anomalie nelle strutture ricettive gli elementi della linea
controllo della tenuta dei fissaggi degli elementi d’estremità e intermedi montati direttamente
sulla struttura o su apposite piastre
Le azioni correttive sono riportate nell’apposita Scheda di Intervento (SI) che il manutentore,
autorizzato, deve rilasciare obbligatoriamente alla fine di ogni intervento.
6.3 Manutenzione della navetta
La manutenzione realmente necessaria è la pulizia e la lubrificazione delle rotelle che permettono
lo scorrimento della navetta.
In caso di danneggiamento o di stress subito dal dispositivo va avvisato prontamente il responsabile del sistema o il proprietario, che provvederà a far intervenire l’installatore della linea vita, oppure
direttamente SOMAIN Italia srl.
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7. Scheda di utilizzo e manutenzione (SUM)
INTERVENTI DI UTILIZZO E MANUTENZIONE
DATA UTILIZZO/MANUTENZIONE
UTILIZZATORE/MANUTENTORE
LAVORI ESEGUITI
NOTE
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8. Garanzie
8.1 Durata
È accordata una garanzia di 10 anni su tutti i componenti degli impianti a rotaia SECUROPE®.
8.2 Esclusione
La garanzia sarà accordata solamente se:
il cavo per le linee vita SECUROPE® è stato fornito da FALLPROTEC
il materiale fornito è stato interamente pagato
il materiale è stato posato e utilizzato in conformità alle istruzioni di montaggio e alle istruzioni
tecniche di SOMAIN Italia
i nostri prodotti sono stati posati da installatori competenti riconosciuti da SOMAIN Italia
La garanzia non sarà accordata nel caso in cui:
i nostri prodotti siano in acciaio galvanizzato o zincato
i nostri prodotti di sicurezza comprendano pezzi o accessori di provenienza esterna: in questo
caso la garanzia accordata sarà quella del fornitore di suddetti pezzi
La garanzia è esclusa quando il vizio risulta causato:
da un intervento o una modifica effettuati all’impianto originale senza autorizzazione scritta del
costruttore/distributore
da un’utilizzazione anomala e non conforme alla destinazione dell’attrezzatura
da un’installazione difettosa non conforme ai disegni o alle regole dell’arte
dalla mancata comunicazione da parte del cliente di speciali condizioni (inquinamento, temperatura, numero di utenti, ecc.) di utilizzo dell’attrezzatura
dalla sottostima della resistenza del supporto che genera la distruzione o la non conformità delle
nostre attrezzature
dall’aggiunta ai nostri sistemi di pezzi prodotti dall’acquirente o di altra provenienza rispetto a
FALLPROTEC. Tutte le nostre linee vita devono essere di provenienza FALLPROTEC o fabbricate
con il consenso di FALLPROTEC, sulla base dei nostri progetti
da un evento di forza maggiore o qualsiasi evento al di fuori del controllo del venditore come
guerre, fulmini, ecc.
8.3 Limitazioni
In tutti i casi la nostra garanzia si limita alla sostituzione o alla riparazione degli elementi o delle
attrezzature riconosciute formalmente difettose dal nostro servizio tecnico.
Se la riparazione è affidata a terzi, essa potrà essere effettuata solamente previa accettazione da parte
di FALLPROTEC del preventivo di riparazione. Tutte le restituzioni di attrezzature dovranno avvenire
con il consenso di FALLPROTEC. La garanzia si applica solamente agli elementi resi e non copre
perciò le spese di rimozione e re-installazione dell’attrezzatura nel gruppo in cui è integrata. La
riparazione, la sostituzione o la modifica dei pezzi o delle attrezzature durante il periodo di garanzia
può determinare l’estensione della garanzia stessa.
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8.4 Responsabilità
FALLPROTEC sarà responsabile, alle condizioni del diritto comune, relativamente ai danni materiali cagionati dalla sua attrezzatura o dal suo personale.
Le riparazioni dei danni materiali imputabili al venditore sono espressamente limitate a una
somma che non eccederà il valore dell’attrezzatura coinvolta, oggetto dell’ordine.
Per espressa convenzione, il venditore e il cliente rinunciano reciprocamente a richiedere la
riparazione dei danni indiretti e immateriali di qualsiasi natura, quali perdite d’esercizio, mancato
guadagno, spese di ritardo, sollecito, rimozione e re-installazione dell’attrezzatura, perdita di
contratti futuri, ecc.
8.5 Verifica e manutenzione
Per quanto possibile, prima di ogni impiego procedere a un esame visivo dei componenti della linea vita.
In caso di dubbio, fare effettuare un controllo dalla società installatrice, da un ente di controllo o da
una persona addetta alla manutenzione, abilitata e competente per tale tipo di intervento.
La linea vita SECUROPE® necessita di manutenzione annuale del sistema da parte di persona
abilitata e competente. Qualora lo si ritenga necessario esiste la possibilità di effettuare tale ispezione da parte di una nostra persona abilitata e competente per tale tipo di intervento. Le stesse
procedure vanno rispettate nel caso in cui il sistema abbia arrestato una caduta.
8.6 Foro competente
La legge applicabile è quella italiana e il Foro competente è quello di Bergamo (Italia) e avrà giurisdizione esclusiva su eventuali controversie derivanti da, o comunque connesse, con i prodotti
oggetto del presente manuale.
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9. Riferimenti
9.1 Manuali
Manuale di Montaggio
Manuale di Utilizzo
Manuale di Manutenzione
9.2 Normative
9.2.1 Norme tecniche
UNI EN 341:1993
Dispositivi di protezione individuale (DPI) contro le cadute dall’alto - Dispositivi di discesa
(recepimento della norma europea EN 341:1992)
UNI EN 353-1:2003
DPI contro le cadute dall’alto - Dispositivi anticaduta tipo guidato comprendenti linea di ancoraggio rigida (recepimento della norma europea EN 353-1:2002)
UNI EN 353-2:2003
DPI contro le cadute dall’alto - Dispositivi anticaduta tipo guidato comprendenti linea di ancoraggio flessibile (recepimento della norma europea EN 353-2:2002)
UNI EN 354:2003
DPI contro le cadute dall’alto - Cordini (recepimento della norma europea EN 354:2002)
UNI EN 355:2003
DPI contro le cadute dall’alto - Assorbitori di energia
(recepimento della norma europea EN 355:2002)
UNI EN 360:2003
DPI contro le cadute dall’alto - Dispositivi anticaduta di tipo retrattile
(recepimento della norma europea EN 360:2002)
UNI EN 361:2003
DPI contro le cadute dall’alto - Imbracature per il corpo
(recepimento della norma europea EN 361:2002)
UNI EN 362:2005
DPI contro le cadute dall’alto - Connettori (recepimento della norma europea EN 362:2004)
UNI EN 363:2008
DPI contro le cadute dall’alto - Sistemi individuali per la protezione contro le cadute
(recepimento della norma europea EN 363:2008)
UNI EN 364:1993
DPI contro le cadute dall’alto - Metodi di prova
(recepimento della norma europea EN 364:1992)
20
manuale di utilizzo e manutenzione
man
UNI EN 365:2005
DPI contro le cadute dall’alto - Requisiti generali per le istruzioni per l’uso, la marcatura, l’ispezione periodica, la riparazione, la marcatura e l’imballaggio
(recepimento della norma europea EN 365:2004)
UNI EN 795:2002
Protezione contro le cadute dall’alto - Dispositivi di ancoraggio - Requisiti e prove
(recepimento della norma europea EN 795:1996 e aggiornamento A1:2000)
9.2.2 Normative nazionali
D.LGS. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni
Testo unico in materia di Sicurezza
9.2.3 Normative locali
CIRC. 4/SAN/2004 della Regione Lombardia
Aggiornamento del Titolo III del Regolamento Locale d’Igiene, recepimento dell’integrazione al
Titolo III del R.L.I. redatto dall’ASL di Bergamo
D.P.G.R. N.62 DEL 23.11.2005 della Regione Toscana
Regolamento di attuazione dell’art.82, comma 16 della L.R. n.1 del 03.01.2005 relativa alle istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l’accesso, il transito e l’esecuzione dei
lavori in quota in condizioni di sicurezza
CIRC. N.191 DEL 20.03.2006 della Regione Toscana
Indicazioni per l’applicazione del D.P.G.R. n.62 del 23.11.2005
LINEE GUIDA DELL’APRILE 2007 della Regione Veneto
Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l’accesso, il transito e l’esecuzione dei
lavori in quota in condizioni di sicurezza
9.3 Siti Internet
www.fallprotec.com
Sito ufficiale della Casa produttrice francese
www.somainitalia.it
Sito ufficiale della Casa importatrice esclusivista per l’Italia
www.uni.com
Sito dell’Ente nazionale italiano di unificazione
21
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24030 Brembate di Sopra
(BERGAMO) - Italy
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Manuale d`utilizzo - Securope - ES Safety