Hallo an alle !!!
…e qua finisce la mia conoscenza della lingua tedesca studiata al CEPU, sono ancora ai
tasti del pc per mettere al corrente di tutti, le gesta eroiche dei pochi rappresentanti i
Master italiani in terra germanica, e più precisamente a Berlino.
Con le solite partenze scaglionate, quasi tutto il team italiano si ritrova presso l’hotel
Kolumbus, base logistica per questo importante evento.
La squadra è così composta: Annoscia, Cavallino, Gianotti, Messina, Milesi, Nitto,
Ravanelli, Rigon e Tassara. Faceva parte della spedizione colui che fa da collante per
tutto il movimento Master italiano, quel Paolo Gemme ITA, conosciuto e invidiato per la
sua professionalità da tutti i team presenti.
In aggiunta al gruppo, anche se separati, solo per le bandiere, erano presenti i nostri amici
Bresin e Ismailov.
Bene, dopo il viaggio, arriviamo in una Berlino avvolta da un mantello grigio, ma che non
riesce a rattristare i cuori gioiosi di tutti noi per essere presenti a questo appuntamento.
Dopo aver preso possesso delle rispettive camere, nel breve tempo di cinque minuti siamo
pronti per andare a fare una breve sgambata in pista, così da controllare lo stato del
ghiaccio. Troooppo professionisti !!!
Bene, il ghiaccio è ok, e ci vuole poco per noi abituati alle piste scoperte, lottando con i
capricci del tempo. Rientrati in hotel, andiamo a presenziare alle estrazioni delle batterie,
così entrano in gioco le previsioni e aspettative varie. Dopo aver discusso e bevuto a
lungo, ci ritiriamo nelle rispettive camere per il giusto riposo. Per alcuni questo giusto
riposo è stato solo un…sogno…ma ad occhi aperti !!! Visto le occhiaie profonde che il
povero Annoscia presentava a colazione. Motivo ?!?!? il povero tapino era in camera
assieme a Rigon, il bastardo, torinese e comunista. Il quale da buon comunista ha russato
per tutta la notte !!!
A parte questo contrattempo siamo tutti pronti e così ci avviamo allo stadio per iniziare le
sfide all’arma bianca…ma senza spargimenti di sangue.
Prima distanza della giornata i m. 500 e come da tradizione, iniziano le Ladies.
Nella categoria L 55, Tassara, con 52.66 si piazza 5^.
A seguire ecco la categoria Men.
Il primo a difendere la squadra è il nostro tirolese Milesi, per la cat. 45. A questi Sprint
Games, si presenta in perfetta forma, nessun filo di grasso e per essere ancor più
leggero…nemmeno un capello in testa…Il tempo finale di 45.60 premia la sua bella prova,
che lo porta al 19° posto.
Cambio di categoria, è la volta dei Men 50, ed in pista troviamo Gianotti e Messina.
Per il primo…è la prima apparizione ufficiale come Master italiano e così ha pensato di
entrare direttamente con l’appuntamento più importante del calendario internazionale
Master. Questo dimostra temperamento e carattere. Pagando un minimo di emozione
comprensibile, il nuovo collega si piazza 20° con il tempo di 1.07.93
Passano poche batterie ed ecco che sulla linea di partenza si presenta Messina. Oltre ad
essere della stessa categoria anagrafica, compagno master, è anche compagno di società
di Gianotti, così lo stimolo della competizione aumenta, e alla fine si piazza al 19° posto
con il tempo di 1.02.13.
Saliamo di categoria e di età, arriviamo ai Men 55, dove troviamo la coppia R&R.
Per primo alla partenza ecco Ravanelli, pronto e tremolante come sempre su quelle
gambette ossute, le quali alla fine lo portano al 17° posto con il tempo di 47.79.
Ora è la volta della seconda R, che corrisponde al nostro comunista Rigon. Alla partenza
si lancia con la sua solita carica agonistica fatta di tremila passi al minuto. Ma a lui
bastano solo pochi secondi, per la precisione 46.03 così da arrivare al 15° posto.
Arriviamo alla categoria Men 65, e iniziamo a parlare di Cavallino. Questi per questa
importante occasione, ha lasciato la sua famosa maschera per adottare una più giovanile
bandana da pirata. E così conciato ha chiuso la prova al 28° posto in 53.59.
E’ la volta del sempre sorridente Annoscia, presentarsi sul ghiaccio per sfidare il
cronometro. Anche lui non abituato alla scorrevolezza della pista, nella seconda curva è
stato costretto a rallentare la spinta per cui alla fine lo troviamo al 30° posto in 57.59.
Ed alla fine troviamo lui, il vecchio leone Nitto, con la sua inconfondibile pattinata si lancia
nella prima prova con un buon ritmo. Purtroppo nella seconda curva ha messo una lama
su una chiazza di ghiaccio ancora umida così è stato rallentato e ha finito la prova all’8°
posto in 1.10.53.
Una lunga pausa per riprendere le forze, e
approfittando del momento, il nostro comandante ci
consegnava gli ordini scritti per la seconda distanza
comprensivi di tempi di passaggi e tempi finali per
ognuno dei suoi soldati.
Preso atto degli ordini impartiti , ecco che i
guerrieri del ghiaccio si mettono in marcia verso il
terreno ghiacciato dello Sportforum di Berlino per
affrontare senza indugio i propri avversari.
Bene, si ricomincia, vengono chiamate le varie categorie Ladies per affrontare la seconda
ed ultima distanza dei m. 1000.
Nella categoria L 55, Tassara, con 1.47.31 si piazza 5^.
A seguire ecco la categoria Men.
Ancora il valpusterese Milesi ad aprire le danze, per fortuna non con una porca, scusate
un polka, ma pattinando come solo lui sa fare. E così si piazza al 18° posto con l’ottimo
tempo di 1.31.91.
Cambio di categoria e così per i Men 50 troviamo i gemelli dell’Agorà. Il primo a partire è
Messina, il quale leggermente appesantito dai due piatti di spaghetti mangiati per chiudere
quel buchetto nello stomaco, non è riuscito ad imprimere un buon ritmo. Così chiude la
prova al 19° posto in 2.11.50.
In pista il secondo gemello, Gianotti, che passata l’emozione del battesimo sportivo, è
riuscito a rilassarsi bene aiutato dalle 11-12 sigarette fumate nella breve pausa. E senza
emozioni ma con tranquillità arriva 20° in 2.20.20.
Senza tentennamenti torna in pista la coppia R&R. Ancora una volta il povero Ravanelli ad
affrontare non solo la distanza ma quello che nelle previsioni sarà il vincitore del titolo,
l’amico olandese Van Den Hoff. E il povero tapino nostrano finisce al 18° posto (o ultimo
che dir si voglia) in 1.38.16.
Passano poche batterie, e con il libretto di Mao in mano ecco che si presenta sulla linea di
partenza Rigon. Pronti via, allo sparo si lancia verso il sol dell’avvenir, e anche verso il bel
tempo di 1.32.28, che lo colloca al 15° posto.
Senza indugio andiamo a commentare la categoria Men 65. Il primo dei mostri, scusate
dei nostri, Annoscia, il pupillo di Ioriatti. La prova è stata buona a parte un grosso errore
che gli ha fatto perdere ben tre centesimi. Nonostante questo termina la gara in 2.07.45
che lo piazza al 29° posto.
A seguire Cavallino, il quale oltre che al nuovo copricapo, si è presentato con la vecchia
tuta integrale da gara, perché quella nuova pesava circa 12 grammi in più della vecchia, e
questo lo appesantiva troppo. Chiude così al 27° posto con il tempo di 1.52.29.
A chiudere la giornata Nitto, l’uomo dalla criniera virtuale. E come sempre per distinguersi
da atleti vestiti di integrali in lattice modello preservativo, ha preferito presentarsi in tuta da
riscaldamento e cravatta. Trooooppo gentlemen.
Per lui alla fine il 9° posto con il tempo di 2.47.83.
Con questa categoria si chiudono le sfide giornaliere. Passano solo pochi minuti, che la
squadra si ritrova nel bar ristorante dello stadio, dove assieme abbiamo fatto dello
streching davanti ad una birra accompagnata dai classici wurstel. Inutile sottolineare che
abbiamo recuperato immediatamente le energie spese in pista.
Finite le fatiche giornaliere, dopo cena una breve
riunione tecnica dove il nostro Coach Gemme
illustrava a tutti i presenti, tranne il componente dal
doppio passaporto italo-norvegese, la sua relazione
sulla giornata e sui risultati tecnici. E’ mancata la
riconferma di chi deteneva dei titoli, ma non è
sempre festa. E’ stata una giornata che ha
evidenziato, purtroppo, la differenza tecnica con le
nazioni che vivono di questo sport. Ma tutto
sommato abbiamo saputo difenderci con dignità e
con qualche soddisfazione per via di alcuni
componenti della squadra che hanno stabilito i
migliori tempi stagionali.
Alla fine della relazione, il classico: “rompete le righe e tutti a nanna”. E’ stato in quel
momento che con un’azione fulminea, aiutato da alcuni componenti la squadra, che il
buon Annoscia, chiudeva il comunista Rigon in uno sgabuzzino. Poi veloce saliva in
camera si scioglieva due candele di cera nelle orecchie, si copriva queste con due para
orecchie usate da operai che lavorano con i martelli pneumatici e per finire si metteva un
casco da motociclista. Così conciato è riuscito ad addormentarsi sognando la sua
ricciolina prima che il suo compagno (comunista) arrivasse in camera per ricominciare a
fare il russo…
Gute nacht alle
Guten morgen
Il mattino della seconda giornata si presenta con un cielo parzialmente illuminato da un
pallido sole che filtra attraverso chiare e leggere nuvole.
Il primo incontro mattutino, come sempre avviene in sala pranzo per la colazione, dove chi
più chi meno dopo aver riempito lo stomaco è passato a riempire lo zaino modello
spedizione artica di tutto quello che si trovava in sala. Per fortuna che per alcuni istanti
tutte le cameriere di servizio non erano presenti nel momento in cui il nostro innominato
“comunista” per fare dispetti ai “padroni capitalisti” porta via anche un vaso di gerani
perché tra una gara e l’altra preferisce della verdura.
Ma ecco che ci ritroviamo allo stadio per affrontare le ultime fatiche di…Ercole…
Il tempo di fare della corsa di riscaldamento, degli esercizi per allungare le stanche
membra e sciogliendo la lingua in chiacchiere infinite.
All’interno della squadra, oltre la solita assenza del
passaporto italo-norvegese, si nota la mancanza del
nuovo master Gianotti. Questo ultimo, alla riunione della
sera precedente non era d’accordo con le tabelle
consigliate dal coach Gemme, e facendo il segno
dell’ombrello ha preferito andare a fare il turista per
Berlino.
Ma il tempo della preparazione è finito, ricominciano le sfide con il cronometro.
Come da tradizione partono per prime le Ladies.
Nella categoria L 55, Tassara, con 52.28 si piazza 5^.
Per questa seconda giornata la giuria ha deciso di cambiare l’ordine di discesa in pista,
così dopo le ladies partono i men, iniziando dalla categoria 65 a salire. Il motivo non solo
tecnico ma sociale. Così facendo questi men, alla fine delle loro prove avevano la
possibilità di cercare e trovare sul posto, scusate sul ghiaccio una ….badante…
Il primo dei nostri, in prima batteria, con il ghiaccio liscio come la pelle.
Quando la macchina ha finito di rifare la pista come la pelle di una ladies dopo un lifting,
entra in pista il primo dei nostri.
Per la cat. Men 65, oggi senza le occhiaie e ben riposato il nostro Annoscia. La partenza
non è stata delle migliori, tanto è vero che tutti noi abbiamo urlato per dargli ritmo. Chiude
la prova in 58.04, che lo pone al 29° posto. Al termine abbiamo scoperto il perché di
questo lento avvio. Aveva ancora la cera nelle orecchie per dormire e non ha sentito lo
sparo.
Il suo compagno di quadra Cavallino si è trovato anche compagno di batteria. Al contrario
di Annoscia, il nostro Cavallino è partito con un buon ritmo e velocità, ma man mano che
andava si vedeva che faticava come se qualcuno lo trattenesse. Scoperto il problema.
Oggi aveva la bandana lunga, modello vestito da nozze con strascico di tre metri, che
tendeva a ghiacciarsi a contatto con la pista. Alla fine chiude in 53.48 per un 27° posto.
E’ la volta del nostro leone Nitto, il quale con la sua solita
grinta si presenta alla partenza sfidando l’avversario,
mostrando i denti per intimorirlo, stava iniziando anche a
ruggire quando ha sentito la dentiera muoversi, così ha
emesso un debole miagolio. Poi pronti via e con pattinata
felina chiude in 1.09.68 per un 8° posto.
Con questa categoria si chiude la prima parte del programma odierno, programma che
riprenderà con le stesse categorie che hanno appena concluso, naturalmente dopo i soliti
interventi medici per rianimare alcuni pattinatori stremati sul ghiaccio, e l’intervento della
sicurezza nel fermare quelli che cercavano di fuggire alla chetichella.
Pausa finita si ricomincia, tutti pronti per la distanza dei metri 1000, lo starter richiama a far
presto alle ladies che stanno ancora finendo di truccarsi e sistemandosi i cerottini tendirughe.
Nella categoria L 55, Tassara, con 1.46.43 si piazza 5^.
Tornano in pista i Men della cat. 65, così ritroviamo il compagno di viaggi in taxi di Nitto,
l’amico Annoscia. Man mano che si avvicinava alla partenza, aumentava il suo grande
sorriso. Non capendo il significato abbiamo chiesto spiegazioni. La risposta è stata
semplice e diretta, “sono felice perché è l’ultima prova !!!”. Così felice ha concluso la prova
in 2.11.37 per un tranquillo 29° posto.
Poco dopo troviamo al cospetto dello starter, Cavallino, l’uomo dalla bandana. Per questa
ultima prova ha voluto presentarsi riscaldato per bene. E’ così che ha indossato un
giubbetto senza maniche per tenere caldo il pancino…peccato che la taglia XXXLL,
lasciava degli spifferi, i quali all’interno formavano dei veri mini uragani. Nonostante questo
piccolo problema fa segnare il tempo di 1.52.37 per un 27° posto.
E’ l’ultima prova per il nostro leone Nitto. Nello sguardo
della nostro grande condottiero notiamo dei leggeri segni
di stanchezza, dovuta al riscaldamento nel continuare a
salire e scendere dai…taxi. Ma non ci sono problemi,
richiama a se tutte le forze e con un ruggito affronta
l’avversario di turno. Due giri e mezzo di pista lo portano
al 9° posto con il tempo di 2.58.95.
Ancora una pausa per rifacimento ghiaccio e l’accoppiamento con le badanti per questi
super over e si riprendono le sfide interrotte il giorno precedente.
Il primo dei nostri è il terrone del Süd-Tirolo Milesi. Oggi ha fatto una colazione controllata
di zuccheri, proteine e carboidrati. E’ talmente tirato a lucido che ha passato anche la cera
sulla testa, così da penetrare meglio l’aria. Tutto questo per fare un 46.18 e piazzarsi al
17° posto.
E’ la volta di Messina presentarsi alla partenza. Anche lui questa mattina, vedendo il
compagno (comunista pure lui?!?!?) Milesi fare una colazione controllata, ha deciso di
controllarsi bene. Così con sole 36.780 calorie si sentiva più reattivo. La sua prova la
conclude al 18° posto con il tempo di 1.00.80.
Come già detto Gianotti, non è presente allo stadio, sta smaltendo l’acido lattico del giorno
precedente facendo il turista a Berlino.
Si passa allora alla cat. men 55.
Qui in prima batteria troviamo solo soletto, modello cioccolatino “Mon Chéri” Ravanelli, che
triste per essere stato abbandonato da tutti, si avvia alla partenza. Pronti via, la sua solita
partenza…lenta ma sicura, seguita da una pattinata leggera (non è mica Gemme) arriva a
fermare il cronometro a 48.26 che lo fa accomodare al 18° posto.
Un paio di batterie dopo ecco il nostro bast-terr-tor-comunista Rigon. Per questa prova ha
deciso di provare a pattinare con una posizione che ricordano gli sciatori nella discesa. La
famosa posizione a uovo, e siccome lui non è un corazziere, l’ha chiamata posizione
ovetto. E incredibilmente funziona, dal momento che il suo tempo è di 45.90 per un buon
14° posto.
Anche a questo punto una pausa per un breve riposo. In questo tempo lasciata la
macchina fotografica e le tabelle dei tempi, in pista troviamo Gemme. Tutti i presenti ad
ammirare le sue nuove scarpette in carbonio. L’inizio è stato prudente, poi a mano a mano
che prendeva confidenza con le scarpette e la pista, aumentava il ritmo e l’andatura. Stava
andando ad una buona velocità, quando un giudice di pista vedendo questa velocità lo
ferma pregandolo di uscire perché le cat Men 70-75-80-85 hanno già concluso le loro
prove !!! Rosso (anche lui comunista ?!?) …di vergogna, mestamente lasciava la pista.
E come spesso accade, la lancetta dell’orologio corre veloce, più di tanti Master…così
torniamo in pista per la seconda ed ultima prova di questi Master Games Sprint 2011.
E chi troviamo in pista pronto a sfidare il cronometro ?? Milesi, l’uomo che ha lasciato il
suo maso, il “Pelatonerhof” per ritornare a gareggiare nelle piste importanti e non sui
laghetti alpini gelati a sfidare qualche marmotta solitaria (dalla quale perdeva sempre !!!).
Eccolo pronto alla partenza, via, passi sicuri e decisi per tutta la gara, così riesce a
migliorare il suo tempo fino a 1.30.92 per un 18° posto.
Cambiamo categoria, aumentando di cinque anni, così troviamo Messina. Partenza decisa
per via della grande scorta di calorie fatte in mattinata a colazione. Stava pattinando per
fare il personale, quando l’avversario cadendo gli cade davanti. Per fortuna con la sua
agilità ha evitato lo scontro, facendo un triplo salto come Carolina Kostner, e riprende la
corsa fino all’arrivo.
Passano alcuni minuti, in cui la giuria si è riunita in un convento per decidere le sorti dei
due concorrenti. Il verdetto viene comunicato al nostro coach Gemme. Questi chiama
Messina per portarlo a conoscenza deI verdetto, che condanna l’avversario di Messina
alla squalifica.
Poi gli comunica che dopo una pausa , dovrà ripetere la
prova da solo. Non abbiamo capito il motivo, ma il povero
Messina, è sbiancato in viso, e ha avuto bisogno di
quattro bicchieri di vodka, offerta da alcuni russi, per
fargli riprendere colorito.
Nella seconda prova, ormai deconcentrato e privo di
avversari a fianco e senza più energie psico-fisiche,
termina stremato la prova in 2.23.42 inserendosi al 16°
posto della prova.
Alla fine sono i due della coppia R&R ad affrontare questi ultimi 1000 metri.
Per primo troviamo Ravanelli. Dopo un breve riscaldamento di circa tre minuti, quanto
basta per scaldare quelle poche ed esili fasce muscolari, eccolo dalle addette alla
consegna delle fasce per le corsie, e lì ha finito il riscaldamento…
Poi alla partenza,lo sparo e via veloce come la luce…spenta. All’arrivo il tempo di 1.38.61
lo colloca al 18° posto.
All’ultima prova chiamano il camaleontico Rigon, che per l’occasione ha lasciato i vari
personaggi di terrone, di torinese, di comunista, di ovetto, tenendo solo il titolo nobiliare
con cui è conosciuto da tutti, quello di “bastardo”. Lottando come solo lui sa fare, con il
tempo di 1.33.67, precede il suo avversario, e si piazza al 15° posto.
Ora le gare sono finite, si iniziano a spegnere le luci dello stadio, mentre gruppi di addetti
alla pista con degli stracci asciugano i litri di gocce di sudore che tutti hanno lasciato su
questa pista. Fuori dallo stadio, come tante formichine operaie, freneticamente tutti
torniamo in hotel per una doccia rigenerante in attesa della cerimonia delle premiazioni e
soprattutto il banchetto finale. Speriamo solo che non si debbano fare ancora le corse per
riuscire ad accaparrarsi qualche tozzo di pane, come spesso succede in terra germanica.
Quello che era solo un presagio, purtroppo si è materializzato in una tragica realtà.
Il gran caos è iniziato con la cerimonia di premiazione fatta tra tavoli imbanditi e carrelli
carichi di cibo, gente che passava avanti e indietro, camerieri con vassoi sui quali c’erano i
primi boccali di birra. Dopo tre – quattro premiazioni di tutti i concorrenti si è passati a
premiare i primi tre, per evitare l’insurrezione del popolo affamato, il quale al termine si è
gettato come orde di barbari sul cibo sparso su vari tavoli.
Per fortuna la squadra italiana, a parte l’italo-norvegese intenta a mangiare e comunicare
con il mondo con skype, ha trovato posto in una sala fuori dalla bolgia infernale, così da
evitare spargimenti di sangue, e avendo la possibilità di poter parlare senza aver bisogno
di un megafono.
Al termine di questa interminabile serata dopo aver salutato il famoso coro russo
– norvegese “vodka beer choir”, raggiungiamo le stanze per un giusto e meritato
riposo.
Così finisce la cronaca della manifestazione sportiva, il giorno seguente in vari momenti
della giornata abbiamo ripreso il viaggio di ritorno.
Da parte mia ringrazio tutti quelli della squadra che hanno contribuito a fare gruppo !!!
Vi lascio con le classifiche finali e alcune immagini per ricordo.
Cat. Men
70
Nitto
Antonio
8°
Cat. Men
Cat. Men
65
65
Cavallino
Annoscia
Piergiuseppe
Sergio
27°
29°
Cat. Men
Cat. Men
55
55
Rigon
Ravanelli
Flavio
Fabio
15°
18°
Cat. Men
50
Messina
Roberto
16°
Cat. Men
45
Milesi
Roberto
17°
Tassara
Silvia
5^
Cat. Ladies 55
…io russo
da Milano…
…io russo
da Mosca…
…ma nessuno gli
ha detto che è
una gara in pista
lunga ?!?!
Scarica

racconto compresso Berlino 22..230111