Sped. in abb. postale - Presso Poste Italiane n. iscriz. ROC 8320 - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Cremona - Aut. Trib. di Cremona n. 333 del 24/03/1998 Legge 662/96 art. 2 comma 20/B www.ascomcremona.it 150 GIUGNO 2010 - ANNO XIII periodico dell’associazione del commercio del turismo e dei servizi della provincia di cremona 3 giugno – n.150/2010 l’editoriale 150 giugno 2010 - anno XIII direttore responsabile CLAUDIO PUGNOLI responsabile di redazione Maurizio Romanenghi di Claudio Pugnoli Terziario e turismo per il futuro di Cremona [email protected] redazione e sede centrale Cremona Via Manzoni, 2 - Palazzo Vidoni tel. centralino 0372 567611 fax 0372 567630 [email protected] www.ascomcremona.it Crema Viale De Gasperi, 56 tel. 0373 203232 - fax 0373 203249 Casalmaggiore Via del Bijou, 21 - tel. 340 5233543 APERTO giovedì 9.00/12.30 - 14.00/17.00 Castelleone Piazza della Vittoria, 1 - tel. 0374 351321 APERTO mercoledì 14.00/17.00 Pizzighettone Via V. Emanuele II, 17 - tel. 340 5233543 APERTO mercoledì 9.00/12.30 Soncino Via Cesare Battisti, 15 tel. 340 5233543 APERTO martedì 9.00/12.00 Soresina Via Barbò, 15 - tel. 0374 342435 APERTO lunedì 8.30/12.30 grafica e impaginazione: FORMAT via A. Rodano, 21 - Cremona tel. 0372 800243 stampa: Fantigrafica - CR per la pubblicità su Ascomnotizie contattare: cell. 339 5798047 Presidente Claudio Pugnoli Vicepresidenti Claudio Vaccari - Sergio Vacchelli Presidente Antonio Zaninelli Vicepresidenti Dario Silvi - Angelo Marazzi ■ L’estate mostra l’altra faccia delle nostre città: rende visibile il lavoro di chi si impegna per il proprio negozio e per la comunità. In tempo di vacanza, infatti, i negozi non chiudono e garantiscono, soprattutto nei piccoli centri e nelle periferie, un presidio sociale importantissimo, una risorsa necessarie per le fasce più disagiate. Ma anche a Cremona e nei maggiori centri della provincia sono proprio le vetrine dei negozi ad illuminare spazi di socialità. Nel capoluogo, nei paesi o nelle frazioni più piccole, i negozianti popongono rassegne ed occasioni d’incontro. Non si tratta solo di semplici serate di shopping, ma di importanti occasioni di partecipazione, di attenzione tra generazioni e culture, di occasioni di solidarietà per contrastare l’esclusione e imparare di nuovo, insieme, ad essere una comunità. Sono gli stessi contributi esclusivi che ogni giorno, i piccoli negozi sanno garantire. E proprio grazie a questa capacità la loro presenza e la loro offerta non saranno mai anacronistiche. Per convincersene basterà frequenatare uno qualsiasi di questi eventi. La folla che anima strade altrimenti desolatamente vuote, l’apprezzamento sincero e non di circostanza che sempre sanno cogliere i tanti eventi, sono la testimonianza diretta e lampante di come gli sforzi compiuti dalll’Associazione e dai negozianti per vivacizzare le calde serate estive dei cremonesi rispondano a bisogni reali e diffusi prima che a logiche di business. Non si dica – soprattutto - che il centro o che i piccoli paesi sono morti! Se stimolati con proposte variegate attente ai bisogni della gente, sono luoghi vivi dove la qualità della vita è eccellente. Ma queste iniziative, realizzate con la collaborazzione ed il sostegno delle Amministrazioni locali, possoo anche offrire spunti interessanti per la progettualità prossima e futura volta a consolidare e ulteriormente sviluppare il ruolo portante del settore commerciale come pilastro dell’economia locale e come compente essenziale di ogni strategia di pianificazione urbanistica. Assistiamo, invece, ancora una volta, a soluzioni troppo spesso estemporanee e inefficaci. Una ztl approssimativa, la pedonalizzazione “festiva” di Corso Garibaldi non possono affatto risolvere il problema. Per quanto ci riguarda occorre sottolineare come i commercianti siano da tempo tangibilmennte impegnati sul fronte della questione urbana per dicutere, spiegare e dimostrare, anche ai più ostinati, che la riualificazione fisica della città e la rivilitalizzazione dei negozi sono due facce della stessa medaglia. È un punto di vista che impone di mettere a fuoco la relazione tra attività economica e spazi urbani. Ed è una questione non di poco conto, poiché, sovente, a Cremona come in tutta la provincia, abbiamo assistito al sorgere di medie e grandi strutture di vendita, senza che altrettante risorse o uguale attenzione fossero accordate alla tutela ed alla valorizzazione dei sistemi distributivi esistenti. Il successo e la partecipazione delle rassegne estive è un dato assai prevedibile. Ma è poprio l’evidenza dalla quale partire per ripensare le nostre città ed i nostri paesi. Sono sempre più convinto, peraltro, che una cività urbana incapace du dare risposte alla presenza del piccolo negozio determinierebbe non soltanto condizioni di desertificazione commerciale, ma vere e proprie condizioni di impoverimento sociale. E sono altrettanto persuaso che il ruolo delle nostre Associazioni, a partire proprio dai gruppi locali, possa risultare fondamentale nella definizione di ogni politica urbanistica, disegnando nuovi rapporti tra città e negozi, tra terziario e territorio per costruire condizioni di coesione sociale e benessere diffuso, sviluppo sostenibile e competitività equilibrata. giugno – n.150/2010 4 editoriale Serve un esercizio di responsabilità Dalle forze economiche il richiamo al sindaco e alla giunta di Crema ■ Gli ultimi mesi della Giunta chiamata a guidare la città di Crema non sono stati certo tra i più facili, e nemmeno tra i più felici. Perché, in troppe occasioni, abbiamo assistito a decisioni prese, rimesse in discussione, modificate fino ad essere stravolte. È stato così per gli Stalloni e l’area del mercato, per il pgt e il sovrappasso, ora per l’ordinanza accattoni. Abbiamo da poco superato la metà mandato, eppure, in un crescendo sempre più imbarazzante, ogni decisione diviene più sofferta. Quasi a dare l’idea di una coalizione che fatica a rimanere unita, ad avere identità di vedute, a produrre un disegno per Crema e ad avere autonomia ed autorità per realizzarlo. Se valutiamo l’insieme, superando gli episodi isolati, emerge la difficoltà, per la maggioranza nell’avere una chiara identità. Ma questo, senza voler in alcuna misura pensare al futuro, si traduce in un pericolo per il presente. La situazione è grave, le conseguenze della difficoltà – anche sul piano internazionale - dell’economia sono evidenti sul nostro territorio. Occorre partire dalla consapevolezza che le ripercussioni sul sociale di una crisi protratta nel tempo chiedono interventi sempre più mirati. Se nel 2005 l’Italia è stata collocata dall’ISTAT tra i primi paesi dell’Unione Europea per disparità di reddito nella popolazione, la situazione ad oggi non sembra essere migliorata. E non minori sono le difficoltà del sistema economico e dell’imprenditoria. Anche il commercio è in sofferenza Lo conferma l’analisi trimestrale della Camera di Commercio dove si evidenzia che (escludendo la grande distribuzione), la congiuntura appare in peggioramento rispetto al trimestre precedente. Non essendo destagionalizzato il dato congiunturale del -4,4% riguardo al volume d’affari del 1° triemstre non è particolarmente significativo in quanto si raffronta col periodo di fine anno caratterizzato dalle festività natalizie. Il -3,8% rispetto al corrispondente trimestre del 2009, contro il -1,1% di tre mesi prima, è invece segnale di un aggravamento della congiuntura sfavorevole. A conferma di ciò è l’osservazione (pubblicata nello stesso compendio statistico) che, nel trimestre, aumenta considerevolmente (dal 37 al 60%) la quota delle imprese intervistate che dichiarano di aver contratto il proprio volume d’affari rispetto all’anno prima. Viceversa si riducono dal 25 al 16% del totale quelle in espansione. I saldi dei giudizi sono ampiamente negativi ed in peggioramento per quanto riguarda le prospettive per il trimestre che stiamo chiudendo (aprile/giugno) sia riguardo alle vendite (-17%) che al volume d’affari (-8%), mentre prevalgono gli ottimisti per occupazione e ordini. In una situazione di grave disagio economico occorre, più che mai, la capacità di decidere, per il bene di tutti. Diversamente si rischia di ampliare la forbice tra i cittadini (con i loro problemi) e gli amministratori (che dovrebbero concorrere alle soluzioni). Devono tornare, gli amministratori, ad occuparsi dei problemi della vita reale, e a farlo con la serietà e il pragmatismo che già, in altre occasioni, hanno saputo dimostrare. Smettiamola di inseguire le meteore dell’immateriale, non nascondiamo il vecchio concetto di amministrazione e di comunità dietro nuove rappresentazioni delle competenze dei Comuni che, talvolta, finiscono con il tradire logiche identitarie solo di una parte (e probabilmente, come nel caso dell’ordinanza anti accattoni, neppure della maggioranza). In questo modo corriamo il rischio di arrivare ad esercitare le deleghe del «Ministero della Verità» di orwelliana memoria (in 1984). E invece torniamo a fare i conti con i cittadini e i problemi veri del quotidiano. Se non vogliamo farlo per un valore etico facciamolo, almeno, per la responsabile consapevolezza delle sfide che siamo chiamati ad affrontare. Penso alla crisi (come elemento negativo), ma anche alle possibilità dell’Expo (il contraltare positivo) o al valore strategico delle scelte che interrogano il futuro della città (e tra queste, per rimanere all’attualità, le nuove linee dello sviluppo urbano o l’università). L’unica strada ragionevole è il superamento dei contrasti tra i partiti, superando appartenenze ideologiche, e l’apertura di un confronto che abbia alla base la valorizzazione della città e delle sue energie positive. Non possiamo permetterci due anni di immobilità: attraverso quanto sapranno fare gli amministratori passa il futuro di Crema. Recuperiamo la rotta e imponiamoci, come obiettivo, la crescita e lo sviluppo. Ne abbiamo davvero bisogno. Non credo esistano alternative. NUOVI ORARI ASCOM CREMONA Gli uffici Ascom dal 19 luglio al 27 agosto, applicano l’orario estivo. In particolare sarà garantita l’apertura, con orario unico continuato, dalle 8 alle 14, mentre l’associazione resterà chiusa il pomeriggio. Inoltre, dal 16 al 20 agosto l’Ascom osserva un periodo di chiusura totale. 5 giugno – n.150/2010 confcommercio Assemblea Confcommercio a Roma Pugnoli: “A Cremona abbiamo anticipato le richieste di Sangalli” Una delegazione dell’Ascom all’Auditorium per l’incontro con Berlusconi ■ “E’ tempo ora di fare scelte coraggiose”. Lo ha chiesto con forza - anche al presidente del Consiglio presente sul palco - il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel corso dell’assemblea annuale della Confederazione che si è tenuta, a Roma all’Auditorium Conciliazione. All’incontro era presente anche una qualificata delegazione cremonese, composta dai presidenti Claudio Pugnoli e Antonio Zaninelli, da Federico Corrà di Ascomfidi, Alessandro Bandera del gruppo moda e, per i giovani, Roberto Scaramuzza, oltre che dal direttore Laura Guglia e dal suo vice Maurizio Romanenghi. I rappresentanti del commercio cremonese appieno hanno sottoscritto le parole del presidente nazionale. “Da tempo – dichiara Claudio Pugnoli – affermiamo che per tornare a crescere e recuperare competitività bisogna puntare sull’economia dei servizi. E’ una affermazione che bene inquadra anche la realtà cremonese”. “Manifattura ed export da soli – ha dichiarato dal palco Carlo Sangalli - non bastano a garantire la ripresa”. Affermazioni che trovano la loro conferma nei numeri. Basta pensare che il sistema manifatturiero contribuisce per circa il 19% alla creazione della ricchezza nazionale mentre i servizi di mercato vi contribuiscono in misura tre volte superiore, per circa il 58%. La situazione non appare differente se si considera il peso occupazionale dei diversi comparti. I servizi di mercato, infatti, concorrono per circa il 53% alla formazione dell’occupazione. “Da qui – ha detto Sangalli - la nostra richiesta fondamentale e di lungo corso: una politica per i servizi - cioè un sistema di regole, di strumenti e di ragionevoli risorse - che supporti, anche in questo fondamentale comparto, i processi di rafforzamento della produttività”. Secondo il leader di Confcommercio, “mettere in campo questa politica era già necessario ieri. Oggi è un’emergenza. Perché, tra l’altro, sarà proprio il settore dei servizi a dovere assicurare, nel futuro prossimo venturo, il riassorbimento della disoccupazione e la costruzione di nuova occupazione, fondamentale per fare dell’Italia una società più attiva”. Sono allora necessarie scelte coraggiose per l’economia dei servizi. La confederazione ha presentato in particolare sette punti di proposte. “Il primo – ha detto Sangalli – è che non occorre meno concorrenza. La concorrenza fa bene alla produttività ed ai consumatori. Ma la concorrenza deve essere sempre a parità di regole e meno sbilanciata, vale a dire deve più incisivamente operare in settori ad essa ancora poco esposti”. Il secondo punto è “un piano straordinario per l’innovazione del sistema dei servizi, posto che l’innovazione - tecnologica, ma anche organizzativa - è un formidabile propellente di produttività aggiuntiva. Terzo punto, il commercio e le città: “L’identità e la vivibilità delle nostre città merita di essere non solo tutelata, ma anche promossa: con un miglior raccordo delle competenze in materia di concorrenza e di commercio; con l’integrazione tra urbanistica ed urbanistica commerciale; con la riforma delle locazioni commerciali e con crediti d’imposta per la ristrutturazione edilizia della rete commerciale; con la costruzione di distretti urbani e diffusi del commercio, che agiscano come tessuto connettivo del pluralismo distributivo”. Sono linee progettuali in piena sintonia con quanto si sta facendo a Cremona. “Da sempre sosteniamo l’importanza del centro commerciale diffuso inteso come fattore propulsivo di una comunità. E’ lo stesso valore sociale delle nostre imprese che ci ha portato a raggiungere risultati d’eccellenza nei distretti commerciali ma anche a chiedere una moratoria nella concessione, per due anni, di spazi alla media e grande distribuzione”. Anche il quarto punto del documento trova corrispondenza con l’azione svolta, fino ad oggi, da Ascom. Ha dichiarato Sangalli nell’elencare le priorità per il prossimo futuro: “Si rilanci l’impegno per raddoppiare, nell’arco dei prossimi anni, il contributo del turismo alla formazione del Pil del Paese, attestandolo così intorno al 20% del totale”. Gli altri punti, infine, interessano la mobilità urbana, la promozione dei progetti per l’efficienza energetica e, infine, la costruzione di reti per la crescita delle piccole e medie imprese dei servizi. “L’obiettivo - ha dichiarato - deve essere quello di consentire a tutte le imprese, quale ne sia la dimensione, di ricercare maggiore efficienza e di meglio competere”. Il presidente Silvio Berlusconi, nell’individuare le strategie per il rilancio del commercio, ha sottolineato che è necessario cambiare il rapporto tra lo Stato e i cittadini: “Basta calvario, bisogna finirla con le decine di autorizzazioni necessarie per aprire un esercizio commerciale. Si potrà fare tutto ciò che non è vietato dalla legge”. Per Berlusconi si tratta di “una vera rivoluzione liberale. Lo faremo prima con una legge ordinaria e poi con una riforma della Costituzione dell’articolo 41”. Berlusconi ha quindi concluso parlando della finanziaria, sottolineando che “la manovra non comporta sacrifici al mondo delle imprese ma alle amministrazioni pubbliche che devono limare sprechi, la spesa pubblica andrebbe dimezzata in province, regioni e comuni e avremmo così numeri abbondanti”. giugno – n.150/2010 6 confcommercio Gli studi di settore si adeguano alla crisi ■ Gli studi di settore si adeguano alla crisi e alle differenze sul territorio. Sono le novità contenute nella circolare 34/E emanata dall’Agenzia delle Entrate. Grazie all’importante contributo di Confcommercio arrivano dunque correttivi salvagente e indicatori territoriali su misura. In pratica, “gli studi di settore si adeguano alla crisi e anticipano il federalismo fiscale”, sottolinea l’Agenzia. Le Entrate disegnano il profilo degli studi per il 2009, per arginare l’impatto della congiuntura economica registrata lo scorso anno. “Si tratta di accorgimenti a cascata, che operano sulla normalità economica e sui diversi settori, sino ad arrivare - si spiega in una nota - alla specificità dei singoli contribuenti”. Sono quattro le tipologie di correttivi messe in campo. La prima categoria di interventi è relativa all’analisi della normalità economica per coloro che presentano una riduzione dei ricavi. I secondi correttivi sono quelli “specifici per la crisi”, che adeguano ai suoi effetti i risultati degli studi. Ci sono poi i correttivi congiunturali di settore. Infine, la quarta linea d’azione riguarda i “correttivi congiunturali individuali”, che interessano i soggetti non congrui che presentano una riduzione dei ricavi/compensi dichiarati. “I nuovi correttivi sono il frutto - sottolinea l’Agenzia - di un accurato monitoraggio dell’impatto della crisi, basato sulla raccolta delle informazioni fornite dalle associazioni di categoria, a loro volta incrociate con i risultati delle analisi dei settori svolte da Banca d’Italia, Istat, Isae, Prometeia e altri istituti di ricerca”. Dall’attività di analisi del territorio e delle sue specificità sono nati poi tre indicatori ‘su misura’, che consentono di differenziare l’applicazione degli studi e di adeguarli alla caratteristiche delle singole aree, rendendo questi strumenti dell’accertamento sempre più aderenti alla realtà economica in cui si muovono le imprese. Gli indicatori in questo caso riguardano il livello di retribuzioni, il livello del reddito disponibile per abitante e il livello delle quotazioni immobiliari. Infine si sperimenta una sorta di federalismo fiscale e il settore delle costruzioni è il primo studio elaborato su base regionale. Il testo completo della circolare è disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it - all’interno della sezione Circolari e Risoluzioni. Draghi: per le imprese troppe tasse ■ Troppe regole e un carico fiscale elevato sono un ostacolo per le imprese e quindi per la crescita economica. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, secondo il quale “una regolamentazione eccessiva o di cattiva qualità per le imprese costituisce un fattore di ostacolo alla concorrenza e alla crescita economica”. Sulla redditività delle imprese, ha aggiunto il governatore nella lectio magistralis per il master honoris causa conferitogli dalla fondazione Cuoa, pesa anche “un carico fiscale elevato nel confronto internazionale”. “L’indagine Doing Business della Banca mondiale - ha spiegato Draghi - da alcuni anni quantifica gli oneri burocratici che le istituzioni nazionali pongono alle imprese. La maggior parte di questi indicatori mostra come non sia facile fare impresa in Italia: nel 2009 l’Italia si poneva al 68esimo posto nella classifica mondiale”. Anche i tempi della giustizia “sono elevati nel confronto internazionale: nel 2006 per la definizione di un procedimento civile di primo grado occorrevano circa 360 giorni nel Nordest. Questo valore è inferiore alla media italiana (480 giorni), ma più elevato di quelli di Francia e Spagna (circa 250 giorni) e della Germania (157 giorni)”. La crisi, ha evidenziato poi il governatore di Bankitalia, “ha ribadito l’importanza dell’innovazione. Le aziende che avevano avviato processi di ristrutturazione e investito in ricerca e sviluppo già prima della crisi hanno retto meglio l’urto; presentano oggi le prospettive migliori”. “Dobbiamo concentrare i nostri sforzi ha concluso Draghi - sulla conoscenza, sulla crescita del capitale umano, anche collaborando con le università e i centri di ricerca. Dobbiamo favorire la crescita dimensionale delle imprese”. 7 giugno – n.150/2010 nazionale Consumi in sofferenza senza incentivi ■ L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala ad aprile 2010 una diminuzione dell’1,6% in termini tendenziali interrompendo un periodo, che durava dall’ultimo trimestre del 2009, di graduale recupero dei livelli di consumo delle famiglie. Il dato dell’ultimo mese è stato peraltro largamente influenzato dall’andamento della domanda di autovetture, come segnala il ripiegamento, negli ultimi tre mesi, dell’aggregato totale rispetto a quanto registrato da quello computato al netto della domanda di autovetture. Più articolata appare la situazione sul versante del “sentiment” delle imprese. A maggio a fronte di un ulteriore miglioramento del clima di fiducia degli operatori delle aziende manifatturiere, gli imprenditori del commercio e dei servizi segnalano un peggioramento. La presenza di aspettative più favorevoli sul versante delle imprese manifatturiere sembra derivare dal progressivo miglioramento registrato dalla produzione. Stando ai risultati dell’indagine rapida di Confindustria, nel mese di maggio la produzione è aumentata del 2,4% rispetto ad aprile, tendenza che, stando agli ordinativi (+0,3% congiunturale) ed al netto ridimensionamento registrato dalle scorte dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. La riduzione registrata ad aprile dall’ICC, rispetto all’analogo mese dello scorso anno, riflette una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-2,2% che segue il +4,4% di marzo) ed un moderato aumento della domanda di servizi (+0,4%). Il dato riflette il ridimensionamento dei tassi di crescita dei prezzi dei beni, nonostante la progressiva tendenza all’aumento registrata dai carburanti . La domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato, ad aprile, una flessione dell’1,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Dopo un periodo di decisa espansione della domanda, i consumi per beni e servizi per la mobilità hanno registrato, ad aprile 2010, una decisa battuta d’arresto con una diminuzione del 14,8% rispetto all’analogo mese dello scorso anno. La domanda per beni e servizi per la cura della persona ha mostrato, ad aprile, una crescita dell’1,6% dei volumi acquistati dalle famiglie, rispetto all’analogo mese del 2009. Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato una riduzione dello 0,6% rispetto ad aprile del 2009. Il dato segue un bimestre abbastanza favorevole. Nel mese di aprile la domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato una crescita dell’1,1%, legata in larga parte alla dinamica registrata dagli acquisti di elettrodomestici e TV. Il dato risulta peraltro largamente influenzato da quanto registrato nel segmento relativo alla mobilità ed in particolare alla domanda di autovetture. La variazione di aprile è sintesi di una flessione della componente relativa ai beni e di una sostanziale stabilità della domanda di servizi. Si segnala la moderata crescita registrata dalla voce alberghi, pasti e consumazioni fuori casa e dei beni e servizi per la casa. Rete Imprese Italia al Quirinale ■ Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale una delegazione di “Rete Imprese Italia”, guidata dal presidente di turno Carlo Sangalli, e composta dai vertici delle Confederazioni fondatrici. Hanno partecipato per la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa il presidente Ivan Malavasi e il segretario generale Sergio Silvestrini, per la Confartigianato il presidente Natalino Guerrini e il segretario generale Cesare Fumagalli, per Casartigiani il presidente Giacomo Basso e il direttore generale Nicola Molfese, per la Confesercenti il presidente Marco Venturi e il direttore generale Giuseppe Capanna, e per la Confcommercio, oltre al presidente Sangalli, il direttore generale Luigi Taranto. Nel corso dell’incontro, svoltosi all’insegna di una grande cordialità, tutti i presidenti delle cinque Organizzazioni hanno preso la parola toccando le principali questioni dell’economia e del mondo delle imprese. In particolare, il presidente Sangalli ha illustrato al Capo dello Stato il percorso che ha condotto alla nascita del nuovo organismo di rappresentanza unitario - oltre 2,5 milioni di piccole e medie imprese dell’artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo – evidenziando come l’obiettivo principale dell’Associazione sia la modernizzazione del sistema della rappresentanza imprenditoriale, secondo un modello programmaticamente aperto e plurale, per concorrere alla modernizzazione dell’economia e della società italiana. Nel suo intervento Sangalli ha sottolineato come la capacità di sostenere con maggior forza le ragioni dell’economia reale faccia di Rete Imprese Italia un elemento indispensabile per una maggiore coesione sociale e territoriale contribuendo, quindi, ad una migliore e più robusta crescita dell’Italia in cui il “popolo del fare impresa” possa essere considerato una vera opportunità. giugno – n.150/2010 8 gruppoimprenditoridellanotte Divertirsi senza dimenticare la sicurezza Per il presidente Maldotti prioritaria la sinergia con le istituzioni ■ L’estate, ancor più che le altre stagioni, è legata al divertimento: è bello uscire la sera e frequentare i locali. Abbiamo incontrato Roberto Maldotti, recentemente eletto presidente del gruppo degli “Imprenditori della notte”. Già presidente del gruppo FIPE, per due mandati, membro della Giunta dell’Ascom e del Consiglio Camerale nello stesso periodo, presidente dell’Ente bilaterale, è chiamato a guidare il gruppo delle discoteche e dei locali da ballo in un momento di profondo cambiamento e certo non facile per gli operatori del settore. Perché se, certo, la discoteca non è fuori moda, ugualmente, è stata chiamata a ripensarsi negli ultimi anni. Inoltre, sempre più, deve confrontarsi con nuovi antagonisti nei modelli del divertimento. Maldotti accetta la sfida ed ha ben chiaro un modello per il rilancio dei locali, pur nella consapevolezza delle criticità da affrontare. “Occorre ridare vigore al nostro gruppo – spiega -. Ma ugualmente si deve puntare a rafforzare il rapporto con le pubbliche amministrazioni per proporre modelli positivi, che contrastino i luoghi comuni, spesso senza ragion d’essere, che demonizzano l’ambiente delle discoteche”. E parla, senza eufemismi, delle conseguenze della crisi che ha portato ad un “significativo calo del fatturato. Dovuto non tanto dalla contrazione delle presenze, quanto piuttosto da nuovi modelli. Un mutamento iniziato da poco meno di dieci anni ma ormai affermato e diffuso. Ormai la discoteca classica non esiste più. Le discoteche cercano di proporsi con nuove forme di intrattenimento e le aziende che non si adeguano ai desiderata del cliente non vengono premiate. Abbiamo effettuato forti investimenti per invertire questa tendenza”. Così, ad attrarre il pubblico, cono quei locali che sanno offrire anche attività di ristorazione, che propongono feste a tema, che lavorano per portare a nuove consuetudini”. Accanto ai nuovi modelli del divertimento ci sono anche ormai consolidate istanze di carattere sociale. “Stiamo lavorando molto come categoria per tutelare la salute dei giovani evitando comportamenti irresponsabili che possono costare anche la vita. Negli ultimi anni ci siamo dotati di un manifesto di autocontrollo e aderito a iniziative importanti”. E, proprio per questo, vogliamo dare vita ad un rapporto ancora più stretto con le Istituzioni locali. Ma se nelle discoteche l’attenzione al problema è alta, altrettanto non si può dire degli altri luoghi del divertimento. Il risultato è che ad esserne danneggiata, nell’opinione comune è l’immagine dei locali che più si impegnano per affermare buone prassi e comportamenti virtuosi. “Il fatto che i giovani si riversino in posti di divertimento privi di questi controlli e di queste regole – continua Maldotti - azzera tutti i nostri sforzi e ci rende colpevoli di qualcosa, quasi sempre incidenti mortali, che non sono legati ai nostri esercizi”. Fipe e Imprenditori della notte, anche negli ultimi mesi, hanno promosso, ad esempio, campagne per contrastare l’abuso di alcol, o per limitare l’uso dell’automobile, proponendo alternative concrete. Ormai è dimostrato che l’aumento dei controlli, l’intensificare l’utilizzo degli etilometri e di tutti gli altri strumenti di controllo ha reso possibile una decisa diminuzione degli incidenti stradali “Questa è la strada giusta da percorrere – aggiunge Maldotti il percorso è lungo, ma il lavoro di sensibilizzazione che continuamente portiamo avanti unito ad un intensificarsi dei controlli delle Forze dell’Ordine, porterà sicuramente ottimi risultati. Progetti che, da un lato, hanno bisogno di una sinergia sempre più forte con gli altri portatori d’interesse, e dall’altro chiedono una lotta decisa all’abusivismo. “Basta pensare, ad esempio, alle tante feste della birra, o alle sagre, dove la somministrazione degli alcolici prosegue fino a notte fonda. L’invito alle amministrazioni è quello di arrivare ad una calendarizzazione e al controllo. Insomma, ben vengano questi appuntamenti, ma siano meno improvvisati”. E sulla stessa linea si sta muovendo anche la Fipe che ha sottoscritto un protocollo con UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco) per la “valorizzazione delle sagre autentiche”. Un’ultima battuta, infine, per quanto riguarda la normativa, relativa alle nuove norme sulla sicurezza e alla regolamentazione (con creazione di un albo dedicato) di chi svolge l’attività di “buttafuori”. “Occorre ricordare conclude Maldotti – l’entrata in vigore di un decreto che obbliga chi svolge il ruolo di “buttafuori” ad essere iscritto nelle liste depositate presso il Commissariato del governo, liste che certificano la partecipazione e il superamento dell’esame finale di un apposito corso di formazione. Per gli esercenti si tratta di un provvedimento importante, perché si dimostra di aver capito il ruolo fondamentale di questa professione. Inoltre, vengono fornite nozioni in materie molto utili, come il primo soccorso, l’antincendio, nozioni di alcolemia e molto altro”. Un’ulteriore testimonianza di come, nei locali da ballo, ci si diverta senza mai dimenticare la sicurezza. 9 giugno – n.150/2010 crema Zaninelli confermato presidente Unanime il voto del Consiglio di Amministrazione ■ Antonio Zaninelli, con voto unanime, è stato confermato alla guida dell’Ascom di Crema. Nell’ultimo direttivo tutti i venti presidenti di gruppo dell’associazione del commercio hanno voluto manifestare, la piena condivisione del lavoro svolto, rinnovando la fiducia al presidente uscente. “Molto è stato fatto fino ad oggi, ancora di più resta da fare”, ha introdotto Zaninelli, quasi con una dichiarazione programmatica. Poi, in prima persona, ha esaminato i risultati dell’ultimo triennio con una analisi in equilibrio tra locale e globale. “Il mio primo mandato – dichiara - si è svolto in una situazione congiunturale davvero particolare: sia per il momento storico che l’intera società attraversa sia per la stessa nostra Associazione”. “Abbiamo incontrato innumerevoli difficoltà, spesso anche ostacoli inaspettati e imprevedibili”. Ogni situazione è stata affrontata con dedizione e impegno oltre che del presidente, da tutto il consiglio e da tutta la struttura. In questo modo, si sono raggiunti risultati importanti che sono oggi “la solida base da cui ripartire, sostenuti anche dalla consapevolezza delle nostre capacità, dalla passione e dall’entusiasmo che sempre ci hanno accompagnato”. Con orgoglio Zaninelli parla della nuova sinergia operativa tra le Associazioni dei commercianti di Crema e della provincia di Cremona. Un accordo, ha spiegato “giunto in un momento particolarmente delicato per il comparto, anche per l’evoluzione normativa che tocca proprio questo settore. Ora possiamo garantire una presenza più forte ai tavoli istituzionali e sindacali, realizzando reti territoriali diffuse. Con un’idea fissa e ambiziosa: riuscire a trasformare i rischi del cambiamento in opportunità”. Come ragione di metodo per riuscire in questa sfida il presidente dell’Ascom punta sulla squadra e sul rapporto costruttivo con tutti i soci. “Coesione e dialogo sono i due pilastri ai quali si è ispirato e si ispirerà il mio operato”. Nella solidità della struttura sta il suo valore negoziale, anche ai tavoli con le istituzioni. Ma soprattutto la capacità di misurarsi con le altre associazioni di categoria. L’appartenenza a Confcommercio, rafforzata con la sinergia con la realtà provinciale, e dai numeri che ASCOM ha saputo raggiungere, che la riconfermano prima realtà del territorio per numero di imprenditori, impone di essere interlocutori qualificati con tutte le Istituzioni. “E anche di rivendicare quelle attenzioni al mondo dell’economia reale che paiono come necessarie per il superamento della crisi e il rilancio”. Zaninelli non nasconde le difficoltà. Sensibile alle vere esigenze delle imprese pone, tra le priorità, gli strumenti per facilitare l’accesso al credito. “Il sistema creditizio locale – dichiara - deve essere spronato a rivestire il suo peculiare ruolo concorrendo al rilancio del commercio e dell’economia. Anche in questo l’ingresso in Confcommercio ha portato ad un significativo valore aggiunto”. “Il ruolo che Ascom Crema ha da sempre avuto – conclude il presidente - e che attualmente è chiamato a confermare è l’essere traino per il settore commercio. L’iniziativa e le idee, la serietà e la perseveranza nell’azione sono da sempre state appannaggio della nostra Associazione. Proseguendo questa tradizione potremo raggiungere lusinghieri risultati”. Così verranno riproposte le iniziative di successo come il pane in piazza e ne verranno proposte di nuove che, tuttavia, traggono origine dalla stessa volontà di coinvolgere le categorie e offrire una occasione di incontro con la comunità locale. Ai soci, invece, saranno dedicati ancor più ambiziosi progetti legati alla formazione e alla comunicazione così che ciascuno, ancor di più, sia protagonista nella vita stessa della Associazione. IL CONSIGLIO DI ASCOM CREMA Antonio Zaninelli - presidente Articoli vari e Servizi Dario Silvi - vicepresidente vicario Grossisti Angelo Marazzi - Vicepresidente Arredamenti ed Elettrodomestici Aldo Pedrini - Abbigliamento - Tessuti Pelletterie - Calzature Fabio Vailati - Alimentari Ernestino Scaramuccia Agenti di Commercio Agostino Degiovanni - Ambulanti Pietro Monaco - Bar - Gelaterie Paninoteche Carlo Milanesi - Benzinai Antonio Ghilardi - Cartolerie Valentino Marchesini - Ferramenta Colori - Ricambi Claudia Corlazzoli - Fioristi Roberto Bonizzoni - Frutta e Verdura Claudio De Lorenzi - Macellerie Giulio Vanoli - Mercerie Maria Rosa Ferrari - Oreficierie Profumerie Sergio Mussi - Panetterie Rodolfo Farea - Ristoranti - Pizzerie Emanuele Lucchi - Salumerie Fiorenzo Bonelli - Tabaccai giugno – n.150/2010 10 Il nuovo sito degli albergatori ■ Il Gruppo Albergatori di Ascom si è dotato di un nuovo sito internet, per render più facile prenotare un soggiorno all’ombra del Torrazzo. www.cremonalberghi.com punta sull’immediatezza e sulla chiarezza, senza rinunciare a comunicare il fascino della città. Già dalla home page si ha una vista panoramica su piazza del Dumo. Un’immagine resa più accattivante dall’essere contornata dalla sagoma di un violino. Poi, senza troppe e inutili mediazioni, si ha accesso alle informazioni di servizio. In poche righe si sintetizza: “Cerchi un hotel, un albergo per un viaggio di lavoro, di turismo a Cremona Città o in Provincia? Qui trovi l’elenco delle migliori soluzioni disponibili! Hotel in città, alberghi in provincia ... tutti con un servizio curato, di design, in palazzi storici ... c’è l’imbarazzo della scelta nella lista di hotel. Ora devi solo scegliere quale struttura prenotare per iniziare una visita a Cremona e nella Sua Provincia. Solo il meglio per te”. Ciascuna delle undici strutture elencate viene presentata da una piccola fotografia, dall’indirizzo, dai recapiti telefonici e mail, dal collegamento al sito internet e alla scheda dove non manca una sintetica descrizione delle caratteristiche dell’hotel, un elenco di servizi disponibili e una funzionale cartina tratta dalle mappe di Google. Inoltre è possibile verificare la disponibilità di posti letto e procedere alla prenotazione. Sono infine stati predisposti link per scoprire quanto la città e il territorio sanno offrire per arte e cultura, liuteria e musica e, infine, sport e natura. Festa provinciale dei benzinai cremonesi Incontro al ristorante Mappamondo di Vescovato ■ Gli iscritti al gruppo Figisc di Ascom della provincia di Cremona, si sono ritrovati, ad inizio giugno, per la prima “Festa dei benzinai”. Un vero successo, perché all’appello del presidente Graziano Bossi hanno risposto in una cinquantina. Accanto al momento conviviale, per trascorrere insieme, in maniera gioiosa e spensierata, qualche ora, l’incontro ha voluto essere anche momento di riflessione sul settore. E, per questo, è apparsa particolarmente significativa la convocazione di una festa a carattere provinciale. Fino ad oggi, infatti, iniziative simili avevano avuto un carattere locale, ed erano promosse, in particolare, dagli operatori dell’area cremasca. “Davvero tante sono le questioni aperte – spiega Graziano Bossi, che guida la Figisc a livello provinciale ed è vice presidente anche di quella regionale Penso alla riorganizzazione della rete distributiva, alla guerra dei prezzi combattuta con il margine dei gestori o ai problemi della sicurezza, solo per citare due temi tra quelli di più stretta attualità. Senza la formalità di una vera assemblea, apertamente, ci siamo confrontarci e analizzare il presente e le prospettive per il futuro”. “La “festa del benzinaio”, che si è tenuta al ristorante Mappamondo di Vescovato – conclude il presidente Bossi - ha voluto essere occasione per conoscerci, per rendere più forte e coeso il nostro gruppo. Per questo abbiamo pensato non ad un appuntamento settoriale, ma ad una giornata in cui coinvolgere anche le famiglie”. Per i più piccoli sono state promosse attività ludiche mentre gli adulti sono allietati dal cabaret di Germano Denti. La giornata si è conclusa con l’estrazione dei premi della lotteria, tra i quali due belle biciclette. 11 giugno – n.150/2010 iniziative “MarteDiSera” shopping sotto le stelle Coinvolti, per giugno e luglio, oltre centodieci negozi del centro ■ Da metà giugno i negozi di Cremona propongono sette serate di shopping sotto le stelle. “MarteDiSera” è un progetto sperimentale, messo a punto dalle Botteghe del Centro, da Ascom, da Fipe, la federazione dei locali, in collaborazione con il Comune, ma che ha raccolto adesioni tra gli iscritti a tutte le associazioni del commercio. Così, ogni martedì, fino al 27 luglio resteranno aperti oltre un centodieci negozi del centro. “L’esperimento – spiega Paolo Mantovani – nasce da una considerazione semplicissima. Le nostre botteghe si rivolgono, per la loro qualità, ad una clientela non solo locale. Dunque, con l’apertura serale abbiamo voluto offrire un’opportunità in più a chi arriva dal circondario. Ai nostri clienti proponiamio di coniugare una piacevole passeggiata in centro ad una occasione di shopping”. Accanto alle aperture dei punti commerciali gli esercenti del Gruppo Fipe proporranno un happy hour che, di fatto, si traduce in un invito a trattenersi fuori casa anche a termine dell’orario di lavoro o dopo aver lasciato il bordo della piscina L’entusiasmo con cui il progetto è stato accolto è ben testimoniato dai numeri, con oltre centodieci adesioni in Corso Campi, Cavour, Garibaldi, Matteotti, Mazzini, Vittorio Emanuele, ma anche in Galleria XXV aprile, del Corso, in largo Boccaccino, nelle piazze Roma, Marconi, Stradivari e nelle vie Antico Rodano, Guarneri del Gesù, Cavallotti, Monteverdi, Mercatello, Palestro, Solferino e Verdi. Alcune attività posticiperanno anche l’apertura alle 18, altre (soprattutto quelle in franchising che hanno un maggior numero di dipendenti) invece estenderanno l’orario per il pubblico. Identificare i negozi che restano aperti fino alle 22 è semplicissimo: esporranno una vetrofania, dai colori sgargianti, realizzata apposta per questi due mesi. Nei locali e nei negozi del centro, inoltre, verranno distribuite cartoline che, per intero, riportano, suddividendolo per vie, l’elenco dei negozi che, per abbassare la serranda, aspettano le 22. “Le nostre botteghe - spiega Paolo Mantovani - sanno leggere le nuove istanze sociali della clientela, i cambiamenti nel costume e, per questo, sono pronte a mettersi in gioco, a sperimentare nuove vie”. Con questa filosofia è nato “MarteDiSera” che pone al centro il commercio, senza creare, come avviene nei Giovedì d’estate un calendario di eventi collaterali. “Troppo spesso – affermano i commercianti – si confondono le vie affollate con il successo degli acquisti. Ma questa equazione non sempre è verificata”. Per questo ulteriore sforzo messo in campo si è voluta congratulare anche l’assessore De Bona. “Davvero – ha assicurato – questa estate, anche grazie all’impegno di Ascom e delle Botteghe del Centro, si presenta ricca di appuntamenti che, coniugando cultura e divertimento allo shopping invitano a vivere la città”. “A conclusione della fase sperimentale – conclude Mantovani - faremo un bilancio. Se i risultati saranno positivi l’apertura serale potrebbe essere estesa anche al mese di settembre o, magari, entrare a regime”. MarteDiSera è una nuova scommessa che al presidente di Le Botteghe del Centro piace definire “esperimento”: “Si tratta di esperimenti – conclude Paolo Mantovani -, resi ancor più necessari dal momento non facile che siamo chiamati ad affrontare. I commercianti hanno deciso di provare con questa nuova iniziativa. Da parte nostra abbiamo messo in campo una campagna di promozione davvero impegnativa. Esperimenti come questo aiuteranno a capire meglio se ci si sta muovendo nella direzione giusta e quali servizi e ulteriori iniziative bisogna mettere in campo per rilanciare Cremona e il commercio”. giugno – n.150/2010 12 eventi “I Giovedì d’estate” appuntamenti per riscoprire la magia di Cremona ■ Fino al 22 luglio si rinnova l’appuntamento, divenuto ormai tradizionale con i “Giovedì d’estate”. Promossa da Ascom, Botteghe del Centro in collaborazione con il Comune la rassegna si pone, quest’anno, ancora più ricca di motivi di interesse. Perché se resta fisso il numero degli appuntamenti (cinque settimane) e l’invito a vivere la città nelle sere d’estate, quando più piacevole è trattenersi fuori casa dopo cena, gli organizzatori hanno messo a punto un programma ricco di eventi, che agli elementi di maggior successo ne affianca di nuovi, così da fare di Cremona un riferimento anche per le province limitrofe. I Giovedì uniscono al piacere dello shopping, quello delle esposizioni a tema, dei burattini e del parco giochi per i più piccoli, gli appuntamenti letterari, i momenti musicali, le visite guidate. Nessun degli appuntamenti in calendario è mai banale o ripetitivo. Al contrario, ogni sera, l’unico rammarico è che i tanti incontri in programma rendono impossibili seguirli tutti. L’invito degli organizzatori è quello di cogliere le emozioni, di lasciarsi guidare dalle sensazioni, in un percorso che porta a riappropriarsi in senso compiuto dei luoghi del proprio vivere quotidiano. Il centro, ammantato dal fascino della sera e reso più gioioso dai tanti eventi in programma si pone, per ciascuno come occasione per una piacevolissima riscoperta. “L’appuntamento con i giovedì d’estate – spiega Paolo Mantovani – segna l’inizio della stagione calda per i cremonesi. Ma ugualmente si caratterizza per quote di presenza crescente anche dalle province vicine. Lo scorso anno, in particolare, abbiamo superato, nell’intera rassegna, i centocinquantamila partecipanti. Quest’anno ancora più che in passato, abbiamo caratterizzato la nostra iniziativa sulle famiglie. Ne è la prova eloquente l’aver dedicato, per intero, i giardini di piazza Roma ai bambini, ed aver confermato, in cortile Federico II gli spettacoli dei burattini”. “I Giovedì d’estate – commenta l’assessore De Bona – rappresentano un gesto d’amore per la città, sono una testimonianza chiara della passione con cui gli operatori del commercio svolgono il loro lavoro. Uno sforzo reso ancora più significativo dal difficile momento dell’economia. Ma proprio per queste ragioni il Comune ha voluto essere al loro fianco nel promuovere la rassegna”. I “Giovedì d’estate”, dunque, hanno una straordinaria protagonista: Cremona. Il suo centro storico, grazie al fascino esclusivo, alla ricchezza culturale e sociale, rappresenta, infatti, un punto di eccellenza della nostra offerta turistica e commerciale che i “Giovedì” esaltano in una logica di gestione urbana condivisa e coordinata. La rassegna rappresenta una vetrina allargata per i commercianti, ma anche e soprattutto un momento di promozione per la città ed il Territorio. “La formula tradizionale dei negozi aperti anche dopo cena – testimonia Paolo Mantovani, presidente dell’Associazione “le Botteghe dei Centro” - è proposta ogni volta con soluzioni diverse. In una continua ricerca di miglioramento, ogni edizione vede qualche cambiamento. Penso al numero ed al livello qualitativo delle serate tematiche, ma anche al crescente interesse dei commercianti che dì anno in anno hanno aderito sempre più numerosi all’iniziativa”. È il sottotitolo stesso a definire il tema portante dei Giovedì d’estate 2010: serate di shopping, animazione e musica a Cremona. Con una attenzione particolare ai bambini e alla solidarietà grazie alla collaborazione con Cremonalacubo e la Associazione Arco”. Quest’anno, ancor più che in passato, protagonista è la musica, con concerti e animazioni in diversi punti della città. Torna anche il concorso “Vinci con i giovedì”. Per partecipare basta dedicarsi allo shopping nei negozi Ascom e, successivamente connettersi al sito delle Botteghe. Le aree interessate dalle manifestazioni sono: Piazza, Piazza Roma, Piazza della Pace, Largo Boccaccino, Corso Mazzini Corso Garibaldi, Piazza Palazzo Cittanova, Corso Campi, Galleria VVX Aprile, Cortile Federico II. Ovunque si potranno fare piacevoli scoperte, in un clima frizzante e festoso, perché i Giovedì vogliono essere piacevoli serate di shopping, di aggregazione e di allegria. “Ascom e Botteghe del Centro – spiega il vicepresidente Ascom Sergio Vacchelli – anche in questo modo vogliono ribadire il loro impegno per la crescita di Cremona. Anche con il nostro entusiasmo e la partecipazione al progetto di tanti associati vogliamo sfatare il mito di una città sonnolenta, pronta ad adagiarsi su stessa. Se stimolati con proposte variegate e che cercano di soddisfare gli interessi più disparati, i cremonesi sanno rispondere bene, sanno apprezzare quanto di buono viene fatto per rendere la loro città sempre più vivace, sempre più aperta alle novità”. 13 giugno – n.150/2010 eventi Buonasera Soresina ■ Anche quest’anno AscomSoresina sta organizzando le serate dei venerdì estivi riproponendo la manifestazione “Buonasera Soresina, buonasera”. La terza edizione è chiamata a confermare, superandolo, il successo straordinario che ha accompagnato gli anni scorsi. L’appuntamento è per tutti i venerdì di luglio. Spiega il presidente Claudio Vaccari come sarà questa edizione. “Qualche novità l’abbiamo inserita, sempre sottolineando però che non possiamo e non vogliamo, entrare in concorrenza con altre iniziative similari che si svolgono in città molto più grandi delle nostra. Per noi è fondamentale il sottotitolo della manifestazione “Niente di speciale, solo un modo diverso di vivere Soresina”, non è solo uno slogan, dà proprio il senso della manifestazione; si vuole far vivere Soresina in un modo più tranquillo e più vivibile. Comunque, il programma, ogni sera, cerca di fare una cosa gradevole e gradita come gli anni scorsi; ma quest’anno è soprattutto il Consiglio di AscomSoresina che ha lavorato all’iniziativa”. Questa edizione sarà più lunga, comprenderà infatti i 5 venerdì di luglio e l’ultimo di giugno, anche l’orario sarà esteso, si comincerà alle 20 proseguendo sino all’una di notte. Una novità importante è sicuramente rappresentata dalla chiusura al traffico di piazza Garibaldi e non solo dei due tronconi di via Genala. In questo modo si è risolto un problema di sicurezza, infatti consentire l’attraversamento della piazza alle auto provenienti da via Barbò rappresentava un pericolo, in particolare per i bambini. Soresina, il venerdì sera, è ancora più bella. Ascom Chef: gusto, musica e solidarietà ■ Ogni anno, con l’inizio dell’estate, grazie all’impegno dei ristoratori di Ascom, il gusto incontra la solidarietà. L’appuntamento di Ascom Chef, in programma martedì 6 luglio appare poi, per questa edizione, rinnovato nella formula e nei contenuti, così da essere ancora più interessante ed accattivante rispetto al passato. “Ascom Chef sotto le stelle in musica”, dà spazio alla cultura. Perché, prima della degustazione, si potrà assistere al concerto del soprano Marina Morelli, accompagnata, per l’occasione da un trio d’eccezione: Giorgio Scolari alle tastiere, Jack Masseroli, con il suo contrabbasso e Marco Rozzi al flauto traverso. Del tutto nuova anche la sede dell’Ascom Chef. Per la prima volta, infatti, si terrà nel cortile del Museo Civico. E proprio la pinacoteca si offre, dalle 20, con ingresso gratuito. Poi, concluso il momento culturale, che affianca le suggestioni delle sette note e della pittura, deliziati gli occhi e le orecchie, sarà il palato a prendere il sopravvento, con le leccornie preparate dal gruppo ristoratori dell’Associazione del Commercio. “Ascom Chef – testimoniano gli organizzatori - coniuga i sapori della buona cucina, attenta alla tradizione e alla identità culinaria locale, il piacere dell’ospitalità e – come valore aggiunto – il fine benefico attraverso la raccolta fondi da devolvere ad associazioni del volontariato. Il ricavato di questa edizione sarà dedicato ad Arco, la Associazione per la Ricerca in Campo Oncologico che fa capo al dott. Daniele Generali. “Ascom ha accolto appieno il progetto di dotare il nostro ospedale di strutture sempre più efficienti contro la lotta ai tumori – conferma Nevi, presidente del Gruppo Ristoratori - Per questo, negli ultimi anni, abbiamo reso sempre più solida la collaborazione con Arco”. Per partecipare alla serata (ad offerta libera) è necessario prenotarsi presso la sede Ascom, oppure contattare la segreteria organizzativa (tel. 0372 567627). Il gruppo Provinciale Ristoratori dell’Associazione Commercianti della provincia di Cremona invita Martedì 6 luglio - ore 21 Cortile Museo Civico Ala Ponzone Via Ugolani Dati, 4 - Cremona Concerto lirico con il soprano Informazioni e prenotazioni tel 0372 567627 Nadia Bragalini Il ricavato della serata sarà devoluto a Marina Morelli accompagnata da Giorgio Scolari pianoforte Jack Masseroli contrabbasso Marco Rozzi flauto Seguirà buffet offerto del gruppo Ristoratori Ascom Dalle 20 alle 21 aperitivo d’arte con visita al Museo giugno – n.150/2010 14 distretti Ascom chiede lo stop per due anni ai nuovi centri commerciali ■ L’ASCOM della provincia di Cremona rilancia la sinergia tra privati ed Istituzioni e, forte dei risultati ottenuti partecipando ai bandi regionali sui distretti del commercio e sui piccoli comuni, chiede una moratoria, per i prossimi due anni, affinchè non vengano concessi ampliamenti o autorizzate nuove aperture per i centri di media e grande distribuzione. Una domanda rivolta direttamente alla Regione Lombardia, attraverso l’assessore Gianni Rossoni, e alla Provincia, al suo presidente Massimiliano Salini e al vice Federico Lena. La proposta trova il sostegno anche dei tanti sindaci del territorio che, hanno partecipato ai progetti regionali. “Nei due bandi – spiega con soddisfazione Claudio Pugnoli – abbiamo raggiunto traguardi straordinari. L’ex direttore generale Mora mi ha confermato che in un anno, in provincia di Cremona è arrivato più di quanto non fosse arrivato negli ultimi quindici anni”. Tutti i progetti che abbiamo candidato sono stati approvati. Nessuna altra associazione, in Lombardia, ha saputo fare altrettanto. Questo successo ci indica, chiaramente che stiamo andando nella giusta direzione, ci rende evidente la strada su cui proseguire”. A dar forza alle sue parole sono i numeri. Nel bando dei piccoli comuni sono state coinvolte venticinque realtà locali, con settanta imprese partecipanti. Complessivamente sono stati investiti duemilioniseicentomila euro per il commercio, al cinquanta per cento ottenuti dalla Regione. Per i Distretti diffusi le cifre sono ancora più significative. Sono stati realizzati sei distretti, con trentacinque Comuni coinvolti, oltre duecentocinquanta aziende partecipanti. Sono stati finanziati progetti per quasi otto milioni di euro, dei quali oltre duemilioni ottenuti come contributo regionale. “Complessivamente – continua Pugnoli - sono stati coinvolti oltre il cinquanta per cento dei comuni, per circa diecimilioni di euro di investimenti”. E soddisfazione è stata espressa anche da Gianni Rossoni e da Massimiliano Salini. “La Regione è consapevole di tutti gli sforzi fatti da Ascom e dai commercianti della provincia. E rassicura che “proprio l’impegno dei territori, anche in questa nuova legislatura, ci spinge a procedere nella stessa direzione e a ripresentare bandi per i Comuni e i Distretti”. Salini ha sottolineato l’importanza del commercio per il territorio “Lo dicono i numeri – spiega -. La maggior parte delle partite Iva sono legate al commercio. Dobbiamo pensare a questo settore quando ci interroghiamo sul “cuore” dello sviluppo”. E conclude: “ il commercio è centrale per Cremona e il suo territorio”. Sul tanto lavoro di questo ultimo anno è tornato Claudio Vaccari. “In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo chiedere ai commercianti di paese di fare investimenti sulle proprie attività poteva sembrare quantomeno azzardato. Invece la risposta c’è stata. Forte, importante, addirittura imprevista ed imprevedibile. Interventi tesi a migliorare i nostri paesi la vita delle nostre comunità”. Il vicepresidente di Ascom vuole sottolineare la voglia di fare dei commercianti. “Andando nei piccoli centri ho toccato con mano la volontà di credere in un progetto, di mettersi in gioco, di contrastare il declino. La forza di questo progetto è nell’operare insieme, nell’avere davanti una strada di sviluppo anziché il doversi limitare a sopravvivere”. Una energia positiva che deve essere valorizzata, dando una nuova centralità ai Centri Commerciali Naturali. Continua il vicepresidente Vaccari lanciando una sfida alle Istituzioni: “I Distretti del Commercio sono stati un’opportunità e possono essere uno strumento molto forte. Cremona ed il suo territorio hanno risposto in maniera molto decisa, allora perché non continuare con il gioco al raddoppio, prendendo una posizione forte sul commercio locale. Chiediamo alle Amministrazioni di ogni livello di darci il tempo di crescere; chiediamo due anni di tempo per dimostrare cosa può fare il Commercio locale; chiediamo un segnale forte, un forte gesto d’attenzione al territorio, chiediamo una moratoria, che in questo periodo non si aprono nuovi punti di media e grande distribuzione nella provincia di Cremona”. E poi conclude: “Insieme abbiamo ottenuto un grande risultato, insieme possiamo dimostrare che a Cremona si cerca una nuova via. E’ un’occasione che non possiamo perdere, per il commercio ma, soprattutto per le nostre comunità”. 15 giugno – n.150/2010 ascomfidi Federico Corrà eletto nel consiglio nazionale Federascomfidi ■ Federico Corrà, presidente di Ascomfidi della provincia di Cremona e membro della Giunta di Ascom, è stato recentemente eletto nel consiglio nazionale di Federascomfidi, la Federazione aderente a Confcommercio che associa i confidi del commercio, turismo e servizi. Una nomina che premia il tanto lavoro svolto, fino ad oggi, all’interno dell’Associazione di via Manzoni. Corrà, ormai da anni, è impegnato, direttamente negli organi direttivi. È stato presidente del gruppo provinciale fioristi, prima di guidare quello regionale. In consiglio nazionale porta quindi la sua esperienza maturata sul campo. Tra i primi a congratularsi per il risultato raggiunto, il presidente Pugnoli ha sottolineato come la nomina premia i risultati che, a Cremona, Corrà ha saputo raggiungere. “Solo nel 2009 - testimonia – abbiamo erogato finanziamenti per oltre cinque milioni di euro, quasi un milione e settecentomila euro in più rispetto all’anno precedente”. E, anche il presidente di Crema Antonio Zaninelli, incontrando il neoeletto all’assemblea di Confcommercio ha manifestato il suo compiacimento per la nomina che è un valore aggiunto per tutta l’Ascom della provincia. In un momento in cui, le Piccole e Medie Imprese faticano ad accedere al credito, infatti, i servizi di Ascomfidi appaiono ancora più necessari. A guidare il consiglio di Federascomfidi, con voto unanime, è stato confermato Aldo Poli. “Nei prossimi mesi - ha dichiarato Corrà – con la definizione della prima ondata di iscrizioni all’elenco speciale potremo avere un quadro più completo del nuovo sistema confidi e delle ulteriori sfide che saremo chiamati ad affrontare nei rapporti con gli istituti di credito”. “La Federascomfidi – ha concluso il neoconsigliere – continuerà a supportare i propri associati per adeguarsi all’impianto normativo in evoluzione e rispondere sempre più efficacemente alle esigenze delle imprese che rappresentiamo”. Moratoria debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio Come è noto, nell’agosto del 2009 il Ministro dell’economia e delle finanze, l’Associazione Bancaria Italiana e le principali Associazioni di rappresentanza delle imprese, tra cui Confcommercio, hanno sottoscritto un Avviso comune in materia di sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio con l’obiettivo di dare respiro finanziario alle PMI aventi adeguate prospettive economiche ed in grado di provare la continuità aziendale. Confcommercio, nelle ultime settimane, ha manifestato l’esigenza di procedere ad una proroga dei termini previsti dall’Avviso comune. Tale istanza è stata accolta attraverso il differimento, al 31 gennaio 2011, dei termini per la presentazione delle domande alle banche da parte delle imprese. Al riguardo, si precisa che potranno essere ammesse alla sospensione/allungamento dei debiti le aziende che non hanno finora utilizzato la moratoria, nonché quelle che sono già ricorse allo strumento, ma ne hanno necessità per altre operazioni. Rimangono immutati tutti gli altri contenuti presenti nell’Avviso. A tale proposito, si riporta in allegato una scheda di sintesi sui principali contenuti dell’Avviso comune. OPERAZIONI OGGETTO DELL’AVVISO Per realizzare i suddetti obiettivi, l’Avviso identifica le seguenti operazioni: sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo; sospensione per 12 mesi ovvero per 6 mesi del pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing rispettivamente “immobiliare” ovvero “mobiliare”; allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili. Non sono previsti automatismi nella realizzazione delle operazioni descritte. IMPRESE AMMISSIBILI Sono ammissibili alle operazioni sopra indicate le piccole e medie imprese come definite dalla normativa comunitaria - con una situazione economica e finanziaria che possa garantire la continuità aziendale, ma che a causa della crisi presentino difficoltà finanziarie temporanee. In particolare, sono ammissibili le imprese che alla data del 30 settembre 2008 avevano esclusivamente posizioni classificate dalla banca “in bonis” e che al momento della presentazione della domanda per l’attivazione di una delle operazioni sopra indicate non hanno posizioni classificate come “ristrutturate” o “in sofferenza” ovvero procedure esecutive in corso. giugno – n.150/2010 16 gruppi In duecento alla Grigliata in cascina Il ricavato in beneficienza per gli “Amici di Gianni e Massimiliano” ■ Un territorio ospitale a tavola, una tradizione culinaria di prim’ordine affidata alla professionalità e alla passione dei macellai dell’Ascom, sono gli elementi che, ormai da qualche anno, decretano il successo della “Grigliata in cascina”, evento che accompagna l’arrivo dell’estate cremonese. Il tutto unito alla solidarietà. Il ricavato della conviviale è stato infatti destinato a uno scopo benefico: sostenere i progetti dell’associazione di volontariato “Amici di Gianni e Massimiliano” di Gerre de’ Caprioli, presieduta da Gianluigi Ferrari. All’appuntamento, a Gerre del Pesce, vicino a Stagno Lombardo, si sono presentati all’incirca in duecento. Tra loro i vertici dell’associazione di Confcommercio: il presidente Claudio Pugnoli e il suo vice Claudio Vaccari. I partecipanti si sono così ritrovati nella atmosfera suggestiva dell’aia cremonese – già di per sé legata ai prodotti tipici della terra e del lavoro agricolo – seduti a gustare piatti unici e originali del cremonese, dove la qualità parte dalla scelta delle carni. Sapori che vengono valorizzati dalla preparazione attenta dei macellai, capaci di promuovere, valorizzare, presentare e cucinare i prodotti tipici, abbinando l’identità della Bassa all’enogastronomia di qualità, la riscoperta della cultura locale e le produzioni in loco. Così, basta scorrere velocemente il menù per rendersi conto di quanto, la definizione di grigliata, sia riduttivo. Perché l’elenco delle portate dà spazio anche al grana e al provolone, ai salumi (con un salame che si scioglie al contatto del palato o la spalla cotta, di cui era un grande estimatore anche Giuseppe Verdi che spesso la regalava e nelle sue lettere spiegava come cucinarla) fino ad arrivare al melone. Accanto alle carni (dalla coppa di maiale allo spiedino misto, dal pollo alla ormai famosissima salsiccia di manzo al provolone valpadana) si arriva ai dolci che abbinano il cioccolato alle ciliegie, frutto tipico della stagione. Il tutto innaffiato Lambrusco, Gutturnio e Moscato, etichette che hanno il gusto della festa e della convivialità in omaggio a chi ha voluto raccogliere l’invito dei macellai Ascom. In sette (stoicamente) si sono alternati ai fornelli: Silvano Boccali, Santo e Mario Compiani, Amerigo Contini, Pierino Gaboardi, Paolo Pighi e Giancarlo Ruggeri. Ma il merito va ripartito con la ventina di macellai che hanno organizzato l’evento. “La filosofia dell’iniziativa – spiega Arrigo Contini, presidente del gruppo macellai – è semplice: prodotti del territorio, mangiati in loco. Promuovere il territorio attraverso l’enogastronomia ha un duplice fine: riscoprire le tradizioni culinarie e i sapori di un tempo, che hanno sempre contraddistinto la provincia di Cremona, e dare visibilità ai produttori e a tutti coloro che nella ristorazione fanno dell’eccellenza e della genuinità in cucina i cardini del loro impegno quotidiano”. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno di: Santini e Nostranello S. Felice per le carni, Consorzio Provolone Valpadana, Ristorante Aquila Nera e l’Agriturismo Gerre del Pesce. Risott’Adda a Spino ■ La prima edizione della Risott’Adda, organizzata dal neo costituito Gruppo Commercianti di Spino aderenti ad Ascom, va in archivio con un successo che ha superato ogni aspettativa. L’affluenza è stata così numerosa da rendere necessario la posa di tavoli aggiuntivi a quelli inizialmente previsti. Per gli addetti alla cucina, guidati da Christian Mazzola, poi si è trattato di un vero tour de force. Tutto è proceduto per il meglio e, ora che quella danza di fatica tra piatti e fornelli si è conclusa, superata la stanchezza e inebriati dalla soddisfazione per il risultato raggiunto gli organizzatori già pensano alla prossima edizione. “Abbiamo voluto organizzare un momento di valorizzazione dei prodotti della nostra zona, legata alla terra e al fiume. – spiega Daniele Cipolla, presidente del gruppo locale dell’Ascom – Così la degustazione gastronomica si è tradotta in un piacevole momento di incontro di tutta la comunità, una festa collettiva che riassume ben la vocazione alla socialità che caratterizza anche le nostre attività, da sempre impegnate a dare il loro contributo per accompagnare la vita del nostro comune”. In una atmosfera rilassata e divertente, alla Cascina Carlotta, gli ospiti hanno trascorso, una piacevole serata tra amici, per di più con una buona cucina e, di sottofondo, della bella musica. “Ancora una volta – conclude Cipolla – non posso ringraziare quanti hanno reso possibile una serata tanto piacevole. Merito del successo va anche al Consorzio Salva Cremasco, alla EFV, Eredi Fontanella Vittorino per il riso e al salumificio Cersa Antonio. 17 giugno – n.150/2010 appuntamenti Scocca l’ora dei saldi Continueranno fino al prossimo 31 agosto ■ Sono inziaziati sabato 3 luglio i saldi estivi. Proseguiranno per sessanta giorni, incluse le domeniche. Quest’anno i ribassi dovranno quindi concludersi entro martedì 31 agosto. Invariate le regole per i negozianti: i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo; il prodotto ribassato deve indicare il prezzo normale di vendita e lo sconto (l’indicazione del prezzo finale è facoltativa): la prova dei capi è concessa con alcune limitazioni, le carte di credito devono essere accettate qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. L’operatore commerciale ha, inoltre, l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati, sia nelle comunicazioni pubblicitarie sia nell’indicazione dei prezzi nei locali di vendita; non può indicare prezzi ulteriori e diversi; deve essere in grado di dimostrare la veridicità delle informazioni agli organi di controllo. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli); se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo o il rimborso del prezzo pagato, dietro presentazione dello scontrino. Durante i saldi non possono essere effettuate le vendite promozionali. Tutte le attività potranno rimanere aperte la domenica successiva all’avvio dei saldi, il 4 luglio, in quanto già previsto dal calendario regionale. I negozi con una superficie fino a 250 metri quadrati possono invece rimanere sempre aperti di domenica, quindi anche per tutto il periodo dei saldi. E’ scoccata, dunque, l’ora dei saldi: un’occasione importante per commercianti e consumatori. I primi preoccupati dalla crisi e dal calo dei consumi a sperare di risollevare le vendite che si fanno sempre più magre con la recessione, i secondi a cercare delle occasioni per comprare abiti o scarpe che altrimenti non intendono più permettersi. giugno – n.150/2010 18 normative a cura di Maurizio Romanenghi (Vicesegretario e responsabile settore legislazione commerciale) Privacy Videosorveglianza ■ Nuovo Provvedimento del Garante Sulla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 2010 è stata pubblicata la Deliberazione dell’8 aprile 2010 del Garante per la Protezione dei dati personali recante “Provvedimento in materia di videosorveglianza” che sostituisce quello del 29 aprile 2004. Si riportano, di seguito, le principali novità ed i relativi nuovi adempimenti applicabili ai soggetti pubblici e privati. Trattamento effettuato da soggetti privati senza consenso Con il presente Provvedimento il Garante individua i casi nei quali il trattamento dei dati effettuato mediante videosorveglianza può essere effettuato da soggetti privati , nei limiti e alle condizioni di seguito indicate, per perseguire legittimi interessi e senza richiedere il consenso degli interessati. In particolare, ciò vale quando la rilevazione delle immagini è effettuata per perseguire un legittimo interesse del titolare o perseguendo fini di tutela delle persone e dei beni rispetto a possibili aggressioni, furti, rapine, danneggiamenti, atti di vandalismo o finalità di prevenzione incendi o di sicurezza del lavoro come avviene per l’installazione di tali sistemi a protezione dell’attività delle imprese associate. In tali casi i trattamenti sono ammessi in presenza di concrete situazioni che giustifichino l’installazione dei predetti sistemi a protezione delle persone, della proprietà o del patrimonio aziendale. Nell’uso delle apparecchiature volte a riprendere aree esterne a edifici o immobili (es. telecamere fuori dagli esercizi commerciali) occorre limitare l’angolo visuale all’area effettivamente da proteggere, evitando per quanto possibile la ripresa di luoghi circostanti e di particolari non rilevanti. Informativa Il Garante conferma che gli interessati devono essere sempre informati che stanno per accedere in una zona videosorvegliata. I supporti (cartelli, ecc.) con l’informativa: • devono essere collocati prima del raggio di azione della telecamera; • devono essere visibili in ogni condizione di illuminazione ambientale anche in orario notturno (se il sistema è attivo). Tale prescrizione deve essere adempiuta entro il 29 aprile 2011. In ogni caso il titolare, ove richiesto, è tenuto a fornire anche oralmente un’informativa adeguata. La circostanza che il sistema di videosorveglianza sia collegato direttamente con le forze di polizia deve essere resa nota agli interessati. A tal fine il Provvedimento riporta il facsimile di un modello semplificato (cartello con l’evidenziazione dell’agente che controlla le riprese). Il collegamento con le centrali di Polizia rientra, a sua volta, nella più ampia fattispecie dei Sistemi integrati di videosorveglianza che comprende tutti quei sistemi che offrono servizi centralizzati di videosorveglianza remota da parte di vari soggetti (società di vigilanza, Internet e service providers, fornitori di video specialistici, ecc.) oltre alle forze di polizia. Questi diversi sistemi possono prevedere: • la gestione coordinata dei servizi di videosorveglianza tramite condivisione delle immagini da parte di diversi e autonomi titolari del trattamento che utilizzano le medesime infrastrutture tecnologiche. In tal caso ciascun titolare può trattare le immagini strettamente funzionali al perseguimento delle finalità dichiarate nell’informativa; • il collegamento telematico di diversi titolari ad un centro unico gestito da un terzo. Tale soggetto terzo va designato responsabile da parte di ogni singolo titolare e deve assumere un ruolo di coordinamento e gestione dell’attività di videosorveglianza senza consentire forme di correlazione delle immagini raccolte per conto di ciascun titolare; • il collegamento, come sopra già evidenziato, con le sale o le centrali operative degli organi di polizia. Per le tre tipologie sopra evidenziate: 1. devono essere adottati sistemi per la registrazione degli accessi logici degli incaricati e delle operazioni compiute sulle immagini registrate con conservazione non inferiore a sei mesi; 2. deve essere predisposta una separazione logica delle immagini registrate dai diversi titolari. Le misure previste ai punti 1 e 2, dovranno essere adottate entro il 29 settembre 2010. Il mancato rispetto delle misure previste ai punti 1 e 2, comporta l’applicazione della sanzione amministrativa aggiuntiva da trentamila a centottantamila euro (art. 162, comma 2ter, D.Lgs. 196/03). Se gli accorgimenti sopra evidenziati non sono integralmente applicabili per la natura e le caratteristiche dei sistemi di videosorveglianza utilizzati, il titolare è tenuto a richiedere una verifica preventiva all’Autorità. La violazione delle disposizioni riguardanti l’informativa (es. mancata indicazione del titolare, della finalità perseguita e dell’eventuale collegamento con le forze di polizia) è punita con la sanzione amministrativa da seimila a trentaseimila euro (art. 161 D.Lgs. 196/03). Verifica preliminare I trattamenti effettuati dalle imprese associate non richiedono, nella stragrande maggioranza dei casi, una verifica preliminare da parte dell’Autorità. Essa infatti riguarda l’associazione delle immagini a dati biometrici, l’uso di sistemi “intelligenti” in grado di rilevare automaticamente comportamenti o eventi anomali. Va invece posta particolare attenzione a non eccedere i tempi di conservazione delle immagini registrate per non ricadere nell’obbligo di richiedere all’Autorità una verifica preliminare. In tal caso l’obbligo della richiesta di verifica preliminare andrà assolto entro il 29 settembre 2010. Misure di sicurezza Come regola generale, i dati raccolti mediante la videosorveglianza devono essere protetti per ridurre al minimo i rischi di distruzione, perdita accidentale, accessi non autorizzati o trattamenti non consentiti. E’ pertanto fortemente consigliabile che, specie nelle aziende di minori dimensioni, 19 19 giugno – n.150/2010 alle immagini acceda unicamente il titolare al fine di evitare l’individuazione di specifiche figure autorizzate e l’adozione di misure organizzative per verificarne l’attività. All’aumentare della dimensione aziendale, viceversa, dovranno essere adottati: • diversi livelli di visibilità e trattamento delle immagini (designazione per iscritto di un numero delimitato di incaricati ad accedere ai locali dove sono situate le postazioni di controllo, ad utilizzare gli impianti e, nei casi in cui ciò sia indispensabile, a visionare le immagini; individuazione dei diversi livelli di accesso in corrispondenza delle specifiche mansioni attribuite ad ogni singolo operatore distinguendo tra chi è unicamente abilitato a visionare le immagini da chi può effettuare ulteriori operazioni) anche attraverso l’attribuzione di credenziali di autenticazione che abilitino ad effettuare unicamente le operazioni di propria competenza; • accorgimenti per limitare la possibilità, per i soggetti abilitati, di visionare le immagini registrate e di effettuare sulle stesse operazioni di cancellazione e duplicazione; • accorgimenti per garantire la cancellazione anche automatica delle registrazioni dopo 24 ore dalla rilevazione. Solo in alcuni casi (come i mezzi di trasporto) o per la particolare rischiosità dell’attività svolta dal titolare del trattamento (il Provvedimento cita come esempio le banche ma si ritiene che possano essere ricomprese anche altre attività come le gioiellerie) può ritenersi ammesso un periodo più lungo comunque non eccedente la settimana; • accorgimenti per garantire, nel caso di interventi di manutenzione, che i soggetti a ciò preposti potranno accedere alle immagini soltanto se questo si renda indispensabile al fine di effettuare eventuali verifiche tecniche ed in presenza dei soggetti abilitati alla visione delle immagini; • accorgimenti contro il rischio di accesso abusivo alle reti informatiche nel caso di apparati digitali connessi a reti informatiche; • accorgimenti per l’applicazione di tecniche crittografiche nel caso di trasmissione tramite una rete pubblica di comunicazioni. Le misure di sicurezza devono essere adottate entro il 29 aprile 2011. Il mancato rispetto di tali prescrizioni comporta l’applicazione della sanzione amministrativa aggiuntiva da trentamila a centottantamila euro (art. 162, comma 2ter, D.Lgs. 196/03). Viceversa, l’omessa adozione delle misure minime di sicurezza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da ventimila a centoventimila euro (art. 162, comma 2bis, D.Lgs. 196/03) ed integra il reato previsto dall’art. 169 del D.Lgs. 196/03 punito con l’arresto sino a due anni. Il mancato rispetto dei termini di conservazione (24 ore o, solo per particolari attività, sette giorni) e del correlato obbligo di cancellazione, comporta l’applicazione della sanzione amministrativa aggiuntiva da trentamila a centottantamila euro (art. 162, comma 2ter, D.Lgs. 196/03). Rapporti di lavoro Si conferma il divieto di controllo a distanza dell’attività lavorativa nell’uso di sistemi di videosorveglianza. Il mancato rispetto del principio sopra enunciato comporta l’applicazione della sanzione amministrativa aggiuntiva da trentamila a centottantamila euro (art. 162, comma 2-ter, D.Lgs. 196/03). Per quanto concerne i rapporti di lavoro, ricordiamo che ai sensi dello statuto dei lavoratori: • È inammissibile la installazione di sistemi di videosorveglianza in luoghi riservati esclusivamente ai lavoratori o non destinati all’attività lavorativa (ad es. bagni, spogliatoi, docce, armadietti e luoghi ricreativi); • E’ necessario presentare istanza al Servizio Ispettivo della Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio, utilizzando i moduli da loro predisposti. Contro il provvedimento dell’Ispettorato del lavoro, il datore di lavoro può ricorrere, entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento, al Ministro del lavoro. Utilizzo di web cam a scopi promozionali-turistici o pubblicitari Tali riprese devono avvenire con modalità che rendano non identificabili i soggetti ripresi. Additivi alimentari Introduzione ■ Il Regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo, relativo agli additivi alimentari sostituisce le direttive e le decisioni precedenti concernenti gli additivi di cui è autorizzato l’uso negli alimenti. Definizione di additivo alimentare Qualsiasi sostanza abitualmente non consumata come alimento in sé e non utilizzata come ingrediente caratteristico di alimenti, la cui aggiunta intenzionale ad alimenti per uno scopo tecnologico nella fabbricazione, nella trasformazione, nella preparazione, nel trattamento degli stessi, abbia o possa presumibilmente avere per effetto che la sostanza o i suoi sottoprodotti diventino, direttamente o indirettamente, componenti di tali alimenti. Un additivo alimentare può essere autorizzato soltanto se non pone problemi di sicurezza per la salute dei consumatori, se esiste una necessità tecnica che non può essere soddisfatta con altri mezzi economicamente e tecnologicamente praticabili e se il suo impiego non induce in errore i consumatori. Funzioni tecnologiche degli additivi Gli additivi alimentari sono classificati in base alla funzione tecnologica principale svolta nell’alimento nelle seguenti categorie funzionali: edulcoranti, coloranti, conservanti, antiossidanti, supporti, acidificanti, regolatori dell’acidità, antiagglomeranti, agenti antischiumogeni, agenti di carica, emulsionanti, sali di fusione, agenti di resistenza, esaltatori di sapidità, agenti schiumogeni, agenti gelificanti, agenti di rivestimento, agenti umidificanti, amidi modificati, gas d’imballaggio, agenti lievitanti, agenti sequestranti, stabilizzanti, addensanti, agenti di trattamento delle farine. Etichettatura L’etichettatura degli additivi alimentari deve rispettare le condizioni generali di etichettatura previsti dal D.Lgs n. 109/1992 e deve riportare, in particolare, i dati che consentano di identificare l’additivo alimentare (denominazione, lotto, produttore, ecc.). Appare importante però evidenziare giugno – n.150/2010 20 normative alcuni adempimenti previsti dalla nuova disciplina. A partire dal 20 luglio 2010 gli alimenti contenenti i coloranti E102 (tartrazine), E104 (giallo di chinolina), E110 (sunset yellow), E122 (carmoisina), E124 (ponceau) ed E129 (rosso allura) devono riportare sull’etichetta le informazioni addizionali previste nell’allegato V del regolamento (CE) n. 1333/2008: esempio “E (denominazione o numero del colorante): può influire negativamente sull’ attività e l’ attenzione dei bambini” Tuttavia gli alimenti presenti sul mercato o etichettati prima di tale data possono essere commercializzati fino al termine minimo di conservazione o data di scadenza. A partire dal 20 gennaio 2011 i produttori di edulcoranti da tavola sono tenuti ad informare i consumatori del corretto uso dei loro prodotti. Tali informazioni potranno essere fornite secondo diverse modalità, per esempio sulle stesse etichette dei prodotti, sui siti internet, mediante linee d’informazione destinate ai consumatori o nel punto di vendita. RAEE Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche Nuove disposizioni ■ Ricordiamo che il 18 giugno 2010 è entrato in vigore il D. M. 8 marzo 2010 n. 65, relativo alle modalità semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori e degli installatori di tali apparecchiature nonché dei gestori dei relativi centri di assistenza tecnica. A tal proposito, di seguito, evidenziamo le principali disposizioni del provvedimento, che riguardano i RAEE domestici (rifiuto originato da nuclei domestici nonché quelli di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo, analoghi per natura e per quantità a quelli provenienti dai nuclei domestici), ma anche i RAEE professionali (provenienti da attività amministrative ed economiche). RAEE DOMESTICI DISTRIBUTORI ■ I distributori, cioè le imprese che svolgono attività commerciale ivi comprese quelle che effettuano vendite elettroniche o televendite, quando forniscono una nuova apparecchiatura elettrica od elettronica ad un nucleo domestico, hanno l’obbligo di assicurare il ritiro gratuito (in ragione di uno contro uno) dell’apparecchiatura (AEE) usata e sostituita, purché quest’ultima sia di tipo equivalente e abbia svolto le stesse funzioni di quella nuova. Inoltre, all’atto dell’acquisto i consumatori dovranno essere adeguatamente informati della gratuità del ritiro. Tali soggetti sono inoltre tenuti al raggruppamento dei RAEE presso i locali del proprio punto vendita o presso un altro luogo, al fine di trasportarli poi presso i centri di raccolta comunali o le piattaforme organizzate dai consorzi o dai produttori. Per i RAEE tenuti in deposito (raggruppamento) deve, inoltre, essere compilato uno schedario (conforme al modello dell’Allegato I del decreto), che dovrà essere numerato progressivamente, da cui dovrà risultare il nominativo e l’indirizzo del consumatore che conferisce il rifiuto, nonché la tipologia dello stesso. Inoltre, lo schedario dovrà essere conservato per tre anni dalla data dell’ultima registrazione, assieme ai relativi documenti di trasporto. Per poter effettuare il raggruppamento e il trasporto, i distributori devono iscriversi in un’apposita sezione dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali di nuova istituzione. A tal proposito il Comitato Nazione dell’Albo ha pubblicato la delibera 19 maggio 2010 alla quale è allegata la modulistica per effettuare l’iscrizione. I RAEE raggruppati dal distributore dovranno essere avviati a recupero con cadenza almeno mensile e comunque quando il quantitativo accumulato raggiunge complessivamente 3500 kg; il trasporto, inoltre, dovrà essere effettuato con automezzi di portata non superiore a 3,5 ton e massa complessiva non superiore a 6 ton. Il trasferimento dei rifiuti, effettuato con mezzi propri, deve essere accompagnato da uno specifico documento di trasporto redatto in tre esemplari (conforme al modello di cui all’Allegato II del D.M.) e può riguardare soltanto: • il tragitto dal domicilio del consumatore, presso il quale viene effettuato il ritiro, al centro di raccolta ovvero al luogo ove è effettuato il raggruppamento; • il tragitto dal punto vendita al raggruppamento, qualora quest’ultimo sia ubicato in luogo diverso dei locali del punto vendita (in tal caso il documento di trasporto è sostituito da una fotocopia delle pagine dello schedario relative ai rifiuti trasportati); • il tragitto dal luogo ove è effettuato il raggruppamento al centro di raccolta autorizzato. In particolare i RAEE devono essere consegnati ai centri di raccolta nello stato in cui sono stati conferiti, senza aver subito processi di disassemblaggio o di sottrazione di componenti, che si configurerebbero come attività di gestione dei rifiuti non autorizzate. INSTALLATORI e gestori di centri di assistenza tecnica di AEE Le modalità di gestione dei RAEE domestici sopra descritte sono consentite anche ad installatori e gestori di centri di assistenza tecnica di AEE, che devono però attestare la provenienza dei suddetti rifiuti con la compilazione di un’autocertificazione redatta in conformità all’Allegato III del Decreto. E’ opportuno precisare che, ai sensi dell’art. 4 del Decreto Ministeriale, i predetti soggetti, che non siano anche distributori/venditori, possono effettuare: • il raggruppamento di RAEE provenienti dal consumatore, soltanto se quest’ultimo glieli ha consegnati direttamente presso i locali dell’esercizio; • il trasporto dei medesimi con mezzi propri, soltanto se: - si tratta di RAEE ritirati presso il domicilio del cliente e avviati direttamente ai centri di raccolta oppure - se si tratta di RAEE già raggruppati presso i locali del proprio esercizio, in quanto consegnati direttamente dal consumatore all’installatore/gestore del centro di assistenza (v. punto precedente) e che devono essere trasferiti al centro di raccolta. Gli installatori, quindi, non possono trasportare verso il proprio o altri raggruppamenti, diversi dai centri di raccolta autorizzati, i RAEE da loro ritirati presso i nuclei domestici in occasione della loro attività d’installazione o di assistenza. 21 giugno – n.150/2010 RAEE PROFESSIONALI DISTRIBUTORI ■ Viene consentito ai distributori di AEE professionali, qualora siano stati incaricati formalmente dai produttori, di raggruppare i RAEE presso i locali dei propri esercizi per il successivo trasferimento ai punti di raccolta indicati dai produttori medesimi. Anche per il raggruppamento dei RAEE professionali e il loro trasporto è prevista l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, con le stesse modalità stabilite per i RAEE domestici, nonché la tenuta dello schedario (Allegato I D.M. n. 65/2010) e la compilazione del documento di trasporto (conforme al modello di cui all’Allegato II del D.M.). I tragitti consentiti sono: • dal domicilio dell’utente non domestico, presso il quale è stato effettuato il ritiro, all’impianto autorizzato indicato dal produttore di AEE professionale ovvero al luogo ove è effettuato il raggruppamento; • dal punto vendita o sede del distributore professionale al raggruppamento, qualora quest’ultimo sia ubicato in luogo diverso dei locali del punto vendita; • dal luogo in cui è effettuato il raggruppamento all’impianto autorizzato. INSTALLATORI e gestori dei centri di assistenza Per gli installatori e i gestori dei centri di assistenza, incaricati dai produttori di AEE professionali di provvedere al ritiro dei relativi rifiuti, sono previste disposizioni riguardanti il raggruppamento e il trasporto analoghe a quelle relative ai RAEE domestici. Tuttavia, non è necessario compilare alcun documento di autocertificazione per dimostrare la provenienza (professionale) dei rifiuti. Il decreto prevede l’applicazione delle sanzioni stabilite dal “Codice dell’Ambiente” (D.Lgs. n. 152/2006), per l’illegittima attività di raccolta e trasporto (art. 256) e per la violazioni degli obblighi di tenuta dei registri e dei formulari (art. 258). MUD Denuncia annuale rifiuti pericolosi ■ Entro il 30 giugno 2010 i produttori di rifiuti speciali pericolosi dovranno presentare la dichiarazione annuale dei rifiuti prodotti e smaltiti nel 2009, attraverso il MUD. L’Associazione mette a disposizione dei propri associati il servizio di compilazione, stampa e presentazione della dichiarazione annuale. Chi intendesse usufruire del servizio potrà presentarsi presso i nostri uffici con la seguente documentazione: 1) registro di carico e scarico adeguatamente compilato 2) copia dei formulari di identificazione dei rifiuti relativi al 2009. giugno – n.150/2010 scadenzeluglio2010 ■ 16/07/10 - IMPOSTE E CONTRIBUTI (prorogata al 5 agosto per i soggetti sottoposti agli studi di settore) Versamento somme a saldo per l’anno 2009 e 1° acconto per l’anno 2010 a debito risultanti dal Mod. UNICO 2010 con la maggiorazione dell 0,40%. E’ possibile rateizzare il versamento in un massimo di 5 o 6 rate rispettivamente per le ditte o persone fisiche senza partita IVA. ■ 16/07/10 - DIRITTO ANNUALE CAMERA DI COMMERCIO (prorogata al 5 agosto per i soggetti sottoposti agli studi di settore) Versamento del Diritto annuale C.C.I.A.A. per chiunque fosse iscritto all’01/01/2010 con la maggiorazione dello 0,40%. ■ 16/07/10 - IMPOSTE – RATEIZZAZIONE Versamento rata a saldo e 1° acconto per le somme a debito risultanti dal Mod. UNICO per le ditte che avessero optato per la rateizzazione. 22 Tenuta delle Aquile Azienda produttrice di Vini e Spumanti di Qualità, nel contesto di sviluppo delle proprie attività commerciali RICERCA Agenti di Commercio Plurimandatari per CREMONA e PROVINCIA inseriti nel dettaglio e ingrosso con esperienza di vendita vini di pregio. Le figure interessate sono invitate a spedire curriculum vitae via mail a: [email protected] ■ 16/07/10 - RAVVEDIMENTO Termine per il versamento tardivo dell’Iva e delle ritenute alla fonte, qualora non eseguiti entro il 16 giugno 2010, con pagamento contestuale della sanzione del 2,5% e degli interessi legali al 1% annuo. Cod.Trib.8904 (sanzioni Iva) e 8906 (sanzioni ritenute). Il ravvedimento è possibile anche per le imposte risultanti dal Mod. UNICO con altri codici tributo. oppure possono contattare i seguenti numeri Tel. 0434 786135 / Fax 0434 318822 presso ns. ufficio commerciale di Sacile (PN) ■ 16/07/10 - RITENUTE - VERSAMENTO Versamento delle ritenute operate: - nel mese precedente su redditi di lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, capitale, provvigioni; ■ 16/07/10 - ADDIZIONALI IRPEF - VERSAMENTO Versamento addizionali Irpef su redditi di lavoro dipendente ed assimilati trattenute nel mese precedente per : - conguaglio di fine anno (rata mensile) - cessazione rapporto lavoro (unica soluzione) ■ 16/07/10 - IVA - MESE DI GIUGNO 2010 Versamento risultante dalla liquidazione del mese di Giugno 2010 (cod.trib.: 6006). ■ 16/07/10 - INPS - GESTIONE SEPARATA Versamento contributo gestione separata INPS su compensi corrisposti nel mese precedente relativi a collaborazione coordinate e continuative, ecc. ■ 16/07/10 - IVA ANNUALE 2009 - RATA Versamento rata, per chi avesse scelto tale opzione, a conguaglio d’imposta in base a dichiarazione annuale relativa al 2009 con cod. trib. 6099. ■ 16/07/10 - DICHIARAZIONI D’INTENTO Presentazione in via telematica della comunicazione dei dati relativi alla dichiarazioni d’intento ricevute entro il 30/06/2010. ■ 31/07/10 - IMPOSTE – RATEIZZAZIONE Versamento rata a saldo e 1° acconto per le somme a debito risultanti dal Mod. UNICO per le persone fisiche senza partita IVA che avessero optato per la rateizzazione. ■ 31/07/10 - REGISTRO - AFFITTI Versamento relativo a cessazioni, risoluzioni e proroghe di contratti, e annualità successive alla prima (di contratti pluriennali di immobili urbani, in caso di pagamento anno per anno) con inizio dal 1° luglio. CORSI IGIENICO SANITARI (ex libretto sanitario) Corsi di aggiornamento di 2 ore (15,30/17,30) (da effettuarsi ogni due anni) Lunedì 12 luglio Corso di 4 ore (14,30/18,30) (per chi deve acquisire la prima formazione) Lunedì 19 luglio Presso la sede dell’Ascom via Manzoni, 2 Cremona info e prenotazioni Mara e Michela tel. 0372 567611