Fogliodella
della
Domenica
IlIlFoglio
IlDomenica
Foglio
dell
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cantando con calde parole la dignità
di Maria in quanto Madre di Cristo.
Arriva anche ad ammettere la sua
intercessione ed anche quella dei
santi a condizione che non si tolga
nulla al primato di Dio. Il vero culto
di Maria consiste nell’imitare la sua
fede. Un’opera di alta spiritualità è
poi Il piccolo catechismo, rivolto ai
bambini, che non indulge a polemica
come nel Grande catechismo per gli
adulti, che si può definire una deliziosa dichiarazione di fede nella
forza salvifica di Cristo.
Nel 1525, dopo molte perplessità,
egli sposa Caterina Bora ex monaca
cistercense, molto più giovane di lui.
Già quattro anni prima si era scagliato contro i voti monastici, giudicando la castità inconciliabile con la
natura umana e possibile solo a pochi carismatici. Tuttavia al matrimonio egli arriva dopo molti consulti,
temendo la reazione degli avversari.
Egli è molto legato a Caterina che
gli dà cinque figli, ma si rimprovera
anche questa tenerezza: “Io bado più
a Caterina che a Cristo, che ha fatto
per me infinitamente di più”. Gode
immensamente della famiglia e soffre moltissimo quando la terzogenita, Maddalena, muore a 14 anni.
Trascorre gli ultimi vent’anni come
pastore della comunità di Wittenberg. Temperamento inquieto e aggressivo oscillante tra umiltà e fierezza, dà il meglio di sé nella cura
d’anime. Negli ultimi anni il suo
corpo oppresso da malanni si appesantisce, il suo parlare si fa più triviale, ma non è il suo stile sboccato
segno di corruzione morale. Ciò che
si riconosce in lui è l’uomo religioso
che confessa la teologia della croce,
che annuncia Gesù il Crocifisso e
proclama la sua religione di grazia.
Il cristiano, pregando, attende tutto
da Dio, ripone tutta la fiducia in Dio.
Lutero muore pregando. Era andato
al suo paese nativo, ad Eisleben, per
comporre una vertenza tra due fratelli, colpito da attacco cardiaco,
resiste una qualche ora e si spegne il
18 febbraio 1546, dopo aver scritto
questa parole:”Sì, Signore, noi siamo mendicanti. Sì, è vero”. Dopo le
onoranze funebri, il suo corpo venne
riportato a Wittenberg il 22 febbraio
e sepolto nella chiesa del castello
(continua)
CHE BELLA VECCHIA
LA BEFANA!
Ti ricorda quando bambino facevi
di corsa al buio le scale fredde a
piedi nudi, con pochi panni addosso per saltare di gioia davanti al
grande camino, appena illuminato
dal “zocco” di Natale. Afferravi la
calza di lana grezza, te la
stringevi al petto e via di
corsa sotto le coperte.
Ti sembrava di avere tutto
il bene del mondo. E al
buio, là, sotto le coperte
con le manine dentro, cercavi le cose e sognavi la
sorpresa.
Quella mattina non si faceva mai giorno. Finalmente quando la prima
luce filtrava dai vetri
ghiacciati tiravi fuori da
sotto le coperte il grande
tesoro, colorando di sogni
l’attesa.
Ora ti sei invecchiato e la befana
non arriva più da tempo, anzi non è
vero.
La sogni ancora come allora, ma
non hai più la casa col grande camino, né la neve sui monti attorno
casa, né c’è più nonno che russa
nella camera accanto, né il cagnetto che ti precede scodinzolando giù
per la scale. Sono partiti tutti da
tanto tempo.
Ora, solo, nella mia stanza aspetto
la befana, perché viene, anche se
vecchia, e mi porterà solo notizie,
un lungo foglio arrotolato scritto
fitto di notizie: un elenco di malanni che m’aspettano e una postilla in
fondo alla pagina nera: un elenco
delle cose che non potrò più fare.
Cara befana, perché non porti più
le favole d’allora, i poveri giochetti, le due caramelle, le tre ramette
di zuccherini e il solito carbone?
Non sono arrabbiato, anzi ti voglio
ringraziare per i tanti anni felici
che m’hai dato a poco costo. Con
lo sesso animo, anche se non con la
stessa allegria, ti ringrazio per la
calza che mi porti oggi.
E continua a far felici i ragazzini.
AVVISI
*** Oggi (6 gennaio) pomeriggio alle ore 14 in chiesa verranno premiati i presepi fatti in famiglia.
Nello stesso tempo verranno
consegnati i porcellini salvada-
nai, speriamo ingrassati, per un
paese povero. I ragazzi delle Medie resteranno a contare il ricavato.
Parrocchia Sant’Apollinare - Villanova di Bagnacavallo, Via Glorie 21 - WWW. Parrocchie.It/Bagnacavallo/Villanova
EPIFANIA
Se qualche altra persona vuole
aggiungersi è bene che faccia le
sue offerte in questa settimana
perché dopo vogliamo spedire
presto la nostra offerta.
Hanno partecipato al concorso
dei presepi una trentina di ragazzi. So che tanti altri hanno fatto il
presepe, pur non partecipando al
concorso.
Quasi tutti quelli che abbiamo visitato ci sono sembrati fatti con
impegno ed amore. Grazie.
*** Sabato ricomincia il catechismo con il solito orario.
“Alzati, rivestiti di luce, perchè viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra
di te. Poiché, ecco le tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su dite risplende
il Signore”.
(Is. 60, 1-6)
5/1/2014
cose. Riguardo al mondo interiore e
il più vero di ogni uomo è tenebra e
nebbia fitta.
“I gentili sono chiamati,
in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a
formare lo stesso corpo e
ad essere partecipi della
promessa per mezzo del
vangelo”.
(Ef. 3, 2-3. 5-6)
“Abbiamo visto sorgere la
sua stella e siamo venuti
ad adorarlo”
(Mt. 2,1-12)
RIVESTITEVI
DI LUCE
Rivestiamoci di luce! “Le
tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni”.
Se ci giriamo attorno, se anche solo apriamo la televisione ci sembra di trovarci nel
regno di Erode. Anche i capi
della nazioni oggigiorno sono preoccupati del potere e
del solo benessere materiale
dei popoli.
Non pare riconoscano la stella e spesso neanche sanno
della sua esistenza, preoccupati come sono di ben altre
Quante volte abbiamo sentito parlare della persona e che tutto deve essere finalizzato alla persona.
Ora la personalità di un individuo è
data dalle sue doti interiori, anche se
quelle esteriori in qualche modo
partecipano a mostrarla.
Se l’obiettivo della mia vita fosse
solo quello materiale risolverei i
problemi dell’involucro di questa
mia persona, lo strumento della sua
maturazione, non conoscerei ancora
la luce che mi occorre.
N 1/14
La storia dei re magi bene raffigura il
significato di quella luce: quella luce rispondeva alle loro esigenze interiori, I
magi cercavano un Dio
per la loro vita; una risposta al perché della esistenza; cercavano l’amore e chi ne praticasse la
via, perché tutti ne parlano, ma i più amano se
stessi e questo non è
amore; cercavano quello
che non avevano trovato
altrove, neanche nei libri:
chi desse una speranza di
eternità, chi di perdono,
chi indicasse la pace frutto di martirio e non di
terrore delle armi; chi
credesse veramente che è
più gioia nel dare che nel
ricevere; che nessuno è
straniero a Dio, che tutti
siamo suoi figli ed eredi;
che abbatte i confini di
sangue, di razza e di terre: questi erano tenebra e
nebbia fitta.
Erano i confini dell’uomo
armato e non della persona divina.
“Rivestiti di luce, perché viene la tua
luce”.
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Il Foglio della Domenica
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Il Foglio della Domenica
AVVISI di SS. MESSE
OFFERTE DI
QUESTA
SETTIMANA
LUNEDI’ 6
EPIFANIA
Ore 8,30: Per il fu Bagnari Francesco
Ore 10,30: Per il fu Don Lorenzo Bedeschi, nostro benefattore.
Allegri Enrica € 20 *
In generi
Pasini Giusppe * Angiolini Vittoria e
Marisa * Ossani Romano e Adriana *
Fenati Brunella * Folicaldi Angela *
Minguzzi Luigi * Balducci * Ballardini Clara * Barangani Dolores
*Allegri Giovanna * Gordini Maria *
Valenti Santina * BBZO * Allegri
Giancarlo * Ghirelli Delfina * Mazzari Maddalena * Rustichelli Adriana
* Pasi Gianfranco * Marrani Davide
* Achille * Fortunata * Brenno * Focaccia Giovanna * Maria Concetta
Lanconelli * Maria di Tranquillo *
Ossani Marino * CRAI * Bosi Marina * Capelli Franca * Menarini Romeo.
MARTEDI’ 7
S. RAIMONDO
Ore 19: Per il fu Argnani Pierangelo.
MERCOLEDI’ 8
S. SEVERINO
Ore 19: Per la fu Casadio Stella.
GIOVEDI’ 9
S. GIULIANO
Ore 19: Per i furono Michele Taroni e
Nista e Defunti di Famiglia.
VENERDI’ 10
S. ALDO
Ore 19: Per i Defunti di Tura Silvana.
SANT’
ANTONIO
ABATE
SABATO 11
S. IGINO
Ore 19: Per il fu Gallamini Armando
e Defunti di Famiglia.
17 gennaio 2014
*** La solita
commedia si terrà nella sera del
17 c.m. Ore
20,30
Assieme alla
tombola del
maialetto
Religiosamente coi pani e le
immagini del Santo lo celebreremo la domenica 19.
*** Grazie ancora per i tanti presenti fatti ai nostri nonni durante
queste feste natalizie. Auguro che
il Signore ricompensi tutti del vostro buon cuore.
DOMENICA 12
BATTESIMO DEL SIGNORE
Ore 8,30: Per il fu Poletti Francesco.
Ore 10,30: Per chi ci ha chiesto una
preghiera.
Il Coro Gospel che ci ha accompagnati nella notte di Natale. Ad esso il nostro grazie più sincero ed un augurio cordiale di un buon anno nuovo
tura tra laici e ceto sacerdotale, contro
la subordinazione della Bibbia al magistero ecclesiastico e contro il diritto
esclusivo del Papa a convocare un
concilio. Egli afferma che ogni criQui Lutero va a colpire in pieno il pristiano è sacerdote in forza del battesimato papale dichiarando: “I concili si
mo; se un Papa è sordo allo Spirito
sono contraddetti a vicenda. Un sempli- non può interpretare rettamente la
ce laico che abbia la Bibbia, dev’essere Bibbia, meglio un laico pio e credencreduto più del Papa o del concilio che te; se poi un Papa erra, ogni fedele ha
non l’abbiano”. Il rifiuto della geraril dovere di rimproverarlo e di convochia e non il principio della giustificacare il concilio; un secondo volumetzione per sola fede, apre l’abisso tra
to, La cattività babilonese, nel quale
cattolici e luterani. Nel clima rovente dichiara che solo tre sacramenti hanno
della minacciata scomunica nel 1520
una sicura base biblica: Eucarestia,
Lutero scrive tre libretti di rottura. Battesimo e Penitenza (in seguito canAlla nobiltà cristiana della nazione tecellerà anche questa, pur continuando
desca nel quale si scaglia contro la frat- a confessarsi per umiltà). Dirà poi :
CENNI DI STORIA
DELLA CHIESA
(continua 51)
<La fede senza i sacramenti salva; i sacramenti senza la fede
non salvano>. Accusa poi la
Chiesa di Roma di aver falsato
l’insegnamento di Cristo riguardo all’Eucarestia. Gesù nell’ultima cena diede pane e vino e la
Chiesa dà solo il pane e inoltre
Gesù fece l’ultima cena come
suo testamento che garantisce la
salvezza e non come sacrificio:”Dove c’è la parola di Dio
che promette ci deve essere la
fede dell’uomo che accetta”; il
terzo libretto,La libertà cristiana,
ha un contenuto più morale e
insegna che il cristiano da una
parte è libero, perché Cristo lo ha
liberato dal peccato e da qualsiasi
pastoia moralistica, ma nello stesso
tempo è schiavo perché deve amare
tutti gli uomini, così come dice il
”Discorso della montagna”. Il discorso teologico c’è tutto nelle sue linee
portanti. E’ comprensibile la scomunica papale, resa ancora più pesante
da Carlo V nella Dieta di Worms
(1521) con la condanna al bando
dall’Impero. Qui Lutero fu invitato a
ritrattare, ma replicò: <Non posso e
non voglio ritrattare nulla, perché
non è giusto, né salutare andare contro coscienza. Iddio mi aiuti. Amen.”.
Poco dopo essere stato scomunicato,
Lutero commenta il “Magnificat”,
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
coi vestiti alla romana
viva viva la Befana
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