sezione di Vieste
Logbook - giornale di bordo - periodico - n° 35 - luglio 2012
Andare a vela…
Dedicato a…
Sicurezza in mare
A…mare senza Barriere
Marina del Gargano
E Adesso Vado al
Max!
Quedda prumesse
e na speranze
L’inventore della
mitica Lambretta
1° trofeo di pesca
d’altura
Antologia anni ‘70
Multa ti odio …
2
LOGBOOK
Sommario
giornale di bordo - periodico
Num. 35 - luglio 2012
LEGA NAVALE SEZ. VIESTE
Associazione di protezione ambientale
Porto di Vieste - Scalo Marittimo Sud
71019 Vieste (FG)
Tel/Fax 0884 702698
Presidente Francesco Aliota
(responsabile)
La redazione:
Coordinatore: Nino Patrone
Vice coordinatore: Annamaria Cellamare
Mimmo Aliota
Lucio Mura
Kiara Sciannamè
Antonio Solitro
Sandro Troiano
Collaborazione di Bartolo Baldi,
Marcello Cavallo, Maria di Dona,
Francesca Marinelli, Franco Ruggieri,
Raffaele Pennelli.
[email protected]
Articoli, lettere e foto non richiesti
non si restituiscono.
A…mare senza Barriere
pag. 3
E Adesso Vado al Max!
pag 5
Dedicato a…
pag. 6
Sicurezza in mare
pag. 8
Quedda prumesse, inedita commedia
pag.10
Quedda prumesse, rappresentazione alla LNI pag.12
L’inventore della mitica Lambretta
pag.14
Marina del Gargano
pag.15
Andare a vela…
pag.16
1° trofeo di pesca d’altura
pag.17
Multa ti odio … ma potrei amarti
pag.18
Antologia anni ‘70
pag.20
Qual è il percorso web per conoscere
meglio la Lega Navale Italiana sezione
di Vieste? Semplice!
http://www.leganavale.it/portale/
sezioni/index.asp?ID_sezione=165
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sezione di Vieste
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La Nostra Storia
La Sede
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con un’attesa di 20 secondi
Manifestazioni
Regate
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interessanti
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alto per leggere e stampare gli
arretrati del periodico Logbook, diario
di bordo
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domande
E’ possibile conoscere i resoconti delle
manifestazioni, le regate e vedere le
foto, nonché leggere le notizie della
vita della Lega Navale Italiana sezione
di Vieste.
Buona navigazione
3
A…mare senza Barriere
Quando a…mare è passione
Nino Patrone
S
i è tenuta il 23 e 24
giugno la nuova
edizione (la prima stand
d e l l a
a l o n e )
manifestazione per la
promozione
della
motonautica
solidale,
presso la sede della Lega
Navale Italiana sez.
Vieste, con il patrocinio
del Comune e del Coni.
I particolari vengono
snocciolati
con viva
soddisfazione
dal
presidente,
dott.
Francesco
Aliota:
“Hanno
partecipato
quattro
associazioni
provinciali di sostegno,
recupero, assistenza ed
anche
preparazione
atletica di ragazzi con
problemi psico-motori,
ASSORI e U.A.L., di
Foggia, SFIDA e Angeli H
di Vieste. I ragazzi con un
accompagnatore dedicato
sono
s ta ti
o sp i ta t i
gratuitamente presso le
strutture turistiche messe
a
disposizione
dall’Associazione
Albergatori Gargano Mare
di Vieste. Sono stati
invitati 50 ragazzi della
provincia e 20 di Vieste
per quella che è una delle
più grandi manifestazioni
di
na uti ca
s oli da le
d’Italia”.
Tommaso Pica, dirigente di BancApulia, uno degli sponsor,
premiato dal presidente F. Aliota con i dirigenti D. Frascolla, A.
Mastromatteo, M. De Leo, alla presenza del sindaco E. Nobile.
La manifestazione ha
avuto inizio sabato alle
ore 19,30 con la
presentazione del libro
di Lucrezia Tresoldi
"Vado al Max'', Edizioni
Ancora, già presentato
nel format serale di
canale cinque "Matrix".
Era presente anche
Massimiliano Tresoldi.
La serata è terminata
con una festa di musica
con
cena,
sempre
presso il salone della
sede della Lega navale.
La domenica mattina
c’è stato il previsto imbarco presso il pontile
della Lega navale sulle
imbarcazioni dei soci. Al
giro
della
costa
garganica, intramezzato
da un gelato offerto
sulla spiaggia della
stupenda Baia di San
Felice, è seguito il
pranzo offerto presso la
sede LNI.
Queste le impressioni
di alcuni partecipanti.
Gianfranco Calderisi,
socio
della
locale
sezione: “Ogni volta è la
stessa emozione della
prima volta e comunque
la riflessione che segue
ti fa star bene”.
Mauro Dimauro: “E’ la
prima
volta
che
partecipo,
come
assistente addetto al
salvamento, sono molto
contento di esserci.
Pina Ranieri: “Sono la
tutrice
della
diversame nte
abile
Maria Grazia da 3 anni e
partecipiamo per la
prima volta. Davvero
una
esperienza
indimenticabile. Ho visto
la contentezza negli
occhi di Mara Grazia, la
4
sua voglia di trascorrere
una giornata diversa in
mare, di ballare e di
vivere questa esperienza
con gli altri ragazzi.
Grazie davvero alla Lega
navale, non sapevo che
fosse impegnata da
tempo nel sociale. Come
molti a Vieste pensavo
c h e
f o s s e
un’associazione elitaria,
d e d i t a
s o l o
egoisticamente ad andar
per mare per diletto
proprio. Devo dire che
mi sbagliavo”.
L’arch. Silvio Sicuro,
componente
del
Direttivo: “Gli altri anni
la sezione di Vieste ha
organizzato
la
manife stazione
con
l’Adventure Club
di
Foggia. Ora alla nostra
prima esperienza da soli
è andato tutto bene.
Naturalmente maggiore
responsabilità ma anche
buona
risposta
di
sponsor. Il tempo ci ha
accompagnato con un
bel maestrale, i ragazzi
hanno
respirato
il
profumo dell’acqua di
mare. La sicurezza è
stata assicurata dagli
assistenti
del
salvamento, dalla CP
820, oltre dall’esperienza
e disponibilità dei soci
skipper. Presenti anche
2
medici
(dott.ssa
Annamaria Ciuffreda e
dott. Andrea Medina) ed
un
infermiere
professionale.
La manifestazione è
stata
interamente
ripresa e seguita dal
regista dell'associazione
torinese
"Coclea",
Antonio Palese per la
divulgazione
video
mediatica.
Il
culm ine
de lla
manifestazione si è
avuto
con
il
ringraziamento e la
premiazione di coloro
che hanno aiutato con
un contribuito lo sforzo
economico dei soci:
Tommaso Pica, dirigente
di
BancApulia,
orgoglioso
di
aver
partecipato
alla
manifestazione,
la
Capitaneria di Porto,
rappresentata
dal
maresciallo Antonio P.
Mastromatteo,
la
Federazione
italiana
nuoto, rappresentata da
Francesca Rondinone e
Domenico Gentile, il
Consorzio Gargano Mare
(Alessandra Martucci),
Lina
Abbigliamento,
Grafiche
Iaconeta,
Global forniture, Partesa
Puglia.
Infine
sono
stati
prem iati,
oltre
ai
diversamente abili e alle
associazioni che hanno
partecipato, Maria di
Dona e Marcello Cavallo,
storici ideatori di Mare
senza Barriere, Gaetano
Zaffarano, assessore allo
Sport del Comune di
Vieste (presente anche il
sindaco dott.ssa Ersilia
Nobile) per la passione
con cui affronta i
problemi,
Leonardo
Bochicchio, comandante
della locale stazione dei
Carabinieri, che
ha
dichiarato
di
aver
provato
se n sa z io n i
uniche, Gaetano Bracco,
Massimiliano Tresoldi, le
suore di San Francesco.
Il dott. Aliota ci tiene a
precisare:
”la
manifestazione nominata
“Mare senza Barriere"
voluta e promossa da
Maria Didona e dal
presidente
dell'
"Adventure Club
di
Foggia" Marcello Cavallo
è stata curata insieme
con la LNI Vieste per sei
anni. Quest'anno, dato il
rilevante impegno e la
distanza
da
Vieste
l'Adventure Club ha
lasciato
l'intera
organizzazione in mano
all'associazione
che
presiedo, tornando alla
precedente formula del
raid giornaliero per mare
in una differente data.
C o s a
q u e s t a
una nim e m e nte
be n
accolta
vista
la
possibilità di allargare le
occasioni di esperienze
marinaresche
per
i
ragazzi”.
5
E Adesso Vado al Max!
A
lla presenza di un
v a r i o
e d
interessato pubblico, nel
salone della sede della
sezione di Vieste della
LNI,
si
è
svolta
l’intervista
del
presidente,
dott.
Francesco Aliota, alla
signora
Lucrezia
Tresoldi, autrice del
libro E Adesso Vado al
Max! in occasione della
presentazione
dello
stesso, nell’ambito della
manifestazione A…mare
senza Barriere.
Al termine la signora
Tresoldi ha donato una
copia
del libro al
presidente con la dedica
scritta con il figlio: “Con
affetto Max 26.6.2012”.
La vita vale sempre la
pena di essere vissuta,
non c’è chi vale di meno
e chi di più. A volte
perdiamo il valore della
vita. La testimonianza
della famiglia Tresoldi è
la prova evidente che la
vita è speranza a 360°.
Purtroppo una vita può
essere spezzata in un
attimo per un motivo
qualsiasi: una Porsche,
un camion. La prima
domanda che mi sento
di porre è: Perché il
libro?
Il libro nasce dall’idea
di fare un regalo a Max
per i suoi quaranta anni.
Mentre Eluana moriva,
Famiglia Tresoldi con M. De Leo,
F. Aliota, S. Sicuro e A. Mastromatteo
Max dopo dieci anni di
vita vegetativa stava
cominciando a
fare
progressi. Nel 2009 Max
ha ricominciato a far
funzionare le sue corde
vocali. Max soprattutto
si è ripreso non con le
medicine, ma con la
cura che aveva in
famiglia.
Qualche momento di
sconforto?
Non ho risparmiato
nessuno, né mio marito
né gli altri due miei figli.
Tutti
dovevamo
rimboccarci le maniche
per salvare Max. Mio
marito all’inizio è andato
in crisi, poi si è convinto
sempre di più. In ogni
caso abbiamo fatto il
percorso insieme. Tanti i
momenti di sconforto,
comunque.
Il
28
dicembre 2000 Max si è
fatto sentire.
è fatto il segno della croce
e abbiamo capito che
com unica va
con
la
Madonna.
Max
ha
mostrato
cognizione del suo coma?
Dopo il 2001 quando è
uscito dal lungo coma, ha
cancellato ben cinque
anni, ma ricorda bene
tutto il resto, per es. le
persone che venivano a
trovarlo. Ha riconosciuto
le voci dei dottori e non
voleva rimanere con loro
perché non era stato
trattato bene. Lui vedeva
e sentiva ma non riusciva
a parlare. Purtroppo a
volte i dottori non si
assumono
le
loro
responsabilità, ma per
fortuna non tutti sono
così. Max non viene da noi
mai
considerato
un
ammalato, viene sgridato,
quando occorre, come un
qualsiasi ragazzo.
Non hai mai perso la
speranza?
L’importanza
famiglia?
della
A Lourdes abbiamo
attinto tutte le nostre
forze. Alla Grotta Max si
La famiglia è al primo
posto, poi gli amici ed i
volontari.
6
Dedicato a…
Gaetano Bracco
presidente Angeli H
C
i
ritroviamo
ad
un’altra edizione di
Mare senza Barriere, da
quest’anno
A…mare
senza Barriere,
un
appuntamento che è
diventato un evento di
notevole importanza per i
partecipanti, soprattutto
per
quelli
che
fin
dall’inizio hanno fatto
parte,
oltre
qualsiasi
difficoltà o barriera da
superare,
per
un’eccellente
riuscita
della manifestazione.
Questo grazie a tutta
l’organizzazione e gli enti
che
si
offrono
di
collaborare,
come
il
consorzio degli alberghi,
l’Amministrazione
comunale.
Ma il nostro plauso
particolare
va
alla
Sezione
della
Lega
Navale di Vieste e a tutti
i soci e collaboratori che
con il loro encomiabile
impegno
ci
fanno
oltremodo
sentire
a
nostro agio, come ospiti
molto speciali.
Quest’anno
voglio
mettere in rilievo e porre
l’attenzione su un altro
aspetto
non
meno
importante, anzi, che si
cela dietro le persone
diversamente abili e che
non solo in occasioni
come queste, ma tutti i
giorni in silenzio lavorano
e cercano di rendere la
vita di persone il più
normale
possibile,
nonostante le molteplici
difficoltà e complessità
delle
problematiche
individuali, come le cure,
la
mobilità,
o
semplicemente
l’igiene
personale, in molti casi,
molto faticosa.
Qualsiasi atto della vita,
anche il più semplice,
richiede un impegno
elevato e queste figure,
che passano inosservate
o
dimenticate
dalla
collettività, come se tutto
fosse scontato, accettano
tutto questo come se
fosse la cosa più naturale
dell’esistenza ed il loro
sacrificio diventa un atto
dovuto al quale non è
concesso
un
ripensamento
o
una
negazione.
Le stesse Istituzioni,
all’occasione,
senza
rendersene
conto,
maltrattano
queste
persone,
non
riconoscendo
degnamente la mole di
lavoro
giornaliero
e,
spesso, anche notturno,
di cui si fanno carico, e,
quando ci si rivolge per
un aiuto, ci si sente
affermare che mancano
i fondi, che c’è crisi, ci
sono i tagli, che si
devono rimboccare le
maniche (come se non
lo facessero tutti i
giorni).
Come non rilevare
anche le tante rinunce
di svago, come se fosse
la cosa più normale del
mondo. No, questo non
è normale, non è
naturale o scontato. Lo
facciamo
e
basta,
perché siamo genitori e
amiamo i nostri figli in
qualsiasi
condizione,
come qualsiasi genitore
ama il proprio figlio
normodotato,
anzi
egoisticamente forse di
più,
oltre
qualsiasi
sacrificio,
senza
rifletterci
troppo,
rendendo
la
cosa
naturale, quando non lo
è, senza richieste di
onorificenze o meriti,
pure
senza
riconoscimenti finché il
Signore ci dà la forza e
l’onore di farlo.
Per questo voglio dire
grazie a tutti per questo
evento, ma un omaggio
va in particolare a tutti i
genitori, mai domi e mai
ringraziati abbastanza.
Grazie.
7
I soci LNI Vieste Silvio
Sicuro e Nino Patrone
sull’Azur
con la famiglia di Gabriella
Bracco al completo
Maria Grazia e la tutrice
Pina Ranieri
durante la sosta
a Baia San Felice
Massimiliano Tresoldi, vent’anni, era al mare in vacanza a Vieste
nell’agosto 1991. Il giorno di Ferragosto, tornando a casa in
Lombardia, si è schiantato in auto, rimanendo per dieci anni in
stato vegetativo (o presunto tale), iniziando poi una lenta ma
evidente ripresa.
In quell’estate del 1991 alla sorella in vacanza a Vieste in un
villaggio turistico aveva confidato di voler tornare lì l’anno
seguente, cosa che è rimasto un sogno per 20 anni, data la
gravissima situazione.
Grazie al Club L’inguaribile voglia di vivere Max, mamma Lucrezia
e papà Ernesto saranno ospiti per una settimana nel villaggio.
Amare il mare
è diventare soci
della Lega Navale Italiana
Dallo
storico
MARE
SENZA
BARRIERE dell'Adventure Club Foggia
sono nate iniziative analoghe come
“CIELO
SENZA
BARRIERE”
organizzato dall'aeroclub di Foggia
“Vito Petruzzelli” che verrà riproposto
nel prossimo mese di settembre, e
“A..MARE SENZA BARRIERE” svoltasi
a Vieste nei giorni 23 e 24 Giugno
organizzato dalla Lega Navale di
Vieste.
Amare il mare
significa
amare la natura
Iniziative gemellate con un unico
intento: offrire opportunità di
“normalità” e momenti di gioia a chi
diversamente abile questi momenti
difficilmente riesce a viverli nel
quotidiano.
Per
questo
ci
auspichiamo che già dal prossimo
anno altre iniziative analoghe
vengano organizzate nella nostra
Provincia.
Marcello Cavallo
8
Sicurezza in mare
Sandro Troiano
A
nche
quest’anno
presso i locali della
sede della Lega navale
italiana di Vieste si è
parlato della sicurezza in
mare.
Domenica 20 maggio,
dopo i saluti del dott.
Andrea Medina, vice
presidente della nostra
sezione, e del TV (CP)
Fa us to
S chir one,
comandante
del
Circomare Vieste, ha
r e l a z i o n a t o
sull’argomento la STV
( CP )
Allegra
A g a m e n n o n e ,
comandante in II.
“La navigazione da
diporto si svolge in
acque marittime od
interne, - ha esordito, per scopi sportivi o
ricreativi,
salve
le
deroghe legislative per
attività di locazione e
noleggio,
comunque
prevalentemente
conne ssi
a ll’ attività
turistica locale”.
Ha
ricordato
la
classificazione delle unità
da diporto in base alla
loro lunghezza fuori
tutto: nave da diporto
(superiore a 24 metri),
imbarcazione (da 10 a
24 metri), natante (fino
a 10 metri).
“Al
Corpo
delle
Capitanerie di porto, - ha
continuato la relatrice, è affidata la disciplina
della
navigazione,
l’amministrazione e la
cura dei porti, svolgendo
una complessa e proficua
opera di prevenzione e
rappresentando un punto
di
rife rime nto
per
l’utenza della nautica da
diporto”.
Il diporto, che è
collegato al tempo libero
e alle attività turistiche,
coinvolge un’ampia fascia
di soggetti, che non
hanno talvolta perizia
marinaresca.
Parlare di sicurezza
della navigazione vuol
dire far riferimento ad un
complesso di norme,
a c c o r g i m e n t i ,
comportamenti, tesi a
garantire l’integrità fisica
dei naviganti. Pertanto
bisogna
fare
molta
attenzione alle ordinanze
balneari della Regione
Puglia e del Circomare
Vieste relative al 2012.
Per l’emergenza in
mare è attivo il numero
blu 1530 gratuito su
tutto
il
territorio
nazionale, 24 ore su 24 e
per
tutto
l’anno,
utilizzabile sia da telefono
fisso sia da cellulare.
Al
t e r m i ne
d e ll a
relazione l’Agamennone
ha risposto alle domande
dei presenti.
Ha concluso con delle
precisazioni e consigli
pratici il 1° maresciallo
luogotenente Antonio P.
Mastromatteo.
In particolare si è
s o f f e r m a t o
sull’importanza dell’uso
delle dotazioni di bordo,
della consultazione delle
carte nautiche, delle
pubblicazioni
e
ordinanze, prima di
uscire in mare, dei
documenti da duplicare,
sottolineando infine che
è loro precipuo compito
prestare soccorso alle
persone e non ai mezzi.
9
Patente nautica
La patente nautica è obbligatoria:
1. Per le navi da diporto (sempre);
2. Per la condotta degli acquascooter, indipendentemente dalla potenza e
dalle cilindrate;
3. Per i natanti e le imbarcazioni:
a) quando la potenza del motore installato a bordo è superiore a 30 kW o a
40,8 CV (1kW=1,36CV) o con cilindrata superiore a 750 cc (carburazione
a 2 tempi), a 1000 cc (carburazione a 4 tempi, fuoribordo, iniezione
diretta), a 1300 cc (carburazione a 4 tempi entrobordo), a 2000 cc
(diesel);
b) quando, indipendentemente dalla potenza del motore, la navigazione si
svolge ad una distanza superiore alle sei miglia dalla costa;
c) quando viene esercitato lo sci nautico, senza tener conto della potenza del
motore.
Tre sono le categorie delle patenti nautiche:
A)
Comando e condotta di natanti e imbarcazioni da diporto;
B)
Comando di navi da diporto;
C)
Riservata ai disabili (ma a bordo ci deve essere altra persona non
inferiore ai 18 anni in grado di svolgere le funzioni manuali necessarie
per la condotta del mezzo e la salvaguardia della vita umana in mare.
Validità delle patenti nautiche
Le patenti nautiche hanno una
validità di 10 anni dalla data di rilascio
o di rinnovo.Il periodo è ridotto a 5
anni per quelli che, al momento di
rilascio o rinnovo, abbiano superato il
60° anno di età. Il periodo di validità è
indicato nel documento per le patenti
rilasciate ai portatori di handicap.
A seguito di sentenza giurisdizionale,
è stato chiarito che il soggetto che
regge il timone di un’unità da diporto
può non essere munito di patente
nautica se a bordo c’è altra persona in
possesso di regolare abilitazione che
assuma la responsabilità del comando
e della condotta della navigazione.
Navigazione da diporto
alcune novità per il 2012
Dal 1 maggio 2012 le unità da
diporto di lunghezza superiore a 10
metri sono soggette alla tassa di
possesso.
Con l’art. 3 della legge n. 106/2011
la normativa sulla nautica viene
estesa
alle
navi
destinate
esclusivamente al noleggio per
finalità turistiche.
L’art. 6 del D.Lgvo n. 4/2012
prevede una modifica alla normativa
sulla pesca sportiva, rinviando ad un
apposito regolamento che stabilirà i
criteri e le modalità per l’esercizio
dell’attività di pesca sportiva.
10
Quedda prumesse
e na speranze
inedita commedia di Isa Cappabianca
nell’arrangiamento di Sandro Troiano
Nino Patrone
N
ell’ampio
salone
della sede della
sezione di Vieste della
Lega navale italiana,
r e c e n t e m e n t e
ristrutturato, si è tenuta,
domenica 27 maggio, la
rappresentazione
di
QUEDDA PRUMESSE … e
na speranze, commedia
in un atto recitata dal
gruppo Nicola e la
Compagnia
della
Solidarietà con testo di
Isa
Cappabianca,
arrangiamento
di
Alessandro Troiano, con
poesie di Gaetano Delli
Santi, Isa Cappabianca e
Anna Strizzi.
Ha fatto gli onori di
casa il presidente della
locale sezione, dott.
Francesco Aliota, sempre
disponibile
a
manifestazioni in cui
vengono esaltate e
ricordate le tradizioni,
con tutto il Direttivo
presente: dott. Andrea
Medina, vice presidente,
arch. Silvio Sicuro, dott.
Michele de Leo, prof.
Dino
Frascolla,
maresciallo Antonio P.
Mastromatteo, Michele
Im pa g na t ie l lo ,
a l la
presenza di un folto e
competente pubblico e
Gli applauditi interpreti: F. Mastromatteo,
G. Gimma, M. Nardone, A. Strizzi, E. Corso,
M. Lombardi, S. Troiano e B. Troia
del sindaco, dott.ssa
Ersilia Nobile.
La rappresentazione
tratta di un tema
ritornato di recente, a
causa
della
crisi
economica, di forte
attualità: l’emigrazione
alla
ricerca
del
miglioram ento
delle
proprie
condizioni.
V e ngono
me ssi
in
evidenza
“i drammi
psicologici e sentimentali
di chi partiva e di chi
restava: lo strappo agli
affetti più cari, le lacrime,
le preghiere. In questo
ricorrente
scenario
primeggia
la
figura
femminile, ora moglie,
ora madre, di chi si
spostava; a lei veniva
delegato il compito di
proteggere la casa, di
pregare, di soffrire per il
ritorno dei mariti o dei
figli”.
In pratica prima del 2°
conflitto mondiale erano
i mariti e i padri che
partivano, in seguito
sono stati e lo sono
tuttora
i
figli
ad
emigrare, per cercare un
lavoro
dignitoso
e
migliorare le condizioni
di vita.
Questo
lavoro
è
pertanto dedicato alle
mamme:
“mamme
bianche, mamme nere,
11
mamme gialle, tutte
mamme con lo stesso ♥
grande, mamme che nel
♥ portano tutto il peso
dei
sentimenti
violentati”.
Sono ormai diverse le
rappresentazioni
in
dialetto
viestano
presentate alla LNI di
Vieste, per il terzo anno
consecutivo, nelle quali
soci ed amici sono
impegnati in qualità di
autori,
interpreti,
organizzatori.
Naturalmente
una
citazione particolare va
fatta
alla
prolifica
a u t r i c e
I s a
C a p p a b i a n c a ,
all’arrangiatore nonché
ve rsatile
showma n
Sandro Troiano, ai
bravissimi
interpreti
Marica
Nardone
(Senelle), Emilia Corso
( Purzielle ),
Fra nco
M a s t r o m a t t e o
(Vastianucce u furner),
oltre a Grazia Gimma
(voce fuori campo),
Anna Strizzi, autrice ed
interprete di toccanti
versi TORN PE SANDA
MARIJE.
Esilarante
la
presentazione
di
Battista Troia, vero
mattatore della serata,
disinvolto padrone della
terminologia dialettale.
Il coro formato da
Graziella
D’arnese,
Franca Ascoli, Maria
Lombardi.
Da ricordare ancora una
volta che il gruppo ha
preso
il
nome
dal
compianto
Nicola
Sciannamè, tra i primi a
Vieste a fare volontariato
presso gli anziani.
Layout e paging di
libretto e brochure sono
stati preparati da Nino
Patrone. I testi musicali
hanno messo in rilievo le
doti vocali di Emilia Corso
(dire brava è riduttivo), di
Grazia Gimma e le doti di
trasformista di Sandro,
che, come al solito, è
riuscito a coinvolgere tutto
il pubblico.
I m p e g n a t i
nell’allestimento, fono e
riprese: Carmine Santoro,
Emanuel
Laprocina,
Andrea Spina e Stefania
Santoro.
Molteplici gli scopi
perseguiti
quali
la
conoscenza o riscoperta
del vernacolo e degli
autori
viestani,
la
beneficenza a favore dei
bambini meno fortunati,
il riconoscimento con
pergamena a persone,
vicine alla LNI, che si
sono distinte in vari
campi a Vieste:
Giacomo
Aliota,
Ludovico Ragno e Matteo
Siena, autori di libri su
Vieste;
Isa Cappabianca e
Anna Strizzi, autrici di
poesie in dialetto;
Saverio Sciancalepore,
pittore;
Ca rlo
e
R a ffa e le
Gentile, scultori artigiani;
Antonio Lauriola, in
prima fila, nella sua non
breve carriera, nella
s a l v a g u a r d i a
dell’ambiente e della
forestazione;
Carla Cirillo, regista
delle rappresentazioni del
gruppo viestano Guitti
del Pidocchietto;
Natalino Notarangelo,
compianto imprenditore
turistico della prima ora,
rappresentato dal figlio
Gino.
Porzia Esposito, nata a Vieste, laureata in Filosofia
presso la Cattolica a Milano, lavora da 8 anni come
educatrice presso la Little Prince di Nairobi in Kenya.
E’ stata una delle fondatrici della scuola che sorge in
una delle più grandi baraccopoli del Kenya.
La LNI Vieste ha deciso di devolvere il ricavato delle
offerte, in occasione dello spettacolo Quedda Prumesse, a
questa scuola.
12
Quedda prumesse e na speranze
Rappresentazione alla LNI Vieste
Chiara Sciannamè
A
ll’ombra dell’ultimo
sole di domenica
27 maggio, presso la
sede della Lega Navale
di Vieste, è andata in
scena
“Quedda
prumesse
e
na
speranze” a cura del
gruppo Nicola e la
compagnia
della
Solidarietà. Trattasi di
viestani doc, nonché
attori in erba, che in
un’alternanza di pezzi
recitati e cantati hanno
rappresentato
uno
spaccato
di
vita
viestana, di cui la
maggior parte di noi
giovani, purtroppo, non
ha profonda conoscenza.
Una
scenografia
semplice, i brani dalla
tradizionale
musica
italiana,
il
dialetto
viestano
indiscusso
protagonista, il tema
centrale dell’emigrazione
degli anni ‘50 e la verve
di Sandro Troiano sono
stati la combinazione
vincente per offrire una
piacevole serata in cui lo
scopo ludico e culturale
sposava
una
causa
benefica, un modesto
aiuto ai bambini meno
fortunati.
N e g l i
a n n i
rappresentati,
il
f e n o m e n o
dell’emigrazione
ha
coinvolto tante famiglie
viestane, per cui è un
tema caro a molti. Oltre
a una voce narrante,
V a s t i a n u cc e ,
papà
mamma Senelle e la
figlia Purzielle pronta a
partire, erano presenti
in scena la valigia di
cartone, la nave e
l’autobus, al secolo u
vapore e la pustele.
Nella valigia di chi
partiva,
insieme
ai
sapori di casa che
dovevano
essere
centellinati, c’era tanta
speranza: la speranza di
trovare fortuna e di dare
un futuro prosperoso ai
propri figli. Nelle parole
e nei silenzi di chi
restava, invece, c’era
tanta tristezza, ma
a n c h e
l a
consapevolezza,
che
quel
passo
fosse
necessario.
L’unica
consolazione al momento
dei saluti era che “tante
a santa Marij aqquà eja
turnà!”.
La prima settimana di
maggio, infatti, scatta
una sorta di tempo
massimo:
puoi non
tornare per Natale, per
Pasqua o in estate, ma
non puoi non tornare per
Santa Maria! I sentimenti
legati
alla
nostra
Madonna di Merino sono
stati sublimati nella
poesia, anch’essa in
dialetto, scritta e recitata
da Anna Strizzi.
Oltre a questo, tra i
momenti migliori della
serata, il tormentone
della mamma smemorata
“e vine apprisse a mè, e
vine apprisse a mè”; la
sordità del padre e il suo
perduto entusiasmo per
13
la vita coniugale; Libiam
ne’ lieti calici dalla
Traviata di Giuseppe
Verdi interpretata da
Emilia;
la
chiusura
intensa
di
Sandro
Troiano nei panni del
Vecchio Frack.
A conclusione della
serata
sono
stati
consegnati
dei
riconoscimenti
ai
personaggi viestani che
hanno messo il proprio
intelletto e la propria
creatività a servizio della
collettività.
Nota di merito anche a
Nino
Patrone,
instancabile lavoratore
del dietro le quinte, e a
Battista Troia che ha
presentato il tutto: zio,
come te, nessuno mai!
Altre foto in
http://www.leganavale.it
sezione di Vieste
Photogallery
Il commento degli spettatori
Franco Ruggieri: “Oltre a divertirmi mi sono
commosso”.
Antonella D’Amato: “Molta emozione quando
Anna ha recitato i versi Torn pieSanda Marije”.
Luisa Dirodi: “Molta ammirazione per coloro che
hanno recitato. Occorre tempo, passione e
sacrificio”.
Sezione di Vieste
Ai componenti di
Nicola e la Compagnia della Solidarietà
Certo di interpretare i sentimenti di tutti i presenti alla Lega navale italiana
sezione di Vieste il 27 u.s. in occasione della rappresentazione Quedda
Prumesse, esprimo un fervido ringraziamento ed un riconoscimento per il
livello che avete raggiunto.
Bravi, bravi, bravi. Il vostro impegno ci porta a credere che ne vedremo
ancora delle belle.
Un saluto ed un augurio di vedervi sempre così uniti.
Vieste, 05.06.2012
Il presidente
Dott. Francesco Aliota
Non è importante vivere il mare su grandi o
piccole barche, ma è importante viverlo nel
rispetto della natura.
14
L’inventore della mitica Lambretta
Ing. Pier Luigi Torre
nativo di Vieste
Franco Ruggieri
I
l 10 giugno u.s. la
Società di Storia Patria
per la Puglia sezione
Garganica ed il MotoClub
Gargano sezione di Vieste,
nell’ambito del Lambretta
Day, hanno scoperto, alla
presenza
della figlia
Mariella e della nipote
Roberta, una lapide ricordo
nella via in cui nacque l’ing.
Pier Luigi Torre (Via
Deputato Petrone).
Per celebrare il 110^
anniversario della nascita, il
Comune di Vieste ha
deliberato di intitolare al
suo illustre concittadino un
Centro Sportivo.
Pier Luigi Torre è nato a
Vieste il 2 febbraio 1902 in
Via Deputato Petrone n. 7,
da Ettore Torre e da
Eugenia Cartelloni. Il papà
è
stato
sottocapo
semaforista presso la
stazione della Regia Marina
Militare ubicata presso il
Castello Svevo di Vieste.
Sin da giovane dimostra
doti straordinarie per le
scienze matematiche. Non
soddisfatto della Laurea in
Ingegneria meccanica ed
elettronica decide di
conseguire anche quella in
Ingegneria aeronautica.
Negli anni venti, inizia la
collaborazione con l’Ing.
Marchetti,progettista
dell’idrovolante SavoiaMarchetti S.55.
Nel 1933 Pier Luigi Torre
studia e progetta il “velivolo
Lambrettisti
viestani del
1952
Mimì Protano,
geom Enzino
Ruggieri,
il
p i c c o l o
Vincenzino
Ruggieri,
Giannicola
Ruggieri, Nino
S.55X”, aeroplano con cui
Italo Balbo compie la
seconda
trasvolata
atlantica. Numerosi sono i
brevetti registrati in campo
meccanico ed aeronautico.
Tra
questi
è
di
fondamentale rilevanza il
“Sistema di registrazione
automatico dei dati di
volo”, ossia
il primo
brevetto registrato della
“Scatola Nera”.
A seguito di una brillante
carriera
nel
Genio
aeronautico è nominato
Generale della Regia
Aeronautica all’età di 45
anni.
Nel dopoguerra, per la
sua genialità e per la
conoscenza dei materiali
impiegati nel campo
aeronautico, è progettista e
ricercatore alla Innocenti,
chiamato direttamente dal
suo
fondatore
Ing.
Ferdinando Innocenti che
ha in animo di produrre un
motoveicolo
leggero,
economico e popolare. Pier
Luigi
Torre
accetta
l’incarico ed inventa la
mitica Lambretta (il cui
nome è ispirato al fiume
Lambro che scorre a pochi
passi dalla fabbrica).
La Lambretta entra in
produzione nel 1947 e per
molte famiglie italiane
rappresenta il simbolo
nazionale
della
ricostruzione e del boom
economico.
Terminata l’esperienza di
Direttore Tecnico alla
Innocenti inizia quella
accademica come docente
di Disegno di Macchine e
Progettazione al Politecnico
di Milano.
Pier Luigi Torre ha avuto
un’altra passione, più
intima e romantica, quella
per le rose a cui si dedica
con lo stesso rigore
scientifico
che
ha
caratterizzato tutta la sua
vita. E anche in questo
campo lascia il segno
inventando un ibrido che
coronerà il suo sogno: “La
rosa blu”.
Muore a Milano il
9.6.1989.
15
Ho incontrato la bella Vieste!
la città delle mie radici paterne
Ho immaginato e ricordato e
rivissuto la mia vita.
Sono tornata diversa e arricchita.
Ora là ho tanti amici che mi hanno
aiutato a ricostruire i ricordi.
Ho incontrato la bella Vieste!
Mariella Torre
10 giugno 2012 scoprimento della lapide
ricordo nella via in cui nacque l’ing. Pier
Luigi Torre (Via Deputato Petrone)
Marina del Gargano
Lucio Mura
S
e la notizia fosse
sfuggita agli addetti
del settore, segnaliamo che
la più grande società di
gestione dei porti turistici in
Europa,
MDL
Marinas,
annovererà
nel
suo
network anche Marina del
Gargano.
MDL
Marinas
appartenente al gruppo
Yattendon
Group
PLC
inglese
con
sede
in
Southampton nella sua
vasta rete include numerosi
porti turistici ora anche in
Italia.
Che benefici ne può
trarre il diportista?
Chi beneficia di un posto
barca in una delle marine
del
gruppo
automaticamente gode dei
vari privilegi, servizi e
benefici unicamente come
in tutte le marine del
Gruppo.
Certamente un concetto
innovativo che ha il fine di
promuovere ancora di più il
turismo nautico itinerante con
l’offerta di diversi servizi
integrati alla clientela cosi da
darle la sensazione di sentirsi
a “casa” in ogni marina del
gruppo.
Marina del Gargano entra
cosi
in
questo
circuito
internazionale unica nel sud
Europa e nel Mediterraneo
dopo la Marina di Fano.
Certamente ad orientare
MDL nelle scelte è stato
senz’altro il valore della
nascente Marina del Gargano,
preferita ad altre realtà
(Vieste?) che tra l’altro offre
anche le meraviglie del
territorio circostante, facendo
cosi promozione attraverso
altre forme di turismo,
enogastronomico,
religioso
verso il santuario di San
Giovanni Rotondo e Monte
Sant’angelo nonché i diversi
luoghi storici, e da non
dimenticare il Parco del
Gargano.
La nuova struttura è in
grado di offrire circa 750
posti
barca
in
ogni
stagione per imbarcazioni
fino a 60 metri, il tutto
circondato da aree verdi,
aree per lo svago dei
bambini,
attività
commerciali e numerosi
posti auto. Imperativo è la
soddisfazione
della
clientela. Certamente una
buona politica.
I
lavori
per
la
realizzazione sono a buon
punto e la struttura sarà
inaugurata nel marzo del
2013.
Il Gargano si lancia cosi
in campo internazionale
senza
tralasciare
la
valorizzazione del territorio
con respiro molto ampio e
di larghe vedute.
Noi staremo alla finestra
per vedere passare …. le
occasioni
che
inevitabilmente
si
perderanno … per noi!
16
Andare a vela…
Alessandro Pasquini
N
avigare è una
ne ce ssit à ,
veleggiare è un punto
d’arrivo è tutto in questo
pensiero lo spirito che ha
guidato un gruppo di
amici della Sezione della
LNI Vieste ad istituire
prima, e ad affiliare alla
FIV poi, il Gruppo
Dilettantistico Vela LNI
Vieste, a far funzionare
una scuola di avviamento
e perfezionamento alla
vela, grazie alla splendida
collaborazione
con
l’associazione NaturalMente
Mare,
a
organizzare eventi per
creare un movimento,
per dare la possibilità a
chiunque di godere di
quello che non è soltanto
uno sport ma uno stile di
vita.
Tutti dicono: “a Vieste
c’è sempre vento!”, e
allora perché avere la
necessità di navigare
verso un approdo quando
il traguardo è a portata di
mano?
Issare la vela vuol dire
raggiungere la mèta. È
una
filosofia
poco
condivisa ma per me non
conta, ciò che conta è
andare a vela, per
tuffarsi nella natura e
conoscere se stessi, i
propri orizzonti e i propri
limiti, ma soprattutto per
vivere
in
un’altra
dimensione. Andare a
vela implica una filosofia
tutta particolare: spesso
è scomoda, richiede
abilità, un certo sforzo
fisico, una resistenza alla
fatica, a volte sangue
freddo e può essere
anche rischioso.
Ma ciò che più mi
piace
è
il
senso
dell’avventura e del
ritorno in un mondo
antico, dove lo scorrere
del
tempo
non
è
sostanzialmente
cambiato rispetto al
passato,
nonostante
l’ausilio delle nuove
tecnologie per stabilire
la posizione o misurare
le distanze.
La
mia
prima
traversata
a
vela?
Qualche anno fa: ViesteLa sto v o -H va r- V ie ste .
Un’isola raggiunta in
aereo è un’isola come
tante altre, raggiunta dal
mare al termine di una
traversata, piccola o
lunga che sia, diventa un
luogo
incantato.
Il
viaggio! non importa la
mèta, quel che importa è
andarci, accende le
emozioni e libera la
fantasia, tra desideri e
rimpianti, nostalgie e
speranze. Che si tratti di
giornate di calma piatta
oppure di pieno sole in
un ciel sereno, di brezza
o di vento forte, il viaggio
a vela è sempre una
grande emozione.
Allora perché andare a
vela? perché in barca
ritroviamo il più profondo
contatto con la natura,
perché andare a vela
vuol dire anche trovare
nuovi amici, perché
andare a vela amplia la
conoscenza di noi stessi,
la consapevolezza delle
nostre capacità e dei
nostri limiti, perché
andare a vela… è
bellissimo.
LEGA NAVALE ITALIANA
CORSI DI VELA F.I.V. SU DERIVE E CATAMARANI
(tutte le età)
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17
1° trofeo di pesca d’altura
“S. Maria di Merino”
Nino Patrone
D
omenica 6 maggio
si è svolta al largo
della costa di Vieste il 1°
trofeo
di
pesca
d’altura “S. Maria di
Merino”,
organizzato
dall’associazione
Gargano Tuna Fishing,
affiliata FIPSAS, e dalla
Lega navale italiana
sezione
di
Vieste,
sponsorizzato
dal
Comune di Vieste e dal
comitato festa S. Maria di
Merino, con il patrocinio
del CONI.
La gara è durata otto
ore, sotto il controllo e la
tutela della Capitaneria di
porto di Vieste, molto
attiva nella regolarità e
buon
esito
della
manifestazione.
Dieci sono state le
imbarcazioni in gara,
iscritte alla
FIPSAS
(Federazione
italiana
pesca sportiva e attività
subacquea) di Peschici,
Vieste, Manfredonia e
Foggia.
Si sono contati sette
strike, con tre prede
valide, tutte in fascia
bianca (tonni tra i 40 e
gli ottanta chili), misurate
e
subito
rilasciate.
Allamato anche uno
squalo volpe di 5 metri,
anch’esso liberato, pur
non essendo preda
valida.
Primo classificato è
risultato l’equipaggio
SKIPPER di Michele
Coda, essendo stato il
primo
a
portare
all’imba rcazione
la
preda valida.
La gara si è svolta nel
pieno rispetto della
regole, sotto il controllo
dell’imbarcazione giuria,
presieduta dal dott.
Francesco
Aliota,
presidente della sezione
LNI di Vieste, con il
consigliere
tecnico,
arch. Silvio Sicuro, ed
il geom. Marcello
Cavallo,
presidente
dell’Adventure Club di
Foggia.
Al
pontile
de lla
darsena di Gianpiero
Cariglia è stato offerto
dal
gestore
del
ristorante
IL
CAPRICCIO un lauto
rinfresco, cui è seguita
la premiazione da parte
dell’assessore allo Sport
del Comune di Vieste,
Gaetano Zaffarano, con
targhe
gentilmente
offerte dal comitato “S.
Maria di Merino”.
Questa manifestazione è
stata l’atto preparatorio
per quella che sarà la
selezione provinciale del
campionato nazionale di
pesca d’altura, che si
svolgerà
a
Peschici
(andata), organizzata
dalla locale associazione
TUNA STRIKE, il 28
maggio, e a Vieste
(ritorno), organizzata
dalla locale associazione
TUNA FISHING, sempre
con la partecipazione ed il
coordinamento della LNI
Vieste.
“Ambizione delle tre
associazioni – chiosa il
dott. Francesco Aliota, - è
quella di portare il
campionato nazionale
proprio qui a Vieste, in
quanto
la
rilevanza
dell’evento è un sicuro
motore di immagine e
promozione sia turistica
che delle attività nautiche
nella nostra cittadina”.
Prima di gettare a mare qualcosa proviamo ad
immaginare una bella nuotata in un mare di rifiuti.
18
Multa ti odio … ma potrei amarti
Bartolo Baldi
S
trade: il tesoro
delle multe è il
titolo di uno studio
pubblicato
qualche
tempo fa anche su
internet.
Una
provocazione che cerca
di capire dove vanno a
finire i soldi che i
cittadini italiani (e i
viestani appartengono a
questa
categoria)
pagano
dopo
avere
ricevuto
una
contravvenzione.
Il codice della strada
indica chiaramente come
dovrebbero essere usati
questi introiti: il 50%
deve essere suddiviso tra
il miglioramento della
segnaletica,
manutenzione
delle
strade ed educazione
stradale.
A Vieste, se togliamo le
strisce pedonali che ogni
inizio
d’estate
l’amministrazione
Comunale si sforza di far
ridisegnare e che –
stranamente spariscono
dopo pochi giorni – non
mi pare che la viabilità
stradale goda di un
posto privilegiato nel
cuore
degli
Amministratori.
Enormi buche sono
presenti
quasi
dappertutto lungo le
strade di Vieste e ci sono
strade dove, per rivedere
il loro mantello rimesso
a
nuovo,
dobbiamo
entrare nel mondo dei
sogni e spostarci agli
anni
della
nostra
tenerezza
infantile,
quando l’estate era il
momento adatto per
risistemarle.
Quello che poi crea
ancora di più seri
problemi è la difficoltà
nel
capire
come
funzionano le cose: cioè
capire e scoprire a chi
compete controllare il
sistema per permettere
che gli automobilisti –
ma anche i pedoni siano messi a proprio
agio.
Mettiamo
che
il
Comune
non
abbia
proventi i perché i
cittadini – compresi gli
ospiti turisti – sono
talmente ligi da evitare
qualsiasi multa. In tal
caso la Legge non si
potrebbe
applicare
proprio per mancanza di
soldi, Ma che ne direste
se ad ogni necessaria
rottura di asfalto poi
seguisse un immediato
ripristino
fatto
con
criterio senza “sprecarsi”
in un semplice rappezzo
di cemento?
Eppure nell’affidare gli
appalti
di
lavoro
dovrebbe essere sempre
previsto nello stesso
contratto che la ditta
esecutrice – pena grosse
sanzioni
–
deve
ripristinare lo stato dei
luoghi.
E che ne direste se subito dopo l’esecuzione
dei lavori – seguissero
severi
controlli
per
evitare che qualcuno
faccia il furbetto? Una
serietà
maggiore
garantirebbe
sicuramente
meno
strade rotte.
Chi l’ha detto, infatti,
che le strade si rompono
solo
per
vetustà
dell’asfalto?
Agli amministratori che
dicono che la crisi
economica non permette
di fare di più rispondete
che quei Comuni che
sono delle autentiche
bomboniere fanno parte
della stessa Italia.
Ricordiamoci
sempre
che se l’unico modo per
risparmiare i soldi delle
multe è quello di non
commettere infrazioni,
per avere un paese
simile ad un salotto è
necessario
avere
cittadini e amministratori
che amano senza alcun
interesse il
proprio
paese.
A
buon
intenditor
poche parole.
19
Il pittore Saverio Sciancalepore con 2 sue opere significative presentate alla
LNI Vieste, nella foto con il presidente dott. Francesco Aliota.
Articolo a pag. 20
Le ricette del pescatore
Ingredienti per 4 persone:
32 ricci
spaghetti
360g
olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
Stefania
aspetta al bar i soci della LNI
con musica, TV, internet, per
una degustazione di long
drink e cocktail tutti i giorni
tranne il lunedì, secondo il
seguente orario:
giorni feriali dalle 8 alle
13:00 e dalle 15:00 alle
23:00;
giorni festivi: dalle 8 alle
14:00 e dalle 15:00 alle
23:00.
Spaghetti ai ricci
Stefania Santoro
Preparazione
1. Far soffriggere lo spicchio d’aglio in olio
extravergine d’oliva, toglierlo prima che diventi
scuro e mettere una buona quantità di polpa di
r
i
c
c
i
o
.
2. Nel frattempo far bollire l’acqua per la pasta,
senza aggiungere sale, perché si può utilizzare
l’acqua interna dei ricci per salare il piatto.
3. Quando la pasta sarà al dente passare questa
nel composto olio-riccio precedentemente
preparato, aggiungere anche l’altra quantità di
polpa e far mantecare.
4. Servire con un filo d’olio extra vergine.
un’amica
che ti fa conoscere il mare
Lega Navale Italiana
Per programma eventi,
prenotazioni ed informazioni
telefonare a
ecologia, sport nautici,
cultura marinaresca
0884702698
www.leganavale.it
20
Antologia anni ‘70
Convegno in occasione della mostra di Saverio Sciancalepore
Raffaele Pennelli
I
l 17 giugno presso
la sede della Lega
Navale, in occasione
della mostra di pittura di
Saverio Sciancalepore
sugli anni ’70, si è
tenuto un convegno al
quale ha partecipato un
pubblico
attento
e
competente.
Ha aperto i lavori il
presidente della Lega
Navale, dott. Francesco
Aliota, che, dando il
benvenuto ai presenti, si
è congratulato con il
maestro Sciancalepore
per la mostra.
Interveniva
per
il
saluto di rito il sindaco
Ersilia
Nobile,
che
mostrava ammirazione
per i quadri esposti,
augurando
pieno
successo alla mostra in
atto.
Parlavano degli anni
’70 diversi relatori ed
intervenuti.
Raffaele
Pennelli
inquadrava
storicamente
quel
periodo.
Giuseppe Turi dedicava
il
suo
intervento
concentrandosi
sulla
pittura di Sciancalepore
in quel tempo, dando la
chiave di lettura per
capire tali dipinti, in
particolare di Cuore,
Nostalgia,
Fo s s i l e ,
R. Pennelli, S. Sciancalepore, il
presidente F. Aliota, G. Turi e il
componente del Direttivo S. Sicuro.
Ecologia in cui il pesce
ben visibile si presenta
come
un
alieno,
Fecondazione una spinta
verso la vita, Droga con i
suoi colori cupi, Arancia
al mercurio.
Pasquale Del Giudice,
dal canto suo, metteva in
evidenza che anche gli
architetti fanno parte del
mondo degli artisti,
quando i committenti
permettono
loro
di
potersi
esprimere
liberamente
nella
progettualità.
Franco Ruggieri, quale
rappresentante di Storia
Patria,
ricordava
il
decennio degli anni ’70,
periodo di passaggio,
cioè da un’epoca vecchia
si voleva passare ad una
nuova, con avvenimenti
non sempre piacevoli ma
comunque importanti per
la storia dell’uomo.
Matteo
Siena
ha
ricordato una mostra
mercato degli anni ’60,
organizzata dalla Pro
Loco in cui Saverio era
presente con i suoi primi
dipinti.
Chiudeva il convegno
lo
ste sso
Sa ve rio
S cia n ca le p or e ,
c he
spiegava ai convenuti
come era giunto alla
realizzazione
delle
ventisei
t e le
che
costituiscono il suo
curriculum artistico di
quegli anni, terminando
con una sua massima:
“Ero
e
sono
qui,
comunque sono qui, per
o s s e r v a r e
l a
metamorfosi di questa
meravigliosa terra”.
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