Commissione Finanza della Zona di Roma
Mondo dell‟ ECONOMIA E DEL LAVORO di Umanità Nuova
N e w sl et te r
n r . 8
N o v e m b r e
2 0 1 0
86MA GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO Gli italiani preferiscono i soldi liquidi e se devono
investire scelgono il mattone
E
Sommario
Attualità: 86ma Giornata
Mondiale del Risparmio:Gli italiani preferiscono soldi liquidi e se
devono investire scelgono
il mattone
1
DSC: Chiesa, Vaticano e
Finanza
2
Flash sui mercati
3
Novità: Giovani e il riscatto della laurea
3
Pillole:
Cosa sono gli acquisti
4
On-line?
Dialogo: Come si fa a
risparmiare?
5
Consigli pratici
5
' il quadro che emerge
dall'indagine presentata
dall'Acri (Associazione che
rappresenta le Fondazioni di
origine bancaria e le Casse di
Risparmio) in occasione della
86ma Giornata Mondiale del
Risparmio che si è tenuta il
28 ottobre u.s.. “Rigore e
sviluppo nell'era del
mercato globale" è
stato l'argomento del
dibattito.
Ne è emerso che
sempre più famiglie
italiane
preferiscono
mantenere i propri
soldi liquidi, ma se
devono
investire
i
propri soldi il mattone
si conferma ancora
una volta come l'investimento ideale. Questi i principali contorni delineati da Acri e Ipsos nella consueta indagine sugli italiani e
il risparmio.
Ancora una volta nel 2010,
secondo il sondaggio, gli italiani mostrano una bassa
propensione al rischio e ritengono
fondamentale
la
solidità dell'investimento del
proprio risparmio, anche perché pensano che gli strumenti esterni di tutela (leggi, regolamenti, controlli) del risparmio siano poco efficaci.
La bassa propensione al rischio è infatti riscontrabile
nel 66% della popolazione,
che dichiara di averla ridotta
o quasi annullata.
Tuttavia è da notare che,
sebbene limitata, raddoppia la
preferenza per gli strumenti finanziari più rischiosi, mentre si
riduce la propensione per gli
strumenti considerati più sicuri.
risparmi o debiti e pensano di fare lo stesso
l'anno prossimo.
Tra le categorie, operai e insegnanti sono quelli in più
Nel 2010 secondo l'indagine c'è “grave crisi'“ di risparmio.
stata una forte impennata della
Le famiglie che sono riuscite a
propensione degli italiani per la
risparmiare sono poco più di
un terzo e sono soprattutto al Nord.
In affanno i risparmiatori del Sud e soprattutto
quelli del Centro, dove
le famiglie che riescono
a risparmiare sono scese di ben 7 punti percentuali rispetto al 2009
(dal 39% al 32%).
liquidità (in particolare al Centro
e al Sud): e il 68% degli italiani
preferisce tenere i soldi in casa o
sul conto corrente, o sul classico
libretto postale, anziché investire
i propri risparmi.
Sempre dall'indagine Acri-Ipsos
emerge anche che gli italiani sono sempre più preoccupati per il
futuro: quest'anno poco più di
una famiglia su tre è riuscita a
mettere da parte qualcosa e ben
una su quattro è dovuta ricorrere
a debiti o all'utilizzo di risparmio
pregresso.
Sono sempre meno le famiglie
che riescono a migliorare il proprio tenore di vita (solo una su
17) e aumenta il numero di quelle che “galleggiano”, cioè hanno
speso tutto senza fare ricorso a
In generale comunque,
gli italiani continuano ad
avere una forte propensione al risparmio: un buon
41% non riesce proprio a vivere tranquillo senza mettere da
parte qualcosa, mentre il 46%
risparmia solo se ciò non comporta troppe rinunce.
Se nel 2009 gli ottimisti sul
futuro del Paese superavano i
pessimisti, ora sembra il contrario.
In merito alla propria situazione personale, quasi la metà
degli intervistati ritiene che
non cambierà, ma i fiduciosi
(28%) superano gli sfiduciati
(19%).
- ° -° -°-
P a g i n a
2
Chiesa, Vaticano e Finanza
La Banca del Papa
Lo IOR (Istituto per le Opere di Religione) è un istituto
privato, creato nel 1942 da papa Pio XII, con sede nella Città del Vaticano, quindi in zona extraterritoriale.
Ha un direttore generale, che fa capo a un consiglio di amministrazione, formato da cardinali.
Cronache lontane e recenti ci
interrogano
D
Una banca di proprietà della Chiesa, deve tendere
a diventare un
modello positivo
cui fare riferimento
nell'applicazione
dei princìpi della
Dottrina Sociale
della Chiesa.
a sempre i temi della finanza e della morale sono
spinosi e interrogano ogni cristiano che in buona fede e in
modo costruttivo prova a raggiungere un equilibrio personale nel rapporto con la dottrina
della Chiesa cattolica e con la
gerarchia ecclesiastica.
Già negli anni ‟70 e ‟80 alcuni
scandali della finanza internazionale hanno gettato pesanti
ombre sull‟operato di persone
appartenenti allo IOR; oggi leggiamo sui giornali che la banca
della Città del Vaticano ha ricevuto diverse censure da parte
della Banca d‟Italia per il mancato rispetto della legislazione
sull‟antiriciclaggio, la normativa
volta a rendere le transazioni
finanziarie trasparenti e verificabili, per impedire l‟utilizzo o
l‟investimento di soldi di provenienza illecita. Indipendentemente dall‟individuazione e
dall‟entità delle responsabilità
giuridiche, se accertate, anche
il presidente dello IOR, E. Gotti
Tedeschi, in carica solo dal
2009, ha recentemente riconosciuto,
parlando
alla stampa, che
nell‟Istituto è in
atto un processo di
miglioramento dei
presidi di trasparenza e controllo,
oltre che di adeguamento alla normativa italiana e internazionale,
rispetto ad una
situazione
precedente.
.
ciale, scolastica e sanitaria, mentre si amplificano gli errori che
dovrebbero condurre a ritenere
inutile e dannosa ogni presenza
riferibile alla Chiesa al di fuori di
quella strettamente spirituale.
Per un cristiano che ama profondamente la Chiesa, la sfida più
grande non è solo resistere alla
tentazione laicista attuando qualche difesa d‟ufficio nelle conversazioni tra amici, quanto sentirsi
parte integrante della Chiesa
Chiarire i confini tra la dottrina e avendo la libertà di criticare perché consapevoli che si è in prima
l‟operato delle strutture temporali
linea per costruire in coerenza
E' fondamentale distinguere tra con l'etica espressa dalla Dottril‟insegnamento dottrinale della Chie- na Sociale della Chiesa.
sa in campo economico e finanziario
e le strutture organizzative del Vati- C‟è bisogno di una banca vaticacano o della Chiesa nel suo comples- na? E se si, come deve essere?
so: il primo, contenuto nella DSC, Ogni opera umana da realizzare
“vincola” ogni cristiano perché espri- ha bisogno di risorse finanziarie:
me l‟autorevolezza della gerarchia e a questa regola non sfuggono
la Grazia da cui è assistita quando è nemmeno le opere “benefiche” o
chiamata a questo compito pastora- prive di scopo di lucro. Inoltre
le; le organizzazioni e il loro opera- nella società globale e complessa
to, che pur dovrebbero essere coe- di oggi la gestione di ingenti rirenti con i sopra citati principi morali, sorse finanziarie implica la preanche
perché
s i f r e g i a n o senza di strutture organizzate
dell‟appartenenza alla gerarchia, a appositamente come la banche o
volte se ne discostano, mostrando le società finanziarie, che hanno
tutti i limiti tipici dell‟uomo. Su que- lo scopo di raccogliere capitali,
sto ultimo punto occorre però anche gestirli, trasferirli, impiegarli,
distinguere tra i comportamenti del- etc.
le persone e le regole che disciplinano la struttura organizzativa: mentre Avere questa consapevolezza è
i primi sono per definizione imperfet- importante, per non cadere in
ti e rimessi al libero arbitrio, sulle una visione del mondo ingenua e
seconde si può e si deve agire insie- “bucolica” (niente banche, niente
me, senza pregiudizi, al fine di ren- finanza).
derle sempre più vicine ai principi Se una banca vera e propria,
evangelici che la Chiesa Universale è posseduta dal Vaticano, può'
chiamata ad attuare.
essere giustificata, siamo convinIl cristiano tra mondo “laicista” e ti che a maggior ragione debba
rispettare fino in fondo le regole
gerarchia ecclesiastica
della comunità finanziaria nella
E' abbastanza evidente l‟utilizzo stru- quale è innestata, soprattutto se
mentale che una parte del mondo queste sono comuni agli altri
“laicista” fa dei limiti e degli errori cittadini cristiani e se sono, come
commessi dalla Chiesa. In genere si sembra, ispirate a principi morali
ignorano tutte le opere di beneficen- pienamente condivisibili, quali la
za e il ruolo di sussidiarietà rispetto trasparenza e la prevenzione di
allo Stato svolto nell‟assistenza so- crimini.
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8
Flash sui mercati
favorevoli ai mercati azionari.
MERCATI AZIONARI - Le borse
hanno mantenuto nell‟ultimo mese
un indirizzo positivo, già evidenziato dall‟inizio di settembre, anche
se nell‟ultima settimana, a causa
del ritorno di tensione sui mercati
obbligazionari della zona euro, è
stata colta l‟occasione per vendere
e portare a casa i profitti. Da inizio dell‟anno la borsa dei Mercati
Emergenti ha guadagnato 12,4%,
la borsa Usa ha guadagnato 9,4%,
la borsa europea 2% e la borsa
giapponese è in negativo del 5%..
Le previsioni per i prossimi mesi
continuano ad apparire abbastanza
MERCATI OBBLIGAZIONARI Forte tensione sul mercato obbligazionario, dovuto alle discussioni politiche relative alle
regole da adottare per gestire
l‟eventuale default di uno stato
membro dell‟euro. Le
tensioni in atto sono
state
ulteriormente
aggravate dal peggioramento del disavanzo
del debito pubblico
irlandese, e sui dubbi
della solvibilità delle
banche locali, costringendo il
governo di questa nazione a
richiedere
formalmente
l‟intervento
finanziario
dell‟Unione Europea e Fmi. Peggiorato il deficit greco che si
posiziona al 15% e il Portogallo
rimane in una situazione di
affanno. La volatilità sui merca-
3
AZIONARI: positivi
OBBLIGAZIONARI: elevata volatilità
EURO: indebolita
ti obbligazionari rimarrà probabilmente elevata nelle
prossime settimane. Riteniamo, invece, che per i titoli
italiani il profilo di rischio/
rendimento è favorevole,
grazie alla combinazione di
fondamentali
di
finanza pubblica e
privata più solidi
rispetto ai paesi
c o s i d d e t t i
“periferici”.
MERCATI VALUTARI - Indebolimento della moneta europea che
è scesa sotto 1,36, a causa
delle tensioni sui mercati
obbligazionari periferici della
zona euro. Il cambio dollaro/
euro potrebbe rimanere volatile per il prossimo futuro,
senza una precisa direzione.
Infatti, da un lato, abbiamo
la politica della banca centrale americana che immette liquidità sul mercato indebolendo
il
dollaro,
e
dall‟altra parte abbiamo la
situazione del debito pubblico dei paesi euro che penalizza la moneta unica.
La sterlina ha invece ricuperato contro l‟euro (ora circa
a 0,8470) e potrebbe ancora
rivalutarsi.
Novità: “Giovani e riscatto degli anni di Laurea”
E
ssendosi da poco laureato
nostro figlio, ci siamo posti il
problema se convenisse o meno
riscattare gli anni di laurea. Ci
siamo documentati un pò sul web
e anche confrontati con altri parenti e genitori che avevano già
affrontato l'argomento prima di
noi e siamo arrivati alla conclusione che, potendolo fare (non
avendo altre “priorità” o pendenze di tipo economico: mutui, debiti, ecc.), valeva la pena affrontare anche questo sacrificio per
dare una migliore prospettiva al
suo futuro pensionamento.
La legge n. 247/07 semplifica e
agevola il riscatto degli anni di
laurea soprattutto dando la possibilità di dilazionare il pagamento
in dieci anni e stabilendo con il
calcolo del riscatto della laurea
una cifra certa che non varia nel
corso degli anni. Inoltre, dà la
possibilità di riscattare gli anni di
laurea anche a chi non ha un lavoro pagando la quota minima
per ogni anno che si desidera
riscattare. Per i giovani che hanno da poco terminato gli studi
conviene riscattare la laurea subito, poiché costa meno.
Dal punto di vista finanziario,
considerando una speranza di
vita attesa in linea con i parametri standard, si avrà nel corso
degli anni un incremento della
pensione superiore alla spesa
sostenuta per riscattare la laurea.
(Riflessioni dei genitori di un neo-laureato)
L‟indice di efficienza, in questo
caso, è mediamente vicino a 2,
ovvero si incasserà una somma
doppia rispetto a quanto si è
speso per il riscatto. Tale indice
sarà maggiore per le donne in
quanto hanno una speranza di
vita maggiore.
essere condizionati da
possibili future innovazioni legislative, dipendono dalla storia assicurativa di ciascun lavoratore e dagli sviluppi
futuri della propria attività lavorativa.
I vantaggi per i giovani senza
lavoro
Tornando alla nostra
esperienza, la decisione
pro-riscatto non è stata
presa a cuor leggero,
perché la spesa da affrontare non è indifferente (circa 25/30 mila
euro, per un corso di laurea
della durata di 6 anni). Dopo
varie considerazioni che ci
venivano da fare sull'opportunità o meno di affrontare questa ulteriore spesa, quella che
ci ha convinto maggiormente
(anche a livello “etico”) è stato il pensare che l'affrontare
questo sacrificio poteva, almeno in parte, saldare quel
“debito” che la nostra generazione di ultra50enni ha accumulato nei confronti delle
nuove generazioni.
Se il figlio è privo di redditi oppure ha redditi non superiori a
€. 2.840,51 annui, è ancora
fiscalmente a carico dei genitori
che potranno beneficiare, pagando il riscatto, di una deduzione fiscale pari al 19% dell'onere sostenuto. Più complicata
è, invece, la situazione quando il
figlio non è più fiscalmente a
carico di mamma e papà. In
questo caso, l'onere del riscatto
è integralmente deducibile dal
reddito e ciò comporta un beneficio fiscale determinato dall'aliquota marginale IRPEF. Ma cosa
accade se il nostro giovane è un
cosiddetto “incapiente”, ovvero,
pur presentando la denuncia dei
redditi, dispone di un reddito
non molto alto e non deve quindi allo Stato alcuna imposta? In
questa ipotesi, purtroppo, non
avrà diritto ad alcun beneficio
fiscale.
subito quest'onere, senza
aspettare che il figlio trovi
l'agognato lavoro stabile e
“decente”. L'attuale normativa consente infatti ai genitori
di sospendere il pagamento in
qualsiasi momento e il figlio,
una volta sistemato lavorativamente parlando, può' subentrare nel riscatto, quando
è nelle condizioni di farlo.
Naturalmente i Patronati che
operano su territorio, sono in
grado di chiarire i dubbi riguardo alla normativa e all'iter burocratico da seguire
(che non è poi così complicato), ma determinare in modo
assoluto se sia o meno conveniente riscattare il periodo
di laurea non è possibile
Ecco perché, a nostro avviso e nemmeno da parte dei più
con la dovuta premessa “se si è esperti “consulenti”.
in condizione di farlo”, è imporI vantaggi, infatti, oltre ad
tante che i genitori si accollino
Se il nostro Paese, in questo
momento, non è in grado di
garantire nemmeno il lavoro
che è stato garantito ai loro
genitori, è ovvio che non garantirà loro nemmeno le loro
pensioni ….
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4
PILLOLE
Cosa sono gli acquisti On-line?
A
nche gli italiani, ormai, usano
la Rete per i loro acquisti. Per
comprare beni di ogni genere: dai
viaggi alla spesa, dai
biglietti del treno alle
macchine fotografiche.
”gli acquisti
on-line
offrono
numerosi
vantaggi se
utilizzati con
l’opportuna
attenzione”
Un utilizzo che cresce
sempre più, grazie anche alla maggiore fiducia
da parte dei “navigatori”
nell‟utilizzare
questo
strumento. Anche perché comprare on-line
può sembrare una cosa
fantastica (niente file
alle casse, niente problemi con il parcheggio,
niente carrelli da maneggiare e commessi sgarbati con
cui dialogare per forza) e dà la
possibilità, in genere, di cercare e
scovare prezzi convenienti. E il
risparmio, di questi tempi, non è
un dettaglio. Rinfrescare un po‟ di
accortezze per “affrontare” la Rete
è sempre utile.
Quando si parla di acquisti on-line
si fa riferimento al termine
„commercio elettronico‟ o „ecommerce‟, che indica espressamente l‟atto di acquisto o di vendita di beni o servizi svolto mediante
il computer. In generale, il commercio elettronico può essere definito come una qualsiasi transazione effettuata per la vendita o
l‟acquisto di un prodotto o di un
servizio, in cui i protagonisti interagiscono elettronicamente piuttosto che con scambi fisici e contatti
di retti. Il commercio elettronico
presenta caratteristiche diverse a
seconda dei soggetti che ne prendono parte. In particolare, se il
protagonista è il consumatore generico, esistono due diverse modalità:
la “business to
consumer” (da azienda
a consumatore) prevede un azienda che offre
i propri prodotti al consumatore finale, il quale decide se acquistarli
e con quale forma di
pagamento;
la “consumer to
consumer” (da consumatore a consumatore)
in cui gli utenti nella
rete scambiano tra loro
prodotti.
Quest‟ultima forma di commercio si
è sviluppata grazie alla forte espansione dei siti di asta on-line, come
ad esempio E-Bay.
L‟acquisto online può avvenire in
due diverse modalità a seconda del
bene o servizio che si intende acquistare: modalità „diretta‟ e modalità „indiretta‟.
Un acquisto on-line si definisce diretto se tutte le fasi della transazione, l‟ordine, il pagamento e la consegna, avvengono on-line. Fanno
parte di questa categoria tutti i beni
digitali, (software, dischi, canzoni
ecc.) e tutti i servizi la cui fruizione
avviene attraverso internet (servizi
di biglietteria, di scommesse, di
giochi online, di banking), trasmissibili quindi attraverso la rete.
Un acquisto on-line si definisce invece indiretto, se la fase di ordine
ed eventualmente anche il pagamento avvengono “on-line”, ma il
bene viene recapitato fisicamente al
domicilio o alla sede dell‟acquirente.
Si tratta di beni tradizionali (come
computer, accessori, libri).
Per poter effettuare un acquisto
online è necessario seguire un iter
preciso all‟interno del sito preposto
al commercio elettronico.
Una volta entrato nel negozio virtuale l‟acquirente ha, generalmente,
la possibilità di visionare, per ciascun prodotto, una scheda informativa di dettaglio.
Dopo aver selezionato i prodotti di
interesse, l’acquirente passa alla
compilazione di un form, in cui vengono richiesti tutti i dati necessari
affinché il negozio virtuale recapiti
correttamente l‟ordine. Quindi bisogna procedere al pagamento.
I metodi più comuni sono il bonifico
bancario e il pagamento con carta
di credito, entrambi anticipati, qualche sito accetta anche il pagamento
in contrassegno, di solito, con un
costo aggiuntivo.
Solitamente nei siti e-commerce è
prevista un‟apposita sezione che
spiega le regole di pagamento, è
opportuno leggerla con attenzione.
Non mandare mai soldi contanti.
Da tenere presenti:
la garanzia della qualità del
prodotto;
la sicurezza dei pagamenti
elettronici.
Uno svantaggio dell‟acquistare un
prodotto via computer risiede nel
fatto di non poterlo materialmente
toccare; inoltre se la merce acquistata dovesse rivelarsi difettosa,
danneggiata, o se semplicemente
non rispondesse alle aspettative
sarà necessario rispedire, a proprie
spese, il prodotto al venditore.
Per ciò che concerne la sicurezza
dei pagamenti elettronici, con il
bonifico bancario non si corrono
grandi rischi, bisogna però essere
certi della serietà del venditore ed
è indispensabile verificare la località di destinazione del trasferimento, dal momento che, per trasferimenti all‟estero, le banche italiane
aggiungono somme di denaro consistenti.
Da
tenere
presente anche che acquistando da
paesi extracomunitari si
impone
anche il pagamento
del
dazio doganale, che si
aggira intorno ad un quarto del prezzo; è bene
verificare l‟ammontare di questi
costi prima di procedere
all‟acquisto.
Con la carta di credito invece c‟è il
rischio connesso al far viaggiare i
dati della carta sulla rete; potrebbero infatti essere intercettati da
malintenzionati con le intuibili conseguenze economiche, anche gravi.
Al posto della carta di credito tradizionale è preferibile utilizzare carte
ricaricabili, che hanno un costo di
attivazione, ma possono essere
usate a proprio piacere depositandovi sopra la somma di denaro
voluta.
In questo modo, qualora qualche
malintenzionato sulla rete riuscisse
a scoprire il codice segreto della
carta, non troverebbe disponibilità
di denaro da poter utilizzare per
scopi illeciti.
In conclusione gli acquisti on-line
offrono numerosi vantaggi se utilizzati con l‟opportuna attenzione.
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5
Dialogo …
La post@ di Risparmio&Finanza
@ Come si fa a risparmiare?
L'altro giorno una mia collega, tra il
serio e il faceto, mi domanda «Ma
tu come fai a risparmiare?».
Dapprincipio pensavo scherzasse.
Una donna di trent'anni, giornalista
economica, che mi chiede come
faccio a risparmiare? Le ho chiesto
di spiegarsi meglio.
«Ti spiego», mi risponde. «Ieri sono
uscita a guardare due vetrine e, in
meno di un'ora, ho bruciato mezzo
stipendio tra un vestito, due paia di
scarpe e un po' di cosucce».
Il suo racconto mi ha fatto venire in
mente una scena di "Full Monty" in
cui, desolato, uno dei disoccupati
che non ha avuto il coraggio di rivelare alla moglie che ha perso il lavo
Per quanto tempo bisogna conservare bollette, documenti e ricevute?
ro, confida terrorizzato agli amici
che la- consorte «gira a piede libero
con una carta di credito». Alla fine
però la domanda della mia collega
mi è sembrata meno futile di quanto
non pensassi di primo acchito. Così
me la sono posta anche io e credo
possa interessare anche a voi perché, in effetti, è vero: come si fa a
risparmiare? Diciamo che, a parte le
banalità - la prima regola è: dipende da cosa vuoi fare!
trarre quote di risparmio futuro.
Tra l'altro, potrete calcolare quanta
parte in percentuale del vostro stipendio resta sotto forma di risparmio.
Questa percentuale è chiamata dagli
economisti "propensione al risparmio"
e, sommata alla "propensione al consumo" (cioè alla percentuale dello
stipendio che finisce nelle tasche di
altri) dovrebbe alla fine dare cento.
Abbiamo scoperto l'acqua calda? Forse. Certo, per accrescere il risparmio
La finalizzazione del risparmio
non ho che due vie: aumentare lo
(detta in parole povere, la scelta di
stipendio (difficile) o ridurre i consuun motivo per il quale evitare di
mi.
spendere ogni singolo euro che si ha
in tasca - e purtroppo talvolta anche Ma forse c'è una terza via. Analizzare i
di molti euro che NON si hanno in consumi per evidenziare quelli di pritasca), è la base fondamentale di ma necessità (vitto e alloggio), quelli
ogni piano di risparmio ben realizza- solo in parte necessari (cambiare l'auto.
to ogni anno), quelli voluttuari
(inserite qui quello che vi piace). QueCos'è il risparmio? E' reddito non
sta forma di analisi delle spese è simispeso, cioè non utilizzato per i conle alla pianificazione del budget che fa
sumi (cioè la somma dei risparmi e
una impresa ed è utilissima se non
dei consumi è pari allo stipendio).
indispensabile per aiutarci a capire la
Qualcuno può dire che non è vero, nostra capacità di risparmio.
perché uno si può anche indebitaHai qualche esperienza concreta in
re... Giusto, ma l'equazione resta
proposito? Saremo contenti se ce la
vera se consideriamo l'indebitamento come risparmio negativo; infatti, raccontassi... Scrivici all'indirizzo:
per pagare i debiti, uno dovrà sot- [email protected]
Consigli pratici ...
Ogni documento, estratto conto o ricevuta ha una propria data di
scadenza, perciò meglio pensarci bene, prima
di cestinarli! Queste sono alcune indicazioni
utili per i documenti più comuni:
Documenti relativi alla dichiarazione dei redditi (fatture, ricevute, bonifici, bollettini di
pagamento, documentazioni per gli sgravi
sulle ristrutturazioni) vanno conservati per
almeno cinque anni. Anche chi riceve dall’Agenzia delle Entrate
una comunicazione di correttezza della dichiarazione dei redditi
deve comunque conservare i documenti relativi, poiché l‟ufficio
potrà sempre effettuare controlli e accertamenti, al massimo entro
il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata
presentata la dichiarazione.
Tempi più brevi per le assicurazioni: le ricevute delle rate del premio vanno conservate solo per un anno, salvo altri tempi previsti
dal contratto. Se sono state utilizzate a fine fiscali vale il termine
dei cinque anni.
conservate per sempre,
anche se ai fini fiscali il termine è fino alla
fine del quinto anno successivo a quello dell‟ultima detrazione.
Le ricevute di versamento delle spese condominiali devono
essere trattenute per cinque anni.
Per le bollette/fatture per elettricità, gas, tassa sui rifiuti
(TARSU) e telefono, vale il termine dei cinque anni.
Le ricevute di pagamento di abbonamento alla RAI vanno
conservate per dieci anni.
Per quanto riguarda l‟estratto conto bancario, sono 60 i giorni di tempo dal ricevimento per eventuali contestazioni, ma
se sono presenti errori od omissioni sostanziali si hanno dieci
anni di tempo per proporre l‟impugnazione del medesimo.
Tutti gli atti notarili vanno conservati per sempre: compravendita
di una casa, atto di proprietà, contratto di affitto.
Quanto all‟acquisto di servizi, le fatture di hotel e ristoranti
devono essere conservate per soli sei mesi. Per le fatture emesse da artigiani, è consigliabile una conservazione di dieci
anni. Le parcelle o fatture di liberi professionisti (come avvocati, notai, commercialisti) non vanno cestinate prima di tre
anni dalla conclusione della prestazione.
Per quanto concerne le spese per la casa, le ricevute per il pagamento dell‟affitto sono da conservare per cinque anni. Quelle per
l‟ICI, per almeno cinque anni dall’anno successivo a quello di pagamento. Le ricevute di pagamento delle rate del mutuo vanno
Gli scontrini per l‟acquisto di merce sono da conservare per
26 mesi (sia ai fini della prova di acquisto, sia per esercitare i
diritti di garanzia). Invece il tempo sale a cinque anni per le
ricevute dei pagamenti rateali.
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Newsletter novembre 2010