Sped. in abb. postale - Presso Poste Italiane
n. iscriz. ROC 8320 - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,
DCB Cremona - Aut. Trib. di Cremona n. 333 del
24/03/1998 Legge 662/96 art. 2 comma 20/B
www.ascomcremona.it
150
GIUGNO 2010 - ANNO XIII
periodico dell’associazione del commercio del turismo e dei servizi della provincia di cremona
3
giugno – n.150/2010
l’editoriale
150 giugno 2010 - anno XIII
direttore responsabile
CLAUDIO PUGNOLI
responsabile di redazione
Maurizio Romanenghi
di Claudio Pugnoli
Terziario e turismo
per il futuro di Cremona
[email protected]
redazione e sede centrale
Cremona
Via Manzoni, 2 - Palazzo Vidoni
tel. centralino 0372 567611
fax 0372 567630
[email protected]
www.ascomcremona.it
Crema
Viale De Gasperi, 56
tel. 0373 203232 - fax 0373 203249
Casalmaggiore
Via del Bijou, 21 - tel. 340 5233543
APERTO giovedì 9.00/12.30 - 14.00/17.00
Castelleone
Piazza della Vittoria, 1 - tel. 0374 351321
APERTO mercoledì 14.00/17.00
Pizzighettone
Via V. Emanuele II, 17 - tel. 340 5233543
APERTO mercoledì 9.00/12.30
Soncino
Via Cesare Battisti, 15
tel. 340 5233543
APERTO martedì 9.00/12.00
Soresina
Via Barbò, 15 - tel. 0374 342435
APERTO lunedì 8.30/12.30
grafica e impaginazione: FORMAT
via A. Rodano, 21 - Cremona tel. 0372 800243
stampa: Fantigrafica - CR
per la pubblicità su Ascomnotizie contattare:
cell. 339 5798047
Presidente
Claudio Pugnoli
Vicepresidenti
Claudio Vaccari - Sergio Vacchelli
Presidente
Antonio Zaninelli
Vicepresidenti
Dario Silvi - Angelo Marazzi
■ L’estate mostra
l’altra faccia delle
nostre città: rende
visibile il lavoro di
chi si impegna per
il proprio negozio e
per la comunità.
In tempo di
vacanza, infatti, i
negozi non chiudono e garantiscono,
soprattutto nei piccoli centri e nelle
periferie, un presidio sociale
importantissimo, una risorsa necessarie
per le fasce più disagiate.
Ma anche a Cremona e nei maggiori
centri della provincia sono proprio le
vetrine dei negozi ad illuminare spazi di
socialità. Nel capoluogo, nei paesi o nelle
frazioni più piccole, i negozianti
popongono rassegne ed occasioni
d’incontro. Non si tratta solo di semplici
serate di shopping, ma di importanti
occasioni di partecipazione, di attenzione
tra generazioni e culture, di occasioni di
solidarietà per contrastare l’esclusione e
imparare di nuovo, insieme, ad essere
una comunità. Sono gli stessi contributi
esclusivi che ogni giorno, i piccoli negozi
sanno garantire. E proprio grazie a
questa capacità la loro presenza e la loro
offerta non saranno mai anacronistiche.
Per convincersene basterà frequenatare
uno qualsiasi di questi eventi. La folla che
anima strade altrimenti desolatamente
vuote, l’apprezzamento sincero e non di
circostanza che sempre sanno cogliere i
tanti eventi, sono la testimonianza diretta
e lampante di come gli sforzi compiuti
dalll’Associazione e dai negozianti per
vivacizzare le calde serate estive dei
cremonesi rispondano a bisogni reali e
diffusi prima che a logiche di business.
Non si dica – soprattutto - che il centro o
che i piccoli paesi sono morti! Se
stimolati con proposte variegate attente
ai bisogni della gente, sono luoghi vivi
dove la qualità della vita è eccellente.
Ma queste iniziative, realizzate con la
collaborazzione ed il sostegno delle
Amministrazioni locali, possoo anche
offrire spunti interessanti per la
progettualità prossima e futura volta a
consolidare e ulteriormente sviluppare il
ruolo portante del settore commerciale
come pilastro dell’economia locale e
come compente essenziale di ogni
strategia di pianificazione urbanistica.
Assistiamo, invece, ancora una volta, a
soluzioni troppo spesso estemporanee e
inefficaci. Una ztl approssimativa, la
pedonalizzazione “festiva” di Corso
Garibaldi non possono affatto risolvere il
problema. Per quanto ci riguarda occorre
sottolineare come i commercianti siano
da tempo tangibilmennte impegnati sul
fronte della questione urbana per
dicutere, spiegare e dimostrare, anche ai
più ostinati, che la riualificazione fisica
della città e la rivilitalizzazione dei negozi
sono due facce della stessa medaglia.
È un punto di vista che impone di
mettere a fuoco la relazione tra attività
economica e spazi urbani. Ed è una
questione non di poco conto, poiché,
sovente, a Cremona come in tutta la
provincia, abbiamo assistito al sorgere di
medie e grandi strutture di vendita, senza
che altrettante risorse o uguale
attenzione fossero accordate alla tutela
ed alla valorizzazione dei sistemi
distributivi esistenti.
Il successo e la partecipazione delle
rassegne estive è un dato assai
prevedibile. Ma è poprio l’evidenza dalla
quale partire per ripensare le nostre città
ed i nostri paesi. Sono sempre più
convinto, peraltro, che una cività urbana
incapace du dare risposte alla presenza
del piccolo negozio determinierebbe non
soltanto condizioni di desertificazione
commerciale, ma vere e proprie
condizioni di impoverimento sociale.
E sono altrettanto persuaso che il ruolo
delle nostre Associazioni, a partire
proprio dai gruppi locali, possa risultare
fondamentale nella definizione di ogni
politica urbanistica, disegnando nuovi
rapporti tra città e negozi, tra terziario e
territorio per costruire condizioni di
coesione sociale e benessere diffuso,
sviluppo sostenibile e competitività
equilibrata.
giugno – n.150/2010
4
editoriale
Serve un esercizio di responsabilità
Dalle forze economiche il richiamo al sindaco e alla giunta di Crema
■ Gli ultimi
mesi della
Giunta
chiamata a
guidare la città
di Crema non
sono stati
certo tra i più
facili, e
nemmeno tra i
più felici.
Perché, in
troppe occasioni, abbiamo assistito a
decisioni prese, rimesse in
discussione, modificate fino ad
essere stravolte. È stato così per gli
Stalloni e l’area del mercato, per il pgt e il
sovrappasso, ora per l’ordinanza
accattoni. Abbiamo da poco superato la
metà mandato, eppure, in un crescendo
sempre più imbarazzante, ogni
decisione diviene più sofferta.
Quasi a dare l’idea di una coalizione che
fatica a rimanere unita, ad avere identità
di vedute, a produrre un disegno per
Crema e ad avere autonomia ed autorità
per realizzarlo.
Se valutiamo l’insieme, superando gli
episodi isolati, emerge la difficoltà, per
la maggioranza nell’avere una chiara
identità. Ma questo, senza voler in
alcuna misura pensare al futuro, si
traduce in un pericolo per il presente.
La situazione è grave, le conseguenze
della difficoltà – anche sul piano
internazionale - dell’economia sono
evidenti sul nostro territorio.
Occorre partire dalla consapevolezza che
le ripercussioni sul sociale di una crisi
protratta nel tempo chiedono interventi
sempre più mirati. Se nel 2005 l’Italia è
stata collocata dall’ISTAT tra i primi paesi
dell’Unione Europea per disparità di
reddito nella popolazione, la situazione ad
oggi non sembra essere migliorata.
E non minori sono le difficoltà del sistema
economico e dell’imprenditoria.
Anche il commercio è in sofferenza
Lo conferma l’analisi trimestrale della
Camera di Commercio dove si evidenzia
che (escludendo la grande distribuzione),
la congiuntura appare in peggioramento
rispetto al trimestre precedente.
Non essendo destagionalizzato il dato
congiunturale del -4,4% riguardo al
volume d’affari del 1° triemstre non è
particolarmente significativo in quanto si
raffronta col periodo di fine anno
caratterizzato dalle festività natalizie.
Il -3,8% rispetto al corrispondente
trimestre del 2009, contro il -1,1% di tre
mesi prima, è invece segnale di un
aggravamento della congiuntura
sfavorevole.
A conferma di ciò è l’osservazione
(pubblicata nello stesso compendio
statistico) che, nel trimestre, aumenta
considerevolmente (dal 37 al 60%) la
quota delle imprese intervistate che
dichiarano di aver contratto il proprio
volume d’affari rispetto all’anno prima.
Viceversa si riducono dal 25 al 16% del
totale quelle in espansione.
I saldi dei giudizi sono ampiamente
negativi ed in peggioramento per quanto
riguarda le prospettive per il trimestre
che stiamo chiudendo (aprile/giugno) sia
riguardo alle vendite (-17%) che al
volume d’affari (-8%), mentre prevalgono
gli ottimisti per occupazione e ordini.
In una situazione di grave disagio
economico occorre, più che mai, la
capacità di decidere, per il bene di tutti.
Diversamente si rischia di ampliare la
forbice tra i cittadini (con i loro problemi)
e gli amministratori (che dovrebbero
concorrere alle soluzioni).
Devono tornare, gli amministratori, ad
occuparsi dei problemi della vita reale, e
a farlo con la serietà e il pragmatismo
che già, in altre occasioni, hanno saputo
dimostrare.
Smettiamola di inseguire le meteore
dell’immateriale, non nascondiamo il
vecchio concetto di amministrazione e di
comunità dietro nuove rappresentazioni
delle competenze dei Comuni che,
talvolta, finiscono con il tradire logiche
identitarie solo di una parte (e
probabilmente, come nel caso
dell’ordinanza anti accattoni, neppure
della maggioranza).
In questo modo corriamo il rischio di
arrivare ad esercitare le deleghe del
«Ministero della Verità» di orwelliana
memoria (in 1984).
E invece torniamo a fare i conti con i
cittadini e i problemi veri del
quotidiano.
Se non vogliamo farlo per un valore etico
facciamolo, almeno, per la responsabile
consapevolezza delle sfide che siamo
chiamati ad affrontare.
Penso alla crisi (come elemento
negativo), ma anche alle possibilità
dell’Expo (il contraltare positivo) o al
valore strategico delle scelte che
interrogano il futuro della città (e tra
queste, per rimanere all’attualità, le nuove
linee dello sviluppo urbano o l’università).
L’unica strada ragionevole è il
superamento dei contrasti tra i partiti,
superando appartenenze ideologiche, e
l’apertura di un confronto che abbia alla
base la valorizzazione della città e delle
sue energie positive.
Non possiamo permetterci due anni
di immobilità: attraverso quanto
sapranno fare gli amministratori passa il
futuro di Crema.
Recuperiamo la rotta e imponiamoci,
come obiettivo, la crescita e lo sviluppo.
Ne abbiamo davvero bisogno. Non credo
esistano alternative.
NUOVI ORARI
ASCOM
CREMONA
Gli uffici Ascom
dal 19 luglio al 27 agosto,
applicano l’orario estivo.
In particolare sarà garantita
l’apertura, con orario unico
continuato, dalle 8 alle 14,
mentre l’associazione
resterà chiusa il pomeriggio.
Inoltre, dal 16 al 20 agosto
l’Ascom osserva un periodo
di chiusura totale.
5
giugno – n.150/2010
confcommercio
Assemblea Confcommercio a Roma
Pugnoli: “A Cremona abbiamo anticipato le richieste di Sangalli”
Una delegazione dell’Ascom all’Auditorium per l’incontro con Berlusconi
■ “E’ tempo ora di fare scelte coraggiose”.
Lo ha chiesto con forza - anche al
presidente del Consiglio presente sul
palco - il presidente di Confcommercio,
Carlo Sangalli, nel corso dell’assemblea
annuale della Confederazione che si è
tenuta, a Roma all’Auditorium
Conciliazione. All’incontro era presente
anche una qualificata delegazione
cremonese, composta dai presidenti
Claudio Pugnoli e Antonio Zaninelli, da
Federico Corrà di Ascomfidi, Alessandro
Bandera del gruppo moda e, per i giovani,
Roberto Scaramuzza, oltre che dal
direttore Laura Guglia e dal suo vice
Maurizio Romanenghi. I rappresentanti del
commercio cremonese appieno hanno
sottoscritto le parole del presidente
nazionale. “Da tempo – dichiara Claudio
Pugnoli – affermiamo che per tornare a
crescere e recuperare competitività
bisogna puntare sull’economia dei servizi.
E’ una affermazione che bene inquadra
anche la realtà cremonese”.
“Manifattura ed export da soli – ha
dichiarato dal palco Carlo Sangalli - non
bastano a garantire la ripresa”.
Affermazioni che trovano la loro conferma
nei numeri. Basta pensare che il sistema
manifatturiero contribuisce per circa il
19% alla creazione della ricchezza
nazionale mentre i servizi di mercato
vi contribuiscono in misura tre volte
superiore, per circa il 58%.
La situazione non appare differente se si
considera il peso occupazionale dei diversi
comparti. I servizi di mercato, infatti,
concorrono per circa il 53% alla
formazione dell’occupazione.
“Da qui – ha detto Sangalli - la nostra
richiesta fondamentale e di lungo corso:
una politica per i servizi - cioè un
sistema di regole, di strumenti e di
ragionevoli risorse - che supporti, anche in
questo fondamentale comparto, i processi
di rafforzamento della produttività”.
Secondo il leader di Confcommercio,
“mettere in campo questa politica era già
necessario ieri. Oggi è un’emergenza.
Perché, tra l’altro, sarà proprio il settore
dei servizi a dovere assicurare, nel futuro
prossimo venturo, il riassorbimento della
disoccupazione e la costruzione di nuova
occupazione, fondamentale per fare
dell’Italia una società più attiva”.
Sono allora necessarie scelte
coraggiose per l’economia dei servizi.
La confederazione ha presentato in
particolare sette punti di proposte.
“Il primo – ha detto Sangalli – è che non
occorre meno concorrenza. La
concorrenza fa bene alla produttività ed ai
consumatori. Ma la concorrenza deve
essere sempre a parità di regole e
meno sbilanciata, vale a dire deve più
incisivamente operare in settori ad essa
ancora poco esposti”. Il secondo punto è
“un piano straordinario per
l’innovazione del sistema dei servizi,
posto che l’innovazione - tecnologica, ma
anche organizzativa - è un formidabile
propellente di produttività aggiuntiva.
Terzo punto, il commercio e le città:
“L’identità e la vivibilità delle nostre città
merita di essere non solo tutelata, ma
anche promossa: con un miglior raccordo
delle competenze in materia di
concorrenza e di commercio; con
l’integrazione tra urbanistica ed
urbanistica commerciale; con la riforma
delle locazioni commerciali e con crediti
d’imposta per la ristrutturazione edilizia
della rete commerciale; con la costruzione
di distretti urbani e diffusi del commercio,
che agiscano come tessuto connettivo del
pluralismo distributivo”. Sono linee
progettuali in piena sintonia con quanto si
sta facendo a Cremona. “Da sempre
sosteniamo l’importanza del centro
commerciale diffuso inteso come fattore
propulsivo di una comunità. E’ lo stesso
valore sociale delle nostre imprese che ci
ha portato a raggiungere risultati
d’eccellenza nei distretti commerciali ma
anche a chiedere una moratoria nella
concessione, per due anni, di spazi alla
media e grande distribuzione”. Anche il
quarto punto del documento trova
corrispondenza con l’azione svolta, fino ad
oggi, da Ascom. Ha dichiarato Sangalli
nell’elencare le priorità per il prossimo
futuro: “Si rilanci l’impegno per
raddoppiare, nell’arco dei prossimi anni, il
contributo del turismo alla formazione del
Pil del Paese, attestandolo così intorno al
20% del totale”. Gli altri punti, infine,
interessano la mobilità urbana, la
promozione dei progetti per l’efficienza
energetica e, infine, la costruzione di reti
per la crescita delle piccole e medie
imprese dei servizi. “L’obiettivo - ha
dichiarato - deve essere quello di
consentire a tutte le imprese, quale ne sia
la dimensione, di ricercare maggiore
efficienza e di meglio competere”. Il
presidente Silvio Berlusconi,
nell’individuare le strategie per il rilancio
del commercio, ha sottolineato che è
necessario cambiare il rapporto tra lo
Stato e i cittadini: “Basta calvario, bisogna
finirla con le decine di autorizzazioni
necessarie per aprire un esercizio
commerciale. Si potrà fare tutto ciò che
non è vietato dalla legge”. Per Berlusconi
si tratta di “una vera rivoluzione liberale.
Lo faremo prima con una legge ordinaria e
poi con una riforma della Costituzione
dell’articolo 41”. Berlusconi ha quindi
concluso parlando della finanziaria,
sottolineando che “la manovra non
comporta sacrifici al mondo delle imprese
ma alle amministrazioni pubbliche che
devono limare sprechi, la spesa pubblica
andrebbe dimezzata in province, regioni e
comuni e avremmo così numeri
abbondanti”.
giugno – n.150/2010
6
confcommercio
Gli studi di settore si adeguano alla crisi
■ Gli studi di settore si adeguano alla
crisi e alle differenze sul territorio. Sono
le novità contenute nella circolare 34/E
emanata dall’Agenzia delle Entrate. Grazie
all’importante contributo di
Confcommercio arrivano dunque
correttivi salvagente e indicatori
territoriali su misura. In pratica, “gli studi
di settore si adeguano alla crisi e
anticipano il federalismo fiscale”,
sottolinea l’Agenzia. Le Entrate disegnano
il profilo degli studi per il 2009, per
arginare l’impatto della congiuntura
economica registrata lo scorso anno.
“Si tratta di accorgimenti a cascata, che
operano sulla normalità economica e sui
diversi settori, sino ad arrivare - si spiega
in una nota - alla specificità dei singoli
contribuenti”. Sono quattro le tipologie di
correttivi messe in campo. La prima
categoria di interventi è relativa all’analisi
della normalità economica per coloro che
presentano una riduzione dei ricavi.
I secondi correttivi sono quelli “specifici
per la crisi”, che adeguano ai suoi effetti i
risultati degli studi. Ci sono poi i correttivi
congiunturali di settore. Infine, la quarta
linea d’azione riguarda i “correttivi
congiunturali individuali”, che interessano
i soggetti non congrui che presentano
una riduzione dei ricavi/compensi
dichiarati. “I nuovi correttivi sono il frutto
- sottolinea l’Agenzia - di un accurato
monitoraggio dell’impatto della crisi,
basato sulla raccolta delle informazioni
fornite dalle associazioni di categoria, a
loro volta incrociate con i risultati delle
analisi dei settori svolte da Banca d’Italia,
Istat, Isae, Prometeia e altri istituti di
ricerca”. Dall’attività di analisi del territorio
e delle sue specificità sono nati poi tre
indicatori ‘su misura’, che consentono di
differenziare l’applicazione degli studi e di
adeguarli alla caratteristiche delle singole
aree, rendendo questi strumenti
dell’accertamento sempre più aderenti
alla realtà economica in cui si muovono
le imprese. Gli indicatori in questo caso
riguardano il livello di retribuzioni, il
livello del reddito disponibile per abitante
e il livello delle quotazioni immobiliari.
Infine si sperimenta una sorta di
federalismo fiscale e il settore delle
costruzioni è il primo studio elaborato su
base regionale. Il testo completo della
circolare è disponibile sul sito Internet
dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it - all’interno
della sezione Circolari e Risoluzioni.
Draghi: per le imprese troppe tasse
■ Troppe
regole e un
carico fiscale
elevato sono
un ostacolo
per le
imprese e
quindi per la
crescita
economica.
Lo ha
sottolineato il governatore della Banca
d’Italia, Mario Draghi, secondo il quale
“una regolamentazione eccessiva o di
cattiva qualità per le imprese
costituisce un fattore di ostacolo alla
concorrenza e alla crescita
economica”.
Sulla redditività delle imprese, ha
aggiunto il governatore nella lectio
magistralis per il master honoris causa
conferitogli dalla fondazione Cuoa, pesa
anche “un carico fiscale elevato nel
confronto internazionale”.
“L’indagine Doing Business della Banca
mondiale - ha spiegato Draghi - da
alcuni anni quantifica gli oneri burocratici
che le istituzioni nazionali pongono alle
imprese. La maggior parte di questi
indicatori mostra come non sia facile fare
impresa in Italia: nel 2009 l’Italia si
poneva al 68esimo posto nella classifica
mondiale”. Anche i tempi della giustizia
“sono elevati nel confronto internazionale:
nel 2006 per la definizione di un
procedimento civile di primo grado
occorrevano circa 360 giorni nel Nordest. Questo valore è inferiore alla media
italiana (480 giorni), ma più elevato di
quelli di Francia e Spagna (circa 250
giorni) e della Germania (157 giorni)”.
La crisi, ha evidenziato poi il governatore
di Bankitalia, “ha ribadito l’importanza
dell’innovazione. Le aziende che avevano
avviato processi di ristrutturazione e
investito in ricerca e sviluppo già prima
della crisi hanno retto meglio l’urto;
presentano oggi le prospettive migliori”.
“Dobbiamo concentrare i nostri sforzi ha concluso Draghi - sulla conoscenza,
sulla crescita del capitale umano, anche
collaborando con le università e i centri
di ricerca. Dobbiamo favorire la crescita
dimensionale delle imprese”.
7
giugno – n.150/2010
nazionale
Consumi in sofferenza senza incentivi
■ L’Indicatore dei Consumi
Confcommercio (ICC) segnala ad aprile
2010 una diminuzione dell’1,6% in termini
tendenziali interrompendo un periodo,
che durava dall’ultimo trimestre del 2009,
di graduale recupero dei livelli di
consumo delle famiglie. Il dato dell’ultimo
mese è stato peraltro largamente
influenzato dall’andamento della
domanda di autovetture, come segnala il
ripiegamento, negli ultimi tre mesi,
dell’aggregato totale rispetto a quanto
registrato da quello computato al netto
della domanda di autovetture. Più
articolata appare la situazione sul
versante del “sentiment” delle imprese. A
maggio a fronte di un ulteriore
miglioramento del clima di fiducia degli
operatori delle aziende manifatturiere, gli
imprenditori del commercio e dei servizi
segnalano un peggioramento.
La presenza di aspettative più favorevoli
sul versante delle imprese manifatturiere
sembra derivare dal progressivo
miglioramento registrato dalla
produzione. Stando ai risultati
dell’indagine rapida di Confindustria, nel
mese di maggio la produzione è
aumentata del 2,4% rispetto ad aprile,
tendenza che, stando agli ordinativi
(+0,3% congiunturale) ed al netto
ridimensionamento registrato dalle scorte
dovrebbe proseguire anche nei prossimi
mesi. La riduzione registrata ad aprile
dall’ICC, rispetto all’analogo mese dello
scorso anno, riflette una riduzione dei
volumi acquistati dalle famiglie per i beni
(-2,2% che segue il +4,4% di marzo) ed
un moderato aumento della domanda di
servizi (+0,4%). Il dato riflette il
ridimensionamento dei tassi di crescita
dei prezzi dei beni, nonostante la
progressiva tendenza all’aumento
registrata dai carburanti . La domanda
per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha
evidenziato, ad aprile, una flessione
dell’1,3% rispetto allo stesso mese dello
scorso anno. Dopo un periodo di decisa
espansione della domanda, i consumi per
beni e servizi per la mobilità hanno
registrato, ad aprile 2010, una decisa
battuta d’arresto con una diminuzione del
14,8% rispetto all’analogo mese dello
scorso anno. La domanda per beni e
servizi per la cura della persona ha
mostrato, ad aprile, una crescita dell’1,6%
dei volumi acquistati dalle famiglie,
rispetto all’analogo mese del 2009. Gli
articoli di abbigliamento e calzature
hanno evidenziato una riduzione dello
0,6% rispetto ad aprile del 2009. Il dato
segue un bimestre abbastanza favorevole.
Nel mese di aprile la domanda di beni e
servizi per la casa ha mostrato una
crescita dell’1,1%, legata in larga parte
alla dinamica registrata dagli acquisti di
elettrodomestici e TV. Il dato risulta
peraltro largamente influenzato da quanto
registrato nel segmento relativo alla
mobilità ed in particolare alla domanda di
autovetture. La variazione di aprile è
sintesi di una flessione della componente
relativa ai beni e di una sostanziale
stabilità della domanda di servizi. Si
segnala la moderata crescita registrata
dalla voce alberghi, pasti e consumazioni
fuori casa e dei beni e servizi per la casa.
Rete Imprese Italia al Quirinale
■ Il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano ha ricevuto al Quirinale una
delegazione di “Rete Imprese Italia”,
guidata dal presidente di turno Carlo
Sangalli, e composta dai vertici delle
Confederazioni fondatrici. Hanno
partecipato per la Confederazione
Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e
Media Impresa il presidente Ivan Malavasi
e il segretario generale Sergio Silvestrini,
per la Confartigianato il presidente
Natalino Guerrini e il segretario generale
Cesare Fumagalli, per Casartigiani il
presidente Giacomo Basso e il direttore
generale Nicola Molfese, per la
Confesercenti il presidente Marco Venturi
e il direttore generale Giuseppe Capanna,
e per la Confcommercio, oltre al
presidente Sangalli, il direttore generale
Luigi Taranto.
Nel corso dell’incontro, svoltosi
all’insegna di una grande cordialità, tutti i
presidenti delle cinque Organizzazioni
hanno preso la parola toccando le
principali questioni dell’economia e del
mondo delle imprese. In particolare, il
presidente Sangalli ha illustrato al Capo
dello Stato il percorso che ha condotto
alla nascita del nuovo organismo di
rappresentanza unitario - oltre 2,5 milioni
di piccole e medie imprese
dell’artigianato, del commercio, dei servizi
e del turismo – evidenziando come
l’obiettivo principale dell’Associazione sia
la modernizzazione del sistema della
rappresentanza imprenditoriale, secondo
un modello programmaticamente aperto
e plurale, per concorrere alla
modernizzazione dell’economia e della
società italiana.
Nel suo intervento Sangalli ha
sottolineato come la capacità di
sostenere con maggior forza le ragioni
dell’economia reale faccia di Rete
Imprese Italia un elemento indispensabile
per una maggiore coesione sociale e
territoriale contribuendo, quindi, ad una
migliore e più robusta crescita dell’Italia
in cui il “popolo del fare impresa” possa
essere considerato una vera opportunità.
giugno – n.150/2010
8
gruppoimprenditoridellanotte
Divertirsi senza dimenticare la sicurezza
Per il presidente Maldotti prioritaria la sinergia con le istituzioni
■ L’estate, ancor più
che le altre stagioni,
è legata al
divertimento: è bello
uscire la sera e
frequentare i locali.
Abbiamo incontrato
Roberto Maldotti,
recentemente eletto
presidente del
gruppo degli “Imprenditori della notte”.
Già presidente del gruppo FIPE, per due
mandati, membro della Giunta dell’Ascom
e del Consiglio Camerale nello stesso
periodo, presidente dell’Ente bilaterale, è
chiamato a guidare il gruppo delle
discoteche e dei locali da ballo in un
momento di profondo cambiamento e
certo non facile per gli operatori del
settore. Perché se, certo, la discoteca non
è fuori moda, ugualmente, è stata
chiamata a ripensarsi negli ultimi anni.
Inoltre, sempre più, deve confrontarsi con
nuovi antagonisti nei modelli del
divertimento. Maldotti accetta la sfida ed
ha ben chiaro un modello per il rilancio
dei locali, pur nella consapevolezza delle
criticità da affrontare. “Occorre ridare
vigore al nostro gruppo – spiega -.
Ma ugualmente si deve puntare a
rafforzare il rapporto con le pubbliche
amministrazioni per proporre modelli
positivi, che contrastino i luoghi
comuni, spesso senza ragion d’essere,
che demonizzano l’ambiente delle
discoteche”. E parla, senza eufemismi,
delle conseguenze della crisi che ha
portato ad un “significativo calo del
fatturato. Dovuto non tanto dalla
contrazione delle presenze, quanto
piuttosto da nuovi modelli. Un mutamento
iniziato da poco meno di dieci anni ma
ormai affermato e diffuso. Ormai la
discoteca classica non esiste più. Le
discoteche cercano di proporsi con nuove
forme di intrattenimento e le aziende che
non si adeguano ai desiderata del cliente
non vengono premiate. Abbiamo effettuato
forti investimenti per invertire questa
tendenza”. Così, ad attrarre il pubblico,
cono quei locali che sanno offrire anche
attività di ristorazione, che propongono
feste a tema, che lavorano per portare a
nuove consuetudini”. Accanto ai nuovi
modelli del divertimento ci sono anche
ormai consolidate istanze di carattere
sociale. “Stiamo lavorando molto come
categoria per tutelare la salute dei
giovani evitando comportamenti
irresponsabili che possono costare anche
la vita. Negli ultimi anni ci siamo dotati
di un manifesto di autocontrollo e
aderito a iniziative importanti”. E, proprio
per questo, vogliamo dare vita ad un
rapporto ancora più stretto con le
Istituzioni locali. Ma se nelle discoteche
l’attenzione al problema è alta, altrettanto
non si può dire degli altri luoghi del
divertimento. Il risultato è che ad esserne
danneggiata, nell’opinione comune è
l’immagine dei locali che più si impegnano
per affermare buone prassi e
comportamenti virtuosi. “Il fatto che i
giovani si riversino in posti di divertimento
privi di questi controlli e di queste regole –
continua Maldotti - azzera tutti i nostri
sforzi e ci rende colpevoli di qualcosa,
quasi sempre incidenti mortali, che non
sono legati ai nostri esercizi”. Fipe e
Imprenditori della notte, anche negli ultimi
mesi, hanno promosso, ad esempio,
campagne per contrastare l’abuso di alcol,
o per limitare l’uso dell’automobile,
proponendo alternative concrete. Ormai è
dimostrato che l’aumento dei controlli,
l’intensificare l’utilizzo degli etilometri e di
tutti gli altri strumenti di controllo ha reso
possibile una decisa diminuzione degli
incidenti stradali “Questa è la strada
giusta da percorrere – aggiunge Maldotti il percorso è lungo, ma il lavoro di
sensibilizzazione che continuamente
portiamo avanti unito ad un intensificarsi
dei controlli delle Forze dell’Ordine,
porterà sicuramente ottimi risultati.
Progetti che, da un lato, hanno bisogno di
una sinergia sempre più forte con gli altri
portatori d’interesse, e dall’altro chiedono
una lotta decisa all’abusivismo. “Basta
pensare, ad esempio, alle tante feste della
birra, o alle sagre, dove la
somministrazione degli alcolici prosegue
fino a notte fonda. L’invito alle
amministrazioni è quello di arrivare ad una
calendarizzazione e al controllo. Insomma,
ben vengano questi appuntamenti, ma
siano meno improvvisati”. E sulla stessa
linea si sta muovendo anche la Fipe che
ha sottoscritto un protocollo con
UNPLI (Unione Nazionale delle Pro
Loco) per la “valorizzazione delle
sagre autentiche”.
Un’ultima battuta, infine, per quanto
riguarda la normativa, relativa alle nuove
norme sulla sicurezza e alla
regolamentazione (con creazione di un
albo dedicato) di chi svolge l’attività di
“buttafuori”. “Occorre ricordare conclude Maldotti – l’entrata in vigore di
un decreto che obbliga chi svolge il ruolo
di “buttafuori” ad essere iscritto nelle liste
depositate presso il Commissariato del
governo, liste che certificano la
partecipazione e il superamento
dell’esame finale di un apposito corso di
formazione. Per gli esercenti si tratta di un
provvedimento importante, perché si
dimostra di aver capito il ruolo
fondamentale di questa professione.
Inoltre, vengono fornite nozioni in materie
molto utili, come il primo soccorso,
l’antincendio, nozioni di alcolemia e molto
altro”. Un’ulteriore testimonianza di come,
nei locali da ballo, ci si diverta senza mai
dimenticare la sicurezza.
9
giugno – n.150/2010
crema
Zaninelli confermato presidente
Unanime il voto del Consiglio di Amministrazione
■ Antonio Zaninelli, con voto unanime, è
stato confermato alla guida dell’Ascom di
Crema. Nell’ultimo direttivo tutti i venti
presidenti di gruppo dell’associazione del
commercio hanno voluto manifestare, la
piena condivisione del lavoro svolto,
rinnovando la fiducia al presidente
uscente.
“Molto è stato fatto fino ad oggi, ancora
di più resta da fare”, ha introdotto
Zaninelli, quasi con una dichiarazione
programmatica.
Poi, in prima persona, ha esaminato i
risultati dell’ultimo triennio con una
analisi in equilibrio tra locale e globale.
“Il mio primo mandato – dichiara - si è
svolto in una situazione congiunturale
davvero particolare: sia per il momento
storico che l’intera società attraversa sia
per la stessa nostra Associazione”.
“Abbiamo incontrato innumerevoli
difficoltà, spesso anche ostacoli
inaspettati e imprevedibili”. Ogni
situazione è stata affrontata con
dedizione e impegno oltre che del
presidente, da tutto il consiglio e da tutta
la struttura.
In questo modo, si sono raggiunti
risultati importanti che sono oggi “la
solida base da cui ripartire, sostenuti
anche dalla consapevolezza delle
nostre capacità, dalla passione e
dall’entusiasmo che sempre ci hanno
accompagnato”. Con orgoglio
Zaninelli parla della nuova sinergia
operativa tra le Associazioni dei
commercianti di Crema e della
provincia di Cremona.
Un accordo, ha spiegato “giunto in un
momento particolarmente delicato per il
comparto, anche per l’evoluzione
normativa che tocca proprio questo
settore. Ora possiamo garantire una
presenza più forte ai tavoli
istituzionali e sindacali, realizzando
reti territoriali diffuse. Con un’idea
fissa e ambiziosa: riuscire a
trasformare i rischi del cambiamento
in opportunità”.
Come ragione di metodo per riuscire in
questa sfida il presidente dell’Ascom
punta sulla squadra e sul rapporto
costruttivo con tutti i soci. “Coesione e
dialogo sono i due pilastri ai quali si è
ispirato e si ispirerà il mio operato”. Nella
solidità della struttura sta il suo valore
negoziale, anche ai tavoli con le
istituzioni. Ma soprattutto la capacità di
misurarsi con le altre associazioni di
categoria. L’appartenenza a
Confcommercio, rafforzata con la
sinergia con la realtà provinciale, e dai
numeri che ASCOM ha saputo
raggiungere, che la riconfermano prima
realtà del territorio per numero di
imprenditori, impone di essere
interlocutori qualificati con tutte le
Istituzioni. “E anche di rivendicare quelle
attenzioni al mondo dell’economia reale
che paiono come necessarie per il
superamento della crisi e il rilancio”.
Zaninelli non nasconde le difficoltà.
Sensibile alle vere esigenze delle imprese
pone, tra le priorità, gli strumenti per
facilitare l’accesso al credito. “Il sistema
creditizio locale – dichiara - deve
essere spronato a rivestire il suo
peculiare ruolo concorrendo al
rilancio del commercio e
dell’economia.
Anche in questo l’ingresso in
Confcommercio ha portato ad un
significativo valore aggiunto”.
“Il ruolo che Ascom Crema ha da sempre
avuto – conclude il presidente - e che
attualmente è chiamato a confermare è
l’essere traino per il settore commercio.
L’iniziativa e le idee, la serietà e la
perseveranza nell’azione sono da sempre
state appannaggio della nostra
Associazione. Proseguendo questa
tradizione potremo raggiungere
lusinghieri risultati”.
Così verranno riproposte le iniziative di
successo come il pane in piazza e ne
verranno proposte di nuove che, tuttavia,
traggono origine dalla stessa volontà di
coinvolgere le categorie e offrire una
occasione di incontro con la comunità
locale. Ai soci, invece, saranno dedicati
ancor più ambiziosi progetti legati
alla formazione e alla comunicazione
così che ciascuno, ancor di più, sia
protagonista nella vita stessa della
Associazione.
IL CONSIGLIO DI ASCOM CREMA
Antonio Zaninelli - presidente
Articoli vari e Servizi
Dario Silvi - vicepresidente vicario
Grossisti
Angelo Marazzi - Vicepresidente
Arredamenti ed Elettrodomestici
Aldo Pedrini - Abbigliamento - Tessuti
Pelletterie - Calzature
Fabio Vailati - Alimentari
Ernestino Scaramuccia
Agenti di Commercio
Agostino Degiovanni - Ambulanti
Pietro Monaco - Bar - Gelaterie
Paninoteche
Carlo Milanesi - Benzinai
Antonio Ghilardi - Cartolerie
Valentino Marchesini - Ferramenta
Colori - Ricambi
Claudia Corlazzoli - Fioristi
Roberto Bonizzoni - Frutta e Verdura
Claudio De Lorenzi - Macellerie
Giulio Vanoli - Mercerie
Maria Rosa Ferrari - Oreficierie
Profumerie
Sergio Mussi - Panetterie
Rodolfo Farea - Ristoranti - Pizzerie
Emanuele Lucchi - Salumerie
Fiorenzo Bonelli - Tabaccai
giugno – n.150/2010
10
Il nuovo sito
degli albergatori
■ Il Gruppo Albergatori di Ascom si è dotato di un nuovo sito
internet, per render più facile prenotare un soggiorno all’ombra del
Torrazzo. www.cremonalberghi.com punta sull’immediatezza e
sulla chiarezza, senza rinunciare a comunicare il fascino della città.
Già dalla home page si ha una vista panoramica su piazza del
Dumo. Un’immagine resa più accattivante dall’essere contornata
dalla sagoma di un violino. Poi, senza troppe e inutili mediazioni, si
ha accesso alle informazioni di servizio. In poche righe si
sintetizza: “Cerchi un hotel, un albergo per un viaggio di lavoro, di
turismo a Cremona Città o in Provincia? Qui trovi l’elenco delle
migliori soluzioni disponibili! Hotel in città, alberghi in provincia ...
tutti con un servizio curato, di design, in palazzi storici ... c’è
l’imbarazzo della scelta nella lista di hotel. Ora devi solo scegliere
quale struttura prenotare per iniziare una visita a Cremona e nella
Sua Provincia. Solo il meglio per te”. Ciascuna delle undici strutture
elencate viene presentata da una piccola fotografia, dall’indirizzo,
dai recapiti telefonici e mail, dal collegamento al sito internet e alla
scheda dove non manca una sintetica descrizione delle
caratteristiche dell’hotel, un elenco di servizi disponibili e una
funzionale cartina tratta dalle mappe di Google. Inoltre è possibile
verificare la disponibilità di posti letto e procedere alla
prenotazione. Sono infine stati predisposti link per scoprire quanto
la città e il territorio sanno offrire per arte e cultura, liuteria e
musica e, infine, sport e natura.
Festa provinciale dei benzinai cremonesi
Incontro al ristorante Mappamondo di Vescovato
■ Gli iscritti al gruppo Figisc di Ascom
della provincia di Cremona, si sono
ritrovati, ad inizio giugno, per la prima
“Festa dei benzinai”. Un vero successo,
perché all’appello del presidente Graziano
Bossi hanno risposto in una cinquantina.
Accanto al momento conviviale, per
trascorrere insieme, in maniera gioiosa e
spensierata, qualche ora, l’incontro ha
voluto essere anche momento di
riflessione sul settore. E, per questo, è
apparsa particolarmente significativa la
convocazione di una festa a carattere
provinciale. Fino ad oggi, infatti, iniziative
simili avevano avuto un carattere locale,
ed erano promosse, in particolare, dagli
operatori dell’area cremasca.
“Davvero tante sono le questioni aperte –
spiega Graziano Bossi, che guida la
Figisc a livello provinciale ed è vice
presidente anche di quella regionale Penso alla riorganizzazione della rete
distributiva, alla guerra dei prezzi
combattuta con il margine dei gestori o ai
problemi della sicurezza, solo per citare
due temi tra quelli di più stretta attualità.
Senza la formalità di una vera assemblea,
apertamente, ci siamo confrontarci e
analizzare il presente e le prospettive per
il futuro”.
“La “festa del benzinaio”, che si è
tenuta al ristorante Mappamondo di
Vescovato – conclude il presidente Bossi
- ha voluto essere occasione per
conoscerci, per rendere più forte e
coeso il nostro gruppo. Per questo
abbiamo pensato non ad un
appuntamento settoriale, ma ad una
giornata in cui coinvolgere anche le
famiglie”. Per i più piccoli sono state
promosse attività ludiche mentre gli adulti
sono allietati dal cabaret di Germano
Denti. La giornata si è conclusa con
l’estrazione dei premi della lotteria, tra i
quali due belle biciclette.
11
giugno – n.150/2010
iniziative
“MarteDiSera” shopping sotto le stelle
Coinvolti, per giugno e luglio, oltre centodieci negozi del centro
■ Da metà giugno i negozi di Cremona
propongono sette serate di shopping
sotto le stelle. “MarteDiSera” è un
progetto sperimentale, messo a punto
dalle Botteghe del Centro, da Ascom, da
Fipe, la federazione dei locali, in
collaborazione con il Comune, ma che ha
raccolto adesioni tra gli iscritti a tutte le
associazioni del commercio. Così, ogni
martedì, fino al 27 luglio resteranno
aperti oltre un centodieci negozi del
centro. “L’esperimento – spiega Paolo
Mantovani – nasce da una
considerazione semplicissima. Le nostre
botteghe si rivolgono, per la loro qualità,
ad una clientela non solo locale. Dunque,
con l’apertura serale abbiamo voluto
offrire un’opportunità in più a chi arriva
dal circondario. Ai nostri clienti
proponiamio di coniugare una piacevole
passeggiata in centro ad una occasione
di shopping”. Accanto alle aperture dei
punti commerciali gli esercenti del
Gruppo Fipe proporranno un happy hour
che, di fatto, si traduce in un invito a
trattenersi fuori casa anche a termine
dell’orario di lavoro o dopo aver lasciato il
bordo della piscina
L’entusiasmo con cui il progetto è stato
accolto è ben testimoniato dai numeri,
con oltre centodieci adesioni in Corso
Campi, Cavour, Garibaldi, Matteotti,
Mazzini, Vittorio Emanuele, ma anche in
Galleria XXV aprile, del Corso, in largo
Boccaccino, nelle piazze Roma, Marconi,
Stradivari e nelle vie Antico Rodano,
Guarneri del Gesù, Cavallotti, Monteverdi,
Mercatello, Palestro, Solferino e Verdi.
Alcune attività posticiperanno anche
l’apertura alle 18, altre (soprattutto quelle
in franchising che hanno un maggior
numero di dipendenti) invece
estenderanno l’orario per il pubblico.
Identificare i negozi che restano aperti
fino alle 22 è semplicissimo: esporranno
una vetrofania, dai colori sgargianti,
realizzata apposta per questi due mesi.
Nei locali e nei negozi del centro, inoltre,
verranno distribuite cartoline che, per
intero, riportano, suddividendolo per vie,
l’elenco dei negozi che, per abbassare la
serranda, aspettano le 22.
“Le nostre botteghe - spiega Paolo
Mantovani - sanno leggere le nuove
istanze sociali della clientela, i
cambiamenti nel costume e, per
questo, sono pronte a mettersi in
gioco, a sperimentare nuove vie”.
Con questa filosofia è nato “MarteDiSera”
che pone al centro il commercio, senza
creare, come avviene nei Giovedì d’estate
un calendario di eventi collaterali.
“Troppo spesso – affermano i
commercianti – si confondono le vie
affollate con il successo degli acquisti.
Ma questa equazione non sempre è
verificata”.
Per questo ulteriore sforzo messo in
campo si è voluta congratulare anche
l’assessore De Bona. “Davvero – ha
assicurato – questa estate, anche
grazie all’impegno di Ascom e delle
Botteghe del Centro, si presenta ricca
di appuntamenti che, coniugando
cultura e divertimento allo shopping
invitano a vivere la città”.
“A conclusione della fase sperimentale –
conclude Mantovani - faremo un
bilancio. Se i risultati saranno positivi
l’apertura serale potrebbe essere estesa
anche al mese di settembre o, magari,
entrare a regime”.
MarteDiSera è una nuova scommessa
che al presidente di Le Botteghe del
Centro piace definire “esperimento”: “Si
tratta di esperimenti – conclude Paolo
Mantovani -, resi ancor più necessari dal
momento non facile che siamo chiamati
ad affrontare.
I commercianti hanno deciso di provare
con questa nuova iniziativa. Da parte
nostra abbiamo messo in campo una
campagna di promozione davvero
impegnativa. Esperimenti come questo
aiuteranno a capire meglio se ci si sta
muovendo nella direzione giusta e quali
servizi e ulteriori iniziative bisogna
mettere in campo per rilanciare Cremona
e il commercio”.
giugno – n.150/2010
12
eventi
“I Giovedì d’estate” appuntamenti
per riscoprire la magia di Cremona
■ Fino al 22 luglio si rinnova
l’appuntamento, divenuto ormai
tradizionale con i “Giovedì d’estate”.
Promossa da Ascom, Botteghe del Centro
in collaborazione con il Comune la
rassegna si pone, quest’anno, ancora più
ricca di motivi di interesse. Perché se
resta fisso il numero degli appuntamenti
(cinque settimane) e l’invito a vivere la
città nelle sere d’estate, quando più
piacevole è trattenersi fuori casa dopo
cena, gli organizzatori hanno messo a
punto un programma ricco di eventi, che
agli elementi di maggior successo ne
affianca di nuovi, così da fare di Cremona
un riferimento anche per le province
limitrofe. I Giovedì uniscono al piacere
dello shopping, quello delle esposizioni a
tema, dei burattini e del parco giochi per i
più piccoli, gli appuntamenti letterari, i
momenti musicali, le visite guidate.
Nessun degli appuntamenti in calendario
è mai banale o ripetitivo. Al contrario, ogni
sera, l’unico rammarico è che i tanti
incontri in programma rendono impossibili
seguirli tutti. L’invito degli organizzatori è
quello di cogliere le emozioni, di lasciarsi
guidare dalle sensazioni, in un percorso
che porta a riappropriarsi in senso
compiuto dei luoghi del proprio vivere
quotidiano. Il centro, ammantato dal
fascino della sera e reso più gioioso dai
tanti eventi in programma si pone, per
ciascuno come occasione per una
piacevolissima riscoperta.
“L’appuntamento con i giovedì d’estate –
spiega Paolo Mantovani – segna l’inizio
della stagione calda per i cremonesi. Ma
ugualmente si caratterizza per quote di
presenza crescente anche dalle province
vicine. Lo scorso anno, in particolare,
abbiamo superato, nell’intera rassegna, i
centocinquantamila partecipanti.
Quest’anno ancora più che in passato,
abbiamo caratterizzato la nostra iniziativa
sulle famiglie. Ne è la prova eloquente
l’aver dedicato, per intero, i giardini di
piazza Roma ai bambini, ed aver
confermato, in cortile Federico II gli
spettacoli dei burattini”. “I Giovedì d’estate
– commenta l’assessore De Bona –
rappresentano un gesto d’amore per la
città, sono una testimonianza chiara della
passione con cui gli operatori del
commercio svolgono il loro lavoro. Uno
sforzo reso ancora più significativo dal
difficile momento dell’economia. Ma
proprio per queste ragioni il Comune ha
voluto essere al loro fianco nel
promuovere la rassegna”.
I “Giovedì d’estate”, dunque, hanno una
straordinaria protagonista: Cremona. Il suo
centro storico, grazie al fascino esclusivo,
alla ricchezza culturale e sociale,
rappresenta, infatti, un punto di eccellenza
della nostra offerta turistica e commerciale
che i “Giovedì” esaltano in una logica di
gestione urbana condivisa e coordinata.
La rassegna rappresenta una vetrina
allargata per i commercianti, ma anche e
soprattutto un momento di promozione
per la città ed il Territorio.
“La formula tradizionale dei negozi aperti
anche dopo cena – testimonia Paolo
Mantovani, presidente dell’Associazione
“le Botteghe dei Centro” - è proposta ogni
volta con soluzioni diverse.
In una continua ricerca di miglioramento,
ogni edizione vede qualche cambiamento.
Penso al numero ed al livello qualitativo
delle serate tematiche, ma anche al
crescente interesse dei commercianti che
dì anno in anno hanno aderito sempre più
numerosi all’iniziativa”.
È il sottotitolo stesso a definire il tema
portante dei Giovedì d’estate 2010: serate
di shopping, animazione e musica a
Cremona.
Con una attenzione particolare ai bambini
e alla solidarietà grazie alla collaborazione
con Cremonalacubo e la Associazione
Arco”. Quest’anno, ancor più che in
passato, protagonista è la musica, con
concerti e animazioni in diversi punti della
città.
Torna anche il concorso “Vinci con i
giovedì”. Per partecipare basta dedicarsi
allo shopping nei negozi Ascom e,
successivamente connettersi al sito delle
Botteghe.
Le aree interessate dalle manifestazioni
sono: Piazza, Piazza Roma, Piazza della
Pace, Largo Boccaccino, Corso Mazzini
Corso Garibaldi, Piazza Palazzo Cittanova,
Corso Campi, Galleria VVX Aprile, Cortile
Federico II. Ovunque si potranno fare
piacevoli scoperte, in un clima frizzante e
festoso, perché i Giovedì vogliono essere
piacevoli serate di shopping, di
aggregazione e di allegria.
“Ascom e Botteghe del Centro – spiega il
vicepresidente Ascom Sergio Vacchelli –
anche in questo modo vogliono ribadire il
loro impegno per la crescita di Cremona.
Anche con il nostro entusiasmo e la
partecipazione al progetto di tanti
associati vogliamo sfatare il mito di una
città sonnolenta, pronta ad adagiarsi su
stessa. Se stimolati con proposte variegate
e che cercano di soddisfare gli interessi
più disparati, i cremonesi sanno
rispondere bene, sanno apprezzare quanto
di buono viene fatto per rendere la loro
città sempre più vivace, sempre più aperta
alle novità”.
13
giugno – n.150/2010
eventi
Buonasera Soresina
■ Anche quest’anno AscomSoresina sta organizzando le serate dei
venerdì estivi riproponendo la manifestazione “Buonasera Soresina,
buonasera”. La terza edizione è chiamata a confermare, superandolo, il
successo straordinario che ha accompagnato gli anni scorsi.
L’appuntamento è per tutti i venerdì di luglio. Spiega il presidente
Claudio Vaccari come sarà questa edizione. “Qualche novità
l’abbiamo inserita, sempre sottolineando però che non possiamo e non
vogliamo, entrare in concorrenza con altre iniziative similari che si
svolgono in città molto più grandi delle nostra. Per noi è fondamentale
il sottotitolo della manifestazione “Niente di speciale, solo un modo
diverso di vivere Soresina”, non è solo uno slogan, dà proprio il senso
della manifestazione; si vuole far vivere Soresina in un modo più
tranquillo e più vivibile. Comunque, il programma, ogni sera, cerca di
fare una cosa gradevole e gradita come gli anni scorsi; ma quest’anno
è soprattutto il Consiglio di AscomSoresina che ha lavorato
all’iniziativa”. Questa edizione sarà più lunga, comprenderà infatti i 5
venerdì di luglio e l’ultimo di giugno, anche l’orario sarà esteso, si
comincerà alle 20 proseguendo sino all’una di notte. Una novità
importante è sicuramente rappresentata dalla chiusura al traffico di
piazza Garibaldi e non solo dei due tronconi di via Genala.
In questo modo si è risolto un problema di sicurezza, infatti consentire
l’attraversamento della piazza alle auto provenienti da via Barbò
rappresentava un pericolo, in particolare per i bambini.
Soresina, il venerdì sera, è ancora più bella.
Ascom Chef: gusto, musica e solidarietà
■ Ogni anno, con l’inizio dell’estate,
grazie all’impegno dei ristoratori di
Ascom, il gusto incontra la solidarietà.
L’appuntamento di Ascom Chef, in
programma martedì 6 luglio appare poi,
per questa edizione, rinnovato nella
formula e nei contenuti, così da essere
ancora più interessante ed accattivante
rispetto al passato.
“Ascom Chef sotto le stelle in musica”, dà
spazio alla cultura. Perché, prima della
degustazione, si potrà assistere al
concerto del soprano Marina Morelli,
accompagnata, per l’occasione da un trio
d’eccezione: Giorgio Scolari alle tastiere,
Jack Masseroli, con il suo contrabbasso e
Marco Rozzi al flauto traverso.
Del tutto nuova anche la sede dell’Ascom
Chef. Per la prima volta, infatti, si terrà nel
cortile del Museo Civico.
E proprio la pinacoteca si offre, dalle 20,
con ingresso gratuito. Poi, concluso il
momento culturale, che affianca le
suggestioni delle sette note e della
pittura, deliziati gli occhi e le orecchie,
sarà il palato a prendere il sopravvento,
con le leccornie preparate dal gruppo
ristoratori dell’Associazione del
Commercio. “Ascom Chef – testimoniano
gli organizzatori - coniuga i sapori della
buona cucina, attenta alla tradizione e
alla identità culinaria locale, il piacere
dell’ospitalità e – come valore aggiunto –
il fine benefico attraverso la raccolta
fondi da devolvere ad associazioni del
volontariato.
Il ricavato di questa edizione sarà
dedicato ad Arco, la Associazione per la
Ricerca in Campo Oncologico che fa
capo al dott. Daniele Generali.
“Ascom ha accolto appieno il progetto di
dotare il nostro ospedale di strutture
sempre più efficienti contro la lotta ai
tumori – conferma Nevi, presidente del
Gruppo Ristoratori - Per questo, negli
ultimi anni, abbiamo reso sempre più
solida la collaborazione con Arco”.
Per partecipare alla serata (ad offerta
libera) è necessario prenotarsi presso la
sede Ascom, oppure contattare la
segreteria organizzativa (tel. 0372
567627).
Il gruppo Provinciale Ristoratori dell’Associazione
Commercianti della provincia di Cremona invita
Martedì 6 luglio - ore 21
Cortile Museo Civico Ala Ponzone
Via Ugolani Dati, 4 - Cremona
Concerto lirico con il soprano
Informazioni
e prenotazioni
tel 0372 567627
Nadia Bragalini
Il ricavato della serata
sarà devoluto a
Marina Morelli
accompagnata da
Giorgio Scolari pianoforte
Jack Masseroli contrabbasso
Marco Rozzi flauto
Seguirà buffet offerto del gruppo Ristoratori Ascom
Dalle 20 alle 21 aperitivo d’arte con visita al Museo
giugno – n.150/2010
14
distretti
Ascom chiede lo stop per due anni
ai nuovi centri commerciali
■ L’ASCOM della provincia di Cremona
rilancia la sinergia tra privati ed Istituzioni
e, forte dei risultati ottenuti partecipando
ai bandi regionali sui distretti del
commercio e sui piccoli comuni, chiede
una moratoria, per i prossimi due anni,
affinchè non vengano concessi
ampliamenti o autorizzate nuove aperture
per i centri di media e grande
distribuzione. Una domanda rivolta
direttamente alla Regione Lombardia,
attraverso l’assessore Gianni Rossoni, e
alla Provincia, al suo presidente
Massimiliano Salini e al vice Federico
Lena. La proposta trova il sostegno
anche dei tanti sindaci del territorio che,
hanno partecipato ai progetti regionali.
“Nei due bandi – spiega con
soddisfazione Claudio Pugnoli –
abbiamo raggiunto traguardi straordinari.
L’ex direttore generale Mora mi ha
confermato che in un anno, in provincia
di Cremona è arrivato più di quanto non
fosse arrivato negli ultimi quindici anni”.
Tutti i progetti che abbiamo candidato
sono stati approvati. Nessuna altra
associazione, in Lombardia, ha saputo
fare altrettanto.
Questo successo ci indica, chiaramente
che stiamo andando nella giusta
direzione, ci rende evidente la strada su
cui proseguire”. A dar forza alle sue
parole sono i numeri. Nel bando dei
piccoli comuni sono state coinvolte
venticinque realtà locali, con settanta
imprese partecipanti. Complessivamente
sono stati investiti
duemilioniseicentomila euro per il
commercio, al cinquanta per cento
ottenuti dalla Regione. Per i Distretti
diffusi le cifre sono ancora più
significative. Sono stati realizzati sei
distretti, con trentacinque Comuni
coinvolti, oltre duecentocinquanta
aziende partecipanti. Sono stati finanziati
progetti per quasi otto milioni di euro, dei
quali oltre duemilioni ottenuti come
contributo regionale. “Complessivamente
– continua Pugnoli - sono stati coinvolti
oltre il cinquanta per cento dei comuni,
per circa diecimilioni di euro di
investimenti”. E soddisfazione è stata
espressa anche da Gianni Rossoni e da
Massimiliano Salini. “La Regione è
consapevole di tutti gli sforzi fatti da
Ascom e dai commercianti della
provincia. E rassicura che “proprio
l’impegno dei territori, anche in questa
nuova legislatura, ci spinge a procedere
nella stessa direzione e a ripresentare
bandi per i Comuni e i Distretti”.
Salini ha sottolineato l’importanza del
commercio per il territorio “Lo dicono i
numeri – spiega -. La maggior parte delle
partite Iva sono legate al commercio.
Dobbiamo pensare a questo settore
quando ci interroghiamo sul “cuore” dello
sviluppo”. E conclude: “ il commercio è
centrale per Cremona e il suo territorio”.
Sul tanto lavoro di questo ultimo anno è
tornato Claudio Vaccari. “In un momento
di crisi come quello che stiamo vivendo
chiedere ai commercianti di paese di fare
investimenti sulle proprie attività poteva
sembrare quantomeno azzardato. Invece
la risposta c’è stata.
Forte, importante, addirittura imprevista
ed imprevedibile. Interventi tesi a
migliorare i nostri paesi la vita delle
nostre comunità”.
Il vicepresidente di Ascom vuole
sottolineare la voglia di fare dei
commercianti. “Andando nei piccoli centri
ho toccato con mano la volontà di
credere in un progetto, di mettersi in
gioco, di contrastare il declino. La forza di
questo progetto è nell’operare insieme,
nell’avere davanti una strada di sviluppo
anziché il doversi limitare a sopravvivere”.
Una energia positiva che deve essere
valorizzata, dando una nuova centralità ai
Centri Commerciali Naturali. Continua il
vicepresidente Vaccari lanciando una
sfida alle Istituzioni: “I Distretti del
Commercio sono stati un’opportunità e
possono essere uno strumento molto
forte. Cremona ed il suo territorio hanno
risposto in maniera molto decisa, allora
perché non continuare con il gioco al
raddoppio, prendendo una posizione
forte sul commercio locale.
Chiediamo alle Amministrazioni di ogni
livello di darci il tempo di crescere;
chiediamo due anni di tempo per
dimostrare cosa può fare il Commercio
locale; chiediamo un segnale forte, un
forte gesto d’attenzione al territorio,
chiediamo una moratoria, che in questo
periodo non si aprono nuovi punti di
media e grande distribuzione nella
provincia di Cremona”. E poi conclude:
“Insieme abbiamo ottenuto un grande
risultato, insieme possiamo dimostrare
che a Cremona si cerca una nuova via.
E’ un’occasione che non possiamo
perdere, per il commercio ma, soprattutto
per le nostre comunità”.
15
giugno – n.150/2010
ascomfidi
Federico Corrà eletto nel consiglio
nazionale Federascomfidi
■ Federico Corrà, presidente di Ascomfidi
della provincia di Cremona e membro
della Giunta di Ascom, è stato
recentemente eletto nel consiglio
nazionale di Federascomfidi, la
Federazione aderente a Confcommercio
che associa i confidi del commercio,
turismo e servizi. Una nomina che premia
il tanto lavoro svolto, fino ad oggi,
all’interno dell’Associazione di via
Manzoni. Corrà, ormai da anni, è
impegnato, direttamente negli organi
direttivi. È stato presidente del gruppo
provinciale fioristi, prima di guidare quello
regionale.
In consiglio nazionale porta quindi la sua
esperienza maturata sul campo. Tra i primi
a congratularsi per il risultato raggiunto, il
presidente Pugnoli ha sottolineato come la
nomina premia i risultati che, a Cremona,
Corrà ha saputo raggiungere. “Solo nel
2009 - testimonia – abbiamo erogato
finanziamenti per oltre cinque milioni di
euro, quasi un milione e settecentomila
euro in più rispetto all’anno precedente”.
E, anche il presidente di Crema Antonio
Zaninelli, incontrando il neoeletto
all’assemblea di Confcommercio ha
manifestato il suo compiacimento per la
nomina che è un valore aggiunto per tutta
l’Ascom della provincia. In un momento in
cui, le Piccole e Medie Imprese faticano
ad accedere al credito, infatti, i servizi di
Ascomfidi appaiono ancora più necessari.
A guidare il consiglio di Federascomfidi,
con voto unanime, è stato confermato
Aldo Poli.
“Nei prossimi mesi - ha dichiarato Corrà –
con la definizione della prima ondata di
iscrizioni all’elenco speciale potremo avere
un quadro più completo del nuovo sistema
confidi e delle ulteriori sfide che saremo
chiamati ad affrontare nei rapporti con gli
istituti di credito”.
“La Federascomfidi – ha concluso il
neoconsigliere – continuerà a supportare i
propri associati per adeguarsi all’impianto
normativo in evoluzione e rispondere
sempre più efficacemente alle esigenze
delle imprese che rappresentiamo”.
Moratoria debiti delle piccole e medie imprese
verso il sistema creditizio
Come è noto, nell’agosto del 2009 il
Ministro dell’economia e delle finanze,
l’Associazione Bancaria Italiana e le
principali Associazioni di rappresentanza
delle imprese, tra cui Confcommercio,
hanno sottoscritto un Avviso comune in
materia di sospensione dei debiti delle
piccole e medie imprese verso il sistema
creditizio con l’obiettivo di dare respiro
finanziario alle PMI aventi adeguate
prospettive economiche ed in grado di
provare la continuità aziendale.
Confcommercio, nelle ultime settimane,
ha manifestato l’esigenza di procedere ad
una proroga dei termini previsti
dall’Avviso comune.
Tale istanza è stata accolta attraverso il
differimento, al 31 gennaio 2011, dei
termini per la presentazione delle
domande alle banche da parte delle
imprese. Al riguardo, si precisa che
potranno essere ammesse alla
sospensione/allungamento dei debiti le
aziende che non hanno finora utilizzato la
moratoria, nonché quelle che sono già
ricorse allo strumento, ma ne hanno
necessità per altre operazioni.
Rimangono immutati tutti gli altri
contenuti presenti nell’Avviso. A tale
proposito, si riporta in allegato una
scheda di sintesi sui principali contenuti
dell’Avviso comune.
OPERAZIONI OGGETTO DELL’AVVISO
Per realizzare i suddetti obiettivi, l’Avviso
identifica le seguenti operazioni:
sospensione per 12 mesi del pagamento
della quota capitale delle rate di mutuo;
sospensione per 12 mesi ovvero per 6
mesi del pagamento della quota capitale
implicita nei canoni di operazioni di
leasing rispettivamente “immobiliare”
ovvero “mobiliare”; allungamento a 270
giorni delle scadenze del credito a breve
termine per sostenere le esigenze di
cassa, con riferimento alle operazioni di
anticipazione su crediti certi ed esigibili.
Non sono previsti automatismi nella
realizzazione delle operazioni descritte.
IMPRESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili alle operazioni sopra
indicate le piccole e medie imprese come definite dalla normativa
comunitaria - con una situazione
economica e finanziaria che possa
garantire la continuità aziendale, ma che
a causa della crisi presentino difficoltà
finanziarie temporanee.
In particolare, sono ammissibili le
imprese che alla data del 30 settembre
2008 avevano esclusivamente posizioni
classificate dalla banca “in bonis” e che
al momento della presentazione della
domanda per l’attivazione di una delle
operazioni sopra indicate non hanno
posizioni classificate come “ristrutturate”
o “in sofferenza” ovvero procedure
esecutive in corso.
giugno – n.150/2010
16
gruppi
In duecento alla Grigliata in cascina
Il ricavato in beneficienza per gli “Amici di Gianni e Massimiliano”
■ Un territorio ospitale a tavola, una
tradizione culinaria di prim’ordine affidata
alla professionalità e alla passione dei
macellai dell’Ascom, sono gli elementi che,
ormai da qualche anno, decretano il
successo della “Grigliata in cascina”,
evento che accompagna l’arrivo dell’estate
cremonese. Il tutto unito alla solidarietà.
Il ricavato della conviviale è stato infatti
destinato a uno scopo benefico: sostenere
i progetti dell’associazione di volontariato
“Amici di Gianni e Massimiliano” di Gerre
de’ Caprioli, presieduta da Gianluigi
Ferrari. All’appuntamento, a Gerre del
Pesce, vicino a Stagno Lombardo, si sono
presentati all’incirca in duecento.
Tra loro i vertici dell’associazione di
Confcommercio: il presidente Claudio
Pugnoli e il suo vice Claudio Vaccari.
I partecipanti si sono così ritrovati nella
atmosfera suggestiva dell’aia cremonese –
già di per sé legata ai prodotti tipici della
terra e del lavoro agricolo – seduti a
gustare piatti unici e originali del
cremonese, dove la qualità parte dalla
scelta delle carni. Sapori che vengono
valorizzati dalla preparazione attenta dei
macellai, capaci di promuovere,
valorizzare, presentare e cucinare i
prodotti tipici, abbinando l’identità della
Bassa all’enogastronomia di qualità, la
riscoperta della cultura locale e le
produzioni in loco. Così, basta scorrere
velocemente il menù per rendersi conto di
quanto, la definizione di grigliata, sia
riduttivo. Perché l’elenco delle portate dà
spazio anche al grana e al provolone, ai
salumi (con un salame che si scioglie al
contatto del palato o la spalla cotta, di cui
era un grande estimatore anche Giuseppe
Verdi che spesso la regalava e nelle sue
lettere spiegava come cucinarla) fino ad
arrivare al melone. Accanto alle carni
(dalla coppa di maiale allo spiedino misto,
dal pollo alla ormai famosissima salsiccia
di manzo al provolone valpadana) si arriva
ai dolci che abbinano il cioccolato alle
ciliegie, frutto tipico della stagione.
Il tutto innaffiato Lambrusco, Gutturnio e
Moscato, etichette che hanno il gusto
della festa e della convivialità in omaggio
a chi ha voluto raccogliere l’invito dei
macellai Ascom. In sette (stoicamente) si
sono alternati ai fornelli: Silvano Boccali,
Santo e Mario Compiani, Amerigo Contini,
Pierino Gaboardi, Paolo Pighi e Giancarlo
Ruggeri. Ma il merito va ripartito con la
ventina di macellai che hanno organizzato
l’evento. “La filosofia dell’iniziativa – spiega
Arrigo Contini, presidente del gruppo
macellai – è semplice: prodotti del
territorio, mangiati in loco. Promuovere il
territorio attraverso l’enogastronomia ha
un duplice fine: riscoprire le tradizioni
culinarie e i sapori di un tempo, che
hanno sempre contraddistinto la provincia
di Cremona, e dare visibilità ai produttori e
a tutti coloro che nella ristorazione fanno
dell’eccellenza e della genuinità in cucina
i cardini del loro impegno quotidiano”.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie al
sostegno di: Santini e Nostranello S. Felice
per le carni, Consorzio Provolone
Valpadana, Ristorante Aquila Nera e
l’Agriturismo Gerre del Pesce.
Risott’Adda a Spino
■ La prima edizione della Risott’Adda,
organizzata dal neo costituito Gruppo
Commercianti di Spino aderenti ad
Ascom, va in archivio con un successo
che ha superato ogni aspettativa.
L’affluenza è stata così numerosa da
rendere necessario la posa di tavoli
aggiuntivi a quelli inizialmente previsti.
Per gli addetti alla cucina, guidati da
Christian Mazzola, poi si è trattato di un
vero tour de force. Tutto è proceduto per
il meglio e, ora che quella danza di fatica
tra piatti e fornelli si è conclusa, superata
la stanchezza e inebriati dalla
soddisfazione per il risultato raggiunto gli
organizzatori già pensano alla prossima
edizione. “Abbiamo voluto organizzare un
momento di valorizzazione dei prodotti
della nostra zona, legata alla terra e al
fiume. – spiega Daniele Cipolla,
presidente del gruppo locale dell’Ascom –
Così la degustazione gastronomica si è
tradotta in un piacevole momento di
incontro di tutta la comunità, una festa
collettiva che riassume ben la vocazione
alla socialità che caratterizza anche le
nostre attività, da sempre impegnate a
dare il loro contributo per accompagnare
la vita del nostro comune”. In una
atmosfera rilassata e divertente, alla
Cascina Carlotta, gli ospiti hanno
trascorso, una piacevole serata tra amici,
per di più con una buona cucina e, di
sottofondo, della bella musica. “Ancora
una volta – conclude Cipolla – non posso
ringraziare quanti hanno reso possibile
una serata tanto piacevole.
Merito del successo va anche al
Consorzio Salva Cremasco, alla EFV, Eredi
Fontanella Vittorino per il riso e al
salumificio Cersa Antonio.
17
giugno – n.150/2010
appuntamenti
Scocca l’ora dei saldi
Continueranno fino al prossimo 31 agosto
■ Sono inziaziati sabato 3 luglio i saldi
estivi. Proseguiranno per sessanta giorni,
incluse le domeniche.
Quest’anno i ribassi dovranno quindi
concludersi entro martedì 31 agosto.
Invariate le regole per i negozianti: i capi
proposti in saldo devono avere carattere
stagionale o di moda ed essere
suscettibili di notevole deprezzamento se
non venduti entro un certo periodo; il
prodotto ribassato deve indicare il
prezzo normale di vendita e lo sconto
(l’indicazione del prezzo finale è
facoltativa): la prova dei capi è concessa
con alcune limitazioni, le carte di credito
devono essere accettate qualora sia
esposto nel punto vendita l’adesivo che
attesta la relativa convenzione.
L’operatore commerciale ha, inoltre,
l’obbligo di fornire informazioni veritiere
in merito agli sconti praticati, sia nelle
comunicazioni pubblicitarie sia
nell’indicazione dei prezzi nei locali di
vendita; non può indicare prezzi ulteriori
e diversi; deve essere in grado di
dimostrare la veridicità delle informazioni
agli organi di controllo.
I prodotti in saldo devono essere separati
da quelli eventualmente posti in vendita a
prezzo normale (se ciò non è possibile,
cartelli o altri mezzi devono fornire al
consumatore informazioni inequivocabili
e non ingannevoli); se il prodotto risulta
difettoso, il consumatore può
richiedere la sostituzione dell’articolo
o il rimborso del prezzo pagato, dietro
presentazione dello scontrino.
Durante i saldi non possono essere
effettuate le vendite promozionali.
Tutte le attività potranno rimanere aperte
la domenica successiva all’avvio dei saldi,
il 4 luglio, in quanto già previsto dal
calendario regionale. I negozi con una
superficie fino a 250 metri quadrati
possono invece rimanere sempre aperti
di domenica, quindi anche per tutto il
periodo dei saldi.
E’ scoccata, dunque, l’ora dei saldi:
un’occasione importante per
commercianti e consumatori.
I primi preoccupati dalla crisi e dal calo
dei consumi a sperare di risollevare le
vendite che si fanno sempre più magre
con la recessione, i secondi a cercare
delle occasioni per comprare abiti o
scarpe che altrimenti non intendono più
permettersi.
giugno – n.150/2010
18
normative
a cura di
Maurizio
Romanenghi
(Vicesegretario
e responsabile
settore legislazione
commerciale)
Privacy
Videosorveglianza
■ Nuovo Provvedimento del Garante
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile
2010 è stata pubblicata la Deliberazione
dell’8 aprile 2010 del Garante per la
Protezione dei dati personali recante
“Provvedimento in materia di
videosorveglianza” che sostituisce quello
del 29 aprile 2004.
Si riportano, di seguito, le principali novità
ed i relativi nuovi adempimenti applicabili
ai soggetti pubblici e privati.
Trattamento effettuato da soggetti
privati senza consenso
Con il presente Provvedimento il Garante
individua i casi nei quali il trattamento
dei dati effettuato mediante
videosorveglianza può essere effettuato
da soggetti privati , nei limiti e alle
condizioni di seguito indicate, per
perseguire legittimi interessi e senza
richiedere il consenso degli interessati.
In particolare, ciò vale quando la
rilevazione delle immagini è effettuata per
perseguire un legittimo interesse del
titolare o perseguendo fini di tutela delle
persone e dei beni rispetto a possibili
aggressioni, furti, rapine, danneggiamenti,
atti di vandalismo o finalità di prevenzione
incendi o di sicurezza del lavoro come
avviene per l’installazione di tali sistemi a
protezione dell’attività delle imprese
associate. In tali casi i trattamenti sono
ammessi in presenza di concrete
situazioni che giustifichino l’installazione
dei predetti sistemi a protezione delle
persone, della proprietà o del patrimonio
aziendale. Nell’uso delle apparecchiature
volte a riprendere aree esterne a edifici o
immobili (es. telecamere fuori dagli
esercizi commerciali) occorre limitare
l’angolo visuale all’area effettivamente da
proteggere, evitando per quanto possibile
la ripresa di luoghi circostanti e di
particolari non rilevanti.
Informativa
Il Garante conferma che gli interessati
devono essere sempre informati che
stanno per accedere in una zona
videosorvegliata.
I supporti (cartelli, ecc.) con l’informativa:
• devono essere collocati prima del
raggio di azione della telecamera;
• devono essere visibili in ogni condizione
di illuminazione ambientale anche in
orario notturno (se il sistema è attivo).
Tale prescrizione deve essere
adempiuta entro il 29 aprile 2011.
In ogni caso il titolare, ove richiesto, è
tenuto a fornire anche oralmente
un’informativa adeguata.
La circostanza che il sistema di
videosorveglianza sia collegato
direttamente con le forze di polizia deve
essere resa nota agli interessati.
A tal fine il Provvedimento riporta il facsimile di un modello semplificato (cartello
con l’evidenziazione dell’agente che
controlla le riprese).
Il collegamento con le centrali di Polizia
rientra, a sua volta, nella più ampia
fattispecie dei Sistemi integrati di
videosorveglianza che comprende tutti
quei sistemi che offrono servizi
centralizzati di videosorveglianza remota
da parte di vari soggetti (società di
vigilanza, Internet e service providers,
fornitori di video specialistici, ecc.) oltre
alle forze di polizia.
Questi diversi sistemi possono prevedere:
• la gestione coordinata dei servizi di
videosorveglianza tramite condivisione
delle immagini da parte di diversi e
autonomi titolari del trattamento che
utilizzano le medesime infrastrutture
tecnologiche. In tal caso ciascun titolare
può trattare le immagini strettamente
funzionali al perseguimento delle
finalità dichiarate nell’informativa;
• il collegamento telematico di diversi
titolari ad un centro unico gestito da un
terzo. Tale soggetto terzo va designato
responsabile da parte di ogni singolo
titolare e deve assumere un ruolo di
coordinamento e gestione dell’attività di
videosorveglianza senza consentire
forme di correlazione delle immagini
raccolte per conto di ciascun titolare;
• il collegamento, come sopra già
evidenziato, con le sale o le centrali
operative degli organi di polizia.
Per le tre tipologie sopra evidenziate:
1. devono essere adottati sistemi per la
registrazione degli accessi logici degli
incaricati e delle operazioni compiute
sulle immagini registrate con
conservazione non inferiore a sei
mesi;
2. deve essere predisposta una
separazione logica delle immagini
registrate dai diversi titolari.
Le misure previste ai punti 1 e 2,
dovranno essere adottate entro il 29
settembre 2010. Il mancato rispetto delle
misure previste ai punti 1 e 2, comporta
l’applicazione della sanzione
amministrativa aggiuntiva da trentamila a
centottantamila euro (art. 162, comma 2ter, D.Lgs. 196/03).
Se gli accorgimenti sopra evidenziati non
sono integralmente applicabili per la
natura e le caratteristiche dei sistemi di
videosorveglianza utilizzati, il titolare è
tenuto a richiedere una verifica preventiva
all’Autorità.
La violazione delle disposizioni riguardanti
l’informativa (es. mancata indicazione del
titolare, della finalità perseguita e
dell’eventuale collegamento con le forze
di polizia) è punita con la sanzione
amministrativa da seimila a trentaseimila
euro (art. 161 D.Lgs. 196/03).
Verifica preliminare
I trattamenti effettuati dalle imprese
associate non richiedono, nella stragrande
maggioranza dei casi, una verifica
preliminare da parte dell’Autorità.
Essa infatti riguarda l’associazione delle
immagini a dati biometrici, l’uso di
sistemi “intelligenti” in grado di rilevare
automaticamente comportamenti o eventi
anomali.
Va invece posta particolare attenzione a
non eccedere i tempi di conservazione
delle immagini registrate per non ricadere
nell’obbligo di richiedere all’Autorità una
verifica preliminare.
In tal caso l’obbligo della richiesta di
verifica preliminare andrà assolto entro il
29 settembre 2010.
Misure di sicurezza
Come regola generale, i dati raccolti
mediante la videosorveglianza devono
essere protetti per ridurre al minimo i
rischi di distruzione, perdita accidentale,
accessi non autorizzati o trattamenti non
consentiti.
E’ pertanto fortemente consigliabile che,
specie nelle aziende di minori dimensioni,
19
19
giugno – n.150/2010
alle immagini acceda unicamente il
titolare al fine di evitare l’individuazione di
specifiche figure autorizzate e l’adozione
di misure organizzative per verificarne
l’attività.
All’aumentare della dimensione aziendale,
viceversa, dovranno essere adottati:
• diversi livelli di visibilità e trattamento
delle immagini (designazione per
iscritto di un numero delimitato di
incaricati ad accedere ai locali dove
sono situate le postazioni di controllo,
ad utilizzare gli impianti e, nei casi in
cui ciò sia indispensabile, a visionare le
immagini; individuazione dei diversi
livelli di accesso in corrispondenza delle
specifiche mansioni attribuite ad ogni
singolo operatore distinguendo tra chi è
unicamente abilitato a visionare le
immagini da chi può effettuare ulteriori
operazioni) anche attraverso
l’attribuzione di credenziali di
autenticazione che abilitino ad
effettuare unicamente le operazioni di
propria competenza;
• accorgimenti per limitare la possibilità,
per i soggetti abilitati, di visionare le
immagini registrate e di effettuare sulle
stesse operazioni di cancellazione e
duplicazione;
• accorgimenti per garantire la
cancellazione anche automatica delle
registrazioni dopo 24 ore dalla
rilevazione. Solo in alcuni casi (come i
mezzi di trasporto) o per la particolare
rischiosità dell’attività svolta dal titolare
del trattamento (il Provvedimento cita
come esempio le banche ma si ritiene
che possano essere ricomprese anche
altre attività come le gioiellerie) può
ritenersi ammesso un periodo più
lungo comunque non eccedente la
settimana;
• accorgimenti per garantire, nel caso di
interventi di manutenzione, che i
soggetti a ciò preposti potranno
accedere alle immagini soltanto se
questo si renda indispensabile al fine di
effettuare eventuali verifiche tecniche
ed in presenza dei soggetti abilitati alla
visione delle immagini;
• accorgimenti contro il rischio di
accesso abusivo alle reti informatiche
nel caso di apparati digitali connessi a
reti informatiche;
• accorgimenti per l’applicazione di
tecniche crittografiche nel caso di
trasmissione tramite una rete pubblica
di comunicazioni.
Le misure di sicurezza devono essere
adottate entro il 29 aprile 2011.
Il mancato rispetto di tali prescrizioni
comporta l’applicazione della sanzione
amministrativa aggiuntiva da trentamila a
centottantamila euro (art. 162, comma 2ter, D.Lgs. 196/03).
Viceversa, l’omessa adozione delle misure
minime di sicurezza comporta
l’applicazione della sanzione
amministrativa da ventimila a
centoventimila euro (art. 162, comma 2bis, D.Lgs. 196/03) ed integra il reato
previsto dall’art. 169 del D.Lgs. 196/03
punito con l’arresto sino a due anni.
Il mancato rispetto dei termini di
conservazione (24 ore o, solo per
particolari attività, sette giorni) e del
correlato obbligo di cancellazione,
comporta l’applicazione della sanzione
amministrativa aggiuntiva da trentamila a
centottantamila euro (art. 162, comma 2ter, D.Lgs. 196/03).
Rapporti di lavoro
Si conferma il divieto di controllo a
distanza dell’attività lavorativa nell’uso di
sistemi di videosorveglianza.
Il mancato rispetto del principio sopra
enunciato comporta l’applicazione della
sanzione amministrativa aggiuntiva da
trentamila a centottantamila euro (art.
162, comma 2-ter, D.Lgs. 196/03).
Per quanto concerne i rapporti di lavoro,
ricordiamo che ai sensi dello statuto dei
lavoratori:
• È inammissibile la installazione di
sistemi di videosorveglianza in luoghi
riservati esclusivamente ai lavoratori o
non destinati all’attività lavorativa (ad
es. bagni, spogliatoi, docce, armadietti
e luoghi ricreativi);
• E’ necessario presentare istanza al
Servizio Ispettivo della Direzione
Provinciale del Lavoro competente
per territorio, utilizzando i moduli da
loro predisposti. Contro il
provvedimento dell’Ispettorato del
lavoro, il datore di lavoro può ricorrere,
entro 30 giorni dalla comunicazione del
provvedimento, al Ministro del lavoro.
Utilizzo di web cam a scopi
promozionali-turistici o pubblicitari
Tali riprese devono avvenire con modalità
che rendano non identificabili i soggetti
ripresi.
Additivi alimentari
Introduzione
■ Il Regolamento (CE) n. 1333/2008 del
Parlamento europeo, relativo agli additivi
alimentari sostituisce le direttive e le
decisioni precedenti concernenti gli
additivi di cui è autorizzato l’uso negli
alimenti.
Definizione di additivo alimentare
Qualsiasi sostanza abitualmente non
consumata come alimento in sé e non
utilizzata come ingrediente caratteristico
di alimenti, la cui aggiunta intenzionale ad
alimenti per uno scopo tecnologico nella
fabbricazione, nella trasformazione, nella
preparazione, nel trattamento degli stessi,
abbia o possa presumibilmente avere per
effetto che la sostanza o i suoi
sottoprodotti diventino, direttamente o
indirettamente, componenti di tali
alimenti. Un additivo alimentare può
essere autorizzato soltanto se non pone
problemi di sicurezza per la salute dei
consumatori, se esiste una necessità
tecnica che non può essere soddisfatta
con altri mezzi economicamente e
tecnologicamente praticabili e se il suo
impiego non induce in errore i
consumatori.
Funzioni tecnologiche degli additivi
Gli additivi alimentari sono classificati in
base alla funzione tecnologica principale
svolta nell’alimento nelle seguenti
categorie funzionali:
edulcoranti, coloranti, conservanti,
antiossidanti, supporti, acidificanti,
regolatori dell’acidità, antiagglomeranti,
agenti antischiumogeni, agenti di carica,
emulsionanti, sali di fusione, agenti di
resistenza, esaltatori di sapidità, agenti
schiumogeni, agenti gelificanti, agenti di
rivestimento, agenti umidificanti, amidi
modificati, gas d’imballaggio, agenti
lievitanti, agenti sequestranti, stabilizzanti,
addensanti, agenti di trattamento delle
farine.
Etichettatura
L’etichettatura degli additivi alimentari
deve rispettare le condizioni generali di
etichettatura previsti dal D.Lgs n.
109/1992 e deve riportare, in particolare, i
dati che consentano di identificare
l’additivo alimentare (denominazione,
lotto, produttore, ecc.).
Appare importante però evidenziare
giugno – n.150/2010
20
normative
alcuni adempimenti previsti dalla nuova
disciplina.
A partire dal 20 luglio 2010 gli alimenti
contenenti i coloranti E102 (tartrazine),
E104 (giallo di chinolina), E110 (sunset
yellow), E122 (carmoisina), E124
(ponceau) ed E129 (rosso allura) devono
riportare sull’etichetta le informazioni
addizionali previste nell’allegato V del
regolamento (CE) n. 1333/2008:
esempio “E (denominazione o numero del
colorante): può influire negativamente
sull’ attività e l’ attenzione dei bambini”
Tuttavia gli alimenti presenti sul mercato o
etichettati prima di tale data possono
essere commercializzati fino al termine
minimo di conservazione o data di
scadenza.
A partire dal 20 gennaio 2011 i produttori
di edulcoranti da tavola sono tenuti ad
informare i consumatori del corretto uso
dei loro prodotti. Tali informazioni
potranno essere fornite secondo diverse
modalità, per esempio sulle stesse
etichette dei prodotti, sui siti internet,
mediante linee d’informazione destinate ai
consumatori o nel punto di vendita.
RAEE
Rifiuti da apparecchiature elettriche
ed elettroniche
Nuove disposizioni
■ Ricordiamo che il 18 giugno 2010 è
entrato in vigore il D. M. 8 marzo 2010 n.
65, relativo alle modalità semplificate di
gestione dei rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte
dei distributori e degli installatori di tali
apparecchiature nonché dei gestori dei
relativi centri di assistenza tecnica.
A tal proposito, di seguito, evidenziamo le
principali disposizioni del provvedimento,
che riguardano i RAEE domestici (rifiuto
originato da nuclei domestici nonché
quelli di origine commerciale, industriale,
istituzionale e di altro tipo, analoghi per
natura e per quantità a quelli provenienti
dai nuclei domestici), ma anche i RAEE
professionali (provenienti da attività
amministrative ed economiche).
RAEE DOMESTICI
DISTRIBUTORI
■ I distributori, cioè le imprese che
svolgono attività commerciale ivi
comprese quelle che effettuano vendite
elettroniche o televendite, quando
forniscono una nuova apparecchiatura
elettrica od elettronica ad un nucleo
domestico, hanno l’obbligo di assicurare il
ritiro gratuito (in ragione di uno contro
uno) dell’apparecchiatura (AEE) usata e
sostituita, purché quest’ultima sia di tipo
equivalente e abbia svolto le stesse
funzioni di quella nuova. Inoltre, all’atto
dell’acquisto i consumatori dovranno
essere adeguatamente informati della
gratuità del ritiro.
Tali soggetti sono inoltre tenuti al
raggruppamento dei RAEE presso i locali
del proprio punto vendita o presso un
altro luogo, al fine di trasportarli poi
presso i centri di raccolta comunali o le
piattaforme organizzate dai consorzi o dai
produttori.
Per i RAEE tenuti in deposito
(raggruppamento) deve, inoltre, essere
compilato uno schedario (conforme al
modello dell’Allegato I del decreto), che
dovrà essere numerato progressivamente,
da cui dovrà risultare il nominativo e
l’indirizzo del consumatore che conferisce
il rifiuto, nonché la tipologia dello stesso.
Inoltre, lo schedario dovrà essere
conservato per tre anni dalla data
dell’ultima registrazione, assieme ai
relativi documenti di trasporto.
Per poter effettuare il raggruppamento e il
trasporto, i distributori devono iscriversi in
un’apposita sezione dell’Albo Nazionale
dei Gestori Ambientali di nuova
istituzione. A tal proposito il Comitato
Nazione dell’Albo ha pubblicato la
delibera 19 maggio 2010 alla quale è
allegata la modulistica per effettuare
l’iscrizione.
I RAEE raggruppati dal distributore
dovranno essere avviati a recupero con
cadenza almeno mensile e comunque
quando il quantitativo accumulato
raggiunge complessivamente 3500 kg; il
trasporto, inoltre, dovrà essere effettuato
con automezzi di portata non superiore a
3,5 ton e massa complessiva non
superiore a 6 ton.
Il trasferimento dei rifiuti, effettuato con
mezzi propri, deve essere accompagnato
da uno specifico documento di trasporto
redatto in tre esemplari (conforme al
modello di cui all’Allegato II del D.M.)
e può riguardare soltanto:
• il tragitto dal domicilio del consumatore,
presso il quale viene effettuato il ritiro,
al centro di raccolta ovvero al luogo ove
è effettuato il raggruppamento;
• il tragitto dal punto vendita al
raggruppamento, qualora
quest’ultimo sia ubicato in luogo
diverso dei locali del punto vendita (in
tal caso il documento di trasporto
è sostituito da una fotocopia delle
pagine dello schedario relative ai rifiuti
trasportati);
• il tragitto dal luogo ove è effettuato il
raggruppamento al centro di raccolta
autorizzato.
In particolare i RAEE devono essere
consegnati ai centri di raccolta nello stato
in cui sono stati conferiti, senza aver
subito processi di disassemblaggio o di
sottrazione di componenti, che si
configurerebbero come attività di gestione
dei rifiuti non autorizzate.
INSTALLATORI e gestori di centri di
assistenza tecnica di AEE
Le modalità di gestione dei RAEE
domestici sopra descritte sono consentite
anche ad installatori e gestori di centri di
assistenza tecnica di AEE, che devono
però attestare la provenienza dei suddetti
rifiuti con la compilazione di
un’autocertificazione redatta in conformità
all’Allegato III del Decreto.
E’ opportuno precisare che, ai sensi
dell’art. 4 del Decreto Ministeriale, i
predetti soggetti, che non siano anche
distributori/venditori, possono effettuare:
• il raggruppamento di RAEE provenienti
dal consumatore, soltanto se
quest’ultimo glieli ha consegnati
direttamente presso i locali
dell’esercizio;
• il trasporto dei medesimi con mezzi
propri, soltanto se:
- si tratta di RAEE ritirati presso il
domicilio del cliente e avviati
direttamente ai centri di raccolta
oppure
- se si tratta di RAEE già raggruppati
presso i locali del proprio esercizio, in
quanto consegnati direttamente dal
consumatore all’installatore/gestore
del centro di assistenza (v. punto
precedente) e che devono
essere trasferiti al centro di raccolta.
Gli installatori, quindi, non possono
trasportare verso il proprio o altri
raggruppamenti, diversi dai centri di
raccolta autorizzati, i RAEE da loro ritirati
presso i nuclei domestici in occasione
della loro attività d’installazione o di
assistenza.
21
giugno – n.150/2010
RAEE PROFESSIONALI
DISTRIBUTORI
■ Viene consentito ai distributori di AEE
professionali, qualora siano stati incaricati
formalmente dai produttori, di raggruppare
i RAEE presso i locali dei propri esercizi
per il successivo trasferimento ai punti di
raccolta indicati dai produttori medesimi.
Anche per il raggruppamento dei RAEE
professionali e il loro trasporto è prevista
l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori
Ambientali, con le stesse modalità stabilite
per i RAEE domestici, nonché la tenuta
dello schedario (Allegato I D.M. n.
65/2010) e la compilazione del documento
di trasporto (conforme al modello di cui
all’Allegato II del D.M.).
I tragitti consentiti sono:
• dal domicilio dell’utente non domestico,
presso il quale è stato effettuato il ritiro,
all’impianto autorizzato indicato dal
produttore di AEE professionale ovvero
al luogo ove è effettuato il
raggruppamento;
• dal punto vendita o sede del
distributore professionale al
raggruppamento, qualora
quest’ultimo sia ubicato in luogo
diverso dei locali del punto vendita;
• dal luogo in cui è effettuato il
raggruppamento all’impianto
autorizzato.
INSTALLATORI e gestori dei centri di
assistenza
Per gli installatori e i gestori dei centri di
assistenza, incaricati dai produttori di
AEE professionali di provvedere al ritiro
dei relativi rifiuti, sono previste
disposizioni riguardanti il
raggruppamento e il trasporto analoghe a
quelle relative ai RAEE domestici.
Tuttavia, non è necessario
compilare alcun documento di
autocertificazione per dimostrare la
provenienza (professionale) dei rifiuti.
Il decreto prevede l’applicazione delle
sanzioni stabilite dal “Codice
dell’Ambiente” (D.Lgs. n. 152/2006), per
l’illegittima attività di raccolta e trasporto
(art. 256) e per la violazioni degli obblighi
di tenuta dei registri e dei formulari (art.
258).
MUD
Denuncia annuale rifiuti pericolosi
■ Entro il 30 giugno 2010 i produttori di
rifiuti speciali pericolosi dovranno
presentare la dichiarazione annuale dei
rifiuti prodotti e smaltiti nel 2009,
attraverso il MUD.
L’Associazione mette a disposizione dei
propri associati il servizio di compilazione,
stampa e presentazione della
dichiarazione annuale.
Chi intendesse usufruire del servizio potrà
presentarsi presso i nostri uffici con la
seguente documentazione:
1) registro di carico e scarico
adeguatamente compilato
2) copia dei formulari di identificazione
dei rifiuti relativi al 2009.
giugno – n.150/2010
scadenzeluglio2010
■ 16/07/10 - IMPOSTE E CONTRIBUTI
(prorogata al 5 agosto per i soggetti sottoposti agli studi di settore)
Versamento somme a saldo per l’anno 2009 e 1° acconto per l’anno 2010 a debito
risultanti dal Mod. UNICO 2010 con la maggiorazione dell 0,40%. E’ possibile
rateizzare il versamento in un massimo di 5 o 6 rate rispettivamente per le ditte o
persone fisiche senza partita IVA.
■ 16/07/10 - DIRITTO ANNUALE CAMERA DI COMMERCIO
(prorogata al 5 agosto per i soggetti sottoposti agli studi di settore)
Versamento del Diritto annuale C.C.I.A.A. per chiunque fosse iscritto all’01/01/2010
con la maggiorazione dello 0,40%.
■ 16/07/10 - IMPOSTE – RATEIZZAZIONE
Versamento rata a saldo e 1° acconto per le somme a debito risultanti dal Mod.
UNICO per le ditte che avessero optato per la rateizzazione.
22
Tenuta
delle Aquile
Azienda produttrice
di Vini e Spumanti di Qualità,
nel contesto di sviluppo delle proprie
attività commerciali
RICERCA
Agenti di Commercio Plurimandatari
per CREMONA e PROVINCIA
inseriti nel dettaglio e ingrosso con
esperienza di vendita vini di pregio.
Le figure interessate sono invitate a
spedire curriculum vitae via mail a:
[email protected]
■ 16/07/10 - RAVVEDIMENTO
Termine per il versamento tardivo dell’Iva e delle ritenute alla fonte, qualora non
eseguiti entro il 16 giugno 2010, con pagamento contestuale della sanzione del 2,5%
e degli interessi legali al 1% annuo. Cod.Trib.8904 (sanzioni Iva) e 8906 (sanzioni
ritenute). Il ravvedimento è possibile anche per le imposte risultanti dal Mod. UNICO
con altri codici tributo.
oppure possono contattare
i seguenti numeri
Tel. 0434 786135 / Fax 0434 318822
presso ns. ufficio commerciale
di Sacile (PN)
■ 16/07/10 - RITENUTE - VERSAMENTO
Versamento delle ritenute operate: - nel mese precedente su redditi di lavoro
dipendente e assimilati, lavoro autonomo, capitale, provvigioni;
■ 16/07/10 - ADDIZIONALI IRPEF - VERSAMENTO
Versamento addizionali Irpef su redditi di lavoro dipendente ed assimilati trattenute
nel mese precedente per : - conguaglio di fine anno (rata mensile) - cessazione
rapporto lavoro (unica soluzione)
■ 16/07/10 - IVA - MESE DI GIUGNO 2010
Versamento risultante dalla liquidazione del mese di Giugno 2010 (cod.trib.: 6006).
■ 16/07/10 - INPS - GESTIONE SEPARATA
Versamento contributo gestione separata INPS su compensi corrisposti nel mese
precedente relativi a collaborazione coordinate e continuative, ecc.
■ 16/07/10 - IVA ANNUALE 2009 - RATA
Versamento rata, per chi avesse scelto tale opzione, a conguaglio d’imposta in base a
dichiarazione annuale relativa al 2009 con cod. trib. 6099.
■ 16/07/10 - DICHIARAZIONI D’INTENTO
Presentazione in via telematica della comunicazione dei dati relativi alla dichiarazioni
d’intento ricevute entro il 30/06/2010.
■ 31/07/10 - IMPOSTE – RATEIZZAZIONE
Versamento rata a saldo e 1° acconto per le somme a debito risultanti dal Mod.
UNICO per le persone fisiche senza partita IVA che avessero optato per la
rateizzazione.
■ 31/07/10 - REGISTRO - AFFITTI
Versamento relativo a cessazioni, risoluzioni e proroghe di contratti, e annualità
successive alla prima (di contratti pluriennali di immobili urbani, in caso di pagamento
anno per anno) con inizio dal 1° luglio.
CORSI
IGIENICO
SANITARI
(ex libretto sanitario)
Corsi di
aggiornamento
di 2 ore
(15,30/17,30)
(da effettuarsi ogni due anni)
Lunedì 12 luglio
Corso di 4 ore
(14,30/18,30)
(per chi deve acquisire
la prima formazione)
Lunedì 19 luglio
Presso la sede dell’Ascom
via Manzoni, 2 Cremona
info e prenotazioni Mara
e Michela tel. 0372 567611
Scarica

l`editoriale - ConfCommercio Cremona