per gli
DMMIN15THRTOHI COMUHDLI
e
PHDVIHCIDLI
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FONDAZIONE
ISTITUTO GRAMSCI
BIBLIOTECA
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per gli
DMMINl5THRTORI COMUNDLI
e
PHODIN~ IRL I
MILANO
SOOIFJI'A F.JDITRIC'I<J AVANTI !
19 20.
Come vogliamo tompilare la fiuida
Lri Guida olle compiliamo oorcci di far tesoro,
nelle loro varti sostanziali, degli articoli nostri e
'i'liltri, alie miravano a sp~ruare sull'Avanti! i 'fJrOlilcmi <l'ilnrlole ammin·istrati<va, commenta le deoisioni ddl'u.ltimo Oonuresso dei Oomuni sooiatisti e seuiie, in quanto è possibfle e con meno ricchezza
rli accenni legali, superftui molle voUe, il progrcvmma di lezioni che la J1'ed erazione ProvinOiale
Milanese, d'accordo con noi e con l'Umanitaria,
ha predisposto per la scuola degli amministratori
oomnnali.
Ma oltre al vrogramma, vi è tutta la proceditra
delle elezioni, la vita quotidiana delle .Arnministrazioni, la azione complessa ohe i
oonsiglier'i
comunali e provinciali e gli a1nministratori delle
Opere Pie debbono svolgere.
NJi ne diamo un'idea possibilmente chiara;
so1-iviamo una guida; segniamo le pietre miliari;
messi in cammino i nostri compagni troveranno
la strwda buonci; aniministrando la cosa p·u bblioa
nei Oomuni si renderanno rLegni di dirigere la sooictà soofalista del clomani.
ffEtEssità dElla conquista dEI tomunE
'l'f POGRA]'L\ SOCI E'l'à. EDITRICI<J AVA::\'L'l!
Via San Damiano, lG - Milano.
JC Oomune è il primo nucleo locale, ohe deve
racoogt~ere attorno a ·sè le forze attive dei lcvvora.tori. L'organizzazione eoonornica e politica. non
-
-4basta,
.'~Ì
Sf'
c 0111111,,.,
lascia
ill
lllftllU azra bOr{lllC'Sia il
Prorincia, il l'arla-
fr Opere Pie, ln
111e11to.
f,a conquista dci ('01111111i no11 è elle
rin11r1
111111
riro/11.~ionaria.
1n·a111lc
.
detto (redi AY~1J~t1~ cl_d. ~
1 socl((/1sti
,· /
·
dorrebbero assumere la clire:::io11e clf'/ J'l1111 ac,~t11,
Ilei ;\JunieiJli, delle Ooop erattrc, <lei l'ar711'.11C·nt.1, .e
co.q impadronirsi cli tutti gli slru111c11t1 11e1 11
trionfo rlel/a causa».
. ,
. .
r•osi J,enin hn roluto, accanto a1 (on81!1lt. ~;
faùùricn e ai Oons.igl~ rli fatto'.·ia, .i Co11.s1g3i , .
1:11/a[Jf/io e i Con gigli <11 nllaf/f/I ~ a11r11 llJJJ!at1 (,on:;
con poteri larghissimi, nel li1111te riel l oro teni Lo stesso J,e11in lla
a1111··1 e J<J>OJ
· ·• ·· << 'l'ttf/i i co11111nis/i e t111t1
torio.
. .
f socialisti tendono OJ!J1Unto acl una magg101c
a11to11omici elci Com .uni .
fl comzme dei·e essere libero, i11<lipc11<ll'11te, so1,,-ano. H ver clare maggior c'ffìl'icnw a q.lll'·~~o
grande NJlllJJllo, i
socialisti i ..or1/io110 1sost1t1111c
alla provincia la Rrgione ecl allar911r1! lo ,\/esso
t erri t orio ciel Comune.
.
..
Soi possiamo soltrtn to sfiorare (]11f'st1 I!r~iblemi,
attn li tratteranno pi1i, am]Jianrcnte. ~ 1:1 dob.:
/ii(( 111 o seri i·ere un :\la nun le per gli ~~ IUU"11~1st~-a tou
comunali ruraH, ma i: ben e 11on d1rnent1ccoc la
q 11 e.~lione generale r
riclda111arsi anche alle nosll'e
/i n((litii.
.
l'c rc:h(• - sin detto una volta per sc11ipre - n?'1
non crecl iam10 che la conqu'ista cfoi Comuni Slll
fi11 e a se .<;tessa , ma è la yittori.a c•hc propam una
delle tntsi <le lla 80cietà fu.tnm.
. . ,
.
Se noi vinceremo nelle cl11ece11to c1 tt~ d. Ita!:.
ottomila Comuni cli oa
vagna, su.çcitererno . contro 7e 0Ut1ì rossp, la vane saremo sconfitti negli
<len rurale.
con' v111cere
·
cardi:
a t oen t ro e vincerl'
· . alla . perifer.ia.
. nre
r•ome il buon la voratore che, prima cli costi 1
Jni:eoe vogliamo ]Jroce clere . tutti uniti
e
:;
lr1 ca.~a. rura r-lle le bo~; .~iano solide. noi i·o9lia1110. r·on la NJll!t11i:-;fr1 dci ('111111111i, rlr/lc a:iende,
rll'f!e fr1/Jl1rir·llr, r·on lo /rnsf111·ma:::ione della J)ro11r11•fri 11r1ratr1 in 11ropri1•t1i eollettint e con ln
s1wi11!1::::r::::i.01u• r/('i 111e:~i cli ,,ca111bio r di prorl11:::1011e, !far rita ad 11nr1 111101:a soc;dà di liùl'ri e
(/ llf/11((/i .
~os'È
il ComunE ruralE
{'11 fotto r11·1111110 di ca.çc i11lrTsrcate rla qualche
{ ' nrt [}l"f/111/' fr1111i<tlia, f"li(' rlorr<'IJbe G('('O-
/'Ìfl.
[/liere n<'l s110 s1•11r1 t11ttr le altre fa111ir1lie.
•
J/a quawlo nr-l lf1111icip10 rlol//ina110 i padroni,
fili e.~rrcenti e i pr,.ti fli11011f r11uici 'di r·ntrombi),
i /IOL"el'i S(Jl/f) S((l"l'ificrtfi.
_!c'/1p11re i crmt11d111i, yli ru·t1r11a11i, gli operai cos11f111scrm(J
[o.
111aqff11Jr<111~·a.
S<
ug11i cittadino ha 1111- roto, per<'l1è i lrworafof"i eleggono a <lirig1Tc il r•o111u11c (essi 01e dis11011t10110
1/i d11r•e1 •11/o, tr<'cr11tn, mille roti) fili
r1ri·ersari ohe ?ti' llan110 1111•1w, assai meno?
. I. ]Jf)L'eri 8i lrll11r11tano di soprusi, rli arbitri, cli
111g1ust1.~1e; .~i 1H"vicina110 (I/ sinctaco _
quando
voss?no prwmsa111e11t<' l' t1•111ono ra7Jb11ffi continu i. Considerano il 8l'grftr1rio comunale non
come Vimpicgafo Ife/la r·11/lr•ttirit1ì, che der~ tutti
arrot1llf'r,. e oi11/are cortl'se1111·nte, mci 0011ic i'alteato. viù 'l:'Cro e 11wgr;io1 e del sinrlaco, dei palil'on1., degli escroc11u, elci t'reti. Dicono - i pflceri. - c:lic (jl((tnrlo sa?f/01111 le seall' ciel Comun;e
·'·i ~outon{) trem.ar k c·~11 11l ll' .
B l"l'ro. .Ifa da 1111csta .~itua~ione dolorosa cli
cose bi1sog11n uscirr, e suliitu .
l laro_n1fori rle.ùùono rr1/11rl' <·ompatti la lista
<l~·t Parti to . socir1l1sta, c-'11• i· {'1111ir- 11 prtrtito cl1r li
rl1f encla; i·incere sii
u 11 proyr1111111w
organico ,
-
(j -
· . serio scCf/lldo le lince fondamentali date
'
·
·
·
"l •. [
d li D 1·re~fone del Partito; aom1na1 e 1 s11u r1co e
a a(INSess()ri
~ fra i COlllf)(lglli ]Jl/l
· • l!lte
•
ll l[/en
·
t I,
· JJIU
··
Ili
travi, più coscif'n/i e mettersi sercnamcntc al. lrt-
Ch 11l I O'
ro~~[ eletti
debbono dedicarsi tutti al Oomu11e con
di sacrificio.
. .
.
aonosciamo un sindaco socwltsta che ap1e la
postci ormi giorno, olle risvonde pcrso?ialm:_nte
alle lettere importanti, che ha d~llo il p11mo
·01 .1•0 <Il segretario· Io oono d <:ervcl!o elle
{/I
'
•
•
<Liri"C
lei lu l)Bnna •che trns. ·r11·e
- e•7ie si. 1I e~l'1 c~
tutt~ 'al suo paese, elle lrascurri molte volte di
manqiare per compiere il suo b110~1 la~or?.
r,O, vita comunale •dà poche sodrl1Nfa~10111, tante
<lelusioni, tante amarezze, tanti do/on, ma quel
8indaco socialista dice sempre a se stesso: « ll~
011111pi11to il mio dorere, ccl'(:o di far del bene Il!
poveri, di tener fede al vrogramma elle rlei·o
svolgere, di ah·are immacolata la f!am_m.ante. ba_ndicra. dcl mio Partito: Partito clt gwst1zw, clt t1.a_tellanza, <li bontà. D'altro non 111 i ?uro; le ostilit~i
degli avrcrsari rinsaldano la fìcluc1a ohe ho nelli
<'111r111cipa~ione certa dei lavoratori.
. . .
Bisognerebbe elle tutti i sindaci soaialisti che
nm11i11eremo, agisgero e pcnsf/ssero anche loro, all'i 11rirca, così.
•9 pirito
I.
L'autonomia Comunare
11 Comune devo csseirc autonomo.
Legato, imbavaglialo, soffoca e m1nrc.
Anche nel periodo fosco dcl Mcd· ocvo il libero Comune era un piccolo Stato nello Stato;
attorno alle sue insegne, ncll'arrengo, nelle
chiicse, nelle piazze, si raccogilieva il popolo per
deliberar.e.
I suoi rappresentanti erano eletti liberamente
e non dovevano subire umiliziazioni e mcnoma,zioni.
I cittadini più oscuri potevano talvolta, per
la meri!'tata stima della quale godevano, assurgere alle cariche più a.ltc.
Ora invece .lo Stato, le Prefetture, .Le famooo
Giunte pr.ovinciali amministrative, kngono il
Coanune sotto tutela.
Quasi si trattasse di un minor0nne, di un
discolo o di un intor<lcLto.
Nessuna dolibcra.ziono, <l'una certa iirnportanza, può prende:i·c iJ Cou:iunc senza I.a. dclii.bo-razione dell'autorità tutoria.
La spada <li Damocle pendo su tutta la vita
comunale e l'insidia oontinuamento
Il prolil.ema dc.ll'aut<_>n~mi·a: fn da molti Congressi e da .~olt1. stud1?si sviscerato; ma.i però
in forma prn chiara dL quella usata dal compagno Em~.lio ç'a~da:ra nell'ultimo Convegno,
dei Gomum socialisti.
-8-
-- !) -
Diamo, rncchiu~e in un ordine Ùl'l giorno,
app~·ornto
all 'unaninùtà, lo snc buone ronclu-
s1on1:
« J,'.\.sst>mlJlea
g-en<-'1.lle
dL!le
.\111ruintl'tr;1zioni
co111111wli socialiste:
ritiene auzitntto c:he elementi eostitutiYl della
a11tunomia. comunal<· sono: la mag-giur somma di
fnnz.i<>lli clel Comune; lo \>,·iJuppo dello sue fa_
e.>lti1: l'al>Òlizione cl ella tutela e<:onomil'a; la trnsfonrp:done razionale delhl Yigilanz<t ginl'i1lir·a;
h Rostituzio1w del c:outrollo popol;uc a1bt tnt<'la
<' all'<1tLUale sistema di rkol'so dei contribuenti.
«Tutti questi clemenli lrnnno, )Jl'l' H Partito sodalista, im.pol'ta nza mag~iore elle non vcr gli
altri partiti. e cm·attcri s)Wl"Ì;ll i.
1. - li C'ornunc è tanto 11ii1 autonomo quanto
più Ila fun;1,io11i proprie.
«Il Panit:o socialbia ,:;i cliff<'rcnzia, su questo
nu1110. d;1 altri partiti, in r1uanto non Yllo!e clotan·
il ('omnne cli funzioni sortratt<> allu Stato, ma internle sottrarre funzioni atl'a;1,io11e privata; e, pur
11c111 cfo,conosc-en<lo che il <l<>1·!'11trnme11to arnn1ini:>tt'at.iYo rencle il Con,une 1iiù forto e l'a111minist.rnzionc g-en<·rale mig:liore, ritiene elle l'autonomia è fatta di funzioni pmprie e uon di funzioni
t!eleg:a te.
~.
- Il Comune Mrà mng:gio1· 1-cnto autouo-
mo se le sue facolti1 di c;uattri·e tributario e
linanzinrio. quelle <li .reg-ol;lll'·Ct1t:1zionc in materi:t
so~·inle e quelle cli interTcnto nelh Yita e<:o110111iea
sar:inno garantite e. sdluIJvatc.
« f,ci autonomia trib11tarici è la principale frn
t11ttn le anto11omfo rlr>l Oornunr>.
:3. - L'abolizione della t11t.P1"1 rconomir:1 i•
necessaria non solo all'autonon.ht llensì .nnch<'
nlh1 <lig-nitit cl·el Co1ll'nne.
'
cc Il Partifo ''ol'.i:1Jista la rec-lnm:t 1più <li opmi
:1 Jtro, in qun nto eff<>tti;-amen t o la tu Ieia <•co110m ic·11 ·"i traduce in una Yera e propria pn'potrnz:t
a traycrso P:h dementi i::t.nì:tli r RJH'i'>.o, più n11('fll'<I. p;Ji <'i<·m<·11ti lo('a]i clrlle Ginni<• p1·01•i 1wk1Ji
;1111mi11i.<;!rnlil·t• >>.
·!. La Yi!!'ilanz:l giuridici 11rll'i11t<>rc>'"f'
rl!'lla J<o~g-c <len~ r"'cre 11>lra iti prefetti e ;1i snt1op!·cfeft!, c<I. <':>:'>ere inn'c-e <'"cr,·iklh eia orqonis1111 rcg101zah di carattere
tecnico, costituiti ili
111<.r/11 onalr1q11 oll'af/l/r/ll' ('orte <lei Conti, ma con
1111'1 ra1. ,.,. r·1,f'i/1;<1 r•/t'tf1rrt dei ('1111wni.
" I>eYe essere sanz.ionat-0 in modo preciso <· ~,·('
111»• :,
I
. . , .. · .·lt ;1 ti :1111minh.:11ath·j <IL' Ì
1
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11.1u11i <>Uit) di J'('~ol ~I \'1,]idi <'Il es1'C;Ulid.
:>. - L'attu:tlc sistc>lll<l d<'l J':('{>J'<o i11'l, i<lunle dei c·onti·ibucnt i deve e~:<c1e al>olito e SO'<ti1.nito d;1l <·ont rnl!u popolare.
« Q1;c:sto si emwrela 11<•! ricor:::oo firmnlo cla un
dete11mn<lto 11uozie11te lii elettori e )Jroclolto :l"'li
~>r.:.:-:1!1is111i lt>c:11ici rci:dorwli di ,-i~il.:inza, di c:ui "8i
e 1n·1111a fatta 1n1rol:1.
·
.. « Il rie01:s? non ha mni c~l'('tto sospe11f.:h·o; ma
'iene ;"lt:tbthU.t la res11onsnl>1l.itiL versouale cleo·]i
a 11tm1111stnl l'<>l'l.
"'
« Snl ricoi·i::o g-i11clicn, in S<'<'onclo cd ultimo crra<lo, un 01-.qani·smo tecnico c·e11tralc, cosi itnito Snalo:rament<· a quelli 1·cgfo11ali.
. « L'..is,..:-ub]ea .. in.fin\, eonstatantlo che in fatto,
1 C'oi:vt1111 111,tg-gn.n ncseono a c·o11<iuistarsi una
'.1~:1:."~·1on· aut 1 >!10m1a ~,- wp1·:11utto quanto nlle fnnzwm e facolta del e onnme. ma in parte anche
lfU:lllt.o alla st~a lilwrtìt <li a:donc 0 ritenendo
~'.~le 1 auton-01111;1 (·omunnJc, se om affretta
l'aitm1;r,~.01~\' <1<>1 .),)ro~1:~unma, nei . çumu ni conquista ti <la l
I .~1~1to . .1etHI< 1:1 Pm at.t1Yn <' più utile rarn~~m1;.n·az!one Pllbhlic·n nel regime soeinlista . eRpri. ie
l
~WYI!"o ~·h.r il Paylito
al>l>in a
fm-orir<> più
~ h~ ~rn Possibile la fo1·u1~17.ionc dei 1?ran'li CoL(l
lll.
E.MILIO
CALD.\IL\ )).
Due sole o!'sc.n azioni.
, Cal<lara. ha n:iillc ragioni qua.nclo affcwma che
1 au~onon~1a, tnbuta.ria è la, vrima fra. le autonomrn dei Comuni.
fnfatli l'attuale sisLcma tri1butario è un as-
surdo. ,
1 9of1:rnn i i<~no qnasi tutti in concli~ioni finanziane pessime o penose.
Mentre lo Stato addossa al Comune spese
c~e &o no pure s11cse statali, n on gli <là facoltà
d~ provYeclere... dccorosamen te alle necessità
P~Lt grandi e impellenti della Yita comunale.
Bi.sogna sopratutto quine.li assicurare stabil-
- 10-
mente In, rnsta. azione che, <li giorno in giorno,
1 a spiegando il Comune, con la dovuta 1.arghc:u..a dei mezzi finanziari.
Porchè questa, ariione si tra(luca in tangibili
benefici per tutti i cittadini e specialmente per
lo classi vovere.
L'a.ltra osservazione riguarda l'ultima parte
dell'ordine dcl giorno: è verissimo che il grande Comune può muoversi pi ì1 liberamente ma
basta che non trovi anche qui qualche ostacolo
dcl Governo centrale (in combutta magar.i con
i colendissimi padroni di casa che aumentano
gli affitti e fanno ricorso sopra ricorsi per non
pagare le tasse) o qualche alzata di testa prefettizia.
Quello che è accaduto a Mila.no, conforma la
nostra tesi.
Un decreto qualsi·asi - non il Parlamento
che non ne sapC\·a e non ne sa nulla -- stabili va. che il 14 marzo fos.<:e festa naziona.J-0.
Sa,remo curiosi di sapere quanti sindaci d'Italia ricevettero in quel giorno ordine da.1 Prefetto cli esporre la bandiera.
Ora. è mai possibile che in un Comune doYe
la maggioranza è socialista si imponga al1a.
Amministrazione Comunale di compiere un atto
contrario pcrfottamentc alle convinzioni della
1
maggioranza~
La questione ò tutta qui.
Fortuna che il popolo radunato in un comirii:e>
affollatit:simo, qu.aile mai si vide a Milano, ri' en<licò rul. Comune la libertà •conoulcata e aie
clamò i~ Sindaco dimissionario per atto di
fkrezza.
Noi crediamo rnodeS'tamcntc che la folla acrursa innanzi a Palazzo Marino in numero così
imponente, abbia giovato alla causa dell'autonomia comuna-le p.iù di dieci volumi e di cento
cfoworsi parlamentari.
La verità è che ormai i lavoratori hanno ac-
-11-
q.uistata una sensibilità politica, <' amministrat~va. sorT?r<'ndente; non jnvano il Partito So~;al1sta: m questi ultimi t.cmpi sp~ciaJmentc;,
è dedica~ con amore anche a questi problen11.
~l popolo e gelo~o dello sue conquiste, vuoLe
il. suo Comune, rispetta o ama soltanto il suo
Srndaco.
Quindi nicn!.-0 bavag Li.
Il ç~mune libero, autonomo finanziariamente
e _poJi~icament~ fio!·i~·à. scmpro piìt e potrà de<:11?ars1, soo.za. rnut.1h ostacoli, altJ.a i::ua moltcPt}i?EJ, opera di bcn-0 nell' in tcressc della colleti vita.
II
Enti locali
. La Pr?vir:iei8:', il Comune, lo Opere Pie hanno
iaprort1 di d11)cndenza.
Duerno poi come la Provincia allargata deve
ees-Ore l~ mad~c amorevolo non la matr.igna dei
fomun1 che .vivono nel suo territorio· non sof~carne lo hbo'.c ini7;iative ma ooop.e'rare, c0n
rghezza maggiore d1 mezzi e con spirito innovatore, al lor.o libero sviluppo.
.•Le, Opere Pie oonccntrate neUc Congregazioni
di Carit~, o raggruppate o consorziate tra loro
n~m. l~sciato ap'a1:bitrio di preti o .di lontan1ssim1 parenti dci testatori debbono davvero
provveder~ alle I!1i~Ni!' de.ÌJ1~ i1ovcra: gente;
~n modo c.he tutti i c1tta.dm1 e spcc1almenfo
Òprole.tari non vcdi;i.n~ nel le ç>pcTe: Pje, . nei
om_uni, nel)<: Provincie, degli Enti .rndiffrrhnti e ne;m1c1, ma dello Istituzioni moderne
e e a ~utt1 provvedono P cho tutelano specia,1mcnte i deboli o gli indifesi.
-
1~
PllOVINCIA O REGIONE?
La Pro,·incia, come è ora, non è appa.r{·ntemcnt" cho un Ente che pensa al brefotrofio. al
manicomio, alle strade; ùi fatt0. è un organo
doY1) la prefettura, .Jc famigerate Gi unt•· Provinci ali Amministrative e le Commissioni proYinciali di beneficenza e di assistenza p ubblica,
imperano su i C:omuni.
La ProYincia è uno i;;quisi1!b organo cli contro 11 o -0 di volizia p rcfcttizia.
Essa, seconcl-0 noi, (lovrcbbc 0;;ser e sostituita
clalla Regione; a i Consigli R egi0nali bi.sognerebbe afficlarc, come gi ust a mente ha proposto il
nostro compagno D ott. A!Pssanclro Schiavi, i
seguenti compiti :
Im poste loca.li Comunicazioni (strade,
tr.amYic, forrnvie intercomunali. intt•rcgionali,
canali o porli flm·iali e laicua1i) - opere pubbliche - inclustrie, ~cnizi 1rnhblici - po.liti1.:a.
delle abitazioni - politica dci consumi - igie
ne - lavor o (uf'ficio dcl farnro e della statistica) - as~ist.enza ai malati, a i -:!iechi e ai
cldìcicnti - istruzione elementa r e media o profl'ssionalc.
E' quindi a"solutamente necessario conquistare la Provincia per trasformarla. come vogliamo noi c per arginare i soprusi d ella Giunta
P rnvinriale Amministrativa -0 della, Commissiono Cen tral o di beneficenza e di Assistenza..
pubblica i cui mf'mhri sono in ·11wor1iora11zo,
eletti dr1i Uo11sigli Provinciali.
RAGGRUPPAMENTO DEI COMUNI
Bi.sogna rag..,ruppare i piccoli comuni. La
te n<l<'n,za, di s1J<'zzarli deve .esser<' <:omha1.tu ta.
_ Dobbiamo anzi riunire gruppi di piccoli Comuni in uno solo, mettere le diYcrse risorse as-
-
13 -
sieme, costituirn b~lanci solidi. Bisogn a combattere ~on argomenti piani, facili, persuas1v1,
l'orgoglio del piccolo Comune di far da .sè, per
avere un Sindaco, un palazzo Municipale, una
scuola ccc.
Se riuniamo a.ssicmo tre o quattro Comuni
~·ural~ vicini cosa avremo 1 Un Sindaco più
i~telhgente e capa,oo; un pala7..zo muni.cipale
più Vf!s~o, moderBD, con uffici più adatti; scuole ~nighori, ~trade meno impossibili; illumi~
n_az~ one ~lcttnca ecc. Come si fa p or Le grandi
c1tta no.1 potremo, anche per i Comuni raggruppat1, otteneiro che i con sigilieri residenti
nelle diverse frazioni dd nuovo C-0mune allrurgato, J?OSSano fi.rma rc gli atti invece del Sindaco. rn modo che i cittadini non debbano
per?-~re delle m:ezzo giornate per piccole quisquilie ·burocratiche.
Ma ~'i. è un altro argom ento più importante
che m1~1ta a favore dei raggruppamenti dei
Comum: questo: .i piccoli Comuni sono costretti,, ora, a co_stituirc dei Consorzi per pagare 11 scgretal'llo, il me<lioo, iil veterinario,
la levatrice ecc., che fanno la spola da un
l'.Iog.o all'a.ltro, oon quale danno delle pop0Jaz1orn è facile immaginar.e. Ora se è riconosciuto
che guesto sistema è riprov<'vole, perchè i Oomun1 n<.m si riiuni.soono assieme? Lo Stato potrà statizzare alcuni servizi ma. aJttri rimananno pur sempr.c a carico d-0i Comuni .
. L'vnùme fa la. for za, si dico ai lavoratori•;
bisogna ripc.tere la buona frase anche per i
Comnni e tra(lurla in realtà.
ANNESSIONI DEl COMUNI
LIMITROFI ALLE CITTA'
Le città d ebbono assorbiro i Comuni che ycgetano fuori dalle loro mura. Dall'annessione,
i Comuni limi trnfì. alle c ittà hanno tutto da.
•
-15-
-Hlnno •ut ·i i bew.-fi.ci;
l ll
El ttori
Elezioni
Eleggibili
•
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~ s::n1<. ;.zia,
..... -
•
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.....,
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~ ...... ,,.
1,t,
1. l'ercliè già i8critti elettori politici.
2. P er età: 21 anni oompiuti (o da com-
n~-~-
pi-e.r.si nell'anno che segue quolllo in cui si fa
la domançla).
. .
3. Per smobilitazione: soldati e marrna.1,
anche inferiori ali. 21 anni, purchè abbi.a!lo prestato servizio nella marina e ncl1' esero1 to m-0bilitati.
4. Per censo: oon tri..bucnti, anche re.siden~i
in rrltr!iJ Comuni, cho paghino un'imposta dil'etta qualsiasi; o0 una tassa comunale di .ailmeno lire cinque (tassa famigll~a o focatico o
b-e.stiamo, o eoorci121i o ri vien dito, o sui cani o
sul vailore locativo ooc.); o siano mezzadri o
affittuari di beni staibili colpibi1 da imposta pe~·
almeno quindici lire; .o paghino per la casa d11
abitazione o per opifici o magM2leni o botteghe
una pigione annua non minore:
di lire 20 nei comuni che ha.nno me.no di 2000
abitanti;
di lire 50 nci comuni che hanno da 1000 a 2500
abitanti;
.
di lire 100 nei comuni da 2500 a 10.000 abitanti;
di lire 130 nei comuni da 10.000 a 50.000 abitanti1;
di lire 160 nei comuni da 50.000 a 150.000 abitanti;
di lire 200 in qu-eJI.[~ superiori a.i 150.000 abita.nti.
MODULO DI DOMANDA
PEQ LE LISTE AMMINIST~ATIVE
n t: rr('Hl
'\l'l \"l
Ecco come si dovrebbe, a >termini di legge,
compiJlaire le domande:
On. aommissione elettorale oom111iale
di . . . . (nome del Com.une)
Il sottoscritto . . . . (cognome e nome). figlio
tJi .
del
(nome del padre; Se è morto scrivere:
fu), nato a . . . . (Comune di nascita), il
-17-
-- Hl 11ivr1111 . .. ., <Id mese .. . .. clcll'a11110 . . ... rcsirf<o111t i" . . . . (1101110 del ('ou ~llH'l cl/ al1ita11t1:
in . . .. (11nmc <ld Comuuc e Yia) Ja do111a.n~/r, d1
'"~sere 111sr·ntt11 11cl/11 [ii;fa cll'lturalc amm11llstr;1.
LÌI a 1r,·1"d1è
~iit
iscritto nelle liste politiche;
<>Pi•lll't•: )ICI' cl<i;
nppure: 1wre/1è
~·mobilitato;
oppure: pr)'(·//è co11lrM)lte11te.
Cntsce alla <10111a11rln il doc11111c11to ohe comprora
il t1t1Jlo uhc <là diritto all'Inscrizione.
firm<i . . .. (c."Ognome e non<' scritto
di pugno dal rit'll1icdc11tc).
] )ala (<lala anteriore a quella dcl 15 diccmbl'e) .
ln domanda è 1·n carta lilJera; c/("1 e esi;ere
olrll(110 firmnta dal richiedente.
(Per gli analfabeti Yedi in seguito).
Dc'l'e e.~sere presentata al Comune dal l.o cd
15 d1cn11ure.
.
La domruula è obbligatoria soltanto ]J<'r gli
inscritti JJll' CCll.SO; facoltativa per altri., e.on~
sigliamo però tutti a presentarla. Molt1ss1r:i1
esclusi dalle liste in tutti i Comuni ù'Ital~.a
<l(•bhc,no incolpare la pigrizia della burocrazi?locail;c ma anche un po' i ncolpare se stcss1.
Chi ,·uolc un diritto lo chieda.
La residenza è obblir;ntorùi : soltanto i contribuenti JJOS80llO ris1.edere altrove.
1
DOCUMENTI DA PRESENTARSI
CON LA DOMANDA
'J'ntti col oro che non .~ono nati nel O.onwne
<l<>hbono, col'l: la do~an~a,, p ~·esenta:ro il lorl
atto <li nasci ta da n chicoer s1 al SmdMO d.e
Comune <love sono nat i (unire francobollo per
qa risposta).
.
. .
è
Uoloro che domandano l'inscrizione verch.
già elettori politici : u n iscan o i.l .certificato nlasci ato dail S indaco che comprolVl la loro qualità di elettori polìtici nel Comu ne.
I ~icliirdrnti 11<1 l'ctrì: prc~ntino l'attQ di
nascit.a.
Ufi smoln'fitati: il COll"<'do milit.are o la licenza illimitata, <> un cc~·t.ificato dcl DistrC'tto
? del.Ja .CapitanC'ria dcl porto eomprovantic che
il nch1c<lente }Jrestò servizio ncll'.cscrcito o
nella ma.rin.a com<> mobilitalo (natnralmcn te si
tratta <li colorn che Rono inferiori ai 21 anni
o che furono c1Tonca,nH•nt·c non in<>Critti ndl10
liste; per chi ha piì1 di 21 trnni basta il certificato <li nascit~ pcir cs~crc inscritto per età) .
I co1itrtb11u1ti : p r esentino la ricevuta dell 'esattore o un ~ rtiiic.ato <ld Sinclaoo cho oomp rnvi la loro iscrizione da al meno sei nie.~i nei
ruoli. di<;l Comun<? por un'imposta di Stato
qualsiais1, o per il pagamento di una tassa
e~munalo <l~ aJLmcn? hro cinque; -0 un contr~tto
d1 mezzadri.a o d affitto registrato per l'uuporto già eletto.
Iscrizione ver C((paclfrì: chi oltro ·a uno <lei
titoli qui r icordati ha almeno l'attestato di licenza elementare (ia terza. nei Comuni piccoli)
l-0 presenti. E' importantissimo questo documento. Vale per diventare scrutatore rappresentante, commii::sario in molto C~missioni
comunali, consiglier<: comuna;lrc e provinciale.
. Chi n on ha l'attestato, può faro la domanda
~n iscri i to in nanzi al not..a,io o a tre testi, o divorrà dettore anch' osso per capacità .
Analfabeti e malati. - Posson o fare la doma.nda a voce .:in Comun.e, innanzi a l segretar io
? a d altro i rnpi1egato dieleg.ato d al Sindaico o
m nan1zii a u n notaio (meglio p·rcsentarsi a l
Mun icip io,) . Deail'atio è riJ.asciato ricevuta.
CHI NON PUO' ESS ERE ELETT ORE
Non sono elettori :
1. G li intercleltr o gli ina.bilitati.
2. I fall iti, fin che duri il fallimento e non
oltre cinque an ni dalla sentenza.
-18:~. I 1·i<.:o,·orati negli ospi.li di NtriLà. o qtwlli
cho. sono a ca1ic<> degli Enti di bcncficcma e
dello Congregazioni di Carità.
4. Gli ammoniti e i • vigilati, fino a un
anno dopo il termine dolrammonizionc e della
vigilanza.
.
5. I condannati per oziosità.i vaga.bondaggio, mendicità; i condannati a l'erga.swlo; i
sog-~rltì all'interdizione perpetua <lei. pubhlfri
uffici o .a quella temporanea fin che la scontano; i C"ondaJ1nati al caroor-0 per un kmpo
maggi.ore elci cinque anni; i condannati per
delitto contro la libertà indiividuale; per peculato, concussione e corruzione; calunni a, falsità in giudizio; associaz~one a dclingt~orc
(rrnche quando si tratta di .... colpa pol1tzcn;
che vergor;1w, !) ; prevaricazione; falsità. d~
monete, sigilli, bolli pubblici, atti; frodi
negli incanti, per delitti contro l'incolumità
pubblic.a (escluso i colposi); violenza carnale; corruzione di minorenni; oltraggio al
pudore, ladrocinio; omicidio; l~sione pcr~o­
nalc seguita da morte; fu.rto; rapm~; ~stors~o­
ne e ricatto; truffa; frodi; appropnaz10ne m<lcbita e <lanneggiaID:~mto;. ric~ttazione, b~ca­
rotta fraudolenta; gh ubbnachi condannah due
voi te per ubbria.chezza mol.esta o ripugnante o
dcli ttuosa.
(Da questo lungo· elenco si vede però che è
enorme il numero delle condanne che esclu- .
dono dal diritto elettorale e alcuno noi: ha~no
tftlle carattere di gra.vità da toglti.-ere al cittadmo
voto. La tal:>ella dovrà quindi essere riveduta.
e corretta).
il
CHI PUO' ESSERE ELETTO
CONSIGLIERE COMUNALE
POflsono essere eletti a consiglieri comunali
tutti gli elettori iscritti nella lista del Comune,
quando sappiano l~ggere e scrivere.
-19-
Se veni!SSo cletio uno cho cla1l/la lista risulta
runalfabeta, clen\ entro <licci gio•r ni della notifica di nomina depositare nella segreteria comunale uno dei seguenti documenti:
I. Ccrtifocato scolastiM (almeno quello di
3.a ckmcntarn per i piccoli comuni).
2. Domanda per l'inscrizione nel:le liste
(vedi nostro modello con l'indicazione della
paternità, età, domi1cilio, conùizione), scritta e
firmata dal ri.chieclcnt.e alla presenza di un
notaio e di tre tc>..c;tirnoni. E' una formalità
faciliss'Ìm.a che non deve spaventare; ma è se~­
pro bene nominare a candidati i p'ÌÙ intelligenti o i pit1 degni.
.
La ilicgge poi dice che quanclo il numero degli
nlettori che non sn,nno leggero e scrivere è inforiore al doppio di quello dci consiglie~i as:
segnati al comune (pe1· c~cmpio nei piccoli
paesi in cui vi siano m<.>no di 30 cittadini cho
san leggere e scrivere) sono cfoggibili anclte gli
anal:f\abeti.
(Speriamo davvero che questo caso non si
verifichi mai).
A
CHI NON E' ELEGGIBILE
CONSIGLIERE COMUNALE
N Oil sono eleggibilri a consiglieri oomunali:
preti in cura d'aniim.o, i funzionruri e g_l.i
impiegati etc.I governo che vigilano sui comun~;
gli impiegati degli Istituti locaJi di bene~­
[!lenza; gli stipendiati e s.ala ria ti dei corntmi ;
gli impiegati degli Istituti locali di benefie;enza; gli stiipcndiati <' salariati dei comu_n~ e
cleille istituzioni che <'SSO amministra e sussidia;
i m.a.e8tri comunali; quelli cho maneggiano d~­
naro comunale e non ne hanno ancora reso i!
conto; quelli che han lite col Comune;_ quelli
che direttamcntr o indirettamente partec1pan? a
servizi, somministrazioni o appalti comunali o
!
e
-- 20 -
in soeidà. o imprese sovvenute in qualsiasi
modo clal Comune; gli cx-<unministratori <!PI
Comune o delle Opere Pio dichiarati rcs1)0nsal,ili amministrativamente e ci-\'il rnento i clohil-Ori vcro;o il Comune messi in mor.a. '
INCOMPATIBILITA'
Non pot::sono essere nello, stesso tempo me mbri dello sLesso Consigli{J iil padre, il figlio,
lo suocero, il genero, l'a<loLtanlic, l'a<lot,tato.
CHI PUO' ESSERE ELETTO
CONSIGLIERE PROVINCIALE
Sono clee;gibili a consigilieri provinciali tutLi
gli drttoci i ~e1 itti nelle listo elettorali locali
c:hP sappiano leggere e scrivere; in caso contrario dchbono, entro dieci giorni dalla notifica
dclh,kzione, presentare alJa seo-reteri.a della
Dcpulazione provinciale uno dei ~ue documenti
giìi, uH.licaLi per i consiglcri comunali.
-
21-
CO~UIISSIONE ELETTORALE COMUNALE
Tn ogni Comun" funziona, 11na commissiono
per la r evisi-onP ciel le 1is(,<' ('kttorali; essa è
("Qmposta da,l Sinclnco l>l"cs i<l rntc di quattro
( 'ommissari nei Comun i il cui c~nsiglio è da
115 a :30 membri e di S<'i 1wgli alt r i.
I C'omrnisl'ari sono nomin:1ti dal Consio-lio
0
CJomunalc a. s_cl~ct~ r s:g1:ctc r sono scrlti fra gli
rldt.~J n_ poli,L1c1 1sn1LL1 per c·apa.ci tit (div~rso
<'ategon<' denc·n la, Jcgg<' 2 scLlcrnbrc ]9\]9
IL 1495) ~ ~ra c-ol~iro eh~ oon brevetto specialo
hanno chn~to cl ~ fr<'grnrsi d'una me<lagliai
c·ommrmorat1 Ya di gue rnt, o fra i sottufficiali!
noi~ in a tti vi.Là. cl i servizio. Ogni consigliere
liCnY_o sulla sche da un nome solo e ven gono
<'letti co.Joro che ebbrro maggiori voti ma non
meno di tre. A parità. cli Yoto èl eletto l'anziano
<li età. Con votazionr r-;nparata e n ollo stesso
modo si nom inano quattro commissari supplenti che prPndono pado al la.rnro della Commissione se mancano gli cffottivi.
LISTE ELETTORALI AMMINISTIV\ TIVE
CHI NON PUO' ESSERE ELETTO
CONSIGLIERE PROVINCIALE
Non possono .essere eletti co.nsiglieri:
QuelJi che non risiedono nell.a Provincia,
non vi hanno beni stabili e non pagano impo~
sta, cli ricehe7..za mobile.
2. 0 I magistrati di Corte d 'Appello, Tribuna.I P ~ Pretura, nel territorio dove funzionano.
a. 0 Tutti coloro già diichiarati (vedi sopra)
ineleggibili a consiglicri comunali, sostituendo
alle parole ('omune o coniu1w.le qu05tc altre:
pro1·i11<·irr e provinciale.
l. 0
Il 1. 0 cliccmbrc <li ogni anno il Sinclaro con
<wviso all'Albo Prri.orio invit8. i ciLLadini' non
<'lettori a cloman cla,ro prima, dcl 15 <lioombrc la
loro isc:rizi.o n o nd1o l1ir5L<'.
Queste clPbbono cssc1·{' fatto in due copie e
contenere, in 01· tlino al fa,bctico: cognom.c, n ome, p.atc rnjtà, J uogo e da.t,a, di nascita, abitaz!on c <lcl'l'clcttmc e il suo titolo ·por l' inscriz10nc.
Lo listr sono permanenti e non pcsson-0 osserc morlifì.ca tc H' non nl'I Ll'llllJO stabilito dalla
lcgg{l (dal 15 dicemhrn al 30 gcnn,i,io).
- 23-22-
ELENCHI
La Commissione elettorale comunal.o devo racluna.rsi appunto dopo il 15 dicembre d'ogni
anno o compila questi elenchi: ·
Primo elenco: E' proposta 1Pfacriziono di
tutti i cittadini che hanno diritto di esser.o
iscritti nella lista abbiano o no prcsw/((/a lo
domanda.
La Commissi.ono dQve ave.re i docum-0nLi n<lces.Siari per l'isoi-izione (si indicano accanlo n.
ogni nome).
So i nuovi iscritti sono sottuffici.n.li e soldaLi
sotto lo armi, si farà por essi s.pociale nota <l
non potranno votare. (Fino a quanclo dur-0rà
questa ingiustizria ~).
Secondo elenco: Si pro~·ne d'uf:ficio, o per
domanda o reclamo la cancel1l:a?Jionc dei mo.rti,
o di quelli che ~an p~rd_uto la qualità ~i elot~
tori o sono stati radiati da aJmeno so1 meSJ.
dal registro (folla popolazione stabile. e risiedono in altri paiooi nUJlla. possedendo m quello
lasciato.
·
'J'erzo elenco: Si segnano i nomi di coloro
lo cui domande non furono accolte, indfra.ndone i motivi.
Qunrto P1enco: Cognomi o nomi dei sottuffìciaJi c solda.ti s.otto le armi.
PUBBLICAZIONE DEGLI ELENCHI
Non piì1 ta.rdi del 31 g'ennaio si affigge al~
l'albo pretorio urìa copia dei oinqu-0 cl.enc~i
firmata claHa Commissione; e un'altra copia
con clocnmenti, titoli, ecc., si tiene in Co;nuno.
La Commissiono invita chiunqu-0 abbia. reclami contro gli elenchi a -presentarli prima
dcl 15 febbra?·o.
(Ogni cittc'tclino ha diritto di vedcro in Co~
nrnnc la copia degli elenchi. E' bene usa.ire d1
qtH'ISto tlirilto larga.mente, per oYita.re soprusi,
ingiustizÙ3 Q arbitri,i. Ù<!roo Commissioni comunali fanno d'ogni orba un fascio).
RECLAMI
Il sindaco deve notificare, a mezzo di agenLi
comunali, per iscritlo entro tre giorni dal1ba.
pubb licaiZion-0 degli elenchi, le deliberazioni cli
cancellazione o di negata iscriiZione all'elettore
e a chi ha richiesto la canocllaz.ii'°no o ,l'i nscrizi10ne, intlucet11clo .ii motivi dello de,cisioni.
Il cittadino che vuol reclamare può presentar-e il reclamo al Comun.e che lo trasmette alla
Oommiooione prov.inoi,a.1e.
COMMISSIONE PROVINCIALE
ELETTORALE
Si raduna dopo i1L primo marzo; esamina
liste, elonchi, documenti, decide sui roola.mi
e sulle nuovo cloma.ndo pcn-0nute.
I cittadini che non avegsero potuto fare le
1·ichieste d'iscrizione alla Uornmissione corn11nale possono, [JTÌ?na del vrimo marzo, man- •
darle alla Commissione provinciale elettorale
1tnendo i documenti 1·elativ-i.
(Importantissimo per i ri tardatairi, che non
mancano mai).
APPROVAZIONE DEGLI ELENCHI
Entro il 30 ap,rile la Commissione provin~
eia.le dcV'O rimandare al Oomunc gli elenchi
approvati: il Sin,diaco prima dcl 20 maggio comunica agl1i interessati lo decisio111i della Commi ss.ion e.
Dal 10 ail 31 maggio gli elenchi devono essor
depositati in Segreteria. Il Sindaco .avverte
-2-J.-
-25-
con manifesto il 1inbblico: tutti i l'ilt,adi11i
p~sono prendere Yisionc degli eknchi.
Entro il 20 maggio la Commi>sionc c:oinunalc
p ron<'do alla retti fica.
prima dcl 15 cli~C'mbro al Sindaco, per essere
co.1i;p1·0'-0 fra gli clcttol'i clclla nno\·a SC'zionc.
:'.\elio_ sl<:sso fol~hricato possono rinnirsi quat1ro Scz10ni m<1. l accesso della strada alla sala.
<leve condurre a sode due Sezioni.
I 1uoghi <li n ~m~onc ckll~ Sezion i non pos~no "<;"'&'ffc vanat.1 s_enza i1l pcirmesso della
Com_misswnel J> rovm<l"'Jalc, permesso da chiedersi almeno cinque giorni prima dell'elezione.
RICORSO ALLA CORTE D'APPELLO
Contro le decisioni della Commissione })TO\ ineia.Jc si pnù ricorrere alla Corte di ,\ppcllo
producendo i rclatiYi documenti. Non c'è biS:'>gno d'Mrncato. La sentenza, della Corte obbliga la Commissione elctt.orale alla rnitifiea
dcillc liste.
PUBBLICITA' DEGLI ATTI
GRATUITA' DEGLI ATTI
Tutti gli .atti cJ10 riguardano il di1ritto elettorale sono stesi in carta Libera.
QUANDO SI fANNO LE ELEZIONI
Chiunque può sempre 'C'dcrc gli atti r i <lot:nmcnti al la reYisione annuale delle liste> elettorali.
Le list~ clcfinitfre debbono essere riunite in
registro e tenute in arehiYio.
Chiunque può copiare, stampare e YcdNc le
liste.
E' bene che il Comune riunisca in un solo
registro la ·lista amministrati\'a e quella politica.
. Le el~zioni si fanno, <li regola nei mesi di
gn\g.r:io e di luglio.
'
N e1 mandamenti <low l'emigrazione è forte
e ?O~tant~ d'estate, la Uiunla pro,·incialc ammmrntratIYa, sulla istanza o di un Consiglio
comunale o della maggioranza degli e.lettori di
n_n Comune, sentiti. i consio-Ji della eircoseriz1.onc, può ritan:<lare le cle.tioni sino a tutto
dicembre.
SEZIONI ELETTORALI
ELEZIONI PE.Q f .QAZIONE
Gli elci.tori si dividono in Sc:iiioni. Nessuna
Seziono può avere piti di 800 elettori o meno
di 100.
Soltanto per speciaJi ragioni di lontn..na.nza
e <li viabilità si possono arnrc anche Sezioni
d1 a11rn~no 50 elettori.
Enl•·o il :n gennaio di ogni anno la Commissiono eldt.orale provvede al riparto dc;]lo
Sezioni e ai luoghi della loro riunione. L'elettore che si è trasferito in una Sezione diversa
da quella in cui era iscritto può far domanda
L~i Giunta provinciale amministrativa 1101
~op1 ~mi. divisi in fra,z.ionc', sn clotllancl~ dcl
Com1gho comunale o della mao·"'iorain?Ja deo-ili
elettori cli una frazione, sentii'.~· il Consiglio
~tcss~), può ripartire il nnmrro cle1i consiglieri
n:a J.e frazioni, s-cco,ndo la J>O])OJlaziono. (Così
rhcco la lrggr, ma è una, clispoRizi"nc cho dcvç
rssc1:c tolta. Gima. .a.i so,Ji partiti clerica.li o
11.'az1ona l'i ; le fraz.i on i :wrel:lratc rio~ono a,
\·otarc contro la volontà. cll'] capol uoo·o
e man0
dano nei Consigli comunali clementi rostii che
-Z7-
-28-
p0t;sono, quando le frazioni sO'llo molte, scu.otcro la skssa maggioranza o crear-0 gravi osLa.coli al normale sYiluppo della vita amministrativa. Ognuno vede dunque come qucst..a norma
assurda ha fatto il suo tempo).
MANIFESTO PUBBLICO
E CERTIFICATI ELETTORALI
Il P.rcfoLLo staibilisoo lo daLo dello olcz1oni
o lo parLccip.a. alla Giunta cbo con un ma,nifosLo
da pubbliiearsi quindici giorni prima avvisa
gli elcLto1ri indicando il giorno e il luogo della.
,·otazionc. Almeno cinque giorni prima dello
elezioni il Sindaoo manda a tutti i citta.dini
che han diritto di voto il ccrtifioaio oloLtoralo,
ùi carta bianca che deve essere consegnato dal
messo all'clettoro o a persona di sua fama.glia.
(Attenti ai trucchi <lei messi rcazionari o al,tcnti a sYcntarli).
Gli elettori fuori Comune rioevcranno il C<'rtifìcato a mczizo <fol loro Sindaco (meglio però
cho il ciLLa<lino lo richieda cli.;r-0tLamcnto con
lettera raccomandata).
Gli elettori che non avessero ricc.vuto il certificato pos€1ono a cominciare <laJl1 terzo giorno
primrv ddlo elezioni o nello stesso gion·no <l<'l
voto, r.ichi.c<lerLo pm:sonalmcmtc in Comune. So
un oerLif1caio si porde o div'Cnta insmvibilo si
pnò ritirarne 11n duplicato (un .alLro ugua.lr,
ma stampato su Mrtn vercle) i111 Municipio,
prcoontanclo,si personalmente. li.il giorno p1rima
o ncll'o flksso giiorno ddla votazione..
L'UffiC'io comunale a oominciaro r1a cinque
giorni prima <lclle elezioni dcv{' csscr-0 aperto
al meno dall-0 nov-0 allo clici:i~sct.tc.
(Ci siamo rliffusi su queste no1rm-0 <li l<'p:p;i
pcrcht' clirnrnticn,tr troppo facilmonk dai C'omnni rrazionari debbono invcco cssoro oonosei u L-0 dal proletariato).
S[GGIO
PRESIDENZA E SCRUTATORI
Il presidcnLe e il 'ice presidente sono scelLi
dalla Corte ù'Ap1Jollo fra i magistrati.
~n caso <li. ii.1s_ufiicic~ o di impedimenti
C\SS1 sono sost1tu1t1 dal S.1U1claco.
Fra 1'oLtay,o. o. il quarto giorno che p.reccdono. l-0 el-ez1om, m adunanza pui.Jblica prcann~nc.iata <luo giorni prima all'albo, Ìa Oomrn1ss1onc. cl~LL.ora.Jo co1~1u11<dc, aggregandosi i
<l.uQ c<!nf>1glrnn c:J1c abb11ano avuLi maggiori volt e i du.c ult,1mi della. miuoranza, nomina
quaLLro s~1:utalo1ri sooglicntloli fra gli iscritti
P<'r ca.pac1~à, fra. i sotLuJTiciali, fra. i dcco,rati,
e fra quelli che hanno un i.Jr-0vcLto che li .autorizzi a fregiarsi di una me<lagJia commemorativa di guerra.
Se il Co.ns~gJio è sciolltto sa.ranno aggiunti
a.lla Comm1ss1onc i quaLtro cx consiglieri che
s1 Lro'_'a.v.ano nollo condizioni gi> <lette.
Ogni Commissario sc1·irn sul.Ja .scheda un solo
nome. e ycngono eletti coloro cl.e hanno avuto
magg1or'l. voti. A vot,i pari è ~letLo l'anziano
d'età.
Il s~gr~ta_rio è . se'?Ho cl al Jl l'csidente fra i
ca.ncell.1en, i not~1, 1 segrct..ari comunali o gli
cletton cho sappiano leggere o scrivere.
Le . .funrli,oni dci componcnLi dcl seggio sono
obùhgat.o1'1e. (Nessuno può rifi.utaro la nomina
s.cm..a giustificato motivo).
~'re m~mbri clcl seggio e fra essi il Presi.dente
o 11 vi~c-prosidcnto dc.bbono trr.varni sempre
prosenti . alJo ?PC.ra~ioni olieiLtor a.li. (I nostri
comp::t:gn1 facciano m modo che il Partito sia
largamente rapprcscnLato fra gli scrutatori).
COME SI VOTA
Gli dottori presentano ,al seggio il certificato
<'lettoral.c. Non possono entrare nell'aula a.r-
-:!8-
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mati. Tutti debbono recarsi aHe urne personalmPn te.
Gli elettori che hanno cliictli fisici <·\·id<•nti
o rcgo la rmcn te accertati con certi fì.ta to dcl med ico (ci echi, semiciechi, patalitiC'i, amputati
ecc.) }Jossono votai:c recandosi al seggio, e indi cando persona. d1 loro fiducia che dia inYcx:e
di essi il rnto.
L e elezioni cominciano alJ.e Ol'e otlo (il nuorn
disegno Nitti sta bilisce invece l'inirLio al!P
vota. per 12 ; gli altri tre sono riservati allla
minoranza).
I , nomi aggiunti i~ più non sono calcolati.
L e_lettoro può aggrn ngc.re oltre al nome del
cand1~ato la paterni!~, la professione, il titolo, il grado accaclcm 1co ogni altra indicazion e è vietata..
'
(I nostri compagni voteran no la scheda stam~ata così come è; il Comitato elettorale socialista cur~rà che sia aggiunta la paternità
q~ando si.a. ne>C€ssario per dist..ingucre un cand1ùat·J da un altro clettorre 0011 nomo e cognome uguale e in<lidwrà la professione).
Le schede debbono essere in carta bwnra.
senza alcun segno che possa servfre a farle conoscere.
. Alle ,ore 13 l'appello d<·ve esse.re form i rui.to
(11 n uovo disegno Nitti stabilisce inYece che
J·.a:ppell_o termini alle Il); la votazione contmua s1110 allo 17.
S e a quest'ora sono presenti in sa.la elettori
che n on abbiano votato, vota.no.
Alle ore 20 più nessuno può recarsi alle urne.
S('tff') .
Il pl'esidcnte-, costit u i to il seggio, clic:hiara
ètpcrta la votazione e procede a.l.l'appdlo (op<'razione inutill' che, f'ipcriamo, sia sopprPssa).
Re l'elettore è riconosc:into cla uno scrutat.orc può subito Yotarc; altrimenti lj{/8ff'rù che
si fnccici riconoscere da un elettore che lw r;iù
l'OflltO.
L'elettore si reca alla cabina u111ca111ente pN
pirgarc in quattro l.a. scheda che può c-.ss•·re
scritta o stampata -0 la consogna poi al I>H'sirlente- che deve deporla in un urna di Yctro
trasparente.
La. votaràone per i consiglieri provinciali
a ,·v~.cne n.a.tu ralmcnte n0!1o sks<:-o modo con
divNsa schccla che è deposta in una. s1·conda.
urna.
(Ni-0nte quindi busta nelle e.lezion i amministrati ve; la lista /.> conscgna.ta nelle sedi delle
organizzazioni o alle po,rte delle Sezioni ccl i•
prcse.ntata al Presidente pie,gat.a. in qua! tro.
Inuiilo cancellare n omi ; i nomi J)er noi socialisti e.ontano in quanto sono qudli Bi p.ersone cho rappr-csentano la nost ra idea; la scheda deve c1>scro quindi rotata comipalta senza
wnccllaturc e sen?a segni).
Si YOta soltanto per un numero di voti corrispondcnto ai quattro quinti dci consiglieri
da eleggc<rsi . (Nei comuni rurali infrriori a1
tremila, abitanti e che hanno 15 consigli.cri si
SC~UTINIO
Lo scrutinio procede ncl soJito modo.
.Quan~o i ?On~ig1lio~·i da ele~gor.si siano meno
cli v~n~1 '6 i votanti n on piu cli duecento lo
scrutinio <leve esse.r e terminato in o·ior nata.
Altrimooti è .a.mmessa una sospe,n:sio~.e di 12
o;M; fo ~1rn:e debbono essere suggella.te; il prl's~dente ùn <l1ca al p ubbhco l'ora in cui saranno
r1~perto .e appone la s na firma sulla carta che
c111ud-0 le urne.
Sono nulle :
0
1. Le schede nehle qual i l'elettore s.i è fatto
oonoseere o contengo.no altre indic.a.zioni oltre
qu eHc .perm<'ssc : nome, cognome, pakrnità
profe.sswne, grad o accademico.
-30-
-81-
2. Quello <:ho portano o <:on l<·ngono ~gn i
che po:,;:>ono riLcncrsi <l<'slii naL1 a f ;1r eo11osccr-0
IV.
0
il volanLc.
11 Pret;iclcnto sentiti gli scntiKLLori, si pro-
nuncia, in via 1'n·o\ visoria sopra I u LLi gli inci.c1~~11 ti l' sulla nullith d<~ voLi.
Le schedo null'(', bianch<>, lo cont{'St.a-Lc, i roc-lami r. l-0 prolosLc scritlc ~obl>ono C5:'Y<~l'O \· i<~i7
mate cla a.Imeno tro nrnmbn cld scg,g10 e un~l1
;d nrlmlc, sLcso in dop]iio dal scg,rl'la.no.
'J'11l\11 le altrc sclwdc H.'lranno 11u111c'raLL' <'-e.lii 11~·
i;1 lnil>L<1 suggoll<t(<1, da unir~i al V·<'1fotl<' c·be
verrà firmato eia tutto il sc~g-gw.
11 ]> t'C'siidcnLc cl1ichiam il risulLaLo dello scru1ini 0 e proclama i con~igli-0~·i so il Comune: ha
Hrnt sol11 i--.1·zion<'; alLnmcnLì la 1iroel1~11mz1ono
vicuc Jatt11 dal 1'1icsidcnLo <l<~llit J>rJ~rnl S~­
:i:ionc dove debbono riunirsi gli idt n pn·s:·
d{'nLi. Sono ckLti color.o che li~n.no .in-u~ ~l
111a«,,.1or numero cli Yoi1,; a pantà d1 voti d
•
d' d.cì..
'
.
pi ì1"">b11nzrnno
La Giunt.a ncl termine <li giorni tre puhh11ca.
il risultato o lo notifica alle porsono rlcLLc.
PE~
LA NOMINA DEI CONSIGLIEIH
PnOVINCIALI
I social~sti hanno scmpr-0 traseura!,o la Provincia.
So noi voglirruno trasformarla in regione, se
dosidciriamo che, a mezzo dello sue commissioni,
no~1 condanni i Comuni all'ina-zion-o, bisogna,
rinma di tuLto, conqttistar'i.ct.
Vodia.rno un po' cos'è Ju, Prov.i111cia secondo
lo disposizioni Jc-gali.
La Provincia non è cho un <'nt<' morale che
ha facoltà di posscclcro (como fosso una persona).
J~s."f1 ò amminisLrata cla un C'onsiglio o da,
una. Dcpntazion<J provincictlc.
11 Corn;ig1io si compono di 30 o 60 consiglieri
scronrlo J;i popolazione.
Si riunisco ogni ~inno il scconrl<> lunedì dì
ag0sto, ma p11ò CSSl'I'<' ronvocato et richi<>sta
dt~l l'rcfctto o clclJ;i D~puLaziono o di una
terza part-0 elci co1ù1i.g lirri.
(I nostri compagni . usino lar,gaimcnto <li quc·
sLo diriLto).
Ndla p rima scclnta si nominano P<'r nn anno
un ]>r<'~idcnt.c, un viro e duo segrotari sccJti
noi seno dcl Consiglio.
1
A libiamo già cletLo che si vota con scoocla scpctr:iLa.
.
.
f/-<'lc·LLoro iscriLto in più Comuni voLa, in un
S()lo ('-Omunc.
. · . ·
J\ Ila cl«t.iono elci oonsigl i-eri provincia11 fll
proc'(l(fc n-011!0 stess'? t-<'mpo. o no.llo sLN;so n~o_<1 o
di quelli èomunah, com:p1lando porò vc1 h,i 1
~.eparnti.
La provincia
1
fUNZIONJ DEI, CONSIGLIO PllOVINCIALE
Il Oonsig.lio dovo JH'OVV<'Clcr.c, Rocon<lo la legge
a una qua,nLiLà cli coso; vi<'CV<'1·:-,,.a. se si fa rcoeziono come aihhi<trno <lelt.o: elci hrcfoLrof10, <lei
IUanicomi o dellr sLrn<lo o cli qualche al(,ra qnisquiha: (periodo di rnc·c·i;t, consrrvazion<' dri
m.onumcnli o archivi provi.nci.nJi, ree.), lo. Provincia fa poco o i:i·ic1?te. Hi,so:gna s:rccc~1iarla, alla1·garno lé funzioni e la, sfera eh azione.
-32-
Così, per -O<Scmpio, in atte.sa <lolla costit,uzione <lei Consigli regionali si <lovrc_bbc J.irnsa.rc alla JH"OYinciail'izzazionc cd cl<;ttr~fìcaz1011c
<lcllc tramYir al decentramento osp1ta.hcro, alla
cosLruzionc di sanatori, all'incremento <lolla
istruzione pubblica ccc. ecc.
-
33-
la metà della tassa che lo Stato applica sulle
automobili.
(Fino a quando una coraggiosa rifo1·ma ~ri­
butaria sarà votata, l'aumento della sovraimposta è necessario).
SPESE OBBLIGATOIUE E FACOLTATIVE
DEPUTAZIONE PnOVINCIALE
E' composta, secondo la popolazione, cli sei o
otto o clicçi membri effettivi C' di ùno o quattro
SUJJp[0nti.
1 Deputati prnvinciali dt~,r~no in ?a.ric.'L qua!r
tro anni o sccl"'ono fr.a essi il Presidente della
Deputazione. :Ea Deputazione rapprcs,..nta il
Uonsigl.io; ha funzioni quasi uguali a quelle
della Giunta comunale.
FINANZA
La Provincia deYc aYcr-0 un esatto inventario
dei suoi beni.
Puo contrarre mutui nei modi indicati dal!~
Legge; sono considerati oome mutui i. coi;.trat.~1
di appalto il cui pagamento sia eseguito m p1u
di cinqu-0 anni.
.
L'anno finanzia.rio comincia il 1. 0 gennaio e
si chiudo definitivamente al 31 dice.1?brc i la
contabilità comprende il conto dcl 'bilancio o
il conto generale del patrimoni~.
.
Approvato il bilancio prcventiv? og;m. nuo:a
spesl'_L <leve es~ro dc~ibcrat.a d~b Co,~s1~ho J?I~~
vinc1a]o cho d1scutera anche sm mezzi finanzia,11
proposti per f'arvi fronte. Nel ~ilancio preventivo è iscritto un fondo di nsorva; nulla
si può prdC\ar<1 da questo _fondo senza u_n~ ~e~
1iiH''"H z10nr della Depu taz1ono d.a app~ O\ ai st
dal Cousiglio. La Provincia in cat.>o cl'rnsl~ffi­
tienza <lrllc rendite e dcllie entra~ supplisce
con la SO\Timposta sulle imposte diretto e con
L'arbcolo 263 della legge 4 fobbl'aio 1915
n. 148 dioo precisamente:
Sono obbliga.torie lo spese:
1) per gli stipendi degli impiegu ti d ell' .Amm~­
uistrazione della Provincia e su.o ufficio, e pe.r 1l
eontributo alla Cass.a di prcYidenoo per le pensioni, a scnSi. della legge 19 maggio l!.l07, N. 270;
2) per l'a. sistemazione e manutenzion~ de1
vonti, de.gli a.rgini e delle stra<le proYincLal1;
3) pep il concol'SO alla costruzione ed al 1~a~­
tenimento degli argini contro i fiumi e torrenti m
conformità dello leggi ;
4) Pe.r la costruzione e ma ntenJmento dei poTti
e fari e per altri servizi rr.aritlim1 in conformità
delle Jegg.L;
5) per le opere concernenti le Yie cli naviga.
zione interna, a noi.ima degli art. 5, 8 e H della
legg,e 2 gennai'() 1910, N. 9:
6) Per la pubblica istruzione secondaria, classi<-a e tecnica, quando non vi provvedano particoLui istih1zioni o il Go verno, a ciò autoriz7,ato
d'a Ieggi speciali;
7) IJer l'accasern am0nt.o d<'i carabinieri reali,
a norma dei regolamenti cli quest"arm:a, salv.o Pt'I casermaggio - quanto è disposto co11 l'articolo 342;
8) Per le visite oonitlftrie in caso di epidemia e
di epizoozia e per gli .1ltri servizi sanitn1i indicati
nJI'art. 201 della legge 1 .o agosto Hl07, K 636
(testo u11ioo);
9) peJ i'le1:yiziio clclle ri;.-.cMsioni e dei nnp;arncnti;
10) Del contri,buto de1J0 spese consortili;
11) PCI mrantenimento dei ll'lent<'<'atti poY<>ri delk1
Provincia e pier l<' altre ~l)<':i'C cli cui nlla legge
14 feùbraio 1904, N. :rn;
12) 11€1 pagamento dei dc bili esigibili;
1
2
-
31-
1:n J><'r g-!i ulllci dl {H'(•fetlum e sottop11ctlura
c
1w1· I'a 1101!.~10 <lei prefetti e sott-Oprdt•t ti, ~'l IYo J><.'I' la. m.o hilia, quanto ò disposto <~li l'•1rt . :li:!
l' .c:encmlnwnt~ per gli •tlt ri til~>li
post.i dalle
l<'ggi del Hcgno a earioo clella l'rovincio.
Sono faco!La.liYo l-0 spese non conl.cmplalc dai
paragra.fì pn~co<lenti o che si riforiscono a,d <>g·
gcLti cli compcLcnza provinciale.
D~t qui si Yncl0 come fra lle spc.<;.c obuligatnl'i<·
siano nienkm<•no che cl<mcatc n.nchc q111·llo poi'
l'nlloggio d-<'i C<trahini<'ri, dr.i plJ'dc!t.i, <loi 1;11 Ltopl'ddt..i e degli uffici, LuLLc sp<'l'>C che lo SLnLo
dovrd>bo pn,garsi1 lui.
01'mai la Pl'ovincia dcv<' per forza cli <'·OS<~
inscriyNc f1:a. li}. facolta.Livol spese ~<>sa_i 1>iì1 ne
ecs~1tn<' e ut1l1 eh queste; ne lo Provrnc10 quanto
noi Comuni qu<>st.a cliYisione di spe.sc lrn obbligatorie e faC'oltative non rcgg<' piìt; la f'inanz;t
rn oclerna degli <'nti locali cle.vc csf;(; rn riv.~duln.
0 col'rottn. e i bilanci debbono l'Ìspon<lcn' allo
nu<>'c r.sigcn,zc <lolle masse laHiraLriei.
1
TUTELA DELLO· STATO
SULLA PROVINCIA
Nat,nralmente lo StaLo cserC'ita n.nd1c sulla
PJ'Ovincin. 1<'1 sua tutela per mc>::>,zo <kl PrdcdLn
clw esamina tnLtc lc.<leliherazioni dci Consigli<'
d{·llo Dcput,azioni e le può annull!~l!l'O ~wntiLo il
Uonsiglio cli Pll'efctLma che è eo.ntposLo di Lrc ...
ulihi clicn ti fitn7,ionnir.i.
Contro il ùccrcto d'annnllanwnLo :-;j può n
~101Tet") al MiinisLro elci l'Interno.
GIUNTA PROVINCIALE AMMINISTRATIVA
Il Consiglio Pl'ov:i.nci;tk nomina quaLl1·0· mot1tl1ri df<'LLivi o due sup]llcnLi a fillr pal'lf' <klln.
<.L P. A.; essi !>tanno in ('.fll'ÌNt qna.LLro anni 1·
si rinnunt1no per metà ogni biennio.
-
3G-
1La_ G. P. A. (~ c•omposta oltre che dai membri
e rtii~"l a:nc~te _dnil. prcfìctto che l.a. presi<"de e cli
du-0 cons1gli.en d1 prcfct,turn,,
(La _magg1:0ranza ò quindi el<!LLiva, da qui In
1
W<'css1t,à é~~~oluLa,, i11tprcsci11<liuilo <li muov<'lrc
;:Il~ conqu~st.a dP!l<t J>,rn,incia non solo per tr.as~o1 marl:~ 111 f~<~gHnH' ma JH'r <la.re intanto ma,g g10r 1ys1~1ro. ;11 ( 'ullluni cho Yedono ·lie Jo.r o dclil_ie~·az~oz:ii Jl!Ìt .1.nodor~1 c e pitt buone sempre refi p.rn i.e e ;11 od_ific.;aLe !Il tiC'IN>O l'~\c'lzion m1io da]l.a
(xi unta J l'Ovrncia,lo Ammin ist.rnt,i va).
COMMISSIONE PROVINCIALE
D'ASSISTENZA E DI BENEFICENZA
PUBBLICA
.E' costifuita dal Prl'fcLl<J, chd C'onsigliero
Pio, dal mc-
d~ Prcfrt,~ur~ adcl<·LLo alle Opcr<>
ci.1~? proy111ciah•, dii, due clcLtori
Lni
scr~t,1
amministraper. f)C'Cl'do n •a,l<'. da un'opc-ra.io sccl-
Lo fra I probiviri o fra, gli clct.tori lJrovinciali
d iL ii·c mcmb1 i <'lct,t,j dal Consig. io p1rovin-
<'.
c1a1e.
Nel I<'. pro' incic di pit1 di 500.000 a·bitanti i
1 rr,ibn op-0l'n,i €Ono duo!', quelli nominati per
<·~1 ~to l'C_nlc Lro e gli clet,t,i dal Oonsiglio pro-
1110
vine1al·o c11nquc.
( ?oll'.c si vodo. j ! Consi.gl io P .rovinciafo ha
!>~ii~ 11mporl,anl,1s~11.lla anche in qu·e.sta Com
bl!ss10n.c dtc dove n vodol'O i bilana:i 0 ki dcliCII'-0 _delle Ope1:0 Pi?; lo qnnli 011c.ro Pio hanno
Jn~1 son1pr.c lnlancn. m?.lto· piì1 ingenti cli quelli
1c1 Comuni e ooslltu,1,scQ1110 lo ultime trincr,•
<1°v? s~inno gn1tl'dinghi gli uJ,timi avanzi dcl
e einca'.h smo e clellfa. J'cazionc).
COMMISSIONI MINOIU
Il qonsigli<> provinciafo uo111ina. anche le scgucn (1 com missi on i dw durano in carica duo
n.nni:
-
3(; -
('0 n.,iglio di l<·va.
·
· <ln)
I'1.-Pv l!IOfl
,. 1..,
·~ lista.
-
.
.
.
<lei g1 li rati.
('omiL.1to ìs.irr..stnJc.
.
l · \ Pni rC'cle('ommis.<>ionc 11ei· la von~litn. e
J ni ~ susiru.;Li<'i e qua'e}H; altra minore <' w q
J)('rfl li<• rioordair~··
.
. . ·n tal i nt1l C'on~r
l
·e i s1w1 rapp1 rst '
. . I . lo
!I ant <L pu1.
.·
·1··llP
ia
· 1· Srolaot1<'0
pro•in< ' ' d111 a1nmrn1s
·
SII-{ 10 •
'
·lln.
l'rovi11na.
11
l1
, ·u r1 1c:
11011
a11.l<1nG111e e
'
'
V
Come funziona il Comune
CONSIGLIO COMUNALE
.
1· 1 l'ons1glio cmuunalo
(!!1 cl<·U.on cl<>gg<?no
1.: 1·,1 Sincla.co e la
'
.
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Sl
SC{'g
1C
cho 11el suo ;;<.no ·
<;iunta. . .
unalc è compos~o:. 2·oOOo
Il Cons1gl1.o ~?mcl. e munì SllJH!rIOl'l a o .
di 80 mr·mlJl I
l
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. . ·oooooa.h1lan~.
ar>Ltan~i,
.
. SUJ>Cl'IO•l'l a1 ·
bitanL1;
1l . Gu rn q 1w11 1 •
.
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· ·~o
a
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t:
ooo
sup<"r~on. a~ ·1 ·000 abitant~~
dcl! ~g in ~uelli sup<'r~or! a~ ~· 000 abitanti,
i .,
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11 · sur>-0non ai .
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·n
uclli
cli :W m que 1 '.
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<l volte all'anno
1. l? negli alLn.
e l . . 1·
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(m.a.11w,
Il Cons1g 'J? si .
in prinnav~ra. l i·c ofr
1
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·cli
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(scttcirn
J •
scssHmc 0
. 0 c'in autun no
.
aprile e rn~ggi ))
. . .·
u1tnclo 11
t',IJrn e n<Hen~hre .<l te straordrn,u 1c·t~ dci con·
Si l'aduna
Ef u o una tc.!·za p.a.1 e
.
~_in?:v;.o,
J!1
la ..• ~~mo~~ necc~san~. . J omanda in
s1ghen lf? i .1t .· gl bbono rnol~1 ai<\ luogo nel
. I . Cons1,glS1~11<l~;~. La. r.i un10nJ libcrazion<' o
ISCJ'I tt(J a . I i:1 .· riornl r]p)]a, C
trnninc d1 <lrn~i g ùC'!la domanda
cl" Ila P r<•s1·n taz10nc
37
I consigli<'l'i sono corn·ocati dal Sindaco con
ILYVisi scritLi cont.cnenti l'elenco degli oggdti
da trn t ta.r~i.
Gli av,·isi sono c·o11s<'g11<Iti clal messo nJmc·no
einqnc g·i·O•nli Jll'illla l' L'l' lt) scs~ion i Ol'Clinaric;
il'c per quelle straonli1i.iwiL'. Nei C'asi cl'nrgcnzn
ba.stiano 21 or<.
Pc'" dcl ibera,1·c ucc <H'l'c• elw intervengano alla,
primn, seduta md;\ cl<'i ccnsiglic•ri, in <.:a.so cli1crso o;i JHocwci<' ;i 11 na -;c•co1Hl:L con vocazio n o
che () valida so i11kn<"ngono .al m eno qua.Ltr.o
c·onsigliPl'Ì.
Dcll-0 num·<~ prnpost.c' ~in aggiunta, all'el{'nco
<lngli oggdf.i bisogna dai·,• :t\ l'Ìsu a i <·nnsiglini
almPno 2tf orn prima.. Le clc·l ilH'razioni debbono
c.ss:·1-.· aflissc, in < OJiia, nll'allH> prdorio nd
primo giorno fr~t.i\'o o cli lll<'rt-.ilo dopo quC'llo
della, sc ùut.a.. Il ~·{'g'rela rio redige i 1noc0ssi
V<'rbali ckllr sPclulc·; i \'Nhali cl<'hLonu indicar,)
i 1rnnti principa.li tl<'ll:L clisl'11ssionc e il numc~rn
dri 'di fa,vor<•\·o li o <'011(.rari. Sono finnati clal
Sindaco )ll'Psic!Pnf.c\ dal c·onsii.!'lim·e piì1 anziano
(che l'bhc piì1 voti nelle dPzioni) l' dal scgTc'rio. Seno lctLi n.lJ'ac!u1rnnrn o clcLhono cs~crt'
cla essa, a.yiproYati.
1\ ella. sc.~sion<' di prima ,-c>ra i·l• C'onsig lio Psan~ ina il ~on(? dell'anno Ji.rN: rd<'nl-c: (cu1istmt1vo) scntiLo al ra.pport.o cl('1 f,1·t' r{'Vls<ni scelti
nel suo srno -e> non apJHt1'L 1•nc'nLi alla, GiunL·t
e drlibcwa su.Ila sua a.ppronwinnc.
'
~cll,~t sessio.n e d'a.n tunno: tkliht>1·a il bilancio
:\tl1vo o 11a,<;s1rn drl Comune çp1.'t'V<'~1ti'.'o) }ìct·
1 a1~no sog-'.ll'll!? <' Cf~tr.11? clc,~lc islr.Ln;r,1on 1 comunal1, nom1n~t i rcv1sm·1 dm con ti <' i membri
della Commi&>io1110 <'·lc! !nniJ<' C'omunn lc'.
·
r.1 Consi~ViQ tani'? tlC'll'u1.H~ qunn.to. nrll'a.ltra
sez1~nc clrc~1cl~~ sug.h organ.1c1 _tl~~gh in1piegati;
sngl1 ae.qu 1sL.1, <_l<'C'et.t.az1011 1, . nfn~to cli lascit.i,
snlla a-l.t;(\]111..z.1011.1, .sn1. n1ultu, sui rcgolain"nti
eomnna!J, sn1 cun1Lcn, ~ml cvncorso ll<'l' Op·f'ro
-39-38-
JAibblich(', sull-0 imposte, sul.Io fiore e merrati ('C<'.
Le proposte debbono essere de1iositatc almeno
vrntiquattro ore prima al 1Innicipfo con tutti
i cLcnmcn ti relati vi.
Sono sottoposte alla sorwglianza. dcl Consi~
gl io tutte lo Istituzioni e g.li s.ta,bilimooii d1
ca1·ità e di benefioeJ1za del Comune; il\ Consiglio JiUÒ sempre esaminar e cO<Jne fun:iionano e
vcdl'l"O i conti.
I e:r;nsiiglieri votano ad alta voce por appello
nominalo o por alzata e seduta; solt~nto le
drlihcwruzioni che riguardano persone s1 Jl!·cnclono a scrutinio segreto. Nessuna clelihera.zwnc
•'! ndida se non ottiene la maggioranza assoh~la
<lei voti. Le sedute sono presiedute d~l i?indaco che per lo scrutinio, nello ve>taziom, s1 fa
assistere da tre scrutatori.
Il pubblico ha pieno diritto di assistc·re a,lle
s0dn.te .del Consiglio Cumuna_le. ccl è bene clH~
faccia scmore uso d i questo chntto.
.
Le wclutc sono segrete 1:.oltanto quapdo s1
tratta di questioni puramente rersonali..
.
Il Consiglio delibera a ma{?gwranza d1 voti
(Ila metà pii1 uno d-ei presenti).
E' necessario invooe il voto fa,vorevole della
ma~gioram,a dci consiglieri in carica quand~
si tratta:
1. 0 Di spese faco.ltativo.
2. 0 Di mutui p.a~.sivi.
.
:t 0 Di decisioni che v1incola.no 11 C~inuns
JH\1· un pNioclo maiggicre di cinque anm.
Ogni consigli-ere (art. 302 ùella Legg.e) ~
di ri 1to che ~i facci a constare dcl su? vo-t;o n~c
\'erba.]((\ e clcl mobiYo del volo. Puo chiedo '
anche k opportune rcttifìch!>.
.
1 consiglieri e gli assessori non hanno ncsHttna inclennità· t' ingiusto; chi dà il suo ter]"
po I' sa.c.rifìca ~alvoltc'l. le ore di riposo per. a
11uhhliea. eosa deve .cseeorc convenientemente in-
ùcnnizzato. Il Partito sociaìisLa da tempo insiste su questa proposta che finirà, malgrado
tutto, a trio.nfare,
GIUNTA COMUNALE
, La . G~unta è nominata per quattro anni dal
Cons1gho oomunalc.
Ess!L ~ composta dcl Sindaco -e da:
~1cci as:Ses~ori e quattro supJ?lonti nei comuni ..superiori a 250.000 ahi tanti ·
o~to .a.~sori e quattro supple~ti in que.Jli
supenon a1 60.000 abitanti·
~i nei comuni che hann~ più di 30.000 ablilanti;
. qu3'.btro in quelli che hanno più di 3000
a.bi tanti;
due negì: altri.
Ip. questi uliimi casi il numero dea-li
asse
0
son supplenti è di due.
<
sI fr.a.~elJ.i non possono e8:5C're assessori insieme
~- Grnnta rappresenta il Consiglio Comanal~
~ell rnJ:.erva.lJ.o delle ri·unioni · no app1 1·
1 <l
hbe ,
·
'
'
· ca e e' raz1on1 ~ puo essa stessa delibera.re auando
1 urg~n~ sia tale da. non _potere convocare il
Consiglio; Queste dehberaz10ni d'urgenza d bbono P{'>ro -essere pubblicaitie all'albo pr-eto. · 0-e
prnS'entaoo al Consiglio Comunale pei'. la r~ 1 .e
fica.
i a iLa ~i1:1~ta decido .a maggio,ranza di voti. l)Cr
la validita cldlo decisi-ani è n eccssariia 1 ' '
senza della, metà dogli .a.ssc~sori Ne ' ·a. pr']~
Comui;ii ·rura.li debbono qui;cli' ·del~b~.18P_iccoli
mcno_m tro (due assessori o il Sindaco) T~ a plc!1ti hanno diritto cli assi:stcre alle sed~lte s~­
d~hberan~ solta.nto quando si tra.Ma r1 '. (~
g1ungo1:0 il numero legale.
e lab~ Grn_n~a eon_vuc~ il Consiglio nomina e licenzia gh inse.rvwnh su proposta del s· d
·
1n stor:
aco
puo' erogare le spese unprcvistc
e fa.re gli
-
4-0 -
ni, eone! ndere i contratti obb! igat~u·i per legge
o decisi dal Consiglio, ]Jl'<'par.a 1. ru<;>li ~ldl-0
tass" definitivo e snplettiw, compila i.I L1L'ln·
ci o; I ropone regola L "nti, ccc.
IL SIND.\CO
E' il capo dcil'amministr~zionc con.1nnalc Nl
è efiiciale dcl GoYerno; ni.:nc nun11natu <lai
Cc·nsiclio comunale e dtH'U lll c·a.n<"a quattr'J
anni; 'è rie.I·cggibil" se viene rinominato eonsigliel'{'.
.
,.
Por l'elezione elci Smdaco 00corrc· 11.ntnr~n­
to di due terzi ùi consigliNi a.ssrg.qn.t1. al Comnnr o la maggioranza a.ssoluta <lt:1 Yob.
Il Sindaco tkrn giurare innanzi al. Prc!etto
o al sottoprefolt:> entro un mese clall cl<'IZIOM.
(It. gin·rarnento è <wsnrd? .quando c,ontr;1st~
con l'intimo sentimento polit1co <· tlona qmn<l1
csser0 abolito).
. .
.
Il Sindaco come capo del Comune: .num~ce 11
Consi"'lio comunale e la Giunta e l~ presiede;
distribuisce le pratiche agli .as.scsson ; p1:opo~~
gli oggc.Lti da tr~tt~re; e.segu1s_c~ le <l~.71.s_10~1;
stipula i contratti g1a. clcli~cr.ati, fa ossd
rcgolamnnt!; :fìr~a gli. atti; r~pyrcsm~ta .1 .. ·~
nume in grnrhz10, assi~te ag!1 .mci:nti. SO\ '.1 ..
tende a tutti gli uffic~ cd .1st1.tut1 cc~m1.111~1~:
p uò sc·spenclcre gli im p1<'g.ah ~ i. sala.nat.i i 1
l'cnd·o <tlla c+iunfa o al Consiglio. .
.
C'oml' ufficiale dd Gove.rno: pub)Jhc.a k. legy 11
o·li ordini e i manifesti ; ti onc i rcg1~tn dcll10
S
'"'tato civile· provvedo all'iigim1e imbblica o.ii a
e
.
'
. .
pwbblica,
sicurezza;
vigila
su quan t o puo' .· ntcres~a.r-0 [J orùmo .::•cc.
..
. . . . . fra·
Queste funzioni nei C'onù1m eh v1s1 m
.zioni possono <ldl Sindaco rssrn~ <lelcga~c
uno ~ki consiglieri o in i:na~c~nza a, uno c.eg 1
.
" to
clP.ttori <'leggibili a co~s1ghrn.
II Sindaco nei Comum <lovc.m~nca. il cl~lco~o­
di pubblica sicurezza lo sost1tmscc; nei oa1
\ac
t'
-'11-
luoghi di man(lam,•nto, sedi <li prrtura, è pubblico ministero.
·
Il Sinùac? ha <lil'itto <lì 1ircnclP.rc <l'urgenza.
<l:.1 proncd1?1c.11ti cli pn:1izia l(lcalc, cli edilizia,
<l 1g-1ene o c11 fare esegui.re gli ore.lini relatiYi
a spese clegli interessati C'he dovn1-nno - s'intendi! ' - €ott?sta.re a.ncl1c a un'azione penale.
La nota <l1 queste spcs:.· è rrsa, esecuLi1a dal
prefetto s<>,ntito l'intc.ressato cù è rimessa all'esattore che ne ('lira la riscossione.
II. Sindaco irnc'i sempre emanare docrcti e
oi·clrnan.ze r,cJ esso hanno· l>Ì·c no Yalo.rn pt.;rc:hè
pro,·cngono da un'autorità cusli Lui ta.
I>er l'a&-;cnza o l'impedimento del Sindaco o
drW Assesse;·rc delegato, la le sue veci l' As5€ssore anziano o in m;wcanza decrJi assc>so.ri il
c?nsiglicre anziano (quello che ha avuto maggior numero di Yoti).
•
SEG~ETAIUO COMUNALE
I Comuni debbono n.vci·e un scrrrci.ario o un
ufficio comunale. Più comuni di l~no stes-:.o circondario possono valersi dcU 'opera <li un solo
scgret3'.rio; pi ii comuni vicini possono, con l'appro1·az1onc dcl P ·r cfctto aYcrc un solo ufficio e
un ?olo ~1·c:hivio e provvcclcrc in consorzio arl
altn serv1z1 o ad altre sp.cs~ ohblio·atorio.
Il segretario devo avere superato l'esame cli
patente o nessuno può prc,<>entarsi agli esami
?A non ha ottcnut,o la licenza cli liceo o .di
istiLuto tecnir,o o della SC'uola normale.
La, .nomina è fatta dal ~onsigho comunafo
ron 1 mtcrvento della ma.~·1n-10ranza assoluta de1
co•nsig.licri assegnati al Co;nnnc.
Il. ~~retari~ diventa s.ta.Lile clopo q~H1;-tt.~·o
anni di CSJ)Cl'lnl-Lnto. Nei comuni rinrnL1 111
consorzio la nomina dr! segreta.rio è fatta dalP.assei:i1blca consorziale eletta dai risJJettivi Consigli 111 ragiono di un r.apprescntan-fo ogni cin-
,_ 43 -
-
·12-
que ç.c,nsiglieri asseg:nati al Comune ron l'inten·cnto della maggioranza assoluta.
Il ~<>grrtario può essere licenziato s!'i mesi
prima della scadenza, dcl quacì.riennio di prov.a
e anch{' dr: po con delihcra;1,ionc rnn1 i vitta lH<}.-;a
dnl ConsigEo o dal Consorzio t:t>ll l'inknenLo
di a.Imeno due terzi dci con;.;iglicri <' clri membri; quando però si tratti lli segi1·ctario c.he hit
.acquista,la, la stabilità, il Sincla<·o dPYP prima.
di sotLoporro i·l licenziamento al Uonsigl io, confo<:targli in iscritto i molivi e invitarlo a prc·
scntarc, pure in iscritto, nel trH"minc cli otlo
giorni le sue clifos:-.
La (assa per la compilazione clegl i atLi è per
metà Yorsata alla c.assa comunale e per metà
al segretario; la liquidazione deve cs.'lrre \'crificata e approYata dalla Giunta.
RAPPORTI FRA COMUNE
FUNZIONAR.I, SALARIATI
E LE LORO ORGANIZZAZIONI
Il Comune rurale oltre il segrct.ario ha _un
meclico-conllotto, un Yetcrinario, uma lcvatnce,
una guardia comun<l\k, un nwsso, un neorof~:n·o.
Nei comuni autonomi - e dovrebbero tutti es·
i:>crlo - si aggiungono ai funzionari gli insegnanti.
.
.
Il Comune deve esigere dai suoi cl1pen~cntt
l'assiduità al lavoro o al.l'orario, 1'01bhed1.enza
agli ordini dcl Sindaco c clell'Amminist.raz1one,
la co.rtesia ~n tutto ~l pubblico e spccia.lrocnte
con 1 poYeri.
D'altra piarte ~l Comune devo trattare co~ le
Organizzazioni dci funzionari o dci salana.ti
0
- con css!' meglio c.he con i singoli - c apP 1: •
»are i concordati e gli organici che le organJZ·
zazioni concrete.ranno.
cl I dipoocJ.enti dei Comuni devono comprenl
c~e sono ll.assat,i i Lem1ii in cui solbanto
<l~ e a~1 ~orghcsi. dctcnernno il potere facendo
b ogm erba faec10; lavoratqri essi stessi deb.0n~ mctLe~·e. 1.a lor? esperienza e le loro cogniz10n~ a sc1 "'.IZIO dei laYoratori che og<Yi
o dc0
mN~n ° 0-?,qm~~cranno i libe:ri comuni.
.0 e pm P?sto ormai per vio cli mezzo.
0 ·}l° 1~ il P·1:olc1.anato o contro cli esso.
h. 01 sp0narno che i dipcnclcnt,i comunali si
se.le r·ercranno <l~lla parte degli sfruttati e non
a qu.e lla degli oppressori.
erl
O'R.GANICI
. G'li impi.egati e i sal.ariati ha.uno un loro SJJ·e·
eia.1e regola
qualità
Jl mci:. t0 e h~ pirovvecle al numero, alla
. , a .o stipencho e al sala.rio di O"'nuno
in
apposita
, . segna per ciascuno
.0
att
' b · pianta
·
, org·'.1 111· ca,
le
1Qm e .1 orario; e dispone per la stabilità li
·' cl? ilenze, 1 C? 1l11;\"C~1, le Mpettati,·e per motivi
·sa ~1 te, le ?rnnss1oni, le punizioni. Gli sti~U 1 .e 1 salari.sono pagati a mese; l'·esattore
e ed ni;ipostc .eh rette deve scm1ne liquidair-0 i
man
.
.
. ati . m0J1s11·I .cl'I piagamcnLo a· favor-0 de,n-h
0
impiegati
\) • sala1·iat·
•
e
·
i comunai i· a11chc so ma"·
cano
·,
~·
1 d ti fondi
cl. :, 0 .0 11 cl'!rhto
però di' riscuotere dala a a. 1 llqmda.z101no gli inte,ressi a carioo dei
comuni.
d I . dipcndc:n ti. "vomu.na.l'l non possono prene~ e_ .Part.c _du:etta:mcnte o indirettam.cnte a
sorv1z1 csa,z10n1 eh cl' ' tt'
. . . .
appalti n 11' · te
. Hl ~· somm1mstnon1 o
tengono e ech rn resse dogl.1 Enti a cui. 3:-pparo tutel<t.
e sono soggetti a·lla loro v1g1lanzn.
f
J
..
-44-
VI.
Come legifera il Comune
Abbiamo già <letto che il Sindnco ha. <li1:1tt-0
di omettere decreti e ordinanze eh{' hanno p1mo
, a.Iorn cli legge. Ma , .i sono dci r<:gola.mcnt1 eh~
· rc"olano in qualche mo1lo la vita. comynale .
::u:;mesrn che cg!1i . Comune rappresc~ti CTcorr:e
• nna grande f_anugha che tutte le r~c~ol':'a m
sè ' (· nccessano
che alcune nc,rmc chsc1vlrnano
. "nza.
Ja loro connv·
.
IJ Comune può fare. rcgolamc_nt~ Sl~l J?O<lo
ili usare i beni comunah e 1<~11Je isti!u?:iom che
CT]i appartengono. Essi variano na turalmcnlc
da 1uogo a h1cgo.
. . • . .
d·
. InYCCC i rc,o;:;lamenti <l1 pulizia yrbana,. 1
i n-ienc, di edilizia, quello mortnano. ccc.. iacc~lg'lno in sè tante buone norme .d1menticat~
0 fra«.r·nrate, ma che pnssono servire·~ q~rns1
tutti i Comuni. E' <loloros_o. che non c1 s1a~~o
ancora r<>golamenti modclh m q ucsta 1!1ate11a
noi dobbiamo o;pigolaire q~ia. e là O?Sl. co_rne
la nostra esperienza di amnunistralon c1 vien
suggerendo.
REGOLAMENTO D'IGIENE
E' il primo dci rego.llam"nti comunali. La
sua importanza è enorme.
.
.
1e Il regolamento d'igiene è clrhbrrato da _on.
'gli> comunale ·!' trac;meo;so con le osscrvaz1çni
s1
· onsrgh
· · provincia
' · · 1l- sani· t an· o drl· 111cd1co
<lei e
!'. provinciale al :Ministro <leH'I~l~rno che '.:~e
prova. c?n le aggiunte o modi.fiche che c1
nc<'cssanc.
l
to
I contravventori alle norme dol rogo aimcn ,
-
45-
quando noo incorra.no in pene speciali o lllil:g~
giori previsto dal codice penale sono puniti
con multe da lire 5 a lire 500. Queste contravvenzioni, come in g.enere tutte quelle sancite dal
Comune, possono essere tacitate quando iJ ccmtravve.ntore faccia oblazione acoottata dal Srndaco per processo verbale. In caso co~~ra1:io
gli fttti sono t.rasmessi all'Autorità gi'ud1zi.ana.
***
Di.amo alcune delle norme più importanti eh~
debbono essere eo·ntC111utc nel rcgolaimento <l·1
igi~ne :
·Acqua potabile. - Nessuna casa può es-sere
a,bitata se non h.a acqua huc1na. I pozzi sa.ranno
tutti muniti di pompe e doviranno distare '.11meno otto metri dai luoghi immondi; i1l Sindaco può ordinarne la chiusura o il risa.namcn~
to, sentito l'ufficiale sanitario. (I powi aperti
riappresentarn:; un pericolo grandissimo i~er la
sal·ute pubblica: tutti i rifiuti sono gettati, talrnlta, nei pozzi).
Alimenti e be,,,undP. - Vietata la ven dita o
la Eomministra~ione di : burro, cercali, drogh~,
erbaggi, farine, !rutta, ,lJattc, vino, liquor~,
aceto, caffè, g-elat1, ecc., quaindo siano guasti,
imm.a,turi., sofisticati.
Case. - Costruzione a termine adl' articolo
69 d ella legge sanita,ria 1. 0 agosto 1907, luoe e
a.ria sufficiente. Tutti i loca.li pavimentati e le
pareti imbian.oalie. Riparazioni ohbligatoriie p.c~
r proprietari nel pe.riodo di t empo :fissato dai
decreti che il Sindaoo emetterà fle.ntito l'ufficial.ic sanitario. Chiusura delk case inabitabili
(airtioofo 71 legge sanitaria ì .
Ca1·11e. -- Non sarà venduta sm1:za la v.isi ta
preventiva o la bollatura quotidiana.
Uarta da involgere. - Victaita se sudicia. La
stampata o soritta è tollerata per involgere le
sole sostanze secche. Il peso mai supe.riore a
un grammo per d ecimetro quadrato.
-46-
Cortili. - Proibito il deposito di acque o di
letame o di rifiuti di case o botteghe.
Corsi di rfcqu.c1. - Spurghi frequenti. Non
si può impedire il deflusso o immettervi residui
ind ust.riali.
Fungh1'. - N cssuna vendita, senza il consenso del sindaco, su rehzionc del medico.
Ispezioni sanitwrie. - Il S.inclaco può f~re
esegui re, in qualsiasi tem.po, ispezioni sam tarie. (I sindaci de.bbono approfittare largamente
di questa d·i sposizione).
.
.
Latrine. - Almeno una .o,g m oLto loc.ah e costrui tc secondo le misure rcgolamcntan.
Lf'tomai e immondezza1'. - Cm.usi da ribalta
a I•amicra fisisa e rivestit.i di cemento. II trnsporto del letame è vietato da.Ile 11 alle 14 d.a.1l'ottobre all'aprile e dalle 9 allo 18 dal maggio
al settembore.
.
.
.
ilf alattie infettive degli animali. :·- ~ vyisl?
scritto al Sindaco. Osservianza al.l<e <l·i~posiz~ont
su 13 e del veterinario. Isolamcmto. ')!struz10ne
degli animali morti alla prcsc-nza di un rappresentante del Comune.
.
:lfalatt1'e 1'11/ettive dell'u<:rno. - AssoJuta, .obbedienza agli ordini ~el S~n.daco. e d(\l medico.
Isolamento dei. malati. D1srn.fez10ne ~ccurata.
(Bisogna cr9nvin~re la. povera gente che .~ohi
· circoscrive l rncendw perch~ non ~11cc
~anni maggiori, così si deve isol.aro il ma·
lato e disinfettare le stanze per cv1.ta1:e. numer0€.c vittime). I qomuni posson~ un/ rs1 in con·
. · 0 p0r l'impianto d1 l-0cah d ~solam.cnto.
so1z1
. . ed equin~.
. · - Obbl i...,('l'atona
la
,1[ orte bovini
·
immediata denuncia al. Srn~co.
al
Pane. - Vietata la vend1ia do 1 r?nc m
liov.italo. mal cotto, fcr~cntato., ?ofistic~tli~za­
Pcirr11cch1'eri. - Massima puhz!a ;. ste1 , ua
· ,., deg1i strumenti. ooo soluzioni o acq
z10n,
br l lrnLe.
.
.. ,
L
ov" o
f'< rmcssi cl'ab1tabilitci. e e.Mc nn "
47-
qnc.1!,~ moclifiC'afe non potl'anno ec;sere abita~
senza il permesso <l<'l Sindaco, da c.)nced~ri;:1
dopo 15 gi·orni da Ila clomancla di visita.
J·c ?Z1 neri. - UosLruiti colle norme regolamenbri con fondo e pareti impermeabili e lontani almeno 10 metri <lai pozzi d'a.cqrna. La
srntatura è permessa so,ltanto dalle 24 alle 4 da
m&1:zo a ottobre e dalle 22 alle 4 da novembre
a febbraio.
,'.'carzclti. - I tubi di scarico di latrine eoc.,
Le~ connessi, impcrmcah~li, saranno m~miti cl~
ehrnsura e non poLran.no immettersi noi canali
d'acqua a uso domestico.
Scuole. - Pulizia accurata. Sufficiente cubaitura e riscaldamento. Visii..e periodiche 8lg~i
scolari. Allontanamento <le.gli infetti per il
tempo fissato dalla leggo.
Stalle - VieLate le comunicatli-oni con le case.
V i e tate le vcglrie. '(Piuttosto e.be pa.rla.r di
streghe o di mira.coli fra l'aria infetta dello
stalle è meglio che la pòvcra gente si r~olga
nell'umik sede della lega, risoa.Jdata con liov.e
saorificio, ad ascoltare da un compagno intclhgente I.a lettura di un buon libro o di un opuscolo o del giornale quotidiano o settimanale
del partito socialista).
Stab1'l?'mrm,ti industn'ali. - Massima pulizia.
Luce, Cubatura. in propor7.ione del numero degli operai. Spogliatoi. Sala d'allattaun-0nto.
Vaccinazione. - E' obbligatoria per tutti i
piccini inferi.ori ai sci mesi e per colo.ro che
debbono esser-O .inscri.tti alle pubbliche s~uol-0:
n Sindaco pU() ordina.da per tutti gli a.b1t~1mt~
dell/t fraziono o dcl paese nel caso sospetti di
vaiolo.
REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA
A uche questo regolamento è indispensaibile.
I contravventori olt.r-0 alle pene stabi.lite dalle
- 4! ) -
-·18-
leggi pcssono cssoro _puniti con .l'arrrs~o 6ino
n 10 gic.rni o con 1.amm<'n<la sino a oO lire.
Diamo, alcune disposizioni, tolte da un rc~o­
lamento che vige in un Comune rura,le socialista:
·
· l
..:fpcrturn di botteghe. - Obbligatoria apreventiva d<>nuncia al Comune.
. .
Aree pubbliche. - E' proibita, qual~1asi occupazione senza il consenso dcll autontà comunaJc.
Il''
Calmiere. - La Giunta pnò sempre, ne rntcroosc <ldla popol~ione, .stn~iliir';) tempora~~­
mentc calmieri sm gene.n ,<l,1 pnma ~oocs~1 ·
I prezzi saTanno resi pubblici con_ ma111fost.i af:
fissi all'AJbo e n€llc botteghe. Gli csoi:.ccnt1 dio
vra,nno attrnersi strettamente al ~lmicrc.,
Circolazione pubblfra. - E' vietato unpe.
"
<lirla in qualsiasi.modo.,
()o.~truzione e r1paraz10ne di case, 11iu11, ecc.
prospicienti aree pubbliche., - Occorre l~ pre~
Yentiva presentazione. al. Srn<l.aco dcl disegn
con gli opportuni sch1anmcnti.
.
.
Pe.~toni, addobbi, lumù~ari~ sulle. vie .e piazzl
pubbliche. - E' ne.cessa.ria 1 autorizzazione de
Sindaco.
. ·
a· ·
Edifici pubblici e privati. - D1v:1~to . ~ a~recar guasti, lo.rdaro, deturpare con iscnzioni,
segni, ccc.
.
. eh' r
Illuminazione pubblica. - E' punito . l a bitrariamcnte accende, spegne e guasta le lampade pubbliche.
. . .
.
_
Tncendio. - ~essun _prop.notaT10
impee
<lire il passaggio degli estmtor~ no le
be
sui tetti, l'uso dei ~.ozzi e. degli u tens1 i e
srrvono a spegnere l mcend10.
·e
Insegne, chiudende, tende. . Debbono ~sscr
sempro decenti. Altezza. e misura prescnttc.
Lancio cli pietre, palle di neve, ecc. - Severamcn tc vietato.
.
Locali di p-ubblico spettacolo. - V ieta.to a-
ruò·f.6°
p1irli, anche per una sol voi ta, se manca il
permesso del Sind:u:o; 1irnnesso eh-~ sarà <lato
soltanto
quando sia as.sicurata l'incohunità clel
pubb 1ico.
1'/anclrie. - Non possono occupare oltre metà della strada. Non ddihono fermarsi. Il persona.le di custodia deve essere sufficiente por
evitar.e lo sbancLc1.mcnto.
f?tturazioru~ delle bocchette dell'acqua e degli
orinatoi 7ntbbli"c1. - Assolutaarn•ntc vietata.
Piazza. - Pr.oibito attrave.rsarl1a con veicoli.
mandrie, ecc, ; si devo costc.ggiare lo stra<l-0.
.Pubblica qiii.ete. - E' victa.to disturba.re la
quiete pubblica. I mestieri rumorosi sono sospesi dalle otto di scl'.a allo sei dcl mattino.
·Ypurgo. - I proprietari mantc.rranno puliti
e spurgheranno i luoghi <li depositi immondi,
una volta al mese dal settembre aH'apriI.e, due
volto negli altri mesi.
Veicoli. - Semp.r e seguiranno la loro sinistra procedendo a velocità ridotta. Di notte a
paisso d'uomo e con fa.nali accesi.
llEGOLAME TO EDILIZIO
Fissa oon m.aggior precisione la procedura per
la costruzione di caso o cli rustici · <là la cubatura, minima delle stan7.,c, il numN:o o l'ampiezza delle finestre rispct.to alla cubatura, ecc.
Notevole nel rogolamento edilizio la parto
chB riguarda gli edifici rurali che non dc!Ybono
esse1:e alla mercè dci pa.d roni abituati a costz:uire belle stall-0 por gli ani1n.1.li e catapecchHi per la pove.ra gente.
Bisogna poi inserire una disposizione chiar~
che vieti le scale cli legno cst-Orn-0 agli edifici
e. i balconi pure di l-0gno; cose che saran~o
v1tto~·eschc, ~a eh~ dopo pochi anni, giraz~e
a.Ile rntempcnc e ai ta.rli diventano un seno
pericolo per tutti.
'
-51-
-.j()-
REGOLAMENTO MORTUARIO
E' t'n t<~rna macabro, ma (· nCOC'ssa1 io dirne
quald1e co~m.
.
.
Il cimitPro i~ dcl Comune; quindi 111l:nL-: 111·
fram1ucttclll.e <li pn•ti o <li e;;lranei. 11 l'nlllt<;ro
1\ pesto sotLo la <liretta sorv<·glianza d.el Smdaoo o cldl'ufficialo sanitario.
.
.
Son passati i tempi, in cui, per osen.11~10, gl!
NcLiC'i, i suicidì, ecc. veni' ano scpJH•Lht1 fu on
d<'ll-O mu.ra o in un angolo del camposai:it·a:. La
mort~ non conosco disuguagl ianzc ~· il Cll?ntc r~
rJ.evie accogli ero in sè tutti i <lefu ni.J, tlcgm Lu Lt1
<lcl massimo rispetto.
Le chiavi del Cimitero debbono css.·rc ~usto~
dite daJ seppell.itore e dal Sindaco, nHH dai
preti o da altri cstra1ki.
. .
.
Le normo stabihte dalle leggi samtane. pe 1.
J'inkrr,amcnto, le esumazioni, le autopsH\ 1
trasporti durante i contagi, ooc., dcbbo?o, troni.re un chiaro cenno nel regolamento. Uo.s1 sa·
rà anche ben-0 disporre che i morti p-ow.n no_n
siano distinti da un n11111cro, come ~ossc10
<l('l~e cose, ma. il Comun~ <lia loro. un c1pp~ ~
inc1cla sulla pietra giratu1tamente il nome, eh
li ricordi ai compaesani.
.
(Sembra un pro_vvedimenLo minimo e rnvc\!
ric.scc tanto grad1t~ alla povor:a gcn_tc de'.
campagna che ha il oulto, de~ ~uo1 _mo~L ·
~on è molto in u-n Comune socia,ltsLa, i.\ s
;wllitore .a un visitatoro c110 chiedcv·a J1Cl'C e
una parte del cimi tor.o aveva d{'i c..~1ppi ro_l nol~~
0 nell'alt.ra non c'erano che croci a. nomn:ie ~-­
spondeva: io stesso molte volte 1_ion so chi cl
'/Ila sotto quelle croc_i: .furo~w p1antat; quan~i0
(/l ('omune c'erano 1 siunor-i,· ora al Co1111111e ")
sr1110 1 poveri e anche 1· 11wrtz'. sono nco3·rlnt 1 ·
Delle lapidi <la collocarsi sulle mu~·a mtern.~
dcl cimitero <" di tutti i monumenti che; sd1._
g<'rn.nno sulla tombe, si dovrà mandare 11 1
i
g:
segno con relative 1>arole d'insorizione ~~ ~in­
daco por il visto. Il rcgolament-0 stab1hra le
tasse da pagarsi j)('r l 'a.('quisto a perpetuità o
per un periodo <lcccnna.k, ventennale o t~·en­
knnale delle tombe particolari, e por l'erezione
qi, lapidi, monume.nti, cappelle di famigha. .
E' vietato eostnùre abitazioni entro il raggio
di 200 met.ri <lai C'imi !ero.
Il trasporto cli cadaveri da Comune a Comun(' deve 0sser-0 aut,orizzato dal prefetto.
Si deve sempre concc<ler-0 gratuitamen0 la
area n ceessa.ria nei cimiteiri per la costruzione
di crematori.
TUTELA SUI COMUNI
Tutl-0 le deliberazioni <lei Consigli e delle
Giunte comunaJi, <'€.cl.use quelle che rigu~rdan~
l'osecuziono di p.r-ovvedimenti già deliiberati
debbono essoTo trasmessi entro otto gior:ni della
loro data al prefetto o al sottoprefetto.
Essi, o le mandano c-011 il lo.ro visto, e a.llora
la deliberazione si può esr.guire, oppure entro
quindici giorn i -le .sospendono con regolare de.eroto.
Passato il termine scn7..a. provvedimento sospensivo la clolibcra diventa esecutiva anche se
non i•i è apposto il visto.
. .
Questo termine p-0rò ò di un mooe per i bilanci e :i conti cons'll.nLivi.
Le delibere d'ur,geI17.;a. si possono però s_u b~to
o.seguire quando i dU-O te·rrz.i dci volanti di~lua~
l"i<no ch e così si deve fare pe r e'·ilare pencoli
o danni.
.
Gli atti comu111ali possono csse.ro a~n~lla.t~
con de.creto <leJ P.r-Ofct..to scniiito il Consiglio d1
prefettura quando :
0
1. Non siano sLati JH'csi in seduta legalo e
con 0 l'osservanzia delle formalità cli legge.
2. Quando vi sia violafa la legg-0.
-52-
Contro il decreto cl'annullamcnlo il Consiglio
p11è> rirol'l'Cl't' <'nlro quindici
~iorni cl~tlla. cc:~in­
n ica1.iono al Governo che <lcc1dc, srni1 to il (onsigl io tli Stato.
li Pl'dctto può ordinare a spcsr dt'I Comun<'
li' ii1tlagini necessario P<:l' l.'cscreizio cloll' sue
fnm.ioni di tutela o può invi.a.re anche un commissario sul luop;o.
.
.
..
(Di qncsia fweollà i p~·cfelti abusano 111 .tu~t1 i
modi. Ricordiamo, che m un Comune soc.1~:d1s~a
un prefetto ... salandrin? mancl~ t~i:i eomm1ssano
a far annullare una delibera di Cmn~n che vrotrst.ava pcrchè il Governo nc]l'.occaswne eh un
Primo Maggio della brl.Ja g~Hwra, aw:va n.llegnirncntc calp-cstate I.e hbr.rià, .sk'ttuha.nr)."
Srmo sotLopo<f'ke aWapprov;iz1ono ckl,la (,wntn, Provinciale amministrativa, a .srns1 _<lei.l'articolo 217 clrlla lq~go tutte k lld1brra.7,10m comunali che riguarda.no:
1) l'ali~11a1.io1w d'lMnobili. di t~t.oli doe~ <l<'?it<?
Jlllbl.Jlif•o, di sen,pliti titoli. <li .<:r<'<l1tl! o .l~.' .a1.1on.1
imh.istriali. 11on<Jhè la ~·ost1tuz1one d1 sei \ltu e J.t
comra 1t~1;tio11e di 1ircsht1;
. .
.
. .,. i
:!) J';H·<iui::<to di m:ioni ~ncl11stnnh e gli 1mp1c.,11
<.li d ena m qua mlo 11(Jn s1 volgano a lln compera e11l
st.ahili o ,;l\ltui eon ipot~chc, .o ver~ In \'m;~t <~c.
<l\'J>t:>."itt e prestiti od all acqmsto <11 fon<l1 pubbltc1
Ch~l]o S!~I to, O !]i
bUOlli dc} 'J'eSOl'O; .
, .
.,
ri<'nrs{\ :u1che in m crifo . .alla V Sc1.iouc clc1l
C<ms~­
:lJ lc looa1.ioni e «01Hluzio~1i ?!tre. 1 clo<l1?1 {lnlll,
I) I<' spcHC eh-e vincolano i ùtlanc1 oltre i cinque
Olllil:
·
·
1 11c strn' I) i ('UJllÙUITil('Jlti nclLa (•JH~SlfiCa,?aono
<·e
<l·c <' i proi.retti per l'a•prrtnra ~ r1c,o~t.1:1 1.ionc ~lt-l~o
mi-cl<'sin1c. pr.c•v10 parere degli 11ffir1.ah dcl (7<.~1110
('irilP <k'll~1 l'r0Yincfo1, n 1.e1·n lini <li lcg-,gc, e Halv.o
!d in di Rt.ato, a tern1int dell'art. 23. ~· I.I: <' 1 »
dcll.n Jcga:c J7 agosto, N. H:lS (ticsto unico);
li) l'intrnlluzione elci pedaggi;
. .
.
.
7) i rc~olnmcnti d'uso e à'an>1mini.strnz1one (]()i
h<>ni dcl t'.-Onninc e clcll<' istituzioni che il n'!<"<.lc.
simu anuninistra, in caso d'opposizi<>.nc degli 1ntcn•ss:iti;
~)
nn li
regoJ:tmcnti elci <hzi e clellc imposte eomu-
!l)
I"e!!'olamcnli <li e J,Jitit <' l)()li1.ia !01.alc attribuiti <lalla le.::-_~e ai Comuni.
Sono delegati al Pl'cfrf..t;o l'<':<amc o l'apposizione del visto ai l'<'A'O·lanwnti di polizia urbana, do·po l'appi·o\azione della Giunta Pro\·incia.]{' amministrativa.
Il PrnfcLto trasmclierh al compct.rnto ministern COJ)i a dci re gol amrn Li approvai i <la.l.la
GiunLa pl'O' inciak amminist,rntiY.a. e che siano
1·olativi alle matrri-0 cli cui ai nn. 8 o 9.
Il ì\lini~tcl'Oo, ncliLo i ,[ Consiglio <li SLa.to, può
.annnlla.rli in tutto o in pa.rtr, in quanto sian.o
contrari alle leggi o ai rrgola.m<'nti gcneirah:
Vi sono poi otltrc alla a. P. A. altri Ol'gam
di tutela. sui Comuni e precisamente:
1. - La CommissLonc Pro,·in<'i.ale cl'A·ssi~tenza
e Benefic'<'n:rn ·pubblic.a pcr tnt t.o quanto rigu•anla
le llcli[}crazioni <lellc OJX'l'C Pie.
2. - lt (\msig·lio Proviiwialc Se0lnstico per
le delibcr<> roncerncnti le scuole.
3. - Il Consiglio Pro,-iucinle Sanitario per le
qu<'stioni snnit.arir.
4. - Il Gl'nio Civile Per i progetti tecniei
(licHole. vonti, fognature, cee., ccc.).
Una fitta rcf,e di funzionari: pr-Ofetto, sottoprcfotto, medico lll'O\ incinlc-, J)ron·cditore,
ispctto.r i scoliaslici, ingl'gnori, agenti <lolle imposto ecc. pensano a, tutelare o a intralcia.re
trc.»ppo volto l'M~i.one cJ.ri librl'i C?mtmi., .
Soitam.to con 1 ~WvoCmt-0 clc.l P<iri1t-0 socia.lista
nei Municipii e con un'cncl'gica azione in Parl:tmento per l'autonomia comunaJ.e e contro la
~tupida o La,rdigrncla. burncrazia imporant.c, si
potrìi. far a meno di inutili tutrl-e.
-51-
VII.
Finanza Comunale
INVENTARIO
Oo·ni Comune <lcYe aver<' il suo i111•t11tririo; la
dcsc~·i z.iono esatta cioè doi suoi beni di uso pubhl ieo n degli immobili.
. .
Ogni \Olta oho vi ò qu~kho va,n~~z1o~w nel
paLrimonio -0 a ogni c.c'tn:·biamcn to <l 1 Sindaco
l'invcnta1•io deve css.cr-0 nveduto.
1
I BENI COMUNALI
Sono <laLi in affitto.
.
.
.
lh Comune può pe.rò an1mettern ~h a~1tan~1
a godere i prodotti in . n~tu.ra ~c1. suoi beni,
qn.ando condizioni sp-cc1ah lo nch1<;<l~no1 ma
rl{'vc compilare un rcgolame!1to p~r <l1sc1phnrir?
l'uso e farsi paga.i:e un ~orn_speL!1:ro. (In .al.cuni
)acsi per esempio, vige il <l1ntto <l1 faro
fCtgna' nei IJ.oschi. comuna.li, <li pascolaro le mandrie negli alpeggi deil Uomunc c~c.) ..
1 beni incolti debbono essere n <lot..L1 a .col Lu:
ra; i boschi sono utilizzati in co.nform1Là cli
un progetto ap]Jrovwto dall'autont~ f·<_>restide
localo Q dal comitato forestalo pr<:JVI•hc~aiJ.o. .
Gli incanti e i contratti <li v cnd1ta di, taglio
di boschi pOtSiSono essere fa,tt.i presso la r·r~fot·
tura o la sottoprefettura all<i. pr_csernza dcii~ auio'l'iLh prcfotti,zia e d:i uno o più mcmhn delegati dalla Giunta.
55 -
<li cose c di opere debbono essere precc<lut~ <lai
pubbli.ci inC".anti e con le forme stabilite per
I'é1,ppalto delle opc.rc <li Stato, eccetto i. ca.si
SL--guenti e qnrlli indica.Li dalle ,Jcggi speciali:
0
1. quando si LraLli di eon Lratti il cui val~1r.c
uomplcssivu <.' giusLific&Lo non eccedo le lire
cinquecento;
0
2. quando si tratti cli spcs& comunale che non
supe.ri annualmente lo hro 100 o<l il Comunr
non resti obbligato oHrc i cinquo anni, semprcchè pc1r lo stcs::;o oggetto non vi si<i. _ail Lr<?
contratto, compuLato il qual-O si oltrnpa&>m<} J.
limiti qui sLahiliLi;
. .
3. 0 per l'affitto dci fondi rustici, fahbncat1
od altri beni immobili quando .l1a rendita coi:1plessiva non ecceda i 12 anllli, purchè non ne sia
stata data una parto a fitto con altro contratto
per una somm<i. o per un tempo che, _un~ti. ~
quelli. dcl nuovo contratto, oc.cedano i limiti
qui de tcirm i nati .
. Il PrefeLto però lJUÒ ponncLtere, ~~ vi~ cooezrnmale, che i contratti seguano a hc1taz10ne o
trattativa privata.
I con tratti, pN· di vcn k'11"-0 CSC-Ou ti vi, devono
ri.portare il Yisto in·c fotLizio.
.
.
Per contratti superiori a!Jc li.re ottomila. s1
deve chiedere il parero al Consiglio di prefettura.
MUTUI
0
APPALTI, ALIENAZIONI, LOCAZIONI
Dice la legge comunale all'a:rL.. 183:.
.
Tutto le alienazioni, le locaz1om e gill1 appalti
I Gomuni possono contra.ne mutui, per .P<L:
gare debiti scaduti o soddisfo.re obhhgaz11o m
contratte prima della l~ggc 30 dicem~r-0 1888
n. 5865 o per dcLcrminati sc·rv·izi o lavori stra?r~
dinari; por qursti ultimi bisogna p:rndurro hùn
e p.rogietti approvati, ùal Genio Civile e accompaginati da rogolarc IJN'izia.
I Mutui debbono ossero clcliherati du.e volte
in duo distinte riunioni, dcl Consiglio_ C<?l ':o0
faivorcvolo delta maggioranza dei cons1ghe.n m
- 57-
c;nicJ. O dcYc essere ga,ran~i io l' :~llllll\.. rf a 'llC'll'fo
dPl clehito, determinando i. 1~wzzi Jl<,'1' l> l'O\ \I'·
dnn·i e qnclli per pagare gli int('n·ssJ.
Eccettua ti casi ;;peci ali no,n RÌ J,> 11ì1 yon l.r:t1·1·c:
un mutuo se i suoi intorcss1 a.g-~ll~1,1L1 a .cirn 111
dri dC'l1iii o ùci mutui p1·cccclc1~tt g1_<i fati!, fac:r·in,no giungere le somme da . u~scrl\'cr? 111 h~­
lancio per il pagamento degli rnLcn·ss1 a un:i
cifrn sttpNiorn al quinto ùcHo entrai<' ord1nairic.
BILANCIO PIWVENTIVO
Abbiamo già detto che n ,]J n, sc•s.ionc: di. an-
tHnno il Consiglio Comunale co1~1p11.a il lnlan-
prevcnLiYo per l'anno successivo.
E' un preventivo delli: <·ntralc e dcl!? ..<:peso
elio occorrono per il funz1on:~mcnto .del Cc~11:unr.
I cittadini che godono clt alcuni scrv1z1 dcl
Comune: luce, pulizia cl~lle sL.racle, scuo~c ~r~­
1
, · f,n
,,ui , . ccc. coc. . sono cluama.ti
1 , ·1 a Ot .a re il I101?,
contributo in danaro, pere H' 1
c1mll!~e ~ H' ~·
Hn..a. g.rando famiglia, la. qna!.e rncc11glio in se
intie le famigl:iC', poosa Vl\'Cl'C e ]Hon·ecleii·o nlla
co LleHivi Ui.
.
.
.
.·
l\ ol caso cli insufficienze <l1 rcnch t? p:rop t.1e,
può qu!ncli il Com.une a norma dcli art. 102 <'
seguenti d<'lla lcgg.c: .
.
. . . .
_
1.0 htituirc dazi, ne! m odi ~ nei hm1.ti. ~LH,
biliti. dalle leggi spec1.aUi, sm c~mmcs~1Jnl~ .o
llo bcYanclc non colpite <la claz1 govc1.111a.i1v1,
~~~i. for;a.ggi, sui com.bustib~li, t?Ui mn,tcnah t\a
costruzione ~cl altre materie d1. c01:sur~10 lofa o
d · n:iiura analoga ai generi su md1caLi, esc t~so
p~'l'Ò sempre ogni clivicLo e~ onero s~l trf:"ns1t~
imm<'diaio, sa.ltrn il dcl.ermmare la v1~ ~1 p~s
&'Lggio nell'interno dcl capoluogo, o d1 v1c~ado
q ua.ndo esistano c0mocle vie ~i ci rcon rn} laz1·0IJ1c_'j
(I Comuni rispetto ~l claruo ~on~ cl//us1. s~ 1
dazio è riscosso alla cinta daziaria; <111e1 ti se
1.10
è pagato con f'})eciali convenzioni annuali sulla
wnclita al minuto).
0
2. Porre una. sopratassa sui gcueri colpit~
dal dazio di consumo a pro ddlo Stato, 11c1
limiti
· stabiliti dalle leggi Sp<'ciali.
0
3. I stituire la tassa <li esercizio .e rivendita
di generi non riservati al mono1iolio dcll10 Stato, in conformità dell'art,. 13 d-0lla, legge 23
gennaio 1902, n. 25, allC'gato A, la tMsa cli f~­
miglia o focatico, quella, sull1c vcbLuTc pubbliche, sulle private, i;ui domes1tiei, sul v.a.lore locativo <lclle abitazioni e loro dipendenze, sulle
fotogrn.tic, sul·!oc insegne, sul Lcistiame, sul!<?
bcsti0 da ti.re, <la sella e cla soma, e sui cain
che J"On i'llOno esclusivanwnte destinati alla custodia d egli edifizi ru ra.li o <lcl gregge.
I rcgola.mr.n ti ]lcr l' 1tppllcaziono <lello tass(~
cli famiglia o cli focatico o suL bestiame sono
Ùcliherati per ciascuna 11rovincia dalla Giunta
J>rovincialc .amrnini~traLi\'a cd app.roYati con
Decreto reale, sentito il Consiglio di Stato.
(Con decreto 24 no,cmbrc 1019 n. 2162 si
vor1oebbc togliere la tassa di famiglia lasc.i.an<lo facoltà cli sovrimpone sull'imposta c0<111p}IC~
mentare; i Uomuni rurali hanno pochi reddrL1
mobiliari; meglio {'ra allora lasciarc l.a. tassa ~i
famiglia .e continuare quella sull'assistenza civile in misura magari a.ncora piì1 progressiva.
Ma la situazione fìnan.z.i<tria <lei Comuni deve
essere ris0;lta. in modo piìi radicale como ve<lrC'rno ).
0
4. Escrcita,rc dÌ'l'cttamcnic O· dare in appalto
l'esc.reizio con privat,iva dcl diritto cli P ·CSO
pnbh!ico, cl ella misura pubblica, dei cereali e
de.l vino, e la priv<ttiva cli affittare 'banchi pubbhei in ·Occ;n,sione di Iìrra e mercato, purc.hò
LuLti qu esti cli ritti non rivestano carattere coattivo.
0
5. Porro una tassa. P<'r là ocrupazionc di
spazi e are.e pubbliche, che sia unica.mento
l:'iì·u,
(
---
'')f'1'),,
\
.............. "":, <...
-58~59-
ragguagliata alla estensione <lol terreno' occupato e dalla importanza clella posizione;
(Uon decreto 24 febhraw 1919 n. 156 si è data
facoltà ai Comuni di applicare un'imposta sui
rnni).
6.° Fare sovraimposte alle contribuzioni dirctLo sui terroni e sui fabbricali a termini clcgli
art. 309-310-311. (La sovraimposta comunale non
dovrnbbe super'al):e i se<>santa oentesimi per ogni
li,ra cli, imposta governativa; ma se il Comune
avesse già applicato il dazio, la ta.ssa di -OSC'l'cizio e rivendita, quella sul.Ile volture o do11ncstici e almeno una di queste tre .altro: di famiglia, locativa e del bestiame il limite può
cswrc superato; abbiamo Comuni con cinquoc.:cn to, seicento e mrlle centesimi di sov·raimposta.
Purtroppo i Comuni debbono pe,r pareggiare
i loro bilanci attingere alla sovnmposta. Ma
la Giunta Provinciale Amministrativa, preso
in esame il bilancio, es.a.minati gli eventuali
ricorsi dei contribuenti, oorca di ridurre la
sovrimposta c~ccllando &pese facolt.ati;vc assolutanncnte necessarie per istruill'e, educaire e difonclcro il proletariato. E tutto questo in omag-gio alla libertà comunale. Fino· a quando~).
I Gomuni, nei quali si reputi neoessariio di
promuove.re la fabb.ricarz;ione di nuove case possono cswrc .a.utorizzati dal Governo de\1 lÌe ad
imporre una tassa sulle areo f.abbricabili ii
sensi dell'art. 9 della legge 8 lugho 1904, n. 320
e clrlù'airt. 44 della leg.ge J 1 JUJglio 11907, n. 502.
PoSiSono .a.ltr~ì i Comuni, a cui oonforiscc in:porLa,nza. es'.')o~z~ale i:e~l'cconom~a. loc.a.l.c l'~s1slcnza c11 stab1hmcnh idrol0ntp1c1 o d1. ca.iatkre di stazione clima;fica o balnca.rc, esser~ autorizza.ti ad .applicare una Lassa cli sogg10rno
(sccon<lo ultimissim-0 norme questa. tassa è s~­
La elcv.ata <la lire 10 a lire 30) Ugua.k aut<?n:zzazione può esoore aocorclata ad una fra?.1one
cl~~ COJ?.une in .cui avessero sccl-0 i p1redetti sta~)lhmen.t1 -0 stazioni, quando notn vi provYedesse
il Cons1glo comunale. Ai Comuni ~eLta la metà
cl~! pr?clotto dc.i conh1assegni venduti per la
r1s?OSSLOne delle tasse cui è soggetta Ja circolaiZ'.i0ne s~liJ0 ar-co pubbliche de.i velocipedi, clelle ma.cchme od apparecchi ad essi assimilaibiJi
e delle aui?moboli di ogni S}Jie-cie.
. ~ 9omum possono assumere, nei mo.cli stabihti dalla leg,ge 29 marzo 1'903, n. 103 l'impianto e l'esercizio cli1rctto dei pubblici ;crvie.i. (Vi
sono così impianti municipali di .a cqua potabile, di luce o energia elettrica, del gaz, ooc.)
. Possono anche intrap.rc.nde.rc la costruzione
<1.1 .case e di alberghi popolari nei modi staibil11t~ dalla legge 27 febbraio 1908 n. 89 (testo
umico).
Ai Comuni che ne fa.n.no domanda potranno
es~ern estese le disposizioni del1a legge 12 luglio 1896 n. 303 concernenti le opere di fognatura della città di Torino nei modi stabiliti
CGn la legge 18 luglio 1911 n. 799.
ALTRE ENTRATE
I Co~uni hanno altre entrate: i diritti di
seg.retona, queHi dello stato civile. le tasse di
maicellaa;ione e di visita alle carni tasso sui
pa-sroli, tasso sullo tombo decennali' e ventenn~li o perpetue nei cimi tcri, sul!' apposiziono
cli lapidi funobri ooo.
. Oonoonrono poi ad entrate che si risolvono
11~ rimborsi o in partite di giro gli stessi imp1~g:;iti .o sal.fltl·iati oomunali oon le quote sulle.
pcns1om; gh altri Comuni dello stesso ma-nd.amento per le sp·oso mandamentali (per il funz10namcnto della Pretura, trnr le carreri manda_mentali ccc.) la Provincia con le quote p~r
gli aumenti di stipendi ai maestri (i·1 contributo dci Comuni non autonomi è fisso ed è
V<'rsato al Coinsiglio scola.c:;itioo proYinciale) con
-no
iI
11 i
<•0111't\l's11 J l<W
1l('('.
-
(3). -
I{' sf ra d1• 11' n1·.t·ri;sn al le lilnJ.io-
l'l'I',
NUOYE T\SSB
Hl l'Ol{:\1.\ tH:L SIS'lTM \ THIHUT \IUO
SPESE OBBLIGATORIE
E SPESE FACOLTATIVE
Le spese comunali si ùivicluno in obbligatorie
e faco!tativD.
Sono obbligalio1ric le speso JJOr l'ufficio e l 'archivio oomunalo, !>Or gli sti,rcn di degli. impi'()ga,ti per i,l servizio dl' Jlo l'i&eossion i o dei paga.mcm Li, por lo irn poHLo do1 LL LD claJ Comune,
per il oorvi~io elci mc.dici e clrlle lcvn.Lrici a fa,voro dci poi cri; ]JC1r I' assisLP·nza vctorinayia,
r>er lo mccliicino g.ra.Lnitc, per la conscrn1z1·~1~r
<lei paLrimo.nio comunalr, iier i ddJiti csig_ih!li,
por lo Btrad1', por i registri dcll10 stato c1 l'lic,
nascjLe, morti, matrimoni ('Cc., per lo piazze ~
acquedotti comunali, P<'r tlifcndrn' l'abitato. dai
fiumi e dai torrenti, per le vio di nn.viga.z10no
in terna, per lo opcrr pubblichr-, per i porti e
i fari, per k scno.1-1•, por i rimitcri, per l'iJluminaziono, prr le e lezi on i, ])Cl' il carcrrc man~
dam enta..le, per lo quoto ai Consorzi (Consorzi
per il medico, PN' il vctc.rina.rio, per il segretari.o, por la l cvatriC'C' CCC'., in qn.ci Comtmi. ~n
cui il Consorzio si;i, sfa.liii i Lo); p-l•r la pohzia
local{I, per la ra,c"<'-!'l la <lC'llo /,cggi .
,
Le. aliiro SJl('SC' sono facoJ.ta,tivc. Molto pero
<li questo sp<'sr: )Wr l'isLntàonc, JH'r l'ig,iene.
per la. i>cnoficrn1zn, r c·l t•gait,r. al srC'onclo l){)·sto
<l.ovrcbbero, per le moclc•rno csigtt>nza del O~m111no, figurrnr<' fr a lo obbligatori<'; poi' c.scmp~o _l a
spesa pe r In .rdhzionc srolasLica -0 J)Cl' gli 111~
dumcnti, i libri. e i quadPrni ai piccoli scolar1
poveri è una. vc1·gogna. <'ho ancora, sia segnata
.flra le facoltafiY-0 e i ( 'omuui fan n o r fa,nmno
hono a inscriv<'1·c .i.n bilancio una cifra che pNmctta <li l,:,irghl'g.~iarc in queste prunid_cnzc;
che tanto g i ova.no alln, seuola. c agli scola,r1.
-
62-
APPROVAZIONE
DEL BILANCIO PREVENTIVO
Il bi1lancio pnwen ti vo i· Jll'CJHll'aLo ùalla
Giunta che lo presenta al Consiglio con una relazione. Il bilancio è ùiùso in ùuc parti: h'11t rota o Uscita cd entrambe si sud dir\ i dono in
orrlinnrie, straorclinririr>, rnouimento rh rn11i'trde, contabilità speciale.
Lo cntr ate 0 rdin.a..rie si dividono in: rcn di tc
patrimon iali, prov.cnti divorsi, tasse diribti e
sov1aimposte; le spese .obbligat?rie S<?no c_J-0~­
caLe in q u.osto categono: avcn patnmomali,
polizia locale e igiene., sicu rezza pubblica, ~strn:
zione culto, beneficenza. Lo spese facoltiat1 ve si
dividono nelle stesse categorie fatta eccezione
dc"'li oneri patrimoniali cho sono obbligatori e
no~ facoltatiù
La discussione e l'approvazione del bilancio
prenmtivo avvengono - come sappiamo - nella
sessione consigliare autunnaJ.e.
.
Il bilancio è poi mandato alla Grnnta provi nciale amministrativa che ha diritto di chiedere schiarimenti e che deve - quando vnolo ! !
- approval'lo entro il periodo di un n:cs<'.·
(Sempro la tutela, sempre la cappa cli p1omho che incombe sui Comuni).
.
Le entrate non comp.rcse nel bil ancio che s1
''e.rifi.cassc.ro entro !fanno debbono esse r~ dallit
Giunta denunciate dalla prefettu ra. Approvato
il bilancio preventivo, qualunque nu ova spesit
vrnà autorizza-ta ·dal Uonsiglio al quale l?O iunLa deve indicare i mezzi per provvoclcrn.
I n ogni bi.lancio è iscritto u no sp<;ci1ale fondo
<li ri.çerva per far fro n te a cventuah deficienze.;
la Giunta può prc.:·evare q~1cste sol!lmc .o oonvorle nelle cl iveroo catogo1'1e del lnlanc10, roit
· de\'C chiedere l'approvazione del Consiglio alla
prima adunanza.
1
-
G3-
RUOLI DEI CONTIH BUENTI
~a Giunta nei termini stabiliti !la.lle leaai e
cla1 regol.am.en~i. compila i ruolc delle tass"':
Le var.t.az1~11~ c~no comunicate a mezzo dcl
mess~ che.. ~·1Jt1ra il talloncino di rioevuta dai
con tnbucn ti.
~u~sti hanno diriito cli rcclamarc alla. Comn;1 ss1~on? per .le t3'.ssc eomunal.i, nomin ata dal
Oo'.Os1gl10 fr.a ~ suoi componenti ; &e il deliber ato
della oom1mss.10nc non ~i. soddisfla possono r icorr~r~ all.a G~LLni,a provinciale ammiTiistrativa.
(No1 m vcce. sia.mio contni,ri al ricorso indivie! uaJe; meglio caso mai, il ricorso collet,ti vo firmato da un qu0iZJicnto determinato di elettori
da pres_emtar&i a commissioni elettive di con~
!rollo regionali, in primo grado, e statali, in
secondo c ultimo grad<>.
}' r~oli ~·es.i .csecu~ori dal. Prefotto sono pubblicati dai Srndac1 e.be ncordano ai contribu-0nti l'obbligo di pagare alle scadenze e le
multe in cui i morpsi possono incorrere. '
La pubbl1icau.ion-0 dei ruoli obbliga i contribµcnti a pagare nei termini fi..ssati.
MANDAT I
I mandati camunal~ di pagamento sono firmati dal Sirìclaco, da un asscsSO!'<l o dal segret ano comunale.
. Prima di mn·etLci»c un mandato biso.gncrà verificare la c:an~'l l<>.galc e la giustificazione delle
s_pesc, liqu id are il conto e \'edere se la somma
~la pagare sia contenuta nei co.n ti di bilancio,
in quak. C'a~go ria P articoli sia iscritta; a.rtieolo e ca.t.ogoria debbono ri;.;ultarc dal mandato
stesso.
-
G4-
IL TESOIUERE
TI trsoriere (cassiere) del Co11111ne o, se questo
-
65-
ta~ile al Consiglio comunala nelila sessione di
p_nm~ver:a. Durante la discussione dcf consuntivo I!. Smd!i'C-0 e gli assessori possono assistere
manea, l'e.~nttore riscuote le entrate e paga i
mn-1Hla,ti nei limiti dcl bilancio. I ma.ndati
proniso'1'i e quelli annuali1 complcs.sivi sono
vicLafi; gli irregolari non dC'bbono essere paga.ti. I mandati, ruoli, prospetti por stipoodi,
pc.nsioni, fiLt,i ccc. sono p.agati alla scadenza.
N cssu no fuori dcll' esattore o tesorioro può ingc.rirsi nel maneggio del pubblico dooairo. Gli
<~mm i nistraL<i.ri non possono ordina.rn spese non
i!'criltll nrl bilancio o non deciso dal Consig.Jio
comunale. Se .fo fac~sern restano ì·cspo111saibili.
alla discussione, ma debbono ritirarsi al momento del voto.
CONTROLLO BIMENSILE DELLA CASSA
LP: scuo~a è il p•rimo <lov-orn del Con.1.ime.
L istruzione fa gli uomini coscienti e liberi
. W vert?og?oso. il fatto che si constata in tui;
ti L paesi d Italia; l~ lunl?a. toor.ia degli analfa}}eti, c~e segnano d1 croci i registri e gli atti
comunali.
L'u?IDo che ?Oiil. sa scriv~rc, che non sa leggere e corno il cieco che brancola nel buio.
Non sa... non vede...
I. Sin~a<?i, . g.li assesso·ri, i consiglfori comunali soC1ahst1 deibbono ama.re, difendere e diffondere la scuola.
L 'uomo ist~· ui.to ha .la purn gioia di leggere
le~tere. care, 1 .g.~0°rnah p1rcfcriLi, le riviste, i li~n, ~1 comun~c~ro per. i-'>cri tto i slloi pensieri,
I stto1 propositi, i sao1 <lcsidori. L'Mlalfabcta
no. Dov.e ti.cot'r~rc ad al tri. Cc·reiaro chi sorive
per lui, chi legge P<'r lui o reputarsi fortunato
se non trova Un ingannato•ro.
QueBta ve.l'gogina deve tcrmin airc.
E' dul'ata a-i1cho tropp·o.
·
B.asta co.n l'analf'<th('tismo <'hc è il clioonoro
piì1 grande d'Italia.
Oli ignoranti sono una turba anonima cli
schiavi, non un ell{)rcito cosciente di uomini.
Ogni bimestro il Sindaco, il srgreta.rio e
l'esattore procedono a.I controllo della ca<;<;a
compilando processi verbali da essi stessi firmati.
BILANCIO CONSUNTIVO
L'anno :finanziario dcl Comune comincia col
primo gennaio e si chiude col 31 dicmnbre. L'esattore entro iJ. succe.ssivo rnarw devo prc.sontaro il conto consuntivo.
REVISORI DEI CONTI
TI Consiglio comunale nella sessione d'.autunno nomina i revisori clri conLi p<'r l'anno corr<'nt~~ sccglicn<loli fra tre consiglieri esLranri
a.Il<• Ui un la cornuna.k.
I 1rYis111·i hanno diritto <li esaminare il conLo
m ,rR.lr che la Giunta. presenta al Uonsiglio in
base al coni;,untivo, i mandati, le pezzo gi•ustifì.ca;tivo cc.e., o compilano ìa loro relamionc oon-
VIII.
la Scuola
3
-66Il problema della scuola è però complesso.
Il Congresso dei Comuni socialisti ha rntato
in proposito questo ordine d('] giorno, che diamo n.ella su,a parte principale:
« Il (',onvegno dei Comuni socialisti, discutendo
per la terza volta il tema rlella scuola, già disc-u;;:so nel Oongresso del settembre HllS e nel C~>n­
vcgno fra i ra'Ppresentanti dci vari organlsn•i 80c.Lalisti nel giugno scorso;
dovo «aver riaffernmto ancora una volta i concetti ideali già consacrati nee:li nitri ordini dcl
giorno «essere n.e<?eSsario che la SC'llOkt elementare {l.'Ssuma pienamente il >:uo carattere (li primn
prepciratrice dell'uomo, ed urgente che es~\ abbandoni i programmi cb>O acl altri i:wotli Yolevano
indiriz1. are le giovani menti »;
richlan;a gli amministrat.ori sociali&ti a voler
rh'olgere la loro attività all'agitazione dci Seguenti
problemi:
1) siano 1·iveduti i progr-ammi di tutta la
scnola elementa1·e, e la rey!siorlo skl fatta in in1isa
che il soverchio e l'inutile si.ano sfronda ti; le materie che si dicano formatrici del dttadino, siano
sostituite da quelle che mirano a formare l'uomo:
2) sia 1·idata ai Comuni, che ùt vogliono, la
scuola. e non sia la loro libertà ridotta da tante
!imitazioni e non continui la scuola elern<mtare a essere regolata da leggi, che i:>oehi uomini, rappresent..anLi del Governo, sono chiamati ad npplicare ·
'3) sia modificata la costituzione dei Oonsinli
Provincfoli scolastioi, nel sen!'lo che la rnaggioranz.a. d<>1 suoi mlembri Sia elettiYa e sia fatto
ktr~ po·sto alle Org,anfazazioni operaie;
r'iconferma. i voti già espriessi :
che, Z-obbU.go soolastico sia prolungato fino al
sedicesimo anno;
che fra lia scuola e l'officin~ non cL sia la. divisione che oggi rende la scuola del tutto ignara
dell'officina e qu~sta misconosci tric e delle virtù (li
quelln, ma i biso~ni dell'ofilc-ina la scuola riconosca :i.ppi'eno e l'offi<'ina senta che la scuola ne è
hl preparatrice migliore;
che sorgano - dove il bioogno Io "V'uolc - istituzioni m1ranfi a completare, ad integrare, a ra>1
-67 vivare l'istruzione di ooloro a cui la scuola non
lJQ dat.o quanto essi desidera vano;
. eh~ 11!- scuola ('lementare s.La un t.utto, senza
d1st1nz1om odiose, 0be tend0J.10 .a perpetuare in essa
le differen7,e di classe;
che asili preparino 1 bimbi alla scuola elementar-e e c.<'he \'erità e snellezza di scuole professionali. - diurn~, ~rali e_ festive - accolgano la
vanetà d'ellc inclinazioni. delle tendenze dei bisog11l e dei desideri;
'
che le ope·r e ·integratrici della souola abbiano
larglt ezza rli mezzi. onde 1a loro funzione si esplichi iurtera e pfona ;
alle ogni prov\'edimeuto d'incll()le igi-enica
atto a rendere n.lig1iori i piccoli frequentia.tori
delle scuole. s.41 pi"€eQ ed' attuato·
che in ogn.i Gomune, in ogni frazione di Com;un~, cloye v1vol?'o bi11;llbi, sorga la scuola, e quest.J.. l! ia.cc<m.lpa1-•ìm negli anni, si c:he sparisca ogni
~l1tler.enza fm la camI>agna e la città e condizioni
identiche Ten<1:;rno dappertutto J)iù rapido il progre-sso verso più ia.lte :forme di vita·
ed allid'll. af:!;li amministrut-0ri s0cialisti questi
alt1'1 due alt1ss1mJ. compiti:
a) la lotta intensa contro l'analfabetismo a
combattere il quale lo Stat.o ha creato un organismo ~he è adatto, nella forma alla "Tandezza del
C-OilfPl to;
'
"'
b) La c~-!''lzione di istituzioni Clhe, a-ppr0 tìtt'llr:ido del. lar,.o. te!upo che ora Il.a l'owraio, cercb1no, n~1 moclt P.1ù adatti, di far giungere ~d
~so. ogni furn n d1 quel sapere di cuii. sente vivo
11 lHSlO.gno ».
'
***
Q1;1esti i punti principali della politica. ooola~trna. oom unaa.e.
p a rlammi to1 deve svecC~lare 11!' scuola, farlla assurgere a dignità civile1 assicurare un pamo mc:no scarso e un avve.rnre men? incerto ai maestri, avvicina.re davv.ero eo~e il Conve&"no dci Comuni socia.listi ha
vot'.1-to, i p~·ognamm1 alla vita senza tante astrusene. stupide e tante menzogne storiche più
stupide ftncora.
Ma i Comuni conquistati dal proletari.a.io do-
m
•
-68-
-69-
vranno d'altra parto, ncll 'in l~resso s!A-,SS~ elolla
classe lavoratrice, circondare la scuo.Ja d1 tutte
lo loro euro. I bimbi dol popolo debbono trovare nella scuola la casa _cli tutt~. lmpa.r~1:e,
per ossero liberi e coscienti artefici della c1 v1ltà futura.
li sussidiava con quaranta. lire e rotti «all'anno » ! ! ! i Comuni non davano niente; e chi
s'è visto s'è visto ...
Invece l'assistenza scolastica è dover-O;;;t: non
spesa fa.col tati va <lev' esse.re, ma spe.sa e lir liga,tori.a; la mine.stra quotidiana, i quaderni e i
11bri siano dati a tuit,i gli scolairi frequootanti le scuole pubbl'icho. Perchè quieste sono
di ventate le, scuole <lei poveri; per i figli dei
ricehi non mancano convitti priva.ti, educaIJ,clati, preti, monache o allogr.a compagnia, e ...
aiutano i p1,ofrtt.i e gli extra-profitti di guerra.
Quindi l'opera dei Patrona.ti devo essere svolta
interamente dal Oomuno come un obbligo preciso e doveroso.
FABBIUCATI SCOLASTICI
La scuola deve sorgere nel punto più ridente
o
fmi
iù luminoso del pacs.c..
tiamo la piccola Sv1zze.ra
.
..
c1ove1 m t·gu;
villaaaio la cMa più bella ospi~ la scu~la.
I ~~oJi amminisLrato.ri comuruah consultino
la legge 4 giugno 1001 o il -regolamento 6 foboraio 1908; troveranno le n~r~o per a costr~­
zion<> dci fabbrica:ti _scola.st1?1 .e por ottenoie
sussidi e agev011a.21om finan21ar1e.
LAICITA' DELLA SCUOLA
I Comuni sooial.isti <lebb~~ aboliro la preghiera e tutte le pratiche rehg1000 n~lla scuolai
Basta una deliiberazionc della ma:~g1oranza d~
Consio-lio comunale. Ohi vuole 1 msegnamon
religi~so se lo paghi. La scuola deve essere
laica.
.
l"i:>gere
C'è già poco tempo per msegnaire a "~ · '
a scrivere e a fare i conti. Il ~uo~o do.ve ~1 d1]e
pregare è la chiesa, p~r chi c1 ~rede., ne a
scuola bisogna soltanto imparare.
ASSISTENZA SCOLASTICA
re
La legge 4 giugno 1911 .impone in tutti i _Comuni la costituzione del P_atroruato. Quanti
furono istituiti 7 Sareb~e rnte~essa.r:i~. per. 0 :
Ben pochi funzionano m Italia. Altu unz10
nano... sulla carta.
.
11
·a
Ma il Governo, salvo il pcnodo 'l,~ a gu.en .
f
VIGILANZA SULLA SCUOLA
F~EQUENZA ALLE LEZIONI
Le classi parassitairie (proprietari, esercenti
preti) che detencYano e detengono ii Comuni si
infischiano allegramente della scuola. Dicono:
lo scuola appartiene ai Consiglio scoJastici prov in ci ali : s' arr<Mgino.
E invece il dovere dei nuovi Sindaci socialisti non è so1lk'1nto quello di soirv~gliare perchè l'orario scolastico che eSBi debbono .concordare con l' ispet,tor.e sia o.sMn.ato, e perchè gli
insegna.nt.i faociano il loro dorvere ma debbolllo
anche ricordare a tutti - gcniito1ri e fanciuHi
- che la frequenza è noocssaria, è obibligatoriia <6'
ammonirei cho in a,ltirio na.zii0m.i sii dà i1l carcere ai genitori cho non mandano i bimbi a
scuola.
Bisogna rintraccia•re i fanciulli che non frequentano, mandando il messo o la gua,rdia comuna!ie dallr m.<10c:.t.1'f'. snhito. ogni mattina
"·">r avere la nota degli assenti ingiustificati e
far rwercarn poi neue loro case i picooli recalcitra..nti.
-71-70-
Nella prima domenica. d '.ogni mcso ~i devo
poi raùunaro la Comm1ss10nc scola.stiea prr
l'obbligo composta dal Sind.i~co, <la:l i:ne<lic<?,
da due maootro e da due o prn padri ~i fanu~
"'lin., dal presid<'ntc <lolla Congrcgax1onc d1
~a.ritii e dal giudice coneiliaLorc, e pr_cnd~}ri.:
c;on tro gli .assenti o con trn i loro geni t.on t
1>rnvvedimonLi del ca'>O.
OBBLIGO SCOLASTICO
La. leggo sLabi.Iisoo per ora S?l tan~ a clocli<·i
:wni l'obbligo scolastico. I Smùac1 non .possono rilasciaro ai minorcn~i il l~l>reLto ~i lavoro so essi non producono il certificato c11 proscioglimcn~o della. scuol.a. el.emonta-ro (la. terza
nei piccoli comuni).
L'AMMINISTRAZIONE
DELLE SCUOLE ELEMENTARI
E' affida( a a.I Consiglio Scol.asLico Provinciale. Il Comune deve pagare annualmente una
certa somma fissa.
. .
I maestri quindi dipendono dal .Oo,ns1gho <'
dalla Dqmtn.z10no. scolast,i~ pl'ov 1.nc1~lc, d~l
Provveditore, dagJ;i. !spcitto:ri e cla1 Diretton.
Il loro superiore immediato è sempre porò
il Sinda.co.
,
.
.
· l'
Naturalmente con 1 autono!111a ch-0 i so~1a ~­
sLi vogliono assolutam0n~, il Uom~ne navira
la sua scuo1a e iaile l:Lu.tontà s<:-ol,ast.1cho verrà
lasciata soltanto la vig11lan.za didattica.
SCUOLE SERALI,
FESTIVE E PROFESSIONALI
Dov<' i\ a.ppen11 possibile e secondo lo divers~
N>igcnzo locali bisogna istituiro scuole serali,
festive, di disegno, d'.a-rLi mestieri, d'agricolLura, prof-OSsionali. Scuoi-O organiche razionali
che preparino i fnLnri op<>rai cl.i d~ni. Scuo~
la e officina debbono procccl-0re rnsicme; magari
f'Oll l 'orario di otto ore dimPzzato : metà per
lo studio, metà per il lavoro.
BORSE DI STUDIO
Il Comune stanzi in bilancio una cifra suffici·ente per far p1,oscgui1re negli sLudi mcdi o superiori gli scolari poveri pitt intelligenti.
BIBLIOTECHE SCOLASTICHE E POPOLARI
TEATRO, CINEMATOGRAFO
CORPI DI MUSICA
In ogni classe dalla seconda in avanti deve
funzionare la bibliolcchina scolastica. Pochi volumi ma buoni. Non racconti cli f.ate, di streghe e di orchi, ma , ·olumi educativi.
.
Dalle bibliot~he scolastiche ananno poi
vita le biblioteche popolari, il teatro. dol po~
polo, il cine.mafogirafo, per dairo agi~ .scol~'1
fatti adulti e aU.o loro famigli e la gioia viva
della lettura, dello spettacolo, ddla proiezione
luminosa.
Libri, spettaooli, peJli,co.Ie, debbono essere
soclti coin :;.onso altrunontc educa.Livo.
.
Bisogna ba.ndiro assollllLamcnte i romanrl'.laCci
stupid i, lo ra1)JH'escnuazioni dei dilettanti, le
proiezioni cli fa.tLa.cci volgruri.
.
Una buona intesa con gli a,rtisti che r<'mtano
nei teatri dcl popolo dol lc città e con Enti cincmatog-l'afici che abbiano di mira. l 'eclucazionc
cfollc masse e non il lucro, varrà a infond~ro
anoho nello pichi :i l' soffio vibrante e gcntilr
dell'arte.
· Così noi diciamo che si deve anche favorirn
la co~titnzii•no di corpi di musiça guidati da
-72-
buoni maestri scelti fra i prof~.ssori ddle bande
municipali delle città vicine. Togliamo i r.ar
gae.:zi o .gl.i opera.i al vino per da.re ad essi
nuove g1010 pure e degne.
ANTISCUOLA E DOPOSCUOLA
Dovrebbero essere permanenti; ma spcci.almont-0 per le epoche in cui più fervono i lavori
dci campi (monda, fienagione, vendemmia ccc.)
debbono funzi·onmre l' antiscuola o il doposcuola.
Una mae.<>tra raccoglie i piccini al mattino,
prima ddl'ora della lezione, quando le mamme
vanno al lavoro e li trattiene aJ.el pomeriggio a
scuola finita, sino al lo.ro ri Lor no.
Alla domenioa è bene che nell<' scuole ab·
biano a funzionare i ricreatori laici che dovreb·
bero pure fondarsi in tutti i comuni.
REFEZIONE SCOLASTICA
Qursta riforma spaYenta alcun) a.mmm1·
stratori di comuni rurali. Eppure è facile nei
paesi trovare una donna di buona volontà ehe
su un focolare qualsiàsi della casa comunale
(quando non sia possibile avero - o sarnbbe
meglio assai - una piooola cucina nelle scuole)
prepari a mezzogiorno la minestra per gli scolari. Sì acquistano all'ing·rosso i cucchiai (meglio se <;l'alluminio perchè p:iù leggc>ri o più facili a pulirsi) le scodelle1 qualciho sa.coo di riso
e di pasta e si imprOVlVIBa con dello tavolo in
una sala del Comune, o all'aJSilo o niei co.rridoi ... la rckzione quotidiana. N ci nuovi f.ab·
hri<:a~i scol~tici inveoo, accanto agli spoglia·
toi, a1 bagm e alle doccio la cui uLilità è grain·
tlissima, si deve anche far posto .a,l refettorio.
Basta un po' di buona '·olont.à.
-
73-
INDUMENTI
.Ag;Ji alunni piL1 poveri è bene da.re dei g remb!uh, q~ialchc ,·estitino, delle scarpe, della.
b1anchena.
AL MARE E AL MONTE
Ottima cosa è scegliere <l'acco rdo col med ico
?gni anno, Ù€<gli scolaretti deboli, da mandarsi
m monta~na o al mare, maga.ri aggregandoli
alle co!omc del lo città. vicine.
ASILI
. M_oltissimi _Comuni ne sono ancora sprovv1sti. In .altn, l'asilo vivacchia. Non è l'istituto, prescolastico, .non è la. prepa.razione alla
scuo:la come vogliamo noi ma l'elemosina
d.ell'ospi·~lità. Aule impossi°bili, quando non
s1 tratt~ anche. di. povere stan.ootte; pareti
nude; mente g1ooh1; a.ssenza o scarscza;a assol~ta. di materia.lo acla.tto; maestre sp.rovvistc
d1 diploma e pagate malissimo.
In alcuni luoghi l'asilo non ha neppure un
cortile per i piccini. Un disastro! ...
I soc·~aUsti sos~eng<;>~o :. la municipalizzazione
e la 13'.icit~ ~egli as1h, il parnggio d el1e maestre giardm1ere con quelle elementari tutte
le p.ro'Vvidenze scola-stiche estese anche 'ai minut>coli frequentaio•ri di questa scuola che precede. l!L sc:uola: vera? e larghe.zza di mezzi clidatt~c1: g1och1, matite, steccoline, trucioli, cubetti e ... sopratutto un cortile o un giardino
ampio verde e ombroso.
•
-75-il-
che trova~o, quan<lo non incitano a proseguire
maggior ~rdore. ncL nostro programma.
Del resto ch.i meglio d~l Comune o degli Enti
da esso oreati e sorretti può distribuire equar
mento la meroe fra tutti i cittadini L.
COiil
IX.
Azione annonaria dei Comumi
CONTRO GLI ACCAPARRATORI
E GLI INTERMEDIARII
DISTRIBUZIONE DIRETTA
DEI GENERI DI MAGGIOR CONSUMO
AI CONSUMATORI
I gr~neri <li maggior consumo <lcbbono csscro
disbribuiti di rettamcnto a mezzo dd Comune o
<l<:l lc Aziende Cooperativo o <lelle Associazioni
dei eonsumatori, dal Comune riconosciute e
0
p l'OlllOS.'ioe.
•
.
.
Gli esercenti che fanno nei paesi rurali d1
ogni erba fascio, sòno destinati a sparire.
Le gherminelle del retro-bottcg!'L sono. aJl'ul~
timo atto. Tra pooo la tola calcra, tra i fisch~
<lcl pubblico, per seppellire definiti vamentc i
burattini e i bur.attinai. E sul librone che
<lovrà narrare ai posteri che non protestano e
s'accontenteira.nno di -ri<lc.ro, le prod-czzc moltc.plici degli -esercenti, si scriverà una dcHc pa,role
pii1 b~lle: fine.,
.
.
..
Se s1 puo fon<larc una Cooperatn a megiho,
.altrimenti si apra u.no spaccio oomunaJ~. Certo
ogni ~pa;ccio co.munal~, ogni. Coop~l'ativa che
si ist1tu1sce nei paesi rurali, susc1ta un D~
spa.io. Basta pensare, del resto, ali~ <?St dità..... .iin terossan te che cil'condano 1 Az.ien .a
Consorziale dei Consumi <lcl Comune di. Milano e l'Ente Comunale dei Consumi di Bologna. Organismi vivi e vitali. cho fan:r~o tanto
onore alle due città rosse, ma son fatti segnh,
appunto per l..a feconda i', va.sta oper~ e e
,·anno svolgendo a difesa dci co·nsumaton, alle
cri I icho elci lavoratori dcl /Jaslott. . ·
Critiche che lasciano, s'intende il tempo
Deve essero resti tui t..o ai Sindaci il diritto
di requisizione; lasci.arlo ai p ,r efotti è un
nons~nso; la. buroorazia s'impadronisoo della
pratica e prima c.he sia definita. campa .cavallo ...
Il Coi:iune mo.derno, anche nf'.r quanto rig-uarda l consumi, deve avere libere le mani.
facoltà di requisizione vcrso i produttori; calmieri da farsi rispetta•re assolutamente; disboscamen~ della m<>.roo naS<'oota: Commi.ssioni
annoi:iane popo!ari con pi<mo diritto di visitare i magazumi trabocchetto: l<' cantine tra n"?Ole, le anticamerc .. ." a doppio fondo, i fienili
imboscatori. Lott.a. senza quarti~re contro gli
aiccanarratori e gli inte1·mccliari ladri· denuncir immediate; ~nesti. Si dà. la p.rigidne a chi
ruba un ramo d'albero <' si. Pasci.a, impunito
lo speculatore ladro1 Ne,ll'opera di <'lifesa del
consumatore, il nuovo Comune sociafo;ta devo
essc1re assolutamente infllessibile. E' uno stretto
dovere. Bisogna poi spiega1re che il tessera~cnto, quando la m<>roo scarseglgia. è nccess•ar
no; qud pooeo che c'è sarà almcino diviso equamente.
COORDINAMENTO DF.l,L'AZIONE ANNO·
NAIHA FRA I COMUNI.
. I Comuni però <lcbbono unire i loro sforzi as-
sr~me. Perchè non sa.rcbbe possibile per esem-
pio istituire, col concorso di paesi e città della
-_7G-
-
stcs.<>.1. zona, ddlo Aziende Consorziali e degli
Enti Autonomi cho si prefiggono la gesf..i<1nr
ddle pilo di riso, dei pastifici, elci molini, dci
macnlli consorziali 7 Perchè non si potrc-bbrro
acquistaro le materie prime per romporc il mo-
nopolio degli im<lustriali e dello Sta.t..o? Pcrc:hìi non sarnblwro finanziati tutti g,li Enti C'hr
mirano a <liff'nclNe il eornrnmaLol'e o spocia.1men Lo in ccmsumatoro povc1·0 1 Qu-0sti furono i
Y<>li d 1·l Congresso dci Comuni; li facciamo nostri.
E l-0 g.rancli ·città ancho iin questa azione dcbh<Jno cssN<> i1ncita.trici; farsi esse anzi oMtri
dl'i Conciorzi, c~trndcre la lol'O ~iono oltro J.c
mtHa ciUadinc, tcnd<!lrc le mani ai C<;1mun~
riLral i r,()Jnc la buona mamma fa verso l figli
vicini o lontani.
X.
·Assistenza Pubblica
Ne:) campo cfoll'iassistcnza. puhhlica c'ò tutt<?
d;,1, ri fall'i'. J I primo convegno cklla Leg~t dci
rnNlic:i H<H'ialist,i ilaliani, trnuto nel gmgp~
l!Jl!J, ha {\ompila,to un prog.ra1~1ma c!ie tnf..f..i 1
Hoc:i:.1.liHLi nmmi111isLraton dri Comuni debbono
Lrnrl 111 .,." in 11·~n.l f..~. .
.
.
. .. .
F<·<·o j pnnt.1 pnnc1pah; s1 (.r.'ttLa eh nfo1mc
rnrf'i c·11l i non . cklfo ~ol;i t;-0 ri for1110U-0 eh~ non
Ja1,.1·i:ino fwgni ia,ng1b1h o non trasfo1mano
,
.
7bl ·
· è
l?i/ormn rlcU a.~s1sft'nza 111~ > l<'<l, <'10.
'L.'1Hic11 nt7.Ìoni H<l('ial i int!'gra.l i, a.ss1sto0n1J11 .a~l1
'. v· lidi cr1•ar.io110 o riforma clcll~ casse ~h in111 ,J
•
'
' f
validiL:i,
cli mnliiLl.1a
o eh• 111
or t um, d 1 vcc
<;hiiLin 1 ~ di mal<~rniLà. · e, aoranto a qu-0st1u
n 11 11 f c.
1"
A
l-
77-
tima., una lairga ai;sistenza .igienica della prima infa.niziA. c-0n <'sitension<' alla famiglia
dell 'infor ttmaw, dcli' ammalaito, cl{}ll 'invalido,
dei benefici dell'assicurazione-. Il prog.r~ssivo
sviluppo di tale istitltzionc, in uno C'ol!a riforma. dell'russistcn.za ospita.lirra, rende.rà pos
sibile l' abo Vizion.f' cl ella condo! ta medica, che
rappn!>senf..a una forma di assis·tenza ormai superata e assoluta.mente inadrguata ai bi.sogni
della popola.zione; alila oonclo!it.a sa.rà sostituita
la li·be·r.a soc'lta del m<>clico da pairt(l <lcll'aimma1lato povc·ro.
(Qui è d etta - final.mrnt.e - una })arola decisiva sulla vcs::;ata qucst10no <l<>lle . <'<?ndo.t0
medich{I. Questo conclottc sono ormai mutili,
1
ingombranti o on<'1 oso. L'annma.lato . povero
deve cs10e.rc .assicuralo contro le malattie e socgliersi il medico n{~l. qua;lo ha ~ducia. L'Inghiltor.ra, la .Germ~rna, lia ~iussin: hanno grn
adottata l'a.sswuraz1on<' obbh~atona con~ro 1-0
malatt."\C .. La Russia comunista. ha statizzato
il servizio mcdieo, quello farmareutico, quel!<?
ospita.i.ero. Qui in Italia c'è un progetto ~1
legge innanzi a.Ila Camera con proposte minime e massimo. Il nostro Gruppo Par1a:m<;ntare, ;.carta.re I<' propos!,c. minime, deve m1.gJhora•r.e qucll<1 massime e tener sempre prccent;e
lt1. larga riforma sa.uitaria russa che è 1a migliore del genor-0.
,
Pe1chè obbligare i comu~! - come voghonC?
I.e no·mc vigenLi - a oornpilar<' un eilenc? .dei
poveri e dci semi p~wc1ri c~c ha~1:1~0 ~11'1tto
gratuitam<>ntio al modwo e M med11~1.nal.i 1 La
compilazione d c~l'oJ.cnco è. cosa ant1p~tica. ~I
sommo gni,do; bisogna st.aL1zzaro tutto iil sm vizio sanitl.llr.io.
. .
2. 0 - Statùzazione dt'll'assigtenza os1ntalie~
m de la..sciia.ta.. alla. •ltibora iniziati va degllti!
E~ti beali. - Comuni e OpeJ·o Pie - è attu~l­
mente incoordinata, antiquata e clol tutto m-
-78-
sufficiente, specialmente in al?une rf'gi.oni. P~
trà essere concessa l'autonomia a quei grandi
Comuni, o Consorzi, o Provi_nci-0. che pot:ranno
dimost.ra re di sapere da: soIi a.ssol rn1:e n1 compiti dell'as.sistenza osp1ta~iera _crnal.1 sn,rr.1;no
detorminati dalla legge d1 stat1n;az10nr. L .assistenza ospi ta.liNa donà di_v<'ntn ~·e &rmprr
più amn_ia, -O(l ess;-rc resa obbliga tona la. c!·e:zionc d1 ospedali adrguatam<'nte alla, cif1 a
cl€lla nopolazionr con rig~rnrdo _ancJw alh c:ondizioni topog-rafiche fl a~ me1'7:1 di com i men~
zionc. L'istituzione ohbhgatona.. _n~·N1so ~ut~1
i grandi ospe~aJi, di sc1~ol1e pr.r ali rnfr;~1rn.
a.ssicurerà a.rrh ammaJati una huona a..<;~stcnza
tecnica e laica.
(Alla statizzazione si pnò giung<'rfl attravr1:so
gli oriranismi regionali~ la regione clrn~ studia~
re il problema. ORpitalioro. nrll'int.CJ'('o"lC d."~
Comuni e risolverlo magan con ck1 c~nso1n
Rr.irionali.
·.
.
d r
Così non si PJUÒ andare 8:vanh. O;h O!'l,)C' a~
sono della enorme casf'rme invr<'P. eh cssr~e dei
nadi!!lioni gia :rclino. ~n~eri ma'.1 ck1mri:i~ • non
hanno osperlah. Le c1tt.a sono 11:nno~c;s.1b11 it.a~
ormai ad accodiere nei loro nosocom.1 1 n.nlafa
rl.,.1 contado; le di.arie aum~ntano in rruRur]i
fortissima non per la catt1vn; voJontà deg
amministratori ma per forza ~1. {•.oc;r).
.
3. 0 - Statizzaz1'one dr>l serv1z10 fnrmncelt1ro,
s.ia del1a nroduzione de1 ma't"'rialf' farmi·centiro che della ven.dita, oon fnroltrì r11'. rn·orirler~
rdlri 1r1111m'ripniizzazio11e rlellP fnrrnnr1/> prr rr 11 e1
r'om11ni che fos-~ero in condizioni di 7Jrovierll're
dn -~011· nl .~P111iz1·0.
(I medicinali d<'hhono ('.<;sere rl:tti gra·ni1a.:
mente ai poveri, dice la lrgg-~ . Ma. da, nlc.11 ~'.
anni a questa partf'. I"' m{'d1cine ha,nnr 1 3 ~
g-inrnt.o nr.eni increilihili chr g-rn.v:mo Rll m~­
l!ri hilanri delle Ùpf'>ro Pi<' <' dri Conun1.
Qualche Sindaco socialista ha ricorso alla.
-79-
Commissione Provincialo cli Sanità e per es6a
al Prefietto suo prcsidenLo, ~obtoponendo al
loro gi1tdizio le note <lei farmacisti. Cosa si
ottenne 'l Uno sconto dcl 10 o <lcl 15 per cento
oppure una laconica risposta: nulla vi è dci
ossei·vare. Accidenti! Vorremmo sapere qu.anta
aeqùa contenevano quelle medicine e quante
specialità avevano allegramenrte usurpata la
loro costosa qualifica.
Niente; nient-O; bisogna spezzare il monopolio che due o tre case esercitano sul mercato
farm:i.çeutico italiano e statiZZBJre il servizio,
fissando i prezzi pc.r ogni modicina. SoltanLo
allort i Comuni socialisti potranno, se lo vorl'llinno, municipalizzare le farmacie senza inceppuo in ostacoli finanziia.ri quasi im.sormontabili).
4. 0 Riforma della legùlazione del lavoro,
e cioo: a) revisione di tutti i regolamenti di
igier.e industriale e dcl larnro, di guisa ch-0
ne s:a tutelata nel miglior modo la salut.e della c.aisso lavoratrice, con particolare riguardo
per le sostan,ze tossicho dei materiali di lavoro: ù) regolamentazione del lavoro, cioè degli ambienti, clelle condizioni, della durata e
dei turni di lavori, alternando nelle industri~ che lo consentano. i turni in luogo chiuso con quelli all' aper'.to; scelta degli operai
secondo la loro idoneità fisica ai vari mestierii dai stabilirsi mecli.ante visi te mediche;
e) ritorma della logge sul lavo,ro delle donne
e. cl'."i fanciulli, elevando in p.r imo tempo a ood1c1 anni il minimo d'età per l'ammissione al
lavcro, ciò ohe sarà reso possibile se oon acleg~te p1rovvidenze da parto dolilo Stato fino
a1. sedici anni verrà impartita 1'is-truzione obbligatoria, elementare prima, professionalo
poi, d) riforma dell'ispettorato de.I lavoro con
un congruo aumento del numero degli ispettori, scelti drulla cla.sse operaia, fra operai e
-80-
- 81 -
mcclici, così. che sia veramente po5Sibilc nt'cfficacc ~ ,ntrollo sulJ'applicazionc dello leggi
protcttin, del la\·oro; e) le~islaz.ionc int<rnazicmalc dell'igit>ne del lavoro e ùell'i.gione genoriale.
(Tutte proposte ottime. Ci sofformiarm su
duo principalmente.
La soclta, degli operai secondo la lorc idone ità fisica ai va.ri mestieri da ~tabilirsi mediante visito mediche è aisoolutamontie ncccssruria: quanti sventu.rati sono dannati ld un
lavo·ro non adeguato alle loro for7,e fistchc e
quanti padroni rispondono: se ti pùice ~ coS'ì,
se non ti piace puoi andartene.
Questo sistema vergognoso deve cessar>.
L'ammissione al lavoro ai sedici atDni - abbiamo già visto ehe il! Convegno dog1i amministr~t~ri S?Cia:li.sti vorr.e~be anzi elevare ti.uesto limite a1 dicrotto amni - è un'altra riforma che si impooie; il fanciullo deve rin anero
nelle scuole elementari e professionali sino ai
sedici an!li e i Comuni debbono pronedere
alla refezione, a.Ha canc.ell~ria, aali indunenti
p~r i po>:eri. Bis~~ convinoo:.'c il pnletar
nato c~e e u~ g.1:av1ssimo er.rorc 00stri111g1eI:e al
lavoro .i fancrnlh e le f.a.mn n!Je in ancora tenera età; hworare è doveroso ma è anche una
0rudcltà stupida rovinare la sallute e 1a vita.
di chi non può sostenere l'aspra f.a.tica quotidiana).
5. 0 IN/orma dcl C'ons·iglio 8uperime rli
Sanùà; che dovrà esse.re eI.cttivo e composto
dai rappresentanti delle gramdi corporé!L:ioni
scion tifiche. tecniche e del lavoro.
6. 0 - Istituzione di un JJhnistero delle Sa·
nità; organo oreatore e coordiniatore dri. tutf:.e
le forme di assistenza sanita.ria, di p1roU2ione
igienica del lavoro e di igiene sociale.
7. 0 Estensione e riforma, ddl' Assis!enza
1"oifnica, (acqu.a potaibile, bonifiche, igiene Jella
alimentruzione, dc.IJ'abiltazio1rn della scuoJa malattie infettivo, ecc.) e.ho <lovrà cssern a~1c irat~ da un ufficio <l' igiene provincia.le, circondanale, mandamentale, comunale con laboratori
~ mezzi d'indaf{1111~ adeguati, sc.ttnaeiIHlo''=' al!<'
mfluenzo locali rhc attua.imcnte ost<LèoÙL"1•) e
spes~o annul_lano l'esercizio 1!dle funzioni di
nf~eialo samtan?. Dovr:i. eHere re.sa ohbhga'.-Ona . la d<m unc1.a. com<1 d0lle al tre m..; 1a tr.ie
rnfeittivo,_ del·la tuhvrcoJ(),~1, rnisn ra cho sa.1à
r<:sa P?Ssibile da una raziona.le (·omplttn. q'r•rn.
di ass1ste!l1za statale a.I ma] ai;.1. .
(Giustissimo. L'Ufficialo sanitario ormai cosa
può fare 1 La kggo dice: nei Comuni dove vi
è il. so~o ~edico. condotto, egli eserciterà le
funz10ni d1 Ufficialo sanitario! Alla mercè di
padroni e di preti ! H.arissimi sono i medioi
condotti che sa.uno resistere alle camariLle paesane; ~O<Ilo ti: op po legati, per la, loro stessa
professione, a1 .signori.
D'.alt;a Pl:lr.te senza laboratori, senza gabinett~ ~ anal.isi,. cosa volete che esaminino gli
~ffi~1.a1i. samta.n 7 Non è un'altra delle infinite
i~·1s1oi:i1 .voluf::e d~lle stesse !leggi 1
. Uffi01ah sanitari sl, ma, quando sia.no messi
m gra?o. di esercitare utilmente la loro delicata ffil.ss10ne).
Propaganda içie.nica da. esplicarsi fra le
nia~se.: oon p~rticolM·c riguardo alle malattie
s<;>ciah. alcoolismo, tuhcrcolosi, sifilide, malaria, tracoma, anchiloston.iasi, pellagra. La
lotta c~tro l'alcoollsmo dovrà essere intensific.a~ sia . con una piì1 &eria e completa. legislazione rlgoroo~~CD;te applicata, .che con una
propa.ga.nda. attivLSs1ma fa.'111 la classe oporaia,
aHa ~ualo d?bb1amo salvagna.rdaire e valoriz.zaz:e i ben.e.fici eho le vengono dalle recenti conqmste de.Ile ?~o ?r-O e del sabato inglese. La.
propagand!l- igiemca sarà completata provvedendo all' rnsegnaimen to ohbl igatorio, regol!aire,
I
-82-
\
pratico, dimostrativo dell'igiene nelle scuole
elementari superiori.
(Qursto cnmma non ha bisogno di spiegazioni; ha intera e complct<'l. la nostra appro' azion{'. Sol tanto Yorremmo che brevissime lozirmi di conforen:zia d 'igiene e per i primi soccor-si venissero tenute - <l'a.ccortlo con i C-0~
muni o nelle scuole comunali - anehe ai migliori dementi del proletariato agricolo inclustrial-0 o.rganizzato. e agli scola,ri <lena clas.'lO
cl<'menta.re superiore.
Il campo dell'a.'lsi.stcnw. pubblica. è vasto.
Ora vi cresoo giramigna in a,bbontlanza. Ma
dobbiamo coltivarlo con amore 0 con assiduità.
Bisogna difendere, in tutti i modi, la vita
del povero).
LEGGE SANITARIA
Abbiamo già dclito delle modifiche che si ~o­
vrebbero fare alla legge sanitaria; testo unico
1. 0 agosto 1907 n. 636, ma trattandosi di un~
delle poche buone leggi no dia.mo i punti e gh
articoli principali oltre quelli già ·dati nello
schema di regolamento d'igiene. I nostri compagni li avranno così sempre p•Yesenti, pur
non dimenticando le riformo che il· Congresso
dei medici ha formulato, riforme che, ripe·
ti-a.mo. facciamo nostre.
A.SSISTENZA SANITAIUA
All'assistenza medica, chiru.rgica ecl oa.tet~·ic!!-,
g,ratuita per i poveri dentro .e fuo:ri ~el!abi~
Lato, alla somministrazione gratuit.a a1. po'_'el'l
<lei. medicinali, ed alla assistenza •0001~tric~,
limitata ai luoghi ove ne sarà ricoz:os~rnto il
bisogno, provvederanno i Comuni s11a isolat:amente, sia associali in consorzi.
-83-
. I_ Comuni dovranno altrcsì provvedere all:i.
ngrlanza igfonica
OQGANI DI VIGILANZA SANITARIA
S~rno: il Gonsiolio .rnz1remo d/ snnità la 1Ji-
r~z1?ne r1e11.f'role çlcllrr. sonitr( p11bbli'ca., 'il ('
011 _
.•igl,io qe~1erale d1_ sai_11trì, il mr>dico provinciali'.
e l itffì,~tale sr;.mtar10 com11w1le (ohe è quasi
semT;Jre il medico condotto o il medico del consorzio).
•
DIQITTI E DOVEJ.ll
DELL' UFFICIALE SANITAQIO
. qri ufficiali .sa!litari com~mali sono consirle1ati come ~lfftc1.ah governativi e, comP tali, dipendono. d1r<'ttamen te, o I trt> che dal Sindaco 0
d?-1 ~rcs1den.te ?<'l Consorzio. dall'autorità samtana pronnc1al.e colla anale corrispondono e
dPll,a <rn.a.le C!'egmscono gli ordini.
L ufficiale sanita.rio com1m.a,Jo ·
vigila sulle conclizion i igi~iche sani I.arie
del C?mune e ne ti<'ne costa.ntemente informato 1 l medico nrovi nei a.I<'·
denunzia soll<'.cita.m.r.nt."' a quest'ultimo e
c~ntempornncnmcnfe al Sindaco ciò che nell'rnteN~ssc .d")la i;anit:\ nubhlica possa rcda,mare sn.eciah e i:;!Jraordinari provvNlimenti;
nonc~è le .tra.~g-rcssioni alle le\mgi e .ai re~ola­
menb samtan:
::u;c;iste il .Sind:i~o nrlla, vig;ilan7.a i1g-icmica
e .nel~a es1>:rnz1!">nc d1 tutti i n.rovvedimenti sanifl..'tl'I ordm:tti sia neJJ'n.nto.ritfi. comunalf' sia
del}<> a.uto1·ità snmwiori ·
'
raccogli~ tutti gli cle;,.,cnti ner la rela 1zirn<'
rtnnuale f:u.llo !<t.ato sanitario rkl Comun~. uniformandosi .a.llr istnrnioni oh~ 'l'ice;v-orà nai
medico provinriale.
-84-
-85-
ARMADI FARMACEUTICI
l\SSISTENZA E VIGILANZA ZOOIATIUCA
N C'i Comuni e frazioni di Comuni ove manchi una fann.aci:a. o quando qurlle esistenti n<'i
Comuni limitrofi: o nei capiluoghi siano moli.o
clistanli o di cliffieiJe accesso, il ProfctLo, sentito il Consiglio provinciale cli sanità, potrà r•··~1clon' obblio·atorio l'impianto <li un cc Armadio
fa,rmaceut.~·o » da custodirsi cd c'SC\rci tarsi dal
m<'<lioo condotto.
.
.
La dota,zion.o dcll'armadio è limitat.a a1 soli
medieinaJi lHgenti, i quali dov,1.,a,!1no ?sscwe
Mquistati prc.SS? una dcllo fa.rmacw dci Comuni contcrmmi.
Nello p1ovineic <' nei Comuni <love l'all<0var
monto e il commorcio dcl bcsti.anne hanno notevole importanza sono inr.a ricati della vigilanza il mechco provincia.lo
i] v~tcr:inabo
c.omunalo o c-0nsorzialc.
(E' beno affidare al V<itcirinario la bollatura.
quotidia.na delle carni in vendita P'rc.sso i maoollai. I Sindaci poi cfohhono p1r0<:edeiro in pieno accordo con i veterinari pm· combattere le
frequenti malattio contagiose dcl bcstiaime che
tanto danno possono ar.r{'carc).
FARMACIE
ESERCIZIO DELLE PROFESSIONI
SANITARIE E AFFINI
Debbono esse.re provv~ste dci mcdicinal_i obbligatori. Ogni farmamia deve essere dHdf.a
cla un farmac.ista diplomafi? ~ conservare copia cli tutte lo ricette spcchttc.
.
L:t legge giustamente condanna i .rlr?.!h1?1•.
0 i ri\'endup;lioli che fanno oommerc10 illec•to
cli mcdicinaJ;j,
MEDICINE AI POVERI
Oltro alb assistenza sanita.ri,a i Oom_umi <l<""blxmo so mm infatraro grwtui.tamenitc .ai poviOn
and10 i .medicinali. .
.
.
(I Com uni, como già . abb_1am<? ~et~ compilano un elenco dei paven <'. il soc1ahst.i far~n!1o
hc-no a inC'lndcrv:ii il maggior nm:iioro possibile
degli .aventi diritto, ma. in pn1.tica però quc:
st<> <'lenco è di fottoso -0 rna.d<>:!:\'n<ti? pur a.ssor
lwndo sommo ingrnti dal b1J,a~c10. Solta~~ 0
l'assicuraziono contro lo mala.t~l{' faoi:à :finJto
qn{'sto stato di cose voramento mcresc1oso).
'°
E' sotfoposto a vi,gila.nza speciale l'esercizio:
della medicina o chfrurgia: della veterinaria;
della farmacia; dd l'ostetricia.
La vigilanza si estende sui titoli o modi che
rendono legale e regola.re l 'cserciz~o delle profossioni sanitario e sulJa proparaz1one, oonserva.zione e vendita dci mcdicina,Ji.
Sono sog-getti a vigilanza, rispetto alla sanità pubblica: i droghiel'i; i profumieri; i
col orari; i liquoristi; i confietticri; i faJbbricanti e negozianti dii p·ro<lotti ohimici o pre·
parati farmaceutici, <li acque. di~tinat:-e, d~
oEi e8senzialli di aicqoo e fangh~ mmeraJ1 e d1
ogni speci.e cti SQStan'Zo alimeint::w i e di bovandf)
artifki.ali.
Nessuno può esercita:rn l~ professiio!-1-e di medico o chirurgo, veton!1'a no, farm~c1sta, <;lcntista flebotomo o levatnce1, se non sia. maggior<'
di età ed abbi.a con8el:l'uito la lau.rea o ~'l d.iploma in un'Università, IstHµto o scuola a c10
nutorizzati nel Regno.
.
(Fin qui gJi art. 52 e 53 ddla Logge. Noi
-86-
clicia.mo che i Sin<la.ci faranno hcnc a <l<'nun·ciarn o a imprigionare. i m<Jdiconi, i preti
rh0 Yantano spocifìci, lo fatLucchicrn che in·
gmrnauo i gonzi con gli altarini improvdsati.
con le phcghierc senza, senso e lo poh·crine mistcrios0; i conciaoosi e.cc. Bisogna comb.atterc in
tutti i modi la orcclulità della Jiovcra gcnto.
Il medico è il medico; gli altri e le alt.ro sono
vecchio ignoranti o fnrbi ciarlatami).
RISAIE
Chi vuol col ti' a1·c nuove risaie rkw entro
il rncs0 cli nov0mbrc, proson Lrure richi~stR. al
Sindaco cho la pubblica all'al.bD, la. esamina.
con la Giunta. e la trasmette al Pr<"fotto.
Le •risaie devqno. essere tenut.c allR. clistanrz;a
voluta da.i r~olamenti prDvinciali sullo risaie. (Alcuni di essi fissa.no la distanza mmi ·
mR. almeno a 200 met.ri dall'abitato).
Oon~ si wrifica la temporanea immigll"aziono
cli laYoràitori avventizi per ]a monclat.nra o por
la raccolta dcl riso, il Comune provvcd_e acl
nn conveniente servizio d'.'l.c;sisumza mcdJc.a .('o
farmaccutfra ~ratuita TH'r i lavonilJOri stcss1,
c'Ollc nonne ed entro i limiti, ch<l,. tenuto conto
dolio condiz.iioni dell<J vario località. sono <lr·
knn i·nati ne] irC'rrolamcnfo, m·oJVincia.le.
.
La spesa per tale servizi? è ripa:Li ta, f1:a i
propri<'La.ri cldlo trrro colt.1vat.f' a nso e npo!11 la da ()SBÌ ooi privilegi fiscali.
Le ahif.a.zioni dci lavowatori impi-0~ati nella
coiltivazione a riso ed av<'nti r<>sidcnza fissa
ncll-0 località <lrstina.te alla <>oltivazion·o st~rssa.
ort i dormitori od abitazioni d<'i lavQ1r.a.nt1 a,\'·
v<'Jnt,izi f.('mporancamrntc innnigr'.'-f.i ner la
mondatura o por la raccolta del nso, dcbb<_>no
110ssrclcr-0 le condizioni di cuhat.nra, von!1!ary,ionc, abitabilità cd arrrda!mcn~ . pros~n,t ~f,c abitazioni <lei lavorafon stabilii ed I r.01 ·
- 87-
mitori dci lavoru.Lori immigrati debbono inoltre avorc lo a1:i-0rturc munite di reticelle contro la penetrazione delle zan-z.a.r-0.
I dor_mitori elci lavoratori avventizi d<'bbono
oonsc.nt1rc la scparaziono dci sessi.
In tut~ 1-0 _az1cndo che. impiegano squadre o
compagnie. d1 . lavo_raton avventizi, temporaneamente 1mrn1gr?-t1 Jl-Cr la. mondatura o per
l.a raccolta dcV nso, deve essciro destinato un
apposito locale, protetto da rcticello e munito
<l~ll-<? necessario st~ppollettili, per il provvisono i_solar~1ento o r1c~vcro dci lavoratoiri colpit.i
da rnfcz10no malarica, o da altra malattia
tmasmissibile.
(I lavoratori sono contrari allo zan.za.riorc:
eppure so pensassero cho la malaria è data ùa
una zanzara. <lovrobbero comprnnd-0re la necessità di questa misura preventiva).
Ai conduttori cli opera in ,risaia, e. se essi
non vi adempiano, ai p.roprietari dei fondi
coltivati a risaia, ò fatto obbligo di fornire
acqua pota.biJ.e di buona qualità ed in quam.tità sufficiente tanto ai lavoratori stabilmente
impiegati per la coltiv.a.zionc, qu.a.nto ai kt.Yorato·ri avventizi temporaneamente immigrati.
Se la somministraziion-0 dqgli1 alimenti fa
parto del compensi dcl la.voro, il conduttore
di opera deve semp1ro rispoindere della qualità
ineooopibi1l e degli alimcn ti sboosi.
La logge aggiunge po1i ch-0 è viotato impicgair-0 nioi .Javori della monda in risaia:
a) i mino.ri di a,nni 14 oompiuti;
b) le donno d,uranl-0 l 'ultimo mese di gJ·avidanza e il primo nwsc dopo il parto.
I fanciulli minori di 16 anni compiuti e lo
<lo•nne minori di 21 anni oompiuti debbono,
per l'ammissione al lavoro di mondatura, cssero
muniti della fodo di nascita..
Tutti i monda.tori immigrati dovranno pure
aivere una cliohiarazione modica dell'ufficiale
1
-89-
-88-
sanital'io <leil Comune <li loro rcsi<l~nr.a o <lal
quale emigrano, <l!-11la qua;le. C?~sti che sono
immuni da mala.tt1e trasnuss1lnlI.
.
.
Le <lonne incinte debbono csscro. l!lum t'? d1
nna dichiara.zione medica che ~'1.Ltcst1 il p.cnodo
della lol'o gll'a vidaniza.
. .
. .
.
Le fedi di nascita e lo d1ch1araz.ioni med1<'.he
sono fotte gratuitamente o dcbb.ono a f'~phco
richiesta ~ssere presentate agli agenti. dd1a
forza pubblica cd agli incaricati dcll'assiswnza
medica.
, _ f tte
(Queste norme siano scr'l1po1osamenw a
~sorvaro).
· t
tto
Il lavoro quotidiano dovrà. css<;iro m erro _
da periodi di rip·oso determrnat.1 dal rego 1a.
mento provinciale. Le don!le cho allattano.. 1
loro piccini debbono avere il tempo necllsa.110
che non può csscrn detraoto dal oonto dc e ore
di lavoro.
.
ntiOgni set ti.mana i mond~to~·1 avranno ve
quatt.ro ore consecutive d1 npo~. . .
di
(Bisogna denunciare i propri~tan. ~ng~r di
ch-0 vogliono calpestare questa d1.spoSJz1on
legge).
· · d e ~Il contratto di lavoro nella .ri~.ia e'\' e di
sere scritto. E' esente da ta:>oo d1 bollo a.rte
rngistro. Uoo, copia è <lcros1t~ta dalijffi.P. di
pin diligente (i Iavora,to.r.i o i loro
ci
oolloeaimcnto) ,ion Oomune o in Pretur~ it.aIl capo1'(ifo.rto (questa ve.rgqgJna nm
Iiama) è aho'li to.
f ·te in
Le eventuali vertenze vengo?-~ .de er~ i. ai
attesa dell'istituzione dei p•rob1vJ1r1 ia.g.rd'?° du~
una Commissione comunale composta 1 'nto
conduttori e di ·due lavoratori e da un qui
scello dalle due parti.
MALATTIE INFETTIVE
0
1. Esproprw.zio11i ver gravi motil·1· som'tari.
- Quando vi sia necessità assoluta e urgente,
in caso di malattie infottive epidemiche, di
OOCIU.pare proprietà, private, per ore.are ospedali, laz,zaretli, cimit.c.ri e per qual·unque altro
servizio sanitario si può p.rocedeire .al'l'espr-0piri.a.ziono (vedi wrt. 71-72 73 leggo 25 giugno
1865 n. 2359).
2. Obbedi'enza a{Jli or<lini dell'autorità. Olhiunque contravviene agli ordini pubblicati
<lall'auto~·ità competente (Prefetti e Sindaci)
per impedire l'invasione o la diffusione di uma
ma,lattia infettiva dell'uomo è punito con ammenda sicno a lrire 500 o col carcere da uno a
. sei mesi.
CONTno LA MALAnIA
Il Oomune deve daro giratuitamente il chinino ai lavoratori delle zone mala,riche che
presenteranno la prescrizione dcl medico comunale; I.a spesa è annualmente divisa fra i
proprietari secondo l'estensione delle loro
tene.
Lo Stato dà il chinino a ucn p.rezzo mino·re
ai Comuni.
(Questo p~·ezzo però è ora divenuto esorbitante e bisogna che lo Stato lo diminuisca a
costo d'ogni sacrifici'<>).
Tutti i fa.rmàieisti o le privative di sale e
tabacchi possono vendere il chinino di Stato.
CONTno LA PELLAGnA
E' p1roibita l'introduzione, la ve.udita o I.a
sornministra.zi-0no, la macinazionie e l'uso ahruentar.e del granturco imm.a,turo, non bene
-90C\Ssic<:ato, ammuffito o guasto, sia in grarn
cho in farina.
Il Sindaco, l'ufficiale sanitario (medico co~­
clotto) le guardie comunali hanno pieno chritto di visitare le rivendite, i magazzini, i
molini -0 di elevaro 1-0 contravvenzioni.
I medici debbono denunciare i casi cl~ pellagra; i pel.lagrosi poveri sa.ranno ~utriti 17
curati gratuìitamente dal Comune o nco,verat1
a.11 'osped.a.l e.
II Governo deve dare gratu1tamente tl sai•'..!
a1 Comuni infotti.
CONTRO LE MALATTIE CELTICHE
I colpiti da malatti-0 ool~iche, q_uando sian~
poveri, de_von? essere. cùr~ti. ,gr~tu1ta:In<!nt:e. E
~·onsigliab1le m questi ca~1 il ncov~10 de.i malati all'ospedal~. ~l me~1c-0 è obbligato a denunciare i casi d1 slfì.ltde trasmessa per bar
batico.
.
· h
1
(Le povere donne ~e1 campi e _e, senza o~·o
coljpai, .s'i:nfottiano d1 quefta ,ti:1ste m~lat~1a
debbono pe.r tramite dell autonità sam tair1a,
esser~ Curate in un.a sal,a ooltica d'ospedale).
XI.
Leggi Sociali
Le principaUi leggi so.eia.li, purtroppo ~cora
scarno e zeppe di lacune, sono .k segu~nt1:
i.° Contro gli infortuni degli opcirat. sul l~­
voro; 2. 0 contro gli infortuni sul lavoro rn. agnooltu ra · :3. 0 sul lavoro delle donne e dci fai~­
ciulli; 4. 0 sulla cassa di maternità; 5." s~1~ nposo settimanale e fostiYo; 6. 0 sul! 1 ahohz1onc
-
!l1 -
del lavoro notturno n<:i panifici· 7. 0 contro b.
di~upazione; 8. 0 per i. probiv'iri; 9. 0 sull'em1graz10ne.
Diamo qualche rapido cenno:
LEGGE CON fRO GLI INFORTUNI
DEGLI OPERAI SUL LAVORO
(Leggo 3l-1-190i
11.
51 .Regblamouto 1:l-3-190J,
11.
lil)
L'operaio nOlll può csscro ammesso al lavoro
se non vi.ene, sUJbito, il p.riimo giorno isoritto
nel libro matricola o nel hbro paga dove debbono essere segnate sompro le or.e di lavoro.
Per ogni opera.io l'industrial-e d-O'Ve trattencrn
a disposizi,ono degli ispottori del lavoro e dei
sindaci, un libretto paga.
Tutti gli operai debbono essere assicurati contro gli infortuni.
Una tabella che indica il nome dell'fatituto
assicuratore il numero e l.a decorrenza della
polizza devo essere affissa nei locali del lavoro.
N cl Ca.50 di infortunio che produca malattia.
o informità superiore a cinque giorni l'industriale è obbligato a presentare aJ. sindaco la
d~nuncia in dop~ia copia nel termine di tre
g10rni e unirvi. 11 relativo certificaito medico.
Quando l'operailO si licenzia, o viene licenziato, è registrata la data di licenziamento nel
libro matr'Ìcola e il libretto personale cLi paga
è restituito.
La gestione dicll.a assicurazione è .affidata alla
Cassa Nazionale per gli in.fortuni dogli opc.rai
stù lavoro.
E' bene ricordare le norme principali della
legge:
0
1. 'In ogni infortunio l'industriale è obbligato a sosteJiere le spese per le prime somm.ari.c cure di. assistenza medica e farmaceutica
o per il certificato sani tari o.
-
9:? -
-
0
Xc·! caso di inabilitii kmpora.n..-a assoluta, quando !"operaio non può la,·ora.rt.'· perNpirà. una iuclcnnità u~ua.!o a.ll~L metà' della
paga giornalil'ra che :rundagna.Ya nel n11.mento llcU'infortumo. t' que::;to per tutta h. <lu·
rata. d<'ll'inabi1itù.
3. 0 Se l'inabilità temporanea è parziale, e
l'operait) può la,·ora.1·c ancora. un poco. riceve
il <1 tia.rto <ldla paga.
4. 0 ì\ cl caso <li in1iLilitù p-0rm.ancntc asso·
Iuta. la indennità sarà uguale a ~i sala ri annui 'J non mai inf<'rion• a L. 3000.
5. 0 ;\°f'l ca.so <li morte. I'inJerwità sarà uguar
le a ci nq tw salari annui e ::.arÌl 001Tis110Sk'l agi!
eredi le!.!ittimi in prnporzione dcl g1~1do d1
parr·ntda. e d~·gli aiut.i che rie.en'vano dal <le2.
funto.
Gli infortunati dehlJono s..•mpr;,' far consta·
taro alla direzione d ella loro fa.hhrica ogni e
qwdsia."1 infortunio ehc li t·olpisca.
LEGGE CONTRO GLI INFORTUNI
SUL LAVORO IN AGRICOLTURA
A sensi dd d ecr.cto 23 agosto 1917 n .. 1~50
sonJ assicurati <li pieno ùiritto c.ontro ~h m·
fortuni sul la,·oro agricolo <la.Il età <l1 nove
anni ai 75 compiuti : .
. .
.
a) i la>' ora.tori fissi o a.n en t1z1, masch i e
femmine, addetti ad azfrnde .agri::ole o. for'.7
sta.li; b) i p~·oprietari, mezzi~dn, a.ffattuan, 10 1 ~
mogli e figli, anche naturali, ~ho p:csL.a.n? ope
ra manuale abituale ndle n sp<:tt1Ye aa.1ende.
Sono eq uiparnti ai figli g:li t'_S].)Qst1 i:eg~lari:icn:
affidati· r) i sopra.stanti a.1 laYon d1 az1~n 6
ao-ricol~ e forestali qualora abbiano una. nmu·
n~1·azione media giornaliera, compreso i
;cnsi in natura., non superiore a ~.J•• 10 ca ooan<lo l'anno di 300 giomi larnra.t1vi.
irn·
f
1
93 -
And1e la gestione di qu<'sla assicurazionr (:
p-er ora affida t a alla Cassa Naziomllo per gli
rnfortuni degli operai.
qiu·sto decr~to è imp<1rian Lissiimo uci ricrua rdi
dei. contadini che si addensano n<'i Comu"'ni rurali, ma. la proc.('>dura, . corno sempre è troppo
burocratica e le rn<lenn1tù, i;ono mise.re onmc risulta da questo speC"chi€tt1J:
Età della vittima dcll'inro1·t1111lo
I'> osso
UOJll~~O
Infortuni mortali:
dai 9aiJ2annic·10mpiu1i
<lai 12 ai 15 armi C•om11iuti
dai 15 ai 2.'3 anni cnmpiuti
!)()()
7:)()
J (){)()
clai 2.3 ai 5'3 anni nompiut i
d ti 1>5 ai 75 anni c10111pi111i
12.->0
7;)-0
lnfortun,i ohe vroduco110
inabilità,
7;(•mwne11te
soluta:
<fai 9 ai 12 anni
dai 12 ai 15 anni
d.ai 15 ai 23 anni
ck1i 23 a i 55 anni
CX>mp1ut i
<'>rnnpin·t i
c10mpi111i
r">mr>i111 i
cl<li 55 a i 75 anni oompi111 !
I nfortuni ohe prod11r·11111J
inabili là
pr' rnw n e11 tri
pnrzial e olle rlimin11isen
di più, del J r; 1wr <·ent"
l 'atti tu d1i11e al l<rnoro :
12<.:0
1000
2:)()()
3;J()()
2C)(J()
1:-100
J 8()()
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J/l11<le11nilh è• <':tlrn11'111IJ1
sulla ba·~c· <li <111 PI IJ1
1-1w1l>l'llta •pN 'l'i11~1hill
lii perr11 :111Hnlo ~l•l-4"">
Iuta ,r i1 h ~tlH in 111·0
p cwz l.011<' 1tll :1 rpsfd11i1
{ltt il tHl inc Hl 1~1voro.
·-
J 11 cln 1111 lt1'L i.;lo 1.,111ll" '" '
..-d cJ Jl lln
11 oi11l11I
Info1·t unl ohe pro<tucono
incibilità temporrm<'a:
da i 12 ai 15 arnii cb111piu t i
dni 15 ai G.5 an11i <ompiut I
ùai 5.) ai 75 ~1m1i cxnnpiul i
Le vedove eh<' sia.no
;1
0.:10
t ..
o 7;,
0.:.r1
0.7:1
0 .. 10
ca.po d1 fa111igli:i, ~ 0110
-95-
-94equiparate, per quanto !i~uarda I.a misura
de-ile indennità, agli nolllml.
Alle indennità stabilite per i casi di morLe o
di inabilità permanente as~olula s~ a~un~e
un decimo per la moglie e per ogm figlio minore degli anni quindici sino a_lla con.c~rren.za
del cinquanta p-0r cento. Le indenmta sono
pagate in ca.pitale. Saranno versate. a.Ila Cas.sa
Naz.ion.alc di previdenza per c.ssere conv~rt1t<:
in una rendita vitalizia quando questa nsult1
· a.Imeno di 300 lire all'anno.
LEGGE SUL LAVORO
DELLE DONNE E DEI FANCIULLI
(10-11-1917;31-8-1910 n. tiH5; 14.·G·l!IOU; 11-12-1910)
Xcssun fanciullo maschio o flemmina, inferiore ai 12 a.nni p~ò essere .a~m~so a~ lavoro
(Ab.biamo già detto che i socialisti '. oghono elcYare questo limite a 16 o a 18 .anm).
.
I fanciulli dai 12 ai 15 anm e le donno clan
15 ai 21 prima <li essere assunti al Iav:oro d~b­
bono chjedere al Comune il libretto d1 a".lro:L.'?sione, presentando il certificato <li vrosc1ogllmento delle scuole elementari.
.
.
.
Il medico visita i minorenni e nlas-01a la d1chiaraz1one di attitudine fisica al lavoroi $U una
pagina speciale. d~l li J:>retto stesso.;. il. padre 1o
chi no fa le veci, ;il mmorenn-0 e il . Sindaco 0
firmano; il Sindaco a.ppon.e anche .1 l bollo c~ ,
munalo e la data. (Il lihretto è d1 colo,r no
· f r
ciola).
Se l'azienda non è soggetta alla leg~e in ~
tuni, iscrive .i fanciulli e le donne n11norenn 1
su un apposito re()"istro dove si segna anche la
"'
· ]tare
data del licenziamento.
Tale data deve n~u
.
anche dal libretto che viene restituito al t1tolaic
e
lieenziato.
La tabella dell'orario di lavoir o delle donn
°
. I
e dei fanciulli <leve essere affissa. ndlo stabilimento con la firma dcl Sindaco. Il lavoro notturno dalle 20 allo 6, cl.al 1. 0 ottobre al :n
marzo, e dalle 21 alle 5, dal 1. 0 aprile al 30
settembre, è ,·ietato a lutto le cl.onne e ai
maschi inferiori .ai l 5 :i.nni. Se la fablnica
aclotta un regolamento interno anche questo
deve ossern vidimato cl.al Sindaco.
La. madro non può tornare al lavoro prima
di tre settimane dal parto; ordinariamente
tornerà dopo un mese.
Alle madri <lM·r permettersi l'a1'1attamr.>.nt0;
satà fatto in una stanza ainnessa allo stabilimento o lascianclo facolt..à alle madri di recarsi
alle loro case nelle ore fi.<:satc dal regolamento
interno, ore che non <lehbono essere calcolate
fra i riposi
LEGGE SULLA CASSA DI .MATERNITA'
(Log-go 1i-i·1910)
Non si possono ammettere al lavoro le donne
dai 15 ai 50 anni se non sono munite dal libretto d'isarizione •a.I.la Uia.ssa N aziona.le di
maternità. Il libretto è di color rosa. E' inutile però rilasciarlo alle minoronni che hanno
il libretto di lavoro contenendo quest'ultimo
lo disposizioni inerenti a quello c1i maternità.
Si deve controllare se lo ditte dalle quali
provengo.no lo operni·e hanno registrato sul libretto la data di lioenzia.mento e pagati i contributi semestrali; se non risulta questo bisog?a invitare J.e ditto a pagare suhirt:-0; se esse
rifiutano si avverte il Ci1·colo d ' ispezione competente.
Tutte le operaie, se l'mienda non è soggett,n.
alla leggo sugli infortuni debbono <'Ssere iscri ttr
nel registro Yidimato dalla Ca.ssa Nazionale <li
~faternità. Sul libretto si '"Cgnerà la data cli
-~7-
-96assunziono in servizio e quella di licenziamento
e si rcstituitrà all'operaia liocnzi.a,ta.
La quota annuale p<'>r la Cas.'>a di m..atcrnità
è pagat.a mdà dall'operaia e metà dall'industrial-c. Le part-0rienti ric-cvuno un sussidio.
LEGGE SUL RIPOSO SETTIMANALE
E FESTIVO
\Leggo 7-7-1007 u ..us9 Rt•g. i-1J.J!l07 n. bOiJ
I Ucmuni debbono far oss-01 v.are strettamente
il riposo sct.tima,nalc e quollo festivo. Questo
ultimo spccialmilllte è del uso in mo! ti Comuni
rurali. Al mezzogiorno della domenica anche i
negozi cli gP.neri alimentari debbono essere
C'hiusi. Le }J ersone ammesse al lavoro domenica.lo dchbono fruire d'un g.i.orno intero feriale di riposo; una apposita tabella indicherà
il turno di riposo per ogni addetto all'azienda.
LEGGE SULL'ABOLIZIONE
DEL LAVORO NOTTURNO NEI PANIFICI
(Leggo 2"2·3·1908 n. 1' 5: rog. 22·6·1908
ti.
43'2
Gli addotti a.i forni non debbono assolutamente lavorare nelle ore di noitto com<l era ed
è ancora <'attiva tra.dizione per molti Comuni
di campagna. L'inizio dcl lavorn è fissato per
lcgg:e alle 4; ma si tol,lcra che ritardi sino aill.e
7; è augurabiJ<l anzi che questa to1lfora.nza diventi nonna 1-ega.lo così come giustamente vogliono i lavoratori dd l'artc bianca.
LEGGE SULLA DISOCCUPAZIONE
INVOLONTARIA
8i lratta del Dccrf!to legge J9I oLto!m~ 1919
n. 2214. I d.atori di lavc.ro (industnah) d-0-
vran~o acquis~aro lo. tessere :Speciali per l'assicura.z1onc obbhg.atona che nlascioranno a ciar
scun oper~io ~mpieg~to ~ oomry:i.csso dipendente.
I. contributi per l a.ss1cura.z1iOne sono metà a
carJ-00 ~elh.ndustrialo e l'altra metà a carico
de~l'ass1curato ma l'industriale è responsabile
<lei versamenti c dcll 'applicazione delle rna.rche
che .fan fede dci versamenti stessi.
I
.R1ma.nendo gli -Operai oomme.ssi e impiegati
d1sooc_upati, . r.icev~rai:ino, presentando la tc.ssera, i.l suss1d10 d1 d1soocupazione.
Questo sussidio che var.ia secondo :il sa-la.rio
controllalJ? 1;~go1:o~amcntc sui libretti di pag~
o .su que)h d iscrnzwnc ~I.la Cassa. di Maternità,
viene ~h1:esto con appos1t1 modclh stampati alla
O,omm1ss10nc Comunale d'avviamento a.I lavoro
(composta del Sindaco di due industriali e di
due lavoratori nei pic~oli Comun.i) o a.ll'Uffic:io
d1 Collocamento; ohi decide però sull'accogli~r_ito della ~omanda e sul paga.mento dcl sussidio (eseguito dal Comune o dall'Ufficio di
coll.O<?a.mcnto) è la. qo~mi~i-one provinciale di
rcvis10ne. ~c1 ~uss1d1 d1 disoccupazione.
Il suss1du,> viene r.a.gato sino a quando il dis?Ccui;>ato ripren_de il lavoro e non oltre i 180
giorm; esso vana, secondo l'clà..
. Sono es~lus~ dal s:ussidio i ragami inforio·ri
ai 15 .anru e i vc~ch.i eh~ oltrepassano i 65.
S~ 1.n ~tn~ fam1glJ.a Vl SOnO più compone'IltÌ
s~s~id1at1 nma~e for.mo il pagamento del suss1_d10 a favore d1 colui che ~o-de il sussidio magg.1o·rc, f!la gli altri sono dimezzati.
. Per . 1. la:vorator~ agricoli si da.ranno altre
d~si:i-0s1zi0tn1. (Spcna.mo p·re.sto; i poveri contadm1 son-0 sempre dime.nticati).
- 98-
!)9 -
PROBIVIIU
UFFICIO DI COLLOCAMENTO
I probiviri .decidono le .coi:t.ro.vcrsio fr~ opc:
rai o paclronL Sono cost1tn1 ti m collcg10 nei
centri industriali. Il prcsiclonto è nominat.o
clal O'overno; i membri (m<>tìi lavoratori metà
prin~ipali) sono eletti ogni .quattro ~nni. .
Le controversie vengono pnm.a esaminate rn
via conciliativa; so la conciliaz.ione 1~0~.rie­
soe clcciclo una giuria scelta fra 1 prolnv1n; le
spese sono a carico di chi p<mlc.
.
La sentenza è definitiva so la controversia
non è superiore alle 200 lire.
EMIGRAZIONE
(Legge 31 <:; •nuaio l!lOJ
11.
2:J; R·g. 10 Luglio UIOIJ
..
La leggo sull'emigrazione tutel..a- - ~n quaJche moclo, s'intende - gli en11g1:anbi: SoJ?-O
considerati emigranti coloro che viaggiano .1~
tcl'za classe e si reca.no in paesi traJJ.soceamc1
in cerca di lavoro.
.
Vi sono comitati comunali o rnandame~tali:
ispettori cl'emigrazione, isprtt.ori. viagig1anti
un Commissariato e un Oons1gl10 d'emigrazione.
l'
o
I Comitati comunali o manda1i:<'.nta i
composti clal Pretore o dal Oonc1ha~orr, dcli1
Sinda:co, da un parroco, da un med1~0, ~ ni
un lavoratore rapprcsen tante le orgamZ7..azE .
operaie, scelto dal Consiglio comun.alc... ssi
danno notizie, facilitano i passaporti, glh. 11~~
barchi ecc. (I passaporti debbono essere e ics Ì
per il tramite dd Sindaco, al Prefetto o a.
Sottoprofetto).
so:
I 0omuni socialisti debbono procedero in
perfetto accordo con gli Uffici di collocamento
riconosciuti dalle organizzazioni operaie e fi.ssaro anche por essi un sussidio sul bilancio
comunale tanto più largo se l'Ufficio ~ una
sezione mcclico-lcgalc per gli infortunati e per
i bisognosi
COMMISSIONI D'AVVIAMENTO
AL LAVORO
DoYe non ooistono uffici cli collocamento funzionano queste Commissioni di cui già . di~m­
mo. Il loro scopo è ùi trovare lavoro a1 disoc~
cupati. Ma noi desideriamo invece che gli
Uffici di coll<>camonto siano costituiti per ogni
dovo e ,-.cdiamo con simpatia che le masse
operaio insistono in questo concetto nelle loro
agitazioni.
.llAPPORTI DEL COMUNE
CON LE 0.llGANIZZAZIONI DI iCLASSE
COOPE.llA TIVE E POLITICHE
D.ebbono essere cordialissimi. Il Comune socialista deve a iutare in tutti .i. modi il sorgere
e il fìorhe tfoLlc cooperative di consumo ~ di
lavoro e delle leghe di resistenza. La Sez1-0ne
socialista che raccogli.o poi i migliori elementi
org.anizzati deve .essere sempr.c al fianco cl~l
901!1-unc, difondorlo contro tutti gti. attacchi,
incitarlo a proseguire nello svolgimento del
suo programma.
·
.
Tra Comitato della Sezione-, i Consigli d~lle
01·gani:zzazioni e il Oomuno vi sia i1 massuno
affiatamento; ognuno ha la sna sfera d'azione;
-100-
-101-
ma tutti Ù<'bbono cooperare nell'opera ù'fosicche attraverso al Comune si cleYe compior-0.
Quindi niente attriti personali o beghe inconcluùenti che fanno sonicl-0ro gli avversari;
ma l' i<leit al ùi sopra di tutto e ùi tutti
Beneficenza
POLITICA DEL LAVORO
CONGnEGAZIONE DI CAnITA'
Jnt'
1.16 proposte <ldla Confc<lcrnzionc generale
cLcl lavoro dchbono sempro {•sscre tenut.c presenti ùagli amministraLori comunali socia.listi.
I tre brc\'i orùmi dcl g.;orno votati dal Conv<'gno dci Comuni socialisti segnano 1.a via.
Li diamo integralmente:
((L'Assemblea dei Comuni ~'Ocfoli&ii, in merito
a i criteri p1·ogramma tid. della Confederazione in
m:iterìa cli politic+.1 del law1ro, li approva e ~·im;.
pr;..'ìl~l a s.i~enerli, lieta d1 con1-i,atar<' che 1 rapPorti t.ra Amministra:;li<>ni !':O<:ialiste e Org:1nizmzioni confrderali si fa('c.iano srmpre 11ii1 int.ime e
proti('ue J>Cl raggiungin:ic-nto delle ("OUlUDi idealità.
-
G. BIANCHI)).
«Il Convegno, riconosc-lltt•t la utilità che il personale addetto ai !'.en·izi inclustriali <l<'i Con ,uni e
delle Provincie partecipi colla sua esfl<'rienz.1 alla
gestione tecnica. di tali se_rvizl, nonchè la. neref'sità cht> la cla.s~ lavoratrice n ~11nmle ed mtellettlmk fll addestri alla g,estione dei S<'rvizi J1'.!e<l~­
simi, esprime il voto (·he i Cotnuril e le Prov.11ncie
co~>Utuiscano, in ognunn delle loro aziende cli ~­
ratter(, indu\strfole e com:m,erciale, <lelle C'omm1~
sio.ni <'OD•<mltive tecniche, chiaman~lo a pa1:tec1IHt1 •.i in congruo num<'<ro gi)i ammlnistrator1, la
dat>ziont: 0 il personale. - SonrAVI ».
. .
« Il C'onveirn.o i.Inpegna foru•alrr10ntc le .A.mmm1:
stmzionl romunali so<:h1li.<:it<>, principnlmcnte d~1
pic:coli e n\edi Oomuni, a f'OStituire Mll<> Oomro1&
-1c·ni d' vigilanza e di c-ontrollo ehe, coacUuvunclC1
le Cr.rucre del Lm·oro e le Qrgn nizznzioni, garanti':l<':1110 la ossen·an7..a. dei 1-.a t ti C"On tra ttna lì. Mlle
u0rm<- generali di protezione ig1€ni<'a, soci.aie. eco·
nmnirn f'jle intereS$8.nO le cla~si lavoratrici.
G.\J.U.AXI
».
XII.
.In ~gni Comune funziona una Congregazione
d1 cantà che amministra le istituzioni pubbliche
di ben.cfìcenza.
L~ Congregazione è comp-0sta <li un pr<'sidente
e d1 quattro membri Mi Comuni infe.riori a
cinq~mnila :abitanti, ùi oLto in quelli c:he hanno
d':L ?lllq~iemil.a a cinqiiantamila abitanti, di dod1c1 n~1 Comuni con popolazione superiore. I
mem~n .della Congregazione sono nominati dal
Consiglio comunale nella ~ssione d'autunno.
Posson_o essere nominati anche i consigl.ieri comunaJ1; ma non più della metà dei membri
del.la Congrngwzione debbono appartenere conlemporan~amente al Consiglio.
Il p~es1dente .resta in carica quattro anni; i
~iembr~ sono rinnovwti un quart:o ogni anno
m ragione dell'anzianità di nomina.
Le donne possono esse.re nominate a far parte
della Congregazione. Di questa facoltà de.bbono
far largo uso i Comuni (le madri di famiglia
sono. cl~me.nti d.avvero preziosi nelle amministraanon1 di benefioonza).
La t~tda sulla Oong.rcgazionc è eserciitata,
C?IM g~à vo~emmo, dalla Commissione provinciale d1 Ass1ste.nza. e beneficenza pubblica.
DOMICILIO DI
socconso
. r:i:anno diritto alla assistenza doll.a. Congrega.z1one <li carità coloro che possono dimostrare d'av0rc il clomicilio di soccorso neJ Connme e precisame.nte:
-1021. 0 Quelli che per più cli cinqu1~ anni ebbero fissa dimora nel Comune.
2. 0 I nati nel Comune IN,\'Ìttimi o no.
:3. 0 I rcs.icfonti all'1·st-cro che nmnt<'nncro il
loro ùomicilio nr! Uonrnnc.
La ùonna maritak'l, <" i figlioli inh•riori a 15
anni seguono il domicilio dcl manto o dcl tutore.
Se il domicilio di socco·rso è dubbio hisogrni
ri('oJTere all'atto giudiziario d.i notorietà.
E' im])Ol'lantc sa-iJcrn,•i'attamcnle il domicilio
di SOCC<Jol'SO elci ('ittitdini per ('\'Ìbtt'I' ';j)('S:~ a.rbitra,ric 1ic1· riconro nPgli ospedali, negli istitn ti <l' assistcni',a, ecc. ccc.
~
-
J03 -
o pii1 arnminisl.nv.wni secondo l'affinità <l<'i
foru soopo.
CONSORZI DELLE OPERE PIE
Possono anche costituirsi fra gli Istituti ùi
beneficenza esistenti in una, provincia, <lei Consorzi per -0rogaro in Uomune la hcncficenz~i
mediante la fondazio1w di ricoveri di mendicità, di ospedali, di riforma.Lori ecc.
(La burocrazia Jlm·ò ostacob in ogni modo
la creazione dci Uo n sorzi delle Opere Pio;
contro di es.sa i Comuni soci:11listi debbono
string<>rsi in f.ascio o rcagi1·c).
CONCENTRAMENTO
E RAGGRUPPAMENTO DELLE OPERE PIE
Sono concentrate nella C<>ngregazionc <li carità a termini dC'iUa. legge lì lugli.e> 1590 numPro 69i2:
1. 0 Le istituzioni elemosiniere; 2.~ le istituzioni pubbliche di beneficenza. esistcn ti nel Comune che non abbia.no una rendita netta superiore a 5CYJO lire; 3. 0 le istituzioni pubb~ichc d.~
beneficenza di qualunqnc Sp<•cic a bcnr.fi.cw c1e~li
abitanti di uno o più Comuni che, insieme nu·
niti, a,hbiano meno di 10.000 ahiLainti; 4. 0 que1l_e
a, ctti. sia mancata o non si sia potuta cost1iuiro l'amministrazione e la raJJJll'<'scntanz~ per
difetto di disposizioni all'atto della fondazione.
Si possono anche concentrare lutto Iç .altr~
istituzioni di bencficcl')joa se è nccessano. pe1
nn.a pii1 semplice cd economa amr:i_ini~t~·az1one,
per il controllo o per render'' p1 u d fica.cl} la
b-encficenza.
Lo istituzioni pubblich<' cli Leneficrn7;:t possono
anche eSS<>re, quando non avvenga il co.ncentramcnto, ra~gruppate alla dipendenza eh una
Le istituzioni alle quali manca lo scopo e
che non corrispondono più a. un interesse della,
pubblica 1:>€ncfi.ccnza, e siano div~.nta.tc inutili.
porche· ai loro scopi si provvedo in modo definitiYo, possono csscro trasformate in modo
che, allontanandosi il meno possibile di,1 'a. intenzion,.e dci fondatori., rispondano a ur1 interesse attuale e duraturo clclla bendìcenza nei
luo"'h1 cui era destinata.
(Così dioo la lcg_g1c che è puro ancora tanLo
difettosa -e presenta; molte lacune).
Ma nei Comuni r ural i il concenlramcnto, il
rag.gruppaimento C' la trasformaz.ione delle Opero Pi e sono anC'ora spc1·anze fantal'tichc. E invece bisogna agire, bisogna, far<'. Si d0bbono
sottrarr-0 ai p-rcti cd ai loro amici le Opere Pie
e sostiLuirc ad cs,;c le Congregazioni di carità
che sono Enti eletti dal Consiglio comunale o
rappresenta.no la gcn<'.ralità degli abitanti <"
quindi agiscono con maggior giustizia distributiva.
-104-105 -
PER LE VITTIME DELLA GUERRA
Tutto lo vittim-0 della guerra : ~cdove, g&nitori dei morti, ori'.ani, debbono essere assisti te. L'assisteniza per qucsLa povera gente sia
assidua e tenace da parte dei Comuni.
Lo pensioni rappresentano un <li ritto; bioogna battere e ribattere a Roma sin che si è
ottenuto. Gli assegni di ma.latt.ia e di prigio·
uia, le pol.iizw, il p1iemio di smohili t..a.zionc, il
pacco vestiario, oobbono esscir-0 da,ti sollecitar
mente a tutti gli aven ti <liritt-0. Speciale cura
si dc-v-e avere per gli orfani di guerra.
Per gli i•nvalidi -e i mutilati è bene anche
oorcare un'ovcupazione Qgni volta ohe sia possibi.le.
NON BENEFICENZA GRETTA
MA ASSISTENZA SOCIALE
La beneficenza non deve essere esercitata secondo l'antico e gretto concetto elemosiniero~
ma deve inveoe sostituirsi a poco a poc~ act
essa il supremo compi to dcll'assistonza soc1.ail~­
N on la cariità che tropp-e volte avvilisce ma ~l
lavo·ro per chi non l'ha e può lavorare o il
i-icovoro per i verehi o gli inabiil.i.
.
La beneficenza è quasi sempre elemosina; la
assistenza sociale un dovere.
XIII.
Case
_Non c'è miglior pagi na su questo .a.rgomonto
eh qnell.a cho sc 1:i~s~ il no-<;tro compagno dotto~
~lessandro Schiavi, presentando l'ordine dd
giorno approvato dal Uongresso dci Comuni
socialisti.
Eccola integralme nte:
«La ca&a è un e!('mento indispensabile aihl vita
<)ell'uomo qu.anto g-Ji alimenti <'Ù è in più un
fattore di salubrità e di civiÌtà.
'
'
La f3;nfe ~i.aliln.lcntl, oonre la fame d'aria, di
luce, d1 I>Uhz1a, nella {':1s.a hn11110 non dissimili
co~segu_en7:-e :i:>er l'in<liv_
iduo e Per la collettività.
~, qu1!1~1 di so_m>?10 1nt<'l"('S.."C 3"-'-'Ì{'urare a tutti
gh Uù~~ni un. rrunLlllo sufficiente di sussii::t~mze, e
un ru1rumo <h condizioni conforte•oli di abitaz-0ne
Questo :minimo non è affatto garantito, special~t:ntt= i:ie1 grandi centri urbani, n tutti i cittadilll, arnr.1, buona par te della popolazione rrleno abbwnte, si. vul.1 a.ffermare. ch 0 vive in oondfaioni di
assoluta"'. msuflìc1onza e lllCOll Odità dell'abitazione.
d ~I re.,1mie della. proprietà 'Privata del suolo e
~ le c~se no~ .è i:n ~rado di assicuro.re quel mi.
~uno d1 cond1z1on1 l'lspondenti ai precetti della
ig1e1?e e del conforto.
fi ~· 1 9.tere.sse privato, perseguendo esclusivamente
n 1 ai . u~ro, su.bordin.a oirni criterio di numero e
d_l cond z1on.e delle abitazioni al reddito cbe può
~'.t1~rre dal oapitaJe .lm'I}i1egato; anzi, quanto pegg_ or~ &ono le eondlz1oni <l ei mercato <Lelle abitazi~ni ·~r sc;.'l~·sezza e ·insuffieien7Al del numero di
es:,e ~omb1le, e quindi quianto J;>iù piena d'in.
f.0 ~-ot J e d.i _sofferem,e è la situazione degli inqui..,1n,i, ~nt~ PI1? <'leYa·to è il h1ero del pr-O'prietiar.io
èa:enno ma~g1ore. è. 1n lui l'interesse a cbe nuo·re
tit-t'1 !In s1 eost1.m srano per lllk'lntenere elevati 1
ne e case es»stenti .
-
-
lOli -
peralt1'0, case n uo,·e si costrn isco110, ed ;1
ton> cOl:>to è superiore a quello delle ~1ntid1c, esso
si affretta ad adeguare i titli di qt.<'llc a c1uelli
delle nuove, accres<.-endo <.'<>~l. scr,:r.a fn tim e
, Pn:r..1 ~~H·tilicio. i HlHJi lucri.
•
Inoltre essendo, nella genemlitil dei rasi, J'inve.
stimento del capit~1le nelle <:ase inùipcmlcnte cl.a
una vera e propria industrin. dell'abitmdone od
estnineo a essa. ne viene <:he nell>a /:,'l'stioue, nella
manuwnr.ione e nell'ammiui.'>1;1:17.ion<' <k!Lt casa.
J'irn:ompet.cnr.a, il mison<.'ismo, la ti1·chic_ria ~osti:
tuisoono i curntteri st1licntJ dcl prnpnetuno d1
casa.
Nella stessa costruzione, :;e si ccc et t na la rn~a
cli Jus.so. il proprietario ptiva to non Hi in·~occupa
menomamente di quanto riguarda la 1·a:r.1onal1tà,
il <:onforto e la comodità ùe.!!:li inquilini. IJunioo
obbiettivo è quello di ottenere un buon impiegio
dcl suo <1c1wro assicurandosi, C'Olla minore spes:~.
il più alt.o reddito e quindi nppll<:>ando le riiÌI ngorose cd. assurde eeonornie.
.. .
Ora, po1chè è nell'intere:-:se de!La coll~tt1v1tà eh~
la ca~'l sia ~1na, pulita, lunlinosa e bella per tutti,
affin('hè le g-cnera7Joni vi crescano nelle più f:worP.rnli condizioni di salubrità e Poic-ht' il c.'lpiw,le
11rirnto non ha preoccupazioni siffatte e a~l e~9e
ll<>n ispira la proprin. azione, sibbene la 1nsp1ra
:1 l prnprio tornaconto personale. che è eon J'i_n(eMse ~nera le in antitesi; e poichè è pregiudrn1evok~ .al sommo gmdo per la collettivitù. st<~o;;:1 eh~
una condizione siffatta di sovraffollamento e cl ~
incomoclitit e cli insalubrità con tinui, riflcttenclo~ 1
csS;:t. sulL'l morbilità, sull:a rnortalWt. su·ll'~sSI·
~trnza. nella criminalità, e quindi traduCX'nclos1. In
1111 Jll:tggior oosto degli indiv1d11i e in u n . maggior
peso per la oollcttività medesima, n~ v1enc che
c11w,,ta <k"e sostih1irsi a·l c-apitale pr1vn1-0 nella
rnstru:r,ione e nella .gestione delle case cl'affittod.. .
1
J<) percllè non le fluttuazioni del niJercaf? e 11·
>1i{' e dell'interesse investito negli in:anob11J., nia
1111 c·ritcrio razionale proceda olio sviquppo de11a
costnizioni pamllelamente al1'inercmento a.ella
popolazione, OC'corre che i piani <li costruzione
d<>lle case num·e. e
demolir.ione delle case '·ec.
rhie im1bitahili, siano preclisposti di luni.re ronn~
fln:rli rffici n unicip:1 li cl ella abitazione
Jenclos 1
cli tt1tte le rileY.'.lzioni st.'ltistiche adeguate.
1'l se
I
•
ai
,-.1
107 -
hl percltè alla Co;;tn1:r.ionC' <h Ile abita:do1I rl'nffitto i1re1:1ied;1110 11ou lo i<J>irito di luci'<> e 1'111(·0111petenza, ma un <·ritt'rio <li ~1!111.Jrit.ù e cli contlJ·
dità e una <'5J>Cl'Ì<.'117..:t te<•11it'a Sfl<.''-' ia Jir.za l<t. 0<:corrc che c·s~t sia atli<lata agli J::<tit.uti per le case
popo!:.'.lri, J>l'O\'\'Ìl'ti di orgn11i t<'t·nici idonei <·d
esperin:lEmt<tti.
l'erchè, i11fitH', r·essi ~liii<• are.><' falJbrk;tlJtli e
sulle oase 001:1trnite 1:1 ~1N·nl:1r.io11e <' lo jngul;t.
m<mto sug'l i inquilini presc•n li e fu turi. occorre
che tutte l>e <:i1so cli n1Jitazio11e in cui s1 e~'t'rcit.i
l'iuquilinato . .sin.no 1r;uni1·ipaliz7..;1tc a mc:r.7,;1 cli ri.
scatto. e allidMo per kt loro gestione a~li ~tessi
orgM11 speci;~liz7;atti a<·r·0111wti, l!li Istituti ver Jc
<:<tse .J!Opol:ll'I, rnn_nnernlo escluse le <:ase ocr·11p:1tc
esclusivamente da1 pro1n·ief<1ri <' lo case cvslruite
e C'onclotte da Socicth ('()()pera ti ve.
Da queste premesse rau11>0IJ.:.rno le se!;u<~nti pro!>OSte p~·a liclw :
·
1) Le case di .n bit:1zio11c non oceup~tte <'s<:J11.:-;i.
rnm.en1e cla 1 rn·o1>rict:nio, o non I•osS<.'du te e a mmirustra te da ~ori~Ut c·oone1·ntive o <lestlnnte all<·
person~ a~dette alla c·oltirnzione rlei fondi, s0no
trasfente in 111·opriet:1 dei Comuni n.,e<liant.e ri.
scatto.
. 2) Agli attuali propri<·t~1J'i mfrati. siano e"'-"Ì
sm~le per:-:one o Societù o Enti pubblici. viene
C?JT~sposto. U!l pr<'z7.o di riscatto sotto forma di
IIt?~1 f-0i;d1'ar1. oo~ intor~sc:;e rorrispornlent.e al Y~t­
lore capitale _<le)l nnnl:ihde, (·alcolato in base nll<l
imposta foncluu1a pagata su di es~'e prima della
guerra.
3) Le aree fabbricabUli entro una zona presl~i­
hllit:a sono pur e~e esm·opriate e risoottate in
base aJ valo1·c f"len~ii:tclato ai fini della impnst~1
s ufl e aree fabbrieab1l1.
4) La. P.1 cs~ iion~ delle CaS<' riRC'ltt.ate verrà aflìdat,a. ag;lt Ist1t.uti rier k <"M;e popolari nmmini.strat1 da un. C-0nsiirlio, nel qua1e e~tJ·ernnno.
P~r un t.enm .1 rnpprc!'l(>ntanti del capit'lle confento o az1'lnano, per 1m 1<'rzo i ruppre!'l(>ntanii del
Oo!Ilu~e e Per un tcr7.o i rn1mrcsentanti de"'li in-
C]llllim.
...
. 5). Gli fati tu ti per le cas.-e 1iopolari pronecl'1110
qurnct1:
a) all'amm.in i stra~ione dcl patrimonio edili.
,,
-108-
-109-
zio contunale risrott.a !?, fl li~. esazione dei fitti,
alla mannt<>nzione deirJt sl.ab1lt;
.
.
b) n:fla cosln1zione di ntHW<' .abitazioni proporzionalrr'.ente allo S\'iluppo clemo,grnfico lr~ b.1se
ai rilievi e allo previsioni clellTflic-io municipale
de Il'.a bitazione ;
o) alla <kmolizion<' clelle <'n~ n'cchh'. ln~­
lubri e perMò inabitabili o n l lo!·o rls:rnnmento
sfera greYe e stracca dove il campanilismo
trionfa con la sua triste coort.e di pregiudizi
assurdi.
Oggi la Provincia, domani la Regionr, conquistate da.i socialisti, debbono ere.are una rete
sfradalo che non lasci ndl'abban<lono neppur
l'ultimo villaggio.
Ma anche i Comuni hanno il dovere di cooperar-0 con tutt,c le loro forze a questa azione
rinnovatrice.
Specialmente le stra<lc eh{' allacciano il piccol.o centro rurale allo stazioni · fen·oviarie c
tranvia.rie c1cbbono essore subito aperte, a costo
di qualunquo sacrificio.
Il misoneismo non mancherà andrn qui cli
lanciare i suoi s(,upidi s(,rali, ma bisogna non
curarsene o sferza1rlo a c!overc.
entro un periodo di tempo cletermarato ».
Fin qui l'ordi~e <lel giorno Schiavi davvero
esaurionto o radicale.
.
I C'omun.i rurali fa.ranno intanto b~no a
tener un rogistro delle cas? sfitte, a~ aJJuta1:e
gli inquilini poveri nella ricerca degli alloggi,
a difondero la folla contro I.e. prepotenze quotidiane dci padroni di casa.
PONTI
XIV.
Viabilità; comunicazioni
La viabilità e le eomun.i.cazi~ni son? assoluta.mente necessarie per i comuni rurali.
Molti paesi in Italia vivon~ <;i001plet.amen00
isolati, segrega.ti dal mond? civile.
Quest'isolamento devo fimre.
E' durato anche troppo.
STRADE
Le strade sono per i Coonu.ni le vene. Le
veno portano, in tutte le frbr~ del oorp?ta~le
no il buon sangue necessa,no a a v~ ·ta.tai
sti?ade innc.>Vano ~'es~ste~ .g.r.a.ma
s l~tà,
dei Comum ruraih,. h. avv:icll:1anoll !1' dustrie,
danno incremento ai commerci e a 0 1~ , t.rnoportano un soffio largo e moderno n 1 a;
11
a.Ii
C1 sono dei Comuni cho lru;ciano ancora sui
fossati, in punti di grande passaggio e di
grande traffico dello passerelle corrose, senza
sostegni talvolta.
Un nostro amico, intirniss.imo, sin?ac<_>..h~
dovuto accoglirre nrlle sue scuolo dei p1ccm~
di un Comune vicino che dovevano, per recarsi
al capoluogo, passa.re su un largo fossato sul
qual.e era gettata, una scmplice .asse traballante.
Figuratevi, quei povcr.i piccini, come potevano pa.ssarf' !
In altri luoghi ci sono dei ponti eh~ fanno
pietà; archi che cedono, piloni rovinati, sostegni staccati.
Il carrettiere o il vetturino che debbono per
forza passarvi .si fu.nno prima il segno della
oroce.
I ponti debbono essere, con il concorso do,:e~
roso della Cassa Depositi e Prestiti, costrmt1
-110-
o ricostruiti, se sono - come quasi Lutti
rn
condizioni disastrooo.
P<lr quelli cbe passano ai margini dell'abitato è b0no aggiungere dei lavatoi per le povero clcnne dcl popolo costr<'tto a l.avarn in
l110ghi impossib.ili.
LINEE TRAMVIAIHE, FERROVIARIE
E AUTOMOBILISTICHE
Bisogna 'insistere nerchè la forrovia o la
tramvia o l'autormohi1e passi p<ir i centri rurali. Noi abbiMDo molti luoghi segrngati dal
mondo civile. E' una <'onstatarz;ionc vergognosa.
Ma date d<'lle linee c1rttrichc locali alm<'no. o
dell" linee automobilist.icho. Lin<-e elettriche
porchè' i tram a vap-ore dehbono trasforma!·si
assolutamente. anche sulle r<'ti dovo ora lasc1ano, dietro a sè. l'acre fumo dello loro macchine
o i moccoli piìt abbondanti dei Yiaggiat<iri.
I treni r1amba di legno hanno fatto il loro
tempo.
Sono antidiluviani.
E dovr non può passare per ora il tram elettrico i Comuni incoraggino. con· irnssidt 8;11nuali, le lin~ au1.omobilistich<': l'automob1fo
non va considerato solta.nto come un og~etto
di lusso ma come un mezzo rapido di comunicazi'one. E' ve.ro che Io Jineo tramviarie
o automobilistiche colpis.cono al cuore. gli _i!1;teressi dei p.adron.i di nili1grnza, nei bnoccrnl e
dei mulattieri: ma il mondo si tras.forma . a
,l!ran passi ed è facile pN chi ha buona _voglia
di cR.mbiar mestiere: diventare tramv1cre o
d1r111ffeur.
.
ConosciR.mo un nostro c>ompa~no che ha guidato ner dieci anni i muli e ora guida un'a~i­
tomobile che fa sorvizio ner posta e passeggeri i
ra.1'<' eh~ nel cambio abbia ~uada~nato. .
Tutte le trasforma.rioni, del resto, feriscono
-111-
degli interessi; ma l'interesse partiool.aire deve
sparire di fronto all'interesse generale che si
tracl~ic.e, ·n~n nel j)icc?,lo beneficio ~~ uno ? di
pochi, ma rn quello p1u grande e prn tangibile
della collettività.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Tutte le strade o le piazze sia.no conveniientomonte illumi,n ate. A luoo elettric.a s'intende.
Alh~stcro non c'è villag;gio che non ~ia rischiarato così; da noi in Italia molti C-Omuni affidano l 'illuminazione alla ... luna o a sudfoi
fanali a petrolio.
PULIZIA STRADALE
Le st.rade debbono essere accuratamente pulite, ogni mattina. Sappiamo per prova quanto
costi questo servizio, specialmente nei Comuni
attraversati da stra.dc provinciali dove enorme
è il passaggio di ruotabili; ma ogni sacri.fi.cilO
è necessario. L'igieno o la pulizia delJe strade
sono doveroso per tutti i Comuni, grandi o
piccoli.
xv.
Agricoltra
I Comun.i socialisti rurali debbono specialmente pensare1 con propositi ben saldi, alla socializzazione ùolle terre.
La costituziono delle Cooperative agricole, le
affittanze collettive, l'aicquisto in comune dei
concimi chimici, dello macchi.ne, l'introduzione dei moderni sistemi di rotazione agraria e
-112-
<li oo] tura intensiYa doli bono tro\ ar-0 ne] Comune ~ialista ~m appoggio illimit..ato.
. Il ~~nd~co, . gli. Asse~sori, i .c<?nsigli<>•ri piì1
I!1tcll1genti spieghino a1 contadtm che la soc 1ali;r..zazon~ della terra deve far tesoro <lei trovati
della scienza i che .è un errore <'norme comba.tter~ l~ macchrne e ~ concimi chimici; in regime
scci.a.list!-\ le ma<?C'li.rn~ come gli nomini non 8arann.o pw crumi.r<' e i ccncimi l'himici ùa,ra,nno
me8s1 a.bLonùa.nti.
Ma intan!-o. b~·sogna avviarsi verso la società
futu~a, a.n~icipame fin dove è possibiJ.o i benefici, costitmrc le coopcrativc agricoJe <' af~tta_ro .a.cl ~s~ le ~rre. ddle Opere Pi.e, degli
Enti pubblici e dei privati.
Questo è il primò passo.
Verranno poi gli altri.
Il con~tto della. terra divisa in piccoli lotti,
d~l campicello recmto dalla siepe e segnato da
p1dre di confine, è un concetto caro ai borghooi e ai clericali che vogliono consen·ata la
proprietà.
Noi sappiamo che per l 'C'"Oistic.a.. religione
delle siepi e dei confini si seminò a larghe mani
l'?<lio ~ra fami~lia e famiglia, tra villaggio e
v.1llagg10, tra città e città, tra nazione e na2nono.
Gli uomini divennoro lupi e si scannarono
l'un l'altro. Ed eramo, invece, f ..·ateJJi ...
Noi vogiliamo soclÌlaLilll'Zarc la terra.
La terra era di tutti; di tutLi deve tornairn.
. Madre comyno, non ~1atrign::i per il popolo
in numero dm lavwaiton.
Nc..10 .servi e padroni; non op.pressi e opprnsson; ma una gra.n de fa.miglia d'uguali ohe
non conosca sulla libera terra fecondata confini
artificiosi e di tante natlioni una sola ne fondi
e di tante bandiere una sola fiammante, spieghi a.i v:cnti. Così, solta.nto 'così la terra e il
lavoro saranno finalmente 'l'edenti.
-
J13 -
XVI.
Anagrafe e stato civile
L'anagrafo è il serviczio più importante, nol·
la vita quotidiana del Comune.
Noi siamo contrari ai grossi .rcgis.t..ri ana
grafici e favorevoli invcco allo schedario con
schedo <li fa.mi.glia o sehccle personali (rosso
per i mawhi; bianche µ.cr le femmine).
Lo schedario deve csoore gclosa. mcnte custodito, maga1~i ilil l.arghe cassetto chi use, le cui
cihi.aivi si.ano trnut..c dal Sin<l.aco 0 dal segr ~­
tario.
Sulle schedo individuali oltre alle notizie
solite: cognome, nome, paternità, maternità,
luogo e data di nascita, condizione ooc. è bene
raocogliere altre informazioni nc~essarie. Per
esempi-0 indicare se quella determinata persona ha o no l'attestato cli proscioglimento (per
l'eventu.ale frequcnnt di sl'n-0le diurne o S?rali
o festi;ve); so è o non è elettore (per l'inscrizione d'ufficio nello liste); se risi<ede stabil~ente nel Comune o se vi si trova di passaggio.
Così so l'.anrugrafe è he,n tenuta molto faieibitati riescono tanti laivori comunali: il oonsi1mcn.to d'Olla popolazione staibile o de1la fluttuante; il razionaimcnto; la compilazione dcl
r~istro dogli obbligati alla scuola; delle Jiste
di leva; di quello c.Jcttorali politiche, amministrativo, commercia.li e dci probiviri; delle
domande di pensiono, di sussidi, d' indennità
per le vittime di guc-rra.
Ugual~ _cura bisogna ave.re dci registri di
Stato CIVllc. Sono quattro: di nascita di
morte, di maitrimoni-0, di cittadinanza. '
-l15 -114-
~l Sindaco o un suo delegato (un asscs.sore
e rn mancanza di questi un <'On~igliere com una le) sono ufficiali di stato ciYile. Soltanto
per gli atti di nascita, c di morto è permessa
la delega al segretario.
Il Sindaco deve aiutare i povc.ri n<'ll'interprdazione della legge.
Per gli ~tt~ in cui occorrono dei testi gli
stessi sala nati, del Comttne possono }H'esLarsi
quando sia a loro noto p()rfoLta;mcnte quant'1
debbono dichiara.re.
Facilital'c insomma in
tutti i modi questo sorvizio dolicatis~,imo.
L'ordine, la regolarità, la solle.cj tu dine:
ecoo lo tre qualità che noi vorremmo distingn<'ssero i Comuni socialisti da.gli altri don}
il disordine regna purtroppo sonano e carte
r documenti e registri sono preda d<'i tarli.
X1VII.
Legge di Pubblica Sicurezza
Xci piccoli comuni dove non c·è il cJ.clcgato
di P. S. i1l Sindaco ne .assume J.e funzioni.
Bruti.o il mestiere e brutta la legg-0 ma è pur
necessario accenna.re a.i punti principali contenuti nel testo unico 30 giugno 1889 n. 6144 e
nol regQ1lamento 8 novemhrc 1889 n. 6517 e in
alcuni docrrti successivi che modifical'ono qualche .a.rtic:olo.
onDINE PUBBLICO
E INCOLUMITA.' PUBBLICA
nIUNIONI PUBBLICHE
Non bisogna chiedere nessun permesso mai
St'mplicemente avvertire ventiquaittro ore pri-
m~ il Sindaco }Jf'r iscritto indicando: giorno.
ora e luogo della riunione. La lettera deve
essere firmata, <' bisogna J'ilas('iaro ricevuta
segnando l'ora in cui venne- consegnata.
(L-0 runioni private né locali delle associazioni e le riunioni pubbliche eletto.rali si
tengono senza nessun avviso. I sindaci socialisti debbono conC<'d<'re sempre pormessi per
conferenze e comizi pnbh!ici e invitare la foriza
ad a,stcmorsi dall'i1.4t·crvcnirvi; mez1ZiO sicuro
perchè non accada niente).
CO~TEI E PnOCESSIONI
Chi intendo promuo,vore c9rtei civili e proc.cssioni religii1osc o atti di culto fuori dei luoghi a ciò d<'stinati deve dare avviso in ùcritto
colla firma clrl promotore al Sind.aioo almeno
tre giorni P1·i111Q indicando l'ora e il giorno
in cui ha luogo la <:<!rimonia.
·
Il Sindaco può vietar-0 .per ra~ioni di ordin"
o <li sanità pnhh.Jica cortei e ~wocessioni o modificare 1-0 ore, i modi o l'iti1rnra.rio, avvertendo ventiquattro ore prima i )Fomotqri.
Fanno <'Ccezione i funerali <' l'aocompa!!namento del viatico, salvo condizioni speciali
di sanità pnhblica <1 cli polizi::t- locale. (Anche (!UÌ la pii1 larga· lihertà posç;ibile.
'N" aturalment" in tempo di ("PidPmi.a o di mahitt.ie inf~tiv<' e mortali (il vaiolo ner escmnio·) il Sincfaco d<'ve vi<'taro c.ortri. pro-cessioni, ri1rnioni, viatici. fnnorali: l'an-;donwram<0n.to del nonolo può in 0111><:ti casi si~ni­
fic,:ire la morte sirnr::i, P<'J" infr7;,on:-.
Il ramhiamcnto d<'llc 01·c è solo consigli.a,hilc
quanrlo siano inò<'tti ronl<.,mpcra.n"am.o'nk dnc
cortl.'!i... avv.Pr1:m ri.
Al<'uni von<"hbrro Dl'oihirn s1>mnre lC' procC'R:::ioni rC'li!riosf': sono avanzi <li mrdio<>Yo cli<'ono; e ~t.q, Jw,n<>: ma. pr-rrhÌ> vieta dc S" il
codazzo dei fedeli si assottiglia ogni g-Ìorno
.
.
-116-
piì1? Piuttosto bisog.na dire .ai parroci che non
mandano gli av:•isi. o .ne sCl:ivono uno solo per
tutte lo nro()('ss1om d1 un intero anno eh(' la
legge è. fatta anche ~('r loro; quando' poi 1a
procc,gs1one, (che, a differenza dci cortei civili
pn,ssa L"ntissima. per le strad:::- principali), in~
tcrrompc per un certo tempo la viabilità sollcva.nll<? ~oc.co~i ?OJl certo cristiani fra i pedoni, 1 c1chst1, i carr('tticri, i vetturini che
at.kndono, i> bene prescrivere un diverso iLincrario su vie secondaric.
ARMI
C'hi dosid<'ra portare armi da e.accia o ri' oltcl 111 o bastone a.nimato dcvC' faro istanza
alla Prefettura o Sotto pr"fottura · l'istanza.
è prcf'Pnt.'lta al Sindaco; coloro che' sono nati
dono il 1885 debbono anzi, a sen!".i della le_g~o
i:;ull'ist.ruzionP ol>bligatoria scrive1·0 la <lomanrla in sua prPsen.za. '
Alla domanda deve cs~erc nnita la prova di
n,q>r pae-ata fa. tassa e il bollo (cartolina v11,,.1 ia) : il r·:>rt.i ficato p.cnale, e due fotog"rafie.
L:i l i0rnw. dura un anno.
·
Prima cli haITTnottere la rirhi.osta iJ Sindaco
rlà il f'H.ri 11111Ta. oMa..; con~igF~1mo .a negarlo ai
nrepotr>n ti o 11.di i::.rrn i.I.ibn1 t.i che pn.rtroppo
non manca.no in mo'lti paesi; J:!'l'nto scnw. arte
nn nart'"' eh(' vive nf'Jll'orio" n<'ll vizio e ffinnn
cli m1csli.('re- lo sr.'trafurilo di lor signori: ,p11Ò
nnrh<' darsi cli~ k nrflfottur.f:I c<:'<'l.a.no a,lle inframrnc.ttr>n7in di qualcho n:\7.m !lTO·S<:;O ,.,i, ... int,..rced" p<>r far armare quPi tini. ma. il Sindaco non deve rendersi complice di tali abusi.
-
117 - -
v-eniento dista.nza dall'aibitato. E' necessaria
la licenza prefetbizia.
Senza. il permesso del Sindaco non possono
spararsi mortaretti, lanciai· razzi, accendere
fuochi d'artitìzio,' innalzaro aerostati con fiamme nell'abitato. (Consigliamo i s'indaci a negare questo lioenzo quando non vi sia la ccrteizza che i ricniedonti abbiano l'espe·rienza, e
la prudenza nocessariie e quando le opera71)oni
si voo;iliono compi0r" troppo vicine alla folla
o sen~a la indispensabilo vigilanza.).
Non si nnò dar fuo<'O alle stoppie nei campi
e nei bosclhi so non nello epoche o alle distanze
stab1i.lite dai regolamenti locali; in mancanza
d'essi, mn.i prima dcl 15 ag·{)sto e a una di:
stanzq, minor.e di cento mf'fa•i da llc case, dai
boschi. da.Ile SÌl'pi, dai mnrrhi di foraggi o
di altra materia combusti.bile.
Le calda.io(\ a vanore sono sottoposte a visita
... a nrov.a; le visito si rinnova.no a.lmeno o!!ni
011attro anni {' saranno ordinati- dalla Prefettiirn. chi' ri la-~<'icrà un c-0rtificato apposito.
L'adn.('tto alla ca.lilai.a. deYc es5ere una pers0n "· ri'l'on osci n ta i donf'a,.
R' vietato dif'norre n0i camni e nei boschi
e in altri h1oghi .anerti, ta,mlio.J.c ( tra.nnolP ),
i:;chionpi o istrumenti da caccia pericolosi a1le
p.ersone.
INDUSTRIE INSALUBRI E PERICOLOSE
Non PO!"sono .st.a,hil.irsi manifath1re. fabbriche o donoi:;iti in~aluhri o pf'ricolosi ~" noin
nelle località (\ a.lle cnndizion'i volute dn:i rerr·oln.rnenti loca.li di nolizia urba.n:i.: in difetto
docide la Giunta su dom.ainda degli interessati.
PREVENZIONE D'INFORTUNI E DISASTRI
SPETTACOLI PUBBLICI
T nolv... rifici e le faibbrii<'h<' cli fno<>hi artificiali dobbono sorgere in eclif.ci isolati e a con-
Nessuno può da.re rappresentazioni pubbliche o trat~nimenti o e.spor1·e pubblicamente
-118-
persone, animali, rarità, gahinrUi ottici ccc.
senza la licenza del Sindaco.
(E' IX'ne proibire i tratten.inwnti che imhro-
gliano la gente; non pcrmctk.1·c ai ciarlatani r
a~ mistificat~ri le loro gesta; vietare l'aperturn
eh baracchu m<lecorosP, le altalene malsicurc i
hersagli non protetti sufficientemente e l'es1;0.
sizicne di oggetti o persone ributtanti. Chi spe·
cula sulla malattia di qualche disgr.aziwto o sui
veri o falsi selvaggi, non può trovare nei Sindaci socialisti incoraggiamento a.l trist-e mrsticrc).
Il progctt</ di nuovi tcat.ri o e.l'un restauro
degli esistenti deve ottenrre il visto dcl prefetto, sentita un.a commissione composta nei
piccoli paesi, del Sindaco, di un ingegnere o
da un wnico.
Il Sindaco - l'abbiamo già detto nel rcgolamcnto di polizia urbana - deve far verificare
prima di da.re la licenza per le ranprcsent.azioni la solidità e la sicurce.za dell'edificio:
deve poi sempre vigilare perchè le uscite del
tratro siano libere o chiuse in modo da aprirle
i:;1~nza difficoltà in caso d'incendio. Un lumr
acceso indica .appunto do:rn si tro,·ano le uscitP
di soccorso.
Il Sindaco ha ingresso libero nel teatro e ha
rliritto a un posto distinto. Egli può sospendrre
lo spettacolo iin ca.so di disordini; e srnz.a il
suo corn~enso non si può variare il progiramma
già cominciato.
Ohi fa domanda di lioenza. per circhi <',qnestri, gfochi ginnastici ecc. deve uniro il C<'·rtificato di nascita dci minorenni che vi si producono. Questi debbono avoro più di quattordi<'i ;inmi.
(I Sin da.ci siano inflessibili; è una vergogna
ehf\ si obblighino dei piccini a sforzi supcriori
alla loro tenera età).
-ll9-
ESERCIZI PUBBLICI
Oltre .al testo o a.I rcg:oh~m<;nto_di P. S. gli
eserci,z:i pubblici sono ~is·:iphnati dalla legge
contro l'alcool is.mo 19 grngno 1913 n. 632 e dal
regolamento 22 ottobro 1914.
.
.
I sottoprefetti _posson_o da.re h~einze ~nn~ah
per l'apertura di bagni, alboq~h1•, caffe, ti~t­
torie osterie occ. Le domande si fanno .a;l Sindaco' che deve sentire il pare.re della Giunta;
non sono accolte quelle c~oi condani:ia_iti e quelle
richiedooti l'apertura di un escrciz10 che non
può essero sorve.gliato._
. .
.
Se in un Comune vi .~ono oste1:e 1n nume1 o
tale da sorpas.~are ·i l rapporto di una per 500
abitanti no11, si vossono dm:e n_uo'!1e hcenze.
(Questa disposizione è gmstissi~; la_ g~te
dovrebbe bere meno e leggere e studiare ~1 prn).
Coloro che vendono bevande contenenti alcool
in quantità supcrioro al 21. per cento. del. volume debbono ottenere speciale autonzzazwne
' .
prefettizia.
.
.
.
·d·
t
Gli alberghi terranno un registro v~ ima o
dal Sifildaco sul quale Yerranno segnati n?mc,
co"'nome paternità, domicilio, età, professione,
clata d'a'rrivo e di partenza delle persone all(J
gi.a te; uguali. in!ormazioni_ debbono esseTe comunicate ogm giorno al Smdao?· .
.,
G1i c.scrciC?;i pubblici sono obbhg~t1 a ns,p~t­
ta.re l'orario stabilito da una speciale. Commissione provinciale.
.
,.
Gli osti e gli albergatori debbono, _all im?rnnil'e accenc1ere un lume alla, porta smo. al~ ora
di chi usura; tener affissai la tabeJ.l~ d~1 .g10.ch \
Yicta·ti, non <lare da bere a ubbnaohi e fanciuUi.
.
. .
Il Sindaco ha di1ritto d'entra.re m q~s1asi
ora nei locali dell'esercizio e i.n quelli comunicanti.
· ·
bbl' ·
I permessi p<)r balli negli eserc1z1 pu · ic1
-120-
debbono es.sere chiesti al sottoprefetto per il
tramioo del Sindaco.
TIPOGl:lAFIE .E .MANIFESTI
Chi .ap•re una tipografia deve farne <lichiarazion-0 J)rcventiva al Sindaco.
N-cssuna figura o disegno cho offende la mornl-0 ~ i pyiva:t:ii cittadini può essere esposto al
pubblico; il Smdaco ha d~ri,tto di farli t.ogJ,i~rc.
Nessun stan:ipato o mano.se.ritto può venire
affisso senz.ai il permesso del Si.udaco · sono
cscl.usi quelli .eh~ rigua.rdaJlo le elez.ioni, 'gli affari commerciali, le vendite, e le locazioni.
MESTIEl:ll GlllOV AGHI
Per esercitare il mestiere di venditore ambulante, ~i dol<?i,, liquori., fiammiferi, stampaiti
e quello di cenciamolo, saltimbanoo, ciarlatano,
<:anta.nte, suonatore, sensale, giùda, faochino,
oocc.lu~re, b~i..rcaiolo, lustrascarpe, bisogna iooriversi m Comune su un apposito registro· il
Sindaco rilasci.erà rioevuta .L'insorizio.ne deve
rinnovarsi ogni anno e ti1 permessii sono riLirati
an.c~e prima ,in caso d'abuso o per 1ragioni d~
or<lme pubblico. (Non cl.aire nioosuna •licenza a1
ciarlatani).
·
MENDICANTI
La legge permette di mendicare a""li
i.na1bili
0
a qualsiasi lavoro nei Comuni dove nOIIl e-sist:e
un ricovero di mendicità. Ma sarà bcnie che i
Comuni facciano il possibile con .sussidi peri-0dici P<~rchè la questua. sia abolita nel loro territorio.
-121-
xivrrr.
.
La Giustizia nei Comuni
ln generalo nei piccoli Comuni iù Sindaco è
chiamat.o a risolv-ore o a conciha.rc una quantità di vertenze le più svariato. La sua buona
par1ola è apprezz.atiSisima. Eieili d.eive prestarsi
a derimero ogini s~rezio, a r1oondurrn la p.ace
neU.c famiglie.
Vi sono però organi giu<li.zia.ri anche nei piccoli Comuni.
I. 0 G'iudice conciliatore. - La Giunta ogni
anno compila una lisLa. dei giudici conci.J.ia.tori
(scelti purtroppo i•n ristrette categorie). Fra
oss.ii, il Presidenoo diella Corte d'Appello nomina
un titolare e un vice che restano in funzio.ne
per tre anni e sono rideggibili. Il giudice conciliatore esamina cause civili non eccedenti, le
cento lire e pronuncia le sentenze, se non riesce
a concili.aire le parti.
Le scnten1ze per cont.roversie inferiori alle lire
50 non sono .appollabiiJi; per le altre è ammesso
l'appello innanzi al P.r etorn. Il concill:i!.:'ttorc
compie le sue funzioni n<'ll ·pala..zzo oomunaJ.e;
all'udienza, i ... litiganti possono comparire in
persona o delegar-0 un 10<ro rappresentante.
2. 0 Pretore. Nei Comuni capoluoghi <l.i
Mandamento funziona una p.rcitura, oon ill '{)retore il vioo pretoro, il can:oelliore e l'uscicro.
11'Protore non è che un giudice; n.e ha tutte
le attri.buzioni. Non può però pronunciare sentemze superiori a una deterrnina.ta. misura della
pena.
Abbiamo già detto cho Pubblico ministero
nella Pretura. è il Sindaco; in sua assenza un
-122-
assessore o un consigliere o il S<'gl'clat'io comunale.
Quando è possibile è bcno che il Sindaco assista alle udienze non per accusare, ma per difrndere i poYeri tante volte accusati ingiustamente e chiedere per essi, se inoensurati,, la
libertà condizionaìe e la non iscrizione nel casellario.
-123-
stri comm2ssa1"i rossi cho dobbono difendere
Comuni conquistati. E' chiaro?
LEGA DE I COMUN I SOCIALISTI
1 Comuni rossi dobbono mostrare il loro spirlito d'organiZizazionro associandosi tutti rulla
XIX.
Organizzazione nei Comuni
COMMISSAIU ROSSI IN OGNI PROV INCIA
loro Lega in modo che div.cuti un organismo
vero, vivo, vibrante che pesi fortemente sulla
vita politica del pa.erSc por tutto quanto riguarda specialmente le questioni comunali. La
Direzione cld Partito Sociali.sta, la Confederazione. del Lavo1rn, la ].,p,ga dei Comuni sono le
trn gria.ndi unità cho c1ebhono incanalare La fiumana dcl proleta.rirato verso il. trionfo del Social i<;mo.
Scelti, fra i. più intell.igenti e i più coscienti,
mli amministratori comunali, costituiti i Co·
~uni socialisti, bisogna, in tutte le Provincie,
fondare dei Uomitati speciali, composti di tr<:
sindaci e <li due. segretari comunali, compagni
fidati e provati, che _debbono, come commissiont'
tecnica che fiancheggi i Comitati delle Fed~~­
zioni Provinciali socialiste, aiutare 1-0 amministrazioni nostre nello svolgimento dcl progra!'Il~
ma consigliarle, incita.dc, risolvere i qu~s1ti
di {ma oer•ta grav:ità che ogni g~orno s'affacciano
nella vita comunale, indicare chia ramente la
procedura da segui~·c icrl . m'.11;-teria. .speci a_Jmion U:
di ricorsi contro gli arb1tr11 e gli aibus1 clegh
organi di tutela provi nciali e centrali. .
Come il governo e le prcifetturo hanno i _loro
clolcgati prefettizi e i loro commiss.a ri r~g1 eh~
han portato e _porta~10 de1
d1s?'rd in'? nel
Comuni non chmcnt,1can.dos1 p _c rò di farsi. pa.gar<' lautamente, cosi noi dobb iamo avere i no-
van
I comandamenti del Sindaco Socialista
1. Applica, graduahnc.nte, il programma amministi-ativo ùd Partito.
2. Apri, ogni mattina, la posta del Comune
e detta k risposte pil.1 importanti. Consulta di
frequente gli assessori e i co111sig<lieri. Per le
questioni locrali g.raviss.ime p·rem.di aooorèl.i con
gli organismi prol.otar i politici ed economici,
i Oommissari rossi, la Lega dei Comuni socia.listi.
3. AI.la dom enica, specialmente, fissa un'ora
i.n cui tutti i ci ttacltini possano veni.re lrib€iJ.·amente da t.r. Ascolta con pae.ieniza; decide con
prudenza. Tratta con fermezza i prepotenti;
con bontà estrema i timidi,; essi non sanno ancora che il Comune è la casa <li tutti.
4. Proteggi e difencli coo tutte fo tue fonc
-124~ pover~, i Ye_cchii, le don.ne, i fanciulli. Visita
i ma;l..ati graVI. Conforta e aiuta gli sventurati.
Abbi una pai:~~a b~ona per chiunque soffre.
5. Ama e diffoncli la scuola e l'istruzione del
pop~lo. ~u tte le opere integrative della scuola
trovino m te, un propugnatore oonvinto o t,e..
naice. L'organizzazione di classe e l 'isLrnziooe
far.anno gli uomini liberi.
.. 6._ Uura !'.igiene. Yiinci i molteplici pregiud1z1 con la yers~as1000. Se sooppi·a. nel tuo
pa.cse. un'~ide.m1a., una malattia iniett,iva,
pir.cnd.i, so11Jm. timore, i provvedimenti che valga.no a salvia.re il popolo da morte certa e rimani fra esso, sereno.
7. Veglia con ariteri di giustizia s ul razionar
mento. AHarga l'azione delle Cooperative o dcr
gli Enti comunali di coosumo.
8. qcrca. cLi ri.sol vere con equità ogni vertenza
che ti venisse sottoposta. U lùa prurola di pace,
detta a tempo, nsohe litigi che possono diventare int.eiminabili.
~- 1:-a li~e1:tà. di. riun~one e cLi orga~i~zione
d<>1 cittadini ti sia sacra. Per i com1z1 e "(>Cr
i cortei prendi la responsaibilità dell 'ordmc
1pcr mostra1re che .si può fare a meno della forza
pubblica e affidarsi complietamente al popolo. Il
I> rokLariato sa trovare la sua strada e sa cho
- organiZZJa.to o istruito - diveirrà ,ii1 sigin01ro
dol mondo.
10. Per i tributi colpisci i rioc.hi, i capital,isti,
i prop rieta.ri. Ricorda .rul pop101lo che anch'esso
indirettamoote paga le tasso e paga anzi, i,~
prnpo.rzione, più del riooo. UnisciJ i tuoi sforzi
a quelli della Lega dei Comuni so0'.1aliJSLi pe1·chè
questo, vergognoso e ingiusto s.istema tributario
sia radicaJlmente mutato.
11. Difendi gli opeirai e i contadini. Visita
di frequente gli stabilime.nti, le fattorie, le
case povere e vig.ila perchè le leggi sociali e
sanitarie siano strebtarnente osservate.
-
-UN''""
12. Cura la regolairità degli atti nel tuo Comune, l 'anagraf1c e Jo stato ciùLe, per risparmiare inutili ricerche che vanno a danno spccialmento degli umili.
13. Allaccia il tuo Comune con strade o con
meZJZi rapidi di comunicazione agli altri ce.nti1·i
e alle città vicine. La fonovia, le tramv.ie. elettriche, l'automobile, il telegrafo e il telefono
devono diventaro il patrimon.io cli tutt,i. Il C'omune vivrà così una vita inticn.sa a,i margi111i
del mondo. Non sarà isol.a.to. L'isolamento è
la morte.
14. Lavora per r-0ndero il tuo pae&e un piccolo paese sociali.sfa, modello. Non dimenticare
però che accamto al tuo Yi sono altri Comuni
fratelli. Si deve risaJi.rc la spirale; bisogna
conquistare comuni, città, regioni, nazioni per
giungere all'internazion.ak
15. SupNa, con saldo ct~orc, ogni difficoltà,
ogni ostacolo, ogni ddusionc. Cerca di compiere sempro il tuo dovere, avvenga che può.
.Rammentati che sei Sindaco per volontà della
classe lavoratrice. Ogni sacrificio per essa deve
riuscir ti dolce.
Sii un comp.a.gno fra compagni.
Lavora ogn,i ora, ogni gio1rno, per il socialismo ch>e vuol d.i1re: luce, giustizia, bontà; che
vuole llill esercito cosciente di militi, non una.
mandria sup.ima di p<'oore; che Yuo1e gh uomini
non piiù 1upi, ma fraitelli.
FINE
-127-
INDICE
Pag.
Pag.
C-ume ,·og-lfamo com1iil.11·e la gttid<t.
sità della c·onqulsta <lcl C-0mune
Cos'è il Con.une rurale . .
I . .L'autonomia comunale
IL 11nti locati . . . . .
X<·ce::;-
l'roy111<.'i.a D regione"! Httggrup[J<tm<·nto
dei C-0 Ill;llJll . . . . . . . . . .
Annes:-;ioni <lei <'<>llllllli limitn.>ti :tifo <:itlù
III. i'Jletlori . J:Jleyyibili . f!Jle~ioni.
Gli
cl.ctlori. - Uome si tlh"eutu <'!et.tori ammin.
Dunia n(la Per le li:-; te ammi11ir:1lt«Ì tivc . . .
D0<:unienti dtt JJl"&"Cnt:n:-;i <:on hl dumaoda
Ohi non può es~tc el<•ttore . . . . . .
Chi non Può essere <:ousiglierc c·ornu1wle .
< 'hi 11011 è eleggibile a cxm:-;ig-li<•re comunnle
In<'oinvatiliilità. <'hi può essere eletto
consigliere i1rovin<:iale. - Chi 11011 può ~s­
sere eletto consigliere proYincia k' .
Commissione elettorale cou1unale. - Liste
elettorali amlllinistrative
JOl<'nehi. - Pubblir-azione degli cleuclli . .
Hef'Jami. - Olmmissione 1n·o,·i11cialc elettomlc. -- Apprornzione clcg-Ji elenchi . . .
IUcorso alla Corte d'ApJ)ello. - Pul>blicità
·..:-lt atti. - Sezioni elettorali . . . . .
Grntuità dcg-li .atti. - Quando ::;i fanno lo
eler.ioni. - I•Jlezione JJer frazione .
~Ianifo,.;to pubblico e certificati elettorali .
fkggio: Pr<'s.id. e scrut.atoi·i. - Con;c votiasi
-8crutinio
. . . . . . . . . . . . .
Per la' nomina dei consig<lieri lll'Ovinciali
I\'. J;ri Pro'Vinoia. - Funz.ioni del Oonsigl.iJo
Provincl!ale
. . . . .
IJ:·pukrnione Ptovinc1al-e. - J!'inanr,a .
81><'~ obbligatorie e facoltative . . .
'l'utela dello Stato sulh1 l'rovincia.
Giunta Provinciale Arriministrativa . . .
<'ommissione provinc1ale d'assistcnw. e cli
hencfi'<X'n7..a Pllbbl. - Comuiissioni minori
V. Come funziona.il Comunr.
Consigllio
Comunale .
Giuntn. comunale .
Il sindaco . . . .
S<'gretm·io CX>munale
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.
. . . . .
il Comune.
Regola.
edilizio
Hegiolamcn to rnortua rio
Tutela su i Comuni .
. . .
. .
\' lI. Pin-<mza com una le. - InYellltario. - Beni
comunali. - ,\pp11 Jti, ,1Jiem:iz.ioni, lornz.
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43
.
Rcgokrn1€nt~>
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Organici
YI. Come le.qifcra
mento cl'igiene . .
Re!!Ol<lmento cli JHlliz1a urbana
,,.,
]-i
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Rapporti fra Comuni, funzionari, salariati
e le l<H'\> Orgnniz7,azioni . . .
r
t'
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~1utui
. .
Bilanci.o 1n·eventi\·o . . . .
. . . .
Nuove farnsc. - Riforma del sistema trib.
Spese olJblig.11 torie <' spese facolt.a ti ve .
Approva:done <lel bi!auc·Lo preYentiYo
Rliloli dci contribuenti. - )fanclati . . . .
Il t.esoricr0. -- Controllo bimensile <lelfa
e.assa. - Bilancio cons. - Reviso1i oonti
YIII. Ln Scuoln . . .
.
F'ab'brkn1 i
scolastiC'i.
Lai>Cità della
scuola. - Assist.enz:l scolnstiea. . .
YigiJ.anr,;1 l'mlla sc·nola. frequenza al'le lezioni
Obbli!Z'o se-0lastico. - La amministrazi.one
delle scuole ekment.nri. - Scuoloe serali.
festi,·e e 11rofessionnli . . . . . . . .
Borse cli studio. - Biblioteche scolastiche
e PO!)()lari, t<'ntro, ('inematografo, conpi
fli l!J'll sica. . . . . . . . . . ~ . . . . .
Ant.1scuola e 'lopos<·uofa. - Refezione scol.
Indn.menti. - Al mare e al monte. - Asili
IX. Llzione a1111011r1ria cl('i Comuni. - Distribuzione dil'ctta dri generi cli m aggi-Ore
consumo •'li C'onsumatori . . . . . . .
0ont.1·0 e:Ii nt·eapai·1·.atori 0 g-J'intcrmooi.ari. Coordin;1wrntn <lc-Jl'a7.,ione annon.ar1a .
X Assist('n.::,·a /Jllbblica. . . . . . . . .
33
I,eg.qe sanitaria. - As8iRtCn7.n snnitnri~1 .
Org-·ani cli. vi.!.\·ilanz,1 snni!arin. - Diritti e
34
Ar1~1~di fnrn1;1c·Pn1i<"i. -
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don~ri 1lcll'11fllpìnl'c i;;.1nifario . . . . . .
Farmucic. - :.\fo_
d t<'Inc a i poYeri . . . . . . . . . .
.\s~~tenzn e yigiJ:1n7._1 zooia tri('{l. - ES<'r~tz~o <lelle professioni sanitarie e<l affini
lllR.c'11e
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)falattie infettive. -
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Contro In malaria .
Xl. / ,C(f{!i socia li . . . . .
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J.<.•g-g-e C< >lltro gli infonuni d egli operai .
.
JJ(•gg-e contro gJi inforttmi sul htYoro in
agricoltura
. . . . . . . . .
.
Leir.g e su l la\'. delle d onne e <l<>i fanch11li
L e!!g'e 8ulla Casm di 11 ~iternilà . . .
L{•g>.:;c 8ul ri1 o~o seWmn n<1le <' fes ti,·o. L "K!.\'C 8nll'abolixione del lavoro notturno
nei panifici.
Legge xu Ila disoccup.azionc involontaria
Pl'Obi\•i ri. - Nmigrazio11e . . . . . . .
l1flicio di col'l ornmento. - l 'mnmi ssioni <ll
~lYYiJa.mento <li kt\·oro. Ibpporti (lei C.òmune con le Organixzaxioni di cl.il'sSe
cooperative e politiche .
Politiea del lavoro .
.
Xll. Beneficenza. - Conrrre,!mzione di carità.
l> omidlio di soccorso
. . . . .
Conce nti-amento e rag;zruJ>J:.'ln iento delle Opere Pie
. . . . . . .
.
<'omnrzi de lle Opere Pie>. - Tm~formazione
Per le ,-ittime della guerra. - X<m lx'nefL
ee11r..:1 grett~1. ma ass ist.en7,.a S<wiale .
XIII. Oase . . . . . . . . . . . . .
X\'1. VialJnità; cornunic([zio11i. -
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Strade . . JOS
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Linee tranwiarie, fe1T0Yi<11ic a automobil. 110
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XY. Agricoltura
.
'\YJ. ,inortrafe e stato cirile . . . . . . 11~
X\'II. Lerf[}a di Pubblicn F-!ic11rf'::: rn. - Oròine
1mbblico C' inCDlurniti1 p111hhlic·,'l. _ RitmiKm i 1J~
(\wtei e processioni .
. . . . . . . 11:>
Armi. - Pr,evenzioni cl' infortuni e dis.a·sl ri 11()
Ponti
Industrie
. .
. .
in~alubri
e pericolos<'. -
Spetta-
J17
pu bbfiei . . . . . . . . . . · 119
'.ripo!rrafie e manifesti. - Me!'lti<'ri girova120
glli. ~Iencli<'anti
. . .
12J
XVIII. J,a, Gi11.~(i.zir1 n.('i Comuni . . .
XJX. Orfl(Uliz:::;a::ione nei Comun.i. Coru'mi..c:;sari rossi in o;zni Provincin . . . . 12'2
Lega dei Comuni socialisti. - I ooinanda.123
menti clel sindaco sooi(/listfl .
coli pubbiici
J •~sc rcizi
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ALLA CONQUISTA
DEL COMUNE
ManualE pEr gli amministratori
dEgli Enti locali
Colluborozione di Culduro, Zu·
nurdi, Cusulinl, Matteotti, (ìottumortu, Bogionckino, llocutelU,
Co mpunozzi, IJongheno, Schiavi
ed ultrl.
Lire TRE
Jnriare onlina~ioni, ac<'<J111pr1r11wt1· rial
r1•/ati1·u importo. 11ili cent. ;;u per la spedì~11J11e mC'<'MllaT1d11tr1. J,i/Jrcrin AYanti!
S. nnniiano lii -
~IILAXO.
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