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L’ ATTIVITA’ FISICA
COME FARMACO
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ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
Tel. 0883/577985 fax 0883577986
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L’ATTIVITÁ FISICA
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PRODURRE SALUTE SU LARGA SCALA
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2010 - 2013
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Camminando ogni giorno, raggiungo uno stato di benessere e mi lascio alle spalle ogni malanno; i
pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo, e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata. Ma stando fermi si arriva sempre più vicini a sentirsi malati. Perciò basta continuare a camminare, e andrà tutto bene
Soren Kierkegaar
ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
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INDICE
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Presentazione
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1. GLI STUDI
1.1. Il Costo delle malattie croniche
1.2. L’attività fisica come prevenzione
1.3. L’attività fisica come terapia e cura
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CAPITOLO I
CAPITOLO II
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2. LA DIMENSIONE DEL PROBLEMA A LIVELLO REGIONALE
2.1. Il ruolo della ASL BAT
2.2. Finalità e obiettivi specifici
CAPITOLO III
3. PROGRAMMA DELLE AZIONI DELLA ASL BAT
3.1. Destinatari del progetto
3.2. Collaborazioni e piano delle intese
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4. MODELLO DI GESTIONE
CAPITOLO V
5. MONITORAGGIO DEL PROGETTO
5.1. Indicatori per il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi
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CAPITOLO IV
6. PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
6.1. Le iniziative per la pratica della attività fisica
6.2. Fasi di realizzazione del progetto
6.3. Il Ruolo del MMG/PLS
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7. PIANO DEI COSTI E DURATA DEL PROGETTO
7.2. Durata del Progetto
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CAPITOLO VIII
8. IPOTESI DI PROGRAMMA DI SPORT - TERAPIA
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CAPITOLO VII
CAPITOLO IX
Attività fisica in menopausa
ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
Tel. 0883/577985 fax 0883577986
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PRODURRE SALUTE SU LARGA SCALA :
L’ATTIVITÁ FISICA COME FARMACO
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L’ esercizio fisico quotidiano, controllato e commisurato alle proprie capacità, è uno dei migliori
farmaci
che
ci
si
possa
auto-somministrare.
E’ ormai noto come le conseguenze di una vita sedentaria, priva di una qualsiasi attività
fisica, possano risultare anche gravi e avere nel tempo pesanti ripercussioni sulle condizioni
di salute generale. Forse non tutti sanno che, a prescindere dalla perdita di tono dei tessuti
muscolari e dalla comparsa di qualche rotolino di ciccia in più, l’inattività espone a rischi
molto più pericolosi e deleteri per l’incolumità dell’organismo. In alcuni casi, infatti, non
svolgere regolarmente un po’ di sano moto rappresenta più di un’insana abitudine, divenendo
l’anticamera
di
gravi
patologie,
che
possono
risultare
anche
fatali.
La sedentarietà, avvertono gli esperti, favorisce l’insorgenza di malattie come il cancro
e aumenta le probabilità di essere colpiti da malattia cardiovascolari. L'inattività fisica può
dunque essere più deleteria di quanto si possa pensare. In base ad alcune ricerche l'inattività
fisica è corresponsabile del 70% degli ictus cerebrali, dell'80% degli attacchi cardiaci, del 70%
dei casi di cancro del colon e di quasi il 90% dei casi di diabete in soggetti adulti obesi.
I Documenti di Consenso delle principali Società Scientifiche Nazionali ed Internazionali hanno
acclarato che la pratica regolare e costante di un programma di esercizio fisico dosato e controllato come qualità, quantità e modalità di esecuzione e di allenamento risulta un mezzo preventivo
e
terapeutico-fisiologico,
efficace
ed
a
basso
costo.
L'esercizio fisico non è solo uno strumento di prevenzione; se praticato con i giusti accorgimenti ha effetti terapeutici per le malattie cardiovascolari, metaboliche e tumorali. Per prevenire il peggio e proteggersi dall’esposizione a numerose malattie, provocate dall’inattività fisica,
l’unico farmaco disponibile, privo di effetti collaterali, è proprio un po’ di sano movimento,
praticato
con
una
certa
regolarità.
Lo stesso Ministero della Salute sostiene che, nell’ambito dell’adozione di stili di vita sani,
l’attività fisica riveste un ruolo fondamentale; infatti l’esercizio fisico regolare contribuisce in
modo sostanziale, insieme all’alimentazione, all’equilibrio generale dell’organismo.
Proprio per favorire un’educazione all’esercizio fisico, come misura preventiva di numerose
patologie, l’ASL BT intende avviare un progetto dal titolo “L’attività fisica come farmaco“. Si
tratta di una serie di iniziative volte ad invogliare i cittadini-utenti all’esercizio fisico,
considerato un efficace investimento per la propria salute e valutato alla maniera di un
vero e proprio farmaco, nella consapevolezza che impiegare il proprio tempo libero, facendo
movimento e ritagliarsi dei momenti della giornata da dedicare all’allenamento, non è una perdita ma un guadagno di tempo, dal momento che allunga le probabilità di sopravvivenza.
Un outcome importante del presente studio e’ infine l’analisi quali-quantitativa dei fabbisogni di attivita’ sportiva dell’intera popolazione della ASL BT e l’analisi della congruiASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
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ta’ dell’offerta in base all’INDICATORE DELL’INDICE DI COPERTURA per le fasce piu’
deboli, così come previsto dal Piano Regionale della Salute attualmente in vigore.
CAPITOLO I
1. GLI STUDI
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Già Ippocrate (400-377 a.C.) aveva intuito l’importanza della rivoluzione dello stile di vita da
sedentario ad attivo quando aveva scritto: "Tutte le parti del corpo che hanno una funzione
propria, se adoperate con moderazione ed esercitate a compiere gli sforzi, per i quali ognuna
è predisposta, diventano forti, ben sviluppate ed invecchiano lentamente. Invece, se non
vengono usate e sono lasciate in ozio diventano preda di malanni, si sviluppano male ed
invecchiano precocemente".
Studi scientifici provano la stretta correlazione fra inattività fisica ed alcune patologie croniche,
mentre hanno accertato come esercizio fisico e corretta alimentazione siano una soluzione per
la cura e riabilitazione di malattie cardiovascolari, metaboliche e tumorali; patologie che hanno
assunto forme diffuse con pesanti ripercussioni sociali ed economiche.
Il ruolo protettivo dell’esercizio fisico regolare è stato dimostrato soprattutto nei confronti delle
patologie cardiovascolari e cerebrovascolari ed anche di quelle osteoarticolari (in particolare l’osteoporosi) metaboliche (diabete) ed influisce positivamente anche sul rischio di
cancro.
L’attività fisica, inoltre, aiuta a controllare il peso, riduce lo stress, il senso di depressione,
l’incidenza e la gravità del mal di schiena ed aumenta il benessere psicofisico, soprattutto negli
anziani. L’esercizio fisico praticato non deve necessariamente essere di elevata intensità per
produrre benefici. Il semplice camminare, ad andatura spedita per 30-60 minuti al giorno per
almeno 4 giorni alla settimana, è associato ad una significativa riduzione dell’incidenza di mortalità per malattie cardiovascolari.
L’Unione Europea aveva stabilito, come priorità per l’anno 2004, la promozione e lo sviluppo
dell’attività sportiva e di iniziative volte a sensibilizzare i cittadini europei, le scuole e le istituzioni sull’importanza di una corretta attività fisica.
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1.1 Il costo delle malattie croniche
Il costo di queste patologie croniche – ormai diffuse a livello epidemico, in termini di sofferenze umane, aggravio sociale e bilancio pubblico - è di dimensioni gigantesche (in USA nel 2001
hanno causato 1 milione e 550 mila morti, con costi diretti ed indiretti di 700 miliardi di dollari).
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1.2. L’attività fisica come prevenzione
Con l’attività fisica, sostiene il Ministero della Salute, si potenzia il sistema immunitario, riducendo il rischio di malattie infettive e la durata delle stesse.
Numerosi studi osservazionali e sperimentali indicano che un’attività fisica moderata o intensa
in soggetti fisicamente attivi (che cioè mantengono un grado moderato di attività quotidiana o
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quasi come, ad esempio, camminando) hanno un rischio relativo di cardiopatia ischemica ridotto del 30-50%, rispetto a soggetti sedentari.
Il rischio assoluto di morte improvvisa, dopo esercizio fisico intenso, è basso (anche se è
maggiore nei soggetti abitualmente sedentari) e non annulla i benefici osservati.
Studi randomizzati e controllati hanno mostrato che per migliorare la forma fisica occorre almeno un esercizio di intensità media, equivalente al camminare a passo spedito (come quando si va di fretta per non arrivare in ritardo ad un appuntamento).
Una revisione sistematica ha provato che lo svolgimento regolare di esercizi aerobici riduce la
pressione arteriosa. L’attività fisica previene le malattie cardiovascolari, tumorali e metaboliche
e migliora la qualità della vita.
E’ inoltre accertato che l’attività fisica “cura” le malattie cardiovascolari e dismetaboliche e previene e recupera la non autosufficienza dell’anziano.
L’attività fisica, infine, riduce il grasso corporeo, permette un buon controllo glicemico, aumenta la sensibilità all’insulina, abbassa colesterolo totale, LDL e trigliceridi, aumenta il colesterolo
HDL ed abbassa la pressione arteriosa.
Sulla base di questi dati si basano le conclusioni a cui giungono Roberts e Barnard pubblicate
nel 2005 sul Journal of Applied Physiology: “Le malattie croniche attuali sono i “killers” della
società occidentale e aumentano esponenzialmente nei paesi in via di sviluppo. Si aggiunga
che obesità, diabete e ipertensione sono oggi comuni anche nei bambini. La soluzione a queste malattie epidemiche del metabolismo che pervadono l’intera società sono esercizio e dieta”.
Walter Willet, Presidente del Dipartimento di Nutrizione e della Salute Pubblica della Harward
School e professore di medicina alla Harward Medical School, concorda con queste conclusioni: “con esercizio e dieta adeguati sarebbero evitati il 70% dei casi di cancro del colon, il
70% dei casi di ictus cerebrale, l’80% dei casi di infarto del miocardio e il 90% dei casi di diabete di tipo 2 “.
1.3. L’attività fisica come terapia e cura
È accertato che le malattie cardiovascolari e dismetaboliche sono influenzate dall’attività fisica.
L’assunto è confermato da due pubblicazioni del 2008 di “Archives of Internal Medicine”: una
sulla “longevità eccezionale” in 970 ultranovantenni, collegata all’attività fisica quotidiana ed
una riguardante lo studio di 2.500 coppie di gemelli identici.
I cromosomi dei gemelli attivi si mantenevano più a lungo integri, dimostrando maggiore longevità strutturale e funzionale e, anche in questo caso, per l’effetto anti-invecchiamento
dell’esercizio regolare.
L’esercizio fisico esercita, pertanto, effetti preventivi e terapeutici, a tal punto da poter affermare che l’esercizio è un “farmaco” che, opportunamente somministrato, previene le malattie
croniche da inattività e ne impedisce lo sviluppo, garantendo considerevoli vantaggi sia alle
persone sia al Sistema Sanitario, riducendo ospedalizzazioni e uso dei farmaci.
Gli effetti positivi di un programma di allenamento, inteso come sport-terapia, sono
caratterizzati da miglioramento delle prestazioni fisiche, della qualità di vita, riduzione della
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morbilità e mortalità per malattie cardiovascolari degenerative (cardiopatia ischemica
aterosclerotica, ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca cronica), riduzione del rischio
di malattie croniche dismetaboliche (obesità-sovrappeso, diabete di tipo II, iperdislipidemie,
osteoporosi)".
CAPITOLO II
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2. LA DIMENSIONE DEL PROBLEMA A LIVELLO REGIONALE
La medicina dello Sport riveste una notevole efficacia preventiva e terapeutica nelle patologie
croniche dell’individuo.
In attuazione delle finalità e degli obiettivi del SSN, la Regione provvede alla promozione e alla
tutela sanitaria nelle attività sportive, attraverso la diffusione di stili di vita incentrati su una corretta attività fisica.
Ai fini della promozione dell’attività sportiva la Regione ha previsto:
• la gratuità delle certificazioni di idoneità dei minori alla pratica sportiva agonistica e non,
compresi gli accertamenti relativi.
• i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per il rilascio dell’autorizzazione
all’esercizio e per l’accreditamento delle strutture che svolgono attività specialistica ambulatoriale di medicina dello sport per l’età evolutivo, con il regolamento regionale n. 3
del 13 gennaio 2005, in attuazione della L.R. n. 8/2004;
• le tariffe forfettarie per il rilascio delle certificazioni di idoneità dei soggetti maggiorenni
alla pratica sportiva agonistica, compresi gli accertamenti richiesti per il loro rilascio, con
l’art. 29 della L.R. 9 agosto 2006 n. 26.
Per questi motivi la Regione ha aderito al progetto “Azioni per una vita in salute” promosso dal
Ministero per la Salute. Tale progetto, che si inserisce nel programma “Guadagnare Salute”,
ha come obiettivo generale l’aumento della percentuale dei soggetti che svolgono una regolare attività fisica.
Tale obiettivo deve essere perseguito attraverso:
• l’aumento della capacità del SSR di utilizzare l’esercizio fisico a fini preventivi per il contrasto
di fattori di rischio della patologia cronica-degerativa;
• la promozione di una cultura e di una legislazione che contrastino l’ambiente che induce la
sedentarietà;
• la divulgazione, tramite una efficace campagna informativa/formativa, di messaggi diretti alla
diffusione dell’attività fisica nella popolazione;
• istituzione del libretto sanitario dello sportivo, come previsto dal Coordinamento interregionale per la tutela sanitaria delle attività sportive.
La strategia dell’intervento riabilitativo, che la Regione intende attuare, tiene conto delle esigenze assistenziali di tipo strettamente sanitario e della necessità che, in alcuni casi, esso
debba essere integrato con interventi sociali, orientati a rinforzare l’inserimento del disabile nei
diversi cicli della vita sociale.
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Le malattie croniche negli ultimi cinque anni per la popolazione anziana in Puglia hanno seguito il seguente andamento: il diabete dal 12,5% al 14,5%; l’ipertensione arteriosa dal 36,5%
al 40,5%; l’infarto del miocardio dal 4% al 6,3%; l’artrosi-artrite dal 52,5% al 56,4%;
l’osteoporosi dal 17,5% al 18,8.
Il gruppo di patologie più frequentemente causa di ospedalizzazione tra i soggetti anziani sono
quelle a carico del sistema cardio-circolatorio, seguite dalle malattie del sistema nervoso e degli organi di senso e dalle malattie dell’apparato respiratorio.
Studi epidemiologici, condotti sulla popolazione, hanno rilevato che una fetta consistente presenta comportamenti a rischio per la salute, con una percentuale di fumatori ed un indice di
sedentarietà elevato.
Per i bambini e i ragazzi la partecipazione ai giochi e ad altre attività fisiche, sia a scuola che
durante il tempo libero, è essenziale per:
un sano sviluppo dell’apparato osteoarticolare e muscolare;
il benessere psichico e sociale;
controllare il peso corporeo;
favorire il funzionamento degli apparati cardiovascolare e respiratorio.
Inoltre lo sport e l’attività fisica contribuiscono ad evitare, nei giovani, l’instaurarsi di comportamenti sbagliati, quali l’abitudine al fumo e alcol e l’uso di droghe.
Per gli anziani l’esercizio fisico è particolarmente utile in quanto:
ritarda l’invecchiamento;
previene l’osteoporosi;
contribuisce a prevenire la disabilità;
contribuisce a prevenire la depressione e la riduzione delle facoltà mentali;
contribuisce a ridurre il rischio di cadute accidentali, migliorando l’equilibrio e la coordinazione.
Uomini e donne di qualsiasi età possono trarre vantaggio anche solo da 30 minuti di moderato
esercizio quotidiano
Non è necessario dedicarsi ad una attività specifica. Infatti l’attività fisica può essere di tipo
sportivo oppure connessa con le attività quotidiane, ad esempio spostarsi a piedi o in bicicletta
per andare a lavoro o a scuola, usare le scale invece dell’ascensore.
L’importante è mantenersi attivi sfruttando ogni possibile occasione ad esempio dedicandosi ai
lavori di giardinaggio, fare la spesa, portare a spasso il cane.
Praticare con regolarità attività sportive almeno 2 volte a settimana aiuta a:
aumentare la resistenza;
aumentare la potenza muscolare;
migliorare la flessibilità delle articolazioni;
migliorare l’efficienza di cuore e vasi e la funzionalità respiratoria;
migliorare il tono dell’umore”.
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2.1. Il ruolo dell’ASL BT
L’ASL BT è da anni impegnata in azioni di educazione alla salute sia a livello primario, lavorando sugli stili di vita, sia secondario con azioni di screening per la prevenzione di patologie.
Ciò si realizza:
in virtù della consapevolezza che l'attività fisica è un fattore indipendente per la salute
dell'uomo, ovvero l'attività fisica, da sola, è in grado di diminuire il rischio di mortalità;
in linea con il Ministero della Salute il quale sostiene che “un buon livello di attività fisica riduce i fattori di rischio di numerose malattie perché aiuta ad equilibrare i valori della
pressione arteriosa e del colesterolo. Inoltre contribuisce a tenere sotto controllo
l’aumento di peso e a prevenire l’obesità. La ragione è semplice: il movimento muscolare quotidiano contribuisce a bruciare zuccheri, grassi e proteine introdotti con
l’alimentazione. L’esercizio fisico, infine, favorisce il benessere psicologico riducendo
ansia, depressione e senso di solitudine.”
Sulla scorta delle esperienze dell’ASL di Ferrara (prima in Italia) e di Verona, l’ASL BAT intende avviare un progetto pilota, denominato “L’attività fisica come farmaco” che abbia come obiettivo inserire l’esercizio fisico nella pratica e nelle prescrizioni del medico e pediatra di
famiglia. Un progetto che potrà coinvolgere altre ASL sia a livello regionale che nazionale.
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2.2. Finalità generali e obiettivi specifici
Il progetto parte dalla consapevolezza dell’importanza che l’attività motoria ha nella vita quotidiana di ognuno e si pone l’obiettivo di verificare e trasmettere quali possono essere i benefici di una pratica sportiva costante e controllata, sulle condizioni fisiche e sulle capacità generali della persona, oltre che sul miglioramento delle prestazioni atletiche.
Il progetto si pone l’obiettivo di dimostrare che lo sport- terapia oltre a essere un importante
strumento di prevenzione contro alcune malattie, come l’obesità e l’invecchiamento precoce,
può diventare anche una cura per alcune patologie capace si sostituire l’uso di farmaci o comunque di ritardarlo.
Un buon livello di attività fisica, infatti, contribuisce ad abbassare i valori della pressione arteriosa e quelli dell’ipercolesterolemia, a prevenire malattie cardiovascolari, obesità e soprappeso, diabete, osteoporosi; contribuisce, inoltre, al benessere psicologico, riducendo ansia, depressione e senso di solitudine, anche in momenti cosiddetti critici per la donna quali: la menopausa. L’Attività fisica sicuramente aumenta l'autostima, la capacità di socializzazione e il
senso di benessere, anche attraverso un'azione ormai accertata sui neuro-mediatori cerebrali.
Ha in particolare effetti positivi nel prevenire e nel combattere la depressione: da alcuni studi
risulta addirittura un'efficacia pari ai farmaci (solo con un inizio di azione più lento) e una minore frequenza di ricadute nel tempo. La necessità di modificare i programmi e le politiche scolastiche per incrementare la quantità di attività fisica moderata/intensa, la quantità di tempo dedicato alla attività fisica in classe, la quantità di tempo in cui gli studenti saranno attivi ed in
movimento durante le ore di attività scolastica.
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CAPITOLO III
3.PROGRAMMA DELLE AZIONI DELL’ASL BT
Premesso che l’attività fisica svolta con regolarità induce noti effetti benefici per la salute,
l’esercizio fisico protegge dall’insorgenza di numerose malattie ed è un valido supporto per il
trattamento di alcune patologie conclamate e che una regolare attività fisica possa ridurre la
mortalità per tutte le cause di circa il 10%., l’ASL BT nell’intendo di realizzare e promuovere il
progetto l’”Attività fisica come farmaco” stabilisce le seguenti azioni:
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3.1 Destinatari del progetto
Individuazione da parte dei MMG PLS, previa compilazione della scheda personale
dell’utente denominata “Percorso di Attività Fisica come Farmaco” ed invio allo specialista in Medicina Sportiva dell’ASL BT, di:
o n. 400 soggetti con diabete di tipo 2,
o cardiopatici compensati
o n. 500 soggetti ipertesi che non presentino controindicazioni allo svolgimento
dell’attività motoria.
Minori in attività scolastica
Anziani
Persone con patologie psichiatriche
Donne in attesa
Donne in menopausa
Persone dei centri anziani
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3.2. Collaborazioni e piano delle intese
Costituzione del comitato tecnico scientifico.
Sottoscrizione del Protocollo d’intesa con rappresentanti MMG e PLS aziendali
Sottoscrizione del Protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale della P.I.
Sottoscrizione del Protocollo d’intesa con i Comuni della Provincia della BAT.
Sottoscrizione del Protocollo d’intesa con l’Università - Facoltà di Scienze motorie.
Convenzione con la provincia BAT per l’utilizzo delle palestre degli Istituti Superiori.
Convenzione con i Comuni provinciali per l’utilizzo delle palestre scolastiche delle scuole
medie di primo grado e delle scuole primarie.
Sottoscrizione del Protocollo di intesa con i rappresentanti delle cooperative che gestiscono i centri per anziani
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3.3. Metodologia di lavoro
Favorire la diffusione di intervento di educazione alla salute
Promuovere stili di vita salutari per il contrasto di comportamenti a rischio, quali l’utilizzo
improprio dei farmaci
Promuovere la salute e la prevenzione del doping nelle attività sportive
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Sviluppare iniziative congiunte di sensibilizzazione ed informazione “sull’attività fisica intesa come farmaco”.
Censimento delle strutture sportive esistenti.
Individuazione delle Aree verdi
Individuazione dei percorsi ciclo pedonali.
Individuazione degli impianti sportivi
Messa in onda su televisioni locali di spot.
Programma di iniziative per la popolazione.
Stesura e la pubblicazione del Libretto “Percorso di Attività Fisica come Farmaco”.
Valutazione da parte degli specialisti dell’ASL con relative visite dei soggetti inviati dai
MMG.
Elaborazione dei dati inviati, confrontando i valori di partenza con i valori successivi
all’avvio dell’attività motoria.
Misurazione della spesa sanitaria e delle sue variazioni nei soggetti avviati all’attività
motoria, paragonandola a quella degli anni precedenti negli stessi soggetti.
Consegna da parte del MMG, ai soggetti che non presentino controindicazioni allo
svolgimento dell’attività motoria, del libretto denominato “Percorso di Attività Fisica
come Farmaco”, con informazioni su tipo, intensità, durata e frequenza dell’attività fisica da svolgere.
Consegna all’assistito da parte dell’ASL di un contapassi con l’illustrazione per l’utilizzo.
Educazione all’attività fisica all’interno della scuola.
Corsi di formazione per i docenti sulla divulgazione ed efficacia dell’Attività fisica come
farmaco.
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CAPITOLO IV
4. MODELLO DI GESTIONE
Il governo clinico, organizzativo e di funzionamento dl progetto ”L’Attività fisica come Farmaco”, prevede funzioni di coordinamento, di struttura e di strumentazione.
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Coordinamento
Il Progetto Aziendale è coordinato da Comitato Tecnico-Scientifico composto da:
• Coordinatore, Assistente Sociale
• Medico dello Sport
• Rappresentanza MMG
• Rappresentanza C.O.N.I.
• Endocrinologo
• Cardiologo
• Operatori specializzati in discipline motorie
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Strutture specialistiche di riferimento
Le strutture specialistiche per l'attività motoria dell’ Azienda Sanitaria sono:
• Servizio Medicina Sportiva Aziendale;
• U.O. di cardiologia ospedaliere e territoriali;
• Centro di Riabilitazione dell'Azienda Ospedale;
• Centro antidiabetico e/o specialista ambulatoriale endocrinologo
• Tecnico di cardiologia, esperto di cicloergometria
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Strumentazione
La dotazione strumentale sarà composta da :
• Ecocardiografo
• Sistema per il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa
• Sistema per il monitoraggio elettrocardiografico secondo Holter e per lo studio dei potenziali tardivi
• Cicloergometro a freno elettromagnetico.
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CAPITOLO V
5. MONITORAGGIO DEL PROGETTO
I soggetti arruolati che manterranno per un anno il programma di attività motoria saranno oggetto di studio per la verifica dei risultati del progetto l’”Attività fisica come farmaco”.
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5.1. Indicatori per il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi
Nei soggetti che manterranno per un anno il programma di attività motoria che verrà loro proposto si attende:
• Il miglioramento dei parametri di salute ed significativa diminuzione del numero dei farmaci assunti da tali pazienti;
• la riduzione del peso corporeo, dell’indice di massa corporea, della circonferenza addominale, della pressione sistolica e diastolica, della frequenza cardiaca a riposo, del
colesterolo totale e LDL e dei trigliceridi con aumento del colesterolo HDL;
• la riduzione progressiva del rischio di contrarre le malattie cardiovascolari e le altre malattie da inattività;
• la riduzione della glicemia di base e della emoglobina glicosilata nei soggetti diabetici;
• la progressiva riduzione del rischio di contrarre malattie cardiovascolari e da inattività.
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CAPITOLO VI
6. PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
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Uno degli impegni dell’ASL BT sarà quella di collaborare all’organizzazione di iniziative di attività motoria a basso costo o gratuite nei vari comuni dell’Azienda, ricorrendo all’utilizzo delle
risorse presenti e attive sul territorio aziendale
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6.1 Le iniziative per la pratica della attività fisica
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Passeggiate per la città “piedobus”
Gruppi per andare in bicicletta
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La bicicletta presenta molti vantaggi, simili al passeggio.
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La passeggiata è socializzante, economica, facile da praticare quotidianamente e riduce l'utilizzo dei veicoli a motore.
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Attività fisica per diabetici
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prescrizione di attività fisica specifica per i diabetici della Provincia.
Attività fisica per portatori di patologie psichiatriche
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Gruppi di cammino e nuoto per persone con patologie psichiatriche, organizzati dai Servizi territoriali.
A
Aree verdi, percorsi ciclo-pedonali, impianti sportivi
AT
T
Luoghi all'aperto e principali centri sportivi di libero accesso utilizzabili per il cammino o la corsa.
TR
Centri per il controllo del sovrappeso o l'obesità
O
PI
A
Nella Provincia BAT sono numerose le attività organizzate rivolte alle persone con problemi di
obesità o soprappeso.
Consultorio Familiare
C
Utilizzo delle palestre ubicate presso alcuni Consultori riservate alle donne in attesa e in menopausa.
ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
Tel. 0883/577985 fax 0883577986
14
6.2 Fasi di realizzazione del progetto
Periodo dicembre 2010 – 2013
TO
W
EB
AS
LB
AT
.IT
I Medici Di Medicina Generale:
• entro il 2012, arruolano 200 soggetti con diabete di tipo 2 e 200 soggetti ipertesi che
non presentino controindicazioni allo svolgimento dell’attività motoria; tutti i soggetti devono essere in possesso di una valutazione preventiva con elettrocardiogramma al ciclo
ergometro allo scopo di:1 escludere la presenza di ischemia stress indotta – b realizzare una valutazione funzionale di base da ripetere ad 1 anno
• determinano pressione arteriosa, emoglobina glicosilata (per i soli diabetici), indice di
massa corporea, circonferenza addominale e frequenza cardiaca a riposo;
• consegnano e illustrano all’assistito il libretto “L’esercizio fisico come Farmaco” con informazioni su tipo, intensità, durata e frequenza dell’attività fisica da svolgere;
• consegnano all’Assistito un contapassi e ne illustrano l’utilizzo;
• registrano ogni 2 mesi i Km percorsi e ripetono le valutazioni iniziali;
• trasmettono i dati al Comitato Tecnico-scientifico per la Medicina Generale
AT
T
A
D
AL
SI
Il Comitato Tecnico-Scientifico avrà il compito di:
• elaborare i dati inviati, confrontando i valori di partenza con i valori successivi all’avvio
dell’attività motoria;
• misurare la spesa sanitaria e le sue variazioni nei soggetti avviati all’attività motoria, paragonandola a quella degli anni precedenti negli stessi soggetti;
• redigere rapporti sul progetto in itinere ed a lavoro completato.
O
PI
A
TR
A cura dei Consultori:
• le donne in attesa seguiranno un corso di preparazione al parto
le Donne in menopausa seguiranno attività fisica prescritte dagli specialisti
Attività fisica nella vita quotidiana nel tempo libero con le seguenti iniziative:
Andare a ballare
Fare sport con un amico, regolarmente
C
ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
Tel. 0883/577985 fax 0883577986
15
Iscriversi ad un centro sportivo
Visitare le città a piedi o in bicicletta
Rendere più piacevole il cammino o la corsa usando un “walkman”
Prendere un cane da portare a passeggio
Catalogo delle attività per la promozione dell’attività motoria
Progetti di promozione del cammino
•
Informazione alunni
AT
informazione dei genitori
AS
LB
•
.IT
Attività scolastica
• Formazione degli insegnanti
Periodo ottobre 2011 – 2012
TO
W
EB
dicembre 2011 dovrebbe avvenire il reclutamento di 400 soggetti;
giugno 2012 dovranno essere disponibili le prime informazioni sull’andamento;
dicembre 2013 si completerà il progetto;
gennaio 2012 il Comitato Tecnico-Scientifico valuta i dati e decide per ulteriori programmi
SI
•
•
•
•
AL
Progetto Pedibus – Vado a scuola da solo
A
D
Attività scolastica
• Incontri con gli alunni sull’uso dei farmaci
AT
T
Periodo dicembre 2010 – 2012
C
O
PI
A
TR
6.3. Il Ruolo del MMG/PLS
Il coinvolgimento attivo del medico rappresenta uno dei fattori critici di successo nella promozione dell'attività fisica nel paziente,visto che è possibile "prescrivere" l'attività fisica, al pari di
un farmaco.
La partecipazione attiva dei medici di medicina generale e degli specialisti, che verranno formati all'ottimale impiego dell'attività fisica attraverso corsi e materiale informativo specifico e
avranno il compito di "divulgare" ai propri assistiti l'importanza e l'utilità dell'attività fisica regolare anche nella terza età.
ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
Tel. 0883/577985 fax 0883577986
16
E’ necessario sottolineare che se la promozione non viene avviata nell’ambulatorio del
MMG, non vi è alcuna possibilità di introdurre e consolidare comportamenti e stili di vita
sani, in quanto il MMG è considerato dal paziente il “suo medico di fiducia, di famiglia”.
Nella fase successiva del progetto sarà previsto poi uno specifico impegno da parte del volontariato e del terzo settore al fine di ampliare le possibili sedi in cui erogare l'attività fisica, comprendendo in questo anche l'attività di "tutor" a domicilio dell'anziano, sotto il coordinamento
delle Istituzioni locali e della USL.
.IT
CAPITOLO VII
AT
7. PIANO DEI COSTI E DURATA DEL PROGETTO
AS
PROSPETTO ANNUALE DEI COSTI
LB
7.1 Il prospetto costi
EB
STRUMENTAZIONE
Dotazione strumentale
€
80.000,00
€
40.000,00
€ 15,00 pro capite per assisti- €
to in carico
30.000,00
W
OPERATORI
TO
Personale ASL
AL
SI
MMG/PLS
Sorveglianza palestre
30.000,00
€
30.000,00
Catalogo delle attività per la promozione
dell’attività motoria
€
30.000,00
Guide per i pazienti
€
10.000,00
Depliant informativi
€
20.000,00
Contapassi
€
20.000,00
€
290.000,00
D
€
AT
T
C
O
PI
A
TR
DIVULGAZIONE
A
Operatori specializzati in attività motoria
TOTALE
ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
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7.2 Durata del Progetto
Il Progetto “l’Attività fisica come farmaco” avrà durata triennale 2010/2013 così come previsto dal Piano Attuativo Locale dell’ASL BAT.
C
O
PI
A
TR
AT
T
A
D
AL
SI
TO
W
EB
AS
LB
AT
.IT
L'attività fisica può essere di tipo sportivo oppure connessa con il lavoro o con le attività della
vita quotidiana (come andare a fare la spesa o a lavorare o fare le scale a piedi, portare a
spasso il cane, fare i lavori di casa, praticare il giardinaggio, lavare l'auto). Anzi queste ultime
presentano il vantaggio che diventando parte delle abitudini di vita possono più facilmente essere protratte nel tempo.
L’impegno aziendale è quello di fare sistema, ovvero strutturare l’esperienza maturata nel
primo triennio quale parte integrante degli obiettivi e delle azioni aziendali rivolte alla promozione e allo sviluppo della salute
È necessaria però un’azione concertata che coinvolga i diversi soggetti:
Azioni in questo senso sono già in atto in Italia, sia a livello legislativo che organizzativo
e quindi ogni azione possibile cade su un terreno fertile
L’impegno a favore dell’attività fisica a livello di governo centrale dovrebbe coinvolgere anche
competenze quali quelle relative ai lavori pubblici, allo sport e soprattutto all’economia. Un ruolo indubbiamente importante è quello riservato alle Regioni, da cui è legittimo aspettarsi una
fondamentale funzione direttiva rivolta a valorizzare le risorse disponibili, nell’ambito
dell’assistenza sociosanitaria, della promozione delle attività sportive e del governo del territorio. È soprattutto nell’ambito del Servizio Sanitario che tuttavia si possono sviluppare strategie efficaci, sostenibili e alla fine redditizie per diffondere e affermare la pratica dell’attività
fisica, lavorando in stretto contatto con le realtà amministrative locali e con quelle
dell’associazionismo. A questo proposito, è dalle amministrazioni comunali che ci si deve attendere il contributo più rilevante, immediatamente possibile e mirato allo sviluppo della cultura
dell’Attività fisica come farmaco.
Il vero miracolo non è
né di volare nell’aria
né di camminare sull’acqua,
ma di camminare sulla terra
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Tel. 0883/577985 fax 0883577986
18
proverbio cinese
CAPITOLO VIII
8. IPOTESI DI PROGRAMMA DI SPORT - TERAPIA (A cura del dott. Mauro Mazzilli)
8.1. Attività Fisica Aerobica come farmaco
AT
.IT
Il programma si propone la somministrazione controllata e guidata di dosi appropriate di attività fisica aerobica per il periodo di un anno a 400 pazienti suddivisi in 4 gruppi:
LB
A- 100 bambini obesi: femmine di eta' < di 11 anni
AS
maschi di eta' < di 12 anni
EB
B- 100 anziani di eta' > di 65 anni sedentari, in apparenti normali condizioni di salute.
W
C- 100 diabetici
TO
D- 100 ipertesi
AL
SI
Parallelamente il progetto si propone una serie di iniziative di educazione sanitaria mediante
incontri con studenti delle Scuole Medie Inferiori nelle varie Città del Territorio della BAT, al
fine di illustrare i vantaggi di un adeguato controllo ponderale mediante una dieta corretta e
una regolare attività fisica.
AT
T
A
D
Il programma dovrebbe partire con il reclutamento dei pazienti presso i Distretti relativi alle Città di Trani- Bisceglie, Barletta e Andria con inizio il 1.10.10.
Termine dell'arruolamento 31.6.2011.
TR
8.2. EQUIPE RESPONSABILE DEL PROGETTO:
Dr.Mauro Mazzilli, responsabile della Medicina dello Sport della ASL BT e Cardiologo
Dott.ssa Lucia Negroponte, assistente sociale, in staff alla Direzione Generale
Dr. Papagno Giuseppe, Endocrinologo c/o il Distretto 5 e possibilmente uno specialista
in endocrinologia per ciascun distretto interessato
C
O
PI
A
ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
Tel. 0883/577985 fax 0883577986
19
1 Medico di Medicina Generale e un Pediatra di libera scelta per ciascun distretto interessato
1 Specialista in Scienze Motorie.
1 Cardiologo e un infermiere c/o le Cardiologie di Andria e Barletta per l'esecuzione delle indagini di interesse cardiologico sia propedeutiche che di valutazione dei risultati.
Dr. Angelo Fracchiolla, specialista in Medicina dello sport
Dr. Maurizio De Nuccio Dirigente Amministrativo
Sig.ra Teresa Sassi Collaboratore Amministrativo
.IT
A - BAMBINI OBESI
AT
Arruolamento:
Valutazione specialistica Endocrinologica clinica( peso, superficie corporea, BMI) e di
laboratorio
•
Valutazione Cardiologica, clinica, test del cammino X 6 minuti, cicloergometria.
•
Valutazione dello specialista in Medicina dello Sport. Spirometria.
•
Valutazione dello Specialista in Scienze Motorie al fine di determinare, insieme al Medico dello Sport e al Cardiologo il programma di sport terapia più idoneo
•
Colloquio con il Pediatra di famiglia a cui illustrare il programma di attività fisica da seguire
AL
SI
TO
W
EB
AS
LB
•
3 mesi:
A
•
D
Verifiche e valutazioni
6 mesi:
A
•
TR
AT
T
o Rivalutazione clinica da parte dello specialista in Scienze Motorie e del Medico di Medicina dello Sport per valutare l'adesione al programma ed eventualmente modificare il programma impostato
O
PI
o Rivalutazione clinica. Spirometria. Test al cicloergometro.
C
•
9 mesi:
o Rivalutazione clinica.
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Tel. 0883/577985 fax 0883577986
20
•
12 mesi:
o
Rivalutazione clinica Endocrinologica.
o Spirometria.
o Test del Cammino.
o Test al cicloergometro.
8.3.Programma di lavoro aerobico da somministrare:
.IT
Ogni giorno dal Lunedì al Sabato. Da 20' a 40' al giorno anche frazionati in due sedute di non
meno di 15', a seconda del grado di attenzione e di compliance del bambino.
AS
LB
AT
Il tipo di lavoro può consistere in cammino a passo veloce e/o pedalare sulla cyclette a basso
carico di resistenza in proporzione al peso ed alla massa muscolare, mantenendo una frequenza cardiaca compresa fra il 60 e 70% della FC max.
8.4.B- ANZIANI SEDENTARI
EB
Arruolamento:
Valutazione Cardiologica, clinica, test del cammino X 6 minuti, cicloergometria.
•
Valutazione dello specialista in Medicina dello Sport. Spirometria.
•
Valutazione dello Specialista in Scienze Motorie al fine di determinare, insieme al Medico dello Sport e al Cardiologo il programma di sport terapia più idoneo
•
Colloquio con il Medico di famiglia a cui illustrare il programma di attività fisica da seguire
3 mesi:
Rivalutazione clinica da parte dello specialista in Scienze Motorie e del Medico
di Medicina dello Sport per valutare l'adesione al programma ed eventualmente
modificare il programma impostato
6 mesi:
C
•
O
PI
A
o
TR
•
AT
T
Verifiche e valutazioni
A
D
AL
SI
TO
W
•
•
o Rivalutazione clinica. Spirometria. Test al cicloergometro.
9 mesi:
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Tel. 0883/577985 fax 0883577986
21
o Rivalutazione clinica.
•
12 mesi:
o Rivalutazione clinica.
o Spirometria.
o Test del Cammino.
o Test al cicloergometro.
Programma di lavoro aerobico da somministrare:
.IT
Ogni giorno dal Lunedì al Sabato. Da 20' a 40' al giorno anche frazionati in due sedute di non
meno di 15', a seconda del grado di compliance dell'interessato.
LB
AT
Il tipo di lavoro puo' consistere in cammino a passo veloce e/o pedalare sulla cyclette a basso
carico di resistenza in proporzione al peso ed alla massa muscolare, mantenendo una frequenza cardiaca compresa fra il 60 e 70% della FC max.
AS
8.5. C- PAZIENTI DIABETICI
EB
Arruolamento:
Valutazione dello Specialista Endocrinologo, clinica e di laboratorio, compresa la determinazione per tre giorni consecutivi del profilo glicemico giornaliero a terapia antidiabetica stabile.
•
Valutazione Cardiologica, clinica, test del cammino X 6 minuti, cicloergometria.
•
Valutazione dello specialista in Medicina dello Sport. Spirometria.
•
Valutazione dello Specialista in Scienze Motorie al fine di determinare, insieme al Medico dello Sport e al Cardiologo il programma di sport terapia più idoneo
•
Colloquio con il Medico di famiglia a cui illustrare il programma di attività fisica da seguire
A
3 mesi:
C
O
PI
•
TR
Verifiche e valutazioni
AT
T
A
D
AL
SI
TO
W
•
•
o Rivalutazione clinica da parte dello specialista in Scienze Motorie e del Medico di
Medicina dello Sport per valutare l'adesione al programma ed eventualmente
modificare il programma impostato
6 mesi:
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22
o
Rivalutazione clinica e di laboratorio come nella fase di arruolamento da parte
dello specialista Endocrinologo.
o Spirometria.
o Test al cicloergometro.
•
9 mesi:
o Rivalutazione clinica.
•
12 mesi:
o Rivalutazione clinica Endocrinologica e di laboratorio come nella fase dell'arruolamento Spirometria.
.IT
o Test del Cammino.
AT
o Test al cicloergometro.
LB
o Valutazione delle variazioni terapeutiche resesi necessarie nel corso dell'anno.
AS
Programma di lavoro aerobico da somministrare:
W
EB
Ogni giorno dal Lunedì al Sabato. Da 20' a 40' al giorno anche frazionati in due sedute di non
meno di 15', a seconda del grado di compliance del paziente.
SI
TO
Il tipo di lavoro può consistere in cammino a passo veloce e/o pedalare sulla cyclette a basso
carico di resistenza in proporzione al peso ed alla massa muscolare, mantenendo una frequenza cardiaca compresa fra il 60 e 70% della FC max.
AL
8.6. D- PAZIENTI IPERTESI
D
Arruolamento:
Valutazione Cardiologica, clinica, test del cammino X 6 minuti, cicloergometria con particolare attenzione all'andamento della curva pressoria durante sforzo. Holter della PA a
terapia ottimizzata.
Valutazione dello specialista in Medicina dello Sport. Spirometria.
Valutazione dello Specialista in Scienze Motorie al fine di determinare, insieme al Medico dello Sport e al Cardiologo il programma di sport terapia più idoneo
Colloquio con il Medico di famiglia a cui illustrare il programma di attività fisica da seguire
C
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TR
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A
Verifiche e valutazioni
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•
3 mesi:
o
•
Rivalutazione clinica da parte dello specialista in Scienze Motorie e del Medico
di Medicina dello Sport per valutare l'adesione al programma ed eventualmente
modificare il programma impostato
6 mesi:
o Rivalutazione clinica. Spirometria.
o Test al cicloergometro
o Holter della PA.
9 mesi:
.IT
•
12 mesi:
LB
•
AT
o Rivalutazione clinica.
AS
o Rivalutazione clinica.
o Spirometria.
Test al cicloergometro. Holter della PA.
W
o
EB
o Test del Cammino.
TO
o Valutazione delle variazioni terapeutiche eventualmente occorse.
SI
Programma di lavoro aerobico da somministrare
AL
Ogni giorno dal Lunedì al Sabato. Da 20' a 40' al giorno anche frazionati in due sedute di non
meno di 15', a seconda del grado di compliance dell'interessato.
C
O
PI
A
TR
AT
T
A
D
Il tipo di lavoro può consistere in cammino a passo veloce e/o pedalare sulla cyclette a basso
carico di resistenza in proporzione al peso ed alla massa muscolare, mantenendo una frequenza cardiaca compresa fra il 60 e 70% della FC max.
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CAPITOLO IX
Attività fisica in menopausa
AS
LB
AT
.IT
Fisiologicamente la menopausa corrisponde alla fine dell’età mestruale e, quindi, della fertilità.
In questa fase termina l’attività ovarica: le ovaie non producono più follicoli ed estrogeni (Fig.
1), risulta, inoltre, una diminuzione di ormoni quali inibina e gonadotropina. Nell’uso comune il
termine indica, piuttosto, una notevole diminuzione fluidica, coincidente con il periodo di climaterio femminile. Tale stato determina una serie di mutamenti di origine trofica, metabolica, sessuale e psicologica, con manifestazioni soggettive più o meno marcate.
A
TR
AT
T
A
D
AL
SI
TO
W
EB
Fig. 1
C
O
PI
Cadenza e tipologia
Normalmente l’età in cui cessano i flussi mestruali risulta quella tra i 50 e 52 anni. Esistono,
però, fattori di rischio che, interferendo con la normale fisiologia della donna, riducono questa
soglia fino ai 38\40 anni (Tabella 1). È importante, inoltre, conoscere, e quindi distinguere, le
varie forme di menopausa (Tabella 2).
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25
È da aggiungere che l’impossibilità a produrre ormoni, steroidi e glicoproteine a sufficienza, da
parte delle cellule della granulosa, accelera l’invecchiamento.
Tabella 1
Fattori di rischio comprovati
Fumo, sia attivo che passivo
Alimentazione
Scarsa attività fisica
Indice di massa corporea (FM)
Abuso di alcool
Bassa statura
TABELLA 2
.IT
Tipologie di menopausa
precede l’ultima mestruazione (38 - 47 anni)
successiva all’ultima mestruazione
depauperazione ad un anno dalla menopausa
Transizione il periodo finale del climaterio
il periodo finale del climaterio
LB
AT
Premenopausa
Postmenopausa
Perimenopausa
AS
Transizione menopausale
(meno di 40 anni)
(40 - 45 anni)
atresia follicolare: calo e scomparsa
della quantità di afflussi (45 - 55 anni)
Menopausa spontanea
Menopausa tardiva
Menopausa artificiale
(50 - 52 anni)
(più di 52 anni)
post traumatica o post operatoria
AL
SI
TO
W
EB
Menopausa precoce
Menopausa prematura
Climaterio
C
O
PI
A
TR
AT
T
A
D
I sintomi
Tale stato di cose comporta il possibile insorgere di affezioni tali da rasentare condizioni fisiopatologiche:
- polimenorrea, oligimenorrea, ipomenorrea e ipermenorrea
- vampate di calore (soprattutto nella fase del climaterio)
- depressione
- disturbo del riposo notturno
- assottigliamento dell’epidermide e del derma, con diminuzione di collagene
- prurito e artralgie
- diminuzione del desiderio sessuale
- atrofia vaginale, accompagnata da cistiti e uretriti (sindrome urologica).
Tardivamente possono inoltre insorgere:
- osteoporosi di tipo I (primaria), riduzione della densità ossea.
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EB
AS
LB
AT
.IT
Vi è un progressivo impoverimento del contenuto di calcio e della matrice organica delle ossa,
anche se il confine tra fisiologia e patologia non è ben chiaro, ma è certo che la sedentarietà
sia uno dei principali fattori responsabili. Questa situazione ha maggiore incidenza nelle donne
per i diversi profili ormonali ed ha una brusca accelerazione in questo delicato periodo: a 15
anni dalla menopausa si ha una perdita media del 20-25% di massa
ossea. Tutto questo si traduce in un alto rischio di fratture, anche per traumi banali, che possono condurre a prematura perdita dell’autosufficienza (Grafico 1 e Fig. 2).
- ipertriglicemia, diabete, ipertensione, dislipidemia ed obesità. Dai 50 anni, circa, si osserva
una ponderale diminuzione della FFM ed un aumento della FM, che tende ad accumularsi selettivamente nelle regioni centrali del tronco, specialmente nel compartimento intraaddominale. Questa anomala distribuzione si è dimostrata indice di previsione in numerosi dismetabolismi e patologie riconducibili a minore efficacia dei recettori lipolitici del tessuto adiposo, minore secrezione ormonale (estrogeni), aumento della lipo-proteinlipasi, minore capacità lipo-ossidativa dei tessuti, talvolta aggravata da limitata attività fisica.
- sindromi cardio–vascolari. Diminuzione del volume cardiaco, ispessimento delle pareti cardiache per aumentata resistenza all’efflusso ventricolare sinistro da maggiore rigidità vascolare, possibili calcificazioni valvolari, diminuzione del patrimonio enzimatico con minore resistenza all’ipossia, aumento delle fasi di contrazione e rilasciamento da probabile diminuita capacità
di captazione di calcio nel reticolo sarcoplasmatico. Quest’ultimo gruppo di complicanze risulta
più dannoso ma, fortunatamente anche in maggior misura condizionabile
TR
AT
T
A
D
AL
SI
TO
W
GRAFICO 1
FIG. 2
C
O
PI
A
L’attività fisica
Il miglioramento della funzione cardiaca e vascolare, indotto dal dinamismo fisico, risulta comprovato da numerosi studi di genesi medica. L’esercizio fisico riduce i fattori di rischio: comporta un abbassamento dei livelli ematici di colesterolo, soprattutto l’LDL, mentre aumenta l’HDL,
riduce i trigliceridi e la pressione arteriosa.
Inoltre, tale pratica consente il controllo del peso corporeo e svolge un’azione favorevole sulla
tolleranza agli zuccheri (riducendo il rischio di diabete). È ulteriormente dimostrato che l’attività
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fisica non solo contrasta la perdita di massa ossea, ma ne incrementa la densità, prevenendo
il rischio di osteoporosi. Tale beneficio risulta direttamente proporzionale alla consistenza ossea di partenza: minore sarà quest’ultima, maggiormente apprezzabili saranno i risultati.
Praticare esercizio fisico all’aperto o frequentare un centro ove svolgerlo in sodalizio con amici
e conoscenti sotto la supervisione di personale attento e qualificato apporta ulteriori benefici
da considerare come prevenzione da traumi e cadute accidentali esauribili, spesso, in lesioni
ossee su soggetti menopausali ed osteoporotici (Tabella 3).
Tabella 3
Incremento di tono e forza muscolare
Maggior stabilità ed equilibrio
AT
.IT
Maggior elasticità e minori tempi di reazione
Tabella 4
FC massima
45
50
55
60
65
175
170
165
160
155
AT
T
A
D
AL
Età
SI
TO
W
EB
AS
LB
Un bilanciato training fisico determina, in aggiunta, un aumento dei livelli di catecolamine e di
beta-endorfine, limitanti la frequenza di eventi vasomotori quali: vampate e sudorazione. Gli
stessi composti chimico-organici hanno un effetto positivo sull’umore e, di conseguenza, sullo
stato psicologico, minato, spesso, da questa condizione metabolica.
La pratica
L’esercizio aerobico risulta particolarmente indicato. L’intensità, inizialmente, dovrebbe essere
bassa e la progressione del carico il più possibile personalizzata. Indicativamente il lavoro iniziale dovrebbe essere del 45-55% della FCmax, per raggiungere gradualmente, ove possibile,
il 70-75% (Tabella 4), quest’ultimo range è sicuramente più efficace, ma cagionante maggiori
rischi cardiovascolari e muscolo-tendinei.
FC ottimale
FC media
105-140
102-136
99 -132
96- 128
93-124
122
119
115
112
102
C
O
PI
A
TR
L’utilizzo di carichi meccanici (pesi), ove non sia controindicato, ed a seguito di esercizi a corpo libero, genera, nelle donne anziane in post-menopausa, un incremento della densità ossea,
documentabile, del 5-15%, o comunque, una diminuzione della velocità di demineralizzazione.
L’intensità dovrebbe attenersi inizialmente intorno al 45% del massimale indicizzato e non superare mai il 60- 65%. È fondamentale un avviamento accurato per consentire la corretta e sicura esecuzione degli esercizi. Il programma dovrebbe essere globale, con serie da 12-18 ripetizioni, da incrementare con precedenza al carico somministrato. Quando si teme una certa
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TR
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AT
.IT
fragilità delle ossa è meglio evitare esercizi che comportano una flessione forzata del rachide,
le attività richiedenti l’ausilio di carichi pesanti, i movimenti bruschi ed impegnativi che possono
portare a lesioni sia muscolari che articolari. Una seduta standard dovrebbe avere, infine, una
durata tra i 30’ ed i 60’ suddivisi in: riscaldamento 15%, lavoro aerobico 35%, condizionamento
muscolare 30%, defaticamento 10% e stretching 10%, per una frequenza tri-quadri settimanale. È necessario, inoltre, coadiuvare il lavoro del trainer con le indicazioni fornite dal medico
curante.Lo sport, la danza, e il movimento più in generale, possono aiutare a prevenire e curare diversi
disturbi psico-motori nei diversi stati della vita di un essere umano.
Dallo sviluppo corretto e armonioso della struttura corporea durante la fasce adolescenziale, al
superamento di stati psicologicamente delicati come quello della menopausa.
ASL BT Barletta-Andria-Trani NETWORK “L’attività fisica come farmaco”
Tel. 0883/577985 fax 0883577986
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COME FARMACO L` ATTIVITA` FISICA